BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516
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Il progetto Build Upon nella prospettiva internazionale: l’obiettivo principale del progetto e le innovazioni radicali introdotte.
Le tappe del dialogo nazionale delprogetto Build Upon e risultati attesi
Sebastiano Cristoforetti, GBC Italia
BUILD UPON - ITALIAN KICK OFF EVENT
Roma, 6 Maggio 2016, @IFAD
Il progetto BUILD UPON
BUILD UPON è un progetto innovativo finanziato dal programma EuropeoHorizon 2020
Coordination and support actionProject reference: 649727
Obiettivo:supportare gli Stati Europei nella progettazione e implementazione di solide strategie nazionali a lungo termine per la riqualificazione
energetica del costruito
(Direttiva Europea 2012/27/EU Articolo 4)
La “rete motrice” del progetto
• 13 GBCs partner + World GBC• European Network GBCs (30
GBCs, 5000 membri)• 250 “change leaders”
GBCItalia:chisiamo
• Èunaassociazioneno-profit• Basatasullapartecipazione diunapluralitàdi
attoripubblicieprivaticherappresentanotuttalafilieraeilmondodell’ediliziasostenibile
• Apertaeinclusiva• Basatasullavalorizzazionedella
partecipazionedeiSoci;
MISSION:– GUIDA la trasformazione del mercato;– FORNISCE strumenti ed esperienza;– INCENTIVA il confronto tra gli
operatori del mercato;– CREA una comunità;– ISTRUISCE il pubblico ed il privato.
Al GBC Italia aderiscono:
1. Aziende che fanno prodotti e servizi nel campo dell'edilizia;2. Imprese di costruzione;3. Imprese industriali e commerciali; 4. Enti e agenzie di ricerca e formazione pubblici e privati;5. Organizzazioni ambientaliste e organizzazioni no profit;6. Amministrazioni pubbliche (nazionali, regionali, locali); 7. Soggetti operanti nel settore della finanza e delle assicurazioni;8. Società professionali e studi di professionisti associati;9. Associazioni di categoria e professionali;10. Attività immobiliari;11. Utilities, Esco, soggetti operanti nell'ambito energetico.
I SOCI
ISoci elaCommunity
• 13sezioniterritorialiattiveper:• Creareretetraisoci• Promuoverel’associazione
nazionale• DiffondereilsistemaLEED• Agevolarelaformazione• AvviarepercorsidiAdvocacy
What Is A Green Building Council (GBC)?Convene and empower the building and construction industry to change the
way buildings and communities are designed, built and operated.
… Una rete di reti di reti
Network2
Ciascun GBC è la rete di riferimento nazionale per gli stakeholder della sostenibilità del costruito
Il progetto è implementato da una rete di GBCs, collaborante con l’intera rete della ERN del World GBC
Network3
Il progetto è connesso, supportato e collaborante con altri network (e.g. ECF, RE, GBA…) sino a realizzare una rete di reti di reti senza eguali per le tematiche di riferimento
Changing systems
Un sistema non E’ la somma delle sue parti, né la somma delle relazioni tra le sue parti, diviene tale come insieme interconnesso delle sue interconnessioni.
I sistemi (cellulari, organismi, ecosistemi, biosfera, pisici e artificiali)• Funzionano e si comportano come sistema• Reagiscomo come sistemi (a azioni interne / esterne)• Hanno una propria inerzia (status quo)• Hanno confini permeabili (importanza della scala)• Cambiano il proprio stato per cause esterne (estinzione dinosauri) o interne (cambiamento
climatico)• Le cause esterne hanno generalmente risposte più veloci…• Il cambiamento accade per il trasferimento di energia nel tempo (forze, dinamiche)
BUILDUPON• Promuove il cambiamentodiunsistema dall’interno• Promuove benefici generali (etici,pragmatici)• Volecoinvolgere tutte leparti interessate peravviare uncambiamento radicale dilungoperiodo
INNOVAZIONE E CAMBIAMENTOPossono funzionare i modelli non sistemici?
BlueOceanStrategy.ChanKin,Mauborgne,2005
TRIZ:Altshuller,1946
DiffusionofInnovation:Rogers,1962- CrossingtheChasm:Moore,1991- TippingPoint:Gladwell,2000
Dobin:10typesofinnovation
Change:Watzlawick,1974
Productsservices
value
Productsprocesses
Productsservices
individuals
Challenging the status quo
Il“twoloopsmodel”delBerkana Institute,uno dei modelli diBUILDUPON,indical’importanza dei progetti dicambiamentoè diconnettere gli “outliers”che stannosviluppando gli elementi del“nuovo sistema”condiviso radicalmente migliore edicostruire piattaforme ecomunità che permettano l’implementazione concreta eil “saltodiscala”necessario
Un modo innovativo di prendere decisioni riguardo alle azioni pubbliche: piùinclusive sugli interessi, più aperte a nuove opinioni e opportunità, con cui siottengono risposte qualitativamente più interessanti
Collaborative policy making
Caratteristichedeipartecipanti
(glistakeholders)
Diversitàdiinteressi
Interdipendenzadegli interessi
Dialogoautentico
Reciprocità;Relazioni/networking;Apprendimento;Creatività
Risultatideldialogoautentico
AdattamentidelsistemaIdentificazione;Obiettivi condivisi;
Nuoveintuizioni/metodi; Innovazione
Unostrumentopermassimizzarelareplicazionedellebestpractice emigliorarelastimaelavalutazionedell’impattoalfinedioperarelemigliorisceltestrategiche
PARTNERING: I rappresentanti di diversi settori professionali, industriali, finanziari, amministrativi,diventano veri e propri partner delle iniziative e lavorano insieme per ilraggiungimento di una soluzione congiunta che superi le lobby di categoria e portivantaggio e beneficio all’intera comunità.
