Bra notizie - n. 2/2013

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La rivista ufficiale dell'Amministrazione comunale di Bra.

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EL.CI: UNA GARANZIA PER LE AMMINISTRAZIONI COMUNALILa EL.CI s.a.s., nella persona della Signora Cinzia Buffa, rappresentaun’azienda leader nel settore delle comunicazioni istituzionali ed, in particola-re, in quello dedicato alle pubblicazioni delle Amministrazioni Comunali.

La EL.CI s.a.s. si caratterizza per l’elevata qualità del prodotto, sia da unpunto di vista grafico che da un punto di vista contenutistico e per l’opportu-nità offerta ad ogni Amministrazione Comunale di realizzare il proprio perio-dico totalmente a costo zero e di vederlo distribuito gratuitamente a tutti icapifamiglia e a tutte le realtà produttive del territorio.

La realizzazione dei periodici avviene grazie alla collaborazione delle aziendepresenti sul territorio, collaborazione che si concretizza attraverso l’acqui-sizione di spazi istituzionali all’interno delle pubblicazioni che rappresentanouna prestigiosa vetrina per l’imprenditoria locale e che sostengono in totoi costi di realizzazione dei periodici.

La società EL.CI mette a disposizione uno staff di professionisti di comprova-ta esperienza in grado di supportare le Amministrazioni Comunali e le azien-de inserzioniste durante la realizzazione dei periodici, sia dal punto di vistagrafico che dal punto di vista giornalistico, al fine di creare una pubblicazio-ne di prestigio e assolutamente riconoscibile all’interno del panorama dellepubblicazioni istituzionali.

La grande competenza e la riconosciuta professionalità della EL.CI s.a.s.hanno portato a durature e proficue collaborazioni con numerosi Comunidella Provincia di Torino, di Cuneo, di Alessandria e con Enti quali ASCOMzona di Bra e Consorzio Chierese per i Servizi.

Dal 2013 la EL.CI, proprio grazie al collaudato metodo di lavoro e al successodelle sue pubblicazioni, opera a fianco delle Amministrazioni Comunali anchein Lombardia.

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Bra NotizieLa rivista dell’Amministrazione comunale di BraAnno XXV - n° 2 - Dicembre 2013Aut. Trib. Alba n. 465/1988

Redazione:Ufficio Stampa Comune di BraPiazza Caduti per la libertà, 1412042 Bra (Cn)Tel. 0172.438278 - Fax 0172.44333Posta [email protected]

Direttore editoriale: Bruna Sibille Direttore responsabile: Raffaele GrilloIn redazione: Elena Martini

Edizione e Marketing: El.Ci. sasCorso Francia 147 - Torino

Grafica e impaginazione:Rosa Zecchino

Stampa: Tipografia M.BossiVenaria Reale (To)

dicembre 2013 pag. 3

EDITORIALE

Per una volta parleremo di noi. Con questo numero “Bra notizie” raggiunge ilsuo primo quarto di secolo nel raccontare ai cittadini attività e iniziative del-l’amministrazione comunale. E continua a farlo, da qualche numero, anche

in una veste grafica rinnovata e attraverso la scelta di temi dell’attualità cittadi-na che integrino quanto siti web, social network, blog, radio, tv e giornali riesco-no più rapidamente e con efficacia a descrivere. Sotto questo profilo, Bra è sicuramente una realtà fortunata. Nella nostra città sipuò godere di una ricchezza davvero unica nel panorama provinciale in terminidi testate che si soffermano sulle nostre vicende, testimoniando la vivacità di unaBra che non rimane ferma. Due quotidiani, cinque settimanali, almeno cinquetestate on line, siti web e profili sui social network, diverse emittenti radiofoniche etelevisive seguono con attenzione quanto accade in palazzo comunale e dintor-ni. Ogni mezzo d’informazione porta con se peculiarità, punti di vista e soggetti-ve del tutto originali, contribuendo a dare trasparenza, come è giusto, all’ammi-nistrazione della cosa pubblica ma anche offrendo spunti di riflessione e di con-fronto utili a farsi un’idea per conoscere, partecipare e valutare.Per questo la nostra amministrazione non ha mai lesinato nel raccontare e moti-vare le scelte compiute, senza nascondere nulla, ben sapendo quanto sia con-naturata l’informazione con le dinamiche della democrazia. È questo lo spirito,ad esempio, con il quale ogni giorno curo il mio personale blog, autentico diarioaperto che racconta, senza troppi fronzoli, quale sia la mia attività quotidianacome prima cittadina. Ma è lo stesso intendimento con il quale vogliamo comu-nicare iniziative e attività comunali, utilizzando diversi canali informativi, plasma-ti su di una realtà della comunicazione che cambia velocemente, con l’unicoobiettivo di fornire contenuti e notizie utili per vivere appieno la città.Siamo però vicini al Natale e vorrei concedermi un pensiero anche su questo 2013che stiamo oramai archiviando. Credo sia stato uno dei periodi più difficili daquando, cinque anni fa, il nostro paese ha invertito la rotta e iniziato a sprofonda-re in una recessione della quale si fatica a scorgere un termine. La nostra città hasaputo ancora una volta moltiplicare i suoi sforzi e prodigarsi affinchè nessunorimanesse indietro. Non solo il comune ma anche l’associazionismo, le forze produttive, le parroc-chie, i semplici cittadini hanno messo in gioco le risorse di cui disponevano persostenere chi si è venuto a trovare in difficoltà, testimoniando con i fatti un con-cetto di comunità che non ci ha mai abbandonato. A tutti loro va il mio ringrazia-mento e il mio pensiero, augurando un buon Natale e i migliori auspici per un 2014che possa invertire la rotta, per soddisfare bisogni e aspirazioni e, soprattutto,garantire serenità a tutti i braidesi.

Il blog del sindaco: www.brunasibille.blogspot.it

INFORMATIdi Bruna Sibille

Bra notizie e le informazioni dal Comune di Bra sono anche suTv: pagina 610 Televideo regionale Rai3 Piemonte

Radio: Radio Alba (Fm 103.0 a Bra) ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 11:15 e 17:40

Posta: ogni settimana via e-mail Facebook: fan page “Bra notizie”

Web: www.comune.bra.cn.it Google +: pagina “Bra notizie”

Twitter: profilo “@branotizie” Flickr: profilo “branotizie”

You tube: profilo “Bra Notizie” Issuu: profilo “comunebra

I costi di questa pubblicazione sono interamente coperti dalle presenzeistituzionali. Il periodico è distribuito gratuitamente in 14.000 copie.

I contenuti della presente pubblicazione non impegnano in alcun modo l’Amministrazione comunale.Foto di copertina: Athriftymrs, Flickr, Creative commons - Copyright: Creative commons attribuzione, Comune di Bra 2013.

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Sommarion° 2 - dicembre 2013

3 Editoriale

6 Dossier: Dall’Eco della Zizzola al tablet

21 Tempo libero: Al Teatro Politeama Boglionearriva la bella stagione

24 Amministratori:La notizia che non dimenticherò mai

28 Album

30 Le nostre vie: via Nino Costa

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DICAF spaVia don Orione, 85 - 12042 BRA (CN)

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La famiglia Ghigo, proprietaria della DICAF svolge la propria attività di torrefazionecaffè dal dopoguerra. La ditta è specializzata nella produzione di caffè miscele bar e neirelativi servizi ai clienti. Vanta una rete di venditori e supervisori altamente qualificatae costantemente aggiornata sulle nuove attrezzature, sia quelle per la preparazione delcaffè, che su quelle relative ai nuovi prodotti, quali ad esempio solubili come caffè alginseng o creme al caffè. In affiancamento alle miscele bar in grani, offre una vasta gammadi cialde di cartafiltro, sia per l'impiego nei pubblici esercizi che per la famiglia. Tutti questi prodotti sono disponibili anche biologici.

