Bra Notizie - n. 2/2015

CHEESE SALE DI QUOTAdi Bruna Sibille

Per quattro giorni i riflettori di Cheese si accendono sul variegatomondo del latte, dalla produzione al consumo, focalizzandosi peròsignificativamente sui bisogni delle terre alte. Per questo mi viene inmente ciò che uno dei più grandi alpinisti italiani, Walter Bonatti, ricordava: “La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo”. Ed essere onesti,secondo lo slogan del “buono, pulito e giusto”, marchio di fabbrica diCarlin Petrini e di Slow Food partner del Comune nell’organizzare la piùimportante vetrina di cui può disporre la nostra città, dovrà essere ilnecessario collante per dare ancora una volta a Bra il ruolo che hasempre esercitato nelle precedenti nove edizioni della manifestazione.Ovvero quello di contenitore ma anche di contenuto, affiancandol’accoglienza al protagonismo.

Lungo tutta l’estate, nelle vie più centrali della città, abbiamo già potuto vedere le gigantografie dei volti di alcuni di coloro che sarannoi veri protagonisti di quella che è divenuta la più seguita rassegna internazionale sul formaggio di qualità: pastori, casari, affinatori, commercianti. Uomini e donne vere, cui la vita non ha concesso indulgenze, ma che hanno saputo tramutare il loro “saper fare” in qualche cosa di più, fino a diventare i veri testimoni di tradizioni chenon potranno passare di moda. Ed è qui che ancora una volta Cheesepotrà raccontare le sue storie, facendo appassionare i visitatori chearriveranno nelle nostre vie. L’auspicio è di trovare, come già in passato, una città a misura d’uomo che saprà mostrarsi senza timori,facendo scoprire a più d’uno un “Italian way of life” alla nostra maniera, misurato, ma non per questo meno ricco di fascino.

Lo potrà fare grazie al tanto lavoro portato a termine nei mesi passati e al sostegno di più soggetti, pubblici e non, che hanno creduto ancora una volta in Cheese e in Bra. Una Bra che, come in ogni edizione, si presenta rinnovata e diversa, pur nelle difficoltà di investiredenaro pubblico di questi anni. Lo sarà in particolare con un corsoGaribaldi interamente riqualificato, che rimarrà uno dei cuori della manifestazione, così come lo saranno vie e strade che anche in estatehanno cambiato look, con una serie di lavori che hanno messo mano amarciapiedi, porfidi e asfalti. Assieme alla pazienza dimostrata in questimesi per i lavori e, dopo, per garantire il montaggio nei tempi utili dellestrutture che ospitano la manifestazione, è anche questo il contributodecisivo che, collettivamente, i braidesi sono stati in grado di dare alla riuscita dell’evento.

settembre 2015 n°2 pagina 3

EDITORIALE

Il blog del Sindaco:WWW.BRUNASIBILLE.IT


Bra NotizieLa rivista dell’Amministrazione comunale di BraAnno XXVII - n° 2 - Settembre 2015Aut. Trib. Alba n. 465/1988

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I costi di questa pubblicazione sono interamentecoperti dalle presenze istituzionali. Il periodicoè distribuito gratuitamente in 14.000 copie.

n° 2 - settembre 2015

06

22

25

3 Editoriale6 Queso. Fromage.

Formaggio. Kase. Cheese. Per quattro giorni non si parla d’altro

18 Il Comune di Bra è sempre connesso

20 #Casadeibraidesi: pubblica la tua Bra!

20 Pro loco in città:la tradizione in festa

21 Da Cortile a Cortile diventa grande

22 I maestri della metafisica e gli studi su Leonardo

24 Amici d’oltralpe25 Due nuove “sorelle”

in Francia e Cina26 Meglio pulire

o non sporcare?26 Chiamata alle A.R.M.I.28 Che fare a Laigueglia?30 Beppe Manassero.

Insegnare è la base per imparare

30 Un contributo per la salute32 Album34 Le nostre vie


QUESO. FROMAGE.FORMAGGIO.KÄSE. CHEESE. Per quattro giorni non si parla d’altro.

L’Expo di Milano è un’altra cosa. La preoccupazione malthusiana è infattigià nel suo focus su come “nutrire il pianeta”. Con più modestia, ma nonmeno realismo, da Bra arriva una prima risposta. L’edizione 2015 di

“Cheese”, la decima della sua fortunata storia, adotta uno slogan che è già unachiave per trovare la soluzione alle questioni poste dall’evento milanese: “Allesorgenti del latte. Per nutrire il pianeta”. E quali sono le sorgenti del latte?Ogni mammifero lo sa, meno i consumatori di oggi, sottoposti ad un diluvio di informazioni che spesso fanno dimenticare l’essenziale a beneficio del superfluo. Anche a questo servono le riflessioni che ogni due anni “Cheese”consente e se, a partire da venerdì 18 la nostra città sarà nuovamente invasada stand, laboratori, appuntamenti, concerti, storie e personaggi, l’attenzionedei quattro giorni di evento quest’anno alzerà il tiro, indirizzandosi verso leterre alte, da cui spesso il latte che noi consumiamo trae la sua origine.


GLI SPAZI DI CHEESE

Non cambiano rispetto alle passate edizioni gli spazi

di “Cheese”. L’ampio tendone che coprirà per inte-

ro piazza Carlo Alberto ospiterà il più grande mercato mondiale di prodotti di qualità a base

di latte, mentre in via Principi di Piemonte e in via Marconi troveranno ospitalità i prodotti dei Presìdi

Slow Food. Sempre in via Marconi, nei locali della “casa delle associazioni” all’angolo con piazza

Valfré di Bonzo, per quattro giorni si aprirà un’originale “casa della biodiversità”, dove l’omonima fon-

dazione dell’organizzazione della chiocciola animerà incontri con produttori e un’originale e gusto-

sa esposizione di formaggi di montagna, da gustare anche in alcuni aperitivi da non mancare.