BUILD UPON: il processo
Paesi diversi: per struttura, organizzazione, patrimonio costruito, storia, persone, cultura
La progettazione delle strategie di dialogo nazionali in BUILD UPON
Un processo comune, confrontabile, basato sugli stessi principi
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020research and innovation programme under grant agreementNo 649727.
Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali
Minimi per l’edilizia sostenibileSergio SaporettiMinistero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione Clima ed Energia – Divisione II, Certificazione ambientale e acquisti pubblici verdi
BUILD UPON - ITALIAN KICK OFF EVENT
Roma, 6 Maggio 2016, @IFAD
Uno scenario futuro
Dott. Sergio Saporetti
Nel corso del XX secolo l’impiego dicombustibili fossili nel mondo ècresciuto di 12 volte e l’estrazione dirisorse materiali di 34 volte. Secontinuiamo ad utilizzare le risorse alritmo attuale, entro il 2050 avremobisogno dell’equivalente di oltre duepianeti per sostentarci
contenuti
Dott. Sergio Saporetti
• Il percorso politico normativo
• Piano d’Azione Nazionale (PAN-GPP)
• Criteri ambientali minimi (CAM)
Strategia europea
Dott. Sergio Saporetti
• EUROPA 2020-‐Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, COM 2010/2020
• Uso efficiente delle risorse, basse emissioni di carbonio, COM (2011)21, COM (2011)112 e COM(2011)571: Uso efficiente dell’Energia; Uso efficiente materia, tabella di marcia al 2050
• Economia circolare, COM (2015) 614: Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare. Chiudere il ciclo, recuperare materia e prodotti
GPP- Origini
Dott. Sergio Saporetti
1996 - Libro Verde “Gli appaltipubblici nell’Unione Europea”
COM (2003) 302 “Politica integratadei Prodotti – sviluppare il concetto diciclo di vita ambientale”
COM (2008) 397, “Piano d'azioneeuropeo sul consumo e sullaproduzione sostenibili e sulla politicaindustriale sostenibile (SCP/SIP)”.Migliori prodotti;; Una produzione piùpulita e intelligente;; Un consumo piùintelligente
GPP- Definizione
Dott. Sergio Saporetti
Adottare una politica di Green PublicProcurement o GPP, Acquisti Pubblici Verdi,significa integrare considerazioni di carattereambientale nei processi d’acquisto dellepubbliche amministrazioni.
COM 400 2008-‐ Appalti pubblici per un ambientemigliore:“un processo mediante cui le pubblicheamministrazioni cercano di ottenere beni,servizi e opere con un impatto ambientaleridotto per l’intero ciclo di vita rispetto abeni, servizi e opere con la stessa funzioneprimaria ma oggetto di una procedura diappalto diversa.”
Le potenzialità del GPP
Dott. Sergio Saporetti
• Favorisce la diffusione di modelli di consumo e di acquistosostenibili
• Favorisce la razionalizzazione della spesa pubblica• Favorisce l’integrazione delle considerazioni ambientali nellealtre politiche dell’ente
• Stimola le imprese a investire in R&S e a proporre soluzioniecoinnovative
• Riduce gli impatti ambientali dei consumi• Favorisce il controllo degli aspetti sociali lungo la filieraproduttiva
Piano d’azione per il GPP
Dott. Sergio Saporetti
• Politica integrata dei prodotti, sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale” COM(2003) 302
• Legge finanziaria 2007, comma 1126, articolo 1
• Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione" (PAN GPP)-‐ Decreto Interministeriale 135 dell'11 Aprile 2008
• Aggiornato con Decreto 10 aprile 2013 (G.U. n. 102 del 3 maggio 2013).
PAN GPP: contenuti
Dott. Sergio Saporetti
Obiettivi generali del Piano
Obiettivi ambientali del Piano
Categorie merceologiche di intervento
I “criteri ambientali minimi” (CAM)
Gestione del Piano e procedura di definizione dei CAM
Le prescrizioni per gli enti pubblici
Le attività di supporto del Piano (comunicazione, formazione, monitoraggio.
La guida sui criteri sociali
Dott. Sergio Saporetti
Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici”DM 6 giugno 2012 (G.U. n. 159 del 10 luglio 2012)
I criteri ambientali minimi (CAM)
Dott. Sergio Saporetti
Tali criteri si definiscono “minimi” in quantosono requisiti di base, superiori alleprevisioni di legge, per qualificare gliacquisti preferibili dal punto di vista dellasostenibilità.
Contenuti e struttura dei CAM
Dott. Sergio Saporetti
Indicazioni generali
I criteri ambientali
Riferimenti normativi Criterio dell’offerta“economicamente piùvantaggiosa
Analisi e riduzione deifabbisogni
a. Oggetto dell’appaltob. Selezione candidatic. Specifiche tecniched. Criteri premiantie. Condizioni di esecuzione
dell’appalto” o “clausolecontrattuali”
vPrestazioni (p.e. efficienza energetica)vCaratteristiche dei materiali o del processo produttivovRequisiti di eco design (compreso il packaging)
Verifica: Metodi e documentazione di prova
I CAM pubblicati
Dott. Sergio Saporetti
Arredi per interni; Tessili; Ristorazione collettiva; Serramenti esterni
Servizi energetici per gli edifici; Veicoli; Servizi e prodotti pulizia
Carta per copie (revisione); Servizio verde pubblico; Apparecchi elettronici per ufficio; Illuminazione pubblica (revisione)
Servizio di gestione rifiuti urbani; Cartucce e toner di stampa
Acquisto di articoli per l’arredo urbano
2011
2012
2013
2014
2015
2016-‐Affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova
costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione
-‐Forniture di ausili per l'incontinenza.
