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REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE DEL V ENETO Anno XLIII - N. 90 Venezia, venerdì 2 novembre 2012 Direzione - Redazione Dorsoduro 3901, 30123 Venezia - Tel. 041 279 2862 - 2900 - Fax. 041 279 2905 Sito internet: http://bur.regione.veneto.it e-mail: uff[email protected] Direttore Responsabile avv. Mario Caramel Baone (Pd), Villa Beatrice d’Este. Situata sulla cima del Monte Gemola questa villa era in origine il convento che ospitò Beatrice, componente della famiglia d’Este, proclamata beata. Alla seconda metà del 1600 risale la trasformazione del monastero in edificio residenziale. Tale sistemazione in seguito non fu più modificata fino all’inizio del 1900, anno in cui fu eseguita la costruzione di una barchessa. Il restauro promosso da Enti pubblici negli anni ’70-’80 è stato preceduto da accurate ricerche che consentono oggi di intravvedere, all’interno, tracce dell’antico monastero. La villa è attualmente sede del Museo naturalistico dei Colli Euganei, che espone una panoramica completa dell’ecosi- stema del territorio. (Archivio fotografico Parco regionale dei Colli Euganei – foto Marco Pavarin)

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REPUBBLICA ITALIANA

Bollettino UfficialeRegione del Veneto

Anno XLIII - N. 90Venezia, venerdì 2 novembre 2012

Direzione - RedazioneDorsoduro 3901, 30123 Venezia - Tel. 041 279 2862 - 2900 - Fax. 041 279 2905Sito internet: http://bur.regione.veneto.it e-mail: [email protected]

Direttore Responsabile avv. Mario Caramel

Baone (Pd), Villa Beatrice d’Este.Situata sulla cima del Monte Gemola questa villa era in origine il convento che ospitò Beatrice, componente della famiglia d’Este, proclamata beata. Alla seconda metà del 1600 risale la trasformazione del monastero in edificio residenziale. Tale sistemazione in seguito non fu più modificata fino all’inizio del 1900, anno in cui fu eseguita la costruzione di una barchessa. Il restauro promosso da Enti pubblici negli anni ’70-’80 è stato preceduto da accurate ricerche che consentono oggi di intravvedere, all’interno, tracce dell’antico monastero. La villa è attualmente sede del Museo naturalistico dei Colli Euganei, che espone una panoramica completa dell’ecosi-stema del territorio.

(Archivio fotografico Parco regionale dei Colli Euganei – foto Marco Pavarin)

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 20122

SOMMARIOPARTE PRIMA

LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI

LEGGE REGIONALE 26 ottobre 2012, n. 42Interpretazione autentica degli articoli 8, 10 e 12 e novellazione dell’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15

“Norme di programmazione per l’insediamento di attività commerciali nel Veneto”. ....................................................................... 9

PARTE SECONDA

Sezione prima

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ATTUAZIONE PROGRAMMAZIONE SANITARIA

n. 207 del 16 ottobre 2012DGR 438 del 20 marzo 2012. Concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale - triennio

2012-2015. Annullamento del decreto n. 182 del 3 ottobre 2012, rettifica e nuova pubblicazione della graduatoria di merito. .......14[Concorsi]

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE

n. 903 del 23 ottobre 2012Modalità di ammissione diretta all’esame di abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di Acconciatore. Revisione del

DDR 920 del 13/12/2011. .....................................................................................................................................................................21[Formazione professionale e lavoro]

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RISORSE UMANE

n. 310 del 16 ottobre 2012Approvazione elenchi richieste di mobilità presso la Regione del Veneto. Art. 9 L.R. 8 agosto 1997, n. 31. ............................ 28

[Organizzazione amministrativa e personale regionale]

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA UNITÀ DI PROGETTO CABINA DI REGIA FSE

n. 19 del 12 ottobre 2012POR Veneto FSE 2007/2013 della Regione del Veneto. Ripetizione del servizio di Valutazione strategica e operativa del POR

FSE Ob. CRO 2007/2013. DGR n. 1556 del 31.07.2012. Aggiudicazione definitiva al Raggruppamento Temporaneo di Imprese tra Tolomeo Studi e Ricerche Srl di Treviso (capogruppo) e Associazione Greta Associati di Venezia. Codice CIG: 44245706AA. Co-dice CUP: H19H12000410007. Codice SMUPR 18681...................................................................................................................... 36[Appalti]

Sezione seconda

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE

n. 2115 del 23 ottobre 2012L.R. 29/2010, artt. 2 e 4. Attività a favore del patrimonio storico e culturale dell’antifascismo, della resistenza e dei correlativi

eventi accaduti in Veneto dal 1943 al 1948. Bando anno 2012. Art. 5, comma 1, L.R. 29/2010. ...................................................... 37[Cultura e beni culturali]

n. 2141 del 23 ottobre 2012Programma Operativo Regionale 2007-2013 - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

- Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse II - Occupabilità - Avviso pubblico per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a sportello - Anno 2012. ................................................................................... 39[Formazione professionale e lavoro]

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 3

n. 2144 del 23 ottobre 2012Promozione e valorizzazione del cicloturismo e ciclo-escursionismo - Progetto regionale “Veneto bike”, seconda fase. Bando

per la concessione di contributi per interventi di localizzazione e posa in opera della segnaletica per i percorsi ciclo-escursionistici di montagna. Legge regionale 6 aprile 2012, n. 13, articolo 33 e legge regionale 4 novembre 2002, n. 33. ....................................110[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]

PARTE TERZA

CONCORSI

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI VERONA, VERONAAvviso per titoli e prova scritta per assunzione a tempo determinato di un dirigente medico - disciplina di medicina interna per

l’uoc fibrosi cistica. ............................................................................................................................................................................119

COMUNE DI CARRÈ (VICENZA)Concorso pubblico per titoli ed esami per 1 posto di esecutore tecnico per il servizio tecnico/manutentivo a tempo pieno e in-

determinato 36 ore settimanali cat. B.1. ........................................................................................................................................... 120

IPAB CASA DI RIPOSO DI LEGNAGO, LEGNAGO (VERONA)Selezione pubblica per esami per la formazione di una graduatoria per l’assegnazione di incarichi, a tempo determinato, di

addetto all’assistenza - Cat. B - Posizione economica B1 - C.C.N.L. dei dipendenti delle Regioni e delle AA.LL ........................121IPAB CASA DI RIPOSO DI LEGNAGO, LEGNAGO (VERONA)

Selezione pubblica per titoli ed esami per la formazione di una graduatoria per l’assegnazione di incarichi di assistente so-ciale a tempo determinato ed a part-time 33,33%, cat. D - posizione economica D1 - C.c.n. l. dei dipendenti delle Regioni e delle Aa.ll. .......................................................................................................................................................................................... 122

IPAB DI VICENZA, VICENZAConcorso pubblico per titoli ed esami per n. 1 posto di infermiere (cat. C Ccnl Enti ed Autonomie locali) a part-time 50% e a

tempo indeterminato, in prova (prot. n. 4808). ................................................................................................................................ 123IPAB DI VICENZA, VICENZA

Concorso pubblico per titoli ed esami per n. 1 posto di infermiere (cat. C Ccnl Enti ed Autonomie locali) a tempo pieno e inde-terminato, in prova (prot. n. 4809). .................................................................................................................................................. 124

IPAB RESIDENZA PER ANZIANI “G. FRANCESCON”, PORTOGRUARO (VENEZIA)Avviso pubblico indetto per la formazione di una graduatoria per assunzioni a tempo determinato di esecutore operatore socio

sanitario. ........................................................................................................................................................................................... 125

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 2, FELTRE (BELLUNO)Avviso pubblico per la formazione di una graduatoria da utilizzare per il conferimento di nuovi incarichi a tempo determinato

nel servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica). ........................................................................................................... 126

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 4, THIENE (VICENZA)Avviso pubblico, bando n. 12/2012, per il conferimento di n. 1 posto di dirigente sanitario (profilo professionale: medici - di-

sciplina: medicina fisica e riabilitazione). ........................................................................................................................................ 127

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6, VICENZAAvviso approvazione graduatoria per inserimenti relativa agli ambiti carenti di assistenza primaria 2° semestre 2011. ....... 128

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 7, PIEVE DI SOLIGO (TREVISO)Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 colloboratore professionale sanitario, Cat.

D - tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. ................................................................................................ 129UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 7, PIEVE DI SOLIGO (TREVISO)

Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 dirigente medico di medicina interna per l’U.O.C. cure primarie dei distretti. .................................................................................................................................................. 130

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 13, MIRANO (VENEZIA)Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 dirigente medico di cardiologia a tempo indeterminato. ...............................131

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 20124

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 14, CHIOGGIA (VENEZIA)Graduatorie aziendali per l’attribuzione di incarichi a tempo determinato vacanti nell’anno 2013 nei servizi di continuità assi-

stenziale, assistenza ai villeggianti ed emergenza sanitaria territoriale (determinazione n. 284 del 27/09/2012). ..........................139

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 20, VERONAConcorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1 dirigente medico - disciplina di anestesia

e rianimazione. ..................................................................................................................................................................................140

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 21, LEGNAGO (VR)Avviso di selezione pubblica, per titoli ed esami, per la formazione di una graduatoria per assunzioni a tempo determinato di

dirigente medico di urologia (area chirurgica e delle specialità chirurgiche). .................................................................................146

APPALTI

Bandi e avvisi di gara

COMUNE DI ALTAVILLA VICENTINA (VICENZA)Avviso d’asta pubblica vendita partecipazione azionaria detenuta nella società College Valmarana Morosini s.p.a. ..............147

COMUNE DI MAROSTICA (VICENZA)Estratto avviso d’asta pubblica per alienazione di lotto edificabile all’interno del pdl “Montello Ovest” ................................149

COMUNE DI MARTELLAGO (VENEZIA)Procedura aperta (asta pubblica), ad unico e definitivo incanto, per la vendita del compendio immobiliare noto come Centro

Civico di Olmo, sito in via Selvanese. ...............................................................................................................................................150

COMUNE DI ODERZO (TREVISO)Avviso pubblico di vendita area di proprietà comunale sita in via Ronche di Sopra nella frazione di Piavon ed individuata ca-

tastalmente al fog. 2, mapp. n. 991 di mq. 1.308. ..............................................................................................................................151

COMUNE DI OPPEANO (VERONA)Estratto di avviso d’asta per la vendita di area sita in Oppeano, via Stradello. .........................................................................152

COMUNE DI PIOVE DI SACCO (PADOVA)Alienazione immobile denominato “ex Casa Cognolato”, sito in Piove di Sacco, via Botta n. 10, di cui al nctr foglio 14 - mappali

988- 529 - 533 nceu foglio 14 - mappali 988 (terzo esperimento). ....................................................................................................153

COMUNE DI SAREGO (VICENZA)Estratto avviso d’asta pubblica per l’alienazione di n. 1 bene immobile di proprietà comunale. ............................................. 154

Esiti di gara

REGIONE DEL VENETOSegreteria regionale per la cultura. Avviso appalto aggiudicato Fondo Sociale Europeo. Ripetizione servizio di valutazione

strategica e operativa del POR Veneto 2007/2013.............................................................................................................................155

AVVISI

REGIONE DEL VENETOAvviso n. 16 del 23 ottobre 2012

Designazione di un Rappresentante regionale nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Arena di Verona .................156REGIONE DEL VENETO

Direzione formazione. Avviso pubblico presentazione domande attività Fondo Sociale Europeo. Delibera Giunta Regionale n. 2141 del 23 ottobre 2012. ...................................................................................................................................................................158REGIONE DEL VENETO

Direzione risorse umane. Funzione ispettiva di cui all’art. 1, comma 62, Legge n. 662/96. Avviso estrazione campione da sot-toporre a controllo. ............................................................................................................................................................................159REGIONE DEL VENETO

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 5

Genio civile di Rovigo. Avviso di pubblicazione istanza della Ditta Riverwatt Srl per derivazione acqua pubblica dal fiume Adige in località Piantazza del Comune di Cavarzere per la produzione di energia elettrica. Pratica n. 747. (Art. 7, Regio Decreto 11/12/1933, n. 1775 e DGR 7/12/2011, n. 2100). .................................................................................................................................160REGIONE DEL VENETO

Genio civile di Treviso. T.U. 1775/33, art. 7 - L.R. n. 14/89. Pubblicazione avviso relativo istruttoria domanda della ditta Sfoggia Narciso per concessione di derivazione d’acqua in Comune di Follina ad uso idroelettrico. Pratica n. 4909. ................................161REGIONE DEL VENETO

Genio civile di Treviso. T.U. 1775/33, art. 7 - L.R. n. 14/89. Pubblicazione avviso relativo istruttoria domanda della ditta Tregipi S.r.l. per concessione di derivazione d’acqua in Comune di Treviso ad uso scambio termico. Pratica n. 4915. ..............................162REGIONE DEL VENETO

Genio civile di Verona. Avviso. Rif. pratica D/12105. Richiedente: IGW Italian Green Watt s.r.l. Uso: Idroelettrico - Comune di San Martino Buon Albergo, Località Formighè. ..............................................................................................................................163REGIONE DEL VENETO

Genio civile di Verona. Avviso. Rif. pratica D/12106. Richiedente: IGW Italian Green Watt s.r.l. Uso: Idroelettrico - Comune di San Martino Buon Albergo, Località Pignatte. ........................................................................................................................... 164REGIONE DEL VENETO

Genio civile di Verona. Avviso. Rif. pratica D/12167. Ditta: Valpolicella Alta Soc. Agricola s.r.l.. Uso: irriguo - Comune di Ve-rona, Loc. Trezzolano. .......................................................................................................................................................................165REGIONE DEL VENETO

Genio civile di Verona. Avviso. Rif. pratica D/12168. Ditta: Valpolicella Alta Soc. Agricola s.r.l. Uso: irriguo - Comune di San-t’Ambrogio di Valpolicella, Loc. Solane. ..........................................................................................................................................166REGIONE DEL VENETO

Genio civile di Vicenza. Ordinanza n. 477258 del 22/10/2012 Pratica n. 1604/BA. ..................................................................167REGIONE DEL VENETO

Genio civile di Vicenza. R.D. 11.12.1933 n. 1775 “Testo unico sulle acque pubbliche”. Ordinanza di visita locale di istruttoria relativa all’istanza di rinnovo della concessione di derivazione d’acqua dal Torrente Posina in località Perale nel Comune di Arsiero (VI) per mod. medi 3,50 (350 l/s) ad uso idroelettrico-industriale della Ditta Dalco Energy S.r.l. di Schio (VI). Ordinanza n. 477298 del 22/10/2012 Pratica n. 01/PO/GD. .................................................................................................................................................168

COMUNE DI SANT’ANNA D’ALFAEDO (VERONA)Avviso di avvenuta approvazione del primo Piano degli Interventi del Comune di Sant’Anna d’Alfaedo aii sensi dell’art. 18 della

Legge Regionale 23 aprile 2004 n. 11. Delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 20 settembre 2012. ...........................................169

COMUNE DI SELVA DI CADORE (BELLUNO)Adozione piano di accertamento e verifica delle terre di uso civico ai sensi della L.R. n. 31/94. .............................................170

PROVINCIA DI VICENZAAto Vicenza R.U. - Avviso di adozione del Piano d’Ambito. Delibera Assemblea d’Ambito R.U. Vicenza n. 4 del 15/10/2012. .171

Procedimenti VIA

DITTA AUTOTRASPORTI TEZZA CLEMENTE SRL, GREZZANA (VERONA)Domanda di verifica di assoggettabilità (screening). (Ai sensi dell’art. 20 del d. lgs. 152/2006 e s.m.). ...................................172

DITTA COOP ADRIATICA SCARL, VILLANOVA DI CASTENASO (BOLOGNA)Avviso ai sensi dell’art. 20, comma 2, del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii..........................................................................................173

PARTE QUARTA

ATTI DI ENTI VARI

Agricoltura

AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dell’Area tecnica e autorizzazione n. 8 del 22 ottobre 2012

Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-2013. Subentro della ditta Latterie Venete S.p.A. nella titolarità della domanda n. 1318489 misura 123 PIF. ....................................................................................................................................................................174AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVA

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 20126

Decreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Treviso n. 403 del 17 ottobre 2012Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-2013. Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”. Bando approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del G.A.L. Terre di Marca n. 11 del 29 marzo 2012. Approvazione delle graduatorie di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto. .............................................................................................................175AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVA

Decreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Venezia n. 214 del 19 ottobre 2012Approvazione elenco di ammissibilità e graduatoria per la finanziabilità delle domande di aiuto relative la Misura 313 “Incentiva-zione delle attività turistiche” Azione 1 “Itinerari e Certificazioni” - G.A.L. Antico Dogado. ......................................................176AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVA

Decreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Venezia n. 216 del 22 ottobre 2012Approvazione elenco di ammissibilità e graduatoria per la finanziabilità della domanda di aiuto relativa alla Misura 311 “Diver-sificazione in attività non agricole” Azione 1 “Creazione e consolidamento di fattorie polifunzionali” - G.A.L. Venezia Orientale (VeGAL) ............................................................................................................................................................................................177

Espropriazioni, occupazioni d’urgenza e servitù

COMUNE DI ALTIVOLE (TREVISO)Estratto ordine di pagamento saldo espropriazioni n. 1 del 9 agosto 2012

Lavori di realizzazione di un anello rotatorio in corrispondenza delle comunali Via degli Alpini e Via Loreggia. Pagamento saldo dell’indennità di esproprio accettata ex artt. 20, comma 8 e art. 26 D.P.R. 327/2001. .....................................................................178COMUNE DI ALTIVOLE (TREVISO)

Estratto ordine di deposito saldo espropriazioni n. 2 del 9 agosto 2012Lavori di sistemazione delle intersezioni stradali tra la S.P. 6 “Pradazzi” e le comunali Via Rosina e Via Brioni nell’abitato di San Vito (1°stralcio). Deposito dell’indennità provvisoria di esproprio ex art. 26 comma 4 D.P.R. 327/2001. ......................................179COMUNE DI ALTIVOLE (TREVISO)

Estratto ordine di pagamento saldo espropriazioni n. 3 del 9 agosto 2012Lavori di realizzazione di un anello rotatorio in corrispondenza delle comunali Via degli Alpini e Via Loreggia. Pagamento saldo dell’indennità di esproprio accettata ex artt. 20, comma 8 e art. 26 D.P.R. 327/2001. .....................................................................180COMUNE DI ALTIVOLE (TREVISO)

Estratto ordine di pagamento saldo espropriazioni n. 4 del 9 agosto 2012Lavori di realizzazione di una pista ciclabile lungo le vie Frà Giocondo e Mure - II° stralcio. Pagamento dell’indennità di esproprio e/o occupazione temporanea accettata ex artt. 20, comma 8 e art. 26 D.P.R. 327/2001. ..................................................................181

COMUNE DI ANGUILLARA VENETA (PADOVA)Estratto decreto n. 29/2012 del 18 ottobre 2012

Viabilità ciclopedonale in fregio alla s.p. n. 92 - Conselvana tra le progressive chilometriche 30+000 - 30+530- 1° stralcio funzionale - pagamento acconto 80% dell’indennità provvisoria di esproprio ai sensi degli artt. 20, comma 6 e 26 d.p.r. 327/2001. .............182

COMUNE DI FOSSÒ (VENEZIA)Decreto n. 3 del 19 ottobre 2012 - Prot. 9979 del 19 ottobre 2012

Lavori adeguamento della s.p. nr. 17 nel tratto tra Fossò centro ed il confine con Vigonovo - pagamento indennità di esproprio ac-cettate ai sensi art. 20 comma 8 e 26 drp 327/2001...........................................................................................................................183COMUNE DI FOSSÒ (VENEZIA)

Decreto n. 4 del 19 ottobre 2012 - protocollo 10003 del 19 ottobre 2012Lavori di adeguamento della S.P. NR. 17 nel tratto tra Via Castellaro ed il confine con il Comune di Camponogara e costruzione pista ciclopedonale. Pagamento indennità di espropriazione accettata, ex art. 20 comma 8 e art. 26 del D.P.R. 327/2001. ...........184

COMUNE DI LONGARONE (BELLUNO)Decreto di esproprio n. 3 del 15 ottobre 2012

Lavori di ampliamento del cimitero frazionale di Dogna. D.P.R. 08.06.2001, n. 327 e ss.mm.ii. Espropriazione definitiva. ........186

CONSORZIO DI BONIFICA “BACCHIGLIONE”, PADOVADeterminazione n. 14/2012 del 22 ottobre 2012

Provvedimento di pubblicazione per estratto dei decreti di esproprio ai sensi dell’art. 23, comma 1, del D.P.R. n. 327/2001 e succes-sive modificazioni, necessari all’esecuzione degli “Interventi relativi alla realizzazione di vasche di espansione ed adeguamento dell’impianto Trezze di Chioggia”. ....................................................................................................................................................187CONSORZIO DI BONIFICA “BACCHIGLIONE”, PADOVA

Determinazione n. 15/2012 del 23 ottobre 2012Provvedimento di pubblicazione dei decreti di esproprio e di asservimento ai sensi dell’art. 23, comma 1, del D.P.R. n. 327/2001 e successive modificazioni, per gli “Interventi per il riassetto idraulico del territorio del Comune di Limena (PD) (Bacino Montà Portello) (O.P.C.M. n. 3276 del 28.3.2003 relativa alle avversità atmosferiche di luglio e agosto 2002)”........................................188

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 7

PROVINCIA DI PADOVAEstratto Decreto n. 690 del 12 ottobre 2012

Estratto decreto del Dirigente Settore Patrimonio - Espropriazioni Reg. n. 690 del 12/10/2012 “S.P. 10 - Rettifica di un tratto della SP 10 e realizzazione rotatoria in località Marsango in Comune di Campo San Martino”. Deposito dell’indennità provvisoria di esproprio ex artt. 20, comma 14 e 26 del D.P.R. 327/2001. ..............................................................................................................189

PROVINCIA DI VICENZADeterminazione dirigenziale n. 895 del 27 settembre 2012

Procedimento espropriativo: S.P. 246 Recoaro - Lavori di sistemazione incrocio con le SS.PP. Trissino e Tezze in Comune di Tris-sino. Determina di liquidazione saldo indennità di esproprio. Ditta G.A. Operations Spa. ........................................................... 190PROVINCIA DI VICENZA

Determina dirigenziale n. 926 del 9 ottobre 2012Procedimento Espropriativo - s.p. 50 Novoledo. Lavori di realizzazione di una variante all’abitato di Novoledo in direzione est/ovest verso la s.p. 349 Costo - Perizie suppletive di variante al progetto definitivo n. 2 e n. 3. Decreto di esproprio (art. 20, comma 11 del d.p.r. 08/06/2001 n. 327). Ditta: Marangoni Giovanni Antonio e Marangoni Paola Caterina. ........................................................191PROVINCIA DI VICENZA

Determina dirigenziale n. 927 del 9 ottobre 2012Procedimento Espropriativo - s.p. 50 Novoledo. Lavori di realizzazione di una variante all’abitato di Novoledo in direzione est/ovest verso la s.p. 349 Costo - Perizie suppletive di variante al progetto definitivo n. 2 e n. 3. Decreto di esproprio (art. 20, comma 11 del d.p.r. 08/06/2001 n. 327). Ditta: Spillare Luigina. ............................................................................................................................ 192

Protezione civile e calamità naturali

COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA DERIVANTE DAGLI EVENTI ALLUVIONALI CHE HANNO COLPITO IL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO NEI GIORNI DAL 31 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE 2010

Decreto n. 358 del 18 ottobre 2012O.P.C.M. n. 3906 del 13.11.2010. Interventi di somma urgenza ed indifferibili di competenza del Genio civile di Vicenza. Ordinanza n. 18/2011 - Allegato E - Intervento Indifferibile e Urgente VI /1. Progetto esecutivo n. 1111 - “Interventi disistemazione idraulica a salvaguardia dell’abitato di Vicenza nel tratto limitrofo al Ponte Diaz in sponda destra del Bacchiglione”. Importo complessivo: € 1.300.000,00. CUP J39H11000600001. Liquidazione dell’indennità ai sensi dell’art. 50 D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i. a favore di Maran Giancarlo, (omissis) Comune di Vicenza - Fg. n. 60 - Mapp.li n. 223 e 226. ...................................................................................193COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA DERIVANTE DAGLI EVENTI ALLUVIONALI CHE HANNO COLPITO IL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO NEI GIORNI DAL 31 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE 2010

Decreto n. 360 del 19 ottobre 2012O.P.C.M. n. 3906 del 13.11.2010. Interventi di somma urgenza ed indifferibili di competenza del Genio civile di Vicenza. Ordinanza n. 18/2011 - Allegato E - Intervento Indifferibile e Urgente VI /3. Progetto esecutivo n. 1113 “Interventi di sistemazione idraulica a salvaguardia dell’abitato di Vicenza nel tratto compreso tra area CONI e Viale D’Alviano in sponda destra del fiume Bacchiglione”. Affidamento incarico professionale di Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione lavori. Approvazione schema di convenzione. CIG 455005040A. ............................................................................................................................................................................. 194

Statuti

COMUNE DI CHIUPPANO (VICENZA)Statuto comunale - Articoli modificati. ......................................................................................................................................195

COMUNE DI PORTOGRUARO (VENEZIA)Statuto Comunale - Modifiche apportate dal Consiglio Comunale con delibere n. 56 del 10.09.2012, 64 del 24.09.2012 e n. 70

del 1.10.2012. ..................................................................................................................................................................................... 199

Trasporti e viabilità

COMUNE DI ASOLO (TREVISO)Decreto n. 23437/10.1.1 del 29 dicembre 2004

Decreto di declassificazione di un ritaglio di strada comunale via Parisotti detta dei Vial. ........................................................... 200

COMUNE DI COMELICO SUPERIORE (BELLUNO)Decreto n. 7257 di prot. del 15 ottobre 2012

Declassificazione e sdemanializzazione porzione di area pubblica facente parte della partita strade, ubicata in via Aiarnola- fr. Pa-dola. ....................................................................................................................................................................................................201

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COMUNE DI CONEGLIANO (TREVISO)Estratto determinazione n. 885 del 19 ottobre 2012

Permuta terreni di proprietà F.lli Favero con porzioni c.d. Strada vicinale “delle Caneve”. Declassificazione e sdemanializzazione delle aree pubbliche (sede stradale vicinale) e apposizione vincolo demaniale su aree private acquisite in proprietà. Determinazione a contrattare. ..................................................................................................................................................................................... 202

COMUNE DI VIGASIO (VERONA)Decreto n. 3 del 22 ottobre 2012

Declassificazione e sdemanializzazione di aree nel territorio comunale. ....................................................................................... 203

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 9

PARTE PRIMA

LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI

LEGGE REGIONALE 26 ottobre 2012, n. 42Interpretazione autentica degli articoli 8, 10 e 12 e novellazione dell’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n.

15 “Norme di programmazione per l’insediamento di attività commerciali nel Veneto”.

Il Consiglio regionale ha approvato

Il Presidente della Giunta regionale

p r o m u l g a

la seguente legge regionale:

Art. 1Interpretazione autentica dell’articolo 8 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per

l’insediamento di attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni

1. L’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’insediamento di attività commerciali nel Veneto” si interpreta nel senso che la nuova struttura di vendita, in cui si riuniscono medie e/o grandi strutture preesistenti ed operanti da almeno tre anni nell’ambito dello stesso comune, di medesima titolarità al momento della pre-sentazione della domanda, è ubicata in un luogo diverso dalle strutture oggetto di concentrazione.

Art. 2Interpretazione autentica dell’articolo 10 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per

l’insediamento di attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni

1. L’articolo 10 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 e successive modificazioni si interpreta nel senso che:a) agli esercizi di vicinato e alle medie strutture di vendita ubicate all’interno dei parchi commerciali oggetto di ricognizione ai

sensi del comma 7 dell’articolo 10 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 22 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modificazioni;

b) le modifiche della ripartizione interna della superficie di vendita dei parchi commerciali, richieste nei limiti della superficie di vendita complessiva del parco commerciale, non sono assoggettate agli obiettivi di sviluppo della programmazione regionale di cui all’allegato B alla legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 e successive modificazioni.

Art. 3Interpretazione autentica dell’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per

l’insediamento di attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni

1. L’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 e successive modificazioni si interpreta nel senso che il rilascio dell’autorizzazione commerciale relativa all’outlet è consentito anche a favore dei soggetti che operano in nome e per conto del-l’azienda produttiva.

Art. 4Novellazione dell’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’insediamento di

attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni

1. Dopo il comma 1 dell’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 e successive modificazioni è inserito il seguente comma:

“1 bis. La verifica in ordine alla qualificazione giuridica dei soggetti interessati è effettuata dal comune competente ai fini del rilascio dell’autorizzazione commerciale.”.

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Art. 5Disposizioni transitorie

1. I procedimenti amministrativi aventi ad oggetto l’autorizzazione commerciale relativa alle fattispecie di cui agli articoli 1, 2 e 3, attivati precedentemente all’entrata in vigore della presente legge, sono riesaminati ad istanza di parte tenuto conto degli articoli 1, 2 e 3 della presente legge.

La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione veneta.

Venezia, 26 ottobre 2012

Luca Zaia

INDICE

Art. 1 - Interpretazione autentica dell’articolo 8 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’inse-diamento di attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni

Art. 2 - Interpretazione autentica dell’articolo 10 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’in-sediamento di attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni

Art. 3 - Interpretazione autentica dell’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’in-sediamento di attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni

Art. 4 - Novellazione dell’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’insediamento di attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni

Art. 5 - Disposizioni transitorie

Dati informativi concernenti la legge regionale 26 ottobre 2012, n. 42

Il presente elaborato ha carattere meramente informativo, per cui è sprovvisto di qualsiasi valenza vincolante o di carattere interpretativo. Pertanto, si declina ogni responsabilità conseguente a eventuali errori od omissioni.

Per comodità del lettore sono qui di seguito pubblicati: 1 - Procedimento di formazione2 - Relazione al Consiglio regionale3 - Note agli articoli4 - Struttura di riferimento

1. Procedimento di formazione

- Il procedimento di formazione della legge regionale è stato avviato su iniziativa dei sottoelencati consiglieri regionali che hanno presentato due proposte di legge, a ciascuna delle quali è stato attribuito uno specifico numero di progetto di legge:- proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Causin, Grazia, Bottacin, Bassi, Ruffato, Teso, Foggiato, Valdegamberi e Bortolussi relativa

a “Norme di interpretazione autentica degli articoli 8, 10 e 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’insediamento di attività commerciali nel Veneto” e successive modificazioni e disposizioni transitorie” (progetto di legge n. 257);

- proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Puppato, Fasoli, Tiozzo, Azzalin, Berlato Sella, Bonfante, Fracasso, Pigozzo, Reolon, Ruzzante e Sinigaglia relativa a “Interpretazione autentica degli articoli 8, 10 e 12; novellazione dell’articolo 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’insediamento di attività commerciali nel Veneto” ” (progetto di legge n. 273);

- I progetti di legge sono stati assegnati alla Terza commissione consiliare;- La Terza commissione consiliare, sulla base dei succitati progetti, ha elaborato un unico progetto di legge denominato “Interpretazione

autentica degli articoli 8, 10 e 12 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’insediamento di attività com-merciali nel Veneto” ”;

- La Terza commissione consiliare ha espresso parere sul progetto di legge in data 4 ottobre 2012; - Il Consiglio regionale, su relazione del consigliere Laura Puppato, ha esaminato e approvato il progetto di legge con deliberazione legislativa

17 ottobre 2012, n. 38.

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2. Relazione al Consiglio regionale

“Signor Presidente, colleghi consiglieri,la legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’insediamento di attività commerciali nel Veneto” ha subito nel

tempo alcune novellazioni che hanno meglio chiarito l’ambito di applicazione delle disposizioni legislative o hanno portato adeguamenti a di-sposizioni nazionali in materia di tutela dell’ambiente o di tutela della concorrenza.

In particolare si vedano le modifiche apportate dagli articoli da 9 a 14 della legge regionale 25 febbraio 2005, n. 7 “Disposizioni di riordino e semplificazione normativa - collegato alla legge finanziaria 2004 in materia di miniere, acque minerali e termali, lavoro, artigianato, com-mercio e Veneti nel mondo” e dall’articolo 15 della legge regionale 16 agosto 2007, n. 21 “Disposizioni di riordino e semplificazione normativa - collegato alla legge finanziaria 2006 in materia di imprenditoria, flussi migratori, attività estrattive, acque minerali e termali, commercio, artigianato, e industria”.

La legge regionale n. 15/2004 richiederà a breve una riscrittura, sia in ragione delle nuove disposizioni intervenute in materia di tutela della concorrenza a livello statale e comunitario, sia perché la stessa legge n. 15/2004 prevedeva una durata temporale definita per la programmazione urbanistico-commerciale, in ragione dello sviluppo e della tutela del territorio. Tuttavia, a fronte di una univoca prassi amministrativa attuata a livello regionale e comunale, si sono riscontrate diverse e contrapposte applicazioni della normativa a livello giurisprudenziale; ciò considerato si ritiene opportuno intervenire attraverso interpretazione autentica di alcune disposizioni della legge regionale n. 15/2004, relative alle procedure ed ai tempi di attivazione delle autorizzazioni commerciali. Così pure un’esigenza interpretativa si pone in materia di outlet, strutture commer-ciali che, allo stato, non hanno una precisa definizione a livello di normativa statale ed attengono alla competenza esclusiva regionale in materia di commercio, competenza che è stata esercitata per la prima volta proprio dalla Regione del Veneto con la legge regionale n. 15/2004.

Il presente progetto di legge si compone di 5 articoli.L’articolo 1 reca l’interpretazione autentica dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge regionale n. 15/2004, ribadendo che si può parlare

di concentrazione solo se la nuova struttura, conseguente alla riunione di strutture già esistenti nell’ambito dello stesso comune e di medesima titolarità, risulta ubicata in luogo diverso dalle strutture già esistenti oggetto di riunione.

L’articolo 2 detta disposizioni di interpretazione autentica dell’articolo 10 della legge regionale n. 15/2004, in relazione ai parchi commer-ciali, disponendo:- per quanto riguarda la lettera a) del comma 1, che agli esercizi di vicinato e alle medie strutture presenti nei parchi oggetto di ricognizione

ai sensi dell’articolo 10, comma 7, della legge regionale n. 15/2004 si applicano, per l’attivazione, i tempi previsti dall’articolo 22 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59”, ciò è a dire una o più proroghe in caso di comprovata necessità;

- per quanto riguarda la lettera b) del comma 1, che le modifiche della ripartizione interna, purché nei limiti della ripartizione complessiva del parco commerciale, non sono assoggettate agli obiettivi di sviluppo della programmazione regionale di cui all’allegato B della legge regionale n. 15/2004.Si tratta in sostanza di confermare l’interpretazione di ragionevolezza già adottata nel corso degli anni dalle strutture amministrative della

Giunta regionale.L’articolo 3 reca l’interpretazione autentica dell’articolo 12 della legge regionale n. 15/2004, in materia di outlet, interpretando l’articolo nel

senso che l’autorizzazione commerciale possa essere rilasciata anche a favore dei soggetti che operano in nome e per conto dell’azienda produt-tiva.

Come già sopra ricordato, la Regione del Veneto, con la legge n. 15/2004, ha provveduto per prima a definire gli outlet, successivamente anche altre regioni hanno provveduto a dare una disciplina degli outlet molto più articolata e, nella riscrittura della legge regionale sul commercio, può essere opportuno riesaminare l’intera materia; tuttavia anche in questo caso, con l’articolo 4 del progetto di legge, si è ritenuto opportuno intro-durre una nuova disposizione di semplificazione tramite l’inserimento di un comma 1 bis nell’articolo 12, che attribuisce ai comuni la verifica dei requisiti di qualificazione giuridica dei soggetti interessati ai fini del rilascio dell’autorizzazione commerciale.

L’articolo 5 detta disposizioni transitorie prevedendo che, su istanza di parte, i comuni possano riesaminare i procedimenti amministrativi aventi ad oggetto le autorizzazioni commerciali, tenendo conto delle interpretazioni autentiche recate dagli articoli 1, 2 e 3.

La Terza Commissione consiliare, nella seduta del 4 ottobre 2012, ha espresso, all’unanimità parere favorevole al testo modificato che si allega.

Hanno votato a favore i rappresentanti dei gruppi Lega Nord-Liga Veneta Padania (Baggio e Toscani), Popolo della Libertà (Bond con delega Mainardi), Partito Democratico Veneto (Fasoli, Bortoli e Tiozzo) e Misto (Bottacin con delega Sandri).”

3. Note agli articoli

Nota all’articolo 1- Il testo dell’art. 8 della legge regionale n. 15/2004 è il seguente:“Art. 8 – Definizioni. 1. Agli effetti della presente legge si definiscono:

a) concentrazione: la riunione in una nuova struttura di vendita di medie e/o grandi strutture preesistenti ed operanti da almeno tre anni nel-l’ambito delle stesso comune, di medesima titolarità al momento di presentazione della domanda;

b) accorpamento: l’ampliamento della superficie di media o grande struttura di vendita con le superfici di altre medie o grandi strutture di vendita preesistenti, operanti da almeno tre anni nell’ambito delle stesso comune e di medesima titolarità al momento di presentazione della domanda; possono essere oggetto di ampliamento con medie e grandi strutture di vendita anche gli esercizi di vicinato preesistenti ed ope-ranti da almeno tre anni nell’ambito del medesimo comune purché rientranti nei limiti della programmazione commerciale rispettivamente delle medie e delle grandi strutture di vendita;

c) trasferimento: il trasferimento di sede dell’esercizio commerciale all’interno del territorio comunale e comunque al di fuori della medesima

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area pertinenziale dell’insediamento; d) apertura in forma continuativa: l’attività di vendita al pubblico ininterrotta da almeno tre anni fatta salva la sospensione per centottanta

giorni consecutivi in caso di trasferimento o subingresso;e) piccola e media impresa commerciale: l’impresa definita ai sensi della raccomandazione della Commissione europea 6 maggio 2003, n.

2003/361/CE;f) domande concorrenti: le domande presentate lo stesso mese di calendario che concorrono per la medesima area e medesimo obiettivo di

sviluppo;g) criterio di correlazione: la corrispondenza tra il titolo edilizio e l’autorizzazione commerciale;h) attività di intrattenimento: sale bingo, sale cinematografiche o altri locali di intrattenimento e pubblico spettacolo.

2. Il titolare di un esercizio commerciale organizzato su più reparti può affidare la gestione di uno o più di essi, per un periodo di tempo convenuto, ad un soggetto che sia in possesso dei requisiti di cui all’articolo 5 del decreto legislativo, dandone immediata comunicazione al co-mune e all’ufficio dell’imposta sul valore aggiunto. Il titolare, qualora non abbia provveduto a tale comunicazione, risponde in proprio dell’attività esercitata dal gestore fatto salvo quanto disposto dall’articolo 2208 del codice civile.

3. Restano salve, ai fini della commercializzazione, le disposizioni concernenti la vendita di determinati prodotti previste da leggi spe-ciali.

4. É vietato l’esercizio congiunto nello stesso locale dell’attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio, fatta eccezione per i seguenti pro-dotti: a) macchine, attrezzature, e articoli tecnici per l’agricoltura, l’industria, il commercio e l’artigianato; b) materiale elettrico; c) colori e vernici, carte da parati; d) ferramenta ed utensileria; e) articoli per impianti idraulici, a gas ed igienici;f) articoli per riscaldamento; g) strumenti scientifici e di misura; h) macchine per ufficio; i) auto-moto-cicli e relativi accessori e parti di ricambio; j) combustibili; k) materiali per edilizia; l) legnami; l-bis) mobili, lampadari e complementi d’arredo; l-ter) nautica.

5. L’elenco dei prodotti di cui al comma 4 può essere modificato con provvedimento della Giunta regionale, sentita la competente commis-sione consiliare.”.

Note all’articolo 2- Il testo dell’art. 10 della legge regionale n. 15/2004 è il seguente:“Art. 10 - Parchi commerciali 1. Ai fini della presente legge si definiscono parchi commerciali le aggregazioni di almeno tre esercizi commerciali quando la somma

delle loro superfici di vendita superi il limite dimensionale massimo di cui all’articolo 7, comma 1, lettera b), situate in uno spazio unitario ed omogeneo ancorché attraversato da viabilità pubblica, con infrastrutture di parcheggio ed edifici anche distinti, ma comunque collegati alla rete viaria pubblica mediante più accessi diretti ovvero accessi sui quali confluisce l’intero traffico generato da tutto il complesso.

2. Sono qualificate parchi commerciali tutte le aggregazioni di almeno tre esercizi commerciali esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge, aventi le caratteristiche descritte al comma 1 e ubicate all’interno di zone territoriali omogenee (ZTO) di tipo D o comunque in zone altrimenti classificate purché compatibili con i piani regolatori comunali.

3. Ogni modificazione relativa ai parchi commerciali esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge o di nuova costituzione è regolata dalle norme di cui al presente articolo nonché dall’articolo 18.

4. Le istanze di autorizzazione commerciale relative ad attività che vogliano inserirsi all’interno di parchi commerciali esistenti o che intendano costituire nuovi parchi commerciali sono esaminate secondo la procedura di cui al capo VI, attingendo dagli obiettivi di sviluppo di cui all’articolo 7, comma 9.

4 bis. L’apertura, il trasferimento di sede, il mutamento di settore merceologico nonché l’ampliamento di superficie degli esercizi di vicinato che determinino un incremento della superficie originaria del parco commerciale non superiore al limite dimensionale delle medie strutture di vendita e comunque non superiore al dieci per cento, che non comportino incrementi volumetrici, sono soggetti ad autorizzazione amministra-tiva rilasciata dal comune nel cui territorio è ubicata la struttura di vendita, in deroga agli obiettivi di sviluppo della programmazione regionale e alla procedura di conferenza di servizi di cui al Capo VI, nel rispetto delle norme in materia di compatibilità urbanistica, edilizia e ambientale contenute nella presente legge.

4 ter. Il trasferimento di sede di una grande struttura di vendita all’interno del parco commerciale è soggetto ad autorizzazione amministra-tiva rilasciata dal comune nel cui territorio è ubicata la struttura di vendita, in deroga agli obiettivi di sviluppo della programmazione regionale e alla procedura di conferenza di servizi di cui al Capo VI, nel rispetto delle norme in materia di compatibilità urbanistica, edilizia e ambientale contenute nella presente legge, purché la struttura commerciale assorba una pari o maggiore superficie commerciale di quelle già autorizzate nel parco medesimo. Il rilascio dell’autorizzazione comunale di cui al presente comma comporta l’impossibilità di utilizzare a fini commerciali le strutture dismesse. Il comune, ferma restando la possibilità di disciplinare l’area occupata dalla struttura dismessa con il piano di assetto del territorio (PAT) e con il piano degli interventi (PI) di cui alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in deroga all’articolo 48, comma 1, della medesima legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 può adottare, con le procedure di cui all’articolo 50 commi da 5 a 8 e 16 della legge regionale 27

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giugno 1985, n. 61 , una variante allo strumento urbanistico generale finalizzata a disciplinare l’area occupata dalla struttura dismessa. 4 quater. Gli esercizi di vicinato ubicati all’interno del parco commerciale devono mantenere i limiti dimensionali previsti dall’articolo 7,

comma 1, lettera a). 4 quinquies. In deroga a quanto previsto dall’articolo 23, comma 4, la cessazione dell’attività e il trasferimento di sede di un esercizio di

vicinato all’esterno di un parco commerciale determina la corrispondente riduzione della superficie del parco. 4 sexies. Il comune competente per territorio trasmette alla provincia e alla Regione copia dell’autorizzazione amministrativa di cui al

comma 4 bis ed al comma 4 ter entro il termine di trenta giorni dal rilascio, nonché copia della presa d’atto relativa alla riduzione della superficie del parco.

5. Il subentro a seguito di trasferimento della gestione o della proprietà per atto fra vivi o causa di morte negli esercizi che compongono il parco commerciale è assoggettato a denuncia di inizio attività al comune competente per territorio secondo le disposizioni di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modificazioni ed integrazioni.

6. Con successivo provvedimento la Giunta regionale, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, sentita la Conferenza permanente Regione-Autonomie locali di cui alla legge regionale 3 luglio 1997, n. 20 e sentita la competente Commissione consiliare, definisce i criteri per l’individuazione dei parchi commerciali.

7. Entro il termine di centoventi giorni dal provvedimento di cui al comma 6 i comuni approvano un provvedimento ricognitivo volto a verificare l’esistenza o meno di aggregazioni di esercizi commerciali con le caratteristiche di parco commerciale ai sensi del comma 2. Copia del provvedimento va inviato alla provincia di appartenenza e alla struttura regionale competente in materia di commercio.

8. In caso di individuazione di parchi commerciali ai sensi del comma 7 ovvero nel caso di parchi commerciali di nuova costituzione, il comune provvede all’approvazione della variante urbanistica secondo le modalità di cui all’articolo 18.”.

- Il testo dell’art. 22 del decreto legislativo n. 114/1998 è il seguente:“22. Sanzioni e revoca1. Chiunque viola le disposizioni di cui agli articoli 5, 7, 8, 9, 16, 17, 18 e 19 del presente decreto e le disposizioni di cui agli articoli 65, 66,

67, 68 e 69 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire 5.000.000 a lire 30.000.000.

2. In caso di particolare gravità o di recidiva il sindaco può inoltre disporre la sospensione della attività di vendita per un periodo non su-periore a venti giorni. La recidiva si verifica qualora sia stata commessa la stessa violazione per due volte in un anno, anche se si è proceduto al pagamento della sanzione mediante oblazione.

3. Chiunque viola le disposizioni di cui agli articoli 11, 14, 15 e 26, comma 5, del presente decreto è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire 1.000.000 a lire 6.000.000.

4. L’autorizzazione all’apertura è revocata qualora il titolare: a) non inizia l’attività di una media struttura di vendita entro un anno dalla data del rilascio o entro due anni se trattasi di una grande struttura

di vendita, salvo proroga in caso di comprovata necessità; b) sospende l’attività per un periodo superiore ad un anno; c) non risulta più provvisto dei requisiti di cui all’articolo 71, comma 1, del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59; d) nel caso di ulteriore violazione delle prescrizioni in materia igienico-sanitaria avvenuta dopo la sospensione dell’attività disposta ai sensi

del comma 2. 5. Il sindaco ordina la chiusura di un esercizio di vicinato qualora il titolare: a) sospende l’attività per un periodo superiore ad un anno; b) non risulta più provvisto dei requisiti di cui all’articolo 71, comma 1, del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59; c) nel caso di ulteriore violazione delle prescrizioni in materia igienico-sanitaria avvenuta dopo la sospensione dell’attività disposta ai sensi

del comma 2. 6. In caso di svolgimento abusivo dell’attività il sindaco ordina la chiusura immediata dell’esercizio di vendita. 7. Per le violazioni di cui al presente articolo l’autorità competente è il sindaco del comune nel quale hanno avuto luogo. Alla medesima autorità

pervengono i proventi derivanti dai pagamenti in misura ridotta ovvero da ordinanze ingiunzioni di pagamento.”.

Note agli articoli 3 e 4- Il testo dell’art. 12 della legge regionale n. 15/2004, come modificato dalla presente legge, è il seguente:“Art. 12 - Outlet 1. Ai fini della presente legge gli outlet sono forme di vendita di prodotti non alimentari che consentono alle aziende produttive, in locali

diversi dal luogo di produzione, di mettere e rimettere in circolo esclusivamente l’invenduto, la produzione in eccesso, la fine serie. Sono costi-tuiti prevalentemente da esercizi di vicinato che presentano un’immagine unitaria.

2. Quando la somma delle superfici di vendita superi i limiti dimensionali massimi di cui all’articolo 7, comma 1, lettere a) e b), vanno ri-spettate le procedure previste per i centri commerciali di cui all’articolo 9 e per i parchi commerciali di cui all’articolo 10 attingendo agli obiettivi di sviluppo di cui all’allegato B.

1 bis. La verifica in ordine alla qualificazione giuridica dei soggetti interessati è effettuata dal comune competente ai fini del rilascio del-l’autorizzazione commerciale.”.

4. Struttura di riferimento Direzione commercio

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PARTE SECONDA

CIRCOLARI, DECRETI, ORDINANZE E DELIBERAZIONI

Sezione prima

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ATTUAZIONE PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ATTUAZIONE PROGRAMMAZIONE SANITARIA n. 207 del 16 ottobre 2012

DGR 438 del 20 marzo 2012. Concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale - triennio 2012-2015. Annullamento del decreto n. 182 del 3 ottobre 2012, rettifica e nuova pubblicazione della graduatoria di merito.[Concorsi]

Il Dirigente

Premesso che, in esito alle prove di concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale bandito con la DGR n. 438 del 20 marzo 2012, con il decreto regionale n. 182 del 3 ottobre 2012 è stata pubblicata la relativa gra-duatoria di merito formulata dal Coordinamento regionale per la medicina convenzionata di assistenza primaria (Coordinamento), ai sensi dell’art. 8 del bando di concorso, sulla base della documentazione formata dalle Commissioni.

Preso atto che il Coordinamento regionale per la medicina convenzionata di assistenza primaria ha informato la Direzione U.C. Assistenza Distrettuale e Cure primarie che, causa un errore materiale, la suddetta graduatoria risulta parzialmente inesatta nell’attribuzione della posizione preferenziale ai candidati che hanno ottenuto pari punteggio.

Rilevato che l’erronea compilazione della posizione in graduatoria ha interessato i soli candidati dichiarati idonei dalla cinquan-taquattresima posizione alla centotrentacinquesima posizione.

RAMMENTATO che i posti per l’accesso a corso di formazione in oggetto sono quaranta.Preso atto che il Coordinamento ha provveduto a trasmettere la graduatoria di merito corretta in applicazione del criterio di cui

all’art. 8, comma 5° del bando di concorso che precisa che, nella formazione della graduatoria, in caso di parità di punteggio è stata riconosciuta la preferenza alla minore anzianità di laurea ed, a parità di anzianità di laurea, alla minore età.

Dato atto che, per quanto innanzi esposto, risulta necessario provvedere alla modifica della graduatoria di merito già approvata con il decreto n. 182 del 3 ottobre, procedendo all’approvazione e successiva pubblicazione della graduatoria corretta, allegata al presente provvedimento Allegato A.

Dato atto che:▪ ai sensi della normativa di riferimento sono stati valutati idonei e ordinati per merito conseguito, i concorrenti che abbiano

raggiunto un punteggio minimo di 60 su 100;▪ nella formazione della suddetta graduatoria, in caso di parità di punteggio è stata riconosciuta la preferenza alla minore anzianità

di laurea ed, a parità di anzianità di laurea, alla minore età, così come disposto dall’art. 8, comma 5° del bando di concorso;▪ i risultati della graduatoria predisposta dal Coordinamento vengono riportati nella tabella denominata “D.G.R. 438/2012 - Ret-

tifica della graduatoria regionale di merito”, che viene allegata al presente provvedimento a formarne parte integrante (Allegato A).

▪ il bando prevede la pubblicazione della graduatoria di merito nel Bollettino ufficiale della Regione e l’affissione presso gli Or-dini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Regione Veneto;

▪ ai candidati utilmente collocati nella graduatoria regionale, nel limite dei 40 posti previsti dal bando, verrà data comunicazione scritta, inoltrata individualmente, della data di inizio del corso di formazione;

▪ i candidati verranno convocati prima della data di inizio del corso, non appena la Regione provvederà ad individuare ed atti-vare le sedi didattico-formative; l’assegnazione a ciascuna sede avverrà in base alla graduatoria di merito nel limite dei posti disponibili per ciascuna sede.attestata l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regio-

nale;Richiamato il decreto del Segretario regionale per la Sanità n. 121 del 12 ottobre 2011 “Conferimento di delega ai responsabili

di Unità Complessa e di Servizio, afferenti alla Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria, per la sottoscrizione di atti e proposte di provvedimenti - riforma del decreto n. 44/2011”;

Visti i decreti legislativi 17 agosto 1999 n. 368 e 8 luglio 2003 n. 277;Visto il DM 7 marzo 2006;Vista la D.G.R. n. 438 del 20 marzo 2012;Visti i decreti regionali nn. 110/2012, 146/2012, n. 182/2012;Preso atto dei verbali delle operazioni di concorso redatti dalle Commissioni in data 13 settembre 2012.

decreta

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 15

1. di annullare in sede di autotutela, per le ragioni espresse in premessa, il decreto del Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria n. 182 del 3 ottobre 2012;

2. di approvare, come rettificata dal Coordinamento regionale per la medicina convenzionata di assistenza primaria, la gra-duatoria di merito per l’ammissione al corso triennale di formazione in medicina generale - triennio 2012 - 2015, Allegato A al presente provvedimento, di cui fa parte integrante;

3. di precisare che ai candidati utilmente collocati nella graduatoria regionale (nel limite dei posti assegnabili) verrà data co-municazione scritta, inoltrata individualmente, della data di inizio del corso di formazione;

4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.5. di disporre la pubblicazione integrale del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto;6. di trasmettere il presente provvedimento agli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Regione

Veneto affinché provvedano all’affissione agli albi della graduatoria regionale.

Renato Rubin

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201216

giunta regionale

Allegato A al Decreto n. 207 del 16 ottobre 2012 pag. 1/5

"D.G.R. 438/2012 – Rettifica graduatoria regionale di merito"

PROGRESSIVO GRADUATORIA

FINALECOGNOME NOME PUNTEGGIO

(in centesimi)

1 STEFANINI GIORGIO 95 2 TABACCO CARMINE 91 3 ZENARI SONIA 91 4 STOCCHERO PAOLO 90 5 CRIVELLIN CHIARA 89 6 SPECIA SARA 89 7 ZOGNO FRANCESCO 88 8 FERRARA GIADA 87 9 TOSI MARTINA 85

10 AVENIA MARIAROSA 85 11 TOFFOLET MARA 85 12 CAPIZZI DARIO 85 13 FASOLO FABIOLA 85 14 VISENTIN ANDREA 84 15 GARRI' FEDERICA 83 16 SCATTOLIN CECILIA 83 17 SAPOGA OLENA 83 18 PASTORI GIORDANO 83 19 FACCA IRENE 82 20 VEDOLIN GIULIO TOBIA 82 21 CAMPANA CARLA 82 22 TOGNOLO SILVIA 81 23 NSEMI MASIKA LETIZIA 81 24 OTTOBONI MANUELA 81 25 RECCHIA CHIARA 81 26 LONGHI PAOLA 80 27 MARDEGAN SAMUELA 80 28 GRASSI MARTA 80 29 PIZZATO STEFANIA 79

30 DALL'ANTONIA MARIA RITA 79 31 BORTOLI LAURA 79 32 PAIANO JACOPO 79 33 TAMAS DUME DELIA FLORINA 79 34 BOTTECCHIA LAURA 78 35 CALDANA MARGHERITA 78 36 DOGA' GIORGIA 77 37 GAUDINO ANGELA 77 38 TELATIN FRANCESCA 77

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 17

giunta regionale

Allegato A al Decreto n. 207 del 16 ottobre 2012 pag. 2/5

39 MARDEGAN ROBERTA 77 40 TABIICA ANGELA 77 41 BERTIZZOLO LUISA MARIA 77 42 DORIGO ALICE 77 43 FOSSANI ALBERTO 77 44 TANGARI MARTA 76 45 ZANNONI GIULIA 76

46 DE LAZZARI CRISTINA 76 47 TONON MICHELE 76 48 BIASIOLO ELENA 76 49 THOMAI ANILA 76 50 ZAMBIANCO GABRIELLA LILIA 76 51 TREVISAN MAURA 76 52 SCIACCA CHIARA 75 53 CASTELLI NICOLA 75 54 VAZZOLER FRANCESCA 74 55 COVOLO CATERINA 74 56 CARGNEL ENRICO 74 57 GARON MARTA 74 58 ZORZI ILARIA 74 59 CAVASIN LUISA 74 60 ZANUSSO ERICA 74

61 PIROLO LUCIA 73 62 LOLATTO ILARIA 73

63 ANDREATTA ELISA 73 64 DUPUIS DAVIDE 73 65 PATERLINI SUSANNA 73 66 BONOLLO SABRINA 73 67 PIEROBON ALICE 73 68 CASALATI MARCO 73 69 ALBERTI MICHELA 73 70 GALIFI FLAVIA ELEONORA 72 71 DAINESE SERENA 72 72 GRIGOLO CHIARA 72 73 DAOLIO CECILIA 72 74 BELLONI ALESSANDRO 72 75 VOLPIN ANNA 72 76 VEZZARI CRISTIANA 71 77 BIASIO MICHELA 71 78 CAGNIN LORIS 71 79 CORTINOVIS MATTEO 70 80 APRILE BENEDETTA 70 81 ZOTTO ALESSANDRO 70

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201218

giunta regionale

Allegato A al Decreto n. 207 del 16 ottobre 2012 pag. 3/5

82 FELTRIN IRENE 70 83 IZZO CHIARA 70 84 PERINOTTO CHIARA 70 85 DEGREGORI STEFANO 70 86 CANNAVO' ROSSELLA 70 87 SALVATORELLI CARMELITA 70 88 STEFANELLI ALESSANDRA 69 89 PASQUAL ALESSANDRO 69 90 TONIAZZO SILVIA 69 91 CHIM ALA 69 92 CASTIGLIONE GIUSY 69 93 CERA ILARIA 69 94 ORLANDINI SILVIA 68 95 ZARIAN HAIK 68 96 FANIA CLAUDIO 68 97 ZANCAN ALICE 68 98 MATTERAZZO ANNALIA 68 99 FILIPUTTI MARCO 68

100 DUBALI ANILA 68 101 CALORE ANNA 67 102 GRILLINI LISA 67 103 GOJINETCHI VASILE 67 104 LAZZARIN PAOLO 67 105 PRENDIN ANTONIA 67 106 PAGLIARO MICHELE 67 107 ZORZAN SARA 66 108 CENDRON MICHELA 66 109 CORDIOLI ALESSANDRA 66 110 RIZZATO ALESSANDRA 65 111 ARTUSO LUCA 65 112 GALZERANO SONIA 65 113 CABIANCA ANNA 64 114 SCAGLIONE DANIELA 64 115 PORCILE LAILA 64 116 LAZZARETTO CRISTIANO 64 117 FIORETTI SARAH 63 118 TOSETTO ALESSANDRO 63 119 DAL RI TIZIANA 63 120 PROVOLI MARIATERESA 63 121 TANDUO PELLEGRINO 63 122 CARLI BARBARA 63 123 BONDESAN CLAUDIA 63 124 BADIN DANIELA 63

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 19

giunta regionale

Allegato A al Decreto n. 207 del 16 ottobre 2012 pag. 4/5

125 ZORDAN MARIA 62 126 EL MAZLOUM RAFI 62 127 COSTA LUCIA 62 128 PIAZZI UMBERTO FILIPPO GIULIO 61

129 SOLLAZZO FABIO 61 130 SCALCO MANUELA 61 131 NARDI CHIARA 60 132 ALESSI ALBERTO 60 133 BRUNELLO VALENTINA 60 134 ZARAMELLA MICHELA 60 135 ZISA SEBASTIANO LEONARDO 60

136 ARMINIO LEONARDO non idoneo/a 137 BAULEO RITA non idoneo/a 138 BONALDI ALESSANDRA non idoneo/a 139 CAPATINA DIANA non idoneo/a 140 CIOBANU ALEXANDRA non idoneo/a 141 COPPOLA PAOLINA non idoneo/a 142 COTOVICI IRINA non idoneo/a 143 D'AURIA MICHELE non idoneo/a

144 DHARMAKAN CHRISTABELBERNADETTE non idoneo/a

145 FARINA ROMINA non idoneo/a 146 FERRO NICOLA MARIA non idoneo/a

147 FINO SALVATORE-CRISTIAN ANTONIO PIO non idoneo/a

148 FOSSARI ALBERTO non idoneo/a 149 FRANCIOSI GABRIELE non idoneo/a 150 FRIZZO ANNA ESTER non idoneo/a 151 GAMBARO OMERO non idoneo/a 152 GASPAR ANITA non idoneo/a 153 GASTALDI CIBOLA NERELLA non idoneo/a 154 GUERRA ELENA non idoneo/a 155 GUZZETTA GRAZIA non idoneo/a 156 KOLIA OLGA non idoneo/a 157 LAUR PETRU non idoneo/a 158 MAGUOLO ANDREA non idoneo/a 159 MANZI MASSIMILIANO non idoneo/a 160 MEDUSA DANIELA non idoneo/a 161 MICCICHE' LIBORIO FRANCESCO FABIO non idoneo/a 162 OSSATO CLAUDIA non idoneo/a 163 PAVAN SILVIA non idoneo/a 164 PAVIN ALESSANDRA non idoneo/a 165 PROSPERO ELISA non idoneo/a 166 PROVENZANO CARMELO non idoneo/a

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201220

giunta regionale

Allegato A al Decreto n. 207 del 16 ottobre 2012 pag. 5/5

167 QUERCIA ELISABETTA non idoneo/a 168 RIGOLI CRISTINA MARIA non idoneo/a 169 ROSSETTO ANNA EROSOU non idoneo/a 170 SAHAWNEH BARBARA non idoneo/a 171 SANTARCANGELO SALVATORE non idoneo/a 172 SERAFINI LAURA non idoneo/a 173 SPOLAORE FEDERICA non idoneo/a 174 TONIN ELENA non idoneo/a 175 VIANELLI ANDREA non idoneo/a

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 21

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 903 del 23 ottobre 2012Modalità di ammissione diretta all’esame di abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di Acconciatore. Revi-

sione del DDR 920 del 13/12/2011.[Formazione professionale e lavoro]

Il Dirigente

Precisato che con deliberazione n. 1355 del 17/07/2012 la Giunta regionale ha approvato i nuovi Programmi Formativi e le Linee Guida Esami per i percorsi formativi per Acconciatore in attuazione della Legge 17 agosto 2005 n. 174;

Richiamato, in particolare l’art. 3, comma 1, lettera a) della L. 174/2005, che prevede che l’abilitazione professionale venga rila-sciata a seguito di superamento di un esame tecnico-pratico preceduto dallo svolgimento di un corso di qualificazione della durata di due anni, seguito da un corso di specializzazione di contenuto prevalentemente pratico ovvero da un periodo di inserimento della durata di un anno presso un’impresa di acconciatura, da effettuare nell’arco di due anni;

Visto il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 920 del 13/12/2011, con il quale sono state approvate le modalità di ammissione diretta all’esame di abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di Acconciatore;

Ritenuto di rivedere le modalità di applicazione del DDR 920/2011 a seguito dell’approvazione della suddetta DGR 1355/2012 che sostituisce la DGR n. 1272 del 8/05/2007;

Stabilito di aggiornare le procedure già approvate col DDR 920/2011, provvedendo alla approvazione dell’Allegato A “Modalità per il conseguimento della abilitazione professionale di Acconciatore (L. 174/2005 art. 3, co.1, lett. a)” e dell’Allegato B “Fac-simile di domanda”;

Ritenuto, inoltre, approvare le modalità di calcolo dell’esperienza professionale ai fini dell’ammissione diretta all’esame di qualificazione professionale all’esercizio dell’attività di acconciatore, nonché il modulo per la valutazione del candidato all’esame diretto da compilarsi a cura del datore di lavoro, di cui all’Allegato A1 “Modalità di calcolo dell’esperienza professionale”;

Vista la vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale;

decreta

1. di approvare, per i motivi di cui in premessa, i documenti allegati che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:

▪ Allegato A “Modalità di ammissione diretta all’esame di abilitazione professionale di Acconciatore (L. 174/2005 art. 3, co.1, lett.a)”;

▪ Allegato B “Fac-simile di domanda”.▪ Allegato A1 “Modalità di calcolo dell’esperienza professionale”2. di pubblicare il presente provvedimento, per intero, nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Santo Romano

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201222

giunta regionale

Allegato A al Decreto n. 903 del 23-10-2012 pag. 1/2

DIREZIONE FORMAZIONE

MODALITÀ DI AMMISSIONE DIRETTA ALL’ESAME DI ABILITAZIONE PROFESSIONALE DI ACCONCIATORE (L. 174/2005 art. 3, co. 1, lett. a).

PremessaLa presente disciplina esplicita le modalità di accesso all’esame tecnico-pratico ai fini del conseguimento dell’attestato di abilitazione professionale per coloro che sono in possesso di un attestato di qualifica professionale e hanno maturato un anno di esperienza lavorativa qualificata presso un’impresa di acconciatura.

Requisiti di ammissione diretta all’esame Per l’ammissione diretta all’esame di cui sopra è necessario trovarsi in possesso dei requisiti di cui alla legge n. 174 del 17 agosto 2005 “Disciplina dell’attività di Acconciatore”. La norma prevede che per esercitare l’attività di Acconciatore è necessario conseguire un’apposita abilitazione professionale. In particolare:

art. 3, comma 1, lettera a):superamento di un esame tecnico-pratico preceduto dallo svolgimento di un corso di qualificazione della durata di due anni, seguito …omissis… da un periodo di inserimento della durata di un anno presso un’impresa di acconciatura, da effettuare nell’arco di due anni; art. 3, comma 3:il periodo di inserimento consiste in un periodo di attività lavorativa qualificata, svolta in qualità di titolare dell’impresa o socio partecipante al lavoro, dipendente, familiare coadiuvante o collaboratore coordinato e continuativo, equivalente come mansioni o monte ore a quella prevista dalla contrattazione collettiva.

I requisiti di ammissione diretta all’esame di abilitazione sono quindi: a) attestato di qualifica professionale di Acconciatore; b) un anno di inserimento lavorativo qualificato1 presso un’impresa di acconciatura da effettuare

nell’arco di due anni. Il possesso di entrambi i requisiti deve sussistere alla data di presentazione della domanda. Nel caso di candidati cittadini stranieri, deve essere garantito, inoltre, il possesso dei requisiti di competenza linguistica disposti con DDR 437 del 14 luglio 2011. Anche questi ultimi devono essere posseduti alla data di presentazione alla domanda.

