L’ORTO VERTICALE ‐ Intervista a Diego Nicola Cappiello€¦ · rovi di more, lungo i fossi o le...

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L’editoriale – introduzione alla prima uscita – benvenuti a tutti Cari lettori, la scuola è quasi finita e a causa di questa epidemia possiamo salutarci solo virtualmente. A parte questo non abbiamo avuto altre occasioni per incontrarci. Spero che questo giornalino sia un modo per riunire lo spirito di gruppo della nostra CLASSE SUPER !!!!. Buona lettura e buona estate. A presto dal vostro amico Davide. L’ORTO VERTICALE ‐ Intervista a Diego Nicola Cappiello Protagonista di questa intervista è il nostro compagno Diego Nicola, ex calciatore promessa della Marosticense, ora votato alla carriera musicale e ortofrutticola. D: Come ti è venuta in mente l’idea di fare un orto verticale usando le bottiglie? R: Le mie coltivazioni avevano un grande nemico, ed io non riuscivo a fare scorpacciate di vegetali perché le terribili lumache di Mason banchettavano con le mie verdure. Poi ho scoperto che gli simpatici animaletti sanno strisciare ma non volare. Ho avuto allora l’idea di mettere in alto le piante usando come recipiente per il terreno le bottiglie di plastica. D: Ma bottiglie d’acqua, di coca cola o di altre bevande? R: Qualsiasi, basta fossero vuote e abbastanza grandi. D: Cosa fai durante la quarantena per distrarti? R: Leggo fumetti, mi prendo cura dell’orto, guardo la tv e suono il pianoforte. D: Ti annoi tanto? R: Come ti ho già raccontato ho trovato qualcosa da fare, quindi non mi annoio troppo nonostante non abbia tantissimo spazio a disposizione. Per esempio dentro casa non riesco a fare i tuffi acrobatici che farei in piscina. D: Sappiamo che un'altra tua attività è quella di frequentare un corso di computer on line da casa. Come ti trovi? R: Bene, non è troppo difficile. D: E invece il corso di inglese come prosegue? R: Bene, è facile D: Quale tra questi due corsi fai più volentieri? R: Mi piacciono tutti e due D: Hai imparato a suonare nuove canzoni al pianoforte? R: Si tante. La mia preferita è “Moscow in autumm”. D: Bene Nicola, grazie per le risposte interessanti e alla prossima intervista R: Prego, è stato un piacere, un saluto a tutti i lettori. Spartito di Moscow in autumm I tasti del pianoforte sono neri e bianchi, ma suonano come un milione di colori nella tua mente. (Katie Melua) Data GIUGNO 2020 ‐ Numero 1 – Direttore responsabile ATTORI DAVIDE Nr 1 - Pag 1

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    L’editoriale – introduzione alla prima uscita – benvenuti a tutti 

Cari lettori, la scuola è quasi finita e a causa di questa epidemia possiamo salutarci solo virtualmente. A parte 

questo non abbiamo avuto altre occasioni per incontrarci. Spero che questo giornalino sia un modo per riunire lo 

spirito di gruppo della nostra CLASSE SUPER !!!!. 

Buona lettura e buona estate. A presto dal vostro amico Davide. 

 

L’ORTO VERTICALE ‐ Intervista a Diego Nicola Cappiello

Protagonista  di  questa  intervista  è  il  nostro  compagno Diego Nicola,  ex  calciatore promessa della Marosticense, ora votato alla carriera musicale e ortofrutticola. 

D:  Come  ti  è  venuta  in  mente  l’idea  di  fare  un  orto verticale usando le bottiglie? 

R:  Le  mie  coltivazioni  avevano  un  grande  nemico,  ed  io non  riuscivo  a  fare  scorpacciate  di  vegetali  perché  le terribili  lumache  di  Mason  banchettavano  con  le  mie verdure.  Poi  ho  scoperto  che  gli  simpatici  animaletti sanno  strisciare ma non  volare. Ho  avuto  allora  l’idea  di mettere  in  alto  le  piante  usando  come  recipiente  per  il terreno le bottiglie di plastica.  

D: Ma bottiglie d’acqua, di coca cola o di altre bevande? 

R: Qualsiasi, basta fossero vuote e abbastanza grandi. 

 

D: Cosa fai durante la quarantena per distrarti? 

R: Leggo fumetti, mi prendo cura dell’orto, guardo la tv e suono il pianoforte. 

D: Ti annoi tanto? 

R: Come ti ho già raccontato ho trovato qualcosa da fare, quindi  non  mi  annoio  troppo  nonostante  non  abbia 

tantissimo spazio a disposizione. Per esempio dentro casa non riesco a fare i tuffi acrobatici che farei in piscina. 

D:  Sappiamo  che  un'altra  tua  attività  è  quella  di frequentare un corso di computer on line da casa. Come ti trovi? 

