Cagliaripad 24

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1 Anno II numero 24 31 luglio 2012 Quindicinale gratuito di informazione e costume Che spettacolo! Risolto il problema degli spazi per la musica dal vivo, resta una stagione di basso profilo. Pochi big a Cagliari, gli eventi sono altrove

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La rivista free press del Sud Sardegna

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Anno II numero 24 31 luglio 2012

Quindicinale gratuito di informazione e costume

Che spettacolo!

Risolto il problema degli spazi per la musica dal vivo, resta una stagione di basso profilo. Pochi big a Cagliari, gli eventi sono altrove

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sommarioAnno II numero 24 31 luglio 2012

OPINIONI

L’ANFITEATRO CHIUSO DA FLORIS E DISTRUTTO DALLA “LEGNAIA”

ARENA SANT’ELIA, NUOVO SPAZIO CONCERTI

FERRAGOSTO A CAGLIARI

FILM COMMISSION, TRA PASSATO E FUTURO

IL COAST TO COAST DEGLI SPETTACOLI ESTIVI

A CAGLIARI LA MUSICA È FINITA

IL FUOCO NON È SOLO DISTRUZIONE MA ANCHE REDENZIONE E LUCE

TESORI SARDI

MONDI MARINI SOTTOVETRO

L’INTERVISTA: NINO NONNIS

FRESCODÌ SEMPRE PIÙ A CHILOMETRI ZERO

ANTONANGELO LIORI, LETTERA DA BUONCAMMINO

IL RACCONTO

SPECIALE MISS ITALIA

LAIF STAIL

COLPI DI PENNA

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Editore GCS - Green Comm Services S.r.l. - Direttore responsabile Guido Garau - Hanno collaborato: Alessandra Ghiani, Lexa, Alessandro Desogus, Ennio Neri, Carlo Poddighe, Laura Puddu, Maria Grazia Pusceddu, Claudia Sarritzu, Michela Seu, Simone Spiga - Ritratti Giulia Fulghesu - Grafica XL Luca Crippa - Stampa Grafiche Ghiani - MonastirCagliari Pad Sede legale in via Giotto 5, 09121 - Cagliari - Redazione in Largo Carlo Felice 18, 09124 Cagliari - www.cagliaripad.it [email protected] - Tel. 070 332 1704• 342 599 5701 - Autorizzazione Tribunale di Cagliari 15/11 del 6 settembre 2011Anno II numero 24 31 luglio 2012

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CONQUISTA LA COPERTINA!

a partire dal 31 lugliola foto migliore verrà pubblicata come copertina del quindicinale!

Ecco come partecipare:

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I L D I R E T TO R E

GUIDO [email protected]

l peggior difetto dei sardi è quello di con-siderare già fatto quello che è stato soltan-to detto: parlano, parlano, e “questo l’ho

già detto io”, e “di questo ne parlai già due anni fa”, e non concludono mai nulla. Di qui la smania di sten-dere striscioni, manifesti, di organizzare convegni e conferenze; di scrivere sui social network su qualsiasi questione.

La pochezza del dibattito politico è imbarazzante. Purtroppo non basta postare due sciocchezze su Fa-cebook, o prendere posizioni scomode sulla poltrona di casa propria. Servono, nell’ordine: più intelligenza, più preparazione e più maturità. E la consapevolezza che è arrivato da un pezzo il momento di rinnovare la nostra vecchia – di mentalità, prima che anagrafica – classe politica.

Il centrosinistra – pur con le sue beghe interne, l’e-redità di Soru non ancora risolta, le liti fratricide per la leadership - ha iniziato da anni un processo di rinno-vamento: ha eletto Massimo Zedda e con le primarie prova a cambiare tutto il movimento.

Dall’altra parte invece nulla ancora si muove. Eppure un vero centrodestra ser-virebbe anche al centrosinistra. Qualche

suggerimento.

Primo: è necessario ritrovare dei valori a cui appigliar-si, perché proprio quando accelera il cambiamento bisogna affidarsi a qualcosa che non cambia. Le ra-dici sono l’identità sarda, non del tutto sfregiata dalla globalizzazione, e la nostra cultura; un autentico sen-timento religioso; il bisogno di comunità.

Secondo: bisogna dimenticare il personalismo esa-sperato che ha dominato gli anni berlusconiani, pro-ponendo novità programmatiche e punti di svolta nella scelta dei candidati; aggregare il centrodestra e le sue due anime su valori comuni, su un percorso e un programma, con la volontà di lasciarsi alle spalle quel culto sentimentale del capo, quell’enfasi reto-rica dove bastava aggredire il nemico per proporsi come alternativa. Servono volti nuovi e persone in gamba.Si inizi a parlare di primarie.

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O P I N I O N I

ZACCAE PONI

Grazie Rossella, ci hai regalato un’emozionePochi giorni fa è stata liberata la nostra conterranea Rossella Urru, tante sono state le reazioni più o meno schizofre-niche e polemiche, ma voglio per una volta darvi la mia sensazione. Ero a Sa-mugheo quando la Farnesina ha dato la conferma della liberazione, ero a Samugheo quando Rossella è arrivata in paese. Ero davanti al Comune quan-do la cooperante ha voluto raccontare la sua emozione davanti a tutti i suoi amici. L’emozione che mi ha dato Ros-sella non ha eguali negli ultimi anni, ha parlato facendomi venire la pelle d’o-ca. Ha voluto raccontare una visione diversa del rapporto tra “Occidente” superiore e civile e il mondo arabo. Ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica quello che dovrebbe essere il

Il guastafestedi Simone Spiga

nostro ruolo rispetto ai popoli oppressi da 50 anni di silenzio delle superpo-tenze. Ha parlato dei mujahidin come dei combattenti che hanno subito ogni forma di oppressione. Ha parlato dell’autodeterminazione dei popoli e si

L’affrorismadi Enrico Secci

Lo scatto alla Pippo Inzaghi, dal marciapiede alla strada, delle ziodde che aspettano il momento propizio per farsi streccare

Il Cagliari acquista Camilleri dalla Reggina. Lo scrittore annuncia: “Tranquilli, ho smesso di fumare”

Sull’utilità e sul danno del brutto nell’arteL’arte non si risolve nel concetto di bello ma, al contra-rio, per soddisfarlo, ha bisogno del brutto come nega-zione di quello. E ciò è un luogo comune. Ma con que-sto la categoria del brutto, come canone di proibizioni, non è semplicemente abolita. [...]Ma il fatto che l’arte abbia la forza di racchiudere in sé ciò che le sia contra-rio senza recedere neanche un po’ dal proprio anelito e anzi trasforma quell’anelito in una forza di tal genere, è cosa che affratella il momento del brutto alla spiri-

L’angolino del filosofodi Theodor W. Adorno*

tualizzazione artistica; George lo notò con perspicacia nella prefazione alla traduzione delle Fleurs du mal. Il titolo Spleen et idéal allude a questo, ammesso che sot-to la parola “spleen” sia lecito vedere l’ossessione nei confronti di ciò che è restio ad assumere una forma, l’ossessione nei confronti di un nemico dell’arte che si presenta come spinta all’arte allargando il concetto di questa ben oltre quello dell’ideale. A questo serve il brutto nell’arte.

