BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI … · dei Valori: IdV; Popolo e Territorio (Noi...

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553 MERCOLEDI ` 26 OTTOBRE 2011 XVI LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE GIUNTA DELLE ELEZIONI ........................... Pag. 3 GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI ..................... » 12 COMMISSIONI RIUNITE (5 a Senato e V Camera) ........ » 16 COMMISSIONI RIUNITE (XIV Camera e 14 a Senato) ..... » 18 COMMISSIONI RIUNITE (I e II) ...................... » 19 COMMISSIONI RIUNITE (I e V) ...................... » 22 COMMISSIONI RIUNITE (VI e XII) .................... » 23 COMMISSIONI RIUNITE (IX e X) ..................... » 24 COMMISSIONI RIUNITE (X e XI) ..................... » 25 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) ................................ » 38 GIUSTIZIA (II) ................................. » 61 AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) ................... » 70 DIFESA (IV) ................................... » 75 CAMERA DEI DEPUTATI Il fascicolo contiene anche il BOLLETTINO DELLE DELEGAZIONI PRESSO LE ASSEMBLEE PARLAMENTARI INTERNAZIONALI – N. 77. N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Italia dei Valori: IdV; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discus- sione): PT; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie- Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Mino- ranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A.

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553 MERCOLEDI 26 OTTOBRE 2011

XVI LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

I N D I C E

GIUNTA DELLE ELEZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3

GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12

COMMISSIONI RIUNITE (5a Senato e V Camera) . . . . . . . . » 16

COMMISSIONI RIUNITE (XIV Camera e 14a Senato) . . . . . » 18

COMMISSIONI RIUNITE (I e II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 19

COMMISSIONI RIUNITE (I e V) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 22

COMMISSIONI RIUNITE (VI e XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 23

COMMISSIONI RIUNITE (IX e X) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 24

COMMISSIONI RIUNITE (X e XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 25

AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E

INTERNI (I) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 38

GIUSTIZIA (II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 61

AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 70

DIFESA (IV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 75

CAMERA DEI DEPUTATI

Il fascicolo contiene anche il BOLLETTINO DELLE DELEGAZIONI PRESSO LEASSEMBLEE PARLAMENTARI INTERNAZIONALI – N. 77.

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania:LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Italiadei Valori: IdV; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID,Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discus-sione): PT; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Mino-ranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A.

BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) . . . . . . . . . . . . . Pag. 91

FINANZE (VI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 96

CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) . . . . . . . . . . . . . . . . » 118

AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) . . . . . . . . . » 130

TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) . . . . . . . . . . . » 145

ATTIVITA PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) . . . . . . . . » 148

LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 157

AFFARI SOCIALI (XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 165

AGRICOLTURA (XIII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 173

POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA (XIV) . . . . . . . . . . . . . . . » 185

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI . . » 192

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALI-SMO FISCALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 199

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA

VIGILANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI . . . . . . . . . . . . . » 201

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO SULLE ATTIVITA

DEGLI ENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA

E ASSISTENZA SOCIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 206

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITA IL-LECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI . . . . . . . . . . . . . » 222

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUGLI ERRORI IN

CAMPO SANITARIO E SULLE CAUSE DEI DISAVANZI SANITARI

REGIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 224

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUI FENOMENI DELLA

CONTRAFFAZIONE E DELLA PIRATERIA IN CAMPO COMMER-CIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 226

INDICE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 227

— 2 —

GIUNTA DELLE ELEZIONI

S O M M A R I O

GIUNTA PLENARIA:

Comunicazioni del presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

GIUNTA PLENARIA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Maurizio MIGLIAVACCA.

La seduta comincia alle 14.30.

Comunicazioni del presidente.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente,informa che nella riunione di ieri l’Ufficiodi Presidenza della Camera ha approvatomisure in tema di rilevazione delle pre-senze dei deputati ai lavori delle Giunte edelle Commissioni, anche ai fini dell’ap-plicazione delle trattenute sulla diaria incaso di assenza.

A regime, la rilevazione delle presenzeavverrà con un rilevatore elettronico ba-sato sul riconoscimento delle minuzie, chesarà installato presso l’aula di ogni Giuntae Commissione. In via sperimentale, perun periodo di quattro mesi la rilevazionesarà effettuata tramite un registro carta-ceo.

Fa presente che il sistema di rileva-zione delle presenze entrerà in vigore ilprossimo 15 novembre.

La Giunta prende atto.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente,comunica che nella giornata del 21 ottobre

2011 è stata depositata la sentenza dellaCorte costituzionale n. 277 del 2011 – cheè in distribuzione, a disposizione dei col-leghi – con la quale è stata dichiaratal’illegittimità costituzionale degli articoli 1,2, 3 e 4 della legge 15 febbraio 1953, n. 60,nella parte in cui non prevedono l’incom-patibilità tra la carica di parlamentare equella di sindaco di comune con popola-zione superiore ai 20 mila abitanti.

La sentenza è stata emessa dalla Cortein esito ad un giudizio di legittimità co-stituzionale in via incidentale promossodal tribunale civile di Catania nell’ambitodi un procedimento nei confronti del se-natore Stancanelli, sindaco di Catania,instaurato in via di azione popolare.

La pronuncia della Corte si configuracome una sentenza di accoglimento dinatura additiva: con essa, cioè, è statadichiarata l’incostituzionalità della omessaprevisione, nelle disposizioni della leggen. 60 del 1953, della incompatibilità con ilmandato parlamentare della carica di sin-daco di comune con popolazione superiorea 20 mila abitanti.

In quanto sentenza additiva – che, anorma dell’articolo 136 della Costituzione,determina l’inefficacia della menzionataomissione legislativa a decorrere dalgiorno successivo alla pubblicazione delledecisione –, la pronuncia della Corte in-troduce direttamente nella legge n. 60 laprevisione della incompatibilità parlamen-

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tare della carica di sindaco di comunesuperiore, traendone la relativa disciplinadai princìpi costituzionali invocati a pa-rametro del giudizio di legittimità costitu-zionale.

Nella motivazione della sentenza a so-stegno della declaratoria di incostituzio-nalità si richiamano, in particolare, i se-guenti argomenti:

valorizzazione del principio del pa-rallelismo tra le cause di ineleggibilitàsopravvenuta e quelle di incompatibilità(che di recente aveva trovato affermazionenella sentenza n. 143 del 2010 della stessaCorte costituzionale);

necessità di evitare violazioni delprincipio costituzionale, desumibile dagliarticoli 3 e 51 della Costituzione, che esigel’uniforme garanzia per tutti i cittadini, inogni parte del territorio nazionale, deldiritto fondamentale di elettorato attivo epassivo;

necessità di evitare violazioni delconnesso principio di ragionevolezza, nonpotendo un soggetto assumere durante ilproprio mandato uffici o cariche che gliavrebbero precluso l’eleggibilità rispetto aquello ricoperto per primo;

necessità di evitare violazioni dell’ar-ticolo 67 della Costituzione, consideratoche la mancata previsione di una incom-patibilità è suscettibile di generare unacontrapposizione di interessi tra enti localied organizzazione statuale nazionale, acausa del possibile conflitto di interessi tral’impegno del deputato e quello del sin-daco;

necessità di evitare violazioni dell’ar-ticolo 97 della Costituzione, posto che ilcumulo degli uffici di sindaco di un co-mune con rilevante popolazione e di par-lamentare nazionale può ripercuotersi ne-gativamente sull’efficienza e l’imparzialitàdelle funzioni esercitate;

necessità di ricondurre il sistemadelle ineleggibilità e delle incompatibilitàad una razionalità intrinseca, secondo uncriterio teleologico nel cui contesto vaevidenziato il carattere bilaterale dell’ine-

leggibilità; la Corte indica l’obiettivo ditutelare non solo la carica per la qualel’elezione è disposta ma anche la carica ilcui esercizio è ritenuto incompatibile conla candidatura in questione; a tale ri-guardo, la Corte osserva che « il poterediscrezionale del legislatore di introdurre(o mantenere) dei temperamenti allaesclusione del cumulo tra le due carichetrova un limite nella necessità di assicu-rare il rispetto del principio di divieto delcumulo delle funzioni, con la conseguenteincostituzionalità di previsioni che ne rap-presentino una sostanziale elusione ».

Nella sentenza la Corte non manca diosservare che l’articolo 13, comma 3, deldecreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 14settembre 2011, n. 148, ha nel frattempogià previsto una specifica incompatibilitàtra le cariche di deputato e senatore e« qualsiasi altra carica pubblica elettiva dinatura monocratica relativa ad organi digoverno di enti pubblici territoriali aventi,alla data di indizione delle elezioni o dellanomina, popolazione superiore a 5.000abitanti ». A tale riguardo, la Corte sotto-linea che « la espressa posticipazione allaprossima legislatura della operatività dellanuova previsione di incompatibilità delparlamentare successivamente eletto sin-daco rende lo ius superveniens privo diincidenza, ratione temporis, sulla sollevataquestione », aggiungendo che « è tuttaviadel pari evidente come la novellazionelegislativa indichi una palese opzione perla introduzione di una simmetrica e cor-rispondente operatività fra condizioni diineleggibilità e di incompatibilità ». Se-condo la Corte, pertanto, il principio dellaincompatibilità in parola, statuito dallasentenza n. 277 del 2011, appariva giàricavabile nell’ordinamento vigente a se-guito dell’entrata in vigore della citataprevisione del decreto-legge n. 138/2011.

In proposito, osserva incidentalmentecome la decisione della Corte costituzio-nale si riferisca, peraltro, ai sindaci dicomuni con popolazione superiore a 20mila abitanti mentre il comma 3 dell’ar-ticolo 13 del decreto-legge n. 138 del 2011

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sancisce l’incompatibilità anche per i sin-daci di comuni con popolazione inferiorea 20 mila abitanti purché superiore a 5mila abitanti.

Sotto altro profilo che più direttamenteinteressa i lavori della Giunta nell’attualelegislatura, il dispositivo della sentenzadichiara l’incostituzionalità della omessaprevisione della incompatibilità per i sin-daci dei comuni superiori e non anche peri presidenti di provincia. L’esclusione deipresidenti di provincia deriva probabil-mente dalla circostanza che l’originariogiudizio civile presso il tribunale di Cata-nia era stato promosso nei confronti di unparlamentare che riveste la carica di sin-daco, risultando pertanto quest’ultima ti-pologia di carica (e non anche altre adessa affini) oggetto dello scrutinio effet-tuato dalla Corte.

Si tratta, evidentemente, di una que-stione cui la Giunta, nell’accingersi alriesame delle cariche in oggetto, dovràdedicare un particolare approfondimento.Infatti, se in base al principio della « cor-rispondenza tra il chiesto e il pronun-ciato » la Corte non poteva che limitare ilproprio giudizio alle cariche di sindaco dicomune con popolazione superiore a 20mila abitanti (ed appunto solo a questecariche si riferisce la sentenza), non puòessere sottaciuta la circostanza che lamancata previsione di incompatibilità peri presidenti di provincia potrebbe solle-vare, soprattutto in ambito parlamentare,la questione relativa alla disparità di trat-tamento tra deputati titolari delle diversetipologie di cariche. Ciò alla luce dellaconsiderazione che – sebbene formal-mente non coinvolta dal dispositivo dellasentenza n. 277 – anche alla carica dipresidente di provincia (che infatti è con-templata, unitamente a quella di sindaco,nella previsione di ineleggibilità di cuiall’articolo 7 del decreto del Presidentedella Repubblica n. 361 del 1957) sem-brano potersi pacificamente ricondurretutti gli argomenti dalla Corte addotti conriferimento alla carica di sindaco di co-mune con popolazione superiore a 20 milaabitanti.

La decisione della Corte, in ogni caso,introduce un elemento di assoluta novitànella disciplina delle cause di incompati-bilità parlamentare, che determina il venirmeno dell’argomento posto a fondamentodella giurisprudenza parlamentare, inau-gurata nel 2002 e ribadita con decisioniassunte a maggioranza dalla Giunta anchenella corrente legislatura, con la quale lecariche in questione erano consideratecompatibili a causa dell’assenza nell’ordi-namento di una specifica previsione nor-mativa ad hoc che ne sancisse esplicita-mente l’incompatibilità.

Ritiene, pertanto, che, avendo la sen-tenza della Corte costituzionale introdottonell’ordinamento una specifica norma,non più controvertibile (e dedotta diretta-mente dai principi costituzionali), che sta-bilisce univocamente l’incompatibilità par-lamentare per i sindaci di comuni conpopolazione superiore a 20 mila abitanti,la Giunta debba darvi prontamente se-guito, pervenendo in tempi rapidi all’ac-certamento dell’incompatibilità di dettecariche.

Ricorda, al riguardo, che nella correntelegislatura la Giunta, sulla base delle di-sposizioni previgenti, ha deliberato, a mag-gioranza, la compatibilità con il mandatoparlamentare delle cariche di sindaco dicomune superiore e di presidente di pro-vincia ricoperte da 15 deputati (sedutedella Giunta del 27 gennaio 2010, 3 giugno2010 e 20 luglio 2011). In particolare, alladata odierna risultano ricoprire cariche disindaco di comune con popolazione supe-riore a 20 mila abitanti e di presidente diprovincia i seguenti deputati:

on. Nicolò CRISTALDI, sindaco diMazara del Vallo;

on. Luciano DUSSIN, sindaco di Ca-stelfranco Veneto;

on. Giulio MARINI, sindaco di Vi-terbo;

on. Adriano PAROLI, sindaco di Bre-scia;

on. Michele TRAVERSA, sindaco diCatanzaro;

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on. Marco ZACCHERA, sindaco diVerbania;

on. Maria Teresa ARMOSINO, presi-dente della provincia di Asti;

on. Luigi CESARO, presidente dellaprovincia di Napoli;

on. Edmondo CIRIELLI, presidentedella provincia di Salerno;

on. Antonello IANNARILLI, presi-dente della provincia di Frosinone;

on. Daniele MOLGORA, presidentedella provincia di Brescia;

on. Antonio PEPE, presidente dellaprovincia di Foggia;

on. Ettore PIROVANO, presidentedella provincia di Bergamo;

on. Roberto SIMONETTI, presidentedella provincia di Biella;

on. Domenico ZINZI, presidente dellaprovincia di Caserta.

Dal punto di vista procedurale, il fattoche la Giunta nella corrente legislaturaabbia già esaminato, dichiarandole com-patibili, le predette cariche non costituiscemotivo ostativo al riesame delle stesse, eciò per un duplice ordine di motivazioni.In primo luogo è infatti sopravvenuta, conla sentenza della Corte, una rilevante mo-difica della disciplina legislativa delle in-compatibilità che, per i principi dello iussuperveniens e del tempus regit actum,rendono necessaria la riapertura del-l’esame, essendo venuti meno i presuppostidi diritto che erano alla base delle prece-denti delibere di accertamento della com-patibilità. In secondo luogo, da un puntodi vista formale, nessuna disposizione delregolamento della Giunta preclude un rie-same delle deliberazioni di accertamentodella compatibilità, essendo previsto, al-l’articolo 17, comma 2, primo periodo, soloil divieto di richiesta di riesame per ledelibere di incompatibilità.

Alla luce del nuovo quadro giuridico enormativo venutosi a creare a seguito dellasentenza della Corte costituzionale, il Co-

mitato per le incompatibilità, costituito inseno alla Giunta delle elezioni, non potràdunque che riaprire l’istruttoria al fine diriesaminare le cariche di sindaco di co-mune superiore ricoperte da vari deputatie di valutare, eventualmente, se estenderetale esame anche alle cariche di presidentedi provincia. L’istruttoria in Comitato do-vrebbe svolgersi con la garanzia del con-traddittorio con i deputati interessati, ameno che il Comitato stesso non convengadi applicare la prassi, già seguita per lecariche incompatibili per espressa previ-sione costituzionale (consiglieri e assessoriregionali), di non effettuare tale contrad-dittorio.

Una volta conclusa l’istruttoria in Co-mitato, la relativa proposta – che, almenoper i sindaci, dovrebbe essere volta all’ac-certamento dell’incompatibilità – andràsottoposta alla Giunta plenaria ai fini delleconseguenti deliberazioni.

La proposta di accertamento dell’in-compatibilità, una volta approvata dallaGiunta plenaria, sarebbe comunicata alPresidente della Camera ai fini dei con-seguenti inviti ad optare.

Data la fonte da cui promana l’inte-grazione della legge sulle incompatibilità,da presidente di quest’organo di garanziaauspica che sull’attuazione parlamentaredi una decisione, fondata sui principi co-stituzionali, così univoca e insuscettibile didubbi, la Giunta non si divida, ma siaaccomunata dalla volontà di darvi sollecitae coerente attuazione, anche al fine dievitare che su temi così sensibili agli occhidell’opinione pubblica possano svilupparsipericolosi fraintendimenti. A questo fine,anzi, crede si possa stabilire fin d’ora diapplicare alla fattispecie in esame la pro-cedura per prassi seguita dalla Giunta apartire dalla XV legislatura per l’accerta-mento delle cause di incompatibilità sta-bilite dalla Costituzione, ossia quelle rela-tive a consiglieri e assessori regionali,secondo cui la Giunta non procede avotazioni, bensì ad una mera presa d’atto,su proposte di accertamento di incompa-tibilità fondate su una previsione di rangoo avente rilievo costituzionale.

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Tale procedura consentirebbe, infatti,alla Giunta di evitare esiti contraddittori econtrastanti con la sentenza della Cortecostituzionale – che ha appunto conferitoalla nuova causa di incompatibilità unrilievo indubbiamente costituzionale –quali potrebbero derivare se si rimettessea deliberazioni a maggioranza la propostadi incompatibilità. Essa, in ultima analisi,consentirebbe di escludere che possa es-sere sottoposta al voto una proposta incontrasto con la Carta costituzionale, ri-spettando così la pronuncia della Giuntaper il Regolamento del 7 marzo 2002 che,sia pure con riferimento al procedimentolegislativo, ma con un’evidente capacità diestensione a tutte le procedure parlamen-tari, ha riconosciuto come, alla luce del-l’ordinamento costituzionale e parlamen-tare e dei precedenti parlamentari, si devesenz’altro affermare l’esistenza di un po-tere presidenziale di non ammettere alvoto una simile proposta, da inquadrarenell’ambito dei più generali poteri presi-denziali di garanzia della regolarità delprocedimento.

Una volta dichiarata l’incompatibilitàdalla Giunta, i deputati interessati avreb-bero ovviamente trenta giorni di tempoper esercitare l’opzione. Resterà peraltroferma la possibilità che i deputati interes-sati, prima ancora della conclusione delprocedimento in Giunta, rassegnino spon-taneamente le dimissioni dal mandatoparlamentare, delle quali l’Assembleaprenderebbe atto ai sensi dell’articolo 17-bis, comma 2, del Regolamento della Ca-mera.

In caso di mancata opzione, la propostadi decadenza dal mandato parlamentaresarebbe sottoposta all’Assemblea.

Avverte che, con riferimento alla ma-teria oggi in esame, è pervenuto nellagiornata di ieri, 25 ottobre 2011, un re-clamo con il quale Daniele Galli, candidatoprimo dei non eletti della lista Popolodella Libertà nella II Circoscrizione Pie-monte 2, richiamando la sentenza n. 277/2011 della Corte costituzionale, chiede allaGiunta di accertare l’incompatibilità con ilmandato parlamentare delle cariche disindaco di comune con popolazione supe-

riore a 20 mila abitanti e di presidente diprovincia, tra le quali figurano le carichedi presidente della provincia di Asti e disindaco di Verbania, rispettivamente rico-perte dagli onorevoli Armosino e Zac-chera, entrambi eletti per la stessa listanella medesima circoscrizione.

Avverte, inoltre, che nella seduta di ierila Giunta delle elezioni e delle immunitàparlamentari del Senato, anch’essa convo-cata per comunicazioni del presidente, haapprovato all’unanimità la proposta delpresidente Follini di « affidare all’appositoComitato l’incarico di formulare con tem-pestività alla Giunta le proposte volte arisolvere l’incompatibilità fra la carica disenatore e quella di sindaco di comunecon popolazione superiore ai 20.000 abi-tanti, alla luce della sentenza n. 277/2011della Corte costituzionale ». In quella sedeè stato altresì chiarito che il Comitatoprenderà in esame anche l’analoga pro-blematica dei senatori che ricoprono lacarica di presidente di provincia.

Chiede, in conclusione, ai componentidella Giunta di esprimere le proprie va-lutazioni al riguardo.

Andrea ORSINI (PT) in via preliminaresottolinea come la relazione svolta dalpresidente sia molto corposa per gli argo-menti in essa affrontata e richieda, per-tanto, un sufficiente margine di tempo pereffettuare un adeguato approfondimentodegli stessi. Chiede, quindi, che la discus-sione sia rinviata ad altra seduta.

Donata LENZI (PD) auspica che vi siacorrispondenza tra gli orientamenti as-sunti dalle due Giunte di Camera e Senato,osservando che la Giunta del Senato ha giàdeliberato all’unanimità, nella seduta diieri, di deferire l’esame all’apposito Comi-tato. Evidenzia, al riguardo, come la pro-cedura istruttoria dettata dal regolamentodella Giunta sia sufficientemente articolataper consentire di avere a disposizionecongrui tempi da dedicare agli approfon-dimenti ritenuti opportuni, consideratoanche che, in alternativa alla proceduraindicata dal presidente nelle sue comuni-cazioni e proprio alla luce del rilievo

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costituzionale dell’incompatibilità, si sa-rebbe anche potuto decidere di seguire peril caso in esame un iter ben più accelerato,tale da ridurre al minimo i tempi perl’istruttoria in Comitato.

Pino PISICCHIO (Misto-ApI) condividepienamente i contenuti delle comunica-zioni rese dal presidente le quali si muo-vono all’interno di un perimetro di strin-gente logica giuridica. Nell’associarsi aquanto testé sottolineato dalla collegaLenzi, ritiene che il Comitato per le in-compatibilità possa approfondire le que-stioni sul tappeto ma osserva come lasentenza della Corte costituzionale sia taleda far ritenere incontrovertibile la previ-sione della incompatibilità per i sindacidei comuni con popolazione superiore a20 mila abitanti. Rivolge, pertanto, unpressante invito a tutti i colleghi affinché,alla luce della logica paragiurisdizionaleche deve informare i lavori della Giunta etenuto conto della forte attenzione delPaese sulla vicenda in esame, siano evitatipercorsi che possano apparire come ten-tativi esclusivamente volti a guadagnaretempo.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO(PdL), dopo aver ringraziato il presidenteper l’ampia relazione svolta, osserva, inprimo luogo, che nulla ha da obiettare inmerito a quanto osservato dal collegaPisicchio circa il fatto che sarebbe degnodi biasimo qualunque tentativo dilatorio,che comunque per parte sua esclude in viadi principio. Ritiene, tuttavia, che alcuneconsiderazioni debbano essere svolte inmerito alla necessità che, avendo eglipreso formale cognizione della sentenzadella Corte solo in data odierna in occa-sione della seduta della Giunta, sia con-cesso a lui, come a tutti gli altri compo-nenti della Giunta medesima, il temponecessario per leggerne i contenuti. Insecondo luogo, desidera sottolineare chel’intervento della Corte costituzionale di-mostra come la sua parte politica avessepienamente ragione a sostenere che, primadi tale pronuncia del giudice costituzio-nale, non vi fosse motivo alcuno per ar-

gomentare l’incompatibilità delle carichedi sindaco di comune superiore e di pre-sidente di provincia.

Resta, oltretutto, ancora da chiarire,alla luce del dispositivo della sentenza,quale debba essere il trattamento per lacarica di presidente di provincia. A taleultimo riguardo, rileva che la Corte costi-tuzionale non ha un potere illimitato diconformazione dell’ordinamento giuridico,sicché non può in linea di principio esclu-dersi la necessità di un intervento legisla-tivo volto a chiarire il regime relativo allacompatibilità delle cariche di presidente diprovincia, nonché gli ulteriori connessiprofili. Reputa, inoltre, necessario che laGiunta si ponga l’interrogativo di qualisarebbero le conseguenze qualora il Par-lamento adottasse, in ipotesi, deliberazioniconfliggenti con quanto statuito nella sen-tenza della Corte costituzionale, sebbene siaffermi in linea di principio che ciò do-vrebbe essere escluso in partenza. Dopoaver sollecitato chiarimenti in merito aquanto esattamente deliberato dallaGiunta del Senato nella seduta di ieri,chiede, in conclusione, che siano messi adisposizione dei componenti della Giuntatutti gli elementi documentali utili per unaesaustiva comprensione delle questioni inesame, ribadendo come nulla vieti al Par-lamento, attraverso un apposito interventolegislativo, di rovesciare nei prossimi mesiil disposto della Corte costituzionale, dalmomento che il Parlamento è sovrano e laCorte è soltanto un interprete.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, inrisposta alla richiesta di chiarimenti avan-zata dal collega Stracquadanio, dà inte-grale lettura del resoconto sommario dellaseduta della Giunta delle elezioni e delleimmunità parlamentari del Senato del 25ottobre 2011.

Giacomo STUCCHI (LNP), nel sottoli-neare come la relazione del presidente siacorposa e presenti diversi profili di com-plessità, osserva che la rapidità con laquale la Giunta del Senato ha ieri delibe-rato di deferire l’esame delle cariche al-l’apposito Comitato può probabilmente

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 8 — Giunta delle elezioni

spiegarsi con la circostanza che la sen-tenza della Corte costituzionale trae diret-tamente origine da una vicenda che ri-guarda un senatore. Reputa, inoltre, op-portuni specifici approfondimenti sul rap-porto che intercorre tra quanto decisodalla Corte costituzionale e quanto disci-plinato dall’articolo 13, comma 3, deldecreto legge n. 138 del 2011, anche inrelazione al trattamento da riservare aipresidenti di provincia. Si tratta, a suoavviso, di aspetti sui quali la Giunta do-vrebbe acquisire maggiori informazioniprima di affidare al Comitato l’incarico diiniziare l’istruttoria. Non reputa possa co-stituire un problema la richiesta di poterdisporre di alcuni giorni in più, e noncertamente di mesi, prima di dare avvioalla fase istruttoria in Comitato. Anche ilpreannunciato parallelismo con il tratta-mento procedurale riservato alle propostedi accertamento della incompatibilità dellecariche regionali andrebbe, a suo avviso,attentamente valutato prima di assumerequalunque indirizzo in proposito, postoche per le cariche regionali l’incompatibi-lità è sancita da una norma costituzionale,mentre per le cariche oggi in esame l’in-compatibilità è comunque sancita, a se-guito della sentenza della Corte, da unanorma di legge ordinaria.

Mario CAVALLARO (PD) si dichiarasorpreso del tono dilatorio che sta assu-mendo il dibattito in Giunta. Dopo averricordato come alcuni colleghi, nel recentepassato, abbiano rassegnato le dimissionida deputati una volta eletti sindaci digrandi comuni, con ciò dimostrandoun’alta sensibilità istituzionale, richiamal’attenzione dei componenti della Giuntasul fatto che tra i temi maggiormentepresenti all’attenzione dell’opinione pub-blica figura oggi proprio quello relativoalla insostenibilità del cumulo di carichediverse, ciò che dovrebbe suggerire com-portamenti conseguenti in un momentonel quale divampano le polemiche sullacosiddetta « casta ». Del resto, con la suasentenza la Corte costituzionale ha affer-mato qualcosa di meno e non di piùrispetto a quanto già deciso dal legislatore

con l’articolo 13 del decreto legge n. 138del 2011, norma che peraltro la maggio-ranza ha approvato. La sentenza dellaCorte costituzionale non inventa affatto lanorma relativa all’incompatibilità dei sin-daci ma, con un dispositivo di naturainterpretativa ed additiva, reinterpreta, inmaniera conforme alla Costituzione, levigenti disposizioni in materia di incom-patibilità, colmando una omissione giudi-cata incostituzionale. La Giunta delle ele-zioni, a suo avviso, non può pertanto cheapplicare la nuova norma in ossequio nongià alla Corte costituzionale in quanto tale,ma alla Costituzione. Richiama, in con-clusione, l’attenzione dei colleghi sul fattoche il presidente ha indicato un percorsoprocedurale conforme alle norme regola-mentari e non già derogatorio delle stesse,come pure, al fine di abbreviare la pro-cedura, si sarebbe potuto fare.

Pietro TIDEI (PD) sottolinea come ilcollega Stracquadanio, pur iniziando l’in-tervento con l’affermazione volta ad esclu-dere da parte sua qualunque intento di-latorio, abbia nel corso dello stesso dimo-strato di voler perseguire il fine esatta-mente contrario. Desta stupore, anzitutto,che un componente della Giunta dichiaridi venire a conoscenza della sentenza soloora, quando fin dal giorno in cui è stataresa pubblica tutti gli organi di informa-zione ne hanno dato ampiamente conto.Osserva, inoltre, che la Corte costituzio-nale non ha affatto innovato l’ordina-mento ma si sia semplicemente limitata aconstatare la necessità, costituzionalmentemotivata, della previsione della incompa-tibilità per i sindaci dei comuni maggiori.Non crede vi sia nulla di cui informarsi senon limitarsi a leggere quanto statuito dalgiudice costituzionale, la cui letturaavrebbe dovuto essere cura di ciascuncomponente della Giunta effettuare primadella seduta odierna. Dopo aver rilevatocome la Corte costituzionale abbia con lasentenza in parola confermato la posi-zione da sempre assunta in materia dallasua parte politica – e non già quellaespressa dal collega Stracquadanio – ri-tiene che da parte di tutti occorrerebbe

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 9 — Giunta delle elezioni

dimostrare il coraggio di recepire imme-diatamente, attraverso le conseguenti de-cisioni della Giunta, quanto stabilito dallaCorte. Tutti gli approfondimenti reputatiopportuni potranno, del resto, essereobiettivamente svolti nella sede propria delComitato per le incompatibilità.

Andrea ORSINI (PT) rimarca come inqualunque sede giurisdizionale l’approfon-dimento non sia mai una perdita di tempo,a meno che non si voglia adottare un’ot-tica di diritto sostanziale tuttavia estraneaalla tradizione dell’ordinamento giuridicoitaliano. Quel che la Giunta è chiamata afare è esclusivamente definire nel modopiù corretto gli effetti e le conseguenzedella sentenza della Corte costituzionale.D’altra parte, le sentenze della Corte nonsono sempre immediatamente autoappli-cative. Nel caso oggi all’attenzione dellaGiunta la Corte ha espresso un indirizzoinequivoco e, di conseguenza, si tratterà didiscutere circa le forme, i modi e i limitientro i quali dare attuazione a quanto inessa sancito. Con riferimento all’asseritanecessità che la procedura seguita dallaGiunta della Camera si uniformi a quelladecisa dalla Giunta del Senato, ricorda chequest’ultima si è limitata a deferirel’esame al Comitato. In ogni caso, l’attivitàdella Giunta delle elezioni della Cameradei deputati non può certo ridursi ad unamera presa d’atto di quanto già decisodalla omologa Giunta del Senato. Tutto ciòpremesso, propone che la Giunta procedapreliminarmente, se possibile già nel corsodella prossima settimana, ad audizioni diesperti di diritto costituzionale in meritoai profili sollevati dalla sentenza dellaCorte.

Luciano DUSSIN (LNP), nel riferirsialle allusioni fatte in un precedente inter-vento alla polemica sulla « casta », tiene aricordare che egli sta esercitando le suefunzioni di sindaco di Castelfranco Venetosenza percepire alcuna indennità, il cuicumulo con l’indennità parlamentare èespressamente vietato dalla legge. Osserva,poi, che la sentenza della Corte intervienenel momento in cui i mandati elettivi sono

già in corso, dispiegando effetti retroattivisulle cui conseguenze occorrerà ragionare.Aggiunge poi che l’intervento della Cortecostituzionale incide su un quadro giàconfuso da un punto di vista normativo, aseguito di interpretazioni e di interventilegislativi succedutisi nel tempo. Si associa,in conclusione, alla richiesta di poter di-sporre di tempi congrui per effettuare inecessari approfondimenti.

Domenico ZINZI (UdCpTP) osserva chela sentenza della Corte è stata depositatail 21 ottobre ed il presidente della Giunta,dopo soli quattro giorni, ha già con so-lerzia convocato la Giunta medesima. Nonvedrebbe nulla di strano se si accogliessela richiesta di disporre di qualche giorno,giusto per prendere piena cognizione dellasentenza della Corte e delle questioni daessa sollevate.

