Caccia Passione - Gennaio 2012

80
ANNO I nr. 1 - Gennaio 2012 Setter irlandese : Eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro Fucili da caccia: • Franchi affinity anniversario, l’eccellenza italiana in 150 esemplari numerati Migratoria: Il passo migratorio della beccaccia: Caccia Estero: Caccia alle marzaiole in Montenegro Speciale unguluti: Caccia al cinghiale: Il rituale della braccata o cacciarella Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

description

Rivista Digitale dedicata alla Caccia. Caccia Passione racconta a 360° tutto il panorama venatorio italiano e estero. Gennaio 2012.

Transcript of Caccia Passione - Gennaio 2012

Page 1: Caccia Passione - Gennaio 2012

caccia passioneANNO I nr. 1 - Gennaio 2012

Setter irlandese: Eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro

Fucili da caccia:• Franchiaffinityanniversario,l’eccellenzaitalianain150

esemplari numerati

Migratoria:• Il passo migratorio della beccaccia:

Caccia Estero:• Caccia alle marzaiole in Montenegro

Speciale unguluti:• Caccia al cinghiale: Il rituale della braccata o cacciarella

Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Page 2: Caccia Passione - Gennaio 2012
Page 3: Caccia Passione - Gennaio 2012

Caccia Passione MagazineLa caccia sul webLa nascita di un nuovo magazine dedicato alla caccia è sempre un evento positivo che dimostra quanto sia vivo il mondo venatorio e quanta passione lo circonda.Caccia Passione, vuole essere La Rivista digitale dedicata a tutti gli appassionati di casa nostra, tratterà tutti gli argomenti che più stanno a cuore ai cacciatori italiani, senza tralasciare qualche accenno alle cacce estere, che sempre più ci vedono protagonisti. Naturalmente in questo momento in cui gli attacchi alla caccia da parte dei nostri “amici” ambientalisti, che spesso con l’ambientalismo vero non han-no nulla da spartire, sono particolarmente agguerriti, lanceremo da queste pagine l’allarme e c’impegneremo per contrastarli in maniera efficace e non demagogica. La nostra attenzione sarà puntata anche sul modo armiero tenendovi aggiornati su tutte le novità in tema di armi e munizioni, settore d’eccellenza dell’industria italiana. Ormai siamo alla chiusura della stagione venatoria, e all’inizio della selezio-ne, ci ripromettiamo di accompagnarvi con spunti stimolanti fino alla prossima apertura. Come qualcuno di voi sa, vengo dalla carta stampata e precisamente da Diana, dalla più antica rivista italiana, ormai sono due anni che abbiamo instaurato un proficuo rapporto di collaborazione e sono stato onorato quando mi è stato chiesto di contribuire al nuovo Magazine digitale Caccia Passione, che sicura-mente diventerà un punto fermo nel mondo del web.Il Magazine sarà di 80 pagine con periodicità mensile, tratterà l’inte-ro panorama venatorio, cinofilia, caccia pratica, ungulati, migrato-ria, gestione faunistica, caccia in azienda, legislazione, armi, muni-zioni, veterinaria, e naturalmente racconti di caccia. Sarà correlato in maniera indissolubile al sito www.cacciapassione.com, da cui sarà visionabile e scaricabile in maniera assolutamente gratuita.

Saverio Patrizi

Editoriale

Page 4: Caccia Passione - Gennaio 2012

SOMMARIO Anno I - Nr. 01 - Gennaio 2012

www.cacciapassione.com

Setter irlandese:eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro

Pg 8 Il passo migratorio italiano della beccaccia

KALARIS

Pg 12 : Le volpi di Backingham Palace

DIEGO MASTROBERARDINO

Pg 19 La cacciarella: ruoli e tecniche per insidiare il cinghiale

CLAUDIA ZEDDA

Pg 28 Fauna selvatica e danni all’agricoltura

A CURA DELLA REDAZIONE

Pg 34 Caccia agli ungulati

in Toscana da Brunelli KALARIS

in Italia per scopo venatorio, in quanto gli viene preferito il “cugino” inglese. La sua eleganza nel portamento è connessa ad una grande forza e caparbietà durante le battute di caccia. La ferma statuaria è unica fra tutte le razze da caccia.

12 : le volpi di Buckinghame Palace

19 : la cacciarella: ruoli e tecniche per insidiare il cinghiale

8 il passo migratorio italiano della beccaccia

Caccia Passione 2

Page 5: Caccia Passione - Gennaio 2012

Pg 38 Setter Irlandese: eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro

A CURA DELLA REDAZIONE

Pg 44 : Completa

ed equilibrata per mantenerlo sano ed attivo

PIERFILIPPO MELONI

Pg 48 Caccia alle marzaiole in Montenegro

CLAUDIA ZEDDA

Pg 54 Carta europea d’arma da fuoco

PIERFILIPPO MELONI

Pg 56 Franchi

l’eccellenza Italiana in 150 esemplari numerati

A CURA DELLA REDAZIONE

Pg 60 Il canaio e suoi segugi

DIEGO MASTROBERARDINO

Pg 66 Palle da cinghiale a confronto

DOMENICO MANSUETO

Pg 72 L’otite del cane, sintomi e cure

A CURA DELLA REDAZIONE

52 :

44 : caccia alle marzaiole in Montenegro

68 : l’otite del cane, sintomi e cure

Caccia Passione 3

: eleganza nel portamento,resistenza e caparbietà nel lavoro

Page 6: Caccia Passione - Gennaio 2012

Inizia nel mese di febbraio la IXa edizione della rilevazione degli uccelli acquatici duran-te la migrazione pre-nuzia-le sulle zone umide italiane.

Anche quest’anno i cacciatori che collaborano con il sito Anatidi.it saranno impegnati nella IXa edizione della rilevazione degli uccelli acquatici durante la mi-

grazione pre-nuziale sulle zone umide italiane. Potranno colla-borare tutti i cacciatori italiani.Per le modalità delle rile-vazioni visitare il sito Ana-tidi.it o scrivere una mail a: r e d a z i o n e @ a n a t i d i . i tLe finalità di questo lavoro sa-ranno quelle di rilevare e con-teggiare gli uccelli acquatici in transito sulla penisola italiana du-rante la migrazione pre-nuziale che li porterà nei luoghi di nidi-ficazione del Nord-Est europeo;evidenziare le date di maggio-re presenza sul nostro territorio; verificare lo status fenolo-gico degli uccelli acquatici.

La Legge regionale sarda sulla caccia è legittima, lo ha deciso la Corte Costituzionale con propria sentenza; ora via alle deroghe.

E’ pienamente legittima la legge regio-nale sulla caccia del 2011 che prevede una deroga al prelievo sottoposta al parere rilasciato da un organismo re-gionale anziché da quello nazionale.Lo ha deciso nei giorni scorsi la Corte costituzionale con una sentenza, nel-la quale viene fatta salva la scelta del

News venatorieCaccia e Fauna: a Febbraio la IXa edizione della rileva-zione degli uccelli acquatici in Italia

Caccia in Sardegna: legge leggittima, via alle deroghe

Caccia Passione 4

Page 7: Caccia Passione - Gennaio 2012

legislatore sardo di ritenere sufficien-te il parere dell’organismo ricono-sciuto a livello regionale come “una legittima opzione, consentita da una piena esegesi della norma statale”. Rigettato, per la non fondatezza del-la questione di legittimità, il ricorso. Ora si apre un possibile nuovo sce-nario: prendendo spunto dal recente decreto della Regione Lazio che ha posticipo al 9 febbraio 2012 l’attivi-tà venatoria, l’assessore Oppi, ade-

rendo alle pressanti richieste del mondo venatorio sardo nonché alle esigenze manifestate da alcuni consiglieri regionali, ha richiesto all’Istituto superiore per la prote-zione dell’Ambiente il parere per consentire l’attività anche in Sarde-gna nella prima decade di febbraio. Si tratterà di cacciare alcune specie di avifauna quali il co-lombaccio, la cornacchia gri-gia, la gazza e la ghiandaia.

News venatorie Accademia Faunistico Venatoria: scuola per cacciatoriNasce a Bergamo una scuola per cacciatori che contribu-irà a diffondere la cultura venatoria e faunistica nonché a salvaguardare il territorio.

Entro la prossima primavera la Provincia di Bergamo e l’ABF, Azienda Bergamasca per la For-mazione, promuoveranno l’Ac-cademia Faunistico Venatoria di Bergamo, un iniziativa volta a dif-fondere la cultura dell’arte vena-toria, la cultura faunistica e contribuire ad una più effica-ce salvaguardia del territorio.

Il corso sarà aperto ovviamente a tutti i cacciatori senza limiti di età e a tutti quei cittadini che siano inte-ressati ad approfondire le loro co-noscenze sui temi della caccia, della fauna, dell’ambiente e della salva-guardia del territorio con un pas-saggio per l’aspetto gastronomico. L’Azienda Bergamasca di Forma-zione organizzerà i corsi in base al numero di richieste, inoltre gli interessati potranno partecipa-

re previo pagamento di una quota di iscrizione che l’istitu-

to ancora non ha fissato.

Caccia Passione 5

Page 8: Caccia Passione - Gennaio 2012

Mancano pochi gioni all’Hunting Show, la 6ª edizione del Salone Internazionale della Caccia, che aprirà le porte ai visitatori dal 18 al 20 di febbraio presso la Fiera di Vicenza. Un evento che sta appas-sionando un numero sempre cre-scente di visitatori, che ogni han-no si danno appuntamento per condividere ed aggiornarsi sulle novità riservate all’arte venatoria. Partito nel 2007, l’Hunting Show è diventato il punto di riferimen-to per tutti gli appassionati della caccia. In soli cinque anni, sono aumentati in maniera significa-tiva gli espositori che apriran-no i loro stand ai visitatori, che oramai giungono da tutta Italia.La presenza dei più importanti e prestigiosi marchi nella produzio-ne di armi, di munizioni, di ottiche, di accessori e di articoli per la cac-cia offre ai visitatori un’ampia vetri-

na dalla quale ammirare i prodotti esposti. All’Hunting Show la paro-la d’ordine è interattività tra l’espo-sitore ed il visitatore: lo scambio di informazioni e la possibilità da par-te delle aziende di vendere diretta-mente al pubblico, sono diventati i

punti cardine della manifestazione.Grazie alla preziosa collaborazione ed alla presenza degli Assessorati alla Caccia della Regione del Veneto e della Provincia di Vicenza, la Fie-ra darà spazio anche al tema della salvaguardia ambientale e della pro-mozione delle attività venatorie nel territorio. Un’iniziativa quest’ultima intrapresa già nelle passate edizioni

A pochi giorni dall’inizio del Hunting Show e Pescare Show aumenta l’attesa di tutti gli ap-passionati del mondo della cac-cia e della pesca, che si daran-no appuntamento dal 18 al 20 febbraio alla Fiera di Vicenza

Fiera di Vicenza: dal 18 al 20 Febbraio aprono le porte l’Hunting Show ed il Pescare Show

Caccia Passione 6

Page 9: Caccia Passione - Gennaio 2012

dell’Hunting Show, nella quale ven-gono illustrate ai visitatori i progetti sulla tutela e gestione del patrimo-nio faunistico-venatorio ed al recu-pero delle tradizioni ad esso legate.La promozione di un codice eti-co per l’attività venatoria, la cac-cia come anello di congiunzione tra culture diverse e la riscoperta dei piatti tradizionali veneti, sono solo alcune delle tematiche che ver-

ranno affrontate durante la Fiera.L’Hunting Show ci tiene a non essere solamente un momen-to per esporre prodotti, ma an-che un’occasione culturale per re-ciproci scambi di informazioni.Non mancheranno momenti sporti-vi. Dallo scorso anno, infatti, è stata lanciata la “Ladies Cup”, una mani-festazione di tiro sportivo la quale,

in collaborazione con la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, ha incentivato tante donne a mettersi alla prova in un’attività ritenuta, fino a poco tem-po fa, appannaggio quasi esclusivo degli uomini. Grazie all’accoglienza riservata alla Ladies Cup, quest’an-no verrà lanciata anche la Junior Cup, nella quale si confronteran-no le “matricole” del tiro sportivo.Non poteva mancare anche un mo-mento ludico e ricreativo, che verrà assicurato dal Soft air Line up. Il Sof-tair, un’attività ludico-ricreativa di squadra basata sulla simulazione di tattiche militari, avrà a disposizione un intero padiglione, considerato il successo riscosso lo scorso anno.La Fiera di Vicenza non lascerà delusi nemmeno gli appassiona-ti della pesca, poiché il PESCARE SHOW, il più importante punto di incontro in Italia per il mondo della pesca a mosca e dello spin-ning in acqua salata e dolce, offri-rà sorprese a tutti gli appassionati.La Fiera di Vicenza si confer-ma, dunque, il punto di incon-tro dei cacciatori e pescatori spor-tivi di tutta Italia e non solo.Per maggiori informazio-ni, consultare i siti internet:ht tp : / / w w w. v i c e n z a f i e r a . i t / ; ht tp : / /w w w.hunt ingshow. i t / ; h t t p : / / w w w. p e s c a r e s h o w. i t /