*Teoria estetica, Torino, Einaudi, 1977

Cagliari, tante piazze, ma nessuna che la rappresentiRecentemente ho avuto l’occasione di assistere a una manifestazione in piazza d’Italia a Sassari. Nell’ammirare l’area della città, la mente è andata a ripassare la situazione delle piazze di Cagliari. Negli ultimi anni vi sono stati interventi rilevanti, amnesie alle quali occorre porre rimedio ed errori da non ripetere. Per quanto riguarda quest’ulti-mo aspetto, i lavori svolti in piazza Maxia, benché piacciano tanto a qualche tecnico, rappresentano un fallimento sia per i costi sia per il risultato.In linea di massima possiamo considerare positivi invece gli interventi svolti nella piazza Giovanni XXIII e nella piazza S. Cosimo (un tempo ridot-ta a indegno sterrato e oggi invece fruibile per le famiglie e i bambini). In piazza Yenne si sono succeduti due interventi: il primo negli anni ‘90 è stato ben al di sotto delle aspettative e purtroppo è stato accompagnato dal posizionamento di una scultura moderna che sicuramente ha poco a che fare con il contesto del centro storico (sarebbe stato meglio, per esempio, realizzare un monu-mento ai caduti dei bombardamenti del 1943 e sistemare l’opera in una zona più adeguata, come

Il puntodi Alessandro Serra*

GEMELLI DIVERSIPochi gli spazi per la musica ma il Comune se la canta e se la suona

è soffermata sull’importanza della co-operazione rispetto ai bombardamenti “democratici” e di popoli soffocati dal terrore e dall’occupazione militare, più volte dalla folla si è urlata la parola Pa-lestina... Grazie Rossella!

Enrica PuggioniAss. alla Cultura del Comune

Carole KingCantante folk

il piazzale del Cis). Più positivo il secondo inter-vento che ha eliminato i “maledetti” ciottoli, sede ideale per il guano dei piccioni e trappola micidia-le per i tacchi delle signore. Anche piazza Savoia è stata oggetto di un inter-vento importante, nel quadro della riqualifica-zione del rione Marina. Piazza Marghinotti, do-vrebbe essere difesa dai vandali, Piazza Galilei, nonostante la nuova pavimentazione e la nuova illuminazione, stenta a “decollare” come spazio di aggregazione e resta affidata alla buona volontà delle pizzerie circostanti. Da annoverare tra gli spazi restituiti felicemente ai cagliaritani anche la piazza del Carmine.Accanto agli interventi di ordinaria e straordina-ria manutenzione occorre discutere anche idee nuove. Mi permetto di rilanciarne una: una piazza unica dalla Chiesa di Bonaria fino al mare. Sarebbe sufficiente mandare il traffico sotto terra in corri-spondenza del viale Diaz e del viale Colombo per ottenere un risultato di grande effetto e la vera risposta di Cagliari alla piazza d’Italia sassarese.

* Ex Consigliere comunale di Cagliari

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P R I M O P I A N O

L’anfiteatrochiuso da Floris e distrutto dalla “legnaia”

I tecnici del ministero hanno certificato i danni

al monumento fatti dall’allestimento ligneo. Da qui la decisione della

vecchia giunta di vietare gli spettacoli

trutture distrutte e irrecuperabi-li che mettevano in pericolo gli spettatori e gli spettacoli. Così il

23 marzo scorso gli ispettori del Mi-nistero dei Beni culturali mettevano la parola fine alla legnaia dell’Anfiteatro. Un monumento messo in crisi dal cat-tivo utilizzo della “legnaia”, le grandi strutture in legno lamellare e acciaio montate per accogliere eventi da 5 mila spettatori sopra i resti dell’antica arena della Karales romana, sopra l’area ar-cheologica più importante della città. La legnaia, dopo anni di clamorosa inerzia, fu chiusa agli spettacoli, dopo le sollecitazioni di Sovrintendenza e Ministero stesso, dalla Giunta Floris

Nelle foto immagini dell’Anfiteatro

romano di Cagliari.

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(checché ne dica la bassa propaganda di centrodestra) e la decisione confer-mata da Zedda che ha già avviato lo smantellamento del palco e del primo anello. Più avanti arriveranno anche i fondi per lo smantellamento del secon-do e del terzo anello e per il restauro. In futuro ospiterà spettacoli di portata minore e non coprirà più le rovine del monumento.

La storia. Sull’Anfiteatro romano, “bene culturale” tutelato con vincolo paesaggistico, viene autorizzato nel 1998, un allestimento ligneo (tre anel-li riproducesti le antiche gradinate per una capienza pari a 5 mila spettatori e

poi servizi igienici, biglietteria, cameri-ni e spogliatoi e depositi), definito in tutti gli atti disponibili “temporaneo e reversibile”, dalla Soprintendenza ai Beni archeologici: la validità dell’auto-rizazzione paesaggistica era di 5 anni. Anche l’assessorato regionale alla Pub-blica istruzione e il Consiglio comunale cagliaritano avevano approvato il pro-getto definitivo sulla base di analgohe considerazioni.

Dopo il 2000 la Soprintendenza ca-gliaritana invitava il Comune “a prov-vedere, con la consentita sollecitudine, alla restituzione del monumento alla naturalità del contesto archeologico”. E il Tar Sardegna, il 24 febbraio 2006, accoglieva le ragioni del Soprintenden-te per i beni archeologici. Ma per anni nulla si muove. Finché alla fine del 2010 Marco Minoja, nuo-vo Sovrintendente ai Beni archeologici chiama l’allora assessore comunale alla

Cultura Giorgio Pellegrini a un sopral-luogo all’Anfiteatro. Questi si rende conto delle cattive condizioni del mo-numento e stoppa la stagione dei con-certi all’interno del monumento. Scoppiano le polemiche ma il docu-mento che segna al condanna a morte per la legnaia arriva il 23 marzo 2011. E’ la relazione degli ispettori dell’Iscr (Istituto superiore per la conservazione e il restauro) e del Mibac che certifica che “è da escludere la possibilità di ri-sanare il legno con l’uso di biocidi, im-permeabilizanti, ecc., tantomeno quel-la di ripristinare la funzionalità delle strutture, che non possono più essere considerate affidabili per la destinazio-ne d’uso originariamente progettata, con conseguenti rischi per la sicurezza delle persone così come, nell’eventua-lità di cedimenti, per la conservazione delle strutture antiche sottostanti”.

Insomma, un disastro. E pochi mesi

fa la Giunta Zedda ha approvato un progetto per lo smantellamento dell’al-lestimento in legno (palco, platea e pri-mo anello) dell’Anfiteatro. L’appalto (oltre 200 mila euro) è stato aggiudica-to a un’impresa sarda. Si partirà dallo sfalcio delle erbacce e poi, con cura, allo smantellamento vero e proprio.

di Ennio [email protected]

Costruito a cavallo tra il I e il II seco-lo dopo Cristo, l’anfiteatro di Cagliari costituisce il più importante edificio pubblico della Sardegna romana. E’ uno spazio ellittico circondato da un muro, l’arena, nel quale si svolgevano gli spettacoli, la cavea con i posti per il pubblico, i loca, suddivisa in tre or-dini concentrici di gradinate, a cui si accedeva attraverso distinti passaggi (ambulacro) ed accessi (vomitoria). Buona parte è scavata nella roccia cal-carea e il resto, edificato in muratura, fu completamente disassemblato nel corso dei secoli per recuperare il ma-teriale da costruzione. Fu riscoperto dal canonico Giovanni Spano nell’800.