Dopo che Giorgio Clelio STRACQUA-DANIO (PdL), con riferimento al suo pre-cedente intervento, ha precisato che ognigiudice, per definizione, viene a cono-scenza degli atti solo quando si apre ilfascicolo e che la Giunta è un organo ditipo giurisdizionale, Maurizio MIGLIA-VACCA, presidente, tiene a rimarcare comela Giunta non sia affatto un organo giu-risdizionale bensì un organo parlamen-tare. Fa presente che l’esigenza manife-stata dai colleghi dei gruppi di maggio-ranza – che, peraltro, non hanno negato lanecessità di riaprire l’istruttoria – di ef-fettuare degli approfondimenti potrà tro-vare adeguata risposta nel corso dei lavoriistruttori del Comitato. Quanto alla richie-sta di procedere allo svolgimento di audi-zioni, fa notare come una eventuale deci-sione al riguardo dovrebbe essere prece-duta da una adeguata delimitazione deitemi da sottoporre agli auditi; valutazione,questa, che il Comitato potrà comunquesempre effettuare. Ribadisce, in conclu-sione, la sua proposta di incaricare ilComitato di avviare l’istruttoria, avver-tendo che, se i deputati dei gruppi dimaggioranza vi insistessero, porrà in vo-tazione la richiesta di rinvio da essi for-mulata.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 10 — Giunta delle elezioni

Giorgio Clelio STRACQUADANIO(PdL), alla luce dei chiarimenti offerti dalpresidente, non insiste nella richiesta dirinvio.

Maurizio BIANCONI (PdL) fa presenteche la sua parte politica concorda conl’avvio dell’istruttoria in Comitato, purchéprima la Giunta formuli indirizzi allostesso, dopo un dibattito da svolgereavendo avuto il tempo di approfondire lequestioni.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, fanotare che la funzione istruttoria spettaesclusivamente al Comitato e non competepertanto alla Giunta formulare preventi-vamente indirizzi in proposito, che var-rebbero peraltro a limitare lo stesso com-pito istruttorio del Comitato. Alla Giuntaspetta soltanto il compito di pronunciarsisulle proposte avanzate dal Comitato.

Dopo che Andrea ORSINI (PT) ha chie-sto di deferire all’ufficio di presidenza,integrato dai rappresentanti dei gruppi,della Giunta il compito di programmaretempi e modalità dell’esame delle carichein oggetto, Donata LENZI (PD), ripren-dendo una ipotesi da lei stessa prospettatanel suo intervento, propone che la Giuntadeliberi di non effettuare l’istruttoria inComitato, procedendo direttamente alladeliberazione sulla proposta di incompa-tibilità.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente,avverte che, alla proposta di apertura

dell’istruttoria in Comitato, da lui formu-lata nelle sue comunicazioni, si sono cosìaggiunte ora le proposte avanzate daglionorevoli Orsini e Lenzi. Poiché la suaproposta di deliberare l’avvio dell’istrutto-ria in Comitato sulle cariche di sindaco dicomune con popolazione superiore a 20mila abitanti e di presidente di provinciaricoperte da deputati è stata presentataprima delle altre e poiché si configuracome proposta di mediazione rispetto allealtre due, la pone prioritariamente invotazione.

La Giunta approva.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente,avverte che l’avvio dell’istruttoria in Co-mitato potrà aver luogo giovedì 3 novem-bre 2011, in orario da definire, previa unaverifica al riguardo da parte del coordi-natore del Comitato onorevole Pisicchio,cui è rimessa l’organizzazione dei lavoridel Comitato medesimo.

La seduta termina alle 15.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

Discussione sulle conclusioni del Comitatoincaricato di elaborare una proposta dimodificazione al regolamento della Giunta

delle elezioni.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 11 — Giunta delle elezioni

GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI

S O M M A R I O

Sui lavori della Giunta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

ESAME DI UNA DOMANDA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA D’INSINDACABILITÀ:

Domanda di deliberazione in materia d’insindacabilità avanzata dal senatore Vincenzo Nespoli,deputato all’epoca dei fatti, nell’ambito di un procedimento penale pendente presso iltribunale di Napoli (proc. n. 20639/02 RGNR) (Seguito dell’esame e conclusione) . . . . . . . . . . . 14

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

Mercoledì 26 ottobre 2011. – Presidenzadel Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 10.40.

Sui lavori della Giunta.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente,comunica che in data di ieri, 25 ottobre, siè tenuta una riunione della Conferenza deiPresidenti delle Commissioni permanentisul tema della rilevazione delle presenzedei deputati nei rispettivi organi, alla qualeerano invitati anche i Presidenti delleGiunte e del Comitato per la legislazione.Per la Giunta per le autorizzazioni erapresente il vice-presidente anziano, ono-revole Consolo, cui dà la parola per unabreve relazione.

Giuseppe CONSOLO (FLpTP) esponeche alla riunione in questione hanno par-tecipato, oltre che numerosi presidenti diCommissione, anche i deputati Questori. Aseguire si è svolta la seduta dell’Ufficio diPresidenza della Camera, la quale – comeperaltro ampiamente riportato dalle agen-zie di stampa – ha adottato una delibe-razione, i cui contenuti e i cui aspetti

applicativi di dettaglio risulta che sarannocomunicati a tutti i deputati con unalettera dei Questori stessi. In questa sedesi limita a preannunziare – anche secondoquanto è stato comunicato dal PresidenteFini nella riunione dei Presidenti di Com-missione – che il sistema si basa su unarilevazione della presenza del componentel’organo una volta al giorno, nei giorni incui sono previste riunioni plenarie, esclu-dendo pertanto sedi ristrette o informali.A regime, la rilevazione avverrà con unmeccanismo elettronico; in via transitoria,per un periodo pari a quattro mesi, lapresidenza delle Giunte e delle Commis-sioni terrà un registro cartaceo. L’assenzadai lavori sarà sanzionata secondo unmeccanismo a scaglioni, con penalità cheincidono sulla diaria. La parte della deli-berazione dell’Ufficio di Presidenza cheinerisce ai membri del Governo e allesostituzioni ad rem e ad diem – come èevidente – non riguarda la Giunta. Ilsistema entrerà in vigore il 15 novembreprossimo.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente,comunica altresì che si è dimesso dalla

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 12 — Giunta per le autorizzazioni

Giunta il collega Fabio Gava, che erasegretario di Presidenza. Nel dare il ben-venuto all’onorevole Cassinelli, nominatoin sua sostituzione in data odierna, avverteche nella prossima seduta si procederàall’elezione di un nuovo segretario di Pre-sidenza.

Federico PALOMBA (IdV), nel dare ilbenvenuto al deputato Cassinelli, per ilquale esprime la più viva stima, si ram-marica tuttavia per il fatto che il collegaGava, che ha svolto egregiamente il pro-prio lavoro in Giunta, abbia deciso diabbandonarla. In proposito, esprime lapreoccupazione che le dimissioni dell’ono-revole Gava siano state non tanto sponta-nee quanto piuttosto « spintanee ».

Marilena SAMPERI (PD) ricordal’estrema correttezza del comportamentotenuto dall’onorevole Gava che, a seguitodelle vicende che hanno connotato l’ultimovoto di fiducia al Governo nella sedutadell’Assemblea dello scorso 14 ottobre, si èdimesso da membro della Giunta, e ciò adifferenza, per esempio, del collega Cesa-rio, il quale era stato nominato membrodella Giunta quale appartenente al gruppoparlamentare PD e che poi, addirittura,passò alla maggioranza in vista della suasuccessiva nomina a sottosegretario, senzadimettersi dalla Giunta. Si associa alleespressioni di benvenuto per il collega ogginominato.

Giuseppe CONSOLO (FLpTP) si associaanch’egli al benvenuto per il collega Cas-sinelli, certo che questi vorrà proseguirenel solco del suo predecessore.

Donatella FERRANTI (PD) tiene a ri-badire anche lei quanto già affermatodalla collega Samperi circa la correttezzadel collega Gava, del quale ha percepito iltravaglio durante l’esame della questioneinerente al deputato Milanese. Si ramma-rica che la correttezza e l’indipendenza digiudizio, da esprimersi talora anche incontrasto con le indicazioni di gruppo suisingoli affari assegnati alla Giunta, sianoconfinate a casi personali che poggiano

sull’etica individuale e non su un costumegeneralizzato.

Maurizio PANIZ (PdL) si compiacedelle attestazioni di stima rivolte ai com-ponenti del suo gruppo. Si augura che talimanifestazioni di apprezzamento non siarrestino a questa circostanza e assumanoil carattere di un più civile atteggiamentogenerale.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP), se per unverso si associa alle espressioni di stimanei confronti del deputato Gava, deve perl’altro ricordare che l’Italia è un regimeparlamentare nel quale i membri delleCamere sono assistiti dal divieto di man-dato imperativo: non soltanto perché unavicenda analoga ha interessato lui mede-simo, ma per il più generale ossequioall’ispirazione parlamentare della nostraforma di governo, non vorrebbe che dalledimissioni dell’onorevole Gava successivealla mancata partecipazione a un voto difiducia si dovesse trarre un paradigma,anche solo auspicato sul piano della cor-rettezza, per cui i cambi di gruppo devonocomportare conseguenze procedurali ne-cessarie. Proprio in queste ore l’opinionepubblica può verificare quanto preziososia il nostro sistema che non comportaautomatismi di sorta di fronte a un Go-verno assai indebolito in un Parlamentoche viceversa potrebbe esprimere autore-volezza e prospettive ben diverse.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) crede cheil deputato Gava non abbia ceduto apressioni ma abbia risposto a esigenze ditipo personale. Sebbene non vi siano ob-blighi di disciplina di gruppo nelle materieaffidate alla Giunta, la delicatezza dellestesse impone comunque una speciale sen-sibilità politica.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente,concludendo, ribadisce l’apprezzamentoper l’operato del collega Gava, il quale siè sempre mostrato nel lavoro in Giuntaattento e professionale, come lo sarà – neè certo – l’onorevole Cassinelli. D’altronde,i membri della Giunta sono nominati dal

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 13 — Giunta per le autorizzazioni

Presidente della Camera e non già desi-gnati dai gruppi parlamentari come imembri delle Commissioni permanenti:tale profilo conferisce evidentemente allaloro libertà di mandato, prevista per tuttii parlamentari dall’articolo 67 della Costi-tuzione, un significato particolarmente in-tenso.

ESAME DI UNA DOMANDA DI DELIBERAZIONE

IN MATERIA D’INSINDACABILITÀ

Domanda di deliberazione in materia d’insindaca-

bilità avanzata dal senatore Vincenzo Nespoli, de-

putato all’epoca dei fatti, nell’ambito di un proce-

dimento penale pendente presso il tribunale di

Napoli (proc. n. 20639/02 RGNR).

(Seguito dell’esame e conclusione).

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ri-cordato che il relatore, onorevole Bian-coni, nella seduta del 19 ottobre ha svoltola sua relazione, chiede se vi siano inter-venti.

Federico PALOMBA (IdV) voterà con-tro la proposta del relatore Bianconi perevidenti motivi. Richiama anzitutto il pre-cedente del collega Zazzera, il quale erastato querelato per avere accusato di fa-voreggiamento una persona: si dà il casoche fosse un altro deputato, proprio comein questa circostanza. In quella vicenda,peraltro, l’onorevole Zazzera era mosso dauna sincera passione politica e personale,giacché il prodromo di essa era statol’omicidio di un consigliere provincialedell’Italia dei valori, suo amico. Oggi èall’esame l’ipotesi che l’allora deputatoNespoli abbia accusato l’allora deputatoTuccillo di essere un fiancheggiatore dellacamorra. Nel caso Zazzera si disse chenon c’erano atti parlamentari i cui con-tenuti fossero analoghi al rilievo criticoche Felice Zazzera muoveva ad AlfredoMantovano. Si disse che i criteri di co-pertura costituzionale di cui all’articolo68, primo comma, non potevano assistereil collega Zazzera, il quale doveva esseremandato a giudizio in ragione delle sue

avventurose ipotesi sullo svolgimento di uncerto interrogatorio di tre militanti diAlleanza Nazionale presso la questura diLecce. Fu così che l’Assemblea deliberòper la sindacabilità del collega Zazzera abeneficio del sottosegretario Mantovano, intotale contrasto con l’indirizzo usualedella Giunta.

Oggi la Giunta si trova innanzi ad unafattispecie assolutamente identica, nellaquale il senatore Nespoli, deputato al-l’epoca dei fatti, accusa Tuccillo di averstretto un accordo con ambienti dellacamorra. Nespoli non è mai venuto inaudizione in questa legislatura nonostantei plurimi inviti e non ha mai addotto attiparlamentari i cui contenuti possano es-sere raffrontati al capo di imputazione.Teme quindi che – come sempre accadecol Popolo della Libertà – le garanzievalgano solo per loro e non per gli avver-sari politici e si usino sempre due pesi edue misure. Che poi il reato di diffama-zione appaia prescritto è profilo che nonriguarda la Giunta: se il giudice ha sba-gliato nel computo dei termini, saranno isuccessivi gradi di giudizio a stabilire.Tralascia ovviamente in questa circostanzale notorie considerazioni sulla consolidatagiurisprudenza della Corte europea deidiritti dell’uomo, che la maggioranza do-losamente continua a far finta di nonconoscere e tralascia altresì la giurispru-denza della Corte del Lussemburgo, laquale, nel caso Patriciello, di cui il Presi-dente Castagnetti ha dato notizia allaGiunta in una passata seduta, si è allineataperfettamente alla Corte di Strasburgo.Inoltre, non si capisce perché nell’emen-damento c.d. « Pini » sulla responsabilitàcivile dei giudici la giurisprudenza comu-nitaria è di fondamentale importanza peril gruppo Popolo della libertà, mentreinvece in questa sede essa può essereserenamente trascurata. Si riserva quindidi presentare una relazione di minoranzaove la proposta del relatore Bianconi fosseapprovata.

Armando DIONISI (UdCpTP) prean-nuncia l’astensione del proprio gruppo inragione sia del tempo trascorso dai fatti,

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 14 — Giunta per le autorizzazioni

sia della circostanza che la Giunta si èpronunciata in maniera discordante nel-l’arco delle due precedenti legislature.

Antonino LO PRESTI (FLpTP) si asso-cia al collega Dionisi nel preannunciarel’astensione, non senza sottolineare che icittadini, a partire dai politici, hanno di-ritto ad essere tutelati nei confronti diaccuse così infamanti. La posizione defi-nitiva dei gruppi che aderiscono al Terzopolo sarà quindi oggetto di una discus-sione al loro interno.

Maurizio PANIZ (PdL) voterà a favoredella proposta del relatore, sottolineandotuttavia che la deliberazione della Giuntasul collega Zazzera fu da questi sollecitatae che l’Italia dei valori in Assemblea sischierò per la sindacabilità solo dopo averintuito quale sarebbe stato l’orientamentoprevalente.

Marilena SAMPERI (PD) ripercorredettagliatamente le vicende dell’istanzad’insindacabilità in titolo presso la Giuntae presso la Camera dei deputati, dalla XIVlegislatura ad oggi. Rimarca in particolareche il comune di Afragola era stato scioltoper infiltrazioni mafiose a seguito dellavoro di una commissione prefettizia diaccesso, nella cui relazione tuttavia nonv’era traccia alcuna di condotte ascrivibilia Domenico Tuccillo. Inoltre, deve rimar-care che il Tuccillo era propriamente ildeputato del collegio che ricomprendeAfragola, mentre non lo era l’onorevoleNespoli, che invece era stato proclamato inquota proporzionale in una circoscrizione(la Campania 2) la quale non ricomprendela provincia di Napoli. Negato che si trattidi una polemica esclusivamente politica,

precisa che ci si trova invece di fronte adaccuse di fatti specifici, per cui Tuccillo hasubito un danno cospicuo alla propriaimmagine in virtù dell’ampia tiratura lo-cale e della distribuzione gratuita del pe-riodico di cui si tratta. Richiamata lagiurisprudenza della Corte europea deidiritti dell’uomo, conferma il voto espressodal suo gruppo nella precedente legislaturanel senso della sindacabilità.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) dichiarail proprio voto favorevole sulla propostadel relatore.

Maurizio BIANCONI (PdL), relatore, re-plicando al collega Palomba, precisa che lasua osservazione sulla prescrizione nonfonda il giudizio d’insindacabilità, ma vi siaggiunge; alla collega Samperi fa presenteche il merito dei fatti processuali non deveinteressare la Giunta.

La Giunta, a maggioranza e con quattroastensioni, approva la proposta del rela-tore, dandogli mandato di predisporre larelazione per l’Assemblea.

La seduta termina alle 11.40.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

Seguito dell’esame della domanda di auto-rizzazione all’acquisizione di tabulati tele-fonici nei confronti del deputato Papa (doc.

IV, n. 32) (Rel. Castagnetti).

Seguito delle comunicazionidel Presidente

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 15 — Giunta per le autorizzazioni

COMMISSIONI RIUNITE

5a (Programmazione economica, bilancio) del Senato della Repubblicae V (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei deputati

S O M M A R I O

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

PROCEDURE INFORMATIVE:

Indagine conoscitiva sui documenti di bilancio 2012-2014.

Audizione dei rappresentanti del CNEL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

Audizione dei rappresentanti dell’ISTAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente della 5a Commissione delSenato AZZOLLINI. – Intervengono il pre-sidente del CNEL Antonio Marzano, accom-pagnato dai dottori Stefano Bruni, ValerioGirone e dalla dottoressa Larissa Venturi; ilpresidente dell’ISTAT Enrico Giovannini,accompagnato dalle dottoresse Patrizia Ca-cioli, Luisa Picozzi, Daniela Marchesi e daldottor Tommaso Rondinella.

La seduta comincia alle 14.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il presidente AZZOLLINI avverte che èstata avanzata richiesta, ai sensi dell’arti-colo 33 del Regolamento del Senato, diattivazione dell’impianto audiovisivo a cir-cuito chiuso e del segnale audio-video, inmodo da consentire la speciale forma dipubblicità della seduta ivi prevista edavverte che, ovi concordino le Commis-sioni congiunte, il Presidente del Senato hagià annunciato il proprio assenso.

Concordano le Commissioni congiuntee la pubblicità è attivata.

PROCEDURE INFORMATIVE

Indagine conoscitiva sui documenti di bilancio

2012-2014.

Audizione dei rappresentanti del CNEL.

Dopo un breve indirizzo di saluto delpresidente AZZOLLINI, prende la parola ilpresidente Antonio MARZANO.

Ai quesiti posti dai senatori MORANDO(PD), MASCITELLI (IdV) PICHETTO FRA-TIN (PdL) e FLERES (CN-Io Sud-FS) e daideputati CAMBURSANO e RUBINATO, re-plica il presidente MARZANO.

Il presidente AZZOLLINI ringrazia gliintervenuti e dichiara conclusa l’audizionein titolo.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 16 — Commissioni riunite 5a-S e V-C

Audizione dei rappresentanti dell’ISTAT.

Dopo un breve indirizzo di saluto delpresidente AZZOLLINI, prende la parola ilpresidente Enrico GIOVANNINI.

Ai quesiti posti dai senatori MASCI-TELLI (IdV), LEGNINI (PD) e MORANDO

(PD) e dal deputato GIORGETTI, replica ilpresidente GIOVANNINI.

Il presidente AZZOLLINI ringrazia gliintervenuti, dichiara conclusa l’audizionein titolo e rinvia il seguito della procedurainformativa.

La seduta termina alle 16.15.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 17 — Commissioni riunite 5a-S e V-C

COMMISSIONI RIUNITE

XIV (Politiche dell’Unione europea) della Camera dei deputatie 14a (Politiche dell’Unione europea) del Senato della Repubblica

S O M M A R I O

AUDIZIONI:

Audizione del Vice Presidente della Commissione europea e Commissario per le relazioniinteristituzionali Maros Sefcovic (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

AUDIZIONI

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente della 14a Commissione delSenato della Repubblica Rossana BOLDI.

La seduta comincia alle 14.45.

Audizione del Vice Presidente della Commissione

europea e Commissario per le relazioni interistitu-

zionali Maros Sefcovic.

(Svolgimento e conclusione).

Rosanna BOLDI, presidente, avverteche, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, delRegolamento del Senato, la pubblicità deilavori della seduta odierna sarà assicurata,oltre che mediante l’impianto audiovisivoa circuito chiuso, anche con la trasmis-sione attraverso il canale satellitare delSenato e che la Presidenza del Senato hafatto preventivamente conoscere il proprioassenso.

Non essendovi obiezioni, così rimanestabilito.

Introduce quindi l’audizione.

Interviene per rivolgere un cenno disaluto e svolgere alcune osservazioni Ma-

rio PESCANTE, presidente della XIV Com-missione della Camera dei deputati.

Maros SEFCOVIC, Vice Presidente dellaCommissione europea e Commissario per lerelazioni interistituzionali, svolge una rela-zione sui temi oggetto dell’audizione.

Intervengono per formulare quesiti edosservazioni il deputato Sandro GOZI(PD), i senatori Francesca Maria MARI-NARO (PD) e Albertina SOLIANI (PD),Mario PESCANTE, presidente della XIVCommissione della Camera dei deputati, eRosanna BOLDI, presidente.

Maros SEFCOVIC, Vice Presidente dellaCommissione europea e Commissario per lerelazioni interistituzionali, risponde ai que-siti e alle osservazioni formulate.

Rosanna BOLDI, presidente, ringrazia ilVice Presidente Sefcovic per la relazionesvolta e dichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 16.

N.B.: il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 18 — Riunite XIV C. e 14a S.

COMMISSIONI RIUNITE

I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)e II (Giustizia)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblicaamministrazione. Testo base C. 4434 Governo, approvato dal Senato, C. 3380 Di Pietro,C. 3850 Ferranti, C. 4382 Giovanelli, C. 4501 Torrisi e C. 4516 Garavini (Seguito dell’esamee rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente della I Commissione, DonatoBRUNO. — Intervengono il sottosegretariodi Stato alla Presidenza del Consiglio Fran-cesco Belsito e il sottosegretario di Stato perla giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 15.35.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della

corruzione e dell’illegalità nella pubblica ammini-

strazione.

Testo base C. 4434 Governo, approvato dal Senato,

C. 3380 Di Pietro, C. 3850 Ferranti, C. 4382 Giova-

nelli, C. 4501 Torrisi e C. 4516 Garavini.

(Seguito dell’esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 25 ottobre 2011.

Donato BRUNO, presidente, ricorda chel’esame riprende dall’emendamento Giova-nelli 8.27.

Le Commissioni, con distinte votazioni,respingono l’emendamento Giovanelli 8.27e approvano l’articolo aggiuntivo 8.0100delle relatrici.

Mario TASSONE (UdCpTP), interve-nendo sull’articolo aggiuntivo 8.01 dellarelatrice per la II Commissione, on. An-gela Napoli, sul quale la relatrice per la ICommissione, on. Santelli, ed il Governohanno espresso parere contrario, sottoli-nea l’anomalia del fatto che le relatriciesprimano valutazioni difformi in rela-zione ad una proposta di modifica deltesto.

Donato BRUNO, presidente, ricorda diaver già fatto presente in una precedenteseduta che nulla osta sotto il profilo re-golamentare e delle prassi applicative ache due relatori sul medesimo provvedi-mento siano in disaccordo.

Federico PALOMBA (IdV), rimarcata lagrande rilevanza dell’articolo aggiuntivo8.01 della relatrice per la II Commissione,on. Angela Napoli, prega quest’ultima diillustrarne la finalità.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore per laII Commissione, spiega che l’articolo ag-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 19 — Commissioni riunite I e II

giuntivo prevede l’attribuzione allo Statodei profitti illegittimamente conseguiti daipolitici. Non è infatti possibile che, mentreè previsto il sequestro o la confisca deibeni illecitamente acquisiti dagli esponentidella criminalità organizzata, non sia pre-visto anche, con le necessarie garanzie, ilsequestro dei profitti conseguiti in modoillecito dai politici.

Oriano GIOVANELLI (PD), nel prean-nunciare il proprio voto favorevole sull’ar-ticolo aggiuntivo in esame, rileva che, sedavvero si vuole addivenire a un provve-dimento serio e credibile di lotta allacorruzione, è necessario prevedere anchemisure che colpiscano gli interessi finan-ziari e patrimoniali dei corrotti. Ricordainoltre che l’ordinamento prevede già unanorma in questo senso, introdottavi sottouno dei governi di centrosinistra, ma chetale norma è rimasta poi applicata, nono-stante i richiami degli organismi interna-zionali.

Mario TASSONE (UdCpTP) dichiarache, se fosse possibile sottoscrivere emen-damenti del relatore, avrebbe sottoscrittol’articolo aggiuntivo 8.01 della relatrice perla II Commissione, on. Angela Napoli, einvita il Governo e la relatrice per la ICommissione a motivare il loro parerecontrario.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la ICommissione, chiarisce che la disposizioneproposta dalla relatrice per la II Commis-sione è, a suo avviso, innanzitutto incosti-tuzionale. È vero infatti che la legge pre-vede il sequestro o la confisca dei beniillecitamente acquisiti dagli esponenti dellacriminalità organizzata, ma è anche veroche la Corte costituzionale ha « salvato »tali norme unicamente in considerazionedella peculiare gravità del fenomeno ma-fioso e della connessa esigenza di ricorrerea misure eccezionali per combatterlo.

Rileva inoltre che, mentre il provvedi-mento in esame ha la finalità primaria dicontrastare il fenomeno della corruzionenella pubblica amministrazione, la propo-

sta emendativa in esame va in una dire-zione diversa, assecondando il filone de-magogico dell’antipolitica.

Desidera inoltre informare le Commis-sioni che le relatrici e il Governo stannoapprofondendo, in vista della discussionein Assemblea, il problema rappresentatodal fatto che in alcune parti del Paese loStato non si costituisce parte civile neiprocedimenti per reati contro la pubblicaamministrazione: ciò in quanto l’Avvoca-tura generale dello Stato non disporrebbedi personale sufficiente per assicurare lapropria presenza in tutti i processi. Lerelatrici hanno pertanto chiesto al Go-verno di fornire loro dati a questo ri-guardo e di valutare la possibilità che lacostituzione dello Stato come parte civilepossa avvenire mediante il pubblico mini-stero.

Donatella FERRANTI (PD) dichiarache, se fosse possibile sottoscrivere emen-damenti del relatore, tutti i deputati delsuo gruppo avrebbero sottoscritto l’arti-colo aggiuntivo 8.01 della relatrice per laII Commissione. Dichiara inoltre di noncondividere i dubbi espressi dall’onorevoleSantelli sulla costituzionalità della dispo-sizione, ricordando come un simile giudi-zio spetterebbe comunque alla Corte co-stituzionale.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDOrileva come l’onorevole Santelli, anche inquanto membro della Commissione Affaricostituzionali, abbia opportunamenteespresso le proprie perplessità in ordine aiprofili di costituzionalità delle disposizionicontenute nell’articolo aggiuntivo 8.01.

Sottolinea quindi come siano già pre-senti nell’ordinamento delle disposizionivolte a contrastare l’acquisizione di pro-fitti politici illegittimi, attraverso meccani-smi riconducibili al principio di traspa-renza. Cita in particolare le norme cheimpongono a tutti i membri del Governodi comunicare e rendere pubblici i propridati patrimoniali e le relative variazionicon cadenza trimestrale.

Ritiene che la disciplina prevista dal-l’articolo aggiuntivo 8.01 sia formulata in

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 20 — Commissioni riunite I e II

modo molto generico e tale da rendereparticolarmente difficile la qualificazionedei profitti politici illegittimi.

Pierguido VANALLI (LNP) esprime lapropria contrarietà all’articolo aggiuntivo8.01 del relatore per la II Commissione,on. Angela Napoli, ritenendo che la disci-plina ivi prevista si presti ad applicazioniaberranti, che potrebbero condurre a con-siderare profitti politici illegittimi perfinogli incrementi patrimoniali derivanti dameri atti di liberalità compiuti da unfamiliare.

Donatella FERRANTI (PD) osservacome la disciplina citata dal sottosegreta-rio Caliendo appaia idonea ad attuare ilprincipio di trasparenza solamente sotto ilprofilo formale, essendo invece necessarioche tale principio, tramite l’introduzionedi disposizioni come quelle contenute nellaproposta emendativa in esame, sia attuatoanche sotto il profilo sostanziale.

David FAVIA (IdV) in considerazionedell’articolato dibattito sviluppatosi, ritiene

che l’articolo aggiuntivo 8.01 dovrebbeessere accantonato.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che ladisciplina prevista dall’articolo aggiuntivo8.01 sia conforme a costituzione e volta adintrodurre strumenti di indubbia efficacianella lotta contro la corruzione.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore per laII Commissione, ritiene che le preoccupa-zioni espresse dell’onorevole Vanalli inmerito a possibili interpretazioni strumen-tali della norma siano del tutto infondate.

Le Commissioni respingono l’articoloaggiuntivo 8.01 del Relatore per la IICommissione.

Donato BRUNO, presidente, in conside-razione dell’imminente inizio dei lavoridell’Assemblea, rinvia il seguito dell’esamead altra seduta.

La seduta termina alle 16.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 21 — Commissioni riunite I e II

COMMISSIONI RIUNITE

I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)e V (Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

INDAGINE CONOSCITIVA:

Nell’ambito dell’esame dei progetti di legge C. 4205 cost. Cambursano, C. 4525 cost. Marinello,C. 4526 cost. Beltrandi, C. 4594 cost. Merloni, C. 4596 cost. Lanzillotta, C. 4607 cost.Antonio Martino, C. 4620 cost. Governo e C. 4646 cost. Bersani, recanti introduzione delprincipio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale.

Audizione del dott. Luigi Giampaolino, Presidente della Corte dei conti (Svolgimento econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente della I Commissione, DonatoBRUNO. – Interviene il ministro per lasemplificazione normativa Roberto Calde-roli.

La seduta comincia alle 10.35.

Nell’ambito dell’esame dei progetti di legge C. 4205

cost. Cambursano, C. 4525 cost. Marinello, C. 4526

cost. Beltrandi, C. 4594 cost. Merloni, C. 4596 cost.

Lanzillotta, C. 4607 cost. Antonio Martino, C. 4620

cost. Governo e C. 4646 cost. Bersani, recanti

introduzione del principio del pareggio di bilancio

nella Carta costituzionale.

Audizione del dott. Luigi Giampaolino, Presidente

della Corte dei conti.

(Svolgimento e conclusione).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, pro-pone che la pubblicità dei lavori sia assi-curata anche mediante impianti audiovi-sivi a circuito chiuso. Non essendovi obie-

zioni, ne dispone l’attivazione. Introduce,quindi, l’audizione.

Luigi GIAMPAOLINO, presidente dellaCorte dei conti, svolge una relazione suitemi oggetto dell’indagine conoscitiva.

Intervengono, per porre quesiti e for-mulare osservazioni, i deputati MainoMARCHI (PD) e Mario TASSONE(UdCpTP).

Su invito del presidente della Corte deiconti, Luigi GIAMPAOLINO, rispondono aiquesiti posti e svolgono ulteriori considera-zioni Luigi MAZZILLO, presidente di sezionedella Corte dei conti, e Enrico FLACCA-DORO, consigliere della Corte dei conti.

Donato BRUNO, presidente, ringraziagli intervenuti per il contributo fornito edichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 11.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 22 — Commissioni riunite I e V

COMMISSIONI RIUNITE

VI (Finanze)e XII (Affari sociali)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), nell’ambitodell’esame del disegno di legge C. 4566, recante « Delega al Governo per la riforma fiscalee assistenziale » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 26 ottobre 2011.

Audizione di rappresentanti dell’Associazione nazio-

nale comuni italiani (ANCI), nell’ambito dell’esame

del disegno di legge C. 4566, recante « Delega al

Governo per la riforma fiscale e assistenziale ».

L’audizione informale è stata svoltadalle 14.20 alle 15.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 23 — Commissioni riunite VI e XII

COMMISSIONI RIUNITE

IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni)e X (Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 24

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 26 ottobre 2011.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.10 alle 14.25.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 24 — Commissioni riunite IX e X

COMMISSIONI RIUNITE

X (Attivita produttive, commercio e turismo)e XI (Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Interventi per il sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione giovanile e femminile e delegaal Governo in materia di regime fiscale agevolato. C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura,C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga e C. 4225 Minardo (Seguito dell’esame e rinvio –Adozione del testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

ALLEGATO (Testo unificato elaborato dai relatori in esito ai lavori del Comitato ristretto eadottato come testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente della XI Commissione Sil-vano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.05.

