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L’Auto Aiuto L’Auto Aiuto Una guida ragionata per cittadini, volontari e operatori Progetto “Auto-Aiuto in Rete”

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L’Auto AiutoL’Auto Aiuto

Una guida ragionataper cittadini, volontari e operatori

Progetto “Auto-Aiuto in Rete”

Progetto “Auto-Aiuto in Rete”

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L’ AUTO‐AIUTO IN EMILIA ROMAGNA Guida ragionata per cittadini, volontari, operatori 

 A cura di Ilaria Vaccari1

con la supervisione tecnico‐scientifica di Jacopo Ceramelli Papiani2 e  il contributo di Silvia Peretto3

     

                                                                    

1 Coordinatrice del progetto “Auto‐aiuto  in  rete”  (2009‐2011)  ‐ Agire Sociale Centro Servizi per  il Volontariato della provincia di Ferrara 2 Direttore della Fondazione A. Devoto di Firenze 3 Responsabile del Settore Progettazione di Agire Sociale Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Ferrara  

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L’ AUTO‐AIUTO IN EMILIA ROMAGNA Guida ragionata per cittadini, volontari, operatori 

   

INDICE  

PAGINE 

1. Introduzione   (Jacopo Ceramelli Papiani) 

 

1.1 La pubblicazione: finalità e criteri………………………………………………………..  3 1.2 Che cos’è l’auto‐aiuto…………………………………………………………………………..  4 

   2. Il progetto “Auto‐aiuto in rete”: obiettivi e metodi (Ilaria Vaccari, Silvia Peretto) 

 

2.1 Obiettivi del progetto…………………………………………………………………………  4 2.2 Le fasi del progetto…………………………………………………………………………….  5 

   3. La mappatura di “Auto‐aiuto in rete” (Ilaria Vaccari) 

 

3.1 Obiettivo della mappatura…………………………………………………………………  6 3.2 Il questionario della mappatura…………………………………………………………  6 3.3 Analisi dei dati…………………………………………………………………………………..  6 3.4 Caratteristiche generali dei gruppi mappati……………………………………….  8 3.5 Caratteristiche dei gruppi suddivisi per area tematice……………………….  12 3.6 Caratteristiche dei gruppi in ogni provincia………………………………………..  20 

   4. Conclusioni……………………………………………………………………………………………………… (Ilaria Vaccari, Jacopo Ceramelli Papiani) 

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   Bibliografia e sitografia………………………………………………………………………………………..  29    APPENDICE 1‐ Il questionario della mappatura APPENDICE 2‐ Rubrica dei gruppi dell’Emilia Romagna 

 

            

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1. Introduzione   

1.1 La pubblicazione: finalità e criteri   

“Per auto‐aiuto si intendono tutte le azioni intraprese da persone comuni (non professionisti della salute) per mobilitare le risorse necessarie a promuovere, mantenere e ristabilire la salute degli individui e della 

comunità” (definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità 1987)  La  finalità  principale  di  questa  pubblicazione  è  offrire  ai  cittadini  un’informazione  per  quanto  possibile completa  ed  esauriente  sul panorama  regionale  dei  gruppi  di  auto‐aiuto  che hanno  aderito  al progetto “Auto‐aiuto in rete”.  La  ricerca,  di  cui  questa  pubblicazione  è  uno  dei  prodotti  conclusivi,  ha  previsto  la  distribuzione  di  un questionario fra tutti i gruppi di auto‐aiuto censiti nel territorio regionale dell’Emilia Romagna, suddivisi per territori  provinciali  ed  in  alcuni  casi  sovra‐provinciali,  affidati  ciascuno  all’intervento  diretto  di  un mappatore. Il questionario, oltre ad una parte anagrafica da  cui derivano  i  riferimenti qui pubblicati  (Appendice 24), raccoglie  un’ampia  serie  di  informazioni  relative  all’attività  di  ciascun  gruppo,  attraverso  le  quali  al momento di analizzare i dati ricavati sono emerse differenze significative nella distribuzione dei gruppi nelle diverse province, come emerge con chiarezza nelle pagine seguenti, ma anche alcune differenze,  talvolta anche significative, nella gestione dei gruppi. Non è scopo di questa pubblicazione entrare in questo merito, né  la  ricerca  ritiene di  classificare  i  gruppi  sulla base della  loro  adesione  (o non  adesione)  ai principi di ‘purezza’ dell’applicazione dei principi dell’auto aiuto. Ciò che si ritiene importante e su questo le istruzioni per la somministrazione dei questionari erano molto chiare, infatti è la percezione dei partecipanti ai gruppi di  far parte di un gruppo di auto‐aiuto, di praticare  l’auto‐aiuto. Da qui  la decisione di  inserire  in questa pubblicazione tutti i gruppi censiti, nessuno escluso. Nonostante questo è necessario, per la chiarezza di chi legge e per un migliore utilizzo di questo materiale, precisare che esiste un criterio distintivo fra  i gruppi. Nel dettaglio  l’auto‐aiuto si esprime compiutamente quando  il “facilitatore” (figura che si preoccupa di coordinare gli  incontri periodici del gruppo) condivide, alla pari di gli altri membri,  la tematica o  il problema di cui  il gruppo è portatore. Questo evidentemente non sempre è possibile, soprattutto in una fase ‘nascente’ del gruppo. Per questo, fra gli elenchi dettagliati dei diversi gruppi presenti in regione, sono stati indicati i componenti dei  gruppi  siano  essi  famigliari,  portatori  del  bisogno,  volontari  o  operatori,  senza  apporre  alcuna distinzione specifica tra i gruppi prettamente di auto‐aiuto e non. Questo  perché  pensiamo  che  l’auto‐aiuto  sia  praticabile  in  molti  modi,  ciò  che  importa  è  che  la partecipazione  al  gruppo  riesca  a produrre benessere  e qualità di  vita  in  chi  lo pratica, ma  soprattutto perché  l’auto‐aiuto  ha  una  forte  prospettiva  evolutiva.  Per  questo  ogni  pubblicazione  rappresenta  una fotografia di ciò che esiste e che probabilmente già da domani potremmo  incontrare una  realtà diversa, anche dal punto di vista delle modalità di gestione dei gruppi. E’ importante evidenziare con chiarezza che questa ricerca non pretende di rappresentare l’intero universo dei gruppi presenti  in Regione, ma di promuovere  la  conoscenza dei gruppi che volontariamente hanno scelto di aderire al progetto attraverso  la compilazione e  la  restituzione dei questionari. Probabilmente  i gruppi  sono  più  numerosi  di  quelli  censiti,  ma  anche  la  scelta  di  non  rispondere,  oltre  ad  essere assolutamente  rispettabile,  rappresenta  una  risposta.  Per  questo  riteniamo  comunque  importante  lo sviluppo di questo progetto, perché oltre a  fornire  le  informazioni ai cittadini che vogliano conoscere ed approfondire la realtà dei gruppi nel proprio territorio, ha messo in movimento i gruppi partecipanti, ne ha permesso  il  confronto  fra modalità di  approccio diverse,  l’esplicitazione di  esigenze, desideri, progetti  e speranze, con cui siamo chiamati a confrontarci.  

 

                                                            

4 In Appendice 2 l’indirizzario dei gruppi che ha acconsentito alla pubblicazione dei propri riferimenti 

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1.2 Cos’è l’auto‐aiuto? Fornire  una  definizione  teorica  di  “cosa”  sia  l’auto‐aiuto  non  è  un’operazione  facile  e  probabilmente nemmeno troppo corretta, proprio perché l’auto‐aiuto certamente non è una “cosa”. Per questo ogni volta che  si  presenta  questa  domanda  la  risposta  prescelta  prende  spunto  dalla  già  citata  definizione dell’Organizzazione  Mondiale  della  Sanità:  “per  auto  aiuto  si  intendono  tutte  le  azioni  intraprese  da persone  comuni  […]”(pag.3).  Nella  scelta  lessicale  dell’uso  della  parola  “tutte”  si  trova  l’essenza  della molteplicità delle opportunità offerte dall’auto aiuto. Se questo è vero, è altrettanto vero che “auto‐aiuto” eventualmente sono “tante cose”. Qualche anno fa proprio a Ferrara un gruppo si stava interrogando riguardo al proprio “essere o non essere un gruppo di auto aiuto”. Una delle risposte che emersero con più precisione da quella discussione  fu  la seguente: “Se quando l’incontro del nostro gruppo è finito, io mi sento più leggero, allora so che abbiamo fatto auto‐aiuto.” Anche un’affermazione come questa aiuta a fare chiarezza. La ‘leggerezza’ della propria percezione al termine dell’incontro di gruppo è, nei fatti, la leggerezza dell’auto‐aiuto. Certamente i diversi percorsi di sensibilizzazione e di formazione propongono una piccola griglia di regole, dalla  richiesta della puntualità, al maternage  (l’attenzione partecipe verso gli assenti), dalla  scrittura del verbale, alle modalità di discussione da tenere nei diversi incontri, e così via. Ma sono regole che, oltre ad essere elementi pratici di gestione dei gruppi, in realtà rappresentano il bagaglio essenziale di una relazione umana improntata ai temi del più profondo rispetto reciproco. Un rispetto che evidentemente è essenziale nel momento della sofferenza e del disagio, ma che si rispecchia  fortemente  (o almeno  ‘dovrebbe’  farlo) nella  qualità  delle  relazioni  quotidiane,  fra  persone,  gruppi  ed  istituzioni  che  agiscono  su  uno  stesso territorio e su una stessa comunità. Ecco che da questa  riflessione  forse nasce una possibile  risposta su cos’è  l’auto aiuto:  l’auto aiuto è uno spazio e un tempo dove essere accolti con le proprie difficoltà, le proprie paure, ma è anche una modalità di relazione fra le persone: accogliente, calda, vitale che permette di essere sé stessi, grazie ad un gruppo che  condivide  e  quindi  comprende  profondamente  il  disagio  di  ciascuno.  E’  la  possibilità  di  essere integralmente sé stessi con l’espressione del proprio dolore, ma anche nel silenzio che ricerca il momento e le parole giuste, ma soprattutto è la possibilità di essere sé stessi con le proprie aspirazioni e speranze per il cambiamento,  che  nella  relazione  dentro  il  gruppo  si  confrontano,  si  arricchiscono,  si  modificano  e diventano un patrimonio di tutti.  2. Il progetto “Auto‐aiuto in rete”: obiettivi e metodi  Il  progetto  “Auto‐aiuto  in  rete”  sostenuto  da  Agire  Sociale‐  Centro  Servizi  per  il  Volontariato  (CSV)  di Ferrara, nasce da una proposta del Coordinamento dell’Auto‐aiuto di Ferrara con la supervisione tecnico‐scientifica  della  Fondazione  Andrea  Devoto  di  Firenze,  di  tracciare  il  profilo  dell’auto‐aiuto  in  Emilia Romagna e avviare uno scambio di esperienze tra i gruppi. Il progetto avviato nel 2009 e concluso a marzo 2011 si pone, quindi  l’obiettivo di attivare conoscenze, confronti e rapporti tra queste realtà, allargare  la rete di contatti a gruppi “sommersi” della nostra Regione, per valorizzare e promuovere questa importante risorsa della comunità.  Il Centro Servizi per  il Volontariato di Ferrara,  in collaborazione con  i Centri Servizi per  il Volontariato di Bologna,  Parma,  Piacenza,  Reggio  Emilia,  Modena,  Forlì‐Cesena  e  Rimini5  assieme  al  Coordinamento Regionale dei CSV, hanno rappresentato gli snodi principali di sostegno al progetto in tutte le varie fasi.  

2.1 Obiettivi del progetto “Auto‐aiuto in rete” si propone di:  1)  Conoscere  i  gruppi  di  auto‐aiuto  nella  nostra  Regione  con  l’obiettivo  di  cogliere  aspetti  comuni  e differenze  dei  singoli  gruppi,  evidenziando  le  tematiche  principali  che  affrontano,  i  diversi  approcci  e 

                                                            

5 Il CSV di Ravenna non ha partecipato al progetto poiché  ha concluso a inizio 2010 una mappatura provinciale dei gruppi di auto‐aiuto 

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filosofie che li guidano, la natura dei rapporti con le Istituzioni e con il territorio, la frequenza e la modalità di svolgimento degli incontri, eventuali problematiche o bisogni formativi da affrontare e condividere 2) Promuovere l’auto‐aiuto e una rete tra i gruppi, in particolare attivare collegamenti tra i gruppi, facilitare la conoscenza  reciproca, attraverso  lo  scambio di esperienze e momenti  informativi comuni, avvicinare  i gruppi alla comunità rendendoli più facilmente riconoscibili, ampliando la “forza contrattuale” nei confronti di enti locali e Istituzioni sanitarie.  

2.2 Le fasi del progetto e la loro realizzazione Parallelamente agli obiettivi, due sono le fasi di implementazione di “Auto‐aiuto in rete”. Fase 1: Mappatura dei gruppi  Al fine di conoscere  i gruppi presenti sul territorio regionale, è stato costruito un gruppo di  lavoro sovra‐provinciale  costituito  da  collaboratori  di  ogni  CSV  (mappatori),  con  il  mandato  di:  contattare  i coordinamenti e i gruppi presenti in indirizzari già esistenti (forniti sai CSV o da enti pubblici), individuare i gruppi nascenti  (tramite  ricognizioni  in  internet, nei  siti dei  servizi,  indicazioni  fornite dai  gruppi  stessi), quindi inviare via posta/via mail il questionario. L’indicazione data per la compilazione, era di condividere le risposte con i membri del gruppo, di modo che il questionario divenisse occasione per riflettere sullo stato dell’arte del gruppo e dei suoi rapporti con il territorio.  La  fase  di mappatura,  pur  essendo  stata  identificata  come  step  iniziale,  ha  rappresentato  il  cuore  del progetto che ha informato la tappa successiva di “Auto‐aiuto in rete”. Fase 2: Incontri di confronto e eventi di sensibilizzazione In  questa  seconda  fase  del  progetto,  sono  state  attivate  e  valorizzate  diverse  iniziative  su  tematiche specifiche organizzate autonomamente dai singoli gruppi o con il supporto dei CSV di riferimento La creazione di un'unica brochure informativa e la divulgazione della stessa a livello regionale, ha tentato di avviare una prima conoscenza tra i diversi gruppi, riducendo le distanze tra le nostre province e avvicinando simili esperienze sull’auto‐aiuto. Le iniziative si sono svolte tra dicembre 2010 e marzo 2011.  In particolare a Ferrara, in collaborazione con il gruppo auto‐aiuto famigliari di Bologna e dell’associazione famigliari di Reggio  Emilia,  è  stato  approfondito  il  tema della  salute mentale,  attraverso una  riflessione sull’auto‐aiuto come motore e sostegno alla partecipazione attiva e al coinvolgimento del “Fare Insieme”. L’evento  è  stato  anche occasione,  sulla base dell’esperienza diretta dell’Associazione  L’Alba di  Pisa, per promuovere  corsi di  “facilitatori  sociali”. Queste nuove  figure  sono persone  che hanno  attraversato un disagio  psichico  fino  alla  riappropriazione  di  un’identità  di  salute  e  che  in  seguito  ad  una  formazione professionale  e  un  continuo  aggiornamento,  divengono  risorsa  nella  relazione  d’aiuto  e  di accompagnamento degli utenti nel lavoro di presa in carico dei servizi (www.lalbassociazione.com).  A Modena e Forlì si sono svolti  incontri con  le associazioni e  i gruppi partecipanti ad “Auto‐aiuto  in rete” con l’obiettivo di presentare i dati della mappatura, avviare un confronto tra i gruppi e raccoglierne bisogni e criticità.  A Piacenza, è stata svolta una conferenza stampa con la partecipazione  del Comune di Piacenza, il Servizio Adulti Anziani e Disabilità, con  l’obiettivo restituire  i dati della mappatura e promuovere  i gruppi di auto‐aiuto  esistenti  sul  territorio  piacentino,  avviando  una  riflessione  circa  l’opportunità  di  rilanciare  lo strumento dell’auto‐aiuto anche attraverso nuove iniziative. A Parma, sono stati rappresentati  i diversi temi dell’auto‐aiuto attraverso  il teatro sociale. Studenti delle classi superiori, formati sul tema dell’auto‐aiuto, lo hanno messo in scena attraverso una rappresentazione teatrale rivolta alla cittadinanza. A  Reggio  Emilia,  si  è  tenuto  a  Marzo  l’XI  Congresso  Nazionale  dei  Gruppi  di  Auto  Mutuo  Aiuto  per l’elaborazione del  lutto.  Il tema della comunicazione della morte è stato presentato attraverso  la musica, l’arte e l’immagine. Ciascuno di questi eventi è stato occasione per avviare un confronto tra i gruppi a livello locale e regionale, poiché  la  loro numerosa partecipazione ha  rivelato  l’esistenza di una  realtà dell’auto‐aiuto  in  fermento, continuamente protesa ad interrogarsi sulla propria natura, sui propri rapporti con il territorio, per essere sempre più recettiva dei bisogni della cittadinanza.   

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3. La mappatura di “Auto‐aiuto in rete”  3.1 Obiettivo della mappatura 

La mappatura, come precedentemente accennato, si propone di esplorare la natura dei gruppi aderenti al progetto  e  fornirne  un  quadro  descrittivo,  con  l’auspicio  di  avviare  riflessioni  e  confronti  sul  tema dell’auto‐aiuto in Emilia Romagna.  