Le Direttive Europee
Dott. Sergio Saporetti
Direttiva prestazione
energetica edifici 2010/31/UE
Direttiva efficienza energetica 2012/27/UE
COM 2012/433: Strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni e delle sue imprese
COM 2014/445: “Opportunità per migliorare l'efficienza delle risorse nell'edilizia”.
Scadenze: 31/12/2018 31/12/2020
Recepimento: DL 63/2013;3 diversi D.M. del 26 giugno 2015
Recepimento: D.Lgs102 del luglio 2014
3% ristrutturazioni dal 01/01/2014
Collegato ambientale
Dott. Sergio Saporetti
LEGGE 28 dicembre 2015 , n. 221 .Disposizioni in materia ambientale per promuovere
misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali
Capo VDISPOSIZIONI INCENTIVANTI PER I PRODOTTI DERIVANTIDA MATERIALI POST CONSUMO O DAL RECUPERO DEGLI
SCARTIE DEI MATERIALI RIVENIENTI DAL DISASSEMBLAGGIO
DEI PRODOTTI COMPLESSIArt.23
Codice appalti 2016
Dott. Sergio Saporetti
LEGGE 15 aprile 2016 n.50Attuazione delle direttive 2014/23/UE,
2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione deicontratti di concessione, sugli appalti pubblicie sulle procedure d’appalto degli enti erogatorinei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasportie dei servizi postali, nonché per il riordino delladisciplina vigente in materia di contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture.
Codice appalti 2016
Dott. Sergio Saporetti
Art. 34 c.1(criteri di sostenibilità energetica ed ambientale)
Codice appalti 2016
Dott. Sergio Saporetti
Art. 34 c.2(criteri di sostenibilità energetica ed ambientale)
L’importanza dei CAM edilizia
Dott. Sergio Saporetti
Gli impatti ambientali nei paesi UE (STUDIO JRC-‐IPTS 2008)
Cibi e bevande 31%
Edilizia 23,6%Trasporti 18,5%Altri settori 26,9%
Uso delle risorse del settore edile40% degli usi finali di energia35% delle emissioni di gas serra
50% del totale dei materiali estratti30% del consumo di acqua
33% del totale della produzione di rifiuti
I criteri per l’edilizia
Dott. Sergio Saporetti
Specifiche tecniche dei componenti edilizi
Criteri comuni
% riciclato o sottoprodotti
REACH
BAT
EmissioniCriteri specifici per materiale
I criteri per l’edilizia
Dott. Sergio Saporetti
Specifiche tecniche dell’edificio
Diagnosi energetica
Prestazione energetica
Approvvigionamento energetico
Risparmio idrico
Qualità ambientale interna
I criteri per l’edilizia
Dott. Sergio Saporetti
Specifiche tecniche dei componenti edilizi
Criteri comuni
% riciclato o sottoprodotti
REACH
BAT
EmissioniCriteri specifici per materiale
PER ULTERIORI INFORMAZIONIDOMANDE E DUBBI
http://www.minambiente.it/pagina/gpp-acquisti-verdi
0657225123
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020research and innovation programme under grant agreementNo 649727.
La normativa e i requisiti sulla riqualificazione energetica del costruito in Italia
«Contenuti chiave del D.lgs. 102/2014 e i D.M. 26 Giugno 2015»
Enrico Bonacci Divisione Efficienza Energetica, Ministero dello Sviluppo Economico
BUILD UPON - ITALIAN KICK OFF EVENTRoma, 6 Maggio 2016, @IFAD
AGENDA
• Il Decreto legislativo 102 del 2014:-‐ Obiettivi nazionali-‐ Target settoriali e risultati conseguiti-‐ Risultati attesi per misura di policy
• Focus settore civile
• I nuovi strumenti regolatori-‐ il DM Requisiti Minimi-‐ il DM Linee guida APE
• Conclusioni
D.lgs. 102/2014Obiettivi nazionali efficienza energetica 2020Obiettivo di risparmio energetico 2020 – Consumi primari
165
209
2000 2005 2010 2015 2020120
167
-24%
158
178
210 Scenario SEN
Scenario di riferimento 20202
Assenza misure1
Consumi primari di energia escluso usi non energetici, Mtep
1 Interruzione di tutte le misure di supporto all’efficienza energetica (non contabilizza nessuno dei risparmi attesi in PAEE successivi al 2010)2 Primes 2008Fonte: MiSE
20% di risparmio,obiettivo europeo202020
Scenario riferimento
Scenario assenza politiche
Scenario Sen
-‐ 20 % 2020 Obiettivo UE
2020 Obiettivo Italia
Andamento consumi di energia primaria escluso usi non energetici (Mtep)
Target nazionale sfidante.L’intensità energetica in Italia è inferiore del 18% rispetto alla media dell’Unione Europea.
