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BOLLETTINO INFORMATIVO PERIODICO SUL SETTORE IG Dicembre 2017 Notizie dall’Europa e dal mondo EUIPO pubblica uno studio sul sistema dei controlli delle Indicazioni Geografiche nell'Unione europea - Lo scorso 14 dicembre, è stato pubblicato un importante studio condotto dall'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale dell’EUIPO sui controlli delle Indicazioni Geografiche nell'UE. L’obiettivo principale dell’indagine è fornire una migliore conoscenza del panorama dei sistemi di controllo e di protezione per le IG nei 28 Stati membri dell’Unione, attraverso la mappatura di tutte le autorità competenti e le procedure poste in atto, comprese le misure di contrasto delle infrazioni. La relazione presenta una panoramica generale e una descrizione di ciascun sistema di controllo nazionale per prodotti agricoli e alimentari, vini, bevande spiritose e vini aromatizzati. Alla relazione è inoltre allegata una guida che contiene un inventario esaustivo di tutte le autorità nazionali competenti e di tutti gli organismi di controllo, unitamente ai relativi dati di contatto e ad alcune informazioni utili per gli utenti delle IG, affinché possano essere maggiormente tutelati contro le violazioni. https://euipo.europa.eu/tunnel- web/secure/webdav/guest/document_library/observatory/documents/reports/Enforcement_of_GIs/EUIPO_Geographical_Indications_full _report_en.pdf (Pubblicazione integrale) https://euipo.europa.eu/tunnel- web/secure/webdav/guest/document_library/observatory/documents/reports/Enforcement_of_GIs/Enforcement_of_GIs_EXECUTIVE_SU MMARY_it.pdf (Sintesi in lingua italiana) Voto del PE sulla riforma di medio termine della PAC – Il 12 dicembre scorso il Parlamento europeo, convocato in seduta plenaria, ha approvato in via definitiva, con 503 voti favorevoli, 87 voti contrari e 13 astensioni, la riforma di medio termine della Politica Agricola Comune (PAC), già concordata con i governi UE, che entra in vigore a partire dal 1° gennaio 2018. Si tratta di un pacchetto normativo (parte agricola del cosiddetto regolamento “Omnibus”) che rafforza il potere contrattuale degli agricoltori, migliora la capacità di far fronte ai rischi di produzione e di mercato, introduce maggiore flessibilità per gli Stati membri per aiutare i giovani agricoltori. Le nuove norme consentiranno, tra l’altro, a tutte le organizzazioni di produttori riconosciute di pianificare la produzione e negoziare contratti di fornitura per conto dei loro membri, senza violare le regole di concorrenza dell'UE. Finora, i negoziati collettivi sono stati consentiti solo in pochi settori come il latte, l'olio d'oliva, le carni bovine o i cereali. Nella stessa giornata il provvedimento è stato adottato in sede di Consiglio dell’UE. In data 29 dicembre è infine avvenuta la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (L350). http://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20171207IPR89768/una-politica-agricola-comune-piu-semplice-ed-equa (Comunicato Parlamento europeo) http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/12/12/omnibus-regulation-council-adopts-new-simplified-agricultural- rules/ (Comunicato di adozione del pacchetto normativo da parte del Consiglio Agricoltura e Pesca) http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5242_it.htm (Comunicato stampa Commissione europea) http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.350.01.0015.01.ITA&toc=OJ:L:2017:350:TOC (Reg. 2017/2393) L'UE e il Giappone concludono un accordo di partenariato economico – Lo scorso 8 dicembre il Commissario per il commercio Cecilia Malmström e il Ministro degli Esteri giapponese Taro Kono hanno annunciato la conclusione positiva delle discussioni finali sull'accordo di partenariato economico UE-Giappone (EPA). La conclusione di questo negoziato rappresenta un'importante pietra miliare per mettere in atto il più grande accordo commerciale bilaterale mai negoziato dall'Unione europea. L'accordo di partenariato economico aprirà enormi opportunità di mercato per entrambe le Parti, rafforzerà la cooperazione tra Europa e Giappone in una serie di settori, riaffermerà il loro comune impegno per lo sviluppo sostenibile e includerà per la prima volta un impegno specifico per l'accordo sul clima di Parigi. L'EPA eliminerà quasi interamente il miliardo di euro di dazi pagati ogni anno dalle imprese dell'Unione che esportano in Giappone, nonché una serie di ostacoli regolamentari di lunga data. Aprirà inoltre il mercato giapponese di 127 milioni di consumatori alle principali esportazioni agricole dell'UE e aumenterà le opportunità di esportazione dell'UE in una serie di altri settori. Per quanto riguarda le esportazioni agricole dall'Unione, l'intesa prevede in particolare di: eliminare i dazi su molti formaggi (che attualmente sono al 29,8%) e sulle esportazioni di vino (attualmente al 15% in media); consentire all'UE di accrescere sostanzialmente le sue esportazioni di carni bovine verso il Giappone, mentre per quanto riguarda le carni suine vi sarà un commercio esentasse di carni trasformate e un commercio quasi esente da dazi per le carni fresche; assicurare la protezione in Giappone di oltre 200 prodotti agricoli europei di alta qualità - le Indicazioni Geografiche - garantendo al contempo anche la protezione di una selezione di IG giapponesi nell'UE. L'Unione europea e il Giappone inizieranno ora la verifica legale del testo, noto anche come "legal scrubbing". Successivamente la Commissione sottoporrà l'accordo all'approvazione del Parlamento europeo e degli Stati membri dell'UE, con l'obiettivo di consentirne l’entrata in vigore prima della fine dell'attuale mandato della CE nel 2019. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5142_it.htm Indicazioni Geografiche proposte dal Giappone in GUUE - Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 1° dicembre e del successivo 21 dicembre sono apparsi due elenchi di alcune Indicazioni Geografiche che il Giappone intende far proteggere in forza del futuro accordo commerciale in via di definizione con l’UE. Come da prassi consolidata, la Commissione invita gli Stati o i soggetti interessati a presentare eventuali opposizioni alla registrazione di tale protezione mediante una dichiarazione debitamente motivata. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.C_.2017.409.01.0016.01.ITA&toc=OJ:C:2017:409:TOC (GUUE C409) http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.C_.2017.440.01.0037.01.ITA&toc=OJ:C:2017:440:TOC (GUUE C440) Cina: rimosso il divieto di importazione sulla carne bovina italiana - La Cina rimuove dopo oltre 16 anni il bando sulla carne bovina italiana, anche se i tempi di ripresa delle esportazioni non saranno brevissimi dato che le parti devono prima varare un protocollo coi requisiti sanitari. L'annuncio è stato dato dal Ministero dell'Agricoltura cinese e dall'Amministrazione per il Controllo della Qualità, l'Ispezione e la Quarantena (AQSIQ) a conclusione dei lavori del Comitato governativo Italia-Cina presieduto dai rispettivi Ministri degli Esteri, Angelino Alfano e Wang Yi. Le autorità dei due Paesi potranno definire un protocollo sui requisiti sanitari per l'export verso la Cina di carne disossata di bovini con meno di 30 mesi. Ministero dell'Agricoltura e AQSIQ cinesi hanno poi comunicato la rimozione del bando sul seme bovino italiano per il virus di Schmallenberg imposto nel 2012. A settembre una delegazione di esperti cinesi aveva compiuto una visita in Italia di verifica delle garanzie sanitarie offerte dal sistema produttivo. La svolta è frutto del lavoro di squadra tra Ministero della Salute e Ambasciata d'Italia a Pechino. Si delinea uno scenario economico di grande interesse per la zootecnia bovina da carne in Italia, che potrà

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Dicembre 2017

Notizie dall’Europa e dal mondo

EUIPO pubblica uno studio sul sistema dei controlli delle Indicazioni Geografiche nell'Unione europea - Lo scorso 14 dicembre, è stato pubblicato un importante studio condotto dall'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale dell’EUIPO sui controlli delle Indicazioni Geografiche nell'UE. L’obiettivo principale dell’indagine è fornire una migliore conoscenza del panorama dei sistemi di controllo e di protezione per le IG nei 28 Stati membri dell’Unione, attraverso la mappatura di tutte le autorità competenti e le procedure poste in atto, comprese le misure di contrasto delle infrazioni. La relazione presenta una panoramica generale e una descrizione di ciascun sistema di controllo nazionale per prodotti agricoli e alimentari, vini, bevande spiritose e vini aromatizzati. Alla relazione è inoltre allegata una guida che contiene un inventario esaustivo di tutte le autorità nazionali competenti e di tutti gli organismi di controllo, unitamente ai relativi dati di contatto e ad alcune informazioni utili per gli utenti delle IG, affinché possano essere maggiormente tutelati contro le violazioni. https://euipo.europa.eu/tunnel-web/secure/webdav/guest/document_library/observatory/documents/reports/Enforcement_of_GIs/EUIPO_Geographical_Indications_full_report_en.pdf (Pubblicazione integrale) https://euipo.europa.eu/tunnel-web/secure/webdav/guest/document_library/observatory/documents/reports/Enforcement_of_GIs/Enforcement_of_GIs_EXECUTIVE_SUMMARY_it.pdf (Sintesi in lingua italiana)

Voto del PE sulla riforma di medio termine della PAC – Il 12 dicembre scorso il Parlamento europeo, convocato in seduta plenaria, ha approvato in via definitiva, con 503 voti favorevoli, 87 voti contrari e 13 astensioni, la riforma di medio termine della Politica Agricola Comune (PAC), già concordata con i governi UE, che entra in vigore a partire dal 1° gennaio 2018. Si tratta di un pacchetto normativo (parte agricola del cosiddetto regolamento “Omnibus”) che rafforza il potere contrattuale degli agricoltori, migliora la capacità di far fronte ai rischi di produzione e di mercato, introduce maggiore flessibilità per gli Stati membri per aiutare i giovani agricoltori. Le nuove norme consentiranno, tra l’altro, a tutte le organizzazioni di produttori riconosciute di pianificare la produzione e negoziare contratti di fornitura per conto dei loro membri, senza violare le regole di concorrenza dell'UE. Finora, i negoziati collettivi sono stati consentiti solo in pochi settori come il latte, l'olio d'oliva, le carni bovine o i cereali. Nella stessa giornata il provvedimento è stato adottato in sede di Consiglio dell’UE. In data 29 dicembre è infine avvenuta la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (L350). http://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20171207IPR89768/una-politica-agricola-comune-piu-semplice-ed-equa (Comunicato Parlamento europeo) http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/12/12/omnibus-regulation-council-adopts-new-simplified-agricultural-rules/ (Comunicato di adozione del pacchetto normativo da parte del Consiglio Agricoltura e Pesca) http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5242_it.htm (Comunicato stampa Commissione europea) http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.350.01.0015.01.ITA&toc=OJ:L:2017:350:TOC (Reg. 2017/2393)

L'UE e il Giappone concludono un accordo di partenariato economico – Lo scorso 8 dicembre il Commissario per il commercio Cecilia Malmström e il Ministro degli Esteri giapponese Taro Kono hanno annunciato la conclusione positiva delle discussioni finali sull'accordo di partenariato economico UE-Giappone (EPA). La conclusione di questo negoziato rappresenta un'importante pietra miliare per mettere in atto il più grande accordo commerciale bilaterale mai negoziato dall'Unione europea. L'accordo di partenariato economico aprirà enormi opportunità di mercato per entrambe le Parti, rafforzerà la cooperazione tra Europa e Giappone in una serie di settori, riaffermerà il loro comune impegno per lo sviluppo sostenibile e includerà per la prima volta un impegno specifico per l'accordo sul clima di Parigi. L'EPA eliminerà quasi interamente il miliardo di euro di dazi pagati ogni anno dalle imprese dell'Unione che esportano in Giappone, nonché una serie di ostacoli regolamentari di lunga data. Aprirà inoltre il mercato giapponese di 127 milioni di consumatori alle principali esportazioni agricole dell'UE e aumenterà le opportunità di esportazione dell'UE in una serie di altri settori. Per quanto riguarda le esportazioni agricole dall'Unione, l'intesa prevede in particolare di: eliminare i dazi su molti formaggi (che attualmente sono al 29,8%) e sulle esportazioni di vino (attualmente al 15% in media); consentire all'UE di accrescere sostanzialmente le sue esportazioni di carni bovine verso il Giappone, mentre per quanto riguarda le carni suine vi sarà un commercio esentasse di carni trasformate e un commercio quasi esente da dazi per le carni fresche; assicurare la protezione in Giappone di oltre 200 prodotti agricoli europei di alta qualità - le Indicazioni Geografiche - garantendo al contempo anche la protezione di una selezione di IG giapponesi nell'UE. L'Unione europea e il Giappone inizieranno ora la verifica legale del testo, noto anche come "legal scrubbing". Successivamente la Commissione sottoporrà l'accordo all'approvazione del Parlamento europeo e degli Stati membri dell'UE, con l'obiettivo di consentirne l’entrata in vigore prima della fine dell'attuale mandato della CE nel 2019. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5142_it.htm

Indicazioni Geografiche proposte dal Giappone in GUUE - Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 1° dicembre e del successivo 21 dicembre sono apparsi due elenchi di alcune Indicazioni Geografiche che il Giappone intende far proteggere in forza del futuro accordo commerciale in via di definizione con l’UE. Come da prassi consolidata, la Commissione invita gli Stati o i soggetti interessati a presentare eventuali opposizioni alla registrazione di tale protezione mediante una dichiarazione debitamente motivata. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.C_.2017.409.01.0016.01.ITA&toc=OJ:C:2017:409:TOC (GUUE C409) http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.C_.2017.440.01.0037.01.ITA&toc=OJ:C:2017:440:TOC (GUUE C440)

Cina: rimosso il divieto di importazione sulla carne bovina italiana - La Cina rimuove dopo oltre 16 anni il bando sulla carne bovina italiana, anche se i tempi di ripresa delle esportazioni non saranno brevissimi dato che le parti devono prima varare un protocollo coi requisiti sanitari. L'annuncio è stato dato dal Ministero dell'Agricoltura cinese e dall'Amministrazione per il Controllo della Qualità, l'Ispezione e la Quarantena (AQSIQ) a conclusione dei lavori del Comitato governativo Italia-Cina presieduto dai rispettivi Ministri degli Esteri, Angelino Alfano e Wang Yi. Le autorità dei due Paesi potranno definire un protocollo sui requisiti sanitari per l'export verso la Cina di carne disossata di bovini con meno di 30 mesi. Ministero dell'Agricoltura e AQSIQ cinesi hanno poi comunicato la rimozione del bando sul seme bovino italiano per il virus di Schmallenberg imposto nel 2012. A settembre una delegazione di esperti cinesi aveva compiuto una visita in Italia di verifica delle garanzie sanitarie offerte dal sistema produttivo. La svolta è frutto del lavoro di squadra tra Ministero della Salute e Ambasciata d'Italia a Pechino. Si delinea uno scenario economico di grande interesse per la zootecnia bovina da carne in Italia, che potrà

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quindi offrire le proprie merci, anche di qualità certificata, su un mercato ove i consumi di carne sono tuttora in crescita.

L'UE e il Messico completano il sesto e settimo round di negoziati commerciali - Il sesto round di negoziati commerciali con il Messico si è svolto a Città del Messico dal 25 novembre al 1° dicembre. Nel corso della settimana i gruppi di negoziatori hanno discusso su tutte le questioni, con progressi compiuti su temi chiave come l'accesso al mercato per beni, servizi e appalti pubblici, nonché il commercio, il sistema dei tribunali di investimento e lo sviluppo sostenibile. Sono state inoltre condotte discussioni su energia e materie prime, commercio e anticorruzione. La Commissione rimane fortemente impegnata a raggiungere l'obiettivo di concludere politicamente un accordo molto ambizioso e, insieme al Messico, è impegnata a risolvere il lavoro che resta da fare in diversi settori. http://trade.ec.europa.eu/doclib/press/index.cfm?id=1764 Le delegazioni negoziali si sono incontrate nuovamente a Bruxelles, per una nuova tornata di incontri, tra il 12 ed il 21 dicembre. A conclusione di quest’ultimo round, il Commissario europeo per il commercio, Cecilia Malmström e il Ministro messicano dell'Economia, Ildefonso Guajardo, hanno riflettuto sui risultati raggiunti finora grazie alle trattative e sulle questioni aperte ancora da approfondire. Nel corso degli ultimi colloqui, le delegazioni hanno discusso nuovamente di tutte le aree dell'accordo, con risultati giudicati positivi per quanto concerne il lavoro completato su una serie di questioni, tra cui la concorrenza, le PMI, la trasparenza, le SPS (misure sanitarie e fitosanitarie), le buone pratiche normative, il commercio e lo sviluppo sostenibile. I confronti hanno altresì riguardato anche le offerte aggiornate di accesso al mercato per le merci, che sono state scambiate dopo il sesto round di negoziati. Nonostante alcuni importanti progressi registrati, le Parti hanno dovuto prendere atto della necessità di ulteriori lavori su una serie di questioni, relative sia all'accesso al mercato che alle regole. Secondo quanto riportato dal portale Euractiv.com, le questioni oggetto delle discussioni degli ultimi giorni, per le quali non è stata ancora trovata un’intesa, sarebbero state l’accesso ai mercati dell’agricoltura, la tutela degli investimenti, l’accordo su alcuni formaggi a Indicazione Geografica. Su quest’ultimo punto, il Governo messicano è messo sotto pressione da un gruppo di 130 produttori messicani di formaggi che hanno intrapreso azioni legali per far desistere il Governo stesso dal firmare un accordo con l’UE che impedirebbe loro di usare nomi europei per i loro formaggi. L’UE ha stilato una lista di circa 400 Indicazioni Geografiche di alimenti e bevande, più di 60 nomi dei quali contestati dal settore imprenditoriale messicano e dagli imprenditori Usa che vendono nel mercato messicano. Per Bruxelles, convincere il Messico ad aderire al modello europeo delle Indicazioni Geografiche è una questione strategica che va oltre il mercato messicano: l’obiettivo è riuscire a fare passi in avanti verso gli Stati Uniti. Le IG, come noto, sono state une delle questioni più contese dei negoziati sul TTIP. In un incontro con i giornalisti a Bruxelles giovedì 21 settembre, il Ministro Guajardo ha dichiarato: ”Dobbiamo fare in modo di far coesistere i nostri due sistemi (di protezione delle IG)”. Attualmente il Messico usa un sistema di protezione basato sui marchi commerciali. Dopo il settimo round non è stata fissata alcuna data per il prossimo incontro tra le Parti. http://trade.ec.europa.eu/doclib/press/index.cfm?id=1775 (Comunicato Commissario UE per il commercio) https://www.euractiv.com/section/economy-jobs/news/eu-and-mexico-fail-to-conclude-political-agreement-on-trade-deal/ (articolo apparso su Euractiv.com)

Relazioni UE-Canada: dichiarazione congiunta dalla prima riunione del Comitato ministeriale misto - Il primo incontro del Comitato ministeriale misto UE-Canada si è svolto a Bruxelles il 4 dicembre 2017. Basandosi su valori democratici fondamentali, un forte impegno per il multilateralismo e il sostegno al sistema multilaterale fondato su regole, il Comitato ha deciso di intraprendere azioni concrete nell'ambito del nuovo accordo di partenariato strategico UE-Canada volte a: I) rafforzare le relazioni bilaterali UE-Canada; II) migliorare il coordinamento della politica estera; III) affrontare le sfide e cogliere le opportunità a livello globale. Il Comitato ha inoltre ribadito l'impegno congiunto per l’adozione di un'agenda progressiva per un commercio libero ed equo e nella lotta contro il protezionismo. In tale ambito, l'accordo economico e commerciale globale (CETA) è uno strumento importante per modellare le regole commerciali globali e promuovere elevati standard lavorativi e ambientali. Il Comitato ministeriale ha accolto con favore l'avvio dell'applicazione provvisoria del CETA il 21 settembre 2017 ed ha altresì sottolineato l'importanza di un'efficace attuazione dell’accordo e la necessità di un lavoro continuo sulla comunicazione e sulla promozione dei benefici che esso produce per i cittadini e le parti interessate. L'UE e il Canada auspicano la piena entrata in vigore del CETA quando tutti i processi di ratifica saranno completati. Ribadito infine l’impegno a collaborare per migliorare il funzionamento dell'OMC e contribuire all'undicesima riunione ministeriale dell'OMC a Buenos Aires. http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/12/04/eu-canada-relations-joint-statement-eu-and-canada-a-progressive-and-dynamic-strategic-partnership/

Accordo quadro UE-Filippine: pubblicata decisione di approvazione del Consiglio - Con Decisione (UE) 2017/2414 del Consiglio del 25 settembre 2017, pubblicata sulla Gazzetta europea del 22 dicembre (L343), viene ufficializzata l’approvazione, a nome dell’Unione, dell’accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'UE e la Repubblica delle Filippine. Per quanto riguarda la protezione dei diritti di proprietà intellettuale l’accordo, all’articolo 19, impegna le Parti ad una maggiore cooperazione in materia di Indicazioni Geografiche, compresa la tutela delle stesse. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32017D2414&from=IT (Decisione del Consiglio) http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:22017A1222(01)&from=IT (Testo dell’accordo quadro UE-Filippine)

Consiglio di associazione UE-Ucraina: stato di attuazione della zona di libero scambio – L'Unione europea e l'Ucraina hanno tenuto la quarta riunione del Consiglio di associazione l'8 dicembre 2017 a Bruxelles. Si è trattato del primo Consiglio di associazione dall'entrata in vigore, il 1° settembre 2017, dell'accordo di associazione UE-Ucraina (compresa la sua zona di libero scambio - Deep and Comprehensive Free Trade Area). In tale ambito, il Consiglio di associazione ha tra l’altro accolto favorevolmente la crescita degli scambi bilaterali tra l'UE e l'Ucraina, rilevando un aumento del 27% dei flussi commerciali nei primi otto mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, unitamente all'entrata in vigore delle ulteriori preferenze commerciali autonome offerte dall’UE all'Ucraina. Entrambe le Parti hanno convenuto di concentrarsi su un'attuazione efficace e tempestiva della zona di libero scambio istituita (DCFTA), anche per quanto riguarda l'introduzione di procedure doganali che facilitino il commercio, l'adozione di misure sanitarie e fitosanitarie e regolamenti tecnici e norme che garantiscano la sicurezza dei prodotti per i consumatori dell'UE e dell'Ucraina. È stato inoltre concordato di concentrare i lavori sulla riforma dei sistemi di appalti pubblici per risparmiare il denaro dei contribuenti e sulla protezione dei diritti di proprietà intellettuale. http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/12/08/joint-statement-following-the-4th-association-council-meeting-between-the-european-union-and-ukraine/ (Dichiarazione congiunta)

Accordo di associazione UE-Georgia: adozione dell'agenda di associazione – Sulla GUUE del 22 dicembre 2017 (L343) è apparsa la Decisione (UE) 2017/2422 del Consiglio, relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Consiglio di associazione, istituito dall'accordo di associazione tra l'Unione e la Georgia, in merito all'adozione dell'agenda di associazione UE-Georgia. La nuova agenda di associazione UE-Georgia, che sostituisce quella riferita al periodo 2014-2016, mira a consolidare il partenariato concordando una serie di priorità per il periodo 2017-2020, con l'obiettivo di sostenere e rafforzare la resilienza e la stabilità della Georgia, cercando nel contempo una più stretta associazione politica e una più profonda integrazione economica tra le Parti. Nella successiva Raccomandazione n. 1/2017 del Consiglio di associazione UE-Georgia, pubblicata sulla GUUE del 23 dicembre (L344), vengono esplicitati le priorità dell’agenda di associazione, ivi inclusa la cooperazione tra le Parti in materia di protezione dei diritti di proprietà intellettuale, comprese le IG. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32017D2422&from=IT http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.344.01.0065.01.ITA&toc=OJ:L:2017:344:TOC (Racc. n. 1/2017)

Accordo UE-Mongolia: pubblicazione in Gazzetta europea – Come già accennato nel notiziario di ottobre a proposito della sua entrata in

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vigore dal 1° novembre 2017, sulla GUUE del 9 dicembre è stata pubblicata la decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Mongolia, dall'altra. Nel testo dell’intesa viene riaffermata l’importanza della protezione dei diritti di proprietà intellettuale e si auspica, quanto prima, la conclusione di un accordo bilaterale sulle IG (articolo 27). http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.336.01.0001.02.ITA&toc=OJ:L:2017:336:TOC (Info entrata in vigore) http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.326.01.0005.01.ITA&toc=OJ:L:2017:326:TOC (Decisione Consiglio) http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.326.01.0007.01.ITA&toc=OJ:L:2017:326:TOC (Testo accordo quadro)

