Bollettino Pantone 109 C Autunno 2013 - atgabbes

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Bollettino Autunno 2013 Attività estive

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BollettinoAutunno 2013

Attività estive

Pantone 109 C

INDIRIZZI UTILI

Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet -tivi loghi, delle Federazioni svizzere di cui l'Asso -ciazione fa parte:

insieme

Federazione Svizzera delle associazioni deigenitori di persone con handicap mentale Aabergergasse 33, 3001 Berna

Cerebral

Associazione Svizzera a favore dei CerebrolesiASC - Zuchwilerstrasse 43 - 4501 Soletta

Siamo lieti di mettere a disposizione uno spazio sul nostro Bollettino per chiunque voles-se pubblicare osservazioni, opinioni, esperienze, legate alle tematiche dell’handicap.La scadenza per la consegna degli articoli, da inviare al nostro Segretariato, per il prossi-mo numero: «Inverno 2013», è entro l’11 novembre 2013.

SOMMARIO: pag.

Editoriale: di Sladjana Stojanovic 1

Il Comitato Cantonale Informa: di René Derighetti e Monica Lupi 2

Temi d’attualità: di Michela Luraschi

• L’integrazione scolastica 5

• La relazione di atgabbes con i volontari 6

• Famigliari curanti 9

Dossier: di Sladjana Stojanovic 10

Cultura e formazione: di Michela Luraschi

• Al via il nuovo programma corsi 2013 - 2014 36

• Progetto Barcellona: di Silvana Albergati, Antonella Lolli Riccobene 37

Ospite:

• Fondazione Provvida Madre 40

Fondazione Diamante:

• Canvetto Luganese: nuove attività per meglio servire il cliente: di Maria-Luisa Polli 43

atgabbes

ASSOCIAZIONE TICINESE DI GENITORIED AMICI DEI BAMBINI BISOGNOSIDI EDUCAZIONE SPECIALE

Segretariato:via Canevascini 4 - 6900 LuganoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp [email protected] • www.atgabbes.ch

FONDAZIONE DIAMANTE

Segretariato:via Violino 1 - C.P. 267 - 6928 MannoTel. 091 610 00 20 • www.f-diamante.ch

Redazione: Segretariato atgabbes - Lugano Impaginazione: Laser - Fondazione Diamante - Lugano • Stampa: TBS, La Buona Stampa SA - Pregassona

atgabbes - segretariatovia Canevascini 46900 Lugano-BessoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp 69-5150-0e-mail: [email protected]

Gruppo regionale mendrisiotto

Presidente: Daniele MartiniTel. 079 859 76 43

Gruppo regionale luganese

Presidente: Cosimo MazzottaTel. 091 971 37 14

Gruppo regionale bellinzonese

Presidente: Camillo RossiTel. 091 858 17 94

Gruppo regionale locarnese

Presidente: René DerighettiTel. 091 791 70 43

Gruppo regionale Biasca e Tre Valli

Presidente: Gianni RavasiTel. 091 880 31 31

Atelier Pedevilla - PREASILOvia Ravecchia 76512 GiubiascoResponsabile:Claudia Müller-Grigolo

Tel. 091 857 38 55

Consulenza Giuridica Andicapvia Linoleum 7casella postale 8346512 GiubiascoTel. 091 850 90 20 - Fax 091 850 90 99e-mail:[email protected]

Cultura e Formazione per personeinvalidevia Canevascini 46900 Lugano-BessoTel. 091 970 37 29 - Fax 091 970 19 09e-mail: [email protected]

Gruppo giovani LA FINESTRAChiassoResponsabile:Valentina Barenco

Tel. 076 556 78 92

Gruppo SUPERGIOVANILuganeseResponsabile:Alessandro Corti

Tel. 079 274 79 82

ATELIER DI PITTURA6742 PollegioResponsabile:Luciana Ravasi

Tel. 091 862 16 79

Gruppo Integrativo - PREASILOvia Ronchetto 166900 LuganoResponsabile: Piera Regazzoni

Tel. 091 970 31 01

Sostegno Famiglie AndicapSottoceneri: c/o Pro Infirmis

via dei Sindacatori 16900 MassagnoTel. 091 960 28 80

Sopraceneri: c/o Pro Infirmisvia Varenna 16600 LocarnoTel. 091 756 05 50

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LE Da anni l’edizione del Bollettino d’autunno

fa da album ricordo per le estati atgabbes.Racconti e immagini che rappresentano nelmigliore dei modi i mesi estivi che caratteriz-zano le attività del tempo libero. In ogni arti-colo emerge in maniera forte e chiara il valo-re delle vacanze atgabbes; l’entusiasmo distare insieme, di rivedersi dopo i lunghi mesiinvernali, di riassaporare l’aria di montagna edi mare e soprattutto di condividere con ami-ci, grandi e piccoli, queste vacanze speciali.Settembre è però anche il mese delle ri-

partenze, atgabbes non si ferma mai e ripren-dono dunque anche le molteplici attività: icorsi di Cultura e Formazione, le attività deiGruppi regionali (Supergiovani di Lugano,La Finestra Chiasso, Atelier di pittura Polle-gio), i due Pre Asili di Giubiasco e Lugano, leserate genitori e i weekend di colonia.Autunno fa rima anche con rientro scola-

stico per migliaia di scolari, anche per i 650allievi delle Scuole Speciali: ed è proprio ilfuturo del modello scolastico ticinese ad es-sere stato al centro di riflessioni e dibattitisui media cantonali. Nelle rubriche “Temid’attualità” e “Ospite” troverete interessantibilanci di progetti che vanno ben oltre lascuola speciale che conosciamo, con i suoipregi e i suoi limiti: il progetto pilota di clas-se inclusiva alle scuole elementari di Biascae l’esperienza d’integrazione di un gruppoeducativo della Fondazione Provvida Madreall’interno della struttura delle scuole diChiasso. Progetti che permettono di coniu-gare in maniera innovativa l’integrazionescolastica in Ticino, progetti concreti e prag-matici che aprono però nuovi orizzonti e cifanno ben sperare che in futuro si possa ve-ramente offrire ai genitori di bambini in si-tuazione di handicap un’opportunità di scel-ta, calibrata sulle potenzialità del bambino enon sulla disponibilità del territorio.

Sladjana Stojanovic

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L’unico modo per avere un amicoè essere un amico.

Ralph Waldo Emerson

Come da tradizione, il periodo estivo ha vi-sto noi, ma soprattutto il segretariato, impe-gnato nell’inquadramento degli oltre 200volontari che, come tutti gli anni, hannoconsentito a persone in situazione d’handi-cap di trascorrere un periodo estivo caratte-rizzato da novità per rapporto alla vita abi-tuale grazie a soggiorni in colonia o incampo. Come per tutti noi si tratta dell’oc-casione per scoprire luoghi, ritmi attivitànuove e per socializzare con persone che, diregola, non si frequentano. Ci sembra im-portante sottolinearlo per evidenziare comeattraverso queste esperienze le persone insituazione d’handicap abbiano la possibili-tà di consolidare o attivare competenze utilialla vita di ogni giorno: la competenza dientrare in contatto con sconosciuti e la fles-sibilità che consente di gestire al meglio si-tuazioni di cambiamento.Tutto ciò non sarebbe possibile senza

l’apporto dei volontari, in larga parte giova-ni, che mettono a disposizione parte del lo-ro tempo libero in uno spirito d’amicizia.Per questo li ringraziamo.Un interrogativo da porsi però è quello

relativo alle nostre possibilità, come Asso-ciazione, di continuare l’ampliamento delleofferte che ormai ci caratterizza da qualcheanno ed è data da un incremento della do-manda. Infatti, occorre valutare in modo at-tento a che l’offerta non divenga tale da su-perare la nostra possibilità d’offrire aivolontari l’inquadramento necessario a ga-rantire una qualità adeguata.

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Prevenzione dei maltrattamenti e degli abu-si nelle attività svolte dai servizi atgabbesIl tema dei maltrattamenti e degli abusi hapreso spazio in diversi bollettini. L’argo-mento naturalmente non è estraneo alle at-tività gestite dall’Associazione. Per preve-nire tristi episodi, da quest’anno ognivolontario ed ogni docente di Cultura e for-mazione è tenuto a firmare una dichiara-zione d’impegno volta a scongiurare questiepisodi. Per i docenti di Cultura e forma-zione, è stata aggiornata la Carta dei servi-zi, che i docenti sono tenuti a conoscere, al-l’interno della quale è stato inserito il tema.Per i monitori di campi e colonie, è apparsoopportuno redigere delle regole di compor-tamento da osservare durante le attività. Sitratta in larga parte, di regole già osservatee già fatte presenti oralmente nel corso de-gli incontri dei gruppi di campo o coloniacon la nostra responsabile del tempo libero.L’importanza del tema, ci ha però condottia consegnare queste regole in forma scritta.Sia per volontari che docenti, sono offertidegli incontri di formazione.

Pedagogia dei genitoriCome noto si tratta di un progetto in corsoda anni che vuol consentire ai genitori di va-lorizzare la loro esperienza attraverso nar-razioni che sono poi presentate nelle scuoledi formazione di operatori sociali del terri-torio. Quest’autunno è prevista la partenzadi un nuovo gruppo di narrazione. La peda-gogia dei genitori sarà applicata anche neinostri preasili favorendo l’accoglienza.

È iniziata la scuola...Nei bollettini dello scorso anno scolasticoabbiamo avuto modo a più riprese di scrive-re del tema dell’integrazione, anche parzia-le, dei bimbi e ragazzi con bisogni educativiparticolari nelle classi regolari… Lo faccia-mo anche in questa edizione, sottolineando

come il panorama scolastico ticinese ed ildibattito attorno alla scuola speciale o inte-grativa si sia arricchito grazie alle primeesperienze di classi inclusive riportate daimedia nelle ultime settimane. Come sottoli-neato dall’onorevole Bertoli nel suo inter-vento a Falò (RSI, 5 settembre 2013), per-ché ci siano dei cambiamenti ci vuolecoraggio ed anche delle condizioni quadroadatte. È necessario pure l’impegno di tuttigli attori coinvolti: autorità cantonali e co-munali, corpo docenti e direzione scolasti-ca, genitori degli allievi normodotati.Il CC continuerà a seguire questa discus-

sione, rimanendo di sostegno ai tanti geni-tori che quotidianamente si confrontanocon difficoltà e delusioni nel tentativo di of-frire al proprio figlio una pari opportunità discelta di percorso scolastico. Pur ricono-scendo il valore del modello della scuolaspeciale ticinese, valida proposta che ac-compagna in maniera personalizzata e spe-cializzata i nostri figli e famigliari con dis-abilità, il CC è dell’avviso che il paradigmadebba essere rovesciato e che la prima scel-ta debba essere la scuola inclusiva e in se-condo luogo, laddove è necessario un in-quadramento specializzato e percorsopersonalizzato, si faccia ricorso alla scuolaspeciale. Questo in un’ottica di garanziad’accesso alle pari opportunità.

Quando un amico scompare …Nel corso dell’estate, in punta di piedi, ci halasciati Giovanni Cansani, uno dei miglioriamici dell’Associazione. Giovanni era unadi quelle persone che hanno consentito al-l’atgabbes di esistere in periodi molto diffi-cili per la presa a carico in età infantile eadulta, la scolarizzazione e le prospettiveformative ed educative in età adulta. In po-che parole è stato uno dei pionieri che, inun’epoca caratterizzata dal vuoto ha moltooperato affinché le persone in situazione

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d’handicap e le loro famiglie potessero vi-vere una vita qualitativamente soddisfacen-te. Da anni ormai si era ritirato dall’attivitànella nostra associazione, della quale rima-neva però amico discreto, sempre pronto, incaso di necessità, a darci una mano. Quandoun amico scompare, ci si ferma a riflettere.E la riflessione, che non è la prima volta chefacciamo, è relativa alla progressiva scom-parsa dei pionieri: le persone che, con pocateoria e con molto spirito pragmatico, han-no consentito di costruire. Il nostro augurioè che anche oggi, chi opera a qualsiasi titoloin questo campo si dimostri pure poco teori-co e molto molto pragmatico, ponendo alcentro del suo ragionamento non ideologieo quanto sta scritto sui libri ma la personache, purtroppo, vive una situazione d’han-dicap, ma che è una come tutti, e vive i biso-gni, i desideri e le speranze che vivono tutti.

Per il Comitato Cantonale

René Derighetti Monica LupiPresidente atgabbes Membro CC

L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA

2007: la Conferenza svizzera dei diret-tori cantonali della pubblica educazio-ne (CDPE) adotta “l’accordo intercan-tonale sulla collaborazione nel settoredella pedagogia speciale”.2008: a seguito della nuova perequazionefinanziaria, la gestione dell’insegnamen-to speciale è stata delegata ai cantoni.2012: in Ticino entra in vigore la nuovaLegge sulla pedagogia speciale.

Nessun bilancio, solo esperienzeOgni Cantone sta regolando e progettandola questione della pedagogia speciale contempi e ritmi diversi, considerando ognunola propria storia culturale, a volte molto di-versa rispetto ad altre. Nella Svizzera italia-na, come in Romandia, diversi progetti sonogià stati realizzati e altri sono in corso. L’e-dizione di giugno della rivista “insieme”raccoglie delle esperienze e delle intervistein tale ambito: ne riportiamo qui alcuniestratti. (Nella rubrica “L’ospite”, invece,sarà presentata un’altra esperienza promos-sa dalla Fondazione Provvida Madre).

