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FarmacistiMatera FarmacistiMatera BOLLETTINO MENSILE BOLLETTINO MENSILE dell'Ordine dei farmacisti della Provincia di Matera n. 49 - Febbraio 2020 Il notiziario del farmacista a cura del Dr. Pasquale Imperatore AGIFAR MATERA: AGIFAR MATERA: L'IMPORTANZA DI INTERVENIRE SUI L'IMPORTANZA DI INTERVENIRE SUI GIOVANI GIOVANI Il mese di Gennaio ha rappresentato un punto di svolta per la nostra amata Agifar. Una svolta condivisa, una svolta indirizzata all'apertura più generosa possibile verso il cittadino ed,in particolare, verso i giovani. Entrare nelle scuole era segreto malcelato da un entusiasmo ed una propositività che, già precedentemente, si respirava nelle parole e nelle intenzioni dei colleghi che speravano di poter estendere il desiderio di dare concretezza alla propria "missione" anche al di fuori del contesto professionale strettamente inteso. Ed è stato così che si è giunti al confronto con il mondo della scuola: un progetto nato con l'obiettivo di fare la differenza nella speranza che l'energia che i giovani sanno riversare in ciò in cui credono sia estensibile a qualsiasi tematica possa essere di sprone. Ne è, dunque, derivato un confronto che ci ha donato rinnovato entusiasmo arricchendoci di questa nuova esperienza: un'esperienza che ha visto, da una parte, noi, nel nostro piccolo, a cercare di far scivolare la neve lungo il dorso della montagna e, dall'altra parte, quei giovani, quegli studenti che hanno già saputo mostrare al mondo come, interessandosi alle sorti della Società, sappiano scrollarsi di dosso l'apatia alienante che viene loro ascritta dalle precedenti generazioni e produrre delle vere e proprie valanghe di "partecipazione". Una partecipazione che, chissà, potrà tradursi in cambiamento, in senso civico o in educazione già domani sperando la valanga travolga un po' tutti. GIUSEPPE RUGGIERI Presidente AGIFAR Matera SOMMARIO NEWS PER LA PROFESSIONE.......................2 AGIFAR MATERA.............................................5 DALL'ENPAF .....................................................9 RUBRICA “NUTRIRE LA SALUTE”..................10 DALLA SEGRETERIA AMMINISTRATIVA.......15 LE CIRCOLARI DI GENNAIO.........................19 SOMMARIO NEWS PER LA PROFESSIONE.......................2 AGIFAR MATERA.............................................5 DALL'ENPAF .....................................................9 RUBRICA “NUTRIRE LA SALUTE”..................10 DALLA SEGRETERIA AMMINISTRATIVA.......15 LE CIRCOLARI DI GENNAIO.........................19 E D I T O R I A L E E D I T O R I A L E IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ L'Enpaf e il mondo della previdenza e assistenza del farmacista ha una valenza centrale nella salvaguardia della serenità presente e futura dei colleghi. Tutti gli interventi assistenziali dell'ente previdenziale dei farmacisti, dall'indennita' di maternità alle colleghe prive di impiego o autonome alle riduzioni contributive nelle varie ipotesi previste dal regolamento, dall'aiuto economico alle farmacie rurali e alle parafarmacie e partite Iva, ai disoccupati in stato di disagio economico, all'assicurazione gratuita sanitaria Emapi ecc., si inserisce anche il sistema del CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ. Introdotto fin dal 2004, questa tipologia di contributo ha dato la possibilità ai farmacisti dipendenti e disoccupati di versare una quota minima che va dall'1 al 3% (anziché il 15% degli anni precedenti) per venire incontro soprattutto ai giovani che fanno ingresso nel mondo del lavoro. Possono infatti optare per il contributo di solidarietà coloro che si siano iscritti per la prima volta all'Albo successivamente al 31.12.2003 ed esercitano attività professionale in relazione alla quale già versano altra previdenza obbligatoria o che si trovano in condizione di disoccupazione involontaria. Il contributo di solidarietà non è utile per maturare il diritto alla pensione, ma nel periodo in cui viene versato, matura comunque l'anzianità di iscrizione. Come tutte le altre forme riduzione, il contributo di solidarietà non opera automaticamente, ma dietro espressa domanda dell'interessato da presentare tramite la modulistica a tal fine predisposta sul sito ufficiale dell'ENPAF. Voglio solo ricordare che già dal 2015 l'ENPAF è impegnato in un percorso riformatore che ha già cominciato a produrre risultati sul piano assistenziale, come l'assistenza complementare Emapi, la riforma stessa del regolamento di assistenza che amplia notevolmente le possibilità di beneficiare di sussidi straordinari o continuativi, prevedendo una vasta gamma di situazioni di difficoltà che danno accesso a tali benefici. Si tratta, quindi, di temi importanti, senza distinzioni di età, perché ho più volte avuto il sentore che nell'immaginario dei colleghi, la parola ENPAF fosse sinonimo solo di pensione. Niente di più sbagliato. Conoscere in dettaglio i diritti che scaturiscono dal giorno stesso dell'iscrizione all'Ordine e quindi al sistema ENPAF potrà anche evitare in futuro polemiche infondate, o meglio fondate su presupposti errati e molta disinformazione. Ricordando sempre che il sistema previdenziale e assistenziale in senso lato è un presupposto fondamentale di civiltà e reciproca solidarietà professionale. Non si può prescindere da quest'ultimo presupposto quando si discute e ci si approccia alla tematica ENPAF. Pasquale Imperatore

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FarmacistiMateraFarmacistiMateraBOLLETTINO MENSILEBOLLETTINO MENSILE

dell'Ordine dei farmacisti della Provincia di Materan. 49 - Febbraio 2020

Il notiziario del farmacista a cura del Dr. Pasquale Imperatore

AGIFAR MATERA:AGIFAR MATERA:L'IMPORTANZA DI INTERVENIRE SUI L'IMPORTANZA DI INTERVENIRE SUI

GIOVANI GIOVANI

Il mese di Gennaio ha rappresentato un punto di svolta per la nostra amata Agifar. Una svolta condivisa, una svolta indirizzata all'apertura più generosa possibile verso il cittadino ed,in particolare, verso i giovani.Entrare nelle scuole era segreto malcelato da un entusiasmo ed una propositività che, già precedentemente, si respirava nelle parole e nelle intenzioni dei colleghi che speravano di poter estendere il desiderio di dare concretezza alla propria "missione" anche al di fuori del contesto professionale strettamente inteso.Ed è  stato così che si è  giunti al confronto con il mondo della scuola: un progetto nato con l'obiettivo di fare la differenza nella speranza che l'energia che i giovani sanno riversare in ciò in cui credono sia estensibile a qualsiasi tematica possa essere di sprone. Ne è, dunque, derivato un confronto che ci ha donato rinnovato entusiasmo arricchendoci di questa nuova esperienza: un'esperienza che ha visto, da una parte, noi, nel nostro piccolo, a cercare di far scivolare la neve lungo il dorso della montagna e, dall'altra parte, quei giovani, quegli studenti che hanno già  saputo mostrare al mondo come, interessandosi alle sorti della Società, sappiano scrollarsi di dosso l'apatia alienante che viene loro ascritta dalle precedenti generazioni e produrre delle vere e proprie valanghe di "partecipazione". Una partecipazione che, chissà,  potrà tradursi in cambiamento, in senso civico o in educazione già domani sperando la valanga travolga un po' tutti.

GIUSEPPE RUGGIERIPresidente AGIFAR Matera

SOMMARIO

NEWS PER LA PROFESSIONE.......................2

AGIFAR MATERA.............................................5

DALL'ENPAF.....................................................9

RUBRICA “NUTRIRE LA SALUTE”..................10

DALLA SEGRETERIA AMMINISTRATIVA.......15

LE CIRCOLARI DI GENNAIO.........................19

SOMMARIO

NEWS PER LA PROFESSIONE.......................2

AGIFAR MATERA.............................................5

DALL'ENPAF.....................................................9

RUBRICA “NUTRIRE LA SALUTE”..................10

DALLA SEGRETERIA AMMINISTRATIVA.......15

LE CIRCOLARI DI GENNAIO.........................19

E D I T O R I A L EE D I T O R I A L E

IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

L'Enpaf e il mondo della previdenza e assistenza del farmacista ha una valenza centrale nella salvaguardia della serenità presente e futura dei colleghi.Tutti gli interventi assistenziali dell'ente previdenziale dei farmacisti, dall'indennita' di maternità alle colleghe prive di impiego o autonome alle riduzioni contributive nelle varie ipotesi previste dal regolamento, dall'aiuto economico alle farmacie rurali e alle parafarmacie e partite Iva, ai disoccupati in stato di disagio economico, all'assicurazione gratuita sanitaria Emapi ecc., si inserisce anche il sistema del CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ. Introdotto fin dal 2004, questa tipologia di contributo ha dato la possibilità ai farmacisti dipendenti e disoccupati di versare una quota minima che va dall'1 al 3% (anziché il 15% degli anni precedenti) per venire incontro soprattutto ai giovani che fanno ingresso nel mondo del lavoro. Possono infatti optare per il contributo di solidarietà coloro che si siano iscritti per la prima volta all'Albo successivamente al 31.12.2003 ed esercitano attività professionale in relazione alla quale già versano altra previdenza obbligatoria o che si trovano in condizione di disoccupazione involontaria. Il contributo di solidarietà non è utile per maturare il diritto alla pensione, ma nel periodo in cui viene versato, matura comunque l'anzianità di iscrizione. Come tutte le altre forme riduzione, il contributo di solidarietà non opera automaticamente, ma dietro espressa domanda dell'interessato da presentare tramite la modulistica a tal fine predisposta sul sito ufficiale dell'ENPAF. Voglio solo ricordare che già dal 2015 l'ENPAF è impegnato in un percorso riformatore che ha già cominciato a produrre risultati sul piano assistenziale, come l'assistenza complementare Emapi, la riforma stessa del regolamento di assistenza che amplia notevolmente le possibilità di beneficiare di sussidi straordinari o continuativi, prevedendo una vasta gamma di situazioni di difficoltà che danno accesso a tali benefici. Si tratta, quindi, di temi importanti, senza distinzioni di età, perché ho più volte avuto il sentore che nell'immaginario dei colleghi, la parola ENPAF fosse sinonimo solo di pensione. Niente di più sbagliato.Conoscere in dettaglio i diritti che scaturiscono dal giorno stesso dell'iscrizione all'Ordine e quindi al sistema ENPAF potrà anche evitare in futuro polemiche infondate, o meglio fondate su presupposti errati e molta disinformazione.Ricordando sempre che il sistema previdenziale e assistenziale in senso lato è un presupposto fondamentale di civiltà e reciproca solidarietà professionale.Non si può prescindere da quest'ultimo presupposto quando si discute e ci si approccia alla tematica ENPAF.