Eventi

Caccia Passione 7

Page 10: Caccia Passione - Gennaio 2012

Il passo migratorio italiano della beccacciaFra i volatili che annualmente si ci-mentano in lunghe migrazioni alla ricerca di climi più vantaggiosi per la sopravvivenza e la riproduzione, impossibile non citare la beccaccia. Sistematicamente in autunno ed in primavera, precisa come un oro-logio, si rende protagonista di im-portanti voli migratori per lo sver-namento che la portano ad abitare regioni temperate, ideali per tra-scorrere i mesi più freddi. E’ fatto risaputo che migri normal-mente di notte, anche se in partico-larissime condizioni atmosferiche, quali ad esempio gelate improvvise, o bufere, la beccaccia sia disposta anche a spostamenti diurni. Prassi che abbandona di rado invece è lo spostamento in solitaria. I gruppi di beccacce impegnate nella migrazio-ne stagionale, molto raramente su-perano il numero di 6 o 4 elemen-ti. E’ invece molto più comune che ogni individuo si sposti singolar-mente. Saranno ancora le condizioni meteo a determinare la velocità del volo e soprattutto l’altezza. In generale possiamo affermare che a notte la beccaccia vola per circa 6/8 ore per-correndo lunghi tratti del proprio

percorso migratorio che l’allonta-nano dalle zone più settentrionali dell’Europa, dall’Asia e dalle isole dell’Atlantico nelle quali è abitudine che nidifichi. In base al suo luogo di provenienza il passo migratorio si dirigerà verso Sud, Sud Ovest od Ovest.Sono due i flussi migratori princi-pali che caratterizzano gli sposta-menti della beccaccia. I volatili che provengono dalle aree scandinave e dalla Norvegia normalmente si spostano verso Ovest raggiungendo le Isole Britanniche o il Nord della Francia, mentre quelli che proven-gono dall’Europa Occidentale, pre-feriscono seguire rotte che puntano verso Sud, Sud Ovest raggiungendo

Caccia Passione 8

Page 11: Caccia Passione - Gennaio 2012

Conoscere la regina dei boschi signifi-ca scoprire i segreti del suo passo e ri-passo migratorio che ogni anno la vede protagonista da ottobre a marzo. Fra i luoghi di svernamento prediletti l’Ita-lia, l’appennino e l’aspromonte

l’Europa meridionale , l’Africa e l’Italia. Ad avvisare la beccaccia che il momento per la migrazione è giunto sono principalmente gli sbalzi bruschi di temperatura. Quando queste improvvisamente scendono sotto lo zero, le condi-zioni per la migrazione si veri-ficano tutte e la beccaccia parte per il proprio viaggio stagionale. L’innalzamento delle temperature ed il surriscaldamento globale che negli ultimi anni si sta verificando

Migratoria

ha messo in alcuni casi la beccaccia nella condizione di non migrare af-fatto e di svernare nei propri paesi d’origine. Si tratta comunque di situazioni anomale e rare per ora; più comu-nemente la beccaccia migra, e quelle che raggiungono l’Italia per lo sver-namento prediligono notevolmente le zone del centro e del sud della pe-nisola.

della beccaccia

Caccia Passione 9

Page 12: Caccia Passione - Gennaio 2012

Il passo migratorio italiano della beccacciaGli studi e l’osservazione del passo migratorio delle beccacce in Italia rivela che la regina dei boschi ami particolarmente la costa tirrenica e che durante l’autunno discenda ancora più verso sud attraversando l’Adriatico e l’Appennino. Solo agli esordi della primavera ri-saliranno verso nord, seguendo il versante Appenninico occidentale, dirigendosi ancora una volta verso la propria terra, la Slovenia, l’Un-gheria o la Bielorussia. Fra le regioni particolarmente fre-quentate e soggette a notevoli flussi migratori delle beccacce, impossibi-le non nominare la Calabria. Nello specifico le beccacce amano sverna-re nelle catene montuose dell’Aspro-monte, caratterizzate da temperatu-re che non si presentano mai troppo basse.L’ ospitalità è garantita sia alle bec

cacce che sostano da ottobre fino a marzo, sia a quelle che si fermano

Caccia Passione 10

Page 13: Caccia Passione - Gennaio 2012

Migratoriaper un breve periodo e ripartono presto verso i Balcani, verso la Sici-lia o l’Africa. Particolarmente frequentato dalle beccacce anche l’Appennino Are-tino, nel cui territorio di recente si sono inaugurati degli studi atti a de-terminare le caratteristiche salienti del passo migratorio di questo affa-scinante volatile. Questo ha inizio verso la metà di ottobre, e con una certa regolarità il flusso migratorio prosegue fina alla fine di novembre. Quando le temperature scendono

e cominciano le pesanti nevicate, la beccaccia scende di quota dirigen-dosi verso vallate della Maremma e zone limitrofe. Il ripasso avvie-ne nel mese di marzo, dura non più di un paio di settimane durante le quali le beccacce ripercorreranno a ritroso la medesima rotta per far rientro verso i luoghi di nidificazio-ne. Ovviamente una sosta (seppu-re breve) sulle vette dell’Appennino sarà d’obbligo prima del lungo volo di ritorno.

Caccia Passione 11

Page 14: Caccia Passione - Gennaio 2012

Le volpi di BuckinghamPalace

Caccia Passione 12

Page 15: Caccia Passione - Gennaio 2012

La caccia alla volpe, oggi vietata in tutto il Regno Unito, è stata una delle tradizioni più conosciute al mondo dei Lords inglesi. Un evento venatorio dove ogni partecipan-te, persone, cavalli e cani, aveva un ruolo specifico.La storia, i riti cerimoniali, i ruoli dei par-tecipanti di una delle tradizioni più anti-che della vecchia Inghilterra: la caccia alla volpe

Caccia alla volpe

Caccia Passione 13

Page 16: Caccia Passione - Gennaio 2012

Le volpi di Buckingham PalaceLa caccia alla volpe è stata una tipologia di caccia che af-fonda le proprie radici storiche nella vecchia Inghilterra, in un’epoca durante la quale era diventato necessario con-trollare l’aumento demografico delle volpi. Questi animali selvatici, infatti, uccidevano gli animali da cortile, costrin-gendo i contadini a cacciarle con l’ausilio dei propri caniLa prima battuta di caccia di cui si hanno notizie risale al 1534 nella contea di Norfolk.Data la necessità di controlla-re la popolazione delle volpi, nel XVII secolo gli allevatori ingle-si avevano già selezionato delle razze canine adatte a questo tipo di caccia, dando vita al Bilsda-le, selezionato nello Yorkshire. Nei secoli è andata perduta la ne-cessità di controllare il livello de-mografico delle volpi presenti sul territorio, al punto che nel XX secolo quest’ultime rischiavano l’estinzione in Inghilterra, pro-prio a causa dell’eccessiva caccia a cui erano destinate. Fino al 2005, anno in cui è stata bandita in tutto il Regno Unito la caccia alla volpe, quest’ultima era rimasta una sor-ta di tradizione dei Lords inglesi, i quali desideravano conservare quest’evento poiché appannaggio esclusivo dei nobili ed elemen-to di distionzione dai sudditi.

Caccia Passione 14

Page 17: Caccia Passione - Gennaio 2012

La volpe rossa è stata la principa-le preda delle cacce dei Lords in-glesi, che hanno soprannomina-to quest’animale in diversi modi : Tod (antico vocabolo per volpe), o Reynard (nome di un personag-gio atropomorfico della letteratu-ra europea del XII secolo), oppu-re Charlie (dal nome del politico

Whig inglese, Charles James Fox). La volpe rossa è un piccolo preda-tore onnivoro, il quale si rifugia in tane che si scava nella terra, ed è prevalentemente attivo al tramonto, spostandosi per un arco di 20 km dal proprio nido ed è in grado di raggiungere la velocità di 48 Km/h.L’evento della caccia alla volpe si pro-

Caccia alla volpe

Caccia Passione 15

Page 18: Caccia Passione - Gennaio 2012

trae per un’intera giornata e vede la partecipazione di molte persone sia a cavallo che appiedate, ognuna del-le quali indossa un abito specifico a seconda del ruolo cui è chiamato a svolgere. La squadra così compo-sta si avvale dell’ausilio di una muta di cani che seguono le tracce della volpe o di un tampone imbevuto

dell’urina di volpe e trascinato da un uomo appiedato lungo un sentiero. Ogni partecipante alla caccia alla volpe aveva un suo specifico ruolo. Il Maestro di Caccia o Joint Master of Fox Hounds era colui il quale aveva la responsabilità finanziaria della battuta di caccia e dell’anda-mento dell’attività venatoria. Altra

figura era quella dei Segretari ono-rari volontari, solitamente due nel Regno Unito, che avevano il com-pito di raccogliere le quote di iscri-zione tra i partecipanti alla battuta di caccia. I Kennelman o Huntsman avevano il compito di assicurar-si che i cani ritornassero al gruppo ed erano responsabili della direzio-ne dello stesso. Questo ruolo è co-nosciuto a livello mediatico, poi-ché erano coloro che suonavano il

corno per dare inizio alla battuta di caccia. Inoltre, vi erano i Whip-pers-in (o “Whips”), ossia assisten-ti dell’Huntsman. Il loro principale compito era quello di impedire che i cani lottassero tra loro o con altri animali al di fuori della volpe. Infi-ne, la figura dei Terrier man, ossia coloro che avevano il compito di uccidere la volpe stessa o di scava-re nella tana della preda, nel caso in cui quest’ultima vi si rifugiasse.

Caccia Passione 18

Page 19: Caccia Passione - Gennaio 2012

I Lords si muovevano con i caval-li, quest’ultimi chiamati “field hun-ters” o hunters. La razza più uti-lizzata in questa pratica venatoria è stata quella dei Thoroughbred, che venivano cavalcati da quanti seguivano la caccia. In alcuni casi venivano condotti anche a piedi durante l’atto proprio della caccia. L’evento venatorio veniva diviso in due gruppi, proprio considerando i cavalli: il primo gruppo di cavalie-ri è chiamato First Field ed aveva il compito di seguire direttamente la volpe, mentre il secondo grup-po, chiamato Second Field, Hill-toppers o Gaters, percorreva sen-tieri più lunghi in campo aperto, al fine di braccare la preda nel caso

in cui avesse lasciato la boscaglia. Coloro che, però, braccano vera-mente e materialmente la volpe erano le mute di cani, che insegui-vano il selvatico. Quest’ultimi veni-vano lasciati sciolti in un’area nella quale era alta la presenza di volpi, iniziando a trovare ed a seguire le tracce lasciate in precedenza dal selvatico. Una volta fiutata la trac-cia, la muta iniziava l’inseguimen-to seguita dai cavalieri. La caccia terminava solo quando la volpe non poteva più sfuggire ai cani, un momento quest’ultimo chiamato going to ground (ossia rifugiando-si in una tana scavata nel terreno), oppure quando veniva raggiunta dalla muta, per poi essere uccisa.

