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La fabbrica della manipolazione. Come i poteri forti plasmano le nostre menti per La fabbrica della manipolazione. Come i poteri forti plasmano le nostre menti per renderci sudditi del nuovo ordine mondiale - renderci sudditi del nuovo ordine mondiale - Enrica PerucchiettiEnrica Perucchietti ,, Gianluca MarlettaGianluca MarlettaChi controlla il tuo immaginario controlla la tua volontà. I grandi cambiamenticulturali che l'umanità affronta da decenni non sono né spontanei né casuali masapientemente "fabbricati" dai poteri forti. Dopo il successo di Governo Globale, gliautori Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta tornano ad approfondire le tappeideologiche del mondialismo, spiegando gli influssi e le tecniche di condizionamento

utilizzate dai Poteri Forti per costruire mode e tendenze volte a influenzare e pilotare la mentalitàdelle masse. Dai primi esperimenti di manipolazione mentale del dopoguerra alla "rivoluzioneculturale" degli anni '60; dalla "nuova morale sessuale" all'ideologia di genere; dalla nascita dell'artecontemporanea alla genesi delle rivoluzioni "democratiche" nei paesi dell'est europeo e del MedioOriente; dal sorgere della "nuova spiritualità" allo sviluppo dei Fondamentalismi Religiosi, questosaggio ripercorre una "storia altra" dell'età contemporanea, tanto misconosciuta quanto inquietante.

BOMPIANIBOMPIANII figli dei nazisti - I figli dei nazisti - Tania CrasnianskiTania CrasnianskiUn saggio che racconta in otto storie esemplari la vita dei figli dei fedelissimi di Hitler,nati tra il 1927 e il 1944 e vissuti in un'infanzia dorata, garantita loro da padripressoché onnipotenti. Molti hanno scoperto la verità sui propri genitori solo dopo lafine della guerra. Le reazioni sono state le più diverse: c'è chi, come la figlia diHimmler, ha dedicato la propria vita alla riabilitazione della figura paterna o chi, comeil figlio di Höss, è diventato un fiero negazionista; ma anche chi, come Rolf Mengele,

ha deciso di cambiare il proprio cognome per non tramandare ai figli la vergogna, o chi ha scelto lavia della fede, diventando missionario o convertendosi all'ebraismo.

CASAGRANDECASAGRANDEChe razza di ebreo sono io - Che razza di ebreo sono io - Bruno SegreBruno Segre prese coscienza della propria identità ebraica a otto anni, brutalmente,quando le leggi razziali lo costrinsero ad abbandonare la scuola pubblica. Ci tornòsolo nel 1945. Nel frattempo vede il padre morire in maniera drammatica, la madreassumere il ruolo di capofamiglia e riuscire a passare indenne attraverso i rischi dideportazione dopo 1l'8 settembre. Ai Segre andò bene, ma parenti e amici perirononella Shoah. Laureato con Antonio Banfi, collaboratore di Adriano Olivetti,insegnante nel Canton Ticino, Segre ha lavorato poi soprattutto nell'editoria e

collaborato a giornali e riviste. Dopo la pensione è divenuto attivissimo esponente di una minoranzacritica della Comunità ebraica: ha visto infrangersi il mondo nuovo che Israele sembrava prometterenegli anni Sessanta, ha contestato il progressivo nazionalismo sionista, ha cercato attivamentesoluzioni di convivenza tra Israele e Palestina. La sua storia personale, qui raccontata in una serrataconversazione con Alberto Saibene, diventa il paradigma di un popolo irrequieto, che non ha maismesso di interrogarsi su se stesso.

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CASTELVECCHICASTELVECCHIMai ci fu pietà. La banda della Magliana dal 1977 a Mafia Capitale - Mai ci fu pietà. La banda della Magliana dal 1977 a Mafia Capitale - Angela CamusoIl libro sulla storia della banda della Magliana aggiornato fino agli ultimi inquietantisviluppi sulla più violenta organizzazione criminale romana. Centinaia di verbali einformative riservate con cui la giornalista Angela Camuso racconta gli intrighi e imisteri di un vortice criminale cominciato alla fine degli anni Settanta. AntonioMancini - ex capo storico della banda ha definito questo libro "l'unico chericostruisce le cose senza aggiungere nulla di suo. L'unico che dice la verità. Qui c'è

la storia". Una storia che dura da quarant'anni grazie a una rete di insospettabili complici: prelati,magistrati, esponenti di forze dell'ordine e politici. Nonostante una catena di clamorosi "pentimenti"e faide sanguinose, i protagonisti - noti e occulti - della banda della Magliana non sono mai usciti discena, e ancora oggi portano avanti la loro scalata ai vertici del potere.

I figli dei nazisti - I figli dei nazisti - Tania CrasnianskiTania CrasnianskiPiù che un'idea o un postulato, la libertà viene considerata, in questo saggio diZygmunt Bauman, nella sua forma di relazione sociale. Come sostiene il sociologopolacco, la tendenza della società moderna è quella di individualizzare i suoi membri inattori che agiscano spinti da motivazioni personali e che si ritengano responsabili delleproprie azioni: di conseguenza la sociologia deve saper vedere, nella libertà dellanatura umana, un assunto più che un oggetto di ricerca. Partendo da questa tendenza,

Bauman sostiene che nella società attuale il progresso ha aumentato le potenzialità di sceltadell'uomo, ma lo ha ingabbiato in una concezione individualista dell'esistenza umana, rendendoloprigioniero del consumismo. Che cos'è dunque la libertà e cosa significa essere liberi?

CHIARELETTERECHIARELETTEREIl caso David Rossi. Il suicidio imperfetto del manager Monte dei Paschi di Siena - Il caso David Rossi. Il suicidio imperfetto del manager Monte dei Paschi di Siena - Davide VecchiDavide VecchiUno degli uomini più potenti e in vista di Siena, guru della comunicazione del Montedei Paschi, per vent’anni ombra di Giuseppe Mussari, capo indiscusso della banca, il 6marzo 2013 precipita dalla finestra del suo ufficio dopo aver avvisato la moglie chestava tornando a casa. Per la procura fin da subito è suicidio. Eppure il cadavere haferite dovute a una colluttazione. Un giallo italiano che ricorda i casi di Roberto Calvi e

Raul Gardini. Un’inchiesta chiusa con troppa fretta, mille buchi e clamorosi errori nelle indagini.Questo libro entra nella scena del delitto attraverso documenti inediti e mette in fila fatti, perizie,lacune, testimonianze decisive. Un racconto attento e appassionato, minuzioso e pieno di suspense,che conduce il lettore a un passo dalla verità. Davide Vecchi ha seguito fin dall’inizio le inchiesterelative a Mps. È a processo con Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, per aver pubblicato lemail che il manager aveva inviato all’amministratore delegato due giorni prima di morire. Unprocesso singolare, oggetto di interrogazioni parlamentari, del quale si è occupato anche il GlobalFreedom of Expression della Columbia University di New York, ritenendolo un tentativo di limitarela libertà di stampa.

CODICECODICEUn altro mondo è possibile - Un altro mondo è possibile - Marc AugéMarc AugéDelusa e disillusa dalle ideologie novecentesche, soverchiata da un progressoscientifico e tecnologico inarrestabile, l'umanità di oggi sembra essere rimasta priva diun "faro" che illumini il percorso verso il futuro. Questa sorta di eterno presente -stravolto dalle disuguaglianze, dalla violenza e dalla regressione ideologica - è lacondizione che Augé definisce come la "preistoria dell'umanità come societàplanetaria". Come uscirne ed entrare in una nuova era? Con un'utopia che possa

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segnare un radicale cambio di prospettiva. "La sola utopia valida per i secoli a venire e le cuifondamenta andrebbero urgentemente costruite o rinforzate è l'utopia dell'istruzione per tutti: l'unicavia possibile per frenare una società mondiale ineguale e ignorante, condannata al consumo oall'esclusione e, alla fin fine, a rischio di suicidio planetario".

Università futura. Tra democrazia e bit - Università futura. Tra democrazia e bit - Juan Carlos De MartinJuan Carlos De MartinAbbiamo di fronte cinque sfide da cui dipende il futuro dell'umanità: ambientale,tecnologica, economica, geopolitica e democratica. Sfide a cui si aggiunge, per noiitaliani, quella rappresentata dal futuro sempre più incerto del nostro paese. Su qualiprincipi dovrebbe basarsi l'università per aiutare la società ad affrontare questiproblemi? Più in generale, cosa potrebbe fare per le persone e la conoscenza? Qualimetodi, quali aspetti è bene che restino invariati, e quali potrebbero invece beneficiare

della rivoluzione digitale? Dopo oltre vent'anni focalizzati sugli aspetti economici della missionedell'università, è ora di riscoprirne le radici umaniste e di portarle nel ventunesimo secolo. JuanCarlos De Martin propone un'idea di università pensata per tutti coloro che hanno a cuore il futurodel nostro paese, in particolare per i ragazzi e le ragazze nati all'inizio del millennio.

Come leggere uno scrittore - Come leggere uno scrittore - John FreemanJohn FreemanNon succede spesso che uno scrittore apra le porte della propria officina letteraria,rivelando cosa si nasconde dietro le parole che leggeremo (e ameremo) e cosa sinasconde dietro le parole che non leggeremo mai. Ancora più raro è trovare un libro incui a raccontarsi sono più di cinquanta grandi autori della narrativa e della saggisticacontemporanea, diversi per pubblico, genere e stile: da David Foster Wallace a TomWolfe, da Philip Roth a Gunter Grass, da Ian McEwan a Toni Morrison, da Don

DeLillo a Oliver Sacks.

DONZELLIDONZELLISinistra, e poi. Come uscire dal nostro scontento - Sinistra, e poi. Come uscire dal nostro scontento - Gianni CuperloGianni CuperloQuando avanza la destra, alla sinistra unirsi conviene. Quando avanza una destraaggressiva e illiberale l'unità dei progressisti si fa imperativo politico e morale.Purtroppo non sembra questa la rotta della sinistra italiana di adesso. Un lungo invernoalle spalle, la divisione consumata nel Partito democratico, tra qualche mese la sfidadel voto. Il tutto dopo la crisi peggiore della storia recente, un sommovimento che hascosso certezze, in economia e non solo: un «marziano» alla Casa Bianca, parabole

inedite come con l'Eliseo a Macron o gli xenofobi al Bundestag; il nodo migranti a fare dadiscrimine tra destra e sinistra e nella sinistra stessa. Come uscire dalla trappola e restituire identitàa quel campo di persone, partiti, movimenti sempre più apolidi e però ostinati a cercare una stradacomune? Una via è scomunicarsi a vicenda, ma perdendo tutti. L'alternativa è tornare a pensare,leggere il mondo, nominare alcune idee radicali per immaginare il dopo. Magari così lo scontentopotrebbe di nuovo far posto a qualcosa che somigli alla speranza.

EDBEDBL' hamburger di Frankenstein. La rivoluzione della carne sintetica - L' hamburger di Frankenstein. La rivoluzione della carne sintetica - Paolo BenantiPaolo BenantiIl 5 agosto 2013 oltre duecento giornalisti si accalcano nei Riverside Studios di Londra.La folla, analoga a quella che si raduna per la presentazione degli smarthphone o deicomputer più innovativi dei maggiori brand internazionali, non è però in attesa di unconglomerato prodigioso di silicio e vetro, bensì di un hamburger, non menostupefacente dal punto di vista tecnologico. Il panino in questione è una «creazione»del professor Mark Post, docente di Biotecnologia all’Università di Maastricht, che ha

confezionato il piatto utilizzando carne sintetica, detta anche artificiale o in vitro. Da quel momentoun alimento che da sempre accompagna l'uomo può essere pensato come qualcosa che non èartificiale (è pur sempre carne), ma non è neanche naturale (non proviene da un animale). Che cosa

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comporta questa rivoluzione? Quali domande etiche solleva? Perché tutto questo interesse dell'Hi-Tech su un prodotto come la carne?