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Da un quarto di secolo il nostro giornale si affianca agli organi di informazionecittadina per raccontare quanto accade nelle stanze del municipio e nelle nostrevie – La storia di Bra raccontata sulle pagine di quotidiani, settimanali e giornalilocali, con il web arrivato a moltiplicare le fonti di informazione – Abbiamo chiestoun parere a coloro che tutte le settimane sono in prima linea per raccontarepiccoli e grandi fatti accaduti sotto la Zizzola.

6dicembre 2013

ECO DELLA ZIZZOLADALL’ECO DELLA ZIZZOLA

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Il cinema italiano trionfa al festival di Vene-zia; due moderati si alternano al governo delpaese; l’imprenditore Carlo De Benedetti raf-

forza il suo impero mediatico facendo leva sulgruppo editoriale Mondadori. Tutto è cambiato daquel 1988…. o no? Quel che è certo è che è oramaipassato un quarto di secolo da quando questo gior-nale, “Bra notizie”, arrivò per la prima volta nellecase dei braidesi. “La necessità di realizzare unperiodico d’informazione si era da tempo impostaall’attenzione della civica amministrazione, ma,per diversi motivi, anche di ordine economico, non

si era potuto sinora provvedere all’attuazione” –così apriva il suo editoriale l’allora sindaco Rober-to Dellarossa, primo direttore responsabile dellatestata. Aggiungendo: “La nascita di tale periodicoè stata ritenuta opportuna al fine di fornire un’in-formazione più “diretta” della civica attività am-ministrativa, riprendere e riportare i momentipiù importanti del lavoro dell’amministrazione [..]Spero che la presente iniziativa voluta dal consi-glio comunale, possa essere ben accolta dai cittadi-ni braidesi cui la stessa è rivolta, come momentodi informazione sull’attività dell’amministrazionecomunale”. La testata recitava “anno I, numero I,dicembre 1988”, con una serie di notizie raccolte inquattro facciate sull’apertura di due nuovi ufficicomunali, l’ufficio turistico e l’Informagiovani, ol-tre a ricordare la costruzione di una nuova scuolamaterna in via Cacciatori delle Alpi e lo svolgimen-to di un convegno per promuovere la realizzazionedi una superstrada tra Cantina Roddi e Roreto diCherasco.

Un primo numero che nasceva dopo un appas-sionato dibattito in consiglio comunale sull’utilitàdel nuovo strumento di comunicazione che, in pro-vincia, metteva Bra al passo di Alba e Fossano, am-ministrazioni che già editavano pubblicazioni indi-rizzate all’intera cittadinanza. “L’amministrazionecomunale intende rivolgersi direttamente ai cit-tadini attuando così un servizio di propaganda?” –

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Dal 2003 l’RSA “I Glicini S.r.l.” opera sul territorio braidese offrendo assistenza socio-sanitariaad anziani non autosufficienti e parzialmente autosufficienti. La Struttura, convenzionata conil S.S.N. (Asl CN1, Asl CN2, Asl TO1 Asl TO2) e l’INPDAP, si trova ai margini del centro cittadino all’interno di un parco di 7000 mq. È dotata di ampio parcheggio, 40 camere doppiecon servizi interni, sale da pranzo, ampi soggiorni provvisti di TV. Ogni reparto è dotato di infer-meria, ambulatorio ed inoltre al piano seminterrato è ubicata una grande ed attrezzata palestradestinata alla riabilitazione fisioterapica.La Struttura ospita al suo interno la sede operativa del 118, che garantisce interventi tempestiviin caso d’urgenza. Nella struttura si predilige un approccio centrato sulla persona, dove le esi-genze e la qualità di vita dell’individuo assumono un ruolo primario. A tal fine, è stata formataun’équipe multidisciplinare composta dal Direttore Sanitario, infermieri professionali, psicologa,educatrice professionale, fisioterapista e operatori socio-sanitari, professionalmente formati equalificati, che lavorano secondo gli stessi valori, rispondendo empaticamente ai bisogni nonsolo sanitari, ma anche sociali e relazionali dell’assistito.

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ZOLAZOLA AL TABLET

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era il dubbio dell’allora capogruppo del Par-tito Comunista Livio Berardo, con il consi-gliere democristiano Marco Fagnola che ras-sicurò sull’intenzione “di divulgare in massi-ma parte le decisioni che vengono assunte dalconsiglio comunale, garantendo così la neu-tralità dell’informazione”. Intenzione dei fon-datori era quindi quella di realizzare una te-stata mensile da inviare per posta a tutte lefamiglie braidesi, optando quasi subito peruna periodicità più dilatata, in modo da ri-durne i costi di stampa e spedizione.

Per alcuni anni, poi, la testata fu accompa-gnata da una versione “light”. Si trattava di unfoglio informativo inoltrato mensilmente adun più ristretto indirizzario di “opinion leader”cittadini: l’agenzia “Comune notizie”, intera-mente redatta, ciclostilata e divulgata dagli uf-fici comunali. Dopo Roberto Dellarossa si inse-

diò alla direzione di “Bra notizie” il suo succes-sore nella carica di sindaco, Franco Guida, an-che in qualità di giornalista pubblicista e fortedella sua esperienza di responsabile di “Crbnotizie”, il magazine edito dalla banca cittadi-na. Con la nascita dell’ufficio stampa comuna-le, venne differenziato il ruolo del “direttoreresponsabile” da quello del “direttore editoria-le”, con il capo ufficio stampa Raffaele Grilloa ricoprire il ruolo di “responsabile”, mentre iprimi cittadini Camillo Scimone prima e BrunaSibille poi rivestiranno la funzione di “diretto-re editoriale” della testata.

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Giuseppe Grosso ha rivestito permolti anni il ruolo di respon-

sabile delle edizioni locali de “LaStampa” e di caporedattore del-le cronache di Cu-neo del quotidianosubalpino. Oggi di-rige la più giovanedelle testate cittadi-ne, “Bra oggi”, oltreal quotidiano on line“Cuneo cronaca” ealle redazioni gior-nalistiche della webtv “Cuneocronaca.tv” e dell’emit-tente cuneese Radio Stereo 5.Nel panorama editoriale locale, laparticolare attenzione alla crona-ca cittadina pare essere il punto diforza di “Bra oggi”. È solo un’im-pressione o è realmente così?Nessun settimanale può essereveramente locale se non si occu-pa di ciò che avviene nel cuoredel territorio in cui è conosciuto ediffuso. Ho sempre consideratovelleitarie le scelte di chi, attraver-so il giornale di una città e deipaesi circostanti, si arrampica va-namente su tematiche politiche,economiche e culturali naziona-li. A ciascuno il suo spazio, senza

ovviamente ignorare che siamo in-seriti in una comunità più vasta ecomplessa della nostra.Lei è arrivato a “Bra oggi” dopouna lunga esperienza nel mondodei quotidiani. Come e in cosa dif-feriscono ritmi di lavoro e aspe-

ttative dei lettori tra lediverse periodicità diuscita?La carta stampata, apartire dai quotidiani,vive una profonda crisidi vendite. Oggi il gior-nale che esce ognigiorno paga di più ilfatto di essere supera-

to da internet, radio e tv nell’im-mediatezza della notizia e di nonpotere, per la fretta delle pocheore in cui nasce, approfondire esoprattutto meditare gli argomen-ti che tratta. Proprio perché dirigoanche un quotidiano provincialeonline posso apprezzare il momen-to di riflessione che un settimanaleoffre al suo pubblico e alla stessaredazione che lo cura.Il settimanale che dirige è di pro-prietà di un gruppo multimedialepiemontese (l’editore di “Bra oggi”è l’emittente televisiva Grp, ndr),mentre la sua attività giornalisti-ca spazia anche all’interno di tv,radio e web. Quanto labili sono

oggi i confini tra le diverse formedi comunicazione?Il fatto, la notizia, sono sempre gli

stessi, mentre cambiano i tempi ei modi con cui arrivano a lettori espettatori. Abbiamo sentito spes-so difese d’ufficio dei rispettivi spa-zi di azione, ma chi come me hala fortuna da anni di gestire ognigiorno varie forme di comunica-zione sa bene che si integrano avicenda e non ce n’è una da pri-vilegiare sulle altre. Il giornalista de-ve imparare a fare un mestiere sem-pre più impegnativo ma anchepiù gratificante, perché il rappor-to con il pubblico è diventato in-terattivo.

