Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His...

132
CHIESA DI GESÙ CRISTO DEI SANTI DEGLI ULTIMI GIORNI • MAGGIO 2007 Discorsi della conferenza generale Il Tabernacolo di Salt Lake ridedicato Liahona

Transcript of Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His...

Page 1: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

C H I E S A D I G E S Ù C R I S T O D E I S A N T I D E G L I U L T I M I G I O R N I • M A G G I O 2 0 0 7

Discorsi dellaconferenza

generaleIl Tabernacolo di

Salt Lake ridedicato

Liahona

Page 2: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

Cristo nella casa di Maria e Marta, di David Lindsley

Il Salvatore «entrò in un villaggio; e una certa donna, per nome Marta, lo ricevette

in casa sua. Ell’avea una sorella chiamata Maria la quale, postasi a sedere a’ piedi di Gesù,

ascoltava la sua parola» (Luca 10:38–39).

©D

AVID LIN

DSLEY, È VIETATA LA RIPRO

DU

ZION

E

Page 3: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

2 Sommario della 177ma conferenzagenerale di aprile

SESSIONE ANTIMERIDIANA DI SABATO

4 Sostegno dei dirigenti della ChiesaPresidente Thomas S. Monson

6 Relazione del Comitato di revisionedella Chiesa, 2006Robert W. Cantwell

7 Rapporto statistico del 2006F. Michael Watson

8 Come usare il dono divino dellapreghieraAnziano Richard G. Scott

11 Il potere nutritivo degli inniAnziano Jay E. Jensen

14 Un impegno verso il SignoreAnziano John B. Dickson

16 La lingua degli angeliAnziano Jeffrey R. Holland

19 Bisogna che nasciate di nuovoAnziano David A. Bednar

22 Io so che vive il Redentor!Presidente Thomas S. Monson

SESSIONE POMERIDIANA DI SABATO

26 Lo Spirito del TabernacoloPresidente Boyd K. Packer

29 Profeti pionieri e dei nostri giorniAnziano Earl C. Tingey

32 Se questi vecchi muri potesseroparlareVescovo H. David Burton

34 La gratitudine: un sentiero checonduce alla felicitàBonnie D. Parkin

36 Ricorda e non perireAnziano Marlin K. Jensen

39 La ridedicazione del Tabernacolo di Salt LakePresidente James E. Faust

41 Memorie del TabernacoloPresidente Thomas S. Monson

43 Un tabernacolo nel desertoPresidente Gordon B. Hinckley

SESSIONE DEL SACERDOZIO

45 Lezioni di vitaAnziano Joseph B. Wirthlin

48 Al Sacerdozio di Aaronne: comeprepararsi per un decennio didecisioniAnziano Robert D. Hales

51 Accumulate una riservaVescovo Keith B. McMullin

54 Un messaggio per i miei nipotiPresidente James E. Faust

57 Il sacerdozio: un dono sacroPresidente Thomas S. Monson

60 «Sono pulito»Presidente Gordon B. Hinckley

SESSIONE ANTIMERIDIANA DI DOMENICA

67 Il potere guaritore del perdonoPresidente James E. Faust

70 Il divorzioAnziano Dallin H. Oaks

74 Ma il Vangelo non è forse vero? Ed allora, cosa conta il resto?Anziano Neil L. Andersen

76 Una lezione tratta dal Libro diMormonVicki F. Matsumori

78 Lo sapete?Anziano Glenn L. Pace

80 Il miracolo della Sacra BibbiaAnziano M. Russell Ballard

83 Ciò che soPresidente Gordon B. Hinckley

SESSIONE POMERIDIANA DI DOMENICA

85 Il messaggio della RestaurazioneAnziano L. Tom Perry

89 OggiAnziano Henry B. Eyring

92 «Mamma, noi siamo cristiani?»Anziano Gary J. Coleman

94 Chi sta con il Signor?Charles W. Dahlquist II

97 L’uomo dev’egli derubareIddio?Anziano Yoshihiko Kikuchi

99 Il punto di sicuro ritornoAnziano Dieter F. Uchtdorf

102 Il pentimento e laconversioneAnzianoRussell M.Nelson

105 Discorso di chiusuraPresidente Gordon B. Hinckley

RIUNIONE GENERALE DELLE GIOVANIDONNE

106 Figlie del Padre celesteSusan W. Tanner

109 Ricordare, pentirsi e cambiareJulie B. Beck

112 Rimanete sul sentieroElaine S. Dalton

115 La virtù adorni i tuoi pensieri senzaposaPresidente Gordon B. Hinckley

64 Autorità generali della Chiesa diGesù Cristo dei Santi degli UltimiGiorni

118 Indice delle storie raccontatedurante la conferenza

119 Insegnamenti per il nostro tempo

119 Testi di riferimento per il Sacerdoziodi Aaronne e le Giovani Donne

122 Presidenze generali delleOrganizzazioni ausiliarie

122 Notizie della Chiesa

Per un ulteriore aiuto nell’uso di questonumero per insegnare e apprendere,comprese le serate familiari comesuggerito dal presidente Gordon B.Hinckley (vedere a pagina 105), vederel’indice per argomento a pagina 3,l’indice delle storie raccontate durante laconferenza a pagina 118 e l’articolo 32nella parte B di Insegnare: Non c’è

chiamata più grande (articolonumero 36123 160).

C H I E S A D I G E S Ù C R I S T O D E I S A N T I D E G L I U L T I M I G I O R N I • M A G G I O 2 0 0 7

Liahona

Page 4: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

2

SESSIONE ANTIMERIDIANA DI SABATO 31 MARZO 2007Presiede: presidente Gordon B. Hinckley.Dirige: presidente Thomas S. Monson.Preghiera di apertura: anziano Robert F.Orton. Preghiera di chiusura: anziano Paul E. Koelliker. Inni cantati dal Coro delTabernacolo, diretto da Craig Jessop eMack Wilberg, con accompagnamentoall’organo di Clay Christiansen: «Gloria alSignor lassù!», Inni, 39; «È dolce l’ora delpregar», Inni, 86; «Bisogno al mondo v’è dite», Inni, 159, arrangiamento di Wilberg,inedito; «Ti siam grati, o Signor, per ilProfeta», Inni, 11; «Studiare, meditare epregare», Innario dei bambini, 66; «Come,Thou Fount of Every Blessing», Hymns(1948), 70, arrangiamento di Wilberg, editoda Oxford.

SESSIONE POMERIDIANA DI SABATO 31 MARZO 2007Presiede: presidente Gordon B. Hinckley.Dirige: presidente Gordon B. Hinckley.Preghiera di apertura: anziano Lowell M.Snow. Preghiera di chiusura: anziano R. Conrad Schultz. Inni cantati dal Coro delTabernacolo, diretto da Craig Jessop e MackWilberg, con accompagnamento all’organodi John Longhurst e Richard Elliott: «O Red’Israele», Inni, 6, arrangiamento di Wilberg,inedito; «Santi, venite», Inni, 21, arrangia-mento di Wilberg, inedito; «La Tua casaamiam», Inni, 155; «Un fermo sostegno»,Inni, 49; «This House We Dedicate to Thee»,Hymns, 245, arrangiamento di Wilberg, ine-dito; «Lo Spirito arde», Inni, 2, arrangia-mento di Wilberg, inedito.

SESSIONE DEL SACERDOZIO DI SABATO 31 MARZO 2007Presiede: presidente Gordon B. Hinckley.Dirige: presidente Thomas S. Monson.Preghiera di apertura: anziano Wayne S.Peterson. Preghiera di chiusura: anzianoPaul V. Johnson. Inni cantati da un coro didetentori del sacerdozio della Brigham

Young University, diretto da Ronald J.Staheli, con accompagnamento all’organo diJohn Longhurst: «Rise Up, O Men of God»,Hymns, 324, arrangiamento di Staheli, ine-dito; «Brightly Beams Our Father’s Mercy»,Hymns, 335, arrangiamento di Hopkins, inedito; «S’approssima il tempo», Inni, 3; «I Love the Lord», musica tratta da Hymns,124, testo di John Sears Tanner, arrangia-mento Staheli, inedito.

SESSIONE ANTIMERIDIANA DI DOMENICA 1 APRILE 2007Presiede: presidente Gordon B. Hinckley.Dirige: presidente Gordon B. Hinckley.Preghiera di apertura: anziano Robert K.Dellenbach. Preghiera di chiusura: anzianoWon Yong Ko. Inni cantati dal Coro delTabernacolo, diretto da Craig Jessop e MackWilberg, con accompagnamento all’organodi Richard Elliott e Clay Christiansen: «ÈCristo il nostro Re!» Inni, 43; «The Lord MyPasture Will Prepare», Hymns, 109, arrangia-mento di Wilberg, inedito; «Sono un figlio di Dio», Inni, 190; «Là dove sorge Sion»,Inni, 5; «For He Shall Give His Angels toWatch Over Thee», Mendelssohn, Jessop,inedito; «La fede si rafforzerà», Inni, 74;«Padre mio», Inni, 182 e 184, arrangiamentodi Gates, pubblicato da Jackman.

SESSIONE POMERIDIANA DI DOMENICA 1 APRILE 2007Presiede: presidente Gordon B. Hinckley.Dirige: presidente Thomas S. Monson.Preghiera di apertura: anziano H. RossWorkman. Preghiera di chiusura: anziano D. Rex Gerratt. Inni cantati dal Coro delTabernacolo, diretto da Craig Jessop e MackWilberg, con accompagnamento all’organodi Bonnie Goodliffe: «From All That Dwellbelow the Skies», Hymns, 90, arrangiamentodi Wilberg, inedito; «Nell’anima mia c’è ilsol», Inni, 140, arrangiamento di Wilberg,inedito; «Forza, figli del Signor», Inni, 35;«Bisogno ho di Te», Inni, 59, arrangiamentoWilberg, inedito.

RIUNIONE GENERALE DELLE GIOVANIDONNE DI SABATO 24 MARZO 2007Presiede: presidente Gordon B. Hinckley.Dirige: Susan W. Tanner. Preghiera di aper-tura: Hillary Olsen. Preghiera di chiusura:Rosey Bassett. Inni cantati da un coro for-mato dalle Giovani Donne provenienti daipali di Provo, Utah, diretto da Merrilee Webb,con accompagnamento all’organo di LindaMargetts: «Sono un figlio di Dio», Inni, 190,arrangiamento di Perry, inedito (corno fran-cese: Mary Wood-Lampros); «If the SaviorStood Beside Me», DeFord, arrangiamento diDeFord, inedito; «Attonito resto», Inni, 114,arrangiamento di Manookin, pubblicato daJackman (flauto: Kathleen Ellingson; arpa:Sarah Edwards); «As Zion’s Youth in LatterDays», Hymns, 256, arrangiamento adattatoda Kasen, pubblicato da Jackman.

DISPONIBILITÀ DELLE REGISTRAZIONIDELLA CONFERENZALa registrazione delle sessioni della confe-renza sono disponibili on line in molte lin-gue sul sito www.lds.org. Di solito sonodisponibili anche presso i centri distribu-zione entro due mesi dalla conferenza.

DISCORSI DELLA CONFERENZA SU INTERNETPer accedere ai discorsi della conferenzagenerale su Internet nelle diverse linguepotete collegarvi al sito www.lds.org.Cliccare su «Gospel Library», poi su«General Conference» e poi scegliere la lingua desiderata.

MESSAGGI PER L’INSEGNAMENTO FAMILIARE E L’INSEGNAMENTO IN VISITAPer quanto riguarda il messaggio per gliinsegnanti familiari e le insegnanti in visita, vi preghiamo di scegliere il discorsopiù adatto alle necessità di coloro che vengono visitati.

IN COPERTINAPrima pagina: fotografia di Craig Dimond.Ultima pagina: fotografia di Welden C.Andersen.

FOTOGRAFIE DELLA CONFERENZALe fotografie della conferenza generale sonostate scattate a Salt Lake City da CraigDimond, Welden C. Andersen, John Luke,Christina Smith, Les Nilsson, Scott Davis, RodBoam, Emily Leishman, Geoffrey McAllister,Mark Weinberg e Cortney Christensen; inBrasile da Laureni Ademar Fochetto eAdriano Carvalho Vedovi; in Canada da DavidZuskind; in Guatemala da Virna Rodríguez; inHonduras da Pablo Archaga, Ruth Figueroa,Armando Rivas e Armando Sierra; inGiamaica da Deven Rawle; in Perú da JuanManuel Rivera Gavilano; nelle Filippine daDanilo Soleta; in Svezia da Mark Hedengren.

Sommario della 177ma conferenza generaledi aprile

Page 5: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

INDICE PER ARGOMENTOAdorazione, 11Alleanze, 19, 76, 112Amore, 22, 34, 106Attivazione, 85, 109Autosufficienza, 51Avversità, 34, 78, 94Battesimo, 41, 92Bibbia, 80Compiacenza, 89Conferenza generale, 41, 105Conversione, 11, 19, 102Coraggio, 45, 57, 78Debiti, 51Decima, 57, 97, 115Decisioni, 48Dignità, 57Diligenza, 45, 51Dio Padre, 8Divinità, 83, 92Divorzio, 70Esempio, 106, 109Espiazione, 99Famiglia, 54, 76Fede, 8, 41, 48, 67, 74, 76,

78, 97, 109, 115Genitori, 94Gentilezza, 105Gesù Cristo, 22, 80, 109Giovani, 14Giovani Donne, 109Gratitudine, 34, 57Guarigione, 67, 70Hinckley, Gordon B., 29Impegno, 14Incoraggiamento, 16Inni, 11, 94Integrità, 45, 60Ispirazione, 26Istruzione, 54Lavoro missionario, 11Libero arbitrio, 94Libro di Mormon, 92

Maltrattamenti, 16Matrimonio, 16, 70, 105Mete, 45Modestia, 112Musica, 11, 26Natura divina, 94, 106Norme, 14Obbedienza, 14, 45, 48, 60,

94, 97Onestà, 45, 76Pace, 8Parola di Saggezza, 14Parole, 16Pentimento, 99, 102, 109Perdono, 67, 99Preghiera, 8, 76, 94, 115Preparazione, 48, 51Priorità, 74Procrastinazione, 89Profeti, 29, 32, 39Purezza, 60Responsabilità, 54Restaurazione, 83, 85, 92Rettitudine, 51, 54Ricordare, 36Rinascita spirituale, 19Risurrezione, 22Rivelazione, 92Riverenza, 11Riviste della Chiesa, 105Sacerdozio, 54, 57, 85Sacrificio, 80, 94, 109Santificazione, 19Scritture, 76, 80, 115Serata familiare, 105Servizio, 45, 85, 89Smith, Joseph, 78, 80Speranza, 102Spirito Santo, 26, 78Storia della Chiesa, 29, 32,

36, 39, 43Tabernacolo, 26, 29, 32, 39,

41, 43

Testimonianza, 32, 54, 78, 83Umiltà, 67Unità, 106Valore personale, 106Virtù, 112Vita eterna, 22Young, Brigham, 29

ORATORI ELENCATI INORDINE ALFABETICOAndersen, Neil L., 74Ballard, M. Russell, 80Beck, Julie B., 109Bednar, David A., 19Burton, H. David, 32Coleman, Gary J., 92Dahlquist, Charles W., II, 94Dalton, Elaine S., 112Dickson, John B., 14Eyring, Henry B., 89Faust, James E., 39, 54, 67Hales, Robert D., 48Hinckley, Gordon B., 43, 60,

83, 105, 115Holland, Jeffrey R., 16Jensen, Jay E., 11Jensen, Marlin K., 36Kikuchi, Yoshihiko, 97Matsumori, Vicki F., 76McMullin, Keith B., 51Monson, Thomas S., 4, 22,

41, 57Nelson, Russell M., 102Oaks, Dallin H., 70Pace, Glenn L., 78Packer, Boyd K., 26Parkin, Bonnie D., 34Perry, L. Tom, 85Scott, Richard G., 8Tanner, Susan W., 106Tingey, Earl C., 29Uchtdorf, Dieter F., 99Wirthlin, Joseph B., 45

L IAHONA M AGG I O 2007 3

Maggio 2007 Vol. 40 No. 5LIAHONA 00785-160Rivista ufficiale della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in lingua italianaPrima Presidenza: Gordon B. Hinckley, Thomas S. Monson, James E. FaustQuorum dei Dodici: Boyd K. Packer, L. Tom Perry, Russell M. Nelson, Dallin H. Oaks, M. Russell Ballard, Joseph B. Wirthlin, Richard G. Scott, Robert D. Hales, Jeffrey R. Holland, Henry B. Eyring, Dieter F. Uchtdorf, David A. BednarDirettore: Jay E. JensenConsulenti: Gary J. Coleman, Yoshihiko Kikuchi, Gerald N. Lund, W. Douglas ShumwayDirettore generale: David L. FrischknechtDirettore responsabile redazione: Victor D. CaveRedattore senior: Larry Hiller Direttore responsabile grafica: Allan R. LoyborgDirettore di redazione: R. Val JohnsonAssistente al direttore di redazione: Jenifer L. GreenwoodVice direttori: Ryan Carr, Adam C. OlsonAssistente di redazione: Susan BarrettRedazione: Christy Banz, Linda Stahle Cooper, David A.Edwards, LaRene Porter Gaunt, Carrie Kasten, MelissaMerrill, Michael R. Morris, Sally J. Odekirk, Judith M. Paller,Vivian Paulsen, Richard M. Romney, Jennifer Rose, Don L.Searle, Janet Thomas, Paul VanDenBerghe, Julie Wardell, Kimberly WebbCaposervizio: Monica L. DickinsonDirettore marketing: Larry HillerDirettore responsabile artistico: M. M. KawasakiDirettore artistico: Scott Van KampenDirettore di produzione: Jane Ann PetersStaff artistico e produzione: Cali R. Arroyo, ColletteNebeker Aune, Brittany Jones Beahm, Howard G. Brown, Julie Burdett, Thomas S. Child, Reginald J. Christensen,Kathleen Howard, Eric P. Johnsen, Denise Kirby, Randall J.PixtonDirettore di stampa: Craig K. SedgwickDirettore di diffusione: Randy J. BensonNotizie localiFrancesca Rosa VairaVia Segantini, 35I-22046 Merone (CO)Tel. e Fax: +39 031 65 13 [email protected]:Italia: C– 13,00Svizzera: Frsv. 21.00Per nuovi abbonamenti, rinnovi, reclami e cambiamenti di indirizzo rivolgersi al rappresentante della rivista dirione/ramo. I privati possono spedire un assegno/vagliapostale intestato a Ente Patrimoniale della Chiesa di GesùCristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Viale Don Orione, 10,20132 Milano.Inviateci i vostri manoscritti e le domande presso: Liahona,Room 2420, 50 East North Temple Street, Salt Lake City, UT84150-3220, USA; oppure mediante posta elettronica a [email protected]. La Liahona (un termine proveniente dal Libro di Mormon, chesignifica «bussola» o «indicatore») è pubblicata in albanese,armeno, bislama, bulgaro, cambogiano, cebuano, ceco,cinese, coreano, croato, danese, estone, figiano, finlandese,francese, giapponese, greco, haitiano, hindi, indonesiano,inglese, islandese, italiano, kiribati, lettone, lituano, malga-scio, marshallese, mongolo, norvegese, olandese, polacco,portoghese, rumeno, russo, samoano, sinhala, sloveno,spagnolo, svedese, tagalog, tahitiano, tamil, tedesco, telugu, thai, tongano, ucraino, ungherese, urdu e vietnamita.(La frequenza varia da lingua a lingua).© 2007 by Intellectual Reserve, Inc. Tutti i diritti riservati. Printed in the United States of America. I testi e le immagini della Liahona possono essere riprodottiper uso occasionale, non a scopo di lucro, in chiesa o infamiglia. Le immagini non possono essere riprodotte se nelladidascalia ne è indicato il divieto. Per maggiori informazionicontattare Intellectual Property Office, 50 East North Temple Street, Salt Lake City, UT 84150, USA; e-mail: [email protected] trovare la Liahona in molte lingue in Internet sul sitowww.lds.org. Cliccando su «Gospel Library». Per le altrelingue, cliccare su «Languages». For Readers in the United States and Canada: May 2007 Vol. 40 No. 5. LIAHONA (USPS 311-480) Italian (ISSN 1522-922X) is published monthly by The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, 50 East North Temple, Salt Lake City, UT 84150. USA subscription price is $10.00per year; Canada, $12.00 plus applicable taxes. PeriodicalsPostage Paid at Salt Lake City, Utah. Sixty days’ notice requiredfor change of address. Include address label from a recentissue; old and new address must be included. Send USA andCanadian subscriptions to Salt Lake Distribution Center ataddress below. Subscription help line: 1-800-537-5971.Credit card orders (Visa, MasterCard, American Express) maybe taken by phone. (Canada Poste Information: PublicationAgreement #40017431)POSTMASTER: Send address changes to Salt Lake Distribution Center, Church Magazines, PO Box 26368, Salt Lake City, UT 84126-0368.

Page 6: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

4

Il presidente Hinckley ha chiestoche io vi presenti le Autorità gene-rali, i Settanta di area e le presi-

denze generali delle organizzazioniausiliarie della Chiesa per il sostegno.Partecipiamo tutti non solo alzando la mano, ma con un cuore pronto asostenere.

Si propone di sostenere GordonBitner Hinckley come profeta, veg-gente, rivelatore e presidente dellaChiesa di Gesù Cristo dei Santi degliUltimi Giorni; Thomas SpencerMonson come primo consigliere dellaPrima Presidenza; James Esdras Faustcome secondo consigliere della PrimaPresidenza.

Quelli a favore possono manifestarlo

alzando la mano.Quelli contrari, se ve ne sono, lo

manifestino con lo stesso segno.Si propone di sostenere Thomas

Spencer Monson come presidente delQuorum dei Dodici Apostoli, BoydKenneth Packer come presidentefacente funzione del Quorum deiDodici Apostoli e i seguenti comemembri di detto quorum: Boyd K.Packer, L. Tom Perry, Russell M.Nelson, Dallin H. Oaks, M. RussellBallard, Joseph B. Wirthlin, Richard G.Scott, Robert D. Hales, Jeffrey R.Holland, Henry B. Eyring, Dieter F.Uchtdorf e David A. Bednar.

Quelli a favore possono manifestarlo.

Quelli contrari.Si propone di sostenere i consi-

glieri della Prima Presidenza e i DodiciApostoli come profeti, veggenti e rivelatori.

Quelli a favore possono manifestarlo.

Quelli contrari, se ve ne sono, lomanifestino nella stessa maniera.

Si propone di rilasciare i seguentiSettanta di area a partire dal 1° mag-gio 2007: D. Allen Andersen, C. ElmerBlack Jr., Ildefonso de Castro Deus,Oscar W. Chavez, Hector A. Dávalos,Carlos R. Fernandez, Carlos J. Garcia,John R. Gibson, José L. Gonzalez,Paulo Grahl, Beaver T. Ho Ching,

Emmanuel A. Kissi, Erich W.Kopischke, G. Steven Laney, BarryLee, James B. McDonald, Gerald A.Mead, Jorge Mendez, Rodrigo Myrrha,Carlos A. Perez, Richard G. Peterson,Eric B. Shumway, Joseph W. Sitati, A. Kim Smith, W. Blake Sonne, Gary M.Stewart, Michael J. Teh, Robert B.White e John W. Yardley.

Tutti coloro che desiderano unirsi a noi in un voto di ringraziamento,possono manifestarlo.

Si propone di sostenere qualinuovi membri del Primo Quorum dei Settanta: Enrique R. Falabella,

Sostegno dei dirigenti dellaChiesaP R E S I D E N T E T H O M A S S . M O N S O NPrimo consigliere della Prima Presidenza

SESSIONE ANTIMERIDIANA DI SABATO3 1 m a r z o 2 0 0 7

Page 7: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 5

Erich W. Kopischke, Michael J. Teh,Octaviano Tenorio e Claudio D. Zivic.

Quelli a favore lo manifestino.Quelli contrari.Si propone di sostenere i seguenti

nuovi Settanta di area: Richard K.Ahadjie, Rubén V. Alliaud, Climato C.A. Almeida, Sergio M. Anaya, Wilford W.Andersen, Fernando J. D. Araújo,Nolan D. Archibald, Carlos L. Astorga,Hector Avila, Marvin T. Brinkerhoff, M. Anthony Burns, David Cabrera,Rafael E. Castro, Gerald J. Caussé,Robert E. Chambers, Yoon HwanChoi, Kim B. Clark, David L. Cook,

Nelson D. Cordova, Gary L.Crittenden, Stephen L. Fluckiger,Jovencio A. Guanzon, Mario E.Guerra, Luis S. Hernandez, Garith C.Hill, Frederick C. Ihesiene, David H.Ingram, Tetsuji Ishii, Kapumba T. Kola,Richard K. Melchin, R. Bruce Merrell,Peter F. Meurs, Benson E. Misalucha,Enrique J. Montoya, K. Brett Nattress,Russell T. Osguthorpe, GamalielOsorno, Patrick H. Price, Paulo R.Puerta, Rubén L. Spitale, Natã C.Tobias, Frank V. Trythall, Terence M.Vinson, Taniela B. Wakolo, Richard W.Wheeler e Scott D. Whiting.

Quelli a favore possono manifestarlo.

Quelli contrari, se ve sono, con lo stesso segno.

Si propone di rilasciare, con unsegno di gratitudine e sincero apprez-zamento, Bonnie Rae Dansie Parkin,Kathleen Hurst Hughes e Anne ClarkPingree quale presidenza generaledella Società di Soccorso. Vengonoinoltre rilasciate tutte le componentidel Consiglio generale della Società diSoccorso.

Si propone anche di rilasciare JulieBangerter Beck e Elaine Schwartz

Gli anziani Henry B. Eyring (a sinistra) e Jeffrey R. Holland (al centro), membri del Quorum dei Dodici Apostoli, salutano il

presidente Gordon B. Hinckley dopo una sessione della conferenza.

Page 8: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

Dalton come consigliere della presidenza generale delle GiovaniDonne.

Tutti coloro che desiderano unirsia noi in un voto di ringraziamentoper l’eccellente servizio svolto e la devozione dimostrata, lo manifestino.

Si propone di sostenere JulieBangerter Beck come nuova presi-dentessa generale della Società diSoccorso, con Silvia Henriquez Allredcome prima consigliera e BarbaraThompson come seconda consigliera.

Quelli a favore lo manifestino.Quelli contrari, se ve sono, con lo

stesso segno.Si propone anche di sostenere

Elaine Schwartz Dalton come primaconsigliera e Mary Nielsen Cook comeseconda consigliera della presidenzagenerale delle Giovani Donne.

Quelli a favore possono manifestarlo.

Quelli contrari.Si propone di sostenere le altre

Autorità generali, Settanta di area e pre-sidenze generali delle organizzazioniausiliarie come attualmente costituite.

Quelli a favore possono manifestarlo.

Quelli contrari possono manifestarlo.

Presidente Hinckley, risulta che la votazione è stata favorevole all’unanimità.

Grazie, fratelli e sorelle, per lavostra fede e le vostre preghiere. ■

6

Cari Fratelli, come prescritto perrivelazione nella sezione 120 diDottrina e Alleanze, il Consiglio

per la disposizione delle decime auto-rizza le spese dei fondi della Chiesa.Questo consiglio è formato dallaPrima Presidenza, dal Quorum deiDodici Apostoli e dal VescovatoPresiedente. Questo consiglio approvai bilanci per la gestione e i diparti-menti della Chiesa. Dopo aver rice-vuto l’autorizzazione del consiglio, i dipartimenti della Chiesa ammini-strano i fondi approvati rispettando

le istruzioni e le direttive della Chiesa.Il Dipartimento di revisione della

Chiesa ha accesso a tutti i dati esistemi necessari per valutare l’ade-guatezza dei controlli sulle donazionie spese dei fondi e salvaguardare lerisorse della Chiesa. Il Dipartimentodi revisione della Chiesa è indipen-dente da tutti gli altri dipartimenti e attività della Chiesa e il personale è composto da contabili, revisoriinterni, revisori dei sistemi informa-tici e altri professionisti qualificati eaccreditati.

Secondo le revisioni svolte, ilDipartimento di revisione dellaChiesa ritiene che, sotto tutti i puntidi vista, le donazioni ricevute, lespese effettuate e i beni della Chiesaper l’anno 2006 sono stati registratie gestiti nel rispetto di adeguate pra-tiche contabili e in accordo con ledirettive approvate per il bilancio ele procedure stabilite dalla Chiesa.

Con profondo rispetto,Comitato di revisione della ChiesaRobert W. CantwellDirettore Generale ■

Relazione delComitato direvisione dellaChiesa, 2006P R E S E N TATA DA R O B E R T W. C A N T W E L LDirettore Generale del Dipartimento di revisione della Chiesa

Alla Prima Presidenza della Chiesa di Gesù Cristo dei Santidegli Ultimi Giorni

Page 9: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 7

F ratelli e sorelle, la PrimaPresidenza ha emesso ilseguente rapporto statistico

riguardante la crescita dei membri e la situazione della Chiesa al 31 dicem-bre 2006.

Numero delle unità della ChiesaPali.................................................2.745Missioni............................................344Distretti............................................630

I fedeli e i missionari del Distretto di Linstead, Giamaica, si riuniscono per una trasmissione della conferenza.

Rioni e rami .................................27.475

Membri della ChiesaNumero totale dei membri....12.868.606Aumento dei bambini al di sotto degli otto anni ...............94.006Convertiti battezzati..................272.845

MissionariNumero dei missionari a tempo pieno .............................53.164

TempliTempli dedicati durante il 2006...................................................2(Sacramento California, HelsinkiFinlandia)Templi ridedicati durante il 2006...................................................2(Santiago Cile, Papeete Tahiti)Numero totale di templi attivi .......124

Membri eminenti deceduti dopo loscorso aprile

Anziano Devere Harris, già mem-bro dei Settanta; Anziano Spencer H.Osborn, già membro dei Settanta;Sorella Elisa Young Rogers Wirthlin,moglie dell’anziano Joseph B. Wirthlindel Quorum dei Dodici Apostoli;Sorella Norma Wilson BerntsonAshton, vedova dell’anziano Marvin J.Ashton, già membro del Quorum dei Dodici Apostoli; Sorella DorothyPorter Holt, già consigliera della presi-denza generale delle Giovani Donne. ■

Rapportostatistico del 2006P R E S E N TAT O DA F. M I C H A E L WAT S O NSegretario della Prima Presidenza

Page 10: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

8

Questa conferenza è iniziata conuna toccante interpretazionedel classico inno «È dolce l’ora

del pregar» da parte del magnificoCoro del Tabernacolo. Le parole fami-liari ci rammentano che la preghiera èla fonte di conforto, sollievo e prote-zione garantitaci dal nostro affettuosoe compassionevole Padre celeste.

Il dono della preghieraLa preghiera è un dono divino del

nostro Padre celeste a ogni anima.Pensateci: l’Essere supremo asso-luto, il Personaggio che sa ogni cosa,

vede ogni cosa e ha ogni potereincoraggia voi e me, insignificanticome siamo, a conversare con Luiquale nostro Padre. A dire il vero,poiché sa quanto disperatamenteabbiamo bisogno della Sua guida,Egli comanda: «Prega… con la vocecome pure nel tuo cuore; sì, dinanzial mondo come pure in segreto, inpubblico come pure in privato».1

A prescindere dalle circostanze, chesiamo umili o arroganti, poveri o ric-chi, liberi o schiavi, istruiti o ignoranti,amati o abbandonati, possiamo rivol-gerci a Lui. Non abbiamo bisogno diun appuntamento. La nostra supplicapuò essere breve od occupare tutto iltempo necessario. Può essere unalunga espressione di amore e gratitu-dine o un’urgente richiesta di aiuto.Egli ha creato cosmi infiniti e li hapopolati con dei mondi, eppure voi edio possiamo parlare con Lui personal-mente, ed egli risponderà sempre.

Come si prega?Noi preghiamo il nostro Padre

celeste nel sacro nome del Suo Figliodiletto, Gesù Cristo. La preghiera èpiù efficace quando ci sforziamo diessere puri e obbedienti, spinti damotivi degni e disposti a fare ciò che

Egli chiede. La preghiera umile e fiduciosa porta guida e pace.

Non vi preoccupate dei sentimentiespressi goffamente. Basta che parlateal vostro Padre compassionevole ecomprensivo. Voi siete i Suoi figli pre-ziosi che Egli ama in modo perfetto eche vuole aiutare. Quando pregatericonoscete che il Padre in cielo èvicino e vi sta ascoltando.

Un modo per migliorare la pre-ghiera è di imparare a fare le domandegiuste. Prendete in considerazione dipassare dal chiedere le cose che voivolete al cercare onestamente ciò cheEgli vuole per voi. Quando apprende-rete la Sua volontà, pregate per essereguidati ad avere la forza per farla.

Se doveste mai sentirvi distanti da nostro Padre, le ragioni possonoessere molte. Qualsiasi sia la causa,se continuate a invocare il Suo aiuto,Egli vi guiderà a fare ciò che vi farà dinuovo sentire che è vicino. Pregateanche quando non avete desiderio di farlo. A volte, come un bambino,potete comportarvi male e pensaredi non potervi rivolgere a vostroPadre con un problema. Quello è ilmomento in cui avete maggior biso-gno di pregare. Non pensate mai diessere troppo indegni di pregare.

Mi chiedo se potremo mai vera-mente comprendere l’immenso poteredella preghiera finché non affrontiamoun problema opprimente e urgente eci rendiamo conto che non abbiamo il potere di risolverlo. Allora ci rivolge-remo a nostro Padre riconoscendoumilmente la nostra totale dipendenzada Lui. Questo ci aiuta a trovare unluogo isolato in cui poter esprimereverbalmente i nostri sentimenti, per il tempo e con l’intensità necessari.

Io l’ho fatto. Una volta ebbi un’e-sperienza che mi causò immensaansietà. Non aveva nulla a che fare con la disobbedienza o la trasgres-sione, ma con un rapporto umanoestremamente importante. Per un po’ riversai il mio cuore in preghiereinsistenti. Per quanto provassi, non

Come usare ildono divino dellapreghieraA N Z I A N O R I C H A R D G. S C O T TMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

La preghiera è un dono divino del nostro Padre celeste a ogni anima.

Page 11: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 9

riuscivo a trovare una soluzione, a calmare la forte emozione che era den-tro di me. Invocai l’aiuto di quel PadreEterno che sono giunto a conoscere e in cui confido completamente. Nonriuscivo a vedere una via che mi dessela calma di cui generalmente godo. Fui sopraffatto dal sonno. Quando misvegliai ero totalmente in pace. Mi ingi-nocchiai nuovamente in solenne pre-ghiera e chiesi: «Com’è successo?» Nelmio cuore sapevo che la risposta era ilSuo amore e il Suo interesse per me.Tale è il potere della preghiera sinceraa un Padre compassionevole.

Ho imparato molto sulla preghieraascoltando il presidente Hinckley che offre delle suppliche alle nostreriunioni. Potete anche imparare da luistudiando attentamente l’eccezionalepreghiera pubblica che disse alla finedella conferenza di ottobre 2001 per ifigli del Padre di tutto il mondo. Eglipregò dal cuore, non con un mano-scritto preparato. (Per comodità que-sta preghiera è riportata nelle note).2

Studiate quella preghiera e vedreteche non vi sono vane ripetizioni, modidi atteggiarsi per impressionare glialtri, come a volte accade. Egli usaparole semplici in modo eloquente.Egli prega come un figlio umile e fidu-cioso che conosce bene il suo amatoPadre in cielo. Egli confida nella cer-tezza che la Sua risposta arriveràquando sarà maggiormente necessaria.Ogni preghiera è adattata al suo scopo,con la chiara dichiarazione di ciò cheha bisogno di essere risolto, comepure l’ampia espressione di gratitudineper le benedizioni specifiche e ricono-sciute. Le sue preghiere spontaneesono come gemme ben tagliate, comeuna testimonianza silenziosa del postofondamentale che la preghiera haoccupato nella sua vita per molti anni.

In che modo le preghiere ricevonorisposta?

Alcuni principi relativi a come le preghiere ricevono risposta forsepotranno aiutarvi.

Spesso quando preghiamo peravere aiuto in una questione impor-tante, il Padre celeste ci dà dei dolcisuggerimenti che richiedono che pen-siamo, esercitiamo la fede, lavoriamo,a volte lottiamo e poi agiamo. È unprocesso graduale che ci permette di discernere risposte ispirate.

Ho scoperto che ciò che a voltesembra una barriera impenetrabilealla comunicazione non è altro che unpasso gigantesco da fare con fiducia.Di rado riceverete una risposta com-pleta tutta in una volta. Arriverà unpezzo alla volta, in pacchetti, in modoche cresca la vostra capacità. Manmano che ogni pezzo sarà seguito con fede, sarete condotti ad altre parti finché non avrete tutta la rispo-sta. Questo schema richiede che esercitate la fede nella capacità del

Padre di rispondere. Anche se a volteè un processo difficile, comporta sem-pre una notevole crescita interiore.

Egli ascolterà sempre le vostre preghiere e immancabilmente rispon-derà. Tuttavia, le sue risposte arrive-ranno raramente quando sarete inginocchio, anche quando invochereteuna risposta immediata. Egli piuttostovi suggerirà nei quieti momenti in cuilo Spirito può toccare la vostra mentee il vostro cuore più efficacemente.Perciò dovreste trovare dei perioditranquilli per riconoscere quandosiete istruiti e rafforzati. Il Suometodo vi porta a crescere.

Il presidente David O. McKay testimoniò: «È vero che la rispostaalle nostre preghiere può non giun-gere sempre in maniera diretta, almomento e alla maniera che noi ciaspettiamo; essa, comunque, arriva al momento e nel modo migliore peril bene di colui che ha offerto la sup-plica».3 Siate grati che a volte Dio vilasci sforzare per molto tempo primache arrivi la risposta. Il vostro carat-tere crescerà e la vostra fede aumen-terà. C’è un rapporto tra queste duecose: maggiore è la vostra fede e piùforte è il vostro carattere, e un grandecarattere aumenta la vostra capacitàdi esercitare anche maggior fede.

Potrà anche accadere che ilSignore vi fornisca una risposta primaancora che voi la chiediate, qualorasiate ignari di un pericolo che vi cir-conda, o in buona fede stiate com-piendo una scelta sbagliata.

È molto difficile quando una pre-ghiera sincera per qualcosa che desi-derate molto non riceve risposta nelmodo che volete. È difficile capireperché il vostro modo di esercitareuna fede profonda e sincera con unavita obbediente non porta ai risultatidesiderati. Il Salvatore ha insegnato:«Qualsiasi cosa chiederete al Padre in nome mio, che sia utile per voi, visarà data».4 A volte è difficile ricono-scere che cosa è meglio o utile pervoi nel tempo. La vostra vita sarà più

Page 12: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

10

facile quando accetterete che ciò cheDio fa nella vostra vita è per il vostrobene eterno.

A voi viene chiesto di cercareuna risposta alle vostre preghiere.5

Obbedite al consiglio del Maestro di «studiarlo nella [vostra] mente».6

Spesso vi verrà in mente una solu-zione e mentre cercherete confermache la vostra risposta è giusta, arriveràl’aiuto. Potrà avvenire tramite levostre preghiere, o come impressioneda parte dello Spirito Santo, e a voltegrazie all’intervento di altre persone.7

Questa guida sulla preghiera data a Oliver Cowdery può aiutare anchevoi: «Ecco… hai supposto che te loavrei dato, mentre tu non vi hai postomente, salve per chiedermelo…

Devi studiarlo nella tua mente; poidevi chiedermi se sia giusto, e se ègiusto… il tuo petto ard[erà] dentrodi te; perciò sentirai che è giusto».8

La risposta giunge come un senti-mento accompagnato da una convin-zione. Il Salvatore definisce due modiseparati: «Io ti parlerò nella tua mente

e nel tuo cuore mediante lo SpiritoSanto».9

Le risposte alla mente e al cuoresono messaggi dello Spirito Santo alnostro spirito. Per me la risposta allamente è molto specifica, come paroledettate, mentre la risposta al cuore è generica, come un sentimento chespinge a pregare ulteriormente.10

Poi il Signore chiarisce: «Ma se [ciò che proponi] non fosse giusto…sentirai uno stupore di pensiero».11

Quello per me è un sentimento diinquietudine e disagio.

A Oliver Cowdery fu insegnato unaltro modo in cui arrivano le rispostepositive: «Non sussurrai pace alla tuamente a questo riguardo?»12 Il senti-mento di pace è la testimonianza diconferma più comune che io provopersonalmente. Quando mi sono concentrato molto su una questioneimportante, cercando di risolverlasenza successo, ho continuato a sfor-zarmi con fede. In seguito, mi ha per-vaso una pace che ha calmato la miaansietà, come Lui ha promesso.

Alcuni malintesi sulla preghiera pos-sono essere chiariti rendendosi contoche le Scritture definiscono i principidi una preghiera efficace, ma non assi-curano quando sarà data una risposta.Effettivamente, Egli risponderà in unodei tre modi. Primo, potete sentirepace, conforto e rassicurazione che viconfermano che la decisione è giusta.Secondo, potete provare sentimentiagitati, lo stupore di pensiero cheindica che la vostra scelta è sbagliata.Oppure, terzo, e questo è il modo diffi-cile, potete non sentire alcuna risposta.

Che cosa fate quando vi siete pre-parati attentamente, avete pregatoferventemente, atteso la risposta per un periodo ragionevole e ancoranon sentite una risposta? Potete voleresprimere gratitudine quando questoaccade, poiché dimostra la Sua fidu-cia. Quando vivete degnamente e lavostra scelta è in accordo con gli inse-gnamenti del Salvatore, e voi avetebisogno di agire, procedete con fidu-cia. Se starete attenti ai suggerimentidello Spirito, al momento opportunoavverrà una delle due cose: o arriveràlo stupore di pensiero, che indica unascelta sbagliata, o sentirete la pace e il petto che arde a conferma che lavostra scelta era corretta. Quandovivete rettamente e agite con fiducia,Dio non vi farà procedere tropposenza farvi avere l’impressione che viavverte che avete preso la decisionesbagliata.

Gratitudine per il dono dellapreghiera

Un aspetto importante della pre-ghiera è la gratitudine. Gesù dichiarò:«E in nulla l’uomo offende Dio… senon… coloro che non riconoscono la sua mano in ogni cosa e non obbe-discono ai suoi comandamenti».13

Quando contempliamo l’incompara-bile dono della preghiera e le illimi-tate benedizioni che ne derivano, unonesto apprezzamento riempie lanostra mente e il nostro cuore fino afarli traboccare di gratitudine. Non

Page 13: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

dovremmo quindi continuamente eprofondamente esprimere al nostrobeneamato Padre, secondo la nostracapacità, la nostra illimitata gratitu-dine per il dono divino della pre-ghiera e per le Sue risposte alle nostrenecessità che ci spingono a crescere?

Vi attesto che nostro Padre rispon-derà sempre alle vostre preghiere nelmodo e nel momento che sarannoper il vostro bene eterno. Nel nomedi Gesù Cristo. Amen. ■NOTE

1. DeA 19:28.2. «O Dio, nostro Padre eterno, Tu che sei il

grande Giudice delle nazioni, Tu che sei il governatore dell’universo, nostro Padre e nostro Dio, noi Tuoi figli guardiamo a Te con fede in questo momento buio esolenne. Ti preghiamo, caro Padre, di bene-dirci con la fede. Benedicici con l’amore,con la carità nei nostri cuori, con uno spi-rito di perseveranza per estirpare i tre-mendi mali che affliggono questo mondo.Dai protezione e guida a coloro che sonoimpegnati attivamente nella battaglia.Benedicili e preserva la loro vita; salvali dalpericolo e dal male. Ascolta le preghieredei loro cari per la loro salvezza. Preghiamoperché le grandi democrazie della terra icui governi hai contribuito a creare, pos-sano ottenere libertà, pace e capacità dioperare in democrazia.«Padre, guarda con misericordia a questaTua nazione, ai suoi amici in questimomenti di bisogno. Risparmiaci e aiutaci a camminare con fede in Te e nel Tuobeneamato Figlio, sulla cui misericordia noicontiamo e a cui guardiamo come nostroSalvatore e Signore. Benedici la causa dellapace e fa che possa presto tornare; Ti pre-ghiamo umilmente, chiedendoTi di perdo-nare la nostra arroganza, di guardare al di là dei nostri peccati ed essere buono e pieno di grazia verso di noi, e aiutarci a volgere a Te i nostri cuori con amore.Preghiamo umilmente nel nome di Coluiche ama tutti, il Signore Gesù Cristo,nostro Redentore e Salvatore. Amen»(«Fino al giorno in cui ci rivedrem»,Liahona, gennaio 2002, 105).

3. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa:David O. McKay, 78.

4. DeA 88:64; corsivo dell’autore; vedereanche versetti 63, 65.

5. Vedere DeA 6:23, 36; DeA 8:2–3, 10; DeA 9:9.6. DeA 9:8.7. Vedere Spencer W. Kimball, The Teachings

of Spencer W. Kimball, curato da Edward L.Kimball (1982), 252.

8. DeA 9:7–8; corsivo dell’autore.9. DeA 8:2; corsivo dell’autore.

10. Vedere Enos 1:3–5, 9–10.11. DeA 9:9.12. DeA 6:23; corsivo dell’autore.13. DeA 59:21.

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 11

Questo magnifico coro tiene deisermoni che ispirano. Infatti«alcuni dei più grandi sermoni

sono predicati mediante il canto degliinni».1 La mia testimonianza e conver-sione al Vangelo restaurato è stata for-temente influenzata dal canto degliinni di Sion quando ero un ragazzo.Sono cresciuto nella piccola città diMapleton, nello Utah, e ho frequen-tato le riunioni in quella che oggi ènota come la «vecchia chiesa bianca».La mia mamma novantacinquennevive ancora a Mapleton. Quando vadoa trovarla, passo vicino alla «vecchiachiesa bianca» e molti dolci ricordi mivengono alla mente. Tra questi c’è ilpotere di conversione degli inni che

cantavamo al sacerdozio, alla scuoladomenicale e alle riunioni sacramen-tali. Le mie esperienze sono statesimili a quella del presidente Hinckleyquando, da diacono, partecipò consuo padre a una riunione di palo del sacerdozio. Cantarono «Lodeall’uomo».2 In seguito egli disse: «Hoavuto un’impressione che non mi hapiù abbandonato: che Joseph Smithera davvero un profeta di Dio».3

Credo che molti dei nostri santi loprovino ripetutamente. Gli inni gio-cano un ruolo essenziale nella spiri-tualità, rivelazione e conversione.

Gli inni invitano lo SpiritoGli inni sono «un elemento indi-

spensabile delle nostre riunioni dichiesa. [Essi] invocano lo Spirito delSignore».4 Spesso lo fanno più rapida-mente di qualsiasi altra cosa possiamofare. Il presidente J. Reuben Clark Jr. hadetto: «Ci avviciniamo maggiormenteal Signore tramite la musica più di qual-siasi altra cosa, eccetto la preghiera».5

Due missionari che stavano inse-gnando ad una coppia anziana a casaloro in Perù vennero interrotti dall’ar-rivo del figlio con la moglie e tre bam-bini. Gli anziani spiegarono chi erano eche cosa stavano facendo. Il figlio erasospettoso nei riguardi dei missionari,provocando una situazione imbaraz-zante. Il collega più giovane pregò in

Il potere nutritivodegli inniA N Z I A N O J A Y E . J E N S E NMembro dei Settanta

Gli inni giocano un ruolo essenziale nella spiritualità,rivelazione e conversione.

Page 14: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

12

silenzio: «Padre celeste che cosa dob-biamo fare?» E sentì che dovevano can-tare. Essi cantarono «Sono un figlio diDio».6 Lo Spirito toccò il cuore dei cin-que componenti della famiglia. Invecedi due convertiti, tutti e sette diventa-rono membri della Chiesa, influenzatiall’inizio da un inno.

La musica alle riunioni e alle lezionitenute in chiesa dovrebbe agevolareuno spirito di adorazione, rivelazionee testimonianza. Per le riunioni sacra-mentali, il vescovato o la presidenzadi ramo è responsabile della selezionee approvazione della musica. Essi siassicurano che la musica, le parole egli strumenti musicali siano degni esacri, e che favoriscano l’adorazione ela rivelazione. La musica diventa un’e-sibizione quando attira l’attenzione sudi sé. Anni fa, ero responsabile dellamusica a una riunione in cui uno spe-ciale numero musicale fu un’esibi-zione. Fu una delusione. Lo spirito diadorazione fu sminuito.

Gli inni invitano la rivelazioneGli inni «creano un sentimento di

riverenza».7 Le parole riverenza e

rivelazione sono come gemelli chegodono l’uno della compagnia dell’al-tro. Quando i Settanta e il VescovatoPresiedente sono invitati alle riunionicon la Prima Presidenza e i Dodici, civiene raccomandato di arrivare pertempo e di ascoltare riverentemente il preludio musicale. Questo invita larivelazione e ci prepara alla riunione.

Il presidente Packer ha insegnatoche un fedele che suona dolcemente«un preludio musicale tratto dall’in-nario calma i nostri sentimenti e ciinduce a pensare alle parole che pre-dicano le cose pacifiche del regno. Seascoltiamo, ci insegnano una lezionesul Vangelo, poiché gli inni dellaRestaurazione sono, di fatto, un corsodi dottrina!»8

Gli inni invitano la conversioneGli inni della Restaurazione por-

tano con sé lo spirito di conversione.Sono il risultato del sacrificio. Innicome «Lode all’uomo»,9 «Santi,venite»,10 «Anziani d’Israele»,11 «Tisiam grati, o Signor, per il Profeta»,12

«O Re d’Israele»13 e molti altri rafforzano le grandi verità della

Restaurazione, come la divinità delPadre e del Figlio, il piano di reden-zione, la rivelazione, le Scritture degliultimi giorni, il raduno d’Israele, ilsanto sacerdozio, le ordinanze e lealleanze. Questi inni che nutronocreano un’atmosfera che invita loSpirito che ci guida alla conversione.

Come sarebbero incomplete evuote le riunioni sacramentali senzagli inni di adorazione.14 Sacri tra tuttigli inni sono quelli che dipingono ilsacrificio e lo spargimento del san-gue di Gesù Cristo e la Sua infinitaespiazione.

I miei primi ricordi del potere diguarigione del Salvatore sono collegatiagli inni sacramentali. Questa strofa è reale per me: «Attonito resto pen-sando all’immenso amor che il grandeSovrano professa ed offre a me».15

La mia comprensione delle dot-trine dell’Espiazione è connessa agliinni. Questo verso è esplicativo.

Completo è il pian ch’Ei adempì, disegno redentor.Giustizia e amore in armoniacon la mercè del ciel.16

Page 15: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 13

L’insegnamento degli inni aibambini inizia in casa

Cantare gli inni e ascoltare musicaappropriata inizia in casa. La PrimaPresidenza ci ha ricordato:

«I Santi degli Ultimi Giorni dovreb-bero riempire le loro case con le notedella buona musica…

Speriamo che l’innario trovi unposto di primo piano tra le Scritture e gli altri libri di religione nelle nostrecase. Gli inni possono portare la fami-glia ad uno spirito di bellezza e dipace e possono ispirare amore e unitàtra i suoi componenti.

Insegnate ai vostri figli ad amaregli inni. Cantateli la domenica, alleserate familiari, durante lo studiodelle Scritture e quando dite le vostrepreghiere. Cantateli mentre lavorate,mentre giocate, mentre viaggiateinsieme. Cantate gli inni come ninna-nanna per rafforzare la fede e la testi-monianza nei vostri piccoli».17

Un’adorazione più significativagrazie agli inni

Importanti lezioni che ho imparatoe cercato di applicare sugli inni sono:

1. Sforzarsi di essere più puntualialle riunioni, sedersi tranquilla-mente ad ascoltare il preludiomusicale e provare riverenza erivelazione.

2. Uscire dalle riunioni con più rive-renza, permettendo al postludio di prolungare lo spirito dellariunione.

3. Cantare gli inni. Vedo alcuni chehanno accesso agli innari, ma chenon cantano.

4. Scegliere inni appropriati alleriunioni e ai messaggi.

5. Usare gli inni per introdurre oenfatizzare passi scritturali e prin-cipi del Vangelo nelle lezioni.

6. Ascoltare gli inni più frequente-mente nella vostra casa, invitandolo Spirito a essere diffuso.

Prego che possiamo eliminareogni musica inappropriata dallanostra vita e seguire il consiglio della Prima Presidenza: «Fratelli e sorelle, cantiamo gli inni per in-vitare lo Spirito del Signore nellenostre congregazioni, nelle nostrecase e nella nostra vita personale.

Impariamoli a memoria e meditia-moli, recitiamoli e cantiamoli, eattingiamo da essi il nostro nutri-mento spirituale. Sappiate che ilcanto dei giusti è una preghiera peril nostro Padre in cielo, ‹e sarà rispo-sto loro con una benedizione sulloro capo›».18 Di questi principirendo testimonianza nel nome diGesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Inni, ix.2. Inni, 19.3. Teachings of Gordon B. Hinckley (1997),

399.4. Inni, ix.5. Conference Report, ottobre 1936, 111.6. Inni, 190.7. Inni, ix.8. «La riverenza richiama la rivelazione»,

Liahona, gennaio 1992, 27.9. Inni, 19.

10. Inni, 21.11. Inni, 201.12. Inni, 12.13. Inni, 6.14. Proprio come gli inni sono essenziali

all’adorazione domenicale e familiare, così lo sono gli inni di Natale (vedereInni,120–132).

15. «Attonito resto», Inni, 114.16. «Iddio ebbe carità», Inni, 105.17. Inni, x.18. Vedere Inni, x.

Page 16: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

14

Buon giorno, fratelli e sorelle.Questa mattina vorrei rivol-germi ai giovani della Chiesa

proprio nello stesso modo in cuiassieme a sorella Dickson darei deiconsigli alla mia famiglia.

Sappiamo che siete una genera-zione di giovani eccezionalmenteintelligenti, che presto prenderà ilnostro posto quali dirigenti nella casa,sul posto di lavoro, nella comunità enella Chiesa.

Il Padre celeste ama ciascuno di voi e vi ha mandati sulla terra con unoscopo. Ha rivelato un Piano di felicitàche, se seguito, alla fine vi porterà dinuovo alla Sua presenza, dopo che

avrete superato vittoriosi le prove e lesfide del mondo. L’impegno a viveresecondo gli schemi che il Signore hastabilito vi darà la forza di fare corret-tamente le vostre scelte morali. Gliobblighi sinceri che prendete con voistessi e con il Signore saranno fonda-mentali. Nel Libro dei Salmi leggiamo:«Rimetti la tua sorte nell’Eterno;… edegli opererà» (Salmi 37:5).

Siete venuti su questo mondo inun periodo atteso fin dal principio, i tempi che precedono la SecondaVenuta del Signore, durante i quali, dauna parte, il vangelo di Gesù Cristo èstato restaurato nella sua pienezza e,dall’altra parte, esistono grande agita-zione, confusione e malvagità. Il ter-reno di prova sul quale siete nati èmeraviglioso, offrendo grandi possibi-lità, ma allo stesso tempo il pericolo vidilaga, minacciando persino la nostrastessa anima. Questo è il momento diprendere un impegno con il Signoresu cosa vorrete diventare in questoperiodo di prova terreno. Lo SpiritoSanto vi aiuterà, insieme ai vostri geni-tori, i profeti viventi e le Scritture, adistinguere fra il bene e il male inmodo da prendere decisioni giuste.

Mi auguro che studiate con devo-zione l’opuscolo Per la forza dellagioventù e che nel vostro portafoglioo nella borsa ne abbiate la copia

ridotta per ripassarla. Se decidete oradi vivere secondo gli schemi messi in risalto dalle pagine di questo opu-scolo proverete una grande felicità inquesta vita e nell’eternità.

Permettetemi di aiutarvi a com-prendere, raccontandovi l’esperienzavissuta da un dirigente della Chiesa,come la decisione di prendere impe-gni fin da ora può esservi utile.Quando era un ragazzo decise cheavrebbe osservato sempre la Parola diSaggezza e che non avrebbe mai fattouso di alcool o di tabacco. Non ricordache cosa lo spinse allora a prenderequell’impegno così importante, manel suo cuore conquistò una decisivavittoria, e in ginocchio promise alSignore che avrebbe sempre osservatoquel comandamento. Negli anni vifurono occasioni in cui fu invitato afare uso di quelle sostanze, ma imparòche «No, grazie», era una buona rispo-sta da dare. Non dovette lottare con laParola di Saggezza perché anni primaaveva preso un impegno nel propriocuore e aveva promesso sinceramenteal Signore di osservare quella legge.

Quando chiedete al Padre celestedi ricevere benedizioni circa la Paroladi Saggezza, includete anche l’impe-gno a non toccare mai le droghe così presenti nella società moderna.L’avversario avrà poco potere di ten-tarvi con cose che non avete mai toccato.

Quali membri della Chiesa, siamostati battezzati e abbiamo fatto l’al-leanza di prendere su di noi il nomedi Gesù Cristo e di osservare i coman-damenti di Dio. Se commettiamodegli errori, il Vangelo ci permette dipentirci sinceramente e di essere per-donati. Sia che siate giovani o no, ilvostro impegno, che comprende ilpentimento e l’abbandono di queipeccati già commessi, può cominciareda dove vi trovate adesso.

Il Signore promette grandi edeterne benedizioni ai Suoi figli retti e contriti, ma sapendo quanto ègrande il pericolo in questa vita, ci

Un impegno versoil SignoreA N Z I A N O J O H N B . D I C K S O NMembro dei Settanta

Questo è il momento di prendere un impegno con il Signore su cosa vorrete diventare in questo periodo di prova terreno.

Page 17: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 15

ha comandato di «badare a [n]oi stessi,e di prestare diligente attenzione alleparole di vita eterna» (DeA 84:43).Poiché ci ama e vuole che ritorniamo aLui, questo comandamento di «badarea [n]oi stessi» ci stimola a prestareattenzione a ogni cosa che ci riguarda:il tipo di ambiente che frequentiamo,cosa vediamo e leggiamo, i diverti-menti e i media che scegliamo, lamusica che ascoltiamo e altro ancora.

È molto importante fissare unoschema dei primi impegni. Ad esem-pio, per ricevere le benedizioni pro-messe a chi paga la decima e leofferte, dovete impegnarvi ora apagare la decima su tutte le vostreentrate. Pagando la decima diven-tiamo meno egoisti e più simili al

nostro Padre celeste, che vuole condi-videre tutto ciò che ha con i Suoi figliretti. Prendere questa decisione sirivelerà estremamente importante. È interessante notare che, propriocome per la decima, ogni comanda-mento ha lo scopo di farvi raggiun-gere la felicità eterna e aiutarvi adiventare più simili al Padre che è nei cieli. Decidete ora di essere comeNefi che era assolutamente deciso adandare e fare «le cose che il Signore[aveva] comandato» (1 Nefi 3:7).

Passiamo a considerare altri impe-gni che porteranno dei benefici allavostra vita. Non sarebbe bello, adispetto di quello che gli altri a scuolapossono fare, se da questo momentoin poi foste conosciuti per la vostra

integrità e il linguaggio pulito?Decidete ora di non imbrogliare mai,che il vostro linguaggio sarà pulito, che per tutta la vita la vostra bocca nonpronuncerà mai parole o storie volgari.Questi impegni potete prenderli inginocchio nella tranquillità della vostrastanza. E avrete successo se vi avvicine-rete al Signore con onestà, devozionee umiltà. Le Scritture insegnano: «Siiumile, e il Signore Iddio ti condurràper mano e darà risposta alle tue pre-ghiere» (DeA 112:10).

Un altro impegno che dovresteprendere riguarda la modestia nelvestire e il comportamento durante gli appuntamenti. È sempre più facileosservare le norme stabilite dal Signorequando avete già deciso come vi com-porterete quando dovrete prenderedelle decisioni in occasione di appun-tamenti, amici o compagni. Alcune persone potranno non comprenderele vostre norme quando seguirete iprincipi giusti osservando gli impegnipresi, ma vi rispetteranno e ammire-ranno e desidereranno assomigliarvi.

Altre norme su cui riflettere eimpegnarsi sono: la totale purezzamorale e sessuale, l’osservanza delgiorno del Signore, la preparazioneper la missione e per il tempio e ladecisione di prendere sempre parte al sacramento essendone degni.

Il presidente Hinckley vuole beneai giovani e li incoraggia costante-mente a seguire le norme stabilite dalSignore. Dare ascolto all’incoraggia-mento e ai consigli del profeta viventevi porterà sulla strada che conducealla felicità eterna.

Se vi impegnate ora a fare lavolontà del Signore, Egli vi darà aiutoe forza. La fede, la fiducia e il deside-rio di seguirLo saranno la vostra mag-giore chiave del successo. So che ilPadre celeste ama ciascuno di voi eche veramente ha mandato il SuoUnigenito Figlio per aiutarvi perchépossiate avere successo nel vostro sin-cero impegno di seguirLo. Nel nomedi Gesù Cristo. Amen. ■

I membri della Prima Presidenza attendono l’inizio di una sessione della conferenza:

il presidente Gordon B. Hinckley (al centro); il presidente Thomas S. Monson, primo

consigliere (a destra); il presidente James E. Faust, secondo consigliere (a sinistra).

Page 18: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

16

Il profeta Joseph Smith ha appro-fondito la nostra comprensionedel potere della parola quando ha

insegnato: «È tramite la parola… cheogni essere opera quando opera perfede. Dio disse: ‹Sia la luce: e la lucefu›. Giosuè parlò e le grandi luci cheDio aveva creato rimasero immobili.Elia comandò e i cieli si fermaronoper lo spazio di tre anni e sei mesi,cosicché non piovve… Tutto fu fattomediante la fede… La fede dunqueopera tramite la parola; e tramite la parola le più possenti opere sono state compiute e saranno com-piute».1 Come tutti i doni che ven-gono dall’alto, la parola «è sacra, e se ne deve parlare con cura, e

su impulso dello Spirito».2

Avendo compreso il potere e la san-tità delle parole desidero metterci inguardia, se necessario, circa il modo in cui parliamo fra di noi e come par-liamo di noi stessi.

C’è una frase tratta dai libri apo-crifi che chiarisce la serietà di questopunto meglio di quanto potrei fareio. «Il colpo di frusta lascia segni nellacarne: ma i colpi della lingua rom-pono le ossa».3 Con questa immaginedi dolore in mente, sono rimasto par-ticolarmente colpito nel leggere nellibro di Giacomo che c’è un modoper diventare «un uomo perfetto».

Giacomo dice: «Poiché tutti fal-liamo in molte cose. [Ma] se unonon falla nel parlare, esso è unuomo perfetto, capace di tenere afreno anche tutto il corpo».

Continuando con la metafora dellebriglie, scrive: «Se mettiamo il freno inbocca ai cavalli perché ci ubbidiscano,noi guidiamo anche tutto quanto illoro corpo.

Ecco, anche le navi, benché sianocosì grandi e sian sospinte da fieriventi, son dirette da un piccolissimotimone».

Quindi Giacomo fa il punto: «Cosìanche la lingua è un piccolo mem-bro… [ma] vedete un piccol fuoco,che gran foresta incendia!

Anche la lingua è un fuoco… fra le

nostre membra, contamina tutto ilcorpo… ed è infiammata dalla geenna.

Ogni sorta di fiere e d’uccelli, direttili e di animali marini si doma, edè stata domata dalla razza umana;

ma la lingua, nessun uomo la puòdomare; è un male senza posa, èpiena di mortifero veleno.

Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gliuomini che son fatti a somiglianza di Dio.

Dalla medesima bocca procedebenedizione e maledizione. Fratellimiei, non dev’essere così».4

È veramente tutto perfettamentechiaro! Naturalmente Giacomo nonvuol dire che la nostra lingua è sem-pre malvagia, né che ogni cosa chediciamo è «piena di mortifero veleno»,ma chiaramente intende dire chealcune cose che diciamo possonoessere distruttive, addirittura vele-nose, e questa è un’accusa agghiac-ciante per un santo degli ultimigiorni! La voce che rende una pro-fonda testimonianza, pronuncia pre-ghiere ferventi e canta gli inni di Sionpuò essere la stessa voce che rimpro-vera e critica, imbarazza e avvilisce,infligge dolore e distrugge lo spiritoproprio e degli altri. «Dalla medesimabocca procede benedizione e maledi-zione», si rattrista Giacomo. «Fratellimiei [e sorelle], non dev’essere così».

È qualcosa che possiamo miglio-rare almeno un po’? È un campo incui possiamo cercare di essere un po’più come uomini e donne «perfetti»?

Mariti, vi è stato affidato il dono più sacro che Dio potesse darvi: unamoglie, una figlia di Dio, la madre deivostri figli, che si è data a voi sponta-neamente per amore e per essere unacompagna gioiosa. Pensate alle parolegentili che le dicevate durante il cor-teggiamento, alle benedizioni che leavete dato con le mani dolcementeposate sul suo capo, a voi come deiche entrambi sostanzialmente siete,poi pensate invece a quei momenti in cui sono state dette parole fredde,

La lingua degliangeliA N Z I A N O J E F F R E Y R . H O L L A N DMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Le nostre parole, come le nostre azioni, devono trasmetterefede, speranza e carità.

Page 19: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 17

provocanti, alterate. Visto il dannoche può essere causato dalla nostralingua, meraviglia poco che il Signoredica: «Non è quel che entra nellabocca che contamina l’uomo; ma quelche esce dalla bocca, ecco quel checontamina l’uomo»5 Un marito chenon si sognerebbe mai di picchiarefisicamente la moglie, può romperle,se non le ossa, sicuramente il cuore e lo spirito con la brutalità di paroleavventate o sgarbate. L’abuso fisico è sempre e inequivocabilmente con-dannato dalla Chiesa di Gesù Cristodei Santi degli Ultimi Giorni. Se è pos-sibile essere ancora più accusatori,parliamo con ancor maggior vigorecontro qualsiasi forma di abuso ses-suale. Oggi parlo contro l’abuso ver-bale ed emotivo di chiunque neiconfronti di chicchessia, ma in specialmodo dei mariti nei confronti dellemogli. Fratelli, non dev’essere così.