Accordo di associazione UE-Turchia: estensione del regime preferenziale alle carni bovine fresche importate dall’UE – Con Decisione (UE) 2017/2423 del Consiglio, viene stabilita la posizione che l’Unione adotta in sede di Consiglio di associazione UE-Turchia riguardo alla modifica del protocollo 2 della decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia, relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli, con particolare riferimento all’estensione del campo di applicazione dell'attuale contingente tariffario preferenziale applicabile all'importazione in Turchia di carni bovine congelate originarie dell'Unione anche alle carni bovine fresche e refrigerate. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32017D2423&from=IT

Dossier Thailandia: il Consiglio adotta le proprie conclusioni - L'11 dicembre il Consiglio "Affari esteri" ha adottato le proprie conclusioni sul dossier Thailandia. Le conclusioni ribadiscono l'importanza che l'UE attribuisce alle sue relazioni con la Thailandia. In un contesto di auspicabile ripresa del processo democratico, che garantisca il pluralismo delle diverse espressioni politiche del Paese asiatico, possibile solo grazie a elezioni credibili ed inclusive nonché attraverso il miglioramento della situazione sui diritti umani, il Consiglio invita la Commissione UE a esplorare con la Thailandia le possibilità di riprendere i colloqui per un accordo di libero scambio tra le Parti (TFA). La firma di un accordo di partenariato e cooperazione (PCA) e la piena ripresa dei negoziati dell'accordo di libero scambio con la Thailandia, potranno quindi essere perseguiti con un governo civile democraticamente eletto nell'ambito della nuova Costituzione. http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/12/11/thailand-council-adopts-conclusions/

L’UE propone una modernizzazione della partnership con i Paesi dell’Africa, Caraibi e Pacifico (ACP) - La Commissione europea ha presentato il 12 dicembre una raccomandazione al Consiglio, compresa una proposta di direttive di negoziato per compiere un passo decisivo verso l'apertura delle trattative per una modernizzazione della partnership con i paesi del Gruppo di Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP). http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5223_en.htm

Riunione del Comitato APE UE-Camerun a Bruxelles: verifica dei progressi dell’accordo - La terza riunione del Comitato APE (Accordo di Partenariato Economico) tra il Camerun e l'Unione europea si è svolta a Bruxelles il 7 e 8 dicembre 2017. Le delegazioni delle due Parti si sono preliminarmente scambiate informazioni sullo smantellamento tariffario in corso in Camerun dal 4 agosto 2016. Diversi temi sono stati discussi nei colloqui tra le delegazioni, incluso l'aggiornamento del calendario per la liberalizzazione dei prodotti europei, la definizione e l'attuazione delle misure di accompagnamento all’APE e il monitoraggio e valutazione dell'impatto dell'accordo per il Camerun. Le Parti hanno concordato di voler compiere progressi significativi nella negoziazione del protocollo comune sulle regole di origine nei prossimi mesi. Gli scambi si sono infine concentrati su una serie di questioni di attualità nel settore del commercio tra il Camerun e l'Unione europea. Le Parti hanno convenuto di incontrarsi nuovamente entro la fine del 2018. http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2017/december/tradoc_156457.pdf

Approvazione dell’accordo UE-Cile sul biologico in Gazzetta europea - E’ stata pubblicata sulla GUUE del 14 dicembre la Decisione (UE) del Consiglio 2017/2307 del 9 ottobre 2017 relativa alla conclusione dell'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica del Cile sul commercio di prodotti biologici. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.331.01.0001.01.ITA&toc=OJ:L:2017:331:TOC (Decisione Consiglio) http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:22017A1214(01)&from=IT (Testo dell’accordo)

La Commissione istituisce un gruppo consultivo sugli accordi commerciali dell'UE - La Commissione ha annunciato il 22 dicembre la composizione di un gruppo consultivo sugli accordi commerciali dell'UE. La creazione del gruppo è uno degli elementi che mirano ad aumentare la trasparenza e l'inclusività nella politica commerciale dell'UE, per la quale la Commissione ha elaborato la sua strategia commerciale "Trade for All" dell'ottobre 2015, ed è una novità già annunciata nel discorso del Presidente Juncker del 2017 sullo stato dell'Unione. Attraverso questo gruppo la Commissione trarrà vantaggio dalle prospettive e dalle intuizioni di un’ampia ed equilibrata rappresentanza delle parti interessate, che vanno dai sindacati, alle organizzazioni dei datori di lavoro, ai gruppi di consumatori e ad altre organizzazioni non governative. La nomina dei 28 esperti è stata effettuata tramite bando pubblico, che ha stabilito un chiaro insieme di criteri selettivi. L'elenco è ora disponibile online. Il primo incontro del gruppo si svolgerà all'inizio di febbraio 2018. http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2017/december/tradoc_156487.pdf (Elenco del gruppo di esperti) http://ec.europa.eu/transparency/regexpert/index.cfm?do=groupDetail.groupDetail&groupID=3556&news=1 (Pagina informativa)

Corte di Giustizia UE: sentenza attesa riguardante il sorbetto allo Champagne - In prossimità delle feste natalizie i giudici di Lussemburgo si sono pronunciati, in via pregiudiziale, sulla legittimità del richiamo allo Champagne – registrato in Europa come DOP – nella denominazione di un sorbetto che lo contiene in pur modesta quota (12%). La controversia all’origine del giudizio europeo è stata avviata in Germania dal Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC) nei confronti di Aldi, il colosso tedesco dei supermercati discount. La Corte di Giustizia, esprimendosi in particolare su quattro questioni pregiudiziali sottoposte alla sua valutazione dal Bundesgerichtshof (Corte federale di giustizia tedesca), ha riconosciuto in primo luogo l’applicabilità delle norme OCM interpretate (inserite nei Regolamenti 1234/2007 e 1308/2013) al caso dello «Champagner Sorbet» “non conforme al disciplinare di produzione relativo a tale DOP, ma contenente un ingrediente conforme al medesimo”. Secondo la Corte “lo sfruttamento della notorietà di una denominazione di origine protetta” si configura soltanto “qualora tale prodotto alimentare non abbia, come caratteristica essenziale, un gusto conferito principalmente dalla presenza di tale ingrediente nella sua composizione”, rimettendo sostanzialmente “ai giudici nazionali valutare, alla luce delle circostanze di ogni singolo caso, se un impiego del genere sia volto a sfruttare la notorietà di una DOP”. I giudici UE affermano inoltre “che l’utilizzo di una denominazione di origine protetta come parte della denominazione con la quale viene posto in vendita un prodotto alimentare non conforme al disciplinare di produzione relativo a tale denominazione di origine protetta, ma contenente un ingrediente conforme al medesimo, come «Champagner Sorbet», non costituisce un’usurpazione, un’imitazione o un’evocazione, ai sensi di tali disposizioni”. Rispetto alla quarta ed ultima questione pregiudiziale, viene infine ribadita l’applicabilità delle specifiche previsioni normative interpretate “sia nel caso di indicazioni false o ingannevoli atte a indurre in errore riguardo all’origine del prodotto interessato, sia nel caso di indicazioni false o ingannevoli sulla natura o sulle qualità essenziali di tale prodotto”. Con tale pronunciamento viene di fatto dato il via libera ad una sentenza della Corte tedesca che riaffermi la legittimità del richiamo alle bollicine francesi nel sorbetto commercializzato dal gruppo tedesco di discount Aldi. Un precedente che desta ragionevoli preoccupazioni sulle conseguenze difficilmente prevedibili che può determinare, soprattutto nella corretta valutazione dei molteplici casi di utilizzo dei prodotti IG impiegati quali ingredienti più o meno caratterizzanti in prodotti composti-elaborati-trasformati. http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=198044&pageIndex=0&doclang=IT&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=863443

Brexit: sufficienti progressi nelle trattative - La Commissione europea ha raccomandato l’8 dicembre scorso al Consiglio europeo di

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constatare che sono stati compiuti progressi sufficienti nella prima fase dei negoziati condotti con il Regno Unito a norma dell'articolo 50. La Commissione fonda questa valutazione sulla relazione comune concordata dai propri negoziatori con gli omologhi del governo del Regno Unito, che la Prima Ministra Theresa May ha avallato nel corso di una riunione con il Presidente Jean-Claude Juncker. L’Esecutivo UE ritiene che siano stati compiuti passi in avanti su ciascuno dei tre temi prioritari indicati negli orientamenti del Consiglio europeo del 29 aprile 2017: diritti dei cittadini, dialogo su Irlanda/Irlanda del Nord e liquidazione finanziaria. In particolare, riguardo alla liquidazione finanziaria, il Regno Unito ha convenuto che gli impegni assunti dall'UE a 28 saranno onorati dall'UE a 28, Regno Unito compreso. Il successivo 15 dicembre, a seguito del voto favorevole sulla relazione congiunta sulla Brexit espresso anche dal Parlamento europeo, il Consiglio europeo ha accolto positivamente le raccomandazioni della CE, constatando i progressi raggiunti e dando, di fatto, il via libera alla seconda fase della trattativa, che concerne la transizione e il quadro delle future relazioni tra Unione e UK. A tal proposito, il 20 dicembre, la Commissione europea ha trasmesso al Consiglio (articolo 50) una nuova raccomandazione di avvio delle discussioni sulla seconda fase del recesso ordinato del Regno Unito dall'Unione europea, contenente un supplemento alle direttive di negoziato con precisazioni riguardo alle modalità della fase di transizione. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5173_it.htm (Comunicato stampa CE) http://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20171212IPR90142/brexit-relazione-congiunta-permette-inizio-della-seconda-fase-dei-negoziati (Comunicato stampa PE) http://www.consilium.europa.eu/media/32249/15-euco-art50-guidelines-it.pdf (Orientamenti adottati dal Consiglio europeo) http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5342_it.htm (Comunicato stampa CE su invio nuova raccomandazione al Consiglio)

Oettinger (Commissario UE al bilancio): tagli UE a bilancio PAC inevitabili. La Brexit lascia un buco "fino a 14 miliardi l'anno" - I tagli al bilancio della Politica Agricola Comune (PAC) nel prossimo programma finanziario Ue 2021-2027 saranno inevitabili. E' il messaggio che il Commissario UE al bilancio Günther H. Oettinger ha rivolto alla platea di funzionari e rappresentanti degli agricoltori alla conferenza UE sulle prospettive del settore svoltasi di recente a Bruxelles. Oettinger ha anche chiarito di "essere contrario alle ipotesi di cofinanziamento dei pagamenti diretti" della Politica Agricola Comune perché sinonimo di "ri-nazionalizzazione" e si è detto a favore della tradizionale struttura della PAC a due pilastri. Ma "senza tagli sarà impossibile". La Brexit lascia un buco "fino a 14 miliardi l'anno", ha calcolato Oettinger, le nuove politiche su protezione delle frontiere, sostegno agli investimenti per i paesi poveri per affrontare le cause della migrazione, la difesa e il sostegno a ricerca e sviluppo su settori di frontiera "richiedono qualcosa come 10 miliardi l'anno". "Stiamo lavorando a colmare metà di questo divario, mentre l'altra metà dovrà essere di tagli", ha detto Oettinger facendo riferimento all'aumento del contributo dei Paesi membri UE al budget. Il Commissario ha poi elencato le critiche più frequenti rivolte alla PAC concludendo: "Sono dalla vostra parte, abbiamo tempo fino a maggio ma senza tagli sarà impossibile".

11esima Conferenza Ministeriale dell’OMC a Buenos Aires: un’occasione persa - Il Commissario UE per il commercio Cecilia Malmström e quello per l'agricoltura Phil Hogan si sono recati il 10 dicembre scorso a Buenos Aires (Argentina) per l'undicesima Conferenza Ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). La conferenza biennale che riunisce i responsabili governativi del commercio di tutti gli stati dell'OMC si è concentrata su diversi ambiti rispetto ai quali sono in corso negoziati multilaterali, ivi incluse le questioni aperte relative ai sussidi all'agricoltura e alla pesca, ai regolamenti sui servizi ed il commercio elettronico, alla trasparenza tra le amministrazioni dei membri dell'OMC, ai benefici per le PMI e questioni relative alle sovvenzioni orizzontali. La delegazione europea ha tenuto ribadire la propria posizione di sostegno al multilateralismo incarnato dall’OMC, anche se ha dovuto prendere atto dell’attuale impossibilità, tra tutti i Paesi impegnati nella Conferenza Ministeriale, di raggiungere un accordo complessivo ambizioso, sebbene realistico ed equilibrato, sulle problematiche affrontate. In buona sostanza, rispetto agli obiettivi da raggiungere, l’esito della Conferenza, al di là di qualche risultato marginale per quanto riguarda il commercio elettronico, è stato giudicato pressoché fallimentare dai rappresentanti europei. http://trade.ec.europa.eu/doclib/press/index.cfm?id=1772 http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/12/13/second-council-conclusions-on-the-11th-world-trade-organization-ministerial-conference/ (Conclusioni del Consiglio UE) Sempre a Buenos Aires, a latere della Conferenza Ministeriale dell’OMC, il 12 dicembre si è avuto l’incontro tra il Commissario Malmström, il Ministro dell'Economia, del Commercio e dell'Industria del Giappone, Hiroshige Seko, e l'ambasciatore Robert E. Lighthizer, Rappresentante per il commercio degli Stati Uniti. I tre hanno concordato di rafforzare il proprio impegno e la cooperazione territoriale, in ambito OMC ed in altri consessi, al fine di garantire condizioni di parità a livello globale, mirando all’eliminazione di distorsioni (eccesso di finanziamenti e sussidi, trasferimento forzato di tecnologie e preferenze alle imprese locali) e di altre pratiche sleali di mercato e protezionistiche adottate da Paesi terzi. http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2017/december/tradoc_156458.pdf

FoodDrinkEurope presenta una denuncia ufficiale contro l'Italia su etichettatura obbligatoria dell’origine - In seguito alla recente adozione, da parte dell'Italia, dei decreti sull'etichettatura obbligatoria del paese d'origine per alcuni alimenti (riso, grano duro nella pasta e pomodoro nei prodotti a base di pomodoro), nonché delle norme sull'indicazione obbligatoria del luogo di produzione, FoodDrinkEurope, organizzazione che rappresenta gli interessi dell’industria alimentare europea, ha proceduto lo scorso 13 dicembre alla presentazione di un reclamo ufficiale alla Commissione europea. Poiché il Governo italiano ha adottato tali misure senza notifica preventiva all'UE, e visto che la loro conformità al diritto dell'UE è messa in discussione, FoodDrinkEurope considera la propria denuncia come l'unica via da seguire per garantire il rispetto delle regole del mercato unico dell'UE. http://www.fooddrinkeurope.eu/news/statement/fooddrinkeurope-submits-official-complaint-against-italy-on-cool/

Aspetti transfrontalieri della politica in materia di alcol: conclusioni del Consiglio UE – Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato la bozza di conclusioni concernenti gli aspetti transfrontalieri nella politica di contrasto all’uso dannoso di alcol. Pur non contemplando specifiche previsioni per il settore vino, il documento, nel rispetto dei principi espressi nel Trattato di Funzionamento dell’Unione europea (tutela della salute e mercato interno in primis), richiama in premessa le posizioni adottate dalle numerose Istituzioni che si sono già espresse sull’argomento ed invita gli Stati membri ad elaborare politiche volte alla riduzione del consumo nocivo di alcol - a livello nazionale e nell'ambito della cooperazione bilaterale e multilaterale e rispettando il buon funzionamento del mercato interno - comprendenti misure volte a proteggere i bambini e i giovani dall'esposizione alla pubblicità transfrontaliera all'interno del mercato unico, ad aumentare l'efficienza delle informazioni fornite attraverso l'etichettatura delle bevande alcoliche e a prevenire attività illecite connesse al trasporto transfrontaliero di alcol. I Paesi membri e la Commissione europea sono altresì invitati a collaborare nello scambio di buone pratiche, a monitorare l’implementazione di politiche adeguate contro l’uso dannoso di alcol, a supportare lo sviluppo di studi e ricerche scientifiche finalizzate all'individuazione di misure e iniziative efficaci per combattere il consumo nocivo di alcol, condividendone i risultati, al fine di ottimizzare tra l'altro l'impatto delle informazioni fornite sulle bevande alcoliche, per esempio, attraverso l'etichettatura. Nel documento la Commissione viene inoltre invitata a prendere in considerazione, nella valutazione delle proposte di autoregolamentazione sulla fornitura di informazioni sugli ingredienti e sui valori nutrizionali delle bevande alcoliche che l'industria produrrà entro marzo 2018, il bisogno di informazione dei consumatori e la capacità di effettuare scelte informate, i potenziali benefici delle misure proposte per la prevenzione dell'uso dannoso dell'alcol e dei comportamenti di dipendenza, la necessità di assicurare il buon funzionamento del mercato unico e l'impatto positivo o negativo delle misure proposte in tutti i settori. Qualora l'approccio di autoregolamentazione fosse giudicato insoddisfacente, la Commissione dovrà avviare senza indugio una valutazione d'impatto al fine di presentare al Parlamento europeo e al

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Consiglio entro la fine del 2019 le misure appropriate volte a garantire la fornitura di informazioni pertinenti su ingredienti e valori nutrizionali per l'intero settore delle bevande alcoliche. http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/12/08/cross-border-aspects-in-alcohol-policy-council-conclusions/ Le conclusioni del Consiglio sono state pubblicate sulla Gazzetta europea del 22 dicembre scorso (C441). http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.C_.2017.441.01.0003.01.ITA&toc=OJ:C:2017:441:TOC

Antidumping: il Consiglio adotta nuove regole contro le pratiche commerciali sleali - Il 4 dicembre il Consiglio UE ha approvato nuove regole per aiutare a proteggere l'Unione dalle pratiche commerciali sleali. Questa nuova metodologia antidumping individuerà e punirà i casi in cui i prezzi dei prodotti importati sono artificialmente abbassati a causa dell'intervento statale. Il nuovo quadro giuridico rimuove la precedente distinzione tra economie di mercato e non di mercato per calcolare il dumping, mantenendo lo stesso livello di protezione per i produttori. La Commissione dovrà ora dimostrare l'esistenza di una "significativa distorsione del mercato" tra il prezzo di vendita di un prodotto e il suo costo di produzione. Su questa base, sarà consentito fissare un prezzo per il prodotto facendo riferimento ad esempio al prezzo del bene in un paese con un livello simile di sviluppo economico o ai relativi costi e prezzi internazionali non falsati. La Commissione elaborerà inoltre relazioni specifiche su paesi o settori che inducono le distorsioni. In linea con la prassi attuale, spetterà alle imprese dell'UE presentare reclami, avvalendosi delle relazioni prodotte dalla Commissione per sostenere le loro ragioni. Il testo, adottato il 15 novembre dal Parlamento europeo e il 4 dicembre dal Consiglio, è stato firmato a Strasburgo il successivo 13 dicembre dopo l’intesa politica raggiunta tra Commissione, Consiglio e Parlamento europeo sulla modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale dell'UE. La pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del regolamento è avvenuta il 19 dicembre. Il provvedimento è entrato in vigore il 20 dicembre. Contestualmente alla pubblicazione del nuovo regolamento antidumping, la CE ha diramato il primo report d’indagine che analizza le distorsioni più significative riscontrate nel sistema economico della Repubblica Popolare Cinese. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.338.01.0001.01.ITA&toc=OJ:L:2017:338:TOC (Reg. (UE) 2017/2321) http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5346_it.htm (Comunicato stampa Commissione europea) http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2017/december/tradoc_156474.pdf (Report con focus sulla Cina)

Pratiche commerciali sleali: la Commissione UE annuncia specifiche misure nel 2018 per l’approvvigionamento in agricoltura – Restando in tema di pratiche commerciali sleali, secondo una consultazione pubblica lanciata di recente dalla CE, una forte maggioranza di stakeholder sosterrebbe l'azione dell'Unione europea per contrastare tali pratiche nella catena alimentare. In questo ambito, anche le nuove regole elaborate all’interno del “Pacchetto Omnibus” dovrebbero consentire agli agricoltori maggiori tutele e alle organizzazioni di produttori e alle associazioni di tali organizzazioni minori restrizioni per quanto riguarda le attività di pianificazione delle vendite e della produzione. "Gli agricoltori portano a casa una quota sempre più decrescente del valore aggiunto generato nella catena alimentare europea. Per affrontare questo problema, nel 2018 la Commissione proporrà misure per migliorare il funzionamento della catena di approvvigionamento alimentare, rafforzando la loro posizione sul mercato e contribuendo a proteggerli dagli shock futuri", ha dichiarato il Commissario Phil Hogan. https://ec.europa.eu/info/news/strong-majority-stakeholders-back-european-union-action-support-farmers-food-chain_en

Allergeni: pubblicata comunicazione della CE riguardante la fornitura di informazioni sugli alimenti – Sulle GUUE del 13 dicembre (C428) è stata pubblicata la comunicazione della Commissione europea del 13 luglio 2017, riguardante la fornitura di informazioni su sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze figuranti nell'allegato II del regolamento (UE) n. 1169/2011. La comunicazione è volta a coadiuvare le imprese e le autorità nazionali nell’applicazione delle nuove prescrizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011 relative all’indicazione della presenza di allergeni negli alimenti. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.C_.2017.428.01.0001.01.ITA&toc=OJ:C:2017:428:TOC

Iscritta una nuova IGP italiana nel registro europeo dei prodotti a denominazione – E’ la Lenticchia di Altamura IGP la nuova denominazione iscritta nel registro europeo delle DOP-IGP, riservata alla lenticchia secca prodotta in un’area delimitata della Murgia Barese e Materana e della confinante fossa Pre-Murgiana, in una fascia altimetrica compresa tra i 300 mt. ed i 600 mt. slm., ricadente in parte all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Si tratta del riconoscimento numero 293 per l'Italia (tra DOP e IGP), che detiene il primato in Europa per quantità di prodotti a Indicazione Geografica cui l'UE garantisce tutela rinforzata contro imitazioni e contraffazioni. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2017.337.01.0015.01.ITA&toc=OJ:L:2017:337:TOC

La Commissione europea approva per la prima volta una DOP vinicola transfrontaliera - La Commissione europea ha approvato la prima Denominazione di Origine Protetta (DOP) transfrontaliera per un vino, "Maasvallei Limburg" (Belgio / Paesi Bassi). I vini prodotti con questo nome sono infatti prodotti da vitigni coltivati sulle due rive della Mosa nelle regioni belghe e olandesi del Limburgo. Sebbene esistano già altre denominazioni transfrontaliere protette per prodotti alimentari o bevande spiritose, si tratta del primo nome di vino ad essere transfrontaliero.

Manuale europeo per le buone prassi igieniche nella produzione di formaggi artigianali e prodotti lattiero-caseari – Con apposita comunicazione apparsa sulla Gazzetta europea del 21 dicembre (C440), il Comitato Permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi della CE (Standing Committee on the Plant, Animal, Feed and Food — PAFF) ha acconsentito alla pubblicazione del titolo e dei riferimenti al Manuale europeo per le buone prassi igieniche nella produzione di formaggi artigianali e prodotti lattiero-caseari, a norma dell’articolo 9 del regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari, curato da Farmhouse and Artisan Cheese & Dairy Producers European Network (FACE network) — Rete europea dei produttori di formaggi artigianali e di prodotti lattiero-caseari. https://ec.europa.eu/food/sites/food/files/safety/docs/biosafety_fh_guidance_artisanal-cheese-and-dairy-products_en.pdf

UE, programmi di promozione: cala del 90% aiuto per l’agroalimentare italiano - “Sono calati del 90% nel 2017 gli aiuti UE all’Italia per la promozione di prodotti agroalimentari: dall’analisi dei dati a disposizione sono passati – inspiegabilmente – da più di 33 milioni di euro nel 2016, a poco più di 3 milioni quest’anno”. Così, il Primo Vice Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro annuncia le motivazioni che lo hanno portato a presentare un’interrogazione scritta all’esecutivo UE, co-firmata e sostenuta in modo trasversale da 37 europarlamentari italiani. “I programmi di promozione dei prodotti agroalimentari provenienti dai fondi dalla Pac costituiscono uno strumento fondamentale ed una preziosa risorsa per tutti gli Stati membri, ma – denuncia De Castro – dai dati dell’ultimo anno si è registrato un divario geografico senza precedenti risultante da un confronto tra Francia, Spagna e Italia“. Per il primo Vice Presidente della Comagri quindi “con l’interrogazione si chiede alla Commissione europea di giustificare questa evidente assenza di bilanciamento, facendo chiarezza sulle modalità in cui vengono applicati i criteri in fase di valutazione”. Gli europarlamentari firmatari domandano inoltre alla Commissione UE di “pubblicare i parametri valutativi riguardanti i programmi vincitori, in un’ottica di maggiore trasparenza verso i cittadini e di modo che possano essere sfruttati come modello da tutti gli interessati”.