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UN MOMENTO DI FORTI CAMBIAMENTI

Una vita, quella del nostro giornale, stretta-mente connessa con il mondo dell’informazioneche ruota attorno alla città, dando notizia dei suoipiccoli e grandi accadimenti. Pubblicazioni che han-no finito per contribuire a scrivere la storia più re-cente di Bra, attraverso raccolte di quotidiani, set-timanali, mensili e altri media che hanno narrato,ora con distacco, spesso con trasporto, fatti e vi-cende avvenuti sotto la Zizzola.

Certo il contesto della comunicazione e dellacircolazione delle informazioni è mutato profon-damente e velocemente. Quando uscì il primo nu-mero di “Bra notizie” l’inventore di “Facebook”,

Mark Zuckerberg, sgambettava in un asilo diWhite Plains, nello stato di New York, mentre ilnon ancora sir Tim Berners-Lee studiava un pro-getto globale sull’ipertesto, che l’anno successivovenne presentato come “World Wide Web”, ciò chenoi oggi chiamiamo internet. Ma se internet hacostituito un nuovo formidabile canale per divul-gare le notizie, anche la professione giornalistica èandata a mutare negli anni, soprattutto con l’evol-versi degli strumenti informatici, che hanno con-sentito un diverso approccio nel trattare le infor-mazioni e un’accelerazione nel loro reperimentoed elaborazione.

Un giornalismo che oggi non dispone più di ri-gidi paletti nel qualificarsi. Quanto fanno informa-zione i file di “wikileaks” (il sito che ha diffuso do-

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cumenti segreti da fonti governative)o le notizie aggregate da un sempli-ce elaboratore automatico di “Googlenews”? Non mancano certo, fortuna-tamente, i bravi professionisti dell’in-formazione, le penne felici, i direttoricapaci di confezionare prodotti accat-tivanti e efficaci, però il modo con ilquale le notizie si diffondono sta cam-biando davvero molto rapidamente.Da un anno una delle testate storichedel giornalismo americano, il setti-manale “Newsweek”, non esce più inedizione cartacea ma è diffuso solosu supporti informatici, così come sisono moltiplicate nuove opportunità,anche nella nostra città, con i qualitenersi aggiornati sull’attualità di Brae del mondo.

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Caterina Brero, braidese, ha collabora-to pressoché con tutte le testate gior-

nalistiche che si occupano dei fatti di Bra.Questo prima di arrivare a dirigere “il nuo-vo Braidese”. “Il Braidese” è da sempre un osservatorioprivilegiato su quanto accade nella vitapolitica cittadina. Bra è stata davvero una“città laboratorio”, come spes-so si dice?Io credo che una città sia daindividuare come un soggettosingolo, che agisce sì secondorazionalità, ma non può farea meno delle passioni che ilcuore gli detta. Come accadeper gli individui, che inventa-no e si innamorano di nuoveesperienze, Bra effettivamenteè stata una città-laboratorio,ma in una dimensione che va ben oltre lapolitica. Certamente lo è stata in campopolitico, con il binomio Dc-Psi, con spesso labenevola neutralità dell’allora Partito Co-munista Italiano. Ma non dimentichiamoche la Città della Zizzola è stata tale anchein campo industriale, dalle concerie di fineOttocento al laminato plastico nella secon-da parte del Novecento. Io sono convintache in entrambi i sensi abbia ancora moltoda dare: finiranno questi tempi “bui” e allo-ra ci sarà spazio per nuove idee , creativitàed entusiasmo. Sotto la testata de “Il nuovo Braidese” cam-peggiano i nomi dei fondatori, Pietro Frairee Domenico Dogliani, personalità di rilievonelle vicende cittadine. Quanto il giornale

di oggi si rifà allo spirito originario che neportò alla fondazione?Il nostro giornale è nato nel 1964 dall’in-contro di due diverse realtà: la mancan-za in quel momento di un foglio locale e ildesiderio di tre o quattro persone di fon-dare e portare avanti una pubblicazio-ne periodica al servizio dei braidesi. Sonodirettore di questa testata da pochi an-ni, ma credo che lo spirito sia in gran par-te rimasto quello di allora, anche perchéPietro Fraire continua ad essere per me eper la Redazione un punto di riferimentoeccezionale. Certo, cambiano i direttori e,

di conseguenza, qualco-sa può cambiare anchenello spirito di una testatagiornalistica, ma quandoio sono arrivata qui laprima cosa che ho fat-to è andarmi a rivederele annate de “Il nuovoBraidese” fin dal primonumero e mi sono resaconto che lo spirito e le

idee del passato coincidevano in gran par-te con le mie. Forse abbiamo dato nuoviimput e attenzione a certi argomenti piut-tosto che ad altri, ma la mission è rimasta lastessa: fare un foglio di informazione per ibraidesi, Bra e il Braidese che accolga lavoce di tutti, senza distinzione alcuna.Se la politica ha sempre avuto un pesoimportante nella foliazione de “Il Braide-se”, in questi ultimi anni si è notata unamaggiore attenzione del giornale alla vitaeconomica della città. Segno dei tempicambiati o precisa linea editoriale?Un po’ e un po’, direi. “Il Braidese” credodia sufficiente spazio alla politica locale,che poi in qualche modo va a coinciderecon l’Amministrazione in carica e, di con-

seguenza, porta con sé l’economia, la cro-naca e le vicende tutte che caratterizzanouna città e il suo territorio. L’idea che per-sonalmente ho di giornale locale è quelladi un foglio che lasci spazio a tutto e a tutti.Credo però che le notizie di ogni genere,dalla politica all’economia, dalla culturaal volontariato, dalla cronaca alle propo-ste per il tempo libero, siano per chi setti-manalmente le legge un nutrimento per lamente, una sorta di pane quotidiano. Lapolitica oggi è “roba” da élite, nel sensoche lascia il comune cittadino, la sotto-scritta in primis, un po’ basito; oltre a que-sto credo che la politica locale abbia dirit-to all’attenzione in campagna elettorale.Poi si vota, esce un vincitore e, piaccia onon piaccia, bisogna posare le casacchedi partito e spendere tutte le energie pos-sibili per aiutarlo a portare avanti una cit-tà, criticando, naturalmente, quando lo si ritiene necessario. E poi l’economia, diquesti tempi, deve essere il punto basila-re dell’informazione, perché ogni suo pro-gresso è tale per l’intera comunità”.

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Pur in questo quadro di forti trasfor-mazioni, appare imprescindibile il ruo-lo dei più tradizionali organi di infor-mazione, giornali, radio, tv, soprattuttoquando nel web sono riuscite a vederenon solo un nuovo e pericoloso concor-rente, ma anche e soprattutto un prezio-

so alleato. Tutto ciò ha portato ad un moltiplicarsidi fonti informative che, su diversi livelli di profes-sionalità e affidabilità, hanno cominciato a esserepesati e valutati dai lettori. Come spiegare altri-menti il fenomeno dei giornali quotidiani, in pro-gressiva caduta in termini di copie vendute ma increscita in quanto a influenza nell’orientare le scel-te dei propri lettori?

