Libretto CAI 2013

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Alpinismo Escursionismo 2013 CLUB ALPINO ITALIANO GRUPPO di CAMISANO VIC. Sezione di Vicenza grafica: www.grafisstudio.com stampa: tipografia ga.bo.

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Il programma completo delle attività del CAI di Camisano Vicentino 2013

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Alpinismo Escursionismo 2013

CLUB ALPINO ITALIANOGRUPPO di CAMISANO VIC.

Sezione di Vicenzagrafi

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Mont Blanc du Tacul - 4.248 m

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CLUB ALPINO ITALIANO

Gruppo diCAMISANO VICENTINO

Sezione di Vicenza

Alpinismo Escursionismo 2013

In copertina: Altavia di Concei - Alpi di Ledro

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Rifugio PIAN DE FONTANA m.1632

Rifugio PODESTARIA m.1659

Gestore: Antonio Tedde - Tel. Rifugio: 335 6096819Cell. 333 1931741 - e-mail: [email protected]/piandefontana

C . A . I .sez. Longarone

GRUPPO DELLO SChIARA - TALVENA - PELFDolomiti Bellunesi

LOC. PODESTARIA DI BOSCO ChIESANUOVA (VR)Parco Naturale Regionale Della Lessina

Come arrivare: Dalla A4 uscire a Verona Est, percorrere la tangenziale est fino al termine e poi proseguire sulla strada provinciale 6. Le indicazioni da seguire sono: Valpantena – Lessinia – Bosco Chiesanuova, arrivati qui continuare in direzione s. Giorgio. Poco prima di s. Giorgio c’ è la possibilità di raggiungere il parcheggio località Bocca di Selva dove lasciare la macchina e proseguire a piedi (4,5 km.) per il rifugio o raggiungere S. Giorgio, lasciare la macchina e poi proseguire a piedi fino al Rif. Podestaria, circa stessa distanza.

Venerdì, Sabato, Domenica e Lunedì - mail: [email protected] sera con conferma al rifugio 045.7050839 – cell. 333.1931741

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Relazione introduttiva

Carissimi soci e amici,siamo giunti al 44° anno di vita del nostro gruppo e anche quest’anno ci presentiamo a voi con le nostre proposte di escursione. Con la vostra numerosa e interessata presenza alle nostre escursioni, ci avete stimolato a ricercare nuovi e interessanti itinerari da percorrere insieme. Abbiamo mantenuto alcuni appuntamenti che sono ormai diventati tradizionali come l’apertura e la marronata con i nostri amici diversamente abili. Una nuova proposta per il 10 marzo: una “Domenica di solidarietà e condivisione”, preparazione e distribuzione del pranzo per e con i poveri di Casa S. Lucia a Vicenza. Il programma ricalca, nella cadenza e nelle difficoltà, quelli degli ultimi anni. Ricordo il doveroso impegno dei soci nel lavoro di manutenzione del sentiero Valscura che abbiamo adottato e intitolato a Luigino Gonzato. Saranno due le serate montagna: saranno nostri ospiti Alvise Lighezzolo, personaggio eclettico che non passa inosservato e Bepi Magrin che tornerà a raccontarci dei suoi viaggi.La gita di primavera ci porterà quest’anno nel Parco delle Foreste Casentinesi, sull’Appennino Toscano, tra luoghi mistici e pendii coperti da alberi secolari. Riproponiamo i due trekking, quest’anno con lo stesso calendario: a grande richiesta viene riproposta l’Alta Via n. 2 e per gli amanti delle novità il Tour del Ferro di Cavallo, nelle Alpi Sarentine. Non mancano gli appuntamenti con le vie ferrate che ci permetteranno di transitare in ambienti di grande fascino. Ci sono poi i consueti appuntamenti con la bicicletta e le escursioni alpinistiche che ci porteranno sopra i 3000 metri. Ricordiamo a tutti i soci la prenotazione ad ogni singola gita, in quanto abbiamo aderito alla proposta dell’assicurazione Kasko per le auto che i soci mettono a disposizione e i cui numeri di targa dovranno essere trasmessi entro il giorno precedente la gita.

Sul Pelf

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Ricordo a tutti la tempestività nella prenotazione alle gite in pullman e/o con pernottamento in albergo o rifugio, per il limitato numero di posti disponibili e la necessaria programmazione dell’escursione. (Controllare le scadenze sul programma)Ogni giovedì qualcuno di noi presenzierà la sede e sarà a disposizione per raccogliere prenotazioni, commenti, suggerimenti o anche solo per scambiare quattro chiacchiere in serena allegria.

Buone escursioni a tutti.Il Coordinatore

Flavio Baldi

Rifugio Podestaria

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Il gruppo CAI di Camisano Vic. è stato fondato nel 1969; la sede è in S. Maria di Camisano Vic. in via Roma aperta ai soci tutti i giovedì del mese (non festivi) ore 21.00.

Contatti: • telefono CAI: 329.9595183 • e-mail: [email protected] • sito: http://www.caicamisano.it

Il Consiglio Direttivo è così composto:

Coordinatore Baldi Flavio Vice coordinatore Frigo Giandario Segretario Magrin Matteo Cassiere Frigo Giandario Consigliere Sinigaglia Graziano Consigliere Stefani Antonio Consigliere De Pelli Michele Consigliere Benetti Giorgio Consigliere Fanchin Virginia Consigliere Canevarolo Carlo Consigliere Maistrello Marilena Consigliere Pinton Roberto Consigliere Cignacco Gian Mario

Al 31 dicembre 2012 la situazione degli iscritti e così suddivisa: 190 soci ordinari,78 soci familiari, 24 soci giovani, per un totale di 292 iscritti.

Direttori Gite:Baldi Flavio Tel. 347.4891502 Fanchin Virginia Tel. 347.2152977

Bassetto Lauro Tel. 0444.638055 Frigo Giandario Tel. 348.9160812

Benetti Giorgio Tel. 329.5436936 Maistrello Marilena Tel. 328.4584690

Canevarolo Carlo Tel. 340.2511112 Pinton Roberto Tel. 049.9901783

Cignacco Gian Mario Tel. 347.4151632 Sinigaglia Graziano Tel. 0444.581424

De Pelli Michele Tel. 347.4120411 Stefani Antonio Tel. 333.6681807

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CONTRà PIEVE

Il bello di stare insieme!

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SCALA DELLE DIFFICOLTAPER LE ESCURSIONI

T Turistico: itinerari con percorsi evidenti, su stradine, mulattiere o comodi sentieri, in collina o media montagna, generalmente sotto i 2000 metri di quota. Richiedono una discreta conoscenza dell’ambiente collinare e montano e una preparazione fisica alla camminata.

E Escursionistico: itinerari che si svolgono su sentieri o su tracce non sempre facili da reperire, spesso con dislivelli notevoli o anche a quote superiori a 2000 metri. A volte esposti, su pendii erbosi o detritici, su tratti nevosi, con passaggi attrezzati non impegnativi. Richiedono senso dell’orientamento e conoscenza della montagna, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.

EE Per escursionisti esperti: itinerari che comportano singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata, attraversamento di canali nevosi, tratti aerei ed esposti, passaggi su terreno infido, come pure i percorsi attrezzati e le vie ferrate. Richiedono equipaggiamento e preparazione adeguata, esperienza di montagna, passo sicuro e assenza di vertigini: in caso di neve possono essere necessari la piccozza e i ramponi.

EEA Per escursionisti esperti, con attrezzature: per certi per-corsi attrezzati, o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

EAI Ecursioni in ambiente innevato: itinerari in ambiente inne-vato che richiedono normalmente il solo utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti che garantiscono sicurezza di percorribilità.

A Alpinistico: itinerari che richiedono conoscenza delle manovre di cordata, l’uso corretto di piccozza e ramponi, buon allenamento ed esperienza di alta montagna.

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Per praticare con la massima sicurezza la montagna...Ti suggeriamo 10 REGOLE FONDAMENTALI

1. Preparati fisicamente per poter sostenere gli sforzi che l’alpinismo comporta. 2. Preparati moralmente con quella carica di energia in teriore che consente di fare

fronte a qualsiasi evenienza. 3. Prepa rati tecnicamente aggiornando le tue conoscenze sull’equipaggia mento

e sul suo impiego in modo di poter procedere agevolmente su qualsiasi tipo di terreno.

4. Conosci la montagna e i suoi pericoli (scariche di pietre, valanghe, crepacci, maltempo) in modo da poterli evitare. Informati sulle previsioni metereologiche.

5. Conosci i limi ti delle tue forze e conserva sempre un margine adeguato di ener-gie.

6. Scegli le imprese adatte alle tue possibilità e studia preventi vamente il percorso. 7. Scegli bene i compagni per poter fare pieno affidamento anche nell’emergenza. 8. Non lasciarti trascinare dal l’ambizione o da un malinteso spirito di emulazione in

imprese su periori alle tue possibilità. 9. Stai costantemente all’erta soprattut to là dove le difficoltà diminuiscono e quan-

do la stanchezza anneb bia i riflessi. 10. Sappi rinunciare. Non c’è da vergognarsi. Le montagne ci attendono sempre.

ATTREZZATURA PER VIA FERRATA

• Caschetto.• Imbracatura completa.• Set da ferrata omologato (dissipatore, moschettoni e cordini).

ATTREZZATURA PER GhIACCIAIO

• Imbracatura bassa.• Moschettone a base larga con ghiera.• Spezzoni di corda 0 9 mm, lunghezza 1,5 m, per chiusura imbracatura, due spezzoni di cordino 0 6 mm, lunghezza 1,5 m, ed uno spezzone di cordino 0 8 mm, lungh. 2,6 m, per nodi Prusik.• Piccozza, ghette.• Ramponi.

La vetta del Monte Mulaz

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SEGNALI DI SOCCORSO ALPINO

Chiamata: lanciate sei volte in un minuto un segnale ottico o acu stico. (ogni 10 secondi). Ripetere i segnali dopo un minuto.Rispo sta: lanciate tre volte in un minuto un segnale ottico o acustico. E fatto obbligo a chiunque intercetta un segnale di soccorso di av vertire il “Posto di chiamata o la Stazione di soccorso alpino” più vicina, o il custode del Rifugio o le guide o le comitive che incon traste. Ricordarsi che un minuto di ritardo può essere fatale per la vita di un nostro compagno: affrettarsi quindi ad avvertire per tem po i soccorritori.

SEGNALAZIONE DIRETTA

Quando ci si trova in un punto ben visibile, si possono fare segnala zioni con le braccia di uso internazionale (utili soprattutto per co municare con l’elicottero).

occorre aiuto: non occorre aiuto:

La vetta del Monte Mulaz Al rifugio Mulaz

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PRONTO SOCCORSO NELLO ZAINO

Nello zaino è bene avere sempre un piccolo set di materiale per pronto soccorso, soprattutto per escursioni di più giorni.L’equipaggiamento essenziale è il seguente:• una confezioni piccola di cerotti medicati assortiti;• un rotolo di cerotto non medicato alto 5 cm;• un flaconcino piccolo di disinfettante (o qualche salvietta antisettica);• cotone idrofilo;• una benda di garza;• qualche compressa di aspirina;• una boccetta di collirio.

ULTERIORI CONSIGLI PER LA BUONARIUSCITA DI UN’ESCURSIONE

1. Molto utile è avere nello zaino un giornale (quotidiano, in ogni caso non a carta lucida); pesa poco ed ha tantissimi impieghi; da isolante ed assorbente d’emer-genza in caso di piedi o scarpe fradici (si avvolge sui piedi e s’infila nelle scarpe) a combustibile per un fuoco di emergenza.

2. Qualora il tempo prometta male o nel caso di escursioni di più giorni, è bene foderare l’interno dello zaino con un grosso sacco (come quelli impiegati per le immondizie): detto sacco renderà perfettamente impermeabile il contenuto, molto di più di qualsiasi mantella.

3. Il cerotto non medicato del set di «Pronto Soccorso» può anche evitare l’insor-gere di vesciche sui piedi: basta metterlo sui punti critici prima di partire per l’escursione.

4. Con la pioggia il miglior consiglio è sempre un buon ombrello, seguendo l’e-sempio dei montanari. Mantelle e simili non sono mai così efficaci.

IN CASO DI TEMPORALE

Dove mettersi:• Lontano da vette e creste (distanza minima 15 metri).• Lontano da canaloni, corsi d’acqua, spaccature della roccia, cavità, alberi isolati.• Almeno ad un metro di distanza da qualsiasi parete verticale.Che cosa fare:• Allontanare da se tutto il materiale metallico (piccozze, ramponi...).• Sedersi a terra con le gambe rannicchiate.

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REGOLAMENTO GITE

NORME GENERALIPremesso che l’effettuazione di gite sociali rientra tra gli scopi del Club Alpino Italiano e che la Commissione gite pone in atto ogni precauzione per tutelare l’incolumità dei partecipanti, questi si riconoscono consapevoli dei rischi e dei pericoli insiti nell’attività alpinistica ed escursionistica ed esonerano quindi la Sezione del C.A.I. di Vicenza e il Direttore di Escursione da ogni responsabilità civile per infortuni che venissero a verificarsi nel corso delle gite sociali. Qualora i trasferimenti avvengano con auto di proprietà di soci, la Sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti che dovessero accadere durante i viaggi di trasferimento, intendendosi la gita iniziata ed ultimata nel momento stesso in cui ha rispettivamente inizio e termine il percorso a piedi.

ISCRIZIONI ALLE GITE1) Le iscrizioni alle gite avvengono di norma nella sede sociale, nelle serate di giovedì che

le precedono, accompagnate dal pagamento della quota dovuta. Per le gite di due o più giorni, a scelta del Direttore di Escursione le iscrizioni possono avvenire anche in tempi diversi: in tal caso le diverse modalità saranno indicate a margine della singola gita nel programma ufficiale. Le iscrizioni ricevute in sede da persona delegata dal Direttore di Escursione saranno da questi vagliate in concorso con la Commissione gite e con facoltà di non accoglimento.

2) Il numero delle iscrizioni è subordinato alla capienza del pullman, alle particolari caratteristiche della gita e del percorso stradale, alla capienza e alla disponibilità del rifugio.

3) Non è prevista la restituzione della quota versata nel caso il partecipante rinunci o non si presenti all’uscita; le quote potranno essere restituite solo al verificarsi di sostituzione, a cura del partecipante, con altro partecipante che il Direttore di Escursione consideri idoneo, dedotte comunque le spese vive sostenute dalla Sezione.

COMPORTAMENTO DURANTE LA GITA1) Alla partenza è richiesta al partecipante la massima puntualità; i ritardatari non devono

far conto su alcun tempo di attesa.2) In caso di maltempo resta comunque obbligatoria la presentazione sul luogo di partenza;

in tale sede il Direttore di Escursione potrà decidere per la eventuale sospensione o per la scelta di un diverso itinerario.

3) I partecipanti devono sempre rimanere in gruppo, evitando di sopravanzare il Direttore di Escursione: uniformarsi alla sua andatura significa evitare lo sfaldamento della comitiva nonché i possibili errori di direzione di coloro che verrebbero a trovarsi in posizione troppo avanzata; significa inoltre poter usufruire tutti in via contemporanea delle soste concesse nonché evitare che taluno rimanga isolato con tutte le conseguenze del caso (smarrimento, infortunio, grave ritardo nella partenza). A nessuno è consentita una scelta di percorso diversa dal programma.

4) Prima di decidere la partecipazione ad una gita, anche apparentemente facile, rifletta ciascuno sulla sua preparazione fisica e tecnica nonché sulla idoneità della propria attrezzatura; ciò dopo aver valutato con attenzione le prevedibili difficoltà sulla base del programma e delle altre informazioni disponibili.

5) Il Direttore di Escursione ha la facoltà di escludere in qualsiasi momento il/la partecipante la

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cui preparazione fisica e tecnica, l’attrezzatura individuale di sicurezza e/o il comportamento vengano riscontrati non adeguati o non conformi alle indicazioni del programma specifico della gita, del REGOLAMENTO GITE e/o del capitolo EQUIPAGGIAMENTO PER LE GITE SOCIALI riportato nel “Programma Escursioni”. In caso di disobbedienza del/della partecipante alle esplicite disposizioni del Direttore di Escursione, il/la partecipante assumerà in proprio le conseguenze del suo comportamento, sollevando quindi il Direttore di Escursione e la Sezione da qualsiasi responsabilità civile e penale. In particolare, qualora intraprenda o prosegua l’escursione nonostante una eventuale esclusione, sarà considerato come un escursionista autonomo che procede sotto la propria responsabilità e a proprio rischio e pericolo.

6) Il rapporto tra i partecipanti deve essere improntato a cordialità, correttezza, solidarietà e rispetto della civile convivenza.

7) I partecipanti devono sottostare ad ogni decisione del Direttore di Escursione, anche in qualsiasi modo modificativa del programma; eventuali dissensi o reclami dovranno essere rivolti al Consiglio Direttivo.

(Come modificato dal Consiglio Direttivo della sez. di Vicenza nella seduta del 5/12/2011)

N.B. - Per le gite organizzate con mezzi privati viene applicato un rimborso spese carburante quantificato in euro 0,25/km che gli occupanti di ogni singola vettura devono versare al conducente, dopo aver stabilito il chilometraggio effettuato.

I soci che non si saranno prenotati in tempo utile dovranno utilizzare il proprio mezzo per raggiungere la località di partenza dell’escursione.

Per informazioni: 329.9595183 - e-mail: [email protected]

Il Consiglio Direttivo

LUOGO DI RITROVO

Piazza della Pieve a Santa Maria di Camisano, appena a sx della chiesa, in via S. Daniele, dove c’è ampio posto per parcheggiare le auto.

Capodanno al rifugio Podestaria

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COPERTURE ASSICURATIVE CAISOCII massimali di copertura assicurativa per l’anno 2013 prevedono due possibili combinazioni:

Combinazione A Combinazione B

Caso morte € 55.000,00 € 110.000,00

Caso invalidità permanente € 80.000,00 € 160.000,00

Rimborso spese di cura € 1.600,00 € 2.000,00

Premio annuo Compreso nel bollino 4 € oltre al costo del bollino

NON SOCIPer i NON SOCI è necessario attivarla nominativamente per il partecipante alle Escursioni sezionali. Il costo cumulativo per l’attivazione della Combinazione A e del Soccorso Alpino è di € 5,00 al giorno.

