Bollettino d'informazione - FIT-CISL · AGOSTO 2011 La Segreteria Nazionale Fit Cisl ... erogato...

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Bollettino d'informazione n°1 Fit-Cisl Marittimi Via Musa,4 00161 Roma Tel.0644286316 Fax 064402991 [email protected] AGOSTO 2011 La Segreteria Nazionale Fit Cisl Dipartimento Marittimi augura a tutti voi…….

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Bollettino d'informazione

n°1

Fit-Cisl Marittimi Via Musa,4

00161 Roma Tel.0644286316 Fax 064402991

[email protected]

AGOSTO 2011

La Segreteria Nazionale Fit Cisl Dipartimento Marittimi augura a tutti voi…….

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Accordo intengrativo aziendale LNG Shipping per Comandanti/Direttori di Macchina (08.02.2011) pg.1 Accordo sulla detassazione (23.05.2011). pg.3 Accordo integrativo Società Fratelli Neri Spa (24.04.2011). pg.19 Verbale di accordo Anapo Srl (06.07.2011). pg.21 Accordo Società Siciliana Salvataggi (06.07.2011). pg.24 Verbale LNG Shipping SpA (26.07.2011). pg.26 Accordo allievi Forship (26.07.2011). pg.31

Tirrenia: Luciano, urgente convocazione e avvio confronto (01.02.2011). pg.33 Tirrenia: Luciano, positiva partecipazione gruppi armatoriali, garantire occupazione (03.02.2011). pg.34 Tirrenia: Luciano, fare chiarezza su privatizzazione (11.05.2011). pg.35 Tirrenia: Luciano, concludere assegnazione e aprire confronto sul lavoro (19.05.2011). pg.36 Tirrenia: le richieste della Fit-Cisl (08.06.2011). pg.37 Tirrenia: Fit-Cisl valuta proposta nuova proprietà (14.06.2011). pg.39 Tirrenia: Sindacati, preoccupazione per possibile rinvio cessione (21.06.2011). pg.41 Tirrenia: Rassegna stampa (08/06/2011). pg.42 Lettera Tirrenia del 26.07.2011. pg.43

Marittimi italiani in mano dei pirati somali – Comunicato stampa unitario (22.04.2011) pg.44 Risoluzione della 4a Commissione Permanente (22.06.2011) pg.45 Rassegna stampa (07/07/2011). pg.56 La Fit ringrazia il Pontefice Benedetto XVI per l’attenzione loro rivolta (Comunicato 11.07.2011). pg.57 Misure per contrastare la pirateria - Nota a cura Remo Di Fiore (18.07.2011). pg.58 Pirateria: DECRETO-LEGGE 12 luglio 2011, n. 107 art. 5. pg.59 Militari e vigilantes contro i pirati (documento 14.07.2011). pg.61

Documento finale FIT CISL del Comitato Esecutivo nazionale 28 giugno 2011. pg.62 Ordine del giorno Comitato Esecutivo nazionale 28 giugno 2011. pg.64

La ITF e le bandiere nazionali - Nota a cura Remo Di Fiore pg.65 Nave in bandiera nazionale (R.I) in collegamento tra paesi UE- Nota a cura Remo Di Fiore pg.66 Tasse e pensioni personale extracomunitario su navi in R.I.- Nota a cura Remo Di Fiore pg.67 Contratto nazionale marittimi - Nota a cura Remo Di Fiore pg.68 Raggiunta l’intesa sul salario minimo del marittimo - Nota a cura Remo Di Fiore pg.71 ITF meetings in Buenos Aires - Nota a cura Remo Di Fiore pg.73 Un progetto umanitario della FIT CISL - Nota a cura Remo Di Fiore pg.76 Rinnovo contratto IBF: raggiunta intesa tra ITF e JNG. - Nota a cura Remo Di Fiore pg.78

VERBALI

VERTENZA TIRRENIA

PIRATERIA

DOCUMENTI DI FEDERAZIONE

NOTE

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Carbofin Energia Trasporti S.pA Per conto di

LNG Shipping S.p.A.

ACCORDO INTEGRATIVO AZIENDALE DEL 08.02.2011

PER COMANDANTI/DIRETTORI DI MACCHINA DELLA FLOTTA

LNG Shipping S.p.A.

____ oooOOOooo. ___ _

Il giorno 08/02/2011 si sono incontrati in Genova la Carbofin Energia Trasporti SpA -mandataria di LNG Shipping SpA - rappresentata dal Comandante Emanuele Bergamini

e la FILT-CGIL, rappresentata dai Sigg. Fabio Marante e Fabrizio Castellano la FIT-CISL, rappresentata dai Sigg. Enrico Neri e Mauro Scognamillo

la UIL TRASPORTI, rappresentata dal Sig. Giuseppe Nocerino

In aggiornamento a quanto previsto nei Verbali di Accordo precedenti, Le Parti hanno

concordato quanto segue:

a) - L'importo lordo della "Maggiorazione per le festività trascorse a bordo" verrà rivalutato

del 3% con decorrenza 01.01.2011, pertanto i nuovi importi saranno quelli in tabella:

QUALIFICA COMANDANTE

! DIRETTORE DI MACCHINA !

Importo in€ 90,51

90,51

b)- In riferimento al Verbale di Accordo del 15.07.2003 e Accordo Integrativo Aziendale

del 01.01.2006, gli importi previsti -con riferimento le Qualifiche di 1 UC e 1 UM- vengono

rivalutati del5%. In tabella i nuovi importi:

l QUALIFICA Importo in€

\ .~· ( ~ . COMANDANTE 202,26

LI D_I_RE_n __ o_RE_D_I_MA_cc_H_INA ___ ~ ___ 2_0_2,_2_s ___ ___j c) - Al Comandante, designato dalla Società come Ship Security Officer in ottemperanza

alla normativa nazionale/internazionale, sarà riconosciuto, per il periodo di Comando a

bordo, un compenso mensile o pro rata stabilito in:

QUALIFICA Ì COMANDANTE l

Importo in€ 100,00

NOTA Il compenso di cui sopra decadrà qualora il prossimo rinnovo del CCNL dovesse normare l'argomento.-

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d) - Al Comandante/Direttore di Macchina, in considerazione del maggior impegno

organizzativo per la gestione dei Vetting e Port State Contro! (PSC), in riferimento

all'attività commerciale e alle normativa nazionale/internazionale, sarà riconosciuto, per il

solo periodo d'imbarco, un compenso mensile o pro rata stabilito in

l QUALIFICA IMPORTO IN E

lcoMAND~A~N~T=E~------------~--------~2~20-,0-0--------~

t DIRETTORE di MACCHINA 220,00

NOTA Il compenso di cui sopra decadrà qualora il prossimo rinnovo del CCNL dovesse normare l'argomento.-

Il presente Accordo decorre dal 01.01.2011 e scade il31.12.2012.-

NOTA Con riferimento al periodo intercqrrente tra il 01.01.2010 e il31.12.2010 si coviene

quanto segue:

A per il Comandante/Direttore di Macchina in Continuità Rapporto di lavoro (CRL) alla data del rinnovo, con le competenze del mèse di Gennaio 2011, sarà erogato un importo lordo nella misura di cui alla Tabella che segue:

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IMPORTO IN E QUAUFICA

(per il Personale CRL)

COMANDANTE 2.000,00

DIRETTORE MACCHINA l 1.400,00

8 per il Personale NON in Continuità Rapporto di lavoro (NO CRL) lo stesso importo verrà erogato nell'anno 2011 con il primo cedolino utile, proporzionalmente agli effettivi giorni di navigazione nell'anno 2010.-

Con ciò si intendono soddisfatte tutte le richieste avanzate dalle OSL in ordine alla contrattazione integrativa riguardante la LNG Shipping S.p.A. Il presente Accordo Integrativo rimarrà in vigore sino al suo rinnovo.

08/02/2011

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ACCORDO SINDACALE INTEGRATIVO

_Oggi 24.06.2011 sono presenti presso gli uffici della Società Fratelli Neri S.p.A.

I signori in rappresentanza della società Fratelli Neri S.p.A:

Dott. Corrado Neri

Com. te Enrico Mucci

Dott. Giancarlo Meriggioli

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I signori in rappresentanza delle OO.SS.: Filt CGIL; UILTRASPORTI ; Fit CISL; e le

relative RSA

Sig. Catuogno Marcello

Sig. Launaro Paolo

Cap. Sirabella Andrea

Com. te Agostino Salza

Com. te Farmi Giancarlo

D.M. Cionini Stefano

La Società F.lli Neri, e le OO.SS. stipulanti, facendo seguito alle riunioni tenute il

12.06.2010- 29.10.2010 - 02.12.2010- 20.01.2011 - 16.02.2011 - 24.03.2011 - 29.03.2011 -

17.05.2011 - 31.05.2011 - 07.06.2011 - 08.06.2011, stante la perdurante crisi dei trasporti

marittimi, che ha investito con particolare violenza lo scalo di Livorno, intendono

ribadire la comune volontà di affrontare la crisi attraverso un rilancio della produttività

da perseguire anche tramite la diversificazione delle attività e l'offerta di servizi.

La razionalizzazione concordata potrà condurre alla migliore utilizzazione delle risorse

umane e ad un conseguente e proporzionale incremento retributivo.

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Le parti hanno concordato di identificare un'indennità mensile da inserire attravers?.. \

l'applicazione di voci contrattuali già esistenti, indennità destinata, come si è detto, a ';~\: ' . l \\

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retribuire e premiare la disponibilità sopra accennata in previsione dell'allargamento

delle attività navali.

Tale indennità verrà corrisposta nel quadro degli accordi nazionali ed aziendali ed

individuata nell'indennità di navigazione; pertanto l'art. 8bis) a pag. 15 del contratto

integrativo aziendale del 04.07.2003 (indennità di navigazione) viene cosi sostituito:

L'indennità di navigazione istituita con l'accordo integrativo aziendale del 04.07.2003,

viene così disciplinata a decorrere dall'entrata in vigore del presente accordo:

a) in relazione ai disagi e ai rischi oggettivamente connessi alla tumistica, alla

navigazione a bordo dei rimorchiatori, nonché alle varie mansioni necessarie

all'organizzazione dei servizi di rimorchio portuale, e/ o le attività collegate ai

terminali off-shore, e agli altri scali dentro e fuori il circondario marittimo di livorno,

agli addetti imbarcati verrà corrisposta una "indennità di navigazione" che sarà

commisurata alle ore ordinarie effettivamente lavorate e quindi, con esclusione di

qualunque incidenza su ferie, permessi, riposi, malattie, infortuni, donazioni sangue,

permessi sindacali ed ogni altra ipotesi di assenza quand'anche retribuita.

b) L'indennità di navigazione verrà corrisposta esclusivamente con riferimento alle ore

di lavoro ordinario e quindi con esclusione delle ore straordinarie.

c) L'indennità di navigazione verrà erogata nelle seguenti misure orarie:

Comandante l Direttore di Macchina 1A373 €/ora

1 Ufficiale coperta / macchina 1,2879 €/ora

Sottufficiale 1,1807 €/ora

Comune 1,2193 €/ora c· '1:\ \ ·l . l

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d) I compensi sopra indicati non costituiscono pertanto coefficiente della retribuzione e

non saranno calcolati in essa ed in ogni altro istituto che direttamente e/ o indirettamente

implichi la retribuzione come base di calcolo; ciò ai sensi e per gli effetti di quanto

disposto dall'Art. 325 del Codice della Navigazione e dell'Art. 4 comma 1 e 2 della legge

297 del29.05.1982.

A fronte di tale indennità gli equipaggi garantiranno l'esplicazione dei servizi di

rimorchio manovra alle navi che scalano al rigassificatore OLT, dei servizi di rimorchio a

Porto Santo Stefano e Vada, con le modalità e le turnistiche sotto descritte, garantendo

l'eventuale rientro dal riposo; inoltre i Comandanti e direttori di macchina daranno la loro

disponibilità ad essere impiegati in "sovrannumero" là ove necessario.

A) servizi di rimorchio manovra alle navi che scalano al rigassificatore OLT.

Gli equipaggi del turno operativo giornaliero, imbarcati sui rimorchiatori con potenza di

tiro superiore a 45t, a richiesta della Società, effettueranno il servizio di spinta e/ o di

sostituzione dei rimorchiatori dedicati, fornendo, se necessario, il cavo per le manovre

delle navi che faranno scalo al rigassificatore.

Tali servizi, prevedibilmente all'interno dell'orario normale di lavoro, saranno svolti dai

rimorchiatori con un equipaggio di tre persone (Comandante, Direttore di Macchina e

Comune).

Per il servizio al rigassificatore OLT comportante la sola spinta verrà riconosciuta

all'equipaggio un'indennità globale pari a 500,00 Euro da ripartirsi tra i membri

dell'equipaggio sulla base dei parametri retributivi come di seguito indicato:

Comandante

Direttore di Macchina

Comune

182,81 Euro

182,81 Il

134,39 Il

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d! Nel caso in cui, per esigenze aziendali o quando previsto dalle tabelle di armamento, sarà

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riconosciuta un'indennità pari a 156,13 Euro, fermi restando gli importi sopra indicati

per le altre categorie.

Per il servizio al rigassificatore OLT nel caso in cui venga fornito il cavo di rimorchio,

verrà riconosciuta all'equipaggio un'indennità globale pari a 600,00 Euro da ripartirsi tra

i membri dell'equipaggio sulla base dei parametri retributivi come di seguito indicato:

Comandante

Direttore di Macchina

Comune

219,37Euro

219,37

161,26

" Il

Nel caso in cui, per esigenze aziendali o quando previsto dalle tabelle di armamento, sarà

imbarcato, oltre al personale sopra riportato, il primo ufficiale, a quest'ultimo sarà

riconosciuta un'indennità pari a 187,35 Euro, fermi restando gli importi sopra indicati

per le altre categorie.

I compensi sopra indicati non costituiscono coefficiente della retribuzione e non saranno

pertanto calcolati in essa ed in ogni altro istituto che direttamente e/ o indirettamente

implichi la retribuzione come base di calcolo; ciò ai sensi e per gli effetti di quanto disposto

dall'Art. 325 del Codice della Navigazione e dell'Art. 4 comma 1 e 2 della legge 297 del

29.05.1982.

In caso di necessità la funzione del comune sarà svolta dall'ufficiale. J

Il rimorchiatore/i da destinarsi all'OLT, da scegliersi tra quelli sopra indicati (con tiro~. superiore alle 45 tons), saranno armati con l'equipaggio che da più tempo non abbia 1

effettuato il servizio OLT, iniziando dalla prima posizione del servizio giornaliero, a

scalare.

Il rimorchiatore, o i rimorchiatori, effettuato il servizio di rimorchio manovra all'OLT

rientreranno immediatament in Por.to. ,! ,. \j ./ . '\ \ .

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La sostituzione dei mezzi utilizzati per il servizio all'OLT verrà effettuata utilizzando le

riserve, al fine di coprire l'assenza del rimorchiatore/ i nel servizio di porto; pertanto

l'equipaggio/i delle riserve utilizzato/i per la sostituzione resterà in servizio fino al

termine dell'orario di lavoro dei turnisti impiegati.

Nel caso in cui non siano reperibili in porto riserve sufficienti, saranno chiamati i

marittimi delle qualifiche necessarie all'armamento, dal riposo che segue la 2à smontata

del turno operativo (posizione 8 dell'allegato A del contratto integrativo del 04.07.2003,

che di volta in volta si trovano nella posizione sopraddetta), con preavviso nel giorno

precedente entro le ore 18.00.

Tale personale, rientrato dal riposo sarà retribuito, con la corresponsione di un ticket del

valore di Euro 7,49, nonché con l'erogazione di un'indennità di rientro, in sostituzione

della paga per le ore di straordinario eventualmente lavorate, così determinata:

Comandante

Direttore di Macchina

1 Uff.le

Comune

196,00 Euro

196,00

167,00

144,00

Il

Il

Il

I compensi sopra indicati non costituiscono coefficiente della retribuzione e non saranno

pertanto calcolati in essa ed in ogni altro istituto che direttamente e/ o indirettamente

implichi la retribuzione come base di calcolo; ciò ai sensi e per gli effetti di quanto disposto

dall'Art. 325 del Codice della Navigazione e dell'Art. 4 comma 1 e 2 della legge 297 del

29.05.1982.

Nel caso la chiamata per il servizio al rigassificatore avvenisse dopo le ore 15.00, sarà

inviato a espletare il servizio un equipaggio composto con personale delle riserve, con

orario opportunamente predisposto, che utilizzerà uno dei rimorchiatori sopra indicati.

Nel caso in cui il servizio al rigassificatore fosse disposto dopo le ore 18.00, verrà

impiegato un equipaggio del turno operativo 18.00- 06.00, che sarà sostituito in porto da ;\,. "'\\ un equipaggio di riserve, con turno 18.00-06.00. -'i .

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Le parti in considerazione della particolare natura dei servizi ausiliari al rigassificatore,

concordano che tali servizi come sopra descritti, saranno garantiti anche in occasioni di

agitazioni sindacali di qualunque forma.

Il personale dopo aver effettuato il servizio OLT, sarà libero di aderire alle agitazioni

indette; la Società riconoscerà la retribuzione completa prevista per detti servizi a

l'equipaggio che ha effettuato il servizio OLT.

B) Servizio di rimorchio a Porto Santo Stefano.

Il rimorchiatore destinato al servizio partirà dall'ormeggio con un equipaggio di quattro

persone, in tempo utile per effettuare il servizio stesso; l'equipaggio sarà così composto:

- un comandante, un direttore di macchina, un ufficiale di coperta, un comune.

La Società, al fine di formare l'equipaggio, attingerà al personale di riserva.

l) Ove le necessarie qualifiche non siano disponibili, il primo ufficiale di coperta

mancante sarà sostituito, promuovendo un comune in possesso dei requisiti, al grado di

l Uff.le di coperta, a viaggio.

Al rientro in porto il marittimo sarà sbarcato e al reimbarco verrà inquadrato nella

qualifica di provenienza.

Il comune da promuovere se non fosse disponibile in banchina, sarà scelto tra quelli

inseriti nel turno operativo, e rientrerà nel proprio turno al rientro del rimorchiatore in

porto.

Il comune mancante dal turno operativo sarà sostituito da un altro comune oppure dal

luff.le Macc., o, in caso di necessità, da un comandante (che abbia dato la sua

disponibilità).

Se non fosse possibile attuare quanto sopra indicato un comandante sarà chiamato a

sostituire il primo ufficiale per le operazioni a Porto Santo Stefano.

2) Ove non sia presente nelle riserve il comune da inviare a Porto Santo Stefano, verrà

utilizzato un comune del turno operativo 06.00 -18.00.

La mancanza così determinata nel turno operativo verrà colmata o dal primo ufficiale di

macchina o da un comandante delle riserve che abbia dato la sua disponibilità.

Ove ciò non sia possibile verrà richiamato dal riposo un comune, come in seguito meglio

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3) Terminato il servizio, il personale tornerà immediatamente all'ormeggio. Se il rientro

avverrà prima delle ore 23, il personale nel giorno seguente riprenderà il normale turno

di servizio.

Se il rientro avverrà dopo le ore 23, gli equipaggi potranno, a scelta, riprendere il normale

turno di servizio oppure ottenere un riposo, se previsti di turno di lavoro.

4) Se necessario la Società invierà per il servizio a Porto Santo Stefano un secondo

rimorchiatore, attingendo dalle riserve.

Nel caso in cui queste non siano sufficienti verrà utilizzato l'equipaggio di prima giornata

06-18 individuata tra le due antecedenti i tre giorni di riposo consecutivo; l'equipaggio

così individuato sarà integrato dalla qualifica necessaria utilizzando le riserve.

Al fine di sostituire tale equipaggio in turno di porto rientrerà dal riposo che segue la 2à

smontata del turno operativo (posizione 8 dell'allegato A del contratto integrativo del

04.07.2003), l'equipaggio che di volta in volta si troverà nella posizione sopraindicata,

che sarà retribuito, con la corresponsione di un ticket del valore di Euro 7,49, nonché con

l'erogazione di un'indennità di rientro, in sostituzione della paga per le ore di

straordinario eventualmente lavorate, così determinata:

Comandante

Direttore di Macchina

1 Uff.le

Comune

196,00 Euro

196,00

167,00

144,00

Il

Il

Il

I compensi sopra indicati non costituiscono coefficiente della retribuzione e non saranno

pertanto calcolati in essa ed in ogni altro istituto che direttamente e/ o indirettamente

implichi la retribuzione come base di calcolo; ciò ai sensi e per gli effetti di quanto disposto

dall'Art. 325 del Codice della Navigazione e dell'Art. 4 comma 1 e 2 della legge 297 del

29.05.1982.

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Per la giornata successiva verrà applicata la stessa regola. l w . ' '-..__..-·

CUI verra 5) Il meccanismo sopra indicato potrà essere utilizzato anche nel caso in

esaurite le disponibilità sop

~~ impiegato un solo rimorchiatore per tale servizio, in assenza di sufficienti riserve e ~ \ · ·,\.j~ .

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richiamate per le sostituzioni.

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6) Il personale di turno operativo, cessato il servizio a Porto Santo Stefano, riprenderà la

propria normale turnistica portuale.

7) Al personale che effettuerà il servizio a Porto Santo Stefano verrà corrisposta

l'indennità di seguito specificata, su base giornaliera, dalla partenza all'arrivo:

Comandante 168,00 €/ giorno

Direttore di macchina 168,00 €/ "

l uff.le 143,00 €/ "

Comune 124,00 €/ "

L'indennità di cui sopra ha lo scopo specifico di compensare l'impegno

richiesto dalle esigenze della navigazione nonché i servizi svolti anche al

di fuori dell'orario ordinario di lavoro.