Caccia alla volpe

Caccia Passione 17

Page 20: Caccia Passione - Gennaio 2012

Molto significativi erano i rituali so-ciali nella caccia alla volpe, anche se nei secoli molti di questi sono cadu-ti in disuso. Uno dei più importanti è stato il blooding, ossia una ceri-monia che vede il maestro di caccia o un cacciatore predisposto a questa cerimonia prendere un po’ di san-gue ed ungere le guance di un nuo-vo iniziato alla caccia, solitamente un bambino, quando è stata cattura-ta la volpe. Un’altra pratica comune era quella di tagliare la coda (brush), i piedi (‘pads’) o la testa (‘mask’), diventando quest’ultimi dei trofei. Entrambe queste antiche pratiche, in ogni caso, sono diventate ob-

solete già a partire dal XIX secolo. Il periodo nel quale si svolgeva nel Regno Unito la caccia alla volpe era durante le stagioni autunnali, com-prendenti i mesi tra agosto ed otto-bre: in quel preciso periodo, infatti, la caccia assumeva il nome di cub hun-ting o autumn hunting e le volpi ave-vano raggiunto una grandezza fisica ottimale essendo nate in primavera.La scaltrezza delle volpi è ben nota, al punto che proprio in questo pe-riodo, i selvatici sviluppavano gra-dualmente tecniche per sfuggi-re al fiuto dei cani, imparando ad arrampicarsi sugli alberi o cam-minando lungo delle staccionate.

Caccia Passione 18

Page 21: Caccia Passione - Gennaio 2012

Caccia alla volpe

Caccia Passione 19

Page 22: Caccia Passione - Gennaio 2012

Speciale ungulati

Caccia Passione 19

Page 23: Caccia Passione - Gennaio 2012

Caccia al cinghiale: La cacciarella, ruoli e tecniche per insidiare il cinghiale

Cacciarella: La caccia al cin-ghiale è fatta da uomini esper-ti, che si organizzano in gruppo per raggiungere un obbiettivo comune. Canai, poste e battito-ri saranno tutti organizzati dal capo caccia, esperto ed im-parziale

Caccia Passione 21

Page 24: Caccia Passione - Gennaio 2012

Caccia al cinghiale: la cacciarella, ruoli e tecniche per insidiare il cinghialela cacciarella è una tecnica di caccia al cinghiale, la quale consiste in quell’azione combinata di uomini e cani che porta-no allo scovo del cinghiale ed al suo successivo abbattimento.

Quando si parla di cacciarella sta-tene pur certi, ci si riferisce ad una caccia in squadra, ma soprattutto ad una caccia tutta rivolta a scovare il Re del Bosco: il Cin-ghiale. Intelligente, elegante, fiero, è un ungulato che ha movimentato i sonni di più di un cacciatore perché la sfida che gli lancia è di quelle che davvero non si

... difficile lavoro di squadra, spetta al capocaccia organiz-zarla al meglio...

possono rifiutare. E l’uomo caccia-tore, per catturare questo selvatico, si è spesso organizzato in equipe, di-

stribuendo compiti e ruoli a più membri del gruppo che lavo-ra per il medesimo

scopo. Il team deve essere collabo-rativo, organico e tutto intenzionato a raggiungere l’obbiettivo: la cattura del cinghiale. D’altronde tutti par-

teciperanno, a fine bat-tuta, alla spartizione del carniere. La cacciarella è appunto una tipologia di caccia che vede l’uomo in team. Il gruppo sarà ben orga-nizzato fra canai, batti-tori e poste e ben gestito dal capocaccia.Quello di canaio è un

Caccia Passione 22

Page 25: Caccia Passione - Gennaio 2012

ruolo davvero delicato; non sola-mente si dovrà avere un’esperien-za e una conoscenza del territorio di caccia davvero invidiabili, ma si dovrà essere anche amante e me-glio ancora proprietario dei cani che al cinghiale, in grossa sostanza daranno la caccia. I periodi durante i quali la caccia è chiusa, il canaio sarà tutto pre-so dall’addestramento del proprio segugio, dal suo mantenimento e dalla sua cura. Dovrà stringere con lui un rapporto di vera amicizia, unico e profondo che verrà poi messo alla prova

In Italia la cacciarella è la tecnica di caccia al cinghiale in squadra più diffusa ...

durante la cacciarella. Durante lo svolgimento della cac-cia, lo scopo dei canai sarà quello di trovare l’animale e metterlo in corsa. La cattura è scopo degli altri membri del gruppo. Ecco perché

il canaio deve conoscere perfetta-mente il territorio: la visibilità non

è sempre eccellente, e il rischio è quello di perdere di vista il cinghiale a causa di

sentieri sbagliati. Una volta deviata la corsa del selvatico verso le poste, il ruolo del canaio potrà dirsi con-cluso. Il rischio del ruolo è quello di far uscire il cinghiale dall’area della battuta; capita infatti che il canaio,

Caccia Passione 23

Page 26: Caccia Passione - Gennaio 2012

preso dalla foga della caccia, piutto-sto che indirizzare il cinghiale verso le poste, tenti di sparargli, mettendo a serio rischio la riuscita della gior-nata.Il ruolo della posta non è di minor importanza. Viene posizionata dal capo caccia ad inizio della battuta, e lo scopo è quello di coprire ogni lembo del perimetro in preceden-za scelto. Ovviamente le poste sa-ranno collocate nei punti in cui con più probabilità il cinghiale tenterà la fuga. Il capo caccia dovrà dunque dimostrare una certa conoscenza del territorio e una indiscussa espe-rienza. Un elemento da tener in forte consi-derazione è la distanza fra le poste,

che dipende principalmente dalla visibilità offerta dalla zona in cui si svolge la battuta di caccia. Impossi-bile dunque dare dati precisi senza aver visto prima il terreno. Regola assoluta, che tiene davvero poco conto della visibilità è invece quella relativa alla posizione della posta in base al vento: questo deve essere sempre fronte al cacciatore, di modo che il cinghiale, dotato non solo di intelligenza, ma anche di ol-fatto a cinque stelle, non percepisca l’intenso odore umano e scappi. Per lo stesso motivo un buon cacciatore sa che prima di una battuta è meglio non utilizzare profumi particolar-mente intensi. Si sconsiglia addirit-tura di fumare.

Caccia Passione 24

Page 27: Caccia Passione - Gennaio 2012

E’ pur sempre vero che se ben brac-cato dai cani, il cinghiale terrà in poco conto gli odori percepiti, pre-so da altri problemi contingenti.Altro elemento fondamentale è che ciascuna posta sappia la posizione di quella o di quelle vicine. In di-rezione dei colleghi si dovrà evitare di puntare l’arma, per la sicurezza di tutti.Le discussioni per l’assegnazione delle poste sono cosa da evitare: il capocaccia le assegnerà in maniera imparziale, tenendo conto dell’espe-rienza del cacciatore, e dal loro can-to i cacciatori dovranno accettarla senza movimentare troppo le acque.Il più grande errore che un capo caccia potrebbe commettere è quel-lo di lasciare porzioni di perimetro

vuoti: secondo la legge di Murphy, valida anche in caso di caccia, il cin-ghiale troverà via di fuga proprio nell’unico buco scoperto! Infine dobbiamo ricordare il ruo-lo del battitore, che pur non com-parendo sempre in tutti i team, diventa praticamente indispensa-bile quando i membri della battuta sono numerosi. Di norma si tratta di canai che durante quella giorna-ta poco hanno a che fare con i cani, ma coprono punti in cui non sono presenti poste. Da lì indirizzeranno i cinghiali lungo i giusti sentieri ur-lando e sparando.Detto questo ricordiamo che la bat-tuta di caccia inizia molto prima del-la collocazione dei battitori: si dovrà prima di tutto ormare il perimetro della battuta, quindi cercare al suo

Speciale ungulati

Caccia Passione 25

Page 28: Caccia Passione - Gennaio 2012

interno le orme fresche dell’anima-le. Si tratta di un’operazione che cer-to non potranno svolgere i novelli-ni, non semplice specie quando ha piovuto di recente e confondere le nuove con le vecchie tracce diventa davvero semplice.Solo a questo punto verranno di-sposte le poste e al segnale d’inizio le mute verranno sciolte dai canai. Se tutto va per il verso giusto i cani scoveranno il cinghiale immobiliz-zandolo con l’abbaio a fermo e i ca-nai insieme ai battitori spingeranno il malcapitato cinghiale verso le po-ste.Ovviamente l’esperienza vissuta ha tutto un altro fascino.

Caccia Passione 26

Page 29: Caccia Passione - Gennaio 2012

Speciale ungulati

Per Informazioni o Prenotazione degliSpazi Pubblicitari Contattare:

[email protected]

chiamaci al 335.6408561

Associazione Venatoria Caccia Passione - Via Camillo Golgi n.1 - 20090 Opera (MI) - Tel 3383243383

www.cacciapassione.com

Page 30: Caccia Passione - Gennaio 2012

I danni causati dalla fauna selva-tica all’agricoltura, rappresenta-no una vera e propria emergenza. La riforma della legge 157/92 dà l’opportunità di riprendere il con-fronto tra caccia, agricoltura e tu-tela dell’ambiente, al fine di trova-re un’intesa tra queste tre attività per una più efficiente gestione del territorio. La legge menzionata dovrebbe co-

noscere il miglioramento di alcuni suoi contenuti, per adeguarla alle posizioni ed orientamenti della Po-litica Agricola Comunitaria.Rinnovando alcuni principi della pianificazione faunistico-venatoria del territorio e la relativa program-mazione della caccia, si otterrebero notevoli risultati in termini di tutela del territorio ed il suo rinnovamen-to della fauna selvatica.

Fauna selvatica e danni all’agricoltura: mancano i dati ufficialiLa nuova emergenza per il mondo agricolo sono i danni causa-ti dalla fauna selvatica. La mancanza di dati dati ufficiali e l’assenza di strumenti per quantificarli, ha aperto un dibatti-to sulle nuove opportunità di gestione del territorio da parte delle imprese agricole e l’attività venatoria.

Caccia Passione 28

Page 31: Caccia Passione - Gennaio 2012

Il mondo agricolo vorrebbe che ven-gano rimossi alcuni vincoli sull’atti-vità venatoria, poiché quest’ultima è considerata un ottimo strumento per contenere i danni causati dalla fauna selvatica, evitando in tal modo il ricorso a strumenti assicurativi per il risarcimento. Le P.A., infatti, sono chiamate spesso a farsi cairco di tali risarcimenti, che sul piano fi-nanziario pesano molto sulle tasche dei cittadini. Altro problema riguar-da la quantificazione dei danni, che spesso conduce soltanto a risultati parziali, anche attraverso indagini accurate da parte della Coldiretti e del WWF. Molti sostengono che si dovrebbe partire proprio da questo aspetto, ossia la raccolta dei dati, per poter

aver un quadro preciso sulla rea-le situazione circa il problema dei danni causati dalla fauna selvatica all’agricoltura, consentendo di con-seguenza alle P.A. di essere sempre e costantemente aggiornate. Poter contare su indagini statistiche che forniscano dati aggiornati su scala nazionale aiuterebbe a monitorare, in maniera più efficiente, il proble-ma. Allo stato attuale gli unici dati che abbiamo a disposizione si basa-

Gestione faunistica

Caccia Passione 29

Page 32: Caccia Passione - Gennaio 2012

no solo ed esclusivamente sulle ri-chieste di risarcimento presentate dagli agricoltori. Una stima incom-pleta quest’ultima, che non riesce a quantificare pienamente i danneg-giamenti alle imprese agricole da parte della fauna selvatica. La Coldiretti è l’unica che riuscita a fare stime più o meno precise negli ultimi ani, fra le quali spicca quella del 2007 che certificava a 70 milioni di euro i danni in Italia causati dal-la fauna. Sempre secondo l’Istituto, negli ultimi dieci anni la popola-zione dei selvatici si è decuplicata, passando da 123.000 ad 1.000.000 attuale.Le specie maggiormente dannose

all’agricolturasono i cinghiale, i cer-vidi, la nutria, i lupi, i cani selvatici, gli orsi, gli storni ed i piccioni selva-tici. Circoscritte le specie maggiormente dannose, resta l’esigenza di rendere operativo un controllo faunistico, il quale potrebbe essere attuato at-traverso un’ordinanza di protezione civile con il ricorso a vari strumen-ti, tra i quali: utilizzo di strumenti sonori e visivi per l’allontanamen-to, cattura con gabbie e reti, abbat-tamenti controllati ed eradicazione della fauna selvatica. Con tali stru-menti sarebbe possibile effettuare un controllo faunistico inteso come contenimento numerico.