“Pensiamo che l’integrazione sia una buo-na idea, ma il nostro indicatore resterà sem-pre il benessere di Florian”. Sono le paroledi una coppia di genitori che sta per affron-tare l’inserimento concreto del proprio fi-glio nella scuola dell’infanzia del loro quar-tiere, in Svizzera romanda. La razionalità ei dubbi, sembrano essere ricorrenti nella te-sta dei genitori. Anche un’altra madre, cheormai sta accompagnando suo figlio all’u-scita del percorso formativo poiché al ter-mine, racconta di uno sforzo importante,grande. Il percorso non è sempre roseo, larete è ampia e dunque il dialogo con i pro-fessionisti può essere complesso. Secondo i

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nuovi compagni non ha causato alcun pro-blema fra i bambini, mentre ci sono statirimbrotti da parte di alcuni genitori (…).Questo ci insegna che la preparazione e ildialogo con i genitori sono indispensabili:più sono informati, meglio saranno i risul-tati, per tutti”. Ed è proprio in quest’ambitoche atgabbes è chiamata a vigilare e a inter-venire. Il processo educativo e di dialogoper la questione dell’inclusione sociale – ein questo caso specifico dell’integrazionescolastica – passa certamente per più strade.Una di quelle in cui crede fermamente at-gabbes è che non è mai troppo presto per fa-re integrazione: i preasili, attivi da più di 20anni, ne sono la dimostrazione. Altra via èquella della Pedagogia dei Genitori, dovel’incontro tra genitori e professionisti di-venta formazione, indispensabile per tuttigli attori coinvolti nei processi di inseri-mento scolastico. - Rivista insieme, n.2, giugno 2013 (a dis-posizione in segretariato).

- Settimanale Azione, 2 settembre 2013 (adisposizione online e in segretariato)

LA RELAZIONE DI ATGABBES CONI VOLONTARI

Uno sguardo esterno attraverso due studiSUPSINel corso dell’anno scolastico 2012-2013,sono stati realizzati da alcuni studenti SUP-SI (Master of Science) due progetti di ricer-ca inerenti alla relazione che atgabbes in-trattiene con i volontari. Al centro deglistudi, svolti sotto punti di vista diversi, unopiù economico, l’altro più sociale, si trova-no gli aspetti del reclutamento e della fide-lizzazione dei volontari: temi fondamentaliper la nostra associazione. Riteniamo inte-ressante riportare i risultati di questi lavori

genitori, la riuscita di un’integrazione sco-lastica richiede un grande investimento e ungrande impegno sul lungo tempo da parte ditutti gli attori coinvolti.

In Ticino: progetti di inclusioneDa tempo, in Ticino, i progetti inerenti allapedagogia speciale hanno lo sguardo rivol-to verso l’integrazione, poiché concetto ba-silare per ogni riflessione e decisione daprendere, oltre che scopo esplicitato nel-l’art. 1 b della Legge sulla pedagogia spe-ciale “privilegiare e sostenere l’integrazio-ne degli stessi nella scuola regolare e nelmondo del lavoro”. Ciò non significa chel’integrazione debba avvenire ad ogni co-sto. Il benessere della persona va tutelatoprima di tutto. Inoltre, un non inserimento,non significa non integrazione: la scolariz-zazione speciale ha alla base i principi del-l’integrazione sociale dei giovani in situa-zione di handicap.L’anno scolastico 2012-2013 è stato sce-

nario di diversi importanti progetti integra-tivi, tra cui due esperienze di inserimento –inclusione – di 7 bambini con deficit menta-li vari in due classi di scuola elementare (3bambini in una prima insieme ad altri 13 al-lievi e 4 bambini in una terza già compostada altri 15 allievi “regolari”). Intervistata dainsieme, Marinella Rodoni, ispettrice can-tonale e psicologa, esprime la sua opinionein merito a questo importante argomento:“Io credo fermamente nell’inclusione nelleclassi regolari, a patto che sia intesa comeclasse regolare in team con il gruppetto spe-ciale, accompagnato da tutrici apposita-mente formate, (…)”. Marzio Broggi, capodell’Ufficio dell’Educazione Speciale, in-vece rilascia un breve commento sulle espe-rienze fatte, considerando l’aspetto dell’ac-cettazione di questi progetti da parte deigenitori di tutti i bambini presenti in classe:“L’inserimento delle nuove compagne e dei

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svolti in un ambito diverso da quello dellaricerca sociale con il quale siamo più abi-tuati a collaborare poiché proprio questosguardo un po’ atipico ci porta spunti inte-ressanti. Inoltre, “riscrivendo” nero su bian-co i consigli proposti, rielaboriamo ancheattraverso queste pagine, i punti saldi su cuil’associazione si basa e dei quali deve sem-pre tener conto nell’incontro e nella relazio-ne con le persone che investono il propriotempo e la propria esperienza a favore di at-gabbes (indipendente dall’ambito di attivi-tà): i volontari.Le definizioni di volontariato sono mol-

teplici ed è difficile unirle, identificandoneuna adatta ad ogni ente. Tuttavia, per atgab-bes, è perlomeno possibile rientrare nellacategoria del “volontariato organizzato”,che porta con sé una caratteristica contrad-ditoria, ossia, come spiegato da Jone L.Pearce1, “è lavoro – si tratta infatti di lavora-re nell’ambito di una struttura formale perfornire un servizio a terzi – ed è impiego ditempo libero – qualcosa che si fa quando èpossibile in quanto personalmente gratifi-cante”. Inoltre, si tratta di un impegno nonremunerato2. È all’interno di questo quadroche atgabbes è chiamata ad avere una cor-retta gestione e una buona valorizzazionedei volontari, in quanto persone e operatosvolto. Ricordiamo inoltre che sono più di300 le persone che operano a titolo volonta-rio per l’associazione, principalmente nel-l’ambito delle attività del tempo libero, inqualità di animatori e monitori di momentistrutturati su tutto l’anno. Per vegliare e ri-spondere a questi compiti – gestione e valo-

rizzazione – gli autori degli studi reputanoimportante la conoscenza delle motivazioniche spingono le persone ad iniziare e svol-gere un’attività di volontariato. Atgabbes,cosciente delle diverse possibili motivazio-ni (che in letteratura sono anche ben descrit-te), preferisce concentrarsi, dopo una cono-scenza iniziale di queste motivazioniindividuali, su un livello d’analisi più ma-cro, “staccandosi” dalle singole persone –pur considerando che il macro è compostodai singoli – per ampliare il discorso confer-mando quanto riassunto in uno dei rapportidi spunto, ossia che “aiutare il prossimo efare del volontariato produce benessere peril contesto sociale, per chi riceve l’aiuto eper il volontario stesso indipendentementedalle motivazioni che stanno alla base”.

Reclutamento e fidelizzazioneIn un primo momento, sia dall’interno delleassociazioni stesse, che dall’esterno, la ge-stione dei volontari può sembrare un’attivi-tà relativamente semplice e che non richie-de grande investimento. Atgabbes non lapensa così, anche perché le attività “gestite”dai volontari sono importanti, serie e richie-dono estrema attenzione, delicatezza e se-rietà. Anche perché al centro delle attività,non dimentichiamolo, vi sono sempre lepersone in quanto attrici sopra ad ogni cosa.Uno dei due studi consiglia dunque che le“pratiche da seguire per la gestione dei vo-lontari devono prendere in considerazione:selezione, orientamento e accoglienza; for-mazione e supervisione; obiettivi ed incen-tivi; valutazione e controllo.Sostenendo che i volontari ‘professionaliz-zati’ hanno bisogno di tre cose:• una precisa missione aziendale:• formazione; • responsabilità personali.(…) Questo perché i volontari, non sonomossi soltanto da motivazioni altruistiche,

1 Pearce J. L., Volontariato. Motivazioni e comporta-menti nelle organizzazioni di lavoro volontario.1994.

2 Per i volontari delle attività che durano almeno unasettimana (campi e colonie), atgabbes riconosceun'indennità intesa come copertura di eventualispese organizzative.

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ma anche da motivazioni personali come adesempio occupare il tempo libero, l’appren-dimento di nuove cose, conoscere nuovepersone, favorire la propria carriera, ecc.La soddisfazione di tali motivazioni diventacosì fondamentale per assicurare una con-tinuità del rapporto con la propria organiz-zazione di volontariato”. Tra le varie teorieinerenti alla motivazione, viene scelta la pi-ramide di Maslow come rappresentativa an-che per la realtà di atgabbes. Secondo gliautori, che riassumono bene contenuti e si-gnificato di questa teoria, “il bisogno di si-curezza all’interno di un’Associazione èsoddisfatto quando vi sono chiare regole,ruoli e responsabilità. Il bisogno superiore,ossia quello relativo all’appartenenza èsoddisfatto invece, con un modo di operareche facilita la collaborazione e la socializ-zazione, il lavoro di gruppo e l’integrazionecon gli operatori. Salendo di un ulteriore li-vello, troviamo il bisogno di stima che trovasoddisfazione nel riconoscimento dellecompetenze e dell’impegno individuale. Ilbisogno relativo all’indipendenza sarà sod-disfatto quando al momento opportuno sa-ranno assegnati responsabilità e margini diautonomia nella presa decisionale. Soloquando il volontario agisce in un contestoche gli permette di esprimere e soddisfare isuoi bisogni più alti, è in condizione di faredella propria esperienza un percorso di cre-scita umana”. La crescita umana, seppurambizioso e molto elevato, è l’obiettivo chesta alla base di ogni attività di atgabbes; ildesiderio e la spinta che muove ogni gestoassociativo, dalla sua costituzione, ai lavorie progetti più recenti.Riassumendo, atgabbes “deve prestare

attenzione ai volontari attraverso la forma-zione, la valutazione sulle prestazioni e ilriconoscimento morale per l’impegno for-nito, così da ottenere massimo impegno econtinuità”. La continuità è un elemento

molto importante per l’Associazione poi-ché indicatore di benessere da parte del vo-lontario e possibilità di qualità maggiore dellavoro, poiché contornato da formazione,dialogo, ecc. Direttamente legato al soste-gno e alla valorizzazione data, la continuità(detta in questi studi fidelizzazione) è unodegli obiettivi su cui atgabbes non abbassamai l’attenzione, poiché sia in ambito di vo-lontariato che di gestione in generale, è re-putata fondamentale per il buon funziona-mento e per la qualità di ogni nostra attività.Come consigliato dai due studi, dunque, at-gabbes deve continuare a concentrarsi eprovare a migliorare questi ambiti: • coinvolgimento dei volontari (dialogocostante con il segretariato; informazio-ni puntuali; incontri regolari)

• formazione;• condivisione dell’esperienza (momentidi scambio tra volontari).

I due lavori svolti nell’ambito del Master inBusiness Administration, sono consultabiliin segretariato atgabbes. Nuovamente, rin-graziamo gli autori per queste riflessioni.- Hagen M., Scarabel L., “Analisi e propo-sta di un modello di business per attiraree trattenere un maggior numero di volon-tari”.

- Mariconda P., Puddu S., “La relazione diatgabbes con i volontari: analisi e propo-ste per attirare e trattenere un maggiornumero di volontari”.

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FAMIGLIARI CURANTI

Convegno, 6 dicembre 2013Una solidarietà tra amore e dovere, a voltesolitaria, altre volte sostenuta, condivisa.Che cosa significa essere “famigliare cu-rante”? Chi lo è? E quali gli aspetti emoti-vi/psicologici che entrano in gioco? Un ruo-lo che porta a rinunce? Una scelta di vita? Aquale costo?Sono molteplici le domande riferite a

questa definizione di “famigliare curante”,tanto esistente, quanto poco usata, ricono-sciuta, detta. Il convegno, organizzato daPro Infirmis, Pro Senectute, Lega ticinesecontro il cancro, ABAD, DSS e atgabbes, hacome finalità iniziale proprio quella di darevisibilità al ruolo dei famigliari curanti, co-me risorsa da valorizzare e sostenere. I ge-nitori delle persone in situazione di handi-cap, come anche i fratelli e le sorelle, sonofamigliari spesso (sempre?) confrontati conquesto ruolo. Il convegno sarà l’occasioneper definire meglio questo importante “la-voro” e per indagare alcuni suoi aspetti, tracui quelli emotivi, sociali e politici.Il programma del convegno sarà consul-

tabile sul sito www.atgabbes.ch.

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ESTATE 2013: TRA NUOVE AVVEN-TURE E FEDELI CONFERME

Tempo di bilanci e di riflessioni per quantoconcerne le attività estive del tempo libero;campi e colonie. Durante l’estate 2013 at-gabbes ha proposto, organizzato e realizza-to 25 gruppi di vacanza (9 colonie integrate,2 colonie per adulti e due colonie diurne, 10campi all’estero e 3 in Svizzera). Circa 300persone (bambini, adolescenti, adulti in si-tuazione d’handicap e non), grazie alla pre-senza di quasi 250 monitori, hanno avuto lapossibilità di trascorrere una o due settima-ne in compagnia, nel segno del divertimen-to e del relax.Come vi abbiamo già segnalato nei Bol-

lettini di Primavera e d’Estate è nata unanuova colonia integrata per bambini in etàpre-scolastica. Con grande successo, in queldi Pollegio, una ciurma di 16 bambini ha tra-scorso una settimana all’insegna dei giochi,della piscina e soprattutto del sorriso. Unnuovo inizio, quindi, che senza dubbio con-tinuerà nel futuro, grazie anche alla respon-sabile Rachele Meroni, che come primaesperienza da responsabile, si è dimostrataall’altezza della situazione.Tra le conferme invece troviamo i Code-

mondo: da anni ormai girano la Svizzeracon la loro banda di adolescenti. AlessandroCavadini & co. per l’ennesima volta hannodimostrato di essere un gruppo solido, macon l’energia di chi ha appena iniziato!I Folletti invece si sono presi la rivincita

rispetto all’anno scorso e grazie alla preci-sione e perseveranza di Marinella Bignascae Luca Ravazza hanno trascorso una vivacesettimana in quel di Aurigeno.Dalla sponda grigionese i Big Föc, capi-

tanati da Didier Clerc, hanno viaggiato neltempo… e nello spazio, pronti ad affrontarenuove avventure che scopriremo nel 2014!D

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te; grande successo per la loro colonia diur-na. Un senso di serenità e simpatia si respi-rava in loro compagnia! Bravi!Anche per quanto riguarda i campi ci so-

no state diverse novità, ma anche qui tanteconferme!Un grazie particolare va fatto a Fabrizio

Toffoletto (Il Toffo!), Sandra Grassi-Cap-pelli e la loro banda che, nonostante una dis-avventura durante il viaggio d’andata a Li-gnano, sono stati bravi a gestire gliimprevisti, ma soprattutto a sdrammatizza-re e far divertire i loro partecipanti in una si-tuazione per niente semplice.Un applauso anche a tutti gli altri respon-

sabili, Laura Petracchini, primo anno per leie il suo gruppo di amici al campo di Bibio-ne 1, un grande successo.Cristina Frapolli e la sua équipe, Guardi-

stallo 1, che da anni invece si riconfermanoun gruppo indispensabile e di grande qualità.Secondo anno per la nostra Sofia Salvi-

ni, accompagnata da tre amiche: le giova-nissime hanno portato una ventata d’arianuova in quel di Bellaria!La nostra Piera Regazzoni che quest’an-

no ha raddoppiato il turno portando la suaesperienza e la sua energia al campo di Pie-tra Ligure, e a quello di Vercorin, con il so-stegno di Cristina Sciolli.Monica Ballinari e i suoi Pet da Lüv, Gia-

da Besomi e gli sportivi di Tenero: due ri-conferme che non sembrano avere l’inten-zione di smettere!Un’altra settimana in quel di Bibione:

un’équipe giovane e allegra quella capitana-ta da Oezlem Türkyilmaz, che grazie ai suoicompagni della Supsi, ha trascorso una bel-lissima settimana di vacanza spensierata!Sirmione, che dopo qualche fatica a tro-

vare l’équipe, grazie ad Ambra Musto eLeandra Signoretto hanno dato vita a uncampo vivace e con grandi soddisfazioni daparte dei partecipanti!