Con lo stesso spirito ci rivolgiamoanche alle sorelle, perché il peccatodell’abuso verbale non conoscegenere. Mogli, avete considerato la lin-gua incontrollata nella vostra bocca, ola forza in bene o in male che c’è nellevostre parole? Come è possibile che

una voce così dolce, che per naturadivina è così angelica, così vicina alvelo, così istintivamente gentile e pernatura cortese possa in un attimodiventare così stridula, tagliente, mor-dace e ribelle? Le parole di una donnapossono essere più penetranti diquanto lo sia mai stato un pugnale epossono portare le persone che siamano a nascondersi dietro una bar-riera più distante di quanto nessunoall’inizio di quello scambio di paroleavrebbe immaginato. Sorelle, non c’èposto nel vostro bellissimo spirito perespressioni aspre o graffianti di qual-siasi genere, incluso il pettegolezzo, la maldicenza o osservazioni maliziose.Fate in modo che non si debba maidire della nostra casa, del nostro rioneo del nostro vicinato che «la lingua èun fuoco, è il mondo dell’iniquità…[che brucia] fra le nostre membra».

Lasciate che estenda questo consi-glio a tutta la famiglia. Dobbiamoessere altrettanto attenti quando cirivolgiamo a un bambino. Ciò chediciamo o non diciamo, come lodiciamo e quando è molto importanteper formare l’opinione che un bam-bino ha di se stesso. Ma è ancora più

importante per formare la fiducia chequel bambino ha in noi e la sua fede in Dio. Siate positivi quando fate deicommenti a un bambino, sempre.Non dite mai, nemmeno per scherzo,che è grasso o stupido o fannullone obrutto. Anche se non lo avrete fattocon malizia, il bambino ricorderà epotrebbe impiegare anni nel tentativodi dimenticarlo, e di perdonarlo. Edevitate di fare paragoni fra i vostri figli,anche se pensate di farlo bene. Potetedire in modo positivo: «Susanna èbella e Sandra è intelligente», maSusanna ricorderà solo che non èintelligente e Sandra che non è bella.Elogiate ogni bambino individual-mente per quello che è e aiutatelo asfuggire all’ossessione della nostra cul-tura dei paragoni, della competizionee di non sentirsi mai «abbastanza».

Restando in argomento, penso nonsia necessario dire che il linguaggionegativo spesso deriva da pensierinegativi, inclusi i pensieri negativi su noi stessi. Vediamo i nostri proprierrori, parliamo, o almeno pensiamo,in modo critico di noi stessi, e benpresto è così che vedremo tutto etutti. Non ci saranno né bel tempo,

Page 20: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

18

né rose, né promesse di speranza o difelicità. Ben presto noi e tutte le per-sone attorno a noi saranno tristi.

Mi piace quello che ha detto unavolta l’anziano Orson F. Whitney: «Lospirito del Vangelo è ottimista; confidain Dio e considera l’aspetto bello dellecose. Lo spirito contrario o pessimistatrascina l’uomo verso il basso e lon-tano da Dio, considera l’aspetto nega-tivo delle cose, brontola, si lamenta edè lento a obbedire».6 Fate onore alladichiarazione del Salvatore di essere«di buon animo».7 (In realtà, mi pareche disobbediamo a questo comanda-mento più che a quasi tutti gli altri!)Siate fiduciosi quando parlate, rassicu-ranti, anche quando parlate di voi.Cercate di non lamentarvi o lagnarvi incontinuazione. Come una volta qual-cuno ha detto: «Anche nell’Era d’orodella civilizzazione qualcuno senzadubbio ha brontolato che tutte le cosesembravano troppo gialle».

Ho spesso pensato che Nefi abbiatollerato di più l’essere stato legatocon le corde e picchiato con unbastone che l’aver dovuto sentire le continue lamentele di Laman eLemuele.8 Di certo deve aver dettoalmeno una volta: «Picchiatemi ancora,perché riesco ancora a sentirvi». Sì, la

vita ha i suoi problemi e ci sono cosenegative che dobbiamo affrontare, mavi prego di accettare una delle mas-sime di vita di anziano Holland: nonesiste grande disgrazia che il lamentar-sene non renda peggiore.

Paolo l’ha detto con schiettezza,ma pieno di speranza. Ha detto a tuttinoi: «Niuna mala parola esca dallavostra bocca; ma se ne avete alcunabuona che edifichi… ditela, affinchéconferisca grazia a chi l’ascolta.

E non contristate lo Spirito Santodi Dio…

Sia tolta via da voi ogni amarezza…ed ira e clamore e parola offensiva…

Siate invece gli uni verso gli altribenigni, misericordiosi, perdonandovia vicenda, come anche Dio vi ha per-donati in Cristo».9

Nella sua commovente testimo-nianza finale, Nefi ci invita a seguire «il Figlio [di Dio] con pieno intento di cuore», con la promessa che dopoaver « ricevuto il battesimo di fuoco edello Spirito Santo» possiamo parlare«una nuova lingua, sì, proprio nellalingua degli angeli… Ed ora, comepotreste parlare nella lingua degliangeli, se non mediante lo SpiritoSanto? Gli angeli parlano per il poteredello Spirito Santo; pertanto essi

dicono le parole di Cristo».10 In effettiCristo era ed è «la parola», secondoquanto ha detto Giovanni il benea-mato,11 pieno di grazia e verità, pienodi misericordia e compassione.

Pertanto, fratelli e sorelle, in questanostra lunga ed eterna ricerca di esserepiù simili al nostro Salvatore, cer-chiamo di essere uomini e donne «per-fetti» per lo meno in un modo: nonoffendiamo con le parole, o in modopiù positivo parliamo una nuova lin-gua, la lingua degli angeli. Le nostreparole, come le nostre azioni, devonotrasmettere fede, speranza e carità, i tre grandi attributi cristiani di cui c’è così disperatamente bisogno nelmondo oggi. Se usiamo simili parole,pronunciate sotto l’influenza delloSpirito, lacrime possono essere asciu-gate, cuori possono essere sanati, vitepossono essere elevate, torna la spe-ranza e la fiducia prevale. Prego che lemie parole, anche su un argomentocosì difficile, vi abbiamo dato coraggioe non sconforto, che possiate sentiredalla mia voce che vi voglio bene, per-ché è così. Soprattutto, sappiate che il Padre celeste vi ama, e che il SuoUnigenito Figlio vi ama. Quando vi par-lano, e lo fanno, non sarà nel vento, nénel terremoto, né nel fuoco, ma conun suono dolce e sommesso, con vocetenera e gentile.12 Con la lingua degliangeli. Possiamo tutti noi gioire al pen-siero che quando rivolgiamo paroleche edificano e incoraggiano anche al minimo dei nostri fratelli, sorelle e bambini, le rivolgiamo a Dio.13 Nelnome di Gesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Lectures on Faith, (1985), 72–73, corsivo

dell’autore.2. DeA 63:64.3. Ecclesiaste 28:17.4. Giacomo 3:2–10; corsivo dell’autore.5. Matteo 15:11.6. Conference Report, aprile 1917, 43.7. Matteo 14:27; Marco 6:50; Giovanni 16:33.8. Vedere 1 Nefi 3:28–31; 18:11–15.9. Efesini 4:29–32.

10. 2 Nefi 31:13–14; 32:2–3.11. Giovanni 1:1.12. Vedere 1 Re 19:11–12.13. Vedere Matteo 25:40.

Page 21: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 19

Quando ero bambino la casadove abitavamo in Californiaera vicina a grandi frutteti di

alberi di albicocche, ciliege, pesche,pere e altra buonissima frutta, oltre acampi di cetrioli, pomodori e vari tipidi verdura.

Da ragazzo aspettavo sempre conimpazienza il periodo delle conserve.Non mi piaceva lavare i barattoli olavorare nella nostra afosa cucina, maadoravo lavorare con mamma e papàe soprattutto adoravo mangiare l’o-pera del mio lavoro! Sono sicuro chemangiavo più frutta di quanta ne met-tevo nei barattoli.

Ogni volta che vedo un barattolo di

ciliege o di pesche in scatola mi ritor-nano alla mente i momenti passati incucina con mamma e papà. Le impor-tanti lezioni che ho imparato sull’au-tosufficienza temporale e su una vitaprevidente mentre raccoglievamo e inscatolavamo la frutta mi hannoaccompagnato e benedetto per tuttala vita. È interessante notare che espe-rienze semplici e comuni spesso for-niscono le maggiori occasioni diapprendimento.

Da adulto ho spesso riflettuto sullecose che osservavo nella nostra cucinadurante la stagione delle conserve.Questa mattina desidero parlare dialcune lezioni spirituali che possiamoapprendere dal processo attraverso ilquale un cetriolo diventa un sottaceto.Invito lo Spirito Santo a stare con noimentre riflettiamo sul significato chequelle lezioni hanno avuto per me e avranno per voi man mano cheandiamo a Cristo e nasciamo spiritual-mente di nuovo.

Cetrioli e sottacetiPer ottenere un cetriolino sottaceto

bisogna seguire una particolare ricettae una serie di passi. I primi passi inquesto processo di trasformazione del cetriolo sono la preparazione e lapulizia. Ricordo che passavo tante orenella veranda dietro casa a togliere il

gambo e a togliere la terra dai cetrioliche avevamo raccolto. Mia mamma eramolto attenta alla preparazione e allapulizia dei cetrioli; il suo concetto dipulizia era molto elevato e controllavasempre il mio lavoro per essere certache avessi portato a termine questoimportate compito nel modo giusto.

I passi successivi nel processo ditrasformazione sono l’immersione e lasaturazione dei cetrioli nella salamoiaper un periodo di tempo abbastanzalungo. Per preparare la salamoia la miamamma seguiva sempre una ricettache aveva imparato da sua madre,ricetta che richiedeva ingredienti par-ticolari e procedure ben precise. Icetrioli possono diventare sottacetisolamente se sono immersi completa-mente nella salamoia per il periodostabilito. Il processo di conservazionealtera gradualmente la composizionedel cetriolo fino a produrre l’aspettotrasparente e il gusto particolare delsottaceto. Una spruzzatina occasionaleo una veloce immersione nella sala-moia non possono provocare la trasformazione necessaria; perchéavvenga il cambiamento desiderato è necessario invece che l’immersionesia regolare, continua e totale.

L’ultimo passo del processo pre-vede che i cetrioli così trattati sianosigillati nei barattoli che sono stati ste-rilizzati e disinfettati. I barattoli sonoriempiti con i cetriolini, ricoperti disalamoia bollente e messi a bollire inuna pentola. Perché il prodotto finitopossa essere protetto e conservato,ogni impurità deve essere eliminata siadai cetrioli che dai barattoli. Se questoprocedimento viene seguito corretta-mente, i cetriolini possono essere con-servati e si possono gustare a lungo.

Riassumendo, per ottenere uncetriolino sottaceto è necessario che un cetriolo sia preparato, pulito,immerso e imbevuto di salamoia echiuso ermeticamente in un conteni-tore sterilizzato. Questo procedi-mento richiede tempo, non puòessere affrettato e non è possibile

Bisogna chenasciate di nuovoA N Z I A N O D AV I D A . B E D N A RMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Grazie alla fede in Cristo possiamo prepararci spiritualmenteper essere purificati dal peccato, immersi e imbevuti del Suovangelo e purificati e suggellati dal Santo Spirito di Promessa.

Page 22: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

20

ignorare o saltare nemmeno uno deipassi principali.

Un potente cambiamentoIl Signore ha ripetutamente inse-

gnato ai propri servitori che unodegli scopi fondamentali della nostraesistenza terrena è di essere cambiatie trasformati spiritualmente tramitel’espiazione di Gesù Cristo. Almadichiarò:

«Non ti meravigliare, che tutta l’u-manità, sì, uomini e donne, tutte lenazioni, stirpi, lingue e popoli deb-bano nascere di nuovo; sì, nascere da Dio mutati dal loro stato carnale e decaduto a uno stato di rettitudine,essendo redenti da Dio, divenendosuoi figli e sue figlie;

E così essi diventano delle nuovecreature; e a meno che non lo faccianonon possono in alcun modo ereditareil regno di Dio» (Mosia 27:25–26).

Ci è richiesto di venire a Cristo, diessere perfetti in Lui e di rifuggire daogni empietà (vedere Moroni 10:32),per diventare nuove creature in Cristo(vedere 2 Corinzi 5:17), respingere«l’uomo naturale» (Mosia 3:19) e sperimentare nel nostro cuore «unpotente cambiamento, cosicché non

abbiamo più alcuna disposizione afare il male, ma a fare continuamenteil bene» (Mosia 5:2). Considerate chela conversione di cui si parla in questiversetti è possente, non una piccolacosa: una rinascita spirituale e uncambiamento sostanziale di quelloche proviamo e desideriamo, di ciòche pensiamo e facciamo e di comesiamo. Invero l’essenza del vangelo di Gesù Cristo comporta un cambia-mento sostanziale e permanente dellanostra vera natura, possibile se confi-diamo su «i meriti, la misericordia e lagrazia del Santo Messia» (2 Nefi 2:8).Se scegliamo di seguire il Maestro,scegliamo di essere cambiati, dinascere spiritualmente di nuovo.

Preparazione e puliziaProprio come un cetriolo deve

essere preparato e pulito prima diessere trasformato in un sottaceto,così noi possiamo essere preparaticon le «parole della fede e della buonadottrina» (1 Timoteo 4:6) e inizial-mente purificati tramite le ordinanze e le alleanze amministrate dall’autoritàdel sacerdozio di Aaronne.

«E il sacerdozio minore continuò,sacerdozio che detiene la chiave del

ministero degli angeli e del Vangelopreparatorio;

Il quale Vangelo è il Vangelo del pentimento e del battesimo, edella remissione dei peccati» (DeA84:26–27).

E il Signore ha stabilito un modelloelevato di pulizia:

«Insegnalo dunque ai tuoi figli, che tutti gli uomini, ovunque, devonopentirsi, o non possono in alcunmodo ereditare il regno di Dio, poi-ché nessuna cosa impura può dimo-rarvi, ossia dimorare in sua presenza»(Mosè 6:57).

Una giusta preparazione e purifica-zione sono i primi passi fondamentaliin questo processo di rinascita.

Immersione e saturazioneProprio come un cetriolo si tra-

sforma in un sottaceto quando vieneimmerso nella salamoia e si impregna,allo stesso modo noi nasciamo dinuovo quando siamo assorbiti eimpregnati dal vangelo di Gesù Cristo,quando onoriamo e osserviamo «lealleanze» (DeA 42:13) che abbiamostipulato, quando ci nutriamo «abbon-dantemente delle parole di Cristo» (2 Nefi 32:3), quando preghiamo «il

Page 23: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 21

Padre con tutta la forza del [nostro]cuore» (Moroni 7:48) e quando ser-viamo Dio «con tutto il cuore, facoltà,mente e forza» (DeA 4:2), per questo:

«A motivo dell’alleanza che avetefatto, sarete chiamati figlioli di Cristo,suoi figli e sue figlie; poiché ecco, in questo giorno egli vi ha spiritual-mente generati, poiché dite che ilvostro cuore è cambiato, tramite lafede nel suo nome; perciò siete natida lui e siete diventati suoi figli e suefiglie» (Mosia 5:7).

La rinascita spirituale descritta inquesti versetti non avviene veloce-mente o all’improvviso; è un processocontinuo, non un solo avvenimento.Linea su linea e precetto su precetto,gradualmente e quasi impercettibil-mente, le nostre motivazioni, i nostripensieri, le nostre parole e le nostreazioni si allineeranno alla volontà diDio. Questa fase del processo di tra-sformazione richiede tempo, perseve-ranza e pazienza.

Un cetriolo diventa sottaceto dopoun’immersione continua, decisa etotale nella salamoia. È significativoche il sale sia l’ingrediente chiavedella ricetta. Il sale viene usato di fre-quente nelle Scritture come simbolodi alleanza e del popolo dell’alleanza.E proprio come il sale è essenziale perfar diventare un cetriolo un sottaceto,allo stesso modo le alleanze sono laparte fondamentale della nostra rina-scita spirituale.

Iniziamo il processo di rinascitaquando esercitiamo la fede in Cristo,ci pentiamo dei peccati e siamo bat-tezzati per immersione per la remis-sione dei peccati da chi detienel’autorità del sacerdozio.

«Noi siam dunque stati con luiseppelliti mediante il battesimo nellasua morte, affinché, come Cristo èrisuscitato dai morti mediante la gloriadel Padre, così anche noi camminas-simo in novità di vita» (Romani 6:4).

Dopo che usciamo dalle acque delbattesimo la nostra anima ha bisognocostantemente di essere immersa e

impregnata della verità e della luce delvangelo del Salvatore. L’immersionesporadica e superficiale nella dottrinadi Cristo e la partecipazione occasio-nale nella Sua chiesa restaurata nonpossono produrre quella trasforma-zione spirituale che ci permetterà di camminare in novità di vita. Sonoinvece la fedeltà alle alleanze, lacostanza nell’impegno e l’offerta com-pleta dell’anima a Dio i requisiti perricevere le benedizioni dell’eternità.

«Io vorrei che veniste a Cristo, cheè il Santo d’Israele, e che diventastepartecipi della sua salvezza e delpotere della sua redenzione. Sì, venitea lui e offrite tutta la vostra animacome offerta a lui, e continuate neldigiuno e nella preghiera, e perseve-rate fino alla fine; e, come il Signorevive, voi sarete salvati» (Omni 1:26).

L’immersione totale e la satura-zione nel vangelo del Salvatore sono i passi fondamentali del processo dirinascita.

Purificazione e suggellamentoI cetrioli trattati sono conservati in

barattoli sterilizzati e sottoposti a unprocesso di bollitura per eliminarequalsiasi impurità e sigillare i recipientida qualsiasi contaminazione esterna. Il procedimento di immersione nel-l’acqua bollente permette ai sottacetidi essere protetti e di conservarsi perun lungo periodo. In modo simile noi siamo progressivamente purifi-cati e santificati a mano a mano cheveniamo lavati nel sangue dell’Agnello,

nasciamo di nuovo, riceviamo le ordi-nanze e onoriamo le alleanze chesono amministrate dall’autorità delsacerdozio di Melchisedec.

«Nondimeno essi digiunavano e pregavano spesso, e divennero sempre più forti nell’umiltà, semprepiù fermi nella fede in Cristo, fino ariempire la loro anima di gioia e diconsolazione, sì, fino a purificare esantificare il loro cuore, santificazioneche venne perché consegnarono illoro cuore a Dio» (Helaman 3:35).

Il termine suggellamento usato in questo mio messaggio non si riferi-sce esclusivamente all’ordinanza delmatrimonio eterno officiata nella casadel Signore, ma ho usato questa parti-colare parola nel senso spiegato nellasezione 76 di Dottrina e Alleanze:

«Questa è la testimonianza delVangelo di Cristo riguardo a coloroche risorgeranno nella risurrezionedei giusti—

Sono coloro che accettarono latestimonianza di Gesù e credetteronel suo nome, e furono battezzati allamaniera della sua sepoltura, essendosepolti nell’acqua nel suo nome, e ciòsecondo il comandamento che egli hadato—

Affinché, rispettando i comanda-menti, fossero lavati e purificati datutti i loro peccati e ricevessero loSpirito Santo mediante l’imposizionedelle mani da parte di colui che èordinato e suggellato a questo potere.

E che vincono mediante la fede, e sono suggellati mediante il Santo

Page 24: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

Spirito di promessa, che il Padreriversa su tutti coloro che sono giustie fedeli» (vv. 50–53).

Lo Spirito Santo di Promessa è ilpotere convalidante dello SpiritoSanto. Quando un’ordinanza, una pro-messa solenne o un’alleanza è suggel-lata dal Santo Spirito di Promessa, èlegata sia in cielo che in terra. (VedereDeA 132:7). Riceviamo il «sigillo diapprovazione» dello Spirito Santoquale risultato della fedeltà, integrità e risolutezza con cui nel tempo ono-riamo le alleanze del Vangelo. Tuttavial’iniquità e la trasgressione possonofarci perdere questo sigillo.

La purificazione e il suggellamentoda parte del Santo Spirito di Promessacostituiscono i passi culminanti delprocesso di rinascita.

«Con l’energia della mia anima»Miei cari fratelli e sorelle, prego

che questa parabola dei sottacetipossa aiutarci a comprendere megliol’importanza eterna della rinascita spi-rituale. Come Alma «parlo con l’ener-gia della mia anima» (Alma 5:43).

«Vi dico che è questo l’ordinesecondo il quale sono chiamato, sì, apredicare ai miei diletti fratelli, sì, e achiunque dimori nel paese; sì, a pre-dicare a tutti, sia vecchi che giovani,sia schiavi che liberi; sì, dico a voi,anziani, e anche a chi è di mezza età,e alla generazione nascente, sì, a gri-dar loro che si devono pentire enascere di nuovo» (Alma 5:49).

Porto testimonianza della realtà edella divinità di un Salvatore viventeche ci invita a venire a Lui e ad esseretrasformati. Attesto che la Sua Chiesae l’autorità del sacerdozio sono statirestaurati tramite il profeta JosephSmith. Grazie alla fede in Cristo pos-siamo prepararci spiritualmente peressere purificati dal peccato, immersie imbevuti del Suo vangelo e purifi-cati e suggellati dal Santo Spirito diPromessa, fino a nascere di nuovo.Nel sacro nome di Gesù Cristo.Amen. ■

22

R ecentemente stavo sfogliandoalcuni album fotografici difamiglia. Mi sono venuti in

mente tanti bei ricordi nel rivedere le foto dei miei cari radunati in occa-sione di escursioni, compleanni,ritrovi, anniversari. Da quando furonoscattate le fotografie, alcune personeritratte hanno lasciato questa vita. Ho pensato alle parole del Signore:«Vivete insieme con amore, tanto dapiangere per la perdita di coloro chemuoiono».1 Mi mancano tutti coloroche hanno lasciato il circolo familiare.

Benché difficile e dolorosa, lamorte è una parte essenziale dellanostra esperienza terrena. Iniziammoil soggiorno su questa terra lasciando

la nostra esistenza preterrena. Il poetaWordsworth dipinse questo viaggionella sua ispirata Ode all’immortalità.Egli scrisse:

La nostra nascita è soltanto unsonno e un dimenticare;

L’anima che si leva con noi, la stelladella nostra vita,

Ha avuto altrove la sua dimora,E viene da lontano;Non completamente dimentichi,Non completamente spogli,Ma accompagnati da nuvole di

gloria,Noi veniamo da Dio, presso il quale

è la nostra dimora.Nella nostra infanzia il cielo

aleggia attorno a noi!2

La vita continua. La giovinezzasegue la fanciullezza e il passaggio allamaturità è quasi impercettibile. Nelricercare e meditare lo scopo e i pro-blemi della vita, tutti noi, prima o poi,affrontiamo la questione della lun-ghezza dell’esistenza e di una vita per-sonale infinita. Questi quesiti si fannoavanti più insistentemente quandouno dei nostri cari ci lascia, o quandoci troviamo noi ad allontanarci dacoloro che amiamo.

In questi momenti, meditiamosulla domanda universale, ben formu-lata dall’antico Giobbe, che secoli fa

Io so che vive ilRedentor!P R E S I D E N T E T H O M A S S . M O N S O NPrimo consigliere della Prima Presidenza

Poiché il nostro Salvatore morì sul Calvario, la morte nontiene stretto a sé nessuno di noi.

Page 25: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 23

chiese: «Se l’uomo muore, può eglitornare in vita?»3

Oggi, come sempre, la voce delloscetticismo sfida la parola di Dio eognuno di noi deve scegliere chi ascol-tare. Clarence Darrow, famoso avvo-cato agnostico, dichiarò: «Nessuna vita ha tanto valore e… ogni mortenon è che una piccola perdita».4

Schopenhauer, filosofo e pessimistatedesco, scrisse: «Desiderare l’immor-talità è desiderare il perpetuarsi eternodi un grande errore».5 Alle loro parolesi aggiungono quelle delle generazioniemergenti, quando gli uomini stolticrocifiggono di nuovo Cristo, modifi-cando i Suoi miracoli, dubitando della Sua divinità, rigettando la Suarisurrezione.

Robert Blatchford, nel suo libro God and My Neighbor attaccò convigore i credi cristiani accettati, comeDio, Cristo, la preghiera e l’immorta-lità. Con baldanza sostenne: «Rivendicodi aver dimostrato in maniera tantocompleta e decisa tutto quanto avevo

stabilito di provare, che nessun cri-stiano, per quanto grande o capacesia, può replicare alle mie argomenta-zioni o scuotere le mie ragioni».6 Eglieresse attorno a sé un muro di scetti-cismo, poi accadde un fatto sorpren-dente: improvvisamente questo murocrollò. Egli rimase esposto e indifeso.Lentamente iniziò a ritrovare la viadella fede che aveva disprezzato emesso in ridicolo. Che cosa causòquesto cambiamento profondo nelsuo punto di vista? Era morta suamoglie. Con il cuore a pezzi, entrònella stanza dove giaceva tutto ciò che di lei era mortale. Guardò nuova-mente il suo volto, che tanto avevaamato. Uscì dalla stanza e disse ad unamico: «È lei, eppure non è lei. Tuttoè cambiato. Qualcosa che prima c’eraè stato portato via. Non è la stessa.Che cosa potrebbe essersene andato,se non l’anima?»

In seguito scrisse: «La morte non èciò che alcune persone immaginano.È semplicemente come andare in

un’altra stanza, dove troveremo… icari uomini e i dolci bambini che ave-vamo amato e perso».7

Contro il dubbio nel mondomoderno riguardo alla divinità diCristo, cerchiamo un punto di riferi-mento, una fonte inattaccabile, persinola professione di fede di un testimoneoculare. Nei tempi biblici, Stefano,condannato alla morte crudele delmartirio, alzò gli occhi al cielo e gridò:«Io vedo i cieli aperti, e il Figliuol del-l’uomo in piè alla destra di Dio».8

Chi non è convinto dalla toccantetestimonianza di Paolo resa ai Corinzi?Egli dichiarò «che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture;che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture;che apparve a Cefa, poi ai Dodici…e», disse Paolo, «ultimo di tutti,apparve anche a me».9

Nella nostra dispensazione questastessa testimonianza fu proclamatacoraggiosamente dal profeta JosephSmith e da Sidney Rigdon: «Ed ora,

Page 26: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

24

dopo le numerose testimonianze chesono state date di lui, questa è la testi-monianza, l’ultima di tutte, che diamodi lui: Che egli vive!»10

Questa è la conoscenza chesostiene. Questa è la verità che con-forta. Questa è la rassicurazione cheguida chi è oppresso dal dolore, por-tandolo dalle tenebre alla luce.

La vigilia di Natale del 1997 incon-trai una famiglia meravigliosa. Ognisuo componente aveva una testimo-nianza incrollabile della verità e dellarealtà della risurrezione. La famigliaconsisteva del padre, della madre e di quattro figli, ognuno dei quali—tremaschi e una femmina—era nato conuna forma rara di distrofia muscolare,che lo rendeva disabile. Mark, cheaveva allora sedici anni, aveva subitoun intervento di chirurgia spinale perpermettergli di muoversi più libera-mente. Gli altri due figli, Christopher,di tredici anni, e Jason, di dieci, entroqualche giorno sarebbero andati inCalifornia per sottoporsi ad un inter-vento simile. L’unica figlia, Shanna, era una bambina di cinque anni, unabellissima bambina. Tutti i figli eranointelligenti e pieni di fede. Era ovvio

che i genitori, Bill e Sherry, fosserofieri di ognuno di loro. Trascorremmoun po’ di tempo insieme e lo spiritospeciale di questa famiglia riempì il mio ufficio e il mio cuore. Io e ilpadre benedicemmo i due figli chesarebbero stati operati, poi i genitorimi chiesero se la piccola Shannapoteva cantare per me. Il padre mispiegò che aveva una capacità polmo-nare ridotta e che sarebbe stato difficile, ma che ella voleva tentare.Accompagnata da un nastro, cantò di un luminoso futuro con una vocechiara e bellissima, senza perdere una nota:

Nel giorno splendido di cui hosognato

in un mondo che mi piacerebbevedere,

c’è un luogo meraviglioso dove ilsole spunta

e splende nel cielo per me.In questa bella mattina invernale,se i miei desideri potessero

realizzarsi, in qualche modo,allora il giorno splendido di cui

ho sognatosarebbe qui ed ora.11

Quando finì di cantare, le emozionidi tutti noi erano percepibili a fior di pelle. Quell’anno, la spiritualità diquella visita influì sullo spirito del mioNatale.

Rimasi in contatto con la famiglia e quando il figlio maggiore, Mark,compì diciannove anni, furono presidegli accordi affinché svolgesse unamissione speciale presso la sede dellaChiesa. In seguito anche agli altri duefratelli è stata offerta la possibilità disvolgere missioni simili.

Quasi un anno fa Christopher, cheaveva ventidue anni, soccombette allamalattia che aveva colpito anche isuoi fratelli. Lo scorso settembre, poi,venni a sapere che la piccola Shanna,che aveva quattordici anni, era dece-duta. Al funerale fu reso grande onorea Shanna. Appoggiati al pulpito persostenersi, i fratelli sopravvissuti,Mark e Jason, raccontarono commo-venti storie familiari. La madre cantòuna dolce melodia come parte di unduetto. Il padre e un nonno tennerosermoni toccanti. Sebbene il lorocuore fosse infranto, portarono unatestimonianza possente e profondadella realtà della risurrezione e delfatto che Shanna vive ancora, comepure suo fratello Christopher, che essi stanno attendendo la riunionegloriosa con la loro famiglia.

Quando poi toccò a me parlare, raccontai di quando la famiglia vennenel mio ufficio quasi nove anni prima e parlai della bella canzone che Shannaaveva cantato in quell’occasione.Conclusi così: «Poiché il nostroSalvatore morì sul Calvario, la mortenon tiene stretto a sé nessuno di noi.Shanna vive, sana e integra, e per leiquel bel giorno di cui cantò quella spe-ciale vigilia di Natale del 1997, il giornodi cui aveva sognato, è qui ed ora».

Fratelli e sorelle, noi ridiamo, pian-giamo, lavoriamo, giochiamo, amiamo,viviamo, poi moriamo. La morte è lanostra eredità universale. Tutti dob-biamo passare per il suo portale. Lamorte rivendica gli anziani, gli stanchi

A Stoccolma, Svezia, missionari attendono l’arrivo dei fedeli e dei simpatizzanti.

Page 27: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 25

e gli esausti. Visita i giovani nel fioriredella speranza e nella gloria dell’aspet-tativa. Neppure gli infanti sono esentidalla sua morsa. Usando le parole del-l’apostolo Paolo: «È stabilito che gliuomini muoiano una volta sola».12

E morti rimarremmo, se non fosseper un Uomo e la Sua missione, sì, senon fosse per Gesù di Nazaret. Natoin una stalla, messo a giacere in unamangiatoia, la Sua nascita adempì ledichiarazioni ispirate di molti profeti.Egli fu istruito dall’alto. Fornì la vita, la luce e la via. Le moltitudini Loseguirono. I bambini Lo adoravano. I superbi Lo rigettarono. Egli parlò inparabole. Insegnò mediante l’esem-pio. Condusse un’esistenza perfetta.

Benché il Re dei re e Signore deisignori fosse giunto, alcuni gli tributa-rono il saluto diretto ad un nemico,ad un traditore. Seguirono le derisioniche alcuni chiamarono processo.Gridi di «Crocifiggilo, crocifiggilo!»13

riempirono l’aria. Iniziò poi l’ascesa al Calvario.

Fu messo in ridicolo, insultato,deriso, schernito e inchiodato ad unacroce in mezzo agli urli «Il Cristo, il Red’Israele, scenda ora giù di croce, affin-ché vediamo e crediamo!»14 «Ha sal-vato altri e non può salvar se stesso!»15

Egli rispose: «Padre, perdona loro, per-ché non sanno quello che fanno».16

«Nelle tue mani rimetto lo spirito mio.E detto questo spirò».17 Il Suo corpo fu deposto da mani amorevoli in unsepolcro scavato nella roccia.

Il primo giorno della settimana, la mattina molto per tempo, MariaMaddalena e Maria, la madre diGiacomo, insieme ad altre, si reca-rono al sepolcro. Con loro stupore,il corpo del loro Signore era scom-parso. Luca riporta che due uominiin vesti sfolgoranti apparvero dinanzia loro e dissero: «Perché cercate ilvivente fra i morti? Egli non è qui,ma è risuscitato».18

La settimana prossima il mondo cristiano celebrerà l’evento più impor-tante della storia conosciuta. Questa

semplice dichiarazione, «Egli non è qui,ma è risuscitato», fu la prima confermadella risurrezione letterale del nostroSignore e Salvatore, Gesù Cristo. Latomba vuota quella prima mattina diPasqua portò la rassicurazione confor-tante, una risposta affermativa alladomanda di Giobbe: «Se l’uomomuore, può egli tornare in vita?»19

A tutti coloro che hanno perso per-sone care, diciamo con la domanda di Giobbe tramutata in risposta: Sel’uomo muore, egli tornerà in vita. Lo sappiamo, perché abbiamo la lucedella verità rivelata. «Io son la risurre-zione e la vita», proferì il Maestro.«Chi crede in me, anche se muoia,vivrà; E chiunque vive e crede in me,non morrà mai».20

Nelle lacrime e nelle prove, neltimore e nel dolore, nell’accoramentoe nella solitudine per aver perso dellepersone care, c’è la rassicurazione chela vita è eterna. Il nostro Signore eSalvatore è il testimone vivente che è proprio così.

Con tutto il cuore e il fervore dellamia anima, elevo la mia voce cometestimone speciale e attesto che Dio vive davvero. Gesù è Suo Figlio,l’Unigenito Figliuolo del Padre nellacarne. Egli è il nostro Redentore, ilnostro Mediatore con il Padre. Fu Luiche morì sulla croce per espiare i

nostri peccati. Egli divenne la primiziadella risurrezione. Poiché Egli morì,tutti vivremo di nuovo. «Io so che viveil Redentor; qual gioia è ciò per il miocuor».21 Prego umilmente che anche ilmondo intero possa saperlo e viveresecondo tale conoscenza. Nel nomedi Gesù Cristo, il Signore e Salvatore.Amen. ■

NOTE1. DeA 42:45.2. William Wordsworth, «Ode: Intimations

of Immortality from Recollections of EarlyChildhood», The Oxford Book of EnglishVerse: 1250–1900, edizione 1939, ArthurQuiller-Couch, 628.

3. Vedere Giobbe 14:14.4. The Story of My Life (1932), capitolo 47,

paragrafo 34.5. Arthur Schopenhauer, The Home Book of

Quotations, a cura di Burton Stevenson(1934), 969.

6. God and My Neighbor (1914).7. Vedere More Things in Heaven and Earth:

Adventures in Quest of a Soul (1925), 11.8. Atti 7:56.9. 1 Corinzi 15:3–5, 8.

10. DeA 76:22.11. «The Beautiful Day», dal film Scrooge, 1970,

musica e testi di Leslie Bricusse.12. Ebrei 9:27.13. Luca 23:21.14. Marco 15:32.15. Marco 15:31.16. Luca 23:34.17. Luca 23:46.18. Luca 24:5–6.19. Vedere Giobbe 14:14.20. Giovanni 11:25–26.21. «Io so che vive il Redentor», Inni, 82;

vedere anche Giobbe 19:25.

Page 28: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

26

Quarantasei anni fa fui chiamatocome Assistente al Quorumdei Dodici e, per la prima

volta, venni a questo pulpito. Avevotrentasette anni. Mi ritrovai tra i saggie venerabili profeti e apostoli, «i cuinomi», come proclama un inno, «noitutti riveriamo» («Oh, Holy Words ofTruth and Love», Hymns, 271). Mi resiconto di quanto fossi inadeguato.

Circa a quel tempo in questoTabernacolo ebbi un’esperienza signi-ficativa. Mi diede rassicurazione ecoraggio.

A quei tempi si teneva la confe-renza della Primaria prima della confe-renza generale di aprile. Entrai dallaporta a sud mentre un grande coro

di bambini della Primaria cantaval’inno di apertura. La sorella Lue S.Groesbeck, membro del Consigliogenerale della Primaria, li dirigeva.Cantarono:

Quieti siam, Ti pensiam, con amore T’invochiam.

Quieti siam, con il cuor noicantiamo a Te, Signor.

Quieti siam, con fervor umilipreghiam

che il Tuo Spirito divin sia nei nostri cuor.

(«Quieti siam», Innario dei Bambini, 11).

L’organista, che comprendeva chel’eccellenza non attira l’attenzione su di sé, non fece un assolo mentrecantavano. Con abilità, armonizzò le giovani voci creando una melodiad’ispirazione, di rivelazione. Quello fuil momento decisivo. Fissò in modoprofondo e permanente nella miaanima ciò che avevo maggiormentebisogno di capire per gli anni a venire.

Forse provai ciò che aveva sentito il profeta Elia. Egli sigillò i cieli controil malvagio re Achab e poi corse nellaspelonca alla ricerca del Signore:

«Un vento forte, impetuoso, schian-tava i monti e spezzava le rocce… mal’Eterno non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma l’Eterno

non era nel terremoto.E, dopo il terremoto, un fuoco; ma

l’Eterno non era nel fuoco. E, dopo ilfuoco, un suono dolce e sommesso.

Come Elia l’ebbe udito», ci diconole Scritture, «si coperse il volto colmantello, uscì fuori, e si fermò all’in-gresso della spelonca» per parlare conil Signore (1 Re 19:11–13).

Mi sentii un po’ come i Nefitiquando il Signore apparve loro:«Udirono una voce come se venissedal cielo; e gettarono attorno losguardo, poiché non comprendevanola voce che udivano; e non era unavoce dura, né era una voce forte; non-dimeno, nonostante fosse una vocelieve, essa trafiggeva fino al centrocoloro che la udivano, tanto che nonv’era una sola parte del loro essereche essa non facesse tremare; sì, li tra-figgeva fino all’anima e faceva ardere i loro cuori» (3 Nefi 11:3).

È questa voce calma e sommessache Elia e i Nefiti udirono, quella checomprese il profeta Joseph Smithquando scrisse: «Così dice la vocecalma e sommessa, che oltrepassacon un sussurro e penetra ogni cosa»(DeA 85:6).

In quel momento decisivo com-presi che la voce calma e sommessaviene percepita piuttosto che sen-tita. Se le avessi prestato attenzione,tutto sarebbe andato bene nel mioministero.

Dopo questo ebbi la rassicurazioneche il Consolatore, lo Spirito Santo, èlì per chiunque sia disposto a seguirel’invito di chiedere, cercare e bussare(vedere Matteo 7:7–8; Luca 11:9–10; 3 Nefi 14:7–8; DeA 88:63). Alloraseppi che sarebbe andato tutto bene.Col passare degli anni, così è stato.

Appresi anche quale grande poterepuò esserci nella musica. Quando lamusica è presentata con riverenza,può essere simile alla rivelazione.Credo che a volte non possa essereseparata dalla voce del Signore, lavoce calma e sommessa dello Spirito.

La musica degna di ogni genere ha

Lo Spirito delTabernacoloP R E S I D E N T E B OY D K . PA C K E RPresidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli

Il tabernacolo… si erge come uno stendardo dellarestaurazione del vangelo di Gesù Cristo.

SESSIONE POMERIDIANA DI SABATO3 1 m a r z o 2 0 0 7

Page 29: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 27

questo ruolo. Vi è un numero infinitodi luoghi in cui può essere sentita. Mail Tabernacolo e la Piazza del Tempiosono diversi da tutti.

Per generazioni il Coro delTabernacolo ha iniziato la trasmissionesettimanale con le parole scritte daWilliam W. Phelps:

Oggi è il giorno del Signor,lascia, o uomo, il tuo lavorper riposar…Alza in coro lodi al ciel,che riversa amor su te.(«Oggi è il giorno del Signor», Inni, 90).

Più di cento anni fa, il presidenteWilford Woodruff, allora novantu-nenne, tenne probabilmente il suoultimo sermone da questo pulpito. Trai presenti c’era il dodicenne LeGrandRichards. Suo padre, George F.Richards (in seguito ordinato apo-stolo), portò i suoi figli al Tabernacolo

per ascoltare i Fratelli. LeGrand nonscordò mai quell’esperienza.

Per più di vent’anni, fui moltolegato all’anziano LeGrand Richards.Quando aveva novantasei anni, quelmessaggio era ancora nel suo cuore.Non riusciva a ricordare le parole delpresidente Woodruff, ma non potevadimenticare come si era sentitoquando furono pronunciate.

A volte ho sentito la presenza dicoloro che costruirono e custodironoquesto Tabernacolo. Tramite la parolae la musica, quelli che ci precedetteromantennero la semplicità del Vangeloe la testimonianza di Gesù Cristo.Quella testimonianza fu la luce cheguidò la loro vita.

In questo Tabernacolo sulla Piazzadel Tempio sono avvenuti grandieventi che hanno formato il destinodella Chiesa.

Ogni presidente della Chiesa,eccetto Joseph Smith e Brigham

Young, è stato sostenuto a unasolenne assemblea in questoTabernacolo. In modo simile, la procedura di sostegno è ripetutaannualmente alla conferenza gene-rale e in ogni palo, rione e ramocome indicato per rivelazione.

Il Signore ha detto: «Non saràaccordato a nessuno di andare a pre-dicare il mio Vangelo, o ad edificarela mia chiesa, a meno che sia statoordinato da qualcuno che ha auto-rità, e che sia noto alla chiesa cheegli ha autorità e sia stato regolar-mente ordinato dai capi della chiesa»(DeA 42:11).

In questo modo, nessuno scono-sciuto può venire tra noi e pretenderedi avere autorità e cercare di sviare laChiesa.

Qui nel 1880 Perla di Gran Prezzofu accettata come una delle operecanoniche della Chiesa.

Qui, inoltre, due rivelazioni furono

Page 30: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

28

aggiunte a Dottrina e Alleanze, oranote come sezioni 137 e 138. Lasezione 137 riporta una visione data aJoseph Smith nel Tempio di Kirtland, e la sezione 138 è una visione data alpresidente Joseph F. Smith riguardo lavisita del Salvatore agli spiriti dei morti.

Qui nel 1979, dopo anni di prepara-zione, fu presentata alla Chiesa la ver-sione dei Santi degli Ultimi Giorni dellaBibbia di Re Giacomo [in inglese].

Le nuove edizioni del Libro diMormon, Dottrina e Alleanze e Perladi Gran Prezzo furono annunciate quialla Chiesa.

Alla conferenza generale del 1908 il presidente Joseph F. Smith lesse lasezione 89 di Dottrina e Alleanze: laParola di Saggezza. Poi lui, i suoi dueconsiglieri e il presidente dei Dodici,trattarono tutti lo stesso argomento:la Parola di Saggezza. Poi fu espressoun voto, che fu manifestato all’unani-mità, per accettarla come vincolanteper i membri della Chiesa.

Questa rivelazione inizia così: «Inconseguenza dei mali e degli intentiche esistono ed esisteranno nel cuoredei cospiratori negli ultimi giorni, viho avvertito, e vi preavverto, dandoviquesta parola di saggezza medianterivelazione» (DeA 89:4).

È uno scudo e una protezione peril nostro popolo, in particolare per inostri giovani. Fa parte della «com-pleta armatura» di Dio promessa nellerivelazioni per proteggerci dai «dardiinfuocati del maligno» (vedere DeA27:15–18).

La Chiesa e i suoi membri indivi-dualmente sono sempre stati, sono orae sempre saranno assediati dall’avver-sario. Egli cercherà di coprire, anche dicancellare, la voce calma e sommessatramite musica forte e dissonantepiena di parole incomprensibili o, peg-gio ancora, che si possono capire. Eglici svierà attentamente con qualsiasialtra tentazione possa escogitare.

Qui per rivelazione il Signorechiarì l’ordine del sacerdozio. Questoaprì le porte all’adempimento del

comandamento del Salvatore di por-tare il Vangelo «ad ogni nazione, stirpe,lingua e popolo» (DeA 133:37) e a far sì che la Chiesa fosse stabilita tra loro.

Qui fu dato al Libro di Mormon il sottotitolo: «Un altro testamento di Gesù Cristo». Pertanto, chiunqueaprirà questo libro saprà già dal titoloche cosa offre.

Gli insegnamenti, i sermoni, lamusica, i sentimenti e lo Spirito inquesto sacro edificio si trasferiscono,senza essere sminuiti, al vicino grandeCentro delle conferenze, dove sonouditi da decine di migliaia di persone,tradotti in dozzine di lingue e inviatialle congregazioni di tutto il mondo.

Inoltre, quello Spirito entra nellecase di milioni e milioni di Santi degliUltimi Giorni. In famiglia, i genitoripregano per il benessere dei figli. Gliuomini e le donne, e come prometteil Libro di Mormon, anche i bambini,possono ricevere la testimonianza di Gesù Cristo (vedere Mosia 24:22;Alma 32:23; 3 Nefi 17:25) e del van-gelo restaurato.

Questo Tabernacolo sulla Piazza del Tempio è «una casa di preghiera,una casa di digiuno, una casa di fede,una casa di gloria e di Dio, sì la [Sua]casa» (DeA 109:16). Coloro che sono

chiamati a parlare o a esibirsi e presen-tare parole, musica o culture, sonoobbligati a presentare ciò che è degno.

Cercare la gloria degli uomini,ammoniscono le Scritture, significafarsi allontanare dall’unica via sicurada seguire in questa vita (vedereGiovanni 12:43; 1 Nefi 13:9; 2 Nefi26:29; Helaman 7:21; Mormon 8:38;DeA 58:39). E le Scritture ci avvertonochiaramente di ciò che succedequando «aspir[iamo] agli onori degliuomini» (DeA 121:35).

Non è tanto ciò che si sente neisermoni ma ciò che si prova. LoSpirito Santo può confermare a tutticoloro che sono sotto quell’influenzache i messaggi sono veri, che questa è la Chiesa di Gesù Cristo dei Santidegli Ultimi Giorni.

Il Tabernacolo si erge qui vicino al tempio come un’ancora ed è diven-tato un simbolo della Restaurazione.Fu costruito da persone molto poveree molto ordinarie. Ora è conosciutoin tutto il mondo.

Il Coro del Tabernacolo, che porta ilnome di questo edificio, è diventato daanni una voce della Chiesa. Possa essonon lasciarsi trascinare lontano dallasua missione principale che ha rappre-sentato il suo ruolo per generazioni.

Una generazione dopo l’altra ilCoro ha aperto e chiuso ogni trasmis-sione con un messaggio d’ispirazione,ricco di principi e ancorato alla dot-trina della Restaurazione, comin-ciando con «Oggi è il giorno delSignor» (Inni, 90) e terminando con«La rugiada del mattino» (Inni, 93).

Il Tabernacolo si erge nel mondocome uno dei maggiori centri dimusica e cultura rispettabile. Masoprattutto si erge come uno sten-dardo della restaurazione del vangelodi Gesù Cristo. Quella semplice testi-monianza fu radicata profondamentee permanentemente in me in questoedificio da quei bambini della Primariache cantavano con toni riverenti erivelatori.

Dio benedica questo sacro edificio

Page 31: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

e tutto ciò che accade entro le suepareti. Siamo molto grati che sia statorinnovato e restaurato senza perdernela sua caratteristica sacra.

L’anziano Parley P. Pratt delQuorum dei Dodici Apostoli lessequeste parole della sezione 121 diDottrina e Alleanze: «La virtù adorni ituoi pensieri senza posa; allora la tuafiducia si rafforzerà alla presenza diDio; e la dottrina del sacerdozio sidistillerà sulla tua anima come unarugiada del cielo.

Lo Spirito Santo sarà tuo compa-gno costante, e il tuo scettro, unoscettro immutabile di rettitudine e diverità; e il tuo dominio sarà un domi-nio perpetuo, e senza mezzi coercitivifluirà verso di te per sempre e ineterno» (DeA 121:45–46).

Profondamente commosso, ParleyP. Pratt pensò a un inno che in realtà èuna preghiera. Per molti anni è statoscelto dal Coro per chiudere la suatrasmissione settimanale:

La rugiada del mattino,fresca, rinverdisce i fior.Provvidente amor divinola distilla ad ogni albor.

La dottrina Tua purascenda dentro i nostri cuor.Se le prove sono dure,Teco vincerem, Signor.

Dalla Tua dimora ambitapossa scender su di noila rugiada della vita,a dar forza ai figli Tuoi.

Giunga ognor dinanzi a Te,l’umil nostro supplicar.Che il Tuo santo amor divinonel cuor nostro scenda ancor.(«La rugiada del mattino», Inni, 93).

Aggiungo in questo sacro giornodi dedicazione la mia testimonianzache Gesù è il Cristo e che questa è laSua casa. Nel nome di Gesù Cristo.Amen. ■

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 29

F ratelli e sorelle, davanti al pul-pito di questo Tabernacolo,antico e nuovo allo stesso

tempo, sono sopraffatto dal sensodella storia che suscita in me, in que-sto momento. Se considero il passatoe se guardo al futuro, sono grato per i profeti e gli apostoli del tempodei pionieri e per quelli di oggi, cheebbero e che ancora hanno la visionedi costruire e preservare questostraordinario edificio per il tempo a venire.

Vi parlerò di due di questi uominidi visione: Brigham Young e il suosuccessore odierno.

Brigham Young fu il secondo

profeta della Chiesa di Gesù Cristodei Santi degli Ultimi Giorni. Guidòla Chiesa per trentatrè anni. Fececostruire questo Tabernacolo e pre-siedette alla sua dedicazione allaConferenza generale dell’ottobre1875, più di 131 anni fa.

Egli realizzò molte altre cose e ioposso citarne solo alcune.

Egli fu un pioniere, nel senso diqualcuno che apre e prepara per glialtri la strada da seguire. Uno scrittoredisse di lui: «Condusse una compa-gnia di persone povere e rozze, praticamente spogliate di ogni benemateriale, in una regione sconosciuta.Critici e biografi denotano come que-st’uomo si sia distinto tra i grandi capi della storia moderna, per essereriuscito da solo, senza alcun appoggiopolitico o finanziario, a fondare dalnulla nel deserto una società ordinatae industriosa, con nessun’altra auto-rità all’infuori del sacerdozio e dellaforza spirituale con la quale impartivai suoi insegnamenti. Costante nell’e-sortare e nell’istruire, egli unificò ilsuo popolo e lo ispirò a mettere inatto il divino comandamento di edifi-care il regno di Dio sulla terra».1

Quando Brigham Young giunse per la prima volta nella valle del GranLago Salato, proclamò: «Questo è ilposto giusto».2 Più tardi dichiarò:

Profeti pionieri edei nostri giorniA N Z I A N O E A R L C . T I N G E YMembro della Presidenza dei Settanta

Entrambi, il presidente Brigham Young e il presidenteGordon B. Hinckley, sono profeti che hanno guidato laChiesa per mezzo dell’ispirazione e della rivelazione.

Page 32: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

30

«Dio mi ha mostrato che questo è illuogo dove far dimorare il Suo popoloe qui è dove essi prospereranno, doveEgli mitigherà gli elementi per il benedei santi; dove Egli redarguirà il gelo ela sterilità del suolo e la terra diventeràfertile… e noi costruiremo una città eun tempio dedicato all’Altissimo inquesto luogo».3

Oggi, possiamo tutti attestare laveridicità di questa profezia. Il desertoe le valli delle Montagne Rocciose sonoveramente diventate fertili e produt-tive terre di promessa e di profezia.

Egli fece costruire dei templi. Avviòil tempio di Salt Lake, che venne ter-minato quaranta anni dopo. Dette inizio anche ai templi di Manti e di Logan. Dedicò il tempio di SaintGeorge quattro mesi e mezzo primadi morire.

Egli fu uno dei maggiori coloniz-zatori d’America. Al momento dellasua morte, erano state fondate circa400 colonie.

Egli organizzò il Fondo perpetuoper l’immigrazione, per dare assi-stenza ai convertiti più bisognosi chearrivavano dai paesi europei.

Egli fondò delle università.L’Università di Deseret è oggi cono-sciuta come Università dello Utah. IlLatter-Day Saints College è ora cono-sciuto come LDS Business College. E, naturalmente, fondò anche laBrigham Young University.

Egli amò la Chiesa e i suoi mem-bri. Brigham Young aveva un suomodo speciale di riferirsi alla Chiesa:

«Dio è al timone. Questa è la pode-rosa nave Sion. Rimanete fedeli allanave e onoratela; assicuratevi di non

perdere il favore della nave Sion e nonavrete null’altro di cui preoccuparvi…

Egli guida la nave e ci condurrà in porto sani e salvi. Tutto quello di cui dobbiamo preoccuparci è dinoi stessi e di fare ciò che è giusto.Dimostriamoci un equipaggio corag-gioso, ognuno fermo e fedele nelproprio incarico, ed essa supereràogni tempesta e ci condurrà in sicu-rezza nel porto della gioia eterna».4

Egli amava i giovani della Chiesa,come testimonia l’esperienza di Heber J. Grant. Nove giorni dopo lanascita di Heber, suo padre, JedediahM. Grant, che era il secondo consi-gliere del presidente Brigham Young,morì. Per i successivi ventuno anni,Brigham Young si prese cura in modospeciale del giovane Heber J. Grant.

Questi scrisse:«Mi sentivo di famiglia nelle case

del presidente Brigham Young, quasiquanto in quella di mia madre. In unacasa… se avevo fame mi sentivo liberodi chiedere qualcosa da mangiare làcome a casa mia… Mi sono inginoc-chiato tante volte, prima da bambino,poi da ragazzo, durante le preghierefamiliari a casa sua nella Lion House».5

Egli nutriva un profondo affettoper il profeta Joseph Smith. A questoriguardo, raccontò:

«Quello che io ho ricevuto dalSignore, l’ho ricevuto per mezzo diJoseph Smith».6

«Amo la sua dottrina… Quandopenso che ho conosciuto JosephSmith, sento di dover continuamentegridare ‹Alleluia!›».7

Quale grande affetto nutro perBrigham Young. Il suo odierno suc-cessore è il presidente Gordon B.Hinckley, anch’egli profeta amato erispettato.

Un bellissimo dipinto mostra il presidente Hinckley con lo sguardorivolto al futuro e i progetti di alcunitempli davanti a lui. Sullo sfondo vi èun ritratto di Brigham Young, chesembra guardare sopra la spalla delpresidente Hinckley.

Page 33: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 31

Il ritratto di Brigham Young cheappare nel dipinto è effettivamenteappeso nell’ufficio del presidenteHinckley e lui ne ha parlato spesso.A una recente conferenza generale,ha raccontato:

«Al termine di un giorno particolar-mente difficile, ho osservato un ritrattodi Brigham Young che è appeso nelmio ufficio. Ho chiesto: ‹FratelloBrigham, che cosa dovremmo fare?›Pensai di vederlo sorridere un po’ esembrò che mi dicesse: ‹Ai miei tempi,ho avuto già abbastanza problemi. Nonchiedermi cosa fare. Questo è il tuoturno. Rivolgiti al Signore, a cui appar-tiene veramente quest’opera›».8

Questi due grandi profeti, il presi-dente Brigham Young e il presidenteGordon B. Hinckley, sono uniti dallastessa visione profetica che consistenel vedere il futuro e avere la fede perrealizzare quella visione nella realtàpresente.

Il presidente Hinckley, comeBrigham Young, è un pioniere e uncostruttore. Egli ha viaggiato per ilmondo, incontrato re, regine e presi-denti. È stato intervistato dai media di tutto il mondo. Egli procede nel faruscire la Chiesa «dall’oscurità».9 Più di 75 templi sono stati costruiti negliultimi dodici anni. Sua, inoltre, è statal’ispirazione di far costruire il mae-stoso Centro delle conferenze.

Il presidente Hinckley, comeBrigham Young, diffonde il Vangelo evalorizza l’istruzione. I membri dellaChiesa sfiorano oggi i tredici milioni,sparsi tra 176 nazioni, territori e paesi.Più di 53.000 missionari stanno ser-vendo in tutto il mondo. Questa con-ferenza viene tradotta in 90 lingue.Egli continua a sostenere le universitàe l’opera di educazione della Chiesa.Più di 26.000 membri hanno benefi-ciato sin qui del Fondo perpetuo perl’educazione.

Il presidente Hinckley, comeBrigham Young, ama i giovani e tuttii membri della Chiesa. I giovani dellaChiesa si rivolgono in modo speciale

al presidente Hinckley per ricevereconsigli ispirati.

Il presidente Hinckley nutre unprofondo affetto per il profetaJoseph Smith. Parecchi anni fa, eglidichiarò:

«Adoro il Dio del cielo che è il mio Padre eterno. Adoro il SignoreGesù Cristo che è il mio Salvatore eRedentore. Non venero il profetaJoseph Smith, ma nutro riverenza eautentico affetto per questo grandeveggente, tramite il quale si è com-piuto il miracolo della restaurazionedi questo vangelo. La mia età avanza e so che tra non molti anni, come è naturale che sia, varcherò la sogliadel velo e mi ritroverò davanti al mioCreatore e Signore, al Quale renderòconto della mia vita. Spero che allorapotrò abbracciare il profeta JosephSmith, ringraziarlo ed esprimergli ilbene profondo che gli voglio».10

Vi porto la mia umile testimonianza

che entrambi, il presidente BrighamYoung e il presidente Gordon B.Hinckley, sono profeti che hanno gui-dato la Chiesa per mezzo dell’ispira-zione e della rivelazione. Nel nome diGesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Hugh W. Nibley, Daniel H. Ludlow, ed.,

Encyclopedia of Mormonism, 5 voll.(1992), 4:1611.

2. Come citato da Wilford Woodruff, The UtahPioneers (1880), 23.

3. Come citato in Messages of the FirstPresidency of The Church of Jesus Christ ofLatter-day Saints, a cura di James R. Clark,6 voll. (1965–1975), 6:265.

4. Come citato da Preston Nibley BrighamYoung: The Man and His Work, (1936),293, 352.

5. Gospel Standards, a cura di G. HomerDurham (1941), 223.

6. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa:Brigham Young, (1997), 345.

7. Discourses of Brigham Young, a cura diJohn A. Widtsoe (1954), 458.

8. «Un vessillo per le nazioni e una luce per il mondo», Liahona, novembre 2003, 82.

9. DeA 1:30.10. Teachings of Gordon B. Hinckley (1997),

509.

Due santi di San Paolo, Brasile, guardano la trasmissione della conferenza generale.

Page 34: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

32

I l presidente Gordon B. Hinckleydisse nell’ottobre 2004 a una con-ferenza stampa: «Rispetto questo

edificio. Amo questo edificio. Loonoro. Voglio che sia preservato…Voglio che il vecchio Tabernacolo ori-ginario, le sue vecchie giunture inca-strate insieme, siano… rafforzate e la sua naturale e splendida bellezzaconservata». Poi mi guardò e aggiunse:«Non fate nulla che non dovreste, maqualsiasi cosa facciate, fatela in modobuono e giusto».1

Con queste parole commoventi,seppur molto franche, fu assegnato

l’incarico di preservare, rafforzare erestaurare il vecchio Tabernacolo ori-ginario di Salt Lake e di prepararlo aun altro periodo di illustre servizio.

Oggi, caro presidente, noi presen-tiamo questo vecchio edificio tuttoabbigliato a nuovo, ben sistematonella sua regale storica eleganza, seb-bene un po’ più comodo. Il vescovatopresiedente, insieme a più di duemilaoperai specializzati, è fiero di resti-tuire il «vecchio Tabernacolo origina-rio» con una garanzia di cent’anni.

La richiesta del presidente Hinckleydi restaurare il «vecchio Tabernacolooriginario» è diventata lo standard concui sono state prese difficili decisioniarchitettoniche e edili. La frase è statausata per esprimere l’essenza e l’obiet-tivo del progetto. Era l’equivalente delmotto della libertà del ComandanteMoroni che, in effetti, fu «issato suogni torre» e innalzato «in ogni luogo»2

in cui fosse necessario.Se questi vecchi muri potessero

parlare, si unirebbero a me nell’espri-mere sincero apprezzamento allo stu-dio di architettura FFKR, all’impresaedile Jacobsen, alla squadra di proget-tazione della Chiesa e a tutti coloroche, con le loro capacità, hanno reso possibile il successo di questa

complessa impresa. Uno dei respon-sabili ha affermato: «Consigliandociinsieme, il Signore ha potuto darcicapacità al di là delle nostre risorsenaturali».

Chi ha lavorato al progetto ha pro-vato grande riverenza per la bellezzadel Tabernacolo e per i suoi costrut-tori originali, e per la qualità del lorolavoro. Si sono meravigliati che peroltre un secolo, le parole dei profeti,veggenti e rivelatori degli ultimi giorni,da qui si sono sparse per il mondo.

Se questi vecchi muri potesseroparlare, sono certo che esprimereb-bero apprezzamento per le loro nuovesalde fondamenta. Questi vecchi murisarebbero felici per i loro nuovi tirantid’acciaio che li tengono eretti. Questivecchi muri direbbero grazie per averscrostato quattordici mani di vernicedal soffitto, e per avervi riapplicato un nuovo bel rivestimento.

Questi vecchi muri esprimereb-bero gratitudine per la protezione ebellezza del nuovo tetto di alluminiosplendente e si unirebbero alle pan-che per godere dei sorrisi sui volti deipresenti mentre scoprono i posti asedere leggermente modificati perdare maggior spazio alle ginocchia.

Anche i nuovi impianti per conci-liare la melodia della musica ispirativasarebbero certamente apprezzati daquesti vecchi muri.

Ci si potrebbe immaginare questivecchi muri che rievocano i molti ser-moni ascoltati attentamente nel corsodegli anni.

Se potessero parlare, questi vecchimuri griderebbero: «Eravamo qui!»quando il presidente Joseph F. Smithsi alzò dopo una lunga malattia perpartecipare a una sessione della con-ferenza generale di ottobre del 1918.Alla sessione di apertura, con voceemozionata, disse: «Non voglio, nonoso tentare di parlare di molte coseche mi riempiono la mente questamattina, e rimanderò a un’occasionefutura, Dio volendo, il tentativo diparlarvi di alcune delle cose che ho

Se questi vecchimuri potesseroparlareV E S C O V O H . D AV I D B U R T O NVescovo presiedente

Per oltre un secolo, le parole dei profeti, veggenti e rivelatoridegli ultimi giorni, da qui si sono sparse per il mondo.

Page 35: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 33

in mente e che dimorano nel miocuore». Egli continuò: «Durante questicinque mesi non sono vissuto solo. Mi sono immerso nello spirito dellapreghiera, della supplica, della fede e della determinazione e ho comuni-cato continuamente con lo Spirito delSignore».3 In seguito apprendemmoche il giorno prima della conferenza,il presidente Smith aveva ricevuto la manifestazione registrata comevisione della redenzione dei morti,che in seguito diventò la sezione 138di Dottrina e Alleanze.

Se questi vecchi muri potessero par-lare ci rammenterebbero i giorni deso-lati e bui della Grande Depressione. Ci farebbero ricordare la conferenzagenerale dell’aprile 1936 quando il pre-sidente Heber J. Grant annunciò che laChiesa avrebbe inaugurato il Piano disicurezza della Chiesa, in seguito cono-sciuto come Programma di benesseredella Chiesa. Sei mesi dopo spiegò: «Il nostro scopo principale era di isti-tuire… un sistema che permettesse di eliminare la piaga dell’ozio, abolire i mali dei sussidi e ristabilire tra ilnostro popolo l’indipendenza, lalaboriosità, la parsimonia e il rispettodi sé. L’obiettivo della Chiesa è aiu-tare gli uomini ad aiutare sé stessi. Il lavoro deve essere riportato al suoruolo di principio guida nella vita dei membri della Chiesa».4

Nell’ottobre 1964, su incarico delpresidente David O. McKay, l’anzianoHarold B. Lee parlò dei compiti deigenitori. Questi vecchi muri ricordanobene quando l’anziano Lee affermòche avrebbe letto una lettera del 1915rivolta alla Chiesa e firmata dalla PrimaPresidenza. Prima di iniziare osservò:«Credo che si tratti di una cosa simile a quanto disse Mark Twain sul tempo:‹Parliamo molto del tempo, ma nonsembra che possiamo fare nulla alriguardo›». Poi l’anziano Lee lesse lalettera di cinquant’anni prima:

«Consigliamo e raccomandiamo l’istituzione di una ‹Serata familiare› intutta la Chiesa, di un periodo di tempodurante il quale i padri e le madri pos-sano radunare attorno a loro, nellaloro casa, i loro figli e figlie e insegnareloro la parola del Signore».

E poi lesse la promessa:«Se i santi obbediscono a questo

consiglio, promettiamo che riceve-ranno grandi benedizioni. L’amorenella casa e l’obbedienza ai genitoricresceranno. La fede aumenterà nelcuore dei giovani d’Israele, ed essiacquisiranno il potere necessario percombattere le influenze maligne e letentazioni che li affliggono».5

Questi vecchi muri ricordanobene il profondo silenzio che scesesul Tabernacolo quando nel 1985 fuannunciato che l’anziano Bruce R.

McConkie avrebbe parlato. Questivecchi muri sentirono il profondospirito di riverenza quando l’anzianoMcConkie concluse con questeparole elettrizzanti:

«Ed ora, per quanto riguarda questaespiazione perfetta operata mediantelo spargimento del sangue di Dio, ioporto testimonianza che essa ebbeluogo nel Getsemani, e sul Golgota, eper quanto riguarda Gesù Cristo portotestimonianza che Egli è il Figlio delDio vivente e che fu crocifisso per ipeccati del mondo. Egli è il nostroSignore, nostro Dio e nostro Re: que-sto io so da me stesso indipendente-mente da ogni altra persona.