R: Bene, non è troppo difficile. 

D: E invece il corso di inglese come prosegue? 

R: Bene, è facile 

D: Quale tra questi due corsi fai più volentieri? 

R: Mi piacciono tutti e due 

D: Hai imparato a suonare nuove canzoni al pianoforte? 

R: Si tante. La mia preferita è “Moscow in autumm”. 

D:  Bene  Nicola,  grazie  per  le  risposte  interessanti  e  alla prossima intervista 

R: Prego, è stato un piacere, un saluto a tutti i lettori. 

Spartito di Moscow in autumm

I tasti del pianoforte sono neri e bianchi, ma suonano come un milione di colori nella tua mente. (Katie Melua)

Data GIUGNO 2020 ‐ Numero 1 – Direttore responsabile ATTORI DAVIDE

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ROSSI BROTHERS Nuove attività in tempo di crisi 

Aperta a Colceresa un’attività di realizzazione scudi vichinghi.  Luca Rossi e il fratello Marco, con grande inventiva e con  i  materiali  che  avevano  a  disposizione  hanno costruito  un  pregevole  scudo  che  avrebbe  fatto invidia ai più famosi condottieri vichinghi. Ci  siamo  fatti  raccontare  per  voi  lettori  la  storia  di questa creazione. Ecco le parole di Luca: 

“Per  cominciare  io e mio  fratello abbiamo  tracciato un  cerchio  con  il  compasso  su  un  pezzo  di compensato  e  quindi  abbiamo  tagliato  con  il seghetto  alternativo  la  sagoma  circolare.  In  seguito abbiamo  tagliato  delle  assi  di  legno,  le  abbiamo avvitate  al  compensato  e  abbiamo  fatto  un  foro centrale. 

 

Poi  abbiamo  tagliato  una  camera  d’aria  di  biciletta, abbiamo  fatto  dei  buchi  con  il  trapano  per  cucirla tutt’intorno al perimetro del compensato. 

 

Con  delle  martellate  all’interno  abbiamo  fatto diventare  bombato  un  vecchio  pentolino metallico, poi Marco lo ha inserito nel foro centrale. 

 

In  seguito  Marco  ha  fatto  un  manico  di  alluminio, l’ha rivestito con del cordino e l’ha avvitato dietro lo scudo. 

 

Infine ci siamo divertiti a decorarlo. Il risultato finale è uno scudo pesante, bello e molto robusto, direi a prova di qualsiasi combattimento.” 

 

Facciamo  i  complimenti  a  questi  bravi  creatori  e restiamo in attesa di qualche nuova invenzione.

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STILI DI VITA ‐  UNO SCOUT RACCONTA

Il  nostro  compagno  Alessandro  Dalla  Costa,  che 

come  tanti  di  voi  già  sanno  fa  parte  di  un  gruppo 

scout,  ci  racconta  come  ottenere  con  piante  e 

vegetali dei cibi che piaceranno a molti.La parola ad 

Alessandro: 

“Ciao  amici,  sapete  come  si  possono  far  crescere 

degli alberi? 

Io ho preso dei semi di limone e di mela. Li ho messi 

per qualche giorno in un fazzoletto di carta umido e 

messi dentro ad un vasetto di vetro col coperchio. 

Dopo 4/5 giorni li ho impiantati nella terra e guarda 

il risultato... stanno germogliando ! 

Provateci anche voi, questi sono gli alberelli appena 

spuntati. 

 

 

Poi, per  la mia preda  scout sono andato alla ricerca 

di  cosa  sono  i  bruscandoli  (sono  i  germogli  del 

luppolo selvatico, un'erba molto salutare che cresce 

spontaneamente  nei  nostri  boschi,  spesso  vicino  ai 

rovi di more,  lungo  i  fossi o  le strade sterrate) e ho 

imparato una ricetta: 

 

 

 

Risotto con i Bruscandoli 

Si devono preparare questi ingredienti: 

‐ Un mazzetto di bruscandoli 

‐ Brodo 

‐ Cipolla 

‐ Aglio 

‐ Olio 

‐ Bicchieri di riso per 4 persone 

‐ Formaggio grana e/o burro 

Procedimento: 

1) Dopo aver raccolto i bruscandoli e tenuta la parte 

tenera (20 cm circa dalla punta), lavarli e tagluzzarli. 

2) Fare un soffritto con olio, aglio e cipolla. 

3)  Inserire  i  bruscandoli  e  cucinarli  con  un  po’  di 

brodo per 30 minuti circa (chi vuole li può frullare). 

4)  In  un  altra  pentola  fare  un  soffritto  con  olio  e 

cipolla. 

5) Dopo qualche minuto inserire due bicchieri di riso 

(dose per 4 persone) 

6) Mescolare e aggiungere brodo per cucinare il riso 

per venti minuti circa. 