EDITRICE BIBLIOGRAFICAEDITRICE BIBLIOGRAFICACome portare la biblioteca fuori di sé - Come portare la biblioteca fuori di sé - Maria Stella RasettiMaria Stella RasettiA partire dall'esperienza del discusso movimento delle "biblioteche fuori di sé",l'autrice ne illustra le principali prassi rilevate nel panorama nazionale e internazionale,concentrando la riflessione sull'opportunità di uscire fuori dalle mura per promuovere esviluppare relazioni aperte e inclusive tra la biblioteca e la sua comunità.

Come proporre la lettura digitale ai ragazzi - Come proporre la lettura digitale ai ragazzi - Giuseppe BartorillaGiuseppe BartorillaCome si organizzano gli spazi bibliotecari per bambini e ragazzi nativi digitali? Comeleggono le nuove generazioni e quali strumenti utilizzano? Siamo in grado di offrireloro nuovi percorsi di lettura? Grazie alla lunga esperienza sul campo, l'autore rispondealle domande che riguardano il particolare rapporto tra mondo bibliotecario, nuovegenerazioni e scenari digitali.

Come gestire i reclami in biblioteca - Come gestire i reclami in biblioteca - Maria Stella RasettiMaria Stella RasettiUna guida per imparare a gestire i "reclami", ovvero le lamentele presentate a voce eper scritto dagli utenti insoddisfatti, che l'autrice vede come un'importante opportunitàdi ascolto dell'utenza e di miglioramento.

EINAUDIEINAUDIL' industria della felicità. Come la politica e le grandi imprese ci vendono il L' industria della felicità. Come la politica e le grandi imprese ci vendono il benessere - benessere - William DaviesPerché durante il Forum economico mondiale di Davos un monaco buddista davalezioni di consapevolezza e di tecniche di rilassamento a coloro che erano chiamati adecidere delle sorti dell'economia mondiale? Perché molte aziende di successo hannomanager responsabili della felicità dei dipendenti? Che cosa svela la composizionechimica del nostro cervello a un potenziale datore di lavoro? Negli ultimi dieci anni,i governi e le aziende sono sempre più interessati a misurare lo stato di benessere

delle persone: l'"indice di felicità", la "felicità nazionale complessiva", il benessere e la psicologiapositiva dominano ormai i molti modi in cui costruiamo le nostre vite. Di conseguenza, le nostreemozioni sono diventate una nuova risorsa da conquistare, acquistare e vendere. In questapenetrante indagine, che mette insieme storia, scienza, sociologia e filosofia politica, WilliamDavies dimostra come l'idea di benessere influenzi ogni aspetto delle nostre vite: il mondo degliaffari, la finanza, il marketing, le tecnologie intelligenti e la percezione che abbiamo del nostroruolo nella società. Questo libro ci mostra in una nuova luce molte cose: dal modo estremo in cuisiamo indotti a vivere e lavorare al continuo ampliarsi delle definizioni di depressione, dal controllosociale messo in atto dalla politica alla commercializzazione dei nostri sentimenti più intimi.

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L' assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone - L' assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone - Giovanni BianconiA venticinque anni dall'attentato di Capaci, Giovanni Bianconi ricostruisce,attraverso i documenti e i ricordi dei protagonisti, l'ultimo periodo della vita diGiovanni Falcone. Un'indagine nella Storia, che rivela la condizione diaccerchiamento in cui si è trovato il giudice palermitano, stretto tra mafiosi, avversariinterni al mondo della magistratura e una classe politica nel migliore dei casiirresponsabile. E individua coloro che, nascosti dietro il paravento del «rispetto delleregole», lo contrastarono, tentarono di delegittimarlo e lo isolarono fino a

trasformarlo nel bersaglio perfetto per i corleonesi di Totò Riina. «Non vi è dubbio che GiovanniFalcone fu sottoposto a un infame linciaggio - prolungato nel tempo, proveniente da più parti,gravemente oltraggioso nei termini, nei modi e nelle forme - diretto a stroncare per sempre, con vilie spregevoli accuse, la reputazione e il decoro professionale del valoroso magistrato. Non vi è alcundubbio che Giovanni Falcone - certamente il più capace magistrato italiano - fu oggetto di torbidigiochi di potere, di strumentalizzazioni a opera della partitocrazia, di meschini sentimenti di invidiae gelosia (anche all'interno delle stesse istituzioni), tendenti a impedirgli che assumesse queiprestigiosi incarichi i quali dovevano, invece, a lui essere conferiti sia per essere egli il piùmeritevole, sia perché il superiore interesse generale imponeva che il crimine organizzato fossecontrastato da chi era indiscutibilmente il più bravo e il più preparato, e offriva le maggiori garanzie- anche di assoluta indipendenza e di coraggio - nel contrastare, con efficienza e in profondità,l'associazione criminale» - Dalla sentenza della seconda sezione Penale della Corte di Cassazione.Roma, 6 maggio 2004.

L'euro. Come una moneta comune minaccia il futuro dell'Europa - L'euro. Come una moneta comune minaccia il futuro dell'Europa - Joseph E. StiglitzNel 2010 la crisi finanziaria globale del 2008 si è trasformata in una «eurocrisi» chepare lontana dal placarsi, soprattutto per i paesi che condividono la moneta comuneeuro - l'eurozona. Qui il premio Nobel Joseph E. Stiglitz demolisce il consensoprevalente sulle ragioni che hanno messo all'angolo l'Europa, criticando i campionidell'austerità e proponendo soluzioni concrete ai problemi legati all'euro. La crisi neha infatti messo in luce i limiti. La stagnazione nell'eurozona e le sue foscheprospettive di ripresa sono un diretto risultato della sua sfida fondamentale: la pretesa

di far condividere a un gruppo di paesi molto diversi un'unica valuta comune. L'euro è natoimperfetto, con un'integrazione economica che andava più veloce di quella politica. L'attuale assettomonetario promuove la divergenza piuttosto che la convergenza. L'euro può essere salvato? Dopoaver messo a nudo il mal concepito mandato della Banca centrale europea volto al controllodell'inflazione, spiegando come le politiche dell'eurozona, specie nei confronti dei paesi in crisi,abbiano ulteriormente esacerbato i difetti della sua progettazione, Stiglitz delinea queste trepossibili vie di uscita: riforme fondamentali della struttura dell'eurozona e politiche economiche daimporre ai paesi membri; un abbandono controllato dell'esperimento dell'euro come unica valuta;oppure un coraggioso nuovo sistema che ha chiamato «l'euro flessibile».Traduzione di DariaCavallini

Elogio della letteratura - Elogio della letteratura - Zygmunt Bauman,,Riccardo MazzeoMentre molti vedono letteratura e sociologia come vocazioni radicalmente differenti,Bauman e Mazzeo sostengono che siano connesse da un obiettivo comune econdividano lo stesso ambito d'indagine. Bauman aveva detto che, se fosse statocostretto a trasferirsi su un'isola deserta con un solo libro, avrebbe scelto un romanzodi Musil o Calvino. E aveva testimoniato il suo debito nei confronti di Freud. Il librointreccia dunque la letteratura con la sociologia, la psicoanalisi con la pop culture,Franzen, Musil, Littell e Proust con la cultura karaoke. Nonostante le molte

differenze nei metodi e nel modo di presentare i risultati, i romanzi e i testi di sociologia non hannoscopi diversi. A dire il vero, sono precisamente le loro differenze che le rendono reciprocamenteindispensabili e complementari.

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I tabù del mondo - I tabù del mondo - Massimo RecalcatiIn un'analisi lucida e appassionata, Recalcati ci dice che dobbiamo distinguere dueversioni del tabú: «da una parte la sua forma semplicemente ideologico-superstiziosa; il tabú come luogo di restringimento e oppressione della vita. Dall'altrauna forma del tabú come ammonimento e indice simbolico - memoria della Leggedella parola -, segno che la vita non ci appartiene mai come una semplice presenza dicui siamo proprietari, ma è qualcosa che porta con sé la cifra - trascendente eimpossibile da svelare - del mistero». Il nostro tempo sembra aver dissolto ogni

confine, compresi quelli stabiliti dai tabú. Non esiste piú un limite che non sia possibile valicare. Latrasgressione è divenuta un obbligo che non implica alcun sentimento di violazione. Ladisinibizione diffusa ha preso il posto della reverenza passiva e sacrificale di fronte alle nostrevecchie credenze. Ma i tabú devono semplicemente essere smantellati dalla nuova ragione libertinache caratterizza il nostro tempo oppure conviene provare a ripensarli criticamente senza nutrirealcuna nostalgia per il passato? Ci sono parole chiave come preghiera, lavoro, desiderio, colpa,eutanasia, famiglia, che sono state in modi diversi associate ai tabú e che esigono oggi di essereriattraversate criticamente. Vi sono anche figure mitologiche, storiche o letterarie che sono divenutecrocevia essenziali della nostra storia individuale e collettiva e che ci spingono a incontrare in modonuovo lo spigolo duro del tabú: Ulisse, Antigone, Edipo, Medea, Amleto, Isacco, Don Giovanni,Caino. Dal riferimento a grandi autori dell'Occidente - da Platone a Hegel, da Dostoevskij a Sartre,da Freud a Lacan, da Marx a Calvino, da Molière a Beckett - cosí come nelle miserie della nostravita quotidiana, Recalcati rintraccia la sparizione del tabú e l'apparizione delle sue nuove maschere.

Tutti i banchi sono uguali. La scuola e l'uguaglianza che non c'è - Tutti i banchi sono uguali. La scuola e l'uguaglianza che non c'è - Christian RaimoSpesso si dice che la scuola deve servire per immettere i ragazzi nella società. Non ècosí: serve invece a immaginare una società che ancora non conosciamo. Spesso sidice che i ragazzi devono imparare a essere se stessi; devono invece imparare adiventare se stessi. Non bisogna isolare ciò che avviene in classe da ciò che avvienefuori, o peggio, rendere funzionale il lavoro in classe alle ideologie del mondo nonscolastico. Quattro sono i fuochi centrali del discorso sull'educazione oggi:valutazione, qualità della formazione, rapporto tra mondo della scuola e del lavoro e

infine uguaglianza. Temi legati da una visione politica nel senso pieno del termine: non si puòparlare di scuola senza pensare alla cittadinanza del futuro. Occorre recuperare la centralità dellascuola: di fronte alla crisi delle altre agenzie educative è rimasta il luogo dove esercitarel'uguaglianza. Uguaglianza che è il baluardo capace di resistere alle ideologie individualiste eall'elogio della competizione.

La mattanza. Dal silenzio sulla mafia al silenzio della mafia - La mattanza. Dal silenzio sulla mafia al silenzio della mafia - Carlo LucarelliCarlo LucarelliPer meglio ricordare Falcone e Borsellino, partiamo da piú lontano. Da quell'undicigiugno del 1969, quando si apre il processo di Bari che rompe il silenzio sullamafia, passando per l'uccisione del giornalista Mario Francese. Una carrellata chevede protagonisti Totò Riina, Leoluca Bagarella e Bernardo Provenzano, il sacco diPalermo e la guerra dei Corleonesi. E Francesca Morvillo e Ninetta Bagarella. Dallemorti di Boris Guliano, Cesare Terranova, Pio La Torre, Rocco Chinnici e CarloAlberto Dalla Chiesa alla strage di Ciaculli, per arrivare alla nascita del pool

antimafia, con la stagione dei pentiti, il maxiprocesso e le stragi di Capaci e di via D'Amelio. Perconcludere con la reazione dello Stato, il 41bis, la morte di don Pino Puglisi, e le relazioni tra mafiae politica.

