BUONE PRASSI E LINEE GUIDA - areabes.it · Ricorrere il meno possibile ai pronomi, optando per la...

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BUONE PRASSI E LINEE GUIDA Corso di Formazione Rete Ponente 19 Maggio 2016 Dott.ssa Cristina Potente Dott. Jacopo Lorenzetti [email protected]

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BUONE PRASSI E LINEE GUIDA

Corso di Formazione Rete Ponente 19 Maggio 2016

Dott.ssa Cristina Potente Dott. Jacopo Lorenzetti [email protected]

La formazione di oggiLinea del tempo

La mappa concettuale

Didattica metacognitiva

Ripasso criteri per verifiche inclusive

OSSERVAZIONE DI POSSIBILI DSA IN CLASSE

PER I BES?

SCREENING

GRIGLIE DI OSSERVAZIONEDISCREPANZAINTERVENTO PRECOCE

COLLOQUIO CON LA FAMIGLIASU POSSIBILI DIFFICOLTA’

STILE DIRETTIVO O COLLOQUIO EMPATICO?

“HO OSSERVATO CHE….”

LETTURA DELLA DIAGNOSI

PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

QI

DEVIAZIONI STANDARD

PERCENTILI

ATTENZIONE, MEMORIA E LINGUAGGIO

QI

D.S. Come leggere le DEVIAZIONI STANDARD?

Indicano la percentuale dei soggetti che possiede una prestazione inferiore e/o maggiore al bambino di riferimento. 5° percentile: il 95% dei soggetti presenta prestazioni maggiori50° percentile: la prestazione del soggetto è nella norma 95° percentile: solo il 5% dei soggetti presenta prestazioni maggiori

percentili Cosa sono i percentili?

FORMULAZIONE E CONDIVISIONE PDP

UN UNICO MODELLO FACILITA LA COMPRENSIONE

DIAGNOSI E OSSERVAZIONE

STRUMENTO DI LAVORO

VELOCE E COMPRENSIBILE

GLI ASPETTI EMOTIVI

STILE DI ATTRIBUZIONE

MOTIVAZIONE

IMPOTENZA APPRESA

STRUMENTI INFORMATICI

SI O NO?

TABLET

PCSMARTPEN

NELLO STUDIO

CONDIVISIONE CON LA CLASSE

FILM

INTELLIGENZE MULTIPLELETTURE

seber bia “su”pis ta, “doq moracco gli tip nno ere pues odcor nappi amou trasc n’al ato qcorn.” lapido biam gi qcor puti Doq oman aredo nca at chi anna. erra?” ese Sus si liris eBer onide Pos var qos ta. Bu amola amola adis napossi varli. seSusan qin eroal lemol Ipam isimis lavo vol roeci racc ere tii totem ogli tut qodcor dober npo noin ili taro cu eBer dor cina talilavo.

UNA SIMULAZIONE DI DISLESSIA

DIDATTICA INCLUSIVA

STILI DI APPRENDIMENTO

METACOGNIZIONEMAPPE

ORGANIZZATORI ANTICIPATI 4 FASI

COME CREARE UNA MAPPA?

MAPPE

L’UOMO NEANDERTHALENSIS

! Il periodo detto paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa, vide l'ascesa e l'inizio del declino della specie Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, in tedesco Neandertaler molto strettamente affine all'Homo sapiens. Si trattava di un ominide molto evoluto, in possesso di tecniche elevate di lavorazione della pietra, e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, la sua scomparsa in un tempo relativamente breve è un enigma scientifico oggi attivamente studiato.

L’UOMO NEANDERTHALENSIS

! Il periodo detto paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa, vide l'ascesa e l'inizio del declino della specie Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, in tedesco Neandertaler molto strettamente affine all'Homo sapiens. Si trattava di un ominide molto evoluto, in possesso di tecniche elevate di lavorazione della pietra, e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, la sua scomparsa in un tempo relativamente breve è un enigma scientifico oggi attivamente studiato.

Cosa deduco di questo titolo? Ne ho già sentito parlare (a scuola, museo, documentario)? Conosco le parole chiave? Cosa mi anticipano del contenuto?

L’UOMO NEANDERTHALENSIS

! Il periodo detto paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa, vide l'ascesa e l'inizio del declino della specie Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, in tedesco Neandertaler molto strettamente affine all'Homo sapiens. Si trattava di un ominide molto evoluto, in possesso di tecniche elevate di lavorazione della pietra, e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, la sua scomparsa in un tempo relativamente breve è un enigma scientifico oggi attivamente studiato.

Sottolineo le parole chiave

L’UOMO NEANDERTHALENSIS

! Il periodo detto paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa, vide l'ascesa e l'inizio del declino della specie Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, in tedesco Neandertaler molto strettamente affine all'Homo sapiens. Si trattava di un ominide molto evoluto, in possesso di tecniche elevate di lavorazione della pietra, e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, la sua scomparsa in un tempo relativamente breve è un enigma scientifico oggi attivamente studiato.

Associo il testo ad un’immagine

MI SCRIVO SOLO LE PAROLE CHIAVE E LE USO PER SPIEGARE IL TESTO

• Le parole sono sufficienti a farmi fare un discorso?

