Bologna: un'artista libera e nella vita · per «lo danzerò» ha anche imparato a ballare....

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Cinema Soko a Bologna: un'artista libera sul set e nella vita a pagina 22 Biografilm Festival Parla la madrina della manifestazione di Bologna dedicata ai racconti di vita L'attrice francese presenta in anteprima «lo danzerò» biopic su Loie Fuller di Giulia Bianconi Rifiuta ogni tipo di etichetta Soko. «Un artista deve essere libero» ci dice durante il Biografilm Festival di Bologna. Madrina della 13esima edizione della manifestazione dedicata ai racconti di vita, l'attrice francese (all'anagrafe Stéphanie Sokolinski) ha presentato in anteprima italiana «Io danzerò», biopic di Stéphanie Di Giusto su Loie Fuller, performeramericana checambiò il mondo della danza con la sua ipnotica «serpentine dance». Un personaggio che la 31 enne sente molto vicino a lei e che vedremo al cinema dal 15 giugno con I Wonder Pictures. Apertamente bisessuale, Soko vive anche i suoi amori in maniera libera - ha avuto una relazione di qualche mese con Kristen Stewart - un po ' come la Fuller, della quale nel film viene raccontato rincontro conlsadoraDuncan (Li- ly-Rose Depp). Nonostante una brutta tosse, aBolognal'artistacheoggi si di vide tra New York e Los Angeles si è esibita anche in uno scatenato dj set al Biografilm Park. Soko,quandolehannopro- posto di interpretare Loie Fuller?«Ho incontrato la regista otto anni fa e mi ha detto che avrebbe scritto un ruolo per me da protagonista. Non conoscevo la storia di questaperfor- iiitri, maho scoperto quanto fosse profonda e impegnata. Ê un personaggio in cui mi immedesimo. Ê stata una sfida interpretare una donna che nella vita non voleva essere ripresa». La Fuller era libera e indipendente. La sente vicma a lei per questo?«Quando Madonna ha visto il film ha detto: "Sembrala miavita". E anche io ho pensato lo stesso della sua storia. Qualsiasi artista animato da passione e istinto è disposto a tutto per la propria arte. Era una performer a 360 gradi. Non voleva essere messa in una catego - ria, come me. Io i miei video, recitare. Questa è l'essenza deU'arte. La Fuller è stata anche una fantastica femminista e si Il Tempo (ITA) - it Print Tipo media: Stampa locale Tiratura: 57.747 Publication date: 11.06.2017 Diffusione: Pagina: 21-22 Spread: 29.196 Readership: 168.000 Il Tempo (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Bologna: un'artista libera e nella vita Stampa locale 11.06.2017 21-22 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: Print 57.747 29.196 168.000 Biografilm Festival Parlalamadrinadellamanifestazione diBolognadedicataairaccontidivita Soko:«Un artistadeveessere libero» L'affrice francesepresenta inanteprima«Iodanzerò»biopicsu LdlèFuller Bianconi ogni tipo di etichetta Soko. artista deve essere libero>' ci durante il Biografilm Festi- Bologna. della l3esima edizione del- manifestazione dedicata ai racconti lattrice francese (all'anagrafe Soko1inski ha presentato in italiana <Jo danzerò», bio - Stphanie Di Ginsto sii Ioe Fui- performeramericana che cambiò il danza con la sua ipnotica dance». Un personaggio enne sente molto vicino alei e al cinema dal 15 giugno Wonder Pictures. Apertamente bisessuale, Soko vive amori in maniera libera - una relazione di qualche nie- secunKrisLenSlewart-unpo coniela quale nel film viene raccon- lincontro conlsadoraDuncan (Li- Depp). Nonostante una brutta Losse,aBologllalalLisLacheoggisidivi- NewYorke LosAngelessiè esibi- uno scatenato dj set al Bio- Park, Soko, quando le hanno pro- posto diinterpretareLoie Fui- >Ho incontrato la regista Ot- anni fa e mi ha detto che avrebbe scrilLo un ruolo per da protagonista. Noncono- scevo la storia cli questaperfor- scoperto quanto fosse pro- impegnata. E un personaggio immedesimo. E stata una sfi- interpretare unadonnache nellavi- voleva esscre ripresa>. era libera e indipendente. La sente vicina a lei per questo? Quarido Madonna havisto il film ha detto: la mia E anche io ho pensato lo stesso della sua storia. (ua1siasì artista animato dapassionee istinto è disposto atutto per la propria arte Era una performer a 360 gradi Nonvolevaesseremessa inuriacatego- ria, come me. lo faccio musica, voglio dirigcrc i miei video, recitare. Qucsa è l'essenza dell'arte. La Fuller è stata an- che una fantastica femminista esi sen- tivaa suo agio conlapropriasessualità. Oggi c'è una maggiore libertà anche in questo. Sono convinta che si debba amare chi si vuole aprescindere dal ge- Ilere. PermeesisLono sololebuoneele cattive persone. Quanto è stato difficile fisicamente preparare questo ruolo? «Mi sono allenata sette ore al giorno per due mesi. Stéphanie me lo aveva detto che sarebbe stato faticoso. Mi ha proposto una controfigura, ma io vole- vo sentire il ruolo fino in fondo, la fati- ca, la puzza del mio sudore. Mi sveglia- vo la mattina con forti dolori, non riu- scivo neppure a mettermi i calzini. E stato difficile anche indossare i costu- mi pesanti. Ci sono voluti 140 metri di tessuto solo per crearne uno>. Lei canta e componecanzoni. Quali sono le differenze tra la musica e la dania? <Nella musica sono io responsabile del mio progetto. La danza è una disci- plina invece. Il corpo deve diventare il tuo migliore amico. Non avevo alcuna esperienza con il ballo. I miei ricordi risalgono a quando ero bambina. Ero goffa, impacciata, un ippopotamo. Po- co prima di recitare in questo film, ho inlerpretalo una ragazza scildalo che torna dall'Afghanistan. Un ruolo ma- scolino e violento. E da un set all'altro hodovuto cambiare pelle, trasforman- domi in una leggiadra danzatrice». La Fuller è stata un'icona. Quali so- no quelle odierne per lei? »13jirk e Madonna (chehavoluto So- ko nel video Her dedicato alle donne che lottano perlaparità didirit- ti, ndr) Sono artistecheinventano sem- pre qualcosa di nuovo. Ma esiste ancora il sacrificio nel mondo dell'arte? Assolutainente. Ho fatto venire a Bologna imioi genitoriperchd non rie- sco mai a vederli. Vivo tra New York e Los Angeles e sono sempre in viaggio>. Il personaggio «MisonoalIenata7 oreal giorno perimparareadanzare» Poliedrica SoRoè attrice e cantante eper Io danzerò> haanche imparato a ballare. Aperlameite bisessuale ha avuto una relazione con Kristen Stewart Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 21-22 SUPERFICIE : 56 % 3(5,2',&,7¬ 4XRWLGLDQR 怀 DIFFUSIONE : (100000) AUTORE : Giulio Bianconi 11 giugno 2017 P.3

