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INFERNO DI GHIACCIO C ARLA N EGGERS Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano Questo volume è stato impresso nell'aprile 2011 presso la Rotolito Lombarda - Milano Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale.

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CARLA NEGGERS

INFERNO DI GHIACCIO

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Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Cold Dawn Mira Books

© 2010 Carla Neggers Traduzione di Marina Boagno

Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto

di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con

Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

persone della vita reale è puramente casuale.

© 2011 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione I Nuovi Bestsellers Special

maggio 2011

Questo volume è stato impresso nell'aprile 2011 presso la Rotolito Lombarda - Milano

I NUOVI BESTSELLERS SPECIAL

ISSN 1124 - 3538 Periodico mensile n. 115S del 7/05/2011

Direttore responsabile: Alessandra Bazardi Registrazione Tribunale di Milano n. 369 del 25/06/1994

Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA

Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI)

Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171

Harlequin Mondadori S.p.A.

Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano

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Black Falls, Vermont – Verso la fine di febbraio Nick Martini scese dal letto a colonne nella sua spazio-sa camera nella parte più antica di Black Falls Lodge e accese la luce sul tavolino da notte. Scoccò un'occhiata all'orologio della radiosveglia. Le quattro e mezzo. «Diavolo» brontolò, tentato di tornare sotto il piumo-ne. Invece, rimase in piedi sul folto tappeto a colori vi-vaci – girasoli gialli su fondo blu – posato sul parquet di assi di pino e si avvicinò alle doppie finestre dalle tende color crema, ben chiuse contro il freddo del Ver-mont. Era arrivato quando era già buio, la sera prima. E fuori doveva essere ancora buio anche adesso. Comunque, aprì le tende. Già. Proprio buio. Sentì l'aria gelida esterna filtrare attraverso la fine-stra, ma tenne aperte le tende. In California meridionale sarebbe stato immerso nel sonno. E anche nel nord del New England, con le tre ore di differenza, avrebbe do-vuto essere addormentato. Dopo il lungo volo del gior-

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no prima e il percorso in macchina dal piccolo aeropor-to, un'ora a nord della locanda, era stato sul punto di in-vertire la marcia e trovare qualche altro posto in cui passare la notte. Aveva sempre pensato che sarebbe andato a vedere Black Falls, Vermont, a un certo punto, ma non era per la sua decennale amicizia con Sean Cameron, suo socio in affari e collega come vigile del fuoco paracadutista in California, che finalmente era venuto nell'Est, nelle Green Mountains, nella terra dei Cameron. Era per un piromane seriale. Un assassino. Ed era per la sorella di Sean, Rose. Nick guardò il letto, con le sue quattro colonne, e immaginò Rose nel proprio letto, a Beverly Hills, otto mesi prima, la sua pelle luminosa, dopo che avevano fatto l'amore. Lo aveva sorpreso a fissarla e aveva co-perto la propria nudità con il lenzuolo, come se solo al-lora si rendesse conto di che enorme sbaglio avevano commesso. Nick si passò una mano fra i capelli e schizzò nel ba-gno, con le lucenti porcellane e cromature e le soffici salviette candide. Aprì il rubinetto della doccia e strap-pò la confezione di una saponetta al latte di capra, un prodotto locale, mentre aspettava che l'acqua diventasse calda. Entrò sotto il getto, bollente quanto riusciva a sopportarlo, e si disse che poteva ancora tornare indie-tro. Non era costretto a vedere nessun altro, a Black Falls. Non era costretto a vedere Rose. Per dieci anni aveva combattuto gli incendi boschivi, e per sei, in precedenza, aveva prestato servizio su un sottomarino militare. Aveva affrontato pericoli e priva-