• Se si procedo • Se no devo trovarne altre

L’UOMO NEANDERTHALENSIS

paleolitico medio,

dai 200 000  fino a  40 000 anni fa

Neandertal

ominide

tecniche di lavorazione della pietra

comportamento sociale

Convissuto  Homo sapiens,

scomparsa enigma

COME USARE LE PAROLE CHIAVE

• Posso creare una mappa concettuale

ACRONIMI

Paleolitico Ominide

Neanderthal Tecniche Enigma

ACRONIMI

Paleolitico Ominide Neanderthal Tecnologie Enigma

• Posso passare al non verbale:• Passi di danza o sequenze di

movimenti?

• Stanze di casa?

• Loci ciceroniani?

DIDATTICA METACOGNITIVA

1) TRASVERSALE ALLA LEZIONE E FONDAMENTALE NELLA CONCLUSIONE (RIFLESSIONE METACOGNITIVA)

2) PROGETTI DIDATTICI SPECIFICI

METACOGNIZIONE

ATTEGGIAMENTO METACOGNITIVO DELL’INSEGNANTE RICHIEDE ANCHE:

1. Riflettere sul proprio modo di insegnare (Come procedo nel lavoro didattico? Privilegio un’

impostazione rispetto ad altre?)

2. Operare una lettura critica ed attenta delle proposte dei libri di testo, dei quaderni operativi, delle riviste didattiche

Necessità di progetti specifici

Molti studenti hanno basse abilità di comprensione che sembrano semplicemente essere il prodotto di fattori educativi e ambientali

 In molti paesi le indagini internazionali sugli apprendimenti, per es. PISA, mostrano la necessità di un lavoro generalizzato

sulla comprensione

Lo svantaggio socioculturale ha effetti diffusi

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA

Agevolare la comprensione delle consegneSCUOLA PRIMARIA

Difficoltà nella gestione del tempo

“QUANTO TEMPO IMPIEGHERO’ A SVOLGERE QUESTA ATTIVITA’?”

Valutare:

• LA DIFFICOLTA’ • L’IMPEGNO • IL TEMPO

Per aiutare gli alunni all’autovalutazione e all’organizzazione del lavoro

scuola primaria e secondaria di primo grado

scuola primaria e secondaria di primo grado

scuola primaria e secondaria di primo grado

PROGETTI SPECIFICI

STRUTTURA

1. Introduzione all’attività del giorno (5 minuti)

2. Attività di riflessione metacognitiva sulla comprensione durante la lettura o ascolto (20 minuti)

3. Attività di potenziamento della capacità di individuare le informazioni importanti e collegarle fra loro durante la lettura o ascolto (fare collegamenti) (20 minuti)

4. Conclusione dell’incontro con breve riflessione sulle attività svolte (5 minuti)

• Incontri per 3-4 mesi.• Frequenza settimanale da 1h ciascuna• Condotti dall’insegnante di classe, con il supporto periodico di esperti

VERIFICHE INCLUSIVE

PERSONALIZZAZIONE

VALUTAZIONE DSA/BES

SCUOLA PRIMARIA: ELEMENTI CHE POSSONO RENDERE DIFFICILE LA COMPRENSIONE DI UN PROBLEMA

Posizione della domanda !Modo di presentare l’informazione !Natura dei dati !Carenza o sovrabbondanza delle informazioni !Formulazione testo

NELLA FORMULAZIONE DELLE VERIFICHE RICORDARSI DI:

Cercare di evitare la forma passiva Preferire l’indicativo al congiuntivo

Evitare doppie congiunzioni e doppie negazioni L’uso dei connettivi non deve creare ambiguità o errori di interpretazione Frasi brevi e semplici, coordinate più che subordinate Ricorrere il meno possibile ai pronomi, optando per la ripetizione del soggetto e dell’oggetto. Preferibilmente utilizzare “che” (pronome) con funzione di soggetto e non di complemento oggetto

SCUOLA PRIMARIA:

NELLA FORMULAZIONE DELLE VERIFICHE RICORDARSI DI:

-NON SOLO RIDUZIONE, MA ANCHE PERSONALIZZAZIONE

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

SCUOLA SECONDARIA

INDICAZIONI AGGIUNTIVE

1. Prima delle verifiche, specificare l’argomento (ricordarsi della bassa MDL se viene detto a voce), in modo da indirizzare l'allenamento dello studente con DSA e da guidarlo

nell'elaborazione autonoma di schemi e tabelle che gli serviranno nella verifica;

2. Sollecitare l'uso di schemi e tabelle: “in questa verifica serviranno le tabelle su proprietà

potenze, regole funzioni, ecc”; 3. Affiancare le consegne più complesse con un esempio, ne aiuta la risoluzione, rendendo la

richiesta dell'esercizio di immediata comprensione, senza dover passare dalla comprensione del testo scritto.

articolo 6 Linee guida 2011 Forme di verifica e di valutazione

2. Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante

l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai

tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.

4. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il discente

meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure

dispensative più opportune. Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai

DSA.

DM 5669 2011 Art. 4 – Misure educative e didattiche

4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli opportuni curando particolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente, con DSA delle competenze per un

efficiente utilizzo degli stessi