7)  A  metà  inserire  i  bruscandoli  già  cotti  prima  e 

terminare la cottura. 

8)  Se  si  vuole,  aggiungere  formaggio  grana  e/o 

burro. 

Buon appetito da Alessandro 

 

 

Curiosità:  Se  ve  lo  siete  chiesti  la  preda  scout  è  un 

impegno  che  ogni  lupetto  prende  per migliorarsi  o 

per  imparare  qualcosa  di  nuovo  e  condividerlo  poi 

con  gli  altri.  Per  esempio  può  essere  una  preda  di 

cucina  oppure  per  imparare  a  gestire  i  giochi  di 

gruppo, imparare a fare i nodi, imparare a diventare 

fuochista,  imparare a  fare  lavoretti con  il  legno o  la 

carta.   

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LE PIANTAGIONI DI GABRIELE

Questa  intervista  potrà  interessare  a  tutti  quelli  che  per 

guardare di gusto un bel film vogliono avere una ciotolona 

di gustosi popcorn davanti a loro. 

 

D: Ciao Gabriele, come mi hai detto hai seminato delle 

piantine, puoi dirci cosa sono? 

G: Ciao a tutti, ti rispondo molto volentieri, le piantine che 

ho seminato sono di popcorn e di girasole. 

D: La pianta di girasole la conosco, ma il popcorn di 

preciso cos’è? 

G: Sarebbe il granoturco, chiamato anche mais o in 

dialetto veneto “sorgo, o soturco, queo che fa e panoce”. 

D: Ma le hai piantate in un pezzo di terra tutto tuo o 

insieme al nonno in uno dei suoi campi? 

G: In un appezzamento tutto mio vicino alla serra del 

nonno. 

D: Ci puoi dire di preciso quanti semi hai seminato? 

G: Ho seminato 40 semi di popcorn e 40 di girasole. 

D: Cosa ne farai delle pannocchie, tutto popcorn o ne 

terrai un po’ per darle ai polli? 

G: Tutto popcorn, ne sono ghiotto.  

D: Ci puoi spiegare come si fanno prima di cuocerli? 

G: Certamente, prima di tutto bisogna raccogliere le 

pannocchie e sgranare i chicchi, poi farli asciugare così 

perdono l’umidità, sennò non scoppiano. 

D: Mentre con i girasoli? Diventeranno olio per cucinare i 

popcorn? 

 

Piantina di popcorn 

G: No, i girasoli li terrò per riseminarli l’anno prossimo e 

fare una coltivazione più grande. 

D: Grazie Gabriele, questa interessante intervista finisce, 

aspettiamo un assaggio e le foto delle piante cresciute e 

della prima pannocchia e del primo fiore di girasole. 

 

Piantina di Girasole 

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IL GATTO VIAGGIATORE

A  casa  di  Leonardo  Parise  vive  un  gatto  avventuriero  e 

questo è l’interessante racconto di cosa gli è capitato. 

Il  suo  nome  è  Kiko.  Lunedì  10  maggio  è  scomparso  da 

dove abita. Per alcuni giorni la famiglia Parise non ha più 

avuto  sue  notizie.  Questa  sparizione  li  ha  preoccupati 

molto.  Vogliono  molto  bene  al  gatto,  non  era  mai 

scappato  prima  d’ora  e  non  sapevano  in  che  guaio  si 

poteva essere cacciato. 

Gioia, la sorellina di Leo, era disperata. 

Per fortuna la mattina di sabato 16 maggio, dopo ben sei 

giorni  dalla  scomparsa,  Kiko  ritorna  a  casa  dagli  amici 

umani. 

Per  farsi  accogliere non ha  suonato  il  campanello ma ha 

cominciato  a  miagolare  forte  forte  fuori  dalla  porta. 

Possiamo  solo  immaginare  lo  stupore  e  la  felicità  che  i 

familiari avranno provato nel momento in cui, aprendo la 

porta, lo hanno visto. 

Da quella mattina Kiko non fa altro che mangiare, cercare 

coccole e dormire. 

Gioia,  che veniva  spesso graffiata, ora è diventata  la  sua 

compagna preferita e ci passa molto tempo insieme. 

Per  fortuna  questa  storia  ha  avuto  un  lieto  fine.  Kiko  è 

arrivato  da  solo  a  casa  Parise  circa  8  mesi  fa  ancora 

cucciolo. 

Tutti sperano che almeno per un po’ non voglia fare altre 

gite avventurose. 

 Dormendo beato Kiko recupera le forze nel vaso dei gerani

S.O.S. GATTI DA SALVARE Un'altra storia di gatti che ci arriva da Nicola Cappiello.