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zioni, aveva visto delle persone morire... era andato vi-cino alla morte lui stesso. Aveva sempre fatto del pro-prio meglio e agito onorevolmente, anche quando aveva fallito. Fino a Rose Cameron. Mentre chiudeva il rubinetto e prendeva un asciuga-mano, poteva sentire il sapore della sua bocca, la mor-bidezza dei suoi seni sotto le mani, udire le sue grida sommesse quando, travolta dall'orgasmo, si era aggrap-pata a lui, singhiozzando il suo nome. Avevano saputo esattamente che cosa stavano facen-do, quella notte. Esattamente. Nick si asciugò e si vestì, indossando gli indumenti più pesanti che aveva portato con sé. Dubitava che sa-rebbe passato per un montanaro del Vermont, ma non se ne curava. Uscì nel corridoio, chiudendosi silenzio-samente la porta alle spalle e scendendo le scale che portavano al foyer. La locanda, di cui i Cameron erano da molto tempo proprietari e gestori, non era sembrata affollata, quando era arrivato, la sera prima alle nove. A quanto aveva saputo da Sean nel corso degli anni, la maggior parte della clientela preferiva i mesi caldi. Meglio così, considerando l'ondata di violenze che il paese aveva sperimentato a partire dall'autunno. Anzi, dalla primavera precedente, in realtà. Un pieghevole aperto, attaccato a una bacheca nel foyer, elencava le attività invernali giornaliere. Nick poteva scegliere tra numerose possibilità, come escur-sioni con le racchette da neve, sci di fondo, arte e arti-gianato, yoga, passeggiate nella natura e lezioni di bal-lo. Non gli sarebbero mancate di certo le cose da fare...

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tranne che non era alla locanda per divertirsi. Il fuoco stava già scoppiettando nel caminetto di pie-tra a pochi passi dal banco della reception, dove A.J. Cameron, il maggiore dei quattro fratelli, era in piedi, ancora nel suo pesante giubbotto di tela. Gli occhi az-zurri e la linea dura della mascella gli ricordarono Ro-se. Lei gli aveva detto che il più gentile e accattivante della famiglia era Sean. Di sicuro non era A.J. E neppure lei, quanto a questo. «C'è del caffè» disse A.J. «La colazione non è pronta fino alle sei.» «Va benissimo. Pensavo di andare alla tenuta dei Whittaker. Sean mi ha accennato che Rose allena lag-giù il suo cane da ricerca, un paio di mattine alla setti-mana.» Nick cercò di adottare un tono disinvolto, anzi-ché avere l'aria di un uomo che era impulsivamente an-dato a letto con la sorellina minore dei Cameron in un momento in cui lei era troppo vulnerabile. «Dice che è mattiniera.» A.J. aprì la lampo del giubbotto. Diversamente dai suoi due fratelli minori, aveva trascorso l'intera vita nel Vermont. E così pure Rose, che però, a causa del suo lavoro di consulente e membro di una squadra di ricer-ca e soccorso, viaggiava spesso. Suo fratello corrugò le sopracciglia. «Immagino che voglia vedere con i suoi occhi il luo-go dove Sean è quasi rimasto ucciso, il mese scorso.» «Sì» concesse Nick, cauto, scegliendo una risposta incompleta. «Ormai sono alzato. Tanto vale che mi muova.» A.J. non si rilassò, ma non sembrava neppure avere dei sospetti.

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«Presumo che abbia conosciuto Rose nei suoi viaggi in California.» «Ci siamo imbattuti qualche volta l'uno nell'altra, quando è passata a trovare Sean.» Era una risposta che Nick aveva provato a lungo, e riteneva di averla recitata ragionevolmente bene. Gli occhi azzurri, caratteristici dei Cameron, si strin-sero. Nick capiva lo sguardo scrutatore di A.J., la sua diffidenza. Per diciotto mesi il tranquillo, intellettuale Lowell Whittaker aveva diretto una rete di killer a pa-gamento, facendo da collegamento fra persone che vo-levano fare uccidere qualcuno e altre persone disposte a fare il lavoro. Durante quel tempo lui e sua moglie Vi-vian avevano comprato una casa di campagna a Black Falls. Ora erano entrambi in prigione, Lowell con una serie di gravi accuse per il suo ruolo di ideatore di delitti, Vivian per tentato omicidio. Lei stava collaborando con le autorità per mitigare le accuse. Suo marito non colla-borava con alcuno, compresi, a quanto pareva, i suoi le-gali, che lo sollecitavano a fornire tutte le informazioni in suo possesso sui suoi killer, i suoi clienti e le loro vittime e potenziali vittime. Tra le vittime di Lowell Whittaker c'era anche Drew Cameron, il padre settantasettenne di A.J., Elijah, Sean e Rose Cameron, ucciso l'aprile precedente, dopo che era andato troppo vicino a capire che il nuovo arrivato a Black Falls non era il gentiluomo di campagna che fin-geva di essere. Sul momento, la morte di Drew Cameron in una tor-menta di neve primaverile era sembrata accidentale. Prima della fine di novembre, tutti sapevano che non era andata così. Era stato assassinato. Deliberatamente

