Breve Storia Organo 1

3
BREVE STORIA DELL’ORGANO L’organo è uno strumento antichissimo. Si ha notizia di un organo greco del sec. III a.C, molto evoluto, con vari registri e un’estesa tastiera, alimentato da aria compressa attraverso un sistema idraulico. I bizantini lo usavano nelle festività pubbliche. Il primo esemplare d’organo giunto in occidente fu probabilmente quello donato nel 757 dall’imperatore d’oriente donato al re dei franchi Pipino. Nel medioevo l’organo, divenne lo strumento liturgico per eccellenza ti trattava di uno strumento di piccola estensione, con una sola serie di canne, la cui tastiera era costituita da leve. Nel sec. X la tastiera assunse una forma simile a quella odierna, e fu introdotta la pedaliera; nel secolo successivo gli organari toscani aumentarono l’estensione dello strumento fino a quattro ottave e introdussero i primi registri. Oltre agli organi delle cattedrali, dotati di grandi canne e di enormi mantici, per il cui funzionamento erano impiegate decine di persone, vennero costruiti organi di dimensioni assai più ridotte: l’organo portativo (detto così perché facilmente trasportabile), che si suonava con la mano destra, mentre la sinistra aziona va un piccolo mantice; e l’organo positivo, poco più grande del portativo, che si suonava con le due mani, mentre un’altra persona era addetta al mantice. Gli organi italiani dei secc. XVI e XVII continuarono a essere di proporzioni abbastanza contenute, con una sola tastiera e con un solo corpo. Nei paesi nordici invece (soprattutto nella Germania del nord) si affermarono i primi strumenti con più tastiere e con i vari corpi separati; la pedaliera si estese notevolmente e acquistò un’importanza crescente . Nell’Ottocento si cercò di costruire organo in grado di produrre sonorità orchestrali: si introdussero a questo scopo nuovi registri e la cosiddetta cassa espressiva che, superando la dinamica a scalini

description

org

Transcript of Breve Storia Organo 1

  • BREVE STORIA DELLORGANO

    Lorgano uno strumento antichissimo. Si ha notizia di un organo greco del sec. III a.C, molto evoluto, con vari registri e unestesa tastiera, alimentato da aria compressa attraverso un sistema idraulico. I bizantini lo usavano nelle festivit pubbliche. Il primo esemplare dorgano giunto in occidente fu probabilmente quello donato nel 757 dallimperatore doriente donato al re dei franchi Pipino. Nel medioevo lorgano, divenne lo strumento liturgico per eccellenza ti trattava di uno strumento di piccola estensione, con una sola serie di canne, la cui tastiera era costituita da leve. Nel sec. X la tastiera assunse una forma simile a quella odierna, e fu introdotta la pedaliera; nel secolo successivo gli organari toscani aumentarono lestensione dello strumento fino a quattro ottave e introdussero i primi registri. Oltre agli organi delle cattedrali, dotati di grandi canne e di enormi mantici, per il cui funzionamento erano impiegate decine di persone, vennero costruiti organi di

    dimensioni assai pi ridotte: lorgano portativo (detto cos perch facilmente trasportabile), che si suonava con la mano destra, mentre la sinistra aziona va un piccolo mantice; e

    lorgano positivo, poco pi grande del portativo, che si suonava con le due mani, mentre unaltra persona era addetta al mantice. Gli organi italiani dei secc. XVI e XVII continuarono a essere di proporzioni abbastanza contenute, con una sola tastiera e con un solo corpo. Nei paesi nordici invece (soprattutto nella Germania del nord) si affermarono i primi strumenti con pi tastiere e con i vari corpi separati; la pedaliera si estese notevolmente e acquist

    unimportanza crescente .

    NellOttocento si cerc di costruire organo in grado di produrre sonorit orchestrali: si introdussero a questo scopo nuovi registri e la cosiddetta cassa espressiva che, superando la dinamica a scalini

  • fino allora in uso, permetteva di graduare il suono in crescendo e in diminuendo. Nella seconda met dellOttocento fu introdotta la trasmissione elettrica dalla tastiera al somiere, e per lalimentazione dellaria si adottarono ventilatori azionati da un motore elettrico. Nel nostro secolo si sono sviluppate due tendenze: la prima tesa a riportare lorgano alloriginaria purezza di timbro, rinunciando alle velleit sinfoniche di tipo romantico, soprattutto stata sottolineata lesigenza di eseguire la musica degli antichi maestri su strumenti dellepoca, oppure su strumenti con caratteristiche tecniche e timbriche analoghe a quelle degli organi per cui era stata concepita; la seconda che vede nella ricerca di nuovi spazi acustici ed espressivi il futuro di questo strumento,

    anche attraverso lintroduzione di tecnologie digitali nellarte organaria.

    LE PARTI CHE COSTITUISCONO UN ORGANO

    Le CANNE dellorgano, generalmente in metallo e legno, sono di varia lunghezza e larghezza per produrre tutta la gamma di suoni e timbri necessari a dare vita alla voce dello strumento. Il numero delle canne pu arrivare a diverse migliaia.

    Il SOMIERE una cassa di legno che comprime e distribuisce alle canne laria prodotta dai mantici (azionati oggi non manualmente ma per mezzo di un motore elettrico).

  • I MANTICI sono i veri e propri polmoni dellorgano. Anticamente venivano azionati manualmente da un manticere (figura molto importante nella storia di questo strumento!), che permetteva, attraverso la sua opera, la produzione di tutti i suoni dellorgano mettendo lorganista nella condizione di realizzare al meglio la propria arte.

    Le TASTIERE dellorgano possono essere molteplici. In alcuni grandissimi organi se ne contano addirittura 6. Queste vengono chiamate manuali e controllano i differenti corpi dorgano (famiglie di canne) dello strumento.

    I REGISTRI sono una serie di pomelli o pulsanti azionando i quali lorganista pu scegliere gruppi di canne differenti, corrispondenti a diversi timbri.

    La PEDALIERA formata da aste di legno lunghe per i tasti diatonici e corte per quelli cromatici, come per le tastiere; attraverso la pedaliera, suonata con i piedi con una particolare tecnica, si producono i suoni pi gravi.

    Le STAFFE si trovano generalmente sopra la pedaliera al centro della consolle (la parte dello strumento che ospita le tastiere, i registri e la pedaliera). Si azionano con i piedi e servono a controllare lintensit del suono prodotto.

    Elaborazione a cura di Fabrizio Marchionni