Modalità di accesso Gli utenti interessati a sostenere l'esame di abilitazione2 ed in possesso dei requisiti suddetti, devono presentare istanza direttamente agli Organismi di Formazione autorizzati alla gestione di interventi formativi di abilitazione. L’elenco degli OdF è reperibile sul sito regionale al link http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Formazione+e+Lavoro/Abilitazioni.htm Abilitazione di Acconciatore/accedi ai percorsi approvati. L’istanza, da compilare su modello regionale di cui all’Allegato B al presente provvedimento, va trasmessa almeno 60 giorni prima dell’esame, al fine di consentire l’istruttoria relativa al possesso dei requisiti di

1 Come precisato al comma 3, art. 3, L. 174/2005.2 Per i contenuti e le modalità di svolgimento dell’esame si fa riferimento alla DGR 1355 del 17/07/2012 http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Formazione+e+Lavoro/ModulisticaEsami.htm Documentazione specifica per settori/Acconciatura.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 23

Allegato A al Decreto n. 903 del 23-10-2012 pag. 2/2

DIREZIONE FORMAZIONE

ammissibilità da parte dell’OdF L’istanza va inviata dal richiedente, per conoscenza anche alla competente struttura regionale3.

Competenze dell’Organismo di Formazione L’OdF che riceve istanza di ammissione diretta all’esame, provvede all’adempimento delle seguenti azioni:

1. effettua l’istruttoria relativa alla verifica del possesso dei requisiti di ammissibilità, conservando la documentazione presso i propri uffici, a disposizione per eventuali controlli regionali;

2. comunica formalmente gli esiti dell’istruttoria al richiedente, trasmettendo una copia della comunicazione agli uffici regionali, per conoscenza;

3. comunica al richiedente, con un preavviso di almeno 15 giorni, la data di effettuazione dell’esame di abilitazione; una copia della comunicazione va trasmessa, per conoscenza, agli uffici regionali;

4. provvede all’inserimento del richiedente nella documentazione cartacea e nei sistemi gestionali regionali. In particolare, nell’applicativo “Monitoraggio Allievi Web”, devono essere riportate le seguenti informazioni, nel questionario dell’allievo, da scegliere dal menù a tendina:

ANAGRAFICA – Stato e tipo allievo:ISCRITTO (FUORI RENDICONTO/SOPRANUMERARIO)

TITOLI DI STUDIO – Altri titoli posseduti:QUALIFICA PROFESSIONALE DI PRIMO LIVELLO - 1 ANNO DI ESPERIENZA LAVORATIVA (ESAME DIRETTO ABILITAZIONE);

5. elabora e consegna al richiedente l’Attestato di abilitazione a seguito della vidimazione regionale.

Note finali 1. L’interessato è tenuto al versamento all’OdF, a copertura delle spese d’esame, di un contributo non

superiore ad € 300,00 onnicomprensivi. 2. La mancata presentazione del candidato il giorno dell’esame nel luogo e orario di convocazione

comporta l’inammissibilità all’esame. 3. Tutte le comunicazioni tra Organismo di Formazione e uffici regionali sono effettuate esclusivamente

tramite posta elettronica4.4. E’ consentita l’iscrizione ad un secondo esame in caso di mancato superamento del primo a

condizione che tra il primo ed il secondo esame siano intercorsi almeno 90 giorni.

3 Preferibilmente via posta elettronica, in formato pdf, all’indirizzo: [email protected]. 4 Le eventuali note vanno trasmesse, in formato pdf, all’indirizzo: [email protected]

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201224

giunta regionale

Allegato A1 al Decreto n. 903 del 23-10-2012 pag. 1/2

DIREZIONE FORMAZIONE

Modalità di calcolo dell’esperienza professionale ai fini dell’ammissione diretta all’esame di qualificazione professionale all’esercizio dell’attività di Acconciatore

(L. 174/2005 art. 3, co. 1, lett. a)

Con DDR n. del è stato disciplinato il modello di ammissione diretta all’esame di abilitazione di acconciatore. La DGR n. 1355 del 17/07/2012 ha disciplinato le modalità di gestione degli esami di abilitazione prevedendo una tabella per la valutazione complessiva del percorso formativo di abilitazione che ha individuato un massimo di 15 punti, quale valutazione per l’ammissione all’esame. Nel caso in questione, tale valutazione, chiaramente non riconducibile al percorso di abilitazione, va ricondotta all’esperienza professionale maturata in occasione del periodo d’inserimento. Per questo si è pensato ad uno strumento snello che consenta di comprendere la professionalità maturata dal candidato e verificata dal datore di lavoro, sia sul versante qualitativo, che su quello quantitativo. Lo strumento è stato costruito allo scopo di essere immediatamente comprensibile e rapido nella compilazione.

Gli strumenti di valutazione sono:

a) un elenco di attività svolte, mansioni assegnate e strumenti utilizzati da compilare a cura del datore di lavoro (6 punti su 15); il datore di lavoro si limita ad una semplice compilazione delle colonne, mentre l’attribuzione del rispettivo punteggio compete all’esperto individuato dall’Organismo di formazione, in relazione all’esercizio e alla relativa frequenza dei servizi propri della figura professionale come elencati nella tabella.

b) un set di domande che evidenzi alcuni elementi di valutazione complessiva in ordine alla professionalità dimostrata dal candidato, rilevata dal datore di lavoro sulla base dei seguenti criteri (9 punti su 15):

1. aspetti tecnico-operativi del lavoro max 3 punti 2. assunzione di responsabilità max 3 punti 3. uso e rispetto del tempo max 3 punti

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 25

Allegato A1 al Decreto n. 903 del 23-10-2012 pag. 2/2

DIREZIONE FORMAZIONE

Modulo valutazione candidato all’esame diretto ai sensi della L. 174/2005, art. 3, co. 1, lett. a)

Candidato___________________________________ cognome e nome

Istruzioni per il datore di lavoro Il candidato intende iscriversi all’esame diretto per l’acquisizione dell’abilitazione professionale. Per questo chiediamo la sua collaborazione per la valutazione del livello di professionalità che lei ha potuto verificare. Indichi se il candidato ha avuto modo di erogare i servizi di acconciatura sotto indicati. Se sì, indichi la frequenza con una crocetta sul simbolo corretto.

Elenco principali servizi di acconciatura

Il servizio è stato svolto dal candidato? Se sì, con che frequenza?

Compilazione scheda cliente sì no raramente ogni tanto molto spessoEsecuzione della detersione del cuoio capelluto e dei capelli sì no raramente ogni tanto molto spessoEsecuzione delle asciugature con tecniche diverse sì no raramente ogni tanto molto spessoEsecuzione colorazione e decolorazione sì no raramente ogni tanto molto spesso

Esecuzione permanente e stiratura sì no raramente ogni tanto molto spesso

Esecuzione taglio uomo/donna sì no raramente ogni tanto molto spessoConsulenza d’immagine in conformità alla morfologia del viso ed alla tipologia di evento

sì no raramente ogni tanto molto spesso

Esecuzione semplice manicure e pedicure estetico sì no raramente ogni tanto molto spesso

Risponda a ciascuna delle 3 domande indicando la sua scelta con una crocetta sul pallino nero. ASPETTI TECNICO-OPERATIVI DEL LAVORO

E’ in grado di svolgere le mansioni che gli sono state affidate con precisione e qualità? Rispetta le sequenze operative e verifica con attenzione il suo lavoro?

no sufficientemente come mi aspettavo oltre le aspettative

ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’

È’ in grado di programmare, gestire e verificare il suo lavoro in modo responsabile senza bisogno di una supervisione continua?

no sufficientemente come mi aspettavo oltre le aspettative

USO E RISPETTO DEL TEMPO

È’ in grado di organizzare il proprio lavoro usando il tempo in maniera efficace? Sa rispettare i tempi aziendali da dedicare ai servizi/trattamenti di acconciatura?

no sufficientemente come mi aspettavo oltre le aspettative

Luogo e data Timbro e Firma Datore di Lavoro ____________________________ _____________________________________

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201226

giunta regionale

Allegato B al Decreto n. 903 del 23-10-2012 pag. 1/2

DIREZIONE FORMAZIONE

(Fac-simile domanda, in carta semplice da redigere utilizzando macchina da scrivere o caratteri in stampatello)

All’Organismo di Formazione ________________________ Via _____________________ ________________________

e, p.c. GIUNTA REGIONALE DEL VENETO Direzione Regionale Formazione Ufficio Attività Riconosciute Fondamenta S. Lucia – Cannaregio, 23

30121 VENEZIA

Il/la sottoscritto/a (Cognome)__________________________ (Nome) _____________________________

C H I E D E

di essere ammesso/a a sostenere gli esami per il conseguimento della abilitazione professionale

all’esercizio dell’attività imprenditoriale di Acconciatore, ai sensi della Legge 17/08/2005, n. 174, art. 3,

comma 1, lettera a).

A tal fine, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di

atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445

D I C H I A R A

a) di essere nato/a il ____/____/______ a __________________________________________________

(prov./stato ____________________________ ) cittadinanza _______________________________

C.F. _________________________________;

b) di essere residente in ___________________________________ (prov. ______ ) cap _____________

via/piazza ____________________________________ n. ________ tel/cell. ___________________;

e-mail (obbligatoria) ___________________________________________ ;

c) di aver conseguito, l’attestato di qualifica professionale di Acconciatore, rilasciato al termine del corso

biennale/triennale n. ______________, approvato nell’anno formativo ___________/___________,

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 27

Allegato B al Decreto n. 903 del 23-10-2012 pag. 2/2

DIREZIONE FORMAZIONE

con provvedimento n. _______________ del _____________________________________ presso

______________________________________________________________________ ;

d) di aver fatto seguire a detto corso un anno di inserimento lavorativo qualificato, come da contrattazione

collettiva, da effettuare nell’arco di due anni, presso un’impresa di acconciatura, di seguito precisata:

____________________________________ via __________________________________ n. _____

con sede a __________________________________ (prov.____) nel/i periodo/i dal ___/___/____ al

___/___/___ , dal ___/___/___ al ___/___/____.

e) (solo in caso di cittadinanza non italiana), di essere in possesso dei requisiti di competenza linguistica

previsti dalla vigente disciplina regionale;

Il sottoscritto

AUTORIZZA ed esprime il CONSENSO al trattamento dei propri dati personali, ivi compresi quelli

sensibili, ai sensi del D.Lgs. 196/03, ai fini del procedimento per il quale sono richiesti, ivi compresa la

pubblicazione sul BUR del Veneto;

CHIEDE che ogni comunicazione relativa alla presente domanda sia inviata al seguente indirizzo di

posta elettronica _____________________________________________________________________

Data, ______________________ FIRMA

_____________________________ (firma per esteso del dichiarante)

Allegare fotocopia di un documento d’identità personale in corso di validità che sostituisce l’autentica della firma, così come previsto dall’art. 38 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201228

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RISORSE UMANE

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RISORSE UMANE n. 310 del 16 ottobre 2012Approvazione elenchi richieste di mobilità presso la Regione del Veneto. Art. 9 L.R. 8 agosto 1997, n. 31.

[Organizzazione amministrativa e personale regionale]

Il Dirigente

- Visto l’art. 9 della L.R. 8 agosto 1997, n. 31 a tenore del quale la Giunta Regionale in attuazione del Decreto Legislativo n. 29/1993 e successivamente modificato dal Decreto Lgs. n. 165 del 30.03.2001, stabilisce le modalità di attuazione della mobilità tra Enti;

- Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 1436 del 4 aprile 2000, che approva la disciplina relativa ai criteri e modalità di attuazione della mobilità del personale;

- Visto l’elenco delle domande di mobilità presentate dai dipendenti di Enti terzi, pervenute alla scrivente Direzione dal 1° ot-tobre 2011 al 30 settembre 2012, con esclusione di quelle già attivate;

- Ritenuto pertanto di approvare con il presente decreto il suddetto elenco con cadenza trimestrale;- Su proposta dell’Unità Complessa Organizzazione Formazione e Rapporto di Lavoro;

decreta

1. di approvare, per le motivazioni in premessa, con cadenza trimestrale, l’elenco delle domande di mobilità, presentate dai dipendenti di Enti terzi, pervenute alla scrivente Direzione dal 1° ottobre 2011 al 30 settembre 2012, con esclusione di quelle già attivate;

2. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Loriano Ceroni

Torna al sommario

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 29

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201230

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 31

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 33

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201234

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 35

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201236

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA UNITÀ DI PROGETTO CABINA DI REGIA FSE

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA UNITÀ DI PROGETTO CABINA DI REGIA FSE n. 19 del 12 ottobre 2012POR Veneto FSE 2007/2013 della Regione del Veneto. Ripetizione del servizio di Valutazione strategica e operativa del

POR FSE Ob. CRO 2007/2013. DGR n. 1556 del 31.07.2012. Aggiudicazione definitiva al Raggruppamento Temporaneo di Imprese tra Tolomeo Studi e Ricerche Srl di Treviso (capogruppo) e Associazione Greta Associati di Venezia. Codice CIG: 44245706AA. Codice CUP: H19H12000410007. Codice SMUPR 18681.[Appalti]

Il Dirigente

(omissis)

decreta

1. da affidare, ai sensi del D.Lgs n. 163/2006, art. 57, comma 5, lettera b e della DGR n. 1411 del 6.6.2008, al Raggruppamento Temporaneo di Imprese tra Tolomeo Studi e Ricerche Srl (capogruppo) con sede in Treviso, Via Santa Bona Vecchia, n. 62 - CF e P.IVA 02507130264 e Associazione Greta Associati, con sede in Venezia, San Polo 2605, C.F. e P.IVA 02474000276 il servizio di “Valutazione strategica e operativa del Programma Operativo della Regione del Veneto di cui all’obiettivo Competitività regionale e occupazione, 2007/2013” per l’importo di euro 630.000,00 (più IVA al 21% pari ad euro 132.300,00) - Codice CIG: 44245706AA - Codice CUP: H19H12000410007 - Codice SMUPR 18681;

2. di dare atto che l’efficacia di quanto disposto al precedente punto 1. è condizionata alla positiva verifica dei requisiti di legge autocertificati dal raggruppamento;

3. di dare atto che la spesa relativa alle obbligazioni assunte con il precedente punto 1. è stata impegnata con proprio Decreto n. 17 del 10.09.2012;

4. di dare atto che l’organismo responsabile delle procedure di ricorso contro il presente provvedimento è il Tribunale Ammi-nistrativo Regionale per il Veneto, con sede in Venezia, e che i termini e le modalità di ricorso sono fissati dal D.Lgs. 03.07.2010 n. 104 e sue modifiche e integrazioni.

Marco Caccin

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 37

Sezione seconda

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2115 del 23 ottobre 2012L.R. 29/2010, artt. 2 e 4. Attività a favore del patrimonio storico e culturale dell’antifascismo, della resistenza e dei cor-

relativi eventi accaduti in Veneto dal 1943 al 1948. Bando anno 2012. Art. 5, comma 1, L.R. 29/2010.[Cultura e beni culturali]

Note per la trasparenza:La presente Deliberazione apre i termini di presentazione delle istanze di contributo a favore della salvaguardia e valorizzazione

di beni documentari relativi all’antifascismo e alla resistenza, in attuazione della L.R. 29/2010.

Il Vicepresidente on. Marino Zorzato riferisce quanto segue.La legge regionale n. 29 del 10 dicembre 2010 ha inteso definire uno strumento permanente per il sostegno alle attività di isti-

tuti e associazioni che operano per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della resistenza nel Veneto.

In applicazione di tale legge nel corso dell’esercizio scorso si sono definiti i criteri di riparto e si è operata una prima assegna-zione di risorse a sostegno di progetti di salvaguardia e valorizzazione di beni documentari afferenti all’antifascismo e alla resi-stenza detenuti da enti e associazioni del territorio. I criteri che hanno guidato la ripartizione 2011 - approvati con Deliberazione n. 1399 del 6 settembre 2011 - sono stati ispirati dalla convinzione che sia prioritario sostenere innanzi tutto la corretta conservazione degli archivi e l’eventuale recupero della loro integrità fisica per poterne preservare la memoria, quindi garantire la loro descrizione secondo gli standard vigenti al fine di permetterne la più completa fruibilità pubblica ed infine - una volta assicurate tali fondamen-tali condizioni - incoraggiare la più ampia diffusione dei contenuti tramite iniziative di valorizzazione e promozione delle fonti, in modo particolare presso le nuove generazioni.

Con la presente deliberazione si aprono i termini del bando 2012, riconfermando i requisiti per la presentazione delle istanze e i criteri e le modalità per l’assegnazione dei contributi, già approvati con la succitata DGR n. 1399/2011, comprensiva dei seguenti allegati parti integranti del provvedimento: Allegato A) “Criteri e modalità per l’assegnazione dei contributi”, Allegato B) “Schema di domanda” e Allegato C) “Schema del progetto”. La deliberazione è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 70 del 16 settembre 2011 e può essere consultata nel sito web regionale al seguente indirizzo:

http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=234688Si conferma altresì l’impostazione volta a individuare nell’ambito delle risorse disponibili per la finalità in oggetto, due quote

diverse per soddisfare distinti filoni di attività. Pertanto in considerazione dell’entità del budget disponibile per il presente esercizio finanziario che ammonta ad € 50.000,00, a carico dell’UPB 0169, capitolo 100846 “Celebrazioni per la commemorazione di eventi storici e personalità venete di prestigio”, si prevede una prima quota parte, del valore di € 25.000,00, da destinarsi al finanziamento di progetti finalizzati alla salvaguardia e fruibilità pubblica di archivi e raccolte documentarie, mentre una seconda quota parte, di € 25.000,00, da utilizzarsi per il sostegno di progetti di valorizzazione delle fonti. Qualora una delle due quote parte non riuscisse a soddisfare le richieste pervenute mentre l’altra avesse a disposizione risorse non allocate, sarà possibile spostare le risorse eccedenti relative ad un filone d’intervento nell’ambito più richiesto.

Si ritiene inoltre di recepire le considerazioni emerse in sede di riparto 2011, e accolte con Decreto dirigenziale n. 172 del 20 dicembre 2011, atte a non escludere dalla ripartizione dei contributi associazioni riconosciute dalla Prefettura e iscritte nel registro nazionale delle associazioni o enti e associazioni il cui archivio è stato dichiarato d’interesse locale dalla Regione. S’intende infatti, che il legislatore regionale, quando all’art. 2, comma 1, lettera b) della L.R. 29/2010 ha individuato una delle possibili categorie di beneficiari dei contributi negli “enti e associazioni riconosciuti dalla Regione del Veneto che si occupano della promozione e con-servazione della memoria e della storia dell’antifascismo in Veneto e dei correlativi eventi accaduti in Veneto dal 1943 al 1948”, volesse ricomprendere non solo le associazioni iscritte al registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato ma anche le associazioni iscritte al registro nazionale, operanti nel Veneto, e i soggetti privati detentori di archivi riconosciuti di interesse locale dalla Regione, sempre che la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’antifascismo e della resistenza, siano contemplate esplicitamente come finalità nel loro statuto.

Le istanze di contributo, formulate secondo le modalità e mediante la modulistica indicate nell’Allegato A) della Deliberazione n. 1399/2011, dovranno pervenire entro il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione (BUR).

Nel caso i contributi assegnati nel suddetto riparto non raggiungano l’ammontare complessivo di € 50.000,00, la somma ri-manente resterà a disposizione - come lo scorso anno - per eventuali iniziative dirette della Regione, ai sensi dell’art. 4 della L.R. 29/2010, volte a promuovere la conservazione e la diffusione dei valori dell’antifascismo e della resistenza, e la conoscenza degli eventi correlati accaduti in Veneto dal 1943 al 1948.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

La Giunta regionale

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201238

- Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art.53, 4°comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

- Vista la legge regionale del 10 dicembre 2010, n. 29 e in particolare gli articoli 2 e 4;- Vista la Deliberazione della Giunta regionale n. 1399 del 6 settembre 2011;- Visto il Decreto dirigenziale n. 172 del 20 dicembre 2011;

delibera

1. di aprire i termini del bando 2012 per l’assegnazione dei contributi ai sensi dell’art. 2 della L.R. 29/2010, fissando la sca-denza per l’invio delle istanze entro il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione (BUR);

2. di considerare la premessa parte integrante del presente provvedimento e di confermare per l’anno 2012 i criteri e le moda-lità per l’assegnazione dei contributi, definiti mediante la Deliberazione n. 1399 del 6 settembre 2011;

3. di determinare in € 50.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il dirigente regionale della Direzione Beni Culturali disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 100846 del bilancio 2012 “Celebrazioni per la commemorazione di eventi storici e personalità venete di prestigio”;

4. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;

5. di incaricare la Direzione regionale Beni Culturali dell’esecuzione del presente provvedimento;6. di rinviare a eventuale successiva Deliberazione della Giunta regionale l’assunzione dell’impegno di spesa per iniziative

dirette della Regione, da attuarsi ai sensi dell’art. 4 della L.R. 29/2010, che si rendessero possibili per disponibilità di risorse, suc-cessivamente all’assegnazione dei contributi di cui ai precedenti punti;

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 39

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2141 del 23 ottobre 2012Programma Operativo Regionale 2007-2013 - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo

Regionale - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse II - Occupabilità - Avviso pubblico per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a sportello - Anno 2012.[Formazione professionale e lavoro]

Note per la trasparenza: Apertura termini per la presentazione di progetti per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a sportello - Anno

2012. La Direttiva si pone la finalità di incentivare l’utilizzo dei tirocini curriculari quale strumento che permette di conoscere e sperimentare in modo concreto la realtà lavorativa attraverso una formazione professionale e un addestramento pratico direttamente sul luogo di lavoro. In particolare, l’iniziativa vuole offrire a coloro che intendono inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro un periodo di apprendimento in impresa (Work Experience), che possa rispondere sia ai fabbisogni di professionalizzazione dei sog-getti coinvolti che dei fabbisogni del sistema produttivo.

L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.“Un lento dimagrimento”, così recita il Rapporto 2012 di Veneto Lavoro fotografando, di fatto, la situazione economica che si

rispecchia nelle dinamiche del mercato del lavoro: la ripresa dei livelli occupazionali stenta a decollare. La crisi socio-economica che ha investito anche il mercato del lavoro veneto, ha messo in luce come l’insieme delle competenze,

delle capacità e dell’impegno richiesti dalla prestazione lavorativa si è notevolmente arricchito in termini di complessità, di cono-scenze e di attitudini al cambiamento. Tenuto conto di ciò è evidente che il rafforzamento della competitività del sistema produttivo si fonda in larga misura sulla qualità delle risorse umane, vero capitale dell’impresa.

Il piano anticrisi della Regione del Veneto in vigore dal 2009, è stato ulteriormente rafforzato nel 2011 dal documento contenente le linee guida per la Valorizzazione del Capitale Umano - Politiche per l’occupazione e l’occupabilità (approvato con DGR n. 1675 del 18/10/2011), che prevede cinque linee di intervento:1. Interventi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori (beneficiari degli ammortizzatori

in deroga ex art.19 c.8 L. 2/2009) del sistema produttivo colpiti dalla crisi economica;2. Strumenti di politica attiva per favorire l’inserimento/reinserimento lavorativo per lavoratori/trici inoccupati e disoccupati e a

rischio disoccupazione;3. Piani Integrati a supporto delle imprese venete;4. Strumenti per l’occupazione giovanile;5. Azioni di sistema.

Questo documento ha, quindi, individuato tra le priorità la necessità di favorire l’occupazione giovanile, sviluppando specifiche politiche di accompagnamento strutturale. Infatti, in uno scenario economico a bassa crescita, che ancora subisce enormi pressioni dalla speculazione finanziaria internazionale, negli ultimi due anni si è innestata una ulteriore emergenza determinata proprio dal-l’alto tasso di disoccupazione giovanile, che rende ancora più urgente ed improrogabile un intervento teso a rafforzare il bagaglio di conoscenze, abilità e competenze dei giovani.

Nell’attuale contesto socio-economico, diventa ancora più importante agire mettendo in sinergia le diverse iniziative volte a favorire un più incisivo raccordo tra offerta formativa ed esigenze del tessuto economico - produttivo regionale, sviluppando poli-tiche del lavoro attive e preventive che si sostanziano in interventi mirati a favorire l’inserimento professionale e l’occupazione dei diversi soggetti (giovani e adulti). A tal fine, si intende sostenere periodi temporanei di apprendimento in impresa (Work Experience) finalizzati sia ai bisogni del sistema produttivo sia all’innalzamento dei profili in uscita.

La Direttiva, di cui si propone l’approvazione, si pone la finalità di incentivare, attraverso le modalità a sportello, l’utilizzo dei tirocini curriculari quale strumento esperienziale finalizzato a consentire ai soggetti coinvolti di conoscere e di sperimentare in modo concreto la realtà lavorativa attraverso una formazione professionale e un addestramento pratico direttamente sul luogo di lavoro. In particolare, l’iniziativa vuole offrire a coloro che intendono inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro un’opportunità formativa altamente professionalizzante.

Le attività di Work Experience dovranno comporsi di una parte di tirocinio in azienda e di attività di formazione, orientamento ed eventuale accompagnamento, propedeutiche al raggiungimento finale degli obiettivi che la Direttiva si pone in termini di inse-rimento e/o reinserimento lavorativo.

La durata minima del tirocinio in azienda non potrà essere inferiore a 2 mesi e superiore a 6 mesi. La durata della Work Expe-rience, ivi comprese le attività di formazione ed orientamento, nonché quelle di accompagnamento, non potrà essere superiore a 12 mesi.

Potranno partecipare alle attività di Work Experience i soggetti disoccupati residenti o domiciliati sul territorio regionale che hanno assolto il diritto-dovere di istruzione.

Possono presentare candidatura per la realizzazione delle Work Experience i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della formazione su-periore e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento.

Si ritiene necessario che ciascun progetto di Work Experience sia il frutto di un’accurata analisi dei fabbisogni occupazionali attraverso l’indispensabile coinvolgimento delle imprese sin dalla fase di individuazione degli specifici fabbisogni professionali e formativi. In questo modo si intende instaurare una sinergia tra le esigenze produttive e quelle formative, al fine di realizzare un

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201240

percorso a forte valenza professionalizzante. In particolare si richiede di prevedere il partneriato aziendale con almeno un datore di lavoro privato, in qualità di soggetto ospitante del tirocinante.

L’Avviso è inserito nell’Asse II - Occupabilità del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2007-2013; le risorse disponibili per la realizzazione delle Work Experience ammontano ad un totale di € 6.000.000,00 e sono a carico dei capitoli 101322 - 101323 del bilancio regionale.

Tali risorse potranno essere ripartite all’interno delle 12 aperture di sportello e, comunque, fino all’esaurimento delle risorse stesse. Qualora se ne ravvisasse la necessità, tale dotazione finanziaria potrà essere integrata con ulteriori risorse specificatamente individuate. Si propone che in caso di disponibilità di risorse oltre le 12 aperture, sia data facoltà al Dirigente Regionale della Di-rezione Formazione di prevedere ulteriori aperture fino ad esaurimento delle risorse. È data inoltre facoltà al suddetto Dirigente di sospendere le aperture degli sportelli qualora le risorse siano esaurite.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all’approvazione della Giunta Regionale l’avviso pubblico per la presentazione di progetti per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a sportello - Anno 2012 (Allegato A), la Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a sportello - Anno 2012 (Allegato B) e gli adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività (Allegato C).

Le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire al seguente indirizzo: Regione del Veneto - Direzione Formazione - Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 - 30121 Venezia entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell’apertura a sportello così come indicato nella tabella seguente:

Periodo di presentazione delle Work Experience Apertura sportello

Giorni di apertura Mese di apertura Anno di riferimento

1 5 - 15 Novembre 20122 16 - 30 Novembre 20123 1 - 15 Dicembre 20124 15 - 31 Gennaio 20135 1 - 14 Febbraio 20136 15 - 28 Febbraio 20137 1 - 15 Marzo 20138 16 - 31 Marzo 20139 1 - 15 Aprile 201310 16 - 30 Aprile 201311 1 - 15 Maggio 201312 16 - 31 Maggio 2013

La proroga dei termini di apertura dello sportello potrà essere valutata sulla base delle domande pervenute e delle risorse fi-nanziarie disponibili.

Le domande di ammissione al finanziamento potranno essere consegnate a mano e sulla busta dovrà essere riportato il seguente riferimento: POR FSE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” - Anno 2012.

La trasmissione delle domande di ammissione potrà avvenire per via telematica, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elet-tronica Certificata della Regione del Veneto, [email protected] e specificando nell’oggetto del messaggio di posta elettronica POR FSE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” - Anno 2012 e all’inizio del messaggio, l’ufficio destinatario competente per materia, nel caso specifico “Direzione Formazione”.

Si propone di demandare al Dirigente Regionale della Direzione Formazione l’assunzione dei decreti di impegno, a valere su reiscrizioni in conto avanzo di risorse finanziarie relative alle annualità 2010, 2011 e 2012 a valere sull’Asse II Occupabilità del POR FSE 2007-2013, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

La Giunta regionale

- Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

- Visti i Regolamenti CE n. 1081/2006, così come successivamente modificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 del 6/05/2009; n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 così come successivamente modificato dal Regolamento CE n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009; n. 1828/2006 della Commissione del 8 dicembre 2006;

- Vista la Decisione Comunitaria C(2007), 3329 del 13/07/2007 di approvazione del Quadro Strategico Nazionale;- Vista la Decisione Comunitaria C(2007), 5633 del 16/11/2007 di Adozione del Programma Operativo per il Fondo Sociale

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 41

Europeo - Ob. Competitività Regionale e Occupazione nella Regione Veneto; - Vista la Delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E) del 15/06/2007 concernente

“Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013”;

- Vista la L. n. 34 del 25 febbraio 2008 - Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007);

- Visti gli Artt. 117 e 118 della costituzione che assegnano alle regioni competenze esclusive in materia di istruzione e forma-zione professionale e concorrenti in materia di istruzione;

- Vista la Legge Regionale n. 10/90;- Vista la Legge Regionale n. 19/2002, come modificata dalla L.R. n. 23/2010;- Vista la Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;- Vista la Legge Regionale del 13 marzo 2009 n. 3, “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come

modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 8/06/2012;- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 422 del 27 febbraio 2007 “Approvazione della proposta di Pro-

gramma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo -Ob. Competitività Regionale e Occupazione - 2007/2013”;- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21 dicembre 2010: “L.R. n. 19/2002 “Istituzione dell’elenco

regionale degli Organismi di Formazione accreditati”. Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010”;

- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1566 del 26 maggio 2009 relativa alle “Politiche attive per il con-trasto alla crisi occupazionale”;

- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1675 del 18 ottobre 2011 “Approvazione delle linee di intervento in tema di “Valorizzazione del Capitale Umano. Politiche per l’occupazione e l’occupabilità” nel quadro della ripresa economica del sistema produttivo veneto;

- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 337 del 6 marzo 2012 “Disposizioni in materia di tirocini”;- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1562 del 31 luglio 2012 “Approvazione Protocollo d’intesa tra Regione del

Veneto, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Confindustria Veneto per la realizzazione del piano integrato per l’occupazione giovanile;

- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 808 del 15 marzo 2010 Interventi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori del sistema produttivo colpito dalla crisi economica”. POR. Veneto FSE 2007/2013 - “Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione” - Asse I “Adattabilità”, categoria di intervento 64 - Asse II “Occupabilità”, categoria di intervento 67. Anno 2010. Approvazione delle opzioni di semplificazione dei costi attraverso l’adozione di unità stan-dard di costo, della direttiva per la realizzazione degli interventi e del relativo avviso”;

- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto di approvazione dello studio per la definizione delle Unità di Costo Standard da utilizzare nella realizzazione di attività di formazione superiore e per disoccupati;

- Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto di approvazione dello studio per la definizione delle Unità di Costo Standard da utilizzare nella realizzazione di attività di Action Research nell’ambito di interventi integrati;

delibera

1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento; 2. di approvare l’avviso pubblico per presentazione di progetti per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a

sportello - Anno 2012, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;3. di approvare la relativa Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a sportello - Anno 2012, di cui

all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;4. di approvare gli adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività per la realizzazione delle “Work Experience”

- Modalità a sportello - Anno 2012, di cui all’Allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto;5. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno essere consegnate a mano o inviate

per via telematica tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) secondo le modalità previste dalla citata Direttiva (Allegato B) alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Formazione, con sede in Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 - 30121 Venezia entro e non oltre le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell’apertura a sportello così come indicato nella tabella seguente:

Periodo di presentazione delle Work Experience Apertura sportello

Giorni di apertura Mese di apertura Anno di riferimento

1 5 - 15 Novembre 20122 16 - 30 Novembre 20123 1 - 15 Dicembre 20124 15 - 31 Gennaio 20135 1 - 14 Febbraio 2013

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6 15 - 28 Febbraio 20137 1 - 15 Marzo 20138 16 - 31 Marzo 20139 1 - 15 Aprile 201310 16 - 30 Aprile 201311 1 - 15 Maggio 201312 16 - 31 Maggio 2013

6. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti al nucleo di valutazione nominato dal Dirigente Regionale della Direzione Formazione;

7. di determinare in euro 6.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Dirigente Regionale della Direzione Formazione disponendo la copertura finanziaria come segue:- Per l’esercizio finanziario corrente con impegno di spesa di importo da determinarsi con successivi atti, sul capitolo n. 101322

ad oggetto “Obiettivo Cro Fse (2007-2013) - Asse Occupabilità - Area Formazione - Quota Statale (Reg.To Cee 05/07/2006, N. 1081)” e sul capitolo n. 101323 ad oggetto “Obiettivo Cro Fse (2007-2013) - Asse Occupabilità - Area Formazione - Quota Comunitaria (Reg.To Cee 05/07/2006, N. 1081)” del Bilancio di previsione annuale che presenta sufficiente disponibilità;

- Per l’esercizio finanziario successivo con impegno di spesa di importo da determinarsi con successivi atti, sul capitolo n. 101322 ad oggetto “Obiettivo Cro Fse (2007-2013) - Asse Occupabilità - Area Formazione - Quota Statale (Reg.To Cee 05/07/2006, N. 1081)” e sul capitolo n. 101323 ad oggetto “Obiettivo Cro Fse (2007-2013) - Asse Occupabilità - Area Formazione - Quota Comunitaria (Reg.To Cee 05/07/2006, N. 1081)” che nel Bilancio di previsione pluriennale presentano sufficiente disponibilità, da assumere ad avvenuta esecutività del corrispondente bilancio di previsione annuale;8. di dare atto che l’emissione delle liquidazioni di spesa, da effettuarsi nel rispetto delle disposizioni indicate nell’Allegato

C, sono subordinate anche alla effettiva disponibilità di cassa nel correlato capitolo di spesa;9. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai

sensi della L.R. 1/2011;10. di incaricare la Direzione Regionale Formazione dell’esecuzione del presente atto;11. di comunicare il presente Provvedimento alla Direzione Regionale per la Ragioneria e i Tributi;12. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché sul sito Internet della Regione

del Veneto.

(L’allegato avviso è pubblicato in parte terza del presente Bollettino, ndr)

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 43

giunta regionale – 9^ legislatura

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag.

FONDO SOCIALE EUROPEO

POR 2007/2013 OB. COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE

Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello

VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO POLITICHE PER L’OCCUPAZIONE E L’OCCUPABILITÀ

ANNO 2012

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201244

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag.

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

Indice

1. Riferimenti legislativi, normativi e disciplinari ........................................................................... 3

2. Obiettivi generali ..................................................................................................................... 4

3. Tipologie progettuali – Struttura delle Work Exeperience ........................................................ 5

3.1 Procedura di attivazione............................................................................................................ 9

4. Monitoraggio ........................................................................................................................... 9

5. Gruppo di lavoro.................................................................................................................... 10

6. Destinatari............................................................................................................................. 12

7. Priorità................................................................................................................................... 13

8. Soggetti proponenti ............................................................................................................... 14

9. Forme di partenariato ............................................................................................................ 15

10. Delega .................................................................................................................................. 16

11. Risorse disponibili e vincoli finanziari .................................................................................... 16

12. Modalità e termini per la presentazione dei progetti .............................................................. 19

13. Procedure e criteri di valutazione .......................................................................................... 21

14. Tempi ed esiti delle istruttorie................................................................................................ 23

15. Comunicazioni....................................................................................................................... 23

16. Termine per l’avvio e la conclusione dei progetti ................................................................... 24

17. Indicazione del foro competente............................................................................................ 24

18. Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i. .......... 24

19. Tutela della privacy ............................................................................................................... 24

APPENDICE ................................................................................................................................. 25

Tabella 1 - Descrizione figure professionali gruppo di lavoro ........................................................ 25

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 45

ALLEGATO B Dgr n. del pag. 3/34

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

1. Riferimenti legislativi, normativi e disciplinari

Il presente Avviso viene emanato nell’ambito del quadro normativo previsto dalle seguenti disposizioni:

- Regolamento CE n. 1081/2006 relativo al Fondo Sociale Europeo, così come successivamente modificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 del 06/05/2009 per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE;

- Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante le disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, che abroga il Regolamento CE n. 1260/1999, così come successivamente modificato dal Regolamento CE n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009;

- Regolamento CE n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1083/06 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento CE n. 1080/06 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;

- Decisione Comunitaria C(2007), 3329 del 13/07/2007 di approvazione del Quadro Strategico Nazionale;

- Decisione Comunitaria C(2007), 5633 del 16/11/2007 di Adozione del Programma Operativo per il Fondo Sociale Europeo – Ob. Competitività Regionale e Occupazione nella Regione Veneto;

- Delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E) del 15/06/2007 concernente “Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013”;

- L. n. 34 del 25 febbraio 2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007);

- Artt. 117 e 118 della costituzione che assegnano alle regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;

- Legge Regionale n. 10/90;

- Legge Regionale n. 19/2002, come modificata dalla L.R. n. 23/2010;

- Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

- Legge Regionale del 13 marzo 2009 n. 3, “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;

- Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 422 del 27 febbraio 2007 “Approvazione della proposta di Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo –Ob. Competitività Regionale e Occupazione – 2007/2013”;

- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21 dicembre 2010: “L.R. n. 19/2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”. Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010”;

- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1566 del 26 maggio 2009 relativa alle “Politiche attive per il contrasto alla crisi occupazionale”;

- Deliberazione della Giunta Regionale n. 1675 del 18 ottobre 2011 “Approvazione delle linee di intervento in tema di "Valorizzazione del Capitale Umano. Politiche per l'occupazione e l'occupabilità" nel quadro della ripresa economica del sistema produttivo veneto;

- Deliberazione della Giunta Regionale n. 337 del 06 marzo 2012 “Disposizioni in materia di tirocini”;

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- Deliberazione della Giunta Regionale n. 1562 del 31 luglio 2012 “Approvazione Protocollo d’intesa tra Regione del Veneto, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Confindustria Veneto per la realizzazione del piano integrato per l’occupazione giovanile;

- Deliberazione della Giunta Regionale n. 808 del 15 marzo 2010 Interventi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori del sistema produttivo colpito dalla crisi economica”. P.O.R. Veneto F.S.E. 2007/2013 - “Obiettivo Competività regionale ed Occupazione” – Asse I “Adattabilità”, categoria di intervento 64 – Asse II “Occupabilità”, categoria di intervento 67. Anno 2010. Approvazione delle opzioni di semplificazione dei costi attraverso l’adozione di unità standard di costo, della direttiva per la realizzazione degli interventi e del relativo avviso”;

- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto di approvazione dello studio per la definizione delle Unità di Costo Standard da utilizzare nella realizzazione di attività di formazione superiore e per disoccupati;

- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto di approvazione dello studio per la definizione delle Unità di Costo Standard da utilizzare nella realizzazione di attività di Action Research nell’ambito di interventi integrati.

2. Obiettivi generali

“Un lento dimagrimento”, così recita il Rapporto 2012 di Veneto Lavoro fotografando, di fatto, la situazione economica che si rispecchia nelle dinamiche del mercato del lavoro: la ripresa dei livelli occupazionali stenta a decollare.

La crisi socio-economica che ha investito anche il mercato del lavoro veneto, ha messo in luce come l’insieme delle competenze, delle capacità e dell’impegno richiesti dalla prestazione lavorativa si è notevolmente arricchito in termini di complessità, di conoscenze e di attitudini al cambiamento. Tenuto conto di ciò è evidente che il rafforzamento della competitività del sistema produttivo si fonda in larga misura sulla qualità delle risorse umane, vero capitale dell’impresa.

Il piano anticrisi della Regione del Veneto in vigore dal 2009, è stato ulteriormente rafforzato nel 2011 dal documento contenente le linee guida per la Valorizzazione del Capitale Umano – Politiche per l’occupazione e l’occupabilità (approvato con DGR n. 1675 del 18/10/2011), che prevede cinque linee di intervento:

1. Interventi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori (beneficiari degli ammortizzatori in deroga ex.art.19 c.8 L.2/2009) del sistema produttivo colpiti dalla crisi economica;

2. Strumenti di politica attiva per favorire l’inserimento/reinserimento lavorativo per lavoratori/trici inoccupati e disoccupati e a rischio disoccupazione;

3. Piani Integrati a supporto delle imprese venete; 4. Strumenti per l’occupazione giovanile; 5. Azioni di sistema

Questo documento ha, quindi, individuato tra le priorità la necessità di favorire l’occupazione giovanile, sviluppando specifiche politiche di accompagnamento strutturale. Infatti, in uno scenario economico a bassa crescita, che ancora subisce enormi pressioni dalla speculazione finanziaria internazionale, negli ultimi due anni si è innestata una ulteriore emergenza determinata proprio dall’alto tasso di disoccupazione giovanile, che rende ancora più urgente ed improrogabile un intervento teso a rafforzare il bagaglio di conoscenze, abilità e competenze dei giovani.

Nell’attuale contesto socio-economico, diventa ancora più importante agire mettendo in sinergia le diverse iniziative volte a favorire un più incisivo raccordo tra offerta formativa ed esigenze del tessuto economico – produttivo regionale, sviluppando politiche del lavoro attive e preventive che si sostanziano in interventi

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mirati a favorire l’inserimento professionale e l’occupazione dei diversi soggetti (giovani e adulti). A tal fine, si intende sostenere periodi temporanei di apprendimento in impresa (Work Experience) finalizzati sia ai bisogni del sistema produttivo sia all’innalzamento dei profili in uscita.

La Direttiva si propone, nello specifico, la finalità di incentivare, attraverso le modalità a sportello, l’utilizzo dei tirocini curriculari quale strumento esperienziale finalizzato a consentire ai soggetti coinvolti di conoscere e di sperimentare in modo concreto la realtà lavorativa attraverso una formazione professionale e un addestramento pratico direttamente sul luogo di lavoro. In particolare, l'iniziativa vuole offrire a coloro che intendono inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro un’opportunità formativa altamente professionalizzante: un percorso formale di formazione, pertanto, la cui finalità non sia direttamente quella di favorire l’inserimento lavorativo, bensì quella di affinare il processo di apprendimento e di formazione con una modalità di cosiddetta alternanza tra studio e lavoro.

Per gli aspetti regolativi, si è fatto riferimento, in quanto compatibile, alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 337 del 6 marzo 2012 che disciplina l’utilizzo dei tirocini1 nella Regione del Veneto in applicazione dell’art. 41 della legge regionale 13 marzo 2009 alla luce dell’art. 11 DL 138/2011 convertito con legge 148/2011.

L’Avviso è inserito nell’Asse II – Occupabilità del POR FSE, di cui si riporta di seguito lo schema:

Asse II – Occupabilità

Obiettivo specifico Attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio di imprese.

Innalzare i tassi di partecipazione al mercato del lavoro rafforzando le competenze chiave della popolazione con attività formative tese all’inserimento e reinserimento lavorativo, al prolungamento delle carriere dei lavoratori più anziani, all’inclusione dei migranti.

Obiettivo operativo Sviluppare misure attive e preventive di contrasto alla disoccupazione che rispondano anche alla logica dell’approccio personalizzato, integrando gli interventi di formazione (anche su misura), con l’orientamento, l’accompagnamento alla ricerca del lavoro, il ricollocamento e la mobilità, il sostegno all’avvio di attività lavorative autonome o alla creazione di imprese, garantendo a tutti l’acquisizione di competenze e il conseguimento di un titolo idoneo.

Categorie di spesa 68

Tipologie di azione Azioni mirate di formazione direttamente collegate a specifici contesti/settori produttivi rivolte all’inserimento degli utenti nel mondo del lavoro

3. Tipologie progettuali – Struttura delle Work Experience

Le attività di Work Experience dovranno comporsi di una parte di tirocinio in azienda e di attività di formazione, orientamento ed eventuale accompagnamento, propedeutiche al raggiungimento finale degli obiettivi che la presente Direttiva si pone in termini di inserimento e/o reinserimento lavorativo.

La durata minima del tirocinio in azienda non può essere inferiore a 2 mesi e superiore a 6 mesi. La durata della Work Experience, ivi comprese le attività di formazione ed orientamento, nonché quelle di accompagnamento, non potrà essere superiore a 12 mesi.

1 Ad eccezione di tirocini curriculari per i quali valgono le previsioni dei piani di studio e di offerta formativa.

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Ciascuna Work Experience prevede un tirocinante e un datore di lavoro privato.

Ciascun progetto può contenere una o più Work Experience2, nel caso in cui lo stesso partner aziendale si propone di ospitare più tirocinanti e/o sia prevista attività di orientamento o di formazione di gruppo.

Ciascuna Work Experience, oltre alla parte di tirocinio presso un datore di lavoro privato, si dovrà comporre delle seguenti parti, alcune delle quali obbligatorie ed altre opzionali in base alle esigenze del tirocinante e delle aziende ospitanti (si riportano in Appendice alcuni esempi di progetto):

1. attività di formazione e di orientamento, che può prevedere l’erogazione dei seguenti moduli:

a) modulo di orientamento al ruolo e di verifica degli apprendimenti: tale modulo può essere erogato sia a livello individuale che di gruppo e deve prevedere almeno 2 ore di incontro tra tutor didattico-organizzativo e tutor aziendale, durante le quali è richiesta la presenza attiva del tirocinante. Questa parte del modulo, che può essere erogato prima o durante il tirocinio anche all’interno dell’azienda, è finalizzato ad orientare il tirocinante al ruolo da ricoprire fornendogli tutti gli elementi utili ad inquadrarne la collocazione e le attività da svolgere. Parte del modulo deve essere erogato verso la fine del tirocinio per permettere la verifica degli esiti di apprendimento attesi.

b) modulo formativo professionalizzante: il modulo formativo professionalizzante permetterà al tirocinante l’acquisizione delle competenze e conoscenze utili ad agevolare un rapido ed efficace inserimento all’interno del contesto aziendale. Dovrà, quindi, essere prevista una formazione professionalizzante, da erogare in gruppo all’esterno dell’azienda stessa, i cui contenuti devono essere strettamente correlati alle attività da svolgere e/o alle competenze necessarie a ricoprire il ruolo all’interno dell’azienda. Tale formazione potrà essere erogata prima e/o durante e/o alla fine del tirocinio, a seconda dei contenuti, dei fabbisogni formativi del tirocinante e delle esigenze delle imprese ospitanti. Inoltre, potrà essere prevista una personalizzazione per singolo utente erogando tale formazione in modo individuale per venire incontro a particolari esigenze formative del tirocinante e/o dell’azienda, ma esclusivamente per un monte ore non superiore a 20 ore.

c) modulo formativo di specializzazione: tenuto conto che l’iniziativa si pone la finalità non solo di offrire a coloro che intendono inserirsi/reinserirsi nel mercato del lavoro un’opportunità formativa altamente professionalizzante, ma anche di fornire risposte concrete ai fabbisogni del sistema produttivo, è possibile prevedere, su richiesta del soggetto ospitante, l’erogazione di un modulo formativo di specializzazione di lunga durata, da erogare in gruppo all’esterno dell’azienda. Tale modulo dovrà prevedere contenuti definiti sulla base degli specifici fabbisogni aziendali ed essere di contenuto altamente specializzante rispetto a quanto già svolto nel modulo formativo professionalizzante.

2. attività di accompagnamento: potranno essere richieste specifiche attività di accompagnamento per sostenere l’inserimento del tirocinante, una volta assunto, con la precisa finalità di favorire la permanenza dello stesso nella realtà aziendale e sostenendolo nell’inserimento in un nuovo piano di sviluppo aziendale. Tali attività potranno essere richieste sin dalla presentazione delle proposte progettuali nel caso in cui i soggetti ospitanti le Work Experience abbiano già provveduto a sottoscrivere il Patto di Prima Occupazione. In alternativa tali attività da intendersi, comunque come opzionali e non obbligatorie nella strutturazione delle Work Experience, potranno essere richieste in fase successiva all’approvazione delle proposte progettuali nel momento in cui l’azienda s’impegna ad assumere il tirocinante.

2 Esempio 1: Nel caso in cui l’azienda si propone di ospitare due tirocinanti, va presentato un unico progetto contenente due WE. Esempio 2: Nel caso in cui il soggetto proponente raggruppa 3 aziende diverse, ciascuna interessata ad ospitare una figura professionale con gli stessi fabbisogni formativi, è possibile presentare un unico progetto e prevedere attività di gruppo.

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a) accompagnamento al lavoro: nel caso in cui sia necessaria un’attività di supporto al neoassunto e all’azienda nella prima fase dell’inserimento lavorativo, può essere richiesto l’intervento di accompagnamento al lavoro;

b) Action Research (solo per i laureati e dottori di ricerca): nel caso in cui il progetto formativo del tirocinante sia inserito all’interno di un piano di sviluppo aziendale finalizzato a generare cambiamenti migliorativi dell’impresa ospitante, può essere richiesto l’intervento di Action Research, da svolgersi prevalentemente in azienda, che preveda, oltre ai lavoratori coinvolti nel processo, la partecipazione del tirocinante. L’attività, che consiste nella prestazione, anche in compresenza, di consulenza specialistica tecnico scientifica da parte di esperti con alta qualificazione, può svolgersi e concludersi anche oltre periodo previsto per la Work Experience.

3. attività di sostegno: riconoscibile solo per la parte di tirocinio. Si prevede l’erogazione al tirocinante di una indennità di frequenza da corrispondere durante il tirocinio, il cui valore orario varia a seconda del target di riferimento3: � qualificati/senza titolo di studio - fino ad un massimo di 2,50 € ora/partecipante � diplomati - fino ad un massimo di 3,00 € ora/partecipante � laureati/dottori di ricerca - fino ad un massimo di 3,50 € ora/partecipante � over 40 - fino ad un massimo di 4,00 € ora/partecipante

3 Nel caso di soggetti over 40 l’età vale quale elemento di discrimine per determinare il valore dell’indennità di frequenza da riconoscere: ad esempio nel caso di diplomato o laureato over 40, l’indennità percepita potrà essere fino ad un massimo di 4,00 €/ora

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Tabella 1: Prospetto riassuntivo delle parti di cui si può comporre la Work Experience oltre al tirocinio in azienda

Durata in ore Attività Modulo Tipologia di

attività Minimo Massimo Modalità di erogazione

Attività di orientamento

Orientamento al ruolo e verifica degli apprendimenti

Obbligatorio 4 16 Individuale e di gruppo

Max 2 giornate

Formativo professionalizzante Obbligatorio 8 100

Individuale (max 20 ore) e/o di gruppo

Attività di formazione

Formativo di specializzazione Opzionale 100 160 Di gruppo

Accompagnamento al lavoro Opzionale Non definito 12 Individuale

Attività di accompagnamento

Action Research Opzionale 16 32

Individuale

Min 16 ore distribuite in almeno 2 giornate distinte – max 32 ore, distribuite in almeno 4 giornate distinte

Ogni utente deve poter usufruire complessivamente di un minimo di 24 ore tra il modulo di orientamento al ruolo e di verifica degli apprendimenti (min obbligatorio: 4 ore) e il modulo formativo professionalizzante.

Le attività di formazione possono essere realizzate attraverso tre diversi contesti formativi: aula, FAD (formazione a distanza) e piattaforme di collaborazione on-line e outdoor.

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Le metodologie utilizzate devono risultare coerenti con i contenuti, gli obiettivi didattici e gli stili di apprendimento generalmente riscontrabili negli utenti.

3.1 Procedura di attivazione

La procedura per la presentazione e realizzazione delle Work Experience prevede le seguenti fasi:

a. FASE 1: individuazione della struttura ospitante e definizione del percorso formativo, con l’indicazione della figura professionale da formare, dei requisiti richiesti all’utente, delle modalità di realizzazione del percorso;

b. FASE 2: pubblicizzazione della Work Experience e raccolta delle domande dell’utenza. Il termine per la presentazione delle candidature non può essere inferiore a 15 giorni dall’inizio della pubblicizzazione;

c. FASE 3: selezione dei candidati. Tale fase si conclude con la predisposizione del verbale di selezione e la stesura della graduatoria di merito;

d. FASE 4: definizione dell’accordo tra il soggetto proponente, il soggetto ospitante e l’utente che sancisce la realizzazione della Work Experience. Tale fase si conclude con la sottoscrizione delle parti di una convenzione.

La documentazione attestante le attività di cui alle lettere a), b), c) e d) deve essere conservata dal soggetto attuatore e disponibile per le verifiche in loco e/o finali realizzate dall’Amministrazione competente.

Una volta individuata la struttura ospitante e quanto previsto per la FASE 1, il soggetto proponente accede – tramite l’area riservata – all’applicativo di acquisizione on-line dei progetti e inserisce il progetto della Work Experience. Effettuato il passaggio del progetto in stato “confermato” attraverso funzione dell’applicativo, può essere avviata la Fase 2 ossia la pubblicizzazione della Work Experience e raccolta delle domande dell’utenza precisando che i progetti saranno approvati con decreto del Dirigente Regionale della Direzione Formazione entro 15 giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature e che, pertanto, l’erogazione dei contributi è subordinata all’approvazione da parte dell’Amministrazione regionale.

Nel caso in cui il datore di lavoro abbia sottoscritto il Patto di Prima Occupazione con uno o più soggetti, le FASI 2 e 3 non risultano obbligatorie.

4. Monitoraggio

Nell’ambito di tale Direttiva è prevista un’attività di monitoraggio qualitativo che si articolerà in 2 diversi momenti:

1. Monitoraggio in itinere: in occasione delle regolari visite ispettive che vengono programmate dalla Direzione Formazione, si realizzerà una visita sul campo presso la sede di svolgimento dell’attività progettuale, al fine di approfondire e valutare le attività dal punto di vista qualitativo. Dopo un primo momento di osservazione dello svolgimento dell’attività progettuale ad ogni partecipante presente verrà somministrato un breve questionario di valutazione. A questo seguirà una breve attività di discussione (individuale o di gruppo) con i partecipanti volta a raccogliere il grado di soddisfazione in relazione all’attività svolta e alla congruenza tra le aspettative iniziali, l’attività formativa realizzata e l’inserimento in azienda. Gli esiti sono raccolti con gli strumenti di rilevazione che saranno definiti dalla Direzione Formazione.

2. Monitoraggio finale: sulla base degli esiti del monitoraggio in itinere e delle problematiche emerse in fase di realizzazione, sarà valutata la possibilità di realizzare presso gli uffici regionali o presso la sede del soggetto proponente/gestore delle Work Experience, anche un incontro finale secondo le modalità

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che saranno definite dalla Direzione Formazione. Tale incontro fungerà da momento di valutazione dell’intero percorso progettuale e da verifica dei risultati raggiunti. L’incontro potrà vedere il coinvolgimento anche dei referenti aziendali coinvolti nelle attività di Work Experience per valutare l’impatto delle attività in relazione ai fabbisogni aziendali, alla congruenza della formazione realizzata e al raggiungimento degli obiettivi progettuali. In quest’occasione potranno essere raccolte anche eventuali proposte per successive attività da programmare.

Al termine delle attività progettuali, coloro che non avranno compilato il questionario nel corso di una visita in loco potranno provvedere alla compilazione dello stesso secondo le indicazioni che verranno successivamente fornite dalla Direzione Formazione.

5. Gruppo di lavoro

In relazione all’utilizzo dei costi standard nella presente Direttiva si rende necessario definire i requisiti minimi del gruppo di lavoro coinvolto nella progettazione e realizzazione degli interventi di cui alla presente Direttiva, anche in relazione alla tipologia di Work Experience che si intende realizzare.

Il soggetto proponente dovrà garantire il tutoraggio del percorso in ogni sua fase e ha la responsabilità delle scelte operative compiute. In linea generale dovrà essere assicurata la messa a disposizione di un adeguato gruppo di lavoro che presenti una precisa esperienza professionale attinente alle materie oggetto del progetto.

Ciascuna Work Experience deve necessariamente prevedere un modulo di orientamento al ruolo e di verifica degli apprendimenti ed un modulo formativo professionalizzante. Tenuto conto di ciò, ogni progetto di Work Experience dovrà individuare figure professionali di riferimento per l’attività di orientamento, nonché figure coinvolte nell’attività di docenza/formazione che devono possedere una specifica esperienza professionale attinente alle materie di insegnamento, che devono essere dettagliate sulla base delle caratteristiche dell’azienda ospitante la Work Experience.

Analoghe capacità ed esperienza professionale vengono richieste agli esperti coinvolti nelle attività opzionali (modulo formativo di specializzazione, accompagnamento al lavoro, Action Research).

In particolare nell’attività di Action Research devono essere coinvolte figure professionali senior che assicurino una consulenza tecnico scientifica ed una formazione specialistica individualizzata e resa in presenza di ciascun destinatario. Nel setting formativo/consulenziale, è ammessa la contemporanea presenza di più figure professionali (massimo 2 esperti), anche con diverso inquadramento, ruolo e specializzazione.

A livello progettuale dovrà essere garantito che almeno il 40% del monte ore complessivo sia ricoperto da figure professionali di docenti/consulenti di fascia senior (almeno 5 anni di esperienza), il 40% di fascia middle (almeno 3 anni di esperienza) e non più del 20% di fascia junior. L’attività svolta in assenza dei requisiti previsti non sarà riconosciuta4.

In ogni progetto dovrà essere individuato un referente (direttore/coordinatore di progetto) che avrà il compito di raccordarsi sia con l’azienda ospitante, per assicurare il necessario coordinamento con il soggetto ospitante (anche nei termini di progettazione di dettaglio e monitoraggio delle attività), sia con la Direzione Regionale Formazione, al fine di relazionare sulle attività e gli esiti del progetto ogni qualvolta la Direzione Formazione ne ravvisi la necessità. Tale figura professionale dovrà avere un’esperienza di almeno 5 anni in analoghe attività e la sostituzione della stessa in corso d’opera dovrà avvenire esclusivamente con una figura avente le medesime caratteristiche della prima.

4 Nel caso in cui, per esempio, sul monte ore complessivo di 240 ore, 84 ore (ossia il 35%) vengono ricoperte da figure professionali senior, 96 ore (ossia il 40% del monte ore complessivo) vengono ricoperte da figure professionali middle e 60 ore (ossia il 25% del monte ore complessivo) da figure professionali junior, 12 ore (ossia il 5% del monte ore complessivo) non verranno riconosciute.

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Nella realizzazione dei moduli formativi opzionali di specializzazione potranno essere inserite figure di co-docenza e, tenuto conto delle finalità della Direttiva, si ritiene importante che vengano coinvolti in qualità di co-docenti anche testimonial aziendali.

Si precisa che le percentuali sopra indicate non si riferiscono alle attività di co-docenza e che la stessa non contribuisce al rispetto delle percentuali.

Dovrà essere prevista la figura di almeno 1 addetto alla selezione che avrà il compito di assicurare la corretta gestione delle attività di selezione dei partecipanti.

All’interno dei moduli formativi professionalizzanti e di specializzazione dovrà essere garantita la presenza di almeno 1 tutor formativo per ogni Work Experience per almeno il 20% del monte ore complessivo previsto.

Dovrà, inoltre, essere assicurata l’individuazione di un tutor aziendale per ogni azienda che accoglie gli utenti. Si ricorda che il tutor formativo ha tra le sue funzioni fondamentali (oltre a quelle propriamente organizzative), quella di fornire un supporto consulenziale a quanti si apprestano a partecipare ad un percorso di apprendimento, facilitando l’acquisizione e lo sviluppo di nuove conoscenze, abilità e sensibilità proprie del contesto di apprendimento. Il tutor non interviene sui contenuti dell’intervento, ma sul processo psico-sociale dello stesso, sotto il profilo cognitivo, emotivo, affettivo, relazionale, sociale. Ha, inoltre, il compito di monitorare costantemente l’andamento degli apprendimenti, relazionandosi col coordinatore del progetto. Dovrà essere garantita una presenza in aula di almeno il 20% del monte ore complessivo di ogni singolo intervento, verificabile dalle firme di presenza sui registri. Il tutor aziendale deve garantire un supporto costante all’utente in fase di stage per facilitarne l’inserimento in azienda ed il raggiungimento degli obiettivi formativi di stage. Inoltre, dovrà essere garantito un raccordo costante tra il tutor aziendale ed il tutor formativo e/o il direttore/coordinatore di progetto, che deve prevedere la realizzazione di almeno due incontri che dovranno risultare dai report di attività degli operatori coinvolti.

Il soggetto gestore deve assicurare la presenza di adeguate figure professionali che supportino l’assistenza al reporting delle attività svolte durante il tirocinio.

Il dettaglio delle diverse figure professionali che compongono il gruppo di lavoro dovrà essere inserito nello specifico campo relativo alle figure professionali utilizzate5 in sede di presentazione del progetto. Per le specifiche relative alle attività e all’esperienza minima delle figure professionali coinvolte si rimanda alla Tabella riassuntiva riportata in Appendice.

Il curriculum vitae di ciascuno dei componenti del gruppo di lavoro, sottoscritto dall’interessato, con indicazione del titolo di studio e con la specifica illustrazione delle esperienze professionali richieste e/o maturate dovrà essere tenuto agli atti dal soggetto referente del progetto e presentato ad ogni richiesta della Direzione Formazione.

Si ritiene necessario precisare anche alcune incompatibilità tra figure professionali che intervengono nell’ambito degli interventi finanziati:

- utente: incompatibilità assoluta con altre figure; - amministrativo: compatibilità con qualsiasi altra figura; - docente: incompatibilità assoluta eccezion fatta per la funzione amministrativa e le funzioni di

coordinamento e direzione che non possono superare il 40% del monte ore complessivo; - tutor: incompatibilità assoluta eccezion fatta per la funzione amministrativa; - coordinatore/direttore: incompatibilità assoluta eccezion fatta per la funzione amministrativa e per

la funzione di docenza fino al massimo del 40% del monte ore complessivo.

Si precisano di seguito i seguenti principi generali: 1. in caso di compatibilità di funzioni, resta intesa l’inammissibilità di coincidenza oraria dei servizi

prestati;

5 Campo “figure professionali utilizzate” scheda 4 dell’applicativo regionale.

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DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

2. la percentuale massima del monte ore assegnato al ruolo secondario è fissata al 40% del monte ore complessivo;

3. l’incompatibilità è definita per singolo intervento formativo.

Nella griglia sotto riportata si riassumono le indicazioni sull’incompatibilità tra le figure professionali che intervengono nelle attività formative:

UTENTE AMMINISTRATIVO DOCENTE TUTOR COORDINATORE/DIRETTORE

UTENTE I I I I

AMMINISTRATIVO C C C C

DOCENTE I C I 40%TUTOR I C I I

COORD/DIRETT. I C 40% I Legenda: I = Incompatibile; C = Compatibile

6. Destinatari

Possono partecipare alle attività di Work Experience i soggetti disoccupati residenti o domiciliati sul territorio regionale che hanno assolto il diritto-dovere di istruzione. Ciascun soggetto può svolgere un'unica esperienza di Work Experience presso la stessa impresa indipendentemente dal profilo professionale, dal progetto formativo e dalla collocazione temporale.

Il destinatario della Work Experience non può essere legato da vincoli di parentela con l’imprenditore, con i titolari di cariche sociali o con il titolare dello studio professionale di livello inferiore al terzo grado.

Ai fini del presente avviso e in base al Decreto legislativo n. 297/2002 lo stato di disoccupazione è la condizione del soggetto privo di lavoro, che sia immediatamente disponibile allo svolgimento ed alla ricerca di un'attività lavorativa secondo modalità definite con i servizi competenti.

Lo stato di disoccupazione decorre dal giorno in cui si rende la dichiarazione di immediata disponibilità ed è necessario per percepire l'indennità di disoccupazione.

La condizione di disoccupato deve essere comprovata dalla presentazione dell'interessato presso il servizio competente nel cui ambito territoriale si trovi il domicilio del medesimo, accompagnata da una dichiarazione, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, che attesti l'eventuale attività lavorativa precedentemente svolta, nonché l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa.

Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con i concessionari e i gestori di pubblici servizi, lo stato di disoccupazione è comprovato con dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte dall'interessato.

Ai fini del presente avviso, i “non occupati” e gli “inoccupati” sono equiparati ai disoccupati.

Si definiscono “non occupati” i soggetti privi di lavoro che non intendono usufruire dei servizi erogati dai centri per l’impiego.

Si definiscono “inoccupati” i soggetti privi di lavoro che non hanno mai svolto attività lavorativa.

Per le attività formative di gruppo, il numero degli utenti rendicontabili è definito per ciascuna edizione secondo quanto segue:

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 55

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 13

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

N° utenti con frequenza pari o superiore al 70% del monte ore intervento = N° utenti rendicontabili per edizione ≤ N° utenti che hanno superato positivamente la verifica degli apprendimenti

E’ richiesto che gli utenti sostengano un’analisi delle competenze acquisite alla fine o durante il percorso formativo (analisi ex post). Nel caso in cui l’utente non raggiunga un risultato sufficiente per una o più competenze, oggetto dell’intervento formativo, può effettuare la formazione di recupero affinché la successiva verifica degli apprendimenti dia esiti positivi. Qualora anche in seguito alla nuova verifica gli obiettivi formativi non risultassero raggiunti, l’utente non può considerarsi riconoscibile ai fini del raggiungimento del numero minimo.