Caccia Passione 30

Page 33: Caccia Passione - Gennaio 2012

Ciò sopra descritto, però, non dice nulla riguardo la prevenzione. In-fatti sarebbe importante prevedere quali siano le misure di prevenzione che le imprese agricole dovrebbe-ro adottare, stabilendo anche quali misure finanziarie le Regioni deci-dono di adottare nel caso in cui si verifichino danni all’agricoltura. Le Regioni e gli enti preposti a risolve-re questo problema, dovrebbero an-che occuparsi delle aree contigue a quelle protette nelle quali è vietata l’attività venatoria, ma che sfuggo-no ad una pianificazione in termini quantitativi della fauna selvatica. Riguardo gli ungulati ed in partico-lare ai cinghiali, sarebbe utile indi-viduare le aree maggiormente po-polate da questo selvatico, le aree destinate interamente all’agricol-

tura nelle quali non è ammessa la presenza di ungulati, e le aree dove è tollerata una bassa presenza di sel-vatici. Individuate tutte queste aree, sarebbe possibile portare avanti un discorso sulla densità ottimale del-le singole specie che le aree stesse dovrebbero raggiungere, al fine di trovare un equilibrio tra la presenza della fauna selvatica ed aree agrico-le.Circa il rapporto tra caccia ed agri-coltura, va detto che si dovrebbe valorizzare il ruolo multifunziona-le delle aziende agricole, promuo-vendo l’attuazione di misure di re-cupero e ricostruzione degli habitat naturali da parte degli imprenditori agricoli professionali, con le quali è possibile ripopolare la fauna selvati-ca. A tal fine, occorrerebbe prevede-

Gestione faunistica

Caccia Passione 31

Page 34: Caccia Passione - Gennaio 2012

re che tutto il territorio agro-silvo-pastorale, incluse le aree della rete Natura 2000, sia soggetto ad una pianificazione faunistico-venatoria, indirizzata alla conservazione del-la fauna selvatica, anche attraverso una nuova regolamentazione del prelievo venatorio e la riqualifica-zione delle risorse ambientali.In sostanza, ciò che si dovrebbe re-aggiungere, è una concertazione tra attività venatoria, agricoltura e tutle ambintale, poiché tutte e tre com-patibili tra loro. Esercitare l’attività venatoria in modo sostenibile, sia dal punto di vista culturale, sociale ed economico, darebbe un notevo-le contributo alla valorizzazione del patrimonio naturale, poiché essa

contribuirebbe alla ricerca dell’equi-librio tra fauna ed antropizzazione del territorio.La ricerca e l’individuazione di nuo-vi strumenti di programmazione atti alla conservazione del territorio, consentirebbe la realizzazione di un circuito vistruoso tra imprese agri-cole ed attività venatoria, le quali insieme contribuirebbero, ad esem-pio, alla creazione di nuove oppor-tunità dal punto di vista turistico. Senza fare voli pindarici, potrem-mo immaginare nuovi pacchetti turistici con i quali sarebbe possi-bile esercitare l’attività venatoria, in quelle aree dove servirebbe un pre-lievo della fauna selvatica in modo razionale ed equilibrato. Per poter

Caccia Passione 32

Page 35: Caccia Passione - Gennaio 2012

attuare un piano di questo tipo, di nuovo, servirebbero dati aggiornati sulla reale situazione ambintale del territorio nazionale.Da qui anche il richiamo non solo al contributo proveniente dall’attività venatoria, ma anche alla multifun-zionalità delle imprese agricole, alle quali dovrebbe essere concesso una maggiore partecipazione alla realiz-zazione di nuovi piani atti alla tutela ambientale.Infine, tutto ciò apporterebbe un notevole risparmio economico alle Province ed alle Regione, che ogni

anno devono risarcire gli agricol-tori vittime di danni causati dalla fauna selvatica. La crisi economi-co-finanziaria che il nostro Paese sta vivendo, dovrebbe indurre tutti noi a ricercare nuove strategie con le quali porre fine all’assistenza alle imprese agricole, ma rendere parte-cipe quest’ultime alla ricerca di una programmazione finalizzata alla tu-tela ambientale.Oltre al desiderio, ci vuole il corag-gio di risolvere e vincere le nuove sfide.

Gestione faunistica

Caccia Passione 33

Page 36: Caccia Passione - Gennaio 2012

I viaggi venatori sono sempre ap-prezzabili: consentono di scoprire realtà nuove, e aiutano il cacciatore a vivere esperienze indimenticabili. Ma quando si possono organizzare queste fughe dalla realtà di tutti i giorni verso le meravigliose perife-rie toscane, tutto assume un fascino diverso. Probabilmente è proprio per que-sto che l’Azienda Agricola Brunelli ha deciso di sorgere a ridosso delle belle colline fiorentine, in località

Marciola. Si tratta di una bella tenu-ta ampia 597 ettari, gestita a condu-zione familiare e con attenzione per le tradizioni e per i luoghi. Tutta abbracciata e punteggiata da boschi di querce, di pini, da vigne e da oliveti, il territorio è armonica-mente umanizzato, ma si dimostra ideale anche per la sopravvivenza di numerosi selvatici che vivono a po-chi passi dai terreni agricoli. Frequentata in ogni periodo dell’an-no dagli estimatori della Toscana,

Caccia agli ungulati in Toscana da BrunelliIl fascino della caccia in Toscana, fra ungulati, buona tavola e ottima compagnia.

Caccia Passione 34

Page 37: Caccia Passione - Gennaio 2012

l’Azienda Agricola è ben conosciuta dai cacciatori, per i quali sono messi a disposizione ampi terreni ospitati dall’Azienda Agrituristica Venatoria Roveta, in collaborazione con quel-la Brunelli. All’interno di questa ri-serva venatoria il cacciatore potrà dare battaglia a cinghiali e a daini, e su richiesta si potranno organizzare battute di caccia per altri tipi di un-gulati.Fra le particolarità degne di nota dell’azienda venatoria, c’è la possi-bilità di richiedere, a seconda delle proprie potenzialità fisiche, territo-rio più o meno impegnativi che pur

comunque immergono il cacciato-re in ambienti selvatici e attraenti, esattamente come piacciono al cin-ghiale. Questi territorio infatti sono tutti abitati da grossi gruppi di cin-ghiali, che hanno trovato un territo-rio ed un habitat perfetto per la loro sopravvivenza. I cacciatori ospiti dell’azienda vena-toria, saranno in tutto e per tutto, dall’arrivo alla partenza, seguiti dal responsabile del settore venatorio che guiderà nella scoperta della te-nuta, ma soprattutto accompagnerà durante la battuta al cinghiale, vero fiore all’occhiello dell’azienda.

Azienda agrituristica venatoria

Caccia Passione 35

Page 38: Caccia Passione - Gennaio 2012

Le battute potranno essere organiz-zate in gruppo, ma si potrà pensare anche a battute di caccia in solitaria, e immergendosi nella macchia bo-schiva, non sarà improbabile incon-trare daini, cervi e mufloni.Non solo si potrà praticare la caccia stanziale e al fagiano, ma per gli ap-passionati, si potranno organizzare anche delle belle e divertenti gior-nate di caccia con l’arco. Per questo genere di attività è messo a disposi-zione un particolare territorio, dove si potrà dare la caccia ai cinghiali o ai daini con particolare soddisfazio-ne, protagonisti di una sfida davve-ro eccitante. L’azienda venatoria sarà inoltre ca-pace di dare ospitalità anche per la notte ai frequentatori della riserva. La casa di caccia della Roveta è stata infatti ristrutturata di recente, do-tata di tutti i comfort utili per una permanenza a cinque stelle. Stanze accoglienti, ma specialmen-te un bel ristorantino interno alla struttura, renderanno al vostra va-canza davvero indimenticabile: i piatti serviti saranno tipici della tra-dizione contadina locale, e i vini, se-condo la buona tradizione toscana, saranno corposi e profumati.Inoltre, per il pernotto sarà possibi-le scegliere di alloggiare in agrituri-smo, in residence o in hotel.

Non meno importante la possibili-tà offerta, durante la chiusura della caccia, di addestrare il proprio cane all’interno della riserva. In 4 recinti si potrà insegnare al cane la seguita del cinghiale, grazie alla presenza di mute ormai esper-te, mentre in altri 6 recinti si potrà iniziare il proprio cane alla seguita della lepre.

Caccia Passione 36

Page 39: Caccia Passione - Gennaio 2012

Per informazioni relative all’attivita’ venatoria: Telefonare al seguente numero 338 8781172 - 368 3288203 oppure [email protected].

Per informazioni e prenotazioni alla Casa di caccia “Roveta”: Contattate il numero telefonico 055 769022 - FAX 055 769991 oppure 339 5455290

Azienda agrituristica venatoriaPer informazioni e prenotazioni ad-destramento cani:

recinti per cani seguita (lepre-cin-ghiale) e per i permessi relativi ai cani da ferma vi preghiamo di con-tattare 055 7309070 - 368 3288203.

Caccia Passione 37

Page 40: Caccia Passione - Gennaio 2012

Cani da caccia

IL SETTER IRLANDESE È UNA RAZZA POCO DIFFUSA IN ITALIA PER SCOPO VENATO-RIO, IN QUANTO GLI VIENE PREFERITO IL “CUGINO” INGLESE. LA SUA ELEGANZA NEL PORTAMENTO È CONNES-SA AD UNA GRANDE FORZA E CAPARBIETÀ DURANTE LE BATTUTE DI CACCIA. LA FERMA STA-TUARIA È UNICA FRA TUTTE LE RAZZE DA CACCIA

Caccia Passione 38

Page 41: Caccia Passione - Gennaio 2012

Setter irlandese: eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro

Caccia Passione 39

Page 42: Caccia Passione - Gennaio 2012

La razza è frutto dell’incrocio del Setter Irlandese Rosso e Bianco e un cane sconosciuto di un colo-re rosso. Lo standard è stato rico-nosciuto nel 18° secolo e nel 1882 venne fondato per la promozione della razza l' Irish Red Setter Club. Questa associazione pubblicò lo Standard di Razza ufficiale nel 1886, una data che diede il via ad organiz-zare prove di lavoro e esposizioni, al fine di determinare maggiormente e con più sicurezza lo standard di razza.

Le origini del Setter Irlandese Ros-so (Irish red setter) sono in comu-ne con quelle del “Setter Irlandese rosso-bianco”. Alcuni esperti riten-gono che questa razza derivi dall’an-tico Epagneul, il cosiddetto “Brac-co da quaglie” o “Chien d’oysel”. Il Setter Irlandese è una razza mol-to diffusa in tutta Europa, tranne che nostro paese, dove negli ultimi tempi gli è stato preferito il “Set-ter inglese” in ambito venatorio. A livello caratteriale il setter irlan-

Setter irlandese: eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoroIl Setter Irlandese è una razza originaria dell’Irlanda, venne selezionato come cane da caccia. Esso appartiene al gruppo 7 dei cani da ferma, secondo la classificazione del F.C.I.

Caccia Passione 40

Page 43: Caccia Passione - Gennaio 2012

dese è considerato un cane molto at-tivo, particolarmente nei primi anni di vita. Le femmine tendono diven-tano più miti dopo il primo calo-re, anche se conservano nel tempo energia e vitalità. Questa razza ne-cessita di fare lunghe passeggiate e di correre in spazi aperti, conside-rata la sue specializzazione, ossia la caccia. È un cane che non si adatta a vivere solo in appartamento, poi-ché ha bisogno di uno spazio aper-to, anche piccolo, per dare sfogo alle proprie energie. Il setter irlandese è un cane molto affettuoso in co-stante ricerca del contatto umano. La sua educazione risulta essere ab-bastanza semplice, vista la sua in-telligenza, anche se durante la fase di addestramento ci si accorge del-la sua simpatica testardaggine. Una particolarità di que-sta razza è ascrivibile al suo sistema nervo-

... è un cane da caccia molto sensibile e socievole ...

so molto sensibile, necessita quindi di molta calma, pazienza e cono-scenza della razza nell'educazione ed addestramento del soggetto: è importante sottolineare che l’adde-stramento del setter irlandese deve essere condotto senza utilizzare le maniere forti ed evitando nervosi-smi da parte del padrone. Una volta che il cane conquista la fiducia nel padrone, si dimostra altamente af-

fidabile. Generalmente è molto so-cievole con gli altri cani ed animali, ad eccezione della selvaggina, verso cui nutre una naturale tendenza ad incalzarla. Se non utilizzato in am-bito venatorio, il setter irlandese è

adatto a vivere tran-quillamente in fami-glia e con i bambini.

