C arissime Sorelle, - Provincia "Mater Ecclesiae" · Il profeta Isaia al capitolo 52,7 così si...

15
Cuori grandi, ripeto, cuori grandi, a imitazione di quel gran Cuore che sul Calvario offrì per le anime tutta la vita del proprio Figlio” DATA WYDANIA ROK 1, NUMER 1 Vimercate, 25 settembre 2010 C arissime Sorelle, abbiamo da pochi giorni celebrato la festa solenne d’Istituto, Maria SS. Addolo- rata che ci ha riunite tutte ai piedi della croce per contemplare, insieme a Lei e col suo cuore di Madre, il Figlio morente per tutta l’umanità. Ci sentiamo compartecipi di simile dolore perciò adoperiamoci come la nostra vocazione richiede a far sì che il Figlio Suo sia “conosciuto e quindi amato”. Viviamo in una società che ha perso il senso di Dio e quindi del peccato. I valori cristiani e il bene sembrano incidere poco davanti al male che serpeggia ovunque ma tanta negazione di Dio della cultura odierna nasconde un invincibile desiderio dell’Eterno. (Cfr. P. Amedeo Cencini in “Guardate al futuro…” p. 47) Tocca a noi risvegliare quel desiderio di Dio a far luce nel cuore dell’uomo, ad illumi- nare la sua strada perché giunga alla verità. Incominciamo vivendo pienamente il cari- sma “dell’amore più grande”, della carità che rimane tale anche davanti al rifiuto che possiamo incontrare. L’anno sociale è iniziato con tutte le sue molteplici attività scolastiche, pastorali e catechetiche, la Canossiana apostola è chiamata a spezzar il pane della Buona Notizia ai ragazzi, ai giovani e agli adulti, collaborando attivamente in parrocchia dove c’è il bi- sogno e altrove, fuori dalla cerchia parrocchiale, per portare Dio con la sua testimonian- za e servizio, operando laddove ci “sono luoghi vuoti di Cristo, e lì osare di por- tare il Vangelo”. (cfr Itinerario D’Istituto p. 3) Il profeta Isaia al capitolo 52,7 così si esprime “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi, che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: “Regna il tuo Dio”. Sorelle carissime, dedichiamoci con passione al ministero di istruire i piccoli, i giovani, coloro che ignorano Dio nelle vie del Signore, della fede e del bene. La catechesi è il mandato per eccellenza per tutte le Canossiane, il filo rosso che percorre tutti i mini- steri che abbiamo tra mano. Papa Giovanni Paolo II sognava un progetto nuovo di evan- gelizzazione, una “nuova evangelizzazione” per il continente Europeo. Questa è la sfida da affrontare! Tutto il nostro essere e operare dica all’uomo di oggi la nostra appartenen- za a Dio e che Lui è la Perla preziosa a cui abbiamo affidato la nostra vita per sempre. Buon cammino, siate educatrici della fede che preparano la strada all’incontro con Cristo. Quale compito importante ci è stato affidato! Recentemente sono stata in visita in diverse comunità della Provincia, desidero farvi partecipi delle belle notizie che rallegrano il cuore e consolidano i legami di fami- glia. Shen Vlash – Albania Il giorno 29 agosto si è costituita la seconda Comunità. Un nuovo cenacolo ca- nossiano nella grande pianura attorno a Durazzo. Alle tre sorelle che compongono la comunità facciamo gli auguri di un buon cammino, sicure che il Signore benedirà la loro passione missionaria operando in mezzo ai poveri, per i poveri, da povere. Il giorno 31 agosto ha iniziato il suo cammino come Postulante Katrine Gjecaj, prima giovane albanese. Auguri, il Signore Gesù ti mantenga aperta e docile nelle vie della sequela. Vinnitsa – Ucraina Per motivi ragionevoli non si è potuto formare la seconda comunità come previ- sto. Il Signore appianerà la strada e ci farà capire dove e quando i tempi sono maturi per la realizzazione di questo sogno. N° 2/2010

Transcript of C arissime Sorelle, - Provincia "Mater Ecclesiae" · Il profeta Isaia al capitolo 52,7 così si...

”Cuori grandi, ripeto, cuori

grandi, a imitazione di quel gran

Cuore che sul Calvario offrì per le anime tutta la vita del proprio Figlio”

D A T A W Y D A N I A R O K 1 , N U M E R 1

Vimercate, 25 settembre 2010

C arissime Sorelle, abbiamo da pochi giorni celebrato la festa solenne d’Istituto, Maria SS. Addolo-

rata che ci ha riunite tutte ai piedi della croce per contemplare, insieme a Lei e col suo cuore di Madre, il Figlio morente per tutta l’umanità. Ci sentiamo compartecipi di simile dolore perciò adoperiamoci come la nostra vocazione richiede a far sì che il Figlio Suo sia “conosciuto e quindi amato”. Viviamo in una società che ha perso il senso di Dio e quindi del peccato. I valori cristiani e il bene sembrano incidere poco davanti al male che serpeggia ovunque ma tanta negazione di Dio della cultura odierna nasconde un invincibile desiderio dell’Eterno. (Cfr. P. Amedeo Cencini in “Guardate al futuro…” p. 47) Tocca a noi risvegliare quel desiderio di Dio a far luce nel cuore dell’uomo, ad illumi-nare la sua strada perché giunga alla verità. Incominciamo vivendo pienamente il cari-sma “dell’amore più grande”, della carità che rimane tale anche davanti al rifiuto che possiamo incontrare.

L’anno sociale è iniziato con tutte le sue molteplici attività scolastiche, pastorali

e catechetiche, la Canossiana apostola è chiamata a spezzar il pane della Buona Notizia ai ragazzi, ai giovani e agli adulti, collaborando attivamente in parrocchia dove c’è il bi-sogno e altrove, fuori dalla cerchia parrocchiale, per portare Dio con la sua testimonian-za e servizio, operando laddove ci “sono luoghi vuoti di Cristo, e lì osare di por-tare il Vangelo”. (cfr Itinerario D’Istituto p. 3)

Il profeta Isaia al capitolo 52,7 così si esprime “Come sono belli sui monti i

piedi del messaggero di lieti annunzi, che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: “Regna il tuo Dio”.