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Che dire dei Volere Volare? È stato l’annodel decollo: grazie all’entusiasmo, la per-spicacia e l’energia di Viola Mazzoleni e,con l’aiuto di Giona Di Poi, il gruppo ha de-finitivamente preso il volo. Un gruppocompatto, giocherellone e allegro che fa ve-nire voglia di tornare a fare colonia!La visita ai Pimpi Tumpi invece ti fa ren-

dere conto del significato della frase chesento più spesso: “La colonia è una fami-glia”; ed è proprio vero. Forte il senso di ap-partenenza in loro. Un’estate tra indiani ecowboy che di certo non dimenticheremo.I TuttiFrutti, dal canto loro, hanno tra-

scorso una vivace e colorata settimana aQuinto. Grazie a Camille Montefusco,Chiara Ambrosetti e Rocco Brignoli, ilgruppo dei piccoli ha anche avuto la possi-bilità di fare un intervento alla RSI. Comel’anno scorso in seguito al gruppo di lavoro“Quo Vadis” per la promozione delle colo-nie residenziali, la giornalista Claudia De-mircan ha effettuato un allegro collegamen-to direttamente dal fiume della ValleBedretto alle frequenze di Rete3.Cristina Chegai e i suoi Salame al Cioc-

colato, anche quest’anno a Sedrun, hannosfidato i Maya e sono sopravvissuti graziealla loro arca. Un ringraziamento particola-re va fatto proprio a Cristina, che dopo di-versi anni passa il testimone a nuove leve!Nuova esperienza anche per gli Ashadan,

grazie alla nuova e giovane responsabileMelany Bertellini hanno costruito durantetutto l’anno un équipe allegra e motivata!Continuate così!Si confermano anche i Nuvolari che que-

st’anno sono ritornati a Bergün. Irene Cero-netti, con l’aiuto di Nadia Ruffa, ha tenutounito il grande gruppo! Anche la loro è unarealtà che si conferma e che porta alta labandiera atgabbes da anni.Laura Albertini e i suoi compagni di

viaggio hanno riportato gli Smile a Tessere-

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Infine le ultime due partenze: Lido di Spinae Guardistallo 2. I primi con la grande ener-gia di Daniela Berri e Maria Vescovi, checon il gruppo di under 30 hanno riconfer-mato la loro unità! Il secondo, al quale hoavuto la fortuna di partecipare anch’io, che,grazie ad un gruppo monitori composto daamiche di lunga data, ha regalato grandiemozioni (e lacrime al rientro) per parteci-panti e monitori!Inutile nascondere che non sempre tutto

“fila liscio come l’olio” e che gli imprevistisono all’ordine del giorno. La forza dei mo-nitori è però maggiore e ogni gruppo ha su-perato le difficoltà con un’energia e una vo-lontà che solo il volontariato conosce.Prima di “chiudere” e passare ai racconti

dei nostri gruppi ringrazio ancora: ogni sin-golo monitore, aiuto monitore che ha parte-cipato alle attività di quest’estate, ai parte-cipanti, le loro famiglie e gli educatori, ilsegretariato atgabbes che lavora 12 mesi al-l’anno per realizzare tutte queste attività, laSUPSI, la SSPSS e il Servizio Civile e laProtezione Civile. A tutti coloro che rendo-no possibile tutto questo, grazie e buon au-tunno.

Sladjana Stojanovic,Responsabile attività del tempo libero

FORMAZIONE VOLONTARI

Stage “La diversità in colonia”Anche quest’anno atgabbes, in collabora-zione con Cemea, Comunità Familiare ePro Infirmis, organizza e promuove unweek end di formazione per tutti i suoi vo-lontari “La diversità in colonia: conosciamol’handicap”. Quest’anno il tema affrontatosarà la genitorialità: “I genitori conoscono ipropri figli meglio di chiunque altro, è quin-di necessario un patto educativo con i pro-fessionisti e i volontari”. Lo stage si terrà aCasa Ida a Primadengo da venerdì 15 a do-menica 17 novembre 2013.Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al

segretariato atgabbes, 091 972 88 78, oppu-re sul sito www.cemea.ch.

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FORMAZIONE E APERITIVOMONITORI ATGABBES

Come di consueto anche quest’anno il se-gretariato atgabbes organizza un momentod’incontro rivolto a tutti i suoi volontari.Questa volta abbiamo deciso di dividere ilritrovo in due parti: il primo momento (dal-le 16:30 alle 18:00) sarà informativo e di ri-flessione per aggiornare i volontari sul la-voro che si sta svolgendo all’internodell’Associazione riguardo alla prevenzio-ne degli abusi e dei maltrattamenti. ConDonatella Oggier-Fusi, segretaria d’orga-nizzazione, spiegheremo ai responsabilidelle colonie e a tutti i monitori il perché ab-biamo introdotto la Dichiarazione d’impe-gno personale e quali sono le misure con-crete messe, e che metteremo, in attoriguardo alla prevenzione. In un secondomomento, dalle 18:00 circa, per concluderela giornata in bellezza e per ringraziare tut-ti i nostri volontari, vi invitiamo ad un ape-ritivo in compagnia.

Vi aspettiamo numerosi!

Sabato 12 ottobre 2013, dalle 16.30,presso lo Spazio ADO (FondazioneAmilcare) in via Besso 42a, Lugano.

Per questioni organizzative, vi chiediamo diconfermare la vostra presenza al segretaria-to atgabbes, entro il 1. ottobre 2013 telefo-nando allo 091 972 88 78, oppure scrivendoa [email protected].

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CODEMONDO, VICOSOPRANO (GR),29 GIUGNO - 13 LUGLIO 2013

L’estate appena trascorsa ha visto la colo-nia Codemondo compiere sei anni di vita!Nonostante il passare degli anni, la strut-tura della colonia rimane invariata: 20 ra-gazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 annipartono in vacanza per due settimane, ac-compagnati da 15 monitori sempre più ve-tusti per il contesto, ma sempre più affia-tati e motivati.Il gruppo di quest’anno è cambiato per

metà, abbiamo accolto quest’estate ben 9nuovi ragazzi, e altrettanti ne abbiamo salu-tati a fine primavera. Al contrario, il gruppomonitori si è confermato al gran completo,con l’aggiunta di un paio di elementi chehanno portato nuova linfa e nuove idee alservizio del progetto.Dopo Cioss Prato, Rona, Saas-Grund,

Segnas e Grächen, la località amena sceltaper quest’anno è stata Vicosoprano, piccolovillaggio della Val Bregaglia, nel vicinoCanton Grigioni. Ospiti della casa Villa Pia,abbiamo potuto godere dei dintorni e delleinfrastrutture del paese per due settimane,grazie anche alla clemenza del tempo e al-l’accoglienza degli abitanti del posto.La grande sala per attività interna, il pra-

tone della casa, la pineta retrostante e il cen-tro sportivo poco lontano sono stati i nostriluoghi di vacanza principali, che ben si pre-

stavano al tipo di attività proposte e alle ca-ratteristiche del nostro gruppo.Così, tra partite di dodgeball e sfide a

palla americana, tra giochi di prestigio ecacce al tesoro, tra contrabbandieri e luneche finiscono nel pozzo, tra canzoni, danze,aquiloni, fiabe e un po’ di fantasia, possia-mo dire di aver vissuto un’altra vacanza se-rena, piacevole, e soprattutto stimolante eformativa. Come sempre non abbiamo ri-scontrato problemi particolari, e i feedbackavuti dai ragazzi ci fanno dire che, seppur laCodemondo sia «fatta di gioia ma anche dinoia», il lavoro svolto è stato apprezzato e levarie proposte sono state gradite dai nostrifantastici pupilli, per i quali e grazie ai qua-li ogni anno ci ritroviamo ancora qua, cari-chi di energie e di buona volontà, a portareavanti un progetto della cui importanza eutilità siamo tutti estremamente convinti.

Alessandro

TUTTI FRUTTI, QUINTO,06 - 14 LUGLIO 2013

La Tutti Frutti quest’anno ha viaggiato neltempo!Unisciti a noi per bruciare gli ultimi mi-

nuti di carburante della macchina del tem-po, rivivremo alcuni indimenticabili ed epi-ci attimi della nostra avventura.ATTENZIONE! Istruzioni per viaggia-

tori intertemporali improvvisati come te:per questo breve viaggio non ti sarà permes-so interferire negli eventi. Il rischio di cam-biare il corso della storia è troppo alto.Quindi limitati a osservare e lasciati tra-sportare dal nostro irresistibile entusiasmo.6 luglio 2013: sembra un inizio colonia

come tutti gli altri, vero? Se non fosse perquel videomessaggio che giunge come un

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fulmine a ciel sereno. È il Cattivissimo Cuc(CC) che attraverso un suo personale videoproclama il furto e la rottura in nove pezzidello specchio magico della felicità. Fram-menti che sono stati sparsi in tutte le epochedella storia dell’uomo. Per fortuna che dallaporta entra il mago Ovidio, il custode dellospecchio rubato. Comunica a tutti noi comeriuscire a viaggiare, per la prima volta negliultimi 382 anni, nel tempo. Nemmeno iltempo di riflettere e…Anno 3013:…ci ritroviamo nel futuro. Gli

alieni ci consegnano la prima scheggia, inco-raggiandoci a trovare le altre. Torniamo entu-siasti all’anno 2013 aspettando di sapere do-ve la macchina del tempo ci porterà domani.Anno 1199: il paladino Rick chiede aiu-

to per riconquistare il suo castello che un or-co malvagio amico del CC ha rubato. Aiuta-re il paladino si rivela una fortuna: l’orco,sconfitto, ci consegna un altro pezzo dispecchio, possiamo così andare a dormiresereni.Anno 1969: Marionauta Armstrong,

Collin e Buzz Ambrin chiedono aiuto, de-vono raggiungere la luna dove si narra sianascosto un altro specchio… tu ci credi? LaTutti Frutti pensa che tentar non nuoce e conuno space-shuttle che è stato progettato sulmodello della funicolare del Ritom, piantala bandiera sul satellite e conquista l’ambitascheggia.Anno 1400: gli Indiani capitanati dallo

Sciamano ci fanno danzare come piume.

Tra una profezia e un ballo, la scheggia civiene riconsegnata.Anno 1800: ci ritroviamo nel Far West.

Accidenti! Le pepite sono state rubate allosbadato Cowboy. Per fortuna riusciamo a ri-trovarle tutte e conquistare un’altra scheg-gia in cambio del prezioso oro.…presto, il carburante sta per terminare.

Spostiamoci in fretta al giorno del ritrova-mento dell'ultimo frammento di specchio.Anno 2013: a bordo di un drago magico

voliamo sul villaggio di Quinto e ritroviamol'ultima scheggia. La Tutti Frutti riconquistacosì la felicità rubata e manda in pensione avendere banane il CC.Anche per te il viaggio è ormai finito. Per

fortuna la Tutti Frutti ha riconquistato la fe-licità e così mai più nel tempo viaggiare citoccherà.

Il gruppo monitori

I FOLLETTI, AURIGENO,07 - 13 LUGLIO 2013

Una settimana qualunque di un’estate comele altre nel tranquillo paesino di Aurigeno. Ilsole splendeva alto all’orizzonte, le mucchebrucavano placidamente nei pascoli Val-maggesi, e le giornate trascorrevano unadopo l’altra scandite dall’incessante scorre-re del fiume… Ma ecco che qualcosa spez-zò questa quieta routine alpina. La coloniaFolletti approdò tra i boschi di Aurigeno,pronta a cominciare il suo lungo viaggiospazio-temporale!

Infatti, un bislacco Cowboy si presentò al-l’equipaggio dei Folletti. Questo bizzarropersonaggio portava con sé alcune cianfru-saglie e un’antica pergamena che custodivapreziosamente sotto la sella del suo cavallo.

i navigatori. Ogni gruppo ha quindi potutocontribuire nel migliore dei modi, graziealla sua sapienza, la sua arte, la sua cono-scenza e il suo senso dell’orientamento.

Purtroppo, la macchina del tempo non eraperò calibrata molto bene. Inizialmente de-lusi di non riuscire ad aiutare il Cowboy cisiamo ben presto ricreduti, perché grazie auna macchina del tempo sregolata abbiamopotuto incontrare personaggi davvero cu-riosi e conoscere creature d’altri mondi e dialtri tempi. Tra corse d’ostacoli, cacce al te-soro, creazione di oggetti tipici di diverseepoche, abbiamo visitato altre realtà. E ognivolta con il sorriso sulle labbra e tanta tantavoglia di divertirci. Come non ricordare, peresempio, l’incontro con la coloratissimagente di Woodstock, oppure i super-poteriacquisiti nel futuro, o ancora le difficoltàavute nel comunicare con i cavernicoli prei-storici. E infine… gli sguardi minacciosi trail Cowboy e gli indiani d’America.