Questi compensi non saranno corrisposti durante il godimento di

eventuali compensativi al rientro in porto, né potranno essere calcolati

nella retribuzione o in ogni altro istituto che direttamente e/ o

indirettamente implichi la retribuzione quale base di calcolo, ai sensi e

agli effetti dellart. 325 cod.nav. e dell'articolo 4, l o e 2° comma della

legge 29 maggio 1982, nr. 297.

Tale indennità è sostitutiva dell'indennità di navigazione per il servizio di

altura prevista all'Art. 23 del CCNL.

8) Al personale operante nei servizi a Porto Santo Stefano, che avrebbe dovuto ! '

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essere di riposo in base alla propria, normale, turnistica portuale, verranno, oltre

all'indennità sopra indicata, corrisposte 8 ore di lavoro straordinario diurno,

feriale o festivo, a seconda della giornata di prestazione, pertanto il riposo

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compensativo non sarà godpto.

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9) Al comune che svolgerà le funzioni di preparazione dei pasti per le operazioni di Porto

Santo Stefano saranno corrisposte Nr. 2 ore di straordinario feriale diurno al giorno (dalla

partenza da Livorno fino al giorno di rientro a Livorno).

I pasti saranno forniti dalla Società, già confezionati o da preparare.

Inoltre la Società farà ottenere ai comuni la certificazione Haccp.

La Società compatibilmente con l'esigenze di servizio, nell'ottica della formazione

professionale, invierà il primo ufficiale di macchina in soprannumero, a partecipare ad un

viaggio tra quelli previsti annualmente.

C) Servizio di rimorchio al pontile di Vada.

Tale servizio sarà effettuato da un equipaggio/i, portuali in turno giornaliero di porto.

D) Utilizzo dei Capi servizio in mansioni inferiori.

Nei casi in cui, nei servizi di porto, e/ o, a seconda di quanto sopra specificato, i Capi

servizio (Comandante) effettueranno attività di sostituzione dei comuni, al fine di

consentire l'armamento dei mezzi, gli stessi percepiranno un'indennità pari ad Euro

11,00 , per ogni ora di funzionamento nelle mansioni inferiori, se l'utilizzo del capo

servizio in tali funzioni verrà richiesto per attività tecniche aziendali (come per esempio

bunkeraggio, invio del rimorchiatore in cantiere , in bacino di carenaggio o altre utilità in

ambito portuale).

Al contrario se l'impiego del caposervizio fosse richiesto al fine di consentire lo

svolgimento di attività di rimorchio, saranno riconosciute 4 ore dell'indennità sopra

indicata se la prestazione è inferiore a 4 ore , oppure se la prestazione eccede le 4 ore, 8

ore delle medesima indennità come sopra specificata.

A parità dei gradi presenti, le mansioni inferiori verranno affidate al Capo servizio di ,

minore anzianità di azienda. ·tV Resta inteso che tali funzioni saranno effettuate solo dal personale che si dichiarerà {t:. disponibile, esclusivamente su base volontaria.

La società verificherà la fattibilità dell'utilizzo anche per i direttori di macchina, per le

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E) Reperibilità per le sostituzione turno operativo 18.00 - 06.00

Il Contratto Integrativo Aziendale del 04.07.2003, pagina 8, punto 1.3 viene

così modificato:

Punto 1.3)

Assenze nel turno 18.00/06.00

Entrerà in turno il personale di riserva disponibile che rimarrà fino alle ore

21.00, nel frattempo l'ufficio provvederà ad avvisare il personale reperibile di

riposo compensativo della smontata turnisti (pos 3) allegato A del contratto

integrativo aziendale del 04.07.2003, (che di volta in volta si troverà nella

posizione sopradetta).

L'eventuale personale smontante del turno operativo di pari qualifica di

quello assente prolungherà, se necessario, il suo orario di lavoro fino ad un

massimo di 2 ore, onde rendere possibile la sostituzione con il personale reperibile.

Il personale così chiamato dal riposo, sarà retribuito con il pagamento in

straordinario della dovuta specie, e con la corresponsione di un ticket del

valore di Euro 7,49 , conseguentemente il riposo compensativo non sarà

goduto.

L ufficio provvederà poi, ad avviare il personale di riserva necessario alla

sostituzione che resterà quindi inserito in detto turno.

Il punto c2) " Nelle giornate di sabato e domenica"

il secondo capoverso viene cosi modificato e sostituito:

le assenze nel turno 18.00 - 06.00 saranno coperte con il personale del

riposo compensativo turnisti (posizione 3) come descritto al punto 1.3 del

presente contratto e all'occorrenza il personale smontante alle ore 18.00

proseguirà fino alle ore 21.00 o quello smontante alle 21.00 fino alle 23.00.

La scrittura privata del 13 Dicembre 2004 al punto 3 "Riserve Turniste

(allegato B)" e lo stesso allegato B del Contratto integrativo aziendale

04.07.2003 vengono così integralmente sostituiti: ! ., :; ,/ ,/(('

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Le riserve saranno normalmente di lavoro dal lunedì al venerdì, secondo gli

orari stabiliti a pag. 5 al capitolo 2 "Riserve" punto al) "Riserve turniste", del

Contratto integrativo 04.07.2003.

Il personale di riserva sarà disposto di servizio n et giorni di sabato e/ o

domenica per esigenze di servizio, prestazioni collegate ai servizi del

rigassificatore, altri sevizi commerciali, e anche al fine di sostituire assenze

programmate o non programmate del tumo operativo, o per la sostituzione di

permessi richiesti dal personale del tumo operativo compatibilmente con le

esigenze di servizio.

Pertanto la riserva così utilizzata recupererà il giomo di riposo il lunedì se

disposta di servizio il sabato, anticiperà il riposo al venerdì se disposta di

servizio la domenica.

In altemativa, i riposi potranno essere usufruiti in modo separato, per

esempio se il personale di riserva lavora di domenica potrà usufruire di un

riposo al sabato immediatamente precedente e di un riposo al lunedì

immediatamente successivo, la stessa regola sarà applicata quando il

personale di riserva verrà chiamato al lavoro di sabato.

Ovvero, il personale, su richiesta aziendale potrà non usufruire di uno dei

due riposi spettanti dietro pagamento della prestazione lavorativa in

straordinario, ed inoltre con la corresponsione di un ticket da 7,49 Euro.

Esempi di utilizzazione:

settimana ordinaria

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica

Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Riposo Riposo

Posticipo del riposo: i. l

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Anticipo del riposo:

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì'

Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Riposo Riposo Lavoro Lavoro

Separazione dei riposi:

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica

Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Riposo Lavoro Riposo

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì

Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Riposo Lavoro Riposo

Turno con prestazione in straordinario:

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì

Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro m Riposo Lavoro

straor

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì

Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Lavoro Riposo Lavoro Lavoro in straor

Le riserve presenti a lavoro con orario 06.00-14.00, 07.00-16.00, o 13.00-

21.00, copriranno le eventuali assenze non programmabili che si dovessero

verificare nel turno 06.00-18.00, proseguiranno quindi nel turno operativo.

Le riserve potranno essere impiegate nei turni 18.00- 06.00, anche per 1

servizi al rigassificatore OLT.

A pag. 5 al capitolo 2 "Riserve" punto al) "Riserve turniste (cfr. allegato B)",

del Contratto integrativo aziendale del 04.07.2003, viene soppresso il primo

capoverso: "tali riserve, come dall'allegato B, sono ripartite in 5 gruppi."

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A pag. 9 al punto c2) "Nelle giornate di sabato o domenica" del Contratto

integrativo aziendale del 04.07.2003, viene soppresso il primo capoverso.

A fronte delle flessibilità concordate tra le parti, si concorda:

Incentivo

L'articolo 5) " Banca Ore" della Scrittura privata del 13 Dicembre 2004, al

capoverso precedente la tabella a pag. 5, rigo 19, viene così sostituito:

- dalla data di sottoscrizione del presente accordo in poi, tutto il personale in

forza che non usufruirà della "Banca ore" riceverà un incentivo su ogni ora

non usufruita come dalla tabella di cui all'art. 5) "Banca Ore" Scrittura

privata del 13 Dicembre 2004.

Ticket.

L'articolo 13) "Indennità Sostitutiva Della Mensa" a pagina 17 del contratto

integrativo aziendale del 04.07 .2003,viene così integralmente sostituito:

"Il servizio mensa in natura viene sostituito con la corresponsione di una

indennità pari a euro 7,49 per i turni 06.00- 18.00 del turno operativo e per i

turni delle riserve 06.00- 14.00 ; 07.00- 16.00 ; 13.00- 21.00.

Di euro 5,29 per i turni 18.00 - 24.00 ; 00.00- 06.00 del turno operativo e delle

riserve.

Tali importi saranno corrisposti procapite a tutti i lavoratori impiegati nei turni

sopradescritti utilizzando il sistema dei ticket, resta ferma la corresponsione

dell'importo di euro l ,29 di cui all'Art. 25 del CCNL.

*** *** ***

(j, v Al fine di ricercare la migliore disponibilità e reciprocità nei rapporti con il

personale, la Società si dichiara disponibile ad autorizzare di volta in volta

cambi turno tra il personal~ di pari qualifica, là dove non fosse possibile, per ~~~' : ~

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esigenze di servizio, soddisfare le richieste di permessi avanzate dal

personale.

Pertanto la persona prevista di turno usufruirà di un riposo compensativo e

conseguentemente sarà variata la situazione giornaliera con il nominativo

della persona che effettua la sostituzione, a quest'ultima verrà corrisposta la

retribuzione ordinaria prevista per quel turno.

**** *** ***

Straordinario

Le ore di straordinario saranno retribuite in ragione di un quarto (1/4) dell'intera

ora qualora la prestazione non ecceda i quindici minuti.

Se la prestazione eccede i 15 minuti verrà retribuita l'intera ora di straordinario.

A fronte di tale concessione la seguente dicitura riportata nel verbale di accordo

del 04.10.2007 al punto a) Orari .... omissis. " la prima ora sarà retribuita con 2 ore

di straordinario della dovuta specie; la seconda ora sarà retribuita con 3 ore di

straordinario della dovuta speciè' viene così sostituita:

"la prima ora o frazione di ora verrà retribuita con un'ora di straordinario della

dovuta specie; la seconda ora sarà retribuita con 2 ore di straordinario della

dovuta specie."

Il personale di turno giornaliero, in banchina in attesa di destinazione potrà

stazionare su un rimorchiatore non in servizio.

*** *** ***

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Con il raggiungimento di questo accordo il paragrafo intitolato " consistenza

numerica del personale" pag 4 del contratto integrativo aziendale del

04.07.2003, viene così integralmente sostituito:

l'organizzazione del lavoro disciplinata dal presente contratto integrativo sarà

svolta con 70 persone, di cui 51 nel turno operativo e 19 di riserva con le

seguenti qualifiche:

23 comandanti

23 direttori di macchina

2 uff.li

22 comuni

Decorrenza e durata

Il presente accordo decorrerà dalla data del 01.07.2011, e durerà sino alla

scadenza del contratto integrativo aziendale vigente; dopo questa data il presente

accordo, e gli accordi aziendali richiamati: del 11.02.2008 e successive modifiche

ejo integrazioni; 04.10.2007 e successive modifiche ejo integrazioni; 13.12.2004

e successive modifiche ejo integrazioni; 04.07.2003 e successive modifiche ejo

integrazioni, si rinnoveranno automaticamente e tacitamente ed avranno vigenza

sino al 31 Ottobre 2014.

In caso di mancata disdetta di una delle parti da comunicarsi tre mesi prima del

31 Ottobre 2014, i presenti accordi si rinnoveranno automaticamente di anno in

anno.

Clausola finale. ) Le parti concordano che il presente accordo deve essere considerato come un ,

tutto inscindibile e pertanto l'accordo stesso dovrà essere applicato nella sua

~~\'-. interezza ovvero non potranno applicarsi alcuni istituti a danno di altri.

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In caso di contrasto tra le normative del presente accordo e normative di altri

accordi o contratti, prevarranno le normative del presente accordo.

DICHIARAZIONE A VERBALE

Le parti, si danno reciprocamente atto che nel caso di significativa e perdurante modifica dei servizi

di rimorchio nel porto di Livorno, le stesse si rincontreranno per valutare congiuntamente eventuali

revisioni dell'organico.

Letto confermato sottoscritto.

Livorno, 24.06.2011

Per le OO.SS.: Per La Fratelli Neri S.p.A.

o Salza Dott. f_J, .. n 1~ado •

Filt CGIL

Com. te E cci

di '{\!~~~~w)\ li l

D.M. Ci7:ni Stefano ~J ->r,·~

Fit CISL

Dott.

Sig. Marc~llo Catuogno .

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UILTRASPORTI

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ACCORDO SINDACALE INTEGRATIVO

_Oggi 24.06.2011 sono presenti presso gli uffici della Società Fratelli Neri S.p.A.

I signori in rappresentanza della società Fratelli Neri S.p.A:

Dott. Corrado Neri

Com. te Enrico Mucci

Dott. Giancarlo Meriggioli

E

I signori in rappresentanza delle OO.SS.: Filt CGIL; UILTRASPORTI ; Fit CISL; e le

relative RSA

Sig. Catuogno Marcello

Sig. Launaro Paolo

Cap. Sirabella Andrea

Com. te Agostino Salza

Com. te Farmi Giancarlo

D.M. Cionini Stefano

La Società F.lli Neri, e le OO.SS. stipulanti, facendo seguito alle riunioni tenute il

12.06.2010- 29.10.2010- 02.12.2010- 20.01.2011 - 16.02.2011 - 24.03.2011 - 29.03.2011 -

17.05.2011 - 31.05.2011 - 07.06.2011 - 08.06.2011, stante la perdurante crisi dei trasporti

marittimi, che ha investito con particolare violenza lo scalo di Livorno, intendono

ribadire la comune volontà di affrontare la crisi attraverso un rilancio della produttività

da perseguire anche tramite la diversificazione delle attività e l'offerta di servizi.

La razionalizzazione concordata potrà condurre alla migliore utilizzazione delle risorse

umane e ad un conseguente e proporzionale incremento retributivo.

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Le parti hanno concordato di identificare un'indennità mensile da inserire attravers~\~\'

l'applicazione di voci contra,ttual~ ~ià esistenti, indennità destinata, come si è detto, a '\ '\ 1

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DICHIARAZIONE

L'organizzazione Sindacale Filt-CGIL, dichiarando di accettare integralmente il

presente accordo, si riserva tuttavia di valutare la dicitura inerente lo sciopero

alla piattaforma OLT.

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VERBALE DI ACCORDO

Oggi 06 Luglio 2011 alle ore 09.30 presso gli uffici di ANAPO S.r.l. in Via Capitaneria 34, Augusta (SR) si sono riuniti :

in rappresentanza di ANAPO s.r.l. i Sigg.ri Bruno Margelli e Andrea Guietti in rappresentanza di FIT CJSL i Sigg.ri Carmelo Giannone (Rappresentante marittimi FJT CISL) e il Sig. Francesco Amato Occhipinti (Rappresentanti marittimi) , in rappresentanza di FIL T CGIL i Sigg.ri Angelo Citali (Segretario Generale) e Angelo Petracca (Segretario Territoriale) e il Sig. Santo Mignosa (Rappresentante marittimi), in rappresentanza di UJL TRASPORTI il Sig. Francesco Durante (Segretario Territoriale) e il Sig. Domenico Gennuso (Rappresentante marittimi),

premesso

- che l'odierno incontro ha seguito una lunga serie di incontri, iniziati oltre 12 mesi addietro, che non hanno permesso accordi, essendo le parti troppo distanti; -che Anapo S.r.l. ha fatto presente come, a seguito della profonda crisi del bunkeraggio nel porto di Augusta, si siano registrate nel 201 O pesanti perdite gestionali, derivanti in parte preponderante dal costo del lavoro (in quanto il medesimo assorbe 1'85% del fatturato dei servizi di bunkeraggio resi); - che il permanere della crisi rende pressoché certa la reiterazione di perdite di pari rilevanza anche nei prossimi esercizi, con ogni connesso rischio riguardante la prosecuzione dell'attività sociale e, di conseguenze, il mantenimento della situazione occupazionale; - che Anapo S.r.l. dichiara che ha, pertanto, prospettato la necessità di una drastica riduzione dell'organico, considerato altresì che l'organico attuale (che consta di 36 marittimi) è stato in passato raggiunto a seguito di inusuali e ripetuti controlli di Compamare Augusta sulle bettoline per controlli fiscali riguardanti le ore lavorate dai marittimi; - che Anapo S.r.l. ritiene congruo, rispetto all'attuale situazione, un organico di 23/24 marittimi (per ogni bettolina un equipaggio di 5 marittimi ruotante, ogni 24 o 48 ore, con altro equipaggio avente la medesima composizione); -che le OO.SS. saranno attente al rispetto delle Leggi vigenti e che hanno ritenuta eccessiva la riduzione dell'organico come sopra proposta, indicando come necessario per la gestione del servizio un organico minimo di 28 marittimi ed opponendosi a modalità di riduzione dell'organico diverse dal blocco del turn aver a seguito di esodi per pensìonamento.

Tanto premesso, tra le partì in epigrafe,

si conviene che:

1] Che tra le parti è stato raggiunto un accordo, a valere quale contrattazione collettiva di primo e dì secondo livello, nei termini di cui infra.

2] L'obiettivo del presente accordo consiste nella stabilizzazione di un complessivo organico dei marittimi alle dipendenze di Anapo S.r.l. addetti al servizio di bunkeraggio composto di ventotto unità, delle quali:

sette con qualifica di Comandante sette con qualifica di Direttore di Macchina quattordici con qualifica di Marinaio.

l sette equipaggi verranno utilizzati per coprire turnazione e ferie e compensativi maturati della banca ore. A inizio anno verranno organizzate le ferie al meglio.

3] La riduzione dell'attuale organico complessivo potrà essere attuata dall'Azienda esclusivamente mediante il blocco del turnover fino al raggiungimento dell'obiettivo.

4] Il personale marittimo alle dipendenze di Anapo S.r.l. verrà suddiviso in sette equipaggi (ciascuno composto da 1 Comandante, 1 D.M. e 2 Marinai), che turneranno secondo una rotazione 12/60 - 24/48 così regolata:

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i) sei equipaggi saranno suddivisi su due bettoline. Al termine delle 12 ore di operatività la bettolina, e cioè alle 19.30, potrà: - in caso di non operatività rimarranno a bordo solo 2 persone, che saranno remunerate con 12 ore di lavoro ordinario. A tal fine ogni equipaggio sarà suddiviso in due gruppi composti da (1 Comandante owero DM e 1 Marinaio); - proseguire il lavoro: in tale caso tutti e quattro i membri rimarranno a bordo. Le ore lavorate saranno esclusivamente retribuite con la maggiorazione contrattuale fin alla 190 ore: le ore in eccesso saranno pagate in straordinario.

5] Le parti si danno atto che (questa turnazione):

i) prevede 173 ore di lavoro in ordinario con questa paga conglobata: • Comandante l Direttore di Macchina: € 1915,28 • Marinaio: € 1440,34

Al raggiungimento della 173 ora, ogni ulteriore ora lavorata sarà retribuita con la seguente maggiorazione:

• Comandante l Direttore di Macchina: € 1,94 • Marinaio: € 1,49

L'Azienda, a titolo di miglior favore, riconoscerà ai due membri dell'equipaggio che eventualmente fossero chiamati a proseguire in straordinario la giornata lavorativa (oltre le 12 ore), un forfait 12 ore di sola maggiorazione (e il restante in banca ore) qualora il lavoro si protraesse oltre le ore 00.30 di notte.

6] Le parti riconoscono che con l'attuale turnazione è necessario aumentare la l'indennità di navigazione che verrà pertanto retribuita per ogni presenza a bordo con i seguenti valori:

• Comandante l Direttore di Macchina: € 45,00 • Marinaio: € 36,00

7] Le eventuali ore straordinarie saranno regolate come segue: i) verrà corrisposta in busta paga a fine mese solamente la maggiorazione delle ore straordinarie lavorate fino a 190 ore. tuttavia per ogni 8 ore di straordinario maturerà un giorno di riposo compensativo da fruirsi dal lunedì al sabato. l riposi compensativi maturati saranno gestiti attraverso una banca ore/compensativi e da essa conteggiati quando fruiti. ii) ogni 5 mesi verranno conteggiate le ore maturate/fruite computate nella relativa banca ore. Dopo tale data gli eccessi verranno retribuiti o posticipati, le eventuali mancanze saranno compensate con maggiori presenze a bordo del marittimo secondo un programma da concordarsi.

8) Le eccedenze di personale rispetto all'organico di cui al superiore § 2 verranno aggiunte al settimo equipaggio ed utilizzate al meglio per fruire compensativi da banca ore e ferie e/o manutenzioni ordinarie.

9] Il presente accordo ha decorrenza del15 Luglio 2011 e fino al 15 Settembre 2012. Le parti avranno la facoltà richiederne la rinegoziazione qualora dovessero intervenire sensibili variazioni sull'attuale situazione produttiva del settore bunkeraggio nel porto di Augusta e/o qualora dovesse perdurare l'attuale periodo di crisi Aziendale.

10] Il presente verbale di accordo ha valore di rinnovo del vigente C.C.A.L. del 23 marzo 2009, rispetto al quale: i) l'istituto dello "straordinario forfetizzato" si intende ad ogni effetto soppresso; ii) le indennità per "ex-viaggi di cabotaggio" (art. 28 C. C.A. L.) verranno riscritte come segue:

Le parti riconoscono che, vista la scarsità del lavoro ad Augusta, sia necessario prowedere a cercare lavoro in altri porti e nello specifico Reggio Calabria (inclusi altri porti ma limitatamente per motivi di lavori) e/o bunkeraggi nella Direzione Marittima.

