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LA STORIA DELLA FESTA DELL’ALBERO Apertura dei lavori da parte del Diri- gente Scolastico Storia della festa dell’albero (alunni IIB) Canto Poesia “L’Albero” (alunni IB) Poesia “La quercia caduta” (alunni IIIB) Poesia “L’Albero” (alunni IIB) Poesia “Noi Alberi” (alunni IA) Poesia “Il Testamento di un Albe- ro” (alunni IIA) Analisi del terreno Piantumazione Canto Spostamento Cortile Nord per attaccare i messaggi sull’albero della solidarietà PROGRAMMA La “Festa dell’albero” è una delle più antiche ceri- monie nate in ambito forestale e rappresenta la celebrazione che meglio dimostra come il culto e il rispetto dell’albero affermino il progresso civile, sociale, ecologico ed economico di un popolo. Fin dai tempi più antichi all’albero e ai boschi veni- va attribuita grande importanza. I Romani, con le loro usanze ed i loro culti, precorsero l’odierna festa degli alberi, imitando le usanze ancora più antiche dei greci e dei popoli orientali. La più grande festa presso i Romani era la “Festa Lucaria”. Numerosi erano, inoltre, i numi e i geni tutelari dei boschi, come Silvano, che veniva rappresentato in procinto di collocare a dimora una piantina di ci- presso. In epoca moderna, la necessità di educare la popo- lazione al rispetto e all’amore degli alberi si con- cretizzò in alcuni stati del Nord America, intorno alla seconda metà dell’ottocento quando, larga par- te del territorio fu colpita da disastrosi disbosca- menti, a seguito di spaventose inondazioni. Per questo motivo si pensò di dedicare un giorno dell’anno alla piantagione degli alberi. Quel giorno fu chiamato “Arbor day” e la sua riso- nanza giunse fino in Europa, dove l’iniziativa fu lar- gamente accolta. In Italia la prima “Festa dell’albero” fu celebrata nel 1898. Nel 1923 fu emanata una legge forestale che reci- ta: “È istituita la Festa degli alberi. Essa sarà ce- lebrata ogni anno con lo scopo di infondere nei gio- vani il rispetto e l’amore per la natura e per la di- fesa degli alberi”. Nel 1951 si stabiliva che la “Festa degli alberi” si dovesse svolgere il 21 novembre di ogni anno. La celebrazione si è svolta con regolarità ogni anno fino al 1979; successivamente è stata delegata alle Regioni, che hanno provveduto localmente ad organizzare gli eventi celebrativi. La “Festa degli alberi”, oggi, mantiene inalterato il valore delle sue finalità istitutive, che sono ancor più attuali di un secolo fa, e rappresenta un impor- tante strumento per creare, in noi e nelle genera- zioni future, una sana coscienza ecologica.

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L A S TO R I A D E L L A F E S T A D E L L ’ A L B E RO

Apertura dei lavori da parte del Diri-gente Scolastico

♦ Storia della festa dell’albero (alunni IIB)

♦ Canto

♦ Poesia “L’Albero” (alunni IB)

♦ Poesia “La quercia caduta” (alunni IIIB)

♦ Poesia “L’Albero” (alunni IIB)

♦ Poesia “Noi Alberi” (alunni IA)

♦ Poesia “Il Testamento di un Albe-ro” (alunni IIA)

♦ Analisi del terreno

♦ Piantumazione

♦ Canto

♦ Spostamento Cortile Nord per

attaccare i messaggi sull’albero

della solidarietà

P R O G R A M M A

La “Festa dell’albero” è una delle più antiche ceri-monie nate in ambito forestale e rappresenta la celebrazione che meglio dimostra come il culto e il rispetto dell’albero affermino il progresso civile, sociale, ecologico ed economico di un popolo.

Fin dai tempi più antichi all’albero e ai boschi veni-va attribuita grande importanza. I Romani, con le loro usanze ed i loro culti, precorsero l’odierna festa degli alberi, imitando le usanze ancora più antiche dei greci e dei popoli orientali.

La più grande festa presso i Romani era la “Festa Lucaria”.

Numerosi erano, inoltre, i numi e i geni tutelari dei boschi, come Silvano, che veniva rappresentato in procinto di collocare a dimora una piantina di ci-presso.

In epoca moderna, la necessità di educare la popo-lazione al rispetto e all’amore degli alberi si con-cretizzò in alcuni stati del Nord America, intorno alla seconda metà dell’ottocento quando, larga par-te del territorio fu colpita da disastrosi disbosca-menti, a seguito di spaventose inondazioni.

Per questo motivo si pensò di dedicare un giorno dell’anno alla piantagione degli alberi.

Quel giorno fu chiamato “Arbor day” e la sua riso-nanza giunse fino in Europa, dove l’iniziativa fu lar-

gamente accolta.

In Italia la prima “Festa dell’albero” fu celebrata nel 1898.

Nel 1923 fu emanata una legge forestale che reci-ta: “È istituita la Festa degli alberi. Essa sarà ce-lebrata ogni anno con lo scopo di infondere nei gio-vani il rispetto e l’amore per la natura e per la di-fesa degli alberi”.

Nel 1951 si stabiliva che la “Festa degli alberi” si dovesse svolgere il 21 novembre di ogni anno.

La celebrazione si è svolta con regolarità ogni anno fino al 1979; successivamente è stata delegata alle Regioni, che hanno provveduto localmente ad organizzare gli eventi celebrativi.

La “Festa degli alberi”, oggi, mantiene inalterato il valore delle sue finalità istitutive, che sono ancor più attuali di un secolo fa, e rappresenta un impor-tante strumento per creare, in noi e nelle genera-zioni future, una sana coscienza ecologica.

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Dirigente. Prof.ssa Valeria Vella

TEL 0934951239 EMAIL: [email protected] PEC: [email protected] Sito web: http:/www.primomussomeli.gov.it

A . S . 2 0 1 7 / 1 8

F ESTA D E L L ’ A L B E RO

I I S T I T U T O C O M P R E N S I V O

“ L E O N A R D O D A V I N C I ”

M U S S O M E L I

Alberi Non credo che vedrò mai

una poesia bella come un albero.

Un albero la cui bocca bramosa sia at-taccata

al dolce seno fluente di madre Terra.

Un albero rivolto a Dio per tutto il giorno,

che innalza al cielo le sue frondose braccia

in segno di preghiera. Un albero che in estate può indossare

un nido di pettirossi tra i capelli.

Sopra il cui cuore la neve si stende leg-gera,

che vive intimamente con le piogge. Le poesie sono scritte dagli sciocchi

come me, ma solo Dio può creare un albero.

(Joyce Kilmer)