• 20 Mtep riduzione di energia primaria (15,5 di energia finale)• 55 Mton CO2 riduzione delle emissioni• 8 Mld € di risparmi sulla bolletta energetica
TARGET 2020
D.lgs. 102/2014Target settoriali e risultatiRiduzione dei consumi di energia primaria per settore (Mtep)
0.52
1.68
0.11
1.41
Trasporti
Industria
Terziario
Residenziale
2013
2020
6,05
5,14
1,72
7,14
• Nel triennio 2011-‐2013 la riduzione dei consumi per effetto delle politiche per l’efficienza energetica è stata di 3,72 Mtep
• Il 18,6% dell’obiettivo 2020 conseguito nel 2011-‐2013 RISULTATI 2013
• Il 26% dei consumi finali, nel 2014, sono attribuibili al settore residenziale. Il potenziale di risparmio è rilevante.
D.lgs. 102/2014Risultati attesi per misura di policy
Certificati bianchi 35%
Detrazioni fiscali9%
ContoTermico
9%
Incentivimobilitàsostenibile
13%
Strumenti regolatori34%
• Il 66% della riduzione dei consumi atteso deriva da strumenti di incentivazione.
• Il 34% dagli strumenti regolatori.
• Nel periodo 2011-‐2020 stimata una spesa per incentivi di 25 miliardi di euro in grado di stimolare investimenti per oltre 60 miliardi.
ATTESE 2020
Focus sul settore civile (1)
Nuovi requisiti minimi di prestazione energetica edifici• Dal 1 ottobre 2015 sono in vigore i requisiti minimi più sfidanti che comporteranno un miglioramento medio
dell’indice di prestazione energetica del 35-‐45%
• Introdotti gli edifici NZEB
Linee guida certificazione energetica degli edifici • Dal 1 ottobre 2015 sono in vigore le nuove linee guida APE
• Il nuovo APE favorisce la conoscenza del proprio edificio e la propensione alla riqualificazione energetica
• Obiettivo di armonizzare le procedure per la valutazione della prestazione energetica degli edifici e per la redazione degli APE su tutto il territorio nazionale
STREPIN -‐ Strategia nazionale per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico e privato• Il PAEE 2014 approvato a luglio 2014 sintetizza i contenuti della strategia
• Conclusa la consultazione pubblica, a brevissimo la pubblicazione
PANZEB -‐ Piano d’azione nazionale per incrementare gli edifici ad energia quasi zero • Gli orientamenti nazionali per incrementare gli NZEB sono stati comunicati alla Commissione nel 2013
• Conclusa la consultazione pubblica, a brevissimo la pubblicazione
Focus sul settore civile (2)PREPAC -‐ Programma per la riqualificazione energetica degli edifici della PA centrale
OBIETTIVO• Circa 3500 immobili (13milioni di metri quadrati) occupati dalla PA centrale
• Obiettivo di riqualificarealmeno il 3% annuo (2014-‐2020) pari a circa 400.000metri quadri
• Spesa stimata in 541milioni €, il Governo ha giàmesso in campo 355milioni
ATTUAZIONE• Lanciate due «call for projects» (ottobre 2014 e luglio 2015) ed è in corso la valutazione dei progetti presentati
• Completata l’istruttoria preliminare delle proposte pervenute. Sono pronti per l’approvazione e l’avvio circa 60 progetti di efficientamento energetico per un totale di oltre 70 milioni di euro
• Crescita interesse delle PA all’efficientamento delle proprie strutture
• E’ attiva la Cabina di regia MiSE-‐ MATTM
• In fase di concertazione il decreto che definisce le modalità di attuazione del Programma
Conto termico• Introdotte con il D.lgs. 102/2014 alcune innovazioni al meccanismo
• Pubblicato a febbraio 2016 il Conto termico 2.0 che entrerà in vigore alla fine di maggio
Ecobonus• Prorogato fino a tutto il 2016
• Introdotti tra gli interventi incentivabili : schermature solari, generatori di calore a biomasse e building automation
• Esigenza di introdurre i requisiti minimi di accesso per questi prodotti
I nuovi strumenti regolatoriDM Requisiti Minimi (1)
• Quali novità nel decreto sui requisiti minimi?1. Definizione di ristrutturazione importante di primo livello, di secondo livello e di
riqualificazione energetica
2. Metodologia di calcolo e servizi consideratiSono utilizzate le norme UNI/TS 11300 1-‐4, la raccomandazione CTI 14/2013 e la norma UNI EN 15193
3. Edificio di riferimentoPer gli edifici nuovi e per le ristrutturazioni importanti si utilizza il metodo dell’edificio di riferimento
Ristrutturazioni importanti di primo livello
• Più del 50% dell’involucro edilizio (sup. disperdente)
• Ristrutturazione impianto termico dell’intero edificio
Ristrutturazioni importanti di secondo livello
• Più del 25% dell’involucro edilizio (sup. disperdente)
Riqualificazioni energetiche
• Gli altri interventi che hanno un impatto sulla prestazione energetica dell’edificio
Verifica di tutti i parametri come per un nuovo edificio, tra cui:
EPgl,tot < EPgl,tot,limite
Verifica del coefficiente globale di scambio termico per trasmissione (H’T) determinato per l’intera parete, comprensiva di tutti i componenti su cui si è intervenuti
Verifica dei requisiti dei soli componenti edilizi e sistemi tecnici oggetto di intervento
I nuovi strumenti regolatoriDM Requisiti Minimi (2)
• Quali novità nel decreto sui requisiti minimi?