Dall'UE 1 miliardo di prestiti a tassi bassi per le Pmi agricole. Primo ok per il fondo di garanzia multi-regionale della Bei – Fonti della Banca europea degli investimenti, veicolate nei giorni scorsi dall’Agenzia Ansa, riportano di un'operazione che promette di mobilitare circa un miliardo di euro in prestiti a tassi bassi destinati alle Pmi dei settori della produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti agricoli, a partire dal 2018. Stando a tale informativa, muoverebbe dunque i primi passi la piattaforma multi-regionale di garanzia per le Pmi dell'agroalimentare. Sarebbero in totale sette le regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Umbria, Campania, Calabria e Puglia) sottoscrittrici di impegni con Banca europea degli investimenti e Fondo europeo degli investimenti (Gruppo Bei) per far partire il portafoglio

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di garanzie per prestiti destinati a finanziare gli investimenti connessi ai Programmi di Sviluppo Rurale. A questo punto, mancherebbe solo la finalizzazione degli accordi con le banche. La piattaforma multi-regionale di garanzia, esperienza unica nel suo genere in Europa, "è la dimostrazione che unendo le forze di tutti i soggetti in campo si possono sfruttare al meglio i fondi strutturali, permettendo di attivare la finanza Bei, con un impatto positivo sull'intero comparto agricolo italiano", ha commentato Dario Scannapieco, Vicepresidente della Bei e Presidente del Fei (Fondo europeo degli investimenti), Istituzioni che hanno partecipato all'iniziativa rispettivamente con 150 e 165 milioni di euro.

Più trasparenza nel processo decisionale delle Istituzioni dell’Unione: lanciato nuovo registro degli atti delegati - Un nuovo registro online, lanciato martedì 12 dicembre da Parlamento, Commissione e Consiglio dell’Unione, renderà più facile trovare e tenere traccia delle decisioni dell'UE prese sotto forma di atti delegati. Questi ultimi sono particolarmente frequenti nei settori dell'economia, dell'agricoltura, dell'ambiente e della salute pubblica, del mercato unico e del commercio. Il nuovo registro interistituzionale degli atti delegati, disponibile in tutte le lingue dell’Unione, offrirà una panoramica completa del ciclo di vita di tale processo legislativo. http://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20171211IPR90046/more-transparency-on-eu-decision-making-new-register-of-delegated-acts (Comunicato stampa Europarlamento) https://webgate.ec.europa.eu/regdel/#/home (Registro interistituzionale degli atti delegati)

Maggiore trasparenza nei negoziati commerciali sulle regole degli scambi online – Dal 17 al 21 dicembre scorso si è svolto a Ginevra l'Internet Governance Forum (IGF) organizzato dalle Nazioni Unite. In questo ambito, la Coalizione Dinamica per il Commercio ed Internet dell’IGF (Dynamic Coalition on Trade and the Internet), un gruppo formato nel 2016, ha tenuto la sua riunione inaugurale formale e ha adottato una risoluzione sulla trasparenza nei negoziati commerciali, in particolare sulle regole commerciali che riguardano l'ambiente online e digitale. La risoluzione enuncia alcuni principi basilari e fornisce un elenco di cinque raccomandazioni essenzialmente destinate ai Governi coinvolti in attività negoziali, tutte finalizzate a favorire maggiore trasparenza nelle informazioni da assicurare al pubblico e agli stakeholder rispetto ai progressi registrati nelle trattative in corso, anche attraverso un più adeguato coinvolgimento di questi ultimi nel processo decisionale. La Dynamic Coalition on Trade and the Internet ha anche pubblicato un documento di riferimento che fornisce una panoramica sulle intese negoziali sancite in materia di commercio digitale, anche grazie a una descrizione delle relative previsioni in numerosi accordi commerciali plurilaterali e mega-regionali. Tra questi, viene incluso il partenariato transpacifico TPP che, secondo il documento, è stato il primo accordo commerciale a prevedere impegni vincolanti che facilitino i flussi di informazioni transfrontaliere e limiti al protezionismo digitale. Il documento di base affronta anche una serie di questioni come quelle riguardanti i dazi doganali, i diritti di proprietà intellettuale, l'esclusività dei dati per i test-data, l'espansione dei termini per i copyright, i segreti commerciali, i nomi di dominio e la gestione dei diritti digitali. L’occasione dell’Internet Governance Forum ha altresì offerto all’Unione europea l’opportunità di ribadire, in una dichiarazione congiunta del Commissario Mariya Gabriel e dei Membri del Parlamento europeo, l’importanza della neutralità della Rete e pertanto di un ecosistema Internet aperto, inclusivo e con regole trasparenti. https://docs.google.com/document/d/1Cu2p-gUdAUbPJrHysjWAFQ0SM-CKWabf22D6PGXAgxo/edit (Risoluzione Dynamic Coalition on T&I) https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/internet-governance-forum-2017-joint-declaration-european-commissioner-mariya-gabriel-and (Dichiarazione congiunta UE)

Riforma fiscale in Usa: benefici per i produttori di vino – All’interno della tanto discussa riforma fiscale, l’Amministrazione Usa guidata dal Presidente Trump ha tra l’altro adottato misure di cui beneficeranno i produttori vinicoli americani, che godranno pertanto di un vantaggio competitivo rispetto a quelli non statunitensi. Il “Craft Beverage Modernization and Tax Reform Act” renderà infatti, con ogni probabilità, molto più competitivo il vino domestico rispetto a quello importato, dato che include al suo interno dei benefici evidenti per le cantine Usa, e in particolar modo per i produttori di più grandi dimensioni. Tutte le cantine, indipendentemente dai propri volumi produttivi, riceveranno infatti crediti d’imposta pari a un dollaro per gallone (3,78 litri) entro i 113.400 litri, di 90 centesimi per i successivi 113.400 e di 53 centesimi e mezzo per la produzione compresa tra 226.800 e 2.835.000 litri, fino a un massimo di 451.700 dollari l’anno. Inoltre, la tassazione per i vini con un tasso alcolico compreso tra i 14 e i 16 gradi è stata ridotta da 1,57 a 1,07 dollari per gallone, con un risparmio di circa 1,2 dollari per cassa prodotta. Quest’ultima misura, evidentemente, sarà gradita soprattutto ai grandissimi produttori, visto che non prevede tetti. Per i prossimi due anni, quindi, il vino americano godrà di un rilevante vantaggio competitivo nei confronti di quello d’importazione: un fattore di cui i produttori europei ed italiani non potranno non tener conto, particolarmente se il cambio tra dollaro ed euro dovesse inclinarsi a favore del secondo nel breve periodo. https://www.govtrack.us/congress/bills/115/s236/text

La Corte dei Conti UE boccia il “greening” - A giudizio della Corte dei Conti europea il “greening”, il pagamento di inverdimento, introdotto per rendere più «verde» la PAC, ha reso più complesso il sostegno al reddito, ma non risulta ancora essere efficace sul piano ambientale. Secondo la relazione della Corte, è improbabile che i pagamenti destinati a incoraggiare gli agricoltori ad adottare pratiche più rispettose dell’ambiente migliorino in misura significativa la performance della Politica Agricola Comune in materia di ambiente e di clima. Essa stima, in particolare, che i cambiamenti apportati dall’inverdimento alle pratiche agricole interessino soltanto il 5% circa di tutta la superficie agricola dell’UE. La Corte formula inoltre una serie di raccomandazioni su come definire strumenti ambientali più efficaci per la politica agricola comune dopo il 2020. https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=44179 Alle osservazioni avanzate dall’alto organismo contabile comunitario, la Commissione europea risponde di aver già individuato una serie di migliorie da apportare agli aiuti “verdi” PAC, alcune delle quali saranno attuate a partire dal primo gennaio 2018 grazie al regolamento “omnibus” approvato sia dall'Europarlamento che dal Consiglio.

Corte dei Conti UE: i controlli doganali presentano debolezze e lacune - Le merci provenienti da paesi terzi che entrano negli Stati membri dell’UE sono soggette a controlli doganali prima di essere immesse in libera pratica all’interno dell’UE. Tuttavia, gli importatori possono deliberatamente ridurre o eludere l’obbligazione doganale, per esempio, sottovalutando le proprie merci, dichiarando un paese di origine falso o imputando le merci a una categoria di prodotti con un’aliquota di dazio inferiore. La Corte dei Conti UE ha valutato se la Commissione europea e gli Stati membri abbiano previsto controlli rigorosi sulle importazioni. Gli auditor della Corte hanno visitato a tal fine le autorità doganali di cinque Stati membri: Spagna, Italia, Polonia, Romania e Regno Unito. Sono state riscontrate gravi debolezze che dimostrano l’esistenza di carenze nel quadro normativo nonché un’applicazione inefficace dei controlli doganali sulle importazioni, il che pregiudica gli interessi finanziari dell’UE. “I dazi doganali corrispondono al 14 % del bilancio dell’UE, ossia a circa 20 miliardi di euro. La loro evasione aumenta il divario doganale, che deve essere colmato dagli Stati membri con contributi RNL più alti. In ultima istanza, il costo grava sui contribuenti europei”, ha affermato Pietro Russo, Membro della Corte responsabile della relazione. https://www.eca.europa.eu/Lists/News/NEWS1712_05/INSR_CUSTOMS_IT.pdf

La Commissione europea pubblica un report sulle previsioni per i mercati agricoli fino al 2030 – Nell’ambito della EU Agricultural Outlook conference 2017, aperta dall’intervento del Commissario Phil Hogan a Bruxelles il 18 dicembre scorso, la CE ha pubblicato un report contenente le previsioni per i mercati agricoli europei per il 2017 e fino al 2030. Il rapporto presenta proiezioni sui mercati afferenti ad un'ampia gamma di prodotti agroalimentari, come carne e prodotti a base di carne, seminativi, latte e prodotti lattiero-caseari, frutta e verdura, olio d’oliva, vino. Vengono inoltre incluse le prospettive di evoluzione del reddito agricolo e gli aspetti ambientali dell'agricoltura dell'UE.

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https://ec.europa.eu/agriculture/sites/agriculture/files/markets-and-prices/medium-term-outlook/2017/2017-fullrep_en.pdf

Le importazioni e le esportazioni agroalimentari dell'UE sono ulteriormente aumentate nell'ottobre 2017 – La Commissione europea ha di recente pubblicato l'ultimo rapporto commerciale mensile che mostra come il valore delle esportazioni agroalimentari dell'UE nell'ottobre 2017 abbia raggiunto i 12,3 miliardi di euro, mantenendo prestazioni elevate. Anche le importazioni agroalimentari dell'Unione sono aumentate, con un valore mensile nell'ottobre 2017 pari a 9,6 miliardi di euro. Il report descrive la bilancia commerciale e il suo andamento per categoria di prodotto negli ultimi 12 mesi. I maggiori guadagni delle esportazioni nette sono stati raggiunti nel comparto vino. La principale destinazione delle esportazioni di vino dell'UE sono gli Stati Uniti, seguiti da Cina, Svizzera, Canada, Giappone e Hong Kong. https://ec.europa.eu/agriculture/sites/agriculture/files/trade-analysis/monitoring-agri-food-trade/2017-10_en.pdf

Aumentano i consumi mondiali di olio d'oliva, frena la produzione - La produzione mondiale della campagna olearia 2017/18 dovrebbe attestarsi a 2,894 milioni di tonnellate (+14% sul 2016) mentre i consumi sono destinati a salire a 2,954 milioni di tonnellate. Mancano all'appello 60 mila tonnellate di olio d'oliva ma gli stock sarebbero sufficienti a coprire la differenza, se non fosse che potrebbe ulteriormente aumentare. La produzione in Spagna è data a 1,09 milioni di tonnellate, anche se potrebbe essere lievemente inferiore. Leggermente sovrastimati anche i dati di Italia (320 mila) e Grecia (300 mila) mentre non si ritrovano palesi sottovalutazioni delle produzioni del Mediterraneo, con forse solo la Tunisia (220 mila tonnellate) leggermente sottostimata. Nel complesso a mancare potrebbero essere altre 100-150 mila tonnellate di olio di oliva, un dato che potrebbe essere gestibile, considerando che gli stock ammontano a circa 300 mila tonnellate. Non mancherà l'olio, insomma, ma solo grazie alle giacenze degli anni passati. A fronte di una produzione in affanno, i consumi sono destinati a aumentare di un altro 5% dopo che nella scorsa campagna olearia erano incrementati del 6%. http://www.internationaloliveoil.org/news/view/697-year-2017-news/909-market-newsletter-november-2017

Il futuro del mercato enoico inglese sempre più legato alla Brexit – L’ultimo report di Wine Intelligence, “UK Landscapes 2017”, mette in fila le tendenze chiave del mercato enoico d’Oltremanica, individuando, al primo punto, proprio il contesto di grande incertezza in cui il vino si dovrà muovere, con retailers e commercianti che dovranno trovare il modo di assicurarsi buoni margini nonostante costi in crescita, a causa proprio dell’instabilità finanziaria post Brexit. Che, appunto, porterà ad un generale aumento del costo del vino, in virtù di tassi di cambio deboli tra sterlina ed altre valute: così, cresceranno i consumi al bicchiere, e gli acquisti si polarizzeranno sulla fascia premium. Al di là delle dinamiche commerciali, la tendenza è comunque quella di bere meno ma meglio: sempre più bevitori regolari cercano il miglior rapporto qualità/prezzo, anche se la frequenza di consumo, in generale, è in calo. Quello che deve davvero far preoccupare, invece, è il calo di popolarità che sta vivendo il vino, preso in mezzo tra la rinascita dei superalcolici e quella della birra. La buona notizia, per il Belpaese, è invece la corsa del Prosecco, che non si arresta e anzi, ormai, è entrato a far parte, così come gli altri spumanti, delle abitudini di consumo di tutti i giorni, tanto da essere, tra tutte le categorie di alcolici, l’unica a crescere. https://drive.google.com/file/d/15slOodBymANPuDrthNKp4bChO14AXQ1t/view (Brochure informativa)

Non si ferma, ma rallenta, la sete dei britannici per le bollicine - Cinque anni decisamente da incorniciare, con una crescita delle vendite dell’89% in volume e del 206% in valore, e con i dodici mesi compresi tra settembre 2016 e 2017 nei quali i consumatori d’oltremanica hanno acquistato l’equivalente di oltre 140 milioni di bottiglie di spumanti (+12% in volume anno su anno e +76,5% nel quinquennio, Champagne escluso), per un controvalore di 1,3 miliardi di Sterline - una cifra che, se si include anche la denominazione francese, sfonda quota 2 miliardi. Ecco, in pochi quanto lusinghieri numeri, lo stato dell’arte per quanto riguarda l’amore dei sudditi della Corona britannica per le bollicine, descritto nella più recente analisi di mercato della Wine & Spirits Trade Association, la principale associazione di categoria degli operatori della filiera del vino d’Inghilterra: ma, avvertono gli analisti, il futuro del mercato britannico delle bollicine non è del tutto roseo, e il motivo è presto detto, ovvero il fatto che le conseguenze della Brexit si avvicinano rapidamente, e in un contesto macroeconomico tutt’altro che favorevole al Regno Unito.

Oltre quota 50 milioni il numero di consumatori cinesi che beve vino importato - I consumatori cinesi che bevono vino importato superano per la prima volta la soglia numerica dei 50 milioni, contro i 38 milioni del 2014, per una crescita del 37% in soli tre anni registrata dall’ultimo “China Portraits”, report firmato Wine Intelligence che sottolinea come il trend riguardi soprattutto i Millennials e, più in generale, i giovani curiosi ed intellettuali, figli di quella classe medio alta che, nel Celeste Impero, è sempre più rilevante, almeno nelle grandi città, dove la catena distributiva del vino è migliorata molto negli ultimi anni. Wine Intelligence ha individuato 6 profili di wine lover diversi sul mercato cinese (Adventurous Connoisseurs, Prestige-Seeking Traditionalists, Developing Drinkers, Social Newbies, Health Sippers, e Frugal Occasionals), ma è importante sottolineare come due sole categorie, i “Social Newbies”, ovvero i più giovani, per cui il vino è una novità che iniziano a conoscere, ed al quale guardano sempre più come “social drink”, ed i “Developing Drinkers”, consumatori che stanno sviluppando un consumo più frequente e consapevole, semplicemente perché il vino a loro piace, insieme, rappresentano ben il 48% di tutti i bevitori di vino importato, rispetto al 42% del 2015. 9 milioni di persone in più, preparate, realmente interessate, per le quali il territorio o il Paese di origine non sono più così rilevanti come status symbol, e che al contrario cercano qualità al giusto valore. https://drive.google.com/file/d/1xggdbbrS3Dp9kfovduSatYl9jxQXpaXX/view (Brochure informativa)

I principali trend enoici in Usa secondo Wine Intelligence - Nonostante la perenne incertezza geopolitica derivante da una politica istintiva ed ondivaga da parte dell’inquilino della Casa Bianca, l’economia degli Stati Uniti continua a macinare numeri invidiabili, con indici di borsa e tassi di disoccupazione rosei: un panorama economico favorevole che pare proprio riflettersi positivamente anche sul consumo di vino in Usa, il più importante mercato del mondo per il nettare di Bacco e per l’Italia. A confermarlo, particolarmente per quanto riguarda il fenomeno della premiumizzazione, è il più recente report di Wine Intelligence, “US Landscapes 2017”, che delinea efficacemente otto trend che hanno caratterizzato l’anno passato, e di conseguenza influenzeranno anche il 2018. La tendenza dei consumatori a spendere di più per avere un prodotto di più alta qualità, la preferenza per nuove tipologie, gli esperimenti di marketing, l’interesse per le etichette di nicchia, il consolidamento della distribuzione e l’importanza della GDO, le semplificazioni normative e il valore in crescita del mercato, sono tra i parametri rilevati che fanno degli Usa il territorio tuttora più vivace per il commercio vinicolo mondiale. https://drive.google.com/file/d/1U-9GAjTqz_BHBdStXmmc7gc9s9T2R0Ku/view (Brochure informativa)

Italia ferma al palo in Usa: sui vini fermi è crescita zero nel 2017 – Giungono dall’Italian Wine & Food Institute di New York conferme circa il preoccupante andamento delle vendite di vini italiani negli Stati Uniti. Concentrandosi solo sui vini fermi, che rappresentano il grosso delle esportazioni italiane (e sui dati dell’Us Department of Commerce), l’Istituto sottolinea come, da gennaio ad ottobre dell’anno in corso, in un mercato americano nel complesso in robusta crescita, i vini del Belpaese siano a crescita zero, sia in volume che in valore. Nel dettaglio, secondo le elaborazioni Iwfi, le importazioni complessive di vini da tavola fermi in Usa sono cresciute del 7,8% in volume, a 7,8 milioni di ettolitri, e del 6,2% in valore, a 3,5 miliardi di dollari. In questo quadro, l’Italia è sostanzialmente sugli stessi valori del 2016, a 2,1 milioni di ettolitri per 1,1 milioni di dollari. I principali competitori, invece, crescono tutti, a partire dalla Francia, che fa +17,6% in volume, a 1,04 milioni di ettolitri, e +17,7 in valore, a 912 milioni di dollari, ma crescono anche Australia (+26% in volume e +1% in valore), Nuova Zelanda (+10,8% e +9,3%), Portogallo (+9,2 e +9%), Spagna (+17,7% e +2,9%) e Germania (+7,4% e +5,2%). Perdere la vincente posizione di leadership sul mercato americano, faticosamente conquistata e mantenuta per molti anni, potrebbe avere, a parere dell’Istituto, un effetto estremamente negativo e dirompente sul piano dell’immagine.

Eurostat: export spumanti, l'Italia è prima in Europa. Leadership anche per numero di varietà di viti coltivate – Nel 2016, 744 milioni di litri di bollicine sono state esportate dai Paesi dell’Unione europea, il 62% delle quali (465 milioni di litri) destinate ad altri Stati membri UE.

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Con 335 milioni di litri di spumante nel 2016, l'Italia si piazza davanti alla Francia e al suo famoso champagne come principale esportatore di bollicine dell'Unione europea, secondo alcuni dati pubblicati di recente da Eurostat sul suo sito internet in occasione delle festività natalizie e di fine anno. L'Italia conta per il 45% del totale delle esportazioni degli Stati membri dell'UE lo scorso anno, contro il 23% della Francia (172 milioni di litri) e il 23% della Spagna (168 milioni di litri). Molto più lontani sono la Germania (32 milioni di litri e 4%) e la Lettonia (8 milioni di litri e 1%). La principale destinazione delle bollicine europee sono gli Stati Uniti (114 milioni di litri, il 41% delle esportazioni totali extra-Ue), seguiti dal Giappone (26 milioni di litri e 9%), la Russia (25 milioni di litri e 9%). Nel 2016 gli Stati membri hanno importato 7,6 milioni di litri di vino spumante da paesi extra-Ue, di cui circa la metà da Australia (2,2 milioni) e Sud Africa (1,9 milioni). http://ec.europa.eu/eurostat/web/products-eurostat-news/-/EDN-20171219-1?inheritRedirect=true&redirect=%2Feurostat%2F Ed è sempre Eurostat, con la pubblicazione del volume 2017 delle statistiche sull'agricoltura europea, che comprende un focus sulla produzione di vino con dati riferiti al 2015, ad attribuire all’Italia la leadership per numero di varietà di viti coltivate, 96, confermando il nostro Paese tra le potenze della viticoltura europea insieme a Francia e Spagna. Il “vigneto Europa” copre 3,2 milioni di ettari, oltre il 45% della superficie vitata del mondo, con Spagna (29,1%), Francia (24,9%) e Italia (20,1%) che coprono da sole oltre il 74% delle aree UE. Il maggior numero di aziende si registra in Romania (900mila produttori, il 34,4% dell'Ue), Spagna (500mila, 20,8%) e Italia (400mila, 15,3%). Le aziende francesi sono in media le più grandi del continente, 10,5 ettari, quelle italiane sono a meno di 2 ettari. Italia, Francia e Spagna sono anche i paesi con più ettari dedicati alla produzione di vini DOP e IGP, e l'Italia segue Bulgaria e Romania per la quota di superfici dedicate al vino da tavola senza denominazione. http://ec.europa.eu/eurostat/documents/3217494/8538823/KS-FK-17-001-EN-N.pdf/c7957b31-be5c-4260-8f61-988b9c7f2316 (Cap. 1)

Accade in Italia

Etichettatura, Martina: abbiamo fatto scelta di trasparenza. La difenderemo in ogni sede - "Noi abbiamo fatto una scelta chiara di trasparenza sull’indicazione d’origine in etichetta e siamo pronti a difenderla in ogni sede nazionale e comunitaria. In attesa che ci sia una piena attuazione del regolamento europeo in materia, l’Italia garantisce ai consumatori il diritto a conoscere l’origine delle materie prime di latte, pasta, riso e derivati del pomodoro. I decreti sono pienamente operativi, come confermato anche di recente dalla decisione del Tar del Lazio che ha rigettato il ricorso per la sospensiva. Andiamo avanti per valorizzare le nostre filiere e tutelare il lavoro dei nostri agricoltori". Così ha commentato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina la notizia del reclamo ufficiale presentato dall'organizzazione dell'industria alimentare europea FoodDrinkEurope alla Commissione UE contro l'Italia per l'adozione dei decreti sull'indicazione obbligatoria di origine per il grano, riso e pomodoro.