Sorelle carissime, dedichiamoci con passione al ministero di istruire i piccoli, i

giovani, coloro che ignorano Dio nelle vie del Signore, della fede e del bene. La catechesi è il mandato per eccellenza per tutte le Canossiane, il filo rosso che percorre tutti i mini-steri che abbiamo tra mano. Papa Giovanni Paolo II sognava un progetto nuovo di evan-gelizzazione, una “nuova evangelizzazione” per il continente Europeo. Questa è la sfida da affrontare! Tutto il nostro essere e operare dica all’uomo di oggi la nostra appartenen-za a Dio e che Lui è la Perla preziosa a cui abbiamo affidato la nostra vita per sempre. Buon cammino, siate educatrici della fede che preparano la strada all’incontro con Cristo. Quale compito importante ci è stato affidato!

Recentemente sono stata in visita in diverse comunità della Provincia, desidero

farvi partecipi delle belle notizie che rallegrano il cuore e consolidano i legami di fami-glia.

Shen Vlash – Albania

Il giorno 29 agosto si è costituita la seconda Comunità. Un nuovo cenacolo ca-nossiano nella grande pianura attorno a Durazzo. Alle tre sorelle che compongono la comunità facciamo gli auguri di un buon cammino, sicure che il Signore benedirà la loro passione missionaria operando in mezzo ai poveri, per i poveri, da povere. Il giorno 31 agosto ha iniziato il suo cammino come Postulante Katrine Gjecaj, prima giovane albanese. Auguri, il Signore Gesù ti mantenga aperta e docile nelle vie della sequela. Vinnitsa – Ucraina

Per motivi ragionevoli non si è potuto formare la seconda comunità come previ-sto. Il Signore appianerà la strada e ci farà capire dove e quando i tempi sono maturi per la realizzazione di questo sogno.

N° 2/2010

A Vinnitsa, una giovane ucraina, Julia Zelinska, ha iniziato il suo Vieni e Vedi desiderosa di realizzare il suo so-gno e al più presto diventare postulante. Accompagnamola con la preghiera affinché sia fedele al progetto che Dio ha su di lei. Queluz De Baixo

Il giorno 15 settembre è stato aperto il Nido, preso in accordo con il Municipio di Oeiras nella formula „in comodato”. Le Madri hanno assicurato la loro presenza per 5 anni, rinnovabili. Questa attività viene aggiunta alla già fiorente Scuola Materna che in futuro vedrà i suoi ambienti rinnovati e ampliati grazie al supporto della Curia Generalizia. Invochiamo sulle due Case del Portogallo la benedizione del Signore affinché sboccino altri fiori ca-nossiani per la dilatazione e continuazione della missione in terra portoghese. Goslawice

Sor. Lidia Wojcik ha emesso i suoi Voti Perpetui il 19 settembre nella parrocchia dedicata a Maria Madre della Consolazione. Sor. Lidia è la terza sorella polacca che arriva al traguardo finale. Invochiamo su di Lei la gra-zia del Signore affinché rimanga fedele per tutta la vita a ciò che ha promesso. Auguri di bene per te e per la tua missione a favore dei piccoli! Grazie

Un doveroso grazie va a Sor. Cecily Pavri della Provincia di Singapore che per tre anni ha sostenuto la nostra presenza in Inghilterra come terzo membro della Comunità, operando nella cappellania di Westminster University e nella preparazione dei catecumeni al battesimo (RCIA) nella parrocchia di Walthom Cross. Auguri per la tua nuova missione in Singapore, carissima Cecily!

Prima di concludere questa mia lettera ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione dell’Assemblea Provinciale. E’ stato un momento forte di FAMIGLIA, le partecipanti hanno seguito la pre-sentazione della realtà della Provincia con interesse, intervenendo anche con puntualizzazioni pratiche per il cammino futuro. La Provincia, è stato detto in quei giorni, è una Profezia per il futuro. Noi siamo chiamate a co-struire questo futuro camminando con i sentimenti richiamati dal profeta Michea al capo 6,8: “Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la pie-tà, camminare umilmente con il tuo Dio”.

In umiltà, procediamo quindi sulle vie che Dio ci apre, confidando nel potente aiuto di Maria, Madre della Chiesa e nell’intercessione di Madre Luigia Grassi, missionaria zelantissima nell’inviare Sorelle oltre oceano per la causa del Regno.

A tutte auguro un ottobre missionario fecondo di bene nel 150° anniversario delle nostre missioni Ad Gentes!

Con fraterno affetto,

Sr. Natalina Biffi Superiora Provinciale

L a nostra gratitudine va al Signore che ha illuminato e guidato il nostro cam-mino e al Consiglio Provinciale che ci ha offerto un momento formativo, vis-

suto intensamente a Gosławice, Polonia, dall’ 1 al 5 maggio 2010. E’ stata la prima volta che ci siamo incontrate come gruppo di sorelle giovani. Ci

siamo sentite subito in comunione e attirate dal tema del Seminario. Infatti durante i giorni vissuti insieme abbiamo sperimentato una vera condivisione della propria espe-

rienza personale e, soprattutto, abbiamo avvertito un grande desi-derio di cambiamento.Fra di noi, in modo spontaneo ci siamo con-frontante sui diversi aspetti della nostra missione, così ci siamo ar-ricchite dell’esperienza vicendevole. LA PREZIOSITA’ DEL TEMPO L’aspetto guidato da Don Marco, biblista polacco, diocesa-no, ci ha fatto capire che la nostra vita ha un tempo stabilito da Dio, quindi è un dono prezioso che ci chiede di farlo fruttificare in ma-niera saggia e responsbile. Commentando un brano della Parola di Dio (Mc 5:24-29) ci ha fatto scoprire la grande novità che Cristo ha portato riguardo alla donna. Dalla caduta di Adamo ed Eva (Gn 2:16) la donna era rima-sta presa dalla passione verso l’uomo, quindi era orientata unica-mente verso di lui. Ma la novità della salvezza che Gesù ci ha porta-to mette in evidenza la bellezza della donna redenta e la sua capaci-

tà di orientarsi verso Dio e rispondere alla chiamata di essere totalmente sua. Ecco la novità della verginità per il Regno.