Interventi per il sostegno dell’imprenditoria e del-

l’occupazione giovanile e femminile e delega al

Governo in materia di regime fiscale agevolato.

C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068

Damiano, C. 4119 Fedriga e C. 4225 Minardo.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione deltesto base).

Le Commissioni proseguono l’esame deiprovvedimenti in titolo, rinviato nella se-duta del 23 giugno 2011.

Silvano MOFFA, presidente, comunicache, in esito ai lavori del Comitato ri-stretto, i relatori hanno presentato unaproposta di testo unificato dei progetti dilegge in esame (vedi allegato), che prospet-tano di adottare come testo base per il

seguito dell’esame in sede referente. Fapresente, peraltro, che gli stessi relatorihanno manifestato la propria disponibilitàad accogliere, nel prosieguo dell’esame,specifiche proposte di modifica e integra-zione del testo.

Cesare DAMIANO (PD) fa presente che ilsuo gruppo ritiene che la proposta di testounificato dei relatori possa essere adottatacome testo base per il seguito dell’esame insede referente, a condizione che vi sia ladisponibilità ad un attento esame delle pro-poste emendative, per la fissazione del cuitermine di presentazione richiede un lassotemporale di almeno due settimane. Os-serva, infatti, che le numerose disposizioniinnovative introdotte nella proposta di testounificato, elaborata in esito ai lavori delComitato ristretto, postulano un adeguatoapprofondimento di merito.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), nel di-chiarare che il suo gruppo voterà a favoredell’adozione come testo base della propostadi testo unificato in esame, ringrazia i rela-tori per la disponibilità manifestata circal’accoglimento di eventuali proposte di mo-difica e integrazione del provvedimento.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 25 — Commissioni riunite X e XI

Antonino FOTI (PdL) prende atto dellarichiesta di tempi congrui per la presen-tazione di emendamenti, formulata dalrappresentante del gruppo del Partito De-mocratico, pur sottolineando che l’urgenzadi intervenire sull’argomento imporrebbeal Parlamento di ragionare in termini diore piuttosto che di giorni o, addirittura,di mesi.

Silvano MOFFA, presidente, nel giudi-care ragionevole, d’intesa con la presi-denza della X Commissione, la richiesta inprecedenza formulata dal deputato Da-miano, propone – non essendovi ulterioririchieste di intervento – di adottare cometesto base, per il seguito dell’esame in sedereferente, la proposta di testo unificatoelaborata dai relatori in esito ai lavori delComitato ristretto.

Le Commissioni deliberano, quindi, diadottare come testo base, per il seguitodell’esame in sede referente, la proposta ditesto unificato delle proposte di leggenn. 3696, 4052, 4068, 4119 e 4225, elabo-rata dai relatori in esito ai lavori delComitato ristretto.

Silvano MOFFA, presidente, propone difissare il termine per la presentazione diemendamenti al testo unificato, testé adot-tato come testo base, per le ore 12 divenerdì 11 novembre.

Le Commissioni convengono.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 26 — Commissioni riunite X e XI

ALLEGATO

Interventi per il sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione gio-vanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscaleagevolato. (C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano,

C. 4119 Fedriga e C. 4225 Minardo).

TESTO UNIFICATO ELABORATO DAI RELATORI IN ESITO AI LAVORIDEL COMITATO RISTRETTO E ADOTTATO COME TESTO BASE

ART. 1.

(Finalità e soggetti beneficiari).

1. Al fine di promuovere la ripresa delsistema produttivo e di incrementare ilivelli di occupazione, nonché di svilupparel’imprenditorialità diffusa, lo Stato so-stiene l’avvio di nuove micro imprese gio-vanili e femminili adottando le misurepreviste dalla presente legge in conformitàalle disposizioni previste dal regolamento(CE) n. 800/2008 della Commissione, del 6agosto 2008, nei limiti degli aiuti di im-portanza minore (de minimis) di cui alregolamento (CE) n. 1998/2006 della Com-missione, del 15 dicembre 2006.

2. Gli aiuti concessi ai sensi dellapresente legge sono compatibili con ilmercato interno ai sensi dell’articolo 107,paragrafo 3, del Trattato sul funziona-mento dell’Unione europea e sono preven-tivamente notificati alla Commissione eu-ropea ai fini della verifica della compati-bilità comunitaria, ai sensi dell’articolo108, paragrafo 3, del Trattato medesimo.

3. I soggetti di età inferiore a trentottoanni, se uomini, e le donne, a prescinderedall’età anagrafica, che si iscrivono per laprima volta alle gestioni previdenziali deilavoratori autonomi ovvero che per al-meno dodici mesi, non essendo più iscrittiad una gestione previdenziale dei lavora-tori autonomi, hanno svolto attività dilavoro non autonomo o sono rimasti di-soccupati, oppure hanno svolto attività dicollaborazione secondo le tipologie con-

trattuali previste dalla normativa vigentein materia, possono avviare un’attività im-prenditoriale, nelle forme previste dall’ar-ticolo 10, usufruendo di un regime specialedi agevolazione e di incentivazione per unperiodo di trentasei mesi decorrenti dalladata di inizio dell’attività d’impresa effet-tuato nell’arco temporale di cinque anni adecorrere dalla data di entrata in vigoredella presente legge, ovvero, per l’applica-zione delle agevolazioni ivi previste, dalladata di entrata in vigore del decreto legi-slativo di cui all’articolo 5 e dei decreti dicui all’articolo 6, comma 10, e all’articolo7, comma 7.

4. Qualora i soggetti di cui al comma 3operino in « zone assistite » ai sensi del-l’articolo 2, numero 9), del citato regola-mento (CE) n. 800/2008 ubicate nelle re-gioni ammissibili agli aiuti a finalità re-gionale come stabilito nella carta degliaiuti a finalità regionale approvata dalloStato per il periodo 2007-2013, in confor-mità alle disposizioni previste dall’articolo107, paragrafo 3, lettere a) e c), del Trat-tato sul funzionamento dell’Unione euro-pea, le misure di agevolazione e di incen-tivazione di cui agli articoli 2, 4, 5, 6 e 7sono incrementate secondo i criteri iviprevisti.

5. Con decreto del Ministro dello svi-luppo economico, di concerto con il Mi-nistro del lavoro e delle politiche sociali,da emanare entro novanta giorni dalladata di entrata in vigore della presentelegge, sono definite le modalità per lacreazione di una corsia preferenziale ri-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 27 — Commissioni riunite X e XI

guardante le procedure burocratiche perl’accompagnamento nuove micro impresegiovanili e femminili, di cui al comma 1,nella fase di avvio dell’impresa, ivi inclusila possibilità di autocertificare la sussi-stenza dei requisiti e dei presupposti perl’avvio dell’attività, nonché l’obbligo del-l’amministrazione competente di assicu-rare il rigoroso rispetto dei termini pre-visti per la conclusione dei procedimentiamministrativi. Con il medesimo decretodi cui al presente comma sono altresìdefiniti i criteri per la disciplina dellafigura del « Business Angel », ossia delsoggetto pubblico o privato che investenell’avviamento e nel sostegno dei progettidi avvio delle nuove micro imprese giova-nili e femminili, apportando da 25.000euro a 250.000 euro quale capitale dirischio nelle imprese di cui al citatocomma 1 e mettendo a disposizione lapropria esperienza e reti di conoscenze edi servizi.

ART. 2.

(Agevolazioni in materia previdenziale).

1. I soggetti di cui all’articolo 1, comma3, versano alle rispettive gestioni previden-ziali un’aliquota della contribuzione ob-bligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e isuperstiti di cui alla legge 2 agosto 1990,n. 233, ridotta del 75 per cento per i primidodici mesi o frazione di essi, del 50 percento per i successivi dodici mesi o fra-zione di essi e del 25 per cento per gliulteriori dodici mesi o frazione di essi.

2. I soggetti di cui ai commi 1 e 4hanno facoltà, a domanda da presentare apartire dal sesto anno successivo all’iniziodell’attività imprenditoriale e non oltrel’ottavo, di riscattare la quota di contri-buzione non versata nei periodi di cui alcomma 1, anche tramite versamento intrentasei rate mensili senza interessi néoneri accessori.

3. È fatta comunque salva l’applica-zione della normativa vigente in materia diiscrizione all’assicurazione obbligatoriacontro gli infortuni sul lavoro e le malattieprofessionali.

4. Qualora i soggetti di cui all’articolo1, comma 3, operino in « zone assistite » aisensi dell’articolo 1, comma 4, l’aliquotadella contribuzione obbligatoria per l’in-validità, la vecchiaia e i superstiti daversare alle gestioni previdenziali è ridottadell’85 per cento per i primi dodici mesio frazione di essi, del 60 per cento per isuccessivi dodici mesi o frazione di essi edel 35 per cento per gli ulteriori dodicimesi o frazione di essi.

5. I datori di lavoro, pubblici e privati,che assumono con contratti di lavoro su-bordinato a tempo indeterminato e atempo pieno le donne che presentano unariduzione della capacità lavorativa infe-riore alla percentuale di cui all’articolo 13,comma 1, lettera b), della legge 12 marzo1999, n. 68, e successive modificazioni,possono versare i contributi previdenzialirichiesti dalle norme vigenti nella misuradi un terzo di quelli dovuti, per un periododi cinque anni dalla data di decorrenzadel rapporto di lavoro, qualora sia statasuperata la misura massima riferibile allequote di riserva di cui all’articolo 3 dellacitata legge n. 68 del 1999. Tali agevola-zioni si applicano anche nei casi di stipu-lazione di contratti di lavoro subordinatoa tempo parziale, nonché nelle ipotesi diriassunzione e di reintegro di lavoratricidisabili i cui contratti sono scaduti ante-cedentemente all’intervenuta disabilità.

6. I datori di lavoro, pubblici e privati,con un numero di dipendenti non supe-riore a cinquanta, che assumono donneche presentano una riduzione della capa-cità lavorativa inferiore alla percentuale dicui all’articolo 13, comma 1, lettera b),della legge 12 marzo 1999, n. 68, concontratto di lavoro subordinato a tempodeterminato, nonché con contratto di la-voro a tempo determinato nelle forme dicui al decreto legislativo 10 settembre2003, n. 276, possono versare i contributiprevidenziali richiesti dalle norme vigentinella misura di due terzi di quelli dovuti.Tali agevolazioni si applicano anche neicasi di riassunzione e di reintegro dilavoratrici disabili i cui contratti sonoscaduti antecedentemente all’intervenutadisabilità.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 28 — Commissioni riunite X e XI

7. Il contratto di apprendistato di cuiall’articolo 47 del decreto legislativo 10settembre 2003, n. 276, è stipulato inpresenza di un contesto produttivo e or-ganizzativo tale da garantire l’inserimentodella lavoratrice disabile ai sensi deicommi 5 e 6 del presente articolo sullabase delle professionalità e delle mansioniaccertate dalle commissioni previste dal-l’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992,n. 104, sentito il comitato tecnico di cuiall’articolo 6, comma 3, del decreto legi-slativo 23 dicembre 1997, n. 469, e suc-cessive modificazioni. La definizione delpercorso formativo della lavoratrice disa-bile è individuata dal datore di lavoro,d’intesa con il comitato tecnico di cui alcitato articolo 6, comma 3, del decretolegislativo n. 469 del 1997, e successivemodificazioni. Il datore di lavoro, pubblicoe privato, che stipula un contratto diapprendistato ai sensi del presente commaè tenuto al versamento dei contributi pre-videnziali richiesti dalle norme vigentinella misura di due terzi di quelli dovuti.La stipulazione di contratti di apprendi-stato ai sensi del presente comma puòavvenire anche in deroga ai limiti di etàprevisti dalla normativa vigente. Il datoredi lavoro che, al termine del contratto diapprendistato, assume la lavoratrice concontratto a tempo indeterminato, versa icontributi previdenziali richiesti dalla nor-mativa vigente nella misura di un terzo diquelli dovuti per un periodo massimo ditre anni.

ART. 3.

(Incentivi per le cure parentali).

1. Le lavoratrici autonome rientrantinelle categorie di soggetti di cui all’articolo1, comma 3, che hanno usufruito dell’in-dennità per congedo di maternità, possonorichiedere in alternativa al congedo pa-rentale di cui all’articolo 69 del testo unicodi cui al decreto legislativo 26 marzo 2001,n. 151, di fruire di un’indennità per unperiodo di sei mesi, entro i primi tre annidi vita del bambino oppure entro i primi

tre anni dall’ingresso in famiglia del mi-nore adottato o affidato, senza obbligo diastensione obbligatoria, qualora si avval-gano, per lo svolgimento delle cure paren-tali del coniuge, di un parente entro ilterzo grado ovvero di un affine entro ilsecondo grado, per un orario giornalieronon inferiore a sei ore.

2. L’indennità mensile di cui al comma1 è commisurata a un dodicesimo dell’80per cento del minimale di reddito annuoai fini contributivi in vigore per ciascunanno per i lavoratori autonomi e spetta adomanda sulla base di idonea dimostra-zione dell’affidamento dei figli ai soggettidi cui al comma 1.

3. I soggetti di cui si avvalgono lelavoratrici autonome ai sensi dei comma 1,qualora siano lavoratori dipendenti, hannodiritto all’aspettativa per l’intero periododi durata delle cure parentali. I medesimisoggetti, qualora siano lavoratori dipen-denti, lavoratori autonomi o lavoratoriparasubordinati iscritti alla gestione sepa-rata di cui all’articolo 2, comma 26, dellalegge 8 agosto 1995, n. 335, hanno dirittoaltresì alla copertura figurativa dei periodidi contribuzione in cui hanno svolto lecure parentali.

4. Per i lavoratori dipendenti la coper-tura figurativa di cui al comma 3 è cal-colata, in ragione del periodo di cureparentali effettivamente prestate, sullabase della retribuzione effettivamente per-cepita nell’anno di prestazione delle cureparentali, per i lavoratori autonomi sullabase del minimale annuale reddituale invigore nel medesimo anno, mentre per ilavoratori parasubordinati è parametrataalla media dei compensi degli ultimi dueanni.

5. Al capo IX del testo unico delledisposizioni legislative in materia di tutelae sostegno della maternità e della pater-nità, di cui al decreto legislativo 26 marzo2001, n. 151, e successive modificazioni,dopo l’articolo 56 è aggiunto il seguente:

« ART. 56-bis. – (Misure di sostegno alreinserimento delle madri nel mondo dellavoro). – 1. Nel caso d’instaurazione di unrapporto di lavoro con una lavoratrice neidue anni successivi al parto, le aliquote

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 29 — Commissioni riunite X e XI

contributive previdenziali e assistenzialipreviste dalla legislazione vigente sonoridotte nella misura del 75 per cento peri primi trentasei mesi, ferma restando lacontribuzione a carico della lavoratricenelle misure previste per la generalità deilavoratori.

2. Le disposizioni del comma 1 non siapplicano qualora il rapporto di lavoro trai soggetti interessati sia stato interrotto neiventiquattro mesi antecedenti all’assun-zione della lavoratrice ».

ART. 4.

(Incentivi all’occupazione).

1. Ai datori di lavoro rientranti nellecategorie di soggetti beneficiari di cuiall’articolo 1, comma 3, che, nei primitrentasei mesi di esercizio dell’attivitàd’impresa, assumono, con contratto di la-voro a tempo indeterminato, lavoratoririentranti nella definizione di lavoratoresvantaggiato, di lavoratore molto svantag-giato o di lavoratore disabile di cui all’ar-ticolo 2, numeri 18), 19) e 20), del rego-lamento (CE) n. 800/2008 della Commis-sione, del 6 agosto 2008, è concesso uncredito d’imposta d’importo pari a euro300 per ciascun lavoratore assunto e perciascun mese, ridotto a 200 euro e a 100euro rispettivamente per il secondo e ilterzo anno di esercizio. In caso di lavo-ratrici donne il credito d’imposta è con-cesso nella misura di euro 400 per cia-scuna lavoratrice e per ciascun mese,ridotto a 300 euro e a 200 euro rispetti-vamente per il secondo e il terzo anno diesercizio. Il medesimo credito di impostaè concesso in favore dei datori di lavororientranti nelle categorie di soggetti bene-ficiari di cui all’articolo 1, comma 3, chenei primi trentasei mesi di esercizio del-l’attività d’impresa, assumono, con con-tratto di lavoro a tempo indeterminato,lavoratori precari con contratto di lavoroflessibile a tempo determinato o con con-tratto di collaborazione coordinata e con-tinuativa o a progetto in regime di mono-committenza.

2. Il credito d’imposta di cui al comma1 è concesso con una maggiorazione del 20per cento nelle « zone assistite » di cui alcomma 4 dell’articolo 1.

3. Per le assunzioni di dipendenti concontratto di lavoro a tempo parziale, ilcredito d’imposta spetta in misura propor-zionale alle ore prestate rispetto a quelledel contratto nazionale.

4. Fermo restando il numero massimodi cinque addetti di cui all’articolo 10,comma 3, il beneficio di cui al comma 1del presente articolo spetta limitatamentea due lavoratori dipendenti.

5. Il credito d’imposta deve essere in-dicato nella dichiarazione dei redditi re-lativa al periodo d’imposta per il quale èconcesso ed è utilizzabile esclusivamentein compensazione ai sensi del decretolegislativo 9 luglio 1997, n. 241; non con-corre alla formazione del reddito e delvalore della produzione ai fini dell’impostaregionale sulle attività produttive e nonrileva ai fini del rapporto di cui agliarticoli 61 e 109, comma 5, del testo unicodelle imposte sui redditi, di cui al decretodel Presidente della Repubblica 22 dicem-bre 1986, n. 917.

6. Il credito d’imposta spetta a condi-zione che:

a) i lavoratori assunti per coprire inuovi posti di lavoro creati non abbianomai lavorato prima o abbiano perso osiano in procinto di perdere l’impiegoprecedente o siano handicappati ai sensidella legge 5 febbraio 1992, n. 104, orientrino nella definizione di lavoratoresvantaggiato o molto svantaggiato di cuiall’articolo 2, numeri 18) e 19), del rego-lamento (CE) n. 800/2008 della Commis-sione, del 6 agosto 2008;

b) siano rispettate le prescrizioni deicontratti collettivi nazionali anche conriferimento alle unità lavorative che nondanno diritto al credito d’imposta;

c) siano rispettate le norme in ma-teria di salute e sicurezza dei lavoratoripreviste dalla normativa vigente.

7. Il diritto a fruire del credito d’im-posta decade qualora non siano rispettati

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i requisiti previsti dalle lettere a) e b) delcomma 6, nonché qualora vengano defi-nitivamente accertate violazioni non for-mali e per le quali sono state irrogatesanzioni di importo non inferiore a euro5.000, alla normativa fiscale e contributivain materia di lavoro dipendente, ovveroviolazioni alla normativa sulla salute esulla sicurezza dei lavoratori previste dalleleggi vigenti, commesse nel periodo diapplicazione del credito d’imposta, fermerestando le deroghe previste dall’articolo8, e qualora siano emanati provvedimentidefinitivi della magistratura contro il da-tore di lavoro per condotta antisindacaleai sensi dell’articolo 28 della legge 20maggio 1970, n. 300; dalla data del defi-nitivo accertamento delle violazioni decor-rono i termini per far luogo al recuperodelle minori somme versate o del maggiorcredito riportato e per l’applicazione dellerelative sanzioni.

8. Ai fini delle agevolazioni previste dalpresente articolo, i soci lavoratori di so-cietà cooperative sono equiparati ai lavo-ratori dipendenti.

ART. 5.

(Regime fiscale).

1. Al fine di applicare un regime fiscaleagevolato alle attività di impresa avviate aisensi dell’articolo 10 dai soggetti di cuiall’articolo 1, comma 3, il Governo èdelegato ad adottare, entro un anno dalladata di entrata in vigore della presentelegge, un decreto legislativo, su propostadel Ministro dello sviluppo economico, diconcerto con i Ministri interessati e con ilMinistro dell’economia e delle finanze,sentita la Conferenza permanente per irapporti tra lo Stato, le regioni e leprovince autonome di Trento e di Bolzanoe previa acquisizione dei pareri delle Com-missioni parlamentari competenti, chesono resi entro il termine di sessantagiorni. Il decreto legislativo, per gli aspettiche comportano conseguenze finanziarie, ècorredato della relazione tecnica di cuiall’articolo 17, comma 3, della legge 31

dicembre 2009, n. 196. Il Governo puòadottare, con la medesima procedura e nelrispetto dei prìncipi e criteri direttivi fis-sati dal comma 2, disposizioni integrativee correttive del decreto legislativo entroventiquattro mesi dalla data della suaentrata in vigore.

2. Il decreto legislativo di cui al comma1 è emanato nel rispetto dei seguentiprìncipi e criteri direttivi:

a) prevedere il pagamento di un’im-posta sostitutiva dell’imposta sul redditodelle persone fisiche e delle relative addi-zionali regionali e comunali in misuraridotta rispetto alle aliquote vigenti e inmisura ulteriormente ridotta per i soggettioperanti nelle « zone assistite » di cui alcomma 4 dell’articolo 1, calcolata sul red-dito di impresa costituito dalla differenzatra l’ammontare dei ricavi e dei compensipercepiti nel periodo d’imposta e quellodelle spese sostenute nel medesimo pe-riodo nell’esercizio dell’attività di impresa;

b) prevedere l’esenzione dal paga-mento dell’imposta regionale sulle attivitàproduttive per i titolari delle attività diimpresa;

c) prevedere la non imposizione del-l’imposta sul valore aggiunto a titolo dirivalsa;

d) prevedere l’attribuzione di un cre-dito d’imposta nel caso di acquisto diapparecchiature informatiche e relativi ac-cessori, da riconoscere in misura ulterior-mente agevolata per i soggetti operantinelle « zone assistite » di cui al comma 4dell’articolo 1;

e) prevedere l’esonero dagli obblighidi registrazione e di tenuta delle scritturecontabili, dall’applicazione degli studi disettore di cui all’articolo 62-bis del decre-to-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito,con modificazioni, dalla legge 29 ottobre1993, n. 427, nonché dal versamento del-l’imposta sul valore aggiunto e dagli ob-blighi previsti dal decreto del Presidentedella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;

f) prevedere la facoltà di portare indeduzione dal reddito imponibile le spese

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sostenute per la partecipazione a corsi diistruzione, formazione e specializzazioneprofessionale, tecnica e imprenditoriale,purché documentate e coerenti con l’atti-vità svolta dall’impresa, anche con riferi-mento a corsi terminati entro i due anniantecedenti alla data di inizio dell’attivitàdi impresa, da riconoscere in misura ul-teriormente agevolata per i soggetti ope-ranti nelle « zone assistite » di cui alcomma 4 dell’articolo 1;

g) prevedere la facoltà di portare indeduzione dal reddito imponibile gli onerisostenuti per la registrazione di marchi edi brevetti, comprensivi delle spese diconsulenza e di ricerca, nonché per la loroacquisizione e utilizzazione, attinenti al-l’attività svolta dall’impresa, da ricono-scere in misura ulteriormente agevolataper i soggetti operanti nelle « zone assi-stite » di cui al comma 4 dell’articolo 1;

h) attribuzione dei medesimi benefìcifiscali riconosciuti al titolare dell’impresaanche ai collaboratori familiari che pre-stano la loro attività in modo continuativoall’interno della medesima impresa;

i) prevedere l’applicazione di un’im-posta sostitutiva agevolata per il trasferi-mento d’azienda secondo i patti di fami-glia di cui al capo V-bis del titolo IV dellibro secondo del codice civile, con facoltàdi rivalutazione dell’azienda acquisita;

l) prevedere l’applicazione di un’im-posta sostitutiva agevolata per il trasferi-mento d’azienda a titolo oneroso da partedell’imprenditore a propri dipendenti as-sunti da almeno tre anni e con l’applica-zione di condizioni agevolate di ammor-tamento;

m) prevedere specifiche misure diincentivazione per gli istituti di credito ebancari che concedono prestiti a tassozero ai soggetti di cui all’articolo 1, comma3, da erogare nella fase di avvio dell’im-presa, rimborsabili in un periodo massimodi cinque anni in rate costanti.

3. I soggetti che si avvalgono del regimefiscale di cui al presente articolo possono

farsi assistere negli adempimenti tributaridall’ufficio dell’Agenzia delle entrate com-petente in ragione del domicilio fiscale. Atale fine essi devono essere muniti dellenecessarie apparecchiature informaticheper il collegamento telematico con il Di-partimento delle finanze del Ministerodell’economia e delle finanze.

ART. 6.

(Accesso al credito e fondi di garanzia).

1. Al fine di sostenere la costituzione el’avvio delle attività d’impresa di cui allapresente legge, lo Stato, d’intesa con laConferenza permanente per i rapporti tralo Stato, le regioni e le province autonomedi Trento e di Bolzano, riconosce la con-cessione di contributi per l’abbattimentodel costo delle operazioni di finanzia-mento garantite dai confidi di cui all’ar-ticolo 13 del decreto-legge 30 settembre2003, n. 269, convertito con modificazionidalla legge 24 novembre 2003, n. 326, esuccessive modificazioni. I contributi sonoripartiti tra le regioni in misura propor-zionale all’ammontare delle risorse stan-ziate da ciascuna regione.

2. Il finanziamento di cui al comma 1deve essere destinato esclusivamente:

a) all’acquisto, alla costruzione, al-l’ampliamento e ammodernamento del la-boratorio o locale posto al servizio di tuttele attività svolte dall’impresa risultantidalla certificazione della camera di com-mercio, industria, artigianato e agricolturacompetente per territorio, compreso l’ac-quisto del terreno di pertinenza del labo-ratorio, le spese per i lavori e impiantifinalizzati alla tutela della salute e allasicurezza degli ambienti di lavoro, le re-lative spese tecniche;

b) all’acquisizione di aziende o lororami a seguito di cessione totale o parzialedi imprese, compreso l’avviamento e lescorte di materie prime e prodotti finiti;

c) all’acquisto di macchine e attrez-zature nuove, compresi gli automezzi

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aventi caratteristiche strettamente corre-late all’esercizio delle predette attività,ovvero usate, secondo le modalità descrittealla norma n. 4, dell’allegato I al regola-mento (CE) n. 448/2004 della Commis-sione, del 10 marzo 2004, incluse le speseper gli impianti e le attrezzature connesseal sistema informativo e comunicazionale,per le innovazioni tecnologiche e l’au-mento del grado di competitività;

d) all’acquisto di software, diritti dibrevetto, licenze e know-how, servizi alleimprese e sistemi di qualità aziendali;

e) al sostegno delle spese per inizia-tive di commercializzazione quali, adesempio, l’apertura di unità locali di rap-presentanza o di filiali di vendita, perpartecipazione a manifestazioni o fiere, eper indagini di mercato;

f) all’acquisto di scorte di materieprime e prodotti finiti.

3. La dichiarata e documentata desti-nazione aziendale del bene e del serviziooggetto del finanziamento deve esseremantenuta per tutta la durata dell’agevo-lazione, a pena di revoca. Il finanziamentonon può riguardare la quota della spesasostenuta dall’impresa a titolo di imposte.

4. Qualunque sia il maggior importo delfinanziamento, quello massimo ammissi-bile al contributo in conto interessi èstabilito in 100.000 euro per ogni impren-ditore associato al confidi. Le operazionidi finanziamento sono stipulate al tasso diinteresse e alle altre condizioni economi-che liberamente concordate tra le parti.

5. Il contributo in conto interessi, con-cesso in forma attualizzata secondo lemetodologie normalmente applicate, nonpuò essere superiore al 50 per cento deltasso europeo di riferimento in vigore nelmese in cui avviene l’erogazione da partedella banca o della società di leasing,innalzato al 70 per cento per i soggettioperanti nelle « zone assistite » di cui alcomma 4 dell’articolo 1.

6. Qualunque sia la maggior durata deicontratti di finanziamento, il contributo inconto interessi è riconosciuto per una

durata massima di dieci anni per le fina-lità di cui alle lettera a) e b) del comma2, e di tre anni per le finalità di cui allalettera f) del comma 2.

7. Il finanziamento garantito dai con-fidi nella misura minima del 50 per centodel relativo importo può beneficiare, aintegrazione del contributo in conto inte-ressi, di un contributo una tantum a fondoperduto pari all’1,50 per cento innalzato al3 per cento per i soggetti operanti nelle« zone assistite » di cui al comma 4 del-l’articolo 1, dell’importo della quota delfinanziamento agevolato con il predettocontributo in conto interessi, nel limitemassimo del costo sostenuto dall’impresaper accedere alla specifica garanzia. Alladomanda di ammissione del finanzia-mento ai contributi l’impresa deve allegareapposita dichiarazione dei confidi che at-testi la misura e il costo della garanziaprestata. Il contributo una tantum a fondoperduto è erogato direttamente all’impresacontestualmente all’erogazione del contri-buto in conto interessi.

8. I confidi che rilasciano garanzia allenuove imprese giovanili possono benefi-ciare di una integrazione ai propri fondirischi nella misura massima del 30 percento delle perdite sugli importi garantitiper i finanziamenti di cui al comma 2,innalzato al 40 per cento per i soggettioperanti nelle « zone assistite » di cui alcomma 4 dell’articolo 1. Il contributopotrà essere richiesto al termine delleprocedure di recupero del credito insolutocon riferimento a ogni singolo finanzia-mento.

9. I contributi erogati dai confidi di cuial comma 7 sono cumulabili con eventualicontributi concessi ai medesimi fondi ri-schi da parte delle regioni e delle province.

10. All’attuazione del presente articolosi provvede a valere sul Fondo per lafinanza d’impresa di cui articolo 1, comma847, della legge 27 dicembre 2006, n. 296,e successive modificazioni. Con decreto delMinistro dello sviluppo economico, daemanare entro sessanta giorni dalla datadi entrata in vigore della presente legge, diconcerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, sono stabiliti i criteri e le

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priorità per la concessione dei contributiprevisti dal presente articolo, per il primotriennio, a favore delle iniziative impren-ditoriali avviate ai sensi della presentelegge, fermo restando che detti contributisono ripartiti, ai sensi del comma 1, tra leregioni in misura proporzionale all’am-montare delle risorse stanziate da cia-scuna regione. A tal fine le misure disostegno previste dal presente articolosono applicate con criteri di priorità alleiniziative imprenditoriali intraprese nelcampo della riqualificazione, manuten-zione e restauro dei centri storici, nelsettore delle lavorazioni artistiche, del re-stauro di beni di interesse artistico e dibeni culturali tutelati ai sensi della nor-mativa vigente, nel settore della tutela edel ripristino ambientale, nel campo del-l’efficienza energetica e della promozionedelle fonti rinnovabili di energia o assi-milate, nonché alle iniziative caratterizzateda innovazione di prodotto e di processo.

ART. 7.

(Disposizioni in materia di tutela e sostegnodell’autoimprenditorialità femminile).

1. Alle donne titolari di reddito d’im-presa con figli a carico è riconosciuta, peri primi tre anni decorrenti dall’avvio del-l’attività d’impresa, una detrazione forfet-taria aggiuntiva a titolo di sostegno per lespese di assistenza familiare e cura di figliminori, nel limite di 600 euro per il primofiglio, più 400 euro per ciascun figliosuccessivo. Nel caso di figli gemelli l’im-porto della detrazione è moltiplicato per illoro numero. In caso di incapienza, totaleo parziale, il beneficio non goduto è cor-risposto sotto forma di assegno alla lavo-ratrice madre. Con riferimento alle im-prenditrici operanti nelle « zone assistite »di cui al comma 4 dell’articolo 1, il be-neficio è riconosciuto in misura maggio-rata del 30 per cento.

2. Al finanziamento dei progetti diformazione finalizzati al perseguimentodell’obiettivo di cui all’articolo 42 del co-dice delle pari opportunità tra uomo e

donna, di cui al decreto legislativo 11aprile 2006, n. 198, autorizzati secondo leprocedure previste dagli articoli 25, 26 e27 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, eapprovati dal Fondo sociale europeo, èdestinata una quota non inferiore al 25per cento del Fondo di rotazione istituitodall’articolo 25 della medesima leggen. 845 del 1978. La finalizzazione deiprogetti di formazione attinenti alle atti-vità d’impresa avviate a sensi della pre-sente legge viene accertata, entro il 31marzo dell’anno in cui l’iniziativa deveessere attuata, dalla commissione regio-nale per l’impiego.