Pasquale Imperatore

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INSERIRE PROGRAMMA CORSO ENPAF

Evento Formativo Residenziale ECMENPAF:

NOVITA’ SU PREVIDENZA, ASSISTENZA ED EMAPIprima edizione

MATERA, DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020c/o PALACE HOTEL

PARTECIPANTI: 100 FARMACISTICREDITI ECM: 4

COSTO: GRATUITO

PROGRAMMA

Ore 9.00 – 10.00: Relazione - SALVI ROMEO: “Previdenza: quota base e possibilità contributive per una prestazione adeguata”

Ore 10.00 – 11.00: Relazione - IMPERATORE PASQUALE: “Assistenza: assistenza continuativa e straordinaria – esempi pratici”

Ore 11.15 – 12.15: Relazione - SALVI ROMEO: “EMAPI: opportunità nei casi di difficoltà a tutela di tutti e a carico della Cassa”

Ore 12.15 – 13.15: Presentazioni di problemi o di casi clinici in seduta plenaria – SALVI ROMEO: “Esempi pratici”

Ore 13.15 – 13.30 “Verifica ECM”

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NEWS per la professione

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GASTRITE: GASTRITE: Cause, Sintomi, Cure Cause, Sintomi, Cure

È un’infiammazione della parete interna dello stomaco: può essere dovuta alla presenza dell’Helicobacter pylori, all’assunzione di farmaci e alle cattive abitudini.

Seguendo poche, semplici, regole è possibile far calare il rischio di soffrirne. Può essere acuta o cronica La gastrite è un’infiammazione della parete interna dello stomaco. Può essere acuta, con sintomi che compaiono all’improvviso, o cronica, quando si sviluppa lentamente e perdura nel tempo. La barriera difensiva si indebolisce La gastrite si instaura quando, per diversi motivi, la barriera difensiva dello stomaco si indebolisce, permettendo così agli acidi dei succhi gastrici di raggiungere la sua parete (mucosa) e infiammarla. Ecco le alterazioni a cui va incontro la mucosa: muco ridotto, difese impoverite, cellule della parete gastrica danneggiate. Le cause: Helicobacter pylori, farmaci, cattive abitudini In circa la metà dei casi la gastrite è causata dall’Helicobacter pylori, un batterio che si insinua sotto il tappeto mucoso che riveste lo stomaco e lo danneggia. La gastrite può essere causata anche dall’uso eccessivo di farmaci antifiammatori non steroidei (Fans) e dall’assunzione della cardioaspirina. Il fumo, l’eccesso di alcol e un’alimentazione squilibrata ricca di cibi troppo grassi, insieme allo stress, sono tutti fattori che possono irritare lo stomaco e favorire la gastrite. I sintomi: dolore e bruciore I sintomi più tipici della gastrite sono: dolore e bruciore allo stomaco, che tendono a diminuire con l’assunzione di cibo; sensazione di pienezza dopo aver mangiato; talvolta nausea e vomito. In alcuni casi la gastrite può non dare disturbi. Come si fa la diagnosi In presenza di disturbi sospetti, occorre capire se possono essere legati alla presenza dell’Helicobacter pylori e il modo più semplice per farlo è con il test del respiro o quello sulle feci. In casi selezionati è utile eseguire una gastroscopia, associata alla biopsia di alcuni frammenti della mucosa gastrica. Questa indagine consente anche di verificare la presenza dell’Helicobacter, di differenziare le diverse forme di gastrite nonché di rilevare eventuali ulcere. Le possibili cure Il trattamento della gastrite si basa sull’assunzione di farmaci che inibiscono la secrezione gastrica (inibitori della pompa protonica). Gli inibitori della pompa protonica vanno presi per almeno otto settimane per avere benefici tangibili, ma il trattamento può essere protratto, a seconda di come risponde il singolo paziente. Se la gastrite è legata all’infezione da Helicobacter pylori, occorre instaurare una terapia adeguata che prevede un cocktail di antibiotici, per almeno 10-14 giorni. La gastrite non va mai trascurata perché, se non la si cura in modo adeguato, si corre il rischio di sviluppare ulcere peptiche che, a loro volta, in rari casi, possono degenerare nel tumore allo stomaco. I consigli per prevenirla 1) Non abusare di farmaci antinfiammatori non steroidei; 2) utilizzare farmaci gastroprotettori se si è in terapia con la cardioaspirina; 3) mangiare lentamente, perché una corretta masticazione rende più agevole la digestione e riduce i tempi di permanenza gastrica del cibo; 4) evitare pasti abbondanti e fare uno spuntino a metà mattina e uno nel pomeriggio per tamponare l’acidità dello stomaco ed evitare che questa salga troppo a causa del digiuno prolungato; 5) cercare di evitare gli alimenti che favoriscono i sintomi gastrici, tra cui caffè, cioccolata, bevande gassate, liquidi troppo caldi, formaggi fermentati, insaccati; 6) tra i metodi di cottura, escludere la frittura perché peggiora l’infiammazione della mucosa e rallenta lo svuotamento dello stomaco.

(Salute, Corriere)

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NEWS per la professione

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PRESSIONE ARTERIOSA, IL CONTROLLO H24 PRESSIONE ARTERIOSA, IL CONTROLLO H24 PREDICE IL RISCHIO CARDIACOPREDICE IL RISCHIO CARDIACO

Monitorare l’andamento della pressione arteriosa nell’arco di 24 ore permette di prevedere con maggior accuratezza le possibili complicazioni di questa condizione rispetto alla misurazione in una sola occasione.

La pressione del sangue rappresenta il principale fattore di rischio delle malattie del sistema cardiocircolatorio e per questo è necessario capire quale possa essere il metodo per misurarla più adeguato al fine di controllare l’ipertensione e contrastare i suoi possibili effetti. Di questo si è occupato uno studio internazionale. “La ricerca – sottolinea la necessità di utilizzare delle misurazioni nell’arco di 24 ore per diagnosticare l’ipertensione e definire, affinare i suoi trattamenti. Tuttavia negli Usa la maggior parte delle assicurazioni rimborsano il monitoraggio ambulatoriale nelle 24 ore solo quando già si è individuata una pressione a livelli maggiori in ambito clinico ma si sospetta sia normale in altre situazioni o se si crede di essere in presenza di un’ipertensione non rilevata o mascherata”. Gli autori dell’articolo pubblicato su Journal of the American Medical Association hanno potuto mettere così a confronto l’accuratezza predittiva delle misurazioni della pressione arteriosa eseguita da un operatore sanitario in uno studio rispetto a ripetute misurazioni nelle 24 ore sia di notte che di giorno. Le probabilità di sviluppare una patologia cardiovascolare durante tutti gli anni di osservazione dello studio si correlano più strettamente a quest’ultimo tipo di misurazione:

“Sebbene le malattie vascolari e cardiache siano fortemente associate con la pressione arteriosa, indipendentemente da come è misurata, fino a ora non sapevamo quale tipo di misurazione riuscisse a catturare il rischio nel modo più accurato”, aggiunge lo specialista.

In media sono state eseguite trenta misurazioni nel corso della giornata e dieci di notte, con il vantaggio di poter misurare la pressione quando la persona dormiva. In questo modo, infatti, i risultati non erano viziati dalle attività quotidiane o dai pasti. E questo spiega in parte la maggiore accuratezza dei valori della pressione arteriosa misurata nottetempo nella correlazione con le patologie cardiovascolari. L’applicazione del monitoraggio ambulatoriale continuo della pressione arteriosa ha anche un altro vantaggio, ovvero “è conveniente” secondo Maestre: “Permette la prevenzione delle malattie cardiovascolari avviando il trattamento con tempestività”. In altre parole si risparmiano quelle risorse che si sarebbero spese per far fronte alle conseguenze dell’ipertensione, alle sue possibili complicazioni, dall’angina pectoris a infarto e ictus, ma non solo. Il risparmio è anche in termini di riduzione della disabilità e della mortalità premature. Nel mondo – sono dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità – l’ipertensione interessa oltre un miliardo e centomila persone, di cui due terzi vivono nei Paesi a basso e medio reddito. È il maggior fattore di rischio cardiovascolare ma si può prevenire, e controllare. Diverse azioni sono fondamentali per contenerne i rischi: dal seguire una dieta sana, bilanciata, con un notevole consumo di frutta e verdura, ala riduzione del consumo di sale e di grassi saturi, dall’attività fisica regolare alla disassuefazione dal fumo di sigaretta. (Salute, Sole24Ore)

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AGIFAR MATERA

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"UN APPROCCIO CONSAPEVOLE AL "UN APPROCCIO CONSAPEVOLE AL FARMACO"...FARMACO"...

Agifar Matera tra i banchi di scuola

E' iniziato il 14 Gennaio 2020 il percorso “scolastico” di Agifar Matera. Un percorso, sostenuto dall' Ordine dei Farmacisti di Matera, che ha visto coinvolti gli studenti dell’ Istituto Superiore “I.Morra”.

La tematica affrontata ha preso le mosse dai principi per una consapevole assunzione dei farmaci e dalla loro conservazione fornendo interessanti relazioni, e conseguenti finestre di dialogo, abilmente gestite dal tridente costituito dai dottori Anna Di Cuia, Adriana Sacco e Giuseppe Ruggieri, improntate sull’ interazione tra farmaci ed alimenti e sull’antibiotico-resistenza. Nella cornice di un’assemblea di istituto tenutasi presso la deliziosa struttura dell’ Istituto S.Anna, giovani farmacisti e giovani studenti si sono incontrati per crescere insieme. L’obiettivo prefissato consisteva nel “condividere” perché la conoscenza scorra fluida senza mai trascurare quelli che sono i referenti a cui fare capo (come per ogni branca, del resto). Una conoscenza che vede i ragazzi costituire dei bersagli privilegiati in quanto possono essere veri fautori e motori con cui il movimento può viaggiare. Un viaggio che si proietta al futuro ma che, già da ora, può rappresentare un viatico volto a correggere piccole inesattezze che le precedenti generazioni, magari inconsapevoli, si sono portate dietro, con le nuove che rischiano di imboccare vicoli tortuosi, e finanche ciechi, che dal “passaparola” sfociano nelle “fake news”.

La nostra “missione” non termina qui e, laddove avremo platee pronte ad accoglierci sapremo dedicarci alla cura del cittadino anche in contesti che non prevedano di indossare camice e caduceo perché farmacisti, in missione, lo siamo sempre, come tutti i nostri colleghi.

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AGIFAR MATERA

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ANNO SOLARE 2020: ANNO SOLARE 2020: RINNOVO TESSERE RINNOVO TESSERE E NUOVE ISCRIZIONIE NUOVE ISCRIZIONI

Con l'inizio del 2020, Agifar Matera offre ai colleghi tesserati  l'opportunità di

rinnovare l'iscrizione o, laddove non iscritti, di entrare nella nostra piccola,

ma affiatata, famiglia. Iscrizione che significa partecipazione,diretta o

indiretta che sia, ad una realtà che, nel pieno rispetto dei propri propositi e

delle persone che la costituiscono prova ad offrire quel "quid pluris"ai

colleghi che, di contro , hanno incrementato, nel corso di questi ultimi due

anni, il livello di partecipazione alla vita professionale al di fuori della sfera

lavorativa strettamente intesa consentendo agli iscritti del nostro Ordine di

conoscersi nonostante le distanze e gli orari di lavoro sembrassero un

ostacolo al contatto ed alla collaborazione.