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Cinema Soko a Bologna: un'artista libera sul set e nella vita -» a pagina 22 Biografilm Festival Parla la madrina della manifestazione di Bologna dedicata ai racconti di vita L'attrice francese presenta in anteprima «lo danzerò» biopic su Loie Fuller di Giulia Bianconi Rifiuta ogni tipo di etichetta Soko. «Un artista deve essere libero» ci dice durante il Biografilm Festival di Bologna. Madrina della 13esima edizione della manifestazione dedicata ai racconti di vita, l'attrice francese (all'anagrafe Stéphanie Sokolinski) ha presentato in anteprima italiana «Io danzerò», biopic di Stéphanie Di Giusto su Loie Fuller, performeramericana checambiò il mondo della danza con la sua ipnotica «serpentine dance». Un personaggio che la 31 enne sente molto vicino a lei e che vedremo al cinema dal 15 giugno con I Wonder Pictures. Apertamente bisessuale, Soko vive anche i suoi amori in maniera libera - ha avuto una relazione di qualche mese con Kristen Stewart - un po ' come la Fuller, della quale nel film viene raccontato rincontro conlsadoraDuncan (Li- ly-Rose Depp). Nonostante una brutta tosse, aBolognal'artistacheoggi si di vide tra New York e Los Angeles si è esibita anche in uno scatenato dj set al Biografilm Park. Soko,quandolehannopro- posto di interpretare Loie Fuller?«Ho incontrato la regista otto anni fa e mi ha detto che avrebbe scritto un ruolo per me da protagonista. Non conoscevo la storia di questaperfor- iiitri, maho scoperto quanto fosse profonda e impegnata. Ê�un personaggio in cui mi immedesimo. Ê�stata una sfida interpretare una donna che nella vita non voleva essere ripresa». La Fuller era libera e indipendente. La sente vicma a lei per questo?«Quando Madonna ha visto il film ha detto: "Sembrala miavita". E anche io ho pensato lo stesso della sua storia. Qualsiasi artista animato da passione e istinto è disposto a tutto per la propria arte. Era una performer a 360 gradi. Non voleva essere messa in una catego - ria, come me. Io faccio musica, voglio dirigere i miei video, recitare. Questa è l'essenza deU'arte. La Fuller è stata anche una fantastica femminista e si sen- tivaasuo agio conia propria sessualità. Oggi c'è una maggiore libertà anche in questo. Sono convinta che si debba amare chi si vuole a prescindere dal genere. Per me esistono solo le buone e le cattive persone». Quanto è stato difficile fisicamente preparare questo ruolo?«Mi sono allenata sette ore al giorno per due mesi. Stéphanie me lo aveva detto che sarebbe stato faticoso. Mi ha proposto una controfigura, ma io volevo sentire il ruolo fino in fondo, la fatica, la puzza del mio sudore. Mi svegliavo la mattina con forti dolori, non riuscivo neppure a mettermi i calzini. E' stato difficile anche indossare i costumi pesanti. Ci sono voluti 140 metri di tessuto solo per crearne uno». Lei canta e compone canzoni. Quali sono le differenze tra la musica e la danza?«Nella musica sono io responsabile del mio progetto. La danza è una disciplina invece. Il corpo deve diventare il tuo migliore amico. Non avevo alcuna esperienza con il ballo. I miei ricordi risalgono a quando ero bambina. Ero goffa, impacciata, un ippopotamo. Poco prima di recitare in questo film, ho interpretato una ragazza soldato che torna dall'Afghanistan. Un ruolo mascolino e violento. E da un set all'altro ho dovuto cambiare pelle, trasformandomi in una leggiadra danzatrice». La Fuller è stata un'icona. Quali sono quelle odierne per lei?«Bj ork e Madonna (che ha voluto So - ko nel video "Her Story", dedicato alle donne che lottano per la parità di diritti,ndr). Sono artistecheinventano sempre qualcosa di nuovo». Ma esiste ancora il sacrificio nel mondo dell'arte?«Assolutamente. Ho fatto venire a Bologna i miei genitori perché non riesco mai a vederli. Vivo tra New York e Los Angeles e sono sempre in viaggio». Il personaggio«Mi sono allenata 7 ore al giorno per imparare a danzare» Poliedrica Soko è attrice e cantante e per «lo danzerò» ha anche imparato a ballare. Apertamente bisessuale ha avuto una relazione con Kristen Stewart

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Tipo media: Stampa locale Tiratura: 57.747Publication date: 11.06.2017 Diffusione:

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Bologna:un'artista libera

e nella vita

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29.196

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Biografilm Festival Parlala madrinadellamanifestazionedi Bolognadedicataai raccontidivita

