Burned Fuel magazine n. 3

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magazine © Rivista on-line gratuita Numero 3 - giugno 2013 Gianluca Chiavari e il monogoa Michelin RACINGIRLS Paione al feinile 90. di scꝏter che di orig- inale ha solo il telaio! MARCO VAZZOLER

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Burned Fuel is an italian motorbike magazine

Transcript of Burned Fuel magazine n. 3

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magazine ©

Rivista on-line gratuita Numero 3 - giugno 2013

Gianluca Chiavarie il monogomma Michelin

RACINGIRLSPassione al femminile

90cc. di scooter che di orig-

inale ha solo il telaio!

MARCOVAZZOLER

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Pubblicato nel rispetto dell’articolo 3 bis della legge 103 del 16 luglio 2012.

Tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari.

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IN QUESTO NUMERO:

Intro

Pilota: Marco Vazzoler

RacinGirls

Pilota: Gianluca Chiavari

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Forse è arrivata la stagione del motoci-

clista da bar, il cattivo tempo dovrebbe

averci lasciato e questa strana specie,

dalla moto lucidissima, potrebbe fare

ritorno sulle piazze dei paesi italiani!

Stiamo portando avanti dei test sul sito

con la finalità di aprire un’area ded-

icata a Team e organizzatori, prossima-

mente vi daremo maggiori informazioni.

Come seguirci:

sito - burnedfuel.altervista.org/

Facebook - www.facebook.com/BurnedFuel

www.facebook.com/groups/burnedfuel/

email - [email protected]

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Marco VazzolerSfida a 90 cc.

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- Normalmente i primi passi nel mondo

delle due ruote (a motore) si muovono

con i “cinquantini”, sui quali si sper-

imentano le prime modifiche per farli

andare decentemente.

Fino ad arrivare al punto che le dif-

ferenze tra i mezzi stradali e da gara

risiedono solo nelle gomme, poi c’è

chi, crescendo, aumenta la cubatura e

chi come Marco Vazzoler persevera con

“zippetti” modificati.

Cosa hai da dire a tua discolpa?

“Ho iniziato la mia carriera agonisti-

ca nel lontano 2007, provando a parte-

cipare ad alcune gare motociclistiche,

con un’Aprilia RS125 convertita da

stradale a pistaiola; ero spinto dalla

passione, ma le gare erano troppo cos-

tose per le mie tasche, così tra anni fa

ho deciso di provare una nuova avven-

tura.

Aiutato dal Team Comix Performances mi

sono imbattuto nelle gare con gli scoot-

ers, sicuramente più accessibili, in

termini economici, per un operaio come

me e devo dire di essere restato stupito

dal divertimento che questi mezzi re-

galano, con sensazioni del tutto simi-

li a quelle regalate dalle moto.

All’interno del paddock, durante il

week-end, si respira ancora un’aria

di passione, fatta di ragazzi che hanno

voglia di divertirsi e di dare gas!!!”

- Ci sei arrivato per “necessità”,

ma hai scoperto un mondo che non ti 8

aspettavi, quali sono stati i momenti

che ti hanno lasciato, nel bene o nel

male, ricordi più marcati?

“Il momento più bello è stato sicura-

mente la mia prima vittoria allo scooter

week-end l’anno scorso a Varano, ma di

momenti straordinari ne ho passati un

sacco: dalla prima pole position, alla

rimonta dall’ultimo al secondo posto a

Precenicco.

Anche le sfortune mi hanno un po’ as-

sistito, sono stato vittima di svari-

ate cadute in gara che, lo scorso anno,

mi sono costate il campionato all’ul-

tima gara a Viterbo; ma alla fine son

proprio le cadute che mi han aiutato a

crescere.”

- Secondo te quali cambiamenti si po-

trebbero fare per migliorare organ-

izzazioni e cambiamenti nelle gare di

scooters?

“La cosa migliore, a mio parere, sareb-

be unire i vari campionati (Polini,

Stage6, Malossi) e creare un campion-

ato unico; unire le varie classi (ama,

exprert, etc. etc.) e dividere le gare

per tempo (gara a, b, c), cosi da creare

un campionato italiano più numeroso e

con più visibilità.