Via libera dal CDM al decreto sanzioni per le violazioni riscontrate in etichetta – Nella riunione dell’11 dicembre 2017 il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo al decreto che dispone un quadro sanzionatorio di riferimento unico per la violazione delle norme sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e per consentire un’applicazione uniforme delle sanzioni a livello nazionale, in attuazione di quanto previsto dal regolamento 1169/2011. L’ICQRF viene individuato quale autorità amministrativa competente per l’irrogazione delle sanzioni. http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-61/8641

Pubblicata in Gazzetta italiana la legge di conversione del decreto fiscale. Varo definitivo della legge di bilancio 2018 – Sulla GURI n. 284 del 5 dicembre 2017 è stata pubblicata la legge di conversione del cosiddetto decreto fiscale, contenente misure di interesse generale che possono trovare applicazione anche nel comparto agricolo. Con la pubblicazione del provvedimento entra in vigore la norma che fissa a 5.000 euro il limite di finanziamenti PAC oltre il quale per l’azienda agricola è necessario presentare la certificazione antimafia. Con la successiva approvazione della legge di bilancio, tuttavia, tale limite è stato innalzato a 25.000 euro, consentendo di far slittare, al 31 dicembre 2018, l’obbligo di presentazione del certificato antimafia a coloro che abbiano fatto domanda per importi inferiori. Nella stessa legge di bilancio sono state inoltre elaborate disposizioni normative atte ad inquadrare l’attività dell’enoturismo, i distretti dei cibo, oltre che ad individuare risorse finanziarie per contrastare la siccità subìta dalle colture agricole (Piano nazionale di interventi nel settore idrico) e per sostenere il settore primario (misure in favore della zootecnia e del comparto agrumicolo). Confermato l’esonero contributivo triennale per giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni, che si iscrivono per la prima volta alla previdenza agricola nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2018. http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2017/12/05/284/sg/pdf (Legge di conversione del decreto fiscale - Pag. 1 e pag. 60) http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2017/12/29/302/so/62/sg/pdf (Bilancio previsione 2018 e pluriennale triennio 2018-2020)

Progetti di valorizzazione e salvaguardia per i prodotti DOP-IGP: pubblicate graduatorie ministeriali – Sul sito del Mipaaf è disponibile la graduatoria dei progetti 2017 da ammettere a finanziamento, ai sensi del DM n. 53334 del 28.7.2015 e s.m.i., relativamente alla realizzazione di attività volte alla valorizzazione e salvaguardia delle caratteristiche di qualità dei prodotti agricoli ed agroalimentari contraddistinti da riconoscimento UE, ai sensi dei regolamenti 1151/2012, 1308/2013 e 607/2009. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12011

Disposizioni nazionali concernenti i programmi di sostegno per olio d’oliva e olive da tavola – Sul portale web del Mipaaf è disponibile, con relativi allegati, il Decreto n.7143 del 12 dicembre 2017 recante "Disposizioni nazionali concernenti i programmi di sostegno olio di oli e olive da tavola". Tra le misure ammissibili viene inclusa anche la progettazione e realizzazione di sistemi di tracciabilità, certificazione e tutela della qualità dell'olio d'oliva e delle olive da tavola. Il Ministero, d’intesa con AGEA, ha inoltre predisposto apposito modulo applicativo telematico per la presentazione e l’approvazione dei predetti programmi (Circolare n.7352 del 21 dicembre 2017). https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12033 (Decreto n.7143 del 12 dicembre 2017) https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12057 (Circolare n.7352 del 21 dicembre 2017)

Disponibile sul sito Mipaaf il decreto direttoriale con le graduatorie dei progetti nazionali OCM Vino promozione 2017/2018 – E’ stato pubblicato di recente sul sito web del Ministero Politiche agricole il decreto direttoriale n. 88707 del 6 dicembre 2017 con le graduatorie dei progetti nazionali ammessi ai fondi OCM Vino Promozione per l’esercizio finanziario comunitario 2017/2018 (totale somma stanziata euro 14.384.347,45). https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11703

OCM Vino, Tar del Lazio rigetta tutti i ricorsi riferiti a graduatoria 2016 per tecnicismo giuridico. Ora la palla passa al Consiglio di Stato - Il Tar del Lazio boccia i ricorsi OCM Vino Promozione per un tecnicismo giuridico. Il tribunale amministrativo con la recente pubblicazione delle attese ulteriori sei sentenze mette fine, per il momento, alla diatriba amministrativa sollevata dalle organizzazioni escluse con la graduatoria emanata dal Mipaaf con D.D. n. 76628 del 16 ottobre 2016 (a firma del D.G. Francesco Saverio Abate) dai finanziamenti comunitari a sostegno della promozione del vino sui Paesi terzi per le annualità 2016/2017 e 2017/2018. Si tratta del “primo round” di una partita che potrebbe avere un’appendice ulteriore al Consiglio di Stato presso il quale potrebbero essere impugnate le suddette sentenze.

Sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli: pubblicato in GURI integrazione e modifica del decreto 15 dicembre 2015 – E’ apparso sulla GU Serie Generale n.296 del 20 dicembre 2017, il Decreto 30 gennaio 2017 del Mipaaf concernente “Integrazione e modifica del decreto 15 dicembre 2015, recante disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del

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Consiglio concernente l'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli. Sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli.” Le disposizioni introdotte sono volte a garantire un coerente incremento del potenziale produttivo viticolo regionale, nel caso di richieste che superino la superficie messa a disposizione annualmente per la crescita nazionale, nonché, al fine di evitare che i richiedenti le autorizzazioni eludano il sistema di assegnazione proporzionale, predisposte per adottare misure aggiuntive in caso di superamento del limite di crescita nazionale. http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2017/12/20/296/sg/pdf (Pag. 35)

Fermentazioni e rifermentazioni al di fuori del periodo vendemmiale: decreto di deroga – E’ apparso di recente, sul sito Mipaaf, il Decreto n. 6706 del 23/11/2017 che dispone, in attuazione della Legge 12 dicembre 2016, n. 238 (articolo 10 comma 4), deroga alle fermentazioni e rifermentazioni al di fuori del periodo vendemmiale per talune tipologie di vini a Denominazione di Origine ed Indicazione Geografica e per particolari vini compresi i passiti ed i vini senza IG. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12005

Limiti di alcuni componenti contenuti nei vini: decreto ministeriale sul sito Mipaaf – E’ ora disponibile sul sito del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali il DM 10/08/2017 recante “Limiti di alcuni componenti contenuti nei vini, in applicazione dell'articolo 25 della legge 12 dicembre 2016, n. 238”. Il decreto era stato pubblicato sulla GURI del 29 agosto 2017. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12019

Assicurazione e fondi di mutualizzazione: fissati i prezzi unitari massimi di alcune produzioni agricole per il 2018 – Con DM n°31817 del 11/12/2017 il Mipaaf ha individuato i prezzi unitari massimi di alcune produzioni agricole per la determinazione dei valori assicurabili al mercato agevolato e per l'adesione ai fondi di mutualizzazione nell'anno 2018. Tra le colture ortofrutticole ricomprese nelle tabelle allegate al decreto figurano anche alcuni produzioni DOP-IGP. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12026

Assicurazione raccolto, animali e piante PSRN 2014-2020 - colture vegetali anno 2015: differimento termini domande sostegno – Con la pubblicazione sulla GU Serie Generale n.283 del 4 dicembre 2017, il Mipaaf dispone il differimento del termine di presentazione delle domande di sostegno e di pagamento di contributi pubblici, ai sensi della sottomisura 17.1 - Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante di cui al PSRN 2014 - 2020 - misura 17.1 colture vegetali anno 2015. http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2017/12/04/283/sg/pdf (Pag. 16)

Mipaaf: presentate le mense biologiche certificate – Lo scorso 18 dicembre, in una scuola di Milano, alla presenza del Ministro Martina, si è tenuta la presentazione nazionale del primo sistema pubblico di riconoscimento delle "Mense biologiche scolastiche" certificate, che saranno operative dal prossimo anno scolastico. Per la prima volta in Italia vengono definite e regolate le mense biologiche, dando così maggiori informazioni agli studenti e alle famiglie. Sono stati presentati i criteri di classificazione, concordati con il Ministero dell'Istruzione, le Regioni e i Comuni, e i marchi che identificano le mense biologiche scolastiche. La norma, infatti, prevede che le scuole che vorranno utilizzare il marchio volontario dovranno inserire delle percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, dei requisiti e delle specifiche tecniche fissate. Per quanto riguarda i loghi si tratta di due medaglie, argento e oro, provviste di eurofoglia (simbolo UE del biologico), che contraddistinguono le due tipologie di mense previste dalla legge, con l'oro che corrisponde a una qualificazione d'eccellenza legata a una maggiore percentuale di utilizzo di prodotti biologici. Con l'obiettivo di ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole è anche istituito un fondo stabile gestito dal Ministero delle politiche agricole con le Regioni. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12048

“Dop e Igp: assaggia oggi e compra domani”, opportunità per produttori e ristoratori - Un tour di quattro eventi per promuovere i migliori prodotti italiani a lunga stagionatura certificati. A promuoverlo è il Mipaaf e la Borsa Merci Telematica Italiana. Tra le finalità dell’iniziativa favorire l’incontro tra i produttori e i ristoratori. L'appuntamento, denominato “Dop e Igp: assaggia oggi e compra domani”, ha accompagnato nei giorni scorsi le aziende produttrici di alcune eccellenze della qualità certificata italiana in un tour lungo lo Stivale che ha toccato Roma, Milano, Torino e Napoli. Durante gli incontri è stata data l’opportunità ai produttori di presentare e far degustare i propri prodotti ai ristoratori, ma anche di venderli o farli opzionare per il futuro - secondo il loro periodo di stagionatura o invecchiamento – grazie alla nuova piattaforma telematica www.dop-igp.com: un canale commerciale di semplice utilizzo, in grado di facilitare gli scambi tra produttori e ristoratori, favorendo la conoscenza e la salvaguardia delle eccellenze gastronomiche tipiche e aiutando i professionisti della ristorazione nel reperimento di materie prime di alta qualità da servire ai loro clienti. www.dop-igp.com

Chiamati a raccolta i migliori oli d'oliva toscani DOP-IGP per la selezione 2018 - E' cominciato il cammino di scelta dei migliori oli di Toscana. Si sono infatti ufficialmente aperte le iscrizioni alla selezione oli extravergine di oliva della Toscana DOP e IGP 2018. La Selezione si propone di evidenziare la migliore produzione olearia toscana, allo scopo di utilizzarla in azioni promozionali economiche e di immagine, in Italia e all'estero, e, nel contempo, premiare e stimolare lo sforzo delle imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto. La Selezione è dedicata agli oli extra vergine di oliva della Toscana, prodotti da imprese che abbiano sede produttiva in Toscana, certificati DOP e IGP, ed è riservata a organizzazioni di produttori riconosciute, aggregazioni di imprese (escluso consorzi o associazioni rappresentanti) e ad imprese singole del settore olivicolo. La partecipazione è gratuita. Ogni operatore potrà presentare fino ad un massimo di 2 oli. Dopo la chiusura delle iscrizioni (prevista il 31 gennaio 2018) un'apposita e qualificata Commissione regionale di assaggio composta da tecnici assaggiatori di olio decreterà quali sono i migliori oli extravergine di oliva DOP e IGP della campagna olearia 2017/2018. Il bando per la partecipazione alla selezione è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 48 del 29 novembre 2017. http://www.regione.toscana.it/documents/10180/14898403/PARTE+III+n.+48+del+29.11.2017.pdf/2d14aad3-9891-42f1-8642-050d8a43da18 (Pag. 347)

Crisi settore ortofrutta: convocato al Mipaaf tavolo nazionale settore agrumicolo – E’ stata convocata presso il Mipaaf l’11 gennaio 2018 una riunione del tavolo nazionale del settore agrumicolo per un confronto, alla presenza di rappresentanti delle Regioni, delle organizzazioni agricole e dei produttori e della Gdo, sull'andamento del mercato nazionale, sulle prospettive di breve e medio periodo e per condividere nuove azioni di contrasto alla crisi del settore. Nel frattempo in Sicilia, nei giorni scorsi, una delegazione del Distretto Agrumi di Sicilia (di cui fanno parte anche i Consorzi di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP e del Limone di Siracusa IGP) ha incontrato l’Assessore regionale all’Agricoltura per avanzare alcune richieste, raccolte in un documento riepilogativo, volte ad ottenere un sostegno al comparto colpito duramente da avversità atmosferiche, siccità e patogeni responsabili dell'insorgenza di malattie nelle piante da frutto (virus Tristeza ed altri).

CDM approva decreto su gestione rischi in agricoltura – Approvato in CDM, su proposta del Ministro Martina, il decreto legislativo che introduce disposizioni relative alla gestione dei rischi in agricoltura. Il decreto prevede la revisione della normativa esistente per favorire lo sviluppo di strumenti assicurativi innovativi a copertura dei danni alle produzioni, alle strutture e ai beni strumentali delle aziende agricole; la disciplina dei fondi di mutualità per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie, fitopatie e per la tutela del reddito degli agricoltori nonché per compensare gli agricoltori che subiscono danni causati da fauna selvatica. Infine, si interviene per rilanciare gli strumenti di gestione del rischio, integrando le misure finanziate nel quadro della nuova programmazione europea 2014-2020. http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-64/8712

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Siccità, Martina: «Avviato piano da 700 milioni» - “Servono con urgenza piani di investimento pubblici e privati per ammodernare la rete di distribuzione e per accelerare l’adozione di innovazioni sul fronte dell’agricoltura e dell’allevamento di precisione che aiutino nel risparmio idrico e nel riutilizzo della risorsa. Noi abbiamo avviato un primo piano da 700 milioni di euro. E un tema non solo agricolo, ma di sostenibilità complessiva del nostro modello produttivo”. Lo ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in merito al fenomeno gravoso della siccità registrato in Italia.

L'arte del pizzaiuolo napoletano dichiarata Patrimonio dell'Umanità – Con apposito comunicato del 7 dicembre, il Mipaaf ha reso noto che il comitato per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco ha iscritto "L'Arte del Pizzaiuolo Napoletano" nella lista degli elementi dichiarati Patrimonio dell'Umanità. Notizia certamente importante anche per i prodotti di qualità certificata indissolubilmente legati, per tradizione e cultura, alla creazione della pizza verace napoletana. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12010

Al via 2018 anno del cibo italiano - I Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali e del turismo comunicano che i Ministri Dario Franceschini e Maurizio Martina hanno proclamato il 2018 “Anno nazionale del cibo italiano”. Da gennaio prenderanno il via manifestazioni, iniziative, eventi legati alla cultura e alla tradizione enogastronomica dell'Italia. Tutte le iniziative dell'Anno del cibo italiano saranno connotate da un logo ufficiale presentato il 30 dicembre per la prima volta alla stampa. Si punterà sulla valorizzazione dei riconoscimenti Unesco legati al cibo come la Dieta Mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, i paesaggi della Langhe Roero e Monferrato, Parma città creativa della gastronomia e all'Arte del pizzaiuolo napoletano iscritta di recente. Sarà l'occasione per il sostegno alla candidatura già avviata per il Prosecco e la nuova legata all'Amatriciana. Allo stesso tempo saranno attivate iniziative per far conoscere e promuovere, anche in termini turistici, i paesaggi rurali storici, per il coinvolgimento e la promozione delle filiere e ci sarà un focus specifico per la lotta agli sprechi alimentari. Lo stretto legame tra cibo, arte e paesaggio sarà inoltre il cuore della strategia di promozione turistica che verrà portata avanti durante tutto il 2018 attraverso l'Enit e la rete delle ambasciate italiane nel mondo e permetterà di evidenziare come il patrimonio enogastronomico faccia parte del patrimonio culturale e dell'identità italiana. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12090 http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/visualizza_asset.html_1850921868.html (Locandine iniziativa)

Tocca quota 40 miliardi l’export agroalimentare - Per il made in Italy agroalimentare all’estero si chiude un anno da record, con le esportazioni che superano per la prima volta i 40 miliardi di euro, grazie ad una crescita del 6%, secondo una stima basata sull’analisi dei dati Istat sul commercio estero nei primi 9 mesi 2017, presentata all’Assemblea Coldiretti di fine anno, alla vigilia dell’inizio dell’anno internazionale del cibo italiano nel mondo. Quasi i due terzi delle esportazioni agroalimentare, sottolinea la Coldiretti, interessano i Paesi dell’Unione Europea, dove il cibo tricolore cresce del 5%, ma gli Stati Uniti sono di gran lunga il principale mercato dell’italian food fuori dai confini dall’Unione e il terzo in termini generali dopo Germania e Francia e prima della Gran Bretagna. Se in Germania le esportazioni alimentari sono rimaste praticamente stabili (+1%), in Francia si è verificato un balzo del 7%, mentre in Gran Bretagna si è registrato un +2%, e negli Stati Uniti la crescita è del 6%. Un vero boom del 17% si registra in Cina, dove ci sono ancora grandi opportunità di crescita per il made in Italy a tavola, così come in Giappone (+39%) e in Russia con +31% dove però le esportazioni restano fortemente limitate dall’embargo che ha colpito una lista di prodotti, frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da tutta l’Unione Europea. A spingere la crescita, sottolinea la Coldiretti, sono i prodotti base della dieta mediterranea a partire dal vino che è il prodotto italiano più esportato (6 miliardi di euro) e fa segnare un aumento del 7% sul 2016, seguito dall’ortofrutta che registra un incremento del 2% ma ottime performance vedono protagonisti i formaggi con un incremento del 9% in valore.

Olio di oliva: in Italia prodotte 370.000 tonnellate. Produzione mondiale sotto i 3 mln di tonnellate - Nonostante l'incremento del 14% rispetto ai 2,6 milioni di tonnellate della campagna precedente, la produzione mondiale di olio di oliva resta sotto i tre milioni di tonnellate. Risultato sicuramente positivo anche se non all'altezza di aspettative, che erano ben al di sopra di tali volumi. La Spagna ha scontato l'annata particolarmente siccitosa con una riduzione stimata del 15% che porta la produzione poco al di sopra del milione di tonnellate. C'è molta soddisfazione, invece, in termini di stato di salute delle olive perché l'assenza di malattie quest'anno ha giocato in favore della qualità. Incrementi piuttosto rilevanti si prevedono in Grecia (+44%) e in Turchia (+62) per un volume che in entrambi i casi si stima a 280 mila tonnellate. Per la Tunisia le stime ufficiali parlano di 220 mila tonnellate, più del doppio rispetto alla campagna scorsa. Per quanto riguarda l'Italia, Ismea ha rivisto verso l'alto le previsioni produttive portandole a 370 mila tonnellate, praticamente il doppio rispetto all'annata precedente e comunque inferiori rispetto ad un'aspettativa di "piena carica" auspicata alla vigilia della fioritura. Dopo un inverno ed una primavera che già avevano ridimensionato le attese, è arrivata la prolungata siccità estiva a creare problemi, in alcuni casi anche gravi. L'irrigazione, dove possibile, ha mitigato i danni da mancanza di piogge ma ha certamente innalzato i costi di produzione. Incrementi più rilevanti nelle regioni del Sud, mentre a soffrire particolarmente la carenza di precipitazioni sono state soprattutto le regioni del Centro dove i volumi produttivi resteranno con molta probabilità al di sotto della media. Un buon recupero si attende anche in Liguria. http://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8301

Natale senza fiocchi per l’export di vino italiano - Natale senza fiocchi per il vino italiano, che si appresta a chiudere l’anno in crescita (circa 5,9 miliardi di euro il valore dell’export stimato) anche se a brindare saranno i suoi competitor, che crescono molto di più e in alcuni casi doppiano la performance del Belpaese. È la sintesi del bilancio consuntivo 2017 su 10 tra i principali mercati importatori di vino (67% dell’import totale) tracciato dall’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies e realizzato in collaborazione con Nomisma-Wine Monitor. “In un quadro generale di forte crescita della domanda mondiale di vino – ha detto la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta – l’Italia non può sorridere. Nonostante l’incremento complessivo delle vendite all’estero, che stimiamo possa aggirarsi tra il 4 e il 5%, il nostro Paese segna il passo di fronte alla velocità doppia del suo principale competitor, la Francia, e al significativo recupero dei produttori del Nuovo Mondo e della Spagna. Sul dato – ha proseguito Ballotta – pesa come un macigno la crescita zero del prezzo medio all’esportazione, fermo a 2,71 euro al litro. Un elemento, questo, che la dice lunga sulla nostra debolezza commerciale”. http://www.bsnstrategies.com/main/it/archives/6176

Osservatorio del Vino: più spumanti tricolore stappati durante le festività - Spumanti italiani protagonisti a Natale: durante le festività, nel nostro Paese, sarebbero state stappate 66 milioni di bottiglie di spumanti italiani (+6% sul 2016; bottiglie da 0,75l), mentre all'estero 174 milioni (+11%). Dai dati dell'Osservatorio del Vino, su stime Ismea, emerge che il comparto nazionale dei vini spumanti chiuderà il 2017 con una produzione di circa 671 milioni di bottiglie (5,032 mln di hl, +9% sul 2016) ed un export di 3,7 milioni di ettolitri (quasi 500 milioni; bottiglie da 0,75l) se fosse confermato il trend gennaio-settembre dell'anno. Da evidenziare l'incremento dei consumi sul mercato interno. L'export di vini spumanti italiani continua a crescere a doppia cifra. I dati Ismea su base Istat registrano infatti un incremento pari a +11% a volume e +14% a valore. In particolare, da gennaio a settembre sono stati esportati circa 2,5 milioni di ettolitri di vino per un incasso di 920 milioni di euro. Performance sopra la media per gli spumanti DOP (+13% a volume e +15% a valore), mentre il Prosecco copre la quota preponderante delle esportazioni: da solo rappresenta infatti il 70% circa di tutti gli spumanti DOP e poco meno del 60% rispetto all'intero comparto spumantistico.

In 10 anni cresce l'export di vino italiano, ma non c'è da fare salti di gioia - In 10 anni il trend export del vino italiano nel mondo è cresciuto in valore tre volte più della media dell’intero manifatturiero, più del doppio della gioielleria e quasi il quadruplo rispetto all’abbigliamento e al tessile. Ma proprio nell’anno in cui si delinea uno dei maggiori incrementi statistici degli ultimi tempi non mancano le contraddizioni sul comparto leader dell’agroalimentare italiano, fin qui troppo ancorato ai propri storici top importer (Usa, Germania e Regno Unito), che

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valgono il 60% delle esportazioni globali, contro il 39% della Francia. È quanto rivela l’analisi realizzata per Veronafiere da Nomisma-Wine Monitor in occasione di Wine2Wine, al talk show “Vino italiano: bianco o nero?”. L’analisi traccia un profilo in chiaroscuro del fenomeno vino, in grado - nel decennio 2006-2016 - di incrementare il proprio export del 74%, di generare autentici boom di mercato (con il Prosecco a +421% solamente negli ultimi 6 anni), di contribuire nello stesso periodo a un’escalation di presenze turistiche in aree rurali come Montalcino (+125%), Barolo (+64%) e Valpolicella (+54%) o di raddoppiare in 5 anni (+96%) la superficie biologica del vigneto Italia. Per contro gli aspetti critici si fanno sempre più oscuri: come la recente perdita, a favore della Francia, del primato in valore nel primo mercato import al mondo, gli Stati Uniti, o la debolezza del Belpaese in Cina (5,6% la quota di mercato nel 2016, contro il 42,3% della Francia) e in quasi tutti i mercati emergenti, il nanismo del tessuto imprenditoriale, la “crisi di crescita” dei vini fermi e soprattutto la questione del prezzo medio, dimezzato rispetto a quello del competitor leader, la Francia.