Sotto questo profilo Bra viene tenuta sotto len-te da almeno un paio di quotidiani che esconoogni mattina in edicola in forma cartacea e più deldoppio da quotidiani on line. Testate come “LaStampa” o “Il Giornale del Piemonte”, così come inpassato la “La gazzetta del popolo”, raramen-te chiudono un’edizione senza affrontare quan-to accaduto, o annunciando quanto accadrà, sottola Zizzola. Valutazione analoga per le principa-li testate on line provinciali (Targato Cn, CuneoCronaca, Granda In, Punto Cuneo e Ideaweb inprimis) che dedicano, alla nostra città e al territo-rio di cui è parte, delle specifiche sezioni nelle loropagine web.

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UNA STORIA NELLA STORIALa tradizione pubblicistica a Bra ha però

radici profonde, con testate che sono andatead alternarsi e sovrapporsi, esprimendo visio-ni e opinioni del tutto originali nel raccontodelle vicende cittadine. Sfogliando le collezio-ni gelosamente custodite nella biblioteca civi-ca, è possibile farsi un’idea di quanto e come iltempo abbia sedimentato una “braidesità”, cheha assunto i contorni ora della passione, inaltri ambiti della sperimentazione, ma semprealla ricerca di un percorso originale che ri-specchiasse autenticamente le peculiarità diquesto paese che Arpino definì “rotolato giùdalla collina come una manciata di biglie, e ognigiorno si allarga e si slunga nella pianura”.

Nella seconda metà dell’ottocento “La set-timana - Gazzetta di Bra” dal 1873, un antesi-gnano “Il Corriere di Bra e dintorni” (uscito

dal 1883 al 1921) e lo storico “Eco della Ziz-zola” del 1885, narrarono le vicende di unaBra che da poco aveva cambiato bandiera, ab-bandonando il rossocrociato sabaudo (peral-tro doppiamente riportato nell’effige cittadi-na)per il tricolore italiano. E fu proprio “l’Eco”la testata che ha raccontato la Bra che ha co-nosciuto le due guerre mondiali, la liberazio-ne e il periodo del boom industriale. Lo hafatto uscendo settimanalmente nelle edicolesino al 1956, prima di mutare denominazionein “La Zizzola”, fino al 1961. Qualche annoprima, nella vicina Alba nacque il diocesano“Gazzetta d’Alba” che, qualche anno più tardi,nel 1913, venne edito e diretto da un sacerdo-te fossanese, la cui famiglia era di origine brai-dese e che aveva studiato al seminario di Bra:don Giacomo Alberione. Fu lui che attorno algiornale diocesano fece nascere il nucleo della

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Don Antonio Rizzolo, sacerdo-te paolino, è il direttore di

“Gazzetta d’Alba” e di “Crede-re, la gioia della fede”, oltre checondirettore di “Famiglia cristia-na”. È inoltre vicepresidente vi-cario della Fisc, la federazioneitaliana settimanali cattolici.

All’interno del giornale, unasezione è dedicata specifica-mente a Bra. Quanto la nostracittà è complementare al tra-dizionale bacino d’utenza diGazzetta?Oggi è sempre più importanteunire le forze, anche a livellosociale ed economico. Per que-sto da tempo guardiamo oltregli stretti confini della diocesi di

Alba, cercando di creare nei let-tori una mentalità aperta. Lacittà di Bra è come la “gemella”di Alba. Le sue specificità, a livel-lo imprenditoriale, enogastrono-mico, educativo e culturale uni-te a quelle di Alba danno mag-giore forza e dinamismo a un ter-ritorio unitario più vasto, che nona caso è seguito da uno stessoente turismo.A differenza dei suoi concorrenti,Gazzetta d’Alba apre il giornalecon approfondimenti su temi altima con riflessi profondi sul loca-le (lavoro, disagio sociale, eco-nomia). Perché questa scelta?Il nostro giornale non vuole es-sere solo una somma di notizielocali, ma attraverso le inchie-ste su temi di forte rilevanzasociale intende offrire ai lettoriuno sguardo più ampio sullarealtà, invitandoli a riflettere ead essere sempre più partecipi econsapevoli. Qual è il ruolo di uno storico set-timanale locale come Gazzettaall’interno di uno dei più impor-tanti gruppi editoriali nazionali(l’editore è la periodici San Pao-lo, lo stesso di Famiglia Cristiana,ndr)?

Gazzetta ha un valore carisma-tico. Infatti il fondatore della Fa-miglia paolina, don GiacomoAlberione, diede inizio alla suaopera all’indomani della sua no-mina a direttore del giornale, nel1913. Il settimanale rappresen-ta poi il legame della San Paolocon il territorio in cui è nata econ i suoi valori. E viene realizza-to con gli stessi criteri di serietà,professionalità e qualità che ca-ratterizzano i prodotti paolini.

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t“Pia società di San Paolo”, con l’ambizione didirigere giornali che “non dovranno parlare direligione cristiana ma di tutto cristianamen-te”. Una stampa cattolica che aveva iniziato araccontare le vicende dell’arcidiocesi torine-se attraverso “La voce dell’operaio”. Questa laprima denominazione, nel 1876, di quella chediventerà nel 1933 “La voce del popolo”, l’or-gano di stampa dell’Unione operaia cattolicadi Torino e, dal 1947, settimanale dell’interaarcidiocesi.

È facile arguire sin dalla denominazioneche non ne furono certo lettori gli affeziona-ti di “XX Settembre”, un periodico libertarionato a cavallo del passaggio tra diciannovesi-mo e ventesimo secolo, negli stessi anni in cuii fatti di Bra venivano raccontati anche da “Lavedetta braidese”, che chiuse le pubblicazioninel 1905. Anno questo in cui venne dato allestampe il primo numero di un seguitissimobollettino edito dal santuario della Madonnadei fiori. Articoli sulle vicende braidesi nonmancarono in quegli anni su “La bandiera”,

mentre lunga la testata, non altrettanto la sto-ria, dell’edizione di Bra, Sommariva e Sanfrédella “Voce dell’operaio – Corriere domenica-le del popolo” uscito tra il 1910 e il 1913.

TESTATE CHE VANNO E CHE VENGONO

Sarà il 1921, anno della marcia su Roma edell’ascesa al potere del fascismo, a costituireuna cesura netta nella periodicità delle testategiornalistiche, con ovvi riflessi anche su quel-le locali. Fu quello l’ultimo anno d’uscita, co-me detto, del “Corriere di Bra e dintorni” maanche di “Bra rossa”, fulmineamente aperto echiuso nello stesso anno.

Registrate la presenza in città di testatequali “Si va oltre” degli anni quaranta, saràcon la fine della seconda guerra mondialeche le notizie braidesi saranno diffuse libe-ramente su testate locali o su settimanaliquali i cuneesi “Sentinella delle Alpi” e “IlSubalpino”.

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Eugenio Ecclesiastico, albese,è il direttore de “Il Corriere”,

settimanale che oggi esce in treedizioni dedicate ad Alba, Brae alla valle Bormida ligure. Ri-veste inoltre la funzione di diret-tore editoriale della rivista natu-ralistica “Oasis”.“Mettere le notizie al primo po-sto”. Questo lo slogan dei tele-giornali della Bbc. Sembra peròattagliarsi bene anche all’agileformula del “Corriere”. È così?La ringrazio del paragone lusin-ghiero. Diamo notizie e cerchia-mo di farlo con tempestività euna certa cura. Ma anche tante opinioni, le piùimportanti quelle dei lettori cheoccupano le prime pagine delCorriere. E poi servizi, rubriche,interviste, curiosità, anticipazionie resoconti. Lavoriamo con in-dipendenza, senza secondi fini,

padroni e censure. In questo for-se siamo un po’ “anglosassoni”.Ma al primo posto per noi c’èsempre la località, Bra, città epaesi vicini.Da qualche anno uscite conun’edizione dedicata a Bra,Cherasco e Sommariva, distin-ta da quella che tratta delle vi-cende albesi e delle colline.