Il numero di utenti rendicontabili per intervento non può, pertanto, superare il numero di utenti che hanno raggiunto gli obiettivi formativi previsti dall’intervento. Le verifiche degli apprendimenti da parte del Soggetto attuatore possono essere soggette a controllo a campione ex-post da parte della Regione Veneto – Direzione Formazione.

E’ previsto il rilascio in esito al percorso di uno specifico attestato di frequenza, su modello regionale, comprensivo della descrizione delle competenze acquisite.

Per le attività di sostegno sarà riconoscibile l’erogazione al tirocinante di una indennità di frequenza da corrispondere durante il tirocinio, il cui valore orario varia a seconda del target di riferimento (come riportato al paragrafo 3).

Tale indennità di frequenza sarà riconosciuta solo per le ore effettivamente svolte e solo se il tirocinante avrà raggiunto la frequenza di almeno il 70% del monte ore previsto.

E’ possibile prevedere spese di vitto per la semiresidenzialità per un importo massimo di € 7,00 IVA inclusa, per pasto a persona. In caso di residenzialità è riconoscibile un secondo pasto. Non è riconoscibile la spesa per la fase di tirocinio.

Il costo per l’alloggio è riconoscibile per i percorsi formativi residenziali o per viaggi di studio o per formazione outdoor. La spesa massima riconoscibile è pari ad € 40,00 IVA inclusa, giornalieri a persona.

7. Priorità

Tale Direttiva intende porsi in continuità con le linee guida tracciate nel documento per la Valorizzazione del Capitale Umano e le Politiche attive per l’occupazione e l’Occupabilità (DGR n. 1675 del 18/10/2011), sostenendo la realizzazione di Work Experience finalizzate alla qualificazione/riqualificazione professionale e a garantire un adeguato e stabile inserimento in azienda dei diversi soggetti disoccupati/inoccupati, rispondendo nel contempo anche ai reali fabbisogni del sistema produttivo.

Saranno, quindi, premiate le Work Experience che presentano la maggiore coerenza tra le caratteristiche della/e impresa/e ospitante/i, l’articolazione di ciascuna Work Experience (moduli previsti), i contenuti proposti e la figura professionale da formare o il ruolo che questa deve ricoprire in azienda.

Inoltre, tenuto conto delle finalità generali della Direttiva, si intende sostenere la sperimentazione di un Patto di Prima Occupazione6 alla seguente platea di destinatari: non solo giovani neo-diplomati, ma anche giovani neo-qualificati e giovani appena usciti da percorsi di istruzione universitaria (neo-laureati)7.

6 Si ricorda che con DGR n. 1562 del 31/07/2012 è stato approvato un Protocollo d’intesa per la realizzazione di un Piano Integrato per l’Occupazione Giovanile che consiste in un “Pacchetto Giovani” finalizzato a migliorare le opportunità di crescita formativa e

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201256

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 14

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

Tale Patto di Prima Occupazione dovrà prevedere: a. la realizzazione di una Work Experience finalizzata alla qualificazione professionale e a garantire un

adeguato e stabile inserimento in azienda dei soggetti (neo-diplomati, neo-qualificati e neo-laureati, soggetti in mobilità), rispondendo nel contempo anche ai reali fabbisogni del sistema produttivo;

b. un contratto di apprendistato professionalizzante di durata non inferiore a quanto previsto dalla disciplina nazionale, regionale e di settore – contrattazione collettiva e accordi interconfederali – in tema di apprendistato professionalizzante e non superiore a tre anni, da stipulare al termine del percorso formativo. Relativamente al contratto di apprendistato professionalizzante, si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative nazionali e regionali nonché agli specifici accordi e direttive regionali in materia.

Saranno, quindi, premiate in termini di valutazione le Work Experience che coinvolgono i giovani disoccupati (neo-qualificati/neo-diplomati o neo-laureati) e le aziende che si siano impegnate ad assumere, al termine della Work Experience il giovane con contratto di apprendistato professionalizzante o di alta formazione e di ricerca (ex art. 4 e ex. Art. 5 D.Lgs. 167 del 14.09.2011) sottoscrivendo il Patto di Prima Occupazione.

Tenuto conto della premialità a livello di graduatoria che verrà assegnata alle proposte progettuali che coinvolgano soggetti che hanno già sottoscritto il Patto di Prima Occupazione, qualora lo stesso non si concluda con l’assunzione del tirocinante entro 60 giorni dalla conclusione della Work Experience, al soggetto gestore non sarà riconosciuto alcun contributo.

8. Soggetti proponenti

Possono presentare candidatura:

1) i soggetti iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 ("Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati") per l'ambito della formazione superiore;

2) i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito della formazione superiore ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004. In questo caso la valutazione dell'istanza di accreditamento sarà effettuata entro i 90 giorni successivi alla data di scadenza del presente avviso, fermo restando che - secondo quanto disposto dalla citata DGR n. 359/2004 - la richiesta di chiarimenti o integrazioni da parte della Regione Veneto comporta la sospensione dei termini per la valutazione. In tal modo viene garantita a tutti i soggetti interessati la partecipazione alle procedure di affidamento, a condizione che il soggetto risulti accreditato al momento della stipula del contratto/atto di adesione, secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente.

Ciascun soggetto proponente potrà presentare complessivamente progetti contenenti una o più Work Experience fino ad un importo massimo di € 200.000,00.

occupazionale dei giovani in Veneto, ottimizzando il rapporto Scuola-Lavoro anche attraverso la promozione dell’Istruzione Tecnica. Tra le azioni previste dal suddetto Piano assume un ruolo fondamentale il Patto di Prima Occupazione, che si caratterizza per essere un’attività di accompagnamento all’inserimento lavorativo degli studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado e prevede percorsi strutturati finalizzati ad un inserimento stabile e coerente con il percorso di istruzione/formazione del soggetto.7 Si ricorda che secondo le definizioni contenute nell’Allegato A della DGR n. 337 del 06/03/2012 si ricorda che si intende per: - neo-qualificato: soggetto che ha acquisito da non più di 12 mesi una qualifica professionale nel sistema regionale di formazione

professionale; - neo-diplomato: soggetto che ha acquisito da non più di 12 mesi un diploma di istruzione secondaria di secondo grado; - neo-laureato: soggetto che ha acquisito da non più di 12 mesi una laurea.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 57

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 15

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

9. Forme di partenariato

Si ritiene necessario che ciascun progetto di Work Experience sia il frutto di un’accurata analisi dei fabbisogni occupazionali attraverso l’indispensabile coinvolgimento delle imprese sin dalla fase di individuazione degli specifici fabbisogni professionali e formativi. In questo modo si intende instaurare una sinergia tra le esigenze produttive e quelle formative, al fine di realizzare un percorso a forte valenza professionalizzante.

In particolare si richiede di prevedere il partneriato aziendale con almeno un datore di lavoro privato, in qualità di soggetto ospitante del tirocinante.

Sono, quindi, esclusi tutti gli organismi di diritto pubblico quali le amministrazioni dello Stato, le Regioni, le province autonome, gli enti territoriali e locali, gli altri enti pubblici non economici, gli organismi di diritto pubblico comunque denominati e le loro associazioni, cioè qualsiasi organismo istituito per soddisfare specificamente bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale, avente personalità giuridica, la cui attività è finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti locali o da altri organismi di diritto pubblico, oppure la cui gestione è soggetta al controllo di quest’ultimi, oppure il cui organismo di amministrazione, di direzione o di vigilanza è costituito per più della metà dei membri designati dallo Stato, dagli enti locali o da altri organismi di diritto pubblico.

I limiti numerici di tirocini sono quelli definiti dall’art. 5 della DGR n. 337/2012:

Caratteristiche struttura ospitante Numero tirocinanti

Soggetto ospitante senza dipendenti o con dipendenti a tempo indeterminato fino a 5

1 tirocinante

Soggetti ospitante con dipendenti a tempo indeterminato da 6 a 19

Fino ad un massimo di 2 tirocinanti

Soggetto ospitante con dipendenti a tempo indeterminato da 20 e oltre

Fino ad un massimo del 10% dei dipendenti a tempo indeterminato

Nei casi in cui il soggetto ospitante sia una Cooperativa sociale di tipo B si applicano i seguenti limiti:

Caratteristiche struttura ospitante Numero tirocinanti

Soggetto ospitante senza dipendenti o con dipendenti a tempo indeterminato fino a 5

Fino ad un massimo di 2 tirocinanti

Soggetti ospitante con dipendenti a tempo indeterminato da 6 a 19

Fino ad un massimo di 4 tirocinanti

Soggetto ospitante con dipendenti a tempo indeterminato da 20 e oltre

Fino ad un massimo del 20% dei dipendenti a tempo indeterminato

Nel caso in cui il progetto di Work Experience preveda il coinvolgimento di più participanti, il partenariato aziendale dovrà garantire un tirocinio altamente professionalizzante a tutti i partecipanti che sarà oggetto di valutazione ai fini dell’inserimento nella graduatoria di merito. Per verificare la coerenza rispetto il progetto approvato è previsto il reporting assistito delle attività svolte durante la Work Experience da parte del tirocinante.

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ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 16

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

L’eventuale sostituzione delle imprese partner successivamente alla presentazione del progetto, pertanto, è ammessa solo se le imprese proposte in sostituzione sono in grado di offrire un tirocinio di valore analogo rispetto alle imprese sostituite.

Possono essere proposte anche Work Experience all’estero e in altre regioni nonché iniziative comportanti la mobilità geografica degli utenti, purché arrecanti valore aggiunto al progetto e riconoscibili a livello di apprendimenti con il sistema ECVET (European Credit System for Vocational Education and Training).

Il soggetto proponente deve garantire comunque il tutoraggio del percorso in ogni sua fase e ha la responsabilità delle scelte operative compiute.

10. Delega

Per le attività di cui al presente avviso la delega è vietata. Di conseguenza, in fase progettuale il soggetto proponente deve prevedere la realizzazione delle attività in proprio o attraverso il ricorso a prestazioni individuali, partenariati o acquisizioni di beni e servizi.

Eventuali richieste di affidamento di attività in delega, limitatamente alle attività previste e supportate da rigorosa motivazione, potranno essere presentate solo successivamente all’approvazione del progetto ed autorizzate per iscritto dal Dirigente Regionale della Direzione Formazione. L’autorizzazione dovrà essere emanata preventivamente rispetto all’espletamento delle attività oggetto della richiesta, a pena di non riconoscimento delle attività delegate. Per l’autorizzazione della richiesta di delega è necessario che la stessa abbia per oggetto apporti integrativi specialistici di cui il soggetto proponente non dispone in maniera diretta o tramite partenariato e che la richiesta sia dovuta a sopraggiunti eventi imprevedibili per il soggetto proponente. Non è consentita in nessun caso la delega per attività di coordinamento, direzione e segreteria organizzativa del progetto.

11. Risorse disponibili e vincoli finanziari

Le risorse disponibili per la realizzazione delle Work Experience ammontano ad un totale di € 6.000.000,00 a valere sull’Asse Occupabilità – POR FSE 2007-2013 relative al Fondo Sociale Europeo e al Fondo di Rotazione secondo la seguente ripartizione:

Fonte di finanziamento

Asse Cat. spesa Annualità Risorse FSE Risorse FdR Capitoli di spesa

Occupabilità 68 2010/2011 2.921.897,47 3.078.102,53 101322 - 101323

6.000.000,00

Tali risorse potranno essere ripartite all’interno delle 12 aperture di sportello e, comunque, fino all’esaurimento delle risorse stesse. Qualora se ne ravvisasse la necessità, tale dotazione finanziaria potrà essere integrata con ulteriori risorse specificatamente individuate. In caso di disponibilità di risorse oltre le 12 aperture, è data facoltà al Dirigente Regionale della Direzione Formazione di prevedere ulteriori aperture fino ad esaurimento delle risorse.

All’assunzione dell’impegno provvederà con propri atti il Dirigente Regionale della Direzione Formazione, a valere su reiscrizioni in conto avanzo di risorse finanziarie relative alle annualità 2010, 2011 e 2012 del POR in oggetto.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 59

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 17

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

Le modalità di determinazione del contributo prevedono l’applicazione dei costi standard secondo quanto specificato nella seguente tabella:

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ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 18

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

Tabella 2: Attività delle Work Experience e applicazione dei costi standard

Attività Modulo Modalità di erogazione e numero dei destinatari

Costo standard applicato

Individuale € 38,0081. Attività di orientamento

Orientamento al ruolo e verifica degli apprendimenti (minimo 4 ore – max 16)

Di gruppo (min 2 - max 12 partecipanti) € 15,009

Individuale (max 20 ore) € 38,0010Formativo professionalizzante (minimo 8 ore max 100) Di gruppo (min 3 - max 15

partecipanti) € 93,30 ora/attività + 4,10

ora/allievo112. Attività di formazione

Formativo di specializzazione

Di gruppo (min 3 - max 15 partecipanti)

€ 93,30 ora/attività + 4,10 ora/allievo12

Accompagnamento al lavoro Individuale € 38,0013

3. Attività di accompagnamento

Action Research Individuale € 90,0014

Si precisa che nell’ambito delle attività riferite al modulo formativo professionalizzante e al modulo formativo di specializzazione nella determinazione del contributo si terrà conto del numero di destinatari eventualmente previsto e del numero di destinatari effettivamente formato15. Qualora il numero di destinatari inizialmente previsto non corrisponda al numero di destinatari effettivamente formato si provvederà ad un rideterminazione del contributo sulla base del numero di utenti effettivamente formati, secondo i seguenti esempi:

• Modulo formativo professionalizzante di 100 ore Gruppo di destinatari inizialmente previsto: 10 soggetti – costo previsto a budget per gruppo di 10 soggetti = € 13.430,00 cioè [(€ 93,30+4,10*10)*100]Gruppo di destinatari formato: 8 soggetti - costo riconoscibile per intervento = € 12.610,00 cioè [(€ 93,30+4,10*8)*100]

8 Rif. DGR 808 del 15/03/2010 – Il repertorio dei servizi di politica attiva e le macrotipologie di attività – attività individuali9 Rif. DGR 808 del 15/03/2010 – Il repertorio dei servizi di politica attiva e le macrotipologie di attività – attività di gruppo (minimo 2 – massimo 12 partecipanti)10 Rif. DGR 808 del 15/03/2010 – Il repertorio dei servizi di politica attiva e le macrotipologie di attività – attività individuali11 Costo standard per l’attività di formazione superiore rivolta ai disoccupati12 Costo standard per l’attività di formazione superiore rivolta ai disoccupati13 Rif. DGR 808 del 15/03/2010 – Il repertorio dei servizi di politica attiva e le macrotipologie di attività – attività individuali14 Unità di costo standard per l’attività di Action Research erogata da ciascun componente il setting formativo/consulenziale (massimo 2 esperti) in presenza del singolo destinatario.15 S’intende per effettivamente formato quel destinatario che oltre il raggiungimento del 70% del monte ore previsto ha raggiunto gli obiettivi formativi (rif. Paragrafo 6).

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 61

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 19

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

• Attività formativa professionalizzante di 100 ore Gruppo di destinatari inizialmente previsto: 10 soggetti – costo previsto a budget per gruppo € di 10 soggetti = 13.430,00 cioè [(€ 93,30+4,10*10)*100] Gruppo di destinatari formato: 5 soggetti - costo riconoscibile per intervento = € 11.380,00 cioè [(€ 93,30+4,10*5)*100]

Qualora il numero di soggetti effettivamente formato scenda la di sotto del numero minimo previsto per le attività formative di gruppo (3 unità), non verrà riconosciuto alcun contributo.

Ai fini del riconoscimento delle unità di costo previste dalla DGR 808 del 15/03/2010, si considera attività realizzata la singola ora di servizio erogata al destinatario16.

Per le attività di Action Research il riconoscimento dell’unità di costo standard si intende per ciascuna ora di attività erogata da ciascun componente il setting formativo/consulenziale (per un massimo di 2 esperti tematici) in presenza del singolo destinatario.

I soggetti proponenti sono tenuti a garantire la copertura assicurativa dei tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro presso l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), nonché, presso idonea compagnia assicuratrice, per la responsabilità civile verso terzi. Le coperture assicurative devono riguardare anche le attività eventualmente svolte dal tirocinante al di fuori dell’azienda (attività di formazione e orientamento, attività di accompagnamento). I costi sostenuti per tali coperture assicurative rientrano nei costi standard definiti nella tabella soprastante.

12. Modalità e termini per la presentazione dei progetti

La presentazione dei progetti deve avvenire, a pena di inammissibilità, secondo queste modalità:

− accesso - tramite l’area riservata del portale regionale (www.regione.veneto.it17) - all’applicativo di acquisizione on-line dei progetti con nome utente e password assegnati dalla Regione Veneto per gli organismi di formazione accreditati; verrà assegnata un nome utente e una password per ciascuna sede accreditata;

− per i soggetti non in possesso di credenziali di accesso, richiesta di credenziali di accesso tramite l’applicativo accessibile dall’area riservata del portale regionale (www.regione.veneto.it18), successivamente accesso all’applicativo di acquisizione on-line dei progetti;

− imputazione nel sistema di acquisizione dati on-line dei dati di progetto;

− passaggio del progetto in stato “confermato” attraverso l’apposita funzione dell’applicativo entro la scadenza prevista dal presente provvedimento; il passaggio in stato “confermato” è irreversibile, e l’operazione non consente successive modifiche del progetto;

− presentazione, entro la scadenza prevista dal presente provvedimento, della domanda di ammissione al finanziamento sottoscritta dal legale rappresentante del Soggetto proponente, in regola con la normativa sull’imposta di bollo, e accompagnata da:

• fotocopia del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore;

16 Ad esempio, ad una attività di orientamento di gruppo, calendarizzata su tre giorni differenti per un’ora al giorno, partecipano il lunedì 3 persone, il mercoledì 5 persone e il giovedì 1 persona, il costo standard viene così determinato: (15,00*3)+(15,00*5)+(15,00*1)= € 135,0017 http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Formazione+e+Lavoro/Spaziooperatori.htm18 http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Formazione+e+Lavoro/Spaziooperatori.htm

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ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 20

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

• moduli di adesione in partnership completi di timbro e firma in originale del legale rappresentante del partner.

Non è prevista la presentazione cartacea del progetto. Ai fini della valutazione, faranno fede le informazioni imputate nel sistema gestionale on-line.

Le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire al seguente indirizzo: Regione del Veneto - Direzione Formazione - Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 - 30121 Venezia entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell’apertura a sportello così come indicato nella tabella seguente:

Periodo di presentazione delle Work Experience Apertura sportello

Giorni di apertura

Mese di apertura

Anno di riferimento

1 5 – 15 Novembre 2012 2 16 – 30 Novembre 2012 3 1 – 15 Dicembre 2012 4 15 – 31 Gennaio 2013 5 1 – 14 Febbraio 2013 6 15 – 28 Febbraio 2013 7 1 – 15 Marzo 2013 8 16 – 31 Marzo 2013 9 1 – 15 Aprile 2013 10 16 – 30 Aprile 2013 11 1 – 15 Maggio 2013 12 16 – 31 Maggio 2013

La proroga dei termini di apertura dello sportello potrà essere valutata sulla base delle domande pervenute e delle risorse finanziarie disponibili.

Le domande di ammissione al finanziamento potranno essere consegnate a mano o inviate tramite PEC e sulla busta dovrà essere riportato il seguente riferimento: POR FSE – Direttiva per la realizzazione di Work Experience - Anno 2012.

La trasmissione della documentazione per via telematica dovrà avvenire inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, [email protected] e specificando nell’oggetto del messaggio di posta elettronica POR FSE – Direttiva per la realizzazione di Work Experience - Anno 2012 e all’inizio del messaggio, l’ufficio destinatario competente per materia, nel caso specifico “Direzione Formazione”. Verranno accettate le domande di ammissione al finanziamento inoltrate tramite e-mail provenienti da caselle di posta elettronica certificata nelle quali il messaggio o gli allegati siano stati sottoscritti con firma digitale, il cui certificato sia rilasciato da un certificatore accreditato. A ciascun istanza trasmessa alla Regione del Veneto, dovrà corrispondere un unico messaggio PEC di trasmissione. Le modalità e termini per l’utilizzo della stessa, predisposti dalla Direzione Affari Generali, sono disponibili nel sito web della Regione del Veneto al seguente indirizzo:

http://www.regione.veneto.it/Temi+Istituzionali/Affari+Generali/Protocollo+e+Archivio+Generale/PEC+Regione+Veneto.htm.

Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con giornata prefestiva o festiva il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.

La presentazione dei progetti e della relativa documentazione costituisce presunzione di conoscenza e di accettazione senza riserva delle specifiche indicazioni formulate nella presente direttiva e delle disposizioni regionali riguardanti la materia.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 63

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 21

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

Il formulario per la presentazione dei progetti, che sarà successivamente approvato con Decreto del Dirigente Regionale della Direzione Formazione, sarà fornito unicamente a scopo di diffusione.

La Direzione Regionale Formazione è a disposizione degli operatori per fornire eventuali informazioni necessarie. Tali informazioni possono essere richieste dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 ai seguenti recapiti telefonici:

- per quesiti di carattere contenutistico (tipologie e caratteristiche dei progetti presentabili, degli utenti destinatari, ecc.): 041 279 5068 – 5088;

- per quesiti di carattere tecnico, in particolare per quanto riguarda le modalità di accesso e utilizzo del sistema informatico: 041 279 5154 – 5131.

13. Procedure e criteri di valutazione

Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 22 giugno 2007 del POR FSE 2000/2006, aggiornati e specificati con quanto approvato in occasione della seduta del Comitato di Sorveglianza del 25 gennaio 2008 del POR FSE 2007/2013.

In coerenza a quanto disposto anche dalla presente direttiva, i progetti vengono istruiti in ordine all’ammissibilità e successivamente sottoposti a valutazione da parte di un nucleo di valutazione formalmente individuato.

Criteri di ammissibilità

Attengono alla presenza dei requisiti indicati nel bando. La presenza di tali requisiti non dà punteggio, ma la loro assenza determina la non approvabilità del progetto, che non sarà quindi sottoposto alla successiva valutazione. Requisiti di ammissibilità/inammissibilità:

1. presentazione delle proposte nei termini temporali fissati dalla Giunta Regionale; 2. rispetto delle modalità di presentazione delle proposte previste dalla Direttiva; 3. sussistenza nel soggetto proponente dei requisiti giuridici soggettivi previsti dalla normativa vigente

e dalle presenti disposizioni per poter attuare le azioni richieste dal bando; i requisiti dovranno essere posseduti alla data di scadenza del presente avviso;

4. rispetto dei parametri di costo/finanziari; 5. numero e caratteristiche dei destinatari; 6. durata e articolazione del progetto (e correlate modalità operative); 7. rispetto delle caratteristiche progettuali esposte nella presente Direttiva; 8. presenza e completezza del conto economico per la realizzazione del progetto; 9. completezza del formulario (tra cui presenza del partenariato aziendale secondo quanto previsto dal

paragrafo 9).

I progetti sono ammessi alla valutazione di merito previa verifica dell’esistenza di tutti gli elementi sopra esposti.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201264

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 22

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

Griglia di valutazione:

RAPPORTO CON LA SITUAZIONE ECONOMICO-TERRITORIALE Livello

Insufficiente 0 punti Sufficiente 2 punti Discreto 4 punti Buono 6 punti

Parametro 1

Rapporto con la situazione economico – territoriale in termini di circostanziata descrizione della proposta rispetto al tessuto socio economico di riferimento. Descrizione della proposta rispetto alle esigenze del territorio e/o delle aziende nel contesto economico del Veneto.

Ottimo 8 punti

QUALITA’ DELLA PROPOSTA Livello

Insufficiente 0 punti Sufficiente 2 punti Discreto 4 punti Buono 6 punti

Parametro 3

Qualità della proposta in termini di completezza ed esaustività della stessa con riferimento agli obiettivi esplicati nell’avviso nonché coerenza interna della proposta e le caratteristiche della Work Experience. Idonea descrizione della figura professionale/ruolo da formare. Le figure professionali coinvolte nel gruppo di lavoro.

Ottimo 8 punti

QUALIFICAZIONE DELLA STRUTTURA PROPONENTE Livello

Insufficiente 0 punti Sufficiente 2 punti Discreto 4 punti Buono 6 punti

Parametro 4

Rapporto esistente tra rappresentatività formativa della struttura stessa e il progetto proposto - grado di raccordo con i sistemi produttivi locali – qualità del partenariato in riferimento alle priorità del presente Avviso. Grado di innalzamento del profilo in uscita. Grado di professionalizzazione dell’opportunità formativa offerta.

Ottimo 8 punti

METODOLOGIA E ARTICOLAZIONE Livello

Insufficiente 0 punti Sufficiente 2 punti Discreto 4 punti Buono 6 punti

Parametro 5

Metodologie applicate per la realizzazione delle attività con particolare riferimento al grado di coerenza tra l’articolazione di ciascuna Work Experience (moduli previsti), i contenuti proposti e la figura professionale da formare o il ruolo che questa deve ricoprire in azienda - monitoraggio e valutazione – certificazione delle competenze.

Ottimo 8 punti

GARANZIE OCCUPAZIONALI E AZIONI DI PLACEMENT Livello Insufficiente 0 punti Sufficiente 4 punti Discreto 8 punti Buono 12 punti

Parametro 6

Descrizione modalità e azioni volte ad agevolare lo sbocco occupazionale - modalità selezione candidati – qualità del percorso di inserimento e del tirocinio. Presenza di aziende che abbiano sottoscritto il Patto di Prima Occupazione (fino a 8 punti).

Ottimo 16 punti

GRADO DI REALIZZAZIONE ATTIVITÀ PREGRESSA Livello 19

0-99 % 0 punti Parametro 7

Grado di realizzazione da parte del Soggetto proponente: percentuale di realizzazione dei progetti calcolata sulla base dei risultati del bando Progetti formativi per utenza disoccupata - DGR 2033/10. 100 % 1 punto

Ai soggetti proponenti che non abbiano presentato progetti in adesione alla DGR n. 2033/10 o abbiano presentato progetti risultati non finanziati, relativamente alla voce “Grado di realizzazione delle attività pregresse”, viene assegnato un punteggio pari a 0 punti.

Sono finanziati in ordine decrescente i progetti per classi intere di punteggio fino ad esaurimento delle risorse disponibili. A parità di punteggio viene premiato il progetto che prevede il minor costo/destinatario. La soglia minima per la finanziabilità è stabilita in 28 punti. I progetti che non superano la soglia minima non possono essere ripresentati nella successiva apertura.

19 Nel caso di numeri decimali superiori o uguali allo 0,5 si effettueranno gli arrotondamenti per eccesso, nel caso di numeri decimali inferiori allo 0,5 si effettueranno gli arrotondamenti per difetto.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 65

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 23

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

14. Tempi ed esiti delle istruttorie

I progetti presentati saranno approvati con decreti del Dirigente Regionale della Direzione Formazione secondo le seguenti tempistiche:

Periodo di presentazione delle Work Experience Apertura sportello

Giorni di apertura

Mese di apertura

Anno di riferimento

Esiti dell’istruttoria20

1 5 – 15 Novembre 2012 30 Novembre 2012 2 16 – 30 Novembre 2012 15 Dicembre 2012 3 1 – 15 Dicembre 2012 15 Gennaio 2013 4 15 – 31 Gennaio 2013 15 Febbraio 2013 5 1 – 14 Febbraio 2013 28 Febbraio 2013 6 15 – 28 Febbraio 2013 15 Marzo 2013 7 1 – 15 Marzo 2013 31 Marzo 2013 8 16 – 31 Marzo 2013 15 Aprile 2013 9 1 – 15 Aprile 2013 30 Aprile 2013 10 16 – 30 Aprile 2013 15 Maggio 2013 11 1 – 15 Maggio 2013 30 Maggio 2013 12 16 – 31 Maggio 2013 15 Giugno 2013

Qualora la data prevista per gli esiti dell’istruttoria coincida con giornata prefestiva o festiva il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo

I suddetti Decreto saranno pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionale dell’Amministrazione Regionale. Le schede tecniche contenenti i giudizi e le valutazioni espresse per ogni singolo progetto saranno consultabili presso la Direzione Formazione dai soggetti aventi diritto.

Le graduatorie dei progetti presentati, saranno comunicate esclusivamente attraverso il sito istituzionale www.regione.veneto.it21, che pertanto vale quale mezzo di notifica dei risultati dell’istruttoria e degli adempimenti previsti, anche ai fini del rispetto di eventuali termini. Di conseguenza, è fatto obbligo ai Soggetti proponenti di consultare regolarmente il predetto sito per essere informati sugli esiti delle attività istruttorie, sugli adempimenti e sulle scadenze da rispettare.

15. Comunicazioni

Tutte le disposizioni di interesse generale in relazione al presente avviso saranno comunicate sul sito istituzionale www.regione.veneto.it 22, che pertanto vale quale mezzo di notifica, anche ai fini del rispetto di eventuali termini. E’ fatto obbligo a tutti i soggetti proponenti di consultare regolarmente il predetto sito per esserne informati. Tutte le comunicazioni, compresi eventuali quesiti, di qualsiasi natura, devono essere comunicati attraverso il suddetto sito. Nel caso venisse evidenziato l’interesse generale del quesito e della relativa risposta, si provvederà alla pubblicazione dello stesso nello spazio riservato alle FAQ.

20 Il termine degli esiti dell’istruttoria sono riportati a titolo indicativo. Il termine del procedimento è di 90 giorni per ciascuna istruttoria. 21 La pagina sarà disponibile all’indirizzo: http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Formazione+e+Lavoro/ModulisticaFSE.htm22 La pagina sarà disponibile all’indirizzo: http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Formazione+e+Lavoro/Spaziooperatori.htm

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201266

ALLEGATOB alla Dgr n. 2141 del 23 ottobre 2012 pag. 24

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

16. Termine per l’avvio e la conclusione dei progetti

Le azioni proposte a valere sul presente avviso dovranno essere immediatamente cantierabili.

I progetti approvati devono essere avviati entro 30 giorni dalla data di comunicazione del finanziamento salvo eventuale diversa indicazione contenuta nel provvedimento di adozione degli esiti istruttori.

I termini per la conclusione delle Work Experience sono quelli definiti nel paragrafo 3 della presente Direttiva23.

17. Indicazione del foro competente

Per tutte le controversie che si dovessero verificare si elegge quale foro competente quello di Venezia.

18. Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i.

Il Responsabile del procedimento ai sensi delle L.241/90 è il dott. Santo Romano – Dirigente Regionale della Direzione Formazione.

19. Tutela della privacy

Tutti i dati personali di cui l’Amministrazione venga in possesso in occasione dell’espletamento del presente procedimento verranno trattati nel rispetto del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

23 La durata della Work Experience, ivi comprese le attività di formazione ed orientamento, nonché quelle di accompagnamento, non potrà essere superiore a 12 mesi.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 67

ALLEGATO B Dgr n. del pag. 25/34

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” Modalità a sportello – Anno 2012

APPENDICE Tabella 1 - Descrizione figure professionali gruppo di lavoro

Figura professionale Descrizione dei compiti minimi richiesti Esperienza minima richiesta

Direttore/coordinatore

Supervisione del progetto nel suo insieme; Verificadella qualità degli interventi; coordinamento delle attività di microprogettazione; interfaccia con la Direzione Regionale Formazione; relazione sulle attività e gli esiti del progetto.

almeno 5 anni in analoghe attività

Docente/formatore Attività formativa

A livello progettuale: 40% del monte ore complessivo di fascia senior (almeno 5 anni di esperienza nel ruolo) 40% del monte ore complessivo di fascia middle (almeno 3 anni di esperienza nel ruolo) 20% del monte ore di fascia junior

Co-docente Supporto all’attività formativa

40% del monte ore complessivo di fascia senior (almeno 5 anni di esperienza nel ruolo) 40% del monte ore complessivo di fascia middle (almeno 3 anni di esperienza nel ruolo) 20% di fascia junior

Consulente/esperto Attività di accompagnamento

40% del monte ore complessivo di fascia senior (almeno 5 anni di esperienza nel ruolo) 40% del monte ore complessivo di fascia middle (almeno 3 anni di esperienza nel ruolo) 20% del monte ore complessivo di fascia junior Solo per interventi di “Action research”: 100% del monte ore complessivo di fascia senior (almeno 5 anni di esperienza nel ruolo)

Testimonial aziendale Attività formativa attraverso testimonianza diretta della propria esperienza personale/professionale e dell’azienda in cui opera

Imprenditori, altri rappresentanti del mondo aziendale

Responsabile di selezione Attività di selezione dei partecipanti almeno 2 anni in analoghe attività

Responsabile monitoraggio /diffusione

Attività di monitoraggio delle competenze ex-ante ed ex-post; attività di diffusione dei risultati del progetto; predisposizione di reportistica in itinere e finale

almeno 2 anni in analoghe attività

Tutor formativo

Attività organizzativa d’aula; supporto/assistenza agli utenti; supporto all’acquisizione e allo sviluppo di nuove conoscenze, abilità; monitoraggio dell’andamento degli apprendimenti; relazione costante con i docenti/il coordinatore del progetto.

almeno 2 anni in analoghe attività

Tutor aziendale

Supporto/assistenza agli utenti in relazione allo specifico progetto di stage; supporto all’acquisizione e allo sviluppo di nuove conoscenze, abilità; monitoraggio dell’andamento degli apprendimenti e delle attività di stage; Relazione costante con il tutor formativo e/o direttore/coordinatore di progetto

figura individuata dall’azienda

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201268

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---

---

---

---

---

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---

---

---

---

---

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28,0

0

TOTA

LE O

RE

: 123

8

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 71

AL

LE

GA

TO

B a

lla D

gr n

. 21

41 d

el 2

3 ot

tobr

e 20

12

pag.

28

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12

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(€ 9

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---

---

---

---

---

---

400

€ 1

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TOT.

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PR

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7.1

28,0

0

TOTA

LE O

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: 123

8

AL

LE

GA

TO

B a

lla D

gr n

. 21

41 d

el 2

3 ot

tobr

e 20

12

pag.

29

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---

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201272

AL

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3 ot

tobr

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12

pag.

30

DIR

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8 €

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 73

AL

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gr n

. 21

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12

pag.

30

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---

8 €

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---

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TOT.

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OG

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AL

LE

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. 21

41 d

el 2

3 ot

tobr

e 20

12

pag.

31

DIR

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EG

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M

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---

---

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te.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201274

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pag.

32

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€ 1.

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(€ 9

3,30

x 1

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€ 4,

10 x

16x

3 )

100

€ 1

0.56

0,00

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93,

30 x

10

0+ €

4,1

0 x1

00x3

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---

---

---

---

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€x40

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18.

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60

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 75

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201276

giunta regionale – 9^ legislatura

ALLEGATOC alla Dgr n.

FONDO SOCIALE EUROPEO

POR 2007/2013 OB. COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE

ADEMPIMENTI PER LA GESTIONE E LA RENDICONTAZIONE

DELLE ATTIVITÀ

Realizzazione delle “Work Experience”Modalità a sportello

VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO POLITICHE PER L’OCCUPAZIONE E L’OCCUPABILITÀ

ANNO 2012

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 77

ALLEGATOC alla Dgr n 2141 del 23

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

A. DISPOSIZIONI GENERALI ........................................................................................................................ 31. FONTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................... 32. DEFINIZIONI ...................................................................................................................................... 33. ADEMPIMENTI DEI BENEFICIARI................................................................................................... 64. PROCEDURE PER L’AFFIDAMENTO A TERZI ............................................................................... 7

B. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ..................................................................................................................... 95. ATTO DI ADESIONE........................................................................................................................... 96. DESTINATARI...................................................................................................................................... 97. PUBBLICIZZAZIONE........................................................................................................................ 108. ATTIVITA’ DI SELEZIONE ............................................................................................................... 109. AVVIO DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI.............................................................................. 1010. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE ................................................................................... 1111. COMUNICAZIONI DI VARIAZIONE ATTIVITA’ ............................................................................. 1112. ATTIVITA’ FORMATIVE INNOVATIVE ........................................................................................... 1213. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI STAGE ........................................................................................ 1214. VARIAZIONI PROGETTUALI E DI BUDGET.................................................................................. 1315. REGISTRAZIONE DELLE ATTIVITÀ ............................................................................................... 1316. MONITORAGGIO.............................................................................................................................. 1417. CUP (CODICE UNICO DI PROGETTO).......................................................................................... 1518. ADEMPIMENTI CONCLUSIVI ......................................................................................................... 15

C. ASPETTI FINANZIARI ............................................................................................................................... 1619. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI.......................................................................... 1620. RESTITUZIONI .................................................................................................................................. 18

D. RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ ................................................................................................. 1921. PRESENTAZIONE DEL RENDICONTO........................................................................................... 1922. ADEMPIMENTI CONTABILI ............................................................................................................ 2023. GIUSTIFICAZIONE DEI COSTI REALI ........................................................................................... 2024. CONDIZIONI PER LA VERIFICA DEL RENDICONTO .................................................................. 2125. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO .............................................................. 2226. AMMISSIBILITA’ DEI COSTI F.S.E. ................................................................................................ 2327. AMMISSIBILITA’ DEI COSTI F.E.S.R. ............................................................................................. 2428. COFINANZIAMENTO PRIVATO ...................................................................................................... 2629. DISPOSIZIONI SPECIFICHE RIFERITE A SINGOLE VOCI DI SPESA ........................................ 26

E. VIGILANZA E CONTROLLO ..................................................................................................................... 3030. ATTIVITÀ DI VIGILANZA DELLA REGIONE VENETO.................................................................. 3031. VERIFICHE AMMINISTRATIVE E DOCUMENTALI SULLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ

............................................................................................................................................................ 3032. VERIFICHE AMMINISTRATIVE SUGLI ASPETTI FINANZIARI .................................................... 3033. VERIFICHE IN LOCO SULLA REGOLARITÀ DELLE ATTIVITÀ E SUGLI ASPETTI FINANZIARI

............................................................................................................................................................ 3134. VERIFICHE RENDICONTALI .......................................................................................................... 3235. DECURTAZIONI, REVOCHE E SOSPENSIONI CAUTELATIVE DEL FINANZIAMENTO ........... 3236. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI ......................................................................................... 34

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201278

ALLEGATOC alla Dgr n 2141 del 23

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

A. DISPOSIZIONI GENERALI

1. FONTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO Con il presente documento vengono sanciti gli obblighi in capo al beneficiario, concernenti la gestione am-ministrativa ed organizzativa per l’avvio, la realizzazione e la rendicontazione degli interventi cofinanziati con il contributo del F.S.E. 2007-2013 Obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione”. Le disposizioni e fonti normative di riferimento sono:

Regolamenti CE nn. 1081/2006, 1083/2006, 1828/2006 e s.m.i. in materia di Fondi Strutturali Regolamenti CE nn. 800/2008, 1857/2006, 1998/2006 e s.m.i. in materia di aiuti di stato il Programma Operativo Regionale approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 422 del 27.2.2007 e con Decisione n. C(2007) 5633 del 16.11.2007 della Commissione Europea le specifiche Direttive di riferimento emanate dalla Giunta Regionale in attuazione del POR FSE 2007-2013 Obiettivo CRO D.P.R. n. 196 del 3 Ottobre 2008 (“Norma sull’ammissibilità della spesa”) e s.m.i.;

Sono soggetti alle presenti disposizioni gli interventi per i quali la Regione abbia disposto, con formale atto, la concessione di contributi a fondo perduto ai sensi dell’art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.. Nella redazione delle presenti disposizioni si è, inoltre, tenuto conto della versione del “Vademecum per l’ammissibilità della spesa al F.S.E.” (P.O. 2007-2013) elaborato di concerto da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle Regioni e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, così come approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 luglio 2011. Nel presente documento sono altresì indicati le condizioni e i limiti di erogazione dei contributi usufruibili dal beneficiario nonché i casi di revoca, totale o parziale, dei contributi, le ipotesi di mancato riconoscimento delle spese e delle attività sostenute e i relativi procedimenti. Il diritto di credito certo, liquido, esigibile, matura in capo al beneficiario solo con l’intervenuta approvazione, con atto della struttura competente e nei limiti di detta approvazione, del rendiconto. Al fine di soddisfare gli obblighi di semplificazione ed economicità delle procedure, si ritiene di adottare la possibilità di calcolare il contributo anche tramite utilizzo di “costi fissi calcolati applicando tabelle standard di costi unitari” (in seguito “costi standard”) per la rendicontazione delle attività, secondo quanto previsto all’art. 11 comma 3.b del Regolamento CE 1081/06 come modificato dal Regolamento CE 396/2009 e in accordo con quanto stabilito con le deliberazioni della Giunta Regionale di approvazione degli studi in materia. I beneficiari sono tenuti all’osservanza degli atti regionali, di natura integrativa o interpretativa delle presenti disposizioni, che fossero emanati in relazione a fattispecie non espressamente previste ovvero a carattere esplicativo delle medesime disposizioni. In conformità a quanto previsto dal citato “Vademecum per l’ammissibilità della spesa al F.S.E.”, i contributi di cui al presente provvedimento, in quanto finalizzati alla realizzazione di attività di formazione professionale e di aiuti alle persone nell’ambito di un regime di sovvenzione (concessione amministrativa) ex art. 12 della legge n. 241/90, si ritengono esclusi dal campo di applicazione dell’IVA.

2. DEFINIZIONIBeneficiario: ai sensi dell’art. 2 c. 4 del Regolamento n. 1083/2006, il beneficiario è un operatore, organismo o impresa, pubblico o privato, responsabile dell’avvio o dell’avvio e dell’attuazione delle operazioni. Ai fini delle presenti disposizioni, il beneficiario è il Soggetto attuatore in capo al quale è assegnato il finanziamento con l’atto di approvazione dei risultati delle istruttorie. Impresa: ai fini delle presenti disposizioni, secondo quanto previsto dal Regolamento CE 800/2008, si considera impresa ogni entità, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attività economica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 79

ALLEGATOC alla Dgr n 2141 del 23

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

esercitano un'attività economica. La specifica Direttiva di riferimento può definire limitazioni alle imprese che possono essere destinatarie delle attività. PMI (microimpresa, piccola e media impresa): secondo quanto previsto dal Regolamento CE 800/2008, alla categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) appartengono le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di Euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di Euro.Nell’ambito delle PMI si distinguono inoltre: Piccola impresa: si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di Euro. Microimpresa: si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di Euro. Un'impresa non può essere considerata una PMI se almeno il 25 % del suo capitale o dei suoi diritti di voto è controllato direttamente o indirettamente da uno o più enti pubblici, a titolo individuale o congiuntamente, fatti salvi i casi previsti dall’art. 3, c. 2, par. 2 del Regolamento CE 800/2008. Grande impresa: ai fini delle presenti disposizioni, si definisce grande impresa ogni entità che eserciti un’attività economica e che non rientri nella classificazione di PMI sopra riportataOperazione: ai sensi dell’art. 2 c. 3 del regolamento 1083/2006, l’operazione è un progetto o un gruppo di progetti selezionato dall’Autorità di Gestione del Programma Operativo o sotto la sua responsabilità, secondo criteri stabiliti dal Comitato di Sorveglianza, ed attuato da uno o più beneficiari, che consente il conseguimento degli scopi dell’asse prioritario a cui si riferisce. Ai fini delle presenti disposizioni, l’operazione è rappresentata dall’insieme dei progetti approvati nell’ambito di una Direttiva a favore dello stesso beneficiario con il medesimo atto di approvazione. Costo ammissibile: per quanto riguarda le attività “a costi reali” si definisce ammissibile il costo che soddisfa integralmente i seguenti requisiti:

a) è sostenuto nel periodo di vigenza previsto dalla Direttiva di riferimento e comunque non oltre il 31 dicembre 2015;

b) è pertinente e imputabile, direttamente o indirettamente, all’operazione eseguita dal beneficiario, ovvero si riferisce ad attività previste dal progetto approvato ed ammissibili al finanziamento secondo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento e dalle presenti disposizioni;

c) è effettivamente sostenuto e contabilizzato, ovvero le spese devono essere state effettivamente pagate dai beneficiari o dai partner nell’attuazione delle operazioni e aver dato luogo a registrazioni contabili in conformità con le disposizioni normative, ai principi contabili nonché alle specifiche prescrizioni in materia impartite con le presenti disposizioni;

d) è giustificato da documenti contabili, aventi un valore probatorio; e) è conforme alle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali; f) è contenuto nei limiti definiti dalla Direttiva di riferimento (parametri di spesa); g) non è espressamente escluso dalle vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionali

Per quanto riguarda le attività riconosciute “a costi standard”, in accordo con quanto stabilito dall’art. 11.(3)(b)(ii) del Regolamento (CE) N.1081/2006, si definisce costo ammissibile il costo calcolato sulla base delle attività realizzate nei limiti e alle condizioni specificate dal presente documento e dalla Direttiva di riferimento. Per quanto riguarda l’applicazione delle “somme forfetarie”, in accordo con quanto stabilito dall’art. 11.(3)(b)(iii) del Regolamento (CE) N.1081/2006, si definisce costo ammissibile la somma rimborsata al beneficiario a seguito della realizzazione delle relative attività secondo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento. Affidamento a terzi: procedura mediante la quale il beneficiario, per realizzare una determinata attività (o parte di essa) acquisisce all’esterno, da soggetti terzi non partner e non persone fisiche, forniture e servizi. L’affidamento a terzi prevede esclusivamente le seguenti ipotesi:

1. delega, ossia affidamento di azioni/prestazioni/servizi organizzati, coordinati ed eseguiti aventi relazione sostanziale con le finalità e gli obiettivi preordinati al progetto, e che hanno costituito elemento fondante della valutazione dell’interesse pubblico del progetto stesso;

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 201280

ALLEGATOC alla Dgr n 2141 del 23

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

2. acquisizione di forniture e servizi aventi carattere meramente esecutivo o accessorio o strumentale rispetto alle finalità proprie e caratterizzanti l’operazione; costituiscono, a titolo esemplificativo e non esaustivo, ipotesi di acquisizione di forniture e servizi, la locazione degli immobili, il noleggio di attrezzature, l’organizzazione di convegni, mostre e altre manifestazioni, l’acquisto di materiale didattico, di cancelleria, di materiale di consumo e le attività di consulenza amministrativa e contabile. Per l’acquisizione di forniture e servizi non è necessaria la preventiva autorizzazione da parte della Regione.

Non costituiscono ipotesi di affidamento a terzi:a) gli incarichi affidati a persone fisiche non titolari di partita IVA attraverso contratti di

prestazione o collaborazione individuale; b) gli incarichi professionali a studi associati, se costituiti in conformità alla legge n. 1815 del

23/11/1939 e pertanto operanti salvaguardando i principi della responsabilità professionale e deontologica in capo al professionista che svolge l’incarico;

c) gli incarichi affidati a persone fisiche titolari di partita IVA (anche ditte individuali), solamente nel caso in cui la prestazione venga svolta esclusivamente dal titolare medesimo.

Le fattispecie non comprese nell’elenco di cui sopra costituiscono sempre ipotesi di affidamento a terzi.Partner: il partner è un soggetto che aderisce e partecipa attivamente al progetto sin dalla fase di presentazione. Ai fini dell’ammissibilità della spesa, il partner è assimilato al beneficiario, in quanto vengono imputati al progetto i costi effettivamente sostenuti dal partner (c.d. “rendicontazione a costi reali”) Partenariato operativo e di rete: il partenariato è una forma di collaborazione/compartecipazione di più soggetti che condividono gli obiettivi progettuali e che partecipano attivamente, a diversi livelli, alla realizzazione delle attività; si distinguono tra partner operativi e partner di rete.Il partner operativo si configura a partire da un piano di attività dettagliato e dal relativo budget che gli viene assegnato per la realizzazione dei compiti specifici riferiti all’attuazione dell’intervento e si distingue dal partner di rete che supporta gli interventi progettuali con i propri servizi radicati sul territorio di riferimento, fornisce informazioni, raccordo e collegamenti necessari, ma non gestisce risorse finanziarie. La figura del partner operativo è assimilata a quella del soggetto attuatore e ne condivide, per i compiti specifici ad esso affidati, la responsabilità nella gestione e nell’attuazione degli interventi. Il partner operativo, pertanto, limitatamente alle attività riconosciute “a costi reali”, è assoggettato a rendicontazione delle spese sostenute senza possibilità di ricarichi, a prescindere da eventuali obblighi di fatturazione interna. Il partenariato deve comportare un concreto valore aggiunto al progetto direttamente a livello operativo ed è oggetto di idonea analisi in sede di valutazione delle proposte. Per garantire una gestione efficace ed efficiente delle risorse progettuali e la partecipazione attiva dell’intera compagine partenariale, devono essere individuati adeguati strumenti e meccanismi volti ad assicurare la collaborazione tra i partner nonché il raccordo tra il soggetto proponente e l’Amministrazione concedente. Non possono essere oggetto di affidamento a terzi le attività di coordinamento, direzione e segreteria organizzativa dell’intervento formativo o progettuale nel suo complesso. Tali attività dovranno essere pertanto realizzate direttamente dal beneficiario, attraverso proprio personale dipendente o parasubordinato, oppure mediante ricorso a prestazioni individuali occasionali.

Sono assimilate al partenariato, (e quindi soggette al controllo della spesa effettivamente sostenuta nel caso di attività “a costi reali”) anche se non previste a progetto, le attività affidate: a) da parte di associazioni ai propri associati e viceversa; b) da parte di associazioni temporanee di impresa (ATI) o di scopo (ATS) ai propri associati; c) da parte di consorzi o società consortili ai propri consorziati e viceversa; d) da parte di imprese ad altre imprese facenti parte dello stesso gruppo tra loro collegate e/o

controllate, ai sensi dell’art. 2359, c.c.; e) da parte di fondazioni ai soggetti facenti parte delle stesse.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 81

ALLEGATOC alla Dgr n 2141 del 23

DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

3. ADEMPIMENTI DEI BENEFICIARI Il beneficiario del finanziamento è tenuto a:

a. realizzare le attività nel rispetto delle disposizioni comunitarie nazionali e regionali e dei progetti approvati e nei termini previsti dalle disposizioni di riferimento;

b. rispettare le disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di pubblicizzazione delle iniziative e selezione dei destinatari, quando prevista

c. attuare gli interventi approvati nel rispetto delle politiche comunitarie in materia di pari opportunità e non discriminazione espresse dall’art. 16 del Reg. CE 1083/2006, nonché di tutela dell’ambiente e di promozione dello sviluppo sostenibile (art. 17 Reg: CE 1083/2006);

d. garantire, nei confronti della Regione Veneto e dei destinatari, la competenza e la professionalità degli operatori necessarie alla realizzazione del progetto approvato e il rispetto dei ruoli professionali previsti dal progetto;

e. garantire, nei confronti della Regione Veneto, il possesso da parte dei destinatari, sia individui che aziende, dei requisiti di accesso previsti dai progetti, dalle direttive di riferimento e dalle disposizioni regionali, nazionali e comunitarie, mediante acquisizione della documentazione comprovante il possesso di tali requisiti, conservandola presso la propria sede. Detta documentazione dovrà essere esibita a richiesta dell’amministrazione regionale, ai sensi degli artt. 71 e seguenti del DPR 445/2000 per la verifica, anche a campione, della veridicità delle certificazioni rilasciate dal legale rappresentante del beneficiario in ordine al possesso dei requisiti dei destinatari;

f. disporre di locali e attrezzature in regola con le vigenti norme in tema di antinfortunistica, di igiene, di tutela ambientale, di edilizia scolastica, di tutela della salute negli ambienti di lavoro, prevenzione incendi, accreditamento. Ricade sull’esclusiva responsabilità del beneficiario nei confronti della Regione la sussistenza delle predette idoneità della sede comunque oggetto di svolgimento;

g. disporre delle attrezzature, apparati e macchinari necessari per la realizzazione delle attività, secondo quanto indicato nei progetti approvati;

h. produrre, ai fini della vigilanza, controllo e monitoraggio da parte dell’amministrazione regionale ed a semplice richiesta motivata, ogni atto e documento concernente le attività oggetto di finanziamento, nonché a fornire ogni chiarimento o informazione richiesta. Il beneficiario del finanziamento è altresì tenuto a consentire l’accesso ai propri locali, od in suo possesso o comunque detenuti, da parte di personale appositamente incaricato dalla Regione Veneto, a fini ispettivi e di controllo. Il rifiuto dell’accesso comporta la revoca del finanziamento;

i. garantire la conformità delle mansioni effettivamente svolte dagli allievi in stage rispetto ai contenuti e obiettivi del progetto. In difetto non saranno riconosciuti l’attività e il contributo riferibile all’allievo o agli allievi per i quali sia stato accertato il difetto formativo;

j. non utilizzare i destinatari degli interventi per attività di produzione aziendale, sotto qualunque forma e modalità, sia a titolo oneroso che gratuito, a pena di revoca del contributo;

k. comunicare tempestivamente alla Regione eventuali modifiche di natura formale che non comportino mutamenti sostanziali alla struttura e/o all’attività del beneficiario (denominazione o ragione sociale, cariche, sede legale, forma giuridica ecc.);

l. comunicare tempestivamente alla Regione le modifiche apportate all’atto costitutivo e/o allo statuto e le modifiche alla struttura e/o all’attività del beneficiario, anche per effetto di fusione, incorporazione, trasferimento del ramo aziendale, cessione di quote sociali, cessione di partecipazioni sociali ecc. La Regione si riserva il potere di revocare la concessione dei contributi, qualora, per effetto di tali modifiche, vengano meno uno o più requisiti o condizioni richiesti dalla vigente normativa o dalle disposizioni comunitarie, nazionali o regionali per accedere ai contributi stessi o alla disciplina dell’accreditamento;

m. adottare una contabilità separata o un sistema di codificazione contabile adeguato per le attività oggetto del finanziamento, tale da consentire la tracciabilità delle transazioni, in conformità con quanto previsto dall’art. 60 comma 1 lettera d. del Regolamento CE 1083/06 e con le disposizioni di cui al punto “Adempimenti contabili”;

n. registrare le attività oggetto di finanziamento secondo le presenti disposizioni e secondo quanto previsto dalle Direttive di riferimento. I documenti utilizzati per la registrazione delle attività (registri, fogli mobili, report ecc.) devono essere mantenuti presso la sede delle attività;

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DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

o. corrispondere tempestivamente, quando previste, le indennità spettanti ai destinatari delle azioni; in particolare, le indennità di frequenza dovranno essere integralmente versate ai beneficiari entro il momento della presentazione del rendiconto di spesa, salvo autorizzazione della struttura regionale competente su richiesta motivata del beneficiario, da presentare in ogni caso prima della scadenza del termine di cui sopra; in ogni caso, le indennità di frequenza dovranno essere liquidate ai destinatari dal beneficiario anche in caso di mancato riconoscimento del corrispondente contributo;

p. corrispondere tempestivamente i gettoni di presenza e i rimborsi spese previsti per i componenti della commissione d’esame secondo le vigenti disposizioni;

q. rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale, di sicurezza dei lavoratori; r. conservare in originale, a disposizione dell’Autorità pubblica competente, la documentazione delle

spese per cinque anni dalla data dell’ultimo pagamento relativo alle attività finanziate; s. al fine di rispettare il divieto di doppio finanziamento delle spese, contabilizzare a norma di legge

tutte le entrate derivanti dai finanziamenti pubblici per le attività, nonché tutte le entrate eventualmente generate dall’intervento finanziato, che riducono il contributo per la parte eccedente i dati a preventivo;

t. garantire la copertura assicurativa per infortuni e responsabilità civile nei confronti dei partecipanti, esonerando espressamente la Regione da ogni chiamata in causa e/o da ogni responsabilità in caso di mancata e/o irregolare stipulazione delle assicurazioni medesime;

u. conservare presso la propria sede legale la documentazione probatoria delle attività svolte, nonché a conservare una copia della documentazione riferita alle assicurazioni stipulate presso la sede di svolgimento dell’attività;

v. gestire in proprio le attività progettuali, fatto salvo quanto espressamente previsto dalla specifica direttiva di riferimento;

w. utilizzare, per le comunicazioni previste dalla Direttiva di riferimento e dalle presenti disposizioni, il sistema gestionale informatico messo a disposizione dalla Regione Veneto.

La Regione rimane del tutto estranea ai contratti a qualunque titolo che il beneficiario conclude con terzi in relazione al progetto approvato. Il beneficiario esonera da ogni responsabilità la Regione per qualunque controversia che dovesse insorgere con i terzi nell’interpretazione, validità ed esecuzione dei contratti di cui sopra. La Regione è inoltre sollevata da ogni responsabilità verso terzi per inosservanza della vigente normativa in tema di antinfortunistica, di igiene, di tutela ambientale, di edilizia scolastica, di tutela della salute negli ambienti del lavoro, prevenzione incendi, compresa l’attuazione delle prescrizioni tecniche, antinfortunistiche e previdenziali relative alla corretta esecuzione e gestione degli interventi. I rapporti nascenti per effetto dell’approvazione del progetto non possono costituire oggetto di cessione né di subingresso parziale e/o totale a favore di terzi diversi dal beneficiario o dai partner, a pena di revoca del finanziamento.

4. PROCEDURE PER L’AFFIDAMENTO A TERZI Qualora il beneficiario, entro i limiti e alle condizioni previsti dalle Direttive di riferimento, abbia necessità di affidare parti di attività a soggetti esterni, sia nell’ipotesi di delega che in quella di acquisizione di beni e servizi, dovrà seguire procedure ispirate a criteri di uniformità e trasparenza al fine di garantire i principi di pubblicizzazione e della parità di trattamento. Sono previste procedure diverse in relazione al valore complessivo dell’affidamento stesso, calcolato sul totale dell’operazione, ossia del progetto o del gruppo di progetti approvati a favore del beneficiario relativamente allo stesso atto programmatorio (avviso). Le procedure sono le seguenti:

valore affidamento fino a Eur 20.000,00: acquisizione diretta; valore affidamento da Eur 20.000,01 a Eur 50.000,00 (Euro 40.000,00 per i soggetti pubblici): consultazione di almeno tre operatori qualificati e scelta del più conveniente (a seconda dell’oggetto dell’affidamento prezzo più basso oppure offerta economicamente più vantaggiosa); valore affidamento da Eur 50.000,01 (Euro 40.000,01 per i soggetti pubblici) a Eur 100.000,00: consultazione di almeno cinque operatori qualificati se sussistono in tale numero soggetti idonei individuati sulla base di indagine di mercato oppure tramite elenco di operatori qualificati nel rispetto del principio di rotazione;

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valore affidamento da Eur 100.000,01 a Eur 200.000,00: previsione di un capitolato semplificato, di norma secondo il modello a procedura aperta contenente anche la griglia di valutazione; la scelta è di norma effettuata con il criterio economicamente più vantaggioso; pubblicazione dell’avviso sul sito del beneficiario e su almeno un quotidiano regionale e apertura delle offerte in seduta pubblica; valore affidamento da Eur 200.000,01: selezione del soggetto terzo con procedure ispirate conformi ai principi del codice dei contratti pubblici.

E’ vietato il frazionamento artificioso delle acquisizioni in quanto finalizzato all’elusione della procedure di cui sopra. E’ sempre fatta salva la possibilità di utilizzare, per ogni soglia di valore, procedure di affidamento previste per soglie di valore superiori. Nel caso in cui il Beneficiario abbia natura pubblica dovrà, inoltre, rispettare, ove applicabile, il Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (D. Lgs 163/2006). Tutti i soggetti, che per legge sono tenuti all’osservanza delle procedure del Codice dei contratti pubblici (D. Lgs 163/2006), a prescindere dal valore delle acquisizioni sopra descritte, ed in particolare per le acquisizioni in economia (art. 125 Codice degli appalti), dovranno valutare i requisiti di ordine generale dei fornitori come previsto all’art. 38.

Le procedure sopra indicate non si applicano ai costi riferiti all’utilizzo della struttura complessa del beneficiario, funzionale all’organizzazione generale dello stesso (ad esempio, affitto di immobili adibiti esclusivamente ad attività amministrativa). Non possono essere oggetto di affidamento a terzi le attività di coordinamento, direzione e segreteria organizzativa dell’intervento formativo o progettuale nel suo complesso. Il ricorso all’affidamento ad un unico operatore determinato è consentito qualora si tratti di beni e servizi di particolare natura tecnica o artistica attinenti alla tutela di diritti esclusivi.

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B. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ

5. ATTO DI ADESIONE Successivamente all’approvazione dei progetti, e prima dell’avvio dell’operazione, il beneficiario sottoscrive e consegna agli uffici regionali l’Atto di Adesione redatto secondo il modello approvato, accompagnato da dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante l’assenza di cause ostative. La sottoscrizione dell’atto di adesione è condizione indispensabile per l’avvio dei progetti. Ai sensi della vigente normativa inerente alle disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso, il beneficiario dovrà tener conto delle indicazioni di seguito illustrate:

per le attività di importo pari o inferiore a euro 154.937,07 i beneficiari non dovranno produrre alcuna documentazione; per le attività di importo superiore a euro 154.937,07 sia per i beneficiari iscritti alla C.C.I.A.A. che per quelli non iscritti, occorre richiedere, presso le Prefetture competenti, il rilascio della certificazione antimafia, giusto il riferimento al D.P.R. del 03/06/1998, n. 252. Detta certificazione viene trasmessa dal beneficiario preliminarmente o contestualmente alla consegna o spedizione dell’atto di adesione.

Gli Enti pubblici sono esenti dalla presentazione della suddetta certificazione antimafia. Con l’atto di adesione il beneficiario, conosciuta l’avvenuta approvazione e il finanziamento dell’operazione, accetta formalmente il finanziamento e si obbliga ad eseguire l’attività e a conformarsi incondizionatamente a quanto stabilito dalle normative comunitarie, nazionali e regionali, dalle presenti disposizioni e dalle specifiche disposizioni della direttiva di riferimento. In particolare, nell’atto di adesione il beneficiario dichiara la modalità prescelta in ordine al sistema di contabilità separata o alla codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative all'operazione, secondo quanto previsto dal Regolamento CE n. 1083/06. Nell’atto di adesione il beneficiario indica il domicilio eletto presso il quale intende che ogni comunicazione connessa al progetto approvato, sia in sede amministrativa che in sede contenziosa, venga inoltrata. Eventuali variazioni del domicilio eletto non previamente comunicate alla competente struttura a mezzo di lettera raccomandata non saranno opponibili alla Regione anche se diversamente riconosciute. Un originale dell’atto di adesione riferito all’operazione viene consegnato direttamente al protocollo della struttura competente ovvero spedito alla stessa per raccomandata A/R. L’Amministrazione Regionale verifica, anche a campione, la veridicità delle dichiarazioni concernenti l’assenza di cause ostative contenute nella dichiarazione sostitutiva di certificazione allegata all’atto di adesione, ai sensi degli articoli 71 e ss del D.P.R. n. 445/00. L’Amministrazione Regionale dichiara decaduto il beneficiario, previo procedimento ex l. n. 241/90 e s.m.i., qualora, in esito ai predetti controlli, emergano dichiarazioni non conformi. L’atto di adesione è esente da imposta di bollo ai sensi dell’art. 5 della L. 21.12.1978 n. 845.

6. DESTINATARI Per l’attuazione dei progetti gli allievi iscritti dovranno essere in possesso dei requisiti specificati nella direttiva di riferimento. Agli atti dell’Ente va tenuta tutta la documentazione attestante tali requisiti e/o eventuali autocertificazioni degli utenti. Per i minori le predette autocertificazioni sono prodotte dai rispettivi esercenti la potestà dei genitori o dai tutori. Non potranno avvalersi dell’autocertificazione i cittadini stranieri residenti in Italia che debbano dichiarare stati, fatti e qualità personali non certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani. Detta documentazione dovrà essere esibita a richiesta dell’amministrazione regionale, ai sensi degli artt. 71 e seguenti del D.P.R. n. 445/2000 per la verifica, anche a campione, della veridicità delle certificazioni rilasciate dal legale rappresentante del beneficiario in ordine al possesso dei requisiti soggettivi degli allievi. Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 76 del D.P.R. n. 445/2000, il difetto accertato dei requisiti soggettivi in capo a uno o più allievi comporterà la non rendicontabilità dell’allievo/i mancante/i dei requisiti e la

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revoca del finanziamento qualora l’allievo/i non rendicontabile/i abbia/no concorso a formare il numero minimo necessario per ottenere l’autorizzazione all’avvio dell’intervento.

7. PUBBLICIZZAZIONE I soggetti attuatori sono tenuti a informare la potenziale utenza degli interventi circa:

le modalità e i termini previsti per avere accesso all’intervento; il fatto che il progetto è stato cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo; il fatto che il progetto è stato selezionato nel quadro del Programma Operativo cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e sulla base dei criteri di valutazione approvati dal Comitato di sorveglianza del Programma.

Gli interventi informativi e pubblicitari devono rispettare le disposizioni di cui agli artt. 8 e 9 del Regolamento C.E. n. 1828/2006 e devono essere coerenti con il piano di comunicazione della Regione Veneto approvato con DGR n. 1025 del 06 maggio 20081 . Tutti i documenti che riguardano i progetti devono contenere una dichiarazione da cui risulti che il Programma è stato cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Tutti gli interventi informativi e pubblicitari rivolti ai destinatari, ai potenziali destinatari ed al pubblico devono inoltre rispettare, per l’utilizzo dei loghi istituzionali, i requisiti definiti dalla “Guida al logotipo istituzionale e alle sue corrette applicazioni – Ottobre 2011” approvata con Decreto del Segretario Regionale per l’Istruzione, il Lavoro e la Programmazione n. 7 del 17.10.20112.In caso di progetti cofinanziati con utilizzo di altre risorse pubbliche e/o private (ad eccezione del cofinanziamento obbligatorio e delle quote di iscrizione versate dai partecipanti), gli interventi informativi e pubblicitari dovranno essere coordinati e contraddistinti con il logo dei soggetti finanziatori. Nei casi di grave violazione, debitamente contestata, delle disposizioni riguardanti la pubblicizzazione del progetto, la Regione si riserva la potestà di procedere alla revoca parziale o integrale del finanziamento.

