Bollettino Radar maggio 2019 (26.04.2019 29.05.2019) · 1 / 9 Dipartimento federale dell'interno...

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1/9 Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Bollettino Radar maggio 2019 (26.04.2019 29.05.2019) Scopo del Bollettino Radar: Il Bollettino Radar valuta e raccoglie le informazioni rilevanti per la Svizzera sulla situazione internazionale e sulla diffusione delle più importanti epizoozie e malattie animali. Ciò permette di riconoscere precocemente e comunicare i possibili rischi per il Paese. Il Bollettino Radar è pubblicato con cadenza mensile. Nota: in presenza di un caso di epizoozia o di minaccia incombente per la Svizzera si ricorre ai canali di comunicazione consolidati per la gestione degli eventi all’interno del Servizio veterinario svizzero. Fonti consultate: ADNS, AHO, USAV, Defra, PAFF Committee, FLI, Healthmap, MediSYS, OIE, ProMED, DI- SCONTOOLS, EFSA e altre. Definizione dei simboli semaforici: Rischio elevato che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera, oppure manifestazione già in corso. Vengono adottate misure concrete per proteggere gli effettivi svizzeri. Rischio medio che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. È opportuno prestare mag- giore attenzione. A seconda della situazione vengono adottate misure per proteggere gli effettivi svizzeri. Rischio ridotto che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. La situazione è tuttavia ano- mala e va tenuta sotto controllo. Non sono ancora necessarie misure per proteggere gli effettivi svizzeri. 2 mesi 1 mese Att. Nuove notifiche PSA Peste suina africana (PSA): ulteriori casi in Polonia, Ungheria, Belgio, Romania, Lituania, Lettonia, Ucraina e Asia. Notifiche sintetiche ee aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019 BT Malattia della lingua blu (BT): un caso di BTV-16 in Grecia; nessun caso di BTV-4 o BTV-1 in Europa, situazione in Francia. AE Afta epizootica (AE): nuovi casi in Algeria, Libia, Marocco e Israele. TBC Tubercolosi (TBC): ulteriori casi in Francia, due casi in Germania. AI Influenza aviaria (AI): un caso di HPAI H5N8 fra i tacchini in Israele; LPAI H3N1 nel pollame domestico in Belgio. Piccolo co- leottero dell’alveare Piccolo coleottero dell’alveare: situazione in Italia. -- CWD Malattia del dimagrimento cronico (Chronic wasting disease, CWD): ulteriore caso in Svezia. Analisi di esclusione di epizoozie altamente contagiose in Svizzera Programma di riconoscimento precoce della peste suina africana nei cinghiali in Svizzera

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Dipartimento federale dell'interno DFI

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV

Bollettino Radar maggio 2019 (26.04.2019 – 29.05.2019)

Scopo del Bollettino Radar:

Il Bollettino Radar valuta e raccoglie le informazioni rilevanti per la Svizzera sulla situazione internazionale e sulla

diffusione delle più importanti epizoozie e malattie animali. Ciò permette di riconoscere precocemente e comunicare

i possibili rischi per il Paese. Il Bollettino Radar è pubblicato con cadenza mensile. Nota: in presenza di un caso di

epizoozia o di minaccia incombente per la Svizzera si ricorre ai canali di comunicazione consolidati per la gestione

degli eventi all’interno del Servizio veterinario svizzero.

Fonti consultate: ADNS, AHO, USAV, Defra, PAFF Committee, FLI, Healthmap, MediSYS, OIE, ProMED, DI-

SCONTOOLS, EFSA e altre.

Definizione dei simboli semaforici:

Rischio elevato che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera, oppure manifestazione già in corso. Vengono adottate misure concrete per proteggere gli effettivi svizzeri.

Rischio medio che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. È opportuno prestare mag-giore attenzione. A seconda della situazione vengono adottate misure per proteggere gli effettivi svizzeri.