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Pertanto le OO.SS. accettano una remunerazione specifica per tali viaggi che consenta alla Società di rimanere competitiva e cioè:

1 bunkeraggi nella Direzione Marittima di Catania: nessuna variazione rispetto al bunkeraggio all'interno del Porto di Augusta sia per quanto riguarda le paghe che per quanto riguarda la maturazione;

2 viaggi a Reggio Calabria: nessuna variazione rispetto al bunkeraggio all'interno del Porto di Augusta sia per quanto riguarda le paghe che per quanto riguarda la maturazione; si intende che la partenza avverrà alle ore 07.30 per rientrare nelle 24 ore complessive. A totale copertura dei disagi l'Azienda riconosce i seguenti compensi:

Com.te/D.M. Marinaio

180,00 Euro 150,00 Euro

Per eventuale smontaggio/montaggio a Reggio Calabria a forfait verranno riconosciuti i seguenti bonus omnicomprensivi di straordinario etc. :

Com.te/D.M. Marinaio

50,00 Euro 40,00 Euro

3 viaggi per lavori (di durata superiore alle 24 ore): verranno imbarcati un ulteriore Comandante e Direttore di Macchina per permettere la turnazione a bordo. Il personale a bordo e quello a casa effettuerà una turnazione di eguali giorni di lavoro a bordo e di riposo a casa. Il personale di lavoro, vista la possibilità di ruotare a bordo, verrà esclusivamente retribuito con la seguente indennità (computata per ogni 24 ore di presenza a bordo­con un minimo di 12 ore), durante tale periodo l'istituto della maturazione dello straordinario e compensativi viene abolito: • Comandante l Direttore di Macchina:

iii) gli altri istituti economici e normativi non menzionati nel presente accordo si intendono immutati.

11] Le parti si danno reciprocamente atto che le soluzioni attuate con il presente verbale di accordo riguardanti la quantità, l'impiego e la composizione degli equipaggi e la loro turnazione sono state definite e adottate - anche in forza delle intervenute modifiche al comma 7 dell'art. 11 del D. Lgs. n. 271/1999 - al fine di mantenere l'assetto operativo e l'impiego del personale occupato da Anapo s.r.l. in linea con le previsioni di cui al D. Lgs. n. 108/2005.

12] la panatica verrà fissata a 18,00 Euro al giorno a presenza.

13] L'azienda si impegnerà a suddividere eventuale lavoro notturno tra le due bettoline, e a ruotare gli equipaggi tra le stesse.

Firmato per le OO.SS.

CISL Carmelo Giannone.,......_-:;PJ-r:+"""'-7'~~-=--,.,,..-~oo4-C::.-­

CGIL Angelo Cifali

CGIL Angelo Petracca

UIL Francesco Durante --+,1-t!;;:;;:..-..<:::::::i!:::::::=::::..=..

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VERBALE DI ACCORDO

Il giomoQ.k_ mese M_ anno t~ \ \ a Gela presso la sede della Società Siciliana Salvataggi S.p.A. Si sono incontrati: Per la Società Siciliana Salvataggi S.p.A. Concessionaria del Servizio di Rimorchio nel Porto e nella Rada di Gela:

Per le Organizzazioni Sindacali:

Dott. Vincenzo Romano;

FIT -CISL Giannone Carmelo; RSA aziendale Carfi Giuseppe. FIL T- CGIL Lombardo Giuseppe; RSA Salvatore Casciana

Per la definizione dell'applicazione del regime agevolato sui compensi per incrementi di produttività per l'anno 2011 nel Porto di Gela

PREMESSO CHE

Con la Circolare n°3/E del 14 febbraio 20 I I l'Agenzia delle Entrate ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono intervenuti su quanto disposto dall'art. l, comma 47, della legge n°220 del 2010 che ha dato attuazione all'art.53 comma l, del decreto legge 31 maggio 2010, n°78 convertito con modificazione della legge 30 luglio 2010, n°122 in materia di "imposta sostitutiva del 10%,sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposta in relazione ad incrementi di produttività"per il periodo di imposta 2011. Che con successiva circolare n°l9/E del 10 maggio 2011, l'Agenzia delle Entrate e il citato Ministero hanno ulteriormente precisato che le somme erogate dal datore di lavoro nell'anno 2011 prima de stipula di accordi o contratti collettivi territoriali o aziendali non possono essere soggette all'imposta sostitutiva, anche quando l'accordo prevede la retroattività al primo gennaio e che dette somme si / riferiscano a prestazioni effettuate nel 2011;

SULLA BASE DI CIO' SI E' CONVENUTO QUANTO SEGUE:

Per l'anno 2011 con il presente accordo, le disposizioni contenute negli accordi aziendali riportati in allegato applicati presso la· Società Siciliana Salvataggi S.p.A. sono recepiti dal presente accordo, ai sensi della citata circolare 3/E dell'Agenzia delle Entrate e del Ministero del Lavoro del 14 febbraio /i 2011, per gli Istituti che considerando quanto avvenuto in materia negli anni 2009 e 2010 sono~ riconducibili agli incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, (J. in relazione ai risultati riferibili all'andamento economico o agli utili dell'impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale, anche sulla base di /1 eventuali indicatori di tipo territoriale individuati dalla contrattazione collettiva. 1

Con il regime di tumistica applicato con 23 ore di lavoro e successive 24 ore di riposo per un massimo di 72 ore settimanali a terra viene istituita la disciplina per il lavoro notturno per complessive 86,5 ore nel mese lavorative e un monte straordinario mensile obbligatorio dalla dinamica della turnistica mensile. Vengono altresì confermate le applicazioni previste dal contratto Collettivo Nazionale sul lavoro notturno, i festivi e le maggiorazioni su di essi e sulle domeniche lavorate nel mese. In base a tutto quanto riportato da questa dinamica di tumistica è perfettamente rispondendo alle caratteristiche richieste dalla legge e da tutte le circolari e risoluzioni emanate sia dall'agenzia delle Entrate che dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per la corresponsione dell'imposta sostitutiva del 10% così come previsto dall'art2, comma l lettera C, perché il lavoro notturno produce alla compagnia una maggiore redditività dovuta all'incremento tariffario per il

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serviZIO prestato in quelle ore e nei giorni festivi e domenicali. Per quanto riguarda il lavoro straordinario essendo nella dinamica turnale vincolante, produce per la compagnia un incremento di produttività non dovendo la stessa fare la stessa ad un numero di equipaggi qualora si ruotasse nelle unità con turni di 8 o al massimo fino a 14 ore come previsto dal contratto collettivo nazionale e dalle normative vigenti, maggiore efficienza organizzati va e competitività dovuta alla minore incidenza sui costi per la movimentazione degli stessi nei luoghi di lavoro e minore inoperatività dovuta ai cambi equipaggi. La Società Siciliana Salvataggi S.p.A. concessionaria del servizio di rimorchio nel Porto e nella Rada di Gela, pertanto, applicherà le agevolazione fiscali di cui in premessa a tali istituti giuridici, così come disciplinati nel richiamato accordo di contrattazione integrativa erogati nel 2011 nei limiti ed alle condizioni previste dalla normativa e dalle indicazioni Ministeriali e dell'Agenzia delle Entrate, considerando quanto avvenuto nell'anno 2009 e 2010. Quanto convenuto ha carattere sussidiario eccedevole rispetto alle intese derivanti dalla contrattazione di secondo livello di cui alle metodologie contrattuali di riferimento.

Letto, Confermato e Sottoscritto

FIT-CISL

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FILT-CGIL

G~l Salvatore Casciana

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VERBALE DI ACCORDO

In data 26 luglio 2011 si sono incontrati in Roma lng shipping spa, assistita dalla

Confederazione Italiana Armatori, nonché assistita da eni spa e dalla divisione

controllante gas & power e le Segreterie Nazionali FILT-CGIL, FIT-CISL,

UILTRASPORTI del settore marittimo, congiuntamente ad una delegazione delle

strutture sindacali territoriali al fine di attivare un percorso di gestione in grado di

governare gli effetti derivanti dal previsto disarmo per successiva demolizione di due

navi armate da lng shipping spa: lng elba ed lng palmaria.

Tale incontro fa seguito alle precedenti riunioni svoltesi il 13 giugno e 12 luglio 2011

nel corso delle quali lng shipping spa ha illustrato le tempìstìche dì disarmo che

interesseranno le due navi, a partire dal mese di settembre 2011 per la lng Palmaria e

dal mese di gennaio 2012 per la lng Elba, nonché il piano di riorganizzazione

complessivo che interessa la società.

L'Azienda ha comunicato il numero delle eccedenze che emergeranno, in vista del

disarmo, che ad oggi si attestano a circa 80 unità.

Le parti, dopo un ampio ed approfondito esame delle suddette motivazioni e della

situazione organizzativa, constatata la possibilità di ricorrere a strumenti alternativi

alla gestione degli esuberi che possano comunque tendere a salvaguardare

l'occupazione e, in considerazione dei tempi previsti rispettivamente per il disarmo

dei mezzi navali lng Palmaria e lng Elba, prima di avviare la procedura per il

collocamento in mobilità ai sensi degli artt. 4 e 24 della Legge 223/91, hanno

convenuto di applicare nei confronti del personale in esubero quanto segue:

o procedere per il personale in CRL a delle risoluzioni consensuali incentivate di

cui all'accordo integrativo aziendale del 6 dicembre 2010 ed alla tabella allegata

ç al presente verbale di accordo (Allegato l);

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o procedere tramite risoluzioni consensuali per il personale in TP all'erogazione

del trattamento di cui alla tabella allegata al presente verbale di accordo

(Allegato 2) a fronte della cancellazione dal Turno Particolare di lng shipping

spa;

o applicare le disposizioni legislative speciali in materia di prepensionamento

previste, in particolare, per determinati gradi di bordo.

Condizione per le erogazioni economiche di cui sopra, contenenti altresì la rinunzia a

qualsivoglia pretesa connessa a qualunque titolo, nessuno escluso, all'intercorso

rapporto di lavoro nautico ed alla risoluzione dello stesso, è che si proceda alla

sottoscrizione di verbali di conciliazione individuale, nelle forme previste dall'art. 2113,

comma 4 c.c. e dall'art. 411, comma 3 c.p.c. e successive modifiche.

Saranno altresì verificate le condizioni per l'applicazione di misure di

prepensionamento in materia di lavori usuranti, ovvero altre che dovessero risultare

applicabili al settore.

Relativamente alle risorse, nei confronti delle quali non sarà possibile adottare le

soluzioni sopra convenute e pur non sussistendo obbligo di repechage di proficua

riallocazione della gente di mare "dalla vita di bordo alla vita di terra", lng shipping

ricorrerà a soluzioni di impiego anche presso altre aree operative di eni e delle sue

società controllate, con applicazione della relativa contrattazione collettiva di settore

ivi vigente, compatibilmente con le disponibilità presenti nel Gruppo previ opportuni

percorsi di riqualificazione professionale, strutturati con fasi di formazione anche "on

the job", del personale marittimo. Nei confronti di tale personale si procederà,

dunque, al cambio di area contrattuale che potrà essere realizzato anche in deroga

all'art. 2103 c.c ..

Tale ricollocazione potrà avvenire presso qualsiasi sito operativo di eni e delle sue

società controllate, in coerenza con le esigenze tecniche ed organizzative aziendali

della Società disponibile ad attuare la ricollocazione. Qualora tale ricollocazione . ~o~~trasferi1Jto f:~r::etto al7:e~~denza :;xciii o

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del marittimo, l'azienda adotterà le opportune misure atte ad attenuare gli eventuali

disagi, secondo le prassi in essere in eni.

Le parti convengono di attivare degli incontri per monitorare lo stato di avanzamento

del disarmo delle navi e le azioni gestionali intraprese e realizzate.

A livello di Segreterie Nazionali, le parti si incontreranno indicativamente entro il 15

settembre, entro il 15 ottobre ed entro il 15 novembre 2011 per una verifica

complessiva delle azioni previste dall'accordo e per l'avvio da parte di lng shipping

spa, nei confronti del personale residuale al quale non è stato possibile applicare le

misure suddette, della procedura di riduzione del personale ex lege n. 223/1991; in

tal caso le parti verificheranno anche l'applicazione di ammortizzatori sociali in deroga,

ovvero di quelle misure legislativamente previste in favore dei lavoratori non rientranti

nella disciplina di cui all'art. 7 L. 223/1991 (ad esempio, la misura introdotta dall'art.

18, comma 2, D.L. 6 luglio 2011 n. 98).

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COMUNICATI STAMPA

01.02.2011 ore 10:47 Tirrenia: Luciano, urgente convocazione e avvio confronto

Chiediamo con forza di conoscere il programma di cessione di Tirrenia e Siremar per aprire un immediato confronto. E' quanto sostiene il Segretario Generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano in merito alla recente approvazione da parte del Governo del piano di dismissione delle due società di navigazione in amministrazione straordinaria.

Riteniamo indispensabile - aggiunge Giovanni Luciano - avviare il prima possibile una approfondita riflessione congiunta su un tema che coinvolge migliaia di lavoratori e resta ancora non definito, nonostante l'impegno pressante del sindacato per gestire in maniera corretta la privatizzazione di Tirrenia.

Assicurare la qualità e quantità del servizio- precisa Giovanni Luciano- garantire l'occupazione e la continuità contrattuale dei lavoratori, che il Governo più volte si è impegnato a far rispettare, resta una priorità cui va data adeguata risposta.

Aprire un immediato confronto- conclude il Segretario Generale della Fit-Cisl- è l'unico modo serio di affrontare una delicata vertenza che coinvolge questioni cruciali per migliaia di lavoratori e per i cittadini, considerata l'importanza dei servizi di navigazione e dei collegamenti gestititi da Tirrenia e Siremar in aree assai delicate del Paese.

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COMUNICATI STAMPA

03.02.2011 ore 18:36 Tirrenia: Luciano, positiva partecipazione gruppi armatoriali, garantire occupazione

È positivo che siano in gioco, per la privatizzazione di Tirrenia e di Siremar, importanti gruppi armatoriali che offrono solide garanzie di strutture industriali in grado di gestire al meglio le compagnie. È questo il commento a caldo del Segretario Generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano in merito alle lettere d'invito a presentare l'offerta, rese note oggi dal Commissario Straordinario D'Andrea.

Ci riserviamo, peraltro, di approfondire in tutte le sue indicazioni il documento sul programma di cessione di Tirrenia e Siremar reso disponibile solo oggi, ma che presenta già un forte elemento di non condivisione, per il fatto che le garanzie occupazionali inserite sono previste al minimo di legge di due anni, pur in presenza di concessioni garantite per otto anni. In questo il Governo dovrà fare la sua parte.

Per quanto concerne l'incontro con il Commissario D'Andrea- precisa inoltre il Segretario Nazionale della Fit-Cisl Beniamino Leone- permangono forti preoccupazioni sia sulle garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali, sia sulle continuità contrattuali. Due elementi di primaria importanza per i lavoratori e per l'intero processo di cessione delle due società di navigazione.

I delicati passaggi di questa privatizzazione - conclude da parte sua il Segretario Generale della Fit-Cisl - richiedono una ampia convergenza del mondo del lavoro, oltre ad una condivisione degli obiettivi e delle scelte per realizzarli.

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COMUNICATI STAMPA

11.05.2011 ore 16:36 Tirrenia: Luciano, fare chiarezza su privatizzazione

Finalmente la politica "si accorge" del problema della privatizzazione della Tirrenia. È questo il commento a caldo del Segretario Generale della Fit-Cisl Giovanni Liciano in merito alle dichiarazioni di autorevoli esponenti parlamentari della Commissione Trasporti della Camera in occasione di una audizione dei vertici della compagnia di navigazione.

Sono mesi che chiediamo, inascoltati - sottolinea Giovanni Luciano - di essere convocati dal Governo per fare chiarezza sui delicati passaggi che porteranno alla cessione del compendio cabotaggio (navi ed equipaggi) della compagnia pubblica di traghettamento.

Le iniziative messe in campo per contestare un aumento generalizzato delle tariffe sulle rotte per la Sardegna - aggiunge Giovanni Luciano - dimostra quanto importante e delicato sia il tema della privatizzazione di Tirrenia per i riflessi che esso produce sul mercato e sui cittadini.

Non ci voleva la sfera di cristallo- annota Giovanni Luciano- per immaginare che ciò sarebbe successo, accade quasi sempre così quando ad un monopolio se ne sostituisce un altro.

Il Governo - prosegue il Segretario Generale della Fit-Cisl - continua a non convocare il Sindacato per fare chiarezza su un'altra vicenda come la privatizzazione di Tirrenia, per la quale non occorre scomodare un indovino per prefigurare uno scenario di problemi per il lavoro, rispetto al periodo di mantenimento delle condizioni d'impiego e dell'occupazione complessiva.

E' evidente - ribadisce Giovanni Luciano - che garanzie limitate ad un periodo di soli due anni sono poche visti i circa 600 milioni che i contribuenti italiani verseranno per le concessioni di servizio a chi subentrerà nella gestione di Tirrenia.

Sono soldi pubblici che - afferma Giovanni Luciano - devono essere messi a disposizione della collettività per una continuità territoriale che non lasci spazio ad operazioni di eventuale speculazione economica e di ulteriori problemi per il lavoro.

Speriamo, infine, che qualcuno in tempi brevi si accorga di tutte le problematiche connesse alla privatizzazione della Siremar la cui chiarezza, ad oggi, è ancora minore.

Siamo molto preoccupati- conclude il Segretario generale della Fit-Cisl- di trovare adeguate soluzioni a tutte queste problematiche e ribadiamo la richiesta per un incontro urgente più volte avanzata al Ministro Matteoli e a Palazzo Chigi.

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COMUNICATI STAMPA

19.05.2011 ore 16:52 Tirrenia: Luciano, concludere assegnazione e aprire confronto sul lavoro

La privatizzazione di Tirrenia è uno snodo cruciale nel nuovo assetto dei trasporti marittimi in Italia. È necessario concludere nell'immediato l'individuazione della nuova società, mettendo fine ad una fase nebulosa che si trascina da troppo tempo, senza sciogliere i nodi sostanziali della cessione della compagnia pubblica. È quanto afferma il Segretario Generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano in merito alle indiscrezioni avanzate dalle agenzie di stampa circa l'offerta di acquisto della CIN che risulterebbe ancora oggi l'unica proposta concreta sul tavolo.

Ribadiamo la necessità - aggiunge Giovanni Luciano - di fare chiarezza sul futuro di Tirrenia, avviando un confronto di merito, concreto e ultimativo con i sindacati in tutte le sedi, sia istituzionali, al maggiore livello, sia aziendali.

La necessità di garantire al trasporto marittimo collegamenti efficienti a costi contenuti - precisa Giovanni Luciano - è quanto mai urgente, affinché superate le procedure burocratiche si possa garantire nel concreto l'occupazione e il salario di tutti i lavoratori, assieme alla certezza di servizi di qualità e di rotte indispensabili per la vita socio-produttiva di aree particolarmente fragili del Paese.

La privatizzazione di Tirrenia - ribadisce Giovanni Luciano - non potrà avvenire senza un coinvolgimento diretto dei lavoratori, una condivisione dei piani di impresa e di sviluppo, l'individuazione di opportune garanzie per completare, senza traumi, né riduzioni di offerta questa trasformazione.

Aspettiamo fiduciosi sin dalle prossime ore - conclude il Segretario Generale della Fit-Cisl - notizie positive destinate a sgombrare il campo dalle troppe incertezze e dai silenzi di questa fase, per risolvere gli eventuali nodi reali che restano da affrontare, prima di veder nascere una nuova importante compagnia di navigazione italiana. Le polemiche di questi giorni sul caro tariffe sulle rotte per la Sardegna la dicono lunga su quali effetti potrebbero prodursi sul traffico via mare se esso non fosse opportunamente indirizzato. I contributi previsti per oneri di servizio pubblico garantiscono gli armatori per un periodo congruo, altrettante tangibili garanzie vanno offerte ai lavoratori e ai cittadini che fanno affidamento sui collegamenti marittimi.

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Comunicato 08.06.2011 Tirrenia: le richieste della Fit-Cisl

E' iniziato ieri il confronto con la Società CIN per la privatizzazione di Tirrenia.

L'incontro è stato avviato con l'intervento dell'Amministratore Delegato della nuova Società Ettore Morace, il quale ha tenuto a riaffermare l'intenzione della nuova Compagnia di mantenere integralmente i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori.

Ha tracciato, inoltre, ipotesi di piano d'impresa commisurate ad un forte recupero di mercato della Flotta Tirrenia che negli ultimi anni ha perso oltre la metà dei passeggeri e un corrispondente contenimento dei costi, con aumento dei ricavi anche grazie a migliorati servizi di bordo.

Questo- secondo Morace- mantenendo tutte le rotte in convenzione e sostituendo progressivamente con navi più adatte i mezzi obsoleti.

La Fit-Cisl ha chiesto che fossero formalizzate tutte le proposte avanzate dalla CIN, soprattutto in tema di lavoro.

Ha sollecitato le controparti a fornire un piano di impresa, necessario per valutare la qualità e la portata industriale della nuova Tirrenia.