Dal punto di vista morfologico, i maschi hanno una statura com-presa tra i 61-66 cm, mentre le femmine tra i 58-65. Il peso degli esemplari maschi è di circa 27-34 chilogrammi e quello delle femmi-ne di 25-32 Kg. È un cane magro di costituzione, al punto che è consi-gliabile misurare con precisione la giusta razione di alimenti e pesare costantemente il cane per controlla-

Cani da caccia

Caccia Passione 41

Page 44: Caccia Passione - Gennaio 2012

re il peso, poiché gli esemplari che vivono in appartamento tendono ad ingrassare, portandosi dietro vari problemi di natura ossea. Il tronco rimane inscritto nel quadrato, con il petto stretto, il torace ben disce-so ed il garrese molto elevato. La testa è leggera, asciutta, scarna e si sviluppa maggiormente in lun-ghezza. Lo stop è poco accentuato.Tartufo: con narici ben aperte.La dentatura del setter irlandese è particolarmente forte, completa e corretta, con chiusura a forbice.Il collo è di moderata lunghezza, leggermente arcuato, muscoloso e senza giogaia. Le orecchie sono pendenti, sottili e piatte. Gli oc-chi denotano una dolcezza unica tra tutte le razze da caccia e sono di colore marrone o nocciola scu-

ro. Gli arti sono in perfetto ap-piombo, con la spalla ben inclinata.Essendo una cane molto to-nico, presenta una musco-latura molto sviluppata.La coda è attaccata bassa, portata orizzontalmente o in basso. Il pelo, il quale conferisce molta elegan-za a questa razza, è lungo da 5 a 6

Caccia Passione 42

Page 45: Caccia Passione - Gennaio 2012

cm, sericeo, ben striato, con fran-ge ricche ma leggere e mai folte.Il colore del manto è monocolo-re rosso mogano dorato e brillan-te senza la minima traccia di nero.Dal punto di vista venatorio il set-

ter irlandese presenta eccellenti qualità, eccellente temperamento, elevata velocità d'azione e buona resistenza al lavoro, che può com-piere su ogni tipo di terreno, an-che i più accidentati e con qualsi-asi condizione climatica. I setter irlandesi sono molto avidi nella cerca sono seriamente impegnati su ciò che fanno e credibili sulla fer-ma che porta sempre all’incontro. Gli irlandesi vengono considera-ti “incontristi” eccezionali, di gran fondo e smisurata passione, poi-ché lavorano usando tutte le loro doti per soddisfare ed acconten-tare il loro padrone, dimostran-do prontezza e capacità di intel-letto durante la caccia e non solo.Il galoppo è particolarmente sciol-to; sono molto belli da vedere du-rante la ferma statuaria col corpo teso e naso sul vento, anche se sono pur sempre setter e nel caso in cui capita una ferma non proprio come quella descritta, ossia leggermente flessa, non gli deve essere preclusa la possibilità di continuare la prova.Un’altra caratteristica di questa raz-za, che può ulteriormente convin-

cere i lettori, è la longevità del setter irlandese: sono cani che

possono arrivare anche so-pra i quindici anni di vita.

Cani da caccia

Caccia Passione 43

Page 46: Caccia Passione - Gennaio 2012

Il cane ha bisogno di proteine, zuc-cheri, grassi, vitamine e minerali. Sapere le giuste proporzioni lo aiute-rà a vivere meglio ed in modo sano. Importante, però, è la corretta in-formazione. Lo scopo di questo ar-ticolo è proprio quello di informare i padroni dei nostri amici a quattro zampe, per far conoscere loro cosa e

quanto deve mangiare il cane.Il cane ha bisogno di proteine, la materia prima del suo organismo. In un pasto giornaliero è sufficien-te somministrarne una dose di cibo che ne contenga almeno il 20%. Anche gli zuccheri sono importan-ti, ma non tutti vengono assimiliati con facilità dall’animale. Quest’ul-

Alimentazione del cane da caccia: completa ed equilibrata per mantenerlo sano ed attivoL’alimentazione del cane, come per gli esseri umani, è fonda-mentale per conservare una buona forma fisica. Fare attenzio-ne alla e giuste proporzioni di cibo degli alimenti, può aiutare non solo la qualità di vita dell’animale, ma può al tempo stesso aumentere la vita media dello stesso.

Caccia Passione 44

Page 47: Caccia Passione - Gennaio 2012

timo tollerra glucosio e saccarosio, ma ha difficoltà a digerire il lattosio. L’apporto di zuccheri è importante sia come fonte d’energia, sia come regolatore dell’attività della flora batterica. Grassi si, ma nella giusta misura. Questi non devono superare il 10% nel pasto giornaliero : gli eccessi portano ad un aumento di peso ed anche ad una maggiore predisposi-zione alla malattia ed alla vecchiaia precoce. Fondamenatli sono le vita-mine, soprattutto per il cucciolo e per le femmine in gravidanza e al-lattamento : rappesentano la prima fonte di immunizzazione contro le malattie. Infine nel pasto ci devo-no essere i minerali, presenti in di-

versa quantità in tutti gli alimenti. Elencati gli tutti questi importanti e fondamentali elementi nella dieta del cane, vediamo ora quali sono gli alimenti che li contengono. La dieta del cane varia in relazione a diversi fattori, quali l’età dell’animale, il suo stile di vita e la razza cui appartiene.La carne rappresenta l’alimento principe della razione giornaliera. Attraverso la carne il cane assume proteine, grassi e vitamine necesse-rie per la crescita ed il mantenimen-to. Un’altra importante fonte di pro-teine animali è il pesce : rispetto alla carne, esso contiene meno grassi, ma è meno energetico. Tale alimen-to deve essere cotto e, ovviamente, privo di senza lische.

Alimentazione del cane da caccia

Caccia Passione 45

Page 48: Caccia Passione - Gennaio 2012

Un’altra fonte di proteine sono le uova. Se scegliamo di dar da amn-giare solo l’albume, occorre cuocer-lo perché in questo modo viene neu-tralizzata la sostanza antivitaminica in esso contenuta. Il tuorlo, invece, può essere “servito” anche crudo ed è ricco di grassi e vitamine.Anche il latte rappresenta una fon-te proteica, ricco di grassi, zucche-ri, minerali e vitamine. Anche se il cane lo gradisce, in alcuni casi non è sempre assimilabile e può causa-re disturbi intestinali, perché il cane non possiede l’enzima che digerisce il lattosio.Verdure e cereali devono essere pre-senti nella dieta del cane, a patto che vengano cotti per molto tempo. In-fine, evitare grassi di rogine vegetale come l’olio d’oliva e di semi, poiché il cane non è in grado di sintetizzar-li. Importante sono le raccomanda-zioni che vanno oltre la dieta in per se, come abituare il cane a mangiare alla stessa ora, evitare spuntini fuori pasto, prestare attenzioni agli ossi, niente dolci e tanta acqua.In particolare, occorre soffermarsi sugli ossi el l’acqua.Per quanto riguarda i primi, bisogna evitare di dare al cane ossa lunghe, che si possono scheggiare e provo-care ferite alla bocca e all’esofago.

Un osso grande, che non si possa rompere, (come l’osso del ginoc-chio) è invece un buon passatem-po per il cane e rinforza e pulisce la dentatura. Il discorso dell’acqua è fondamentale. Il cane soffre più per una prolungata mancanza d’acqua

Caccia Passione 46

Page 49: Caccia Passione - Gennaio 2012

che per un digiuno : accanto alla ciotola del pasto ci deve essere sem-pre una per l’acqua. Buona usanza è cambiarla spesso, per fare in modo che sia sempre fresca e pulita. Equilibrio e bilanciamento sono i requisiti essenziali per mantenere

il cane in forma e scongiurare ma-lattie. Sapere cosa dar da mangiare al cane significa soddisfare un buon 50% delle esigenze del nostro amico a quattro zampe.

Alimentazione del cane da caccia

Caccia Passione 47

Page 50: Caccia Passione - Gennaio 2012

Caccia all’estero: Caccia alle marzaiole in Montenegro

Caccia Passione 48

Page 51: Caccia Passione - Gennaio 2012

Caccia all’estero

Selvatico migratore furbo e diffidente, la mar-zaiola proprio per questo è la passione di molti cacciatori che amano la sfida e le battute impe-gnative. Piccolo paradiso per questo genere di caccia è il Montenegro, ricco di spiagge, saline e suggestivi boschi che immergeranno a capofitto in una natura selvaggia e da scoprire.

Caccia Passione 49

Page 52: Caccia Passione - Gennaio 2012

In Italia la si può incontrare di pas-so fra il mese di agosto e quello

E’ una creatura affascinante la mar-zaiola, il cui nome scientifico, anas querquedula, risulta ben meno fa-miliare di quanto ci si aspetterebbe.

Caccia alle marzaiole in MontenegroAppartiene all’ordine degli anseriformi e fa parte della ca-tegoria degli uccelli migratori.

superfice le cui dimensioni supera-no di poco i 40 cm ed i 400 grammi di peso. Il maschio è caratterizza-to dal sopracciglio bianco e da una

di ottobre, e dalla prima metà di febbraio sino alla metà inoltrata di aprile. Durante i restanti periodi ni-difica nel cuore dell’Europa centrale e orientale, nell’Asia Centrale e nel sud della Penisola Scandinava. Riconoscerla è davvero semplice, dato che la marzaiola è un’anatra di

colorazione bruno screziato sul petto, mentre la femmina è facilmente rico-

noscibile per via del suo piumaggio bruno e bianco. Le tecniche di caccia sono normal-mente quella in appostamento o la caccia in forma vagante, in compa-gnia o meno del cane. Il fucile che si consiglia è a canna liscia con car-tucce a pallini numero 5 – 6 – 7.

E’ per passione di caccia che in molti chiudono il fucile in va-ligia e corrono alla sua ricerca.

Caccia Passione 50

Page 53: Caccia Passione - Gennaio 2012

In Italia è cacciabile fino al 31 gen-naio, e per questo i viaggi alla volta del Montenegro sono tanto gettona-ti.Il Montenegro oltre ad offrire pae-saggi da sogno, lunghe distese cam-pestri poco battute e ricche di sel-vaggina, consentirà al cacciatore di vivere un’esperienza lontana da quelle che comunemente vive, dan-do la caccia, in compagnia di un gruppo o in solitaria a questo mera-viglioso volatile. La caccia viene organizzata normal-mente lungo il litorale o in prossi-mità di famose saline, predisposta da uno staff di persone che ben co-noscono i luoghi, le abitudini della

selvaggina, ed il territorio in genere. Si dovrà tener conto infatti del fatto che la marzaiola possiede abitudini

Caccia all’estero

Caccia Passione 51

Page 54: Caccia Passione - Gennaio 2012

crepuscolari e per questo trascorre le ore diurne a vivacchiare, riposan-dosi, mentre la sera va alla ricerca di che sfamarsi: foglie, germogli, ra-dici, insetti, larve, rane, molluschi, girini etc. Ama particolarmente gli habitat ricchi di vegetazione, aspet-to che rende difficoltosa la sua cac-cia. Naturalmente ci si dovrà rivolgere ad un’associazione venatoria ope-rante sul territorio, se non per il viaggio, almeno per le giornate di caccia. Sono molti comunque i cac-ciatori che preferiscono affidarsi to-talemente a queste associazioni che penseranno al volo, agli spostamen-ti, ai documenti ed agli alloggi che non a caso verranno scelti a poca strada dai punti di caccia.Questa di norma viene svolta gra-zie all’uso di specifici stampi, e si potrà scegliere di svolgerla dall’alba al tramonto. Naturalmente per non sprecare nemmeno un attimo della giornata che si ha a disposizione si opterà per un pranzo al sacco eppu-re, nonostante le lunghe ore di cac-cia a disposizione, sono pochissime le associazioni che garantiscono un minimo di abbattimento. La spiega-zione è davvero semplice: la marza-iola è un volatile migratorio parti-colarmente furbo che ha messo in

difficoltà più di un cacciatore. Ecco perché la sfida è tanto eccitante. Prima di prenotare il vostro viag-gio abbiate cura di verificare che nel pacchetto sia compresa l’assistenza in porto o in aeroporto con tanto di trasporti, sistemazione in appar-tamenti o residence possibilmente con pensione completa (saranno gli organizzatori così a dover pensa-

Caccia alle marzaiole in Montenegro

Caccia Passione 52

Page 55: Caccia Passione - Gennaio 2012

re ai pranzi al sacco), permesso di caccia montenegrino che non potrà mancare, accesso alle zone di caccia riservate e possibilmente un accom-pagnatore che conosca la lingua ita-liana. Da verificare anche la possibilità di tener per se tutta la selvaggina ab-battuta (che non potrà comunque essere importata) e la possibilità di usare stampi o barche durante le

battute. Il consiglio è quello di portare con se alcuni strumenti indispensabi-li come ad esempio il binocolo, e nel caso in cui non vengano fornite sedie da pic nic, e pale. Utili anche chiodi, tenaglie, martello, fil di ferro e celophan per migliorare eventual-mente la postazione.