3. La quota del Fondo di rotazione dicui al comma 2 è ripartita tra le regioni inmisura proporzionale all’ammontare deicontributi richiesti per i progetti approvatie all’ammontare delle risorse stanziate daciascuna regione:

a) per il 75 per cento tra tutte leregioni in misura proporzionale all’am-montare dei contributi richiesti per i pro-getti approvati e all’ammontare delle ri-sorse stanziate da ciascuna regione per lemedesime finalità;

b) per il 25 per cento tra le regioniin cui il tasso di occupazione femminile,come rilevato dall’Istituto nazionale distatistica (ISTAT), è inferiore alla medianazionale, in proporzione alla popolazioneresidente.

4. Al fine di sostenere l’avvio di impresefemminili, secondo le modalità previstedalla presente legge, il Fondo nazionaleper l’imprenditoria femminile di cui al-l’articolo 54 del codice delle pari oppor-tunità tra uomo e donna, di cui al decretolegislativo 11 aprile 2006, n. 198, è finan-ziato nella misura di 100 milioni di euroin ragione d’anno a decorrere dal 2010 eper un triennio.

5. A valere sulle disponibilità del Fondodi cui al comma 4 possono essere con-cesse, in via prioritaria, agevolazioni per leseguenti finalità:

a) ai progetti aziendali relativi all’ac-quisizione di servizi destinati all’innova-

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zione tecnologica, gestionale e organizza-tiva, allo sviluppo di sistemi di qualità e altrasferimento di tecnologie;

b) alla realizzazione di progetti diricerca di mercato per il collocamento deiprodotti e la prestazione dei servizi.

6. Per le finalità indicate dal comma 5possono essere riconosciute agevolazioniintegrative nella forma di prestazioni digaranzia per l’accesso al credito.

7. Per l’attuazione delle finalità di cuial comma 5 il Fondo di cui al comma 4viene ripartito tra le regioni sulla basedell’ultima rilevazione dell’imprenditoria-lità femminile effettuata dall’ISTAT, se-condo criteri e modalità determinati condecreto del Ministro dello sviluppo econo-mico, da emanare entro sessanta giornidalla data di entrata in vigore della pre-sente legge, di concerto con il Ministro perle pari opportunità, sentita la Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, in accordo con le organiz-zazioni maggiormente rappresentativedella categoria. Le regioni hanno potestàdi finanziare piani di intervento a inte-grazione delle quote di competenza regio-nale del Fondo.

ART. 8.

(Disposizioni in materia di tutela dellasalute e della sicurezza sul lavoro).

1. Per il biennio 2011-2012 i titolari ei soci delle imprese costituite ai sensidell’articolo 10 della presente legge, non-ché i loro familiari, come definiti dal terzocomma dell’articolo 230-bis del codice ci-vile, per il primo triennio di attività sonotenuti al rispetto delle disposizioni dell’ar-ticolo 21 del decreto legislativo 9 aprile2008, n. 81, e successive modificazioni, esono soggetti alle corrispondenti sanzioni.

2. Ai soggetti di cui al comma 1 cheesercitano la propria attività nei cantieri siapplica, altresì, l’articolo 94 del decretolegislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successivemodificazioni.

3. Per il biennio 2011-2012 la tutela deilavoratori dipendenti delle imprese costi-tuite ai sensi dell’articolo 10 è assicuratatramite l’applicazione delle misure gene-rali di tutela di cui all’articolo 15 deldecreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Idatori di lavoro assicurano l’applicazione,ai lavoratori di cui al primo periodo, delledisposizioni dei commi 1 e 2 dell’articolo21 del citato decreto legislativo n. 81 del2008, e successive modificazioni.

ART. 9.

(Disposizioni in materiadi tutela dell’ambiente).

1. In conformità alla normativa del-l’Unione europea e, in particolare, alladirettiva 91/156/CEE del Consiglio, del 18marzo 1991, le imprese di cui all’articolo10, per il primo triennio di attività, hannol’obbligo di registrare i soli rifiuti perico-losi, come definiti ai sensi del decretolegislativo 3 aprile 2006, n. 152. Alle im-prese di cui al periodo precedente non siapplica l’articolo 189 del citato decretolegislativo n. 152 del 2006, e successivemodificazioni.

2. Le imprese di cui al comma 1assolvono l’obbligo di registrazione deirifiuti pericolosi compilando e conser-vando per diciotto mesi copia dei formu-lari di trasporto di cui all’articolo 193 deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

3. Nei casi di cui al comma 8 dell’ar-ticolo 212 del decreto legislativo 3 aprile2006, n. 152, e successive modificazioni, leimprese di cui al comma 1, che intendonotrasportare rifiuti prodotti dalle loro atti-vità, si iscrivono all’Albo dei gestori am-bientali tramite comunicazione al comitatoregionale competente, indicando i dati del-l’impresa, la tipologia dei rifiuti, il tipo ela targa del mezzo utilizzato. Tale iscri-zione è esente dalla tassa di concessionegovernativa e dal versamento del dirittoannuale. L’attività di trasporto di rifiuti inconto proprio può iniziare dopo l’inviodella comunicazione.

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ART. 10.

(Forme imprenditoriali ammesse).

1. I soggetti di cui all’articolo 1, al finedi avviare l’attività di impresa, presentanoall’ufficio del registro delle imprese lasegnalazione certificata di inizio di atti-vità (SCIA), di cui all’articolo 19 della legge7 agosto 1990, n. 241, e successive mo-dificazioni, che la trasmette immediata-mente allo sportello unico per le attivitàproduttive territorialmente competente,contestualmente alla comunicazione unicadi cui all’articolo 9 del decreto-legge 31gennaio 2007, n. 7, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40,con facoltà di avviare immediatamentel’attività.

2. L’attività di impresa di cui allapresente legge può essere svolta in formaindividuale o di impresa familiare ai sensidell’articolo 230-bis del codice civile, ov-vero nelle forme di società in nome col-lettivo o in accomandita semplice, di so-cietà cooperativa di cui all’articolo 2522del citato codice civile, nonché in forma disocietà a responsabilità limitata, purché irequisiti di cui all’articolo 1, comma 3,siano posseduti dalla maggioranza dei socioppure, per le società diverse dalle coo-perative, da uno solo in caso di due soci.

3. In ogni caso il numero massimo diaddetti complessivamente occupati o, co-munque, impegnati nelle imprese di cui alpresente articolo non può essere superiorea cinque unità, esclusi gli apprendisti e isoggetti assunti con contratto di forma-zione o di inserimento.

ART. 11.

(Modifiche all’articolo 82 del decreto-legge25 giugno 2008, n. 112, convertito, conmodificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,

n. 133).

1. All’articolo 82 del decreto-legge 25giugno 2008, n. 112, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,

n. 133, sono apportate le seguenti mo-dificazioni:

a) al comma 1, capoverso « 5-bis »,primo periodo, le parole: « 96 per cento »sono sostituite dalle seguenti: « 88 percento »;

b) al comma 2, secondo periodo, leparole: « 97 per cento » sono sostituitedalle seguenti: « 91 per cento »;

c) al comma 3, le parole: « 96 percento », ovunque ricorrono, sono sostituitedalle seguenti: « 88 per cento »;

d) al comma 4, secondo periodo, leparole: « 97 per cento » sono sostituitedalle seguenti: « 91 per cento »;

e) al comma 11, lettera a), le parole:« 0,30 per cento » sono sostituite dalleseguenti: « 0,20 per cento ».

ART. 12.

(Delega al Governo in materia di estensionedegli ammortizzatori sociali ai lavoratori

autonomi economicamente dipendenti).

1. L’esercizio della delega di cui all’ar-ticolo 1, comma 28, della legge 24 dicem-bre 2007, n. 247, come sostituito dallalettera a) del comma 1 dell’articolo 46della legge 4 novembre 2010, n. 183, esuccessive modificazioni, si intende rife-rito, in quanto compatibile, anche ai la-voratori autonomi economicamente dipen-denti, di cui all’articolo 61 del decretolegislativo 10 settembre 2003, n. 276, esuccessive modificazioni.

ART. 13.

(Pensione di vecchiaia supplementare).

1. Dopo l’articolo 6 del decreto legisla-tivo 2 febbraio 2006, n. 42, è inserito ilseguente:

« Art. 6-bis. – (Pensione supplementare).– 1. Tutti i contributi che non sonoutilizzati per il calcolo della pensionepossono costituire, a domanda, una pen-

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sione supplementare, calcolata con il si-stema contributivo, erogata dal fondo incui sono stati versati, indipendentementedal fondo che ha liquidato la pensione divecchiaia o di anzianità, ivi compresi l’as-sicurazione generale obbligatoria, i fondisostitutivi, esclusivi o esonerativi, nonchéle casse dei professionisti di cui ai decretilegislativi 30 giugno 1994, n. 509, e 10febbraio 1996, n. 103 ».

ART. 14.

(Disposizioni finanziarie).

1. Agli oneri derivanti dall’attuazionedella presente legge si provvede rispetti-vamente:

a) quanto agli articoli 2 e 3, parzial-mente utilizzando le risorse derivanti dalFondo per l’occupazione di cui all’articolo1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio1993, n. 148, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, esuccessive modificazioni, e le risorse di cuiall’articolo 1, comma 8-ter, del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, conmodificazioni, dalla legge 3 agosto 2009,n. 102;

b) quanto all’articolo 4, comma 1, eall’articolo 5, mediante corrispondente ri-duzione, a decorrere dall’anno 2011, dellostanziamento del fondo speciale di partecorrente iscritto, ai fini del bilancio trien-nale 2011-2013, nell’ambito del pro-

gramma « Fondi di riserva e speciali »della missione « Fondi da ripartire » dellostato di previsione del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze per l’anno 2011, alloscopo parzialmente utilizzando l’accanto-namento relativo al Ministero medesimo;

c) quanto all’articolo 4, comma 2,parzialmente utilizzando le risorse deri-vanti dal Fondo istituito nello stato diprevisione del Ministero dello sviluppoeconomico, ai sensi dell’articolo 2, comma547, della legge 24 dicembre 2007, n. 244,a valere sulle risorse del Fondo per le areesottoutilizzate di cui all’articolo 61 dellalegge 27 dicembre 2002, n. 289, e succes-sive modificazioni;

d) quanto all’articolo 6, parzialmenteutilizzando le risorse derivanti dal Fondoper la finanza d’impresa di cui all’articolo1, comma 847, della legge 27 dicembre2006, n. 296, e dal Fondo per interventistrutturali di politica economica, di cuiall’articolo 16, comma 2, del decreto-legge1o luglio 2009, n. 78, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 3 agosto 2009,n. 102, e successive modificazioni;

e) quanto all’articolo 7, commi 1 e 2,parzialmente utilizzando le maggiori en-trate derivanti dall’applicazione dell’arti-colo 11 della presente legge;

f) quanto all’articolo 7, comma 4,parzialmente utilizzando le risorse deri-vanti dal Fondo per la finanza d’impresadi cui all’articolo 1, comma 847, dellalegge 27 dicembre 2006, n. 296.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 37 — Commissioni riunite X e XI

I COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

S O M M A R I O

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili(IRENA), fatto a Bonn il 26 gennaio 2009. C. 4624 Governo (Parere alla III Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

ALLEGATO 1 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

Disposizioni concernenti il limite di altezza per l’ammissione ai concorsi per il reclutamentodelle Forze armate. Nuovo testo unificato C. 3160 Schirru ed abb. (Parere alla IVCommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

ALLEGATO 2 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anchea sostegno della candidatura dell’Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo ointernazionale. Nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissionepermanente del Senato, e abb. (Parere alla VII Commissione) (Seguito dell’esame econclusione – Parere favorevole con condizione ed osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

ALLEGATO 3 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135,in materia di spettacolo viaggiante e di parchi di divertimento, nonché alla legge 27 luglio1978, n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche. Nuovotesto C. 3428 Aprea (Parere alla VII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno e disposizioni per ilpotenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di Vagno, per laconservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.Nuovo testo C. 4333 Distaso (Parere alla VII Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

ALLEGATO 4 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese. C. 98-B La Loggia e abb.,approvata in un testo unificato dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XCommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

ALLEGATO 5 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizioni di esperti della materia nell’ambito dell’esame dei progetti di legge C. 3466 Amici,C. 3528 Mosca, C. 4254 Lorenzin, C. 4271 Anna Teresa Formisano e C. 4415 Governo« Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consiglie nelle giunte delle regioni e degli enti locali » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione) (Esame e conclusione –Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

ALLEGATO 6 (Relazione approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 38 — Commissione I

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per favorire la ricerca delle persone scomparse e istituzione del Fondo disolidarietà per i familiari delle persone scomparse. Testo base C. 4568 approvata, in untesto unificato, dalla 1a Commissione permanente del Senato, C. 705 Villecco Calipari,C. 3214 Carlucci, C. 3728 Carlucci e C. 4187 Galati (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . 52

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 13.50.

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia

internazionale per le energie rinnovabili (IRENA),

fatto a Bonn il 26 gennaio 2009.

C. 4624 Governo.

(Parere alla III Commissione)

(Esame e conclusione – Parere favorevole)

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Doris LO MORO (PD), relatore, illustrail disegno di legge in titolo, volto a rati-ficare ed a dare esecuzione allo Statutodell’Agenzia internazionale per le energierinnovabili (IRENA), fatto a Bonn il 26gennaio 2009.

Considerato che si tratta di materia dicompetenza legislativa esclusiva delloStato e visto che non sussistono profiliproblematici dal punto di vista costituzio-nale, formula una proposta di parere fa-vorevole (vedi allegato 1).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel relatore.

Disposizioni concernenti il limite di altezza per

l’ammissione ai concorsi per il reclutamento delle

Forze armate.

Nuovo testo unificato C. 3160 Schirru ed abb.

(Parere alla IV Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Maria Elena STASI (PT), relatore, illu-stra l’articolo unico del nuovo testo uni-ficato delle proposte di legge C. 3160 edabb., composto da tre commi, che recatalune disposizione volte a modificare l’at-tuale normativa concernente il requisitodell’altezza per l’accesso ai ruoli del per-sonale delle Forze armate, della Polizia distato, del Corpo nazionale dei vigili delfuoco, del Corpo della Guardia di finanzae del Corpo forestale dello Stato, alloscopo di sostituire tale requisito con undiverso criterio di valutazione fondato su« parametri fisici correlati alla composi-zione corporea, alla forza muscolare e allamassa metabolicamente attiva, secondo letabelle stabilite dal regolamento ».

Ricorda che, come più volte precisatonel corso dell’esame in Commissione, lafinalità del provvedimento è quello dieliminare un ostacolo che pregiudica difatto l’accesso alla carriera militare a tutticoloro che, pur intenzionati a servire laPatria, vantano un’altezza inferiore ai li-miti attualmente vigenti, individuando uncriterio più elastico che, preso atto dellaspecificità di ciascuna forza armata, con-senta di sfruttare al meglio le potenzialitàdi ciascun candidato in una cornice rego-lamentare certa, ma di contenuti flessibili.

Rileva, nello specifico, che il comma 1del testo in esame modifica la lettera d)dell’articolo 635 del codice dell’ordina-mento militare inserendo il sopra richia-mato nuovo parametro in sostituzione del-l’attuale previsione normativa in base allaquale per l’ammissione ai concorsi per ilreclutamento nelle Forze armate occorrerientrare nei limiti di altezza stabiliti nelregolamento.

In conseguenza di tale modifica, ilsuccessivo comma 2 affida ad un apposito

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 39 — Commissione I

regolamento interministeriale il compito diuniformare al nuovo parametro le dispo-sizioni del regolamento di cui al decretodel Presidente della Repubblica n. 90 del2010 che attualmente disciplina i requisitigenerali per il reclutamento nelle Forzearmate

Il citato comma 2 stabilisce, poi, tempie modalità di adozione del regolamentoprevedendo, in particolare, che tale prov-vedimento dovrà essere adottato entro tremesi dalla data di entrata in vigore dellalegge, su proposta dei Ministri della difesa,dell’interno, dell’economia e delle finanzee delle politiche agricole, alimentari eforestali, di concerto con il Ministro dellasalute e con il Ministro per le pari op-portunità. Lo schema di regolamento do-vrà essere trasmesso alle Camere perl’espressione del parere delle Commissionicompetenti per materia. Il parere dovràessere espresso entro trenta giorni dalladata di trasmissione. Decorso tale termine,il regolamento potrà essere comunqueadottato.

Per quanto riguarda, poi, l’accesso airuoli del personale della Polizia di stato,del Corpo nazionale dei vigili del fuoco,del Corpo della Guardia di finanza e delCorpo forestale dello Stato, il successivocomma 3 del nuovo testo unificato disponel’abrogazione degli articoli 3, 4 e 5 delDecreto del Presidente del Consiglio deiministri n. 411 del 1987 che attualmenteprevedono specifici limiti di altezza per lapartecipazione ai concorsi per l’accesso aicitati ruoli ed affida al medesimo regola-mento di cui al precedente comma 2 ilcompito di determinare i relativi parame-trici di accesso in conformità alle nuoveprevisioni stabilite dal provvedimento inesame.

In relazione al requisito dell’altezza neipubblici concorsi, ritiene opportuno segna-lare che la Corte costituzionale, nella sen-tenza n. 163 del 1993, ha ritenuto che« l’adozione di un trattamento giuridicouniforme – cioè la previsione di un re-quisito fisico per l’accesso al posto dilavoro, che è identico per gli uomini e perle donne, – è causa di una « discrimina-zione indiretta » a sfavore delle persone di

sesso femminile, poiché svantaggia questeultime in modo proporzionalmente mag-giore rispetto agli uomini, in considera-zione di una differenza fisica statistica-mente riscontrabile e obiettivamente di-pendente dal sesso. La Corte ha conse-guentemente dichiarato l’illegittimitàcostituzionale – per contrasto con l’arti-colo 3, che sancisce il principio di ugua-glianza, e con gli articoli 37 e 51, chestabiliscono il principio di parità di trat-tamento tra uomini e donne nei rapportidi lavoro e nell’accesso ai pubblici uffici,della Costituzione – dell’articolo 4, n. 2,della legge della Provincia autonoma diTrento 15 febbraio 1980, n. 3, nella partein cui prevedeva, tra i requisiti per l’ac-cesso alle carriere direttive e di concettodel ruolo tecnico del servizio antincendidella Provincia di Trento, il possesso diuna statura fisica minima indifferenziataper uomini e donne.

Formula, in conclusione, una propostadi parere favorevole (vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel relatore.

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrut-

turazione di impianti sportivi e stadi anche a

sostegno della candidatura dell’Italia a manifesta-

zioni sportive di rilievo europeo o internazionale.

Nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato

dalla 7a Commissione permanente del Senato, e abb.

(Parere alla VII Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione ed osservazioni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento rinviato nella seduta del 25ottobre 2011.

Isabella BERTOLINI, presidente, ri-corda che nella seduta di ieri era statopresentato un parere favorevole con os-servazioni sul quale vi era stata la richie-sta di una ulteriore riflessione per valutarese formulare alcuni rilievi come condizionianziché come osservazioni.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 40 — Commissione I

Al riguardo, tenuto conto che la pro-posta di parere già reca una serie artico-lata di considerazioni e di rilievi e che daparte della Commissione di merito –presso la quale sono state avviate le pro-cedure per il trasferimento alla sede legi-slativa del provvedimento in titolo – vi èla consapevolezza della necessità di svol-gere ulteriori valutazioni rispetto ad alcuniprofili del testo, ritiene opportuno, sosti-tuendo il relatore impossibilitato a parte-cipare alla seduta odierna, confermare ilparere con osservazioni formulato nellaseduta di ieri.

Alessandro NACCARATO (PD) prendeatto di quanto evidenziato dal presidente.Prospetta peraltro la possibilità di formu-lare come condizione l’osservazioni di cuialla lettera c) della proposta di parerepresentata nella seduta di ieri, trattandosidi un profilo particolarmente rilevante cherischia di andare in aperto contrasto ri-spetto alle direttive comunitarie in materiadi appalti.

Pierguido VANALLI (LNP) si associaalle considerazioni testé espresse dal col-lega Naccarato.

Isabella BERTOLINI, presidente, presoatto di quanto emerso dal dibattito, rifor-mula conseguentemente la propria propo-sta di parere (vedi allegato 3).

Nessun altro chiedendo di intervenire,il Comitato approva la proposta di pareredel presidente.

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e

all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135, in

materia di spettacolo viaggiante e di parchi di

divertimento, nonché alla legge 27 luglio 1978,

n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, tea-

trali e cinematografiche.

Nuovo testo C. 3428 Aprea.

(Parere alla VII Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Maria Piera PASTORE (LNP), relatore,illustra la proposta di legge in titolo, cheapporta modifiche alla legge n. 392 del1978 ed esclude l’applicazione di altredisposizioni vigenti alle attività di spetta-colo e alle strutture in cui si svolgonospettacoli.

Segnala che, a differenza di quantoindica il titolo, – a seguito dell’esame insede referente, che ha portato alla stesuradi un nuovo testo – non reca, invece,modifiche alla legge n. 337 del 1968, néall’articolo 7 della legge n. 135 del 2001.Evidenzia tuttavia che l’articolo 1 fa rife-rimento ad un ambito già trattato dell’ar-ticolo 1 della legge n. 337 del 1968, in baseal quale lo Stato riconosce la funzionesociale dei circhi equestri e dello spetta-colo viaggiante e sostiene il settore.

Con l’articolo 1 del testo in esame sidispone il riconoscimento del valore nonsolo sociale, ma anche culturale e ricrea-tivo, dello stesso spettacolo viaggiante,nonché dei parchi permanenti di diverti-mento, e si estende il riferimento ai circhi,non più limitato a quelli equestri. Il so-stegno delle relative attività fa capo allaRepubblica.

Segnala pertanto l’opportunità che laCommissione di merito valuti l’esigenza dicoordinare l’articolo 1 della legge n. 337del 1968 con l’articolo 1 del testo inesame.

Si sofferma quindi sull’articolo 2, cheesclude le attività di spettacolo di strada,di cui alla sezione VI dell’elenco previstodall’articolo 4 della legge n. 337 del 1968,dal campo di applicazione del decreto delMinistro dell’interno 18 maggio 2007, chefissa requisiti da osservare a fini di sicu-rezza.

Ricorda, in particolare, che il sopracitato articolo 4 ha previsto l’istituzione,presso il Ministero del turismo e dellospettacolo, di un elenco delle attività spet-tacolari, dei trattenimenti (esclusi gli ap-parecchi automatici e semiautomatici) edelle attrazioni, con l’indicazione delleparticolarità tecnico-costruttive, delle ca-ratteristiche funzionali e della denomina-zione. L’elenco è approvato con decretodel Ministro del turismo e dello spettacolo,

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 41 — Commissione I

di concerto con il Ministro dell’interno, suparere conforme della Commissione con-sultiva per le attività circensi e lo spetta-colo viaggiante ed è periodicamente ag-giornato. Esso è stato approvato con de-creto ministeriale 23 aprile 1969 ed è statoripetutamente aggiornato: l’ultimo aggior-namento è avvenuto con decreto ministe-riale 11 maggio 2009. Le attività per lequali si intende disporre l’esclusione dal-l’applicazione del decreto ministeriale 18maggio 2007 sono quelle svolte « senzal’impiego di palcoscenico, di platea e ap-prezzabili attrezzature, con il pubblicodisposto in cerchio, ovvero svolte in modoitinerante con il pubblico in movimento,grazie alle sole capacità attoriali degliartisti, ovvero attraverso l’impiego di « mi-nimi » strumenti ad uso esclusivo degliartisti », con un numero di addetti scrit-turati nell’attività inferiore ad 8 e unnumero di rappresentazioni eseguite nel-l’arco dell’anno inferiore a 150.

La relazione illustrativa al provvedi-mento evidenzia che laddove la compo-nente artistica è prevalente rispetto agliattrezzi utilizzati, come nel caso degliartisti di strada, non è possibile predi-sporre la documentazione tecnica richiestadal decreto ministeriale 18 maggio 2007,che è rivolto a garantire la sicurezza diattività esercitate mediante macchinaricomplessi, come ottovolanti o ruote pano-ramiche.

Il decreto ministeriale di cui si escludel’applicazione stabilisce, fra l’altro, cheogni nuova attività di spettacolo viag-giante, fatti salvi gli adempimenti previstida specifiche regole tecniche di preven-zione incendi, deve essere, ai fini dellasicurezza, progettata, costruita, collaudataed utilizzata secondo quanto previstodalle norme di buona tecnica emanatedagli organismi di normalizzazione na-zionali o europei o, in assenza, da stan-dard di buona tecnica di riconosciutavalidità. Inoltre, essa, prima di essereposta in esercizio, deve essere registratapresso il comune nel cui ambito terri-toriale è avvenuta la costruzione o èprevisto il primo impiego o è presente lasede sociale del gestore – previo parere

della commissione comunale o provin-ciale di vigilanza sui locali di pubblicospettacolo – ed essere munita di uncodice identificativo rilasciato dal mede-simo comune. Lo stesso procedimento èprevisto per le attività già esistenti, non-ché per quelle esistenti in altri Statimembri dell’Unione europea, in Turchiao in un Paese EFTA (Associazione eu-ropea di libero scambio) firmatario del-l’accordo sullo Spazio economico euro-peo.

Ritiene pertanto opportuno svolgereun’attenta riflessione sulla previsione dicui all’articolo 2, considerato che la tuteladella sicurezza va assicurata a prescinderedal numero e dalla tipologia degli elementiin questione.

Illustra quindi l’articolo 3 del testo inesame che, attraverso novelle agli articoli27 e 28 della legge n. 392 del 1978 (co-siddetta legge sull’equo canone), si pro-pone un duplice obiettivo.

Il primo è quello di estendere alle salecinematografiche la disciplina sulla du-rata delle locazioni attualmente previstaper le attività alberghiere e per quelleteatrali. Al contempo, peraltro, il nuovotesto esclude le attività alberghiere, non-ché l’esercizio di imprese assimilate aisensi dell’articolo 1786 del codice civile,dalla disciplina sul termine di locazionenovennale recata dall’articolo 27 dellalegge n. 392 del 1978.

La relazione illustrativa sottolinea chel’intervento appare necessario al fine dicorreggere una disparità di trattamentovenutasi a creare in occasione dell’appro-vazione della legge n. 9 del 2007 con laquale, modificando il terzo comma delcitato articolo 27 ed il primo commadell’articolo 28, la durata minima di 9anni della locazione di immobili adibiti adattività alberghiere, così come il rinnovotacito per analogo periodo, era stata estesasoltanto agli immobili adibiti ad eserciziodi attività teatrali.

L’articolo 7 della citata legge n. 9 del2007, estendendo ai teatri la disciplina difavore prevista per i locatari che svolgonoattività alberghiera, ha tenuto conto, oltreche di una esigenza di promozione delle

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 42 — Commissione I

attività teatrali e culturali nel Paese, anchedel fatto che la speciale disciplina dettatadalla legge sugli affitti degli immobili ur-bani a favore di esercenti di attività al-berghiere muoveva dalla considerazionedel lungo periodo necessario per garantirel’ammortamento degli investimenti effet-tuati per questo genere di attività (ladurata minima per le locazioni di immo-bili urbani adibiti ad attività commercialie industriali è, invece, di 6 anni). Inoltre,rispetto alla situazione esistente nel 1978,le normative che si sono succedute in temadi sicurezza hanno reso sempre più one-rosa la realizzazione di strutture destinateallo svolgimento dell’attività teatrale, giu-stificando così una maggior durata minimadella locazione.

La relazione illustrativa formula lestesse considerazioni per l’inclusione delleattività cinematografiche evidenziando,inoltre, che, spesso, molte strutture sonoutilizzate contemporaneamente sia perl’una che per l’altra forma di spettacolo.

L’ulteriore obiettivo dell’articolo 3 –come indicato dalla relazione illustrativa –è quello di rimediare ad una « dimenti-canza » del legislatore che, in forza di unainterpretazione letterale delle citate normedella legge n. 392 del 1978, ha generato difatto una disparità di trattamento traesercenti la medesima attività imprendito-riale. Infatti, gli articoli 27 e 28 fanno,attualmente, letterale riferimento alla con-duzione dell’immobile adibito ad attivitàalberghiera o teatrale (ed ora, in virtùdella novella in esame, cinematografica) inforza del solo contratto di locazione,escludendo dalla disciplina di maggior fa-vore relativa alla durata minima del con-tratto ed alla sua rinnovazione tacita gliimprenditori che, invece, possono con-durre l’immobile in forza di diverso titolocontrattuale. L’esempio più rilevante ecomune nella prassi (citato anche nellarelazione alla proposta di legge) è quellodell’affitto di azienda: chi conduce unimmobile per attività teatrale o cinemato-grafica in virtù di tale titolo risultaescluso, infatti, dalla disciplina dettata perchi conduce l’immobile grazie ad un con-tratto di locazione.

Mentre il contratto di locazione ha adoggetto il solo godimento dell’immobile(sarà poi il conduttore ad adibirlo, adesempio, ad attività teatrale o cinemato-grafica) dietro pagamento di un canone, ilcontratto di affitto concerne il godimentodi una cosa produttiva e ricomprendeanche il dovere di gestione della cosamobile o immobile affittata (ad esempio:teatro, cinema, eccetera). In particolare,l’affitto di azienda è un contratto con ilquale un soggetto consente a un terzo ildiritto di utilizzare la propria azienda oimpresa dietro il corrispettivo di un ca-none. L’istituto è previsto dall’articolo2562 del codice civile che rinvia al prece-dente articolo 2561 che disciplina l’usu-frutto dell’azienda; pertanto, sia all’affit-tuario che all’usufruttuario si applica lamedesima disciplina. Il contratto di affittopuò riguardare l’intera azienda, piùaziende possedute dallo stesso imprendi-tore o un solo ramo dell’attività. Il codiceprevede una serie di poteri-doveri in capoall’affittuario in maniera che questi abbiala libertà operativa per gestire l’impresa,ma nello stesso tempo tutela l’interesse dellocatore affinché non sia menomata l’ef-ficienza dell’azienda che dovrà ritornare asua disposizione alla scadenza del con-tratto. Pertanto l’affittuario deve operaresotto la ditta che contraddistinguel’azienda; deve gestire l’azienda senza mo-dificarne la destinazione e in modo daconservare l’efficienza dell’organizzazionee degli impianti, oltre alle normali dota-zioni di scorte.

Per ovviare a tali discrasie, l’articolo 3precisa che la conduzione (minima noven-nale) di immobili o aziende adibiti a teatroo cinema (e non più ad albergo) può aversiin base a qualsiasi titolo contrattuale.

Lo stesso obiettivo si intende perseguireanche per la conduzione, per la previstadurata minima di 6 anni, degli immobiliconsiderati dal primo comma dell’articolo27 della legge n. 392 del 1978.

Al riguardo, rileva come il testo incommento non tenga conto della modi-fica del primo comma dell’articolo 27della legge n. 392 del 1978 operata dalcomma 1 dell’articolo 52 del decreto

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 43 — Commissione I

legislativo n. 79 del 2011 e che, pertanto,è necessario riformulare la novella nonriferendola all’alinea del primo commache non esiste più. Il testo vigente, infatti,recita: « La durata delle locazioni e su-blocazioni di immobili urbani non puòessere inferiore a sei anni se gli immobilisono adibiti ad una delle attività appressoindicate industriali, commerciali e arti-gianali di interesse turistico, quali agenziedi viaggio e turismo, impianti sportivi ericreativi, aziende di soggiorno ed altriorganismi di promozione turistica e si-mili ».

Evidenzia altresì che con le modificheapportate all’articolo 27, terzo comma,della legge n. 392 del 1978, scompare ilriferimento alle attività alberghiere, men-tre nell’articolo. 28 della stessa legge, checoncerne la rinnovazione del contratto, lestesse attività continuano ad essere consi-derate. Ritiene pertanto necessario chie-dere alla Commissione di merito di effet-tuare un coordinamento tra le due dispo-sizioni.