Presso la sede CAI oppure nel sito http://www.caicamisano.it alla sezione documenti è possibile consultare il regolamento assicurativo completo.

KASKO AUTOVEICOLIPrevede il risarcimento dei danni materiali e diretti subiti dal veicolo assicurato in conseguenza di collisione accidentale con altro veicolo, con persone o animali, urto contro ostacoli, urto contro oggetti o sassi scagliati da altri veicoli, ribaltamento o uscita di strada, purché occorsi durante la marcia su strade carrozzabili.Sono assicurabili gli autoveicoli (automobili, furgoni, camper, etc.) per circolazione ad uso privato che siano:• di proprietà e/o comproprietà dei soci CAI delle Sezioni che aderiscono alla polizza, o

dei loro familiari. Attualmente aderiscono le 14 Sezioni vicentine, più Cittadella (PD), S. Bonifacio (VR), S. Pietro in Cariano (VR);

• intestati ad aziende e formalmente concessi in uso continuativo agli stessi.La copertura è prestata a condizione che al momento del sinistro alla guida del veicolo

attenda un socio delle Sezioni contraenti.Non è compreso il risarcimento dei danni:• avvenuti quando il veicolo è guidato da persona non abilitata a norma delle disposizioni

vigenti;• avvenuti quando il conducente si trova in stato di ubriachezza o di alterazione psichica

determinata dall’uso di sostanze stupefacenti.Garanzie e massimali:• Massimale 10.000,00 €• Scoperto 10%• Relativa franchigia 350,00 €Costo a carico dei partecipanti:• per ogni giornata di missione/auto: 4,00 €

Si ricorda ancora che le coperture valgono comunque solamente per le attività ufficialmente programmate dalla Sezione o comunque dal Club Alpino Italiano a qualsiasi livello.

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POESIA DELLA MONTAGNA

Abbi massimo rispetto per questo luogoe per tutto ciò che quassù trovi,

se tu non l’hai portato con fatica, qualcun’altro l’ha fatto.Se tu, essere vivente, non credi in un essere supremo

guardati attorno e pensa se tu saresti in gradodi fare tutto ciò che il tuo occhio vede.

Amami ed io non ti tradirò.Sii coraggioso e mi vincerai.

Ai 1500 metri dimentica chi sei,con persone di differente età usa il Voi,con persone della stessa età usa il Tu.

Ai 2000 metri dimentica il mondo,gli affari, le tasse e goditi la vera pace.

Ai 2500 metri dimentica il tuo io,la boria, la cultura, la forza fisica,

perché se quassù sei giunto,sei, in tutto e per tutto uguale

agli altri che quassù stanno.Non credere, piccolo uomo, di essere chissà chi,

perché prima che tu nascessi, io già c’eroe quando tu non esisterai più io ancora ci sarò.

LA MONTAGNA

Sperate sempre in ciò che aspettate, ma non aspettate mai ciò in cui sperate.

Credete solo in ciò che vi convince, ma lasciatevi convincere solo da ciò in cui credete.

Paul Preuss

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3 febbraio 2013Forte di Cima Campo – Col Perèr

Siamo alla prima uscita della stagione, e la meta della nostra escursione con le racchette da neve è il Forte di Cima Campo, tra la Valsugana e la Val Cismon. L’itinerario si svolgerà per la prima parte nel bosco per poi raggiungere la cima su splendide dorsali prative. Dalla sommità l’occhio può spaziare a 360° con un grandioso panorama su tutte le cime circostanti, dai Lagorai al Massiccio del Grappa, dal Coppolo alle Pale di S. Martino, alle Vette Feltrine sino all’Ortigara, oltre che sul sottostante e profondo solco della Valsugana.

Dislivello: 600 mDifficoltà: EAIDurata escursione: 5 oreResponsabili escursione: Antonio Stefani – Giandario Frigo Cartografia: Carta Tabacco 051 - 1:25.000

Sintesi escursioneDal piccolo parcheggio di Col Perèr (1026 m) si prende a destra la strada bianca pianeggiante che entra nel bosco. Si continua sulla strada superando la Val Sermana, giunti ad un bivio si va a sinistra per pochi metri per poi, all’altezza di una cappelletta, incominciare a salire sem-pre a sinistra su sentiero sbucando sull’erbosa Costa Armentera. Superata la malga Costa, si prosegue sempre sulla dorsale arrivando sulla strada asfaltata che da Col Perèr porta nel Tesino, la si segue verso destra fino all’albergo Alpino (1440 m). Da qui si prosegue a sinistra su strada bianca, si passa per Malga Campo e si raggiunge la sommità di Cima Campo (1512 m) e il Forte Leone. Dopo la sosta si scende con alcuni tornanti per l’ex strada militare, si superano i ruderi delle caserme e alcuni casolari arrivando sulla strada asfaltata che sale dal Col Perèr. La si lascia a sinistra per imboccare una strada forestale che ci porterà al Monte Celado e alla malga omonima (1316 m). Aggirato il monte verso nord, si continua la discesa sul sentiero nel bosco arrivando al punto di partenza.

N.B.: Normale equipaggiamento invernale, racchette da neve, ghette, ba-stoncini, ramponi o ramponcini.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal ver-samento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 31 gennaio.

Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Bassano – Arsiè – Mellame – Rivai – Col Perèr.

Verso il rifugio Podestaria

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Venerdì 15 febbraio 2013 – ore 20.45

Bepi MagrinPresenta

ORIENTEIl senso del viaggiare

Tibet - Regione del Mustang

Presso l’Aula Magna - 1° Padiglione Scuole ElementariPiazza 29 aprile – Camisano Vicentino

Serate culturali 2013 - Ingresso Libero

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17 febbraio 2013Monte Verena

Altopiano dei 7 comuni

Il monte Verena sull’Altopiano dei sette Comuni è conosciuto soprattutto per il Forte, pre-sente sulla sommità, legato alle vicende della Guerra 1915-18 e per le piste da sci che nella stagione invernale attirano molti appassionati. Esiste però anche la possibilità di percorrere i suoi pendii e raggiungere la cima con le racchette da neve, lontano dal passaggio degli sciatori, sfruttando le numerose strade e mulattiere militari in un ambiente incantevole tra boschi, radure e malghe. Raggiunta la cima, il panorama è vastissimo: a Sud la conca di Asia-go e i monti meridionali dell’Altopiano a Ovest il Pasubio, a Nord-ovest le Dolomiti di Brenta, l’Adamello, l’Ortles-Cevedale, a Est la catena dei Lagorai, il Portule e le Pale di S. Martino.

Dislivello: 500 mDifficoltà: EAIDurata escursione: 5 oreResponsabili escursione: Graziano Sinigaglia – Flavio BaldiCartografia: Sez. Vic. del CAI - Altopiano dei Sette Comuni - 1:25000 Sintesi escursioneSi parte da Casara Campovecchio (1593 m) prendendo la vecchia mulattiera che sale di fronte alla malga, attraversando un bosco di abeti e raggiungendo la località Croce del Civello (1697 m). Da qui si continua a sinistra su strada forestale deviando poi a destra su mulat-tiera. Oltrepassate le casere Verena e arrivati a Malga dei Quarti Verena (1654 m), lasciando la malga alle spalle, si sale il versante Sud del monte Rossapoan, arrivando alle ex batterie italiane (1890 m). Da qui andando in direzione Ovest si arriva al terzo tornante della strada del Forte, lungo la quale si raggiunge la cima del Monte Verena (2015 m). Dopo la sosta si scende per la strada militare, prima affrontando alcuni tornanti e poi, superati i ruderi delle ex caserme che ospitavano la guarnigione del Forte, si ritorna alla Croce del Civello e al punto di partenza.

N.B.: Normale equipaggiamento invernale, racchette da neve, ghette, ba-stoncini, ramponi o ramponcini.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal ver-samento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 14 febbraio.

Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per autostrada A31 uscita Piovene Rocchette, Treschè Conca, Roana, Mezzasel-va, Casara Campovecchio.

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3 marzo 2013 Spitz di Zuel - 2.035 m (o Col de l’Agnelessa)

Dolomiti di Zoldo - Gruppo del Pelmo

Lo Spiz de Zuel (o Col de l’Agnelessa) è il monte della val di Gòima, frequentato in passato per i pascoli (ancora oggi utilizzati nel versante Grava), il legname e la cacciagione. È un singolare e isolato rilievo che si erge sulla destra del Maè, a nord-ovest di Forno di Zoldo. Regno ancor oggi di pacifiche mandrie di vacche e cavalli, con i suoi 2035 metri si propone come spettacolare balcone panoramico proteso verso il Civetta e il Pelmo a nord e verso la Cima Nord di S. Sebastiano e lo Spiz di Mezzodì a sud. La strada dalla Casera della Grava alla vetta conserva intatte le caratteristiche originarie, tipiche di un’arteria militare: costruita nel 1916 sotto la direzione del Ten. Alberto Alpago Novello, è larga circa 2 metri e con una pendenza media del 10%. L’escursione è molto semplice e panoramicamente remunerativa. La salita si svolge inte-ramente su largo sentiero nel bosco (strada forestale e poi strada militare), solo nel tratto finale si risalgono dei pendii aperti, comunque privi di pericoli. D’inverno, fino alla casera, il sentiero è normalmente battuto dagli scialpinisti che salgono alla Forcella delle Sasse.

Dislivello: 800 m (12,5 Km)Difficoltà: EAIDurata escursione: 5/6 oreResponsabili escursione: Sinigaglia Graziano – Flavio Baldi Cartografia: Carta Tabacco 025 – Dolomiti di Zoldo

Sintesi escursioneLa nostra escursione inizia a Chiesa di Goima (1242 m), piccola frazione sulla strada che dalla Val Zoldana sale al passo Duran. Dal paese si sale lungamente nel bosco, con tornanti di moderata pendenza. Di fronte a noi si alzano le cime delle Masenade, del Cimon di Moiazza e delle Crepe della Moiazzetta. Dopo un tratto pianeggiante sbuchiamo nel silenzioso alpeggio della Casera della Grava (1627 m). Dalla casera si prosegue a sinistra sulla mulattiera con segnavia n. 584 che, con comode svolte, risale il fianco del monte passando qualche metro

sotto la forcella del Tòlp (1804 m) che conviene brevemente raggiungere per ammirare il panora-ma sul Pelmo. Tornati sulla mulattiera, si pro-segue per un panora-mico tratto in direzione sud, fino a raggiungere una spalla del monte da cui si volge nuovamente a est; con alcune svolte sugli aperti pendii meri-dionali si raggiunge infi-ne la sommità, formata da due cime pressoché alla stessa altezza (2035

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Spiz di Zuel Cima

m). Dalla cima dello Spiz de Zuel, il panorama verso tutte le cime zoldane: Pelmo, Sfornioi, Bosconero, Spiz di Mezzodì, San Sebastiano... è magnifico! In fondo troviamo anche Bren-toni, Monfalconi, Duranno, Col Nudo, Monti del Sole, e a nord Conturines, Tofane, Croda da Lago, Torre Sabbioni, Antelao... Per la discesa utilizzeremo lo stesso itinerario fatto all’andata.

N.B.: normale equipaggiamento invernale, racchette da neve, ghette e ba-stoncini, ramponi o ramponcini.

Iscrizioni:Le iscrizioni sono aperte con la pub-blicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 28 febbraio.

Partenza alle ore 6.30 dal piazzale Pieve di S. Ma-ria di Camisano per Bas-sano, Feltre, Longarone, Forno di Zoldo, Dont, Chiesa.

RISTORANTE CRISTINA

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10 marzo 2013Domenica di solidarietà e condivisione

Pranzo per e con i poveri a Casa Santa Lucia

Non solo montagna! Da anni il nostro gruppo si dimostra disponibile verso le persone meno fortunate. Abbiamo iniziato dando il nostro contributo economico a qualche missionario, in collaborazione con il Gruppo “Amici di Cardenio”, per aiutarlo a realizzare progetti in America Latina; successivamente abbiamo deciso di regalare un po’ di tempo e un momento di svago agli amici disabili, ospiti della Casa “Il Sogno”.Ultimamente, in occasione della cena sociale, abbiamo promosso l’iniziativa della vendita panettoni per sostenere l’iniziativa “Un ospedale per loro” di “Operazione Mato Grosso” e “La Goccia onlus”. L’ospedale Mama Ashu si trova a Chacas in Perù, ai piedi della Cordigliera del-le Ande, a 3300 metri di quota e ogni anno, con quanto raccolto, vengono inviati containers con medicinali e materiale sanitario e finanziate le spese generali della struttura. Da un po’ di tempo è iniziata a circolare tra noi l’idea di trascorrere una domenica diversa: anziché tra i monti perché non sarebbe possibile passarla tra gli ultimi? Un gruppo di nostri soci ha parte-cipato all’incontro di formazione presso la Caritas di Vicenza e, dopo aver lasciato decantare il progetto per qualche tempo, oggi ci sentiamo pronti a dar vita all’iniziativa in collaborazione con il gruppo della “Contrà Pieve” di Santa Maria di Camisano.Si tratta di raccogliere viveri, preparare e servire un pranzo presso Casa Santa Lucia, questo nuovo “luogo di promozione della dignità umana” recentemente e solo parzialmente inau-gurato, sorto grazie alla collaborazione dei Frati Minori Francescani, della Caritas Diocesana e della Fondazione Cariverona. In questo periodo di difficoltà e di crisi molte più persone, tutti i giorni, si rivolgono a queste strutture per poter sopravvivere e ogni domenica sono circa un centinaio quelle che trovano in Casa Santa Lucia (già Casa San Martino) un punto di riferimento e di aiuto.Durante la settimana precedente chiediamo ai nostri soci di rendersi disponibili alla raccolta di generi alimentari a lunga conservazione. Se qualche altro socio fosse interessato a colla-borare all’iniziativa con la sua presenza per il pranzo è pregato di segnalare il nominativo al direttivo per avere ulteriori indispensabili informazioni. Grazie!

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Venerdì 15 marzo 2013 – ore 20.45

Alvise Lighezzolo

Presenta

Patagonia e Terra del Fuoco

Presso l’Aula Magna - 1° Padiglione Scuole ElementariPiazza 29 aprile – Camisano Vicentino

Serate culturali 2013 - Ingresso Libero

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17 marzo 2013Val dei Molini – Colli Berici

Apertura stagione

Quest’anno per l’apertura ufficiale della stagione escursionistica abbiamo scelto i Colli Berici, ospiti dell’Associazione di volontariato “Amici di Val dei Molini” presso la “Base Scout” in località Fimon, nel comune di Arcugnano. La strada dei Mulini percorre una strada affiancata da un rio, le cui acque nascono da alcune risorgive presenti nella zona. Negli ampi spazi verdi si trovava un tempo un vecchio mulino (risalente al 1700), che nel corso dei primi anni del Novecento venne trasformato per essere adibito ad abitazione privata. Nel 1969 la casa, ormai disabitata, venne acquistata da un gruppo di amici della zona e venne trasformata in quella che ancora oggi è conosciuta come “Base Scout”.

Dislivello: 200 mDifficoltà: TDurata escursione: 4 ore per l’intero percorsoResponsabili escursione: A. Stefani - F. Baldi - G.Frigo Sintesi escursioneUna giornata dedicata allo stare insieme con gli amici meno fortunati che da qualche anno ci fanno compagnia in questa giornata fissata come apertura ufficiale della stagione escursionistica. È un’occasione di riflessione, condivisione e di diver-timento durante la quale magari non si parlerà di cime, pareti verticali o sentieri impervi ma ci farà gustare il senso dell’amicizia fraterna.Dal paese di Fimon saliremo a piedi lungo la valle dei Molini fino alla casa e, una volta arrivati, ci metteremo a disposizione dei nostri ospiti. Alle ore 11.00 si celebrerà la Santa Messa con la benedizione delle attrezzature, quindi pranzeremo tutti insieme con un buon piatto di pasta e gusteremo i dolci che le nostre socie avranno preparato per l’occasio-ne. Portare con sé una manciata di allegria e un pizzico di buonumore.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del pre-sente programma e dovranno esse-re confermate in sede accompa-gnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 14 marzo.

Partenza alle ore 7.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Ca-misano per Fimon (paese).

Pasquetta 2012

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01 Aprile 2013Sentiero del Giubileo e monte Pirio

Colli Euganei - Escursione di Pasquetta

Con la classica escursione di Pasquetta, quest’anno torneremo sui colli Euganei. I Colli Euga-nei si presentano come un microcosmo variegato e indipendente che offre delle interessanti sorprese agli amanti della natura. La miglior possibilità di scoprirne i tesori è viverla da vicino, camminando sui sentieri tra boschi di robinie, castagni, roverella, cosi come uliveti. La vegetazione è incredibilmente varia, dai boschi di castagni alla macchia mediterranea e ai prati aridi. Ma non solo natura vi offre questo incredibile ambiente, anche storia e cultura alla scoperta dell’antico borgo di Valsanzibio e di quello di Arquà Petrarca, sulle tracce del vate aretino. E perché non partire con la visita dell’Abbazia di Praglia, famosa abbazia bene-dettina, seguendo il sentiero del Giubileo, attraversando freschi boschi di castagni fino alla cima del Monte Lonzina, scendendo dolcemente ammirando, soprattutto in primavera, gli stupendi colori del sottobosco? E dopo aver nutrito lo spirito, non potrà mancare la sosta per uno spuntino innaffiato da buon vino rosso dei colli!

Dislivello: 500 mDifficoltà: EDurata escursione: 5 oreResponsabili escursione: Roberto Pinton – Giandario Frigo Sintesi escursioneDal parcheggio di Bresseo si percorre la pista ciclabile fino al monastero Abbazia di Praglia da dove inizia il sentiero del Giubileo. Si sale verso il monte Arre, si fiancheggia l’area dell’ex parco-zoo e si giunge alla sommità del monte Lonzina (234 m). Scendia-mo fino al passo Poggio Ameno da dove godremo di un ampio panorama su Luvigliano e la Villa dei Vescovi, patrimonio del FAI. Passando poi a fianco della villa imbocchiamo la val Fornetto e transitando per la località Terre Bianche perveniamo alla cima del monte Pirio (328 m). Il vasto panorama val bene una sosta. Scendendo nel fitto sottobosco e transitando nei pressi del ristoran-te Settimo Cielo percorriamo un tratto dell’Alta Via n°1 per far ritorno all’Abbazia dove è prevista la visita guidata.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accom-pagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 28 marzo.