ARMONIA DI SE’ E INTEGRAZIONE DI VITA Il secondo momento forte del nostro percorso formativo è stato guidato dalla dott.ssa Piera Grignolo – una psicologa di grande esperienza e altrettanto grande capaci-tà comunicativa. La sua non è stata una relazione, ma una sessione formativa di grande qualità per la sua capacità di impartire dei concetti in linguaggio semplice e accessibile a tutte.

Piera ha presentato una vasta gamma di tematiche connesse tra loro. Iniziando dalle varie dimensioni della persona umana ha fatto riflettere sulla identità, personalità, sessualità, reciprocità, amicizia.... La sessione è stata ricca per la condivisione che si è creata tra le partecipanti. Si è riflettuto molto sulla realtà di donne consacrate capaci di gestire e godere del dono della propria femminilità.

Grazie all’atteggiamento accogliente della dottoressa, sin dall`inizio si è creato un clima di fiducia che invitava ad esprimersi liberamente e a condividere alcune espe-rienze anche personali.

Penso che tutte abbiamo colto l’importanza di conoscere come funziona la no-stra psiche e di certi meccanismi che incidono sulla nostra esistenza. Conosciuti e corret-tamente guidati, possono facilitare la fedeltà verso il proprio progetto di vita, pensato per noi da un Padre buono che vuole la felicità dei suoi Figli. Sì, perché creando la perso-na umana, dall’inizio, Dio l`ha vista come qualcosa di “molto buono” Gn. 1, 29.

Si è cercato di entrare anche nel vasto mondo delle relazioni, riscoprendo la loro importanza e bellezza. Da Sorelle Canossiane, in modo particolare, siamo chiamate ad accompagnare i fratelli e le sorelle verso l’autentica conoscenza di Dio. Però per poter realizzare questo bel compito, ci vuole un “cuore pensante”, cioè la capacità di creare un vero spazio ospitale nel proprio “io” per accogliere il “tu” diverso della persona, che ci sta davanti. E questo spesso non avviene spontaneamente, ma richiede un cammino, un continuo esercizio nell`amore, che pian piano rende il cuore simile al Cuore di Cristo, nostro Maestro.

Le due giornate ci hanno così co-involte da suscitare in noi il desiderio di altre sessioni simili nel futuro per conti-nuare a crescere armoniosamente in qu-esta dimensione umana.

Colme di gratitudine, ancora una

Un coraggioso salto di qualità

volta ringraziamo per il dono ricevuto. E ora TOCCA A NOI approfondire i contenuti, interiorizzarli affinché incidano nella nostra vita, a beneficio dell’Istituto e delle persone che incontriamo. Grazie di cuore!!

I VOTI RI-APROPRIAZIONE DEL SENSO MINISTERIALE E RELAZIONALE Nelle ultime due giornate guidade da Suor Fernanda Barbiero (smsd), siamo riandate al

“fondamento”, al cuore della nostra Vita Consacrata. Prima di tutto è essenziale coscientizzare in noi stesse la grandezza e la bellezza del “dono” ricevuto. I Voti religiosi come espressione di questo Dono, vogliono esprimere la totale consegna di sé a Dio e al suo Regno. Dobbiamo essere fiere di questo Dono bellissimo che deve farci stare a testa alta.

Come tornare al fondamento? - Guardando al positivo - Cercando non l'apparire ma l'essere - Riscoprendo i Voti dentro la nostra ferialità, nel nostro quotidiano, per diventare più credenti e più fraterne.

Prendendo spunto dalle Delibere Capitolari (pag 10-11) Suor Fernanda ha approfondito la realtà dei

Voti e del rinnovamento che il Capitolo auspica a partire da essi. Cosa può aiutare questo rinnovamento?

La risposta è unica: la qualità della vita di fede. I Voti sono un modo alternativo di essere e ci portano a vivere, nello spessore delle relazioni, la vita di Gesù, la vita dello Spirito. Essi ci portano ad entrare gradualmente nella 'vita nuova', che vuol dire entrare nella Pasqu-a di Gesù, che è il sacrificio totale di sé per amore. Come è stato per Gesù, così anche per noi, la “vita nuova”si realizza tramite il Mistero Pasquale. Siamo chiamate a testimoniare la 'bellezza' della Pasqua. Bella è solo la Pasqua! Perché essa è l'amore realizzato.

In questo processo di trasformazione, l' Autore principale è lo Spirito Santo che, gradualmente, se lo lasciamo agire, ci trasforma in “donne nuove”. Lo Spirito opera in noi integrazione, armonia, unificazione, perché porta a vivere i Voti in profondità, con lo stile e i sentimenti di Gesù.

In particolare: l'Obbedienza forma alla consegna libera e totale di sé a Dio, a Lui che ha il diritto asso-luto sulla mia vita. La Povertà porta alla condivisione. Ci fa passare dal “dare le nostre cose”, al “dare sé stessi”. Un cuore povero diventa così un cuore fraterno. La Castità, voto che dice l'appartenenza tota-le di sé a Cristo, sottolinea il primato di Dio, dice ad un mondo che ha perduto il senso dell’amore vero, la bel-lezza dell’amore-agape.

I Voti esprimono una vita. Siamo chiamate, per mezzo di essi, a DIVENTARE FIAMMA, a vivere una “fede bruciante”, audace, per raggiungere e toccare i fratelli. Questa fede si nutre dello stare con Gesù, del vivere con Lui e per Lui, in un lento, ma costante processo di “osmosi” in cui lo Spirito ci trasforma in Lui.