Si limiterebbero così le discussioni

sui tempi tra le varie classi e, magari,

limitando il numero di gomme utilizz-

abili per week-end, si limiterebbero

i costi, nel mio caso non sarebbe un

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problema, in quanto uso un treno per

entrambe le gare.”

- Uno stile di guida economico!

Potrebbero prendere spunto da cate-

gorie “superiori” dove gareggiano con

classi miste, allargando il parco pilo-

ti e il pubblico.

Questa stagione quale campionato stai

affrontando e come sono andati gare e

test?

“Quest’anno sto affrontando il campi-

onato stage 6 cup nella categoria open

(cilindrata fino a 95cc.), la prima

gara è stata accompagnata dalla sfor-

tuna con una caduta e un ritiro in gara

2; ma la seconda gara a Ortona, lo scor-

so mese, è andata molto meglio, con un

secondo posto finale e una vittoria in

gara due (nonostante sia stato steso

mentre ero in testa).

Sono molto contento dei risultati an-

che perché questo inverno non ho corso

e, prima della gara, ho fatto una sola

uscita, quindi sono partito ad occhi

chiusi con un motore tutto nuovo e molto

più impegnativo da guidare..”

- Che cosa puoi dirci su questo nuovo

motore e quali modifiche hai apportato

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al tuo zip per renderlo più competiti-

vo?

“Il nuovo motore è da 90 centimetri cu-

bici e, a differenza del precedente mo-

tore da 70cc., è molto più potente e ag-

gressivo, più adatto a uno scooter, tipo

Yamaha Jog, con ruote da 12 più gesti-

bili.

Il mio stile di guida molto brusco,

con frenate e ripartenze, sfrutta bene

questo motore anche se montato su uno

Zip.

Oltre al motore sono state cambiate

sospensioni, impianto frenante e ra-

diatori, di serie resta esclusivamente

il telaio!!!”

- Tutto è rimasto, come dire... street

legal!

Il tuo impegno nelle gare ti ha porta-

to a correre anche in un contesto meno

conosciuto come lo scootercross che,

vista la tipologia dei veicoli, po-

trebbe apparire alquanto improbabile;

cosa pensi di questa disciplina e come

hai vissuto questa esperienza?

“Lo scooter è un mezzo molto più adatto

a una pista asfaltata che allo sterra-

to, dove non è lontanamente paragona-

bile a una moto, sia come fragilità che

come rendimento; finché si tratta di un

tracciato fettucciato senza salti è an-

cora utilizzabile ma su un tracciato da

cross ai primi salti emergono i punti

deboli.”

- Bene... meglio tornare su asfalto al-

lora!

Tra poco inizia il vivo della stagione,

ci aspettiamo qualche novità interes-

sate?

“Di novità non ce ne sono molte visto che

quest’anno ne ho già avute abbastanza,

speriamo di continuare così e di rius-

cire a concretizzare quello che abbia-

mo fatto di buono le gare scorse, cono-

scendo il mio team sono sicuro che di

migliorie sullo scooter ne arriveranno

sicuramente.”

.: Omix :.10

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Per rimanere aggiornati sulla stagione

di Marco, seguite il Team Comix:

www.comixperformances.it

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- A fine 2009 nasce il gruppo delle Rac-

inGirls, ne parliamo con Katia Di Egid-

io, fondatrice e presidente del grup-

po.

Cosa vi ha spinto a creare il gruppo?

“Il gruppo delle RacinGirls nasce

dall’idea di offrire alle motocicliste

che condividono la passione per le due

ruote occasioni di aggregarsi, con par-

ticolare attenzione alla sicurezza e al

divertimento. Dal 2009 ad oggi abbiamo

portato avanti diverse iniziative in

particolare in pista (dove ci esprim-

iamo al meglio), ma anche in strada e

qualche volta con le gambe sotto un ta-

volo. L’idea è quella di unire la stessa

passione in diverse declinazioni così

da fare gruppo.