Soko:«Unartistadeveesserelibero»L'affricefrancesepresentainanteprima«Iodanzerò»biopicsuLdlèFuller

Bianconiogni tipo di etichetta Soko.

artista deve essere libero>' cidurante il Biografilm Festi-

Bologna.della l3esima edizione del-

manifestazione dedicata ai raccontilattrice francese (all'anagrafe

Soko1inski ha presentato initaliana <Jo danzerò», bio -

Stphanie Di Ginsto sii Ioe Fui-performeramericana che cambiò il

danza con la sua ipnoticadance». Un personaggio

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Wonder Pictures.Apertamente bisessuale, Soko vive

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una relazione di qualche nie-secunKrisLenSlewart-unpo coniela

quale nel film viene raccon-lincontro conlsadoraDuncan (Li-

Depp). Nonostante una bruttaLosse,aBologllalalLisLacheoggisidivi-

NewYorke LosAngelessiè esibi-uno scatenato dj set al Bio-

Park,Soko, quando le hanno pro-

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impegnata. E un personaggioimmedesimo. E stata una sfi-

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era libera e indipendente.

La sente vicina a lei per questo?Quarido Madonna havisto il film ha

detto: la mia E anche ioho pensato lo stesso della sua storia.(ua1siasì artista animato dapassionee

istinto è disposto atutto per la propriaarte Era una performer a 360 gradiNonvolevaesseremessa inuriacatego-ria, come me. lo faccio musica, vogliodirigcrc i miei video, recitare. Qucsa èl'essenza dell'arte. La Fuller è stata an-che una fantastica femminista esi sen-tivaa suo agio conlapropriasessualità.Oggi c'è una maggiore libertà anche inquesto. Sono convinta che si debbaamare chi sivuole aprescindere dal ge-Ilere. PermeesisLono sololebuoneelecattive persone.

Quanto è stato difficile fisicamentepreparare questo ruolo?

«Mi sono allenata sette ore al giornoper due mesi. Stéphanie me lo avevadetto che sarebbe stato faticoso. Mi haproposto una controfigura, ma io vole-vo sentire il ruolo fino in fondo, la fati-ca, la puzza del mio sudore. Mi sveglia-vo la mattina con forti dolori, non riu-scivo neppure a mettermi i calzini. Estato difficile anche indossare i costu-mi pesanti. Ci sono voluti 140 metri ditessuto solo per crearne uno>.

Lei canta ecomponecanzoni. Qualisono le differenze tra la musica e ladania?

<Nella musica sono io responsabiledel mio progetto. La danza è una disci-plina invece. Il corpo deve diventare iltuo migliore amico. Non avevo alcunaesperienza con il ballo. I miei ricordirisalgono a quando ero bambina. Erogoffa, impacciata, un ippopotamo. Po-

co prima di recitare in questo film, hoinlerpretalo una ragazza scildalo chetorna dall'Afghanistan. Un ruolo ma-scolino e violento. E da un set all'altrohodovuto cambiare pelle, trasforman-domi in una leggiadra danzatrice».

La Fuller èstata un'icona. Quali so-no quelle odierne per lei?

»13jirk e Madonna (chehavoluto So-ko nel video Her dedicato alledonne che lottano perlaparità didirit-ti, ndr) Sono artistecheinventano sem-pre qualcosa di nuovo.

Ma esiste ancora il sacrificio nelmondo dell'arte?

Assolutainente. Ho fatto venire aBologna imioi genitoriperchd non rie-sco mai a vederli. Vivo tra New York eLos Angeles e sono sempre in viaggio>.

Il personaggio«MisonoalIenata7 oreal giornoper imparareadanzare»

PoliedricaSoRoè attrice e cantanteeper Io danzerò>haanche imparato a ballare.Aperlameite bisessuale ha avutouna relazionecon Kristen Stewart

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 21-22SUPERFICIE : 56 %PERI2DICI7À : 4uRWLGLDQR