Rischio ridotto che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. La situazione è tuttavia ano-mala e va tenuta sotto controllo. Non sono ancora necessarie misure per proteggere gli effettivi svizzeri.

2 m

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Att

. Nuove notifiche

PSA Peste suina africana (PSA): ulteriori casi in Polonia, Ungheria, Belgio,

Romania, Lituania, Lettonia, Ucraina e Asia.

Notifiche sintetiche ee aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019

BT

Malattia della lingua blu (BT): un caso di BTV-16 in Grecia; nessun caso di BTV-4 o BTV-1 in Europa, situazione in Francia.

AE Afta epizootica (AE): nuovi casi in Algeria, Libia, Marocco e Israele.

TBC Tubercolosi (TBC): ulteriori casi in Francia, due casi in Germania.

AI Influenza aviaria (AI): un caso di HPAI H5N8 fra i tacchini in Israele; LPAI H3N1 nel pollame domestico in Belgio.

Piccolo co-leottero dell’alveare

Piccolo coleottero dell’alveare: situazione in Italia.

-- CWD Malattia del dimagrimento cronico (Chronic wasting disease, CWD): ulteriore caso in Svezia.

Analisi di esclusione di epizoozie altamente contagiose in Svizzera

Programma di riconoscimento precoce della peste suina africana nei cinghiali in Svizzera

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Malattia Peste suina africana (PSA) – Polonia, Ungheria, Belgio, Romania, Lituania, Lettonia, Ucraina

e Asia

Situazione

Rispetto ai mesi scorsi, il numero dei casi di PSA nei cinghiali notificati è calato da 519 (marzo) e 554 (aprile) a

289 (maggio). Si sono registrati nuovi casi relativamente a questa specie soprattutto in Polonia. Dalla Romania,

dalla Polonia e dall’Ucraina sono pervenute nuovamente segnalazioni di focolai nella popolazione di suini do-

mestici.

In Asia la PSA continua a diffondersi tra i suini domestici. Recentemente ne è stata colpita Hong Kong.

Immagine PSA: Casi e focolai di PSA nei suini domestici e nei cinghiali notificati all’ADNS dal 1° al 3 giugno

2019. Le zone attualmente interessate dalla decisione di esecuzione 2014/709/UE sono mostrate qui.

Cinghiali

Dal 1° maggio 2019 sono stati notificati all’ADNS 289 casi di PSA (con uno o più animali coinvolti) in tutta Europa:

142 in Polonia, 48 in Ungheria, 36 in Belgio, 29 in Lituania, 21 in Romania e 13 in Lettonia (stato: 27.05.2019).

In Polonia i casi sono stati registrati prevalentemente nella regione intorno a Varsavia. In Belgio i casi di PSA

rimangono tuttora circoscritti alla provincia del Lussemburgo.

Suini domestici

Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019 sono stati notificati all’ADNS 18 focolai verificatisi in allevamenti di suini,

di cui 13 in Romania, 3 in Ucraina e 2 in Polonia. Uno dei casi polacchi ha interessato un’azienda di ingrasso di

suini con poco meno di 1800 esemplari nel nord-est del Paese, mentre l’altro era localizzato in una grande azienda

con 8000 suini al confine con la Bielorussia. Entrambe le strutture sorgono in una zona in cui si sono riscontrati

vari casi tra i cinghiali (area della parte II). Si tratta del secondo e del terzo focolaio di PSA nei suini domestici

registrato in Polonia quest’anno.

Il 12 maggio 2019 è stato notificato il primo focolaio di PSA a Hong Kong. L’infezione è stata diagnosticata in un

animale importato, presso un macello situato nei pressi del confine con la Cina. In Cina si sono registrati ulteriori

casi, mentre il Vietnam, fino a fine maggio 2019, ha segnalato quasi 3000 focolai di PSA.