Nella parte alta della città, nel cortile di palazzo Gar -

rone, ogni mattina la lettura dei quotidiani sarà cura-

ta dai più autorevoli rappresentanti della carta stam-

pata, mentre nel corso della giornata si susseguiranno incontri e racconti

che, partendo dal loro rapporto con il latte, faranno conoscere meglio i

personaggi ospiti della manifestazione. Per chi l’appetito anziché solo stuz-

zicarlo vuole tacitarlo, tre sono le aree da presidiare. Nel cortile delle scuo-

le di via Marconi, con ingresso anche da via Vittorio Emanuele, la tradizio-

ne e l’ossessione della pizza preparata a regola d’arte, mentre in piazza

XX Settembre alcuni birrifici artigianali e tradizionali si impossesseranno

della parte rialzata, affiancati da stand con i piatti della tradizione regio-

nale. In ultimo, le cucina di strada, che abbinano mobilità a sapore: la loro

base sarà attorno ai giardini di piazza Roma. Lo spazio eventi sarà, come

di consueto, in piazza Caduti per la libertà dove, al calar delle tenebre,

concerti e incontri prolungheranno di qualche ora la festa.

GLI SPAZI DI CHEESE

Per le famiglie, lo spazio dove trovare

anche un momento di quiete, oltre che

mille attività per i più piccini, è il movi-

centro di piazza Caduti a Nassiryia. Gli affina-

tori di tutto il mondo si daranno appunta-

mento in piazza Roma, di fronte all’istituto

“Guala”, con un’appendice in via Audisio,

mentre i gourmet più attenti non potranno

mancare una sosta alla “Gran sala dei for-

maggi”, allestita sotto l’Ala di corso Garibaldi

dove le forme protagoniste di “Cheese”, in

particolare i queso spagnoli, incontreranno

gli esclusivi nettari selezionati dalla Banca del

vino di Pollenzo, nella fornitissima enoteca.

Siamo in Piemonte, certo, e quindialzando lo sguardo, anche da Bra,non è difficile vedere lo spettacolare

scenario dell’arco alpino. Meno facile,invece, sapere e capire che cosa sta dietroalle storie di coloro, spesso giovani o giovanissimi, che della montagna hannofatto la loro casa e lo spazio dove allevare,accudire, produrre e caseificare. Tutto ciòprima di portare a valle alcuni dei formaggipiù gustosi e complessi, tanto da essereinseguiti dai gourmet dell’intero stivale.Succede lo stesso nel resto del mondo, con uomini e donne dimontagna che si contrappongono aduna progressiva e maiinterrotta urbanizzazione.Ma senza di loro, nientepiù pascoli in alpeggioo formaggi di malga.


Per evitare di accorgersi della loroimportanza solo quando sarannoscomparsi, sarà proprio da

“Cheese” che si accenderanno i riflettoriper un’edizione che si prospetta tra le piùinteressanti. Lo scopo, quello di sempre,dare uno sguardo a tutto tondo sulmondo del latte in tutte le sue forme, non tralasciando nessuno degli aspettiche rendono uniche le diverse produzioni alimentari, dando modo al grande pubblico di informarsi, capire, scegliere.

Come ogni edizione, anche quella del 2015 si focalizzeràsulle produzioni casearie di un paese del vecchio continente.Quest’anno il paese ospite di Cheese sarà la Spagna, con

il giallo e rosso della bandiera del regno iberico che farà bellamostra di se in appuntamenti a tavola, plateau e spazi di approfondimento. Dai prati asturiani ai paesaggi vulcanici delleisole Canarie, i formaggi spagnoli sono figli di una tradizione checonta circa duecento varianti, testimonianza concreta di quantesiano le identità e culture di quella terra. Per questo le produzionispagnole saranno sotto lente all’interno di specifici laboratori del gusto, di appuntamenti a tavola e di conferenze, da gustare a fianco di sidri e vini prodotti nelle terre iberiche.



GLI ORARI DI CHEESE

Facili da ricordare gli orari dell’evento. Dal venerdì

alla domenica il mercato dei formaggi sarà aper-

to dalle dieci del mattino alle dieci di sera. Aprono

dalle undici del mattino alle undici di sera invece le

attività della Gran sala del formaggio, della piazza

della birra, di quella della pizza e delle cucine di stra-

da. Lunedì 21 settembre, giorno in cui Cheese darà il

suo appuntamento all’edizione 2017, si chiude alle 20.

CHEESE PER TUTTI


CHEESE PER TUTTI

Latte, ricotta, formaggio, yogurt o gelato. In una

manifestazione a base di sale, latte e caglio, gli

ingredienti sono tutti importanti ma lo sono mag -

giormente per chi dalla visita a Cheese potrà tro -

vare occasioni di conoscenza. Per questo, anche

nella sua decima edizione, la manifestazione lasce-

rà tanto spazio alle attività per i ragazzi. I maestri tra-

sformatori accompagneranno i più piccini lungo

il percorso che porta il latte dalla forma liquida a

quella di formaggio, mozzarella, yogurt o gelato,

prima di coinvolgere i presenti in un divertente quiz.

Le scolaresche potranno cimentarsi in speciali labo-

ratori che faranno conoscere quanti mestieri e quali

lavorazioni stanno alle spalle dei prodotti che ritro-

viamo sulla tavola. I più grandicelli invece, se già

maggiorenni, possono invece cimentarsi nel Master

of Food dal titolo “Formaggi e birre in tutti i sensi”.

Ispirato ai laboratori di educazione sensoriale, sarà

un tripudio emotivo per conoscere e riconoscere i

formaggi, indovinando le loro caratteristiche di pro-

venienza, stagionatura e affinamento, magari in -

dividuando anche la migliore birra a cui abbinarli.