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A P P R O F O N D I M E N TO

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Costruita in tempi record dopo la chiusura dell’Anfiteatro può ospitare meno di 5mila persone. È costata seicentomila euro, troppi per essere utilizzata solo nei mesi estivi

Arena Sant’Elianuovo spazio concerti

l nuovo punto di riferimen-to per concerti, musical e cabaret a Cagliari è l’Arena

Spettacoli. Inaugurata venerdì tredici luglio con il “Festival Music Expo, si trova a Sant’E-lia, esattamente tra lo stadio e il mare. Costata seicentomila euro, provenienti da fondi inutilizzati dal 1999, si inserisce all’interno di un piano di riqualificazione di tutta la zona. Presto, partiranno infatti i lavori presso il Lungomare di Sant’Elia,

dal lazzaretto al canale di Ter-ramaini.

Dopo la chiusura dell’Anfi-teatro Romano, avvenuta un anno fa, era sorto il problema

di trovare un’area adeguata per ospitare spettacoli, concerti e cabaret. Nel 2011 fu utilizzata la Arena Beach Margine Rosso, ma il caos fece da padrone tra dibattiti, cancellazioni e riaperture all’ultimo se-condo. Quest’anno, è la volta dell’Arena

Sant’Elia, che misura duecentonovanta-mila metri quadri. I posti a sedere sono circa quattromilanovecento, fra tribune e platea, ma è omologabile per undicimila nel caso di concerti più grandi, grazie allo spostamento delle sedie in platea (dun-que restando in piedi). Per superare le set-temila presenze, occorre tuttavia ancora l’intervento della Vigilanza Provinciale. Ogni serata costa agli organizzatori mil-lesettecento euro, ma sarà lasciata loro carta bianca per quando riguarda il ser-

vizio bar. Nessuna preoccupazione per i parcheggi, sono ben quattromilacinque-cento quelli intorno all’area.

Non mancano le polemiche sulla re-alizzazione dell’Arena. C’è infatti chi so-stiene che il quartiere Sant’Elia sia uno dei siti di maggiore importanza paesag-gistica della città e, con la dislocazione della struttura metallica, l’impatto visivo non è dei migliori. Inoltre, secondo il Centro Studi dei Riformatori, il nuovo spazio dovrà fare i conti con i problemi di acustica, considerata la posizione in cui si trova, sia in caso di maestrale, sia in caso di scirocco (a causa delle onde che si infrangeranno sulla scogliera su-bito dietro). Infine, il costo della realiz-

zazione troppo alto, per ospitare delle manifestazioni solo nel periodo estivo. Questo problema potrebbe essere ri-solto con alcune modifiche (in primis, la copertura dell’Arena), che permet-terebbe l’utilizzo della struttura anche per gli spettacoli invernali.

L’inaugurazione dell’Arena è avve-nuta il tredici luglio, con il “Festival Mu-sic Expo”. L’evento è stato aperto dal Teatro degli Orrori, poi si sono esibiti i Killing Joke, storica band londinese che unisce l’heavy metal e il post-punk, e Tying Tiffany. Per quest’estate poi, sono previste le esibizioni di Ficarra e Picone (il trentuno luglio), Alboroise (il sette agosto), Vinicio Capossela (l’otto agosto), J-Ax (il trentuno agosto) ed Elio e le storie tese (il due settembre). Restiamo in attesa di scoprire se, real-mente, sarà il luogo prescelto anche per le manifestazioni che caratterizzeranno la stagione invernale.

Nella pagina di sinistra l’Arena di Sant’Elia

A destra Franco Battiato e Elio e le storie

tese tra gli artisti presenti questa estate

all’Arena.

di Laura [email protected]

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Musei aperti e concerti per le vie del centro, per trascorrere la festa da turista nella propria città.

Ferragosto a Cagliari

In tempi di crisi, sono inimmagina-bili i viaggi lunghi e programmati ad agosto, troppo cari e affollati. Ecco

perché per tantissimi tornerà di moda la gita fuori porta e per chi decide di non allontanarsi da casa, per evitare gli ingorghi in strada, un ferragosto da tu-rista nella propria città.

A Cagliari è certo che resteranno aperti i musei e centri culturali come il Castello di San Michele, Exmà e Ghet-to per mezza giornata dalle 18:30 alle 24:00. La Torre dell’Elefante e la Torre di San Pancrazio, Cripta di Santa Resti-tuta, Lazzaretto, Ex Palazzo di Città, la Passeggiata Coperta fino alle 2:00. Per chi invece decidesse di trascorrere una giornata immerso nella natura, fra gli eventi elencati dal sito Infopoint, del

Comune di Cagliari, troviamo una gita a soli 10 euro a persona nella Gola di Pirincanes Flumendosa a Villanovastri-saili. Ancora il programma non è ufficiale, ma da fonti vicine all’Assessorato al Turismo sappiamo che il ferragosto a Cagliari inizierà dal 10, per protrarsi fino al 15. Cinque giorni di concerti nelle piazze e nei quartieri storici della Marina e di Castello. Come nel 2011 il programma sarà pro-babilmente concordato con i gestori, l’idea vincente è quella di sfruttare i panorami cittadini e le terrazze che si affacciano da Castello già occupate da un locale per aggiungerci un piccolo palco e un gruppo musicale. Secondo le ultime stime, sono in calo i turisti che

scelgono le località costiere come meta di vacanza. Al contrario il capoluogo potrebbe essere visitato da tanti turisti low cost, che scelgono di trascorrere pochi giorni in città, utilizzando un volo a basso costo. E il lungo mare Poetto? Anche quest’anno dopo l’allarme amianto, la costruzione dei nuovi chioschi, e tutti i problemi che si sono abbattuti sulla spiaggia dei centomila, il litorale resta penalizzato. La nuova passeggiata di Marina Piccola è l’unica opera realizza-ta attualmente del nuovo progetto che vedrà la trasformazione della spiaggia. Dobbiamo aspettare forse ancora un altro anno per vivere nuovamente un ferragosto al mare in compagnia dei fuochi d’artificio.(c.s.)

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Ferragosto a Cagliari

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di questi giorni l’annuncio di un casting per il nuovo film di Rocco Papaleo: le riprese

inizieranno il prossimo 27 agosto, nell’oristanese, e termineranno il 13 ottobre. Ruoli ricercati e informazioni varie sono consultabili su internet all’indirizzo www.

Film commission tra passato e futuro

Quello che potrebbe essere un volano per la promozione dell’intera Isola rimane per ora soltanto uno sportelloinformativo. Chiuso

È

I N C H I E S TA

filmcommission.regione.sardegna.it. Che la Sardegna possieda dunque una Film Commission? Non proprio, ma quasi. «Si tratta più che

altro di uno sportello – ammette Priamo Melis, uno dei tre referenti (gli altri sono Gianfranco Pisanu e Paola Ugo) – ma

proprio in questo periodo si avvia final-mente a diventare una Fondazione». At-tualmente si trova presso l’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport in viale Trieste 186, e si occupa di offrire gratuitamente «assistenza, consu-lenza e servizi alle produzioni audiovisi-

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ve, cinematografiche, televisive e multi-mediali interessate a girare nell’isola».Concretamente funziona come una sor-ta di quartier generale del cinema (ma anche di documentari, spot pubblicitari e programmi tv): contribuisce al rilascio di autorizzazioni, fornisce informazioni di carattere tecnico, logistico e burocra-tico e supporta le diverse fasi di svilup-po del progetto di produzione anche mediante l’uso di banche dati (si posso-no iscrivere professionisti e imprese del settore).