Caccia all’estero

Caccia Passione 53

Page 56: Caccia Passione - Gennaio 2012

Prima di mettersi in viaggio ver-so mete di caccia europee, è bene che il cacciatore controlli che tutti i documenti per il trasporto del-la propria arma siano in regola. A semplificare i viaggi venatori ci ha pensato la Carta Europea d’arma da fuoco.

Parliamo spesso di viaggi venato-ri all’interno del territorio italiano ed europeo. Si ma come è gesti-ta la materia relativa al trasporto delle armi da fuoco? In maniera

particolarmente semplice, grazie a quel documento che comunemente è conosciuto come Carta Europea d’arma da fuoco (C.E.A.F.) viene concessa a tutti i cacciatori che ne facciano richiesta, ovviamente se già in possesso di porto d’armi al quale dovrà essere necessariamente allegata.

La Carta europea d’arma da fuoco ha una validità di 5 anni, scaduti i quali la documentazione dovrà es-sere rinnovata.

Cacciatori in viaggio con le armi: Carta Europea d’arma da fuocoCon la Carta Europea d’arma da fuoco (C.E.A.F) si potranno tra-sportare e portare tutte le armi (uso sportivo) iscritte nella carta.

Caccia Passione 54

Page 57: Caccia Passione - Gennaio 2012

Caso particolare è quello delle armi da fuoco appartenenti alla categoria “d”; in quel caso la validità del do-cumento potrà essere estesa fino ai 10 anni e prorogabile.

Ottenere la Carta è davvero un gio-co da ragazzi. Sarà sufficiente invia-re la propria richiesta al Questore, recandosi direttamente presso gli uffici del Commissariato di Zona, in Questura, o presso la stazione dell’Arma dei Carabinieri, in caso di mancanza di un Commissariato. La richiesta non verrà redatta in carta libera, ma dovrà essere rea-lizzata compilando un modulo che è possibile prelevare direttamente presso gli uffici preposti. Completa-to in maniera chiara ed in tutte le sue parti, al documento dovranno essere allegati:- due contrassegni telematici da 14,62 euro, che dovranno essere ap-plicati sia sulla richiesta che sulla Carta;- una dichiarazione sostitutiva che attesti il possesso di tutte le autoriz-zazioni necessarie per la detenzione di un arma, per il porto e traspor-to di armi per il territorio italiano, insieme a tutta la documentazione che gli organi competenti hanno ri-lasciato;

- i dati che permetteranno l’identi-ficazione dell’arma o delle armi fino ad un massimo di dieci, che andran-no inscritte sulla carta. Per ciascuna dovrà comparire il tipo, il modello e marchio, il calibro e la matricola, per intenderci tutti i dati già presen-ti nella denuncia;- inoltre dovrà essere allegato il ver-samento effettuato per il costo della carta, pari a 0,80 euro che diventa-no 2,00 nel caso in cui si intenda ri-chiedere la carta bilingue. Il versa-mento dovrà essere effettuato verso la Tesoreria Provinciale dello Stato. Tutti gli estremi saranno forniti sen-za difficoltà dall’Ufficio Territoriale Competente;- infine non dovranno mancare due foto tessere, a mezzo busto e a capo scoperto.

Una volta ottenuta la Carta, tutte le autorizzazioni concesse per l’I-talia verranno estese ai paesi della Comunità Europea, nei quali si po-tranno trasportare e portare tutte le armi iscritte nella carta, ovviamente che abbiano un uso venatorio o più in generale sportivo. Buon viaggio!

Caccia all’estero

Caccia Passione 55

Page 58: Caccia Passione - Gennaio 2012

Franchi Affinity anniversario: l’eccellenza italiana in 150 esemplari numerati

Caccia Passione 56

Page 59: Caccia Passione - Gennaio 2012

L’Affinity Annivesario offerto esclu-sivamente al mercato italiano in 150 esemplari numerati, è un fucile cali-bro 20 inerziale. Cosa cambia rispet-to al modello già introdotto a partire da Giugno 2011? Innanzitutto la car-cassa non è più anodizzata nera, ma è nichelata e riporta tre eleganti, ma sobrie linee che rappresentano il tri-colore, quasi come se fossero le scie rilasciate dalle Frecce Tricolore du-rante le loro famosissime esibizioni. Nella parte bassa è invece ripor-tato il logo ufficiale della ricor-renza. Tutte le incisioni e deco-razioni sono state realizzate da Giovannelli nella sua Bottega Incisioni.I legni sono di noce Europeo grado IV, quindi veramente affascinan-ti con una radica di primo ordine.

Gli zigrini rimangono quelli della versione non numerata che han-no riscosso molto successo, così come i disegni dell’astina e del cal-cio. Anche con l’Affinity cal. 20 Anniversario Franchi rimane fe-dele ai suoi principi di ergonomia: il fucile “viene veramente bene”, così come piace dire ai cacciatori.Il sistema di riduzione del rinculo, il TSA, è presente nella sua versio-ne più attuale, senza inserto in gel, ma con un insieme di schiume po-liuretaniche, che al momento dello sparo, si modificano espandendosi, e assicurando l’assorbimento della maggior parte del rinculo. Inoltre queste schiume, permettono al cal-ciolo di rimanere indeformabile a qualsiasi temperatura sia sopra sia

Fucili da cacciaFranchi Affinity Annivesario: L’Italia è ancora nel suo 150° anno e Franchi, per ricordare questo speciale anniversario, ha deciso di lanciare una prestigiosa serie limitata proprio a di-cembre, quando ormai tutte le ricorrenze sembravano finite.

Caccia Passione 57

Page 60: Caccia Passione - Gennaio 2012

sotto lo zero e resistente a qualsia-si condizione meteo. I calcioli sono disponibili in misurazioni diver-se per soddisfare qualsiasi esigen-za. Il mirino è in fibra ottica rossa.Abbiamo già scritto che il sistema di funzionamento è quello classico dei fucili semiautomatici della Franchi: il “Front Inertia”. La particolarità di questo sistema è che la molla di recupero non è alloggiata nel cal-cio, ma davanti, alloggiata intorno al tubo serbatoio. Ciò permetta un migliore bilanciamento, un impen-namento ridotto ai minimi termini. Caratteristica ultima, ma non per questo meno importante, è la bas-sa manutenzione richiesta dai fucili a sistema inerziale, che non avendo gas di recupero, non si sporcano. L’otturatore ha la testina rotante con due alette e portaotturatore collega-to, con un gruppo di rinvio con dop-pia asta di connessione, a un mani-

cotto investito sul tubo serbatoio e caricato elasticamente da una molla anch’essa coassiale al tubo serbatoio.La canna dell’Affinity Anniver-sario è di 66 cm (con strozzato-re *** montato), perfettamente intercambiabile con la canna da 71 cm disponibile come acces-sorio. Il peso è di 2.680 grammi.Il fucile viene offerto in una vali-getta di ottima fattura e realizza-zione, con doppia chiusura a com-binazione. Internamente è foderata di materiale protettivo arancione. Nell’anta superiore è proposto il marchio Franchi, mentre nell’anta inferiore è alloggiato il fucile smon-tato e gli accessori: flacone d’olio, kit pieghe (50, 55, 65, mentre mon-tata è la 60), magliette per il porta bretella e due strozzatori (*,*****) e la chiave per montarli e smontar-li. La canna con le strozzature tre e cinque stelle è adatta a sparare car-

Caccia Passione 58

Page 61: Caccia Passione - Gennaio 2012

tucce con pallini d’acciaio. Il fu-cile ha garanzie 7 anni per le parti meccaniche. Il prezzo è di € 1.949.Il Franchi Affinity cal. 20 è un fucile moderno, sobrio ma elegante e dal carattere sportivo, adatto a tutti co-loro che vogliono dimostrare di es-sere cacciatori veri e che allo stesso tempo vogliono avere in rastrellie-ra un fucile celebrativo di un pez-zo di storia della nostra cara Italia.

Fucili da caccia

CaratteristicheCalibro: 20/76Lunghezza Canna: 66, 72Calcio: Legno Noce europeo grado 2Piega: 50, 55, (60), 65Calciolo: TSA-ADVPeso: 2.68 Kg (+/- 50gr)

Caccia Passione 59

Page 62: Caccia Passione - Gennaio 2012

Andare a caccia non è sempre si-nonimo di fucile e colpi sparati. Il canaio è colui che cerca, segue, con-duce la muta dei cani e permette ad altri di sparare al cinghiale. Senza di me ed i miei fedeli segugi non sa-rebbe possibile sparare nemmeno un colpo. Senza di noi, non sareb-be possibile braccare il cinghiale. Mi preparo durante tutto l’anno per questo compito, addestro costante-mente i miei segugi per farli diventa-re sempre più bravi ed arrivare pronti

all’apertura della stagione venatoria.Mi chiamo Silvano e sono un cana-io. I miei segugi si chiamano Scaltro, Mia e Jenna. Noi scoviamo il cin-ghiale e lo conduciamo verso i fucili.Da pochi giorni era iniziata la sta-gione venatoria, quando squillò il telefono. Era Giovanni, che disse: “Ciao Silvano, quest’anno quanto sono bravi i tuoi cani?”. Risposi sor-ridendo: “Sono i migliori della zona, lo sai. Quando è prevista la battuta di caccia?”. Giovanni esitò e rispo-

Il canaio e i suoi segugi: l’anima della squadraSpesso, quando dico che vado a caccia ed assolvo il compi-to del canaio la gente mi dice: “Ma non spari nemmeno un colpo, che gusto ci provi?”. Sorrido e non mi offendo, per-ché non sanno cosa significhi veramente fare il canaio.

Caccia Passione 60

Page 63: Caccia Passione - Gennaio 2012

se: “Tra quattro giorni. Siete pron-ti?. Ed io: “Noi siamo pronti tutto l’anno!!”. Affianco a me c’era Scaltro. Ascoltò tutta la telefonata e sembra-va avesse capito che doveva prepa-rarsi. Non per niente l’ho chiamato Scaltro. Terminata la conversazione con Giovanni, misi giù la cornetta e guardai il fedele amico e gli dissi: “Tra quattro giorni andiamo a caccia”. Scaltro iniziò ad abbaiare chiaman-do a raccolta Mia e Jenna. Sembra-va stesse loro dicendo: “Tra quattro giorni si parte, tenetevi pronte!!”.I tre giorni successivi portai i cani a fare lunghe passeggiate nella mac-chia circostante il mio casolare. Vo-levo tenerli in allenamento senza

sfiancarli troppo. Arrivò il giorno della battuta di caccia. La sveglia suonò molto presto, prima dell’alba. Mia era già in piedi, mentre Scaltro e Jenna erano ancora distesi sul pavi-mento di casa, ma con gli occhi aperti. Erano pronti ed io ero emozio-nato. Una volta preparato, misi il guinzaglio ai cani e li feci salire il macchina. Erano silenziosi, con-centrati. Dopo un po’ arrivammo all’appuntamento. Giovanni ed il resto della squadra ci aspettavano. Ci salutammo tutti e dopo esserci organizzati assegnando a ricordano ad ognuno il proprio compito, par-timmo e ci addentrammo nel bosco. L’odore, i colori ed i rumori del bo-

Racconti venatori

Caccia Passione 61

Page 64: Caccia Passione - Gennaio 2012

sco sono qualcosa di inconfondibi-le: le foglie secche che scricchiolano quando le calpesti, l’odore di muschio ed il marrone che domina tutto mi infonde sempre sensazioni nuove.I cani fremevano dalla voglia di iniziare. Una volta che tutti aveva-no preso posizione, il capocaccia, ossia Giovanni, suona il corno: la braccata era iniziata. Scaltro, Mia e Jenna iniziarono il loro lavoro a testa bassa, fiutando il terreno in cerca della traccia del cinghiale. Erano veloci nei movimenti come se non volessero perdere nem-meno un secondo e trovare subi-to una scia di odore da seguire. Per tutto il bosco si diffondevano voci che spronavano i cani a trova-re la traccia e spaventare il cinghiale per condurlo verso i fucili. Trascor-sero più di venti minuti, quando Mia trovò una traccia e gli altri iniziaro-no ad abbaiare in canizza. Ogni vol-ta che andavo a caccia il mio unico pensiero era la loro sicurezza: capita che il cinghiale, sentendosi braccato, attacchi i cani provocando loro ferite alquanto serie. Sapevo che erano in grado di difendersi, ma un cinghiale infuriato diventa molto pericoloso. I cani seguivano la passata del cin-ghiale ed in quel momento capì che non era molto distante da noi, anche se non ero ancora riuscito a vederlo.