Partenza alle ore 8.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Ca-misano per Grisignano, Mestrino, Montemerlo, Bresseo.

Cengia Gabriella

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14 aprile 2013Luserna

Altipiani Trentini

Piccola comunità di alta montagna (1333 m) di appena 286 abitanti, si colloca sul confine centromeridionale di un grande Altopiano che si snoda nelle zone di Folgaria e Lavarone, e di lì al Passo di Vezzena (1402 m) dove, attraverso la stretta forcella della Val d’Assa, si arriva sino al vicino Altopiano dei Sette Comuni. Il territorio, caratterizzato da terrazzamenti naturali, si protrae sulla sottostante Valle dell’Astico creando profonde valli e strapiombi, con dislivelli anche di seicento metri. Il monte di Luserna risulta già abitato in età preistorica, e gli antichi coloni provenienti dal territorio dello Jutland, in Danimarca, portarono in questi nuovi territori la propria lingua (cimbra) e le proprie millenarie tradizioni (ancora oggi nel paese si tramandano di generazione in generazione alcune leggende cimbre) e per secoli i loro usi, i costumi, ma in particolare la lingua che viene comunemente utilizzata ancor oggi dagli abitanti della zona.

Dislivello: 900 mDifficoltà: EDurata escursione: 6/7 oreResponsabili escursione: Giorgio Benetti - Virginia Fanchin Cartografia: Sez. Vic.ne del CAI – Valdastico e Altopiani Trentini 1:25000 Sintesi escursioneDall’abitato di Casotto di Sopra (435 m.), piccolo paesino della Valdastico, si prende il sent. n° 611 che s’inoltra all’interno della Val Torra lungo una strada forestale. A circa quota 800 m. si lascia la strada per risalire, sulla sinistra, le ripide pendici sovrastanti che conducono sull’Altopiano di Luserna in prossimità di Malga Krojer (1302 m.). Si prosegue ora per un percorso più pianeggiante che aggira il bordo dell’Altopiano sul lato sud/ovest per giungere tra boschi e malghe all’abitato di Luserna (1333 m.), panoramico balcone sulla Valdastico. Dopo una breve sosta per il pranzo, si inizia la discesa che, lungo il Sent. N° 605, dapprima con dolce pendenza e quindi su balze più ripide ci riporterà rapidamente, passando sotto le crode di Cima Norre, al punto di partenza.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 11 aprile.

Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Autostrada A21, Piovene Rocchette, Arsiero, Barcarola, Maso, Casotto di Sopra.

Rifugio Podestaria

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in pullman

Eremo Camaldoli

25 – 28 aprile 2013Tra Camaldoli e La VernaParco delle Foreste Casentinesi

Il Parco eccelle, dal punto di vista naturalistico, come una delle aree forestali più pregiate d’Europa, il cui cuore è costituito dalle Foreste Demaniali Casentinesi. È anche un territorio con centri abitati ricchi di storia e di testimonianze artistiche e architettoniche, che si offrono al visitatore in una meravigliosa cornice naturale, ricca di flora e di fauna, tra cui spicca la più importante popolazione di lupo dell’Appennino settentrionale, nonché l’eccezionale presenza di cinque specie di ungulati: cinghiale, capriolo, daino, cervo e muflone. Questo lembo di Appennino ha colpito e suggestionato nei secoli santi (Ellero, Romualdo, Francesco e Pier Damiani ne fecero il loro luogo di meditazione), scrittori, pittori e artisti in genere. Il Parco comprende un›area nella quale l›uomo ha sempre vissuto e lavorato, ed è questo il motivo della presenza dei numerosi ruderi e borghi abbandonati nel suo territo-rio. Al suo interno troviamo due luoghi straordinariamente importanti e affascinanti dal punto di vista spirituale e storico: l’Eremo di Camaldoli, fondato nel 1012 da San Romualdo e il Santuario della Verna, costruito sulla montagna che San Francesco ricevette in dono nel 1213 per farne un luogo di eremitaggio, che domina impressionanti strapiombi e balze rocciose da un lato e, dall’altro, è protetto dalla secolare selva di abeti e faggi conservata intatta per quasi otto secoli dai francescani.

Programma di massima:

1° giorno: GIOVEDì 25 APRILE- S. MARIA DI CAMISANO - BADIA PRATAGLIA (AR).-ore 5.30 ritrovo dei Signori partecipanti a Santa Maria di Camisano e partenza in pul-lman riservato via autostrada per Bologna – Cesena - Bagno di Romagna – Badia Prataglia. - ore 9.30 arrivo a Badia, loc. il Capanno (1030 m), spuntino e inizio escursione per la “Buca delle Fate”, Passo della Crocina (1394 m); si prosegue per la dorsale verso il Passo dei

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Cerrini e il Passo dei Lupatti. Costeggiando il fosso dei Laghetti, che corre su ampi lastroni di arenaria, scendiamo fino a sbucare a Campo dell’Agio e quindi a Badia Prataglia (835 m). Pranzo al sacco. Sistemazione presso l’Albergo-Rifugio Casanova raggiungibile a piedi (10’) o con pulmino, in camere singole e da 2, 4, 6 posti letto. (www.rifugionelcasentino.it)- Cena alle 19,30Dopocena safari facoltativo in minibus sulle strade della foresta, per l’avvistamento (molto probabile) di fauna selvatica, come cervi, caprioli, cinghiali, ecc.

2° giorno: VENERDì 26 APRILE.Ore 08,00 colazione, ore 09.00 inizio attività con escursione alla sommità del Monte Penna di Badia Prataglia (1331 m), spettacolare balcone naturale con vista ineguagliabile sulla

foresta e se il cielo è limpido sulla Ro-magna, sull’Adriatico e sull’arco alpino. (Se il tempo lo consente, il pranzo viene servito nei pressi del rifugio Fangacci (1265 m), dove vi sono tavoli e sedie all’aperto.) Dopopranzo si prosegue sul sentiero (raggiungendo l’altezza max. di 1350 mt) per Camaldoli Eremo (1103 m) e si effettua una visita al complesso monumentale; quindi si scende (altri 4 km) al Monastero (825 m) dove si può fare shopping presso l’antica farmacia o altri punti vendita del complesso. Infine una visita al monumentale Castagno Mi-raglia, vecchio di 500 anni, al cui inter-no cavo un tempo le donne andavano a cucire.Con il pullman, che nel frattempo si è portato al Monastero e ci attende, fac-ciamo ritorno a Badia. - Cena alle 19,30Dopocena safari facoltativo in minibus sulle strade della foresta.

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3° giorno: SABATO 27 APRILE.Ore 8.00 colazione, ore 9.00 partenza in auto per il Passo Fangacci; arrivo, parcheggio e partenza in discesa (dislivello in discesa c.ca 500 mt) attraverso la spettacolare foresta pri-maria della Lama; si tratta di un’area a “evoluzione libera”, gli alberi vivono indefinitamente e muoiono di vecchiaia, schiantandosi al suolo in un vero e proprio caos primigenio.Si passa accanto alla strapiombante cascata “del Mascherone” e quindi si giunge all’area palustre e poi ai luminosi prati della Lama. Dopo il pranzo al sacco (abbondante e adatto all’escursionista, fornito dall’organizzazione) si risale il Fosso dei Forconali per tutta la sua lunghezza, fino a giungere al Passo della Crocina, sul crinale spartiacque dell’Appennino (dislivello in salita c.ca 750 mt). Da lì si ridiscende al Passo dei Fangacci e quindi alle auto. - Cena alle 19,30Dopocena safari in minibus sulle strade della foresta, per l’avvistamento (molto facile) di fauna selvatica, come cervi, caprioli, cinghiali, ecc.

4° giorno: DOMENICA 28 APRILE.Ore 8.00 colazione, ore 9.00 partenza per La Verna dove si giunge attorno alle ore 10,00 (al parcheggio presso il Bar “La Melosa”). Escursione nel bellissimo bosco alle pendici del San-tuario (Bosco della Ghiacciaia); introduzione storico/naturalistica della zona e breve visita dei luoghi cari a Francesco d’Assisi. Alle 12,30 si giunge al santuario e vi si entra da un accesso davvero inusuale. Dopo la visita completa al complesso artistico monumentale (le due grotte di san Francesco, il corridoio, lo strapiombo, la cappella delle stimmate, la chiesa, ecc.). Nel pomeriggio si può compiere una seconda escursione anulare fino alla sommità del Monte Penna (disl.150 m). - Ore 17,00 partenza per il ritorno. Arrivo previsto a Santa Maria di Camisano per le ore 21.30.

La Verna

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Per il programma dettagliato invitiamo gli interessati a rivolgersi ai responsabili il giovedì, presso la sede Cai di Santa Maria di Camisano.SIG. GRAZIANO SINIGAGLIA 0444. 581424SIG. FLAVIO BALDI cell. 347.4891502

Iscrizioni: fino ad esaurimento posti entro e non oltre il 31 Marzo. Alla prenotazione si richiede un acconto di € 100,00 a persona. Per la camera singola è prevista una maggiorazione di 20 € a notte;

IL SALDO DOVRA’ ESSERE VERSATO ENTRO IL 21 APRILE 2013.

Sopra La Verna

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28 aprile 2013CORNO D’AQUILIO

Monti Lessini

Il Corno d’Aquilio (1545 m) assieme al Corno Mozzo (1535 m) segna il limite settentrionale della zona dell’alta Valpolicella. Il termine “Aquilio” viene fatto derivare dal Latino aquilus e cioè “scuro, fosco”. Si tratta del punto più elevato dell’enorme lastrone calcareo che, innal-zatosi nel corso dell’era terziaria (30 milioni di anni fa) ed eroso successivamente, ha dato origine al territorio della Valpolicella. Dalla cima del Corno si può ammirare un bellissimo panorama sul sottostante altipiano di Fosse e Sant’Anna d’Alfaedo, sul versante orientale del Monte Baldo e sulla Val d’Adige fino al Lago di Garda. In prossimità dell’altipiano sul versante nord-orientale del Corno d’Aquilio si apre uno degli abissi carsici più profondi del mondo, la Spluga della Preta. Essa si presenta come una dolina ad imbuto che dà accesso a una serie di pozzi, cavità e meandri fino a raggiungere la profondità di circa 1000 metri. La Spluga della Preta, formatasi in seguito all’azione erosiva dell’acqua sulle rocce calcaree che costituiscono il Corno d’Aquilio, fu esplorata per la prima volta nel 1925.

Dislivello: 600 mDifficoltà: EDurata escursione: 5 oreResponsabili escursione: Cignacco Gianmario - Canevarolo GiancarloCartografia: Lessinia – Carega 1:20.000 Sintesi escursioneDalla contrada Tomasi (1129 m) ci si dirige verso nord-ovest su una stradina che porta al Pas-so di Rocca Pia a 1248 mt. A questo punto il sentiero scende lentamente nel bosco per aggi-rare le incombenti pareti e per immettersi in un percorso più marcato. Con una serie di piccoli tornanti si recupera il dislivello e si esce dal bosco per portarsi nei prati a ridosso della Spluga della Preta (1475 m) e alla chiesetta dedicata a tutte le vittime della speleologia. Dal picco-lo Altopiano della Preta per un faci-le pendio erboso si sale alla vetta del Corno d’A-quilio (1545 m). Sosta e pranzo al sacco. Dalla vetta ritorneremo alla Spluga della Pre-ta, raggiungeremo la vicina malga da dove, nella vallet-ta sottostante, un sentiero (all’inizio poco marcato e non molto eviden-te) scende ripido

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Sulla strada degli Alpini

verso est nel bosco della val Liana e poi per la mulattiera più marcata, in direzione sud, sbocca nella strada sterrata non lontano da contrada Tommasi da dove eravamo partiti.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 25 aprile.

Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve per autostrada Serenissima, uscita Verona Nord, S. Pietro In Cariano, Fumane, Breonio, Fosse, Contrada Tomasi.

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12 Maggio 2013CAMMINA CAI 150Dal Passo Pian delle Fugazzea Campogrosso e Recoaro

Escursione ed evento intersezionale con il Gruppo di Noventa e le Sezioni di Vicenza, Arzi-gnano, Montecchio Maggiore, Recoaro Terme e Valdagno. Com’è noto nel 2013 ricorre il 150° anniversario della fondazione del CAI avvenuta nel 1863. Molteplici sono le iniziative per il grande evento, tra cui il progetto nazionale escursionistico denominato “Cammina CAI 150”. In quest’ambito la Commissione Interregionale per l’Escursionismo Veneto-Friulana-Giuliana ha promosso il Cammino UFG, una “staffetta” ideale con l’attraversamento da est a ovest dal confine sloveno alle montagne venete a raggiungere il lago di Garda. La “staffetta veneta” si compone di 8 tappe, dalle Prealpi Trevigiane al Monte Baldo, passando per il Monte Grappa, l’Altopiano dei Sette Comuni, le Prealpi Vicentine, il Massiccio del Pasubio, il Gruppo del Ca-rega e l’Altopiano della Lessinia. La 6° tappa sul Gruppo del Carega ci riguarda da vicino. Il nostro gruppo rinnova il piacere di un’escursione assieme a quello di Noventa e si unisce alle cinque sezioni di Arzignano, Montecchio Maggiore, Recoaro Terme, Valdagno e Vicenza che hanno congiuntamente “adottato” la tappa organizzando alla mattina, escursioni confluenti a Campogrosso e nel pomeriggio un evento pubblico a Recoaro Terme allo scopo di dare visibilità al CAI con una grande manifestazione. Sarà organizzato un tendone con possibilità di degustazioni con proiezione di filmati e interventi di ospiti, autorità.

Dislivello: 500 m in salita - 1000m in discesaDifficoltà: EDurata escursione: 4/5 oreResponsabili escursione: Il DirettivoCartografia: Sezioni Vicentine del CAI Pasubio-Carega - 1:25.000

Sintesi escursioneDal Passo Pian delle Fugazze (1162 m), con gli amici del Gruppo di Noventa Vicentina, ci si incam-mina per la strada per Camposilvano e Campo-grosso, fatti pochi metri, si sale a sinistra sui prati retrostanti all’albergo segnavia CAI n. 170-E5; dopo aver sfiorato Malga Morbi il sentiero s’inoltra nel bosco e con pendenza moderata raggiunge la selletta nord-ovest del Cornetto (1611 m). Si con-tinua in discesa incrociando a destra il sentiero che proviene da malga Boffetal (1465 m). Da qui si in-comincia a salire in un ambiente boscoso fino a lambire le pendici occidentali di cima Ofre, per poi proseguire quasi pianeggiante arrivando nei pressi della Sisilla da dove, con breve discesa, si arriva al Passo di Campogrosso (1464 m). Incontro con le altre comitive e pranzo al sacco. Dopo la sosta si scende sul sentiero CAI n.151, che taglia i tornanti della provinciale per arrivare al rifugio La Guardia (1131 m). Superato il rifugio, imbocchiamo il sen-

in pullman

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tiero che scende a valle, si entra nel bosco e si prosegue tra massi sbucando nella provinciale di Campogrosso nei pressi di un grosso masso denominato Sengio delle Campane. A questo punto si segue la strada superando il bivio poco sopra Merendaore arrivando al capitello in località Ulbe (751 m). Si continua arrivando alla chiesa di Santa Giuliana, da dove si scende per mulattiera alla Fonte Giuliana (555 m) e a Recoaro Terme (445 m).

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede, accompagnate dal versamento dell’anticipo di € 10, entro giovedì 2 maggio.

Partenza alle ore 7.00 dal piaz-zale Pieve di S. Maria di Camisano per Schio, Valli del Pasubio, Passo Pian delle Fugazze.

Produzione e vendita VINI DOC, IGT e

tipici dei Colli Berici

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25 - 26 maggio 2013 Giornata Nazionale dei Sentieri

Manutenzione sentiero Val Scura - “Luigino Gonzato”Monte Maggio

Il sentiero della Val Scura “Luigino Gonzato” costituisce motivo d’orgoglio per tutto il nostro gruppo giacché il consiglio e, soprattutto, il nostro compianto presidente, al quale è stato intitolato, hanno preso l’impegno di mantenerlo agibile. Com’è divenuta ormai consuetudine, anche quest’anno, abbiamo inserito nel programma della stagione escursionistica una gior-nata dedicata alla sua manutenzione. Lo scopo, chiaramente, non è solo commemorativo: coinvolgendo tutto il gruppo potremo unire l’utile dell’effettuazione dei lavori per il ripristino e consolidamento, al dilettevole di passare una giornata in allegra compagnia su un percorso impegnativo ma gratificante dal punto di vista paesaggistico.

Dislivello: 1200 m (per l’intero sentiero)Difficoltà: EDurata escursione: 7 oreResponsabili escursione: Il Direttivo Sintesi escursioneDa Contrà Molini di Laghi, seguendo il sentiero n. 520, con le nostre attrezzature ci portiamo

all’imbocco della Val Laghetto: da questo punto avrà inizio il vero e proprio lavoro, sotto l’occhio vigile ed esperto dei nostri genieri e pontieri, riparando e migliorando i

tratti di sentiero rovinati dagli eventi atmosferici o dal vandalismo gratuito di persone poco amanti della natura. Tutti ci dovremo sentire utili e

importanti: dagli esperti di sega agli amanti del piccone, dai ce-sellatori di zolle ai barzellettieri d’Italia, dai mescitori di vino

alle esperte pasticcere, fabbri, elettricisti, macchinisti, ingegneri, impiegati e operai, casalinghe, maestre e

professori e, infine, i nostri cari e insostituibili amici pensionati. Se sarà necessario, ci divideremo in

due gruppi in modo di rendere meno faticoso e significativo il dislivello.

Oltre a quei che ciacola, spetemo anca quei che laora!Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente program-ma e dovranno essere confermate in sede entro giovedì 23 maggio.