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Commento

In Belgio, finora, sono stati trovati morti 787 cinghiali colpiti dalla PSA; altri otto sono stati abbattuti e due sono

stati catturati (stato: 13.05.2019). Ad aprile e maggio 2019 il numero dei casi è decisamente calato rispetto ai

mesi precedenti. Poiché continuano comunque a presentarsi nuovi episodi, il rischio di una diffusione della ma-

lattia oltre i confini nazionali permane.

Il pericolo principale di una possibile introduzione in zone finora indenni è legato all’importazione di prodotti a

base di carne di suino o cinghiale contenenti il virus.

La situazione della PSA in Asia sta ulteriormente peggiorando. Come possibili cause della diffusione sovraregio-

nale del virus si identificano i contatti con persone e veicoli contaminati, il consumo di resti alimentari e i trasporti

di animali.

Conseguenze

per la

Svizzera

Il rischio di introduzione della malattia in Svizzera rimane elevato. Il virus della PSA resta attivo (e quindi trasmis-

sibile) molto a lungo nel sangue, nei prodotti a base di carne e nelle carcasse di suini domestici e cinghiali

infettati. L’importazione, lo smaltimento e il consumo di prodotti a base di carne di suino o cinghiale rappresen-

tano dunque le maggiori fonti di pericolo. Si sconsiglia quindi vivamente di portare in Svizzera carne di suino o

cinghiale o prodotti derivati (prosciutto, salame ecc.) da regioni in cui è presente la malattia. Prima del rientro da

viaggi venatori nelle zone interessate occorre pulire e disinfettare accuratamente scarpe, indumenti, utensili e

veicoli (cfr. anche il materiale informativo plurilingue).

Gli allevatori di suini sono chiamati a rispettare con rigorosità le misure di biosicurezza (divieto di alimentare gli

animali con resti alimentari, controllo degli accessi, stazione igienizzante, recinzioni sicure). In presenza di sin-

tomi poco chiari, dovrebbero rivolgersi immediatamente al veterinario dell’effettivo, che può condurre accerta-

menti richiedendo analisi di esclusione della PSA. Da aprile 2019 tali analisi sono state effettuate presso 22

aziende.

Nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali, in tutta la Svizzera

vanno condotte analisi sui cinghiali trovati morti nonché sugli animali malati e sulla selvaggina infortunata che

sono stati abbattuti. Da aprile 2019 sono stati sottoposti ad analisi nell’ambito del programma di riconoscimento

precoce 5 cinghiali.

Nell’Unione europea la decisione di esecuzione 2014/709/UE, di recente modificata dalla decisione (UE)

2019/875, definisce le zone a elevato rischio di diffusione dell’epizoozia (parti I-IV).

In Svizzera si applica l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti contro la propagazione della peste suina

africana nel traffico con Stati membri dell’Unione Europea, Islanda e Norvegia.

Fonti / link

OIE, Empres-i, ADNS Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’USAV e del FLI,

nella mappa aggiornata della Commissione europea con le zone in-

fette nonché nella mappa con funzione di ricerca.

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Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019

Malattia della

lingua blu (BT)

Il Bollettino Radar analizza la situazione epizootica internazionale e il conseguente rischio di intro-

duzione delle malattie in Svizzera. Dalla fine del 2017 il BTV-8 è presente nel nostro Paese, pertanto

è stata istituita una zona soggetta a restrizioni che comprende l’intero territorio nazionale. Di conse-

guenza, il Bollettino si limita ad approfondire la situazione internazionale riguardo alla BT.

Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019, è stato notificato all’ADNS un solo caso di BTV-16 in

Grecia, mentre non sono pervenute segnalazioni di nuovi focolai di BTV-4 e BTV-1. In Francia il

BTV-4 (e il BTV-8) è diffuso a livello endemico.

Il FLI ha aggiornato una valutazione dei rischi dettagliata riguardo alla trasmissione stagionale della

BT e alla sua propagazione dalle zone colpite. Con l’innalzarsi delle temperature aumenta anche

l’attività dei vettori (ceratopogonidi), pertanto va messo in conto un maggior rischio di diffusione della

malattia.