3.2 Il questionario della mappatura La mappatura,  si  è  avvalsa,  come  più  volte  accennato,  di  un  questionario  a  risposte  chiuse  e  aperte mutuato e adattato dallo strumento di ricerca utilizzato in “Briciole. I gruppi di auto‐aiuto in Italia. Indagine conoscitiva” (Focardi et al., 2006). Il questionario si compone di sette sezioni (Appendice 1): 

1. Sezione introduttiva in cui vengono sintetizzati i fini della mappatura e la modalità di compilazione del questionario;  

2. Informazioni generali del gruppo: nome del gruppo,  indirizzo di  riferimento, numero di  telefono, componenti  del  gruppo,  associazione/servizio  pubblico  di  riferimento,  nome  e  recapiti  del referente del gruppo; 

3. Informazioni  sulle attività del gruppo:  frequenza degli  incontri,  incontri a  termine o  continuativi, presenze medie dei componenti, svolgimento di attività diverse dagli incontri del gruppo, gestione dei nuovi ingressi; 

4. Caratteristiche del conduttore del gruppo: ambito professionale, ruolo, condivisione del problema o del bisogno del gruppo 

5. Problematiche  del  gruppo:  spazi  logistici  inadeguati,  eccessiva  frequenza  di  incontri,  difficoltà  di ampliamento del gruppo, difficoltà nella gestione di nuovi ingressi, bisogni formativi. 

6. Definizione del proprio gruppo come auto‐aiuto o di altra natura  7. Informativa trattamento dati: modulo della privacy per il trattamento dei dati del gruppo 

Le domande aperte, oltre ad essere riferite alle informazioni generali del gruppo, riguardano: la descrizione della tematica affrontata dal gruppo, la formazione del facilitatore diversa dalle, opzioni proposte, il tema formativo di interesse del gruppo, la definizione del gruppo diversa da quella di “gruppo di auto‐aiuto”.  

3.3 Analisi dei dati I dati dei questionari,  sono  stati  analizzati  tramite un  apposito programma di elaborazione dei dati6.  Le risposte  aperte,  complessivamente,  sono  state  completate  da  un  numero  esiguo  di  gruppi,  per  cui  non saranno  riportate.  L’unica  domanda  aperta  che  ha  ottenuto  la  totalità  di  risposte  è  quella  relativa  alla descrizione  della  tematica  affrontata  dal  gruppo,  utilizzata  in  seguito  per  l’individuazione  di  ambiti  di operatività dei gruppi.  La definizione di queste micro‐categorie (tematiche) è stata raggiunta in seguito a discussioni interne con i gruppi e con i mappatori, ricognizione di documentazioni e ricerche sul tema dell’auto‐aiuto (Balboni e altri, 2006; Focardi e altri, 2006; Albanesi, 2004) e con la consulenza tecnico‐scientifica della Fondazione Devoto. E’  da  sottolineare  che  tale  processo  di  sintesi  risulta  un’operazione  teorica  che  risponde  ad  esigenze espositive,  ma  che  di  certo  è  riduttiva  di  fronte  alla  complessità  dell’auto‐aiuto,  dove  spesso  molte tematiche tendono a sovrapporsi e a intrecciarsi.  Le tematiche individuate sono le seguenti: dipendenza gioco d’azzardo, disturbi d’ansia, diabete, malattie dementigene, (es: alzheimer o altre malattie che  implicano  il deterioramento cognitivo), elaborazione del lutto,  problemi  alcol‐correlati,  sostegno,  condivisione  e  supporto  generico  di  fronte  alle  sfide  della quotidianità  (es:  rapporti di buon vicinato, promozione di  reti amicali e sociali, acquisizione di abilità per risolvere  i problemi), uditori di voci, problemi oncologici, problemi  legati all’alimentazione, dipendenza affettiva, (condizioni relazionali negative che minano l’indipendenza e l’autonomia della persona), problemi legati al  consumo di droghe  illegali, hiv/Aids, problemi  legati alla genitorialità  (es:  la  crescita dei  figli, l’adozione  o  l’affido  dei  figli),  problemi  legati  alla  famigliarità  (es:  separazioni,  ai  divorzi,  problemi  di 

                                                            

6 SPSS ver 13‐Statistical Package for Social Science 

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coppia), integrazione stranieri, attività ricreative (es: condividere attività del tempo libero), problemi legati al  lavoro  (es:  disoccupazione,  precariato),  disturbi  dell’umore  (es:  depressione),  disturbi  specifici dell’apprendimento  (es: dislessia, discalculia), anzianità  (es:  sostegno psicologico degli anziani,   malattie prettamente legate a questa fase di vita come la demenza senile), problemi femminili, (es: affermazione sul lavoro delle donne, l’endometriosi, la menopausa), malattie intestinali, malattie mentali/disagio psichico, disabilità mentale/intellettiva,  autismo,  disabilità  fisiche  (es.  sclerosi multipla,  dolore  cronico),  salute mentale (es: tema legato alla salute mentale, non necessariamente legato a problemi o disagi psichici, ma possibilmente  vicini  anche  al  benessere  e  all’equilibrio  psicologico),  disabilità  non  altrimenti  specificata (disabilità generica), formazione volontari e abusi/maltrattamenti. Tali tematiche sono state a loro volta aggregate in aree tematiche così come rappresentato nel grafico 1:      Grafico 1. Aree tematiche                                       

AAARRREEEAAA    DDDIIIPPPEEENNNDDDEEENNNZZZEEE     

Dipendenza gioco d’azzardo Problemi alcol‐correlati Dipendenza affettiva Problemi legati al consumo di droghe illegali 

AAARRREEEAAA    SSSAAALLLUUUTTTEEE    MMMEEENNNTTTAAALLLEEE    Disturbi d’ansia Uditori di voci Problemi legati all’alimentazione Disturbi dell’umore Malattie mentali/disagio psichico Disabilità mentale/intellettiva 

AAARRREEEAAA    SSSAAALLLUUUTTTEEE    FFF III SSS IIICCCAAA      

Diabete Problemi oncologici Hiv/Aids Malattie intestinali Disabilità fisiche 

AAARRREEEAAA    FFFAAAMMMIIIGGGLLL IIIAAARRRIIITTTAAA’’’ ‐‐‐GGGEEENNNIIITTTOOORRRIIIAAALLL IIITTTAAA’’’    

  

Problemi legati alla genitorialità Problemi legati alla famigliarità 

AAARRREEEAAA    SSSAAALLLUUUTTTEEE    DDDEEELLLLLL ’’’    AAANNNZZZIIIAAANNNOOO    

  

Malattie dementigene Anzianità 

AAARRREEEAAA    DDDIIISSSAAABBBIII LLL IIITTTAAA’’’        ((( fff iii sss iii cccaaa ‐‐‐ iiinnnttteee lll llleeettt tttuuuaaa llleee)))    

  Disturbi specifici dell’apprendimento Autismo Disabilità non altrimenti specificata 

AAARRREEEAAA    SSSOOOSSSTTTEEEGGGNNNOOO ‐‐‐AAALLLTTTRRROOO       

Elaborazione del lutto Sostegno  Integrazione stranieri Attività ricreative Problemi legati al lavoro Problemi femminili Formazione volontari Abusi‐ maltrattamenti 

   

 8 

3.4 Caratteristiche generali dei gruppi mappati Nella sintesi dei risultati che segue si considerano solo le risposte date correttamente nei questionari (non vengono quindi  considerate  le  risposte nulle, non pertinenti o mancanti) per  cui,  in qualche  risultato,  il numero  dei  gruppi  che  hanno  dato  risposta  può  non  corrispondere  con  il  numero  assoluto  dei  gruppi mappati. Questi casi saranno evidenziati con un asterisco ( * ). I  risultati vengono  riportati  in  tabelle di  sintesi  con numeri e percentuali, quindi descritti evidenziando  i valori più alti e statisticamente significativi7.   Nella  fase  di mappatura  sono  stati  individuati  267  gruppi,  in  particolare  si  suddividono  per  territorio provinciale così come segue (tab.1):   Tabella 1. Numero dei gruppi in ogni provincia 

PROVINCIA  N°GRUPPI %  RESIDENTI GRUPPI x ABITANTI 

Bologna  62  23.2  984.341  1 x 15.624 Ferrara  49  18.4  358.966  1 x 7.326 Forlì‐Cesena  35  13.1  392.330  1 x 11.209 Modena  36  13.5  694.580  1 x 19.294 Parma  35  13.1  437.308  1 x 12.494 Piacenza  13  4.9  288.011  1 x 22.155 Reggio Emilia  27  10.1  525.297  1 x 19.455 Rimini  10  3.7  325.265  1 x 32.526 

TOT  267  100  4.395.606  1 x 16.463  

La tabella 1 evidenzia anche il rapporto tra la presenza dei gruppi e la popolazione residente nelle diverse province  (dati Ufficio  Statistico Regionale 1  gennaio 2010). Confrontati  con  il dato  regionale emerge un forte  squilibrio  fra  i  diversi  territori,  sulle  cui  cause  non  è  possibile  formulare  ipotesi  scientificamente attendibili, se non genericamente legate alla diversità di ogni storia territoriale della genesi e dello sviluppo dell’esperienza dell’auto‐aiuto. Le  tematiche  affrontate  dai  gruppi  sono  prevalentemente  legate  a  problemi  alcol‐correlati  (19%)  e genitorialità (11%).  Tabella 2. Temi affrontati dai gruppi 

TEMATICHE  N°GRUPPI % 

Abusi/maltrattamenti  3  1.1 

Anzianità  2  0.7 

Attività ricreative  1  0.4 

Autismo  3  1.1 

Diabete  3  1.1 

Dipendenza affettiva  4  1.5 

Dipendenza gioco d’azzardo  8  3.0 

Disabilità fisiche  13  4.9 

  Segue a pag. 9 

   

                                                            

7 Nota metodologica: è stato svolta la statistica del Chi‐quadro per verificare l’associazione tra alcune variabili.   

  9

  Inizia a pag. 8

TEMATICHE  N°GRUPPI % 

Disabilità generale  23  8.6 

Disabilità mentale/intellettiva  3  1.1 

Disturbi d’ansia  6  2.2 

Disturbi dell’umore  2  0.7 

Disturbi specifici di apprendimento  3  1.1 

Elaborazione lutto  6  2.2 

Formazione volontari  1  0.4 

Hiv/Aids  1  0.4 

Integrazione stranieri  1  0.4 

Malattie dementigene  16  6.0 

Malattie intestinali  3  1.1 

Malattie mentali/disagio psichico  19  7.1 

Prob. legati alla genitorialità  30  11.2 

Problemi alcolcorrelati   50  18.7 

Problemi famigliari  5  1.9 

Problemi femminili  3  1.1 

Problemi legati a consumo sostanze psicoattive  21  7.9 

Problemi legati al lavoro  1  0.4 

Problemi legati all’alimentazione  10  3.7 

Problemi oncologici  3  1.1 

Salute mentale  5  1.9 

Sostegno  15  5.6 

Uditori di voci  3  1.1 

TOT 267  100 

 Complessivamente, come è possibile rilevare dal grafico 2, l’area delle dipendenze e della salute mentale e è quella in cui i gruppi della Regione sono impegnati più frequentemente.                 

 10 

Grafico 2. Gruppi dell’Emilia Romagna suddivisi per aree tematiche 

  Come emerge dalla tabella 3, il campione è costituito da gruppi su temi diversi, distribuiti nelle province in maniera piuttosto eterogenea.  Tabella 3. Temi affrontati dai gruppi suddivisi per provincia 

    N° GRUPPI PER PROVINCIA   

TEMATICHE Ferrara  Bologna Forlì‐ 

Cesena Modena Parma Piacenza  Reggio 

Emilia Rimini TOT

Abusi/maltrattamenti  0  0  0  3  0  0  0  0  3 

Anzianità  1  1  0  0  0  0  0  0  2 

Attività ricreative  1  0  0  0  0  0  0  0  1 

Autismo  1  1  0  0  0  0  0  1  3 

Diabete  0  0  1  2  0  0  0  0  3 

Dipendenza affettiva  0  2  0  1  1  0  0  0  4 

Dipendenza gioco d’azzardo 

3  1  0  0  1  0  3  0  8 

Disabilità fisiche  5  2  3  0  1  1  0  1  13 

Disabilità generale  10  4  2  0  2  0  4  1  23 

Disabilità mentale/intellettiva 

1  2  0  0  0  0  0  0  3 

Disturbi d’ansia  1  1  1  1  1  0  1  0  6 

Disturbi dell’umore  1  1  0  0  0  0  0  0  2 

Disturbi specifici di apprendimento 

1  0  2  0  0  0  0  0  3 

Elaborazione lutto  0  2  1  0  2  0  1  0  6 

Formazione volontari  1  0  0  0  0  0  0  0  1 

                Segue a pag. 10 

  11

                Inizia a pag. 10 

Hiv/Aids  0  1  0  0  0  0  0  0  1 

Integrazione stranieri  1  0  0  0  0  0  0  0  1 

Malattie dementigene  

1  4  2  3  3  0  3  0  16 

Malattie intestinali  0  0  3  0  0  0  0  0  3 

Malattie mentali/disagio psichico 

2  12  1  1  2  1  0  0  19 

Prob. legati al lavoro  0  1  0  0  0  0  0  0  1 

Prob. legati alla genitorialità  3  8  8  0  2  5  1  3  30 

Problemi alcolcorrelati 

10  3  4  16  10  4  1  2  50 

Problemi famigliari  1  1  1  0  1  0  1  0  5 

Problemi femminili  1  1  1  0  0  0  0  0  3 

Problemi legati a consumo sostanze  1  3  1  0  4  1  10  1  21 

Problemi legati all’alimentazione 

1  3  3  0  1  1  0  1  10 

Problemi oncologici  1  1  0  0  0  0  1  0  3 

Salute mentale  0  0  0  1  4  0  0  0  5 

Sostegno  0  6  1  7  0  0  1  0  15 

Uditori di voci  1  1  0  1  0  0  0  0  3 

TOT  49  62  35  36  35  13  27  10  267 

 Le aree tematiche affrontate dai gruppi si distribuiscono in maniera diversa in ogni provincia, in particolare (tabella 4):    

‐ L’area delle dipendenze è affrontata per il 20% circa dai gruppi sia di Modena sia di Parma ‐ L’area delle salute mentale è affrontata per il 42% dai gruppi di Bologna ‐ L’area della salute fisica è affrontata per il 30%  il 26% dai gruppi rispettivamente di Forlì‐Cesena e 

di Ferrara ‐ L’area della famigliarità/genitorialità è affrontata quasi per  il 26% dai gruppi di Bologna e di Forlì‐

Cesena ‐ L’area della salute dell’anziano è affrontata quasi per il 30% dai gruppi di Bologna ‐ L’area della disabilità è affrontata per il 41% dai gruppi di Ferrara ‐ L’area del sostegno‐altro è affrontata per il 32% dai gruppi sia di Bologna, sia di Modena 

        

 12 

Tabella 4. Aree tematiche dei gruppi affrontate in ogni provincia 

    N° GRUPPI PER PROVINCIA   

AREE TEMATICHE  Ferrara  Bologna  Forlì‐ Cesena 

Modena Parma Piacenza Reggio Emilia 

Rimini TOT

Area dipendenze  14  

9  

5  

17  

16  

5  

14  

3  

83  

%  16.9  10.8  6.0  20.5 19.3 6.0  16.9  3.6  100 

Area salute mentale  7  20  5  4  8  2  1  1  48 

%  14.6  41.7 10.4  8.3  16.7  4.2  2.1  2.1  100 

Area salute fisica  6  4  7  2  1  1  1  1  23 

%  26.1 17.4  30.4 8.7  4.3  4.3  4.3  4.3  100 

Area famigliarità/ Genitorialità  4  9  9  0  3  5  2  3  35 

%  11.4  25.7 25.7 0  8.6  14.3  5.7  8.6  100 

Area salute dell’anziano  2  5  2  3  3  0  3  0  18 

%  11.1  27.8 11.1  16.7  16.7  0  16.7  0  100 

Area disabilità  12  5  4  0  2  0  4  2  29 

%  41.4 17.2  13.8  0  6.9  0  13.8  6.9  100 

Area sostegno‐altro 

4  10  3  10  2  0  2  0  31 

%  12.9  32.3 9.7  32.3 6.5  0  6.5  0  100  

TOT  

49  

62  

35  

36  

35  

13  

27  

10  

267 

 3.5 Caratteristiche dei gruppi suddivisi per aree tematiche Di  seguito  verranno descritte  le  caratteristiche più  rilevanti dei  gruppi  in  generale,  tenendo  conto della suddivisione degli stessi per aree tematiche.   Componenti dei gruppi Riguardo  alla  composizione  dei  gruppi,  si  rileva  che  i  gruppi  i  cui  componenti  sono  anche  i  famigliari costituiscono il 61% del campione complessivo, quasi il 60% dei gruppi ha fra i componenti anche i portatori del  bisogno,  circa  il  27%  dei  gruppi  ha  fra  i  componenti  anche  i  volontari  e  il  28%  dei  gruppi  ha  tra  i componenti anche gli operatori. I gruppi “puri”8 composti da soli famigliari sono il 25%, i gruppi composti da soli portatori del bisogno sono il 23%, i gruppi con solo volontari sono il 3% (sono circa 8 gruppi) e non ci sono gruppi di soli operatori. Tutti gli  altri  gruppi  sono  a  componente mista  e  risultano  complessivamente  130  pari  al  49%  del  campione complessivo. Cercando di evidenziare  in quale ambito  sono  impegnati  i gruppi “puri” è possibile  rilevare che, i gruppi di “soli famigliari” sono soprattutto nell’area delle dipendenze (24%) e nell’area della disabilità (21%). I gruppi di soli “portatori del bisogno” sono soprattutto nell’area delle dipendenze (29%) e nell’area della  “famigliarità/genitorialità”  (24%).  Infine  i  gruppi  di  soli  “volontari”  sono  soprattutto  nell’area sostegno‐altro (tabella 5).     