Buone prospettive per il vino italiano in Cina - “Le distanze con i competitor si mantengono ampie, ma diversi indicatori ci mostrano come il vino italiano in Cina possa essere non lontano da un punto di svolta. A partire dal suo posizionamento, con il prezzo medio che cresce proprio nell’anno in cui scende in doppia cifra quasi per tutti”. Lo ha detto, al convegno sul commercio internazionale di vino organizzato dall’Accademia dei Georgofili il 1° dicembre a Firenze, la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta. “Nei primi 10 mesi di quest’anno – ha proseguito Ballotta a commento delle ultime rilevazioni dell’Osservatorio Paesi terzi – l’Italia cresce nel Paese-locomotiva per le importazioni mondiali di vino di quasi il 20% in valore, in linea con i diretti competitor. La Francia invece frena e chiude con un valore di poco superiore al 5%, determinato soprattutto dalla vistosa discesa del suo prezzo medio (-11,6%)”. Un calo quello del valore al litro – come segnala l’Osservatorio di Business Strategies realizzato in collaborazione con Nomisma Wine Monitor – che a eccezione di Italia (+3%) e Cile (+42,9%) ha coinvolto anche gli altri Paesi produttori, con l’Australia a -12,7% e la Spagna a -21,2%. Per Ballotta: “Un altro elemento significativo è l’incremento in Cina della domanda di sparkling, a +30,4%, con l’Italia – oggi quinto Paese esportatore verso il Dragone e secondo nella categoria spumanti – che dovrà essere pronta a intercettare questa nuova domanda di bollicine, così come negli ultimi anni è riuscita fare in tutto il mondo” http://www.bsnstrategies.com/main/it/archives/6137

Vino, export: impasse italiano negli Usa. Francia allunga - Prosegue l’impasse italiano nella commercializzazione di vino sul mercato statunitense, con la Francia che allunga decisamente il passo. Secondo l’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies, le importazioni a valore dei vini del Belpaese aggiornate ai primi 10 mesi di quest’anno hanno infatti perso ulteriore smalto (+1,4%, a/a, fonte dogane) a tutto vantaggio dei cugini d’Oltralpe (+16,4%) – che dopo il sorpasso provano la fuga – e della Nuova Zelanda (+8,3%). Nel primo mercato della domanda mondiale, che resta in grande ascesa (+6,4%), il market leader tocca a ottobre quota 1,393 miliardi di euro contro 1,352 miliardi di Roma, complice la recessione dei fermi imbottigliati italiani (-0,1%) a fronte della nuova impennata di quelli francesi, ora a +18,3%. “L’Italia – ha detto la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta – rimane in testa nel segmento dei vini fermi, ma è proprio qui – dove tradizionalmente siamo più forti – che scontiamo di più il recupero francese. Paghiamo il noto gap promozionale ma sembra anche che gli Usa preferiscano festeggiare l’uscita dalla crisi alzando i calici dei nostri principali competitor”. Per l’Osservatorio di Business Strategies il prezzo medio è come al solito il principale tallone d’Achille, con i vini francesi che entrano nel mercato Usa ad un valore medio per litro di quasi 10 euro contro i 4,89 di quelli italiani (nel caso dei vini fermi imbottigliati il gap è minore ma pur sempre significativo: 7,96 euro contro i 5,07 euro dei nostri vini). Sotto media della domanda statunitense (+10,3%) anche gli sparkling italiani (+7,6%), la cui quota di mercato si abbassa a poco più della metà sugli champagne francesi (+13,1%). http://www.bsnstrategies.com/main/it/archives/6147

Ortofrutta, l'export tocca 3,4 miliardi di euro - Si consolida il trend positivo dell'export ortofrutticolo italiano. Nei primi nove mesi del 2017, secondo l'elaborazione di Fruitimprese su dati Istat, a fronte di un calo dei volumi esportati (-6,1%) si registra un sensibile incremento del loro valore (2,2%), grazie ai prezzi più alti spuntati sui mercati di destinazione. Il saldo commerciale attivo si attesta a 597 milioni di euro, con una previsione di fine anno vicina al miliardo di euro. Complessivamente da gennaio a settembre le imprese italiane hanno esportato circa 3 milioni di tonnellate di prodotti per un valore di oltre 3,4 miliardi di euro. In calo il flusso di esportazione di ortaggi (-11,4%), agrumi (-20,2%) e frutta fresca (-4%) mentre cresce la frutta secca (12,3%). In termini di valore si è registrato un incremento per gli ortaggi (2,7%) e la frutta fresca (3,6%); in calo agrumi (-15%) e frutta secca (-0,2%). Per quanto riguarda le importazioni l'Italia ha importato circa 2,7 milioni di tonnellate di ortofrutticoli per un valore di 2,8 miliardi di euro. Tra i singoli comparti incremento in volume per frutta secca (6,7%), frutta tropicale (11,5%), ortaggi (1%), agrumi (41,6%) e frutta fresca (7,7%). In valore, segno positivo per ortaggi (9%), frutta tropicale (7,3%), agrumi (16,3%) e frutta fresca (5%) mentre cala la frutta secca (6,1%).

Formaggi da tavola e da grattugia, passione tutta italiana - Sempre più viva la passione degli italiani per i formaggi a lunga stagionatura, da tavola o da grattugia, primi fra tutti il Grana Padano DOP e il Parmigiano Reggiano DOP. Nell’anno finito a settembre 2017, ne hanno accresciuto del 6,8% gli acquisti effettuati nella distribuzione moderna, spendendo per comprarli l’8,3% in più rispetto ai 12 mesi precedenti. A rivelarlo è un’indagine esclusiva realizzata dal Centro di ricerca su Retailing e Marketing (Rem Lab) dell’Università Cattolica per conto di Assolatte. Lo studio - si legge in una nota - conferma che gli italiani attribuiscono ai formaggi “da grattugia” un’ampia serie di valori positivi, a cominciare dall’elevata qualità e dalla naturalità, dal sapore e dal valore nutrizionale, dalla resa gastronomica e dalla genuinità. I consumatori riconoscono i formaggi a lunga stagionatura come espressione della tradizione italiana e li ritengono un ingrediente importante e insostituibile della cucina italiana ma anche un piatto pronto, pratico e gustoso, che rappresenta una valida alternativa a carne o pesce. Un vissuto confermato dai fatti, visto che Grana Padano e Parmigiano Reggiano risultano i prodotti lattiero-caseari con la più alta percentuale di consumatori regolari: ben 73,7 italiani su 100 dichiarano, infatti, di portarli in tavola in modo abituale e con alta frequenza. Ma come valutano i consumatori la qualità dei formaggi duri? Dipende dal prodotto, risponde Assolatte. Se si tratta di Grana Padano e Parmigiano Reggiano il criterio più significativo è rappresentato dal bollino comunitario della DOP, ritenuto importante dal 70% dei consumatori. In seconda posizione c’è la durata della stagionatura (54% delle risposte), seguita dal gusto (48%), dal prezzo (42%) e dalla zona di produzione (39%). Quando, invece, si tratta di decidere se acquistare un altro formaggio da grattugia, allora gli italiani prestano attenzione soprattutto al sapore (55% delle risposte) e al prezzo (45%). Interessante anche la mappatura dei canali scelti dagli italiani per comprare questi formaggi. Attualmente super e ipermercati sono scelti dall’83,3% degli acquirenti e il discount dal 13,6% degli shopper. Ma resta comunque importante anche il ruolo svolto dal normal trade, dove realizzano i loro acquisti di questi formaggi tradizionali il 26,2% dei consumatori. In crescita, sottolinea Assolatte, appare il ricorso alla vendita diretta, significativa soprattutto per i due formaggi DOP, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, e già provata dal 7,8% dei consumatori. Ancora limitato, invece, il ricorso al web, che è stato usato dallo 0,9% degli acquirenti.

Forum Pac Post 2020 organizzato dal Mipaaf - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha organizzato lo scorso 19 dicembre al Roma Eventi Fontana di Trevi il confronto su “Forum Pac Post 2020. Le tre A italiane: Agricoltura, Ambiente, Alimentazione”. Un momento di approfondimento sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura, partendo dalla Comunicazione della Commissione europea con la quale si è aperto il dibattito che dovrà condurre l'UE a dotarsi di una nuova Politica Agricola Comune post 2020. Semplificazione, tutela del reddito degli agricoltori, valorizzazione della diversità agroalimentare, recupero degli sprechi alimentari, sostenibilità dei modelli produttivi: sono queste alcune delle priorità affrontate nei panel di lavoro ai quali sono intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni agricole, della filiera agroalimentare, del terzo settore, oltre a Regioni e Parlamento italiano ed europeo.

Alleanza tra Veronafiere e Fiere di Parma: nasce Verona Parma Exibitions - Si chiama VPE (Verona Parma Exibitions) la nuova società

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creata da Veronafiere e da Fiere di Parma che insieme rappresentano il primo organizzatore diretto di rassegne dedicate al settore agricolo e agroalimentare in Italia e si classificano ai vertici in Europa nel segmento. La new company, con quote paritetiche tra Verona e Parma, è stata presentata il 4 dicembre scorso in conferenza stampa a Verona, in occasione di Wine2Wine, forum firmato Vinitaly-Veronafiere. Primo passo della società è l’organizzazione di una nuova rassegna, WI.BEV – International Wine&Beverage Technologies Event – dedicata al settore delle tecnologie per il wine&beverage, che guarda all’Italia con la sua eccellenza manifatturiera nel comparto, ma anche a importanti aree geo-economiche in forte sviluppo (Asia e Africa), oltre che ai mercati di consolidata tradizione come il Nord America. Sul fronte della promozione estera le prime azioni di VPE saranno l’acquisizione di una quota significativa di un player fieristico, operante in Europa e Nord America, del settore food&beverage, e lo sviluppo di un format Cibus&Vinitaly per nuove iniziative fieristiche o collaterali ad eventi consolidati.

Ismea pubblica i risultati di uno studio sulle strategie commerciali e di marketing adottate dalla piccole e medie cooperative – Sono reperibili, sul sito dell’Ismea, i risultati di uno studio svolto nel 2016-2017, con relative linee guida, sulle strategie commerciali e di marketing adottate dalle cooperative agroalimentari di piccola e media dimensione su alcuni mercati nazionali e internazionali. L'ottica dello studio Ismea è quella di fornire informazioni, spunti di riflessione e linee-guida per sviluppi commerciali. Le linee guida sono rivolte sia alle cooperative, sia alle organizzazioni e istituzioni che possono svolgere un ruolo di supporto. In modo specifico, sono state approfondite le problematiche relative a due canali commerciali nazionali di particolare interesse: l'e-commerce da un lato (canale di prospettiva che solletica l'attenzione delle piccole cooperative), l'Horeca nelle sue diverse forme dall'altro. http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/10218

Incentivare la produzione e il consumo di olio di oliva certificato tagliando le tasse - Un interessante esperimento per incentivare gli olivicoltori a certificare il loro prodotto e gli esercizi commerciali a vendere o somministrare olio extra vergine di oliva DOP o biologico attraverso il taglio delle tasse locali. E' quanto sta sperimentando il Comune di Pianella, in Abruzzo. Con una delibera approvata nei giorni scorsi, l’Amministrazione ha dato il via libera al piano olivicolo comunale che introduce misure a sostegno della promozione e la salvaguardia della produzione di alta qualità, con incentivi per favorire il consumo dell’olio locale e aiuti concreti agli agricoltori. Previste priorità nelle assegnazioni degli appalti di fornitura delle mense scolastiche locali a produttori di olio DOP e bio, agevolazioni fiscali per i coltivatori di uliveti certificati biologici e/o a Denominazione di Origine Protetta, meno tasse per i commercianti che dimostrano di aver acquistato nell’anno di riferimento almeno 300 euro di olio certificato.

A Torino l’ex sede della Borsa diventerà “La Piazza del Vino” - La vecchia sede della Borsa Valori di Torino diventerà “La Piazza del Vino”. Una grande piazza coperta, nel centro della città, ricavata sotto la volta che per 36 anni ha ospitato la sala contrattazioni, in un palazzo che avrà quattro piani più una terrazza panoramica. Museo, sala degustazioni, due ristoranti, spazi per consorzi e associazioni, per corsi ed eventi, due bookshop, su un totale di 5.000 metri quadri. Per le prime infrastrutture e i lavori di adeguamento, Regione Piemonte e Camera di Commercio si sono impegnate a investire 3,5 milioni complessivi che potrebbe però essere ripagati da chi si aggiudicherà la gara. Una stima "prudenziale" fatta dal Politecnico di Torino indica un potenziale di 285 mila visitatori all'anno, 135 mila torinesi e 150 mila turisti. Il primo passo sarà l'affidamento dello studio economico ad un advisor, mentre il bando per il progetto dell'allestimento dovrebbe essere lanciato entro la fine della prossima estate. L'apertura al pubblico è ipotizzata tra due anni.

Le Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori fanno squadra. Nasce il Coordinamento Nazionale - Nasce il Coordinamento Nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori. La presentazione è avvenuta presso il Palazzo della Corgna a Castiglion del Lago, in Umbria. Con l’accordo raggiunto - si legge in una nota - le Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori vogliono provare ad avere una voce sola nel confronto con le Istituzioni del Paese e degli altri interlocutori nazionali e a lavorare insieme su progetti comuni di ampio respiro e di lungo periodo. Le 23 strade che hanno approvato il Protocollo rappresentano - si spiega nel dettaglio - migliaia di aziende agricole e cantine, imprese dell’accoglienza e della ristorazione, dell’artigianato tradizionale, oltre a tantissimi enti locali e territori che custodiscono un patrimonio unico e preziosissimo di cultura, di tradizioni e di risorse ambientali e giacimenti enogastronomici ineguagliabili.

L’industria olearia si ritrova ad un convegno di filiera. Consumi nazionali ed export in calo - Un importante calo dei consumi ha colpito gli oli d’oliva negli ultimi anni: in Italia, stando ai dati del Consiglio Oleicolo Internazionale-Coi, si è registrato un calo del 14%, in linea con la tendenza dell’Unione Europea, pari al -12%. Anche i dati dell’Associazione italiana dell’industria olearia-Assitol sull’export, sui primi otto mesi del 2017, delineano un rallentamento complessivo degli scambi commerciali con l’estero (-18,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare, perdono i Paesi dell’Unione Europea (-19,3%) ma anche quelli extracomunitari (-16,3). Il tutto si va ad incastonare in una campagna olearia che risente di mesi e mesi di siccità. Di fronte a questo difficile scenario, risultano necessarie due strategie: da una parte riconquistare la fiducia dei consumatori, italiani e stranieri, con un’azione dell’intera filiera ed il sostegno delle Istituzioni; dall’altra rilanciare il settore (investendo, ad esempio, nelle cultivar di qualità più richieste), messo in difficoltà da una concorrenza sempre più forte e con il rischio di essere sorpassata dagli spagnoli. A lato, appare ormai indispensabile l’apporto della Fooi, l’Interprofessione ormai prossima al riconoscimento. È questo, in sintesi, il disegno per il rilancio dell’olio d’oliva proposta da Assitol al convegno della filiera che si è tenuto a Roma, con la partecipazione di organizzazioni e ricercatori del comparto.

Un piano di lavoro quinquennale per la viticoltura del nord est - Rinnovo della piattaforma varietale e del miglioramento delle tecniche di coltivazione della vite, con l’obiettivo primario di migliorare la sostenibilità della viticoltura dal punto di vista ambientale, economico e sociale. È questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto dalle Università degli studi di Padova, Verona e Udine, la Libera Università di Bolzano, l’IGA Udine, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige e il CREA Viticoltura ed Enologia di Conegliano. Il protocollo, firmato il 14 dicembre a Pordenone, nell'ambito di Expo Rive 2017, il Salone internazionale dedicato alla viticoltura e all’enologia, è preliminare ad una raccolta di fondi che vedrà tutti gli stakehoder, pubblici e privati, coinvolti nel finanziamento di un piano di lavoro di durata almeno quinquennale. Con questa firma, le università e gli enti di ricerca sulla vite e sul vino del Triveneto hanno dichiarato il loro comune impegno verso lo sviluppo di un progetto di ricerca dal titolo “Viticoltura 4.0”.

Le cooperative trascinano l'agroalimentare italiano - Con le sue 4.703 imprese attive, la cooperazione agroalimentare italiana garantisce occupazione a più di 91.500 addetti e genera un fatturato di quasi 35 miliardi di euro, pari al 23% del giro d'affari dell’alimentare italiano, ottenuto attraverso la lavorazione e trasformazione di una quota pari al 32% della materia prima agricola italiana, per un valore di 16,1 miliardi di euro. Pur in presenza di un leggero calo dei soci produttori aderenti (-3%), la cooperazione registra una crescita sia del fatturato (+0,6%) che dell’occupazione (+0,9%). Buone anche le performance dell’export: complessivamente nel 2016 il sistema cooperativo italiano ha realizzato oltreconfine il 17% del proprio fatturato per un totale di circa 5 miliardi di euro, pari al 13% delle esportazioni agroalimentari italiane. Questi i numeri principali emersi dall’Osservatorio della Cooperazione Agricola Italiana – Rapporto 2017 istituito presso il Mipaaf e sostenuto dall’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari (Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare) e Unicoop che è stato presentato il 12 dicembre scorso a Roma. http://www.osservatorio-cooperazione-agricola.it/images/News/2017/Cs_Rapporto_Osservatorio_cooperazione_2017.pdf

Capodanno, rafforzati i controlli nella filiera agroalimentare. Nel 2017 oltre 170mila ispezioni – Nel 2017, grazie alle operazioni degli organismi di controllo collegati al Mipaaf - Ispettorato repressione frodi (ICQRF), Carabinieri del Comando unità tutela forestale ambientale e agroalimentare e del Nuclei Antifrodi (NAC), e Capitanerie di Porto - Guardia Costiera - sono stati effettuati 170mila controlli nelle filiere agroalimentari italiane (+6% sul 2016), per un valore complessivo di oltre 150 milioni di euro di sequestri e più di 10mila sanzioni. In particolare per le festività e per il capodanno sono state rafforzate le operazioni a tutela dei consumatori, con un più forte impegno sul

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territorio. L'Ispettorato repressione frodi del Ministero si conferma come una delle maggiori autorità antifrode in Europa, in particolare per l'attività di salvaguardia dei prodotti a Indicazioni Geografica. E proseguita anche nei giorni delle festività natalizie l'innovativa attività di contrasto ai falsi prodotti agroalimentari DOP e IGP italiani sul web. Lotta al finto parmesan o aceto balsamico, fino allo stop al prosecco in lattina effettuato poche settimane fa con 30milioni di lattine pronte ad essere vendute via internet. Sono oltre duemila le operazioni sul web completato con successo dall'ICQRF con la rimozione dei prodotti falsi dagli scaffali dei maggiori player mondiali dell'e-commerce come eBay, Alibaba e Amazon. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12091

Vita associativa

Aggiornamento attività AICIG e FEDERDOC

Plauso di AICIG alla calendarizzazione del voto sulla PAC – In una nota dello scorso 5 dicembre, AICIG ha manifestato la propria soddisfazione alla calendarizzazione del voto sulla PAC al Parlamento Europeo e all’importante lavoro compiuto dal Primo Vice Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro in tale direzione: “il superamento del limite temporale sui piani produttivi per i formaggi previsto dal Pacchetto latte, le misure di mercato e quelle sulla concorrenza con le possibilità offerte alle interprofessioni – ha commentato il Presidente di AICIG Cesare Baldrighi - rappresentano un traguardo veramente importante per il mondo delle Indicazioni Geografiche. Questi risultati dimostrano il grande lavoro che l'on De Castro ed i suoi colleghi della Commissione agricoltura del Parlamento europeo hanno saputo realizzare per dare sempre più efficacia agli strumenti di gestione e valorizzazione dei prodotti DOP ed IGP che i Consorzi di tutela possono utilizzare. Come rappresentante dell’Associazione dei Consorzi, ribadisco quindi il plauso e sostegno di tutti all’attività svolta dallo stesso De Castro in tali incontri. Con l’accordo TTIP attualmente fermo infatti, trovare sponda per la tutela dei nostri prodotti DOP e IGP in uno strumento come la PAC che gestisce e regola la Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, riteniamo sia un ottimo viatico per mantenere comunque alta l’attenzione sulla difesa delle nostre eccellenze. Non possiamo che essere ottimisti di fronte alle prospettive che ci presenta l’adozione di tale strumento che, come ha sottolineato anche lo stesso De Castro, si configura come un risultato importante raggiunto grazie al determinante lavoro di squadra che ha di fatto reso il pacchetto agricolo un regolamento autonomo”.

FEDERDOC e AICIG riuniscono i rispettivi CDA – E’ tornato a riunirsi, lo scorso 5 dicembre, il CDA di FEDERDOC. In tale occasione sono stati approfonditi i testi dei decreti applicativi del Testo unico inerenti l’attività di controllo ed i contrassegni e l’obbligatorietà di adeguamento all’etichettatura nutrizionale delle bevande alcoliche. Il giorno seguente anche AICIG ha convocato un nuovo incontro del proprio Consiglio Direttivo.

Riunione Presidenti organizzazioni filiera vino – Si è tenuta il 6 dicembre scorso a Roma la riunione dei Presidenti delle organizzazioni del settore vino, volta ad individuare delle posizioni comuni sui principali dossier in corso di discussione. Oltre a FEDERDOC, le organizzazioni presenti all’incontro sono state Agrinsieme (Legacoop, Confcooperative), Federvini, Confagricoltura, Cia, Assoenologi, Uiv.

AICIG partecipa al “Forum agricoltura di montagna” – Lo scorso 13 dicembre si è svolto a Roma l’interessante “Forum agricoltura di montagna - Prospettive e sfide per il 2020”, utile occasione di confronto e di proposte per la corretta valorizzazione delle aree montane, con l'obiettivo di sostenere le diverse opportunità di sviluppo che possono essere innescate nei territori.

Il Presidente di FEDERDOC interviene sul controllo dei vini a denominazione – Con apposita nota datata 15 dicembre 2017, il Presidente di FEDERDOC Riccardo Ricci Curbastro è intervenuto per chiarire le ragioni della nascita di Valoritalia - Organismo di Controllo sorto dall’iniziativa di FEDERDOC e CSQA, a seguito della riforma europea del 2009, al fine di non vedere disperso all’improvviso il patrimonio di centinaia di tecnici ed ispettori che i Consorzi di tutela avevano formato nell’arco degli anni – e per riaffermare l’assoluta terzietà nella funzione di controllo esercitata sui vini a DO, sul biologico e sulla produzione integrata del settore agroalimentare, attestata dal rilascio dell’accreditamento da parte di Accredia, che ha ravvisato nella struttura della stessa società adeguati livelli di competenze e affidabilità, oltre che, in conformità alle norme europee, la piena sussistenza dei requisiti di imparzialità nello svolgimento delle proprie funzioni. Imparzialità garantita anche dalla presenza, tra le articolazioni interne necessarie al corretto funzionamento di Valoritalia, di un “Comitato per la salvaguardia dell’imparzialità”, formato dai rappresentanti delle Associazioni dei Produttori (Cia, Coldiretti e Confagricoltura), dai rappresentanti dei trasformatori (Anca, Confederazione Nazionale Artigianato e Unione Italiana Vini), dai rappresentanti dei distributori (Confcommercio), dai rappresentanti dei consumatori (Adiconsum, Associazione Consumatori Utenti) e da Enti pubblici e privati (Assoenologi e Arpav, Aicq Centro Nord), del quale non fanno parte né il Presidente di FEDERDOC né quello di Valoritalia, e che opera dunque in maniera indipendente dalla compagine societaria. Inoltre, ad ulteriore garanzia ed imparzialità, Riccardo Ricci Curbastro precisa che, nel caso in cui vengano sorteggiate le aziende del Presidente e dei Vice Presidenti di FEDERDOC (membri del CDA di Valoritalia), le attività di controllo vengono svolte da ispettori non dipendenti di Valoritalia in modo da garantire la correttezza e l’indipendenza della verifica. Il Presidente di FEDERDOC chiude l’informativa precisando che il nuovo DG di Valoritalia, Giuseppe Liberatore, è stato scelto per la sua indiscussa esperienza e professionalità e si è dimesso da tutte le cariche operative ed istituzionali in conflitto con il suo nuovo ruolo. http://www.federdoc.com/controllo-sui-vini-denominazione-dorigine/

Convegno “Il futuro della Pac tra Omnibus e proposte per il post 2020” – Il 20 dicembre scorso AICIG ha preso parte al Convegno “Il futuro della Pac tra Omnibus e proposte per il post 2020”, momento di riflessione sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura, sull’efficacia delle misure adottate dall’Unione europea con la riforma di medio-termine della PAC vigente (parte agricola del pacchetto “Omnibus”), sulle proposte di riforma da accogliere nella nuova PAC post 2020 che dovranno tener conto dell’uscita del Regno Unito dall’Unione.