Durante la settimana non sono poi mancati imomenti mistici attorno al fuoco. Tante sto-rie, canzoni e danze hanno animato le no-stre serate estive permettendoci di instaura-re un forte legame d'intesa e amicizia.Il Telegiornale d'altri tempi ci regalava

ogni giorno, prima di pranzare, i filmati deimomenti più divertenti e anche un po’ follidelle giornate trascorse a spasso nel tempoe le chiacchiere soffuse nella zona siesta du-rante i momenti di assoluta tranquillità. Ab-biamo potuto conoscere meglio anche lasplendida Valle Maggia, passeggiando nelbosco, ascoltando il suono del vicinissimofiume e animando la giornata ai bagnantidella piscina di Bignasco.Per tutto questo, ci teniamo a ringraziare

particolarmente tutti i ragazzi e i nuovi mo-nitori per l’impegno e la bravura che hannomesso in campo. I primi hanno dimostrato

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Era veramente disperato, stanco e… a dire ilvero… anche un po’ puzzolente! Ripetevain continuazione di voler tornare nella suaamata terra, che si trovava però in un’altraepoca. Il Cowboy ci raccontò che il materia-le che portava con sé erano i resti della mac-china del tempo recuperati dopo il suo di-sastroso atterraggio nella nostra epoca e chesolo riuscendo a decifrare la pergamena delsuo antenato sarebbe riuscito a ricostruirlaper ritornare a casa. Aveva proprio bisognodell’aiuto dei Folletti!!!

La pergamena, veramente antica e tutta usu-rata, conteneva uno schizzo della macchinae le seguenti istruzioni d’uso:

1. Alla****** il casco di sic******2. Girare la ***** 3 volte3. Inserire il gett*** nella fessura4. Agitare forte le ****

Inteneriti da questo strano personaggio e in-curiositi dal contenuto della pergamena de-cidemmo di aiutare il Cowboy a ricostruirela macchina. E fu così che iniziò la grandeavventura a spasso nel tempo!

Durante la settimana i ragazzi non sono cer-to rimasti con le mani in mano! Fin da subi-to si sono divisi a seconda delle propriecompetenze e in un batter d’occhio si sonoformati quattro gruppi di sostegno alCowboy: gli scienziati, gli artisti, i saggi e

per l’ennesima volta (anche se non ne dubi-tavamo) di essere veramente forti, organiz-zando al meglio la giornata autogestita, du-rante la quale hanno animato le attività,attenti ai desideri e alle possibilità di tutti. Isecondi hanno portato in colonia una veraondata di freschezza e tante nuove idee.Grazie di cuore!

Per concludere, speriamo che tornati a casanon sarà necessaria la macchina del tempoper viaggiare alla ricerca dei ricordi di que-sta bellissima settimana. Magari dovremmoscrivere, oggi, su una pergamena per i futu-ri Folletti le seguenti istruzioni:

1. Sdraiarsi su un prato2. Chiudere gli occhi3. Tenersi per mano 4. Respirare profondamente

… e naturalmente… ripensare ai tutti i beimomenti di colonia passati assieme!

Un abbraccio e… be follett !!!!I vostri monitori

BIG FÖC, PARSONZ (GR),13 - 27 LUGLIO 2013

Che dire della seconda edizione della BigFöc? Una paginetta non basta a descriverené tutto quello che abbiamo fatto, né leemozioni che abbiamo provato. Ma faccia-mo un tentativo… Anzi, abbiamo già fattoun tentativo: l’ultima sera ci siamo trovatiattorno al föc e, a turno, ogni partecipanteha fornito l’aggettivo che secondo lui sinte-tizzasse al meglio la colonia di quest’anno.Ecco alcuni risultati. Föcosa: una coloniaattiva, sempre fedele al suo spirito spumeg-giante; emozionante: un gruppo espansivo

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a cui ti affezioni in breve tempo; arricchen-te: il punto d’incontro di persone con carat-teri eterogenei, in cui ci si scambia le pro-prie esperienze e le proprie idee; divertente:principio base della Big Föc, il divertimen-to ci ha accompagnati in ogni attività; varie-gata: le due settimane si sono rivelate inten-se, ma mai monotone; altruista: comedicevano i moschettieri? Uno per tutti, tuttiper uno!E ora aggiungo io un aggettivo: sorpren-

dente. Sì, perché non è passato giorno in cuinon sia rimasto positivamente colpito. Col-pito da cosa, è difficile dirlo: da un’attivitàtravolgente, frutto della creatività di unqualche monitore; da una battuta in grado difar ridere tutta la sala da pranzo; da quei pic-coli gesti che ognuno spontaneamente com-pie e che permettono alla colonia di funzio-nare in modo ottimale.Ma bando ai sentimentalismi: vorremmo

invece darvi qualche piccolo assaggio dellacolonia e - perché no - stuzzicare il vostrointeresse. Tutto è cominciato con un'acco-glienza dal sapore leggendario, che facevaripercorrere la celebre saga del Signore de-gli Anelli. Ma non abbiamo abbandonatosubito il mondo della celluloide: dapprimaci siamo fatti avvolgere dallo spazio profon-do (letteralmente) e abbiamo vestito i pannidi giovani Padawan, svolgendo l’addestra-mento per diventare Jedi sotto l’abile guidadi Yoda, Luke Skywalker, Han Solo e gli al-tri maestri di Star Wars; in seguito ci siamo

cimentati noi stessi nella produzione cine-matografica: ogni gruppo vita ha così rea-lizzato un cortometraggio!Non è mancato poi il nostro tradizionale

“spy game”: questa volta siamo approdatisulle coste giapponesi per sventare il perico-lo che il nostro mondo venisse distrutto. Percena siamo stati invitati da niente di menoche… l’imperatore in persona, che ha deli-ziato il nostro palato con specialità locali!Sabato, invece, abbiamo sfruttato un

passaggio spazio-temporale e siamo atter-rati nell’America degli anni ’20, i RoaringTwenties… quando niente era quello chesembrava!Da ultimo, tutti avrete giocato almeno

una volta al celebre Monopoly. Ma vi sietemai chiesti come sarebbe se voi foste le pe-dine e la casa di colonia fosse la plancia digioco? Venite con noi e non dovrete piùchiedervelo: lo vivrete!� “Siamo un big-big föc / ci piace viver

così / stiamo bene qui / alla Big-Big Föc!”�

Per la Big Föc, Didi

VOLERE VOLARE, GLURINGEN (VS),14 - 27 LUGLIO 2013

Quest’anno la Volere Volare è partita per unlungo viaggio verso le zone più remote delmondo alla ricerca dei pezzi di una mappa,indispensabili per poter ritornare a casa, per-duti da una sbadata consulente di viaggio.Dalle punte dell’Africa al nord America

fino alla lontana Asia, la Volere Volare Air-lines ha viaggiato senza pause, esplorandoculture, usi, costumi e cibi differenti, sco-prendo nuovi mondi giorno dopo giorno.I nostri ragazzi hanno superato prove dif-

ficili come cacce al tesoro. Hanno incontra-to mummie, faraoni, indiani e animali fero-

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ci. Hanno pescato con gli eskimesi e aiutatospiriti inquieti ma, nonostante le varie diffi-coltà, sono riusciti a recuperare tutti i pezzidella mappa e a ricostruire il percorso pertornare alla terra d’origine.Nonostante per alcuni passeggeri ed al-

cuni assistenti di volo fosse la prima avven-tura lontano da casa, ognuno con la propriaenergia positiva e con le proprie capacità siè trovato un posto tra l’equipaggio, ed hapermesso la riuscita di queste due settimanericche di risate, gioia e affetto reciproco.Scesi infine dall’aeroplano che ci ha ri-

portato a casa è stata dura separare il grup-po ormai legato da tutte le avventure passa-te insieme, ma la Volere Volare Airlinesspera di poter continuare il viaggio l’annoprossimo con la stessa grinta ed energia diquest’anno!

Il gruppo monitori

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SALAME AL CIOCCOLATO,SEDRUN (GR),22 LUGLIO - 03 AGOSTO 2013

Salciok: la fine del mondo!Un fuoco, un gruppo eterogeneo di personecelebrano la vita guidati dai sacerdoti maya,un rituale solenne accoglie la nascita di unnuovo mondo. Dopo due settimane a bordodi un’arca i salciokkini sono riusciti a so-pravvivere alla fine del mondo, raccoglien-do durante il viaggio tutto il necessario percolorare di mille colori e allegria la nuovasalciokkolandia, come la musica, il diverti-mento, la natura, e tanto altro ancora.E così davanti ad un bel fuoco, accompa-

gnati dalla musica tutti e tutte hanno scrittosu un bigliettino una cosa negativa che vole-vano lasciare, ed una positiva che volevanoinvece portare con sé per accompagnare illoro nuovo inizio. In un ambiente magico,man mano che ognuno si avvicinava al fuo-co, i foglietti colorati negativi diventavanocenere, mentre quelli positivi venivano lettidai sacerdoti. Mille emozioni, forse qualchelacrimuccia e tante risate hanno accompa-gnato questo momento, che vogliamo con-dividere con voi lettori, per farvi conoscerel’essenza di ogni nostro ospite, di ogni no-stro bambino e di tutti i monitori e tutte lemonitrici della colonia Salciok!

«La cosa più bella è il 1° agosto»«Lo spirito di gruppo e la collaborazione»«Me ah piaciuto di piu primo agosto»«Bello estetista»«Conoscere gente nuova»«Compagnia»«Le passeggiate»«Passeggiata in montagna insieme alla cie-na davanti al fuoc»«Ritrovare degli amici»«Passeggiata + caffé»

«La compagnia di tutti!»«DIO»«La vostra compagnia e la buona cucina»«La buona cucina, GNAM!»«I fuochi d’artificio e la discoteca»«Piscina e lago»«Tuffo»«Stare tra amici speciali»«I momenti insieme»«L’unione»«Mi piace cantare!»«La cosa più bella la spontaneit໫Mi piace tanto rivedere tutti al mattino!»«Cavallo»«La cosa più bella: i travestimenti»«L’energia di gruppo che tutto fa dimenti-care e sentire bene con te stessa»«Sapere di essere utile agli altri»«La piscina»«Laghetto»«Non lo so…»«Mangiare»«La compagnia»«Il pic nic»«Il gruppo monitori, il rapporto con gliospiti, BUMBA!»«Compagnia»

Grazie di cuore ancora a tutte e tutti per isorrisi, l’allegria, la spontaneità, che hannoaccompagnato 2 incredibili e indimentica-bili settimane di viaggio!

Il gruppo monitori

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PIMPI TUMPI, RONA (GR),22 LUGLIO - 04 AGOSTO 2013

C’era una volta il WestAnno 1813. Il Far West diventava la metaper innumerevoli pionieri che si insediaro-no alla ricerca di avventure e fortuna. Una diqueste cittadine era Las Tumpa, particolar-mente attraente per la sua vicinanza ad ungiacimento di oro e da poco collegata allarete ferroviaria. Fu il ventidue luglio il gior-no dell’arrivo del treno che portò a bordo iprotagonisti del nostro racconto.Dopo un viaggio relativamente tranquil-

lo, appena prima della destinazione comin-ciarono i primi guai. Un gruppo di bandidosa cavallo costrinse a far fermare il treno perliberare un loro compagno trasportato versouna prigione ad alta sicurezza. Con l’aiutodi nuovi membri della banda, anch’essi inviaggio sul treno, i bandidos riuscirono asopraffare gli sceriffi a guardia del prigio-niero e fuggire.I tutori della legge sbeffeggiati da questo

colpaccio decisero allora di controllare me-glio i passeggeri rimasti, per scoprire altrieventuali disturbatori della quiete pubblica.Tra cowboy in regola (tra di essi vi furono imigliori pistoleri del Far West) e nuove levedegli sceriffi, si identificarono velocementealtri malintenzionati: degli indiani esiliati che

in incognito cercavano di ritornare alla loroterra nativa, per riunirsi al loro capo villag-gio, il quale riuscì a liberarli dal loro arresto.Divenne chiaro molto in fretta che Las

Tumpa non sarebbe stata una cittadina tran-quilla. Spesso bastava uno sguardo per farpartire un duello, i furti in banca erano pres-soché all’ordine del giorno, e non mancava-no le risse nel saloon e partite truccate digatto nero all’interno della bisca clandesti-na situata dietro il bancone del saloon. Glisceriffi, se non coinvolti direttamente inqualche affare losco, erano disposti a volta-re lo sguardo, mentre gli indiani non perde-vano occasione di maledire i visi pallidi conle loro tipiche danze di guerra.Vi furono anche tanti momenti dove le

inimicizie svanirono nel nulla, come quandoarrivò la fiera con i suoi mercatini, gli standdi tiro, i venditori di nuove medicine e le car-tomanti, oppure quando in città si instauròuno Spa con docce lussuose e massaggi.E quando non si riusciva a trovare un mo-

tivo per duellare, non c’era qualcosa da ru-bare, non c’era nessuno da arrestare o nonveniva in mente nessuna danza di guerra,tutti gli abitanti di Las Tumpa si recavano allaghetto che distava solo pochi minuti dicarrozza. E allora si andava in pedalò, si sal-tava sul maxi tramp in mezzo al lago o si an-dava al baretto. In effetti, si dimenticavaquasi di trovarsi nel Far West, sembravapiuttosto di essere da qualche parte nellaSvizzera Orientale.