 

Una  mattina  papà  Cappiello  esce  di  casa  con  il  cane 

bianco  di  nome  Bianca  per  fare  una  passeggiata.  Ad  un 

certo  punto  sente  dei  forti  miagolii  provenienti  da  una 

siepe. Avvicinandosi per controllare, trova due cuccioli di 

gatto.  Il  papà  pensa  allora  di  andare  a  chiamare  il  figlio 

Nicola  per  fargli  vedere  cosa  ha  scoperto.  Padre  e  figlio 

tornano assieme alla siepe portando due ciotole, una con 

latte e una con acqua. A questo punto fanno una scoperta 

ancora  maggiore.  Nicola  vede  un  pezzo  di  scatola  di 

cartone.  Incuriositi  e  stando  ben  attenti  la  aprono 

delicatamente.  Immaginate  la  sorpresa  quando  dentro 

trovano  tre  gattini  ancor  più  piccoli.  Decidono  allora  di 

portare  tutti  e  cinque  i  gatti  a  casa.  Ad  aspettarli  per 

accoglierli e dar loro il benvenuto ci sono Bianca il cane e 

Mimmo il gatto. 

Chiamano all’ora l’ENPA (Ente Nazionale per la Protezione 

degli  Animali),  la  più  antica  e  più  grande  associazione 

animalista  italiana, conosciuta anche per  le  figurine degli 

Amici Cucciolotti. 

 

 

 

L’Enpa prende i tre gattini più piccoli e lascia alla famiglia 

Cappiello i due più grandi per ricompensarli del bel gesto 

fatto. 

Al  risveglio  della  mattina  dopo  papà  Carlo  sente  dei 

rumori  ai  quali  non  era  abituato.  Arrivano  dal  piano  di 

sotto.  Va  a  vedere  e  trova mamma  Daniela  che  usando 

una  piccola  siringa  come  biberon  allatta  i  gattini  ormai 

non più abbandonati. 

Complimenti a questa famiglia dal grande cuore. 

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INTERVISTA A GIULIO PERETTI

In occasione del compleanno del nostro compagno Giulio, 

lo scorso 11 maggio gli abbiamo fatto gli auguri e qualche 

domanda. 

Davide:  Ciao  Giulio,  come  stai?  Sta  andando  bene  il 

compleanno? 

Giulio: Ciao Davide,  io sto bene e  il compleanno procede 

benone. 

D: Ti hanno preparato un dolce? 

G:  Sì,  mi  hanno  preparato  un  dolce  di  pasta  sfoglia  e 

cioccolato. Le pasticcere sono state mia mamma Cristina e 

mia  sorella  Veronica.  Approfitto  dell’intervista  per 

ringraziarle  e  far  loro  i  complimenti.  Voglio  anche 

raccontarti  di  un  regalo  da  parte  dei  miei  familiari.  Si 

tratta di cinque uova da cui far nascere dei pulcini e, non 

avendo  una  gallina  che  li  covasse,  mi  hanno  regalato 

anche un’incubatrice. 

D: E cosa sarebbe di preciso questa incubatrice? 

G:  L’incubatrice  è  un  macchinario  che  si  usa  per  far 

schiudere le uova. 

D: Mi spieghi il funzionamento? 

G:  Per  una  buona  riuscita  della  schiusa  occorrono  per 

prima  cosa  delle  condizioni  ottimali.  E’  necessario  avere 

una  temperatura  costante  di  37,2  gradi,  un’umidità 

interna del 50/60 % circa. L’incubatrice si regola da sola in 

modo  che  per  tutto  il  tempo  necessario  temperatura  e 

umidità rimangano ai valori ideali. 

D: Quanto tempo ci vuole? 

G: Dipende dal tipo di uova, cioè di che animale sono. Le 

mie,  che  sono  di  gallina,  impiegano  21  giorni  per 

schiudersi. 

D: Interessante, raccontaci qualcos’altro…. 

G: Durante questo periodo le uova vengono regolarmente 

girate  più  volte  fino  al  diciottesimo  giorno.  Dopo  non 

vanno  più  girate.  In  questo  modo  permetti  ai  pulcini  di 

posizionarsi  correttamente  per  la  schiusa.  Gli  ultimi  tre 

giorni  l’umidità  va  alzata  fino  al  65%.  Passati  questi  tre 

giorni,  se  tutto  ha  funzionato  per  il  meglio,  ci  sarà  la 

schiusa. 

 

 

D: Cosa farai poi con i pulcini nati? 

G: Due  saranno un  regalo per  i miei  nonni,  gli  altri  devo 

ancora decidere a chi darli. Qualcuno li vorrebbe? 

Ringraziamo  Giulio  per  l’affascinante  spiegazione. 

Secondo  i  nostri  calcoli  le  uova  dovrebbero  essere  già 

schiuse e i pulcini nati. Vedremo se nel prossimo numero 

sapremmo darvi novità in merito. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Edoardo Costenaro ci stuzzica il palato parlandoci dei sui cibi preferiti della solare Sicilia. 