                                                            

8 Con questo termine si intendono i gruppi con una sola tipologia di componenti 

  13

Tabella 5. Aree tematiche dei gruppi “puri” 

    Aree tematiche 

  Dipendenze Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

Solo famigliari 

16  10  4  9  7  14  7  67 

%  23.9 14.9  6.0  13.4  10.4  20.9 10.4  100 

Solo portatori del bisogno 

18  14  7  15  0  2  6  62 

%  29.0 22.6  11.3  24.2 0  3.2  9.7  100 Solo volontari 

1  0  0  2  0  0  5  8 

%  12.5  0  0  25.0 0  0  62.5 100 Solo operatori 

0  0  0  0  0  0  0  0 

%  0  0  0  0  0  0  0  0 

 Associazione e Servizi di riferimento I gruppi che hanno associazioni di riferimento sono il 75%, mentre i gruppi che hanno un servizio pubblico di riferimento sono  il 62%.  Il 41%,  invece, ha un rapporto con entrambe  le realtà del pubblico e del terzo settore. Tra  i gruppi che hanno come riferimento servizi e/o associazioni sono quelli  impegnanti nelle dipendenze ad essere quelli più numerosi (tabella 6).  Tabella 6. Realtà di riferimento dei gruppi  distinti per area tematica  

    Aree tematiche 

  Dipendenze  Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

Ass. di riferimento 

68  33  20  20  12  21  23  197 

%  34.5 16.8  10.2  10.2  6.1  10.7  11.7  100 Ser. pubblico di riferimento 

41  37  15  21  14  15  19  162 

%  25.3 22.8 9.3  13.0  8.6  9.3  11.7  100 Entrambi  34  23  13  7  9  9  15  110 

%  30.9 20.9  11.2  6.4  8.2  8.2  13.6  100 

 Caratteristica degli incontri 

• Frequenza  degli  incontri  :  I  gruppi  complessivamente  si  incontrano  piuttosto  frequentemente:  il 50% dei gruppi circa, svolge uno o più di incontro a settimana, il 30% dei gruppi svolge un incontro una volta ogni quindici giorni o una ogni due/tre settimane. Meno  frequenti sono gli  incontri per circa il 20% dei gruppi che si riuniscono una volta al mese o lasciano passare più di un mese tra un incontro e l’altro. Come  si  evince dalla  tabella  7,  fra  i  gruppi  che  si  incontrano  più  frequentemente  (uno  o più di incontro a settimana) quasi  il 56% è costituito dai gruppi  impegnati nelle dipendenze. Tra  i gruppi che  si  incontrano  in  un  periodo  che  va  da  “una  volta  ogni  quindici  giorni  a  una  volta  ogni  tre settimane”  il 21% è costituito da gruppi che  si occupano del  tema della  famigliarità e  il 21% dei gruppi che si occupa di disabilità.    

   

 14 

Tabella 7 . Frequenze degli incontri dei gruppi distinti per aree tematiche     Aree tematiche 

  Dipendenze  Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

1‐più di incontro a settimana 

74  27  8  4  2  3  15  133 

%  55.6 20.3  6.0  3.0  1.5  2.3  11.3  100 1 incontro ogni 15 giorni‐1 ogni 3 settimane 

8  15  5  17  11  17  7  80 

%  10.0  18.8  6.3  21.3 13.8  21.3 8.8  100 

 • Ingresso di nuovi membri:  l’ingresso di nuovi membri,  in qualsiasi fase del percorso del gruppo, è 

aperto  per  il  95%  dei  casi.  In  generale  il  60%  dei  gruppi  (159  gruppi  circa)  svolge  un  colloquio preliminare  per  accogliere  nuovi membri,  in  particolare,  in  questi  159  gruppi,  il  colloquio  viene svolto nel 62% dei casi dal “conduttore” del gruppo, nel 21% dei casi da un professionista, nel 17% dei casi da un membro del gruppo. Distinguendo per aree tematiche, tra i gruppi che svolgono un colloquio preliminare  il 44%  sono gruppi  impegnati nelle dipendenze e quasi  il 13%  sono gruppi (circa 20 gruppi)  impegnati nella salute mentale. L’ingresso di nuovi membri è  libero, per quasi  il 27% nell’area della salute mentale (tabella 8). 

 Tabella 8. Ingresso di nuovi membri nei gruppi distinti per aree tematiche 

    Aree tematiche 

  Dipendenze Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

Ingresso libero 

13  27  11  14  6  15  15  101 

%  12.9  26.7  10.9  13.9  5.9  14.9  14.9  100 Colloquio preliminare 

70  20  10  19  12  12  16  159 

%  44.0 12.6 6.3  11.9 7.5  7.5  10.1  100 TOT  83  47  21  33  18  27  31  260*

 Cercando di evidenziare differenze tra  i gruppi di diverse aree tematiche, sembra emergere che:  i gruppi  aperti  siano  soprattutto  impegnati  nelle  dipendenze  (33%) mentre  i  gruppi  chiusi  siano soprattutto impegnati nell’area della famigliarità/genitorialità (38%) (tabella 9). 

 Tabella 9. Gruppi aperti‐chiusi suddivisi per aree tematiche 

    Aree tematiche 

  Dipendenze  Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT 

Gruppo aperto 

82  47  20  30  17  26  27  249 

%  32.9 18.9  8.0  12.0  6.8  10.4  10.8  100 Gruppo chiuso 

1  1  2  5  1  2  1  13 

%  7.7  7.7  15.4  38.5 7.7  15.4  7.7  100 TOT  83  48  22  35  18  28  28  262*

 

  15

• Numero di  incontri: per  l’83% dei gruppi gli  incontri sono continuativi nel  tempo,  il  restante 17% svolge cicli di  incontri a termine.  Il numero medio di  incontri ad ogni ciclo è circa di 11. Ponendo attenzione alla distinzione per aree,  sembra  che  fra  i gruppi  con  incontri  continuativi,  il 37%  sia impegnati nelle dipendenze e il 19% nella salute mentale. Mentre, per quanto riguarda i gruppi con incontri a termine,  il 25% è  impegnato nel tema generico del “sostegno o altro”,  il 20% nel tema della famigliarità e il 20% nel tema della disabilità (tabella 10). 

 Tabella 10. Tipologia di incontri dei gruppi suddivisi per aree tematiche 

    Aree tematiche 

  Dipendenze  Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

Incontri continui 

80  42  16  25  14  19  19  215 

%  37.2 19.5 7.4  11.6  6.5  8.8  8.8  100 Incontri a termine 

1  5  5  9  4  9  11  44 

%  2.3  11.4  11.4  20.5 9.1  20.5 25.0 100 TOT  81  47  21  34  18  28  30  259*

 Presenze medie dei componenti Circa il 50% dei gruppi vede la presenza media ad ogni incontro di 6‐10 membri, mentre quasi un 30% dei gruppi  registra  in media   15‐20 membri ad ogni  incontro.  Il  restante 20% dei gruppi ha una presenza o piuttosto esigua di membri (3‐5 membri) o molto alta (oltre i 20). Tra  i  gruppi meno  numerosi  troviamo  un  30%  di  gruppi  impegnati  nella  salute mentale.  I  gruppi  più numerosi, invece, sembrano in prevalenza essere impegnati nelle dipendenze (tabella 11).  Tabella 11. Numero medio dei componenti suddiviso per aree tematiche 

    Aree tematiche 

  Dipendenze  Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

3‐5 membri 

7  13  3  7  1  7  5  43 

%  16.3  30.2 7.0  16.3  2.3  16.3  11.6  100 6‐10 membri 

40  22  12  17  8  16  15  130 

%  30.8 16.9  9.2  13.1  6.2  12.3  11.5  100 

Oltre 15 membri 

30  8  4  9  8  3  10  72 

%  41.7 11.1  5.6  12.5  11.1  4.2  13.9  100 

 Caratteristiche del conduttore Per oltre l’87% dei gruppi vi è un “conduttore” (pari a 225 gruppi) . Il 31% di questi gruppi è impegnato nelle dipendenze. Tra i gruppi non condotti, il 27% è impegnato nella salute mentale (tabella 12).          

 16 

Tabella 12. Gruppi con o senza conduttore suddivisi per aree tematiche 

    Aree tematiche 

  Dipendenze Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

Presenza di conduttore 

70  39  19  25  17  24  31  225 

%  31.1 17.3  8.4  11.1  7.6  10.7  13.8  100 

Mancanza conduttore 

6  9  4  9  1  4  0  33 

%  18.2  27.3 12.1  27.3  3.0  12.1  0  100 TOT  76  48  23  34  18  28  31  258*

 Il  conduttore  viene  in  generale  chiamato  “facilitatore”  (da  circa  il  55%  dei  gruppi)  o  propriamente “conduttore” circa nel 20% dei gruppi (tabella 13).  Tabella  13. Denominazione del “conduttore” 

    Come viene chiamato?   

  Operatore  Servitore  Facilitatore  Conduttore  TOT   E’ presente un “conduttore”  21  34  119  43  217∗

  %  9.7  15.7  54.8 19.8 100 

 L’ambito  professionale  in  cui  è  impegnato  non  è  definibile  in modo  specifico.  Dei  225  gruppi  con  un “conduttore”,  il 41% ha risposto all’opzione “altro” senza specificare, se non di rado, quale professione. Il 29% dei gruppi dichiara, invece, di avere un “conduttore” impegnato nell'ambito sanitario  (tabella 14).  Tabella 14. Ambito professionale del “conduttore” 

    Ambito professionale   

  Educativo  Sociale  Sanitario  Altro  TOT   E’ presente un “conduttore”  43  18  60  83  204*

   %  21.1  8.8  29.4 40.7 100 

 Infine,  si  chiede al  gruppo di  specificare  se  il  conduttore  condivide o meno  il problema o  il bisogno dei membri del gruppo. Tra i 225 gruppi con il “conduttore”, il 54% condivide lo stesso problema del gruppo e il 41%  è  impegnato  nelle  dipendenze.  Invece,  tra  i  gruppi  in  cui  il  conduttore  non  condivide  lo  stesso problema il 22% è impegnato nella salute mentale (tabella 15).  Tabella 15. Gruppi , suddivisi per aree tematiche, in cui il conduttore condivide  o meno il problema  dei componenti 

    Aree tematiche 

  Dipendenze  Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

Conduttore il prob. 

49  17  8  10  4  16  14  118 

%  41.5 14.4  6.8  8.5  3.4  13.6  11.9  100 Conduttore non condivide il  prob. 

18  22  10  14  13  8  17  102 

%  17.6  21.6 9.8  13.7  12.7  7.8  16.7  100 

 

  17

Svolgimento di attività Quasi  l’85%  dei  gruppi  svolge  altre  attività  oltre  agli  incontri  di  gruppo.  Le  attività  di  tali  gruppi  sono prevalentemente:  di  informazione  (per  quasi  il  71%  dei  gruppi),  di  socializzazione  (per  oltre  il  54%  dei gruppi), di formazione e ascolto telefonico (per oltre il 47% dei gruppi ) (tabella 16).  Tabella 16. Attività svolte dai gruppi 

Attività diverse dagli incontri di gruppo  N° di gruppi  % Consulenza legale  21  9.5 Assistenza domiciliare  15  6.8 Informazione  156  70.6 Formazione  107  48.4 Socializzazione  120  54.3 Tempo libero  82  37.1 Reinserimento lavorativo  7  3.2 Ascolto telefonico  104  47.1 Tutela dei diritti  24   10.9 Assistenza sociale  23  10.4 Assistenza medica  12  5.4 Assistenza psicologica  73  33.0 Prestazioni infermieristiche  5  2.3  Tra i gruppi che svolgono altre attività quasi l’80% ha come riferimento l’associazione e il 60% dei gruppi ha come riferimento un servizio pubblico.  Le  attività di  informazione,  sono  svolte  soprattutto da  i  gruppi  impegnati  nelle dipendenze  (40%),  nella salute fisica (14%) e nella famigliarità/genitorialità (13%). Le attività di formazione sono svolte ancora una volta  soprattutto  dai  gruppi  sulle  dipendenze  (40%)  e  dai  gruppi  sulla  genitorialità  (16%).  Le  attività  di socializzazione sono svolte dal 28% dei gruppi sulla dipendenza, dal 16% dai gruppi sulla salute mentale. Infine,  l’ascolto  telefonico è svolto dal 39% dei gruppi sulle dipendenze e dal 18% dei gruppi sulla salute mentale.  Complessivamente i gruppi sulle dipendenze sembrano rappresentare la maggior parte delle attività svolte dai gruppi mappati (tabella 17).  Tabella  17. Attività più frequenti dei gruppi suddivise per aree tematiche 

    Aree tematiche 

  Dipendenze  Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

Attività di informazione 

63  22  14  20  11  14  12  56 

%  40.4 14.1 9.0  12.8 7.1  9.0  7.7  100 Attività di formazione 

43  15  10  17  6  3  13  107 

%  40.2 14.0  9.3  15.9 5.6  2.8  12.1  100 

Attività di socializzazione (no sig.) 

34  19  14  17  9  10  17  120 

%  28.3 15.8 11.7  14.2  7.5  8.3  14.2  100 Ascolto telefonico 

41  19  7  7  9  10  11  104 

%  39.4 18.3 6.7  6.7  8.7  9.6  10.6  100 

   

 18 

Produzione di materiale in informativo Circa il 60% dei gruppi produce materiale informativo e di questi oltre il 64% lo produce in forma cartacea (tabella 18)  Tabella 18. Materiali prodotti dai gruppi 

Materiali informativi prodotti  N°gruppi % Foglio informativo  89  64.5 Rivista  29  21.0 Volantini  90  65.2 Video  20  14.5 Pagina web  40  29.0 newsletter  9  6.5  Difficoltà rilevate dal gruppo Per  il  48%  dei  gruppi  ci  sono  difficoltà  all’interno  del  gruppo,  di  questi  quasi  la metà  dichiara  di  avere problemi ad ampliare il gruppo, più del 40% lamenta una scarsa partecipazione dei membri e quasi il 25% dichiara il bisogno di maggiore formazione (tabella 19).  Tabella 19. Problematiche indicate dai gruppi 

Problematiche indicate  N° gruppi  % Spazi inadeguati  21  16.5 Eccessiva frequenza degli incontri  0  0.0 Scarsa frequenza degli incontri  12  9.5 Scarsa costanza di partecipazione dei membri  55  43.3 Difficoltà di ampliamento del gruppo  61  48.0 Difficoltà di gestione dei nuovi ingressi  10  7.9 Problemi con il facilitatore  4  3.1 Eccessiva chiusura verso l’esterno  9  4.3 Difficili relazioni con l’ente pubblico  15  11.8 Gruppo troppo numeroso  16  12.6 Bisogno di maggiore formazione  31  24.4 Altro   23  18.1  Cercando  di  individuare  come  si  suddividono  tali  problematiche  nei  gruppi  con  diversa  area  tematica, emerge  quanto  segue:  tra  i  gruppi  che  dichiarano  una  scarsa  costanza  di  partecipazione,  il  54%  sono impegnati nelle dipendenze, tra i gruppi che dichiarano difficoltà di ampliamento il 26% è impegnato nelle dipendenze e il 21% nell’area della salute mentale. Tra i gruppi che hanno individuato anche il bisogno di formazione quasi il 40% è costituto ancora dai gruppi sulle dipendenze e da un 16% di gruppi impegnati nella salute dell’anziano e nella disabilità (tabella 20).                  

  19

Tabella  20. Problematiche maggiori dei gruppi suddivisi per aree  

    Aree tematiche 

  Dipendenze  Salute mentale 

Salute fisica 

Famigliarità/genitorialità 

Salute anziano 

Disabilità  Sostegno‐altro 

TOT

Scarsa costanza di partecipazione 

30  6  0  7  1  7  4  55 

%  54.5 10.9  0  12.7  3.9  12.7  7.3  100 Difficoltà ampliamento gruppo 

16  13  3  8  4  10  7  61 

%  26.2 21.3 4.9  13.1  6.6  16.4  11.5  100 Bisogno di formazione 

12  2  2  2  5  5  3  31 

%  38.7 6.5  6.5  6.5  16.1 16.1 9.7  100 

 Auto‐percezione come gruppo di auto‐aiuto I gruppi  che hanno  risposto  correttamente a questa domanda  sono 258 e  si percepiscono di auto‐aiuto circa  nell’80%  dei  casi.  Di  questi  circa  il  70%  ha  un’associazione  di  riferimento  e  il  62%  ha  un  servizio pubblico di riferimento. I gruppi ama che hanno sia associazione sia servizio di riferimento sono 77. Considerando  poi  la  figura  del  “conduttore”  rispetto  a  tali  gruppi,  è  possibile  rilevare  che  l’88%  circa dichiara di averlo e di chiamarlo “facilitatore” (60%) e “conduttore” (18%), indicando che l’ambito in cui è impegnato è diverso dalla professione educativa,  sanitaria o  sociale  (categoria  “altro”) nel 40% dei  casi, mentre nel 31% dei casi svolge un lavoro di tipo sanitario. Tra  i gruppi che si considerano gruppo di auto‐aiuto  in cui è presente un conduttore, questo condivide  lo stesso problema degli altri nel 56% dei casi. Distinguendo  i gruppi per area  tematica si rileva che:  tra  i gruppi ama auto‐percepiti  il 27% è  impegnato nelle  dipendenze  e  il  22%  nella  salute  mentale,  il  17%  nell’area  della  famigliarità/genitorialità,  l’11% nell’area della disabilità, il 9% nell’area sostegno‐altro, nell’ 8% nell’area della salute dell’anziano e nel 7% nell’area della salute fisica (Grafico 3).  Grafico 3. Gruppi che si percepiscono di “auto‐aiuto” suddivisi per aree 

  

 20 

3.6 Caratteristiche dei gruppi in ogni provincia  

Di seguito vengono sintetizzate le caratteristiche generali  (frequenze e frequenze percentuali) dei gruppi per ogni provincia, in modo da avere un quadro complessivo per ogni territorio.  