4. Nuovi requisiti cost-‐optimalValutati in base alle risultanze dell’applicazione dell’analisi costi-‐benefici della Commissione
5. Edifici a energia quasi zero (NZEB)Sono considerati NZEB tutti gli edifici per cui sono rispettati i requisiti al 2021 fissati per gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni importanti di primo livello, nonché i requisiti riguardanti le FER ai sensi del dlgs 28/2011
• PUBBLICATA UNA PRIMA SERIE DI FAQ SUL SITO WEB DEL MISE, IN ARRIVO LA SECONDA
I nuovi strumenti regolatoriDM Requisiti Minimi (3)
• In sostanza …
A B C D E F
EPgl(kWh/m2*anno)
Zona climatica
Requisiti in vigore
Requisiti Cost-‐optimal
2014
2021
• Quali novità nelle linee guida APE?1. Informazioni più complete ed esaustive in funzione dei servizi considerati (compreso il
raffrescamento, laventilazione e per il non residenziale, l’illuminazione)
Informazioni “user friendly” nelle prime due pagine, dedicate al cittadino:
• prestazione globale • qualità dell’involucro • consumo degli impianti• raccomandazioni
Informazioni più approfondite nelle pagine successive, dedicate principalmente ai tecnici.
Indicazioni qualitative e facilmente fruibili dal cittadino sulla qualità dell’involucro, il consumo stimato degli impianti e sugli interventi più efficaci in termini di costo
Informazioni dettagliate su tutti gli indici di prestazione e di efficienza del fabbricato e dei servizi presenti nell’edificio
I nuovi strumenti regolatoriDM Linee Guida APE (1)
QUALITA’ ALTA
QUALITA’MEDIA
QUALITA’ BASSA
I nuovi strumenti regolatoriDM Linee Guida APE (2)
• Quali novità nelle linee guida APE?2. Scala di classificazione basata sull’edificio di riferimento
• L’edificio di riferimento è un edificio identico a quello oggetto dell’APE ma dotato di elementi edilizi e impianti standard aventi le caratteristiche degli NZEB (requisiti 2021)
• La classe energetica sarà stabilita sulla base dell’EPgl, nr
3. Edifici a energia quasi zero (NZEB)
4. E’ previsto un format da inserire negli annunci immobiliari
5. PUBBLICATA UNA PRIMA SERIE DI FAQ SUL SITO WEB DEL MISE, IN ARRIVO LA SECONDA
EDIFICIO A ENERGIA QUASI ZERO
Conclusioni
Il quadro normativo negli ultimi anni si è orientato verso la possibilità di offrire una maggiore conoscenza delle prestazioni energetiche del parco immobiliare ai cittadini, agli operatori e alle amministrazioni.
Questo obiettivo, unitamente al concetto di ottimo energetico in funzione dei costi, contribuirà, nel prossimo futuro, a far divenire la qualità energetica parte integrante del valore commerciale degli immobili.
Il percorso è complesso e porta con se numerose criticità, ma con la collaborazione fattiva ecostruttiva da parte di tutti gli operatori e le amministrazioni coinvolte sarà possibile traguardaregli ambiziosi obiettivi fissati sfruttando le potenzialità di un settore strategico per lo sviluppo e lacrescita del Paese.
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020research and innovation programme under grant agreementNo 649727.
La STREPIN e la riqualificazione in Italia
Alessandro Federici, ENEA-UTEEResponsabile Monitoraggio e Supporto alle Politiche di Efficienza Energetica
BUILD UPON - ITALIAN KICK OFF EVENT
Roma, 6 Maggio 2016, @IFAD
La STrategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Immobiliare Nazionale, partendo dalla ricognizione della composizione del parco immobiliare nazionale stima il risparmio di energia atteso al 2020 nel settore grazie alle misure di promozione dell'efficienza energetica attivate.
Potenziale di riduzione dei consumi al 2020 per interventi sugli edifici residenziali e non residenziali eseguiti a partire dal 2014: 4,2 Mtep/anno nel residenziale (24 miliardi di euro l’anno di investimenti necessari), 1,5 nel non residenziale (17,5 miliardi di euro l’anno).
La STREPIN
Il Piano d’Azione Nazionale per incrementare gli nZEB, valuta le prestazioni energetiche degli edifici nelle differenti tipologie d’uso e zone climatiche:• Stima i sovra-costi necessari, rispetto ai livelli attuali, per la
realizzazione di nuovi edifici nZEB o per la trasformazione in nZEB degli edifici esistenti.
• Traccia gli orientamenti e le linee di sviluppo nazionali per incrementare il numero degli nZEB tramite le misure di regolazione e di incentivazione rese disponibili.
PANZEB
Il DM 26 Giugno 2015 Requisiti minimi definisce standard energetici che caratterizzano edifici nZEB, con obbligo di integrazione con fonti energetiche rinnovabili.
Requisiti minimi previsti dal: • 1°Gennaio 2019 per Edifici pubblici. • 1°Gennaio 2021 tutti gli altri edifici, sia quelli di nuova
costruzione sia quelli soggetti a ristrutturazione importante di primo livello.
Prossime scadenze
Oltre il 60% del parco edilizio italiano ha più di 40 anni• Residenziale: 12,2 mln edifici (→ 31 mln unità abitative)• Uffici: 65.000• Edifici commerciali: 165 mln m2
• Scuole: 51.000• Alberghi: 25.800
L’attuale parco edilizio
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Sfruttando qualità dei materiali, tecnologie avanzate, esposizione solare, integrazione con fonti rinnovabili, si riduce al minimo il fabbisogno energetico dell’edificio.• Isolanti per l’inverno: Aerogel;; pannelli sottovuoto;;
membrana endotermica in microsfere ceramiche cave;; ecc.• Soluzioni per l’estate: Cool materials;; Materiali a
cambiamento di fase;; Tetti/pareti verdi;; serramenti efficienti;; schermature solari;; ventilazione naturale e ibrida;; ecc.