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In diverse occasioni tutti gli abitanti di LasTumpa si ritrovarono alleati, come quelgiorno che arrivò un angosciante spiritodella montagna che raccontò della scom-parsa delle uova dorate appartenenti all’a-quila gigante, arrabbiata a tal punto da rapi-re uno degli sceriffi per poi lasciarlo su unalbero per ben due ore. Se quelle uova nonfossero state ritrovate, tutta la cittadina sa-rebbe stata maledetta e sprofondata nel nul-la. Partì allora una ricerca impegnativa, chenecessitò l’aiuto di tutti. Si scoprì solo dopoil recupero di tutte le uova che la storia del-la maledizione era solo uno scherzo dellospirito della montagna e dell’aquila, con loscopo di far capire a tutti gli abitanti che unavita in pace sarebbe stata possibile. Seguìuna grande frittata di uova in comune, do-podiché ripartirono le consuete rivalità.Un altro giorno i Lastumpiani divennero

vittime di un inganno da parte del gruppocriminale che si fece chiamare la “banda delgatto cinese”, che dopo un furto alla bancariuscì a far cadere la colpa su tutti gli abitan-ti di Las Tumpa, i quali finirono in prigione,indipendentemente se cowboy, bandidos, in-diani o in alcuni casi addirittura sceriffi. Do-po una fuga spettacolare dal carcere, gli abi-tanti decisero di mostrare alla banda delgatto cinese cosa fosse un vero furto, orga-nizzando un colpaccio alla banca centraleper riconquistarsi l’onore. E l’oro chiara-mente. Tramite rischiosi spionaggi dei turnidi guardia e travestimenti geniali, che per-misero di capire il funzionamento della ban-ca dal suo interno, gli abitanti di Las Tumpasi accaparrarono ben più di un pugno di dol-lari. Per festeggiare la riuscita del colpaccio,seguì una cena di gala con i fiocchi.Purtroppo Las Tumpa ebbe una vita cor-

tissima. Dopo solo due settimane dalla suafondazione, arrivarono in città le Giubbeblu che comunicarono la confisca di tuttol’oro della miniera. Non volendosi piegare a

questo dettame, i Lastumpiani cercarono diportare via il loro oro e quando furono sco-perti, seguì una battaglia con le Giubbe blu,che si dovettero ritirare. Quando tutto sem-brò aver preso un liete fine e i cittadini di LasTumpa festeggiarono questa nuova vittoria,le Giubbe blu ritornarono con la cavalleriaper sgomberare la città, esiliando i Lastum-piani lontano dal Far West, mandandoli a vi-vere proprio nella vicina Svizzera del Sud,dove ancora oggi i nostri eroi, indistinta-mente se ai bei tempi di Las Tumpa eranosceriffi, indiani, cowboy o bandidos, spessosi incontrano per vivere nuove avventure.

Il gruppo monitori

ARCABALENA, TENERO-CONTRA,28 LUGLIO - 04 AGOSTO 2013

Il viaggio dell’Arcabalena comincia con unbiglietto aereo. All’aeroporto di Tenero-Contra si dovranno seguire tutte le trafile diun viaggio che si rispetti: sala d’attesa, con-trolli al check-in, il metal detector (dovehanno saputo individuare ed arrestare an-che un terrorista, con tanto di bombe); pri-ma della partenza di corsa a ritirare i soldi albancomat e poi una scappatina al duty freeper comprare qualcosina da mangiare e dabere sul volo. Saliti a bordo dell’aereo, i ra-

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gazzi e gli altri turisti hanno avuto il benve-nuto dal pilota e dalle hostess con i loro con-sueti annunci. E poi… pronti, partenza eviaaaaa. Un viaggio lungo, durato tutta lasera, per poi essere accolti dal personale deivari hotel.La mattina successiva un’enorme scritta

HOLLYWOOD ha svelato il mistero sulladestinazione del viaggio! I nostri attori,hanno girato film nel far west, a cartoolan-dia, hanno fatto un documentario, un horrore anche un film di fantascienza. Si è pureaiutato un regista a trovare idee per realizza-re un film da portare al festival di Locarno,utilizzando come attori delle comparse tro-vate per strada.La settimana è letteralmente volata!

Molti dei ragazzi sono ormai arrivati al ter-mine dell’Arcabalena (per raggiungimentodella maggiore età) ed è inutile negare checi mancano già. Quando inizia l’avventuraestiva si sente un’adrenalina strana, un mistodi nervosismo e gioia per la miriade di coseda fare e da organizzare, ma quando si vedo-no arrivare 20 ragazzi con l’entusiasmo amille… tutto svanisce e ci si immerge in unmondo completamente diverso. I monitoridiventano una famiglia, i ragazzi sono comedegli amici stretti, con i quali ti trovi bene, emalgrado siano trascorsi mesi senza vedersiè come se non ci fossimo mai lasciati.L’Arcabalena e, a sentire gli altri raccon-

ti, tutte le colonie ATGABBES, hanno il po-tere di far sentire tutti bene, felici, appagati;

perché i problemi, se ci sono, rimangonofuori dalla porta, per almeno una settimana.La nostra avventura hollywoodiana è finitacon la notte degli Oscar, con premi, balli,vestiti eleganti e un briciolo di malinconiaanticipata per tutti.L’ultimo giorno è sempre un po’ strano,

ognuno ritornerà a breve alla propria vita eci si rivedrà solo a novembre. Durante la set-timana successiva alla colonia, la nostalgiadi quel mondo di star vere e sincere è molta,ma l’affetto che si crea fra tutti noi nono-stante la stanchezza, ci riporta ad imbarcar-ci nuovamente nell’Arca, per dimenticare illavoro, la scuola e le abitudini!

Vale, Pem e gli altri monitori

L’Arcabalena, si sa,È una colonia dove ci si sente in libertà!Tanti giochi e allegria,Si sta sempre in compagnia!Ci sono persone tanto differentiMa in fondo siamo tutti dei componentiDi un'esperienza magicaE anche un po’ acrobaticaMi sento fortunataPer esser stata abbracciataAlmeno per una voltaDa gente assoltaDa pensieri e avventureDi menti molto mature.Mi mancherà pazzescamenteNon poter stare con questa gente!

Gaia

L’Arcabalena è la colonia dove ci si sente inuna grande famiglia e ci si diverte tutti incompagnia. Quello che mi dispiace e mimacherà alcune di questa colonia è doversalutare alcuni persone che sono giunte allafine di questo lungo viaggio. Ringrazio tut-ti i monitori per l’impegno che ci hanno

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messo per realizzare questa magnificaesperienza e ringrazio anche i ragazzi pernon avermi fatto sentire “diverso”.

Luca

NUVOLARI, BERGÜN (GR),29 LUGLIO - 10 AGOSTO 2013

Durante il mese di agosto, nel villaggio in-cantato di Bergün Bravuogn, arrivò maesto-sa una mandria di eroi, nominata Nuvolari.Ognuno di loro era speciale, unico e sfog-giava con maestosità i propri poteri. Tutti in-sieme erano come una musica, ciascunocontribuiva a completare quel suono ma-gnifico che faceva danzare i corpi e le men-ti con semplice naturalezza.Agli inizi della permanenza, tutto pareva

quieto, il sole brillava in quel limpido cieloblu e il vento fresco accarezzava i fili d’er-ba. Una mattina si sentì un forte ronzio, inostri eroi vennero svegliati, ed incuriositi,si affacciarono tutti alla finestra. Viderouno sciame nero che si avvicinava vorace-mente, erano mosche, delle enormi bestienere che sventolavano e sbattevano con fu-ria quelle alette trasparenti venate di nero.Proprio in quel momento gli eroi si accorse-ro che quella, in realtà, non sarebbe statauna semplice e banale vacanza.

I Nuvolari corsero immediatamente alla ri-cerca di un meccanismo per combatterequella mandria di mosche fastidiose. Trova-rono nel bosco delle lunghe foglie, le immer-sero nel miele e le attaccarono al soffitto.Con questa tecnica riuscirono ad acchiappar-ne parecchie, ma per quanto quelle moschefossero malefiche, brutte e cattive, era tristevederle soffrire in quel modo: i nostri eroi vo-levano trovare un’altra soluzione.Una notte si sentì un gran frastuono: i

Nuvolari videro un uomo incappucciato ericoperto di abiti neri che saliva le scale dicasa. Quando si tolse il cappuccio tutti ri-masero incantanti dai suoi grandi e lumino-si occhi blu. L’uomo si presentò, si chiama-va Emiliano ed era il principe di Bergün,spiegò loro che se avessero voluto sconfig-gere il regno degli insetti, avrebbero dovutosuperare numerose sfide.Nei giorni a seguire, i combattenti furo-

no confrontati con diverse prove di forza,velocità, astuzia, furbizia, potenza, canto eballo. Le sfide furono davvero difficili, cimisero due settimane e vari tentativi a supe-rarle tutte.Finalmente il 9 agosto, il principe Emi-

liano ricomparse durante la notte. Comuni-cò con gioia agli eroi di essere entusiasta delloro grande lavoro e che le sfide erano statesuperate in maniera eccellente. Fu proprioin quel momento che, improvvisamente, sisentì calare un delizioso silenzio. Le mo-sche volarono via. Emiliano si congratulòcon gli eroi invitandoli in piazza a festeg-giare insieme al popolo di Bergün. Fu unafesta meravigliosa, ballarono e cantaronofino all’alba ridendo e scherzando con lagente. Quella notte regnò solamente la feli-cità e fu proprio così, con gioia, che si con-cluse l’avventura dei magnifici Nuvolari.

Il gruppo monitori

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ASHADAN, RONA (GR),05 - 11 AGOSTO 2013

Quest’anno nei Grigioni ci siamo avven-turati. E di posti magnifici non ne sono mancati.Tante belle passeggiate ed un mucchio di

risate.Sette giorni con tante idee e posti da visi-

tare e che dire…L’Ashadan St. Moritz non se lo è fatto

mancare!Tante belle attività in compagnia e di

questi giorni il tempo è volato via…

Una bella pizza ed un gelato ed un altro an-no è già passato…Un grazie a questo splendido gruppo

sempre più unito. E ai nuovi monitori con tutte le vostre

belle idee.

Melany

IL BOSCO MAGICO, POLLEGIO,15 - 19 LUGLIO 2013

8 monitrici, 16 bambini, un asilo e tanta vo-glia di divertirsi… Tutto è pronto per la nuo-va avventura! Eh sì, proprio nuova, poiché è

la prima colonia diurna integrata propostanella regione Tre Valli. C’è stata un po’ diagitazione iniziale, ma tra i preparativi el’entusiasmo di tutte le monitrici siamo ar-rivate al giorno di apertura. Un po’ di caosiniziale, ma poi ci siamo riuniti tutti insiemein salone per un saluto, che è stato poi ripro-posto tutte le mattine con le foto dei bambi-ni come gioco e tante canzoni.

Benvenuti a tutti nel Bosco Magico, trafolletti, fate e animali del bosco!Ogni giorno, terminato il saluto, tutti a

fare uno spuntino a base di frutta del boscoe acqua della fonte per ricaricarsi prima del-l’attività del giorno. I bambini si sono subi-to ambientati bene all’asilo di Pollegio, in-fatti nel salone, negli spazi di gioco e nelgiardino hanno potuto dare sfogo al loro la-to creativo e divertirsi in libertà.Durante la settimana abbiamo proposto

diverse attività come la caccia alle patate ingiardino, la creazione di un aquilone a for-ma di farfalla, la decorazione dei sassi du-rante il pic-nic, la caccia al tesoro. Venerdìabbiamo anche preparato il pane a forma dianimale del bosco: i bambini hanno creatodelle tartarughe, dei ricci, dei serpenti, del-le lumache e c’è chi ha fatto anche un belpesciolino. Infine, come ricordo di questabellissima settimana, ogni bambino ha per-sonalizzato la sua maglietta del Bosco Ma-gico e anche quelle delle monitrici e portatoa casa un bel folletto! Inoltre, ogni pomerig-gio come attività di svago: tutti in piscina!C’è chi ha voluto immergere solo i piedi, chi

E poi?Oltre alle decorazioni per i nostri spazi ab-biamo preparato delle cornici per mettereuna fotografia ricordo di questa colonia.

Che uscite avete fatto?Ci siamo divertiti a fare un giro attorno allaghetto di Origlio. Con molto coraggio sia-mo andati a passeggiare con i lama e abbia-mo passato anche una giornata a Madonnad’Arla con una buona grigliata a mezzo-giorno.

E l’ultimo giorno?Purtroppo è arrivato anche l’ultimo impe-gnativo giorno…: infatti, il mattino l’abbia-mo passato in cucina a preparare il pranzo eal pomeriggio abbiamo assistito allo spetta-colo del Mago Frank. Abbiamo ospitato lenostre famiglie per l’ultima merenda dellasettimana.

Gli ospiti sono stati contenti? Ma chi erano?Laura, Claudia, Annalisa, Daniel, Luigi,Dario e Aristide sono stati i nostri stupendiamici, felici di aver potuto partecipare aquesta colonia SMILE.

Ma… e i vostri nomi?Tonino (ottimo cuoco), Nicola, Alice,Chantal, Stéphanie, Laura V., e Alda siamostati i preziosi collaboratori della responsa-bile Laura A. per questa stupenda e puffosaavventura SMILE 2013.

Il gruppo monitori

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lanciava la palla a chi era dentro, chi andavasott’acqua, chi usava il salvagente; tutti sisono divertiti a proprio modo!Per concludere la giornata era sempre

pronta una buona merenda e ci si salutavacon la Canzone delle Bolle, animata con ve-re bolle di sapone!Un grande grazie alle cuoche, Luciana

Meroni e Marily Righenzi, per i loro mani-caretti; al Comune di Pollegio per avercipermesso l’utilizzo della cucina gratuita-mente; all’Ufficio della Scuola Speciale peraver dato la possibilità di usufruire dell’asi-lo gratuitamente e, soprattutto, a VOI bam-bini per i vostri sorrisi e la vostra gioia! Èstato bellissimo vedere come i bambini nor-modotati aiutavano i bambini in situazionedi handicap, ma che allo stesso tempo liconsideravano come loro pari. È stata un’e-sperienza arricchente, penso, sotto ognipunto di vista (anche quello di noi monitri-ci)! Grazie, infine, ai genitori, che hannolanciato l’idea e hanno permesso la nascitadi questa nuova fantastica colonia. Arrive-derci all’anno prossimo per una nuova av-ventura nella colonia del Bosco Magico!