All’interno dell’UE e in Svizzera, il commercio di animali provenienti dalle regioni colpite è ammesso

nel rispetto del regolamento (CE) n. 1266/2007 della Commissione. I requisiti specifici per l’estiva-

zione all’estero sono contenuti nelle prescrizioni cantonali sull’estivazione per il pascolo frontaliero.

Per l’esportazione di animali si applica l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti per evitare

la diffusione della febbre catarrale ovina.

Una mappa con le zone soggette a restrizioni nell’UE e in Svizzera è disponibile qui. Le indicazioni

circa le possibilità di trasporto di animali ricettivi da zone soggette a restrizioni sono fornite qui.

In Svizzera sono registrati tre vaccini contro il BTV-8 e due contro il BTV-4, ma essi possono essere

forniti solo in misura limitata.

Afta epizootica

(AE)

Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019, l’Algeria ha notificato a posteriori 171 casi di AE verificatisi

nel corso di quest’anno. L’intero territorio nazionale è costellato di focolai. Il Marocco ha segnalato

6 ulteriori focolai nel nord del Paese; in totale, da gennaio 2019, si sono registrati 40 focolai. In tutti i

casi si è trattato del sierotipo O.

La Libia, il mese scorso, ha notificato in tutto tre focolai nel nord-ovest del Paese; il sierotipo non è

stato ancora identificato.

Israele ha segnalato un focolaio nel nord-ovest del Paese, legato a precedenti episodi verificatisi

nella regione. Anche in questo caso si è trattato del sierotipo O.

Nell’osservare l’andamento epidemiologico dell’AE a livello globale suscita particolare interesse la

diffusione estremamente dinamica del ceppo India-200 del pool 2. Oltre che in India, ora esso è

diffuso anche nel resto dell’Asia, nella Penisola arabica e in Nordafrica.

Ai veicoli e alle navi per bestiame provenienti da Algeria, Tunisia, Marocco e Libia si applicano le

misure di pulizia disposte dalla decisione di esecuzione (UE) 2017/675.

La situazione di pericolo per la Svizzera è immutata. Il rischio che l’epizoozia possa essere introdotta

nel Paese dal Nordafrica e dalla Turchia, ma anche dalle estese regioni endemiche nel resto

dell’Africa e in Asia, è significativo. È opportuno, dunque, tenere presente quanto specificato nei

consigli di viaggio e nelle Informazioni tecniche dell’USAV. Da aprile 2019 due state effettuate analisi

di esclusione relativamente all’AE.

Tubercolosi (TBC)

Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019, la Francia ha notificato casi di infezione da M. bovis in

altre 8 aziende di bovini. I casi sono stati individuati nel quadro di un programma nazionale di sorve-

glianza sulla tubercolosi che viene condotto con intervalli differenti da dipartimento a dipartimento.

Sulla base del numero di casi di TBC verificatisi nell’anno precedente, il programma prevede un’ana-

lisi con una cadenza che può variare tra uno e quattro anni. Benché dal 2001 il Paese transalpino

sia indenne dalla tubercolosi bovina, l’agente patogeno circola a basso livello tra i bovini e nella

popolazione di animali selvatici (tassi, cinghiali, caprioli, cervi e volpi).

A maggio 2019 la Germania ha segnalato al TSIS - TierSeuchenInformationsSystem (il sistema

tedesco di notifica delle epizoozie) due casi di tubercolosi bovina, rispettivamente in un’azienda di

bovini da latte della Renania Settentrionale-Vestfalia e in un’azienda di bovini da ingrasso della

Bassa Sassonia. Tra le aziende entrate in contatto con quest’ultima vi è anche quella dell’Algovia in

cui era stato già individuato un caso di tubercolosi (cfr. Bollettino Radar di aprile 2019).