Finora possiede un Consiglio di ammi-nistrazione presieduto dal regista sassa-rese Antonello Grimaldi e costituito da Rosanna Castangia, Gianni Cesaraccio, Filippo Spina e Giovanni Follesa, «ma entro i primi giorni di agosto dovrebbe essere selezionato il direttore della Fon-dazione», aggiunge Melis. «D’ora in poi sarà diversa la mission stessa dell’ente: non si limiterà a sbrigare carte sulla per-missistica o consulenza, ma potrà rice-vere fondi e amministrarli».

Il salto di qualità giunge dopo sei anni dall’istituzione del “Sardegna Film Commission’’, con la legge regionale “Norme per lo sviluppo del cinema in

Sardegna”. Sei anni in cui avrebbe do-vuto anche «promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e ambientale e crea-re le condizioni per attrarre in Sardegna le produzioni». Ma poco, di tutto questo, sarebbe avvenuto. A denunciarlo è un tecnico iscritto alla banca dati (per ovvie ragioni preferisce restare anonimo): «La realtà è che raramente rispondono al te-

lefono, e ancora più raramente dall’altra parte dello sportello c’è qualcuno. Mi auguro che la Fondazione dia una scossa all’inerzia che regna oggi alla Film Commission».

Dal sito Sardegna Digital Library le foto

del set di “Bella Mariposas” di Salvatore

Mereu. Location: la spiaggia del Poetto

di Michela [email protected]

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A G E N D A

Da Pula a Villasimius tra jazz, teatro e folklore.Ecco gli appuntamenti culturali del dopo spiaggia

Il coast to coastdegli spettacoli estivi

nche quest’anno nelle località turistiche più ambite del cagliaritano

non mancheranno eventi e spettacoli per i vacanzieri. A Pula e a Villasimius sono infatti in programma un gran numero di intratte-nimenti per tutte le persone che hanno scelto questi luoghi favolosi per trascor-rere le loro ferie. Sia i turisti che i sardi potranno così godersi, dopo una gior-nata passata al mare, una fresca serata in compagnia di tanti artisti.

Pula. Come ogni estate che si rispetti, a Pula e a Nora il calendario è ricco di

A spettacoli che animeranno le piazze. Anche per il 2012 infatti “Pula dimensione estate”, la rassegna di eventi giunta alla 32esima edizio-

ne e organizzata dall’associazione zona franca, dall’assessorato al commercio e dalla pro loco, ha in cantiere numerosi intrattenimenti. Dopo la notte dei poeti che si è conclusa tra le rovine di Nora lo scorso 21 luglio e che ha visto salire sul palco gli attori Alessio Boni, Claudio Santamaria e Rossy De Palma, la diva di Pedro Almodovar, sono ancora tan-te le serate in programma tra agosto e settembre. Si comincia il 1 agosto con

“Nora jazz festival 2012”, giunto alla quarta edizione, che per quattro gior-ni ospiterà grandi artisti del calibro di China Moses, Lars Danielsson New Quartet, Hiromi e Tania Maria. Si pro-segue domenica 5 agosto con i “Non soul funky” seguiti nei giorni successi-vi da gruppi folk e artisti locali. Per la settimana di Ferragosto sono previsti, invece, i “Dancefloor stompers” e, per la rassegna suoni d’estate, Lucia Fodde Quartet che propone un repertorio di brani americani di alcuni tra i più gran-di compositori jazz del ‘900. Nella se-conda metà del mese oltre ai festeggia-menti in onore di Santa Margherita di

Pula e di San Raimondo si esibiranno, giovedì 30 e venerdì 31, gli “Echo 80” con i più grandi successi della musica pop internazionale e italiana e i “Black soul”. A settembre sono invece in programma, nei primi due week end del mese, i “Soul Kitchen”, gli “AQ-S4Tet, i “Blu:Ztep” con un repertorio che rivisita grandi artisti quali Hendrix, Vaughane Wonder e gli“Out&Project D&B” che chiuderanno gli spettacoli dell’estate.

Villasimius. Tanti gli appuntamenti estivi in programma anche a Villasimius soprattutto ad agosto. Spettacoli folklo-ristici si alterneranno a quelli musicali e teatrali. In calendario inoltre ci sono anche due notti bianche, il 5 agosto e il 1 settembre, dove i negozietti più ca-ratteristici del luogo rimarranno aperti fino a tarda notte. Da segnalare poi l’11 agosto i tenores di Neoneli che vantano collaborazioni con Francesco Guccini e Elio e le storie tese, il 15 lo spettacolo “Queen Mania”, la band nata nel 2006 in tributo al grande Freddie Mercury e il 26 Simonetta Spiri, ex concorrente di Amici. Inoltre come ogni anno non mancheranno nella strada principale del paese artisti di strada provenienti da tutto il mondo che con le loro esibizio-ni rappresenteranno un’altra grande at-trazione del luogo. Per chi poi volesse, dopo una passeggiata per le vie di Villa-simius, andare a fare quattro salti in di-scoteca, anche quest’anno lo Sciabecco e El Peyote hanno in programma tanto divertimento e molti ospiti.

di Maria Grazia [email protected]

Nella pagina di sinistra una foto di Pula

(sito del comune di Pula, assessorato al

turismo) e Villasimius.

In questa pagina Gloria Gaynor e nel

riquadro i tenores di Neoneli

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F O C U S

embra proprio che a Cagliari, quest’estate, i grandi nomi della mu-sica si siano dileguati. Fatta eccezio-

ne per Franco Battiato e Tiziano Ferro, infatti, i concerti in programma risultano veramente pochi rispetto agli anni pre-cedenti. In realtà la stagione degli eventi estivi ha cominciato a zoppicare già nel 2011 quando, dopo la chiusura dell’An-fiteatro romano e il successivo sequestro dell’arena beach al Margine Rosso, alcu-

ni concerti sono saltati, altri invece sono stati spostati all’ultimo momento nello spazio allestito all’interno della Fiera campionaria. Ma i problemi non sono mancati ne-anche quest’anno, infatti fino a giugno sembrava ancora in forse l’utilizzo dell’a-rena nello spazio di Sant’Elia, inaugurata poi i primi di luglio, anche se ormai per fissare altre date era troppo tardi.