La Fit-Cisl ritiene indispensabile approfondire tutti i temi di rilevanza contrattuale per i lavoratori. Esclude ogni riduzione di personale e soprattutto ricorda come fosse prevista dagli accordi la continuità contrattuale. Questi ed altri elementi di dettaglio saranno decisivi per concludere positivamente la trattativa e appaiono, comunque, indispensabili per una valutazione complessiva della vertenza Tirrenia.

La Fit-Cisl richiamando le intese già sottoscritte con il Governo in tema di tutela dei lavoratori intende sgombrare il campo da eventuali contraddizioni tra gli accordi sanciti dall'esecutivo con il Sindacato da un lato e quelli per la cessione di Tirrenia in favore della CIN dall'altro.

Vogliamo accertarci che vi sia una totale corrispondenza nel dettato del Governo tra quanto assicurato ai Sindacati e quanto proposto e accettato per concludere la cessione di Tirrenia alla Società CIN.

Una attenta analisi dei documenti sollecitata in ogni sede dalla Fit-Cisl risulta pertanto indispensabile per il miglior esito della trattativa che dovrebbe riprendere martedì prossimo 14 Giugno.

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COMUNICATI STAMPA

14.06.2011 ore 22:35 Tirrenia: Fit-Cisl valuta proposta nuova proprietà

Si è tenuto oggi il secondo incontro con i rappresentanti della Società CIN relativo alle procedure per la privatizzazione di Tirrenia. E' quanto rende noto in un comunicato la Fit-Cisl.

Il confronto è proseguito - precisa la Fit-Cisl - sulla scorta di una proposta avanzata dalla nuova compagine societaria. La CIN, premesso che non aderisce ad alcuna organizzazione datoriale, ha proposto l'immediata assunzione di tutti i marittimi di Tirrenia, compresi quelli in Turno Particolare e stagionali, con la garanzia retributiva uguale a quella sino ad oggi percepita, il mantenimento integrale di tutti gli occupati, in attesa di definire, entro i sei mesi successivi dal prossimo l o Luglio, un nuovo organico assetto contrattuale.

La Fit-Cisl per bocca del Segretario Nazionale Beniamino Leone ha ribadito con nettezza le proprie posizioni, a partire dal prolungamento oltre i due anni dell'obbligo di mantenere in servizio tutti i marittimi, a quello di una sostanziale continuità contrattuale e dell'occupazione, che non pregiudichi in alcun modo i lavoratori, soprattutto in vista della riaffermata volontà da parte dei nuovi armatori di recuperare ampie quote di mercato e di offrire maggiori servizi di migliore qualità, per attirare quella fetta cospicua di clientela che negli ultimi anni ha abbandonato Tirrenia.

La Fit-Cisl - prosegue la nota - ha chiesto che fosse presentata da parte di CIN una proposta formale sulla quale si riserva di esprimere un approfondito parere di merito. Molti restano i punti da chiarire e le reali prospettive. Solo una rigorosa analisi di tutte le ricadute sui lavoratori e sul servizio potrà dirci se finalmente si è imboccata la strada giusta per una positiva conclusione della privatizzazione di Tirrenia.

La Fit-Cisl - conclude il Segretario Nazionale Beniamino Leone - richiama il senso di responsabilità della nuova proprietà e ribadisce la disponibilità del sindacato a trovare un accordo complessivo, che tuteli sotto ogni forma i lavoratori e offra crescenti possibilità di rilancio e sviluppo alla nuova Tirrenia, necessarie a garantire quelle linee di comunicazione che risultano vitali per aree già fragili del Paese.

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COMUNICATO 21.06.2011 Tirrenia: Sindacati, preoccupazione per possibile rinvio cessione Comunicato

"Siamo fortemente preoccupati per l'esito della procedura di privatizzazione". Così Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti si esprimono sulle indiscrezioni stampa di un possibile rinvio della firma del contratto di cessione di Tirrenia alla Cin, spiegando che "questa ennesima incognita nel processo di privatizzazione è un altro capitolo di una gestione maldestra di tutta la procedura stessa da parte del Governo". "Da quando ha avviato la privatizzazione- sostengono unitariamente le tre sigle sindacali dei trasporti - il Governo ha determinato solo confusione ed incertezza, non ultimo anche nella mancanza di attenzione alla questione delle tariffe. Anche l'iniziativa di messa in linea di un servizio aggiuntivo di collegamento con la Sardegna rischia di complicare la conclusione della vicenda". Secondo Filt, Fit e Uilt "il Governo deve intervenire in questa vicenda, facendo finalmente la propria parte e definendo tutte le condizioni per la conclusione positiva del processo di aggiudicazione e per la tutela degli interessi della collettività". "Da parte nostra - sostengono infine le tre sigle - la trattativa sindacale prosegue con la disponibilità a trovare una soluzione ai problemi che ancora rimangono sulle tutele contrattuali ed economiche dei lavoratori e sulle garanzie occupazionali".

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Mer 08/06/2011 LA STAMPA I

Estratto da Pag. 34I

L'INCONTRO TRA I.A NUOVA SOCIETA E IL SINDACATO

Tirrenia, lîmPegno di Cin"Manterremo Posti e linee"Lad Moracegarantisce ancheche $i stipendiresteranno uguali

ROMA

<<La nuova Tirrenia continue-rà ad effettuare tutti i colle-gamenti, non licenzierà di-fendenti e non riduna g[ sti-nendi>. Parola di.Ettore Mo-race, amministratore delega-to di Cin (ComPagnia italia-na di navigazione), Ia corda-ta di armatori naPoletani cheha presentato l'unica offertapeila privatizzazione di Tir-renia e che - doPo aver otte-nuto parere Positivo all'ag-qiudicazione del Ministeroéeilo Sviluppo - attende il vialibera dell'Antitrust. Moraceha parlato a margine dell'in-contro che ha awiato il con-fronto azienda-sindacati Perla procedura di cessione'

<cAbbiamo una convenzio-ne da rispettare che indieachiaramente la necessità dimantenere la :rrrrirl'lìrrrir;l^r'rrrr'(rrrr?,:tg con la Sardegna e laSiciliar>, ha detto l'ad. <Chie-

deremo a tutti i diPendentiuna mano a Portare avanti ilPiano industriale che Preve-de una razionalizzazione deicosti accompagnata da mag-giori incassi>.

Per quanto riguarda il Pro'cesso di consultazione con isindacati Morace ha sPiegatoche al termine delPrimo incon-tro <<va tutto bene, altneno Peril momento>. L'ad ha anchevo-luto sottolineare che <la leggenon prevede un accordo con isindacati, ma in questa faseCin vuole condividere il Piùpossibile con i sindacati Ie li-neeguida del ProPrio Piano in-dustriale per afîrontare unpercorso condiviso in una fasein cui la discontinuità va evita-ta. L'interesse è quello di arri-vare ad un accordo anche se

non è indispensabile. L'unico

Tirrenia: i sindacati chiedono garanzie sull'occupazione

vincolo legale, infatti resta ilvia libera Antitrust>. La nuova Tirrenia manterrà nome elogo e la sede sara a NaPoli,ma non all'indirizzo attuale.

Commenti positivi dal sin-dacato, che Parla di incontrointerlocutorio ma dal quale so-

no emersi asPetti Positivi, se-

condo Filt-Cgil, líJlf,itFll e Uil-trasporti. <Di Positivo -. hacommentato Massimo Ercola-ni, responsabile del trasPortomarittimo della Filt - c'è il fat-to che finalmente esiste unaprospettiva che non Porti aliallimento. Restano due grossioroblemi: la tutela dei livelli^economici

e contrattuali dei la-voratori>. Analogo il commen-to di L3ltffilEftElfE (Filt Ci-ls). <<Per noi, è fondamentaleche gli impegm enunciati daCin vengano formalizzati' ilmantenimento dei livelli occu-pazionali deve comPrendereànche i lavoratori stagionali>.Stessa richiesta dal segretarionazionale della UiltrasPorti'Claudio T arlazzi. < Gli imPegniindicati da Cin sono tutti da ve-rificare nell'ambito di un nego'ziato. La continuita occuPazie'nale e contrattuale deve esse-re messe nero subiancoD. IR. E.l

fir'r.p",,t:ittrktt li"m iè lÌN p0ni{t il litìlo

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CISL Trasporti - Segretari Nazionali

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Mer 0810612011 IL MAITINOLa privatizzazione primo incontro del tavolo. Verranno mantenuti marchio e logo, la nuova società non si sposterà da Napoli

Tinenia, Cin ai sÍndacati: <0ccupazione $arantita>Cgil, Cisl e Uil: aPPrez:ziamola disoonibilità ma servonopiir garanzie per il fururoGinziaPeluso

Vento favorevole Per le Procedureper la cessione di Tirrenia alla Cin'-Ettore

Morace, amminisuatore dele-gato della Compagnia italiana di na-

iigazione, tranquillizza i sindacatisulle garanzie per i lavoratori' <La

nuova Tirrenia continuerà ad effet-

tuare tutii i collegamenti, non lice.t-zierà e non ridunà gli stipendi>r, rassi-

cura. Anche dopo la privatiz zazione,

i traghetti di Stato conserveranno ilnorne e il logo di Tirrenia. E la sede

resterà a Napoli, ma non nello stesso

posto. Ieri si è aperto il tavolo di con-iultazione con-Cgil, Cisl e Uil (pre-

sente anche un rappresentante del

commissario straordinario della Tir-renia). E Morace è ottimista. Sperache ci sia subito l'operatività deilanuovasocietà. L'iterdiaggiudicazio-ne con la cessione alla newco si do-webbe concludere il Primo luglio'Del resto, per il closing dell'opePzio-ne manca solo il via libera dell'Anti-trust. [a Cin punta ad un accordocon i sindacati sulpiano industriale.

Questi ultimi considerano <interlo-cutorioo l'incontro di ieri' Ic parti sirivedranno martedì Prossimo.

<Apprezziamo la buona disPoni-bilità dèlla nostra controparte. c'èuna lorte difleren"a tra la propostascritta, che ci erastata inviataper let-tera, e quanto ci è stato illustrato ieriverbalmente>, evidenzia ClaudioT arlazzi, segetario nazionale dellaUiltrasporti. Certo, i nodi restano.<Ia garanzia del mantenimento deilivelli occupazionali non dovrebbe li-mitarsi a due anni, ma andrebbe

estesa atutta Ia durata della conven'zione, cioè a otto anni' Chiediamopoi la continuità del contratto di lavo-io. E quindi l'applicazione di quellosull'armamento Pubblicor, conclu-de Tarlazzi. Sul punto del contranoinsiste anche il segretario nazionaledella Fit-Cist Beniamino leone: nCi

hanno detto che non sara aPPlicatoI'articolo del codice di procedura ci-vile che riguarda il mantenimentodeidiritti aòquistidaparte dei lavora-tori. Ci siamó, quindi, riserrrati di fa're le opportune verifi che di legittimi-ta. È iir-pensabile una riduzione de-

Ell supé'irdi. salèHó poi il{émovlbilióula ríchiesta di inserire anche glistagionali nel numero dei lavoratoriconsiderati dalla Cino. I sindacatihanno comunque aPPrezzato i Pro-

getti Dresentati da Morace, che pre-úedoiro un recupero delle quote dimercato atúaverso una Politica disconti e mirata al soddisfacimentodel cliente. Inoltre, nei progetti dellacordata napoletana, formata dagliarmatori Onorato, APonte e Grimal-di, ci sono risparmi di sPesa che nonriguardano il personale e un maggio-re efficientamento, anche con la so-stituzione di navi. <L'intenzione è direcuperare quote di mercato perchéda 4 milioni dipasseggeri siarnosce-si a 1,5 milioni. Però I'azienda si de've imoestare non solo sullelinee in.onuénàon" ma anche su quelle dimercato), riferisce Massimo Ercola-ni, coordinatore nazionale dei marit-timi dellaFilt-Cgil'

r,iù6raee conÉnme É sua atlPonÉt -fita a trattare: uAnche se la legge nonlo prevede, in questa fase Cin vuolecondividere il piir possibile con isin-dacati le linee guida del proprio pia-no industriale per affrontare un per-corso condiviso in una fase in cui ladiscontinuità va evitatar.

CorEdt lblb$ allilUdonL'aggludicazione

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CISL TraspoÉi - Segretari Nazionali

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Mer 0810612011

SARANNO SOSTITUITIOUATTRO TRAGHETTI, PERO NON CISARANNO NUOVE COSTRUZIONI

TI RREI.{LAv C N.{ P RO M ETTE : I{I E I{TE LI CE T{Z I,AM E T{TI

MAI SII{DACATI VOGLIOI.{O IL PIAI{O N.{DUSTRIALE

Estrafto da pag. 13II.STGOI.ÍI HIT

Ettore Morace, ammlnlstratore delegato dlCin

ALBERTOOUARAÎI ge il discorso molto piir in làr- Nelìa bozza di pianolnviata nei giorni scorsi ai sindacativa segnalatoanche l'impegno a sottoporre la flotta a un vastoprogramma di riqualificazione, tale da fare ab-bassare i costi di assicurazione. Sulle linee, ri-mangono i dubbi di Fabio Marante, della Filt Cgildi Genova: <Ci è stato detto che l'azienda recupe-rerà le quote di mercato perse in questi anni a fa-vore della concorrenza, ma per noi sindacati que-sto ha un valore relativo: chiediamo di vederequali saranno $i investimenti su nuove linee>.L'azienda si impegna atenere i collegamenti con-venzionati: questo però non risolve il caso dellaGenova-Olbia (chiusa a fine dello scorso anno,poi riaperta) che non rientra in questo ambito.

ROMA. Rassicurazioni, ma nulla di scritto. Etto-re Morace, amministratore delegato della Com-pagnia Italiana di Navigazione,la cordata tra gliàrmatoriAponte, Grimàldi, Onorato che rileveràla flotta pubblica di Tirrenia, ha ribadito ieri da-vanti ai sindacati le garanzie occupazionali per icirca 1.450 dipendenti in organico alla società.

<Niente ta$i di linee e niente tagli all'occupa-zione> è stata la promessa presa nel pomeriggio aRoma, presso la sede centrale di Confcommercioalla prìsenza del commissario della società,Giancarlo D'Andrea Tirrenia dovrebbe passare

ai privati entro il primo lu$io, previonul/a osfadei sindacati e via liberadell'Antitrust - che in re-altà non dovrebbe arrivare prima di tre o quattrosettimane -. Morace ha precisato che in questa fa-se il parere dei sindacati non è vincolante, ma l'in-tenzione del manager è arrivare al passaggio diproprietà con un accordo di massima sulla ge-

Itione del personale. Sull'altro fronte, quello sin-dacale, rimangono comunque delle riserve: <cAb-

biamo chiesto un nuovo incontro, che si terràmartedì prossimo - dice Beniamino Leone, se-

$etario nazionale della Fit Cisl -. Soprattutto,àbbiamo chiesto, e non sarebbe potuto essere al-trimenti, della documentazione scritto. I rap-presentanti dei lavoratori chiedono un prolunga-mento della garanzia sull'occupazione Q'offertadi Cin è due anni, i sindacati hanno rilanciato ot-to, la mediazione potrebbe essere cinque) oltrealla continuità contrattuale: e cioè, che i dipen-

denti Tirrenia vengano assunti con $i stessi ter-mini di adesso. Per il personale di tena, sarà ne-cessario discutere il ruolo de$i amministrativi -un esempio banale: le sinergie trabiglietterie. Po-co entusiasmanti le prospettive sulla flotta: delle17 unità attuali, Cin sostituirà a partire da ottobrele quattro navi piìr vecchie 0e "Strade') ma ira-rnors non ufficiali fanno presumere la sostituzio-ne di queste con i traghetti MobyLines (armatoreOnorato) che solitamente rimangono fermi nelporto di Genova durante l'inverno. Questo nonèsclude un rinnovo piir radicale della flotta, ma-gari con nuove commesse, ma sicuramente spin-

CISL Trasporti - Segretari Nazionali

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COMUNICATI STAMPA

22.04.2011 ore 13:34 Marittimi italiani in mano dei pirati somali

FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI Segreterie Nazionali

Ancora una volta una nave è stata sequestrata dai pirati somali ed il suo equipaggio tenuto in ostaggio.

E' il caso della nave italiana "Rosalia D'Amato" che è stata assaltata ed il suo equipaggio sequestrato.

Il sindacato italiano, Filt Fit Uiltrasporti, da tempo è impegnato in ogni sede perché venga posto fine ad un fenomeno che oltre a produrre grave danno all'economia mondiale ed al patrimonio armatoriale mette a grave rischio la vita dei lavoratori del mare.

Mentre in sede internazionale, attraverso la ITF (Sindacato Internazionale dei Trasporti) nelle varie sedi, ONU compresa, in stretta collaborazione con ISF(Federazione Internazionale degli Armatori) vi è aperto un dialogo per trovare soluzioni, in Italia i Ministri interessati paiono sordi.

Più di un mese fa, il sindacato confederale dei trasporti, Fil Fit Uiltrasporti, ha chiesto un confronto con il Governo sul problema senza ricevere alcuna risposta.

Continua il rimpallo di responsabilità tra i vari ministeri col risultato che i nostri marittimi assieme a quelli di altri paesi continuano a rischiare la vita affinché un traffico vitale per le economie non si fermi.

IL SINDACATO FILT-FIT-UILTRASPORTI DICE BASTA!

ed attiva le seguenti iniziative in assenza di una rapida convocazione da parte del Governo:

- Stato di agitazione di tutti i marittimi italiani con possibilità di una grande mobilitazione nazionale - Applicazione rigida delle direttive sindacali ITF per quell'area dichiarata rischio pirateria, ovvero richiesta di tutti i marittimi di sbarcare prima dell'attraversamento così come previsto nei contratti di lavoro internazionale IBF.

Il 28 corrente mese, in occasione dell'incontro con Confitarma (Associazione degli Armatori Italiani) per i rinnovo del contratto nazionale, il sindacato confederale chiederà di concordare decise azioni comuni nell'interesse dell'economia nazionale, dell'armamento ed in particolare per la tutela dell'incolumità dei lavoratori marittimi. LE SEGRETERIE NAZIONALI

Page 1 of 1FIT-CISL - Trasporto Marittimo - Comunicati stampa

14/07/2011http://fitcisl.indemo.it/67?comunicato_stampa=126

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SENATO DELLA REPUBBLICAXVI LEGISLATURA

Doc. XXIVn. 24

RISOLUZIONEDELLA 4? COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)

d'iniziatíva dei senatori AMATO e PINOTTI

approvata nella seduta pomeridiana del22 giugno 2011

ai sensi dell'articolo 50, comma 2, del Regolamento, a conclusione dell'esamedell'affare assegnato sul possibile impiego di personale militare a bordo delnaviglio mercantile e da diporto, che transita in acque internazionali colpite

dal fenomeno della pirateria

TIPOCRAFIA DEL SEN-ATO (.r5)

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Atti parlamentari -2- Doc. XXIV, n. 24

XVI LEGISLATURA _ DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

La Commissione, a conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 50,

comma 2, del Regolamento, dell'affare assegnato relativo al possibile im-piego di personale militare a bordo del naviglio mercantile e da diporto,

che transita in acque internazionali colpite dal fenomeno della pirateria,

premesso che:

Il quadro normaîivo

il quadro normativo internazionale nel quale si colloca il fenomeno

della pirateria è innanzitutto dominato dalla Convenzione delle Nazioni

Unite sul diritto del mare del 1982 (ratificata anche dall'Italia, ai sensi

della legge 2 dicembre 1994, n. 689) che, all'articolo 100, richiede a tuttigli Stati di collaborare per la repressione delle attività piratesche, e, al suc-

cessivo articolo 101, limita la fattispecie ai soli atti commessi in acque

internazionali o in luoghi non sottoposti alla giurisdizione di qualunque

Stato, con la precisazione che le azioni di pirateria sono tali quando com-

messe da singoli o da gruppi, a fini privati;

rispetto ai princìpi generali sanciti dagli articoli 87 e 94 della predetta

Convenzione, che sanciscono, rispettivamente, il diritto di libera naviga-

zione in acque internazionali e la giurisdizione esclusiva dello Stato sul

naviglio battente la propria bandiera, l'articolo 105 consente agli Stati

di Sequestrare una nave pirata o una nave catturata e tenuta sotto il con-

trollo dei pirati e di procedere all'arresto dell'equipaggio pirata;

La dimensione geo-economica del fenomeno

la moderna pirateria marittima è un fenomeno caratterizzafo dall'ele-vata instabilità politica ed economica di regioni in cui le capacità degli

Stati rivieraschi di imporre il rispetto delle leggi sono ridotte o addirittura

assenti;

la pirateria infesta oggi soprattutto i mari dell'Asia sud-orientale emeridionale e dell'America meridionale, ed ha il proprio epicentro nel

Golfo di Aden e nel tratto di mare antistante le coste della Somalia: un'a-rea strategica che, con il passaggio dal Canale di Suez, costituisce una

porzione fondamentale del concetto geopolitico di <Mediterraneo allar-

gato>;

dalla conclusione della <guerra fredda> la minaccia piratesca nelle

acque prospicienti il Corno d'Africa è andata progressivamente crescendo,

con un'impressionante escalation di casi registrati a partire dal 2005, finoad investire un'area d'azione che oggi si estende ad est fino a 500 miglia ea sud fino a 1.500 miglia dalla Somalia, penetrando addirittura nel cuore

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- 3 - Doc. XXIV, n. 24Arrt p"rt"*"*"rtXVI LEGISLATURA _ DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

dell'oceano Indiano, nei pressi dello stretto di Hormuz e delle coste me-ridionali dell'India;

attraverso il Canale di Suez, dove operano i pirati somali, transitanoogni anno tra 22.000 e 25.000 imbarcazioni, ovvero il 75 per cento delflusso globale dei container meÍcantili marittimi e 3,3 milioni di barilidi greggio al giorno, equivalenti al 30 per cento del fabbisogno energeticomondiale;

in un contesto in cui il 60 per cento del commercio estero italianoviaggia per mare, oltre 2.000 unità navali controllate da interessi italiani,900 delle quali battenti bandiera tricolore, flottano ogni anno in acque adalto rischio pirateria;