Due punti poi saranno riservati alle famiglie con

bambini. Dal tradizionale “Cheese bimbi”, organiz-

zato come sempre all’asilo di Sant’Antonino, per

vivere la rassegna a misura di bambino, al nuovo

spazio che abbina informazione, gioco, intratte -

nimento e qualche attimo di relax e che sarà a -

perto all’interno del movicentro di piazza Caduti a

Nassirya, dove per qualche giorno la “Via lattea” si

potrà percorrere con i piedi piantati a terra.

Montaggi delle strutture oramai ul -

timati, con relative modifiche al -

la viabilità, per i braidesi Cheese

significa anche un’interruzione al traffi-

co nell’area compresa tra la circon -

vallazione interna e la collina negli orari

della manifestazione (indicativamente

dalle 10 del mattino sino alle 23). Se na -

vette gratuite collegheranno i parcheg-

gi esterni alla città con il centro (arrivi e

partenze alla cima di salita Orti, all’in-

crocio tra via Piumati e via XXIV maggio

e di fronte alla chiesa della Croce di via

Vittorio) per tutta la durata dell’even -

to, cambiano anche i percorsi dei bus

urbani e il capolinea di quelli extra urba-

ni, che si sposteranno in piazza Giolitti.

Piazza che ospiterà anche il mercato

mercoledì 16 e venerdì 18, quando piaz -

za Carlo Alberto e piazza XX Settem -

bre saranno interamente occupate da -

gli stand. Nessuna variazione invece per

il mercato di venerdì 11, che in piazza

Carlo Alberto si svolgerà sotto la ten -


COSA CAMBIA PER NOI


sostruttura. Per chi abita in centro, saranno

invece allestiti speciali punti di raccolta ri -

fiuti sabato 19, quando non verrà effettua-

to il “porta a porta”. Scuole di ogni ordine e

grado chiuse venerdì 18 e sabato 19.

Per avere maggiori informazioni è possibile

contattare i numeri 0172.413744 (centrale

operativa polizia municipale) e 0172.438313

(trasporti e raccolta rifiuti), oltre a consulta-

re il sito www.comune.bra.cn.it e i profili social

“@comunebra”, per tutte le novità dell’ultima

ora.


Un grande palco in piaz -

za Caduti per la liber-

tà, non passa inosser-

vato. Ma non può rimanere

neppure inutilizzato durante

i giorni di Cheese. Ogni sera

saranno le note del folklore,

italiano e spagnolo, in omaggio al paese ospite

dell’edizione 2015, a diventare la colonna sonora

dell’evento, con esibizioni che non tradiranno temi

e spirito della manifestazione.

Che Cheese voglia quest’anno accendere i rifletto ri

sulle terre alte, sulle montagne, è noto. Per que sto già

dalla giornata inaugurale, venerdì 18, il “Cheese

by night” assegnerà il ruolo di protagonista alle so -

norità occitane dei Lou Dalfin, in piazza Spreiten -

bach negli spazi istituzionali della Regione Pie mon -

te, mentre in piazza Caduti l’irresistibile sound del

cantautore piacentino Daniele Ronda (foto) ed il

suo Folk club.

Sabato 19, invece, sul palco di piazza Caduti sali-

ranno in cattedra i forsennati ritmi meridionali e

mediterranei della Taranta nova, prima di lasciare

spazio ad un’esibizione che farà scoprire a mol -

ti il pop dell’irriverente band maiorchina dei Gin

Tonics. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero.

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UN CAFFÈ IN CORTILE

Colazione all’italiana: caffè, latte, cornetto e giornale. Lamattina, nei giorni di Cheese, non mancherà nessunodi questi ingredienti nel cortile di palazzo Garrone, in

piazza Caduti per la libertà. Trasloca infatti da via Mendicitàistruita uno degli appuntamenti più attesi ed apprezzati, chenelle scorse edizioni ha dato il buongiorno alla rassegna. è il caffè letterario della manifestazione, o meglio lo “spazio incontri”, che permette già dalle dieci del mattino di fare due chiacchiere con i protagonisti del mondo dell’informazione e alcuni dei protagonisti dell’evento braidese, riflettendo su quanto accade attorno a noi conl’opportunità di ascoltare, dalla loro viva voce, l’opinione dialcune delle più autorevoli firme del giornalismo nazionale. Uno spazio che servirà poi, durante l’intera giornata, aragionare e approfondire i temi che caratterizzano le giornate di Cheese, spaziando dall’agricoltura alla politica,senza tralasciare economia e divulgazione. Sarà qui che verranno presentati i libri di Slow Food Editore, con gliautori, i curatori e prestigiosi ospiti ad anticipare quantomesso nero su bianco sulle nuove pubblicazioni dell’editricebraidese. Il cortile di palazzo Garrone sarà anche teatrodello story telling di premiazione del concorso indetto daSlow Food e “La Stampa” dal titolo “Il formaggio per cuivale la pena di vivere”, un momento che unirà lettura, narrazione, spettacolo e intrattenimento.

CHEESE È MUSICA!

Dall’inizio dell’estate la Zizzolaha aperto le sue porte, svelan-

dosi al pubblico come “Casa deibraidesi”. Un museo che raccontala Storia e le storie del territorio,con un’impronta fortemente mul -timediale e interattiva. Immagini,video, voci, suggestioni e documen-ti sono fruibili a schema libero, inun’esperienza di visita che ognunopuò fare propria. Ma il visitatore

non è protagonista solo nelle saledell’edificio simbolo della città:l’invito è quello a contribuire allamemoria collettiva, tirando fuoridai cassetti video e immagini dellaBra di ciascuno di noi, per un archi-vio virtuale di tracce del mondo dicui siamo figli e nipoti o che, sem-plicemente, abbiamo fatto nostro.Come? Pubblicando i propri ricor -di e le esperienze legate alla città

sui principali social network delCo mune di Bra insieme all’hashtag#casadeibraidesi: la grande Storia èfatta anche di tante, piccole e signi-ficative, storie. è possibile caricarei propri contenuti direttamente suInstagram (@comunebra) e Face -book (Comune di Bra) oppure tra-mite l’App “Zizzola – Casa dei brai-desi”, scaricabile gratuitamente suApp Store e Google Play.


