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C O M U N E DI O D E R Z O C ITTÀ A RCHEOLOGICA (Provincia di Treviso) http://www.comune.oderzo.tv.it SERVIZIO AFFARI GENERALI – DEMOGRAFICI – CULTURA UFFICIO SEGRETERIA GENERALE TRASCRIZIONE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 APRILE 2011 Il presente documento è una trascrizione degli interventi registrati durante la seduta consiliare e non ha carattere di ufficialità. ARGOMENTI IN DISCUSSIONE: 1 RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2010 – APPROVAZIONE. 2 ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI CON CASSA DEPOSITI E PRESTITI MEDIANTE IMPIEGO DI AVANZO DI AMMINISTRAZIONE E CONTESTUALE VARIAZIONE N. 2 AL BILANCIO DI PREVISIONE DELL’ESERCIZIO 2011. 3 VERTENZA TRA HENRY GLASS SRL, IMPRESA INDIVIDUALE BOSCARATO MASSIMO POZZI NERI E COMUNE DI ODERZO – RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO. PRESIDENTE: Prendiamo posto, iniziamo il Consiglio comunale. CONS. POLESELLO: Signor Presidente, se posso dire due parole. I cioccolatini che ho messo là sono per la mia pensione in pratica. Sono andato in pensione con il 1° aprile. Pesce d’aprile a tutti. PRESIDENTE: Va bene, allora ringrazio del dolce regalo da parte di tutti. CONS. POLESELLO: E approfitto anche per ringraziare di questi 5 anni passati insieme, a vario titolo. Un saluto a tutti. PRESIDENTE:

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C O M U N E DI O D E R Z O

C ITTÀ ARCHEOLOGICA

(Provincia di Treviso) http://www.comune.oderzo.tv.it

SERVIZIO AFFARI GENERALI – DEMOGRAFICI – CULTURA

UFFICIO SEGRETERIA GENERALE

TRASCRIZIONE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 APRILE 2011

Il presente documento è una trascrizione degli interventi registrati durante la seduta consiliare e non ha carattere di ufficialità. ARGOMENTI IN DISCUSSIONE:

1 RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2010 – APPROVAZIONE. 2 ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI CON CASSA DEPOSITI E PRESTITI

MEDIANTE IMPIEGO DI AVANZO DI AMMINISTRAZIONE E CONTESTUALE VARIAZIONE N. 2 AL BILANCIO DI PREVISIONE DELL’ESERCIZIO 2011.

3 VERTENZA TRA HENRY GLASS SRL, IMPRESA INDIVIDUALE BOSCARATO MASSIMO POZZI NERI E COMUNE DI ODERZO – RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO.

PRESIDENTE: Prendiamo posto, iniziamo il Consiglio comunale. CONS. POLESELLO: Signor Presidente, se posso dire due parole. I cioccolatini che ho messo là sono per la mia pensione in pratica. Sono andato in pensione con il 1° aprile. Pesce d’aprile a tutti. PRESIDENTE: Va bene, allora ringrazio del dolce regalo da parte di tutti. CONS. POLESELLO: E approfitto anche per ringraziare di questi 5 anni passati insieme, a vario titolo. Un saluto a tutti. PRESIDENTE:

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Va bene, le faccio le mie congratulazioni. Beato lei che è arrivato in pensione. Va bene, allora iniziamo la seduta del Consiglio comunale. Sono le ore 19.30. La parola al Segretario per l’appello. Il Segretario procede all’appello nominale. Consiglieri comunali presenti: Dalla Libera, Paladin, Cester, Dell’Aica, Bucciol, Ginaldi, Drusian, Feltrin, Battistella, Vedovelli, Sarri, Tessarolo, Scardellato, Freschi, Campigotto, Luzzu, Polesello Alescio. Consiglieri comunali assenti: Perissinotto (intervenuto dopo l’appello), Rebecca, Ferri PRESIDENTE: Procedo alla nomina degli scrutatori. Per la maggioranza Graziano Dell’Aica di Oderzo Sicura e Battistella Stefano di Cittadini Uniti; per la minoranza il Consigliere Luciano Freschi del Partito Democratico. Prima di iniziare con il primo punto, do atto appunto che prima del Consiglio comunale si è svolta la riunione dei Capigruppo in ordine alla disciplina degli interventi di cui al punto n. 1, quello del rendiconto. Ci siamo trovati tutti d’accordo nel prevedere che si rispettino diciamo i limiti ordinari come da Regolamento. Quindi, non c’è eccezione rispetto agli altri punti. Passiamo al punto n. 1. PUNTO 1° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «RENDICONTO DELLA G ESTIONE ESERCIZIO 2010 – APPROVAZIONE». PRESIDENTE: La parola va all’Assessore Casagrande. ASS. CASAGRANDE: Buonasera a tutti. Ringrazio il dott. Bortolotto per essere presente, e anche la dottoressa Nobile che è qui al mio fianco. Data per letta la relazione illustrativa della Giunta comunale allegata al rendiconto in gestione, peraltro già consegnata ai Capigruppo e ai Consiglieri in sede di convocazione di questa seduta, e a tutti i Consiglieri che ne hanno fatto richiesta, il conto del bilancio relativo all’anno 2010 redatto in conformità di quanto previsto dal D.Lgs. 267, dà come risultanza finale un avanzo di amministrazione pari a euro 1.783.413,56 a fronte di un avanzo di euro 868.779,57 verificatosi nell’esercizio 2009. Il suddetto risultato si è potuto avere anche mediante un controllo sui residui sia attivi che passivi, che non avevano più motivo di essere mantenuti anche quale conseguenza di un inasprimento del Patto di Stabilità, che limita molto la possibilità di spendere anche in investimenti da parte degli Enti Locali. Avevano detto che avrebbero alleggerito il Patto di Stabilità, e invece lo hanno inasprito di più. Una quota sostanziosa di questo avanzo, potrà essere destinata all’estinzione dell’unico mutuo contratto da questa Amministrazione in cinque anni, e di mutui contratti da precedenti Amministrazioni, così si creeranno maggiori disponibilità di parte corrente.

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Per il personale dipendente è stata complessivamente impegnata la somma di 3.184.397 euro, che corrisponde a circa al 30,32% della spesa corrente a fronte del 31,39 circa dello scorso anno. Percentuale inferiore alla media della spesa prevista per i Comuni con popolazione tra 5.000 e 59.999 abitanti, che è di circa il 39%. La percentuale viene ad assestarsi però a circa il 28,41% se alla suddetta spesa si detraggono le somme rimborsate per il personale in comando, sarebbe il personale di Fondazione Oderzo Cultura, e la spesa sostenuta per il personale dipendente assunto in applicazione della legge 68. Al 31.12.2010 i dipendenti erano 91, dei quali 4 in comando appunto presso la Fondazione Oderzo Cultura; 52 dipendenti sono donne e 39 uomini. Per quanto riguarda la Polizia Municipale il personale di servizio ammonta a 10 unità. In supporto di tale Corpo vi sono poi due amministrativi. Il decreto 267 prevede che i Comuni possano ricorrere direttamente per la realizzazione di investimenti, e con l’art. 204 stabilisce che l’importo degli interessi da rimborsare agli istituti bancari non deve superare il 15%. Però, con la legge 220 del 2010 la percentuale è stata ridotta all’8%. Percentuale che si calcola relativamente alle entrate dei primi tre titoli del rendiconto del penultimo anno precedente a quello in cui viene prevista l’assunzione del mutuo. Il Comune di Oderzo paga, per interessi, l’importo di 355.235 euro circa a fronte di 386.101 pagati nel 2009, e 416.832 pagati nel 2008. Questo importo è pari al 3,45% della possibilità di investimento, ed è ben lontano dalla percentuale prevista. Però, il Patto di Stabilità non prevede che si possa investire ancora di più in mutui. Nell’esaminare le entrate si può notare che gli accertamenti relativi ai primi tre titoli hanno avuto una leggera flessione rispetto alle previsioni. Si sono verificate minori entrate rispetto alla previsione per oneri di urbanizzazione, che andavano a finanziare investimenti. Le minori entrate derivanti dalla cessione di prestito sono dovute al fatto che non si è fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria, e che non sono stati contratti dei mutui. Dal lato delle uscite correnti oltre a quanto già detto per il costo del personale, gli impegni relativi al costo per l’acquisizione dei beni di consumo di materie prime, ammonta a 520.000 euro circa, pari al 4,96% circa. Per prestazioni di servizi abbiamo speso 4.214.000 euro, pari a circa il 40,12% della spesa. Per l’utilizzo dei beni di terzi abbiamo 284.000 euro circa, pari al 2,71%. Abbiamo trasferimenti per 1.617.000 euro circa, che è un 15,40%. Gli interessi passivi ho appena detto che erano 355.000. Imposte e tasse si pagano 234.000 euro, che è pari al 2,23% circa, per oneri straordinari di gestione corrente abbiamo una spesa di 93.455 euro, che è circa lo 0,89%. Se osserviamo il conto del bilancio redatto per le funzioni e servizi, questo vede impegnati, per funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo, 3.350.000 euro circa, che è pari al 31,90% della spesa. Per gli uffici giudiziari abbiamo una spesa di 15.613 euro, che è lo 0,15% della spesa. Polizia locale abbiamo una spesa di 582.000 euro circa, che è il 5,54%. Pubblica istruzione abbiamo una spesa di 932.850 euro, che è circa l’8,88% della spesa. Per le attività culturali e beni culturali abbiamo una spesa di 590.000 euro, pari a 5,62%. Il settore sportivo 544.000 euro, pari al 5,18%. Campo turistico circa 120.000 euro, che è l’1,14%. Viabilità e trasporti 1.059.000 euro, che è all’incirca il 10,08%. Per la gestione del territorio 1.206.800 euro, che è pari all’11,49%. Nel settore sociale e necroscopico abbiamo speso 1.838.000 euro, che è il 17,50%, e nel campo sviluppo economico 248.600 euro, che è circa il 2,37%. Quindi, con questo rendiconto di gestione, utilizzando l’avanzo di amministrazione, andremo ad estinguere dei mutui, di cui parleremo dopo. PRESIDENTE: La parola va al Consigliere Campigotto, del Partito Democratico.

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CONS. CAMPIGOTTO A.: Grazie, per alcuni chiarimenti. Vedo a pagina 6 della relazione, riguardo al cimitero di Camino si dice che sono in itinere le trattative per l’acquisizione da un privato per l’ampliamento del cimitero. Volevo sapere, per cortesia, mi sembrava che fosse di proprietà comunale un po’ attorno al cimitero, ma probabilmente non è così, da che parte si prevede l’ampliamento, se verso la Cadore Mare o ai lati. Poi, a che punto era, pagina successiva, pagina 7, che si fa ancora riferimento alla esternalizzazione del servizio di pubblica illuminazione, a che punto era questa pratica. Poi, una puntualizzazione. A pagina 10, solo per correttezza, siccome si cita il Consorzio di Bonifica Sinistra Piave con il quale si è fatto questo accordo per la bonifica e la salvaguardia del fiume Lia contro l’inquinamento, oggi si chiama Consorzio di Bonifica Piave e non più Sinistra Piave. È solo per puntualizzare, siccome è una delibera e resta agli atti, il nome corretto è Consorzio di Bonifica Piave, pagina 10. Poi una puntualizzazione alla pagina 11, riguardo al verde pubblico. Non vorrei polemizzare, però quello che c’è da dire io ritengo sia giusto dirlo. Avevamo fatto una interpellanza al 22 dicembre chiedendo chiarimenti e la sospensione dello sfalcio di aiole, di rotonde, dei margini dei fossi, nonché degli argini, perché naturalmente a dicembre è una stagione che non è adeguata per lo sfalcio. La risposta all’interpellanza sinceramente non ci soddisfa, nel senso che, a nostro avviso, sono stati un po’ impiegate delle risorse che potevano essere rinviate a questa primavera. Capisco benissimo che l’anno 2010 è stato molto piovoso e, quindi, anche nella risposta alla interpellanza si fa riferimento ad uno sfalcio dei margini delle strade integrativo, però certamente andare a sfalciare i bordi dei fossi, o il fondo dei fossi e le aiole a metà dicembre con il nevischio caduto, tutta questa cosa a mio avviso non fa parte delle buone pratiche agrarie, agronomiche e quindi sono stati soldi buttati via. Ecco, solo questo. Grazie. PRESIDENTE: La parola all’Assessore Campigotto, per la risposta. ASS. CAMPIGOTTO E.: Buonasera, grazie Presidente. Per quanto riguarda il cimitero di Camino stiamo valutando un progetto più veloce, più snello e anche meno costoso, per l’ampliamento dei loculi all’interno del cimitero attuale, perché la procedura per l’acquisizione del terreno esterno è un po’ più lunga, oltre che più costosa. E allora non è tanto per i soldi che li abbiamo comunque a residui, ma è per il Patto di Stabilità che, diciamo, possiamo ampliare sia il cimitero di Faè che quello di Camino, con i soldi di un unico cimitero. E qui avremmo una disponibilità di loculi, con questo ampliamento, di circa 15 anni. Quindi si può optare per quello, e l’Ufficio Tecnico sta facendo il progetto. CONS. CAMPIGOTTO A.: (Intervento fuori microfono) ASS. CAMPIGOTTO E.:

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Diciamo che, finché non ho la pratica da approvare in Giunta non posso cambiare. Siccome questo ancora non ce l’ho, devo mantenere questa relazione. Però sarà a breve comunque, entro le elezioni. Per quanto riguarda l’esternalizzazione dell’illuminazione pubblica il bando è pronto, verrà in Giunta, anche se però questo sarà oggetto di delibera in Consiglio comunale, le operazioni del Consiglio comunale per il momento non ci sono, quindi sarà della prossima Amministrazione comunale. Penso che questo passerà in Giunta nel giro di 15 giorni. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Polesello. CONS. POLESELLO: Grazie, Presidente. Ho notato che nel programma riguardante l’assistenza sociale non figura la nuova Casa di Riposo. Cosa assai strana se penso alle varie promesse elettorali propinate da questa Amministrazione. Cito una lettera che era giunta a tutti i cittadini di Oderzo nel gennaio 2008 da parte del Consiglio di amministrazione della RAO, che diceva così: “Tutto il Consiglio di amministrazione è impegnato a inaugurare questo nuovo servizio – cioè la nuova Casa di Riposo -, entro il 2010. E non sarà certamente distratto dal suo compito, né dalle false notizie né dalle rappresentazioni vignettistiche veramente di cattivo gusto fatte circolare nel periodo natalizio”. Come sappiamo la nuova Casa di Riposo non è stata costruita, e questo potrebbe comportare la messa in mora, come aveva sottolineato il collega Sarri, per un costo di 200.000 euro il primo anno, 230.000 per il secondo e 280.000 per il terzo in base all’accordo del 2006 stipulato con l’ULSS. Ritengo sia stato un errore gravissimo il fatto di bocciare il vecchio progetto della Lega che intendeva costruire i nuovi reparti presso le ex scuole Besta, e proporre questo nuovo che raddoppiava i costi. Il primo era in pratica già definito e aveva ormai la copertura economica. Il secondo, più ambizioso, lasciava diversi punti interrogativi. Come possono constatare anche i cittadini è stata una promessa elettorale non mantenuta, che ha comportato dei costi per l’intera cittadinanza. Nel Consiglio comunale del 15 febbraio scorso il Consigliere Ferri sosteneva che era ingiusto aver tonto le chiavi della sede al Coro Visentin, e intendeva formalizzare una mozione e una interpellanza a tale scopo prima che finisse questa legislatura. Non so se l’interpellanza è stata presentata e lei, signor Sindaco, ha risposto per lettera. Però anch’io mi associo alle preoccupazioni del collega Consigliere perché il Coro Città di Oderzo è uno dei cori più rappresentativi. PRESIDENTE: Mi scusi, consigliere Polesello, la invito a rientrare nel tema e a parlare del rendiconto. Questi sono mille discorsi, ma non rientrano nel rendiconto insomma. CONS. POLESELLO: No, ma questo fa parte delle varie Associazioni, delle varie attività delle Associazioni. PRESIDENTE:

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E ho capito, appunto. Non c’entra con il rendiconto. CONS. POLESELLO: D’accordo, però se stiamo parlando di Associazioni anche questa è una problematica. PRESIDENTE: No, no. Se vuole parlare di Associazioni dal punto di rendiconto, ecc., può fare dei cenni, ma non certo… CONS. POLESELLO: Sì, sì, ma guardi che è solo un cenno. È solo un cenno. PRESIDENTE: Sì, ma non certo, diciamo, entrare in argomenti così specifici citando lettere, leggendo lettere. Sì, siamo fuori tema insomma. Quindi io la invito a parlare del rendiconto. CONS. POLESELLO: Sì, sì, guardi se stiamo parlando di Associazioni, se vuole vado a ritrovare dove si parla delle varie Associazioni che sono all’interno del Comune, e dopo le faccio l’osservazione. Abbia pazienza, visto che lei spesso mi interrompe. PRESIDENTE: No, se mi parla del rendiconto la lascio andare avanti, sennò proseguiamo con il dibattito. CONS. POLESELLO: Comunque volevo solo dire che, secondo me, era stato scorretto togliere le chiavi a questa Associazione perché erano 35 anni che usavano quella sede e, quindi, ritengo sia stato un errore gravissimo questo fatto. Chiedo, pertanto, che venga riconosciuta formalmente la possibilità di identificare come sede di questa Associazione, l’aula intitolata al soprano Maria Chiara adiacente alla Segreteria dell’Istituto Musicale Opitergium, Fabrizio e Lidia Visentin. E, quindi, che vi sia riconosciuto libero accesso, come era di prassi. Sono 35 anni che sono là, non capisco perché è stata tolta la chiave a loro. Grazie. PRESIDENTE:

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Se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione.. La parola va al Consigliere Scardellato, della Lega Nord. CONS. SCARDELLATO: Allora, io vado ad un tema che mi è particolarmente caro, ed è relativo diciamo alla salvaguardia del territorio dal punto di vista idraulico. Nel rendiconto gestione si parla di tutto il lavoro fatto per l’approvazione del PAT e del Piano degli Interventi. Quando è stato fatto il PAT è stata fatta una relazione di compatibilità idraulica, ed è stato anche ottenuto il parere del Genio Civile. Praticamente questa relazione diceva che il territorio di Oderzo ha già, allo stato di fatto, delle situazioni di criticità. Pertanto, si elencavano una serie di opere strutturali che dovevano essere realizzate per risolvere i problemi esistenti prima di qualsiasi urbanizzazione, dopodiché per ciascuna nuova urbanizzazione dovevano essere fatti degli interventi mirati a non aggravare la situazione. Quindi, prima le opere strutturali che dovevano risolvere i problemi che già esistono, poi le opere di mitigazione del nuovo intervento che si andava a creare. Il parere dato nel PAT, in un primo momento c’era stato un parere negativo, poi sono state fatte le spiegazioni, è stato detto: va beh è vero che a livello di PAT non si può scendere nei particolari, per cui i particolari me li darete in sede di Piano degli Interventi e non di PAT. Quindi, abbiamo avuto questo parere del Genio Civile favorevole ma condizionato a vedere cosa sarebbe successo poi con il P.I. Poi cosa è successo? Non abbiamo fatto subito un P.I., ma abbiamo scelto di fare, per passi progressivi, dei P.I. uno alla volta, diciamo prima iniziare con i primi accordi pubblici privati che venivano avanti, ne abbiamo fatti 16 mi sembra, e dopodiché abbiamo adottato invece il Piano degli Interventi globale. Cosa è successo? Che i pareri idraulici per tutti gli accordi pubblici privati che davano origine a varianti, per tutti questi accordi non è stato chiesto il parere idraulico, cosa che non si poteva fare in realtà. Sono andata maturando queste cose perché non ci sono 24 ore al giorno a riflettere su queste cose… PRESIDENTE: Mi scusi, non ho capito cosa c’entra con il rendiconto. Se mi fa capire. CONS. SCARDELLATO: Perché, una delle cose più importanti che sono state fatte in questa Amministrazione, diciamo sono tutte le opere che derivano dal P.I. e dalle opere di perequazione. Sto dicendo che, siccome nel resoconto di gestione si parla di alcune cose fatte, tra le più importanti c’è appunto questo P.I., sto dicendo che c’è un grosso problema perché non sono state fatte né le relazioni che erano obbligatorie, né è stato ottenuto il parere. Quando poi è stato invece fatto il P.I. generale, il Piano degli Interventi generale, allora è stato chiesto il parere di conformità al Genio Civile. E non solo si sarebbe dovuto chiedere e ottenere il parere prima dell’adozione, secondo una delibera di Giunta regionale, questo già non ci siamo perché è stato fatto dopo l’adozione. Comunque quando è stato chiesto il parere sul P.I. il Genio Civile ha chiesto al Comune: “Va beh, però adesso io prima di darti il parere sul P.I. generale devo avere il parere.., devi darmi le schede degli accordi pubblici privati che hai già attivato, quei 16 che hai già attivato”. PRESIDENTE:

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Sì, ma mi scusi lei sta entrando in un argomento tecnico... CONS. SCARDELLATO: Che è di un’importanza fondamentale. PRESIDENTE: Ma non metto assolutamente in dubbio, a parte che ne abbiamo già discusso in quest’aula. CONS. SCARDELLATO: No, assolutamente non se n’è mai parlato di questo. CONS. CESTER: Io sono qua per sentir parlare del conto economico, non del… (Intervento fuori microfono) CONS. SCARDELLATO: Lei non ha mai parlato in vita sua, non mi sembra che lei sia qui per parlare. CONS. CESTER: (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Consigliere Cester, la invito alla calma. CONS. CESTER: E’ ora di finirla! PRESIDENTE: Ci sono qua io per regolare il dibattito. CONS. CESTER: … (Intervento fuori microfono).

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PRESIDENTE: Allora io sono già intervento due volte nel corso dell’intervento del Consigliere Scardellato, e questo… CONS. SCARDELLATO: Ma mi sembra assolutamente… PRESIDENTE: Ma che sia importante non metto in dubbio, ma lei sta entrando in problemi tecnici di carattere urbanistico. CONS. SCARDELLATO: No, in problemi tecnici che interessano tutti i Consiglieri. PRESIDENTE: Ma non metto in dubbio, ma… CONS. SCARDELLATO: Ma no, non è un problema. Non sto parlando di un P.I., sto parlando di un problema generale. PRESIDENTE: Sì, ma bisogna parlare in relazione al rendiconto, bisogna parlare. CONS. SCARDELLATO: Aspetta, lo so, quello è un altro argomento ancora. Allora non parliamo del problema idraulico. Allora siccome qui c’è, ecco, urbanistica, a pagina 17: “Linee guida per gli accordi pubblici privati e per l’approvazione della perequazione urbanistica”, linee guida fatte da voi, e ce le mettete come un qualcosa che avete fatto in quest’anno, benissimo, queste linee guida che voi avete fatto, perché le avete fatte, e poi le avete disattese ben due volte, una con il Piano di Pradal che, se vi ricordate, addirittura avevo chiesto al Segretario se la delibera fosse valida perché in realtà non erano state rispettate le linee guida fatte da voi, perché l’accordo era venuto in Consiglio senza passare per la Giunta. E questa è la prima volta che la delibera è stata disattesa. La seconda volta è invece nel Piano, quello di Mimosa, del ricorso Fiorella. La delibera dice che ci devono essere tutte le firme di tutti i proprietari, cosa che io ho.. Proprio esattamente la delibera, non lo sapevo, l’ho letta dopo, diceva esattamente quello che io chiedevo nel mio ordine del giorno che mi avete bocciato.

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La delibera che voi avete fatto di linee guida degli accordi pubblici privati, è testuale a quello che io avevo chiesto nel mio ordine del giorno la volta scorsa, e voi me l’avete bocciato dicendomi che non era vero che io dovevo avere il diritto, come Consigliere, di sapere se c’era un dissenziente. Anzi, la risposta ancora più sottile è stata, che nel caso di Fiorella non era un dissenso perché in realtà a lui non era stato chiesto di firmare quell’accordo in quanto quell’accordo non andava a ledere alcun suo diritto. Era a casa sua, gli si faceva un favore. PRESIDENTE: Sì, va bene, di questo abbiamo già parlato. CONS. SCARDELLATO: E allora cosa vuole.., l’unica cosa del rendiconto e devo farle un applauso? Mi spieghi, se nel rendiconto ci sono un sacco di cose che non mi stanno bene e sono molte grosse, potrò elencarle o no? PRESIDENTE: Lei è qua per criticarlo! CONS. SCARDELLATO: E allora perché mi deve togliere la parola? PRESIDENTE: Ma perché sta entrando in discorsi urbanistici tecnici. CONS. SCARDELLATO: Ma insomma fanno parte del rendiconto di gestione, o no? E cosa le devo dire, che mi vanno bene? PRESIDENTE: Allora lei si lamenti del rendiconto, insomma. CONS. SCARDELLATO: Ma non è il rendiconto, mi dice che fa… Scusi, nel rendiconto c’è scritto che mi ha fatto delle linee guida, io le sto dicendo: perché mi ha fatto delle linee guida se due volte non le ha rispettate? PRESIDENTE:

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Sì, ma questo rendiconto lei deve esprimere il suo plauso o la sua contrarietà in relazione al rendiconto da un punto di vista economico. Economico! CONS. SCARDELLATO: Ma questa cosa l’ha scritta lei nel rendiconto, o l’ho scritta io? L’ha scritta chi? PRESIDENTE: Da un punto di vista economico. Comunque l’ha detta… CONS. SCARDELLATO: Dal punto di vista economico, dal punto di vista di gestione. No, non è solo dal punto di vista economico, dal punto di vista politico amministrativo, di gestione, di tutto. Allora se abbiamo fatto il Piano degli Interventi ma non abbiamo chiesto i pareri idraulici, non mi può dire e scrivere in tutte le salse che l’obiettivo principale è risolvere i problemi idraulici della città quando, in realtà, non sono stati chiesti i pareri idraulici, è stato saltato a piè pari. Ci hanno bocciato la Casa di Riposo l’altro giorno in Conferenza dei Servizi perché non è stato chiesto il parere idraulico. Il Mimosa si sta bloccando perché…, comunque se non si blocca non lo so, ma la volta scorsa io ho dichiarato che l’accordo era in contrasto, anzi la variazione dell’accordo che avevamo fatto era in contrasto con il parere. E, quindi, secondo me non è accettabile. Mi è stato detto in questa sede che il parere è discrezionale, e non è vero niente. Non è vero niente. Io devo dire che mi va tutto bene? Mi è stato detto che il parere del Genio Civile non era vincolante, e invece c’è una delibera di Giunta regionale che dice che prima dell’adozione, neanche dell’approvazione; prima dell’adozione dello strumento urbanistico devo avere il parere di conformità, in modo che quando vado ad adottare lo strumento devo recepire quello che mi ha detto il Genio Civile. È una delibera di Giunta regionale. Quindi non è vero niente quello che mi si dice qua, che il parere è un parere e posso fare rispettarlo sì o no. Ma permetterà che in un rendiconto di gestione queste cose le devo dire? O quando le devo dire? A chi le devo dire? Tra me e me in sogno? Oppure che fate le linee guida e non le rispettate? Il discorso del parere idraulico mi pare di una importanza.. e relativo e pertinente al rendiconto di gestione, perché lo avete scritto in tutte le salse che era il vostro obiettivo principale risolvere i problemi. E invece qual è il problema? E se mi lasciate andare a fondo, ed è bene che ci pensiate, anche nella questione di Mimosa avete fatto un altro errore madornale. Nell’ultima variante avete scritto in premessa che l’ordine della perequazione era diverso dall’ordine che avevate dato voi nella perequazione all’inizio. E, quindi, si crea un equivoco madornale, perché mi dovete spiegare adesso se la priorità ce l’hanno i lavori sulla scuola media, o la priorità ce l’hanno invece le famose opere idrauliche che adesso abbiamo cambiato, sono quelle del sottopasso della ferrovia e della ricalibratura. Chi ha la priorità, la scuola media o i lavori idraulici? Perché il motivo viene di pensare che sia questo. I pareri idraulici noi li abbiamo chiesti perché volevamo scegliere le perequazioni nell’ordine che ci comodava, non l’ordine che ci veniva imposto dalle motivazioni idrauliche. Perché in realtà se andiamo a esaminare, e se mi permettete di farlo, quel problema di Mimosa come è girata adesso la priorità ce l’avrebbe la scuola, il rifacimento dell’aula magna. In realtà se andiamo a esaminare le

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carte come si deve, vedrete che la priorità ce la devono avere le opere idrauliche, come doveva essere. Cioè se avessimo sempre chiesto i pareri idraulici la priorità ce l’avrebbero avuta le opere idrauliche. E nel caso di Mimosa, vi prego di andare a vedere, se volete ve lo dimostro, magari dopo se ritenete che qua sia troppo tecnico, la priorità devono averla le opere idrauliche e non la scuola media. Quindi la prima opera da fare… PRESIDENTE: Mi scusi, l’avviso che ha parlato dieci minuti. Quindi se continua va nel secondo intervento. CONS. SCARDELLATO: Mi fermo. PRESIDENTE: Okay. La parola va alla Consigliera della Lega Nord, Tessarolo. CONS. TESSAROLO: Allora, sono a pagina 9 di 35: Programma Ecologia e Agricoltura. Non so se mi è sfuggito, ma non ho visto nulla in merito al posizionamento delle telecamere nelle piazzole ecologiche. Volevo capire se è una dimenticanza, ma tanto se ne è parlato, si è detto che si faceva, forse era il caso di metterlo se effettivamente verranno fatte. Sennò avete fatto bene a non metterle, e quindi sarà il caso di dire che non verranno fatte. Poi alla fine, visto che era oggetto di una nostra interpellanza, che poi per una serie di motivi non ha ricevuto una risposta, tanto per cambiare, una risposta congrua e completa, dite che sono state svolte comunque alcune misurazioni del rumore prodotto dal traffico lungo le maggiori arterie che attraversano il territorio. Avevamo - in una interpellanza con la richiesta di diversi chiarimenti - fatto esplicita richiesta di capire se era stato fatto, o se c’era comunque una zonazione acustica della zona che interessa il tratto della Postumia, come era zonata quella zona e, quindi, come veniva identificata, e capire anche se le centraline che sono posizionate lungo la Postumia sono tarate in maniera corretta perché, da una lettura veloce della centralina al passaggio parrebbe che i valori acustici siano superati. Allora non ci venne risposto, colgo l’occasione per sapere adesso se è possibile capire se queste verifiche sono state fatte o è possibile farle, al di là di qualunque Patto di Stabilità. Poi, vado invece sul turismo.. Un attimo c’è un refuso, un errore sul Settore sport. Nello sport noi sappiamo che i ragazzi della pallamano di Oderzo sono davvero molto, molto bravi, però non sappiamo se dal 28 novembre al 5 dicembre 2011 riproporranno i campionati mondiali di pallamano femminili, per cui magari rimettiamo la data 2010, se il riferimento.. È a pagina 30 di 35. Intervento fuori microfono CONS. TESSAROLO:

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Succede spesso, sì. Poi, dicevo andiamo al Turismo. Il capitolo del Turismo mi sembra abbastanza opinabile soprattutto nella chiusura, perché qualcuno deve spiegarmi, è vero che c’è il turismo interno e il turismo di stranieri, sono a pagina 33 di 35, dopo l’elenco: “Come oramai da tradizione il Palasport di Oderzo è stato concesso a un gruppo di giovani che hanno organizzato, nella notte di Capodanno, i classici festeggiamenti di fine anno con la partecipazione tra musica e balli di centinaia di ragazzi”, qualcuno deve spiegarmi cosa c’entra con il turismo. Poi: “Giunta a scadenza con la fine dell’anno 2009 è stata rinnovata, per ulteriore periodo di tre anni decorrenti, ecc. la convenzione del Comune di Oderzo con la Banda cittadina Turroni.” Ora, che suoni anche in eventi che possono avere riferimenti turistici, io credo che la Banda Turroni vada messa nel culturale. Idem con il “Qui Oderzo”. Cosa c’entra la distribuzione del “Qui Oderzo” con il capitolo turistico? Cioè o a me hanno attaccato la pagina in maniera diversa, o non c’entrano niente con il turismo. O se questo è turismo per il Comune di Oderzo ne prendiamo atto insomma, per l’Amministrazione comunale. Voglio prenderne atto, perché probabilmente viene distribuito il “Qui Oderzo” a tutti i turisti che passano allo IAT. Vorrei invece sapere quanti turisti abbiamo avuto nel 2010, qual è stato l’incremento e quali sono gli eventi che hanno riscosso maggiore successo. Quindi magari da qui possiamo capire cosa va potenziato, cosa va eliminato e cosa va replicato. E qui l’Assessore è uscito, però.. E’ qua, perfetto. In merito invece alle attività culturali resto un po’ perplessa dal fatto di vedere che tutte le attività culturali del Comune di Oderzo passano esclusivamente attraverso il museo, cioè o meglio, la Fondazione Oderzo Cultura, per cui attraverso il museo, o comunque opere strettamente legate alla biblioteca e al museo. Cioè non ci sono attività culturali in programma che possono essere messe, o che ritenete insomma di aver fatto in ambito culturale? E qui mi riallaccio per esempio al discorso della Banda Turroni, forse ha più a che fare con il culturale che con il turistico. Non so, non è molto chiaro e volevo avere chiarimenti in merito per capire sempre che cosa si intende poi per cultura alla fine di un anno di amministrazione. Basta, per ora. - Entra il Consigliere Perissinotto (pres. n. 19) PRESIDENTE: Vogliamo dare alcune risposte? Allora passo la parola all’Assessore Montagner. ASS. MONTAGNER: Buonasera a tutti. Alcune brevi risposte. Allora, Consigliere Campigotto, è vero che gli sfalci sono stati fatti a dicembre, è vero tutto, diciamo che sono stati limitati a quelle zone dove c’erano delle sterpaglie, in particolare che potevano ostruire fossi, cigli, per la sicurezza e quant’altro, e poi è stato bloccato lì. C’è una considerazione da fare, che è questa: l’appalto in essere per chi ha sfalciato i cigli e i fossi, si concludeva nel 2010. Per cui abbiamo ritenuto opportuno comunque di far terminare i lavori. Adesso non voglio dire perché è stato fatto a Oderzo ecco che Gaiarine ha fatto la stessa cosa, Fontanelle ha fatto la stessa cosa. Motta di Livenza il 14 gennaio stava sfalciando, ecc. ecc. È così, purtroppo ci sono gli appalti. Chi non sia magari nelle migliori pratiche sono d’accordo con lei, però le sterpaglie c’erano. Vengo a dare la risposta al Consigliere Tessarolo. Allora, la zonizzazione acustica è la medesima adottata dalla precedente Amministrazione. Non abbiamo toccato nulla. Quindi dovreste conoscerla

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abbastanza bene. Per quanto riguarda quel “robo”, che io chiamo “robo”, che è messo lì vicino alla Coop per misurare l’intensità del rumore, polveri e quanto altro, non è scientificamente affidabile in quanto è una trappola, chiamandolo con il suo nome. Non ha le caratteristiche per poter definire se l’intensità del rumore, o delle polveri o di quant’altro siano del livello giusto. Ecco perché abbiamo preferito affidarci ad ARPAV per avere dei dati scientifici, e non così, un po’ approssimati. Grazie. PRESIDENTE: Ci sono altre risposte? La parola al Sindaco. SINDACO: Allora, mancano alcune risposte e, quindi, cerco di darle io. Sulla nuova Casa di Riposo ne abbiamo parlato per tutta questa Amministrazione. Però vorrei ricordare che quando noi siamo arrivati c’era un altro progetto. L’Amministrazione della Casa di Riposo, sulla base della normativa regionale, ne propose uno diverso, con la costruzione ex novo della struttura su un terreno di loro proprietà. E questo, oltre a rispettare la normativa regionale, dava la possibilità anche di risolvere il problema del Pagani, che altrimenti sarebbe rimasto irrisolto. Naturalmente il Comune ha preso atto, c’era una convenzione in atto ma, a seguito di questo cambio, la convenzione con il Comune è mutata. Al Comune senz’altro, guardando a distanza di qualche anno la cosa dobbiamo dire che è stata di utilità enorme, perché noi avremmo ceduto alla Casa di Riposo un edificio a un prezzo veramente molto modesto, molto basso, perché si trattava di cederlo naturalmente a un Ente che, insomma, ha fini istituzionali, ed è un Ente che porta avanti delle finalità molto vicine a quelle del Comune; il prezzo era molto basso, e lo sappiamo bene che è la ex scuola IPSIA, l’ex Besta, che in pratica è rimasta a noi. È rimasta a noi, e quindi è un gioiello di famiglia che è rimasto in famiglia e che non è andato via, che ci resta come capitale, che ha una potenzialità economica anche enorme, oltre che una potenzialità di altri caratteri, perché può avere qualsiasi destinazione, vedranno le amministrazioni future che ci saranno come destinarlo. Per ora noi l’abbiamo recuperato dando la possibilità a tante Associazioni, tra cui anche la banda cittadina, l’Avis, e tante altre, di essere sistemate lì. Quindi siamo contenti sotto questo profilo, di questa soluzione. Per quanto riguarda invece la Casa di Riposo, insomma è una questione che l’Amministrazione della Casa di Riposo valuterà. So che erano in fase di progetto. Non lo so se dovranno rivedere il progetto o meno a seguito del parere del Genio Civile. Insomma valuteranno loro. Non entro in merito, non possiamo noi entrare in merito di decisioni, di determinazioni che vengono assunte da un Ente che ha una sua amministrazione diciamo autonoma, sovrana, e senz’altro non sotto tutela. Quindi ci sentiremo, valuteremo e chiederemo quali sono gli orientamenti. Ma mi pare insomma che la cosa stia andando avanti, e verrà risolta - io penso - dalla Casa di Riposo. Non sono cose irrisolvibili. Al limite ci sarà una modifica del progetto, penso io. Al limite, ecco. Però valuteranno loro perché sono situazioni che non riguardano direttamente decisioni e prese di posizioni da parte dell’Amministrazione. Per quanto riguarda il Coro Città di Oderzo anche queste sono questioni trite e ritrite, per ripetere che noi in tutti gli anni, anche passati, non abbiamo mai dato alcuna concessione al Coro Città di Oderzo, ma abbiamo unicamente, come Comune, anche le Amministrazioni che c’erano prima di noi, trattato e stipulato accordi con l’Istituto Musicale Lidia e Fabrizio Visentin, Opitergium. Anche questa volta noi abbiamo fatto una convenzione con loro, so che per quanto ci riguarda vediamo di buon grado che venga data la possibilità, che sia data la possibilità. Mi risulta anche che da parte dell’Istituto Musicale ci sia stata questa disponibilità di dare la possibilità al Coro Città di Oderzo, giustamente, di poter in pratica frequentare questa sede per fare le preparazioni, per prepararsi a

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eventuali esibizioni, concerti, ecc. che vanno a fare. Ma anche questa è una cosa che riguarda direttamente l’Istituto Musicale. Noi abbiamo anche scritto, insomma abbiamo cercato di dimostrare il nostro intendimento, e mi pare che l’Istituto Musicale con la sua Presidenza sia in linea con quelli che sono gli intendimenti del Comune. Quindi con il Coro Città di Oderzo non c’è nessun malanimo, anzi siamo sempre per ringraziare quanto hanno fatto in questi anni per la comunità di Oderzo e per il lustro che hanno dato alla nostra città, e speriamo che continuino a darlo ancora per tanti anni. Sulle questioni urbanistiche e Mimosa. Entrambe le perequazioni dovranno andare avanti, senz’altro prima della lottizzazione. È chiaro, e io so anche, capisco che possa dar fastidio che adesso inizino i lavori dell’aula magna delle scuole medie. Però è chiaro, è evidente che è meglio che l’aula magna cominci nel periodo delle vacanze degli studenti, perché si prende un periodo di tre mesi, dai primi di giugno a metà settembre, ecc. in cui non si disturba, non si arreca disturbo più di tanto. Quindi è chiaro, ed è evidente, che è bene che l’aula magna vada avanti, ma deve andare avanti anche la vasca di laminazione per i problemi idraulici, e senz’altro prima della lottizzazione. Per cui quando andranno a fare la lottizzazione devono anche realizzare la vasca di laminazione. Quindi, insomma vediamo le cose sempre con una certa serenità, con una certa tranquillità, e anche cercando di dare la giusta risposta a quelle che sono le esigenze che vengono dalla città. Mi pare che PAT, P.I., ecc. abbiamo tutto regolare, con i pareri tecnici anche dei nostri tecnici che ci supportano. Noi siamo degli amministratori, non siamo dei tecnici, ci siamo avvalsi sempre del parere tecnico e il parere tecnico del nostro responsabile di servizio, insomma ha sempre accompagnato tutte le decisioni che abbiamo preso. Tutto è a posto, difatti tante perequazioni sono già partite, tanti lavori sono in essere in città a seguito delle perequazioni, e quindi le cose stanno andando avanti bene. Sì, sulle questioni idrauliche anche qua andremmo a tirar fuori tante questioni che non sono pertinenti, perché stiamo parlando di.., però dovremmo ricordare a come eravamo e a come siamo. Eravamo con via Garibaldi che andava sott’acqua ogni volta che c’era un piccolo piovasco, e che invece a seguito della sistemazione che abbiamo fatto noi, quando ci dicevano stanno facendo opere per il Giro d’Italia, noi invece non facevamo opere per il Giro d’Italia. Facevamo delle opere proprio per risanare gli allagamenti, per portare le condutture di acque bianche che confluivano sotto il Comune sul Navisego, per portarle in via Martiri della Libertà. E difatti abbiamo risolto il problema degli allagamenti di via Garibaldi. Questo cosa ha comportato? Ha comportato che tre, quattro mesi dopo la strada era anche bella asfaltata e abbiamo potuto far passare il Giro d’Italia. Vedete le cose come, quando si dice la verità, cadono giuste, quando invece si vogliono raccontare storie e storielle cadono sbagliate. Potremmo parlare di tante altre cose. È quattro anni che non andavamo sotto acqua, ma non c’è più, da quando siamo noi, questa problematica assillante degli allagamenti. Non c’è stata neanche a novembre quando tutti sono andati sotto acqua. C’è stata il 16 e il 17 marzo in occasione di una pompa dell’impianto idrovoro che non funzionava, perché c’era una pompa da 1.500 litri/secondo che doveva tirare fuori l’acqua insieme all’altra che ne tira fuori 1.800 litri al secondo, quindi 3.300 litri a secondo, e invece una non funzionava per problemi di vetustà, perché era rotta, ecc. E purtroppo questa è la situazione. Non funzionando l’unica rimasta non è stata sufficiente a smaltire l’acqua che era discesa. Questa è, a nostro avviso, la situazione. Di fatto non funzionava, quindi abbiamo avuto questo allagamento che ha riguardato via Donizetti, che ha riguardato anche poi delle situazioni collegate a via Donizetti e a quell’area. Però in precedenza da quattro anni, con tutte le sistemazioni che avevamo fatto, con tutti gli interventi di manutenzione, ecc., Oderzo per quattro anni era rimasta senza avere problemi d’acqua.

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Turismo, palasport, giovani, ecc. insomma, sì, si inserisce; non è turismo in senso proprio, però si inserisce nelle attività per i giovani e per le attività di carattere culturali. Pensiamo alla serata dell’ultimo dell’anno, è una serata dedicata ai giovani. L’Assessorato di pertinenza è l’Assessorato dell’Avvocato Zorz, non è neanche cultura, sarebbe giovani insomma. Ma siccome l’Assessorato Giovani in senso proprio non c’è, è stato inserito nell’ambito dell’Assessorato della Cultura e del Turismo in senso generale. Lo segue comunque l’Assessore Zorz, pur non essendoci la dizione di Assessorato ai giovani, perché non è stato mai istituito. Però, di fatto, lo segue lei con l’Ufficio della dottoressa Zabardo. Poi come si sa nel 2005 tutte le attività culturali, e anche tutto il portafoglio per le attività culturali è stato trasferito alla Fondazione Oderzo Cultura. Quindi, non c’è neanche una disponibilità finanziaria prevista che resti diciamo in capo all’Assessore alla Cultura, se non di organizzare in collaborazione con Fondazione tanti eventi. Comunque ne ha organizzati diversi, pensiamo alla rievocazione storica con il sostegno degli sponsor, pensiamo al teatro, soprattutto al teatro classico, pensiamo alla stagione teatrale. Stagione teatrale nella quale abbiamo anche acquistato 5.000 euro di abbonamenti da dare ai giovani studenti perché la possano frequentare. Tutto questo riguarda un po’ quelle attività culturali che comunque si fanno, anche se la cultura non sarebbe più di competenza perché il Comune si è spogliato a favore della Fondazione. Poi sul turismo le stime non le conosciamo perché la Provincia non ce le ha ancora trasmesse. C’è l’Ufficio provinciale che deve trasmetterci le stime sul flusso turistico. Sappiamo però che il Giro d’Italia, per esempio, organizzato in contemporanea tra l’altro con la Festa dello Sport dell’Assessore Caldo ha avuto una partecipazione all’epoca stimata di circa 30 mila persone. Qualche giorno dopo abbiamo avuto la fanfara della Brigata Alpina Julia in concerto in piazza, e anche lì abbiamo avuto un migliaio di persone, molte venute proprio dall’esterno per assistere a un evento eccezionale al quale non si assiste mai, perché non si sente da nessuna parte che la fanfara della Julia vada a fare esibizioni. È capitato a Oderzo, è stata una fortuna. Ci sono i numi che ci assistono. Non lo so, è capitato a Oderzo, però ha avuto esiti molto positivi. PRESIDENTE: La parola va al Capogruppo di Oderzo Sicura, Ginaldi. CONS. GINALDI: Allora, per quanto riguarda il resoconto consuntivo il mio gruppo senz’altro esprime parere favorevole. Non mi dilungo in grandi commenti, un’unica parola la dico nella mia qualità di Presidente dell’Istituto Musicale. Io ho già detto alla riunione del Consiglio comunale del 16 febbraio, su sollecitazione del Consigliere Ferri ho già spiegato un attimino la questione. Avevo detto che le richieste della data e tutto quanto, mi erano state date dai maestri Visentin 13 mesi dopo che erano state richieste, e immediatamente…, cioè mi è stata fatta una richiesta precisa in data 27 gennaio e immediatamente dopo, nella riunione del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Musicale del 10 febbraio, abbiamo deliberato di trovare un accordo, che abbiamo immediatamente comunicato. La raccomandata inviata da me al Presidente del Coro, è stata ricevuta il 5 marzo. Siamo al 18 aprile e io non ho ancora una risposta. Ho manifestato, come Presidente dell’Istituto, la più grande disponibilità a trovare un accordo, sto aspettando quello che decideranno. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Scardellato.