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Controvento. Storie e viaggi che cambiano la vita - Controvento. Storie e viaggi che cambiano la vita - Federico PaceFederico PaceViaggiare non vuol dire soltanto attraversare il cuore segreto dei continenti.Viaggiare è anche l'uscita dall'infanzia, l'inizio di un'amicizia, la rottura di unlegame che credevamo non potesse finire mai. Perché è quando si va altrove che lecose importanti cominciano ad accadere, quando la vita ci mette alla prova e ci svelauna parte di noi che prima non conoscevamo. Dai colori dell'India ai segreti delMonte Athos. Dalla sterminata cordigliera dell'America Latina agli ipnotici silenzidella Siberia. Dalle dolci sinuosità della Moldava fino al Pacifico e oltre. Dalle

antiche vie che costeggiano il mare alle strade che uniscono le grandi città. Il viaggio in auto diOscar Niemeyer lungo oltre mille e duecento chilometri da Rio de Janeiro fino a Brasilia per darevita a una città mai esistita prima. Il cammino a piedi di Vincent Van Gogh tra il Belgio e la Francianell'inverno in cui finì per capire cosa gli serviva davvero per diventare pittore. La soglia inattesacon cui è costretta a misurarsi Frida Kahlo. La fuga di Joni Mitchell dalle battaglie meschine dellafine di un amore. La corsa insonne di Keith Jarrett verso Colonia. Controvento racconta le storie dichi, attraversando un ponte, mettendosi su una strada, salendo su un autobus o un treno, ha trovatoin un giorno, in un istante, il modo di cambiare e trasformarsi. I viaggi hanno segnato la vita dimolti e di molti altri la segneranno nel tempo che verrà: perché l'altro e l'altrove hanno sempre inserbo qualcosa che non abbiamo ancora conosciuto, che lenirà il nostro dolore e ci schiuderà ilpassaggio verso la strada poco battuta.

A che servono i Greci e i Romani? - A che servono i Greci e i Romani? - Maurizio BettiniMaurizio BettiniSempre più spesso a chi si occupa di discipline umanistiche - e soprattutto classiche -viene chiesto: «A che cosa serve?» Dietro questa domanda agisce una rete di metaforeeconomiche usate per rappresentare la sfera della cultura («giacimenti culturali»,«offerta formativa», «spendibilità dei saperi», «crediti», «debiti» e così via). A fronte ditanta pervasività di immagini tratte dal mercato, però, sta il fatto che la storiatestimonia una visione ben diversa della creazione intellettuale. La civiltà infatti è

prima di tutto una questione di pazienza: e anche la nostra si è sviluppata proprio in relazione alfatto che alla creazione culturale non si è chiesto immediatamente «a che cosa servisse». Inparticolare, è proprio lo studio dei Greci e dei Romani a meritare questa pazienza: soprattutto inItalia, un paese la cui enciclopedia culturale è stata profondamente segnata dall'ininterrottaconoscenza dei classici. Se si vuole mantenere viva questa presenza, però, è indispensabile un veroe proprio cambiamento di paradigma nell'insegnamento delle materie classiche nelle nostre scuole.

La grande frattura. La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla - La grande frattura. La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla - Joseph E. StiglitzJoseph E. StiglitzIn queste pagine il premio Nobel per l'Economia Joseph Stiglitz affronta, in modochiaro e accessibile, le dimensioni e l'urgenza della disuguaglianza; le sue cause e lesue conseguenze. Ci mostra gli effetti di scelte economiche irresponsabili che negliultimi trent'anni, in nome della libertà del mercato, hanno acuito il divario tra ricchi epoveri arrivando a minare le basi su cui si fonda il ceto medio. E propone dellesoluzioni. Perché la scelta tra crescita e giustizia non è inevitabile; possiamo

immaginare di costruire un futuro che sia più prospero e insieme più giusto.

Diritti per forza - Diritti per forza - Gustavo ZagrebelskyGustavo ZagrebelskyLa domanda alla quale queste pagine abbozzano una risposta è nella alternativaseguente. La causa di questo mondo detestabile è da cercare presso presunti nemicidichiarati dei diritti, che del resto sarebbero difficili da individuare, e quindi in un datoesteriore ai diritti, cioè nella loro attuazione difettosa, onde il rimedio debba cercarsinel loro potenziamento? Oppure, la causa è diversa ed è intrinseca alla concezionestessa dei diritti, in un mondo come l'attuale, che si rivela sempre piú ingiusto e

violento e sempre piú piccolo, non nel senso di complicato ma nel senso etimologico di totalitàdove ogni parte sta in rapporto di interdipendenza con ogni altra parte? Questo nostro mondo è

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tenuto insieme da forze attrattive centripete potenti. Paradossalmente, la rivendicazione di diritti,invece che promuovere diversità e diversificazione, rischia di spingere all'uniformità eall'omologazione.

Il mito di Medea. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi - Il mito di Medea. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi - Maurizio BettiniMaurizio Bettini ,, GiuseppeGiuseppePucciPucciSi potrebbe dire di Medea ciò che dice Omero della nave Argo su cui essa ha viaggiato:è stata «raccontata da tutti». Tutti però l'hanno raccontata in modo differente. Nessunadelle piú di quattrocento riletture letterarie, operistiche, cinematografiche, pittoriche neha restituito l'immagine completa e definitiva. Il suo nome è associato per sempre a ungesto inconcepibile – il figlicidio – ma Medea non ha una sola dimensione: è umana,

ma è depositaria di saperi e poteri che trascendono quelli umani; è una donna, ma è piú virile ditanti uomini; è passionale, ma non perde mai la sua lucidità; è una barbara, ma tiene testa a quantipassano per civilizzati, è portatrice di una cultura arcaica ma è emancipata piú di qualunque donnagreca, è una carnefice ma anche una vittima. Il suo segno è l'ambiguità. Medea incarna il diverso;compendia tutto ciò che è sospetto, inquietante, repulsivo, inaccettabile, e proprio per questo ciinterpella sulla nostra capacità di includere nel nostro quotidiano ciò che non ci appareimmediatamente omologabile. È una profuga che viene respinta da una nazione dopo l'altra e cheuccide i figli forse anche volendo scongiurare loro una vita di vagabondaggio e di umiliazioni. Ildestino di quest'antica migrante tocca nell'Europa di oggi dei nervi scoperti. Quando rivendica i suoidiritti di donna e di madre o quello di rimanere fedele alla sua cultura d'origine proviamo simpatiaper lei; ma quando si spoglia della sua umanità per consegnarsi a un'alterità assoluta e insondabilenon siamo piú disposti a immedesimarci in lei. Trasferire, in tutto o in parte, sulle spalle degli 'altri'– ossia le nostre – le colpe di Medea equivale ad ammettere che Medea non è poi cosí 'altra'. Serve aesorcizzare il pensiero disturbante che Medea è, o potrebbe essere, una parte oscura di noi stessi.Del resto, le cronache di tutti i giorni ci dicono che le madri assassine non esistono solo nel mito,ma sono attorno a noi.

Sono puri i loro sogni. Lettera a noi genitori sulla scuola - Sono puri i loro sogni. Lettera a noi genitori sulla scuola - Matteo BussolaMatteo BussolaQuando abbiamo smesso di fidarci degli insegnanti, e abbiamo iniziato a vivere alposto dei nostri figli? Essere genitori, a volte, significa fare un passo indietro. MatteoBussola ha tre figlie, le accompagna a scuola, le segue nei compiti, parla con gli altrigenitori e partecipa pure alle chat di classe su WhatsApp. Insomma, sulla scuola ha unosservatorio privilegiato. E quindi può testimoniare che, davanti a un brutto voto,spesso i genitori si sentono messi in discussione, e per tutta risposta negano l'autorità

degli insegnanti. Cosí decide di scrivere a sé stesso, e agli altri genitori, per provare a riflettere suisensi di colpa e le paure che si nascondono dietro la mancanza di fiducia nella scuola. Un libro distorie – le sue, ma anche quelle delle madri e dei padri che frequenta, di sua mamma ex insegnante,degli amici docenti – che parla del nostro tempo, e dei nostri figli. Di come spesso, senzaaccorgercene, ci sovrapponiamo a loro per evitare che inciampino. Ma non c'è crescita senza crisi, esolo facendoci da parte, pur pronti a raccoglierli se cadono, possiamo aiutarli a diventare adulti. Dalprimo giorno di scuola, in cui mamme, papà, nonni e fratelli accompagnano in massa i bambini finoin classe scattando foto a raffica, neanche fossero a un concerto degli Stones, alle raccomandazioniper la mensa, ché la stagionatura del Parmigiano, si sa, dev'essere almeno 38 mesi; dai pidocchi, cheogni anno proliferano sulle teste degli alunni generando ansie e sospetti, al kit di sopravvivenza perla gita, che prevede praticamente tutto tranne un gps satellitare. Matteo Bussola fa un ritrattodivertito e serissimo della scuola di oggi, confrontandola con quella di quand'era piccolo lui. E sidomanda perché abbiamo smesso di considerarla un luogo in cui imparare il rispetto per noi stessi eper gli altri. Con il tono caldo e intimo che è ormai la sua inconfondibile cifra, lo sguardo attento aogni storia che incontra, parte dalla sua esperienza per scrivere una lettera a tutti noi, arrivando alcuore della nostra paura. Quella di «lasciar andare i nostri figli nel mondo, permettere che compianoi loro passi senza di noi».

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ELEUTHERAELEUTHERALa macchia della razza. Storie di ordinaria discriminazione - La macchia della razza. Storie di ordinaria discriminazione - Marco AimeMarco AimeIn questa Lettera aperta a un bambino rom, Aime ci mette in guardia controun'insensata paura dell'Altro che sta intimamente cambiando non solo noi stessi maanche la nostra cultura, ormai ridotta a un totem tribale. E se una volta, come tutte leculture, anche la nostra era disegnata a matita e c'era sempre una gomma permodificarla, adesso si sta irrigidendo, si sta trasformando in un'arma per colpire. Opeggio, sta diventando una gabbia di acciaio che più che proteggerci ci tiene

prigionieri. E da lì assistiamo distratti o impotenti a fatti intollerabili che ci appaiono sempre piùinevitabili, sempre meno gravi, fino a sembrare normali. Come intingere il dito di un bambinonell'inchiostro per apporre su un foglio la macchia della razza.

EMIEMIEuropa, cosa ti è successo? Piccoli consigli per un nuovo cammino - Europa, cosa ti è successo? Piccoli consigli per un nuovo cammino - Alex ZanotelliAlex ZanotelliIl Vecchio Continente pare avvitato su sé stesso. L'unità politica è lontana, la finanza hapreso il sopravvento in una palese spinta antidemocratica, la deriva turbocapitalistica staminando lo stato sociale. L'immigrazione viene vissuta come minaccia, le spese militarisi impennano. L'Europa come l'avevano sognata i suoi fondatori non c'è. Ci sarà? Unmissionario, che dall'Africa è tornato nel cuore dell'Europa, traccia un cammino dirinascita del sogno europeista: meno finanza e più beni comuni, maggior impegno eco-

solidale e meno austerità.

Gratis è meglio. Tempo, lavoro, denaro: le persone più mercato - Gratis è meglio. Tempo, lavoro, denaro: le persone più mercato - Francesco GesualdiFrancesco GesualdiE sé il «problema» fosse lo stipendio? Non perché (troppo) basso, ma il concetto stessodi salario: ovvero il tempo trasformato in merce. Un altro lavoro è possibile. Noi nonabbiamo bisogno di lavatrici, di automobili o di scuole: ma di lavarci i vestiti, dispostarci e di istruzione. Il lavoro ha per scopo produrre quel che ci serve per vivere:cibo, vestiti, casa, cultura. Ripartiamo da qui: un po' di tempo per fare ciò di cuiabbiamo bisogno. Il resto, diamolo pure al mercato. Ma non ne saremo servi. Francesco

Gesualdi, già alunno di don Milani e noto attivista, ci provoca ad un cambiamento. Di testa e diorologio.

I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini - I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini - Alejandro SolalindeAlejandro Solalinde ,, Lucia CapuzziLucia Capuzzi"I sequestri. Cominciarono senza che ce ne accorgessimo. Gruppi di migrantisparivano. Mi misi ad indagare. I conti non tornavano. Era evidente che molti siperdevano per strada. Dove finivano? Con molta pazienza riuscimmo a ricostruire lamacchina dei sequestri. Ero un prete: mi occupavo di teologia e psicologia. Capii chemi stavo per infilare in un enorme guaio. Eppure non potevo né volevo evitarlo. Nonc'era tempo per pensare a me. C'erano delle persone indifese in pericolo, in tremendo

pericolo. Sapevo che dovevo fare qualcosa."