Io sono uno dei Suoi testimoni ein un giorno a venire sentirò i segnidei chiodi nelle Sue mani e nei Suoipiedi e bagnerò i Suoi piedi con lemie lacrime,

ma non saprò più sicuramente diquanto sappia ora che Egli è l’onnipo-tente Figlio di Dio, che Egli è il nostroSalvatore e Redentore, e che la sal-vezza si ottiene nel e per il Suo sangueespiatorio e in nessuna altra maniera».6

Nel 1995 il presidente Gordon B.Hinckley disse alle donne della Chiesa:«Davanti a tanti sofismi che vengonopropinati come verità, ai tanti inganniriguardo alle norme e ai valori, alletante lusinghe e seduzioni che ilmondo ci indirizza, abbiamo ritenuto

Page 36: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

necessario ammonirvi e avvertirvi». Poi procedette nella lettura:

«Noi, Prima Presidenza e Consigliodei Dodici Apostoli della Chiesa diGesù Cristo dei Santi degli UltimiGiorni, proclamiamo solennementeche il matrimonio tra l’uomo e ladonna è ordinato da Dio e che lafamiglia è il cardine del piano delCreatore per il destino eterno deiSuoi figli…

Marito e moglie hanno la solenneresponsabilità di amarsi e sostenersireciprocamente [e] di amare e soste-nere i loro figli. ‹I figliuoli sono un’e-redità che viene dall’Eterno› (Salmi127:3). I genitori hanno il sacrodovere di allevare i loro figli nell’a-more e nella rettitudine, di provve-dere alle loro necessità fisiche espirituali, di insegnare loro ad amarsie ad aiutarsi l’un l’altro, a osservare i comandamenti di Dio e ad esserecittadini obbedienti alle leggi ovun-que vivano. Mariti e mogli—madri epadri—saranno ritenuti responsabilidinanzi a Dio dell’assolvimento diquesti obblighi».7

Sono grato per questo edificiostraordinario. Si erge come un sacromonumento del nostro passato ecome magnifico vessillo di speranzaper il futuro. Rendo testimonianzadella divinità del nostro Padre celestee dell’amore immenso che il Salvatoreha per ognuno di noi. Siamo grande-mente benedetti ad essere guidati daun profeta di Dio. Nel nome di GesùCristo. Amen. ■

NOTE1. «Tabernacle Renovation Press Briefing

—Remarks by President Gordon B.Hinckley», 1 ottobre 2004; vederewww.newsroom.lds.org.

2. Alma 46:36; 62:4.3. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa:

Joseph F. Smith, 362.4. Conference Report, ottobre 1936, 3.5. Conference Report, ottobre 1964, 83–84.6. «Il potere di purificazione del Getsemani»,

La Stella, luglio 1985, 10.7. «Resistete fermamente alle lusinghe del

mondo», La Stella, gennaio 1996, 116–117;vedere anche «La famiglia: un proclama almondo», La Stella, ottobre 2004, 49.

34

Questo pomeriggio sono ono-rata di rappresentare quelledirigenti della Società di

Soccorso che, proprio in questotabernacolo, parlarono delle dottrinedel regno, sottolinearono il significatodei ruoli della donna in casa e in fami-glia, si invitarono vicendevolmente alservizio caritatevole e rammentaronoalle loro sorelle le gioie che derivanodal retto vivere.

Nel 1870 da questo pulpito Eliza R. Snow pose a migliaia didonne una domanda che vi ripetooggi: «Conoscete alcun posto sulla

faccia della terra in cui una donnaabbia più libertà e dove goda digrandi e gloriosi privilegi come fa qui quale Santo degli Ultimi Giorni?»1

Rendo testimonianza che le donnedella Chiesa di Gesù Cristo dei Santidegli Ultimi Giorni godono di grandie gloriosi privilegi.

Il cesto delle benedizioniLasciate che vi racconti una dolce

storia. Una famiglia stava attraver-sando un periodo difficile. Era fati-coso per loro non concentrarsi sulleloro difficoltà. La madre scrisse: «Ilnostro mondo si era completamentesfasciato, così ci rivolgemmo al Padreceleste per avere guida. Quasi subitoci rendemmo conto che eravamo cir-condati dalla bontà e incoraggiati daogni parte. Cominciammo a espri-mere in famiglia la nostra gratitudinereciproca e verso il Signore ognigiorno. Un’amica mi fece notare che il ‹cesto delle benedizioni› della nostrafamiglia era traboccante. Da quellaconversazione nacque una specie digioco che io e i miei figli imparammoad amare. Ogni sera, prima della pre-ghiera familiare, parlavamo di comeera andata la giornata e poi ci raccon-tavamo le tante benedizioni che erano

La gratitudine: un sentiero checonduce alla felicitàB O N N I E D. PA R K I NRecentemente rilasciata dall’incarico di presidentessa generale della Società di Soccorso

La gratitudine è un principio colmo di Spirito. Apre la nostramente a un universo pervaso dell’amore di un Dio vivente.

Page 37: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 35

state aggiunte al nostro ‹cesto dellebenedizioni›. Più esprimevamo grati-tudine e più c’era da essere grati.Sentivamo l’amore del Signore inmodo significativo man mano che sipresentavano occasioni di crescita».2

Che cosa aggiungerebbe il «cestodelle benedizioni» alla vostra famiglia?

Un principio colmo di spiritoLa gratitudine richiede consape-

volezza e impegno, non solo dob-biamo sentirla, ma esprimerla.Frequentemente non ci rendiamoconto della mano del Signore.Mormoriamo, ci lamentiamo, ciopponiamo e critichiamo; spessosiamo ingrati. Dal Libro di Mormonimpariamo che coloro che mormo-rano non conoscono «le vie di quelDio che li [ha] creati».3 Il Signore ciconsiglia di non mormorare perchépoi è difficile per lo Spirito lavorarecon noi.

La gratitudine è un principio colmodi Spirito. Apre la nostra mente a ununiverso pervaso della ricchezza di un Dio vivente. Grazie ad essa diven-tiamo spiritualmente consapevolidelle meraviglie delle cose più pic-cole, che rallegrano il nostro cuorecon i loro messaggi dell’amore di Dio.Questa grata consapevolezza accrescela nostra sensibilità alla guida divina.Quando comunichiamo gratitudine,possiamo essere pervasi dello Spiritoe uniti a coloro che ci circondano e alSignore. La gratitudine ispira felicità eporta l’influenza divina. «Viv[ete] quo-tidianamente nella gratitudine per inumerosi atti di misericordia e bene-dizioni ch’egli vi concede»,4 disseAmulec.

Gli atti di misericordia e le benedi-zioni giungono sotto diverse forme,talvolta in modi difficili. Eppure ilSignore disse: «Ringrazia il Signoretuo Dio in ogni cosa».5 Ogni cosasignifica: cose buone e cose difficili,non significa solo alcune cose. Egli ciha comandato di essere grati perchéLui sa che questo ci renderà felici.

Questa è un’altra prova del Suoamore.

Come vi sentite quando qualcuno vi esprime gratitudine? Una domenicaero seduta vicino a una sorella inSocietà di Soccorso e la conobbi unpo’ meglio. Qualche giorno dopo rice-vetti un messaggio di posta elettronica:«Grazie per esserti seduta vicino a mia figlia in Società di Soccorso e peraverla abbracciata. Non saprai mai chesignificato ha avuto per lei e per me».6

Le parole di questa madre mi hannosorpreso e mi hanno resa felice.

Come vi sentite quando vi espri-mete gratitudine a vicenda? Vorreiesprimere gratitudine a qualcunoche si occupa dei miei nipoti. Alcunimesi fa, mentre ero in Texas, chiesi aThomas, di sei anni, di parlarmi delsuo vescovo. Lui mi ha detto: «Oh,nonna, lo conoscerai. Lui indossa un abito scuro e una camicia bianca,come papà, e ha sempre le scarpelucide e una cravatta rossa. Porta gli occhiali e sorride sempre».Riconobbi il vescovo di Thomas non appena lo vidi. Il mio cuore siriempì di gratitudine nei suoi con-fronti. Grazie al vescovo Goodman e a tutti voi splendidi vescovi.

Un’espressione della fedeIl capitolo 17 di Luca riporta l’espe-

rienza del Salvatore quando guarì diecilebbrosi. Come ricorderete, solo unodi coloro che furon mondati tornò peresprimere il suo apprezzamento. Nonè interessante che il Signore non

abbia detto: «La tua gratitudine t’hasalvato»? Invece egli disse: «La tuafede t’ha salvato».7

L’espressione di gratitudine fu riconosciuta dal Salvatore come un’e-spressione della sua fede. Quandopreghiamo ed esprimiamo gratitudinea un amorevole seppur non visibilePadre celeste, esprimiamo anche lanostra fede in Lui. La gratitudine è ilnostro modo di riconoscere la manodel Signore nella nostra vita ed è un’e-spressione della nostra fede.

La gratitudine nelle tribolazioni: le benedizioni nascoste

Nel 1832, il Signore vide la neces-sità di preparare la Chiesa alle immi-nenti tribolazioni. Le tribolazioni sonospaventose. Eppure il Signore disse:«Siate di buon animo poiché io vi con-durrò innanzi. Il regno è vostro e lesue benedizioni sono vostre, e le ric-chezze dell’eternità sono vostre.

E colui che riceve ogni cosa congratitudine sarà reso glorioso».8

Il tipo di gratitudine che accoglieanche le tribolazioni con rendimentodi grazie richiede un cuore spezzatoe uno spirito contrito; l’umiltà diaccettare ciò che non può esserecambiato; la volontà di rimetteretutto nelle mani del Signore, anchequando non comprendiamo; la grati-tudine per le opportunità nascosteche ancora devono essere rivelate.Poi arriva un senso di pace.

Quando è stata l’ultima volta in cuiavete ringraziato il Signore per una

Page 38: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

prova o una tribolazione? L’avversità cicostringe a inginocchiarci; fa lo stessola gratitudine per le avversità?

Il presidente David O. McKayosservò: «Nei colpi accaniti dell’av-versità troviamo la prova reale dellanostra gratitudine… che… sta al disotto della superficie della vita, chesiamo tristi o gioiosi».9

ConclusioneAlle mie meravigliose e fedeli

sorelle della Chiesa, dico grazie per i modi in cui esprimete amore alSignore attraverso il vostro servizio: viprendete cura delle famiglie quandosubiscono la perdita di una personacara; vegliate come insegnanti visita-trici; siete disposte a edificare la testi-monianza nei bambini che servite inPrimaria; dedicate il vostro tempo apreparare le giovani alla maturità.Grazie per la vostra devozione. Hosentito l’amore del Signore mediantela vostra fedeltà. Sono stata benedettanel servire tra voi; il mio cuore ècolmo di gratitudine e amore perognuna di voi. Nutro profonda grati-tudine per i fratelli del sacerdozio concui ho servito.

La gratitudine più profonda è per il mio Salvatore, un Figlio obbedienteche fece tutto quello che Gli chieseSuo Padre, ed espiò per ciascuno dinoi. Quando Lo ricordo e riconosco laSua bontà, desidero essere come Lui.Possiamo noi essere benedetti sen-tendo il Suo amore ogni giorno dellanostra vita. «Ringraziato sia Dio delsuo dono ineffabile!»10 Nel sacronome di Gesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Jill C. Mulvay, «Eliza R. Snow and the

Woman Question», Brigham YoungUniversity Studies, inverno 1976, 251.

2. Corrispondenza personale.3. 1 Nefi 2:12.4. Alma 34:38.5. DeA 59:7; corsivo dell’autore.6. Corrispondenza personale.7. Luca 17:19; corsivo dell’autore.8. DeA 78:18–19; corsivo dell’autore.9. Pathways to Happiness, Llewelyn R. McKay

(1957), 318.10. 2 Corinzi 9:15.

36

Sono onorato di essere doposorella Parkin. Il suo servizio e i suoi insegnamenti come pure

quelli delle sue consigliere sono stati una benedizione per noi tutti.All’incirca alla stessa ora di oggidiciotto anni e mezzo fa ero in piedivicino a questo pulpito e aspettavoche la congregazione terminasse dicantare per farmi avanti e tenere ilmio primo discorso a una conferenzagenerale. Il mio nervosismo in quelmomento deve essere stato evidenteperché l’anziano L. Tom Perry, che era in piedi dietro di me, si sporse inavanti e con quel suo modo positivoed entusiasta mi sussurrò all’orecchio:«Rilassati. Sono anni che non muore

nessuno davanti a quel pulpito!»Custodisco gelosamente il ricordo

di quelle parole di incoraggiamento edi quei pochi minuti che seguirononei quali per la prima volta mi rivolsi auna congregazione mondiale di santidegli ultimi giorni. Come tutti voi,accumulo continuamente una colle-zione di ricordi che, quando mi ritor-nano alla mente, si rivelano moltoutili e mi procurano grande gioia. E adispetto del proposito fatto quandoero un giovanotto di non annoiare gli altri con le mie reminiscenze unavolta diventato vecchio, provo inveceora gran piacere nel condividere imiei ricordi ogni qualvolta mi si pre-senta l’occasione. Oggi, però, desi-dero parlare di un ruolo più profondoche hanno i ricordi e le rievocazioninel vangelo di Gesù Cristo del sem-plice ricordare alcune cose solo pertrarne piacere.

Se prestiamo attenzione all’uso deltermine ricordare nelle sacre scrit-ture, ci rendiamo conto che «ricor-dare» come lo intende il Signore è unprincipio di salvezza fondamentaledel Vangelo, e questo perché gliammonimenti profetici a ricordare ciportano frequentemente a fare qual-cosa: ascoltare, vedere, agire, obbe-dire, pentirci.1 Quando ricordiamoalla maniera di Dio, vinciamo lanostra tendenza umana a prepararci

Ricorda e nonperireA N Z I A N O M A R L I N K . J E N S E NMembro dei Settanta

Ricordare come lo intende il Signore è un principio disalvezza fondamentale del Vangelo.

Page 39: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 37

passivamente ad affrontare la batta-glia della vita e ci impegnamo inveceattivamente, facendo tutto il possibileper resistere alla tentazione e per evi-tare di peccare.

Re Beniamino, chiese al suopopolo un simile ricordo attivo:

«E infine io non posso dirvi tutte lecose per le quali potete commetterepeccato; poiché vi sono diversi modie mezzi, anzi, così tanti che non possocontarli.

Ma questo è quanto posso dirvi:Che se non controllate voi stessi, ivostri pensieri, le vostre parole e levostre azioni, e non osservate i coman-damenti di Dio e non continuate nellafede in ciò che avete udito riguardoalla venuta del nostro Signore, sì, sinoalla fine della vostra vita, voi dovreteperire. Ed ora, o uomo, ricorda, e nonperire».2

Se comprendiamo il ruolo vitale delricordare nella nostra vita, cos’altro ènecessario che ricordiamo? Oggi checi troviamo riuniti per ricordare e ride-dicare questo storico Tabernacolo,rispondo suggerendo che la storiadella Chiesa e del suo popolo meritatutta la nostra attenzione. Le Scritturedanno grande priorità alla storia dellaChiesa. In effetti gran parte delleScritture è storia della Chiesa. Il

giorno stesso in cui la Chiesa fu orga-nizzata, Dio comandò a Joseph Smith:«Ecco, ci sarà un registro tenuto fravoi».3 Joseph, obbedendo a questocomandamento, chiamò OliverCowdery, il secondo anziano dellaChiesa e il suo principale assistente,quale primo storico della Chiesa. Noicompiliamo i registri perché ci aiutanoa ricordare e un registro della crescitadella Chiesa e dei suoi progressi èstato tenuto fin dal tempo di OliverCowdery e viene tenuto ancora oggi.Questo straordinario registro storicoci ricorda che Dio ha di nuovo aperto icieli e ha rivelato verità che invitano lanostra generazione ad agire.

Di tutto quello che è stato raccolto,conservato e scritto dagli storici in tuttiquesti anni, niente esemplifica l’impor-tanza e la forza della storia della Chiesapiù del semplice e sincero racconto diJoseph Smith di Dio il Padre e di Suo

Figlio Gesù Cristo che gli appaiono in quella che i nostri libri storici chia-mano la Prima Visione. Con parole chegenerazioni di missionari hanno impa-rato a memoria e condiviso con ricer-catori della verità in tutto il mondo,Joseph Smith descrive il modo miraco-loso in cui ricevette la risposta alla suadomanda posta in preghiera su qualefosse la Chiesa giusta:

«Vidi esattamente sopra la miatesta una colonna di luce più brillantedel sole, che discese gradualmentefino a che cadde su di me.

… Quando la luce stette su di me,io vidi due Personaggi il cui splendoree la cui gloria sfidano ogni descrizione,ritti sopra di me nell’aria. Uno di essimi parlò, chiamandomi per nome, edisse indicando l’altro: Questo è il mioFiglio diletto. Ascoltalo!»4

Joseph Lo ascoltò! E milioni di per-sone hanno ascoltato o letto e creduto

Nell’intervallo tra le sessioni, i fedeli ammirano un dipinto in un centro visitatori

della Piazza del Tempio.

Page 40: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

38

nel suo racconto e hanno abbracciatoil vangelo di Gesù Cristo che Josephha aiutato a restaurare. Credo inJoseph Smith e so che era un veroprofeta di Dio. Ogni volta il ricordodella sua esperienza della PrimaVisione mi sprona a promettere diagire con impegno sempre maggiore.

Nessuno apprezza il valore dellastoria della Chiesa più del presidenteGordon B. Hinckley. Tutti noi amiamoil suo delizioso senso dell’umorismo,ma il suo senso della storia è altret-tanto forte. I suoi scritti e sermonisono costellati di storie ispirate eaneddoti del passato. Quale nostroprofeta vivente, di proposito mette inevidenza il passato e il futuro per aiu-tarci a vivere rettamente nel presente.Grazie ai suoi insegnamenti capiamoche il ricordo ci permette di vedere lamano di Dio nel nostro passato, pro-prio come la profezia e la fede ci assi-curano che c’è la mano di Dio nelnostro futuro. Ci ricorda come i primimembri della Chiesa hanno affrontatole sfide cosicché noi possiamo, tra-mite la grazia di Dio, affrontare lenostre con maggiore fedeltà. Tenendovivo il nostro passato, ci collega con le persone, i luoghi e gli avvenimentiche formano il nostro retaggio spiri-tuale e, nel farlo, ci stimola a offrire

maggiore servizio, fede e gentilezza.In modo esemplare, il presidente

Hinckley condivide apertamente connoi episodi personali e della sua fami-glia. Schiere di missionari demoraliz-zati hanno tratto conforto dal sapereche anche il presidente Hinckley agliinizi della sua missione si era sentitoscoraggiato e aveva comunicato que-sto sconforto al padre. Egli ha corag-giosamente condiviso con noi labreve risposta di suo padre: «CaroGordon, ho ricevuto la tua lettera. Ho soltanto un suggerimento da pro-porti: dimentica te stesso e mettiti al lavoro».5 Più di settanta anni doposiamo tutti testimoni di come il presi-dente Hinckley abbia preso a cuorequel consiglio. Il carattere schietto e la saggezza profetica danno provadegli effetti benefici del ricordare sia la storia della Chiesa che dellanostra vita.

C’è molto di più da dire sui ricordie le rievocazioni nel vangelo di GesùCristo. Parliamo spesso di ricordare le sacre alleanze e i comandamenti di Dio, e di ricordare di compiere leordinanze di salvezza per i nostri ante-nati defunti. Ancora più importante,parliamo della necessità di ricordarcidel nostro Salvatore Gesù Cristo non solo quando ci è comodo, ma

sempre, come Egli richiede.6 Quandoprendiamo il sacramento testimo-niamo che ci ricorderemo di Lui. Incambio ci viene promesso che il SuoSpirito sarà sempre con noi. È interes-sante che questo sia lo stesso Spiritomandato dal Padre celeste a rammen-tarci «tutto quello che [v’]ho detto».7

Pertanto quando prendiamo il sacra-mento in modo degno siamo bene-detti dallo Spirito ed entriamo in uncircolo meravigliosamente benefico di ricordi, ritornando continuamentecon la mente e la preghiera a Cristo ealla Sua espiazione.

Venire a Cristo ed essere perfetti inLui è, io credo, lo scopo supremo ditutto il ricordare.8 Prego pertanto cheDio ci benedica sempre nel ricordarein particolar modo il Suo Figlio per-fetto per non perire. Testimonio congratitudine della divinità e del poteredi salvezza di Cristo. Nel nome diGesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Vedere 2 Nefi 1:12; Mosia 6:3; Helaman

5:14.2. Mosia 4:29–30.3. DeA 21:1.4. Joseph Smith—Storia 1:16–17.5. Gordon B. Hinckley, Faith: The Essence of

True Religion (1989), 115.6. Vedere 3 Nefi 18:7, 11.7. Giovanni 14:26.8. Vedere Moroni 10:32–33.

Page 41: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 39

Èun grande onore e un privile-gio essere qui per la cerimoniadi ridedicazione di questo

grande edificio, il Tabernacolo di SaltLake, che si trova a ovest del Tempiodi Salt Lake. Esprimiamo la nostrariconoscenza a tutti coloro che hanno preso parte al grande lavoroche è stato fatto in questo edificio.Ringraziamo in special modo il vesco-vato presiedente: il vescovo H. DavidBurton, il vescovo Richard C. Edgley eil vescovo Keith B. McMullin, per la

loro eccellente direzione durante ilavori di ammodernamento e restaurodel Tabernacolo.

Conservo dolci ricordi di quandovenivo qui al Tabernacolo da bam-bino. Fui battezzato qui. Quandodivenni diacono, mio padre mi portòqui per assistere alla conferenza gene-rale del sacerdozio. Arrivammo 15minuti in anticipo e fummo in gradodi trovare posto in galleria.

Agli albori della Chiesa gli unici due edifici costruiti specificamenteper il culto erano i templi di Kirtland e di Nauvoo. Entrambi furono costruitiin base alla rivelazione. Il primo edifi-cio costruito della Chiesa di cui vi siamenzione scritta, designato come casadi riunione, doveva essere adibitoanche a scuola. Fu costruito coi tron-chi, nel Missouri, nel 1831.1

Quando il tempio di Kirtland fudedicato nel 1836 era già troppo pic-colo per contenere tutti i santi chevolevano assistere alla cerimonia. Ilprofeta Joseph Smith scrisse con rim-pianto che l’edificio non avrebbepotuto ospitare altre persone.2

Tuttavia, quando la violenza contro iSanti e i loro dirigenti s’intensificò a

Kirtland, nel 1838 il corpo principaledella Chiesa si spostò nel Missouri,lasciandosi alle spalle il prezioso edificio.

Il Tempio di Nauvoo aveva essen-zialmente lo stesso schema del Tempiodi Kirtland per quanto riguarda le saledelle assemblee al primo e secondopiano. Tuttavia, prima che il tempio di Nauvoo fosse completato nel 1846, i santi si incontravano fuori, spessovicino al tempio, per ascoltare Josephe gli altri dirigenti. A volte migliaia di persone partecipavano a quegliincontri.

Come George A. Smith osservò allasua maniera scherzosa, «ai giorni delProfeta Joseph…il ‹mormonismo› fio-riva meglio all’aperto». Questo perchè«noi mancammo di erigere un edificiogrande abbastanza da contenere isanti prima della morte del Profeta».3

Occasionalmente il brutto tempointerrompeva questi incontri all’a-perto ed era spiacevole sia per chiparlava sia per la congregazione. Ilpresidente Joseph F. Smith, che ricor-dava bene il disagio di quegli incontriall’aperto tenuti vicino al tempio diNauvoo, disse:

«Il mio primo ricordo di un luogodi culto fu a Nauvoo. Era un piccoloboschetto vicino al sito del tempio. In compagnia di mia madre ascoltavoin quel luogo uomini come BrighamYoung, Heber C. Kimball, OrsonHyde, Parley P. Pratt, Orson Pratt, ilprofeta Joseph e il patriarca Hyrum.Mi ricordo piuttosto chiaramente cheassistevo a uno di questi incontri nelbosco, dove un carro era stato por-tato davanti alla folla, e che il profetaJoseph montava a cassetta e parlava,quando cominciò a piovere. Una odue persone si alzarono e aprirono gli ombrelli sopra di lui, per ripararlodalla pioggia. Molte persone non ave-vano ombrelli, ed era molto fastidi-oso e sgradevole stare lì seduti, maricordo molto bene, anche se ero soloun ragazzino, che nessuno se ne andòmentre egli parlava».4

La ridedicazionedel Tabernacolo di Salt LakeP R E S I D E N T E J A M E S E . FA U S TSecondo consigliere della Prima Presidenza

Sono grato che questo magnifico edificio sia stato rinforzatoe rinnovato così da poter continuare a esser usato peristruire e edificare i figli di Dio.

Page 42: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

40

Prima della sua morte, il profetaJoseph ordinò che un tabernacolo ditela fosse costruito per riparare i Santidurante i grandi incontri. Nel 1845,quando il tempio era quasi finito, l’an-ziano Orson Hyde del Quorum deiDodici fu mandato all’est per racco-gliere fondi e per comprare «circaquattromila iarde» di tela percostruire ciò che Brigham Young chia-mava «il Tabernacolo della congrega-zione di Sion».5

Il fratello Orson Pratt fece unabozza del luogo e del progetto propo-sti per il tabernacolo di tela in una let-tera scritta il 30 agosto 1845:

«Si intende erigere un tabernacolodi tela di fronte al Tempio, che si uni-sca a esso a occidente. La forma diquesto tabernacolo sarà ellittica… l’a-rea della base sarà sufficiente a conte-nere otto o diecimila persone; i posti asedere andranno a scalare uno sopral’altro nella forma di un anfiteatro».6

I fratelli cominciarono il giornoseguente a ripulire il terreno per lacostruzione del tabernacolo di tela.Tuttavia, a causa delle intense perse-cuzioni dei loro nemici, i santi dovet-tero abbandonare Nauvoo, così iltabernacolo di tela non fu maicostruito. Orson Hyde «caricò la

tela sui carri nel 1846 e si diresseverso ovest».7 Qualcuno ritenne che«la tela fu utilizzata proficuamente percose come tende per accamparsi eper coprire i carri»8 dei santi durantel’esodo verso la valle del Lago Salato.8

Il Tabernacolo in Piazza delTempio a Salt Lake City ha dimen-sioni più o meno simili a quelle deltabernacolo di tela previsto perNauvoo e, proprio come sul progettodel tabernacolo di Nauvoo, è situatoa ovest del tempio. Come per altrieventi, quali la grande migrazioneverso Ovest, Joseph Smith ebbe lavisione di un grande tabernacolo eBrigham Young la realizzò.

Così il tabernacolo progettato per Nauvoo, anche se non fu maicostruito, fu il prototipo per questostorico edificio. Quando ero ragazzoascoltavamo la conferenza generalealla radio; ora con l’uso dei satelliti edelle moderne apparecchiature elet-troniche, trasmettiamo da Salt LakeCity a intere nazioni nel mondo in unavolta sola, proprio come in questomomento, usando collegamenti congli edifici in tutto il mondo. Ciò è pos-sibile grazie all’ispirazione che venneai Fratelli di andare incontro ai bisognidella gente ai nostri giorni. Questo è

un buon esempio di come il Signorerende possibile soddisfare i bisognidei membri della Chiesa. Porto testi-monianza che il Signore continuerà a rivelare al Suo profeta, Gordon B.Hinckley, i modi e i mezzi per soddi-sfare le necessità di tutti i membri diuna Chiesa in costante crescita.

Sono grato che questo magnificoedificio sia stato rinforzato e rinnovatocosì da poter continuare a esser usatoper istruire e edificare i figli di Dio. Nelnome di Gesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Vedere Richard W. Jackson, Places of

Worship: 150 Years of Latter-day SaintArchitecture (2003), 16.

2. Vedere History of the Church, 2:410–411.3. Deseret News, 29 agosto 1855, 194.4. «The Spirit of Worship», Improvement Era,

giugno 1910, 749–750.5. Brigham Young ai Santi d’oltremare,

17 giugno 1845, nel New York Messenger,16 Agosto 1845; vedere anche History ofthe Church 7:427; Elden J. Watson, «TheNauvoo Tabernacle», Brigham YoungUniversity Studies, primavera 1979, 416.

6. Orson Pratt a Reuben Hedlock, 20 agosto1845, nel New York Messenger, 30 agosto1845; vedere anche Brigham YoungUniversity Studies, primavera 1979, 420.

7. Glen M. Leonard, Nauvoo: A Place ofPeace, a People of Promise (2002),479–480.

8. Brigham Young University Studies, prima-vera 1979, 421; vedere anche la dichiara-zione di William Smith in Nauvoo, di Glen M. Leonard, 754 nota 86.

Page 43: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 41

Miei cari fratelli e sorelle, voiqui nel Tabernacolo e voi in ascolto tramite vari mezzi

in tutto il mondo, è una gioia per mestare davanti a voi ancora una volta inquesto magnifico edificio. In questoambiente non si può fare a meno disentire lo spirito dei primi santi checostruirono questa meravigliosa casadi culto, come pure quello di coloroche durante gli anni hanno lavoratoper preservarla e abbellirla.

Recentemente, ho ripensato aimolti eventi significativi della mia vita che sono associati al Tabernacolodi Salt Lake. Anche se sono decisa-mente troppi per citarli tutti, vorrei

condividerne qualcuno.Mi ricordo di quando mi avvicinai

al battesimo, all’età di otto anni. Miamadre mi parlò del pentimento e delsignificato del battesimo; e poi, unsabato di settembre del 1935, miportò in tram fino al battistero delTabernacolo che, fino a poco tempofa, era qui in questo edificio. All’epocanon si usava come ora che i padri bat-tezzassero i propri figli, perché l’ordi-nanza era generalmente svolta alsabato mattina o pomeriggio, e moltipadri lavoravano o erano impegnatinei loro commerci. Mi vestii di biancoe fui battezzato. Mi ricordo quelgiorno come se fosse ieri, e la felicitàche sentii al termine dell’ordinanza.

Negli anni, e particolarmentequando ebbi modo di servire comevescovo, ho assistito a molti altri bat-tesimi nel fonte del Tabernacolo.Ognuno rappresentava un’occasionespeciale e ispiratrice, e ognuno è ser-vito a ricordarmi del mio battesimo.

Nell’aprile del 1950, io e miamoglie Frances eravamo presenti allasessione della conferenza generaledella domenica pomeriggio, tenuta inquesto edificio. Il presidente GeorgeAlbert Smith era il presidente dellaChiesa, e concludendo la Conferenza,pronunciò un messaggio possente eispirato sulla resurrezione del nostro

Signore e Salvatore Gesù Cristo.Prima che egli concludesse il suo dis-corso, tuttavia, diede un profeticoavvertimento. Affermò: «Non passeràmolto tempo prima che le calamitàsorprendano l’umana famiglia, ameno che ci sia un rapido penti-mento. Non passerà molto tempoprima che coloro che sono dispersisulla faccia della terra moriranno amilioni… a causa di ciò che sta peraccadere» (Conference Report, aprile1950, 169). Queste erano parole allar-manti, dette da un profeta di Dio.

Due mesi e mezzo dopo quellaconferenza generale, il 25 giugno1950, scoppiò la guerra in Corea, una guerra che culminò con la per-dita di circa due milioni e mezzo divite. Questo avvenimento mi portò ariflettere sulla dichiarazione che feceil presidente Smith mentre sedevamoqui quel giorno di primavera.

Ho assistito a molte sessioni dellaconferenza generale nel Tabernacolo,e sono stato sempre edificato e ispi-rato dalle parole dei Fratelli. Poi, nel-l’ottobre del 1963, il presidente DavidO. McKay mi invitò nel suo ufficio emi chiamò a servire quale membrodel Quorum dei Dodici Apostoli. Mi chiese di considerare riservataquesta sacra chiamata, di non rive-larla a nessuno eccetto che a miamoglie, e di essere presente alla con-ferenza generale nel Tabernacolo il giorno seguente, quando il mionome sarebbe stato letto ad alta voce.

La mattina seguente andai nelTabernacolo senza sapere esattamentedove sedermi. Essendo un membrodel Comitato del Sacerdozio per l’inse-gnamento familiare, decisi di sedermitra i membri di quel comitato. Notaiun mio amico, Hugh Smith, che eraun membro dello stesso Comitato delSacerdozio per l’insegnamento fami-liare. Mi fece segno di sedermi accantoa lui. Non potevo dirgli niente dellamia chiamata, ma mi sedetti.

Durante la sessione, i membri delQuorum dei Dodici Apostoli furono

Memorie delTabernacoloP R E S I D E N T E T H O M A S S . M O N S O NPrimo consigliere della Prima Presidenza

Con la ridedicazione di questo edificio oggi, spero chepotremo impegnarci a ridedicare la nostra vita al lavorodel nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Page 44: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

42

sostenuti, e, naturalmente, venneletto il mio nome. Credo che la cam-minata dalla platea al pulpito sia statala più lunga della mia vita.

Sono passati quasi quarantaquattroanni da quella conferenza. Fino al2000, quando fu dedicato il Centrodelle conferenze, è stato un mio privi-legio pronunciare 101 discorsi dal pulpito di questo edificio durante leconferenze generali, senza contarequelli pronunciati alle conferenzegenerali delle organizzazioni ausiliariee agli altri incontri tenuti qui. Il miodiscorso di oggi porta il totale a cen-todue. Ho avuto molte esperienzespirituali negli anni, stando qui.

Durante il messaggio che pronun-ciai alla conferenza generale di ottobre1975, mi sentii spinto a rivolgere i mieicommenti a una ragazzina con lunghicapelli biondi che sedeva nella bal-conata di questo edificio. Richiamail’attenzione dei presenti su di lei e

provai una libertà di espressione chemi testimoniò che quella ragazzinaaveva bisogno del messaggio cheavevo in mente, a proposito della fede di un’altra giovane donna.

Alla conclusione della sessione,tornai nel mio ufficio, e trovai adaspettarmi una ragazzina di nomeMisti White, con i suoi nonni e unazia. Quando li salutai, riconobbi cheMisti era la ragazzina nella balconataalla quale avevo rivolto il mio dis-corso. Seppi che all’avvicinarsi del suo ottavo compleanno, ella aveva ildilemma se farsi o meno battezzare.Sentiva che avrebbe voluto essere battezzata, e i suoi nonni, con i qualiviveva, volevano che lei lo fosse, ma sua madre, un membro menoattivo, suggeriva di aspettare finoall’età di diciotto anni per prendereuna decisione. Misti aveva detto ai nonni: «Se andiamo alla conferenza a Salt Lake City, forse il Padre celeste

mi dirà cosa devo fare».Misti, i suoi nonni e sua zia viaggia-

rono dalla California a Salt Lake Cityper la conferenza e furono in grado di trovare posto nel Tabernacolo perla sessione del sabato pomeriggio.Erano seduti lì quando la mia atten-zione fu attratta da Misti e presi ladecisione di parlare per lei.

Durante il nostro incontro dopo la sessione, la nonna di Misti mi disse: «Penso che Misti abbia qualcosada dirle». La dolce ragazzina disse:«Fratello Monson, mentre lei parlavain conferenza, ha risposto alla miadomanda. Voglio essere battezzata!»

La famiglia tornò in California eMisti fu battezzata e confermata mem-bro della Chiesa di Gesù Cristo deiSanti degli Ultimi Giorni. Da allora,Misti è rimasta leale e fedele al vangelodi Gesù Cristo. Quattordici anni fa ebbil’onore di celebrare il suo matrimonioal tempio con un bravo ragazzo einsieme stanno crescendo cinque bel-lissimi bambini, e un altro è in arrivo.

Cari fratelli e sorelle, mi sento privi-legiato a stare ancora una volta sul pulpito del Tabernacolo, in questo edi-ficio che racchiude tanti meravigliosiricordi. Il Tabernacolo è parte della miavita, una parte che mi è molto cara.

Nel corso della vita ho avuto l’o-nore e il piacere di alzare il braccio asquadra per sostenere nove presidentidella Chiesa durante la lettura dei loronomi. Questa mattina mi sono unito a voi per sostenere ancora una volta il nostro amato profeta, il presidenteGordon B. Hinckley. È una gioia e unonore servire al suo fianco insieme alpresidente Faust.

Con la ridedicazione di questo edi-ficio oggi, spero che potremo impe-gnarci a ridedicare la nostra vita allavoro del nostro Signore e SalvatoreGesù Cristo, che morì volontaria-mente perché noi potessimo vivere.Prego umilmente affinché possiamoessere in grado di seguire il suo esem-pio ogni giorno. Nel nome di GesùCristo. Amen. ■

Page 45: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 43

Questo pomeriggio, fratelli esorelle, ci siamo riuniti dinuovo in questo storico

Tabernacolo, in cui ci siamo incontratiper la conferenza così tante volte.

Oggi questo edificio è stato sotto-posto ad un vasto rinnovamento ed è stato ristrutturato per adeguarlo alle più recenti norme antisismiche.Con questa impresa, speriamo e pre-ghiamo che le sue caratteristiche sto-riche non siano state distrutte.

Alcune delle vecchie panche sonostate salvate e continueranno adessere usate. Ma avrete già scopertoche le nuove sono tanto dure quantole vecchie!

Sono state aggiunte delle uscite perrispondere alle esigenze del giornod’oggi. I grandi pilastri di pietra, checostituiscono i suoi muri esterni, sono

stati molto rafforzati. Il tetto è statorinforzato con ulteriori travi d’acciaioe con l’aggiunta di nuovo materiale.

Vi ricordo che i queste non sono leprime opere di restauro. Anche pocodopo la sua costruzione venne modi-ficato. In origine non c’era la galleria e si è dovuto aggiungerla.

In tutti questi anni, esso è stato un luogo di assemblea unico e mera-viglioso. Molti uomini e donne vihanno parlato, testimoniando dellarestaurazione del vangelo di GesùCristo. Dal tempo di Brigham Youngad oggi, ogni profeta ha parlato daquesto pulpito. Altri illustri uomini e donne vi hanno parlato, inclusi varipresidenti degli Stati Uniti. È stato unacasa per le arti e la cultura di questacomunità. La Utah Sinphony lo hausato per prima come luogo per esi-birsi. Qui sono state presentate grandiproduzioni artistiche, come il Messiae il Tanner Gift of Music. Qui si sonotenuti i funerali di prominenti uominie donne. In tutti questi anni è statoveramente una parte centrale di que-sta comunità.

Questo è un edificio particolare, ilsolo del suo genere in tutto il mondo.È stato costruito quasi un secolo emezzo fa, nei giorni della povertà delnostro popolo. È stato letteralmenteun Tabernacolo costruito nel deserto.A quel tempo il tempio era lungi dal-l’essere finito. Coloro che costruironoil Tabernacolo lo fecero con fede e con le loro rudimentali capacità

architettoniche. Gli scettici, di cui cene sono sempre molti, profetizzavanoche quando si fossero rimosse leimpalcature, il tetto sarebbe crollato.Questo non è accaduto ed esso èrimasto a posto con il bello ed ilbrutto tempo per tutti questi anni.

È conosciuto nel mondo come la sede del Coro del TabernacoloMormone, le cui trasmissioni radio settimanali sono state ascoltate più alungo di qualsiasi altro programma,per oltre settantacinque anni, dal 1929.

Adesso, ogni domenica, il pro-gramma Music and the Spoken Wordsarà nuovamente trasmesso al mondoda questo Tabernacolo al «croceviadell’Ovest». Esso sarà ancora la sede delCoro del Tabernacolo e dell’Orchestraat Temple Square, e ospiterà anchemolte altre produzioni ed eventi. Verrà usato per conferenze di palo e di regione, per sermoni pubblici, perconcerti e altri intrattenimenti.

La rivista Millennial Star, pubbli-cata in Inghilterra, ha riportato chesabato 9 ottobre 1875, dopo esserestato utilizzato già da qualche anno,John Taylor offrì una lunga e detta-gliata preghiera dedicatoria per que-sto sacro edificio.

Ed ora, fratelli e sorelle, a conclu-sione di questa riunione, io invitotutti voi ad unirvi a me nel chinare

Un tabernacolo nel desertoP R E S I D E N T E G O R D O N B . H I N C K L E Y

È stato un luogo di assemblea unico e meraviglioso.

Page 46: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

44

il capo e chiudere gli occhi mentreoffriamo una preghiera per la ridedicazione.

Preghiera dedicatoriaO Dio, nostro Eterno Padre, con il

capo chino veniamo a Te in riverenzain questa storica occasione. Ci siamoriuniti in questo grande Tabernacolo,oggi ristrutturato e rinnovato dopopiù di un secolo d’uso.

Agendo con l’autorità del santosacerdozio e nel nome di Gesù Cristo,dedichiamo, ridedichiamo e consa-criamo questo Tabernacolo di SaltLake a Te e al Tuo diletto Figliuolo,affinché nei molti anni ancora a venirepossa servire come luogo in cui il Tuopopolo possa riunirsi per molti motivi.

Mentre meditiamo su questa occa-sione i nostri pensieri si volgono alprofeta Joseph, che fu uno strumentonelle Tue mani per restaurare l’eternovangelo del Signore Gesù Cristo contutti i doni, l’autorità e le benedizioni

che lo accompagnano.Ti ringraziamo per la grande fede

del nostro popolo che fu cacciato da Nauvoo e che, con grande soffe-renza, compreso la morte di molti,attraversò l’Iowa per stabilire WinterQuarters e in seguito intraprese lalunga marcia che lo portò da lì a que-sta valle del Gran Lago Salato.

Ti ringraziamo per la guida ispiratadel presidente Brigham Young che,non avendo mai prima visto questavalle, eccetto che in visione, ha gui-dato qui il nostro popolo. Egli sapevamolto poco della zona. Non cono-sceva il territorio o il clima, l’acqua oaltri aspetti. In questo luogo desertoquei pionieri ararono e piantarono,irrigarono, coltivarono e raccolsero ifrutti del loro lavoro. Progettaronouna città, che oggi è diventata grandecon molte centinaia di migliaia di abitanti.

A quel tempo la maggior parte deisanti degli Ultimi Giorni viveva qui in

questa valle e in altre zone circostantidove erano stati stabiliti gli insedia-menti. Oggi, la Tua opera è cresciuta e si è diffusa su tutta la terra al puntoche abbiamo più membri fuori daquesta nazione che in essa.

Caro Padre, continua a far prospe-rare la Tua opera. Fai sì che cresca e sisviluppi. Benedici le persone nel con-tribuire con le loro decime e offerteper rendere possibile la sua crescita ediffusione. Possa essa avanzare e riem-pire le estremità della terra, come lapietra che fu staccata dalla montagnasenz’opera di mano fu destinata a roto-lare e riempire la terra. Voglia Tu susci-tare dirigenti forti nelle generazioni avenire e possa il Tuo popolo rallegrarsie trovare grande felicità nel servizionella Tua opera.

Perciò, noi dedichiamo, ridedi-chiamo e consacriamo questa sacrastruttura, e lo facciamo e chiediamoqueste cose nel sacro nome di GesùCristo. Amen. ■

Page 47: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 45

Ultimamente ho riflettuto sumolte belle esperienze dellamia vita. Ho espresso gratitu-

dine al mio Padre celeste per questesplendide benedizioni e opportunità:mi sono reso conto, forse come maiprima d’ora, di quanto siano statiimportanti gli anni formativi dellamia vita.

Molti dei momenti più importantiche hanno cambiato la mia vita sonoavvenuti quand’ero un giovane uomo.Le lezioni che appresi allora forma-rono il mio carattere e regolarono ilmio destino. Senza di loro sarei unuomo diverso in un posto moltodiverso rispetto a dove sono oggi.Questa sera vorrei parlare per alcuniminuti di alcune di queste esperienzee di ciò che ho appreso.

Non scorderò mai una partita difootball delle scuole superiori contro

una scuola rivale. Giocavo come ala e il mio compito era quello di bloc-care il giocatore in seconda linea o dicercare di aprirmi un varco in modoche il quarterback potesse tirarmi la palla. La ragione per cui ricordotanto bene questa partita è perché il ragazzo che avrei dovuto bloccareera un gigante.

Io non ero proprio l’atleta più alto del mondo; ma credo che questoragazzo potesse esserlo. Ricordo diaverlo guardato e di aver pensato cheprobabilmente pesava il doppio dime. Tenete presente che quando gio-cavo io non si usavano le protezioniche usano oggi i giocatori. Il miocasco era fatto di cuoio e non avevouna griglia sulla faccia.

Più ci pensavo e più mi rendevoconto che se gli avessi permesso diplaccarmi, avrei potuto tifare per lamia squadra per il resto della stagioneda un letto di ospedale.

Per fortuna, ero veloce. Per la mag-gior parte della prima metà del giocoriuscii ad evitarlo:

tranne una volta.Il nostro quarterback rimase indie-

tro per passare la palla. Io ero libero;egli tirò la palla che volò verso di me.

L’unico problema era che sentivoqualcuno che galoppava pesante-mente dietro di me. In uno sprazzodi lucidità pensai che se avessi presola palla c’era la possibilità che avreiconsumato i miei pasti con la can-nuccia. Ma la palla era diretta versodi me e la mia squadra dipendeva

da me. Quindi stesi le braccia e…all’ultimo istante… guardai in alto.

E lui era lì.Ricordo che la palla colpì le mie

mani. Ricordo di aver cercato di trat-tenerla. Ricordo il suono della pallache cadde sull’erba. Dopo non sonocerto di ciò che accadde perché ilgigante mi colpì così forte che nonero più sicuro del pianeta su cuistavo. Una cosa che ricordo è unavoce profonda che arrivava dall’oscu-rità: «Ti serva di lezione per esserenella squadra sbagliata».

William McKinley Oswald era il mioallenatore delle scuole superiori. Eraun bravissimo allenatore che ebbeprofonda influenza su di me. Credoperò che avesse imparato il metodoper motivare i giocatori da un ser-gente dell’esercito.

Quel giorno, nel suo discorsodurante l’intervallo, l’allenatoreOswald rammentò alla squadra la pallache avevo fatto cadere. Poi mi indicò edisse: «Come hai potuto farlo?»

E non stava parlando a voce bassa.«Voglio sapere che cosa ti ha fatto

perdere quel passaggio».Farfugliai per un attimo e alla fine

decisi di dire la verità. «Ho distolto losguardo dalla palla», ammisi.

L’allenatore mi guardò e disse:«Esatto, hai distolto lo sguardo dallapalla. Non farlo mai più. Quel generedi errori fa perdere le partite».

Rispettavo l’allenatore e, sebbenemi sentissi male, decisi di fare ciò cheaveva detto. Promisi solennemente di non distogliere più lo sguardo dalla palla, anche se poteva voler direessere spedito in Mongolia dal gigantedella squadra opposta.

Tornammo in campo e comin-ciammo il secondo tempo. Era unapartita equilibrata e anche se la miasquadra aveva giocato bene, nell’ul-timo quarto eravamo sotto di quattropunti.

Il quarterback chiamò il mionumero al gioco successivo. Mi smar-cai di nuovo ed ero libero. La palla

Lezioni di vitaA N Z I A N O J O S E P H B . W I R T H L I NMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Vi esorto a valutare la vostra vita. Stabilite dove siete e di cosaavete bisogno per essere il tipo di persona che volete essere.

SESSIONE DEL SACERDOZIO3 1 m a r z o 2 0 0 7

Page 48: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

46

arrivava nella mia direzione. Questavolta però il gigante era davanti a menella posizione perfetta per intercet-tare il passaggio.

Si allungò ma la palla gli passò trale mani. Io saltai in alto, senza disto-gliere lo sguardo dalla palla, la afferraie feci il touchdown vincente.

Non ricordo molto dei festeggia-menti che seguirono, ma rammentolo sguardo dell’allenatore Oswald.

«Hai tenuto bene gli occhi sullapalla», disse.

Credo di aver sorriso per una settimana.

Ho conosciuto molti uomini edonne eccezionali. Nonostanteabbiano diverse origini, talenti e prospettive, tutti hanno questo incomune: lavorano diligentemente ecostantemente per raggiungere i loroobiettivi. È facile distrarsi e perdere laconcentrazione sulle cose che sonopiù importanti nella vita. Io ho cer-cato di ricordare la lezione appresadall’allenatore Oswald e di dare prio-rità ai valori per me importanti inmodo da tenere gli occhi fissi sullecose che contano veramente.

Vi esorto a valutare la vostra vita.Stabilite dove siete e di cosa avetebisogno per essere il tipo di personache volete essere. Stabilite degli obiet-tivi entusiasmanti, nobili e retti,accendete l’immaginazione ed emo-zionate il vostro cuore. Poi tenete losguardo fisso su di loro. Lavoratecostantemente per raggiungerli.

«Se una persona avanza fiduciosanella direzione dei suoi sogni» scrisseHenry David Thoreau, «e si sforza divivere nel modo che ha immaginato,troverà un successo normalmente inaspettato».1

In altre parole, non distogliete mailo sguardo dalla palla.

Un’altra lezione che appresi sulcampo da football fu sotto un muc-chio di dieci giocatori. Era il campio-nato delle Montagne Rocciose edurante la partita dovetti correre alcentro per segnare il touchdown che

ci avrebbe permesso di qualificarci.Presi la palla e mi buttai nella mischia.Sapevo di essere vicino alla meta, manon sapevo di quanto. Sebbene fossibloccato in fondo al mucchio, stesi ledita di qualche centimetro e riuscii asentirla. La linea della meta era a cin-que centimetri.

In quel momento, fui tentato dispingere la palla in avanti. Avrei potutofarlo. Quando gli arbitri avessero tolto igiocatori dal mucchio, io sarei stato uneroe. Nessuno lo avrebbe mai saputo.

Avevo sognato quel momento daquando ero bambino. Ed era là allamia portata. Ma poi ricordai le paroledi mia madre. «Joseph», mi dicevaspesso, «fai ciò che è giusto malgradole conseguenze. Fai ciò che è giusto e le cose andranno bene».

Volevo disperatamente segnarequel touchdown. Ma più che essereun eroe agli occhi dei miei amici,volevo essere un eroe agli occhi di miamadre. E così lasciai la palla dov’era, acinque centimetri dalla linea di meta.

A quel tempo non lo seppi, ma fuun’esperienza decisiva. Se avessimosso la palla, avrei potuto essere un campione per un momento, ma laricompensa della gloria temporaneaavrebbe avuto un prezzo troppo alto

e duraturo: avrebbe provocato sullamia coscienza una cicatrice che miavrebbe accompagnato per il restodella vita. Sapevo che dovevo fare ciò che era giusto.

La luce di Cristo ci aiuta a discer-nere il bene dal male. Quando per-mettiamo alle tentazioni di scacciarela voce mite della nostra coscienza, èil momento in cui le decisioni diven-tano difficili.

I miei genitori mi insegnarono areagire in fretta quando giungono letentazioni, e a dire «No!» istantanea-mente e con enfasi. Vi do lo stessoconsiglio. Evitate le tentazioni.

Imparai un’altra lezione dalla gioiadi servire gli altri. Ho già parlato dimio padre, che era il vescovo delnostro rione, e mi faceva caricare ilmio carretto e consegnare il cibo e leprovviste necessarie nelle case dellefamiglie bisognose. Lui non era l’u-nico che desiderava aiutare le per-sone in difficoltà.

Settantacinque anni fa il vescovoWilliam F. Perschon presiedeva alRione di Pioneer 4 del Palo di SaltLake City. Era un immigrato tedesco,un convertito alla Chiesa, e parlavacon forte accento. Era un bravo uomod’affari ma ciò che lo distingueva mag-giormente era la sua grande compas-sione verso gli altri.

Ogni settimana, durante lariunione del sacerdozio, il vescovoPerschon faceva recitare ai detentoridel Sacerdozio di Aaronne la fraseseguente: «Sacerdozio significa servi-zio; poiché detengo il sacerdozio, ioservirò».

Non era semplicemente uno slo-gan. Quando le vedove avevano biso-gno di assistenza, il vescovo Perschone il Sacerdozio di Aaronne erano presenti. Quando fu costruita unacappella, il vescovo Perschon e ilSacerdozio di Aaronne erano presenti.Quando si dovevano sarchiare o rac-cogliere le barbabietole da zucchero e le patate alla fattoria del benessere,il vescovo Perschon e il Sacerdozio

Page 49: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 47

di Aaronne erano presenti.In seguito, William Perschon

servì nella presidenza di palo doveinfluenzò un giovane vescovo chia-mato Thomas S. Monson. Negli anni’50 il vescovo Perschon fu chiamato a presiedere alla missione svizzero-austriaca e diede un forte contributoalla costruzione del primo tempio«oltremare» a Berna, in Svizzera.

Difficilmente si può pensare alvescovo Perschon senza pensare al suo interesse e compassione per glialtri e al suo impegno instancabile diinsegnare quella stessa qualità agli altri.Dei giovani uomini nel Sacerdozio diAaronne a cui egli presiedette comevescovo, ventinove divennero vescovia loro volta. Dieci servirono in presi-denze di palo. Cinque diventaronopresidenti di missione, tre accettaronola chiamata di presidenti di tempio edue servirono come Autorità generali.2

Questo è il potere di un grandedirigente, fratelli. Questo è il poteredel servizio.

Sebbene a quel tempo non com-presi pienamente, ora mi è chiaro che queste lezioni, e molte altre cheappresi in gioventù, servirono comefondamento su cui fu costruito ilresto della mia vita.

Tutti possediamo doni spirituali.Alcuni sono benedetti col dono dellafede, altri col dono della guarigione. In tutta la Chiesa, sono presenti tutti idoni spirituali. Nel mio caso, forse unodei doni spirituali di cui sono maggior-mente grato è di essere stato bene-detto con uno spirito obbediente.Quando udivo un saggio consiglio dai miei genitori o dai dirigenti dellaChiesa, ascoltavo e cercavo di ren-derlo parte dei miei pensieri e dellemie azioni.

Fratelli del sacerdozio, vi esorto acoltivare il dono di uno spirito obbe-diente. Il Salvatore insegnò che «chiun-que ode queste mie parole e le mettein pratica sarà paragonato ad un uomoavveduto… E chiunque ode questemie parole e non le mette in pratica

sarà paragonato ad un uomo stolto».3

Come facciamo a sapere se siamoavveduti o stolti? Quando sentiamodei consigli ispirati, obbediamo.Questo è il test per stabilire se siamoavveduti o stolti.

Che profitto traiamo se ascoltiamoun consiglio saggio e non vi diamoretta? A che cosa serve l’esperienzase non impariamo da essa? Quantosono utili le Scritture se non ne ser-biamo le parole e le incorporiamonella nostra vita?

Il presidente Gordon B. Hinckleyha promesso che il «[Padre celeste]riverserà le Sue benedizioni su coloroche vivono in obbedienza ai Suoicomandamenti».4

A questo aggiungo la mia voce.Attesto che Gesù è il Cristo, il

Salvatore di tutta l’umanità. Attestoche Dio è vicino. Egli si cura di noi,che siamo i Suoi figli, e ci ama. I

profeti, veggenti e rivelatori guidano il progresso della chiesa restaurata diGesù Cristo. Il presidente Gordon B.Hinckley è un profeta degli ultimigiorni per la Chiesa e per il mondo.

Ringrazio il mio Creatore per que-sta vita meravigliosa in cui ciascuno dinoi ha la possibilità di imparare dellelezioni che non potrebbe compren-dere altrimenti.

Miei cari fratelli, possiamo noiporci delle giuste mete e lavorare perraggiungerle, fare ciò che è giusto erivolgerci con amore a chi ci circonda.Questa è la mia preghiera e testimo-nianza, nel nome di Gesù Cristo.Amen. ■

NOTE1. Walden, J. Lyndon Shanley (1971), 323.2. Anziano Glen L. Rudd, lettera al presidente

Thomas S. Monson, 5 febbraio 1987.3. Matteo 7:24, 26.4. «Questo è il lavoro del Maestro», La Stella,

luglio 1995, 85.

Page 50: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

48

Che piacere essere in vostra presenza, fratelli che vi sieteriuniti in varie parti del mondo.

Rammento le parole di un inno: «Siamla reale armata, le insegne innalzeremmarciando alla conquista nel nostrouman sentier».1 Invero voi siete la

reale armata di Dio, fedele e leale.Questa sera desidero parlare ai

membri più giovani di questa realearmata, al Sacerdozio di Aaronne: diaconi, insegnanti e sacerdoti che si stanno avventurando sul campo dibattaglia della vita. Benché non ve loricordiate, vi siete arruolati in questacausa in seguito a una singola deci-sione presa molto tempo fa durante la nostra esistenza pre-terrena. Là, nelgrande concilio dei cieli, avete decisodi obbedire alla volontà del vostroPadre celeste e di Suo Figlio GesùCristo. Ricordatevi questo: voi sietefigli di Dio che decisero di seguire ilSalvatore al momento giusto e questofa davvero di voi dei grandi uomini.

Grazie a quella decisione divinache ha determinato il vostro pro-gresso eterno, avete ricevuto uncorpo fisico, ottenuto la libertà di sce-gliere tra il bene e il male, e state oracrescendo e preparandovi a prendere

su di voi gli attributi del Salvatore.Siete stati battezzati e avete ricevutolo Spirito Santo. State imparando chisiete, perchè siete qui e dove stateandando. E ora avete ricevuto ilSacerdozio di Aaronne!

Il sacerdozio di Aaronne è il sacer-dozio preparatorio, datovi per questotempo di preparazione della vostravita. Il modo in cui usate quel sacer-dozio ora vi preparerà a prendere ledecisioni più importanti nel futuro.Queste decisioni comprendono: rice-vere il Sacerdozio di Melchisedec,andare al tempio, svolgere la missione,acquisire un’istruzione, selezionare un lavoro, scegliere una compagna edessere suggellati per il tempo e tuttal’eternità nel sacro tempio. C’è untempo e una stagione per tutte lenostre decisioni. Assicuratevi di pren-dere le decisioni nel momento e nellastagione giusta. Tutte queste decisioniche cambieranno la vostra vita sarannoprese in un momento relativamentecorto in cui sarete molto affaccendati,durante la vostra adolescenza che iodefinisco il «decennio di decisioni».

Mentre venivo addestrato perdiventare un pilota di aereo da caccia,mi preparai a prendere tali decisioniimportanti in un simulatore di volo.Per esempio, mi esercitavo a deciderequando farmi paracadutare da unaereo se la spia antincendio si illumi-nava e cominciavo a perderne il con-trollo. Mi ricordo di un amico che nonfece questa preparazione. Egli trovavail modo di evitare di esercitarsi con ilsimulatore per poi andare a giocare agolf o a nuotare. Non imparò mai leprocedure di emergenza! Pochi mesidopo, scoppiò un incendio nel suoaereo e precipitò in fiamme sul ter-reno. Il suo compagno più giovanevedendo la spia antincendio ed essen-dosi preparato a reagire a tale situa-zione, sapeva quando paracadutarsidall’aereo e lo fece in sicurezza. Ma il mio amico non si era preparato aprendere quella decisione, rimase sull’aereo e morì nello schianto.

Al Sacerdozio di Aaronne: come prepararsiper un decennio di decisioniA N Z I A N O R O B E R T D. H A L E SMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Il modo in cui usate [il] sacerdozio ora vi preparerà a prendere le decisioni più importanti nel futuro.

Page 51: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 49

Nel decennio a venire il tempoper prepararvi sarà limitato. Comedetentori del Sacerdozio di Aaronne,è importante che vi prepariateadesso. Dovete sviluppare la vostracapacità di reagire nelle decisioniimportanti che prenderete nei pros-simi dieci anni della vostra vita.Dovete sapere cosa fare e quandofarlo ogni volta che si presentanovarie decisioni. Ricordate che nonprendere alcuna decisione potrebbeessere pericoloso quanto prenderequella sbagliata. Molte delle decisioniche prendete o che non prendete,avranno conseguenze eterne.

Ora è il momento di diventare un discepolo di Gesù Cristo, cioè di accettare il Suo invito: «Vieni e

seguitami».2 Questa è la decisioneche abbiamo preso nella vita pre-terrena. Dobbiamo prenderla dinuovo qui nella mortalità, ognigiorno, in ogni situazione prendendosu di noi il nome del Salvatore, ricor-dandoci del Suo sacrificio espiatorioe osservando i Suoi comandamenti.Abbiamo fatto questa promessaquando siamo stati battezzati eabbiamo la possibilità di rinnovarequelle alleanze ogni settimanaquando prendiamo il sacramento.

Ora è il momento di organizzarci e prepararci ad avere lo Spirito Santocome nostro compagno costante.Questo significa fare ciò che i vostrigenitori e dirigenti vi hanno inse-gnato: studiare le Scritture, pregare

mattina e sera, mantenere un aspettopulito e modesto, seguire un pro-gramma, fissare e raggiungere degliobiettivi, essere onesti nelle vostreazioni, obbedire ai comandamenti edessere degni del sacerdozio che dete-nete. Vivete sempre, sempre le normerivelate dai profeti nel libretto Per laforza della gioventù.

Ora è il momento di decidere chi devono essere i vostri amici e didiventare degni di una retta compa-gna eterna. È molto semplice fratelli.Come mi insegnò mia madre: «Ognisimile ama il suo simile». Il vostrogruppo di amici può ispirarvi a faregrandi cose o spingervi in camminisconosciuti e miserabili. I veri amici vi rendono più facile vivere il Vangelo.Non ci fanno mai scegliere tra quelloche vogliono loro e le vie del Signore.Ci aiutano a essere il tipo di personeche attraggono a osé altri buoni amici.E ci aiutano a diventare il tipo di per-sone che una retta compagna puòscegliere per viverci insieme per sem-pre. Se volete quel genere di amici,chiedetevi: «Sono quel tipo di amicoper gli altri?» Sono il tipo di personache vorrei come compagna eterna?»

Ora è il momento di prepararsiper la missione. A seconda dellevostre circostanze, potreste servireuna missione di proselitismo a tempopieno. Questo è importante, ma ricor-datevi che è ancora più importanteandare al tempio mentre vi preparateper la missione. Una missione èun’opportunità unica per mantenerele alleanze fatte al tempio, vivendo la legge della consacrazione, dandotutto il vostro tempo, doni e talenti al Signore e servendoLo con tutto ilvostro cuore, facoltà, mente e forza.Ho sempre pensato che i due anni incui servite saranno una decima deivostri primi vent’anni di vita. Maanche se non siete in grado di servireuna missione a tempo pieno, poteteprepararvi per un giorno futuro,quando arriverà il momento giusto,per andare al tempio a contrarre sacre

Page 52: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

50

alleanze in modo da ricevere le vostrebenedizioni eterne.

Ora è il momento di prepararsi a ricevere una formazione, un’istru-zione e un lavoro. Come giovaniuomini del Sacerdozio di Aaronne, vistate preparando per la vita. La vostradiligenza a scuola ora vi qualificherà a seguire il consiglio di presidenteHinckley nel futuro, di acquisire tuttal’istruzione che potete.3 Decidete oradi fare del vostro meglio a scuola enel lavoro. Poi, quando le occasionibusseranno alla vostra porta, saretepronti ad aprire e a trarne profitto.Tutti dovremmo ricordare che: «Adogni uomo è accordato un dono».4

Sviluppate i vostri doni e talenti.Giovani uomini, con l’aiuto della pre-ghiera scegliete i corsi, i programmi di formazione e dei lavori che vi pre-pareranno alle maggiori opportunità e responsabilità nel futuro.

Ora è il momento di obbedire.Nell’esistenza pre-terrena la nostranon fu un’obbedienza selettiva. Nonabbiamo scelto quali parti del pianoeterno avremmo seguito. Imparaiquesta lezione nel primo volo not-turno in solitario durante l’addestra-mento per diventare pilota quando ci venne data l’istruzione: «Non fatevoli acrobatici di notte. Siete piloti alleprime armi senza esperienza sull’uti-lizzo degli strumenti di volo». Pocotempo dopo, un pilota abbastanzabravo e un caro amico scelse di di-sobbedire a quel comando. Mentrevolava facendo giri della morte e altre acrobazie nel cielo notturno del Texas, guardò attraverso la calotta dell’abitacolo e pensò di vedere lestelle sopra di lui, ma in realtà ciò chevedeva erano le luci delle attrezzaturedi prelievo del petrolio sotto di lui.Era disorientato: la forza di gravità sul suo aereo gli faceva sembrare diessere nella giusta posizione, benchéfosse capovolto. Quando tirò verso di sé il comando per andare più inalto nel cielo notturno, discese in pic-chiata verso il terreno e si schiantò

contro le luci brillanti dei campipetroliferi.

Quando si pilota un aereo, se sicambia posizione anche solo di ungrado alla volta, l’orecchio internonon può accorgersi del cambiamento.Fratelli, giovani e meno giovani,quando obbediamo selettivamente,cambiamo la nostra posizione rispettoa quella del Signore, e di solito lo fac-ciamo un grado alla volta. Quando leingannevoli forze dell’avversario sonosu di noi, non riusciamo ad accorger-cene e siamo spiritualmente disorien-tati. Mentre può sembrare che stiamoandando in una direzione sicura, cistiamo in realtà dirigendo verso il di-sastro. Nella pre-esistenza, la nostradecisione di seguire il Signore era diseguire tutto o niente. Seguendo que-sto modello durante la nostra provaqui sulla terra, potremo tornare dalnostro Padre celeste.

Ora è il momento di usare saggia-mente il nostro tempo. «Questa vita è per gli uomini il tempo in cui pre-pararsi ad incontrare Dio».5 Vi portotestimonianza che il tempo sulla terrasarà sufficiente se imparate ad usarlosaggiamente nella vostra gioventù.«Oh, ricorda, figlio mio, e impara lasaggezza nella tua giovinezza; sì,impara nella tua giovinezza a obbe-dire ai comandamenti di Dio».6

Ora è il momento di proteggere il vostro diritto di primogenitura.Essendo vicino alla fine della sua vita, Giacobbe, il profeta dell’AnticoTestamento, diede una benedizionepatriarcale a ognuno dei suoi figli.Ruben era il primo figlio e possedevail diritto di primogenitura: delle bene-dizioni speciali erano riservate solo alui. Ma suo padre disse: «Impetuosocome l’acqua, tu non avrai la preemi-nenza».7 Pensate un attimo a cosavoglia dire la frase impetuoso comel’acqua. Quando l’acqua bolle, eva-pora. Quando si raffredda, gela.Quando non è controllata, causa ero-sioni e distrugge tutto ciò che incon-tra sul suo cammino.