Suor Fernanda ci ha anche suggerito dei passi concreti da vivere nella ferialità: - piccoli esercizi di adesione e di consegna di sé nel quotidiano - la fedeltà alla verifica - l'attenzione alla vita, a quello che faccio, penso... - l'esercizio delle famose “virtù”, perché i Voti hanno bisogno di esse per essere vissuti.

La croce è inevitabile, è inclusa nel cammino verso la meta. Senza l'acquisizione delle altre virtù, che sono il frutto dello Spirito, non è possibile vivere i voti. Le virtù sono il frutto maturo delle beatitudini vissute nella fatica e nella lotta quotidiana. A noi ora continuare il cammino con rinnovata consapevolezza di dover essere fiamma e con l'audacia di chi sa di avere un dono inestimabile da condividere con i fratelli.

Sor. Pascaline Suko—Albania Sor. Beata Stryczek - Polonia

Sor. Rosa Raiti – Ucraina

“Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme” sal. 132

D al 12 al 15 agosto 2010 si è svolta nella casa Canossiana di Caprino Bergamasco, la prima assemblea della Provincia “Mater Ecclesiae”.

Il primo versetto del salmo 132 sottolinea molto bene ciò che è stata l’esperienza vissuta dal gruppo delle partecipanti all’assemblea: 24 sorelle, comprese le neoelette e rielette superiore delle case della nostra Provincia Europea.

L’accoglienza gioiosa delle Madri nella bella, spaziosa e funzionale casa di Caprino, ci ha fatto sentire subito a nostro agio.

L’abbraccio festoso delle sorelle provenienti dalle diverse comunità ha creato subito un clima “canossiano” improntato alla gioia, clima che ci ha accompagnato nelle tre giornate di sereno impegno. La presentazione iniziale è stata favorita da un significativo momento: ciascuna madre ha preso da un cesto un biglietto sul quale era scritto il nome di una sorella alla quale era inviata e invitata a presentarsi e a farsi conoscere; così ciascuna e tutte hanno avuto la possibilità e lo spazio di raccontarsi come persona e di presentare il proprio nome, la provenienza, il ministero e la comunità di appartenenza. Davvero bella questa modalità per dare una visione globale di tutta la provincia! Dopo la reciproca conoscenza e dopo il cordiale benvenuto e augurio che l’evento assembleare favorisse tutte nel fare

“un’esperienza ricca di relazione, di conoscenze, un’esperienza costruttiva e stimolante”, la Madre Provinciale, Madre Natalina Biffi, ha introdotto i lavori assembleari e ci ha invitate a ringraziare il Signore per la nostra realtà: “piccole entità” sparse nei diversi Stati Europei. Inoltre ci ha ricordato gli obiettivi dell’incontro:

1– Tessere legami di appartenenza e di comunione 2– Conoscere le realtà vive della Provincia 3– Costruire futuro: rivitalizzare la nostra vita fraterna e la missione Gli obiettivi sono illuminati dalle quattro domande del Capitolo che ci hanno

accompagnato e che indicano l’orizzonte a cui si deve tendere: Che tipo di vita vogliamo vivere? Che tipo di persone vogliamo diventare? Che tipo di disponibilità vogliamo avere? Quale racconto di Dio narrare?

Madre Natalina conclude il saluto iniziale incoraggiandoci a metterci in ascolto e fidandoci dello Spirito per discernere insieme dove “soffia”, dove “provoca”, per cogliere l’inedito nella vita di ciascuna e nella vita di tutta la provincia. La prima giornata ci ha portato a prendere atto delle varie realtà e ministeri delle comunità. La mattinata ci ha visto attente ad ascoltare le sorelle dell’Albania, Ucraina, Polonia, Portogallo, Inghilterra.

Assemblea Provinciale

Le incaricate alla relazione, con strumenti multimidiali, ci hanno fatto gustare un mondo di colori, ricco di be-ne, grazie alla presenza delle Madri che operano in queste terre. Nel pomeriggio si sono “raccontate” la Francia con l’esperienza di Lourdes e l’Italia-Vimercate, la comunità più numerosa della provincia. Comunità dove le care Madri anziane missionarie portano e condividono una vasta ricchezza di esperienza vissuta in Terre di mis-sione e ora prolungano l’invito di Maddalena alle sue figlie “… Fate conoscere Gesù…” attraverso l’offerta e la preghiera. Qui, insieme alle care madri anziane e ammalate, ci sono Sorelle che si dedicano ai ministeri di cari-tà voluti dalla fondatrice, nelle parrocchie e nell’ospedale della città.

La seconda giornata ci ha viste attente all’ascolto della valida, interessante, riflessione presentata da

Sor.Eliana Zanoletti sul tema estremamente attuale: La Vita Consacrata canossiana in Europa: sfide e opportu-nità. Nel pomeriggio la madre Assistente Generale, madre Anne Tan, ci ha offerto con estrema chiarezza e semplicità la riflessione sulla “Vita fraterna: modello di condivisione sapienziale”.

La terza giornata, solennità dell’Assunta, è iniziata con la celebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale

di Caprino, e a seguito, le partecipanti all’assemblea si sono dedicate ai gruppi di lavoro; questi hanno maggiormente favorito ascolto reciproco, preparazione di domande e suggerimenti da presentare nella fase conclusiva dei lavori.

Dopo il pranzo, la comunità di Caprino si è radunata nel refettorio grande per ricevere dalle Sorelle un doveroso e caloroso ringraziamento per la cordialità dell’accoglienza e del servizio, curato nei minimi particolari.

Con un grazie particolare al Consiglio Provinciale si è conclusa l’assemblea.

Sor. Giovanna Arienti

Finalmente Due

E’ NATA!!! Con quale fiocco? Con il fiocco rosso, il colore dell’amore, intessuto con fili verdi che danno la speranza di crescere in altezza,

in lunghezza, in ampiezza, in profondità; con l’ordito dalla dimensione universale per raggiungere chiunque ha bisogno di Gesù Cristo; ricamato con i colori della fede in “Gesù Crocifisso, principio vitale che edifica e continuamente ricompone la comunione fraterna attraverso la grazia dello Spirito”. RdV n. 44

Che esclamazione strana questa “è nata!!!...”