Partenza alle ore 6.30 dal piazzale Pieve S. Maria di Camisano Vic. per auto-strada Valdastico, Piovene Rocchette, Arsiero, Casta-na, Laghi, Contrà Molini.

Castagno Miraglia

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1 - 2 giugno 2013 Umbria Bike

Ciclabile Spoleto - Assisi e anello del lago Trasimeno

È una regione piuttosto piccola l’Umbria, raccolta e senza sbocchi sul mare, con un paesag-gio che continua quello toscano e anticipa quello del Lazio in un susseguirsi di colli, campi, ulivi, viti, borghi e città. Il clima è molto vario a causa delle differenze di altitudine, ma le medie annue dei centri più importanti sono generalmente comprese tra gli 11 e i 14 gradi. Il territorio raggiunse la sua epoca d’oro durante il Medioevo, grazie soprattutto alle figure religiose di San Benedetto, San Francesco e Santa Chiara. La pista ciclabile Spoleto – Assisi è un percorso piacevole, sostanzialmente pianeggiante, che unisce due città famose in tutto il mondo, legate da bellezze storico-artistiche e dai valori spirituali del francescanesimo. Il percorso, seguendo le sponde dei torrenti Marroggia, Beverone, Timia e del fiume Topino, collega i territori dei Comuni di Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Foligno, Bevagna, Cannara e Assisi. L’area del lago Trasimeno, il più grande dell’Italia centrale, è vincolata come Parco Regionale e la sua superficie circolare, incastonata tra morbide colline ricoperte da ulivi e pianure colti-vate, è di grande rilievo naturalistico e costituisce una meta molto ambita dai turisti, soprat-tutto stranieri. Castiglione del Lago, principale centro del comprensorio del Trasimeno e città di grande bellezza. Il centro storico, con le sue mura medioevali e le tre porte d’ingresso, me-ritano una sosta e una visita accurata, anche in virtù della splendida vista che offre sul lago.

Dislivello: nessun dislivello apprezzabileDifficoltà: TResponsabili escursione: Antonio Stefani – Giandario Frigo Sabato 1 giugno: DA SPOLETO AD ASSISI. KM 60Durata escursione circa 5/6 ore La gita si svilupperà da Spoleto ad Assisi percorrendo la perla cicloturistica che attraversa la valle umbra toccando o sfiorando in pochi chilometri alcuni dei più importanti centri storici della regione. La ciclabile, con i suoi 60 km di lunghezza, oltre a rievocare l’antico tracciato viario romano, includendo a tratti anche l’antica Via Flaminia, segue e attraversa anche numerosi corsi d’acqua costruiti nei secoli per bonificare il territorio. La sosta prevista si farà a Bevagna, antico centro che mantiene ancora intatta la sua struttura medioevale. Meritano una visita la splendida piazza Silvestri e le chiese romaniche di San Silvestro e San Michele. L’escursione si conclude a Santa Maria degli Angeli, paese che prende il nome dell’omonima basilica cinquecentesca che domina l’intera pianura ai piedi di Assisi. La sistemazione per la cena e il pernottamento sarà presso l’Hotel Moderno e, dopo cena, ci sarà la possibilità di compiere una visita notturna al centro di Assisi.Domenica 2 giugno: ANELLO DEL TRASIMENO. KM 35Durata escursione 3 ore.La sveglia è alle 6.30, segue la colazione e dopo una breve visita alla basilica di S. Maria degli Angeli, si parte in pullman per il lago Trasimeno. Il lago è di origine tettonico-alluvionale, è il quarto lago d’Italia per estensione, il livello dell’acqua non supera i 6 metri in quanto deve la sua alimentazione in gran parte alle sole acque piovane. L’intero anello misura 70,5 km mentre noi ne percorreremo solo la metà, in pratica il tratto solo ciclabile, anche per evitare i lunghi tratti su strada a più denso traffico.L’escursione inizia da San Feliciano, antico borgo di pescatori, godendoci le colline coperte

in pullman

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di uliveti e punteggiate di antichi casolari, in direzione di Passignano. Superiamo successi-vamente Torricella, Passignano, Lido di Turco e Borghetto fino a raggiungere Castiglione al Lago, punto di arrivo e termine della nostra fatica.

N. B.: - Le biciclette saranno caricate la mattina stessa della partenza.- Il CAI declina ogni responsabilità su eventuali danni alle biciclette durante il trasporto.- E’ consigliato l’uso del caschetto da bici

Iscrizioni: Per ovvi motivi organizzativi la prenotazione va fatto entro giove-dì 2 maggio, previo versamento della caparra di € 50, fino ad esaurimento dei 52 posti disponibili.

Partenza alle ore 5.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Bologna, Cesena, Perugia, Spoleto.

Giro dell’Orso Bruno

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9 giugno 2013 Anello di Cima dell’Albero

Dolomiti Zoldane

Si tratta di un’escursione in ambiente dolomitico selvaggio, fuori dal grande turismo ma sem-pre su sentieri ben segnati e battuti; ha anche un valore storico in quanto attraversa i luoghi dove nel lontano maggio 1848 avvennero aspri combattimenti (Forc. Sesarola e al Bivacco della Tovanella). Stupendo itinerario ad anello che permette di girare attorno all’appartata Cima dell’Albero, ultima propaggine verso sud del Bosconero passando per il Ricovero Casera Busnich e per l’appartato Bivacco Tovanella. La fatica del dislivello è ripagata dagli stupendi panorami da Casera Busnich e dallo sperone della Costa del Dou. Da Forcella Busnich a Forcella Pezzei si attraversa la Riserva Naturale Orientata della Val Tovanella dove è facile incontrare camosci e cervi. In questo tratto è assolutamente vietato uscire dai sentieri!

Dislivello: 1250 m - 14 KmDifficoltà: EDurata escursione: 6/7 oreResponsabili escursione: Flavio Baldi – Antonio Stefani Cartografia: Carta Tabacco 025 – Dolomiti di Zoldo – 1: 25.000

Sintesi escursioneDal parcheggio (809 m), si sale lungo una mulattiera ( segnavia 484) fiancheggiata da muretti a secco che sale con modica pendenza tra i prati sovrastanti il paese. Ben presto la pendenza aumenta, si risale a svolte un costone boscoso e si oltrepassano alcuni torrentelli asciutti. La pendenza poi si attenua e si scende leggermente al fondo di un vallone (corrima-no metallico) percorso da un torrente che forma alcune marmitte (1300 m). Si risale l’altro versante e si arriva al promontorio erboso del Col dei Corui (1460 m ). Il sentiero riprende a monte del promontorio e giunge ai pascoli sottostanti il Ricovero Casera Busnich (1563 m); dalla casera possiamo ammirare il gruppo del Duranno e le Dolomiti del Cadore. Si sale ancora verso nord e in breve si giunge alla forcella Busnich (1617 m) sul costone Nord-Est della Cima dell’Albero; dalla forcella dapprima si scende leggermente in direzione ovest, poi si prosegue a sali-scendi attraversando il boscoso versante settentrionale della Cima dell’Albero, con ampio panorama sul gruppo del Bo-sconero. Dall’ultimo vallone (1611 m) si sale fino ad un promontorio prativo dove si trovano i ruderi di casera Sesarola (1692 m). Si risale il vallone boscoso so-prastante in direzione della visibile forcella Pez-zei (1840 m) oltre la quale appaiono all’improv-viso il Pramper e la Talvena. Si scende per prati al sottostante circo del Campedel puntando verso la conca di Pezzei e il bivacco Tovanel-la (1688 m), da dove possiamo ammirare i versanti settentrionali di Schiara e Pelf. Dal bivacco si imbocca il comodo sentiero 482 (Alta Via N° 3) che attraversa la conca di Pezzei e sale con moderata pendenza fino

Scendendo da Casara Pramaggiore

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allo sperone della Costa del Dou, stupendo balcone panoramico su tutte le Dolomiti zoldane (1840 m). Aggirato lo sperone si inizia a scendere lungo i pascoli del versante occidentale della Cima fino a giungere sulla cresta meridionale del monte presso il Col Daloi (1144 m - Capitello). Dal capitello si abbandona il sentiero 482 e si prosegue lungo la mulattiera senza segnavia che in breve, passando per casera Casin (977 m), riporta a Podenzoi.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 6 giugno.

Partenza alle ore 6.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Bassano, Feltre, Longarone, Castellavazzo dove si imbocca la strada che sale a Olantreghe e a Podenzoi.

Bivacco Batt. Cadore

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23 giugno 2013Pal PiccoloAlpi Carniche

Il Pal Piccolo è la più orientale di quel gruppo di cime che dal passo di Pal Grande si estende fino al passo di Monte Croce Carnico. La vetta si presenta tormentata e disseminata di resti di opere belliche risalenti alla prima Guerra Mondiale. Fa parte delle Alpi Carniche, è alta 1866 mt. ed è situata in prossimità del Passo Monte Croce Carnico, al confine tra l’Italia e l’Austria. Sebbene sia una cima secondaria, deve la sua importanza ai combattimenti ivi avvenuti durante il conflitto mondiale tra il 1915 e il 1917. Sul Pal Piccolo la lotta fu spesso molto aspra in quanto quel monte rappresentava per i belligeranti una posizione di primaria importanza per la difesa del valico. Oggi sulla cima del monte è allestito un museo all’aperto, dove è possibile visitare i resti delle trincee e dei baraccamenti usati dalle truppe italiane e austroungariche durante il conflitto.

Dislivello: 570 mDifficoltà: EDurata escursione: 6 oreResponsabili escursione: Frigo Giandario – Michele De PelliCartografia: Carnia Trekking 1:25.000 Tabacco

Sintesi escursioneDal Passo (1360 m), nei pressi di un monumento, prendiamo il sent. 401 salendo il vallone con indicazione Pal Piccolo. Lungo la salita incontreremo un rudere sul quale è ancora appo-sta una scritta in onore della 224° Compagnia - lll° Battaglione Alpini Val Pellice. Ottima vista sul monte Cellon con la sua grande croce. Poco dopo, ad un bivio, proseguiamo a sinistra lun-go il sentiero principale che porta al monte Pal Piccolo. Il percorso è contornato da numerose trincee e appostamenti di guerra che fanno da cornice a questa aspra montagna. La cima è raggiungibile per mezzo di diversi ed evidenti sentieri, alcuni dei quali anche attrezzati, che riportano chiare indicazioni storiche. Tutto il comprensorio è circondato da resti della guerra ed è posto a confine con l’Austria. Ai piedi della grande croce di vetta (1866 m), ammiriamo ogni angolo che ci circonda, ogni pietra di questa montagna parla di storia. Dopo la sosta ritorneremo sui nostri passi fin al bivio lasciandolo a dx e, proseguendo sul percorso storico dell’Alta via Carnica scendiamo fino a Casera Pal Grande di sotto (1525 m). Al successivo bivio seguiamo a destra il sent. Cai n° 402 costeggiando il torrente Guer. A quota 1300 mt. teniamo la sinistra e, tagliando la base rocciosa e i prati di Stàuli Roner, arriviamo all’albergo Casetta in Canadà punto finale dell’escursione.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede, accompagnate dal versamento dell’anticipo di € 10, entro giovedì 13 giugno.

Partenza alle ore 6.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per autostrada Padova, Mestre, Udine, Gemona, Tolmezzo, Passo Monte Croce Carnico.

in pullman

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6 - 7 luglio 2013 Monte Vioz

Gruppo Ortles-Cevedale

Il Monte Vioz (3.645 m) fa parte del Gruppo Ortles-Cevedale nelle Alpi Retiche meridionali. Si trova lungo la linea di confine tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige, è una cima di tutto rispetto raggiungibile senza grosse difficoltà tecniche. Dalla vetta si può ammirare un grandioso panorama a 360° e una visione ravvicinata sul complesso sistema di ghiacciai dell’Ortles-Cevedale, in particolare sul sottostante Ghiacciaio dei Forni. Le cime che lo contor-nano offrono all’occhio di chi arriva in vetta un paesaggio meraviglioso che spazia dal Brenta alla Presanella all’Adamello, dal S. Matteo al Tresero, dal Bernina al Rosa dal gran Zebrù all’Ortles al Cevedale, per finire con le Dolomiti. Più impegnativo, il secondo giorno, l’itinerario che ci conduce alla cima del Palon de la Mare (3.703 m) e la lunga discesa sull’omonima Vedretta fino al rif. Larcher.

Dislivello: 1725 mDifficoltà: EE - AResponsabili escursione: Gian Mario Cignacco - Flavio Baldi Cartografia: Carta Tabacco 08 - Ortles-Cevedale - 1:25000

Sintesi escursione: SABATO 6 LUGLIO

Dislivello: 1225 m in salitaDifficoltà: EEDurata escursione: 4 ore

Con due impianti di risalita, una telecabina e una seggiovia, si sale da Peio Fonti fino ai 2.315 metri del Doss dei Cembri. Da qui si imbocca la Val della Mite lungo il sent. 138 che si segue per un paio di km. A circa 2800 metri di quota, in prossimità di un laghetto si devia a destra risalendo il costone che ci porta a incrociare il sentiero 105, proveniente da Peio, subito dopo il Dente del Vioz su una pietraia denominata “il Rastel”(circa 3000 m.). Il percorso sale a zig zag a ridosso della lunga dorsale che scende dal Vioz affacciandosi alternativamente sulla Valle della Mite e il vallone orientale verso Zampil. A 3.206 m si arriva al Brich, un breve traverso esposto attrezzato con corda fissa. Superato questo passaggio, il sentiero risale una scarpata verso sinistra, con una serie di diagonali, fino a raggiungere nuovamente il filo di cresta. Si prosegue ora lungo il facile crestone di detriti e/o neve fino a raggiungere il rifugio Mantova (3535 m), dove pernotteremo.

Sintesi escursione: DOMENICA 7 LUGLIO

Dislivello: 500 m in salita - 1750 in discesaDifficoltà: ADurata escursione: 7/8 ore

Partendo dal rifugio Mantova si sale al monte Vioz (3.645 m) seguendo il semplice sentiero. Di seguito attraversando il ghiacciaio in discesa si giunge al passo della vedretta Rossa (3405 m). Da qui si prosegue in cresta rocciosa fino al Palon de la Mare (3703 m), l’imponente cima

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da dove è possibile osservare tutto l’itinerario della traversata, arrivando al bivacco Colombo (3485 m) appena sotto la cima del monte Rosole. Proseguiamo adesso in discesa lungo la Ve-dretta de la Mare fino a raggiungere il rif. Larcher al Cevedale (2.608 m) da dove imbocche-remo il sent. 104/146/102 sulla fiancata sinistra orografica del Noce Bianco, con lo spettacolo continuo della catena innevata che va dal Vioz al Cevedale per scendere al lago Lungo (2.553 m) e quindi a malga Mare (2.031 m), dove arriva la strada asfaltata (circa 8 km da Cogolo) e si trova l’omonima centralina idroelettrica nei pressi della quale avremo lasciato le auto.

Iscrizioni: Le iscrizioni si chiudono giovedì 20 giugno con il versamento dell’anticipo di € 30. Max 10-12 partecipanti, per tutti è necessario buon allenamento ed equipaggiamento d’alta montagna. Obbligatori occhiali da sole, piccozza, ramponi, imbra-catura, cordini, moschettoni e sacco letto.

Partenza alle ore 7.00 dalla sede CAI di S. Maria di Camisano per Bas-sano, Trento, Mezzolombardo, Cles, Dimaro, Peio Fonti. Quindi porteremo le auto a Cogolo, Malga Mare e faremo ritorno con un’auto a Peio Fonti (26 km tra andata e ritorno, circa 1 ora)

Vetta Monte Vioz

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14 luglioCampanili del Latemar

Tra la Val di Fassa e la Val di Fiemme

Il Latemar è una montagna conosciuta in tutto il mondo, ma allo stesso tempo è poco visita-ta. L’origine di questa contraddizione è dà ricercare in alcuni luoghi comuni della montagna: la friabilità della roccia, il versante sud desolato, e fino a pochi anni fa, la lunghezza dei per-corsi di avvicinamento alle sue vette. In realtà il Latemar è un fantastico castello pietrificato formato da una serie incredibile di torri e guglie, al suo interno nasconde angoli segreti di rara bellezza e sulle sue aeree forcelle sembra di toccare il cielo. E’ stata la natura, milioni di anni fa, a creare l’affascinante catena di altissime canne d’organo del versante settentrionale, quando la zona era occupata da un grande vulcano, il cui centro, oggi coincide con il paese di Predazzo. La roccia calcarea del Latemar infatti contiene fughe di lave vulcaniche, sono dei filoni scuri di basalto che si trovano sino alle massime altezze, i quali subiscono maggior-mente l’erosione del gelo, del caldo e del vento, e sono all’origine del fenomeno morfologico della frantumazione delle creste, che determinano i famosi campanili e la presenza delle alte forcelle. Con il sentiero attrezzato e con l’escursione al rifugio Torre di Pisa avremo la possi-bilità di conoscere meglio questo gruppo montuoso. Secondo un’antica leggenda le cime del Latemar sono bambole trasformate in pietra..!