È stato, infatti, emozionante, ad esempio, vedere amici e colleghi prendere

piede nel campo dell'insegnamento "ecm" in casa propria così come è

altrettanto emozionante pensare a quanti ancora potrebbero (ed

auspichiamo vorrebbero) dare seguito a quanto fatto da altri colleghi lanciati

o in rampa di lancio. Per non parlare, poi , del capolino fatto nel mondo

della scuola ove, ancora, é stato possibile far fruttare il proprio background

formativo mettendolo a disposizione di terzi, anche senza il camice

addosso...ma con il caduceo appuntato sul cuore.

Tutto ciò grazie alla partecipazione ed all'impegno dei colleghi che,

sostenendo la causa  comune, siamo convinti possano aiutarci a crescere

crescendo con noi.

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AGIFAR MATERA

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MODALITÀ DI ISCRIZIONE ANNO 2020

Per iscriversi ad Agifar Matera è sufficiente compilare e sottoscrivere il modulo allegato e versare la quota annuale di €. 20,00 tramite bonifico bancario (IBAN IT77U0538716103000002918446) con causale: Iscrizione Agifar Matera anno sociale 2020 “Nome” e “Cognome” e comunicando, successivamente, l’avvenuto pagamento telefonicamente o via mail ai contatti indicati in fondo alla pagina) oppure in contanti presso la sede dell’Ordine dei Farmacisti di Matera sita in via Olivetti, 151.

A cosa dà diritto l’iscrizione?

Partecipazione gratuita o a prezzo ridotto agli eventi e ai corsi ECM organizzati da Agifar Matera o in collaborazione con altri Enti.Ricezione di newsletter informativa su tutti gli eventi Agifar, corsi di aggiornamento professionale, corsi ECM, occasioni di lavoro, eventi di beneficenza ed eventi sportivi.

Per info [email protected] Giuseppe Ruggieri (Presidente)329-9263134 Giuseppina Lorusso (Vice Presidente)328-6895113 Marco Lauria (Segreteria Organizzativa)

CAMPAGNA CAMPAGNA ISCRIZIONIISCRIZIONIANNO 2020ANNO 2020

Nella prossima pagina il modulo di iscrizione

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Dall'ENPAF

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ENPAF: INTERVENTI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE (ART.18 DEL REGOLAMENTO DI ASSISTENZA)

Si rammenta che in data 19 dicembre 2018, con deliberazione n. 70, il Consiglio di Amministrazione. dell’Enpaf ha approvato la regolamentazione per l’assegnazione di un contributo per favorire l’occupazione.

DESTINATARI:• farmacisti titolari di farmacia, o di parafarmacia, nella forma dell’impresa individuale;• società di gestione di farmacie private, o di parafarmacie, purchè la maggioranza delle quote di partecipazione appartengano a farmacisti iscritti all’Enpaf.

RAPPORTI DI LAVORO INCENTIVATI:Il contributo riguarda tutti i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato - sia nuove assunzioni sia trasformazioni di precedenti rapporti a termine- stipulati successivamente all’entrata in vigore del presente regolamento (1 gennaio 2019).Le assunzioni a tempo indeterminato devono riguardare due categorie di lavoratori:ù• il farmacista di età non superiore a  trent’anni• il farmacista di età pari o superiore a cinquant’anni, se  disoccupato da almeno sei mesi;Il contributo è riconosciuto ai rapporti di lavoro con anzianità minima di 8 mesi e per una durata massima di trentasei, purché continuativi.La domanda potrà essere presentata dal datore di lavoro solo al termine di ciascun periodo di durata del rapporto per il quale può essere richiesto il contributo (ossia dopo 8 mesi, 17 mesi, 26 mesi e 36 mesi).Ad esempio, in caso di rapporto di lavoro stipulato con il collaboratore di farmacia in data 2 gennaio 2019:- la domanda potrà essere presentata dal datore di lavoro (ditta individuale o legale rappresentante della Società) a partire dal 2 settembre 2019 (quindi, trascorsi 8 mesi), unitamente alle buste paga relative all’intero periodo ed alla documentazione richiesta dal regolamento. Il contributo erogato sarà pari al 20% degli oneri salariali sostenuti;- in costanza del rapporto di lavoro, le successive istanze potranno essere presentate quando siano trascorsi, dalla data di stipula del contratto (nell’esempio, il 2 gennaio 2019), 17 mesi (contributo pari al 25%), 26 mesi (contributo pari al 30%) e 36 mesi (contributo pari al 40%).Il rapporto di lavoro deve, inoltre, essere ancora in atto al momento di presentazione della domanda stessa. Il contributo sarà erogato nei limiti dello stanziamento fissato.Il prossimo 23 febbraio, lo scrivente Ordine affronterà tutte le tematiche previdenziali ed assistenziali in un corso ECM presso il Palace Hotel – Matera.

Cordiali salutiIl PresidenteDr. Pasquale Imperatore

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RUBRICA Nutrire la salute

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Rubrica di aggiornamento e approfondimento

su temi di alimentazione e salute.A cura della Dr.ssa Adriana Sacco

INTEGRATORI E ALIMENTAZIONE: QUALI EVIDENZE? INTEGRATORI E ALIMENTAZIONE: QUALI EVIDENZE?

Secondo l’O.M.S., tra i Paesi europei l’Italia si distingue per la più alta percentuale della popolazione con più di 65 anni: 21,4% contro una media europea del 18,5%. Si tratta di una percentuale destinata ad aumentare nei prossimi anni: si stima infatti che nel 2050 un italiano su 3 avrà più di 65 anni.L’incremento dell’età media della popolazione può essere attribuito ad una complessa serie di fattori, tra loro strettamenteassociati, genetici, ambientali e alimentari: migliori condizioni di vita, maggiore disponibilità di alimenti, caratterizzati da crescente varietà e sicurezza, riduzione della frequenza di patologie trasmissibilie maggiore accesso alle cure. A fronte di ciò, il progressivo invecchiamento della popolazione comporta, con frequenza crescente, la comparsa di malattie cronico-degenerative, attribuibili in primo luogo al fatto che l’evoluzione non ha “progettato” l’organismo umano per vivere così a lungo, e che per la maggior parte queste malattie non sono precedute da segnali riconoscibili. In questo contesto assumono quindi particolare importanza gli interventi di carattere preventivo basati sulla conoscenza e sul controllo dei fattori di rischio delle patologie più diffuse, che rappresentano l’unica arma efficace per ridurre il rischio di esserne colpiti. Soprattutto se rivolti ad una popolazione generale che dimostra sempre maggiore attenzione ai benefici derivanti da stili di vita e alimentari corretti ed è alla ricerca costante di informazioni sempre più dettagliate sulle caratteristiche funzionali di alimenti e nutrienti. In un documento congiunto di FAO e OMS pubblicato nel 2003, il miglioramento dell’alimentazione della popolazione è indicato come uno degli obiettivi prioritari delle politiche e dei programmi sanitari orientati alla prevenzione di malattie come l’obesità, il diabete, le patologie cardiovascolari (compresi l’ipertensione e l’ictus), i tumori e l’osteoporosi. Vi è ormai la consapevolezza di quanto sia importante conoscere non solo la composizione dei cibi per introdurli nella dieta in modo corretto, a seconda dell’età, dello stile di vita e dello stato di salute, ma anche gli effetti che i diversi componenti producono a livello dell’organismo.Sebbene l’adozione di uno stile alimentare vario ed equilibrato, specie in persone fisicamente attive, sia ritenuta sufficiente per garantire alla popolazione generale sana tutti i nutrienti necessari, sempre più osservazioni epidemiologiche supportano la necessità di una maggiore attenzione alla copertura del fabbisogno nutrizionale e al sostegno delle funzioni fisiologiche dell’organismo anche nei paesi maggiormente industrializzati. L’apporto giornaliero raccomandato in Italia per i principali macro e micronutrienti è riportato nelle tabelle dei LARN (Livelli di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana), che la Società Italiana di Nutrizione Umana aggiorna con cadenza periodica e che evidenziano come le quantità ottimali di nutrienti non siano identiche per tutte le fasce della popolazione. Nelle condizioni di aumentato fabbisogno o di apporto inadeguato di nutrienti con la dieta, gli integratori rappresentano una valida e sicura opportunità per favorire l’assunzione ottimale di una o più sostanze e/o il sostegno di funzioni fisiologiche. Contribuendo in alcuni casi anche alla prevenzione di fattori di rischio di malattia, come ormai dimostrano numerose osservazioni epidemiologiche condotte in popolazioni numerose. Questo tema è stato affrontato in un rapporto commissionato da AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) a un pool di esperti italiani sui temi della nutrizione e della salute (AA.VV. 2016). Si tratta di una review scientifica che fa il punto sullo stato dell’arte in tema di integrazione alimentare, di cui questo articolo presenta le principali evidenze.

VitamineSicuramente le vitamine, insieme ai minerali, sono i nutrienti per i quali è stato identificato e dimostrato il maggior numero di benefici nutrizionali e funzionali e ai quali di conseguenza corrisponde il maggior numero di claims approvati, in relazione a livelli di assunzione giornaliera raccomandati ben definiti. Si tratta di molteplici effetti fisiologici essenziali per la sopravvivenza, che vedono in alcuni casi l’azione