ERICKSONERICKSONMille e una famiglia. Favole per spiegare ai bambini che ogni famiglia è speciale - Mille e una famiglia. Favole per spiegare ai bambini che ogni famiglia è speciale - Elisabetta MaùtiLe 13 favole raccolte in questo libro aiutano i bambini (4-7 anni) a capire che ognifamiglia è diversa e ha dinamiche e problematiche differenti: dalla famiglia in cui c'èun sentimento di forte gelosia per l'arrivo di un fratellino, a quella in cui il papà haperso il lavoro, o i genitori si separano o c'è la nuova compagna di papà, a quella incui si vive la tristezza per la perdita del nonno. Favole su tematiche attuali scritte conun linguaggio semplice, arricchite da immagini evocative, con protagonisti simpatici

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animali o oggetti animati, capaci di provare le emozioni dei bambini di sempre e di interpretare isentimenti dei genitori di oggi. Favole da leggere con i più piccoli per comunicare che ciò che rendeunica ogni famiglia è la profondità del legame che unisce.

Una fiaba per ogni perché. Spiegare ai bambini perché succedono le cose - Una fiaba per ogni perché. Spiegare ai bambini perché succedono le cose - ElisabettaMaùtiUna fiaba per ogni perché contiene dieci brevi storie illustrate, pensate per spiegare aibambini di 4 anni eventi e situazioni per loro difficili, riguardo alle qualiargomentazioni razionali sarebbero premature e rischierebbero di chiudere lacomunicazione senza aver permesso una comprensione reale di quanto sta avvenendo.

Parlare di Isis ai bambini - Parlare di Isis ai bambini - CuratoreCuratore:: D. Ianes Quali parole può usare un genitore per spiegare al figlio il fanatismo religioso, gliattentati terroristici e riuscire a farlo sentire protetto e al sicuro? Come può uninsegnante discutere con i propri alunni di islam, Corano, califfato, senzasemplificazioni né pregiudizi? L'educazione può essere un antidoto alla violenza? Unlibro che informa, orienta e fa riflettere: perché capire e parlarne insieme sono l'unicapossibilità che abbiamo di creare nei nostri ragazzi gli anticorpi all'intolleranza.

Disabilità visiva. Teoria e pratica nell'educazione per alunni non vedenti e ipovedentiDisabilità visiva. Teoria e pratica nell'educazione per alunni non vedenti e ipovedenti- - Chiara Bonfigliuoli,,Marina PinelliL'educazione di un soggetto con disabilità visiva richiede una conoscenzaapprofondita non solo del deficit, con le sue peculiarità e implicazioni specifiche, maanche dei relativi bisogni, metodologie e ausili. A questa esigenza risponde il presentevolume, che adotta un'ottica di tipo evolutivo, considerando quindi le tendenze disviluppo di bambini e ragazzi non vedenti o ipovedenti, sia perché esse appaionouniche della disabilità e non confrontabili con le tendenze normali in termini di

presenza/assenza di determinate capacità o abilità sia perché tale prospettiva consente di assumereun atteggiamento propositivo, soprattutto dal punto di vista educativo. Il testo si compone di treparti. Nella prima, "La teoria", vengono presentate le ricerche sullo sviluppo linguistico, motorio edelle abilità sociali. Per ciascuno di questi tre ambiti, la seconda parte, "La ricerca", riporta alcunicontributi sperimentali che evidenziano la possibilità di integrare attività educativa e obiettivi dellaricerca applicata ai contesti della disabilità visiva. Infine la terza parte, "La pratica", dà forma piùconcreta e spendibile alle considerazioni teoriche proposte fornendo spunti utili agli operatori.

Laboratori di animazione per la terza età. Percorsi socio-educativi - Laboratori di animazione per la terza età. Percorsi socio-educativi - CuratoreCuratore:: F. Taddia Questo libro propone una serie di laboratori di animazione da realizzare con gli ospitidelle strutture residenziali per la terza età. Si tratta di percorsi di diverso taglio –autobiografico, artistico creativo, teatrale, musicale, sensoriale, pet-therapy, clownterapia – le cui finalità sono indirizzate a coinvolgere gli ospiti che presentano varieesigenze, problematiche e capacità residue, per sviluppare l’espressività individuale odi gruppo. La descrizione dei laboratori è preceduta da una parte teorica, che

approfondisce gli approcci, le metodologie e gli interventi messi in campo per rispondere ai bisognidella terza età nei contesti residenziali e non solo.

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Che genere di violenza. Conoscere e affrontare la violenza contro le donneChe genere di violenza. Conoscere e affrontare la violenza contro le donne - - Maria Luisa BonuraLa violenza maschile contro le donne è un fenomeno che trae alimento da pregiudizie luoghi comuni radicati e diffusi nella società, e che non si limita ai drammatici casidi femminicidio. Come riconoscere il maltrattamento e l'abuso, nelle loro varieforme? Cosa fare per contrastarli efficacemente? A quali persone e a quali strutturepuò rivolgersi la donna vittima di violenze, molto spesso accompagnata da figlie efigli piccoli? Quali i gesti e le parole per accogliere, e quali invece i passi falsi da

evitare? Il volume intende presentare in modo sintetico ma esaustivo il fenomeno, nelle sueimplicazioni sia individuali sia sociali, e fornire alle operatrici e agli operatori indicazioni perun'azione professionale efficace, approfondendo le opportunità e le competenze relazionalinecessarie per accompagnare in percorsi di uscita dalla violenza e promuovere una cultura dellaparità di genere e del rispetto delle differenze. Che genere di violenza è dedicato a chiunque vogliacomprendere ciò che ognuno/a può fare e come i/le diversi/e professionisti/e e le persone impegnatenel volontariato possono intervenire per contrastare l'abuso e promuovere percorsi di libertà.

Vivere al buio. La cecità spiegata ai vedenti - Vivere al buio. La cecità spiegata ai vedenti - Mauro MarcantoniTentare di immaginare come potrebbe essere una vita al buio non è facile. Provare atenere gli occhi chiusi per qualche minuto non basta: essere ciechi è cosa diversa danon vedere. Avere davanti qualcuno che non ci vede ci turba. Immersi come siamonella cultura dell'immagine, dover interagire con qualcuno che non coglie la nostraapparenza ci disorienta, ci fa sentire come se dovessimo colmare una lacuna, ridurreuna distanza, le stesse che noi creiamo e percepiamo. Questo libro è scritto da uncieco e parla di cecità. È probabilmente l'unico modo di spiegare ai vedenti come

comportarsi con chi non lo è: come risparmiarsi inutili imbarazzi, superare pregiudizi, instaurarerelazioni alla pari. Il migliore approccio alla diversità è quello di riconoscerla in quanto tale,considerandola una risorsa, un segno che non uniforma agli slogan politicamente corretti né aglistereotipi dispregiativi. "Vivere al buio" è un sussidiario, un galateo a uso e consumo dei vedentiperché si rapportino con i ciechi senza ansie, senza confinarli in quel recinto delle particolarità cherende fittizia e forzata la relazione umana che per sua natura deve essere reciproca, diretta, empaticae libera. Prefazione di Tommaso Daniele.

FANDANGOFANDANGOGhetto Italia. I braccianti stranieri tra capolarato e sfruttamento – Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra capolarato e sfruttamento – Yvan Sagnet,,Leonardo Palmisano

Dopo le minacce e le intimidazioni ricevute a seguito della pubblicazione di GhettoDopo le minacce e le intimidazioni ricevute a seguito della pubblicazione di GhettoItalia, i due autori ricevono il XXII premio Internazionale Livatino 2016 per il Italia, i due autori ricevono il XXII premio Internazionale Livatino 2016 per il loro impegno nella lotta alla mafia.loro impegno nella lotta alla mafia.

Dalla Puglia al Piemonte, passando per la Lucania, il Lazio e la Campania, ibraccianti immigrati sono sempre più spesso vittime di un caporalato feroce, che li rinchiude in verie propri "ghetti a pagamento", in cui tutto ha un prezzo e niente è dato per scontato, nemmeno unmedico in caso di bisogno. Questa brutale realtà la conoscono in pochi, taciuta dalle istituzionipubbliche locali, dal sistema agricolo italiano, dalla piccola e media distribuzione e dallemultinazionali dell'industria agroalimentare, che si servono di questa forma coatta di sfruttamentoimponendo un ribasso eccessivo dei prezzi dei prodotti. Si tratta di un complesso sistema criminalein cui a rimetterei sono solo i braccianti, costretti a pagare cifre impensabili per vivere stipati inbaraccopoli insalubri, lontano da qualsiasi forma di civiltà. Un reportage fatto di storie raccontate dachi vive in questa situazione al limite della sopportazione fisica e psicologica, un incredibile viaggionei nuovi ghetti disseminati per l'Italia da nord a sud. La mappa di un paese ridisegnato darazzismo, ingiustizia e indifferenza. "Ghetto Italia" è questo e molto altro ancora.

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Sola con te in un futuro aprile – Sola con te in un futuro aprile – Margherita Asta,,Michela GargiuloIl 2 aprile del 1985 Margherita ha soltanto dieci anni. La sua casa di Pizzolungo, aTrapani, al mattino è invasa dalla confusione allegra di Salvatore e Giuseppe, i suoifratelli, gemelli di sei anni. Non vogliono saperne di vestirsi e Margherita non vuolefare tardi a scuola. Chiede un passaggio a una vicina. I gemelli usciranno conl’utilitaria della mamma Barbara. Nello stesso istante due macchine della scortavanno a prendere un magistrato. Si chiama Carlo Palermo e viene da Trento, dove haindagato su un traffico di morfina proveniente dalla Turchia. Un fiume di droga che

serve a finanziare altri traffici, armi soprattutto, e che produce altri soldi, che si intrecciano col girodelle tangenti della politica. Quando Palermo arriva a sfiorare Craxi la sua indagine arriva alcapolinea. Da Trento, il giudice si fa trasferire a Trapani, dove la morfina turca viene raffinata ineroina. Per continuare a indagare su mafia, massoneria e politica. Sul lungomare di Pizzolungo leauto della scorta sfrecciano, non possono rallentare e quella utilitaria con una donna e due bambiniseduti dietro va troppo piano. La sorpassano. Parcheggiata sul ciglio della strada c’è una golf conventi chili di tritolo nel bagagliaio. Qualcuno preme il tasto di un telecomando. È l’inferno. CarloPalermo viene sbalzato fuori, è sotto choc ma si salva. Di Barbara Asta e dei piccoli Giuseppe eSalvatore restano solo frammenti.

Mafia caporale - Mafia caporale - Leonardo PalmisanoLeonardo PalmisanoIl Global Slavery Index 2016 - il rapporto annuale sulla schiavitù nel mondo - conta in129.600 le persone ridotte in schiavitù in Italia, collocandoci al 49esimo posto nelranking dei 167 Paesi presi in considerazione. In Europa unicamente la Polonia fapeggio. Siamo il vertice europeo della sparizione dei minori non accompagnati e dellosfruttamento delle prostitute provenienti dalla Nigeria e dai Paesi ex Socialisti, masiamo soprattutto lo Stato dove caporalato e impresa tendono a fondersi con le piùconsolidate organizzazioni mafiose. Questo intreccio è "Mafia Caporale". Il business

di questa metamafia è l'illecito sfruttamento del lavoro. Dall'agricoltura ai servizi, fino alla piccolaindustria, il mercato del lavoro si riempie di lavoratori e di lavoratrici schiavizzati. Mafia Caporaleè oggi più forte del collocamento pubblico, e dà vita a una moltitudine di agenzie disomministrazione lavoro dentro le quali lava somme inimmaginabili di denaro sporco. Sarte,braccianti, camgirls, muratori, prostitute, blogger, coccobello!, lavavetri, parcheggiatori, vigilanti,camionisti, mendicanti e minori, sono solo alcuni dei volti della schiavitù di cui i parla LeonardoPalmisano nel suo viaggio al nord al sud di Italia dove ha incontrato personalmente ognuno di loro,e per ognuno ha raccolto una storia, un'immagine, un ritratto. Non si può rimanere indifferenti dopola lettura di "Mafia Caporale", ogni storia rimane impressa nella memoria.