Responsabili escursione: G. Sinigaglia – G. Cignacco – G. Canevarolo Cartografia: Carta Tabacco 014 - 1:25.000

Sintesi escursione: COMITIVA A

Dislivello: 600 mDifficoltà: EDurata escursione: 5 ore

Da Obereggen (1550 m) si sale con la seggiovia alla stazione di Oberholz (2090 m) al margi-ne superiore della vegetazione sulle pendici del massiccio. Qui ha inizio l’escursione risalendo il pendio erboso segnavia Cai n.18. Dopo numerose serpentine, il sentiero obliqua verso destra risalendo varie conche detritiche e rocciose sbucando alla Forcella dei Camosci (2590 m), in vista del vasto altopiano centrale del Latemar. Si scende di pochi metri nell’opposto versante incrociando il sentiero Cai n.516 che si segue verso destra spingendosi sino al ciglio meridionale del pianoro, salendo alla cima del Cavignon (2691 m) e al rifugio Torre di Pisa (2671 m). Dopo la sosta, dal rifugio scenderemo per il fianco meridionale della cima Cavignon fino a una dorsale prativa, da dove si devia a destra, segnavia Cai n.22 arrivando alla stazione di Oberholz. Da qui su sentiero n.18, prima nel bosco e poi per stradina a fianco della pista da sci, ritorneremo a Obereggen.Sintesi escursione: COMITIVA B - VIA FERRATA DEL LATEMAR

Dislivello: 800 mDifficoltà: EEADurata escursione: 7 ore

Da Obereggen si sale con la seggiovia alla stazione di Oberholz, da qui si segue lo stesso itinerario della comitiva A fino alla forcella dei Camosci. Proseguiamo a sinistra, segnavia

in pullman

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Cai n.516, raggiungendo la forcella dei Campanili (2685 m). Qui inizia il percorso attrezzato: seguendo l’evidente traccia si sale, protetti da una fune d’acciaio, alle Torri Occidentali del La-temar. Lungo cenge naturali si attraversa in alto il versante meridionale del settore centrale, passando dalla forcella Diamantidi e sull’inclinato ghiaione che caratterizza il versante sud del Cimon del Latemar. Oltre questo traverso il percorso diventa più vario, pioli e funi di acciaio agevolano la calata su un piccolo salto roccioso, prima di rimontare sul lato opposto un ripido canalone in vista del sottostante bivacco Mario Rigatti. Superiamo ancora qualche passaggio su roccia attrezzato con fune e quindi per sentiero, finalmente arriviamo al bivacco (2620 m). Dopo la sosta si ritorna seguendo il sentiero Cai n.18 che passa quasi parallelo al sentiero attrezzato, alla base delle Torri del Latemar; arriviamo così alla forcella dei Campanili, dove ci si congiunge al sentiero Cai n.516 con il quale si raggiunge Cima Cavignon (2691 m) e il vicino rifugio Torre di Pisa (2671 m). A comitive riunite si ritorna a Obereggen.

N.B.: per la comitiva B sono necessari imbragatura, set da ferrata, caschetto.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede, accompagnate dal versamento dell’anticipo di 10 €, entro giovedì 4 luglio.

Partenza alle ore 5.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Autostrada A4 – A22, Bolzano nord, Obereggen.

Lago Ghiacciato

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20 - 21 luglio 2013Sentiero dei Fiori

Gruppo Adamello - Presanella

Il “Sentiero dei fiori” è un percorso che unisce il Passo Castellaccio a Cima Payer (l’alpinista che per primo conquistò l’Adamello) e ricalca esattamente il sentiero di arroccamento che gli alpini utilizzarono durante la prima Guerra Mondiale per collegare le postazioni installate lungo la cresta che corre in prossimità della Conca di Presena. Furono 1000 gli Alpini che ininterrottamente per 3 anni rimasero in questi luoghi a fronteggiare gli Austro-Ungarici. Il percorso consente di muoversi in un grandioso ambiente d’alta quota. Alle altitudini raggiun-te, attorno ai 3000 metri, lungo l’aereo crinale del Corno di Lagoscuro, il panorama spazia sul sottostante ghiacciaio Presena e in lontananza si stagliano i gruppi Ortles - Cevedale, il gruppo del Bernina e il gruppo di Brenta. Ai partecipanti è richiesta buona preparazione fisica ed esperienza su percorsi attrezzati e innevati.

Dislivello: 1410 m in salita – 2030 m in discesaDifficoltà: EEAResponsabili escursione: Gian Mario Cignacco - Flavio Baldi Cartografia: Carta Tabacco 052 – Adamello-Presanella - 1:25.000

Sintesi escursione: SABATO 20 LUGLIO

Dislivello: 810 m in salita – 930 m in discesaDurata escursione: 7/8 ore

Dal Passo del Tonale saliamo con la Cabinovia Paradiso fino all’omonimo Passo (m 2573). Superiamo il lago del Monticello e, giunti al monumento della Fratellanza, prendiamo a destra il sentiero n° 44 che in poco più di un’ora ci porta al passo del Castellaccio (m 2963). Salendo a sx arriviamo alla partenza del sentiero attrezzato che, per cengie, canaloni, una galleria e due ponti sospesi ci porta in circa due ore al Corno di Lagoscuro (m 3166) punto più alto della nostra escursione. Sosta e visita alla Capanna omonima. Riprendiamo il cammino scendendo al Passo di Lagoscuro (m 2970) attraversando numerosi manufatti militari e saliamo in breve a Cima Payer (m 3056). Possiamo ora scendere al Passo Payer per l’impegnativa ferrata o

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ritornare sui nostri passi fino al Passo di Lagoscuro. In entrambi i casi, per sentiero ben mar-cato, scendiamo al sottostante rif. Città di Trento al Mandrone (m 2450) dove pernotteremo.

Sintesi escursione: DOMENICA 21 LUGLIO

Dislivello: 600 m in salita – 1100 m in discesaDurata escursione: 6/7 ore

Dal rif. Mandrone prendiamo il sent. 209 per risalire, in meno di due ore, al Passo del Maroc-caro (m 2973). Calziamo i ramponi e scendiamo la detritica vedretta, tenendoci sulla sinistra, fino a ritornare al Passo Paradiso. Sosta con visita alla Galleria-museo della Grande Guerra. Scendiamo ora la pista da sci fino alle tabelle, dove prendiamo il sentiero 281, “Sentiero della Pace”, che in meno di tre ore, attraversando una bellissima valle, ci porta al Passo del Tonale.

N.B.: Max. 12 partecipanti, equipaggiamento d’alta montagna. Obbligatori occhiali da sole, imbraco, set da ferrata, casco, piccozza, ramponi o ramponcini, sacco lenzuolo.

Iscrizioni: Le iscrizioni si chiudono giovedì 4 luglio con il versamento dell’anticipo di € 30.

Partenza alle ore 6.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Bassano, Trento, Val di Non, Val di Sole, Passo del Tonale.

Sentiero dei Fiori

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28 luglio 2013 Giro dei 6 laghi

Madonna di Campiglio

All’interno del parco naturale Adamello Brenta, il giro dei 6 laghi rappresenta un’escursione di grande bellezza sia per l’anfiteatro di alte vette dolomitiche che si riflettono negli specchi d’acqua di questi laghi alpini, sia per il paesaggio spettacolare e incontaminato che troveremo lungo il percorso. I comuni denominatori di questi laghi sono l’origine - di circo glaciale- e lo scenario nel quale sono adagiati, tra le montagne maestose: infatti, l’itinerario si sviluppa lungo l’anfiteatro montuoso che divide la Val Nambrone dai ghiacciai della Presanella. In un tempo nemmeno troppo lontano questi luoghi, oggi consacrati all’ambiente e all’escursioni-smo, sono stati il palcoscenico di drammatiche battaglie: la sanguinosa “Guerra Bianca” del 15’-18’ venne combattuta anche su queste cime. Nelle acque dei laghi, in seguito a precise campagne di ricerca, sono stati recuperati numerosi reperti bellici.

Dislivello: 350 m in salita – 800 m in discesaDifficoltà: EDurata escursione: 5/6 oreResponsabili escursione: Flavio Baldi – Marilena Maistrello Cartografia: Carta Kompass – Adamello Brenta – 1:40000

Sintesi escursioneLasciato il pullman a Madonna di Campiglio (1516 m), utilizzando la Cabinovia 5 laghi, si raggiunge il “Rifugio Pancugolo” adiacente alla stazione a monte della cabinovia (2064 m); si prende, quindi, dietro il rifugio, il sentiero 232 che, pianeggiante, porta al primo lago, il Ritorto (2055 m). Inizia poi il tratto in salita che, con circa 200 di dislivello, raggiunge il passo Ritorto (2277 m), per proseguire fino a raggiungere il lago Lambin (2329 m). Superato il passo, con comodo sentiero in sali-scendi, si giunge al lago Serodoli (2370 m) da dove, con una breve deviazione di pochi minuti verso Ovest, si arriva al quarto specchio d’acqua: il lago Gelato (2393 m). Ammirando il panorama, si potrà gustare in armonia con la natura e i compagni di viaggio il proprio pranzo. Seguendo ora il sentiero n. 217, inizieremo la discesa passando per il lago Nero (2246 m), il più piccolo dei laghi, fino a raggiungere dopo circa un paio d’ore l’ultimo, il lago Nambino (1770 m): è il più turistico data la vicinanza di una strada e la presenza di un bar-rifugio-hotel. Da qui proseguiremo scendendo a Madonna di Campiglio, dove ritroveremo il pullman.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente pro-gramma e dovranno essere confermate in sede, accompagnate dal versamento dell’anticipo di € 10, entro giovedì 18 luglio.

Partenza alle ore 5.00 per Bassano, Trento, Cles, Madonna di Campiglio.

in pullman

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06 - 12 agosto 2013 TREKKING: Tour Ferro di Cavallo

Alpi Sarentine

Le Alpi Sarentine sono un gruppo montuoso delle Alpi Retiche orientali. La catena montuosa si trova a nord della città di Bolzano ed è delimitata dall’Isarco, dall’Adige, dalla Val Passiria e dal Passo di Monte Giovo. Sono un modesto gruppo di montagne che passa spesso inosserva-to perché composto da cime di quota non eccessiva ma molto affascinanti, con creste aeree che, con le prime nevi, si trasformano in bastionate inaccessibili che ricordano un Himalaya in miniatura incorniciata dai colori dei boschi e dei prati alpini, piccolo scrigno di bellezze che di-venta una meta stupenda per gli amanti del trekking. Sarentino e la valle omonima, percorsa dal torrente Talvera, si trovano a centro del gruppo montuoso. Come sentiero di montagna e con ciò come via di collegamento tra i vari rifugi montani, il Tour Ferro di Cavallo non affronta grandi dislivelli, non presenta perciò eccessive difficoltà alpinistiche e nella letteratura alpina è classificato col grado di difficoltà “medio”. Vi sono tuttavia molte opportunità di lasciare il percorso originale e arrampicarsi su alcune cime che incontriamo, queste arrampicate richie-dono un “minimo” supplementare dispendio di forze.

Dislivello: 4990 m in salita - 4920 m in discesa - 81 kmDifficoltà: EEResponsabili escursione: G. Sinigaglia – F. Baldi – G. CignaccoCartografia: Carta Tabacco: 040 – Monti Sarentini - 1:25.000

Attrezzatura: Caschetto, cordino e moschettone per autoassicurazione. ProgrammaMartedì 6 agosto 1a tappa: da Ponticino, fraz. di Sarentino, al rif. Corno del RenonDislivello: 1340 m in salita – km. 12Durata: 5 oreDalla frazione di Ponticino (923 m), di fronte alla segheria, si prende la strada che sale a Windlahn (1234 m). Da qui su sentiero CAI n° 2 che taglia la carrozzabile e in parte la segue, arriviamo al rifugio-ristoro Roaner (1605 m). Sempre su sent. n° 2 e successiva carrozzabile arriviamo al rif. Corno di Renon (2259 m).

Mercoledì 7 agosto 2ª tappa: dal rif. Corno del Renon al rif. Croce di LatzfonsDislivello: 450 m in salita – 350 m in discesa - km 12Durata: 5 oreParticolarità: la zona umida presso la malga di Villandro e lo splendido panorama verso le Dolomiti.Dal rif. Croce di Latzfons si parte in discesa lungo il sent. 1-3-7 con il simbolo del ferro di cavallo, si supera la Sella dei Sentieri (Gasteiger Sattel 2056 m) da dove si prende il sent. n°1 in leggera discesa. A quota mt 1968 si riprende a salire con moderata pendenza sino al rif. Croce di Latzfons (2311 m). Escursione facoltativa alla Cima di San Cassiano (2581 m).

in pullman

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52Trekking - Dolomiti d’oltre Piave

Giovedì 8 agosto 3ª tappa: dal rif. Croce di Latzfons al rif. Forcella VallagaDislivello: 660 m in salita – 200 m in discesa - km 10Durata: 5 oreParticolarità: l’itinerario si snoda sotto 12 cime, rinomato comprensorio per tour sugli sci.Dal rif. Croce di Latzfons prendiamo il sent. n°13 fino alla forcella di S. Cassiano (2299 m) e attraverso la malga Kofeljoch arriviamo al giogo Tellerjoch (2520 m) e infine al rifugio For-cella Vallaga (2481 m), sulle rive di un romantico laghetto. Escursione facoltativa al Corno di Tramin (2708 m).

Venerdì 9 agosto 4ª tappa: dal rif. Forcella Vallaga al Passo Pennes (Albergo Alpenrosenhof)Dislivello: 470 m in salita – 650 m in discesa - km 19Durata: 6 oreParticolarità: numerosi splendidi laghetti montaniDal rif. Forcella Vallaga si segue il segnavia 13 - 15, simbolo del ferro di cavallo, lungo la riva dx del laghetto, poi si scende per una valletta (sentiero un po’ esposto, ma con fune di sicurezza) per risalire successivamente alla forcella Hörtlahner (2603 m). Sempre per sent. 13 si scende in una zona caratterizzata dalla presenza di alcuni laghetti. Si raggiunge la quo-ta di circa 2150 m, e si prosegue passando sotto il Dosso Basso. Continuiamo verso sx per segnavia 14A, simbolo del ferro di cavallo, fino al Passo Pennes (2215 m).

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Sabato 10 agosto 5ª tappa: dal Passo Pennes a Rio Bianco (Hotel Murrerhof).Dislivello (senza cima): 330 m in salita – 1290 m in discesa - km 13Durata: 6/7 oreParticolarità: l’imponente piramide del Corno Bianco di Pennes, il “Cervino” della val Sa-rentino, i laghetti Steinwand, sorgenti del torrente Talvera.Dal Passo Pennes, per segnavia 12 A, simbolo del ferro di cavallo, si procede verso ovest e, passando presso il laghetto di Passo Pennes e i laghi Steinwand, si raggiunge il Giogo delle Frane (2557 m), all’incrocio con il sentiero n. 9. Per salire alla cima si prende a destra seguendo i segnavia su gradoni e roccette aiutati in alcuni tratti con funi di corda e facendo molta attenzione a non far cadere sassi perché la roccia è molto friabile. In circa 30’ si rag-giunge la cima del Corno Bianco (Sarner Weisshorn – 2705 m) dalla quale si può godere uno stupendo panorama. (Autoassicurazione con cordino e moschettone) Dal Giogo delle Frane si prosegue per segnavia 9 (ghiaioni), che ripidamente scende nella tranquilla Valle di Sopramonte (Oberbergtal) per arrivare poi alla confluenza con la Valle di Sottomonte (Unterbergtal 1494 m) dove scorre il torrente Rio Bianco. Da qui su stradina molto ripida si raggiungono le case del piccolo paese di Riobianco (Weissenbach – 1335 m).

Domenica 11 agosto 6ª tappa: da Rio Bianco al rif. MeranoDislivello 1060 m in salita – 415 m in discesa - km 16Durata: 6/7 oreParticolarità: questo tratto offre uno spaccato sulla vita dura dei contadini di montagna e l’ambiente alpestre delle malghe Durr e Kaserwies.Da Rio Bianco si inizia a scendere ,lungo la strada sino alla località Gisser (1303 m) dove ri-troviamo le indicazioni del ferro di cavallo e sent. n. 13, superiamo la località Mules, passiamo a fianco di un laghetto artificiale e giungiamo alla frazione di Sonvigo (1430 m). Sempre per segnavia 13, attraverso una gola, si raggiunge la malga Dürr in valle della Sega. Si prosegue

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fino a raggiungere il Giogo di Pietramala (Missensteinejoch 2128 m). Dalla forcella si risale lungo la dorsale fino al Rif. Valcanova, (2300 m) per poi traversare su segnavia n° 14 e arri-vare al rif. Merano (1980 m).

Lunedì 12 agosto 7ª tappa: dal rif. Merano a Sarentino.Dislivello 210 m in salita – 1200 m in discesaDurata: 6 oreParticolarità: “Stoanerne Mandl” (uomini di pietra).Dal rif. Merano per sent. 4 – E5 (simbolo ferro di cavallo) per uno splendido plateau siraggiunge il passo della Croce (1984 m), il Giogo della Croce (2086 m) e successivamente il passo di Giogo dei Prati (1926 m). Breve digressione, su segnavia P, per arrivare agli “Stoanerne Mandl” (uomini di pietra) che, oltre ad offrire un punto d’osservazione a 360°, sono un simbolo del Monzoccolo (Tschögglberg) e della Val Sarentino. Ri-tornati al Giogo dei Prati si svolta a destra seguendo il sent. n° 2 su carrareccia e si raggiunge il rif. Sarentino (1614 m) da cui, sempre per segnavia 2, simbolo del ferro di cavallo, si scende a Sarentino paese.

Iscrizioni: per poter riservare i posti nei rifugi e hotel è indispensa-bile effettuare la prenotazione entro giovedì 27 giugno con il versa-mento di un anticipo di € 50.00.

Trekking 2012

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6 – 12 agosto 2013TREKKING

Alta Via delle Dolomiti N°2Alta Via delle leggende

Questo affascinante percorso tra i picchi delle Dolomiti Altoatesine e le guglie delle Pale di S. Martino sino alle vette Feltrine fu ideato da Mario Brovelli e realizzato con l’importante contributo di Sigi Lechner. L’itinerario collega idealmente Bressanone con Feltre, due cittadine ai piedi delle Alpi. L’alta via n° 2 (detta delle leggende) ripercorre per certi aspetti un’antica via transalpina, la Claudia Augusta Altinate, via romana di carattere militare che collegava L’Adriatico al bacino del Danubio. Nel suo percorso, da nord-ovest a sud-est, vengono attra-versati numerosi gruppi Dolomitici quali la Plose, il Pùtia, le Odle, il Puez, il gruppo del Sella, le Pale di S. Martino, e le alpi Feltrine. Noi quest’anno ne percorreremo una parte abbastanza significativa: da Bressanone al Passo Rolle.