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lasciato a morire per assideramento da due dei killer di Lowell Whittaker, adesso entrambi morti anche loro. Fra aprile e novembre, Rose Cameron era andata a Los Angeles per dirigere una sessione di addestramento in ricerca e soccorso. E adesso io sono qui, pensò Nick. A.J. piegò la testa da un lato. «Vuole dirmi che cosa l'ha spinta a venire nel Ver-mont?» «Curiosità» rispose Nick con un sorriso. A.J. non insistette e gli diede le indicazioni. E perché no? Perché uno qualunque dei Cameron non avrebbe dovuto fidarsi di lasciarlo solo con sua sorella? Non c'era motivo. Assolutamente nessun motivo. «Non ho rimpianti sulla notte scorsa» gli aveva detto Rose, quella mattina di giugno. «Solo, voglio tornare a casa nel Vermont e fingere che non sia mai successo. Non dirò nulla a nessuno. E spero che non lo farai nep-pure tu.» Nick aveva promesso di tenere la bocca chiusa. Ringraziò A.J. per le indicazioni e uscì, nella gelida aria di montagna. Il suo giaccone, gli stivali e i guanti non erano pensati per temperature di dieci o quindici gradi sotto zero, ma sarebbero dovuti bastare. Il cielo si stava rischiarando, Cameron Mountain in-combeva dalla parte opposta della strada silenziosa che correva lungo il costone, al di sopra del paese di Black Falls. La stazione turistica di Cameron Mountain consiste-va nell'edificio principale della locanda, alcuni cottage, un negozio, un padiglione per le attività ricreative e di-verse centinaia di acri di prati e boschi pittoreschi, che confinavano con terreni demaniali, offrendo agli ospiti

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una vasta rete di piste per escursioni a piedi, in moun-tain bike o con sci di fondo. Un'altra volta, pensò Nick. La sua auto a noleggio partì al primo tentativo. Con-siderando le condizioni invernali e le strade di monta-gna, aveva scelto un veicolo a trazione integrale. Seguì il costone oltre una linea di aceri spogli fino a un incro-cio che A.J. aveva chiamato Harper Four Corners. Su uno degli angoli sorgeva una ex taverna del diciannove-simo secolo di cui Sean era proprietario. Di fronte c'era un vecchio cimitero, le cui lapidi rettangolari di granito si stagliavano contro la grigia luminosità che precedeva l'alba. Una chiesetta con il campanile bianco occupava l'angolo opposto. Al quarto angolo c'era un granaio che cadeva a pezzi. Sean aveva cercato di descrivergli il suo paese nata-le, ma ora Nick poteva vederlo con i propri occhi, men-tre superava la taverna e il vecchio granaio e imboccava Cameron Mountain Road. Sapeva che la casa di Rose era lassù, da qualche parte. Lei viveva una vita completamente diversa dalla sua nel sud della California. La strada serpeggiò fino a un fiumiciattolo cosparso di rocce, ghiacciato e coperto di neve. Nick si trovò da-vanti a una grande villa costruita sulla cima aperta di una collina, al di sopra del fiume. La casa era parzial-mente bruciata in gennaio, quando Lowell Whittaker a-veva fatto esplodere una bomba, sperando di uccidere sua moglie e Bowie O'Rourke, un muratore locale che stava cercando di incastrare come capro espiatorio dei propri delitti. La moglie aveva intuito ciò che stava accadendo, si era salvata e aveva lasciato Bowie a morire fra le fiam-