La Svizzera è esposta a un concreto pericolo di introduzione della TBC legato alle estivazioni in

Austria, alle importazioni di specie animali ricettive dalle regioni in cui è diffusa la malattia e agli

spostamenti della popolazione di cervi che dal Vorarlberg può raggiungere il nostro Paese. Dal 2013

in tutta la Svizzera sono state intensificate le misure di sorveglianza della tubercolosi sia nei bovini

che nella popolazione di animali selvatici (cfr. sorveglianza della tubercolosi nella fauna selvatica e

programma di monitoraggio dei linfonodi LyMON). Finora nessuno dei campioni analizzati è risultato

positivo alla TBC.

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Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019

Influenza aviaria

(AI)

Il 24 aprile 2019, in Israele, è stata rilevata la presenza dell’HPAI H5N8 in un allevamento di tac-

chini. Israele pertanto non figura più tra i Paesi da cui è autorizzata l’importazione di carne fresca di

pollame, specifici preparati a base di carne di pollame e SPA non trasformati che contengono parti

di pollame.

Nella regione belga delle Fiandre, negli scorsi mesi, si sono avuti casi di infezione da LPAI H3N1

nel pollame domestico. Il focolaio era comparso già nel mese di gennaio 2019, ma solo di recente

ha evidenziato una dinamica in accelerazione. Finora sono interessate nel complesso 36 aziende,

detentrici di galline ovaiole, polli e tacchini da ingrasso. Colpisce il fatto che in alcune di esse gli

animali si siano ammalati e il tasso di mortalità sia aumentato malgrado si tratti di un ceppo a

bassa patogenicità. In altre aziende, invece, non si sono registrati sintomi a carico degli animali.

Tra i sintomi riscontrati si annoveravano difetti del guscio nonché calo della produzione di uova e

dell’assunzione di cibo fino alla loro totale cessazione. In sede autoptica sono state osservate pe-

tecchie a livello del cuore, della trachea e della milza, peritonite e, nelle uova, tuorlo non compatto.

Finora non sono stati individuati collegamenti tra le detenzioni colpite. Il ceppo mostra una certa

affinità con un isolato risalente al 2017 e proveniente da uccelli selvatici dei Paesi Bassi. Attual-

mente le autorità belghe stanno elaborando prescrizioni nazionali per contrastare i focolai. Il settore

avicolo non fa mancare la propria collaborazione e garantisce che non vengano disposti trasferi-

menti di animali dalle due province interessate fintantoché non sarà fatta chiarezza sulla situa-

zione.

Gli uccelli migratori che trascorrono l’inverno in Europa hanno lasciato la regione per raggiungere

le zone di riproduzione al nord; la presenza di queste specie, quindi, si riduce. Non è tuttavia possi-

bile escludere una circolazione del virus nelle popolazioni di uccelli selvatici. La notifica e l’esecu-

zione di accertamenti su uccelli acquatici selvatici rinvenuti morti o malati sono di importanza fon-

damentale per il riconoscimento precoce dei contagi. Un resoconto circa gli uccelli selvatici sotto-

posti ad analisi in Svizzera è disponibile sul sito Internet dell’USAV.

Il rispetto di misure di biosicurezza negli allevamenti di pollame assume grande rilevanza (si veda

anche la decisione di esecuzione (UE) 2018/1136). A tale riguardo, l’USAV mette a disposizione

materiale informativo di diverso genere sulle proprie pagine Internet dedicate all’influenza aviaria e

alla detenzione del pollame.

In caso di problemi di salute di origine incerta presso aziende avicole è consigliabile procedere ad

analisi di esclusione. Da aprile 2019 due state effettuate analisi di esclusione riguardo all’influenza

aviaria.

Piccolo coleottero

dell’alveare

(Aethina tumida)

In Italia la presenza del piccolo coleottero dell’alveare è costantemente segnalata dal 2014 nelle

zone di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Grazie alle misure di protezione prescritte, come i divieti di

trasferimento e la sorveglianza con apiari sentinella, è stato possibile finora impedirne l’ulteriore pro-

pagazione.