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combinata di vitamine e/o di vitamine e minerali: ne sono riconosciuti ad esempio 15 per la vitamina C, 10per la B6, 9 per la B2, 8 per i folati (o vitamina B9) ecc.Tuttavia, la presenza delle varie vitamine, idro e liposolubili, in specifici alimenti fa sì che per alcune di esse il rischio di apporto inadeguato sia particolarmente alto con stili alimentari poco variati e non perfettamente equilibrati. È il caso di alcune vitamine del gruppo B (B12, ma anche tiamina, niacina e B6), per le quali le fonti d’elezione sono cibi di origine animale e i cereali integrali, che possono essere quindi presenti in quantità insufficienti in particolari diete di esclusione. Un discorso a parte poi meritano i folati, un nutriente critico in tutta la vita fertile della donna.Per la vitamina D, invece, il problema, che per alcune popolazioni è generalizzato, riguarda la presenza di concentrazioni insufficienti nel sangue, dovute soprattutto ad insufficienti meccanismi di sintesi endogena, con conseguenze importanti in termini di rischio di rachitismo e osteoporosi. Ma non solo. Molte ricerche confermano la relazione anche con l’aumento del rischio di patologie cronico-degenerative (soprattutto cardiovascolari) e indicano che l’apporto della vitamina D, le cui fonti alimentari sono piuttosto limitate, è inadeguato specie nelle zone geografiche e nei periodi dell’anno meno soleggiati.Effetti protettivi importanti e ben noti sono svolti anche dalle altre vitamine liposolubili (A, E, K) e dalla vitamina C. Quest’ultima, insieme alla D e all’acido folico, è stata segnalata nell’ambito di EURRECA (EURopean micronutrient RECommendations Aligned)tra i nutrienti con la maggiore prevalenza di apporto inadeguato in Europa.MineraliClaims nutrizionali di vario tipo sono stati approvati anche per i minerali, coinvolti in un gran numero di funzione vitali: 10 per il magnesio, 8 per il calcio, 7 per rame e ferro, 6 per il selenio ecc. Anche peri minerali tuttavia vi può essere un reale rischio di carenza. Rischio che ancora una volta può essere associato a diete di esclusione, come nel caso di calcio e ferro (presenti in concentrazioni elevate in latte e carne rispettivamente), oppure all’assunzione con frutta e verdura anche di fitocomposti come gli ossalati, i fitati, i tannini e le fibre che interferiscono con l’assorbimento dei minerali a livello intestinale. Ad esempio, gli stessi calcio e ferro se apportati dai vegetali sono assorbiti in modo incompleto, in particolare, per il ferro, per il quale si è capita l’importanza di assumere carne e pesce (in una porzione singola da 50 g) per migliorarne l’assorbimento. Il rischio di carenze di specifici minerali, soprattutto calcio, selenio e iodio, è stato descritto anche nella popolazione generale europea. Anche in Italia persiste a tutt’oggi una carenza endemica di iodio in alcune aree, come evidenziato dai dati di monitoraggio del “Programma nazionale di Prevenzione di Disordini da carenza iodica” dell’Istituto Superiore di Sanità, situazione che determina ancora un’alta percentuale di gozzo e disordini correlati.Multivitaminici-multimineraliNell’integrazione finalizzata al mantenimento dei livelli fisiologici di micronutrienti, trovano anche largo impiego i prodotti a base di mix di più vitamine e/o minerali. La sicurezza d’uso di tali prodotti è confermata dai risultati di una meta-analisi di 21 studi clinici randomizzati, che ha evidenziato come consumando multivitaminici composti da micronutrienti a livelli adeguati anche se ben al disotto dei valori soglia, per periodi di tempo più prolungati rispetto ai corrispondenti singoli componenti, si è dimostrata una migliore qualità della vita in generale e il miglioramento di molte funzioni fisiologiche dell’organismo. Un recente studio in cui sono stati somministrati multivitaminici ad una popolazione di 14000 persone di 50 anni e più ha dimostrato che al termine del periodo di osservazione la supplementazione con un multivitaminico è risultata associata a una riduzione modesta, ma significativa, del rischio di tumori, soprattutto tra i soggetti in età più avanzata (70 anni e oltre), confermando ancora una volta l’importanza dell’integrazione con vitamine e minerali in età geriatrica. Inoltre, da un’analisi più recente degli stessi dati è emersa anche una correlazione tra l’integrazione con un multivitaminico e la minore incidenza di cataratta. A fronte delle diverse funzioni fisiologiche specifiche per i diversi micronutrienti, è stato proposto che l’assunzione di livelli adeguati di tutti i micronutrienti necessari possa comportare ulteriori benefici complessivi, soprattutto nella terza età, modulando i processi comuni all’invecchiamento e alla progressione delle malattie degenerative. Infatti, oltre che al controllo del profilo metabolico, il corretto apporto di vitamine e minerali (oltre che di macronutrienti ed energia) concorrerebbe a rallentare il decadimento dei processi fisiologici dovuto all’età, come la sarcopenia dell’anziano.AntiossidantiOltre alle vitamine e ai minerali, ci sono altre sostanze contenute in piccole quantità e molto diverse tra loro che hanno in comune un’attività di tipo antiossidante e che sono presenti prevalentemente nei frutti rossi, nel tè, nel vino e nel cioccolato. In generale, l’aumento del consumo di questi cibi, e quindi della

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capacità antiossidante della dieta, si associa all’aumento delle difese dell’organismo contro i processi ossidativi, e al miglioramento del profilo metabolico. Un importante studio ha evidenziato un feedback positivo tra cibi ricchi di fitocomposti ad attività antiossidante e lo stato di salute, soprattutto in termini di valori della pressione arteriosa e di risposta antinfiammatoria. Tali benefici, strettamente associati all’apporto dietetico, tendono a ridursi con l’età, contemporaneamente alla sempre minore adesione alla dieta mediterranea (ricca in antiossidanti) anche per cause di natura socioeconomica.Antiossidanti sono la vitamina C, il beta carotene, ma anche composti come le antocianine (contenute nei frutti di colore violaceo), i flavanoli del cacao, gli acidi clorogenici del caffè, il licopene del pomodoro, i polifenoli del vino rosso e dell’olio extra vergine d’oliva.È stato proposto che il trattamento con antiossidanti possa essere efficace nelle prime fasi dell’insorgenza dell’aterosclerosi, prevenendo l’ossidazione delle LDL e le lesioni ossidative dell’endotelio. Altri studi suggeriscono il ruolo di particolari antiossidanti nella prevenzione della crescita tumorale, dell’infiammazione e della degenerazione del tessuto nervoso. I benefici degli antiossidanti sono stati messi in relazione con la capacità di legare i radicali liberi, proteggendo le cellule dalle reazioni ossidative dell’ossigeno e regolando i processi coinvolti nella trasduzione del segnale.Acidi grassi polinsaturi e omega-3La già ricordata essenzialità degli acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 deve tenere conto della limitata disponibilità di questi composti nell’alimentazione di tipo occidentale. Mentre il precursoreacido alfa-linolenico si trova in quantità importanti nelle noci, in alcuni semi (lino, soia, colza) e negli oli derivati, nei vegetali a foglie verdi, e in concentrazioni minori in quasi tutti i vegetali, gli omega-3 a più lunga catena EPA e DHA (acido docosapentaenoico e docosaesaenoico) si trovano soprattutto nei pesci grassi che vivono nei mari freddi. I pesci più magri ma da noi più diffusi (sogliola, branzino, orata), così come le uova, sono fonti meno ricche di questi importanti nutrienti.E’ ormai ben stabilito e assunto dalla comunità scientifica internazionale il ruolo che questi composti (soprattutto il DHA) svolgono nella funzione delle cellule di organi altamente specializzati come il cervello e la retina. Ben noti sono anche i benefici degli omega-3 in prevenzione cardiovascolare strettamente legati alla concentrazione della dose giornaliera assunta e alla durata dell’assunzione, e che si manifestano pertanto con tempi e modalità differenti. 500-1000 mg di omega-3 al giorno sono sufficienti per produrre in poche settimane un effetto antiaritmico o per ottenere la riduzione della pressione arteriosa nell’arco di mesi o anni; sono invece necessarie concentrazioni superiori ai 2 g al giorno (ben lontane quindi da quelle ottenibili con la sola dieta) pe settimane e mesi di assunzione, perché si manifestino rispettivamente l’effetto antitrombotico e la riduzione dei trigliceridi.ProteineTra le proteine, quelle di origine vegetale sono in genere raccomandate da clinici e nutrizionisti in un’ottica di prevenzione, specie delle malattie cardiovascolari. 25-30 g di frazione proteica di soia al giorno, che si è dimostrata efficace nella modesta riduzione della colesterolemia LDL (6-7%) e nell’aumento della colesterolemia HDL, si associano al miglioramento della funzionalità endoteliale e alla riduzione della pressione arteriosa. Studi osservazionali hanno infatti dimostrato che tra le popolazioni asiatiche che per tradizione consumano abitualmente alti livelli di soia si osserva una minore frequenza di malattie coronariche. Nonostante la frazione proteica della soia contenga numerosi componenti biologicamente attivi, compresi alcuni aminoacidi, la fibra, le saponine e le globuline, alcuni studi suggeriscono il contributo dei fitoestrogeni, e in particolare degli isoflavoni, nel determinare i benefici suggeriti dagli studi nutrizionali.Gli effetti, che sono già evidenti con una dose corrispondente a 40 mg/die di isoflavoni ma possono essere maggiori con dosaggi superiori agli 80 mg/die, sembrano più marcati negli uomini rispetto alle donne, nelle donne in premenopausa rispetto alle più anziane, nei pazienti con colesterolemia basale più elevata, e più significativi a breve termine piuttosto che dopo somministrazione prolungata. Dati incoraggianti vengono anche dagli studi che hanno valutato l’efficacia della frazione proteica del lupino (Lupinus albus), in alternativa a quella della soia, nel controllo dei livelli di colesterolo.Fibre alimentariPer fibra si intende quella porzione degli alimenti di origine vegetale che nell’organismo non viene digerita e che quindi, a differenza degli altri nutrienti, passa intatta attraverso lo stomaco e l’intestino senza essere assorbita. Convenzionalmente la fibra viene classificata in solubile (come i beta-glucani, la gomma di guar, le pectine), contenuta principalmente nell’orzo, nell’avena, nei legumi, e insolubile (come la cellulosa e la lignina), presente nelle farine integrali, nella frutta secca e in molti vegetali. Poiché è