Dislivello: 5700 m in salita –5410 m in discesa.Difficoltà: EEResponsabili escursione: Giandario Frigo - Giancarlo Canevarolo Cartografia: Carte Tabacco - foglio 30 - 06 - 22 - 1:25.000

Attrezzatura: Un cordino da 9 mm. lungo 5 metri e due moschettoni.

in pullman

Trekking - Alta via n.1

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Programma

Martedì 6 agosto 1ª tappa: da Val Croce al Rif. GenovaDislivello: 650 m in salita – 350 m in discesa Durata: 5 oreDiscesi dal pullman riassetto zaini e partenza. Il primo strappo lo faremo in seggiovia da Bres-sanone a Valcroce, che ci consente di guadagnare due ore abbondanti di marcia. Da Valcroce (2012 m) per segnavia n° 17 (evitando di salire al Plose) proseguiamo per i prati di Propine, in falsopiano, sino ad incrociare l’itinerario n° 4 che scende dal Plose per il rifugio Schaetzer. Dopo la sosta seguiremo lo stesso itinerario verso il Sass de Pùtia, superando a nord le Odle di Eores, aggirando il Pùtia (2357 m) verso sud e scenderemo in breve per sentiero n°4 al rif. Genova (2297 m) per il meritato riposo.

Mercoledì 7 agosto 2ª tappa: dal Rif. Genova, Rif. Firenze al Rif. Pùez. Dislivello: 850 m in salita – 670 m in discesa Durata: 9 oreQuesta mattina la partenza è fissata di buonora, dal rifugio Genova prendiamo il sentiero delle Odle, più lungo ma più facile. Il percorso è molto panoramico e bello e viene consigliato se problemi di ghiaccio o neve vetrata rendono difficile il passaggio della Furcia de Roà. Si imbocca il sentiero n° 35 sino al rif. Malga Brogles e da qui su sentiero n° 6 e n°23 arriviamo al rif. Firenze. A questo punto proseguiamo verso est con il sentiero n° 2 e n°3, al bivio per forcella Roà abbandoniamo il sent. n° 3 e seguiamo il n° 2 sino al rifugio Pùez (2475 m), dove pernotteremo.

Giovedì 8 agosto 3ª tappa: dal rifugio Pùez al Rifugio F. Cavazza al Pisciadù.Dislivello: 570 m in salita – 460 m in discesa Durata: 5/6 oreLasciando a destra il sentiero n° 14 che scende ripido in val Lunga, si prende il n° 2, molto ben segnato che, con andamento pianeggiante, s’inoltra in direzione sud-est nell’esteso e sconfinato altopiano deserto di roccia aperto verso orizzonti lontani, sullo sfondo verso sud-est campeggia la parete della Civetta. Dopo il bivio lasciamo a sinistra il sent. 15 che scende al rif. Gardeccia. Continuiamo su sent. n° 2 che, per breve canalone scende alla Forcella Ciampài (2366 m). Si prosegue prima in salita e poi su percorso pianeggiante al lago di Cre-spèina, breve sosta. Ora per ripida salita raggiungiamo il passo di Crespèina (2528 m), ancor più rapidamente discendiamo al Passo Cir (2469 m) e quindi, tra forcellette, grossi macigni e arditi pinnacoli, arriviamo al Passo Gardena (2121m). Dal passo per sent. 666 su dorsale erbosa, lastroni inclinati, lingue di neve e corde metalliche raggiungiamo il rif. Cavazza al Pisciadù (2585 m).

Venerdì 9 agosto 4ª tappa: dal rif. Pisciadù al rif. Castiglioni alla Marmolada.Dislivello: 750 m in salita – 1280 m in discesa Durata: 6/7 oreDal rifugio, per sentiero 666 (attrezzato in alcuni punti), si scende a costeggiare il piccolo lago Pisciadù, dirigendo il nostro passo a sud verso la sponda orientale del lago e sotto le pareti occidentali della cima del Pisciadù. Si continua per facili roccette attrezzate e si giunge

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alla Sella Val di Titta (2800 m). Salita facoltativa alla cima Pisciadù (2985 m), in circa mezzora su tracce di sentiero (esteso il panorama). Il sentiero prosegue raggiungendo in salita il de-solato altopiano del Sella, lo attraversiamo scendendo a forcella d’Antersas (2861 m), dove il nostro itinerario si innesta nel sent. 647 e in discesa, aggirando la cima, arriviamo al rif. Boè (2871 m). Breve sosta e proseguiamo per sentiero 627 raggiungendo la forcella Pordoi (2950 m). Dalla forcella si scende su ghiaione fino a raggiungere un buon sentiero che ci porta al Passo Pordoi (2239 m). Il comodo sentiero del Viel del Pan ci porta all’omonimo rifugio (2432 m). Il percorso ora si restringe e continua verso est-sud-est contornando i ripidi fianchi del Belvedere, quindi per serpentine lungo i ripidi pendii erbosi arriviamo al passo Fedaia e al rif. Castiglioni (2044 m) dove pernotteremo.

Sabato 10 agosto 5ª tappa: Dal rif. Castiglioni al rif. Contrin, Passo delle Cirelle, rif. Fulciade, Passo S. Pellegrino.Dislivello: 1100 m in salita – 1200 m in discesa Durata: 7/8 orePer oggi lasciamo l’alta via per un tratto fuori porta, dal rif. Castiglioni scendiamo verso nord-est per sentiero 605 inoltrandoci nel vallone del Pian Trevisan per arrivare a Penia, poco dopo svoltiamo a sinistra e risalendo la Val Contrin lungo il sent. n° 602 arriviamo all’omonimo rifugio (2016 m). Dal rifugio, lungo il sent. 607, lasciando a destra malga Contrin si sale in direzione sud-est e per un ripido gradone si perviene ad una conca (a sinistra la diramazione per Passo Ombretta), si piega verso ovest e si risale un ampio vallone di sfasciumi raggiun-gendo un varco sulla cresta: Passo delle Cirelle (2683 m). Ora sci scende verso sud in un circo detritico abbastanza ripido, ma con gradevole scivolata su ghiaia minuta. Prima della fine del ghiaione, a sinistra di grossi massi, saltiamo sull’erba. Quindi, seguendo il segnavia, arriviamo ad un buon sent. che scende i prati di Fulciade, da qui lungo l’itinerario normale raggiungiamo il Passo S. Pellegrino (1907 m) dove pernotteremo per un meritato riposo.

Domenica 11 agosto 6ª tappa: dal Passo S. Pellegrino al rif. Volpi al MulazDislivello: 1100 m in salita – 500 m in discesa Durata: 7/8oreSiamo ormai agli sgoccioli del trekking, lentamente ma inesorabilmente i giorni passano e la penultima tappa è arrivata. Dall’Ospizio (serviva un tempo per il ricovero dei viandanti, ora in abbandono) prendiamo il sent. n° 628 passando sotto la cabinovia di Col Margherita, si prosegue in salita verso sud-est su terreno erboso con radi mughi e roccette, sbucando su una pista da sci. Seguiamo la larga insellatura a sinistra di cima Margherita, saliamo per ripido sentiero alla sella (2300 m) e ci affacciamo su una distesa di magri pascoli disseminata da grossi blocchi di granito. Seguiamo tracce di sentiero che attraversano la valle, tenendoci sulla destra (grande panorama sulla Civetta, sul Pelmo e le Pale di S. Martino). Al termine della traversata si giunge nell’ampia Forcella Predazzo (2220 m). Ora prendiamo il sentiero 751 che sale con svolte sul franoso versante nord di Cima Veneggia (2217 m). A questo pun-to facciamo il nostro ingresso nel Parco Naturale di Paneveggio e delle Pale di S. Martino. Si sale a sinistra su cresta erbosa, di fronte all’imponente parete del Mulaz e ci si dirige verso i Fochet di Focobon. Per ripide serpentine si giunge a una ripida conca nevosa e a uno spiazzo erboso, poi, su percorso attrezzato, si arriva alla selletta del passo Arduini (2582 m). Breve tratto di discesa e siamo al rifugio Volpi (2571 m), sosta appagante e riposo assicurato.

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Lunedì 12 agosto 7ª tappa: dal Rifugio Volpi-Passo Rolle.Dislivello: 500 m in salita – 950 m in discesa (con salita al Mulaz)Durata: 4.30 oreDislivello: 160 m in salita – 687 m in discesa (sentiero normale)Durata: 2.30 oreUltima fatica e siamo proprio giunti al termine del nostro percorso, si potreb-be concludere con la bella salita alla cima del Mulaz (facoltativa) o proseguire per sentiero normale fino al passo Rolle. Dal rifugio si sale su ghiaia al passo Mulaz (2619 m), varcatolo e rag-giunta la testata della Val Veneggia, si scende in direzione sud-ovest per ripidi ghiaioni verso il vallone del Cam-pigol della Vezzana fino a dei grossi massi presso i quali nasce il torrente Travignolo. Il sentiero taglia i tornanti di una strada militare e raggiunge Baita Segantini. Il percorso si accorcia sempre di più e in meno di un’ora siamo al passo Rolle (1980 m) fine del nostro trekking.

Iscrizioni: Per poter riservare i posti nei rifugi e hotel è indispensabile effettuare la prenotazione entro lu-nedì 15 luglio con il versamento di un anticipo di € 50.00.

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31 agosto – 1 settembre 2013Monte Agnèr 2872 m

Pale di San MartinoVia ferrata Stella Alpina

Le Pale di San Martino si distendono tra Veneto e Trentino, tra il Passo Valles e il Passo Cereda interessando la Val Travignolo, la Val Cismon, la Val Canali e l’Agordino. Il monte Agnèr fa parte della Catena Meridionale che è posta a oriente del Passo Canali e d›Angheràz. Lo spi-golo Nord che si erge dalla valle di S. Lucano, con i suoi 1600 metri di dislivello rappresenta la via di arrampicata più lunga delle Dolomiti. La prima salita di questo itinerario fu compiuta nel 1932 dai friulani Celso Gilberti e Oscar Soravito che riuscirono a scalare l›intera parete in un solo giorno. Chi non se la sente di salire questa parete può optare, come nel nostro caso, per la meno impegnativa ferrata Stella Alpina, considerata una delle più difficili delle Dolomiti. L’itinerario, a monte del rifugio Scarpa, si sviluppa in un breve ma ardito tracciato verticale ed esposto che conduce al bivacco Biasin. Il successivo tratto che porta alla vetta è meno impegnativo ma altrettanto appagante.

Dislivello: 1870 mDifficoltà: EEAResponsabili escursione: Flavio Baldi - Gian Mario CignaccoCartografia: Carta Tabacco 022 – Pale di San Martino - 1:25.000

Sintesi escursione: SABATO 31 AGOSTO

Dislivello: 655 m in salitaDifficoltà: TDurata escursione: 2

Da Frassenè (1082 m) si segue il sentiero CAI n. 771 che segue il percorso della seggiovia e in circa 2 ore arriviamo al rifugio Scarpa (1735 m). Cena e pernottamento.

Sintesi escursione: DOMENICA 1 SETTEMBRE

Dislivello: 1215 m in salita - 1800 m in discesaDifficoltà: EEADurata escursione: 8/9 ore

Il secondo giorno, dal rifugio Scarpa si prende il sentiero che conduce alla via normale dell’Agnèr e dopo circa 45 minuti s’incontra l’inizio della via ferrata (1945 m). Si inizia per un canalino attrezzato che porta a una forcelletta e quindi al vero attacco della via (2040 m). Le corde fisse, ben tese, aiutano la salita della parete verticale a tratti ben gradinata fino al traverso che ci conduce sul lato sinistro dello spigolo strapiombante. Ancora si sale per placche verticali fino a giungere al termine della via ferrata, all’altezza delle Laste (2265 m). Il termine dell’escursione è ancora lontano, si continua per facili roccette e tratti di sentiero su lunghi traversi esposti e a tratti sdrucciolevoli fino alla forcella del Pizzon e da qui per gradoni al bivacco Biasin (2650 m). Dal bivacco un sentiero attrezzato sale per gradoni lungo la parete ovest ed il grande spigolo e con roccia ben gradinata e piccole cenge giunge alla

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60Sulla cima dell’Agner

sommità di un pilastro. Passato un profondo intaglio, si procede lungo la cresta ovest (pas-saggi di I° e II°) ed infine, per roccia meno ripida, si raggiunge la cima (2872 m). La discesa si svolge lungo la via di salita fino al bivacco, quindi si continua a scendere verso sud lungo il pendio roccioso che divide l’Agnèr dai Lastei. Si raggiunge un bivio a quota 2435 m dal quale seguiremo i segni rossi di destra che su stretti tornanti e tratti attrezzati, su fondo detritico, ci riportano al rifugio Scarpa. Da qui si scende all’abitato di Frassenè.

N.B. Max. 12 partecipanti. Per tutti è necessario buon allenamento, imbraco, set da ferra-ta, casco, sacco lenzuolo.

Iscrizioni: Le iscrizioni si chiudono giovedì 25 luglio con il versamento dell’anticipo di € 30.

Partenza alle ore 13.00 dalla sede di S. Maria di Camisano per Bassa-no, Fiera di Primiero, Passo di Cereda, Frassenè.

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61Sulla cima dell’Agner

1 settembre 2013Calà Del Sasso

detta anche “La strada dei tronchi”Altopiano dei sette Comuni

La Calà del Sasso è una scalinata in pietra formata da 4444 gradini che collega il comune di Valstagna, nel Canale di Brenta, alla frazione Sasso di Asiago nell’Altopiano dei Sette Comuni, è ritenuta la scalinata più lunga del mondo. Deve il suo nome Calà (calata, discesa) appunto al fatto che tutto il percorso, affiancato da una grossa cunetta per i tronchi, realizzata come i gradini stessi, in pietra di calcare, era sfruttata per scendere il legname dall›Altipiano al Canale del Brenta. In destra Brenta. La Val Frenzèla, in destra Brenta, decisa e tortuosa spaccatura che s’incunea nell’Altopiano delle sette Sorelle con la spettacolarità delle sue guglie, degli strapiombi e dei solenni silenzi straziati dai rimbrotti delle cornacchie spacca l’Altopiano con una profonda fessura e divide in due Valstagna. Nella quiete della profondità della valle il placido, timido scroscio del torrentello ci accompagna nel risalire alla ricerca della storica via che cambiò i destini del commercio e la vita degli abitanti alla fine del XIV secolo. Durante l’alluvione del 1966, la via viene pesantemente danneggiata con la rimozione della massicciata in più punti, ma la consapevolezza di avere di fronte un capolavoro storico di ingegneria stradale ha generato finanziamenti per il recupero e la rivalorizzazione del sito.

Dislivello: 1020 mDifficoltà: EDurata escursione: 6 oreResponsabili escursione: G. Frigo - M. De Pelli – G. CanevaroloCartografia: Sezioni Vicentine del CAI - Canale del Brenta e Massiccio del Grappa

Sintesi escursioneDal parcheggio (220 m) si prende la forestale che segue il fondo della Val Frenzèla. Dopo poco più di un km si arriva a uno spiazzo, dove è installato un” gazebo” in legno (fonte Bes-sele - 250 m), qui sulla sinistra ha inizio la “Calà del Sasso” (sulla dx si approfonda l’orrido della val Frenzèla) che risale la costa della valle con ampie serpentine, poi ci si addentra in improvvise strozzature larghe pochi metri. Dal capitello di S. Antonio il percorso si fa ricco di testimonianze militari della grande guerra e un po’ più sopra troviamo una gusella in pro-cinto di cadere. Quasi senza fatica gradino dopo gradino, si giunge alla testata della valle, il sentiero passa tra due massi affrontati e si apre nello slargo di una radura (1000 m); la Calà del Sasso è finita. Proseguiamo a sx sulla strada forestale per la valle Scausse (sentiero 800) per poi salire sulla dorsale prativa del Col D’Astiago (1240 m). Scendiamo poi per il “Sentiero del Vu”, segnavia C.A.I. n. 775, fino a contrada Londa di Valstagna, quindi ci immettiamo sul sentiero dell’”Alta via del tabacco”, calando successivamente alla provinciale Valstagna-Foza a 1 km dal parcheggio di partenza.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 29 agosto.

Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Nove, Bassano del Grappa, Valstagna.

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8 settembre 2013Monte Pizzocco – Alpi Feltrine

Iniziativa CAI 150 cime

Alta e inconfondibile, l’appuntita sommità del Pizzocco domina e sovrasta il panorama della media Val Belluna, come nessun’altra cima attorno. Le sue pendici vastissime ed erbose ospitano due punti di appoggio: il rifugio Casera Ere e, più in alto, il piccolo bivacco Palia, quest’ultimo punto d’appoggio per la salita alla cima lungo la via normale. Per raggiungere la cima ci sarà da superare un buon dislivello e fare un po’ di fatica, ma sarà altamente ricom-pensata da un superbo panorama. Saliremo il Pizzocco nell’ambito dell’iniziativa, proposta dalle sezioni del CAI Veneto, di salire nella nostra regione 150 cime nello stesso giorno, per festeggiare i 150° della nascita del Club Alpino Italiano.

Dislivello: 1439 mDifficoltà: EEDurata escursione: 7 oreResponsabili escursione: Graziano Sinigaglia - Flavio Baldi Cartografia: Carta Tabacco 023 Scala1:25000

N.B.: Per chi non volesse affrontare i metri di dislivello necessari per raggiungere la cima c’è la possibilità di effettuare ugualmente un’appagante escursione ad anello raggiungen-do il bivacco Palia e il rifugio Casera Ere con circa 800 metri di dislivello.

Sintesi escursioneDall’abitato di Roer (747 m), punto di partenza dell’itinerario, si segue il sentiero Cai n.851 che sale in direzione nord intersecando più volte una carrareccia. La mulattiera in costante salita diventa sentiero e aggira il versante est del monte Piz incombente sulla Val Brentass; a quota 1488 mt. s’incontra un bivio e proseguiamo sul sentiero che sale direttamente alla forcella Intrigòs (1757 m). Proseguiamo sulla sinistra lungo il sentiero che volge verso ovest e che porta alla sella sottostante il Pizzocchetto (1984 m). Risalito il versante sud-est del Pizzocchetto, ci si cala nell’intaglio che lo divide dal monte Pizzocco, (tratto esposto) e si riprende a salire sul versante opposto. Il sentiero si inerpica su terreno per lo più roccioso e sale a strette svolte superando brevi e facili salti di roccia, guadagnata la cresta sommitale si raggiunge la cima (2186 m). Dopo la meritata sosta torneremo al bivio per il bivacco lungo il sentiero di salita. Da qui si continua in piano verso ovest giungendo sul crinale che domina la Val Scura, da dove scenderemo con una serie di curve il pendio sottostante, giungendo al rifugio Casera Ere (1297 m). La discesa verso valle si svolge lungo l’evidente sentiero che parte sotto il rifugio, fino ad incontrare una carrareccia con la quale si scende alla località Staolèt (777 m) e al punto di partenza.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente pro-gramma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 5 settembre.

