Albero Bastianello Thisa
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Transcript of Albero Bastianello Thisa
Le nostre radiciDall’album di famiglia di...FRANCESCO
Dall’album di famiglia di...LORENZO
Ho avuto di recente conferma di una mia supposizione: intorno al 1820 Francesco abitava con la moglieAngela Janna Bocus in via Rivetta 10, l’arco del portone porta infatti incisa la data 1824.
Ebbero 12 figli, sette femmine e cinque maschi: i tre maschi rimasti in vita, Angelo (1836), Giuseppe (1845) e Vincenzo (1848),quando ereditarono, Giuseppe e Vincenzo presero l’abitazione al numero 10 di via Rivetta, mentre Angelo ebbe un nuovo
numero civico nella casa adiacente (ora n. 14 dei Frate).Si può verosimilmente pensare che queste due proprietà fossero una casa unica, ma il grande
numero di figli e le eredità diedero vita ad un nuovo numero civico.Verso la fine del 1800, ci fu la migrazione verso «le periferie» del paese, in spazi più estesi che concedevano
ampio respiro anche alle attività agricole. E così il ceppo di Angelo si trasferì in via San Tomè alla fine del paese (località Ciathentai) pur mantenendo,
per qualche decennio, la casa natale che venne venduta intorno al 1920-30.Le case di via San Tomè furono costruite da Luigi e Sante nel 1900. Quando i loro figli, Lorenzo e Angelo,
Giuseppe e Abramo, si sposarono, tra il 1910-1920, le case furono ampliate e raggiunsero le loro attuali dimensioni.Oggi solo due delle quattro case sono abitate ancora dai Thisa: quella di Giovanni e quella di Giuseppe.
Una parte della discendenza di Vincenzo si trasferì invece in via Rivetta 38, lasciando Pietronella casa originale; anche la famiglia di Giuseppe rimase nella casa natale fino al 1930 circa con Francesco il quale,
pur mantenendo la casa paterna, costruì una abitazione più grande, in via Rivetta al n. 39, atta acontenere le famiglie di tutti i cinque figli maschi che nel frattempo erano emigrate a Milano.
Angelo, Giuseppe e Vincenzo Bastianello Thisada via Rivetta verso il mondo
1934. Giovanni e Angela con la nonna VittoriaVettor Ta ri bol.
1936. Da sinistra Giovanni, papà Lorenzo, le sorelle Gilda e Angela,mamma Letizia, Luigi e davanti il piccolo Galliano.
1958. Da sinistra Liana, nonno Lorenzo, Giovanni e i cugini MarcoZambon (Renzo Tunio), Maria Antonietta, Rita e Lorenza.
Giovanna Carlon Ros con la nipote Adelaide.
Foto a destra. 1943. Giannina, Francesco(Fran co) e Anto niet ta con Lila, l’amata e indi-menticabile compagna di giochi.
Barbara nel giorno della Prima Santa Comunione con il fra-tello Marco e i genitori Ezio e Rita Pissasegale.
Roma, 23 novembre 1996. Dario nel giorno del giuramentocon il fratello Fabio e il papà Francesco.
Agosto 1944. Francesco e Giovanna circondati da figli, nuore e nipoti. Da sinistraLuigi con la moglie Giuseppina Angelin, Angela Bocus, Maria con mammaGiovanna e papà Francesco, Brigida Ianna col marito Antonio. Davanti Giannina,Antonietta e Francesco (Franco).
1941. Finalmente la Stazione di Santa Lucia, le montagne indicano che Dardago èvicino! Da sinistra Maria, Francesco (Franco), Italia con Claudio Zanus, davantiCostantina Zanus, Giuseppina Angelin e Angela Bocus (sedute), Vincenza De Cesco,Attilio e le bambine Giannina e Antonietta.
Dall’album di famiglia di...ANGELO E GIUSEPPE
Teresa Zambon, moglie di Sante.
Primi anni ’50. Nella foto, a sinistra, Sante BastianelloThisa (1866) e il consuocero Pellegrino Pellegrini (1869).
Da sinistra. I fratelli Angelo e Giuseppe in divisa militare.
Dardago, anno 1925 (circa). Nella foto, al centro seduti, iconiugi Teresa Zambon Pinal e Sante Bastianello Thisa.Dietro da sinistra, la figlia Santina, la nuora Luigia Pel -legrini, la nuora Caterina Rigo, la nuora Battistina Zamboncon, in braccio, la figlia Lidia e Maria, figlia di Sante.