DIFFUSIONE : (100000)AUTORE : Giulio Bianconi

11 giugno 2017

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Personaggi Soko vola alto: «Vorrei essere libera come Bjòrk Satta a pag. 22 Nella foto a destra Bob Sinclar alla consolle, nelFimmagine a sinistra, la star Soko La musicista, attrice, icona della bisessualità e amica di Madonna, parla al Biografilm Festival del film "Io danzerò" dedicato alla ballerina Loie Fuller: ©È stata una femminista, una vera anticonformista e una grandissima innovatrice» IL COLLOQUIO Gloria Satta© RIPRODUZIONE RISERVATA BOLOGNA In 12mila l'hanno attesa nella notte al Parco del Cavaticcio, a Bologna, poi hanno ballato al ritmo scatenato del suo dj set. E lei ha concluso l'esibizione lanciando il reggiseno sugli spettatori che hanno ricambiato ricoprendola di indumenti intimi, quindi si è tuffata sulla folla ondeggiante. È nata una stella. Si chiama Soko, ha 31 anni, è francese di Bordeaux ma vive tra New York e Los Angeles. È muscista, attrice, videoartista, performer, amica ed emula di Madonna, icona di stile. E porta- bandiera della bisessualità, o meglio del sesso "flexi", cioè senza distinzione di genere. Soko è il nuovo che avanza nel mondo dello spettacolo sempre a caccia di miti da consumare, imitare, osannare. Due anni fa fece scalpore la sua paparazzatissi- ma storia d'amore con l'attrice Kristen Stewart, oggi l'artista proclama: «Per fortuna viviamo in un'epoca in cui la libertà sessuale permette di amare senza barriere. Il genere non conta SLù. Uomo o donna, chi se ne importa: esiste solo l'essere umano, buono o cattivo che sia, e io rivendico il diritto di rifiutare le definizioni per esprimermi a 360 gradi, senza dover scegliere, sia in scena sia nella vita». SVENIMENTO A Bologna come madrina del Biografilm Festival, Soko ha presentato in anteprima il film di Stéphanie Di Giusto Io danzerò (nelle sale giovedì prossimo) in cui interpreta la ballerina Loie Fuller che infiammò la Belle Epoque con la "serpentine dance" da lei inventata: fasciata in centinaia di metri di seta, eseguiva sotto la luce di riflettori potentissimi una danza sensuale e ipnotica che la mandava in trance lasciandola stremata fino allo svenimento. Non volle mai essere filmata, fu ammirata da artisti come Toulouse-Lautrec, Rodin, i Lumière e s'innamorò della ballerina Isadora Duncan (interpretata da Lily-Rose Depp).«Loie è stata una femminista an- te-litteram, anticonformista e innovatrice. Non a caso Madonna ha adorato il film e mi ha confessato di essersi identificata nel mio personaggio», racconta Soko, tra un colpo di tosse e una tisana («viaggio troppo»), pesanti anfibi e calzettoni gialli che contrastano con il fiocco di seta nera della blusa. Rivela che la regista ha scritto il film proprio pensando a lei: «Eppure non avevo nessuna esperienza di ballo: da piccola ero goffa e sgraziata, mi consideravano l'ippopotamo della classe. E quando ho ricevuto la proposta di girare Io danzerò ero reduce dal film Voirdu pays, in cui interpreto una militare tornata dall'Afghanistan con uno stress post-traumatico, un ruolo tutt'al- tro che aggraziato. Stéphanie Di Giusto mi ha salvata, costringen- doni ad allenamenti estenuanti per conquistare la leggiadria di Loie Fuller. Per mesi ho avuto talmente male alle articolazioni da non riuscire a mettermi i calzini da sola... Poi mi sono trovata a girare l'ultima scena sul palco dell'Opéra Garnier, a Parigi, davanti ai miei genitori che facevano le comparse. È stato fantastico». NIENTE FINZIONE Corporatura forte, faccia irregolare ed espressiva, modo di vestire creativo spesso frutto del saccheggio dei mercatini vintage, Soko è diventata la musa dei grandi stilisti che se la contendono. Parla veloce, come ha sempre vissuto: lasciò la famiglia a 16 anni, per molto tempo è stata senza fissa dimora e dormiva un po' qua un po' là dagli amici. Oggi dichiara di avere una concezione totalizzante del suo mestiere. «Vado sempre fino in fondo. La regista mi aveva proposto una controfigura per le scene faticose, o quelle in cui dovevo esibirmi a tre metri da terra: uno spauracchio, per me che soffro di vertigini. Ma ho rifiutato perché volevo immedesimarmi nel mio personaggio senza riserve, provare il suo sforzo, avere gli abiti impregnati del suo sudore. La finzione non fa per me». Se chiedi a Soko (nome d'arte di Stéphanie Sokolinski) chi sono le figure femminili SLù innovative o trasgressive del nostro tempo, risponde decisa: «Bjork e Madonna, perché hanno inventato qualcosa e sono le padrone delle loro esibizioni». L'arte richiede molti sacrifici? «Senza alcun dubbio. Ne so qualcosa io. Non faccio che lavorare, non ho SLù una vita personale. Per stare con i miei genitori, che non vedevo da un anno, lo ho fatti venire a Bologna». Ora che è una star, cosa vuole dalla vita? «La libertà di rimanere me stessa. Senza limiti e senza etichette».«VOGLIO SOLO RIMANERE ME STESSA, SENZA LIMITI 1e ETICHETTE ESSERE COME BJORK CHE È LA PADRONA DELLE SUE ESIBIZIONI» ADDIO A ADAM WEST SIMBOLO DELLA SERIE TV DEDICATA A BATMAN NEGLI ANNI SESSANTA CON KRISTEN Sopra Soko (al secolo Stéphanie Sokolinski) con Kristen Stewart SUL SET Sopra e a sinistra Soko in due scene di "Io danzerò" di Stéphanie Di Giusto e sotto con Andrea Romeo, direttore del Biografilm Festival

Il Messaggero (ITA) - it Print

Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 263.738

Publication date: 11.06.2017 Diffusione:

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Readership: 1.205.000

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PersonaggiSoko vola

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• a sinistra, lastar Soko

musicista, attrice, icona della bisessualità e anìica di Madonna, parla al Biografilrn Festival del filmalla ballerina LoYeFuller: «E stata una femminista, una vera anticonformista e una grandissima innovatiice»

itiiCOLLOQUIO

SatiaPIPPOOUZICNEPISERVA1A

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PAESE : Italia PAGINE : 17, 22SUPERFICIE : 41 %PERI2DICI7À : 4uRtLGLDQR

DIFFUSIONE : (400000)AUTORE : Gloria Satta

11 giugno 2017 - N°NC

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In l2mila l'hanno attesa nellanotte al Parco del Cavaticcio,a Bologna, poi hanno ballatoal ritmo scatenato del suo djset. E lei ha concluso l'esibi-zione lanciando il reggiseno

sugli spettatori che hanno ricam-biato ricoprendola di indumentiintimi, quindi si è tuffata sullafolla ondeggiante. E nata unastella, Si chiama Soko, ha 31 an-ni, è francese di Bordeaux ma vi-ve tra New York e Los Angeles. Emuscista, attrice, videoartista,performer. amica ed emula diMadonna, icona di stilc. E porta-bandiera della bisessualità, o me-glio del sesso \fiexi\, cioè senzadistinzione di genere.

