BOTTICELLI (Collana CorSera - Philippe Daverio) - Estratto

download BOTTICELLI (Collana CorSera - Philippe Daverio) - Estratto

of 6

description

Arte

Transcript of BOTTICELLI (Collana CorSera - Philippe Daverio) - Estratto

  • 32

    Bo

    tticelli Nascita d

    i Ven

    ere

    33

    Il capo

    lavoro

    Lecture critiq

    ue

    Due parole almeno sulle due opere pi famose: la Venere sorgente dal mare e la Primavera. In esse potrete comprendere quale equilibrio sappia raggiungere Sandro tra unesaltata vibrazione di corpo singolo, e la concomitanza totale della linea in un ritmo. Se guardate infatti alla Venere non tarderete ad accorgervi come sia chiaro il commento crepitante delle figure laterali allapparizione centrale della Dea. Ma lungi da voi il pensiero di paragonare questa linea allalgosit subacquea di quella di Simone Martini. Voi non potete non godere della apparsa creazione di questo corpo superiore nellaria salsa e verdetta espresso senza chiaroscuro da una nota di contorno solitaria e unita come un acutissimo trillo di violino, e dal timbro fuso come di soprano in un a solo. Un a solo per linea funzionale, vi dico. Non percepite infatti, quando

    a quando, il pizzicato leggero del contorno alle nocche e alle giunture acerbe, lontanamente pungenti sotto lepidermide chiara, e pulita? Non sentite, almeno, quanto pesa ancora nei mannelli ondulati ed umidi dei capegli, che il vento saffanna a sciogliere e pettinare, stridendo? Quale tristezza che Botticelli non sia giunto a commentare il ritmo totale con una stilizzazione analoga dellacqua marina, come vi giunsero mirabilmente i grandi dellEst; i quali, di certo, avrebbero emersa la figura da una improvvisata conca liquida sospesa in creste ricamate ai lati della figura mentre Botticelli ne cerca un pallido surrogato nella conchiglia non riuscendo che ad intaccare superficialmente la massa amorfa del mare!

    Roberto Longhi, Breve ma veridica storia della pittura italiana, 1914

    Uno sguardo critico

  • Lartista

  • 36

    Bo

    tticelli Nascita d

    i Ven

    ere

    37

    Lartista La vita

    La maturitNel 1481 Botticelli si reca a Roma per partecipare alla realizzazione degli affreschi della Cappella Sistina: qui dipinge tre storie con le Prove di Mos, La punizione dei ribelli e le Prove di Ges, oltre ad alcune figure di pontefici. Con questopera lartista tocca il suo momento pi classico, ottenendo il massimo equilibrio tra ispirazione naturalistica e tendenza allastrazione formale. Questo stesso equilibrio si ritrova in opere successive al 1480, come lAdorazione dei Magi (Washington, National Gallery of Art) o la Madonna del libro (Milano, Museo Poldi Pezzoli). Nella Nascita di Venere (Firenze, Galleria degli Uffizi) si

    Sandro Filipepi detto Botticelli(Firenze 1445-1510)

    La giovinezzaGli esordi dellattivit pittorica di Sandro Botticelli sono legati alla prestigiosa bottega di Filippo Lippi, ma gi nel 1467 egli si avvicina a quella di Andrea del Verrocchio, presso la quale si formavano i pittori pi vivaci della nuova generazione del Rinascimento fiorentino.

    La corte dei MediciLa lunga carriera dellartista caratterizzata dal vincolo costante con la committenza dei Medici: per Giuliano dipinge uno stendardo destinato alla giostra del 1475, cantata dal poeta Agnolo Poliziano, ma soprattutto al raffinato clima umanistico creato intorno a Lorenzo il Magnifico che il pittore deve la sua ispirazione. di questi anni la serie di bellissimi ritratti (Ritratto di Giuliano de Medici, Ritratto di uomo con medaglia di Cosimo il Vecchio, ecc.) nonch lAdorazione dei Magi degli

    rileva invece un ritmo pi teso, una nuova ricerca espressiva che parallela alla profonda tensione religiosa del pittore. La crescente inquietudine in rapporto con la caduta delle certezze umanistiche, che nella pittura di Botticelli trova espressione nella complessa Pala di San Marco, intorno al 1490, o nella successiva Calunnia (entrambe a Firenze, Uffizi). Questultima opera, nel ritmo spezzato delle linee e nella complessa simbologia, riflette il sentimento di estraneit che isola il Botticelli, al termine della carriera, rispetto alla cultura contemporanea.