I concerti dell’estate. Dopo Tiziano Ferro, che si è esibito alla Fiera il 18 lu-glio davanti a settemila persone e Fran-co Battiato che con “Short Summer Tour 2012” ha ripercorso la sua carrie-ra musicale, i concerti in programma quest’estate si contano quasi sulle dita di una mano e la speranza che qualcosa si possa smuovere per settembre è ormai soltanto un’illusione. Intanto, nell’at-tesa di conoscere qualche altro nome

S

A Cagliari la musica è finita

Pochi i big e i concerti estivi in cartellone. Troppo ha pesato l’incertezza su quale struttura potesse ospitare i grandi eventi

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che si aggiunga al cartellone, il primo ad esibirsi ad agosto, esattamente il 7, sarà Alborosie. L’italo-giamaicano, tra i più grandi nomi del reggae internazio-nale e primo italiano a vincere il Mobo Awards 2011 con il remix del brano di Amy Winehouse “Sweet guitar” scalde-rà l’arena Sant’Elia a ritmo di reggae e dance hall con autentiche sonorità carai-biche. L’8 agosto il nuovo spazio con-certi di Sant’Elia ospiterà invece Vinicio Capossela con il tour teatrale “Rebetiko Gymnastas – Esercizi allo scoperto” che prende il titolo dal suo ultimo disco e che è un omaggio alla Grecia e alla sua musica urbana, il rebetiko appunto, un genere nato da una catastrofe, da una crisi e da una grande migrazione. Il 29 agosto tocca agli attori e ai balle-rini del musical Grease calcare il palco dell’arena. Si prosegue poi il 31 agosto con JAx che dopo il successo del 2011 con oltre 30 mila spettatori, ritorna a Cagliari con il tour “Meglio live”. Il concerto dell’ex voce degli Articolo 31, inizialmente previsto al Parco di Monte Claro il 9 giugno, di fronte alle numerose richieste di biglietti è stato spostato poi all’arena Sant’Elia. Il 2 settembre tocca invece a Elio e le storie tese divertire e intrattenere i ca-gliaritani. La stagione degli eventi estivi si chiude con l’European Jazz Expo, in programma dal 4 al 9 settembre tra il centro storico di Cagliari e il parco di Monte Claro. Presenti grandi maestri del jazz nazionale e internazionale.

I grandi nomi degli anni precedenti. Non c’è sicuramente paragone tra gli eventi in programma quest’anno e quelli del 2011 e ancor più del 2010. L’anno scorso, infatti, nonostante i problemi legati alla chiusura dell’Anfi-teatro romano e al sequestro dell’arena

del Margine Rosso, i grandi nomi non sono mancati. Zucchero, Francesco De Gregori, Alessandra Amoroso, i Modà, Maurizio Crozza, Giorgio Panariello, Sabina Guzzanti e Jovanotti sono solo alcuni degli artisti che si sono esibiti a Cagliari. Ma il 2010 è stato ancora più ricco con Vasco Rossi, Elisa, Eros Ra-mazzotti, Dalla e De Gregori, Mario Biondi, Giovanni Allevi, Gloria Gaynor, Fiorello, Alessandra Amoroso, France-sco Renga, Marco Mengoni e i Litfiba, molti dei quali in programma all’Anfite-atro romano. La speranza è che almeno dall’anno prossimo non ci siano più scuse e che possano tornare a Cagliari i più grandi artisti della musica nazionale e interna-zionale. (m.g.p.)

In questa pagina Tiziana Ferro

Nella pagina di destra Gloria Gaynor, J-Ax

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T I M E I N J A Z Z

di Claudia [email protected]

uando si parla di Paolo Fresu non si pensa mai solo al musicista, ma all’uomo che ha fatto

del suo talento uno strumento utile per arrivare alle persone, per fare della sua straordinaria musica un’occasione di confronto fra idee e popoli. “Il terribile rogo dello scorso luglio nelle campagne tra Oschiri e Ber-chidda ha anticipato drammaticamente l’edizione numero ventiquattro del fe-stival internazionale Time in Jazz.

Questo anno ci prepariamo all’im-portante compleanno dei venticinque anni e ciò accade sviscerando proprio il tema del fuoco e chiudendo idealmente il capitolo quadriennale legato agli ele-menti.”Sono le parole di Paolo Fresu a spie-gare il motivo per cui ancora una vol-ta il Festival si apre con il tema degli elementi e si concluderà con il fuoco, sgradito protagonista di questa afosa estate. “Ritengo che quell’intuizione di allora abbia modificato in modo so-stanziale il ruolo del festival e la natura dello stesso. Rendendoci più responsa-bili e coscienti dell’importante compito che una manifestazione come la nostra deve avere. Compito e missione che non deve essere solo il proporre buona musica ma utilizzare i suoni (ma anche

Q le altre forme artistiche che a Berchidda sono di casa da anni) per una ri-flessione collettiva intorno ai temi ambientali e a quel-li energetici”. Paolo Fresu

è anche scrittore, il suo libro “Musica dentro” è una storia avvincente, la sto-ria di una persone che ha visto i suoi anni scanditi dalle note e ne ha fatto un capolavoro. Non per nulla ha sempre affermato che questo libro sia un atto d’amore per la musica ma soprattutto per i suoni.

La musica di Fresu infatti inizia prima dello studio dello strumento, la tromba, ha origine nelle sue cam-pagne, nei suoi ricordi infantili, dalla musica che la natura e la vegetazione arida e bassa di Berchidda crea con in vento. Paolo Fresu ha imparato a suo-nare ascoltando la natura, così con la quadriennale sugli elementi, restituisce con gratitudine alla natura la stessa at-tenzione ricevuta. Si aprirà il 9 agosto e terminerà il 16. I musicisti si esibiranno fra Berchidda, Budoni, Codrongianos, Ittireddu, Mores, Olbia, Oschiri, Ozie-ri, Patada, Telti, Tempio Pausania, Tula, San Pantaleo. Gli ospiti di quest’anno sono: Bill Frisell, Omar Sosa, Trilok Gurtu, Ma-ria Pia De Vito, Antonello Salis, Danie-

le Sepe, Paolo Angeli, Gaetano Curreri e Fabrizio Foschini.

Come solito il festival si prolungherà nel Time in Sassari fino al 18 agosto. Sarà presente anche quest’anno l’edi-zione del Green Jazz con stand di sen-sibilizzazione ambientale. Sarà dedicata

Paolo Fresu.

Foto: www.agorascuolalaterza.it

Sotto: il pubblico di Berchidda

all’elemento Fuoco la conferenza del 15 agosto alle 11 presso nella chiesetta di San Michele, nelle campagne di Ber-chidda un’occasione per una riflessione più profonda sul delicato equilibrio es-sere umano - natura.

Il fuoco non è solo distruzione e morte

ma anche redenzione e luce

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R E P O RTA G E

razione di Dorgali e angolo di paradiso: Cala Gonone riposa ai piedi del Monte Bardia, sul-la costa centro-orientale della Sardegna. Perla

del Golfo di Orosei, il paese mantiene la tranquil-lità e la discrezione di un luogo mai invaso dalle strutture ricettive che sono per la maggior parte ricavate da stabili preesistenti ristrutturati e adibiti a scopo turistico, molti a conduzione familiare. Per ammirare le splendide spiagge del golfo è neces-sario percorrere la costa via mare o, per gli amanti della natura, imbattersi nei sentieri dell’entroterra. In entrambi i casi i visitatori si troveranno immersi in veri paradisi terrestri fatti di acque turchesi e falesie a picco sul mare.

F

Tesori sardi

Acquario di Cala Gonone, inau-gurato il 10 Luglio 2010, ha come obiettivo quello di combinare l’a-

spetto educativo e didattico con l’intrat-tenimento e il divertimento.