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difficile distinguere i benefici dei due tipi di fibra, che possono coesistere all’interno di uno stesso alimento, si parla quasi sempre di fibra alimentare totale.Il consumo adeguato di fibra comporta innanzitutto il miglioramento della funzione del sistema gastrointestinale. Sono infatti stati approvati claims nutrizionali per le fibre da germe di grano (coadiuvanti dell’aumento della massa fecale e del transito intestinale), da orzo e avena (coadiuvanti dell’aumento della massa fecale), da segale (per la normale funzione intestinale).Alcune fibre poi come la pectina, i beta-glucani, l’inulina, l’oligofruttosio e le maltodestrine possono essere in parte fermentate dai batteri intestinali che dalla loro digestione producono composti che influenzano positivamente i processi intestinali ed il metabolismo dei carboidrati e dei grassi. È ormai riconosciuta l’associazione tra l’assunzione di arabinoxilano prodotto dall’endosperma del frumento, nell’ambito di un pasto, e la riduzione dell’aumento di glucosio ematico post-prandiale. Ancora, una dieta ricca di fibra produce una sensazione di sazietà più prolungata nel tempo, anche grazie a meccanismi che influenzano la secrezione di diversi ormoni intestinali. In base a studi recenti poi, la fibra alimentare esercita un effetto protettivo anche sul sistema cardiovascolare. Ad esempio, i beta-glucani, polisaccaridi presenti nella crusca dei chicchi di cereale, e soprattutto dell’orzo e dell’avena, dotati di alta solubilità ed elevato peso molecolare, in presenza di acqua formano una massa viscosa in grado di condizionare diverse funzioni dell’organismo umano.In particolare, le numerose evidenze scientifiche a supporto dei benefici dei beta-glucani per la colesterolemia hanno portato all’approvazione di specifiche indicazioni per i prodotti che contengono almeno1 grammo di beta-glucani da orzo e da avena nei confronti del mantenimento dei livelli dicolesterolo e della riduzione della colesterolemia (Regolamento UE n. 432/2012). Infatti, i risultati degli studi scientifici dimostrano che 3 grammi di beta-glucani al giorno riducono significativamente la colesterolemia totale e LDL di circa il 5-12% del valore basale e che la riduzione è già evidente (1,73e 2,21 mg/dL) per ogni grammo di beta-glucano assunto con la dieta, con evidenti benefici in termini di mantenimento dei valori fisiologici nella popolazione sana. Grazie all’alta viscosità i beta-glucani sono in grado anche di ritardare lo svuotamento gastrico e quindi l’assorbimento di glucosio. L’analisi di 34 studi clinici ha messo in luce che l’apporto di almeno 4 grammi di beta-glucani comporta una significativa riduzione della glicemia postprandiale.PrebioticiAppartengono alle fibre anche i prebiotici: sostanze di origine alimentare, non digeribili dal nostro organismo che però, se somministrate in quantità adeguate, sono in grado di promuovere selettivamente la crescita e/o l’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale o assunti contestualmente al prebiotico, modulando positivamente la salute dell’ospite. Di fatto i prebiotici, attraverso gli acidi grassi a corta catena prodotti per fermentazione, costituiscono il nutrimento per i batteri utili per l’organismo umano – soprattutto appartenenti ai generi Lactobacilluse Bifidobacterium – e ne modificano la funzione, il metabolismo, la crescita e la presenza intestinale.Sono prebiotici alcuni carboidrati resistenti alla digestione del nostro organismo, come gli oligosaccaridi non digeribili o i carboidrati a corta catena che arrivano all’intestino crasso inalterati, alcune fibre alimentari solubili come l’inulina, e il lattulosio, i cosiddetti “amidi resistenti”, che si trovano ad esempio nella patata e in alcuni frutti acerbi come le banane.Un effetto clinicamente ben dimostrato riguarda la capacità dei carboidrati poco digeribili e a basso peso molecolare di migliorare il transito intestinale, modulando la flora batterica, nei pazienti costipati. Alcuni studi suggeriscono l’impiego dei prebiotici nel colon irritabile, nella prevenzione di calcoli di colesterolo e delle infezioni di origine intestinale. Anche l’oligofruttosio, come altri oligosaccaridi, ha un effetto rilevante sulla flora batterica del lume intestinale, soprattutto stimolando i bifidobatteri, il cui numerosi riduce progressivamente con la crescita; la supplementazione con oligofruttosio è stata proposta per ridurre il rischio di diarrea e di disturbi del tratto gastrointestinale nei lattanti e nei primi anni di vita. I fruttani, pure ad azione prebiotica, costituiscono un gruppo di fruttooligosaccaridi (FOS) che sono contenuti in concentrazioni nell’ordine dei milligrammi in diversi vegetali (cipolla, banana, frumento, carciofo, aglio, cicoria).

Dr.ssa Maria Adriana Sacco

Segue bibliografia per approfondimenti.

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Bibliografia

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DALLA SEGRETERIA AMMINISTRATIVA

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AVVISO DI MODIFICA PASSWORD DELLA PROPRIA AVVISO DI MODIFICA PASSWORD DELLA PROPRIA

PEC ARUBAPEC ARUBA

Si informa che sono pervenute diverse segnalazioni alla

Federazione sull’invio di messaggi da indirizzi con estensione

@pec.fofi.it, contenenti richieste di effettuare dei pagamenti

tramite un link.

Si precisa che si tratta di un virus, finalizzato all’estorsione

illecita di somme di denaro, che potrebbe aver attaccato le pec di

farmacisti o Ordini provinciali con la suddetta estensione.

Si chiede, pertanto, ai Signori Presidenti di dare indicazioni

agli uffici dell’Ordine di modificare la password dell’indirizzo

pec in uso, nonché di inviare una specifica comunicazione agli

iscritti, con la quale – segnalando la questione – si inviti gli

stessi a modificare la password dei propri indirizzi.

In ogni caso, la Federazione sta inoltrando apposita denuncia alla

Polizia postale.

Segue...

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AVVISO DA ARUBA PEC

Negli ultimi mesi è stata modificata la password policy. È necessario, pertanto, che si provveda entro il 15/01/2020 ad effettuare la modifica della passwordattualmente in uso rispettando i nuovi criteri previsti. Qualora, entro il termine indicato non si provvede allamodifica della password, la casella sarà sottoposta a una procedura di reset forzato.La modifica password delle caselle PEC singole, con formato: @pec.it, @pec.cloud, @arubapec.it,@mypec.eu, @gigapec.it, @casellapec.com, @pecditta.com, può essere eseguita dal pannello GestioneMailPEC. Per procedere, effettuare l’accesso al Pannello GestioneMail PEC e, dal menù in alto a sinistraselezionare la voce "Cambio Password":La sezione consente di inserire una nuova password di accesso che deve rispettare alcuni parametri per lascelta di una password sicura. Per modificare la password procedere come di seguito:Nel campo "Vecchia password" inserire la password in uso;Nel campo "Nuova password" digitare la nuova password e ripeterla nel campo "Ripeti password"; Lapassword deve rispettare i seguenti parametri, alcun suggerimenti sono contenuti in questa guida:Lunghezza compresa tra 8 e 256 caratteri;Almeno una maiuscola e una minuscola;Almeno un numero;Almeno un carattere speciale tra: ! # $ % & @ ( ) * + , . / - : ; = ? [ ] _ { | } \ Cliccare su "Cambia Password" per concludere l'operazione.Per proteggere il proprio account consigliamo di cambiare periodicamente la password delle caselle di postaelettronica certificata.

A seguito di richieste di chiarimenti, di seguito procedura illustrata di modifica password della PEC.

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CIRCOLARI

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IDENTIFICATO UN NUOVO CORONAVIRUSIDENTIFICATO UN NUOVO CORONAVIRUS

Si informa che, il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.

I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie.

In proposito, si segnala che è stata dimostrata la trasmissione da persona a persona.

In Italia, la situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control).

Presso il Dicastero, si è, poi, insediata la task force con il compito di coordinare, 24 ore su 24, le iniziative da mettere in campo.

È stata rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV).

Le strutture sanitarie competenti sono state adeguatamente allertate a fronteggiare la situazione. È attivo uno specifico canale sanitario per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina.

In data 22 gennaio u.s., è stata anche diramata a istituzioni, enti e organizzazioni professionali interessati, una circolare predisposta dalla Direzione generale della prevenzione, reperibile al seguente link:

http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdfanno=2020&codLeg=72796&parte=1%20&serie=null

e contenente indicazioni operative.

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CIRCOLARI

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Approvata la Legge di Bilancio 2020Approvata la Legge di Bilancio 2020

Nella seduta notturna di lunedì 23 dicembre, la Camera, con il voto di fiducia, ha approvato in via definitiva il disegno

di legge AC 2305, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il

triennio 2020-2022”. La legge, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il 1 gennaio 2020.

Si illustrano i contenuti di principale interesse per il settore farmaceutico.

Farmacia dei servizi (art. 1, commi 461-462)

Un risultato importante per la professione del farmacista è rappresentato dalle norme che riguardano l’attuazione

della Farmacia dei servizi.

Nello specifico, il comma 461 prolunga la sperimentazione della farmacia dei servizi di un altro biennio (2021 e 2022)

e la estende, per il medesimo periodo, a tutte le Regioni a statuto ordinario (come si ricorderà, al momento, sono

nove le Regioni coinvolte), con una integrazione di risorse, pari a 25,3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e

2022, per un importo complessivo di 50,6 milioni di euro.

Il comma 462, invece, prevede, per la presa in carico dei pazienti cronici, la possibilità di usufruire presso le

farmacie, in collaborazione con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta e comunque nel rispetto di

prescrizioni mediche, di un servizio di accesso personalizzato ai farmaci. A tal fine, attraverso le procedure

della ricetta elettronica, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che effettuano le prescrizioni

possono intrattenere ogni forma di collaborazione con le farmacie prescelte dal paziente per l’erogazione dei servizi,

anche attraverso le funzionalità del dossier farmaceutico. Le farmacie, quanto alle suddette prestazioni, forniranno ai

pazienti interessati ogni utile e completa informazione sulle cure prestate e sulle modalità di assunzione e

conservazione personalizzata dei farmaci prescritti, nonché ogni volta che risulti necessario, informeranno il medico

di medicina generale, il pediatra di libera scelta o il medico prescrittore della regolarità o meno dell'assunzione di

farmaci da parte dei pazienti o su ogni altra notizia reputata utile, compresa la necessità di rinnovo delle prescrizioni

di farmaci per garantire l'aderenza alla terapia.

Le disposizioni sulla sperimentazione dei nuovi servizi costituiscono un traguardo fondamentale nel percorso di

evoluzione del ruolo del farmacista all'interno del processo di cura, a vantaggio della professione e della collettività,

nonché di trasformazione della farmacia, delineato dalla Federazione degli Ordini fin dal 2006 con il Documento di

Palazzo Marini. Come più volte sottolineato, il successo della sperimentazione consentirà di dimostrare la validità e

l’efficacia del progetto sia in termini di miglioramento della salute che di ottimizzazione della spesa sanitaria.

Pertanto, si rinnova l’invito a tutti i Presidenti a sensibilizzare gli iscritti sull’importanza di tale progetto per il futuro

della comunità professionale dei farmacisti italiani.

Esenzione compartecipazione alla spesa sanitaria (comma 334)

La norma prevede, modificando l’articolo 8, comma 16, della legge n. 537/1993, che dal 1° gennaio 2020 siano

esentati dalla partecipazione alla spesa sanitaria (per farmaci e prestazioni diagnostiche) i minori privi di sostegno

familiare per i quali l’autorità giudiziaria abbia disposto un provvedimento di tutela o intervento di protezione delle

pubblica autorità (di cui agli articoli 343 e 403 del codice civile). La norma dispone, inoltre, che agli oneri previsti da

tale misura si provvede a valere sul Fondo sanitario nazionale.

Obbligo di esposizione del numero telefonico nazionale anti violenza e stalking (commi 348-352)La norma prevede l’obbligo per le pubbliche amministrazioni nei locali in cui erogano servizi all’utenza – quindi, anche per gli Ordini provinciali – e per altri soggetti, tra cui le farmacie, di esporre al pubblico un cartello recante il

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CIRCOLARI

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numero verde di pubblica utilità per il sostengo alle vittime di violenza e stalking. Con decreto del Presidente del

Consiglio dei Ministri da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, saranno definiti i

modelli dei cartelli, i relativi contenuti, le lingue utilizzate nonché le modalità e le tempistiche di esposizione.

Detrazioni fiscale per spese veterinarie (comma 361)La norma innalza da 387,34 euro a 500 euro il limite massimo annuo delle spese veterinarie sulle quali è possibile calcolare la detrazione IRPEF. Rimane confermata la franchigia fissata in 129,11 euro.

Abolizione della quota fissa di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie (commi 446 – 448)La norma abolisce, a decorrere dal 1° settembre 2020, la quota di partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale per gli assistiti non esentati, di cui all'articolo 1, comma 796, lettera p), primo periodo, della legge n. 296 del 2006, ovvero la quota pari a 10 euro (c.d. "superticket"). Dalla stessa data cessanole misure alternative adottate dalle regioni ai sensi del comma 796, lettera p-bis).La norma incrementa conseguentemente il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato di 185 milioni di euro per l’anno 2020 e di 554 milioni di euro annui a decorrere dal 2021.