L'impatto sul commercio marittimo internazionale

secondo I'Osservatorio sulla pirateria istituito dall' International Ma-ritime Bureant, nel 2010 sono stati registrati 445 assalti che hanno causatola cattura di 53 navi e il sequestro di 1.181 operatori marittimi (con unincremento del 12,5 per cento sul 2009 e più del 60 per cento rispettoal 2008), mentre, per quanto riguarda il 2011, dall'11 gennaio ad oggisono stati annoverati 243 attacchi nel mondo e sono stati contati 439 per-sone prese in ostaggio dai pirati somali;

I'aumento del rischio connesso agli attacchi pirateschi e la situazionedi diffusa insianezza per i traffici marittimi - in relazione ai quali sistima per la comunità mondiale una perdita economica complessiva oscil-lante tra i 13 e i 16 miliardi di dollari - ha portato inevitabilmente ad uninnalzamento dei costi di trasporto delle merci dovuto principalmente al-I'incremento dei premi assicurativi - quadruplicati negli ultimi due anni -e alle indennità dei marittimi operanti nelle acque ad alto rischio pirateria,ai quali, anche in Italia, è stata riconosciuta una speciale indennità digueffa;

L'impatto sulle vittime

la progressione esponenziale dei sequestri e I'inasprirsi delle ricaduteumanitarie del fenomeno è stato oggetto del recente <<Report of the SpecialAdvisor (Jack Lang) to the Secretary-General on Legal Issues Related toPiracy off the Coast of Somalia> presentato 1125 gennaio 2011, che (nelperiodo di studio 2008-2010) individua: circa 1.890 sequestri di persona,105 sequestri di natanti; un incremento sensibile del tasso di violenza du-rante gli attacchi alle imbarcazioni; un innalzamento da 1 a 5 milioni didollari di richiesta di riscatto medio per la liberazione della nave ed unprolungamento del periodo di detenzione che oggi si attesta a circa 120giorni;

il citato rapporto, in relazione alla crescente pressione sui pirati daparte della comunità internazionale, fa inoltre riferimento ad una recrude-scenza delle condizioni di detenzione sottolineando che i membri degliequipaggi sequestrati vengono talvolta sottoposti a torture o utllizzalicome scudi umani o addirittura ridotti in schiavitù dagli stessi pirati;

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- 4 - Doc. XXIV, n. 24

XVI LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZ]ONI - DOCUMENTI

L'emergenza pirateria nel <Report of the Special Advisor to the Secre-

tary-General on Legal Issues Related to Piracy off the Coast of So-malia>

sulla scorta di quanto deliberato dalla conferenza internazionale sullapirateria in Somalia, tenutasi nel maggio del 2010 ad Istanbul, il Consi-gliere speciale delle Nazioni Unite sulla pirateria indica la necessità di for-nire <<con estrema urgenza> un approccio multidisciplinare alle strategie dicontrasto alla pirateria sia con interventi di carattere economico capaci diaggredire le cause del fenomeno, sia con provvedimenti di natura giurisdi-zionale, senza tuttavia dimenticare la rigida applicazione di specifiche mi-sure di auto-protezione da applicarsi ai natanti: il tutto nell'ambito dellemissioni navali multinazionali attualmente in atto;

le soluzioni da individuare e reahzzare peî il contrasto del fenomenopiratesco, secondo Jack Lang, devono essere inquadrate immediatamentein un piano globale, capace di <<combattere, prevenire e sopprimere la pi-rateria>> prima che <<l'escalation di professionalizzazione ed operatività deipirati raggiunga un punto di non ritorno>> oltre il quale I'azione internazio-nale risulterebbe verosimilmente inefficacel

La risposta diplomaticct-militare della comunità internazionale

nella cornice di un contrasto multi-livello alla pirateria marittima, sulpiano diplomatico-militare le Nazioni lJnite hanno fornito strumenti perlegittimare operazioni relative alla possibilità di intervenire nelle acqueterritoriali della Somalia (risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 1846

del 2008), e di operare sul suolo e nello spazio aereo di quel Paese (riso-luzione n. 1851 del 2008) previa autorizzazione o richiesta del governo diMogadiscio;

su tali basi I'Unione europea ha lanciato I'operazione ATALANTAdell'EUNAVFOR; gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno creato la CombinedTask Force 151;la NATO dirige I'operazione Ocean Shield, mentre Cina,Giappone, Russia, Malesia, Iran, Arabia Saudita e altri hanno inviato dellenavi a pattugliare le acque intorno alla Somalia;

nel contesto degli interventi enumerati, I'impegno dell'Italia si con-cretizza'. nella partecipazione costante di navi della Marina militare alleoperazioni della NATO e dell'Unione europea; nella parfecipazione allamissione European Union Training Mission in Somalia, il cui obiettivopolitico-militare punta a rafforzare il governo federale di transizione attra-verso I'addestramento di forze di sicurezza; e nella presenza all'internodel Contact Group on Piracy ofr the Coast of Somalia,l'organo delle Na-zioni Unite incaricato di sviluppare la cooperazione e il coordinamento trai Paesi e le organizzazioni internazionali e risolvere radicalmente le causedel fenomeno della pirateria;

le azioni internazionali connesse al contrasto della pirateria nel Cornod'Africa, per quanto indipendenti da un punto di vista operativo, sono traloro coordinate dal meccanismo Shared Awareness and DeconflictionExercise (SHADE), che però, ad oggi, non risulta pienamente sufficiente

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XVI LEGISLATURA _ DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

al supporto del processo di contrasto alla pirateria, essendosi rivelato par-ticolarmente complesso e difficoltoso a causa di fattori quali: l'estensionedell'area di operazioni, la collocazione delle prevalenti linee di traffico, leimprevedibili modalità di attacco adottate dai pirati, e la mancanza di uncontesto legale idoneo a garantire la repressione dei reati di pirateria;

le missioni internazionali in corso non prevedono che le navi impie-gate effettuino scorte a singole unità lungo I'intera rotta commerciale, percui I'impiego militare a sostegno delle imbarcazioni civili può configurarsisolo entro un'area geografica ben delimitata (coincidente con quella adelevato rischio di pirateria, quale individuata negli ordini di missione) elimitatamente ad un'assistenza effettuata da navi militari che incrocianoin prossimità o nelle vicinanze del mercantile attaccato;

attesa la necessità di rafforzare I'efficacia delle misure di protezionealle imbarc azioni, la maggior parte dei Paesi europei partecipanti ad EU-NAVFOR ATALANTA (Belgio, Germania, Grecia, Malta, Olanda, Sveziae Regno unito) ha scelto di impiegare a bordo delle navi che trasportanogli aiuti umanitari del Programma alimentare mondiale alcuni vessel pro-tection Detachments (VPDs), ovvero nuclei di uomini armati a bordo di-staccaîi dall'unità militare che incrocia nell'area di missione:

<<Best management practices>> di autodifesa, il coinvolgimento dei privati ele linee guida dell'International Maritime organization (IMo) sul-l'uso di team armati a bordo (privately contracted armed securitypersonnel-PCASP)

di pari passo all'indispensabile coordinamento internazionale dellostrumento navale militare, così come prescritto dal rapporto alle Nazioniunite sulla pirateria somala, ed in seguito a recenti direttive del comandodelle Forze navali dell'Unione europea in somalia (EUNAVFOR ATA-LANTA) si ravvisa comunque presso tutti gli attori della governance del-I'emergenza pirateria un'accresciuta sensibilità riguardo al rigoroso ri-spetto da parte delle imbarcazioni mercantili di specifiche best manage-ment practices di auto-protezione onde ridurre al minimo il rischio di soc-combere ai tentativi di assalti pirateschi;

le vigenti best management practices di auto-protezione del naviglio(quali ad esempio I'addestramento dell'equipaggio, I'installazione di unacittadella blindata anti-sequestro sulla nave, I'elevazione di barriere infilo spinato anti-abbordaggio o il respingimento delle imbarcazioni dei pi-rati con generiche misure non letali, come I'utilizzo di potenti idranti)sono considerate da Jack Lang nel suo rapporto il <miglior strumentoper la protezione contro gli ani di pirateria>>, atteso inoltre che, ad oggi,<proprio quel 20 per cento di imbarcazioni che non hanno ancora appli-cato i protocolli stilati dall'lnternational Maritime organization (IMo) ri-sultano le principali vittime della pirateria poiché non protette in manieraadeguata>>;

la pressante necessità di sviluppare un'efficace strategia di deter-renza, fondata sulla sinergia tra azione militare e comportamenti delle sin-

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XVI LEGISLATURA _ DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

gole imbarcazioni private, e capace di comprendere misure accessorie alle

citate best management practices, ha portato rI Maritime SafeQ Committee(MSC) delle Nazioni Unite in seno all'IMO - riunitosi a Londra il 20

maggio 20fi - ad emanare due circolari (MSC.U Circ.1405 e MSC.I/Circ.1406), recanti dettagliate <<Linee guida provvisorie per gli Stati che

utilizzano servizi di sicurezza privata a bordo di navi che transitano in ac-

que ad alto rischio di pirateria>> (<PCASP>);

tali linee guida det MSC saranno ratificate 11 12 settembre 2011 inoccasione dell'apposita sessione del Gruppo di lavoro sulla sicurezza ma-

rittima e sulla pirateria delle Nazioni Unite, non prima di aver recepito le

indicazioni e gli emendamenti in materia da parte dei governi degli Stati

interessati, richiamati dall'MSC ad introdurre nei propri ordinamenti det-

tagliate legislazioni tese a configurare I'eventuale autortzzazione di servizi

di vigilanza privata a bordo delle navi;

peraltro già in ambito europeo, al punto 3 della raccomandazione n.

840 dell'Assemblea della Unione dell'Europa occidentale (UEO) sul ruolodell'Unione europea nel contrasto alla pirateria del 4 giugno 2009, si ri-chiedeva espressamente ai Paesi membri dell'Unione di <incrementare no-

tevolmente il numero di squadre di protezione a bordo sulle navi in tran-

sito>;

I'introduzione di misure di difesa attiva, quali la presenza di squadre

armate a bordo, siano esse militari o private, è inoltre un elemento di par-

ticolare interesse per il comparto armatoriale che, pur consapevole della

risposta strategica che la comunità internazionale deve adottare per sradi-

care le cause della crisi in Somalia, punta piuttosto ad avvalersi di efficacimisure di deterrenza contro la pirateria (considerata come un riflesso deldefault somalo) allo scopo di salvaguardare I'attività imprenditoriale e

I'incolumità degli equipaggi;

PCASP e team militari, il caso italiano e il confronto con glí altrí Stati

sebbene nessuna delle navi protette da contractors civili o da militarisia stata sequestrata, il nostro ordinamento non prevede attualmente una

specifica normativa che disciplini, autorizzandola o vietandola, la presenza

di personale militare elo |'utllizzo di agenti privati armati a bordo di unitàmercantili, limitando così la competitività del comparto marittimo mercan-

tile italiano, specie se raffrontato, sotto il profilo della sicurezza dei traf-fici, ai suoi principali concorrenti in ambito comunitario;

la suddetta carenza norrnativa aumenta, di fatto, il rischio di spingere

I'armatoria italiana a dover immatricolare le proprie unità sotto la ban-diera di altri Stati, con evidenti negative ricadute economiche, fiscali ed

occupazionali per il Paese;

sia il governo francese che quello spagnolo hanno approntato speci-

fiche misure per la difesa delle rispettive flotte mercantili e da pesca: inparticolare la Francia ha disposto I'imbarco di militari a bordo di ciascunadelle 15 navi tonniere operanti nell'Oceano Indiano - misura, questa, re-centemente adottata anche dal Giappone e dal Belgio - mentre la Spagna

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- 7 - Doc. XXIV, n. 24ettt p"rt"*r"t"rt

XVI LEGISLATURA _ DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI . DOCUMENTI

(sulla scorta di quanto fatto da Israele, Stati Uniti, Gran Bretagna, Olanda,Germania, Danimarca, Sud Africa, Corea del Sud e Liberia) ha autorizzatoI'imbarco di un security team armato, a spese dell'armatore, sulle navipresenti nelle aree di crisi, anche e ovviamente al di fuori della porzionedi Oceano Indiano del Golfo di Aden;

tale asserita carenza normativa ha infine spinto armatori anche ita-liani - come ulteriore opzione, sia alla tutela prevista dalle missioni mili-tari internazionali, sia all'imbarco di personale armato a bordo - a sce-gliere di avvalersi di servizi di sicurezza privata che contemplino I'utilizzodi un vascello di scorta con personale armato a bordo;

Il crescente rischio per navi ed equipaggi italiani

I'andamento degli assalti e dei sequestri effettuati in tutto il mondoda parte di pirati in danno del naviglio mercantile e da diporto battentebandiera italiana si sussegue senza soluzione di continuità, così come av-valorato dai recenti casi, verificatisi nei primi mesi del 2011, relativi: al-I'assalîo della petroliera da 105.000 tonnellate di slazza <<Savina Caylyn>con a bordo 22 uomini di equipaggio, attaccata e catturata l'8 febbraio da

un commando di cinque pirati somali mentre era in navigazione nell'O-ceano Indiano; all'assalto della petroliera <<Alessandra Bottiglieri" avve-nuto il 13 aprile mentre era al largo del porto di Cotonou (Benin, AfricaOccidentale), dove si trovava in attesa di scaricare un carico di benzina;fino ad arrivare il 20 aprile al sequestro in pieno Mare Arabico - a 320miglia a sud dell'Oman e a 300 miglia ad est dell'isola di Socotra -del cargo italiano <Rosalia D'Amato>> con i suoi 22 uomini di equipaggio;

la rilevante pericolosità sociale e politica, oltre che economica, deri-vante dall'accresciuto rischio di pirateria marittima, deve necessariamenteindurre le istituzioni ad intervenire con efficacia ad ulteriore tutela degliinteressi strategici del nostro Paese in campo energetico e commerciale;

il 1" giugno 2011 gli esponenti della Confederazione italiana armatori(CONFITARMA) e della Federazione nazionale imprese di pesca (FE-DERPESCA), auditi presso Ia Commissione difesa del Senato nell'ambitodell'<<Indagine conoscitiva sul possibile contributo delle Forze armate perla prevenzione ed il contrasto del fenomeno della pirateria in acque inter-nazionali> - sia pure con una diversa sensibilità dovuta alla differenza dinaviglio, di tipo di navigazione e di rotte battute - hanno entrambi sotto-lineato i limiti di una protezione affidata unicamente alla scorta di navimilitari e a mezzi di difesa non letali installati sulle navi mercantili, sol-lecitando la possibilità di imbarcare personale armato a bordo del navigliocivile italiano divenuto un troppo facile bersaglio per i pirati;

sotto il profilo economico-commerciale desta inoltre particolare al-larme il caso del peschereccio <<Torre Giulia>, prima ed unica nave ton-niera tropicale italiana - vera e propria fabbrica conserviera d'altura perl'inscatolamento del tonno pinna gialla lunga 82 metri per 2290 tonnellatedi sfazza - di proprietà della IAT (Industria armatoriale italiana), origina-riamente immatricolata a Bari nel 1997 e, nel dicembre del 2009, regi-

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- 8 - Doc. XXIV, n. 24

XVI LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

strata presso il Quartiere marittimo di Concarneau in Francia per poterusufruire del servizio di protezione dei militari a bordo, messo a disposi-zione dalla Francia a partire dal luglio 2009 per le navi da pesca battenti iltricolore francese;

la ricordata esigenza degli armatori italiani di usare bandiere di com-piacenza onde contrastare gli attacchi pirateschi emerge inoltre con il caso

emblematico dell'assalto avvenuto 1126 aprlle 2009 alla nave da crocieraitaliana MSC Melody, sventato grazie all'intervento di un team di prote-zione composto da contractors israeliani, regolarmente a bordo e senza

necessità di auforizzazioni da parte delle autorità italiane in quanto lanave batteva bandiera panamense;

il 15 giugno 2011 il Capo di Stato maggiore della Marina militare insede di audizione presso la Commissione difesa del Senato nell'ambitodell'<Indagine conoscitiva sul possibile contributo delle Forze armateper la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della pirateria in acqueinternazionali> ha sottolineato che sotto il profilo operativo - qualora I'or-dinamento italiano lo prevedesse - la Marina militare è pronta a mettere a

disposizione degli armatori interessati alcuni <Nuclei militari di prote-zione>> (NMP) da imbarcare a spese dei privati sulle navi battenti bandieraitaliana che incrociano nel Golfo di Aden (GOA) e nel Bacino Somalo(BS);

la Marina militare ha inoltre precisato che può coordinare, nell'areaGOA-BS, un totale di 10 NMP, ciascuno dei quali composto da 6 militari,nuclei capaci di operare (in conformità alle direttive e alle regole di ingag-gio (ROE) emanate dal Ministero della difesa) a protezione di unità mer-cantili, giovandosi del supporto di strutture logistiche avanzate - quali adesempio una base a Gibuti comprendente circa 16 unità - ed integrate conle attività di supporto delle navi militari presenti in area;

la Confederazione italiana armatori (CONFITARMA), nel valutarepositivamente la possibilità di imbarco di squadre della Marina militare,ha però sottolineato come tale soluzione non sia priva di problematichedi natura logistica, ritenendola più adatta a fornire protezione a navi chetoccano gli stessi porti sia in andata che in ritorno - come i mercantiliche trasportano containers - piuttosto che a navi, come le petroliere, sullequali si ritiene preferibile imbarcare personale appartenente ad istituti divigilanza privata, che peraltro da tempo hanno instaurato specifiche con-venzioni con i Paesi terzi per il passaggio di uomini ed armi;

la Federazione nazionale imprese di pesca (FEDERPESCA), relativa-mente alla tipologia di protezione armata a bordo, ha osservato che I'im-piego di agenti privati non ha comportato, sino ad ora, particolari proble-matiche a livello internazionale, risultando per contro di più flessibile ge-stione rispetto all'utilizzo del personale militare: come riscontrato nel casofrancese, dove le esigenze imprenditoriali connesse alla durata minima ne-cessaria per le battute di pesca mal si conciliano con gli obblighi militarilegati al complesso processo di avvicendamento a bordo delle squadre ar-mate;

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- 9 - D"". XXW, úXVI LEGISLATURA _ DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

il 15 giugno 2011 la professoressa Del Vecchio, ordinario di dirittointernazionale, in sede di audizione presso la Commissione difesa del Se-

nato nell'ambito dell'<Indagine conoscitiva sul possibile contributo delleForze armate per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della pira-teria in acque internazionali>, interpellata in merito ad una valutazionesulle peculiarità dell'utiltzzo a bordo del naviglio civile di squadre armatecomposte da militari o da contractors prlali, ha rilevato che, a livello in-ternazionale, il quadro giuridico non appare ostativo all'impiego della di-fesa armata. purché esercitato nel rispetto del principio di proporzionalitàdell'uso della forza, mentre per quanto attiene alla normativa nazionale, lalegge italiana prende in considerazione il fenomeno solo agli articoli 1135(che reca disposizioni in ordine al comandante della nave che compia attidi depredazione su naviglio nazionale e straniero), e I 136 (che concerne lacosiddetta nave sospetta di pirateria, ossia il natante sprovvisto delle cartedi bordo) del codice della navigazione;

per quanto attiene I'impiego di militari, la professoressa Del Vecchio,non ha altresì riscontrato specifiche problematiche giuridiche poiché leazioni del team imbarcato comporterebbero una responsabilità diretta delloStato italiano e lo stato giuridico della nave mercantile rimarrebbe comun-que invariato; mentre, per quanto riguarda I'utilizzo di personale privato -non invece contemplato dalla Convenzione sul diritto del mare, ancorchéalcuni Stati (come la Spagna e gli Stati Uniti) abbiano concretamente

adottato tale soluzione - ha ravvisato quale elemento di interesse il caso

di uso illegittimo della forza, ove, se appunto esercitato da parte del per-sonale privato, la responsabilità dello Stato di bandiera sarebbe assoluta-

mente residuale, ricadendo quasi per intero sulle compagnie armatoriali;

in tema di eventuale cattura di pirati, sulla base di quanto disposto

dal citato articolo 105 della Convenzione sul diritto del mare, il personale

militare sarebbe pienamente competente a procedere all'arresto, tenendo

ben presente, come ha notato la professoressa Del Vecchio, che per quanto

consta l'esercizio della giurisdizione penale - alla quale nel 2009 l'Italiaha rinunciato in favore del Kenya - rimane viva la necessità di un salto diqualità, onde costituire un'apposita corte internazionale sulla base delle in-dicazioni delle Nazioni Unite;