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me. Sean lo aveva soccorso e portato in salvo. Ora, Vi-vian Whittaker asseriva di essere stata in preda allo shock. La verità era che aveva voluto che suo marito la facesse franca per tutti gli omicidi. Tranne, naturalmente, il suo. Nick aveva visto delle foto dei Whittaker. Sembrava-no una normale coppia benestante. Si fermò accanto a una berlina Volvo nera. Non era di Rose. Non sapeva di lei tutto quello che avrebbe do-vuto, data la loro breve, intensa relazione – senza con-tare che era la sorella di Sean – ma sapeva che aveva una Jeep. Quindi, di chi era la Volvo? Corrugò la fronte, scendendo dall'auto. E se lei si fosse incontrata con un uomo, laggiù, e non avesse vo-luto farlo sapere ai fratelli? I pettegolezzi di un piccolo paese, e cose del genere. Nick non vedeva Rose e non aveva contatti con lei da otto mesi. Non poteva aspettarsi che la sua vita aves-se subito una battuta d'arresto, specie visto che fingeva che la loro notte insieme non fosse mai avvenuta. Lui no. Non ne aveva parlato e non l'avrebbe fatto, ma non aveva intenzione di fingere che non fosse mai successo. Voleva ricordare ogni secondo di quando a-veva fatto l'amore con lei, anche se era stato un errore. Un grosso errore. Incurvò le spalle contro la brezza fredda e imboccò un sentiero liberato dalla neve che conduceva a una pic-cola costruzione di pietra che, dalla descrizione di Se-an, sapeva essere la foresteria dei Whittaker. Notò delle impronte sul manto bianco che copriva il pendio che sa-liva all'edificio principale. Non gli sorrideva l'idea di una passeggiata nella neve alta fino al ginocchio. L'ulti-

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ma cosa di cui aveva bisogno era finire per cadere e dover aspettare che Rose Cameron e il suo cane andas-sero a recuperarlo. Mise il piede su una della impronte, e una manciata di neve bagnata gli cadde dentro lo stivale. Mi servirà di lezione, si disse, seguendo le tracce, che sembravano relativamente fresche, fino al margine del bosco al di sopra del fiume. Pensò che avrebbe po-tuto lasciar perdere tutto, tornare alla macchina e anda-re a mangiare frittelle alla locanda, ma continuò verso la casa. La brezza si levò di nuovo mentre lui raggiungeva la sommità della collina. Sentì odore di fumo nell'aria e si fermò. L'odore era distinto, inconfondibile e recente. Nick era certo che non fosse un residuo dell'incendio di gen-naio che aveva quasi ucciso due persone e danneggiato la casa. Si chinò per superare un pino bianco e guardò la ca-sa. L'aurora splendeva all'orizzonte e i suoi colori rosati si allargavano attraverso il cielo. C'era qualcosa che non andava. Qualcosa di grave. Rose. Nick si mosse più rapidamente attraverso la neve.

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di C. Neggers Black Falls, paese fra le montagne del Vermont, è stato sconvolto da un'ondata di violenza che sembra non volersi fermare. Dopo l'arresto di Lowell Whit-taker, tutti speravano che il drammatico momento fosse chiuso... Lo sperava soprattutto Rose Cameron che, toccata da vicino dalla serie di omicidi, ha ora bisogno di un momento di tregua per rimettere ordi-ne nella propria vita. Ma quando ricompare l'affa-scinante e un po' misterioso Nick Martini, con cui Rose ha trascorso un'unica, infuocata notte d'amore, riprendono gli incendi e le esplosioni...

di B. Novak Una notte di passione, un ti amo caduto nel vuoto... Tra Rachel e Nate, agenti dell'organizzazione De-partment 6, c'è un muro eretto dopo un episodio del passato. La barriera dev'essere abbattuta quando ai due viene affidata una missione delicata: fingersi sposati per infiltrarsi in una setta di fanatici e assicu-rare alla giustizia Ethan Wycliff, che si fa chiamare il Santo, ma si comporta come un demonio. Nel deserto dell'Arizona, fra oscuri segreti, riti scabrosi, misteriose scomparse, la passione fra Rachel e Nate divampa ancora e la situazione si complica...

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