    Gli ultimi anniNellultimo decennio del Quattrocento, il Botticelli resta profondamente toccato dagli avvenimenti politici e religiosi della fine del secolo e dalla predicazione del frate domenicano Girolamo Savonarola che sembra aver ispirato la Nativit mistica del 1500 (Londra, National Gallery) e la Crocifissione, oggi a Cambridge.

    Sandro Botticelli, Annunciazione di Cestello, particolare, 1488-1489. Firenze, Galleria degli Uffizi.

    Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi, particolare con probabile autoritratto del pittore, 1475 circa. Firenze, Galleria degli Uffizi.

    Sandro Botticelli, Nativit mistica, particolare, 1500. Londra, National Gallery.

    La vita

    Uffizi, in cui compaiono alcuni esponenti della famiglia de Medici; dagli stessi committenti ordinata nel 1478 anche la realizzazione della Primavera, dalla raffinata iconografia legata alla cultura promossa dalla corte fiorentina.

    Sandro Botticelli, La Primavera, particolare, 1481-1482. Firenze,Galleria degli Uffizi.

  • 3938

    Bo

    tticelli Nascita d

    i Ven

    ere

    Lartista Le op

    ere mag

    gio

    ri

    Madonna col Bambino e due angeli 1468-1469tempera su tavola, cm 100 71Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte

    La tavola, di cui signora il committente, costituisce una delle prime opere del catalogo di Botticelli e dimostra quanto grande inizialmente fosse il suo debito nei confronti di

    Filippo Lippi, suo primo maestro nella pittura. La scena si svolge entro un recinto marmoreo che isola il gruppo rispetto a un paesaggio roccioso, delimitato da un filare di cipressi e in cui si scorge un tempio a pianta esagonale. Fin da questa prova della sua prima maturit, databile nella seconda met degli anni Sessanta, si avverte la maniacale cura di Botticelli nella resa di ogni dettaglio decorativo, dai veli trasparenti e increspati che coprono lacconciatura della Vergine alle pieghe elegantemente accomodate del suo manto azzurro, dalle aureole puntinate doro di tutti i componenti del gruppo sacro fino alla veste percorsa da profonde increspature, con finiture dorate, dellangelo di spalle a sinistra.

    Le opere maggiori

  • 4140

    Bo

    tticelli Nascita d

    i Ven

    ere

    Lartista Le op

    ere mag

    gio

    ri

    San Sebastiano1474tempera su tavola, cm 195 75Berlino, Gemldegalerie

    Della tavola sappiamo soltanto che al tempo di Vasari era appesa a un pilastro nella chiesa fiorentina di Santa Maria Maggiore e che la sua cornice, oggi perduta, riportava la data del gennaio 1474. Si pu pertanto ragionevolmente ipotizzare che la sua commissione da parte di qualche ignota famiglia fiorentina dovesse avere qualcosa a che fare con la peste, passata e futura, flagello endemico che colp Firenze e molte altre citt, contro cui il santo martire, insieme a san Rocco, era invocato come protettore. Dipinta presumibilmente entro il 20 di quel mese, ricorrenza festiva del santo, la figura lunga e dinoccolata del giovane dal corpo scultoreo legato a un tronco spoglio, trafitto dalle frecce e dai fianchi avvolti in un perizoma drappeggiato e dorato, il prodotto della piena maturit stilistica di un pittore sui ventinove anni, che sa ormai cimentarsi anche in pezzi di bravura virtuosistica

    come il difficile scorcio del piede destro, poggiato, come laltro, su un ramo tagliato dellalbero. Botticelli concentra tutta la propria attenzione sul giovane stoico, trafitto dalle frecce, rimasto solo e abbandonato dai suoi carnefici, uno dei quali lo contempla da lontano mentre gli altri si allontanano lungo un sentiero verso unimprobabile citt turrita di matrice fiamminga, sulle sponde di un lago e circondata da alture spoglie.