8. ATTIVITA’ DI SELEZIONE Qualora la Direttiva di riferimento o il progetto approvato prevedano attività di selezione, il beneficiario comunica alle strutture regionali competenti, almeno tre giorni prima, la data di apertura del termine per la presentazione delle domande di ammissione alla selezione e le modalità di pubblicizzazione dell’avviso adottate.Al fine di consentire un’adeguata informazione all’utenza, la scadenza dei termini per la presentazione delle domande di ammissione deve essere fissata almeno venti giorni dopo la data di apertura. I documenti relativi alla eventuale selezione (domande di ammissione, graduatorie, ecc.) dovranno rimanere agli atti presso ciascun beneficiario. Le selezioni che dovessero rendersi necessarie successivamente potranno essere effettuate entro il limite dei costi preventivati e dei tempi utili per l’inserimento di nuovi partecipanti. Nei casi di grave violazione, debitamente contestata, delle disposizioni riguardanti le modalità di selezione, la Regione si riserva la potestà di procedere alla revoca parziale o integrale del finanziamento.

9. AVVIO DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI Per l’autorizzazione all’avvio del progetto o degli interventi, il beneficiario inserisce nel portale regionale prima della data prevista per l’avvio dell’intervento le informazioni (ove richieste) riferite a:

data di inizio e di conclusione previste; elenco e caratteristiche degli operatori coinvolti; calendario dell’intervento; elenco e caratteristiche dei destinatari delle attività eventuale elenco dei partecipanti alla selezione eventuali altre informazioni richieste dal sistema gestionale in base alla tipologia di attività.

1 http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Formazione+e+Lavoro/Fondo+Sociale+Europeo/Piano+di+Comunicazione.htm2 idem

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DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

Il beneficiario presenta alla struttura competente prima dell’avvio delle attività i registri presenza redatti su modello regionale e completi dei nominativi degli allievi. La struttura competente, verificata la completezza e correttezza delle informazioni richieste e il rispetto delle condizioni previste dalla Direttiva di riferimento, provvede alla vidimazione dei registri presenza e autorizza l’avvio del progetto o dell’intervento. In caso di attività che non prevedono vidimazione preventiva di registri presenza o fogli mobili, il beneficiario comunica a mezzo e-mail alla struttura competente, prima della data di inizio prevista, l’attivazione dell’intervento ai fini dell’autorizzazione all’avvio. Il beneficiario conserverà agli atti la documentazione riferita ai destinatari sopra indicati, completa delle firme autografe degli interessati e dell’autorizzazione al trattamento dei dati personali secondo quanto previsto dal D. Lgs. 196/03. Dovranno inoltre essere conservati agli atti del beneficiario i curricula debitamente sottoscritti degli operatori coinvolti nelle attività con indicazione, per il personale docente, delle discipline insegnate.

10. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE La durata oraria delle singole lezioni è definita in 60 minuti. La progettazione degli interventi e ogni disposizione riferita alla realizzazione del monte ore va rapportata a tale durata. Qualora per ragioni organizzative il beneficiario ritenga necessario strutturare le ore di docenza su unità di tempo inferiori all’ora, sul registro presenze andrà annotato l’orario preciso di inizio e di termine delle lezioni.Non è possibile effettuare pause durante lo svolgimento delle attività. Di conseguenza, il calendario dovrà tener conto di eventuali sospensioni o pause ricreative previste tra la conclusione di una lezione e l’avvio di un’altra.Tutte le disposizioni relative al raggiungimento del monte ore andranno applicate sommando e ricomponendo la durata effettiva delle lezioni in unità orarie di 60 minuti. L’orario giornaliero non potrà superare le sei ore di lezione in caso di orario continuato o le otto ore di lezione in caso di orario spezzato. L’attività didattica rivolta a disoccupati/inoccupati non può iniziare prima delle ore 8 e non può terminare oltre le ore 23.00; non può inoltre svolgersi in giorni festivi e il relativo orario settimanale non potrà superare le 40 ore di lezione calcolate in unità orarie di 60 minuti. La frequenza alle azioni formative è da intendersi obbligatoria. I percorsi formativi sono organizzati in modo da prevedere la frequenza dell'intero gruppo di utenti alle attività formative, salve diverse previsioni contenute nella direttiva di riferimento. È vietata a pena di non riconoscimento delle spese sostenute la sovrapposizione anche parziale di attività riferite a progetti diversi o azioni diverse qualora non espressamente prevista nel progetto approvato o non autorizzata.Durante lo svolgimento degli interventi formativi, non è consentita la presenza in aula di persone i cui nominativi non siano stati comunicati alle strutture regionali. Le visite didattiche sono consentite qualora previste nel progetto approvato o successivamente autorizzate. Eventuali visite didattiche non previste costituiscono variazioni progettuali e come tali devono essere espressamente autorizzate in via preventiva dalla struttura regionale competente. La visita didattica viene annotata nel registro di presenza, unitamente alle firme degli allievi partecipanti e dei docenti accompagnatori. Gli allievi minorenni partecipanti alla visita devono essere in possesso del consenso scritto dei genitori.

11. COMUNICAZIONI DI VARIAZIONE ATTIVITA’ Le seguenti variazioni devono essere comunicate in via preventiva (ossia fino al momento previsto da calendario per l’inizio dell’attività specifica), a pena di inammissibilità, da parte del beneficiario:

tutte le variazioni al calendario delle attività, qualora previsto, comprese le variazioni di sede, data e orario dell’attività sospensione o annullamento di una lezione o di un’attività prevista dal calendario

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inserimento di partecipanti agli interventi, con indicazione della data di inizio fruizione del servizio da parte del partecipante (es. data di inizio frequenza per gli allievi); in particolare, l’inserimento di nuovi allievi negli interventi formativi andrà effettuato nel rispetto dell’ordine dell’eventuale graduatoria di selezione inserimento di nuovi docenti o di nuovi operatori non precedentemente comunicati

Devono inoltre essere comunicate le variazioni riferite al beneficiario, secondo quanto previsto precedentemente.

12. ATTIVITA’ FORMATIVE INNOVATIVE Le attività di formazione a distanza, se previste dalla Direttiva di riferimento e dal progetto approvato, dovranno svolgersi presso strutture del soggetto gestore o altra sede, adeguatamente attrezzate, e rispettare i seguenti standard minimi:

messa a disposizione da parte dell’Organismo di formazione di strumenti ed attrezzature adeguati per lo svolgimento di attività di formazione a distanza adeguato supporto tecnologico e contenutistico (ad es. tutoraggio on-line, assistenza in caso di utilizzo di tecnologie informatiche, disponibilità di un docente/esperto di contenuti ecc.)sistema di valutazione che preveda almeno una valutazione finale delle competenze acquisite durante il percorso di formazione a distanza durata massima dell’attività di formazione a distanza non superiore a quanto previsto dalla Direttiva di riferimento sistemi di registrazione su supporto magnetico dei tempi di utilizzo degli strumenti on-line, per l’eventuale messa a disposizione, su richiesta della Regione, dei log-files; corrispondenza dei contenuti progettuali (durata delle attività, obiettivi formativi ecc.).

I tempi di apprendimento, misurati con appositi strumenti di verifica, e i tempi necessari per lo svolgimento delle prove di verifica, concorreranno alla formazione del monte orario effettivo del percorso formativo. Le attività di formazione a distanza dovranno essere registrate su appositi supporti a fogli mobili, preventivamente vidimati dalla struttura regionale competente. Preventivamente all’avvio delle attività di formazione a distanza, il beneficiario dovrà comunicare, tramite il calendario delle attività, gli orari di disponibilità del supporto tecnologico e contenutistico on-line sopra indicato, il numero di ore previste per i destinatari e il periodo di svolgimento. La formazione in spazi aperti (c.d. formazione “outdoor”), se prevista dalla Direttiva di riferimento e dal progetto approvato, può essere svolta nel rispetto delle seguenti condizioni:

utilizzo di metodologie finalizzate allo sviluppo individuale e di gruppo, basate sull’apprendimento sperimentale e integrato, con il supporto di situazioni reali e concrete, create in centri opportuni in mezzo alla natura utilizzo di formatori con adeguata preparazione e documentata esperienza nella formazione outdoor utilizzo di tecnologie e attrezzature adeguate e conformi alle disposizioni normative e di legge assicurazione specifica per i corsisti, ove necessaria istituzione di un momento preparatorio alle attività riservando anche spazi informativi adeguati sui rischi e vincoli di tale attività.

Le attività di formazione outdoor dovranno essere registrate sul registro d’aula, con indicazione precisa del luogo e degli orari delle attività. Preventivamente all’avvio delle attività di formazione outdoor, il beneficiario dovrà comunicare, tramite il calendario delle attività, date e orari, luogo indicativo di svolgimento, nonché luoghi e modalità di accesso per il controllo ispettivo.

13. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI STAGE Per l’autorizzazione all’avvio dello stage, il beneficiario inserisce nel portale regionale prima della data prevista per l’avvio dell’intervento, le seguenti informazioni:

la data di avvio dello stage; il calendario di svolgimento delle attività; gli abbinamenti allievo/azienda.

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Il beneficiario presenta alla struttura competente, entro lo stesso termine, i fogli mobili da vidimare. La struttura competente, verificata la completezza e correttezza delle informazioni richieste, provvede alla vidimazione dei fogli mobili. Eventuali autorizzazioni allo svolgimento di stage fuori Regione dovranno essere preventivamente richieste alla struttura regionale competente e da questa autorizzate. Al fine di verificare il corretto e proficuo svolgimento delle attività, durante il periodo di stage il beneficiario organizza visite periodiche dei tutors di stage e/o rientri degli allievi presso la sede formativa. Gli eventuali rientri degli allievi presso la sede formativa vengono conteggiati nel monte ore teorico. I beneficiari devono in via preliminare:

individuare le aziende tenendo conto delle caratteristiche dell’azienda, dell’allievo e del percorso formativo;stipulare apposita convenzione con le aziende ospitanti, che deve essere trattenuta agli atti del beneficiario a disposizione della Regione; concordare le date di svolgimento; comunicare lo svolgimento dello stage ed il calendario a:

o Sede provinciale I.N.A.I.L., ai fini dell’estensione della copertura assicurativa; o Direzione Provinciale del Lavoro - Servizio Ispezione del Lavoro;

acquisire dall’azienda ospitante le schede di valutazione sugli esiti degli stage.

14. VARIAZIONI PROGETTUALI E DI BUDGET Eventuali variazioni al progetto o agli interventi che si rendessero necessarie nell’attuazione dello stesso vanno sottoposte preventivamente alla valutazione delle strutture regionali competenti e da questa approvate. Non possono in ogni caso essere modificati gli obiettivi del progetto o degli interventi. Le variazioni che necessitano di preventiva autorizzazione della Direzione Regionale Formazione potranno essere presentate fino al momento in cui le attività oggetto di rimodulazione possano essere iniziate e ultimate garantendo il raggiungimento dell’obiettivo formativo per cui sono state chieste. La richiesta di variazione dovrà in ogni caso essere adeguatamente motivata e dovrà precisare le attività oggetto di rimodulazione e la tempistica prevista per la loro realizzazione. Le variazioni orarie sugli interventi entro i limiti minimi e massimi dell’articolazione didattica definita in direttiva non necessitano di autorizzazione regionale. Fatto salvo quanto diversamente previsto dalle Direttive di riferimento, le variazioni di budget vengono gestite come segue:

i trasferimenti di budget da un partner operativo ad un altro, per un importo che non superi il 10% della previsione iniziale, devono essere tempestivamente comunicati alla struttura regionale competente, anche ai fini delle verifiche di capienza sulle richieste di rimborso o sui rendiconti i trasferimenti di budget da un partner operativo ad un altro, per importi che superano il 10% della previsione iniziale, devono essere preventivamente autorizzati dalla struttura regionale competente i trasferimenti di budget da una macrocategoria di spesa ad un'altra, indipendentemente dall’importo, devono essere preventivamente autorizzati dalla struttura regionale competente i trasferimenti di budget all’interno della stessa macrocategoria e per lo stesso soggetto, devono essere comunicati tempestivamente, anche ai fini delle verifiche di capienza sulle richieste di rimborso o sui rendiconti

Non sono ammissibili trasferimenti di budget tra spese gestite con modalità diverse (ad es. spostamento di budget da una voce “a costi standard” ad una voce “a costi reali”). Analogamente non sono consentiti trasferimenti tra differenti voci di spesa gestite “a costi standard”. Qualora sia prevista autorizzazione alla variazione di budget, le variazioni non autorizzate comporteranno la decurtazione delle voci di spesa rendicontate in eccedenza rispetto al preventivo.

15. REGISTRAZIONE DELLE ATTIVITÀ Per ogni intervento formativo dovrà essere utilizzato un registro delle presenze preventivamente vidimato presso la competente Direzione regionale, nel quale dovranno essere elencati, rispettando l’ordine alfabetico, i partecipanti effettivi.

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DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

Fatta salva la richiesta di autorizzazione all’uso di modelli diversi, il registro delle presenze, previsto a cura dell’Ente gestore, deve riprodurre il modello regionale ed essere predisposto con una quantità di pagine, preventivamente numerate, superiore alle giornate previste di attività. Al registro presenze dovranno essere allegate, preventivamente alla vidimazione, le distinte di consegna del materiale didattico e le distinte di utilizzo dei buoni pasto in caso di semiresidenzialità o residenzialità. In caso di utilizzo di fogli mobili individuali, le distinte dovranno comunque essere preventivamente vidimate dalla Direzione regionale competente. Per la registrazione delle presenze durante lo stage o durante i percorsi personalizzati devono essere utilizzati fogli mobili individuali conformi al modello regionale, vidimati prima dell’avvio dello stage o del percorso dalla competente Direzione regionale. I registri delle presenze e i registri a fogli mobili vidimati costituiscono l’unico documento valido ai fini del riconoscimento delle attività realizzate in presenza di allievi. Le distinte vidimate di consegna del materiale didattico e di utilizzo dei buoni pasto costituiscono l’unico documento ammesso ai fini della dimostrazione della consegna/utilizzo ove previsto.Le attività degli operatori coinvolti nel progetto non soggette a registrazione su documenti vidimati (attività di coordinamento, tutoraggio, consulenza, sportello ecc.) dovranno essere registrate giornalmente su appositi report (“diari di bordo”). I riepiloghi delle attività (c.d. timesheets) svolte dagli operatori coinvolti nel progetto dovranno essere messi a disposizione della Struttura competente, mediante sistema informatico, entro il termine per la presentazione del rendiconto. Fanno eccezione le attività degli operatori (docenti, tutor, coordinatori) rilevabili da documenti vidimati, per la quali non vanno predisposti i riepiloghi di attività. Ad esempio, quindi, se un coordinatore svolge 20 ore di attività in aula, firmando il registro presenze, e 30 ore di attività fuori aula, il timesheet dovrà essere presentato solo per le 30 ore non rilevabili da registro. Per i giorni in cui le lezioni si svolgono il mattino e il pomeriggio, con pausa intermedia, devono essere predisposte due pagine di registro. I registri e i fogli mobili vidimati vanno compilati giorno per giorno, in tutte le loro parti, anche con riferimento alle assenze degli allievi e alle variazioni didattiche. Le firme degli allievi e del docente dovranno essere apposte contestualmente all’inizio e al termine delle lezioni. In caso di presenza in aula di tutor e/o coordinatore, questi apporranno la propria firma nel registro presenze. Non è necessaria la barratura della relativa casella di firma in caso di mancata presenza del tutor e/o coordinatore in aula. Le sezioni relative alle ore svolte e ai relativi progressivi, e il visto del responsabile del progetto devono essere aggiornati con cadenza al massimo settimanale. Si raccomanda ai destinatari degli interventi e agli operatori coinvolti nel progetto una particolare attenzione nella compilazione dei documenti vidimati che risultano, a tutti gli effetti, dei documenti pubblici sui quali sono da evitare omissioni o alterazioni che potrebbero costituire illeciti penali perseguibili a norma di legge. In caso di smarrimento del registro presenze e/o dei fogli mobili, il beneficiario dovrà darne tempestiva comunicazione mediante formale dichiarazione relativa all’attività svolta (allievi, docenti, ore e giorni), conservando agli atti analoghe dichiarazioni rilasciate dai destinatari - se maggiorenni - e dagli operatori interessati. Per le attività di stage le dichiarazioni dovranno essere sottoscritte anche dall’azienda ospitante.

16. MONITORAGGIO Il beneficiario ha l’obbligo di fornire, secondo i modi e i tempi stabiliti dalla Regione, tutte le informazioni necessarie al corretto espletamento del monitoraggio procedurale, finanziario e fisico di cui alle presenti disposizioni e ai Regolamenti Comunitari in vigore. Il beneficiario è tenuto altresì a garantire l’invio dei dati rilevanti ai fini del monitoraggio qualitativo che saranno richiesti dalla Regione Veneto secondo le scadenze e alle modalità comunicate di volta in volta. La Regione Veneto si riserva inoltre la potestà di sospendere i pagamenti nella eventualità di ritardi od omissioni ingiustificati, o ripetuti nel tempo, in relazione alla fornitura dei suddetti dati di monitoraggio. In caso di mancata trasmissione delle informazioni di cui sopra la Regione Veneto si riserva inoltre la potestà, in relazione alla gravità, di applicare decurtazioni per le attività di coordinamento e direzione del progetto, proporzionali allo stato di avanzamento delle attività, oppure, nei casi più gravi, di procedere alla revoca parziale o integrale del finanziamento.

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DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE – Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività Modalità a sportello – Anno 2012

17. CUP (CODICE UNICO DI PROGETTO) L'assegnazione del Codice Unico di Progetto ad ogni progetto d'investimento pubblico è esplicitamente richiesta dall'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 e dalla delibera del CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002,pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2003 Per i soggetti privati la Direzione Formazione richiederà direttamente al CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) il codice CUP per tutti i progetti approvati e lo comunicherà successivamente all’ente beneficiario. Per i soggetti pubblici la richiesta del CUP può avvenire in due modi:

o direttamente da parte del soggetto pubblico che successivamente lo comunica alla Direzione; o da parte di un “concentratore” (Direzione Formazione) sulla base di delega3 che deve contenere

l’indicazione della user.id dell’utente accreditato per il soggetto pubblico delegante. Ottenuto il codice, il concentratore lo comunica al soggetto responsabile il cui utente può intervenire, entro 24 ore, per modificare i dati del corredo informativo.

Si ricorda che il CUP dovrà essere indicato su tutti i documenti che fanno esplicito riferimento allo specifico progetto cui esso corrisponde e in particolare su documenti amministrativi e contabili.

18. ADEMPIMENTI CONCLUSIVI In caso di attività che prevedono verifiche finali, il beneficiario presenta alla struttura competente entro 30 giorni dal termine del progetto la seguente documentazione:

originale del verbale delle verifiche finali accompagnato dalla dichiarazione delle frequenze degli allievi, redatto su documento conforme al modello regionale (reperibile sul sito internet della Regione Veneto) e stampato secondo le modalità indicate nello stesso; attestati di qualifica professionale per gli allievi risultati idonei alle prove finali, compilati, da sottoporre alla vidimazione e registrazione da parte della competente Direzione regionale.

Gli attestati di qualifica professionale rilasciati al termine di un percorso triennale di formazione iniziale sono esenti dall’imposta di bollo.

3 la delega del CUP può essere scaricata all’indirizzo http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/B90D0BEA-AC3A-4D55-8400-2C45667EC85D/0/CONAttiAdesioneFSE_200713.zip e consegnata debitamente compilata insieme all’atto di adesione.

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C. ASPETTI FINANZIARI

19. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI La liquidazione delle anticipazioni e delle erogazioni intermedie avviene compatibilmente con le risorse di cassa disponibili. La gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 30% del contributo previsto in sede di approvazione del progetto e successive erogazioni legate all’avanzamento delle attività “a costi standard” e/o della spesa per le attività riconosciute “a costi reali”. Le somme forfettarie previste dall’ Articolo 11.(3)(b)(iii) del Regolamento (CE) N.1081/2006 come modificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 verranno riconosciute in ogni caso a seguito della verifica rendicontale.Il beneficiario pertanto presenterà:

una prima richiesta di anticipazione successivamente all’avvio del progetto; richieste di erogazione trimestrali con cui il beneficiario comunicherà le attività “a costi standard” realizzate e/o le spese sostenute nel periodo di riferimento.

Ai fini dell’anticipazione il beneficiario dovrà produrre: lettera di richiesta di anticipazione in forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi del DPR 445/2000 con cui il legale rappresentante del beneficiario dichiara il corretto avvio delle attività e il rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni; documento fiscale in regime di esclusione dal campo IVA ai sensi dell’art. 2 comma 3 lett. a) del DPR 633/72 e s.m.i.; scheda dati anagrafici; copia fotostatica del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore;

Le richieste di erogazione intermedia dovranno essere presentate secondo le seguenti scadenze: entro il 10 marzo per le attività realizzate e/o le spese sostenute nel periodo da dicembre dell’anno precedente a febbraio dell’anno in corso; entro il 10 giugno per le attività realizzate e/o le spese sostenute nel periodo da marzo a maggio; entro il 10 settembre per le attività realizzate e/o le spese sostenute nel periodo da giugno ad agosto; entro il 10 dicembre per le attività realizzate e/o le spese sostenute nel periodo da settembre a novembre;

In ogni richiesta di erogazione intermedia potrà comunque essere richiesta la liquidazione anche di attività svolte e/o di spese sostenute in periodi precedenti e non dichiarate nelle precedenti richieste. Le richieste di erogazione intermedia potranno essere presentate fino al giorno prima la data di presentazione del rendiconto oppure, se precedente, fino al giorno prima la data prevista per la presentazione del rendiconto dalle disposizioni di riferimento. Ai fini della liquidazione delle erogazioni intermedie il beneficiario dovrà produrre:

lettera di richiesta di liquidazione in forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi del DPR 445/2000 con cui il legale rappresentante del beneficiario attesta l’attività svolta “a costi standard” e/o l’ammontare delle spese effettivamente sostenute nel periodo di riferimento e dichiara:

o che l’attività è stata realizzata nel rispetto degli obblighi previsti dalle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali e secondo quanto previsto dal progetto approvato;

o che le spese sono state sostenute le rispetto degli obblighi previsti dalla normativa comunitaria, delle presenti disposizioni e della direttiva di riferimento

eventuale scheda contenente il riepilogo delle attività svolte secondo quanto dichiarato nella lettera di richiesta di liquidazione (per le attività “a costi standard”); eventuale scheda contenente l’elenco dei giustificativi di spesa per i costi diretti e indiretti riferiti al contributo effettivamente sostenuti nel periodo con i relativi dati di quietanza (per le attività “a costi reali”)

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copia della pagina del registro, della relativa copertina e degli eventuali fogli mobili vidimati attestanti la dichiarazione di realizzazione delle attività, per la valutazione di corrispondenza tra quanto dichiarato e i documenti di registrazione delle attività.

Le spese dichiarate nella richiesta di rimborso sostenute da soggetti diversi dal beneficiario, per i quali è prevista la rendicontazione a costi reali (partner ecc.), dovranno essere pagate dal beneficiario prima della presentazione della richiesta di rimborso. Il beneficiario deve essere in grado di dimostrare l’avvenuto pagamento attraverso idoneo documento fiscale debitamente quietanzato dal soggetto diverso dal beneficiario (partner, ecc), che rendiconta a costi reali. La Regione effettuerà la verifica amministrativa volta a valutare la correttezza della richiesta di erogazione intermedia secondo quanto indicato nella sezione “Vigilanza e controllo”. L’importo erogabile sarà composto:

dal contributo riconoscibile sulla base delle attività “a costi standard” effettivamente realizzate; in caso di avanzamento differenziato per attività riconosciute a costo standard orario (ad es. interventi individualizzati calcolati con costo ora/attività), il contributo orario riconoscibile sarà rappresentato dalla media delle ore realizzate individualmente; dalla somma degli importi effettivamente pagati e considerati ammissibili sui costi diretti e indiretti.

Limitatamente alle attività “a costi standard”, eventuali errori di determinazione del contributo richiesto potranno essere corretti d’ufficio, sulla base della documentazione esaminata, ai fini della validazione della richiesta di erogazione intermedia. A seguito della verifica amministrativa, la Regione comunicherà al beneficiario l’esito ai fini dell’emissione del documento fiscale per la liquidazione. Successivamente alla presentazione del documento fiscale, in regime di esclusione dal campo IVA ai sensi dell’art. 2 comma 3 lett. a) del DPR 633/72 e s.m.i., la Regione provvederà alla liquidazione. La somma delle erogazioni a titolo di anticipazione e di richiesta intermedia potrà ammontare al massimo al 95% del contributo previsto. Le somme forfettarie previste dall’ Articolo 11.(3)(b)(iii) del Regolamento (CE) N.1081/2006 come modificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 verranno riconosciute in ogni caso a seguito della verifica rendicontale.L’importo non erogato sull’anticipazione e sulle richieste intermedie verrà erogato a saldo successivamente all’approvazione del rendiconto. Al momento della presentazione della richiesta di anticipazione, il beneficiario dovrà presentare idonea garanzia fideiussoria, secondo il modello che verrà definito dalle strutture regionali, a copertura almeno dell’importo richiesto a titolo di anticipazione. In ogni caso, tutte le somme complessivamente erogate sia a titolo di anticipazione che sulle richieste intermedie dovranno essere garantite da polizza fideiussoria, che verrà svincolata successivamente all’approvazione del rendiconto, qualora non siano dovute restituzioni a carico del beneficiario. E’ quindi possibile presentare polizze fideiussorie parziali. E’ possibile inoltre presentate polizze fideiussorie cumulative per l’intera operazione. La garanzia fideiussoria deve essere rilasciata da Istituto di credito o bancario, Società di assicurazione regolarmente autorizzata, o da Società finanziarie iscritte nell’albo speciale di cui art. 107 del D. Lgs. 385/1993, a favore della Regione Veneto, per la restituzione a favore della Regione degli importi da questa erogati al beneficiario in relazione al finanziamento concesso. Detta garanzia decorre dalla data della richiesta di prima anticipazione ed è valida ed efficace, senza che sia in ciò opponibile alcunché alla Regione, fino a diciotto mesi dalla data di presentazione del rendiconto alla Regione stessa. La garanzia è rilasciata esclusivamente senza beneficio d’escussione; l’escussione parziale della garanzia fideiussoria non determina estinzione della garanzia stessa nei confronti della Regione Veneto per l’importo garantito residuo, se non per svincolo e restituzione da parte della Regione. L’importo garantito dalla fideiussione comprende altresì gli interessi addebitati dalla Regione al beneficiario in caso di richiesta, da parte della stessa, di restituzione integrale o parziale degli importi erogati. La fideiussione deve essere mantenuta fino alla verifica del rendiconto da parte della Regione. La fideiussione sarà restituita al beneficiario all’atto dell’approvazione del rendiconto stesso, a condizione che non sia necessario procedere a reintroito.

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L’Amministrazione Regionale verifica, anche a campione, la veridicità delle dichiarazioni contenute nelle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà allegate alle richieste di anticipazione e di erogazione intermedia, ai sensi degli articoli 71 e ss del DPR 445/00.

20. RESTITUZIONI Al rendiconto presentato alla Regione, va allegato l’originale della ricevuta di versamento delle somme eventualmente non utilizzate, intese come differenza negativa tra importo complessivo ricevuto dal soggetto beneficiario, a titolo di anticipo e/o acconto per il progetto approvato, e importo complessivo esposto in rendiconto relativo al progetto stesso (economie di gestione). L’omesso versamento delle somme non utilizzate all’atto della presentazione del rendiconto, determina l’escussione della fideiussione prestata, per la parte relativa alle somme non restituite, maggiorate degli interessi dalla data di presentazione del rendiconto alla data di effettiva restituzione. Dalla data di notifica formale del Decreto di approvazione del rendiconto presentato, decorre il termine di 60 giorni entro il quale il beneficiario deve provvedere alla restituzione di eventuali somme a debito, intese come differenza negativa tra importo complessivo ricevuto a titolo di anticipo e/o acconto per il progetto approvato e importo complessivo dello stesso progetto riconosciuto dal Decreto. Tali risultanze sono comunicate, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., anche al fideiussore. Decorso inutilmente detto termine, la Regione procede all’escussione della fideiussione prestata, per la parte relativa alle somme non restituite, maggiorate degli interessi dalla data di notifica formale del Decreto di approvazione del rendiconto alla data di effettiva restituzione. A tal fine, è onere del beneficiario fornire alla struttura regionale competente la prova dell’avvenuto versamento delle somme oggetto di restituzione, facendo pervenire, entro il termine predetto, la documentazione a comprova dell’avvenuto versamento. E’ facoltà del beneficiario rinunciare al contributo o a parte di esso mediante formale dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante e comunicata alla struttura competente, con espresso impegno a provvedere alla restituzione degli anticipi/acconti eventualmente già erogati dalla Regione, non oltre 60 giorni dalla data di rinuncia, unitamente agli interessi legali calcolati dalla data di effettiva erogazione alla data di effettiva restituzione. Di tali risultanze è avvisato, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., anche il fideiussore. Decorso inutilmente detto termine, la Regione procede all’escussione della fideiussione prestata. Il provvedimento di revoca del finanziamento è comunicato, per conoscenza, anche al fideiussore, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i. In caso di mancata restituzione entro i termini previsti la Regione provvede senz’altro all’escussione della garanzia fidejussoria.

Non è consentito rinunciare al finanziamento oltre il termine di deposito del rendiconto ovvero dopo la comunicazione da parte della Regione di avvio di procedimento di revoca ovvero di sospensione cautelativa.La rinuncia da parte del beneficiario ha carattere definitivo ed irrevocabile. Resta in ogni caso salvo il diritto della Regione di ripetere le somme erogate al beneficiario rinunciante, oltre agli interessi dovuti, non costituendo l’avvenuta erogazione forma alcuna di acquiescenza, neppure implicita, alla situazione determinata dalla predetta rinuncia.In tutti i casi in cui il debitore non adempie alla restituzione entro le scadenze stabilite, verranno calcolati gli interessi di mora sulla quota capitale, a partire dalla scadenza del termine, in aggiunta agli eventuali interessi legali precedentemente maturati. Ai fini delle presenti disposizioni, viene individuata come data di erogazione il momento dell’ordine di liquidazione materiale (per es. bonifico) dell’importo da parte del Servizio di tesoreria della Regione Veneto.Analogamente, la data di restituzione è individuabile nella data indicata come valuta contabile dell’ordine di liquidazione materiale effettuato dal beneficiario. Il tasso d’interesse da applicare agli importi esigibili non rimborsati alla data di scadenza è quello applicato dalla Banca centrale europea alle sue principali operazioni di rifinanziamento, che è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, serie C, in vigore il primo giorno di calendario del mese della data di scadenza, maggiorato di tre punti percentuali e mezzo.

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D. RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ

21. PRESENTAZIONE DEL RENDICONTO Il rendiconto delle attività realizzate e/o delle spese sostenute, separatamente per ogni singolo progetto approvato, deve essere presentato dal beneficiario alla Regione, unitamente a tutta la documentazione richiesta, entro 60 giorni dalla conclusione, risultante dai registri didattici o documenti attestanti lo svolgimento delle attività non formative ove previste. Si fa quindi riferimento all’ultimo giorno in cui si è svolta una qualsiasi attività approvata a progetto in conformità alla specifica Direttiva di riferimento. La presentazione dei documenti cartacei previsti deve avvenire esclusivamente a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno ovvero per consegna diretta alla competente Struttura, che ne rilascia ricevuta. Il predetto termine finale può essere differito in ogni caso di non oltre 90 giorni e per una sola volta, per eccezionali casi di oggettiva impossibilità di presentazione in termini del rendiconto, non connessi a carenze organizzative interne, debitamente comunicati e documentati dal beneficiario alla Regione prima del predetto termine, previa autorizzazione della Regione. Integrazioni e/o modifiche al rendiconto sono riconosciute esclusivamente se pervenute entro il termine fissato per la presentazione. Il ritardo nella presentazione del rendiconto, rispetto ai termini stabiliti, comporta l’applicazione, per ogni giorno di ritardo, di una penalità pari allo 0,1% di quanto complessivamente richiesto dal beneficiario a titolo di contributo. La presentazione del rendiconto dopo 150 giorni dal termine di conclusione del progetto, comporta la decadenza dal contributo concesso, nel rispetto del procedimento ex lege 241/90 e s.m.i., con conseguente restituzione degli acconti erogati, maggiorati degli interessi legali dalla data di accredito alla data di effettiva restituzione, secondo quanto previsto dal punto “Restituzioni”. Il rendiconto si compone dei seguenti documenti, che devono essere tutti presentati entro i termini sopra indicati:

dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa dal legale rappresentante del beneficiario, ai sensi e con le modalità di cui agli articoli 38 e 47 del D.P.R. n. 445/00, con la quale lo stesso attesta che:

- i fatti e i dati esposti in rendiconto e nei relativi allegati sono veritieri ed esatti; - le attività sono state realizzate in conformità alle disposizioni comunitarie, nazionali e

regionali e secondo quanto previsto dal progetto approvato; - è stata rispettata la normativa comunitaria inerente l’informazione e la pubblicità; - è stata rispettata la normativa in tema di concorrenza/appalti/ambiente/pari opportunità; - sono state rispettate le procedure di accesso al progetto per gli utenti; - l’Ente utilizza un sistema di contabilità separata per le spese relative al progetto, ovvero

un codice contabile associato al progetto; - tutti i documenti relativi al progetto sono conservati in originale o su supporti

comunemente accettati a norma dell’art. 90 Reg.(CE) 1083/2006 e art. 19 Reg.(CE) 1828/2006 e di essi potrà essere fornita copia in caso di ispezione da parte degli organi competenti;

- la documentazione amministrativa, contabile e tecnica del progetto è archiviata in modo da renderla facilmente consultabile; il beneficiario si impegna a comunicare tempestivamente alla struttura regionale competente eventuali modifiche dell’indirizzo presso il quale sono custoditi i documenti di spesa;

- per la realizzazione del progetto oggetto di rendicontazione, non sono stati ottenuti altri contributi o entrate, pubblici o privati, ad eccezione di quelli dichiarati nel rendiconto;

e inoltre, per le attività rendicontate “a costi reali”: - i documenti di spesa sono conformi con la normativa civilistica e fiscale e con l'oggetto

dell’atto di adesione; - le spese dichiarate sono state sostenute nel periodo di ammissibilità previsto, e sono

conformi alle voci di spesa ammissibili contenute nella normativa comunitaria, nazionale, nel Programma Operativo e nell’atto di adesione di finanziamento;

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- i documenti di spesa non sono stati e non saranno utilizzati per ottenere altri finanziamenti

- l’I.V.A. esposta in rendiconto corrisponde all’importo dell’I.V.A. non detraibile, in quanto realmente e definitivamente sostenuta dal destinatario, dai suoi partner o componenti di Associazioni temporanee

riepiloghi di attività (timesheets) degli operatori coinvolti nel progetto, secondo quanto previsto al punto “Registrazione delle attività”;originali del registro presenze allievi e dei fogli mobili dello stage; per le attività rendicontate “a costi reali” elenco dei giustificativi riferiti ai costi diretti e indiretti effettivamente sostenuti nell’attuazione del progetto eventuale altra documentazione attestante le attività svolte, con particolare riferimento alle attività rimborsate sulla base di somme forfetarie, secondo quanto previsto dalle specifiche Direttive di riferimento; dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa dal legale rappresentante del beneficiario, ai sensi e con le modalità di cui agli articoli 38 e 47 del D.P.R. n. 445/00, contenente la Lista di autocontrollo del rispetto delle disposizioni comunitarie,nazionali e regionali; originale della ricevuta di versamento delle somme eventualmente non utilizzate, intese come differenza tra importo complessivo ricevuto a titolo di acconto e importo complessivo calcolato sulla base delle attività realizzate (economie di gestione).

22. ADEMPIMENTI CONTABILI Le spese sostenute per la realizzazione delle attività, giustificate da fatture o altri documenti contabili di equivalente valore probatorio in regola con la normativa fiscale e contabile, devono essere debitamente registrate nei sistemi di contabilità generale ed analitica del destinatario e/o dei relativi partner e associati. Il sistema di contabilità analitica dovrà prevedere l’imputazione delle spese sistematica e separata per singolo progetto secondo una classificazione delle voci di spesa e una identificazione dei flussi finanziari tali da consentire anche la revisione dei parametri di costo e di contributo secondo quanto previsto dalle Deliberazioni della Giunta Regionale nn. 698 del 24.5.2011 e n. 1672 del 18.10.2011. A tal fine potrà essere utilizzata la classificazione delle voci di spesa previste per le attività realizzate nelle annualità precedenti. La documentazione contabile va conservata in originale e tenuta a disposizione per 5 anni successivi all’ultimo pagamento. Per le prestazioni individuali dovrà essere mantenuta agli atti del beneficiario per il medesimo periodo idonea documentazione preventiva (contratto o lettera di incarico) e quella relativa alla regolarità della prestazione e degli adempimenti connessi (cedolini paga, modelli per il versamento degli oneri contributivi e fiscali ecc.).

23. GIUSTIFICAZIONE DEI COSTI REALI I costi reali devono essere giustificati da fatture o altri documenti contabili di equivalente valore probatorio, in regola con la normativa fiscale e contabile, debitamente registrati nella contabilità del destinatario e/o dei relativi partner e associati e debitamente quietanzati sia da parte del partner che del beneficiario. (Vedi punto n. 22 “Adempimenti contabili”). I costi relativi a materiali consegnati ai destinatari (materiali didattici e di consumo) e a servizi usufruiti dagli stessi (buoni pasto, servizi di residenzialità) dovranno essere giustificati inoltre dalle relative distinte di consegna/utilizzo debitamente sottoscritte dai destinatari. Relativamente ai costi del personale, in caso di impossibilità di produrre le buste paga in originale a causa della dematerializzazione delle stesse, il beneficiario dovrà presentare la stampa del cedolino paga accompagnata da idonea certificazione di conformità sottoscritta da un soggetto iscritto all’albo dei Consulenti del Lavoro, Commercialisti o Revisori dei conti. Tale certificazione dovrà essere mantenuta, a cura dell’azienda interessata, allegata solidalmente alla stampa del cedolino paga sul quale è stato apposto la dicitura di imputazione al Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) come più avanti specificato.

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In particolare i documenti probatori debbono contenere la dettagliata indicazione delle tipologie di beni e servizi formanti oggetto dell’operazione, tranne nei casi di forniture a carattere generale (ad esempio energia elettrica, linee telefoniche, ecc…) La quietanza, attestante il requisito di spesa effettivamente pagata, deve risultare da bonifico bancario, ricevuta di c.c. postale, assegno circolare in copia corredato da estratto di conto bancario, assegno bancario corredato da estratto di conto corrente. Non sono ammessi pagamenti in contanti, salvo che per spese di immediata e comprovata necessità debitamente documentate, fino ad un massimo dell’1% del costo complessivo del progetto e di 150 Euro per singolo pagamento. In ogni caso il documento giustificativo di spesa deve individuare con precisione l’oggetto della fornitura. La documentazione contabile va conservata in originale e tenuta a disposizione per 5 anni successivi all’ultimo pagamento. La giustificazione dei costi sostenuti per collaborazioni individuali deve essere accompagnata dal contratto, o lettera di incarico controfirmata con l’indicazione della prestazione, del periodo, della durata in ore, del corrispettivo orario. La giustificazione dei costi per il personale dipendente deve essere accompagnata da:

Libro Unico del lavoro cedolini stipendi con documentazione a comprova del pagamento modelli DM10 ed altri documenti per i versamenti contributivi; ricevute per le ritenute fiscali; polizze INAIL; copia del contratto collettivo di categoria aggiornato; ordine di servizio interno per il conferimento dell’incarico, con specificazione dell’oggetto dello stesso in rapporto al progetto approvato, di data anteriore al suo effettivo inizio, sottoscritto dal legale rappresentante o procuratore del soggetto destinatario.

24. CONDIZIONI PER LA VERIFICA DEL RENDICONTO Gli originali dei documenti di spesa, saranno custoditi dal beneficiario, a norma di legge, a far data dalla presentazione del rendiconto alla Regione. La Regione, direttamente o a attraverso Società di revisione contabile appositamente incaricata, procede all’esame del rendiconto presentato dal beneficiario. Il beneficiario è tenuto, su richiesta formulata con congruo anticipo, ad esibire al personale incaricato dalla Regione, tutta la documentazione relativa al progetto per il quale è stato presentato il rendiconto, comprensiva dei documenti delle spese sostenute dei partner e associati per le attività rendicontate “a costi reali”. Il rifiuto di esibizione comportano la revoca del finanziamento, nel rispetto del procedimento ex Lege 241/90 e s.m.i.. La mancata esibizione del titolo di spesa in originale comporta il non riconoscimento della relativa quota di costo reale imputata al progetto. Sugli originali dei titoli di spesa, il personale incaricato dalla Regione apporrà la dicitura: “Regione Veneto - Direzione …………. - Titolo di spesa ammesso a contributo con il F.S.E –F.D.R. per Euro_________, ___”, Dgr…………. ,con data e sigla dell’esaminatore, oppure:“Regione Veneto- Direzione …………. - Titolo di spesa non ammesso a contributo con il F.S.E. – F.D.R. per Euro________,___”, Dgr…………,con data e sigla dell’esaminatore. Le risultanze del controllo, riportate in apposita relazione, sono comunicate al destinatario, che, entro 20 giorni da tale comunicazione, ha facoltà, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., di formulare per iscritto le proprie osservazioni. La Regione, tenuto conto delle osservazioni presentate, approva con Decreto il rendiconto di spesa, secondo le risultanze del controllo, dandone comunicazione all’interessato. In sede di verifica da parte della Regione, per le attività “a costi reali” verranno prese in considerazione solo le spese esposte in rendiconto che alla data della verifica rendicontale risultino debitamente quietanzate. In sede di verifica da parte della Regione, l’importo complessivo dichiarato in rendiconto dal destinatario non potrà essere oggetto di incremento, salvo che per meri errori materiali comunque rilevabili dal contenuto del rendiconto.

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La documentazione dei costi reali sostenuti dai soggetti partner e dai soggetti assimilati ai partner secondo quanto indicato al punto 2 (“Definizioni”), costituisce parte integrante del rendiconto presentato e deve quindi essere esibita dal titolare del progetto. Per gli interventi formativi, non è ammesso alcun documento sostitutivo dei registri didattici e dei registri a fogli mobili a dimostrazione del numero di ore di presenza degli allievi e dei docenti, nonché dei coordinatori e dei tutor qualora sia prevista una presenza minima in aula degli stessi.

25. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO Il contributo riconosciuto al beneficiario viene determinato attraverso il seguente procedimento:

1. Verifica dell’ammissibilità della spesa per le attività rendicontate “a costi reali”: i giustificativi di spesa presentati in sede di verifica vengono valutati in ordine all’ammissibilità della spesa secondo i principi sopra richiamati

2. Riparametrazione del contributo previsto per le attività “a costi reali”: il contributo previsto in fase di preventivo per le attività “a costi reali” viene riparametrato tenendo conto sia degli eventuali scostamenti tra l’attività prevista e quella realizzata che del rispetto dei parametri di spesa previsti dalla Direttiva di riferimento e dalle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali. Per quanto riguarda i parametri, la verifica viene attuata come segue:

a. qualora le disposizioni prevedano parametri massimi di spesa, gli eventuali costi eccedenti il parametro non verranno riconosciuti;

b. qualora le disposizioni prevedano parametri minimi di spesa, il mancato rispetto degli stessi comporta la riduzione proporzionale degli altri costi per ricondurre la ripartizione dei costi alle percentuali previste.

3. Determinazione del contributo riconoscibile “a costi standard”, calcolato come prodotto tra le attività realizzate e il relativo valore unitario, alle condizioni e secondo le modalità di riconoscimento previste dalle Direttive di riferimento e dalle presenti disposizioni; in particolare verranno verificate tutte le condizioni previste dalla Direttiva quali, a titolo indicativo ma non esaustivo, il rispetto degli standard qualitativi (ad esempio requisiti del gruppo di lavoro), il rispetto dei termini e delle condizioni di assunzione dei destinatari (come nel caso di Patto di Prima Occupazione), il raggiungimento del numero minimo di destinatari formati ecc.

4. Esame delle attività rimborsate mediante somme forfetarie, e determinazione della rimborsabilità degli importi previsti in sede di progetto: l’esame dell’attività può comportare esclusivamente i casi di riconoscimento integrale della somma prevista oppure di nessun riconoscimento della somma per l’attività esaminata

5. Determinazione del contributo massimo riconoscibile: il contributo massimo riconoscibile è la somma tra il contributo riparametrato per le attività “a costi reali” (punto 4), il contributo calcolato sulla base dei “costi standard” (punto 2) e le somme forfetarie riconosciute (punto 3); al risultato viene sottratto il cofinanziamento privato in denaro eccedente rispetto a quanto indicato a preventivo

6. Determinazione del contributo riconosciuto: il contributo riconosciuto è determinato sottraendo al contributo massimo riconoscibile (punto 5) eventuali decurtazioni dovute ad irregolarità nella gestione (ad esempio, per ritardo nella presentazione del rendiconto o irregolare tenuta dei registri di attività).

In ogni caso il contributo riconosciuto non potrà eccedere i limiti previsti dalla Direttiva di riferimento né gli importi previsti dall’atto di approvazione del progetto e il relativo impegno di spesa. Di seguito è riportato un esempio per il calcolo del contributo riconosciuto:

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30.000,00 70.000,0050.000,00 30.000,0016.000,00 100.000,00

1.000,00 100%97.000,00 90%-2.000,00 63.000,00

095.000,0030.000,0065.000,00

700,00164,00

20.000,0022.000,00

112.800,00

10.000,00VERO

10.000,00

185.800,00190.800,00

5954,00500,00

184.346,00

FASE 5 - DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO5A. Contributo massimo riconoscibile (min(1L,2F)+3E+4C5B. Costo rendicontato (1B+1C+(3A*3B)+4A)5C. Giorni di ritardo presentazione rendiconto5D. Decurtazione per giorni di ritardo (5B*5C*0,1%)5E. Decurtazioni per irregolarità5F. Contributo riconosciuto (5A-5D-5E)

2D. Attività prevista

FASE 4 - ESAME DELL'ATTIVITA' A SOMME FORFETARIE

4B. Attività realizzata (si/no)4C. Somme riconosciute

2E. Attività realizzata

3B. Valore unitario contributo pubblico3C. Cofinanziamento in denaro previsto3D. Cofinanziamento in denaro effettivo3E. Contributo riconoscibile ((3A*3B)+3C-3D)

4A. Somme previste

1L. Quota pubblica (min(1H-1I),1H/2C*2A)FASE 3 - ESAME DELL'ATTIVITA' A COSTI STANDARD

3A. Attività realizzate (ad es. ore di formazione)

1H. Spesa ammissibile (1E-1F-1G)1I. Spesa ammiss. al cofin.privato (1A-1G)

1F. Spese non amm. al contributo pubblico 2F. Contributo riparametrato (2A/2D*2E)1G. Spese non amm. al cofin.privato (B2.24)

1D. Aumenti ammissibili1E. Totale spesa (1A+1B+1C+1D)

1B. Altri giustificativi di spesa (costi diretti) 2B. Quota privata a preventivo1C. Costi indiretti 2C. Costo totale a preventivo (2A+2B)

FASE 1 - ESAME DELLA SPESA A COSTI REALI FASE 2 - ESAME DELL'ATTIVITA' A COSTI REALI1A. Costo del lavoro (voce B2.24) 2A. Contributo pubblico a preventivo

26. AMMISSIBILITA’ DEI COSTI F.S.E. Costituiscono, di regola, costi non ammissibili al cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo:

gli interessi debitori;le commissioni per operazioni finanziarie; le perdite di cambio; gli altri oneri meramente finanziari; le spese di ammende, penali e per controversie legali; le spese di acquisto relative a beni ammortizzabili; le spese per l’acquisto di terreni; le spese per l’acquisto di immobili; le spese per mutui e capitali di rischio; fondi di garanzia; le spese per consulenze legali, le parcelle notarili, fatto salvo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento; le spese relative a perizie tecniche o finanziarie, nonché le spese per contabilità o audit, se direttamente connesse all’operazione co-finanziata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione ovvero, nel caso delle spese di contabilità o audit, se non connesse con i requisiti prescritti dall’Autorità di Gestione; le spese sostenute per il rispetto delle normative in materia di antinfortunistica, igiene, tutela ambientale, tutela della salute negli ambienti di lavoro, prevenzione incendi, accreditamento, fatto salvo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento; i costi per il raggiungimento della sede del corso o dello stage da parte degli allievi, fatto salvo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento; spese relative ad un bene rispetto al quale il beneficiario abbia già usufruito , per le spese, di una misura di sostegno finanziario nazionale o comunitario;

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i costi non previsti dalla specifica Direttiva di riferimento.

Costituiscono costi ammissibili al cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo, sempreché ricorrano le specifiche condizioni stabilite ed esclusivamente in caso di attività rendicontate “a costi reali”:

spese per l’apertura di uno o più conti bancari relativi all’operazione finanziata;spese per acquisto di materiale usato se sono soddisfatte le seguenti condizioni ovvero il venditore rilascia una dichiarazione attestante la provenienza esatta del materiale e che lo stesso, nel corso degli ultimi sette anni, non ha beneficiato di un contributo nazionale o comunitario, il prezzo del materiale usato non è superiore al suo valore di mercato ed è inferiore al costo di materiale simile nuovo, le caratteristiche tecniche del materiale usato acquisito sono adeguate alle esigenze dell’organizzazione e sono conformi alle norme e agli standard pertinenti; spese per consulenza tecnica o finanziaria, se direttamente legate all’operazione e necessarie per la sua preparazione o esecuzione; spese per contabilità o revisione contabile, se connesse ad obblighi prescritti dalla Regione; spese per garanzie, ove previste dalla normativa nazionale o comunitaria o previste dalla decisione della Commissione che autorizza l’intervento. IVA, se realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario finale, indipendentemente dalla sua natura privata o pubblica. L’IVA comunque recuperabile non è ammissibile, anche se effettivamente non recuperata dal beneficiario le imposte dirette, tributi, contributi previdenziali e sociali su stipendi e salari, se effettivamente e definitivamente sostenuti dal beneficiario; Locazione finanziaria (leasing), alle condizioni disciplinate dal presente documento; Ammortamento di immobili o attrezzature, se: a) vi è un nesso diretto con l’intervento finanziato; b) il costo dell’ammortamento è calcolato in conformità alle pertinenti norme contabili; c) il costo si riferisce esclusivamente al periodo di finanziamento del progetto; d) i beni oggetto di ammortamento non abbiano già usufruito di finanziamenti pubblici.

I costi ammissibili sopra indicati non possono, in caso di attività “a costi standard”, aumentare il valore dell’unità di costo standard né in alcun caso incrementare il contributo calcolato sulla base delle attività realizzate.

27. AMMISSIBILITA’ DEI COSTI F.E.S.R. Si riportano di seguito le tipologie di spese ammissibili e non ammissibili al finanziamento, fermo restando quanto previsto dalla Direttiva di riferimento in relazione ai costi di competenza del F.E.S.R, e a seconda che siano ritenute necessarie al corretto svolgimento del progetto e ad esso collegate. Fatto salvo quanto previsto in materia di ammissibilità dei costi (vedi punto 2 del presente documento), in generale le spese rendicontate per essere considerate ammissibili dovranno essere:

sostenute nel periodo di realizzazione del progetto rientrare nelle tipologie di spesa definite dalla Direttiva di riferimento essere previste dal progetto presentato e dalle sue eventuali variazioni essere congrue con le finalità ed i contenuti del progetto

Costituiscono costi non ammissibili al finanziamento:tutte le spese che non rientrano nelle categorie previste dal bando o non sono riconducibili alle specifiche necessità del progetto; le spese relative ad un bene rispetto al quale il beneficiario abbia già usufruito di una misura di sostegno finanziario nazionale o comunitario; l’I.V.A. e le altre tasse, imposte e bolli comunque ed a qualunque titolo rimborsabili, compensabili ovvero recuperabili fiscalmente dal beneficiario; tutte le spese che hanno un’attinenza solo indiretta con il progetto e/o sono riconducibili a normali attività correnti dell’azienda (es. attività amministrativa o di segreteria riferita al progetto, marketing);

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costi fatturati tra imprese partecipanti ad uno stesso R.T.I.. Un’impresa beneficiaria facente parte di un R.T.I. non può fatturare forniture di beni e/o servizi inerenti il progetto finanziato, ad un’altra impresa appartenente allo stesso R.T.I. e, quindi, co-beneficiaria del contributo regionale; le quote di ammortamento di beni già in possesso del richiedente alla data di inizio del progetto; la valorizzazione di lavori che si configurano come operazioni di leaseback su beni già di proprietà o nella disponibilità della impresa richiedente; i pagamenti in contanti o attraverso cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore; costi sostenuti a qualsiasi titolo riferiti a soggetti con contratti di lavoro dipendente o parasubordinato; le spese effettuate e/o da fatturare all’impresa beneficiaria da società con rapporti di controllo o di collegamento così come definito ai sensi dell’art. 2359 c.c. o che abbiano in comune soci amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza; costi relativi ad interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad eccezione degli interventi direttamente connessi all’acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature, strumentali alla realizzazione del progetto; spese relative a parti o componenti di macchine ed impianti, ad eccezione degli interventi direttamente connessi all’acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature, strumentali alla realizzazione del progetto; oneri per concessioni, spese notarili, interessi passivi, collaudi, etc.; hardware e software non specialistici (ad es. programmi di office automation, sistemi operativi, antivirus, etc.) anche se strumentali alla realizzazione del progetto; spese relative al trasporto dei beni; spese inerenti i beni consegnati a qualunque titolo ad imprese diverse dall’impresa beneficiaria; qualsiasi tipo di onere connesso a contratti di assistenza a fronte dei beni oggetto del contributo; spese di trasporto, vitto, alloggio, diarie per il personale e consulenti, ad eccezione per le spese di solo alloggio e trasferta per i docenti e per i destinatari delle attività, entro i limiti e alle condizioni previste dalla Direttiva di riferimento; materiali di consumo, anche se riferiti agli impianti, macchinari, attrezzature strumentali alla realizzazione del progetto; spese relative alla mera estensione della validità di un brevetto la cui acquisizione sia antecedente la data di inizio progetto;

Costituiscono costi ammissibili, fermo restando quanto previsto dalle specifiche Direttive di riferimento in materia di azioni FESR, e sempreché ricorrano le condizioni generali e specifiche di seguito stabilite:

e) essere chiaramente imputata e sostenuta dal soggetto beneficiario o partner; f) essere strettamente connessa alle attività previste dal progetto; g) soddisfare il principio di buona e sana gestione finanziaria e di economicità in termini di

rapporto costi/benefici; h) rientrare in una delle categorie di spesa ammissibile indicate dal bando; i) corrispondere a pagamenti effettivamente e definitivamente sostenuti con modalità di

pagamento che permettano di ricondurre inequivocabilmente ed immediatamente la spesa al progetto;

j) essere registrata nella contabilità dei beneficiari ed essere chiaramente identificabile grazie ad una contabilità separata del progetto o un utilizzo di un codice che permetta di identificare in maniera chiara la contabilità del progetto;

k) essere sostenuta nel rispetto dei criteri civilistici e fiscali in tema di contabilità e dei regolamenti di contabilità del beneficiario;

i costi di ammortamento, a condizione che il costo dell’ammortamento sia calcolato conformemente alla normativa vigente e che tale costo si riferisca esclusivamente al periodo di cofinanziamento del progetto in questione; i costi relativi all’acquisizione di beni materiali strumentali, sia nuovi sia usati mediante contratti di acquisto. Il criterio di scelta per le modalità di acquisizione deve tener conto del principio di

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economicità. Nel caso di acquisto di beni nuovi il costo è ammissibile se strettamente correlato al progetto. Nel caso di acquisto di beni usati devono inoltre sussistere le seguenti condizioni:

a) L’età del bene al momento dell’acquisto non deve superare i 5 anni; b) il venditore deve rilasciare una dichiarazione attestante l’origine e l’età del bene e

confermare che lo stesso, nel corso della sua precedente utilizzazione non ha mai beneficiato di contributi a vario titolo, nonché fornire copia conforme all’originale della fattura di acquisto del bene;

c) il prezzo del bene usato non deve essere superiore al suo valore di mercato e deve essere inferiore al costo di un bene similare nuovo;

d) le caratteristiche tecniche del bene acquisito devono risultare adeguate alle esigenze dell’operazione ed essere conformi alle norme e agli standard pertinenti. Il costo ammissibile per i beni materiali strumentali è determinato di norma mediante piano di ammortamento ordinario e specificatamente;

e) è consentita la deduzione integrale, nel periodo d’imposta in cui sono state sostenute, delle spese il cui costo unitario non sia superiore a euro 516,45;

f) i costi concernenti l’ammortamento vengono calcolati conformemente alle aliquote fissate dalla normativa vigente;

28. COFINANZIAMENTO PRIVATO Qualora la specifica Direttiva di riferimento o le disposizioni comunitarie, nazionali e regionali prevedano una quota di cofinanziamento a carico del beneficiario o dei destinatari delle attività, la stessa deve essere garantita anche a consuntivo, almeno nella stessa percentuale rispetto al costo complessivo prevista in sede di approvazione del progetto. In difetto, il contributo verrà ridotto in modo da ricondurre la ripartizione del costo complessivo fra quota pubblica e quota privata al dato preventivo. Il cofinanziamento privato può essere garantito, nelle attività per occupati svolte in orario di lavoro, e qualora la specifica Direttiva di riferimento lo preveda, attraverso dimostrazione del costo sostenuto dall’impresa di appartenenza secondo le modalità sopra indicate. Tale costo può essere imputato:

esclusivamente per la parte di attività svolta durante l’orario di lavoro e/o in straordinario retribuito evidenziato in busta paga esclusivamente per i soggetti che abbiano rapporto di lavoro con l’azienda beneficiaria dell’intervento;nei limiti della somma complessiva di tutti gli altri costi ammissibili.

Per attività svolta al di fuori del normale orario di lavoro non può essere imputato alcun costo del personale coinvolto in qualità di destinatario. Per il calcolo dei costi del personale coinvolto in qualità di allievo, si configurano esclusivamente i seguenti casi:

personale dipendente iscritto a libro matricola: costo orario lordo aziendale; titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa: costo orario determinato quale divisione fra la retribuzione lorda ricondotta su base annua, desumibile dal contratto stipulato, e il monte orario annuo convenzionale stabilito in 1.840 ore; personale con retribuzione oggettivamente non quantificabile (imprenditori, pescatori, artigiani): costo orario desumibile dalle retribuzioni minime;

Per altre categorie non rientranti fra quelle soprarichiamate (ad es. liberi professionisti, soci non lavoratori ecc), non è imputabile alcun costo del personale.

29. DISPOSIZIONI SPECIFICHE RIFERITE A SINGOLE VOCI DI SPESA Fatto salvo quanto diversamente previsto dalle norme nazionali in materia di ammissibilità della spesa (D.P.R. 196/2008), si forniscono le seguenti indicazioni riferite alle voci di spesa del piano finanziario:

Progettazione: i costi concernenti attività preparatorie (progettazione) sono riconosciuti esclusivamente in quanto riferiti direttamente al progetto approvato, purché temporalmente successivi alla data di pubblicazione del avviso. Si tratta di attività quali ideazione, progettazione

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esecutiva dell’intervento, realizzazione di indagini di mercato, elaborazione di materiale didattico e dispense. Per contro, la mera stampa di estratti e pubblicazioni e dispense, è esclusa dalla progettazione. Per tale voce è ammissibile nella categoria B1 solo il costo di riproduzione fotostatica nel rispetto della legge sul diritto d’autore. I costi ammissibili non riferiti alle attività sopra indicate dovranno essere imputati alle specifiche voci di spesa del conto economico, e concorreranno, unitamente alle altre voci di spesa, al raggiungimento di eventuali parametri. L’attività di progettazione dei corsi deve essere riscontrabile e verificabile ai fini del riconoscimento delle relative spese. Pertanto la relativa documentazione contabile – fatture, ricevute – deve essere supportata dall’esistenza di elaborati di progettazione, verbali di riunioni, resoconti, indagini di mercato, ecc. Pubblicità e selezione: le spese di pubblicità e selezione debbono essere cronologicamente riferite ad attività poste in essere dopo l’approvazione regionale dell’intervento; Docenza, tutoraggio e coordinamento: in caso di ricorso a prestazioni professionali individuali, il beneficiario dovrà determinare il compenso orario secondo principi di sana gestione finanziaria delle risorse, attraverso una attenta analisi del mercato di riferimento e dei requisiti del soggetto incaricato;Locazione immobili: il leasing per immobili è consentito, al netto degli oneri finanziari e bancari connessi, esclusa la quota di riscatto. In caso di immobili utilizzati per la realizzazione di attività formativa e per le attività organizzative, i canoni di locazione devono essere suffragati da contratti registrati aventi data anteriore all’avvio delle attività finanziate. Nell’ipotesi in cui il beneficiario intenda imputare il costo di locazione quale costo diretto, i canoni potranno essere riconosciuti in relazione alla effettiva necessità progettuale, così come risultante da adeguata documentazione (ad esempio, contratti e accordi con il locatore, calendari delle lezioni, registri delle lezioni, etc. comprovante la disponibilità, in capo al beneficiario, dei locali per tutto il tempo occorrente lo svolgimento effettivo delle attività formative). Nell’ipotesi in cui l’imputazione del costo della locazione dei suddetti immobili avvenga a titolo di costo indiretto, i canoni potranno essere riconosciuti limitatamente all’utilizzo del bene ed in relazione all’effettiva necessità progettuale e, comunque, nei limiti della durata dello stesso per la quota d’uso e di superficie effettivamente utilizzata. Per i locali presi in locazione, è ammissibile il costo di manutenzione ordinaria, solo se non incluso nel canone di locazione. E’ imputabile al progetto il costo sostenuto entro il valore massimo ottenuto dalla Banca Dati delle Quotazioni Immobiliari dell’Agenzia del Territorio, con riferimento al valore di locazione euro/mq, alla zona ed alla tipologia dei locali e servizi connessi. In alternativa potrà essere esibita una perizia rilasciata dalla stessa Agenzia del Territorio, oppure dovrà essere allegata alla rendicontazione una perizia giurata rilasciata da un tecnico professionista che stabilisca la congruità del valore del contratto di affitto.Acquisto di materiale usato è spesa ammissibile solo se risultano soddisfatti i requisiti di cui all’art. 4, comma 1 del D.p.r. n.196 del 3 Ottobre 2008; Utilizzo locali: sono ricompresi in questa voce i costi riferiti a quote condominiali e/o alla pulizia dei locali. Se il servizio di pulizie è espletato da personale interno, è ammissibile il costo delle persone addette e dei materiali utilizzati. Il servizio affidato ad impresa di pulizie deve risultare da contratto. Ammortamenti: l’ammortamento costituisce spesa ammissibile a condizione che:

i beni non abbiano già usufruito di contributi pubblici per la parte di costo storico in base al quale è stata calcolata la quota di ammortamento la quota di ammortamento sia imputata a bilancio di esercizio del beneficiario il costo dell’ammortamento venga calcolato nel rispetto delle disposizioni normative e principi contabili e secondo le norme fiscali vigenti (escluso l’ammortamento accelerato) il costo di ammortamento sia riferito all’operazione il bene sia inserito nel libro dei cespiti oppure in altra documentazione equivalente

In base all’articolo 102 c. 5 (già art. 67 c. 6) del D.p.r. n. 917/86 del Tuir (ammortamento dei beni materiali), per i beni il cui costo unitario non è superiore a 516,46 euro è consentita la deduzione integrale delle spese di acquisizione nell’esercizio in cui sono state sostenute. Pertanto

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il beneficiario può portare a rendiconto la quota parte del costo riferito al periodo di utilizzo del bene in relazione alla specifica attività cofinanziata. In caso di ammortamento, la formula applicabile è :

(valore di acquisto (o quota del valore di acquisto) x aliquota di ammortamento x ore di utilizzo x numero di destinatari dell’intervento)/(ore annue convenzionali x numero di utilizzatori totali).