#CASADEIBRAIDESI:pubblica la tua Bra!

Il meglio delle specialità enogastronomiche di tutta la provin -cia di Cuneo in una sola piazza, in cui si danno appuntamentogusto, folklore e tradizione: torna sabato 26 settembre “Pro locoin città”, grande festa provinciale organizzato dall’Unione na -zionale Pro loco d’Italia e dal Comune di Bra. Raviole ai porri diCervere, funghi fritti, pesche e fragole al cioccolato, friciule elardo, fritto misto, bagna cauda, zabajone, trippe in umido epere madernasse al forno sono solo alcune delle delizie dagustare a partire dalle 18 in piazza Carlo Alberto, nella maxistruttura coperta in cui, oltre al cibo, grande spazio avrà ancheil folklore, tra canti, balli e spettacoli. Trenta Pro loco e un eser-cito di volontari animeranno la serata, portando a Bra non soloirrinunciabili specialità a prezzi popolari, ma anche tutte le sug-gestioni del patrimonio artistico, storico, culturale e della tradi-zione dei propri paesi. L’ingresso è libero e aperto a tutti.

Pro loco in città: la tradizione in festa

Icellulari erano grossi scatolotti con un’an-tenna lunghissima; l’Austria, la Finlandia

e la Svezia diventavano stati membri del -l’Unione europea; Jacques Chirac venivaeletto presidente della Francia e nascevaeBay, anche se internet in Italia era ancorascarsamente diffuso. Era il 1995 e anche Bra,nel suo piccolo, salutava un inizio, quellodella rassegna enogastronomica itinerante“Da Cortile a Cortile”. Quello che fu uno deiprimi eventi di questo tipo sul territorio oggicompie vent’anni: il mondo è profondamen-te cambiato in questi quattro lustri, ma l’ap-prezzato mix tra gusto, arte e tradizione chela manifestazione offre non invecchia. L’ap -puntamento è per domenica 27 settembre,tra molte conferme e alcune novità. Per in -formazioni e prenotazioni contattare l’Uf -ficio turismo e manifestazioni del Comune,al numero 0172.430185 oppure via mail,all’indirizzo [email protected].

DA CORTILE A CORTILEdiventa grande



I maestri della metafisica e gli studi su Leonardo

Ancora arte e cultura a Palazzo Mathis, dal15 novembre al 15 gennaio 2016, con “Gio -

vanni Piumati (1850-1915). La parabola ar -tistica di un intellettuale europeo. Pittura dipaesaggio e studi leonardeschi”, mostra pro-posta dal Museo civico di Palazzo Traversa ededicata all’eclettico braidese, pittore di gran-de sensibilità e di raffinata cultura artistica,dotto letterato e valente musicista, ma soprat-tutto appassionato e intransigente studioso diLeonardo da Vinci e dei suoi scritti. Sarà l’oc-casione per conoscere l’attività dell’illustrepersonaggio – e concittadino – a tutto tondo,partendo dall’attività pittorica, per giungere alperiodo in cui l’artista si dedicò anima e corpoagli studi su Leonardo. La mostra si caratteriz-za per il forte legame con la cultura del territo-rio locale e prevede l’esposizione di dipinti delPiumati e di tele che lo ritraggono, oltre adopere dei compagni di Accademia, articoli daigiornali del tempo, oggetti personali, disegni.Saranno esposte inoltre, a testimonianza deisuoi approfonditi studi sui manoscritti leonar-deschi, le pubblicazioni originali – edite a ca -vallo dei secoli XIX e XX – delle trascrizionidel Codice del volo degli uccelli, dell’Anatomiae dello sterminato Codice Atlantico, donate alComune di Bra per il Museo civico a più ripre-se insieme a disegni e dipinti.

L’arte è la grande protagonista degliultimi mesi del 2015 a Bra. Fino

all’8 novembre sarà possibile visitarea Palazzo Mathis la mostra “GiorgioDe Chirico - Antonio Nunziante. Ol -tre le apparenze”, un percorso diquasi cinquanta opere che mette aconfronto l’iniziatore e il più illustreesponente della Metafisica con l’indi-scusso maestro della stessa correnteartistica contemporanea. Attraversole opere esposte, l’osservatore potràleggere il mondo con i suoi eternienigmi, cercando di intuirne il mes-saggio segreto che vi resta celato. SiaDe Chirico che Nunziante, infatti,hanno sviluppato un sistema meta -forico di immagini, segni e simboliche non hanno nulla in comune conla funzione dei simboli tradizionali,imposti dalla mente umana: così, glioggetti della realtà fenomenica ri -specchiano specifici tratti della psi-che umana e, inversamente, lo statodella psiche è riflesso da costellazionidi oggetti ed eventi nel mondo ester-no. Visite ad ingresso gratuito in ora-rio 9-13/15-18 (mercoledì - venerdì) e9-12/15-18 (sabato e domenica).