Cosa ha portato al giornale que-sta focalizzazione?Stampiamo due edizioni ormaidal 2000. Ogni settimana pro-duciamo almeno 70 pagine digiornale più il seguitissimo sup-plemento di annunci economi-ci il Mercatino. Diamo a ciascu-na zona lo spazio e il rilievo chemerita. Entrambe le edizioni si oc-cupano delle colline e hannosezioni comuni tematiche e diterritorio.Tra i collaboratori del “Corriere”,la storica firma di Grazia Novel-lini. Qual è stato il valore ag-giunto all’interno di un prodottoche già funzionava? Professionalità, cultura e dotiumane oltre all’esperienza. In-serite in una piccola squadra digiornalisti, grafici, pubblicitari eaddetti agli altri uffici, che nonsono da meno.

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Nel 1945 esce “L’Alfiere”, la cui dichiarazioned’intenti è tutta nella testata: “settimanale politi-co patriottico della città di Bra”. Qualche anno piùtardi è la volta di “Bra oggi”, testata che nel 1975sarà nuovamente dato alle stampe come organo cit-tadino di informazione del Partito Comunista si-no al 1988. Ciò prima di ricomparire in edicola nel2003, come settimanale d’informazione non piùconnotato politicamente, diretto dal giornalista brai-dese Claudio Puppione.

Nel 1951, e sino al sessanta, esce in edicola una“Gazzetta braidese”, medesima denominazione cheoggi assumono le pagine dedicate alle vicende citta-dine di “Gazzetta d’Alba”, settimanale che nel 1967uscì anche con il supplemento “Gazzetta di Bra” eche, negli anni novanta, stabilì in città una suaredazione. Poco prima, nel 1964, in via Veneria siposero le basi per la nascita di un nuovo periodico.Nacque “Il Braidese”, poi denominato “Il nuovoBraidese” nel 1973, che vide impegnarsi due deipersonaggi che saranno protagonisti delle vicen-de cittadine negli anni a venire: il futuro sindacoPietro Fraire e il responsabile delle relazioni istitu-zionali della Ferrero, oltre che presenza attiva nel-l’associazionismo sociale e sportivo cittadino, Do-menico Dogliani.

Gli anni sessanta videro nascere “Bra sociali-sta”, diffuso tra il 1966 e il 1988, e informarono ibradesi anche dalle colonne del repubblicano “Labilancia”, mentre negli anni cinquanta fu “La cam-pana”, ispirato all’omonimo gruppo consigliare, atenere alte le bandiere della stampa politica. Nel1974 gli esponenti del circolo “Leonardo Cocito”,vicino al Pdup, il partito di unità proletaria, fonda-rono il mensile “In campo rosso”, affiancandosi aduna “Radio Bra onde rosse” che si proclamò “radiopolitica” dalla metà degli anni settanta. Se il mensi-le proseguirà le sue pubblicazione sino alle soglie

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del duemila, negli anni ottanta un settimana-le, “Bra sette”, avvierà un processo di cambia-mento che ne vedrà estendersi progressiva-mente l’area di influenza e di interesse, dallaredazione di via Mendicità istruita (ricordaqualcosa?) sino ad un territorio più vasto, at-traverso la testata “Tanaro sette”. Giornale chetrasferisce la sua sede ad Alba prima di mu-tare denominazione in “Nuovo Tanaro” dal2000 e divenire, ai nostri giorni, pagina inter-na nella foliazione di “Bra oggi”.

Gli anni settanta vedranno nascere ad Al-ba “Nuovo problema”, testata diretta da GigiPadovani, che si dimostrò ben attento al friz-zante clima che si respirava sotto la Zizzola.Saranno poi gli anni ottanta a portare nuovalinfa all’editoria locale di ispirazione politica,con pubblicazioni quali “Area”, espressionedei giovani esponenti della Democrazia cri-

stiana, o le “Proposte di politica e di cultura”uscite a cavallo tra il 1983 e il 1985, senzadimenticare “L’Almanacco, cronache braide-si” curato dal compianto Raul Antonio Rossi.Fu lui l’ultimo dei direttori responsabili dellaredazione giornalista di “Radio 101”, l’emit-tente braidese in onda in modulazione di fre-quenza sino al 2001.

Episodiche le uscite di “Nuova primavera”,a cavallo tra anni ottanta e novanta, così comedi “Bra e dintorni” del 1992, anno in cui siaffacciava in edicola “Il Corriere”, nato adAlba ma con particolare attenzione alle nostrevicende. È questa pubblicazione a focalizza-re in seguito l’attenzione sul territorio e sul-la città quando, nel 2000, farà uscire per la prima volta l’edizione di Bra, Cherasco eSommariva. Nel 1994 esce “Libero”, partoritonon dalla mente di Vittorio Feltri ma, a Bra,

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Claudio Puppione, brai-dese, dopo una lun-

ga esperienza alla “Gaz-zetta d’Alba” è stato il pri-mo direttore di “Bra oggi”,che ha contribuito a fon-dare e lanciare. In segui-to si è trasferito a Roddi, dove hasede il gruppo Uniart che edita“Idea”.Con il suo arrivo alla direzione,“Idea” ha cambiato periodicità.Quali sono state le principali dif-ficoltà incontrate nell’imporre lanuova formula?L’editore, Carlo Borsalino, nei 23anni precedenti il cambio di pe-riodicità, avvenuto con il mio in-gaggio, a marzo del 2009, avevasaputo imporre la testata e radi-carla. Trattandosi di un marchioben noto, il compito mio e dellaredazione era facilitato. Le diffi-coltà sono state di ordine tecnico,perché passare da un ritmo la-vorativo bimestrale a uno setti-manale non è come schioccarele dita...

Il suo editore ha dichiarato a piùriprese di voler realizzare una “te-levisione di carta” attraverso unmagazine come “Idea”. Quantoci si ritrova in questa definizione?Occorre contestualizzare quellaaffermazione “programmatica”:essa fu fatta nella prima metà de-gli anni Ottanta, quando di riviste100% a colori forse non ne esiste-vano neppure a livello nazionale,figuriamoci fra le testate a diffu-sione locale o provinciale. Ora itempi sono molto diversi, però ri-tengo che quella impostazione siastata a dir poco geniale e ancheche le premesse siano state rispet-tate.Lei ha lavorato anche in altri setti-manali locali. Quanto incide il for-mato di “Idea”, diverso dal tabloid

dei competitor, sullemodalità di confezio-namento del giornale?Rispetto alle altre te-state abbiamo soprat-tutto una limitazione“temporale”, nel sensoche la lavorazione, piùtipografica che reda-zionale, è più lunga.Del resto non siamouna testata che deb-ba seguire la cronacacon tempestività e inol-tre l’handicap a cui ho

fatto riferimento è ampiamentecompensato dalla carta patinatache garantisce una resa eccezio-nale delle foto e della grafica par-ticolarmente curata della rivista.

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dall’avvocato Pier Giorgio Pirra, dove esce ancheil “Bra padana” di ispirazione leghista diretto daMichelino Davico. Negli anni novanta anche il quo-tidiano “La Stampa” dedica per alcuni anni, il ve-nerdì, un suo inserto “tutto” dedicato alle vicendedel territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero.

LE ACCELERAZIONI DEL NUOVO MILLENNIO

Sarà il nuovo millennio a far comprendere chequalcosa nell’informazione è cambiato. La velocità ela pervasività di internet iniziano a mettere in crisil’editoria tradizionale, imponendo di ripensare for-mat e prodotti. È in quegli anni che un magazinecome “Idea” muta la sua periodicità da bimestrale asettimanale, portando le notizie cuneesi in ebdoma-dario su carta patinata, nel mentre la scrittrice GinaLagorio conia la testata “Bra o della felicità”, nell’in-tento di dare supporto cartaceo al nascente “Istitutostorico di Bra e dei braidesi” diretto da Fabio Bailo.L’affermarsi della stampa free press, regalata perchéfinanziata dalla pubblicità e non distribuita in edi-cola, arriva sul mercato non solo, come tradizional-mente accadeva, con pubblicazioni di annunci com-merciali ma anche con testate d’informazione. Negli

anni dieci esce per un paio d’anni “Il mesedi Bra”, all’interno del quale proprio ilnostro “Bra notizie” trova ospitalità co-

me inserto mensile. Per la prima vol-ta dalla sua nascita, si concre-

tizza così il desiderio di unacadenza ogni trentagiorni ipotizzata sin

dal primo numero, peruna pubblicazione reca-

pitata ai residenti di Bra, Che-rasco e Sanfré.