Partenza alle ore 6.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Bassano – Feltre - Cesiomaggiore – S.Gregorio nelle Alpi - Roncoi – Roer.

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15 settembre 2013Marzabotto

Sentiero del MemorialeParco Storico di Monte Sole – Appennino Emiliano

L’itinerario del Memoriale è un percorso nel ricordo della drammatica e violenta storia re-cente di questa terra. Durante la Seconda Guerra Mondiale 955 persone vennero uccise dai nazifascisti nei tre comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana, ora costituenti il Parco. Venne annientata un’intera comunità, che risiedeva da secoli su questi monti. La maggioranza delle uccisioni fu compiuta nelle giornate tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, poi note come quelle dell’Eccidio di Marzabotto, in cui persero la vita 770 persone, in maggioranza anziani, donne e bambini. Altre violenze avvennero nel periodo precedente e successivo la strage. I luoghi toccati da questo percorso sono anche tra i più significativi nella storia della Brigata Partigiana Stella Rossa. Nata a Vado, lungo la valle del Setta, essa combatté con coraggio tra queste alture fino ai giorni dell’eccidio, che segnarono la fine di questa formazione.

Dislivello: 500 mDifficoltà: EDurata escursione: 6/7 oreResponsabili escursione: Bassetto Lauro – Gian Mario Cignacco

Sintesi escursioneDal parcheggio della stazione (130 m), oltrepassato il sottopasso della ferrovia, prendiamo a destra la nuova pista ciclabile fino a incrociare un ponte. Attraversato il fiume Reno saliamo ad un pianoro con un’antica osteria ristrutturata. Al successivo bivio proseguiamo a destra seguendo il segnavia 148 fino ad un tornante e, tenendo ancora la destra, saliamo al Valico di Sotto, al Valico di Sopra e quindi alla località “ Le Scope”, dove ci immettiamo sul Sentiero della Memoria. Seguiamo a sinistra la strada fino ai ruderi di San Martino e proseguiamo fino al Centro Visita “Il Poggiolo”, dove effettueremo la sosta pranzo.Riprendiamo l’escursione seguendo le tabelle del Parco, saliamo fino a incrociare la strada che ci porta a Caprara di Sotto e raggiungiamo il cimitero di Casaglia. Risalendo la dorsale prativa raggiungiamo la cima del monte Sole (668 m), splendido balcone sull’Appennino Tosco-Emiliano. Seguendo il segnavia 100, scendiamo alla sella del monte Abelle, quindi alla sella del monte Caprara. Ora seguiamo sulla destra il sentiero n° 132 che, passando per Sperticano, ci riporta al punto di partenza.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede, accompagnate dal versamento dell’anticipo di € 10, entro giovedì 5 settem-bre.

Partenza alle ore 6.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano, autostrada Padova – Bologna, uscita Sasso Marconi, Marzabotto.

in pullman

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29 settembre 2013Pedalando in Friuli

Tra laghi, distese ghiaiose e pareti a picco

Questa volta la voglia di bici ci porta a scoprire il Friuli lungo le sponde ghiaiose del Taglia-mento. Partendo da S. Daniele del Friuli, l’itinerario ci conduce attraverso colline moreniche, prati, coltivi e zone con boschi di latifoglie. La bicicletta dunque è il mezzo più adatto per questo tipo di turismo alla ricerca di luoghi tranquilli, paesaggi ameni, storia e curiosità; si possono cogliere aspetti storici, paesaggistici e naturalistici che altrimenti passerebbero inos-servati. In bicicletta la velocità è ideale per un viaggio a misura d’uomo, permette di vivere il percorso e di conoscere e apprezzare l’ambiente circostante. Il viaggio diventa allora una straordinaria esperienza di scoperta e arricchimento.

Dislivello: 168 m - 65 kmDifficoltà: impegnativo nella breve salita a Sella InterneppoDurata escursione: 6 oreResponsabili escursione: Antonio Stefani - Giandario FrigoTipo di percorso prevalentemente su strade a scarso traffico

Sintesi escursioneScesi dal pullman, ultimi preparativi e partiamo prendendo l’incrocio tra la statale 463 e la via Tagliamento che scende dal centro, in direzione Maiano. Dopo poco lasciamo la statale svol-tando a sx seguendo le indicazioni per Cimano – Forgaria; su piacevole percorso collinare, tra zone alberate e coltivate, giungiamo a incrociare a sx la strada proveniente da Muris per Cimano, superiamo il ponte sul Tagliamento, un passaggio a livello e raggiungiamo Cornino. All’altezza della trattoria ai Glicini, svoltiamo a dx e proseguiamo diritti fino ad affiancare il lago di Cornino. Seguiamo le rive del Tagliamento su bel percorso, superiamo Peonis e, in direzione Trasaghis, ci dirigiamo a Braulins. Lasciando sulla dx il ponte sul Tagliamento, pro-seguiamo diritti per Bordano. Superata una breve galleria (fare attenzione) raggiungiamo il paese delle farfalle (visita ai murales). Ripartiamo mantenendoci sulla sx per affrontare una breve ma faticosa salita per Sella Interneppo. In discesa raggiungiamo l’omonimo paese, superiamo una galleria (attenzione) e giungiamo a Somplago. Qui svoltiamo a sx in direzione della centrale Enel e su percorso tortuoso fino ad Alesso. Ora teniamo la dx fino ad arrivare al ponte sul Tagliamento che prendiamo a sx per Trasaghis. Alla fine del ponte a dx per rag-giungere Osoppo e Rivoli, dopo il ponte teniamo la dx per arrivare a Cimano e proseguendo per Susans, S. Tomaso e quindi S. Daniele del Friuli fine del percorso.

È consigliato l’uso del caschetto per bici!N.B.: Le biciclette saranno caricate per il trasporto la mattina stessa della partenza.Il CAI declina ogni responsabilità su eventuali danni alle biciclette durante il trasporto.

Iscrizioni: Per ovvi motivi organizzativi la prenotazione va fatto entro gio-vedì 19 settembre, previo versamento dell’anticipo di € 10, fino ad esauri-mento dei 52 posti disponibili.

Partenza alle ore 6.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Me-stre, Pordenone, Casarsa della Delizia, Gradisca, Dignano, San Daniele del Friuli.

in pullman

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6 ottobre 2013Cima CaregaPiccole Dolomiti

Torniamo quest’anno a percorrere due degli itinerari più interessanti della zona ovest della catena montuosa del Carega. Il gruppo è formato da un anfiteatro di montagne che nella loro parte superiore hanno un carattere prettamente dolomitico, caratterizzato dalla presenza di guglie, pareti scoscese e gole ripide (di particolare interesse alpinistico sono i vaj, stretti ed impervi solchi scavati nel corso dei millenni nella “dolomia” dall’azione erosiva di acqua, vento e altri agenti atmosferici, particolarmente suggestivi trattandosi a volte di profonde incisioni con pareti rocciose verticali) mentre il lato sud presenta le caratteristiche più proprie dell’alpe, con ampi e ondeggianti valloni prativi. Il massiccio offre scorci molto suggestivi e ha la particolarità di poter essere facilmente raggiunto anche dall’escursionista occasionale essendo fra i primi rilievi che si incontrano salendo dalla pianura veneta. Nelle giornate più serene dalle sue creste si possono ammirare meravigliosi panorami sui paesi sottostanti, sul mare Adriatico e sull’adiacente lago di Garda.

Dislivello: 1000 mDurata escursione: 7/8 oreResponsabili escursione: F. Baldi – G. Benetti – G. Cignacco – G. CanevaroloCartografia: Sez. Vic. Del CAI - Pasubio Carega 1:25.000

Sintesi escursione: PERCORSO A - SENTIERO NORMALE

Difficioltà: EDal parcheggio (1316 m) si scende per sent. 110 sino ad incrociare (1253 m) il sent. 285 (Sentiero Europeo E5), si continua a salire sulla sinistra l’Alpe di Campobrun fino a sbucare alla Chiesa dei Morti Alpini e quindi giungere al rifugio Scalorbi (1767 m). Ci si dirige ora a nord per sent. 192 che risale dei valloncelli erbosi fino a un tornante superato il quale si entra nella spaziosa parte superiore del Vallone di Campobrun fino ad arrivare alla Bocchetta Mosca (2029 m). Si prosegue ora sulla mulattiera di arroccamento che ci porterà fino alla base della muraglia sommitale e all’insellatura che separa Cima Carega dal suo poderoso sperone Sud-Est (ferrata Campalani). Si prosegue fino alla forcella e quindi al rifugio Fraccaroli e a Cima Carega (2255 m) dove ci ritroveremo con i componenti del “Percorso B”.Dal rifugio Fraccaroli seguendo il sent. 108B scenderemo (tutti insieme) obliquamente sulla destra lungo le pendici del desolato Vallone della Teleferica e dopo qualche serpentina at-traverso le erte pendici di Costa Media sbucheremo sulla strada forestale (sent. 109) che ci riporterà a Passo Pertica e di lì al parcheggio di Revolto.

Sintesi escursione: SENTIERO ATTREZZATO “A. POJESI”

Difficioltà: EEA Attrezzatura per via ferrata e caschetto

Il sentiero è stato dedicato dal Gruppo Alpino ”C. Battisti” al suo Presidente che per quasi 30 anni ne ha diretto le sorti. Dopo quasi un ventennio di ricerche (in precedenza era stato abbandonato per obiettive difficoltà di mantenimento il Vaio del Camin) e 4 anni di lavoro, è stato finalmente inaugurato nel 1979. Il sentiero alpinistico Pojesi, pur essendo molto bello e panoramico, non può tecnicamente definirsi una “via ferrata” ma piuttosto un sentiero di

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salita attrezzato con scale, cambre e corde che aiutano a superare alcuni passaggi esposti nel vuoto. Dal parcheggio in 30 minuti seguendo la strada forestale (sent. 186) che parte dalla sbarra posta alla fine della strada asfaltata a sinistra del rifugio Revolto, si arriva al Passo Pertica e relativo rifugio (1573 m.). Ci si porta sul versante (nord) dei Ronchi (sent. 193) e quindi, tenendosi sulla destra, si continua per cengia attrezzata. Si supera un ampio vallone passando alla base di alte pareti rocciose dove si superano alcuni passaggi artificiali. Si prosegue su sentiero esposto fino ad immettersi in un canalone ripido e roccioso. Prima con divertente arrampicata e dopo con scalette e corde fisse si raggiunge il libretto delle firme ma non il termine della via. Una volta terminato questo canalone si entra nella parte mediana della conca di Malga Posta e con varie serpentine in direzione Est, si raggiunge il Sentiero delle Creste (Bandierine e fine della ferrata). Seguendo il segnavia 108 si raggiunge la Cima della Madonnina (2140 m), quindi, per evidente sentiero in cresta, si arriva al rifugio Fraccaroli (2238 m) e, infine, alla Cima Carega (2259 m) dove ci ritroveremo con i compo-nenti del “Percorso A”.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 3 ottobre.

Partenza alle ore 6.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per A4 uscita Soave, Caldiero, Valle d’Illasi, Giazza, Rif. Revolto.

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MARZO domenica 17

TRAVERSATA DEI COLODRIMonti del Garda E

MAGGIO domenica 5

MONTE CENGIO E FORTE CORBINAltopiano di Asiago E

MAGGIO domenica 12

SENTIERO NATuRALISTICO“ALBERTO GRESELE”Escursione ed evento intersezionale

E

MAGGIO domenica 19

COLLI BERICIAlla scoperta delle erbette commestibili E

MAGGIO domenica 26

DALLA VAL D’ASTICO A LuSERNAin occasione della Giornata Nazionale dei Sentieri

E

GIUGNO domenica 2

“CAMMINO VFG” IN CANSIGLIOEscursione ed evento intersezionale T / E

GIUGNO domenica 9

BuSO DELLA RANAGita in grotta E

GIUGNO domenica 9

CASCATE DI FANESParco Naturale Dolomiti d’Ampezzo E / EE

GIUGNO domenica 16

GITA ANNuALE ASSOCIAZIONI ALPINISTICHE VICENTINEMonte Grappa (1714 m)

E

GIUGNO domenica 23

PALE DI SAN MARTINOuscita a tema geologico e archeologico E

GIUGNO sab. 29 dom. 30

CIMA ADAMELLO e CIMA GIOVANNI PAOLO II Percorsi alpinistici su roccia e ghiaccio

A

LUGLIO domenica 7

GRuPPO CIMA D’ASTACima dei Lasteati (2414 m) EE

LUGLIO sab. 13 - gio. 18

DOLOMITI CORTINESI (DAL LAGO DI BRAIES AL PASSO FALZAREGO)Gemellaggio con la sezione DAV di Pforzheim (Germania) e del Gruppo Goi-Zale di Guernica (Paesi Baschi)

EE / EEA

Escursioni 2013

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LUGLIO sab. 13 dom. 14

ATTRAVERSATA DEI MONTI DI FuNDRES: Da Fossa Trues a Valles. Escursione intersezionale con il CAI di Montecchio Magg.

EE

LUGLIO domenica 21

FERRATA DEI FINANZIERIMonte Colac (2715 m) EEA

LUGLIO sab. 27 dom. 28

PARCO NAZ. DOLOMITI BELLuNESI Monte Talvéna (2542 m) EE

SETTEMbRE domenica 1

PARCO NATuRALE PANEVEGGIO. Pale di San Martino - Cima Bocche“Gita in rosa” con la Sezione di Dueville

E

SETTEMbRE domenica 8

MONTE BALDO Escursione in MTB E

SETTEMbRE domenica 8

LE VETTE FELTRINEMonte Pavione, Col di Luna, Vette Grandi

EE

SETTEMbRE domenica 15

TRAVERSATA DEL CRISTALLOPer la ferrata Marino Bianchi ed il sentiero attrezzato Ivano Dibona

EEA

SETTEMbRE ven. 20 - dom. 22

MONTI REATINISull’Appennino Laziale con gli amici del CAI di Rieti

EE

SETTEMbRE domenica 29

TRAVERSATA DALLA VAL DI MARDEN ALLA VAL DI CENGIASalita al Bivacco De Toni (2578 m)

EE

OTTObRE sab. 5 dom. 6

TORINO E SACRA DI SAN MICHELEFerrata Carlo Giorda E / EEA

OTTObRE domenica 13

PAESAGGI DELLA GuERRA IN ALTIPIANO La battaglia dei “Tre monti”

E

OTTObRE domenica 13

PICCOLE DOLOMITI “A zonzo per le nostre montagne” A

OTTObRE domenica 20

MARRONATA SOCIALE A CAMPOGROSSO E / EE

CAI Vicenza - Escursioni 2013

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13 Ottobre 2013Chiesa S. Carlo - Località Savena

Marronata Sociale - Valli del Pasubio

Responsabili escursione: Il DIrettivoAnno dopo anno, in ottobre, ci ritroviamo puntuali al nostro appuntamento con la tradizionale giornata all’insegna dei “marroni e vin bon”. Il desiderio di trascorrere insieme una domenica in allegra e spensierata compagnia, con le nostre famiglie al seguito ci ha indotto a confer-mare anche per quest’anno la tranquilla e amena località che la Pro Loco di Valli del Pasubio, gentilmente e fraternamente, ci mette a disposizione. Considerato l’unanime apprezzamento per il buon esito delle precedenti esperienze, la marronata costituisce anche un’occasione per rinnovare l’accoglienza e fornire un atto di concreta solidarietà al Gruppo Disabili di Camisano Vicentino. La zona si presta a brevi ma invitanti passeggiate nei dintorni, con la possibilità di raccogliere castagne e ammirare i meravigliosi e caldi colori dell’autunno. Facendo onore al piatto di mezze penne o minestrone, ai caldi marroni e all’ombra di rosso, potremo passare una giornata in allegria con i compagni di tante escursioni, rinsaldando l’amicizia e l’affetto che ci lega.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 10 ottobre.

Partenza alle ore 8.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per autostrada Valdastico, uscita Thiene, Valli del Pasubio, deviazione per Staro e salita alla Chiesetta di S.Carlo.

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27 ottobre 2013I Brent de l’Art

Val Belluna

Tra le tante proposte che il territorio veneto mette a disposizione degli amanti delle escursioni ce n’è una capace di riservare tanto stupore per la bellezza dei luoghi, con scenari che sem-brano proiettati da mondi lontani: si tratta della visita ai Brent de l’Art, i caratteristici canyon scavati nella roccia dal torrente Ardo, nella Valbelluna. Circa dodicimila anni fa le acque meteoriche, aiutate anche dalla presenza di acido carbonico, crearono incisioni sulla scaglia cretacica dove poi le acque di scorrimento superficiale, ricche di frammenti abrasivi, si insi-nuarono e con la loro opera erosiva diedero inizio alla formazione della profonda e variopinta fenditura che oggi ammiriamo. I colori prevalenti delle stratificazioni sono il rosso e il bianco, e nelle giornate di sole queste forre solcate da acque limpidissime appaiono come una vera e propria opera d’arte della natura. Sono situati nei pressi di Sant’Antonio Tortal, frazione di Trichiana (Bl), e sono raggiungibili con una tranquilla e piacevole passeggiata partendo dal paese, lungo un sentiero protetto che solo negli ultimi tratti diventa un po’ ripido e scivoloso. Il nome “Brent” deriva dall’espressione dialettale ‘’brentana’’ (che indica una situazione di piena di un torrente o di un fiume dopo una forte pioggia), mentre ‘’Art’’ è il diminutivo del nome del torrente, l’Ardo.