• Sistemi di controllo e gestione: BEMS (Building and Energy Management System);; BACS (Building Automation Control System).
Le soluzioni efficienti non mancano…
Le detrazioni fiscali del 65% nel 2014:
A tali investimenti per la riqualificazione energetica corrispondono 44.000 occupati diretti e 67.000 complessivi…… ma relativamente pochi interventi su strutture opache.
I meccanismi di incentivazione nemmeno…
Tipologia di intervento Numero di interventi Spesa [€]
Risparmio energetico conseguito [Mtep/anno energia finale]
Strutture opache verticali 3.239 160.691.293 0,0054 Strutture opache orizzontali 3.700 187.444.188 0,0080 Infissi 209.924 1.806.553.442 0,0487 Solare termico 17.420 120.697.898 0,0036 Caldaie a condensazione 54.320 743.882.061 0,0388 Pompe di calore 9.081 153.311.438 0,0065 Impianti geotermici 148 5.048.997 0,0002 Caldaie a biomasse 473 12.576.689 0,0007 Scaldacqua a pompa di calore 1.490 20.312.166 0,0006 Totale 299.795 3.210.518.172 0,1125
Fonte: ENEA
L’86% degli istituti di credito intervistati prevede prodotti di finanziamento specifici per l’efficienza energetica…… ma il prestito è erogato in gran parte in base al merito creditizio del richiedente, non (anche) sulla bontà tecnico-economica del progetto.
Gli strumenti di finanziamento neppure…
Fonte: ABI Lab
Indagine ENEA-Confindustria su 161 imprese rappresentativeProspettive di investimento nei prossimi 3 anni (2014-2016) rispetto al triennio 2011-2013:
In generale, il «clima» è buono…
Intero campione ESCo
Fonte: ENEA
La percezione delle banche:
L’86% del campione giudica elevato il livello di instabilità del quadro normativo di riferimento.
I bisogni delle imprese:
Ma allora cosa serve?
Fonte: ABI Lab
Fonte: ENEA
TrasparenzaProgrammazione
Attraverso quali strumenti finanziate principalmente i vostri progetti?• Di base si utilizzano risorse proprie a meno di contemporaneità di
diversi progetti. In tal caso si accede a finanziamenti da parte delle banche di riferimento. (AVVENIA)
• Lo strumento finanziario di cui ci serviamo è il finanziamento bancario chirografario. (Bartucci SpA)
• Per le proprie attività la Consul System non ricorre a finanziamenti terzi ma utilizza esclusivamente risorse proprie. (Consul System)
• Nel 2014 abbiamo investito circa 5 milioni di euro. In parte si trattava di capitale proprio e parte proveniva dagli istituti di credito. (Tholos)
Il punto di vista delle ESCo
Informazione: mirata e a tutti i livelli sulle opportunità della riqualificazione energetica.Formazione: competenze di tutti i soggetti coinvolti. Comportamenti: soltanto attraverso comportamenti corretti il risparmio potenziale può diventare effettivo!!!Standardizzazione e aggregazione: «pacchetti» di interventi tipo per renderli replicabili e, da un lato, «appetibili» (anche) alle ESCo;; dall’altro, facilmente finanziabili dalle banche.Controlli e sanzioni: i lavori devono essere eseguiti a regola d’arte!!!
Cosa fare?
IERI
La sfida per il (prossimo) futuroLook beyond the present!
Il SerpentoneCorviale, Roma -‐ 1.200 appartamenti
La sfida per il (prossimo) futuroLook beyond the present!
OGGI
Le luci accese rappresentano gli interventi possibili annualmente con gli attuali strumenti
La sfida per il (prossimo) futuroLook beyond the present!
DOMANI
Concorso Internazionale di Progettazione Rigenerare Corviale. Look beyond the presenthttp://rigenerarecorviale.aterroma.it/rtp-‐laura-‐pedretti/
Per informazioni:
www.enea.it
http://www.agenziaefficienzaenergetica.it/
Grazie per la cortese attenzione!
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020research and innovation programme under grant agreementNo 649727.
Il processo di dialogo del progetto Build Upon a scala nazionale: i portatori di interesse, le barriere allo sviluppo della deep energy
renovation e le iniziative nazionali
Valentina Marino, GBC Italia
BUILD UPON - ITALIAN KICK OFF EVENTRoma, 6 Maggio 2016, @IFAD
Il panoramadella riqualificazione energetica in Italia
L’insieme degli Stakeholder Le iniziativeLe barriere più significative
CHI I LIMITI LE OPPORTUNITA’
Gli stakeholder presenti oggi
ENEA
Renovate Italy
Rete IRENEITEA
Legambiente
Saint Gobain PPC ItaliaCOAF
Rockwool
MISE MATTM
ANCI
CRESME
ANCE
SITdA
REAG Tecna
Politecnico di Torino
ITC-‐CNR
FEDERCASA
Comune di Forio
Civiltà di cantiere
Studi professionali e società di professionisti
Officine Green Building
FIVRA
NOMISMA
GRUPPO IURIO
Università Federico II di Napoli
Lungomare srl
NOMISMA
MIT
Università di Ferrara
Classificazione delle barriere comunia tutti i Paesi di Build Upon secondo le principali categorie individuate in letteratura, suddivise nelle macro categorie seguenti:
Le barriere più significative alla diffusione degli interventi di riqualificazione energetica profonda
Le barriere sonostate valutate rispetto alle categorie tipologiche in cui è suddiviso il patrimonio immobiliare, le percentuali di patrimonio di riferimentosonostate specificate Paese per Paese: edifici pubblici, edifici
commerciali, edifici residenziali unifamiliari e multifamiliari.