Le motocicliste sono più di quel che

si pensa e stanno crescendo, ma molto

spesso non si conoscono tra loro, noi

facciamo in modo che succeda.”

- Quali sono stati gli eventi e i tra-

guardi che vi hanno dato più soddisfazi-

one?

Gli eventi che ci hanno dato maggiore

soddisfazione, a livello di associazi-

one, sono quelli che definiamo “Serali

RG”, come quello appena terminato do-

menica 26 Maggio 2013, arrivando alla

sua 5° Edizione. Si tratta di due ore di

pista dedicate alle motocicliste, dal-

la pilota alla neofita, con briefing di

sicurezza, supporto degli istruttori

della Riding School di Luca Pedersoli e

suddivisione in due gruppi per capac-

ità; così da ottimizzare utilizzo del-

la pista e garantire il divertimento e

la sicurezza. Nelle diverse edizioni

si sono alternate tante ragazze, per-

ché sempre di nuove si affacciano alla

pista e sempre più gremito diventa il

gruppo delle irriducibili sempre pre-

senti. L’evento garantisce poco traf-

fico, peculiarità molto apprezzata,

perché insieme alla divisione in gruppi

favorisce la riduzione dei rischi con-

nessi al divario tra le partecipanti,

fornendo un ambiente sicuro dove es-

primersi ognuna per il proprio poten-

ziale. Ci sono anche molte pilote che

sfruttano questa occasione per girare

divertendosi senza la pressione di al-

tre situazioni legate a prove libere o

gare.

L’appoggio di una scuola con istrut-

tori qualificati permette anche di far

provare la pista a chi non vuole subi-

to affrontare il costo di un corso, che

comunque poi diventa automaticamente

il secondo step, per poter passare dai

primi rudimenti ad apprendere in modo

più strutturato le tecniche di guida

in pista. L’obiettivo è proprio quel-

lo di portare sempre più motocicliste

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a provare la pista, sia come possibil-

ità di acquisire sicurezza nella guida,

sia come occasione per affacciarsi al

mondo delle gare.

In quest’ottica di avvicinamento alla

pista, come possibilità di acquisire

sicurezza nella guida, per questo 2013

abbiamo anche iniziato una nuova av-

ventura, ossia l’organizzazione di

corsi di guida su strada, dove, gra-

zie all’esperienza di Fausto Ricci, si

va a creare il corso su misura per la

singola motociclista, con gruppi molto

limitati di partecipanti che vengono

raggiunte sulle strade vicino casa,

per non fermarsi solo a quanto appreso

con la scuola guida ed il consiglio di

amici più esperti, diventando padro-

ne del mezzo e capire come viaggiare in

sicurezza anche in strada.

Insieme a questi eventi di diffusione

del motociclismo in pista ed in stra-

da nel mondo femminile delle due ruote,

abbiamo avuto ottimi riscontri anche

nelle gare. Nel 2010 con la classifi-

ca RacinGirls all’interno del Tro-

feo Bridgestone, dove si sono alter-

nate diverse pilote RG e non, per poi

proseguire nelle due prove uniche del

Trofeo Esordienti Beatrice Bossini e

del Trofeo Femminile FMI.

Nel 2011 e 2012 la Federazione ha or-

ganizzato il Trofeo Femminile FMI con

prove nei maggiori circuiti italiani

dando la possibilità a diverse pilote

RacinGirls di distinguersi andando a

podio nelle varie gare e quindi anche

nelle diverse classifiche finali. Il

2013 non ha più il Trofeo Femminile FMI

e quindi le varie pilote si sono sparse

in altre manifestazioni.

Le portacolori RacinGirls 2013 sono im-

pegnate nel National Trophy al CIV con

Francesca Favorini e nel Trofeo Mini-

Open con Elena Barolo. Altre pilote si

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stanno preparando a fare qualche wild

card confidando che si possa riavere il

Trofeo Femminile nelle prossime sta-

gioni.

- Collegandoci alle ultime informazio-

ni sul mondo delle gare, possiamo con-

siderare che gli sport motoristici

hanno, storicamente e per motivi cul-

turali, il retaggio di essere esclusi-

vo appannaggio degli uomini; negli ul-

timi anni, grazie anche a realtà come

la vostra, le cose stanno cambiando e

molte donne sono impegnate contro gli

uomini con ottimi risultati.