Come detentori del Sacerdozio diAaronne, anche voi avete un diritto di primogenitura. Vi invito a essereobbedienti e forti. Vi invito a nonlasciare che la vostra risolutezza dimi-nuisca e il vostro impegno a seguire ilSignore evapori. Siate fermi come unaroccia nel vivere il Vangelo. Nessunodi noi conosce le benedizioni che ciaspettano. Il solo modo in cui per-diamo quelle benedizioni è quello dirinunciarvi disobbedendo. Non rinun-ciate alla vostra eredità eterna per lecose di questo mondo. Facciamo inmodo di essere obbedienti, di pre-pararci ora a onorare, proteggere ericevere il nostro glorioso diritto diprimogenitura.

Giovani uomini, voi siete la forzavitale dell’armata del Signore, i gio-vani soldati di questi ultimi giorni.8

«Tutto ciò che seminate voi lo racco-glierete».9 Considerando il gloriosoraccolto che ci aspetta, vi invito ameditare su come prenderete deci-sioni durante il prossimo decennio.

La legge del raccolto offre unoschema per prendere le decisioni.Preparate il terreno con la preghiera,sapendo che siete figli di Dio. Piantatei semi chiedendo consiglio a coloroche vi possono dare buoni consigli;poi cercate la guida dello SpiritoSanto. Lasciate che i semi dell’ispira-zione crescano. I pensieri che germo-gliano in voi hanno bisogno di cure.Hanno bisogno di tempo per matu-rare. La luce dell’ispirazione porterà il raccolto spirituale che giungeràquando avremo chiesto al nostroPadre celeste in preghiera se abbiamopreso la decisione giusta. Seguendoquella luce, l’oscurità svanirà e la lucecrescerà «sempre più brillante fino al giorno perfetto»,10 il giorno in cuisaremo alla presenza del nostro Padrenei cieli.

Infine, siate presenti. Nel concilioin cielo ognuno di noi era presenteper scegliere il grande piano di felicitàdi cui ora godiamo. Giovani uomini,quando prendete un impegno con

Page 53: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

voi stessi, la vostra famiglia, il vostrovescovo, il vostro datore di lavoro,siate presenti. Quando è il momentodi essere in chiesa, alla AMM, o disvolgere un incarico del sacerdozio,siate presenti. Quando sarà ilmomento di laurearsi o di finire la for-mazione professionale, siate presenti.Quando sarà il momento di svolgereuna missione, siate presenti. Quandola giovane che tanto amate si inginoc-chierà all’altare del sacro tempio diDio, siate presenti (e non come testi-moni). Quando la vostra famiglia saràriunita nel regno celeste, siate pre-senti. Quando il Salvatore aspetterà diaccogliervi al vostro onorevole ritornodalla vostra vita sulla terra, e il Padreceleste vorrà circondarvi con le brac-cia del Suo amore, siate presenti.

Dopo il vostro decennio di deci-sioni, procedete in avanti e verso l’alto. «Alzatevi, oh uomini di Dio!»11

Siate fedeli mariti e padri. Siate fedeli.Alzatevi e siate meritevoli delle degnefiglie di Dio che ci sostengono.Possiamo noi onorare loro come onoriamo il Signore.

Rendo testimonianza che il vostroPadre celeste sa che voi siete qui sta-sera. Voi siete parte della Sua pos-sente reale armata, «serriamo i nostriranghi, uniti vincerem, seguendo il Condottiero con gioia canterem.Nostra è la vittoria, Cristo ci salva.Nostra è la vittoria, Cristo è il nostroRe».12 Lui è presente, ci vuole con Lui,ci guida e la nostra vittoria è in Lui;questo attesto nel nome di GesùCristo. Amen. ■

NOTE1. «Siam la reale armata», Inni, 158.2. Luca 18:22.3. Vedere «Il consiglio e la preghiera di un

profeta per i giovani», Liahona, aprile2001, 30–41.

4. DeA 46:11.5. Alma 34:32.6. Alma 37:35.7. Genesi 49:3–4.8. Vedere Alma 53.9. DeA 6:33.

10. DeA 50:24.11. Hymns, 323.12. Inni, 158.

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 51

Cari fratelli, è veramente mera-viglioso essere riuniti insiemecon la Prima Presidenza e i

Dodici Apostoli. Tutti i detentori delsacerdozio presenti, abbiano 12 o 112anni, grazie al nostro Salvatore GesùCristo possono ereditare l’ordineceleste della vita «mediante l’obbe-dienza alle leggi e alle ordinanze delVangelo».1 È meraviglioso contem-plare questo fatto e io so che è vero.Voi siete responsabili della vostra vita!

Con questa prospettiva dinanzi anoi, pensiamo alla storia seguente. Ungiovane, pieno di ambizioni e di ener-gia, s’iscrisse a un’università rinomata.A quel tempo era un sacerdote nel

Sacerdozio di Aaronne. La sua metaera elevata: desiderava diventaremedico. Il suo obiettivo era ambi-zioso: aspirava ad arricchirsi. Volevagiocare a football, pertanto si rivolseagli allenatori e, alla fine, riuscì adentrare in squadra. A questo puntopoteva avere i riconoscimenti e la vanteria tipici del mondo sportivouniversitario. Queste erano le ideeche aveva in testa,

tuttavia si era dato poco pensieroper una cosa che avrebbe alla finefrantumato le sue elevate nonchévane ambizioni: non aveva accumu-lato una riserva. Aveva sottostimatol’importanza di una preparazione adeguata, dei requisiti relativi alla frequenza e allo studio disciplinato,come pure il corso di chimica. Le con-seguenze furono immediate e impie-tose, abbattendosi su di lui in meno di novanta giorni. Ecco che cosaaccadde:

il giorno che si ritrovò con il suometro e ottantacinque per settanta-sette chili in mischia contro un seg-nalinee gigantesco della squadramigliore del college, si rese conto di aver scelto lo sport sbagliato.

Non abituato allo studio rigoroso,gli occhi e la mente si rifiutavano difunzionare dopo essersi soffermatisolo per breve tempo sui libri.

Accumulate unariservaV E S C O V O K E I T H B . M c M U L L I NSecondo consigliere del Vescovato Presiedente

Invitiamo i detentori del sacerdozio a immagazzinarequanto basta in modo che voi e i vostri cari possiatesuperare le traversie della vita.

Page 54: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

52

L’ultima mazzata fu l’esame finaledi chimica. Basti dire che il risultatodelle sue risposte a casaccio al test a scelta multipla fu persino inferiore a quello ottenibile secondo la leggedelle probabilità. Fu un insuccessototale.

Il duro lavoro, una missione cherisvegliò in lui una visione correttadegli scopi della vita e una prepara-zione costante alla fine ribaltarono leconseguenze del suo breve periodo di stoltezza. Ancor oggi, tuttavia, hoincubi su quel corso di chimica.

Per fortuna il Signore ci hamostrato come evitare una simileinsensatezza. Egli insegnò:

«Date ascolto, o voi, popolo dellamia chiesa… Date ascolto, voi, popolida lungi; e voi che siete sulle isole delmare, ascoltate insieme…

Preparatevi, preparatevi per ciòche sta per venire, poiché il Signore è vicino».2

La dottrina della seconda venutadel Messia ci offre un grande incentivoa prepararci e a vivere rettamente. IlPadre celeste sa che le ricompensepromesse incoraggiano i Suoi figli acompiere opere di rettitudine, e che lesanzioni li scoraggiano dal fare il male.Questo vale per le rivelazioni riguar-danti la seconda venuta del Signore.3

Dette rivelazioni parlano dei segnie delle meraviglie sulla terra e neicieli. Indicano tempi difficili ed eventiincombenti immensi per quantoriguarda lo scopo e la durata. Cosapoi più importante, riceviamo questepromesse superne:

«Il Signore avrà potere sui suoisanti e regnerà in mezzo a loro».4

«Tramite la mia provvidenza, no-nostante la tribolazione che scenderàsu di voi la chiesa p[uò] stare indipen-dente al di sopra di tutte le altre crea-ture sotto il mondo celeste».5

E «Se siete preparati, voi non temerete».6

I dirigenti del sacerdozio sono gui-dati da queste promesse a preparare sestessi e la loro famiglia all’apparizione

del Salvatore.7 Non c’è bisogno diessere ansiosi per gli eventi che por-tano alla Seconda Venuta. Possiamonoi invece essere pieni di gratitudineper la comprensione che abbiamo di ciò che ci attende. Possiamo noiapprezzare il fatto di essere responsa-bili della nostra vita, essendo gli inten-denti del Signore su ciò che Egli ci haaffidato.8 La formula è semplice: siatefedeli; sgravatevi dei pesi; accumulateuna riserva.

Siate fedeli. Come detentori del sacerdozio coltiviamo un toccodelicato e una parola gentile. Siamouomini che pregano, che osservano la santità della domenica, che cono-scono la parola di Dio. Paghiamo ladecima, digiuniamo e doniamo offertedi digiuno generose. Osserviamo lealleanze e consacriamo la nostra vitaall’edificazione del regno di Dio.

E, fratelli, accumuliamo unariserva! Facendo queste cose, «ilSignore avrà potere sui suoi santi eregnerà in mezzo a [noi]».9

Sgravatevi dei pesi. Come uominidi Dio ci distogliamo dagli eccessi e civolgiamo a quello che edifica, poiché«ciò che non edifica non è da Dio».10

Se i rapporti, gli impegni, le attività o i programmi giornalieri ci distolgonodal mettere Dio al primo posto, dob-biamo sgravare la nostra vita.11 Seabbiamo debiti, li paghiamo e non necontraiamo più, per quanto possibile.

E, fratelli, accumuliamo unariserva! Allora, «tramite la provvidenza[del Signore], nonostante la tribola-zione… la chiesa [e il suo popolo]po[tranno] stare indipendent[i]…».12

Accumulate una riserva. In que-st’opera le mogli sono fondamentali,tuttavia hanno bisogno di un maritoche le guidi nella preparazione fami-liare. I figli hanno bisogno di genitoriche instillino in loro questa tradizionereligiosa. In questo modo essi farannoaltrettanto con i loro figli e le loroscorte non verranno meno.

Un principio cardine del Vangelo è prepararsi per i giorni di scarsità. Il lavoro, l’industriosità e la frugalitàfanno parte dell’ordine regale dellavita. Ricordiamo queste parole diPaolo: «Se uno non provvede ai suoi,e principalmente a quelli di casa sua,ha rinnegato la fede, ed è peggioredell’incredulo».13

Seduti davanti a noi ci sono i treSommi Sacerdoti Presiedenti checostituiscono la Prima Presidenzadella Chiesa.

Dal presidente James E. Faust,secondo consigliere, udiamo: «Ognipadre e ogni madre devono essere imagazzinieri della famiglia. Devonoimmagazzinare tutto ciò che è neces-sario alla famiglia in casi di emer-genza… [e] Dio ci sosterrà nelletribolazioni».14

Dal presidente Thomas S. Monson,primo consigliere, udiamo: «Molte piùpersone potrebbero rimanere a gallasulle onde tempestose della loro vitaeconomica se avessero una scorta dicibo per un anno… e non avesserodebiti. Oggi vediamo che molti hannoseguito al contrario questo consiglio:hanno una scorta di debiti per almenoun anno e non hanno cibo».15

Dal presidente Gordon B.Hinckley, il profeta del Signore,udiamo:

«Il luogo migliore per fare unascorta di cibo è a casa nostra…

Possiamo iniziare anche con poco.Possiamo iniziare con una scorta per

Page 55: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 53

una settimana, per poi arrivare gra-dualmente a un mese, poi a tremesi… Temo che molti pensino cheuna scorta per un lungo periodo siacosì oltre la loro portata, che nonfanno alcuno sforzo.

Iniziate con poco… e gradual-mente continuate verso un obiettivoragionevole».16

Una preparazione ispirata si basasul fondamento della fede in GesùCristo, sull’obbedienza e su uno stiledi vita previdente. I santi non dovreb-bero andare agli eccessi, ma dovreb-bero iniziare.

Invitiamo i detentori del sacerdo-zio a immagazzinare quanto basta in modo che voi e i vostri cari pos-siate superare le traversie della vita.Assicuratevi che coloro che vi sonoaffidati ricevano i due opuscoli intito-lati Preparate ogni cosa necessaria.Esortateli a prepararsi ora per i giornipiovosi che li attendono.

Dirigenti del sacerdozio, arruolatela Società di Soccorso nella promo-zione della preparazione familiare edell’economia domestica. Le donnedella Chiesa hanno bisogno delvostro sostegno e seguiranno lavostra leadership.

Incoraggio i santi a mettere rego-larmente via un po’ di cibo salutare ebasilare, come pure un po’ d’acquapotabile. Dovrebbero risparmiaredenaro, se non altro qualche monetaogni settimana. In questo modo benpresto avranno una riserva per diversimesi. Con il tempo possono incre-mentare questo sforzo modesto sinoad avere una scorta che basti per unperiodo più lungo, aggiungendo pro-dotti di prima necessità, come grana-glie, legumi e altro cibo essenziale cheli manterrà in vita in caso non abbianonull’altro da mangiare.17

Se facciamo del nostro meglio,possiamo essere certi che «il vasodella farina non si esaurirà e l’orciuolodell’olio non calerà».18 Saremo piùsaggi, avremo maggiore sicurezza,pace di mente e benessere personale.

Saremo preparati e per questo «nontemere[mo]».19

Per finire, vi parlerò della famigliadi Luca e Patrizia Vaccarono, chevivono in una cittadina vicino Roma.In una lettera recente mi hannoscritto:

«Dopo un po’ d’esperienzaabbiamo stabilito che è importanteimmagazzinare ciò che usiamo. Avolte dobbiamo cambiare le nostreabitudini alimentari…

I sentimenti di pace e il desideriodi essere fedeli al comandamentodato dal Signore attraverso il profetamoderno ci aiuta a sentire il SantoSpirito… in modo da non temere, ma da comprendere che i segni deltempo della seconda venuta delSignore sono una benedizione e nonuna cosa da temere. Noi gioiamo diquesta guida… Ciò ci fornisce la moti-vazione per essere fedeli e perseve-rare sino alla fine, in modo da esseresalvati e ottenere la vita eterna».20

Alla fine il fratello Vaccarono hascritto: «Mi dispiace per il mio inglese,spero che capisca ciò che ho cercato dispiegarle». Fratello e sorella Vaccarono,comprendiamo, perché nelle Scrittureleggiamo: «Confidati nell’Eterno contutto il cuore, e non t’appoggiare sul

tuo discernimento. Riconoscilo intutte le tue vie, ed egli appianerà ituoi sentieri».21 Nel nome di GesùCristo. Amen. ■

NOTE1. Articoli di Fede 1:3.2. DeA 1:1, 12.3. Vedere Bruce R. McConkie, Doctrinal

New Testament Commentary, 3 volumi[1966–1973], 1:677–678.

4. DeA 1:36.5. DeA 78:14.6. DeA 38:30.7. Vedere 2 Timoteo 4:8; DeA 133:50, 52.8. Vedere DeA 104:13–17.9. DeA 1:36.

10. DeA 50:23.11. Vedere Doctrinal New Testament

Commentary, 1:675–76; Traduzione diJoseph Smith, Matteo 6:38.

12. DeA 78:14.13. 1 Timoteo 5:8; vedere anche 1 Timoteo

6:19; DeA 29:34; «La famiglia: un proclamaal mondo», La Stella, ottobre 2004, 49;Joseph F. Smith, Conference Report, ottobre 1900, 46; Bruce R. McConkie, The Mortal Messiah: From Bethlehem toCalvary, 4 volumi [1979–1981], 2:155.

14. «Abbiamo il dovere di provvedere a noistessi e alle nostre famiglie», La Stella,luglio 1986, 19.

15. «That Noble Gift—Love at Home», ChurchNews, 12 maggio 2001, 7.

16. «Agli uomini del sacerdozio» Liahona,novembre 2002, 58.

17. Vedere The Teachings of Harold B. Lee,Clyde J. Williams [1996], 314.

18. 1 Re 17:14; vedere anche vv. 8–16.19. DeA 38:30.20. Lettera datata 3 marzo 2007.21. Proverbi 3:5–6.

Page 56: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

54

F ratelli, questa sera vorrei par-larvi come se stessi parlando aimiei nipoti. Spero che ciò che

ho da dire si possa applicare a tutti igiovani detentori del sacerdozio nelmondo. Pensare a questa grande con-gregazione e anche a tutte le altremigliaia che si sono unite a noi viasatellite, mi fa ricordare che la grandebenedizione di detenere il sacerdoziodi Dio è riservata a relativamentepochi, considerando i miliardi di per-sone nel mondo. Detenere il sacerdo-zio è un onore speciale; però allostesso tempo nella Chiesa ogni uomoo ragazzo che ne è degno dall’età didodici anni può riceverlo.

Il sacerdozio è l’autorità delegata

agli uomini per officiare nel nome di Dio. È un potere che uno non sipuò prendere di sua iniziativa. Comedisse Paolo: «Nessuno si prende da sé quell’onore; ma lo prende quandosia chiamato da Dio, come nel casod’Aronne».1 È un’autorità che nessunpotere umano può creare.

Peter, un giovane sacerdote, scrissedi un’esperienza che gli insegnòquanto sia reale il potere del sacer-dozio. Un giovane convertito del suorione in Ontario, nel Canada, vennesostenuto come insegnante delSacerdozio di Aaronne, e a Peter fuchiesto di parlare a nome degli altridurante l’ordinazione. Peter scrisse:«Non avevo mai posto le mani sulcapo di nessuno, e non mi sentivoall’altezza di tale compito. Ma poi loSpirito mi rassicurò che potevo farlo…

Il giovane che doveva essere ordi-nato prese posto sulla sedia, e io mimisi dietro di lui. [Il nostro presidentedei Giovani Uomini] mi guidò nelpronunciare la preghiera dell’ordi-nanza e io ripetei ogni parola che egli diceva. Quando finimmo l’ordina-zione dicendo: ‹…e ora desideriamoimpartire una benedizione sul tuocapo…› [il presidente dei GiovaniUomini] mi guardò e mi indicò chedovevo andare avanti da solo.

In quel momento, il sacerdozioassunse per me un significato

completamente diverso. Non era più soltanto un titolo, ma l’effettivaautorità di agire in nome di Dio, e io stavo conferendo quell’autorità a un’altra persona. Feci una pausa easpettai che lo Spirito mi sussurrasseciò che dovevo dire. Mi è difficiledescrivere i sentimenti che provaiquel giorno durante la benedizione,ma posso dire che ora ho una piùforte testimonianza che il potere delsacerdozio è reale».2

Voi giovani uomini state senza dub-bio aspettando di ricevere il sacerdoziosuperiore o Sacerdozio di Melchisedec.A proposito di questo sacerdozio supe-riore il profeta Joseph Smith disse: «Lasua istituzione avvenne prima ‹della‹fondazione di questa terra, o primache le stelle del mattino cantasseroinsieme, o che i figli di Dio dessero ingrida di giubilo›, ed è il sacerdozio piùalto e santo, ed è secondo l’ordine delFigliuol di Dio».3

In quanto detentori del sacerdoziosiamo amministratori del Signore. IlSignore parlò di questo sacro potereagli anziani della Chiesa a Kirtland nel1831: «Pertanto, siccome siete degliamministratori, state svolgendo unincarico del Signore; e qualsiasi cosafacciate secondo la volontà delSignore, è affare del Signore».4

Il presidente Hinckley ci ha spessoricordato che il lavoro missionario èfondamentalmente una responsabilitàdel sacerdozio. Essere chiamati a ser-vire il Signore nel lavoro missionario è un grande onore e una granderesponsabilità. Questo servizio portauna gioia duratura, anche se a voltepuò essere impegnativo e scorag-giante. La mia missione ha cambiato il corso della mia vita. È stata una delleesperienze più belle che io abbia maiavuto. Svolgere una missione ci pre-para per il resto del nostro lavoro sullaterra e per la nostra opera eterna.

Spero che ognuno di voi diventi unuomo di Dio. Diventerete uomini diDio tramite le buone opere. Onoreretee magnificherete il vostro sacerdozio

Un messaggio peri miei nipotiP R E S I D E N T E J A M E S E . FA U S TSecondo consigliere della Prima Presidenza

Spero che ognuno di voi diventi un uomo di Dio.Diventerete uomini di Dio tramite le buone opere.

Page 57: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 55

e, come disse l’apostolo Paolo: «pro-cacc[erete] giustizia, pietà, fede,amore, costanza, dolcezza».5

Non è sempre facile seguire unpiano virtuoso, essere obbedienti alle leggi della società e a quelle delSignore. Alla fine, comunque, seguirele regole è sempre la strada miglioreper ottenere tutto ciò che il Signoreha promesso.

Siamo tutti responsabili dellenostre azioni. La mia esperienza diavvocato mi ha insegnato che quelliche seguono una vita criminosa, di solito quando sono imprigionatidanno la colpa al padre o alla madreo alla società. In realtà hanno sceltovolontariamente di agire «contro la natura di Dio» e di conseguenzasono «in una condizione contrariaalla natura della felicità».6 Alcuni diloro addirittura affermano: «Il diavolomi ha spinto a farlo!» La verità inquell’affermazione è che il diavolo ciistiga a peccare.7 La menzogna sta nelfatto che abbiamo la libertà di scelta.Il maligno non può farci fare ciò chescegliamo di non fare.8

Le tentazioni e le cose che ci indu-cano a peccare possono arrivare aognuno di noi, sia nella giovinezza,nella mezza età o nella vecchiaia.Come osservò qualcuno: «Quandosiamo giovani andiamo incontro alledifficoltà, quando siamo vecchi le difficoltà ci vengono incontro!»9 Lacrescente permissività della nostrasocietà ci richiederà di tenerci moltosaldi alla verga di ferro della rettitu-dine per poter ricevere le benedizionie la protezione del Signore. È peri-coloso giocare con le tentazioni diSatana. Avremo bisogno di stare inguardia tutti i giorni della nostra vitacontro ogni forma di male.

Tutti voi giovani uomini che dete-nete il sacerdozio avete il dovere dirispettare il sesso femminile. Quandouscite con le amabili giovani donnedella Chiesa, avete il dovere di salva-guardare la loro purezza fisica e laloro virtù. Il sacerdozio che detenete

vi dà una maggiore responsabilità distare attenti che gli alti valori moralidella Chiesa vengano sempre rispet-tati. Sapete che non dovreste avvici-narvi a ciò che potrebbe stimolare invoi emozioni sessuali. Perderete partedi ciò che vi è di sacro in voi se andateoltre i limiti e abusate dei grandipoteri di procreazione. Come pos-siamo sperare di svolgere un ruoloimportante in questo tempo o nell’e-ternità se non abbiamo la forza diautocontrollarci? Essere sposati conuna donna retta che ama il Signore,ama voi e rispetta il sacerdozio è unadelle benedizioni più grandi di questavita e dell’eternità. L’ho imparato tra-scorrendo oltre sessant’anni di matri-monio con mia moglie Ruth.

Gli amici e i conoscenti aggiun-gono molto alla ricchezza della vita,ma queste relazioni possono esseretemporanee. Nessuno vi vuole piùbene o si preoccupa di più per ilvostro benessere dei vostri genitori.

Potete avere da ridire su ciò che vidicono, ma non potete dubitare delloro amore per voi e del loro inte-resse per il vostro benessere.

Verrà il tempo in cui voi giovaniuomini avrete la responsabilità diprendervi cura di una moglie e deifigli, i quali dipenderanno da voi.Quando vi sposerete sarete responsa-bili del benessere di vostra moglie epiù avanti, quando comincerete adaverli, di quello dei figli. Il matrimo-nio e la paternità possono portaregran felicità e gioia eterna. Comedisse il presidente Joseph F. Smith, è la vita familiare «sull[a] quale si basa e si perpetua il governo dellaChiesa».10 Per trovare grandi soddisfa-zioni nella casa, entrambi i genitoridevono essere pienamente coinvoltinel matrimonio. Il presidente DavidO. McKay una volta disse: ‹Quandoun uomo antepone alla famiglia gliaffari o i divertimenti, in quel precisomomento egli comincia a scendere la

Page 58: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

56

china della debolezza d’animo».11

Alcuni di voi sono sulla buonastrada per raggiungere con successoalcuni dei propri obiettivi in questavita. Siamo fieri di voi. Mio padre unavolta mi disse che pensava che avrebberaggiunto il successo definitivo unavolta che si fosse laureato in legge.Disse che in realtà, in un certo senso,la sua laurea fu solo l’inizio di sfide più grandi. In questa vita non raggiun-geremo il successo definitivo e nonsaremo liberi dalle sfide del mondo.

Viviamo in un’epoca di specializza-zione. Quando ero ragazzo molte per-sone avevano la Ford modello T. Inconfronto alle auto di oggi, avevanouna meccanica relativamente semplice.Molti erano in grado di aggiustarsi lapropria macchina pulendo le valvole,cambiando la ghiera dei pistoni, mon-tando nuove cinghie nei freni e usandograndi quantità di filo da imballo. Ainostri giorni le macchine sono cosìsofisticate che una persona normalenon sa molto su come ripararle. I meccanici di oggi usano un computerper diagnosticare i problemi delmotore. Ho usato questo esempio perincoraggiare voi giovani uomini a otte-nere una formazione e un’istruzioneadeguata per poter competere nelmondo del lavoro. Un’istruzione tec-nica è molto importante, e la stessacosa vale nei settori dell’istruzionesuperiore. Qualsiasi tipo di qualificarichiede una specializzazione.

Non importa che professione sce-glierete di seguire nella vita purché sia onorevole. Come manterrete lavostra famiglia è una vostra decisione.Ottenere una qualifica è un buonmodo per far fronte alle spese, ma cidev’essere qualcosa di più per quantoriguarda l’impegno personale. Nondiventate tanto preoccupati per lecose materiali della vita da perderel’essenza della vostra umanità. Vi ricor-derete il personaggio di Dickens,Jacob Marley, che si lamentava dellasua ossessione per il lavoro escla-mando: «Affari? L’umanità avrebbe

dovuto essere il mio affare! Il benes-sere comune avrebbe dovuto essere il mio affare».12 Ognuno di noi deveavere qualche ruolo nel rafforzamentodella società, soprattutto svolgendol’opera di Dio.

Ho imparato che per coloro chedetengono il sacerdozio la miglior for-mula per il successo è: «Cercate primail regno e la giustizia di Dio, e tuttequeste cose vi saranno sopraggiunte».13

Il successo non arriverà subito perchérichiede preparazione e duro lavoro.Non ci sono scorciatoie per raggiun-gere il successo.

Ognuno di noi è una creazioneunica del nostro Padre celeste. Nonesistono due di noi che sono comple-tamente uguali. Nessun altro ha esat-tamente gli stessi doni e talenti cheabbiamo ricevuto noi. Dovremmoaccrescere quei talenti e doni e usarliefficacemente per esaltare la nostraunicità. Per esempio, quando ero gio-vane c’era un bravo ragazzo nel nostrovicinato che non era una persona eru-dita, ma faceva dei bellissimi mobilicon le sue mani. Fummo chiamati allearmi lo stesso giorno. Lui non riuscivaa imparare a rifarsi il letto per poterpassare l’ispezione, ma riusciva a tra-sformare pezzetti di legno in oggettid’arte raffinata. Come disse presidenteHoward W. Hunter: «Alcune personepensano che il talento, la creatività, lastabilità morale, o la grandezza nonpossano rientrare nelle caratteristichedei giovani, ma che siano riservate a

coloro che sono più grandi. Ciò non è vero».14

Voi giovani uomini avete davantiun futuro pieno di grandi promesse.Siete i beneficiari di conoscenza che il mondo non aveva mai avuto prima.Questa conoscenza vi permetterà dicontribuire al futuro degli affari, del-l’industria, dell’agricoltura e delle pro-fessioni moderni. Potreste essere tracoloro che difenderanno un certotipo di vita sui campi di battaglia.Sarete tra coloro che diffonderanno iprincipi del Vangelo nel mondo e cheaiuteranno a far crescere la Chiesa.

Miei cari nipoti e voi tutti giovanispeciali che mi state ascoltando,andate avanti. Andate avanti con fedee rettitudine, seguendo le direttivedel nostro profeta, il presidenteGordon B. Hinckley. Se lo farete ilSignore vi rafforzerà e vi onorerà cosìche potrete realizzare grandi cose. Virendo testimonianza della grande eprofonda influenza che il sacerdozioha avuto sulla mia vita. In tutti questilunghi anni ho sempre provato a nonnascondere chi sono e in che cosacredo. Non posso ricordare un solomomento in cui questo abbia ostaco-lato la mia carriera o in cui io abbiaperso preziosi amici per aver ricono-sciuto con umiltà di essere membrodi questa Chiesa. Oggi vi lascio la miatestimonianza e benedizione. Nelnome di Gesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Ebrei 5:4.2. Peter Pomart, «Il potere è reale», La Stella,

giugno 1997, 44.3. History of the Church, 4:207.4. DeA 64:29.5. 1 Timoteo 6:11.6. Alma 41:11.7. Vedere Moroni 7:12.8. Vedere Giacomo 1:12–15; 4:7.9. Josh Billings, Evan Esar, ed., Dictionary

of Humorous Quotations (1962), 36.10. «Parents Should Be Consulted»,

Improvement Era, febbraio 1902, 308–309.11. Conference Report, aprile 1964, 5.12. Charles Dickens, A Christmas Carol,

The Best Short Stories of Charles Dickens(1947), 435.

13. Matteo 6:33.14. The Teachings of Howard W. Hunter,

ed. Clyde J. Williams (1997), 117.

Due ragazzini del Palo Torocagua di

Comayaguela, Honduras, assistono ad

una trasmissione della conferenza.

Page 59: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 57

F ratelli, siamo riuniti stasera, siaqui nel Centro delle conferenzeche in vari luoghi nel mondo,

come detentori del sacerdozio. Sonoonorato di avere il privilegio di par-larvi. Prego che l’ispirazione delSignore guidi i miei pensieri e ispiri le mie parole.

Nelle scorse settimane, mentremeditavo su ciò che potevo dirvi que-sta sera, ho pensato ripetutamentealla benedizione che abbiamo qualidetentori del sacro sacerdozio di Dio.Quando guardiamo il mondo nel suoinsieme, con una popolazione chesupera i sei miliardi e mezzo, ci ren-diamo conto che costituiamo ungruppo molto piccolo e selezionato.

Noi che deteniamo il sacerdoziosiamo, secondo le parole dell’apo-stolo Pietro, «una generazione eletta,un real sacerdozio».1

Il presidente Joseph F. Smith definìil sacerdozio il «potere di Dio dele-gato all’uomo, per mezzo del qualeegli può agire sulla terra per la sal-vezza dell’umana famiglia… Con tale autorità egli può rivelare la Suavolontà come se gli angeli stessi fos-sero qui a rivelarla; e sempre permezzo della stessa, tutto ciò che eglilega sulla terra sarà legato in cielo, etutto ciò che scioglie sulla terra saràsciolto in cielo». Il presidente Smithaggiunse: «[Il sacerdozio] è sacr[o] e tale deve essere considerat[o] dalpopolo».2

Fratelli miei, il sacerdozio è undono che porta con sé non solo spe-ciali benedizioni ma anche solenniresponsabilità. È nostra responsabilitàvivere in modo tale da essere degni delsacerdozio che deteniamo. Viviamo inun periodo in cui siamo circondati damolte cose che hanno lo scopo di atti-rarci sui sentieri che possono portarcialla distruzione. Per evitare tali sentierisono necessari determinazione ecoraggio.

Il coraggio è importante. Ne hoacquisito la convinzione in modomolto intenso tanti anni fa. A queltempo ero vescovo. La sessione

generale della nostra conferenza di palo era in corso nella Sala delleassemblee nella Piazza del Tempio diSalt Lake City. La presidenza del nostropalo stava per essere riorganizzata. IlSacerdozio di Aaronne, che includeva i membri dei vescovati, aveva pre-parato la musica per la conferenza.Quando terminammo di cantare ilprimo numero il presidente JosephFielding Smith, in visita al nostro palo,si portò al pulpito e lesse, per chie-derne il voto di sostegno, i nomi deicomponenti della nuova presidenza di palo. Fece il nome di Percy Fetzer,che divenne il nostro nuovo presi-dente di palo, e di John Burt, chedivenne il primo consigliere. Entrambierano stati i consiglieri della presi-denza precedente ed erano stati avvisati della nuova chiamata primadell’inizio della conferenza. Disse, tut-tavia, che io, che ero stato chiamatocome secondo consigliere della nuovapresidenza, non ero stato avvertitoprima e che avevo sentito per la primavolta il mio nome per il voto di soste-gno. Annunciò quindi: «Se il fratelloMonson è disposto ad accettare lachiamata, ci terrà ora un discorso».

Quando mi trovai al pulpito eguardai quel mare di volti, ricordail’inno che avevamo appena cantato.Riguardava la Parola di Saggezza e iltitolo era: «Abbi il coraggio, ragazzomio, di dire di no». Quel giornoscelsi come tema del mio discorso diaccettazione il motto: «Abbi il corag-gio, ragazzo mio, di dire di sì». Larichiesta di avere coraggio è fattacostantemente a ognuno di noi: ilcoraggio di rappresentare le nostreconvinzioni, il coraggio di svolgere ilnostro dovere, il coraggio di onorareil nostro sacerdozio.

Ovunque andiamo, il nostro sacer-dozio viene con noi. Stiamo in «luoghisanti»?3 Il presidente J. Reuben ClarkJunior, che fu consigliere della PrimaPresidenza per molti anni, ha affer-mato: «Il sacerdozio non è come un mantello che potete mettere e

Il sacerdozio: un dono sacroP R E S I D E N T E T H O M A S S . M O N S O NPrimo consigliere della Prima Presidenza

È nostra responsabilità vivere in modo tale da essere degnidel sacerdozio che deteniamo.

Page 60: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

58

togliere a vostro piacimento…Dipende da noi se è un’investituraperenne». Egli continuò: «Se davverofossimo convinti… di non poterlomettere da parte, e che Dio ci riter-rebbe responsabili se lo [degradas-simo], questo ci impedirebbe di faremolte cose e ci salverebbe dall’andarein molti luoghi. Se ogni volta chedovessimo fare una piccola devia-zione dalla via stretta e angusta, ricor-dassimo: ‹Sto per portare qui il miosacerdozio. Va bene?›, non ci vorrebbemolto per rimetterci sulla via stretta eangusta».4

Il presidente Spencer W. Kimballdisse: «Non c’è limite al potere delsacerdozio che voi detenete. Il limitesopraggiunge quando non vivete inarmonia con lo Spirito del Signore e limitate voi stessi nel potere cheesercitate».5

Fratelli del sacerdozio, dal più gio-vane al più vecchio, state vivendosecondo quello che il Signore richiede?Siete degni di detenere il sacerdozio di Dio? Se non lo siete, decidete qui eadesso, raccogliete il coraggio che civorrà e apportate tutti i cambiamentinecessari in modo che la vostra vita siacome dovrebbe essere. Per navigare insicurezza sui mari della vita terrena…abbiamo bisogno della guida di quell’e-terno marinaio che è il grande Geova.Se stiamo svolgendo l’opera delSignore, abbiamo diritto al Suo aiuto.

Il Suo aiuto mi è giunto infinitevolte nel corso della mia vita. Durante

la fase finale della seconda guerramondiale, compii diciotto anni e fuiordinato anziano; accadde una setti-mana prima che fossi arruolato nellaMarina Militare. Un membro delvescovato venne alla stazione ferrovia-ria a salutarmi. Proprio prima dellapartenza mi mise in mano il libro cheho stasera qui davanti a voi. Si intitola:Il manuale del missionario. Risi ecommentai: «Sarò in Marina, non inmissione». Egli rispose: «Portalocomunque. Può tornarti utile».

Lo feci. Durante l’addestramentoil nostro comandante ci insegnòcome mettere i nostri vestiti in ungrande sacco da marinaio. Ci consi-gliò: «Se avete un oggetto duro e rettangolare da porre sul fondo delvostro bagaglio, i vestiti rimarrannopiù fermi». Pensai: «E dove lo trovoun oggetto duro e rettangolare?»Improvvisamente ricordai l’oggettorettangolare adatto: Il manuale delmissionario, che servì per dodicisettimane in fondo al sacco da marinaio.

La notte prima della licenza natali-zia, i nostri pensieri andarono, comesempre, a casa. La caserma era tran-quilla. Ad un tratto mi accorsi che ilmio amico nella branda a fianco, unmembro della Chiesa di nome LelandMerrill, si stava lamentando per ildolore. Gli chiesi: «Che cos’hai,Merrill?»

Rispose: «Sto male. Sto propriomale».

Gli consigliai di andare in inferme-ria, ma spiegò che se l’avesse fattonon avrebbe potuto essere a casa perNatale. Gli consigliai di rimanere insilenzio per non svegliare tutta lacaserma.

Le ore passavano e il suo gemitoaumentava. Poi, nella disperazione, sus-surrò: «Monson, non sei un anziano?»Ammisi di esserlo, quindi lui miimplorò: «Dammi una benedizione».

Mi resi conto che non avevo maidato una benedizione. Non avevo mairicevuto tale benedizione; non eromai stato testimone di una benedi-zione impartita. La mia preghiera aDio fu una supplica per avere aiuto.Giunse la risposta: «Guarda in fondoal tuo bagaglio». Così, alle due delmattino, svuotai sul pavimento il contenuto del bagaglio. Poi alla lucenotturna presi l’oggetto duro e rettan-golare, Il manuale del missionario, e lessi come benedire gli ammalati.Con circa centoventi marinai curiosi a guardare, procedetti con la benedi-zione. Prima che io finissi di riordi-nare i vestiti, Leland Merrill dormivacome un bambino.

La mattina dopo, Merrill sorri-dendo si voltò verso di me e disse:«Monson, sono felice che detieni ilsacerdozio!» La sua gioia fu sorpassatasolo dalla mia gratitudine: gratitudinenon solo per il sacerdozio, ma peresser stato degno di ricevere l’aiuto di cui necessitavo in un momento dibisogno e di aver esercitato il poteredel sacerdozio.

Fratelli, il nostro Signore eSalvatore disse: «Vieni e seguitami».6

Quando accettiamo il Suo invito eseguiamo i Suoi passi, Egli dirige ilnostro cammino.

Nell’aprile del 2000 provai taleguida. Ricevetti una telefonata daRosa Salas Gifford, che non cono-scevo. Mi spiegò che i suoi genitorierano arrivati dal Costa Rica da alcunimesi e che proprio una settimanaprima della sua telefonata, a suopadre, Bernardo Agusto Salas, era

Page 61: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 59

stato diagnosticato un cancro alfegato. Spiegò che i medici avevanoinformato la famiglia che suo padresarebbe vissuto ancora pochi giorni. Il grande desiderio di suo padre,spiegò, era quello di incontrarmiprima di morire. Lasciò il suo indi-rizzo e chiese se potevo andare nellasua casa di Salt Lake City per incon-trare suo padre.

Per via di riunioni e impegni, eraabbastanza tardi quando lasciai il mio ufficio. Tuttavia, invece di andaredirettamente a casa, ebbi l’impres-sione di dover continuare a guidare e andare a trovare il fratello Salas pro-prio quella sera. Con l’indirizzo allamano, cercai di trovare la casa. Neltraffico sostenuto e al calar del giorno,andai oltre il punto in cui avrebbedovuto esserci l’indirizzo della casa.Non vedevo nulla. Tuttavia, non miarrendo facilmente. Feci un giro dell’isolato e tornai indietro. Ancoraniente. Provai un’ultima volta maancor nessun segno della strada.Iniziai a pensare che sarei stato giusti-ficato se fossi tornato a casa. Avevofatto uno sforzo diligente ma non eroriuscito a trovare l’indirizzo. Invece,dissi una preghiera silenziosa per ricevere aiuto. Ebbi l’ispirazione diarrivare nel quartiere dalla direzioneopposta. Guidai per un po’ e poi giraila macchina per essere dall’altra partedella strada. In quella direzione c’eramolto meno traffico. Quando mi avvi-cinai nuovamente alla destinazione,riuscii a vedere nella luce fioca un car-tello stradale sul bordo della strada,che indicava una stradina quasi invisi-bile e coperta di erbacce che condu-ceva a una palazzina e a una piccolacasa singola a una certa distanza dallastrada principale. Mentre mi avvici-navo agli edifici, una ragazzina vestitadi bianco mi fece un cenno di saluto,e seppi di aver trovato la famiglia.

Fui accolto in casa e poi accompa-gnato nella stanza in cui giaceva il fratello Salas. Al capezzale c’erano tre figlie e un genero, come pure la

sorella Salas. Erano tutti del CostaRica, tranne il genero. L’aspetto delfratello Salas rifletteva la gravità dellesue condizioni. Uno straccio umido elogoro, non un asciugamano ma unostraccio logoro, sulla sua fronte indi-cava l’umile condizione economicadella famiglia.

Dopo un po’ di incitamento, il fratello Salas aprì gli occhi e fece undebole sorriso mentre lo prendevoper mano. Pronunciai le parole: «Sonovenuto a incontrarla». Le lacrime sce-sero dai suoi occhi e dai miei.

Chiesi se avrebbero desiderato unabenedizione, e la risposta unanimedei familiari fu affermativa. Poiché ilgenero non deteneva il sacerdozio,procedetti da solo a impartire unabenedizione del sacerdozio. Le parolegiunsero liberamente sotto la dire-zione dello Spirito del Signore. Inclusile parole del Salvatore che si trovanoin Dottrina e Alleanze, sezione 84,

versetto 88: «Andrò davanti al vostrovolto. Sarò alla vostra destra e allavostra sinistra, e il mio Spirito sarà nel vostro cuore e i miei angeli tutt’at-torno a voi per sostenervi». Dopo labenedizione, dissi alcune parole diconforto alla famiglia afflitta. Parlaicon attenzione in modo che potes-sero comprendere il mio inglese. Poi,con la mia conoscenza limitata dellospagnolo, feci capire che volevo lorobene e che il nostro Padre celeste liavrebbe benedetti.

Chiesi la Bibbia di famiglia e indiriz-zai la loro attenzione su 3 Giovanni,versetto 4: «Io non ho maggiore alle-grezza di questa, d’udire che i mieifigliuoli camminano nella verità». Dissiloro: «Questo è quanto vostro maritoe padre vorrebbe che ricordaste men-tre si prepara a lasciare la sua esistenzaterrena».

La dolce moglie del fratello Salas,con le lacrime che le bagnavano il viso,

Page 62: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

mi chiese se potevo scrivere i due rife-rimenti scritturali che avevo condivisocon loro in modo che potessero leg-gerli di nuovo. Non avendo nulla a por-tata di mano su cui scrivere, la sorellaSalas cercò nella sua borsetta e ne tiròfuori un fogliettino. Mentre lo presi,notai che era una ricevuta della decima.Il mio cuore fu commosso quando miresi conto che, malgrado le circostanzeestremamente umili in cui vivevano,erano fedeli pagatori di decima.

Dopo un tenero addio, fui accom-pagnato alla mia automobile. Mentreguidavo verso casa, pensai allo spiritospeciale che avevamo sentito. Provaianche, come molte altre volte in pas-sato, un sentimento di gratitudineperché il mio Padre celeste avevarisposto alla preghiera di un’altra persona per mio tramite.

Fratelli, ricordiamo sempre che ilsacerdozio di Dio che deteniamo è unsacro dono che porta su di noi e sucoloro che serviamo le benedizioni delcielo. Possiamo noi, ovunque siamo,onorare e proteggere tale sacerdozio.Possiamo noi essere sempre impegnatinell’opera del Signore, per poter aversempre diritto al Suo aiuto.

C’è una guerra in corso per leanime degli uomini: la vostra e la mia.Continua senza tregua. Come il suonodi una tromba, la parola del Signorearriva a voi e a me, e ai detentori delsacerdozio dappertutto: «Pertanto,che ora ognuno con ogni diligenzaapprenda il suo dovere e impari adagire nell’ufficio a cui è nominato».7

Possa ognuno di noi avere il corag-gio di comportarsi in questo modo;questa è la mia preghiera, nel nome di Gesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. 1 Pietro 2:9.2. Dottrina Evangelica, 123, 124;

Insegnamenti dei presidenti della Chiesa:Joseph F. Smith, 143.

3. DeA 45:32; 87:8; 101:22.4. Conference Report, ottobre 1951, 169.5. The Teachings of Spencer W. Kimball,

ed. Edward L. Kimball (1982), 498.6. Luca 18:22.7. DeA 107:99.

60

Miei cari fratelli del sacerdozio,è un’ispirazione guardare nei volti dei ventunomila

presenti nel Centro delle conferenze,sapendo che milioni di altri sonoriuniti nelle sale della Chiesa e in altriluoghi in tutto il mondo. Mi ramma-rico di essere tanto vecchio in unmomento in cui la vita è sempre piùemozionante.

Come tutti voi sapete, fui ordinatoe messo a parte come presidentedella Chiesa dodici anni fa, esatta-mente il 12 marzo 1995. L’anzianoBallard ha messo insieme alcuni datisu questi dodici anni. Cito dalla suadichiarazione:

• 387.750 missionari sono andati sulcampo di missione, e questo rap-presenta circa il 40% dei missionariche hanno servito in questa dis-pensazione; costituisce il 40% negli ultimi dodici anni dei 177

da quando la Chiesa fu organizzata.• 3.400.000 convertiti sono stati bat-

tezzati, e questo equivale a più diun quarto del totale attuale dimembri della Chiesa.

• Il numero totale di missioni nellaChiesa è aumentato da 303 a 344, e tre saranno presto aggiunte.

• Il ritenimento calcolato sulla base della frequenza alla riunionesacramentale, delle ordinazioni al sacerdozio e della fedeltà nelpagamento della decima è aumen-tato significativamente.

Sebbene tutto questo abbia unenorme significato, sono convintoche con un po’ più di dedizione que-sto splendido passato recente puòsolo essere il prologo di un grandiosofuturo.

Con la spalla spingi il carro e anchetu, se è difficile è il cammin puoi can-tar, ma uniti un dì arriverem, prendiposto accanto a noi. («Bisogno almondo v’è di te», Inni, numero 159).

Ora desidero passare a un altroargomento. Ne parlai già molti anni fa.Lo ripeto perché chi mi ascoltò alloralo avrà dimenticato, e chi non mi hasentito ha bisogno di udirlo. Riguardail presidente Joseph F. Smith, cheservì come presidente della Chiesadal 1901 al 1918, per un totale didiciassette anni.

Joseph F. Smith era il figlio diHyrum Smith, che era il fratello delprofeta Joseph e fu martirizzato conlui a Carthage. Joseph F. nacque a Far West, nel Missouri, il 13 novembre1838. Egli lasciò il Missouri quand’era

«Sono pulito»P R E S I D E N T E G O R D O N B . H I N C K L E Y

Siate puliti: nel linguaggio, nei pensieri, nel corpo e nel vestire.

Page 63: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 61

piccolissimo. Quand’era un bambinodi neanche sei anni, sentì bussare alla finestra della casa di sua madre aNauvoo. Era un uomo che si era pre-cipitato a cavallo da Carthage per direalla sorella Smith che suo marito erastato ucciso quel pomeriggio.

Quando aveva nove anni guidò untiro di buoi con sua madre attraversole praterie per raggiungere questavalle. A quindici anni fu chiamato inmissione nelle Hawaii. Arrivato a SanFrancisco lavorò in una segheria perguadagnare abbastanza denaro perraggiungere le isole.

Allora le Hawaii non erano un centro turistico. Erano popolate daglihawaiani che, per la maggior parte,erano poveri ma generosi con quantoavevano. Imparò a parlare la loro lin-gua e ad amarli. Mentre era là ebbe unsogno straordinario. Ora cito dalla suanarrazione. Ha affermato:

«Mentre ero in missione, mi sen-tivo molto scoraggiato. Ero quasicompletamente nudo e privo diamici, tranne che per la compagniadi gente povera, ottenebrata… Misentivo talmente abbattuto da talicondizioni di povertà, di mancanzadi intelligenza e di conoscenza,essendo soltanto un ragazzo, cheosavo a malapena guadare in voltouna persona.

Mentre mi trovavo in queste condi-zioni, sognai di essere in viaggio, eavevo l’impressione di dovermi affret-tare, affrettare al massimo delle miepossibilità per timore di arrivaretroppo tardi. Correvo il più possibileed ero cosciente di avere con me soloun piccolo fagotto, un fazzoletto cheavvolgeva poche cose. Non mi ren-devo esattamente conto del motivoper cui mi affrettavo al massimo dellemie forze; ma alla fine arrivai davantiad un meraviglioso edificio… Ritennidi essere arrivato alla mia destina-zione. Mentre mi avvicinavo a questoedificio, vidi un cartello che diceva:‹Bagno›. Mi voltai rapidamente, entrainel bagno e mi lavai. Aprii il piccolofagotto che portavo con me e vi trovaiun garment bianco e pulito, un arti-colo che non avevo visto da tantotempo, poiché la gente con la qualedimoravo non dava molta importanzaalla pulizia. Ma il mio garment erapulito ed io lo indossai. Poi mi preci-pitai verso quella che sembrava unagrande apertura o porta. Bussai e laporta si aprì, e l’uomo che si presentòal mio sguardo era il profeta JosephSmith. Mi guardò con un’ombra dirimprovero e le prime parole chedisse furono: ‹Joseph, sei in ritardo›.Eppure io presi fiducia e risposi:

‹Sì, ma sono pulito. Sono pulito!›

Egli mi prese per la mano e miattirò all’interno dell’edificio, poichiuse la grande porta. Sentii la suamano con una tale chiarezza qualenon ho mai sentito la mano di unaltro uomo. Lo conoscevo, e quandoentrai vidi mio padre, e Brigham[Young], e Heber [C. Kimball] eWillard [Richards], e tutti gli altri braviuomini che avevo conosciuto, dispo-sti in fila. Guardai davanti a me comese si fosse trattato di guardare questavalle, e mi sembrò che fosse piena diuna vasta moltitudine di persone, masul palco c’erano tutte le persone cheavevo conosciuto. C’era mia madre,seduta con un bambino in grembo, epotrei indicare il nome di tutti coloroche ricordo di aver visto seduti là eche sembravano aver trovato postotra gli eletti, tra gli esseri esaltati…

[Quando feci questo sogno] erosolo, steso sopra una stuoia, tra lemontagne delle Hawaii, con me nonc’era nessuno. Ma in questa visione io poggiai una mano contro il Profetae vidi un sorriso illuminare il suoaspetto…

Quella mattina, quando mi svegliai,ero un uomo, anche se ero pur sem-pre un ragazzo. Non c’era nulla almondo che potessi temere. Potevoaffrontare qualsiasi uomo, donna obambino, guardarlo in volto e sentire

Page 64: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

62

nella mia anima che ero completa-mente un uomo. Quella visione,quella manifestazione e testimonianzadi cui godetti in quell’occasione hafatto di me ciò che sono, se sonoqualcosa di buono, o di puro, o dionesto davanti al Signore, se in me c’è qualcosa di buono. Questa espe-rienza mi ha aiutato a superare ogni prova, ogni difficoltà» (vedereDottrina Evangelica, 489–491).

Il fulcro di quel sogno significativosi trova nel rimprovero fatto daJoseph Smith al giovane Joseph F. IlProfeta disse: «Joseph, sei in ritardo».

Joseph F. rispose: «Sì, ma sonopulito. Sono pulito!»

Il risultato di quel sogno fu che un ragazzo diventò un uomo. La suadichiarazione «sono pulito» gli diedela sicurezza e il coraggio per affron-tare chiunque o qualsiasi situazione.Egli ricevette la forza che scaturisceda una coscienza tranquilla fortificatadall’approvazione del profeta JosephSmith.

Questo sogno profetico ha unsignificato per ogni uomo e ragazzoriunito stasera in questa vasta congre-gazione. C’è un vecchio adagio chedice: «La pulizia è la cosa più vicinaalla divinità.»

Il profeta Isaia scrisse:«Lavatevi, purificatevi, togliete d’in-

nanzi agli occhi miei la malvagità dellevostre azioni; cessate dal fare il male;

imparate a fare il bene…Eppoi venite, e discutiamo

assieme, dice l’Eterno; quand’anche i vostri peccati fossero come lo scar-latto, diventeranno bianchi come laneve; quand’anche fossero rossi comela porpora, diventeranno come lalana» (Isaia 1:16–18).

Nella rivelazione moderna, ilSignore ha detto: «Siate puri, voi che portate i vasi del Signore» (DeA133:5).

In un mondo che sguazza nellasozzura, siate puliti: nel linguaggio,nei pensieri, nel corpo e nel vestire.

A ciascuno di voi dico: siate puliti nel vostro linguaggio. In questigiorni si nota tanta oscenità, tantavolgarità. Mancare di esprimervi inun linguaggio pulito vi caratterizzacome persone il cui vocabolario èestremamente limitato. QuandoGeova scrisse sulle tavole di pietra,disse ai figlioli d’Israele: «Non usareil nome dell’Eterno, ch’è l’Iddio tuo,in vano; perché l’Eterno non terràper innocente chi avrà usato il suonome in vano» (Esodo 20:7).

Il Signore ha avvalorato quelcomandamento con le parole dellarivelazione moderna: «Ricordatevi checiò che viene dall’alto è sacro, e se nedeve parlare con cura, e su impulsodello Spirito» (DeA 63:64).

Siate puliti nel pensiero. Il Signoreha affermato: «Ogni cosa sia compiutain purezza dinanzi a me» (DeA 42:41).

Una mente impura si esprime con un linguaggio impuro e profano.Una mente pura si esprime con un

linguaggio positivo e edificante e condegli atti che portano felicità al cuore.

Siate puri nel corpo, nel modo incui vi vestite e vi comportate. Nonfatevi tatuare. Se lo fate, un giorno lorimpiangerete. Solo una proceduradolorosa e costosa può rimuovere itatuaggi.

Siate puri, puliti e ordinati. Abitisciatti portano a maniere trasandate.Non mi preoccupo tanto di ciò cheindossate, quanto del fatto che siatepuliti e puri. Ricordate il sogno diJoseph F. Smith. Mentre si stava affret-tando per raggiungere l’edificio, avevacon sé un piccolo fagotto avvolto inun fazzoletto. Quando fece il bagno e lo aprì scoprì che conteneva degliindumenti puliti. Quando benedite o distribuite il sacramento, cercate di avere l’aspetto migliore possibile.Assicuratevi di essere puliti.

E così, miei cari fratelli, potreiandare avanti. Potrei parlarvi di ciòche sta accadendo in Internet e dell’u-tilizzo dei computer che porta a pen-sieri e azioni degradanti. Mi basti direche è totalmente disdicevole per chidetiene il sacerdozio di Dio. Voi siete iSuoi servitori scelti, siete stati ordinatia qualcosa di santo e magnifico. Nonpotete vivere nel mondo e seguire levie del mondo. Dovete essere sopradi tutto questo.

Miei cari fratelli, possa il Signorebenedirvi. A voi ragazzi dico: andateavanti con la vostra istruzione. Quandovi sposerete, sarà vostro obbligo prov-vedere alla vostra famiglia. Il mondodelle opportunità si trova dinanzi a voi, la vostra istruzione è la chiave che aprirà la porta. Sarà la porta dell’e-dificio che sognò Joseph F. Smith daragazzo mentre dormiva su una mon-tagna alle Hawaii.

Dio vi benedica, miei cari fratelli.Parlate col Signore in preghiera.Coltivate un rapporto con Lui. Egli èl’Onnipotente, che ha il potere di sol-levarvi e aiutarvi. Prego che ciò possaavvenire, nel nome di Gesù Cristo.Amen. ■

Due bambine del Palo di Coban, Guatemala.

Page 65: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 63

Page 66: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

Thom

as S.

Mon

son

Primo

cons

iglier

eGo

rdon B

. Hinc

kley

Presid

ente

Dieter

F. U

chtdo

rf Da

vid A.

Bedn

arHe

nry B.

Eyrin

gJef

frey R

. Holl

and

Robe

rt D.

Hale

sRic

hard

G. Sc

ott

PRE

SID

EN

ZA

DE

I SE

TTA

NTA

PRIM

A P

RE

SID

EN

ZA

AU

TO

RIT

ÀG

EN

ER

ALI

DE

LLA

CH

IESA

DI

GE

SÙC

RIS

TO

DE

ISA

NT

ID

EG

LIU

LTIM

IG

IOR

NI

Merril

l J. B

atema

nNe

il L. A

nders

enRo

nald

A. Ra

sban

dEa

rl C. T

ingey

D. To

dd Ch

ristof

ferso

nRo

bert

C. Oa

ksCh

arles

Didier

Apr

ile

2007

Jame

s E. F

aust

Seco

ndo c

onsig

liere

QU

OR

UM

DE

I D

OD

ICI

APO

STO

LI

Boyd

K. Pa

cker

L. To

m Pe

rryRu

ssell M

. Nels

onDa

llin H

. Oak

sM.

Russe

ll Ball

ardJos

eph B

. Wirth

lin

Page 67: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

David

S. Ba

xter

Shay

ne M

. Bow

en

Monte

J. Br

ough

Sheld

on F.

Child

L. Wh

itney

Clay

tonGa

ry J.

Colem

an

Claud

io R.

M. Co

staBe

njamí

n De H

oyos

Robe

rt K.

Delle

nbac

hJoh

n B. D

ickso

nDa

vid F.

Evan

sEn

rique

R. Fa

labell

a

Dona

ld L.

Halls

trom

Keith

K. H

ilbig

Richa

rd G.

Hinc

kley

Jay E

. Jen

senMa

rlin K.

Jens

enDa

niel L

. Joh

nson

W. Ro

lfe Ke

rrYo

shihi

ko Ki

kuch

iPa

ul E.

Koell

iker

Erich

W. K

opisc

hke

John M

. Mad

senRic

hard

J. Ma

ynes

Glenn

L. Pa

ceAn

thony

D. P

erkins

Pa

ul B.

Piepe

rBr

uce D

. Port

erCa

rl B. P

ratt

Cecil

O. Sa

muels

on Jr

.

Mich

ael J

. Teh

Octav

iano T

enori

oFra

ncisc

o J. V

iñas

Spen

cer J.

Cond

ie

Chris

toffel

Golde

n Jr.

Lynn A

. Mick

elsen

Bruc

e C. H

afen

Carlo

s H. A

mado

Quen

tin L.

Cook

Paul

V. Joh

nson

Denn

is B.

Neue

nsch

wand

er

Uliss

es So

ares

C. Sc

ott Gr

ow

Gene

R. Co

okMe

rvyn B

. Arno

ld Do

uglas

L. Ca

llister

Craig

A. Ca

rdon

Craig

C. Ch

risten

senSh

irley D

. Chri

stens

en

Walte

r F. G

onzá

lezDo

n R. C

larke

Ja

mes M

. Dun

nKe

ith R.

Edwa

rds

Stanle

y G. E

llis

Daryl

H. G

arn

D. Re

x Gerr

attLa

rry W

. Gibb

ons

Spen

cer V.

Jone

sWo

n Yon

g Ko

Geral

d N. L

und

Marcu

s B. N

ash

Clate

W. M

ask J

r. Ro

bert

F. Or

tonWi

lliam

W. Pa

rmley

Wo

lfgan

g H. P

aul

R. Co

nrad S

chult

zW.

Dou

glas S

humw

ay

Lowe

ll M. S

now

Robe

rt R.

Steue

rPa

ul K.

Sybro

wsky

H. Ro

ss Wo

rkman

Kenn

eth Jo

hnso

n

Steve

n E. S

now

Willia

m R.

Walke

rRo

bert

S. Wo

odLa

nce B

. Wick

man

Claud

io D.

Zivic

W. Cr

aig Zw

ick

Wayn

e S. P

eterso

n

Richa

rd C.

Edgle

yPri

mo co

nsigl

iere

H. D

avid

Burto

nVe

scovo

presi

eden

teKe

ith B.

McM

ullin

Seco

ndo c

onsig

liere

VE

SCO

VAT

O P

RE

SIE

DE

NT

E

PRIM

O Q

UO

RU

M D

EI

SET

TAN

TASE

CO

ND

O Q

UO

RU

M D

EI

SET

TAN

TA

Lynn G

. Rob

bins

Page 68: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

66

In alto: nel Palo Uyuca di Tegucigalpa, Honduras,

tre generazioni di Santi degli Ultimi Giorni si recano

insieme alla conferenza. A sinistra: a Vancouver,

Columbia Britannica, Canada, ragazze assistono

ad una trasmissione della conferenza.

In alto: San Paolo, Brasile: lettura della sezione

della Liahona dedicata ai bambini. A sinistra: nelle

Filippine i santi arrivano ad una casa di riunione

per assistere alla conferenza.

Page 69: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 67

Cari fratelli, sorelle e amici, mi rivolgo a voi con umiltà econ una preghiera nel cuore.

Desidero parlarvi del potere guaritoredel perdono.

Tra le belle colline dellaPennsylvania, un gruppo di devoticristiani vive con semplicità, senzaautomobili, né elettricità, né macchi-nari moderni. Lavorano duramente e vivono in pace e tranquillità sepa-rati dal mondo. Quasi tutto il lorocibo proviene dalle loro fattorie. Ledonne tessono, cuciono e lavorano amaglia i loro abiti, che sono modestie semplici. Sono conosciuti come gliAmish.

Nella loro comunità di NickelMines viveva un camionista di trenta-due anni con la sua famiglia. Lui nonera Amish, ma il suo giro di raccoltadel latte lo portava a molte fattorieAmish, dove era conosciuto come iltranquillo uomo del latte. Lo scorsoottobre, improvvisamente, egli persela ragione e il controllo. Nella suamente tormentata incolpava Dio dellamorte del suo primogenito e di altrieventi non circostanziati. Irruppenella scuola degli Amish senza un per-ché, lasciò andare i ragazzi e gli adultie legò le dieci ragazze. Sparò alle gio-vani, uccidendone cinque e ferendole altre cinque. Poi si tolse la vita.

Quella violenza scioccante suscitòl’angoscia tra gli Amish, ma non rab-bia. Ci fu dolore, ma non odio. Il loroperdono fu immediato. Tutti insiemesi fecero avanti per aiutare la famigliaaddolorata del camionista. Quando i suoi parenti si riunirono a casa suadopo la sparatoria, un vicino Amishandò a trovarli, abbracciò il padre del-l’omicida morto e disse: «Noi vi per-doniamo».1 I capi degli Amish fecerovisita alla vedova e ai figli per offrire le loro condoglianze, il loro perdono,il loro aiuto e il loro amore. Quasi lametà di coloro che seguirono il fune-rale dell’uomo del latte erano Amish.Da parte loro, gli Amish invitarono la

famiglia di lui a partecipare ai funeralidelle ragazze uccise. Una pace sor-prendente discese sugli Amish, men-tre la loro fede li sosteneva durantequesta crisi.

Una persona del luogo colse in modo significativo quello cheaccadde in seguito a questa tragedia:«Parlavamo tutti la stessa lingua e nonsemplicemente l’inglese, ma la linguadella cura fraterna, della comunità edel servizio. E, sì, la lingua del per-dono».2 Questa fu una straordinariaespressione della loro fede assolutanegli insegnamenti del Signore conte-nuti nel Sermone sul Monte: «Amate i vostri nemici e pregate per quelliche vi perseguitano».3

La famiglia dell’uomo che avevaucciso le cinque ragazze rilasciò que-sta dichiarazione pubblica:

«Ai nostri amici, vicini e concitta-dini Amish:

la nostra famiglia desidera cheognuno di voi sappia che siamosopraffatti dal perdono, dalla grazia edalla misericordia che ci avete offerto.Il vostro amore per noi è servito aoperare quella guarigione di cui ave-vamo un disperato bisogno. Le pre-ghiere, i fiori, le lettere e i doni che ci avete porti hanno toccato il nostrocuore in un modo che le parole nonpossono descrivere. La vostra com-passione è andata oltre la nostra fami-glia, oltre la nostra comunità e stacambiando il nostro mondo e di que-sto vi siamo sinceramente grati.

Sappiate che i nostri cuori sonoinfranti per tutto ciò che è accaduto.Siamo colmi di dispiacere per tutti gli amici Amish che abbiamo amato eche continuiamo ad amare. Sappiamoche verranno molti giorni difficili pertutte le famiglie che hanno perduto i loro cari, perciò continueremo ariporre la nostra speranza e fede nelDio di ogni conforto, mentre cer-chiamo di ricostruire le nostre vite».4

Come poté l’intera comunità degliAmish manifestare una tale espres-sione di perdono? Fu per la loro fede

Il potere guaritoredel perdonoP R E S I D E N T E J A M E S E . FA U S TSecondo consigliere della Prima Presidenza

Se riusciremo a trovare il perdono nel nostro cuore percoloro che ci hanno danneggiato e ferito, ci eleveremo adun livello più alto di autostima e di benessere.

SESSIONE ANTIMERIDIANA DI DOMENICA1 a p r i l e 2 0 0 7

Page 70: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

68

in Dio e per la fiducia nella Suaparola, che essi hanno dentro di sé.Essi vedono se stessi come discepolidi Cristo e vogliono seguire il Suoesempio.

Molte persone venute a cono-scenza di questa tragedia inviaronodel denaro agli Amish per le curemediche delle ragazze sopravvissute e per i funerali di quelle uccise. Qualeulteriore dimostrazione del loroessere seguaci di Cristo, gli Amishdecisero di dare parte della sommaalla vedova e ai tre figli del camionista,poiché anch’essi erano vittime di que-sta terribile tragedia.

Il perdono non è sempre cosìimmediato come lo fu per gli Amish.Quando dei bambini innocenti ven-gono molestati e uccisi, il perdononon è la prima cosa che viene inmente alla maggior parte di noi. Lareazione naturale è la rabbia. Possiamoperfino sentirci giustificati nel preten-dere di «pareggiare i conti» con chi hafatto del male a noi o ai nostri cari.