Giovanni Piumati

Giovanni Piumati nasce a Bra nel 1850. Iscritto all’Accademia

Albertina di Torino ottiene riconoscimenti come pittore paesaggista, quale uno dei miglioriallievi del Fontanesi. Laureatosi in Lettere e in Legge, insegna“Letteratura italiana” a Colonia eall’Università di Bonn. La sua grande passione sono gli studi leonardeschi, che lo rendono famosopresso i più conosciuti ricercatori di tutto il mondo. Il principe russoTeodoro Sabachnikoff gli concedel’opportunità di trascrivere il codice“Sul volo degli uccelli”, al qualesegue lo studio sul “Trattato di anatomia”. L’Accademia dei Lincei lo invita a trascrivere integralmenteil monumentale “Codice Atlantico”della Biblioteca Ambrosiana, checontiene una ricca raccolta di manoscritti e disegni leonardeschiredatti con la tipica scrittura dadestra a sinistra. Durante la vita hamodo di viaggiare in tutta Europa e i suoi dipinti si trovano esposti,oltre che in numerose collezioni private, nelle Sale del Museo diPalazzo Traversa a Bra, nelle collezioni dei Musei Civici di Torino e nella collezione della Cassa diRisparmio di Bra. Muore a Col San Giovanni nel 1915.

Giorgio De Chirico

Nato a Volos, in Grecia, nel 1888, è stato uno degli ini-ziatori principali esponenti della corrente artistica della pit-

tura metafisica. Visse a lungo all’estero, prima ad Atene poi a Monaco di Baviera,dove entra in contatto con l’opera artistica di Arnold Böcklin e con quella letteraria e filosofica di Nietzsche. Un viaggio a Firenze nel 1910 lo apre ad opere in cui divengono centrali i temi delle simbologie del sogno, con oggetti reali trasferiti inun’atmosfera sospesa, dove assumono posizioni e relazioni insolite quando noninnaturali. Dopo un lungo periodo a Parigi nel quale frequenta Apollinaire, Jacob ePicasso, torna in Italia e avvia la sua produzione metafisica, che non abbandona piùper tutta la sua carriera artistica, pur con qualche contaminazione con Surrealismoe con un Classicismo di ispirazione Seicentesca. È stato anche scenografo e scrittore, avendo al suo attivo scritti teorici, memorie autobiografiche e il romanzoHebdomeros del 1929. Muore a Roma nel 1978.

Antonio Nunziante

Nunziante nasce a Napoli nel 1956: prodigio dell’arte, sperimenta la pittura ad olio a soli otto

anni e a meno di vent’anni espone negli Stati Unitid’America, agli Artexpo di New York e Los Angeles. Lasua prima personale internazionale è a Tokyo nel 1990,mentre nel 1996 due sue opere sono esposte tra i grandidel Novecento italiano nella mostra “Il valore della

Figura”. Seguono esposizioni di prestigio internazionale,come “Hommage à l’Ile des Morts” del 2001 al Museo Bousset-

Meaux di Parigi, accanto a lavori di Salvador Dali� e Max Ernst e mostre a New York,Philadelphia, Londra, Parigi, Miami e Praga. Dal 2011 la consacrazione con lamostra “Nunziante dal Caravaggio” a Castel Sismondo, dove l’artista si ispira e siconfronta con “L’estasi di San Francesco d’Assisi”. Più recentemente una prestigiosapersonale a Dubai e “Doppio sogno”, collettiva internazionale al Polo Reale di Torinoin cui il maestro è� affiancato a De Chirico, Warhol, Casorati, Boetti, Savinio, Hirst,Schifano, Baj, Rotella, Chia e Botero. Nel 2015 Nunziante ha ricevuto la medagliadel Presidente della Repubblica da parte dell’Accademia della Torre di Carraracome rappresentante autorevole dell’arte italiana nel mondo, “Ambasciatore deldipingere italiano all’estero” proprio nell’anno nel quale l’Italia ospita l’esposizioneuniversale.

i protagonisti

Senza partner non si va più da nessuna parte.Spe cial mente in Europa. Per questo, se un

tempo l’attività in ternazionale di un comune silimitava ai legami di amicizia o gemellaggio, Brain questi anni è riuscita ad intessere una fittatrama di rapporti internazionali, con lo scopo dipartecipare a bandi comunitari. Tre in particola-re hanno coinvolto la nostra città in questi anni.Il primo, già concluso, era dedicato alle attività ele iniziative per i più giovani si intitola “Enhancetraditions to improve young skills and tradi-tions”, proponendosi di mantenere i legami trale generazioni attraverso la promozione del pro-tagonismo e la partecipazione giovanile. L’ini -ziativa ha coinvolto la città olandese di Vaals,l’associazione VisMedNet di Malta, i gemelli ar -gentini di Corral de Bustos (foto) e l’associazio-ne “Primavera africana”, partita sotto la Zizzolama che opera in Benin.


Un secondo e proficuo legame ha coinvoltoinvece la città spagnola di Aranjuez, con la

quale è stato attivato in questi anni un intensoscambio di tirocinanti, alcuni dei quali sonostati impegnati anche negli uffici del municipio.A fare da tramite tra le due realtà, i rispettiviistituti salesiani, il Cnos Fap braidese diretto daValter Manzone, e il “Loyola” della città iberi -ca. Se l’Europa è innanzi tutto una prospettivad’obbligo per i giovani, rapporti internazionalisono stati intessuti anche per la riqualificazio -ne del centro storico, entrando a far parte dellapartnership transfrontaliera promossa da Sa -lisburgo che ha lo scopo di promuovere le “Ba -lanced Cities in the Alpine Space”, ovvero la ri -cerca degli elementi architettonici, di arredo edi promozione che riescano a incrementare l’at-trattività di città di medie dimensioni. Con Brae la capitale del Tirolo, fanno parte della corda-ta un’altra realtà austriaca, Feldkirch, la slovenaCelje, la svizzera Visp, la francese Neuville surSaone e i sud tirolesi di Brunico. Partner anchel’università di Bolzano e l’associazione dei com-mercianti di Bra.