Rachele Meroni

SMILE, TESSERETE,29 LUGLIO - 2 AGOSTO 2013

Qual è stato il tema della colonia?Quest’anno il tema della nostra colonia èstato il mondo dei puffi, personaggi cari al-la nostra ospite Laura. Con l’aiuto di tutti cisiamo divertiti a dipingere 7 grandi cartel-loni per decorare la sala. Nel mezzo della ta-vola c’era la casa dei puffi ed una cinquan-tina di piccoli puffi. Ognuno di noi avevapure un sottopiatto con lo stesso tema.

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CAMPO BIBIONE 1,29 GIUGNO - 6 LUGLIO 2013

Dopo un lungo viaggio e mutevoli paesaggiarriviamo al nostro campo base: due appar-tamenti ben attrezzati, comode camere egiardini di morbida erba… Giona e Anas, inostri celeberrimi paladini culinari, sonoappena rientrati con le borse rigonfie di vet-tovaglie, e mentre la brace si scalda e siaspetta lo sfrigolare della griglia (coperta ditante leccornie della regione), un tuffo in pi-scina permette di sintonizzarsi sulle fre-quenze dell’estate. Nel frattempo si inizia aconoscersi: Eugenio, pieno di iniziativa,scalda l’ambiente con il suo accento napo-letano (tipico del Malcantone), mentre Ste-fania inizia a produrre su larga scala brac-cialetti intrecciati che andranno ad ornare lecaviglie e i polsi di tutti.

Le giornate si susseguono, e oltre alle nu-merose abbuffate non mancano belle pas-seggiate, lavacri nelle salate acque dell’A-driatico, scorrerie in vari ristoranti,gelaterie, bar, serate danzanti ed eleganti di-scoteche (dove Daniele ha ampiamente di-mostrato il suo diritto di indossare la ma-glietta con la scritta “Show Man”!).Alcuni fanno prova di abilità sportive

non da poco: Vincenzo viene decorato piùvolte campione assoluto di bocce della resi-

denza ai Ginepri, mentre Yuri lancia sfide dinuoto a Laura (la quale – con molto disono-re – in un primo momento evita la competi-zione, accettandola in seguito ed incassan-do una dignitosa sconfitta).Poi, mentre i due cuochi e Magda (nostra

sciamana e farmacista) erano andati a cor-rere, io e una troupe di fedeli scagnozzi ab-biamo fatto irruzione nella loro camera, la-sciando evidenti segni del nostro passaggio(non entriamo nei dettagli…). Come ci sipuò immaginare una rappresaglia non hatardato ad arrivare!E tra gli abili tiri di Astrid al minigolf, la

prorompente e melodiosa voce di Lucianache accompagna la chitarra, tra sorrisi e dis-cussioni, burle e relax, ogni tanto Nerio ciregala un saggio commento o una battuta dasquassare le budella.Che dire… una comitiva ben assortita.Campo Mare Bibione non è un medica-

mento, ma favorisce all'aumento dell’alle-gria, distende il corpo e la mente e ricaricalo spirito. Non ci sono effetti collaterali ac-certati, ma può dare assuefazione. Assume-re almeno una volta l’anno.

Per il gruppo monitoriElia

CAMPO GUARDISTALLO 1,06 - 13 LUGLIO 2013

Sabato 6 luglio il nostro gruppo compostodi 12 persone (Gianna, Elisabeth, Marilena,Cristina, Patrizia, Guido, Fabio, Christian,Eugenio, Patrick, Reto e Aris) è partito perGuardistallo, comune della Toscana situatonella Maremma Pisana. Abbiamo alloggiatoin un agriturismo chiamato il Borgo, situatonella natura e munito di due invitanti pisci-ne. Nei dintorni ci sono borghi medioevali e

Sabato 13 luglio siamo rientrati in Ticino,ognuno portando con sé i ricordi dei mo-menti trascorsi insieme.

I monitoriPatrizia, Cristina, Aris e Reto

CAMPO LIGNANO,06 - 13 LUGLIO 2013

Ho spinto chi non ce la faceva più e ho sor-retto chi era stanco, ho bagnato le anime su-date da una vita sedentaria, ho imparato acorrere da chi non sa più camminare e hoimparato a sorridere da quelli che non san-no più parlare, da quelli che hanno dimenti-cato la loro vita o che non l’hanno mai avu-ta. Ho alzato corpi esili dall’anima pesantee ho visto la sensibilità smorzarsi nelle pa-role giuste per farsi ascoltare.

Per il gruppo monitoriAndrea Panteca

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a pochi chilometri di distanza si possonoraggiungere spiagge con sabbia bianca e va-ste pinete. Abbiamo fatto attività di vario ti-po che illustreremo utilizzando alcuni pas-saggi del diario scritto da Guido che,gentilmente, ci ha messo a disposizione.Domenica: “Siamo andati assieme agli

amici a Volterra. Per cena abbiamo mangia-to pesce e patate… dopo a mangiare il gela-to.” Lunedì: “Siamo andati a Bolgheri dovefanno il vino buono… Dopo il riposino sia-mo andati in piscina.” Martedì: “…siamoandati a bere il caffè, la minerale,… Siamoandati a mangiare il gelato. E poi tutti adormire.”Mercoledì: “Al mercato di Mari-na di Bibbona… Poi in spiaggia… Dopo lasiesta tutti in piscina a nuotare.” Giovedì:“…fatto la colazione. Poi siamo partiti perandare a cavallo a Pomarance. Per cena ri-sotto allo zafferano”Venerdì: “…alla fatto-ria a comperare olio, marmellata,salsa…preparato le valigie e…al ristorantea mangiare la pizza.”

turosamente fino a raggiungere gli scogli inmezzo al mare. Tra gli amanti delle passeg-giate c’era Antonio che si allontanava dalresto del gruppo per esplorare i dintorni.Tra questa serie di attività tranquille e ri-

lassanti, c’era chi animava la spiaggia ur-lando: “coccooo bellloooooo” o “vuole ca-vigliera, collanina, massaggio, treccina??”ed essendo in vacanza non siamo riusciti aresistere e ci siamo fatti viziare, al sorgeredi un temporale, da una gentile massaggia-trice cinese.Il tempo è volato, quello che ci portiamo

indietro sono dei bei ricordi come quellodell’uscita in battello al delfinario e i mo-menti di condivisione come quello esilaran-te trascorso sul trenino panoramico.

Da questa settimana sull’Adriatico, torniamoquasi tutti abbronzati, con le batterie ricarica-te e sicuramente con qualche chilo in più.

Il gruppo monitori

CAMPO GATTEO MARE,13 - 20 LUGLIO 2013

Ciao a tutti!Noi abbiamo trascorso la nostra vacanza

a Gatteo Mare, Emilia Romagna.Vogliamo raccontarvi questa bella av-

ventura attraverso le nostre voci:

CAMPO BELLARIA,07 - 14 LUGLIO 2013

Dopo un lungo ed intenso viaggio siamo fi-nalmente giunti in una cittadina che profu-mava di mare: Bellaria.Sorpresi dal lusso dell’albergo: Hotel

Cannes, il cameriere Ettore (soprannomina-to da qualcuno “vescovo”), ci ha calorosa-mente accolti portandoci le valigie come sisuol fare a delle vere star.Tra gli ospiti del Cannes, di vere star ce

n’erano, abbiamo infatti incontrato un extop scorer dell’Ambrì Piotta. Inoltre, tra laclientela dell’albergo, c’era chi si fumavauna sigaretta con la nostra Dodò, chi con-versava volentieri davanti ad un caffè conuno di noi e chi invece ballava un Valzer conla nostra mitica Lela.Il tempo passato in spiaggia era all’inse-

gna del relax: prendevamo il sole, scambia-vamo qualche chiacchiera con i vicini disdraio come spesso facevano Teresa e Do-ris, oppure, come Stefano, facevamo un ba-gno sul super gommone. La nostra Maria,che indossava sempre un elegantissimocappello di paglia, pensava ad intrattenercitutti con qualche racconto del passato chespesso veniva ripetuto per chi non avessecapito.Non finisce qui, tra le partite a scopa con

la nostra campionessa Dorothy c’era chi,come Ombretta, sceglieva di nuotare avven-

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vissuto e le sensazioni sulle varie attivitàsvolte in un clima decisamente appropriatoa tutti i nostri ospiti.Tutto è andato per il meglio e ringrazia-

mo atgabbes per averci dato questa oppor-tunità.Un grazie speciale a Tati che ha guidato

un TIR sulle strade di montagna con grandecoraggio e abilità.

Per il gruppo monitoriPiera

CAMPO PET DA LÜV,20 - 27 LUGLIO 2013

Max, Max, Max… Un gruppo rinnovato dall’arrivo di due nuo-vi partecipanti e tre monitori, è partito per ilGrigioni.Ha raggiunto vette altissime, attraversato

fiumi, si è avventurato in fitte foreste, osser-

- “… abbiamo visto l’acquario dei delfini.Un delfino mi ha spruzzato l’acqua ad-dosso.” (Kiko)

- “… ogni mattina vado al mare con tutti iragazzi.” (Enzo)

- “… in spiaggia ho anche ballato con lamusica brasiliana.” (Nives)

- “… ho comperato i vestiti nuovi ed hogiocato a calcetto con l’albergatore.”(Lorena)

- “… ho comperato le cartoline, un mar-supio e uno spongebob. Abbiamo gioca-to tanto a bocce.” (Chiara)

- “… mi è piaciuto tanto il mercato, erapieno di gente. Ho fatto anche shop-ping.” (Ivana)

- “… mi sono piaciuti i monitori, sonomolto belli e simpatici.” (Concetta)

- “… siamo andati con il battello fino aRimini e abbiamo visto da vicino i delfi-ni.” (Sabrina)

- “GRAZIE ad ognuno di voi ragazzi. Ab-biamo passato una bella settimana!!!”(Maurizio, Rosaria, Giorgia, Ilaria)

CAMPO VERCORIN (VS),14 - 21 LUGLIO 2013

A Vercorin abbiamo vissuto una settimanapiena di colori, profumi e aria fresca dimontagna.Le montagne, il lago e le passeggiate in

paese o nelle cittadine di Sierre e Sion cihanno regalato momenti di piacevole condi-visione.Alcuni hanno anche potuto andare «sotto

terra» visitando il lago sotterraneo piùgrande d’Europa e salire verso il cielo conla teleferica per poi scendere passeggiandoe godendo di un panorama mozzafiato.I pasti, rigorosamente in comune, ci han-

no permesso di scambiare allegramente il

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vato fauna e flora ed è riuscito a debellare inun giorno il nemico invisibile (o quasi).Ogni sosta è stata l’occasione per orga-

nizzare un rave party a base di samba, dan-za del ventre, buona musica e Max Pezzali.Relax e divertimento sia in piscina che al

lago. C’è stata anche l’occasione di incontra-re il simpatico gruppo dei Salame al Ciocco-lato. Una settimana piena di affetto e diver-timento.Fabio: “Mi sono piaciute le passeggiate, lacompagnia e i monitori. Bella la grigliata.”Giulia: “Le passeggiate, la piscina e il lago.Quello che non mi è piaciuto è stato avere ipidocchi e come ogni tanto ho risposto aimonitori.”Boris: “Anche a me sono piaciute le passeg-giate, la piscina e il lago. Sono felice di averfatto il concerto di Max Pezzali.”Alejandro: “Sono d'accordo con Giulia eBoris è stato tutto bello: piscina, passeggia-te e lago; la comprensione, la comunicazio-ne e l’affetto tra di noi. Come ha detto Giu-lia peccato per i pidocchi che hanno creatoun po’ di preoccupazione.”Lisa: “Belli la piscina, il lago, le camminatee la grigliata. E tanti amici e affetto.”Davide: “Mi sono piaciuti tanto Xa e Flo-ris.”Samuele: “Voglio bene a tutti i miei compa-gni e ai monitori.”Isaia: “A va vöri ben!”Tatiana: “Mi sono piaciute le marmotte.”Alessio: “Mi è piaciuto guidare il furgone.”

CAMPO TENERO,21 - 27 LUGLIO 2013

Anche quest’anno i nostri valorosi sportivisi sono riuniti in una fantastica settimana al-l’insegna dello sport, del divertimento e delrispetto reciproco.