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CONS. SCARDELLATO: Sì, solamente per rispondere alla risposta del Sindaco. Io non penso che occorra, cioè che ci si debba sempre e solamente fidare di quello che dice Da Re perché solo Da Re è capace di leggere. Questa è la delibera di Giunta regionale, penso che il Sindaco Avvocato sia in grado di leggerla. E se la delibera di Giunta regionale dice che il parere è acquisito dal Comune prima dell’adozione dello strumento e in tale sede il Comune dà atto di avere provveduto ad adeguare lo strumento urbanistico alle prescrizioni e indicazioni espresse nel parere stesso, immagino che voglia dire che il parere è obbligatorio. Non vuol dire che è facoltativo. Allora se Da Re dice che è facoltativo, non è mica detto che Da Re abbia il Vangelo in mano. Sindaco, forse deve appurare se Da Re ha ragione o no! I pareri di conformità idraulica andavano richiesti. Uno. Due. Non è questione che mi dia fastidio che facciano i lavori della scuola media, ma se li facessero di tutte le scuole sarei felicissima, Sindaco, non c’entra niente qui la campagna elettorale. I lavori delle scuole medie ma mi sta benissimo. Io quello che le stavo dicendo è che, in tutta questa confusione che è stata fatta su quella delibera per sistemare il fatto che non era stato chiesto il parere idraulico, ed era stata adottata e approvata la variante senza chiedere niente del parere idraulico, e dopo quando il Genio Civile ci ha detto, ci ha chiesto di presentare degli accordi già attivati, abbiamo mandato gli accordi che non erano quelli che noi abbiamo approvato in Consiglio, ma quelli che sapevamo che il Genio voleva. E comunque non abbiamo rispettato al cento per cento ancora neanche il parere. In ogni caso è venuta fuori una grandissima confusione, quella che le dicevo prima perché, in premessa della delibera si dichiara erroneamente che l’accordo, sto parlando della delibera dell’ultimo Consiglio, quella quando abbiamo cambiato l’accordo per adeguarci, per cercare di adeguarci al parere idraulico. Abbiamo cambiato l’accordo per cercare di adeguarci al parere idraulico, che è arrivato comunque anche se non l’avevamo chiesto per la variante specifica, ma è arrivato insieme al parere generale. Ci era arrivato un parere. Allora per adeguarci a questo parere, che era comunque arrivato dopo molto tempo che avevamo già approvato tutto, abbiamo fatto la variante, senza adeguarci del tutto comunque. E in questo caso cosa è successo? In premessa di quella delibera si dichiara, erroneamente, che l’accordo, approvato il 14, prevedeva le opere di perequazione conseguente a ordine di priorità: realizzazione lavori aula magna, cessione dei 45.000 metri quadrati e poi la realizzazione della vasca di invaso, e poi addirittura c’era la pista ciclopedonale di via Tre Piere. L’ordine non era questo nella delibera del 14, basta andare a vederla. Quindi, c’è un errore, non dico un falso, dico un errore, perché c’è scritto che in premessa l’ordine è questo. In realtà in premessa della delibera del 14 l’ordine era un altro, perché al primo posto c’era invece.., cioè diciamo la “A” e “B” erano scambiati. Ovvero, al primo posto c’era la cessione dei 45.000 metri. Quando noi andiamo a cambiare e invece che 45.000 metri facciamo i 43 e poi i 7 non li cediamo più, allora i lavori idraulici sono priorità 1 perché vanno a sostituirsi con un lavoro che era in priorità 1. In premessa invece abbiamo invertito le priorità di cosa avevamo deciso nella precedente. Quindi, hanno priorità 1, la domanda è: sappiamo quanto costano i lavori idraulici? Sindaco, sappiamo quanto costano i lavori idraulici? Cioè l’attraversamento della ferrovia e la ricalibratura? Se non lo sappiamo è un guaio, perché se costano più di quello che abbiamo di perequazione la scuola non la possiamo fare! E la stima non è stata fatta di questi lavori. Quelli che devono stare in priorità 1 non c’è la stima di quei lavori, però abbiamo altre quattro opere. Dopo c’è appunto la scuola, c’è la cassa che in realtà, Sindaco, quando abbiamo cambiato quell’accordo non l’abbiamo tolta la cassa da 30.000 metri! Assessore, è inutile che faccia finta di non ascoltarmi. La cassa non l’abbiamo tolta in quell’accordo, quindi è ancora lì. E se ci fossero i soldi dovremmo fare anche la cassa da 30.000 metri, e dopo se avanzassero soldi dovremmo fare anche l’asfaltatura della pista ciclopedonale che

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abbiamo lasciato lì per far credere che possiamo farla. In realtà i soldi ci saranno forse per le prime due, certo non per le prime quattro. Tanto è vero che nel Piano di Lottizzazione la cassa, quella da 30.000, è sparita anche se nell’accordo non è sparita. C’è un’incongruenza continua, continua, una serie di errori e non si capisce dove si va a finire su diecimila aspetti di irregolarità. In ogni caso, la domanda è: sapete quanto costano le opere idrauliche che dobbiamo fare, quelle che sono priorità 1? Perché se non lo sapete mi spiegherete come fate a far partire i lavori della scuola media se non siamo sicuri che ce ne siano soldi della perequazione che avanzano. PRESIDENTE: La invito a concludere. CONS. SCARDELLATO: Concludo che la pseudo difesa del Sindaco sull’attenzione ai problemi idraulici, in realtà non c’è assolutamente. Basta leggere il parere di conformità idraulica fatto sul P.I., e tutto quello che era stato richiesto per le opere idrauliche e che non è stato fatto. Tanto è vero che sono tutte bloccate. PRESIDENTE: Va bene. Passo la parola al Consigliere Paladin, di Oderzo Sicura. CONS. PALADIN: Stavo riassaporando un attimo di calma il Consiglio comunale. Stavamo discutendo del punto n. 1 dell’ordine del giorno: Rendiconto della gestione esercizio 2010 – Approvazione. Vado a pagina 35 perché magari ho perso il filo durante gli interventi. Conclusioni: “L’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2010 è derivato, come illustrato nella presente relazione, dalle misure di contenimento della spesa per il rispetto del Patto di Stabilità, oltre che da un’attenta revisione dei residui provenienti dagli esercizi precedenti. L’utilizzo delle risorse nel periodo di competenza risulta, pertanto, essere più che soddisfacente. I vari Assessorati hanno curato al meglio l’utilizzo dei budget a loro assegnati, pur dovendo fare delle scelte in materia di spesa nell’ultimo periodo dell’anno proprio in conseguenza dei limiti imposti dalla legge finanziaria. Gli obiettivi gestionali del 2010 sono stati comunque complessivamente raggiunti, per cui il giudizio dell’esercizio concluso non può che ritenersi positivo”. Quindi, secondo me, stavamo discutendo di rendiconto della gestione dell’esercizio del 2010. Da quello che mi risulta, dai miei pochi ricordi di ragioneria, se è un rendiconto non ci può essere programmazione perché altrimenti sarebbe un bilancio programmatico, sarebbe una previsione. Poi se ci mettiamo qua a discutere di cose già discusse perché ci sono.., non riesco neanch’io a definire che cosa, delle incomprensioni magari tra il Consigliere Scardellato e l’ing. De Luca su quelle che sono state le spiegazioni date nel corso dei passati Consigli comunali, non vedo perché dobbiamo trasformare questo Consiglio comunale di nuovo in un’arena di tecnicismi che sono già stati discussi più volte. Se poi il Consigliere Scardellato ha dei dubbi sull’operato di un tecnico comunale, come il geometra Da Re, li può esporre magari facendo fare anche dei richiami. Io non so che cosa intendesse dire,

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che il geom. Da Re magari non è competente, però io credo che stiamo discutendo di tutta un’altra cosa. Grazie. PRESIDENTE: Vedo che si è prenotato il Consigliere Tessarolo, ma non ha diritto all’intervento. CONS. TESSAROLO: Però io non ho ricevute le risposte, quindi veda lei. PRESIDENTE: Va bene, lei lo ha sottolineato. Va bene. Se non ci sono.., passo la parola al Capogruppo Sarri della Lega Nord. CONS. SARRI: Grazie, Presidente. Per sottolineare, evidenziare, visto che si parla, la Consigliera Paladin nonché amica Paola, sottolinea il fatto che questo è un rendiconto della gestione di esercizio 2010. È vero, Paola, è un rendiconto dove si va a rendicontare tutto ciò che è stato fatto nel 2010. Noi abbiamo sottolineato, attraverso la collega Scardellato, tutto ciò che è scritto, che in realtà non è sostanzialmente stato fatto, perché dichiarare che sono state rispettate le linee guida non è vero. Giustamente tu hai detto che Da Re “non è un competente”. Non abbiamo detto che non è competente, abbiamo detto che non sempre ha la verità in tasca. Tutti possono sbagliare. Anche voi potete sbagliare. Poi se andiamo a verificare tutte le virgole o virgolette, allora se fossi stata obiettiva avresti dovuto dire che nel rendiconto del 2010 non andavano introdotte tutte quelle opere proclamate nel 2009, non fatte nel 2010 e posticipate nel 2011 perché se si chiama rendiconto non è una programmazione, hai detto giustamente te. Quindi, non metti quello che è stato programmato nel 2009 e non fatto nel 2010, posticipato nel 2011, e ce ne sono. Ce ne sono! Poi, mi chiedo a questo punto, a fine mandato, dopo cinque anni, perché ho notato che il Sindaco si è arrampicato sugli specchi, ma in realtà forse sa molto meno di quello che racconta. Dopo cinque anni come fate a credergli ancora, perché credo che, dopo l’evidenza di quello che viene scritto e fatto... Marco Drusian batte le mani nel tavolo e si lamenta, d’altronde questa Amministrazione visto che, e qua sollevo anche una polemica, chiamatela come volete, non ho nessun problema, va a scrivere, ve lo trovo subito… (Intervento senza microfono) PRESIDENTE: Lasciamo parlare indisturbato chi sta parlando. CONS. SARRI:

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Grazie. Nella questione dei parcheggi si va ad evidenziare che è stato creato un parcheggio dietro a Palazzo Moro. Diciamo le cose come stanno. È stato creato un parcheggio privato per questa Amministrazione, per Assessori, per Sindaco. Quello è un parcheggio privato per l’Amministrazione. Punto. I Consiglieri che non hanno quel parcheggio si sono fatti dare, malgrado i proclami del Sindaco che nessuno doveva parcheggiare a titolo gratuito, qualche Consigliere ha il bigliettino e parcheggia esattamente dove, quando e come vuole, a titolo gratuito. Diciamole le cose come stanno. Non si possono dire bugie perché poi tutti gli Avvocati dopo mi saltano addosso. Però questa è la realtà. Ci stiamo raccontando, con questa, un’infinità di cose che sono scritte per fare propaganda. Capisco che siamo a 15 – 20 giorni, un mese dalle prossime amministrative, però siamo un po’ obiettivi. Qui siamo in Consiglio, la campagna elettorale facciamola fuori. CONS. PALADIN: Solo 30 secondi per rispondere. PRESIDENTE: Allora un attimo di silenzio. Silenzio! La parola al Consigliere Paladin. CONS. PALADIN: 30 secondi per rispondere alla provocazione del… CONS. SARRI: Presidente, mi aspettavo che dopo la battuta di mani da parte del Consigliere lo richiamasse. Ribadisco la diffida che abbiamo fatto perché era una cosa inverosimile. D’altronde… PRESIDENTE: Intanto lei sta parlando fuori microfono. CONS. SARRI: Non me ne frega se sto parlando fuori microfono. C’è uno che batte le mani e tu stai zitto? PRESIDENTE: Non sono stato zitto. CONS. SARRI:

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Come no, hai detto passo la parola … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Allora, se lei mi fa parlare… CONS. SARRI: No, non la faccio parlare. PRESIDENTE: Ecco, questo è un esempio, questo è un esempio della sua correttezza. CONS. SARRI: … giochi da bambini! PRESIDENTE: Questo è l’esempio della sua correttezza. Allora, io il Consigliere Cester l’ho già richiamato tre volte in questa seduta, l’ho richiamato mentre stava parlando adesso, adesso… CONS. SARRI: … facciamo finta di niente! (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE: Ci sono le registrazioni. Prima di passare la parola al Consigliere Paladin, che lei sta impedendo, io ho richiamato al silenzio. Ho richiamato al silenzio. Ci sono le registrazioni. CONS. SARRI: …(Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Se educatamente il Capogruppo Sarri mi lascia passare la parola al Consigliere Paladin, passo a lei la parola. Prego.