Locazione e manutenzione attrezzature: le spese per attrezzature di proprietà, noleggiate e in leasing (al netto degli oneri finanziari e bancari ed esclusa la quota di riscatto) sono ammissibili alle condizioni seguenti. Nell’ipotesi in cui il beneficiario intenda imputare il costo della locazione quale costo diretto, i canoni potranno essere riconosciuti in relazione all’effettiva necessità progettuale delle attrezzature effettivamente oggetto delle attività progettuali stesse, così come risultante da adeguata documentazione (ad esempio, contratti e accordi con il locatore, calendari delle lezioni, registri delle lezioni etc. comprovante la disponibilità, in capo al beneficiario, di quelle medesime attrezzature il tempo occorrente allo svolgimento effettivo delle attività formative). Nell’ipotesi in cui l’imputazione del costo della locazione delle suddette attrezzature avvenga a titolo di costo indiretto, i canoni potranno essere riconosciuti limitatamente in rapporto alla durata dell’attività del progetto, per la quota d’uso materialmente usufruita. L’ammissibilità delle predette spese è subordinata al rispetto di quanto previsto dall’art. 8 del D.p.r. n. 196 del 3 Ottobre 2008. In nessun caso sono ammissibili i costi relativi ad attrezzature ubicate all’interno di strutture produttive o comunque pertinenti all’oggetto sociale del destinatario. Illuminazione, forza motrice, riscaldamento e condizionamento: i costi in questione, documentati da fatture di pagamento e dai relativi prospetti, devono essere determinati, in modo proporzionale e congruo. Sono esclusi i costi di allacciamento delle utenze. Materiale didattico e di consumo (cancelleria): il movimento di materiali acquistati o prelevati dalle scorte di magazzino e distribuiti gratuitamente ai partecipanti come materiale didattico individuale o utilizzato per le esercitazioni collettive come materiale di consumo deve essere documentato. Il prelievo di tali materiali deve essere sottoscritto dal docente. La distribuzione del materiale didattico individuale (penne, quaderni, testi, dispense, cancelleria ecc) e di indumenti protettivi (tute, camici, occhiali, guanti, ecc.) sarà attestata dai beneficiari mediante scheda, preventivamente vidimata e allegata al registro presenze, sottoscritta dagli allievi. La documentazione contabile sarà costituita da fatture e sarà integrata da registro di carico e scarico o da bolle di prelievo. Se il materiale consiste in riproduzione di dispense, il costo ammissibile, nel rispetto della legge sul diritto d’autore, è costituito dai costi di fotocopiatura (fattura di terzi o costo commerciale della fotocopia) Postali e telefoniche: Spese postali e telefoniche e fax sono ammesse fino all’importo massimo per ciascun partecipante stabilito dalla specifica direttiva di riferimento. Non sono ammissibili, tra le suddette spese, i canoni relativi a telefonia mobile e fissa. Viaggi e trasferte del personale: le spese relative ai viaggi del personale sono ammesse limitatamente all’espletamento di specifici incarichi strettamente connessi alle esigenze didattiche ed organizzative, nei limiti di 1/5 del costo della benzina verde per chilometro, secondo la disciplina prevista per i dipendenti pubblici regionali. Non sono ammessi rimborsi per il raggiungimento della sede del corso o dello stage da parte degli allievi. I viaggi di studio rivestono carattere eccezionale, e pertanto i relativi costi devono essere debitamente motivati e preventivamente approvati dall’amministrazione in sede progettuale. Vitto e alloggio degli allievi: il servizio dell’alloggio e vitto degli allievi deve essere attestato dai beneficiari, mediante sottoscrizione dell’apposita scheda, preventivamente vidimata e allegata al registro presenze. La spesa sarà documentata da convenzioni stipulate con esercizi della ristorazione, mense ed alberghi e fatture attestanti il numero dei pasti e/o pernottamenti. In caso di utilizzo di buoni pasto, saranno prodotte le ricevute sottoscritte dai destinatari e le fatture dei fornitori. La semiresidenzialità (vitto) è riconoscibile solo nel caso in cui le lezioni abbiano durata minima giornaliera di sei ore, con rientro pomeridiano. Non è riconoscibile il servizio di vitto e/o alloggio per la fase di stage, se non nei casi e limiti stabiliti dalla specifica Direttiva di riferimento. I costi di semiresidenzialità e residenzialità (vitto e alloggio) sono riconoscibili nei limiti previsti dalla Direttiva di riferimento.

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Spese per l’esame di efficacia: le spese per lo svolgimento degli esami sono sempre riconosciute esclusivamente nei limiti del gettone di presenza e dell’eventuale rimborso delle spese di viaggio, da corrispondere, per ogni giornata di effettiva partecipazione ai lavori della relativa Commissione, a ciascun componente esterno della Commissione stessa. Il rimborso delle spese di viaggio è calcolato secondo la disciplina regionale per i dipendenti pubblici.

In caso di errori riscontrati nella documentazione presentata in fase di progettazione, gestione e rendicontazione delle attività, le dichiarazioni sottoscritte, nei casi previsti, al fine di fornire la corretta informazione dovranno essere sempre supportate da idonea documentazione. Le indicazioni sopra riportate sono riferite esclusivamente ad attività riconosciute “a costi reali”.

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E. VIGILANZA E CONTROLLO

30. ATTIVITÀ DI VIGILANZA DELLA REGIONE VENETO La Regione svolge attività di vigilanza e controllo sulla corretta esecuzione del progetto, nel rispetto delle disposizioni nazionali e regionali e delle attività approvate. In caso di errori sostanziali riscontrati nella documentazione presentata in fase di progettazione, gestione e rendicontazione delle attività, le dichiarazioni sottoscritte, nei casi previsti, al fine di fornire la corretta informazione dovranno essere sempre supportate da idonea documentazione. Il controllo sul regolare svolgimento delle attività si realizza attraverso le seguenti modalità:

a) verifiche amministrative e documentali sullo svolgimento delle attività e sugli aspetti finanziari; b) verifiche in loco sulla regolarità delle attività e sugli aspetti finanziari; c) verifiche rendicontali.

31. VERIFICHE AMMINISTRATIVE E DOCUMENTALI SULLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ

Le verifiche amministrative e documentali sullo svolgimento delle attività sono volte a verificare, tramite check-list e attraverso l’esame della documentazione presentata e delle comunicazioni trasmesse dal beneficiario, il rispetto degli adempimenti previsti dalle presenti disposizioni in materia di attuazione del progetto.In particolare, le strutture regionali effettuano verifiche sul rispetto dei termini previsti per l’inoltro dei documenti e delle comunicazioni riferiti all’avvio, alla gestione e alla rendicontazione delle attività.

32. VERIFICHE AMMINISTRATIVE SUGLI ASPETTI FINANZIARI Le verifiche amministrative e documentali sugli aspetti finanziari sono volte a verificare, attraverso l’esame della documentazione presentata, il rispetto dei termini e degli adempimenti previsti dalle presenti disposizioni in materia di monitoraggio dell’avanzamento finanziario. In particolare, le strutture regionali effettuano, tramite check-list, verifiche amministrative delle richieste di anticipo orientate ad accertare la correttezza della richiesta e la presenza della polizza fideiussoria a garanzia delle attività da svolgere.Le strutture effettuano inoltre verifiche amministrative tramite check-list del 100% delle richieste di erogazione intermedia presentate dai beneficiari, volte ad accertare la sussistenza dei seguenti elementi:

o correttezza formale della domanda di erogazione intermedia; o correttezza dell’importo richiesto a titolo di rimborso e in particolare che la somma richiesta

corrisponda alla somma dei costi effettivamente sostenuti dichiarati nell’apposita scheda e delle attività realizzate

e inoltre, per le attività “a costi reali”: o ammissibilità della voce di spesa in relazione alle macrocategorie, alle tipologie di spesa,

alle previsioni della Direttiva di riferimento e del progetto ammesso; o ammissibilità della modalità di gestione dell’attività (in proprio, partenariato, acquisizione di

forniture e servizi) o ammissibilità della natura del documento in relazione alla voce di spesao ammissibilità della natura del documento giustificativo per ogni macrocategoria, voce di

spesa e tipologia di attività, rispetto al progetto approvato e della relativa tipologia di atto di pagamento

o corrispondenza dell’oggetto dei documenti giustificativi indicati (fatture, documentazione tecnica, ecc.) con l'oggetto dell’atto di adesione, le macrocategorie di costi, le tipologie di attività, le previsioni della Direttiva di riferimento e il progetto approvato

o coerenza dell’importo della spesa rispetto a quanto previsto dal Piano finanziario del progetto approvato

o esattezza e corrispondenza delle spese dichiarate con i relativi pagamenti indicati

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o assenza di imputazioni multiple associate al medesimo documento di spesa o ammissibilità della tipologia di atto di pagamento in relazione alla tipologia di attività, alla

tipologia di spesa e alla macrocategoria.

33. VERIFICHE IN LOCO SULLA REGOLARITÀ DELLE ATTIVITÀ E SUGLI ASPETTI FINANZIARI

Durante lo svolgimento delle attività progettuali, la Regione, tramite proprio personale o soggetti appositamente incaricati effettua controlli in loco, senza alcun preavviso, sul regolare svolgimento delle stesse, sulla regolarità delle richieste di erogazione intermedia per le attività “a costi standard” e sulla regolarità delle attività di pubblicizzazione degli interventi e selezione dei partecipanti. Tale controllo, realizzato tramite check-list, è svolto d’ufficio, anche sulla base di metodi di selezione a campione, ovvero su richiesta degli uffici competenti o su segnalazioni di terzi. Durante il controllo potrà essere verificato inoltre il rispetto degli adempimenti in materia di contabilità separata o codificazione contabile adeguata, e il livello di affidabilità del sistema anche in relazione alla quadratura con la contabilità generale del beneficiario. Il beneficiario è tenuto a consentire l’accesso ai propri locali, od in suo possesso o comunque detenuti, sede di svolgimento dell’attività, e a garantire l’accesso presso le aziende sede di stage da parte di personale regionale o di soggetti appositamente incaricati dalla Regione, a fini ispettivi e di controllo. Il rifiuto dell’accesso comporta la revoca del finanziamento. I registri di presenza, i fogli mobili, ogni documentazione attestante lo svolgimento delle attività, le modalità di pubblicizzazione delle iniziative e le attività di selezione devono essere mantenuti presso la sede di svolgimento dell’attività stessa, a disposizione per eventuali controlli. In esito al controllo, il personale che lo ha eseguito redige verbale di verifica. Copia della documentazione concernente l’attività ispettiva è inserita nel fascicolo di gestione. Su richiesta del legale rappresentante del beneficiario ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., la competente struttura rilascia copia del predetto verbale. Il verbale rappresenta sinteticamente la situazione di fatto al momento del controllo, in ordine allo svolgimento delle attività ed alla compilazione del registro presenze, in rapporto al progetto approvato e alla documentazione presentata dal beneficiario alla competente struttura regionale. Quanto rilevato in detto verbale forma oggetto di istruttoria da parte della competente struttura. Qualora fossero rilevate, in esito a detta istruttoria, irregolarità concernenti lo svolgimento dell’attività progettuale, le richieste di erogazione intermedia o lo svolgimento delle attività di pubblicizzazione del progetto o selezione dei partecipanti, le stesse sono formalmente contestate, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., al beneficiario, e, in quanto necessario, al suo fideiussore, con eventuale richiesta di chiarimenti e con facoltà di presentare comunque osservazioni e memorie. Tenuto conto dei chiarimenti e/o delle osservazioni o memorie pervenuti, o anche in assenza degli stessi, qualora non fosse pervenuto alcunché entro 20 giorni dalla ricezione della contestazione da parte del beneficiario, la competente struttura, se ritiene sussistenti e ingiustificate le irregolarità contestate, adotta o propone, entro 90 giorni dalla ricezione o dall’inutile decorso del termine per la presentazione dei chiarimenti, osservazioni o memorie, i conseguenti provvedimenti, dandone comunicazione al beneficiario e, in quanto necessario, al suo fideiussore. Qualora dal verbale non emergano irregolarità ovvero siano ritenute accoglibili le osservazioni, memorie o chiarimenti del beneficiario, la struttura competente dispone l’archiviazione. Salvo che non si configuri una più grave violazione da parte del beneficiario, le irregolarità od omissioni rilevate e debitamente contestate nella tenuta dei registri e/o fogli mobili comportano, in sede di rendicontazione, l’applicazione delle decurtazioni successivamente indicate. Stante la sostanziale natura di atto pubblico del registro presenze e dei fogli mobili, in quanto previamente vidimati dalla Regione, si considerano gravi irregolarità le attestazioni contrastanti con quanto accertato in sede di controllo. La riscontrata mancanza in sede ispettiva, nel luogo di svolgimento dell’attività, del registro e/o dei fogli mobili, comporta, in sede di rendicontazione, le decurtazioni del previste al punto “Decurtazioni, revoche e sospensioni cautelative del finanziamento”, ancorché la lezione sia stata riscontrata in atto.Quanto alle verifiche finanziarie, anche in loco, esse sono volte ad accertare la veridicità delle dichiarazioni rilasciate dagli enti ai sensi del DPR 445/2000, nonché l’ammissibilità della spesa dichiarata dal beneficiario limitatamente alle attività “a costi reali”.

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Il personale incaricato redige apposito verbale di verifica, debitamente sottoscritto dal personale stesso. Copia della documentazione concernente la verifica finanziaria è inserita nel fascicolo di gestione. Su richiesta del legale rappresentante del beneficiario ai sensi della L. 241/90, la competente struttura rilascia copia del predetto verbale. Quanto rilevato in detto verbale forma oggetto di istruttoria da parte della competente struttura. Qualora fossero rilevate, in esito a detta istruttoria, spese non ammissibili che siano già state rimborsate al beneficiario, le stesse sono formalmente contestate al beneficiario, e, in quanto necessario, al suo fideiussore, con eventuale richiesta di chiarimenti e con facoltà di presentare comunque osservazioni e memorie entro il termine di 20 giorni dalla ricezione della contestazione da parte del beneficiario. Tenuto conto degli eventuali chiarimenti e/o delle osservazioni o memorie pervenuti, la competente struttura, se ritiene sussistenti e ingiustificate le irregolarità contestate, provvede alla richiesta di restituzione al beneficiario e, in quanto necessario, al suo fideiussore delle somme oggetto di inammissibilità già erogate.La Regione potrà effettuare, qualora sussistano le condizioni, la compensazione delle somme da restituire con successivi pagamenti intermedi o erogazione di saldo sul medesimo progetto. Qualora dal verbale non emergano irregolarità ovvero siano ritenute accoglibili le osservazioni, memorie o chiarimenti del beneficiario, la struttura competente dispone l’archiviazione.

34. VERIFICHE RENDICONTALI Secondo quanto descritto nella sezione “Rendicontazione delle attività”, le strutture regionali effettuano, successivamente alla presentazione del rendiconto, un controllo sul 100% dei documenti presentati a supporto del rendiconto. Il controllo del rendiconto è volto ad accertare:

la corretta esecuzione delle attività secondo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento e dal progetto approvato; la realtà e l’ammissibilità delle spese sostenute secondo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento e dalle presenti disposizioni, limitatamente alle attività “a costi reali”; il rispetto delle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali; la correttezza delle richieste di erogazione intermedia; il rispetto dei parametri finanziari.

35. DECURTAZIONI, REVOCHE E SOSPENSIONI CAUTELATIVE DEL FINANZIAMENTO La Regione si riserva la potestà di revocare i contributi concessi al beneficiario nei seguenti casi:

grave violazione della normativa inerente la gestione di una o più attività oggetto del presente documento; modifiche introdotte nel progetto, non autorizzate con provvedimento della struttura competente o gravi difformità progettuali debitamente riscontrate e contestate.

In caso di violazioni comportanti, secondo le vigenti disposizioni la revoca totale o parziale del finanziamento, la struttura competente, previa contestazione al beneficiario ai sensi della L. 241/90 e s.m.i. e tenuto conto delle controdeduzioni dello stesso, da far pervenire entro il termine perentorio di 20 giorni dal ricevimento delle stesse, provvede con proprio atto motivato alla suddetta revoca. Qualora, per effetto dei predetti atti, il beneficiario debba restituire parte o tutto del contributo eventualmente già erogato, la struttura competente intima al beneficiario ed al fideiussore, di restituire quanto dovuto, oltre agli interessi prescritti, entro 60 giorni dall’intimazione. Decorso inutilmente il termine, si dà luogo al procedimento di recupero forzoso. Costituiscono fonti per l’accertamento delle violazioni i riscontri ispettivi della competente struttura, nonché verbali di constatazione della Guardia di Finanza, redatti ai sensi dell’art. 30 della L. 526/99 art. 20 D. L.vo n. 74/00, art. 51 e 52 DPR 633/72 e 31,32,33 DPR 600/73, i cui rilievi sono autonomamente valutati dall’Amministrazione Regionale, nonché ogni altro atto idoneo allo scopo. Qualora, nei confronti del beneficiario, emergano comunque gravi indizi di irregolarità, riguardanti l’attività oggetto del presente documento, la Regione si riserva la potestà di disporre la sospensione cautelativa dell’erogazione del finanziamento in relazione alla specifica attività, fino a completo accertamento della

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sussistenza o meno delle predette irregolarità. La sospensione è disposta con atto motivato della struttura competente, comunicato all’interessato. Indipendentemente dalle modalità di accertamento delle irregolarità, sono previste le seguenti decurtazioni a carico del beneficiario:

1. Mancato avvio entro i termini previsti dalla Direttiva di riferimento: revoca del finanziamento; 2. Attività svolta in assenza dei requisiti previsti (di sede, attrezzature, professionalità degli operatori),

rilevata mediante accertamento in contraddittorio, oppure in assenza di autorizzazione quando prevista (es. stage fuori Regione): mancato riconoscimento del contributo orario per le attività irregolari;

3. Variazioni al progetto non autorizzate: mancato riconoscimento del contributo orario per le attività difformi dal progetto;

4. Attività svolta in assenza di comunicazione di avvio: mancato riconoscimento delle attività svolte prima della comunicazione di avvio e del relativo contributo orario;

5. Attività svolte dopo il termine previsto per la conclusione oppure dopo la comunicazione di conclusione: mancato riconoscimento delle attività svolte dopo il termine di conclusione previsto o comunicato e del relativo contributo orario;

6. Mancata o ritardata comunicazione di annullamento/sospensione attività: decurtazione del contributo orario corrispondente al numero di ore previste dal calendario per l’attività non svolta;

7. Mancata o ritardata comunicazione di variazione calendario relativamente a sede, data e orario: mancato riconoscimento del contributo orario per le attività irregolari;

8. Mancata apposizione delle firme dell’operatore sui documenti di registrazione delle attività: mancato riconoscimento del contributo orario per le ore irregolari;

9. Irregolare tenuta dei documenti di registrazione delle attività (registro, fogli mobili ecc.): decurtazione della quota di contributo orario riferita alle attività di coordinamento e direzione del progetto in diretta proporzione con il numero di ore irregolari; ai fini delle presenti disposizioni, secondo quanto risultante dallo studio in materia di “costi standard”, la decurtazione oraria avrà un valore pari al 7% del parametro orario arrotondato per eccesso all’euro;

10. Partecipazione di destinatari privi dei requisiti previsti dalle disposizioni di riferimento: revoca del finanziamento qualora il destinatario non rendicontabile abbia concorso a formare il numero minimo necessario per il riconoscimento dell’intervento;

11. Rifiuto all’accesso per le attività di verifica in loco: revoca integrale del finanziamento; 12. Attività svolta da soggetto non autorizzato: mancato riconoscimento del contributo orario per le

attività irregolari; 13. Mancanza del registro nella sede di attività durante le verifiche in loco: mancato riconoscimento del

contributo orario per le ore previste per la lezione oggetto di ispezione, nonché decurtazione della quota di contributo orario riferita alle attività di coordinamento e direzione del progetto in diretta proporzione con il numero di ore per le quali sia stata presentata richiesta di erogazione intermedia.

Le irregolarità non contemplate nei punti precedenti, indipendentemente dalle modalità di accertamento, verranno comunque ricondotte, ai fini dell’applicazione delle relative decurtazioni, ad una delle seguenti due casistiche: - irregolarità nello svolgimento delle attività: decurtazione della quota di contributo orario

corrispondente alle attività irregolari; - irregolarità nella registrazione delle attività: decurtazione della quota di contributo orario riferita

alle attività di coordinamento e direzione del progetto in diretta proporzione con il numero di ore irregolari, secondo il valore sopra indicato.

Le casistiche sopra indicate verranno applicate secondo un principio di proporzionalità, ossia tenendo conto del rapporto tra la gravità dell’irregolarità e la relativa decurtazione. Di conseguenza, nei casi di cui ai punti 2, 3, 4, 7, 8 e 12 la Regione potrà valutare, secondo il principio sopra richiamato ed in caso di irregolarità ripetuta e sistemica tale da gravare eccessivamente sul beneficiario, l’applicazione di una decurtazione pari al 20% dell’importo del contributo complessivo previsto. Si forniscono di seguito due esempi di applicazione di decurtazione in quota fissa: - centro di formazione che ha comunicato regolarmente l’avvio delle attività e che, per semplice

svista e/o dimenticanza ha caricato il calendario delle attività solo per una parte: in questo caso,

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se l’attività è stata comunque svolta regolarmente, potrà essere applicata la decurtazione in quota fissa pari al 20% del valore del contributo complessivo previsto per il corso, anziché la decurtazione prevista al punto 7;

- attività di docenza svolta interamente da un partner non comunicato o non approvato: anche in questo caso, previa verifica del regolare svolgimento delle attività, potrà essere applicata la decurtazione in quota fissa come sopra riportato, anziché la decurtazione prevista al punto 12.

In nessun caso le decurtazioni applicate potranno comportare un incremento della quota di cofinanziamento a carico dei destinatari rispetto a quanto previsto a preventivo, né una riduzione dei compensi o dei rimborsi spese dovuti ai componenti della commissione d’esame secondo le vigenti disposizioni. Qualora le irregolarità sopra richiamate pregiudichino l’efficacia dell’intervento o del progetto, la Regione si riserva la potestà di dar luogo alla revoca parziale o integrale del finanziamento.

36. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Tutti i dati personali di cui la Regione Veneto – Direzione Formazione venga in possesso in occasione dell’espletamento delle presenti disposizioni verranno trattati nel rispetto del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. La relativa “Informativa” è disponibile per la consultazione nel portale www.regione.veneto.it.

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2144 del 23 ottobre 2012Promozione e valorizzazione del cicloturismo e ciclo-escursionismo - Progetto regionale “Veneto bike”, seconda fase.

Bando per la concessione di contributi per interventi di localizzazione e posa in opera della segnaletica per i percorsi ciclo-escursionistici di montagna. Legge regionale 6 aprile 2012, n. 13, articolo 33 e legge regionale 4 novembre 2002, n. 33.[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]

Note per la trasparenza: Si dà avvio alla seconda fase del Progetto Veneto bike destinato alla valorizzazione delle attività turistiche e delle discipline

sportive collegate alla mountain bike MTB nelle Dolomiti e montagna veneta, quale nuova opportunità di sviluppo del turismo estivo in montagna. Si provvede ad approvare i criteri per la concessione dei contributi per la segnaletica dei percorsi secondo quanto previsto dall’art. 33 della l.r. 13/2012. Importo previsto da impegnare € 150.000,00.

L’assessore Marino Finozzi, riferisce quanto segue.Con l’articolo 33 della legge regionale 6 aprile 2012, n. 13 (Finanziaria 2012) sono state introdotte alcune modifiche alla legge

regionale 31 marzo 1992, n. 14 “Disciplina della viabilità silvo-pastorale”, finalizzate in particolare a disciplinare, nell’ambito di specifici percorsi con finalità ciclo-escursionistiche, la circolazione dei velocipedi sulle strade silvo-pastorali e sulle aree ad esse assimilate, nonché - in presenza di particolari condizioni - sui sentieri alpini così come definiti e regolamentati dagli articoli 111 e seguenti della l.r. 33/2002 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”.

Con lo stesso articolo sono state inoltre definite alcune disposizioni in materia di ciclo-escursionismo; la norma prevede in par-ticolare che, fino all’emanazione di una legge regionale di disciplina organica del ciclo-escursionismo, le aree sciabili attrezzate e le piste di cui agli articoli 6 e 32 della legge regionale 21 novembre 2008, n. 21 “Disciplina degli impianti a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, delle piste e dei sistemi di innevamento programmato e della sicurezza nella pratica degli sport sulla neve” nel periodo in cui non sono in esercizio per la pratica dello sci invernale, possano essere impiegate anche quali percorsi ciclo-escur-sionistici su tracciati esclusivamente destinati a tali attività.

Con deliberazione n. 1434 del 31 luglio 2012 sono state approvate le linee guida in applicazione del comma 4, articolo 33 della legge regionale n. 13/2012 con cui sono stati definiti i criteri di individuazione e autorizzazione dei percorsi ciclo escursionistici, sono state fornite alcune disposizioni tecnico-amministrative per l’inclusione dei sentieri alpini nei percorsi ciclo-escursionistici, sono stati indicati i criteri di classificazione e realizzazione dei percorsi ciclo-escursionistici, ed infine è stata definita la segnaletica da utilizzare, nonché le regole di comportamento degli utenti dei percorsi stessi.

Si r it iene oppor tuno precisare che l’in iziat iva prevista dal l’ar t icolo 33 della legge regionale n. 13/2012 si colloca nel quadro più ampio avviato dalla Giunta regionale, che con la deliberazione n. 3717 del 6 dicembre 2005, ha approvato il progetto interregionale “Cicloturismo” finanziato con fondi statali ai sensi della Legge 135/2001, articolo 5, comma 5.

Il Piano di lavoro aveva l’obiettivo di migliorare l’offerta cicloturistica e consentire la scoperta del territorio in modo “dolce” ed ecologico, e si è esplicitato operando, prima, uno studio di marketing territoriale e, successivamente, con l’individuazione degli itinerari cicloturistici -codificati e organizzati nella Rete Escursionistica Veneta REV. Gli itinerari dovevano essere selezionati tra quelli già fruibili e con caratteristiche di sicurezza per il cicloturista. Dovevano altresì essere rappresentativi del territorio regio-nale, della sua natura, arte e cultura.

Con deliberazione n. 1807 del 13 luglio 2010, la Giunta regionale ha approvato il Piano di valorizzazione del cicloturismo ve-neto, denominabile “Veneto bike”, un documento che ha, appunto, selezionato e approvato i tracciati dei percorsi e demandato alle province una serie di attività per la promozione e valorizzazione del cicloturismo, per la produzione di materiale promozionale, la realizzazione di eventi e l’installazione di infrastrutture leggere; il tutto finalizzato ad un’uniformità comunicativa e alla raziona-lizzazione delle risorse disponibili.

Seguendo la strategia definita con la REV, la Giunta regionale, con successiva deliberazione n. 1807 del 13 luglio 2010, ha quindi individuato, su base cartografica REV, quattro itinerari a carattere regionale e sette escursioni cicloturistiche, una per ogni Provincia, di particolare rilevanza ed attrattività per gli appassionati del turismo in bicicletta, e fondamentali ai fini dell’accresci-mento e della diversificazione dell’offerta e delle stagionalità turistiche.

Concordemente con l’individuazione dei percorsi cicloturistici, la Giunta regionale ha avviato, ai sensi dell’articolo 106 della L.r. n. 33/2002, il progetto a regia regionale per la segnaletica turistica al fine di offrire un’immagine omogenea ed unitaria del territorio veneto in armonia con l’attività di promozione dell’offerta turistica regionale, realizzando uno studio grafico dei modelli di segna-letica e cartellonistica tematica, con relativa metodologia di posizionamento, conformi e compatibili con la promozione integrata dell’immagine turistica del Veneto, e con le norme in materia di mobilità e di rispetto della disciplina del Codice della Strada.

Infatti nella pratica operatività, e verificando le esperienze di altri Paesi europei, si è rilevato che, al fine di rispettare piena-mente il principio di un’informazione al turista semplice, comprensibile e uniforme per tutti i tracciati, era necessario disporre di un unico centro operativo e di una regia complessiva che coordinasse e pianificasse la realizzazione della segnaletica, utilizzando criteri omogenei di collocazione e di rispetto del Codice della strada. A ciò si aggiunga che il criterio di un unico centro di spesa e di responsabilità consente un’economia di scala e un effettivo risparmio in termini di tempo, lavoro e risorse finanziarie necessarie per la realizzazione delle attività.

Il lavoro della prima fase del Progetto regionale “Veneto bike”, relativo al territorio di pianura, ha quindi consentito di indivi-duare, definire e promuovere le sette escursioni e i quattro itinerari e di realizzare la segnalazione, tabellazione e identificazione

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dei percorsi stessi, utilizzando, per le oltre 1000 tabelle segnaletiche, i modelli approvati dalla Giunta con provvedimento n. 3520 del 30 dicembre 2010.

Un unico centro di produzione e installazione (Veneto Strade) e un’immagine unica e coordinata per tutti i percorsi e tutti i territori sono stati in pianura gli elementi centrali dell’attività consentendo di dare effettivamente un forte segnale comunicativo ai turisti italiani e stranieri che sono quindi “guidati” nella esplorazione del territorio da una segnaletica unificata, segnaletica che, come disposto con successiva deliberazione n. 179 del 7 febbraio 2012, sarà adottata anche da tutti gli enti locali, associazioni GAL, Partenariati, Enti parco, ecc. che operano in questo segmento turistico, proprio per rafforzare il messaggio comunicativo coordinato ed uniforme.

Conclusa questa prima fase del Progetto, si ritiene ora opportuno lavorare sul settore della montagna affrontando la seconda espressione del cicloturismo. Se con la prima fase del Progetto regionale “Veneto bike” si è data risposta al cicloturismo slow, con la seconda fase si punta alla promozione e valorizzazione del cicloturismo sportivo che si rivolge principalmente a persone attive, tendenzialmente giovani e praticato in aree di montagna.

La seconda fase del Progetto regionale che prede avvio con la presente deliberazione mira quindi a organizzare, strutturare e promuovere la bicicletta in montagna secondo le indicazioni che scaturiscono dall’articolo 33 della legge regionale 13/2012 e dalla deliberazione n. 1434 del 31 luglio 2012, con la quale sono stati definiti i criteri di individuazione e autorizzazione dei percorsi ciclo-escursionistici, sono state fornite alcune disposizioni tecnico-amministrative per l’inclusione dei sentieri alpini nei percorsi bike e sono stati indicati i criteri di classificazione e realizzazione dei percorsi stessi.

Con la presente deliberazione si interviene quindi per fissare i criteri generali di lavoro per questa seconda fase del Progetto regionale, nonché per stabilire le condizioni di concessione, ai sensi del comma 11, ai gestori di percorsi ciclo-escursionistici, di un contributo straordinario per interventi di localizzazione e posa in opera della segnaletica relativa ai divieti, alle autorizzazioni e ai limiti di utilizzo dei percorsi ciclo-escursionistici, nonché ad una segnaletica che riprendendo quella già in uso in pianura sia adattata anche ai percorsi in montagna.

Infatti, l’articolo 33 stabilisce, al comma 12, che sia la Giunta regionale a definire le modalità, i termini e i criteri per la presen-tazione delle domande di contributo di cui sopra e si ritiene pertanto quanto mai opportuno collegare queste disposizioni al lavoro di omogeneità, sinergia e coordinamento con l’attività della prima fase del progetto Veneto bike, specie per quanto concerne la segnaletica, in modo che il turista - nella fattispecie il ciclo escursionista - sia sempre in presenza di una identificazione territoriale e di una segnaletica univoca.

Infine, sempre l’articolo 33 della Legge regionale n. 13/2012, al comma 13, dispone che agli oneri derivanti dall’attuazione dei sopra citati interventi, quantificati in euro 150.000,00 per l’esercizio 2012, si faccia fronte con le risorse allocate nell’upb U0095 “Risorse forestali” del bilancio di previsione 2012.

Pertanto, tenuto conto di quanto sopra, si propone di approvare l’Allegato A al presente atto, con il quali viene definito il bando per la concessione di un contributo straordinario per la localizzazione e la posa in opera di segnaletica per il ciclo-escursionismo come disciplinato dalla legge regionale n. 13/2012 art. 33, con l’individuazione delle modalità, dei termini e dei criteri per la presen-tazione delle relative domande di contributo, nonché l’Allegato B quale modello di domanda che può essere modificato dal dirigente per marginali variazioni che non alterino le condizioni generali stabilite dal’allegato stesso.

Va infine precisato che attraverso questa seconda fase del Progetto regionale “Veneto bike”, proprio per la natura del prodotto turistico sportivo di montagna, si vuole evidenziare la logica operativa di agire secondo criteri di aggregazione dell’offerta, me-diante lo sviluppo di poli attrattivi, o di aree turistiche di montagna che siano punti di riferimento degli appassionati della MTB, aree omogenee in grado di coniugare le esigenze del soggiorno turistico in montagna nel periodo estivo con le attività di mountain bike e le sue diverse discipline.

A seguito quindi del presente provvedimento e dell’attività di analisi, valutazione e definizione dei percorsi e dei prodotti col-legati al bike in montagna, si ritiene possano essere sviluppate le condizioni per le sinergie di territorio in grado di individuare nelle Dolomiti e nella montagna veneta quell’approccio integrato dell’offerta ciclo-escursionistica particolarmente apprezzata dai turisti /ciclisti, italiani e stranieri che si può identificare con il termine di bike park: aree territoriali, caroselli o sistemi di area nelle quali poter coniugare - in ogni periodo dell’anno - il notevole pregio naturale, ambientale e storico/culturale degli ambienti con le attività sportive e dove si realizzano aggregazioni fra soggetti economici, strutture ricettive ed enti locali in grado di offrire le più diversificate attività, considerato che la mountain bike (MTB) si declina infatti nelle diverse modalità del cross country, del downhill, del dirt jumping e del freeride.

Esiste infatti un parallelismo tra discipline invernali ed estive che è possibile praticare nelle nostre stazioni alpine, e talune di queste discipline sfruttano per la loro pratica gli impianti di risalita: allo sci da fondo si affianca, nella stagione estiva, il cross country in mountain bike, allo ski-cross (gara in linea tra quattro sciatori) il four-cross in MTB, il freeride con gli sci o in MTB, la discesa libera è il downhill estivo. Si tratta di competizioni ciclistiche alcune delle quali sono inserite nel calendario dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) della coppa del mondo.

Nell’ambito quindi dello sviluppo turistico delle Dolomiti e montagna veneta la Giunta regionale intende creare i presupposti per lo sviluppo dei bike park quale offerta integrata del turismo sportivo in montagna e per offrire al turista moderno nuove op-portunità ed interessi in un panorama dolomitico particolarmente significativo. In questo senso quindi si intende anche indirizzare talune risorse di sostegno previste dal Progetto di Eccellenza turistica denominato “Dolomiti UNESCO”, recentemente approvato e finanziato dallo Stato, proprio per sviluppare un ecoturismo particolarmente importante in un contesto naturale ora patrimonio dell’Umanità.

Con successivi provvedimenti quindi, la Giunta regionale, individuerà concordemente con i gestori dei percorsi ciclo-escursio-nistici, singoli ed associati, nonché con i Comuni interessati, azioni, iniziative e attività in grado di valorizzare l’attività turistica legata alla MTB e alle sue diverse discipline sportive, agonistiche o amatoriali, nonché i bike park quale espressione aggregata di un’offerta turistica integrata destinata ad offrire un prodotto turistico e sportivo particolarmente attraente e competitivo.

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La gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa dei procedimenti derivanti dal presente provvedimento è di competenza della Direzione Economia e Sviluppo montano che è tenuta a raccordarsi con la Direzione Turismo per gli aspetti di unitarietà della segnaletica turistica e delle informazioni da trasmettere al turista/ciclista, che non possono non essere raccordate con quelle sviluppate in pianura con la prima parte del Progetto regionale “Veneto bike”.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento:

La Giunta regionale

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale.

Vista la l.r. 31 marzo 1992, n. 14 “Disciplina della viabilità silvo pastorale”.Visto l’articolo 33 della l.r. 10 aprile 2012, n. 13 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2012”.Vista la deliberazione n. 3717 del 6 dicembre 2005, ha approvato il progetto interregionale “Cicloturismo” ai sensi della Legge

135/2001, articolo 5, comma 5.Vista Con deliberazione n. 1807 del 13 luglio 2010, la Giunta regionale ha approvato il Piano di valorizzazione del cicloturismo

veneto.Vista le deliberazioni n. 3520 del 30 dicembre 2010 e n. 179 del 7 febbraio 2012 che definisce la segnaletica identificativa dei

percorsi del cicloturismo regionale.Vista la l.r. 21 novembre 2008, n. 21 “Disciplina degli impianti a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, delle piste e dei

sistemi di innevamento programmato e della sicurezza nella pratica degli sport sulla neve”.Visto il D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 “Nuovo codice della strada”.Visto il D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada.”.Vista la D.G.R. del 31/07/2012 n. 1434 “Linee-guida esecutive dell’articolo 33 della legge regionale 10 aprile 2012, n. 13 ‘Mo-

difiche alla legge regionale 31 marzo 1992, n. 14 ‘Disciplina della viabilità silvo-pastoralè e prime disposizioni in materia di ciclo-escursionismo”.

delibera

1. Di implementare la seconda fase del Progetto regionale “Veneto bike”, destinato ad organizzare, strutturare e promuovere il cicloturismo e ciclo-escursionismo nelle Dolomiti e montagna veneta, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 33 della legge re-gionale 13/2012 e dalla legge regionale 33/2002.

2. Di stabilire che saranno incentivate e sviluppate le attività sportive e turistiche connesse alla mountain bike e alle disci-pline collegate cross country, downhill, freeride, dirt jumping, nonché i bike park quali aree territoriali, caroselli o sistemi d’area nelle quali si realizzano aggregazioni fra soggetti economici, strutture ricettive ed enti locali in grado di offrire in modo unitario le diversificate attività turistiche.

3. Di approvare, ai sensi di quanto previsto al comma 12, articolo 33, della legge regionale 6 aprile 2012, n. 13, il bando per la concessione di un contributo straordinario per interventi di localizzazione e posa in opera della segnaletica relativa ai divieti, alle autorizzazioni e ai limiti di utilizzo dei percorsi ciclo-escursionistici disciplinati dalla D.G.R. n. 1434/2012 secondo quanto indicato nell’Allegato A; con l’individuazione delle modalità, dei termini e dei criteri per la presentazione delle relative domande di contributo.

4. Di approvare il fac-simile di domanda di cui all’Allegato B prevedendo che il dirigente della Direzione Economia e Sviluppo Montano, cui spetta la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa dei procedimenti derivanti dal presente provvedimento, possa apportare marginali modifiche che non alterino le condizioni generali stabilite dall’allegato stesso.

5. Di stabilire che nella localizzazione e posa in opera della segnaletica gli enti locali e li altri soggetti beneficiari devono attenersi alle prescrizioni ed eventuali motivati pareri che venissero espressi, nei termini loro assegnati, dai soggetti gestori dei Parchi interessati dai percorsi.

6. Di disporre che gli enti locali e gli altri soggetti destinatari dei contributi, nonché i GAL, i Partenariati, i Parchi e gli altri soggetti che a qualsiasi titolo realizzano, pongono a dimora e installano nei percorsi ciclo-escursionistici, tabellazioni, segnaletica e cartellonistica cicloturistica, sono tenuti a realizzare tale segnaletica in modo coordinato ed omogeneo con quella della REV e quindi:

a. dovranno essere utilizzate le stesse tipologie di impianti segnaletici di cui alla deliberazione n. 3520/2010, salvo adattamenti nell’utilizzo di materiali compatibili con i contesti naturali;

b. il “logo REV” contenuto nei citati impianti segnaletici, dovrà essere rielaborato mantenendo inalterati i colori e la cornice esterna nonché riportare sempre i simboli identificativi REV: lo skyline “Dolomiti-laguna”, la mascherina “Veneto tra la terra e il cielo”, e la dicitura out line “www.veneto.to”;

c. la composizione interna dell’elemento sarà dedicata al simbolo/logo dell’ente promotore, se esistente, e l’identificazione dello specifico percorso mediante eventuale codifica e numerazione assegnata al percorso stesso.

7. Di stabilire che con successivi provvedimenti la Giunta regionale potrà dare corso ad ulteriori finanziamenti diretti alla promozione e alla valorizzazione delle attività di cicloturismo e ciclo-escursionismo in montagna e alla promozione dei bike park che si verranno a costituire anche a seguito dell’individuazione dei percorsi di cui alla deliberazione n. 1434/2012 e della loro se-gnaletica a norma del presente provvedimento.

8. di determinare in Euro 150.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 113

atti il dirigente regionale della Direzione Economia e Sviluppo Montano disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. U101564 del bilancio 2012 “Contributo straordinario per interventi di localizzazione e posa in opera della segnaletica dei percorsi ciclo-escursionistici”.

9. Di stabilire che le iniziative di cui al presente provvedimento non rientrano fra le limitazioni previste dalla legge regionale 1/2011.

10. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012114

giunta regionale – 9^ legislatura

ALLEGATOA alla Dgr n. 2144 del 23 ottobre 2012 pag. 1/3

BANDO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI PER LA LOCALIZZAZIONE E POSA IN OPERA DI SEGNALETICA PER IL CICLO-ESCURSIONISMO - L.R. 13/2012 art. 33 comma 12.

1. Indicazioni generali e importo messo a bando Il presente bando disciplina la concessione di un contributo straordinario per interventi di localizzazione e posa in opera della segnaletica relativa ai divieti, alle autorizzazioni e ai limiti di utilizzo dei percorsi ciclo-escursionistici, secondo quanto previsto dall’articolo 13 comma 11 della L.R. 13/2012. La concessione dei contributi deve rispettare le condizioni previste dal regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”).

L’importo messo a bando è di € 150.000, disponibile sul capitolo di spesa n. 101564 del bilancio regionale per l’esercizio 2012.

2. Soggetti beneficiari I beneficiari del presente bando sono i gestori dei percorsi ciclo escursionistici di cui al comma 10 art. 33 della L.R. 12/2012. Sulla base di quanto previsto dalla DGR 1434/12 – allegato A punto 2.2 - per gestore dei percorsi cicloescursionistici si intende il soggetto – o l’insieme di soggetti associati - a carattere privato, pubblico o con diverso profilo giuridico, identificato/i quale responsabile/i della gestione e della manutenzione del percorso per il quale viene richiesta l’autorizzazione.

I soggetti di cui sopra devono rientrare nelle seguenti categorie:

a) amministrazioni comunali e loro forme associative ubicate in territorio montano; b) soggetti iscritti nel registro, di cui all’art. 8 della l.r. 21 novembre 2008 n. 21 “Disciplina degli impianti

a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, delle piste e dei sistemi di innevamento programmato e della sicurezza nella pratica degli sport sulla neve”, la cui attività sia localizzata nel territorio della Regione del Veneto;

c) consorzi, società consortili, o altre forme societarie fra i soggetti di cui ai precedenti punti a) e b); d) altri soggetti privati o enti a carattere collettivo responsabili della gestione dei percorsi.

3. Interventi e spese ammissibili Gli interventi ammissibili a finanziamento riguardano la localizzazione e la posa in opera della segnaletica relativa ai divieti, alle autorizzazioni e ai limiti di utilizzo dei percorsi ciclo-escursionistici e definita nella DGR 1434/12 - allegato A punto 6.

Le spese ammesse possono riguardare: le spese di progettazione e tracciamento dei percorsi; l’acquisto della segnaletica; la posa in opera dei segnali;

La spesa massima complessiva ammissibile a contributo è fissata in € 40.000. L’intensità massima dell’aiuto concedibile è pari all’75%, salvo il caso in cui il soggetto richiedente sia un ente pubblico, nel qual caso l’aiuto concedibile è del 100% della spesa massima ammissibile come sopra indicata. Sono ammesse a contributo unicamente le spese per le opere e/o acquisti realizzati dopo la domanda di contributo. Gli interventi di posa in opera della segnaletica possono essere realizzati in economia; in questo caso, per la quantificazione dei costi, si farà riferimento al prezziario delle Camere di Commercio competenti per territorio.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 115

ALLEGATOA alla Dgr n. 2144 del 23 ottobre 2012 pag. 2/3

I contributi previsti dal presente bando non sono cumulabili con altre agevolazioni, da chiunque esse siano disposte, riferite allo stesso intervento. La segnaletica dovrà essere realizzata nel rispetto delle indicazioni fornite dalla DGR 1434/2012 e con dalla DGR 3520/2010, in modo coordinato e omogeneo con i modelli di segnaletica, salvo adattamenti – dovuti a prescrizioni vincolanti - nell’utilizzo di materiali compatibili con i contesti naturali e tenuto conto dell’inserimento di elementi informativi obbligatori (es. segnalazione grado di difficoltà dei percorsi).

4. TempisticaI lavori devono essere conclusi entro il 31 dicembre 2013 e la rendicontazione finale deve essere trasmessa alla Giunta regionale – Direzione economia e sviluppo montano - entro i successivi 3 mesi.

5. Criteri di priorità Ai fini della predisposizione di una graduatoria delle domande ammissibili, agli interventi proposti vengono assegnati i seguenti punteggi:

A. cantierabilità (domanda di autorizzazione del percorso già presentata in comune oppure, nel caso in cui il beneficiario del contributo sia un comune, il formale provvedimento che attesti la previsione dell’amministrazione di realizzare il percorso cicloescursionistico) 6

B. tipologia di percorsi percorso che comprende piste da sci 4percorso costituito esclusivamente da strade silvo-pastorali 3percorso su strade silvo-pastorali e sentieri alpini 2

C. lunghezza del percorso superiore a 20 km 2tra 10 e 20 km 1

A parità di punteggio, verranno considerati gli indicatori di priorità di cui sopra, nell’ordine riportato, e con peso decrescente (es. 2 domande A e B a punteggio 10, con richiesta di autorizzazione già presentata al Comune: se il percorso di A comprende piste da sci e quello di B non le comprende, A prevale su B; se entrambe comprendono piste da sci, si verifica il fattore “percorso costituito esclusivamente da strade silvo-pastorali” e così via, fino all’ultimo indicatore (lunghezza fra 10 e 20 km), con prevalenza per il percorso, in metri lineari, più lungo.

6. Presentazione della domanda e istruttoria I soggetti interessati devono far pervenire alla Regione del Veneto la domanda corredata di tutta la documentazione indicata nel fac-simile, allegata al presente bando (Allegato B), sottoscritta dal rappresentante legale del soggetto richiedente.

Le domande dovranno pervenire a mezzo servizio postale con raccomandata con ricevuta di ritorno o direttamente presso la segreteria della Direzione sviluppo ed economia montana della Regione del Veneto, via Torino 110 30172 Mestre Venezia, quarto piano, nel seguente orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

Le domande dovranno pervenire, pena la loro esclusione, entro le ore 13.00 del trentesimo giorno dalla pubblicazione del presente bando nel BUR. Per le domande inoltrate a mezzo servizio postale farà fede la data del timbro dell’ufficio ricevente. Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione: o relazione esplicativa dell’intervento proposto, corredata da idonea rappresentazione cartografica, dalla

quale si evidenzi l’eventuale presenza degli indicatori di priorità descritti al punto 5 (Criteri di priorità); o preventivo di spesa sottoscritto dal richiedente dal quale possano dedursi il costo dell’opera, l’importo

delle spese tecniche e l’I.V.A;

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012116

ALLEGATOA alla Dgr n. 2144 del 23 ottobre 2012 pag. 3/3

o dichiarazione sostitutiva di notorietà, secondo le modalità previste dal D.P.R. n. 445/2000 di assenza di cumulo per l’intervento proposto con altre agevolazioni.

Successivamente alla presentazione della domanda, completa della documentazione richiesta, la Direzione Economia e Sviluppo montano provvede a dare comunicazione agli interessati dell’avvio del procedimento e a effettuare l’istruttoria delle istanze pervenute.

Entro il 31 dicembre 2012 il Dirigente della Direzione Economia e Sviluppo Montano provvede, con proprio decreto, all’approvazione della graduatoria delle istanze pervenute, nonché all’individuazione delle istanze finanziabili; con lo stesso provvedimento viene inoltre disposto l’impegno a favore dei beneficiari delle somme disponibili sul capitolo di spesa.n. 101564

7. Erogazione dei contributi

Successivamente alla realizzazione dell’intervento da parte dei soggetti beneficiari, nei tempi fissati dal punto 4. (Tempistica), dovrà essere avanzata alla Direzione Economia e Sviluppo montano formale richiesta di liquidazione del contributo concesso, allegando – a rendicontazione delle spese sostenute - la seguente documentazione:

rendicontazione della spesa sostenuta e relativa documentazione contabile; relazione sintetica indicante le opere realizzate corredata da un elaborato cartografico che riporti la localizzazione degli interventi e relativa documentazione fotografica.

Compete alla medesima Direzione regionale la funzione di vigilanza sulla regolare realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento, ivi compreso il controllo delle spese effettuate a consuntivo

A seguito degli esiti positivi dell’istruttoria a consuntivo di cui sopra, il Dirigente della Direzione Economia e Sviluppo Montano provvede con proprio decreto – accertata la disponibilità delle necessarie dotazioni di cassa sul capitolo n. 101564 – alla liquidazione dell’importo concesso, eventualmente decurtato secondo le previsioni di cui al successivo punto 8 (Revoche e riduzioni).

8. Revoche e riduzioni Il mancato rispetto del divieto di cumulo con altre agevolazioni e dei termini previsti dal punto 4 per la realizzazione degli interventi comporta la revoca del finanziamento assegnato. La diminuzione di spesa rispetto a quanto preventivato in sede di presentazione della domanda comporta una proporzionale riduzione del contributo assegnato. Ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale 28 gennaio 2000, n. 5 “Provvedimento generale di rifinanziamento e di modifica di leggi regionali per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della regione (legge finanziaria 2000)”, i beni e le opere oggetto del presente finanziamento, non potranno essere alienati prima dei cinque anni successivi alla data di formale richiesta di erogazione del contributo. Qualora un soggetto assegnatario del contributo intenda rinunciare allo stesso dovrà darne formale comunicazione alla Direzione economia e sviluppo montano.

9 . Clausola finanziaria L’obbligazione derivante dall’ammissione a contributo non genera interessi di alcun tipo sino alla emissione in capo alla tesoreria dell’ordinativo di pagamento ai sensi dell’art. 46 della l.r. 29 novembre 2001, n. 39”.

10. Segnaletica Di stabilire che la segnaletica dei percorsi ciclo escursionistici in area montana devono seguire le indicazioni della D.G.R. 3520/2010. Presso la Direzione economia e sviluppo montano sono disponibili, su richiesta, i modelli a colori della segnaletica.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 117

giunta regionale – 9^ legislatura

ALLEGATOB alla Dgr n. 2144 del 23 ottobre 2012 pag. 1/2

Fac simile-domanda per la concessione di un contributo straordinario per interventi di localizzazione e posa in opera di segnaletica relativa ai percorsi ciclo escursionistici di cui alla L.R. 13/2012 art. 33 comma 11

Alla Regione del Veneto Direzione economia e sviluppo montano Via Torino 110 30174 – Mestre Venezia

Richiesta di contributo ai sensi della D.G.R. n. __________ del _____________

Il sottoscritto ______________________, legale rappresentante del _______________________

C.F. ___________________________________ p. IVA ___________________________________

con sede in ________________________________ via ________________________ n. _______

provincia ______ numero di telefono __________________ numero di fax ___________________

e-mail __________________________________________________________________________

in qualità di soggetto gestore del percorso ciclo escursionistico (denominazione)__________________________________________________________________

CHIEDE

L’ammissione al contributo straordinario previsto dall’art. 33 comma 11 della L.R. 13/2012

Consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, nel caso di dichiarazioni mendaci, falsità negli atti, uso o esibizione di atti falsi o contenenti dati non rispondenti alla verità, sotto la sua personale responsabilità

DICHIARA

di aver già presentato domanda di autorizzazione presso il comune/i seguenti comuni:____________________________________________________________________ oppure, se amministrazione comunale di aver già approovato un provvedimento che attesti la previsione dell’amministrazione di realizzare il percorso; che il percorso comprende piste da sci che il percorso è costituito esclusivamente da strade silvo-pastorali che il percorso è costituito da strade silvo-pastorali e sentieri alpini che il percorso ha una lunghezza totale di ______ m che il percorso è comprensivo di un impianto di risalita che l’intervento/interventi proposti, in osservanza del divieto di cumulo, non fruiscono di altre agevolazioni, da chiunque disposte.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012118

ALLEGATOB alla Dgr n. 2144 del 23 ottobre 2012 pag. 2/2

In allegato alla presente richiesta si trasmettono:

Relazione esplicativa dell’intervento proposto, corredata da idonea rappresentazione cartografica, sottoscritta dal richiedente;

Preventivo di spesa dal quale possano dedursi il costo dell’opera, l’importo delle spese tecniche e l’I.V.A.;

Copia del documento di riconoscimento in corso di validità.

Data e Luogo Firma

_________________ ________________________________

Informativa ex art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003 n.196 Il D.Lgs. n.196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la legge tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza, tutelando la Sua riservatezza e i Suoi diritti. L’utilizzo dei dati che La riguardano ha come finalità l’espletamento del procedimento di cui all’istanza. I dati raccolti potranno essere trattati anche per finalità statistiche. La gestione dei dati è sia informatizzata che manuale.Il conferimento dei dati è obbligatorio in ragione del procedimento per cui è richiesto e il loro eventuale mancato conferimento non consente la conclusione del procedimento stesso.Il titolare del trattamento è: Regione del Veneto/Giunta Regionale. Il responsabile del trattamento è il Dirigente Regionale della Direzione Economia e sviluppo montano dott. Stefano Sisto. Come noto, Le competono tutti i diritti previsti dall’articolo 7 del D.Lgs. n.196/2003. Lei potrà, quindi, chiedere al responsabile del trattamento la correzione e l’integrazione dei propri dati e, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o il blocco. Venezia, Ottobre 2012

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 119

PARTE TERZA

CONCORSI

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI VERONA, VERONAAvviso per titoli e prova scritta per assunzione a tempo determinato di un dirigente medico - disciplina di medicina

interna per l’uoc fibrosi cistica.

È indetto avviso pubblico per titoli e prova scritta per assunzione a tempo determinato di un Dirigente Medico - disciplina di Medicina Interna per l’UOC Fibrosi Cistica. Scadenza del Bando il 15° giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

La prova scritta si terrà il giorno 6 dicembre 2012 alle ore 9.00 presso il Centro “G. Marani” dell’AOUI Verona via De Lellis 2 Verona. Il bando e il fac-simile della domanda si trovano nel sito www.ospedaleuniverona.it sezione “concorsi ”.

Il Direttore del Servizio PersonaleDott.ssa Antonella Vecchi

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012120

COMUNE DI CARRÈ (VICENZA)Concorso pubblico per titoli ed esami per 1 posto di esecutore tecnico per il servizio tecnico/manutentivo a tempo pieno

e indeterminato 36 ore settimanali cat. B.1.

Requisiti di ammissione: Diploma di licenza di scuola media inferiore, patente di guida cat. C o superioriTermine di presentazione delle domande: entro il 15 novembre 2012.Calendario delle prove:Prima prova a contenuto teorico - pratico: 30 novembre 2012 ore 9,00Seconda prova pratica: 4 dicembre 2012 ore 9,00Terza prova orale: 12 dicembre 2012 ore 9,00Per informazioni rivolgersi a: Responsabile ufficio tecnico geom. Pegoraro Mario - telef. 0445/892375

Resp.proced.uff.pers.Cantele Maria L.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 121

IPAB CASA DI RIPOSO DI LEGNAGO, LEGNAGO (VERONA)Selezione pubblica per esami per la formazione di una graduatoria per l’assegnazione di incarichi, a tempo determinato,

di addetto all’assistenza - Cat. B - Posizione economica B1 - C.C.N.L. dei dipendenti delle Regioni e delle AA.LL

È indetta una Selezione Pubblica per esami per la formazione di una graduatoria per l’assegnazione di incarichi a tempo deter-minato di Addetto all’assistenza - Cat. B - Posizione economica B1 - C.C.N.L. dei dipendenti delle Regioni e delle AA.LL.

Titolo di studio: Attestato di qualifica professionale di “Addetto all’assistenza” o titoli equipollenti. Scadenza presentazione domanda: entro le ore 12.00 del 19 novembre 2012. Per ulteriori informazioni, copia integrale bando

e fac simile domanda, rivolgersi all’Ufficio Segreteria dell’Ente tel. 0442/28555 o al sito internet www.casariposolegnago.it

Il DirettorePastorello Maurizio

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012122

IPAB CASA DI RIPOSO DI LEGNAGO, LEGNAGO (VERONA)Selezione pubblica per titoli ed esami per la formazione di una graduatoria per l’assegnazione di incarichi di assistente

sociale a tempo determinato ed a part-time 33,33%, cat. D - posizione economica D1 - C.c.n. l. dei dipendenti delle Regioni e delle Aa.ll.

È indetta una selezione pubblica per titoli ed esami per la formazione di una graduatoria per l’assegnazione di incarichi di assistente sociale a tempo determinato ed a part-time 33,33%, Cat. D - Posizione economica D1 - C.C.N.L. dei dipendenti delle Regioni e delle AA.LL.

Titolo di studio: Diploma universitario di assistente sociale ovvero, Laurea di I° livello in Scienze del servizio sociale - classe 6 - Classe delle Lauree in scienze del Servizio sociale;. Iscrizione all’Albo.

Scadenza presentazione domanda: entro le ore 12.00 del 19 novembre 2012.Per ulteriori informazioni, copia integrale bando e fac simile domanda, rivolgersi all’Ufficio Segreteria dell’Ente tel. 0442/28555

o al sito internet www.casariposolegnago.it

DirettorePastorello Maurizio

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 123

IPAB DI VICENZA, VICENZAConcorso pubblico per titoli ed esami per n. 1 posto di infermiere (cat. C Ccnl Enti ed Autonomie locali) a part-time

50% e a tempo indeterminato, in prova (prot. n. 4808).

L’IPAB di Vicenza, in esecuzione della determina del Dirigente del Personale e dei Servizi n. 447 del 24.10.2012, ha indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per n. 1 posto di Infermiere (cat. C CCNL Enti ed Autonomie Locali) a part-time 50% e a tempo indeterminato.

I requisiti richiesti per l’ammissione al concorso:- titolo di studio di Infermiere (laurea o diploma);- iscrizione al Collegio Professionale IPASVI.

Il testo integrale dell’avviso e le informazioni necessarie per presentare la domanda sono reperibili sul sito all’indirizzo www.ipab.vicenza.it oppure contattando l’Ufficio Personale (0444/218813) o la Segreteria Generale (0444/218811).

Il termine per la presentazione delle domande: entro 30 giorni dalla data di pubblicazione per estratto sul bollettino.Responsabile del procedimento: il Dirigente del Personale e dei Servizi - dott. Rossi Paolo.

Dirigente del Personale e dei Servizidott. Paolo Rossi

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012124

IPAB DI VICENZA, VICENZAConcorso pubblico per titoli ed esami per n. 1 posto di infermiere (cat. C Ccnl Enti ed Autonomie locali) a tempo pieno

e indeterminato, in prova (prot. n. 4809).

L’IPAB di Vicenza, in esecuzione della determina del Dirigente del Personale e dei Servizi n. 448 del 24.10.2012, ha indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per n. 1 posto di Infermiere (cat. C CCNL Enti ed Autonomie Locali) a tempo pieno e indeterminato.

I requisiti richiesti per l’ammissione al concorso:- titolo di studio di Infermiere (laurea o diploma);- iscrizione al Collegio Professionale IPASVI.

Il testo integrale dell’avviso e le informazioni necessarie per presentare la domanda sono reperibili sul sito all’indirizzo www.ipab.vicenza.it oppure contattando l’Ufficio Personale (0444/218813) o la Segreteria Generale (0444/218811).

Il termine per la presentazione delle domande: entro 30 giorni dalla data di pubblicazione per estratto sul Bollettino.Responsabile del procedimento: il Dirigente del Personale e dei Servizi - dott. Rossi Paolo.

Dirigente del Personale e dei Servizidott. Paolo Rossi

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 125

IPAB RESIDENZA PER ANZIANI “G. FRANCESCON”, PORTOGRUARO (VENEZIA)Avviso pubblico indetto per la formazione di una graduatoria per assunzioni a tempo determinato di esecutore opera-

tore socio sanitario.

Requisiti di ammissione:Licenza di scuola dell’obbligoDiploma di qualifica di operatore socio sanitario.Termine di presentazione della domanda: entro le ore 12.00 del 17/11/2012 (15° giorno dalla pubblicazione del presente

avviso nel BUR).Copia del Bando di concorso ed ionformazioni possono essere richieste alla Segreteria dell’Ente (TEL. 042171329 FAX 042171282)

o consultando il sito WWW.ENTEFRANCESCON.IT

Il Segretario DirettoreDott.Ssa Laura Chiarotto

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012126

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 2, FELTRE (BELLUNO)Avviso pubblico per la formazione di una graduatoria da utilizzare per il conferimento di nuovi incarichi a tempo de-

terminato nel servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica).

È indetto avviso pubblico per la formazione di una graduatoria da utilizzare per il conferimento di nuovi incarichi a tempo determinato nel servizio di continuità assistenziale.

I medici interessati sono invitati a presentare domanda utilizzando il modulo scaricabile dal sito internet di questa ULSS: www.ulssfeltre.veneto.it - sezione concorsi, allegando copia di un documento valido di riconoscimento, entro le ore 12.00 del 31 dicembre 2012.

Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Convenzioni tel. 0439/883729.

Il Direttore generale(dott. Bortolo Simoni)

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 127

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 4, THIENE (VICENZA)Avviso pubblico, bando n. 12/2012, per il conferimento di n. 1 posto di dirigente sanitario (profilo professionale: medici

- disciplina: medicina fisica e riabilitazione).

In esecuzione della deliberazione del Direttore Generale n. 716 di reg. del 9.10.2012 è indetto Avviso pubblico per la copertura mediante incarico a tempo determinato e in via di supplenza per nr. 1 posto di dirigente sanitario (profilo prof.le: Medici - disci-plina: medicina fisica e riabilitazione) - Avviso n. 12/2012.

I candidati saranno sottoposti a prova/colloquio vertente sulle materie inerenti alla disciplina di cui all’avviso e sui compiti connessi alla funzione da conferire.

Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 30° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Per eventuali informazioni rivolgersi al Servizio Personale dell’Azienda U.L.SS. nr. 4 “Alto Vicentino” - Via Rasa nr. 9 - 36016 THIENE (VI) (tel. 0445-389224/389350); il bando e il facsimile della domanda di partecipazione sono disponibili sul sito internet www.ulss4.veneto.it.

Il Direttore generale(Ing. Ermanno Angonese)

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012128

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6, VICENZAAvviso approvazione graduatoria per inserimenti relativa agli ambiti carenti di assistenza primaria 2° semestre 2011.

Si rende noto che a seguito della deliberazione del DG n. 778 del 23/10/2012 è stata approvata la graduatoria per inserimenti relativa agli ambiti carenti di Assistenza primaria 2° semestre 2011. I medici interessati possono consultare le predette graduatorie all’indirizzo internet: www.ulssvicenza.it seguendo il percorso: Bacheca >Medicina Convenzionata >Graduatorie Zone carenti 2° semestre 2011. È fissato in giorni 15 dalla data di pubblicazione del presente avviso sul BUR Veneto il termine ultimo entro il quale i medici potranno presentare eventuali osservazioni da inviare a mezzo raccomandata A.R. all’Ulss Vicenza Servizio Con-venzioni Viale Rodolfi 37- 36100 Vicenza. (omissis) Responsabile Servizio Convenzini (dr.Gianluigi Mozzato)

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 129

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 7, PIEVE DI SOLIGO (TREVISO)Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 colloboratore professionale sanitario,

Cat. D - tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.

È indetto avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 Collaboratore Professionale Sa-nitario cat. D Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.

La scadenza è fissata alle ore 12.00 del 17° giorno successivo alla data della pubblicazione del presente estratto nel BUR Veneto. Qualora detto giorno sia festivo o un sabato, il termine è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo. Per le domande pervenute oltre il termine ed inviate con raccomandata con avviso di ricevimento, fa fede il timbro a data dell’Uf-ficio Postale accettante. I requisiti specifici e le modalità di presentazione delle domande sono stabiliti dal D.P.R. 761/1979 e dal D.P.R. 220/2001.

Il bando integrale ed il modello della domanda di partecipazione sono inseriti nel sito aziendale - sezione concorsi: www.ulss7.it.Per ogni ulteriore informazione e precisazione, rivolgersi al Servizio Personale - Sezione Concorsi -U.L.S.S. n. 7 - Via Lubin

n. 16 - 31053 Pieve di Soligo (TV) - Tel. 0438/664303 - 425 - 500.

Il Dirigente Responsabile Del Servizio PersonaleDott.ssa Cristina Bortoluzzi

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012130

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 7, PIEVE DI SOLIGO (TREVISO)Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 dirigente medico di medicina interna

per l’U.O.C. cure primarie dei distretti.

È indetto avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 dirigente medico di medicina interna per l’U.O.C. cure primarie dei distretti.

La scadenza è fissata alle ore 12.00 del 17° giorno successivo alla data della pubblicazione del presente estratto nel Bollet-tino Ufficiale della Regione Veneto. Qualora detto giorno sia festivo, o un sabato, il termine è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo. Per le domande pervenute oltre il termine ed inviate con raccomandata con avviso di ricevimento, fa fede il timbro a data dell’Ufficio Postale accettante. I requisiti specifici e le modalità di presentazione delle domande sono stabiliti dal D.P.R. 483/1997.

Il bando integrale ed il modello della domanda di partecipazione sono inseriti nel sito aziendale - sezione concorsi: www.ulss7.it.Per ogni ulteriore informazione e precisazione, rivolgersi al Servizio personale - Sezione Concorsi - U.L.S.S. n. 7 - Via Lubin

n. 16 - 31053 Pieve di Soligo (TV) - Tel. 0438/664303 - 425 - 500.

Il Dirigente Responsabile del Servizio PersonaleDott.ssa Cristina Bortoluzzi

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 131

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 13, MIRANO (VENEZIA)Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 dirigente medico di cardiologia a tempo indeterminato.

In esecuzione della determinazione dirigenziale n. 633 del 17.10.2012 è indetto pubblico concorso, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 1 posto di: dirigente medico di cardiologia - ruolo sanitario - profilo professionale: medici - area medica e delle specialità mediche - disciplina: Cardiologia.

Alla predetta posizione funzionale è attribuito il trattamento giuridico ed economico previsto dalle disposizioni legislative, dai contratti nazionali di lavoro nonché dagli accordi decentrati sottoscritti presso l’Azienda.

Il presente concorso pubblico è disciplinato dalle norme di cui al D.Lgs. 30.12.1992, n. 502 e successive modificazioni ed inte-grazioni, al D.P.R. 9.05.1994, n. 487 e al D.P.R. 10.12.1997, n. 483, nonché al Regolamento Aziendale in materia concorsuale - Area della Dirigenza - approvato con deliberazione n. 1037 del 28.11.2002.

Si precisa che questa Azienda, secondo quanto disposto dal punto 1 dell’art. 57 del D.Lgs n. 165/01 garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro e per il trattamento di lavoro.

1) REQUISITI GENERALI PER L’AMMISSIONEa) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea;b) idoneità fisica all’impiego.

Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per avere conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile, ovvero siano incorsi nel recesso per licenziamento da precedente impiego presso pubbliche amministrazioni.

2) REQUISITI SPECIFICI PER L’AMMISSIONEa) Laurea in Medicina e Chirurgia;b) Specializzazione nella disciplina oggetto del concorso o disciplina equipollente (D.M. 30.1.1998 e successive modificazioni ed

integrazioni). Il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo alla data di entrata in vigore del D.P.R. n. 483/97 è esentato dal requisito

della specializzazione nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto alla predetta data per la partecipazione ai concorsi presso le U.L.S.S. e le Aziende Ospedaliere diverse da quella di appartenenza.

La specializzazione nella disciplina può essere sostituita dalla specializzazione in una disciplina affine (D.M. 31.1.1998 e suc-cessive modificazioni ed integrazioni);

c) Iscrizione all’albo dell’Ordine dei medici-chirurghi. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell’Unione Europea consente la partecipazione ai concorsi, fermo restando l’obbligo della iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio.Tutti i requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dal presente bando per la presen-

tazione delle domande di ammissione al concorso.Il difetto anche di uno solo dei requisiti prescritti comporta la non ammissione al concorso.

3) DOMANDE DI AMMISSIONE - PRESENTAZIONELe domande di ammissione al concorso, redatte in carta semplice secondo lo schema allegato e debitamente firmate, indirizzate

al Direttore Generale dell’Azienda ULSS 13 Mirano, devono pervenire entro il perentorio termine delle ore 12 del 30° giorno dalla data di pubblicazione del presente bando, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato alla stessa ora del 1° giorno successivo non festivo. Le domande possono essere:- Consegnate direttamente all’Ufficio Protocollo dell’Azienda ULSS 13 -Via Mariutto n. 76 - 30035 MIRANO (VE) - orario di

apertura al pubblico: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13; ovvero- Spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, indirizzata al Direttore Generale dell’Azienda ULSS 13 - Via Ma-

riutto n. 76 - 30035 MIRANO (VE), entro il termine indicato. A tal fine fa fede la data di spedizione comprovata dal timbro a data dell’ufficio postale accettante;

ovvero- Inviate ai seguenti indirizzi di Posta Elettronica Certificata (P.E.C.): [email protected] o drum.uls-

[email protected] avendo cura di allegare la documentazione richiesta in formato Portable Document Format (.pdf). Nel-l’oggetto della mail dovrà essere riportata la dicitura “DOMANDA DI PARTECIPAZIONE CONCORSO PUBBLICO PER ……”. L’indirizzo della casella P.E.C. del mittente deve essere obbligatoriamente riconducibile, univocamente, all’aspirante candidato; in caso contrario è richiesta la sottoscrizione mediante firma digitale, pena l’esclusione dal concorso. Non saranno acquisite le domande provenienti da caselle di posta elettronica semplice/ordinaria NON certificate.Nella domanda gli aspiranti devono dichiarare, sotto la propria responsabilità, consapevoli delle sanzioni penali, nel caso di

dichiarazioni non veritiere e di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28.12.2000 (si veda l’allegato fac-simile della domanda di ammissione al concorso), quanto segue:1. la data, il luogo di nascita e la residenza;2. di essere in possesso della cittadinanza italiana o equivalente;3. il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012132

4. di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso, in caso contrario il candidato dovrà elencare i procedimenti o le eventuali condanne. Il candidato:a) non dovrà essere stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati per i quali l’art. 19 del CCNL del

3.11.2005 Area della Dirigenza Medico-Veterinaria, prevede il recesso dal rapporto di lavoro;b) non dovrà essere stato condannato, per qualsiasi reato, con sentenza passata in giudicato, per aver subito pena, da sola o

complessiva, superiore a due anni;c) dovrà essere immune da condanne che, ai sensi delle vigenti leggi, ostino all’assunzione ai pubblici impieghi;

5. i titoli di studio posseduti, con l’indicazione della data e dell’Istituto presso il quale sono stati conseguiti;6. di essere in possesso del diploma di specializzazione nella disciplina oggetto del concorso, ovvero del titolo sostitutivo, come

stabilito dall’art. 56, 2° comma del D.P.R. 483/97. Nell’ autocertificazione relativa alla specializzazione dev’essere specificato se la medesima è stata conseguita ai sensi del D.Lgs 8.8.1991, n. 257 e/o ai sensi del D.Lgs 17 agosto 1999, n. 368 nonché la durata del corso, in quanto oggetto di valutazione;

7. l’iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici, con l’indicazione della Provincia e del numero di iscrizione;8. la lingua straniera oggetto della valutazione nell’ambito della prova orale, scelta tra quelle indicate al paragrafo 6 del presente

bando;9. la posizione nei riguardi degli obblighi militari. Per la valutazione del servizio militare ai sensi della legge 24.12.86 n. 958 de-

vono essere dichiarati la posizione ed il servizio attestati nel foglio matricolare;10. di avere/non avere prestato servizio presso Pubbliche Amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti

di pubblico impiego;11. di essere esenti da patologie o problematiche fisiche che possano influire negativamente sul rendimento lavorativo:12. il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere fatta ogni comunicazione necessaria.

Coloro che hanno titolo alla riserva di posti (a norma delle vigenti disposizioni di legge che prevedono riserve di posti in favore di particolari categorie di cittadini) devono indicare nella domanda la norma di legge o regolamentare che conferisce loro detto diritto, nonché allegare la relativa documentazione probatoria, anche mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui sia esattamente specificato il titolo alla riserva.

Nel caso in cui il candidato versi nelle condizioni di cui l’art. 20 della L.5.02.1992, n. 104 deve specificare l’ausilio necessario in relazione al proprio handicap nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi per sostenere le prove d’esame.

L’Amministrazione non assume alcuna responsabilità in caso di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta o incom-pleta indicazioni del recapito da parte del candidato o da mancata oppure da tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per disguidi postali o telegrafici comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, né per la mancata restituzione dell’avviso di ricevimento nel caso di spedizione a mezzo raccomandata.

4) DOMANDE DI AMMISSIONE - DOCUMENTAZIONE.Ai sensi dell’art. 40 del D.P.R. 445/2000, come modificato dall’art. 15 della Legge 183/2011, le certificazioni rilasciate dalla

pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide ed utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con la pubblica amministrazione e con i gestori di pubblici servizi, i certificati e gli atti di notorietà sono sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli artt. 46 e 47 dello stesso decreto (dichiarazioni sostitutive di certificazione e dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà).

Alla domanda di partecipazione al concorso devono essere allegati i seguenti documenti:a) Tutte le dichiarazioni relative ai titoli ed ai servizi che i candidati ritengono opportuno presentare agli effetti della valutazione

di merito e della formazione della graduatoria (mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà così come previsto dal D.P.R. 445 del 28.12.2000 e dalla Legge 12.11.2011, n. 183). I MODELLI A TAL FINE UTILIZZABILI SONO ALLEGATI AL PRESENTE BANDO.

Le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà dovranno essere il più dettagliate possibile e dovranno indicare in maniera puntuale ogni elemento relativo ai titoli o ai servizi, trattandosi di documentazione oggetto di valutazione da parte della Commissione. Ai fini dell’esattezza di tali dichiarazioni sostitutive, anche relativamente alla conseguente responsabilità penale, il dichiarante dovrà indicare con precisione: denominazione e sede degli Enti, eventuali periodi di aspettativa o di part-time, esatta posizione funzionale ricoperta, partecipazione all’aggiornamento obbligatorio come previsto dall’art. 46 del DPR 761/79, ed ogni altro elemento essenziale per una corretta valutazione dei titoli presentati;

b) Curriculum formativo e professionale redatto in carta semplice, debitamente documentato, datato e firmato dal concorrente. Tale curriculum sarà valutato dalla Commissione Esaminatrice ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. 483 del 10.12.97. Si precisa che dichiarazioni generiche effettuate nel curriculum, non supportate da documentazione o da dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, non saranno oggetto di valutazione;

c) Ricevuta in originale comprovante l’avvenuto versamento della tassa di concorso, non rimborsabile, di Euro 10,33 (dieci/33) precisando la causale del versamento, da versare sul ccp. n. 17895301 intestato a: Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n. 13 - Gestione Servizi Sanitari, Servizio di Tesoreria, Via Mariutto n. 76 Mirano (VE), ovvero dichiarazione sostitutiva dell’avve-nuto pagamento;

d) I documenti comprovanti l’eventuale diritto alla riserva del posto, a norma delle vigenti disposizioni di legge che prevedono riserve di posti in favore di particolari categorie di cittadini. Ove non allegati (in originale o copia autenticata oppure mediante dichia-razione sostitutiva dell’atto di notorietà) o non regolari, i diritti non potranno essere riconosciuti per gli effetti del concorso;

e) Elenco dettagliato in triplice copia e in carta semplice, datato e firmato, dei documenti e dei titoli presentati.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 133

La mancata sottoscrizione della domanda costituisce motivo di esclusione dal concorso.Tutte le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà dovranno essere redatte rispettando le formalità previste dal D.P.R. 445/00

e riportate nel fac-simile di dichiarazione sostitutiva allegato al presente bando. In caso di mancato rispetto delle suddette formalità la dichiarazione non sarà accolta.

La dichiarazione sostitutiva di certificazione, relativa al possesso dei titoli di studio, di specializzazione e di iscrizione all’Albo, effettuata nella domanda di ammissione ha valore a titolo definitivo in luogo della produzione dei certificati.

Le pubblicazioni (edite a stampa) potranno essere oggetto di valutazione da parte della Commissione Esaminatrice solo nel caso in cui vengano effettivamente prodotte, in originale o in copia resa conforme mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi degli artt. 19 e 47 del D.P.R. 445/00.

Tutti i documenti che il candidato ritiene di allegare alla domanda possono essere presentati in fotocopia semplice ed elencati in una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che ne attesti la conformità all’originale (ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000). Tale dichiarazione dovrà essere accompagnata da fotocopia di documento di identità personale in corso di validità e dovrà conte-nere la seguente formula:

“Io sottoscritto ...... consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28.12.2000, sotto la mia responsabilità, DICHIARO, che le copie fotostatiche di seguito elencate ed allegate alla presente sono conformi all’originale: ........(data-firma)”.

I candidati sono tenuti a ritirare la documentazione eventualmente presentata a corredo della domanda dopo 120 giorni dalla data di esecutività della deliberazione di approvazione della graduatoria ed entro i 12 mesi successivi.

In caso di eventuali ricorsi dinanzi al competente organo giurisdizionale o al Presidente della Repubblica, la restituzione di cui sopra potrà avvenire solo dopo l’esito di tali ricorsi. La restituzione richiesta a mezzo del servizio postale, verrà effettuata con spese a carico dell’interessato.

Trascorsi 10 anni dalla data di pubblicazione della graduatoria, la documentazione di cui sopra è inviata al macero ad eccezione degli atti oggetto di contenzioso.

5) VALUTAZIONE DEI TITOLII titoli saranno valutati dall’apposita Commissione Esaminatrice, ai sensi delle disposizioni contenute nel D.P.R. 10.12.1997,

n. 483.Ai sensi dell’art. 27 del D.P.R. n. 483/97, i 20 punti a disposizione della Commissione per la valutazione dei titoli sono così

ripartiti:− titoli di carriera: 10− titoli accademici e di studio: 3− pubblicazioni e titoli scientifici: 3− curriculum formativo e professionale: 4

Titoli di carriera:a) servizi di ruolo prestati presso le Unità Sanitarie Locali o le Aziende ospedaliere e servizi equipollenti ai sensi degli articoli

22 e 23 del D.P.R. 483/97:1) servizio nel livello dirigenziale a concorso, o livello superiore, nella disciplina, punti 1,00 per anno;2) servizio in altra posizione funzionale nella disciplina a concorso, punti 0,50 per anno;3) servizio in disciplina affine ovvero in altra disciplina da valutare con i punteggi di cui sopra ridotti rispettivamente del 25

e del 50 per cento;4) servizio prestato a tempo pieno da valutare con i punteggi di cui sopra aumentati del 20 per cento;

b) servizio di ruolo quale medico presso pubbliche amministrazioni nelle varie qualifiche secondo i rispettivi ordinamenti, punti 0,50 per anno.Nella valutazione dei titoli di carriera saranno applicate le disposizioni di cui agli artt. 20, 21, 22 e 23 del D.P.R. 483/97 in merito

alle valutazioni ed equiparazioni dei servizi.Titoli accademici e di studio:

a) specializzazione nella disciplina oggetto del concorso, punti 1,00;b) specializzazione in una disciplina affine, punti 0,50;c) specializzazione in altra disciplina, punti 0,25;d) altre specializzazioni di ciascun gruppo da valutare con i punteggi di cui sopra ridotti del 50 per cento;e) altre lauree, oltre a quella richiesta per l’ammissione al concorso comprese tra quelle previste per l’appartenenza al ruolo sani-

tario, punti 0,50 per ognuna, fino ad un massimo di punti 1,00.Non è valutabile la specializzazione fatta valere come requisito di ammissione.La specializzazione conseguita ai sensi del D.Lgs 8 agosto 1991, n. 257 o ai sensi del D.Lgs 17 agosto 1999, n. 368, anche se fatta

valere come requisito di ammissione, è valutata fra i titoli di carriera come servizio prestato nel livello iniziale del profilo stesso nel limite massimo della durata del corso di studi, secondo quanto previsto dal D.Lgs 17 agosto 1999, n. 368.

Per la valutazione delle pubblicazioni, dei titoli scientifici e del curriculum formativo e professionale si applicano i criteri pre-visti dall’art. 11 del D.P.R. 483/97.

Non saranno valutati i titoli presentati oltre il termine di scadenza del presente bando, né saranno presi in considerazione do-cumenti non conformi a quanto previsto dal D.P.R. 445/00.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012134

6) COMMISSIONE ESAMINATRICE E PROVE D’ESAMELa Commissione Esaminatrice del presente concorso è nominata dal Direttore Generale dell’Azienda ULSS ai sensi degli art.

5 e 25 del D.P.R. 483/97. Al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro e il trattamento sul lavoro, si riserva alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle Commissioni di concorso, fermo restando il principio di cui all’art. 35, comma 3, lettera e del D.Lgs 165/01.

Le prove d’esame sono le seguenti:Prova Scritta:relazione su caso clinico simulato o su argomenti inerenti alla disciplina messa a concorso o soluzione di una serie di quesiti a

risposta sintetica inerenti alla disciplina stessa.Prova pratica:Su tecniche e manualità peculiari della disciplina messa a concorso.La prova pratica deve comunque essere anche illustrata schematicamente per iscritto.Prova orale:Su materie inerenti alla disciplina a concorso nonché sui compiti connessi alla funzione da conferire.Nell’ambito della prova orale è accertata la conoscenza di una delle seguenti lingue straniere: inglese, francese, tedesco e spa-

gnolo, attraverso la lettura e la traduzione di testi, nonché mediante una conversazione, in modo tale da riscontrare il possesso di un’adeguata e completa padronanza degli strumenti linguistici, ad un livello avanzato.

In occasione della prova orale è accertata la conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, da realizzarsi anche mediante una verifica applicativa, nonché la conoscenza delle problematiche e delle potenzialità orga-nizzative connesse all’uso degli strumenti informatici.

Del giudizio conclusivo di tale verifica si tiene conto ai fini della determinazione del voto relativo alla prova orale.Il calendario ed il luogo ove si svolgeranno le prove saranno resi noti ai candidati con lettera raccomandata con ricevuta di

ritorno e con apposito avviso pubblicato all’Albo dell’Ente nonché sul sito Internet www.ulss13mirano.ven. it - concorsi - prove d’esame, almeno venti giorni prima della data in cui debbono essere sostenute. Per i candidati che hanno inviato la domanda via P.E.C. le predette comunicazioni verranno effettuate mediante lo stesso mezzo.

Ove la Commissione non proceda nello stesso giorno all’effettuazione di tutte le prove, la data delle stesse sarà comunicata con lettera raccomandata con avviso di ricevimento non meno di quindici giorni prima dell’espletamento delle prove scritta e pratica ed almeno 20 giorni prima della prova orale.

L’Amministrazione non assume alcuna responsabilità in caso di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta o incom-pleta indicazione del recapito da parte del candidato o da mancata oppure da tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per disguidi postali o telegrafici comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, né per la mancata restituzione dell’avviso di ricevimento nel caso di spedizione a mezzo raccomandata.

Il superamento di ciascuna delle previste prove scritta e pratica è subordinato al raggiungimento di una valutazione di suffi-cienza espressa in termini numerici di almeno 21/30.

Il superamento della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza, espressa in termini nume-rici di almeno 14/20.

I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove di concorso nei giorni, ora e sede stabiliti, saranno dichiarati decaduti dal concorso, quale sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà dei singoli concorrenti.

7) GRADUATORIE, TITOLI DI PREFERENZA E PRECEDENZAAl termine delle prove d’esame, la Commissione Esaminatrice formula la graduatoria di merito dei candidati idonei.È escluso dalla graduatoria il candidato che non abbia conseguito la sufficienza in ciascuna delle prove d’esame.La graduatoria di merito è formulata secondo l’ordine dei punteggi ottenuti dai candidati (per i titoli e per le singole prove

d’esame) ed è compilata con l’osservanza delle vigenti disposizioni legislative.All’approvazione della graduatoria dei candidati dichiarati idonei nonché alla dichiarazione del vincitore, provvede, riconosciuta

la regolarità degli atti, con propria determinazione, il Direttore del Dipartimento Risorse Umane.Qualora sia vigente graduatoria precedentemente approvata relativa al medesimo profilo professionale e disciplina, l’utilizzo

della graduatoria che conseguirà dal presente concorso, per la copertura di ulteriori posti rispetto a quelli indicati nel presente bando, avverrà solo ed esclusivamente a decorrere dall’effettivo esaurimento di quella anteriormente approvata, o comunque, alla scadenza prevista ai sensi di legge.

Qualora tra i concorrenti dichiarati idonei nella graduatoria di merito vi siano appartenenti a più categorie che danno titolo a differenti riserve di posti, si applicano le disposizioni previste dall’art. 5, comma 3 del D.P.R. 487/94.

I posti riservati, che non venissero coperti per mancanza di vincitori o idonei, verranno conferiti agli altri candidati idonei.Coloro che intendano avvalersi della riserva dei posti ovvero che abbiano titoli di preferenza e/o di precedenza dovranno farne

espressa dichiarazione nella domanda di partecipazione al concorso, pena l’esclusione dal relativo beneficio.La graduatoria dei vincitori del concorso è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

8) CONFERIMENTO DEI POSTII vincitori del concorso sono invitati, a mezzo raccomandata A.R., ovvero tramite P.E.C. qualora il candidato abbia presentato

la domanda mediante posta elettronica certificata, a prendere servizio entro trenta giorni - pena la non stipulazione del contratto individuale di lavoro.

L’accertamento della idoneità fisica all’impiego è effettuato a cura dell’Azienda U.L.S.S. prima dell’ammissione in servizio. È dispensato dalla visita il personale dipendente da Pubbliche Amministrazioni ed il personale dipendente dagli Istituti, Ospedali ed Enti di cui agli artt. 25 e 26, primo comma, del D.P.R. 20.12.1979, n. 761.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 135

I vincitori del concorso, all’atto della stipula del contratto individuale, devono dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non avere altri rapporti di impiego pubblico e privato e di non trovarsi in nessuna delle situazioni di incompatibilità richiamate dall’art. 53 del D.Lgs 30.03.2001 n. 165. In caso contrario deve essere espressamente presentata la dichiarazione di opzione per il nuovo Ente di appartenenza.

L’Azienda U.L.S.S. - verificata la sussistenza dei requisiti prescritti - procederà alla stipula del contratto di lavoro individuale nel quale sarà indicata la data di inizio del rapporto di lavoro.

La data di assunzione verrà concordata fra le parti ma, in ogni caso, salvo giustificati e documentati motivi, essa dovrà essere stabilita entro i 30 giorni successivi dalla comunicazione di assunzione.

Gli effetti economici decorrono dalla data di effettiva assunzione in servizio.L’assunzione in servizio potrà essere temporaneamente sospesa o comunque ritardata in relazione alla presenza di norme che

stabiliscano il blocco delle assunzioni ancorché con la previsione dell’eccezionale possibilità di deroghe.È in ogni modo condizione risolutiva del contratto in qualsiasi momento senza obbligo di preavviso, la presentazione di docu-

menti falsi o viziati da invalidità non sanabile.La nomina diviene definitiva dopo il compimento, con esito favorevole, del periodo di prova della durata di mesi sei di effettivo

servizio prestato, come disciplinato dall’art. 14 del C.C.N.L. 8.6.2000.I vincitori del concorso devono permanere in servizio, ai sensi dell’art. 35, comma 5-bis, del D.Lgs 165/01, per un periodo non

inferiore a cinque anni.

9) UTILIZZAZIONE DELLA GRADUATORIANel caso di rinuncia o di decadenza dei vincitori, l’U.L.S.S. provvederà alla utilizzazione della graduatoria secondo la norma-

tiva in vigore.La graduatoria, ai sensi dell’art. 3, comma 87, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, rimane efficace per un termine di tre anni

dalla data della pubblicazione per eventuali coperture di posti per i quali il concorso è stato bandito e che successivamente ed entro tale data dovessero rendersi disponibili.

10) TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALIAi sensi dell’art. 13, comma 1, del D.Lgs 30.6.2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti presso l’Azienda

ULSS n. 13 - Ufficio Concorsi - Via XXIX Aprile n. 2 - 30031 DOLO (VE), per le finalità di gestione della selezione e saranno trattati presso una banca dati automatizzata anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo.

L’interessato gode dei diritti di cui al titolo II parte I del D.Lgs 196/03.Il trattamento dei dati personali forniti dai candidati sarà effettuato nel rispetto dei principi di cui all’art. 18, capo II del D.Lgs 196/03.Responsabile del procedimento amministrativo è la Dr.ssa Cristina Gobbi, Dirigente dell’Unità Operativa Semplice “Servizio

per la Gestione Giuridica” del Dipartimento Risorse Umane e Materiali dell’Azienda Ulss 13.

11) OPERAZIONI DI SORTEGGIOLe operazioni di sorteggio per la composizione della Commissione Esaminatrice di cui all’art. 6 del DPR 10 dicembre 97 n. 483,

avranno luogo presso la sala riunioni della sede ULSS di Dolo alle ore 13 dell’ottavo giorno successivo alla data di scadenza del pre-sente concorso, quale risulta dalla pubblicazione, per estratto, del relativo bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Qualora detto giorno sia festivo il termine è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo.Se si accerta l’impossibilità degli estratti di far parte della Commissione Esaminatrice verrà effettuato un nuovo sorteggio dopo

ulteriori 20 giorni alle ore 13 presso la stessa sede.

12) NORME FINALILa partecipazione al concorso comporta l’accettazione, senza riserve, di tutte le prescrizioni e precisazioni del presente bando,

nonché di quelle che disciplinano o disciplineranno lo stato giuridico ed economico del personale delle UU.LL.SS.SS.Per quanto non espressamente previsto dal presente bando di concorso, si fa riferimento alle disposizioni di cui al D.P.R.

10.12.1997, n. 483, al D.Lgs 30.12.1992 n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, al D.P.R. 9.05.1994 n. 487, al D. Lgs 30.3.2001, n. 165, al D.P.R. 445 del 28.12.2000, nonché al Regolamento Aziendale in materia concorsuale - Area della Dirigenza, approvato con deliberazione n. 1037 del 28.11.2002.

L’Amministrazione si riserva la facoltà di modificare, sospendere o revocare il presente concorso, o parte di esso, qualora ne rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni di pubblico interesse, nonché di prorogare o riaprire i termini del concorso qualora il numero dei concorrenti sia ritenuto insufficiente.

In ogni caso l’espletamento del presente concorso è condizionato alla mancata copertura del posto mediante procedura di mo-bilità prevista dall’art. 34-bis del D. L.vo 165/2001 integrato dall’art. 7 della L. 16/01/2003, n. 3, senza che per i concorrenti insorga alcuna pretesa o diritto.

Per informazioni o per ricevere copia del presente bando di concorso, gli interessati potranno rivolgersi a: Azienda ULSS N. 13 - Dipartimento Risorse Umane e Materiali- Ufficio Concorsi - Via XXIX Aprile, 2 - 30031 DOLO (VE) - Tel. 041/5133369 con i se-guenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 14, oppure potranno consultare il sito Internet: www.ulss13mirano.ven. it.

Il Direttore del Dipartimento Risorse Umane e Materialidr. Vasco Verì

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012136

FAC-SIMILE DI DOMANDA

Al Direttore Generaledell’ULSS n. 13Via Mariutto, 7630035 MIRANO (VE)

Il sottoscritto ………………………………………………………………………………………….

C H I E D E

di essere ammesso al CONCORSO PUBBLICO, per titoli ed esami, per la copertura di n … posto di ………………………………

A tal fine, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28.12.2000, dichiara, sotto la propria responsabilità, quanto segue:1) di essere nato a ………………………………..…. (prov ……..) il ………………... e di risiedere a ……………………………(prov.….)

in Via …………………………….… n. …... (cap ………);2) di essere cittadino (nazionalità) ………………………………………………………….;3) di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di ……………………………………… (1);4) di non aver riportato condanne penali e di non aver procedimenti penali pendenti (2);5) di essere in possesso dei seguenti titoli di studio: …………………………………… conseguito presso ….………………………………………………………… in data ………..; ……………………………………. conseguito presso …………………………………………………………… in data ………..;6) di essere in possesso della specializzazione in ………………………………………. con durata di anni ………… conseguita ai

sensi del D.Lgs ……..………. presso …………………………………………… in data ……………….(3);7) di essere iscritto all’Albo dell’Ordine dei Medici della Provincia di ………… al n° ……;8) di essere nei riguardi degli obblighi militari nella posizione di ………………………… (4);9) di avere/non avere prestato servizio presso Pubbliche Amministrazioni (5);10) di scegliere quale lingua straniera oggetto della valutazione nell’ambito della prova orale la seguente: …………………………………

(inglese - francese - tedesco - spagnolo);11) di essere esente da patologie o problematiche fisiche che possano influire negativamente sul rendimento lavorativo;12) di avere diritto alla riserva dei posti in quanto ………………………………… (6).13) di accettare tutte le indicazioni contenute nel bando in merito alla gestione della procedura concorsuale e agli adempimenti

conseguenti.

Fa presente di aver diritto all’ausilio di ……………………………… in relazione al proprio handicap nonché alla necessità di tempi aggiuntivi …………………………………… (7)Ogni comunicazione relativa al presente CONCORSO deve essere fatta al seguente indirizzo di posta ordinaria (ovvero indi-rizzo P.E.C. per coloro che hanno inviato la domanda con tale mezzo): …………………………………. (indicare CAP) Tel. n. ………………………….……………………

Data ………………….

FIRMA ……………………………………….

1) In caso di non iscrizione o di avvenuta cancellazione dalle liste elettorali, indicarne i motivi.2) In caso contrario indicare le condanne penali riportate facendo riferimento alle dichiarazioni di cui al punto 3) del bando.3) Indicare la denominazione e l’indirizzo completo dell’Istituto o Ente e la data di conseguimento dei titoli. Per le specializzazioni

conseguite ai sensi del D.Lgs 257/91 o del D.Lgs 368/99, specificare la durata del corso.4) Per la valutazione del servizio militare ai sensi della legge 958/86 indicare la posizione ed il servizio attestati nel foglio matricolare.5) Indicare le cause della eventuale risoluzione dei rapporti di impiego.6) Allegare/autocertificare il titolo che dà diritto alla riserva.7) Tale precisazione è richiesta solo ai candidati portatori di handicap, ai sensi della L. 5.2.92, n. 104.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 137

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ(art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Il/La sottoscritt___ ………………………….………………………………………………… nat__ a ………………………… il ……….., residente a ………………………… (Prov. ___), Via …….…………………….…..………, n. ……,sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali previste nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000,

DICHIARA DI AVER PARTECIPATO

ALLE SEGUENTI INIZIATIVE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE- corso di aggiornamento - convegno - congresso/seminario - meeting - altrosul tema: ……………………………………….organizzato da: ……………………………………………località dove si è svolto: ……………………….……………periodo: dal …………..….. al …………….……. con esame finale: - NO - SIper complessive giornate n. ………….. per complessive ore n. …..... crediti n. ……………- corso di aggiornamento - convegno - congresso/seminario - meeting - altrosul tema: …………………………………….organizzato da: …………………………………………località dove si è svolto: ……………………….……………periodo: dal …………..….. al …………….……. con esame finale: - NO - SIper complessive giornate n. ………. per complessive ore n. ….... crediti n. …………- corso di aggiornamento - convegno - congresso/seminario - meeting - altrosul tema: …………………………………………………………….organizzato da: ……………………………………località dove si è svolto: …………………….……………periodo: dal …………..…..al …………….……. con esame finale: - NO - SIper complessive giornate n. ………….. per complessive ore n. …..... crediti n. ……………PER ULTERIORI DICHIARAZIONI, UTILIZZARE COPIE DEL PRESENTE MODELLO

(luogo, data) __________________________

(firma per esteso in originale del dichiarante) ________________________________

La presente dichiarazione può essere sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d’identità personale in corso di validità.Informativa ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 196/2003: I dati sopra riportati sono prescritti dalle disposizioni vigenti ai fini del proce-dimento per il quale sono richiesti e verranno utilizzati esclusivamente a tale scopo.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ(art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Il/La sottoscritt___ ………………………….…………………………………. nat__ a ………………………………… il ………………., residente a ………………………………………………………………(Prov.________), Via …….………………….…..……, n……,sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali previste nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000,

DICHIARA

DI AVER PRESTATO SERVIZIOpresso PUBBLICA AMMINISTRAZIONE- Denominazione ed indirizzo completo della P.A. ..……………………………………………- nel profilo di …………………………… Categoria ……. disciplina …………………………….………;- Periodo lavorativo (giorno/mese/anno): Inizio ….…../………./……… Fine ….…../………./……… Rapporto di lavoro:- subordinato a tempo indeterminato; - subordinato a tempo determinato;- Altro ………..…………… (utilizzare nel caso di attività didattica, prestazioni occasionali, frequenza volontaria, stage, tirocini,

volontariato, ecc.) ;- Contratto libero - professionale (ex art. 7 D.Lgs 165/2001);- Specialista Ambulatoriale (SAI) con n. ore settimanali ……………;

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012138

- Tempo pieno - A part-time - Indicare sempre n. ore settimanali ……….;- Eventuale aspettativa senza assegni: dal ……………….. al …………………..; Si precisa che non ricorrono le condizioni di cui all’ultimo comma dell’art. 46 del D.P.R. 761/79. (In caso positivo, annullare la

dichiarazione e precisare la misura della riduzione del punteggio di anzianità). presso PRIVATI- Denominazione ed indirizzo completo della ditta ………………………………- Con la qualifica di ……………… categoria ……..……………............;- Periodo lavorativo (giorno/mese/anno): inizio ….…../………./……… fine ….…../………./……… Rapporto di lavoro:- subordinato a tempo indeterminato; - subordinato a tempo determinato; - Altro ………..……...;- Contratto libero - professionale;- Tempo pieno - Part-time - Indicare sempre n. ore settimanali ……….;- Eventuale aspettativa senza assegni: dal ……………….. al …………………..;

PER ULTERIORI DICHIARAZIONI, UTILIZZARE COPIE DEL PRESENTE MODELLO

(luogo, data)

(firma per esteso in originale del dichiarante)

La presente dichiarazione può essere sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d’identità personale in corso di validità.Informativa ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 196/2003: I dati sopra riportati sono prescritti dalle disposizioni vigenti ai fini del proce-dimento per il quale sono richiesti e verranno utilizzati esclusivamente a tale scopo.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE(art. 46 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Il/La sottoscritt___ ……………………………………. nat__ a …………………………………………………….il…………………., residente a ……………………………………………………(Prov.________), Via …….………………………..………, n…………,sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali previste nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000,

DICHIARA____________________________________________________________________________________________

(luogo, data) _________________________

(firma per esteso in originale del dichiarante) ____________________________________

N.B. Il presente modello può essere utilizzato per autocertificare titoli di studio, iscrizione in albi tenuti dalla P.A., appartenenza ad ordini professionali, qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento, di qualificazione tecnica nonchè tutti gli altri stati, fatti e qualità personali previsti dall’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000 e s.m.i.Le dichiarazioni relative al titolo di studio devono indicare la data, la sede e la denominazione completa dell’istituto presso cui il titolo stesso è stato conseguito.

*****

La presente dichiarazione può essere sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d’identità personale in corso di validità.Informativa ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 196/2003: I dati sopra riportati sono prescritti dalle disposizioni vigenti ai fini del proce-dimento per il quale sono richiesti e verranno utilizzati esclusivamente a tale scopo.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 139

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 14, CHIOGGIA (VENEZIA)Graduatorie aziendali per l’attribuzione di incarichi a tempo determinato vacanti nell’anno 2013 nei servizi di continuità

assistenziale, assistenza ai villeggianti ed emergenza sanitaria territoriale (determinazione n. 284 del 27/09/2012).

Questa AULSS è interessata ad acquisire la disponibilità di medici per l’eventuale conferimento degli incarichi in oggetto ai sensi degli artt. n. ri 30, 70 e 97 dell’ACN per la medicina generale esecutivo il 23\3\05 e s.m.i. (per gli incarichi di Emergenza Sanitaria è indispensabile l’attestato di idoneità rilasciato a seguito della frequenza dell’apposito corso di formazione previsto dal-l’art.66 del DPR 270\00 e 96 del suddetto ACN) e della DGR n. 1068 del 17\4\07. Con le disponibilità pervenute saranno formulate le graduatorie aziendali, in ciascuna categoria avranno precedenza assoluta i residenti nell’ambito territoriale di questa AULSS, col seguente ordine successivo di prevalenza:1. Medici iscritti nella graduatoria unica regionale vigente, ordinati per punteggio;2. Medici non iscritti nella graduatoria regionale vigente, ma abilitati entro il 31/12/94 o che abbiano acquisito il diploma di for-

mazione specifica in medicina generale;3. Medici già incaricati nell’ambito del Servizio di Continuità Assistenziale dell’Azienda ordinati per anzianità d’incarico, con priorità

per i titolari a tempo indeterminato, disponibili all’estensione provvisoria ed a termine dell’incarico fino a 38 ore settimanali;4. Medici abilitati dopo il 1994 e non iscritti né al corso di formazione in medicina generale né a scuole di specialità,5. Medici frequentanti il corso di formazione specifica in medicina generale;5. Medici specializzandi, ancorché in possesso del titolo di formazione in medicina generale.

Per i medici non iscritti in graduatoria unica regionale verranno considerati, in ordine successivo di priorità, la minore età al conseguimento del diploma di laurea-il voto e l’anzianità di laurea che devono, pertanto, essere evincibili dall’istanza inoltrata.

I medici devono essere in grado di raggiungere le sedi assegnate, ubicate nell’ambito dei Comuni di Chioggia o Cavarzere, in tempo utile per garantire la completa copertura del servizio.

Il fac-simile della domanda e della contestuale dichiarazione di responsabilità da inoltrare in bollo, unitamente a copia di un valido documento d’identità ed al consenso informato per l’utilizzo dei dati, è a disposizione presso l’Uff. Medicina Convenzionata (tel.0415573349) e nel sito: www.asl14chioggia.veneto.it.

Le graduatorie aziendali, valide per gli incarichi da attribuire nel corso dell’anno 2013, saranno oggetto di integrazione in corso di validità, con le disponibilità pervenute entro il giorno 5 del mese precedente a quello d’inizio dell’incarico vacante, nel rispetto del suesplicitato ordine di priorità.

Il Direttore GeneraleDr. Giuseppe Dal Ben

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012140

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 20, VERONAConcorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1 dirigente medico - disciplina di

anestesia e rianimazione.

N. 29653 di prot. del 21 settembre 2012In esecuzione della deliberazione 6.9.2012, n. 521, è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo

indeterminato di n. 1 dirigente medico, disciplina: anestesia e rianimazione (area: medicina diagnostica e dei servizi) (ruolo: sani-tario - profilo professionale: medici)

Al predetto profilo professionale è attribuito il trattamento giuridico ed economico previsto dal vigente contratto collettivo na-zionale di lavoro per l’area della Dirigenza Medica e Veterinaria del Servizio sanitario nazionale, nonché dalle vigenti disposizioni legislative in materia.

Il rapporto di lavoro è esclusivo, fatto salvo quanto disposto dall’art. 15-quater, comma 4, del D.Lgs. 30.12.1992, n. 502, come sostituito dall’art. 2-septies del D.L. 29.3.2004, n. 81, convertito con modificazioni in legge 26.5.2004, n. 138.

Il presente concorso è disciplinato dalle norme di cui al D.Lgs. 30.12.1992, n. 502, e successive modificazioni, al D.Lgs. 30.3.2001, n. 165, e successive modificazioni, al D.P.R. 9.5.1994, n. 487, al D.P.R. 28.12.2000, n. 445, al D.P.R. 10.12.1997, n. 483 e al D.P.R. 10.12.1997, n. 484.

Ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 30.3.2001, n. 165, e successive modificazioni, è garantita parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.

Ai sensi dell’art. 2, comma 3, del D.P.R. 10.12.1997, n. 483, è altresì garantita l’osservanza delle norme a favore di particolari categorie di cittadini, per quanto concerne la riserva di posti nei pubblici concorsi.

L’espletamento del presente concorso è comunque subordinato all’esito negativo degli adempimenti di cui all’art. 34-bis del D.Lgs. 30.3.2001, n. 165, e successive modificazioni.

- REQUISITI PER L’AMMISSIONEPer l’ammissione al concorso sono prescritti i seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica) o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione europea, fatto salvo quanto previsto dal D.P.C.M. 7.2.1994, n. 174.

b) età non inferiore agli anni 18 e non superiore a quella prevista dalle vigenti norme in materia per il collocamento a riposo d’ufficio.c) idoneità fisica all’impiego. L’accertamento della idoneità fisica all’impiego - con la osservanza delle norme in tema di categorie protette - è effettuato, a

cura dell’Azienda Unità Sanitaria Locale, prima dell’immissione in servizio. Il personale dipendente dalle pubbliche amministrazioni ed il personale dipendente dagli istituti, ospedali ed enti di cui agli

artt. 25 e 26, comma 1, del D.P.R. 20.12.1979, n. 761, è dispensato dalla visita medica.d) laurea in medicina e chirurgia.e) specializzazione nella disciplina oggetto del concorso, ovvero specializzazione in disciplina equipollente o affine, come stabilito

dai Decreti del Ministero della Salute 30.1.1998 e 31.1.1998, e successive modificazioni. Il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo alla data di entrata in vigore del D.P.R. 10.12.1997, n. 483 (1 febbraio 1998),

è esentato dal requisito della specializzazione nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto alla predetta data per la partecipazione ai concorsi presso le U.S.L. e le Aziende Ospedaliere diverse da quella di appartenenza.

f) iscrizione all’albo dell’ordine dei medici chirurghi. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell’Unione europea consente la partecipazione al concorso,

fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio.Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati

dall’impiego presso una pubblica amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.

I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dal presente bando per la presentazione delle domande di ammissione al concorso.

Il difetto anche di uno solo dei requisiti prescritti comporta la non ammissione al concorso.

- PRESENTAZIONE DELLE DOMANDELe domande di ammissione al concorso, redatte su carta semplice ed indirizzate al Direttore Generale dell’Azienda U.L.S.S.

n. 20 della Regione Veneto - Verona, devono pervenire entro il perentorio termine delle ore 12.00 del 30° giorno successivo a quello della data di pubblicazione del presente bando - per estratto - nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, al Protocollo Generale dell’Azienda U.L.S.S. - Via Valverde, 42 - Verona.

Il termine fissato per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio; l’eventuale riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto.

Non saranno considerate prodotte in tempo utile le domande che pervengano dopo il termine sopraindicato, qualunque sia la causa del ritardato arrivo.

Le domande di ammissione si considerano prodotte in tempo utile se spedite a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento entro il termine indicato; a tal fine fa fede il timbro a data dell’ufficio postale accettante.

Nella domanda, della quale si allega uno schema esemplificativo (allegato A), i candidati devono dichiarare sotto la propria responsabilità:

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 141

1. il cognome e il nome;2. la data, il luogo di nascita e la residenza;3. il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;4. il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;5. le eventuali condanne penali riportate; in caso negativo devono dichiararne espressamente l’assenza;6. i titoli di studio posseduti, con l’indicazione della data, sede e denominazione completa dell’istituto o degli istituti in cui i titoli

stessi sono stati conseguiti;7. la loro posizione nei riguardi degli obblighi militari;8. i servizi prestati come impiegati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti rapporti di

pubblico impiego;9. il consenso al trattamento dei dati personali, ex D.Lgs. 30.6.2003, n. 196, ai fini della gestione della procedura concorsuale e

degli adempimenti conseguenti;10. la condizione prevista dall’art. 20 della legge 5.2.1992, n. 104, specificando l’ausilio necessario in relazione al proprio handicap

nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi per sostenere le prove d’esame;11. il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere fatta ogni necessaria comunicazione; in caso di mancata indicazione

vale, ad ogni effetto, la residenza di cui al precedente punto 2.Chi ha titolo alla riserva di posti deve indicare nella domanda la norma di legge o regolamentare che gli conferisce detto diritto,

mediante apposita dichiarazione sostitutiva ex D.P.R. 28.12.2000, n. 445.La firma in calce alla domanda non è soggetta ad autenticazione ove sia apposta in presenza del dipendente addetto alla rice-

zione delle domande. Nel caso in cui la domanda venga spedita a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, alla stessa dovrà essere allegata copia fotostatica di un documento di identità del candidato.

La mancata sottoscrizione della domanda costituisce motivo di esclusione dal concorso.L’Amministrazione declina sin d’ora ogni responsabilità per dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni

del recapito da parte dell’aspirante, o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella do-manda, o per eventuali disguidi postali non imputabili a colpa dell’amministrazione stessa.

- DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDAAlla domanda di ammissione al concorso devono essere allegati i seguenti documenti:

1) autocertificazione relativa al possesso del diploma di laurea in medicina e chirurgia;2) autocertificazione relativa al possesso del diploma di specializzazione nella disciplina oggetto del concorso, ovvero specializ-

zazione in disciplina equipollente o affine, o del titolo sostitutivo, ex art. 56, secondo comma, del D.P.R. 483/1997. Le autocertificazioni relative alle specializzazioni possedute dovranno indicare la durata dei relativi corsi nonché se le stesse

siano state conseguite ai sensi del D.Lgs. 8.8.1991, n. 257, ovvero del D.Lgs. 17.8.1999, n. 368;3) autocertificazione relativa all’iscrizione all’albo dell’ordine dei medici;4) tutti i titoli che i candidati ritengano opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formazione della gra-

duatoria, relativi a servizi, specializzazioni, pubblicazioni, ecc. ...;5) un curriculum formativo e professionale, redatto su carta semplice, datato e firmato dal concorrente;6) autocertificazione relativa al possesso di eventuali documenti comprovanti il diritto a precedenza o preferenza nella assunzione;7) un elenco, in carta semplice ed in triplicecopia, dei documenti e dei titoli presentati;8) copia fotostatica del codice fiscale;9) copia fotostatica di un documento di identità.

Ai sensi delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, e di cui al D.P.R. 28.12.2000, n. 445, il possesso dei titoli di cui ai punti 1), 2), 3) e 6) deve essere tassativamente autocertificato.

Le relative autocertificazioni, che possono essere rese contestualmente all’istanza secondo lo schema esemplificativo di cui all’allegato A), devono riportare il richiamo alle sanzioni penali previste per le ipotesi di falsità in atti o dichiarazioni mendaci e devono inoltre contenere gli elementi indispensabili affinché l’Amministrazione possa eventualmente acquisire d’ufficio le infor-mazioni oggetto dell’autocertificazione.

In ottemperanza alle citate disposizioni l’Amministrazione non può accettare certificazioni rilasciate da altre Pubbliche Am-ministrazioni relative al possesso dei suddetti titoli in luogo dell’autocertificazione resa dal candidato.

I titoli di cui al punto 4), conseguiti presso una Pubblica Amministrazione devono essere tassativamente autocertificati, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.

Le relative autocertificazioni, che possono essere rese contestualmente all’istanza secondo lo schema esemplificativo di cui all’allegato A), devono riportare il richiamo alle sanzioni penali previste per le ipotesi di falsità in atti o dichiarazioni mendaci e devono inoltre contenere gli elementi necessari per una corretta valutazione dei titoli (date precise dei servizi, eventuali periodi di aspettativa, part time, qualifiche ricoperte, ecc…), o, comunque, indispensabili affinché l’Amministrazione possa eventualmente acquisire d’ufficio le informazioni oggetto dell’autocertificazione.

Non potranno essere accettate, e pertanto non formeranno oggetto di valutazione da parte della Commissione Esaminatrice, le certificazioni rilasciate dalle Pubbliche Amministrazioni relative al possesso dei suddetti titoli in luogo dell’autocertificazione resa dal candidato.

I titoli di cui al punto 4), conseguiti presso soggetti privati, possono invece essere allegati alla domanda di partecipazione in originale o in copia legale o autenticata ai sensi di legge, ovvero anche in fotocopia, muniti di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, sottoscritta dal candidato, attestante che la copia allegata è conforme all’originale, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. 445/2000. Tale dichiarazione potrà essere resa anche contestualmente all’istanza secondo lo schema esemplificativo di cui all’allegato A).

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012142

Nel caso in cui il candidato non possa produrre le fotocopie dei suddetti titoli con le modalità sopra descritte, può dichiararne il possesso (ad esclusione delle pubblicazioni, che ai fini della valutazione non possono essere autocertificate) avvalendosi delle dichiarazioni sostitutive previste dagli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.

Tali dichiarazioni devono essere sottoscritte in presenza del dipendente addetto a ricevere la documentazione oppure sottoscritte e inviate unitamente a fotocopia non autenticata di un documento di identità valido del sottoscrittore.

Dette dichiarazioni (ivi comprese quelle contenute nel curriculum formativo e professionale) dovranno inoltre riportare tas-sativamente il richiamo alle sanzioni penali previste per le ipotesi di falsità in atti o dichiarazioni mendaci, pena la mancata valu-tazione dei titoli ivi dichiarati, e potranno essere rese anche contestualmente all’istanza secondo lo schema esemplificativo di cui all’allegato A).

Le dichiarazioni sopraindicate dovranno essere redatte in modo analitico e contenere tutti gli elementi necessari per una cor-retta valutazione dei titoli ai quali si riferiscono (date precise dei servizi, eventuali periodi di aspettativa, part time, qualifiche ricoperte, argomenti dei corsi, data di svolgimento, durata, ente organizzatore, esame finale, ecc…), pena la mancata valutazione dei titoli stessi.

Ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445, l’Amministrazione procederà ad idonei controlli sulla veridicità delle dichia-razioni sostitutive rese.

Ferme restando le sanzioni penali previste dall’art. 76 del citato D.P.R. 445/2000, qualora emerga la non veridicità delle di-chiarazioni rese dal candidato, lo stesso decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base delle dichiarazioni non veritiere.

- VALUTAZIONE DEI TITOLII titoli saranno valutati dalla apposita commissione esaminatrice ai sensi delle disposizioni contenute nel D.P.R.10.12.1997, n. 483.Per la valutazione dei titoli la Commissione ha a disposizione 20 punti così ripartiti:

a) titoli di carriera: 10b) titoli accademici e di studio: 3c) pubblicazioni e titoli scientifici: 3d) curriculum formativo e professionale: 4

Titoli di carriera:a) servizi di ruolo prestati presso le unità sanitarie locali o le aziende ospedaliere e servizi equipollenti ai sensi degli articoli 22 e

23 del D.P.R. 483/1997:1) servizio nel livello dirigenziale a concorso, o livello superiore, nella disciplina, punti 1,00 per anno;2) servizio in altra posizione funzionale nella disciplina a concorso, punti 0,50 per anno;3) servizio in disciplina affine ovvero in altra disciplina da valutare con i punteggi di cui sopra ridotti rispettivamente del 25

e del 50 per cento;4) servizio prestato a tempo pieno da valutare con i punteggi di cui sopra aumentati del 20 per cento;

b) servizio di ruolo quale medico presso pubbliche amministrazioni nelle varie qualifiche secondo i rispettivi ordinamenti, punti 0,50 per anno.Nella certificazione relativa ai servizi prestati presso Enti del Servizio sanitario nazionale, deve essere attestato se ricorrono o

meno le condizioni di cui all’ultimo comma dell’art. 46 del D.P.R. 20.12.1979, n. 761. In caso positivo, l’attestazione deve precisare la misura della riduzione del punteggio di anzianità.

Saranno applicate altresì le disposizioni di cui agli articoli 20 e 21 del D.P.R. 10.12.1997, n. 483 e agli articoli 11 e 12 del D.P.R. 10.12.1997, n. 484, in merito alle valutabilità ed equiparazioni dei servizi ivi previsti.

Titoli accademici e di studio:a) specializzazione nella disciplina oggetto del concorso, punti 1,00;b) specializzazione in una disciplina affine, punti 0,50;c) specializzazione in altra disciplina, punti 0,25;d) altre specializzazioni di ciascun gruppo da valutare con i punteggi di cui sopra ridotti del 50 per cento;e) altre lauree, oltre quella richiesta per l’ammissione al concorso comprese tra quelle previste per l’appartenenza al ruolo sanitario,

punti 0,50 per ognuna, fino ad un massimo di punti 1,00.Non è valutabile la specializzazione fatta valere come requisito di ammissione.La specializzazione conseguita ai sensi del decreto legislativo 17.8.1999, n. 368 o del decreto legislativo 8 agosto 1991, n. 257,

anche se fatta valere come requisito di ammissione, è valutata fra i titoli di carriera come servizio prestato nel livello iniziale del profilo stesso, nel limite massimo della durata del corso di studi (art. 45 del D.Lgs. 368/1999 e nota 11.3.2009, n. 17808 di prot. del Ministero della Salute e delle Politiche Sociali, recante chiarimenti in merito alla valutazione delle specializzazioni nei concorsi a posti di dirigente medico).

Per la valutazione delle pubblicazioni, che devono essere edite a stampa, dei titoli scientifici e del curriculum formativo e pro-fessionale si applicano i criteri previsti dall’articolo 11 del D.P.R. 10.12.1997, n. 483.

Non saranno valutati i titoli e le dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 presentate oltre il termine di scadenza del presente bando, né saranno prese in considerazione copie di documenti non autenticate ai sensi di legge, ovvero non autocertificate ai sensi della normativa vigente nonché del presente bando.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 143

- COMMISSIONE ESAMINATRICE E PROVE DI ESAMELa commissione esaminatrice del presente concorso sarà costituita come stabilito dall’art. 25 del D.P.R. 10.12.1997, n. 483.Le prove di esame sono le seguenti:

- prova scritta: relazione su un caso clinico simulato o su argomenti inerenti alla disciplina messa a concorso o soluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica inerenti alla disciplina stessa;

- prova pratica: su tecniche e manualità peculiari della disciplina messa a concorso. La prova pratica deve comunque essere anche illustrata schematicamente per iscritto;

- prova orale: sulle materie inerenti alla disciplina a concorso, nonché sui compiti connessi alla funzione da conferire.La data e la sede in cui si svolgeranno le prove saranno comunicate ai candidati, a cura della commissione esaminatrice, con

lettera raccomandata con avviso di ricevimento almeno venti giorni prima della data fissata per l’espletamento delle stesse.Ove la commissione stabilisca di non procedere nello stesso giorno all’effettuazione di tutte le prove, la data delle stesse sarà

comunicata ai concorrenti, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, con il seguente preavviso rispetto alla data di espletamento delle medesime:− prova scritta: almeno 15 giorni prima− prova pratica: almeno 15 giorni prima− prova orale: almeno 20 giorni prima.

Il superamento di ciascuna delle previste prove d’esame è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30 per la prova scritta e per la prova pratica e di almeno 14/20 per la prova orale.

L’ammissione alla prova pratica è subordinata al raggiungimento di una valutazione di sufficienza nella prova scritta; l’ammis-sione alla prova orale è subordinata al raggiungimento di una valutazione di sufficienza nella prova pratica.

I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove di concorso nei giorni, nell’ora e nella sede stabilita, saranno dichiarati esclusi dal concorso, qualunque sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà dei singoli concorrenti.

- GRADUATORIA - TITOLI DI PRECEDENZA E PREFERENZAAl termine delle prove di esame, la commissione esaminatrice formula la graduatoria di merito dei candidati.È escluso dalla graduatoria il candidato che non abbia conseguito, in ciascuna delle prove d’esame, la prevista valutazione di

sufficienza.La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo l’ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun

candidato, con l’osservanza, a parità di punti, delle preferenze stabilite dalle vigenti disposizioni di legge in materia.All’approvazione della graduatoria di merito provvederà, riconosciuta la regolarità degli atti del concorso, con propria deliberazione

il Direttore Generale. La graduatoria dei vincitori sarà successivamente pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.Per quanto riguarda la riserva dei posti e le precedenze nella assunzione, saranno applicate le vigenti disposizioni di legge in

materia.Si precisa che l’assunzione del vincitore sarà effettuata compatibilmente con le disposizioni statali e regionali vigenti in materia

di personale.

- ADEMPIMENTI RELATIVI ALL’ASSUNZIONEIl rapporto di lavoro del candidato vincitore del concorso, e comunque di coloro che sono chiamati in servizio a qualsiasi titolo,

si costituisce mediante la stipulazione del contratto individuale di lavoro.L’accertamento della idoneità fisica all’impiego è effettuato a cura dell’Azienda U.L.S.S. prima dell’immissione in servizio.È dispensato dalla visita medica il personale dipendente da pubbliche amministrazioni e il personale dipendente dagli istituti,

ospedali ed enti di cui agli artt. 25 e 26, primo comma, del D.P.R. 20.12.1979, n. 761.La data di inizio del rapporto di lavoro, nonché la sede di prima destinazione dell’attività lavorativa sono indicati nel contratto

individuale di lavoro.È in ogni modo condizione risolutiva del contratto di lavoro, senza obbligo di preavviso, l’intervenuto annullamento della pro-

cedura concorsuale che ne costituisce il presupposto, nonché l’aver ottenuto l’assunzione mediante presentazione di documenti/au-tocertificazioni false o viziate da invalidità non sanabile.

Il dipendente si intende confermato in servizio dopo il compimento del periodo di prova della durata di mesi sei di effettivo servizio prestato.

- UTILIZZAZIONE DELLA GRADUATORIALa graduatoria rimane efficace per un termine di tre anni dalla data della pubblicazione, per eventuali coperture di posti per i

quali il concorso è stato bandito e che successivamente ed entro tale data dovessero rendersi disponibili.Con la partecipazione al concorso è implicita da parte dei concorrenti l’accettazione, senza riserve, di tutte le prescrizioni e pre-

cisazioni del presente bando, nonché di quelle che disciplinano o disciplineranno il rapporto di lavoro del personale delle Aziende Unità Sanitarie Locali.

Ai sensi dell’art. 13, comma 1, del D.Lgs. 30.6.2003, n. 196, il conferimento dei dati personali da parte del candidato, che saranno raccolti presso l’Azienda U.L.S.S. n. 20 di Verona, è obbligatorio ai fini della partecipazione al presente concorso e dell’eventuale successiva instaurazione del rapporto di lavoro.

Il candidato gode dei diritti di cui all’art. 7 del sopracitato D.Lgs. 196/2003; tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti dell’Azienda U.L.S.S. n. 20 di Verona, titolare del trattamento.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012144

L’Amministrazione si riserva la facoltà di prorogare, sospendere o revocare il presente concorso, o parte di esso, qualora ne rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni di pubblico interesse.

Per informazioni e per ricevere copia del presente bando di concorso rivolgersi al Servizio Programmazione e Acquisizione Risorse Umane di questa Azienda U.L.S.S., dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 - e il lunedì e mercoledì, anche dalle ore 15.00 alle ore 16.30 - Tel 045/8075813.

Il bando e il facsimile della domanda di partecipazione sono altresì disponibili sul sito Internet www.ulss20.verona.it, nella sezione “concorsi”.

Il Direttore GeneraleDott. M. Giuseppina Bonavina

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ALLEGATO A

Al Direttore Generaledell’Azienda U.L.S.S. n. 20Via Valverde, 4237122 - V E R O N A

cognome nome chiede di essere ammesso alconcorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1 Dirigente Medico - disciplina di anestesia e rianimazione, indetto da codesta Amministrazione con bando 21.9.2012, n. 29653 di prot.Ai sensi e per gli effetti previsti dagli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445,

Dichiara

sotto la propria responsabilità, e consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76, nonché di quanto stabilito dall’art. 75 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445, in caso di dichiarazioni non veritiere:a) di essere nato a __________________ il ____________ e di risiedere attualmente a ____________________ in Via

__________________ n. _______;b) di essere di stato civile: _____________________ (figli n. ______);c) di (barrare la casella interessata)

- essere in possesso della cittadinanza italiana- essere in possesso della cittadinanza ___________________________;

d) di (barrare la casella interessata)- essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di _______________________;- non essere iscritto nelle liste elettorali ______________________________(1);

e) di avere il seguente codice fiscale ______________________________________;f) di essere nella seguente posizione nei riguardi degli obblighi militari _______________________________________;g) di (barrare la casella interessata)

- avere riportato condanne penali ______________________ (2)- non avere riportato condanne penali;

h) di essere in possesso del seguente titolo di studio __________________ conseguito in data ____________________ presso ________________________;

i) di essere in possesso del seguente diploma di specializzazione: ______________ conseguito in data ________________ presso _____________________, e della durata legale di anni ____________; (barrare la casella interessata)

- Tale diploma di specializzazione è stato conseguito ai sensi del D.Lgs. 8.8.1991, n. 257, ovvero- Tale diploma di specializzazione è stato conseguito ai sensi del D.Lgs. 17.8.1999, n. 368,

l) di essere iscritto al n. ________________dell’albo dell’ordine/collegio dei __________________________ della Pro-vincia/Regione ________________ a decorrere dal _______________;

m) di (barrare la casella interessata e compilare in caso di servizio presso pubbliche amministrazioni)- avere prestato servizio presso Pubbliche Amministrazioni (3): • nel profilo professionale di ______ - disciplina di ______, a tempo - indeterminato - a tempo determinato, con rapporto

di lavoro - esclusivo - non esclusivo - a tempo pieno - a tempo parziale (n. __ ore settimanali), con effetto dal ____ e fino al ______ presso la seguente Pubblica Amministrazione: _________, usufruendo dei seguenti periodi di aspettativa: da ___________ a _____________ per _______________ (indicare il motivo)

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 145

• nel profilo professionale di ______ - disciplina di ______, a tempo - indeterminato - a tempo determinato, con rapporto di lavoro - esclusivo - non esclusivo - a tempo pieno - a tempo parziale (n. __ ore settimanali), con effetto dal ____ e fino al ______ presso la seguente Pubblica Amministrazione: _________, usufruendo dei seguenti periodi di aspettativa: da ___________ a _____________ per _______________ (indicare il motivo)

• nel profilo professionale di ______ - disciplina di ______, a tempo - indeterminato - a tempo determinato, con rapporto di lavoro - esclusivo - non esclusivo - a tempo pieno - a tempo parziale (n. __ ore settimanali), con effetto dal ____ e fino al ______ presso la seguente Pubblica Amministrazione: _________, usufruendo dei seguenti periodi di aspettativa: da ___________ a _____________ per _______________ (indicare il motivo)

- non avere prestato servizio presso Pubbliche Amministrazioni;n) di non essere stato dispensato dall’impiego presso Pubbliche Amministrazioni per aver conseguito l’impiego stesso mediante

la produzione di documenti/autocertificazioni false o viziate da invalidità non sanabile;o) che le fotocopie di tutti i documenti/titoli allegati alla presente domanda sono conformi agli originali, ai sensi e per gli effetti

dell’art. 19 del D.P.R. 445/2000.

Dichiara altresì, ai fini della valutazione di merito:di essere in possesso dei seguenti ulteriori titoli conseguiti presso Pubbliche Amministrazioni: ________________________Le dichiarazioni sopraindicate devono contenere tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione dei titoli o, comunque, in-dispensabili affinché l’Amministrazione possa eventualmente acquisire d’ufficio le informazioni oggetto dell’autocertificazione.Non potranno essere accettate e, pertanto, non formeranno oggetto di valutazione da parte della Commissione Esaminatrice, le certificazioni rilasciate dalle Pubbliche Amministrazioni relative al possesso dei suddetti titoli in luogo dell’autocertificazione.di essere in possesso dei seguenti ulteriori titoli conseguiti presso Soggetti privati: _________________________________Le dichiarazioni sopraindicate dovranno essere redatte in modo analitico e contenere tutti gli elementi necessari per una corretta va-lutazione dei titoli ai quali si riferiscono (date precise dei servizi, eventuali periodi di aspettativa, part time, qualifiche ricoperte, argo-menti dei corsi, data di svolgimento, durata, ente organizzatore, esame finale, ecc…), pena la mancata valutazione dei titoli stessiDichiara infine di esprimere il proprio consenso al trattamento dei dati personali, ex D.Lgs. 30.6.2003, n. 196, ai fini della gestione della presente procedura selettiva e degli adempimenti conseguenti.

Si allega copia fotostatica di un valido documento di identità.Chiede che ogni comunicazione relativa al presente avviso venga fatta al seguente indirizzo:Dott. _____________________ Via _________________ n. _____ C.A.P. ____________ Comune __________________ Provincia ____________ (Tel. ___________ - Cell. __________________ - e-mail _______________________)

Data _______________

_____________________________________firma (4)

(1) in caso positivo, specificare di quale Comune; in caso negativo indicare i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime.

(2) in caso affermativo specificare quali.(3) in caso affermativo, specificare l’Amministrazione presso la quale il servizio è stato prestato, il profilo professionale e la disci-

plina, se il servizio è stato prestato a tempo pieno o a tempo definito, a completo orario di servizio o a tempo parziale, il periodo, i periodi di aspettativa senza assegni usufruiti, nonché gli eventuali motivi di cessazione.

(4) la firma in calce alla domanda non è soggetta ad autenticazione ove sia apposta in presenza del dipendente addetto alla ricezione delle domande. Nel caso in cui la domanda venga spedita a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, alla stessa dovrà essere allegata copia fotostatica di un documento di identità del candidato. La mancata sottoscrizione della domanda costituisce motivo di esclusione dall’avviso.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012146

UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 21, LEGNAGO (VR)Avviso di selezione pubblica, per titoli ed esami, per la formazione di una graduatoria per assunzioni a tempo determi-

nato di dirigente medico di urologia (area chirurgica e delle specialità chirurgiche).

È indetto l’avviso di selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la formazione di una graduatoria per assunzioni a tempo determinato di dirigente medico di urologia (area chirurgica e delle specialità chirurgiche). Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il 20° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto. Per informazioni rivolgersi al Servizio Personale e Sviluppo Organizzativo dell’Az. U.L.S.S. n. 21 di Legnago (Verona) - Via Gianella, n. 1 - tel. 0442/622316 o 622402. Il bando e il fac-simile della domanda sono disponibili sul sito www.aulsslegnago.it.

Il Direttore GeneraleAvv. Daniela Carraro

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 147

APPALTI

Bandi e avvisi di gara

COMUNE DI ALTAVILLA VICENTINA (VICENZA)Avviso d’asta pubblica vendita partecipazione azionaria detenuta nella società College Valmarana Morosini s.p.a.

Il Direttore Area II Amministrativa finanziaria

In esecuzione della deliberazione di Consiglio Comunale n. 7 del 23 marzo 2012, della successiva deliberazione di Giunta Co-munale n. 98 del 12 settembre 2012, esecutiva ai sensi di legge, e della determinazione n. 456 del 23 ottobre 2012

RENDE NOTO

che il giorno 03 del mese di dicembre 2012 alle ore 15.00 nella seduta pubblica da tenersi in apposita sala del Comune di Alta-villa Vicentina, Piazza Libertà 1, 36077 Altavilla Vicentina (VI) si procederà alla vendita dell’intero pacchetto azionario detenuto nella società “College Valmarana Morosini S.p.A.” composta da n. 503 azioni del valore di € 516,46 ciascuna, corrispondente al valore nominale complessivo di € 259.779,38, pari al 11,18% del capitale sociale di € 2.324.070,00.

1. PREZZO A BASE D’ASTA.Il prezzo a base d’asta è pari a € 387.000,00 (diconsiEurosettecentoottantasettemila).

2. CRITERIO E MODALITÀ DI AGGIUDICAZIONEAsta pubblica nei modi e nelle forme di cui agli articoli 73 comma 1 lettera c) e 76 del R.D. 23 maggio 1924n. 827, per mezzo di offerte segrete da confrontarsi con il prezzo a base d’asta con aggiudicazione definitiva a un unico incanto,

ai sensi dell’art. 65 punto 9, del citato R.D. 1924/827.L’aggiudicazione avrà luogo a favore del soggetto che avrà offerto il prezzo più elevato rispetto a quello a base d’asta.Non saranno ammesse offerte al ribasso, parziali o frazionate.L’Amministrazione si riserva la facoltà di aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta, purché valida.Se non pervengono offerte o se quelle pervenute non risultano ammissibili l’asta sarà dichiarata deserta.L’aggiudicazione non vincola od impegna in alcun modo l’Amministrazione che sarà obbligata giuridicamente soltanto nel mo-

mento in cui i soci non abbiano esercitato il diritto di prelazione e il Consiglio di Amministrazione della Società non abbia negato il gradimento così come previsto dall’art. 8 dello Statuto della Società e meglio specificato al punto 10 del Disciplinare di Gara.

3. SOGGETTI AMMESSI A PARTECIPARESono ammessi a partecipare le persone fisiche ed enti pubblici e privati, salvo il rispetto dell’art. 8 dello Statuto della Società

(punto 10 del Disciplinare di Gara).