È negli stessi anni che a Bra nasce anche la pri-ma web tv interamente dedicata ai fatti cittadini,“Bra in tv”, su iniziativa dell’associazione commer-cianti, che porterà a fondere su web notizie testuali,audio e video girati sotto la Zizzola. Ed è in questocontesto che ancora una volta “Bra notizie” cambiaforma, lasciandosi alle spalle velleità da newsletterper diventare un sistema di comunicazione multica-nale. Il formato cartaceo diventa, dal 2012, quellodel magazine, con carta patinata, tante immagini esoprattutto la scelta di non inseguire l’attualità macurare l’approfondimento di alcuni dei temi in di-scussione in città (il primo numero fu una mono-grafia sul progetto di realizzazione del teleriscalda-mento). Un’attualità che è presente invece, come“Bra notizie”, quotidianamente sul sito web del co-mune (sezione “Notizie” su www.comune.bra.cn.itche, nel 2005, ha conquistato a Bologna il primoposto nazionale al concorso “Comunicare on line”,nell’ambito del salone europeo della comunicazio-ne pubblica Compa), sui principali social network(profili della nostra testata sono disponibili su Face-book, Twitter, Google +, You tube e Flickr) e attra-verso l’emittenza radio e televisiva. Ciò attraversoedizioni di “Bra notizie” alla pagina 610 del televi-deo regionale di Rai3 oppure ogni lunedì, merco-ledì e venerdì alle 11:15 e 17:40 sulle frequenze diRadio Alba (in città sui 103.0 mhz).

DOSSIER: DALL’ECO DELLA ZIZZOLA AL TABELT

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Centralino 0172.438111fax 0172.44333Posta certificata [email protected] web www.comune.bra.cn.itCentrale operativa Polizia municipale 0172.413744Protezione civile 0172.439111

GLI UFFICIUfficio TelefonoSegreteria del Sindaco 0172.438361Segreteria Generale 0172.438317Turismo e manifestazioni 0172.430185Tecnico Lavori Pubblici 0172.438346Urbanistica Edilizia Privata 0172.438353Sportello Unico Attività Produttive 0172.430321Affissioni e pubblicità 0172.438221Tributi 0172.430001Contratti e Appalti 0172.438316Commercio e Mercati 0172.438331Anagrafe 0172.438342Scuola e Assistenza 0172.438336Informagiovani 0172.438241Stampa e Relazioni con il Pubblico 0172.438278Protezione Civile 0172.439111Protocollo 0172.438326Igiene, Ambiente 0172.438210Economato 0172.438328Servizi in concessione 0172.438313Elettorale 0172.438386Personale 0172.438315Cultura e sport 0172.430185

Messi 0172.438327Ragioneria 0172.438320Patrimonio 0172.438239Polizia municipale 0172.413744Ufficio Pace 0172.412283Pari opportunità 0172.438130Politiche attive del lavoro 0172.412283Asilo nido 0172.412062

CULTURAUfficio Telefono

Biblioteca Civica 0172.413049Teatro Politeama “Boglione” 0172.430185Museo Scienze Naturali “Craveri” 0172.412010Museo storico-archeologico “Palazzo Traversa”

0172.423880Museo del giocattolo 0172.413049Civico Istituto Musicale “Gandino” 0172.44465Centro Polifunzionale Giovanni ArpinoLargo della Resistenza 0172.430185

SERVIZI COMUNALIServizi assistenziali – Asl Cn2 0172.430521Canile intercomunale – Pollenzo 0172.478058Cimitero Urbano 0172.412326Acqua 0172.432247Gas 0172.421495Depuratore 0172.422800Asilo Nido 0172.412062Sportello Consumatori 0172.438274

RUBRICA E CONTATTIMunicipio (Piazza Caduti per la libertà 14). Orario di apertura al pubblico, dal lunedì al venerdì 8:30-12:45 e dal lunedì al giovedì ore 15-16. Alcuni uffici effettuano però orari differenti. Tra questi, Ufficio Anagrafe (dal lunedì al venerdì 8:30-12:45, il marte-dì e giovedì ore 15-16); uffici Urbanistica, Lavori pubblici e Commercio (lunedì, mercoledì e venerdì 8:30-12:45);Informagiovani (lunedì, martedì, giovedì e venerdì 9-12:30; lunedì, martedì e giovedì ore 15-16:30); Biblioteca (dallunedì al giovedì ore 14-18:30; dal martedì al venerdì 9-12; venerdì 14-18; sabato 9-12:30 ma solo per la sezione adul-ti); segreteria Polizia municipale dal lunedì al sabato ore 8:15 -12:15; Turismo e cultura (dal lunedì al venerdì ore 9-12:30 e 15-18; sabato e domenica ore 9-12).

20 dicembre 2013

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dicembre 2013

L’inverno è freddo, ma ci si scalda conla cultura. Prosegue la stagione teatrale2013/2014 del Teatro Politeama Boglione,

con un calendario che, per quest’anno, abbando-na un po’ i classici per esplorare le nuove frontie-re della commedia contemporanea. Una stagionepiacevole e volutamente allegra, con tanta buonamusica, opera e operetta, grandi attori – tra tutti,Gaia De Laurentiis, Massimo Ghini, SebastianoLo Monaco e Manuela Aureli – e proposte cheaffrontano anche riflessioni civili e sociali, come“Magazzino 18” di Cristicchi e “Italy” con GianMaria Testa e Battiston.

Tra le numerose novità, trovano comunqueconferma le piacevoli tradizioni: e allora, qualemiglior modo di salutare l’anno che si sta conclu-dendo, se non in musica? Detto fatto: il 30 dicem-bre tornano le suggestioni viennesi del Concer-to di Capodanno, che vedrà esibirsi l’Orchestradi Chernivtsi Philharmonic Society e il Corodell’Accademia della voce del Piemonte, per unasontuosa serata sinfonica e gli auguri di rito, al-zando insieme i calici al 2014. È la prosa ad apri-re invece il nuovo anno, con l’esplosiva coppiaMassimo Ghini ed Elena Santarelli, che portanoin scena lunedì 13 gennaio “Quando la moglie è in

al TEATRO POLITEAMA BOGLIONE arriva

la bella stagione

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FINO AD APRILEPROSA, MUSICA E OPERETTA, CON UN CARTELLONE DI NUOVE PROPOSTE E GRANDI NOMI

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vacanza”, testo di George Axelrod che debuttònegli anni ’50 a Broadway, per essere consa-crato a livello internazionale con l’adattamen-to cinematografico di Billy Wilder. Sempre nelprimo mese del nuovo anno (19 e 26 gennaio,2 e 16 febbraio) tornano gli appuntamenti perfamiglie “Domeniche a teatro”, quattro spet-tacoli dedicati a grandi e, soprattutto, piccini,per godere insieme della magia e delle sugge-stioni da palco. Si prosegue il 1 febbraio con“Magazzino 18” di e con Simone Cristicchi, unmusical civile tra parole e note, che raccontal’esodo biblico degli italiani d’Istria, Fiume eDalmazia, basato anche sulle testimonianze diuna esule, oggi cittadina braidese. Il secondoromanzo italiano più letto e amato al mondo,“Il bell’Antonio” di Vitaliano Brancati, è il te-sto che Andrea Giordana e Giancarlo Zanettiporteranno in scena il 5 febbraio, in una ri-lettura a cura della figlia diBracati, Antonia, e diSimona Celi, con re-gia di Giancarlo Sepe.Due personaggi, duestorie e un unicodestino in “Buo-na Domenica”,in cui EdoardoSiravo ed Ema-nuela Aureli, diret-ti da un RobertoCiufoli che lascia i panni dell’attorecomico per dirige-re la commedia,esplorano e descri-vono un esilaranterapporto di coppia,