Dardago, anno 1926 (circa). In primo piano mamma TeresaZambon, moglie di Sante Bastianello Thisa, con la figliaMaria. Dietro da sinistra la nuora Caterina Rigo, moglie diAbramo, con in braccio il figlio Antonio; la nuora LuigiaPellegrini, moglie di Giuseppe, con in braccio la figlia Rina;la nuora Battistina Zambon, moglie di Angelo, con in bracciola figlia Norma.
Angelo Bastianello con la moglie Battistina Zambon.
Le case dei Bastianello Thisa in via Rivetta.
1925. Da sinistra i fratelli Gilda, Giovanni, Angela, Luigi con papà Lorenzoe al centro mamma Letizia.
Foto a destra. 1942. Clelia Rizzo e Giovanni nel giorno del loro matrimonio.
INSERTO DE l’Artugna n. 113 · MARZO 2008
Dall’album di famiglia di...FRANCESCO
Dardago, 1944. Via in Col, luogo classico delle foto «da fidanzati». Così ancheCamillo non si sottrae e posa con Rosina Vettor Cariola per la foto ricordo.
1943. Un momento di relax sotto la pergola di bacò. Da sinistra Camillo, la cognataGiuseppina, il fratello Luigi, i genitori Giovanna e Francesco, la cognata Brigida Ianna, ilfratello Antonio. Davanti i nipoti Antonietta e Francesco (Franco).
1937. Fratelli e cognati si ritrovano tutti per una foto ricordo. Prima fila dasinistra Angela Bocus con Attilio, Giuseppina Angelin con Luigi e VincenzaDe Cesco con Giuseppe. Seconda fila da sinistra Italia con Luigi Zanus Pe -relda, Maria, Vincenzo Del Maschio con Anna. Seduti da sinistra Antonioe Camillo.
I cugini «grandi». Da sinistra Claudio con la sorella Costantina ZanusPerelda, Giannina, Antonietta con il fratello Francesco (Franco). Al cen-tro in primo piano Annamaria Del Maschio.
Milano, 1951. I tre fratellini Alves, Ezio e Melitaposano felici e orgogliosi davanti all’obiettivoper la foto ricordo.
Milano, 1922. Maria ritratta con l’abito dabalia.
Giovanna Carlon Ros con il marito Francesco.
VENTESIMO INSERTOa cura di Adelaide Bastianello, Melita Bastianello e Vittorio Janna
I Bastianello Thisa
Silvana e Lucia con mamma Brigida Ianna.
Luigian. 10.05.1870
Santen. 03.10.1866
SPOSATeresa Zambon Pinal
Scolastican. 11.08.1881
Umberton. 09.07.1891
SPOSAOrtensia Busetti
Giovanni Luigin. 23.01.1863
SPOSA
Vittoria Vettor Taribol
Angelon. 11.05.1836
sposa Vincenza Zambon (seconde nozze)
Giuseppen. 11.06.1845
SPOSAGiovanna Rigo Moreala
Vincenzon. 03.07.1848
SPOSATeresa Zambon
Giovannin. 04.04.1798
Annan. 28.01.1802
Francescon. 20.04.1795
SPOSAAngela Janna Bocus
Marian. 20.07.1790
n. 27.11.1760
Lucia Zambon Marin
Giacoman. 27.04.1764
Francon. 20.11.1724
SPOSALucia Santin
Giuseppe
SPOSA
n. 16.03.1824Lucia
n. 04.11.1825Maria
n. 23.10.1827Annamaria
n. 18.03.1830Teresa
n. 15.07.1831Teresa
n. 20.12.1833Giuseppe Luigia
n. 05.10.1838Domenica Giovanna
n. 24.01.1841Antonia
n. 24.04.1843
Lorenzon. 22.10.1887
SPOSALetizia Bastianello Fuser
Giovannin. 20.10.1912
SPOSAClelia Rizzo
Angelon. 30.10.1894
SPOSABattistina Zambon Pinal
Abramon. 26.09.1896
SPOSACaterina Rigo Peghet
Francescon. 03.11.1939
SPOSAMarilena Farina
Vincenzon. 01.04.1873
Rosan. 12.01.1876
N.n.n. 17.02.1880
sposa Santa Zambon (prime nozze)
Angelon. 27.05.1883
Santa Giovannan. 23.01.1884
Margheritan. 14.01.1887
Mansueton. 14.01.1887
Guglielmon. 16.05.1889
Amedeon. 06.12.1893
Fiorinan. 24.06.1895
Francescon. 05.11.1875