Chi è nata? Il 29 agosto 2010, in Shen Vlash (Albania) è nata una nuova

Comunità Canossiana. La comunità generatrice è quella di Krujë. Sì, è proprio così. Dopo 14 anni di presenza in Albania era ora che ciò avvenisse. Da anni la comunità di Krujë era divisa in due gruppi, uno operava a Krujë-Derven, l’altro a Shen Vlash con il rientro settimanale a Krujë per la formazione e per momenti di

fraternità. Per lo stesso motivo e per altri, spesso apostolici, il gruppo di Krujë si spostava a Shen Vlash. A partire da oggi tutto cambierà. infatti oggi, per l’evento, il gruppo di Kruie si è spostato a Shen Vlash. Il pranzo ha riunite tutte per la mensa fraterna. Nel pomeriggio, la comunità, un po’ emozionata, si ritrova alla mensa della preghiera per consegnare nelle mani di Dio il cammino fatto e quello nuovo che si apre davanti a tutte noi in questa terra assetata di Dio. Durante la preghiera la Madre Provinciale legge i Decreti di nomina delle due Superiore: Madre Marineve e Madre Angela e, il Decreto di erezione della nuova comunità, ratificato dalla Madre Generale, M. Margaret Peter e quello dell’Arcivescovo Mons. Rrok Mirdita, arcivescovo di Tirana. E’ stato un sogno questo, coltivato da diversi anni, che finalmente

è diventato realtà grazie alle tante preghiere. ai sacrifici delle sorelle che si sono spostate avanti e indietro da un posto all’altro... e alla premura di “madre”, della Madre Provinciale, M. Natalina Biffi, la quale, sin dalla sua prima venuta in Albania, si è resa conto della necessità di formare due comunità.

Abbiamo vissuto la fatica della gestazione e del parto, ma ora c’è la gioia di

una nuova creatura che guarda al futuro e sogna la sua crescita come cammino comunitario e apostolico. Si gode nel Signore, perché una nuova strada da percorrere si apre. Qui in Albania, per dire di liberare il passaggio sulla strada dicono “hapen rugen” cioè, apri la strada... Il Signore, dopo tanta attesa ha ascoltato la nostra preghiera, ci ha fatto questo dono. Ora che la strada è aperta tocca a noi camminare sulle vie della missione, contemplando il Crocifisso. Ambedue le comunità vivono la novità del pensarsi più piccole, dentro un orizzonte diverso. Non “quattro povere donnicciole” come dice S. Maddalena, ma tre, desiderose comunque di “far conoscere e amare Gesù”. Non ci è chiesto di fare miracoli, ma di vivere quotidianamente dentro il miracolo dell’amore vissuto da Gesù: il tutto donato, verso le tre di quel lontano pomeriggio...

Le comunità sono così formate. La comunità di Krujë che rimane la

“Casa Madre”, è composta da: m. Marineve Gerbino, m. Maria Caferra e m. Antonietta Salinardi.

La comunità di Shen Vlash è composta da m. Angela Passero, m. Pascaline Suko Ketambe e m. Cecilia Pajo.

Un altro piccolo-grande evento ha rallegrato le comunità, è un segno di speranza:il 31 agosto Katerina Gjeçaj ha iniziato il postulato nella comunità di Shen Vlash.

Katerina è un puro dono del Signore. L’incontro con lei è avvenuto durante una Mariapoli a Tirana. Faceva da traduttrice ad una suora tedesca durante un incontro di gruppo di religiosi e religiose. Come di solito si fa nei gruppi, ci si presenta, quella volta bisognava presentarsi con il proprio carisma. Ogni testimonianza, perciò, era riferita al proprio Fondatore o Fondatrice.

Katerina fu colpita da una battuta detta sulla contemplazione di Santa Maddalena sull’Amore più grande. Santa Maddalena, si diceva, ha contemplato Gesù sulla croce, nel momento del suo amore-dono supremo per il Padre e per i fratelli. Essa fu così colpita da questa realtà da esplodere in questa affermazione: “Gesù sulla croce fu spoglio di tutto eccetto che del suo amore, per questo lì, non respira che carità”.

Il gruppo di religiosi e religiose era formato da una quindicina di persone. Katerina fu colpita da questa frase di Santa Maddalena a tal punto che dopo circa un mese, all’insaputa di tutte noi, si presentò telefonicamente dicendo che desiderava incontrarci, conoscerci, sapere qualcosa di più su Santa Maddalena. Così, cominciò la sua avventura di sequela alla scuola di Gesù Crocifisso e del nostro carisma. Gesù, nel suo progetto d’amore per Katerina, le aveva preparato l’incontro con Lui, forse “erano circa le quattro del pomeriggio”.

Da quel lontano pomeriggio e, non lontano nello stesso tempo, nel quale, la nostra postulante aveva intravisto Gesù che la chiamava, si mise alla sua scuola e cominciò a “vedere...”, a “rimanere...” a “credere...” che il suo posto era tra noi e così il 1 marzo del 2008 cominciò il “vieni e vedi”, a settembre dello stesso anno cominciò l’aspirandato. La strada è aperta, il cammino continua... le auguriamo che sia buono, alla scoperta sempre più intima del carisma e prima ancora del respiro di Gesù che non è altro che carità.

Ci auguriamo che Katerina sia la prima di una lunga fila di figlie di Santa Maddalena in questa terra, perché facciano conoscere Gesù ai propri fratelli albanesi, cosicché Lo scoprano presente nella loro vita e Lo seguano come l’unico pastore.

Prima che a lei, auguriamo a noi sorelle, chiamate in questa terra, di essere testimoni credibili del

Crocifisso per Katerina e per quanti incontriamo nei nostri Ministeri. Katerina, il viaggio intrapreso è lungo quanto la vita, buon cammino! La tua valigia si riempia

sempre più delle virtù del Crocifisso, e la via sia arricchita da altre presenze. È il nostro augurio, è il nostro sogno per te.