Le iniziative del Senato in tema di contrasto alla pirateria marittima

il l8 dicembre 2008, in sede di discussione di mozioni sulla pirateria,è stato approvato dal Senato, con sostegno bipartisan, I'ordine del giornoGl (testo 2) a prima firma Rutelli, con cui il Governo si impegna: <.ad

assumere ogni possibile iniziativa in seno alle Nazioni Unite affinché laComunità internazionale adotti urgentemente gli atti necessari a porre

fine a crimini di pirateria marittima; a sottolineare nelle sedi internazionalicompetenti I'esigenza che siano adottate regole di ingaggio adeguate al-I'implementazione delle misure di contrasto alla pirateria, come previstodalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU; ad adoperarsi per

ripristinare il pieno utilizzo delle vie del mare in particolare nell'area

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XVI LEGISLATURA _ DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI . DOCUMENTI

del Corno d'Africa per le persone, il traffico commerciale e per le mis-sioni di assistenza umanitaria; a promuovere in tutte le sedi competentiogni possibile azione tesa a favorire il coordinamento fra le forze operantinelle missíoni di contrasto alla pirateria nelle aree indicate in premessa; ad

adottare sollecitamente provvedimenti diretti a consentire all'Italia diprendere parte alla missione navale dell'Unione europea denominata"ATALANTA"; a concorrere a definire urgentemente in sede internazio-nale le competenze per il giudizio nei confronti dei responsabili degli

atti di pirateria, con I'obiettivo di individuare uno specifico foro interna-

zionale ad hoc>>;

il 24 febbraio 2010, il Governo, in sede di conversione del decreto-

legge 1' gennaio 2010, n. 1, recante <Disposizioni urgenti per la proroga

degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi dipace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze

armate e di polizia e disposizioni urgenti per l'attivazione del Servizio eu-

ropeo per l'azione esterna e per I'Amministrazione della Difesa>, ha ac-

colto un ordine del giorno G10l (testo 2) a firma del relatore Amato,con il quale il Senato impegna il Governo a verificare <1'opportunità, non-

ché I'utilità, di consentire o meno la presenza di personale militare e/o I'e-sercizio di servizi di vigilanza privata a protezione delle merci e dei valoria bordo di navi mercantili e da pesca battenti bandiera italiana in acque

internazionali interessate da rischio di pirateria>;

a partire dal disegno di legge dei senatori Amato e Cantoni, risalenteal marzo 2010, sono state presentate altre proposte di legge in materia dipirateria marittima, tutte concernenti il possibile imbarco di personale ar-

mato sulle navi, il cui iter risulta, ad oggi, lontano da una prossima con-

clusione;nella consapevolezza che la repressione militare del crimine pirate-

sco, sia in mare che sulla terra, è assolutamente necessaria, pur se non suf-ficiente, a combattere il fenomeno, e ritenendo che la soluzione da parte

della comunità internazionale delle questioni giuridiche connesse rappre-

senti un indispensabile passo da compiere per rendere più efficace la dis-suasione esercitata dalle forze navali presenti in zona;

impegna i[ Governo,

a proseguire e rafforzare la propria azione al fianco dei partner in-ternazionali a sostegno della pacificazione e slabllizzazione economico-so-ciale e politica della Somalia quale condizione determinante per sradicaree debellare il fenomeno della pirateria;

ad attivarsi:

- in sede ONU, all'interno del <Gruppo internazionale di contattosulla pirateria al largo delle coste somale>> e del <Gruppo di contatto sullaSomalio>, onde rcalizzare'.

a/ un programma di coordinamento normativo interordinamen-tale per la persecuzione dei responsabili di atti pirateschi - intesi come

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XVI LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

minaccia globale contro la comunità internazionale - mediante l'istitu-zione di un apposito tribunale penale internazionale;

b) I'istituzione di un foro internazionale ad hoc onde assicurareI'applicazione del diritto internazionale in materia di pirateria;

c) la creazione di una struttura internazionale ad /zoc sull'identi-ficazione. la tracciabilità ed il contrasto dei flussi ftnanziat'. illeciti con-nessi alla pirateria provenienti dal pagamento dei riscatti da parte degli ar-matori;

- in sede NATO e di lJnione Europea, onde realizzare:

a) una maggiore sinergia tra le missioni internazionali OceanShield e EUNAVFOR ATALANTA - e tra queste e le altre singole mis-sioni nazionali in atto - in modo da combinare la forza militare e f intel-ligence al fine di realizzare un maggior coordinamento delle operazioni dipattugliamento e un ulteriore rafforzamento del dispositivo SHADE;

b) l'incremento del contributo operativo di tutti i partner impe-gnati nell'ambito della missione dell'Unione europea in Somalia - la Eu-ropean Union Training Mission - volta all'addestramento delle forze disicurezza del locale governo federale di transizione;

ad individuare urgentemente soluzioni legislative che consentanodi superare le problematiche di natura giuridica connesse alla creazionedi un'adeguata strategia di autodifesa. al fine di tutelare nel modo più am-pio possibile il naviglio mercantile e da diporto battente bandiera italianache transita in acque internazionali ad alto rischio pirateria, oggi espostoad insostenibili e sempre crescenti rischi umani, economici e sociali;

a predisporre, mediante lo strumento della decretazione d'urgenza,a partire dal prossimo atto di rifinanziamento delle missioni internazionali:

- un provvedimento che configuri - quale soluzione funzionale ma llnon esclusiva - la possibilità di impiegare a bordo delle navi battenti ban-diera italiana team armati della Marina militare, il cui derivante onere fi-nanziario sia a totale carico degli armatori che ne faranno richiesta;

- e, sempre nell'ambito del medesimo provvedimento, una disci-plina normativa che autoîizzi comunque I'armatore - qualora lo vogliao lo preferisca - ad avvalersi di servizi di sicurezza privata a bordo delleproprie imbarcazioni, finalizzati alla deterrenza ed autodifesa di fronte allaminaccia piratesca.

Nella consapevolezza che un doppio regime giuridico - regolante, da

un lato, I'offerta di team militari e, dall'altro lato, I'offerta di servizi disicurezza privati - rafforzerebbe 1o strumento dell'autodifesa, glleJlendoai diretti interessati (armatori e/o associazioni di c4legoria) la libertà discelta della migliore e più conveniente opzione (militare o privata chesia), e rappresenterebbe perciò un ulteriore importante passo in avantinella lotta alla pirateria.

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Direttore Responsabile

Marco Tarquinio

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a una Darte i oirati somali e iloro as'salti afe navi nel Golfo

Y diAden. Dall'altra al-Qaedanel Maghreb islamico {Aqmi), la for-

16.milioni di dollari per il rilascio eminacciano, in caso contrario, disbarcare e abbardonare a terra tre o-staesi. "Fare i marittimi è un lavorodur"o] faticoso, a volte rischioso, chetiene per mesi figli e mariti lontanidai loio affetti e amicizie, ma sonoinsostituibili per assicurare il com-mercio internazionale e il benesse-re di tutti, ora aìle consueîe preoc-cuoazioni e attese a noi famiìiari siagÀiunge anche la paura di perder-li?,. si chiedeAdriano Bon. oadre di

i-g ,!..*r*d!r-h^-d

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Éri-dúg*.E=iffil

Ansia per dodici ostag$ ihlianih, marn ni pirdi 1 1 mnrinai, Una dormaprigion;iera nel MlnlAfebbraio e ad aprile gli assaltidei somali alla petrolieraSavina Caylyne alla motonave Rosalia D'AmatoDa settimane nessuna novitàu Srrrero Besnn

maziont terroristica che iletta leggenella regione desertica del Sahel. Nel-le manfdi queste due organizzazio-ni si trovanb da ormai diversi mesidodici italiani-undici marittimi e u-na turista, Maria Sandra Mariani -per i quali a nulla sono finora valsi glièforzi della Famesina e i disperati ap-pellidei loro familiari. Sequestrati inàree difficilmente raggiungibili, difatto terre di nessuno nelle quali icontatti dell'intelligence italiana nonhanno ancora trovato riscontri ade-zuati.bue le navi prese di mira dai pirati. Ilnrimo seouèstro risale all'8 febbraioScorso: a farne le spese è la petrolie-ra Savina Cavlvn dèi FratelliD'Ama-to, con un eqúpaggio comPosto da5 italiani e i7 indiani. Lattacco av-viene a 5fi) midia nautiche dali'Indiae 8oo mielia dàlla Somalia, una zonamolto di5tante da quella trad2ional-mente battuta dai-pirati somali. Lanave stava trasnortdndo un carico dipgeggio ed era farrita dal terminal pe-irofllero Bashàyer, in Sudan, dirétta

in Malesia. Lassalto è rapido: da unbarchino con a bordo cinque pirativengono sparati colpi di mitra e quat-tro eranate a fazzo. Il comandantedelli oetroliera tenta di sottrarsi al-I'attaico, ma poideve cedere, e la na-ve viene dirotlata dai malviventi ver-so la Somalia.Da allora poche notizie, tra le qualiI'appello disperato via fax, un mesee'Àìerto fa, ^da parte dell;equipag-sio. ormai nallo stremo delle forzeilrentali e fisiche'. I pirati vogliono

uno dei sequestrati.Laltro attacco dei pirati arrivail2I a'ori-le: ne è vittimala motonave Rosa-Iia D'A-ato della Perseverarza Spa,assaltata da due barchini mentre na-vigava nel mare fuabico, a circa 560chllometri al largo delle costedeU'O-

man. A bordo, oltre aun carico di soia, cisono 6 italiani (2 sici-liani e4campani)el6 filippini, obbligatia far rotta verso le co-ste somale. Lequi-paggio era peralt.ovicino al ritofno a casa.lmbarcati tranovembre e febbraio, dopo I'attrac-co in Iran I'equipaggio sarcbbe statoawicendato.Nelle mani diAqmi resta invece Ma-ria Sandra Mariani, rapita il 2 febbraiomentre era in vacanza nel profondosud dell'Aìgeria. la donna, originariadi San CascianoVal di Pesa (Firenze),stava viaggiando assieme a due gui-de touareg, quando è stata rapita eprobabilmente subilo porlata fuoridai territorio algerino, in Niger e poiin Mali. Il lB febbraio arriva un mes-saggio audio in cui la donna dice diessere stata rapita, mentre un terro-rista diAqmi ne rivendica il seque-stro. Il 2 maggio, poi, la Mariani ap-pare in un video girato dai seque-ótratori. uCi sono nuove prove che I'o-staggio italiano sia vivo", riferisconofonti d'intelligence del Mali. Infine,le ultime notiiie sono del20 maggio,quando il ministro delTurismo alge-rìno, Smail Mimoune, affermacheladonna uè viva e in buona salute>. Daallora nessuna novità, m.'ntre i fa-miliari ne aspettano con msia il ri-torno a casa.

Trasporto marittimo

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Archivio comunicati

11.07.2011Marittimi sequestrati: la Fit ringrazia il Sommo Pontefice Benedetto XVI per l’attenzione loro rivoltaComunicato

11 luglio 2011

ANGELUS

I marittimi in mano ai pirati Il Papa: siano trattati bene

Circa ottocento persone nel mondo sono nelle mani dei pirati. Oggi una delegazione di familiari di alcuni di loro è stata ricevuta a Castel Gandolfo dal Papa, che durante l'Angelus ha anche lanciato un appello: "i marittimi che purtroppo si trovano sequestrati per atti di pirateria", ha detto, "vengano trattati con rispetto e umanità". E ha pregato "per i loro familiari, affinché siano forti nella fede e non perdano la speranza di riunirsi presto ai loro cari".

L'incontro tra la delegazione internazionale e Benedetto XVI è avvenuto su invito di questi, giunto mercoledì scorso, dopo il recente appello degli organismi vaticani e della CEI a governanti, comunità internazionale e pirati, in favore dei sequestrati sul mare. Per oltre dieci minuti in un salone del palazzo apostolico, il Pontefice "si è informato sulla situazione di ogni vittima, ha manifestato partecipazione alla sofferenza, vivo interesse alla difesa della dignità dei rapiti: ci ha colpito la sua bella umanità, ha grande capacità di compatire", ha raccontato don Giacomo Martino, direttore dell'Apostolato del mare della Fondazione Migrantes della CEI.

Nel 2010 con 445 attacchi, 53 navi sequestrate e 1.181 marittimi catturati, la pirateria ha raggiunto il suo massimo storico. A tutt'oggi questo fenomeno non accenna a diminuire, considerando che finora sono stati denunciati 214 nuovi episodi, con 26 navi e 522 marittimi ancora ostaggio dei pirati (IMB Piracy Reporting Centre). Tra gli ostaggi ci sono anche 11 italiani, catturati in due raid, a febbraio tra India e Somalia e ad aprile al largo dell'Oman.

I familiari delle vittime, racconta don Martino, hanno mostrato molta dignità e hanno apprezzato molto la vicinanza di Papa Ratzinger. E la delegazione ringrazia le Capitanerie, che hanno messo a disposizione i propri mezzi per organizzare in tempi brevi l'incontro con Benedetto XVI. La pirateria, commenta il sacerdote, "e ormai una organizzazione criminale con interessi internazionali" rispetto alla quale le varie soluzioni tentate risultano inefficaci. Tra queste le cittadelle, aree rinforzate sulle navi dove gli equipaggi possano rifugiarsi in caso di arrembaggio: "basta che un uomo resti fuori, viene catturato e diventa ostaggio, e che dire del fatto che i pirati possono affondare tutta la nave con le persone dentro la cittadella?".

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04/08/2011http://fitcisl.indemo.it/62?documento_fit=1180

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Misure per contrastare la pirateria

In data 12 luglio e' stato emanato il Decreto N. 107, in cui all'art. 5 viene di fatto permesso alle navi di

bandiera nazionale l'utilizzo di personale militare armato per contrastare la pirateria.

Perché l'imbarco possa awenire occorre che l'armatore stipuli uno specifico accordo col Ministero della

Difesa.

La protezione awiene soltanto per quelle zone a rischio individuate dallo stesso Ministero.

Gli oneri saranno a carico degli armatori che richiedono la presenza a bordo di questi nuclei militari di

protezione (NMP).

La responsabilità dell'attività del contrasto militare compete al Comandante di ciascun nucleo e non al

Comandante della nave.

Qualora non fosse previsto l'imbarco di personale militare, è prevista la possibilità di ricorrere ai cosiddetti

contractors.

Trattandosi di un Decreto, entro 60 giorni dovrà essere convertito in Legge dal Parlamento.

Apparentemente, il problema della protezione sembrerebbe risolto, ma, nei fatti, difficoltà di applicazione

già se ne intravedono.

Nel caso di presenza di militari a bordo non si capisce bene come al Comandate del NMP siano assegnate

funzioni di polizia giudiziaria, peraltro già assegnate dal codice al Comandate civile della nave.

Resta poi da definire la questione delle armi a bordo, in quanto molti paesi non prevedono questa

possibilità, pur se poste sotto sigillo quando la nave entra in un loro porto.

Non sono neppure da trascurare gli aspetti Jogistici riferiti a quando e dove imbarcare e sbarcare il nucleo

armato di protezione.

E' probabile che gradualmente si possano trovare soluzioni.

In termini generali diciamo che il Decreto risulta in linea con quella che è la posizione della ITF.

Statisticamente parlando sino ad oggi nessuna nave con personale armato a bordo è stata oggetto di

sequestro.

Roma 18 luglio 2011

Di Fiore Remo

Si allega di seguito il testo dell'art. 5 del Decreto 107 del12 luglio 2011

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DECRETO-LEGGE 12 luglio 2011, n. 107 Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonche' delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia e disposizioni per l'attuazione delle Risoluzioni 1970 (2011) e 1973 (2011) adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Misure urgenti antipirateria. (11G0148)

Vigente al: 20-7-2011

Capo II Missioni internazionali delle forze armate e di polizia

Art. 5

Ulteriori misure di contrasto alla pirateria

1. Il Ministero della difesa, nell'ambito delle attivita' internazionali di contrasto alla pirateria al fine di garantire la liberta• di navigazione del naviglio commerciale nazionale, puo' stipulare con l'armatoria privata italiana e con altri soggetti dotati di specifico potere di rappresentanza della citata categoria convenzioni per la protezione delle navi battenti bandiera italiana in transito negli spazi marittimi internazionali a rischio di pirateria individuati con decreto del Ministro della difesa, sentiti il Ministro degli affari esteri e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, tenuto conto dei rapporti periodici dell'International Maritime Organization (IMO), mediante l'imbarco, a richiesta e con oneri a carico degli armatori, di Nuclei militari di protezione (NMP) della Marina, che puo' avvalersi anche di personale delle altre Forze armate, e del relativo armamento previsto per l'espletamento del servizio.

2. Il personale militare componente i nuclei di cui al comma 1 opera in conformita' alle direttive e alle regole di ingaggio emanate dal Ministero della difesa. Al comandante di ciascun nucleo, al quale fa capo la responsabilita' esclusiva dell'attivita' di contrasto militare alla pirateria, e al personale da esso dipendente sono attribuite le funzioni, rispettivamente, di ufficiale e di agente di polizia giudiziaria riguardo ai reati di cui agli articoli 1135 e 1136 del codice della navigazione e a quelli ad essi connessi ai sensi dell'articolo 12 del codice di procedura penale. Al medesimo personale sono corrisposti, previa riassegnazione delle relative risorse versate all'entrata del bilancio dello Stato ai sensi del successivo comma 3, il compenso forfetario di impiego e le indennita' previste per i militari imbarcati sulle unita' della Marina negli spazi marittimi internazionali e si applicano le disposizioni di cui all'articolo 5, comma l, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 209, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2009, n. 12, e all'articolo 4, commi 1-sexsies e 1-septies, del decreto-legge 4 novembre 2009, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2009, n. 197, sostituita alla necessita' delle operazioni militari la necessita' di proteggere il naviglio di cui al comma l.

3. Gli armatori che fruiscono dei servizi di protezione di cui al comma l provvedono al ristoro dei corrispondenti oneri, comprensivi delle spese per il personale di cui al comma 2 e delle spese di funzionamento, come definiti nelle convenzioni di cui mediante versamenti all'entrata del bilancio

al comma l, dello Stato,

integralmente riassegnati, entro sessanta giorni, ai pertinenti

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capitoli dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, in deroga alle previsioni dell'articolo 2, commi 615, 616 e 617, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

4. Nei casi in cui non sono previsti i servizi di protezione di cui al comma l, i servizi di vigilanza privata, disciplinati dagli articoli 133 e seguenti del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, e dagli articoli 249 e seguenti del relativo regolamento di esecuzione, di cui al regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, e successive modificazioni, possono essere svolti con l'impiego di particolari guardie giurate armate, a protezione delle merci e dei valori sulle navi mercantili e sulle navi da pesca battenti bandiera italiana negli spazi marittimi internazionali a rischio di pirateria.

5. Con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabiliti le caratteristiche, le condizioni e i requisiti per il possesso, l'utilizzo, l'acquisizione e il trasporto delle armi e delle munizioni il cui porto e' autorizzato per la prestazione dei servizi di protezione di cui al comma 4.

6. Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 5, commi da 2 a 6, del decreto-legge n. 209 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 12 del 2009, e successive modificazioni, riferite alle navi e alle aree in cui si svolgono i servizi di cui ai commi l e 4.

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Archivio documenti

14.07.2011Militari e vigilantes contro i piratiDocumento

Atti di pirateria in forte aumento dall'inizio del 2011. L'allarme è stato lanciato dall'Ufficio internazionale marittimo (Bim) che ha pubblicato un rapporto sullo stato di sicurezza delle acque internazionali. Nei primi sei mesi del 2011, gli arrembaggi sono stati 266 contro i 196 nel corso dello stesso periodo del 2010 segnando un aumento del 36%. Ben 163 di questi attacchi, il 61% del totale, sono da attribuirsi ai pirati somali che veleggiano principalmente nel Mar Arabico. Il rapporto sottolinea come l'audacia dei predoni sia in costante aumento considerando che un numero sempre maggiore di attacchi sta avvenendo in mari molto difficili in quanto colpiti dai monsoni estivi.

Il numero di attacchi è dunque in aumento ma, al contempo, il rapporto sottolinea come il numero di sequestri sia diminuito. I pirati somali sono riusciti a far proprie solo 21 navi, dato che, se comparato con le 27 imbarcazioni sequestrate nello stesso periodo dell'anno passato, induce a un cauto ottimismo. Il miglioramento di questo dato, si sottolinea nel rapporto, è dovuto all'implementazione delle misure di sicurezza e ai pattugliamenti effettuati nelle acque internazionali.

Sono però ancora molte le navi in mano dei fuorilegge. I pirati somali sono ancora in possesso di venti navi e tengono in ostaggio 420 membri degli equipaggi. Le richieste di riscatto sono nell'ordine di milioni di euro e le trattative molto lunghe e complesse. Gli specchi d'acqua più battuti dai pirati sono al largo del Corno d'Africa, del Benin, della Nigeria, dell'Indonesia, Malaysia, Singapore e nel Mar della Cina meridionale.

Il Governo italiano ha intanto adottato nuove misure per contrastare il fenomeno. Nel decreto legge del 12 luglio 2011, n. 107, sono state inserite misure per la difesa attiva delle navi contro gli atti di pirateria. Il provvedimento, che permette di imbarcare militari o vigilantes privati "a richiesta e con oneri a carico degli armatori", era stato sollecitato dalla Confitarma che ha espresso vivo apprezzamento per l'azione del governo.

La Fit Cisl per bocca del Responsabile Politiche Internazionali Remo Di Fiore in merito alle disposizioni che prevedono una scorta armata a bordo delle navi su alcune rotte particolarmente segnate da episodi di pirateria esprime un moderato apprezzamento perché finalmente il Governo ha adottato una decisione. Una linea di condotta che pur con i necessari distinguo appare condivisa dalla ITF, la Federazione Internazionale dei Trasporti. Nonostante le evidenti preoccupazioni che derivano dall'avere a bordo militari o contractor armati questa scelta sembra al momento l'unica in grado di garantire in qualche modo la sicurezza dei marittimi e della navigazione. Il fenomeno della pirateria si sta, d'altro canto, ampiamente estendendo dall'area Somala sino ad interessare le coste meridionali dell'India. La preoccupazione del sindacato è stata sempre vivissima tuttavia l'incolumità e la tutela dei marittimi viene prima di altri comprensibili timori. E' il caso di ricordare i numerosi marittimi sequestrati attualmente in mano dei pirati, tra i quali molti italiani. Il pattugliamento dell'area interessata sino ad oggi da episodi ripetuti di pirateria comporterebbe d'altro canto un intervento massiccio di unità militari di gran lunga superiore a quelle che ad oggi controllano queste rotte.