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lavorativo e non solo. La commedia in tre atti“Non è vero ma ci credo” del grande Peppino DeFilippo sarà sul palco del Politeama Boglione il 27febbraio, interpretato da Sebastiano Lo Monaco edalla moglie dell’attore che tanto lavorò in coppiacon Totò, Lelia Mangano De Filippo. Ultimi dueappuntamenti con la prosa il 7 marzo, con Gaia DeLaurentiis e lo scandaloso “Girotondo” di ArthurSchnitzler e il 19 marzo, con il poema di Pasco-li “Italy”, musicato, riletto e interpretato da GianMaria Testa e da Giuseppe Battiston.

Si chiude il cartellone di prosa ma gli appun-tamenti a teatro proseguono, con l’imperdibilespettacolo delle Sorelle Marinetti che, il 29 marzo,proporranno “Risate sotto le bombe”, una com-media musicale in cui Turbinia, Mercuria e Scin-tilla affrontano – tra risate e riflessioni – il temadello scoppio della seconda Guerra Mondiale.La settimana successiva, il 4 aprile, tornal’opera, con il melodramma giocoso diDonizetti “Elisir d’amore”, musicata dal-l’orchestra “Ego Bianchi” di Cuneo e dalcoro lirico del Piemonte. Ancora musicaper gli ultimi eventi della stagione 2013/2014: l’otto aprile la Rimbamband - ovvero

un sassofonista rubato alla banda del paese, uncontrabbassista stralunato, un pianista virtuoso,un batterista rompiscatole e un capobanda voca-le - porteranno in scena “Il SOL ci ha dato allatesta”, uno show che “si ascolta come fosse unconcerto e si guarda come fosse un varietà”. Èinfine affidata al musical “Excalibur” la chiusuradel cartellone del teatro braidese, l’undici aprile,tra grandi scenografie, costumi, profezie e lettera-tura. La stagione 2013/2014 del Teatro PoliteamaBoglione è un’iniziativa del comune di Bra e dellaFondazione Politeama Teatro del Piemonte, orga-nizzata con il sostegno della Regione Piemonte,

della Cassa di Risparmio di Bra, della FondazioneCassa di Risparmio di Bra, Egea, Baratti e Mila-no e Jardecò. Tutti gli spettacoli in cartellone, adesclusione delle “Domeniche a teatro”, inizianoalle ore 21. I biglietti per i singoli spettacoli pos-sono essere acquistati al botteghino del TeatroPoliteama Boglione, in piazza Carlo Alberto 24,tutti i venerdì dalle 17 alle 19 e il sabato mattina,dalle 10 alle 12, oppure la sera dello spettacolo, apartire dalle 20. Riduzioni speciali per studenti eper chi ha meno di 26 o più di 65 anni. Per mag-giori informazioni sugli appuntamenti a teatro,sugli eventi e sulle modalità di acquisto, consul-

tare il sito internet www.tea-tropoliteamabra.it.

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Qual’è la notizia che nondimenticherai mai?

SindacoBRUNA SIBILLE

Vice SindacoMARCELLO LUSSO

AssessoreLUCIANO MESSA

AssessoreGIOVANNI FOGLIATO

Ecologia e politiche ambientali,agricoltura, artigianato e industria.Ricevimento: venerdì dalle ore 11 alle 13 e, in altra giornata,su appuntamentoContatti: Segreteria del Sindaco Tel. 0172.438261 - Fax 0172.44333E-mail:[email protected]

Politiche della famiglia, bilancio e fi-nanze, istruzione e servizi scolastici,formazione professionale e mense,servizi sociali e volontariato.Ricevimento: il sabato dalle ore 9alle 11. Su appuntamento, anche ilmartedì tutto il giorno ed il venerdìmattino. Contatti: Segreteria del Sindaco Tel. 0172.438261 - Fax 0172.44333 E-mail: [email protected]

Lavori pubblici ed edilizia scolastica.Ricevimento: giovedì dalle ore 11 alle 13 e il sabato dalle ore 9:30 alle 11. Contatti: Ripartizione Lavori pubblici - Tel. 0172.438346 -Fax 0172.44333 E-mail:[email protected]

Politiche della sicurezza e della par-tecipazione, urbanistica, turismo epromozione del territorio, pari op-portunità, affari generali, istituzio-nali e legali, rapporti con l’Asl, igie-ne e sanità.Ricevimento: su appuntamentoContatti: Segreteria del Sindaco Tel. 0172.438261 - Fax 0172.44333 Email: [email protected]

24 dicembre 2013

11.09.2001. Accendo la tv: New York, immagi-ni di un aereo che si è abbattuto su una delleTorri Gemelle. In diretta un’altro si schianta sullaseconda Torre. Istanti...Crolla Tutto.

Lo sbarco della missione Apollo 11, che portò per laprima volta gli uomini sulla Luna. Era il luglio del 1969 edero in “viaggio premio” dopo il diploma: stupore ed emo-zione.

11/09/2001 Ero in università: la tv nel bardella facoltà iniziava a proiettare le prime im-magini. La prima sensazione è stata quella ditornare “a casa”.

Omicidi Falcone e Borsellino. Con essi la speranza dilotta alla mafia sembrava vana. Invece oggi tanti cittadi-ni hanno capito che in questo compito, ognuno a suomodo, può essere protagonista.

Qual’è la notizia che nondimenticherai mai?

AMMINISTRATORI:

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AssessoreBIAGIO CONTERNO

AssessoreGIUSEPPE BONETTO

AssessoreMASSIMO BORRELLI

AssessoreALBERTO RIZZO

Partito Democratico(capogruppo)

CLAUDIO GALLIZIO

Partito DemocraticoPIO GIVERSO

Servizi pubblici in concessione edappaltati, anagrafe e stato civile eprotezione civile, patrimonio ed eco-nomato, politiche energetiche.Ricevimento: venerdì dalle ore 14 alle 16 e, in altra giornata, su appuntamento. Contatti: Ufficio Servizi pubblici in concessione Tel. 0172.438313 Fax 0172.44333 E-mail:[email protected]

Viabilità e trasporti, rapporti confrazioni e quartieri.Ricevimento: giovedì dalle ore 9alle 12 e, in altra giornata, suappuntamentoContatti: Ripartizione Lavori pubblici - Tel. 0172.438346 Fax 0172.44333 E-mail: [email protected]

Cultura, personale, polizia munici-pale, promozione del patrimoniolinguistico e delle tradizioni pie-montesi.Ricevimento: lunedì e giovedì dalleore 16 alle 17:30 presso il Comandodella Polizia municipale (via Moffadi Lisio, 24) e, in altra giornata, suappuntamento.Contatti: Comando di Poliziamunicipale Tel. 0172.413744 - Fax 0172.44333E-mail: [email protected]

Innovazione, attività e impiantisportivi, commercio e mercati, poli-tiche giovanili, politiche del lavoroe Informagiovani.Ricevimento: sabato dalle ore 9:30alle 12:30 e, in altra giornata, suappuntamento.Contatti: Ufficio Commercio Tel. 0172.438331 - Fax 0172.44333E-mail: [email protected]

dicembre 2013 25

Il sequestro di Aldo Moro e dell’uccisione dei cinque uominidella scorta. Una pagina tristissima della nostra storiache ancora oggi ricordo con incredulità.