Il dottor Sidney Simon, autoritàriconosciuta nel campo del persegui-mento dei valori, ha fornito un’ottimadefinizione del ruolo del perdononelle relazioni umane:

«Perdonare significa liberare e uti-lizzare in maniera più efficace l’ener-gia che altrimenti consumeremmoper nutrire il rancore, per alimentare i risentimenti e per mantenere apertele ferite. Significa riscoprire le energieche abbiamo sempre avuto e ritrovarela nostra capacità illimitata di com-prendere ed accettare gli altri e noistessi».5

Quasi tutti abbiamo bisogno ditempo per elaborare il dolore e illutto. Possiamo trovare ragioni di ognisorta per rimandare il perdono. Unadi queste è aspettare che chi ha sba-gliato si penta prima di perdonarlo.Questo rinvio, però, ci priva dellapace e della felicità che potremmoinvece ottenere. La stoltezza di conti-nuare a pensare alle vecchie feritenon porta felicità.

Alcuni covano il rancore per tuttala vita, ignari che avere il coraggio diperdonare chi ci ha ferito è salutare e terapeutico.

Perdonare diventa più facilequando, come gli Amish, abbiamo fedein Dio e crediamo nella Sua parola.Una simile fede «rende gli uominicapaci di resistere al peggio dell’uma-nità. Li rende anche capaci di guardareal di là di loro stessi. Ancor più impor-tante, li rende capaci di perdonare».6

Tutti noi siamo stati feriti da espe-rienze che ci appaiono ingiustificate,che non riusciamo a capire o a spie-garci. Potremmo non sapere mai per-ché ci succedono certe cose in questavita. La ragione per alcune delle nostresofferenze è nota solo al Signore. Mapoiché accadono dobbiamo soppor-tarle. Il presidente Howard W. Hunteraffermò: «Dio sa cose che noi non sappiamo e vede cose che noi nonvediamo».7

Il presidente Brigham Youngespresse così la profonda visione chealmeno parte delle nostre sofferenzeha uno scopo: «Ogni calamità che puòcolpire gli esseri mortali colpirà queipochi che dovranno essere preparatia godere della presenza del Signore…Tutte le traversie e tutte le esperienzeche ci sono capitate sono necessarie

per la nostra salvezza».8

Se riusciremo a trovare il perdononel nostro cuore per coloro che cihanno danneggiato e ferito, ci eleve-remo ad un livello più alto di auto-stima e di benessere. Studi recentidimostrano che gli individui ai qualiviene insegnato a perdonare diven-tano «meno rabbiosi, più fiduciosi,meno depressi, meno ansiosi emeno stressati», il che li conduce ad un maggiore benessere fisico.9

Un altro di questi studi conclude«che il perdono è un dono liberato-rio che le persone possono fare a se stesse».10

Ai nostri giorni, il Signore ci haammoniti: «Dovete perdonarvi l’unl’altro…» e lo richiede, quando dice:«Io, il Signore, perdonerò chi voglioperdonare, ma a voi è richiesto di perdonare tutti».11

Una sorella che aveva vissuto undivorzio doloroso ricevette questosaggio consiglio dal suo vescovo:«Lasci nel suo cuore un posto per il perdono, quando lo troverà, loaccolga».12 Nel cuore degli Amish,esso c’era già poiché «il perdonoappartiene ‹intimamente› alla [loro]religione».13 Il loro esempio di per-dono è una sublime espressione diamore cristiano.

Qui a Salt Lake City nel 1985, ilvescovo Steven Christensen, senzaavere alcuna colpa, fu crudelmente einsensatamente ucciso da una bombadiretta a lui. Era il figlio di Mac e JoanChristensen, il marito di Terri e ilpadre di quattro figli. Con il consensodei suoi genitori parlerò di ciò che essi impararono da questa esperienza.Dopo il terribile fatto, gli organi diinformazione non davano tregua allafamiglia Christensen. In un’occasione,questa invadenza dei media irritò a tal punto un membro della famiglia,che il padre di Steven dovette tenerlofermo. Mac allora pensò: «Questa cosadistruggerà la mia famiglia se non per-doniamo. L’odio e la malignità nonfiniranno mai se non li togliamo via

Page 71: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 69

da dentro noi stessi». La guarigione e la pace sopraggiunsero, allorché lafamiglia rimosse la rabbia dal cuore eperdonò l’uomo che aveva tolto la vitaal loro figlio.

Altre due tragedie sono successe di recente qui nello Utah, che hannomesso in luce la fede e il potere diguarigione del perdono. Gary Ceran,dopo avere perduto la moglie e duebambini nello scontro con un camionla vigilia di Natale, espresse immedia-tamente il suo perdono e la suapreoccupazione per l’autista confessa-tosi ubriaco. Lo scorso febbraio, dopoche un’auto si era schiantata contro lasua, il vescovo Christopher Williamsdoveva fare una scelta: fece quella di «perdonare incondizionatamente»il responsabile; così facendo, il pro-cesso di guarigione poté avere luogoliberamente.14

Che cosa possiamo imparare noida esperienze come queste? Che dob-biamo riconoscere e ammettere larabbia che proviamo. Ci vorrà umiltàper fare questo, ma se ci inginoc-chiamo e chiediamo al Padre celestedi accordarci il sentimento del per-dono, Egli ci aiuterà. Il Signore cichiede di «perdonare tutti»15 per ilnostro bene, perché «l’odio rallenta la crescita spirituale».16 Solo se ci libe-riamo dell’odio e dell’amarezza ilSignore potrà riempire i nostri cuoricon il conforto, esattamente comefece con gli Amish, i Christensen, iCeran e i Williams.

Ovviamente, la società va protettadai criminali incalliti, poiché «la mise-ricordia [non può] derubare la giusti-zia».17 Il vescovo Williams espressemolto bene questo concetto quandodisse: «Il perdono è una fonte dipotere. Tuttavia non ci solleva dalleconseguenze».18 Quando le tragedie ci colpiscono, non dobbiamo rispon-dere cercando la vendetta personale,ma lasciare che la giustizia faccia il suo corso e poi lasciare stare. Non è facile lasciare stare e liberare ilcuore dal risentimento che vi cresce.

Il Salvatore, tramite la Sua espiazione,ha offerto a ciascuno di noi una pacepreziosa che, però, può venire solo sesiamo pronti a rigettare i sentimentinegativi della rabbia, del rancore odella vendetta. Se perdoniamo «agliuomini i loro falli»,19 persino a coloroche hanno commesso gravi crimini,l’Espiazione ci porterà pace e con-forto in abbondanza.

Ricordiamoci che dobbiamo per-donare per essere perdonati. Come è scritto in uno dei miei inni preferiti:«Oh perdona pure tu, come anch’io ti perdonai».20 Con tutto me stesso, iocredo nel potere guaritore che vienedal seguire il consiglio del Salvatore«di perdonare tutti».21 Nel nome diGesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Joan Kern, «A Community Cries», Lancaster

New Era, 4 ottobre 2006, A8.2. Helen Colwell Adams, «After That Tragic

Day, a Deeper Respect among English,Amish?» Sunday News, 15 ottobre 2006, A1.

3. Matteo 5:44.4. «Amish Shooting Victims», www.800padutch

.com/amishvictims.shtml.

5. Suzanne Simon, Forgiveness: How to MakePeace with Your Past and Get On with YourLife (1990), 19.

6. Marjorie Cortez, «Amish Response to TragedyIs Lesson in Faith, Forgiveness», DeseretMorning News, 2 gennaio 2007, A13.

7. «The Opening and Closing of Doors»,Ensign, novembre 1987, 60.

8. Discourses of Brigham Young, a cura diJohn A. Widtsoe (1954), 345.

9. Fred Luskin, in Carrie A. Moore, «Learningto Forgive», Deseret Morning News,7 ottobre 2006, E1.

10. Jay Evensen, «Forgiveness Is Powerful but Complex», Deseret Morning News,4 febbraio 2007, G1.

11. DeA 64:9, 10.12. In «My Journey to Forgiving», Ensign,

febbraio 1997, 43.13. Donald Kraybill, in Colby Itkowitz,

«Flowers, Prayers, Songs: Families Meet at Roberts’ Burial», Intelligence Journal,9 ottobre 2006, A1.

14. Vedere Pat Reavy, «Crash Victim Issues aCall for Forgiveness», Deseret MorningNews, 13 febbraio 2007, A1.

15. DeA 64:10.16. Orson F. Whitney, Gospel Themes (1914),

144.17. Vedere Alma 42:25.18. Deseret Morning News, 13 febbraio

2007, A8.19. Traduzione di Joseph Smith, Matteo 6:13.20. «Riverentemente or», Inni, 108.21. DeA 64:10.

Page 72: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

70

Ho sentito di dover parlare deldivorzio. È un argomento deli-cato perché evoca forti emo-

zioni nelle persone che ne sono statetoccate in modi diversi. Alcuni vedonose stessi o i loro cari come vittime deldivorzio. Altri si considerano dei bene-ficiari. Alcuni guardano al divorziocome dimostrazione del fallimento.Altri lo considerano un’essenzialeuscita di emergenza dal matrimonio.In un modo o nell’altro, il divorziotocca la maggior parte delle famiglienella Chiesa.

Qualunque sia la vostra prospettiva,vi prego di ascoltare mentre cerco diparlare chiaramente degli effetti deldivorzio sui rapporti familiari eterniche ricerchiamo all’interno del pianoevangelico. Parlo perché sono preoc-cupato, ma nutro speranza.

I.Viviamo in un mondo in cui l’in-

tero concetto di matrimonio è in peri-colo e in cui il divorzio è un luogocomune.

Il concetto che la società ha grandeinteresse a preservare il matrimonioper il bene comune come pure per il bene della coppia e dei loro figli èstato sostituito per molti dall’idea cheil matrimonio è solo un rapporto pri-vato tra adulti consenzienti, a cui cia-scuno può porre fine.1

Le nazioni che non avevano unalegge sul divorzio ne hanno adottatauna, e gran parte di quelle che lo per-mettono lo hanno reso sempre piùfacile da ottenere. Purtroppo secondole attuali leggi sul divorzio che nonattribuiscono una colpa può esserepiù facile separarsi da un coniuge nondesiderato che sciogliere un rapportodi lavoro con un dipendente nonvoluto. Alcuni addirittura si riferi-scono al primo matrimonio come aquello «iniziale», come un pied-à-terreprima di proseguire.

L’indebolimento del concetto cheil matrimonio è permanente e pre-zioso ha conseguenze di vasta por-tata. Influenzati dal divorzio deipropri genitori o dalle teorie popo-lari che il matrimonio è una palla alpiede che impedisce la realizzazionepersonale, alcuni giovani evitano ilmatrimonio. Molti di quelli che sisposano senza impegnarsi completa-mente sono pronti a scappare alla

prima seria difficoltà.Al contrario, i profeti moderni

hanno ammonito che considerare ilmatrimonio «un semplice contrattoda concludere a piacere… e scioglierealla prima difficoltà… è un male chemerita una severa condanna», special-mente quando si fanno soffrire i figli.2

Nei tempi antichi, e anche secondoleggi tribali esistenti in alcuni paesi incui ora ci sono membri della Chiesa,gli uomini possono divorziare dallamoglie per una qualsiasi banalità. Talemodo ingiusto di opprimere le donnefu rigettato dal Salvatore, che dichiarò:

«Fu per la durezza dei vostri cuoriche Mosè vi permise di mandar via le vostre mogli; ma da principio nonera così.

Ed io vi dico che chiunque mandavia sua moglie, quando non sia percagion di fornicazione, e ne sposaun’altra, commette adulterio e chisposa una donna mandata via com-mette adulterio» (Matteo 19:8–9).

Il tipo di matrimonio richiesto perl’esaltazione, eterno in durata e divinoin qualità, non contempla il divorzio.Nei templi del Signore, le coppie sonosposate per tutta l’eternità. Alcunimatrimoni però non progredisconoverso quell’ideale. «Per la durezza dei[nostri] cuori» il Signore attualmentenon impone le conseguenze dellostandard celeste. Egli permette allepersone divorziate di risposarsi senzala macchia dell’immoralità specificatanella legge superiore. A meno che lapersona divorziata non abbia com-messo gravi trasgressioni, può qualifi-carsi a ricevere la raccomandazioneper il tempio secondo gli stessi stan-dard di dignità che si applicano aglialtri fedeli.

II.Ci sono molti bravi membri della

Chiesa che hanno divorziato. Parloprima a loro. So che molti di voi sonovittime innocenti, i cui ex coniugihanno costantemente tradito le sacreordinanze o abbandonato o rifiutato

Il divorzioA N Z I A N O D A L L I N H . O A K SMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Un buon matrimonio non richiedere un uomo perfetto ouna donna perfetta. Richiede solo un uomo e una donnadisposti a impegnarsi di raggiungere insieme la perfezione.

Page 73: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 71

di adempiere le responsabilità coniu-gali per un periodo esteso. I membriche hanno vissuto tale maltratta-mento sanno per esperienza che c’è qualcosa di peggio del divorzio.

Quando un matrimonio è morto e senza speranza di risurrezione, ènecessario avere i mezzi per porvifine. Ne ho visto degli esempi nelleFilippine. Due giorni dopo il matrimo-nio nel tempio un marito abbandonòla giovane moglie e non se ne hannonotizie da più di dieci anni. Unadonna sposata è fuggita e ha ottenutoil divorzio in un altro paese, ma ilmarito, che è rimasto, risulta ancorasposato secondo la legge filippina.Poiché non ci sono provvedimenti didivorzio in quel paese, queste vittimeinnocenti che hanno subito l’abban-dono non hanno modo di porre fineal matrimonio e andare avanti con laloro vita.

Sappiamo che alcuni ripensano al loro divorzio con rimpianto per laloro colpa parziale o predominantenella rottura. Tutti coloro che sonopassati da un divorzio conoscono ildolore e la necessità del potere diguarigione e della speranza che deri-vano dall’Espiazione. Quel potere diguarigione e quella speranza sono dis-ponibili a loro e anche ai loro figli.

III.Ora parlo ai fedeli che sono sposati,

specialmente a quelli che stanno pren-dendo in considerazione il divorzio.

Raccomando vivamente a voi e acoloro che vi consigliano di affrontarela realtà che per gran parte dei pro-blemi coniugali il rimedio non è ildivorzio ma il pentimento. Spesso la causa non è l’incompatibilità, mal’egoismo. Il primo passo non è laseparazione, ma il cambiamento. Ildivorzio non è la soluzione a tutto espesso lascia ferite a lungo termine.Una ricerca internazionale su vastascala del livello di felicità prima edopo «gli eventi più importanti dellavita» ha dimostrato che di solito si

riesce a superare meglio la morte delconiuge piuttosto che un divorzio.3

I coniugi che sperano che il divorziorisolva i conflitti, scoprono che liaggrava, poiché la complessità deldopo divorzio, soprattutto quando visono dei figli, genera nuovi conflitti.

Pensate prima di tutto ai figli.Poiché il divorzio separa gli interessidei figli dagli interessi dei genitori, ifigli sono le sue prime vittime. Gli stu-diosi della vita familiare dicono che la causa più importante dell’attualedeclino nel benessere dei figli è l’in-debolimento del matrimonio, perchél’instabilità familiare diminuisce

quanto i genitori investono sui figli.4

Sappiamo che i figli cresciuti in unafamiglia con un solo genitore dopo ildivorzio corrono maggiori rischi come:abuso di droga o alcol, promiscuitàsessuale, scarso rendimento scolasticoe diversi tipi di vittimizzazione.

Una coppia con gravi problemiconiugali dovrebbe incontrare ilvescovo. Come giudice del Signore,egli impartirà consigli e forse anchela disciplina che porteranno alla guarigione.

I vescovi non consigliano ai membridi divorziare, ma possono aiutarli nelle conseguenze delle loro decisioni.

Page 74: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

72

Sotto la legge del Signore, un matrimo-nio, come una vita umana, è qualcosadi prezioso e vivente. Se il nostrocorpo è malato, cerchiamo di guarirlo.Non ci arrendiamo. Se c’è una qualcheprospettiva di vita, noi cerchiamo ripe-tutamente la guarigione. Lo stessodovrebbe valere per il nostro matrimo-nio, e se Lo cerchiamo, il Signore ciaiuterà e ci guarirà.

I coniugi Santi degli Ultimi Giornidovrebbero fare tutto quanto è in loropotere per preservare il matrimonio.Dovrebbero seguire il consiglio sucome arricchire il matrimonio conte-nuto nel messaggio della PrimaPresidenza nella Liahona di aprile2007.5 Per evitare la cosiddetta «incom-patibilità» dovrebbero essere i miglioriamici, gentili e premurosi, sensibili allenecessità dell’altro, sempre in cerca direndersi felici a vicenda. Dovrebberoessere soci nella gestione delle finanzee lavorare insieme per regolare i lorodesideri rispetto alle cose materiali.

Ovviamente può capitare che un

coniuge sbagli e l’altro si senta ferito e addolorato. Quando questo accade,colui che è stato offeso dovrebbebilanciare l’attuale delusione con ilbene del passato e le migliori pros-pettive per il futuro.

Non accumulate gli errori del passato per ritirarli sempre fuori. Nel rapporto coniugale, amareggiarsiè distruttivo; perdonare è divino(vedere DeA 64:9–10). Invochiamo laguida dello Spirito del Signore perchéperdoni i nostri errori (come il presi-dente Faust ha così bene insegnato),per superare le imperfezioni e raffor-zare le relazioni.

Se siete già scesi al livello di unmatrimonio solo di nome, prendeteviper mano, inginocchiatevi e invocateinsieme l’aiuto e il potere guaritoredell’Espiazione. Le vostre supplicheumili e congiunte vi avvicineranno dipiù al Signore e l’uno all’altra, e vi aiu-teranno nella dura scalata per tornareall’armonia coniugale.

Prendete in considerazione queste

osservazioni di un saggio vescovo con ampia esperienza nel consigliare i fedeli con problemi coniugali.Parlando di quelli che alla fine hannodivorziato, ha detto:

«Universalmente, ogni coppia opersona dice di riconoscere che ildivorzio non è una cosa buona, matutti insistono nel dire che la lorosituazione era diversa.

Universalmente si sono concen-trati sulle colpe del coniuge e attri-buiscono poca responsabilità al lorocomportamento. La comunicazioneera appassita.

Universalmente, guardavano indie-tro senza essere disposti a lasciare ilbagaglio del comportamento passatolungo la strada per poi proseguire.

Alcune volte era coinvolto un gravepeccato, ma più spesso dicevano di non essere più innamorati, affer-mando: ‹Lui non soddisfa più i mieibisogni› o ‹Lei è cambiata›.

Tutti si preoccupavano dell’effettosui figli, ma la conclusione era sem-pre: ‹È peggio per loro averci insiemea litigare›».

Al contrario, le coppie che hannoseguito i consigli del vescovo e sonorimaste insieme ne sono uscite con unmatrimonio ancora più forte. Questaprospettiva è cominciata con l’impe-gno reciproco di osservare i comanda-menti, rimanere attivi nella frequenzain Chiesa, studiare le Scritture, pregaree lavorare sulle proprie mancanze. Essi«hanno riconosciuto l’importanza e ilpotere dell’Espiazione per loro stessi e per il coniuge» ed «erano pazienti eprovavano ripetutamente». Quando lecoppie che aveva consigliato facevanoqueste cose, pentendosi e lavorandoper salvare il loro matrimonio, questovescovo ha detto che «la guarigione èstato il risultato nel 100% dei casi».

Anche coloro che ritengono che il coniuge sia da biasimare completa-mente non devono agire in modo irascibile. Uno studio ha rivelato che«non c’è alcuna evidenza che tipica-mente il divorzio o la separazione

Page 75: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 73

abbiano reso gli adulti più felici piut-tosto che se fossero rimasti in unmatrimonio infelice. Due adulti infeli-cemente sposati su tre che hanno evitato il divorzio hanno detto divivere felicemente insieme cinqueanni dopo».6 Una donna che perse-verò in un matrimonio intollerabileper molti anni fino a che i figli eranocresciuti, spiegò: «C’erano tre partinel nostro matrimonio: io, mio maritoe il Signore. Dicevo a me stessa che se due parti potevano continuare,potevamo restare insieme».

Il potere della speranza espresso in questi esempi talvolta viene ricom-pensato col pentimento e il cambia-mento, ma talvolta questo nonaccade. Le circostanze personalivariano grandemente. Non possiamocontrollare e non siamo responsabilidelle scelte degli altri, anche quandoci colpiscono tanto dolorosamente.Sono certo che il Signore ama e bene-dice i mariti e le mogli che cercanoaffettuosamente di aiutare il coniuge a superare gravi problemi come lapornografia o altre dipendenze, o le conseguenze a lungo termine delmaltrattamento subito nell’infanzia.

A prescindere dal risultato o daquanto siano difficili le vostre espe-rienze, avete la promessa che non vi saranno negate le benedizioni deirapporti familiari eterni se amate il Signore, osservate i Suoi coman-damenti e fate del vostro meglio.Quando il giovane Giacobbe soffrì«afflizioni e molto dolore» per leazioni di altri membri della famiglia,padre Lehi lo rassicurò così: «Tuconosci la grandezza di Dio, ed egliconsacrerà le tue afflizioni per il tuoprofitto» (2 Nefi 2:1–2). Similmente,l’apostolo Paolo ci assicurò che«tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio» (Romani8:28).

IV.Per concludere, parlerò breve-

mente a coloro che stanno pensando

al matrimonio. Il modo migliore perevitare il divorzio da un coniuge infe-dele, offensivo o che non è di alcunsostegno è quello di evitare di sposaretale persona. Se volete sposarvi bene,indagate bene. Conoscersi «bighello-nando» in giro o scambiando infor-mazioni su Internet non è una basesufficiente per sposarsi. Dovete frequentarvi e poi corteggiarvi inmodo attento, ponderato e accurato.Dovreste avere ampie opportunità di vedere il comportamento delpotenziale coniuge in una serie di circostanze. I fidanzati dovrebberoapprendere tutto ciò che possonosulle famiglie con cui presto si uni-ranno in matrimonio. In tutto ciòdovremmo renderci conto che unbuon matrimonio non richiedere unuomo perfetto o una donna perfetta.Richiede solo un uomo e una donnadisposti a impegnarsi di raggiungereinsieme la perfezione.

Il presidente Spencer W. Kimballinsegnò: «Coloro che si avvicinanoall’altare nuziale devono rendersiconto che, per raggiungere il matri-monio felice sperato, devono sapereche esso… significa sacrificio, con-divisione ed anche la riduzione di

alcune libertà personali. Significagrandi e prolungate economie.Significa arrivo di figli che compor-teranno oneri finanziari rilevanti,duro lavoro, preoccupazione e far-delli di varia natura, ma significaanche provare le emozioni più profonde e più dolci esistenti almondo».7

Per esperienza personale, testimo-nio della dolcezza del matrimonio e della vita familiare che il Proclamasulla famiglia descrive essere fondatosulla «solenne responsabilità [dimarito e moglie] di amarsi e soste-nersi reciprocamente e di amare esostenere i loro figli» e «sugli inse-gnamenti del Signore Gesù Cristo».8

Attesto di Lui come nostro Salvatoree prego nel Suo nome per tutticoloro che si sforzano di ottenere lesupreme benedizioni di una famigliaeterna. Nel nome di Gesù Cristo.Amen. ■

NOTE1. Vedere Bruce C. Hafen, Covenant Hearts

(2005), 37–39; Allan Carlson, FracturedGenerations (2005), 1–13; BryceChristensen, Divided We Fall (2006),44–45.

2. Presidente David O. McKay, ConferenceReport, aprile 1969, 8–9; oppure «Structureof the Home Threatened by Irresponsibilityand Divorce», Improvement Era, giugno1969, 5.

3. Richard E. Lucas, «Adaptation and the Set-Point Model of Subjective Well-Being: DoesHappiness Change After Major Life Events?»Current Directions in PsychologicalScience, aprile 2007, disponibile sul sitoInternet www.psychologicalscience.org.

4. Vedere Jean Bethke Elshtain e DavidPopenoe, Marriage in America (1995),citato in Bruce C. Hafen, «Marriage and theState’s Legal Posture toward the Family»,Vital Speeches of the Day, 15 ottobre 1995,18; vedere anche Marriage and the PublicGood: Ten Principles (2006), 24.

5. James E. Faust, «L’arricchimento del vostromatrimonio», Liahona, aprile 2007, 2–6.

6. Linda J. Waite e altri, Does Divorce MakePeople Happy? Findings from a Study ofUnhappy Marriages (Institute for AmericanValues, 2002), 6; vedere anche gli studiaccademici citati in Marriage and the Law:A Statement of Principles (Institute forAmerican Values, 2006), 21.

7. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa:Spencer W. Kimball, 211.

8. «La famiglia: un proclama al mondo»,Liahona, ottobre 2004, 49.

Una coppia guarda la conferenza

a Lima, Perú.

Page 76: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

74

Oggi, prenderò spunto da untema trattato dal presidenteHinckley alla conferenza gene-

rale dell’aprile 1973.Ero appena ritornato dalla mis-

sione. Avevo tutto il futuro davanti ame. Sarei stato capace di fare le sceltegiuste, con coerenza, per il restodella vita?

L’allora anziano Hinckley parlò

dell’incontro con un giovane uffi-ciale di marina che veniva dall’Asia.L’ufficiale inizialmente non era cristiano, ma durante il suo addestra-mento negli Stati Uniti aveva cono-sciuto la Chiesa e si era battezzato.Ora, si accingeva a fare ritorno nellasua terra.

Il presidente Hinckley glidomandò: «La tua famiglia non è cri-stiana. Che cosa avverrà al tuo ritornoa casa in qualità di cristiano, e più par-ticolarmente, di cristiano mormone?»

Il suo volto si oscurò ed eglirispose: «La mia famiglia saràdelusa… Per quanto riguarda il miofuturo e la mia carriera, immaginoche non avrò più alcuna opportunitàdi avanzamento».

Il presidente Hinckley gli chiese:«Ti senti disposto a pagare un prezzocosì grande per il Vangelo?»

Con gli occhi scuri bagnati dilacrime, rispose con una domanda:«Ma il Vangelo non è forse vero?»

Il presidente Hinckley replicò: «Sì,è proprio vero».

Al che l’ufficiale replicò: «Ed allora,cosa conta il resto?»1

Nel corso degli anni ho meditatosu queste parole: «Ma il Vangelo non è forse vero? Ed allora, cosa conta ilresto?» Queste domande mi hannoaiutato a mettere le questioni difficilinella giusta prospettiva.

La causa per la quale stiamo lavo-rando è vera. Noi rispettiamo ciò incui credono i nostri amici e vicini.Siamo tutti figli e figlie di Dio.Possiamo imparare molto dalla fede e dalla bontà delle altre persone,come ci ha insegnato meravigliosa-mente il presidente Faust.

Tuttavia, noi sappiamo che Gesù è il Cristo. Egli è risorto. In questotempo, il sacerdozio di Dio è statorestaurato tramite il profeta JosephSmith. Abbiamo il dono dello SpiritoSanto. Il Libro di Mormon è quelloche noi proclamiamo sia. Le pro-messe del tempio sono certe. IlSignore stesso ha dichiarato che lamissione straordinaria e unica dellaChiesa di Gesù Cristo dei Santi degliUltimi Giorni è di essere «una luceper il mondo» e «un messaggero…per preparare la via dinanzi a [Lui]»2

proprio mentre «il Vangelo avanzeràfino alle estremità della terra».3

Ma il Vangelo non è forse vero? Edallora, cosa conta il resto?

Naturalmente, per tutti noi, ci sonoaltre cose che contano. Quando ascol-tai il discorso del presidente Hinckleyavevo ventuno anni e dovevo studiareseriamente; dovevo lavorare per man-tenermi gli studi; dovevo riuscire inqualche modo a farmi prendere inconsiderazione da una certa ragazzaspeciale ed ero impegnato in altreattività meritevoli.

Come facciamo a trovare la nostrastrada in mezzo alle tante cose checontano? Semplificando e purificandola nostra prospettiva. Alcune cosesono cattive e devono essere evitate;alcune sono amabili; alcune sonoimportanti ed alcune sono assoluta-mente essenziali. Il Signore dichiarò:

Ma il Vangelo non è forse vero?Ed allora, cosaconta il resto?A N Z I A N O N E I L L . A N D E R S E NMembro della Presidenza dei Settanta

La nostra personale convinzione del Salvatore e della Suaopera negli ultimi giorni diviene il potente occhialeattraverso il quale giudicare tutto il resto.

Page 77: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 75

«Questa è la vita eterna: che cono-scano te, il solo vero Dio, e colui chetu hai mandato, Gesù Cristo».4

La fede non è solo un sentimento,è una decisione. Con la preghiera, lo studio, l’obbedienza e le alleanzecostruiamo e fortifichiamo la nostrafede. La nostra personale convinzionedel Salvatore e della Sua opera negli ultimi giorni diviene il potenteocchiale attraverso il quale giudicaretutto il resto. Così, di fronte allegrandi prove della vita, come ha spie-gato l’anziano Oaks, troviamo la forzadi tenere la giusta linea di condotta.

Come disse il presidente Hinckley:«Quando un uomo è motivato da unaconvinzione grande e possente dellaverità, allora disciplina se stesso, nonperché gli viene chiesto dalla Chiesa,ma a causa della conoscenza che ha in cuor suo».5

Siamo sufficientemente motivati dauna «convinzione grande e possentedella verità»? Le nostre scelte riflettonoquesta motivazione? Stiamo diven-tando quello che vogliamo diventare?Ma il Vangelo non è forse vero? Edallora, cosa conta il resto?

Sappiamo cosa è giusto. Alcunianni fa, mia moglie Kathy si occupavadei nipotini mentre i loro genitorierano via. Il nipotino di quattro annidette uno spintone al fratello minore.Dopo avere consolato il piccolo inlacrime, ella si rivolse a quello di quat-tro anni e in tono serio gli chiese:«Che motivo avevi di spingere tuo fratello?» Questi guardò la nonna erispose: «Scusa nonnina, ho perso ilmio anello dei SIG e non posso piùscegliere il giusto». Dobbiamo stareattenti perché le scuse possono impe-dirci di progredire.

Convinzioni grandi e possenti dellaverità dimorano nel cuore dei santidegli ultimi giorni di ogni nazione delmondo. La forza di questa fede portaavanti il lavoro del Regno.

Molti anni fa, in Francia, mia moglieed io eravamo al fianco di una corag-giosa sorella, allorché suo marito,

ancora trentenne, passò dall’altra partedel velo. La responsabilità di istruire e guidare rettamente i loro quattro figli da sola sembrava schiacciante.Ciononostante, sedici anni dopo, i tremaschi sono ritornati da una missionee la femmina è sposata al tempio.

Conosco un fratello in Brasile, chea sedici anni si era unito alla Chiesa,ma non la sua famiglia. Quando venneil momento della missione, i suoigenitori si opposero. Non ebbe loronotizie durante tutta la missione equando fece ritorno rimase a casa delsuo vescovo. La storia, tuttavia, ha unlieto fine: ora, infatti, egli ha una bellafamiglia, è dentista e i suoi genitorisperano che possa suscitare l’inte-resse per la Chiesa nei suoi fratelli.

Conosco un fratello in AmericaLatina che dopo il battesimo deciseche non solo sarebbe stato onestonella decima, ma che avrebbe anchepagato per intero le tasse, cosa chenon facevano i suoi concorrenti inaffari. Il Signore lo benedisse per lasua onestà.

Molti sacrifici vengono compiuti insilenzio: quando i missionari ritornatinon rimandano la responsabilità di tro-varsi una compagna eterna; quandodonne rette desiderano dei figli e dedi-cano la loro vita a crescerli nell’amoree nella verità; quando le famiglie sonoattente ad arginare l’influenza deimedia e di Internet che potrebbe

nuocere ai loro spiriti; quando mariti e mogli trovano più tempo da trascor-rere insieme al tempio.

Anche i bambini possono svilup-pare questo occhiale della fede. Direcente ho incontrato i giovani di Seul,in Corea, i quali, avendo un orario sco-lastico assai impegnativo, ogni seraarrivano a casa molto tardi, eppure fre-quentano il seminario la mattina allesei per cinque giorni la settimana. Sodi un bambino di otto anni che gioca abaseball ed è un campione nella suasquadra, il quale, da solo, ha spiegatoal suo allenatore che non poteva parte-cipare alla finale di campionato perchési sarebbe giocata di domenica.

Molti dei silenziosi atti di fede profonda sono noti solo a Dio. Essi,tuttavia, sono registrati in cielo. Ma il Vangelo non è forse vero? Ed allora,cosa conta il resto?

Il Salvatore disse: «Cercate prima ilregno e la giustizia di Dio, e tutte que-ste cose vi saranno sopraggiunte».6

Rendo la mia testimonianza che ilVangelo è vero e che è ciò che conta,nel nome di Gesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Vedere «La vera forza della Chiesa»,

La Stella, febbraio 1974, 80; «Il Vangelo nonè forse vero?», La Stella, ottobre 1993, 4.

2. DeA 45:9.3. DeA 65:2.4. Giovanni 17:3.5. La Stella, febbraio 1974, 81; vedere

La Stella, ottobre 1993, 4–5.6. Matteo 6:33.

Page 78: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

76

Amo il Libro di Mormon.Contiene storie meraviglioseper i bambini di tutte le età, ma

cosa ancora più importante insegnalezioni senza tempo che sono spessoripetute negli inni della Primaria.

Ad esempio, una grande lezione si trova nell’inno sull’esercito diHelaman. Noi cantiamo: «Fin dall’infan-zia avemmo il Vangel da genitori fedelial Signor».1 Molti di noi potrebberodire similmente che «fin dall’infanziaavemmo il Vangel da genitori fedeli».2

Il mio messaggio di oggi è per voidella prima generazione di membridella Chiesa che possono essere natida buoni genitori, pur senza aver rice-vuto il Vangelo nelle proprie case.Invece di essere come l’esercito diHelaman, le cui madri «avevano loroinsegnato che… Dio li avrebbe libe-rati» (Alma 56:47), potreste esserecome i loro genitori, del popolo diAmmon, che crebbero senza credere.

Può essere utile ripassare la storiadel popolo di Ammon. Erano Lamanitia cui era stato insegnato il Vangelo da Ammon, Aaronne e altri (vedereAlma 23:1–4). Quando accettarono ilVangelo, questi Lamaniti furono chia-mati Anti-Nefi-Lehi e in seguito deno-minati popolo di Ammon (vedere Alma23:16–17; Alma 27:23–26). I figli di que-sto popolo erano l’esercito di Helamanche aiutò a combattere i Lamaniti nonconvertiti (vedere Alma 56:3–6).

La forza dell’esercito di Helaman in realtà cominciò con i loro genitoriche costituivano il popolo di Ammon.Furono i primi ad apprendere ilVangelo dalle Scritture. Furonocoloro che appresero il potere della preghiera. Furono quelli che per primi

fecero delle alleanze con il Signore e le osservarono. E proprio come ebbeinizio per loro, ha inizio per voi. Comeprima generazione di membri dellaChiesa, voi siete coloro che danno ini-zio al ciclo di insegnamento e rafforza-mento per la prossima generazione.

ScrittureAaronne, che fu un grande missio-

nario, usò le Scritture per istruire ilre lamanita e il popolo di Ammonriguardo alla fede e al pentimento, e a Gesù Cristo e al piano di felicità(vedere Alma 22:12–14; 23:4–5).Oggi leggere e studiare le Scritturecontinua a edificare la fede, ci aiuta a resistere alla tentazione e ci per-mette di avvicinarci al Padre celeste e a Suo figlio, Gesù Cristo.

Tuttavia, leggere le Scritture puòrappresentare una difficoltà per tuttinoi. Il presidente Boyd K. Packer ha parlato dei suoi primi tentativi da ragazzo per leggere il Libro diMormon. Egli ha detto: «Le aprii elessi: ‹Io, Nefi, essendo nato da buonigenitori› (1 Nefi 1:1)… Era interes-sante, riuscii a seguire sino a quandoarrivai ai capitoli di Isaia… Così qual-che mese dopo decisi di leggere ilLibro di Mormon. Lessi: ‹Io, Nefi,essendo nato da buoni genitori›, maogni volta arrivavo alla barriera deicapitoli di Isaia… Alla fine mi decisi a leggere anche quei capitoli».3

E naturalmente il presidente Packerli lesse. La perseveranza è la chiave. A ogni lettura delle Scritture, parolepoco familiari assumeranno un signifi-cato. Potete leggere di eroi e grandiatti di coraggio. Potete apprendere le tenere misericordie del Signore. E soprattutto, potete sentire l’amoredi Dio e sapere che Gesù Cristo è ilnostro Salvatore.

PreghieraLa preghiera è un altro mezzo per

edificare la fede. Quando il re lama-nita volle sapere che cosa doveva fareper ricevere la gioia del Vangelo, pregò

Una lezione tratta dal Libro di MormonV I C K I F. M AT S U M O R ISeconda consigliera della presidenza generale della Primaria

Come prima generazione di membri della Chiesa, voi siete coloro che danno inizio al ciclo di insegnamento e rafforzamento per la prossima generazione.

Page 79: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 77

il Signore (vedere Alma 22:16–17).Anche noi abbiamo la promessa che,se chiediamo, ci sarà dato.

Stanley era un giovane simpatiz-zante di diciannove anni a Hong Kong.Era emozionato per il Vangelo e volevaessere battezzato finché gli amici noncriticarono la Chiesa. Incontrò i missio-nari. Essi attestarono che Dio si curavaabbastanza di lui da rispondere alla sua preghiera. Lo invitarono a inginoc-chiarsi e a chiedere al Padre celeste se iloro insegnamenti erano veri. Prima uncollega e poi l’altro dissero una brevepreghiera. Poi pregò Stanley. Quandofinì la sua umile preghiera, gli chiesero:«Stanley, che cosa provi?» Egli alzò len-tamente la testa e sussurrando replicò:«Battesimo, battesimo».4

AlleanzeInfine, stringere e osservare le

alleanze accresce anche la fede. Ilpopolo di Ammon fece alleanza «chepiuttosto che versare il sangue deiloro fratelli avrebbero dato la loropropria vita» (Alma 24:18).

Noi facciamo alleanza quandosiamo battezzati e prendiamo su dinoi il nome di Cristo. Ci vengono rammentate queste alleanze quandoprendiamo il sacramento. E quandoosserviamo queste alleanze possiamoavere la costante compagnia delloSpirito Santo. È lo Spirito Santo, sì, il Consolatore, che ci insegna «ognicosa» (Giovanni 14:26).

Una sorella a Città del Messicoaveva sedici anni quando i missionariarrivarono alla sua porta. Lei dice chementre insegnavano con lo Spirito«sembrava che mi avessero tolto dellebende dagli occhi e che il Signorestesse schiarendo il mio intelletto… Laparola di Dio e le preghiere mi raffor-zarono nel superare la mia prova suc-cessiva: affrontare mio padre. Quandofui rifiutata dalla mia famiglia per viadel battesimo, lo Spirito del Signoremi rafforzò sussurrandomi: ‹Vai avanti.Prosegui. Alcuni dei tuoi parentidiventeranno membri della Chiesa›».5

Le Scritture, la preghiera e stringeree osservare le alleanze non solo hannoaiutato il popolo di Ammon, ma anchela prima generazione di membri dellaChiesa ovunque, me inclusa. Vedete,anche se sono nata da buoni genitori,non mi fu insegnato il Vangelo in famiglia. Tuttavia i miei genitori miinsegnarono i valori morali e l’eticanella condotta. Ricordo mio padre,che non apparteneva alla Chiesa,quando mi aiutò a scrivere il mioprimo discorso. L’argomento assegna-tomi era l’onestà e invece di citare ilTredicesimo Articolo di Fede, usammol’esempio di un uomo soprannomi-nato Abe l’onesto.

Fui lasciata alle cure delle insegnantidella Primaria, delle dirigenti delleGiovani Donne e dei dirigenti delsacerdozio che mi diedero l’istruzioneevangelica. Quando avevo sette anni, la mia insegnante della ScuolaDomenicale insegnò la preghiera, e iovolevo pregare. Ci insegnò la decima, eio volevo pagare la decima. Ci insegnòil digiuno, e… beh, avevo solo setteanni, pertanto non volevo digiunare.Ma quando ci insegnò il battesimo, iovolevo essere battezzata. Sono grata aimiei buoni genitori che sostennero lamia decisione e in seguito divenneromembri della Chiesa.

Ha inizio con noiIl popolo di Ammon visse il Vangelo

ed «erano fermi nella fede in Cristofino alla fine» (Alma 27:27). Ebbe iniziocon loro. E ha inizio con noi. Comeprima generazione di membri dellaChiesa che ha acquisito delle testimo-nianze, noi abbiamo la responsabilitàdi istruire i bambini di oggi. Dobbiamoistruirli nelle nostre case e nelle nostre classi. Dobbiamo insegnare loro la parola di Dio dalle Scritture.Dobbiamo insegnare loro il poteredella preghiera e dobbiamo insegnareloro le benedizioni che derivano dallostringere e osservare le alleanze. E se li istruiamo, essi potranno dire:

Siam l’esercito di Helaman, l’armata siam del Signor,e porteremo al mondola Sua parola di verità.6

Nel nome di Gesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. «Porteremo al mondo la Sua parola»,

Innario dei Bambini, 92–93.2. Innario dei bambini, 92.3. «Principi dell’insegnamento e apprendi-

mento», Riunione di addestramento deidirigenti a livello mondiale, febbraio2007; Liahona, giugno 2007, 53.

4. Corrispondenza personale.5. Corrispondenza personale.6. Innario dei bambini, 93.

Page 80: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

78

Qualche tempo fa ho avuto unapiacevole conversazione conuna brava giovane di sedici

anni. Ho scoperto che era l’unicomembro della Chiesa nella sua scuolasuperiore. Le ho chiesto: «Qual è lasfida più difficile che devi affrontareessendo l’unico membro dellaChiesa?»

Ella pensò per un momento e midiede questa risposta arguta: «È cre-dere in qualcosa che sai essere veraquando tutti gli altri la reputano falsa,e ritenere sbagliata una cosa quandotutti gli altri la considerano giusta».

Le ho fatto una seconda domanda:«Sai che Joseph Smith è un profeta diDio?» La risposta è stata: «Penso di sì,ma non ne sono sicura».

Questa mattina vorrei chiedere aigiovani di tutta la Chiesa: «Lo sapete?»

La prima volta in cui seppi di avere

una testimonianza fu quando avevosolo undici anni e i miei genitori miportarono alla Piazza del Tempio diSalt Lake City.

La mia attività preferita fu racco-gliere tutto il materiale gratuito.Diventai bravo nella mia raccolta.Chiedevo: «È gratuito?» Se la rispostaera affermativa, stendevo la mia manoda undicenne e dicevo: «Grazie. Anchequello è gratis? Grazie!» A volte mirispondevano: «No, mi dispiace, costacinque centesimi». Senza scorag-giarmi, abbassavo la testa e con unacerta delusione dicevo: «Avrei semprevoluto leggere quell’opuscolo, ma non ho i soldi. Grazie!» Funzionavasempre. La verità è che non li leggevomai. Li collezionavo solo.

Tuttavia, durante quella particolaregita, mi ritrovai da solo nella nostraChevrolet del 1948 in attesa dei mieigenitori ed ero molto annoiato. Coltodalla disperazione guardai sul sedileverso il mucchio di materiale gratuito.Presi un opuscolo intitolato JosephSmith racconta la sua storia ecominciai a leggerlo.

Ne fui affascinato e mi riempì digioia. Dopo averlo terminato, colsi la mia immagine riflessa nello spec-chietto e, con mia grande sorpresa,stavo piangendo. Allora non capii, ma comprendo adesso. Avevo provatouna testimonianza dello Spirito. I miei genitori non erano presenti. Miasorella non c’era. La mia insegnantedella Primaria non era lì. Eravamo soloio e lo Spirito Santo.

Questo può capitare a voi, e qual-cosa di simile può già esservi successo.

Quando sono alla ricerca di unatestimonianza, quelli tra voi che sononati nella Chiesa potrebbero cercaredei sentimenti spirituali spettacolari,diversi da qualsiasi cosa abbiano maiprovato prima. Potreste aver sentitodei convertiti testimoniare della loroconversione e chiedervi se non visiete persi qualcosa. Un motivo percui a loro sembra tanto spettacolare, è che è nuovo.

Voi avete provato gli stessi senti-menti per tutta la vita alle serate fami-liari, alle riunioni di testimonianza dei giovani, alle lezioni del seminario,durante la lettura delle Scritture e inmolte altre occasioni.

Ai nostri missionari si insegna diaiutare i simpatizzanti a riconoscerequando sentono lo Spirito. Ricordo, in molte occasioni, di essermi fermatonel mezzo di un’intensa conversazionespirituale e di aver detto: «Facciamouna pausa e parliamo di come cistiamo sentendo proprio ora. Vi statesentendo come se vi avessimo ricor-dato cose che avevate dimenticato.Sentite che vi stiamo dicendo la verità.Provate pace. Voi state sentendo loSpirito Santo».

Ricordo di aver insegnato a unadonna estremamente intelligente chefaceva fatica ad accettare qualsiasicosa finché non riceveva risposta aogni possibile domanda. Eppure,finalmente le sentimmo dire: «Nonposso continuare a negare questosentimento».

Si unì alla Chiesa e fu molto felicenegli anni successivi, ma gradual-mente lasciò che i suoi dubbi intellet-tuali lentamente tornassero e alla finelasciò la Chiesa.

Passarono quindici anni, poi leivenne a visitare la nostra famiglia. La portammo alla Piazza del Tempio.Mentre ci avvicinavamo alla Statuadel Salvatore, si fermò e disse inlacrime: «Ecco di nuovo quel senti-mento. Il mio cuore desidera ciò

Lo sapete?A N Z I A N O G L E N N L . PA C EMembro dei Settanta

Vi invito a fare un «esperimento sulle mie parole». Leggeretela storia di Joseph Smith e pregherete in merito ad essa?

Page 81: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 79

che la mia mente non accetta!»Una volta provato, non potete mai

dimenticarlo.Le testimonianze spirituali giun-

gono in giovane età a coloro che sonoesposti a esperienze spirituali. Comegenitori, insegnanti e dirigenti, siamoabbastanza bravi ad assicurarci checomprendiate le regole e i comanda-menti. Possiamo migliorare nell’aiu-tarvi ad acquisire una testimonianzadei principi e della dottrina. Forsepotremmo fermarci più spesso ed aiutarvi a imparare a riconoscere loSpirito.

Una volta che riconoscete queisentimenti per ciò che sono, la vostrafede in loro crescerà. Molto prestoscoprirete di aver sviluppato un sestosenso spirituale che non può esserefuorviato.

A 11 anni seppi che Joseph Smithera un profeta di Dio. Non udii dellevoci; non vidi degli angeli o nulla disimile. Ciò che provai fu molto piùsicuro. Il mio senso spirituale erastato toccato. Sentii che la gioianasceva nella parte interiore del mio essere, che è protetta da ogniinganno. Questo senso spiritualevibra solo quando è attivato dalloSpirito Santo.

Come si percepisce questa testi-monianza spirituale? È difficile dadescrivere, come il profumo di unarosa o il canto di un uccello o la bel-lezza di un paesaggio. Tuttavia, voi lo sapete quando la sentite.

Le Scritture vi danno alcuni spuntisu questi sentimenti:

«In verità, in verità ti dico: Ti impar-tirò del mio Spirito, che illuminerà latua mente, che riempirà la tua animadi gioia; E allora conoscerai» (DeA11:13–14).

Talvolta il sentimento è come lamemoria. Imparammo il Vangelo nellanostra casa Celeste. Siamo venuti suquesta terra con un velo di dimenti-canza. Eppure in ciascuno dei nostrispiriti permangono dei ricordi asso-piti. Lo Spirito Santo può scostare il

velo e risvegliare quelle cose dal loro sonno. Spesso, la mia reazionequando scopro un nuovo principio è: «Me lo ricordo!»

«Il Consolatore, lo Spirito Santo…vi rammenterà tutto quello che v’hodetto» (Giovanni 14:26).

Miei giovani fratelli e sorelle, viinvito a fare un «esperimento sullemie parole» (Alma 32:27). Leggeretela storia di Joseph Smith e pregheretein merito ad essa?

Il bello di sapere che è vera è che

conoscerete simultaneamente cheDio Padre e Gesù Cristo vivono e oggistanno a capo di questa chiesa. Ioottenni quella conoscenza quandoavevo undici anni, e ora sto dinanzi a voi come un testimone speciale diGesù Cristo ordinato, e testimonioche è vera. Vi attesto inoltre che ilSignore vuole che voi sappiate che è vera ed Egli «ve ne manifesterà laverità mediante il potere dello SpiritoSanto» (Moroni 10:4). Nel nome diGesù Cristo. Amen. ■

Page 82: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

80

F ratelli e sorelle, la Sacra Bibbia è un miracolo! È un miracoloche i 4.000 anni di storia sacra

e secolare della Bibbia siano statiscritti e preservati da profeti, apostolie uomini di chiesa ispirati.

È un miracolo che abbiamo lapotente dottrina, i principi, la poesia ele storie della Bibbia. Ma soprattutto èun meraviglioso miracolo che abbiamola storia della vita, del ministero e delleparole di Gesù, che sono stati protettidurante il Medioevo e durante i con-flitti di innumerevoli generazioni, cosìche possiamo averli oggi.

È un miracolo che la Bibbia con-tenga letteralmente nelle sue paginelo Spirito di Cristo che converte e

guarisce; che ha volto i cuori degliuomini per secoli, guidandoli alla pre-ghiera, a scegliere le giuste vie e allaricerca del loro Salvatore.

Sacra Bibbia è una definizioneappropriata. È sacra perchè insegna la verità; sacra perché ci riscalda conlo spirito; sacra perché ci insegna aconoscere Dio e a comprendere i suoirapporti con gli uomini, e sacra per-ché testimonia in tutte le sue paginedel Signore Gesù Cristo.

Abraham Lincoln disse della Bibbia:«Questo grande libro… è il migliorregalo che Dio ha dato all’uomo. Tutto il bene che il Salvatore diede almondo è registrato in questo libro. Senon fosse per la Bibbia non distingue-remmo il bene dal male» (Speechesand Writings, 1859–1865 [1989], 628).

Non è per caso o per coincidenzache abbiamo la Bibbia oggi. Personerette hanno ricevuto suggerimentidallo Spirito di scrivere sia le cosesacre che videro sia le parole ispirateche udirono e dissero. Altre personedevote furono ispirate a proteggere epreservare questo libro. Uomini comeJohn Wycliffe, il coraggioso WilliamTyndale e Johannes Gutenberg furonoispirati, nonostante l’opposizione, atradurre la Bibbia in una lingua com-prensibile al popolo e a pubblicarlain libri che la gente potesse leggere.Credo che anche gli studiosi di Re

Giacomo fossero ispirati spiritual-mente durante il lavoro di traduzione.

Il Medioevo era un periodo oscuroperché la luce del Vangelo era nasco-sta alla gente. Non avevano apostoli oprofeti, e nemmeno avevano accessoalla Bibbia. Il clero teneva segrete leScritture, inaccessibili alla gente.Dobbiamo molto ai molti coraggiosimartiri e riformatori come MartinLutero, Giovanni Calvino e John Huss,che richiesero libertà di culto eaccesso ai sacri libri per tutti.

William Tyndale diede la sua vitaperché credeva profondamente nelpotere della Bibbia. Egli disse: «Lanatura della parola di Dio è tale che,chiunque la legga o la ascolti, spiegatae discussa in sua presenza, cominceràimmediatamente a essere miglioreogni giorno di più, fino alla statura di uomo perfetto» (S. Michael Wilcox,Fire in the Bones: William Tyndale—Martyr, Father of the English Bible[2004], xv).

Uno studio onesto e diligente dellaBibbia rende migliori ogni giorno dipiù, e dobbiamo sempre ricordare inumerosi martiri che conoscevano il suo potere e che diedero la vita inmodo che noi potessimo trovare nellesue parole il percorso che conducealla felicità eterna e alla pace delregno del nostro Padre celeste.

Anche se questi primi riformatoricristiani concordavano su molte cose,alla fine non erano d’accordo su moltipunti della dottrina. Ciò portò all’orga-nizzazione di numerose denomina-zioni cristiane. Roger Williams, uno deiprimi rappresentanti della libertà reli-giosa, giunse alla conclusione che nonvi era «alcuna chiesa regolarmentecostituita sulla terra, né alcuna personaautorizzata a celebrare le ordinanzeecclesiastiche; né potranno esserci finché il Grande Capo della Chiesa, lacui venuta io sto aspettando, non avràmandato dei nuovi apostoli» (vedereWilliam Cullen Bryant, ed., PicturesqueAmerica; or, the Land We Live In,2 voll. [1872–1874], 1:502).

Il miracolo dellaSacra BibbiaA N Z I A N O M . R U S S E L L B A L L A R DMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Noi crediamo veramente e pienamente nel Signore GesùCristo e nella Sua parola rivelata nella Sacra Bibbia

Page 83: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 81

Decine di milioni di persone hannotrovato la fede in Dio e in Gesù Cristo,cercando la verità nella Sacra Bibbia.Molti di loro non avevano altro che la Bibbia a nutrirli e a guidare la loro fede.

Grazie agli sforzi dei riformatori, «la Bibbia divenne un bene presentein ogni casa. La parola di Dio venivaletta davanti al caminetto dei povericosì come nei salotti dei ricchi» (A. Widtsoe, Conference Report,aprile 1939, 20).

Milioni di famiglie si sono unitenella ricerca della Chiesa di GesùCristo grazie allo studio della Bibbia.Una di queste famiglie, nei primi del-l’ottocento, nel nord dello stato diNew York, era quella di Joseph Smithsenior. Uno dei suoi figli era JosephSmith junior, che studiava la Bibbia,cercando di sapere quale delle moltedenominazioni fosse come la Chiesache Gesù Cristo organizzò. Fu ispiratodalle parole della Bibbia a pregare per ricevere maggior luce spirituale e conoscenza da Dio. Determinato a cercare la saggezza promessa nelleScritture, Joseph s’inginocchiò inumile preghiera nella primavera del1820. Che luce meravigliosa e qualeverità gli furono donate quel giorno,mentre assisteva alla gloriosa manife-stazione di Dio Padre e del SignoreGesù Cristo! Ancora una volta, Diochiamò un profeta come fece ai tempidi Noè, di Abrahamo e di Mosè.

Dovremmo essere molto grati perla Sacra Bibbia. In essa impariamonon solo la vita, gli insegnamenti e la dottrina di Cristo, ma apprendiamoanche della Sua Chiesa e del Suosacerdozio, e dell’organizzazione cheEgli stabilì e chiamò la Chiesa di GesùCristo in quei giorni passati. Noi cre-diamo in quella Chiesa e crediamoche la Chiesa di Gesù Cristo dei Santidegli Ultimi giorni sia la stessa chiesa,restaurata sulla terra, completa, con la stessa organizzazione e lo stessosacerdozio.

Senza la Bibbia, non avremmo né

saputo della Sua Chiesa di allora, né avremmo la pienezza del Suo vangelo oggi.

Amo i suoi insegnamenti, le suelezioni e il suo spirito. Amo le storieprofonde e avvincenti dell’AnticoTestamento e i suoi grandi profeti chetestimoniavano della venuta di Cristo.Amo i viaggi apostolici e i miracoli del Nuovo Testamento, e le lettere di Paolo. Soprattutto, amo il reso-conto dei testimoni delle parole, del-l’esempio e dell’espiazione del nostroSalvatore Gesù Cristo. Amo la pro-spettiva e la pace che vengono dalleggere la Bibbia.

Fratelli e sorelle, sono sicuro chemolti di voi hanno avuto l’esperienzadi sentire commenti come «i Mormoninon sono cristiani perché hanno laloro Bibbia, il Libro di Mormon». A

coloro che hanno frainteso in questomodo, diciamo che noi crediamo nelSignore Gesù Cristo come nostroSalvatore e Autore della nostra sal-vezza, e che noi crediamo, rispettiamoe amiamo la Sacra Bibbia. Noi posse-diamo altre sacre scritture, incluso ilLibro di Mormon, ma esso sostiene laBibbia, senza sostituirla.

Gesù ci insegnò che dovremmo«investiga[re] le Scritture, perché…esse son quelle che rendon testimo-nianza di me» (Giovanni 5:39). Questeparole danno luce e ispirazione acoloro che cercano sinceramente diconoscere e capire la verità su GesùCristo. Le Scritture sono ricche di sto-ria, dottrina, narrazioni, sermoni etestimonianze, tutti incentrati in defi-nitiva sul Cristo eterno e sulla Suamissione fisica e spirituale presso i

Page 84: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

82

figli del Padre celeste.I membri della Chiesa di Gesù

Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni cre-dono che «ogni Scrittura è ispirata daDio e utile» (2 Timoteo 3:16). Amiamola Bibbia e le altre Scritture. Ciòpotrebbe sorprendere alcuni che nonsono a conoscenza del fatto che cre-diamo che la Bibbia è la parola di Diorivelata. È uno dei pilastri della nostrafede, un testimone possente delSalvatore e della continua influenza diCristo nella vita di coloro che Lo ado-rano e Lo seguono. Più leggiamo e stu-diamo la Bibbia e i suoi insegnamenti,più chiaramente vediamo le fonda-menta dottrinali del vangelo di GesùCristo restaurato. Tendiamo ad amarele Scritture con cui passiamo il tempo.Potremmo aver bisogno di bilanciare i nostri studi in modo da apprezzare ecomprendere tutte le Scritture.

Voi giovani, specialmente, non smi-nuite o sottovalutate la Sacra Bibbia. È il sacro racconto della vita di nostroSignore. La Bibbia contiene centinaiadi pagine, più che tutte le nostre altreScritture messe insieme. È il fonda-mento di tutta la cristianità. Noi noncritichiamo o minimizziamo il credodi nessuno. La nostra grande respon-sabilità come cristiani è di condivideretutto ciò che Dio ha rivelato con tutti i Suoi figli.

Coloro che si uniscono a questaChiesa non abbandonano la loro fedenella Bibbia; anzi, la rafforzano. Il Libro

di Mormon non attenua o diminuisceo ridimensiona la Bibbia. Al contrario,la espande, la estende e la esalta. IlLibro di Mormon testimonia dellaBibbia, ed entrambi testimoniano diCristo.

Il primo testamento di Cristo èl’Antico Testamento della Bibbia, chepredisse e profetizzò della venuta delSalvatore, la Sua vita straordinaria e la Sua espiazione liberatoria.

Il secondo testamento di Cristonella Bibbia è il Nuovo Testamento,che racconta la Sua nascita, la Sua vita,il Suo ministero, il Suo vangelo, la Suachiesa, la Sua espiazione e la Sua resur-rezione, come pure le testimonianzedei Suoi Apostoli.

Il terzo testamento di Cristo è il Libro di Mormon, che predice lavenuta di Cristo, confermando il rac-conto biblico della Sua espiazione di salvezza, e poi rivela la visita delSignore risorto all’altro emisfero terrestre. Il sottotitolo del Libro diMormon, la chiara dichiarazione d’intenti stampata sulla copertina di ogni copia, è «un altro testamentodi Gesù Cristo».

Ognuno di questi tre testamenti è parte del grande, indivisibile com-plesso della parola del Signore rivelataai Suoi figli. Essi contengono le paroledi Cristo, delle quali siamo stati ammo-niti di nutrirci abbondantemente comemezzo per qualificarci per la vita eterna(vedere 2 Nefi 31:20). Coloro che

pensano che una parte sia più impor-tante o più vera che le altre partistanno perdendo parte della bellezza e della completezza dei canoni delleantiche scritture.

E coloro che pensano che i membridella Chiesa di Gesù Cristo dei Santidegli Ultimi Giorni non credano inGesù Cristo o nella Bibbia dovrebberosoffermarsi a riflettere sulla Chiesa, sulsignificato del suo nome e sul poteredel suo messaggio.

Sono stupito da coloro che met-tono in dubbio che la Chiesa credanella Bibbia e la nostra posizionecome cristiani. Il nome della Chiesaè: Chiesa di Gesù Cristo dei Santidegli Ultimi Giorni. Durante la nostraultima conferenza generale, qui in questo edificio, le autorità dellanostra Chiesa hanno citato la Bibbiaquasi 200 volte. Questa Chiesa è orga-nizzata e funziona come la Chiesa cheCristo e i Suoi Apostoli stabilirono nelNuovo Testamento. Seduti sul podiooggi ci sono i profeti e apostoli delSignore Gesù Cristo.

Testimonio solennemente che noicrediamo veramente e pienamentenel Signore Gesù Cristo, e nella Suaparola rivelata nella Sacra Bibbia. Non solo crediamo nella Bibbia, ma ci sforziamo di seguire i suoi precettie di insegnare il suo messaggio. Ilmessaggio dei nostri missionari èCristo e il Suo vangelo e la Sua espia-zione, e le Scritture sono il testo diquesto messaggio. Diciamo a tutti:«Noi vi vogliamo bene e vi invitiamo a venire a noi. Condividiamo tutto ciò che Dio ha rivelato».

Fratelli e sorelle, dobbiamo aiutaretutti i popoli, compresi i nostri fedeli,a comprendere il potere e l’impor-tanza della Sacra Bibbia. La Bibbia è una scrittura che porta noi e tuttal’umanità ad accettare Gesù Cristoquale Salvatore. Possa Dio accordarciil desiderio e la capacità di accettare eosservare i Suoi insegnamenti. Questaè la mia umile preghiera nel nome delSignore Gesù Cristo. Amen. ■

Page 85: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 83

Miei amati fratelli e sorelle,sono grato della possibilitàche ho di parlarvi. Ringrazio

ognuno di voi per le preghiere in miofavore. Vi sono profondamente grato.Nei quarantanove anni trascorsi daAutorità generale, ho parlato più diduecento volte alla conferenza gene-rale. Ora sono nel mio novantasette-simo anno di vita. Il vento soffia e misento un po’ come se fossi l’ultimafoglia rimasta su un albero.

Al momento la mia salute è abba-stanza buona, nonostante il vocife-rare che sostiene il contrario. Medicie infermieri capaci mi mantengono incarreggiata. Alcuni di voi potrebberoandarsene prima di me. Tuttavia,tenendo presente la mia età, vorreilasciarvi la mia testimonianza deiprincipi che stanno alla base di quest’opera.

Confesso di non sapere tutto, ma

di alcune cose sono certo ed è di que-ste che desidero parlarvi stamattina.

Quando l’imperatore Costantino siconvertì al cristianesimo, si rese contodelle divisioni all’interno del clero in merito alla natura della Divinità. Per cercare di porvi rimedio, nel 325radunò gli eminenti teologi del tempoa Nicea. A tutti i presenti fu data lapossibilità di esternare la propriavisione. La discussione, però, non fece altro che animarsi. Quando non siriuscì a raggiungere un’intesa, fu fattoun compromesso, che divenne notocome il Credo di Nicea, i cui elementifondamentali sono enumerati dallamaggior parte delle fedi cristiane.

Personalmente non riesco a com-prenderlo. Per me, questo credo creaconfusione.

Quanto sono profondamente gratoche noi di questa chiesa non ci affi-diamo a nessuna dichiarazione umanariguardo alla natura della Divinità. Lanostra conoscenza proviene diretta-mente dall’esperienza personale diJoseph Smith che, quando era ancoraun ragazzo, parlò con Dio, PadreEterno, e con il Suo Figlio diletto, ilSignore risorto. Egli era inginocchiatoalla Loro presenza, udì le Loro voci erispose. Ognuno di Loro era un perso-naggio distinto. Non c’è da meravi-gliarsi che abbia detto alla madre diaver appreso che la chiesa che ella fre-quentava non era veritiera. Così, unadelle grandi dottrine onnicompren-sive di questa chiesa è il nostro credoin Dio Padre Eterno. Egli è un essere,reale e distinto. Egli è il grande

Governatore dell’universo, sì, nostroPadre, e noi siamo i Suoi figli.

Noi ci rivolgiamo in preghiera aLui e queste preghiere sono una con-versazione tra Dio e l’uomo. Sonosicuro che Egli le ascolti e risponda.Non potrei negarlo. Ho fatto troppeesperienze in cui Egli ha risposto allepreghiere.

Alma istruì suo figlio Helaman:«Prendi consiglio dal Signore in tuttele tue azioni, ed egli ti dirigerà per ilbene; sì, quando ti corichi la sera, cori-cati nel Signore, affinché egli possavegliare su di te durante il sonno; equando ti alzi al mattino, che il tuocuore sia pieno di gratitudine versoDio; e se farai queste cose, sarai ele-vato all’ultimo giorno» (Alma 37:37).

Anche la seconda grande certezzadi cui sono sicuro ha il suo fonda-mento nella visione del profeta JosephSmith. È che Gesù vive. Egli è il Cristovivente. Egli è il Geova dell’AnticoTestamento, il Messia del Nuovo. Sotto la guida di Suo Padre Egli fu il Creatore della terra. L’Evangelosecondo Giovanni inizia con questeparole grandiose: «Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e laParola era Dio.

Essa era nel principio con Dio.Ogni cosa è stata fatta per mezzo di

lei; e senza di lei neppure una dellecose fatte è stata fatta» (Giovanni1:1–3).

Notate in particolare l’ultimo ver-setto: «Ogni cosa è stata fatta permezzo di lei; e senza di lei neppureuna delle cose fatte è stata fatta».

Egli è stato il grande Creatore. Fu ilSuo dito che scrisse i comandamentisul Monte. Fu Lui che lasciò la Suacorte reale di lassù e venne sulla terra,nascendo nelle più umili circostanze.Durante il Suo breve ministero guarì i malati, ridiede la vista ai ciechi, risu-scitò i morti, rimproverò gli scribi e ifarisei. Egli fu l’unico uomo perfettoche abbia mai camminato sulla terra.Tutto ciò faceva parte del piano di Suo Padre. Nel Giardino di Getsemani

Ciò che soP R E S I D E N T E G O R D O N B . H I N C K L E Y

Vorrei lasciarvi la mia testimonianza dei principi chestanno alla base di quest’opera.