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CONS. PALADIN: Volevo fare un intervento di 10 secondi, Consigliere Sarri. Noi abbiamo dimostrato, più di tutti gli altri gruppi presenti in questo Consiglio comunale, apro una parentesi e la chiudo, non voglio fare campagna elettorale, la faremo da domani mattina fuori di qua, anche se poi è stata iniziata campagna elettorale, magari deleteria anche prima. Ad ogni modo questo è un mio parere personale. I nostri due gruppi hanno dimostrato una coesione a quello che è l’organo principale che ci rappresenta, che è il Sindaco, a quella che è la Giunta. Noi ci siamo adoperati in questi cinque anni per fare quello che era il nostro obiettivo, il bene dei cittadini di Oderzo. Voi dicevate bene prima “non tutti abbiamo il Vangelo in tasca!” Probabilmente voi della Lega ritenete di averlo e di fare tutto sempre e, di là di tutto, sempre corretto. Noi ci siamo ripresentati alle prossime elezioni in gruppo coeso, ci sono state pochissime variazioni per impegni personali, mi auguro che anche i vostri gruppi che si sono presentati con liste dove si sono rimesse delle persone che sono entrate in Consiglio comunale e ne sono uscite, oppure non hanno voluto entrarci. Quindi il rispetto per le persone va al di là di ogni cosa. Noi rispettiamo quello che è il nostro candidato Sindaco, e questo a lei non deve interessare. Cioè noi lo rispettiamo. Che lei ci venga a dire “noi gli crediamo”, noi abbiamo portato avanti un programma insieme, Consiglieri comunali o quelli che erano candidati e gruppo, assieme a quella che è la persona che ci rappresenta, il Sindaco, e a quelli che sono gli Assessori. Poi tutto il resto sono chiacchiere. Poi che dia fastidio che abbiamo fatto i Piani degli Interventi e che, fatalità, sono partiti adesso, magari fossero partiti quattro anni fa, tre anni fa, due anni fa, avremmo magari rimpinguato un po’ più le casse e l’Assessore Casagrande sarebbe più contento. Poi non è colpa nostra se per il Patto di Stabilità ogni tre mesi c’è un’emanazione che va a limitare quelli che sono gli ambiti di spesa e bisogna tagliare tutto quanto. Allora, o siamo un po’ più coerenti con quello che diciamo.., e a lei due Consigli fa le ho fatto un plauso perché ha detto “io considero il Consiglio comunale organo supremo e rappresentate di tutti i cittadini”. Io vi ricordo solamente una cosa, disapprovo anche l’atteggiamento del Consigliere Cester, perché in questo momento ha fatto quello che spesso avete fatto voi. Io parlo, io rappresento i cittadini che mi hanno delegato ad essere qui. Quando lei parla rappresenta i cittadini che hanno delegato lei ad essere qui, ma tutto sommato sia io che lei in Consiglio comunale, non in Consiglio provinciale o regionale o a Roma, non prendiamo dei soldi, siamo qua per fare il bene dei nostri cittadini e io credo che se un’Amministrazione prende delle decisioni, non le prenderà mai a sfavore dei cittadini. Che poi possiamo opinare che potevamo fare una strada più lunga di 100 metri, più stretta di 10 centimetri possiamo discutere. Però il rispetto, lei dice, va al di là di tutto quanto. Quindi, io le auguro che la sua campagna elettorale e il suo futuro di amministratore comunale possa essere proprio condotto da una regola, che è il rispetto verso gli altri. PRESIDENTE: La parola al Sindaco. SINDACO: Sì, anche qua dovevo dare qualche breve risposta. Innanzitutto vengo, anche se su queste tematiche non siamo comunque in tema, ma vengono sollevate, al parcheggio “del Moro”. Beh, ma adesso dobbiamo fare una riflessione su come era la situazione quando siamo arrivati. Penso che l’Assessore Scardellato la conosca bene perché, insomma, riguardava proprio quella

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Amministrazione. Quando noi siamo arrivati Assessori e Sindaco parcheggiavano, con pieno diritto e con regole che si erano disposti, perché l’Amministrazione aveva disposto così all’epoca, proprio davanti al Comune di Oderzo, sottraendo parcheggi pubblici che dovevano essere destinati alla comunità, cosa che noi abbiamo ritenuto non si potesse fare. Qui sotto, davanti al Comune c’erano tutti i parcheggi riservati per Sindaco e Assessori. Li abbiamo tolti perché lì non si poteva parcheggiare, e non era giusto parcheggiare. Nel progetto di riqualificazione poi della Caserma dei Carabinieri di Oderzo, abbiamo previsto anche la riqualificazione del cortile del Moro, che abbiamo e che usufruiamo in locazione. Per cui una volta ristrutturato, a fronte anche delle richieste che facevano i Carabinieri di avere la possibilità di utilizzare in sicurezza il parcheggio, abbiamo ordinato bene il parcheggio e lo abbiamo anche dovuto chiudere proprio per le garanzie di sicurezza che dovevamo dare alla Tenenza dei Carabinieri nuova. Lì abbiamo previsto, in pratica, che ci siano dei parcheggi destinati un tot ai Carabinieri, e in altro numero alle auto degli uffici comunali, quindi operai dell’ufficio assistenza, Vigili Urbani, e anche degli amministratori nel numero che c’è. Quindi, se uno arriva e trova il posto, parcheggia nel suo posto, perché? Perché è giusto, come ritenevate voi prima di noi, che gli amministratori avessero la possibilità di parcheggiare per venire a una riunione, per venire a firmare delle delibere, per venire ad una seduta di Giunta. L’avevate previsto voi, solo che voi l’avevate previsto in strada pubblica, dove non era consentito perché lo sottraevate all’utilizzo della comunità, ai cittadini, mentre noi abbiamo previsto che sia in uno spazio privato perché il parcheggio del Moro non è pubblico, è privato e dato in locazione al Comune. Questo per chiarire perché a volte si parla a sproposito. A volte si parla a sproposito, come a sproposito a volte si battono le mani, a volte si parla anche a sproposito. Io invece, se dobbiamo ritornare all’argomento, posso dire che ringrazio i Consiglieri comunali. Ringrazio i Consiglieri comunali perché - e anche qua capisco che non vada bene a tutti - c’è stata una grossa coesione tra di loro e un grande sostegno dato alla Giunta e al Sindaco per realizzare i programmi nel vantaggio della comunità. Certamente a qualcuno sarebbe piaciuto che ci fossero state divisioni, che qualcuno votasse contro, che qualcun altro fosse andato via. Invece la maggioranza è rimasta coesa, compatta, abbiamo sostenuto un programma, abbiamo rispettato quello che gli elettori ci avevano detto di fare e l’abbiamo fatto. Soprattutto abbiamo chiuso il quinto anno di Amministrazione rispettando sempre il Patto di Stabilità, cosa che non succedeva prima quando lei era Assessore, perché per tre anni consecutivi quella sua Amministrazione non aveva rispettato il Patto di Stabilità, con tutte le conseguenze che poi ci siamo portati dietro. Noi l’abbiamo sempre rispettato, anche con notevoli difficoltà, mettendo impegno, utilizzando bene le risorse anche personali che avevamo nella struttura, e quindi raggiungendo degli obiettivi importanti. Non solo abbiamo rispettato il Patto di Stabilità, ma abbiamo sempre chiuso bene il bilancio anche con dei discreti avanzi di amministrazione. Non eccessivi. Questo avanzo che c’è stato ora è di circa 500.000 euro. È un avanzo per così dire fisiologico, al quale va ad aggiungersi poi 1.100.000 circa di euro, che li abbiamo riportati dentro dai residui. Cioè li abbiamo riportati dentro dai capitoli di bilancio che prevedevano delle spese che non si erano potute fare per il rispetto del Patto di Stabilità, e che si prevede anche nei prossimi anni non si possono fare con quel sistema, ma magari si possono fare per alcuni interventi in perequazione. Non si possa fare appunto per rispettare il Patto di Stabilità dei prossimi anni, che diventa sempre più rigido. Queste somme di circa 1.100.000 euro, come le impieghiamo? Le impieghiamo in modo importante. Qui parliamo adesso, entriamo nel vivo della discussione, eliminiamo l’urbanistica, l’ecologia, ecc. che le abbiamo già discusse, entriamo a parlare di bilancio e di manovre finanziarie. Abbiamo operato bene, e voglio ringraziare anche l’Assessore Casagrande, tutto il personale, e questi sono gli atti conclusivi di cinque anni, di una sana e buona amministrazione, che ha rispettato, ripeto, il Patto di Stabilità, che ha avuto sempre un equilibrio di bilancio, che non ha mai

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messo in difficoltà l’azione dell’Amministrazione, che ha evitato, teniamo ben presente, pur essendo possibile già nello scorso mese di ottobre – novembre di rinegoziare i mutui, cosa che face l’Amministrazione precedente nel 2005, caricando poi le Amministrazioni future e i cittadini di debiti, perché la rinegoziazione di mutui cosa comporta? Comporta un vantaggio immediato subito. Cioè io egoisticamente dico: rinegozio i mutui, guadagno 50.000 euro quest’anno, però li porto avanti per più anni e con un aumento di interessi e di costi per le Amministrazioni future. Questo fu fatto nel 2005. Questo non abbiamo fatto noi nel 2010. Abbiamo eliminato gli swap, i derivati bancari, che solo nel 2000, e non mi ricordo se 2007 o 2008, ci sono costati circa 180.000 euro in più di interessi. Li abbiamo eliminati con un’operazione molto tempestiva e precisa perché siamo andati all’eliminazione proprio nel momento giusto in cui andavano eliminati perché un mese prima ci costava 160.00 euro fare quell’operazione. L’abbiamo seguita giorno per giorno, nel momento in cui potevamo uscire con 16.000 siamo usciti. 14.500 euro abbiamo speso per uscire dagli swap; quindi, mettendo i cittadini di Oderzo nella situazione di dormire sonni tranquilli, senza più un’alea, perché sappiamo che i derivati bancari per molti Comuni adesso sono veramente un grande, grande disastro. E l’Amministrazione precedente li aveva portati avanti. Anche qui perché? Perché in quel momento, stipulare i derivati bancari consentiva di avere dei vantaggi. Mi pare che avessero guadagno quell’anno, per una questione di tassi, circa 10.000 euro. Perché funziona così: se i tassi funzionano a tuo favore come Amministrazione hai dei vantaggi, ma molto molto modesti; se per caso funziona in modo contrario hai degli svantaggi enormi, con danni gravi per la comunità. E li abbiamo eliminati. Adesso facciamo questa operazione, che cosa comporta questa operazione? Comporta che noi questi soldi, invece di lasciarli lì dormire in quei capitoli che non potevano essere utilizzati per il rispetto del Patto di Stabilità, li riportiamo all’interno del bilancio. Riportandoli all’interno del bilancio attraverso il consuntivo, ci consentono di avere 1.100.000 euro che si aggiungono ai 500.000 euro di avanzo naturale di amministrazione. Come li impieghiamo allora questi soldi, se non possiamo spenderli in opere perché ci vengono conteggiati a svantaggio nel Patto di Stabilità? Li utilizziamo per estinguere i mutui. Quindi noi andiamo ad estinguere il mutuo di circa 500.000 euro, l’unico mutuo che in cinque anni abbiamo contratto per la costruzione e l’ampliamento della Caserma dei Carabinieri e sappiamo che appena arrivato io il comandante provinciale dei Carabinieri mi disse: o ampliate la Caserma, oppure è molto facile che da Tenenza torniate a essere Stazione. Quindi, invece di avere 30 militari, ne avrete 10 come prima. Andremo a estinguere questo mutuo con questa operazione. Ma non solo, andremo ad estinguere anche due mutui contratti dalle precedenti Amministrazioni. Quindi, non solo questa Amministrazione dopo cinque anni non lascerà agli opitergini nessun debito… CONS. POLESELLO: … (Intervento fuori microfono). SINDACO: Scusi, Consigliere Polesello, se posso finire l’intervento. CONS. POLESELLO:

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… (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Consigliere Polesello, se vuole rispettare chi sta parlando. CONS. POLESELLO: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Consigliere Polesello, se vuole rispettare chi sta parlando. SINDACO: Non solo questa Amministrazione comunale quindi, so che anche queste cose che dico danno molto fastidio, però io sono tenuto a dire la verità ai cittadini di Oderzo. Devo dirla. Spero che poi anche vengono riportate perché è giusto che lo sappiano anche dai giornali. Allora, è giusto dirle queste cose. Noi, in pratica, dopo cinque anni ci accingiamo a terminare il nostro mandato non lasciando alcun debito ai cittadini di Oderzo. Anzi, cosa mai successa da nessuna Amministrazione, andando a risanare anche altri 500.000 e rotti euro di debiti contratti dalle Amministrazioni precedenti. Tutto questo grazie all’operato saggio della Giunta, degli Uffici, degli Assessori, modestamente anche del Sindaco, e con l’aiuto e sostegno di tutto unito il gruppo di maggioranza, anzi i gruppi di maggioranza. E questo è un grande merito. Un grande merito non perché ci venga di lode a noi, ma è un grande merito per il bene della nostra comunità, per il bene dei cittadini di Oderzo, perché noi siamo stati qua in questi cinque anni soltanto per fare il bene dei cittadini di Oderzo. Ecco, allora io confiderei, appunto, nell’approvazione del bilancio consuntivo proprio per concludere diciamo positivamente - questo è l’ultimo Consiglio comunale che facciamo -, questi cinque anni di Amministrazione all’insegna di una buona Amministrazione. All’insegna di un’Amministrazione che ha pensato ai cittadini, che ha amministrato con la diligenza del buon padre di famiglia, tenendo conto bisogni, soldi che avevamo in tasca, possibilità di spesa, possibili entrate, che non ha mai aumentato nessuna tassa, nessuna gabella, nessuna imposta, nessun costo di servizio, neanche quando i costi aumentavano perché li abbiamo sopportati noi, e diminuendo anche le indennità degli amministratori e dei Revisori dei Conti, che pure hanno sempre fatto un buon lavoro e che, insomma, rispetto a quello che prendevano quelli della precedente Amministrazione, il 60% in più di quello che prendono adesso, penso che.. E questi lavorano perché i compiti si sono molto ampliati. I compiti dei Revisori dei Conti rispetto a sei, sette anni fa hanno subito degli ampliamenti notevoli. Loro percepiscono, con l’intervento di questa Giunta, circa il 60% in meno di quello che prendevano i Revisori di prima. Consigliere Polesello, così è la vita. Bene, grazie cari Consiglieri di maggioranza. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Polesello.

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CONS. POLESELLO: Grazie. Allora io farò un intervento, però, come il Sindaco, mi permette di parlare altrettanti minuti, signor Presidente. Grazie. PRESIDENTE: Io la interromperò tra cinque minuti. CONS. POLESELLO: Non avevo dubbi, ecco. PRESIDENTE: Allora la rassicuro in questo senso. CONS. POLESELLO: La ringrazio. Va bene. Allora, a proposito della RAO il Sindaco dice che… PRESIDENTE: No, lei ha già fatto un intervento completamente fuori tema, di cui tutti hanno dovuto rispondere , dire la sua, ecc. Stavolta non consentirò che lei ne faccia un altro ulteriore, perché qui o si parla del rendiconto… CONS. POLESELLO: Sì, sì, ma parlo del rendiconto. Senta cosa ha detto il Sindaco, e dopo lei mi dice se sono in argomento, oppure no che “per il discorso della nuova Casa di Riposo c’è stato un beneficio per il Comune - questo ha detto il Sindaco - perché l’ex Besta è rimasto al Comune”. Così ha detto il Sindaco. E quindi l’ex Besta è stato utilizzato per mettere dentro tutte le Associazioni. Vero dico io, però alla fine il progetto è saltato. E’ tutto là il discorso. Un progetto da 16 milioni di euro che è saltato. PRESIDENTE: Va bene, torni sull’argomento. CONS. POLESELLO:

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Ritorno sull’argomento. Discorso allagamenti, allagamenti in via Garibaldi. Il Sindaco ha detto che non ci sono più stati allagamenti da quattro anni a questa parte. Invece tre anni fa via Garibaldi è andata sotto acqua. Signor Sindaco, abbia pazienza. PRESIDENTE: Torni sull’argomento, avanti! CONS. POLESELLO: Ritorno sull’argomento. Via Donizetti è andata sotto acqua il 16… SINDACO: Perché la pompa non funzionava. CONS. POLESELLO: Perché la pompa non funzionava, ma il 16 erano già sotto acqua. Il 17 un mio amico mi ha detto: “Guarda, sono ancora sotto acqua, alla mattina, nessuno si è presentato, né la Protezione Civile né i Vigili”. Va bene, dico io, vado a casa e vedo se riesco a trovare qualcuno che mi presta una pompa. PRESIDENTE: Va bene, torni sull’argomento. CONS. POLESELLO: Guardi, signor… PRESIDENTE: Torni sull’argomento! CONS. POLESELLO: Quando è successo la nevicata, che il Consigliere Cester è andato con un suo mezzo… PRESIDENTE: Ma vuole fare tutte le stagioni? Passiamo tutte le stagioni, non so! Torni sull’argomento.