Soko è il nuovo che avanza nelmondo dello spettacolo semprea caccia di miti da consumare,

imitare, osannare. Due anni fa fe-ce scalpore la sua paparazzatissi-ma storia d'amore con l'attriceKristen Stewart, oggi l'artistaproclama: «Per fortuna viviamoin un'epoca iii cui la libertà ses-suale permette di amare senzabarriere. Il genere non conta SLù.Uomo o donna, chi se ne impor-ta: esiste solo l'essere umano,btiono o cattivo che sia, e io ri-vendico il diritto di rifiutare ledefinizioni per esprimermi a360 gradi, senza dover scegliere,sia in scena sia nellavita»,

SVENIMENTOA Bologna come madrina delBiografilm Festival, Soko ha pre-sentato in anteprima il film diStéphanie Di Giusto Io daj -nzerò(nelle sale giovedi prossimo) incui interpreta la ballerina LoieFuller che infiammò la Belle Epo-que con la dalei inventata: fasciata in centina-

ia di metri di seta, eseguiva sottola luce di riflettori potentissimiuna danza sensuale e ipnoticache la mandava in trance lascian-dola stremata fino allo sveni-mento, Non volle mai essere fil-mata, fu ammirata da artisti co-me Toulouse-Lautrec, Rodin, iLumière e s'innamorò della bal-lerina Isadora Duncan (interpre-tata da Lily-Rose Depp).«Lote è stata una femminista an-te -litteram, anticonformista e in-novatrice, Non a caso Madonnaha adorato il film e mi ha confes-sato di essersi identificata nelmio personaggio», racconta So-ko, tra un colpo di tosse e una ti-sana («viaggio troppo»), pesantianfibi e calzettoni gialli che con-trastano con il fiocco di seta neradella blusaRivela clic la regista ha scritto ilfilm proprio pensando a lei: «Ep-pure non avevo nessuila espe-rienza di ballo: da piccola erogoffa e sgraziata, mi considera-

vano l'ippopotamo della classe.E quando ho ricevuto la propo-sta di girare Io danzrrò ero redu-ce dal film Voir du pcnys,in cui in-terpreto una militare tornatadall'Afghanistan con uno stresspost -traumatico, un ruolo tutt'al-tro che aggiaziato. Stéphanie DiGiusto mi ha salvata, costringen-doni ad allenamenti estenuantiper conquistare la leggiadria diLo'ie Fuller. Per mesi ho avutotalmente male alle articolazionida non riuscire a mettermi i cal-

zini da sola... Poi mi sono trovataa girare l'ultima scena sul palcodcll'Opéra Carnicr, a Parigi, da-vanti ai miei genitori che faceva-no le comparse. E stato fantasti-co».

NIENTE FINZIONECorporatura forte, faccia irrego-lare ed espressiva, modo di vesti-re creativo spesso frutto del sac-clieggio dei rnercatiui vintage,Soko è diventata la musa deigrandi stilisti che se la contendo-no. Parla veloce, come ha sem-previssuto: lasciò la famiglia a16anni, per molto tempo è statasenza fissa dimora e dormiva unpo' qua un po' là dagli amici. Og-gi dichiara di avere una conce-zione totalizzante del suo mestie-re. «Vado sempre fino in fondo.La regista mi aveva propostouna controfigura per le scene fa-ticose, o quelle in cui dovevo esi-birmi a tre metri da terra: uno

spauracchio, per me che soffrodi vertigini. Ma ho rifiutato per-ché volevo immedesimarmi nelmio personaggio senza riserve,provare il suo sforzo, avere gliabiti impregnati del suo sudore.La finzione non fa perme».Se chiedi a Soko (nome d'arte diStéphanie Sokolinski) chi sono lefigure femminili SLù innovativeo trasgressive del nostro tempo,risponde decisa: 'Bjork e Madon-na, perché hanno inventato qual-cosa e sono le padrone delle loroesibizioni>'. L'arte richiede moltisacrifici? «Senza alcun dubbio.Ne so qualcosa io, Non faccio chelavorare, non ho SLù una vita per-sonale. Per stare con i miei geni-tori, che non vedevo da un anno,lo ho fatti venire a Bologna'. Orache è una star, cosa vuole dallavita? «La libertà di rimanere mestessa. Senza limiti e senza eti-

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SULSETSopra e a sinistra Sokoin due scene didi Stéphanie Di Giusto e sottocon Andrea Romeo, direttoredel Biografllm Festival

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 17, 22SUPERFICIE : 41 %PERI2DICI7À : 4uRWLGLDQR