La struttura si trova nel borgo marino di Cala Gonone e si affaccia sul golfo di Orosei, circondata da un ampio parco di splendida macchia mediterranea.

Le ventiquattro vasche espositive ospi-tano specie animali e vegetali tipiche del mar Mediterraneo, il percorso termina con vasche dedicate ai coralli e alle va-riopinte specie tropicali.

www.acquariocalagonone.it [email protected]

L’

Mondi marinisotto vetro

L’acquario di Cala Gonone:

animali marini tra la macchia mediterranea

Cala Gonone: tra mare e montagna un angolo di paradiso.

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24 25

L’ I N T E RV I S TA

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Nino NonnisA tu per tu con lo scrittore che con Preferisco il celesteporta in scena i suoi “semplici appunti di cronaca coniugale per mariti disordinati, pasticcioni e amanti del calcio”

ncontri letterari, spettacoli teatra-li, buona musica, cabaret e sfiziosi buffet esotici e locali: talvolta pre-

valgono i toni drammatici e austeri, ta-laltra quelli più leggeri e comici. Unico filo conduttore, la donna, in tutte le più disparate (e disperate) sfaccettature. Sono gli appuntamenti de “Il colore rosa” (direttrice artistica Maria Assunta Calvisi), giunto alla settima edizione e realizzato quest’anno dal 23 al 29 luglio fra la biblioteca, la pinacoteca e Sa meri ‘e domu del Comune di Sinnai. Sette sere in cui la femminilità – ostentata, offesa o gridata – è emersa attraverso le performance di Rosalba Piras, Mi-chela Murgia e Alessandra Schiavoni, per citarne alcune.

Sette sere meno una, quella del 25, rubata dal-lo scrittore Nino Nonnis per portare in scena il suo “Preferisco il cele-ste”. Attacco diretto a sua moglie (la Calvisi) e piena solidarizzazione con la sua categoria (ma-riti disordinati, pasticcio-ni e amanti del calcio).

Nel monologo hai rac-contato di quanto fati-coso sia venirsi incon-

tro nel quotidiano: nel descrivere le decisioni su letto, tv, spesa, viaggi e cucina, tua moglie sembra una rompi e tu uno stoico. Non credi di avere esagerato?Posso assicurare che nulla, di quello che ho raccontato, è frutto di invenzio-ne. Tutte le storie, per quanto assurde possano sembrare, corrispondono a fatti realmente accaduti. Altroché esa-gerato, mi sono limitato alla mia espe-rienza personali. Magari qualche mari-to sta pure messo peggio!

Parliamo de Il colore rosa, festival dedicato interamente all’universo femminile. Tu cosa ci facevi?

I Me l’ha chiesto Maria Assunta. Mi ha ordinato di scrivere qualcosa che aves-se a che fare con quel titolo, e io ho obbedito. Per quanto riguarda il conte-nuto (discussioni sul possesso del tele-comando, sulla finestra aperta o chiusa, sui differenti modi di guidare…), sono semplici appunti di cronaca coniugale, la nostra.

Fare cultura oggi è ancora più fa-ticoso che sopportare una moglie (o un marito, sia bene inteso). Fare teatro poi, ancora di più. Cosa vi spinge a non arrendervi?Dietro la manifestazione c’è sempre stato un duro lavoro mai retribuito ab-

bastanza. Avesse pensato ai soldi, mia moglie non sarebbe andata così lon-tano. Ma la passione per il teatro e la determina-zione a fare sempre me-glio l’hanno spinta a non mollare mai. C’è da dire che molti artisti si presta-no gratuitamente, come me. Mia moglie non mi ha dato un soldo per lo spettacolo.

Tutti uguali gli uomi-ni, sempre a lamen-tarsi. (m.s.)

Commenta l’articolo su www.cagliaripad.it

iente più camion che dalla Spa-gna scaricano frutta e verdura. Niente più passaggi dal pro-

duttore, ai mercati generali, al grossi-sta. Niente più prodotti che perdono la loro freschezza nei lunghi giri della filiera dell’ortofrutta.

È una vera e propria involuzione della globalizzazione quella messa in atto da tutti i negozi Frescodì di Ca-gliari, che diventano sempre più a Km zero. Acquisiti nell’aprile scorso dalla Greencomm i punti vendita verranno riforniti dai prodotti coltivati nei 10 et-tari di serre e campi aperti di proprietà, distribuiti tra Sestu e Assemini.

N

Frescodì sempre più a chilometri zeroDa queste campagne e da quelle vicine arriverà l’80 percento del fabbi-sogno dei Frescodì, il restante 20 per-cento è costituito da frutta esotica non coltivabile in Sardegna.La filosofia è quella di invertire l’ap-proccio al mercato: non più produrre ortofrutta per poi cercare gli acqui-renti, ma stare attenti alle richieste dei clienti e in base a queste decidere su quali prodotti puntare.

In questo modo tutto ciò che si pro-duce viene venduto, inoltre si ha più qualità e più freschezza, perché la stes-sa persona che pianta il seme vende il prodotto al consumatore.

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Ciò che maggiormente ti fa capire d’essere in carcere non sono le sbarre o i blindi. È il rumore delle chiavi delle celle che gli agenti

tengono appese al cinturone. I blindi sono chiusi, e tu non vedi. Ma senti il tintinnio delle chiavi che pare il trascinarsi di catene. E questo suono se da un lato ti ricorda che sei chiuso a chiave, dall’altro ti dà il senso medievale della pena.I carcerieri non sanno niente di te. E tu ignori tutto di loro. Ma i carcerieri non sono gli agenti di custodia, che sono mediamente gentili. È l’opinione pubblica il carceriere. Che sniffa co-caina e fuma hascish ma invoca la forca quando arrestano i fornitori, salvo poi disperarsi per cer-carne un altro. I carcerieri sono quegli artigiani e commercianti che evadono il fisco ma plaudono quando vengono arrestati gli evasori. Tu senti tintinnare le catene all’esterno di una cella umida, quattro metri per quattro, in condo-minio con altre cinque persone, che sognano libertà e ricchezze mentre cucinano un piatto di spaghetti in due metri quadri di cesso con uso cucina”.

mprenditore, ex giornalista ed ex di-rettore dell’Unione Sarda, Liori affida i suoi pensieri da recluso a Cagliari-

pad tramite il cappellano di Buoncam-mino, Padre Massimiliano Sira.

La cronaca.Dal 27 marzo in custodia cautelare nella casa circondariale di Cagliari, Liori è ac-cusato, insieme a suo fratello Sebastiano e al commercialista Claudio Marcello Massa, di bancarotta fraudolenta, giro di fatture inesistenti e aggiotaggio nell’am-bito dell’inchiesta sul crac della società Vol2 che gestiva l’omonimo call center cagliaritano. Per il crac sono indagate in tutto otto persone, ma la custodia in carcere è stata disposta solo per i Liori e

Massa. L’inchiesta cagliaritana stima un buco di 20 milioni di euro, risultato an-che di una serie di passaggi di società e di scatole cinesi.

Dal carcere“Le parole di Liori - spiega Padre Sira - denunciano uno dei drammi più gravi di cui sono vittima molti reclusi: l’ipocrisia di quella parte della società che condan-na e che scaglia la prima pietra senza cu-rarsi prima di non essere a sua volta col-pevole di qualche reato. E’ giusto essere puniti per le proprie colpe. Quello che é fuori da ogni umana comprensione in-vece, oltre che umiliante, é l’esistenza di un colpevole libero che acclama la pena e gode della condanna del suo simile”.