Sor. Antonietta Salinardi

G rande festa nell’Istituto Canossiano di Vimercate il 12 settembre 2010.

Nome di Maria, non solo, ma anche speciale ricorrenza per le due Marie che vivono sotto questo tetto: Maria Colella che ha celebrato il 60° di S. Voti e Anna Maria Beretta il 50°.

Dalle prime ore della giornata si è capito che anche il cielo sereno, il sole mite, l’aria alquanto fresca, avrebbero contribuito a creare un clima radioso e di festa.

Alle ore 15, la nostra bella chiesa era quasi al completo e ancora arrivava gente amica o parenti per congratularsi con le festeggiate.

Quando, poi, alle 15:30, il sacerdote, P. Mario, cappuccino, diede inizio alla S. Messa, allietato dal suono dell’armonio, ci accorgemmo che anch’egli era ben intenzionato a creare un’atmosfera liturgica molto appropriata, semplice, familiare, devota e anche commovente. Nell’omelia egli concentrò tutte le sue riflessioni sulla consacrazione al Signore e sulla vita vissuta per Lui.

Tutto ciò che diceva spronava sia le suore che i laici presenti alla fedeltà a Dio e ai doveri del proprio Stato.

Dopo la sua illuminata esortazione si arrivò al momento della rinnovazione dei voti: le due Madri, davanti all’altare, rivolte al popolo, pronunciarono a voce chiara, la formula della loro Consacrazione. Si vedeva sul volto dei fedeli, un’espressione di pace e di approvazione. Chissà quali sentimenti sono passati nel loro cuore!

E’ qui che la commozione raggiunse il culmine!

La S. Messa terminò con tante Benedizioni sulle suore e su tutti i presenti e con un canto trionfale a Cristo Gesù.

Tutto finì con un gustoso rinfresco.

Sor. Maria Colella

Giubilei a Vimercate

N ei nostri ambienti ai primi giorni di settembre, la vita ricomincia a pulsare, si riempiono di canti di gioia, di pianti, di movimenti e di giochi. I piccoli

tornano....!!! Ricomincia l’anno scolastico! La Casa non è mai stata vuota. An-che d’estate alcuni bambini frequentano la nostra casa mentre i genitori lavorano. L’ 8 settembre, festa del nome di Maria, il nuovo anno viene consacrato e be-nedetto con la celebrazione della Santa Messa. Il Celebrante impronta una li-turgia dialogata, scendendo al livello dei bambini, facendoli partecipare e ren-dendola gustosa e bella. A Maria affidiamo l´impegno di tutto l´anno 2010-2011.

Inaugurazione del Nido La nostra festa: il 15 di settembre, “Maria Madre dell’ Amore più grande” , è l´occasione scelta per aprire ufficialmente l´ambiente “NIDO” per i più piccoli, dai 4 mesi ai 3 anni. Per questa occasione sono stati invitati le autorità civili, il presidente del Comune, Signor Esaltino Afonso Morais, il suo Vice e altre autori-tà importanti. Erano presenti anche le Sorelle Canossiane di Porto, madri che hanno lavorato per anni in que-sto luogo. La cerimonia è cominciata con lo scoprire la ‘placa’ e la benedizione degli ambienti, fatta dal Parroco. Di segu-

ito Madre Maria Grasihna prende la parola, ringrazia gli sforzi fatti da parte dello Stato e dell’ Istituto, per quello che già c’è e per quello che manca. Manifesta la sua preocupazione per il futuro e spera una rispo-sta positiva di aiuto da parte dei Servizi Sociali. Di seguito il Signor Presidente fa il suo discorso manifestando il grande apprezzamento per la presenza delle Sorelle e la loro opera in questa città e, come buon politico, naturalmente, esalta anche quello che il Co-mune fa. Visita tutti gli ambienti con soddisfazione. Per concludere la cerimonia, tutti sono invitati ad una piccolissima merenda offerta dal Comune. Grande gioia ha portato la presenza delle Madri di Porto cono-sciute da tutti, anche dai Capi. Per questo evento il presidente ha richiesto la presenza dei bambini e questo è stato un momento molto emozionante perché l’ambiente era per loro.

A sera, le due comunità si ritrovano a cena per festeggiare e condividere la gioia di essere ancora insieme.

Lodiamo il Signore perché opera meraviglie!

Comunità di Queluz de Baixo

Queluz di Baixo

P er il nostro Papa, Benedetto XVI°, in Inghilterra questo si è verificato in un triplice aspetto:

per la prima volta un Papa è stato invitato ufficialmente dai Reali d’Inghilterra; per la pr1ma volta un Papa parla nello storico salone del Palazzo del Governo -

Westminster, ed è accolto nell’Abbazia Anglicana dal Primate Protestante, Williams Ramsey, inoltre

ha presieduto alla Beatificazione del Cardinal Newman.

Non fa meraviglia che l’annuncio della visita non sia stato accolto in Inghilterra con troppo entusiasmo. La Regina è ufficialmente a capo della chiesa Anglicana e i Cattolici in Inghilterra sono una minoranza; anzi, per vari motivi, in molti settori c’era piena ostilità e i mezzi di comunicazione bombardavano critiche e accuse al Papa e alla Chiesa. Nel campo cattolico la visita del Papa è stata sentita come un “Pellegrinaggio” imperniato sul motto di Newman:”Il cuore parla al cuore”. Noi sorelle, insieme ai Laici Canossiani e agli amici, abbiamo cercato di prepararci a questo grande evento pregando, facendo pregare e organizzando gruppi di condivisione della Parola su questo tema.