Ogni anno, da aprile in avanti, hanno luogo importazioni di api in Svizzera, con il rischio che il paras-

sita venga introdotto nel Paese. Tali pratiche, quindi, andrebbero evitate (cfr. l’edizione di aprile della

rivista di apicoltura Bienenzeitung). Per poter individuare rapidamente l’eventuale presenza del pa-

rassita, con il 1° maggio 2019 è ripartito nella Confederazione il programma di riconoscimento pre-

coce Apinella. Finora non è stata riscontrata alcuna infestazione da piccolo coleottero dell’alveare.

Vige il divieto di introdurre in Svizzera dalla Calabria api, bombi, sottoprodotti apicoli non trasformati,

materiale apistico usato e miele in favo destinato al consumo umano (cfr. l’ordinanza dell’USAV che

istituisce provvedimenti per evitare l’introduzione del piccolo scarabeo dell’alveare dall’Italia). Inoltre

nell’ambito di tutte le importazioni di api in Svizzera si effettuano controlli per verificare un’eventuale

infestazione da piccolo coleottero dell’alveare.

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Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019

Malattia del dima-grimento cronico

(Chronic wasting disease, CWD)

Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019, la Svezia ha notificato un ulteriore caso di CWD. A essere

colpita dalla malattia è stata nuovamente una femmina di alce (Alces alces) di 16 anni, che si trovava

nella provincia di Norrbotten, nel nord del Paese. L’animale presentava sintomi clinici dell’epizoozia,

quali disturbi comportamentali e dimagrimento.

La CWD è una encefalopatia spongiforme trasmissibile causata da prioni che colpisce i cervidi; la

malattia ha sempre esito letale. La trasmissione avviene sia per contatto diretto tra animali che indi-

rettamente, per via ambientale. Secondo le attuali conoscenze scientifiche, i prioni della CWD non

sono trasmissibili all’uomo. La comparsa della malattia in animali molto anziani porta a supporre che

potrebbe trattarsi di un’infezione dovuta a una variante del prione. L’ipotesi verrà verificata mediante

ulteriori analisi.

La CWD è stata rilevata per la prima volta al di fuori del territorio nordamericano e della Corea del

Sud nell’aprile 2016, quando in Norvegia si sono individuate delle renne colpite dalla malattia. A

gennaio 2018, in Finlandia, la patologia è stata riscontrata in un alce.

A inizio 2018 in Europa sono state ampliate e intensificate le misure di sorveglianza attiva. Per le

importazioni in Svizzera si applica l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti per prevenire

l’introduzione della malattia del dimagrimento cronico (Chronic wasting disease) da Norvegia, Svezia

e Finlandia.

Comunicazioni di tipo redazionale

Il Bollettino Radar viene redatto dall’USAV in collaborazione con il Friedrich-Loeffler Institut (FLI). È disponibile in

due pubblicazioni distinte per la Svizzera e la Germania. Le valutazioni dei rischi legati ai casi di epizoozia e le

conseguenze vengono rappresentate in maniera specifica per i relativi Paesi. L’USAV e il FLI sono responsabili in

toto, dal punto di vista redazionale, dell’edizione del Bollettino Radar relativa al proprio Paese.

La presente versione è quella svizzera.

Le denominazioni dei Paesi utilizzate nel Bollettino Radar corrispondono alle denominazioni degli Stati in forma

breve secondo la lista del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Le edizioni precedenti del Bollettino Radar possono essere consultate sul sito web dell’USAV al seguente link:

USAV - Bollettino Radar.

Volete essere informati ogni volta che viene pubblicato il Bollettino Radar? Qui potete abbonarvi alla newsletter

elettronica «Animali da reddito» dell’USAV.

Per ulteriori domande e informazioni non esitate a scriverci all’indirizzo [email protected].