Come vivete questo cambiamento e quan-

to ancora c’è da fare, soprattutto per

voi motocicliste?

“Fondamentalmente noi non sentiamo di

dover in qualche modo fare qualcosa di

diverso dai colleghi maschi, ma sem-

plicemente capiamo che abbiamo delle

peculiarità rispetto a questo sport.

Serve comunque un trampolino di lan-

cio e quindi riuscire a fare un Trofeo

Femminile, che sia studiato sulle esi-

genze delle motocicliste, sarebbe una

possibilità di far nascere talenti che

siano poi competitive anche nel mondo

“maschile”. Per questo pensiamo che ci

sia necessità di un percorso formati-

vo che guidi e permetta, a diversi liv-

elli, di sperimentare la passione per

questo sport, perché non ci sono solo

le gare. Stiamo lavorando al progetto

“RacinGirls Driving Accademy”, ma non

possiamo svelarvi tutto.

Siamo in numero inferiore rispetto ai

colleghi maschi e le difficoltà sono le

medesime perché si tratta di una prat-

ica costosa, sia per quello che attiene

la strada, ma in particolare per chi de-

cide di affacciarsi alla pista. In gen-

erale c’è molto da fare per gli sport

motoristici perché in Italia, vivia-

mo tanto di calcio e questo oscura la

bellezza di altri sport che hanno sem-

plicemente una diversa valenza, ma ap-

punto solo diversa. Come associazione

ci stiamo impegnando a dare opportu-

nità alle motocicliste di potersi unire

e capire quali siano le diverse opzioni

che possono far diffondere questo sport

sempre di più tra le ragazze, che magari

sono solo timorose di provare, per poi

scoprire che hanno un talento che può

portarle a competere a diversi livelli,

senza che questa sia l’unica ragione

per praticare questo sport perché sp-

esso serve solo passione e divertimen-

to, tralasciando la competizione come

ogni sport che si rispetti.”

.: Omix :.

Ecco i contatti per scoprire tutte le

iniziative: www.racingirls.it

[email protected]

Gruppo FB: www.facebook.com/groups/

racingirls/

Pagina FB: www.facebook.com/pages/

Racingirls/163937707093173

Twitter: @RacinGirls_IT 17

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Gianluca Chiavari

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- Presidente del Lake’s Biker Team, Gi-

anluca Chiavari, quest’anno è impegna-

to nella categoria 600 Open del Nation-

al Trophy.

Com’è andato l’inizio di stagione?

“Esatto Emiliano, quest’anno ho deciso

di passare dalle solite “garette” amato-

riali (pareggiamenti) alle gare vere,

dopo qualche giorno di consultazioni,

insieme alla pilota di punta del team

Alessia Falzoni (la Furia Romagnola),

abbiamo scelto il National Trophy, io

con il monogomma Michelin.

La stagione non è iniziata nel migliore

dei modi, infatti i test sono sta-

ti ridottissimi a causa delle avverse

condizioni meteo che, tra l’altro,

hanno caratterizzato anche la prima

gara del Mugello tenutasi il 7 aprile.

Gara in cui non ci siamo fatti mancare

nulla, il venerdì abbiamo avuto prob-

lemi con l’elettronica della mia moto

e non ho potuto guidare al meglio, du-

rante le qualifiche la pista era molto

scivolosa e sono andato in griglia con

un tempo non proprio ottimo, ma fortu-

natamente nella gara tutto è migliorato

e, anche se non sono stato davanti come

Alessia, mi ritengo soddisfatto perché

ho tolto un secondo al mio precedente

best lap.”

- La creazione di categorie miste e

campionati raggruppati in un’unica

sessione di gara, negli ultimi anni, ha

consentito di avere griglie di parten-

za più folte, premiazioni multiple per

singola gara e un risparmio da parte de-

gli organizzatori che si associano; dal

punto di vista del pilota invece com’è

l’impatto con questa formula ?

