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BREVE GUIDA ALLA COMPILAZIONE METADATI CON

METADATA SOLUTION

Premessa ............................................................................................................................................... 2

1. Informazioni sui metadati ................................................................................................................... 2

2. Identificazione dei dati ....................................................................................................................... 3

3. Dati raster .......................................................................................................................................... 5

4. Responsabile e contatti per i dati ........................................................................................................ 6

5. Classificazione dei dati ........................................................................................................................ 6

6. Parole chiave ..................................................................................................................................... 8

7. Vincoli sui dati .................................................................................................................................... 8

8. Linee d’indirizzo del Comune di Milano. ............................................................................................ 11

9. Esempi di possibili scelte di valorizzazione (non esaustivo o vincolante) ............................................ 12

10. Estensione dei dati ......................................................................................................................... 14

9. Qualità dei dati ................................................................................................................................ 15

10. Distribuzione dei dati ..................................................................................................................... 15

11. Distributore .................................................................................................................................... 16

NOTE LEGALI ........................................................................................................................................ 16


Premessa Il presente documento introduce all’inserimento dei metadati attraverso lo strumento Metadata Solution.

Vengono presi in esame i livelli di inserimento a livello aggregato, riportando le specificazioni di ciascuna

voce all’interno delle immagini ed integrando nel caso con del testo esplicativo.

Le spiegazioni seguono l’ordine delle voci presenti nella finestra di inserimento.

1. Informazioni sui metadati Identificatore del file: protocollo interno discrezionale del metadato che deve essere assolutamente

univoco, sono accettati caratteri alfanumerici.

Id file precedente: protocollo interno del metadato che deve essere sostituito nel repertorio; se il

dataset/servizio non possiede un precedente metadato relativo, tale valore deve essere uguale a quello

indicato in “Identificatore del file” onde indicare che è il primo.


Il modello di protocollazione attualmente adottato dall’Ufficio SIT è il seguente:

C_F205:ufficio_Maaaa12345:AAAAMMGG

dove

C_F205 = codice IPA del Comune di Milano e resta invariabile

: = carattere di separazione

ufficio = acronimo o nome dell’ufficio titolare della risorsa

_M = resta invariante e indica che è il protocollo relativo ad un Metadato

aaaa = anno di riferimento della risorsa che si sta metadatando (es. un dataset o servizio creato nel 1999,

aaaa assumerà tale valore)

12345 = protocollo di cinque cifre, progressivo oppure, ad esempio, con la prima cifra indicante la famiglia

della risorsa (quindi al massimo dieci famiglie di tipi diversi da 0 a 9) e le restanti quattro ad incremento

progressivo

: = carattere di separazione

AAAAMMGG = anno, mese e giorno di creazione del metadato (solitamente corrisponde alla data di

editing)

Ad esempio, relativamente ad un dataset dell’anno 2012 appartenente al SIT, per il quale si effettua la

metadatazione il giorno 03/04/2015 con numero di protocollo del METADATO 00008, l’identificativo del

metadato sarà il seguente:

C_F205:SIT_CENTRALE_M201200008:20150403

2. Identificazione dei dati Identificatore: protocollo interno discrezionale del dato

Id livello superiore: protocollo interno del dato che in una struttura gerarchica è superiore al dato in

oggetto, ad esempio nel caso di una serie a cui il dataset appartiene; nel caso ogni risorsa non sia parte

organica di una struttura tale valore deve essere uguale a quello indicato in “Identificatore del file”.


Il modello di protocollazione delle risorse attualmente adottato dall’Ufficio SIT è il seguente:

C_F205:ufficio_Daaaa12345

dove

C_F205 = codice IPA del Comune di Milano e resta invariabile

: = invariante

ufficio = acronimo o nome dell’ufficio titolare della risorsa

_D = resta invariante e indica che è il protocollo relativo ad un dato o servizio

aaaa = anno di riferimento della risorsa (es. un dataset creato nel 1999, aaaa assumerà tale valore)

12345 = protocollo di cinque cifre, progressivo oppure, ad esempio, con la prima cifra indicante la famiglia

della risorsa (quindi al massimo dieci famiglie di tipi diversi da 0 a 9) e le restanti quattro ad incremento

progressivo

Ad esempio, relativamente ad un dataset dell’anno 2012 appartenente al SIT, per il quale si effettua la

metadatazione il giorno 03/04/2015 con numero di protocollo del DATASET 00005, l’identificativo del dato

sarà il seguente:

C_F205:SIT_CENTRALE_M201200005


Riguardo le date da inserire nel form, come evidenziato nello stesso modulo di inserimento, i metadati

devono contenere obbligatoriamente almeno una data certa tra quella di creazione e/o pubblicazione e/o

revisione; per essere compatibili con Inspire, inoltre, non deve invece essere utilizzato il campo “Data del

rilievo”. In alternativa od anche in aggiunta, è possibile valorizzare i campi data inizio e data fine presenti

“Estensione temporale” all’interno del riquadro “Estensione dei dati”.