Apparecchiature sanitarie dei medici di medicina generale (commi 449-450)La norma autorizza un contributo pari a 235,834 milioni di euro, a valere sull’importo fissato dall’articolo 20 della legge n. 67 del 1988, come rifinanziato da ultimo dall'articolo 1, comma 555, della legge n. 145 del 2018, nell’ambito delle risorse non ancora ripartite alle regioni. Tale contributo è destinato a fare fronte al fabbisogno di apparecchiature sanitarie finalizzate a garantire l’espletamento delle prestazioni di competenza dei medici di medicina generale o dei medici di assistenza primaria anche dipendenti delle Aziende sanitarie locali, al fine di migliorare il processo di presa in cura dei pazienti nonché di ridurre il fenomeno delle liste d’attesa e al fine di istituire ed alimentare dei flussi informativi sanitari istituzionali.Il comma 450 prevede che le predette apparecchiature sanitarie di proprietà delle aziende sanitarie, siano messe a disposizione dei medici secondo modalità individuate dalle aziende medesime.

Fondo per il sostegno all’acquisto di sostituti del latte materno (commi 456-457)La norma istituisce un Fondo, presso il Ministero della salute, per il sostegno all’acquisto di sostituti del latte materno con una dotazione pari a 2 milioni di euro per il 2020 e 5 milioni a decorrere dall’anno 2021. Il contributo, erogato a carico delle risorse del Fondo, è riconosciuto, fino ad un massimo annuo di 400 euro per neonato,alle donne affette da condizioni patologiche che impediscono la pratica naturale dell’allattamento sulla base delle condizioni e modalità che saranno stabilite con un successivo decreto del Ministro della salute.

Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza (comma 463)La norma autorizza la spesa di 1 milione di euro a decorrere dall’anno 2020 per l’attivazione degli interventi di cui alla legge n. 29/2019, volti a istituire la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza, al fine di garantire l’accesso tempestivo dei registri tumori ai flussi informativi amministratiti e sanitari.

Disposizioni in materia di medicinali omeopatici (comma 464)La norma prevede che i medicinali omeopatici interessati da un procedimento di rinnovo depositato in AIFA entro la data del 30 giugno 2017 siano mantenuti in commercio fino al completamento della valutazione da parte dell'AIFA. Gli altri medicinali omeopatici presenti nel canale distributivo al 1º gennaio 2020 sono mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta e comunque non oltre il 1º gennaio 2022.

Tracciabilità delle detrazioni (commi 679-680)Le norme subordinano la fruizione della detrazione IRPEF per oneri di cui all’articolo 15 del D.Lgs. 917/1986 (TUIR) all’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili (comma 679). La disposizione non si applica alle spese sostenute perl’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e alle spese per prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale, le quali rimangono detraibili anche se pagate in contanti (comma 680).

Rifinanziamento della Nuova Sabatini (commi 226-229)Le norme prevedono il rifinanziamento dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 2, comma 8, del DL 69/2013 (cosiddetta Nuova Sabatini) per 105 milioni di euro nell’anno 2020, di 97 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e di 47 milioni di euro per l’anno 2025.

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Consulta permanente delle professioni sanitarie e Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitariesocio-sanitarie

Con decreto del Ministro della Salute in data 7 gennaio 2020 è stata istituita, presso lo stesso Dicastero, la Consulta permanente

delle professioni sanitarie e socio-sanitarie, quale organismo operativo e propositivo che faciliti il dialogo tra le professioni,

avvicini le stesse ai decisori istituzionali e collabori al miglioramento della qualità dell'assistenza dei cittadini.

La Consulta, presieduta dal Ministro, è composta dai Presidente delle seguenti Federazioni:

a) Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri

b) Federazione nazionale degli Ordini dei Veterinari

c) Federazione nazionale degli Ordini dei Farmacisti;

d) Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche

e) Federazione nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica

f) Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle

Professioni sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione

g) Ordine nazionale dei Biologi

h) Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici

i) Consiglio nazionale Ordine Psicologi

1) Consiglio nazionale Ordine degli Assistenti sociali.

L’istituzione del nuovo organismo risponde all’esigenza di intensificare la sinergia multidisciplinare dei professionisti del

sistema sanitario e promuovere un confronto costante degli stessi con le istituzioni.

In tal senso, come previsto dall’art. 2 del decreto, la Consulta interagisce con i livelli istituzionali senza sostituirsi a ciascuna

Federazione nelle materie di rispettiva competenza e finalità istituzionali. In particolare:

a) opera nell'ottica dell'integrazione e dell'interdipendenza dei diversi profili e delle peculiari competenze professionali che

concorrono all'organizzazione dei servizi assistenziali da garantire ai cittadini in maniera uniforme e omogenea sul territorio

nazionale;

b) collabora con le istituzioni al fine della corretta applicazione delle norme di legge e regolamenti vigenti, nel rispetto di tutti i

profili professionali;

c) propone studi e ricerche concernenti l'attività delle diverse categorie professionali, senza sovrapposizioni tra le stesse;

d) formula proposte in materia di formazione dei professionisti sanitari, in relazione alle rispettive competenze e funzioni.

La riunione di insediamento della Consulta si è tenuta lo scorso 16 gennaio presso la sede del Ministero della Salute.

Sarà cura della Federazione fornire ogni utile aggiornamento sui lavori della Consulta e sulle proposte che, in tale sede, saranno

oggetto di approfondimento.

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Dal Ministero della Salute alcuni aggiornamenti sul Dal Ministero della Salute alcuni aggiornamenti sul rischio di diffusionerischio di diffusione

degli Enterobatteri resistenti ai carbapenemidegli Enterobatteri resistenti ai carbapenemi

Per opportuna conoscenza, si evidenzia la nota del Ministero della Salute del 6.12.2019 recante

un aggiornamento delle indicazioni per la sorveglianza e il controllo delle infezioni da

enterobatteri resistenti ai carbapenemi (CRE).

In particolare, il documento ha come obiettivo quello di aggiornare le indicazioni contenute nella

circolare ministeriale del 2013 con cui il Dicastero, nell’istituire una sorveglianza nazionale,

aveva chiesto alle Aziende Sanitarie Locali e/o alle Regioni di segnalare tutti i casi di batteriemie

causate da Klebsiella pneumoniae o Escherichia coli resistenti ai carbapenemi e/o produttori di

carbapenemasi (Carbapenemase Producing Enterobacteriaceae, CPE).

In particolare, con la nota in oggetto sono aggiornate le indicazioni contenute nella circolare del

2013 relativamente ai seguenti aspetti di interesse per la sorveglianza.

1. Viene adottata la definizione CRE anziché CPE perché più corretta in quanto, come

nella precedente circolare, dovranno essere segnalati tutti i ceppi resistenti ai

carbapenemi, indipendentemente dalla rilevazione della presenza di carbapenemasi

2. Viene aggiunto l'ertapenem tra gli antibiotici da considerare per la resistenza ai

carbapenemi

3. È cambiata la definizione di caso in seguito alla pubblicazione delle nuove linee guida

prodotte da European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST) per

cui i ceppi appartenenti alla categoria I (precedentemente categorizzati come intermedi)

sono definiti come “sensibili con aumentata esposizione al farmaco” e pertanto non

possono essere raggruppati con i ceppi R (resistenti). Nella nuova definizione di caso ai

fini della sorveglianza, i ceppi di categoria I saranno assimilati ai sensibili (S) e quindi non

dovranno essere segnalati, a meno che non siano produttori di carbapenemasi come

dimostrato da test fenotipici o genotipici.

Sebbene altre specie di Enterobatteri resistenti ai carbapenemi possano causare infezioni gravi

in pazienti ricoverati in strutture sanitarie nel nostro Paese, quali Proteus mirabilia, Citrobacter

freundii, Enterobacter cloacae, etc., la sorveglianza in questione è dedicata a K pneumoniae ed

E. coli. Il Ministero ha infatti rinviato ad una futura valutazione e ad un eventuale nuovo

aggiornamento, la possibile inclusione in questa sorveglianza di altre specie di Enterobatteri

resistenti.

Le segnalazioni devono essere trasmesse dalle Regioni all’Istituto Superiore di Sanità. L’ISS e il

Ministero della Salute si impegnano a fornire un rapporto epidemiologico regionale e nazionale

su base annuale attraverso un bollettino o sito web.

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Pubblicate sul sito dell’AGENAS tre delibere della CNFC in Pubblicate sul sito dell’AGENAS tre delibere della CNFC in data 18 dicembre 2019data 18 dicembre 2019

in materia di crediti triennio formativo 2020-2022, in materia di crediti triennio formativo 2020-2022, sperimentazioni cliniche D.Lgs. 52/2019 sperimentazioni cliniche D.Lgs. 52/2019

e Cannabis terapeuticae Cannabis terapeutica

Si informa che la Commissione nazionale per la formazione continua (CNFC), nel corso della riunione del

18 dicembre u.s., ha adottato tre distinte delibere, pubblicate sul sito dell’Agenzia Nazionale per i Servizi

Sanitari Regionali – AGENAS, concernenti, rispettivamente, i crediti per il triennio formativo 2020-2022,

le sperimentazioni cliniche di cui al D.Lgs. 52/2019 e la Cannabis terapeutica.Si fornisce, di seguito, l’illustrazione dei suddetti provvedimenti.

Delibera crediti triennio formativo 2020-2022

La Commissione, su istanza della Federazione alla luce di alcune criticità emerse nel sistema ECM, ha

deliberato di prorogare al 31 dicembre 2020 il termine per l’acquisizione dei crediti formativi relativi al

triennio 2017-2019 per eventi con “data fine evento” al 31 dicembre 2020. Per coloro che si avvalgono

della presente disposizione non si applicano le riduzioni previste dal Manuale sulla formazione continua

del professionista sanitario par. 1.1., punti 1 e 2 (riduzione di 30 crediti ai professionisti sanitari che nel

precedente triennio hanno maturato un numero di crediti compreso tra 121 e 150 e riduzione di 15 crediti,

ai professionisti sanitari che nel precedente triennio hanno maturato un numero di crediti compreso tra 80 e

120). L’obbligo formativo per il triennio 2020-2022 è pari a 150 crediti formativi, fatte salve le decisioni della Commissione nazionale in materia di esoneri, esenzioni ed eventuali altre riduzioni e ferma restando

l’applicazione per il triennio formativo 2020-2022 di quanto già disciplinato per il triennio 2017-2019.

Si segnala, inoltre, che nel comunicato del 23 dicembre u.s., pubblicato sul sito Agenas, in riferimento a

quanto previsto dal Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario, par.3.7, è specificato

che lo spostamento dei crediti relativo al triennio formativo 2014-2016, acquisiti entro il 31 dicembre

2019, è consentito fino al 31 dicembre 2020.

Sperimentazioni cliniche di cui al D.Lgs. 52/2019

Con la seconda delibera, è stata prevista un’integrazione del paragrafo 3.2.2 del Manuale sulla formazione

continua del professionista sanitario.