BOLOGNA  

I gruppi sono complessivamente 62, su una popolazione di 984.341 abitanti, si registra un gruppo ogni 15.624 abitanti 

I gruppi sono  impegnati nei diversi ambiti come segue: 32% area salute mentale, 16% area sostegno‐altro,  15%  area  dipendenze,  15%  area  famigliarità/genitorialità,  8%  area  salute  anziano,  8%  area disabilità, 6% area salute fisica (per visualizzare le tematiche singole dei gruppi vedi tab. 3 pag 10) 

Il 40% dei gruppi sono “puri”. In particolare circa 10 gruppi sono di soli famigliari, 15 di soli portatori del bisogno e non ci sono gruppi di soli volontari. 

Bologna  assieme  a Parma  è  la provincia  con  il numero più basso di  gruppi  che ha  come  riferimento l’associazione (52%) 

È  la  provincia,  invece,  in  cui  è maggiore  il  numero  di  gruppi  che  hanno  come  riferimento  il  servizio pubblico (90%) 

Il 45% dei gruppi ha come riferimento entrambi  Il 42% dei gruppi si incontra una o più volte a settimana, il 40% si incontra una volta ogni quindici giorni o una volta ogni tre settimane. I gruppi restanti si incontrano meno di frequente: svolgono o un incontro al mese o lasciano passare più di un mese tra un incontro e l’altro 

Nel  45%  dei  gruppi  ci  sono  in media,  ad  ogni  incontro,  sei/dieci membri,  nel  26%  dei  gruppi  sono presenti tre/cinque membri 

Il 79% dei gruppi dichiara di essere “condotto”  Nei  gruppi  in  cui  vi  è un  conduttore  viene  chiamato  soprattutto  “facilitatore”  (73%  ) o  “conduttore” (13%) 

Tale figura di riferimento, dove è presente, è impegnata prevalentemente in una professione diversa da quella medica, sociale o educativa (34% categoria “altra”) e in ambito sanitario nel 31% dei gruppi  

In meno della metà dei gruppi, come per Modena e Piacenza, il conduttore condivide lo stesso problema dei membri (40%) 

Assieme  a  Rimini  è  la  provincia  in  cui  è maggiore  il  numero  di  gruppi  (59%)  che  accoglie  un  nuovo membro  in modo  libero,  senza un  colloquio preliminare. Nei  casi  in  cui quest’ultimo  venga  svolto, è effettuato per la maggior parte dei gruppi, dal “conduttore” 

Il 36% dei gruppi si prepara all’ingresso di un nuovo   membro.  I gruppi di Bologna, assieme a quelli di Forlì‐Cesena e Rimini, sono quelli che meno frequentemente si preparano all’ingresso di nuovi membri. 

Come per  la maggior parte delle province, anche  i gruppi di Bologna  sono  in prevalenza  continui nel tempo (90%) 

Assieme  a  Ferrara  è  la  provincia  in  cui  i  gruppi  svolgono meno  di  frequente  altre  attività  oltre  agli incontri di gruppo (75% circa 47 gruppi) 

In particolare questi 47 gruppi svolgono soprattutto (riportate le tre più frequenti): Informazione  35 gruppi  Socializzazione  30 gruppi  Tempo libero  25 gruppi  

Il 51% (circa 31 gruppi) dei gruppi percepisce problemi interni, di cui i tre principali sono: Troppi incontri  tutti i 31 gruppi  Difficoltà ampliamento del gruppo  19 gruppi  Scarsa costanza di partecipazione  9 gruppi 

L’ 88% dei gruppi si percepisce propriamente di auto‐aiuto

  21

                                                   

FERRARA  

I gruppi sono complessivamente 49, su una popolazione di 358.966 abitanti, si registra un gruppo ogni 7.326 abitanti 

I gruppi sono  impegnati nei diversi ambiti come segue: 29% area dipendenze, 25% area disabilità, 14% area salute mentale, 12% area salute fisica, 8% area genitorialità, 8% area sostegno‐altro, 4% area salute anziano (per visualizzare le tematiche singole dei gruppi vedi tab. 3 pag 10) 

Assieme  a  Parma  è  la  provincia  con  il  numero  più  alto  di  “gruppi  puri”,  che  sono  il  73%.  In particolare  sono 22  i gruppi di  soli  famigliari, 12  i gruppi di  soli portatori del bisogno e 2 di  soli volontari 

Il 73% dei gruppi ha come riferimento un’associazione di volontariato  Il 53% dei gruppi ha come riferimento un servizio pubblico  Il 37% dei gruppi hanno entrambe le realtà come riferimento  I gruppi di Ferrara assieme a quelli di Reggio Emilia e Modena sono quelli che si  incontrano più di frequente. Il 59% dei gruppi si incontra, infatti, una o più volte a settimana. Il 37% si incontra in un periodo che va da una volta ogni quindici giorni a una volta ogni tre settimane. Solo due gruppi si incontrano una volta al mese o lasciano passare più di un mese tra un incontro e l’altro.  

In oltre la metà dei gruppi (53%) sono presenti in media 6‐10 membri, invece, nel 28%  dei gruppi ci sono 10‐15 membri 

Il 92% dei gruppi è “condotto”  Nei gruppi  in cui vi è un “conduttore” viene chiamato soprattutto “facilitatore” (53%), “servitore” (19%) o “conduttore” (19% sono circa 8 gruppi) 

Il “conduttore” svolge una professione “altra”, diversa da quella sanitaria, sociale o educativa (55% categoria “altro”) mentre nel 30% dei gruppi (circa 12 gruppi) egli è impegnato nel settore sanitario 

Il  “conduttore”  condivide  lo  stesso  problema  dei  membri  del  gruppo  nel  70%  dei  casi,  è  la percentuale più alta assieme a quella di Rimini 

L’ingresso di un nuovo membro avviene per  il 65% dei gruppi attraverso un colloquio preliminare svolto, nella maggior parte dei casi, da un conduttore. La situazione è simile alle altre province 

Quasi la metà dei gruppi si prepara all’ingresso di un nuovo membro (49%)  Come per la maggior parte delle province, anche i gruppi di Ferrara sono in prevalenza continui nel tempo (90%) 

Il 72% dei gruppi svolge altre attività rispetto agli incontri di gruppo. I gruppi di Ferrara, insieme a quelli di Bologna, sembrano essere, però, quelli meno impegnati in altre attività 

Di questi 33 gruppi le tre attività svolte più spesso sono: Informazione  22 gruppi  Socializzazione  19 gruppi e Ascolto telefonico  19 gruppi  

38 gruppi percepiscono problemi interni, i tre più frequenti sono: Difficoltà ampliamento del gruppo  19 gruppi  Scarsa costanza di partecipazione  13 gruppi Difficili relazioni con l’ente pubblico  10 gruppi e “altro”(non specificato) 10 gruppi 

Il 79% dei gruppi si percepisce propriamente di auto‐aiuto  

 

  

 22 

            

FORLI’‐ CESENA  

I gruppi sono complessivamente 35, su una popolazione di 392.330 abitanti, si registra un gruppo ogni 11.209 abitanti 

I gruppi sono impegnati nei diversi ambiti come segue: 26% area famigliarità/genitorialità, 20% area salute fisica, 14% area dipendenze, 14% area salute mentale, 11% area disabilità, 9% area sostegno‐altro, 6% area salute anziano(per visualizzare le tematiche singole dei gruppi vedi tab. 3 pag 10) 

Ci  sono quasi 20 gruppi  “puri” di  cui 7 di  soli  famigliari, 10 gruppi  composti da  soli portatori del bisogno e 3 di soli volontari 

Il 79% dei gruppi ha come riferimento l’associazione  Il 61% (sono circa 20 gruppi) ha come riferimento il servizio  Il 37% dei gruppi (sono circa 13 gruppi) li ha entrambi   I  gruppi  di  questa  provincia  sembrano  incontrarsi  più  raramente  rispetto  agli  altri  gruppi  della Regione. Il 46% (circa 16 gruppi) infatti, si incontra una volta al mese o lascia passare più di un mese tra un incontro e l’altro. Il 28% (sono circa una decina di gruppi) si incontra una volta ogni quindici giorni o una volta ogni tre settimane e il 26% (sono circa 9 gruppi) si incontra una o più di una volta alla settimana. 

Il 71% dei gruppi ha in media sei/dieci membri presenti ad ogni incontro, il 15% (circa 5 gruppi)  da dieci/quindici membri 

L’80% dei gruppi è “condotto”  Nei gruppi in cui vi è un conduttore viene chiamato soprattutto “facilitatore” (58% circa 15 gruppi) e “conduttore” (23% circa 6 gruppi) 

Ed è impegnato prevalentemente nell’ambito sanitario (39% circa 9 gruppi) e nell’ambito educativo (35% circa 8 gruppi). Diversamente da quanto accade nelle altre province, il conduttore è più spesso impegnato in ambiti diversi da quello educativo, sanitario o sociale 

Nel 59% dei gruppi (circa 16 gruppi) il conduttore condivide lo stesso problema dei membri  Circa  la metà dei gruppi  svolge  il  colloquio preliminare, nella maggior parte dei gruppi questo   è svolto dal “conduttore” 

Il 33%  (circa  9  gruppi) dei  gruppi di  Forlì‐Cesena  si prepara  all’ingresso di nuovi membri. Questa provincia assieme a quella di Bologna e di Rimini, è quella  che meno  frequentemente  si prepara all’ingresso di nuovi membri 

È l’unica provincia in cui i gruppi continuativi e i gruppi a termine quasi si equivalgono, infatti, i primi sono il 54% (circa 19 gruppi) e i secondi sono il 46% (circa 16 gruppi) 

Il 94% dei gruppi svolge attività altre rispetto agli incontri di gruppo  In particolare questi gruppi sono così impegnati (riportate le 4 più frequenti): Assistenza psicologica  20 gruppi  Formazione  19 gruppi Informazione  18 gruppi 

Il 34% (circa 12 gruppi) dei gruppi percepisce problemi interni di cui i tre principali sono: Troppi incontri  tutti i gruppi Difficoltà di ampliamento del gruppo  5 gruppi Bisogno di formazione  3 gruppi e altro 3 gruppi 

L’ 88% dei gruppi si percepisce propriamente di auto‐aiuto   

  23

                                                    

MODENA  

I gruppi sono complessivamente 36, su una popolazione di 694.580 abitanti, si registra un gruppo ogni 19.294 abitanti 

I gruppi sono  impegnati nei diversi ambiti come segue: 47% area dipendenze, 28% area sostegno‐altro,  11%  area  salute  mentale,  8%  area  salute  anziano,  6%  area  salute  fisica,  0%  area famigliarità/genitorialità, 0% area disabilità (per visualizzare le tematiche singole dei gruppi vedi tab. 3 pag 10) 

Quasi  il  42%  (circa  15  gruppi)  dei  suoi  gruppi  sono  “puri”  di  cui  11  di  solo  famigliari  e  4  di  soli portatori del bisogno. Non ci sono gruppi di soli volontari 

Quasi la totalità dei gruppi (97%) ha come riferimento l’associazione  Il 75% ha come riferimento il servizio  Il 72%  li ha entrambi come riferimento. È  la provincia con  il numero maggiore di gruppi che ha sia l’associazione, sia il servizio come riferimento. 

Come per Ferrara e Reggio Emilia, è piuttosto alta la percentuale di gruppi che si incontra una o più di una volta al settimana (58% circa 21 gruppi). Il 28% (circa 10 gruppi) si incontra una volta al mese o lascia passare più di un mese tra un incontro e l’altro e il 14% (circa 5 gruppi) dei gruppi si incontra una volta ogni quindici giorni o una volta ogni tre settimane 

Il 47% (circa 10 gruppi) dei gruppi ha in media dieci/quindici membri ad ogni incontro e il 39% (circa 18 gruppi) sei/dieci membri 

La totalità dei gruppi è condotto  Nei gruppi in cui vi è un conduttore viene chiamato soprattutto “facilitatore” (47% circa 17 gruppi) e “servitore” (42% circa 15 gruppi) 

Ed è impegnato nell’ambito “educativo” nel 41% dei gruppi (circa 14 gruppi) e in “altro”(professioni diverse da quelle  sanitaria,  sociale ed educativa) nel 38% dei gruppi  (circa 13 gruppi). Modena è l’unica provincia ad avere un così altro numero di conduttori che lavorano nell’ambito educativo 

In meno della metà dei gruppi,  il conduttore condivide  lo stesso problema  (47%  ). La situazione è simile per Bologna e per Piacenza 

Il  67%  dei  gruppi  svolge  il  colloquio  d’ingresso,  effettuato  nella  maggior  parte  dei  casi  dal “conduttore”, come accade nelle altre province 

Quasi la metà dei gruppi (49%) si prepara all’ingresso di nuovi membri  Come per la maggior parte delle province, anche i gruppi di Modena sono in prevalenza continui nel tempo (75%) 

Il 92% (circa 33 gruppi) dei gruppi è impegnato in attività diverse dagli incontri di gruppo  In particolare le attività di tali gruppi sono (tre più frequenti): Formazione  30 gruppi  Informazione  23 gruppi  Socializzazione  21 gruppi  

Il 42% (circa 15 gruppi) dei gruppi percepisce problemi interni di cui i tre principali sono: Troppi incontri  tutti i gruppi Scarsa costanza di partecipazione  14 gruppi Bisogno di formazione  10 gruppi 

Il 37% (per circa 12 gruppi) dei gruppi si percepisce propriamente di auto‐aiuto. E’ la provincia in cui il numero di gruppi auto percepiti di auto‐aiuto è inferiore. 

 

 

 24 

                                                   

PARMA  

I gruppi sono complessivamente 35, su una popolazione di 437.308 abitanti, si registra un gruppo ogni 12.494 abitanti 

I  gruppi  sono  impegnati  nei  diversi  ambiti  come  segue:  46%  area  dipendenze,  23%  area  salute mentale,  8%  area  famigliarità/genitorialità,  8%  area  salute  anziano,  6%  area  disabilità,  6%  area sostegno‐altro, 3% area salute fisica (per visualizzare le tematiche singole dei gruppi vedi tab. 3 pag 10) 

Assieme a Ferrara è la provincia con il più alto numero di gruppi puri (74%). In particolare ci sono 12 gruppi di soli famigliari, 12 gruppi di soli portatori del bisogno e 2 gruppi di soli volontari 

Assieme  a Bologna è  la provincia  con  il minor numero di  gruppi  con  riferimento un’associazione (58% circa 19 gruppi) 

Il 41% (circa 14 gruppi) dei gruppi ha come riferimento un servizio pubblico, come per Reggio Emilia e Rimini 

È  la provincia con  il minor numero di gruppi con entrambe  le realtà come riferimento (17% circa 6 gruppi) 

Oltre  la metà dei gruppi si  incontrano una volta alla settimana a più di una volta a settimana (54% per circa 19 gruppi),  il 37%  (circa 13 gruppi)  si  incontra una volta ogni due/tre  settimane e  il 9% (circa 3 gruppi) una volta ogni mese o lascia passare più di un mese tra un incontro e l’altro 

Il 57%  (circa 17 gruppi) dei gruppi ha  in media ad ogni  incontro  sei/dieci membri,  il 26%  (circa 9 gruppi) dieci/quindici membri  

L’87% dei gruppi è “condotto”  Nei gruppi in cui vi è un conduttore viene chiamato soprattutto “facilitatore” 58% (circa 15 gruppi) “conduttore” (19% per circa 5 gruppi)  e “operatore” (19%) 

Ed è  impegnato nel 33% dei gruppi  (circa 7 gruppi)  in una professione sanitaria e nel 29%  (circa 6 gruppi) dei gruppi in una professione “altra” diversa da quella sanitaria, educativa o sociale 

Nel 54% (circa 14 gruppi) dei gruppi il conduttore condivide lo stesso problema degli altri  Nel 74% dei gruppi viene svolto un colloquio preliminare, effettuato nella maggior parte dei casi dal “conduttore”, come accade per la maggior parte dei gruppi della Regione 

Il 54% (circa 15 gruppi) dei gruppi di Parma si prepara all’ingresso di un nuovo membro. I gruppi di Parma assieme a quelli di Piacenza, sono quelli che più di  frequente,  rispetto agli altri  territori, si preparano ai nuovi ingressi 

Come per  la maggior parte delle province, anche  i gruppi di Parma sono  in prevalenza continui nel tempo (88%) 