3. Dati raster Nel caso di un dataset in formato raster è presente un’apposita sezione nella quale sono richieste

informazioni specifiche supplementari sulla risorsa.

La descrizione degli attributi è un campo di testo libero in cui vanno inserite delle specificazioni circa gli attributi dell’immagine raster; il tipo di contenuto deve essere valorizzato scegliendo uno dei valori predeterminati disponibili: Immagine, Classificazione tematica, Misura fisica.


4. Responsabile e contatti per i dati

In questa sezione vanno inseriti a cura di ciascun ufficio i riferimenti del responsabile della risorsa ed un

punto di contatto che può anche coincidere con il primo, secondo il modello visualizzato, personalizzando

all’occorrenza le voci.

5. Classificazione dei dati La classificazione dei dati deve essere effettuata sia in relazione all’ambito RNDT, per il quale è opportuno fare riferimento alla tabella 3.4.3.15 (Enumerazione MD_TopicCategoryCode ) presente nell’Allegato 2 del Decreto 10/11/2011 e sia in relazione all’ambito INSPIRE, consultando opportunamente la tabella 3.4.8.2 (Categorie tematiche Repertorio – Topic Category ISO – Allegati INSPIRE) per una corrispondenza tra le due categorie.


6. Parole chiave Per facilitare la ricerca è possibile, ma anche opportuno, integrare le descrizioni ed i campi tematici, con parole o frasi chiave opportunamente scelte; che potranno far parte, scegliendo conseguentemente la corrispondente sezione in cui editarle, tra quelle disponibili nel Thesaurus GEMET, quelle reperibili in altri Thesauri come ad esempio EUROVOC ed infine tra parole chiave assolutamente libere confacenti al singolo specifico caso. Si tenga presente che per la ricerca vengono indicizzate la parola o le parole inserite sull’intero singolo rigo.

7. Vincoli sui dati Data la varietà dei dati disponibili, quando ci si accinge a produrre un metadato, relativamente ala sezione

vincoli sui dati, è opportuno aver ben chiara fin dall’inizio la categoria di riferimento alla quale è possibile

ascrivere il set oggetto di trattazione, da cui poi discenderanno a loro volta le opportune valorizzazioni dei

campi sui quali questa sezione pone l’attenzione.

Le voci specifiche sono Vincoli di sicurezza, Limiti di utilizzo, Vincoli di accesso e uso


Prima di proseguire è necessario chiarire il senso dei termini presenti:

Limiti di utilizzo: Restrizioni di utilizzo dei dati. Questo elemento fornisce anche delle informazioni sugli

eventuali canoni da corrispondere per l’accesso e l’uso della risorsa, se del caso, o fa riferimento a un

localizzatore unico di risorsa (URL) dove si possono reperire informazioni sui canoni (D_RNDT allegato 2

tabella 3.4.2); il campo contempla anche le eventuali licenze sotto le quali il dataset viene rilasciato.


Vincoli di accesso: Vincoli di accesso a dati per assicurare la protezione della privacy o della proprietà

intellettuale e ogni altra restrizione o limitazione ad ottenere la risorsa (l’accesso comprende la

visualizzazione, la stampa o la riproduzione del dato, non comprende l’elaborazione del dato). Il dato può

essere pubblico ovvero conoscibile da chiunque, oppure a conoscibilità limitata (D_RNDT allegato 2 tabella

3.4.2) ed in tale caso vengono specificati i relativi vincoli all’accesso.

Vincoli di fruibilità: Vincoli sulla possibilità di utilizzare il dato, derivanti da regolamenti e norme nazionali

ed europee (protezione della privacy, proprietà intellettuale, altre restrizioni), ove per fruibilità si intende

quanto citato all’art.1 lett.t del CAD, ovvero la possibilità di utilizzare il dato anche trasferendolo nei sistemi

informativi automatizzati di un’altra amministrazione (D_RNDT allegato 2 tabella 3.4.2).

La finestra dei “Limiti di utilizzo”si presenta inizialmente nella seguente modalità:


Altre valorizzazioni sono presenti nelle voci relative a “Vincoli di Accesso e Uso”:

8. Linee d’indirizzo del Comune di Milano. Per disciplinare la materia degli Open Data del Comune di Milano, la Giunta Comunale ha votato la

Deliberazione n.1919 del 21/09/2012 nella quale sono state definite le linee guida per la loro

pubblicazione.