La pesatura delle barriere
Consapevolezza e sensibilizzazioneedifici residenziali multifamiliari
Aspetti organizzativi e amministrativiedifici residenziali multifamiliari
Capacità e competenzeedifici residenziali monofamiliari
Aspetti economici e finanziariTutte le tipologie
Politiche e regolamentiTutte le tipologie
Manca la domanda di riqualificazione energetica profonda degli edificiMancanza di fiducia verso I servizi di EE , mancanza di informazione, mancanza di occupazione degli immobili a lungo termine, mancanza di una progettualità a lungo termine
Scarsa qualità nelle fasi di progettazione e installazione; mancanza di qualità nella manodoperaMancanza di monitoraggio dei risultati, mancanza di competenze nelle amministrazioni pubbliche
Elevati costi iniziali; la riqualificazione energetica è percepita come un extra costo, manca la capacità di fare previsioni finanziarie attendibili per convincere gli investitori (il rischio è troppo alto); mancanza di schemi di incentivazione convincenti
La diffusione su larga scala di riqualificazione energetica profonda integrata agli interventi di manutenzione degli edifici è limitata; conflitto proprietario-‐inquilino; regole complicate relativamente alla capacità di spesa delle p.a.
Il portale RenoWiki
Mappatura e classificazione delle principali iniziative nazionali e locali per la riqualificazione energetica del costruito.
40 Iniziative tra le più rilevanti sono state analizzate in Italia sino ad oggi. La mappatura è dinamica ed avviene con il coinvolgimento degli Stakeholders
Le iniziative sono classificate per tutti i paesi di BuildUpon in base al tipo di barriera che intendono superare.
Obiettivo:rendere possibile la replicazione/il trasferimento delle best practice tra Paesi diversi rispetto a barriere comuni
WORKSHOP 1 – CONSAPEVOLEZZA E SENSIBILIZZAZIONE6-‐10 Giugno 2016
Torino
Tema del workshopPerchè la domanda di interventi di riqualificazione energetica profonda è pressochènulla in Italia? Quali le barriere specifiche e quali le linee di azione prioritarie?
Le principali barriere da affrontareLa mancata scelta di realizzare interventi di deep renovation unitamente alla ristrutturazione degli edifici, e di prediligerli rispetto a interventi meno efficaci, deriva da una generale mancanza di cultura rispetto al risparmio energetico e ai benefici da esso derivanti a tutti I livelli (dall’utente finale alla pubblica amministrazione). Questa lacuna è principalmente identificata dalla mancanza di un’informazione chiara sui benefici (oltre il risparmio energetico), le opportunità, i servizi esistenti e dalla mancanza di unavisione a lungo termine sulla riqualificazione delle proprietà.
I principali risultati attesi dal dialogoIl principale target rispetto al problema dell’awareness sono gli utenti finali e i proprietari di edifici privati e pubblici. Il workshop definisce quali sono i limiti nella diffusione delle informazioni ai diversi livelli e avanza proposte concrete per ridurre questo gap informativo, individuando le linee di azione prioritarie, le necessità di coordinamento e di definizione programmatica (roadmap, KPIs).
WORKSHOP 2 – COSTRUIRE ABILITÀ E COMPETENZE4-‐8 Luglio 2016
Trento
Tema del workshopCome dare garanzia di qualità nell’offerta di interventi di riqualificazione energetica profonda, nelle fasi di progettazionee realizzazione? Come affrontare la domanda nelle sue caratteristiche e nelle sue dimensioni?
Le principali barriere da affrontareE’ stata registrata una generale difficoltà nella realizzazione di interventi di qualità sia in fase progettuale che in fase di cantiere: da una parte perché la formazione sulla riqualificazione energetica è discontinua e non affronta tutti gli aspetti necessari perpraticare la deep renovation, dall’altra perché la manodopera spesso non è formata correttamente su queste tecnologie; si aggiunge la mancanza della verifica e del monitoraggio delle prestazioni nel tempo.La dimensione e la capacità, tecnica e finanziaria, degli operatori sovente non è adeguata ad affrontare un’offerta aggregata. L’incertezza tecnica si riverbera sull’incertezza finanziaria legata agli investimenti.
I principali risultati attesi dal dialogoIl workshop intende definire le lacune formative e organizzative del settore professionale legato alla riqualificazione energetica profonda. Si intende giungere all’individuazione di proposte operative intersettoriali per fornire strumenti per migliorare equalificare le competenze di professionisti e imprese, potendo porre le basi per lo sviluppo della capacità dell’offerta di rispondere a una domanda crescente di qualità certa.