Ad un tratto lo vidi in lontananza, ad una distanza di circa venti me-tri. Si giro verso di noi ed il cuore iniziò a battere forte: poteva carica-re i cani e questo mi preoccupava. Invece, il cinghiale iniziò a corre in direzione opposta, verso i fucili.I cani lo inseguivano abbaiando freneticamente. Il cinghiale era più veloce dei cani, ma stava an-dando nella direzione giusta, ver-

Caccia Passione 62

Page 65: Caccia Passione - Gennaio 2012

so il fucile di Giovanni. Dopo un breve inseguimento il cinghia-le era sparito dalla mia visuale, non ero più in grado di vederlo. Sentivo i cani che lo inseguivano. Aspettavo in ansia il colpo del fu-cile. Sentì guaire uno dei miei cani e pensai che fosse stato attaccato dal cinghiale, ma non era così. Si era leggermente ferito calpestan-do dei rovi, ma non ci pensò tan-

to e continuò l’inseguimento. Sen-ti lo sparo in lontananza: il fucile di Giovanni aveva fatto centro. Un colpo al fianco del cinghiale, che dopo pochi metri era caduto a terra. I cani capirono che il loro lavo-ro era terminato e che lo avevano svolto alla perfezione. Si voltaro-no tutti e tre verso di me, come se aspettassero i miei complimenti. Mi fermai a guardarli sorridendo. Li chiamai aprendo le braccia e si tuffarono sul mio petto. Mi congra-tulai con loro, accarezzandoli e di-cendogli: “Bravi!! Ce l’avete fatta!!”.Scaltro fece un abbaio molto lun-go, come a dire: “Abbiamo vinto!!”

Racconti venatori

Caccia Passione 63

Page 66: Caccia Passione - Gennaio 2012

Oltre alle già conosciute cartucce italiane per la caccia al cinghiale, dove spiccano le geniali Gualan-di, le ottime Baschieri e Pellagri e le Fier della Maionchi, e di ca-ricamenti americani e tedeschi, si sono aggiunti delle ottime pal-le francesi, spagnole ed anche in-glesi, come le buone Eley Anglia. I pesi variano dagli 11,83 gram-mi delle piccole Dolomiti’s Ball ai 40 e più grammi delle gros-se palle Brenneke,Gualandi e Slugger Magnum.Le velocità raggiunte da questi pro-iettili, ad eccezione di alcuni casi, molto spesso raggiungono e su-perano la velocità di 450 metri al

secondo. Entro i fondamentali cin-quanta metri, se ben indirizzate, queste cartucce sparate in zone vitali abbattono il “rapido della macchia” al primo colpo. Si sa che il cinghia-le è un forte incassatore, ma que-sta fama se l’è guadagnata proprio contro i fucili a canna liscia, per-ché quando al “Re della macchia” gli viene puntato un calibro medio ri-gato, il discorso cambia e parecchio. La maggior parte dei cacciatori, si sono convinti ormai da anni che la canna rigata ha molteplici doti ed è più efficace contro il cinghiale.Per la caccia in battuta le armi mi-gliori sono nell’ordine: le carabine semi automatiche, gli express, i ba-

Caccia al Cinghiale: Palle da Cinghiale a confrontoCaccia al Cinghiale: Le diverse scuole di pensiero e le opinio-ni che si hanno sull’efficacia delle cartucce da cinghiale, por-tano i cacciatori a prediligere marche diverse. L’intento di molti è quello di trovare la cartuccia perfetta. Attraverso questo articolo cercheremo di fare un po’ di luce su questo ar-gomento, che interessa molti cacciatore del Re della macchia

Caccia Passione 64

Page 67: Caccia Passione - Gennaio 2012

sculanti misti o due o più canne e le carabine con funzionamento a leva e a pompa. Le carabine semi auto, ad eccezione delle Heckler & Koch che hanno una chiusura a rulli, funzionano tutte con il classico si-stema del recupero di gas e dell’ot-turatore rotante. Se trent’anni fa esi-stevano soltanto le Browning BAR, le Remington 742 Woodmaster, le Ruger Deerstalking e qualche raro esemplare di Winchester mod.100 e di Harrington & Richardson, alcuni anni dopo si sono aggiunte alla lista le meravigliose H. & K. 770 e 940, le Valmet Petra ed Hunter e la Vo-ere 2295. Oggi sono scese in cam-po anche la Benelli con la sua Argo, la Verney e Carron, i nuovi modelli Browning Long e Short Trac, l’ultima H. & K. SLB ed una infinità di nuo-vi modelli provenienti dall’Est Eu-ropa spesso di derivazione militare.Tutte le suddette armi vengono ge-neralmente camerate in calibri che variano dal 243 Winchester al potentissimo 9,3 x 64 Brenne-ke, anche se è necessario ammet-tere che anche le carabine auto-matiche non sono esenti da alcuni difetti, il più importante purtrop-po è lo scarso bilanciamento.Molti cacciatori dimostrano una netta predilezione per le palle legge-re e veloci, piuttosto che per quelle

lente e pesanti. Uno dei principa-li motivi che hanno fatto diventare la canna rigata più usata rispetto a quella liscia, è proprio la velocità dei proiettili. Se viene usata una palla troppo dura, c’è il rischio che, attra-versando tessuti molli senza incon-trare ossa, provochi pochi danni, mentre invece se impiegheremo una palla marcatamente espansi-va, specialmente sugli esemplari di grossa taglia, è possibile che non raggiunga alla perfezione le zone vitali. Fortunatamente esistono del-le ottime “vie di mezzo”, cioè quel-le palle ad espansione controllata come le Nosler Solid Base, le Sci-rocco, le Trophy Bonded Bear Claw, le RWS TIG, le Hornady SST, le Norma Oryx, TXP e Alaska e mol-te altre, che sembrano proprio con-cepite per questa bellissima caccia.

Munizioni

Caccia Passione 65

Page 68: Caccia Passione - Gennaio 2012

Una palla tipo Gualandi o Bren-neke del peso di 28 gr sviluppa una velocità iniziale di 500 ms. Con azzeramento a 70 metri, la tra-iettoria del proiettile sarà sopra la linea di mira di 3 cm a 50 metri, a 90 metri sarà al di sotto di essa di una diecina di cm, più che accet-tabili per una tale distanza, sen-za cannocchiale. Se invece l’arma viene azzerata a 35 metri, il pro-iettile a 75 metri si troverebbe più in basso del punto mirato di una diecina di cm che, a 100 metri, sa-rebbero diventati una ventina. La palla Sauvestre, più leggera e più aerodinamica da parte sua, con ve-locità iniziale di 580 ms, può esse-re azzerata a 107 metri così che a 120 metri lo scarto rispetto alla li-nea di mira è di soli 5 cm. Se essa viene sparata con arma azzerata a 35 metri, lo scarto a 100 metri è di circa 10 cm e a 75 m di circa 5 cm.Quindi con un fucile sovrapposto o semiautomatico a canna liscia, che non è stato azzerato opportu-namente, si possono sparare slug con sufficiente precisione purché il bersaglio non si trovi oltre i 60 metri: ciò significa che queste armi vanno benissimo nella stragrande maggioranza delle situazioni che si presentano nella caccia in battuta. Discorso diverso se invece di palle

di peso inferiore ai 30 gr, si spara-no cartucce magnum con palla di circa 40 gr. In questo caso si gua-dagna in energia iniziale, ma la traiettoria è più o meno la stessa.Tutte le prove eseguite concordano nel ritenere praticamente equiva-lenti le palle Brenneke, Gualandi e Blondeau; le palle Solengo e quelle con sabot della Federal e Winche-ster sono risultate molto meno pre-cise: a 50 metri rosata di 8-10 cm, contro i 4-5 cm delle precedenti. Da questo si evince che nel fucile a canna liscia il sabot è controprodu-cente, salvo che nel caso della Sau-vestre con impennatura a freccia.Le palle per canne rigate disponi-

Caccia Passione 66

Page 69: Caccia Passione - Gennaio 2012

bili sono: la palla Golden Slug del-la Brenneke che però è considerata da molti addetti ai lavori solo un ri-piego, poiché è in piombo nudo, sia pure dorato, ha il profilo anteriore che è ben poco aerodinamico e non può quindi sfruttare i vantaggi del-la canna rigata. La palla Remington Copper Solid in lega di rame con sa-bot, la quale però non è la più adat-ta per essere sparata in canne lisce e non offre alcun vantaggio aerodina-mico. Nessuna delle due è perciò in grado di offrire consistenti vantaggi rispetto al loro impiego nella canna liscia. Una recentissima produzione della Brenneke, però, sembra poter offrire qualche cosa di nuovo: si trat-

ta della palla Super Sabot sottocali-brata (16 mm). La palla di 31,8 gr con sabot di ottone dovrebbe espandersi fino a 25 mm e, sparata con canna rigata, dovrebbe avere una rosata di 60 mm. a 100 metri. Unico neo il suo prezzo: 4 Euro ogni cartuccia. Infine, riteniamo parlare anche del-le Baby Magnum. La particolarità di queste cartucce è che esercitan-do pressioni non superiori a 740 bar; se caricate in bossoli da 70 mm, possono essere sparate anche da armi standard, mentre per quan-to riguarda tutte le magnum con bossolo di, 76 occorrono fucili ma-gnum. Le baby magnum potenzia-no la portata in media di 4 m, le ma-gnum di 6 e le supermagnum di 9.Con questo articolo, ci auguria-mo di aver fatto chiarezza su que-sto delicato argomento. La cac-cia al Re della macchia è una delle più considerate tra i caccia-tori ed una delle più complesse. Trovare la cartuccia perfetta, con-nessa ad un buon fucile, è un’ope-razione ardua, ma non impossibile. La cosa importante da tenere a mente, è che saranno fondamen-tali le sensazioni personali che si proveranno all’atto dello spa-ro: esiste la cartuccia perfetta per ogni cacciatore, ma non esiste-rà mai quella per tutti i cacciatori.

Munizioni

Caccia Passione 67

Page 70: Caccia Passione - Gennaio 2012

La Zeiss lancia sul mercato i nuo-vi cannocchiali Victory Diarange 2.5-10x50 ed il 3-12x56 T. Entram-be le versioni beneficiano di nuovi ed unici accorgimenti tecnologici che anticipano i tempi , rispetto ai modelli di altre aziende. Con questi modelli, ora è possibile conoscere la distanza che separa il cacciato-re dal bersaglio che sta puntando.La caccia in ambiente sconosciu-ti, in paesi stranieri o in montagna, tutti luoghi che richiedono tiri a lunghe distanze, denotano chia-ramente particolari esigenze per la riuscita di una battuta di caccia.Le munizioni utilizzate e la resa balistica necessitano, ovviamen-te, di una buona ottica di punta-

mento. In alcuni casi come quelli sopracitati, è di particolare aiuto conoscere la distanza che separa il cacciatore dal bersaglio, al fine di centrare la preda al primo colpo. Il Victory Diarange 2.5-10x50 ed il 3-12x56 T sono ottiche di mira del-la Casa tedesca Zeiss che offrono la possibilità al cacciatore di conosce-re la distanza tra lui ed il bersaglio. Questi due modelli del Victory Dia-range fanno parte della nuova ge-nerazione di ottiche di puntamen-to, destinate all’utilizzo in ambito venatorio. Sono cannocchiali dalle alte performance grazie agli innova-tivi accorgimenti tecnologici di cui sono composti e molto facili da uti-lizzare. Attraverso la pressione di un pulsante posto alla fine del cannoc-chiale in direzione della punta del fucile, in meno di due secondi com-parirà, sotto il reticolo, la distanza che separa il cacciatore dal bersa-glio, per un massimo di 999 mt, a seconda della grandezza della preda. Vediamo come funziona. Un tele-metro laser invia degli impulsi in direzione del bersaglio, i quali tor-nano indietro al cannocchiale tra-smessi da un microprocessore, che

Victory Diarange 2.5-10x50 ed il 3-12x56 T: ottiche da colpo sicuro

Caccia Passione 68

Page 71: Caccia Passione - Gennaio 2012

a sua volta ci indicherà la distanza espressa in metri. Entrambe le ver-sioni del Victory Diarange dispon-gono di 5 diversi reticoli, ognuno da utilizzare a seconda delle condizio-

ni di luce o della grandezza dell’ani-male. Le lenti vengono trattate con il rivestimento LotuTec. Quest’ulti-mo consiste in un principio di natu-ra: l’effetto del fiore del loto. Quan-

do una foglia di questo fiore viene bagnata, se il contatto tra quest’ulti-ma e l’acqua determina un anglo di massimo 95° si andrà a formare una goccia d’acqua appiattita, la quale occuperà una superficie della foglia abbastanza grande. Se , al contra-rio, il contatto tra foglia ed acqua avviene con un anglo superiore ai 110°, si andrà a formare un goccia d’acqua dalla forma perfettamente sferica, la quale scivolerà via senza occupare la superficie della foglia.