L’82% dei gruppi svolge attività oltre agli incontri del gruppo  Tali gruppi svolgono in particolare le seguenti attività (riportate le tre più frequenti): Informazione  22 gruppi  Ascolto telefonico  16 gruppi Socializzazione  9 gruppi 

Il 40% (circa 14 gruppi) dei gruppi percepisce problemi interni di cui i tre principali sono: Troppi incontri  tutti i gruppi  Scarsa costanza di partecipazione  8 gruppi Difficoltà di ampliamento del gruppo  6 gruppi 

Il 97% dei gruppi si percepisce propriamente di auto‐aiuto 

  

  25

                                                

PIACENZA  

I gruppi  sono  complessivamente 13,  su una popolazione di 288.011 abitanti,  si  registra un gruppo ogni 22.155 abitanti 

I  gruppi  sono  impegnati  nei  diversi  ambiti  come  segue:  5  gruppi  nell’area  dipendenze,  5  gruppi nell’area famigliarità/genitorialità, 2 gruppi nell’area salute mentale e 1 gruppo nell’area salute fisica (per visualizzare le tematiche singole dei gruppi vedi tab. 3 pag 10)  

Ci solo 3 gruppi puri e sono composti da soli portatori del bisogno  La totalità dei gruppi ha come riferimento l’associazione  È  la provincia dove è minore  il numero dei gruppi  che hanno  come  riferimento  il  servizio  (circa 4 gruppi) 

 13 gruppi hanno sia l’associazione sia il servizio pubblico come riferimento   7 gruppi si  incontrano una o più volte alla settimana, 4 gruppi si  incontra una volta al mese o  lascia passare  più  di  un mese  tra  un  incontro  e  l’altro,  i  restanti  2  gruppi  si  incontrano  una  volta  ogni due/tre settimane 

4  gruppi  hanno  in media  dieci/quindici membri  presenti  ad  ogni  incontro,  3  gruppi  hanno  invece tre/cinque membri 

12 gruppi sono “condotti”  Nei gruppi  in cui vi è un conduttore viene chiamato soprattutto “conduttore”  (in circa 10 gruppi) e “facilitatore” (negli altri 3 gruppi) 

Nella metà dei gruppi  il conduttore è  impegnato  in una professione sanitaria e  in circa 5 gruppi,    in una professione diversa da quella sociale, sanitaria o educativa  

In meno della metà dei gruppi  (5 gruppi)  , come per Bologna e Modena,  il conduttore condivide  lo stesso problema dei membri  

In 10 gruppi un nuovo  ingresso viene accolto  tramite un colloquio preliminare, svolto con maggior frequenza dal “conduttore”, come per la maggior parte dei gruppi della Regione 

In 9 gruppi si preparano all’ingresso di un nuovo membro. Assieme a Parma, è fra le province in cui i sono maggiori gruppi che si preparano all’ingresso di un nuovo membro  

Come per la maggior parte delle province, anche i gruppi di Piacenza sono in prevalenza continui nel tempo (12 gruppi) 

La  totalità dei gruppi svolge attività altre  rispetto agli  incontri di gruppo.  Insieme a Rimini, sono  le uniche province in cui tutti i gruppi sono attivi in altri impegni. 

In particolare le attività svolte di più frequente sono (riportate le tre più frequenti): Informazione  12 gruppi Socializzazione  9 gruppi Formazione  7 gruppi 

4  gruppi  percepiscono  problemi  interni  tra  cui:  troppi  incontri,  scarsa  costanza  di  partecipazione, difficoltà di ampliamento del gruppo 

9 gruppi si percepiscono propriamente di auto‐aiuto  

  

     

 26 

                                               

REGGIO EMILIA  

I gruppi  sono  complessivamente 27,  su una popolazione di 525.297 abitanti,  si  registra un gruppo ogni 19.455 abitanti 

I  gruppi  sono  impegnati  nei  diversi  ambiti  come  segue:  14  gruppi  nell’area  dipendenze,  4  gruppi nell’area disabilità, 3 gruppi nell’area salute anziano, 2 gruppi nell’ area  famigliarità/genitorialità, 2 gruppi nell’area  sostegno‐altro, 1  gruppo nell’area  salute mentale, 1  gruppo nell’area  salute  fisica (per visualizzare le tematiche singole dei gruppi vedi tab. 3 pag 10) 

Quasi il 26% (circa 7 gruppi) dei gruppi sono “puri” di cui 4 sono composti da soli famigliari e 3 da soli portatori del bisogno. Non ci sono gruppi di solo volontari 

Quasi la totalità dei gruppi (96% ) ha come riferimento l’associazione  Il 44% dei gruppi (circa 12 gruppi) ha come riferimento il servizio, come accade per Rimini e Parma  Il 41% ha come riferimento sia  l’associazione sia il servizio  I gruppi di Reggio Emilia, come quelli di Ferrara e Modena, sembrano essere quelli che si incontrano più frequentemente, infatti, il 67% (circa 18 gruppi) si incontra una o più volte alla settimana. Il 18% (circa  5  gruppi)  si  incontra  una  volta  ogni  due/tre  settimane  e  il  restante  15%  (circa  4  gruppi)  si incontra una volta al mese o lascia passare più di un mese tra un incontro e l’altro 

Nel 48% (circa 13 gruppi) dei gruppi il numero medio di presenti è sei/dieci, nel 33% (circa 9 gruppi) è di dieci/quindici 

L’85% dei gruppi è “condotto”  Nei gruppi in cui vi è un conduttore viene chiamato soprattutto “facilitatore” (52% circa 11 gruppi)  Nei gruppi in cui vi è un conduttore nel 50% dei casi svolge una professione “altra” e nel 27% (circa 6 gruppi) una professione sanitaria 

Nella metà dei gruppi il conduttore condivide lo stesso problema dei membri  Nell’85%  dei  casi  l’ingresso  di  nuovi  membri  viene  svolto  attraverso  un  colloquio  preliminare, condotto soprattutto dal “conduttore”, come accade per la maggior parte dei gruppi della Regione 

Il 48% (circa 12 gruppi) dei gruppi si prepara all’ingresso di un nuovo membro  Come per la maggior parte delle province, anche i gruppi di Reggio Emilia sono in prevalenza continui nel tempo (92%) 

Il 96% dei gruppi svolge altre attività rispetto agli incontri di gruppo  In  particolare  tali  gruppi  svolgono  più  frequentemente  le  seguenti  attività  (riportate  le  tre  più frequenti): Informazione  17 gruppi e ascolto telefonico  17 gruppi Assistenza psicologica  15 gruppi Socializzazione  12 gruppi e tempo libero 12 gruppi Il 38% dei gruppi (circa 10 gruppi) percepisce problemi interni di cui i tre principali sono: Troppi incontri  tutti i gruppi  Scarsa costanza di partecipazione  5 gruppi  Altro (tale opzione non è stata specificata dal compilatore)   3 gruppi 

Il 78% dei gruppi si percepisce propriamente di auto‐aiuto  

      

  27

                                             

RIMINI  

I gruppi sono complessivamente 10, su una popolazione di 325.265 abitanti, si registra un gruppo ogni 32.526 abitanti 

I  gruppi  sono  impegnati  nei  diversi  ambiti  come  segue:  3  gruppi  nell’area  dipendenze,  3  gruppi nell’area  famigliarità/genitorialità,  2  gruppi  area  disabilità,  1  gruppo  nell’area  salute mentale,  1 gruppo nell’ area salute fisica, (per visualizzare le tematiche singole dei gruppi vedi tab. 3 pag 10)  

La metà dei gruppi è “pura”, in particolare ci sono: 1 gruppo di soli famigliari, 3 di soli portatori del bisogno e 1 di soli volontari 

La totalità dei gruppi ha come riferimento l’associazione  4 gruppi hanno come riferimento il servizio, come accade per Reggio Emilia e Parma  4 gruppi hanno come riferimento sia l’associazione sia il servizio   4 gruppi si incontrano una volta alla settimana o più di una volta alla settimana, 3 gruppi una volta ogni mese o  lasciano passare più di un mese tra un  incontro e  l’altro e 2 gruppi si  incontrano una volta ogni due/tre settimane  

In 4 gruppi la presenza media dei componenti è di sei/dieci persone, in 3 gruppi è di dieci/quindici  La totalità dei gruppi ha un “conduttore”  Nei  gruppi  in  cui  vi  è  un  conduttore  viene  chiamato  soprattutto  “servitore”  (in  3  gruppi)  o “facilitatore” (in 3 gruppi) 

Tra  i  gruppi  in  cui  vi  è  un  conduttore  in  6  casi  egli  svolge  una  professione  diversa  da  quella educativa, sanitaria o sociale (categoria “altro”) 

In gruppi  il conduttore condivide  lo stesso problema dei membri. Assieme a quella di Ferrara è  la percentuale più alta 

Come per Bologna, sono maggiori i gruppi (6 gruppi) che non svolgono il colloquio all’ingresso di un nuovo membro. 

Solo due gruppi si preparano all’ingresso di un nuovo membro. Assieme a Bologna e a Forlì‐Cesena è la provincia in cui viene svolta meno di frequente la preparazione ad un nuovo inserimento 

Come per  la maggior parte delle province, anche  i gruppi di Rimini sono  in prevalenza continui nel tempo (8 gruppi) 

Assieme a Piacenza è  la seconda provincia  in cui tutti  i gruppi sono  impegnati  in altre attività oltre agli incontri di gruppo 

In particolare le tre attività svolte più di frequente sono: Informazione  7 gruppi Formazione  5 gruppi e Ascolto telefonico  56% 5 gruppi Tempo libero  4 gruppi 

In 3 gruppi dei gruppi percepisce problemi  interni di cui per tutti e 3 sono  legati all’inadeguatezza degli spazi e ai troppi incontri. 

8 gruppi si percepisce propriamente di auto‐aiuto  

        

 28 

4. Conclusioni    I  gruppi  mappati  dal  progetto  “Auto‐aiuto  in  rete”  delineano  un  panorama  dell’auto‐aiuto  in  Emilia Romagna caratterizzato da: 

‐ Una forte componente di gruppi impegnati nell’area delle dipendenze che definisce ampiamente il quadro complessivo 

‐ La presenza preponderante di famigliari nella maggior parte dei gruppi ‐ Un collegamento dei gruppi soprattutto con  l’associazionismo, anche se si evidenzia un  rapporto 

con le Istituzioni pubbliche piuttosto frequente ‐ Una partecipazione  media di 3/10 membri ad ogni incontro per l’80% dei gruppi ‐ La frequente presenza di una figura di riferimento per il gruppo (87%) chiamato nella maggior parte 

dei  casi  “facilitatore”  (55%)  o  propriamente  “conduttore”(20%).  Tale  riferimento  del  gruppo  è impegnato in una professione diversa da quella sanitaria, sociale o educativa nel  40% dei gruppi e per un 20% dei gruppi svolge un  lavoro di  tipo sanitario. Rispetto alla condivisione o meno della problematica o del tema del gruppo da parte del “conduttore/facilitatore”, pare che si verifichi nel 54% dei gruppi 

‐ Oltre agli  incontri,  i gruppi sembrano essere piuttosto attivi e partecipi ad altre azioni. Sembrano infatti dedicarsi prevalentemente  ad  attività di  informazione  (71%), di  socializzazione  (54%)  e di ascolto telefonico (47%). Le attività di formazione svolte dal 47% dei gruppi indicano un’attenzione importante all’approfondimento del tema della relazione di aiuto  

‐ Riguardo alle problematiche percepite all’interno del gruppo, un po’ meno della metà dei gruppi (48%) dichiara di averne e in questi casi sembrano legarsi soprattutto alla scarsa partecipazione dei membri (48%) e alla difficoltà di ampliamento del gruppo (43%).  

‐ Infine,  la percezione di gruppo di auto‐aiuto è stata rilevata nell’80% (258 gruppi), di questi  l’88% (173 gruppi) ha un conduttore che solo in un po’ più della metà dei casi (56%) condivide lo stesso problema dei membri 

Ciascuna  di  queste  caratteristiche,  tende  a  declinarsi  in  maniera  specifica  in  ciascuna  provincia, evidenziando  una  storia  di  crescita  e  di  sviluppo  dell’auto‐aiuto    diversa,  infatti,  nel  suo  complesso,  la ricerca ha evidenziato un alto numero di gruppi di auto‐aiuto in Regione, sia pure con realtà e vissuti molto diversi tra le diverse province. Quest’ultimo aspetto è probabile che dipenda dalla diversità con cui ciascun territorio  si  è  avvicinato  alla  tematica  dell’auto‐aiuto,  dalle  diverse  modalità  di  informazione  e sensibilizzazione della cittadinanza, dalle diverse modalità di “gestione” del movimento dell’auto‐aiuto. Ciò che è emerso, nelle realtà che la ricerca ha incontrato anche a livello di restituzione dei risultati, merita di essere  compreso  ed  approfondito  perché  rappresenta,  da  parte  dei  gruppi  una  lettura  estremamente interessante  della  realtà  sociale  in  cui  si  trovano  a  vivere  ed  agire,  ma  soprattutto  una  volontà  di implementare  le proprie risorse umane, consapevoli dell’importanza del proprio ruolo sociale e civile. Per questo anche vorremmo che questa  ricerca, pur nelle sue  finalità di guida pratica all’auto aiuto  in Emilia Romagna, non rappresentasse il punto di arrivo di un percorso, quanto l’inizio di nuovi percorsi, i quali, nel totale rispetto della storia e dell’autonomia dei diversi territori provinciali, riuscissero a dare risposta alle istanze del mondo dell’auto aiuto e di ciascuna comunità. Le esperienze provinciali  incontrate con questa ricerca hanno raccontato  le  loro storie, queste storie messe a confronto potrebbero sviluppare una storia condivisa,  traendo  spunto e  stimolo  ciascuna dalla  storia degli altri. L’auto‐aiuto non  fornisce  ricette, né questo  è  lo  scopo  di  una  ricerca,  però  fornisce  opportunità  e  strumenti  di  confronto  e  di  condivisione: questa  ricerca  può  diventare  anch’essa  un’opportunità  e  uno  strumento  per  un  confronto  più  ampio  a livello territoriale e più ricco per tutti a livello di proposta di riflessione culturale e civile.         

  29

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA  Albanesi, C., (2004). I gruppi di auto‐aiuto. Carocci Editore collane le Bussole. Roma Balboni, L., Ceramelli Papiani, J., Chieregatti A., Chiozzi, M. G., Cinti, A.M., d’Aloya M.T., d’Aloya M.G., Dalla 

Muta A., Fiorini, G., Le Divelec, M.G., Papi G., Roncagli, L., Santilli, G., Valieri V., (2006). Crescere con l’auto‐aiuto. Mosaico‐ Periodico di informazione del volontariato. Centro Servizi per il Volontariato Ferrara. 

Focardi,  F.,  Gori,  F.  Raspini,  R.,  (2006).  Briciole.  I  gruppi  di  auto  aiuto  in  Italia.  Indagine  conoscitiva. Bimestrale del Cesvot‐Centro Servizi Volontariato Toscana, n.8, Giugno 2006. 

 www.agendasolidale.itwww.amabrescia.orgwww.lalbassociazione.com Siti dei Centri Servizi per il Volontariato in APPENDICE 2  

           

  I

Appendice 1 – IL QUESTIONARIO DELLA MAPPATURA 

Progetto: “AUTO‐AIUTO IN RETE” Metodi, relazioni e buone prassi verso una rete interprovinciale 

 “Auto‐Aiuto  in rete” è un progetto  interprovinciale promosso nell’ambito della programmazione di Agire sociale, dal Centro  Servizi per  il Volontariato di  Ferrara. Questo progetto  coinvolge diverse province dell’Emilia Romagna  e  in collaborazione con  i Centri Servizi per  il Volontariato, si propone di conoscere  i gruppi  (di sostegno, di auto‐mutuo‐aiuto,  di  confronto,  di  scambio,  di  auto‐aiuto),  presenti  sui  territori,  promuovendo  una  rilevazione  quantitativa  e qualitativa,  divulgandone  la  sintesi  (sarà  nostra  cura  informarvi  sulla  modalità)  e  infine  creare  una  rete  di collegamenti, attraverso percorsi comuni di formazione e azioni di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.  Perché è importante che il gruppo partecipi? Principio di solidarietà: promuovere l’esistenza di ciascun gruppo e farne conoscere  le caratteristiche, permette al gruppo stesso di essere più vicino e più presente ai bisogni che  il proprio territorio esprime.  Principio della rete: la diffusione delle informazioni sui gruppi diventa elemento fondamentale per attivare una rete di contatti formali (l’ente che invia ai gruppi) e informali (passa parola). Modalità di partecipazione. La rilevazione è rivolta direttamente ai gruppi, che saranno coinvolti secondo le modalità che i singoli Centri Servizi per il Volontariato ritengono più adeguate alla loro realtà territoriale (individuazione di un operatore del CSV che invia e raccoglie le schede di rilevazione, collaborazione con il Coordinamento dell’Auto‐aiuto provinciale, scelta di un volontario o di un referente per la somministrazione delle schede di rilevazione…)  

SCHEDA di RILEVAZIONE  

Consigli per la compilazione Tale  rilevazione  ha  lo  scopo  di  raccogliere  informazioni  sui  gruppi,  per  conoscere  le  diverse  modalità  con  cui esprimono  la  loro  ragione  d’essere,  le  loro  caratteristiche  peculiari.  Per  questo,  la  prima  indicazione  è  quella  di provare a far emergere la personalità del gruppo. A questo scopo è importante che sia IL GRUPPO a rispondere e non il singolo. Quindi ogni scheda di rilevazione, raccoglie le informazioni di UN SOLO GRUPPO. Sarebbe opportuno, infatti, che  chi  ha  più  esperienza/conoscenza  del  gruppo  o  ne  è  il  facilitatore,  preparasse  i  componenti,  presentando  la rilevazione  e  i  suoi  scopi,  per  poi  dedicare  una  parte  di  un  incontro  alla  compilazione  insieme.  In  altre  parole  su ciascuna della domande il gruppo si interroga, si confronta e poi decide come rispondere, scegliendo UNA RISPOSTA, non ne esiste una giusta o sbagliata, esiste quella più rappresentativa, più vicina alla realtà del gruppo. Questo, oltre a rendere l’indagine più aderente ad una realtà articolata e molteplice per definizione, propria di ciascun gruppo, potrà offrire un momento di autoriflessione, un’occasione per condividere gli aspetti relativi al metodo dell’auto aiuto, che talvolta, nella pratica quotidiana non trovano lo spazio per diventare occasione di confronto. Buon lavoro!  A) Informazioni generali sul gruppo: 1.Denominazione del Gruppo: _____________________________________________________________________________________________  2.Tematica trattata: ______________________________________________________________________________________________  3. I componenti del gruppo sono (anche più di una risposta):  famigliari …………………          portatori del bisogno…       volontari……………………    operatori……………………     Indirizzo : _________________________Recapito telefonico: __________________E‐mail: ____________________  4. Avete un’associazione di riferimento? SI…………   NO……… Se sì quale?_______________________________  5.Avete un Servizio Pubblico di Riferimento?  SI………   NO……… Se sì quale?_____________________________  I riferimenti richiesti saranno utilizzati per creare un indirizzario del gruppo‐ progetto “Auto Aiuto in rete”, quindi per comunicazioni interne. Verranno pubblicati nella ricerca finale o in un opuscolo informativo solo in seguito all’autorizzazione del firmatario. 