Amici d’oltralpe

Umbria, Liguria, e ora anche Francia e Cina. Si allarga il raggio delle città “sorelle” di Bra, con le quali il Comune ha stretto Pattidi Amicizia, vincoli permanenti di fraternità e cooperazione sociale fondati su un atto solenne sottoscritto dai Sindaci. L’obiettivoè quello di definire un legame stabile e duraturo tra le comunità, attraverso – ad esempio – scambi culturali e di studio, eventi,attività folkloristiche, cooperazione nei settori dell’economia, del commercio, del turismo e dello sport. Dopo i Patti di Amiciziasanciti con i Comuni di Gualdo Tadino e Badalucco, la città della Zizzola avrà due nuove “sorelle”: si tratta di Saint Pons e dellacontea di Yongchang. Saint Pons è un piccolo comune francese delle Alpi dell’Alta Provenza, nella valle dell’Ubaye. Da qui proviene la famiglia di quel-lo che sarebbe diventato Santo Giuseppe Cottolengo: il ricordo di questa straordinaria figura è una delle motivazioni principe cheporteranno alla formalizzazione della partnership, per avvicinare ancora di più le due comunità in un reciproco processo di pro-mozione. La contea cinese di Yongchang, nella provincia del Gansu, è situata nell’area del deserto del Gobi, a pochi passi dal confine conla Mongolia. Con Bra, vanta una comune origine risalente alla classicità romana: in un villaggio della contea sono emersi restidi un’antica legione imperiale romana dispersa nella conquista dell’oriente, mentre a Pollenzo affiorano i reperti dell’anticoinsediamento di Pollentia, teatro della celebre battaglia contro le milizie barbare. Una sensibilità ambientale condivisa e lavolontà di cooperare nei settori dell’economia, del commercio, della cultura e del turismo completano il Patto di Amicizia”con gliocchi a mandorla”.Stimolanti “amicizie” che fanno immaginare nuovi e proficui contat -ti con altre realtà nel mondo: la prossima sorella potrebbe essere laspagnola Aranjuez (foto) con la quale, da anni, sono attivi scambi sco -lastici ed esperienze di stage, anche all’interno di unità organizzativedell’amministrazione comunale.


Due nuove “sorelle” in Francia e Cina

La Residenza “Montepulciano”, per anziani autosufficientie non autosufficienti, si trova a Bra, ubicata su una dolce collina vi -cino a una delle piazze più importanti della cittadina. La Resi den -za ha una capacità ricettiva complessiva di 69 posti letto ed è or -ganizzata per soddisfare eventuali richieste di soggiorni diurni, disola somministrazione dei pasti principali, oppure, per chi abita neidintorni, di prestazioni infermieristiche di tipo semplice quali prelieviper esami ematici e iniezioni. La cucina interna permette di perso -nalizzare la dieta a seconda delle singole esigenze degli ospiti. Lastruttura, tramite personale qualificato, garantisce l’assistenza allapersona, grazie alla presenza di infermieri professionali e di duemedici di base (uno dei quali specializzato in psichiatria) nonchédi fisioterapisti che si occupano degli ospiti che necessitano di ria-bilitazione motoria. La residenza fornisce inoltre un’attività di ani-mazione che spazia dai laboratori manuali all’ascolto della musica,

dalle letture alla pet therapy. “Montepulciano” è circondata da ungrande parco con parcheggio auto, garantendo un ambiente tran-quillo ma facilmente accessibile poiché la residenza è raggiungi-bile anche in bus e, per chi arriva da Torino, in treno ogni ora.Recentemente sono stati eseguiti numerosi lavori per rendere lastruttura più accogliente; le camere degli ospiti sono state intera-mente rifatte, così come tutti gli impianti di chiamate e l’impiantoantincendio. La Residenza è dotata anche di un nuovo monta let-tighe e i locali interni sono stati abbelliti con decorazioni.

Chiamata alle A.r.m.i.

In estate non serviva rimboccarsi le maniche, erano già corte. Nonostante ciò, a giugno sono stati in cen-tinaia i giovanissimi frequentatori dei centri dell’estate ragazzi, sia organizzati dal Comune sia dall’orato-rio dei Salesiani, che hanno contribuito ad una pulizia straordinaria di alcuni angoli della città. Era questala prima fase di una significativa “Chiamata alle A.r.m.i.”, dove l’acronimo si scioglie in “Ambiente Rifiuti:Miglioriamogli Insieme”. Il passo successivo, un coinvolgimento di quartieri e frazioni (partendo da Pollenzoper arrivare in tutta la città) dove si possa significativamente e collettivamente contribuire alla pulizia di unospazio pubblico, facendolo assieme e rammentando il vecchio adagio secondo il quale “se ciascuno di noispazza davanti alla propria porta, tutta la città sarà pulita”. Ultima attività, un concorso per i più giovani.Sono stati i ragazzi braidesi a ideare slogan e disegni per far riflettere i loro concittadini adulti su argomen-ti quali la mobilità sostenibile, il decoro urbano, l’abbandono di rifiuti e l’igiene, con l’obbligo di raccoglieregli escrementi degli amici a quattro zampe. I battaglieri difensori dell’ambiente hanno quindi avuto modo dicaricare le armi e puntarle sui rifiuti per tutta l’estate. Ma sono solo all’inizio della battaglia.


MEGLIO PULIRE O NON SPORCARE?Pulizia dei fossi e delle strade

Non ci sono più le mezze stagioni. Mase è per questo, per riprendere un ba -

nale luogo comune, neppure le stagionisono più quelle di una volta. Cambiamenticlimatici, riscaldamento globale, tropica-lizzazione del clima, dimostrano ogni an -no come i fenomeni meteorologici abbia -no assunto un carattere differente, confortissimi temporali, specie in estate, chefiniscono per provocare allagamenti esmottamenti. A volte, per evitare che l’ac-qua diventi un pericolo, basterebbe sem-plicemente tenere puliti i fossi o le stradeche scaricano poi in direzione delle viepubbliche. Per questo il Comune ha pre-visto una sanzione fino a 500 euro e mag-giori controlli per punire i proprietari diimmobili o terreni vicini alle strade comu-nali o vicinali che non fanno manutenzio-ne, generando così un accumulo di mate-riale che impedisce all’acqua di defluirecorrettamente.