Dislivello: 460 m - 13 kmDifficoltà: EDurata escursione: 5 oreResponsabili escursione: Roberto Pinton - Flavio BaldiCartografia: Carta Tabacco 024 o Cartina Turistica consorzio Pro Loco 1:25000

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Alpinismo Escursionismo 2013

70Verso il Mulaz

Sintesi escursioneDall’unico incrocio presente nel paesetto (568 m), si prosegue a piedi lungo una stradina che si dirama in direzione ovest, verso il campo sportivo. La strada passa in mezzo ai campi e diventa a tratti sterrata, fino a un piccolo parcheggio. Il tragitto, di circa un chilometro, è costellato di pannelli che illustrano la flora e la fauna locale, oltre agli aspetti di geologia locale. Dal parcheggio si prosegue per alcune decine di metri in ripida discesa, inoltrandosi quindi in un sentiero che scende, tra prati prima e boscaglia poi, verso il fondo della forra fino a trovarci di fronte ad un ponte in legno, da dove si può ammirare l’inizio dei Brent (400 m). Al termine della visita attraversiamo il torrente e saliamo verso Zelant attraversando un’ampia radura e passando vicino ad alcune casere. Arrivati alla Locanda da Geppo (748 m) facciamo una breve digressione per andare a visitare l’ultimo roccolo del bellunese, un mo-numento vegetale di carpini e faggi. Sosta per il pranzo. Tornati alla locanda, imbocchiamo la forestale per rientrare a Sant’Antonio Tortal, attraversiamo ora un altopiano costantemente aperto verso i panorami delle Vette Feltrine e della Valbelluna. Superiamo una bella casera (603 m) e proseguiamo in direzione Signa Bassa. In vista delle case, pieghiamo a sinistra e raggiungiamo un capitello con tabelle (589 m), da dove andiamo nuovamente a sinistra, in discesa. Caliamo in mezzo alle abitazioni della borgata, oltrepassiamo una bella casera e alla confluenza con una forestale (520 m) scendiamo per poche decine di metri fino a trovare sulla destra la tabella per S. Antonio Tortal. Dopo il ponticello (460 m) teniamo la destra e, passando accanto ad alcune casere ristrutturate (482 m), rientriamo al punto di partenza (m 568, 5h 40’).

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Ka-sko, entro giovedì 24 ottobre.

Partenza alle ore 7.00 dal piaz-zale Pieve di S. Maria di Camisano per Cittadella, Castelfranco, Cornuda, Pederobba, Lentiai, Mel, Trichiana, Sant’Antonio Tortal.

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3 novembre 2013Val CanaleMonte Pasubio

Il Monte Pasubio, massiccio compatto e ben definito, costituisce l’anello di giunzione fra le Piccole Dolomiti e la regione dei Tre Altopiani. I suoi fianchi rupestri e scoscesi scendono in profondi solchi vallivi, facendolo oltremodo risaltare. Attualmente il confine tra le province di Vicenza e Trento ricalca quello tra l’Italia e l’impero austro-ungarico, per questo motivo il Pasubio rappresentava un ruolo strategico per entrambe le fazioni in lotta, un po’ come tutte le Prealpi Vicentine. Dopo alcuni anni torniamo a percorrere la Val Canale, itinerario storico, non solo per le vicende belliche, ma perché questo sentiero era usato per salire ai pascoli, quando l’alpeggio significava duro lavoro, sostentamento e conservazione del territorio. Sali-re alla Zona Sacra, per partecipare alla S. Messa, è, per la nostra sezione, un appuntamento fisso da molti anni. Ricordare, o immaginare, per alcuni minuti, i tragici fatti del passato, ci consentirà di imprimere nella memoria il sacrificio di molti giovani.

Dislivello: 900 mDifficoltà: EDurata escursione: 6/7 oreResponsabili escursione: Giandario Frigo – Giancarlo CanevaroloCartografia: Sezioni Vic.ne del CAI – Pasubio e Carega – 1:25.000

Sintesi escursioneDal Passo Pian delle Fugazze, seguendo un breve tratto di strada asfaltata ci portiamo all’im-bocco del sentiero n° 300, che risale la Val Canale, il percorso più rapido e logico per salire alla Zona Sacra. La partenza è poco oltre la cappella dedicata a S. Marco. Con una comoda mulattiera, usata nel dopoguerra per il trasporto dei blocchi di cava, attraversiamo i sassosi pendii della Pria Favella e del Boale della Lorda. Dopo alcuni tornanti guadagniamo il solco vallivo; incontrato il masso erratico, da dove si dipana il segnavia n°311, tenendo la destra orografica, saliamo il ripido sentiero.Giunti sulla Strada degli Eroi, il rifugio A. Papa è ormai vicino. La strada bianca che parte da Porte di Pasubio, in leggera salita, ci conduce alla chiesetta votiva di S. Maria. Dopo la cele-brazione della santa messa e la sosta per il pranzo al sacco ci portiamo a Cima Palon (2232 m). La discesa si effettua per il sentiero n° 398 sino alla Galleria d’Havet, quando il percorso si fa meno ripido possiamo ammirare il Lago degli Spèccheri. Seguendo il segnavia E5 – 399 ritorneremo al passo.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente pro-gramma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 31 ottobre.

Partenza alle ore 6.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per autostrada Valdastico uscita Schio – Thiene, Marano, Schio, Valli di Pasubio, Passo Pian delle Fugazze.

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17 novembre 2013Col del Gallo – Strada del Genio

Canale di Brenta

Il Canale di Brenta è un tratto della Valsugana stretto a est dal Massiccio del Grappa e a ovest dall’Altopiano dei Sette Comuni, tra Bassano del Grappa e Primolano. Moltissimi sono i sentieri, più o meno noti, che partendo dal fondovalle superano pareti spesso verticali e raggiungono le dorsali sovrastanti. Uno di questi itinerari è quello che percorreremo oggi, d’indubbio valore storico, culturale e paesaggistico che si snoda per il versante sud del Col del Gallo sino alla panoramica cima omonima. Di particolare interesse, oltre al panorama, sono sicuramente la spettacolare Strada del Genio, i vecchi e tipici borghi del luogo affacciati sulla valle del Brenta, i resti delle opere militari presso la cima ed infine, non ultima, la bellissima mulattiera che dalla località Casere scende al paese di Incino.

Dislivello: 700 mDifficoltà: EDurata escursione: 5 oreResponsabili escursione: Graziano Sinigaglia – Marilena MaistrelloCartografia: Carta Tabacco 051 – 1:25.000

Sintesi escursioneDal parcheggio (207 m) vicino alla chiesa, in località Vannini, ci incamminiamo verso ovest lungo la strada che termina nei pressi della ferrovia. Qui sulla destra troviamo la tabella che indica l’inizio della Strada del Genio. Si costeggia per un piccolo tratto la ferrovia e, arrivati nei pressi del Forte Tombion, si sale a destra il pendio che delimita a est il canale di Brenta nel suo punto più stretto. Con pendenza moderata e costante e numerosi tornanti si sale la mu-lattiera fino a incrociare la strada asfaltata proveniente da S. Vito. La seguiamo a sinistra per pochi metri, fino a un capitello a fianco del quale riprendiamo a salire per sentiero giungendo alla località ai Prai (660 m) dove, presso l’Agriturismo al Ciod, imbocchiamo il sentiero che con un percorso ben evidente sul filo di cresta ci condurrà alla radura presso la cima del Col del Gallo (876 m). Dopo la sosta riprendiamo il cammino verso nord per iniziare il percorso di rientro, seguendo il sentiero che corre sulla dorsale fino alla località Forcelletta (780 m) e, seguendo le indicazioni raggiungiamo su una stradina il caratteristico borgo di Roveri (600 m). Da questo vecchio insediamento inizia un tratto verso sud superando una serie di bor-gate molto interessanti per posizione e architettura: Tommasini, Gat, Casere. Oltrepassata la contrà Casere ritroviamo il capitello già visto all’andata e dopo pochi metri abbandoniamo la strada per seguire sulla destra la mulattiera che conduce al paese di Incino (370 m). Dal paese, proseguendo sulla strada asfaltata in direzione ovest, attraverso la gola del torrente Cismon, facciamo ritorno al punto di partenza.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 14 novembre.

Partenza alle ore 7.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Nove, Bassano, Cismon del Grappa, parcheggio presso la chiesetta di Nostra Signora di Pedancino, località Vannini.

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23 Novembre 2013Cena sociale in Contrà Pieve

Ritrovo: per la Santa Messa ore 18.30per la cena ore 20.00

Siamo agli sgoccioli della stagione, mancano solamente due uscite, ed è tempo non solo di tracciare un bilancio dell’attività svolta, ma anche di ritrovarci insieme, al termine di una lunga e intensa stagione, seduti attorno alla tavola imbandita per il tradizionale e irrinunciabile appuntamento conviviale. Non mancheremo di scambiarci impressioni e suggerimenti, di rivivere insieme le nostre escursioni, più o meno faticose ma sempre vissute con piglio allegro e sereno, mettendoci a disposizione gli uni degli altri. Anche quest’anno ricorderemo il nostro caro Presidente Luigino, Pietro, Stefano, Gaetano, Riccardo, Giuseppe e tutti gli amici del CAI che ci hanno lasciato, con la Santa Messa che sarà celebrata nella Chiesa Parrocchiale di S. Maria di Camisano alle ore 18.30.Dopo la funzione religiosa ci porteremo presso la nostra sede di Contrà Pieve per la cena.

Vi aspettiamo numerosi e con tanta voglia di stare insieme in amicizia e allegria.

Per ovvie esigenze organizzative siete invitati a comunicare la vostra adesione accompagnata dal versamento della caparra di € 10,00 entro domenica 17 novembre.

Prenotazioni: Frigo Giandario tel. 0444-611020

Pontarin Augusto tel. 0444-380876

Baldi Flavio tel. 049-9065442

Fanchin Virginia tel. 0444-582878

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1 dicembre 2013Sentiero “Le Fontanelle”

Colli Berici

Tra tutti gli itinerari escursionistici nel comune di Barbarano Vic. questo sentiero rappresenta quello più completo ed appagante. Lungo il suo percorso infatti e possibile cogliere gli aspetti principali del territorio, da quello della fascia pedecollinare a quello dei versanti più o meno ripidi che risalgono il rilievo fino alle massime quote, senza dimenticare le doline, le vallette e le depressioni carsiche che, alternate ai modesti rilievi, creano un paesaggio dolcemente modulato. Tra le peculiarità che si possono cogliere lungo l’itinerario, assumono un interesse particolare le numerose fontane costruite intorno ai punti di risorgenza e ricavate spesso nella viva roccia. Facile anche se lunga, nella parte iniziale, con dislivelli accentuati, si svolge prevalentemente su carrarecce sterrate e su sentieri ben tracciati.

Dislivello: 550 mDifficoltà: TDurata escursione: 5/6 oreResponsabili escursione: Frigo Giandario – Michele De PelliCartografia: Colli Berici 1:30.000

Sintesi escursioneIl sentiero inizia da Barbarano in piazza Roma, situata tra la chiesa parrocchiale e il palazzo dei Canonici. Volgendo le spalle alla facciata della chiesa prendiamo a sinistra la provinciale in direzione Villaga; saliamo quindi una lunga scalinata per l’oratorio di San Gaetano e l’in-gresso del castello di Barbarano. Seguendo il sentiero n. 73 risaliamo il fondovalle in località Acquamonda fino ad incontrare una traccia di sentiero che taglia in leggera pendenza il monte Tondo, per raggiungere l’inizio del sentiero n. 79 “Le Fontanelle”. Lungo il percorso infatti avremo modo di vedere dieci fontane, ormai abbandonate. Ricavate nella viva roccia allargando strette fessure e dotate spesso di vasche in cui convogliare l’acqua, mostrando dif-ferenti stili e modalità di realizzazione. La quiete e i silenzi del bosco nel momento del sonno invernale ci farà apprezzare ancor di più la nostra escursione. Per il ritorno scendiamo per Val dello Scaranto fino all’ex trattoria del Magro e quindi al piazzale della chiesa.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del pre-sente programma e dovranno esse-re confermate in sede accompagna-te dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicu-razione Kasko, entro giovedì 28 novembre.

Partenza alle ore 8.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Cami-sano per Longare, Ponte di Caste-gnero, Ponte di Nanto, Barbarano.

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Alpinismo Escursionismo 2013

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21 dicembre 2013Natale dell’Alpinista

Sentiero delle Creste del monte Summano

Il monte Summano è posto a guardia della pianura Vicentina con le sue inconfondibili due cime, sulla più alta delle quali spicca la gigantesca croce eretta dalla Gioventù Cattolica nel 1923. Molto antica anche la chiesa dedicata alla “Regina Mortis Summani”, santuario onorato fin dai tempi della Serenissima, che fu ricostruita verso la fine del 1800 e riaperta al culto nel 1919 dopo la fine della 1a Guerra Mondiale. Questi luoghi furono interessati dalla Grande Guerra poiché questo monte era l’estrema propaggine della difesa italiana. Molte sono le vestigia che rimangono di tale periodo: trinceramenti e caverne sono tuttora visibili e ben conservate.

Dislivello: 550 mDifficoltà: EDurata escursione: 4.30 ore Responsabili escursione: Il DirettivoCartografia: Valdastico e Altopiani Trentini 1:25.000

Particolare attenzione in presenza di tratti ghiacciati.

Sintesi escursioneIl nostro percorso parte dal passo Colletto Grande (885 m), preso il bar-ristorante. Da qui percorreremo un tragitto fra i più belli ed aerei, lungo nella sua evoluzione, ma remunerativo per i continui saliscendi su sentieri di guerra e per i panorami e gli incombenti strapiombi che lo caratterizzano: “Il Sentiero delle Creste” (sent. 462). Pur non essendovi difficoltà, occorre

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Alpinismo Escursionismo 2013

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Ricordiamo ai soci e simpatizzanti che, giovedì 19 dicembre alle ore 21,

sono invitati in sede per un brindisi augurale perl’imminente Natale ed il futuro Nuovo Anno.

avere piede sicuro, siamo ora decisamente in cresta sul Monte Elbele (1015 m). Si scende poi in un percorso di pretta matrice militare (il sentiero scorre dentro la vecchia trincea). Si passa sotto il Soglio dei Còvole (1074 m) per poi riguadagnare la cresta in un punto di grande bellezza sui dirupi scoscesi e sulle guglie percorse. Siamo ora sul Monte Obelècchi (1165 m): di fronte la grande croce del Monte Summano e a Nord il panorama inconfondibile e bellissimo della Val d’Astico. Con un ultimo sforzo si raggiunge la cima (1296 m). Si scenderà da qui verso la Chiesa per la S. Messa. Dopo il grande falò si ritornerà al punto di partenza per la carrozzabile.

È diventata ormai consuetudine terminare la serata in pizzeria dove cercheremo di prolungare lo spirito di amicizia e di condivisione vissuti nelle nostre escursioni.

Iscrizioni:Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 19 dicembre.

Partenza ore 13.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per autostrada Valdastico, Piovene Rocchette, Santorso, S. Ulderico, Bosco di Tretto, Passo Colletto Grande.

Tanti Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Cimon della Pala

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Riassunto Escursioni anno 2013

25/01 Venerdì TESSERAMENTO

3/02 Forte di Cima CampoCol Perèr (Feltre) EAI ore 5 pg.18

15/02 Serata Montagna con Bepi Magrin Serate Culturale 2013 pg. 19

17/02 Monte Verena EAI ore 5 pg.20

3/03 Spitz de Zuel(Dolomiti di Zoldo) EAI ore 5/6 pg.21

10/03 Domenica di solidarietà e condivisione pg.23

15/03 Serata montagna con Alvise Lighezzolo Serate Culturale 2013 pg.24

17/03 Apertura: Val dei Molini (Colli Berici) T ore 4 pg.25

1/04 Lunedì - Pasquetta (Colli Euganei – Praglia: Sentiero del Giubileo) E ore 5 pg.26

14/04 Lusernada Casotto di Sopra a Luserna E ore 6/7 pg.27

25-28/04 Foreste Casentinesi 4 giorni pg.28

28/04 Lessini - Corno d’Aquilio E ore 5 pg.32

12/05 (Gemellaggio) Cammina CAI 150 Passo di Campogrosso E ore 4/5 pg.34

26/05 Giornata dei Sentieri - Manutenzione sentiero “Luigino Gonzato” E ore 7 pg.37

1-2/06 Spoleto - AssisiTrasimeno Bike Umbria T 2 giorni pg.38

9/06 Anello di Cima dell’Albero (Dolomiti Zoldane) E ore 6/7 pg.41

23/06 Pal Piccolo(Passo Monte Croce Carnico) E ore 6 pg.43

Cimon della Pala

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6-7/07 Monte Vioz EE-A 2 giorni pg.44

14/07 Campanili di Latemar E-EEA ore 5/7 pg.46

20–21/07 Sentiero dei Fiori – Cima Payer EEA 2 giorni pg.48

28/07 Giro dei 6 Laghi (Madonna di Campiglio) E ore 5/6 pg.50

6-12/08 TrekkingFerro di Cavallo EE trekking pg.51

6-12/08 Trekking - Alta via n° 2 Bressanone Passo Rolle EE trekking pg.55

31/08-1/09 Agnèr - Ferrata Stella Alpina EEA 2 giorni pg.59

1/09 Calà del Sasso E ore 6 pg.61

8/09 Monte Pizzocco Iniziativa CAI 150 cime EE ore 7 pg.62

15/09 Marzabotto E ore 6/7 pg.63

29/09 Bici Friuli ore 6 pg.64

6/10 Sentiero Pojesi(Carega) E-EEA ore 7/8 pg.65

13/10 Marronata sociale – Chiesa S. Carlo – loc. Savena marronata sociale pg.68

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27/10 Brent de l’Art - Val Belluna E ore 5 pg.69

3/11 Pasubio - Val Canale E ore 6/7 pg.71

17/11 Strada del GenioCol del Gallo – Cismon E ore 5 pg.72

23/11 Cena Sociale in Contrà Pieve pg.73

1/12 Sentiero “Le Fontanelle”Colli Berici E ore 4/5 pg.75

19/12 Giovedì – Auguri e bicchierata in sede CAI

21/12 Natale dell’Alpinista Partenza da Bosco di Tretto (Creste) E ore 5/6 pg.75

T= Turistico E= Escursionistico EE= Per Esperti

EEA= Esperti con attrezzatura A= Alpinistico EAI= Escursioni in ambiente innevato

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