Per valorizzare quindi in maniera conforme a quanto vigente per l’Ente, si rimanda la lettura del testo

completo della Deliberazione di Giunta, richiamando fin d’ora l’attenzione su alcuni punti:


“2. di pubblicare on-line il patrimonio dati del Comune di Milano, in formato aperto, fatte salve le eccezioni

derivanti da disposizioni comunitarie, statali, regionali e comunali”;

“3. di autorizzare il riutilizzo dei dati secondo il sistema di licenze Creative Commons, consentendo

all’utente la possibilità di riprodurre, distribuire, trasmettere e adottare liberamente i dati, anche a scopi

commerciali, a condizione che venga citata la fonte laddove necessario”;

“4. di approvare la gratuità della riutilizzabilità e redistribuibilità del dato”.

A completare il quadro in materia è stato emesso il “Regolamento interno per l’utilizzo delle fonti dati

gestite dal Comune di Milano” versione 1.0 del 08/01/2015.

Si raccomanda quindi di procedere all’esame dei predetti documenti e di riferirsi agli stessi prima di

accingersi alla metadatazione dei propri dati territoriali.

9. Esempi di possibili scelte di valorizzazione (non esaustivo o vincolante)

9.1 - Dato pubblico – dato aperto (open data)

Vincoli di sicurezza

Non classificato

Limiti di utilizzo <testo libero> Risorsa rilasciata con licenza … (link alla licenza aperta)

Vincoli di accesso

<testo libero> Dato pubblico (art.1 Codice dell’Amministrazione Digitale)

Vincoli di fruibilità

Licenza

9.2 - Dato soggetto a diritto d’autore dell’Amministrazione (solo consultazione)


Non classificato

Limiti di utilizzo <testo libero> Dato sottoposto a diritto d’autore – accesso alla risorsa soggetto a ……. (link alle disposizioni ed eventuali tariffe) – solo per consultazione; sono vietati… (eventuale link alle condizioni)

Vincoli di accesso

<testo libero> indicare le modalità e condizioni di accesso


Proprietà intellettuale dei dati


9.3 - Dato soggetto a diritto d’autore dell’Amministrazione (tariffe di consultazione ed uso)


Non classificato

Limiti di utilizzo

<testo libero> Dato sottoposto a diritto d’autore – accesso alla risorsa soggetto a registrazione e pagamento tariffe (link alle tariffe e relative disposizioni) – risorsa rilasciata con licenza d’uso … (eventuale link alla licenza)

Vincoli di accesso

<testo libero> indicare le modalità e condizioni di accesso


Proprietà intellettuale dei dati/<testo libero> indicare le modalità e condizioni di fruibilità

9.4 Dato pubblico destinato alla sola consultazione


Non classificato

Limiti di utilizzo <testo libero> accesso libero/previa registrazione solo per consultazione – divieto di copia, pubblicazione, diffusione e utilizzazione del dato senza autorizzazione

Vincoli di accesso

<testo libero> “Dato pubblico (art.1 Codice dell’Amministrazione Digitale)


licenza

9.5 Dato soggetto a restrizioni di legge (es. privacy)


Riservato/Riservatissimo

Limiti di utilizzo <testo libero> Dato a conoscibilità limitata (art.1 Codice Amministrazione Digitale) – risorsa accessibile solo a soggetti autorizzati – eventuali riferimenti per richiedere autorizzazione

Vincoli di accesso

Dato a conoscibilità limitata


Dato a conoscibilità limitata


10. Estensione dei dati

L’estensione dei dati prevede l’inserimento di:

Localizzazione geografica: vertici dell’estensione territoriale a cui un dataset fa riferimento, in formato

latitudine/longitudine decimale;

Estensione temporale: finestra temporale di validità del dataset se presente;

Estensione verticale: quote minima e massima del dataset se presenti.


9. Qualità dei dati

La genealogia contiene tutte le informazioni inerenti i dati, a partire da chi e come sono stati rilevati, se e

come sono stati elaborati, eventuali riferimenti ai soggetti concorrenti alla costituzione del dataset, anche

attraverso link a pagine esplicative, ovvero, ogni informazione che possa risultare utile per una valutazione

complessiva delle informazioni.

10. Distribuzione dei dati


Accesso on-line: Informazioni sulle fonti online attraverso le quali la risorsa può essere ottenuta, ovvero

pagine esplicative sulle modalità di accesso alla risorsa.

11. Distributore

NOTE LEGALI Il presente documento è destinato ad uso interno del Comune di Milano.

Il Comune di Milano è titolare del diritto d’autore (art.11 L.633/1941).

Il materiale è frutto di elaborazione originale e di contributi estratti dalle seguenti fonti:

-Le immagini sono tratte da Geoportale alle condizioni specificate da

http://metadata.comune.milano.it/geoportalAdmin/catalog/content/disclaimer.page: “Le informazioni

presenti su questo sito sono considerate pubbliche e possono essere distribuite o copiate.”

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