Panoramica

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Analisi di esclusione di epizoozie altamente contagiose in Svizzera

Qui di seguito una sintesi dei risultati relativi alle analisi di esclusione delle epizoozie altamente contagiose peste

suina africana e peste suina classica (PSA e PSC), afta epizootica (AE) e influenza aviaria (AI). Ulteriori

informazioni sulle analisi di esclusione sono disponibili sul sito web dell’USAV: PSA, PSC, AE, AI e ND.

Immagine AUS_1: Distribuzione geografica delle aziende che hanno inviato campioni per le analisi di esclusione

nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 29 maggio 2019.

Tabella AUS_1: Risultati delle analisi di esclusione effettuate. dalla pubblicazione del Bollettino Radar di aprile

2019. Le analisi di esclusione condotte nell’ambito del programma PathoPig sono opportunamente specificate

nella colonna Mittente.

Cantone Epizoozia Data del prelievo Mittente Specie animale Numero di animali Risultato

SH PSA/PSC 15.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo

ZG PSA/PSC 17.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo

FR PSA/PSC 18.04.2019 Laboratorio Suino 2 negativo

OW PSA/PSC 18.04.2019 PathoPig Suino 3 negativo

OW PSA/PSC 18.04.2019 PathoPig Suino 3 negativo

FR PSA/PSC 24.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

ZH IA/ND 24.04.2019 Veterinario Pollame 1 negativo

LU PSA/PSC 26.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo

SO PSA/PSC 29.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo

TG PSA/PSC 30.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

AI PSA/PSC 02.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo

Panoramica

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LU PSA/PSC 03.05.2019 PathoPig Suino 3 negativo

BE PSA/PSC 08.05.2019 PathoPig Suino 3 negativo

SG PSA/PSC 08.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo

SG PSA/PSC 08.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo

AG PSA/PSC 14.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo

BE PSA/PSC 14.05.2019 PathoPig Suino 2 negativo

LU PSA/PSC 14.05.2019 PathoPig Suino 2 negativo

LU PSA/PSC 14.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo

BE IA/ND 15.05.2019 Veterinario Pollame 1 negativo

SH AE 15.05.2019 Veterinario Bovino 1 negativo

SG PSA/PSC 17.05.2019 Laboratorio Suino 2 negativo

BE PSA/PSC 20.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo

BE PSA/PSC 21.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo

BE PSA/PSC 22.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo

TI AE 23.05.2019 Laboratorio Ovino 2 negativo

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Analisi nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali

Panoramica delle analisi condotte nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA su

cinghiali trovati morti, abbattuti per malattia o infortunati, finora tutte con esito negativo. Ulteriori informazioni sul

programma sono disponibili sul sito web dell’USAV: Programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA

nei cinghiali.

Immagine PSA_1: Distribuzione geografica dei luoghi di ritrovamento di cinghiali i cui campioni sono stati inviati

per le analisi della PSA nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 29 maggio 2019.

Immagine PSA_2: Numero di ritrovamenti di cinghiali indagati dal 1° gennaio 2019 al 29 maggio 2019 per Can-

tone.

Tabella PSA_1: Risultati delle analisi effettuate dal Bollettino Radar di aprile 2019 nell’ambito del programma di

riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali.

Cantone Data prelievo campione Motivo dell’analisi Categoria di età Numero di animali Risultato

ZH 18.04.2019 Ritrovato morto Piccolo (cinghialetto) 1 negativo

ZH 29.04.2019 Selvaggina infortunata Porcastrone 1 negativo

ZH 14.05.2019 Ritrovato morto Porcastrone 1 negativo

ZH 14.05.2019 Ritrovato morto Piccolo (cinghialetto) 1 negativo

VD 16.05.2019 Selvaggina infortunata Adulto 1 negativo

2 3 3 2 1 2 3

20

12

0

5

10

15

20

25

AG AI AR BE BL BS FL FR GE GL GR JU LU NE NW OW SG SH SO SZ TG TI UR VD VS ZG ZH