Tante sono state le attività svolte e gli amiciche sono venuti a trovarci: ci siamo cimen-tati nel football australiano, nell’atletica,nel calcio, nel lancio della pallina, nei ballidi gruppo, nelle coreografie con i nastri,nella pallanuoto, nel nuoto, nell’unihockey,nel trampolino air-game, nel basket e nelminigolf.Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità

di sperimentare il football australiano gra-zie alla collaborazione degli Orules LuganoBankerS. Durante la settimana abbiamoavuto anche il piacere di una visita a sorpre-sa di Fabrizio Casati e l’occasione di diver-tirci con Mauro Lustrinelli in una travolgen-te partita a minigolf. Ringraziamo di cuoretutti i nostri amici per la loro disponibilità ela voglia di divertirsi con noi.A metà settimana abbiamo organizzato

una gita fuori dal centro sportivo. Il mattinoci siamo recati alla fattoria Ponzio, dove ab-biamo aiutato a pulire le stalle e dato damangiare agli animali. Dopo il pic-nic, nelpomeriggio, abbiamo visitato le officineFFS di Bellinzona.Anche quest’anno le nostre serate sono sta-te piene di allegria: siamo andati a mangia-re una buonissima pizza e dei buoni gelaticremosi, siamo andati a giocare a Bow-ling,abbiamo organizzato tornei di carte e ascol-tato musica. Grazie di cuore ai nostri meravigliosi e

simpatici atleti che hanno dimostrato anco-

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prezzato della nostra sistemazione è stata lapiscina, luogo dove abbiamo trascorso tan-tissimi momenti. La settimana si preannun-ciava grigia ed in effetti, avendo tuonato,abbiamo deciso di beneficiare di un altrogenere di acqua: quella dell’acquario delparco Sea Life: quanto è stato bello adden-trarci nei tunnel, sembrava di nuotare con ipesci e gli squali! Fortunatamente il sole ètornato ad illuminarci per il resto della setti-mana, abbiamo avuto così l’opportunità divisitare le bellissime Sirmione e Desenza-no. Un’altra gita interessante è stata quellain battello, tanto bramata da tutti noi. Un al-tro aspetto degno di nota della nostra vacan-za è stato quello culinario: quanto abbiamomangiato! Siamo stati anche capaci di ab-buffarci con coppe di gelato stratosferiche!La serata più bella è stata senza dubbioquella che abbiamo passato alla festa delpaese: ci siamo scatenati in balli ecceziona-li e Corrado, Aida, Vanessa e Maurizia han-no dimostrato di avere particolari doti diballerini! Quando il venerdì è arrivato cisiamo sentiti un po’ tristi ma le briochesportate da Flavio e il giro al mercato ci han-no addolcito la giornata. Le parole d’ordinedi questo campo? Cibo & shopping! E men-tre si viaggiava sulla strada del ritorno già sipensava al campo del prossimo anno…

Per il gruppo monitoriAmbra

ra una volta di saper collaborare e divertirsiinsieme. Grazie di aver vissuto con noi questa in-

tensa e gioiosa settimana sportiva! Grazie ai monitori SiSport di Tenero, al-

la cucina e al personale del Centro, a Sarache ci ha accompagnato nelle attività serali,a Thomas che ci ha aiutato nelle attivitàdiurne, ad Alessia per il suo sorriso ed il suoentusiasmo nel giocare con noi a basket.Con un saluto sportivo e un grande sorrisovi diamo appuntamento all’estate prossi-ma…

Giada, Eric, Arianna e Seneit

CAMPO SIRMIONE,27 LUGLIO - 03 AGOSTO 2013

La nostra vacanza si preannunciava miste-riosa… ma come dice un famoso film, “lavita è come una scatola di cioccolatini: nonsai mai quello che ti capita”. Così siamopartiti desiderosi di scoprirci e di viverci. Ilviaggio è stato piacevole, accompagnatodalle rumorose risate di Christian e Cristinae dai capriccetti di Pinkie, la cucciola diMaurizia. Una volta giunti a destinazione cisiamo suddivisi negli appartamenti: Ambrae Deborah hanno goduto della compagniadi Christian, lord Corrado, Vanessa e Mar-zia, mentre Mara e Leandra hanno benefi-ciato della presenza di Aida, Maurizia,Yvonne e Cristina. Ciò che più abbiamo ap-

CAMPO BIBIONE 2,27 LUGLIO - 03 AGOSTO 2013

La vacanza a Bibione è stata proprio un suc-cessone.Tra un aperitivo e una cenetta è stata una

vacanza perfetta.Tra uno scivolo e una nuotata ce la siamo

spassata. A qualcuno il mare non è piaciuto ma di

shopping ha goduto.

I gelati non sono mancati e siamo pure unpo’ ingrassati.Non ci siamo fatti mancare niente è stato

proprio divertente.Ahimè il soggiorno è terminato ma un

braccialetto ci ha legato!

Oezlem, Marinella, Jessica, Marcoe Matteo

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CAMPO PIETRA LIGURE,27 LUGLIO - 03 AGOSTO 2013

Un altro anno con ATGABBES, un altro an-no a Pietra Ligure!

Abbiamo ritrovato le nostre affezionatissi-me ragazze, Lisa, Chiara e Tiziana, che ciseguono da ormai ben quattro anni, e abbia-mo avuto il piacere di conoscere nuove per-sone.Lisa la Polipetta è stata sorridente e sola-

re, a volte un po’ birichina, ma sempre entu-siasta delle attività proposte, soprattuttoquando si trattava di andare in piscina.Chiara la Mondana invece, era sempre

pronta per un’uscita al ristorante o in gelate-ria e di certo anche a lei non mancava il sor-riso.Tiziana l’Esperta di Musica quest’anno

ha deciso di appassionarsi anche al nuotocon la tavoletta, contendendo a Lisa il titolodi Principessa della piscina.Athos il Chiacchierone ha intrattenuto

noi e gli altri bagnanti con i suoi racconti.Renato il Co-Monitore è stato sempre al-

legro e disponibile e perciò si è guadagnatoil titolo di Aiutante Monitore.Daniele il Buongustaio ha apprezzato la

cucina locale in ogni sua sfaccettatura, an-che facendo il bis.

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samente al lido “Diletta”, così ribattezzatoin onore dei nostri simpatici vicini d’om-brellone! Tra una chiacchiera e un gelatino ènata una vera e propria amicizia, con tantodi scambio di indirizzi! Dopo pranzo ci han-no dedicato, un concerto improvvisato, conchitarra violino e canti abbiamo intrattenu-to i molti bagnanti!Martedì mattina tutti nella seconda pisci-

na, di nuovo a sfidarci tra tuffi, acquagym, epartite a carte! Qualcuno ha superato i pro-pri limiti ed è entrato nell’acqua alta, men-tre altri continuano a rilassarsi… Dopopranzo abbiamo in programma una bellaescursione. Andiamo a visitare l’incantevo-le Pisa. Una volta arrivati nella famosa piaz-za dei miracoli, siamo tutti affascinati dallatorre, “Bella… peccato che penda!!!” (cit.)Dopo mille foto di rito, sorreggendo la tor-re, nei modo più disparati possibili ci siamodati allo shopping selvaggio: borse, ma-gliette, torri in miniatura, cappelli, tazzine,calendari… chi più ne ha più ne metta! Ab-biamo concluso la nostra magnifica gita

Alberto il Ballerino è stato tranquillo e pa-cato tutta la settimana, salvo poi scatenarsisabato sera, dimostrando di avere grandidoti nella danza.Norma la Religiosa ha invocato un po’

troppo spesso i santi del calendario, ma bi-sogna dire che la sua risata è super conta-giosa.Peter l’Osservatore non è stato molto lo-

quace (per fortuna, Athos valeva per due!),pur essendo molto gentile e simpatico contutti.Insomma, un gruppo ben assortito, conditoda quattro monitrici un po’ pazze…Chissà che sorprese ci riserverà il prossi-

mo campo!Intanto, arrivederci all’anno prossimo!

Per il gruppo monitoriLinda Vanina

CAMPO GUARDISTALLO 2,03 - 10 AGOSTO 2013

Dopo un lungo ma piacevole viaggio abbia-mo finalmente raggiunto il magnifico“Borgo”. Ci siamo subito divisi e sistematinei due appartamenti. A cena abbiamo subi-to gustato le leccornie offerte dall’osteriadel Borgo.Domenica siamo stati in una delle due pi-

scine, l’attività è stata interpretata in diversimodi… Chi l’ha sfruttata per allungare il ri-posino e chi si è esibito in tuffi acrobatici,gare di nuoto e lezioni di acquagym! Dopocena abbiamo visitato la magnifica Volter-ra, che è piaciuta proprio a tutti! A notte fon-da, abbiamo recuperato la nostra quinta vo-lontaria, che poverina arrivando a nuotodalla lontana Sardegna ci ha messo un po’più del previsto!Lunedì siamo andati al mare, più preci-

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con una cenetta all’ombra della torre più fa-mosa d’Italia!Mercoledì ci siamo rilassati in piscina,

tra tuffi sincronizzati, gare di apnea, e ma-ratone di dormite, la giornata è volata, equale modo migliore di concluderla se noncon una deliziosa grigliata? Giovedì abbia-mo voluto sperimentare l’ebbrezza dei Ca-raibi raggiungendo le magnifiche spiaggebianche! Lettini, ombrelloni, panini e gela-ti, una giornata al mare in piena regola, pernon parlare della discoteca improvvisata vi-cino al carretto dei gelati!La mattina di venerdì abbiamo sentito

tutti la necessità di portarci via un pezzo diToscana… così siamo andati a svaligiare ilnegozietto di un agriturismo, tra sughi, ver-durine, e olio, sarà un’impresa richiudere levaligie! Sempre in mattinata abbiamo visi-tato uno zoo con molti animali, iene, toricon corna giganti, cammelli, scimmie…Dopo un bel pranzetto e un meritato riposi-no abbiamo approfittato del bel tempo perl’ultima sessione di acquagym!Ahimé è già arrivato il momento delle

valigie che scoppiano, e delle cartoline del-l’ultimo momento… Sabato mattina è ilmomento dei primi saluti e delle prime la-crime, poi il lungo viaggio, altri saluti e al-tre lacrime… Ma SORRIDETE ragazzi infondo mancano solo altri 358 giorni alla no-stra prossima avventura insieme!

Per il gruppo,Carla Bongarzone

CAMPO LIDO DI SPINA,03 - 10 AGOSTO 2013

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AL VIA IL NUOVO PROGRAMMACORSI 2013 - 2014

Sono 36 i corsi proposti nel nuovo opuscolodi Cultura e Formazione che si appresta adare avvio ad un ulteriore anno di offerta diformazione continua per le persone che acausa di difficoltà di diversa natura, nonpossono seguire i corsi tradizionalmenteproposti dall’Ente pubblico o da altri enti.Nato oltre 25 anni fa, questo servizio ha

un duplice obiettivo: da un lato, promuove-re lo sviluppo e il mantenimento delle cono-scenze nei campi professionali, culturali esociali; dall’altro, favorire e accrescere l'au-tonomia della persona disabile. Così nasco-no le proposte che oggi si traducono in 36corsi offerti che spaziano in vari campi d’in-teresse:- informatica- pittura ed espressione creativa- teatro, danza e musica- sport, escursioni- cucina- conoscenza del mondo animale- accompagnamento all’autonomia (affet-tività, attività ricreative)

I corsi si trasformano in luogo di incontroprivilegiato, dove ognuno può portare leproprie competenze e arricchirsi attraversol’esperienza comune. Come ogni anno, rin-graziamo le formatrici e i formatori chepropongono e gestiscono i corsi, e che sonochiamati ad applicare contemporaneamentecompetenze nel settore d’insegnamento,concetto di accoglienza e rispetto delle di-versità di ognuno. Per informazioni inerenti ai corsi e per

iscrizioni, non esitate a contattare il nostrosegretariato: [email protected]; 091 970 37 29.C

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Vi segnaliamo alcune novità:

• Teatro danza: il linguaggio del corpo• Tango argentino!• Divertirsi con l’Ipad & l’Iphone• Modellismo fantasy• Ikebana• Gite fuori città• Laboratorio d’espressività sonoro-musicale

Il programma completo è disponibile anchesu: www.atgabbes.ch.

Buona formazione a tutti!

Michela LuraschiResp. Cultura e Formazione

PROGETTO BARCELLONA30 MAGGIO - 02 GIUGNO 2013

I sogni sono desideri, i desideri si realiz-zano, grazie allo spirito collaborativo, allacondivisione di un progetto comune. L’unio-ne fa la forza!!!!! Tutti noi volevamo andarea Barcellona, tutti disponibili a impegnarciper raggiungere la nostra meta. Per due anniabbiamo lavorato insieme, durante le ore deicorsi di cucina abbiamo preparato tante deli-zie, vendute poi nei vari mercatini. Ciò ci hapermesso di raccogliere un fondo cassa con-sistente. Le ore del corso di leggere e scrive-re le abbiamo sfruttate per spulciare tutte leguide, i libri e le varie cartine. Informazionie conoscenze utili e fondamentali per vivereal meglio una grande città. È stato un percor-so costruttivo, formativo e socialmente im-portante. Incontrarci regolarmente per lavo-rare o semplicemente davanti ad una pizza,ha permesso ad ognuno di noi di far parte diun fantastico gruppo, creando l’atmosferagiusta per affrontare il Nostro Viag-gioooooo. Grazie alla condivisione, all'u-nione, all’impegno e alla simpatia di tutti,ora in coro possiamo dire… “Abbiamo rea-lizzato il nostro sogno…”

Silvana Albergati

“Despunta el alba, la brisa acaricia el mar,es hora de marchar. Forja tu espada con sa-biduría y fe, y en tus sue�os guíate”

Chiudi gli occhi, appoggi il capo sul pog-giatesta e senti semplicemente una pressio-ne (ma anche la paura) che ti tiene incollatoalla poltrona. Se apri gli occhi e guardi fuo-ri, ti accorgi che l’aereo punta il cielo con ilmuso.Un minuto o poco più e l’aereo si rad-

drizza, siamo in quota… prendi respiro econ un sorriso lasci la presa, la smetti di

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stringere la mano di chi ti sta accanto…(grazie, stavo morendo di paura). “Presentazioni” fatte e in men che non si

dica atterriamo a El Prat, l’aeroporto princi-pale di Barcellona.Entusiasmo ed emozioni viaggiano con

noi e così senza indugiare ci ritroviamo ca-tapultati in un groviglio di strade, rapiti, maanche persi in quel caotico e festoso capo-luogo catalano.All’improvviso finalmente un primo as-

saggio (ooooooolééééééé), Plaça Catalun-ya, per poi “rotolare” su Las Ramblas, unchilometro e trecento metri di strada pedo-nale; caffè, bancarelle e artisti di strada, aimargini del quartiere gotico… e noi. Noi,che “ci avevano detto: indossate scarpe co-mode” (ma non ci avevano detto: cammine-rete tantissimo). Non ci perdiamo nulla, se

non noi stessi nelle meraviglie che pian pia-no andiamo a scovare. Il Citybus per turisti ci permette di esplo-

rare la città in ogni suo angolo, per scoprireBarcellona in un contrasto tra l’antico e ilmoderno, ma mai irriverente. E poi ancora: la Sagrada Familia, opera

incompiuta dalla scomparsa di Gaudì, ilParco Güell, La Boquerie, il mercato piùpopolare di Spagna, lo Shopping-dipenden-za, Barceloneta la spiaggia, Mc Donald’s, laPaella, i tapas, e ancora noi… stanchi, suda-ti, felici. E l’emozione, quella che non puoi legge-

re qui, quella che ho vissuto e respirato contutti, sin dai primi istanti e che mi ha ac-compagnato in questi quattro giorni, quellaemozione che non cambia con il trascorreredegli anni, ma trova piacevole conferma...Barcellona ci ha stregati? Ooooooo-

léééééééééééé!Antonella Lolli Riccobene

“Siamo partiti da Bellinzona in un gruppet-to e siamo andati a Milano a prendere l’ae-reo che ci doveva portare a Barcellona. Ar-rivati a destinazione siamo andati con il busche ci avrebbe poi portati per tutti i 4 giornidi permanenza. Siamo andati a visitare laSagrada Familia, di Gaudì e le sue case. Ab-biamo mangiato la paella e bevuto la spe-cialità di Barcellona che è la Sangria. Lacompagnia era bellissima e mi sono diverti-ta molto, anche se dalla città, mi aspettavoqualcosa di più”.