Aperitivo di Natale AICIG – Come da tradizione ormai consolidata, il 20 dicembre AICIG ha organizzato, nei locali della propria sede romana, l’Aperitivo di Natale, appuntamento pensato non solo quale occasione di scambio di auguri con le realtà consortili associate e gli interlocutori delle strutture ministeriali, ma altresì come momento di confronto informale sulle attività associative svolte o da realizzare e sulle principali questioni aperte che riguardano il comparto agroalimentare delle Indicazioni Geografiche.

Notizie dai Consorzi di tutela

Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP - Il sistema dei controlli sull'Aceto Balsamico Modena IGP si avvia al salto di qualità e presto l'oro nero modenese dovrebbe garantire al 100% tutte le fasi di produzione, a partire dai test genetici sulle materie prime conferite. E' stata pubblicata nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale la proposta del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di modifica del disciplinare di produzione della Indicazione Geografica Protetta Aceto Balsamico di Modena. Se non ci saranno eventuali opposizioni entro 30 giorni, l'iter si sposta a Bruxelles che dovrebbe ufficializzare il via libera a test genetici sulle materie prime. ''Soddisfazione per questo primo passo molto importante che introduce una novità sostanziale nel sistema dei controlli'' è espressa dal Direttore del Consorzio di tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni. "Vorremmo introdurre - spiega - un sistema di verifica delle materie di prime - il

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mosto d'uva e l'aceto di vino - attraverso gli isotopi, già in uso nel sistema del vino. Si tratta della verifica genetica della genuinità di quanto conferito da centinaia e centinaia di imprese ai nostri consorziati che sono una cinquantina. Un controllo a valle che non si limiterà più allo strumento documentale ma garantirà al 100% imprese e il consumatore. Siamo in questo i precursori nel mondo degli aceti''. Nel frattempo l'Aceto Balsamico di Modena si mostra in buona salute: ''siamo cresciuti dell'1% nel 2017 superando i 95 milioni di litri - sottolinea il Direttore Desimoni - per un valore al consumo che supera i 900 milioni di euro''.

Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP - Il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP ha deliberato le date di inizio campagna commercializzazione al 27 dicembre 2017 per il Moro, all’8 gennaio 2018 per il Tarocco e al 10 febbraio 2018 per il Sanguinello. Il consumatore riconoscerà il prodotto IGP grazie al bollino con tale indicazione e potrà trovare sul mercato, eccezionalmente, alcuni lotti di Arancia Rossa di Sicilia IGP in anticipo alle date indicate. Infatti, se il prodotto ha i corretti requisiti previsti dal Disciplinare di Produzione, il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP può autorizzare la commercializzazione, in quanto, quest’anno, la campagna agrumicola grazie alle favorevoli condizioni atmosferiche dei mesi scorsi, si prospetta positiva sia nella qualità del frutto che nei volumi. Le tre varietà di Arancia Rossa di Sicilia IGP saranno disponibili non solo all’interno dei punti vendita della GDO e nelle attività che commercializzano ortofrutta, ma anche all’interno delle attività Horeca che offrono al consumatore spremute o frutto fresco di qualità certificata.

Consorzio Tutela Formaggio Asiago - Quest’anno il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha donato al Banco Alimentare del Veneto oltre 20.000 porzioni di Asiago DOP Stagionato, distribuite tra Natale e Capodanno a un centinaio di strutture caritative impegnate nell’assistenza alle famiglie bisognose. Nel Veneto, il 5% della popolazione vive sotto la soglia di povertà; una città di 269.000 abitanti, pari all’intera popolazione residente a Venezia. E proprio a queste persone si rivolgono le 495 strutture territoriali caritative convenzionate con l’associazione Banco Alimentare del Veneto onlus, membro della Rete Banco Alimentare e, dal 1993, impegnata nella raccolta e distribuzione di prodotti alimentari. Le mense che operano sul territorio veneto hanno ricevuto forme intere di Asiago DOP Stagionato scelto e le case d’accoglienza, Caritas, S. Vincenzo, Banchi di Solidarietà, empori solidali, hanno potuto ritirare porzioni confezionate di Asiago DOP Stagionato da inserire nei pacchi destinati alle famiglie bisognose. “Abbiamo deciso di sostituire i tradizionali donativi - afferma il Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Fiorenzo Rigoni - con un segno forte di attenzione verso le famiglie in difficoltà. Le festività sono il momento nel quale la convivialità, lo stare insieme diventa festa. Per questo, doniamo simbolicamente l’Asiago DOP Stagionato, formaggio di grande qualità, che esprime i valori profondi dei nostri allevatori e della nostra terra. Qualunque sia la propria condizione, tutte le famiglie meritano di avere momenti di serenità e, grazie alla preziosa collaborazione col Banco Alimentare del Veneto, siamo certi che il nostro prodotto sarà prontamente distribuito a chi ne ha più bisogno“. “La quotidiana attività della nostra Associazione – ha proseguito Adele Biondani, Presidente del Banco Alimentare del Veneto Onlus - va avanti grazie all'impegno costante dei nostri volontari, che si prodigano per far sì che chi ha bisogno abbia un pacco di alimenti o un pasto caldo; ma tale attività non potrebbe vivere senza il sostegno e la collaborazione di organizzazioni come il Consorzio Tutela Formaggio Asiago, che, con iniziative come questa, dimostrano in modo tangibile la propria forte sensibilità verso le persone che soffrono”. La nuova attenzione verso il valore dell’alimentazione e la lotta allo spreco sono alla base della collaborazione tra il Consorzio Tutela Formaggio Asiago e il Banco Alimentare del Veneto che opera quotidianamente con oltre 150 volontari in tutto il Veneto. Un impegno che ha portato l’associazione di volontariato, lo scorso 25 novembre, a raccogliere in un sol giorno, nella ventunesima giornata nazionale della colletta alimentare, 634 tonnellate di alimenti in 790 supermercati coinvolgendo oltre 14.000 volontari. Da segnalare inoltre il sostegno del Consorzio alla tappa vicentina della mostra itinerante “Paolo Rossi - Great Italian Emotions e l'Italia dell'82”, dedicata al calciatore Campione del Mondo, in programma, fino al 10 gennaio 2018, a Palazzo Cordellina. Paolo Rossi è stato e sarà sempre un ambasciatore di Vicenza, città di provincia che lo ha lanciato nel mondo. Proprio per questo legame intenso e indissolubile, che lo lega alla “sua” terra, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha ritenuto di voler sostenere l’importante iniziativa. Un evento che è un inno allo sport nella sua accezione più bella, dove la fatica quotidiana si trasforma in risultato eccelso esprimendo i medesimi valori che Asiago DOP, riconosciuto Campione del Mondo ai Cheese Awards di Londra, competizione mondiale dei formaggi, incarna e testimonia ogni giorno portando il nome del proprio territorio in tutto il mondo.

Consorzio per la Tutela dell’Asti DOCG e Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato - Cene dei “tre brindisi” in 20 ristoranti di Asti la notte di San Silvestro, prima del concerto gratuito della cantante Elisa in piazza Alfieri. E' stato questo l'evento collaterale al Capodanno in piazza organizzato dai Consorzi di tutela dell'Asti e della Barbera d'Asti e Vini del Monferrato. I tre brindisi, che hanno accompagnato le portate preparate da chef e cuochi dei locali della città, hanno coinvolto la nuova denominazione Asti Secco DOCG, i vini del Monferrato, l'Asti DOCG e il Moscato d'Asti DOCG. Ogni commensale ha avuto un accesso privilegiato e riservato al concerto di Elisa, la notte del 31.

Consorzio Tutela Vino Bardolino DOC - A Verona il Natale si è tinto di Giallo e Rosa, i colori del formaggio Monte Veronese DOP e del vino Chiaretto di Bardolino DOC: sono stati serviti come inedito aperitivo delle feste di fine anno per l'iniziativa Natale Giallorosa. L’idea è dei Consorzi di tutela dei due prodotti veronesi e ha coinvolto una quindicina di locali tra Verona e Villafranca di Verona, che hanno proposto alla loro clientela calici di Chiaretto accompagnati da assaggi di Monte Veronese. Dal 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, per proseguire fino all’Epifania. Alla Dogana Veneta di Lazise il 26 dicembre 2017 a pranzo e a cena e il 6 e 7 gennaio 2018 a pranzo sono stai serviti menù con protagonista il formaggio Monte Veronese DOP in abbinamento alla piacevolezza del Chiaretto di Bardolino DOC. Si chiude così un anno d'oro per il rosé gardesano, leader assoluto del settore italiano dei vini rosati con i suoi 10 milioni di bottiglie vendute. “Fino a qualche anno fa – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di tutela Bardolino DOC – il Chiaretto era considerato esclusivamente un vino estivo. Oggi si beve in tutte le stagioni, come accade nei grandi mercati del vino rosato, ossia la Francia e gli Stati Uniti. Quest’anno, poi, la destagionalizzazione del Chiaretto ha fatto un ulteriore balzo in avanti: basti pensare che il Chiaretto immesso sul mercato nel mese di settembre, e dunque destinato ad essere bevuto in Italia e all’estero nei mesi autunnali, ha segnato un incremento del 70% rispetto allo stesso mese del 2016, con un balzo in avanti del 57% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Il trend di crescita è stato confermato anche in ottobre e novembre. Dunque, cosa meglio di un Chiaretto come vino per i brindisi natalizi, in abbinata con un prodotto come il formaggio Monte Veronese, che si sposa benissimo con il nostro rosé?” Il Natale Giallorosa in osteria è stato organizzato dal Consorzio tutela vino Bardolino e dal Consorzio per la tutela del formaggio Monte Veronese DOP, in collaborazione con la Camera di Commercio di Verona.

Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani - Una lezione su Barbaresco e Barolo a Taipei. Le più note denominazioni della Langhe sono state argomento di un seminario tenuto dalla blogger Xiaowen Huang di www.barololibrary.com. Si è trattato di un incontro "per approfondire la conoscenza sulle menzioni geografiche del Barolo e del Barbaresco - spiega il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani - dedicato a buyer, giornalisti e operatori del settore vino in occasione dell'Italian Wine Week, evento ospitato dal 12 al 15 dicembre nella capitale dell'isola di Taiwan". Oltre 50 le cantine presenti coi loro vini. Il Consorzio conta 517 aziende vitivinicole associate che coltivano 10 mila ettari di vigneti. La produzione totale è di 65 milioni di bottiglie per dieci denominazioni tutelate.

Consorzio Vino Chianti – Dal 10 al 17 dicembre ha preso il via l’iniziativa “Chianti a tavola”. Le tavole di tanti locali di tutta la regione sono state arricchite dalla presenza di una bottiglia di vino Chianti DOGC, un suggerimento per accompagnare una cena con i piatti tipici. Non ci poteva essere modo migliore di celebrare i 90 anni del Consorzio, facendo diventare i ristoratori primo veicolo di promozione del vino toscano e valorizzando così il legame tra tradizione e territorio. Un connubio felice, vino e cucina, reso possibile dalla collaborazione del Consorzio Vino Chianti con Confesercenti Toscana-Cat e Mèntore-Confcommercio Toscana all’interno del programma di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio. I ristoratori diventano così i primi testimonial del vino Chianti, ma a metterci la faccia non sono stati soltanto loro. Tutti i clienti invitati hanno avuto

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l’opportunità di scattarsi un selfie a tavola, seguendo le istruzioni riportate su un pendaglio attaccato alla bottiglia, e condividendo le foto su Facebook o Instagram con l’hashtag #chiantiatavola. Le foto più belle saranno utilizzate per la mostra “A tavola con Chianti 2018”. Il riconoscimento dei ristoranti aderenti all’iniziativa è avvenuto grazie ad una vetrofania all’ingresso e ai gadget distribuiti dal Consorzio: grembiuli, cavatappi e termometri per la temperatura del vino. Altrettanto rilevante la notizia dell’ottenimento del riconoscimento di “The Most Popular Italian Wine Appellation in China”, da parte del Consorzio Vino Chianti, nell’ambito degli Annual Awards of Italian Wine in China 2017, assegnati dal sito cinese WineITA, il portale cinese specializzato esclusivamente nel vino italiano. Il 15 dicembre, in occasione dei festeggiamenti per il 90esimo anniversario dell’attività svolta dal Consorzio Vino Chianti, è stata altresì inaugurata, a Villa Bardini a Firenze, la mostra fotografica “The Proud Winegrovers”, occasione per ammirare il fascino della terra toscana attraverso i volti dei tanti protagonisti del Chianti con gli splendidi ritratti di Edoardo Delille. Da segnalare, inoltre, l’accordo stipulato fra il Consorzio Vino Chianti ed il Monte dei Paschi di Siena, volto all’attivazione di un pacchetto di misure finanziarie a sostegno dei produttori di vino chiantigiani, per la realizzazione di programmi aziendali di reimpianto vigneti; per affrontare le spese di produzione, invecchiamento e riserva, affinamento dei vini di qualità prodotti (durata massima complessiva 7 anni); per coprire le spese di produzione, affinamento, pubblicità e commercializzazione della produzione aziendale destinata all’imbottigliamento ed alla vendita con il proprio marchio aziendale o come finanziamento per le scorte di cantina (durata massima di 18 mesi). Altra importante novità riguarderà infine il Vino Chianti dal 1° gennaio 2018. Con il nuovo anno, infatti, entra in vigore, dopo lungo iter amministrativo, la modifica dell'art. 5 comma 1 del disciplinare di produzione Vino Chianti nel quale si prevede che il Vino Chianti DOCG si potrà imbottigliare, fatte salve le deroghe ed i diritti acquisiti nel tempo dalle aziende imbottigliatrici, soltanto in Toscana per garantire maggiore tracciabilità, maggiori e tempestivi controlli del prodotto, tutelando così il consumatore. La modifica introdotta al disciplinare di produzione è stata approvata a livello nazionale e, in attesa del via libera della UE, è operativo il regime di “etichettatura transitoria”.

Consorzio Vino Chianti Classico – Anche quest’anno si è rinnovato il sodalizio fra Chianti Classico e Tartufo Bianco delle Crete Senesi, nel corso delle iniziative della Mostra Mercato in programma ad Asciano dall’8 all’10 dicembre. La manifestazione ha proposto un calendario ricco di eventi: dalle visite guidate nei luoghi di produzione alla ricerca del tartufo, dal suo impiego a tavola nelle ricette ideate da grandi chef stellati, fino allo straordinario abbinamento con i vini del Chianti Classico Gallo Nero. La collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico ha visto in particolare la realizzazione di degustazioni guidate e grandi cene. Venerdì 8 e sabato 9 dicembre, presso il Museo Civico di Asciano, si è tenuta l’iniziativa denominata “ABC sul Chianti Classico e sul tartufo delle Crete Senesi” la quale ha previsto 5 tappe (punti di degustazione) posizionate fra i capolavori presenti all’interno del Museo Civico, per spiegare al pubblico le principali caratteristiche dei due prodotti. Ma a caratterizzare l'evento e renderlo unico nel panorama delle manifestazioni di questo genere, sono state le due cene stellate, in programma negli stessi giorni, che hanno visto alternarsi ai fornelli grandi chef della cucina italiana per presentare le loro creazioni al tartufo in abbinamento ai vini del Chianti Classico, nelle tre tipologie Annata, Riserva e Gran Selezione. Ben 17 gli chef presenti ritrovatisi ad Asciano, tra cui 5 quelli stellati e due quelli che vantano le due stelle Michelin.

Consorzio di tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP - Si chiude uno splendido anno per la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP e se ne prospetta uno nuovo gravido di positive attese. Ottime le performance di questo ortaggio che, oltre a caratterizzare un territorio, sta conquistando nel mondo una posizione di assoluto privilegio nel suo utilizzo in cucina, nell'industria agroalimentare ed anche in campo medico. Nel 2017 ben 107 operatori su oltre mille ettari investiti riescono a certificare 250mila quintali di Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP per una produzione lorda vendibile di 25 milioni di euro. E la manodopera stagionale impegnata nelle operazioni colturali conta oltre 6mila occupati. Il successo della Cipolla Rossa di Tropea si misura anche per le scelte operate dai big dell’agroalimentare. Findus l’ha voluta come ingrediente del nuovo minestrone tradizione, così come McDonald's Italia per il progetto My Selection, tramite lo chef Joe Bastianich. Ma anche nel campo medico la Cipolla Rossa coglie nel segno. Infatti la startup calabrese, RY Goldzip, si è aggiudicata il premio Clinic Center Life Sciences (miglioramento della salute delle persone). Il team, composto da giovani ricercatori dell'Università della Calabria e dell'Università della Magna Graecia, ha formulato una crema, che contiene principi attivi tratti dalle Cipolle Rosse di Tropea, che consente di ridurre notevolmente il tempo di cicatrizzazione delle ulcere nei diabetici. Da segnalare infine lo studio denominato "Dolce Rossa" realizzato dalla Facoltà di Agraria di Reggio Calabria per conto del Consorzio di tutela per tracciare uno screening genetico volto a scongiurare ogni tentativo di contraffazione del prezioso ortaggio.

Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP - Un viaggio nei sapori accompagnato da gusto e qualità, per scoprire da vicino la storia e la produzione di un’eccellenza toscana, quale è la Finocchiona IGP, e il suo abbinamento con birra artigianale e pane prodotto riscoprendo grani antichi. E’ quello che venerdì 1 dicembre ha caratterizzato il press tour “Pane, Birra e Finocchiona IGP. Alla scoperta della storia e delle produzioni chianine di qualità” che si è svolto nella zona della provincia di Arezzo compresa fra Monte San Savino e Marciano della Chiana coinvolgendo giornalisti regionali e nazionali del settore enogastronomico. A esaltare l’unione fra i tre prodotti sono state due ricette preparate dal vivo da Keoma Franceschi, giovane chef dell’Unione regionale Cuochi Toscani, aiutato dallo chef Alvaro Bartoli e dall’Executive Chef di Menchetti, Gabriele Bagni. L’evento è stato organizzato dal Consorzio di tutela della Finocchiona IGP coinvolgendo la Salumeria Monte San Savino, il Panificio Menchetti e il Birrificio Saragiolino. Il tour è iniziato la mattina dalla Salumeria Monte San Savino, con la visita alla produzione di Finocchiona IGP nelle diverse fasi: dal sezionamento alla tritatura di carni scelte di prima qualità; dall’impastatura aggiungendo sale, pepe, semi e fiori di finocchio all’insaccatura fino alla legatura e all’applicazione dell’etichetta IGP, prima di vedere le celle dove il salume viene stagionato nel rispetto del Disciplinare di produzione della IGP. L’appuntamento è, poi, proseguito alla scuola di cucina del Panificio Menchetti, a Cesa, località di Marciano della Chiana, dove lo chef Keoma Franceschi ha condotto un gustoso cooking show che ha portato alla preparazione e all’assaggio di crocchette di granchio e Finocchiona IGP in crosta di fiocchi di pane verna, maionese aromatizzata alla birra profumata al limone e riccioli di sedano croccanti e di Gnocchetti di farina verna con crema di formaggio, pioggia di cavolo nero, aria di semi di finocchio e Finocchiona IGP. Ad accompagnare i due piatti, originali e creativi, sono state le varietà di pane prodotto con grani antichi riscoperti da Mechetti e due birre agricole del Birrificio Saragiolino di Torrita di Siena, la Chiara e la Viola, presentate da uno dei titolari, Andrea Crociani. Ed è stato all’insegna della solidarietà, attento al consumo consapevole, nel segno della qualità dei prodotti sulla tavola, il Natale sostenuto dal Consorzio di tutela della Finocchiona IGP, che ha donato anche quest’anno 15 kg di salume alla Comunità di Sant’Egidio a Firenze per il Pranzo di Natale in programma lunedì 25 dicembre alla Chiesa di San Lorenzo, a cui hanno preso parte oltre 600 persone, e 18 kg alla Caritas fiorentina. La Finocchiona IGP sarà sulla tavola natalizia aperta ai più bisognosi, dove non mancheranno altre eccellenze dell’enogastronomia toscana confermando la tradizione degli ultimi anni. “Il Consorzio di tutela della Finocchiona IGP - afferma il Presidente, Alessandro Iacomoni - non ha voluto mancare anche quest’anno al fianco dei più bisognosi, mettendo a disposizione il proprio prodotto con una donazione alla Caritas e alla Comunità di Sant’Egidio a Firenze nel giorno di Natale. Un gesto che il Consorzio promuove fin dalla sua nascita e che ci vede presenti insieme ad altri soggetti, uniti dallo spirito solidale oltre che dalla qualità dei prodotti. Un aspetto che, ci auspichiamo, sia protagonista sulle tavole dei consumatori nel giorno di Natale e durante tutto l’anno con una cu ltura del consumo consapevole attento alla qualità”.

Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola DOP – In un’intervista rilasciata nell’ambito del blog “Filodiretto”, pubblicato a cura della Fondazione Qualivita, il Direttore del Consorzio Gorgonzola DOP Stefano Fontana, oltre a ribadire l’importanza degli accordi bilaterali tra Unione europea e Paesi terzi, manifesta preoccupazione rispetto alla decisione della Federazione Russa di tendere all’autosufficienza nella

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disponibilità di formaggio, investendo importanti risorse finanziarie nella creazione di un vero e proprio distretto caseario specializzato nella produzione di formaggi simili a quelli tradizionali italiani. Il Direttore Fontana giudica la situazione preoccupante e propone di rimuovere “…le restrizioni che hanno provocato l’embargo per riprendere esportazioni verso Mosca. Tra il 2013 e il 2016 le importazioni di formaggi in Russia sono diminuite del 42,5%. Fra un po’ arriveranno all’autosufficienza e non potremo più tornare indietro. In questi anni di embargo la produzione lattiero casearia in Russia è aumentata circa del 60%”. Nell’intervista Stefano Fontana descrive altresì le principali attività promosse dal Consorzio sotto il profilo della protezione del marchio Gorgonzola e della comunicazione sul web: “Tutela, impegno costante contro le lobby americane che fanno ostruzionismo un po’ in tutto il mondo. Ad aprile abbiamo avuto la registrazione in 60 Paesi, gli Stati Sovrani nel mondo sono circa 196, quindi abbiamo una copertura buona; come esportazione raggiungiamo 76 Paesi nel mondo. Siamo molto presenti nella rete – abbiamo 325 mila visite mensili alla nostra pagina web e sui social, su Facebook abbiamo 131 mila fan. Il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari – ICQRF – che è uno dei maggiori organismi europei di controllo dell’agroalimentare, sta monitorando molto bene anche sul web, grazie all’accordo con il colosso dell’ e-commerce cinese Alibaba”. Da segnalare altresì una nuova iniziativa promozionale del Consorzio di tutela Gorgonzola DOP. Si tratta di un appuntamento di “Extreme Tasting” per sottolineare ancora una volta la versatilità del formaggio Gorgonzola DOP che vuole dimostrare di non temere gli accostamenti più audaci. Dal Consorzio comunicano in anteprima solo che sette barman milanesi di riferimento nel mondo dell’alta mixology proporranno due cocktail esclusivi creati in abbinamento al Gorgonzola Dolce DOP e al Gorgonzola Piccante DOP. Un’idea audace che porta il re degli erborinati nel mondo dei cocktail e che dimostra molta sensibilità nel percepire le nuove tendenze. L’attuale attenzione crescente verso il mondo dei cocktail assomiglia molto a quanto è accaduto intorno al 2010, con il fenomeno degli chef, diventati in pochi anni star della televisione e dei media. Oggi si comincia a parlare di alta mixology, i cocktail bar vengono inseriti nelle mappe gastronomiche di una città e delineano le aree della “movida”. Si conoscono nomi e cognomi dei barman e si scelgono quelli ormai famosi, riconoscendone lo stile, proprio come è successo con i ristoranti e gli chef.