FELTRINELLIFELTRINELLILa repubblica dei brocchi. Il declino della classe dirigente italiana – La repubblica dei brocchi. Il declino della classe dirigente italiana – Sergio RizzoSergio Rizzo, uno degli autori de La casta, ha perso la pazienza - ma non il senso delridicolo - e in questo libro lancia il suo atto d'accusa contro tutta la classe dirigenteitaliana: "Eravamo un paese che aveva fame di crescere: adesso siamo la Repubblicadei brocchi". Perché al di là della questione morale, al di là dei reati e del dolo, al dilà degli interessi privati che si fanno atti pubblici, la questione cruciale è che lanostra classe dirigente semplicemente non è al livello di quella degli altri paesisviluppati. I brocchi non vogliono migliorare, riformare, far avanzare il paese:

vogliono che tutto resti com'è per sempre, per godersi le proprie rendite di posizione. Ai brocchinon interessa quello che fanno gli altri, le soluzioni nuove ai problemi vecchi: per loro i problemisono eterni e irrisolvibili. I brocchi non credono nella meritocrazia (se non a parole) e hanno unanutrita discendenza da piazzare, spesso composta di brocchi ancora peggiori.

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Cari fanatici – Cari fanatici – Amos Oz«Cari fanatici» racchiude tre interventi di Amos Oz. Il filo conduttore di questi testi èancora una volta una disamina del fanatismo e una pacata apologia dellamoderazione. A prescindere dal tipo di fede e dal contesto in cui il fanatismo siesprime - sia esso religioso, politico o culturale -, esso è per Amos Oz il vero nemicodel presente. Accanto a questo tema Oz torna in queste pagine anche sulla situazionedel Medio Oriente, in generale, e del conflitto israelo-palestinese piùspecificatamente.

Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato – Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato – Massimo RecalcatiMassimo Recalcati lavora sulla fisionomia psichica dei figli nel mondo di oggi eindica la possibilità di un superamento dell'Edipo, a partire dalla parabola evangelicadel figliol prodigo, che apre una possibilità invisibile al mito greco: quella del ritornoalla legge del padre e della capacità del padre di festeggiare quel ritorno. Perché inostri figli vivono immersi in un mondo che mai come oggi è quello del godimentocieco e vuoto, e a volte sembrano lontani, forse perduti. Tuttavia, come Recalcatiindica, attingendo alla sua esperienza clinica, ma anche lavorando su figure di figlio

come Amleto o Isacco, c'è sempre la possibilità che un figlio si ritrovi, e venga ritrovato.

SShock politics. L'incubo Trump e il futuro della democrazia – hock politics. L'incubo Trump e il futuro della democrazia – Naomi Klein«Questo libro è una cassetta degli attrezzi per capire come siamo arrivati a questomomento politico surreale, come possiamo impedire che le cose vadano ancorapeggio e come, se non perdiamo la testa, possiamo fare un salto in avanti e coglierel'opportunità per migliorarle. Una cassetta degli attrezzi per resistere». SecondoNaomi Klein, sbaglia chi ritiene un caso soltanto americano il programma del nuovopresidente, che prevede protezionismo e deregulation dell'economia interna, unaguerra totale al cosiddetto "terrorismo radicale islamico" e un rifiuto delle politiche

climatiche... Klein pone le basi per un movimento di massa capace di opporsi al militarismo, alrazzismo e al corporativismo che stanno crescendo nel mondo occidentale. E dimostra che ilconcetto di resistenza è tutt'altro che obsoleto.

Il Po si racconta. Uomini, donne, paesi, città di una padania sconosciuta - Il Po si racconta. Uomini, donne, paesi, città di una padania sconosciuta - Ermanno ReaErmanno ReaE’ ancora possibile, in un paese dove tutto viene manomesso e abbandonato allaspeculazione immobiliare e ambientale, ritrovarne un frammento incontaminato? Sì,ci dice Rea, ed è l'argine maestro del Po. Una strada che all'inizio degli anni novantal'autore sceglie per un viaggio straordinario: dopo aver inseguito le tracce del Po diGoro, Rea accompagna il grande Fiume in tutte le sue anse e in tutte le suedivagazioni. Per poi sempre riprendere la strada principale, l'argine maestro, il

corridoio che percorre placido la Pianura Padana: dal Delta a Ferrara, da Mantova alla Food Valleyitaliana, e poi di corsa verso l'Oltrepò e infine il Piemonte, il Monviso. Un viaggio di 650 chilometriintrapreso alla scoperta di grandi scenari naturali, insospettabili in un'area così densamentepopolata, che infine si trasforma in itinerario culturale, alla ricerca degli uomini e delle loro attività,dell'arte e anche del cibo. Perché alla fine gli abitanti conoscono solo il loro tratto d'argine, e inpochi si rendono conto di quanto il Fiume nel tagliare il Nord Italia attraversi un'infinita varietà dipaesaggi e ambienti. E tanto meglio se questo controcanto proviene da un uomo del Sud. Perché,come dice Rea, "sono un 'Napoli', pensate voi, innamorato del Po".

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Come si fa il tema. Con una sezione sulla prova scritta di italiano alla maturità - Come si fa il tema. Con una sezione sulla prova scritta di italiano alla maturità - Massimo BirattariMassimo BirattariTutti gli studenti di tutte le scuole superiori si troveranno molte volte davanti al foglioprotocollo del tema in classe. Per molti di loro, la stesura di un tema non è un'azionenaturale, anzi è un cammino a ostacoli. Massimo Birattari si rivolge per la prima voltaagli adolescenti (e ai loro genitori e insegnanti) alle prese con la scrittura scolastica. Eproprio perché non è un insegnante (ma ha molti contatti con il mondo della scuola)non propone modelli astratti e artificiali, ma l'italiano chiaro, efficace ed espressivo

del buon giornalismo, della buona saggistica, della buona narrativa (perché entrare nel laboratoriodei bravi scrittori significa imparare le loro tecniche e i loro trucchi, che possono benissimo essereapplicati ai temi). Agli esempi positivi aggiunge anche quelli negativi, sempre accompagnati daanalisi e proposte di semplici rimedi. Non ci sono "temi svolti", ma la sezione dedicata alla stesuramostra come si procede, passo dopo passo, a scrivere un tema; il libro diventa così un viaggio nellatesta di uno che scrive, attraverso le scelte, i ripensamenti, le strade scartate. E una parte del testo èdedicata alle varie forme della prova scritta d'italiano alla maturità: il tema di attualità, quellostorico, l'analisi del testo letterario, l'articolo di giornale e il saggio breve.

GIUNTIGIUNTIQualcosa di più intimo. Aspetti della scrittura ebraica del Novecento italiano: da Qualcosa di più intimo. Aspetti della scrittura ebraica del Novecento italiano: da Svevo a Bassani – Svevo a Bassani – Luca De AngelisChe cosa significa essere ebreo? Bassani in alcune pagine del "Giardino dei FinziContini" non aveva dubbi: senz'altro era "qualcosa di più intimo". Si è assai spessotrattato di "faccenda di stretta intimità" ribadiva ancora Debenedetti. L'ebreo nutrecome un'esigenza vitale "il gusto del segreto" (Derrida) ed è tanto più vero nel casoesemplare di Italo Svevo. L'intimità, e più in particolare, per il caso sveviano, lasegretezza, rappresenta qualcosa di simile a un'inclinazione naturale dell'anima

ebraica, legittimata dalla condizione esistenziale di ebreo.

GRUPPO EDITORIALE LUMIGRUPPO EDITORIALE LUMIUna pecora nera al potere. Pepe Mujica, la politica della gente - Una pecora nera al potere. Pepe Mujica, la politica della gente - Andrés Andrés DanzaDanza ,, Ernesto TulbovitzErnesto TulbovitzE’ un resoconto dal ritmo vertiginoso, prodotto in oltre cento ore di conversazionifamiliari e istituzionali, politiche e private, personali e telefoniche; chiacchierateintrattenute fra gli uffici presidenziali e in mezzo alla campagna, in scenari tantodifferenti come la Casa Bianca, il Vaticano, la fattoria di Mujica e le periferie diMontevideo o una piccola casa ristrutturata, luoghi nei quali nessun incontro siconcluse mai prima dell'alba.

GUANDAGUANDAVivere per qualcosa – Vivere per qualcosa – José Pepe Mujica,,Carlo Petrini,,Luis SepúlvedaLo sviluppo sostenibile, l’attenzione all’ambiente, una politica della solidarietà edella condivisione, la riscoperta della semplicità. Tre grandi personalità, affascinanti ecarismatiche, affrontano alcune delle più urgenti questioni sociali partendo dalpresupposto che, se in nome di qualcosa è necessario vivere, questo qualcosa non puòche essere la ricerca della felicità: una felicità non personale ma globale, che siacompassione, fraternità, che possa abbracciare la comunità tutta e rintracciare così ilsenso più vero e autentico di ciò che è «fare politica». Un dialogo che va dritto ai

valori fondamentali, in cui si intrecciano il messaggio che un politico fuori dagli schemi come il«presidente povero» José «Pepe» Mujica vuole trasmettere ai giovani, i ricordi e le istanze di unoscrittore militante come Luis Sepúlveda, e le riflessioni del fondatore di Slow Food Carlo Petrini, da

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sempre impegnato a promuovere un modello di sviluppo equo e sostenibile contro lo strapoteredelle multinazionali in campo agro-alimentare.

La lunga strada di sabbia - La lunga strada di sabbia - Pier Paolo PasoliniPier Paolo PasoliniIn viaggio da Ventimiglia a Palmi e poi, spinto da una specie di «ossessionedeliziosa», fino al comune siciliano più meridionale, per risalire infine la costaorientale e arrivare a Trieste. A La Spezia, da dove parte per San Terenzo e Lerici,sente che sta per avere inizio una fra le domeniche più belle della sua vita; aLivorno, non lascerebbe mai «l'enorme lungomare, pieno di ragazzi e marinai, liberie felici»; e, finalmente, al Circeo: «Il cuore mi batte di gioia, di impazienza, diorgasmo. Solo, con la mia mille-cento e tutto il Sud davanti a me. L'avventura

comincia». A commissionargli il viaggio è stata la rivista «Successo», che pubblicherà il reportagein tre puntate fra luglio e settembre, e Pasolini, spiaggia dopo spiaggia, incontra amici intellettuali epersonaggi noti, si lascia incantare dalla gente semplice dei paeselli più remoti (a Portopalo «lagente è tutta fuori, ed è la più bella gente d'Italia, razza purissima, elegante, forte e dolce») e,portandosi in giro il suo entusiasmo per la scoperta, il suo sguardo emozionato e insieme acuto difuturo regista, annota scorci e impressioni tanto potenti da restituirci un quadro dell'Italia di allora:un'Italia in cui il boom economico, solo presagito, non riesce ancora ad avere la meglio sulla felicitàdel sogno pasoliniano d'innocenza.

HARPERCOLLINSHARPERCOLLINSCucinare è un atto d'amore. La mia dieta tra emozioni, prevenzione e benessere. Ediz.Cucinare è un atto d'amore. La mia dieta tra emozioni, prevenzione e benessere. Ediz.Illustrata - Illustrata - Marco BianchiMarco Bianchi“Cosa mangi?” e “Come vivi la tua giornata?”: queste sono alcune tra le domande piùfrequenti che le persone fanno a Marco Bianchi. Curiosità più che lecite, dato che lui– Food Mentor riconosciuto e apprezzato da un vasto pubblico – ha scelto di mangiaresano e con gusto per vivere meglio. Perché secondo lui l’alimentazione quotidiana elo stile di vita sono elementi fondamentali per raggiungere una rivoluzionaria eappagante sensazione di benessere e felicità. Per la prima volta Marco ha deciso di

aprire le porte di casa (e della sua dispensa!) e di raccontare in un libro fotografico la sua vita, fattadi affetti ed emozioni, ingredienti e ricette, consigli pratici e prevenzione. Un percorsoentusiasmante composto da “10 ceste” ricche e colorate per scoprire il grande valore di prodottispesso trascurati e scardinare false credenze legate all’alimentazione, e per imparare a cucinarepiatti salutari e buoni con pochi semplici ingredienti. Perché la salute di tutti noi si costruisce atavola giorno dopo giorno e Marco è pronto a spiegarcelo con tutta la passione e la competenza chelo contraddistinguono.