Page 86: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

84

soffrì talmente da sudar gocce di sangue mentre invocava Suo Padre.Questo però faceva parte del Suogrande sacrificio espiatorio. Fu por-tato via da un gruppo di facinorosi,che davanti a Pilato richiese la Suamorte. Portò la croce, lo strumentodella Sua morte. Sul Golgota diede lavita, gridando: «Padre, perdona loro,perché non sanno quello che fanno»(Luca 23:34).

Il Suo corpo fu affettuosamentedeposto nella tomba di Giuseppe diArimatea. Tre giorni dopo, tuttavia, in quella prima mattina di Pasqua, latomba era vuota. Maria Maddalena Gliparlò ed Egli si rivolse a lei. Apparve aiSuoi apostoli. Camminò con due disce-poli sulla via di Emmaus. E, come ci èraccontato, fu visto da circa altre cin-quecento persone (vedere 1 Corinzi15:6).

Per questo Egli proferì: «Ho anchedelle altre pecore, che non son diquest’ovile; anche quelle io devo rac-cogliere, ed esse ascolteranno la miavoce, e vi sarà un solo gregge, un solopastore» (Giovanni 10:16). Di conse-guenza, apparve a coloro che eranoriuniti nel paese di Abbondanza, nel-l’emisfero occidentale. Qui insegnò alpopolo, come aveva fatto nel VecchioMondo. Tutto questo è riportato in

dettaglio nel Libro di Mormon, che sieleva come secondo testimone delladivinità del nostro Signore.

Ripeto, sia Lui sia Suo Padre appar-vero al giovane Joseph Smith e il Padrepresentò il Figlio, dicendo: «Questo è ilmio Figlio diletto. Ascoltalo!» (JosephSmith—Storia 1:17).

Ora, la prossima cosa di cui sonocerto e di cui rendo testimonianza èl’espiazione del Signore Gesù Cristo.Senza di essa la vita è priva di signifi-cato. Essa è la chiave di volta dellanostra esistenza. Afferma che vive-vamo prima di nascere sulla terra.Questa vita non è altro che un passoverso un’esistenza futura più gloriosa.Il dolore della morte è mitigato dallapromessa della Risurrezione. Non cisarebbe alcun Natale se non vi fossestata una Pasqua.

Parlo poi delle grandi certezze chesono giunte con la restaurazione delvangelo di Gesù Cristo. C’è la restaura-zione del sacerdozio, o autorità confe-rita all’uomo di parlare nel nome diDio. Questo sacerdozio ha due rami: il minore, conosciuto anche comeSacerdozio di Aaronne, fu restauratoper mano di Giovanni Battista. L’ordinesuperiore del sacerdozio, il Sacerdoziodi Melchisedec, fu restaurato per manodi Pietro, Giacomo e Giovanni.

Nel restaurare il Sacerdozio diAaronne, il risorto Giovanni Battistapose le mani sul capo di Joseph Smithe di Oliver Cowdery, dicendo loro:«Su di voi miei compagni di servizio,nel nome del Messia, io conferisco ilSacerdozio di Aaronne, che detiene lechiavi del ministero degli angeli, e delVangelo di pentimento e del batte-simo per immersione per la remis-sione dei peccati» (DeA 13:1).

Il presidente Wilford Woodruffquando era avanti negli anni parlò aigiovani della Chiesa, dicendo loro:«Desidero imprimere in voi il fattoche non fa alcuna differenza che unuomo sia sacerdote o apostolo, se eglionora la sua chiamata. Un sacerdotedetiene le chiavi del ministero degliangeli. Mai nella mia vita, né da apo-stolo, da settanta, o da anziano, ebbimaggiore protezione da parte delSignore di quando detenevo l’ufficiodi sacerdote» (Millennial Star, 5 otto-bre 1891, 629).

Il Sacerdozio di Melchisedec, osacerdozio superiore, dà il potere agliuomini di imporre le mani sul capo dialtre persone e di impartire benedi-zioni. Essi guariscono gli ammalati.Come Giacomo dichiarò nel NuovoTestamento: «C’è qualcuno fra voiinfermo? Chiami gli anziani della

Page 87: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

chiesa, e preghino essi su lui, ungen-dolo d’olio nel nome del Signore»(Giacomo 5:14).

Ora, per finire, menziono le bene-dizioni della casa del Signore, chesono giunte con la restaurazione delvangelo antico.

Questi templi, che negli ultimianni si sono grandemente moltipli-cati, offrono benedizioni non reperi-bili altrove. Tutto quello che avvienein questi edifici sacri ha a che farecon la natura eterna dell’uomo. Qui,marito, moglie e figli sono uniti pertutta l’eternità insieme come fami-glia. Il matrimonio non è «sino a chemorte non vi separi», è per sempre,se le parti vivono in maniera degnadi ricevere questa benedizione. Piùgrandiosa di tutto è l’autorità di svol-gere nella casa del Signore il lavoroper procura. Qui, le ordinanze sonocelebrate a favore dei defunti chenon hanno avuto la possibilità diriceverle in vita.

Di recente mi è stato raccontatodi una donna di Idaho Falls, unavedova. In quindici anni ha funto daprocuratrice nell’impartire l’investi-tura del tempio a ventimila personenel Tempio di Idaho Falls. Un venerdìha completato la ventimillesima inve-stitura, per poi ritornare il sabato afarne altre cinque. È morta la setti-mana dopo.

Pensate a ciò che questa piccoladonna ha compiuto: ha svolto questeinvestiture per procura a favore ditante persone quante ce ne sono sta-mattina nel Centro delle conferenze.Pensate all’accoglienza che deve averricevuto dall’altra parte.

Miei fratelli e sorelle, questa è lamia testimonianza che rendo solenne-mente dinanzi a voi.

Dio benedica ognuno di voi, fedeliSanti degli Ultimi Giorni. Possa nellavostra casa esserci pace e amore,fede e preghiere a guidarvi in tuttociò a cui vi dedicate. Prego per que-sto umilmente, nel sacro nome diGesù Cristo. Amen. ■

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 85

In uno degli incarichi per la confe-renza del mio palo nella valle diSalt Lake, ho invitato un giovane

presidente del quorum dei diaconi adunirsi a me per parlare delle chiavi delsacerdozio. Volevo che comprendesseche deteneva un ufficio molto spe-ciale che include le chiavi di presie-dere su un quorum del sacerdozio.Abbiamo parlato della grande respon-sabilità che è il detenere le chiavi e di quanto sia speciale far parte di unquorum. Alla fine della piccola rela-zione, gli ho chiesto quanti membric’erano nel suo quorum. Lui risposequattordici.

Poi la domanda: «Quanti sonoattivi?»

La risposta: «12».Poi chiesi. «Che mi dici degli altri

due?»La sua risposta fu: «Devo mettermi

a lavorare per renderli parte attiva delnostro quorum».

Poi gli chiesi quanto tempo ciavrebbe impiegato. Egli pensò forse tremesi. Lo incoraggiai nel suo impegno.

Tre mesi dopo, quasi il giorno pre-ciso, ricevetti una lettera da lui che miinformava che tutti i membri del suoquorum ora erano attivi. Egli diceva diessersi mostrato loro amico e uno orastava partecipando alle riunioni deidiaconi e l’altro era stato ordinato dalvescovo come insegnante. Fui sopraf-fatto dalla sua risposta. Che esempiodi persona che onora il suo sacerdo-zio ed usa le chiavi del sacerdozio peradempiere un compito che il Signoregli ha dato da eseguire. Non possofare a meno di meravigliarmi per ilpiano che il Signore ha stabilito peramministrare il Suo lavoro qui sullaterra usando i poteri del sacerdozio.

Questo giovane uomo, nonancora quattordicenne, sta ricevendoun prezioso addestramento che loprepara ad una vita di servizio. Lopotete vedere tra cinque o sei annicontinuare questo servizio con unatarghetta sulla giacca ad indicare chesta donando due anni della sua vitacome missionario della Chiesa di

Il messaggio dellaRestaurazioneA N Z I A N O L . T O M P E R R YMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Noi dichiariamo al mondo che la pienezza del vangelo di Gesù Cristo è stata restaurata sulla terra.

SESSIONE POMERIDIANA DI DOMENICA1 a p r i l e 2 0 0 7

Page 88: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

86

Gesù Cristo dei Santi degli UltimiGiorni?

Oltre all’esperienza che stafacendo esercitando il suo sacerdozionel servizio agli altri, la preparazionedi questo giovane uomo deve ancheincludere una solida comprensionedel messaggio della Restaurazione, ilmessaggio che migliaia di missionarioggi stanno dichiarando al mondo. È il messaggio che nei nostri giorni,nella dispensazione della pienezza deitempi, il Vangelo è stato restauratoper benedire tutti coloro che ascolte-ranno ed obbediranno.

La Prima VisioneLa dispensazione della pienezza

dei tempi è stata introdotta da unavisione molto speciale di un altro gio-vane uomo non ancora quindicenne,che andò in un bosco per pregare peravere una risposta alle domande cheaveva nella sua mente in merito allareligione. Joseph Smith descrive conqueste parole la gloriosa visione chesi dischiuse alla sua vista:

«Vidi esattamente sopra la miatesta una colonna di luce più brillante

del sole, che discese gradualmentefino a che cadde su di me…

Quando la luce stette su di me, iovidi due Personaggi il cui splendore ela cui gloria sfidano ogni descrizione,ritti sopra di me nell’aria. Uno di essimi parlò, chiamandomi per nome, edisse indicando l’altro: Questo è ilmio Figlio diletto. Ascoltalo!» (JosephSmith—Storia 1:16–17).

La visione ci ha rivelato che Dio, il nostro Padre e Gesù Cristo, il SuoFiglio diletto, sono due persone sepa-rate. Ognuno ha un corpo di carne edossa che è glorificato e perfetto, chia-rendo così l’idea sbagliata che era esi-stita per molti secoli sul concetto diDio. Non c’è da stupirsi che quandoJoseph Smith scrisse gli Articoli diFede, come primo articolo enunciò:«Noi crediamo in Dio, il Padre Eterno,e in Suo Figlio Gesù Cristo e nelloSpirito Santo» (Articoli di Fede 1:1).

Il Libro di MormonSapendo che dubbi, scetticismo e

disinformazione avrebbero subitoseguito il Profeta quando egli raccon-tava la Prima Visione, il Signore portò

alla luce il Libro di Mormon, un altrotestamento di nostro Signore GesùCristo. Questo antico libro di SacreScritture è un sacro compagno dellaBibbia, poiché contiene la pienezzadel vangelo eterno di Gesù Cristo.Esso inoltre porta al mondo testimo-nianza che Joseph Smith è veramenteun profeta di Dio. Dottrina e Alleanzecontiene la seguente dichiarazionesulla venuta alla luce del Libro diMormon:

«[Dio]… diede [a Joseph Smith]dei comandamenti che lo ispirarono;

E gli diede potere dall’alto, con i mezzi che erano stati preparati inprecedenza, per tradurre il Libro diMormon;

Che contiene la storia di un popolodecaduto e la pienezza del Vangelo di Gesù Cristo ai Gentili ed anche aiGiudei;

Che fu dato per ispirazione, ed èconfermato ad altri mediante il mini-stero degli angeli ed è da essi procla-mato al mondo—

Dando prova al mondo che leSacre Scritture sono vere e che Dioispira gli uomini e li chiama alla sua

Le sorelle missionarie della Missione della Piazza del Tempio di Salt Lake City, Utah, accolgono i visitatori alla conferenza.

Page 89: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 87

santa opera in quest’epoca e in questagenerazione, così come nelle genera-zioni antiche» (DeA 20:7–11).

La traduzione del Libro di Mormonè un miracolo in se stessa e fornisceun’ulteriore prova dell’origine divinadel libro. Quando Oliver Cowderyarrivò ad Harmony, Pennsylvania, il 5aprile 1829, per servire come scrivanodel Profeta, erano state tradotte solopoche pagine del testo finale. Quellasera Joseph e Oliver si sedetteroinsieme e parlarono delle esperienzedel Profeta sino a tardi. Due giornidopo, il 7 aprile, iniziarono la tradu-zione dell’opera. Nei seguenti tremesi, Joseph tradusse ad un ritmosorprendente: circa 500 pagine stam-pate in circa 60 giorni di lavoro.

Oliver descrisse questa straordina-ria esperienza: «Quelli furono giorniche non si possono dimenticare: stareseduti al suono di una voce dettatadall’ispirazione del cielo risvegliaval’estrema gratitudine di questo seno!Giorno dopo giorno continuai, senzainterruzione, a scrivere dalla suabocca, mentre traduceva con l’Urim e Thummim… la storia, ossia gliannali, chiamati ‹Libro di Mormon›»(Messenger and Advocate, 14 ottobre1834; vedere anche Joseph Smith—Storia 1:71, nota).

Il sacerdozioMentre procedevano nella tradu-

zione, Joseph e Oliver si emoziona-rono con le dottrine contenute inquesto libro. Furono particolarmentecolpiti dalla dottrina del battesimocome insegnata dal Salvatore risortodurante la Sua visita agli abitanti del-l’emisfero occidentale. L’importanzadella dottrina del battesimo si aprìchiaramente alla loro mente. Essidecisero che dovevano domandare al Signore in possente preghiera perimparare come potevano ottenereper loro la benedizione del battesimo.

Il 15 maggio 1829, si recarono neiboschi vicini al fiume Susquehanna e si inginocchiarono in preghiera.

Oliver descrive ciò che accadde inseguito: «D’un tratto, come dal mezzodell’eternità, la voce del Redentore ci sussurrò pace, mentre il velo fuaperto e l’angelo di Dio discese rive-stito di gloria e porse il messaggioansiosamente atteso e le chiavi delVangelo di pentimento. Quale gioia!Quale meraviglia! Quale stupore!Mentre il mondo era tormentato edistratto, mentre milioni procedevanoa tentoni, come ciechi che cercano ilmuro, e mentre tutti si basavano sucose incerte nella gran massa, i nostriocchi videro e le nostre orecchie udi-rono» (Messenger and Advocate, 15ottobre 1834; Joseph Smith—Storia1:71, nota).

L’angelo si presentò comeGiovanni, lo stesso che nel NuovoTestamento viene chiamato GiovanniBattista. Egli pose le mani sul capodi Joseph Smith e di Oliver Cowderye disse:

«Su di voi miei compagni di ser-vizio, nel nome del Messia, io con-ferisco il Sacerdozio di Aaronne,che detiene le chiavi del ministerodegli angeli, e del Vangelo di penti-mento, e del battesimo per immer-sione per la remissione dei peccati;e questo non sarà mai più toltodalla terra fino a che i figli di Levinon offriranno di nuovo un’offertaal Signore in rettitudine.

Disse che il Sacerdozio di Aaronnenon aveva il potere di imporre le maniper il dono dello Spirito Santo, mache ciò ci sarebbe stato conferito inseguito; e ci comandò di andare a bat-tezzarci, e ci dette istruzioni che iobattezzassi Oliver Cowdery e che eglipoi battezzasse me.

Di conseguenza, andammo e cibattezzammo. Prima io battezzai lui, epoi lui battezzò me; dopo di che posile mani sul suo capo e lo ordinai alSacerdozio di Aaronne; poi egli posele mani su di me e mi ordinò allostesso sacerdozio; poiché così ci fucomandato» (Joseph Smith—Storia1:69–71).

Poco tempo dopo, apparvero gliapostoli Pietro, Giacomo e Giovanni e posero le loro mani sul capo di questi due servitori e conferirono il Sacerdozio di Melchisedec.

La chiesa di Gesù CristoOra che il potere di agire in nome

del Signore era nuovamente sullaTerra, a Joseph venne comandato di organizzare legalmente la Chiesa. Il 6 aprile 1830, nella casa di PeterWhitmer senior, a Favette, New York,sei uomini che erano stati in prece-denza battezzati, votarono all’unani-mità per organizzare, secondo icomandamenti di Dio, la chiesa diGesù Cristo. In quella riunione fu

Page 90: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

88

ricevuta una rivelazione:«Ecco, ci sarà un registro tenuto

fra voi; e in esso tu sarai chiamatoveggente, traduttore, profeta, apo-stolo di Gesù Cristo, anziano dellachiesa, per volontà di Dio Padre e perla grazia del tuo Signore Gesù Cristo,

Essendo ispirato dallo Spirito Santoa porne le fondamenta e ad edificarlafino alla fede più santa;

La quale chiesa fu organizzata e sta-bilita nell’anno del vostro Signore mil-leottocentotrenta, nel quarto mese enel sesto giorno del mese che è chia-mato aprile.

Pertanto, e intendo la chiesa, dateascolto a tutte le sue parole e ai suoicomandamenti che egli vi darà comeli riceve, camminando in tutta santitàdinanzi a me;

Poiché accoglierete la sua parolacome se fosse dalla mia propria bocca,in tutta pazienza e fede» (DeA 21:1–5).

Così la chiesa di Gesù Cristo era di

nuovo sulla terra per benedire l’uma-nità con le dottrine e gli insegnamentidel Salvatore. Questa Chiesa fu orga-nizzata secondo il piano che il Signoreaveva anticamente stabilito.

Nella Bibbia, nell’Epistola agliEfesini, Paolo dichiarò:

«Ed è lui che ha dato gli uni, comeapostoli; gli altri, come profeti; glialtri, come evangelisti; gli altri, comepastori e dottori,

per il perfezionamento dei santi,per l’opera del ministerio, per la edifi-cazione del corpo di Cristo,

finché tutti siamo arrivati all’unitàdella fede e della piena conoscenzadel Figliuol di Dio, allo stato d’uominifatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo;

affinché non siamo più de’ bam-bini, sballottati e portati qua e là daogni vento di dottrina, per la frodedegli uomini, per l’astuzia loro nellearti seduttrici dell’errore,

ma che, seguitando verità in carità,noi cresciamo in ogni cosa verso coluiche è il capo, cioè Cristo» (Efesini4:11–15).

Il presidente Hinckley ha detto in merito alla Restaurazione: «Dopoche diverse generazioni erano vissutesulla terra—molte delle quali in con-flitto, odio, oscurità e malvagità—giunse il grandioso e nuovo giornodella Restaurazione. Questo vangeloglorioso fu introdotto dall’apparizionedel Padre e del Figlio al giovaneJoseph Smith. Sorse così nel mondol’alba della dispensazione della pie-nezza dei tempi. Tutto ciò che vi fu dibuono, bello e divino nelle dispensa-zioni precedenti fu restaurato in que-sto periodo straordinario» («D’ungrande dì è l’albeggiar», Liahona,maggio 2004, 83).

Il nostro messaggio è unico. Noidichiariamo al mondo che la pienezzadel vangelo di Gesù Cristo è statarestaurata sulla terra. Noi dichiariamocon coraggio che le chiavi del sacer-dozio sono state restaurate all’uomo,con il potere di suggellare sulla terra enei cieli. Le ordinanze di salvezzaenunciate dal Signore come requisitiper entrare nella vita eterna con Luipossono oggi essere svolte, con l’au-torità che suggella, da coloro cheesercitano degnamente il potere delSuo santo sacerdozio. Noi dichia-riamo al mondo che questo è ilperiodo a cui si riferiscono i profetibiblici come gli ultimi giorni. È iltempo finale, proprio prima dellavenuta di Gesù Cristo per governare e regnare sulla terra.

Noi invitiamo tutti ad ascoltare danoi il messaggio del vangelo restau-rato di Gesù Cristo. Allora potreteparagonare il messaggio glorioso conquello che potrete ascoltare da altri estabilire quale proviene da Dio e qualedagli uomini.

Attesto che questa è la chiesa diGesù Cristo, stabilita negli ultimigiorni. Nel nome del nostro Signoree Salvatore Gesù Cristo. Amen. ■

Page 91: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 89

Nell’espressione un giorno èinsito un pericolo, quando è usata per dire «non oggi».

«Un giorno mi pentirò». «Un giornolo perdonerò». «Un giorno parleròdella Chiesa al mio amico». «Ungiorno comincerò a pagare ladecima». «Un giorno ritornerò altempio». «Un giorno… »

Le Scritture ci chiariscono il peri-colo che comporta il rimandare:potremmo scoprire che non ci rimanepiù tempo. Iddio, che ci offre ognigiorno affinché ne facciamo tesoro, ci domanderà il resoconto di ciò cheabbiamo fatto. Piangeremo, ed Eglipiangerà, se intendevamo pentirci e servirLo nei domani mai giunti osognavamo gli ieri dove la possibilitàdi agire era passata. L’oggi è un donoprezioso di Dio. Il pensiero «un

giorno lo farò» può essere un ladrodelle occasioni che il tempo ci dà edelle benedizioni eterne.

Nelle parole scritte nel Libro diMormon leggiamo un avvertimento e un consiglio solenni:

«Ed ora, come vi ho detto prima,siccome avete avuto tante testimo-nianze, vi supplico dunque di nonprocrastinare il giorno del penti-mento fino alla fine; poiché, dopoquesto giorno di vita che ci è dato perprepararci per l’eternità, ecco, se nonfacciamo buon uso del nostro tempodurante questa vita, allora viene lanotte tenebrosa in cui non si puòcompiere nessuna opera.

Non potrete dire, quando sareteportati a quella crisi terribile: Mi pen-tirò, tornerò al mio Dio. No, nonpotrete dirlo; poiché lo stesso spiritoche possiede il vostro corpo almomento in cui uscite da questa vita,quello stesso spirito avrà il potere di possedere il vostro corpo in quelmondo eterno».1

Amulec poi ci ammonisce che laprocrastinazione del pentimento e delservizio può far sì che lo Spirito delSignore si ritiri da noi,

tuttavia, nel farlo ci fornisce questasperanza: «E so questo perché ilSignore ha detto che non dimora intempli impuri, ma dimora nel cuoredei giusti; sì, ed ha anche detto che i giusti siederanno nel suo regno, per non uscirne più; ma le loro vestidebbono essere rese candide tramite

il sangue dell’Agnello».2

Le Scritture sono piene di esempidi saggi servitori dell’Eterno chehanno fatto tesoro del giorno loroassegnato e hanno scelto di compiereciò che porta alla purezza. Giosuè era uno di loro: «Scegliete oggi a chivolete servire», disse, «quanto a me ealla casa mia, serviremo all’Eterno».3

Servire Iddio invita lo Spirito Santoa dimorare con noi ed Esso ci purificadai peccati.

Persino il Salvatore, che era senzapeccato, ci ha fornito un esempiodella necessità di non procrastinare.Egli disse:

«Bisogna che io compia le opere diColui che mi ha mandato, mentre ègiorno; la notte viene in cui nessunopuò operare.

Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».4

In qualità di Salvatore risorto, Egli è oggi e per sempre la Luce delmondo. È Lui che ci invita a venire a Lui e a servirLo, senza rimandare.Ecco il Suo incoraggiamento: «Io amoquelli che m’amano, e quelli che micercano mi trovano».5

Questo vale per ogni giorno, e pertutta la vita. La preghiera del mattinoe uno studio approfondito delleScritture di buon’ora per sapere checosa dovremmo fare per il Signorepuò stabilire il corso della giornata.Possiamo sapere quale compito, tratutti quelli che potremmo scegliere,conta di più per Dio e, pertanto, pernoi. Ho imparato che questa pre-ghiera trova sempre risposta se chie-diamo e ponderiamo, sottomessicome fanciulli, pronti ad agire imme-diatamente per svolgere anche il piùumile servizio.

Molte volte non sarà facile fare ciòche conta di più. Non è previsto chelo sia. Lo scopo divino della creazioneera di metterci alla prova. Il piano cifu spiegato nel mondo degli spiritiprima che nascessimo. Lì fummoabbastanza coraggiosi da qualificarciper avere la possibilità di resistere qui

OggiA N Z I A N O H E N R Y B . E Y R I N GMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Tutti noi avremo bisogno del Suo aiuto per evitare latragedia di procrastinare quello che dobbiamo fare qui e ora per raggiungere la vita eterna.

Page 92: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

90

alle tentazioni e di prepararci per lavita eterna, che è il dono più grandetra tutti i doni di Dio. Gioimmo nelsapere che la prova sarebbe stata diobbedire fedelmente, anche quandonon sarebbe stato facile: «E in questomodo li metteremo alla prova, pervedere se essi faranno tutte le coseche il Signore loro Dio comanderàloro».6

Per quanto sapevamo che la provasarebbe stata dura, gioimmo, perchéeravamo certi che avremmo potutosuperarla. La nostra sicurezza pro-veniva dal sapere che Gesù Cristosarebbe venuto al mondo comenostro Salvatore. Egli avrebbe vintola morte. Ci avrebbe reso possibileessere purificati dai peccati qualifi-candoci per gli effetti della Suaespiazione.

Conoscevamo, inoltre, alcuni fattirassicuranti su ciò che sarebbe statonecessario per ricevere la purifica-zione di cui avremmo avuto bisogno.Tutto ciò che la purificazione avrebberichiesto—il battesimo mediante ladebita autorità, il ricevimento delloSpirito Santo tramite l’imposizionedelle mani da parte di detentori delsacerdozio autorizzati, ricordarci diLui e, pertanto, avere il Suo Spiritocon noi, e osservare i Suoi comanda-menti—tutto sarebbe stato alla por-tata dei più umili tra noi. Non sarebbestato necessario un intelletto supe-riore, né ricchezze, né longevità.Sapevamo, poi, che il Salvatore ciavrebbe attirato a Sé, che avrebbeavuto il potere di aiutarci quando leprove sarebbero state ardue e grandela tentazione di procrastinare. Ilgrande profeta Alma descrisse comeCristo ottenne questa capacità:

«Ed egli andrà, soffrendo pene eafflizioni e tentazioni di ogni specie; e ciò affinché si possa adempiere laparola che dice: egli prenderà su di séle pene e le malattie del suo popolo.

E prenderà su di sé la morte, perpoter sciogliere i legami della morteche legano il suo popolo; e prenderà

su di sé le loro infermità, affinché lesue viscere possano essere piene dimisericordia, secondo la carne, affin-ché egli possa conoscere, secondo lacarne, come soccorrere il suo popolonelle loro infermità».7

Tutti noi avremo bisogno del Suoaiuto per evitare la tragedia di procra-stinare quello che dobbiamo fare quie ora per raggiungere la vita eterna.Per la maggior parte di noi la tenta-zione di posporre giungerà da uno oentrambi i sentimenti seguenti, chesono agli antipodi: il primo è di com-piacersi di ciò che abbiamo già conse-guito; il secondo, di sentirsi sopraffattida quello che ancora abbiamo biso-gno di fare.

La compiacenza è un pericolo pertutti noi. Può essere avvertita da ungiovane ingenuo che pensa che nelfuturo ci sia un sacco di tempo per lecose spirituali. Egli potrebbe riteneredi aver già fatto abbastanza, conside-rando la sua breve vita. So per espe-rienza come il Signore può aiutare un tale giovane a capire di essere orain mezzo a cose spirituali. Egli puòaiutarvi a vedere che i compagni discuola vi stanno osservando. Può aiu-tarvi a comprendere che il loro futuroeterno è modellato da ciò che viosservano fare o non fare. I vostrisemplici ringraziamenti per la loroinfluenza duratura su di voi può edifi-carli più di quanto possiate immagi-nare. Se chiederete a Dio, Egli può evi rivelerà le occasioni che avete perispirare le altre persone, poiché Eglive le ha poste attorno sin dall’infanzia.

La compiacenza può colpire anchegli adulti stagionati. Meglio e più alungo servirete, più è probabile che il tentatore riesca a mettervi in testaquesta menzogna: «Ti meriti unriposo». Potreste essere state per due volte la presidentessa dellaPrimaria del vostro piccolo ramo,oppure potreste avere lavorato alungo e sodo in missione, sacrifican-dovi moltissimo per servire. Forse,dove vivete siete stati dei pionieri

della Chiesa. Può giungere il pensiero:«Perché non lascio che siano le per-sone nuove a servire? Ho fatto la miaparte». La tentazione sarà di ritenereche, un giorno, ritornerete a servire.

Il Signore può aiutarvi a scorgere ilpericolo insito nel riposo ritenendo diavere fatto abbastanza. Egli mi ha aiu-tato facendomi parlare con uno deiSuoi servitori più anziani, che era fie-vole, con un corpo indebolito daidecenni di lavoro senza tregua e dallemalattie. I medici non gli permette-vano più di uscire di casa. Su suarichiesta, gli raccontai un viaggio che avevo intrapreso al servizio delSignore, durante il quale ero stato in diverse nazioni, avevo partecipato a dozzine di riunioni, tenuto molteinterviste, aiutato individui e famiglie.Gli raccontai la gratitudine che le per-sone avevano espresso per lui e per imolti anni di servizio reso. Mi chiesese dovevo di nuovo partire per unaltro incarico. Gli spiegai che miattendeva un altro lungo viaggio. Misorprese e mi vaccinò, spero per sem-pre, contro la compiacenza, afferran-domi un braccio e dicendomi: «Tiprego, portami con te».

È difficile sapere quando avremofatto abbastanza affinché l’Espiazionecambi la nostra natura in modo daqualificarci per la vita eterna. Noi, poi,non sappiamo quanti giorni avremoper prestare quel servizio necessarioaffinché tale cambiamento avvenga.Sappiamo, tuttavia, che avremo abba-stanza tempo, a condizione di nonsprecarlo. Ecco la buona novella:

«E i giorni dei figlioli degli uominifurono prolungati, secondo la volontàdi Dio, affinché potessero pentirsimentre erano nella carne; pertanto il loro stato divenne uno stato diprova e il loro tempo fu prolungato,secondo i comandamenti che ilSignore Iddio diede ai figlioli degliuomini».8

Questa rassicurazione del Maestropuò aiutare coloro che tra noi si sen-tono sopraffatti dalle circostanze. Nel

Page 93: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 91

mezzo delle prove più dure, sinquando avete la forza di pregare,potete chiedere ad un affettuoso Dio: «Ti prego di lasciarmi servireoggi. Non m’importa quante pochecose possa essere in grado di fare.Fammi solamente sapere che cosaposso fare. Oggi obbedirò. So cheposso farlo, con il Tuo aiuto».

L’invito tranquillo che vi giungeràpotrà essere di fare una cosa tantosemplice, come perdonare una per-sona che vi ha offeso. Potete farlo daun letto d’ospedale. Potrebbe esseredi andare ad aiutare un affamato.Potreste sentirvi inadeguati per viadella vostra povertà e dagli impegnidel giorno, ma se decidete di nonaspettare quando avrete più forze epiù denaro, se pregherete per averelo Spirito Santo con voi, quando arriverete saprete che cosa fare ecome aiutare una persona ancora più povera di voi. Potreste scoprire,quando arrivate, che le personestanno pregando e attendendo chequalcuno come voi si presenti nelnome del Signore.

A chi è scoraggiato per via delle cir-costanze e, pertanto, è tentato di rite-nere di non poter servire il Signoreoggi, faccio due promesse. Per quantodifficili possano apparire oggi le cose,domani starete meglio se sceglieretedi servire oggi il Signore con tutto ilcuore. Le vostre circostanze potreb-bero non migliorare come desiderate,ma riceverete nuova forza per portarei fardelli e avere rinnovata fiducia che,quando i carichi diventano eccessiva-mente pesanti, il Signore, che aveteservito, si caricherà di quello che voinon riuscite a portare. Egli sa come. Siè preparato molto tempo fa. Soffrì perle vostre infermità e dolori quandoera nella carne, in modo da saperecome soccorrervi.

L’altra promessa che vi faccio èche scegliendo di servirLo oggi, sen-tirete il Suo amore e imparerete adamarLo di più. Potreste ricordare ilpasso scritturale:

«Io vi dico, vorrei che vi ricordastedi conservare sempre il nome scrittonel vostro cuore… che udiate e cono-sciate la voce dalla quale sarete chia-mati, ed anche il nome con il qualeegli vi chiamerà.

Poiché, come conosce un uomo ilpadrone che non ha servito, e che gliè estraneo e che è lungi dai pensieri e dagli intenti del suo cuore?»9

ServendoLo oggi arriverete aconoscerLo meglio. Sentirete il Suo amore e il Suo apprezzamento.Non vorrete procrastinare ilmomento di ricevere tale benedi-zione. Sentire l’amore che nutre per voi vi riporterà al Suo servizio,spazzando via sia la compiacenza sia lo scoraggiamento.

Quando Lo servirete riuscirete aconoscere meglio la voce dalla qualesarete chiamati. Quando vi accosterete

alla fine del giorno, potranno ritor-narvi in mente le parole: «Va bene,buono e fedel servitore; sei statofedele in poca cosa».10 Prego che pos-siamo ricevere questa benedizioneoggi, ogni giorno e nella vita.

So che il Padre celeste vive erisponde alle preghiere. So che Gesùè il Cristo vivente, il Salvatore delmondo, e che oggi possiamo sce-gliere di sentire gioia e pace nel Suoservizio. Nel nome di Gesù Cristo.Amen. ■

NOTE1. Alma 34:33–34.2. Alma 34:36.3. Giosuè 24:15.4. Giovanni 9:4–5.5. Proverbi 8:17.6. Abrahamo 3:25.7. Alma 7:11–12.8. 2 Nefi 2:21.9. Mosia 5:12–13.

10. Matteo 25:21; vedere anche v. 23.

Page 94: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

92

La cristianità celebra la vita e il ministero di Gesù Cristo,l’Unigenito Figlio di Dio, il

Padre Eterno. Le chiese cristiane, congrandi variazioni della dottrina, riem-piono il mondo intero. Quando laquattordicenne Cortnee, figlia di unpresidente di missione, iniziò a fre-quentare il primo anno della scuolasuperiore, un compagno le chiese sefosse cristiana. La derisero alla suarisposta che era Mormone, un riferi-mento comune alla Chiesa di GesùCristo dei Santi degli Ultimi Giorni.Tornata a casa chiese alla madre:«Mamma, noi siamo cristiani?»

Nella mia famiglia, quand’ero

giovane eravamo membri devoti diun’altra fede cristiana. Fui battezzatoin quella chiesa poco dopo la nascita.La mia famiglia andava in chiesa ognisettimana. Per molti anni io e i mieifratelli abbiamo assistito i pastoridurante le funzioni domenicali. Mi è stata insegnata l’importanza dellapreghiera familiare, visto che la miafamiglia pregava insieme ogni giorno.Pensai che un giorno sarei diventatoun ministro a tempo pieno nella miachiesa. Senza dubbio nella nostramente potevamo definirci devoti cristiani.

Quand’ero all’università, tuttavia,conobbi i membri e gli insegnamentidella Chiesa di Gesù Cristo dei Santidegli Ultimi Giorni, una religione cri-stiana incentrata sul Salvatore. Iniziaia conoscere la dottrina della restaura-zione del vangelo di Gesù Cristo inquesti ultimi giorni. Appresi principiche non avevo conosciuto prima eche cambiarono la mia vita e il mododi vedere il Vangelo. Dopo molto stu-dio, preghiere e fede, scelsi di abbrac-ciare le splendide verità restaurateche si trovano solo in questa chiesa.

Il primo principio restaurato cheimparai fu la natura della Divinità. Lavera dottrina cristiana che la Divinitàconsiste di tre esseri separati eraconosciuta ai tempi biblici. Dio portò

testimonianza di Gesù, Suo FiglioUnigenito, in diverse occasioni. Egliparlò al battesimo di Gesù: «Questo èil mio diletto Figliuolo nel quale misono compiaciuto».1 Gesù stesso testi-moniò di Dio, Suo Padre, quandodisse: «E questa è la vita eterna: checonoscano te, il solo vero Dio, e coluiche tu hai mandato, Gesù Cristo».2

Dopo la morte e la risurrezione diGesù, apprendiamo che Stefano,«essendo pieno dello Spirito Santo,fissati gli occhi al cielo, vide la gloriadi Dio e Gesù che stava alla destra di Dio, e disse: Ecco, io vedo i cieliaperti, e il Figliuol dell’uomo in pièalla destra di Dio».3 Che grandiosatestimonianza della Divinità da partedi quel discepolo di Cristo.

La conoscenza di Dio e della Suaseparazione fisica da Suo Figlio e dalloSpirito Santo andò persa dopo lamorte di Cristo e dei Suoi apostoli. La confusione e le false dottrine sullaDivinità furono stabilite dal Credo diNicea e dai concili di Costantinopoli,dove gli uomini dichiararono cheinvece di essere tre esseri separati, laDivinità era composta di tre personein un Dio, o Trinità. Proprio come i riformatori protestanti avevano

«Mamma, noisiamo cristiani?»A N Z I A N O G A R Y J . C O L E M A NMembro dei Settanta

Sono un devoto cristiano che è tanto fortunato da avermaggior conoscenza della vera «dottrina di Cristo» daquando mi sono convertito alla chiesa restaurata.

Page 95: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 93

difficoltà con queste credenze degliuomini, lo stesso era per me. Gli insegnamenti sulla Trinità che avevoimparato da giovane mi eranoincomprensibili.

Tuttavia, quando mi furono spiegatii gloriosi principi della Prima Visioneavuta dal profeta Joseph Smith, perme fu come un assordante risveglio, e compresi finalmente la verità sullanatura di Dio, il Padre Eterno, e delSuo Unigenito Figlio. Joseph Smithdichiarò: «Io vidi due Personaggi il cuisplendore e la cui gloria sfidano ognidescrizione, ritti sopra di me nell’aria.Uno di essi mi parlò, chiamandomiper nome, e disse indicando l’altro:Questo è il mio Figlio diletto.Ascoltalo!»4 Questa visione celesterestaurò sulla terra la meravigliosaseppur chiara e preziosa conoscenzadi Dio e di Suo Figlio, dissipandotutto d’un tratto gli insegnamenti che avevo appreso sulla Trinità.

So che le rivelazioni mandate dalcielo hanno sostituito gli evidentierrori delle dottrine fatte dall’uomoriguardo alla Divinità. So che Dio è ilnostro Padre celeste. Suo Figlio, GesùCristo, è il mio Salvatore. Lo SpiritoSanto testimonia del Padre e delFiglio. Esprimo la mia profonda grati-tudine a Dio per aver fatto conoscereil risorto Signore Gesù Cristo all’uma-nità in questi ultimi giorni. Il Salvatorevive; Egli è stato visto; ha parlato; oggiEgli dirige l’opera della Sua chiesa tramite gli apostoli e i profeti. Chemagnifici principi ha insegnato comeil Buon Pastore che continua a pren-dersi cura delle Sue pecore.

Il secondo principio restaurato cheimparai quando investigavo questachiesa fu la realtà di ulteriori Scritturee rivelazioni. Il profeta Isaia vide invisione un libro che proclamò farparte di un’opera meravigliosa e unprodigio.5 Attesto che il Libro diMormon: un altro testamento di GesùCristo, è tale libro. È un libro sacroscritto da profeti di Dio per persua-dere tutti i popoli a venire a Cristo,

e aiuta a rivelare il vangelo di GesùCristo nella sua pienezza. Il Libro diMormon parla di profeti e altri fedelimembri della Chiesa che presero sudi sé il nome di Cristo, ancor primadella nascita del Salvatore.6 Il libroparla del Cristo risorto che insegnòagli uomini che cosa devono fare peravere pace in questa vita e salvezzaeterna nel mondo a venire. Che cosapotrebbe essere più cristiano che cer-care di prendere il Suo nome su dinoi e seguire il Suo consiglio edessere come Lui?

Il presidente Gordon B. Hinckleyha affermato: «Non riesco a capireperché il mondo cristiano non accetti

questo libro».7 Lessi per la primavolta il Libro di Mormon a ventunoanni. Poi chiesi a Dio se era veritiero.La sua veridicità mi fu manifestatatramite il potere consolatorio delloSpirito Santo.8 So che il Libro diMormon è un secondo testamento di Gesù Cristo. Unisco la mia testi-monianza a quella dei profeti di que-sto sacro libro per dichiarare che«noi parliamo di Cristo, gioiamo inCristo, predichiamo il Cristo, profe-tizziamo di Cristo».9 Sono profonda-mente grato per ogni parola che Egli ha detto, e per ogni parola cheEgli continua a dire dissetandoci conl’acqua viva.

Page 96: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

Un altro principio restaurato delVangelo che venni a conoscere fu larestaurazione dell’autorità del sacer-dozio, o potere di agire in nome diDio. Antichi profeti e apostoli comeElia, Mosè, Giovanni Battista, Pietro,Giacomo e Giovanni, furono mandatida Dio e Cristo ai nostri giorni perrestaurare il santo sacerdozio di Dio.Ogni detentore del sacerdozio in que-sta chiesa può tracciare la sua autoritàsacerdotale direttamente fino a GesùCristo. Ora gli uomini possiedono lechiavi per stabilire la Chiesa in modotale che possiamo andare a Cristo eprendere parte alle Sue ordinanzeeterne di salvezza.10 Attesto che que-sta è la chiesa di Gesù Cristo, l’unicachiesa autorizzata con la vera autoritàdel sacerdozio ad esercitare le chiavidi salvezza tramite sacre ordinanze.

Cortnee chiese: «Mamma, noisiamo cristiani?» Come membri dellaChiesa di Gesù Cristo dei Santi degliUltimi Giorni, voi siete cristiani, ed io pure lo sono. Sono un devoto cri-stiano che è tanto fortunato da avermaggior conoscenza della vera «dot-trina di Cristo»11 da quando mi sonoconvertito alla chiesa restaurata.Queste verità definiscono che questachiesa ha la pienezza del vangelo diGesù Cristo. Come gli altri membridella Chiesa, ora io comprendo lavera natura della Divinità, ho accessoa ulteriori Scritture e rivelazioni eposso prendere parte alle benedizionidell’autorità del sacerdozio. Sì,Cortnee, noi siamo cristiani e di que-sti principi porto testimonianza nelnome di Gesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Matteo 3:17.2. Giovanni 17:3.3. Atti 7:55–56.4. Joseph Smith—Storia 1:17.5. Vedere Isaia 29:14; vedere anche i versetti

11–12, 18.6. Vedere Alma 46:14–16.7. «Le meravigliose fondamenta della nostra

fede», Liahona, novembre 2002, 81.8. Vedere Moroni 10:4–5.9. 2 Nefi 25:26.

10. Vedere DeA 2; 13; 110; 112:32.11. 2 Nefi 31:2; vedere anche 3 Nefi 11:31–36.

94

Cari fratelli, sono grato di viverein un’epoca in cui apostoli eprofeti sono sulla terra per ispi-

rarci e fornirci una guida. Porto testi-monianza che il presidente Hinckley èveramente un profeta di Dio, propriocome Mosè, Abrahamo e tutti gli altriprofeti mai vissuti dalla fondazionedel mondo. Sono grato per i suoi con-sigli di questa mattina e per l’opportu-nità che avremo al termine di questaconferenza di ascoltarlo ancora unavolta.

Oggi vorrei rivolgermi in partico-lare ai giovani uomini e alle giovanidonne della Chiesa, oltre che ai lorogenitori e dirigenti. Vorrei parlareanche agli splendidi giovani adulti

non sposati, che possiedono tantimeravigliosi talenti, capacità e poten-ziale per servire nel Regno.

Il presidente Hinckley disse di que-sta generazione: «Non c’è mai statoun periodo come questo. In chemomento fantastico della storia delmondo viviamo ora. Mai prima c’erastata una generazione simile di gio-vani… Voi siete veramente ‹una gene-razione eletta›» (Way to Be! [2002], 3).

Voi giovani di Sion avete un’operagrandiosa da compiere, per la quale visono stati forniti talenti e possibilità, aprescindere da dove vivete, affinchéfacciate ciò che il Padre celeste siaspetta da voi. Mi auguro che il miodiscorso questo pomeriggio vi aiuti intale opera.

Nel febbraio 1852, una ragazza dinome Hannah Last Cornaby fu battez-zata a Yarmouth, Inghilterra. Non ful’esperienza quieta e riverente comedi solito accade; ella la descrisse così:«Trovammo la casa circondata dallaplebaglia, e ci facemmo strada tra lorocon difficoltà… Prima che potessimoraggiungere l’acqua, l’orda di personefu su di noi; e mio marito mi battezzòsotto una pioggia di pietre e grida…e, anche se le pietre sibilavanoattorno a noi compatte come la gran-dine, nessuna ci toccò, e tornammo acasa sicuri, ringraziando Dio per lamiracolosa liberazione» (Hannah

Chi sta con ilSignor?C H A R L E S W. D A H L Q U I S T I IPresidente generale dei Giovani Uomini

Se rimarrete dal lato del Signore, l’avversario non potràvenire a tentarvi.

Page 97: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 95

Cornaby, Autobiography and Poems[1881], 24–25).

Il resto della sua vita non fu sem-plice. Alcuni anni dopo, ella scrissequeste parole:

Chi sta con il Signor? È tempo di saper.Chiediam senza timor: Chi sta con il Signor?(«Chi sta con il Signor?» Inni, numero 165).

Anche se non cantiamo spessol’inno che contiene queste parole,esso è diventato uno dei miei prefe-riti, per via dell’impegno verso la giustizia e la verità. Di fatto, è unadomanda che dovrebbe stare nellamente di ogni giovane uomo o donnain tutto il mondo: «Chi sta con ilSignor?» E la nostra enfatica rispostadovrebbe essere «Io!»

Era la domanda nella mente di Nefiquando il Signore, tramite suo padreLehi, disse a lui e ai suoi fratelli di tor-nare a Gerusalemme per prendere letavole di bronzo. Quando Laman eLemuele mormoravano, la domanda

«Chi sta con il Signor?» venne inmente a Nefi. Ed egli rispose: «Io»,dicendo: «Andrò e farò le cose che il Signore ha comandato, poiché soche il Signore non dà alcun comanda-mento ai figlioli degli uomini senzapreparare loro la via affinché possanocompiere quello che egli comandaloro» (1 Nefi 3:7).

La stessa cosa avvenne con il gio-vane Davide, nell’Antico Testamento.Ricorderete quando era un giovanepastore in visita ai suoi fratelli mag-giori sul campo di battaglia. Mentreera lì, udì gli insulti del gigante filisteoGoliath contro gli uomini d’Israele,sfidandoli alla battaglia. Tutti i guer-rieri di Israele avevano paura diaffrontare il gigante. La loro rispostaalla domanda «Chi sta con il Signor?»non fu «Io», bensì «Chi io?»

Ma non il ragazzo Davide.Prendendo con sé solo delle pietre e una semplice fionda da pastore, siavvicinò al gigante, dicendo: «Tu vienia me con la spada, con la lancia e colgiavellotto; ma io vengo a te nel nomedell’Eterno degli eserciti…

Oggi l’Eterno ti darà nelle mie

mani… e tutta la terra riconosceràche v’è un Dio in Israele» (1 Samuele17:45–46). A quel punto, Davide noncamminò timidamente, ma corseincontro al gigante. E grazie alla suafede in Dio, Goliath fu abbattuto eIsraele prevalse.

Miei giovani fratelli e sorelle,dovunque io viaggi incontro giovaninobili come voi che affrontano ognigiorno i Goliath moderni, in forma ditentazioni che possono portarci a vio-lare le nostre alleanze e gli standardche il Signore ci ha dato. Ciò divieneancora più importante se siete cir-condati quotidianamente da cose profane, immoralità socialmenteaccettata, immodestia, pornografia e altre cose inappropriate nei massmedia, compresi la televisione eInternet, nonché la libera disponibi-lità di droga e alcol. In breve, nonpassa giorno senza che ci venga chie-sto, in un modo o nell’altro: «Chi stacon il Signor?» Ho due semplici sug-gerimenti che vi aiuteranno a prepa-rare la risposta a questa domanda.

Primo, non dimenticatevi mai chisiete. La semplice verità sta nell’inno

Page 98: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

96

dei bambini che molti di noi impara-rono in Primaria: «Sono un figlio diDio» (Inni, numero 190). Il nostrosaggio e benevolo Padre celeste nonci ha mandato qui per poi abbando-narci. Egli ci ha fornito delle guidespecifiche per aiutarci a compiere ciò che si aspetta da noi. Ci ha datouna famiglia che ci aiuta, ci ama e ciistruisce; ci ha dato profeti viventi che ci guidano; attraverso la PrimaPresidenza, ci ha prescritto le normenell’opuscolo Per la forza della gio-ventù, con questa promessa: «Noi vipromettiamo che, se osserverete que-ste norme e vivrete secondo i principicontenuti nelle Scritture, sarete ingrado di svolgere i vostri compiti conmaggiore saggezza e abilità, e soster-rete le prove con maggior coraggio.Avrete l’aiuto dello Spirito Santo»([2002], 2).

Porto sempre con me una copiatascabile dell’opuscolo—sempre!V’invito a fare altrettanto, così,quando aspettate un autobus o aveteun momento libero, potete pren-derlo, leggerlo e impegnarvi connuova determinazione a vivere que-gli standard. Vi prometto che, se lofarete, proverete felicità, pace e sen-timenti di coraggio e di autostima.

Nel momento in cui esercitate illibero arbitrio, ricordatevi: non sietesoli. Oltre a un Padre celeste gentile e saggio, ci sono altre persone chepregano perché facciate scelte sagge.Da giovane, quando uscivo per unappuntamento o con i miei amici, mi facevo sentire dai miei genitoriquanto tornavo a casa. Di solito bussavo alla porta, l’aprivo e dicevo:«Sono a casa». Poi andavo a dormire.Una sera tornai a casa da un appunta-mento, bussai come sempre e aprii la porta. Così facendo, la luce dell’an-ticamera illuminò la mia angelicamadre inginocchiata in preghiera. E quando la vidi così, seppi per chistava pregando. Non ho mai dimenti-cato quella lezione. E sapere che miamadre prega per me ancora oggi mi

solleva e mi ricorda chi sono e chenon sono solo.

Il mio secondo suggerimento è:imparate a controllare i vostri pen-sieri. Parte del piano di felicità che ilPadre celeste ci ha dato è che venis-simo sulla terra per essere messi allaprova; quindi, saremo sempre sog-getti alla tentazione. Il nostro compitodi Santi degli Ultimi Giorni è osser-vare i comandamenti di Dio, nono-stante le tentazioni che Satana ci pone sul cammino. Nella vita ho scoperto che è molto più facile farlo quando riusciamo a controllare i nostri pensieri, soprattutto seabbiamo memorizzato musica, ver-setti e buone poesie perché rimpiaz-zino i pensieri cattivi che ci passanoper la mente.

Il presidente Boyd K. Packer ci ha consigliato d’imparare a memoriaun inno in modo che, quando ci pas-sano per la mente pensieri indegni,possiamo rimpiazzarli con l’inno.Seguendo questo consiglio, un mioamico mi disse: «Un giorno uscii dal-l’ufficio per il pranzo. Dopo avercamminato per un paio d’isolati, miresi conto che stavo canticchiando ‹il mio inno›: ‹Sono un figlio di Dio›. Nel ripensare ai miei percorsimentali, mi resi conto che mentre

attraversavo la strada fuori dell’uffi-cio, una giovane donna, vestita succintamente, aveva attraversatodavanti a me. Immediatamente, nelsubconscio, parole e musica di ‹Sonoun figlio di Dio› avevano cominciatoa risuonarmi in testa, per disperderei pensieri impuri». Quel giorno il mioamico imparò una grande lezionesulla sua abilità di controllare i pensieri.

Il presidente George Albert Smithci diede un grande consiglio a que-sto proposito, quando disse: «Esisteuna linea di demarcazione ben defi-nita tra il territorio del Signore equello del diavolo. Se rimarrete dallato del Signore, l’avversario nonpotrà venire a tentarvi… Ma… seoltrepassate la linea della parte deldiavolo, siete nel suo territorio… ed egli lavorerà su di voi per farviallontanare il più possibile dalla linea,sapendo che può avere successo neldistruggervi solo se vi tiene lontanidal luogo sicuro» (ConferenceReport, ottobre 1945, 118).

Il tema delle attività congiunte peril 2007 prevede una promessa percoloro che ascoltano questo saggioconsiglio: «La virtù adorni i tuoi pen-sieri senza posa; allora la tua fiduciasi rafforzerà alla presenza di Dio…[e] lo Spirito Santo sarà tuo compa-gno costante» (DeA 121:45–46).

Porto testimonianza che Dio vive.So che noi siamo i Suoi figli, che Eglici conosce per nome e che non siamoda soli quando prendiamo decisioniimportanti. Ogni giorno dovrete faredelle scelte, e le conseguenze vi por-teranno da una parte della linea o dal-l’altra. Quindi vi esorto, giovani tuttiche mi state ascoltando, voi giovani di regal retaggio in tutto il mondo:vivete in modo tale che quando saretedavanti a una scelta tra il bene e ilmale, e quando dentro di voi senti-rete la domanda «Chi sta con ilSignor?», sarete preparati a risponderecon tutta la vostra forza: «Io!». Nelnome di Gesù Cristo. Amen. ■

Page 99: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 97

Vorrei parlare della Legge dellaDecima. Nel libro di Malachia, il Signore chiede:

«L’uomo dev’egli derubare Iddio?Eppure voi mi derubate. Ma voi dite:‹In che t’abbiam noi derubato?› Nelledecime e nelle offerte.

Voi siete colpiti di maledizione,perché mi derubate, voi, tutta quantala nazione!

Portate tutte le decime alla casa deltesoro, perché vi sia del cibo nella miacasa, e mettetemi alla prova in questo,dice l’Eterno degli eserciti; e vedretes’io non v’apro le cateratte del cielo enon riverso su voi tanta benedizione,che non vi sia più dove riporla».1

La decima è un comandamento

così importante che quando il Signoreapparve sul continente americanodopo la Sua santa risurrezione, ripetéquelle stesse esatte parole.2 Ai giorninostri il Signore ha dichiarato: «Coloroche hanno dato in tal modo la decimapagheranno annualmente un decimodi tutto il loro guadagno».3

Nel Libro del Levitico il Signoredichiarò tre volte che la decima è«consacrata all’Eterno… ».4

Il Signore ha detto: «Mettetemi allaprova in questo… se non v’aprirò lecataratte del cielo».5 Molti mettonoalla prova il Signore nel modo giusto,ma alcuni purtroppo non lo fanno.

Ad esempio, prendete dieci mele.Tutte e dieci queste mele apparten-gono effettivamente al Signore, maEgli ci chiede di restituirGliene sol-tanto un decimo, ossia una mela.

Vorrete offrigli sono un piccolomorso e tenere il restante 90 per-cento? Siete disposti a offrire alSignore solo una piccola porzione?

Avete vergogna o state cercando dinascondere la mela che avete già mor-sicato per offrirla al Signore?

Noi vogliamo che le nostre offertesiano complete e pure. Ci è stato inse-gnato: «Ecco, il Signore richiede ilcuore e una mente ben disposta; ecoloro che sono ben disposti e obbe-dienti mangeranno le buone cose dellaterra di Sion in questi ultimi giorni».6

Alcuni anni fa ho ricevuto l’inca-rico di riorganizzare il Palo di Carey,nell’Idaho. L’aereo atterrò a Twin Fallse il presidente Roy Hubert, che avevareso un meraviglioso servizio, mivenne a prendere e mi condusse acasa sua. Mentre guidava gli chiesi:«C’è qualcosa che posso fare per lei e i suoi santi?»

Rispose: «Negli ultimi anniabbiamo avuto una grave siccità. Maquest’anno è particolarmente grave emolti contadini stanno partendo perandare a trovare lavoro altrove».

Mi dispiaceva molto per queifedeli che amavano il Signore e la Suachiesa, e che stavano perdendo leloro fattorie.

Un giovane vescovo, R. SpenceEllsworth, era stato chiamato comenuovo presidente di palo. Durante lasessione generale della domenica, glieffetti della siccità mi preoccupavanomolto. Mentre parlavo, mi giunse for-temente un suggerimento. Chiesi lorodi fare quanto segue:

1. Pagate fedelmente una decimaonesta, sia i giovani che gli anziani.

2. Tenete umili e regolari preghiereindividuali e familiari.

3. Studiate devotamente ogni giornole Scritture da soli e con la famiglia.

4. Osservate la santità della domenicacon gratitudine.

5. Recatevi spesso al tempio per ren-dere gratitudine.

6. Sostenete e seguite di buon grado i nuovi dirigenti.

7. Tenete un digiuno di palo, inclu-dendo tutti coloro nelle comunitàinteressate che avessero volutopartecipare.

I due giorni seguenti la conferenzadel palo, molti fedeli piantarono il rac-colto, con fede completa, anche senon era prevista pioggia.

Il mercoledì, sotto la direzione del presidente Ellsworth, l’intero palodigiunò. Quella stessa settimana, moltimembri e i dirigenti con i coniugi si

L’uomo dev’egliderubare Iddio?A N Z I A N O Y O S H I H I KO K I K U C H IMembro dei Settanta

Quando pagheremo una decima onesta, il Signore aprirà le cateratte del cielo.

Page 100: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

98

recarono al Tempio di Boise,nell’Idaho, e offrirono preghiere diringraziamento. Mentre questi fedelisanti erano nel tempio, incominciò a piovere su tutta la zona, benché leprevisioni del tempo non indicasseropioggia nelle settimane successive. Ilsabato ricominciò a piovere e conti-nuò per qualche giorno. Questo suc-cesse verso la fine del mese di aprile.Nevicò sufficientemente sulle monta-gne da fornire abbastanza umidità.Nelle comunità di Dietrich e Richfield,le riserve d’acqua erano scese sotto iltrenta percento, ma dopo il digiuno, la riserva tornò quasi piena. La riservad’acqua di Carey passò da circa il qua-rantaquattro percento a oltre il centopercento. Per il resto della stagione i membri del palo di Carey aumenta-rono la loro fede, digiunando altrevolte, pagando una decima onesta

e frequentando il tempio più spesso: e il Signore udì e rispose alle loro pre-ghiere. Il freddo arrivò più tardi quel-l’anno, permettendo agli agricoltori diavere un buon raccolto di grano, bar-babietole da zucchero, erba medica,patate e altro. Da quel giorno, e tuttigli anni successivi, offrirono preghieredi ringraziamento e, «a motivo… deisuoi teneri atti di misericordia»,7 ilSignore continua a benedirli.

Nel libro delle Cronache il Signoreaffermò: «Se il mio popolo sul quale èinvocato il mio nome si umilia, prega,cerca la mia faccia e si converte dallesue vie malvagie, io lo esaudirò dalcielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese».8

Il pagamento di una decima onestae completa ci porta al tempio. Ritengoche la decima sia una delle prioritàprofetiche del presidente Hinckley.

La settimana scorsa alla riunionegenerale delle Giovani Donne il presi-dente Hinckley ha detto: «Anche se ladecima si paga col denaro, la cosa piùimportante è che si paga con la fede».9

Un’altra volta ha detto: «Non è tantouna questione di denaro, quanto unaquestione di fede… Esorto ognuno divoi… a prendere il Signore in parola suquesta importante questione».10

È una questione di impegno. Laterra Gli appartiene, e anche la nostravita. Egli ci permette di usare qualsiasicosa sulla terra. Egli ci chiede solo direstituiGliene un decimo. La decima èun segno di gratitudine, obbedienza,riconoscenza, indica la nostra buonavolontà e devozione. Pagare la decimavolontariamente sviluppa un cuoreonesto e puro. Pagare la decima accre-sce il nostro amore per il Signore.

Il Signore dichiarò: «È un giorno disacrificio, e un giorno per la decimadel mio popolo».11

Fratelli e sorelle, dimostriamo lanostra fede. Dimostriamo il nostrodesiderio di obbedire. Vi prometto,nel nome del Signore Gesù Cristo,che se pagherete una decima onestaal Signore, Egli aprirà le cateratte delcielo.

So che il Padre celeste vive.Quindi vi benedirà. Gesù Cristo è ilnostro Salvatore. Joseph Smith vide il Padre celeste e Suo Figlio, GesùCristo. Questa è la Sua chiesa. Il pre-sidente Gordon B. Hinckley è l’ora-colo vivente di Dio. Egli vi chiede diandare spesso al tempio. Questa è la mia umile preghiera nel nome diGesù Cristo. Amen. ■

NOTE1. Malachia 3:8–10.2. Vedere 3 Nefi 24:8–10.3. DeA 119:4.4. Levitico 27:30; vedere anche vv. 32–33.5. 3 Nefi 24:10.6. DeA 64:34.7. Ether 6:12.8. 2 Cronache 7:14.9. «La virtù adorni i tuoi pensieri senza posa»,

Liahona, maggio 2007, 117.10. «La sacra legge della decima», La Stella,

maggio 1991, 6.11. DeA 64:23.

Page 101: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 99

Durante il mio addestramentoper diventare un comandantedelle linee aeree, dovetti

imparare a pilotare un aereo su lun-ghe distanze. Volare sopra oceaniimmensi, attraversare grandi deserti, e volare da un continente all’altrorichiede un’attenta pianificazione per assicurarsi un arrivo sicuro alladestinazione programmata. Alcuni di questi voli non-stop possonodurare fino a 14 ore e coprire circa16000 chilometri.

Durante questi voli così lunghi esiste un punto di decisione impor-tante che è comunemente conosciutocome il punto di sicuro ritorno. Fino

a questo punto l’aereo dispone di carburante sufficiente per tornare insicurezza all’aeroporto di partenza.Oltrepassando il punto di sicuroritorno, il comandante ha perso que-sta possibilità e deve continuare adandare avanti. Questo è il motivo percui ci si riferisce a questo punto comeal punto di non ritorno.

Ci sono punti di non ritorno nellanostra vita?

Satana, «il padre di tutte le menzo-gne» (2 Nefi 2:18), «il padre delle con-tese» (3 Nefi 11:29), «l’autore di tutti i peccati» (Helaman 6:30) e il «nemicodi Dio» (Moroni 7:12), usa le forze del male per convincerci che questoconcetto si applica ogni volta che pecchiamo. Le Scritture lo chiamano«l’accusatore» perché vuole farci sentire come se non potessimo piùessere perdonati (vedere Apocalisse12:10). Satana vuole farci pensare chequando pecchiamo abbiamo oltrepas-sato un «punto di non ritorno» e cheè troppo tardi per cambiare il nostrocorso. Nel nostro mondo bello maallo stesso tempo turbato, è una tristerealtà che questo comportamento sia la fonte di grande dolore, pena eangoscia nelle famiglie, nei matrimonie nella vita dei singoli.

Satana cerca di contraffare l’opera

di Dio, e così facendo può sviaremolti. Per farci perdere la speranza,farci sentire miserabili come lui, efarci credere che non possiamo piùessere perdonati, Satana può perfinousare in modo sbagliato parole delleScritture che sottolineano la giustiziadi Dio, per far intendere che non c’èmisericordia.

Qual è il piano del Signore per ilnostro sicuro ritorno?

La protezione contro l’influenzadel maligno viene attraverso il van-gelo di Gesù Cristo. È una buonanovella che Gesù Cristo abbia com-piuto un’espiazione perfetta per tuttal’umanità. È un messaggio di amore,speranza e misericordia che ci sia unariconciliazione dell’uomo con Dio.

Il peccato è una trasgressionevolontaria di una legge divina.L’espiazione di Gesù Cristo è il donodi Dio ai Suoi figli per correggere esuperare le conseguenze del peccato.Dio ama tutti i Suoi figli, e non smet-terà mai di amarli e sperare per loro.Il piano del nostro Padre celeste èchiaro, e grandi sono le Sue pro-messe: «Infatti Iddio non ha mandatoil suo Figliuolo nel mondo per giudi-care il mondo, ma perché il mondosia salvato» (Giovanni 3:17).

Cristo venne per salvarci. Seabbiamo preso una strada sbagliata,l’espiazione di Gesù Cristo ci puòdare la sicurezza che il peccato nonè un punto di non ritorno. È possibileun sicuro ritorno se seguiremo ilpiano di Dio per la nostra salvezza.

Abbiamo ricevuto questo pianodalla più alta autorità nell’universo,Dio stesso, il nostro Padre celeste.Questo piano venne preparato ancoraprima della fondazione del mondo. È un grande piano di felicità, di mise-ricordia, di redenzione, un piano disalvezza. Questo piano ci permette di vivere un’esistenza fisica, compresola mortalità, un tempo di prova, e di ritornare alla presenza di Dio pervivere in uno stato di eterna felicità e

Il punto di sicuroritornoA N Z I A N O D I E T E R F. U C H T D O R FMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Il dono dell’espiazione di Gesù Cristo ci fornisce in ognimomento e in ogni luogo i benefici del pentimento e delperdono.

Page 102: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

100

gloria. Ciò viene spiegato nelle dot-trine del vangelo restaurato di GesùCristo.

Seguire questo piano porta dellemeravigliose conseguenze eterne pernoi individualmente, per le nostrefamiglie, per le generazioni a venire e anche per le generazioni passate. Ilpiano prevede la riconciliazione divinae il perdono.

Com’è reso possibile il perdonodivino?

Sappiamo che «tutti hanno pec-cato e son privi della gloria di Dio»(Romani 3:23), ma dichiariamo anchecon certezza che il pentimento e ilperdono possono essere reali quantolo è il peccato.

L’espiazione di Gesù Cristo fa sìche ogni persona sia responsabile peri suoi propri peccati. Supereremo leconseguenze dei nostri peccati avva-lendoci delle benedizioni e dei bene-fici dell’espiazione.

Il presidente David O. McKay disse:«Ogni principio e ordinanza del van-gelo di Gesù Cristo è significativo eimportante… ma nessun principio èpiù essenziale per la salvezza dellafamiglia umana di quello divino e

eternamente operativo del penti-mento» (Gospel Ideals [1953], 13).

«Poiché la salvezza non viene a nes-suno… se non tramite il pentimentoe la fede nel Signore Gesù Cristo»(Mosia 3:12).

Non è il pentimento in sé che salval’uomo. È il sangue di Gesù Cristo checi salva. Non è solo tramite il nostrocambiamento di comportamento sin-cero e onesto che siamo salvati, ma «è per grazia che siamo salvati, dopoaver fatto tutto ciò che possiamo fare»(2 Nefi 25:23). Il vero pentimento,comunque, è la condizione necessariaaffinché possiamo ricevere il perdonodi Dio. Il sincero pentimento rende«splendente anche la notte più scura»(Spencer W. Kimball, Il miracolo delperdono [1969], 331).