Antonangelo Liori, lettera da BuoncamminoI

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Partecipa al concorso CPadStoryInvia il tuo scritto all’indirizzo [email protected] migliore verrà premiato con un iPhone

Sbaglia chi pensa che su Internet il dialogo sia fram-mentario e spezzato. Fra le frasi senza senso di una chat se ne delineava chiaramente una. Era un raccon-to. Chi l’ha scritto lo ripeteva, in continuazione. Ma chi era?

pacco> sei felice? garau > siete felici? zaffiro27 lascia Loggia del Leopardo e va in Loggia di Venere#2 irishghost lascia Loggia del Leopardo e va in Teatro Magno ienadellalaguna entra in Current_Room Aimat> C’era una volta un ferroviere che aveva il compito di vigilare sui binari di un treno diretto….zaffiro27 entra in Loggia del Leopardo Livingstonj entra in chat Aimat>un giorno stava aspettando che passasse un treno velocissimo per azionare la leva che cambiava il binarioLivingstonj > ciao a tutti Livingstonj > acc pizza mi tocca scappare Aimat> guardando fuori dalla finestra vide che suo figlio, il suo unico figlio, si trovava proprio sopra il bi-nario sul quale sarebbe dovuto passare il trenoelettra24 esce dalla chat echohi lascia Loggia del Leopardo e va in Loggia di Venere Aimat> non avrebbe fatto in tempo a chiamarlo, né a farlo spostareechohi entra in Loggia del Leopardo Aimat> se avesse tirato la leva il treno sarebbe entrato nel binario dove c’era il suo piccolo…liam54 lascia Loggia del Leopardo e va in Leixlei

elettra24 > {image} elettra24 > hihihihiihihi ienadellalaguna lascia Loggia del Leopardo e va in LeixleiAimat> il treno stava arrivando, se non avesse tirato la leva centinaia di persone sarebbero morte nel dera-gliamento. schiutz lascia Loggia del Leopardo e va in mariah stanza trans Livingstonj > (se aspetto te.....) Livingstonj > hehhehehhee Livingstonj > infatti l’ho detto io Aimat> Cosa avrebbe dovuto fare? Salvare le persone del treno? elettra24 > livin nn detto io {image} ElSegundo lascia Loggia del Leopardo e va in Convi-vium#1 pacco> ciaoooAimat> Tutti sono innocenti, pensava,ma quello è il mio unico figlio… garau > sei felice? pacco > siete felici? zaffiro27 lascia Loggia del Leopardo e va in Loggia di Venere#2 irishghost lascia Loggia del Leopardo e va in Teatro Magno Aimat> Chi avremmo salvato noi?zaffiro27 entra in Loggia del Leopardo Livingstonj esce dalla chat Livingstonj > ciao a tutti Livingstonj > acc pizza mi tocca scappare elettra24 esce dalla chat Aimat> Il treno arrivaechohi lascia Loggia del Leopardo e va in Loggia di

Nessuno crederàdi Erika Sammarco

I L R A C C O N TO

Venere echohi entra in Loggia del Leopardo Livingstonj > Aimat> Il ferroviere tira la leva, il treno passa sul cor-po di suo figlio, sotto i suoi occhi. Le persone sul treno non si sono accorte di nulla. liam54 lascia Loggia del Leopardo e va in Leixleiienadellalaguna lascia Loggia del Leopardo e va in Leixlei ienadellalaguna entra in Current_RoomAimat> Quando leggeranno la notizia nel giornale saranno riconoscenti per quel gesto?elettra24 > {image} elettra24 > hihihihiihihi schiutz lascia Loggia del Leopardo e va in mariah stanza trans

Livingstonj > (se aspetto te.....) Aimat> Il ferroviere è DioLivingstonj > hehhehehhee Aimat> Il figlio che è morto per salvare delle persone innocenti è GesùLivingstonj > infatti l’ho detto io Aimat> Noi siamo quelle personeelettra24 > livin non ho detto ioAimat> Saremo riconoscenti a quel ferroviere? Pense-remo mai al sacrificio di quel suo unico figlio?zaffiro27 entra in Loggia della Tigrepaccogarau è uscito dalla chat

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egli spazi della Mem, ospiti del locale “I sette vizi”, quattro nuove bellezze conquistano

una fascia e sognano Montecatini.

Quattro ragazze, provenienti da tutta l’Isola si sono aggiudicate l’op-portunità di partecipare alla finale che decreterà ad agosto la nuova Miss Sardegna.

Iscrizioni:

http://www.missitalia.it/form-iscrizione.

Informazioni:

Michela Giangrasso:

[email protected] - 070307740

La prima classificata è France-sca Pibi, 19enne di Terralba. Con i suoi 178 centimetri d’altezza ha svettato su tutte le concorrenti e vinto la fascia di Miss eleganza “Silvia Heach”. Francesca, occhi e capelli castani, studia da ingegnere, ma non na-sconde la sua passione per il mon-do della moda.

S P E C I A L E M I S S I TA L I A

Seconda classificata è Carla Ortu, Miss Rocchetta bellezza. Occhi verdi e capelli castani, vive a Selargius, ha 23 anni e studia oste-tricia. Anche lei pensa ad un futuro da fotomodella.

Terza classificata è Arianna Mura di Villamar. Giovanissima coi suoi 18 anni studia ancora ai Geo-metri. Occhi e capelli castani, ol-tre a un piglio deciso nella sfilata le sono valsi la seconda fascia di Miss eleganza “Silvia Heach”. Quarta si è classificata Silvia Mocci, Miss Wella. Barbaricina di Atzara, 26 anni, capelli castani ta-gliati corti è laureata in mediazione linguistica e vuole specializzarsi in cooperazione internazionale. Vincere una fascia mentre viene li-berata Rossella Urru per lei è stato il massimo. (c.p.)

Per Miss Italia bisogna essereall’altezza

N

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razie alla sorpresa che figli e ni-poti hanno fatto a Peppi e Pinuc-cia per il loro anniversario i due

si preparano per una vacanza a Sharm el Sheik. Peppi, inizialmente un po’ re-ticente per via della sua paura per gli aerei si è poi fatto convincere perché appassionato di fauna marina.Prima dell’inizio del viaggio la guida tu-ristica raccomanda a tutto il gruppo di non prendere mai iniziative individuali negli spostamenti e di affidarsi ai tour organizzati:“Eyaa, tanti seusu scimprusu. Cosa ti credi Pinù, questi sono furbi, hanno gli accordi con le agenzie per prendere due pilloni con una fava, si credono che com-priamo i loro tur perché abbiamo paura di perderci. Ma hanno fatto i conti senza l’ostia!”“Macché Peppi. Loro ci redarguono per-ché in questa terra ne succedono cotte e crude. Tocca a esserne provvisori per-ché non si sa mai!”“Non avere timone Pinù. Con te ci sono io!”I due piccioncini affrontano il volo con molta tranquillità e arrivati all’aeropor-to di Sharm attendono lo svolgimento per le pratiche del visto. La guida alla fine chiede circa un centinaio di euro a testa come supplemento:“No grazie, noi non lo desideriamo questo suppimento che ci vuole dare. Sia-