Consorzio per la tutela del Formaggio Grana Padano - "Un incontro interessante e proficuo per affermare il valore del made in Italy e ribadire come il settore agroalimentare del nostro Paese sia sinonimo di qualità". Così Nicola Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio Grana Padano, commenta la visita del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina il 12 dicembre scorso nella sede dell’organismo consortile, per presentare il suo libro “Dalla terra all'Italia. Storie dal futuro del Paese”. Un volume nel quale, come lo stesso Ministro ha spiegato alla platea, si racconta "la passione, la fatica e la voglia di farcela di tanti giovani italiani che stanno rilanciando l'agricoltura e l'alimentazione in un'ottica moderna e innovativa". All'appuntamento erano presenti anche i rappresentanti dei Consorzi Asiago DOP, Provolone Valpadana DOP, Monte Veronese DOP, Gorgonzola DOP, Olio Garda DOP, Vini Lugana DOC e Franciacorta DOCG, ovvero i prodotti a Denominazione che operano nelle aree geografiche vicine al territorio in cui ha sede il Consorzio Grana Padano. "Abbiamo ribadito la necessità di non abbassare la guardia - continua Baldrighi - visto che, purtroppo, il fenomeno dell'agropirateria continua a essere all'ordine del giorno. Con il ministro Martina abbiamo condiviso che la lotta e il contrasto verso chi, subdolamente, porta sugli scaffali dei negozi e dei supermercati prodotti 'falsi' o 'imitativi', deve continuare a essere una battaglia comune e di carattere internazionale. Da una recentissima ricerca sul Grana Padano emerge, infatti, che buona parte dei 'similari' vengono acquistati dai consumatori non per scelta consapevole, ma per mancanza di chiarezza. E il danno provocato da tutte queste 'scimmiottature' è quantificabile in circa un miliardo di euro l'anno, 700 milioni dei quali riguarda il mercato estero" conclude il Presidente del Consorzio Grana Padano.

Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa IGP - Il Limone di Siracusa IGP sarà utilizzato per produrre il nuovo limoncello della Stock, multinazionale milanese della produzione di distillati, liquori, amari e vini. Il nuovo limoncello si chiamerà Syramusa e andrà in distribuzione sul mercato italiano entro il primo semestre dell'anno. “È una collaborazione nata nella seconda metà del 2017”, ha spiegato al Giornale di Sicilia il Presidente del Consorzio del Limone di Siracusa IGP, Fabio Moschella. La bottiglia riporterà il logo del Consorzio. ''Si tratta - dice Moschella - di una produzione a filiera certificata e sarà destinata anche all'export''. L'accordo segue quello avviato dal Consorzio con Ferrero e presentato a Siracusa lo scorso marzo per l'uscita di Kinder CereAlé Agrumi, merenda realizzata con farcitura di agrumi siciliani e Limone di Siracusa IGP e crema di yogurt, oltre a un'intesa siglata con il gruppo Tomarchio per la commercializzazione di tre bibite prodotte a base di Limone di Siracusa IGP.

Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana - “E il giusto e meritato riconoscimento a un’arte antica, che è simbolo di Napoli e dell’Italia nel mondo. Da oggi comincia una nuova storia, tutta da scrivere, di cui noi facciamo e faremo parte sempre più orgogliosamente”. Così il Presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, Domenico Raimondo, commenta l’inserimento dell’arte del pizzaiolo napoletano nel patrimonio culturale dell’umanità da parte dell’Unesco. “La Mozzarella di Bufala Campana DOP – prosegue Raimondo – è indissolubilmente legata alla pizza per tradizione e cultura. Inoltre l’utilizzo del nostro prodotto è previsto nel disciplinare di produzione della pizza verace napoletana. Questo successo testimonia che quando l’Italia riesce a fare davvero sistema sa cogliere importanti traguardi. Da Seul arriva anche la conferma che la pizza deve restare un piatto popolare. Un plauso incondizionato va alle istituzioni, alle associazioni e soprattutto ai tantissimi pizzaioli, sempre più preparati, che ci hanno creduto sin dall’inizio. Tutti insieme hanno firmato una straordinaria pagina che sa di futuro”. In vista del Natale, il Consorzio di Tutela ha lanciato inoltre l’allarme truffe sulle vendite on line di Mozzarella di Bufala Campana DOP. Il 20% delle inserzioni è stato segnalato all’Ispettorato Centrale per la Qualità e la Repressione delle frodi agroalimentari (ICQRF) in seguito all’attività di monitoraggio eseguita dal Consorzio. Nel 2017 sono stati effettuati 887 controlli su internet, di cui 583 sui grandi player mondiali dell’e-commerce. Sul totale degli annunci valutati come irregolari, e pertanto portati al vaglio dell’ICQRF che sta svolgendo ulteriori accertamenti, il 55% è stato pubblicato su Alibaba, il 36% su E-bay e l’8% su Amazon. I giganti del web tuttavia hanno sottoscritto accordi di cooperazione con l’ICQRF per avviare, in modo fattivo e soprattutto in tempi rapidissimi, le procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni dei prodotti agroalimentari a marchio DOP, a tutela del “Made in Italy”, attraverso il blocco immediato degli annunci irregolari. “L’e-commerce è un canale di vendita molto importante e in costante crescita, che non va demonizzato ma nemmeno preso alla leggera, perché richiede un supplemento di verifica. Il nostro vuole essere un invito per un Natale sicuro ai consumatori, che devono prestare la massima attenzione all’acquisto via internet, dove vengono offerte mozzarelle di ogni tipo spacciate per Bufala Campana DOP”, commenta il Presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo. L’allerta arriva all’indomani dell’approvazione della relazione conclusiva delle attività da parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione presieduta da Mario Catania, in cui si sottolinea la necessità di interventi volti a regolamentare il settore dell’e-commerce. Stefano Vaccari, Capo Dipartimento dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero delle Politiche agricole, spiega: “Il sistema dei controlli messo in atto dall’Italia sulle vendite on line è intenso ed efficace. La cooperazione con E-Bay e Alibaba, insieme al Consorzio di Tutela, ha dato ottimi risultati. Così infatti i consumatori hanno la possibilità di restituire il prodotto che non è ‘originale’, segnalandoci le contraffazioni”. Come difendersi? Il Consorzio ha stilato il vademecum antitruffe, che vale per ogni tipo di acquisto. Tre le verifiche da effettuare per riconoscere l’autentica Mozzarella di Bufala Campana DOP: 1. Per legge, la Mozzarella di Bufala Campana DOP deve essere sempre posta in vendita solo confezionata all’origine. 2. Ogni confezione deve riportare le seguenti indicazioni: – nome completo della denominazione “Mozzarella di Bufala Campana”

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– logo della denominazione e logo arancione del marchio europeo DOP – numero di autorizzazione del caseificio, che può essere verificato sul portale www.mozzarelladop.it dove sono riportati tutti i produttori certificati. Solo così si può essere certi che si tratti di un prodotto autentico. Se la confezione è una busta annodata, deve essere presente un sigillo di garanzia, apposto dal produttore. Per gli acquisti via web, inoltre, bisogna stare attenti anche al prezzo di vendita, al netto delle spese di spedizione. Un prezzo troppo basso, inferiore ai 10 euro al chilo (tranne per periodi limitati di promozione) deve subito far scattare il campanello d’allarme. Infine è da segnalare l’annuncio del Consorzio di procedere con il ricorso al TAR per opporsi alla decisione del Mipaaf di pubblicare il disciplinare della Mozzarella di Gioia del Colle e inviare alla Commissione UE i documenti necessari per il riconoscimento della denominazione Dop. "La partita non è affatto chiusa – commenta il Presidente Domenico Raimondo - andremo fino in fondo e utilizzeremo ogni mezzo a disposizione per evitare quello che è a nostro avviso un clamoroso autogol dell'Italia, che né i mercati né i consumatori capirebbero. Il ricorso alla magistratura è il prossimo passo, ma anche a livello comunitario siamo pronti a far sentire la nostra voce, visto che l'ultima parola spetta proprio all'Unione Europea".

Consorzio per la Tutela dei Vini Orvieto DOC - Orvieto celebra i venticinque anni di Umbria Jazz Winter alzando i calici dell’Orvieto DOC. Sono state infatti programmate, fino al primo gennaio, degustazioni organizzate dal Consorzio Vino Orvieto volte a conoscere e apprezzare le eccellenze vitivinicole del territorio arricchite da una particolare proposta culinaria: l’amatriciana. Quest’anno - si spiega in una nota - il Consorzio Vino Orvieto ha scelto di aderire al progetto di solidarietà “sosteniamo Amatrice con un piatto di amatriciana” devolvendo il ricavato delle degustazioni in favore delle associazioni che sostengono la ricostruzione delle zone colpite dal sisma. Palcoscenico delle degustazioni è stato il Foyer del Teatro Mancinelli che ha accolto gli amanti del vino in un lungo percorso di approfondimento guidato da Riccardo Cotarella, presidente dell’Unione Mondiale degli Enologi e coordinatore del Comitato scientifico di Orvieto diVino e dal “Doctor Wine”, Daniele Cernilli, giornalista enogastronomico italiano.

Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano – Il Ministro Maurizio Martina ha incontrato lo scorso 15 dicembre, presso la sede del Consorzio del Parmigiano Reggiano a Reggio Emilia, gli allevatori e i caseifici produttori del formaggio. Una filiera importante, composta da 3 mila allevamenti e da 330 caseifici che producono un fatturato al consumo pari a 2,3 miliardi di euro. Un’occasione di confronto sulla situazione del comparto e sulle sfide per il futuro. Dopo aver descritto l’eccellente stato di salute della filiera del Parmigiano Reggiano DOP, caratterizzato da una previsione di crescita produttiva in linea con le richieste del mercato, il Presidente Nicola Bertinelli ha ricordato quanto sia importante il supporto della politica: nel fornire strumenti e regole per riuscire a rimanere sul mercato ad un prezzo adeguato al valore del prodotto; nel sostenere la lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding, in special modo al di fuori dell’Unione dove si registra un diffuso utilizzo ingannevole di richiami alla denominazione e all'origine geografica del Parmigiano Reggiano, con evidenti ripercussioni negative sulle esportazioni; nel concludere accordi internazionali bilaterali e transnazionali, perché lo sviluppo della DOP è legato indissolubilmente alla crescita nei mercati esteri. Il meeting è stato anche l’occasione per una riflessione sul nuovo libro del Ministro Maurizio Martina, “Dalla Terra all’Italia”, un testo dichiaratamente ottimista in cui racconta la passione, la fatica e la voglia di farcela di tanti giovani che stanno rilanciando l’agricoltura e l’alimentazione in un’ottica moderna e innovativa, sensibile alle istanze ecologiche e ai princìpi di cittadinanza e solidarietà. E’ stato un 2017 record per la produzione del Parmigiano Reggiano DOP. Con una crescita della produzione del 5%, gli oltre 3,65 milioni di forme rappresentano il livello più alto nella storia del formaggio. La sfida che attende il Consorzio di tutela è ora quella di collocare il Parmigiano Reggiano sul mercato a un prezzo remunerativo: nel 2018 si prevede, infatti, un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a quota 3,7 milioni. L'importanza di questo traguardo trova un riflesso nel Bilancio Preventivo 2018, approvato nel corso dell'Assemblea Generale dei Consorziati che si è tenuta Parma il 21 dicembre scorso: il Bilancio prevede la cifra record di 33,4 milioni di euro di ricavi totali (contro i 25,2 del 2017, un incremento superiore al 30%). Sono 20,3 i milioni di euro (contro i 14,3 del 2017) destinati a investimenti promozionali per lo sviluppo della domanda in Italia e all'estero: 7 in più rispetto all'anno precedente. Proprio l'export rappresenta una delle leve principali per sostenere l'incremento della produzione: i milioni stanziati per lo sviluppo dei mercati esteri (l'obiettivo è una crescita annua del 2-3%) sono 8, di cui 2,5 per nuovi progetti Paese. Per quanto riguarda l'Italia, l'investimento in attività promozionali, tra programmi in-store, campagne pubblicitarie, sponsorizzazioni, fiere ed eventi, vendite dirette, ammonterà a 12,3 milioni di euro. Una ulteriore, importante, voce del Bilancio Preventivo 2018 è rappresentata dai 2,14 milioni di euro destinati al programma di sorveglianza straordinaria delle ditte di grattugia e dei laboratori di porzionatura, nonché ad azioni di ricerca scientifica, e sviluppo delle azioni di vigilanza. "Affinché la filiera del Parmigiano Reggiano si posizioni su una traiettoria di crescita forte e di lungo periodo dobbiamo innanzitutto fare capire al consumatore quali sono le differenze rispetto ai nostri competitor" ha detto il Presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli.

Consorzio Tutela Pecorino Toscano DOP - Un nuovo anno in compagnia del Pecorino Toscano DOP valorizzando il suo legame con il territorio di massima produzione, la Maremma, nelle ricette preparate dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto. E’ quello che si prepara a promuovere il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP con la collaborazione della scuola grossetana, attraverso iniziative già avviate e in programma nei prossimi mesi. A scandirle sarà il calendario 2018 “Il gusto di imparare con il Pecorino Toscano DOP”, presentato martedì 19 dicembre a Grosseto, presso l’Istituto Alberghiero “Leopoldo II di Lorena”, insieme all’anteprima della rubrica “Video ricette 2018” che animerà il sito e i canali social del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP. Alla presentazione hanno partecipato Carlo Santarelli e Andrea Righini, rispettivamente Presidente e Direttore del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP; Alfonso De Pietro, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto e le classi terze, quarte e quinte dell’Istituto coinvolte nelle attività, per un totale di trentasette studenti che hanno proposto diciannove ricette e alcuni suggerimenti sul consumo di Pecorino Toscano DOP. Il calendario 2018 “Il gusto di imparare con il Pecorino Toscano DOP” raccoglie le foto di dodici ricette a base di Pecorino Toscano DOP, dall’antipasto al dessert, ideate e realizzate dagli studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto grossetano ispirandosi alla tradizione maremmana e italiana e aggiungendo un tocco di fantasia e creatività. Per approfondire le ricette protagoniste del calendario e altre realizzate dagli studenti del “Leopoldo II di Lorena” basterà seguire il sito internet del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP, www.pecorinotoscanodop.it, e i suoi canali Facebook, Twitter e Instagram. Le proposte culinarie saranno, infatti, disponibili anche come video ricette, coinvolgendo gli alunni delle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Alberghiero di Grosseto che arricchiranno la rubrica con alcuni suggerimenti per gustare al meglio il Pecorino Toscano DOP, quale, ad esempio, a scaglie, presentato con la frutta oppure tagliato a spicchi e presentato con confetture oppure con verdure. L’intero ricettario firmato dai giovani aspiranti chef, che comprende sei antipasti, sei primi, un secondo, tre dessert e tre lievitati, sarà disponibile anche sul sito del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP, www.pecorinotoscanodop.it e presto anche in formato cartaceo.

Consorzio di Tutela del Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino – Lo scorso 15 dicembre ad Acerra si è tenuta un’assemblea pubblica del Consorzio per la tutela del Pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino DOP, significativamente titolata "Il Pomodoro buono, innovazione nel solco della tradizione". Un’intera giornata dedicata al Pomodoro San Marzano, alle prospettive di evoluzione economica e tecnico varietale. I lavori sono stati aperti dalla relazione introduttiva del Presidente del Consorzio di tutela Tommaso Romano, alla quale è seguito un focus su "Miglioramento varietale e tecniche innovative di monitoraggio". La seconda parte dell’evento ha offerto un momento di approfondimento su "Prospettive di crescita economica legate alla filiera del Pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese - Nocerino", che ha preceduto un confronto tra esperti in cui è stato affrontato il tema "Il Pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese -

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Nocerino Dop quale patrimonio culturale nazionale". La chiusura dei lavori è stata affidata a Luca Bianchi, Capo dipartimento delle Politiche della qualità del Mipaaf.

Consorzio del Prosciutto di Parma – Con Decreto 28 dicembre 2017 n. 7440, il Mipaaf ha approvato il Piano di regolazione dell'offerta del Prosciutto di Parma per il triennio 2018-2020. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12077

Consorzio di Tutela della Denominazione di Origine Controllata Prosecco - “Sono lieto di aver potuto esprimere di persona il mio apprezzamento all’Ambasciatrice Biagiotti per l’importante contributo assicurato alla tutela e valorizzazione del Prosecco Doc in Moldavia” dichiara il presidente Stefano Zanette commentando la visita di Valeria Biagiotti, Ambasciatrice d’Italia nella Repubblica di Moldova, ricevuta di recente a Treviso nella sede del Consorzio di tutela del Prosecco DOC. Naturalmente gli argomenti trattati hanno riguardato le criticità verificatesi in Moldavia dove la DOC Prosecco, riconosciuta ai sensi di due importanti accordi internazionali, è stata oggetto di lesioni da parte di produttori locali. “Il fatto che l’Ambasciatrice sia scesa in campo per sostenere il Prosecco a supporto delle azioni di tutela svolte in questo Paese - precisa Zanette - è stato di fondamentale importanza. Negli scorsi giorni, durante la settimana della Cucina Italiana nel Mondo, a rafforzare la collaborazione con l’ambasciata, abbiamo peraltro inviato un nostro collaboratore per spiegare il “vero” Prosecco nell’ambito di una serie di degustazioni guidate che si sono svolte a Chișinău. Un suggello a questa collaborazione per noi preziosa, e un ulteriore tassello nella lotta alla contraffazione che punta a un passaggio culturale che porti il consumatore a identificare nel termine Prosecco un territorio di origine”. Sul versante delle iniziative di promozione, grande successo è stato ottenuto di recente dal Consorzio Prosecco DOC nei mercati euroasiatici, a completamento di una serie di attività promozionali fra le quali spicca un inedito concorso indetto in oltre 50 tra ristoranti ed enoteche di Tokyo e dintorni. Il concorso ha destato l’attenzione della rivista giapponese Winart, come testimoniato dalla pubblicazione di un ampio servizio in cui viene anticipata la natura del premio della competizione: una visita alla scoperta delle Terre del Prosecco durante la settimana del Vinitaly 2018, completamente ospitati dal Consorzio. Oltre a Tokyo, la missione euroasiatica ha toccato anche Mosca. Entrambe le città hanno ospitato corner di degustazione riservati al Prosecco DOC con diverse aziende produttrici che, grazie alla formula del Walkaround Tasting, hanno portato in degustazione i loro Prosecchi. Grande interesse hanno suscitato anche le Masterclass “Emotion in a Glass: Prosecco DOC”, degustazioni volte a illustrare le tante caratteristiche di una denominazione sempre più attrattiva per il consumatore, per il trade e per il mondo dell’informazione. Importante, infine, il contributo che il Consorzio Prosecco DOC ha destinato alla realizzazione dell’Albero di Natale 2017 - ben posizionato, coi suoi 14 metri di altezza luminosa, tra il campanile di San Marco e quello di San Giorgio a Venezia - svelato con la tradizionale accensione delle luci il 1° dicembre scorso. “Con questa operazione rafforziamo il rapporto con Venezia, città con la quale collaboriamo sempre volentieri e alla quale ci unisce uno storico legame di appartenenza e un profondo sentimento di affinità. In particolar modo per la vocazione all’internazionalità che tutto il mondo riconosce ad entrambi” spiega Stefano Zanette, Presidente del Consorzio Prosecco DOC, la bollicina più venduta con ben oltre un milione di bottiglie stappate ogni giorno in 130 Paesi del globo. “Il nostro non è un prodotto il cui consumo risulta legato a eventi particolari, ma certamente nella notte di Capodanno la media quotidiana di bottiglie stappate subirà una grande impennata”. Nell’ambito dell’accordo siglato tra il Consorzio del Prosecco DOC e la città di Venezia per il tramite di VELA, è stata prevista anche la brandizzazione delle due piste di pattinaggio site in Campo San Polo, in pieno centro storico, e in Piazza Ferretto a Mestre. “Sono onorato – conclude Zanette – di poter lanciare da Piazza San Marco l’augurio di Buone Feste a tutti i cittadini del mondo. Da questa impareggiabile location, innalzo simbolicamente il calice per un brindisi propiziatorio con le bollicine più amate del mondo”. Un bilancio per l’anno 2017 del Prosecco DOC è stato tracciato nel corso della conferenza stampa di fine anno, utile occasione per presentare anche la 3^ edizione di Sorsi di Solidarietà, iniziativa che quest’anno ha posto al centro “Obiettivo 3”, il progetto di Alex Zanardi rivolto ad atleti disabili a cui viene data la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un 2017, quello chiuso dal Prosecco DOC, che ha segnato una svolta drastica verso la sostenibilità, decisione suffragata anche dall’adesione al progetto Equalitas che ai fini della certificazione, considera non solo il rispetto di aria, acqua e suolo, ma anche la sostenibilità economica e sociale. L’anno in questione ha confermato altresì la continua ascesa della denominazione sui mercati, un’intensa attività sotto il profilo della tutela e vigilanza, anche sul web, numerose iniziative di promozione e valorizzazione, con investimenti attorno ai 3,5 milioni euro, che hanno visto il Consorzio particolarmente impegnato nei paesi obiettivo (Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Canada, Cina, Giappone, Russia, Australia e, chiaramente, Italia), una produzione stimata in crescita. Quest’ultima ha toccato nel 2017 i 3.400.000 ettolitri (+11,4%), cifra di produzione massima stimata, redatta sulla scorta dei primi 8 mesi certificati. Sull’imbottigliamento del 2016, che riguarda 410,8 milioni di bottiglie (con una stima di fatturato di 1,84 miliardi di euro, calcolati su 4,5 euro a bottiglia), il 2017 guadagna uno stimato +7,5% (con 441,6 milioni di bottiglie) e un +8,6% sul fatturato (con 2,2 miliardi di euro, calcolati su 4,6 euro a bottiglia). Il mercato italiano nel 2016 è cresciuto del 4% (distribuito al 37,1% a nord ovest, al 29,9% al nord est, al 19,1% al centro e al 13,9% al sud e isole, secondo dati Nielsen), mentre l’export del +8% destinato, sempre nel 2016, a 150 Paesi, così suddivisi: il 73% in Europa, il 21% negli Stati Uniti, il 3% nel continente asiatico, e l’1% in Sud America, Africa ed Australia. Il canale di distribuzione preferito è la Gdo (52%), seguito dal canale Ho.Re.Ca (40%): solo il 3,5% si vende direttamente in azienda.

Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG – Un vino sempre più internazionale e sostenibile è quello descritto nel Rapporto economico annuale curato dal Centro Studi di Distretto di Conegliano Valdobbiadene e coordinato scientificamente dal Cirve dell’Università di Padova, il cui contenuto è stato presentato il 1° dicembre dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Per la Denominazione è l’occasione di lanciare uno sguardo al prossimo futuro, fare un primo bilancio del 2017 e di ripercorrere le sfide affrontate e i risultati raggiunti. Per quanto riguarda l’analisi dei dati del 2016, sui quali si focalizza il Rapporto economico annuale, si leggono risultati che descrivono una Denominazione che prosegue con convinzione lungo la strada della sostenibilità. In particolare emerge in modo evidente quale sia stato il contributo dei produttori di Prosecco Superiore DOCG nell’attuazione di politiche sostenibili che puntino a mantenere l’equilibrio tra sostenibilità economica, quella sociale e quella ambientale. “Il Conegliano Valdobbiadene è una terra ricca di valore e bellezza da preservare e gestire con cura e attenzione” – dichiara Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG – “Il Rapporto annuale stilato come di consueto dal Centro Studi di Distretto e dal Cirve dimostra che i coltivatori e i produttori di questa terra stanno lavorando con impegno proprio in questa direzione. Oltre ai dati più che soddisfacenti del biologico del 2016 (ndr, cresce del +20% sul 2015 il numero di imprese che imbottigliano Spumante DOCG biologico) e alle adesioni consistenti delle aziende ai progetti di tutela ambientale promossi dal Consorzio, viviamo con grande soddisfazione anche i dati economici del 2017 che registrano circa 93 milioni di bottiglie vendute entro la fine dell’anno. Infine” prosegue il Presidente Nardi, “il coronamento del nostro impegno che si esprime attraverso la crescita a valore, che nel 2017 si attesta intorno a un fatturato di 521 milioni di euro, ovvero +6% rispetto al 2015”.

Consorzio tutela Radicchio Rosso di Treviso IGP e Radicchio Variegato di Castelfranco IGP - In occasione del weekend dall'8 al 10 dicembre 2017 la città di Treviso ha celebrato il Radicchio Rosso di Treviso IGP, un'eccellenza dell'agroalimentare italiano che ha festeggiato lo scorso anno il ventennale del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (primo prodotto ortofrutticolo d'Europa ad ottenerla). Nella tre giorni, ospitata in Piazza Borsa, si è tenuta la 110ima edizione dell'Antica mostra del Radicchio Rosso di Treviso IGP, organizzata dal Consorzio di tutela Radicchio Rosso di Treviso IGP e Radicchio Variegato di Castelfranco IGP. Gli agricoltori soci del Consorzio di tutela hanno portato in piazza il meglio della propria produzione in mostra e in vendita, anche proposta in bauletti natalizi per una idea regalo

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davvero preziosa, oltre alla quarta gamma già pronta all'uso. La squadra affiatata dei ristoratori del territorio riuniti nell'associazione “Ristoranti del radicchio” non ha fatto mancare, durante le tre giornate, la propria presenza sul palco in speciali lezioni di cucina. E’ stato inoltre possibile assistere alla creazione delle sculture con i maestri intagliatori a cura di Assocuochi Treviso. L'Antica mostra assieme allo Iat di Treviso ha infine organizzato tre visite guidate alla scoperta del centro storico cittadino per mettere in luce anche il legame tra il prodotto tipico e il territorio.