Si sofferma infine sull’articolo 4 che, alcomma 1, esclude le strutture tradizionalidi pubblico spettacolo ove si svolgonoattività cinematografiche, teatrali, musi-cali, di danza e circense dall’applicazionedella disciplina in materia di impiego dipersonale di controllo delle attività diintrattenimento o di spettacolo in luoghiaperti al pubblico o in pubblici esercizi, laquale prevede che in tali luoghi sia im-piegato esclusivamente personale iscrittoin appositi elenchi tenuti dai prefetti.

Ricorda che i commi da 7 a 13 del-l’articolo 3 della legge n. 94 del 2009,disciplinano i servizi di controllo (anche atutela dell’incolumità dei presenti) delleattività di intrattenimento o di spettacoloin luoghi aperti al pubblico o in pubbliciesercizi, prevedendo che vi sia impiegatoesclusivamente personale iscritto in appo-siti elenchi tenuti dai prefetti. È espres-samente escluso che l’espletamento di taliservizi comporti l’attribuzione di pubbli-che qualifiche ed è esplicitamente vietatol’uso di armi, di oggetti atti ad offenderee di qualunque strumento di coazionefisica.

Ai sensi del comma 9, spetta a undecreto del Ministro dell’interno stabilire irequisiti per l’iscrizione nell’elenco degliaddetti ai servizi di controllo delle attivitàdi intrattenimento o di spettacolo, le mo-dalità per la selezione e la formazione delpersonale, gli ambiti applicativi e il rela-tivo impiego.

Nella direttiva del Ministero dell’in-terno – Dipartimento per la pubblicasicurezza del 17 novembre 2010 vieneesplicitamente definitivo l’ambito opera-tivo delle citate disposizioni: « Dalla letturacongiunta degli articoli 1 e 4 del decretoministeriale 6 ottobre 2009 si evince che ledisposizioni contenute nel provvedimentosi applicano alle attività di spettacolo inluogo aperto al pubblico (ad esempio con-certi musicali negli impianti sportivi, par-chi di divertimento), nei locali di pubblicospettacolo e intrattenimento, indipenden-temente dalla tipologia di attività svolta(ad esempio discoteche, cinema, teatri), enei locali che svolgono anche in manieraoccasionale attività d’intrattenimento espettacolo ». La medesima direttiva peral-tro sottolinea il « minore impatto per l’or-dine e la sicurezza pubblica » di attivitàquali quelle dei cinema e dei teatri, spe-cificando che per tali attività le prescri-zioni del decreto andranno a regolamen-tare esclusivamente il servizio di quellaparte di personale cui « potranno essereattribuiti compiti di responsabilità di salae coordinamento delle maschere ».

Con esclusivo riguardo allo svolgimentodi attività musicali effettuate in spazi tra-dizionali aperti al pubblico l’articolo 4,comma 2, demanda ad un decreto delministero dell’interno, previo parere dellecommissioni parlamentari competenti,l’individuazione delle modalità per la se-lezione, formazione e impiego del perso-nale addetto ai servizi di controllo.

L’articolo 5 dispone che in via tran-sitoria i contratti di locazione che hannoscadenza successiva alla data di entratain vigore della legge sono prorogati didiritto per un termine minimo di 9 anniche decorre dalla data della scadenzafissata fra le parti, salvi i casi di sfrattoper morosità o dichiarata inadempienza.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 44 — Commissione I

Segnala quindi come l’articolo 5, dispo-nendo in via transitoria la proroga didiritto dei contratti di locazione, non spe-cifica ulteriormente l’ambito di applica-zione della norma.

Ritiene quindi opportuno che vengaprecisato se la stessa, come sembrerebbedesumibile dal contesto, si applica solo aicontratti di locazione oggetto del terzocomma dell’articolo 27 della legge n. 392del 1978, come modificato dal testo inesame.

Il secondo periodo del medesimocomma dispone l’applicazione delle normecontenute nella proposta in esame allascadenza della proroga di diritto o deltermine maggiore fissato dalle parti. Daciò sembrerebbe desumersi che le partipossano stabilire solo un termine supe-riore a quello fissato con la proroga didiritto (nove anni).

Segnala, al contempo, l’esigenza di va-lutare attentamente tali disposizioni, checomportano una limitazione dell’autono-mia contrattuale delle parti, considerandoin particolare se non risultino compressi idiritti del locatore alla luce dei principicostituzionali di cui all’articolo 42, comma1, con riferimento al diritto di proprietàdel locatore e alla connessa facoltà digodimento dell’immobile.

Ricorda, al riguardo, che con la sen-tenza n. 108 del 1986 la Corte costitu-zionale, dichiarando l’incostituzionalità diuna disposizione (l’articolo 2, commaprimo, della legge 25 luglio 1984, n. 377)che disponeva la proroga ex lege di con-tratti di locazione relativi ad immobilinon destinati ad uso abitativo, ha spe-cificato che: « la proprietà privata, rico-nosciuta e garantita dall’articolo 42,comma secondo, della Costituzione (inarmonia con il principio sancito anchenell’articolo 17 della Dichiarazione uni-versale dei diritti dell’uomo), può esserelegittimamente compressa dal legislatoreordinario solo quando esiga la necessitàdi soddisfare un interesse generale, nelche si sostanzia il limite della « funzionesociale », ne consegue che il regime vin-colistico delle locazioni di immobili ur-bani intanto risulta conforme alla Costi-

tuzione in quanto abbia un caratteretemporaneo e straordinario, essendo al-trimenti incompatibile, se ulteriormenteprotratto dopo vari decenni di vigenza,con la tutela attribuita a detto diritto, ela violazione di un diritto costituzional-mente garantito non può d’altra parteescludersi sol perché essa sia temporal-mente limitata ».

La Corte costituzionale ha altresì avutomodo di esprimersi in merito alla costi-tuzionalità di una disposizione (dall’arti-colo 11, comma 2-bis, del decreto-leggen. 333 del 1992, inserito dalla legge diconversione n. 359 del 1992) che dispo-neva la proroga automatica dei contratti dilocazione, con la sentenza n. 323 del 1993.In tale sentenza la Corte ha ritenuto lalimitazione alla facoltà di godimento delbene determinata per il proprietario dallaproroga biennale delle locazioni non con-trastante con l’articolo 42 della Costitu-zione. Le motivazioni addotte vertevanoperò in primo luogo sulle considerazioniin merito al particolare contesto norma-tivo nel quale la proroga è inserita. Inquesta materia la Corte ha precisato che« la straordinaria e temporanea prorogadelle locazioni è compatibile con i precetticostituzionali che riconoscono e garanti-scono la proprietà privata, purché la li-mitazione sia contenuta entro un ristrettospazio temporale » (sentenza n. 3 del1976) e sia dettata da « rilevanti esigenzesociali, senza che si realizzi una definitivaed irreversibile compressione della facoltàdi godimento del proprietario « (sentenzan. 225 del 1976); « la proroga è altresìgiustificata se destinata a realizzare unanello di congiunzione con una nuovadisciplina da attuare gradualmente » (sen-tenza n. 89 del 1984).

Per quanto attiene in particolare alrapporto tra proroga di diritto ed esigenzao necessità del locatore di diretta utiliz-zazione dell’immobile la Corte ribadisce ilprincipio di necessaria applicazione delrecesso, specificando che la « proroga exlege, può essere impedita, anche nel suoulteriore corso, quando ricorrano le spe-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 45 — Commissione I

cifiche e comprovate esigenze del locatore,nei casi ed alle condizioni che la stessalegge prevede ».

Andrebbe quindi a suo avviso valutatal’opportunità, nell’articolo 5 del testo inesame, di esplicitare se ed in quale modosiano fatte salve eventuali comprovate esi-genze del locatore.

Ricorda, infine, quanto alle competenzelegislative dello Stato e delle regioni, che ilsettore dello spettacolo non è esplicita-mente menzionato all’articolo 117 dellaCostituzione, Questo, però, secondo laCorte costituzionale, non significa che lamateria debba essere fatta rientrare traquelle di competenza residuale delle re-gioni. Piuttosto, in base all’interpretazioneofferta dalla Corte, le attività di sostegnodello spettacolo sono riconducibili allapromozione e organizzazione delle attivitàculturali di cui al terzo comma dell’arti-colo 117 della Costituzione, come taleaffidata alla potestà legislativa concorrente(sentenze n. 255 del 2004 e n. 285 del2005).

Per quanto attiene alle disposizioni dicui all’articolo 2 che esclude le attività dispettacolo di strada dal campo di appli-cazione della normativa che fissa requisitida osservare a fini di sicurezza, attenendoa profili di sicurezza delle costruzioni edegli impianti, collegati ad aspetti di pub-blica incolumità, esse appaiono riconduci-bili alla materia della sicurezza, di com-petenza esclusiva dello Stato, ai sensi del-l’articolo 117, secondo comma, lettera h),della Costituzione La materia della sicu-rezza infatti, secondo la giurisprudenzadella Corte costituzionale « non si esauri-sce nell’adozione di misure relative allaprevenzione e repressione dei reati, macomprende la tutela dell’interesse generalealla incolumità delle persone, e quindi lasalvaguardia di un bene che abbisogna diuna regolamentazione uniforme su tutto ilterritorio nazionale » (sentenza n. 21 del2010).

Nella citata sentenza n. 21 del 2010 laCorte esclude quindi che la sicurezzadelle costruzioni possa essere ricompresanella materia del « governo del territo-rio », nel cui ambito rientrano gli usi

ammissibili del territorio e la localizza-zione di impianti o attività (sentenzen. 307 del 2003, n. 336 e n. 383 del2005, n. 237 del 2009).

Sono altresì riconducibili alla materiadella sicurezza, di competenza esclusivadello Stato, le disposizioni di cui all’ar-ticolo 4 che esclude le strutture ove sisvolgono attività cinematografiche, tea-trali, musicali, di danza e circense dal-l’applicazione della disciplina in materiadi impiego di personale iscritto in appo-siti elenchi tenuti dai prefetti per ilcontrollo delle attività di intrattenimentoo di spettacolo.

Rileva quindi che ulteriori disposizioni,di cui agli articoli 3 e 5, sulla disciplinadella conduzione di immobili o aziendeadibiti a teatro o cinema, sono ricondu-cibili alla materia « ordinamento civile »che il secondo comma, lettera l) dell’arti-colo 117 della Costituzione attribuisce allacompetenza esclusiva dello Stato.

In conclusione, tenuto conto dei nume-rosi aspetti da segnalare alla Commissionedi merito, ritiene opportuno rinviare laformulazione della proposta di parere allaprossima seduta, in modo da poter svol-gere ulteriori approfondimenti e da tenereconto dell’eventuale dibattito.

Isabella BERTOLINI, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe

Di Vagno e disposizioni per il potenziamento della

biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di

Vagno, per la conservazione della memoria del

deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.

Nuovo testo C. 4333 Distaso.

(Parere alla VII Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazione).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO(PdL), relatore, illustra il nuovo testo del

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 46 — Commissione I

disegno di legge in titolo, evidenziando chele disposizioni da esso recate sono ricon-ducibili alla materia « promozione e orga-nizzazione di attività culturali », che ilterzo comma dell’articolo 117 della Costi-tuzione attribuisce alla competenza legi-slativa concorrente tra lo Stato e le re-gioni.

Ricorda, altresì, che l’articolo 9 dellaCostituzione prevede che la Repubblicapromuove lo sviluppo della cultura e tutelail patrimonio storico e artistico della Na-zione.

Segnala pertanto l’esigenza che la Com-missione di merito valuti l’inserimento diprevisioni che consentano un maggiorecoinvolgimento della regione, fermo re-stando che la regione Puglia è socio or-dinario della Fondazione Di Vagno,

Evidenzia altresì l’opportunità di pre-vedere un maggiore coordinamento traquanto disposto dal comma 5 dell’articolo1 – che attribuisce alla Fondazione lafacoltà di decidere se ripartire la sommain più premi – con quanto stabilito dalcomma 1 dell’articolo 3 che, pur facendoesplicitamente salvo quanto disposto dal-l’articolo 1, comma 5, secondo periodo, fariferimento a « i vincitori del premio ».

Formula, in conclusione, una propostadi parere favorevole con un’osservazione(vedi allegato 4).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel relatore.

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto

delle imprese.

C. 98-B La Loggia e abb., approvata in un testo

unificato dalla Camera e modificata dal Senato.

(Parere alla X Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO(PdL), relatore, ricorda che il provvedi-mento all’esame del Comitato è già stato

discusso dalla Camera in prima lettura evi torna ora, dopo l’esame del Senato, perla valutazione delle sole parti modificatedal Senato. Sul primo testo sottoposto allasua attenzione, questo Comitato avevaespresso un parere favorevole con alcuneosservazioni che ponevano in luce alcuniprofili critici o deboli del testo stesso. Lequestioni toccate dalle osservazioni delComitato possono dirsi superate a seguitodelle modifiche introdotte prima dall’As-semblea della Camera e poi dal Senato. Iltesto trasmesso dal Senato non presentapertanto profili problematici per quantoattiene alle competenze della Commissioneaffari costituzionali.

Ricorda, tra l’altro, che la discussionein prima lettura alla Camera si è conclusail 15 marzo 2011 con l’approvazione dellaproposta all’unanimità. Al Senato l’esamesi è concluso il 20 ottobre con l’approva-zione, anche questa volta all’unanimità, diun nuovo testo.

Per quanto riguarda il contenuto, ilprovvedimento è volto a stabilire i dirittifondamentali delle imprese definendone lostatuto giuridico, con particolare riferi-mento alle micro, piccole e medie impreserelativamente alle quali si intendono re-cepire le indicazioni contenute nello SmallBusiness Act adottato a livello comunita-rio.

Il Capo I (articoli da 1 a 5) disciplinale finalità e i principi della legge.

Più in particolare tra le finalità èprevisto il sostegno per l’avvio di nuoveimprese, in particolare da parte dei gio-vani e delle donne; la valorizzazione delpotenziale di crescita, di produttività e diinnovazione delle imprese, con partico-lare riferimento alle micro, piccole emedie imprese; e, infine, l’adeguamentodell’intervento pubblico alle esigenze dellemicro, piccole e medie imprese (artico-lo 1).

Tra i principi che concorrono a definirelo statuto sono elencati, tra l’altro: lalibertà di iniziativa economica e concor-renza; la semplificazione burocratica; laprogressiva riduzione degli oneri ammini-strativi a carico delle imprese; il dirittodelle imprese all’accesso al credito infor-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 47 — Commissione I

mato, corretto e non vessatorio; e, infine,misure di semplificazione amministrativa(articolo 2, modificato dal Senato). Inparticolare, il Senato è intervenuto inse-rendo il comma 2 che dispone che iprincipi generali elencati dall’articolo 2sono volti prevalentemente a garantire alleimprese condizioni di equità funzionale,operando interventi di tipo perequativoper le aree sottoutilizzate, nel rispetto deiprincipi fissati dall’articolo 107 del Trat-tato sul funzionamento dell’UE. Tale af-fermazione è poi stata ribadita anchedall’articolo 16, comma 4.

È previsto anche il principio della li-bertà di associazione tra imprese; le as-sociazioni dovranno integrare i propri sta-tuti con un codice etico (articolo 3, mo-dificato dal Senato). L’articolo 4 attribui-sce la legittimazione ad agire da parte diassociazioni di categoria rappresentate nelsistema delle camere di commercio o nelCNEL sia a tutela di interessi relativi allageneralità degli appartenenti alla categoriaprofessionale, sia a tutela di interessi omo-genei relativi solo ad alcuni appartenenti.L’articolo 5, modificato dal Senato, reca ledefinizioni rilevanti ai fini della legge inesame, tra cui quella di micro, piccole emedie imprese.

Il Capo II (articoli da 6 a 15) disciplinai rapporti tra imprese e istituzioni.

L’articolo 6, modificato dal Senato, pre-vede che Stato, regioni, enti locali ed entipubblici siano tenuti a valutare l’impattodelle iniziative legislative e regolamentarisulle imprese, anche con riguardo allemicro, piccole e medie imprese. Inoltre,nel caso in cui dalle normative possanoderivare oneri informativi e costi ammi-nistrativi per le imprese, l’introduzionedelle stesse debba essere effettuata congradualità e tenendo conto della dimen-sione, del numero degli addetti e delsettore merceologico delle imprese stesse.L’articolo inoltre novella l’articolo 14 dellalegge n. 246 del 2005 in materia di im-patto della regolamentazione (AIR).

Gli articoli 7 e 8 recano misure per lariduzione e trasparenza degli adempimentiamministrativi a carico di cittadini e im-prese. Più in particolare gli atti di natura

regolamentare e amministrativa devonorecare in allegato l’elenco di tutti gli oneriinformativi gravanti sui cittadini e le im-prese (articolo 7); inoltre non possonoessere introdotti nuovi oneri regolatori,informativi o amministrativi senza conte-stualmente ridurne o eliminarne altri. Perciascun onere informativo deve essere poieffettuata una stima dei costi gravanti suidestinatari (articolo 8, modificato dal Se-nato).

L’articolo 9 reca norme dirette allasemplificazione dei procedimenti per l’at-tività di impresa. Più in particolare èprevisto che le pubbliche amministrazionisvolgano la loro attività in modo da ri-durre o eliminare gli oneri meramenteformali e burocratici a carico delle im-prese e che, per il tramite delle camere dicommercio, informino sulla pubblicazionedelle norme per l’esercizio di ciascunatipologia di attività. Il comma 5 novellal’articolo 2630 del codice civile dimez-zando l’entità della sanzione amministra-tiva pecuniaria per l’omessa esecuzione didenunce, comunicazioni e depositi pressoil registro delle imprese; tale sanzione èperaltro ridotta ad un terzo se la comu-nicazione avviene nei 30 giorni successivialla scadenza dei termini.

L’articolo 10, modificato dal Senato,contiene una delega al Governo finalizzataad eliminare i ritardi di pagamento nelletransazioni commerciali, al riordino degliincentivi alle imprese, e infine, alla lorointernazionalizzazione.

L’articolo 11 dispone che le certifica-zioni rilasciate alle imprese da enti auto-rizzati sostituiscono le verifiche delle au-torità competenti, fatte salve eventuali re-sponsabilità penali.

Relativamente all’articolo 12, finaliz-zato a modificare alcune soglie in materiadi contratti pubblici, nel corso dell’esameal Senato sono state soppresse le lettere b)e c) – che recavano disposizioni relativealle soglie per il ricorso alle procedurenegoziata senza bando e ristretta sempli-ficata – poiché su tali disposizioni sonogià intervenute le norme recate dalla let-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 48 — Commissione I

tera l), n. 2), e dalla lettera m) del comma2 dell’articolo 4 del decreto-legge n. 70 del2011.

L’articolo 13, principalmente volto arendere più trasparente l’informazionerelativa agli appalti pubblici d’importoinferiore alle soglie stabilite dall’Unioneeuropea e ai bandi per l’accesso agliincentivi da parte delle micro, piccole emedie imprese, nonché a favorire l’ac-cesso delle micro, piccole e medie im-prese agli appalti pubblici, ha subitolimitate modifiche nel corso dell’esame alSenato. Le modifiche più rilevanti sonostate apportate ai commi 2 e 6. Il comma2, che prescrive alla Pubblica Ammini-strazione (al fine di agevolare l’accessoagli appalti da parte delle micro, piccolee medie imprese) di suddividere gli ap-palti in lotti o lavorazioni ed evidenziarele possibilità di subappalto, è stato in-tegrato al fine di chiarire che ciò deveavvenire senza nuovi o maggiori onerifinanziari e garantendo non la conosci-bilità della corresponsione dei pagamentida parte della stazione appaltante (comeprevedeva il testo approvato dalla Ca-mera), bensì la corresponsione diretta deipagamenti che, inoltre, dovranno essereeffettuati tramite bonifico bancario, ri-portando sullo stesso le motivazioni delpagamento.

Il comma 6, che imponeva alle Pre-fetture – Uffici territoriali del Governo eai commissari di Governo di provvederealla predisposizione di elenchi di impresee fornitori contenenti l’adesione, da partedelle imprese, a specifici obblighi di tra-sparenza e di tracciabilità dei flussi didenaro, di beni e servizi, è stato sop-presso.

L’articolo 14, introdotto dal Senato,prevede la costituzione di un consorzioobbligatorio nel settore dei laterizi (COSL),per ridurre l’impatto ambientale e valo-rizzare la qualità e l’innovazione dei pro-dotti. Il COSL dovrà gestire un fondoalimentato dalle imprese del settore con-sorziate e finalizzato ad incentivare lachiusura delle unità produttive meno ef-ficienti, ed eventualmente a finanziare lespese annuali di ricerca e sviluppo soste-

nute dalle imprese del settore. Il COSL hapersonalità giuridica di diritto privato,senza fini di lucro, e il suo statuto èsottoposto all’approvazione del Ministerodello sviluppo economico, che vigila sulconsorzio.

L’articolo 15, introdotto dal Senato,estende l’applicazione della disposizionerecata dall’articolo 118, comma 3, secondoperiodo, del decreto legislativo n. 163 del2006 (Codice dei contratti pubblici) – cheprevede la sospensione dei pagamenti agliaffidatari che non trasmettono le fatturequietanziate del subappaltatore o del cot-timista entro il termine stabilito – anchealle somme dovute agli esecutori in sub-contratto di forniture con posa in opera lecui prestazioni sono pagate in base allostato di avanzamento lavori o stato diavanzamento forniture.

Il Capo III (articoli da 16 a 17) recadisposizioni relative alle micro, piccole emedie imprese e alle politiche pubbliche.

L’articolo 16, modificato dal Senato,riguarda il ruolo dello Stato nel persegui-mento dell’obiettivo di garantire la com-petitività e la produttività delle micro,piccole e medie imprese e delle reti diimprese. Il comma 1 elenca una serie dimisure tramite le quali lo Stato, ne favo-risce la ricerca e l’innovazione, l’interna-zionalizzazione e la capitalizzazione. Sutale comma l’intervento del Senato è statopiuttosto limitato. Peraltro, l’altro ramodel Parlamento ha mirato a rendere piùoperative le disposizioni dell’articolo pre-scrivendo, con l’introduzione di un comma3, l’adozione di un piano strategico diinterventi predisposto dal Ministro dellosviluppo economico, sentite le regioni.

L’articolo 17, relativo all’istituzione delGarante per le micro, piccole e medieimprese, ha subito alcune modifiche nelcorso dell’esame al Senato, volte princi-palmente ad integrarne le funzioni, con lafinalità, fra l’altro, di potenziarne le atti-vità di monitoraggio circa l’impatto del-l’attività normativa, anche del Governo edelle regioni, e dei provvedimenti ammi-nistrativi sulle micro, piccole e medieimprese. Viene incrementato anche l’inter-scambio tra il Garante e gli enti e le

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 49 — Commissione I

istituzioni interessate, fra cui, principal-mente, Parlamento, Governo ed enti ter-ritoriali.

Il Capo IV, composto dal solo articolo18, riguarda la legge annuale sulle micro,piccole e medie imprese.

Tale articolo, su cui il Senato ha ap-portato solo limitate integrazioni, intro-duce infatti nell’ordinamento la « Leggeannuale per le micro, piccole e medieimprese « , al fine di attuare lo SmallBusiness Act. Il provvedimento, da presen-tare alle Camere entro il 30 giugno di ognianno, è volto a definire gli interventi inmateria per l’anno successivo e reca, oltrea una o più deleghe, norme di immediataapplicazione per favorire e promuovere lemicro, piccole e medie imprese. Al disegnodi legge sarà allegata, oltre a quelle pre-viste dalle disposizioni vigenti, una rela-zione sullo stato di conformità della nor-mativa vigente in materia di imprese ri-spetto ai principi ed obiettivi dello SmallBusiness Act; sull’attuazione degli inter-venti programmati; sulle ulteriori specifi-che misure da adottare per favorire lacompetitività delle micro, piccole e medieimprese, al fine di garantire l’equo svi-luppo delle aree sottoutilizzate.

Il Capo V, composto dal solo articolo19, riguarda le competenze regionali edegli enti locali.

L’articolo 19 prevede che le regionipromuovano la stipula di intese in sede diConferenza Stato-regioni per il coordina-mento delle competenze normative sugliadempimenti amministrativi delle impresee per conseguire livelli ulteriori di libera-lizzazione dell’attività d’impresa.

Il Capo VI, composto dagli ultimi duearticoli, contiene le norme finali: l’articolo20 reca la clausola di neutralità finanzia-ria, mentre l’articolo 21 dispone in meritoall’entrata in vigore (il giorno successivoalla pubblicazione).

In conclusione, formula una propostadi parere favorevole (vedi allegato 5).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel relatore.

La seduta termina alle 14.15.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 26 ottobre 2011.

Audizioni di esperti della materia nell’ambito del-

l’esame dei progetti di legge C. 3466 Amici, C. 3528

Mosca, C. 4254 Lorenzin, C. 4271 Anna Teresa

Formisano e C. 4415 Governo « Disposizioni per

promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di

genere nei consigli e nelle giunte delle regioni e degli

enti locali ».

L’audizione informale è stata svoltadalle 14.15 alle 15.25.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 15.25.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2010.

C. 4707 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Relazione favore-vole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento

Maria Piera PASTORE (LNP), relatore,introducendo l’esame del provvedimento,ricorda che il disegno di legge in titolo –recante il Rendiconto generale dell’Ammi-nistrazione dello Stato per l’esercizio fi-nanziario 2010 – ha sostanzialmente ilmedesimo contenuto del disegno di leggeC. 4621, sul quale il 28 settembre scorso laCommissione affari costituzionali ha deli-berato di riferire favorevolmente allaCommissione bilancio.

Successivamente, l’approvazione, daparte dell’Assemblea, l’11 ottobre scorso,di un emendamento soppressivo dell’arti-colo 1 del disegno di legge C. 4621 ha

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 50 — Commissione I

comportato – sulla scorta di una valuta-zione della Giunta del regolamento – lareiezione dell’intero provvedimento.

Il Governo ha pertanto presentato alParlamento un nuovo disegno di legge diapprovazione del rendiconto consuntivodell’Amministrazione dello Stato perl’esercizio finanziario passato, che – inragione della sua natura – ha un conte-nuto sostanzialmente identico a quello deldisegno di legge già discusso.

Per quanto riguarda la relazione intro-duttiva, mi richiamo quindi integralmentea quella già svolta il 27 settembre scorsosul disegno di legge C. 4621.

Gianclaudio BRESSA (PD), richiaman-dosi anche all’intervento da lui svoltonell’ambito della riunione della Giunta peril regolamento del 12 ottobre scorso, ri-badisce come, ad avviso della sua partepolitica, non sussistessero i presuppostiper la ripresentazione al Parlamento deldisegno di legge di approvazione del ren-diconto relativo al 2010. Aggiunge che lareiezione del disegno di legge in questioneè un fatto talmente grave che non esistono,nella storia repubblicana, precedenti cuirichiamarsi. In dottrina, invece, l’ipotesi èstata in passato evocata. In particolare, ilprofessor Pitruzzella e l’attuale presidentedella Consob, Vegas, riflettendo su talepossibilità, hanno espresso l’opinione chela reiezione del disegno di legge di rendi-conto debba assimilarsi a una votazione disfiducia, con tutto quel che ne consegue.Per queste ragioni, il suo gruppo voteràcontro la proposta di relazione della re-latrice.

Mario TASSONE (UdCpTP) sottolineacome la reiezione del disegno di legge diapprovazione del rendiconto per il 2010sia stato un fatto gravissimo senza prece-denti. Non concorda con quanto affermatocon la relatrice, secondo la quale il nuovodisegno di legge di approvazione del ren-diconto consuntivo non poteva, in ragionedella sua natura, avere altro che un con-tenuto sostanzialmente identico a quellodel provvedimento respinto. A suo avviso,il Governo avrebbe dovuto e potuto svol-

gere una riflessione complessiva sullescelte politiche di spesa che si riflettonodel rendiconto. Conclude preannunciandoil voto contrario del suo gruppo sullaproposta di relazione della relatrice.

Giuseppe CALDERISI (PdL), nel dichia-rare il voto favorevole del suo gruppo,ricorda, senza voler ripercorrere tutto ilragionamento che la sua parte politica haesposto in altre sedi per confutare quantoanche oggi sostenuto dall’opposizione, che,tra gli altri, il professor Onida ha chiaritoche la reiezione del disegno di legge direndiconto non può equipararsi a un votodi sfiducia, ma il Governo, in un casocome questo, deve verificare la perma-nenza del suo rapporto di fiducia con lamaggioranza parlamentare, il che è avve-nuto. Dopodiché, essendo l’approvazioneparlamentare del rendiconto un atto ne-cessario e dovuto, il Governo ha corretta-mente presentato un nuovo disegno dilegge, il cui contenuto non poteva cheessere sostanzialmente identico a quellodel provvedimento già discusso.

Matteo BRAGANTINI (LNP) preannun-cia il voto favorevole del suo gruppo,sottolineando che l’approvazione del-l’emendamento soppressivo dell’articolo 1in Assemblea è stato un incidente e chenon era possibile che il Governo nonripresentasse il disegno di legge in quantol’approvazione del rendiconto da parte delParlamento è un atto dovuto.

La Commissione approva la proposta direlazione della relatrice (vedi allegato 6).

La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 15.30.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 51 — Commissione I

Disposizioni per favorire la ricerca delle personescomparse e istituzione del Fondo di solidarietà peri familiari delle persone scomparse.Testo base C. 4568 approvata, in un testo unificato,dalla 1a Commissione permanente del Senato, C. 705Villecco Calipari, C. 3214 Carlucci, C. 3728 Carluccie C. 4187 Galati.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 18 ottobre 2011.

Donato BRUNO, presidente, ricorda cheil termine per gli emendamenti è scadutolunedì 24 ottobre alle ore 14 e comunicache non sono stati presentati emenda-menti. Avverte che il disegno di leggeC. 4568 approvato, in un testo unificato,dalla 1a Commissione permanente del Se-nato, adottato dalla Commissione cometesto base, sarà conseguentemente tra-smesso alle Commissioni competenti insede consultiva per l’acquisizione dei ri-spettivi pareri.

La seduta termina alle 15.35.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Disciplina delle professioni nel settore dellescienze estetiche.Testo unificato C. 3107 Milanato e abb.

COMITATO DEI NOVE

Disposizioni concernenti il divieto di indos-sare indumenti o di utilizzare altri mezziche impediscono il riconoscimento perso-nale, l’introduzione del reato di costrizioneall’occultamento del volto e modifiche allalegge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia dicittadinanza.Emendamenti C. 627-2422-2769-3018-3020-3183-3205-3368-3715-3719-3760-A.

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente dellaRepubblica recante regolamento di riorga-nizzazione del Ministero delle politiche agri-cole alimentari e forestali, a norma dell’ar-ticolo 2, commi 8-bis, 8-quater e 8-quin-quies, del decreto-legge 30 dicembre 2009,n. 194, convertito, con modificazioni, dallalegge 26 febbraio 2010, n. 25.Atto n. 407.

Schema di decreto del Presidente dellaRepubblica recante modifiche al regola-mento di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica 14 maggio 2001, n. 303, con-cernente l’organizzazione degli uffici di di-retta collaborazione del Ministro delle po-litiche agricole alimentari e forestali e ladisciplina dell’organismo indipendente divalutazione della performance, a normadell’articolo 14 del decreto legislativo 27ottobre 2009, n. 150.Atto n. 408.