 II 

 B) Referente del gruppo:  Indirizzo : _____________________Recapito telefonico: _____________________E‐mail: ______________________  

Autorizzo la pubblicazione dei dati ai sensi del decreto legge 196/2003 autorizzo                          non autorizzo 

 Firma__________________________________________________ 

C) Informazioni sull’attività del gruppo: 6. Frequenza degli incontri del gruppo  Un incontro settimanale…………………………….  Più di un incontro settimanale…………………….. Un incontro quindicinale………………................ Un incontro ogni 3 settimane……………………… Un incontro mensile …………...………................ Più di un mese fra un incontro e l’altro..........  7. Quanti incontri si sono svolti negli ultimi 6 mesi ?  Meno di 10……..…………..    Più di 20……………………  Più di 10……………..……..  Nessuno………..…………..   8. Presenze medie agli incontri del gruppo (indicare la media delle persone presenti agli incontri)  Da 3 a 5………………………  Da 6 a 10…………………..  Da 10 a 15…………………  Oltre i 15…………………..   9. E’ presente un membro del gruppo che lo “conduce”? SI………   NO………  10. Come viene chiamato in modo specifico? (una sola risposta) Operatore…………………  Servitore……………..…….  Facilitatore……..………….  Conduttore………..………   11. In quale ambito professionale è impegnato l’“operatore/servitore/facilitatore/conduttore” ?(una sola risposta) Educativo (es: insegnante, educatore)…………………………         Sociale (es: Assistente sociale, operatore sociale)………......    Sanitario (es: medico, psicologo, psichiatra, infermiere…)...                 11.1 Altro (specificare)___________________________________________________ 12. Condivide lo stesso problema degli altri? SI………   NO……… 13. Il gruppo è: Aperto (possono entrare nuovi membri) .………..  Chiuso (non possono entrare nuovi membri) .…...   14. Come avviene l’inserimento dei nuovi membri ? (una sola risposta) Completamente libero  (il nuovo membro arriva direttamente all’incontro del gruppo).………. Dopo un colloquio preliminare …………………………………...…...            14.1 In questo caso, chi si occupa del colloquio ? (una sola risposta)                                      Il facilitatore ……………………....…........................            Uno o più dei membri del gruppo .…................            Un professionista del Servizio di riferimento ... 

  III

   14.2 Il gruppo si prepara all’ingresso del nuovo membro ? SI………   NO………  15. Gli incontri del gruppo sono: Continuativi (non è prevista un termine) …...…........  A termine (è previsto un ciclo di incontri) …...…........                         15. 1Eventualmente, di quanti incontri è composto ogni ciclo ? |__|__|  16. Oltre agli incontri del gruppo, vengono svolte altre attività ? SI………   NO………  17. Eventualmente, quali ?(anche più di una risposta)  Consulenza legale ………………………  Assistenza domiciliare …………………  Informazione …………………………...  Formazione …………………………….  Socializzazione …………………………  Tempo libero ……………………………    Reinserimento lavorativo …………….. Ascolto telefonico ……………………….  Tutela dei diritti ……………………….   Assistenza sociale ………………………  Assistenza medica ………………………  Assistenza psicologica ………………….. Prestazioni infermieristiche …………   18. Il gruppo produce materiale informativo o di documentazione ? SI………   NO………

18.1) Eventualmente di che materiale si tratta ? (anche più di una risposta) Foglio informativo Rivista……………..    Volantini…………..   Video………………    Pagina web………… Newsletter………....

 19. Ci sono problemi all’interno del gruppo? SI………   NO………

19.1 Se SI sono legati a: (anche più di una risposta) Spazi logistici inadeguati ……………………………………….. Eccessiva frequenza degli incontri …………………………   Scarsa frequenza degli incontri ………………………………   Scarsa costanza della partecipazione dei membri…..   Difficoltà di ampliamento del gruppo ……………………. Difficoltà di gestione dei nuovi ingressi …………………. Problemi con il facilitatore …………………………………….. Eccessiva chiusura verso l’esterno …………………………. Difficili relazioni con l’Ente Pubblico ………………………. Gruppo troppo numeroso (difficoltà di scissione).….. Bisogno di maggiore formazione …………………………….. 19.2 In questo caso specificare la tematica di interesse___________________ 19.3 Altro (specificare)_______________________________________________________ 

 20. Vi considerate propriamente un gruppo di auto‐aiuto? SI………   NO………  

20.1 Se NO come vi definite?_________________________________________  

Data della compilazione del questionario : _________________          

  I Appendice 2 ‐ RUBRICA DEI GRUPPI DI AUTO‐AIUTO DELL’EMILIA ROMAGNA1   (aggiornato al 28/02/2011) 

BOLOGNA NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI2  INCONTRI 

TEL/FAX  

E­MAIL 

A porte aperte  dipendenza affettiva 

X  X      Piazzale Giovanni dalle Bande Nere n. 11 ‐ Imola (Bo)  054264822  non specificato 

Aiutiamoci malattie mentali/disagio psichico 

X      X  CSM San Giovanni in Persiceto (Bo)  3474404036  [email protected]

AMA  problemi femminili    X     

Centro Interculturale Zonarelli ‐ Via Sacco 14 ‐ Bologna 

051422072  [email protected]

AMA Amarcord  malattie dementigene 

X    X    Piazza Calori n. 7 ‐ San Pietro in Casale  3332225965  [email protected]

 Amarsi anche nell'amare l'altro  

dipendenza affettiva 

  X      non specificato   051260472  [email protected]

Ancora genitori  prob.legate alla genitorialità    X     

Centro per le famiglie di Casalecchio di Reno, Via Galilei n. 8 

0516133039  [email protected]

 APE ‐ Adozione Pianura Est ‐ Adottiamo insieme  

prob.legate alla genitorialità    X      Sala polivalente, Via San 

Donato n. 74, Granarolo (Bo)  non specificato  [email protected]

ARDA  dipendenza affettiva 

  X      Via del Piombo n. 7 ‐ Bologna  3470556388  [email protected] 

Armonia malattie mentali/disagio psichico 

X  X     Piazza della Libertà n. 1 ‐ 40068 San Lazzaro di Savena (Bo) 

non specificato  non specificato 

Attacchi di Panico e Ansia  disturbi d'ansia    X  X  X  Vicolo Pagliacorta n. 3  051929148  non specificato 

                                                            1 Il numero dei gruppi dell’indirizzario non corrisponde ai dati della ricerca, poiché non tutti i gruppi hanno acconsentito al trattamento e di conseguenza alla pubblicazione dei dati. Per segnalare variazioni all’indirizzario vedi indicazioni alla fine della rubrica. 2 Le sedi degli incontri cambiano di frequente, quindi, è consigliabile verificarne gli indirizzi chiamando ai numeri indicati. 

  II NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI3

TEL/FAX  

E­MAIL 

Caffè Alzheimer Al Savor 

malattie dementigene  X  X     

Centro sociale "Ca Rossa", Via XXV Aprile n. 25, Anzola dell'Emilia 

0516502167  [email protected]

Camminando Insieme 

elaborazione lutto 

  X  X    c/o sede Coord. AMA Ausl Bo ‐ Viale Pepoli, 5 (Bo)   3771328094  [email protected]

Club Alcolisti in Trattamento ‐ Budrio 

problematiche alcolcorrelate 

X  X    X  Budrio, Via Garbaldi n. 39  051809975 ‐ 051809983  [email protected]

Club Alcolisti in Trattamento ‐ Molinella 

problematiche alcolcorrelate 

X  X    X  Molinella, Via Salvemini n. 4  051809975 ‐ 051809983  [email protected]

Club Alcolisti in Trattamento ‐ San Giovanni in Persiceto 

problematiche alcolcorrelate  X  X    X  SerT Via Marzocchi n. 2 ‐ San 

Giovanni in Persiceto (Bo)  0516813422  [email protected]

Cocalt: di rete in rete 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

  X  X  X Villaggio del Fanciullo ‐ Via Scipione dal Ferro n. 4 ‐ Bologna 

3201710227‐ 3346970793  [email protected]

Cocalt: di rete in rete 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

  X  X  X Casa di accoglienza parrocchiale di Anzola Emilia (Via Goldoni) 

3201710227‐ 3346970793  [email protected]

Coccole di mamme 

prob.legate alla genitorialità    X     

Centro per le famiglie di Casalecchio di Reno, Via Galilei n. 8 

3488077774‐ 0516133039 

[email protected][email protected]

Dimagrire insieme 

problematiche legate all'alimentazione 

  X    X  Via Nono Bixio n. 12 ‐ Casalecchio di Reno (Bo) 

Segreteria 051571352 ‐Facilitatore 3395968752  

[email protected][email protected] 

 Euforia   

disabilità non altrimenti specificata 

X      X  Via T. Tasso n. 2 ‐ Bologna  0516310164 ‐ 0516310204  [email protected]

Familiari di persone con deterioramento cognitivo 

malattie dementigene 

X      X  Centro Lercaro ‐ Via Bertocchi n. 12 ‐ Bologna  3492346598  [email protected]

                                                            3 Vedi nota 2 pag. I 

  III NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI4  INCONTRI 

TEL/FAX  

E­MAIL 

Familiari insieme 

prob.legate alla famigliarità 

X        Via Giovanni dalle Bande Nere n. 11 ‐ Imola (Bo)  0542682817  [email protected]

Fiduciosa‐mente malattie mentali/disagio psichico 

X      X  Centro sociale in Via delle Fornaci 343/H  0516741905  [email protected]

GAIA (Gruppo Auto Intenso Aiuto) 

 sostegno   

  X     Via Badini 2 ‐ Quarto Inferiore ‐ Granarolo (Bo) ‐ c/o Sede Parrocchia San Michele 

3772686840  [email protected]

Genitori Insieme  autismo  X    X  X  Via Pepoli 5 ‐ Bologna  0516597177  [email protected]

Go Team problematiche legate all'alimentazione 

  X     c/o Associazione Cirenaica ‐ Via Scipione dal Ferro, 18 ‐ Bologna 

3383170492  [email protected]

Gruppo AMA per familiari di persone con deterioramento cognitivo 

malattie dementigene  X        Via Trombini 63 ‐ Crevalcore 

(Bo)  051988455  [email protected]

Gruppo Auto Mutuo Aiuto di familiari con disturbi della memoria 

malattie mentali/disagio psichico 

X        Via Gramsci 95 ‐ Sala Bolognese ‐ Calderara  3393366240  [email protected]

Gruppo Auto Mutuo Aiuto per DCA ‐ Disturbo Comportamento Alimentare 

problematiche legate all'alimentazione 

  X  X   Ospedale S. Orsola ‐ Reparto di Neuropsichiatria infantile ‐ Via Massarenti n. 11 ‐ Bologna 

335280791 ‐ 051346744  [email protected]

Gruppo di discussione fra genitori di adolescenti 

prob.legate alla genitorialità    X     

Centro per le famiglie di Casalecchio di Reno, Via Galilei n. 8 

0516133039  [email protected]

Gr. di familiari di persone con deterioramento cognitivo 

malattie dementigene  X    X    Piazza Garibaldi n. 3 ‐ San 

Giovanni in Persiceto (Bo) 

0516812738 ‐ /925 Ass. Terre d'AMA 345520917  

[email protected]

                                                            4 Vedi nota 2 pag. I 

  IV NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI5

TEL/FAX  

E­MAIL 

Gruppo Mamma con te 

prob.legate alla genitorialità      X   X

Centro comunale Habilandia ‐ Via Kennedi 32 ‐ San Lazzaro di Savena (Bo) 

Barbara 3473058666 ‐ Cristina 3293930019 

[email protected]

Gruppo per familiari di tossicodip. 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X        Via Carducci n. 24 ‐ San Giorgio di Piano  0516644750  [email protected]

Gruppo per uditori di voci e non solo 

uditori di voci    X    X Via della Resistenza‐  Casalecchio di Reno ‐ località San Biagio 

051596838  non specificato 

Gruppo Sole Luna 

prob.legate alla genitorialità 

X       Via Tosarelli 4 ‐ Zola Predosa (Bo) ‐ c/o Centro Socio‐culturale "Giovanni Falcone" 

3383029163 ‐ 3335225908  non specificato 

Gruppo Venerdì malattie mentali/disagio psichico 

  X    X c/o Centro di Salute Mentale ‐ Via Seminario 1 ‐ San Lazzaro (Bo) 

0516224260/ 051624246  [email protected]

Il Faro malattie mentali/disagio psichico 

X      X  CSM Via Garibaldi n. 6 ‐  San Giorgio di Piano (Bo)  0516644775  [email protected]

Insieme continuiamo 

elaborazione lutto    X     

c/o Villa Mazzacorati ‐ c/o Centro sociale ricreativo culturale ‐ Via Toscana n. 19 ‐ Bologna 

3480592675 (dal lunedì al venerdì ‐ ore 18 ‐ 21) 

[email protected] ‐ www.women.it/insiemecontinuiamo 

L'alba disabilità non altrimenti specificata 

  X      Viale D'Agostino ‐ Imola (Bo)  3335217049  [email protected]

Lavoratori precari 

problematiche legate al lavoro    X    X 

c/o D.S.M. Ausl Imola ‐ P.le Giovanni dalle Bande Nere n. 11  

Facilitatore 0542604814  [email protected]

Mondomamma  prob.legate alla genitorialità    X     

Via Kennedy n. 32 c/o Spazio Habilandia di San Lazzaro di Savena (Bo) 

Alessandra Pavoni 3388536228 

[email protected][email protected] 

  Non siamo soli  

malattie mentali/disagio psichico 

X        Via Battindarno n. 123 ‐ Bologna 

Maria cell. 3317919480  Sandra 0516814955  

non specificato 

                                                            5 Vedi nota 2 pag. I 

  V NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI6

TEL/FAX  

E­MAIL 

Ottimisti disperati 

prob.legate alla genitorialità 

X      X  Viale Pepoli n. 5 ‐ Bologna  0516584267 0516375750 

[email protected] ‐ [email protected] 

Parliamone  Hiv/Aids  

  X      Viale Pepoli n. 2 ‐ Bologna  0516491000  [email protected]

Per un linguaggio comune 

malattie mentali/disagio psichico 

X  X  X  X Viale Pepoli n. 5 ‐ Bologna  3408965110  [email protected]

Pigna ‐ Pioneri genitori nell'adolescenza 

prob.legate alla genitorialità    X     

Centro comunale Habilandia ‐ Via Kennedi 32 ‐ San Lazzaro di Savena (Bo) 

Giuseppe 051 463564 

[email protected]

Progetto Salute Insieme 

malattie mentali/disagio psichico 

X    X  X Via Zanolini n. 2 ‐ Bologna  05162221572/

611 non specificato 

Progetto Salute Insieme  

malattie mentali/disagio psichico 

  X  X   c/o CSM Mazzacorati ‐ Ausl Bologna ‐ Via Toscana n. 19 

0516221572/ 0516221611 

[email protected]

Ritorno al futuro  sostegno    X    X Piazzale Giovanni dalle Bande Nere n. 11 ‐ Imola (Bo) ‐ c/o Lolli ‐ Ass. E Pas e Temp 

054264822‐ 3490869894  [email protected]

Sempre Insieme  problemi oncologici    X    X  Consultorio Roncati ‐ Via S. 