“Ciao  amici,  ho  tolto  il  gesso  e  sto  bene. Davide mi  ha  invitato  a  parlarvi  di  alcuni  piatti  tipici  della  regione di 

origine della mia bella mamma,  la Sicilia. Ecco quello che vi dico:  I piatti  tipici che mi ha fatto mia mamma, e a 

volte la nonna, sono i cannoli, il pane con le olive, la pasta alla norma cioè con pomodori e melanzane, le patate 

lesse con pomodorini e capperi, l’insalata con finocchio e arance. 

Una cosa che mi ha fatto spesso nonna Maria sono gli arancini che si preparano facendo delle palline con il riso e 

poi si farciscono dentro con ragù e piselli oppure a forma di uovo con la punta di piramide con dentro mozzarella e 

prosciutto cotto e poi si friggono come le patatine. 

Di tutte queste cose le mie preferite sono: il pane con le olive, l’insalata con finocchio e arance, i cannoli ed infine 

gli arancini che sono proprio buonissimi.” 

 

Caspita Edo, che voglia di mangiare mi hai fatto 

venire…… speriamo di provare presto queste specialità 

L’ORA DEL DOLCE 

Sappiamo che le uova sono degli ingredienti fondamentali per molti dolci, ma che succede se finiamo le 

uova?  Alice  Sandonà  ci  salva  dalla  nostra  tremenda  fame  di  torta  al  cioccolato  insegnandoci  questa 

ricetta per le emergenze. 

Ciao amiche e amici, ecco come dovete fare per non restare a digiuno..….. 

TORTA AL CIOCCOLATO SENZA UOVA 

Ingredienti: 200 g di farina a scelta (io uso farina 2), 60 g di cacao amaro, 1 bustina di  lievito per dolci, 100 g di 

zucchero Mascobado (la ricetta originale prevede 180 g di zucchero normale, io ho ridotto e ho usato il mio tipo di 

zucchero di canna) 400 g di latte, 40 g di olio di semi, 1 pizzico di sale, 100 g di gocce di cioccolato. 

Procedimento:  Riscaldare  il  latte  (non  bollire),  mescolare  gli  ingredienti  secchi  (setacciando  farina  e  cacao), 

aggiungere gli ingredienti liquidi (compreso il latte) e mescolare bene con la frusta a mano. Aggiungere le gocce di 

cioccolato, versare l’impasto nella tortiera (io ho usato stampo a ciambella da 20 cm imburrato). 

Cucinare in forno statico preriscaldato a 170° per 35 minuti 

Grazie Alice per questa golosa ricetta. Proveremo a fare la torta e ti penseremo quando la mangeremo, 

anche se probabilmente quella fatta da te sarà molto più buona. Magari ce la porti per ricreazione  

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GNOCCHI DI PATATE                          ricetta di Martina Pigato  

Cosa  c’è  di  più  bello,  quando  si  torna  affamati da  scuola,  che  trovare  un  bel  piatto  di  gnocchi fumanti conditi con il nostro sugo preferito? 

Ancor più buoni se fatti in casa da una catena di montaggio familiare! Ecco come li fanno in casa Pigato a Villaraspa di Colceresa. 

Ciao  amici,  sono Martina,  e  questo  è  il  nostro procedimento:  per  prima  cosa  viene  preparato l’impasto, poi  io faccio i salsicciotti, mio fratello Matteo li taglia alla giusta misura e mia mamma Sara dà la forma finale di gnocco. 

Ricetta per quattro persone: 

Si lessano 800 g di patate rosse che vengono poi schiacciate  e  mescolate  con  un  uovo  e  farina quanto  basta  finché  l’impasto  non  sia  più appiccicoso  e  diventa  lavorabile.  Per  cuocerli, dopo avergli dato  la  forma, si buttano  in acqua bollente e salata. Velocemente verranno a galla, e  vuol  dire  che  sono  cotti.  Allora  si  scolano  e sono pronti da condire.  Io gli adoro con  il  ragù.  

Quando li facciamo a casa nostra partecipa tutta la  famiglia,  anche  il  papà.  Lui  è  l’assaggiatore ufficiale. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

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ORSO M49 – LIBERTA’ FINITA

(Articolo estratto dal sito internet Montagna.tv) 

L’orso M49 è stato catturato. Dopo 9 mesi e oltre

1000 chilometri, finisce la fuga di un animale

controverso.

Secondo i primi dati diffusi l’animale, che pesa 167

chili, è in buono stato di salute. Una notizia,

quest’ultima, della quale chi ha visto i meravigliosi

filmati di M49 libero girati qualche settimana fa sulla

neve del Carega, o le inquietanti fotografie delle

malghe saccheggiate qualche giorno fa intorno a

Tione era già assolutamente certo.