Quanto prima la Fit Cisl e gli altri sindacati incontreranno gli armatori per chiarire gli elementi tecnici e i risvolti economici derivati dalla decisione di imbarcare personale militare o armato a bordo, soprattutto per gli effetti che esso determina direttamente e indirettamente sui costi di gestione e sul personale.

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03/08/2011http://fitcisl.indemo.it/61?documento_fit=1186

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Riunione del Comitato Esecutivo Nazionale  Roma, 28 giugno 2011 

  Il Comitato Esecutivo (C.E.)  della Fit Cisl, riunitosi a Roma il 28 giugno 2011, presso il Centro Studi Fit Cisl di via Anamari, 20 sentita la relazione del Segretario generale Giovanni Luciano la approva unitamente agli interventi svolti dal dibattito.  Il  C.E.  sostiene  pienamente  la  richiesta  della  Cisl  di  intensificare  la  lotta  all’evasione  fiscale  nel paese continuando con le iniziative che hanno prodotto già importanti risultati in questo senso (25 miliardi di recupero nel 2010 prodotti da redditometro e “ganasce fiscali”), così come condivide la proposta  legislativa presentata dal Ministro Giulio  Tremonti per  il  riallineamento dei  costi della politica  al  livello  medio  europeo  per  il  quale  il  C.E.  dà  mandato  alla  Segreteria  Nazionale  di testimoniare pubblicamente tale condivisione.  Il  C.E.,  accoglie  con  soddisfazione  l’evoluzione  della  vertenza  di  Meridiana,  che  dovrà  essere ulteriormente  accompagnata  nel  prossimo  autunno/inverno, ma  che  si  è  già  incanalata  su  un versante di minore preoccupazione per i lavoratori dell’azienda.  Così come soddisfazione viene espressa per  l’intesa contrattuale raggiunta nell’igiene ambientale con Federambiente che rappresenta un’ulteriore spinta alla ricerca di soluzioni anche con la Fise.  In attesa di  sviluppi positivi per  il contratto della Viabilità,  il C.E. esprime preoccupazione per  lo slittamento dei  tempi  che  sta  caratterizzando  la  cessione di  Tirrenia alla Compagnia  Italiana di Navigazione. Una  dilazione  piena  d’incognite    che  si  auspica  finisca  al  più  presto  nell’interesse primario della tutela occupazionale che deve rimanere l’obiettivo principale da conseguire.  Il  C.E.  esprime  piena  solidarietà  ai  lavoratori  coinvolti  nella  vertenza  del  Porto  di  Trieste  e  ai lavoratori del Porto di Gioia  Tauro  che  in questo momento  vedono a  rischio  il proprio posto di lavoro;  la  Federazione  sosterrà  le  suddette  vertenze  con  il  massimo  sostegno  e  la  massima attenzione.  Il C.E. esprime una forte critica ai comportamenti dilatori delle Associazioni Datoriali al tavolo delle trattative  del  CCNL  della Mobilità,  in  particolar modo  di  Asstra  e  Anav  per  quanto  riguarda  il comparto del trasporto pubblico locale. Una realtà per la quale il C.E. ribadisce quanto richiesto dalla Fit Cisl nel convegno seminariale del 31 maggio 2011 alla presenza del Ministro Matteoli circa la necessità di incentivi alle aggregazioni aziendali,  alla  strutturalità  di  risorse  certe  ed  alla  creazione  di  uno  strumento  bilaterale  per  la gestione delle necessarie ristrutturazioni. Il C.E. dà mandato alla  Segreteria nazionale di  ricercare  tutte  le  soluzioni per  superare  lo  stallo determinatosi proponendo agli Enti Locali, alle Associazioni Datoriali e alle altre sigle sindacali  la convocazione degli “stati generali” del t.p.l. per concordare un avviso comune da presentare alla Presidenza del Consiglio.  Il C.E.  fa proprie  le motivazioni alla base della seconda azione di sciopero del 6  luglio 2011 negli appalti ferroviari visto il comportamento del Gruppo F.S.‐ Un comportamento che nei fatti produce una situazione di fortissima incertezza occupazionale e di trattamento contrattuale che vanno rimossi rapidamente. 

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Così come rapidamente vanno trovate soluzioni definitive alla chiusura del tavolo contrattuale da parte  di  Federtrasporto/FS  rimuovendo  comodi  alibi  comparativi  riferiti  ad  altre  imprese ferroviarie.  A  tale  proposito  il  C.E.  esorta  la  Segreteria  Nazionale  a  chiudere  al  più  presto  un  accordo contrattuale con Ntv finalizzato a far entrare questa nuova azienda nel contratto della Mobilità e il più possibile nelle regole  in uso nelle attività ferroviarie,  in modo da scongiurare  l’utilizzo attuale del  contratto  del  commercio,  ciò  anche  alla  luce  del  recente  ingresso  delle  imprese  ferroviarie associate Fercargo in Confcommercio, e produrre un percorso progressivo di totale applicazione del CCNL della mobilità/attività ferroviarie.  Per  quanto  la  Cisl  abbia  già  espresso  chiaramente  la  propria  contrarietà  circa  le  proposte  di revisione della normativa previdenziale,    il C.E.  sottolinea ulteriormente  che  tali  iniziative  vanno rigettate fermamente perché, qualora  le proposte diventassero norma,   si assisterebbe all’effetto perverso  sui  lavoratori  cassintegrati  che,  individuati  secondo  requisiti  pensionistici  vigenti  al momento degli accordi, si troverebbero – per anni – a non essere più tutelati né da ammortizzatori sociali, né da eventuali redditi da lavoro divenendo nei fatti dei futuri disoccupati.    

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Riunione del Comitato Esecutivo Nazionale 

Roma, 28 giugno 2011 

 

 

ORDINE DEL GIORNO 

In  relazione  alla  gravissima  situazione  relativa  ai  nostri  colleghi marittimi  prigionieri  della pirateria somala, nella pressoché  totale  indifferenza  italiana,  il Comitato Esecutivo Nazionale Fit Cisl:  

1) Esprime solidarietà alle famiglie che in questi momenti stanno vivendo il dramma di avere un loro caro in mano ai pirati in modo particolare ai marittimi imbarcati: sulla petroliera “ Savina Caylyn”    sequestrata  l’8  Febbraio  2011:  Comandante  LUBRANO  LAVADERA  Giuseppe  di Procida, Direttore di Macchina VERRECCHIA Antonio di Gaeta e altri 3 membri dell’equipaggio Sig BON di Trieste, Sig GUARDASCIONE di Gaeta ed  il Sig. CESARO di Piano di Sorrento e sulla M/N” Rosalia D’Amato” sequestrata il 21 Aprile 2011: Comandante  LANZA Orazio di Messina, 1°Ufficiale di Coperta MASSA Pasquale di Meta di Sorrento, 2°Ufficiale di Coperta MARESCA Giuseppe di Vico Equense, 3° Ufficiale di Coperta ODOALDO Gennaro di Procida, Direttore di Macchina  DI  GIROLAMO  Antonino  di  Marsala,  Allievo  Ufficiale  di  Macchina  AMBROSINO Vincenzo di Procida ed alle oltre 400 famiglie di marittimi stranieri.  

2) Impegna la Segreteria Nazionale della Fit Cisl ad attivarsi congiuntamente alla Cisl verso tutte le  istituzioni nazionali ed  internazionali al  fine di  trovare una  soluzione politica al problema evitando  il ricorso alle armi ed  incoraggiando gli organismi  internazionali a ricercare soluzioni alternative  che    attraverso  aiuti  allo  sviluppo  economico  permettano  al  popolo  somalo  di rinunciare alle attività criminale. 

3) Chiede,  congiuntamente  a  tutte  le  associazioni  internazionali  (ITF,  ETF,  ECSA  etc.),  di proseguire nelle  iniziative  di  sensibilizzazione  dei  governi  nella  ricerca di  una  soluzione  che consenta  il  libero  traffico  marittimo  nelle  zone  ad  alto  rischio  e  la  totale  sicurezza  dei lavoratori marittimi imbarcati sulle navi che transitano in quelle aree. In tal senso è benvenuta l’iniziativa “World Maritime Day 2011”, che si terrà a Roma  in Settembre, evento organizzato dall’agenzia specializzata nello sviluppo e della sicurezza della navigazione dell’ONU.    

       

 

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Roma, 30 Marzo 2011 

LA ITF E LE BANDIERE NAZIONALI 

 

La ITF ha una politica chiara riguardo le bandiere nazionali a rispetto della quale sono tenuti tutti i sindacati associati. 

Nell’ultimo  Congresso  di  Città  del  Messico,  la  materia  è  stata  ulteriormente  approfondita  e dibattuta e sono stati votati i seguenti punti: 

 

1. In base alla politica della ITF, le navi di bandiera nazionale (ovvero quelle non dichiarate FOC dalla ITF) debbono essere armate da marittimi coperti dal contratto nazionale collettivo negoziato dal sindacato affiliato ITF del paese di bandiera. 

2. Le condizioni di impiego per i marittimi della nazionalità di bandiera sono materia di negoziazione tra il sindacato affiliato ITF del paese di bandiera e soggetto ai minimi internazionali ILO secondo la interpretazione della ITF.  

3.  Per  i  marittimi  non  domiciliati  impiegati  sulle  navi  di  bandiera  nazionale  il  costo  totale dell’equipaggio  deve  essere  almeno  all’interno  del minimo  concordato  dalla  Sezione Marittimi della ITF ed emendato di volta in volta. 

4. Le paghe dei marittimi non domiciliati saranno calcolate in relazione ai criteri stabiliti dalla Sezione Marittimi ITF. 

5. In linea con i principi di mutua solidarietà tra marittimi e portuali, così come indicato nella politica ITF, dovrà esser incorporata nei contratti marittimi nazionali una Cargo Handling Clause. 

6.  Laddove vengono applicate altre politiche della  ITF o dove esiste uno  standard più elevato, nel cabotaggio  nazionale,  nelle  norme  regionali,  nell’Off‐shore,  nella  piattaforma  continentale,  nel servizio traghetti, nel traffico intracomunitario e, per le navi da crociera, le regole potranno essere diverse sempre all’interno delle norme ITF. 

7. I sindacati dei paesi fornitori di manodopera svolgono un ruolo importante nel sostenere la qualità dello  shipping  nazionale,  in  particolare  attraverso  servizi  che  loro  offrono  ai  loro  marittimi lavorando a bordo di navi di bandiera nazionale. 

8. Dove possibile debbono essere sviluppati accordi bilaterali tra il sindacato della bandiera nazionale ed il sindacato del paese fornitore di manodopera. 

Remo Di Fiore 

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NAVE BANDIERA ITALIANA (Registro Internazionale) 

IN COLLEGAMENTO TRA DUE PAESI UE 

 

La nota riguarda una nave traghetto che collega solo Paesi comunitari (per es. LIVORNO‐BASTIA)  senza  proseguire  (o  precedere)  verso  un  paese  extracomunitario  (per  es. GENOVA‐CAGLIARI‐TUNISI). 

Occorre affrontare il tema da due punti di vista: 

Aspetto normativo:  il personale extracomunitario  (non‐doms)  in base alla  legge 30 del Registro Internazionale (art. 3) deve esser coperto dal CCNL italiano per non‐doms (un AB circa  1.300 US$)  rinnovato  l’8  Luglio  2010. Quindi  dal  solo  punto  di  vista  normativo  il personale cubano Corsica Ferry per es. su BASTIA‐LIVORNO potrebbe esser pagato come sopra. 

Aspetto sindacale: la ITF per i traghetti in servizio regolare tra due porti comunitari (senza distinzione di bandiera) ha formulato la “Athens policy” che deve esser applicata da tutti i sindacati associati all’ITF. 

Essa stabilisce che a tutto  il personale si deve applicare  il contratto nazionale di uno dei due Paesi, ovvero il migliore. 

E’ chiaro che il contratto nel caso di LIVORNO‐BASTIA deve esser quello degli italiani e dei francesi. 

La “Athens policy” è stata a suo tempo formulata per evitare il “dumping” sociale e quindi non può sostenersi che applicando il contratto “non‐doms” si rispecchia la norma ITF. 

In  teoria,  si  dovrebbe  applicare  il  contratto  francese,  più  favorevole.  Se  ci  fossero interpretazioni diverse tra il contratto francese e quello italiano, la ITF può intervenire. 

E’  chiaro  che  sino  ad  oggi  sulla  questione  il  sindacato  nazionale  italiano  ha  chiuso  gli occhi.  In  particolare  sul  “dumping”  sociale  Francia‐Italia.  I  sindacati  francesi  si  sono mobilitati coinvolgendo anche quelli spagnoli ed  italiani. A Bruxelles  in sede ETF, ci sono state  già  due  riunioni  che  sfoceranno  in  una  campagna  di  azione  nei  tre  Paesi,  per  la corretta applicazione della “Athens policy”. 

 

Remo Di Fiore 

 

 

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Roma, 5 Aprile 2011 

TASSE E PENSIONE PERSONALE EXTRACOMUNITARIO  

IMBARCATO SU NAVI IN REGISTRO INTERNAZIONALE

TASSE Il marittimo extracomunitario è  tenuto a pagare  le  tasse, ovvero nei suoi confronti  l’armatore è sostituto di imposta. Peraltro l’armatore stesso è sgravato dal versamento in quanto, com’è noto risulta a suo beneficio un credito di imposta pari alle tasse pagate dal marittimo. Nei fatti è come dire che l’Irpef trattenuta resta all’armatore. Per  contro,  è  chiaro  che  non  si  è mai  voluto  penalizzare  il marittimo  il  quale,  com’è  noto,  è abituato a firmare un Employment Contract dal quale desume il suo netto.  Alla fine gli armatori procedono come segue: ‐ Al marittimo viene  consegnato  in genere uno  statino  con  il  suo netto  senza alcuna  trattenuta Irpef, quindi egli è in grado esattamente di sapere quanto guadagna; ‐ L’armatore prepara uno statino in valuta nazionale (in effetti è quello ufficiale) normalmente non consegnato al marittimo con il lordo; ‐  In  questo  statino  le  tasse  sono  trattenute  ed,  in  teoria,  anche  se  in maniera  fittizia,  restano all’armatore in base alla regola sul Registro Internazionale. Apparentemente quindi il meccanismo è solo un fatto formale per restare all’interno delle regole del Registro  Internazionale sen za che l’armatore  lucri  sopra al  salario del marittimo  se quanto previsto nell’Employment Contract è  il netto. PENSIONI Per quanto riguarda  la pensione per  i non comunitari, occorre distinguere tra  i cittadini di paese con accordo bilaterale in materia pensionistica e i cittadini di paese senza accordo bilaterale con il nostro paese. Nel primo caso (per esempio i croati o gli argentini) debbono essere trattati esattamente come gli italiani e, quindi, con regolare versamento all’Inps, Inail. In  particolare,  al  lordo  in  riferimento  alla  tassazione,  si  aggiunge  la  quota  pensionistica  del lavoratore. Su questo totale l’armatore versa: ‐ quota INPS a carico datore di lavoro; ‐ quota INAIL per malattia; ‐ quota INAIL per infortunio.  Questi  versamenti  sono  a  carico  dell’armatore  ed  ecco  perché  imbarcare  un  marittimo extracomunitario  proveniente  da  un  paese  che  ha  un  accordo  bilaterale  con  il  nostro  è  più oneroso. Per  quanto  riguarda  gli  altri,  essi  ricevono  un  bonus  all’interno  del  salario  di  126  dollari  con  il quale,  in  teoria, dovrebbero  in maniera  individuale provvedere  alla  copertura previdenziale nel proprio paese.  Remo di Fiore 

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Roma, 29 Aprile 2011 

 

NOTA CONTRATTO NAZIONALE MARITTIMI 

 

Prima di entrare nel merito del rinnovo è  importante comprendere cosa si  intende per contratto nazionale marittimi. 

Non si tratta, come il termine indica, di un solo contratto ma di una pluralità. 

Per  la parte mare,  essi  sono  collegati da un’unica  scala parametrale  che permette di riversare  su  di  essa  la  percentuale  di  incremento  salariale  pur  se  non  in  maniera semplice ed automatica visti i moltiplicatori che sono diversi. 

A  differenza  dei  contratti  in  genere,  in  campo marittimo  i moltiplicatori  sono molto elevati  per  la  storica  strutturazione  legata  alle  prestazioni  straordinarie  ed  a  voci strettamente legate al lavoro sul mare. 

Le normative contrattuali continuano ad essere molto diverse senza possibilità reale di informarsi  per  il  diverso  tipo  delle  prestazioni  legate  alla  tipologia  stessa  del mezzo nautico e del servizio. 

Alcuni contratti, inoltre, come i Regolamenti Organici (R.O.) hanno impalcatura giuridica diversa dai normali contratti. 

Le pluralità contrattuali non possono esser equiparate ad accordi di  secondo  livello  in quanto  hanno  come  riferimento  più  di  una  azienda  e  rispondono  a  specificità  di comparto. 

La  complessità del  rinnovo  si manifesta  in particolare  in occasione della negoziazione delle normative – come nel caso in corso. 

Da aggiungere che  in questa negoziazione si aggiungono alcune operazioni da portare avanti per rispondere a nuove regole internazionali (MLC 2006). 

In particolare: 

‐     Creazione di un  contratto di  tipo  internazionale per personale navi  impiegate world‐wide.  

‐   Formulazione del contratto in lingua inglese. 

‐   Rivisitazione di tutti i contratti gente di mare per adeguamento MLC 2006. 

‐   Creazione ex‐novo contratto crociere. 

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Da  notare  che  l’adeguamento  alla  MLC  è  un  lavoro  complesso  in  quanto  passa attraverso il Comitato Tripartito con l’Amministrazione che deve farsi carico con decreti di  ogni  variazione  all’interno  del  principio  di  equivalenza  della  Parte  A  della Convenzione. 

Questa “tornata” contrattuale ha una complicazione addizionale legata al ritardo. 

Normalmente  le  parti  hanno  sempre  chiuso  le  trattative  prima  della  scadenza  del contratto  ma  chiaramente,  anche  per  poca  attenzione  del  sindacato,  ci  troviamo  a scontare un notevole ritardo (5 mesi). 

E’ da notare che non abbiamo introdotto in queste riflessioni la complicazione derivante in materia contrattuale dalle diverse posizioni confederali. Si è finito per presentare tre piattaforme di fatto eguali dopo aver tutti concordato sulla durata triennale. 

Il giorno 28 Aprile 2011 c’è stata  la riunione ufficiale di apertura che, naturalmente, ha visto grande partecipazione. Infatti, basti pensare ad un delegato o un responsabile per contratto per giustificare il numero dei presenti. 

C’è  poi  la  solita  Filt‐Cgil  che muove  “armate”  e  chiaramente  agli  occhi  dei  lavoratori appare  l’organizzazione più democratica e partecipativa salvo che,    in   qualche   modo, anche    Fit‐Cisl  e  Uilt‐Uil  non  partecipino  all’apertura  con  un  accettabile  numero  di responsabili/delegati. 

Nel  caso  nostro  poi  si  è  approfittato  della  presenza  dei  responsabili  delle  strutture periferiche per una riunione che affrontasse alcuni temi che vanno oltre  il rinnovo del contratto (pirateria, cabotaggio, Athens Policy, etc.). 

In  apertura,  prima  di  affrontare  tematiche  contrattuali  vere  e  proprie,  la  nostra organizzazione sindacale ha posto all’attenzione di  tutti  il problema della pirateria, un fenomeno che muove poche sensibilità nel nostro paese. 

Infatti, basta un sequestro di un italiano all’estero per focalizzare l’attenzione dei media per settimane. 

Il fatto che ci siano decine di marittimi  in mano ai pirati, compresi  italiani, fa notizia al momento del sequestro della nave soltanto. 

Non parliamo poi della sensibilità politica. 

Abbiamo  scritto  lettere  con  richiesta  di  incontro  ai ministri  interessati  senza  ricevere neppure un cenno di risposta. 

Persino le confederazioni paiono ignorare un fenomeno che, al di là degli aspetti umani, rischia di produrre ripercussioni economiche notevoli. 

Confitarma è stata informata di ciò che si profila a livello internazionale: 

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la  ITF si appresta ad avviare una campagna di sensibilizzazione perché tutti  i marittimi chiedano di sbarcare prima di entrare nelle zone a rischio. Le ripercussioni dovrebbero spingere  i  governi  ad  interventi  più  decisi.  Il  sindacato  internazionale  pone  un  unico limite cioè “no  le armi ai marittimi”. Ciò non esclude  la presenza di militari a bordo o guardie private come molti paesi stanno già  facendo.  In  Italia nessuna decisione viene assunta per rimpallo di responsabilità tra i ministeri interessati. 

Gli USA stanno  facendo una  indagine approfondita perché si suppone un  legame delle azioni piratesche col terrorismo. Se ciò fosse ogni azione contro le navi sarebbe un atto di  terrorismo  e  quindi  nessuna  assicurazione  coprirebbe  navi  ed  equipaggi  con conseguenze facilmente immaginabili. 

Sempre  in  apertura  abbiamo  sottolineato  il  fatto  che  Filt‐Fit‐Uilt  sono  interlocutori sindacali unici al tavolo della trattativa e che non dovrà esservi inserimento di altre sigle se non altro per questioni di rappresentatività. 