Cogliendo l’occasione della Festa della Madonna Addolorata, che quasi coincideva con la visita papale (16-19 Sett.), e anticipandola di qualche giorno ci siamo riunite il 12 Settembre, nel nome di Maria, a chiedere la sua intercessione. Abbiamo pregato seguendo la Via Dolorosa della Madre Nostra. La nostra cappella non era sufficiente ad accogliere tutti, così che l’entrata e anche le scale hanno fornito sistemazione. E’ seguita poi la solenne celebrazione dell’Eucarestia in cui si poteva quasi percepire la presenza della Nostra Madre. A lei ci siamo affidate con gioia e con fiducia grande anche per l’imminente evento della visita Papale.

La misericordia di Dio ha superato le nostre attese e le più rosee speranze Il Papa fin dal primo momento del suo arrivo e per tutti i quattro giorni della sua

permanenza nel Regno Unito è stato sempre accolto con una cordialità, attenzione, gioia ed entusiasmo davvero imprevedibili. La sua semplicità ed umiltà, il suo parlare col cuore anche nei discorsi profondi ed esaurienti ha trasformato “l’atmosfera”, conquistato i cuori e tramutato le critiche dei media in commenti di approvazione, lode e consenso. La fede che sembrava assopita si è risvegliata, l’indifferenza scossa e l’entusiasmo è traboccato.

Il Papa ha incontrato e parlato a tutti gli strati sociali: alla regina e ai dignitari

come ai bimbi che abbracciava e baciava; ai parlamentari e notabili e alle folle che a migliaia assiepavano le strade; ai cattolici e ai protestanti; agli studenti e alle vittime di abusi; ai numerosi gruppi di giovani e agli anziani nella Casa di Riposo.

Fra i tanti momenti salienti

vogliamo ricordarne solo alcuni: l’applauso delle personalità politiche, accademiche ed esponenti del mondo culturale ed imprenditoriale che gremivano lo storico Westminster Hall al suo discorso e l’accoglienza e

C’e sempre una prima volta

l’abbraccio gioioso e caloroso del Primate Anglicano Rowan Williams. Inoltre l’omaggio del Primo Ministro -non cattolico- David Williams Donald Cameron che ha ringraziato il Papa per la sua presenza, la parola incoraggiante e stimolante e ha apprezzato il validissimo contributo dei cattolici nella società e nel mondo.

Anche noi Sorelle Canossiane eravamo fra gli 80mila presenti alla celebrazione Eucaristica in Hyde Park.

E’ stata un’esperienza forte di fede, in un’atmosfera di raccoglimento e di entusiasmo, di fraternità e di gioia e di universalità.

Il Papa, nel suo ultimo discorso, ha invocato il nuovo beato J.H.Newman perché sostenga i propositi e gli sforzi dei cristiani per: “diffondere ovunque il profumo di Cristo, affinché tutta la loro vita sia soltanto un’irradiazione della Sua”., come ha scritto Newman.

La mia riflessione su questo evento storico: Ora tocca anche a noi, sorelle della provincia Europea e del

mondo canossiano, accogliere la sfida e diffondere ‘il profumo di Cristo’ con la nostra vita di ogni giorno.

Sor. Caterina Cavalli

.

L a preparazione immediata a questo grande evento è iniziata il 1 luglio 2010, quando con le cinquanta quattro religiose di 24 congregazioni e 16 naziona-

lità ho raggiunto la casa delle Suore Dorotee a Roma. Il corso di formazio-ne è durato un mese intero. Siamo state accolte con la figura della Samaritana che ci ha accompagnato nella lectio divina per due giorni. Ci siamo fermate al “pozzo della nostra sete” per incontrare il “Mendicante d'amore”, l'Unico che può saziare la sete più profonda del nostro cuore. Durante questo tempo di formazione abbiamo fatto un percorso della vita consacrata sotto diversi aspetti. A partire dallo sguardo psicologico sul nostro essere donne consacrate, guidato da una giovane psicologa Dona-tella Forlani, per poi entrare nello spirituale, cosi fortemente legato alla

nostra umanità, basata e costruita sulla nostra debolezza umana e resa forte dalla gra-zia di Dio. In questo tratto di percorso ci ha accompagnato suor Nicla Spezzati Adora-trice del Sangue di Gesù. Rosanna Virgili, biblista, ci ha offerto una riflessione sulle grandi vocazioni, anzi, le grandi risposte nella Bibbia: Abramo, Mosè, Geremia, Ester, Maria, i discepoli, le donne seguaci di Gesù. Quell’ECCOMI che rinchiude lo slancio e le paure, svuotamento e rifiuto, incomprensione e incertezze, disponibilità e amore, che richiede collaborazione e fiducioso abbando-no. L’ECCOMI che ogni giorno dovrebbe essere nuovo e diverso, man mano che si cresce e si cammina col Signore. Poi abbiamo vissuto il tempo dedicato agli esercizi spirituali guidati da P. Sandro Berlone, gesuita. Alla conclusione del mese, la responsabile del Centro, suor Grazia Paris, ha riletto insieme con noi i tre voti sotto l’aspetto teologico-biblico.

È stata un'esperienza unica, molto bella e ricca sotto l’aspetto dei contenuti, ma anche del-le relazioni. Non è da poco ritrovarsi cosi diverse nella cultura, mentalità, esperienza e carisma vissuto, ma unite nello stesso obiettivo: la sequela di Gesù. Ho toccato real-mente la ricchezza della Chiesa e ho colto incredibilmente il fascino della vita consacra-ta.