SPOSAGiovanna Carlon Ros
Antonio Valentinon. 04.08.1877
Antonion. 08.07.1881
Marian. 03.04.1889
Luigian. 21.01.1891
Augustan. 16.10.1893
Antonian. 14.12.1896
Rosan. 09.10.1899
Inesn. 31.05.1909
Giuseppen. 02.11.1898
SPOSALuigia Pellegrini Luthol
Giovannan. 14.11.1900
Olgan. 18.03.1903
Angelina Italian. 05.03.1905
Santinan. 02.07.1906
Severinon. 22.12.1907
Idan. 21.09.1909
Marian. 05.09.1912
Reginan. 03.12.1913
Angelon. 13.07.1915
Vincenzan. 03.12.1916
Marian. 13.01.1901
Annan. 21.04.1902
Luigin. 25.05.1906
Giuseppen. 27.02.1904
SPOSAVincenza De Cesco
Luigin. 27.09.1908
SPOSAGiuseppina Angelin
Attilion. 28.06.1910
SPOSAAngela Bocus Frith
Italian. 30.12.1912
Antonion. 25.02.1917
SPOSABrigida Ianna
Camillon. 11.04.1921
SPOSARosina Vettor
Ida Mirandan. 10.09.1945
Antoniettan. 25.11.1937
Fabion. 11.06.1971
SPOSARoberta Favaro
Darion. 01.02.1975
SPOSATiziana Miori
Lorenzon. 06.07.2004
Giovannan. 20.03.1937
Maristellan. 05.05.1945
Alvesn. 15.03.1947
Ezion. 12.01.1948
SPOSARita Pissasegale
Melitan. 05.09.1948
Marcon. 29.03.1977
Barbaran. 10.09.1980
Silvanan. 14.09.1943
Lucian. 08.11.1947
Adelaiden. 16.05.1948
Lorenzan. 1948
Lianan. 1953
Galliano Pietron. 19.10.1914
Gildan. 01.11.1915
Angelan. 28.01.1918
Luigin. 1921SPOSA
Bruna Zambon
Gallianon. 14.07.1930
Maria Antoniettan. 1946
Ritan. 1951
Francan. 1958
Lidian. 07.12.1924
Norman. 24.10.1926
Teresan. 09.04.1933
Iginon. 28.03.1930
SPOSAAgnese Ferrari
Michelen. 13.08.1962
Nadian. 24.11.1967
Antonion. 27.06.1926
Adan. 30.07.1931
Rinan. 10.09.1926
Brunan. 09.10.1927
Fortunato (Marino)n. 12.09.1931
SPOSA
Rita Zambon Tarabin
Riccardon. 02.03.1998
Sandron. 1964SPOSA
Silvana Cecchelin
Domenico1697
Gio.Maria1664
Francesco?
?Agniol
Due righe per parlare del «nonno Che co»! Ilnon no Checo… avevo due anni quando è mortoil nonno. Di lui ho solo un piccolo ricordo, altriinvece li ho raccolti da figli, nuore, nipoti.Quando penso a lui mi vengono in mente… lementine. Sì, perché noi cugini, Melita, Alves,Ezio ed io, eravamo veramente piccoli quando èmancato, però tutti ricordiamo quando lui confare «ammiccante», sorridendoci diceva: «nina,voto ’na mentina?». Parlando di lui con mia madre, con altri pa rentie conoscenti ne esce il quadro di un uomo dolce,gentile, sempre allegro che so vente cantavamentre lavorava nei campi. Più volte, finito ilpasto e ascoltando la radio soleva prendere permano nonna Giovanna dicendole «… dai, daivecia, su che fon un giro!» e bal lavano intornoalla cucina. Mam ma dice che era bello ed esem-plare vedere l’affetto ed il rispetto che univa inonni Thisa. Mai uno sgarbo, mai una parola ditroppo, anzi alcune divergenze o incomprensio-ni venivano «chiarite» con una sana ironia o unaaffettuosa pre sa in giro che si trasformava prestoin una ri sata.Era anche un uomo pronto alla battuta scherzo-sa: mi hanno raccontato un aneddoto accaduto invecchiaia. Dopo essere dut a portà ’l late in late-ria il nonno stava tornando a casa per via SanTomè camminando un po’ curvo in avanti acausa della salita; davanti al portone dei Pinaiincontrò Damo Pinal che gli disse: «Checo, mepar sì che la tera la te clama!» – riferendosi alsuo camminare cur vo – il nonno rispose –«ben… vardha mo’, Damo, che se se meton ciafco ciaf fon ’n bel pont!».