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CONS. POLESELLO: … questa Amministrazione ha fatto l’elogio al Consigliere Cester. PRESIDENTE: Lei è già intervenuto diverse volte con questi argomenti. (Intervento fuori microfono) CONS. POLESELLO: Non ha fatto l’elogio al Consigliere Cester? (Intervento senza microfono) CONS. POLESELLO: No, non è vero, è stato un… PRESIDENTE: Va bene, lei mi sta dimostrando che non vuole parlare del rendiconto. Lei mi costringe a forza a proseguire con gli altri interventi, insomma. CONS. POLESELLO: Riguardo agli swap il Sindaco ha detto: sono stati estinti gli swap perché creavano un danno, 180.000 euro. La dottoressa Cristianelli, se ricordo bene il nome, diceva che gli swap avrebbero portato un beneficio al Comune solo e soltanto se il tasso Euribor rimaneva sotto un certo indice. Io ricordo che il tasso Euribor… (Intervento fuori microfono) CONS. POLESELLO: Benissimo, sotto l’indice che diceva, come mi fa con la testa sì il Consigliere Freschi, quello che indicava la dottoressa Cristianelli. Okay? Quindi il Sindaco non vada a dire inesattezze e che il Comune ha risparmiato 180.000, perché non è vero. E dica le cose come stanno, signor Presidente, perché se il Sindaco continua a fare campagna elettorale dicendo menzogne… (Intervento fuori microfono)

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CONS. POLESELLO: Mi scusi, io non l’ho mai interrotta prima, abbia pazienza.. Che dica la verità come sta, le cifre vanno riportate come stanno. Non sono 180.000 euro. Sono in argomento, signor Presidente? PRESIDENTE: Così, così. CONS. POLESELLO: La ringrazio. PRESIDENTE: Va bene, allora proseguiamo con i prossimi interventi. La parola va al Consigliere Freschi. CONS. FRESCHI: Sinceramente non volevo intervenire essendo una serata di numeri, poi che sono anche ampiamente certificati dal Collegio dei Revisori dei Conti, credevo che in mezzora questa sera si potesse risolvere questa questione. Però, purtroppo, la malattia di questo Consiglio comunale è talmente radicata, che per cinque anni ho dovuto partecipare poco e subire molto dei comizi fuori tema. C’è solo il Regolamento che spero che la prossima Amministrazione e il prossimo Consiglio comunale, cui per fortuna non farò parte, prenderanno le giuste misure in modo che i comizi siano evitati, e che il Presidente del Consiglio si comporti in maniera equanime. PRESIDENTE: Sì, mi dimostri che sta parlando in tema. CONS. FRESCHI: Il tema è questo: sto parlando di lei, Presidente, e siccome siamo in Consiglio comunale… PRESIDENTE: Sono stato all’ordine del giorno, non stasera. CONS. FRESCHI:

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… e lei, Presidente, si comporta in maniera scorretta, a mio avviso, rispetto a noi che siamo i Consiglieri, tanto che anche il Sindaco prima ha ringraziato i Consiglieri di maggioranza. Molto bravo, bravissimo da questo punto di vista. Il Sindaco ha raccontato una inesattezza molto grave, che è quella sui parcheggi. La precedente Amministrazione aveva fatto un regolamento per cui i Consiglieri comunali e gli Assessori potevano parcheggiare nel parcheggio semiprivato, ma che è privato perché è del Comune, con tanto di cartelli che non vengono rispettati da quattro anni, e non fatti rispettare… PRESIDENTE: Io la faccio parlare perché l’argomento è stato tirato fuori. Le sottolineo che non è in tema perché lei ha fatto una premessa all’inizio. CONS. FRESCHI: Lei deve chiamare i Carabinieri. Chiami i Carabinieri. Lei ha bisogno dei Carabinieri e di qualcun altro, perché lui ha detto delle cose che non sono vere. PRESIDENTE: Lei ha fatto il moralismo all’inizio, io la lascio parlare perché questo argomento è stato tirato fuori in precedenza e lei ha diritto di parlare. Sottolineo che non è in tema. Prego. CONS. FRESCHI: Il Sindaco ha detto delle cose non vere. Non vere! PRESIDENTE: Parli dei parcheggi. CONS. FRESCHI: Ha capito che ha detto delle cose non vere? Io ho il diritto di rispondere, perché queste cose qui le ho sollevate io per tre volte in questo Consiglio comunale. Il parcheggio del Cristallo c’è un cartello con scritto “Solo a quelli aventi diritto”, che sono quelli che avevano il permesso. E così via Garibaldi. E quindi gli Assessori e i Consiglieri comunali che venivano in Comune parcheggiavano, poi andavano via e lasciavano libero lo spazio immediatamente all’uso pubblico. Oggi abbiamo che questa Amministrazione, e il Sindaco qui è partito con un comizio dicendo che toglieva un privilegio, poi non so se l’ha fatto perché io non ho visto documenti di questo tipo, perché io il permesso ce l’ho ancora e nessuno mi ha mai detto che non è valido, e non c’è atto in questo Comune che dica che non è valido quel permesso. E vi assicuro che è così. Detto questo abbiamo tolto, questa Amministrazione ha tolto il parcheggio ai dipendenti per darlo agli Assessori e ai Carabinieri. Tra parentesi, i Carabinieri parcheggiavano in un parcheggio illegale, con dei cartelli che erano con tanto “Riservato ai Carabinieri”, ma riservato ai Carabinieri

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vuol dire che è riservato alle macchine dei Carabinieri con lo stemma e con tutto, non alle macchine private. E questa amministrazione ha subito che il parcheggio per quattro anni fosse in quelle condizioni. Detto questo, per amor del vero, molte volte vi ho detto: ma perché non usiamo almeno il parcheggio del Cristallo per i dipendenti, ecc., ecc.? E voi invece avete continuato ad andare su questa strada, lasciando un parcheggio che prima conteneva 40 macchine, con 10 macchine, 15 al massimo occupato e sempre chiuso con le sbarre, e quindi togliendo degli spazi di utilizzo pubblico e non dandone di più. Questa è la realtà. Quindi non si girano le cose. E la seconda cosa sugli swap. Sindaco, lei deve dire che sugli swap la sua azione non ha comportato niente. Noi abbiamo votato a favore perché abbiamo detto: non corriamo rischi con i soldi della pubblica gente. Però a tutt’oggi sono certo, e se lo chiede alla dottoressa Nobile sicuramente le dirà che gli swap con i tassi attuali, sarebbero stati ancora più competitivi che il tasso fisso. Quindi, abbiamo perso dei soldi con il nostro voto. Io sono convinto che è così, perché i tassi quella volta lì.., e portate le cifre, poi lunedì verifichiamo. Lei ha dato delle affermazioni senza saperlo. Io dico che ho molti dubbi che con il tasso all’1% con l’Euribor noi ci rimettiamo. Sono certo che è così. Non ci rimettevamo niente, anche perché i primi anni in cui il tasso era basso avremmo guadagnato oltre 100.000 euro e poi rimessi 90.000. Sì, sì, i dati sono lì e lì portiamo lunedì. I prossimi comizi elettorali fuori da quest’aula. Quindi la questione è questa. Per quanto riguarda invece, la cosa che mi sta più a cuore, la coesione, la coerenza di questo Consiglio comunale, credo che anche questo, da questo punto di vista, e questo lo dico anche come atto testamentario mio, del fatto che lascio il Consiglio comunale dopo tanti anni, la politica in questi cinque anni per molti aspetti non è stata una politica né serena, né conviviale, né tutt’altro. Abbiamo visto le liste fuori in questi giorni, e guardate quanti traslochi ci sono stati di persone che senza dire niente uno passa dalla Lega immediatamente e va all’opposizione, e poi si trova in maggioranza. Ci sono degli scambi addirittura a pareggiare i conti, senza che ci siano state, a mio avviso, delle dichiarazioni etiche, perché sono state fatte determinate scelte, perché sono stati fatti degli scambi di squadra tranquillamente, così, ecc. ecc. senza che nessuno argomentasse motivi politici, quali sono gli interessi dei cittadini che sempre chiamiamo ogni volta che facciamo qualche operazione, qualche cosa, ma che poi non sono interessi dei cittadini, sono interessi di “carega”. Io lo dico qua, io non mi sono ripresentato perché giustamente, come qualcuno potrebbe pensare, uno ha il mastice sulla sedia, non la molla più, questa qui ormai era troppo appiccicata e io la mollo. Però non mi sono mai permesso di passare da una squadra all’altra. I cittadini che hanno votato me, anche se sono sempre stato in minoranza, sapevano a chi davano il voto e sono entrato con la loro delega qui dentro, ed esco con la loro delega, senza cambiar squadra, per questioni personali e non per questioni politiche, perché questi voltagabbana, chiamiamoli con un termine vecchio e superato, perché oggi voltagabbana, basta guardare al Parlamento, sono dei Vip, immediatamente rincorsi da tutte le televisioni, i migliori. Sono quelli che si chiamano i garantisti, quelli che garantiscono la legalità. Quelli che scappano da una parte all’altra sono quelli che garantiscono, i garantisti. I responsabili, ma di cosa? I responsabili di una situazione politica che se va avanti così anche per qualche anno poi i cittadini, con la situazione economica che ci troviamo, ci rincorreranno; rincorreranno anche me perché hanno ragione, perché delle colpe ce le ho sicuramente anch’io. Però voglio dire che è meglio prima farci un esame di coscienza, un’autocritica e cercare di essere più coerenti quando andiamo a chiedere il voto ai cittadini e perché lo chiediamo. PRESIDENTE:

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Va bene, lei ha esordito con il suo intervento dicendo che non si è mai parlato in tema nei cinque anni, lei ha parlato dei parcheggi che mi sembra non c’entrino niente con il tema in cui… Poi ha sottolineato politicamente che si sono fatti tanti comizi, ha parlato degli swap e poi sul Consiglio comunale in generale. Mi sembra che non sia neanche da aggiungere alcuna parola sul fatto di fare comizi. La parola va adesso al Capogruppo Sarri, solo per dichiarazione di voto. CONS. SARRI: Certo. Allora noi, in merito a questa rendicontazione ci rendiamo conto che, dopo aver sollecitato che molti argomenti non erano all’ordine del giorno, così, per sottolineare che si evidenzia la sistemazione del piazzale Palazzo Moro con l’installazione barriere automatiche. Dire che non è all’argomento.., essere all’argomento significa poter discutere e parlare di tutto ciò che è all’interno di questa delibera. Io voto la delibera, non voto gli ultimi numeri solo. Voto tutta la delibera. Poi giustamente, per valorizzare e sottolineare il nostro voto è giusto dire, come ha detto il Consigliere Freschi che, a mio avviso, ha fatto un intervento esemplare, quindi gli faccio un in bocca al lupo per l’uscita dal Comune, ma mi auguro continui la sua camminata politica e abbia un futuro se non qua in Oderzo, almeno auspico in Provincia o in avanti, perché comunque merita, è bravo.., però rientro un attimo nell’ambito dei parcheggi. Lei, Sindaco ha parlato di amministratori. Gli amministratori siamo tutti, la Giunta siete voi e il parcheggio è per la Giunta. Non per gli amministratori. Quindi è giusto sottolineare. Poi lei fa alla fine.., mi sembra di sentire qualcuno quando alla fine predica e dice che la verità la dice solo lui. No, ha detto diverse non verità, diverse inesattezza questa sera, e sono riscontrabili e dimostrabili in qualsiasi momento. Per cui magari la invito a fare un po’ più autocritica e a dire un po’ più le cose come stanno. Prima di fare la dichiarazione di voto giustamente, mi sembrava corretto dire alla collega Paladin, senza dubbio siamo qui per fare gli interessi dei cittadini. Ho piacere che le scuole vengano sistemate, costruite, fatte e via dicendo, ma se per fare una scuola devo mettere a repentaglio i cittadini stessi.., comunque, non voglio ritornare nell’argomento che ha illustrato benissimo la collega Scardellato, ma se sorvoliamo in merito a certe determinazioni, o linee o quanto altro per raggiungere l’obiettivo della scuola, si fa vedere che si fa il bene, ma in realtà a monte c’è qualcosa che non va. Per cui un po’ di obiettività. PRESIDENTE: La invito a concludere. CONS. SARRI: Concludo Presidente, concludo. PRESIDENTE: Tre minuti, è il regolamento. CONS. SARRI:

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Okay, sono passati? PRESIDENTE: Sì. CONS. SARRI: Non manca più niente? PRESIDENTE: No. CONS. SARRI: E allora il nostro voto sarà contrario. PRESIDENTE: Va bene. Consigliere… CONS. TESSAROLO: So che non posso parlare, ma volevo un chiarimento sul regolamento. Si può? PRESIDENTE: Sul Regolamento? CONS. TESSAROLO: Sì, sui temi e i fuori tema. PRESIDENTE: Va bene, la farò parlare finito le votazioni. CONS. TESSAROLO:

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Va bene. PRESIDENTE: Allora la parola al Consigliere Perissinotto. CONS. PERISSINOTTO: Velocissimo, solo perché l’argomento mi è molto caro e ne abbiamo dibattuto molte volte, ma volevo ribadire all’amico Paolo che tante volte abbiamo ricordato qui dentro come fosse vero che i tassi di interesse erano bassissimi e mai raggiunto certi livelli, addirittura sotto l’1%, frutto di una crisi finanziaria, economica, bla bla. Ma ti sfugge il fatto che, nonostante i tassi di interesse fossero così bassi, e lo sono tuttora, il Comune non avrebbe mai pagato un interesse inferiore al 5%, proprio perché con la swap è strutturato così. C’è un collare tra un limite inferiore, che è il 5%, e il limite superiore che è il 9. Ci si muove lì dentro. Se il tasso di interesse è al di fuori di questi limiti, più del 9 e meno del 5, tu paghi sempre comunque il 5% come minimo. Puoi solo salire, indipendentemente dal fatto che l’Euribor sia all’1%. In questo sta la bontà dell’operazione che ha fatto questa Amministrazione, uscire da un contratto aleatorio. Perché se adesso noi è vero che potremmo forse incassare qualche decimo perché paghiamo il 5 e forse incassiamo il 5,16%, quindi 0,16% potremmo guadagnare adesso, corriamo un rischio potenziale di perdere i famosi 97.000 euro in sei mesi che siamo incorsi nel 2007. Quindi giusto per ribadire, ne abbiamo parlato cento volte ma vedo che si ritorna. PRESIDENTE: La parola al Sindaco. SINDACO: Voglio precisare perché non mi piace che si dica che dico inesattezze. I parcheggi, ripeto, della precedente Amministrazione, e qua ha ragione il Consigliere Freschi perché io non mi riferivo ai Consiglieri, i Consiglieri comunali li mettevano con il pass davanti il Cristallo, gli Assessori e il Sindaco li mettevano qui sotto in via Garibaldi, davanti al Comune in via Garibaldi, perché all’epoca, quando io arrivai il comandante Piovesana mi sottopose il problema dicendo che, secondo lui, era contrario al Codice della Strada perché andava a togliere ai cittadini la possibilità di parcheggiare, perché chiaramente se l’Assessore comunale e il Sindaco hanno il pass nel parcheggio qui davanti pubblico, è un parcheggio riservato. Noi abbiamo eliminato quei parcheggi riservati sia per gli Assessori sia per i Consiglieri comunali, perché entrambe sono aree pubbliche e, quindi, si venivano a creare dei privilegi che non erano consentiti dalla normativa. Li abbiamo collocati, gli Assessori e il Sindaco, nell’area privata, non pubblica; nell’area privata che si trova dietro al Palazzo Moro, come sono attualmente, a seguito anche di una richiesta dei Carabinieri che avevano bisogno di un’area protetta per la loro Tenenza, per l’entrata della Tenenza, all’epoca c’era l’entrata lì dietro, e per i loro mezzi. Quindi, abbiamo chiuso con la sbarra il parcheggio, abbiamo dato la possibilità di entrare ai mezzi del Comune, ai mezzi anche dei Vigili, ai mezzi dei Carabinieri numerando i parcheggi e individuando tot ai Carabinieri e tot al Comune, e naturalmente al Sindaco e agli Assessori perché sono quelli che, rispetto ai Consiglieri, devono