In particolare, è stato stabilito che “Qualora l’aggiornamento periodico del personale, operante presso le

strutture sanitarie e socio-sanitarie impegnato nella sperimentazione clinica dei medicinali, sia realizzato tramite percorsi assistenziali multidisciplinari, nei quali sia data rilevanza anche alla medicina di genere e

all’età pediatrica, e multi professionali nonché tramite percorsi formativi di partecipazione diretta a

programmi di ricerca clinica multicentrici (ai sensi dell’art. 16-bis, comma 1, del decreto legislativo 30

dicembre 1992, n. 502, come modificato dall’articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo

52/2019), vengono riconosciuti rispettivamente 4 crediti ECM per sperimentazioni fino a 6 mesi; 8 crediti

ECM per sperimentazioni di durata superiore a 6 mesi e fino a 12 mesi; 16 crediti ECM per

sperimentazioni oltre i dodici mesi.”

Cannabis terapeutica

Infine, con la terza delibera la CNFC ha previsto che gli eventi in materia di utilizzo della cannabis

terapeutica nelle pratiche di gestione del dolore rientrino nell’ambito delle tematiche di interesse nazionale e siano inserite nell’obiettivo formativo n. 21 “Trattamento del dolore acuto e cronico. Palliazione”, con il

riconoscimento di un bonus pari a 0,3 crediti ECM per ora.

Tale tematica sarà attiva solo per il triennio formativo 2020-2022 ed è stato dato mandato all’Osservatorio

nazionale per la qualità della formazione continua in sanità di prevedere, per il medesimo triennio,

maggiori controlli su eventi organizzati nell’ambito della suddetta tematica.

In particolare, tali controlli dovranno verificare che i docenti siano professionisti sanitari con una

comprovata esperienza in materia e che le eventuali sponsorizzazioni siano riconducibili ad imprese

commerciali operanti in ambito sanitario nel campo delle “cure palliative.”

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Linee di indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi in Linee di indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi in farmacia:farmacia:

indicazioni in materia di formazioneindicazioni in materia di formazione

Le “Linee di indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi nella Farmacia di Comunità” hanno disciplinato, tra l’altro, le modalità di erogazione delle prestazioni professionali al fine di uniformare le procedure operative a livello nazionale e rendere misurabili gli esiti clinici ed economici che verranno valutati a seguito del monitoraggio effettuato dai competenti organi di controllo, sulla base di uno specifico set di indicatori.

La qualità dei nuovi servizi erogati e il loro positivo impatto sul piano sanitario, sociale ed economico, dipendono anche dallo sviluppo di competenze trasversali che il Farmacista dovrà acquisire attraverso una solida formazione professionale.

Come si ricorderà, l’Accordo siglato in sede di Conferenza Stato-Regioni ha affidato alle Regioni e agli Ordini professionali il compito della formazione, secondo le modalità stabilite in ambito regionale, sulle tematiche relative ai servizi in particolare sui temi dell’aderenza, della fragilità dei pazienti cronici e della loro presa in carico, nonché della farmacovigilanza.

Considerato che la sperimentazione è il primo atto del riconoscimento dei nuovi ruoli professionali del Farmacista e della funzione della Farmacia italiana in un modello di governance sanitaria adeguato alla sfida dei tempi, la Federazione degli Ordini e la Fondazione Cannavò hanno ritenuto utile definire un progetto formativo, la cui predisposizione è stata ideata e coordinata dal Sen. Dr. Luigi D’Ambrosio Lettieri e che sarà messo gratuitamente a disposizione di tutti i farmacisti iscritti all’albo, articolato come di seguito indicato:

evento nazionale, in modalità residenziale (RES) erogato anche attraverso formazione a distanza (FAD) sincrona, assistita da tutoraggio (due ore); l’evento ha la finalità di promuovere la conoscenza della sperimentazione, illustrarne gli obiettivi, la tipologia dei servizi, le modalità di esecuzione e lo sviluppo di sinergie interprofessionali;

formazione base, è il percorso indispensabile per l’acquisizione delle competenze necessarie allo svolgimento della sperimentazione; consiste in dieci video da 90 minuti ciascuno, erogati con modalità FAD E-LEARNING asincrona con tutoraggio, integrati dai tempi per l’approfondimento e per le esercitazioni pratiche;

formazione avanzata, consiste in 10 corsi di 3 ore ciascuno, integrati dai tempi per l’approfondimento e per le esercitazioni pratiche, erogati in modalità FAD con strumenti informatici/cartacei, mediante fruizione individuale di materiali durevoli; la formazione avanzata è facoltativa e destinata ai Farmacisti interessati al conseguimento di un patrimonio di competenze più esteso e approfondito.

La Federazione intende, altresì, fornire ogni utile supporto per tutti gli Ordini che intendano organizzare corsi in modalità residenziale promossi in ambito regionale.

In tal senso, il Segretario, Dr. Maurizio Pace, è stato incaricato dal Comitato Centrale di coordinare un Gruppo di lavoro costituto da esperti del settore che sarà a disposizione di tutti i Presidenti che vorranno realizzare eventi formativi residenziali, al fine di assicurare il supporto necessario su modalità e contenuti condivisi ed uniformi.

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Formazione dei farmacisti italiani per la partecipazione alla Formazione dei farmacisti italiani per la partecipazione alla sperimentazione deisperimentazione dei

nuovi servizi in farmacia: definito il Progetto formativo nuovi servizi in farmacia: definito il Progetto formativo nazionalenazionale

Come è noto, l’Accordo siglato in sede di Conferenza Stato-Regioni in data 17 ottobre u.s. - che ha recepito le “Linee di indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi nella Farmacia di Comunità” - ha affidato alle Regioni e agli Ordini il compito della formazione dei professionisti coinvolti nella sperimentazione stessa, quale requisito fondamentale per l’aggiornamento delle loro competenze professionali.Si ribadisce, infatti, che la qualità dei nuovi servizi erogati e il loro positivo impatto sul piano sanitario, sociale ed economico, dipendono anche dallo sviluppo di competenze trasversali che il farmacista dovrà acquisire attraverso una solida formazione professionale. Al contempo, è necessario che il percorso formativo, nel rispetto dell’autonomia territoriale, tenga conto dei principi di uniformità nazionale atti a garantire la omogeneità dei contenuti tecnico-scientifici e pratico-procedurali, in conformità alle suddette “Linee di indirizzo”. Si precisa, pertanto, che la formazione utile e necessaria ai fini della sperimentazione in oggetto è esclusivamente quella della Federazione con la Fondazione Francesco Cannavò ovvero quella realizzata dagli Ordini provinciali unitamente alle Regioni (eventuali ulteriori corsi non si ritengono validi ai fini dell’assolvimento formativo necessario per la partecipazione alla sperimentazione stessa).In proposito, si informa che, presso la sede della Federazione, nella giornata del 14 gennaio u.s. alla presenza dei Delegati regionali FOFI, dei Presidenti delle Unioni Regionali FEDERFARMA e dei rappresentanti delle principali Organizzazioni scientifiche e professionali, si è tenuto un incontro nel corso del quale sono stati presentati gli elementi essenziali del Progetto formativo nazionale, realizzato dalla FOFI per il tramite della Fondazione Cannavò.A seguito della predetta presentazione hanno comunicato l’adesione al Progetto: FEDERFARMA, ASSOFARM, FARMACIE UNITE, UTIFAR, SIFO, SIFAP, SIFAC, FENAGIFAR e FARMA ACADEMY.Il Progetto formativo, che sarà messo gratuitamente a disposizione di tutti i farmacisti iscritti all’albo e che sarà erogato da provider accreditato (in conformità alle disposizioni normative in materia di formazione ECM), si svilupperà in due livelli, disponibili per la fruizione entro il prossimo 10 marzo, articolati nel seguente modo:

formazione base, è il percorso indispensabile per l’acquisizione delle competenze necessarie allo svolgimento della sperimentazione; consiste in dieci video da 90 minuti ciascuno, erogati con modalità FAD E-LEARNING asincrona con tutoraggio (disponibile per quesiti e dubbi anche in apposito ambiente forum), integrati dai tempi per l’approfondimento e per le esercitazioni pratiche --> complessivamente i 10 corsi di formazione base consentiranno di acquisire un totale di 45 crediti ECM (4,5 crediti a corso);

formazione avanzata, consiste in 10 corsi di 3 ore ciascuno, integrati dai tempi perl’approfondimento e per le esercitazioni pratiche, erogati in modalità FAD con strumenti informatici/cartacei, mediante fruizione individuale di materiali durevoli; la formazione avanzata è facoltativa e destinata ai farmacisti interessati al conseguimento di un patrimonio di competenze più esteso e approfondito --> complessivamente i 10 corsi di formazione avanzata consentiranno di acquisire un totale di 50 crediti ECM (5 crediti a corso).Peraltro, si sottolinea che le farmacie aderenti su base volontaria alla sperimentazione dovranno indicare le generalità di almeno un farmacista iscritto all’Ordine, responsabile delle attività inerenti l’erogazione dei servizi, che documenterà, secondo le disposizioni stabilite da ciascuna regione e, ove possibile, utilizzando la procedura di autocertificazione, la preventiva partecipazione alla formazione relativa ai servizi che la farmacia intende realizzare.Nel corso della suddetta riunione è stato illustrato, altresì, il modello di piattaforma informatica sviluppato da Promofarma per l'erogazione delle prestazioni connesse alla sperimentazione in questione, che prossimamente sarà reso disponibile per tutte le farmacie aderenti. La Federazione evidenzia nuovamente quanto sia fondamentale e cruciale il momento formativo per la buona riuscita della sperimentazione e rinnova, pertanto, la richiesta agli Ordini territoriali di assicurare la massima collaborazione possibile al fine di sensibilizzare gli iscritti che parteciperanno al progetto sulla necessità di acquisire le specifiche conoscenze richieste per lo svolgimento delle attività oggetto dello stesso. In proposito, si rammenta che, su indicazione del Comitato Centrale, il Dr. Maurizio Pace, Segretario della Federazione, coordinerà un Gruppo di lavoro che sarà a disposizione di tutti i Presidenti per l’eventuale realizzazione di eventi formativi residenziali in ambito regionale o locale.