Paletta e sacchetto per Fido

“Ne abbiamo le scarpe piene”, si legge su alcuni cartel-li affissi in comuni vicini. Quel che è certo è che quan-

do Fido sporca la strada, occorre pulire. Ma per farlo, occor-re avere con sé il necessario già in casa, quando si mette ilguinzaglio al collo del miglior amico dell’uomo. Nuove san-zioni (fino a 180 euro) per i proprietari dei cani che non ri -muovono gli escrementi dei loro amici a quattro zampe dastrade, piazze, aree verdi o giardini oppure, semplicemen-te, non hanno con se contenitori o strumenti per rimuoverele feci dalla strada. Ad accertare il rispetto di una norma dielementare buona educazione, non solo gli agenti della po -lizia municipale o di altre forze dell’ordine ma anche gli Icat,incaricati di controllo ambientale sul territorio, funzionaricomunali che effettuano controlli e attività di prevenzione inmateria ambientale e di raccolta dei rifiuti, affiancando l’or-dinaria attività di controllo delle forze di polizia.

“Ogni anno, l’indomani del carnevale, sui muri della città si può leggere unmanifesto invitante i cittadini alla beneficienza. L’iniziativa, promossa dal Sin -daco e dal Commissario Prefettizio della Colonia marina braidese di Lai -gueglia, si concreta in una lotteria che ha luogo il giorno di Pasqua”. Iniziavacosì, nel 1954, un articolo de “L’eco della Zizzola”, ricordando il trentennale diattività della colonia braidese e la sua originale forma di sostegno, una lotteria, che ha permesso di raccogliereparte dei fondi necessari a farla funzionare. Ideata al termine del primo conflitto mondiale, la colonia ha permessoa migliaia di braidesi di trascorrere un soggiorno in Riviera, pensando in primo luogo alle esigenze dei più piccini,anche in anni in cui l’idea stessa della vacanza appariva come una chimera. Oggi, a quasi un secolo dalla fondazio-ne (la struttura aprì i battenti nel 1924), la liquidazione dell’Ipab (l’istituzione pubblica di beneficienza e assistenza)che ne ha gestito l’attività negli anni, riporterà la costruzione nel patrimonio del Comune, con il vincolo di una fun-zione sociale nel suo utilizzo. Per questo nascerà un processo partecipato che coinvolgerà, nei mesi a venire, por-tatori di interesse, associazioni, studenti e cittadini, con lo scopo di fornire orientamenti su come utilizzare al megliola colonia. In molti potranno così dire la loro su un edificio carico di ricordi per molte famiglie, con le attese, gli sva-ghi, la spiaggia e una passeggiata a mare che, per molti braidesi, è familiare quanto via Cavour.La caratteristica sagoma su due livelli, a pochi metri dal mare, permette alla colonia di Laigueglia di ospitare apieno regime 77 persone in 16 stanze, tutte con servizi privati, anche se l’assenza di un impianto di riscaldamentone riduce l’apertura ai soli mesi estivi. In inverno, grazie ad una convenzione con una ditta locale, l’uso si limitainfatti alla cucina, per servire le mense scolastiche di alcuni centri rivieraschi. Per chi ancora non la conoscesse, unbreve video sul canale You Tube “comunebra” darà modo di farsi un’idea, magari prima di esprimerla in uno deimomenti che saranno pensati per raccogliere l’opinione dei braidesi.


Che fare a Laigueglia?


Beppe ManasseroInsegnare è la base per imparareIn piedi. L’appello. La punizione dietro la lavagna. La carezza per

confortare un momento di difficoltà. Quanti ricordi sono legati, perognuno di noi, ai primi giorni di scuola e alla figura del maestro o dellamaestra elementare, per i meno giovani che non hanno frequentatonidi e scuole dell’infanzia, il primo rappresentante della società concui si entrava in contatto al di fuori della famiglia. Ed è per ricordarneuno in particolare, che a Bra ha lavorato e seminato davvero tanto, ilcompianto Beppe Manassero (foto), per molti anni vulcanico diretto-re dell’ufficio manifestazioni cittadino, che è nato nei mesi scorsi unpremio nazionale dedicato proprio alla figura del maestro elementare.Con una prima edizione lanciata nel corso dell’ultima edizione del“Salone del libro per ragazzi” di maggio, con la simbolica consegna del

riconoscimento alla maestra Maria Tarditi, fortunata autricedi una serie di romanzi su di una provincia Granda che nonc’è più, dall’edizione 2016 il riconoscimento andrà a valo-rizzare l’opera di chi, nello svolgere la sua professione, haavuto modo di distinguersi per un gesto, un’opera, un’atti-vità didattica o meno, che hanno dato ulteriore nobiltà espessore alla figura del maestro. Grazie anche alla colla -borazione di un quotidiano nazionale, nei mesi a venire

saranno raccolte all’ufficio manifestazioni comunale lesegnalazioni su maestri particolarmente meritevoli,

esaminate poi da una giuria che decreterà chi potràportarsi a casa il “Premio nazionale Beppe Ma -nassero 2016”. Le segnalazioni possono esserefatte anche da tutti i braidesi, utilizzando i profi -

li social comunali (@comunebra su Facebook,Twitter o Google+) o scrivendo a:[email protected].