Isaia 94 ‐ Bologna 

0516597355 ‐ 3314231000 ‐ 3348007379 

[email protected]

Solitudine  sostegno  

  X    X  Via Manfredi 4/A ‐ Imola (Bo)  3484230123  [email protected]

Spazio Amicizia  attività ricreative  X  X      Via Galletta 42 ‐ San Lazzaro (Bo) ‐ c/o Tonelli 

3405361441 ‐ 0516251398 

[email protected]

 Speranza 

malattie mentali/disagio psichico 

X       c/o Centro per le Famiglie ‐ Via Galilei 8 ‐ Casalecchio di Reno 

 3451840424 

 non specificato

Sugar free ‐ genitori bimbi diabetici 

diabete  X        C/o Ospedale Gozzadini ‐ Reparto di Day Hospital  3898052247  [email protected]

Una fiaba per i nonni e… viceversa 

anziani  X  X  X  X Poliambulatorio Zanolini 2 ‐ Vicolo Bolognetti n. 2 – Bologna 

0512869138  [email protected]

                                                            6 Vedi nota 2 pag. I 

  VI 

FERRARA NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ glia  ri

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI7

TEL/FAX  

E­MAIL 

Alanon  problematiche alcolcorrelate 

X        Via Ripagrande, 7/A‐ Ferrara  0532765124  [email protected]

Allattiamolo  prob.legate alla genitorialità    X    X 

c/o Centro per le Famiglie L’elefante blu ‐Via del Guercino, 16 

Elena Vacchi 3397502880  [email protected] 

ANFFAS onlus disabilità mentale/disabilità intellettiva 

X        Via Canapa, 10/12‐Ferrara  532593074  [email protected]

Associazione Famiglie Contro la Droga 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X    X    Via Colomba, 10‐Ferrara  0532765047  non specificato 

Associazione Solidal‐MENTE 

malattie mentali/disagio psichico 

X        c/o Aias Via Cassoli‐ Ferrara  3392408973  non specificato 

Auto Aiuto AMA malattie dementigene  

X        Via Ripagrande, 5‐Ferrara  532792097  [email protected]

Auto Aiuto Dislessia 

disturbi specifici dell'apprendimen­to 

X        A.i.a.s. o c/o CSV in Via IV Novembre, 9‐Ferrara  3200863199  claudio‐[email protected]

Auto Aiuto famigliari giocatori d'azzardo 

dipendenza gioco d'azzardo  X        c/o Chiesa Sant Agostino, Via 

Mambro, 96‐ Fe  3270056150  [email protected] 

Auto Aiuto Uditori di voci  uditori di voci    X  X  X  c/o Centro Diurno Macacaro 

Via Marco Polo, 2 ‐Ferrara  3346530897  non specificato 

Club Alcolisti in Trattamento ‐ Ferrara 

problematiche alcolcorrelate  X  X      Corso Piave, 28‐ Ferrara  3471126159  [email protected]

 Club Alcolisti in Trattamento Continuiamo assieme  

problematiche alcolcorrelate  X  X  X   

c/o Oratorio Don Bosco Mesola Via Folegatti, 4‐ Ferrara 

Valeria Pastorello 349 2149221 

[email protected]

                                                            7 Vedi nota 2 pag. I 

  VII NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI8

TEL/FAX  

E­MAIL 

Club Alcolisti in Trattamento La Vita è l'arte dell'incontro 

problematiche alcolcorrelate 

 X 

 X      Via Circonvallazione, 21/a 

Argenta (Fe)  3388529179  [email protected]

Club Alcolisti in Trattamento n.133 

problematiche alcolcorrelate 

X        Via Renazzo, 52 44045 Renazzo (Fe)  3404790737  [email protected]

Club Alcolisti in Trattamento n.153 

problematiche alcolcorrelate 

X        Via Renazzo, 52 44045 Renazzo (Fe)  3404784896  non specificato 

Club Alcolisti in Trattamento n.41 

problematiche alcolcorrelate  X        p.zza del popolo, 21 Poggio 

Renatico (Fe)  3346237867  non specificato 

Famiglie adottive 

prob.legate alla genitorialità    X      Corso Porta Reno, 11‐Ferrara 

Presidente Gabriella Misafasti  333 1087450 

[email protected]

Famiglie in attesa di adozione 

prob.legate alla genitorialità 

  X      Corso Porta Reno, 11‐Ferrara Gabriella Mingozzi 333 1087450 

[email protected]

Fondazione Casa Viva 

disabilità mentale/disabilità intellettiva 

X  X      Via Guarda, 72/A‐Copparo (Fe)  3346450100  [email protected]

Gruppo ANDOS  problemi oncologici 

  X  X    Via Boccaleone, 19‐Ferrara  0532764375  [email protected]

Gruppo Aurora  problematiche alcolcorrelate 

  X      Via Ripagrande, 7/A‐ Ferrara  0532765124  [email protected]

Gruppo Auto Aiuto Cinema 

problemi femminili    X  X  X  Via Ghiara, 38‐Ferrara 

Bolognesi 335 295515; Gallerani 33567888575 

[email protected][email protected]

 Gruppo Auto Aiuto famigliari pazienti psichiatrici  

malattie mentali/disagio psichico 

X       c/o Parrocchian S. Francesca Romana, Via XX Settembre‐ Ferrara 

3392408973  [email protected]

                                                            8 Vedi nota 2 pag. I 

  VIII NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI9

TEL/FAX  

E­MAIL 

Gruppo Auto Aiuto gioco d’azzardo 2 

dipendenza gioco d'azzardo         X c/o Chiesa Sant Agostino, Via 

Mambro, 96‐ Fe  3270056150  [email protected] 

Gruppo Auto Aiuto gioco di azzardo 1  

dipendenza gioco d'azzardo 

non specificato 

non specificato 

non specificato 

non specificato 

c/o Chiesa Sant Agostino, Via Mambro, 96‐ Fe  3270056150  [email protected]

Gruppo Auto Aiuto Parkinson 

disabilità/disagio fisico 

  X  X  X  Via Foro Boario, 83/6‐Ferrara  0532 977856  non specificato 

Gruppo Auto Aiuto per donne straniere 

integrazione persone straniere    X     

C.D.G. Via Terranuova, 12 b e C.P.F Viale IV Novembre, 9‐Ferrara 

0532410335; 0532790978  [email protected][email protected] 

Gruppo Auto Aiuto per genitori separati  

prob.legate alla famigliarità 

X        P.zza XXIV Maggio, 1‐ Ferrara  0532207894/ 241365  [email protected]

Gruppo di famigliari dei pazienti con grave cerebrolesione acquisita 

  disabilità non altrimenti specificata   

X        Ospedale di riabilitazione San. Giorgio, Via Fiera‐ Ferrara  0532238868  [email protected]

 Gruppo di sostegno Mal di testa  

disabilità/disagio fisico 

  X      c/o Medicina legale‐Ferrara  non specificato  non specificato 

 Gruppo di supporto psicologico di famigliari di persone affette da malattia di Parkinson   

disabilità/disagio fisico  X        Via Foro Boario, 83/6‐Ferrara  0532977856  non specificato 

                                                            9 Vedi nota 2 pag. I 

  IX NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI10

TEL/FAX  

E­MAIL 

Gruppo di supporto psicologico di persone con sclerosi multipla 

malattie dementigene    X      Via Cattaneo, 100‐Ferrara  0532909290  [email protected]

Gruppo famiglie affidatarie 

prob.legate alla genitorialità 

X        Via Porta Reno, 11‐ Ferrara  non specificato  [email protected]

Gruppo Genitori AIAS 

disabilità non altrimenti specificata 

X        Via Cassoli, 25‐ Ferrara  0532771583  [email protected]

Gruppo Glicine Copparo  disturbi d'ansia    X      via Garibaldi, 104‐Copparo 

(Fe)  0532860186  non specificato 

Gruppo L'albero disabilità non altrimenti specificata 

X       c/o Centro per le Famiglie "Le Mille Gru" Via Krasnodar‐Ferrara 

Elena D'Adda 3482303664  [email protected]

Gruppo persone disabili 

disabilità non altrimenti specificata 

  X      Via Cassoli, 25‐ Ferrara  0532771583  [email protected]

Gruppo Pomposa 

problematiche alcolcorrelate 

  X     c/o Parrocchia di Torbiera, Via per Codigoro, 78‐ Codigoro (Fe) 

3383456520  non specificato 

Il Loto disabilità non altrimenti specificata 

X        Pandurera, Via XXV Aprile‐Cento (Fe) 

Antonella  3295486494  [email protected]

Il nido disabilità non altrimenti specificata 

X       Centro per le famiglie "Elefante Blu", Via Guercino, 36 Barco‐Ferrara 

Cinzia Foscadi 3388371083  [email protected]

La speranza disabilità non altrimenti specificata 

X    X    Via Mazzini, 51‐ Portomaggiore (Fe)  3355370344  non specificato 

Le nostre storie 

 anziani   

X  X      Via Bianchetti c/o Biblioteca comunale Sant'Agostino (Fe) 

Nadia 051 909181 Carla 053284172 

[email protected]

Liberalettura  attività ricreative    

  X    c/o CSV V.le IV Novembre, 9‐ Ferrara 

CSV 0532 205688  non specificato 

                                                            10 Vedi nota 2 pag. I 

  X NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI11

TEL/FAX  

E­MAIL 

Lo Specchio disabilità non altrimenti specificata 

X        c/o Aias Via Cassoli‐Ferrara  0532206882 3333079736 

[email protected][email protected]

No HALT problematiche legate all'alimentazione 

  X      c/o Parrocchia S. Giorgio, 29‐Fe  3661667861  [email protected]

Volontari AIAS  formazione volontari 

    X    Via Cassoli, 25‐ Ferrara  0532771583  [email protected]

FORLI’­ CESENA ACAT  Associazione Club Alcolisti in Trattamento ‐ Forlì 

problematiche alcolcorrelate  X  X  X  X  Via Orceoli, 15 – Forlì 

0543701500‐0543704351       3357861965 

[email protected]

ACAT Associazione Club Alcolisti in Trattamento ‐ Cesena 

problematiche alcolcorrelate 

X  X      Via Galimberti, 75 – Cesena  non specificato  [email protected]

 Aci.Stom   

malattie intestinali  X  X  X    non specificato  non specificato  non specificato 

Adozione  prob.legate alla genitorialità 

X        non specificato  non specificato  non specificato 

ARMIC ‐ Associazione Romagnola Malattie Intestinali Croniche 

malattie intestinali    X     c/o Ospedale Morgagni – Pierantoni, Via Forlanini, 34 – Forlì 

non specificato  non specificato 

Associazione Gli Elefanti: famiglie con figli con disturbi dell'apprendime‐nto  

disturbi specifici dell'apprendimen­to 

X    X  X  non specificato  non specificato  [email protected]

                                                            11 Vedi nota 2 pag. I 

  XI NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI12

TEL/FAX  

E­MAIL 

Associazione Il Filo di Stagno 

disturbi specifici dell'apprendimen­to 

X    X  X  non specificato  non specificato  [email protected]

Associazione Prader Willi Emilia‐Romagna 

problematiche legate all'alimentazione 

X        Via Mario ,30 Diegaro –  Cesena (FC) 

Roberto Rossi 3295848248     [email protected]

Auto Aiuto per Celiaci 

problematiche legate all'alimentazione 

  X      Via Serraglio, 18 – Cesena  0547612612  [email protected]

CAIMA ‐ Caregivers Associazione Italiana Malati di Alzheimer 

malattie dementigene  X        Via Gadda, 120 – Cesena  0547646583  [email protected]

Comitato Meldolese per la Prevenzione delle Tossicodipendenze 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

    X    Piazza Felice Orsini, 2 – Meldola  3471355649  [email protected]

 Emily  

elaborazione lutto    X  X    non specificato  3332507502  non specificato 

Flipper  prob.legate alla genitorialità 

  X     c/o Centro per le Famiglie, Via Roma, 10 – Savignano sul Rubicone (FC) 

0541943505  [email protected]

GRD Cesena Onlus – Associazione Genitori Ragazzi Down 

disabilità non altrimenti specificata 

X  X  X    Via Anna Frank, 12 – Cesena  0547380383     3384595500  [email protected]

Gruppi per Genitori Separati 

 prob.legate alla genitorialità  

  X      Via Ex Tiro a Segno, 239 – Cesena   0547333611  [email protected]

Gruppo Affido prob.legate alla genitorialità  

    X    non specificato  non specificato  non specificato 

                                                            12 Vedi nota 2 pag. I 

  XII NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI13

TEL/FAX  

E­MAIL 

Gruppo AMA – Famiglie affidatarie 

prob.legate alla genitorialità  X        Via Moretti, 261 –Cesena  3391122658  [email protected]

Gruppo Auto Aiuto Alzheimer 

 malattie dementigene  

X    X  X  Via Curiel, 51 – Forlì  0543033765  [email protected]

Gruppo Auto Aiuto Forlì‐Cesena – Associazione Italiana Endometriosi Onlus 

problemi femminili 

  X      non specificato  3395477283  [email protected]

Gruppo Auto Aiuto Parkinson 

disabilità/disagio fisico 

X  X  X  X  Via Curiel, 51 –Forlì  0543033765  [email protected]

Gruppo Auto Aiuto Stomizzati  malattie intestinali    X      Via Forlanini, 34 – Forlì  0543731838  [email protected]

Gruppo di sostegno 

problematiche legate all'alimentazione 

X       c/o Gruppo Fipes in Via dell'Artigiano, 7 – Forlimpopoli 

0543742565  [email protected]

Gruppo Misto  prob.legate alla genitorialità 

    X    non specificato  non specificato  non specificato 

Gruppo Narrativo  0‐6 anni 

prob.legate alla genitorialità  X  X      Via Roma, 10 – Savignano sul 

Rubicone (FC)  0541943505  [email protected]

Gruppo Narrativo  7‐12 anni 

prob.legate alla genitorialità  X  X     

c/o Centro per le Famiglie, Via Roma, 10 – Savignano sul Rubicone (FC) 

0541943505  [email protected]

Guardo, racconto e conosco il mio bambino 

disabilità non altrimenti specificata 

X  X     c/o Centro per le Famiglie, Via Roma, 10 –  Savignano sul Rubicone (FC) 

0541943505  [email protected]

Insieme nel sole 

 prob.legate alla famigliarità  

  X      c/o Centro Donna  Piazza del Popolo, 9 – Cesena 

0547356462  Centro Donna  [email protected]

                                                            13 Vedi nota 2 pag. I 

  XIII NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI14

TEL/FAX  

E­MAIL 

Insieme per star meglio 

prob.legate alla genitorialità 

X        Via Cavour, 11 – Bertinoro (FC)  3391122658  [email protected]

La Foglia e il Bastone 

disabilità/disagio fisico  X  X  X   

Via Ghirotti, 286 ‐  c/o Ospedale “M. Bufalini” di Cesena 

0547352789   3294849369  info@parkinson‐lafogliaeilbastone.it

LIDAP ‐ Lega Italiana Disturbi da Attacco di Panico 

disturbi d'ansia    X      non specificato  non specificato  non specificato 

Oltre  disabilità/disagio fisico 

  X  X    non specificato  non specificato  non specificato 

Sassi  problematiche alcolcorrelate 

  X      Via Lunga, 45 –Forlì  3347469746  non specificato 

Se questo è un uomo 

malattie mentali/disagio psichico 

X        Via Serraglio, 18 –  Cesena  0547612612  [email protected]

Serenità  problematiche alcol correlate 

  X      Via della Resistenza, 55 – Cesena  3336604234  non specificato 

MODENA Aiutare ad aiutarsi  

dipendenza affettiva 

  X      Via del Gambero 77, Modena  059361861  [email protected]

Associazione Club degli Alcolisti in Trattamento 

problematiche alcolcorrelate  X  X  X  X  Via Don Sturzo, 21  42012 

Carpi Modena  059682045   [email protected]

Club Alcolisti in Trattamento ‐ Sassuolo 

problematiche alcolcorrelate    

X  X    X  Piazza San Paolo, 5‐Sassuolo (Mo) 

0536811888  3387761454  [email protected] 

 Club Alcolisti in Trattamento n.110 ‐ Maranello   

problematiche alcolcorrelate  X  X    X  Via San Luca n.30 c/o Casa del 

Volontariato Maranello (Mo) 0536811888  3387761454  [email protected] 

                                                            14 Vedi nota 2 pag. I 

  XIV NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI15

TEL/FAX  

E­MAIL 

Club Alcolisti in Trattamento n.14 

 problematiche alcol correlate  

X  X      c/o Acat Via Toniolo 125, 41122 Modena  3386066996  non specificato 

Club Alcolisti in Trattamento n.29 ‐ Modena  

problematiche alcolcorrelate 

X  X    X  c/o Acat Via Toniolo 125, 41122 Modena 

3386066996‐ Anna Pia 3383382051 

[email protected]

Club Alcolisti in Trattamento n.46 ‐ Sassuolo 

problematiche alcolcorrelate 

X  X    X  Piazza San Paolo, 5‐Sassuolo (Mo) 

0536811888  3387761454  [email protected] 

Club Alcolisti in Trattamento n.52 ‐ Palagano  

problematiche alcolcorrelate  X  X    X  Via 23 Dicembre, 74 c/o 

Comune di Palagano (Mo)  0536811888  3397004996  [email protected] 

Club Alcolisti in Trattamento n.53 ‐ Modena  

problematiche alcolcorrelate  X  X      c/o Acat Via Toniolo 125, 

41122 Modena  3386066996  [email protected]  

Club Alcolisti in Trattamento n.61 ‐ Formigine  

problematiche alcolcorrelate  X  X    X 

c/o Villa Benvenuti, Via per Sassuolo n.4 Formigine‐ Modena  

0536811888  3387761454  [email protected] 