DIFFUSIONE : (400000)AUTORE : Gloria Satta

11 giugno 2017 - N°NC

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L'attrice e cantautrice francese in grande ascesa "Per Io danzerò mi sono ispirata a Bjòrk e Madonna" Personaggio FULVIA CARRARA BOLOGNA Prima di tutto dedizione totale. E poi combattere per esprimersi liberamente, correre rischi, fisici e psicologici. Per Stéphanie So- kolinski, in arte Soko, attrice e cantautrice francese di origine polacca nata a Bordeaux nel- ì'85, essere artisti significa tutto questo. E molto altro. Lo dimostrano la sua carriera eclettica, la professionalità ineccepibile, il gusto di cambiare pelle. Al Biografilm Festival di Bologna rilascia interviste per Io danzerò, il film di Stéphanie Di Giusto in cui interpreta la ballerina Loie Fuller nel periodo in cui incontrò Isadora Duncan (Lily Rose Depp), sorseggia tisane per curare il raffreddore e, dopo mezzanotte, si scatena in versione dj set al Parco del Cavaticcio, davanti a migliaia di persone. Quando le lanciano un reggiseno se lo appende alle orecchie e quando decide che è il momento di tuffarsi dal palco («stage diving») non esita: «Un artista deve essere pronto a tutto». Nei panni di Fuller, eroina trasgressiva dei palcoscenici della Belle Epoque adorata da Toulouse-Lautrec, Rodin e i fratelli Lumière, Soko (un anno fa al centro del gossip per un flirt con Kristen Stewart) ha trovato corrispondenza ideale: «È un personaggio fantastico, una vera femminista, convinta, come me, che non esistano discriminazioni di genere. Nel mondo ci sono solo esseri umani, buoni e cattivi, ed è giusto amare chi si vuole, a prescindere dal sesso». Uguali anche le aspirazioni artistiche: «Fuller non voleva essere confinata in una categoria, era un'artista a 360 gradi». Per interpretare Io danzerò (dal 15 nei cinema distribuito da I Wonder) Soko si è allenata per due mesi, sette ore al giorno: «Indosso costumi fatti con 140 metri di tessuto. Nelle prime scene del film ne porto uno che prevede l'uso di bastoni terribilmente pesanti, ma non ho voluto controfigure. Se fai una parte devi farla sul serio, i vestiti devono puzzare di sudore». Durante la lavorazione «l'osteopata è diventato il mio migliore amico, e ho dovuto anche vincere il mio problema di vertigini. Ballavo al buio su una piattaforma a 3 metri d'altezza, ogni volta mi auguravo di non morire». Tutto questo partendo SLù o meno da zero: «AH'ini- zio mi vedevo pesante, una specie di piccolo ippopotamo. Inoltre venivo dal set del film di Del- phine Coulin VoirDu Pays in cui sono una soldatessa reduce dal- rAfghanistan. Non è stato semplice trasformarmi da militare con tuta mimetica in farfalla». Musica e recitazione comportano impegni diversi: «Quando sono musicista sento che tutto dipende da me, è SLù facile. La danza richiede disciplina quotidiana». Se deve fare paralleli con Loie Fuller, Soko non ha dubbi. Le uniche che oggi le assomigliano sono Madonna e Bjòrk: «Sono inventrici di stili originali e di modi autonomi di fare spettacolo. Dopo aver visto Io danzerò, Madonna ha detto che era stato come assistere alla storia della sua vita». Percorsi che richiedono sacrifici: «Non ho SLù tempo per me: i miei genitori mi hanno raggiunta qui per quattro giorni. Non li vedevo da un anno». Per me non esistono discriminazioni di genere. Nel mondo ci sono solo esseri umani, buoni e cattivi Stéphanie Sokolinski cantante e attrice nome d'arte Soko Soko interpreta Loie Fuller nel film «Io danzerò»

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Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 379.334Publication date: 11.06.2017 Diffusione:

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Soko: prontaatuttoDopoleripresei vestiti

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'Per Io danzeròniisonoispirataaBjòrkePersonaggioFULVIACAPRARA vuole, a prescindere dal sesso». digenere.NelmondoBOLOGNA Uguali anche le aspirazioni

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questo. E molto altro, scene del film ne porto uno cheLo dimostrano la sua carne- preveda l'uso di bastoni terri-eclettica, la professionalità biImentepesti,manonho-

ineccepibile, il gusto di cambia- luto controfigure. Se fai unapelle. Al parte devi farla sul serio, i vesti -

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per Io che vincere il mio problema didanzerò, il vertigini. Ballavo al buio su una

m di piattaforma a 3 metri d'altezza,Stéphanie Di ogni volta mi auguravo di nonGiusto in cui morire». Tutto questo parten-interpreta la do SLù o meno da zero: «All'mi-ballerina Loie zio mi vedevo pesante, una spe-Fuller nel pe- de di piccolo ippopotamo. Inol-nodo fl CU tre venivo dal set del film di Del -incontrò Isa- phine Coulin VoirDuPays in cuidora Dunan sono una soldatessa reduce dal-(Lily Rose Depp), sorseggia ti PAfghanistan. Non è stato sem-saiie per eiirare il raffreddore e, plice trasformarmi da militaredopo lilezzanotte, si scatena in tuta mimetica in farfalla».versione dj set al Parco del Ca- Musica e recitazione com-vaticcio, davanti a migliaia di portano impegni diversi:persone. Quando le limriano un «Quando sono musicista sentoreggiseno se lo appende alle che tutto dipende da me, è SLùorecchie e quando deeide che è facile. La danza richiede disci-

momento di tuffarsi dal palco plina quotidiana». Se deve fare Soko(<stage diving») non esita: «Un paralleli con Loie Fuller, Soko interpretaartista deve essere pronto a non ha dubbi. Le uniche che og- LoieFuller

tutto». gi le assomigliano sono Madon- nelfilmNei panni di Fulier, eroina na e Bjrk: «Sono inventrici di «Io danzrò»

trasgressiva dei palcoscenici stili originali e di modi autono-della Belle Epoque adorata da mi di fare spettacolo. Dopo averToulouse-Lautrec, Rodin e ft- visto Io danzerò, Madonna ha

Lumière, Soko (un anno fa detto che era stato come assi-centro del gossip per un flirt stere alla storia della sua vita».

Kristen Stewart) ha trova- Percorsi che riehiedoiw sacrifi-corrispondenza ideale: «È Ufl ci: «Non ho SLù tempo per me: i

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DIFFUSIONE : (470000)AUTORE : Fulvia Caprara