Poche ore dopo la cattura, l’orso è arrivato per la

seconda volta nell’area faunistica del Casteller, a sud

di Trento, dov’era già stato rinchiuso il 14 luglio

scorso. In quella occasione, come molti ricordano,

dopo poche ore l’orso era riuscito a evadere,

scavalcando i recinti elettrificati e dileguandosi nei

boschi della Marzola.

Una seconda fuga sembra francamente impossibile,

perché i recinti sono stati rafforzati per contenere un

animale forte e intraprendente come M49. La vera

differenza tra la cattura di nove mesi fa e questa è

che il forestale che compare in una delle foto indossa

una mascherina. Stavolta, più che da un orso

potenzialmente aggressivo, gli uomini della Provincia

di Trento devono difendersi dal COVID-19.

La vicenda di M49-Papillon è famosa, ma vale la

pena ricapitolarla. L’animale, già negli anni

precedenti, si segnala per la sua capacità di

introdursi nelle malghe e di attaccare animali al

pascolo e alveari.

Tra agosto e settembre, dopo l’evasione, M49 si

sposta a nord verso la Val di Fiemme, il Passo di

Lavazè e l’Alto Adige, con altri attacchi a malghe e al

bestiame isolato. Poi si rifugia sui Lagorai, dove

trascorre il letargo. Ricompare nei primi giorni di

marzo, con “visite” alle malghe di Castello di Fiemme

e un’altra puntata in direzione di Lavazè.

Poi l’orso inverte la rotta, torna a sud verso Pinè e la

Valle dei Mocheni, traversa la Valsugana e raggiunge

il massiccio del Carega. Qui, il forestale e fotografo

Tommaso Borghetti lo immortala in un video di rara

bellezza. Gli ultimi giorni lo vedono spostarsi verso

ovest. Viene avvistato a Nago, sul Garda, poi sale in

Val Breguzzo, ai piedi dell’Adamello, avvicinandosi

alla zona dov’è nato.

Nello scorso fine-settimana, gli allevatori di Malga

Lodranega, sui monti di Tione, diffondono le immagini

del loro edificio scassinato e di una cerva uccisa e in

parte mangiata all’esterno. La sera del 28 aprile

arriva la cattura da parte della Forestale provinciale.

Le reazioni alla cattura

Il primo commento da fare riguarda l’epidemia di

Coronavirus, che ha influito in due modi su questa

storia. La riduzione del traffico sulla A22 del

Brennero, sulle strade locali e sulla ferrovia ha

certamente facilitato lo spostamento dell’animale dal

Carega verso il Garda.

Allo stesso modo, il fatto che l’Italia e chi la governa

oggi siano concentrati su ben altro ha reso più facile,

per Maurizio Fugatti e la sua giunta, riaffermare il loro

potere e mettere Sergio Costa e l’opinione pubblica

di fronte al fatto compiuto. (continua alla pagina

successiva)

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L’orso M49 catturato 

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“Ho sempre chiesto che non venisse ammazzato,

credo che la cattura non sia una soluzione. Non mi fa

piacere sapere che M49, abbia perso la sua libertà,

vogliamo che sia trattato bene” commenta il Ministro

Sergio Costa che si “sta adoperando, attraverso tutti

i canali possibili, per far ospitare l’animale all’estero”.

Una dichiarazione, però, che conferma che per M49

in Trentino non c’è spazio.

Anche gli ambientalisti, a livello nazionale e locale,

sono intervenuti subito. “La cattura di M49 è una

pessima e triste notizia per la conservazione della

natura nel nostro Paese” scrive il WWF. “L’orso, al

contrario di quanto affermato dalla Provincia di

Trento, non si è mai reso protagonista di attacchi o

comportamenti pericolosi verso l’uomo”.

“La sentenza emessa dalla Provincia è inutilmente

crudele, perché si accanisce su un animale che ha

dimostrato eccezionali capacità di adattamento e

sopravvivenza. Un individuo particolarmente dotato,

che dovrebbe essere per questo ancora più rispettato

e accettato” rincara la dose la LAV, la Lega Anti

Vivisezione, che si dice pronta “a procedere contro la

Provincia di Trento, per il reato di maltrattamento di

animali”.

Sarebbe un grave errore, ovviamente, non

considerare le preoccupazioni e le paure degli

allevatori delle Valli Giudicarie, che ben conoscono

l’astuzia e la capacità di M49 quando vuole entrare

nelle loro aziende.

L’orso fuggiasco del Trentino, però, quegli amori tra i

boschi non li potrà mai conoscere. La paura più

grande della Provincia, ampiamente dimostrata dagli

interventi degli anni scorsi, è che gli orsi più “furbi” e

intraprendenti possano generare dei cuccioli attivi

come loro. Di fronte M49, se sopravviverà allo choc

della cattura, c’è solo la solitudine forzata.