Il sistema LotuTec viene adottato per tutti le lenti delle ottiche Zeiss.Un altro sistema adottato per il Victory Diarange è il Bullet Drop Compensator (BDC): attraverso la rotazione della torretta balisti-ca, si potrà aggiustare il tiro in po-chi secondi, fino ad una distanza massima di 400 metri. In sostan-za, con il BDC si andrà ad ingran-dire il bersaglio, mirando la preda nel punto in cui si vuole colpirla.La Zeiss, come suo solito, propo-

ne sul mercato prodotti innovati-vi e all’avanguardia, anticipando i tempi rispetto alle case costruttrici di ottiche, in fatto di nuove tecno-logie che assicurano puntamen-

to e tiri precisi e sicuri. Le ottiche Victory Diarange 2.5-10x50 ed il 3-12x56 T assicurano massima pre-cisione, comfort e facilità di utilizzo.

Ottiche

Caccia Passione 69

Page 72: Caccia Passione - Gennaio 2012

La Bark River Knife & Tool Co. è un’azienda statunitense specializ-zata nella produzione di coltelli. Gli obiettivi della Bark River Knife & Tool Co. consistono nella pro-duzione di eccezionali strumen-ti da taglio. La specializzazione di quest’azienda è fortemente cresciu-ta negli ultimi 20 anni, cosa che ha consentito alla Bark-River Kni-fe di offrire prodotti di alta qualità.Bark River Knife and Tool impiega,

nella realizzazione dei suoi coltel-li, acciaio A2. questa sigla sta a si-gnificare che questo tipo di acciaio si differenzia dagli tipi al carbonio alto, grazie all’aggiunta di notevo-li quantità di cromo e molibde-no. L’acciaio A2 facilita l’affilatura, mantenendo la stessa qualità dei soliti acciai, poiché viene sottopo-sto ad un particolare trattamento termico, quest’ultimo molto com-plesso al punto da essere eseguito in

Fox River : un coltello pratico e como-do da usare durante le battute di cacciaIl Fox River è un buon coltello da caccia, che può es-sere utile per pulire le prede di grosse dimensioni.

Caccia Passione 70

Page 73: Caccia Passione - Gennaio 2012

due diverse aziende metallurgiche. Il Fox River è un coltello da caccia di grande taglia, progettato comuqnue come un coltello per un uso gene-rale. Ha tutte le caratteristiche di rapida movimentazione dei coltelli più piccoli di questa serie, con una maggiore circonferenza del manico ed una maggiore altezza e lunghez-za della lama. Troverete di essere compagno del cacciatore perfetto. Il Fox River, con il suo stile lama drop point, ha una lunghezza totale di 8,25 pollici. La lunghezza della lama è di 4,25 pollici, il cui spessore è di 0,170 pollici. Il peso è di 165

gr ed ha una durezza espressa con il sistema HRC di Rockwell, pari a 59-60. La prova di durezza Rockwell avviene collocando il penetrato-re sulla superficie del pezzo di cui misurare la durezza, applicando un carico iniziale (precarico) da 10kgp o da 3kgp e quindi applicando un carico superiore per alcuni secondi. Quando il penetratore raggiunge la penetrazione massima si toglie il carico aggiuntivo lasciando il preca-rico che agisce ancora sul pezzo. La misura della profondità raggiunta è correlata con la misura di durezza.Per il Fox River sono disponibili,

a scelta, una vasta gamma di per-sonalizzazione del manico, per il quale si può scegliere il matyeria-le micarta oppure il legno di varie colorazioni. Per quest’ultimo, sono disponibili anche legni di tipo eso-tico. Questo coltello può torna-re molto utile durante le battute di caccia, dimostrandosi un comagno affidabile quanto il nostro fucile.

Accessori per la caccia

Caratteristiche:lunghezza totale: 8,25 pollicilunghezza lama: 4,25 pollicispessore: 0,170 pollicipeso: 165 grammidurezza: 59/60 HRC

Caccia Passione 71

Page 74: Caccia Passione - Gennaio 2012

Otite del cane: sintomi e cure

Con le piogge, il freddo, il mal tem-po, torna il pericolo otite, che colpi-sce ogni anno milioni di cani. I sin-tomi che rendono chiara la presenza della malattia sono numerosi. A cau-sa dell’infiammazione dell’orecchio il cane è spesso portato a scuotere la testa, a grattarsi violentemente le orecchie tanto che in alcuni casi si procura anche delle lesioni ester-ne, inoltre dalle orecchie del vostro fido compagno non è raro fuorie-sca del materiale scuro e dall’odore sgradevole. Sono tutti sintomi che vi dovrebbero mettere in allerta. Per complicare leggermente la si-tuazione, esistono diverse tipo-logie di otite, tutte ugualmente fastidiose, ma alcune più do-lorose e preoccupanti di altre.

La veterinaria oggi riconosce prin-cipalmente tre tipi di otite:• Otite esterna• Otite media• Otite interna

Ciascuna di queste coinvolge una zona particolare dell’orecchio del cane, costituito da quello che tecni-camente è definito orecchio ester-

no, composto da padiglione auri-colare e condotto uditivo esterno, dall’orecchio medio, in cui è pre-sente la membrana timpanica e

Il vostro cane si gratta insistentemente le orecchie e scuote nervosamente la testa? E’ probabile sia stato colpito da una fastidiosa otite. Niente paura la cura e semplice e definitiva

Caccia Passione 72

Page 75: Caccia Passione - Gennaio 2012

la cavità all’interno della quale si trovano gli ossicini dell’udito. Infi-ne la parte più profonda dell’orec-chio è detta interna, formata dal-la coclea e i canali semicircolari. La parte interna dell’orecchio svol-ge sostanzialmente la funzione di ascolto e regala equilibrio all’anima-le, mentre le parti media ed esterna

non solo raccolgono le informazioni ma convogliano anche i suoni per-cepiti dal cane nella zona interna.Generalmente l’otite più frequente è quella esterna, che se trascurata e degenerata si può trasformare in media e successivamente interna. Seppure questo fastidioso problema può colpire qualsiasi razza di cane,

Veterinaria

Caccia Passione 73

Page 76: Caccia Passione - Gennaio 2012

vero è ne esistono alcune natural-mente predisposte. In linea di mas-sima si tratta di tutti quei cani che possiedono le orecchie tipicamente pendule, come ad esempio i spaniel, basset hund, labrador o golden. A rischio anche le specie con abbon-dante peluria nel condotto uditivo e pastori tedeschi, che possiedono le caratteristiche orecchie erette. Nel caso della prima tipologia di otite, quella esterna, a provocare l’infiammazione è l’eccessiva pro-

duzione di cerume, causata da un disequilibrio delle ghiandole che lo secernono. La causa principale che determina questo genere di disequi-librio è purtroppo la struttura stessa dell’orecchio. Nelle razze con orec-chie pendule la situazione facilmen-te si aggrava in quanto il padiglione cadente non consente una buona areazione e ventilazione del con-dotto uditivo intasato dal cerume.

La malattia inoltre potrà essere causata o peggiorata da numero-si microorganismi, funghi, batteri, parassiti e corpi estranei partico-larmente pericolosi. Possono di-mostrarsi particolarmente fasti-diose ad esempio le piccole spighe, che si infilano ovunque. Infine l’o-tite potrà essere causata e peggio-rata da patologie dermatologiche. Nel caso in cui il vostro cane abbia mostrato i sintomi precedentemen-te elencati è sempre meglio portarlo

dal veterinario che eventualmente diagnosticherà. Anche la fase dia-gnostica può dimostrarsi in alcuni casi particolarmente complicata a seconda della gravità dell’infezio-ne. Non sarà complicato attestare la presenza della malattia, piuttosto si dimostrerà difficoltoso ritrovar-ne la causa, elemento fondamentale per una efficace e definitiva terapia.L’otite media presenta sintomi iden-

Caccia Passione 74

Page 77: Caccia Passione - Gennaio 2012

Veterinariatici a quelli descritti in precedenza. Purtroppo è molto frequente e vie-ne causata dalla perforazione della membrana timpanica che causa un importante processo infiammatorio del timpano. Ben più grave è l’in-fiammazione del labirinto, zona più profonda dell’orecchio. In questo caso saremo difronte ad un’otite in-terna, che nel cane si dimostra par-ticolarmente rara, e di norma è cau-sata da un’otite media degenerata.Nessuna novità a livello di sinto-matologia, ma fra gli elementi che faranno immaginare la presenza di un’otite interna c’è sicuramente il mo-vimento anomalo e la posizione in-solita della testa del cane. Si tratta di una patologia particolarmente gra-ve, che se trascurata può portare ad-

dirittura alla sordità, seppure si trat-ta di un evento del tutto eccezionale. Una cura efficace dovrà tener con-to principalmente delle cause che hanno condotto all’infiammazione dell’orecchio del cane. L’uso generi-co di antibiotici o antinfiammatori che nel breve periodo determinano un miglioramento temporaneo, nel lungo periodo consentono la ricom-parsa dei sintomi e conducono alla cronicizzazione dell’infiammazione. Il consiglio è dunque quello di non affidarsi alle cure fai da te e di contattare il proprio veterinario.La prevenzione rimane comunque la miglior cura. Pulire periodica-mente le orecchie del nostro amico a quattro zampe lo metterà proba-bilmente al riparo dal rischio otite.

Caccia Passione 75

Page 78: Caccia Passione - Gennaio 2012

Anno I – N° 1 – Gennaio 2012www.cacciapassione.com

Direttore Responsabile

VicedirettoreDomenico Mansueto

Direttore EditorialeSaverio Patrizi

CollaborazioniClaudia Zedda, Diego Mastroberardino, Giovanni Di Maio

A cura della Redazione

PubblicitàCell. [email protected]

Archivio Caccia PassioneShutterstock

RedazioneVia Camillo Golgi, 1 - 20090 - Opera (MI)[email protected]. 3383243383

Service ProviderMade Network srlVia Macanno, 59 - Rimini (RN)

EditoreAssociazione Venatoria Caccia PassioneVia Camillo Golgi, 1 - 20090 – Opera (MI)Cell. 3383243383 - [email protected]

Registrazione in Tribunale n. 17 del 20/01/2012

®CACCIA PASSIONE E’ UN MARCHIO REGISTRATO.TUTTI I DIRITTI RISERVATI. VIETATA LA RIPRODUZIONEANCHE PARZIALE SE NON AUTORIZZATA. MA-NOSCRITTI E ILLUSTRAZIONI , ANCHE SE NON

PUBBLICATI, NON SI RESTITUISCONO.

CACCIA PASSIONESUL PROSSIMO NUMERO

La migrazione del colombaccio

A caccia di anatre e beccaccini in Argentina

Ungulati in Toscana, si caccia

Page 79: Caccia Passione - Gennaio 2012

Per Informazioni o Prenotazione degliSpazi Pubblicitari Contattare:

[email protected]

chiamaci al 335.6408561

Associazione Venatoria Caccia Passione - Via Camillo Golgi n.1 - 20090 Opera (MI) - Tel 3383243383

www.cacciapassione.com

Page 80: Caccia Passione - Gennaio 2012