Club Alcolisti in Trattamento n.69 ‐ Sassuolo 

problematiche alcolcorrelate  X  X    X  Piazza San Paolo, 5‐ Sassuolo 

(Mo) 0536811888  3387761454  [email protected] 

Club Alcolisti in Trattamento n.89 ‐ Modena  

problematiche alcolcorrelate 

X  X      c/o Acat Via Toniolo 125, 41122 Modena  3386066996  [email protected]  

Club Alcolisti in Trattamento n.91 ‐ Sassuolo 

problematiche alcolcorrelate 

X  X    X  Piazza San Paolo, 5‐Sassuolo (Mo) 

0536811888  3387761454  [email protected] 

 Girasole  

sostegno  X  X  X  X  Via Toniolo, 125‐ Modena   059315331  [email protected]  

Gruppo AMA ‐ Modena   disturbi d'ansia    X      c/o Bocciofila Modenese, Viale 

Giuseppe Verdi, 101‐ Modena   non specificato  non specificato 

Gruppo Auto Aiuto 

malattie dementigene 

X        Via Peruzzi 22, ‐ Carpi (Mo)  3495928342  non specificato 

Gruppo Auto Aiuto 

malattie dementigene 

X        c/o Ospedale Ramazzini, Via Guido Molinari 2  ‐ Carpi (Mo)  3495928342  non specificato 

                                                            15 Vedi nota 2 pag. I 

  XV NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI16

TEL/FAX  

E­MAIL 

Gruppo Auto Mutuo Aiuto ‐ Castelfranco Emilia, Vignola, Spilamberto, Bomporto  

diabete  X        Via Canalino 45‐ 41124 Modena   3408306757  [email protected]

Gruppo Auto Mutuo Aiuto G.P. Vecchi ‐ Te per due 

malattie dementigene 

X    X  X  Viale Vittorio Veneto 9‐Modena  

059283918     3355323021  [email protected]

Gruppo Genitori ITI Corni  

prob.legate alla genitorialità 

X        Via Toniolo, 125‐Modena   059315331  [email protected] 

Gruppo Genitori ITI Fermi 

prob.legate alla genitorialità 

X        Via Toniolo, 125‐Modena   059315331  [email protected] 

Gruppo Genitori Liceo San Carlo 

 prob.legate alla genitorialità  

X        Via Toniolo, 125‐Modena   059315331  [email protected] 

Gruppo Genitori Liceo Wiligelmo 

prob.legate alla genitorialità 

X        Via Toniolo, 125‐Modena   059315331  [email protected] 

Gruppo Genitori Scuola Elementare Giovanni XXIII 

prob.legate alla genitorialità  X        Via Toniolo, 125‐Modena   059315331  [email protected] 

Gruppo Genitori Scuola Media Carducci  

prob.legate alla genitorialità 

X        Via Toniolo, 125‐Modena   059315331  [email protected] 

Gruppo Genitori Scuole Medie Guidotti Lanfranco 

prob.legate alla genitorialità  X        Via Toniolo, 125‐Modena   059315331  [email protected] 

 Il libero pensiero   

salute mentale    X      Via Bontempelli 375 ‐ Modena  059766727  3383797078  [email protected] 

Sostegno ai familiari  

malattie mentali/disagio psichico 

X  X  X  X  Via Peruzzi 22, 41012 Carpi Modena 

0598754059 3298885291  [email protected]

                                                            16 Vedi nota 2 pag. I 

  XVI 

PARMA NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI17

TEL/FAX  

E­MAIL 

Club Alcolisti in Trattamento La Speranza 

problematiche alcolcorrelate  X        c/o Fondaz. Manara Piazza 

Manara 1 Borgotaro‐ Parma  3288345814  [email protected]

Gruppo AISM ‐ Associazione Italiana Sclerosi Multipla 

disabilità/disagio fisico 

X  X  X    Sez. Prov.le di Parma Piazzale S. Sepolcro 3‐ Parma  0521231251  [email protected]

Gruppo Al‐Anon  problematiche alcolcorrelate 

X        Piazzale S. Benedetto 1 ‐ Parma  800087897  usg@al‐anon.it

Gruppo Al‐Anon  problematiche alcolcorrelate 

X        Strada Val Parma 138 Panocchia ‐ Parma  800087897  usg@al‐anon.it

Gruppo Al‐Anon  problematiche alcolcorrelate 

X        Via S. Francesco d'Assisi 7 Fidenza‐ Parma  800087897  usg@al‐anon.it

gruppo Al‐Anon  problematiche alcolcorrelate 

X        Via Lisoni 5 Fornovo Taro ‐ Parma  800087897  usg@al‐anon.it

Gruppo AMA Itaca  salute mentale    X    X  Via Vasari Parma  0521396501  non specificato 

Gruppo Auto Aiuto famigliari Associazione Casaperta 

 problematiche legate al consumo di droghe illegali  

X        Via Laudadeo Testi 4/a ‐Parma  0521786235  [email protected]

Gruppo Donne sul filo del rasoio 

dipendenza affettiva    X      Piazza Duomo 3 ‐Parma  3397834848 

3394876778 [email protected][email protected] 

Gruppo familiari di persone con trauma cranico 

disabilità non altrimenti specificata 

X        P.za Municipio 1 Corcagnano ‐Parma  0521637146  [email protected]

Gruppo Fiordaliso 

prob.legate alla genitorialità 

non specificato 

non specificato 

non specificato 

non specificato 

Via Pio La Torre 24, Medesano‐ Parma  0525420174  [email protected]

 Gruppo Gambling  

dipendenza gioco d'azzardo    X      Via San Leonardo 47‐ Parma  non specificato  non specificato 

                                                            17 Vedi nota 2 pag. I 

  XVII NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI18

TEL/FAX  

E­MAIL 

Gruppo Genitori Separati 

prob.legate alla genitorialità 

  X      B.go San Giuseppe‐ Parma  non specificato  non specificato 

Gruppo I Filosofi dell'Aria 

malattie mentali/disagio psichico 

  X      Via Minozzi 10‐ Parma  3894324399  non specificato 

Gruppo insieme per loro 

malattie mentali/disagio psichico 

X      X  Strada carnevala 2 Medesano ‐ Parma  0525432046  non specificato 

Gruppo La casa degli altri 

disabilità non altrimenti specificata 

X        L.go Torello de Strade ‐Parma  0521218896  [email protected]

Gruppo Le nostre Storie 

 malattie dementigene  

X    X  X  non specificato  non specificato  non specificato 

Gruppo Nuove Droghe 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X  X      Via Roma, 9‐Salso Maggiore Terme‐ Parma  non specificato  non specificato 

Gruppo Quelli che l'ama  salute mentale    X  X    Via Reggio 43 ‐ Parma  0521396548  non specificato 

Gruppo S. Andrea 

 malattie dementigene   

X        Via del Campo 12 ‐ Parma 

0521483848 (martedì 10 ‐12 giovedì 15‐17) 

[email protected]

Gruppo sui Disturbi del Comp. alimentare 

problematiche legate all'alimentazione 

  X      Via Mazzini 2 ‐ Parma  3395001571  [email protected]

Gruppo Uditori di voci  uditori di voci    X    X  Via Vasari ‐ Parma  non specificato  non specificato 

 LIDAP ‐ Lega Italiana Disturbi da Attacco di Panico  

disturbi d'ansia    X      Via Oradur ‐Parma  non specificato  [email protected]

                                                            18 Vedi nota 2 pag. I 

  XVIII 

PIACENZA NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI19

TEL/FAX  

E­MAIL 

ACAT Associazione Club Alcolisti in Trattamento 

problematiche alcolcorrelate  X  X    X  Via Boni Brighenti, 2 ‐ 

Cortemaggiore (PC) 0523837749 (orario pasti)  non specificato 

Club Alcolisti in Trattamento 

problematiche alcolcorrelate 

X  X  X  X  Via Croce, 26 ‐ Piacenza  0523321437 3341326736  [email protected] 

Club Alcolisti in Trattamento 

problematiche alcolcorrelate 

X  X    X  Corso Garibaldi ‐ Fiorenzuola (PC) 

0523837749 (orario pasti)  non specificato 

Crescere con i nostri figli 

prob.legate alla genitorialità 

X  X  X  X  Vicolo del Guazzo, 2 ‐ Piacenza  3383058606  [email protected]

Gruppo Auto Aiuto 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X    X    Stradone Farnese, 96 ‐ Piacenza  0523338710  [email protected] 

Gruppo Auto Mutuo Aiuto Associazione Aperta‐mente 

malattie mentali/disagio psichico 

X  X  X  X  Via delle Valli, 5 ‐ Piacenza  3338908121  [email protected]

Overeaters Anonymous ‐ mangiatori compulsivi anonimi 

problematiche legate all'alimentazione 

  X      Via Trebbia c/o Parrocchia Santi Angeli Custodi  3349758666  oa‐[email protected]

REGGIO  EMILIA 

Auto Aiuto genitori 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X    X    c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

Club Alcolisti in Trattamento ‐ Scandiano   

problematiche alcolcorrelate 

X  X    X  Via S.Rizza 19 ‐Casalgrande‐ (Re) 

0536855322     3487476610  [email protected]

 ANFFAS Correggio  

disabilità non altrimenti specificata 

X        Viale Vittorio Veneto 34/d ‐ Correggio (Re) 

0522641503      3294323620  [email protected]

                                                            19 Vedi nota 2 pag. I 

  XIX NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI20

TEL/FAX  

E­MAIL 

Associazione Bambini Cerebrolesi Emilia‐Romagna  

disabilità non altrimenti specificata 

X    X    Via Vallisneri 8, Albinea (Re)  0522597316  non specificato 

Azzardopoint ‐ Gruppo 1 

dipendenza gioco d'azzardo 

X  X    X Via Guido Dorso, 14 Reggio Emilia; Via Marzabotto, 1 ‐Reggio Emilia 

0522383170        3385961186  azzardo@libera‐mente.org 

Azzardopoint ‐ Gruppo 2    

dipendenza gioco d'azzardo 

X  X    X Via Guido Dorso, 14 REGGIO EMILIA; Via Marzabotto, 1‐ Reggio Emilia 

0522383170  3385961186  azzardo@libera‐mente.org 

Azzardopoint ‐ Gruppo 3  

dipendenza gioco d'azzardo  X  X    X 

Via Guido Dorso, 14 REGGIO EMILIA; Via Marzabotto, 1‐ Reggio Emilia 

0522383170  3385961186  azzardo@libera‐mente.org 

Gruppo APE ‐ Reggio Emilia 

disabilità non altrimenti specificata 

  X  X    c/o Ospedale S.Maria Nuova‐ Reggio Emilia  3479870169  [email protected] 

Gruppo di sostegno 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X    X    c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

Gruppo di sostegno  

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X        c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

Gruppo Auto Mutuo Aiuto per i genitori adottivi 

prob.legate alla genitorialità 

X    X    Via Guasco 10 ‐ Reggio Emilia  0522550781  [email protected]

Gruppo Auto Mutuo Aiuto 

malattie dementigene  X      X 

c/o Ospedale Correggio‐ Spazio dipartimento salute mentale‐ Via Mandriolo Superiore 11‐ Correggio (Re) 

0522630430  non specificato 

Gruppo Auto Mutuo Aiuto 

malattie dementigene 

X      X  Via Salvo D'Acquisto, 7  42016 Guastalla ‐Reggio Emilia   0522837561  non specificato 

 Gruppo decisione   

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X    X  X  c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

                                                            20 Vedi nota 2 pag. I 

  XX NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI21

TEL/FAX  

E­MAIL 

Gruppo del giovedì  

sostegno      X   X Via Costituzione 37/a‐ Reggio Emilia  0522271527  non specificato 

Gruppo Auto Aiuto 

malattie dementigene  X      X 

c/o Ospedale Correggio‐ Spazio dipartimento salute mentale‐ Via Mandriolo Superiore 11, 42015 Correggio Reggio Emilia 

0522630430  non specificato 

Gruppo Dipendenti Anonimi 

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

  X  X  X Via Oslavia 21 Reggio Emilia; sede legale Via Cordo 1/1‐ Reggio Emilia 

0522293036  3466239347  non specificato 

Gruppo sostegno al lutto  elaborazione lutto    X      non specificato  3296458501  avd‐[email protected]   

(www.avdreggioemilia.it) 

Gruppo parenti  

problematiche legate al consumo di droghe illegali  

X        c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

Gruppo mogli/ fidanzate 

prob. legati alla famigliarità 

X        c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

Happy Hours problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X    X    c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

Mutuo Aiuto per pazienti oncologiche 

problemi oncologici 

  X      Viale Monte San Michele 1‐ Reggio Emilia   0522541734  [email protected]  

No cocaine 

problematiche legate al consumo di droghe illegali  

X    X    c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

Raccontarsi e specchiarsi  

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X  X      c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

 Sostegno Auto Aiuto   

problematiche legate al consumo di droghe illegali 

X    X    c/o Ceis Reggio Emilia, Via Reverberi 3, 42015 RE  0522451800  non specificato 

                                                            21 Vedi nota 2 pag. I 

  XXI 

RIMINI NOME DEL  GRUPPO 

TEMA  Fami­ gliari 

Portatori bisogno 

Volon­ tari 

Opera­ tori 

SEDE DEGLI INCONTRI22

TEL/FAX  

E­MAIL 

ACAT  Associazione Club Alcolisti Anonimi in Trattamento ‐ Rimini 

problematiche alcolcorrelate  X  X    X  Via Paolo Toscanelli, 3 –  

Rimini  3355485556  [email protected]

Alcolisti Anonimi di Rimini 

problematiche alcolcorrelate    X      Via IV Novembre – Rimini  3403355135  non specificato 

ANGLAD Rimini Onlus 

malattie dementigene 

X    X  X  Via Isotta degli Atti, 14 – Rimini 

3478595085   0541787130  [email protected]

Auto Aiuto Sclerosi Multipla 

malattie dementigene  X  X  X    Viale Abruzzi, 46 –Riccione 

(Rn) 

Silvia 3482339803  Stefania 3298930566 

[email protected]

Focus Group per Genitori 

prob.legate alla genitorialità 

    X   Via Andrea Costa, 30 –  Sant'Arcangelo di Romagna (Rn) 

3331206606  [email protected] 

Gruppi per Genitori Separati 

prob.legate alla genitorialità    X      Corso F.lli Cervi, 71 –  Riccione 

(Rn)  3274668422  [email protected]

Gruppo AMA di Crescere Insieme 

disabilità non altrimenti specificata 

non specificato 

non specificato 

non specificato 

non specificato 

Via Marecchiese, 22 – Rimini  3381455542  [email protected]

Gruppo Auto Aiuto Affido famigliare 

prob.legate alla genitorialità  X  X  X  X  Via Vico, 10 – Rimini  0541377312  [email protected] 

Overeaters Anonymous – Associazione Italiana  Mangiatori compulsivi  

problematiche legate all'alimentazione 

  X      c/o Casa del Volontariato, Via IV Novembre, 21 –  Rimini  3478752045  [email protected]      [email protected] 

Rimini Autismo Onlus  autismo  X        Via Ugo Bassi, 15 ‐ Rimini      3346053423      [email protected]

                                                            22 Vedi nota 2 pag. I 

  XXII  

Per  l’aggiornamento,  la modifica  dei  riferimenti  dei  gruppi  rivolgersi  ad  Agire  Sociale  –  Centro  Servizi  per  il  Volontariato  della provincia  di  Ferrara,  Via  IV Novembre,  9  ‐  44121  Ferrara,  tel:  0532  205688,  fax:  0532  242528,  sito: www.ferrarasociale.org  (la sezione www.agendasolidale.it  consente  l’aggiornamento  on‐line),  e‐mail:  [email protected]  o  al  proprio  Centro  Servizi  di riferimento: 

• VolaBo  ‐  Centro  Servizi per  il Volontariato della provincia di Bologna, Via  Scipione dal  Ferro  4  ‐  40138 Bologna,    tel:  051 340328, fax: 051 341169, sito: www.volabo.it, e‐mail: [email protected] 

• Ass. I. Pro. V. ‐ Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Forlì‐Cesena, Via P. Maroncelli 60 ‐ 47121 Forlì,   tel: 0543 36327, fax: 0543 39645, sito: www.assiprov.it, e‐mail: [email protected] 

• Volontariamo ‐ Associazione Servizi per il Volontariato di Modena, Via Cittadella 30 ‐ 41123 Modena, tel: 059 212003, fax:  059 238017, sito: www.volontariamo.com, e‐mail:  [email protected] 

• Forum Solidarietà  ‐ Centro di Servizi per  il Volontariato di Parma, B.go Marodolo 11  ‐ 43125 Parma  , tel: 0521 228330,  fax: 0521 287154, sito: www.forumsolidarieta.it, e‐mil: [email protected] 

• S.V.E.P. ‐ Centro Servizi per il Volontariato di Piacenza, Via Capra 14/c ‐ 29121 Piacenza, tel: 0523 306120, fax: 0523 336525, sito: www.svep.piacenza.it, e‐mail: [email protected] 

• DarVoce – Centro Servizi per il Volontariato di Reggio Emilia, Via Gorizia, 49 ‐ 42124 Reggio Emilia, tel: 0522 791979, fax: 0522 302110, sito: www.darvoce.org, e‐mail: [email protected] 

• Volontarimini – Centro Servizi per  il Volontariato di Rimini, Via  IV Novembre, 21‐ 47900 Rimini, tel: 0541 709888, fax: 0541 709908, sito: www.volontarimini.it 

 

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Progetto “Auto-Aiuto in Rete”

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