11 giugno 2017 - N°NC

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Interviste alla madrina-danseuse e a una delle muse di Lynch ATTRICE E CANTANTE«Ho scoperto la ballerina Loie Fuller Come me si opponeva a tutti i tipi di discriminazione, anche sessuale» di PIERFRANCESCO PAGODA TOULOUSE-LAUTREC l'ha ritratta vorticosamente, in un quadro ambientato alle Folies Bergere, avvolta nel suo abito in sinuoso movimento. 3Lù futurista prima dei futuristi che Belle Epoque. Amante della tecnologia e delle possibilità infinite che l'elettricità poteva aprire ai linguaggi dell'arte, la ballerina americana Loie Fuller è diventata una icona per danza moderna. A lei è dedicato La Danseuse, il film di Stephanie Di Giusto in anteprima italiana stasera alle 21.30 all'Arlecchino, interpretato da Soko, cantante e attrice francese, vero nome Stephanie Sokolinski, nota anche alle cronache rosa per la recente storia d'amore con Kristen Stewart di Twilight. Soko, 'lo danseuse' non è solo una biografìa su una stella della danza.«Raccontare una storia, pure molto affascinante, come quella di una donna che senza aver mai frequentato delle scuole, ha inventato la danza moderna, è stato per la regista Di Giusto un pretesto per descrivere l'impatto che il vento della libertà, quando è davvero irruento, non solo stravolge le vite delle singole persone, ma riesce a cambiare la società, a dissolvere le regole e i confini». Come Loie Fuller fa nella sua carriera. «La sua stessa esistenza è un'opera d'arte. Lei ha dimostrato, semplicemente vivendo, che ognuno, contro tutto e contro tutti, può governare il proprio destino e imporre la propria visione, arrivando al successo restando fedele alle proprie convinzioni». Un'esperienza che ricorda in un certo senso la sua...«Certo, io non sapevo nulla di Loie Fuller prima di incontrare la regista. Al di là del carattere davvero rivoluzionario della sua danza, mi ha impressionato il suo costante, feroce, opporsi alle discriminazioni. Di ogni forma. Da quelle sessuali - non faceva mistero della sua omosessualità - a quelle basate sui canoni tradizionali della danza, che sovverte in maniera radicale». Davvero limitativo definirla una danzatrice.«Era una figura totale, in sé racchiudeva, oltre alle incredibili doti di ballerina non convenzionale, la capacità, come si direbbe oggi, di motivare un gruppo, di far sentire ognuno parte di una visione che trascendeva quella dei singoli. E poi curava le relazioni con gli impresari, sino alla creazione di una scuola di danza, dove muoverà i primi passi, come si vede nel film, Isadora Dun- can». Anche lei, nella sua altra attivilà creativa, la musica, adotta modalità simili.«Facendo le dovute differenze, proprio in questo sta la vicinanza, che sento molto forte, con Loie Fuller. Io creo i miei brani, scrivo i testi, li suono, li porto in scena in giro il mondo, io e la mia chitarra e faccio da sola, in casa, i miei video». Che, a volte, diventano dei veri casi ^mediatici.«E successo qualche anno fa con una mia canzone, lil KiU Her. Ho registrato con un telefonino un video nella mia camera da letto, l'ho messo sulla rete e ha subito avuto tre milioni di visualizzazioni. Allora ho deciso di metterlo in vendita on line, ha quasi raggiunto le centomila copie... L'intraprendenza viene ripagata». STASERA IN CONCERTO AL PARK«L'incontro con David, sia da musicista che da attrice, mi ha fatto entrare in un mondo fulminante» di BENEDEHA CUCCI QUESTA è la sera di Chrysta Bell al Bio- grafilm Park. E con lei, che presenta il nuovo disco ÌVH Dissolve arriverà anche quell'atmosfera darkpop-sognante, frutto di una lunga relazione artistica e musicale con David Lynch (con lui ha scritto anche la canzone Polish Poem che si ascolta nei minuti finali di Inland Empire) che l'ha voluta anche come attrice nella terza serie di Twin Peaks: è l'agente Fbi Tammy Preston. 'We Dissolve' è il suo nuovo disco, cosa si scioglie o si disgrega nella sua visione?«E il filo nascosto che intreccia il tutto. Parla all'infinita natura del ciclo vita-morte-vita cui mi avvicino da diverse angolature. Una relazione che finisce, un'ossessione che comincia, un fantasma che comunica con l'amante che aveva in vita, una persona cui ci si arrende e il resistere alla perfezione di questo ciclo. E il nostro tema qui, nelle dimensioni carnale, spirituale e metafisica». La sua collaborazione con Lynch è iconica e il primo disco nasce con lui. Come si lavora con Lynch?«David è un artista che crea su multipli media e ha un suono singolare, un umore e un sentimento - esattamente ciò da cui deriva il termine 'lynchiano' -, uno stile e un genere che sono solo suoi. Quando faccio musica con lui, divento parte del suo mondo». Come vi siete incontrati?«Attraverso un agente di Hollywood molto vicino a David che sapeva del suo interesse per la musica e del lavorare con musicisti. L'agente sentiva che insieme potevamo lavorare bene e ci ha presentati. L'intuizione è stata buona perché ci siamo connessi subito e abbiamo scritto una canzone insieme il giorno che ci siamo conosciuti». Adesso tocca a Twin Peaks, visto che ha recitato nella terza attesissima serie. Ecco... come è andata?«Essere sul set con David era il brivido che aspettavo da una vita. Tutti quelli che lavoravano nella produzione erano così felici di fare parte di questo progetto... come se sentissero come un dono e un privilegio l'essere stati scelti per qualcosa di così significativo. E tra te e te ti domandavi: sta davvero succedendo? Anche perché noi attori ci sentiamo esattamente come voi spettatori, lui ci dà solo la parte di sceneggiatura che ci riguarda e quindi siamo lì sulle spine, seduti nella nostra poltrona, per vedere cosa succederà dopo!». Lei è ospite di un festival dedicato al documentario e alle biografie: chi sono i personaggi che l'hanno ispirata?«Adoro i documentari perché sono fonda- mentali per la formazione di una vita sentimentale. Recentemente ne ho visto uno su Nicola Tesla che è stato pazzesco, e poi adoro le vite di Hedy Lamarr, Wangari Maa- thai, Maharishi Mahesh Yogi e Mata Hari. E proprio vero che la verità è SLù strana della fiction». Soko 'La Danseuse' alle 21.30 aH'Arlecchino Chrysta Bell alle 21.15 al Biografilm Park

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Sokoe Chrysta,donnedaBiografilmintervistealla madrina-danseuseea unadelle musedi Lynch

CANTANTEscoperto La balLerina Loie FuLLer

opponeva a tutti i tipidiscriminazione, anche sessuaLe»

PIERFRANCESCO3AC2'ÀTOULOUSE-LAUTREC l'ha ritrattavorticosamente, in un quadro ambientato

Bergere, avvolta nelsuo abito inmovimento. 3Lù futurista prima

cheBelle EpoRue.Amante del-e delle possibilità infimte chepoteva aprire ai linguaggi

ballerina americana Loie Fui-diventata una icona per danza moder-

dedicato La Danseuse,il film diGiusto in anteprima italiana

21.30al1'Arlechino, interpreta-cantante eattrice francese, vero

Steplianie Sokohnski, nota ancheal-rosaper la recentestoria d'amo-

Kristen Stewart di Twihgìzt.danseuse' non è solo una

su una stella della danza.una storia, pure molto affasci-quella di una donna che senza

frequentato delle scuole,ha inven-moderna, è stato per la registapretesto per descrivere 1im-

vento della libertà, quando èirruento, non solo stravolge le vite

persone, ma riescea cambiaredissolverele regole e i confini».