4. TERMINE E MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTELe offerte di acquisto dovranno pervenire al Comune di Altavilla Vicentina, Piazza Libertà 1, 36077 Altavilla Vicentina (VI),

a pena di esclusione, entro e non oltre il termine perentorio delle ore 12.00 del giorno 03 dicembre 2012 secondo le modalità di cui al punto 7 del Disciplinare di Gara.

L’offerta rimarrà vincolante a partire dalla data di sua presentazione e per la durata di dodici mesi dalla scadenza fissata per la ricezione delle offerte.

L’offerta dovrà essere accompagnata da una cauzionedi € 7.740,00 (diconsieurosettemilasettecentoquaranta), pari al 2% del-l’importo a base d’asta (punto 6 del Disciplinare di Gara).

5. INFORMAZIONI UTILI E RECAPITIa) in virtù del diritto di prelazione previsto dall’art. 8 dello Statuto della Società College Valmarana Morosini S.p.A, l’aggiudi-

catario non potrà vantare alcun diritto nei confronti del Comune di Altavilla Vicentina, nel caso in cui i soci si avvalgano del diritto di prelazione loro spettante (punto 10 Disciplinare di Gara);

b) in virtù della clausola di gradimento di cui all’art. 8 dello Statuto della Società l’aggiudicatario non potrà vantare alcun diritto nei confronti dell’Amministrazione nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione, nella ipotesi ivi prevista, abbia negato il gradimento(punto 10 Disciplinare di Gara);

c) i documenti a disposizione degli interessati sono quelli indicati al punto 13 del Disciplinare di Gara;d) le modalità di pagamento sono definite al punto 11 del Disciplinare di Gara;e) le spese per stipulazione del contratto sono a carico dell’offerente risultato aggiudicatario;f) il presente Avviso costituisce invito ad offrire e non offerta al pubblico ex art. 1336 c.c. né sollecitazione all’investimento ai

sensi dell’art. 94 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58;g) l’Amministrazione si riserva la facoltà di sospendere o revocare in ogni momento la procedura e/o di non procedere alla vendita,

a suo insindacabile giudizio, senza che possa essere avanzata alcuna pretesa o responsabilità nei suoi confronti;

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012148

h) il presente Avviso e il Disciplinare di Gara sono pubblicati integralmente sul sito istituzionale del Comune di Altavilla Vicen-tina www.comune.altavillavicentina.vi.it.

È possibile chiederne copia all’Ufficio Segreteria del Comune di Altavilla Vicentina, tel. 0444/220311, fax 0444/370150, e-mail [email protected];

i) il Responsabile del Procedimento è il sig. Nereo Raschietti, Direttore Area Amministrativa-Finanziaria, tel. 0444/220321, fax. 0444/370150, n. [email protected].

Nereo RaschiettiDirettore Area Amministrativa Finanziaria

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 149

COMUNE DI MAROSTICA (VICENZA)Estratto avviso d’asta pubblica per alienazione di lotto edificabile all’interno del pdl “Montello Ovest”

Il giorno 12 dicembre 2012 avrà luogo l’esperimento d’asta pubblica per l’alienazione della seguente area edificabile:fg. 9 mapp. 2139 del catasto terreni del Comune di Marostica ricadente all’interno del Piano di lottizzazione “Montello Ovest”

della superficie catastale di mq 1.223 ricadente in zona C2.2 - Residenziali di espansione nella quale il P.R.G. si attua previo stru-mento urbanistico attuativo convenzionato.

Prezzo a base d’asta: € 342.720,00Cauzione: € 34.272,00Aggiudicazione al migliore offerente. Offerte da presentare entro le ore 12,00 del 10 dicembre 2012. Bando integrale presso

Comune di Marostica www.comune.marostica.vi.it - tel. 0424/479226.

Il Responsabile area 2^dott. Zen Giorgio

Resp. Servizio Economico-Fianziario

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012150

COMUNE DI MARTELLAGO (VENEZIA)Procedura aperta (asta pubblica), ad unico e definitivo incanto, per la vendita del compendio immobiliare noto come

Centro Civico di Olmo, sito in via Selvanese.

Il Responsabile del Settore Gestione del Territorio in esecuzione della Deliberazione della Giunta Comunale n. 217 del 28/08/2012.

RENDE NOTO:

Che il giorno 04/12/2012 alle ore 9.00, presso l’Ufficio Patrimonio ed Ambiente del Comune di Martellago, davanti al Respon-sabile del Settore Gestione del Territorio, avverrà l’asta, ad unico e definitivo incanto, per la vendita del seguente immobile di proprietà comunale:

compendio immobiliare noto come Centro Civico di Olmo, sito in via Selvanese, identificato al Catasto Terreni, Foglio 13, mappali 652 e 693 (da frazionare), ed al Catasto Fabbricati, Foglio 13, mappale 652.

Stima del valore dell’immobile, a corpo € 1.500.000,00 (euro unmilionecinquecentomila/00), oltre all’IVA se dovuta.Per partecipare all’asta gli interessati dovranno avere i requisiti, formulare l’offerta ed allegare la documentazione secondo

quanto indicato nel bando d’asta. L’offerta e la relativa documentazione dovrà pervenire, con le modalità indicate nel bando, all’Uf-ficio Protocollo del Comune di Martellago, entro le ore 12.30 del 3/12/2012.

Per la descrizione dettagliata del su indicato immobile, ivi compresa l’indicazione della provenienza, ci si richiama integral-mente alla relazione di stima e relativi allegati approvati con deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 18/05/2012. Di tutti i documenti inerenti l’asta si può prendere visione ed eventualmente richiedere copia, nei giorni e negli orari di ricevimento al pub-blico, presso l’Ufficio Patrimonio e Ambiente in via Roma, 79. Il bando d’asta viene altresì pubblicato nel sito internet del Comune di Martellago www.martellago.gov.it e può essere scaricato dallo stesso.

Per informazioni rivolgersi a: SERVIZIO PATRIMONIO E AMBIENTE - via Roma ,79 MARTELLAGO VE, TEL. 041/5409378 FAX. 041/5402363 - Sito Internet: www.martellago.gov.it E.Mail:[email protected], ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO: MARTEDÌ E GIOVEDÌ DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 12.30 - MERCOLEDÌ DALLE ORE 15.30 ALLE ORE 17.30.

IL RESPONSABILE del SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIOIng. Fabio Callegher

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 151

COMUNE DI ODERZO (TREVISO)Avviso pubblico di vendita area di proprietà comunale sita in via Ronche di Sopra nella frazione di Piavon ed individuata

catastalmente al fog. 2, mapp. n. 991 di mq. 1.308.

Questo Comune, Via G. Garibaldi n. 14 (tel. 0422/8121 - fax 0422/815208) indice trattativa privata per alienazione area di pro-prietà comunale sita in Via Ronche di Sopra nella frazione di Piavon. Importo a base d’asta: € 100.000,00. L’aggiudicazione avverrà alla migliore offerta alla pari o in aumento. Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida. Termine per la presentazione della richiesta di essere invitati a trattativa privata ore 12:00 del 21 novembre 2012 indirizzata a “Comune di Oderzo, Via G. Garibaldi n. 14 - 31046 Oderzo (TV)”. Le offerte presentate non vincolano l’Amministrazione. L’edizione integrale dell’Avviso è reperibile sul sito internet del Comune di Oderzo www.comune.oderzo.tv.it e della Regione Veneto www.rveneto.it/avvisi

Il Responsabile Servizio Tecnicoarch Alessandro Marletta

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012152

COMUNE DI OPPEANO (VERONA)Estratto di avviso d’asta per la vendita di area sita in Oppeano, via Stradello.

Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico LL.PP, in attuazione della DCC n. 71 del 28.09.2012, avvisa che il giorno 29.11.2012 alle ore 9.00 avrà luogo presso la Sede Municipale l’asta pubblica a unico incanto con il metodo delle offerte segrete in aumento per la vendita di area comunale sita in Oppeano, via Stradello.

Prezzo a base d’asta € 400.000,00Deposito cauzionale € 40.000,00L’offerta potrà essere formulata per il 50% dell’area, in tal caso l‘importo minimo a base d’asta è di € 200.000,00 e il deposito

cauzionale è di € 20.000,00.Presentazione delle offerte entro le ore 12,00 del giorno 28.11.2012Per informazioni rivolgersi a: Ufficio Tecnico LL.PP del Comune di Oppeano (VR) - tel. 0457139219, fax 0457139252 oppure

su www.comune.oppeano.vr.it ove è disponibile anche il bando integrale

Il Responsabile dell’ufficio tecnico LL.PP.- geom. Luigi Fausto Borin

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 153

COMUNE DI PIOVE DI SACCO (PADOVA)Alienazione immobile denominato “ex Casa Cognolato”, sito in Piove di Sacco, via Botta n. 10, di cui al nctr foglio 14

- mappali 988- 529 - 533 nceu foglio 14 - mappali 988 (terzo esperimento).

Il Dirigente

in esecuzione della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 7/2012

RENDE NOTO

che il giorno lunedì diciannove (19) del mese di novembre alle ore 10,00, in piazza Matteotti n. 4, avrà luogo l’esperimento d’asta pubblica per l’alienazione dell’immobile denominato “EX CASA COGNOLATO”, sito in Piove di Sacco, via Botta 10, di cui al NCTR foglio 14 - mappali 988, 529 2 533, NCEU foglio 31 - mappali 988.

Per la vendita si procederà mediante asta pubblica con il sistema delle offerte segrete da confrontarsi col prezzo a base d’asta, ai sensi degli artt. 73, lettera c) e 76 del R.D. n. 827 del 23/5/1924. Il prezzo a base d’asta è fissato in €. 400.443,75 (quattrocento-milaquattrocentoquarantatre,75).

Il plico contenente l’offerta dovrà pervenire entro le ore 12,00 del giorno sedici (16) del mese di novembre.Tutte le informazioni su modalità di partecipazione alla gara, deposito cauzionale, aggiudicazione, stipula, ecc., sono visibili

nel bando, pubblicato sul Sito Comunale (sezione Gare e Concorsi): www.comune.piovedisacco.pd.it.

Piove di Sacco li 16/10/2012

Il DirigenteMario Canton

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012154

COMUNE DI SAREGO (VICENZA)Estratto avviso d’asta pubblica per l’alienazione di n. 1 bene immobile di proprietà comunale.

Il giorno martedì 20 Novembre 2012, alle ore 10.00, presso la Sala riunioni della sede nuova del Comune di Sarego (VI) avrà luogo l’esperimento d’asta pubblica per l’alienazione del seguente bene immobile di proprietà comunale, identificato catastalmente:

1-Terreno Via Paradiso - N.C.T. foglio 26 mappale 143-358-362 superficie mq. 1764,00 con destinazione urbanistica“Zona D1/4 produttiva”- parte a verde e parte a parcheggio;Prezzo a base d’asta: euro105.840,00Deposito cauzionale: euro 10.584,00Vendita a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova il bene immobile da alienare, con tutti gli inerenti diritti, ragioni,

azioni, servitù attive e/o passive, pertinenze ed accessioni manifeste e non manifeste.Metodo applicato per l’esperimento d’Asta: offerte segrete da confrontarsi con il prezzo a base d’asta, ai sensi dell’art. 73, let-

tera c), e 76 del R.D. 23.05.1924, n. 827.Offerte da presentare entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 19 novembre 2012. Bando integrale e relativi allegati presso il

Comune di Sarego: www.comune.sarego.vi.it - tel. 0444/830513.

Resp.le Area TecnicaDt. Zampaglione Sandro

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 155

Esiti di gara

REGIONE DEL VENETOSegreteria regionale per la cultura. Avviso appalto aggiudicato Fondo Sociale Europeo. Ripetizione servizio di valuta-

zione strategica e operativa del POR Veneto 2007/2013.

SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE - I.1) Regione del Veneto - Segreteria regionale per la Cultura, Can-naregio 168, 30121 Venezia; tel. 041.2792411; fax 041.2792783; posta elettronica: [email protected].

SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO - II.1.1) Fondo Sociale Europeo. Ripetizione servizio di valutazione strategica e operativa del POR Veneto 2007/2013 - II.1.2) Categoria di servizi: n. 11 - II.1.5) CPV: 75110000-0. SEZIONE IV: PROCEDURA - IV.1.1) Tipo di procedura: Negoziata, per ripetizione di servizi analoghi.

SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO - V.1) Data di Aggiudicazione: DDR n. 19 del 12.10.2012- V.3) Nome e Indirizzo dell’Operatore Economico Aggiudicatario: RTI Tolomeo Studi e Ricerche Srl (capogruppo) di Treviso, e Greta Associati di Venezia - V.4) Informazione sul valore dell’appalto: Euro 630.000,00 (Oltre Iva).

SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI - VI.1) Appalto Connesso al Programma Operativo Regionale Veneto - Fondo Sociale Europeo 2007-2013 - VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto - Venezia - VI.4) Data di spedizione del presente avviso alla G.U.U.E.: 16.10.2012.

Il Segretario Regionale per la CulturaDott. Angelo Tabaro

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012156

AVVISI

REGIONE DEL VENETOAvviso n. 16 del 23 ottobre 2012

Designazione di un Rappresentante regionale nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Arena di Verona

Il Presidente

− Visto il D.Lgs. 29.06.1996, n. 367 recante disposizioni per la trasformazione degli enti che operano nel settore musicale in Fondazioni di diritto privato;

− Visto il D.Lgs. 23.04.1998, n. 134 recante disposizioni per la trasformazione in fondazioni degli enti lirici e delle istituzioni concertistiche assimilate, a norma dell’articolo 11, comma 1, lettera b), della L. 15.03.1997, n. 59;

− Vista la legge 26.01.2001 n. 6, di conversione del D.L. 24.11.2000, n. 345 recante disposizioni urgenti in tema di fondazioni lirico-sinfoniche;

− Visto lo statuto della Fondazione Arena di Verona, adottato dal Consiglio di Amministrazione in data 11.10.2007 ed appro-vato dal competente Ministero il 10.12.2007;

− Visto l’art. 9, comma 1 dello statuto della Fondazione nel quali si prevede che il Consiglio di Amministrazione sia composto anche da un membro designato dalla Regione del Veneto;

− Visto inoltre l’art. 9, comma 5 dello statuto che prevede che “I Consiglieri di Amministrazione devono possedere i requi-siti di onorabilità di cui all’art. 2383 del Codice Civile e devono essere scelti tra persone di comprovata esperienza amministrativa anche con riferimento al settore specifico di attività della Fondazione”;

− Visto il Decreto del 2 giugno 2000 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il quale sono state approvate in via definitiva le deliberazioni relative alla partecipazione dei soggetti privati alla gestione della Fondazione Arena di Verona;

− Considerato che l’attuale Consiglio di Amministrazione scadrà il 26 febbraio 2013;− Rilevata pertanto la necessità di effettuare la designazione da parte della Regione del Veneto di un membro in seno al Con-

siglio di Amministrazione della Fondazione Arena di Verona;− Vista la L.R. 22.07.1997, n. 27, che disciplina le nomine di competenza regionale;

RENDE NOTO CHE

1. il Consiglio regionale deve provvedere alla designazione di un membro in seno al Consiglio di Amministrazione della Fon-dazione Arena di Verona;

2. possono presentare proposte di candidatura al Presidente del Consiglio regionale entro il sessantesimo giorno entro cui deve essere effettuata la designazione, e cioè entro il 28 dicembre 2012, i soggetti indicati nell’art. 6, commi 6 e 7, della legge regionale n. 27/1997;

3. le proposte di candidatura vanno indirizzate al Presidente del Consiglio regionale (Palazzo Ferro Fini, S. Marco 2321 - 30124 Venezia), possono essere inviate per posta, oppure recapitate a mano dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio, sabato e festivi esclusi, oppure inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica certificata del Consiglio regionale del Veneto, [email protected];

4. relativamente alle proposte di candidatura trasmesse via mail, verranno accettate, in conformità alla normativa vigente, le seguenti tipologie di comunicazioni:• comunicazioni e-mail provenienti da casella P.E.C. di privati cittadini, rilasciate ai sensi del D.P.C.M. 6 maggio 2009 “Dispo-

sizioni in materia di rilascio i di uso di casella di posta elettronica certificata rilasciata ai cittadini”;• comunicazioni e-mail provenienti da caselle di posta elettronica, anche non certificata, nelle quali il messaggio o gli allegati

siano stati sottoscritti con firma digitale, il cui certificato sia rilasciato da un certificatore accreditato;5. i consiglieri regionali possono presentare proposte di candidatura ai sensi dell’art. 6, comma 5 bis, della legge regionale n.

27/1997;6. le proposte di candidatura devono essere redatte in carta libera in conformità a quanto previsto dall’art. 6, commi 3 e 4,

della Legge regionale n. 27/1997;7. alla proposta di candidatura va allegata copia fotostatica non autenticata di un documento di identità in corso di validità, ai

sensi dell’art. 38 del Dpr 28/12/2000, n. 445;8. il trattamento dei dati personali relativi ai candidati è effettuato dal Consiglio regionale in forma prevalentemente non auto-

matizzata per le finalità previste dalla legge regionale n. 27/1997. Il conferimento dei dati ha natura obbligatoria. Il mancato conferi-mento non consente l’espletamento dell’istruttoria delle candidature. I dati sono oggetto di comunicazione e di diffusione nei limiti previsti all’art. 19, commi 2 e 3, del d.lgs. n. 196/2003. Gli interessati godono dei diritti previsti dall’art. 7 del d.lgs. n. 196/2003;

9. eventuali informazioni possono essere richieste alla Segreteria Generale del Consiglio regionale - Ufficio nomine e privacy tel. 041/2701.393 fax 041/2701.271.

Il presente avviso viene effettuato in applicazione dell’art. 5, comma 3, della l.r. 22.07.1997, n. 27.

Il PresidenteDott. Luca Zaia

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 157

Facsimile domanda:

Oggetto: Presentazione proposta di candidatura per la designazione di un componente nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Arena di Verona.

Al Presidente del Consiglio regionalePalazzo Ferro FiniS. Marco, 232130124 VENEZIA

Il/La sottoscritto/a ….……………………… nato/a a ………………………. il …………………, residente a …...………….……….…… in via/piazza ………………………… n. ………… recapito telefonico ……..…………………….

propone

la propria candidatura per la designazione da parte del Consiglio regionale di un componente nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Arena di Verona.A tal fine, con piena conoscenza della responsabilità penale prevista per le dichiarazioni mendaci dall’articolo 76 del Dpr 28.12.2000, n. 445,

dichiara

1. di possedere il seguente titolo di studio: ……………………………………2. di svolgere la seguente professione o occupazione abituale: ………………3. di essere in possesso dei requisiti richiesti agli effetti della designazione4. di ricoprire attualmente le seguenti cariche pubbliche o presso società a partecipazione pubblica: ……………………………5. di aver ricoperto precedentemente le seguenti cariche pubbliche o presso società a partecipazione pubblica: ….……………6. di possedere i seguenti ulteriori titoli che ritiene di segnalare in quanto utili per svolgere l’incarico in oggetto: ………………

Alla presente proposta allega la dichiarazione sottoscritta di non versare nelle condizioni di ineleggibilità previste dall’art. 58 del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 o di ineleggibilità specifica all’incarico.

Data …………………

Firma ……………………………………

Facsimile di dichiarazione da allegare alla proposta:

Il/La sottoscritto/a …..…………………………… nato/a a ……….……………. il ………, residente a ……………….……….…… in via/piazza ………….……………… n.…… recapito telefonico ……………………………. in relazione alla presentazione della proposta di candidatura per la designazione da parte del Consiglio regionale di un componente nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Arena di Verona

dichiara

di non versare nelle condizioni di ineleggibilità previste dall’art. 58 del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 o di ineleggibilità specifica all’incarico e di essere disponibile all’accettazione dell’incarico (*).Allega copia fotostatica non autenticata del documento d’identità in corso di validità.

Data…………………

Firma ………………………………

(*) La dichiarazione di disponibilità all’accettazione all’incarico non è necessaria nel caso di candidature proposte direttamente dai cittadini ai sensi dell’art. 6, comma 7, della lr n. 27/1997.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012158

REGIONE DEL VENETODirezione formazione. Avviso pubblico presentazione domande attività Fondo Sociale Europeo. Delibera Giunta Re-

gionale n. 2141 del 23 ottobre 2012.

Con il provvedimento richiamato la Giunta Regionale ha stabilito l’apertura dei termini per la presentazione di progetti a valere sul Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Regionale 2007/2013, Regolamenti Comunitari CE nn. 1081/2006 e 1083/2006.

Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a sportello - Anno 2012.− Le proposte possono essere presentate dai soggetti proponenti individuati nella Direttiva Regionale. I requisiti di ammissi-

bilità, la struttura dei progetti, le modalità di valutazione sono esposti nella Direttiva Regionale, All. B alla DGR di approvazione dell’avviso. La domanda di accompagnamento dei progetti dovrà comunque esplicitare il consenso alla elaborazione dei dati (v. art. 23 D.L.gs n. 196 del 30/06/2003), riservandosi l’Amministrazione regionale di raccogliere, trattare, comunicare e diffondere, per finalità istituzionali, i dati personali nei limiti e secondo le disposizioni di legge, regolamento e atto amministrativo.

− Le poste finanziarie stanziate ammontano complessivamente a € 6.000.000,00.− Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla Direzione Regionale Formazione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle

13.00 ai seguenti recapiti telefonici: per quesiti di carattere contenutistico (tipologie e caratteristiche dei progetti presentabili, degli utenti destinatari ecc.): 041 279 5088 - 5068; per quesiti relativi all’assistenza tecnica, in particolare per quanto riguarda le modalità di accesso ed utilizzo del sistema informatico, è possibile contattare i numeri 041 279 5154 - 5131.

− Le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire al seguente indirizzo: Regione del Veneto - Direzione Formazione - Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 - 30121 Venezia entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell’apertura a sportello così come indicato nella tabella seguente:

Periodo di presentazione delle Work Experience Apertura sportello Giorni di apertura Mese di apertura Anno di riferimento

1 5 – 15 Novembre 20122 16 - 30 Novembre 20123 1 – 15 Dicembre 20124 15 - 31 Gennaio 20135 1 – 14 Febbraio 20136 15 - 28 Febbraio 20137 1 – 15 Marzo 20138 16 - 31 Marzo 20139 1 – 15 Aprile 201310 16 - 30 Aprile 201311 1 – 15 Maggio 201312 16 - 31 Maggio 2013

Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con giornata prefestiva o festiva il termine sarà postici-pato al primo giorno lavorativo successivo.

Le risorse finanziarie potranno essere ripartite all’interno delle 12 aperture di sportello e, comunque, fino all’esaurimento delle risorse stesse. La proroga dei termini di apertura dello sportello potrà essere valutata sulla base delle domande pervenute e delle risorse finanziarie disponibili.

Le domande di ammissione al finanziamento potranno essere consegnate a mano e sulla busta dovrà essere riportato il seguente riferimento: POR FSE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” - Anno 2012.

La trasmissione delle domande di ammissione potrà avvenire per via telematica, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elet-tronica Certificata della Regione del Veneto, [email protected] e specificando nell’oggetto del messaggio di posta elettronica POR FSE - Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” - Anno 2012 e all’inizio del messaggio, l’ufficio destinatario competente per materia, nel caso specifico “Direzione Formazione”.

La presentazione dei progetti e della relativa documentazione costituisce presunzione di conoscenza e di accettazione senza riserva delle specifiche indicazioni formulate nella presente direttiva e delle disposizioni regionali riguardanti la materia.

Internet: www.regione.veneto.it

Il Dirigente regionale della Direzione FormazioneDott. Santo Romano

(Avviso costituente parte integrante della deliberazione della Giunta regionale n. 2141 del 23 ottobre 2012, pubblicata in parte se-conda, sezione seconda del presente Bollettino, ndr)

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 159

REGIONE DEL VENETODirezione risorse umane. Funzione ispettiva di cui all’art. 1, comma 62, Legge n. 662/96. Avviso estrazione campione

da sottoporre a controllo.

Il Dirigente Regionale della Direzione Risorse Umane

Visto l’art. 1, comma 62, della Legge 23/12/1996, n. 662, concernente “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”, che dispone la costituzione da parte della Pubbliche Amministrazioni di Servizi Ispettivi finalizzati all’accertamento dell’osservanza da parte dei dipendenti delle disposizioni di cui all’art. 1, commi 56-65 della succitata Legge;

- Vista la D.G.R. n. 3888 del 11/11/1997 con la quale è stato istituito il Servizio di Funzione Ispettiva nell’ambito della Regione Veneto ;

- Visti i propri precedenti decreti n. 1609 del 25/08/1998, n. 872 del 27/09/2002 e n. 694 del 31/07/2003;Ciò premesso

AVVISA

Il personale dipendente della Regione Veneto con rapporto di lavoro a tempo pieno e a tempo parziale che in data 03 dicembre 2012, ore 10,00 presso la Direzione Risorse Umane - Palazzo Sceriman - Cannaregio 168, Venezia, si procederà all’estrazione a sorte del campione di personale da sottoporre a verifica nel rispetto dei criteri già individuati nei propri precedenti decreti n. 1609 del 25/08/1998, n. 872 del 27/09/2002 e n. 694 del 31/07/2003.

Il Dirigente RegionaleLoriano Ceroni

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012160

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Rovigo. Avviso di pubblicazione istanza della Ditta Riverwatt Srl per derivazione acqua pubblica dal

fiume Adige in località Piantazza del Comune di Cavarzere per la produzione di energia elettrica. Pratica n. 747. (Art. 7, Regio Decreto 11/12/1933, n. 1775 e DGR 7/12/2011, n. 2100).

La Ditta RIVERWATT SRL con sede in Cavarzere (Ve) - Piazza della Repubblica, ha presentato, in data 03.10.2012, domanda per derivazione acqua dal fiume Adige in località Piantazza nel Comune di Cavarzere (Ve). Tale domanda prevede di derivare 5,70 moduli medi d’acqua, ad uso idroelettrico.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 del R.D. 1775/1933 e della DGR 2100/2011 è fissato in 30 (trenta) giorni, dalla data di pub-blicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto, il termine per la presentazione di eventuali domande in concorrenza.

Eventuali informazioni possono essere richieste al Genio civile di Rovigo - Viale della Pace, n. 1/d - 45100 Rovigo - tel 0425 397358.

Dott. Ing. Adriano Camuffo

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 161

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Treviso. T.U. 1775/33, art. 7 - L.R. n. 14/89. Pubblicazione avviso relativo istruttoria domanda della ditta

Sfoggia Narciso per concessione di derivazione d’acqua in Comune di Follina ad uso idroelettrico. Pratica n. 4909.

Si rende noto che a seguito di un disguido di questo Ufficio è stato erroneamente pubblicato nel B.U.R.V. n. 86 del 19/10/2012 l’avviso relativo alla Ditta SFOGGIA Narciso con sede in Via D. Casagrande a MONTEBELLUNA in data 09.07.2012 la quale ha presentato domanda di concessione per derivare moduli 15.75 d’acqua per uso idroelettrico dalla Soligo in località Tre Ponti nel Comune di FOLLINA per produrre con un salto di m. 5,47 una potenza nominale di Kw 84,46.

L’avviso di tale domanda è già stato pubblicato nel B.U.R.V. n. 76 del 14.09.2012 e pertanto risultano scaduti i termini entro i quali presentare eventuali domande concorrenti al Genio civile di Treviso.

Per quanto sopra si dispone l’annullamento dell’avviso pubblicato in data 19.10.2012 nel B.U.R.V. n. 86 relativo alla ditta su indicata.

Il Dirigente ResponsabileIng. Alvise Luchetta

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012162

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Treviso. T.U. 1775/33, art. 7 - L.R. n. 14/89. Pubblicazione avviso relativo istruttoria domanda della ditta

Tregipi S.r.l. per concessione di derivazione d’acqua in Comune di Treviso ad uso scambio termico. Pratica n. 4915.

Si rende noto che la Ditta TREGIPI S.R.L. con sede in V.le della Repubblica a TREVISO in data 11.10.2012 ha presentato do-manda di concessione per derivare moduli 0.00292 d’acqua per uso scambio termico dalla falda sotterranea in località Viale 24 maggio - Vic. Cattaneo nel Comune di TREVISO.

(pratica n. 4915)Ai sensi dell’art. 7 del T.U. 1775/1933, eventuali domande concorrenti potranno essere presentate al Genio civile di Treviso entro

e non oltre 30 gg. dalla data di pubblicazione sul BURV del presente avviso.Data: 24.10.2012 Protocollo: 482700 Ufficio 63.00.05.01.04 class. E.420.14.1

Il Dirigente ResponsabileIng. Alvise Luchetta

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 163

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Verona. Avviso. Rif. pratica D/12105. Richiedente: IGW Italian Green Watt s.r.l. Uso: Idroelettrico - Co-

mune di San Martino Buon Albergo, Località Formighè.

In data 22/02/2012 (prot. 235528) IGW Italian Green Watt s.r.l. ha presentato, ai sensi del R.D. 1775/1933, all’Unità di Progetto Genio civile di Verona istanza di concessione di piccola derivazione idrica per moduli medi 35,90 e massimi 40,00 da destinarsi ad uso idroelettrico con presa e restituzione dell’acqua nel fiume Fibbio in località Formighè nel comune di San Martino Buon Albergo (VR).

Da e per gli effetti dell’art. 7 del R.D. 1775/1933 è fissato in giorni 30 (trenta), successivi e decorrenti dalla data di pubblica-zione in forma integrale del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto in versione telematica (BURVET, ex L.R. 29/2011), il termine per la presentazione di eventuali domande concorrenti (obbligatoriamente corredate di progetto definitivo, pena l’esclusione), da depositare presso la sede dell’Unità di Progetto Genio civile di Verona con sede in Piazzale Cadorna n. 2 - 37126 - Verona.

Prot. n. 476058Data, 22/10/2012

Il Dirigente ResponsabileIng. Mauro Roncada

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012164

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Verona. Avviso. Rif. pratica D/12106. Richiedente: IGW Italian Green Watt s.r.l. Uso: Idroelettrico - Co-

mune di San Martino Buon Albergo, Località Pignatte.

In data 22/02/2012 (prot. 2355475) IGW Italian Green Watt s.r.l. ha presentato, ai sensi del R.D. 1775/1933, all’Unità di Progetto Genio civile di Verona istanza di concessione di piccola derivazione idrica per moduli medi 45,20 e massimi 60,00 da destinarsi ad uso idroelettrico con presa e restituzione dell’acqua nel fiume Fibbio in località Formighè nel comune di San Martino Buon Albergo (VR).

Da e per gli effetti dell’art. 7 del R.D. 1775/1933 è fissato in giorni 30 (trenta), successivi e decorrenti dalla data di pubblica-zione in forma integrale del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto in versione telematica (BURVET, ex L.R. 29/2011), il termine per la presentazione di eventuali domande concorrenti (obbligatoriamente corredate di progetto definitivo, pena l’esclusione), da depositare presso la sede dell’Unità di Progetto Genio civile di Verona con sede in Piazzale Cadorna n. 2 - 37126 - Verona.

Prot. n. 476068Data, 22/10/2012

Il Dirigente ResponsabileIng. Mauro Roncada

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 165

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Verona. Avviso. Rif. pratica D/12167. Ditta: Valpolicella Alta Soc. Agricola s.r.l.. Uso: irriguo - Comune

di Verona, Loc. Trezzolano.

La Valpolicella Alta Soc. Agricola s.r.l. ha presentato domanda in data 24/09/2012 prot.n. 427077, tendente ad ottenere l’auto-rizzazione alla ricerca d’acqua e la concessione per derivare dalla falda sotterranea medi moduli 0,02 (l/s 2) e massimi moduli 0,10 (l/s 10) d’acqua ad uso irriguo, in Comune di Verona, in Loc. Trezzolano, sul foglio 20 mappale n. 144.

È fissato in 30 (trenta) giorni, successivi alla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto, il termine per la presentazione di eventuali domande in concorrenza, ai sensi dell’art.7 del R.D. 1775/1933, da depositare presso la sede dell’Unità di Progetto Genio civile di Verona con sede in Piazzale Cadorna n. 2 - 37126 - Verona.

Prot. n. 476293Data 22/10/2012

Il Dirigente Responsabileing. Mauro Roncada

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012166

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Verona. Avviso. Rif. pratica D/12168. Ditta: Valpolicella Alta Soc. Agricola s.r.l. Uso: irriguo - Comune

di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Loc. Solane.

La Valpolicella Alta Soc. Agricola s.r.l. ha presentato domanda in data 24/09/2012 prot.n. 47089, tendente ad ottenere l’autoriz-zazione alla ricerca d’acqua e la concessione per derivare dalla falda sotterranea medi moduli 0,03 (l/s 3) e massimi moduli 0,10 (l/s 10) d’acqua ad uso irriguo, in Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, in Loc. Solane, sul foglio 7 mappale n. 208.

È fissato in 30 (trenta) giorni, successivi alla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto, il termine per la presentazione di eventuali domande in concorrenza, ai sensi dell’art.7 del R.D. 1775/1933, da depositare presso la sede dell’Unità di Progetto Genio civile di Verona con sede in Piazzale Cadorna n. 2 - 37126 - Verona.

Prot. n. 476300Data, 22/10/2012

Il Dirigente Responsabileing. Mauro Roncada

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 167

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Vicenza. Ordinanza n. 477258 del 22/10/2012 Pratica n. 1604/BA.

Il Dirigente Responsabile

Vista l’istanza in data 02/10/2006(prot. n. 623801 del 31/10/2006) della ditta Grassi Pietre srl con la quale ha chiesto la conces-sione di derivazione d’acqua dal corso superficiale Rio Rovere in comune di Nanto(VI), ad uso industriale per moduli medi 0,00317 (l/s 0,317) e massimi 0.03 (l/s 3).

Vista la nota prot. n. 1439/B.5.11/2 del 20/06/2012 con cui l’Autorità di Bacino dei Fiumi dell’Alto Adriatico di Venezia, esprime parere favorevole per quanto di competenza, ai sensi dell’art. 96 del D.Lgs. n. 152/2006.

Visti il T.U. 1775/1933 e successive integrazioni e modificazioni, il D.Lgs.n. 112/1998, la D.G.R.V. n. 642/2002 e la DGR 2100/2011.

ordina

Che l’istanza di cui sopra, corredata dagli atti di progetto, venga pubblicata all’Albo del Genio civile di Vicenza e sul BURVET per gg. 30 consecutivi a decorrere dal 02/11/2012 e cioè fino al 03/12/2012 a disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore d’ufficio.

Copia della presente ordinanza viene inviata:- al Comune di Nanto(VI) perchè venga affissa per 30 gg. consecutivi, a decorrere dalla data suddetta, all’Albo Pretorio;

Eventuali osservazioni e/o opposizioni in merito alla richiesta concessione, potranno essere presentate al Genio civile di Vi-cenza, oppure al Comune di Nanto(VI) entro e non oltre 30 gg. dalla pubblicazione della presente.

Copia della stessa viene inviata inoltre a:• Regione del Veneto:

- Direzione Difesa del Suolo;- Direzione Regionale Geologia e Georisorse-Servizio Tutela Acque;

• AUTORITÀ di Bacino dei Fiumi dell’Alto Adriatico di Venezia ;• Amministrazione Provinciale di Vicenza:

- Settore Caccia e Pesca;- Settore Risorse Idriche;

• Veneto Agricoltura di Legnaro;• A.R.P.A.V. - Area Tecnico Scientifica - Unità Operativa Idrologia e Idrometria di Belluno;• U.L.S.S. n° 6 Alto Vicentino - Vicenza ;• Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta- Sossano.

La visita di sopraluogo, di cui all’art.7 del T.U. 1775/1933 sulle acque ed impianti elettrici, alla quale potrà partecipare chiunque vi abbia interesse, è fissata per il giorno 10/12/2012, con ritrovo alle ore 10.00, presso la sede Municipale di Nanto(VI).

Il Dirigente ResponsabileIng. Enzo Zennaro

Ufficio Risorse Idriche- Resp. procedimento: Ing. Enzo Zennaro- Resp. Istruttoria: Ing. Sarah Costantini- Istruttore istruttoria: Raisi Paolo Tel. 0444.337806 - fax 0444.337867

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012168

REGIONE DEL VENETOGenio civile di Vicenza. R.D. 11.12.1933 n. 1775 “Testo unico sulle acque pubbliche”. Ordinanza di visita locale di

istruttoria relativa all’istanza di rinnovo della concessione di derivazione d’acqua dal Torrente Posina in località Perale nel Comune di Arsiero (VI) per mod. medi 3,50 (350 l/s) ad uso idroelettrico-industriale della Ditta Dalco Energy S.r.l. di Schio (VI). Ordinanza n. 477298 del 22/10/2012 Pratica n. 01/PO/GD.

Il Dirigente Responsabile

Vista l’istanza, in data 23/09/2010, della Ditta Dalco Energy Srl con sede a Schio (VI) con la quale ha chiesto il rinnovo della concessione di derivazione d’acqua dal Torrente Posina in Comune di Arsiero (VI), in località Perale, per una portata di mod. 3,50 d’acqua, di cui mod. 3,00 ad uso idroelettrico, atti a produrre sul salto di mt.37,04 la potenza nominale di Kw 108,94 e mod. 0,50 ad uso industriale, con l’obbligo della restituzione dell’acqua nel medesimo torrente;

Visto il Decreto del Ministro LL.PP. n. TA-492/ZU del 30.12.1996 con il quale la ditta Cartiera Rossi S.p.a di Arsiero (VI) è stata riconosciuta titolare, sino a tutto il 31.12.2010, del diritto di derivare dal Torrente Posina in Comune di Arsiero (VI) moduli 3,50 d’acqua ad uso idroelettrico ed industriale;

Visto il Decreto del Genio civile di Vicenza n. 36 del 1.02.2010 di variante delle quantità d’uso delle portate d’acqua dal T. Po-sina concessa alla Ditta Geo Energy S.r.l. di Saletto (PD), nel frattempo subentrata nella concessione del 30.12.1996;

Visto il Decreto della Direzione Distretto Bacino Idrografico Brenta e Bacchiglione -Servizio Tecnico di Vicenza n. 196 del 21.04.2010 con il quale la Società Dalco Energy S.r.l. è divenuta titolare della concessione di derivare acqua di cui trattasi;

Vista la dichiarazione della Società Dalco Energy Srl, in data 23.09.2010, formulata ai sensi della D.G.R.V. 2834 del 29.09.2009, che l’impianto interessato è da escludere dalla procedura di verifica di assoggettamento a Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) in quanto esso rispetta i parametri previsti dalla citata D.G.R. 2834/2009;

Vista la nota prot. n. 2651/B.5.11/2 del 19/01/2011 con cui l’Autorità di Bacino dei Fiumi dell’Alto Adriatico di Venezia, esprime parere favorevole, con prescrizioni, per quanto di competenza, ai sensi dell’art. 96 del D.Lgs. n. 152/2006;

Visti il T.U. 1775/1933 e successive integrazioni e modificazioni, il D.Lgs.n. 112/1998, la D.G.R.V. n. 642/2002,la L.R. 27/2003, D.lgs 152/2006 e DGR 2100/2011.

ordina

che l’istanza, in data 23.09.2010, della Ditta DALCO ENERGY S.r.l. con sede in Via Lago di Garda n. 28 - Schio (VI), corredata dagli atti di progetto, venga depositata presso l’albo del Genio civile di Vicenza e pubblicata al BURVET per 30 giorni consecutivi a decorrere dal 02/11/2011 e cioè fino al 03/12/2012 a disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore d’ufficio.

Copia della presente ordinanza viene inviata:- al Comune di Arsiero.(VI) perchè venga affissa per 30 giorni consecutivi, a decorrere dalla data suddetta, all’Albo Pretorio;

Eventuali osservazioni e/o opposizioni in merito alla richiesta concessione, potranno essere presentate al Genio civile di Vi-cenza, oppure al Comune di Arsiero(VI) entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione della presente.

Copia della stessa viene inviata inoltre a:• Regione del Veneto:

- Direzione Difesa del Suolo;- Direzione Regionale Geologia e Georisorse-Servizio Tutela Acque;

• Amministrazione Provinciale di Vicenza:- Settore Caccia e Pesca;- Settore risorse idriche

• Autorità di Bacino dei Fiumi dell’Alto Adriatico - Venezia ;• Prefettura di Vicenza• Veneto Agricoltura di Legnaro (PD);• Servizi Forestali Regionali di Vicenza;• A.R.P.A.V. - Area Tecnico scientifica - Unità Operativa Idrologia e Idrometria di Belluno;• U.L.S.S. n° 4 Alto Vicentino - Thiene;• Comune di Arsiero (VI);• Ditta Dalco Energy S.r.l.• Ditta Progetto Carta.

La visita di sopraluogo, di cui all’art.7 del T.U. 1775/1933 sulle acque ed impianti elettrici, alla quale potrà partecipare chiunque vi abbia interesse, è fissata per il giorno 13/12/2012, con ritrovo alle ore 10.30, presso la sede Municipale di Arsiero(VI).

Il Dirigente ResponsabileIng. Enzo Zennaro

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 169

COMUNE DI SANT’ANNA D’ALFAEDO (VERONA)Avviso di avvenuta approvazione del primo Piano degli Interventi del Comune di Sant’Anna d’Alfaedo aii sensi dell’art.

18 della Legge Regionale 23 aprile 2004 n. 11. Delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 20 settembre 2012.

Ai sensi dell’art. 18 della Legge Regionale 23 aprile 2004 n. 11 e s.m.i., si avvisa che con delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 20 settembre 2012 è stato approvato il primo Piano degli Interventi del Comune di Sant’Anna d’Alfaedo.

Gli elaborati del Piano sono depositati presso l’Area Tecnica del Comune per la libera consultazione ai sensi dell’art. 18 comma 5 della Legge Regionale 23 aprile 2004 n. 11.

Il Piano diventerà efficace quindici giorni dopo la pubblicazione del presente avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Il Responsabile dell’Area TecnicaMarconi Valentino

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012170

COMUNE DI SELVA DI CADORE (BELLUNO)Adozione piano di accertamento e verifica delle terre di uso civico ai sensi della L.R. n. 31/94.

Si avvisa che ai sensi degli artt. 15 e 30 del R.D. 26 febbraio 1928, n. 332 ed in esecuzione alla delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 25.09.2012, è depositata presso la segreteria comunale tutta la documentazione relativa al piano di accertamento e verifica delle terre di uso civico in Comune di Selva di Cadore ai sensi della L.R. n. 31/1994, per presa visione.

Prot. n. 4596Selva di Cadore, 17/10/2012

Il SindacoIvano Lorenzo Dall’Acqua

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 171

PROVINCIA DI VICENZAAto Vicenza R.U. - Avviso di adozione del Piano d’Ambito. Delibera Assemblea d’Ambito R.U. Vicenza n. 4 del

15/10/2012.

L’Assemblea dei Comuni dell’Ato Vicenza RU con deliberazione n. 4 del 15/10/2012 ha adottato il Piano d’Ambito, il rapporto Ambientale e i documenti collegati.

I documenti sono a disposizione dei Comuni e di tutti gli interessati nella sede della Provincia di Vicenza in Contrà Gazzolle, 1, presso l’ufficio di Direzione dell’ATO Rifiuti e presso l’Unità di progetto Coordinamento commissioni (VAS VINCA NUV) in via Cesco Baseggio, n. 5 a Mestre (VE).

I documenti sono anche visibili nel sito web della Provincia di Vicenza nella sezione Ambiente, ATO Rifiuti, oppure, possono essere scaricati direttamente al link http://intranet.terraria.com/ftp/public/ATO_VI/

Entro il termine di 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, chiunque può presentare all’ufficio di Direzione dell’ATO Rifiuti le proprie osservazioni.

Dir. ing. Maria Pia Ferretti

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012172

Procedimenti VIA

DITTA AUTOTRASPORTI TEZZA CLEMENTE SRL, GREZZANA (VERONA)Domanda di verifica di assoggettabilità (screening). (Ai sensi dell’art. 20 del d. lgs. 152/2006 e s.m.).

La sottoscritta TEZZA PATRIZIA in qualità di legale rappresentante dell’impresa AUTOTRASPORTI TEZZA CLEMENTE S.R.L. con sede legale in Via N. Marcozeni n. 12, cap 37023 Grezzana (Verona) codice fiscale e partita IVA 03633350230, ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., ha presentato alla Provincia di Verona (Settore Ecologia, U.O. Valutazione Impatto Am-bientale) la documentazione per l’attivazione della verifica di assoggettabilità (screening) alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del seguente progetto:

Progetto: Realizzazione ed esercizio impianto di recupero rifiuti mediante filtropressatura di fanghi da lavorazione pietra naturale.Localizzazione: Via dell’Artigianato - San Martino Buon Albergo (VR),Luogo di deposito atti nella loro interezza:Provincia di Verona - Settore Ecologia, U.O. Valutazione Impatto Ambientale, Via delle Franceschine n. 10 - 37122 VERONA;Comune di San Martino Buon Albergo - VERONA.Chiunque ne abbia interesse può visionare la documentazione e presentare osservazioni al Servizio V.I.A. della Provincia di

Verona entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Autotrasporti Tezza Clemente s.r.l.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 173

DITTA COOP ADRIATICA SCARL, VILLANOVA DI CASTENASO (BOLOGNA)Avviso ai sensi dell’art. 20, comma 2, del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.

PROPONENTE: COOP ADRIATICA SCARL, Villanova di Castenaso (BO), Via Villanova n° 29/7.La ditta proponente COOP ADRIATICA SCARL, in riferimento al procedimento di verifica di assoggettabilità, previsto dall’art.

20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii, comunica l’avvenuta trasmissione, alla Provincia di Padova - Settore Ambiente, Servizio Ecologia, del Progetto preliminare, dello Studio preliminare ambientale, del seguente progetto.

OGGETTO: Progetto di Variante in corso d’opera n° 5 al PDC n° 68/2008 e successive varianti per l’ampliamento della super-ficie di vendita non alimentare del centro commerciale IPERCOOP in Comune di Vigonza (PD). Si prevede un incremento della superficie mista di vendita (ipermercato) di mq 526,00 da ricavarsi all’interno del fabbricato esistente.

LOCALIZZAZIONE PREVISTA PER IL PROGETTO: Vigonza (PD), Via Regia n° 86LUOGO OVE POSSONO ESSERE CONSULTATI GLI ATTI NELLA LORO INTEREZZA: Comune di Vigonza (Ufficio Area

Tecnica - SUAP); Provincia di Padova - Settore Ambiente, Servizio Ecologia - Piazza Bardella n° 2.TEMPI ENTRO I QUALI È POSSIBILE PRESENTARE OSSERVAZIONI: Entro quarantacinque (45) giorni dalla pubblica-

zione del presente avviso, chiunque abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni presso: Provincia di Padova - Settore Ambiente, Servizio Ecologia - Piazza Bardella n° 2 - 35131 PADOVA.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012174

PARTE QUARTA

ATTI DI ENTI VARI

Agricoltura

AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dell’Area tecnica e autorizzazione n. 8 del 22 ottobre 2012

Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-2013. Subentro della ditta Latterie Venete S.p.A. nella titolarità della do-manda n. 1318489 misura 123 PIF.

Il Dirigente

decreta

1. di approvare il subentro della ditta Latterie Venete S.p.A. CUAA 03409430240 nella domanda n. 1318489 misura 123 PIF, finanziata alla ditta Latterie Trevigiane Società Consortile Per Azioni CUAA 03756420265;

2. di pubblicare per estratto il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica.

Il DirigenteFranco Contarin

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 175

AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Treviso n. 403 del 17 ottobre 2012

Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-2013. Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”. Bando ap-provato con delibera del Consiglio di Amministrazione del G.A.L. Terre di Marca n. 11 del 29 marzo 2012. Approvazione delle graduatorie di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto.

Il Dirigente

decreta

1. l’ammissibilità delle domande, di cui all’allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, presentate ai sensi del bando n. 11 del 29 marzo 2012 del CdA del GAL Terre di Marca, misura 121;

2. la finanziabilità delle domande indicate con Stato “F” nell’allegato B, che costituisce parte integrante del presente provve-dimento, presentate ai sensi del bando n. 11 del 29 marzo 2012 del CdA del GAL Terre di Marca, misura 121;

3. di pubblicare per estratto il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica e di renderne disponibili gli allegati nella sezione Pubblicazioni BUR del sito web istituzionale dell’AVEPA (www.avepa.it);

4. la pubblicazione delle graduatorie di cui agli allegati A e B al presente decreto nella sezione “Leader” del sito web istitu-zionale dell’AVEPA (www.avepa.it);

5. la comunicazione del presente decreto alla Macrofunzione interventi strutturali ed immateriali e al Settore monitoraggio e coordinamento controlli secondo le modalità stabilite dal decreto del Direttore n. 29/2011;

6. la trasmissione di copia del presente decreto al GAL Terre di Marca con sede in via Postumia Centro n. 77 - Gorgo al Mon-ticano (Tv).

Il DirigenteMarco Passadore

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012176

AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Venezia n. 214 del 19 ottobre 2012

Approvazione elenco di ammissibilità e graduatoria per la finanziabilità delle domande di aiuto relative la Misura 313 “In-centivazione delle attività turistiche” Azione 1 “Itinerari e Certificazioni” - G.A.L. Antico Dogado.

Il Dirigente

decreta

1. di ammettere n. 2 domande presentate ai sensi del bando n 27 del 3/11/2011 del C.d.A. del GAL Antico Dogado - Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche” Azione 1 “Itinerari e Certificazioni” contenute nell’elenco allegato (all. A);

2. di finanziare, le 2 domande presentate, contenute nell’elenco allegato (all.B), identificate con lettera F;3. di rendere disponibili le graduatorie di cui agli allegati A e B, nella sezione “Leader” del sito web istituzionale di AVEPA

(www.avepa.it);4. di trasmettere copia del presente decreto al GAL Antico Dogado, Via C. Colombo, 4 - Campagna Lupia (VE);5. di pubblicare il presente decreto, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica e di

rendere disponibili gli allegati nella sezione Pubblicazioni BUR sito web istituzionale dell’Avepa (www.avepa.it).

Il DirigenteMarco Passadore

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 177

AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Venezia n. 216 del 22 ottobre 2012

Approvazione elenco di ammissibilità e graduatoria per la finanziabilità della domanda di aiuto relativa alla Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azione 1 “Creazione e consolidamento di fattorie polifunzionali” - G.A.L. Ve-nezia Orientale (VeGAL)

Il Dirigente

decreta

1. di ammettere n. 1 domanda presentata ai sensi del bando n 19 del 2/04/2012 del C.d.A. del G.A.L. Venezia Orientale (VeGAL), relativamente alla Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azione 1 “Creazione e consolidamento di fattorie polifun-zionali”, contenuta nell’elenco (all. A);

2. di finanziare, la domanda presentata, contenuta nell’elenco allegato (all.B), identificata con lettera F;3. di rendere disponibili le graduatorie di cui agli allegati A e B, nella sezione “Leader” del sito web istituzionale di AVEPA

(www.avepa.it);4. di trasmettere copia del presente decreto al GAL Venezia Orientale, Via Cimetta ,1 Portogruaro (VE);5. di pubblicare il presente decreto, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica e di

rendere disponibili gli allegati nella sezione Pubblicazioni BUR sito web istituzionale dell’Avepa (www.avepa.it).

Il DirigenteMarco Passadore

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012178

Espropriazioni, occupazioni d’urgenza e servitù

COMUNE DI ALTIVOLE (TREVISO)Estratto ordine di pagamento saldo espropriazioni n. 1 del 9 agosto 2012

Lavori di realizzazione di un anello rotatorio in corrispondenza delle comunali Via degli Alpini e Via Loreggia. Pagamento saldo dell’indennità di esproprio accettata ex artt. 20, comma 8 e art. 26 D.P.R. 327/2001.

Ai sensi dell’art. 26, comma 7, del D.P.R. 327/2001, si rende noto che con decreto n. 1 del 9/08/2012 è stato ordinato il paga-mento diretto a favore delle ditte concordatarie di seguito indicate della somma complessiva di € 8.480,00, secondo gli importi per ognuna in grassetto indicate, a titolo di saldo dell’indennità di espropriazione accettata, per l’occupazione anticipata degli immobili occorrenti per i lavori in oggetto di seguito elencati:A) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 4 part 784 di ha 00.02.31;

DALLA COSTA IOLANDA, prop. per 1/1 € 4.305,00 (soggetto a ritenuta di acconto pari al 20%);B) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 4 part 780 di ha 00.00.94 censito al CF: sez A fgl 4 part 780 sub 2 - area urbana - di

mq. 1;ALBOR di Bordignon Aldo & C. S.N.C., prop. per 1/1 € 50,00, oltre IVA 21%;

C) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 4 part 782 di ha 00.01.81;DALLA COSTA LINA, prop. per 1/1 € 4.125,00 (soggetto a ritenuta di acconto pari al 20%).Il terzo interessato potrà proporre opposizione entro 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Il Responsabile di SettoreStefano Gazzola

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 179

COMUNE DI ALTIVOLE (TREVISO)Estratto ordine di deposito saldo espropriazioni n. 2 del 9 agosto 2012

Lavori di sistemazione delle intersezioni stradali tra la S.P. 6 “Pradazzi” e le comunali Via Rosina e Via Brioni nell’abitato di San Vito (1°stralcio). Deposito dell’indennità provvisoria di esproprio ex art. 26 comma 4 D.P.R. 327/2001.

Ai sensi dell’art. 26, comma 7, del D.P.R. 327/2001, si rende noto che con decreto n. 2 del 9/08/2012 è stato ordinato il depo-sito presso il Ministero dell’Economia e Finanze - Sezione di Treviso (ex Cassa Depositi e Prestiti - Tesoreria Provinciale dello Stato - Sez. di Treviso) a favore delle ditte di seguito indicate della somma complessiva di € 5.165,31, secondo gli importi per ognuna in grassetto indicate, a titolo di indennità provvisoria di esproprio spettante per l’espropriazione degli immobili sotto riportati:A) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 1 part 378 di ha 00.05.30

DATAFIN S.R.L., prop. per 1/1 € 1.876,29, oltre IVA 21%;B) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 4 part 780 di ha 00.00.94 censito al CF: sez A fgl 4 part 780 sub 1 - area urbana - di

mq. 93BORDIGNON ALDO, prop. per 1/1 € 2.895,00.Il terzo interessato potrà proporre opposizione entro 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Il Responsabile di SettoreStefano Gazzola

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012180

COMUNE DI ALTIVOLE (TREVISO)Estratto ordine di pagamento saldo espropriazioni n. 3 del 9 agosto 2012

Lavori di realizzazione di un anello rotatorio in corrispondenza delle comunali Via degli Alpini e Via Loreggia. Pagamento saldo dell’indennità di esproprio accettata ex artt. 20, comma 8 e art. 26 D.P.R. 327/2001.

Ai sensi dell’art. 26, comma 7, del D.P.R. 327/2001, si rende noto che con decreto n. 3 del 9/08/2012 è stato ordinato il pa-gamento diretto a favore delle ditte concordatarie di seguito indicate della somma complessiva di € 893,22, secondo gli importi per ognuna in grassetto indicate, a titolo di saldo dell’indennità di espropriazione accettata, per l’occupazione anticipata degli immobili occorrenti per i lavori in oggetto di seguito elencati:A) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 7 part 477 di ha 00.07.23

BARICHELLO MANUELA, n. prop. per 1/2 € 357,29; BARICHELLO NARCISA, n. prop. per 1/2 € 357,29; CAPOVILLA ANTONIETTA, usuf. per 1/1 € 178,64Il terzo interessato potrà proporre opposizione entro 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Il Responsabile di SettoreStefano Gazzola

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 181

COMUNE DI ALTIVOLE (TREVISO)Estratto ordine di pagamento saldo espropriazioni n. 4 del 9 agosto 2012

Lavori di realizzazione di una pista ciclabile lungo le vie Frà Giocondo e Mure - II° stralcio. Pagamento dell’indennità di esproprio e/o occupazione temporanea accettata ex artt. 20, comma 8 e art. 26 D.P.R. 327/2001.

Ai sensi dell’art. 26, comma 7, del D.P.R. 327/2001, si rende noto che con decreto n. 4 del 9/08/2012 è stato ordinato il paga-mento diretto a favore delle ditte concordatarie di seguito indicate della somma complessiva di € 3.097,81, secondo gli importi per ognuna in grassetto indicate, a titolo di saldo dell’indennità di espropriazione e/o occupazione temporanea accettata, per l’occupazione anticipata degli immobili occorrenti per i lavori in oggetto di seguito elencati:A) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 15 part 928 da espropriare per mq 43; ING LEASE ITALIA S.P.A., prop. per 1/1 €

483,75 oltre IVA 21%;B) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 15 part 930 da espropriare per mq 79; CT: sez U fgl 15 part 931 da espropriare per

mq 51; CT: sez U fgl 15 part 935 da espropriare per mq 86; CT: sez U fgl 15 part 929 da occupare temporaneamente per mq 121; CT: sez U fgl 15 part 540 da occupare temporaneamente per mq 32; CT: sez U fgl 15 part 934 da occupare tem-poraneamente per mq 135; FELTRACCO GINA, prop. per 1/2 € 832,68; FERRARO GIULIA, prop. per 1/2 € 832,68;

C) Comune di Altivole - CT: sez U fgl 15 part 937 da espropriare per mq 122; CT: sez U fgl 15 part 936 da occupare tempo-raneamente per mq 214; FERRARO MARIA PIA, prop. per 1/1 € 948,70.Il terzo interessato potrà proporre opposizione entro 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Il Responsabile di SettoreStefano Gazzola

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012182

COMUNE DI ANGUILLARA VENETA (PADOVA)Estratto decreto n. 29/2012 del 18 ottobre 2012

Viabilità ciclopedonale in fregio alla s.p. n. 92 - Conselvana tra le progressive chilometriche 30+000 - 30+530- 1° stralcio funzionale - pagamento acconto 80% dell’indennità provvisoria di esproprio ai sensi degli artt. 20, comma 6 e 26 d.p.r. 327/2001.

Ai sensi dell’art. 26, comma 7, del D.P.R. 327/2001, si rende noto che con decreto n 29/2012 del 18 ottobre 2012 è stato ordinato il pagamento diretto a favore delle ditte concordatarie di seguito indicate della somma complessiva di € 29.418,32=, secondo gli importi per ognuna in grassetto indicate, a titolo di acconto del 80% dell’indennità di espropriazione accettata, per l’espropria-zione degli immobili occorrenti per i lavori in oggetto di seguito elencati:1) COMUNE DI ANGUILLARA VENETA

A)C.T.: foglio 3 particella 226 di mq 1531B)C.T.: foglio 3 particella 228 (porzione) di mq 1699GIROTTO MARGHERITA PROPRIETÀ per 1/3 € 3.445,33BALDO LORENZO PROPRIETÀ per 1/3 € 3.445,33BALDO MARIA LUISA PROPRIETÀ per 1/3 € 3.445,33

2) COMUNE DI ANGUILLARA VENETAA)C.T.: foglio 4 particella 517 (porzione) di mq 106B)C.T.: foglio 4 particella 425 (porzione) di mq 3SEGALA MARIA PROPRIETÀ per 1/1 € 348,80

3) COMUNE DI ANGUILLARA VENETAA)C.T.: foglio 4 particella 513 (porzione) di mq 106B)C.T.: foglio 4 particella 721 (porzione) di mq 52CAPUZZO MARIA PROPRIETÀ DI A) PER 4/16 E DI B) PER 1/8 € 90,00SEGALA ADRIANO PROPRIETÀ DI A) PER 1/16 E DI B) PER 1/4 € 31,60SEGALA ERMENEGILDA PROPRIETÀ DI A) PER 8/16 E DI B) PER 1/2 € 190,40SEGALA MARIA PROPRIETÀ DI A) PER 3/16 E DI B) PER 1/8 € 68,80

4) COMUNE DI ANGUILLARA VENETAA)C.T.: foglio 4 particella 95 (porzione) di mq 103B)C.T.: foglio 4 particella 240 (porzione) di mq 240BORGHETTO LUIGI PROPRIETÀ PER 8/8 € 365,60

5) COMUNE DI ANGUILLARA VENETAA)C.T.: foglio 4 particella 11 (porzione) di mq 260GRIGOLO CLAUDIA PROPRIETÀ per 1/2 € 416,00SCARPARO PIETRO PROPRIETÀ per 1/2 € 416,00

6) COMUNE DI ANGUILLARA VENETAA)C.T.: foglio 3 particella 112 (porzione) di mq 5B)C.T.: foglio 3 particella 48 di mq 741C)C.T.: foglio 3 particella 115 (porzione) di mq 881BERGO LUCA PROPRIETÀ per 1000/1000 € 5.206,40

7) COMUNE DI ANGUILLARA VENETAA)C.T.: foglio 3 particella 315 (porzione) di mq 1031B)C.T.: foglio 3 particella 317 di mq 720GREGGIO FABIO PROPRIETÀ per 1000/1000 € 11.948,72Il terzo interessato potrà proporre opposizione entro 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Il Dirigente Responsabile ufficio espropriazionigeom. Gabriele Paggiaro

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 183

COMUNE DI FOSSÒ (VENEZIA)Decreto n. 3 del 19 ottobre 2012 - Prot. 9979 del 19 ottobre 2012

Lavori adeguamento della s.p. nr. 17 nel tratto tra Fossò centro ed il confine con Vigonovo - pagamento indennità di espro-prio accettate ai sensi art. 20 comma 8 e 26 drp 327/2001.

Autorità Espropriante Comune di Fossò - Provincia di Venezia

Decreto del Responsabile dell’Area Servizi Tecnici Generali n. 3 del 19-10-2012 prot. 9979 del 19-10-2012 - EstrattoOggetto: Lavori di adeguamento della S.P. NR. 17 nel tratto tra Fossò Centro e il confine con il comune di Vigonovo e realizzazione

di una pista ciclopedonale. Pagamento indennità di espropriazione accettata, ex art. 20 comma 8 e art. 26 del D.P.R. 327/2001.Ai sensi dell’art. 26, comma 7, del D.P.R. 327/2001, si rende noto che con decreto n. 3 del 19-10-2012 è stato ordinato il paga-

mento diretto a favore della ditta concordataria di seguito indicata della somma complessiva di € 1.125,00, secondo gli importi per ognuno in grassetto indicato, a titolo di saldo dell’indennità di espropriazione accettata, per l’occupazione anticipata degli immobili occorrenti per i lavori in oggetto di seguito elencati:A) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 3 part 785 di ha 00.00.90; BIGON DANIELA, nata a Dolo (VE) il 31/10/1970, prop. per 6/25

€ 270,00; BIGON MARIA MAELA, nata a Dolo (VE) il 14/11/1965, prop. per 6/25 € 270,00; BIGON NOVELLA, nata a Dolo (VE) il 22/05/1977, prop. per 6/25 € 270,00; ROVOLETTO GABRIELLA, nata a Fossò (VE) il 10/11/1945, prop. per 7/25 € 315,00.Il terzo interessato potrà proporre opposizione entro 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Responsabile Area Servizi Tecnici GeneraliGeom. Adriano Salvato

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012184

COMUNE DI FOSSÒ (VENEZIA)Decreto n. 4 del 19 ottobre 2012 - protocollo 10003 del 19 ottobre 2012

Lavori di adeguamento della S.P. NR. 17 nel tratto tra Via Castellaro ed il confine con il Comune di Camponogara e costruzione pista ciclopedonale. Pagamento indennità di espropriazione accettata, ex art. 20 comma 8 e art. 26 del D.P.R. 327/2001.