   

SECONDO VOI, AMICI LETTORI, E’ 

L’UOMO CHE DOVREBBE ABITUARSI A 

CONVIVERE CON ANIMALI FEROCI COME 

ORSI E LUPI O QUESTI DEVONO ESSERE 

RINCHIUSI O TENUTI LONTANO? 

 

ASPETTO LE VOSTRE OPINIONI 

 

(ma che emozione sarebbe incontrarlo 

libero in montagna….) 

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RUBRICA DI BARZELLETTE, GIOCHI E INDOVINELLI SPREMI LE MENINGI E FATTI UNA RISATA

BRRR! 

COME SI RICONOSCE UN FANTASMA FREDDOLOSO? 

ANZICHE’  GIRARE  CON  IL  LENZUOLO  LUI  GIRA 

CON……….LA COPERTA DI LANA 

PANINI PER SCHELETRI 

UNO  SCHELETRO  ENTRA  AL  BAR  E  CHIEDE  AL 

BARISTA:  “FER  FAVORE MI  FA  UN  PANINO  CON  LA 

….. MORTA…DELLA?” 

COLMI: 

‐  IL  COLMO PER UNA  FATA? AVERE  PRESO  IL 

COLPO DELLA STREGA 

‐  IL  COLMO  PER  DUE  VAMPIRI?  SFIDARSI 

ALL’ULTIMO SANGUE 

QUAL’E’? 

‐  QUAL’E’  QUELLA  COSA  CHE  UN  VAMPIRO 

NON USERA’ MAI? LA CREMA SOLARE 

PARTITA A CARTE 

DRACULA E UNA STREGA GIOCANO A CARTE. 

VINCE  IL  VAMPIRO,  SAPETE  PERCHE’? 

PERCHE’…..BARA!! 

AL RISTORANTE 

QUANDO  UN  VAMPIRO  ORDINA  UNA  BISTECCA, 

COME LA ORDINA? SEMPRE…..AL SANGUE !!!! 

UNA NOTTE DA BRIVIDO 

E’ UNA NOTTA BUIA E TEMPESTOSA…..UN RODITORE 

HA PERSO L’ULTIMO AUTOBUS E VA A CASA A PIEDI. 

LA STRADA E’ BUIA….A UN CERTO PUNTO SENTE UN 

RUMORE  E  VEDE….CHE  LO  STA’  INSEGUENDO  IL 

CONTE DRACULA!! ALLORA CORRE CORRE CORRE  !! 

SI RITROVA IN UN VICOLO CIECO….CON LE SPALLE AL 

MURO,  VEDE  CHE  DRACULA  LO  HA  RAGGIUNTO!! 

INFILA  UNA  MANO  IN  TASCA,  TROVA  UN 

PACCHETTO  DI  CARAMELLE  ALLA  MENTA  E  PROVA 

AD  OFFFRIRGLIENE  UNA:  ”VUOLE  UNA  MENTA?” 

DRACULA  SOGGHIGNA:  ”BUON  SANGUE…NON 

MENTE!!” 

LA FIGLIA E’ STUFA E SCAPPA DI CASA. I GENITORI 

MUOIONO DI FREDDO…. 

 

Sai perché la sera vai a letto? Perché il letto non può 

venire da te. 

 

INDOVINELLO: 

LA RISPOSTA DEL TOPO 

C’era  una  volta  un  enorme  drago  affamato,  che 

incontrò un topo. Siccome quel drago enorme era a 

digiuno da secoli, avrebbe volentieri divorato il topo. 

Così  il drago ruggì: “topo adesso ti mangio!”  Il  topo 

però  era  furbo  e  chiese:  “O  drago  enorme  e 

affamato,  so  che  presto  sarò  morto.  Però  vorrei 

scegliere  come  morire…”  Il  drago,  che  oltre  ad 

essere affamato era anche babbeo, glielo  concesse: 

”Allora  topo  sbrigati  che  ho  una  fame  da  drago!! 

Vuoi morire arrostito, spiaccicato o triturato o altro? 

Dimmi come preferisci morire e io ti accontenterò!” 

Il topo rispose………..ed ebbe salva la vita! 

CHE COSA RISPOSE IL TOPO? 

   

Ha  le braccia ma non  le mani, ha  il  collo ma non  la 

testa, chi è?                        (La camicia) 

Ho la vita appesa ad un filo, chi sono?              (Il Ragno) 

Radici  invisibili  ha,  più  in  alto  degli  alberi  sta,  lassù 

fra le nuvole va e mai tuttavia crescerà.        (La Montagna) 

Non ha voce e grida fa, non ha ali e a volo va, non ha 

denti e morsi dà, non ha bocca e versi fa.           (Il vento) 

Senza coperchio, chiave né cerniera uno scrigno cela 

una dorata sfera.                  (Le uova) 

Questa  cosa  ogni  cosa  divora,  ciò  che  ha  vita,  la 

fauna e  la  flora;  i  re  abbatte,  e  così  le  città,  rode  il 

ferro, la calce già dura; e dei monti pianure farà. 