Su ambedue  i punti, Confitarma  (anche Fedarlinea era presente) ha confermato da un lato  l’impegno  comune  per  azioni  più  incisive  rispetto    alla  pirateria  e  dall’altro  il  riconoscimento  a Filt‐Fit‐Uilt come interlocutori unici. 

Evito di entrare nel merito dell’illustrazione della piattaforma in quanto sui vari punti ci sono stati alcuni commenti preliminari delle parti. 

In compenso, di fronte alla complessità di questo momento contrattuale, si è deciso di attivare specifici gruppi misti di lavoro su singoli filoni e si è fissato un calendario a tempi ristretti. 

I  lavori  proseguiranno  quindi  a  ranghi  ridotti  per  evitare  dispersioni  nel  lavoro  con l’augurio di ambedue le parti di giungere in tempi ragionevoli alla conclusione. 

In allegato elenco dei vari CCNL in campo marittimo. 

 

                Remo Di Fiore 

 

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29 Aprile 2011  

RAGGIUNTA L’INTESA SUL SALARIO MINIMO DEL MARITTIMO 

 

Il  giorno 26 e 27 Aprile 2011  a Ginevra  si è  tenuta  la  trattativa per dare esecuzione  a quanto  previsto  dalle  Convenzioni  Internazionali  in  materia  di  salario  minimo  del contratto a livello mondiale. 

E’ bene fare alcune premesse. 

A  Ginevra  si  trova  la  sede  della  ILO  (International  Labour  Organization)  ovvero dell’Agenzia  delle Nazioni  unite  che  si  occupa,  per  la  parte  dei marittimi,  di  produrre Convenzioni  che,  recepite  dai  vari  Stati,  fissano  condizioni  minimali  e  regole  per  i lavoratori del mare. 

Unico esempio  in campo  internazionale esiste all’interno della  ILO un Sottocomitato per le paghe che  fissa  la paga base minima  in dollari USA per  il marinaio abilitato  (AB) che occupa il parametro 100 di una scala differenziale. 

Fanno parte di questo ristretto gruppo di negoziazione 6 persone  in rappresentanza dei marittimi del mondo (H. Berlau, J. Halas, S. Almeida, R. Di Fiore, Y. Fujisawa, C. Oca) e 6 armatori in rappresentanza della categoria.  Quando le parti raggiungono una intesa (spesso con la mediazione del Direttore Generale della ILO), il “Governing Body” dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro la trasforma in Direttiva.  E’ questo l’unico esempio esistente di trattativa ed intesa che assume valenza mondiale. Non esiste altra  categoria nel mondo del  lavoro  che abbia  simile meccanismi globali di negoziazione.  Per  facilitare  il  lavoro del  gruppo di negoziazione  la  ILO ha preparato una  serie di dati statistici riferiti a 44 paesi interessati al trasporto marittimo o fornitori di manodopera. Tra i dati citiamo l’andamento del dollaro nel cambio nei 44 paesi, il potere d’acquisto del dollaro, etc.  Il tutto utilizzato all’interno di una formula che dovrebbe portare ad individuare il nuovo livello di paga base.  In pratica però  la negoziazione finisce per abbandonare  i sistemi aritmetici e riportare  il confronto su un terreno con riferimenti più tradizionali quali il mercato, i noli, etc.  In  questa  tornata,  ciò  che  ha  giustificato  l’abbandono  della  formula  è  stata  la  grande fluttuazione del dollaro.  

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Tutto ciò ha reso  il confronto difficile anche perché è emersa  la storica  intransigenza ad ogni aumento dell’armamento greco e giapponese.  Il  rappresentante  dell’armamento  nipponico  è  giunto  al  punto  di  abbandonare  il confronto anticipando che all’interno dell’Associazione Internazionale degli Armatori (ISF) porrà il problema.  Pur tra molte difficoltà, alla fine è stata raggiunta un’intesa.  Attualmente la paga base minima di un AB è fissata a US$ 545.  Dal 01/01/2012 sarà portata a US$ 555.  Dal 01/01/2013 a US$ 568 e al 31/12/2013 a US$ 585.  Anche se in campo internazionale le percentuali, ed in particolare l’inflazione (diversa nei 44 paesi) sono solo alcuni dei dati di riferimento, usando il nostro metro diciamo che nel triennio l’aumento percentuale si aggira attorno al 7,3%.  A questo punto ci aspetta ulteriore lavoro in sede ITF.  Infatti, tutti i contratti dovranno esser confrontati a questi nuovi parametri di riferimento in particolare per quanto  riguarda  il contratto crociere,  le cui  linee guida  (Miami Guide Lines) saranno discusse da una Task Force a Cipro.                      Remo Di Fiore 

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ITF MEETINGS IN BUENOS AIRES Dall’11 al 17 Giugno si è tenuta in Buenos Aires una importante riunione della ITF con riferimento alle modalità marittima e portuale. Più esattamente: 11/6 Gruppo di lavoro per gli accordi bilaterali tra sindacati marittimi dei paesi del beneficial owner e quelli fornitori di mano d’opera. 12/6 Gruppo di lavoro per nuove linee organizzative dell’Ispettorato ITF. 13-14/6 Sezione dei marittimi e dei dockers. 15/6 Fair Practice Committee Steering Group. 16-17/6 Fair Practice Committee. Dei due gruppi di lavoro formati ognuno di 6 persone (la Fit-Cisl fa parte di ambedue) il primo è saltato per il problema della chiusura dell’aeroporto di Buenos Aires. Il secondo ha di fatto confermato l’attuale meccanismo dell’ispettorato, chiarendo che gli ispettori, salvo il rapporto di lavoro, dipendono dalla ITF di Londra (Maritime Dept.). Non può esser altrimenti se si desidera che la campagna FOC continui ad aver successo senza interferenze e confusioni di ruoli. Chiaramente nella Sezione Marittimi molto spazio è stato dato al fenomeno della pirateria che risulta sempre più preoccupante, anche se in questi mesi a causa della stagione dei monsoni avrà una leggera flessione. È stato invitato uno dei grandi esperti del fenomeno, l’avvocato americano Micael Frodo che collabora con il Dipartimento di Stato USA. Oltre ad affrontare la questione dal punto di vista storico, la sua relazione ha analizzato gli spostamenti di area geografica del fenomeno. Infatti, l’azione dei pirati sta lasciando le coste dell’India per spostarsi verso il sud dell’India stessa. Questo fatto rischia di creare maggiori problemi al traffico mondiale. Circa l’infiltrazione terroristica appare chiaro che Al Qaeda ha scoperto nella pirateria una forma di finanziamento e quindi sta cercando di operare in proprio. Esiste poi forte preoccupazione per come si muoverà lo Yemen poiché un avvicinamento al terrorismo significherà blocco dell’accesso al Canale di Suez. Un altro esperto intervenuto è stato Peter Cook ex ufficiale dei Marines inglesi, responsabile dell’associazione SAMI che riunisce soggetti interessati al fenomeno pirateria cui offre consulenza. L’associazione che non fornisce direttamente “contractors” si occupa di fornire informazione, formazione, procedure, certificazione sulle qualità delle società che offrono i “contractors” stessi. SAMI è consulente anche di alcuni Stati. Peter ha illustrato tra l’altro sul piano operativo la funzione della “citadel”, cioè quel locale sicuro della nave ove l’equipaggio si rifugia quando i pirati sono a bordo. Interessanti sono stati i dati operativi sui costi. Dal punto di vista dei costi, l’analisi ha toccato aspetto di protezione con navi militari, oggi 15 operative al giorno. Bisognerebbe portarle a 84 per coprire le oltre 100.000 miglia quadrate di mare. I costi sono altissimi se si pensa che ognuna costa quasi 500.000 USD/giorno. Sono in gioco somme enormi. Da notare che molti paesi a partire dagli USA sono disponibili ad investire risorse solo per proteggere le navi della loro bandiera e non quelle FOC, anche se proprietà di armatore per esempio statunitense. Per contro, i paesi con più alto numero di navi FOC per esempio Panama non hanno strutture militari adeguate. Oggi, solo il 12% delle navi che transitano hanno guardie private a bordo. I costi sono comunque alti, circa 1.500-2.000 USD/giorno per “contractor”. L’aspetto delle armi a bordo offre poi notevoli complicazioni.

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Per avere una idea del fenomeno sono stati forniti i seguenti dati per il 2010: Marittimi oggetto di attacco 4.185 Marittimi che si sono salvati attraverso la “citadel” 342 Marittimi in mano ai pirati 1.090 Marittimi usati come scudo umano 516 Il dibattito si è protratto per un giorno interno con conclusioni tra cui: E’ necessario un intervento della comunità internazionale a sostegno dell’economia somala, sapendo che il precedente governo islamico aveva bloccato il fenomeno. Fu fatto cadere dagli USA. La comunità internazionale deve esser maggiormente sensibilizzata. Il fenomeno nella sua drammaticità è poco conosciuto, in particolare le ricadute sull’equipaggio e sull’economia. I sindacati devono maggiormente impegnarsi. Nel dibattito interno si sono viste posizioni diverse tra i vari sindacati, in particolare rispetto alle strategie future che la ITF deve adottare. Una ipotesi riguarda la possibilità di boicottare tutte le navi che transitano in quelle aree attraverso i marittimi che chiedono lo sbarco. La decisione riguarda in particolare i marittimi di paesi fornitori di mano d’opera e pertanto l’ipotesi deve esser approfondita prima di tutto al loro interno. La conclusione del dibattito è stata una mozione ove tra l’altro si dice che occorre esser pronti ad invitare tutti i marittimi a chiedere lo sbarco prima di attraversare la zona a rischio. Altri argomenti dibattuti hanno riguardato problematiche ILO ed IMO, i giovani lavoratori, etc.. Particolare attenzione ha richiesto la MLC 2006, nel senso che occorre spingere i vari paesi, perché procedano alla ratifica a tempi brevi. L’Italia è uno di quelli in “ritardo” sulla ratifica. Tra gli altri argomenti dibattuti nello Steering ed in plenaria FPC, uno riguarda il progetto di effettuare l’anno prossimo una grande conferenza (Maritime Roundtable) basata su workshops per giovani iscritti e delegati del comparto marittimo. Il tutto si svolgerà in lingua inglese. Viene istituito un gruppo di lavoro per organizzare l’evento. Interessante è stato il Report sull’attività dell’Ispettorato ITF e la situazione dei contratti. Qualche dato riferito al 2010: I contratti ITF per navi FOC sono stati 11.229. nel 2006 erano 8.619. I contratti riguardano 1.926 società di 77 paesi. In termini di numero di contratti le principali compagnie sono Marlow Navigation con 349 contratti, VShips con 275 ed MSC con 221. Nell’ispettorato ci sono stati alcuni cambiamenti. Per quanto riguarda l’Italia, Francesco Di Fiore è stato nominato Coordinatore in sostituzione di Giovanni Olivieri passato ad incarico nazionale nella Fit-Cisl. Ciò dal 1° Giugno 2011. Per quanto riguarda le navi visitate, l’ispettorato italiano è al primo posto (642 navi), seguito da quello australiano (593 navi) e russo (466 navi). Il totale delle navi nazionali o FOC visitate è stato 7.606.

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Il totale dei salari arretrati recuperati è stato di circa 26 milioni di USD. L’ispettorato russo è al primo posto per salari recuperati (2,2 milioni di USD) seguito da quello statunitense e italiano (1.95 milioni di USD). I dati mostrano che l’ispettorato italiano è indubbiamente uno dei migliori e ciò è certamente frutto della forte collaborazione interna indipendentemente dalla sigla di appartenenza. La dipendenza stretta da Londra evita che si trasferiscano all’interno dell’ispettorato situazioni di contrapposizione tra i vari sindacati nazionali (vd. per esempio Francia). Le entrate complessive per il 2010 nel Welfare Fund sono state circa 32 milioni di sterline, mentre dal General Fund (quote di associazione) sono entrati 4,4 milioni di sterline. Partendo da questi dati e con una illustrazione delle spese si è aperto un dibattito che va avanti da molto tempo e riguarda un maggior peso nel controllo del Welfare Fund da parte del comparto marittimo in generale. In due serate i sindacati argentini hanno offerto cena e spettacolo ai numerosi partecipanti. Interessante è stata la visita al molo di proprietà ed alla nave scuola di uno dei sindacati. Remo di Fiore Roma, 22 Giugno 2011

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Roma 12 Luglio 2011   

UN PROGETTO UMANITARIO DELLA FIT CISL  Uno dei  sostantivi  che  spesso  compaiono nei documenti  sindacali è  “solidarietà’” 

anche se non sempre per mille difficoltà si riesce a praticare,  in particolare quando  il riferimento è internazionale. 

Per  questo,  il  progetto  avviato  dal  Dipartimento Marittimo  della  Fit  Cisl merita particolare  attenzione,  in  quanto  è  un  esempio  di  solidarietà  praticata  in  campo internazionale. 

Per comprenderne il significato occorre ricordare che la maggioranza degli associati marittimi  alla  Fit  Cisl  sono  extracomunitari,  non  solo  perché  presenti  sulle  navi  di bandiera italiana ma anche perché la nostra organizzazione è firmataria di contratti per il personale imbarcato su navi in bandiera di convenienza. 

In base alla “Seafarers Charter” della ITF esistono molti servizi che il sindacato deve dare ai marittimi per  cui  firma  i  contratti, a partire dall’obbligo di  seguirli  in  caso di sbarco per infortunio o malattia. 

La  comunità  marittima  maggiormente  presente  sulle  navi  nel  mondo  è  quella filippina. 

Si ritiene vi siano 500.000 filippini imbarcati e 300.000 a casa. Da notare che nel  loro paese  la sanità pubblica è quasi  inesistente e per questo  il 

loro sindacato nazionale AMOSUP possiede ben tre ospedali per  fornire assistenza ai marittimi ed ai loro famigliari. 

La  Fit  Cisl  da  molti  anni  ha  un  accordo  bilaterale  di  stretta  cooperazione  con l’AMOSUP. 

Possiamo dire a conclusione che complessivamente il MEDICAL CARE per i marittimi filippini ed i  loro famigliari riguarda circa un milione e mezzo,  due milioni di  persone. 

Tutto  ciò  premesso  negli  ultimi  tempi,  come  Fit  Cisl  siamo  intervenuti  su  casi  di marittimi filippini e/o loro famigliari colpiti da malattie ematologiche.In particolare nel caso  di  un marittimo  sbarcato  a  Genova  e  trattato  dal  punto  di  vista medico  nel reparto di ematologia dell’ospedale S. Martino che è un centro di eccellenza anche nel campo della ricerca conosciuto in tutto il mondo. 

In  quell’occasione  siamo  venuti  in  contatto  con  un’associazione No‐Profit  (AREO) che si occupa di sostenere la ricerca e gli interventi nel campo dell’ematologia. 

 In particolare abbiamo avuto occasione di  incontrare  il Prof. Carella, responsabile del  reparto  di  ematologia  dell’ospedale  noto  a  livello  mondiale  per  ricerche  e pubblicazioni, alcune delle quali scritte a quattro mani con premi Nobel. 

Senza  voler  approfondire  gli  aspetti  tecnici  e medici  delle  diverse  patologie  che colpiscono il sangue, diciamo che oggi la maggioranza sono curabili, naturalmente se si è in possesso delle dovute conoscenze e dei medicamenti opportuni. 

L’associazione AREO,  con  il Prof, Carella  si  sono  fatti  carico  anche di  famigliari di marittimi filippini con risultati veramente eccezionali. A questo punto è nata  l’idea di creare un progetto che permettesse di curare in loco in maniera adeguata, i marittimi filippini  ed  i  loro  famigliari  anche  perché  avendo  presente  il  numero  di  persone interessate, statisticamente i casi che potrebbero verificarsi sono attorno ai 4‐5000. 

Il  progetto  è  molto  semplice.  Si  tratta,  infatti,  di  utilizzare  un  giovane  medico specializzato  in  ematologia  e  farlo  lavorare  per  un  periodo  di  circa  3  anni  nella 

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struttura  dell’ospedale  genovese  assieme  al  Prof.  Carella,  in modo  da  trasferire  le opportune  conoscenze  che  il medico  stesso metterà  alla  fine  del  periodo  in  Italia  a servizio dei marittimi filippini e loro famiglie negli ospedali dell’AMOSUP. 

Partendo  da  questo  medico  si  potrà  creare  anche  a  livello  delle  strutture ospedaliere AMOSUP un  centro di eccellenza  continuamente  in  contatto  con  la  rete che  il Prof. Carella ha creato a  livello mondiale per un continuo aggiornamento delle terapie  e  naturalmente  al  fine  di  seguire  tutto  il  personale  marittimo  filippino  e famigliari a fronte di problemi di natura ematologica. 

Il medico AMOSUP  lavorerà  nel  triennio  con  i  colleghi  italiani  beneficiando  dello stesso trattamento. Ecco che a questo punto si apre l’esigenza di reperire le risorse per il progetto e per questo la FIT CISL ed AMOSUP si sono rivolti al Trustee della ITF. 

Il costo si aggirerà attorno ai 70.000 euro l’anno. Il  progetto  ha  anche  un’altra  finalità  ovvero  quello  di  raccogliere  i  dati  riferiti 

all’ambiente di lavoro ove il marittimo colpito dalla malattia ha operato. Si  suppone  che  i  marittimi  che  lavorano  su  chimichiere  o  petroliere  siano  più  

esposti a rischio di quel tipo di malattia ma per affermarlo è chiaro che è necessario un monitoraggio su medio periodo. Per questo sono necessarie alcune figure  in grado di raccogliere ed elaborare  i dati.  Il  costo per questa parte verrà  supportato da alcune banche che con questo contributo potranno partecipare al progetto. 

Per accelerare i tempi, abbiamo invitato Tom Holmer responsabile del Trustee  della ITF il quale ha potuto verificare le strutture ospedaliere ed incontrare il Prof. Carella. 

In  occasione  della  visita  si  è  attivato  anche  un  percorso  di  natura  politica  e  di immagine, incontrando il Presidente della Provincia di Genova, Repetto, molto noto in campo marittimo  non  solo  per  aver  creato  l’Accademia  della Marina Mercantile  di Genova ma anche per il suo impegno a favore dei marittimi l’ultimo dei quali è il Diritto al Voto. 

Recentemente  i  protagonisti  del  cluster marittimo,  ovvero  armamento,  cantieri, agenzie, Autorità portuali, hanno avviato un dibattito interno per  ipotizzare interventi che  permettano  di  rilanciare  un  comparto,  quello  marittimo  portuale  e  della cantieristica, importante per il nostro paese. 

Gli  stessi  soggetti  quale  secondo  step  dell’iniziativa  hanno  assunto  l’impegno  ad occuparsi del fattore umano in particolare dei marittimi e della loro accoglienza. 

Ecco perché il Presidente della Provincia si è sentito  in dovere di inserire l’iniziativa Fit‐Cisl all’interno   di progetti a  sostegno nel mondo del  lavoro compreso  il discorso dell’accoglienza, che ha come  riferimento  i vari Welfare  in differenti porti e  la  stella Maris in particolare. 

Per  questo motivo  all’interno  del  progetto  FIT  CISL  ‐  AMOSUP  si  inserirà  anche  Stella Maris,    in quanto  i  suoi operatori  con  gli  Ispettori  ITF  sono  coloro  che hanno contatto diretto con i marittimi indipendentemente dalla loro nazionalità.  

Il progetto ha suscitato l’interesse e l’entusiasmo di molti e per questo già si parla di creare una situazione simile in termini formativi di medici sia in India che in Indonesia. 

Nei  prossimi  mesi  non  appena  avremo  disponibilità  delle  risorse  messe  a disposizione dalla  ITF   e dalle Banche  si passerà ad una  fase più operativa partendo dalla  selezione  tra  i medici  AMOSUP  di  quello  che  lavorerà  tre  anni  nella  struttura italiana. 

  Remo Di Fiore 

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Roma, 4 Agosto 2011 

 

RINNOVO CONTRATTO IBF: RAGGIUNTA INTESA TRA ITF E JNG. 

 

Il 27 e 28 Luglio u.s. a Miami tra ITF e JNG è stata raggiunta una intesa che prevede un  aumento  del  2%  dal  1/01/2012,  ulteriore  2,5%  dal  01/01/2013  e  3%  dal 01/01/2014. 

Questi  incrementi  riguardano  il  salario  totale  dell’equipaggio  (23  persone)  del Model Ship. 

La  distribuzione  all’interno  delle  qualifiche  è  lasciata  alla  negoziazione  a  livello locale. 

Un altro  incremento ha  riguardato  il  contributo al Welfare  Fund della  ITF  che è stato aumentato del 5%. 

Siamo in attesa del testo definitivo dell’accordo che riguarda, al 2010,  5.646 navi. 

Per quanto riguarda i prossimi impegni contrattuali, il primo (7 Settembre 2011) ci vedrà  discutere  con  le  controparti  la  possibilità  di  riconoscere  non  solo  il raddoppio  dei  compensi  per  inabilità,  ecc., ma  anche  un  bonus  per  i marittimi sequestrati  senza  limitarsi  all’area  geografica  Somalia  –  Golfo  di  Aden,  ma  in qualsiasi parte del mondo. 

Questi  interventi, oggi non obbligatori, erano comunque stati attivati per  l’ultima nave sequestrata  in Africa Occidentale e quindi quei marittimi ne beneficeranno. In  aggiunta,  nello  stesso  pacchetto,  per  anticipare  l’Appendice  alla  MLC2006, chiederemo la copertura obbligatoria prevista per le navi abbandonate (rimpatrio, salari arretrati, ecc..). 

 

Remo Di Fiore  

 

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