mo apposto così”.“Non ci siamo capiti, ci sono le tasse aeroportuali, le spese visto e tasse egi-ziane , quelle di apertura pratica e il contributo per spese di gestione per la polizza assicurativa, tutte da saldare!”“Boh boh, no appu cumprendiu. Anti pagau tottu is piccioccheddusu! Senta. Ha detto che c’è il saldo. Ci dica quanto viene tutto con questo sconto!”Chiarito l’equivoco e pagato il debito tutto il gruppo si dirige verso il pullman per raggiungere l’hotel. Peppi e Pinuc-cia non fanno in tempo ad arrivare da-vanti al mezzo che due tipi del posto si fiondano sui loro bagagli“Ohh! E itta ses fendi!! Mashtai scher-zando picciocché?”Prima che Peppi perda seriamente le pazienza interviene la guida che gli spiega che i due giovanotti sono i fat-torini che si occupano di caricare i ba-gagli.“Fortuna che mi ha fermato. Credevo che me ne stavano rubando le borse, sa com’è, io sono molto diffidato e ne stavo perdendo le stoffe!”Sistemate le borse i due egiziani allun-gano la mano verso Peppi in attesa del-la mancia ma lui non afferrando mini-mamente il gesto offre la sua mano e gliela stringe:“Esss, figurarì! Stringiamoci la mano che è tutto a posto! Scusate l’equinoco e

“Ceeeh. Tottu occupau Pinù, non c’ha logu ‘e si ponni!”“Macché Pé! Non è occupato, questi sono gli ombrelloni e i lettini dell’alber-go. Possiamo metterci qui, cosa ti credi, questi sono organizzati mica accampati nell’aria. Non seusu mancu a Giorgino eh!”“Ceh ceh, Pinù! Castia is femminasa. Tottus cun cuss’estimenta po’ piscai!

G

Ayò in Egitto

Peppi e Pinuccia ricevono in regalo per il loro anniversario un

viaggio a Sharm

di Alessandra [email protected]

L A I F S TA I L

amici come prima!”Arrivati in albergo e varcata la soglia della stanza Peppi e Pinuccia notano subito, sopra il letto, una composizione tipo origami a forma di cuore fatta con gli asciugamani e con petali di rose ros-se sparsi un po’ ovunque“Ess! Mancu arribbausu e deppeusu giai limpiai su logu?”“O Peppi, certo che tu e la romaniche-ria siete agli antipiedi! Guarda che bel-lo, s’anti postu finzese unu belle cest’e frutta!”“Pinù arregorarindi cosa ci ha detto dottor Pili, di starne attenti a mangiare le cose fresche che sono lavate con l’ac-qua che fa venire la gastrenteria! Portata l’hai quella muchina?”.Il giorno dopo al risveglio tutto il grup-po si ritrova nella hall dell’albergo per decidere il da farsi. Venuto a conoscen-za della possibilità di fare il tour delle piramidi Peppi non sta nella pelle e cerca di convincere ad andare Pinuccia che invece vorrebbe godersi un po’ di mare:“Po’ praxieri Pinù, già lo sai che vedere sa tumba di Tulankà è il mio sogno. Ess ne ho letto di libri! Lo so che sono tan-te ore di viaggio da qui ma esauriscimelo questo desiderio!”Pinuccia, alla fine, per accontentare il marito accetta ma a patto che avreb-bero fatto, durante il soggiorno, anche una gita in barca. Nel frattempo raggiungono la spiaggia.

La famiglia UsaiMa non se la tolgono? Non ne hanno caldo?”“Ahahha Peppi! Ne avrai anche letto di libri di Tutancà ma de cultura slanica sei completamente indigesto! Le donne qui le coprono tutte col bruca perciò anche al mare ne restano coperte!”.“Ess. E inzà perché se ne portano tutte queste creme solari?”

(continua)prima parte

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C O L P I D I P E N N A

Nome:Lexa

Professione:Scrittista (tra giornalista e scrittrice)

Segni particolari:Sentimental-spaccona di un metro e una penna

[email protected]

Spese acCESSOrie per vacanziere

empo di vacanze.Lui. Rilassato come sempre, la sua

unica preoccupazione sarà quella di ricordarsi di estrarre le schedine Sky e Mediaset Premium dal decoder di casa per portarsele dietro. Non avrà nessuna voce in capitolo per quanto riguarda la destinazione del viaggio, né sulle attivi-tà da svolgere, né addirittura su quello che dovrà indossare durante tutto il pe-riodo. Fosse per lui il suo borsone con-terrebbe soltanto un paio di infradito e i boxer da mare.

L’uomo è convinto che la vacanza sia un periodo di relax, un momento a grossissimo risparmio energetico du-rante il quale non vale la pena nemme-no deodorarsi le ascelle dopo la doccia. La doccia appunto: in vacanza non è necessaria. Dal momento in cui ci si bagna costantemente nelle acque ma-rine o in quelle al cloro delle piscine, gli pare assolutamente ridicolo doversi lavare ulteriormente nella vasca da ba-gno. Il sapone, tra l’altro, convinzione che sbuca fuori soltanto durante il bre-ak estivo, inquina tantissimo e diventa quindi doveroso entrare in totale sinto-nia con la natura.

Per questo, sotto il caldo sole d’agosto, che si trovi a Calamosca o che passeggi ameno tra i viali di Miami, l’uomo odo-ra di natura.

Lei.Isterica e frenetica come sempre, inizie-rà a organizzare la sua prossima vacan-za durante il viaggio di rientro di quella precedente. A gennaio darà già un’oc-chiata alla nuova collezione di costumi e a febbraio ne acquisterà uno, il primo di una lunga serie. A marzo arriverà la

prima lampada abbronzante perché presentarsi al mare bianchi come il latte non fa chic.

Ad aprile saranno lunghe serate davan-ti al pc per il confronto prezzi dei voli e degli hotel. Arriverà poi il momento di gioia immensa - che l’uomo dovrà assolutamente poggiare e condividere – per essere riuscita a risparmiare ben dieci euro sul prezzo totale dell’albergo prenotandolo online. Peccato che, per ottenere questo formidabile sconto, avrà dovuto rinunciare alla possibilità di disdire la prenotazione senza l’adde-bito di congrue penali.

Da giugno in poi sarà una corsa conti-nua all’acquisto e alla programmazione maniacale. Lui, costretto da lei, farà fin-ta di aver gran piacere a riassumere, tut-te le sere, i tragitti su Google maps e a calcolare costi, ad accertarsi che il tom

tom sia carico, la cartina stampata e il suo beauty pronto e completo di tutte quelle cose che durante il resto dell’an-no non userebbe mai.

Così è fatta la donna. Che passa l’intero anno a organizzare e organizzarsi per una vacanza che durerà una settimana, cinque giorni al massimo, tolto il tem-po per il viaggio.

E poco importa se, tra preparativi e ac-quisti vari, le spese accessorie arriveran-no a toccare i tremila euro… a fronte di una vacanza che ne costerà appena cinquecento.

Io sono per le partenze intelligenti: quest’anno son partito a Maggio ma le ferie le avevo ad Agosto.

Fichi d’India

T

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