                     (Il tempo) 

Chi  fa  la  barba  trenta  volte  al  giorno,  e  quando  si 

specchia ha ancora la barba?                     (Il barbiere) 

(il divertimento continua alla prossima pagina) 

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Può essere corretto anche se ha un errore.               (Il caffè) 

SAI  PERCHE’  I  CALCIATORI  AMANO  INTERNET? 

PERCHE’ GLI PIACE ANDARE IN RETE 

SAI QUALI SONO LE CALZE PREFERITE DAI PORTIERI? 

LE CALZE A RETE 

DI  CHE  COSA  DEVE  ESSERE  PIENA  UNA  BOTTE  PER 

PESARE DI MENO? DI BUCHI 

Perché  uno  scheletro  ha  paura  di  fare  un  tuffo  dal 

trampolino?  Perché non ha fegato!!! 

Che  cosa  dice  il  libro  di  matematica  a  quello  di 

geometria?  Certo che ne abbiamo di problemi!!! 

Mi trovi in Parigi, nel mare mi incontri, a Roma sto in 

principio, nel Nord sto dopo il centro.                 (lettera R) 

Sono una piccola semisfera ma nessun mare mi può 

riempire. Quello che riempie me riempie anche te. 

Chi sono?                             (Lo Scolapasta) 

Sono il desiderio dei più felici. Cosa sono? .            (nulla) 

Qual è l’alimento che si mette in un cesto e si dice 

che è fresco quando è caldo di forno? (il pane) 

Come fa un albero a conquistare una foglia? La 

corteccia….!!! 

Dopo la lezione sull’uso della virgola, ecco il risultato 

del dettato  in  classe:  “l’uomo entrò nella  casa  sulla 

testa,  portava  un  cappello  grigio  ai  piedi,  grossi 

stivali  sulla  faccia,  un  allegro  sorriso  in  mano,  un 

bastone  d’ebano  nell’occhio,  uno  sguardo 

penetrante. 

Che invenzione Un  inventore  stravagante  si  presenta  all’ufficio 

brevetti e tira fuori una penna. 

‐ Che cosa ha inventato lei? – gli chiede il funzionario 

‐  Guardi  questa  è  un’invenzione  straordinaria:  una 

penna che scrive  tutti, ma proprio  tutti, ma proprio 

tutti i colori. 

‐ Mi faccia vedere – dice l’altro poco convinto. 

 

 

 

L’inventore  prende  la  penna  e  spiega  orgoglioso: 

ecco  per  esempio  può  scrivere  ROSSO, BLU, VERDE,  ma  anche  BIANCO….e  sul  foglio  scrive  i 

nomi dei colori ROSSO, BLU, VERDE e BIANCO

“Carlotta, non si può dormire in classe!!!” 

E lei “Ha ragione prof, c’è troppo rumore!!!” 

La maestra a Giovannino: “Perché hai scritto il tema 

con una calligrafia piccolissima ?” e  lui: “Così non si 

vedono gli errori!!!” 

Qual  è  il  dolce  preferito  a  Barcellona?  Il  pan  di 

spagna. 

Cosa fanno sotto l’albero di natale il re di Spagna e la 

regina d’Inghilterra…….i Regali. 

Richiesta  di  indicazioni  stradali:  “Scusi,  per 

l’ospedale?” “Alla prossima curva esca dritto….” 

Qual è il colmo per un re? Sentirsi sol! 

Qual è il colmo per un oculista? Trovarsi in un vicolo 

cieco! 

Giovanni alla mamma: ”Ho una notizia buona e una 

cattiva. La buona è che ho preso 8 in storia, la cattiva 

è che non è vero!” 

 

Basta pensare al calcio 

Un famoso allenatore è molto stressato. Si presenta 

dal suo medico, il quale lo visita e poi gli dice: 

‐ Troppo stress. Lei si prenda una vacanza, faccia una 

dieta e per un bel po’ non pensi al calcio! 

Gli  scrive  la  ricetta  e,  mentre  gliela  consegna,  gli 

dice: 

‐ A proposito era proprio il caso di schierare il nuovo 

centroavanti domenica scorsa?!?! 

   Ringraziamenti speciali per questo 

numero a tutti quelli che hanno aiutato in 

vario modo: Nicola, Edoardo, Martina P., 

Leonardo, Alice, Giulio, Diego, le Maestre, 

Ido, Andrea, Monica, Giulia, Alessandro 

D.C., Gabriele, Cristian, Luca R.. 

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