Ai sensi dell’art. 26, comma 7, del D.P.R. 327/2001, si rende noto che con decreto n. 4 del 19-10-2012 è stato ordinato il paga-mento diretto a favore delle ditte concordatarie di seguito indicate della somma complessiva di € 24.905,25, secondo gli importi per ognuno in grassetto indicate, a titolo di saldo dell’indennità di espropriazione accettata, per l’occupazione anticipata degli immobili occorrenti per i lavori in oggetto di seguito elencati:A) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 881 di ha 00.00.10; TERRIN ANGELA, prop. per 1/15 € 7,10; TERRIN CIRIACO, prop.

per 1/15 € 7,10; TERRIN ELISA, prop. per 1/15 € 7,10; TERRIN GIOVANNI, prop. per 1/15 € 7,10; TERRIN LAURA, prop. per 1/15 € 7,10; TERRIN LORENZO, prop. per 1/15 € 7,10; TERRIN MARIA, prop. per 1/15 € 7,10; TERRIN UGO, prop. per 6/15 € 42,60; TERRIN VITO, prop. per 1/15 € 7,10;

B) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 880 di ha 00.00.16; BALDAN ALESSANDRO, prop. per 7/32 € 37,28; MARIN FIO-RENZA, prop. per 1/32 € 5,33; BALDAN ANGELO, prop. per 7/32 € 37,28; BALDAN MARCO, prop. per 7/32 € 37,28; BALDAN VANNI, prop. per 8/32 € 42,60; DITADI MARIA ROSA, prop. per 1/32 € 5,33; RULLO SUSANNA, prop. per 1/32 € 5,33;

C) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 882 di ha 00.00.50; BALDAN ALESSANDRO, prop. per 33/240 € 73,22; MARIN FIORENZA, prop. per 15/240 € 33,28; BALDAN ANGELO, prop. per 33/240 € 73,22; BALDAN MARCO, prop. per 45/240 € 99,84; BALDAN VANNI, prop. per 48/240 € 106,50; DITADI MARIA ROSA, prop. per 15/240 € 33,28; RULLO SUSANNA, prop. per 3/240 € 6,66;

D) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 834 di ha 00.01.46; CT: sez U fgl 5 part 817 di ha 00.00.18; CALORE MARIO, prop. per 1/2 € 873,30; MANIERO ARGIA, prop. per 1/2 € 873,30;

E) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 832 di ha 00.00.15; CT: sez U fgl 5 part 826 di ha 00.00.50; QUAIATTO ANGELINA, prop. per 1/2 € 346,13; ROVOLETTO LINO, prop. per 1/2 € 346,12;

F) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 818 di ha 00.00.15; MAZZETTO LAURETTA, prop. per 1/1 € 159,75;G) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 824 di ha 00.00.15; BABETTO DANIELA, prop. per 9/108 € 13,31; BABETTO EVE-

LINS, prop. per 2/108 € 2,96; BABETTO JESSICA, prop. per 2/108 € 2,96; BABETTO LUCIANA, prop. per 9/108 € 13,31; BABETTO LUIGINA, prop. per 9/108 € 13,31; BABETTO TANIA, prop. per 2/108 € 2,96; DESTRO DANIELA, prop. per 3/108 € 4,44; ROMANATO GIUSTINA, prop. per 72/108 € 106,50;

H) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 822 di ha 00.00.20; BABETTO CINZIA, prop. per 2/9 € 47,33; BABETTO FRANCO, prop. per 2/9 € 47,33; VIALE MARIELLA, prop. per 3/9 € 71,00;

I) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 820 di ha 00.00.37; CT: sez U fgl 5 part 828 di ha 00.00.20; MARIANI ANNA, prop. per 1/1 € 607,05;

J) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 821 di ha 00.00.70; PERAZZOLO ROBERTO, prop. per 1/1 € 745,50;K) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 835 di ha 00.00.20; BELTRAME DANIELA, prop. per 1/4 € 53,25; BELTRAME EL-

VIRA, prop. per 1/4 € 53,25; BELTRAME LUCIA, prop. per 1/4 € 53,25; BELTRAME LUCIANO, prop. per 1/4 € 53,25;L) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 837 di ha 00.00.06; BELTRAME DANIELA, prop. per 1/2 € 31,95; RAMPIN ALTERIO,

prop. per 1/2 € 31,95;M) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 836 di ha 00.00.19; CT: sez U fgl 5 part 840 di ha 00.00.11; SCARSO AGNESE, prop.

per 1/1 € 319,50;N) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 695 di ha 00.00.10; CT: sez U fgl 5 part 697 di ha 00.03.93; CT: sez U fgl 5 part 693 di

ha 00.01.45; FERRARESSO CARLOTTA, prop. per 1/3 € 1.945,40; VOLPATO MARINA, prop. per 1/3 € 1.945,40; VOLPATO PAOLO, prop. per 1/3 € 1.945,40;

O) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 638 di ha 00.00.70; PENNAZZATO LAURA, n. prop. per 1/2 € 279,56; PENNAZZATO STEFANO, n. prop. per 1/2 € 279,56; ZANCATO CESARINA, usuf. per 1/1 € 186,38;

P) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6822 di ha 00.00.51; ROVOLETTO LINO, prop. per 1/1 € 543,15;Q) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6824 di ha 00.00.20; MUNERATO DAMIANO, n. prop. per 1/1 € 149,10; TOLIN

MALVINA, usuf. per 1/1 € 63,90;R) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6790 di ha 00.00.61; MASENADORE FIDENZIO, prop. per 1/1 € 649,65;S) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6799 di ha 00.00.34; BERTO ALFIO, prop. per 1/1 € 362,10;T) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6797 di ha 00.00.50; BERTO GRAZIANA, prop. per 1/1 € 532,50;U) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6798 di ha 00.00.29; RUVOLETTO IVAN, prop. per 2/18 e n. prop. per 4/18 € 72,07;

RUVOLETTO ROBERTO, prop. per 2/18 e n. prop. per 4/18 € 72,07; RUVOLETTO ROSSANO, prop. per 2/18 e n. prop. per 4/18 € 72,07; RUVOLETTO SANTE, usuf. per 12/18 € 92,64;

V) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6791 di ha 00.00.34; BERTO CARLA, prop. per 3/6 € 181,05; RUVOLETTO IVAN, prop. per 1/6 € 60,35; RUVOLETTO ROBERTO, prop. per 1/6 € 60,35; RUVOLETTO ROSSANO, prop. per 1/6 € 60,35;

W) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6792 di ha 00.00.28; BERTO MARILIA, prop. per 1/2 € 149,10; BERTO RENATO, prop. per 1/2 € 149,10;

X) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6800 di ha 00.00.35; BERTO RENATO, prop. per 1/1 € 372,75;Y) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6813 di ha 00.00.11; CT: sez U fgl 5 part 6804 di ha 00.00.55; BERTO GIUSEPPE, prop.

per 1/1 € 702,90;

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 185

Z) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6803 di ha 00.00.44; BERTO VALTER, prop. per 3/4 € 351,45; CALLEGARO OR-NELLA, prop. per 1/4 € 117,15;

AA) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6807 di ha 00.00.32; MARCATO ELSA, prop. per 3/9 € 113,60; CARRARO PATRIZIA, prop. per 2/9 € 75,73; CARRARO RENATA, prop. per 2/9 € 75,73; CARRARO NICOLA, prop. per 2/9 € 75,74;

BB) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6802 di ha 00.00.18; CARRARO FLAVIA, prop. per 1/4 € 47,93; CARRARO MARA, prop. per 1/4 € 47,93; CARRARO MARILENA, prop. per 1/4 € 47,92; CARRARO NADIA, prop. per 1/4 € 47,92;

CC) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6809 di ha 00.00.11; CT: sez U fgl 5 part 6810 di ha 00.00.16; BERTO BARBARA, prop. per 1/1 € 287,55;

DD) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6801 di ha 00.00.17; CARRARO OTTILIA, prop. per 6/12 € 90,52; PANDOLFO SILVIO, n. prop. per 1/12 € 12,07; PANDOLFO DANIELE, n. prop. per 1/12 € 12,07; CARRARO RICCARDO, usuf. per 6/12 € 18,11; PANDOLFO CIPRIANO, n. prop. per 4/12 € 48,28;

EE) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6805 di ha 00.00.14; PANDOLFO SILVIO, n. prop. per 1/6 € 19,88; PANDOLFO DANIELE, n. prop. per 1/6 € 19,88; CARRARO RICCARDO, usuf. per 1/1 € 29,82; PANDOLFO CIPRIANO, n. prop. per 4/6 € 79,52;

FF) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 5 part 6806 di ha 00.00.17; CARRARO ENNIO, n. prop. per 3/4 € 115,42; DITTADI AT-TILIA, usuf. per 1/1 € 27,16; RIZZO LORETTA, n. prop. per 1/4 € 38,47;

GG) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1150 di ha 00.00.45; BALDAN GINA, prop. per 1/2 € 562,50; BERNARDON AN-TONIO, prop. per 1/2 € 562,50;

HH) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1151 di ha 00.00.40; BACCHINI ELIANA, prop. per 1/2 € 213,00; BALDAN CE-SARE, prop. per 1/2 € 213,00;

II) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1152 di ha 00.00.70; ARPI ALDO, prop. per 1/1 € 745,50;JJ) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1153 di ha 00.00.75 censita al CF: sez U fgl 6 part 1153 sub 1 - area urbana - di mq 60;

SOCIETÀ ENPAM S.A.S. DI PAMPAGNIN ENRICO & C., prop. per 1/3 € 213,00;KK) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1153 di ha 00.00.75 censito al CF: sez U fgl 6 part 1153 sub 2 - area urbana - di mq

15; CT: sez U fgl 6 part 1159 di ha 00.00.05; PAMIRO IMMOBILIARE S.A.S. DI ZANCATO EDGARDO & C., prop. per 1/1 € 213,00;

LL) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1156 di ha 00.00.65; GOBBO FABRIZIO, prop. per 1/2 € 346,13; RODELLA RO-BERTA, prop. per 1/2 € 346,12;

MM) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1157 di ha 00.00.55; FATTORE STEFANO, prop. per 1/2 € 292,88; OSTI GUGLIEL-MINA, prop. per 1/2 € 292,88

NN) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1155 di ha 00.01.10; SILVESTRI LAURA, prop. per 1/1 € 1.171,50.OO) Comune di Fossò - CT: sez U fgl 6 part 1161 di ha 00.00.85; CT: sez U fgl 6 part 1154 di ha 00.00.50; PENAZZATO VANNI,

prop. per 1/1 € 1.437,75.Il terzo interessato potrà proporre opposizione entro 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Il Responsabile dell’Area Servizi tecnici generaliGeom. Adriano Salvato

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012186

COMUNE DI LONGARONE (BELLUNO)Decreto di esproprio n. 3 del 15 ottobre 2012

Lavori di ampliamento del cimitero frazionale di Dogna. D.P.R. 08.06.2001, n. 327 e ss.mm.ii. Espropriazione definitiva.

Il Responsabile dell’Ufficio espropriazioni

decreta

Art. 1 - Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente decreto.Art. 2 - È disposta l’espropriazione a favore del Comune di Longarone degli immobili qui di seguito descritti, necessari per la

realizzazione dei lavori di ampliamento del cimitero frazionale di Dogna:- Comune di Longarone, C.T. Fg. 28 mapp. 368 Semin. 2^ di are 00.22 confinante a nord con il mapp. 371, ad est con il mapp. 367, a

sud ed a ovest con il mapp. 369 - ditta proprietaria: Borsatti Leonardo nato a Pordenone il 17.09.1954, C.F. BRSLRD54P17G888L, propr. per 1/1 in comunione legale dei beni e Zandomenego Nilla nata a Longarone il 14.02.1958, C.F. ZNDNLL58B54E672H, propr. per 1/1 in comunione legale dei beni, indennità definitiva € 81,84;

- Comune di Longarone, C.T. Fg. 28 mapp. 196 - Semin. 2^ di are 02.59, confinante a nord con il mapp. 194, ad est con la strada pubblica, a sud con i mapp.li 371 - 372 - 373 e con il cimitero comunale e ad ovest con il mapp. 272 - ditta proprietaria: Ja-thiere Josette, nata in Francia il 08.05.1947, C.F. JTHJTT47E48Z110S, prop. per 1/12, Zandomenego Franca, nata a Longarone il 24.04.1937, C.F. ZNDFNC37D64E672H prop. per 1/4, Zandomenego Franco, nato Longarone il 27.04.1934, C.F. ZNDFN-C34D27E672I, prop. per 1/4, Zandomenego Guido, nato a Belluno il 28.05.1971, C.F. ZNDGDU71E28A757H, prop. per 1/12, Zandomenego Luigia, nata Longarone il 06.05.1931, C.F. ZNDLGU31E46E672A, prop. per 1/4, Zandomenego Eliane nata in Francia il 16.06.1966, C.F. ZNDLNE66H56Z110H, propr. per 1/12, indennizzo complessivo di € 963,47;

- Comune di Longarone, C.T. Fg. 28, mapp. 371 Semin. 2^ di are 00.90, confinante a nord con il mapp. 196, ad est con i mapp.li 372 - 370 e con il cimitero comunale, a sud con il mapp. 368 e ad ovest con il mapp. 373, ditta proprietaria De Villa Luigi fu Arcangelo detto Foa Amministratore C. F. DVL LGU 92E21 E672N - Legato di Agnol Andreotta da Sagrogna proprietà - per un indennizzo complessivo di € 334,80;tutti così individuati a seguito di frazionamento tipo n. 2011/BL66866 del 29.03.2011, approvato dall’Agenzia del Territorio di

Belluno in data 30.03.2011, indennità provvisoria in parte pagata giusta mandato di pagamento n. 1954 del 5.09.2012 per un importo di € 965,03 ed in parte depositata, giusta le costituzioni di deposito definitivo nn. nazionali 1204282 e 1204283 e nn. provinciali 51302 e 51303 del 3.10.2012 alla Tesoreria Provinciale dello Stato - Sezione di Belluno, per un importo di € 415,08, per un totale complessivo di € 1.380,11.

Art. 3 - L’espropriazione definitiva viene disposta sotto la condizione sospensi- va che il presente decreto sia notificato ed ese-guito entro il termine perentorio di anni 2 (due). Di tale esecuzione dovranno essere effettuate le annotazioni e le comunicazioni previste dal 5^ comma dell’art. 24 del D.P.R. 327/2001 e ss.mm.ii.

Art. 4 - Il presente decreto deve essere notificato nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili ai proprie-tari dei beni espropriati ed agli eventuali terzi titolari di diritti reali, unitamente ad un avviso contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora in cui è prevista la sua esecuzione, almeno sette giorni prima di essa, nonché registrato, trascritto e volturato senza indugio presso i competenti uffici.

Art. 5 - Adempiute le suddette formalità, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati potranno essere fatti valere esclusiva-mente sull’indennità.

Art. 6 - Un estratto del presente decreto sarà inviato entro cinque giorni al B.U.R per la pubblicazione e trasmesso al Presidente della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 14 del D.P.R. n. 327/2001 e ss.mm.ii.

Art. 7 - Ai sensi delle vigenti norme di legge, avverso il presente decreto la ditta espropriata potrà ricorrere avanti il T.A.R. per il Veneto entro 60 (sessanta) giorni dalla notifica o avanti al Presidente della Repubblica entro 120 (centoventi) giorni dalla notifica.

Il Responsabile Ufficio Comunale per le Espropriazioni per. ind.Zelindo Olivier

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 187

CONSORZIO DI BONIFICA “BACCHIGLIONE”, PADOVADeterminazione n. 14/2012 del 22 ottobre 2012

Provvedimento di pubblicazione per estratto dei decreti di esproprio ai sensi dell’art. 23, comma 1, del D.P.R. n. 327/2001 e successive modificazioni, necessari all’esecuzione degli “Interventi relativi alla realizzazione di vasche di espansione ed adeguamento dell’impianto Trezze di Chioggia”.

Il Dirigente dell’Ufficio per le Espropriazioni pubblica per estratto la determinazione n. 14/2012 emessa in data 22 ottobre 2012 e rende noto che con i decreti di seguito indicati, emessi in data 15 ottobre 2012, ha disposto le espropriazioni a favore dello Stato, Demanio dello Stato, sede di Roma, C.F. 80207790587, ramo idrico nella gestione della Regione del Veneto e dei soggetti da essa autorizzati, necessarie all’esecuzione degli “Interventi relativi alla realizzazione di vasche di espansione ed adeguamento dell’impianto Trezze di Chioggia”. CONCESSIONE: decreto n. 69 della Regione Veneto - Direzione Progetto Venezia in data 26.06.2009:- decreto di espropriazione rep. n. 853/E

Comune di CHIOGGIA Fg. 32 Mapp. 779 (ex 310 parte) superficie per esproprio mq. 280;Comune di CHIOGGIA Fg. 32 Mapp. 780 (PARTE) (ex 310 parte) superficie per esproprio mq. 260;Comune di CHIOGGIA Fg. 32 Mapp. 795 (ex 310 parte) superficie per esproprio mq. 430;CASTELLO Valter (Prta 1/1) con l’indennità di € 10.330,50;

- decreto di espropriazione rep. n. 854/EComune di CHIOGGIA Fg. 32 Mapp. 797 (ex 552 parte) superficie per esproprio mq. 4749;FINESSO Attilio (Prta 1/1) con l’indennità di € 101.153,70;

- decreto di espropriazione rep. n. 855/EComune di CHIOGGIA Fg. 32 Mapp. 800 (ex 119 parte) superficie per esproprio mq. 1332;CONVENTO Eddo (Prta 1/2) - CONVENTO Girolamo (Prta 1/2) con l’indennità di € 28.371,60;

- decreto di espropriazione rep. n. 856/EComune di CHIOGGIA Fg. 32 Mapp. 802 (ex 120 parte) superficie per esproprio mq. 899; CECCHINATO Arianna (Prta 2/9) - CECCHINATO Rossano (Prta 2/9) - CECCHINATO Vanni (Prta 2/9) - SARTORI Anna (Prta 3/9) con l’indennità di € 9.574,34;

- decreto di espropriazione rep. n. 857/EComune di CHIOGGIA Fg. 32 Mapp. 804 (ex 292 parte) superficie per esproprio mq. 417;CASTELLO Antonio (Prta 1/1) con l’indennità di € 6.129,90;

- decreto di espropriazione rep. n. 858/EComune di CHIOGGIA Fg. 32 Mapp. 806 (ex 513 parte) superficie per esproprio mq. 3129;BETTELLE Urbano (Prta 1/1) con l’indennità di € 33.323,85;

- decreto di espropriazione rep. n. 859/EComune di CHIOGGIA Fg. 33 Mapp. 169 (ex 17 parte) superficie per esproprio mq 54;Comune di CHIOGGIA Fg. 33 Mapp. 171 (ex 93 parte) superficie per esproprio mq. 230;Comune di CHIOGGIA Fg. 33 Mapp. 174 (ex 94 parte) superficie per esproprio mq. 53;PIANTA Maurizio (Prta 1/2) - PIANTA Paolo (Prta 1/2) con l’indennità di € 5.383,58.Coloro che hanno diritti, ragioni, pretese sulle predette indennità possono proporre opposizione entro i trenta giorni successivi

alla pubblicazione del presente estratto. Decorso tale termine, le indennità restano fissate nelle somme suindicate.

Il Dirigente dell’Ufficio per le EspropriazioniIng. Francesco Veronese

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012188

CONSORZIO DI BONIFICA “BACCHIGLIONE”, PADOVADeterminazione n. 15/2012 del 23 ottobre 2012

Provvedimento di pubblicazione dei decreti di esproprio e di asservimento ai sensi dell’art. 23, comma 1, del D.P.R. n. 327/2001 e successive modificazioni, per gli “Interventi per il riassetto idraulico del territorio del Comune di Limena (PD) (Bacino Montà Portello) (O.P.C.M. n. 3276 del 28.3.2003 relativa alle avversità atmosferiche di luglio e agosto 2002)”.

Il Dirigente dell’Ufficio per le Espropriazioni pubblica per estratto la determinazione n. 15/2012 emessa in data 23 ottobre 2012 e rende noto che con i decreti di seguito indicati, emessi in data 23 ottobre 2012, ha disposto espropriazioni e asservimenti a favore dello Stato, Demanio dello Stato, sede di Roma, C.F. 80207790587, ramo idrico nella gestione della Regione del Veneto e dei soggetti da essa autorizzati, per l’esecuzione degli “Interventi per il riassetto idraulico del territorio del Comune di Limena (PD) (bacino Montà Portello) (O.P.C.M. n. 3276 del 28.3.2003 relativa alle avversità atmosferiche di luglio e agosto 2002)”; CONCESSIONE: Decreto della Direzione Regionale della Difesa del Suolo n. 80 del 24.04.2009:- decreto di espropriazione e asservimento rep. n. 883/E degli immobili censiti nel Catasto dei Terreni del Comune di LIMENA

al Fg. 18 Mapp. 730 (ex 39 parte) superficie per servitù di passaggio mq. 500; Mapp. 731 (ex 39 parte) superficie per esproprio mq. 14; Mapp. 732 (ex 39 parte) superficie per esproprio mq. 836; Mapp. 733 (ex 40 parte) superficie per servitù di passaggio mq. 24; Mapp. 734 (ex 40 parte) superficie per esproprio mq. 42; Mapp. 637 superficie per servitù di passaggio mq. 100; Mapp. 735 (ex 637 parte) superficie per esproprio mq 61; di proprietà della Ditta BANO Alessandrina (nuda proprietaria per 3/9) - MASIERO Dino (usufruttuario per 1/1) - MASIERO Enrico (nudo proprietario per 2/9) - MASIERO Ilaria (nuda proprietaria per 2/9) - MASIERO Michela (nuda proprietaria per 2/9) con l’indennità di 23.026,00 €, oltre a 5.000,00 € per danni;

- decreto di espropriazione rep. n. 884/E degli immobili censiti nel Catasto dei Terreni del Comune di LIMENA al Fg. 16 Mapp. 714 (ex 353 parte) superficie per esproprio mq. 276; Mapp. 717 (ex 432 parte) superficie per esproprio mq. 37; Mapp. 718 (ex 509 parte) superficie per esproprio mq. 133; di proprietà della Ditta AGRI FRASS DI FRASSON CIRO E C. S.A.S. (proprietaria per 1000/1000) con l’indennità di € 3.866,82 e con indennità aggiuntiva di 2.577,88 € al fittavolo FRASSON Ugo;

- decreto di espropriazione rep. n. 885/E degli immobili censiti nel Catasto dei Terreni del Comune di LIMENA al Fg. 12 Mapp. 1068 (ex 73 parte) superficie per esproprio mq. 120; Mapp. 1070 (ex 76 parte) superficie per esproprio mq. 569; di proprietà della Ditta ANDRIGO Attilio (proprietario per 1000/1000) con l’indennità di € 11.947,26;

- decreto di espropriazione rep. n. 886/E degli immobili censiti nel Catasto dei Terreni del Comune di PADOVA al Fg. 2 Mapp. 208 (ex 5 parte) superficie per esproprio mq. 169; Mapp. 209 (ex 98 parte) superficie per esproprio mq. 29; Mapp. 211 (ex 113 parte) superficie per esproprio mq. 373; di proprietà della Ditta G.P. S.R.L. (proprietaria per 1000/1000) con l’indennità di € 13.527,43;

- decreto di espropriazione rep. n. 887/E degli immobili censiti nel Catasto dei Terreni del Comune di LIMENA al Fg. 12 Mapp. 1072 (ex 77 parte) superficie per esproprio mq. 220, di proprietà della Ditta GUI Giuseppe (proprietario per 1/2) e BERTAZZO Michela (proprietaria per 1/2) con l’indennità di 3.544,58 €;

- decreto di espropriazione rep. n. 888/E degli immobili censiti nel Catasto dei Terreni del Comune di PADOVA al Fg. 2 Mapp. 213 (ex 114 parte) superficie per esproprio mq. 317, di proprietà della Ditta BANO Alessandrina (nuda proprietaria per 3/9) - FAGGIAN Stella (usufruttuaria per 1/2) - MASIERO Dino (usufruttuario per 1/2) - MASIERO Enrico (nudo proprietario per 2/9) - MASIERO Ilaria (nuda proprietaria per 2/9) - MASIERO Michela (nuda proprietaria per 2/9) con l’indennità di 6.974,00 €;

- decreto di espropriazione rep. n. 889/E degli immobili censiti nel Catasto dei Terreni del Comune di PADOVA al Fg. 2 Mapp. 215 (ex 115 parte) superficie per esproprio mq. 23, di proprietà della Ditta NANIN Andrea (proprietario per 1/1) con l’indennità di 506,00 €;

- decreto di espropriazione rep. n. 890/E degli immobili censiti nel Catasto dei Terreni del Comune di LIMENA al Fg. 18 Mapp. 729 (ex 33 parte) superficie per esproprio mq. 102, di proprietà della ditta Visgam di Martin Gabriella & C. s.n. c. (proprietaria per 1/1) con l’indennità di 5.610,00 €, oltre all’I.V.A.Coloro che hanno diritti, ragioni, pretese sulle predette indennità possono proporre opposizione entro i trenta giorni successivi

alla pubblicazione del presente estratto. Decorso tale termine, le indennità restano fissate nelle somme suindicate.

Il Dirigente dell’Ufficio per le EspropriazioniIng. Francesco Veronese

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 189

PROVINCIA DI PADOVAEstratto Decreto n. 690 del 12 ottobre 2012

Estratto decreto del Dirigente Settore Patrimonio - Espropriazioni Reg. n. 690 del 12/10/2012 “S.P. 10 - Rettifica di un tratto della SP 10 e realizzazione rotatoria in località Marsango in Comune di Campo San Martino”. Deposito dell’indennità prov-visoria di esproprio ex artt. 20, comma 14 e 26 del D.P.R. 327/2001.

Ai sensi dell’art. 26, comma 7, del D.P.R. 327/2001, si rende noto che con decreto Reg. n. 690 del 12/10/2012 è stato ordinato il deposito presso il Dipartimento Provinciale dei Servizi Vari di Padova - Servizio Cassa Depositi e Prestiti, della somma complessiva di € 70.269,00 =, a favore delle seguenti ditte e secondo le somme per ognuna in grassetto indicate, a titolo di indennità provvisoria di esproprio spettante per l’espropriazione dei beni immobili sotto riportati:

A) Campo San Martino C.T.: foglio 12 particella 1371 (ex 1251) di ha: 0.00.01 Censito al C.F.: Sez. U Foglio 12 Particella 1371 area urbana di mq 1 BOTTACIN ALESSANDRA - C.F. BTTLSN62M53B563N PROPRIETÀ per 1/8 BOTTACIN ANITA FAU-STINA - C.F. BTTNFS75L44B564P PROPRIETÀ per 1 / 8 MARCON CARLA - C.F. MRCCRL51S46C111F PROPRIETÀ per 1 / 8 BOTTACIN FABIOLA NATALINA - C.F. BTTFLN65L60B563J PROPRIETÀ per 1/8 GHION GIAN FRANCO - C.F. GHNG-FR45T19B524X PROPRIETÀ per 1/8 BUSOLIN LUCIA AGNESE - C.F. BSLLGN38M52B563B PROPRIETÀ per 1/8 BOTTACIN TIBERIO LUIGI GIACOMO - C.F. BTTTRL70P16B563E PROPRIETÀ per 1/8 FERROVIE DELLO STATO SPA - P.I. 01008081001 PROPRIETÀ per 1/8 Per un’indennità complessiva pari a € 30,00

A) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 912 (ex 93/b) di ha: 0.26.43SCAPOLO MARCO - C.F. SCPMRC31C01H893Q PROPRIETÀ per 1 / 4 MAZZON MARIA - C.F. MZZMRA36H42B563W PROPRIETÀ per 2/4 GALLO TATIANA - C.F. GLLTTN33T62Z326E PROPRIETÀ per 1/4Per un’indennità complessiva pari a € 23.787,00

A) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 903 (ex 794/b) di ha: 0.00.18 Censito al C.F.: Sez. U Foglio 13 Particella 903 area urbana di mq 18B) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 869 (ex 205/b) di ha: 0.02.52 ROGE SRL - P.I. 13155980157 PROPRIETÀ per 11/100 CASALE DEL GIGLIO AZIENDA AGRICOLA SRL - P.I. 00142410596 PROPRIETÀ per 19/100 ENVEST SRL - P.I. 02492630211 PROPRIETÀ per 11/100 EUROENERGY SRL - P.I. 02449520218 PROPRIETÀ per 56/100 GREENWATT SRL - P.I. 01843500511 PROPRIETÀ per 3 / 100 Per un’indennità complessiva pari a € 2.799,00

A) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 861 (ex 182/b) di ha: 0.07.77 MALAMAN IDO - C.F. MLMDIO32P11B564V PROPRIETÀ per 1/1 Per un’indennità complessiva pari a € 6.993,00 A) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 848 (ex 106/b) di ha: 0.09.63

B) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 850 (ex 107/b) di ha: 0.05.67C) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 855 (ex 111/b) di ha: 0.16.68D) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 871 (ex 207/b) di ha: 0.00.18E) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 859 (ex 138/b) di ha: 0.06.73F) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 856 (ex 111/c) di ha: 0.01.27 TOSETTO DANTE - C.F. TSTDNT31P27B564R

PROPRIETÀ per 1 / 1Per un’indennità complessiva pari a € 36.144,00A) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 885 (ex 359/b) di ha: 0.00.14 TAVERNA GELMINA - C.F. TVRGMN46S59G587V

PROPRIETÀ per 1/2 SPOLON ORLANDO - C.F. SPLRND39H08H893J PROPRIETÀ per 1/2 Per un’indennità complessiva pari a € 126,00

A) Campo San Martino C.T.: foglio 13 particella 876 (ex 269/b) di ha: 0.00.13 SPOLON ORLANDO - C.F. SPLRND39H08H893J PROPRIETÀ per 1/1 Per un’indennità complessiva pari a € 390,00.

Il terzo interessato potrà proporre opposizione entro 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.

Il Dirigente Settore Patrimonio e Servizi alla personaAvv. Antonio Zaccaria

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012190

PROVINCIA DI VICENZADeterminazione dirigenziale n. 895 del 27 settembre 2012

Procedimento espropriativo: S.P. 246 Recoaro - Lavori di sistemazione incrocio con le SS.PP. Trissino e Tezze in Comune di Trissino. Determina di liquidazione saldo indennità di esproprio. Ditta G.A. Operations Spa.

Il Dirigente

(omissis)

determina

1. di approvare sulla scorta delle risultanze del frazionamento il prospetto di liquidazione predisposto dal Responsabile del procedimento, che si allega al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale e che prevede la somma di € 48.808,91= da corrispondere alla ditta esproprianda a saldo delle indennità previste di esproprio e di occupazione temporanea ex D.P.R. 327/2001;

(omissis)

Allegato alla determinazione dirigenziale:

COMUNE DI TRISSINO - Foglio 20 - m.n. 182 ex 29/a di mq 747 - m.n. 176 ex 29/e di mq 642 - m.n. 177 ex 29/f di mq 854. Ditta: G.A. Operations Spa C.F. 00159600360 con sede in Milano (per 1/1). Somma complessivamente dovuta € 114.950,80. Acconto liquidato € 73.565,44. Somma da liquidare € 41.385,36. Indennità di occupazione temporanea di aree non soggette ad espropriazione (mapp. 29 per mq 2100 per 13 mesi) € 7.423,55. Totale complessivo da liquidare € 48.808,91.

(omissis)

Dott.ssa Caterina Bazzan

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 191

PROVINCIA DI VICENZADetermina dirigenziale n. 926 del 9 ottobre 2012

Procedimento Espropriativo - s.p. 50 Novoledo. Lavori di realizzazione di una variante all’abitato di Novoledo in direzione est/ovest verso la s.p. 349 Costo - Perizie suppletive di variante al progetto definitivo n. 2 e n. 3. Decreto di esproprio (art. 20, comma 11 del d.p.r. 08/06/2001 n. 327). Ditta: Marangoni Giovanni Antonio e Marangoni Paola Caterina.

Il Dirigente

(omissis)

decreta

1) di acquisire, a seguito dei lavori di realizzazione variante all’abitato di Novoledo in direzione Est/Ovest verso la S.P. 349 Costo e in base a quanto specificato in premessa, in proprietà della Provincia di Vicenza, a titolo originario, il terreno di seguito indicato:

Comune di Villaverla - Foglio 14 - Catasto Terreni - seminativo arboratoMappale n. 363 (ex 280/b) are 00,97 R.D. € 0,75 R.A. € 0,40

Ditta: MARANGONI GIOVANNI ANTONIO, nato a Australia (EE) il 28/08/1958 - c.f. MRNGNN58M28Z700P, proprietà quota 1/2.MARANGONI PAOLA CATERINA, nata a Vicenza (VI) il 13/10/1963 - c.f. MRNPCT63R53L840L, proprietà quota 1/2.

Provenienza:Dichiarazione di successione della Sig.ra Marangoni Bruna nata a Villaverla (VI) il 17/10/1927 e deceduta il 04/06/2011 regi-

strata a Vicenza il 16/05/2012 al n. 439 Vol. 9990 e trascritta presso la Conservatoria di Schio (VI) in data 02/03/2009 al R.G. 2154 e R.P. 1514.

Indennità totale € 1.399,71 = (diconsi euro milletrecentonovantanove/71 cent);

2) di dare atto che le aree oggetto di esproprio per la realizzazione dell’intervento citato andranno a far parte del demanio stradale della Provincia di Vicenza;

3) di dare atto che l’importo a corrispettivo per l’acquisizione di cui al precedente articolo è già stato interamente pagato dalla Provincia di Vicenza come specificato in premessa;

4) il presente atto, sarà notificato in copia conforme agli interessati a cura della Provincia di Vicenza che provvederà, a sue spese, alla registrazione e alla trascrizione, una volta perfezionata la notifica;

omissis

7) avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al competente T.A.R. ai sensi dell’articolo 53 TU entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dallo stesso termine.

Dott.ssa Caterina Bazzan

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012192

PROVINCIA DI VICENZADetermina dirigenziale n. 927 del 9 ottobre 2012

Procedimento Espropriativo - s.p. 50 Novoledo. Lavori di realizzazione di una variante all’abitato di Novoledo in direzione est/ovest verso la s.p. 349 Costo - Perizie suppletive di variante al progetto definitivo n. 2 e n. 3. Decreto di esproprio (art. 20, comma 11 del d.p.r. 08/06/2001 n. 327). Ditta: Spillare Luigina.

Il Dirigente

(omissis)

decreta

1) di acquisire, a seguito dei lavori di realizzazione variante all’abitato di Novoledo in direzione Est/Ovest verso la S.P. 349 Costo e in base a quanto specificato in premessa, in proprietà della Provincia di Vicenza, a titolo originario, il terreno di seguito indicato:

Comune di Villaverla - Foglio 14 - Catasto Terreni - seminativo arboratoMappale n. 359 (ex 175/b) are 00,84 R.D. € 0,46 R.A. € 0,26

Ditta:SPILLARE LUIGINA, nata a Villaverla (VI) il 18/11/1918 - c.f. SPLLGN18S58M032F, proprietà quota 1/1.

Provenienza:Atto di cessione di quote e divisione del 27/07/1967 Rep. 14.220 - Racc. 6.867 del Notaio Dott. Italo Dianese di Lonigo registrato

il 12/08/1967 al n. 363 e trascritto a Schio (VI) in data 25/08/1967 al R.G. 3704 e R.P. 3235.

Indennità totale € 1.212,12 = (diconsi euro milleduecentododici/12 cent);

2) di dare atto che le aree oggetto di esproprio per la realizzazione dell’intervento citato andranno a far parte del demanio stradale della Provincia di Vicenza;

3) di dare atto che l’importo a corrispettivo per l’acquisizione di cui al precedente articolo è già stato interamente pagato dalla Provincia di Vicenza come specificato in premessa;

4) il presente atto, sarà notificato in copia conforme agli interessati a cura della Provincia di Vicenza che provvederà, a sue spese, alla registrazione e alla trascrizione, una volta perfezionata la notifica;

omissis

7) avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al competente T.A.R. ai sensi dell’articolo 53 TU entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dallo stesso termine.

Dott.ssa Caterina Bazzan

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 193

Protezione civile e calamità naturali

COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA DERIVANTE DAGLI EVENTI ALLUVIONALI CHE HANNO COLPITO IL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO NEI GIORNI DAL 31 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE 2010

Decreto n. 358 del 18 ottobre 2012O.P.C.M. n. 3906 del 13.11.2010. Interventi di somma urgenza ed indifferibili di competenza del Genio civile di Vicenza. Ordinanza n. 18/2011 - Allegato E - Intervento Indifferibile e Urgente VI /1. Progetto esecutivo n. 1111 - “Interventi di sistemazione idraulica a salvaguardia dell’abitato di Vicenza nel tratto limitrofo al Ponte Diaz in sponda destra del Bacchi-glione”. Importo complessivo: € 1.300.000,00. CUP J39H11000600001. Liquidazione dell’indennità ai sensi dell’art. 50 D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i. a favore di Maran Giancarlo, (omissis) Comune di Vicenza - Fg. n. 60 - Mapp.li n. 223 e 226.

Il Dirigente Del Genio Civile Di VicenzaSoggetto attuatore - Ordinanza n. 2 del 21 gennaio 2011

Enzo Zennaro

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012194

COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA DERIVANTE DAGLI EVENTI ALLUVIONALI CHE HANNO COLPITO IL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO NEI GIORNI DAL 31 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE 2010

Decreto n. 360 del 19 ottobre 2012O.P.C.M. n. 3906 del 13.11.2010. Interventi di somma urgenza ed indifferibili di competenza del Genio civile di Vicenza. Ordinanza n. 18/2011 - Allegato E - Intervento Indifferibile e Urgente VI /3. Progetto esecutivo n. 1113 “Interventi di siste-mazione idraulica a salvaguardia dell’abitato di Vicenza nel tratto compreso tra area CONI e Viale D’Alviano in sponda destra del fiume Bacchiglione”. Affidamento incarico professionale di Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione lavori. Approvazione schema di convenzione. CIG 455005040A.

Il Dirigente del Genio civile di VicenzaSoggetto attuatore - Ordinanza n. 2 del 21 gennaio 2011

(omissis)

decreta

1. Di affidare all’ ing. Andra Brezigar, con studio a Vicenza in Via Luino n. 51, C.F. BRZNDR61E22L840O e P.IVA 02431980248, l’incarico professionale di coordinatore sicurezza in fase di esecuzione dei lavori verso il compenso di € 6.200,00 (diconsi seimi-laduecento/00) oltre 4% oneri previdenziali ed IVA, nell’ambito del Progetto n. 1113 - Intervento VI - B/3 - Ordinanza n. 18/2011 - Allegato “ E“ - “Interventi di sistemazione idraulica a salvaguardia dell’abitato di Vicenza nel tratto compreso tra area CONI e Viale D’Alviano in destra del Fiume Bacchiglione”, per complessivi € 700.000,00.

2. Di dare atto che la spesa di Euro 6.200,00 oltre 4% oneri previdenziali ed IVA trova copertura economica a mezzo dei fondi stanziati dall’O.P.C.M. n. 3906/2010 e impegnati a carico della contabilità speciale n. 5458, aperta presso la Banca d’Italia - Sezione di Tesoreria provinciale di Venezia.

3. Di approvare lo schema di convenzione - Allegato A - che costituisce parte integrante del presente provvedimento;4. Il presento decreto è inviato al Soggetto Attuatore Dirigente della Direzione Difesa del Suolo, ex art. 3 comma 2, dell’ Or-

dinanza n. 5 del 22 febbraio 2011, per il provvedimento di ratifica;5. È dato atto che secondo le disposizioni di cui alla deliberazione delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti n. 42 del 29 lu-

glio 2011, il presente decreto non è soggetto al controllo preventivo di legittimità di cui all’ art. 2, comma 2 sexies della L. 10/2011, poiché non costituisce esercizio di potere in deroga;

6. Il presente decreto è pubblicato sul BURVET ai sensi della L.R. n. 29 del 27/12/2011, sul sito internet del Commissario Delegato nonchè, ai sensi dell’ art. 3 comma 18 e 54 Legge n. 244 del 2007, sul Sito Web Istituzionale.

Enzo Zennaro

Allegato (omissis)

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 195

Statuti

COMUNE DI CHIUPPANO (VICENZA)Statuto comunale - Articoli modificati.

PRINCIPI FONDAMENTALI

L’Amministrazione ha ritenuto di non apportare modifiche importanti a tale parte dello Statuto; d’altra parte è da ritenersi che le norme fondamentali, proprio per la loro stessa natura, siano modificabili solo per colmare delle lacune o in presenza di rilevanti cambiamenti della comunità amministrata.

L’unica modifica riguarda la facoltà - e non l’obbligo - del Comune di dotarsi di un Regolamento che disciplini l’utilizzo dello stemma e del gonfalone.

TITOLO IISTITUTI DI PARTECIPAZIONE

Al titolo primo sono state apportate due modificazioni.La prima di esse riguarda la soppressione del seguente periodo contenuto nell’art. 16, comma 4: “A tal proposito sono ammessi

al voto anche i cittadini non italiani, purché residenti da almeno tre anni nel Comune, e i minori che abbiano compiuto il sedice-simo anno di età”. Si tratta di una scelta dovuta, in quanto lo Stato ha fatto più volte ricorso al potere eccezionale di annullamento straordinario, ai sensi dell’articolo 138 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in casi in cui gli statuti degli enti locali hanno previsto il diritto di elettorato attivo e passivo per le elezioni del sindaco, del consiglio comunale o di altri organi comunali agli stranieri non comunitari e/o apolidi (si vedano per es. d.P.R. 3 aprile 2006, d.P.R. 8 settembre 2006, d.P.R. 17 agosto 2005). La ra-gione di tali annullamenti, come affermato dal Consiglio di Stato, è quella dell’esistenza di una riserva di legge, che nella specifica materia elettorale relativa ai Comuni è posta anche dall’artt.117, comma 2, lett.p della Costituzione; inoltre, in virtù del parallelismo stabilito dall’art.117, comma 6, della Costituzione, la competenza dello Stato si estende alla potestà regolamentare, il che, pur a voler ritenere possibili interventi della potestà statutaria del Comune che non siano di mera attuazione, accentua l’esigenza che la legge statale delimiti adeguatamente l’esercizio di tale potere normativo.

Se fosse diversamente, d’altra parte, si assisterebbe alla proliferazione di una varietà di situazioni nei singoli Comuni del tutto incoerente con la stessa ragion d’essere della riserva esclusiva in favore dello Stato e si perverrebbe al risultato che i Comuni dispor-rebbero nella materia spazi di discrezionalità di cui non usufruiscono per quanto concerne l’ammissione all’elettorato dei cittadini di Stati aderenti all’Unione europea.

In conclusione, si ritiene di abrogare la norma che prevede l’ammissione all’elettorato attivo in materia di referendum soggetti diversi da quelli già titolari di tale diritto ai sensi della legge statale.

L’altra importante modificazione riguarda la previsione dell’Istituto del referendum abrogativo, possibilità riconosciuta per la prima volta dalla Legge n. 265/99 ed ora formalizzata nell’art. 8 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267, laddove al sostantivo referendum non è più associato alcun attributo, circostanza questa che rende ammissibile la previsione di referendum consultivi, abrogativi e propositivi. Si segnala che sia la Commissione di carrè, che quella di Chiuppano hanno convenuto:- di abbassare la percentuale dei cittadini che possono richiedere il referendum abrogativo dal 33% al 25% (il tutto rispetto allo

Statuto di Carrè che prevedeva tale percentuale);- di aggiungere al comma 6 dello stesso articolo dopo la parola votanti la locuzione “più uno”.

Nel dibattito in Commissione si è chiesto di valutare l’opportunità di eliminare l’art. 18, quello sul difensore civico (figura abrogata dal comma 186 dell’articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191). Si è ritenuto, poi, opportuno mantenere la norma adeguandola alla mutata realtà normativa.

TITOLO IIORGANI DEL COMUNE

CAPO IIL CONSIGLIO COMUNALE

Tale capo è stato modificato in modo rilevante. In particolare l’art. 38 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 prevede “l’obbligo” per il Comune di dotarsi del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, “nel quadro dei principi stabiliti dallo Statuto”. Orbene, si è ritenuto che la previsione statutaria attuale, la quale prevede ben trentacinque articoli sull’argomento, fosse più assimi-labile ad un testo regolamentare e, pertanto, da modificare con una drastica riduzione del numero di norme e la fissazione nel corpo dello Statuto di sole norme di principio. Si è, pertanto, operato eliminando tutte le norme meramente reiterative di disposizioni di Legge e quelle che, per il loro contenuto di dettaglio, appaiono più opportunamente da collocare all’interno del regolamento; giova, incidentalmente, notare come il Comune di Chiuppano si stia dotando anche di idoneo strumento regolamentare in materia.

In particolare sono stati abrogati i previgenti articoli:§ 21 (compiti del presidente), in quanto appare più opportuno inserire gli stessi all’interno del corpo regolamentare; a tal fine è

stata inserita una norma di rinvio al Regolamento all’ultimo comma dell’articolo riguardante la Presidenza delle sedute;

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012196

§ 25 (dimissioni dei consiglieri e surrogazione), in quanto la disciplina della fattispecie è regolata in modo preciso a livello legi-slativo e la previsione statutaria altro non era che la pedissequa reiterazione del dettato legislativo;

§ 28 (convocazione del Consiglio), 29 (ordine del giorno) e 30 (deposito delle proposte), in quanto appare più opportuno inserire gli stessi all’interno del corpo regolamentare, recando norme di dettaglio;

§ 36, commi 1 e 2 (elezione di persone), 37 (assistenza alle sedute), 38 (verbalizzazione delle sedute), 41 (votazione delle proposte) e 42 (verbale), poiché in parte conformi a norme di legge - “Il Segretario comunale partecipa alle riunioni del Consiglio ….” -, in parte più conformi ad una collocazione regolamentare - si pensi ad es. ai soggetti cui fa carico l’onere della proposta di candidatura nell’elezione di persone o al contenuto del verbale di deliberazione -;

§ 48 (indirizzi generali di governo), perché non più rispondente a disposizione legislativa (v. art. 46, comma 3 d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267)

§ 49 (mozione di sfiducia), 50 (dimissioni e cessazione del Sindaco), 51 (dimissioni e cessazione degli assessori) e 52 (revoca degli assessori), perché ipotesi già compiutamente disciplinate dalla Legge statale.Le integrazioni apportate riguardano:

Ø la previsione, come facoltativa, della figura del Presidente del Consiglio con contestuale disciplina dei casi di assenza dell’or-gano (art. 21 dello Statuto);

Ø la sostituzione della parola Sindaco con quella di Presidente, idonea a ricomprendere sia il caso in cui a presiedere l’assemblea sia lo stesso Sindaco, sia i casi in cui sia stato nominato un Presidente (si vedano gli artt. 22 e 48 dello Statuto);

Ø L’elevazione a 120 giorni del termine per la presentazione al Consiglio delle linee programmatiche di mandato (art. 24);Ø L’attribuzione ai gruppi di opposizione della Presidenza delle Commissioni aventi poteri di controllo o di garanzia (art. 44,

comma 1, d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267);Ø La fissazione di un termine per la presentazione al Consiglio, da parte del Sindaco, delle linee programmatiche dell’azione di

mandato, con contestuale fissazione dei modi di partecipazione del Consiglio alla definizione, all’adeguamento e alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche (art. 46, comma 1, d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267); quanto alla previsione di una mera presa d’atto in luogo della formale approvazione, si è fatto riferimento a quanto previsto dal “Principio contabile n. 1 per gli enti locali - Programmazione e previsione nel sistema del bilancio -, approvato dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali nella seduta del 3 luglio 2003. Il punto 11 di tale documento recita: “Il Tuel ha mantenuto l’obbligo, per tutti gli enti locali, di presentare al Consiglio i contenuti della programmazione di mandato entro il termine previsto dallo Statuto, quale primo adempimento programmatorio spettante al Presidente della provincia o al Sindaco. Alla discussione con-siliare non segue una votazione, ma vengono annotate le posizioni dei singoli e dei gruppi, al fine di poterne tenere conto nella redazione del piano generale di sviluppo dell’ente.”

Ø La previsione delle cause di decadenza dalla carica dei consiglieri, per mancata partecipazione alle sedute (l’art. 43, comma 4, del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 prevede, infatti che sia oggetto di previsione statutaria);

Ø La previsione, al posto della maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri, della maggioranza assoluta degli stessi, quale quorum funzionale, necessario per l’approvazione del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, in ossequio al disposto dell’art. 38, comma 2, del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267;

Ø La specificazione che il quorum strutturale richiesto per la validità delle sedute non può essere inferiore ad un numero, pari ad un terzo dei consiglieri assegnati all’Ente, escluso il Sindaco (art. 38, comma 2, del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267);

Ø La relazione sull’attività svolta dai rappresentanti del Comune presso enti, associazioni, organi diviene obbligatoria sole se richiesta (prima era prevista come obbligatoria dall’art. 47 dello Statuto);

CAPO IILA GIUNTA COMUNALE

A tale capo sono state apportate modificazioni concernenti il numero degli assessori e la nuova disciplina dei pareri da apporre sulle proposte di deliberazione. Tali variazioni sono state rese possibili dalle integrazioni apportate alla Legge n. 142/90, rispetti-vamente dagli artt. 48 e 49 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267.

In particolare si è ritenuto, allo scopo di garantire una maggiore flessibilità operativa, di non stabilire un numero fisso di asses-sori, bensì, come indicato dalla Commissione, di far riferimento al “limite massimo stabilito dalla legge” (art. 39, co. 2).

Si sono, inoltre, operate rilevanti modifiche in materia di competenze, motivate dalla necessità di attribuire alla Giunta, oltre le funzioni che la Legge ritiene di competenza di tale organo, anche altre, residuali, ma pur sempre rientranti nell’esercizio di un potere politico-amministrativo.

CAPO IIIIL SINDACO

A tale capo sono state apportate limitate modifiche. All’art. 51 è stato eliminato qualsiasi riferimento al direttore generale, figura abrogata a far data dal prossimo rinnovo dei Consigli comunali (comma 186 dell’articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191).

È stata poi prevista la possibilità per il sindaco di attribuire compiti ai Consiglieri comunali, purché rientranti nelle competenze del Consiglio comunale.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 197

TITOLO IIIORGANIZZAZIONE DEL COMUNE

Al capo I è stato modificato l’articolo sugli accordi di programma rendendo facoltativa la relazione sull’attività svolta da parte del rappresentante del Comune nel collegio previsto della legge chiamato a vigilare sull’esecuzione degli accordi di programma stessi.

Al primo articolo del Capo II - Modalità di erogazione dei servizi - sono state apportate limitate modificazioni in ossequio al nuove dettato dell’art. 113 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267, il quale ha soppresso la possibilità per gli enti locali di gestire diret-tamente (in economia recitava la precedente norma) i servizi pubblici a rilevanza economica. Vi è, invece, la possibilità di gestire tali servizi “in house”, in presenza di particolari condizioni.

Si indicazione della Commissione si è specificato che il servizio idrico integrato deve essere preferibilmente gestito tramite società pubblica (art. 60, comma 2)

Altra modifica del capo II concerne l’articolo sul controllo della partecipazione a forme societarie, nel quale si è resa obbligatoria, ma su richiesta, la comunicazione annuale al Consiglio, fatta dal Sindaco, o chi è da esso delegato a rappresentarlo nelle società, sull’andamento delle società cui il Comune partecipa.

Quanto al III capo si è modificato l’ultimo articolo, precisando che la possibilità per il Comune di assumere, a proprio carico, l’onere finanziario per la stipulazione di apposita polizza assicurativa a vantaggio del personale che esercita attività con rilevanza esterna per i danni causati nell’esercizio delle funzioni, non riguarda la responsabilità per danni causati per dolo o colpa grave.

Tale esclusione trova giustificazione in un consolidato orientamento della Corte dei Conti (fra le quali Sezioni Riunite, sent. n. 501/A, del 18 giugno 1986, sent. n. 707, del 5 aprile 1991, Sezione II, sent. 275/1986, Sezione per la regione Umbria, sent. n. 553/E.L./2002, Sezione Puglia, sent. n. 95, del 7 febbraio 2004); tale orientamento distingue e separa i rischi connessi all’attività dei dipendenti ed amministratori pubblici ritenuti meritevoli di copertura assicurativa, con accollo del relativo onere in capo all’Amministrazione di appartenenza (c.d. responsabilità civile verso terzi), da quelli assicurabili solo con oneri a carico dei dipendenti ed amministratori medesimi (responsabilità amministrativo - contabile e, quindi, responsabilità per dolo e colpa grave), “…agevolmente individuabili nei rischi che riflettono gli interessi propri dell’Ente stesso” (così Corte dei Conti, Sezione Umbria, sent. n. 553/2002).

Tale impostazione è stata confermata anche dal testo dell’art. 3 comma 59, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che recita: “È nullo il contratto di assicurazione con il quale un ente pubblico assicuri propri amministratori per i rischi derivanti dall’espleta-mento dei compiti istituzionali connessi con la carica e riguardanti la responsabilità per danni cagionati allo Stato o ad enti pubblici e la responsabilità contabile. I contratti di assicurazione in corso alla data di entrata in vigore della presente legge cessano di avere efficacia alla data del 30 giugno 2008. In caso di violazione della presente disposizione, l’amministratore che pone in essere o che proroga il contratto di assicurazione e il beneficiario della copertura assicurativa sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l’ammontare dei premi complessivamente stabiliti nel contratto medesimo”.

Giova osservare che, benché sul termine “amministratori” ci sia chi ha voluto costruirvi una esclusione implicita per i “dipen-denti”; il parere della Funzione pubblica sulla questione (parere UPPA 23/2008) fa riferimento ai “soggetti che svolgono attività istituzionale in qualità di organo”. E quindi sicuramente vi è l’inclusione dei dirigenti (anche alla luce di Cons. Stato Sez. IV n. 1430 del 28 marzo 2007).

È stato fortemente rivisto l’art. 68 a fronte del più volte citato scenario normativo che ha portato all’abrogazione della figura del direttore generale.

Relativamente al IV capo, concernente i controlli, invece, è stato interamente riformulato l’articolo sul controllo di gestione, adesso rubricato “controllo interno”, allo scopo di adeguarlo ai principi contenuti nell’art. 147 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267. Poiché la previsione di più organismi di controllo potrebbe risultare eccessiva, in relazione alle dimensioni dell’Ente, si è prevista la facoltà di istituzione di un unico organismo, cui affidare sia il controllo di gestione, che quello strategico, sia i compiti valutativi al fine dell’erogazione del trattamento accessorio e delle indennità di risultato ai responsabili dei servizi.

TITOLO IVREVISIONE DELLO STATUTO, DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI

Si è provveduto ad abrogare la norma sul vigore dei regolamenti vigenti, che era stata dettata nella fase transitoria di applica-zione della Legge n. 142/90.

Si sono fusi i rimanenti due articoli in un’unica norma. Si è previsto che la commissione permanente tra i Comuni di Carrè e Chiuppano sia competente per la sola revisione dello Statuto e per l’esame di tutte le questioni che riguardano gestioni associate di servi e/o funzioni in forma stabile.

Si è, infine, esplicitata la regola che le previsioni statutarie e regolamentari dei due Comuni devono tendere all’uniformità, con il limite della specificità dei singoli enti.

Sono, anche state apportate modifiche di carattere formale

Testo attuale Testo modificatoArt. in precedenza rubricato “validità delle sedute”

Le sedute della Giunta Municipale sono valide con la presenza della maggioranza dei componenti.

Art. 43, comma 2Le sedute della Giunta Comunale sono valide con la presenza

della maggioranza dei componenti.

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012198

Art. rubricato “modalità di erogazione dei servizi”, primo comma

Il Comune, oltre ai servizi riservatigli in via esclusiva dalla Legge, può assumere l’esercizio di tutti i servizi pubblici rela-

tivi agli ambienti di propria competenza.

Art. 60, comma 1Il Comune, oltre ai servizi riservatigli in via esclusiva dalla

Legge, può assumere l’esercizio di tutti i servizi pubblici rela-tivi alla comunità locale.

Comma 2 dell’art. rubricato “principi organizzativi”Il principio di responsabilità degli impiegati è assicurato dal-l’attribuzione ad un unico ufficio di ciascun procedimento.

Art. 63, comma 2Abrogato, poiché ripetizione di quanto previsto dall’art. 65,

comma 1.

Comma 2 dell’art. rubricato “organizzazione”Il vice Segretario coadiuva il Segretario comunale nell’attività

di coordinamento degli uffici e lo sostituisce in tutte le sue funzioni, in caso di impedimento o di assenza.

Art. 64, comma 2Il vice Segretario, se nominato, coadiuva il Segretario comu-nale nell’attività di coordinamento degli uffici e lo sostituisce in tutte le sue funzioni, in caso di impedimento o di assenza.(si è voluto rimarcare il fatto che il vice segretario è organo

non necessario).

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 199

COMUNE DI PORTOGRUARO (VENEZIA)Statuto Comunale - Modifiche apportate dal Consiglio Comunale con delibere n. 56 del 10.09.2012, 64 del 24.09.2012 e

n. 70 del 1.10.2012.

(omissis)

Art. 32 - Il Consiglio: compiti, funzionamento e presidenza

Al comma 3° - terzo alinea:dopo le parole:“Elezione del Presidente del Consiglio”vengono aggiunte le parole:“ e del Vicepresidente”

Alla fine del 4° comma:dopo le parole: “……..dal comma 3”vengono aggiunte le parole: “ e dal comma 5 bis”.

Viene aggiunto il seguente comma 5 bis

5 bis. Il Consiglio Comunale elegge, con modalità di cui al comma precedente, un vicepresidente del Consiglio che svolge le sue funzioni in caso di assenza, vacanza o impedimento del Presidente del Consiglio. Le competenze sono individuate dal Rego-lamento del Consiglio Comunale.

Al Comma 6,dopo le parole: “Il Presidente del Consiglio”vengono aggiunte le parole: “ ed il Vicepresidente”

Al Comma 9dopo le parole “…dalla carica di Presidente”vengono aggiunte le parole: “ e di Vicepresidente”

Al comma 10dopo le parole: “Sino all’elezione del Presidente”vengono aggiunte le parole: “e del Vicepresidente del Consiglio”.

Viene aggiunto il seguente comma 13:13. In sede di prima applicazione della revisione del comma 5 bis il Consiglio Comunale entro sessanta giorni dall’entrata in vigore

delle modifiche dello statuto, elegge il Vicepresidente del Consiglio sino alla scadenza del mandato amministrativo. Rimane invece confermata l’elezione del Presidente del Consiglio in carica.

omissis

Il Segretario GeneraleCiaccio dott. Luigi

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012200

Trasporti e viabilità

COMUNE DI ASOLO (TREVISO)Decreto n. 23437/10.1.1 del 29 dicembre 2004

Decreto di declassificazione di un ritaglio di strada comunale via Parisotti detta dei Vial.

Il Responsabile del Servizio edilizia privata

(omissis)

decreta

1. il ritaglio di strada comunale di via Parisotti detta dei Vial identificata in mappa al fg. 1° (ex sez. c fg.i°) confinante con i mappali n. 159-160-164-169-606-607 per una superficie di circa mq. 100, è declassificata ad area non più soggetta a pubblico tran-sito.

2. eventuale ricorso avverso il presente provvedimento potrà essere presentato al T.A.R. del Veneto entro 60 (sessanta) giorni.

3. il presente decreto sarà pubblicato sul bollettino ufficiale della regione ed avrà effetto dall’inizio del secondo mese succes-sivo a quello della sua pubblicazione.

Il responsabile del servizio edilizia privata Bernardi geom. Gino.

Il Responsabile Servizio Finanziariodr. Loris Vettoretti

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 201

COMUNE DI COMELICO SUPERIORE (BELLUNO)Decreto n. 7257 di prot. del 15 ottobre 2012

Declassificazione e sdemanializzazione porzione di area pubblica facente parte della partita strade, ubicata in via Aiarnola- fr. Padola.

Il Responsabile area tecnica

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale nr.21 del 28.09.2012, con la quale è stato deciso di modificare ed integrare il piano delle alienazioni e declassificare e sdemanializzare la porzione di area pubblica comunale facente parte della partita strade situata in via Ajarnola - fr. Padola, in allineamento con il lato sud del fabbricato al mapp. n. 343 fino a confine con i mappali n. 1270 e 461 del fg. 42 ed il Rio Ajarnola, di circa 28,00 mq. di superficie;

Visto l’art. 2 del Nuovo Codice della Strada, approvato con D.Lgs. n. 285/1992, così come modificato dall’art. 1 del D.Lgs. 10.09.1993 in merito alla disciplina per la classificazione e declassificazione delle strade;

Visti gli artt. 2, 3 e 4 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada approvato con D.P.R. n. 495/1992, come modificati dal D.P.R. n. 610/1996, in merito alle procedure da adottare per la classificazione e declassificazione delle strade;

Vista la L.R. n. 11/2001, art.94 - commi 2 e 3 - con la quale la Regione del Veneto ha delegato alle Province ed ai Comuni le funzioni relative alla classificazione e declassificazione amministrativa delle strade di rispettiva competenza;

Vista la deliberazione G.R.V. n. 2042 del 3.08.2001 relativa alla approvazione delle Direttive concernenti le funzioni delegate alle Provincie ed ai Comuni in materia di classificazione e delegificazione amministrativa delle strade;

Preso atto che detta area comunale, come individuata nella citata deliberazione, non ha più le caratteristiche e l’interesse di pubblica viabilità e non corrisponde più agli scopi funzionali richiesti dalla normativa vigente;

Ritenuto pertanto secondo quanto previsto dall’art.2 del Nuovo Codice della Strada assumere il provvedimento di declassifi-cazione e sdemanializzazione;

Visto il D.Lgs. n. 267/2000 e decreto sindacale nr.64 di prot. del 2.01.2012 di conferimento di responsabilità di posizione orga-nizzativa dell’area tecnico/manutentiva;

decreta

1) La porzione di area pubblica comunale facente parte della partita strade situata in via Ajarnola - fr. Padola, in allineamento con il lato sud del fabbricato al mapp. n. 343 fino a confine con i mappali n. 1270 e 461 del fg. 42 ed il Rio Ajarnola, di circa 28,00 mq. di superficie, meglio identificata nella deliberazione del Consiglio Comunale nr.21 del 28.09.2012 è declassificata ad area non più soggetta a pubblico transito e sdemanializzata;

2) Ai sensi dell’art.3 - comma terzo - del D.P.R. n. 495/1992,come modificato dall’art.2 del D.P.R. n. 610/1996, il presente De-creto avrà effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello della sua pubblicazione nel B.U.R.

3) Ai sensi dell’art. 226 del Nuovo Codice della Strada viene data informazione all’Archivio Nazionale delle Strade.A norma dell’art.8 della L.241/1990 e s.m.i., si rende noto che il Responsabile del procedimento è il P. Ind. Ribul Moro Valen-

tino.

Il Responsabile dell’Area TecnicaRibul Moro per. ind. Valentino

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012202

COMUNE DI CONEGLIANO (TREVISO)Estratto determinazione n. 885 del 19 ottobre 2012

Permuta terreni di proprietà F.lli Favero con porzioni c.d. Strada vicinale “delle Caneve”. Declassificazione e sdemanializ-zazione delle aree pubbliche (sede stradale vicinale) e apposizione vincolo demaniale su aree private acquisite in proprietà. Determinazione a contrattare.

Il Dirigente dell’Area economico - finanziaria, delle politiche sociali ed educative

(omissis)

Premesso che con deliberazione consiliare n. 79-464 del 20 ottobre 2011, relativa alla variazione della programmazione di bi-lancio 2011 e pluriennale 2011/2013, nonché della Relazione Previsionale e Programmatica 2011/2013 approvata con deliberazione consiliare n. 70-406 del 15 aprile 2011, è stata prevista la permuta per la regolarizzazione catastale di una rettifica del tracciato della strada comunale in Via delle Caneve con la proprietà dei proff.ri Favero Gian Antonio e Lorenzo ;

CHE con deliberazione del Consiglio Comunale n. 7-37 del 27/09/2012 relativa alla variazione della programmazione di bilancio 2012 e pluriennale 2012/2014, nonché della Relazione Previsionale e Programmatica 2012/2014, è stata autorizzata la cessione/per-muta delle particelle e la relativa sdemanializzazione delle medesime;

(omissis)

determina

- di dare atto che le premesse si intendono interamente richiamate nel dispositivo del presente provvedimento, e pertanto di pre-cisare che, ai sensi del Nuovo Codice della strada, approvato con D. Lgs. n. 258/1992 e ss. mm. ed ii., in merito alla disciplina per la classificazione e declassificazione delle strade (art. 2), e del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della strada approvato con D.P.R. n. 495/1992 e ss. mm. ed ii. (artt. 2, 3 e 4), vista la L.R. n. 11/2001:le aree identificate al Catasto Terreni - in Comune di Conegliano Catasto Terreni Comune di Conegliano Foglio 18 Particelle:

n. 685, n. 686, n. 688, n. 689 sono sdemanializzate e declassificate da “strada vicinale comunale (demanio comunale)” ad “area privata”;

le aree identificate al Catasto Terreni - in Comune di Conegliano Foglio 18 Particelle n. 655 (ex 404), n. 656 (ex 114), n. 659 (ex 410), n. 662 (ex 424), n. 665 (ex 86), n. 668 (ex 118), n. 669 (ex 119), n. 672 (ex 94), n. 675 (ex 251), n. 678 (ex 386), n. 680 (ex 401), n. 682 (ex 400), vengono acquisite al demanio comunale come strade vicinali comunali;

(omissis)

Il Dirigente dell’Area Economico Finanziaria delle Politiche Sociali ed Educativerag. Gianni Zorzetto

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 2 novembre 2012 203

COMUNE DI VIGASIO (VERONA)Decreto n. 3 del 22 ottobre 2012

Declassificazione e sdemanializzazione di aree nel territorio comunale.

Il Responsabile di Settore Tutela Territorio e Ambiente

I. Vista la deliberazione di Consiglio Comunale n. 8 in data 24 aprile 2012 con la quale è stata stabilita la sdemanializzazione del vecchio sedime stradale, relativamente al tratto finale della strada comunale di via Fratelli Novelli, identificata catastalmente al foglio 16 tra i mappali n. 90 e n. 580;

II. Visto l’art. 2 del Nuovo Codice della Strada, approvato con D.lgs. 30 aprile 1992 n. 285, come modificato dall’art. 1 del D.lgs. 10 settembre 1993 n. 360, in merito alla disciplina per la classificazione e la declassificazione delle strade;

III. Visti gli articoli 2, 3 e 4 del Regolamento di esecuzione del Nuovo Codice della Strada, approvato con D.P.R. 16 settembre 1996 n. 810, in merito alle procedure da adottare per la classificazione e la declassificazione delle strade;

IV. Visto il D.lgs. 31 marzo 1998 n. 112, “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed Enti Lo-cali”, in attuazione del Capo I della legge 15.3.1997, n. 59 e successive modificazioni e integrazioni;

V. Vista la Legge Regionale 13 aprile 2001 n. 11 ed, in particolare, l’art. 94, comma 2, che delega ai Comuni le funzioni relative alla classificazione e alla declassificazione della rete viaria di propria competenza;

VI. Vista la deliberazione 3 agosto 2001, n. 2024, con la quale la Regione Veneto ha approvato le direttive concernenti le sopraddette funzioni delegate;

VII. Visto il frazionamento a firma del geom. Bissoli Luigino approvato dall’Agenzia del Territorio di Verona in data 9 ottobre 2012 prot. n. 2012/301048;

decreta

1) le aree di seguito indicate sono declassificate ad aree non più soggette a pubblico transito e sono quindi sdemanializzate: N.C.T. Comune di Vigasio (VR), Foglio 16, mappale n. 840 di mq. 90;

2) di dare atto che, in attuazione a quanto disposto dalla deliberazione di Consiglio Comunale n. 8 in data 24 aprile 2012, le aree di cui al punto precedente sono sdemanializzate e conseguentemente trasferite al patrimonio disponibile del Comune di Vigasio (VR).

Il presente decreto, ai sensi dell’art. 3, 3° comma, del D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495, come modificato dall’art. 2 del D.P.R. 16 settembre 1996 n. 610, avrà effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Il Responsabile di Settore Tutela Territorio e Ambientearch.ir Ennio Mirandola

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