La vittoria dell’Italia al Mundial del 1982. Avevo10 anni: quell’evento serviva, comunque, a ricu-cire il Paese e a riscoprire l’orgoglio degli italia-ni, appena usciti dagli anni di piombo.

Il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro: stavo svolgen-do i compiti di matematica, appresi la notizia dal giornaleradio delle ore 14 insieme alla mia famiglia.

La consegna del Premio Nobel per la Pace a AungSan Suu Kyi, politica Birmana, icona della non-violen-za e della pace, attiva da molti anni nella difesa deidiritti umani in un paese oppresso dalla dittatura.

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Partito DemocraticoGUIDO GAIA

Partito DemocraticoCESARE FERRO

Con Sibille per BraCHRISTIAN DAMASCO

Con Sibille per Bra (capogruppo)

PIETRO FERRERO

Con Sibille per BraRAIMONDO TESTA

Lega Nord (capogruppo)

VALTER BERGESIO

La sinistra braidese(capogruppo)

FABIO BAILO

UDC (capogruppo)

LINO FERRERO

Progetto BraMARCO ELLENA

Progetto BraGIANNI COMOGLIOL’11 settembre. Sono uno dei tantiamanti della Grande Mela e mi trova-vo lì 6 mesi prima della tragedia: ebbil’occasione di salire per l’ultima voltasull’osservatorio panoramico in cimaalla Torre Sud.

Due notizie: l’omicidio del Gen. DallaChiesa, che consideravo un mito in-vincibile che aveva sconfitto il terrori-smo e la strage delle torri gemelle del11.09.2001… paura e senso di vuotoincolmabile.

28.12.2008: firma al movicentro tra ilsindaco Scimone e la presidente Bressoper finanziare copertura della ferrovia ela progettazione dell’interramento dei bi-nari della nostra stazione.

Due sono i fatti che non potrò mai di-menticare: l’attentato e il crollo delletorri gemelle e l’abbraccio tra papaBenedetto XVI e il nuovo papa Fran-cesco.

L’uccisione di Aldo Moro. Gli anni dipiombo segnarono pesantemente imiei anni di università e quello sembròil punto più alto del terrorismo delleBrigate Rosse, in una Torino blindatae stanca di quel clima di terrore.

5 e 6 novembre 1994: l’alluvione delPo e del Tanaro in Piemonte.

«E ora cosa succederà?» mi chiesi sgo-mento nel tardo pomeriggio dell’11 set-tembre 2001 quando, a Castelmagno,appresi la notizia del crollo delle TorriGemelle a New York.

L’incontro tra Gorbaciov e Reagan aReykjavic in Islanda l’11 ottobre 1986che segnò l’inizio del disgelo tra Usa e Urss e spianò la strada agli accordiper il disarmo nucleare.

26 dicembre 2013

L’11 settembre. Ricorderò sempre do-ve stavo lavorando e la radio che diedela notizia.

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Popolo delle LibertàROBERTO RUSSO

Bra futura (capogruppo)

PIER GIORGIO PIRRA“Morto un Papa se ne fa un altro”.Mai era accaduto però che venisseeletto un Papa eccezionale con radicipiemontesi: Francesco; ancorché invita un Papa emerito di grande cari-sma, Papa Benedetto XVI.

Bra domani (capogruppo)

DAVIDE TRIPODI

Impegno per Bra (capogruppo)

MARCO MODA

Progetto Bra (capogruppo)

CLAUDIO LACERTOSAL’attentato alle torri gemelle l’11/09/2001: mi ha scombussolato, scon-volto, terrorizzato. Mi sarei sposatodopo un mese e mi stavano montan-do la cucina nell’alloggio: passai dallafelicità all’angoscia.

Popolo delle Libertà (capogruppo)

FEDERICO DELLAROSSALa caduta del muro di Berlino.

Popolo delle Libertà

GIAN MASSIMO VUERICH

Giustizia e Libertà GIANCARLO BALESTRA

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La strage delle Torri Gemelle di NewYork dell’11 settembre 2001. Un e-vento che inorridì il mondo intero, de-terminando forti conseguenze dalpunto di vista economico e della sicu-rezza.

22 novembre del 1963, assassinio diJ.F. Kennedy. La notizia colpì me e gliamici come un pugno nello stomaco eci tolse la voglia di continuare a pas-seggiare su e giù per via Maestra, adAlba.

Qual’è la notizia che non dimenticherai mai?

AMMINISTRATORI:

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Mai così tantiLo scorso settembre Cheese ha battuto tutti i record, con un’edi-zione da 250.000 visitatori. Ne hanno parlato giornali, siti e tv ditutto il mondo, compreso “Topolino” che ha imbastito un simpati-co viaggio a Bra tra i formaggi dei personaggi delle sue famosis-sime strisce.

ALBUM

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VIA NINO COSTA(QUARTIERE BESCURONETRAVERSA DI STRADA FALCHETTO)

Dopo la maturità si iscrive prima a veterinaria e poi a lettere, conseguen-do entrambe le lauree, in un periodo nel quale Costa coltiva anche im-portanti amicizie, tra cui quella di Dino Segre (il celebre aforista saluzze-

se “Pitigrilli”), con il quale si cementa un’amicizia che li farà collaborare assiemea giornali di provincia. Dopo gli studi e un periodo di precariato nell’insegna-mento, che porteranno Costa in cattedra in diversi licei del torinese, vinse dueconcorsi: uno alla cassa di risparmio di Torino, l’altro nell’amministrazione delmanicomio del capoluogo subalpino.

Opta per il primo impiego, tanto che per tutto il resto della sua carriera lavo-rativa rimarrà legato all’istituto di credito. Ed è in quel periodo che Costa comin-cia a comporre poesie, sfruttando una duttilità linguistica che lo porterà a scri-vere in versi prima in francese, poi in italiano e, in ultimo, in piemontese. Iniziacosì anche a pubblicare, con lo pseudonimo di “Mamina”, sulle principali rivistedell’epoca, tra cui il settimanale dialettale “Birichin”. Qui, nel 1909, vengonopubblicati per la prima volta i suoi versi, nella “Macëtta ‘d Natal” che segna laprima occasione di una lunga collaborazione che si interromperà solo nel 1927,quando il giornale chiuderà i battenti. Nel frattempo il settimanale milanese“Attualità” si accorge del valore della poesia di Costa e pubblica la sua composi-zione dal titolo “Desvijte”.

Nel 1924 Costa partecipò ad un concorso di poesie dialettali promosso dallaPro Torino, nel quale ottenne non solo il primo posto ma ben cinque sue com-posizioni risultarono premiate. Le poesie pubblicate sul “Birichin” diventerannomateriale della sua prima raccolta, che il poeta pubblica a sue spese, cui neseguiranno altre cinque, l’ultima delle quali postuma. Se la raccolta d’esordiosi intitola semplicemente “Mamina” (1922), seguono “Sal e Pèiver” nel 1924,“Brassabòsch”, “Fruta madura”, “Poesie religiose piemontèise” e “Ròba nòsta”,con “Tempesta” del 1946 a concludere la serie. Nel corso della sua prolifica car-riera, Nino Costa scrive anche un’opera “Tèra monfri-a” del 1921, musicata daEdoardo Vercelletti, e diversi testi di prosa, portati in scena dalle più note com-pagnie dialettali dell’epoca. Muore il 5 novembre 1945 un anno dopo il figliominore, Mario (medaglia d’argento al valor militare), ucciso a soli diciannoveanni durante un’azione partigiana in Val Chisone. È sepolto nel cimitero di Cirièaccanto al figlio.

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GIOVANNI (NINO)COSTA NASCE A TORINO IL 28 GIUGNO 1886 DA PADRE CANAVESANO (CHEMORIRÀ EMIGRANTEQUANDO NINO AVEVA SOLO TREANNI) E MADRE MONFERRINA.

LE NOSTRE VIE

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