Un contributoper la saluteLe fibrille di amianto (le vicende di CasaleMonferrato lo testimoniano) possono es -sere pericolose per la nostra salute, anche sesino a pochi anni fa l’Eternit (il materiale in fi -brocemento, che lo contiene) è stato uno deipiù utilizzati in edilizia. Per questo, da alcunianni, il Comune incentiva i proprietari che in -tendono rimuoverlo, affiancando l’azione por-tata avanti in questi anni per bonificare il piùpossibile gli edifici di proprietà dell’ammi ni -strazione. Uno sforzo che, nei primi quattroanni, ha consentito di incentivarne la rimozio-ne di 16.500 metri quadri (per un totale di 264tonnellate di materiale). Il contributo è gra-duato in base ai diversi tipi di intervento, perlavori che dovranno essere terminati primadella presentazione della domanda. Doman -da che si potrà presentare all’ufficio ambien-te comunale sino a fine anno, ma con l’accor-tezza che chi prima arriva meglio alloggia,visto che il contributo sarà concesso sino al l’esaurimento dei fondi messi a bilancio.Bando, moduli e informazioni sono disponibi-li su web nella sezione “Servizi/Ambiente” delsito www.comune.bra.cn.it. Maggiori infor-mazioni telefonando allo 0172.438297 (am [email protected]).

Pic nic alla Zizzolacon InstagramersInstagram è un social network fotografi -co che permette di scattare istantanee, mo -dificarle applicando filtri e condividerlecon gli oltre 26 milioni di utenti registrati.Il suo successo ha portato alla nascita dias sociazioni che pubblicano, grazie a unostaff di professionisti, le migliori fotogra -fie del territorio, promuovendo la bellezzaestetica di un’immagine ma, soprattutto,dei luoghi del mondo. In questo contesto siinseriscono gli Instagramers del Piemonte(@igers_piemonte), appartenenti alla com -munity Instagramers Italia. In un viaggioalla scoperta di Langhe e Roero e delle sueeccellenze gastronomiche, gli Insta gra -mers del Piemonte a inizio estate sonoarrivati a Bra. La foto di Alec Ramazzotti-Malin (@blackittenclub) ritrae il pic nicche i reporter hanno gustato nel parcodella Zizzola. Il menù? Ovviamente a ba -se di Mac ‘d Bra, panino che – in un solomorso – racconta il nostro territorio attra-verso i suoi prodotti tipici: pane a lungalievitazione, salsiccia di vitello, formag -gio Bra dop e verdure degli orti. Questa emolte altre immagini di Bra sul profiloInstagram @comunebra o ricercando sulsocial l’hashtag #brapiemonte.

ALBUM


Nato a Torino nell’ottobre 1798,Carlo Alberto Emanuele Vitto -

rio Maria Clemente Saverio di Sa -voia-Carignano fu il primogenitodi Carlo Emanuele, con un passatoda ufficiale nell’esercito francese, eMaria Cristina di Sassonia, quintoin linea di successione per il trono.La dura infanzia trascorsa a Parigi,dove prematuramente morì il pa -dre, gli fece conoscere la culturaliberale che lo portò, a seguito deimoti del 1821, a dare l’ appoggio(anche se poi ritirato nel breve vol-gere di una giornata) ai congiuratiche volevano imporre, sul modellospagnolo, la costituzione a VittorioEmanuele I. Tra questi il braide -se Guglielmo Moffa di Lisio. Azioniche presero concretamente avvio, co - strin gendo il re ad abdicare in favo-re del fratello Carlo Felice, ritirato aModena, e nominando reggente ilventitreenne Carlo Alberto. Fu lui afirmare la concessione della costitu-zione spagnola pur se dalla città e -miliana il sovrano ordinò al reggen-te di lasciare Torino disponendo lanullità dell’atto. Partito in gran se -greto, Carlo Alberto partecipò allebattaglie per restaurare la monar-chia borbonica in Spagna e, torna -to in patria da erede al trono, visse

principalmente a Racconigi. Allamorte di Carlo Felice, si insediò sultrono di Sardegna: religiosissimo, siimpose una disciplina ferrea por-tando il cilicio, dormendo solo, al -zandosi ogni giorno prima dell’alba,ascoltando almeno due messe quo-tidiane, pur non disdegnando nu -merose relazioni extra coniguali.Impressionato dagli eventi france -si, strinse un’alleanza difensiva conl’Austria e non rispose all’invito diMazzini di mettersi alla testa di chisi batteva per l’unità d’Italia. Sotto ilsuo regno abolì la tortura e abro-gò privilegi per la famiglia reale e lepiù alte cariche dello Stato, oltre a

favorire il commercio, approvare lariforma dell’esercito, riformare icodici civile e penale, istituire laCorte di Cassazione. Dopo altritumulti e la scoperta della ramifi -cata rete della “Giovine Italia”, supressione di numerosi intellettualie membri del governo, nel 1848promulgò la prima costituzione: lo“Statuto”. I suoi quattordici articoliprecisavano che la religione catto -lica era l’unica dello Stato, il pote -re esecutivo apparteneva al re checomandava le forze armate, il pote-re legislativo era esercitato da dueCamere, di cui una elettiva, la stam-pa era libera e la libertà individualegarantita. La costituzione fu unostrappo con l’Austria, tanto che pro-prio il monarca guidò l’esercito nel -la prima guerra d’indipendenza,vincendo a Goito e Pastrengo masubendo la sconfitta di Custoza eaccettando le condizioni dell’armi-stizio di Milano. Armistizio che ven -ne disatteso proprio dall’esercitopie montese che decise di riprende -re le ostilità, subendo la sconfit -ta della Bicocca. Da qui la decisio -ne di abdicare in favore del figlio,Vittorio Emanuele II, e trasferirsi inPortogallo, dove morì a Oporto nel1849.

VIA/PIAZZA CARLO ALBERTOQuartiere centro, tra via Cavour e via Umberto I, e frazione Pollenzo, tra via della Piana e via Colosseo

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Bra Notizie - n. 2/2015

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