Quando papà veniva a Dardago a trovare miamadre, allora sua morosa, (questo accadeva perun paio di giorni una o due volte all’anno) tra-scorreva molto tempo a casa di lei in cucina contutta la famiglia e come per tutti i morosi iltempo passava sempre troppo in fretta.Accadeva allora che il nonno, passata l’ora delpranzo, bussasse alla porta dei Ca riola presen-tandosi con una thesta da prendia dicendo conaria mesta: «… soi vignut a portà un poc depolenta a sto’ pora fiol, parché ’l è dut el dì che’l è ca’ e l’avarà fan…» naturalmente nel la cestanon aveva nulla, ma solo tanta voglia di godersila compagnia del suo figlio più piccolo chevedeva troppo po co a causa del lavoro lontano.Amava molto la sua grande famiglia, otto figli,ed era felice quando riusciva a sedersi al tavoloda pranzo e vederli tutti intorno a sé con le moglied i nipoti; questo purtroppo capitava di radoperché a quei tempi i giorni di ferie erano moltopochi, ma noi bambini d’estate eravamo là, sem-pre presenti e per lunghi periodi. Ancora oggiormai sessantenni, ciò che io e i miei cuginiricordiamo con particolare affetto e nostalgiasono le estati trascorse in quella bellissima,grande casa, che aveva tutti i requisiti per soddi-sfare il divertimento ed i giochi di noi bambini:casa e cortile grandi, pollaio, orto, vigna e tanto,tanto prato che a noi, che arrivavamo dalle angu-ste case di città, dava una grande sensazione dilibertà e di scoperta continua.Questo era il nostro «nonno Checo», questo èquello che noi sappiamo di lui, questo è il dolcericordo che serbiamo chiuso nel nostro cuore.
ADELAIDE BASTIANELLO
Desidero ricordare ed esprimere un ringraziamento particolare
ad un uomo speciale senza il quale mai avrei potuto
presentare questo albero genealogico comprendente anche
il ramo di Angelo, che ebbe una così nutrita discendenza,
dei quali molti nati fuori Dardago.
Stavo per pubblicare infatti solo il mio ramo, quello del nonno
Fran cesco (Checo Thisa), classe 1875, quando ho incontrato
Giuseppe Ba stia nello (Bepi Thisa), classe 1898,
Ca va lie re di Vittorio Veneto: dopo avergli parlato non ho potuto
fare a meno di completare l’opera.
La sua mente vivace, acuta, sveglia ha ri cor dando nomi e date
senza incertezze, sen za sforzo richiamando alla memoria
sia il passato remoto che il passato prossimo, la sua semplicità
e cortesia mi hanno conquistata: un vero gentiluomo.
Ho solo un rammarico: purtroppo non è riuscito a vederne
la pubblicazione.
Grazie Bepi!
Grazie Bepi!
Da Lorenzo (2004) e Riccardo (1998)... su, su, fino a GioMaria, Francesco e Agniol
Nonno Checo
Norma con il figlio Claudio e il nonno Sante Bastianello.Abramo Bastianello Thisa (1896), fratellodi Angelo e Giuseppe.
Dardago, 1969. Giuseppe e Angelo, Cavalieri di VittorioVeneto, mostrano fieri le loro decorazioni al valor militare.
[ ]Per l’albero genealogicodi Vincenzo Bastianellovedi l’Artugna, anno XIII,agosto 1984, n. 44a cura di Antonella Pellegrini,Roberto Zambone Vittorina Carlon.
1927. Lorenzo e Letizia Bastianello Fuser.
Francesco con la moglie Giovanna Carlon Ros (1940).
Riccardo Bastianello (2 marzo 1998).
Lorenzo Bastianello (6 luglio 2004).
Vincenzo Bastianello, classe 1848.