SEDE REFERENTE

Delega al Governo per l’istituzione e ladisciplina della Conferenza permanente deilivelli di governo.C. 4567 Governo.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 52 — Commissione I

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia internazionale per leenergie rinnovabili (IRENA), fatto a Bonn il 26 gennaio 2009 (C. 4624

Governo).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo del disegno di leggeC. 4624 Governo, recante « Ratifica edesecuzione dello Statuto dell’Agenzia in-ternazionale per le energie rinnovabili(IRENA), fatto a Bonn il 26 gennaio2009 »,

considerato che l’articolo 117, se-condo comma, lettera a), della Costitu-zione, riserva la materia « politica estera e

rapporti internazionali dello Stato; rap-porti dello Stato con l’Unione europea »alla competenza legislativa esclusiva delloStato;

rilevato che non sussistono motivi dirilievo sugli aspetti di legittimità costitu-zionale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 53 — Commissione I

ALLEGATO 2

Disposizioni concernenti il limite di altezza per l’ammissione aiconcorsi per il reclutamento delle Forze armate (nuovo testo unificato

C. 3160 Schirru ed abb.).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il nuovo testo unificatoC. 3160 Schirru ed abb., recante « Dispo-sizioni concernenti il limite di altezza perl’ammissione ai concorsi per il recluta-mento delle Forze armate »,

considerato che le disposizioni daesso recate sono riconducibili alla materia« difesa e Forze armate; sicurezza delloStato; armi, munizioni ed esplosivi », chela lettera d) del secondo comma dell’arti-colo 117 della Costituzione attribuisce allacompetenza legislativa esclusiva delloStato;

ricordato che, in relazione al requi-sito dell’altezza nei pubblici concorsi, la

Corte costituzionale, nella sentenza n. 163del 1993, ha evidenziato come « l’adozionedi un trattamento giuridico uniforme –cioè la previsione di un requisito fisico perl’accesso al posto di lavoro, che è identicoper gli uomini e per le donne, – è causadi una « discriminazione indiretta » a sfa-vore delle persone di sesso femminile,poiché svantaggia queste ultime in modoproporzionalmente maggiore rispetto agliuomini, in considerazione di una diffe-renza fisica statisticamente riscontrabile eobiettivamente dipendente dal sesso,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 54 — Commissione I

ALLEGATO 3

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione diimpianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell’Italiaa manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale (Nuovotesto C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione

permanente del Senato, e abb.).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il nuovo testo della pro-posta di legge C. 2800, approvata in untesto unificato dalla 7a Commissione per-manente del Senato, recante « Disposizioniper favorire la costruzione e la ristruttu-razione di impianti sportivi e stadi anchea sostegno della candidatura dell’Italia amanifestazioni sportive di rilievo europeoo internazionale »,

rilevato che le disposizioni da essorecate sono riconducibili, in via prevalente,alle materie « ordinamento sportivo » e« governo del territorio », che il terzocomma dell’articolo 117 della Costituzioneattribuisce alla competenza legislativa con-corrente tra lo Stato e le regioni, nonché,per quanto riguarda le disposizioni con-cernenti profili di sicurezza delle costru-zioni, collegati ad aspetti di pubblica in-columità, alla materia « sicurezza », dicompetenza esclusiva dello Stato, ai sensidell’articolo 117, secondo comma, letterah), della Costituzione,

tenuto altresì conto che la CorteCostituzionale (sentenza n. 424 del 2004)ha sottolineato come non si possa dubitareche la disciplina degli impianti e delleattrezzature sportive rientri nella materiadell’ordinamento sportivo, chiarendo che« lo Stato deve limitarsi alla determina-zione, in materia, dei principi fondamen-tali, spettando invece alle regioni la rego-lamentazione di dettaglio, salvo una di-

versa allocazione, a livello nazionale, dellefunzioni amministrative, per assicurarnel’esercizio unitario, in applicazione deiprincipi di sussidiarietà, differenziazioneed adeguatezza con riferimento alla disci-plina contenuta nell’articolo 118, primocomma, della Costituzione »,

evidenziato che all’articolo 2, chereca le definizioni, si evidenzia che per« complesso multifunzionale » si intende ilcomplesso di opere che comprende l’im-pianto sportivo e altri impianti tra lorocollegati da organicità funzionale, struttu-rale e impiantistica, abbinati a una o piùstrutture ritenute necessarie, purché con-grue, ai fini dell’equilibrio economico efinanziario della costruzione e della ge-stione dell’impianto,

segnalata al riguardo l’opportunità dichiarire maggiormente la tipologia di im-pianti a cui si intende fare riferimento,valutando altresì – alla lettera c) delcomma 1 dell’articolo 2 – la possibilità dispecificare, dopo le parole: « abbinati auna o più strutture » le seguenti: « anchenon contigue », nonché di valutare l’op-portunità di individuare il soggetto chevaluta « necessario ed inscindibile » ognialtro insediamento edilizio nel « soggettoproponente »;

tenuto conto che l’articolo 3 disponeche la localizzazione delle aree individuateper le nuove strutture – supportata dauno studio di fattibilità – avviene suiniziativa del soggetto proponente o del

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 55 — Commissione I

comune, mediante intesa tra le parti e cheentro 90 giorni dalla presentazione dellostudio, l’autorità comunale competentepromuove un accordo di programma con-cordato in sede di Conferenza – preve-dendosi in questa fase il coinvolgimentodelle regioni – anche al fine di approvarele necessarie varianti urbanistiche e com-merciali e per conseguire l’effetto di di-chiarazione di pubblica utilità e di indif-feribilità e urgenza delle opere,

ricordato, al riguardo, come la CorteCostituzionale, con la sentenza n. 278 del2010, h precisato come nella materia « go-verno del territorio » – di competenzalegislativa concorrente tra lo Stato e leregioni – afferisce « tutto ciò che attieneall’uso del territorio e alla localizzazionedi impianti o attività »,

evidenziata pertanto l’esigenza, conriferimento alle competenze regionali inmateria di impiantistica sportiva, di pre-vedere modalità atte a garantire un mag-giore coinvolgimento delle regioni nell’am-bito delle procedure di cui all’articolo 3,con particolare riguardo alla localizza-zione degli impianti,

rilevato che l’articolo 3, comma 4,prevede che se l’area interessata alla rea-lizzazione dell’impianto è di proprietà delcomune, l’autorità comunale competentepuò trasferire essa – o il relativo diritto disuperficie –, a titolo oneroso, al soggettoproponente, tramite assegnazione diretta,

evidenziato che la disciplina dell’as-segnazione diretta, di cui al citato comma4 dell’articolo 3, va valutata tenendo contodella disciplina comunitaria degli appalti,così come recepita dalla normativa nazio-nale, che individua specifiche condizioniaffinché le stazioni appaltanti possanoaggiudicare contratti pubblici medianteprocedura negoziata senza previa pubbli-cazione di un bando di gara,

considerato che l’articolo 5, comma4, prevede la possibilità da parte delcomune, nell’ambito della ristrutturazionedi impianti sportivi esistenti o trasforma-zione di essi in impianti multifunzionali,

di un ampliamento edificatorio delle cu-bature che già insistono sull’area interes-sata,

sottolineata l’esigenza, alla luce dellecompetenze regionali in materia di urba-nistica, di valutare l’opportunità di preve-dere un più adeguato coinvolgimento delleregioni con riguardo alla ristrutturazione etrasformazione degli impianti,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

1) all’articolo 3, comma 4, apparenecessario tenere conto della disciplinacomunitaria degli appalti, così come rece-pita dalla normativa nazionale, che indi-vidua specifiche condizioni affinché le sta-zioni appaltanti possano aggiudicare con-tratti pubblici mediante procedura nego-ziata senza previa pubblicazione di unbando di gara;

e con le seguenti osservazioni:

a) all’articolo 2, valuti la Commis-sione di merito l’opportunità di chiariremaggiormente la tipologia di impianti acui si intende fare riferimento nella defi-nizione di « complesso multifunzionale »,valutando altresì – alla lettera c) delcomma 1 dell’articolo 2 – l’opportunità diindividuare il soggetto che considera « ne-cessario ed inscindibile » ogni altro inse-diamento edilizio nel « soggetto propo-nente »;

b) all’articolo 3, con riferimento allecompetenze in materia di impiantisticasportiva, appare opportuno prevedere mo-dalità atte a garantire un maggiore coin-volgimento delle regioni nell’ambito delleprocedure di cui all’articolo 3, con parti-colare riguardo alla localizzazione degliimpianti;

c) al medesimo articolo 3, comma 3,valuti la Commissione di merito l’oppor-tunità di definire maggiormente il soggettochiamato a stabilire in via definitiva l’iterdecisionale;

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 56 — Commissione I

d) all’articolo 4, si valuti la congruitàdella previsione di cui alla lettera e) delcomma 1 che prevede quale criterio cuideve attenersi il soggetto proponente laprevisione di un piano per la realizzazionedi impianti sportivi scolastici nel comunedove sorge il nuovo impianto sportivo;

e) all’articolo 5, comma 4, appareopportuno definire, alla luce delle compe-tenze regionali in materia di urbanistica,modalità che consentano un coinvolgi-mento più ampio delle regioni con ri-guardo alla ristrutturazione e trasforma-zione degli impianti.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 57 — Commissione I

ALLEGATO 4

Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno edisposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell’archiviostorico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione dellamemoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921

(nuovo testo C. 4333 Distaso).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il nuovo testo del disegnodi legge C. 4333 Distaso, recante « Istitu-zione del Premio biennale di ricerca Giu-seppe Di Vagno e disposizioni per il po-tenziamento della biblioteca e dell’archiviostorico della Fondazione Di Vagno, per laconservazione della memoria del deputatosocialista assassinato il 25 settembre1921 »

considerato che le disposizioni daesso recate sono riconducibili alla materia« promozione e organizzazione di attivitàculturali », che il terzo comma dell’articolo117 della Costituzione attribuisce allacompetenza legislativa concorrente tra loStato e le regioni;

ricordato altresì che l’articolo 9 dellaCostituzione prevede che la Repubblicapromuove lo sviluppo della cultura e tutelail patrimonio storico e artistico della Na-zione,

segnalata pertanto l’esigenza di valu-tare l’inserimento di previsioni che con-

sentano un maggiore coinvolgimento dellaregione, fermo restando che la regionePuglia è socio ordinario della FondazioneDi Vagno,

segnalata l’opportunità di prevedereun maggiore coordinamento tra quantodisposto dal comma 5 dell’articolo 1 – cheattribuisce alla Fondazione la facoltà didecidere se ripartire la somma in piùpremi – con quanto stabilito dal comma 1dell’articolo 3 che, pur facendo esplicita-mente salvo quanto disposto dall’articolo1, comma 5, secondo periodo, fa riferi-mento a « i vincitori del premio »,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’op-portunità di prevedere forme di maggiorecoinvolgimento della regione, consideratoche il provvedimento incide su una mate-ria legislativa concorrente tra lo Stato e leregioni.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 58 — Commissione I

ALLEGATO 5

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese(C. 98-B La Loggia e abb., approvata in un testo unificato dalla

Camera e modificata dal Senato).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo della proposta dilegge C. 98 ed abbinate-B, approvata in untesto unificato dalla Camera e modificatadal Senato, recante « Norme per la tuteladella libertà d’impresa. Statuto delle im-prese »,

rilevato che:

il contenuto del provvedimento, fina-lizzato in via generale ad introdurre unadisciplina sullo statuto giuridico delle im-prese, e in particolare delle micro, piccolee medie imprese, che sia in grado difavorire l’avvio e lo sviluppo dell’attivitàd’impresa meglio della normativa vigente ecosì accrescere la competitività del sistemaproduttivo nazionale, è riconducibile nelsuo complesso alla materia tutela dellaconcorrenza, come intesa dalla consolidatagiurisprudenza della Corte costituzionale,di competenza legislativa esclusiva delloStato ai sensi dell’articolo 117, secondocomma, lettera e);

con riferimento a singole disposi-zioni, il provvedimento attiene anche allematerie dell’ordinamento civile (lettera l),dell’ordinamento e organizzazione ammi-nistrativa dello Stato e degli enti pubblicinazionali (lettera g), anch’esse attribuitealla legislazione esclusiva dello Stato aisensi delle predette lettere del medesimo

articolo 117, comma secondo; nonché alleseguenti materie di competenza legislativaconcorrente tra Stato e regioni: commer-cio con l’estero; ricerca scientifica e tec-nologica e sostegno all’innovazione per isettori produttivi; e coordinamento dellafinanza pubblica e del sistema tributario,di cui all’articolo 117, terzo comma, dellaCostituzione;

per quanto riguarda le materie dilegislazione concorrente, il provvedimentoenuncia i principi fondamentali cui do-vranno attenersi le regioni nell’eserciziodella potestà legislativa concorrente, aisensi dell’articolo 117, terzo comma, dellaCostituzione;

è esplicitamente previsto che le re-gioni promuovano la stipula di intese insede di Conferenza Stato-regioni per ilcoordinamento delle competenze norma-tive sugli adempimenti amministratividelle imprese e per conseguire livelli ul-teriori di liberalizzazione dell’attività d’im-presa;

non sussistono pertanto motivi dirilievo sugli aspetti di legittimità costitu-zionale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 59 — Commissione I

ALLEGATO 6

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’eserciziofinanziario 2010 (C. 4707 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA

La I Commissione,

esaminato, per le parti di propriacompetenza, il disegno di legge del Go-verno C. 4707, approvato dal Senato, con-cernente il rendiconto generale dell’Am-ministrazione dello Stato per l’eserciziofinanziario 2010,

richiamata la relazione favorevoledeliberata da questa Commissione sul di-segno di legge C. 4621 il 28 settembrescorso,

DELIBERA DI RIFERIREFAVOREVOLMENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 60 — Commissione I

II COMMISSIONE PERMANENTE

(Giustizia)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione) (Esame e conclusione –Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

ALLEGATO 1 (Relazione approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67

Norme per la tutela della libertà d’impresa, Statuto delle imprese. C. 98 ed abb.-B, approvatodalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla X Commissione) (Esame e conclusione– Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al codice delprocesso amministrativo, di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104. Atto n. 399(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 64

SEDE REFERENTE:

Definizione del processo penale nei casi di particolare tenuità del fatto. C. 2094 Tenaglia(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

SEDE LEGISLATIVA:

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi dasovraindebitamento. C. 2364-728-1944-2564 (Seguito della discussione e conclusione) . . . 65

ALLEGATO 2 (Emendamenti e subemendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. –Interviene il sottosegretario di Stato per lagiustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 14.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2010.

C. 4707 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Relazione favore-vole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Luigi VITALI (PdL), relatore, osservacome il disegno di legge in esame, recante« Rendiconto generale dell’Amministra-zione dello Stato per l’esercizio finanziario2010 » presenti un contenuto sostanzial-mente identico a quello del disegno dilegge C. 4621, sul quale ha svolto la re-lazione nella seduta del 28 settembre 2011,formulando all’esito del dibattito una pro-posta di riferire favorevolmente, poi ap-provata dalla Commissione.

Riportandosi alla relazione svolta nellaseduta del 28 settembre scorso, formula

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 61 — Commissione II

quindi una proposta di riferire favorevol-mente, per le parti di competenza, anchesul disegno di legge recante il Rendicontogenerale dell’Amministrazione dello Statoper l’esercizio finanziario 2010 (C. 4707Governo, approvato dal Senato) (vedi al-legato 1).

Cinzia CAPANO (PD) chiede al rappre-sentante del Governo di fornire chiari-menti in merito al sensibile incremento deiresidui passivi che emerge dal provvedi-mento nonché in relazione alla mancanzadi voci riferite al Fondo unico giustizia,con particolare riferimento alle sommeche dovrebbero essere affluite in taleFondo ed alla ripartizione delle stesse trail Ministero della giustizia ed il Ministerodell’economia e delle finanze.

Il sottosegretario Maria Elisabetta AL-BERTI CASELLATI, dopo avere illustratoi dati in suo possesso riferiti alle parti deldisegno di legge di competenza della Com-missione giustizia, evidenzia la necessità diulteriori approfondimenti di carattere tec-nico per rispondere compiutamente aiquesiti posti dall’onorevole Capano.

Cinzia CAPANO (PD) auspica che ilGoverno voglia fare presto chiarezza sullequestioni da lei poste.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, pone invotazione la proposta del relatore di rife-rire favorevolmente, per le parti di com-petenza, sul disegno di legge recante ilrendiconto generale dell’Amministrazionedello Stato per l’esercizio finanziario 2010(C. 4707 Governo, approvato dal Senato).

Federico PALOMBA (IdV), DonatellaFERRANTI (PD) e Lorenzo RIA (UdCpTP)preannunciano, a nome dei rispettivigruppi, il voto contrario sulla proposta delrelatore.

La Commissione approva la proposta direlazione del relatore.

Norme per la tutela della libertà d’impresa, Statutodelle imprese.C. 98 ed abb.-B, approvato dalla Camera e modifi-cato dal Senato.(Parere alla X Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverteche il provvedimento in esame è iscrittonel calendario dei lavori dell’Assemblea apartire dal 2 novembre prossimo. La Com-missione giustizia dovrà pertanto espri-mere il parere entro oggi, al fine diconsentire alla Commissione di merito dirispettare il calendario dei lavori dell’As-semblea.

Salvatore TORRISI (PdL), relatore, ri-leva come il provvedimento in esame,approvato dalla Camera e modificato dalSenato, si componga di 21 articoli e, comarecita l’articolo 1, sia volto a definire lostatuto delle imprese e dell’imprenditoreal fine di assicurare lo sviluppo dellapersona attraverso il valore del lavoro, siaesso svolto in forma autonoma che d’im-presa, e di garantire la libertà di iniziativaeconomica privata in conformità agli ar-ticoli 35 e 41 della Costituzione.

Il comma 2 dell’articolo 1 precisa chei princìpi contenuti nel provvedimentocostituiscono norme fondamentali di ri-forma economico-sociale della Repubblicae princìpi dell’ordinamento giuridico delloStato e hanno lo scopo di garantire lapiena applicazione della comunicazionedella Commissione europea COM(2008)394 definitivo, del 25 giugno 2008, recante« Una corsia preferenziale per la piccolaimpresa – Alla ricerca di un nuovo quadrofondamentale per la Piccola Impresa (uno« Small Business Act » per l’Europa) », e lacoerenza delle normative adottate dalloStato e dalle regioni con i provvedimentidell’Unione europea in materia di concretaapplicazione della medesima.

Ricorda che la Commissione ha esami-nato due volte il provvedimento nel corso

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 62 — Commissione II

dell’esame in prima lettura alla Camera.In un primo caso, nella seduta del 17ottobre 2010, è stato espresso un parerefavorevole con condizioni. Successiva-mente, nella seduta del 9 marzo 2011,dopo avere valutato come la Commissionedi merito avesse sostanzialmente recepitotutte le condizioni formulate, la Commis-sione giustizia ha espresso un parere fa-vorevole con un’osservazione, volta peral-tro a segnalare l’esigenza di un migliorecoordinamento normativo tra il provvedi-mento in esame e la legge n. 231 del 2011.

Ricorda altresì come oggi la Commis-sione giustizia sia chiamata ad esprimereil proprio parere esclusivamente sulleparti del provvedimento modificate dalSenato e rientranti nel propri ambiti dicompetenza.

In tale contesto segnala, in particolare,l’articolo 2, che delinea i princìpi generaliche concorrono a definire lo statuto delleimprese e dell’imprenditore. Nell’ambito ditali principi, il comma 1, lettera o) anno-vera « la riduzione, nell’ambito di un ap-posito provvedimento legislativo, della du-rata dei processi civili relativi al recuperodei crediti vantati dalle imprese verso altreimprese entro termini ragionevolmentebrevi, con l’obiettivo di un anno ». Neltesto licenziato dalla Camera, la normaaveva una formulazione più ampia, riferitaai processi civili relativi al recupero deicrediti vantati non solo dalle impreseverso altre imprese, ma anche dalle im-prese nei confronti della pubblica ammi-nistrazione.

Segnala, inoltre, il nuovo articolo 14,introdotto dal Senato, che prevede la co-stituzione da parte delle imprese del set-tore dei laterizi, ai sensi dell’articolo 2616del codice civile, di un consorzio obbliga-torio per l’efficientamento dei processiproduttivi nel settore dei laterizi (COSL), ene detta la disciplina.

Formula quindi una proposta di parerefavorevole.

Cinzia CAPANO (PD) esprime perples-sità sul provvedimento in esame, ritenendoche le relative disposizioni possano esserein contrasto con taluni interventi norma-

tivi nella medesima materia contenutinella recente manovra finanziaria.

Salvatore TORRISI (PdL), relatore, nonritiene che sussista il problema di com-patibilità indicato dall’onorevole Capano.

Donatella FERRANTI (PD) esprime ilvoto di astensione del proprio gruppo.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 14.30.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Giulia BONGIORNO. – In-tervengono i sottosegretari di Stato per lagiustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati eGiacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni

integrative e correttive al codice del processo am-

ministrativo, di cui al decreto legislativo 2 luglio

2010, n. 104.

Atto n. 399.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato il 20 ottobre 2011.

Angela NAPOLI (FLpTP) interviene se-gnalando una richiesta di modifica alloschema di decreto legislativo in esametrasmessa alla Commissione dall’Associa-zione nazionale magistrati amministrativiin merito alla formazione dei collegi. Inparticolare, richiamando quanto segnalatodalla predetta associazione, osserva cheprecedentemente era assicurata l’effettivarotazione dei componenti del collegio trai magistrati assegnati a ciascuna sezione,

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 63 — Commissione II

mentre ora si intende introdurre unaregola per la quale i collegi sono sempreed inderogabilmente formati dal Presi-dente di ciascuna sezione e dal consi-gliere più anziano. Condividendo le fortiperplessità dei magistrati amministrativi,sottolinea come ciò possa rischiare diprecostituire delle maggioranze immuta-bili e di far venire meno le garanziesottese ad un’effettiva rotazione dei com-ponenti del collegio. Per tale ragioneritiene che sia opportuno modificare l’ar-ticolo 76, comma 4, del processo ammi-nistrativo non limitandosi a richiamare ilsolo comma 4 dell’articolo 114 delle di-sposizioni per l’attuazione del codice diprocedura civile, ma anche il comma 3,il quale, per il processo civile dispone cheal principio di ogni trimestre il presi-dente del tribunale determina con de-creto la composizione del collegio giudi-cante per ogni udienza di discussione,consentendo una rotazione dei compo-nenti dei collegi ad opera delle direttivedel consiglio di presidenza.

Federico PALOMBA (IdV) dichiara dicondividere pienamente l’intervento del-l’onorevole Angela Napoli, ritenendo che laquestione sollevata sia estremamente de-licata.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDOritiene che la questione potrebbe essererisolta attraverso il richiamo al comma 4dell’articolo 114 delle disposizioni per l’at-tuazione del codice di procedura civile.

Lorenzo RIA (UdCpTP) dichiara di con-dividere le preoccupazioni dell’onorevoleAngela Napoli nonché la soluzione dallamedesima prospettata per risolvere la que-stione della necessaria rotazione dei com-ponenti dei collegi.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 26 ottobre 2011.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.30 alle 14.45 e dalle 15 alle 15.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Giulia BONGIORNO. – In-tervengono i sottosegretari di Stato per lagiustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati eGiacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 15.10.

Definizione del processo penale nei casi di partico-

lare tenuità del fatto.

C. 2094 Tenaglia.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato il 31 agosto 2011.

Giulia BONGIORNO, presidente, dopoaver ricordato che il provvedimento èinserito nel calendario dell’Assemblea apartire da lunedì 21 novembre prossimo,nessuno chiedendo di intervenire e se-condo quanto stabilito dall’ufficio di pre-sidenza, integrato dai rappresentanti digruppo, appena svolto, dichiara chiusol’esame preliminare e fissa il termine pergli emendamenti a martedì 8 novembre,alle ore 15.

Rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 15.15.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 64 — Commissione II

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Giulia BONGIORNO. – In-terviene il sottosegretario di Stato per lagiustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 15.15.

Disposizioni in materia di usura e di estorsione,

nonché di composizione delle crisi da sovraindebi-

tamento.

C. 2364-728-1944-2564.

(Seguito della discussione e conclusione).

La Commissione prosegue la discus-sione del provvedimento, rinviata il 6 lu-glio 2011.

Giulia BONGIORNO, presidente e rela-tore, dopo aver ricordato che, ai sensidell’articolo 65, comma 2, del Regola-mento, la pubblicità della seduta odiernasarà assicurata anche attraverso l’attiva-zione di impianti audiovisivi a circuitochiuso, avverte che le Commissioni com-petenti hanno espresso il parere sugliemendamenti approvati in linea di prin-cipio (vedi allegato 2) nella seduta del 6luglio scorso.

Segnala in particolare che la Commis-sione bilancio ha condizionato il parerefavorevole sugli emendamenti Ferranti15.1 (nuova formulazione) e Contento20.6 (nuova formulazione) a che venisseromodificati al fine di garantire il rispettodell’articolo 81, quarto comma, della Co-stituzione. Avverte che, in qualità di re-latrice, ha tradotto le condizioni in duesubemendamenti (vedi allegato 2).

Chiede quindi al rappresentante delGoverno il parere sui subemendamenti delrelatore 0.15.1 (nuova formulazione).1 e0.20.6 (nuova formulazione).1.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDOesprime parere favorevole sui subemenda-menti del relatore.

La Commissione con distinte votazioniapprova gli emendamenti Bernardini1.500, 1.501 e 1.502 e Di Pietro 1.100,l’articolo 1 come modificato dagli emen-damenti approvati, gli emendamenti Con-tento 2.1 e Bernardini 2.100, l’articolo 2come modificato dagli emendamenti ap-provati, gli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10,11, 12, 13 e 14, il subemendamento delrelatore 0.15.1 (nuova formulazione).1,l’emendamento Ferranti 15.1 (nuova for-mulazione), l’articolo 15 come modificatodagli emendamenti approvati, l’articolo16, l’emendamento Rao 17.30 (nuova for-mulazione), l’articolo 17 come modificatodall’emendamento approvato, l’emenda-mento Contento 18.1, l’articolo 18 comemodificato dall’emendamento approvato,l’articolo 19, il subemendamento 0.20.6(nuova formulazione).1 del relatore,l’emendamento Contento 20.6 (nuova for-mulazione), l’articolo 20 come modificatodagli emendamenti approvati, e l’artico-lo 21.

Giulia BONGIORNO, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire per dichia-razione di voto finale avverte che, se nonvi sono obiezioni, la Presidenza si intendeautorizzata al coordinamento formale deltesto. Indìce quindi la votazione nominalesul testo in esame.

La Commissione approva, con vota-zione nominale finale, il nuovo testo dellaproposta di legge C. 2364, come modifi-cato dalle proposte emendative approva-te, risultando assorbite le proposte abbi-nate.

La seduta termina alle 15.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 65 — Commissione II

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di visite agli istitutipenitenziari.C. 3722 Bernardini.

Nuova disciplina dell’ordinamento dellaprofessione forense.

C. 3900, approvato dal Senato, C. 420Contento, C. 1004 Pecorella, C. 1447 Ca-vallaro, C. 1494 Capano, C. 1545 Barbieri,C. 1837 Mantini, C. 2246 Frassinetti, C.2419 Cassinelli, C. 4505 Razzi e C. 4614Cavallaro.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 66 — Commissione II

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’eserciziofinanziario 2010 (C. 4707 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA

La Commissione Giustizia,

esaminato, per le parti di propriacompetenza, il disegno di legge del Go-verno C. 4707, approvato dal Senato, con-cernente il rendiconto generale dell’Am-ministrazione dello Stato per l’eserciziofinanziario 2010,

DELIBERA DI RIFERIREFAVOREVOLMENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 67 — Commissione II

ALLEGATO 2

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di compo-sizione delle crisi da sovraindebitamento (C. 2364-728-1944-2564).

EMENDAMENTI E SUBEMENDAMENTI APPROVATI

ART. 1.

Al comma 1, lettera a), capoverso « 2-bis », sopprimere la parola: individuale.

1. 500. Bernardini, Beltrandi, Farina Co-scioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zam-parutti.

Al comma 1, lettera a), capoverso « 2-bis », sostituire le parole: previo parerefavorevole del giudice delegato al falli-mento, con le seguenti: previo provvedi-mento favorevole del giudice delegato alfallimento.

Conseguentemente al medesimo capo-verso, dopo le parole: è sospesa fino al-l’esito dei relativi provvedimenti, aggiun-gere le seguenti: Avverso il provvedimentocontrario del giudice delegato è ammessoreclamo al tribunale fallimentare di cuinon può far parte il giudice che ha ema-nato il provvedimento reclamato.

1. 501. Bernardini, Beltrandi, Farina Co-scioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zam-parutti.

Al comma 1, lettera a), capoverso « 2-bis », dopo le parole: riportato condanneaggiungere la seguente: definitive.

Conseguentemente, al medesimo capo-verso sopprimere le parole: né sia indagatoo imputato per gli stessi reati.

1. 502. Bernardini, Beltrandi, Farina Co-scioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zam-parutti.

Al comma 1, lettera a), capoverso « 2-bis », dopo le parole: delitti contro aggiun-gere le seguenti: la pubblica amministra-zione, la fede pubblica, l’amministrazionedella giustizia.

1. 100. Di Pietro, Palomba.

ART. 2.

Al comma 1, lettera b), capoverso, sop-primere le parole: comma 1, lettera c).

2. 1. Contento.

Al comma 1, lettera e), numero 1),capoverso, sostituire la parola: parere conla seguente: provvedimento.

Conseguentemente, al comma 1, letterae), numero 2), capoverso « 7-bis » la parola:parere è sostituita con la seguente: prov-vedimento.

2. 500. Bernardini, Beltrandi, Farina Co-scioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zam-parutti.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 68 — Commissione II

SUBEMENDAMENTO ART. 15.

Aggiungere in fine le seguenti parole: , acarico dei soggetti che ricorrono alla pro-cedura.

0.15. 1. (nuova formulazione).1 Il rela-tore.

Al comma 3, aggiungere in fine le se-guenti parole: , nonché la determinazionedelle indennità spettanti agli organismi dicui al comma 4.

15. 1. (nuova formulazione) Ferranti.

ART. 17.

Sostituire il comma 1 con il seguente:

1. L’organismo di composizione dellacrisi, oltre a quanto previsto dagli articoli11, 12 e 13, assume ogni opportuna ini-ziativa, funzionale alla predisposizione delpiano di ristrutturazione, al raggiungi-mento dell’accordo e alla buona riuscitadello stesso, finalizzata al superamentodella crisi da sovraindebitamento e colla-bora con il debitore e i creditori ancheattraverso la modifica del piano oggettodella proposta di accordo.

17. 30. (ex 18.30) (nuova formulazione)Rao, Ria.

ART. 18.

Al comma 1, dopo le parole: il giudice einserire le seguenti: previa autorizzazionedi quest’ultimo.

18. 1. Contento.

SUBEMENDAMENTO ART. 20.

Aggiungere in fine le seguenti parole: ,da porre a carico dei soggetti che ricor-rono alla procedura.

0.20. 1. (nuova formulazione).1 Il rela-tore.

Sostituire il comma 2 con il seguente:

« I compiti e le funzioni attribuiti agliorganismi di composizione della crisi pos-sono essere anche svolti da un professio-nista in possesso dei requisiti di cui al-l’articolo 28 del regio decreto 16 marzo1942, n. 267, e successive modificazioni,ovvero da un notaio, nominati dal presi-dente del tribunale o dal giudice da luidelegato. Con decreto del Ministro dellagiustizia sono stabilite, in considerazionedel valore della procedura e delle finalitàsociali della medesima, le tariffe applica-bili all’attività svolta dai professionisti. »

20. 6. (nuova formulazione) Contento,Ferranti, Capano, Samperi, Sisto, Pa-lomba, Torrisi.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 69 — Commissione II

III COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di coproduzione cinematografica tra il Governo dellaRepubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare cinese, firmato a Pechinoil 4 dicembre 2004, con Nota di interpretazione dell’articolo 10 fatta il 19 marzo 2008ed il 10 aprile 2008. C. 4250 Governo, approvato dal Senato (Rinvio del seguitodell’esame) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05605 Evangelisti: Sui rapporti con la Francia e la Germania nell’ambito dell’Unioneeuropea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

ALLEGATO (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 72

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Stefano STEFANI. – Inter-viene il sottosegretario di Stato agli affariesteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 14.

Sui lavori della Commissione.

Stefano STEFANI, presidente, segnalache il Ministro per i rapporti con ilParlamento, ai sensi dell’articolo 9, comma1, del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107,convertito, con modificazioni, dalla legge 2agosto 2011, n. 130, ha trasmesso la co-municazione del Ministro della difesa con-cernente la riduzione del personale mili-tare impegnato nelle missioni internazio-nali. In particolare, il Ministro della difesarende noto che alla data del 30 settembre

scorso l’impegno italiano è sceso a 8.143unità, con un decremento di 1.107 unità,quindi lievemente superiore all’obiettivo di1.000 unità fissato dalla predetta norma dilegge. Tale decremento ha riguardato es-senzialmente 884 unità impegnate per lamissione UNIFIED PROTECTOR (Libia),mentre è rimasto inalterato il nostro con-tributo in Afghanistan, in Libano e neiBalcani. Ricorda quindi che, entro il 31dicembre 2011, il Governo dovrà comuni-care alle competenti Commissioni un’ulte-riore riduzione di almeno 1.070 unità.