Consorzio per la Tutela dell’Olio DOP Riviera Ligure e Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP - È in corso la campagna promozionale Olio&Basilico, promossa dai Consorzi di Tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP e del Basilico Genovese DOP, cofinanziata dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con il contributo D.M.58678 del 26 luglio 2016. Infatti, a partire da dicembre 2017, e nel corso di gennaio 2018, le emittenti regionali liguri, lombarde e piemontesi sensibili alle tematiche enogastronomiche, culturali e turistiche sono state coinvolte nell’azione di informazione al largo pubblico sugli intenti della campagna, mediante la programmazione nei propri palinsesti di uno spot audiovisivo promozionale di 20 secondi. Le televisioni coinvolte sono quelle di Telelombardia, Antenna 3, Telecupole, Videogruppo, Telegenova, Telecity Liguria, Telenord e Imperia TV, anche con le loro piattaforme digitali. Una campagna congiunta vuol dire volontà di collaborazione allo scopo di rafforzare la visibilità dei prodotti. Si sviluppa una stretta strategia già in essere dal 2012 la quale risiede nel fatto che Olio Riviera Ligure e Basilico Genovese sono le uniche denominazioni di origine protetta della Liguria del settore food. Insieme danno vita alla più famosa salsa al mortaio, il pesto. Si uniscono le forze per raggiungere gli stessi obiettivi nel Nord Ovest italiano: migliorare la conoscenza delle due DOP liguri, l’olio Riviera Ligure e il Basilico Genovese, divulgandone le principali caratteristiche; sostenere il turismo enogastronomico e culturale nella regione Liguria. Il concept della campagna di comunicazione, accompagnata dall’efficace slogan “Assaggia la Liguria… quella vera”, ha un impatto immediato e intende promuovere la qualità dei prodotti DOP liguri, legati al territorio che li genera e a produttori tenaci e depositari di un sapere secolare. Lo stile rapido ed incisivo dello spot audiovisivo intende sottolineare le peculiarità uniche dell’Olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure e Basilico Genovese DOP come prodotti legati al territorio, ed è idoneo a raggiungere il grande pubblico dei consumatori in ambito regionale – Liguria, Piemonte, Lombardia -, gli operatori del settore gastronomico e della ristorazione, il turista enogastronomico, il turista culturale, il settore del benessere. Carlo Siffredi, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP ne è convinto: “Con questa campagna promozionale intendiamo far capire l’importanza del marchio comunitario della Denominazione di Origine Protetta anche nel settore degli oli di oliva. E il DOP Riviera Ligure è sicuro e buono con la doppia garanzia di tracciabilità e qualità. Ed è anche sinonimo di paesaggio, di uomini, di cultura, di tradizioni, di ambiente. È presente nella Grande Distribuzione, ma chiedetelo nei ristoranti e, nei negozi di gastronomia. Le bottiglie sono immediatamente riconoscibili dal collarino giallo numerato del Consorzio”. Sullo stesso piano si pone anche Mario Anfossi, Presidente del Consorzio di Tutela del Basilico Genovese DOP, da lui visto come “emblema gastronomico della Regione, richiamo culturale, riflesso di una immagine agricola costiera che sa di sole e di mare, particolare, eccellente, in una parola unico. Insieme all’olio Riviera Ligure DOP coinvolgiamo tutti gli operatori della filiera, gli addetti ai lavori della gastronomia e ovviamente il pubblico. Tutti possono comprendere le caratteristiche proprie del Basilico Genovese DOP e la sua intima origine produttiva legata al territorio, il suo profumo, il suo sapore, celebri nel mondo”. Non resta che degustare la qualità, il valore, la tradizione, l’identità, il lavoro rappresentati dai due marchi DOP dell’Olio Riviera Ligure e del Basilico Genovese. http://www.oliorivieraligure.it/wp-content/uploads/2017/12/oliodoprivieraligure.mp4 (Spot promozionale audiovisivo)

Sannio Consorzio Tutela Vini – A guidare il Sannio Consorzio Tutela Vini per il triennio 2017/2020 sarà ancora una volta il produttore Libero Rillo, indicato alla guida del Consorzio, per il terzo mandato consecutivo, nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione, svoltasi martedì 28 novembre 2017. Si tratta di un Consiglio che registra tante riconferme, con le elezioni che hanno sancito l’avvicendamento di solo cinque componenti dello stesso. Variano, invece, i volti dei due vicepresidenti che affiancheranno Rillo in questo nuovo mandato, individuati nelle figure di Carmine Coletta e Domizio Pigna, vale a dire le guide delle due più grandi cooperative vitivinicole sannite. Oltre ad indicare il nuovo Consiglio di Amministrazione, l’assemblea dei soci dello scorso 19 novembre ha eletto anche i nuovi componenti del Collegio sindacale: Raffaele Romano, Annibale Mancinelli e Valentina Di Biase. Raffaele Romano è stato indicato come presidente del Collegio, incarico già ricoperto nel precedente mandato.

Consorzio Tutela Speck Alto Adige - In occasione dei vent’anni dello Speck Alto Adige IGP, prodotto diventato simbolo della qualità e della tradizione altoatesina, il Consorzio Tutela Speck Alto Adige ha indetto un Simposio per celebrare questa importante ricorrenza. Svoltosi venerdì 1 dicembre 2017 presso la Camera di Commercio di Bolzano, il Simposio è stata un’occasione di confronto e di discussione sui vent’anni trascorsi e sul futuro che attende lo Speck Alto Adige IGP nei mercati internazionali. A presenziare, Andreas Moser, Presidente del Consorzio Tutela Speck Alto Adige dal 2012, Arno Kompatscher, Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Alfred Aberer, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Bolzano e altri relatori locali ed esteri. Dall’incontro è emerso quanto il marchio IGP sia uno dei pilastri fondamentali del successo dei produttori di Speck Alto Adige in questi ultimi anni. La certificazione di Indicazione Geografica Protetta da parte dell’Unione Europea ha infatti rappresentato un punto di svolta per lo Speck Alto Adige, permettendo di garantirne e tutelarne la bontà e la genuinità a livello nazionale e internazionale. A confermare questa strada in ascesa due importanti fattori: la crescita dell’export e le indagini di mercato condotte tra i consumatori. Se il primo fa dello Speck Alto Adige IGP uno dei prodotti più esportati della salumeria italiana, il secondo testimonia come lo stesso rappresenti una sorta di simbolo della cultura del gusto e della qualità dei prodotti altoatesini. L’obiettivo per i prossimi 20 anni? Per il Presidente del Consorzio, Andreas Moser, lo Speck Alto Adige IGP deve continuare a fungere da ambasciatore della qualità dei prodotti dell’Alto Adige all’estero.

Consorzio Vini Asolo Montello - L’anno del Consorzio Vini Asolo Montello si chiude con importanti novità nell’ambito dei disciplinari. L’Assemblea dei Soci ha infatti approvato importanti variazioni riguardanti le denominazioni della DOC Montello-Colli Asolani e della DOCG Asolo Prosecco. La prima novità riguarda l’etichettatura dell’Asolo Prosecco Superiore DOCG. A partire dal prossimo anno i produttori potranno scegliere se apporre sui loro prodotti la dicitura di Asolo Prosecco Superiore DOCG o la più semplice Asolo DOCG. Un modo per legare ancora di più il vino con la zona di produzione e con la città dei cento orizzonti. Aria di cambiamento anche per l’Asolo Prosecco DOCG “Colfondo”, che dal prossimo anno cambierà il suo nome in Asolo Prosecco Superiore DOCG sui lieviti e potrà essere prodotto nella versione Brut Nature o relativi sinonimi. L’altra importante modifica riguarda invece la DOC Montello-Colli Asolani, che abbrevia la sua denominazione sostituendo la dicitura “Colli Asolani” con quella di “Asolo”. Il marchio di Denominazione di Origine Controllata potrà quindi essere riportato sulle etichette delle bottiglie come DOC Asolo Montello o, a discrezione, DOC Montello Asolo. Le modifiche sono attualmente in fase di approvazione da parte della Regione; la successiva convalida da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è prevista nel corso del prossimo anno, in modo che le variazioni siano attuative già dalla vendemmia 2018.

Consorzio Vini di Romagna – Dal 7 al 9 dicembre, a Cesena, il Consorzio Vini di Romagna è stato tra i promotori-partner del Romagna Wine Festival, appuntamento annuale della Romagna per gastronauti, enonauti, vignaioli, giornalisti, winemaker, cuochi, degustatori e appassionati per un vero e proprio week-end del gusto dedicato al vino e al cibo di qualità. Giunta alla quinta edizione la kermesse romagnola del vino ha ospitato un ricco programma di degustazioni, assaggi, convegni, conferenze, confronti fra produttori, giornalisti e blogger, show cooking, food market per le vie del centro storico di Cesena, visite guidate, pillole di analisi sensoriale, racconti di vino e l’attesa disfida tra il Romagna Sangiovese e i grandi Sangiovesi dei territori italiani. L’obiettivo del Romagna Wine Festival è quello di creare un interscambio di riflessione e indagine sul vino e il cibo romagnolo di qualità chiamato a confrontarsi con altri territori vocati a un’enogastronomia di prim’ordine.

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Consorzio Tutela Vini Valpolicella - All'Anteprima Amarone, che si terrà a Verona dal 3 al 5 febbraio 2018, il Consorzio Tutela Vini Valpolicella vuole celebrare il 50esimo anniversario della DOC, svelando il lato green dei grandi rossi veneti. "Siamo al secondo anno di validazione del protocollo - precisa il Direttore del Consorzio, Olga Bussinello - e le aziende certificate per il vino da uve a produzione integrata sono passate dalle 21 del 2016 alle 114 del 2017, per un totale di 915 ettari, nell'ambito del progetto di Viticoltura Sostenibile RRR". La sigla RRR sta per "Riduci Risparmia Rispetta", e qualifica una certificazione volontaria di durata triennale, in collaborazione con l'ente di validazione scientifica Crea-Vit di Conegliano. Prevede ad esempio l'abbandono degli insetticidi di origine chimica e l'utilizzo di prodotti di origine biologica o della cosiddetta "confusione sessuale" (attirare gli insetti fuori dai vigneti grazie a insetti di sesso diverso), nonché l'aumento della biodiversità vegetale, con l'inerbimento e l'impianto di siepi di confine. Mira inoltre ad accrescere l'appetibilità dell'area dal punto di vista turistico, promuovendo al contempo sicurezza alimentare e risparmio energetico. Inoltre, alla vigilia della tre giorni di degustazioni in anteprima, il 2 febbraio, si terrà il primo Sustainable Winegrowing Summit (SWS). L'evento itinerante, interamente dedicato alla sostenibilità, vedrà i massimi esponenti mondiali della viticoltura sostenibile, dalla California all'Austria, confrontarsi insieme, condividendo opinioni, ricerche e prospettive future nell'ambito, guidati da un obiettivo comune. Il Summit si sposterà poi ogni anno, grazie ad un nuovo paese ospitante, proseguendo il dialogo tra gli organismi di certificazione, gli esperti e gli operatori del settore, creando una vera e propria rete: l'International Sustainable Winegrowing Network (ISWN).

Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano - Il Vino Nobile di Montepulciano è un vino a completo impatto zero. Lo certificherà a breve (si prevede la presentazione della certificazione entro aprile prossimo) una piattaforma progettata dall’Università Marconi di Roma che lavora sui parametri dettati dalla norma Equalitas. Il sistema, che vede impegnate tutte le aziende produttrici di Vino Nobile di Montepulciano, è stato presentato lo scorso 13 dicembre al Teatro Poliziano di Montepulciano nel corso del Seminario “Nobile e Sostenibile” promosso dai partner del Progetto integrato di filiera di cui il Consorzio del Vino Nobile è tra i promotori. “Abbiamo voluto questo primo appuntamento per illustrare le modalità di lavoro in questa fase di raccolta dati – spiega il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – per poi tra qualche mese ripresentarci con la certificazione vera e propria con l’obiettivo di diventare, come fu allora per la Docg e il sistema dei controlli nel 1980, la prima denominazione pioniera e modello per altri territori del vino in Italia e non solo”. Il “modello Vino Nobile”, così lo ha definito nel corso della mattinata il Presidente di FEDERDOC ed Equalitas, Riccardo Ricci Curbastro: “Qui i produttori e l’amministrazione, insieme al Consorzio, hanno capito forse prima di altrove che investire nel territorio e nella sua sostenibilità rappresenta il futuro di quel territorio, dal punto di vista economico perché dal vino si crea un indotto non indifferente e questo è da seguire come un modello per tante altre realtà vitivinicole italiane”. Montepulciano sarà così uno dei primi distretti della sostenibilità italiani e nel mondo ad avere una vera e propria certificazione a riguardo secondo i dettami della norma oggi più completa a livello internazionale, Equalitas. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro partecipato dalla già citata Università Marconi di Roma, la CIA Toscana, QSR srl di Montepulciano, la Fattoria del Cerro del gruppo Unipol-SAI, la cantina Salcheto ed in qualità di capofila la Vecchia Cantina di Montepulciano scrl. La sostenibilità a Montepulciano è di casa. Le aziende produttrici di Vino Nobile negli ultimi dieci anni hanno investito per la sostenibilità ambientale oltre 8 milioni di euro. Oltre il 70% delle imprese (circa 60) ha già investito in progetti sostenibili, mentre il 90% ha in corso progetti di realizzazione di impianti. Entrando nel dettaglio, delle 76 aziende consorziate, oltre il 70% ha un impianto fotovoltaico e il 35% si è dotato di solare termico per la produzione di calore. Il 20% ha sistemi di recupero delle acque reflue, mentre un 10% delle imprese ha investito nella geotermia. Negli ultimi anni circa la metà delle aziende ha sviluppato pratiche naturali, come la fertilizzazione, l’inerbimento, l’utilizzo di metodi di coltivazione meno impattanti. Questo si lega al concetto di biodiversità che vede gran parte delle aziende di Vino Nobile praticare una agricoltura sotto il regime del biologico, alcune biodinamiche. Da una analisi compiuta dall’Università Marconi di Roma su un campione di 1.000 consumatori, si evince che la sostenibilità rappresenta un valore per il 73,9% degli intervistati. I 2/3 del target coinvolto dichiara di acquistare prodotti sostenibili, in particolare prodotti alimentari bio. Il 41% è consapevole che esistono vini sostenibili e il canale di acquisto rimane per quasi tutti gli intervistati quello “tradizionale” presso la GDO e presso le enoteche specializzate. Di questo campione il 65% conosce il Vino Nobile di Montepulciano. Di questi il 97% lo definisce già come territorio sostenibile.

Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP – E’ partita venerdì 8 dicembre a Modena, con la serata di inaugurazione al Teatro Comunale Luciano Pavarotti, la settima edizione della Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP. Durante la serata si è tenuta anche la lotteria a favore di AMO, Associazione Malati Oncologici Onlus Carpi, a cura del Rotary Club “Castelnuovo Terre dei Rangoni”. Sabato 9 dicembre, la Festa si è spostata in Piazza Roma, dove si è svolta la finale del Concorso promosso dal Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP, con gli allievi delle Scuole alberghiere provenienti da tutta Italia. I ragazzi, utilizzando le materie prime delle loro regioni, hanno realizzato piccoli capolavori del gusto, dimostrando come la grande cucina riesca ad evolversi seguendo queste quattro categorie: la tradizione, l’innovazione, l’alta cucina, l’autentico piacere europeo. Si tratta di un evento di grande importanza per i giovani cuochi, che hanno avuto modo di esprimere la propria passione e la propria creatività davanti ad una giuria d’eccezione composta da esperti tra cui l’Assessore del Comune di Modena, Ludovica Carla Ferrari e Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP, e presieduta da Massimo Bottura, chef tre stelle Michelin e tra i più celebrati al mondo. Sempre sabato 9, in Piazza Roma hanno fatto capolino Sandrone, Sgorghiguelo e la Pulonia, i famosi tre personaggi della Società del Sandrone, che si sono mischiati ai ragazzi delle scuole alberghiere finaliste, per stemperare l’agitazione della finale. Nella sede della Società del Sandrone, a pochi passi dalla tensostruttura, si è potuto assistere ad una degustazione molto particolare: alcuni esponenti della prestigiosa “Confraternita dello Zampone” di Modena, nata per valorizzare, tramandare e proteggere il vero zampone d’eccellenza modenese, vestiti con la divisa ufficiale dell’associazione, hanno simulato un pranzo a base di Zampone Modena IGP. Nella stessa Piazza Roma è stata inoltre allestita una postazione dove un maestro “salumaio” ha preparato Zampone e Cotechino Modena IGP crudo “live”. Alla fine della gara, Gianni Di Lella, campione mondiale di pizza, si è esibito in uno show-cooking che ha destato lo stupore dei presenti con le sue ricette uniche. Non è mancata ovviamente la pizza con lo Zampone Modena IGP. La festa ha avuto un seguito ideale la successiva domenica 10, con GUSTI.A.MO La Solidarietà. Parte del ricavato di tutte le attività di quest’ultima manifestazione verrà devoluto al Patrimonio Unesco di Modena in occasione delle celebrazioni dei 20 anni dal riconoscimento. In tale circostanza le eccellenze enogastronomiche di Modena sono state presentate in diretta tv, attraverso la realizzazione di ricette tradizionali, panini e pizze a tema. Ed è stato un brindisi festoso quello di fine anno per il Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP. “Nel 2016 abbiamo venduto un milione di chili di zampone e due milioni di chili di cotechino, con la produzione dell’IGP che ha coperto il 70% dell’intero mercato – spiega infatti con soddisfazione Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP. Quasi l’80% delle vendite si registra a partire dai primi dicembre fino a metà gennaio, per questo motivo non abbiamo ancora i dati del 2017, ma prevediamo di mantenere quelli del 2016 con un lieve aumento. La nostra sensazione al momento è positiva. Questi prodotti sono tornati ad essere protagonisti nei cesti natalizi”. Un anno quello che si chiude che ha visto un restyling del marchio del Consorzio che è stato creato ispirandosi al territorio di origine dei due prodotti. I nuovi colori - azzurro e oro - riprendono quelli dell’araldica della città di Modena e l’elemento caratterizzante rappresenta il rosone del duomo di Modena. Oltre al nuovo logo, Il Consorzio ha investito anche sul prodotto. “Da gennaio 2017 abbiamo un prodotto senza glutammato aggiunto, senza derivati del latte e solo con aromi naturali. Speriamo che piaccia al consumatore. Queste novità le stiamo anche pubblicizzando in uno spot di 15 secondi, in onda sulle reti Rai fino al 23 dicembre” ha concluso il Presidente.

I Consorzi del Grana Padano DOP e del Parmigiano Reggiano DOP confermano piena attenzione al benessere animale – In due distinte

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note diramate a fine novembre, i Consorzi Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP respingono gli attacchi promossi dall’Associazione CIWF riguardo ad ipotetiche carenze rispetto al benessere animale riscontrato in alcune stalle, ribadendo al contrario quanto lo stato di salute e l’alimentazione delle bovine da latte siano elementi essenziali, nel pieno rispetto delle normative vigenti, per assicurare al consumatore prodotti genuini e qualitativamente garantiti, e come casi isolati di difformità rilevati in singoli allevamenti, che vanno puntualmente denunciati, non siano affatto rappresentativi dell’elevato livello di attenzione normalmente prestato ai rigorosi standard fissati dalle leggi e dai disciplinari di produzione da parte degli operatori sottoposti a rigidi controlli lungo tutto il ciclo di produzione delle due DOP. https://www.granapadano.it/it-it/grana-padano-e-benessere-animale.aspx (Comunicato Consorzio Grana Padano DOP) https://www.parmigianoreggiano.it/news/2017/consorzio_parmigiano_reggiano_risponde_alle_accuse.aspx (Comunicato Consorzio Parmigiano Reggiano DOP)

Agenda appuntamenti

10 gennaio 2018 – Roma – Riunione Coordinamento Negoziato UE-Mercosur – E’ stata convocata a Roma il 10 gennaio, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, una riunione del Coordinamento per il Negoziato Commerciale UE – Mercosur.

11 gennaio 2018 – Roma – Presentazione Treccani Gusto – Il prossimo giovedì 11 gennaio, presso la sede dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, si terrà la conferenza Treccani-Fondazione Qualivita per la presentazione di Treccani Gusto, nuovo progetto editoriale per valorizzare e diffondere in Italia e nel mondo i valori culturali delle tipicità enogastronomiche italiane, alla quale prenderanno parte anche il parlamentare europeo Paolo De Castro ed i Ministri Dario Franceschini e Maurizio Martina.

23 gennaio 2018 – Roma – Presentazione Rapporto Ismea-Qualivita – L’appuntamento del 23 gennaio 2018 a Roma, alle ore 09.30 presso l’Hotel Quirinale, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, verterà, come di consueto, sulla presentazione dei risultati che emergono dall’indagine socio-economica del comparto italiano agroalimentare e vitivinicolo DOP-IGP-STG. Il XV Rapporto 2017 Ismea-Qualivita si arricchisce quest’anno di nuove analisi in grado di esaminare il trend decennale del comparto IG e di un capitolo dedicato agli approfondimenti territoriali, formato da venti schede regionali con i dati relativi alle province e ai prodotti maggiormente significativi dei comparti Food e Wine a IG per ogni regione italiana.

30 gennaio-6 febbraio 2018 – Montreal (Canada) – Wine Tasting Week – Ricominciano con il nuovo anno le attività informative e promozionali realizzate da FEDERDOC all’estero. Tra il 30 gennaio e il 6 febbraio 2018 è in programma la Wine Tasting Week ospitata a Montreal (Canada) in ristoranti della città tra i più prestigiosi, con momenti degustativi di Vini a D.O. italiani durante il lunch, l’aperitivo e la cena, abbinati a menù appositamente studiati, e distribuzione di materiale informativo. Previsti seminari quotidiani di approfondimento sulle denominazioni. Al fine di dare maggiore risonanza all’iniziativa, sono stati invitati opinion leader di rilievo e V.I.P.. L’avvenimento è stato inoltre promosso con un potente “buzz” sui social network al fine di far partecipare il maggior numero di persone durante la settimana. L’obiettivo di tale iniziativa è quello di far acquisire ai consumatori conoscenze su: riconoscimento delle caratteristiche dei vini a D.O. attraverso analisi sensoriale; abbinamenti vino/cibo; sistemi di qualità e tecniche di produzione in grado di assicurare la qualità; legame del prodotto con il territorio.

5 e 7 febbraio 2018 – Toronto (Canada) e Miami (Usa) - Simply Italian Americas Tour – Simply Italian Americas Tour è la manifestazione riconosciuta dall’intero mondo americano come momento d’incontro con le più prestigiose aziende italiane, durante il quale viene promosso e valorizzato il vino italiano. Un appuntamento irrinunciabile che consente di entrare in contatto con gli importatori, distributori, ristoranti e la stampa locale del settore e di diffondere la conoscenza sui prodotti a denominazioni di origine italiane e le loro peculiari caratteristiche. In febbraio, FEDERDOC prenderà parte alle due tappe nordamericane del giorno 5 a Toronto (Canada) e del successivo giorno 7 in quel di Miami (Usa). La prima giornata canadese comprenderà anche degustazioni organizzate destinate al canale Ho.re.ca., mentre l’evento programmato in Florida prevede seminari di informazione ed educazione per operatori del settore e della stampa, organizzati come delle vere e proprie “conferenze” accompagnate da degustazioni guidate di vini a Indicazione Geografica.

AICIG –Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche Via XX Settembre, 98/G – 00187 Roma – tel. +39064420.2718 – fax +39 064426.5620 – [email protected] - www.aicig.it

FEDERDOC – Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini Italiani

Via Piave, 24 - 00187 Roma – tel. +390644250589 - [email protected] – www.federdoc.com