Dilva

“Barcellona mi è piaciuta tanto. Abbiamovisto delle belle cose e ci siamo divertiti conla bella compagnia”.

Beatrice“È stato bello viaggiare tutti insieme; chiac-chierare, scherzare, ridere. Soprattutto conle responsabili di questo corso: Silvana,

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Sladjana, Tatiana, Roberta, Antonella, Isa-belle, Monica e con tutti gli altri che sonovenuti a Barcellona. Io sono stata molto fe-lice perché era la prima volta che andavo aBarcellona, una città molto bella. Grazie dicuore”.

Marina

“L’esperienza di Barcellona si differenziada altre vissute perché ho visto una cittàparticolare, con vedute che ti incuriosisco-no, incitandoti poi a saperne di più. È il ca-so delle opere architettoniche, in primis laSagrada Familia, delle altre chiese, fra cui laCattedrale, passando per i parchi e le piazzein cui sorgono palazzi che raccontano ognu-no la loro storia”.

Fiorenzo

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FONDAZIONE PROVVIDA MADRE

Un’esperienza di integrazione presso lescuole elementari di ChiassoLo scorso settembre uno dei nostri gruppieducativi costituito da 4 alunni, si è trasferi-to all’interno della struttura della scuolaelementare di Chiasso. Questo non è statoper noi il primo percorso d’integrazione,poiché già nel 1997 è stata aperta la scuoladell’infanzia “Ghirigoro” posta all’internodella struttura dell’asilo comunale di Baler-na, con il quale ormai da anni è in atto unaproficua collaborazione fra insegnanti.Il progetto, presentato all’intero corpo

docenti all’inizio dell’anno scolastico, ave-va come primo obiettivo quello di inserirsiall’interno di un ambiente “normalizzante”.Le stesse azioni infatti acquistano un signi-ficato differente in relazione al luogo nelquale avvengono. Per esempio, essere auto-nomi in un ambiente protetto, come è quel-lo dell’Istituto Provvida Madre, non equiva-le ad esserlo in un ambiente frequentato dabambini normodotati. In questa prima fasenon erano previsti inserimenti mirati, quan-to piuttosto una conoscenza dell’ambiente ela partecipazione a momenti liberi di gioco,quali l’intervallo o la pausa dopo la mensa. Il passo successivo, ossia quello di co-

struire dei percorsi individuali di integra-zione, è arrivato in breve tempo, grazie alla

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disponibilità e all’adesione al progetto daparte di alcune insegnanti.

Due ragazzi sono stati così in alcune attivitàdelle classi seconde, scegliendo quelle mate-rie e quei momenti nei quali potessero segui-re il programma proposto in aula. In partico-lare le lezioni alle quali hanno partecipatosono state quelle di religione, attività manua-li, laboratorio di danza etnica, musica e rac-conto.I nostri ragazzi hanno pure potuto fre-

quentare la mensa scolastica con i ragazzidelle scuole elementari, condividendo cosìanche momenti meno strutturati e liberi,che hanno permesso una maggiore cono-scenza con gli altri.L’esperienza più che positiva, svolta du-

rante tutto l’anno scolastico, ha permessoloro di estendere l’integrazione anche aimomenti extra-scolastici: quali la PrimaComunione, che hanno fatto insieme a tuttii bambini il 12 maggio a Chiasso e il saggiofinale sul palco del teatro di Chiasso (per ci-tare due situazioni particolarmente signifi-cative).

Per un alunno con diagnosi di disturbo per-vasivo dello sviluppo, l’integrazione si ètradotta invece in un percorso di accettazio-ne degli altri bambini. Mentre nei mesi ini-ziali l’intervallo era possibile solo nel corti-le sul retro, senza la presenza di alcun altro

bambino, col tempo e attraverso un percor-so graduale di avvicinamento, ha imparato a“convivere” nel medesimo spazio nel qualeci si ritrova per la pausa. A metà anno scola-stico abbiamo proposto anche un momentodi condivisione in classe durante le lezionidi attività manuali, che hanno sortito comeeffetto positivo la diminuzione di situazionidi isolamento. È evidente che la sua intera-zione con gli alunni si è configurata soprat-tutto come una “condivisione” di spazi e lasua partecipazione è stata piuttosto quelladi uno “spettatore”, attento a ciò che acca-deva attorno a lui e pronto a riproporre, at-traverso l’imitazione, ciò che aveva vissutoe condiviso con gli altri.In questo bilancio più che soddisfacente,

un ruolo importante, oltre che dalle nostreeducatrici e dagli alunni, è stato svolto an-che dalle docenti della scuola, le quali han-no saputo spiegare e mediare l’accoglienzadi persone con disabilità. Mi riferisco so-prattutto a quei momenti difficili che a vol-te i nostri ragazzi vivono e che si manifesta-no con comportamenti problematici. Èfacile credere e sostenere l’integrazionesulla “carta”, difficile diventa viverla ed ac-coglierla nella realtà quotidiana, soprattuttoquando i comportamenti manifestati nonsono quelli socialmente accettabili. Questoappare con maggiore evidenza laddove ilcomportamento e le abitudini si discostanoda quelli cosiddetti “normali”. Durante l’in-

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contro di presentazione è stato spiegato edanticipato alle insegnanti che a volte la diffi-coltà ad accettare delle consegne e dellesemplici regole, si esprime con comporta-menti problema che non possono passareinosservati. Questo era peraltro uno degliaspetti che maggiormente ci preoccupava,proprio perché eravamo e siamo consapevo-li di quanto sia difficile accettare quei modid’agire che quotidianamente comprometto-no la normale convivenza. Probabilmente ilfatto di aver anticipato quanto sarebbe potu-to accadere (e che effettivamente si è mani-festato) e di aver suggerito alcune possibilirisposte, ha permesso di togliere quel velo diinquietudine e disagio che contribuisce adalzare le barriere con la disabilità.Infine un’ultima riflessione relativa al

valore che tale esperienza ha avuto per ibambini normodotati. Credo che l’incontrocon la disabilità lasci una traccia indelebile

e significativa, e mi piace immaginare chenel futuro dei piccoli alunni di Chiasso, na-scerà un sorriso, ripensando ai momenticondivisi con i nostri ragazzi.

Rosaria ZerboniResp. settore Minorenni

Fondazione Provvida Madre

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E CANVETTO LUGANESE: NUOVEATTIVITÀ PER MEGLIO SERVIREIL CLIENTE

Il Canvetto Luganese, ristorante apparte-nente alla Fondazione Diamante, si avvaledella collaborazione di 34 persone: 27 col-laboratori-utenti, 7 professionisti del setto-re della ristorazione e due educatori socialiattivi in diversi settori: la manutenzione, ilpastificio, il servizio, la cucina e, da marzo2013, la lavanderia.L’idea di organizzare una lavanderia al-

l’interno del Canvetto è scaturita in seguitoalla decisione d’introdurre una divisa pertutti i collaboratori. Fino allo scorso annosolo il personale di cucina disponeva dell’a-bituale abbigliamento professionale, ora in-vece anche i collaboratori impegnati neglialtri settori hanno una divisa. Ciò permetteal cliente di identificare il personale ma pu-re di favorire il senso d’appartenenza e diunità fra i collaboratori. La realizzazionedelle divise è opera di due altri laboratoridella Fondazione Diamante: il laboratorioLaser con sede a Lugano ha disegnato il lo-go del Canvetto mentre il laboratorio Se-riarte a Giubiasco, con il proprio servizio diserigrafia, ha effettuato la stampa sui tessu-ti delle magliette.Per favorire il lavaggio sistematico degli

indumenti di lavoro è stata creata una picco-la lavanderia. In questo spazio lavorano dueutenti che oltre a lavare e stirare le divise ditutti i colleghi si occupano pure di alcunevettovaglie utilizzate durante il serviziopranzo. Questa nuova attività, come pure la pre-

parazione di biscottini artigianali offerti aiclienti con il caffè e preparati settimanal-mente dai collaboratori del servizio manu-tenzione, permette di offrire un piccolo masignificativo servizio al cliente. In effetti,

ora, tutti i collaboratori partecipano concre-tamente e direttamente ad offrire agli av-ventori il frutto del loro lavoro. Ciò valoriz-za tutti e, speriamo, soddisfi pienamente lanostra clientela. Evidentemente, comequalsiasi ristorante, anche il Canvetto Lu-ganese deve prestare la massima attenzionealla qualità e all’attenzione alla clientela:nell'accoglierla al meglio sin dal suo arrivo,alla qualità dei cibi cucinati, fino alla degu-stazione dei biscottini “home made”.Attraverso i molteplici compiti propri a

qualsiasi struttura ricettiva, i servizi imple-mentati quest’anno ci permettono di variaremaggiormente i lavori proposti ai collabo-ratori favorendo così l’inserimento di per-sone le cui competenze possono essere,seppur limitate, estremamente importantied utili poiché contribuiscono a soddisfaresempre più la clientela.

Maria-Luisa PolliDirettrice Fondazione Diamante

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INDIRIZZI UTILI

Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet -tivi loghi, delle Federazioni svizzere di cui l'Asso -ciazione fa parte:

insieme

Federazione Svizzera delle associazioni deigenitori di persone con handicap mentale Aabergergasse 33, 3001 Berna

Cerebral

Associazione Svizzera a favore dei CerebrolesiASC - Zuchwilerstrasse 43 - 4501 Soletta

Siamo lieti di mettere a disposizione uno spazio sul nostro Bollettino per chiunque voles-se pubblicare osservazioni, opinioni, esperienze, legate alle tematiche dell’handicap.La scadenza per la consegna degli articoli, da inviare al nostro Segretariato, per il prossi-mo numero: «Inverno 2013», è entro l’11 novembre 2013.

SOMMARIO: pag.

Editoriale: di Sladjana Stojanovic 1

Il Comitato Cantonale Informa: di René Derighetti e Monica Lupi 2

Temi d’attualità: di Michela Luraschi

• L’integrazione scolastica 5

• La relazione di atgabbes con i volontari 6

• Famigliari curanti 9

Dossier: di Sladjana Stojanovic 10

Cultura e formazione: di Michela Luraschi

• Al via il nuovo programma corsi 2013 - 2014 36

• Progetto Barcellona: di Silvana Albergati, Antonella Lolli Riccobene 37

Ospite:

• Fondazione Provvida Madre 40

Fondazione Diamante:

• Canvetto Luganese: nuove attività per meglio servire il cliente: di Maria-Luisa Polli 43

atgabbes

ASSOCIAZIONE TICINESE DI GENITORIED AMICI DEI BAMBINI BISOGNOSIDI EDUCAZIONE SPECIALE

Segretariato:via Canevascini 4 - 6900 LuganoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp [email protected] • www.atgabbes.ch

FONDAZIONE DIAMANTE

Segretariato:via Violino 1 - C.P. 267 - 6928 MannoTel. 091 610 00 20 • www.f-diamante.ch

Redazione: Segretariato atgabbes - Lugano Impaginazione: Laser - Fondazione Diamante - Lugano • Stampa: TBS, La Buona Stampa SA - Pregassona

atgabbes - segretariatovia Canevascini 46900 Lugano-BessoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp 69-5150-0e-mail: [email protected]

Gruppo regionale mendrisiotto

Presidente: Daniele MartiniTel. 079 859 76 43

Gruppo regionale luganese

Presidente: Cosimo MazzottaTel. 091 971 37 14

Gruppo regionale bellinzonese

Presidente: Camillo RossiTel. 091 858 17 94

Gruppo regionale locarnese

Presidente: René DerighettiTel. 091 791 70 43

Gruppo regionale Biasca e Tre Valli

Presidente: Gianni RavasiTel. 091 880 31 31

Atelier Pedevilla - PREASILOvia Ravecchia 76512 GiubiascoResponsabile:Claudia Müller-Grigolo

Tel. 091 857 38 55

Consulenza Giuridica Andicapvia Linoleum 7casella postale 8346512 GiubiascoTel. 091 850 90 20 - Fax 091 850 90 99e-mail:[email protected]

Cultura e Formazione per personeinvalidevia Canevascini 46900 Lugano-BessoTel. 091 970 37 29 - Fax 091 970 19 09e-mail: [email protected]

Gruppo giovani LA FINESTRAChiassoResponsabile:Valentina Barenco

Tel. 076 556 78 92

Gruppo SUPERGIOVANILuganeseResponsabile:Alessandro Corti

Tel. 079 274 79 82

ATELIER DI PITTURA6742 PollegioResponsabile:Luciana Ravasi

Tel. 091 862 16 79

Gruppo Integrativo - PREASILOvia Ronchetto 166900 LuganoResponsabile: Piera Regazzoni

Tel. 091 970 31 01

Sostegno Famiglie AndicapSottoceneri: c/o Pro Infirmis

via dei Sindacatori 16900 MassagnoTel. 091 960 28 80

Sopraceneri: c/o Pro Infirmisvia Varenna 16600 LocarnoTel. 091 756 05 50

BollettinoAutunno 2013

Attività estive

Pantone 109 C