Fa infine presente che, ai sensi delsecondo comma dell’articolo citato, è al-tresì in scadenza al 31 ottobre il termineper la presentazione al Parlamento daparte del Governo di una relazione ana-litica sulle missioni militari e di polizia,con riferimento all’evoluzione di ciascunamissione, agli obiettivi prefissati e allaverifica dei risultati conseguiti. Non ap-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 70 — Commissione III

pena pervenuta, la relazione sarà sottopo-sta all’esame delle Commissioni esteri edifesa.

Francesco TEMPESTINI (PD), nel-l’esprimere soddisfazione per la comuni-cazione tempestivamente resa da parte delGoverno, sottolinea l’importanza che siadato analogo adempimento alla norma dicui al secondo comma del menzionatoarticolo 9, relativa alla relazione da pre-sentare la fine del mese.

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di coproduzione

cinematografica tra il Governo della Repubblica

italiana ed il Governo della Repubblica popolare

cinese, firmato a Pechino il 4 dicembre 2004, con

Nota di interpretazione dell’articolo 10 fatta il 19

marzo 2008 ed il 10 aprile 2008.

C. 4250 Governo, approvato dal Senato.

(Rinvio del seguito dell’esame).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del 5ottobre scorso.

Stefano STEFANI, presidente, avverteche non sono ancora pervenuti i pareri ditutte le Commissioni assegnatarie delprovvedimento in sede consultiva. Nessunochiedendo di intervenire, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Stefano STEFANI. – Inter-viene il sottosegretario di Stato agli affariesteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 14.10.

Stefano STEFANI, presidente, ricordache, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma5, del regolamento, la pubblicità delle

sedute per lo svolgimento delle interroga-zioni a risposta immediata è assicurataanche tramite la trasmissione attraversol’impianto televisivo a circuito chiuso. Di-spone, pertanto, l’attivazione del circuito.

5-05605 Evangelisti: Sui rapporti con la Francia e la

Germania nell’ambito dell’Unione europea.

Fabio EVANGELISTI (IdV) illustra l’in-terrogazione in titolo, sottolineando laparticolare attualità della questione og-getto di interrogazione, alla luce dellacomplessa situazione di empasse economi-co-finanziaria che attraversa l’Europa. Ri-chiama quindi l’atmosfera in cui si è svoltala conferenza stampa a conclusione dellariunione del Consiglio europeo del 23ottobre scorso e della reazione di ilaritàdeterminatasi tra i giornalisti a seguito deisorrisi ironici del presidente francese edella Cancelliera tedesca, rivolti all’indi-rizzo del nostro Presidente del Consigliodei ministri. Sottolinea che quanto si èverificato colpisce non soltanto la personadel Presidente del Consiglio ma l’immaginecomplessiva del Paese.

Il sottosegretario Stefania GabriellaAnastasia CRAXI risponde all’interroga-zione in titolo nei termini riportati inallegato (vedi allegato).

Fabio EVANGELISTI (IdV), replicando,prende atto dell’ampia e articolata rispostafornita dal sottosegretario Craxi, preci-sando di non nutrire alcun dubbio sullacomplessità delle consolidate relazioni trail nostro Paese e i due maggiori interlo-cutori europei. Tuttavia, ritiene che larisposta abbia eluso il quesito di fondo purcomprendendo le ragioni di imbarazzo chehanno impedito un riscontro specifico daparte del Ministero degli affari esteri.Quanto al contesto generale, fa presenteche il Governo, in luogo di approvare unprovvedimento legislativo recante le richie-ste misure in reazione alla grave crisieconomica, si è limitato ad elaborare unasorta di lettera di intenti meramente ipo-tetici. Ritiene preoccupante il paragone tra

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 71 — Commissione III

la nostra situazione e quella greca mentreinvece viene riconosciuto l’impegno pro-fuso dalla Spagna di Zapatero per ottem-perare alle richieste di Bruxelles. Osservache l’immagine del nostro Paese scontauna politica estera troppo a lungo giocatasulla persona del presidente del Consigliodei ministri, e da lui attuata con una seriedi gesti e comportamenti deprecabili as-sunti nelle sedi internazionali, di cui fa lespese non più soltanto il suo Governo mala stessa credibilità dell’Italia.

Stefano STEFANI, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni in titolo.

La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.20 alle 14.35.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 72 — Commissione III

ALLEGATO

Interrogazione n. 5-05605 Evangelisti e Leoluca Orlando: Sui rapporticon la Francia e la Germania nell’ambito dell’Unione europea.

TESTO DELLA RISPOSTA

La natura dei rapporti – evocati dal-l’On. Interrogante – che intercorrono trail nostro Paese e gli altri co-fondatoridell’Unione Europea si configura comerelazione tra pari, articolata in un venta-glio assai ampio di contatti spesso conver-genti, in particolare sugli obiettivi di fondodi cui la stessa Unione Europea si faportatrice. Poiché ogni Paese ha propriesensibilità, è ovvio che vi possono essere suspecifici dossiers posizioni differenziate.

Riguardo la natura del rapporto del-l’Italia con la Francia e con la Germania,si può dire che essa è strategica. ConFrancia e Germania abbiamo infatti co-struito nell’ultimo cinquantennio una co-munità di destini, di valori e di interessi,nel quadro del processo di integrazioneeuropea. La Germania è il nostro primopartner commerciale, la Francia il se-condo. La nostra intensissima interazioneè da decenni garanzia di benessere per lerispettive popolazioni. E i meccanismi dicomposizione degli interessi nel quadroeuropeo consentono di individuare solu-zioni di reciproca soddisfazione a pro-blemi complessi, in una logica di comple-mentarità e di solidarietà.

Le relazioni tra Italia e Francia sonofondate su una comunanza di radici sto-riche e culturali e su strettissimi rapportieconomici e finanziari. Il forte partena-riato economico fra Italia e Francia valecertamente per entrambe vari punti di PILe di occupazione, e sono forti le prospet-tive di ulteriore sviluppo. I rapporti politicisono molto articolati e caratterizzati dafrequenti incontri. Il quadro d’insiemerimane quello di una grande attenzione

reciproca, nonché di un’affinità di fondofra due Paesi amici e fondatori dellaComunità Europea, alimentata da un dia-logo sostenuto e costante ad ogni livello.L’ultimo Vertice bilaterale, tenutosi aRoma il 26 aprile 2011, è stato utile perconferire nuovo impulso al partenariatostrategico italofrancese relativamente alletematiche migratorie, alla Libia, al Medi-terraneo, nonché per definire un mecca-nismo di consultazione a livello di fidu-ciari diretti dei Presidenti Berlusconi eSarkozy che valga a superare specificheincomprensioni, che non si possono ne-gare.

I rapporti italo-tedeschi, dal canto loro,presentano uno straordinario livello diqualità, in particolare in ambito economi-co-commerciale e culturale. Già il Verticeintergovernativo di Berlino dello scorso 12gennaio aveva offerto l’opportunità di ren-dere più strutturata la collaborazione bi-laterale. La successiva visita ufficiale inGermania del Presidente della Repubblica(23-25 febbraio) ha costituito un’altra im-portante tappa del cammino comune fra idue Paesi, suggellata poi l’8 luglio dallavisita congiunta che i Presidenti Napoli-tano e Wulff hanno effettuato presso ilCentro italo-tedesco di Villa Vigoni, inoccasione del XXV anniversario dell’isti-tuzione. In tutte le occasioni di contatto siè riscontra l’esistenza di un forte spiritocollaborativo e si sono potute evidenziarechiare potenzialità di ulteriore conver-genza. Analoghe sono state le risultanzedel « business forum » organizzato il 20 e21 ottobre scorso, a Bolzano, dalle dueConfindustrie, che ha visto anche un’am-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 73 — Commissione III

pia partecipazione dei due Governi. Italiae Germania sono consapevoli che non visono alternative al mantenimento di unarelazione strettissima, anche in considera-zione del rilievo eccezionale dell’inter-scambio e dei flussi di investimento. LaGermania resta, ovviamente, il partnerineludibile per garantire la tenuta del-l’Euro ed affrontare la crisi finanziariainternazionale. Pur con alcune differenzedi prospettiva, condividiamo con Berlinol’interesse strategico e vitale alla salva-guardia della moneta comune. L’ancorag-gio all’Euro costituisce per l’Italia comeper la Germania e una garanzia vitale, perconservare la quale siamo disposti ai ne-cessari ragionevoli sacrifici.

Tale positività di relazioni è ricono-sciuta dai due Paesi in questione, cheperaltro, come correttamente evidenziatodall’On. Evangelisti, non hanno mancato –nel caso specifico delle prospettate misuredi sviluppo che il nostro Paese si accingead attuare – di esprimere, per bocca deiloro leader, « fiducia nella responsabilitàdell’insieme delle Autorità italiane, politi-che, finanziarie ed economiche ». L’Italiaha ben presente quale sia il proprio inte-resse nazionale e sa che coincide conquello europeo. Sta prendendo le misurepiù opportune per rispondere alle aspet-tative dei mercati e per rilanciare la cre-scita interna. Al contempo, sta portando ilproprio contributo al dibattito politico e

concettuale sul miglioramento della gover-nance europea. In occasione delle pros-sime scadenze europee, tali posizioni ver-ranno espresse nel modo più responsabile,chiaro e fermo, e al contempo con lamisura e il senso di responsabilità richie-sto dalla gravità della situazione finanzia-ria globale.

Il nostro Paese è pronto ad ascoltareimpostazioni e proposte ragionevoli. Nel-l’attuale contingenza, esso presenta puntidi forza e punti di debolezza, come tuttigli altri Paesi della UE. In particolarequelli dell’area euro, ognuno impegnatoper la propria parte a trovare delle solu-zioni ad una crisi da cui nessuno è esentee che richiede grossi sacrifici finanziariper tutti. Questo vale oggettivamente, evale agli occhi dei mercati. È anche perquesta ragione che, come detto dal Presi-dente della Repubblica e dal Ministro degliEsteri, sosteniamo con forza la necessità didefinire soluzioni condivise, con il pienocoinvolgimento di tutti – Paesi ed istitu-zioni europee – in un rinnovato slanciocomunitario, e senza accentuare il ruolo dipresunti direttorii.

Vorrei concludere ricordando quantodetto ieri dal Presidente Napolitano:« Siamo, oggi più che mai, nella stessabarca in un mare in tempesta. Ciascunpaese deve fare la sua parte e dobbiamogarantirci reciprocamente l’indispensabilesolidarietà ».

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 74 — Commissione III

IV COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05355 Gidoni: Sulla bonifica dell’area danneggiata dall’aereo precipitato presso il comunedi Zoldo Alto e sulla liquidazione degli indennizzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

5-05599 Rugghia: Sul piano di ristrutturazione e riorganizzazione dell’Arma dei carabinieri . . 76

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

SEDE REFERENTE:

Autorizzazione all’affondamento sperimentale di una nave radiata dai ruoli del navigliomilitare e relative attività di monitoraggio. Testo unificato C. 3626 Chiappori e C. 3943Di Stanislao (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77

ALLEGATO 3 (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84

Istituzione di un Servizio nazionale di riserva volontaria per la mobilitazione ed ilcompletamento delle Forze armate. C. 2861 Paglia, C. 4106 Cirielli, C. 4174 Gidoni, C.4375 Recchia e C. 4385 Di Stanislao (Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testobase) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

ALLEGATO 4 (Testo unificato elaborato dal Comitato ristretto e adottato dalla Commissione) . . . 85

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione) (Esame e conclusione –Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 79

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sul reclutamento del personale militare dei ruoli della truppa, a diecianni dal decreto legislativo n. 215 del 2001.

Audizione del Generale Angelo Agovino, Capo del I Reparto del Comando generale dell’Armadei carabinieri (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Edmondo CIRIELLI. — In-terviene il sottosegretario di Stato per ladifesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.10.

5-05355 Gidoni: Sulla bonifica dell’area danneggiata

dall’aereo precipitato presso il comune di Zoldo Alto

e sulla liquidazione degli indennizzi.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ri-corda che, ai sensi dell’articolo 135-ter,comma 5, del Regolamento, la pubblicitàdelle sedute per lo svolgimento delle

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 75 — Commissione IV

interrogazioni a risposta immediata è as-sicurata anche tramite la trasmissioneattraverso l’impianto televisivo a circuitochiuso. Dispone, pertanto, l’attivazionedel circuito.

Franco GIDONI (LNP) illustra l’inter-rogazione in titolo.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGArisponde all’interrogazione in titolonei termini riportati in allegato (vedi al-legato 1).

Franco GIDONI (LNP) si dichiara sod-disfatto per la risposta puntuale e esau-stiva fornita dal rappresentante del Go-verno che ringrazia. Deve tuttavia rilevareche quattro anni di attesa, tempo occorsoaffinché la popolazione e il comune diZoldo Alto potessero vedersi riconoscere ildiritto di essere risarciti per i danni subitia causa dall’incidente aereo del 18 settem-bre 2007, rappresentano un lasso di temponotevole. Nel comprendere che tali tempisono stati determinati anche dalla neces-sità di svolgere adeguate analisi ambientaliaffinché si potesse determinare con pre-cisione la stima dei danni, manifesta ap-prezzamento per il fatto che il Ministerodella difesa ha finalmente compiuto talestima e invita l’Esecutivo ad accelerare itempi, anche in considerazione delle ini-ziative che nel frattempo le autorità localihanno intrapreso investendo persino ilCapo dello Stato. Auspica, dunque, che laquestione possa avere una rapida conclu-sione.

5-05599 Rugghia: Sul piano di ristrutturazione e

riorganizzazione dell’Arma dei carabinieri.

Andrea RIGONI (PD), in qualità dicofirmatario, illustra l’interrogazione intitolo.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGArisponde all’interrogazione in titolo

nei termini riportati in allegato (vedi al-legato 2).

Andrea RIGONI (PD) prende atto, consoddisfazione, che la risposta chiariscecome al Governo non risulti che sia statoavviato alcun piano di ristrutturazione eriorganizzazione dell’Arma dei carabi-nieri. Evidenzia, quindi, l’importanza che,soprattutto per i piccoli comuni dellearee montane, riveste una presenza ra-dicata di questi militari, che contribuiscea far sentire alle popolazioni di questiterritori la vicinanza dello Stato. Per taleragione, le notizie che si sono diffuseultimamente hanno contribuito ad ali-mentare preoccupazioni tra le popola-zioni residenti nelle zone che dovrebberoessere interessate dalla ristrutturazionestessa. Manifesta apprezzamento ancheper aver appreso dalla risposta che nonesiste alcun piano di riduzione delle ca-serme, con particolare riferimento allestrutture in affitto, la cui origine do-vrebbe ricondursi alla carenza di risorsefinanziarie. Afferma, quindi, che l’atten-zione su tale questione rimarrà comun-que elevata, annunciando la presenta-zione di ulteriori atti di sindacato ispet-tivo nel caso in cui dovessero nuova-mente diffondersi notizie simili.

Edmondo CIRIELLI, presidente, rinviaad altra seduta lo svolgimento dell’inter-rogazione Di Stanislao 5-05600 e dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Edmondo CIRIELLI. — In-terviene il sottosegretario di Stato per ladifesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.20.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 76 — Commissione IV

Autorizzazione all’affondamento sperimentale diuna nave radiata dai ruoli del naviglio militare erelative attività di monitoraggio.Testo unificato C. 3626 Chiappori e C. 3943 DiStanislao.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame del testounificato delle proposte di legge in oggettoadottato, come testo base, nella seduta del25 ottobre 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricordache la Commissione ha adottato, cometesto base, il testo unificato elaborato dalComitato ristretto recante il nuovo titolo« Autorizzazione all’affondamento speri-mentale di una nave radiata dai ruoli delnaviglio militare ».

Avverte che sono state presentate treproposte emendative (vedi allegato 3) rife-rite al testo unificato delle proposte dilegge in esame.

Giacomo CHIAPPORI (LNP), relatore,esprime parere favorevole sugli emenda-menti presentati. In particolare, evidenziache l’emendamento 1.1 Rugghia reca unamodifica al testo volta a rafforzare ilcarattere sperimentale della procedura diaffondamento. L’emendamento 1.2 Di Sta-nislao, invece, intende precisare che lacopertura degli oneri avverrà, previa in-tesa con la Regione Liguria, attingendo lerisorse dei fondi europei per la Pesca e loSviluppo Regionale destinate al finanzia-mento dei programmi operativi regionali.Poiché si tratta di risorse che possonoessere utilizzate solo se rientrano in pro-grammi regionali approvati dalla Commis-sione europea, si prevede esplicitamente lanecessità di ricevere l’autorizzazione dellaCommissione medesima, ove necessario.Infine, l’emendamento 2.1 Laganà Fortu-gno reca una modifica al testo che espli-cita la necessità di monitorare l’eco si-stema marino nel suo complesso.

Rileva, quindi, che il testo presentaancora taluni profili meritevoli di appro-fondimento, che auspica potranno esseresvolti una volta che si sia compiuta la faseconsultiva delle altre Commissioni.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGAosserva che, nella formulazione attuale, ilprovvedimento non dispone in merito allacopertura degli oneri necessari per realiz-zare i suoi obiettivi. Su questo aspettoritiene che sia particolarmente importanteattendere il parere della Commissione Bi-lancio, prima di esprimere un giudiziodefinitivo. Dichiara infine di rimettersi allaCommissione sugli emendamenti presen-tati.

Maria Grazia LAGANÀ FORTUGNO(PD) intervenendo sul complesso degliemendamenti, esprime apprezzamento perla disponibilità manifestata dal relatorenel tentativo di superare l’iniziale contra-rietà del Partito democratico e perveniread un testo il più possibile condiviso.

Purtuttavia, non sembrano ancora su-perabili le perplessità relative alle possibiliricadute sull’ecosistema e alla decisione diprevedere una copertura delle spese sufondi europei per la pesca e lo svilupporegionale, che sono essenziali per il soste-gno all’economia locale. Inoltre, non con-vince la scelta di selezionare la Liguria,peraltro in un momento in cui proprioquesta regione è funestata da calamitànaturali.

Per le motivazioni esposte, dichiara cheil Partito democratico non assumerà al-cuna posizione pregiudizialmente ostile alprovvedimento, riservandosi di decidere sesuperare questo atteggiamento di neutra-lità alla luce dei pareri che perverrannodalle Commissioni, in particolare di quelladeputata a valutare i profili ambientali.

Giacomo CHIAPPORI (LNP), relatore,precisa che la scelta della regione Ligurianon è immotivata ma è ovviamente legataa diverse valutazioni, tra cui la presenzanel porto di la Spezia di numerose naviastrattamente idonee. Non sarebbe invecepraticabile alcuno spostamento in altri sitidi una nave destinata all’affondamento.

Francesco Saverio GAROFANI (PD)propone di compiere un ulteriore sforzoistruttorio, al fine di consentire alla Com-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 77 — Commissione IV

missione di arrivare alla quantificazionedei costi stimabili.

Edmondo CIRIELLI, presidente, rilevache in questa sede la Commissione èchiamata semplicemente a definire il testosu cui chiedere i pareri alle Commissionispecializzate nei diversi ambiti di materiatoccati. Ciò sul presupposto che nei settoridi propria competenza abbia già maturatole scelte che era possibile assumere.

La Commissione approva l’emenda-mento 1.1 Rugghia.

Antonio RUGGHIA (PD) dichiara che ilsuo gruppo si asterrà nella votazione delsuccessivo emendamento 1.2 Di Stanislao.

La Commissione, con distinte votazioni,approva gli emendamenti 1.2 Di Stanislaoe 2.1 Laganà Fortugno.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverteche il testo unificato in esame, comemodificato dagli emendamenti approvati,sarà trasmesso per il parere alle Commis-sioni competenti.

Rinvia, quindi, il seguito dell’esame adaltra seduta.

Istituzione di un Servizio nazionale di riserva vo-

lontaria per la mobilitazione ed il completamento

delle Forze armate.

C. 2861 Paglia, C. 4106 Cirielli, C. 4174 Gidoni, C.

4375 Recchia e C. 4385 Di Stanislao.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione deltesto base).

La Commissione prosegue l’esame delleproposte di legge in oggetto, rinviato nellaseduta del 26 luglio 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente e rela-tore, avverte che il Comitato ristretto haelaborato un testo unificato recante ilnuovo titolo « Delega al Governo per l’isti-tuzione del Servizio nazionale militare divolontari per la mobilitazione e della Ri-

serva nazionale qualificata delle Forzearmate

Segnala che il testo unificato riproducei principali contenuti delle diverse propo-ste di legge abbinate. Naturalmente, sonostate apportate le necessarie correzioni diforma e di coordinamento normativo. Si èinfine riprodotta la clausola di coperturadel testo originario della proposta a suafirma.

Pier Fausto RECCHIA (PD) formulaperplessità sull’esito finale del lavoro delComitato ristretto, che non è pervenuto auna sintesi delle distinte opzioni norma-tive. Al contrario, si è cercato di produrreun testo articolato che non supera i profilidi criticità già manifestati dalla sua partepolitica sulla proposta presentata dal Pre-sidente.

L’aspetto maggiormente problematicoriguarda la stessa necessità di costituire uncorpo militare che si affianchi alle forzeregolari, anche in ragione dei costi chesembrano insostenibili nell’attuale faseeconomica dove le risorse per il funzio-namento del modello ordinario di difesanazionale sono già scarse. Conclusiva-mente, ritiene che sul testo debba svolgersiun’approfondita attività conoscitiva.

Edmondo CIRIELLI, presidente e rela-tore, ricorda che la delibera della Com-missione di abbinare proposte normativesicuramente non coincidenti discendeva davalutazioni cui si era pervenuti per ragionipolitiche e non squisitamente tecniche.Condivide quindi la necessità di svolgereaudizioni.

La Commissione adotta quindi il testobase (vedi allegato 4) per il prosieguodell’esame.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

La seduta termina alle 14.40.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 78 — Commissione IV

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Edmondo CIRIELLI. — In-terviene il sottosegretario di Stato per ladifesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.40.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2010.

C. 4707 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Relazione favore-vole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverteche, a seguito delle determinazioni assuntedalla Conferenza dei Presidenti di Gruppo,il parere alla Commissione Bilancio saràreso nella seduta odierna.

Americo PORFIDIA (PT), relatore, os-serva che la Camera dei deputati, nellaseduta dell’11 ottobre 2011, ha respintol’articolo 1 del disegno di legge di rendi-conto per l’anno 2010.

La Giunta per il Regolamento, convo-cata in merito alle conseguenze procedu-rali di tale votazione, a maggioranza, haritenuto di non potersi procedere oltrenell’iter del disegno di legge in quanto, aseguito della mancata approvazione del-l’articolo 1, il provvedimento deve consi-derarsi respinto. Il Presidente della Ca-mera ha quindi dato conto delle conclu-sioni della Giunta nella seduta dell’Assem-blea del 12 ottobre 2011.

In coerenza con le comunicazioni resedal Presidente del Consiglio alla Cameranella giornata del 13 ottobre 2011, sullequali è stata ribadita la fiducia al Governo,

il Consiglio dei Ministri, in data 14 ottobre,ha deciso di ripresentare presso il Senatoil disegno di legge relativo al rendiconto2010, che la Corte dei conti, a Sezioniriunite, ha dichiarato corrispondente aquello parificato il 28 giugno scorso.

Il disegno di legge all’esame della Com-missione non presenta, quindi, differenzesostanziali rispetto a quello in precedenzaesaminato sul quale – ricorda – la Com-missione si è espressa favorevolmente.Pertanto, rimanda, per le parti di compe-tenza della Commissione Difesa alla rela-zione già svolta in quell’occasione e pro-pone nuovamente di esprimersi in sensofavorevole.

Antonio RUGGHIA (PD) richiama a suavolta le valutazioni già espresse sul pre-cedente provvedimento di identico conte-nuto. Non essendovi elementi di novità,conferma che il gruppo del Partito demo-cratico pronuncerà un voto non favorevolesulla relazione proposta.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta delrelatore di riferire in senso favorevole allaV Commissione sul disegno di legge re-cante il Rendiconto generale dello Statoper l’anno finanziario 2010, nominando ildeputato Porfidia relatore presso la VCommissione.

La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.45 alle 14.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 15.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 79 — Commissione IV

Indagine conoscitiva sul reclutamento del personalemilitare dei ruoli della truppa, a dieci anni dal

decreto legislativo n. 215 del 2001.

Audizione del Generale Angelo Agovino, Capo del I

Reparto del Comando generale dell’Arma dei

carabinieri.

(Svolgimento e conclusione).

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso, la trasmissione televisiva sulcanale satellitare della Camera dei depu-tati e la trasmissione diretta sulla web-tvdel sito Internet della Camera dei deputati.

Angelo AGOVINO, Capo del I Repartodel Comando generale dell’Arma dei cara-binieri, svolge una relazione sui temi og-getto dell’audizione.

Intervengono, per formulare quesiti eosservazioni, i deputati Edmondo CI-RIELLI, presidente, Pier Fausto RECCHIA(PD), Filippo ASCIERTO (PdL), FrancoGIDONI (LNP), Francesco Saverio GARO-FANI (PD) e Andrea RIGONI (PD).

Angelo AGOVINO, Capo del I Repartodel Comando generale dell’Arma dei cara-binieri, replica ai quesiti e alle osservazionidei deputati intervenuti.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, ringraziagli intervenuti e dichiara conclusa l’audi-zione.

La seduta termina alle 15.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 80 — Commissione IV

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-05355 Gidoni: Sulla bonifica dell’area danneggiatadall’aereo precipitato presso il comune di Zoldo Alto e sulla liqui-

dazione degli indennizzi.

TESTO DELLA RISPOSTA

In relazione al richiamato incidente divolo, si reputa opportuno premettere chel’Amministrazione, come è avvenuto inaltre precedenti analoghe situazioni, hasempre dimostrato ampia disponibilità, aifini di una positiva e, per quanto possibile,sollecita soluzione della problematica re-lativa ai danni causati dall’evento.

Tuttavia, nel caso in questione l’attivitàtesa alla definizione della procedura ri-sarcitoria nei confronti delle controparti,avviata tra il gennaio e il giugno 2008, èstata influenzata dalla complessità dell’at-tività tesa all’accertamento del livello dinocività delle sostanze disperse dall’aero-mobile in questione.

È risultata, infatti, piuttosto articolata edelicata l’acquisizione di tutti gli elementicognitivi ai fini della perizia tecnica con-tenente la stima dei danni patrimonialirilevabili sul terreno interessato, conclu-sasi solamente nel mese di settembre 2011.

In particolare, si rammenta che si èvenuti a conoscenza dell’elenco delle so-stanze inquinanti trasportate dall’aeromo-bile statunitense soltanto nell’anno 2010.

Tuttavia, si fa osservare che la compe-tente Direzione Generale per il PersonaleMilitare, il 27 settembre scorso ha già

formulato un’offerta risarcitoria dei dannipatrimoniali subiti dall’Ente proprietariodel terreno (« Regola Grande di Mareson »)e chiesto, allo stesso tempo, di quantificarei danni non patrimoniali subiti dal Co-mune di Zoldo Alto.

Per quanto riguarda, invece, gli inter-venti di bonifica, l’Amministrazione Difesasi rende pienamente disponibile ad effet-tuare l’indagine di mercato necessaria al-l’individuazione di una ditta specializzataidonea alla quale affidare l’espletamentodella preliminare attività di caratterizza-zione e successiva bonifica nell’area diinteresse.

Con riguardo, infine, all’ulteriore que-stione dei predetti danni non patrimoniali,per i quali il Comune di Zoldo Alto haavanzato nel 2008 la richiesta risarcitoria,non risulta, a tutt’oggi, alcuna quantifica-zione economica degli stessi.

Conseguentemente, la suddetta Dire-zione Generale provvederà all’eventualeliquidazione dei danni – previa valuta-zione della loro congruità da parte dellacompetente Avvocatura dello Stato – soloa seguito di specifica e documentata ri-chiesta di controparte.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 81 — Commissione IV

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-05599 Rugghia: Sul piano di ristrutturazionee riorganizzazione dell’Arma dei carabinieri.

TESTO DELLA RISPOSTA

Ritengo opportuno, in primo luogo,sottolineare come l’Arma dei Carabinieri –nell’ambito dei compiti affidati alle Forzearmate per la difesa del Paese e la salva-guardia delle libere istituzioni – non soloconcorre alla difesa integrata del territorionazionale, ma partecipa anche alle opera-zioni per il mantenimento e il ristabili-mento della pace e della sicurezza inter-nazionale, contribuisce alle attività voltealla ricostruzione e al ripristino dei corpidi polizia locali nei teatri operativi, garan-tisce i servizi di sicurezza delle rappre-sentanze diplomatiche e consolari al-l’estero ed esercita le funzioni di poliziamilitare, in via esclusiva per tutte le Forzearmate.

È anche in relazione a tali compiti chel’Arma ha sviluppato un graduale processodi rinnovamento e di razionalizzazione edè in tale contesto che devono inquadrarsile eventuali iniziative di ordinamentostrutturale, oltre che per corrispondere,con sempre maggiore efficacia, alla tuteladell’ordine e della sicurezza pubblici, non-ché per far fronte ai nuovi compiti attri-buiti all’istituzione, quale forza di poliziaad ordinamento militare, con il rango diForza armata.

In particolare, l’Arma procede sistema-ticamente ad adeguare la distribuzione deipresidi sul territorio, privilegiando le areemaggiormente interessate da problemi disicurezza, con una loro mirata ricolloca-zione, in piena sintonia con le altre Forzedi Polizia e sempre in armonia con gliorientamenti dei Prefetti.

In linea con tale strategia, dal 1o gen-naio 2011, sono stati istituiti il RepartoTerritoriale di Aprilia e cinque Stazioni(San Marzano Sul Sarno, Ponte San Ni-colò, Sacrofano, Nerviano, Carugate); èrecentissimo, inoltre, il provvedimento dielevazione a Tenenza della Stazione diPioltello.

A tali provvedimenti, si aggiungonoquelli del 2010, con i quali sono statiistituiti due Reparti Territoriali, due Com-pagnie (Spilimbergo e San Vito dei Nor-manni) e nove Stazioni, oltre al potenzia-mento delle aree del Calatino (nella Pro-vincia di Catania) e di Manduria perfronteggiare le maggiori esigenze di con-trollo del territorio connesse con il rile-vante flusso migratorio dai paesi del NordAfrica, anche in aderenza alle pressantiesigenze di sicurezza rappresentate dallecomunità locali.

Sono state soppresse, peraltro, la Com-pagnia di Trieste (sita in Via d’Istria), leStazioni di Ariano Destro, Gonnostrama-tza e Palermo Porto ed è stata inoltrericonfigurata in Tenenza la Compagnia diAbbadia San Salvatore.

Tali determinazioni sono state adottatesulla base di mirate valutazioni dell’assettoterritoriale dell’Arma, al fine di mantenerecostantemente l’aderenza alle concrete esi-genze del territorio, evitando ridondanze eduplicazioni.

Non vi è, pertanto, alcun piano diristrutturazione che ipotizzi soppressionidi presidio nelle Regioni richiamate dal-l’onorevole interrogante, connesse a pro-blematiche finanziarie riguardanti, in par-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 82 — Commissione IV

ticolare, l’insufficienza di fondi per corri-spondere i canoni di locazione.

Assicuro, comunque, che a premessa diogni decisione non verranno certamente tra-scurati gli eventuali riflessi di carattere so-ciale, ovvero legati alla sicurezza e alla tuteladell’ordine pubblico nell’area interessata.

Ciò, nella consapevolezza che l’Armadei Carabinieri rappresenta una delle isti-tuzioni più vicine ai cittadini, nei con-fronti dei quali svolge la sua costanteazione di prevenzione quale espressionesignificativa della presenza dello Stato sulterritorio.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 83 — Commissione IV

ALLEGATO 3

Autorizzazione all’affondamento sperimentale di una nave radiatadai ruoli del naviglio militare e relative attività di monitoraggio.

(Testo unificato C. 3626 Chiappori e C. 3943 Di Stanislao).

EMENDAMENTI

ART. 1.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

2-bis. Per le finalità di cui al comma 2,la medesima intesa prevede la coperturadelle spese a carico dei programmi ope-rativi regionali relativi all’utilizzo delFondo Europeo per la Pesca e del FondoEuropeo per lo Sviluppo Regionale, previaautorizzazione, ove necessario, della Com-missione europea da acquisire secondo leprocedure di cui al regolamento n. 1198/2006 del Consiglio e del regolamenton. 1080/2006 del Parlamento europeo edel Consiglio.