WORKSHOP 3&4 –ASPETTI ECONOMICI E FINANZIARI5-‐9 Settembre 2016 e 3-‐7 Ottobre 2016
MilanoTema del workshopCome si finanzia la riqualificazione energetica profonda del costruito? Il workshop affronta il problema del costo iniziale degli interventi per i proprietari degli edifici e del calcolo del rischio dell’investimento per gli istituti finanziari che propongono schemi di finanziamento per gli interventi. Il patrimonio immobilareè suddiviso in segmenti con caratteristiche della proprietà molto diverse, cui corrispondono barriere e necessità specifiche. E’ necessario coordinare gli interventi rispetto alla interezza del patrimonio, con linee di azione specifiche. Un’attenzione particolare sarà prestata all’elaborazionedi soluzioni innovative per il finanziamento degli interventi.
Le principali barriere da affrontareDal punto di vista della proprietà la barriera principale è l’elevato costo della riqualificazione unito alla difficoltà di comprendere e monetizzare i reali benefici anche derivanti dagli interventi. Per gli investitori il problema è valutare il rischio legato dell’investimento senza sovra-‐ o sotto-‐stimarlo ed ottenere tutte le garanzie sulle reali prestazioni degli interventi e sulla capacità da parte del contraente di pagare il debito. I meccanismi di incentivazione non sono oggi adeguati a sostenereinterventi massivi per tutti I segmenti di proprietà / tipologie di edificio.
I principali risultati attesi dal dialogoIl workshop mira a creare un confronto diretto tra il settore finanziario, le associazioni dei proprietari/consumatori, i portfolio holders, la pubblica amministrazione e i tecnici della riqualificazione energetica profonda. Al fine di coprire l’intera domanda di riqualificazione del costruito secondo la roadmap strategica, l’incontro dovrà far emergere le esigenze specifiche e i punti di convergenza necessari alla formulazione di nuove schemi di incentivazione e finanziamento e utili al coordinamento di tutti gli strumenti.
WORKSHOP 5 – ASPETTI AMMINISTRATIVI E ORGANIZZATIVI14-‐18 Novembre 2016
BolognaTema del workshopDal punto di vista organizzativo e procedurale le principali difficoltà si incontrano nel gestire gli interventi di deeprenovation sugli edifici multi proprietà e sugli interventi negli edifici della pubblica amministrazione: come semplificare gli aspetti procedurali e come includere la riqualificazione energetica profonda come obiettivo obbligatorio nelle gare pubbliche? Inoltre, come coordinare a livello di competenze territoriali l’implementazione dei diversi meccanismi di incentivazione / finanziamento? Come garantire alle PPAA la capacità di gestire processi complessi anche per realtà di modeste dimensioni?
Le principali barriere da affrontareRelativamente al campo degli edifici multi-‐proprietà la principale barriera è l’accordo tra i diversi proprietari in uno stabilee la gestione del rapporto affittuario/proprietario nel sostenere i costi e godere dei benefici degli interventi. Negli interventi sul patrimonio immobiliare pubblico sono particolarmente rilevanti: la definizione di requisiti cogenti ambiziosi ed il controllo del rispetto degli stessi durante la fase realizzativa degli interventi.Le Pubbliche Amministrazioni (e.g. di livello comunale) non sono sempre in grado di gestire processi complessi. Manca un coordinamento tra le misure di incentivazione a diversi livelli e una armonizzazione degli strumenti in chiave complementare e comprensiva rispetto al patrimonio e alle proprietà. I diversi ordini di strumenti regolatori debbono essere armonizzati.
I principali risultati attesi dal dialogoIndividuazione delle modalità per il superamento dei limiti amministrativi e procedurali per l’implementazione di interventi di deep energy renovation in edifici multi proprietà e di proprietà pubblica; individuazione di soluzioni per semplificare le procedure e includere i requisiti di riqualificazione energetica profonda e la loro verifica come obbligatorinell’ambito del green public procurement. Identificazione delle priorità migliorare le competenze delle PPAA locali e per armonizzare gli strumenti di incentivazione e regolatori.
WORKSHOP 6 – POLITICHE®OLE: I RISULTATI DEL DIALOGO NAZIONALE23-‐27 Gennaio 2017
RomaTema del workshopIl workshop intende comporre le conclusioni raccolte negli eventi precedenti e consegnare le linee di indirizzo prioritarie, orientate all’azione, per delineare un quadro strategico coerente. Elemento chiave sarà la definizione di una roadmap con obiettivi e KPI chiaramente orientati al raggiungimento di goal di lungo termine e l’implementazione di una piattaforma di dialogo per il monitoraggio e l’aggiornamento basata su risultati misurabili e sulla verifica dell’impatto delle diverse misure.
Le principali barriere da affrontareIl riferimento è alle barriere considerate in occasione del primo workshop e al quadro coerente delle stesse identificato neisuccessivi. Si richiamano dunque le problematiche a livello di definizione, programmazione ed attuazione delle strategie nazionali e si mira a valutare come mettere a sistema le raccomandazioni emerse lungo la serie di workshops per proporre delle soluzioni di successo in grado di soddisfare trasversalmente le esigenze degli stakeholders del settore della deeprenovation per la definizione di una policy in grado di stimolarne la diffusione a scala nazionale.
I principali risultati attesi dal dialogoA valle dell’intero processo, il risultato dell’ultimo workshop sarà la definizione di una serie di raccomandazioni condivise daconsegnare al Governo nazionale, e ai soggetti da questo incaricati, per orientare la formulazione dell’aggiornamento della strategia nazionale per la “deep renovation” del patrimonio immobiliare.La partecipazione del Governo e dei key policy makers al dialogo lungo la serie di workshop è un presupposto chiave affinché i risultati del processo partecipato costituiscano elemento riconosciuto di indirizzo delle policy nazionali.