Fuller fa nella sua carriera.stessaesistenzaè un'opera d'arte.

dimostrato, semplicemente viven-ognuno, contro tutto e contro tutti,

governare il proprio destino e imporrevisione, arrivando alsuccessore-

alle proprie convinzioni».Un'esperienza che ricorda in un certo

sua...non sapevonulla di LoieFuller

incontrare la regista. Al di là deldavvero rivoluzionario della sua

impressionato il suo costante,opporsi alle discriminazioni. Di

Da quelle sHssuDOL—non fàcevasua omosessualità- a quelle

canoni tradizionali della danza,in maniera radicale».

limitutivo definirla una dan-

figura totale, in sé racchiudeva, o! -

incredibili doti di ballerina non con-capacità,come si direbbe og-

motivare un gruppo, di far sentiredi una visione che trascende-

singoli. Epoi curava lerelazio-impresari, sino alla creazione di

danza, dove muoverà i primisi vede nel film, Isadora Dun-

Anche lei, nella sua altra attività creati-va, Ici musica, adotta modalità simili.

«Facendo le dovute differenze, proprio inquesto stala vicinanza, chesentomolto for-te, con Loie Fuller. Io creo i miei brani,scrivo i testi, li suono, li porto in scena ingiro il mondo, io e la mia chitarra e Lccioda sola,in casa,i miei video».

Che a volte, diventano dei veri «IsimeiaIici.

«E successoqualche anno fa con una miacanzone,I'llKzll Her. Ho registrato con untelefonino un video nella mia cameradalet-to, l'ho messo sulla rete e ha subito avutotre milioni di visualizzazioni. Allora ho de-ciso di metterlo in vendita on line, ha quasiraggiunto le centomila copie... L'intrapren-denzaviene ripagata».STASERAIN CONCERTOAL PARK«L'incontro con David, sia damusicista che da attrice, mi ha fattoentrare in un mondo fuLminante»di BENEDE1TACUCCIQUESTA la sera di Chrysla Beil al Bio-grafilm Park. E con lei, chepresenta il nuo-vo disco We Disclve arriverà anchequell'atmosfera darkpop-sognante, fruttodi una lunga relazione artistica e musicalecon David Lynch (con lui ha scritto anchela canzonePolishPoemchesiascoltanei mi-nuti finali di IniandEmpire) chel'ha volutaanchecomeattrice nella terza serie di TwinPeaks: è l'agente Fbi Tammy Preston.

'We Dissolve' è il suo nuovo disco, co-sa si scioglie osi disgrega nella sua vi-sione?

«Èil filo nascostoche intreccia il tutto. Par-la all'infinita natura del ciclo vita -morte-vi-ta cui mi avvicino da diverse angolature.Una relaziune he finisx, un'ossessioneche comincia, un fantasma che comunicaconl'amante che avevain vita, una personacui ci si arrendee il resisterealla perfezionedi questo ciclo. E il nostro tema qui, nelledimensioni carnale, spirituale e metafisi-ca».

La sua collaborazione con Lynch è ico-nica e il primo disco nasce con lui. Co-me si lavora con Lynch?

«David è un artistachecrea sumultipli me-dia e ha un suono singolare, un umore e unsentimenio - esattamenteciò dacui derivail termine 'lynchiano' -, uno stile e un gene-re chesono solo suoi. Quando faccio musi-cacon lui, divento parte del suo mondo».Come vi siete incontrati?«Attraverso un agentedi Hollywood moltovicino a David chesapevadel suoinieresseper la musica e del lavorare con musicisti.L'agente sentiva cheinsieme potevamo la-vorare benee ci ha presentati. L'intuizioneè statabuona perché ci siamo connessisubi-to e abbiamo scritto una canzone insieme il

giorno che ci siamo conosciuti».Adesso locca a Twin Peaks, visto cheha recitato nella terza attesissima se-rie. Ecco..,come è andata?

Esseresul set con David era il brivido cheaspettavoda una vita. Tutti quelli che lavo-ravano nella produzione erano così felici difare parte di questo progetto... come sesen-tisserocome un dono e un privilegio l'esse-restati scelti per qualcosadi così significati-vo. E tra te e te ti domandavi: sta davverosuccedendo? Anche perché noi attori cisentiamo esattamentecome voi spettatori,lui ci dà solo la parte di sceneggiatura checi riguarda e quindi siamo lì sulle spine, se-duti nella nostra poltrona, per vedere cosasuccederàdopo!».

Lei è ospite di un festival dedicato aldocumeigario e alle biografie: chi so -noi personaggi che l'hanno ispirata?

«Adoro i documentari perchésono fonda-mentali per laformazione di una vita senti-mentale. Recentemente ne ho visto uno suNicola Teslacheè stato pazzesco,e poi ado-ro le vite di Hedy Lamarr, Wangari Maa-tbai, Maharishi Mahesh Yogi e Mata Hari.E proprio vero chela verità èSLù strana del-lafiction».

Soko'La Danseuse'alle 21.30all'Arlecchino

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10 giugno 2017 - Edizione Bologna

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