“Come detto prima per me questo anno è

il primo di gare “vere” quindi non sono

proprio il pilota adatto a cui rivolgere

la domanda. In ogni caso, provenen-

do dagli amatori, posso dire che unire

le classi non è la migliore situazione

per noi piloti, infatti condivido pi-

enamente la scelta degli organizzatori

del National Trophy di mantenere

separate le due classi, sia per una 20

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questione di sicurezza che di spettaco-

lo per chi segue le nostre gare.

Certo avere griglie di partenza con

poche moto per categoria non è il mas-

simo dello spettacolo e ha anche costi

più elevati ed è per questo, credo, che

molti organizzatori si associano.

Pur avendo poca esperienza di gare

fino ad ora mi sono sempre trovato bene

a gareggiare contro avversari di pari

classe e credo che, anche per i prossimi

anni, cercherò di scegliere il trofeo a

cui partecipare anche in base a questo

aspetto.”

- Per questa stagione hai scelto di

partecipare al monogomma Michelin,

come ti trovi con queste gomme?

“Dopo anni di pista con Pirelli

quest’anno ho deciso di provare a cam-

biare pneumatico, la scelta è ricadu-

ta su Michelin in primo luogo per una

questione economica visto che facendo

il MotoXRacing Cup le gomme sono in co-

modato.

In principio, prima di poterle provare,

cercavo informazioni dai piloti che le

usavano già o sulla rete, ma ne senti-

vo soltanto parlare male, ma sono molto

pignolo e finché non tocco non giudi-

co. Le ho provate per la prima volta al

Mugello il 24 marzo, in una giornata di

test a dir poco disastrosa, con tempo

freddo e pioggia battente per tutta la

notte, ma io sono riuscito, pur aven-

do problemi con il settaggio del mono,

a replicare subito il mio tempo dello

scorso anno, poi, anche in gara il 7

aprile, mi sono addirittura migliora-

to.

Quindi per me e per il mio modo di gui-

dare sono coperture valide, sicura-

mente migliorabili ma non così pessime

come ne sentivo parlare.

Una cosa è certa, passare a Michelin mi

ha stravolto la moto a livello di geom-

etrie e idraulica, infatti, sopratutto

nelle prime uscite, distruggevo un pos-

teriore con solo due turni di libere.

Ovviamente hanno un rovescio della

medaglia, tendono un po’ troppo a

scivolare e per ben due volte sono 21

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caduto a causa della perdita di aderen-

za del posteriore.

Ma io sono caparbio e non mi acconten-

to facilmente, ad ogni uscita, che sia

gara o allenamento, insieme al mio am-

ico Alessandro Vaghi, in arte Ghigno,

pilota e persona molto preparata, cer-

chiamo di migliorare l’assetto per tro-

vare il buon compromesso e poter girare

ancora più forte.”

- Tra i circuiti italiani quale prefer-

isci?

“In molti anni di piste, italiane e non,

ne ho girate molte, parlando di circu-

iti italiani e avendoli provati quasi

tutti, isole comprese, credo che quella

che mi piace di più, quella che ad ogni

giro dico “ok l’ultimo e poi esco”, è

decisamente il Mugello.

Non vorrei sembrare scontato, ma è una

pista bellissima da guidare ed estrema-

mente sicura, lasciando cosi modo di

poter osare, giro dopo giro, sempre

un pelino di più,è veloce e io adoro

le piste veloci dove bisogna tuffarsi

dentro a testa bassa.

Oltre il tracciato mi piace anche l’im-

pianto, molto spazioso, ben organiz-

zato e pulito; i box sono ampi e tutti

con bagno, insomma nulla è lasciato al

caso. Ha solo un difetto, o meglio due,

il primo è geografico, essendo circon-

dato da montagne spesso, forse anche

troppo, piove; il secondo è che quan-

do si entra da spettatore, come pilota

o come accompagnatore bisogna pagare e

questo non lo concepisco.”

.: Omix :.22

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Per seguire Gianluca e il Lake’s Biker Team

potete consultare la loro pagina facebook:

www.facebook.com/LakesBikerTeam

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