In cosa consiste il vero pentimento?Dobbiamo avere una forte fede in

Cristo per poterci pentire. La nostrafede deve comprendere una «ideacorretta del carattere di Dio, della Sua perfezione e dei Suoi attributi»(Lectures on Faith [1985], 38). Se crediamo che Dio conosce ogni cosa,che è amorevole e misericordioso,avremo fiducia in Lui senza esitare

per la nostra salvezza. La fede inCristo cambierà i nostri pensieri, con-vinzioni e comportamenti che nonsono in armonia con la volontà di Dio.

Il vero pentimento ci riporta a fareciò che è giusto. Per pentirci sincera-mente dobbiamo riconoscere i nostripeccati e sentire rimorso, o tristezzasecondo Dio, e confessarli a Dio. Se i peccati sono seri, dobbiamo ancheconfessarli ai dirigenti del sacerdozioautorizzati. Dobbiamo chiedere per-dono a Dio e fare tutto ciò che pos-siamo per rimediare a qualsiasi malele nostre azioni possano aver causato.Pentimento significa un cambiamentodi mente e di cuore: smettiamo difare cose che sono sbagliate, e comin-ciamo a fare ciò che è giusto. Ci portaun atteggiamento nuovo verso Dio,verso noi stessi e la vita in generale.

Quali sono i frutti del perdono?Il vero pentimento benedice la

nostra vita con gli effetti dell’espia-zione: sentiamo il perdono di Dio e laSua pace, e la nostra colpa e il nostrodolore vengono spazzati via; godiamoin maggior abbondanza dell’influenzadello Spirito; e siamo meglio prepa-rati a vivere con il Padre celeste.

Il presidente Spencer W. Kimballinsegnò: «L’essenza del miracolo delperdono è che esso porta pace all’a-nima che prima era ansiosa, inquieta,frustrata e forse tormentata… Dioasciugherà le… lacrime di angoscia, di rimorso… di timore e di colpa» (Il miracolo del perdono, 332, 337).

Gesù promise: «Io vi lascio pace; vi do la mia pace… Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti»(Giovanni 14:27).

Il profeta Alma, che fu restituito dalpeccato alla felicità tramite il perdonodi Dio, dichiarò: «La malvagità non fu mai felicità» (Alma 41:10). Egli erastato testimone del dolore amaro delpeccato, ma parlò anche con gioiariguardo alla felicità che accompagnail vero pentimento e perdono: «Sì, ioti dico… non può esservi nulla di così

Page 103: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 101

intenso e dolce quanto lo fu la miagioia» (Alma 36:21). Alma conclusecon un consiglio potente e saggio pertutti coloro che cercano il perdono:«Ed ora… desidero che tu non ti lascipiù turbare da queste cose, e che tilasci turbare soltanto dai tuoi peccati,con quel turbamento che ti porterà alpentimento» (Alma 42:29).

Come possiamo sapere che Dio ci ha perdonato?

Il presidente Harold B. Lee disse:«Quando avrete fatto tutto ciò che è in vostro potere per correggere ivostri errori e avrete fermamentedeciso in cuor vostro che non li ripe-terete mai più, allora… [potrete otte-nere] la pace di coscienza che vi faràsapere che i vostri peccati sono statiperdonati» («Law of Chastity Vital,Girls Told», Church News, 2 settembre1972, 7).

Una volta che ci siamo pentiti since-ramente, Cristo ci toglierà il peso dellacolpa dei nostri peccati. Possiamosapere da noi stessi che siamo statiperdonati e resi puri. Lo Spirito Santolo confermerà; Egli è il santificatore.Nessun’altra testimonianza di perdonopuò essere più grande.

Il Signore disse: «Colui che si pente e rispetta i comandamenti delSignore sarà perdonato» (DeA 1:32;corsivo dell’autore). Egli ha detto:«Venite a me, voi tutti che siete trava-gliati ed aggravati, e io vi darò riposo»(Matteo 11:28). «Sii fedele e dili-gente… e io ti circonderò con le brac-cia del mio amore» (DeA 6:20).

Ed Egli dichiarò: «Ecco, colui che si è pentito dei suoi peccati è perdo-nato, e io, il Signore, non li ricordopiù» (DeA 58:42).

Satana proverà a farci credere che inostri peccati non ci sono stati perdo-nati perché noi li possiamo ricordare.Satana è un mentitore, egli prova aoscurare la nostra visione e a condurcifuori dal cammino del pentimento edel perdono. Dio non ha promessoche noi non ci saremmo ricordati dei

nostri peccati. Ricordarli ci aiuterà aevitare di fare lo stesso errore un’altravolta. Ma se ci manteniamo giusti efedeli, il ricordo dei nostri peccati conil passare del tempo sarà più leggero.Questo farà parte del processo neces-sario di guarigione e santificazione.Alma testimoniò che dopo aver gri-dato misericordia a Gesù, si potevaricordare ancora dei suoi peccati, maquesto ricordo non lo angosciava etormentava più, perché sapeva diessere stato perdonato (vedere Alma36:17–19).

È nostra responsabilità eliminaretutto ciò che può farci ricordare inostri peccati passati. Quando conti-nuiamo ad avere un «cuore spezzato e[uno] spirito contrito» (3 Nefi 12:19),possiamo avere fede che Dio «nonricorderà più i nostri peccati».

In che modo perdonare gli altri puòaiutarci a ricevere il perdono di Dio?

Gesù ci insegnò un principioeterno quando ci disse come pregare:«Perdonaci i nostri debiti, come noi perdoniamo i nostri debitori…Poiché, se voi perdonate agli uominile loro offese, anche il vostro Padreceleste perdonerà anche a voi; [m]ase voi non perdonate… neppure ilPadre vostro perdonerà le vostreoffese» (3 Nefi 13:11, 14–15).

Quindi, perdonare è una condi-zione necessaria per ricevere il perdono.

Per il nostro stesso bene, abbiamobisogno del coraggio morale di perdo-nare e chiedere perdono. Mai l’animaè più nobile e coraggiosa di quandoperdona. Incluso perdonare noi stessi.

Ognuno di noi è sotto l’obbligodella parola divina di avere misericor-dia e di perdonarsi reciprocamente.C’è un grande bisogno di questo attri-buto cristiano nelle nostre famiglie, neimatrimoni, nei nostri rioni e pali, nellenostre comunità e nelle nostre nazioni.

Riceveremo la gioia del perdonoquando saremo disposti a perdonaregli altri senza condizioni. Dire senzaagire non è sufficiente. Abbiamo biso-gno di ripulire il cuore e la mente daisentimenti e dai pensieri di amarezzae lasciare che la luce e l’amore diCristo vi entrino. Come conseguenza,lo Spirito del Signore riempirà lanostra anima della gioia che accom-pagna la pace di coscienza (vedereMosia 4:2–3).

Cari fratelli e sorelle, miei cari gio-vani amici, quando un comandante dilungo corso supera il punto del sicuroritorno, e i venti di coda sono troppoforti o l’altitudine troppo bassa, puòessere costretto a dirigere verso unaeroporto diverso da quello di arrivo.Nel nostro viaggio di ritorno alla casaceleste non è così. Ovunque vi troviatenel vostro viaggio della vita, qualsiasidifficoltà possiate affrontare, c’è sem-pre un punto di sicuro ritorno; c’è sem-pre speranza. Voi siete i capitani dellavostra vita e Dio ha preparato un pianoper tornare a Lui in sicurezza, per giun-gere alla vostra destinazione divina.

Il dono dell’espiazione di GesùCristo ci fornisce in ogni momento e in ogni luogo i benefici del penti-mento e del perdono. Grazie a questodono, la possibilità di ritornare insicurezza dalla strada disastrosa delpeccato è disponibile a tutti noi.

Per questo ringrazio il nostroPadre celeste, e di questo rendo testi-monianza con tutto il mio cuore e lamia anima, nel nome di Gesù Cristo.Amen. ■

Page 104: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

102

L’anno scorso, mentre io e l’an-ziano David S. Baxter stavamorecandoci in automobile ad una

conferenza di palo, ci fermammo amangiare. In seguito, mentre stavamoritornando in macchina, si avvicinò a noi una donna che ci chiamò.Rimanemmo sbigottiti a causa del suoaspetto, che era, per usare un eufemi-smo, «estremo». Ci chiese se eravamoanziani della Chiesa. Rispondemmo disì. Ci raccontò senza restrizioni la sto-ria della sua tragica vita, intrisa di pec-cati. Allora, a solo vent’otto anni, eraprofondamente infelice. Si sentivainutile e non aveva nulla per cuivivere. Mentre parlava iniziò a emer-gere la dolcezza della sua anima. Ci

chiese con le lacrime agli occhi se cifosse una qualche speranza per lei,una via d’uscita dal suo buco nero.

«Sì», rispondemmo, «c’è speranza.La speranza è collegata al pentimento.Lei può cambiare. Lei può ‹veni[r]e aCristo, e[d essere] perfett[a] in Lui›».1

L’esortammo a non procrastinare.2 Leisinghiozzò umilmente e ci ringraziòcon sincerità.

Nel proseguimento del viaggio, ioe l’anziano Baxter ponderammo sul-l’esperienza. Ricordammo il consiglioimpartito da Aaronne ad un’animadisperata: «Se ti pentirai di tutti i tuoipeccati e ti prostrerai dinanzi a Dio e invocherai il suo nome con fede…allora riceverai la speranza che desideri».3

Oggi, in quest’ultima sessionedella conferenza generale, anch’ioparlerò del pentimento. Lo faccioperché il Signore ha comandato aiSuoi servi di gridare il pentimento atutti i popoli.4 Il Maestro ha restau-rato il Suo vangelo per portare gioiaai Suoi figli e il pentimento ne è unelemento fondamentale.5

La dottrina del pentimento è anticaquanto il Vangelo stesso. Gli insegna-menti biblici dal libro di Genesi6 adApocalisse7 insegnano il pentimento.Le lezioni impartite da Gesù Cristodurante il Suo ministero terrenoincludono questi avvertimenti: «Il

regno di Dio è vicino; ravvedetevi ecredete all’evangelo»8 e «se non vi rav-vedete, tutti similmente perirete».9

I riferimenti al pentimento sonoancora più frequenti nel Libro diMormon.10 Al popolo delle AnticheAmeriche, il Signore diede questocomandamento: «E di nuovo vi dico,dovete pentirvi, ed essere battezzatinel mio nome e divenire come un fan-ciullo, altrimenti non potrete in alcunmodo ereditare il regno di Dio».11

Con la Restaurazione del Vangelo,il Salvatore ha nuovamente posto l’ac-cento su questa dottrina. In Dottrinae Alleanze la parola pentimentoappare in una delle sue forme in qua-rantasette delle sue centotrentottosezioni.12

Pentirsi dei peccatiChe cosa significa pentirsi?

Partiamo dalla definizione del voca-bolario: il pentimento è «l’allontana-mento dal peccato… provare dolore e rimorso».13 Pentirsi dei peccati non è facile, ma ne vale la pena. Il penti-mento richiede un passo alla volta.Una preghiera umile faciliterà tutti ipassi essenziali. Come requisiti per il perdono, ci deve per prima cosaessere il riconoscimento, il rimorso,poi la confessione.14 «Da questopotrete sapere se un uomo si pentedei suoi peccati: ecco, egli li confes-serà e li abbandonerà».15 La confes-sione deve essere fatta alla personacui è stato fatto il torto. Deve esseresincera e non una semplice ammis-sione delle colpe davanti alle evi-denze. Se sono state offese moltepersone, la confessione va fatta a tuttigli interessati. Le azioni che potreb-bero influire sulla posizione ecclesia-stica nella Chiesa o sul diritto aiprivilegi vanno confessate subito alvescovo, che il Signore ha chiamatocome giudice comune in Israele.16

Il passo successivo è la restituzione,ossia riparare al danno fatto, se possi-bile. Poi vengono i passi per impe-gnarsi a fare meglio e per astenersi

Il pentimento e la conversioneA N Z I A N O R U S S E L L M . N E L S O NMembro del Quorum dei Dodici Apostoli

Un’anima penitente è un’anima convertita e un’animaconvertita è un’anima penitente.

Page 105: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 103

dal ricadere nel peccato, per pentirsi«con pieno intento di cuore».17 Grazieal riscatto pagato mediante l’espia-zione di Gesù Cristo, un perdonototale è dato al peccatore penitenteche abbandona per sempre il pec-cato.18 All’anima penitente Isaia disse:«Quand’anche i vostri peccati fosserocome lo scarlatto, diventeranno bian-chi come la neve; quand’anche fosserorossi come la porpora, diventerannocome la lana».19

Che il Signore richieda il penti-mento è evidente quando leggiamo la sezione 19 di Dottrina e Alleanze:«Io vi comando di pentirvi—pentitevi,perché non abbia a colpirvi con laverga della mia bocca, e con la mia ira,e con la mia collera, e che le vostresofferenze siano dolorose—quantodolorose non sapete, quanto intensenon sapete, sì, quanto dure da sop-portare non sapete.

Poiché ecco, io, Iddio, ho soffertoqueste cose per tutti, affinché nonsoffrano, se si pentiranno.

Ma se non volessero pentirsi, essidovranno soffrire proprio come me».20

Benché il Signore insista sul nostropentimento, la maggior parte dellagente non ne prova un bisogno tantoimpellente.21 Tra queste persone cisono coloro che cercano di esserebuoni. Essi non hanno intenzioni mal-vagie,22 tuttavia il Signore è chiaro nelSuo messaggio che tutti hanno biso-gno di pentirsi, non solo dei peccaticommessi, ma anche di quelli di omis-sione. Questo è il caso nel Suo avver-timento ai genitori: «Se dei genitorihanno dei figli in Sion… e non inse-gnano loro a comprendere la dottrinadel pentimento, della fede in Cristo ilFiglio del Dio vivente, e del battesimoe del dono dello Spirito Santo… ilpeccato sia sul capo dei genitori».23

Il significato più ampio della parolapentirsi

La dottrina del pentimento è moltopiù vasta della definizione data dalvocabolario. Quando Gesù diceva

«ravvedetevi», i discepoli riportaronoquel comandamento in greco con il verbo metanoeo.24 Questa parolapossente ha un grande significato: il prefisso meta significa «cambia-mento»;25 il suffisso si riferisce a quat-tro termini greci importanti, ossianous, «la mente»,26 gnos, «la cono-scenza»,27 pneuma, «lo spirito»,28

e pnoe, «il fiato».29

Pertanto Gesù dicendoci«Ravvedetevi», ci chiede di cambiare:cambiare la mente, la conoscenza, lospirito e persino il fiato. Un profetaspiegò che un tale mutamento nelfiato di una persona significa respirarericonoscendo con gratitudine Chi ci dona ogni respiro. Re Beniaminodisse: «Se voi serviste Colui che vi hacreato… e vi preserva di giorno ingiorno, prestandovi l’alito… da unistante all’altro—io dico, se lo servistecon tutta quanta la vostra anima, non sareste tuttavia che dei servitoriinutili».30

Sì, il Signore ci ha comandato dipentirci, di cambiare la nostra via, divenire a Lui e di diventare più simili a Lui.31 Questo richiede un cambia-mento totale. Alma insegnò a suofiglio: «Impara la saggezza nella tuagiovinezza». Impara nella tua giovi-nezza a obbedire ai comandamenti diDio… Che tutti i tuoi pensieri siano

diretti al Signore, sì, che gli affetti deltuo cuore siano posti nel Signore,per sempre».32

Pentirsi completamente significaconvertirsi del tutto al Signore GesùCristo e alla Sua santa opera. Almainsegnò questo concetto quandopose queste domande: «Io vi chiedo,miei fratelli della chiesa: Siete voinati spiritualmente da Dio? Avetericevuto la sua immagine sul vostrovolto? Avete provato questo possentemutamento nel vostro cuore?»33

Questo mutamento giunge quando«nasciamo di nuovo», ci convertiamoe indirizziamo il nostro camminoverso il regno di Dio.34

I frutti del pentimentoI frutti del pentimento sono dolci.

I nuovi convertiti penitenti scopronoche i principi del vangelo restauratogovernano i pensieri e le azioni,modellano le abitudini e forgiano il carattere. Essi sono più disposti acambiare e sono in grado di rifuggireda ogni empietà.35 Inoltre, gli appetitinon controllati,36 la dipendenza allapornografia o alla droga,37 le passionisfrenate,38 i desideri carnali,39 l’orgo-glio40 sono ridotti con la conversionecompleta al Signore e con la determi-nazione a servirLo e a emulare il Suoesempio.41 La virtù adorna i pensieri e

Page 106: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

104

la fiducia in se stessi cresce.42 Ladecima è vista come una gioia e unabenedizione protettiva, non un dovereo un sacrificio.43 La verità diventa piùpiacevole e le cose di buona reputa-zione diventano più attraenti.44

Il pentimento è il regime delSignore per la crescita spirituale. Il reBeniamino spiegò che «l’uomo natu-rale è nemico di Dio, lo è stato findalla caduta di Adamo, e lo sarà persempre e in eterno, a meno che nonceda ai richiami del Santo Spirito, sispogli dell’uomo naturale e sia santifi-cato tramite l’espiazione di Cristo, ilSignore, e diventi come un fanciullo,sottomesso, mite, umile, paziente,pieno d’amore, disposto a sottomet-tersi a tutte le cose che il Signoreritiene conveniente infliggergli, pro-prio come un fanciullo si sottomette asuo padre».45 Fratelli e sorelle, questosignifica conversione! Il pentimento è conversione! Un’anima penitente èun’anima convertita e un’anima con-vertita è un’anima penitente.

Il pentimento per coloro che sonomorti

Ogni persona vivente può pentirsi,ma che cosa ne è di coloro che sonomorti? Anche loro hanno la possibilitàdi pentirsi. Le Scritture dichiarano che«i fedeli anziani di questa dispensa-zione, quando lasciano la vita mortale,continuano le loro fatiche nella predi-cazione del Vangelo di pentimento edi redenzione… tra coloro che sono… sotto la schiavitù del peccato nelgrande mondo degli spiriti dei morti.

I morti che si pentono sarannoredenti tramite l’obbedienza alle ordi-nanze della casa di Dio,

E dopo che avranno pagato la penaper le loro trasgressioni e sarannostati purificati, riceveranno una ricom-pensa secondo le loro opere».46

Il profeta Joseph Smith ha inoltrerivelato che «la terra sarà colpita conuna maledizione a meno che non visia un legame di un qualche tipo tra i padri e i figli… Noi senza [i nostri

morti] non possiamo essere resi perfetti, né possono loro essere resiperfetti senza di noi… È necessario,all’apertura d[i questa] dispensa-zione… che si sta aprendo ora, cheabbia luogo un’intera, e completa, eperfetta unione, e una connessionedelle dispensazioni, delle chiavi, deipoteri e delle glorie».47

«Gesù mi vuole come un raggio di sole?»48 Sì! E anche voi. Egli vuoleanche che noi diventiamo fabbri checreiamo anelli di congiungimentocelesti, per contenere la maledi-zione49 della frantumazione dellafamiglia. La terra è stata creata e itempli vengono costruiti affinché lefamiglie possano vivere insieme persempre.50 Molti, se non la maggiorparte, di noi potrebbero pentirsi econvertirsi a fare più genealogia elavoro di tempio per i propri ante-nati. Di conseguenza, il nostro penti-mento è necessario e indispensabileper il loro pentimento.

Dichiaro che per tutti i nostri cariche sono morti, per la donna ventot-tenne impantanata nella palude delpeccato e per ognuno di noi è possi-bile pentirsi. Il pentimento giungegrazie alla conversione completa alSignore e alla sua santa opera.

So che Dio vive. Gesù è il Cristo.Questa è la Sua chiesa. Il Suo profetaoggi è il presidente Gordon B.

Hinckley. Di questo rendo testimo-nianza nel nome di Gesù Cristo.Amen. ■

NOTE1. Moroni 10:32.2. Vedere Alma 13:27; 34:33. Il presidente

Spencer W. Kimball descrisse la procrastina-zione come «la mancanza di volontà adaccettare in quel momento la… personaleresponsabilità» (Insegnamenti dei presi-denti della Chiesa: Spencer W. Kimball, 5).

3. Alma 22:16. Ricordiamo inoltre il popolopeccaminoso sotto la cura di un leaderpreoccupato, Mormon, che scrisse: «Io erosenza speranza, poiché conoscevo i giudizidel Signore che sarebbero venuti su diloro; poiché essi non si pentivano delleloro iniquità, ma lottavano per la loro vitasenza invocare quell’Essere che li avevacreati» (Mormon 5:2).

4. Soprattutto in questi ultimi giorni; vedereDeA 18:11–12, 14; 19:21; 34:5–6; 43:20;133:16–17.

5. «I primi principi e le prime ordinanze delVangelo sono: primo, la fede nel SignoreGesù Cristo; secondo, il pentimento; terzo,il battesimo per immersione per la remis-sione dei peccati; quarto, l’imposizionedelle mani per il dono dello Spirito Santo»(Articoli di Fede 1:4). Vedere anche DeA39:6; 84:27; 138:19.

6. Vedere Joseph Smith Translation Genesis 4:8.7. Vedere Apocalisse 2:16.8. Marco 1:15; vedere anche Matteo 4:17.9. Luca 13:3.

10. La parola pentirsi (per insegnare la dottrinadel pentimento) in tutte le sue forme (pen-tirsi, pentimento, ravvedersi, ravvedi-mento, ecc.) compare settantadue voltenella versione di Re Giacomo della Bibbia,sessantotto nella traduzione di JosephSmith della Bibbia e trecentosessanta voltenel Libro di Mormon.

11. 3 Nefi 11:38. Un altro esempio è: «Io vi hodato la legge e i comandamenti del Padremio, affinché crediate in me e vi pentiatedei vostri peccati e veniate a me con cuorespezzato e spirito contrito» (3 Nefi 12:19).

12. Vedere DeA 1; 3; 5–6; 10–11; 13–16; 18–20;29; 33–36; 39; 42–45; 49–50; 53–56; 58;63–64; 66; 68; 75; 84; 90; 93; 98; 104; 107;109; 117; 124; 133; 136; 138.

13. Webster’s Ninth New Collegiate Dictionary(1987), «repent», 999.

14. Vedere 1 Giovanni 1:9; Mosia 26:29; DeA61:2; 64:7.

15. DeA 58:43. Se non sono fatti torti ad altrepersone, la confessione va offerta fervente-mente a Dio. Colui che ascolta in segretoricompensa apertamente (vedere Matteo6:4, 6, 18; 3 Nefi 13:4, 6, 18).

16. Vedere DeA 107:73–74.17. 2 Nefi 31:13; Giacobbe 6:5; Mosia 7:33;

3 Nefi 10:6; 12:24; 18:32.18. Vedere Mosia 4:2–3.19. Isaia 1:18.20. DeA 19:15–17.21. Nella mente di alcune persone, la parola

Page 107: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

pentimento fa pensare a termini comepena e penalizzare, che connotano «puni-zione». Se non sono colpevoli di peccatipunibili, ritengono talvolta di non averbisogno di pentirsi.

22. Il presidente Spencer W. Kimball disse:«Prevale il sentimento, forse a livello sub-cosciente, che il Signore abbia disposto ilpentimento soltanto per coloro che com-mettono assassinio, adulterio, furto o altricrimini orribili. Naturalmente non è così.Se noi siamo umili e desideriamo applicareil Vangelo, dobbiamo pensare al penti-mento come applicabile a tutto quanto fac-ciamo nella nostra vita, sia esso di naturaspirituale o temporale. Il pentimento è perogni anima che non ha raggiunto la perfe-zione» (Insegnamenti dei Presidenti dellaChiesa: Spencer W. Kimball, 40). Vedereanche 1 Giovanni 1:8; Mosia 4:29–30.

23. DeA 68:25; corsivo dell’autore.24. Metanoeo, ÌÂÙ·ÓÔˆ, era usato nel testo

greco della dichiarazione del Signore ripor-tata in Matteo 4:17; Marco 1:15; Luca 13:3.Lo stesso termine fu utilizzato da Pietro inAtti 2:38; 3:19; e 8:22.

25. In Matteo 17:2 e Marco 9:3 trasfiguratofu tradotto da metamorphoo, che significa«cambiamento di forma».

26. In Efesini 4:23 mente fu tradotto dal greconous.

27. In Luca 1:77; Romani 2:20; e 2 Corinzi 6:6,conoscenza fu tradotto da gnos o gnosis.Gnos, quando preceduto dall’alfa privativa,significa «mancanza di conoscenza», comein agnostico. In Atti 17:23 sconosciuto futradotto da agnostos, e senza conoscerloda agnoeo.

28. In Matteo 12:18 e Romani 8:5, spirito futradotto dal greco pneuma.

29. In Atti 17:25 fiato fu tradotto dal greco pnoe.30. Mosia 2:21.31. Vedere 3 Nefi 27:21, 27.32. Alma 37:35–36.33. Alma 5:14.34. Vedere Giovanni 3:3, 7; Mosia 27:25; Alma

5:49; 7:14; Mosè 6:59.35. Vedere Moroni 10:32.36. Vedere Galati 6:7–8.37. Vedere Giudici 13:7; Luca 1:15; DeA 89:5,

7–9.38. Vedere Matteo 5:27–28; Alma 38:12; 3 Nefi

12:27–28; DeA 42:23.39. Vedere Romani 8:5–6.40. Vedere Alma 38:11; DeA 121:37.41. Vedere Giovanni 13:15; 1 Timoteo 4:12;

1 Pietro 2:21; 2 Nefi 31:16; 3 Nefi 18:16;Mormon 7:10.

42. Vedere DeA 121:45.43. Vedere DeA 85:3.44. Vedere Filippesi 4:8; Articoli di Fede 1:13.45. Mosia 3:19.46. DeA 138:57–59; vedere anche i versetti

30–34.47. DeA 128:18.48. Innario dei bambini, 38.49. Vedere DeA 27:9; 110:14–15; 128:18;

138:48.50. Vedere DeA 2:2—3; 132:19; 138:47–48;

Joseph Smith—Storia 1:39.

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 105

Miei cari fratelli e sorelle, que-sta è stata una conferenzafantastica. Abbiamo ridedi-

cato il Tabernacolo di Salt Lake, men-tre viene aperto al pubblico dopo unlungo restauro. In ognuna delle ses-sioni il Centro delle conferenze erapieno fino al limite. Le nostre parolehanno attraversato la terra per rag-giungere i membri della Chiesa sparsinel mondo.

Ora torniamo a casa. Vi esortiamoa guidare con prudenza affinché lospirito di questo meraviglioso eventonon venga distrutto.

Noi ci auguriamo che il numero di maggio delle riviste della Chiesavenga usato nelle serate familiari, perripassare ciò che è stato detto durante

questa conferenza. Ciò che è statodetto da ognuno degli oratori rappre-senta il suo devoto impegno nell’im-partire una conoscenza che ispira eche aiuta coloro che hanno ascoltatoad essere migliore.

Possano la pace e l’armoniaregnare nelle vostre case. Mariti,amate vostra moglie. Ella è il vostrobene più prezioso. Mogli, incorag-giate e pregate per vostro marito.Hanno bisogno di tutto l’aiuto possi-bile. Genitori, trattate i vostri figlicon gentilezza. Essi sono la genera-zione nascente che porterà onore al vostro nome.

Ora, lasciandoci per una breve sta-gione, prego che Dio vi benedica,miei cari amici. Arrivederci. Nel nomedi Gesù Cristo. Amen. ■

Discorso di chiusuraP R E S I D E N T E G O R D O N B . H I N C K L E Y

Ciò che è stato detto da ognuno degli oratori rappresenta ilsuo devoto impegno nell’impartire una conoscenza che ispira.

Page 108: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

106

Nostro genero disse a sua figliaEliza, di tre anni, che per laserata familiare avrebbero

tenuto una lezione su un argomentospeciale. Lei fece un gran sorriso ecercò di indovinare quale fosse la sor-presa. «Deve essere su di me», disse,«perché io sono molto speciale!» Elizaricorda e sa chi è: una figlia moltospeciale di Dio. Lo ha imparato da suamadre, che fin dalla prima infanzia leha cantato come ninnananna il nostroinno di apertura: «Sono un figlio diDio» (Inni, numero 190).

In tutto il mondo, e in quasi ognilingua, le Giovani Donne dai dodici aidiciotto anni dichiarano la stessa cosa:«Siamo figlie di un Padre celeste che

ci ama e che noi amiamo» («Temadelle Giovani Donne», Progresso per-sonale delle Giovani Donne [libretto,2002], 5). Eppure, quando crescono,spesso perdono la fiduciosa cono-scenza di una bimba di tre anni, ossiache sono molto speciali. Spesso i gio-vani provano una «crisi d’identità»,domandandosi chi sono veramente.Gli anni dell’adolescenza sono anche ilmomento che io descrivo come «furtod’identità», intendendo con questoche le idee, le filosofie e gli inganni delmondo ci confondono, affliggono ecercano di derubarci della consapevo-lezza della nostra vera identità.

Una giovane molto brava mi hadetto: «A volte non sono certa di chisono. Non sento l’amore del Padreceleste. La vita sembra difficile. Lecose non vanno nel verso che volevo,speravo e sognavo». Ciò che ho dettoa lei, ora lo dico alle giovani ovunquesi trovino: so senza dubbi che sietefiglie di Dio. Egli vi conosce, vi ama eha un piano per voi. So che questo èil messaggio che il Padre celeste vuoleche vi porti.

I profeti e gli apostoli degli ultimigiorni attestano la nostra natura divina.Il proclama al mondo sulla famigliaafferma: «Ognuno di [noi] è un benea-mato figlio o figlia di spirito di genitoricelesti e, come tale, ognuno di [noi]possiede una natura e un destino

divini» (Liahona, ottobre 2004, 49).Inoltre il presidente Gordon B.Hinckley ha detto:

«Non siete seconde a nessuno:siete figlie di Dio.

Come diritto di nascita è giunto a voi qualcosa di bellissimo, sacro e divino. Non dimenticatelo mai. Il vostro Padre Eterno è il grandeMaestro dell’universo. Egli è Signoresu tutto, nondimeno, in quanto sieteSue figlie, ascolta anche le vostre pre-ghiere; vi ode, se voi Gli parlate. Eglirisponderà alle vostre preghiere, nonvi lascerà sole» («Rimanete sulla stradamaestra», Liahona, maggio 2004, 112).

Man mano che lascerete che la con-sapevolezza di essere figlie di Dio siradichi profondamente nella vostraanima, essa vi conforterà, rafforzerà lavostra fede e influenzerà la vostra con-dotta. Se lasciate che questo virtuosoprincipio adorni i vostri pensieri senzaposa, voi avrete fiducia nella presenzadi Dio, come promette il nostro temadella AMM (vedere DeA 121:45).

In che modo ognuna di noi puòsapere e sentire che siamo figlie del Padre celeste? C’è un velo tra il cielo e la terra, un «sonno e unoblio» (William Wordsworth, «Ode:Intimations of Immortality fromRecollections of Early Childhood»,strofa 5, linea 58) dal momento dellanascita. Questo è necessario affinchépossiamo «fare un’esperienza terrenaper progredire verso la perfezione, e infine realizzare il [nostro] destinodivino come eredi della vita eterna»(Liahona, ottobre 2004, 49). Il Padreceleste ci ama e vuole aiutarci a ricor-darci di Lui, quindi ci offre scorci dieternità. L’apostolo Paolo insegnò:«Lo Spirito stesso attesta insieme colnostro spirito, che siamo figliuoli diDio» (Romani 8:16). Lo Spirito ci offredelle intuizioni su chi siamo. Spessolo Spirito ci parla quando preghiamo,leggiamo le Scritture, meditiamo sugliatti di misericordia del Signore neinostri confronti, riceviamo le benedi-zioni del sacerdozio, serviamo gli altri

Figlie del Padre celesteS U S A N W. TA N N E RPresidentessa generale delle Giovani Donne

Il Padre celeste vi conosce e vi ama. Voi siete le Sue figliespeciali. Egli ha un piano per voi.

RIUNIONE GENERALE DELLE GIOVANI DONNE2 4 m a r z o 2 0 0 7

Page 109: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 107

o ci sentiamo amate e accettate.Mosè imparò chi era grazie a una

possente esperienza spirituale. Egliparlò con Dio a faccia a faccia eapprese di essere figlio di Dio, con unamissione speciale da compiere. Dopoquesta esperienza, Mosè fu poi tor-mentato da Satana. Ma poiché Mosèaveva provato la gloria di Dio, rico-nobbe che Satana non aveva alcunagloria. Dal momento che Mosè sapevadi essere figlio di Dio e che Dio avevauna missione per lui, ebbe il potere ela capacità di resistere a Satana, di giu-dicare rettamente, di invocare Dio peravere forza e di continuare ad averecon sé il Suo Spirito (vedere Mosè 1).

Questo schema si applica anche a noi. Man mano che comprendiamoe sentiamo chi siamo veramente,abbiamo maggiore capacità di ricono-scere la differenza tra il bene e il malee abbiamo maggior potere di resisterealla tentazione. Un modo in cui pos-siamo comprendere la missionedivina che il Signore ha per noi è tra-mite la nostra benedizione patriarcale.Si tratta di un messaggio molto speci-fico e individuale che possiamo rice-vere tramite il potere del sacerdozio.

Un altro modo per ricevere unaprospettiva spirituale sulla nostra

natura eterna arriva da un genitore oun dirigente che può rassicurarci, gra-zie a intuizioni ispirate, su chi siamoveramente. Occasionalmente lo Spiritomi ha sussurrato in modo specifico lavera identità dei miei figli. Ricordo che,la sera prima della nascita di uno deinostri figli, ebbi la chiara impressioneche questo bimbo sarebbe stato ungrande amico e aiutante per ciascunodei suoi fratelli. Questo si è dimostratoessere vero. Un’altra volta, quandouno dei nostri adolescenti era addolo-rato per essere stato coinvolto in unincidente automobilistico, udii distin-tamente queste parole nella mente:«Amo questo figlio e guiderò la suavita». E Lo ha fatto. Ho avuto ripetuta-mente tali sprazzi di comprensione.Quando i miei figli hanno avuto biso-gno di incoraggiamento, sono statabenedetta con la comprensione deiloro spiriti nobili ed eterni.

Vostra madre o vostro padre vi hamai esortato, mentre uscivate di casa,dicendo: «Ricordati chi sei»? Che cosaintendono dire? «Ricorda che fai partedi questa famiglia che ha una reputa-zione da mantenere». E anche, ancorapiù importante: «Ricorda che sei unafiglia di Dio e che devi agire di conse-guenza». I missionari indossano una

targhetta per ricordare costantementeche sono rappresentanti della Chiesadi Gesù Cristo dei Santi degli UltimiGiorni. Questo rammenta ai missio-nari di vestire modestamente e deco-rosamente, di trattare gli altri concortesia e di sforzarsi di avere l’imma-gine di Cristo sul loro volto. Devonofare queste cose perché indossanoquella targhetta, che mostra este-riormente la loro identità. Tramitealleanza, anche noi abbiamo assunto il nome di Cristo. Il Suo nomedovrebbe essere scolpito intimamentesul nostro cuore. Ci si aspetta ancheche agiamo come figli meritevoli delPadre celeste che, almeno figurativa-mente, ci ha mandato sulla terra conl’ammonizione: «Ricordatevi chi siete!»

Quando fui chiamata a servire voi,le Giovani Donne di questa chiesa,sapevo che avrei dovuto comportarmidi conseguenza. Un giorno una dellemie figlie prese la multa per aver par-cheggiato l’automobile sulla strada conil bollo scaduto. Mi occupai della fac-cenda e andai al palazzo del governoper spiegare che il documento stavaarrivando per posta. Entrai risoluta-mente dalla porta quando qualcuno mi disse: «Io so chi è lei». Questo mifermò e mi rammentò che anch’io

Page 110: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

108

dovevo ricordare chi sono: non solo la presidentessa generale delleGiovani Donne, ma soprattutto unafiglia di Dio.

Nei rapporti con gli altri dobbiamoricordare che anche loro sono figli del nostro Padre celeste. All’inizio delmatrimonio, mio marito diceva abba-stanza spesso: «Non ti ho sposata peril tuo aspetto». Alla fine lo presi un po’in giro dicendogli che non sembravatroppo lusinghiero. Allora mi spiegòciò che già sapevo: che intendevaessere il miglior complimento chepotesse farmi. Disse: «Ti amo per chisei internamente ed eternamente». Il Signore disse: «Non badare al suoaspetto né all’altezza della sua sta-tura… giacché l’Eterno non guarda a quello a cui guarda l’uomo: l’uomoriguarda all’apparenza, ma l’Eternoriguarda al cuore» (1 Samuele 16:7).In famiglia, nell’amicizia, nel fidan-zamento e nel matrimonio nondovremmo considerare solo la bel-lezza e il curriculum, ma anche ilcarattere, i buoni valori e la naturaereditata divinamente.

In un palo del Cile le GiovaniDonne hanno fatto questo al cam-peggio, scrivendo un libro sulle altruivirtuose qualità. Ogni giorno si cono-scevano meglio e scrivevano il beneintrinseco che scoprivano in ogni

persona presente. Alla fine del campeggio hanno espresso i lorosentimenti, aiutando ogni ragazza avedere maggiormente la divinità cheha in sé. La loro dirigente ha detto:«Eravamo letteralmente circondateda questo magnifico spirito di genti-lezza e buona volontà. Posso direonestamente che non ho mai sentitouna lamentela da parte delle ragazze!Esse hanno goduto di un dolce spirito di reciproca accettazione che non è spesso presente tra le adolescenti. Non ci sono state com-petizioni né contese. Il nostro cam-peggio è diventato un piccolo angolodi cielo» (corrispondenza personale).Le ragazze hanno riconosciuto e riaf-fermato la natura divina di ciascunadi loro e lo Spirito ha riempito ilcampo man mano che esprimevanoquesti pensieri virtuosi.

C. S. Lewis disse saggiamente: «Èuna cosa seria vivere in una società di possibili dei, e ricordare che la per-sona più noiosa e meno interessantecon cui può capitarvi di parlare, ungiorno potrebbe essere una creaturache, se vista adesso, sareste tentati diadorare… Non ci sono persone ordi-narie… Il vostro prossimo è quantodi più sacro sia presentato ai vostrisensi» («The Weight of Glory»,Screwtape Proposes a Toast and

Other Pieces, [1974], 109–110).Le Giovani Donne di ogni dove che

sanno che esse e gli altri sono figli di un amorevole Padre celeste dimo-strano il loro amore per Lui vivendoin modo virtuoso, pronto al servizioed esemplare. Mi hanno colpito delleGiovani Donne vestite modestamentein una zona molto calda e umida del Brasile. Esse hanno affermato: «La modestia non riguarda il clima.Riguarda il cuore». Queste giovanisapevano di essere figlie di Dio.

Mi ha commosso venire a saperedella bontà di cinque giovani studentidella Chiesa in Idaho che sono affo-gati in seguito a un terribile incidente.Erano conosciuti dai coetanei e nellacomunità perché osservavano lenorme di rettitudine e perché eranoesempi genuini di virtù e integrità.Questi giovani sapevano di essere figli e figlie di Dio.

Mi ha influenzato positivamenteanche l’esempio di un’altra giovane icui genitori hanno divorziato. Lei nonvoleva che i suoi fratelli e sorelle piùgiovani non si sentissero amati, cosìogni sera prega con loro e dice a tuttiquanto li ama. Questa giovane sa diessere figlia di un Padre celeste che la ama, e lei Lo ama volendo bene aisuoi fratelli.

Mi hanno commosso le azioni di

Page 111: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

certe giovani donne che vivono inun’area del mondo colpita da povertàe oppressione politica. Malgrado ledifficoltà, queste giovani si sonoincontrate al campeggio e hanno pen-sato a dei modi per sollevare gli altri.Hanno preparato dei kit per l’igieneper le donne in difficoltà. Hanno pre-stato ulteriore servizio alla comunità,negli ospedali e nelle case. Grazie alleloro azioni sappiamo che queste gio-vani comprendono la loro identità difiglie di Dio. Il mio cuore è gonfio d’a-more per queste giovani e per le gio-vani donne di ogni luogo. So che sietefiglie di un Dio che vi ama.

Per finire, vi racconterò un’espe-rienza per me dolce e sacra. Quandofui chiamata a servire come presiden-tessa generale delle Giovani Donne mi sentii spaventata e inadeguata.Rimasi sveglia molte notti a preoccu-parmi, pentirmi e piangere. Dopodiverse notti trascorse così, ebbi un’e-sperienza molto toccante. Iniziai apensare alle mie nipoti giovani donne,poi alle giovani donne del mio quar-tiere e rione, poi alle giovani chevedevo regolarmente alla scuola superiore, e poi vidi le giovani donnedella Chiesa di tutto il mondo, più dimezzo milione. Quel meravigliososentimento cominciò a circondarmi einondarmi. Provai grande amore per le giovani Sante degli Ultimi Giorni,per ciascuna di voi, e seppi che ciòche stavo provando era l’amore delnostro Padre celeste per voi. È statopossente e coinvolgente. Per la primavolta provai pace, perché seppi ciòche il Padre celeste voleva da me. Eglivoleva che vi testimoniassi del Suogrande amore per voi. E quindi vi atte-sto nuovamente che so senza ombradi dubbio che il Padre celeste vi cono-sce e vi ama. Voi siete le Sue figlie spe-ciali. Egli ha un piano per voi, e saràsempre presente per guidarvi e cam-minare al vostro fianco (vedere «Sonoun figlio di Dio»). Prego ardentementeche possiate saperlo e sentirlo. Nelnome di Gesù Cristo. Amen. ■

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 109

Sono grata per il nostro Salvatoree l’invito che tutti abbiamo:«Venite a Cristo, e siate perfetti

in Lui».1 Spero di potervi trasmetterequalcosa di ciò che ho pensato e sen-tito riguardo a: ricordarLo, pentirsi e cambiare. Credo di poter meglioesprimere quello che c’è nel miocuore parlandovi di tre donne e analizzando alcune lezioni che hoappreso dalle loro storie.

Comincerò con Ruth May Fox, che molti anni fa era la presidentessagenerale delle Giovani Donne. Servì in quella chiamata fino all’età di 84 anni. Sorella Fox nacque inInghilterra e a tredici anni raggiunse

quasi completamente a piedi la valledi Salt Lake con un gruppo di pio-nieri. Sua madre morì quand’era neo-nata, e così trascorse i primi dodicianni della sua vita con diverse fami-glie. Doveva essere una bambina dif-ficile da gestire perché sua nonna ladefinì una «cattiva ragazza» e si rifiutòdi prendersi cura di lei.2

Alla fine, Ruth si sposò ed ebbedodici figli. Condivise la sua fortetestimonianza coi figli e insegnòlezioni evangeliche mentre lavorava alloro fianco, ma ammise che i figli piùgrandi a volte subirono una duradisciplina perché era facilmente irrita-bile e non «contava sempre fino adieci»3 quand’era provocata. Si impe-gnò molto per dominare questa debo-lezza e finì per essere conosciuta peril suo cuore gentile e il servizio reso al prossimo.

La sorella Fox visse fino a 104 anni.Nella sua lunga vita provò grandi gioiee difficili prove e spiegava che «la vitainsegna dure lezioni. Le piante piùrobuste non crescono in serra e laforza di carattere non deriva dall’evi-tare i problemi».4

L’anno scorso sono salitasull’Independence Rock nel Wyomingper vedere dove la sorella Fox avevainciso il suo nome a tredici anni men-tre era in viaggio verso la Valle del

Ricordare, pentirsie cambiareJ U L I E B . B E C KPrima consigliera della presidenza generale delle Giovani Donne

Il sentiero più facile e veloce per raggiungere la felicità e la pace è quello di pentirsi e cambiare, non appena è possibile.

Page 112: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

110

Lago Salato. Negli ultimi 140 anni gliagenti atmosferici l’hanno quasi can-cellata, ma potei distinguere la scritta«Ruth May 1867». Volevo conosceremeglio questa grande dirigente ediscepola di Gesù Cristo che lavoròtutta la vita per migliorarsi e il cuimotto era: «Il regno di Dio o niente!».5

Segue la storia di una donna chechiamerò Mary. Era figlia di fedeli pio-nieri che si erano sacrificati molto peril Vangelo. Si era sposata nel tempio e aveva dieci figli. Era una donna di

talento che insegnò ai figli a pregare,a lavorare sodo e ad amarsi vicende-volmente. Pagava la decima e la fami-glia andava insieme alle riunionidomenicali su di un carro.

Sebbene sapesse che era contrarioalla Parola di Saggezza, prese l’abitu-dine di bere caffé e teneva una caffet-tiera dietro alla stufa. Sosteneva: «IlSignore non mi lascerà fuori del para-diso per una tazzina di caffé». Ma acausa di quella tazzina di caffé, nonpoteva avere una raccomandazione

per il tempio, né potevano averla ifigli che bevevano caffé insieme a lei.Benché sia vissuta fino a tarda età ealla fine si sia qualificata a rientrarenel tempio e rendervi servizio, solouno dei suoi dieci figli ebbe un degnomatrimonio nel tempio e gran partedella sua posterità, che ha raggiuntola quinta generazione, vive al di fuoridelle benedizioni del vangelo restau-rato in cui lei credeva e per cui i suoiantenati si erano sacrificati tanto.

L’ultima storia riguarda Christina(che non è il suo vero nome), che fu battezzata e suggellata ai genitoriquando era bambina, ma a un certopunto la sua famiglia smise di viveresecondo il Vangelo. Raggiunta l’adole-scenza, fece delle scelte sbagliate e fumolto infelice.

Un giorno le diedi un manuale del Progresso Personale e le dissi:«Questo libro ti aiuterà a inserire nellatua vita le virtù di Cristo, in modo chetu possa fare i cambiamenti che desi-deri. Ti invito a cominciare a lavorareoggi sul tuo libro, poi portalo allariunione di stasera e spiegami checosa hai imparato». Quella sera dissecon le lacrime agli occhi: «Oggi ho iniziato il mio progresso personale».Da quel giorno mi ha scritto qualchevolta. Ha ricominciato a frequentarele riunioni domenicali, l’AMM e ilseminario. Nel giro di due settimanela sorella e la madre andarono con leiin Chiesa. In seguito il padre si unì aloro e ora tutta la famiglia è ritornatainsieme al tempio.

Dunque, quali sono alcune lezioniche ho imparato da queste storie sulricordare, pentirsi e cambiare?

La prima lezione è che tutti fannodegli errori.6 Poco tempo fa mi tro-vavo con una bambina di otto anni il giorno del suo battesimo. Alla finedella giornata disse fiduciosa: «Sonostata battezzata da un giorno intero e non ho ancora peccato una volta!» Il suo giorno perfetto, però, non èdurato per sempre, e sono certa cheora sta imparando, come tutti noi, che

Page 113: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 111

per quanto ci impegniamo, non sem-pre evitiamo ogni brutta situazione,ogni scelta sbagliata o non ci control-liamo come dovremmo. Spesso sentoparlare della generazione eletta ereale di questa dispensazione, ma nonl’ho mai sentita chiamare la genera-zione perfetta. Gli adolescenti sonoparticolarmente vulnerabili perché ilpotere di Satana è reale e loro stannofacendo le loro prime grandi scelte inmodo indipendente. Di conseguenza,fanno anche i loro primi grandi errori.

Questo è ciò che accadde aCorianton nel Libro di Mormon.Corianton doveva svolgere fedelmenteuna missione, ma pensava di essereabbastanza forte e furbo da gestiresituazioni rischiose e cattive compa-gnie, e si trovò in grossi guai e gravipeccati quando iniziò a frequentare iposti sbagliati, le persone sbagliate e a fare le cose sbagliate.7

La mia seconda lezione è che il pentimento non è facoltativo. Ci è stato comandato di pentirci.8 IlSalvatore insegnò che a meno che nonci pentiamo e non diventiamo comefanciulli, non possiamo in alcun modoereditare il regno di Dio.9 Non dob-biamo lasciare che una tazzina di caffé,una cattiva abitudine o una decisionesbagliata ci sviino per tutta la vita.

Talvolta le persone non si preoccu-pano di pentirsi. Qualcuno ritiene che pentirsi sia troppo difficile. Altridicono che sono stanchi di sentirsi in colpa, o che sono stati offesi da un dirigente che li stava aiutando apentirsi. A volte rinunciano quandohanno fatto degli errori che li portanoa pensare che non ci sia speranza perloro. Alcuni immaginano che si senti-ranno meglio se abbandonano il van-gelo restaurato e si allontanano.

È Satana che mette nel cuore di chiha sbagliato pensieri senza speranza.Il Signore Gesù Cristo ci dà sempresperanza. Egli dice:

«Tu… fosti scelto per compiere l’o-pera del Signore; ma a causa della tra-sgressione, se non sei accorto, cadrai.

Ma ricorda: Dio è misericordioso;perciò pentiti di quello che hai fatto,che è contrario al comandamento cheti diedi, e sei ancora scelto e sei dinuovo chiamato all’opera».10

Il sentiero più facile e veloce perraggiungere la felicità e la pace èquello di pentirsi e cambiare, nonappena è possibile.

La lezione tre è che non siamo soli.Non possiamo fare un reale cambia-mento da soli. La nostra volontà e lebuone intenzioni non sono sufficienti.Quando facciamo degli errori o sce-gliamo male, dobbiamo avere l’aiutodel nostro Salvatore per tornare sullaretta via. Prendiamo il sacramento unasettimana dopo l’altra per dimostrarela nostra fede nel Suo potere di cam-biarci. Confessiamo i nostri peccati epromettiamo di abbandonarli.11

Quando i nostri maggiori sforzinon sono sufficienti, è mediante laSua grazia che riceviamo la forza percontinuare a provarci.12 Il Signoredice: «Se gli uomini vengono a me,mostrerò loro la loro debolezza. Iodo agli uomini la debolezza affinchépossano essere umili; e la mia graziabasta a tutti gli uomini che si umi-liano dinanzi a me; poiché, se si umi-liano dinanzi a me, ed hanno fede inme, allora farò in modo che le cose

deboli divengano forti per loro».13

Quando cerchiamo l’aiuto delSignore perché ci cambi, abbiamoquesta promessa: «Colui che si è pen-tito dei suoi peccati è perdonato, e io, il Signore, non li ricordo più».14 IlSignore non rinuncia nei nostri con-fronti. Egli dichiara: «Venite a me, voitutti che siete travagliati ed aggravati,e io vi darò riposo».15 La gioia e lapace che riceviamo quando sappiamodi essere stati perdonati è una benedi-zione divina. Quella pace giunge almomento stabilito dal Signore e a Suomodo, ma arriva.

La mia ultima lezione è che pos-siamo cambiare. Ogni giorno ci dàuna nuova possibilità di ricordare ilnostro Salvatore e seguire il Suoesempio. Senza pentirci non pos-siamo progredire.16 Ecco perché ilpentimento è il secondo principio del Vangelo.17

Invece di usare come scusa unadebolezza, lavoriamo ogni giorno persviluppare delle buone abitudini edelle qualità cristiane. Il presidenteSpencer W. Kimball disse: «La coltiva-zione delle virtù cristiane è un impe-gno oneroso e costante, non è cosaper i lavoratori stagionali o per coloroche non sono disposti a sforzarsi ripe-tutamente».18 Da Christina ho imparato

In Brasile, ragazze assistono alla riunione generale delle Giovani Donne.

Page 114: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

che sviluppare virtù cristiane è segnoche stiamo cambiando.

Poiché siamo tutti mortali, tutti facciamo degli errori. Il pentimentonon è facoltativo, ma non siamo soli.Abbiamo il Salvatore che ci aiuta apentirci. Sviluppando le Sue qualitànella nostra vita, sappiamo che stiamofacendo dei cambiamenti che ci aiu-tano ad avvicinarci a Lui.

La sorella Fox disse che il Vangeloera il suo «mantello di protezionedalle tentazioni, la [sua] consolazionenei dispiaceri, la [sua] gioia e gloria intutti i [suoi] giorni e la sua speranzadi vita eterna».19 Adottò il motto «Ilregno di Dio o niente» perché sapevache abbracciando il Vangelo con tuttoil cuore poteva ricevere la promessache il Salvatore ha fatto a ciascuno dinoi: «Chiunque si pente ed è battez-zato nel mio nome, sarà saziato; e sepersevera fino alla fine, ecco, io loterrò per innocente dinanzi al Padremio, nel giorno in cui mi leverò pergiudicare il mondo».20

È tramite il pentimento che sonoarrivata a conoscere il Salvatore, ementre cerco il Suo aiuto per cam-biare la mia fede e dipendenza da Luicrescono. Porto testimonianza dellaSua realtà e potere. Nel nome di GesùCristo. Amen. ■

NOTE1. Moroni 10:32.2. Vedere Janet Peterson and LaRene Gaunt,

Keepers of the Flame: Presidents of theYoung Women (1993), 33–34.

3. Vedere Keepers of the Flame, 38.4. Keepers of the Flame, 41.5. Keepers of the Flame, 49.6. Vedere «Repentance», Bible Dictionary, 761.7. Vedere Alma 39:1–9.8. Vedere DeA 19:15.9. Vedere 3 Nefi 11:38.

10. DeA 3:9–10.11. Vedere DeA 58:43.12. Vedere «Grace», Bible Dictionary, 697.13. Ether 12:27.14. DeA 58:42.15. Matteo 11:28.16. Vedere «Repentance», Bible Dictionary,

760–761.17. Vedere Articoli di Fede 1:4.18. «Privilegi e responsabilità delle sorelle»,

La Stella, aprile 1979, 177.19. Keepers of the Flame, 49.20. 3 Nefi 27:16.

112

Lungo un percorso in un canyonvicino a casa mia c’è un cartelloche dice: Rimanete sul sentiero.

Quando ci si addentra diventa prestochiaro che è un buon consiglio. Cisono salite, curve e pendenze sco-scese. In certi punti il terreno sotto-stante è instabile, inoltre in alcuniperiodi dell’anno può capitare divedere dei serpenti a sonagli. Il miomessaggio di stasera è lo stesso che è riportato su quel cartello: Rimanetesul sentiero.

Diversi anni fa feci un’escursionesulle Teton Mountains del Wyomingcon un gruppo di Giovani Donne. Fu un percorso difficile e il secondogiorno arrivammo nel punto più

pericoloso dell’escursione. Stavamoper attraversare il Passo dell’Uragano,così chiamato per via dei forti ventiche vi soffiano quasi sempre. La guar-dia forestale ci aveva istruite di restareal centro del sentiero, chinarci il piùpossibile nella parte più esposta alvento, fissare tutto bene negli zaini e procedere velocemente. Non era un posto in cui fare fotografie o indu-giare. Fui sollevata e felice quandoogni giovane superò quel punto consuccesso. E sapete: nessuna di lorochiese quanto si poteva avvicinare albordo del sentiero!

Talvolta, lungo i sentieri della vita,vogliamo soffermarci in posti perico-losi pensando che sia divertente edemozionante, e che noi abbiamo ilcontrollo della situazione. A voltepensiamo di poter vivere sull’orlo e di mantenere comunque la nostravirtù. Ma quello è un posto perico-loso. Come ci disse il profeta JosephSmith: «La felicità è l’obiettivo e il finedella nostra esistenza; e se seguiremoil sentiero che conduce ad essa laotterremo; questo sentiero è la virtù»(Insegnamenti del profeta JosephSmith, compilati da Joseph FieldingSmith, 200).

Il consiglio del Signore ad EmmaSmith riportato in Dottrina e Alleanze25 è il Suo consiglio a tutte le Sue pre-ziose figlie. Lì ci viene dato un codice

Rimanete sulsentieroE L A I N E S . D A LT O NSeconda consigliera della presidenza generale delle Giovani Donne

A volte pensiamo di poter vivere sull’orlo e di mantenerecomunque la nostra virtù. Ma quello è un posto pericoloso.

Page 115: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 113

di condotta e ci è raccomandato dicamminare «nei sentieri della virtù»(versetto 2). La virtù «è un modello dipensiero e comportamento basato sunorme morali elevate» (Predicare ilmio Vangelo, 125). Quali sono quindile norme morali elevate che ci aiutanoad essere virtuose?

La virtù racchiude la modestia: nel pensiero, nel linguaggio, nell’ab-bigliamento e nel comportamento. La modestia è il fondamento dellacastità. Come una persona non per-corre un sentiero abitato dai serpentia sonagli a piedi nudi, così oggi nelmondo essere modesti è essenzialealla nostra salvezza. Quando siamomodeste, mostriamo agli altri che comprendiamo, quali figlie, ilnostro rapporto col Padre in cielo.Dimostriamo che Lo amiamo e chestaremo come Sue testimoni in tuttele cose. Essere modeste fa sapere aglialtri che noi siamo virtuose (vedere«Tu, Signor, ci sei vicino», Inni, 187).La modestia non è una questione di tendenza. È questione di cuore e di santità. Non significa essere allamoda. Significa essere fedeli. Nonvuol dire essere appariscenti, maessere caste e osservare le alleanze.Non significa essere popolari, maessere pure. Per modestia s’intendemantenerci con sicurezza sul sentierodella castità e della virtù. È chiaro che la virtù è un requisito per l’esalta-zione. Mormon ci aiuta a compren-dere che virtù e castità sono «piùcar[e] e più prezios[e] sopra ognicosa» (Moroni 9:9). Non possiamopermetterci di essere superficiali eavvicinarci troppo all’orlo. Quello èun terreno pericoloso per qualsiasifiglia di Dio.

In Dottrina e Alleanze sezione 25 ci è raccomandato che dobbiamoattenerci alle nostre alleanze (vedereversetto 13). Attenersi vuol dire perme attaccarsi, aderire e conformarsistrettamente alle promesse cheabbiamo fatto al Signore. Le nostrealleanze ci rafforzeranno per resistere

alla tentazione. Osservare le nostrealleanze ci stabilizzerà sul sentierodella virtù. Tenendo fede alle alle-anze che abbiamo fatto al battesimo,rimarremo al centro del sentiero.L’anziano Jeffrey R. Holland ci dice:

«Iniziando con il battesimo, fac-ciamo delle alleanze mano a manoche seguiamo questo sentiero che ci porta alla vita eterna, e rimaniamosul sentiero osservando le alleanze…

Se ci manteniamo sul sentiero del-l’alleanza, i suggerimenti dello SpiritoSanto saranno sufficienti per aiutarcinelle nostre necessità. Questo sen-tiero la maggior parte dei giorni è insalita, ma l’aiuto che riceviamo per

avanzare è letteralmente divino. I tremembri della divinità, il Padre, il Figlioe lo Spirito Santo, ci aiutano in virtùdelle alleanze che abbiamo fatto.

Per ricordarci queste alleanze ognisettimana prendiamo il sacramento.Nella preghiera che viene espressaper il pane testimoniamo «a te, o Dio,Padre Eterno, [che siamo] disposti aprendere su di [noi] il nome di tuoFiglio, e a ricordar[ci] sempre di lui e ad obbedire ai suoi comandamentich’egli ha dati [a noi], per poter averesempre con [noi] il suo Spirito» [DeA 20:77] («Ciò che vorrei che ogninuovo convertito sapesse, e ognimembro di vecchia data ricordasse»,

Page 116: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

114

Liahona, ottobre 2006, 11, 12).Guidate dal Suo Spirito, voi sarete

fiduciose e felici, e la virtù adornerà ivostri pensieri senza posa. Il Libro diMormon descrive che cosa accaddequando un’intera società osservò lealleanze e visse in modo puro e vir-tuoso: «E certamente non potevaesservi un popolo più felice fra tutti i popoli che erano stati creati dallamano di Dio» (4 Nefi 1:16). Guidatedallo Spirito Santo, voi sarete ancheuna retta influenza per gli altri.

Nel mio ufficio tengo le fotografiedi generazioni di donne della miafamiglia: mia bisnonna, mia nonna,mia madre e mia figlia, Emi. La lorovita di impegno e fede nel Piano mi ha aiutato a far meglio e ad allungareil passo. Guardando ora quelle foto-grafie riesco a vedere molto chiara-mente l’importanza di vivere unavita virtuosa. Oggi non solo ho una figlia, ma anche cinque nuore e cinque nipotine da aggiungere alle fotografie. Sento la granderesponsabilità di vivere in modoesemplare in virtù e santità dinanzi a loro. Anche se siete le prime nellegenerazioni a venire, voi avete unaresponsabilità nei confronti dicoloro che seguiranno.

Recentemente ho ripetuto l’escur-sione di cui ho parlato all’inizio, que-sta volta insieme a mio marito e a un gruppo di amici della nostra età.

Quando cominciammo era facile edemozionante, ma prima di arrivare a destinazione eravamo esausti e iosapevo di essere nei guai. Non eropreparata fisicamente come lo eroanni prima con le Giovani Donne,avevo preparato l’equipaggiamentosenza troppa cura e mi ero portatatroppo. Il peso del mio zaino comin-ciò a rendermi stanca e pronta arinunciare. Anche gli altri pativano l’al-titudine, la salita e il peso da portare.Mio marito se ne accorse e affrettò ilpasso. Mi sentii abbandonata. Tuttavia,dopo circa un’ora, potei vedere miomarito ridiscendere il sentiero dall’al-tra parte della valle. Mi stava correndoincontro. Quando mi raggiunse preseil mio zaino, mi asciugò le lacrime e miportò a destinazione: un lago cristal-lino circondato da alti pini. Poi si voltò,tornò indietro lungo il sentiero e fecelo stesso altre quattro volte per gli altriescursionisti. Mentre lo osservavo erodispiaciuta di essere così impreparatae ancor di più di aver portato tantecose inutili nel mio zaino che avevanoaggiunto peso a ciò che aveva portatoper me. Ma fui molto grata per la suaforza, il suo altruismo, la sua prepara-zione e il suo amore.

Quando salite sulle montagne dellavita, rimanete sul sentiero della virtù.Ci saranno altri che vi aiuteranno: ivostri genitori, i familiari, i vescovi, iconsiglieri e altri amici retti di tutte le

età. Se siete stanche o sbagliate strada,cambiate direzione e tornate sul sen-tiero della virtù. Ricordate sempre che il Salvatore è lì per voi. Egli vi per-metterà di pentirvi, vi rafforzerà, alleg-gerirà i vostri fardelli, asciugherà levostre lacrime, vi conforterà e conti-nuerà ad aiutarvi a restare sul sentiero.

Il Salvatore è l’esempio perfetto di virtù. Quando Gesù percorse lestrade della Terra Santa, andò «attornofacendo del bene» (Atti 10:38). Egliguarì gli ammalati, fece vedere i ciechie risuscitare i morti. «Insegnava i prin-cipi dell’eternità, la realtà della nostraesistenza preterrena, lo scopo dellanostra vita sulla terra e il [nostro]potenziale [come]… figlie di Dio…nella vita a venire» («Il Cristo vivente: latestimonianza degli apostoli», Liahona,aprile 2000, 2). Uno dei miei versettipreferiti è: «Confidati nell’Eterno contutto il cuore, e non t’appoggiare sultuo discernimento. Riconoscilo in tuttele tue vie, ed egli appianerà i tuoi sen-tieri» (Proverbi 3:5–6).

Attesto che questo è vero. Egli nonsolo ha indicato la via, ma a volte miha condotto per mano. «La Sua via è la strada che conduce alla felicità in questa vita e alla vita eterna nelmondo a venire» («Il Cristo vivente»,Liahona, aprile 2000, 3). Rendo testi-monianza che Egli vive! Egli ascolteràle vostre preghiere e guiderà i vostripassi. Gesù Cristo è il nostro Esempioe la nostra Guida. Rimanete sul sen-tiero! Siate modeste. Attenetevi allevostre alleanze e siate degne dellacompagnia dello Spirito Santo. IlSignore promette: «Siate di buonanimo poiché io vi condurrò innanzi.Il regno è vostro e le sue benedizionisono vostre, e le ricchezze dell’eter-nità sono vostre» (DeA 78:18).Rimango veramente attonita per via«della Sua vita senza pari e dell’infi-nito potere del Suo grande sacrificioespiatorio» («Il Cristo vivente»,Liahona, aprile 2000, 2; corsivo del-l’autore). Nel nome di Gesù Cristo.Amen. ■

Page 117: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 115

Mie care giovani donne, sieteuna magnifica visione in questa grande sala. Siete

accompagnate dalle vostre madri einsegnanti. Al di fuori di questo Centrodelle conferenze centinaia e migliaia di altre sono riunite in tutto il mondo.Ci ascolteranno in tantissime lingue. I nostri discorsi saranno tradotti nellaloro madrelingua. L’opportunità di parlarvi è un’immensa responsabilità;ma è anche una magnifica occasione.Prego per avere la guida dello SpiritoSanto in ciò che dirò.

Altri hanno trattato eloquente-mente il tema di questa riunione. Lo

menzionerò soltanto. È la parola delSignore rivelata nella sezione 121 diDottrina e Alleanze, che dice:

«La virtù adorni i tuoi pensierisenza posa; allora la tua fiducia si raf-forzerà alla presenza di Dio; e la dot-trina del sacerdozio si distillerà sullatua anima come una rugiada del cielo.

Lo Spirito Santo sarà tuo compa-gno costante, e il tuo scettro, unoscettro immutabile di rettitudine e di verità; e il tuo dominio sarà undominio perpetuo, e senza mezzicoercitivi fluirà verso di te per sempree in eterno» (versetti 45–46).

Potrebbe esserci promessa piùgrande di queste straordinarie paroledi rivelazione da parte del Signore?Queste sono le parole di Dio, date inrivelazione al profeta Joseph. Portanocon sé una magnifica promessa pertutti coloro che lasceranno che lavirtù adorni i loro pensieri senza posa.

Voi giovani donne siete sulla sogliadella vita. Siete abbastanza grandi daessere state battezzate. Siete abba-stanza giovani che il mondo futurodei vostri sogni è ancora davanti a voi. Ognuna di voi è una figlia di Dio.Ciascuna di voi è una creatura dellaDivinità. Voi siete letteralmente figliedell’Onnipotente. Non c’è limite alvostro potenziale. Se prenderete il

controllo della vostra vita, il futurosarà pieno di opportunità e gioia. Nonpotete permettervi di sprecare i vostritalenti o il vostro tempo. Davanti a voici sono grandi opportunità.

Ora vi offro una semplice ricettache, se osservata, vi garantirà la felicità. È un semplice programmache consta di quattro punti. È cosìcostituito: (1) pregare; (2) studiare; (3) pagare la decima e (4) frequentare le riunioni.