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essere qua tutti i giorni. Voi sapete che gli Assessori comunali sono qua. La mattina se arriva qua qualche cittadino, come arriva, trovano sempre il Sindaco o Assessori; ci sono sempre. E potrei dire anche a qualsiasi ora. Potrei dire anche a qualsiasi ora. Alla mattina alle otto, otto meno dieci trovano sempre qualcuno. Dalle otto meno dieci all’una trovano sempre qualcuno, soprattutto in certi orari. Per cui credo che la decisione sia stata giusta e non va a nocumento della comunità perché lì è un parcheggio privato, non pubblico. Quindi, la comunità non aveva alcun diritto su quel parcheggio essendo un parcheggio privato. Come non ha diritto a parcheggiare dentro a casa mia perché è una casa privata. Se non fosse recintata avrei il diritto di recintarla. Questo è per chiarire. Per venire poi agli swap ricordiamoci che i derivati dai quali siamo usciti avevano una valenza fino al 2017. Fino al 2017! Siamo nel 2011. Come diceva bene il Consigliere Perissinotto, il gioco sta qua: che quando i tassi sono molto molto bassi noi prendiamo pochissimo, prendiamo 10.000 euro, 7.000 euro, 6.000 euro. Quello che è successo con le Amministrazioni Pujatti, ecc. Poi quando siamo arrivati noi nella seconda metà del 2006, un anno e mezzo dopo, già sono partiti. Sono partiti e nel 2007 erano alle stelle. Questo è il fatto. Quindi noi non possiamo permetterci, con il bilancio del Comune, che deve dare certezze perché il bilancio del Comune deve essere un bilancio in cui non ci si può mettere in una situazione di aleatorietà, cioè di rischio. Non si sa quante sono le spese o quante sono le entrate. Bisogna avere certezza di entrate e di spese. Non si ha certezza nel momento in cui si dice “vediamo gli swap come andranno, se andranno su o se andranno giù”, anche perché appena vanno su un attimino paghi un sacco di soldi. Quindi fino al 2017 cosa potrebbe accadere? Dobbiamo stare qui a scommettere o dormiamo sonni tranquilli? Noi abbiamo pensato che sia meglio che gli opitergini dormano sonni tranquilli! Sonni tranquilli che non dormono attualmente in altri Comuni, io penso a Vittorio Veneto, penso ad altri Comuni vicini. Non dormono sonni tranquilli perché sotto l’alea degli swap, dei derivati non si possono dormire sonni tranquilli. Un bilancio di amministrazione è sempre incerto. PRESIDENTE: Va bene, a questo punto passiamo alle votazioni. Lo scrutatore Freschi se può raggiungere la sua postazione. Intervento fuori microfono PRESIDENTE: No, lei ha svolto già i suoi due interventi. Intervento fuori microfono PRESIDENTE: No, lei non è un gruppo. No, lei non è un gruppo. Allora, abbiamo esaurito la discussione. Pongo in votazione la proposta di delibera di cui al punto n. 1 dell’ordine del giorno.

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Favorevoli: n. 12 Contrari: 7 (Sarri, Tessarolo, Scardellato, Freschi, Campigotto, Luzzu, Polesello) Astenuti: nessuno Consiglieri assenti dalla votazione: n. 2 (Ferri, Rebecca) Stante l’urgenza pongo in votazione l’immediata eseguibilità della delibera appena approvata. Favorevoli: n. 12 Contrari: 7 (Sarri, Tessarolo, Scardellato, Freschi, Campigotto, Luzzu, Polesello) Astenuti: nessuno Consiglieri assenti dalla votazione: n. 2 (Ferri, Rebecca) PRESIDENTE: Consigliere Tessarolo doveva fare un intervento a proposito del Regolamento? Prego. CONS. TESSAROLO: No, volevo avere un chiarimento sul discorso dell’ordine del giorno perché veniamo spesso richiamati all’ordine del giorno, e ogni punto ha una sua discussione nei nostri discorsi. Allora mi chiedevo se, quindi, dopo l’intervento di un quarto d’ora del Sindaco, non questo, il penultimo che ha fatto, in cui ha parlato anche dei mutui, lui si riserva di tacere quindi in questo secondo punto all’ordine del giorno perché ha già parlato ampiamente dei mutui, ed era un fuori tema. PRESIDENTE: Va bene, io credevo che fosse un intervento tecnico sul Regolamento, in realtà… CONS. TESSAROLO: È un intervento tecnico. PRESIDENTE: È un intervento politico, va bene. (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE: No, no, io ho parlato solo del suo, non è che faccio… (Intervento fuori microfono)

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PRESIDENTE: Va bene, allora abbiamo il punto n. 2. PUNTO 2° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «ESTINZIONE ANTICIP ATA MUTUI CON CASSA DEPOSITI E PRESTITI MEDIANTE IMPIEGO DI AVANZ O DI AMMINISTRAZIONE E CONTESTUALE VARIAZIONE N. 2 AL BI LANCIO DI PREVISIONE DELL’ESERCIZIO 2011 ». PRESIDENTE: Passo la parola all’Assessore Casagrande. ASS. CASAGRANDE: Avevo già accennato nell’approvazione del rendiconto, del fatto che si sarebbero… PRESIDENTE: Sì, magari facciamo una cosa breve, in sintesi. ASS. CASAGRANDE: Sì, sì. Si sarebbero utilizzati questi 1.012.000 euro per estinguere mutui, dei 70 mutui che sono in corso con la Cassa Depositi e Prestiti. Abbiamo scelto dei mutui che non comportano indennizzo per l’estinzione anticipata, e abbiamo scelto anche di farla subito questa sera per un motivo semplice: che deve essere mandata via la richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti entro il 31 maggio del 2011 se vogliamo avere un risparmio di 44.000 euro e rotti nel secondo semestre 2011. Non dico altro. PRESIDENTE: La parola al Consigliere Campigotto A.. CONS. CAMPIGOTTO A.: Io volevo, brevemente, prima di tutto sottolineare una questione che diceva il Sindaco, non lasciamo debiti alle successive o ai cittadini, ecc. Però questo non è del tutto corretto e dal punto di vista commercialistico, ragionieristico ottimale. E mi spiego meglio. Io non posso non indebitarmi se l’investimento che faccio con questa risorsa mi rende più dell’interesse che pago. Mi spiego? Cioè se io prendo un debito di cento, pago il 5% di interesse e questi 100 di capitale li investo in un qualcosa che mi rende il 10, chiaramente è giusto indebitarsi perché la redditività è maggiore.

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Questa è una questione anche…Quindi, il debito non è in assoluto negativo. Bisogna fare dei distinguo. Tornando alla questione di questa delibera credo che, purtroppo, il Patto di Stabilità, questo famigerato Patto di Stabilità ci costringa a non utilizzare l’avanzo per investirlo in qualche opera che potrebbe essere senz’altro necessaria. E, quindi, la vediamo sinceramente con qualche dubbio, ma anche abbastanza in positivo questa scelta di rimborsare dei mutui proprio per razionalizzare le risorse. Tendenzialmente siamo a favore per questa delibera. Ci tenevo a puntualizzare quanto ho detto. PRESIDENTE: La parola al Sindaco. SINDACO: Volevo fare questa precisazione, che il tuo ragionamento in termini imprenditoriali è un ragionamento giusto. Però sappiamo benissimo che il Comune di Oderzo, come gli altri Comuni, non sono imprenditori, per cui dove ci può essere il rendimento del 10%, o del 7 o dell’8 rispetto… Di solito i mutui si fanno e se l’Ente è in grado di sopportarli è anche una bella cosa, può essere buona, perché uno dice: devo fare una scuola, non ho i soldi come faccio? Faccio il mutuo! Quindi, non ho un rendimento in termini economico, però ho fatto un mutuo e ho un rendimento di carattere sociale perché do una risposta ai cittadini, cioè faccio la scuola, faccio il ponte. Però fino a un certo momento era giusto ragionare in questi termini, da un certo momento in poi non puoi più ragionare in questi termini perché c’è il Patto di Stabilità che te lo impedisce. Nel momento in cui entra in gioco il Patto di Stabilità tu sei costretto a non spendere anche i soldi che hai. Non solo a indebitarti, a non spendere anche i soldi che hai. Allora come fai a dare risposta ai problemi dei cittadini? Noi siamo riusciti, attraverso una politica di carattere urbanistico collegata ben stretta al tema di bilancio, attraverso prima l’approvazione del PAT e poi attraverso i P.I. Quindi, attraverso tutto il procedimento urbanistico dei Piani di Attuazione del PAT, siamo riusciti a dire: se noi riusciamo ad approvare il PAT, all’interno del PAT mettiamo delle normative che riguardano la perequazione urbanistica, attraverso la perequazione riusciamo ad ottenere dai privati tutte quelle opere che non ci è consentito di realizzare attraverso la manovra di bilancio, quindi attraverso i mutui o attraverso altri finanziamenti, perché non è possibile spendere. Questo adesso lo facciamo, ed ecco tutte le opere che vedete in atto e che avete visto in atto nell’ultimo anno, non perché si dice: ma, stanno facendo tante opere adesso prima delle elezioni. Non per questo. Possiamo fare queste opere perché abbiamo maturato un processo, che è quello dell’approvazione dei PAT che ci sono voluti tre anni e mezzo e dopo, attraverso i P.I. che abbiamo poi approvato, approvando poi le regole generali poco tempo fa, attraverso questo meccanismo partono le opere di perequazione. E allora adesso ci troviamo con tante opere che vanno fatte. Ma non possiamo dire: queste opere devono partire in perequazione, ma visto che siamo vicini alle elezioni non le facciamo partire, dobbiamo aspettare e quindi restare nell’immobilismo. Dobbiamo andare avanti regolarmente perché i cittadini hanno bisogno di una risposta. Allora, tornando al ragionamento dei mutui, mutui in pratica non possiamo farne perché non possiamo spendere. Spendiamo i soldi dei privati e delle perequazioni per dare una risposta ai problemi dei cittadini, quindi facendo piste ciclabili, rotatorie, sistemando edifici pubblici, piazze e

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tutto quanto ben venga. Mutui non ne facciamo più, allora come facciamo? Cosa facciamo di questi soldi che erano fermi e che non possiamo dare una risposta in termini di spesa perché non possiamo spenderli? Sono lì fermi che giacciono nel bilancio. Noi diciamo facciamoli rientrare questi soldi, li utilizziamo per estinguere mutui, sia quello che abbiamo contratto noi che i due precedenti, una volta che noi abbiamo estinto questi mutui cosa succede? Che quei soldi che noi avevamo previsto per pagare le rate di mutuo nella seconda parte dell’anno, dice Casagrande, sono oltre 44.000 euro, tornano in circuito e possiamo spenderli per altre spese correnti anche. Cosa che non avremmo potuto fare se erano bloccate per pagare i ratei dei mutui. Allora vedete come pensiamo alle prossime Amministrazioni, a come pensiamo al futuro e non al contingente? Per la seconda parte dell’anno ci sarà un risparmio di 44.000 euro. Il prossimo anno non saranno più 44.000 euro, ma sarà il doppio, saranno 88-89.000 euro. E così via per i prossimi anni attraverso questa operazione che si va a fare. Quindi, andremo ad incamerare del denaro che altrimenti sarebbe rimasto bloccato per pagare dei mutui, e potremo utilizzarlo per il pagamento, quest’anno e anche i prossimi anni, di spese correnti. Quindi, potremo far fronte più agevolmente a quelli che sono i legacci, i legami e le normative che ci impediscono di spendere con le operazioni di bilancio. Certamente, se noi invece di fare queste operazioni avessimo detto: beh, abbiamo un’altra leva per avere entrate e poter far fronte al bilancio. Qual è la leva? È la leva fiscale. Cioè potremmo dire: aumentiamo l’ICI sulle seconde case, aumentiamo il costo dei servizi: mensa scolastica, oppure il pulmino per i bambini e tutte queste cose qua. Invece no, abbiamo detto non si tocca la leva fiscale perché le famiglie in questo momento, le imprese, ecc. c’è bisogno che le imprese abbiano liquidità per fare investimenti e portare allo sviluppo, le famiglie abbiano soldi per continuare a vivere perché non è facile in questo momento di crisi economica. Quindi, la leva fiscale non l’andiamo a toccare, operiamo in questo modo, e ci sembra di aver operato in modo positivo, cercando di fare gli interessi della comunità e anche non mancando mai a quelle che sono le esigenze che in questi due anni e mezzo ci si sono prospettate di carattere sociale, di dare un aiuto alle famiglie. Con i nostri avanzi di bilancio, che abbiamo fatto ogni anno, abbiamo potuto dare 150.000 euro straordinari nel 2009, e 160.000 euro nel 2010 a favore delle famiglie in difficoltà, senza mai aumentare di 5 euro, perché non si dice più 5 lire, quelle che erano le tasse. Anzi, c’è stato un momento in cui le abbiamo diminuite perché abbiamo diminuito l’ICI sulla prima casa, per un anno hanno potuto beneficiarne i cittadini di Oderzo e poi l’anno successivo è stato proprio il Governo ad eliminarlo. PRESIDENTE: Va bene, possiamo passare alle votazioni. CONS. SCARDELLATO: Solo un secondo. PRESIDENTE: Prego, Scardellato. CONS. SCARDELLATO:

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Volevo solo fare una domanda alla dottoressa Nobile. Il limite quindi della spesa di investimento, cioè non poteva essere fatto nessun investimento più di quello che è stato fatto per non uscire dal Patto di Stabilità? Cioè siamo già al limite? Quindi non c’era alternativa, voglio dire. Dico la scelta di estinguere i mutui, cioè una volta che abbiamo deciso di andare a recuperare i residui con questo avanzo non avevamo scelta. Non potevamo fare altro che estinguere i mutui, perché non potevamo comunque spenderli. Sì, quindi non c’era alternativa voglio dire. DOTT. SSA NOBILE: O si lasciava là. CONS. SCARDELLATO: O si lasciava là. Comunque voglio dire, non c’era alternativa che questa. Il limite era comunque raggiunto per la spesa di investimento. Questa è la domanda. PRESIDENTE: Va bene, allora passiamo alle votazioni. Sono presenti gli scrutatori. Pongo in votazione la proposta di delibera di cui al punto n. 2 dell’ordine del giorno. Favorevoli: n. 15 Contrari: nessuno Astenuti: 4 (Sarri, Tessarolo, Scardellato, Polesello) Consiglieri assenti dalla votazione: n. 2 (Ferri, Rebecca) Stante l’urgenza metto in votazione l’immediata eseguibilità della delibera appena approvata. Favorevoli: n. 15 Contrari: nessuno Astenuti: 4 (Sarri, Tessarolo, Scardellato, Polesello) Consiglieri assenti dalla votazione: n. 2 (Ferri, Rebecca) PRESIDENTE: Veniamo all’ultimo punto dell’ordine del giorno, il terzo. PUNTO 3° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «VERTENZA TRA HENRY GLASS SRL, IMPRESA INDIVIDUALE BOSCARATO MASSIMO POZZI NERI E COMUNE DI ODERZO – RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO ». PRESIDENTE: Illustra il Sindaco.