Dopo aver guardato la vita religiosa in generale sono entrata in quella più speci-

fica per me, per noi Canossiane. Questa seconda tappa l'ho iniziata a Vimercate, accompagnata da m. Natalina

Biffi, m. Valeria Pedretti e m. Giusy Tirloni approfondendo gli articoli della Regola di Vita, per poi ritornare alle fonti del carisma nella comunità del CISC, con m. Adele Mazza e m Maria Rosa Piva. A Verona, mi attendeva la sorprendente scoperta della bellezza e attualità delle intuizioni di s. Maddalena. Passo dopo passo, accostando le

fonti della visione di Maddalena, ho preso coscienza di come ha saputo tradurre le sue intuizione profonde in risposte apostoliche ai bisogni del suo tempo. Questa consapevolezza mi ha affascinata. Mai come ora ho colto il forte legame che intercorre tra i voti, la comunità e la mini-sterialità. Maddalena teneva legate queste tre dimensioni ed esige dal-le Figlie questo impegno per l’efficacia ministeriale. Ho conosciuto la Fondatrice in modo diverso, molto umana, sensibile, ma determinata nel servire Dio nei fratelli; ho conosciuto una Madre e Sorella che si fa sentire presente e vicina nel cammino verso la pienezza della Carità, Cristo Crocifisso. E tutto questo è avvenuto sotto il suo sguardo, là dove ancora oggi si respira il suo carisma, si sente la sua presenza. E finalmente è arrivato il mio grande giorno! Forte emozione mi riem-piva dal giorno prima, ma quando è arrivato il momento di iniziare la

celebrazione la serenità ha invaso il mio essere. Il 19 settembre 2010 alle ore 11.00, nel-la nostra chiesa parrocchiale, si sono ritrovate Sorelle venute dall'Italia, dall'Ucraina e

Verso il Si per sempre

presenti in Polonia, i miei famigliari, amici, e sacerdoti conosciuti, alla Eucarestia presieduta dal vescovo ausilia-re Wladyslaw Bobowski.

L a g i o i a m i r i e m p i v a i l c u o r e , gioia per il grande evento nella mia vita e per aver vicino tante persone significative per me. Nel momento quan-do ho letto la formula della professione e ho pronunciato “amen”, nel mio cuore e nella mente risuonavano solo due parole “PER SEMPRE”; parole che mi colmavano di pace e di gioia profonda. Adesso sono totalmente e per sempre del Signore e Lui ci penserà a me. Dopo la bellissima celebrazione, resa ancora più bella dal canto delle Sorelle Natasha e Oksana, abbiamo condiviso un pranzo di festa nella nostra casa a Goslawice. Momento sempli-ce e bello, ha unito tante persone attorno a un evento bello, non solo per l'Istituto, ma per la Chiesa intera. Un giorno che ha lasciato un segno indelebile in tante persone, in particolare, in me!

All’ inizio di un'altra tappa del mio cammino voglio ringraziare il Signore per il dono della vocazione, la mia famiglia per la testimonianza della fede, l'Istituto per la fiducia e l’aiuto che ho ricevuto in questi anni at-traverso le Sorelle, i sacerdoti che mi hanno aiutata, e tutti coloro che mi hanno sostenuta e mi sostengono con la preghiera in questo cammino di sequela del Signore. Mi affido alla preghiera di tutti voi perché possa essere sempre fedele al mio Sì.

Sor. Lidia Wojcik

“Chi sono io, Signore Dio,

che mi hai portato

fino a questo punto?” (2 Sm 7,18 )

V innitsa eternamente Giovane: “Ho 655 Autunni, e tutti gli anni mi glo-

rio del mio passato. Si sa che la storia è maestra della vita e

come tale desidero che ogni membro della città contribuisca a farmi festa.”

Ogni anno, agli inizi di settembre, viene organizzata una grande festa con una bellissi-ma sfilata. Quest’anno 2010 è stata celebrata sabato 11 e domenica 12.

Ecco ci siamo ... nei giorni precedenti c’erano i manifestini per la città, ogni gruppo, club, cori, danze erano coinvolti. Noi sorelle eravamo molto eccitate: Cosa facciamo?

La risposta venne. Il sindaco della città ci chiese se potevamo ospitare il gruppo folcloristico della POLONIA dando loro vitto e alloggio.....Abbiamo accettato. Ben ven-ga!!! Tutto serve per farci conoscere.

Il mattino di sabato eravamo tutti eccitati.....la città era in movimento... Qualu-nque incombenza doveva essere fatta prima che iniziasse la sfilata perché tutte le stra-de principali sarebbero state chiuse al traffico.

Alle ore 14:00 iniziò la sfilata al ritmo della banda musicale. Ogni gruppo pre-sentò il suo programma...Riuscì a meraviglia... La folla ai lati della strada principale gioiva poiche’ era veramene uno spasso e divertimento.

“Ora mi voglio fare conoscere: Vinnitsa, secondo le tradizioni, prende signifiato dalla parola „vino” oppure „dono”. Anticamente si offriva il vino prodotto e dato dai monaci ai visitatori.

I primi abitanti si stabilirono nel 1355 vicino al fiume Bog. Gli antenati cre-devano che questa porzione di terra dell’Ucraina era il paradiso in terra e così il fiu-me che scorre attraverso la città di Vinnitsa si chiama “DIO” (in lingua slava “Bog”) .

Il terreno è fertile e nella regione ci sono tante bellezze naturali. Purtroppo il popolo tartaro invase la città e il territorio e distrusse ciò che era

la bellezza e la fecondità. Comunque VINNITSA con il passare del tempo si consolidò....e molte altre vi-

cende si susseguirono.......” Questa è la città dove lo Spirito di DIO chiamò noi Canossiane e desidera che noi

proclamiamo la VITA in tutte le sue fasi; Passo dopo passo il CENTRO –VITA ha messo la sua tenda nelle mani di DIO. Desideriamo fare nostro l’anelito di Santa Maddalena : “Ringrazio il Signore che si degna si servirsi di loro per impe-dire i peccati e per tale oggetto sarei troppo felice se tutte avessimo da lasciarvi la vita.” (vedi: Pensieri, 24 ottobre) Portiamo la Buona Novella anche in vari altri modi, annunciando Gesù ai nostri fratelli e sorelle che non lo conoscono e non l’hanno ancora accolto nella loro vita (evangelizzazione, catechesi, e varie altre attività con giovani, ragazzi, bambini...).

Stimatissime Sorelle aiutateci con la vostra preghiera, affinchè lo zelo missionario non venga meno... Con gioia

Sor. Elizabeth, Sor. Monica,

Sor. Rosa, Sor.Valeria,

Sor. Natasha.

Vinnitsa-Città in festa