Parlo del primo punto: la preghierapersonale. Siete figlie del nostro Padreceleste. Egli è il vostro genitore celeste.Parlate con Lui. Ogni sera e ogni mat-tina inginocchiatevi ed esprimeteGli la gratitudine del vostro cuore. Parlatedelle benedizioni che desiderate e dicui avete bisogno. Non dimenticatemai che questa chiesa ebbe inizio con l’umile preghiera del giovaneJoseph Smith nel bosco della fattoria di suo padre. Da quella straordinariaesperienza, che chiamiamo la PrimaVisione, è cresciuta quest’opera fino a stabilirsi in 160 nazioni, con più didodici milioni di fedeli. È proprio lapersonificazione della visione diDaniele della pietra staccatasi dallamontagna senz’opera di mano che èrotolata fino a riempire la terra intera(vedere Daniele 2:44–45).

Non solo potete offrire preghiereindividuali, ma potete incoraggiare i vostri genitori a dire le preghierefamiliari, se non le state facendo. Lapreghiera è un ponte sul quale pos-siamo avvicinarci al nostro Padre cele-ste. Non costa nulla. Richiede solofede e sforzo. Non c’è nulla di più gra-tificante che inginocchiarsi in umilepreghiera. È un gesto che dimostraamore per la Divinità, poiché Dio è lafonte di tutto ciò che è buono. È ungesto che dimostra rispetto. Non v’èalcun sostituto. È una comunicazionepersonale con Dio.

Il secondo punto del mio elenco èlo studio. Che cosa comprende questasemplice parola di sei lettere? Primo lostudio delle Scritture. Potreste leggere

La virtù adorni i tuoi pensierisenza posaP R E S I D E N T E G O R D O N B . H I N C K L E Y

Non c’è limite al vostro potenziale. Se prenderete il controllodella vostra vita, il futuro sarà pieno di opportunità e gioia.

Page 118: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

116

solo delle parti dell’Antico Testamento,ma contiene grandi lezioni. Il NuovoTestamento è una miniera d’oro.Contiene i quattro Vangeli: Matteo,Marco, Luca e Giovanni, come pure gliAtti degli Apostoli e altri scritti. Cercatedi leggere uno dei Vangeli, magari illibro di Giovanni. Quando avete termi-nato, prendete il Libro di Mormon.

Due anni fa lanciai la sfida a tutta laChiesa di leggere il Libro di Mormonprima della fine dell’anno. È sorpren-dente quanti l’abbiano raccolta. Tutticoloro che l’hanno fatto sono statibenedetti per il loro sforzo. Man manoche si sono immersi nella lettura, laloro testimonianza del Redentore èaumentata, il loro cuore è stato riani-mato e lo spirito toccato. Alcune di

voi erano troppo giovani per averloletto allora, ma non siete troppo gio-vani per cominciare a leggerlo adesso.

Oltre allo studio ecclesiastico c’èl’impegno dell’istruzione. Decideteora, mentre siete giovani, di otteneretutta l’istruzione che potete. Viviamoin un’epoca altamente competitiva, equesto non farà altro che aumentare.L’istruzione è la chiave che aprirà laporta alle occasioni.

Potete programmare di sposarvi, esperarlo, ma non siete certe che que-sto avverrà. E anche se vi sposate, l’istruzione vi sarà di grande beneficio.Non limitatevi a tirare avanti, a far trascorrere i giorni senza migliorare la vostra vita. Il Signore vi benedirà se vi impegnate. La vostra vita sarà

arricchita e la vostra visione allargataman mano che la vostra mente si apriràa nuove esperienze e conoscenze.

Il punto successivo è il pagamentodella decima. Gloriosa è la promessadel Signore riguardo a coloro chepagano la decima. Egli dice nella rive-lazione moderna che «non sarannobruciati» (vedere DeA 64:23).

La Sua grande promessa si trovanelle parole di Malachia. Egli disse:«L’uomo dev’egli derubare Iddio?Eppure voi mi derubate. Ma voi dite:‹In che t’abbiam noi derubato?› Nelledecime e nelle offerte…

Portate tutte le decime alla casa deltesoro, perché vi sia del cibo nella miacasa, e mettetemi alla prova in questo,dice l’Eterno degli eserciti; e vedrete

Page 119: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA MAGG IO 2 0 0 7 117

s’io non v’apro le cateratte del cielo enon riverso su voi tanta benedizione,che non vi sia più dove riporla»(Malachia 3:8, 10).

Poi continua a parlare di qualcosadi molto interessante. Ascoltate:

«E, per amor vostro, io minacceròl’insetto divoratore; ed egli nondistruggerà più i frutti del vostrosuolo, e la vostra vigna non abortiràpiù nella campagna, dice l’Eternodegli eserciti.

E tutte le nazioni vi diranno beati,perché sarete un paese di delizie, dice l’Eterno degli eserciti» (Malachia3:11–12).

Anche se la decima si paga coldenaro, la cosa più importante è che si paga con la fede. Non ho maiincontrato nessuno che pagasse unadecima onesta e se ne lamentasse.Costui, piuttosto, ripone la sua fidu-cia nel Signore, e il Signore non l’hamai dimenticato.

Quand’ero bambino, a dicembremio padre ci portava sempre dall’altrolato della strada a casa del vescovoDuncan per la liquidazione delledecime. Il vescovo non aveva un uffi-cio all’interno del rione, così dovevalavorare nella sua casa. Ci sedevamotutti nel soggiorno, e lui ci invitavauno alla volta in sala da pranzo. Lanostra decima poteva ammontare aventicinque centesimi, o forse cin-quanta centesimi, ma era la decima di un pagatore totale. Egli scrivevauna ricevuta e registrava l’importo suiregistri del rione. La somma potevaessere talmente piccola che costava dipiù la ricevuta del suo valore. Ma sta-bilì un’abitudine che è continuata pertutti questi anni. Col pagamento delladecima sono giunte innumerevolibenedizioni come promesso dalSignore.

Mi sposai durante la Depressioneeconomica, quando il denaro erascarso, ma noi pagavamo la nostradecima e in un modo o nell’altro nonpatimmo mai la fame, ne ci mancò ilnecessario.

Il quarto punto è partecipare alle riunioni, le riunioni sacramentali.Nulla può sostituire il fatto di pren-dere parte al sacramento della cenadel Signore. È un atto solenne, sacroe meraviglioso poter prendere il panee l’acqua in rimembranza del corpo edel sangue del Salvatore dell’umanità.

Nella storia umana non c’è eventoaltrettanto significativo quanto il sacrificio espiatorio del nostro divinoRedentore. Nulla gli è paragonabile.Senza di esso la vita non avrebbe signi-ficato. Sarebbe un viaggio senza scopo.

Con esso ci è assicurata la vitaeterna. La morte non è la fine, ma unpassaggio verso un’esperienza piùgloriosa.

Tutto questo è simboleggiato nel

sacramento. Tutte le altre questionitrattate alle nostre riunioni sonomeno importanti se paragonate alprendere gli emblemi del sacrificiodel nostro Signore.

Se voi farete queste quattro cose, vi prometto che la vostra vita porteràfrutto, che la vostra felicità saràgrande, che i vostri successi sarannoeccezionali e soddisfacenti sotto ogniaspetto.

Possa il Signore benedirvi, mie care giovani sorelle; possano le Sue benedizioni giungervi in ognimomento e condizione. Vi vogliamobene. Preghiamo per voi. Possa il cielosorridervi. Questa è la mia umile pre-ghiera, nel sacro nome di Gesù Cristo.Amen. ■

Page 120: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

118

I N D I C E D E L L E S T O R I E R A C C O N TAT E D U R A N T E L A C O N F E R E N Z ASegue un elenco di alcune esperienze raccontate nei discorsi della conferenza generale che possono essere utili nello studio personale, nelle serate familiari e nell’insegnamento. (I numeri di pagina si riferiscono all’inizio dei discorsi).

Oratore Storia Dottrine o principiPresidente Gordon B. Hinckley il giovane Joseph F. Smith in un sogno incontra alcuni purezza, obbedienza

profeti, 60il giovane Gordon B. Hinckley alla liquidazione delle decima, fededecime, 115

Presidente Thomas S. Monson quattro figli con la distrofia muscolare, 22 amore, vita eternauna ragazza, dopo aver assistito ad una conferenza, decide fede, battesimodi farsi battezzare, 41benedice un amico malato mentre si trovava in Marina, 57 gratitudine, potere del sacerdoziobenedice un padre morente su richiesta dei parenti, 57 decima, potere del sacerdozio

Presidente James E. Faust un giovane sacerdote ordina un insegnante, 54 testimonianza, potere del sacerdoziofamiglie trovano pace perdonando l’assassino di alcune perdono, umiltàpersone loro care, 67

Presidente Boyd K. Packer riceve rassicurazione ascoltando un coro della Primaria, 26 ispirazione, musicaAnziano L. Tom Perry un presidente del quorum dei diaconi contribuisce alla riattivazione, servizio, chiavi del

riattivazione di alcuni ragazzi, 85 sacerdozioAnziano Russell M. Nelson una donna impantanata nel peccato cerca il perdono, 102 pentimento, speranzaAnziano M. Russell Ballard gratitudine per coloro che preservarono la Bibbia, 80 Scritture, sacrificioAnziano Joseph B. Wirthlin impara a non staccare gli occhi dalla palla, 45 obbedienza, diligenza

resiste alla tentazione di imbrogliare, 45 onestà, coraggioAnziano Robert D. Hales un pilota si rifiuta di apprendere le procedure d’emergenza, 48 obbedienza, preparazione

pilota, disorientato nella notte, precipita, 48 obbedienza, fedeAnziano David A. Bednar parabola dei cetriolini sottaceto e della trasformazione rinascita spirituale, santificazione

spirituale, 19Anziano Jay E. Jensen il canto dei missionari apre la strada che porta alla lavoro missionario, musica

conversione, 11Anziano John B. Dickson un giovane s’impegna a osservare la Parola di Saggezza, 14 Parola di Saggezza, obbedienzaBonnie D. Parkin cestino delle benedizioni familiari, 34 gratitudine, avversità

ringraziamento da parte di una sorella della Società gratitudine, amoredi Soccorso, 34

Vescovo Keith B. McMullin delusioni iniziali a scuola e nel football, 51 preparazione, diligenzaVicki F. Matsumori un simpatizzante prega in merito al battesimo, 76 preghiera, fede

aiuto ricevuto dal padre nel preparare un discorso da famiglia, onestàtenere in Chiesa, 76

Anziano Glenn L. Pace una giovane è l’unico santo nella sua scuola superiore, 78 avversità, coraggioda ragazzino ha ottenuto una testimonianza, 78 testimonianza, fede

Anziano Gary J. Coleman conversione quando era uno studente universitario, 92 rivelazione, battesimoCharles W. Dahlquist II battesimo di un pioniere nonostante l’opposizione, 94 avversità, sacrificio

trova la madre intenta a pregare per lui, 94 preghiera, genitoriAnziano Yoshihiko Kikuchi il Signore pone fine alla siccità quando i santi pagano decima, fede, obbedienza

la decima, 97Susan W. Tanner in un campeggio giovani donne riconoscono le qualità esempio, unità

virtuose, 106testimonianza che il Padre celeste conosce tutti i figli, 106 natura divina, amore

Julie B. Beck fede di Ruth May Fox, 109 sacrificio, esempiogiovani donne s’impegnano nel Progresso personale, 109 fede, riattivazione

Condividete con altriVoi e i vostri familiari avete avuto delle buone esperienze d’apprendimento dalla conferenza generale? Raccontatecele.

Intitolate il vostro racconto (non più di quattrocento parole) «Learning from Conference», e inviatelo a [email protected] oppure a Liahona, Room 2420, 50 E. North Temple Street, Salt Lake City, UT 84150-3220, USA.

Page 121: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA M AGG I O 2007 119

Iseguenti testi di riferimento pos-sono essere usati per arricchire, ma

non sostituire, le lezioni contenutenel Manuale 2 del Sacerdozio diAaronne e nel Manuale 2 delleGiovani Donne. Alcune attività elen-cate nelle guide Dovere verso Dio oProgresso personale possono esseresviluppate durante le lezioni oppurepotete incoraggiare i membri del quo-rum o classe a svolgerle a casa.

Vi preghiamo di presentare lelezioni nell’ordine in cui sono stam-pate. Il manuale non contempla unalezione specifica per Natale, ma, sevolete tenerla, prendete in considera-zione le Scritture, i discorsi della con-ferenza generale, gli articoli delleriviste della Chiesa, le immagini e gliinni che trattano del Salvatore.

Per trovare la versione on-linenon in lingua inglese di queste guide, consultate il sito Internetwww.lds.org, cliccate su «Languages»e scegliete la lingua desiderata.Cliccate su «Liahona», poi scegliete ilnumero di maggio 2007. La versioneinglese dei testi di riferimento si puòtrovare sul sito www.lds.org cliccandosu «Gospel Library». Nella colonna didestra ci sono i collegamenti ai testidi riferimento più attuali.

Giovani DonneManuale 2Lezione 26: Il sacramento

L. Tom Perry, «Mentre prendiamoil sacramento», Liahona, maggio2006, 39. Potreste sostituire la storiadi Pamela con quella dell’anzianoPerry in vacanza in un luogo di villeg-giatura.

Progresso personale, «Attivitàbasate sulla fede», attività numero 4.Lezione 27: Rafforzare la testimo-nianza tramite l’obbedienza

Henry B. Eyring, «La preparazionespirituale: iniziate presto e siatecostanti», Liahona, novembre 2005,37. Servitevi dei quattro punti indicatidall’anziano Eyring quando discutetesu come l’obbedienza rafforza la testi-monianza.Lezione 28: Il libero arbitrio

Robert D. Hales, «Agiamo da noistessi: il dono e i benefici del liberoarbitrio», Liahona, maggio 2006, 4.

Potreste sostituire la storia del presi-dente Tanner con l’elenco dell’an-ziano Hales sulle sei scelte di base.

Wolfgang H. Paul, «Il dono dellibero arbitrio», Liahona, maggio2006, 34. Integrate la citazione delpresidente Smith esaminando i motiviper cui, secondo l’anziano Paul, illibero arbitrio è importante.Lezione 29: L’esaltazione

James E. Faust, «Da che parte mischiererò?», Liahona, novembre2004, 18. Servitevi del consiglio delpresidente Faust per mostrare cheprendere ora una posizione ci aiuteràa perseverare sino alla fine.

David A. Bednar, «Per poter avere sempre con sé il suo Spirito»,Liahona, maggio 2006, 28. Quandoinsegnate l’importanza di ricevere leordinanze e di stringere alleanze, ser-vitevi di «L’ordinanza e l’alleanza ine-renti al battesimo».Lezione 30: Rafforzare la testimonianza tramite il servizio

Thomas S. Monson, «Un fermosostegno», Liahona, novembre 2006,62. Raccontate la storia del presidenteMonson sulla classe delle GiovaniDonne al posto di una di quelle ripor-tate nella sezione «Il servizio sinceroporta alla gioia».

Progresso personale, «Attivitàbasate sulle buone opere», attivitànumero 1, 2, 5 e 6.Lezione 31: Le leggi del Paese

Russell M. Nelson, «Beati quelliche s’adoperano alla pace», Liahona,novembre 2002, 39. Usate la sezione«Obblighi civili» del discorso quandotrattate l’amore per la patria.Lezione 32: L’importanza della vita

Russell M. Nelson, «La Creazione»,Liahona, luglio 2000, 102. Servitevidel discorso per spiegare le meravi-glie della Creazione.

Progresso personale, «Attivitàbasate sulla natura divina», attivitànumero 1.Lezione 33: Il sacro potere di procreare

Richard G. Scott, «La santità delladonna», Liahona, luglio 2000, 43.Raccontate la storia dell’incontro del-l’anziano Scott con le giovani donnenel furgone. Mettete in contrapposi-zione il loro comportamento e abbiglia-mento con gli standard della Chiesa.

Testi di riferimento per ilSacerdozio di Aaronne e leGiovani Donne

Le riunioni delSacerdozio diMelchisedec e della

Società di Soccorso dellaquarta domenica del mesesaranno dedicate agli«Insegnamenti per il nostrotempo». Ogni lezione potràessere preparata utiliz-zando uno o più discorsidella più recente confe-renza generale. I presidentidi palo e distretto possonoscegliere quali discorsi farusare, oppure lasciare que-sta responsabilità ai vescovie presidenti di ramo. I diri-genti devono ribadire l’im-portanza che i fratelli delSacerdozio di Melchisedece le sorelle della Società diSoccorso studino gli stessidiscorsi nelle stesse dome-niche.

Coloro che partecipanoalle lezioni della quartadomenica sono incoraggiatia studiare e a portare inclasse la Liahona dell’ultimaconferenza generale.

Suggerimenti perpreparare una lezione sui discorsi

Pregare affinché loSpirito Santo sia con voi

mentre studiate e insegnateil discorso (o i discorsi).Potreste essere tentati ausare materiale diverso perpreparare la lezione, ma idiscorsi delle conferenzesono i testi di studio appro-vati. Il vostro incarico èquello di aiutare gli altri adapprendere e a vivere ilVangelo come insegnatonelle più recenti confe-renze generali della Chiesa.

Leggere il discorso(i)cercando i principi e le dot-trine più inerenti ai bisognidei membri della classe.Cercare anche le storie, iriferimenti scritturali e ledichiarazioni che possonoaiutare a insegnare questiprincipi.

Preparare uno schema dicome insegnare i principi ele dottrine. Lo schema devecomprendere le domandeche aiutano i membri dellaclasse a:• Cercare nel discorso(i)

i principi e le dottrine.• Pensare al significato.• Condividere le espe-

rienze, le idee e la testi-monianza.

• Vivere questi principi edottrine. ■

Insegnamenti per il nostrotempo

Mesi

maggio–

ottobre 2007

novembre 2007–

aprile 2008

Sussidi per la lezione della quartadomenica

Discorsi pubblicati nella Liahona di maggio

2007*

Discorsi pubblicati nella Liahona di

novembre 2007*

*I discorsi si possono anche trovare on line (in molte lingue) sul sito www.lds.org.

Page 122: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

120

«Il sacro potere di procreare»,Liahona, giugno 2005, 38. Servitevi di«La famiglia: un proclama al mondo» asostegno dei principi contenuti nellalezione.Lezione 34: Attenersi alle normedel Signore

James E. Faust, «La vostra luce:uno stendardo per tutte le nazioni»,Liahona, maggio 2006, 111.Raccontate la storia di Giovannad’Arco alla fine della lezione, poi con-cludete con l’incoraggiamento delpresidente Faust di mantenere stan-dard elevati.

Progresso personale, «Attivitàbasate sull’integrità», attività numero 1.Lezione 35: Scelte sagge

Richard G. Scott, «Come viverebene in mezzo al male sempre cre-scente», Liahona, maggio 2004, 100.Potreste sostituire l’introduzione conla storia del villaggio di Quiriza.

Robert D. Hales, «Agiamo da noistessi: il dono e i benefici del liberoarbitrio», Liahona, maggio 2006, 4.Potreste includere il concetto dell’an-ziano Hales di lasciare ai figli e ai nipotiuna lezione di grande importanza.Lezione 36: L’onestà

Richard C. Edgley, «Tre asciuga-mani e un giornale da 25 centesimi»,Liahona, novembre 2006, 72. Perconcludere la lezione raccontate lastoria del vescovo Edgley sui treasciugamani.

Progresso personale, «Attivitàbasate sull’integrità», attività numero 2.Lezione 37: Mantenersi castivivendo una vita retta

Jeffrey R. Holland, «Alle giovanidonne», Liahona, novembre 2005, 28.Servitevene per integrare la parte sulrimanere caste.

Presidenze generali delle GiovaniDonne e dei Giovani Uomini, «La verafiducia in se stessi», Liahona, gennaio2007, 8. Servitevi dei suggerimenti su

come avere incessantemente dei pen-sieri buoni per integrare la storia suMonica.

Progresso personale, «Attivitàbasate sull’integrità», attività numero 5.Lezione 38: La salute

Boyd K. Packer, «‹Voi siete il tem-pio di Dio›», Liahona, gennaio 2001,85. Raccontate la storia sulla benedi-zione patriarcale del presidentePacker quando parlate dei beneficiche scaturiscono dal prendersi curadel corpo.

Diane L. Spangler, «Il corpo, undono sacro», Liahona, luglio 2005, 16.Iniziate la lezione discutendo le diffe-renze tra la visione che Dio e ilmondo hanno sull’aspetto fisico.Lezione 39: La prevenzione dellemalattie

Dieter F. Uchtdorf, «Vedere la finesin dal principio», Liahona, maggio2006, 42. Raccontate l’esperienza del-l’anziano Uchtdorf quando discutetel’importanza di avere abitudini salutari.Lezione 40: L’autocontrollo

Dieter F. Uchtdorf, «Su ali d’a-quila», Liahona, luglio 2006, 14.Potreste servirvi dell’articolo per inte-grare la sezione «Le Scritture e i diri-genti della Chiesa ci insegnano asviluppare l’autocontrollo».

David A. Bednar, «E non c’è nullache possa farli cadere», Liahona,novembre 2006, 89. Inserite la sezione«Scegliete di non offendervi» nella dis-cussione su «L’autocontrollo è la basedella felicità e della stima di se stessi».

Progresso personale, «Attivitàbasate sull’integrità», attività numero2 e 5.Lezione 41: L’ottimismo

Joseph B. Wirthlin, «La vita adesuberanza», Liahona, maggio 2006,99. Potreste servirvi di storie edesempi tratti dal discorso quando discutete come possiamo imparare aessere allegri e ottimistici.

Anthony D. Perkins, «Il grande emeraviglioso amore», Liahona,novembre 2006, 76. Servitevi del dis-corso nel corso della lezione per aiu-tare a riconoscere lo scoraggiamentoe i modi per vincerlo.Lezione 42: La gratitudine e il ringraziamento

Gordon B. Hinckley, «Il consiglioe la preghiera di un profeta per i giovani», Liahona, aprile 2001, 30. Persostenere l’inizio della lezione, leg-gete la sezione sull’essere grati.

Dallin H. Oaks, «Rendete grazie inogni cosa», Liahona, maggio 2003,95. Fate riferimento alle idee conte-nute nel discorso quando discutetesui modi per esprimere sentimenti digratitudine.

Progresso personale, «Attivitàbasate sul valore personale», attivitànumero 3.Lezione 43: Il saggio uso del tempolibero

Thomas S. Monson, «Il sentieroverso la perfezione», Liahona, luglio2002, 111. Usate il quarto suggeri-mento del presidente Monson perspiegare la necessità di darsi da fare ei danni dovuti alla procrastinazione.

Joseph B. Wirthlin, «Seguitemi»,Liahona, luglio 2002, 15. Per l’intro-duzione della lezione potreste ser-virvi di alcuni punti tratti dal discorso.

Progresso personale, «Attivitàbasate sulle scelte e responsabilità»,attività numero 2.Lezione 44: Lo sviluppo dei talenti

James E. Faust, «Credo di poter-cela fare, sapevo di potercela fare»,Liahona, novembre 2002, 49. Servitevidel discorso per integrare la sezione«Applicazione pratica», ponendo l’ac-cento sul bisogno di sviluppare e uti-lizzare a fin di bene i nostri doni.

Ronald A. Rasband, «La paraboladei talenti», Liahona, agosto 2003, 34.Servitevi dell’articolo per insegnareMatteo 25:14–30.

Progresso personale, «Attivitàbasate sulla conoscenza», attivitànumero 2.Lezione 45: La partecipazione alleattività artistiche e culturali

Dallin H. Oaks, «8 diversi fini dellarivelazione», Liahona, settembre2004, 8. Servitevi del quarto puntosotto «I fini della rivelazione» per favo-rire la discussione su «L’arte e la cul-tura possono arricchire la nostra vita».

Progresso personale, «Attivitàbasate sul valore personale», attivitànumero 6.Lezione 46: La responsabilità nell’uso delle risorse economiche

Joseph B. Wirthlin, «Debiti ter-

reni, debiti celesti», Liahona, maggio2004, 40. Nella discussione sull’auto-sufficienza inserite i cinque passi indicati dall’anziano Wirthlin pergiungere alla libertà economica.

Progresso personale, «Attivitàbasate sulle scelte e responsabilità»,attività numero 7.Lezione 47: Un ambiente edificante

Dieter F. Uchtdorf, «Su ali d’aquila»,Liahona, luglio 2006, 14. Mentre discu-tete sulla sezione «Come creare unambiente favorevole», raccontate l’influenza che i fratelli Wright hannoavuto sul loro ambiente.

Jeremy Robertson, «Il cartello almuro», Liahona, agosto 2004, 8.Raccontate questa storia per intro-durre la lezione.Lezione 48: Comunicare per guidare

L. Tom Perry, «La solenne respon-sabilità di amarsi e sostenersi recipro-camente», Liahona, giugno 2006, 56.Servitevi di alcuni punti tratti dall’arti-colo per integrare la sezione «Tuttepossiamo essere dirigenti».

M. Russell Ballard, «Siate saggi»,Liahona, novembre 2006, 17.Esaminate i sei modi in cui possiamoservire bene e con saggezza all’in-terno di «L’arte di guidare richiedeamore».Lezione 49: Apprezziamo e incorag-giamo i portatori di handicap

Gayle M. Clegg, «Insegnamo ainostri figli ad accettare le differenze»,Liahona, giugno 2004, 16. Se il videomenzionato nella lezione non è dis-ponibile, raccontate le due storie all’i-nizio dell’articolo.

Sacerdozio diAaronne Manuale 2Lezione 26: Pensieri degni

Dallin H. Oaks, «La pornografia»,Liahona, maggio 2005, 87. Nella dis-cussione includete gli ammonimentidell’anziano Oaks.

Dovere verso Dio (Insegnante),«Sviluppo spirituale», obiettivonumero 5.Lezione 27: La legge della salutedel Signore

Thomas S. Monson, «Fedele sinoalla fine», Liahona, maggio 2006, 18.Potreste sostituire la storia alla finedella lezione con l’analogia deimaka-feke.

Dovere verso Dio (Diacono),«Sviluppo educativo, personale e pro-fessionale», obiettivo numero 12.Lezione 28: Il giorno del Signore

L. Tom Perry, «L’importanza dellafamiglia», Liahona, maggio 2003, 40.Nella prima sezione della lezione

Due giovani donne leggono le Scritture a San Paolo, Brasile.

Page 123: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA M AGG I O 2007 121

avvaletevi degli insegnamenti dell’an-ziano Perry sulle attività che sonoadatte al giorno del Signore.

Earl C. Tingey, «Stabilite deimodelli eterni», Liahona, ottobre2004, 20. Sostituite la storia dell’an-ziano Cook con il consiglio dell’an-ziano Tingey impartito nella sezione«Il giorno del Signore».

Dovere verso Dio (Insegnante),«Sviluppo spirituale», obiettivonumero 2.Lezione 29: Lo scopo della vita

Richard G. Scott, «La verità restau-rata», Liahona, novembre 2005, 78.Concludete la lezione con il consigliodell’anziano Scott su come la com-prensione del piano di salvezza ci aiu-terà a superare le difficoltà della vita.

Robert D. Hales, «Agiamo da noistessi: il dono e i benefici del liberoarbitrio», Liahona, maggio 2006, 4.Servitevi delle idee contenute nel dis-corso per mostrare come il liberoarbitrio ci può aiutare a vincere letentazioni.Lezione 30: La carità

H. David Burton, «Cuori teneri emani che aiutano», Liahona, maggio2006, 8. Racconta alcuni esempi fattidal vescovo Burton al posto della sto-ria riportata alla fine della lezione.

Dovere verso Dio (Insegnante),«Sviluppo civico e sociale», obiettivonumero 3.Lezione 31: Il perdono

James E. Faust, «L’Espiazione: la nostra più grande speranza»,Liahona, gennaio 2002, 19. Nellaprima sezione della lezione discutetecome l’Espiazione ci dà il potere diperdonare gli altri.

Boyd K. Packer, «Lo splendentemattino del perdono», La Stella, gen-naio 1996, 20. Potreste sostituire lastoria di Corrie ten Boom con quelladi John Breen tratta dal discorso.Lezione 32: Come coltivare i donidello Spirito

David A. Bednar, «La tenera mise-ricordia del Signore», Liahona, mag-gio 2005, 99. Spiegate come i donispirituali giungono a noi come teneramisericordia del Signore.Lezione 33: Cercate la conoscenza

John K. Carmack, «Il Fondo per-petuo per l’educazione: un baglioredi speranza», Liahona, gennaio 2004,32. Analizzate i principi che possiamoapprendere dal programma delFondo perpetuo per l’educazione inmerito all’istruzione.

Dovere verso Dio (Insegnante eSacerdote), «Sviluppo educativo, personale e professionale», obiettivinumero 1 e 2.

Lezione 34: Il potere dell’esempioGordon B. Hinckley, «Il bisogno

di maggior gentilezza», Liahona, mag-gio 2006, 58. Raccontate la storia diRichard al posto di quelle contenutein «Il buon esempio dato da undetentore del Sacerdozio di Aaronneinfluisce sull’opinione che la gente sifa della Chiesa».

Thomas S. Monson, «Il progettodel Maestro», Liahona, gennaio 2006,2. Inserite nella discussione la sezione«Essere d’esempio ai credenti».Lezione 35: Obbedire, onorare esostenere le leggi

Dovere verso Dio (Diacono),«Sviluppo civico e sociale», obiettivonumero 5.Lezione 36: Rendete grazie in ogni cosa

Dallin H. Oaks, «Rendete grazie inogni cosa», Liahona, maggio 2003,95. Sostituite l’introduzione con lecinque ragioni addotte dall’anzianoOaks per rendere grazie. Chiedeteche i ragazzi per ogni categoria vi for-niscano esempi tratti dalla loro vita.

H. David Burton, «Cuori teneri emani che aiutano», Liahona, maggio2006, 8. Potreste sostituire la storiadel banditore di aste con quella suJoseph Smith.

Dovere verso Dio (Insegnante),«Sviluppo spirituale», obiettivonumero 10.Lezione 37: La conoscenza delruolo della donna

Gordon B. Hinckley, «Le donnedella nostra vita», Liahona, novembre2004, 82. Servitevi del discorso perdiscutere su come i ruoli delle donnesiano diversi da quelli degli uomini,ma ugualmente importanti.

Julie B. Beck, «Il cuore di unamadre», Liahona, maggio 2004, 75.Servitevi del discorso per arricchire laconclusione della lezione.Lezione 38: Come vivere rettamentein un mondo pieno di peccati

James E. Faust, «La Gola del diavolo», Liahona, maggio 2003, 51. Per iniziare la lezione, usate l’analogia con le cascate descritta nel discorso.

Richard G. Scott, «Come viverebene in mezzo al male sempre cre-scente», Liahona, maggio 2004, 100.Integrate l’introduzione raccontandol’esperienza missionaria dell’anzianoScott che insegnò il Vangelo in un villaggio.

Dovere verso Dio (Diacono,Insegnante e Sacerdote), «Attivitàfamiliari», attività numero 2.Lezione 39: Il coraggio morale

Gordon B. Hinckley, «Seguite la

rotta sicura», Liahona, gennaio 2005, 2. Servitevi della terza sezionedell’articolo per esaltare la discus-sione sullo sviluppo del coraggiomorale necessario per affrontaremeglio le difficoltà.

Dovere verso Dio (Sacerdote),«Attività familiari», attività numero 2.Lezione 40: Come evitare e vincerela tentazione

Dieter F. Uchtdorf, «Vedere la finesin dal principio», Liahona, maggio2006, 42. Potreste sostituire il consi-glio dell’anziano Rector con quellodell’anziano Uchtdorf sulle norme.

Dovere verso Dio (Insegnante),«Sviluppo spirituale», obiettivonumero 5.Lezione 41: Il sacramento: inricordo di Lui

L. Tom Perry, «Mentre prendiamoil sacramento», Liahona, maggio2006, 39. Insegnate i principi conte-nuti nel discorso quando parlate dellealleanze che facciamo prendendo ilsacramento.

Dovere verso Dio (Diacono),«Attività del Quorum», attivitànumero 7; (Sacerdote), «Attività delQuorum», attività numero 1.Lezione 42: Seguiamo i Fratelli

L. Tom Perry, «Noi crediamo intutto ciò che Dio ha rivelato», Liahona,novembre 2003, 85. Mentre insegnatela prima parte della lezione, ripassatein che modo la rivelazione giunge allaChiesa.

Jeffrey R. Holland, «Dei profeti dinuovo nel paese», Liahona, novem-bre 2006, 104. Insegnate i principicontenuti nel discorso dell’anzianoHolland per integrare la sezione «Idirigenti della Chiesa ci offrono unaguida per il nostro beneficio».Lezione 43: La preparazione spirituale per la missione

David A. Bednar, «Come diventareun missionario», Liahona, novembre2005, 44. Servitevi di questo discorsoper spiegare come e perché siamotenuti a prepararci spiritualmente peruna missione.

Servitevi della Liahona di marzo2007 per integrare la lezione.Lezione 44: Prepariamoci ora per ilmatrimonio nel tempio

Russell M. Nelson, «La prepara-zione personale per ricevere le bene-dizioni del tempio», Liahona, luglio2001, 37. Servitevi del discorso perintegrare le istruzioni riguardo allaraccomandazione per il tempio e allapreparazione richiesta per entrarenella casa del Signore.

M. Russell Ballard, «Ciò che è dimaggiore importanza è ciò che dura

più a lungo», Liahona, novembre2005, 41. Usate i tre consigli dell’an-ziano Ballard a sostegno della conclu-sione della lezione.Lezione 45: Un efficace insegna-mento familiare

Thomas S. Monson, «Fate il vostrodovere, fate del vostro meglio»,Liahona, novembre 2005, 56. Servitevidel consiglio del presidente Monsonsull’insegnamento familiare quandotrattate la sezione «L’insegnamentofamiliare è un dovere del sacerdozio».

Dovere verso Dio (Insegnante),«Attività del Quorum», attivitànumero 1.Lezione 46: Come evitare leinfluenze negative dei mezzi dicomunicazione

M. Russell Ballard, «Facciamo udirela nostra voce», Liahona, novembre2003, 16. Incorporate nella conclu-sione della lezione alcuni suggerimentidell’anziano Ballard sul minimizzare glieffetti negativi dei mass media.

Dovere verso Dio (Insegnante),«Sviluppo civico e sociale», obiettivonumero 9.Lezione 47: Un linguaggio pulito eappropriato

H. David Burton, «Siate all’altezzadei vostri principi», Liahona, gennaio2002, 75. Servitevi del secondo esem-pio fatto dal vescovo Burton quandoparlate di come i nostri discorsi rive-lano quanto abbiamo in cuore.Lezione 48: Dobbiamo osservare legiuste norme

James E. Faust, «Stare in luoghisanti», Liahona, maggio 2005, 62.Servitevi di alcuni principi tratti daldiscorso per discutere come lo starein luoghi santi può aiutarci a esserenel mondo ma non del mondo.

Dovere verso Dio (Insegnante),«Attività familiari», attività numero 2.Lezione 49: Onestà e integrità

D. Todd Christofferson, «Siamouomini», Liahona, maggio 2006, 46.Servitevi delle idee contenute nel discorso per concludere la lezione.

Richard C. Edgley, «Tre asciuga-mani e un giornale da 25 centesimi»,Liahona, novembre 2006, 72.Sostituite la storia alla fine dellalezione con quelle del vescovoEdgley sul suo lavoro estivo e suiquotidiani.

Dovere verso Dio (Sacerdote),«Sviluppo spirituale», obiettivonumero 1.Lezione 50: Apprezziamo e incoraggiamo i disabili

Dovere verso Dio (Sacerdote),«Sviluppo fisico», obiettivo numero 11. ■

Page 124: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

La conferenza si conclude;disponibile a un vastopubblico

Grazie al fatto che partidella 177ma conferenzagenerale della Chiesa

sono state interpretate simul-taneamente in novanta linguee trasmesse via satellite a piùdi seimila siti della Chiesa in85 paesi, un numero mag-giore di fedeli ha avutoaccesso in diretta nella pro-pria lingua alle parole dei diri-genti della Chiesa come maiprima d’ora.

Rivolgendosi al pubblicomondiale a tutte le sessionidella conferenza trannequella del sabato mattina, ilpresidente Gordon B.Hinckley, che adesso ha 96anni, ha detto ai fedeli: «Lamia salute è abbastanzabuona, nonostante il vocife-rare che sostiene il contrario»e ha aggiunto scherzando:«Medici e infermieri capaci mimantengono in carreggiata.Alcuni di voi potrebberoandarsene prima di me».

Durante la sessione delsabato pomeriggio il presi-dente Hinckley ha ridedicato il

122

Charles W. Dahlquist IIPresidente

Dean R. BurgessPrimo consigliere

Michael A. NeiderSecondo consigliere

A. Roger MerrillPresidente

Daniel K JuddPrimo consigliere

William D. OswaldSecondo consigliere

Julie B. BeckPresidentessa

Silvia H. AllredPrima consigliera

Barbara ThompsonSeconda consigliera

Susan W. TannerPresidentessa

Elaine S. DaltonPrima consigliera

Mary N. CookSeconda consigliera

Cheryl C. LantPresidentessa

Margaret S. LifferthPrima consigliera

Vicki F. MatsumoriSeconda consigliera

SCUOLA DOMENICALE

SOCIETÀ DI SOCCORSO

GIOVANI DONNE

PRIMARIA

GIOVANI UOMINITabernacolo di Salt Lake che sitrova sulla Piazza del Tempio,dove per la prima volta daquando è stato aperto ilCentro delle conferenze nell’a-prile 2000, si è tenuta una ses-sione della conferenza. IlTabernacolo è stato chiuso perdue anni per restauro ed èstato rinforzato contro i sismi(vedere articolo più avanti).

Sabato sono stati sostenutidei nuovi dirigenti, tra cui cin-que Autorità generali, tutteprovenienti da fuori degli StatiUniti, la presidenza generaledella Società di Soccorso e leconsigliere della presidenzagenerale delle Giovani Donne(vedere a pagina 4 i cambia-menti tra i dirigenti dellaChiesa e a pagina 124 le infor-mazioni biografiche sui nuovichiamati).

Milioni di membri dellaChiesa in tutto il mondohanno partecipato presso lesedi della Chiesa o nelle pro-prie case grazie a trasmissionilocali, satellitari o via cavo,oppure tramite Internet. ■

NOTIZIE D E L L A C H I E S APresidenze generali delle Organizzazioni ausiliarie

Page 125: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

Da quando fu usato allaconferenza generaledel 1867 il Tabernacolo

di Salt Lake è stato un sim-bolo della fede e ingegnositàdei pionieri. Ora, dopo quasicentoquarant’anni, ilTabernacolo si erge nuova-mente e non ha mai poggiatosu fondazioni più salde.

Alla sessione pomeridianadi sabato, tenutasi il 31marzo, il presidente GordonB. Hinckley ha ridedicato ilTabernacolo di Salt Lake dopodue anni di lavori.

Sono state installate nuovepanche, realizzate con legnodi quercia, posizionate inmodo da lasciare più spazioalle gambe; le scale originaliche conducevano alla galleriadall’esterno sono state posi-zionate internamente peroffrire più facile accesso aivisitatori, e sono stateaggiunte altre due scalinateinterne; le canne visibili del-l’organo sono state ricopertecon nuove foglie d’oro; il sof-fitto è stato riparato e ridi-pinto; sono stati creati nuovi

spogliatoi e una bibliotecamusicale per i membri delcoro; il podio è stato rico-struito in modo da offrireulteriori posti a sedere oessere trasformato in palco-scenico; infine sono statisostituiti e messi a normal’impianto idraulico, mecca-nico ed elettrico.

Nonostante il Tabernacolosia stato visibilmente miglio-rato, i cambiamenti piùimportanti non sono visibili alpubblico in generale.

Le fondamenta e i muridel Tabernacolo sono statimodificati per rafforzarne lastruttura in modo da soppor-tare meglio i terremoti.

Tutti e 44 i pilastri chesostengono il tetto delTabernacolo sono stati rinfor-zati con tiranti di acciaio inse-riti da cima a fondo. Anche lefondazioni di ciascun pilastrosono state rinforzate colcemento armato. Per colle-gare la travatura ad arco aipilastri sono stati usati bloc-chi d’acciaio e le lunghe tra-vate del soffitto sono state

anch’esse fissatesaldamente ai pila-stri con acciaio-cemento.

Ora ilTabernacolo è piùforte di quanto nonfosse fino a pocotempo fa, un po’come gli stessimembri dellaChiesa.

«[Un] tempo lamaggior parte deisanti degli UltimiGiorni viveva qui inquesta valle e inaltre zone circo-stanti dove eranostati stabiliti gli insediamenti»,ha detto il presidente GordonB. Hinckley durante la pre-ghiera dedicatoria delTabernacolo ristrutturato.«Oggi, la Tua opera è cre-sciuta e si è diffusa su tutta laterra al punto che abbiamopiù membri fuori da questanazione che in essa».

La creazione el’edificazione delTabernacolo

Il presidente BrighamYoung si rivolse a Henry Growper trasformare in realtà la sua visione del Tabernacolo.Convertito alla Chiesa e originario di Filadelfia, inPennsylvania, il fratello Growera un costruttore di ponticon le capacità necessarie aintraprendere una tale opera.

Furono fatti i progetti epoi, nel 1863, ebbe inizio lacostruzione.

Impossibilitati ad acqui-stare gran parte dei comunimateriali edili, gli operai loriciclarono e usarono lerisorse locali per costruire ilTabernacolo. Il legno da

costruzione veniva tagliatonei canyon locali, le pietre ineccesso del Tempio di SaltLake furono portate al can-tiere, resti di equipaggia-mento militare e i ferri deibuoi furono trasformati inchiodi e rondelle, la collaveniva creata facendo cuo-cere pelli di animali e il gessofu fatto col calcare locale erafforzato con peli d’animale.

Considerando i materialidisponibili a quel tempo, ilTabernacolo fu veramentecostruito con fede e ingegno.

Quattro anni dopo l’iniziodella costruzione, si tenne laconferenza nel Tabernacolo.Esso fu dedicato ufficialmentenell’ottobre 1875, dopo l’ag-giunta della galleria.

Fatti importanti• Ogni presidente della

Chiesa, eccetto JosephSmith e Brigham Young, èstato sostenuto a una

L IAHONA M AGG I O 2007 123

Riapre il Tabernacolo dopoun’ampia ristrutturazione

Il restauro degli interni del Tabernacolo comprendono la

riparazione del soffitto, nuovi posti a sedere e la creazione

di un podio trasformabile in palco.

Alle canne visibili

dell’organo sono state

applicate nuove foglie

d’oro.

Page 126: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

solenne assemblea nelTabernacolo.

• Il Tabernacolo ospitava unbattistero che è stato usatodai membri dell’area diSalt Lake City fino allaristrutturazione, quando èstato tolto per recuperarespazio.

• Le panche originali eranofatte di pino e dipinte persembrare di quercia.

• Il rivestimento dell’organoera fatto di pino massiccio,pitturato per sembraremogano.

• Prima della costruzionedel Tabernacolo di SaltLake ce n’era un altro, cuisi fa riferimento come al«vecchio Tabernacolo» cheera nell’angolo sudovestdell’isolato del tempio edera usato come luogo diraduno dei santi.

• Dodici presidenti degliStati Uniti hanno visitato ilTabernacolo.

• L’acustica nel Tabernacoloè diversa da quella diqualsiasi altro edificio.Dicono che si può lasciarcadere uno spillo dal pulpito e sentirne ilrumore dall’ultima fila del Tabernacolo. ■

Versionestampatadell’addestra-mento deidirigenti alivellomondiale

Idiscorsi della Riunione diaddestramento dei diri-genti a livello mondiale

saranno pubblicati nellaLiahona e nell’Ensign di giu-gno 2007. La Chiesa rendedisponibile l’addestramento atutti i fedeli perché l’argo-mento dell’insegnamento e dell’apprendimento siapplica a tutti.

Questa sarà la secondavolta che il testo di unariunione di addestramento èdisponibile sulla rivista.L’anno scorso la riunione diaddestramento, che ha trat-tato l’argomento della fami-glia, fu stampata nella rivistadi giugno 2006.

Gli oratori dell’addestra-mento sono stati il presi-dente Thomas S. Monson,primo consigliere dellaPrima Presidenza; il presi-dente Boyd K. Packer, presi-dente facente funzione del Quorum dei DodiciApostoli; l’anziano L. TomPerry e l’anziano Jeffrey R.Holland del Quorum deiDodici Apostoli.

La trasmissione di febbraioè inoltre disponibile on linesul sito www.lds.org/broad-cast in formato audio in diecilingue e in formato testo in24 lingue. ■

L’anziano Enrique RienziFalabella Arellano credeche nulla abbia maggior

valore di una testimonianzapersonale di Gesù Cristo e dicome l’Espiazione può influiresulla vita di una persona.

L’anziano Falabella imparòpresto che al principio, perottenere una testimonianza,ci vuole il desiderio di cono-scere la verità e il desiderio dimetterla in azione.

Nato il 9 maggio 1950 daUdine e Leonor Falabella,l’anziano Falabella avevadodici anni quando i missio-nari bussarono alla portadella sua famiglia a Città diGuatemala, dove era nato ecresciuto. Maggiore di quat-tro figli la cui madre eramorta diversi anni prima,l’anziano Falabella riconobbeche c’era qualcosa di diversonei missionari. Lo notò nell’amore che dimostra-vano e nel potere con cuiinsegnavano.

«Volevo conoscere ciò cheloro sapevano», ricorda. Quel desiderio e la volontà di fare ciò che i missionari

chiedevano lo portarono allaconversione.

«Imparai molto presto adapprezzare le parole delSalvatore: ‹Se uno vuol fare lavolontà di lui, conoscerà sequesta dottrina è da Dio o seio parlo di mio› (Giovanni7:17). Se seguiremo i principidel Vangelo, lo Spirito potràtoccare il nostro cuore e noi sapremo che sono pro-prio veri».

Dopo aver servito nellaMissione del Centro America,lui e la moglie Blanca LidiaSanchez furono suggellati il21 giugno 1974 nel Tempiodi Mesa, in Arizona. L’anzianoFalabella ha conseguito lalaurea in agronomia pressol’Università di San Carlos, in Guatemala, e in seguito ha studiato marketingall’Università di Costa Rica.Prima della sua chiamata aservire nella Chiesa a tempopieno lavorava presso unacompagnia chimico-farma-ceutica.

Mentre i cinque figli cre-scevano, l’anziano Falabella è stato presidente della missione di palo, vescovo,rappresentante regionale,presidente di palo e Settantadi area, servendo per dueanni come presidentedell’Area Centro America. Al momento della sua chia-mata nel Primo Quorum deiSettanta stava servendo comepresidente di ramo presso ilCentro di addestramento peri missionari a Città diGuatemala. ■

124

Anziano Enrique R. FalabellaMembro dei Settanta

L’aggiornamento sismico ha

previsto il rafforzamento

delle fondamenta.

Page 127: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA M AGG I O 2007 125

Se c’è una cosa che l’an-ziano Erich WilliKopischke ha ottenuto

come testimonianza è che ilSignore sa che cosa è meglioper i singoli individui.

Ricorda di essere rimastoun po’ deluso quando fu chia-mato a svolgere la missione atempo pieno nella natiaGermania. «Volevo imparareun’altra lingua», afferma.Presto però iniziò ad amare ilfatto di insegnare al suopopolo. Quando poi fu asse-gnato all’ufficio della missioneper nove mesi come segreta-rio dovette imparare l’inglese.

L’anziano Kopischke si èreso conto che la sua mis-sione era veramente il pianoche il Signore aveva per lui,poiché lo aveva preparato.

«Il Signore sa qual è lavostra missione nella vita,questa è la mia grande testi-monianza. Lui sa che cosa c’èin serbo per voi».

L’anziano Kopischke ènato il 20 ottobre 1956, aElmshorn, in Germania, dovefu cresciuto da fedeli genitoriSanti degli Ultimi Giorni:

Helga Haupt Kopischke eKurt Kopischke.

L’anziano Kopischke hastudiato commercio. Dopo lasua missione ha svolto il servi-zio militare prima di ricevereulteriore preparazione profes-sionale. In quel periodoincontrò la sua futura moglie,Christiane Glück, che fre-quentava la scuola per infer-mieri. Si sono sposati nelTempio Svizzero di Berna il 19 dicembre 1978 e hannosette figli.

Ha lavorato nel campoassicurativo prima di lavorareper il Sistema Educativo dellaChiesa nel 1996, nell’ambitodel quale fu nominato diret-tore dell’Area Europa centronel 2000.

Nel 2003 fu chiamato aservire come presidente dellaMissione di Berlino, un’espe-rienza che lui e la mogliehanno amato.

Prima della sua chiamatanel Primo Quorum deiSettanta, l’anziano Kopischkeè stato consigliere di unvescovo, sommo consiglieredi palo, presidente didistretto, presidente di palo,presidente di missione,Settanta di Area e secondoconsigliere dell’Area EuropaCentro. ■

P er l’anziano MichaelJohn Teh, il viaggio hala stessa importanza

della destinazione, special-mente il viaggio della vita.L’anziano Teh dice che la suachiamata come missionario a tempo pieno nel 1986 fuimportantissima per il suoviaggio terreno perché raf-forzò la sua testimonianza delVangelo.

«La mia missione fu unasvolta nella vita. È stata unamagnifica benedizione»,afferma. «Sono giunto aconoscere il mio Padre cele-ste e Suo Figlio, Gesù Cristo.Ho imparato che posso rivol-germi al mio Padre celeste inqualsiasi momento e parlarecon Lui. Questa è stata una grande fonte di confortoper me».

L’anziano Teh dice chequando ci sono dei bivi nellavita c’è bisogno di una testi-monianza che aiuta a rima-nere sulla giusta via.

«Il nostro Padre celeste virivelerà la verità se cercheretecon devozione di trovare lavostra testimonianza. È un

tenero sentimento cono-scere personalmente la verità e poterla attestare con sicurezza».

L’anziano Teh, figlio diMartin e Norma Teh, è nato il 25 giugno 1965 a DavaoCity, Davao Del Sur, nelleFilippine. La sua famiglia sitrasferì a Manila quando avevadodici anni, ma egli tornònella sua città natale dopo la chiamata nella MissioneFilippina di Davao.

Dopo la missione, l’an-ziano Teh si è laureato inamministrazione aziendalepresso l’Università De La Salledi Manila. Negli ultimi quattroanni ha lavorato come recor-der nel Tempio di Manila,dove ha sposato Grace MayWeedon il 16 dicembre 1989.Hanno tre figli.

L’anziano Teh è grato diavere la possibilità di servirecoi dirigenti della Chiesa. È stato vescovo, consigliere di un presidente di palo,sommo consigliere e consi-gliere nella presidenza di mis-sione. Al momento dellachiamata nel Primo Quorumdei Settanta era un Settanta diarea e secondo consiglieredella presidenza dell’AreaFilippine. ■

Anziano Erich W. KopischkeMembro dei Settanta

Anziano Michael J. TehMembro dei Settanta

NOTIZIE D E L L A C H I E S A

Page 128: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

126

L’anziano OctavianoTenorio Domínguez sache ricevere le ordi-

nanze del tempio cambia lavita. Ha cambiato la sua, ed èstato nella posizione di vedereche ha cambiato anche quelladegli altri. «State vicini al tem-pio», raccomanda.

Nato il 31 ottobre 1942,figlio di Octaviano Tenorio eFlora Domínguez de Tenorioa Tilapan, Veracruz, Messico,si è unito alla Chiesa dopoche la famiglia si è trasferita aRio Bravo, nel Messico setten-trionale.

Dopo essersi diplomato incontabilità e amministrazione,ha incontrato Rosa ElvaValenzuela González a Cittàdel Messico, dove ora risie-dono. Il 4 gennaio 1974 sonostati suggellati nel Tempio diMesa, in Arizona, e hanno cin-que figli.

All’inizio della sua carriera,all’anziano Tenorio fu offertoun posto come direttore delCentro dei Servizi Genealogicidella Chiesa in Messico.Poiché il suo lavoro nelcampo dell’editoria andava

bene, non era certo di voleraccettare la nuova posizione.In seguito a una serie dieventi ispirati, però, si reseconto che doveva accettare illavoro.

«Ha cambiato il corso dellamia vita», afferma. «La mia vitaè stata intrecciata col lavorodi tempio e genealogico».

Dopo aver svolto quellavoro per sette anni, durantei quali servì come presidentedi palo, fu chiamato comeprimo recorder del Tempio diCittà del Messico e come sug-gellatore. Lasciò il tempio perpresiedere alla Missione diTuxla Gutierrez, in Messico. Inseguito diresse i Dipartimentidei membri, materials mana-gement e Servizi di benessere,durante i quali servì comerappresentante regionale epoi come Settanta di area.

In seguito l’anzianoTenorio tornò ad essererecorder del Tempio di Città del Messico, dato chechi l’aveva sostituito andò in pensione.

«Il tempio è stato unaparte importante della miavita», dice. «Ritengo che siatramite le ordinanze del tem-pio che troveremo vera feli-cità». L’anziano Tenorio èmolto grato al Signore eritiene una grande benedi-zione essere in grado ora diservire nel Primo Quorum deiSettanta. ■

L’anziano Claudio DanielZivic crede che quandoci sforziamo di vivere

rettamente, possiamo confi-dare che Dio ci guiderà.

L’anziano Zivic è nato il 19dicembre 1948, da genitoriSanti degli Ultimi Giorni,Sergio Jorge Zivic e EleonoraZalewski Zivic a Buenos Aires,in Argentina. All’età di quin-dici anni arrivò secondo allegare nazionali degli 800 metridel suo gruppo di età. Il suomaggior desiderio era digareggiare alle Olimpiadi, e ilsuo allenatore, ex atleta olim-pico di decatlon, lo ritenevapossibile, se solo fosse statodisponibile a gareggiare didomenica.

«Dovevo scegliere. Allafine sentii che gareggiare nonera ciò che il Signore volevaper me».

L’anziano Zivic incontròaltre decisioni difficili quandofu il momento di scegliereuna professione. Per quattroanni consecutivi di scuolesuperiori, dovette dare unesame aggiuntivo di fine annoin contabilità perché durante

l’anno il suo rendimento nellamateria era scarso.

«Non mi piaceva proprio lacontabilità». Quando però ana-lizzò in preghiera il percorsoprofessionale da seguire, sentìfortemente che doveva esserenel campo della contabilità.Confidando nel Signore conseguì la laurea pressol’Università di Buenos Aires elavorò come commercialistaiscritto all’albo.

L’anziano Zivic può vederela guida del Signore nel corsodella sua vita. «Se viviamo ret-tamente, Lui ci benedirà»,afferma l’anziano Zivic. «Lecose si sistemeranno nelmodo più naturale».

Dopo il servizio militare, il 9 gennaio 1979 lui e lamoglie, Dina Noemi Alvarez,furono suggellati nel Tempiodi San Paolo, in Brasile.L'anziano e la sorella Zivichanno cinque figli.

Prima della sua chiamatanel Primo Quorum deiSettanta, l’anziano Zivic haservito come presidente delquorum degli anziani, inse-gnante di Istituto, vescovo,sommo consigliere di palo,consigliere di presidente dipalo, lavorante del tempio,rappresentante regionale,presidente della MissioneSpagnola di Bilbao e secondoconsigliere della presidenzadell’Area Sud America. ■

Anziano Octaviano TenorioMembro dei Settanta

Anziano Claudio D. ZivicMembro dei Settanta

Page 129: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

L IAHONA M AGG I O 2007 127

Al battesimo e nel tem-pio, Julie BangerterBeck dice che come

parte delle sue alleanze «hapromesso al Signore che Luiavrebbe potuto servirsi di[lei] nel Suo regno». Dove ecome si fosse servito di leinon era importante. Ex primaconsigliera della presidenzagenerale delle GiovaniDonne, dice che nella Chiesa«tutti cambiano incarico. Nonè importante dove si rendeservizio. È l’opera delSignore, e noi stiamo lavo-rando con i figli del nostroPadre celeste».

Nata da William GrantBangerter, ora membro eme-rito del Primo Quorum deiSettanta, e da GeraldineHamblin Bangerter il 29 set-tembre 1954, ha frequentatoil Dixie College e la BrighamYoung University, laureandosiin scienze della famiglia. Il 28dicembre 1973 ha sposatoRamon P. Beck nel tempio diSalt Lake. Hanno tre figli eotto nipoti.

La sorella Beck ha servitocome presidentessa delle

Giovani Donne e dellaPrimaria di rione e come con-sigliera in una presidenza dipalo della Società di Soccorsoprima della sua chiamata aservire a livello generale nellaChiesa.

Per gestire il tempo, dividele priorità in tre categorie:«cose da fare», «cose che sidovrebbero fare» e «cose chesarebbe bello fare». La pre-ghiera personale, lo studiodelle Scritture, la frequenza altempio e la famiglia sonosulla lista delle «cose da fare».«Non conosco donna che nonabbia da fare più di quantoriesca a fare, ma dare dellepriorità elimina il senso dicolpa. Mi sorprende quante‹cose che sarebbe bello fare›riesco a realizzare».

Il Signore l’ha benedettacon delle idee per essere unanonna a distanza, tra cui leg-gere ai suoi nipoti al telefono.

«Ho sempre nutritogrande amore per la Societàdi Soccorso. Quando eroappena sposata e miei geni-tori ricevettero un incaricolontano, le sorelle dellaSocietà di Soccorso furono‹mia madre›. Viaggiando intutto il mondo ho provatoamore genuino e ammira-zione per le donne dellaChiesa. Sarà una grandebenedizione poter concen-trare le mie energie sul servizio nella Società diSoccorso». ■

Silvia Henriquez Allred,appena chiamata comeprima consigliera nella

presidenza generale dellaSocietà di Soccorso, ha ini-ziato ad amare la Società diSoccorso quando aveva solosedici anni.

«Poco dopo il battesimo,mia madre fu chiamata comepresidentessa della Societàdi Soccorso del nostro ramodi El Salvador», spiega lasorella Allred. «Era moltopreoccupata, ma io e miasorella, [nuove convertite] ledicemmo: ‹Andrà tutto bene.Il Signore ti aiuterà›. E fuproprio così».

Quando la sorella Allredservì come segretaria dellaSocietà di Soccorso insieme asua madre, fu colpita dalleopportunità che la Società diSoccorso aveva di intervenirenel dirigere, nell’educazione,nell’economia domestica enel servizio, occasioni che lasorella Allred definisce dispo-nibili «a ogni donna cheabbraccia il vangelo di GesùCristo».

La sorella Allred è figlia di

Carlos Florentino Henriquez eHilda Alvarenga, ed è nata l’11ottobre 1944 a San Salvador, ElSalvador, quarta di otto figli.Ha frequentato la University of Arizona, la Brigham Young University e il GeneralFrancisco Morarzan Institute aEl Salvador, dove ha studiatomatematica e lingue.

Ha sposato Jeffry A. Allredil 7 settembre 1966 nelTempio di Salt Lake. Hannootto figli.

La sorella Allred ha servitocome missionaria a tempopieno nella Missione CentroAmerica, come presidentessadella Società di Soccorso edella Primaria a livello dirione e palo, e come membrodel consiglio generale delleGiovani Donne. Ha anche ser-vito col marito quando questiha presieduto la Missione diAsuncion, in Paraguay, e direcente il Centro di addestra-mento per i missionari dellaRepubblica Dominicana. GliAllred sono anche stati mis-sionari per le pubbliche rela-zioni a Madrid, in Spagna.

La sorella Allred dice cheper tutta la vita ha fatto affida-mento su ciò che ha imparatonella sua prima chiamata inSocietà di Soccorso: «Il Padreceleste conosce i nostri biso-gni. So che ci darà la forza». ■

Julie B. BeckPresidentessa generale della Società di Soccorso

Silvia H. AllredPrima consigliera della presidenza generaledella Società di Soccorso

NOTIZIE D E L L A C H I E S A

Page 130: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

128

Ex presidentessa delcomitato delle attivitàdi rione, Barbara

Thompson si sente più a suoagio indossando i jeans eassemblando i kit per l’igieneche come membro della pre-sidenza generale della Societàdi Soccorso. È comunquegrata per la sua nuova chia-mata di seconda consiglierain questa presidenza.

Avendo servito come mis-sionaria nella Missione Tedescadi Amburgo, insegnante diprincipi evangelici, direttricedel campeggio delle GiovaniDonne, consulente delleLaurette e delle Api, presiden-tessa delle Giovani Donne dirione, consigliera della Societàdi Soccorso di rione e membrodel consiglio generale dellaSocietà di Soccorso, la sorellaThompson crede che «quandole sorelle hanno una testimo-nianza della veridicità delVangelo, sono spinte all’a-zione».

Nata il 13 giugno 1952 da W. Peter e Fern RymerThompson a San LuisObispo, in California, la

sorella Thompson e la suafamiglia si sono poi trasferitia Granger, nello Utah. Hasempre amato gli sport e ilcampeggio, ma il suo passa-tempo preferito è trovarsicon gli amici e familiari.

Con un master ottenutopresso la University of Utah inassistenza sociale, la sorellaThompson ha lavorato per ilDipartimento dei ServiziUmanitari dello Utah pertrent’anni. Da quando è inpensione, ha servito comedirettore generale di un’orga-nizzazione internazionale chesi occupa di bambini maltrat-tati e trascurati.

Pur non essendosi sposatao avendo avuto dei figli, lasorella Thompson afferma:«Ho preso a prestito familiarie amici, e ho sempre ricevutomolto sostegno dalle sorelledi questa Chiesa».

Considera il suo incaricocome un ruolo di sostegnoper la sorella Beck. «Vogliosollevarla nella sua chiamata».

La sorella Thompsonattende con ansia di poterascoltare le testimonianze deifedeli in tutto mondo nellosvolgimento della sua chia-mata. Il suo messaggio alle sorelle della Società di Soccorso è: «Amate ilSignore. Venite a Cristo con tutto il cuore. Le donnehanno sfide incredibili, maquando facciamo affidamentosul Vangelo e sulla sorellanzache abbiamo in Società diSoccorso, i nostri fardellidiventano più leggeri». ■

«Confidati nell’Eternocon tutto il cuore»(Proverbi 3:5) è un

principio guida per MaryNielsen Cook, seconda consi-gliera nella presidenza gene-rale delle Giovani Donne.

Nata a Midvale, nelloUtah, l’8 giugno 1951, lasorella Cook ha imparato aconfidare nel Signore dall’e-sempio dei suoi genitori,Kenneth N. e Fern S. Nielsen.Suo padre ebbe gravi pro-blemi di salute a causa di unincidente in miniera quandola sorella Cook muoveva iprimi passi. Per un po’ ditempo la madre fu l’unica aprovvedere alla famiglia. Fuun periodo difficile.

In gioventù sognava disposarsi e diventare madre,ma rimase sola per moltianni. «Talvolta mi chiedevo sei miei sogni si sarebbero mairealizzati», afferma la sorellaCook. «Cercavo di avere fedee di concentrarmi sulle bene-dizioni che avevo».

In quel periodo conseguìla laurea e il master in patolo-gie linguistiche e audiologia,

e un diploma di specialistadell’educazione presso laBrigham Young University. Halavorato come insegnante disostegno e in seguito comeamministratrice scolastica.

Il 16 luglio 1988 ha spo-sato Richard E. Cook, che inseguito servì come membrodel Secondo Quorum deiSettanta, nel Tempio di SaltLake. A quel tempo, dice lasorella Cook, «ereditai quat-tro splendidi figli e diventainonna di otto nipotini», dalmomento che la primamoglie dell’anziano Cookmorì nel 1984. Ora hanno 17nipoti.

Quando l’anziano e lasorella Cook servirono comemissionari a tempo pieno inMongolia, il marito fu chia-mato a presiedere alla nuovaMissione Mongola. In seguitolo accompagnò ad HongKong, dove servì nella presi-denza dell’Area Asia. Haanche servito come presiden-tessa della Società di Soccorsodi rione e membro del consi-glio generale delle GiovaniDonne.

La sorella Cook è grata perle sue esperienze e attestache «a prescindere dalleprove che possiamo avere, seconfidiamo nel Signore, Eglidirigerà i nostri passi». ■

Barbara ThompsonSeconda consigliera della presidenza generaledella Società di Soccorso

Mary N. CookSeconda consigliera della presidenza generaledelle Giovani Donne

Page 131: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

Vis

ta d

a Q

uin

ce S

tree

t, d

i A

l Rou

nd

s

Ved

uta

da

su

des

t d

el T

emp

io d

i Sa

lt L

ak

e, d

edic

ato

du

ran

te l

a c

on

fere

nza

gen

era

le d

i a

pri

le 1

893,

e d

el T

ab

ern

aco

lo,

ded

ica

to d

ura

nte

la c

on

fere

nza

gen

era

le d

i o

tto

bre

1875.

I sa

nti

deg

li u

ltim

i gi

orn

i a

vev

an

o c

om

inci

ato

ad

uti

lizza

re i

l Ta

ber

na

colo

già

da

ll’o

tto

bre

1867.

© AL ROUNDS, È VIETATA LA RIPRODUZIONE

Page 132: Maggio 2007 Liahona - LA FEUILLE D'OLIVIER · 2016. 11. 22. · Inni, 5; «For He Shall Give His Angels to Watch Over Thee», Mendelssohn, Jessop, inedito; «La fede si rafforzerà»,

«Miei cari fratelli e sorelle,

questa è stata una

conferenza fantastica»,

ha detto il presidente Gordon B.

Hinckley in chiusura della 177ma

conferenza generale di aprile. «Noi

ci auguriamo che il numero di

maggio delle riviste della Chiesa

venga usato nelle serate familiari,

per ripassare ciò che è stato detto

durante questa conferenza. Ciò

che è stato detto da ognuno degli

oratori rappresenta il suo devoto

impegno nell’impartire una

conoscenza che ispira e che aiuta

coloro che hanno ascoltato ad

essere migliore».

40

20

07

85

16

07

ITA

LIA

N