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SINDACO: La delibera è stata trasmessa ai Consiglieri, quindi immagino ne siano a conoscenza. Diciamo che questa è una delle partite in negativo che abbiamo ereditato diciamo dalla precedente Amministrazione. Nel corso del 2005, infatti, ci fu un fatto di inquinamento, che poi venne appurato qualche giorno dopo essere stato fatto dalla ditta Henry Glass. Il Comune immediatamente aveva contattato all’epoca, nel 2005, quindi noi parliamo di quello che ci risulta dalla documentazione perché non abbiamo conoscenza diretta della situazione. Nel 2005 il Comune aveva incaricato l’impresa Boscarato, l’impresa Boscarato era risalita diciamo nell’opera di bonifica che stava facendo alla Henry Glass, ad un certo punto in pratica sembrava perché l’Henry Glass si fosse presa questo impegno di pagare l’impresa Boscarato, talché questo era quello che si capiva. Anche quando siamo arrivati noi si diceva “l’impresa Boscarato deve essere pagata dall’Henry Glass”, nel frattempo però era sorta una causa diciamo e noi siamo arrivati pendente questa causa. Era sorta una causa per stabilire appunto chi doveva pagare, e l’impresa Henry Glass chiedeva il pagamento di questi soldi anche al Comune di Oderzo, oltre che alla ditta Henry Glass. Alla fine, comunque, sappiamo che il giudizio di primo grado è stato quello sfavorevole al Comune, a torto o a ragione non lo so. Io spero che la sentenza di primo grado sia sbagliata, difatti è stato proposto appello. Quindi, è pendente un appello. Il Giudice di primo grado comunque ha dato ragione alla ditta Boscarato, e il Comune è stato condannato al pagamento sul presupposto che era stato il Comune diciamo ad aver commissionato queste opere. Adesso la causa è pendente di fronte al Giudice d’appello. Sappiamo che le sentenze di primo grado sono esecutive, per legge. Quindi, la parte soccombente, anche se appella, deve pagare. Noi, nell’atto di impugnazione abbiamo proposto anche una richiesta di sospensiva, perché si può chiedere la sospensione della provvisoria esecutorietà della sentenza di primo grado qualora ricorrano gravi motivi. La discussione sulla sospensione si terrà il giorno 5 di maggio mi pare, se non vado errato. Il 5 di maggio. Quindi, possono darci torto, possono darci ragione sulla sospensiva. Ciò non pregiudica, sia in un senso che nell’altro, la pronuncia che ci sarà poi nel merito successivamente con una sentenza di secondo grado che andrà a decidere a seconda di quello che il Giudice d’appello riterrà giusto. In questa fase però è necessario accantonare i soldi, metterli a disposizione perché non c’è una posta in bilancio che preveda questo pagamento. Questo perché? Perché se trascorrono, come prevede la legge, quattro mesi dalla notifica della sentenza, la parte vincitrice può notificare al Comune di Oderzo l’atto di precetto di pagamento e successivamente andare in esecuzione, se non viene pagato. È chiaro che già notificare l’atto di precetto di pagamento comporta ulteriori spese che il Comune dovrebbe pagare, spese che sarebbero ingiustificate. Non rientrerebbero nella logica di buona amministrazione perché ad una sentenza sappiamo che, per legge, entro quattro mesi il Comune deve pagare, naturalmente salvo ripetizione, cioè viene fatto un pagamento salvo riavere indietro quanto si è pagato a seguito della sentenza di appello se dovesse riformare la sentenza di primo grado. Quindi buona amministrazione vuole che noi andiamo ad accantonare questi soldi, li accantoniamo prendendoli dal bilancio consuntivo, qui ci sono, e dicendo sono disponibili per il pagamento. Chiaramente prima che passino i quattro mesi dalla notifica della sentenza vera e propria che ci ha fatto la controparte, se non ci arriva notizia della sospensiva dell’esecutorietà della sentenza di primo grado, noi dovremmo fare il pagamento. Quindi entro quanto, Segretario? Quando scadono i quattro mesi?

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SEGRETARIO: Per una prima parte scadono il 25 di maggio. SINDACO: Quindi i quattro mesi scadono… SEGRETARIO Per l’altra però, questo relativamente a 20 – 30.000 euro. L’altra parte non è ancora notificata. SINDACO: C’è una parte che ci hanno già notificato la sentenza, e quindi… SEGRETARIO: Avrebbe diritto entro il 25 maggio. SINDACO: Ha diritto entro il 25 maggio di avere il pagamento. C’è l’altra parte, perché noi siamo soccombenti sia nei confronti di Henry Glass, sia nei confronti di Boscarato; Boscarato per quanto riguarda il capitale che ci richiede più le spese, Henry Glass per quanto riguarda le spese di causa. Quindi, l’uno ci ha notificato la sentenza, l’altro non ci ha notificato la sentenza. Il 25 maggio, mi dice il Segretario, scadono i quattro mesi per il pagamento nei confronti dell’uno. Nei confronti dell’altro invece i termini non sono ancora decorsi perché la sentenza non ci è stata notificata. Quindi, noi dobbiamo comunque accantonare queste poste per questo motivo. Entro il 25 maggio, almeno per quanto riguarda l’una delle due parti, se non ci è stato notificato il provvedimento del Giudice d’appello che accoglie la richiesta di sospensione della provvisoria esecutorietà della sentenza di primo grado, dovremmo andare a fare il pagamento della prima parte. Ecco quindi la ragione di questa deliberazione. PRESIDENTE: La parola va al Consigliere Tessarolo. CONS. TESSAROLO: Volevo solo avere alcuni chiarimenti. Allora, premesso che il Comune non solo per una questione di buon senso perché, visto l’inquinamento in corso doveva intervenire, ma anche per una questione

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di norma è tenuto ad intervenire se, appunto, chi è causa, in questo caso è Henry Glass, non si fosse mossa per tempo, volevo capire una cosa in particolare. Cioè quali sono gli estremi per ricorrere all’appello? O meglio, leggendo così le carte dalla sentenza si intuisce che per questa via pare che non ci siano grosse possibilità di portare a casa qualcosa, però che ci siano gli estremi a tutti gli effetti per il Comune di potersi rivalere su Henry Glass, perché effettivamente la spesa non spetta al Comune, ma spetta a Henry Glass poi alla fin fine. Per cui volevamo capire se era già stata avviata, o comunque c’è l’intenzione di farla, in breve tempo, la procedura di rivalsa su Henry Glass perché se dal 2005 ne stiamo discutendo oggi, passeranno altri cinque anni, se effettivamente il ricorso in appello non sortisce alcun esito dovremmo sborsare questi 122.000 euro, beh dobbiamo rientrare di questi 122.000 euro perché anche questa sentenza ci dice, in linea di massima, è nel nostro diritto poterli richiedere, quindi rivalerci presso l’azienda. Quindi, magari è il caso anche di pensare già adesso ad avviare la procedura di rivalsa. Volevo capire se c’era questa intenzione. E poi se il deposito fuori bilancio si riferisce ai 50.000 euro? (Intervento senza microfono) CONS. TESSAROLO: Sì? E gli altri 72.000? Era per capire. Cioè il debito fuori bilancio si riferisce ai 50.000 euro stanziati, cioè che già vengono accantonati, e ne restano 72.000 da reperire, se non si blocca tutto. Questo volevo capire. Grazie. PRESIDENTE: La parola al Sindaco, per la risposta. SINDACO: Vuoi rispondere? PRESIDENTE: Allora, risponde l’Assessore Casagrande. Prego. ASS. CASAGRANDE: Io rispondo per quanto riguarda l’importo. L’importo del debito fuori bilancio è 122.000 euro, solo che l’anno scorso eravamo in trattativa con Henry Glass e Boscarato, avevamo messo 50.000 euro perché sembrava si potesse chiudere tutto con 50.000 euro. Hanno detto andiamo avanti. Allora, ora come ora riconosciamo i 122.000 euro, nel caso veniamo condannati a pagare la prossima Amministrazione si trova di 200.000 e rotti euro dell’avanzo di amministrazione, di doverne dare 70.000 euro. Però oggi non viene fatta nessuna variazione di bilancio in questo senso, viene solo riconosciuto e un domani se saremo condannati verrà fatto questo.

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PRESIDENTE: La parola al Sindaco. SINDACO: Poi per quanto riguarda le ragioni basterebbe magari chiedere copia agli Uffici dell’atto di appello, e quindi nel nostro atto di appello si va a vedere come il nostro legale ha articolato la difesa e per quali motivi ha proposto impugnazione insomma. Adesso spiegare tutte le questioni giuridiche, forse è meglio che voi chiediate una copia dell’atto di appello, vi viene dato e così verificate un attimino le motivazioni giuridiche che sottendono all’atto di appello. CONS. TESSAROLO: Era relativo alla rivalsa, cioè per capire se non fosse il caso di agire immediatamente avviando la procedura di rivalsa su Henry Glass, che mi pare che, da questa sentenza, sia una cosa plausibile. Poi non sono un Avvocato e magari.., però mi sembra insomma che questa sentenza dica che ci sono gli estremi perché il Comune possa fare una rivalsa nei confronti di Henry Glass e quindi rientrare di questi soldi. È una strana partita di giro fondamentalmente. SINDACO: L’Avvocato Varotto ha inviato una diffida, quindi è un atto di costituzione in mora, richiedendo appunto il pagamento di queste somme a titolo di rivalsa. Per quanto riguarda però il pagamento che noi possiamo richiedere all’Henry Glass in rivalsa, non sarà esattamente tutto il pagamento che abbiamo fatto perché a loro potremmo chiedere un domani il capitale, ma non le spese che andremmo a pagare perché la causa è stata persa, nell’eventualità anche in appello ci dessero torto. Capito? Quindi non possiamo andare a recuperare le spese di causa. Andremmo a recuperare il capitale che Henry Glass poteva pagare. Quindi, qualcosa resterà fuori da questo, se le cose vanno male. Se le cose vanno bene vinceremo la causa e non dovremmo pagare niente, Boscarato sarà pagato da Henry Glass e i soldi che noi fossimo costretti a pagare perché andiamo, sulla base della provvisoria esecutorietà della sentenza di primo grado, ci dovrebbero essere restituiti. Se dovesse andarci bene. Se invece dovesse andarci male noi paghiamo e poi andiamo in rivalsa nei confronti di Henry Glass, per il capitale che abbiamo dovuto pagare a Boscarato. Ma non possiamo andare a chiedere, per esempio, quanto noi abbiamo pagato di spese alla stessa Henry Glass, nei cui confronti abbiamo perso la causa di primo grado. PRESIDENTE: Va bene, possiamo andare.. Prego Consigliere Scardellato. CONS. SCARDELLATO: Solo un secondo, è solo una curiosità legale, mi affascina il principio legale. Se il Comune non poteva agire diversamente, nel senso che se non è intervenuta la ditta responsabile

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dell’inquinamento il Comune non poteva non agire così, doveva intervenire. Come avrebbe potuto fare? Cioè qual era la soluzione? SINDACO: Dico quello che penso che avrei fatto io, non so… Cioè io cosa avrei fatto? Io avrei, in pratica in una situazione del genere bisognerebbe subito dare incarico alla ditta perché provvisoriamente bisogna eliminare la situazione di inquinamento. Però nel momento in cui tu risali al responsabile dell’inquinamento, è chiaro che il responsabile dell’inquinamento o sottoscrive un impegno formale con il quale lui dice io mi impegno a pagare tutte le spese, ecc., formalmente. Oppure ci sono anche delle possibilità, in situazioni di inquinamento ambientale, di sequestrare tutta l’area e di eseguire la bonifica, e una volta che il privato non paga anche di procedere a fasi successive, all’esecuzione forzata. Cosa che all’epoca il Comune, all’epoca non fece. Non fece. Ecco, questo può essere il punto debole. Poi ci sono altri punti che sono stati fatti valere in atto di appello da parte del nostro Avvocato, che speriamo vengano recepiti dal Giudice d’appello. Però il punto debole, secondo me, è qua: non c’è stato un impegno formale scritto da parte della ditta Henry Glass nei confronti del Comune. Quindi formalmente. Ha capito? C’è stato un impegno penso verbale. CONS. SCARDELLATO: (Intervento fuori microfono). SINDACO: Certo, il Comune era già intervenuto. C’era il problema della prosecuzione e il Comune, ripeto, poteva andare in sequestro di tutta l’area dell’attività produttiva. Ecco, questo era quello che poteva fare. Cosa che all’epoca il Comune non fece. PRESIDENTE: Va bene, possiamo procedere allora alla votazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno per questa sera, e non solo per questa sera. Metto in votazione la proposta di delibera di cui al punto n. 3 all’ordine del giorno. Favorevoli: n. 12 Contrari: nessuno Astenuti: 7 (Sarri, Tessarolo, Scardellato, Freschi, Campigotto, Luzzu, Polesello) Consiglieri assenti dalla votazione: n. 2 (Ferri, Rebecca) Stante l’urgenza metto in votazione l’immediata eseguibilità della delibera appena approvata. Favorevoli: n. 12 Contrari: nessuno Astenuti: 7 (Sarri, Tessarolo, Scardellato, Freschi, Campigotto, Luzzu, Polesello) Consiglieri assenti dalla votazione: n. 2 (Ferri, Rebecca)

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PRESIDENTE: La parola al Sindaco. SINDACO: Naturalmente, intanto che raccolgono gli esiti delle votazioni, io saluto tutti i Consiglieri comunali, gli Assessori, li ringrazio per tutta l’attività che si è svolta in cinque anni, che ognuno dal suo punto di vista, ognuno sulla base del ruolo a cui era stato assegnato dai cittadini, ha contribuito a trovare tante soluzioni importanti per la nostra comunità opitergina. Abbiamo fatto tanto e lavorato tanto in questo Consiglio comunale, spesso anche fino a tarda notte, con tante approvazioni di tanti argomenti, penso soprattutto il lavoro urbanistico con il PAT, con il P.I., il regolamento edilizio. Tantissimo lavoro che è stato fatto da questo Consiglio comunale. E quindi vi ringrazio tutti, e naturalmente se potessi augurerei a tutti di essere rieletti. A Luciano Freschi anch’io gli auguro di essere eletto in Provincia, come gli ha augurato il Consigliere Sarri. Forse naturalmente lui potrà sperare un po’ di più che gli venga dalla nostra parte, come aiuto per andare in Provincia, rispetto a quello che gli potrà dare il Consigliere Sarri rispetto all’augurio che gli ha fatto. Comunque non mettiamo limiti alla Provvidenza. Non mettiamo limiti alla Provvidenza. Tantissimi auguri a tutti. PRESIDENTE: Mi associo anch’io ai saluti e ai ringraziamenti fatti dal Sindaco. Voglio ringraziare tutti i Consiglieri comunali qui presenti, anche quelli che si sono succeduti nell’arco dei cinque anni, un grazie per il lavoro svolto. In particolare volevo, anche se spesse volte ci siamo trovati in contrasto, volevo ringraziare il Consigliere Freschi che sicuramente non siederà su questi banchi la prossima edizione del Consiglio comunale, lo volevo ringraziare per tutti questi anni perché sono sicuro che ha svolto il suo compito al meglio delle sue possibilità e cercando il bene della comunità in buona fede. E quindi a nome del comunità io lo ringrazio, però è anche vero che se da una parte lascia, dall’altra raddoppia e quindi gli faccio un in bocca al lupo per la continuazione della sua attività politica anche al di fuori del Consiglio comunale di Oderzo. Abbiamo esaurito tutti i punti posti all’ordine del giorno, dichiaro chiusa la Seduta del Consiglio comunale. Sono le ore 21.51. - La seduta è tolta.