IL SAGGIATOREIL SAGGIATORECapire il potere – Capire il potere – Noam ChomskyCome è stato possibile che la politica degli Stati Uniti sia finita ostaggio delleoligarchie finanziarie e del complesso militare-industriale? Che cosa ha reso lasuperpotenza americana «la più grande minaccia per la pace nel mondo», e come èriuscita a far passare i propri obiettivi predatori per un impegno in nome dellalibertà? Come funziona la macchina della propaganda, e come è riuscita a rinsaldare ipoteri selvaggi che moltiplicano i privilegi dei pochi e opprimono i molti? Èpossibile smascherare le menzogne di chi governa il mondo, e costruire un'alternativa

a un sistema economico basato sull'avidità e destinato all'autodistruzione? Sono gli interrogativi cheanimano da oltre cinquant'anni le denunce e le analisi di Noam Chomsky. In "Capire il potere" -corredato per la prima volta in questa edizione da un ricco apparato di fonti e approfondimenti - ilsuo pensiero politico trova la formulazione più sistematica e cristallina. Dalle guerre in Corea eVietnam alla controinsurrezione in America Centrale, finanziata con i soldi del narcotraffico, dalledepredazioni africane all'appoggio garantito a sanguinari dittatori, dallo scandalo della questione

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palestinese alla complicità in alcuni dei peggiori massacri del Novecento, dalla destabilizzazionedel Medio Oriente alle corresponsabilità nell'apartheid sudafricana: rimettendo in fila un'immensamole di informazioni con inflessibile rigore morale e intellettuale, Chomsky svela l'ombra lungadell'imperialismo statunitense sul mondo, con le sue drammatiche ripercussioni sulla societàamericana, stravolta da un capitalismo vorace. Capire il potere non è solo un'illuminante riletturacritica, senza sconti e senza inutili astrazioni, della storia recente degli Stati Uniti, ma anche unalezione universale sul modo in cui tutti noi possiamo scardinare i meccanismi dello sfruttamento esfuggire alle verità ufficiali manipolate. Chomsky ci insegna a coltivare il senso critico di fronte aglieventi della Storia, per ricomporre la faccia del potere che si nasconde dietro le sue mutevolimaschere. Per comprendere il presente e riappropriarci del futuro.

LA NAVE DI TESEOLA NAVE DI TESEOI misteri dell'abbazia di Pomposa. Immagini, simboli e storie - I misteri dell'abbazia di Pomposa. Immagini, simboli e storie - Marcello SimoniMarcello SimoniUn saggio illustrato che si legge come un romanzo, in cui Marcello Simoni svela isegreti nascosti negli affreschi che decorano l’abbazia, una vera e propria “Bibbia dipietra” in cui convivono diavoli, mostri ed episodi dalle scritture. Simoni rintraccia lefonti di questo labirinto di simboli, e suggerisce una lettura sorprendente di uno deicapolavori dell’arte medievale. Un viaggio - illuminato dai disegni dell’autore - nellabellezza di un luogo dal fascino immutato, che racchiude mondi letterari e artisticitutti da scoprire, rivelati dalla scrittura appassionante dell’autore italiano di thriller più

tradotto al mondo.

LATERZALATERZALa congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici – La congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici – Franco Cardini,,Barbara Frale1459. Lorenzo de’ Medici, un bambino di soli dieci anni, è inviato dalla sua famigliaa Ferrara come ambasciatore di Firenze presso il duca Borso d’Este; tanto lui quantol’imperatore Federico III, di passaggio in quella città, resteranno incantati dalla suanon comune precocità intellettiva. Per Lorenzo, destinato a portare la famiglia nelnovero delle grandi dinastie d’Italia, si preannuncia uno splendido futuro. 1469.Ormai ventenne, Lorenzo sposa Clarice Orsini, figlia di un’antica e potentissima

famiglia baronale di Roma. Il matrimonio suggella la consacrazione sociale di Lorenzo, che grazie aquel legame, ha ora tutti i crismi per guidare Firenze: giovane uomo di talento, geniale sotto moltiaspetti – poeta, musicista, esperto d’arte antica e ottimo diplomatico – Lorenzo si scrolla di dossoquel low-profile che suo nonno e anche suo padre Piero avevano sempre scrupolosamentemantenuto. 1478. Lorenzo è all’apogeo della sua fortuna. Incontrastato signore di Firenze, anche sela città ama definirsi una Repubblica, ben accolto in tutte le corti italiane, ha in attivo unmatrimonio prolifico che gli consente di vedere più che assicurata la sua successione. Certi erroricommessi nel recente passato, tuttavia, minacciano la sua stabilità. Si è attirato l’ostilità del nuovopapa Sisto IV, che toglie ai Medici il lucroso incarico di banchieri pontifici; l’odio di Volterra,tiranneggiata per impadronirsi delle sue risorse naturali; la vendetta della famiglia Pazzi, che intantoè cresciuta in potenza ed è un potenziale, temibile concorrente. L’invidia verso un uomo che sembracostantemente baciato dalla fortuna cementa il legame dei nemici e li determina all’azione.L’epilogo fu tragico.

««L'Islam è una minaccia» (Falso!) – L'Islam è una minaccia» (Falso!) – Franco CardiniIl terrorismo musulmano, gli episodi di persecuzione anticristiana e i ‘migranti’ inEuropa sono i tre elementi che in Occidente hanno scatenato una diffusa islamofobiafomentata da politici tanto cinici quanto impreparati e da media alla ricerca di notizieforti. L’Islam è una minaccia, dicono o pensano oggi in molti. Ma è verosimile cheun miliardo e mezzo di persone voglia assoggettare cinque miliardi e mezzo di altriesseri umani? E se anche ne avessero l’intenzione – finora sbandierata solo da

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qualche migliaio di militanti dell’ISIS o dai loro leaders – di quali mezzi potrebbero disporre? Èvero che i migranti nel nostro continente trasformeranno in poco tempo l’Europa in Eurabia? FrancoCardini esplora il mondo musulmano con occhio sgombro da pregiudizi: una realtà complessa,polimorfa e contraddittoria che appare oggi sospesa tra jihad e Coca-Cola, tra Corano e business, trarichiami alla potenza califfale e suggestioni informatico-telematiche, tra niqab e Gucci. Dati e cifreparlano chiaro: i teen agers musulmani sognano l’Occidente, i suoi beni, l’‘American way of life’, eanche molti militanti jihadisti partecipano in realtà dello stesso mondo immaginario ispirato alconsumismo. Intanto, in Occidente, la paura dell’Islam si è rivelata il nuovo Oppio dei Popoli,adoperata troppo spesso per distogliere l’opinione pubblica dai problemi di un mondo nel quale è lafinanza brutale del turbocapitalismo a dominare, creando ingiustizia e miseria.

IIl sistema della corruzione – l sistema della corruzione – Piercamillo DavigoLa corruzione in Italia non è un insieme di episodi isolati ma un vero e proprio'sistema’, da cui è molto difficile sfuggire per chiunque abbia a che fare con lapubblica amministrazione. Davigo racconta quando da giovane segui l'indagine cheportò alla condanna per corruzione di 29 su 30 funzionari dell'ufficio IVA diVigevano, tanto che sulla porta fu appeso il cartello 'CHIUSO PER ARRESTI': unodei giovani impiegati gli spiegò che appena assunto fu il suo capo a mettergli in manola mazzetta, introducendolo a una pratica che - coinvolgendo tutto l'ufficio - era

impossibile non condividere, se non ...con un atto di coraggio! Questo anche per le caratteristichestesse della corruzione: 'serialità' (chi corrompe una volta lo fa ancora) è diffusività (per corromperesi crea una rete). 25 anni dopo Tangentopoli la corruzione non è diminuita: semmai ha cambiato lesue forme, passando da una corruzione centralizzata attraverso i partiti nazionali a una locale,attraverso le amministrazioni decentrate.

Loro diranno, noi diciamo. Vademecum sulle riforme istituzionali - Loro diranno, noi diciamo. Vademecum sulle riforme istituzionali - Gustavo Gustavo ZagrebelskyZagrebelsky ,, Francesco PallanteFrancesco PallanteGustavo Zagrebelsky e Francesco Pallante argomentano per il rinnovamento di unademocrazia partecipata contro le modifiche della Costituzione di cui si vorrebberocambiare ben 47 articoli (oltre un terzo del totale) - e contro la legge elettorale. Oltrealle critiche di merito (contraddizioni, errori concettuali, complicazione del sistema),vengono messe in evidenza le forzature procedurali che hanno connotato il percorsodi approvazione delle due leggi. Ne emerge un quadro tutt'altro che rassicurante: le

nuove regole del gioco politico risultano essere, a giudizio degli autori, sempre più un'imposizioneunilaterale basata su rapporti di forza incostituzionali leggi approvate in tutta fretta e al costo diqualunque forzatura. Il libro si chiude offrendo al lettore il confronto, articolo per articolo, del testodella Costituzione vigente con quello che scaturirebbe dalla riforma. Ciò allo scopo di offrire al tcittadino una chiara visione d'insieme del nuovo dettato costituzionale.

Giustizia, roba da ricchi - Giustizia, roba da ricchi - Elisa PazéElisa PazéAltro che 'legge uguale per tutti': le nostre carceri sono affollate di ladruncoli e piccolispacciatori, mentre bancarottieri e corruttori ne finiscono quasi mai A essereperseguiti con rigore dal i codice penale sono i reati 'di strada': furti, scippi, rapine. Aanche altre classiche condotte dei poveri, come raccogliere rottami abbandonati omendicare con dei bambini. Gli illeciti commessi da ricchi e potenti invece sonotrattati con indulgenza: per le violazioni societarie, bancarie e tributarie sono previstemaglie larghe; l'inquinamento di quei beni - aria, acqua, suolo - che sono patrimonio

comune è punito perlopiù a titolo di contravvenzione; le morti da infortunio sul lavoro comportanocondanne relativamente contenute. Un pamphlet feroce contro l'iniquità del nostro sistema penale.

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Figli fragili - Figli fragili - Stefano BenzoniStefano Benzoni«Una madre esce dal colloquio con gli insegnanti. Pare che la figlia di otto anni siairrequieta, incostante, faccia continue battute e si distragga. Lei come decine d'altrinella scuola. Ma per qualche motivo le maestre hanno pensato che proprio per leipotrebbe essere indicato un consulto psicologico. Dicono che potrebbe essereiperattiva, avere 'quella cosa' che va molto adesso e che si chiama ADHD. La madre èincerta. Non saranno le maestre ad aver travisato i segnali della bambina? Non saràsolo una moda, questa dei problemi psichici? » Il mondo di bambini e adolescenti

sembra essere diventato una corsa a ostacoli tra possibili malanni psicologici: ansia, depressione,attacchi di panico, iperattività... Sono i nostri figli a essere diventati più fragili o forse è il mondodegli adulti a nascondere i suoi diversi fallimenti sotto l'alibi di un'etichetta clinica? Quale è ilconfine tra un comportamento desiderabile e un comportamento anormale? In che modo lapsichiatria aiuta a orientarci in questo campo? A partire dalla ricca esperienza clinica dell'autore econ moltissimi esempi tratti dalla vita quotidiana, il libro è un contributo prezioso sia per i genitorisia per gli educatori, spesso in difficoltà nel comprendere esigenze e paure dei ragazzi.

LONGANESILONGANESIIsabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell'Italia del Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell'Italia del Rinascimento – Rinascimento – Alessandra NecciErede di una grande dinastia, cerebrale donna politica e mecenate Isabella; figlia diun papa come Alessandro VI, donna di affetti e passioni Lucrezia. Le due donneincrociano le loro esistenze con tutte quelle dei grandi personaggi del tempo erappresentano due straordinari prototipi di "dame di potere e di corte". Il libro nonvuole essere solo una biografia, ma anche e soprattutto una descrizione dell'Italia allesoglie dell'Umanesimo, con le sue contraddizioni e le sue complessità, che le

impediranno per molti secoli ancora di divenire uno stato unitario.

MARSILIOMARSILIOIIl veleno di Auschwitz. Il volto e la voce: testimonianze in tv 1963-1986. Con DVDl veleno di Auschwitz. Il volto e la voce: testimonianze in tv 1963-1986. Con DVD – – Primo LeviDa settembre del 1963 a dicembre del 1986 (a pochi mesi dalla morte) Primo Levi,sollecitato da giornalisti e uomini di cultura, ripropone in tv la sua esperienza diuomo e di deportato, di scrittore e di chimico, misurandosi non solo con la dolorosamemoria di Auschwitz, ma anche con i problemi della società contemporanea, dellascrittura e della morale. Ne emerge una figura di “testimone integrale”, capace ditrasmettere agli altri conoscenze e valori, ma, soprattutto, la necessità di affrontare le

vicende della storia e della vita quotidiana con slancio. La precisione delle risposte, la pacatezzadelle riflessioni, la fermezza nel riconoscere nell’uomo e nella democrazia riferimenti irrinunciabili,la denuncia dei “vizi di forma” della società in cui viviamo, fanno di questi filmati, da tempo sepoltinelle teche Rai, uno strumento per lo studio della sua opera di scrittore e testimone del mondo dioggi.

MINIMUM FAXMINIMUM FAXI signori del cibo. Viaggio nell'industria alimentare che sta distruggendo il pianeta - I signori del cibo. Viaggio nell'industria alimentare che sta distruggendo il pianeta - Stefano LibertiStefano LibertiSecondo previsioni dell'Onu, nel 2050 saremo 9 miliardi di persone sulla Terra. Comeci sfameremo, se le risorse sono sempre più scarse e gli abitanti di paesi iperpopolaticome la Cina stanno repentinamente cambiando abitudini alimentari? La finanzaglobale, insieme alle multinazionali del cibo, ha fiutato l'affare: l'overpopulationbusiness. Dopo "A sud di Lampedusa" e "Landgrabbing", Stefano Liberti ci presentaun reportage importante che segue la filiera di quattro prodotti alimentari - la carne di

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maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato - per osservare cosa accade in unsettore divorato dall'aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta in ungigantesco pasto. Un'indagine globale durata due anni, dall'Amazzonia brasiliana dove le sconfinatemonocolture di soia stanno distruggendo la più grande fabbrica di biodiversità della Terra ai mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire scatolette di tonno sempre piùeconomiche, dagli allevamenti industriali di suini negli Stati Uniti a un futuristico mattatoio cinese,fino alle campagne della Puglia, dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori che primacoltivavano nelle loro terre in Africa. Un'inchiesta che fa luce sui giochi di potere che regolano ilmercato del cibo, dominato da pochi colossali attori sempre più intenzionati a controllare ciò chemangiamo e a macinare profitti monumentali.

Lotta di classe. Diario di un anno da insegnante in prova - Lotta di classe. Diario di un anno da insegnante in prova - Mario FillioleyMario FillioleyCosa vuol dire stare in classe ai tempi della "buona scuola", delle lavagnemultimediali e degli iPhone sotto il banco? Mario Fillioley ci porta dentro le aule, tra icorridoi durante la ricreazione, nelle stanze dei professori, e ci regala unfantasmagorico diario di un anno di scuola - il suo primo da docente di ruolo - in unistituto distante novecento chilometri da dove ha vissuto fino a quarant'anni. Dasettembre a giugno si mescolano ricordi personali, la voglia di provare metodi nuovi,la paura di sbagliare e lo scetticismo verso chiunque pensi di avere in mano la

soluzione su cosa voglia dire oggi educare. Ne viene fuori una commedia a metà tra Woody Alien,David Sedaris e Domenico Starnone, il cui protagonista è un professore sempre vicino ai ragazzi ealle loro storie, un impacciato detective in quella landa misteriosa e avvincente che è l'adolescenza.Ogni interrogazione, ogni gita, ogni circolare è il pretesto per una meravigliosa divagazione. Ognilezione si trasforma in un racconto esilarante e talvolta malinconico su quello che infine è il sensoprofondo della scuola: diventare grandi insieme.

La gente. Viaggio nell'Italia del risentimento - La gente. Viaggio nell'Italia del risentimento - Leonardo BianchiLeonardo BianchiDieci anni fa usciva "La casta", un libro che ridefiniva il discorso politico italiano: lafine dei partiti tradizionali, l'odio per le élite in generale, l'indignazione di chi sisentiva escluso e defraudato. Oggi quel risentimento si è rovesciato in una forma diorgoglio: la fine della politica come la conoscevamo non ha generato un vuoto, mauna galassia esplosa di esperienze tra il grottesco, il tragico e l'apocalittico. Daiforconi alle sentinelle in piedi, dai «cittadini» che s'improvvisano giustizieriall'esplosione delle proteste antimigranti, "La Gente" è il ritratto cubista dell'Italia

contemporanea: un paese popolato da milioni di persone che hanno abbandonato il principio direaltà per inseguire i propri incubi privati, mentre movimenti politici vecchi e nuovi cavalcanoquegli incubi spacciandoli per ideologie. Leonardo Bianchi ha scritto un reportage su un paese chenon si può raccontare se non a partire dalle sue derive, e l'ha fatto seguendo ogni storia con lapassione di un giornalista d'altri tempi, il rigore dello studioso che dispone di una prospettiva e diun respiro internazionali.

MONDADORIMONDADORIIIl mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute – l mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute – Piero AngelaCon questo libro, Piero Angela ci accompagna in un viaggio diverso, attraverso duesecoli e molti continenti, in mezzo a mille peripezie, incontri, scoperte e avventure:la sua vita. Il principe della divulgazione televisiva, l'autore di decine di bestsellerche hanno svelato a tre generazioni di italiani la bellezza della scienza, stavolta hascritto un libro diverso: «Non è un libro di divulgazione scientifica, ma un raccontopersonale dedicato al pubblico che da tanti anni mi segue nel mio lavoro, spesso convero affetto ... Il libro racconta le mie esperienze di lavoro, il 'dietro le quinte' di oltre

mezzo secolo di televisione ... Ma per la prima volta rispondo anche a certe domande che spesso mivengono rivolte in occasione di incontri o conferenze, e che riguardano la mia vita, la mia

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formazione, gli inizi in RAI, il pianoforte, persino la mia infanzia». Nato nel 1928, testimoneoculare di due secoli, ci racconta in modo vivido l'Italia degli anni Trenta e Quaranta, gli anniesaltanti del miracolo economico, la nascita della televisione, la sua straordinaria carriera digiornalista: prima cronista, poi inviato, poi inventore e conduttore di programmi che hannocontribuito a diffondere tra gli italiani una cultura scientifica. Nel libro ci sono decine di aneddoti edi incontri che ne fanno una lettura godibilissima. Ma c'è soprattutto un grande insegnamento,particolarmente prezioso per i giovani che lo venerano come un mito: la passione di sapere e lavoglia di scoprire possono portare molto lontano nella vita, e fare di chiunque una persona speciale.

I volonterosi carnefici di Hitler. I tedeschi comuni e l'Olocausto - I volonterosi carnefici di Hitler. I tedeschi comuni e l'Olocausto - Daniel Jonah Daniel Jonah GoldhagenGoldhagen"I volonterosi carnefici di Hitler" è stato uno dei casi più clamorosi della storiografiadegli ultimi decenni, un saggio che ha suscitato un intenso dibattito, in Germania enon solo, divenendo in breve un bestseller. Daniel J. Goldhagen riproponel'inquietante interrogativo di come abbia potuto il popolo tedesco, una delle grandinazioni della civile Europa, compiere il più mostruoso genocidio mai avvenuto.Esaminando le figure degli «esecutori» e l'antisemitismo radicato nella società tedesca

fra il 1933 e il '45, attingendo a materiale inedito e a testimonianze dirette, Goldhagen dimostra chei responsabili dell'Olocausto non furono solo le SS o i membri del partito nazista, ma i tedeschi diogni estrazione sociale, uomini e donne comuni che brutalizzarono e assassinarono ebrei perconvinzione ideologica e per libera scelta, senza subire pressioni psicologiche o sociali. Unosconvolgente atto d'accusa, un'opera scientifica nel metodo e provocatoria nelle conclusioni, che èfondamentale per comprendere la peggiore tragedia del XX secolo.

Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione - Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione - Aldo CazzulloAldo Cazzullo ,, RossanaRossanaCazzullo MalettoCazzullo Maletto ,, Francesco Cazzullo MalettoFrancesco Cazzullo MalettoMa anche a non bruciarsi davanti ai videogame, a non andare sempre in giro con lecuffiette, a non rinunciare ai libri, al cinema, ai concerti, al teatro; e soprattutto asalvare i rapporti umani con i parenti e i professori, la gioia della conversazione vera enon attraverso le chat e le faccine. I suoi figli, Francesco e Rossana, rispondonospiegando al padre e a tutti gli adulti il rapporto della loro generazione con iltelefonino e la rete: che consente di vivere una vita più ricca, di conoscere persone

nuove, di mettere lo studente al centro della scuola, di leggere i classici. Ne nasce un dialogo serratosui rischi e sulle opportunità del nostro tempo: la cattiveria online, gli youtuber e l'elogiodell'ignoranza, i cyberbulli, gli idoli del web, i padroni delle anime da Facebook ad Amazon,l'educazione sentimentale affidata a YouPorn, la distruzione dei posti di lavoro e della culturatradizionale, i nuovi politici da Trump a Grillo, sino all'uomo artificiale; ma anche le possibilità deisocial, i nonni che imparano a usare le chat per parlare coi nipoti, la rivolta contro le dittature, lanascita di una gioventù globale unita dalla rete.

PAPERFIRSTPAPERFIRSTIl potere dei segreti - Il potere dei segreti - Marco LilloMarco LilloEcco in un libro i segreti dell'inchiesta Breakfast della procura di Reggio Calabria. Lecarte che la Dia è andata a sequestrare all'autore per impedirne la pubblicazione e cheinvece in questo libro potrete leggere fino all'ultima riga.

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Scippo di stato. Così ci hanno rubato strade, ferrovie, Poste e servizi essenziali - Scippo di stato. Così ci hanno rubato strade, ferrovie, Poste e servizi essenziali - Daniele MartiniDaniele MartiniTreni che non funzionano, strade tappezzate di buche, uffici postali che chiudono,municipalizzate che pensano solo ai profitti dei soci privati di minoranza: questa è lafotografia dell'Italia che "torna a correre" nell'era di Matteo Renzi. Nonostante leparole del premier, forse era meglio quando Fs, Poste e Anas erano quelle inguardabiliaziende statali, dependance ministeriali un po' sonnacchiose, regno delle mazzette,brulicanti di funzionari di partito, infarcite da amici e parenti. Assurdo ma vero: i

boiardi non potevano sottrarsi a un percorso a suo modo efficace e la stessa politica che con unamano imponeva la corruzione pretendeva con l'altra un minimo sindacale di efficienza diffusa.Questione di voti. Poi arrivano 3 manager-padroni. Daniele Martini racconta per la prima volta iretroscena delle finte privatizzazioni dei grandi gruppi statali, svela i nomi dei dirigenti e delle lorocricche che si stanno arricchendo a discapito del cittadino costretto a pagare sempre più tasse afronte di servizi ormai inaccettabili. Il tutto nello stile di Paper First e del Fatto quotidiano: senzasconti per nessuno.