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Pubblicata in Gazzetta UfficialePubblicata in Gazzetta Ufficialela procedura di calcolo del pay-back 2019la procedura di calcolo del pay-back 2019

Si informa che l’AIFA, con determinazione del 20.12.2019, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27.12.2019, ha fornito le indicazioni sull’applicazione del sistema del Pay-Back per l’anno 2019 per i farmaci interessati dalla possibilità di applicazione dello sconto del 5% sul prezzo al pubblico previsto dalla determinazione AIFA del 2006.L’atto contiene, oltre alla metodologia di calcolo del Pay-Back, anche l'elenco delle confezioni di medicinali di cui all'art. 8, comma 10, della L. 537/1993, classificati in classe A e H, per i quali sono ripristinati, con decorrenza 1° gennaio 2020, i prezzi in vigore al 30 settembre 2006 (nonché quelli rideterminati successivamente a tale data), edei medicinali per i quali, in ragione dell'applicazione del Pay-Back, è sospesa la riduzione del prezzo del 5% di cui alla citata determinazione AIFA del 27 settembre 2006.I prezzi riportati nell'allegato 2 della determina: - per i medicinali di classe A di cui all'art. 8, comma 10, della L. 537/1993, sono prezzi al pubblico comprensivi dell'IVA applicati a fronte della loro erogazione a carico del SSN, comprensivi della riduzione prevista dalla determinazione AIFA del 3 luglio 2006;-per i medicinali di classe H sono prezzi massimi di cessione al lordo dell'eventuale ulteriore sconto SSN applicati a fronte della loro erogazione a carico del SSN, comprensivi della riduzione prevista dalla determinazione AIFA del 3 luglio 2006.Si precisa che parte dell’allegato 2 della suddetta determina è stata aggiornata e/o modificata dalla determinazione del 9.1.2020, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13.1.2020, che ha sostituito e/o integrato alcune righe nell’elenco delle specialità medicinali.Le aziende farmaceutiche che hanno sottoscritto la dichiarazione di accettazione/diniego al Pay-Back 5% - 2019 dovranno provvedere a completare il versamento alle regioni degli importi calcolati sulla base dei dati a consuntivo dell'anno 2018 entro l'anno 2019.Le distinte di versamento attestanti l'effettivo pagamento degli importi dovuti devono essere trasmesse entro l'anno 2019 all'apposita area dedicata al Pay-Back 5% 2019 e all'indirizzo PEC dedicato (AIFA Front-End: http://servizionline.aifa.gov.it/).

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che fissa i Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che fissa i livelli massimi di tetraidrocannabinolo (THC) negli alimenti derivati livelli massimi di tetraidrocannabinolo (THC) negli alimenti derivati

dalla canapadalla canapa

Con decreto 4 novembre 2019 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 11 del 15 gennaio u.s., il Ministero della Salute ha fissato i livelli massimi di tetraidrocannabinolo (THC) negli alimenti ai fini del controllo ufficiale. In particolare, si evidenzia quanto segue.

I limiti massimi di THC totale ammissibile negli alimenti sono fissati nell'allegato II al presente decreto, aggiornato sulla base di nuove evidenze con decreto del Ministro della salute.

Nell’allegato I al decreto sono indicati gli alimenti derivati dalla canapas: semi, farina ottenuta dai semi, olio ottenuto dai semi. Tale allegato è aggiornato periodicamente, sulla base di nuove evidenze, con decreto del direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, pubblicato sul sito web del Ministero della salute con l'indicazione della data di aggiornamento.

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Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di conversione del “Decreto Fiscale”conversione del “Decreto Fiscale”

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di conversione del DL, approvata definitivamente dal Parlamento lo scorso 17 dicembre, sono in vigore dal 25 dicembre u.s. le disposizioni contenute nel c.d. “Decreto Fiscale”.Come già evidenziato nella circolare federale n. 11872 del 13.12.2019, il decreto, all’art. 50, contiene una disposizione – introdotta a seguito dell’approvazione di un emendamento presentato dal Gruppo di FI – che attenua gli obblighi, a carico di ordini e collegi professionali, di adeguamento ai principi in materia di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica.In particolare, la disposizione modifica l’articolo 2, comma 2-bis, del D.L. n.101/2013, il quale, nella nuova formulazione, prevede che “gli ordini e i collegi professionali, i relativi organismi nazionali e gli enti aventi natura associativa, con propri regolamenti, si adeguano, tenendo conto delle relative peculiarità, ai principi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” (…) “e ai soli princìpi generali di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica ad essi relativi, in quanto non gravanti sulla finanza pubblica.”La disposizione in esame chiarisce, per quanto riguarda i principi generali di razionalizzazione e contenimento della spesa, che per gli ordini e i collegi professionali l’obbligo di adeguamento riguarda unicamente i principi “ad essi relativi” (ovverosia – dovrebbe intendersi - i principi formulati con specifico riferimento a tali enti e non già i principi formulati con riferimento al settore pubblico).Quanto alle ulteriori disposizioni contenute nel provvedimento, si evidenziano le seguenti di interesse per il settore.

Fatturazione elettronicaL’articolo 15 del decreto estende al periodo d’imposta 2020 l’esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica, già previsto dalla normativa vigente per il periodo d’imposta 2019, in relazione a prestazioni sanitarie effettuate nei confronti delle persone fisiche.

Memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieriIl comma 2 dell’articolo 15 dispone che, a decorrere dal 1° luglio 2020, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria (tra cui le farmacie) adempiono all'obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri esclusivamente mediante la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieri al Sistema tessera sanitaria, mediante strumenti tecnologici che garantiscano l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, compresi quelli che consentono i pagamenti con carta di debito e di credito.

Imposta di bollo sulle fatture elettroniche L’articolo 17 modifica l'art. 12-novies del decreto-legge n. 34 del 2019, recando la nuova disciplina applicabile ai casi di omesso, insufficiente o tardivo versamento dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche inviate tramite il Sistema di interscambio. Il testo, come novellato, stabilisce che in tali casi l'Amministrazione finanziaria comunichi con modalità telematiche al contribuente l’ammontare dell’imposta da versare nonché le sanzioni per tardivo versamento e degli interessi. Si prevede, inoltre, che se il contribuente non provvede al pagamento, in tutto o in parte, delle somme dovute entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, si procede all'iscrizione a ruolo a titolo definitivo. Il comma 1-bis dispone, altresì, che, nel caso in cui gli importi dovuti non superino la soglia annua di 1.000 euro, l’obbligo di versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche può essere assolto con dueversamenti aventi cadenza semestrale, di cui il primo da effettuarsi entro il 16 giugno e il secondo entro il 16 dicembre di ciascun anno.

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CIRCOLARI

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Imposta sul valore aggiunto con aliquota agevolata su prodotti igienicosanitariL’articolo 32-ter, inserisce un nuovo numero (1-quinquies) nella Tabella A, parte II-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, che reca l’elenco dei beni e servizi soggetti ad aliquota IVA ridotta al 5 per cento, al fine di applicare la misura agevolata d’imposta ai prodotti per la protezione dell'igiene femminile compostabili secondo lo standard UNI 13432:2002 o lavabili e alle coppette mestruali. La disposizione si applica alle operazioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2020.

Disposizioni in materia di saluteL’articolo 45 dispone la proroga dal 31 marzo al 31 dicembre 2019 del termine per la sottoscrizione del nuovo Patto per la Salute 2019-2021.

Lotteria degli scontriniGli articoli 19 e 20 riguardano la lotteria degli scontrini, sistema introdotto dalla Legge 232/2016, in base al quale i contribuenti che effettuano acquisti di beni o servizi presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi (tra cui farmacie e parafarmacie) possono partecipare all'estrazione a sorte di premi attribuiti nel quadro di una lotteria nazionale.Con il decreto in oggetto è stato disposto lo slittamento al 1° luglio 2020 della partenza del suddetto sistema premiale.Per partecipare all'estrazione è necessario che i contribuenti, al momento dell'acquisto, comunichino il proprio codice lotteria - individuato dal provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, d'intesa con l'Agenzia delle entrate - all'esercente e che quest'ultimo trasmetta all'Agenziadelle entrate i dati della singola cessione o prestazione.E’ stato inoltre previsto che, nel caso in cui l'esercente al momento dell'acquisto rifiuti di acquisire il codice lotteria, il consumatore possa segnalare tale circostanza nella sezione dedicata del portale lotteria del sito internet dell'Agenzia delle Entrate. Tali segnalazioni sono utilizzate dall'Agenzia delle entrate e dal Corpo della guardia di finanza nell'ambito delle attività di analisi del rischio di evasione.

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CIRCOLARI

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Cessione di medicinali veterinari aiCessione di medicinali veterinari aiproprietari di animali non produttori di alimentiproprietari di animali non produttori di alimenti

Il Ministero della Salute, con nota del 14 gennaio u.s., ha fornito alcuni chiarimenti sulla cessione dei medicinali veterinari da parte del medico veterinario al proprietario degli animali non produttori di alimenti prevista dall’art. 84, comma 3, del D.Lgs. 193/2006.In particolare la disposizione riguarda la possibilità, per il veterinario, nell’ambito della propria attività e qualora l’intervento professionale lo richieda, di consegnare al proprietario degli animali medicinali veterinari della propria scorta – nel caso di animali destinati alla produzione di alimenti, solo quelle dalui utilizzate – allo scopo di iniziare la terapia e in attesa che lo stesso si procuri, dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria, le altre confezioni. La disposizione prevede, inoltre, che il medico, in deroga a quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo 84 e dall’art. 82, registri lo scarico delleconfezioni da lui non utilizzate.Il Dicastero, nel riportare l’enunciato della norma, ha precisato quanto segue: la disposizione implica la valutazione della necessità di iniziare immediatamente la terapia; risulta pertanto chiaro che la cessione dei medicinali veterinari da parte del medico veterinario è

subordinata alla condizione di inizio terapia e tale possibilità è preclusa per la continuazione della stessa; non è consentito cedere ai proprietari degli animali medicinali ad uso umano; per la cessione dei medicinali occorre seguire le modalità dettate dal Manuale Operativo della

ricetta veterinaria elettronica

Integratori contenenti estratti e preparati di piante del Integratori contenenti estratti e preparati di piante del genere Curcuma: termine vendibilità prodotti non genere Curcuma: termine vendibilità prodotti non

conformiconformi

Si ricorda che gli integratori alimentari contenenti estratti e preparati di piante del genere Curcuma devono essere conformati alle nuove disposizioni, contenute nel decreto del 26 luglio 2019, non oltre il 31 dicembre 2019.

Eventuali prodotti con etichettatura non conforme potranno essere commercializzati esclusivamente entro tale data.

Pertanto, come chiarito dal Ministero della salute, a partire dal 1° gennaio 2020, l’etichetta di tutti gli integratori alimentari contenenti preparati ed estratti di piante del genere Curcuma presenti sul mercato:

- dovrà riportare l’avvertenza supplementare di cui sopra, introdotta dal decreto 26 luglio 2019;

- non dovrà più riportare l’indicazione di effetti fisiologici relativi a “funzione epatica”, “funzione digestiva” e “funzionalità del sistema digerente”.

Come si ricorderà, con il citato decreto, è stato modificato l'allegato I del D.M. 10.8.2018, con l'introduzione della seguente avvertenza supplementare per l'etichettatura di ingredienti derivati da piante del genere Curcuma: “In caso di alterazioni della funzione epatica, biliare o di calcolosi delle vie biliari, l'uso del prodotto è sconsigliato. Se si stanno assumendo farmaci, è opportuno sentire il parere del medico”. Inoltre, per evitare equivoci interpretativi e contraddizioni, sono state eliminate dalle linee guida ministeriali sugli effetti fisiologici ammessi per estratti e preparati di piante del genere Curcuma le indicazioni riferite alla “funzione epatica”, alla “funzione digestiva” e alla “funzionalità del sistema digerente”, che pertanto non potranno essere più utilizzate.

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