Orgoglio e vitalizio - Orgoglio e vitalizio - Primo Di NicolaPrimo Di Nicola ,, Antonio PitoniAntonio Pitoni ,, Giorgio VelardiGiorgio Velardi"Non solo politici. Li abbiamo stanati tutti e ora vi sveliamo quanto percepiscono ognimese: una inarrestabile emorragia della spesa pubblica. Sindacalisti, giornalisti,magistrati, gente dello spettacolo e delle Forze armate, imprenditori, condannati,impresentabili: transitare tra gli scranni parlamentari conviene a tutti. C'è chi aMontecitorio è stato una sola settimana e oggi intasca oltre 2.300 euro di pensione almese. C'è chi, cumulando più assegni, arriva a novemila euro ogni 30 giorni adappena cinquant'anni di età. C'è chi, benché miliardario e, durante il mandato, spesso

assente in aula, ora non vuole rinunciare a 'un diritto acquisito'. Una vergogna contro cui Paper Firste il Fatto Quotidiano lanciano una proposta da sottoporre agli Uffici di presidenza di Camera eSenato per cancellare definitivamente i vitalizi. Vengono inoltre pubblicate le carte inedite chetestimoniano come dagli anni Cinquanta i parlamentari abbiano cominciato a cucirsi addosso unavalanga di privilegi creando i presupposti per diventare 'Casta'."

NERI POZZANERI POZZALa grande cecità. Il cambiamento climatico e l'impensabile - La grande cecità. Il cambiamento climatico e l'impensabile - Amitav GhoshAmitav GhoshNei primi anni del XXI secolo Amitav Ghosh lavorava alla stesura de Il paese dellemaree, il romanzo che si svolge nelle Sundarban, l’immenso arcipelago di isole che sistende fra il mare e le pianure del Bengala. Occupandosi della grande foresta dimangrovie che le ricopre, Ghosh scoprì che i mutamenti geologici che ciclicamente viavvenivano – un argine poteva sparire nell’arco di una notte, trascinando con sé case epersone – stavano diventando qualcos’altro: un cambiamento irreversibile, il segno di

un inarrestabile ritrarsi delle linee costiere e di una continua infiltrazione di acque saline su terrecoltivate. Che un’intera area sotto il livello del mare come le Sundarban possa essere letteralmentecancellata dalla faccia della terra non è cosa da poco. Mostra che l’impatto accelerato delsurriscaldamento globale è giunto ormai a minacciare l’esistenza stessa di numerose zone costieredella terra. La domanda, per Ghosh, nacque perciò spontanea. Come reagisce la cultura e, in modoparticolare, la letteratura dinanzi a questo stato di cose? La risposta è contenuta in questo libro incui l’autore della trilogia della «Ibis» ritorna con efficacia alla scrittura saggistica. La cultura è, perGhosh, strettamente connessa con il mondo della produzione di merci. Ne induce i desideri,producendo l’immaginario che l’accompagna. Una veloce decappottabile – un prodotto pereccellenza dell’economia basata sui combustibili fossili – non ci attrae perché ne conosciamominuziosamente la tecnologia, ma perché evoca l’immagine di una strada che guizza in unpaesaggio incontaminato; pensiamo alla libertà e al vento nei capelli; a James Dean e Peter Fondache sfrecciano verso l’orizzonte; a Jack Kerouac e a Vladimir Nabokov. Questa cultura, cosìintimamente legata alla storia del capitalismo, è stata capace di raccontare guerre e numerose crisi,

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ma rivela una singolare, irriducibile resistenza ad affrontare il cambiamento climatico. Quando iltema del cambiamento climatico appare, infatti, in una qualche pubblicazione, si tratta quasi sempredi saggistica. La rara e fugace comparsa di questo argomento in narrativa è sufficiente a relegare unromanzo o un racconto nel campo della fantascienza. Che cosa è in gioco in questa resistenza? Unfallimento immaginativo e culturale che sta al cuore della crisi climatica? Un occultamento dellarealtà nell’arte e nella letteratura contemporanee tale che «questa nostra epoca, così fiera dellapropria consapevolezza, verrà definita l’epoca della Grande Cecità»?

PIEMMEPIEMMEGangBank. Il perverso intreccio tra politica e finanza che ci frega il portafoglio e la GangBank. Il perverso intreccio tra politica e finanza che ci frega il portafoglio e la vita - vita - Gianluigi ParagoneGianluigi Paragone"Caro risparmiatore, i suoi soldi sono i nostri. Pertanto non ce li chieda, perché noi lifacciamo girare nel nostro interesse. Nel caso non fosse soddisfatto del servizio, nonimporta: tanto non ci troverà. Siamo nell'era del mondo liquido, dei serviziimmateriali, dei call center'. Non sarebbe meglio se ce lo dicessero così chiaramente,invece di illuderci con pubblicità da Baci Perugina? Almeno uno lo sa. Lo sa. Quelleche ci mancano in realtà sono le informazioni, è la conoscenza. Noi andiamo sulla

fiducia, loro sulla nostra ignoranza. Loro sono il GangBank: un sistema di saccheggio instauratodalle élite - colossi bancari, fondi d'investimento, agenzie di rating, multinazionali - che controllanola finanza globale. Dilagano come orde barbariche mosse da una sete inestinguibile, non limitandosiad applicare le loro spietate strategie, ma spacciandole addirittura per interventi salvifici. L'Italia èun tragico esempio. Per venticinque anni è stata un perfetto terreno di caccia. Con il beneplacito dipolitici, il modello sociale e imprenditoriale italiano - che il mondo ci invidiava - è stato indebolitoe smantellato. Al grido, ripetuto come un mantra da media e politici, di 'il pubblico è male, il privatoè bene', 'siamo troppo spreconi' e "'ce lo chiede l'Europa', ci siamo indebitati, abbiamo perso illavoro, i diritti, le tutele sociali e democratiche. I danni ormai sono così gravi che non si può fingeredi non vederli. GangBank è un atto d'accusa senza sconti, che non ha paura di fare i nomi deicolpevoli e di svelarne i misfatti."

PONTE ALLE GRAZIEPONTE ALLE GRAZIELLe dieci leggi del potere. Requiem per il sogno americano – e dieci leggi del potere. Requiem per il sogno americano – Noam ChomskyNoam Chomsky dedica un libro alla natura e alle conseguenze tragiche delladiseguaglianza, svelando i dogmi fondamentali del neoliberismo e gettando così unosguardo sul funzionamento del potere a livello globale. Quali sono le leggi chegovernano la concentrazione della ricchezza e del potere negli Stati Uniti come intutto il mondo infestato dal turbocapitalismo? Ridurre la democrazia, scaricare i costisui poveri e sulla classe media, distruggere la solidarietà fra le persone, manipolare leelezioni, usare la paura e il potere dello Stato per tenere a bada la "plebaglia"... Dieci

principi - trattati in altrettanti capitoli - che, se non sapremo reagire, porteranno alla catastrofeambientale e alla guerra nucleare globale. Questo libro dà seguito, ampliandone i contenuti con lacollaborazione dei tre registi, al documentario "Requiem for the American Dream" (2015). Ilrisultato è una mappa concettuale per comprendere il funzionamento del mondo di oggi e un monitoall'azione collettiva e, se necessario, alla rivolta: solo una rete di movimenti dal basso puòcontrastare lo strapotere economico delle élite.

Ho visto cose. Tutti i trucchi per rubare in Italia raccontati da un manager pubblico -Ho visto cose. Tutti i trucchi per rubare in Italia raccontati da un manager pubblico -Alberto PierobonAlberto Pierobon ,, Alessandro ZardettoAlessandro ZardettoPer la prima volta, un manager pubblico racconta da insider il mondo della pubblicaamministrazione, senza tralasciare quello delle imprese private, e svela i trucchi piùarticolati per intascare i soldi della comunità: appalti truccati, mazzette, dati dibilancio manipolati, fino a scavare nell’universo dei rifiuti, dove le truffe ai danni deicontribuenti toccano vette inimmaginabili. Alberto Pierobon – consulente pubblico di

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lunga esperienza – racconta il suo percorso nella zona grigia del nostro mercato, in cui pubblico eprivato si incrociano e manager blasonati ottengono prebende da capogiro costruite su risultatiinesistenti, contribuendo ad alimentare lo stillicidio di una crisi che sembra non avere fine. Ho vistocose è un viaggio nell’Italia che non vuole cambiare, quella dei sotterfugi, delle collusioni, dovepochi alti papaveri si tengono aggrappati gelosamente al loro posto e gli imprenditori onesti fannofatica a risalire la china, osteggiati in tutti i modi possibili. Personaggi al limite dell’assurdo cheagiscono in barba a qualsiasi vincolo morale o ambientale, alla ricerca frenetica di un altro limoneda spremere, nella baldanzosa certezza dell’impunità garantita da una burocrazia giuridicafarraginosa e distratta. Un libro coraggioso, diretto, tristemente vero, frutto di decenni di esperienza,di battaglie contro i mulini al vento e di bruschi voltafaccia, tutto in nome del dio denaro.

RIZZOLIRIZZOLILLa memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah – a memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah – Enrico Mentana,,Liliana Segre“Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senzavoler vedere." Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste siabbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come "alunna dirazza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola:diventa "invisibile" agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggirefino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i

cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appenauscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né diascoltarla. Dopo trent'anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con lasua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. "Scegliere di raccontare è stato come accoglierenella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsadal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea". Enrico Mentana raccoglie le memorie di unatestimone d'eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapportocon l'adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazieall'amore del marito Alfredo e ai tre figli. TERRE DI MEZZOTERRE DI MEZZO

GGuida al cammino di Santiago de Compostela. Oltre 800 chilometri dai Pirenei a uida al cammino di Santiago de Compostela. Oltre 800 chilometri dai Pirenei a Finisterre – Finisterre – Alfonso Curatolo,,Miriam GiovanzanaA piedi in trenta tappe dai Pirenei fino a Santiago, nel Nord della Spagna. Dai boschidella Navarra, passando per gli altopiani desertici delle mesetas, fino al verde dellaGalizia... Trenta giorni "fuori dal mondo", o meglio fuori dai normali ritmi della vitaquotidiana. E ogni sera, un rifugio attrezzato dove dormire e riassaporare l'ospitalità(talvolta gratuita) dei pellegrini di un tempo. Un'esperienza da vivere tutta d'un fiato,o da comporre a tappe, anno dopo anno. In questa guida: tutte le carte, le distanze, i

dislivelli, l'indirizzo dei rifugi, i periodi migliori per partire, che cosa mettere nello zaino, quanto sispende; e poi l'essenziale sui luoghi che si attraversano, perché il Cammino è anche un percorsonella storia e nell'arte dell'Europa: strade romane, ponti medievali, cattedrali gotiche, borghifortificati, castelli, eremi, città bellissime, come Burgos e Leon...

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YOUCANPRINTYOUCANPRINTLa giustizia in-civile. Una moderna forma di schiavitù - La giustizia in-civile. Una moderna forma di schiavitù - Stella GenzianiStella GenzianiNato dal desiderio di denunciare una folle situazione che potrebbe capitare achiunque, il libro offre uno spaccato del sistema giudiziario italiano visto attraversogli occhi di un cittadino comune che ha deciso di far conoscere quei difetti che non civengono, quasi mai, raccontati. Dopo l'acquisto di un piccolo appartamento nella cittàin cui il figlio frequenta l'università, la protagonista e il marito incappano in una seriedi sfortunati eventi che coinvolgono molti attori della compravendita. La persona cheperò li farà patire con le sue innumerevoli cause civili è la "Signora". Anche se i

procedimenti si chiudono positivamente per i protagonisti, questo non significa essere risarciti deltempo e delle spese. Si dice spesso: «Chi perde paga». Nella realtà non è affatto così. E ogni voltache una causa giunge al capolinea la Signora ne fa nascere un'altra che rinvia l'epilogo verso unfuturo sempre più lontano. È lei la regista di questa storia e ha il potere di farla durare all'infinito.