1. 1. Di Stanislao.

(Approvato)

Al comma 1, sostituire le parole: l’af-fondamento sperimentale con le seguenti: ,a titolo sperimentale, l’affondamento.

1. 2. Rugghia, Laganà Fortugno.

(Approvato)

ART. 2.

Al comma 1, sostituire le parole: sullaquantità e sulla qualità con le seguenti:sull’eco sistema marino con particolareriguardo alla quantità e alla qualità.

2. 1. Laganà Fortugno, Rugghia.

(Approvato)

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 84 — Commissione IV

ALLEGATO 4

Istituzione di un Servizio nazionale di riserva volontaria per lamobilitazione ed il completamento delle Forze armate. (C. 2861Paglia, C. 4106 Cirielli, C. 4174 Gidoni, C. 4375 Recchia e C. 4385

Di Stanislao).

TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTOE ADOTTATO DALLA COMMISSIONE

DELEGA AL GOVERNO PER L’ISTITU-ZIONE DEL SERVIZIO NAZIONALE MI-LITARE DI VOLONTARI PER LA MO-BILITAZIONE E DELLA RISERVA NA-ZIONALE QUALIFICATA DELLE FORZE

ARMATE

ART. 1.

(Finalità).

1. La presente legge è volta al raggiun-gimento delle seguenti finalità:

a) colmare il vuoto normativo susse-guente alla sospensione della leva obbli-gatoria con l’istituzione di una nuovastruttura flessibile di supporto alle Forzearmate, mobilitabile essenzialmente in si-tuazioni di emergenza sul territorio ita-liano, in grado di garantire uno strumentodi difesa aderente alle esigenze del Paesee di assicurare un contatto più costantetra i cittadini e le medesime Forze armate;

b) riformare la disciplina relativa alleforze di completamento delle Forze ar-mate, mediante la costituzione di unaspecifica struttura più facilmente impie-gabile a supporto degli impegni, ancheinternazionali, dei contingenti militari.

ART. 2.

(Deleghe al Governo).

1. Il Governo è delegato ad adottare,entro un anno dalla data di entrata in

vigore della presente legge, uno o piùdecreti legislativi per disciplinare:

a) l’istituzione e il funzionamento delServizio nazionale militare di volontari perla mobilitazione, di seguito denominato« SNM »;

b) l’istituzione e il funzionamento diuna Riserva nazionale qualificata delleForze armate, di seguito denominata« RNQ »;

c) norme di coordinamento relativealla contestuale partecipazione al Servizionazionale militare e alla riserva nazionalequalificata, con particolare riferimentoallo status giuridico dei relativi apparte-nenti e la loro partecipazione ai corsi diaggiornamento professionale.

2. I decreti legislativi di cui al comma1, sono adottati previo parere delle com-petenti Commissioni parlamentari che siesprimono entro sessanta giorni dalla datadi assegnazione del relativo schema. Tra-scorso tale termine senza che le Commis-sioni abbiano espresso il proprio parere, idecreti legislativi possono essere comun-que adottati.

ART. 3.

(Princìpi e criteri direttivi relativi all’isti-tuzione del servizio nazionale militare di

volontari per la mobilitazione).

1. Nell’esercizio della delega di cuiall’articolo 2, comma 1, lettera a), il Go-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 85 — Commissione IV

verno si attiene ai seguenti principi ecriteri direttivi:

a) attribuire al SNM il compito prio-ritario della difesa della Patria, sancitodall’articolo 52 della Costituzione, secondoi principi dettati dall’articolo 89 del codicedell’ordinamento militare, di cui al decretolegislativo 15 marzo 2010, n. 66;

b) prevedere che il SNM venga costi-tuito su base regionale e organizzato inreparti aggregati a reparti già esistenti,periodicamente addestrati e composti daufficiali, da sottufficiali e da personale ditruppa di sesso maschile e femminile;

c) attribuire ad un decreto del Mini-stro della difesa, da adottarsi entro il 31dicembre di ciascun anno, la competenzaa definire gli scaglioni di personale dareclutare nel SNM per l’anno successivo,ripartiti su base regionale, nei ruoli degliufficiali, dei sottufficiali e del personale ditruppa, tenuto conto delle esigenze mani-festate dalle Forze armate, degli impieghicivili che possono essere svolti dagli aspi-ranti all’arruolamento e degli stanziamentiannuali di bilancio a disposizione;

d) definire modalità di arruolamentosu base esclusivamente regionale, previa:

1. accurata selezione psico-fisica eattitudinale degli aspiranti all’arruola-mento;

2. partecipazione a un corso pro-pedeutico di formazione da svolgerepresso gli istituti di formazione militare dibase e avanzata, secondo programmi de-finiti tenendo conto del differente grado diconoscenza militare posseduto dalle di-verse categorie di soggetti che possonopresentare domanda per l’arruolamentonel SNM.

e) prevedere che siano ammessi al-l’arruolamento nel SNM:

1. gli ufficiali, i sottufficiali e ivolontari di truppa delle Forze armatecollocati nella riserva o in congedo;

2. coloro che, prima della data dientrata in vigore della legge 23 agosto2004, n. 226, hanno adempiuto senza de-merito ai prescritti obblighi di leva;

3. coloro che hanno prestato ser-vizio senza demerito come volontari inferma prefissata ai sensi della legge 14novembre 2000, n. 331, del decreto legi-slativo 8 maggio 2001, n. 215, nonché dellibro quarto, titolo II, capo VII, sezioni I eII, del codice dell’ordinamento militare, dicui al decreto legislativo 15 marzo 2010,n. 66;

4. i cittadini italiani in possesso deititoli richiesti dai regolamenti di ciascunaForza armata.

f) prevedere che siano requisiti es-senziali per l’arruolamento:

1. la cittadinanza italiana;

2. l’età compresa tra i diciotto e isessantacinque anni;

3. l’assenza di sentenze penali dicondanna passate in giudicato per i delittidi cui alle lettere a), b) e c) del comma 1dell’articolo 58 del testo unico delle leggisull’ordinamento degli enti locali, di cui aldecreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

4. eventuali ulteriori requisiti indi-viduati nell’ambito dei decreti legislativi dicui al presente articolo, tenuto conto diquelli che la normativa vigente prevedeper l’accesso alle singole Forze armate.

g) prevedere che:

1. il personale appartenente alSNM partecipi a cicli di addestramentotecnico-operativo a cadenza annuale, cor-rispondenti al reparto di appartenenza;

2. i reparti siano dislocati in centridi addestramento regionale;

3. la mancata partecipazione aicicli annuali di addestramento per duevolte consecutive, senza giustificato mo-tivo, comporti la decadenza dall’arruola-mento nel SNM;

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 86 — Commissione IV

h) prevedere che:

1. il richiamo in servizio del per-sonale appartenente al SNM possa esseredisposto, per i fini di cui alla lettera a), ovesi verifichino situazioni di emergenza nelterritorio nazionale;

2. la comunicazione della convoca-zione per richiamo in servizio comportiper gli arruolati l’obbligo di presentarsi alcomando da cui dipendono, nel luogo inessa indicato;

3. la convocazione debba contenerel’indicazione del periodo complessivo,della data di inizio e della ragione delrichiamo medesimo;

4. la convocazione debba pervenireal personale richiamato tra il trentesimogiorno e il quarto giorno antecedente l’ini-zio del periodo di richiamo;

5. la mancata risposta alla convo-cazione senza giustificato motivo comportila rinuncia all’arruolamento.

i) prevedere che:

1. il personale arruolato nel SNMsvolga inizialmente le funzioni corrispon-denti al grado militare di inquadramentoe alla specialità di appartenenza;

2. siano definiti, previa fissazionedi un periodo minimo di partecipazione,percorsi di carriera e meccanismi di pro-mozione a gradi superiori;

3. il personale appartenente alSNM sia sottoposto alle leggi e ai regola-menti della disciplina militare durante iperiodi di addestramento o di richiamo;

4. durante i periodi di addestra-mento o di richiamo il personale arruolatoabbia diritto al mantenimento del posto dilavoro pubblico o privato ed al manteni-mento del trattamento economico e pre-videnziale da parte del datore di lavoropubblico o privato.

l) prevedere:

1. agevolazioni fiscali in favore deidatori di lavoro, proporzionali alla durata

delle assenze dei loro dipendenti arruolati,nel SNM per i periodi di addestramento orichiamo;

2. agevolazioni fiscali relative al-l’imposta sul reddito in favore dei profes-sionisti e dei lavoratori autonomi arruolatinel SNM, in ragione della durata deiperiodi di addestramento o di richiamo;

3. che ai volontari arruolati nelSNM che sono lavoratori dipendenti siacorrisposto l’intero trattamento economicoe previdenziale relativo ai periodi di ad-destramento o richiamo, prevedendo cheper i dipendenti pubblici l’intero tratta-mento economico e previdenziale sia to-talmente a carico delle amministrazionipubbliche di appartenenza e che, per idipendenti di datori di lavoro privati, iltrattamento sia corrisposto direttamentedal datore di lavoro, il quale ne chiede ilrimborso all’istituto di previdenza cui illavoratore è iscritto. Gli oneri derivanti dalrimborso delle retribuzioni dei lavoratoridipendenti arruolati nel SNM siano posti acarico dello stato di previsione del Mini-stero del lavoro e delle politiche sociali,che versa annualmente agli enti previden-ziali gli importi da questi rimborsati aidatori di lavoro ai sensi della presentedisposizione;

4. che ai volontari arruolati nelSNM, sia lavoratori autonomi, che privi dioccupazione al momento del richiamo, siacorrisposta un’indennità, relativamente aiperiodi di addestramento o richiamo, cor-rispondente alla retribuzione prevista peril grado militare di inquadramento.

ART. 4.

(Princìpi e criteri direttivi relativi all’isti-tuzione ed al funzionamento della riservanazionale qualificata delle Forze armate).

1. Nell’esercizio della delega di cuiall’articolo 2, comma 1, lettera b), il Go-verno si attiene ai seguenti principi ecriteri direttivi:

a) attribuire alla RNQ il compitoprioritario di sopperire a particolari esi-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 87 — Commissione IV

genze di carattere temporaneo ed esclusi-vamente militare a supporto delle attivitàdelle Forze armate, purché non connessea vacanze nella dotazione organica e neivolumi organici dell’Esercito, della Marinamilitare e dell’Aeronautica militare stabi-liti dagli articoli 798 e 799 del codicedell’ordinamento militare, di cui al decretolegislativo 15 marzo 2010, n. 66, nei ruolie nei gradi corrispondenti a quelli delpersonale di cui è previsto l’impiego;

b) determinare i princìpi generali perla costituzione e l’impiego della RNQ,distribuendo il personale tra le Forzearmate in ragione delle specialità e dellefunzioni svolte da ciascuna di esse;

c) prevedere che l’organico della RNQsia complementare all’organico comples-sivo delle Forze armate e che l’entitàdell’organico sia stabilita con decreto delMinistro della difesa, da adottarsi entro il31 dicembre di ciascun anno, di concertocon il Ministro dell’economia e delle fi-nanze e con il Ministro per la pubblicaamministrazione e l’innovazione, tenutoconto delle esistenti dotazioni di bilancio;il medesimo decreto dovrà, altresì, indivi-duare le specialità e le funzioni, ripartiteper grado e per categoria, assegnate aciascuna Forza armata nello svolgimentodei compiti assegnati al personale dell’isti-tuenda riserva qualificata;

d) prevedere:

1. l’arruolamento volontario deicittadini italiani che abbiano prestato ser-vizio per almeno dodici mesi nell’Esercito,nella Marina militare o nell’Aeronauticamilitare e che siano stati posti in congedosenza demerito;

2. specifiche modalità di presenta-zione della domanda di arruolamento pergli ufficiali ausiliari in congedo, ufficiali dicomplemento; i sottufficiali collocati nellariserva, volontari collocati nella riserva emilitari di truppa tenuti agli obblighi diservizio in congedo soggetti ai richiami inservizio a norma delle leggi vigenti;

3. la revisione periodica, con ca-denza almeno triennale, degli elenchi degliarruolati;

4. le modalità di cancellazionedalla RNQ a richiesta o d’ufficio, il ter-mine, non superiore a sei mesi, per l’ac-coglimento o il diniego della richiesta, conapplicazione della regola del silenzio as-senso;

5. le condizioni di iscrizione nellaRNQ per i cittadini, non appartenenti allecategorie di cui al numero 1 che intendanocomunque mettere a disposizione delladifesa nazionale la propria professionalitàe le proprie competenze;

6. l’esclusione dei soggetti aggregatiai sensi del numero 5) dallo svolgimentodei compiti di carattere militare in com-battimento;

7. l’istituzione, presso il Ministerodella difesa, del comitato di valutazionedelle risorse della RNQ con il compito diselezionare i cittadini idonei a svolgere leattività individuate dalle autorità militari.

e) prevedere che siano requisiti es-senziali per l’arruolamento:

1. la cittadinanza italiana;

2. l’età compresa tra i diciotto e iquaranta anni;

3. l’assenza di sentenze penali dicondanna passate in giudicato per i delittidi cui alle lettere a), b) e c) del comma 1dell’articolo 58 del testo unico delle leggisull’ordinamento degli enti locali, di cui aldecreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

f) prevedere:

1. cicli annuali di addestramento edi formazione tecnico-operativa, di duratacomplessiva non superiore a trenta giorni,eventualmente suddivisibili in due fasi,ciascuna della durata di quindici giorni;

2. idonee forme di comunicazionedel calendario dei cicli annuali di adde-stramento al personale;

3. che la mancata partecipazione aicicli annuali di addestramento, salvi i casi

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 88 — Commissione IV

di comprovato impedimento per ragioni disalute o per gravi motivi familiari, deter-mini la sospensione per un triennio dallapartecipazione alla RNQ e, in caso dimancata partecipazione per due volte con-secutive, la decadenza automatica dellaRNQ.

g) prevedere:

1. una durata massima per il ri-chiamo obbligatorio non superiore a do-dici mesi, prorogabili, per la medesimadurata, esclusivamente nei casi di cuiall’articolo 1929, comma 2, lettera b), delcodice dell’ordinamento militare, di cui aldecreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e,comunque, per non oltre due anni conse-cutivi;

2. l’assegnazione del personaledella RNQ richiamato agli enti, distacca-menti e reparti della rispettiva Forza ar-mata di appartenenza, che al momento delrichiamo necessitano di supporti organici;

3. a discrezione dei comandi, lacostituzione di unità di formazione auto-noma composte esclusivamente di perso-nale della RNQ, che si affianchi all’adde-stramento del personale in servizio per-manente dei singoli enti, distaccamenti ereparti;

4. che il personale della RNQ ri-chiamato svolga funzioni complementari aquelle svolte dal personale in serviziopermanente per lo svolgimento di servizisupplementari rispetto a quelli assicuratidal medesimo personale.

h) prevedere che:

1. durante i periodi di addestra-mento e di richiamo, il personale iscrittonella RQN sia sottoposto alle leggi ed airegolamenti della disciplina militare.

i) prevedere che

1. durante i periodi di addestra-mento e di richiamo, gli appartenenti allaRNQ abbiano diritto al mantenimento delposto di lavoro pubblico o privato e del

trattamento economico e previdenziale daparte del datore di lavoro pubblico oprivato;

2. vengano riconosciuti incentivi,benefici fiscali e trattamento economicoanaloghi a quelli previsti per il personalearruolato nel SNM ai sensi dell’articolo 3,comma 1, lettera l).

ART. 5.

(Provvedimenti attuativi).

1. Con uno o più regolamenti adottaticon decreto del Ministro della difesa, entrosei mesi dalla data di entrata in vigore deidecreti legislativi di cui agli articoli 3 e 4,di concerto, per le parti di rispettivacompetenza, con il Ministro dell’economiae delle finanze e del Ministro per lapubblica amministrazione e l’innovazionesentito il parere delle Commissioni parla-mentari competenti, sono definite le mo-dalità attuative delle disposizioni relative:

a) allo svolgimento dei corsi di cui al-l’articolo 3, comma 1, lettera d), numero 2;

b) alla dislocazione dei reparti delSNM in centri di addestramento regionale,di cui all’articolo 3, comma 1, lettera g),numero 2;

c) alla determinazione dei percorsi dicarriera e delle modalità di promozionedel personale della SNM, di cui all’articolo3, comma 1, lettera i), numero 2;

d) alle modalità di costituzione eimpiego della RNQ, di cui all’articolo 4,comma 1, lettera b);

e) alle procedure di presentazionedelle domande, di iscrizione e di gestionedegli elenchi di cui all’articolo 4, comma 1,lettera d), numeri 2), 3) e 4).

ART. 6.

(Copertura finanziaria).

1. Fermo restando quanto previsto dagliarticoli 3, comma 1, lettera l) e 4, comma 1,

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 89 — Commissione IV

lettera i), all’onere derivante dall’attuazionedella presente legge si provvede mediantecorrispondente riduzione dello stanzia-mento iscritto, ai fini del bilancio triennale2011-2013, nell’ambito del fondo speciale diparte corrente dello stato di previsione delMinistero dell’economia e delle finanze per

l’anno 2011, allo scopo parzialmente utiliz-zando l’accantonamento relativo al Mini-stero della difesa.

2. Il Ministro dell’economia e dellefinanze è autorizzato ad apportare, conpropri decreti, le occorrenti variazioni dibilancio.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 90 — Commissione IV

V COMMISSIONE PERMANENTE

(Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante introduzione della contabilità economico-patrimoniale,della contabilità analitica e del bilancio unico nelle università. Atto n. 395 (Esame, ai sensidell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante disposizioni in materia dideterminazione degli importi e delle modalità di pagamento dei diritti di copia e dicertificato, del contributo unificato e delle spese per le notificazioni a richiesta d’ufficiodel processo civile, nonché in materia di riscossione delle spese di giustizia. Atto n. 409(Rilievi alla II Commissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento,e conclusione – Valutazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

SEDE REFERENTE:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel vicepresidente Giuseppe Francesco Ma-ria MARINELLO. – Intervengono il sotto-segretario di Stato per l’economia e lefinanze Alberto Giorgetti e il sottosegretariodi Stato per l’istruzione, l’università e laricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 13.25.

Schema di decreto legislativo recante introduzione

della contabilità economico-patrimoniale, della con-

tabilità analitica e del bilancio unico nelle università.

Atto n. 395.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del Regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto legislativo.

Roberto MARMO (PT), relatore, fa pre-sente che le norme intervengono su unamateria attualmente disciplinata dai rego-lamenti adottati dalle singole università aisensi dell’articolo 7 della legge n. 168 del1989 in base alla quale le università pos-sono optare tra un sistema di contabilitàfinanziaria e un sistema di contabilitàeconomico-patrimoniale. Osserva che,come rilevato dalla Corte dei conti, nellamaggior parte delle università è stato adot-tato il sistema di contabilità finanziaria.Rileva che, con la nuova normativa, aidocumenti di sintesi della contabilità fi-nanziaria, il bilancio preventivo e il ren-diconto, dovranno affiancarsi il bilancio diprevisione economico unico a carattereautorizzatorio, il bilancio unico consuntivoe il bilancio consolidato con le aziende, lesocietà e gli altri enti controllati. Inoltreviene prescritta l’adozione di un sistema dicontabilità analitica per le finalità del

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 91 — Commissione V

controllo di gestione. Osserva che taliprevisioni si sostanziano presumibilmentein un aumento degli adempimenti di na-tura amministrativa, considerato che lanuova contabilità economica si aggiungeràa quella finanziaria. Ritiene che andreb-bero pertanto acquisiti chiarimenti suipossibili effetti finanziari sia nella fasetransitoria, di passaggio dall’attuale si-stema contabile a quello delineato dalprovvedimento, sia nella fase a regime. Inparticolare giudica opportuno acquisiredati ed elementi, anche di carattere quan-titativo (risorse attualmente destinate alloscopo e previsioni di spesa nel nuovoregime), volti a suffragare l’ipotesi di neu-tralità finanziaria indicata dalla norma didelega, contenuta nell’articolo 5 della leggen. 240 del 2010, e confermata dalla rela-zione tecnica in esame.

Fa presente che nella fase transitoriapotrebbero infatti determinarsi effetti one-rosi connessi all’adeguamento dei sistemiinformatici di registrazione delle opera-zioni, nonché alla formazione del perso-nale incaricato della gestione contabile intutti i centri dotati di autonomia di spesa.Ricorda che la relazione tecnica evidenzia,al riguardo, che tali spese potranno esseresostenute a valere su voci già esistenti neibilanci degli atenei. Rileva che non ven-gono tuttavia fornite indicazioni, sia puredi massima, circa il presumibile impegnofinanziario e riguardo alle risorse attual-mente allocate nei bilanci per le medesimefinalità.

Sempre in relazione a tali esigenze dispesa, segnala che non appare chiaro sel’importo a valere sul Fondo per il finan-ziamento ordinario delle università, la-sciato indeterminato nel testo della dispo-sizione, ma quantificato dalla relazionetecnica in 500.000 euro complessivi, possasostanzialmente configurarsi come un’at-tribuzione di risorse volta a far fronte, siapure parzialmente, ai predetti oneri. In-fatti, anche se la relazione tecnica confi-gura l’importo in questione come unaforma di incentivo per le università cheadegueranno i loro sistemi contabili intempi celeri, dal testo tale finalità non sidesume espressamente.

Ritiene, altresì, che non sia chiaro sepotranno verificarsi variazioni nell’eroga-zione per cassa di tali somme rispetto alleprevisioni tendenziali, tenuto conto che ilfinanziamento viene effettuato a valeresulle dotazioni 2011 e 2012 del Fondo,mentre i soggetti beneficiari potrebberoessere individuati anche successivamente,ossia dopo la scadenza del termine del 1o

gennaio 2013. Su tali aspetti giudica op-portuno acquisire chiarimenti dal Go-verno.

Con riferimento alla fase a regime,ritiene andrebbe chiarito se possano ge-nerarsi maggiori oneri amministrativi con-nessi, come in precedenza segnalato, agliaccresciuti adempimenti contabili che ilnuovo ordinamento sembra prefigurare.Segnala come quest’ultimo appaia infatticonnotato da un elevato grado di com-plessità, connesso al notevole incrementodel contenuto informativo che appare fi-nalizzato a fornire. Per quanto attiene,infine, alla Commissione per la contabilitàeconomico-patrimoniale delle universitàintrodotta dall’articolo 9, osserva che lanorma si limita genericamente ad esclu-dere oneri a carico della finanza pubblica.Segnala che tale previsione, tuttavia, nonviene supportata né da elementi volti adimostrare la disponibilità delle necessarierisorse per la finalità prevista dal testo,incluse le spese di funzionamento e disupporto logistico, né da una clausola cheescluda espressamente il riconoscimentodi emolumenti, a qualunque titolo, inclusii rimborsi spese, per i componenti dell’or-ganismo, fra cui il testo indica anchefigure di esperti. Ritiene che andrebberopertanto acquisiti chiarimenti dal Governovolti a suffragare l’effettiva neutralità fi-nanziaria della norma.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTIsi riserva di fornire i chiarimenti richiestidal relatore.

Maino MARCHI (PD) osserva che ilprovvedimento in esame rappresenta, permolti versi, una semplice copertina, inquanto la definizione di aspetti partico-larmente rilevanti per la conformazione

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 92 — Commissione V

del sistema contabile delle università, qualila disciplina dei princìpi e degli schemicontabili, l’individuazione dell’elenco dellemissioni e dei programmi, nonché la de-finizione dei principi contabili di consoli-damento, è rimesso a futuri decreti, chedovranno essere adottati dal Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca, di concerto con il Ministero del-l’economia e delle finanze. A questo ri-guardo, osserva che si configura in so-stanza una delega in bianco al Governonel quale non è previsto alcun ulteriorecoinvolgimento delle Camere.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO, presidente, nessun altro chiedendodi intervenire, rinvia il seguito dell’esamedello schema di decreto legislativo ad altraseduta.

La seduta termina alle 13.35.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI

DEL GOVERNO

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel vicepresidente Giuseppe Francesco Ma-ria MARINELLO. – Interviene il sottose-gretario di Stato per l’economia e le finanzeAlberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 13.35.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica

recante disposizioni in materia di determinazione

degli importi e delle modalità di pagamento dei

diritti di copia e di certificato, del contributo uni-

ficato e delle spese per le notificazioni a richiesta

d’ufficio del processo civile, nonché in materia di

riscossione delle spese di giustizia.

Atto n. 409.

(Rilievi alla II Commissione).

(Esame, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma2, del Regolamento, e conclusione – Valu-tazione favorevole).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto del Presidente dellaRepubblica.

Roberto MARMO (PT) con riferimentoalla nuova determinazione degli importidel diritto di copia e di certificato fapresente che essa non sembra presentareprofili problematici, considerato che gliimporti dei diritti di copia e di certificato,salvo casi minori, è per lo più ridetermi-nato in aumento rispetto a quanto giàprevisto a legislazione vigente.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTIesprime nulla osta sull’ulteriore corso delprovvedimento precisando che non recaprofili problematici per la finanza pub-blica.

Roberto MARMO (PT), relatore, pro-pone di esprimere una valutazione favo-revole.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 13.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel vicepresidente Giuseppe Francesco Ma-ria MARINELLO. – Interviene il sottose-gretario di Stato per l’economia e le finanzeAlberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 13.40.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2010.

C. 4707 Governo.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Roberto SIMONETTI (LNP), relatore,ricorda che la Commissione è nuovamente

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 93 — Commissione V

chiamata ad esaminare il disegno di leggerelativo al rendiconto dell’Amministra-zione dello Stato per l’esercizio finanziario2010 e che tale circostanza è giustificatadalle vicende parlamentari che hanno ca-ratterizzato l’esame del provvedimento ini-zialmente presentato dal Governo e dallaparticolare natura del rendiconto.

Ricorda, in proposito, che l’articolo 81della Costituzione prevede che le Camereapprovino ogni anno il bilancio e il ren-diconto consuntivo presentati dal Governoe che il rendiconto, pertanto, analoga-mente al bilancio, è oggetto di un disegnodi legge di iniziativa riservata al Governo.Evidenzia che l’approvazione del disegnodi legge di rendiconto, che solo formal-mente ha natura legislativa mentre nellasostanza assume una valenza meramentepolitica, è inoltre costituzionalmente ob-bligatoria. Fa presente inoltre che l’arti-colo 35 della legge 31 dicembre 2009,n. 196, ai sensi del quale il Ministro del-l’economia e delle finanze presenta alleCamere, entro il mese di giugno, il rendi-conto generale dell’esercizio scaduto il 31dicembre dell’anno precedente, articolatoper missioni e programmi, costituisce pun-tuale attuazione del precetto costituzio-nale. Rileva che i risultati della gestionedell’anno finanziario sono riassunti e di-mostrati in due distinte parti: il conto delbilancio e il conto generale del patrimonio.Ricorda che la Camera, nella sedutadell’11 ottobre 2011, ha respinto l’articolo1 del disegno di legge di rendiconto perl’anno 2010 che recita: « Il rendicontogenerale dell’Amministrazione dello Stato irendiconti delle Amministrazioni e delleAziende autonome per l’esercizio 2010sono approvati nelle risultanze di cui aiseguenti articoli. » Evidenzia che nella se-duta dell’Assemblea del 12 ottobre 2011, ilPresidente ha dato conto delle conclusionia cui è pervenuta la Giunta per il Rego-lamento, convocata in merito alle conse-guenze procedurali della votazione ieri conla quale è stato respinto l’articolo 1 deldisegno di legge di approvazione del ren-diconto generale dello Stato. In partico-

lare, ricorda che la Giunta, a maggio-ranza, ha ritenuto di non potersi proce-dere oltre nell’iter del disegno di legge direndiconto in quanto, a seguito dellamancata approvazione dell’articolo 1, ilprovvedimento doveva considerarsi re-spinto. Ciò ha comportato, altresì, lasospensione dell’iter del disegno di leggedi assestamento che, a norma dell’arti-colo 119, comma 8, del Regolamento, èesaminato con il disegno di legge diapprovazione del rendiconto. Tale conse-guenza è stata fatta discendere dallanatura stessa dei due provvedimenti dicui uno costituisce il presupposto logicoe giuridico-contabile dell’altro. Osservache, in seguito alle conclusioni a cui èpervenuta la Giunta del Regolamentodella Camera secondo la quale il carat-tere inemendabile del rendiconto, pacifi-camente riconosciuto in dottrina e nellaprassi parlamentare, non consentirebbe alGoverno la presentazioni di emendamentise non di quelli volti ad apportare mo-difiche di carattere meramente formale otecnico, il Governo, nella riunione delConsiglio dei ministri del 14 ottobre2011, in coerenza con le dichiarazionirese dal Presidente Berlusconi alla Ca-mera nella giornata del 13 ottobre 2011,sulle quali gli è stata ribadita la fiducia,ha unanimemente deciso di ripresentareal Parlamento il disegno di legge recanteil Rendiconto generale dell’Amministra-zione dello Stato per l’esercizio finanzia-rio 2010, che la Corte dei conti, a Sezioniriunite, ha dichiarato corrispondente aquello parificato il 28 giugno scorso.

Rileva pertanto che il disegno di leggeall’esame della Commissione non presenta,quindi, differenze sostanziali rispetto aquello precedentemente esaminato, preci-sando che sul piano formale può invecerilevarsi come il disegno di legge si com-ponga di un solo articolo, mentre il con-tenuto degli ulteriori articoli recati dalprecedente disegno di legge è stato tra-sfuso in allegati al disegno di legge mede-simo. A tale riguardo, osserva che la nuovaarticolazione del provvedimento appare

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 94 — Commissione V

più conforme alla natura giuridico-conta-bile del rendiconto e conferma il valoreeminentemente politico del suo esame par-lamentare.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTInel concordare con le osservazioni svoltedal relatore, deposita agli atti della Com-

missione una nota predisposta dalla Ra-gioneria generale dello Stato.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO, presidente, nessun altro chiedendodi intervenire, rinvia quindi il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.50.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 95 — Commissione V

VI COMMISSIONE PERMANENTE

(Finanze)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 96

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Relazione alla V Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . 97

ALLEGATO 1 (Proposta di relazione del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05536 Lo Monte e Zeller: Applicazione delle riduzioni dei regimi tributari di favore previstedall’Allegato C-bis del decreto-legge n. 98 del 2011 alle detrazioni per le ristrutturazioniedilizie e gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

5-05601 Fogliardi: Modalità per l’effettuazione dell’opzione per il regime tributario delconsolidato nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

5-05602 Fugatti: Interventi per la disciplina dell’abuso del diritto in materia tributaria . . . 101

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

5-05603 Bernardo: Rilascio di concessioni in favore dei soggetti proprietari di aree interessatedalle acque della Laguna di Caleri successivamente oggetto di demanializzazione . . . . . . 101

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116

5-05604 Barbato: Interventi di vigilanza della Banca d’Italia sulla gestione della Bancapopolare di Milano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente l’istituzione dell’Agenzia fiscale dei monopolidi Stato. Atto n. 411 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 26 ottobre 2011.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.30 alle 13.40.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzapresidente Gianfranco CONTE, indi delvicepresidente Cosimo VENTUCCI. – In-terviene il sottosegretario di Stato per l’eco-nomia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 13.40.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 96 — Commissione VI

Rendiconto generale dell’Amministrazione delloStato per l’esercizio finanziario 2010.C. 4707 Governo, approvato dal Senato.(Relazione alla V Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Gianfranco CONTE, presidente, ricordapreliminarmente che la Commissione do-vrà concludere l’esame del provvedimentoin esame entro la giornata di domani.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore, ri-leva come la Commissione sia chiamata adesaminare, ai sensi dell’articolo 119,comma 8, del regolamento, ai fini dellaformulazione di una relazione alla Com-missione Bilancio, il disegno di legge C.4707, approvato dal Senato, recante ilRendiconto generale dell’Amministrazionedello Stato per l’esercizio finanziario 2010,limitatamente alle parti di competenza.

Segnala preliminarmente come il con-tenuto del provvedimento in esame risultisostanzialmente identico a quello del di-segno di legge C. 4621, approvato dalSenato, recante a sua volta il Rendicontogenerale dell’Amministrazione dello Statoper l’esercizio finanziario 2010, il qualeera stato già esaminato dalla CommissioneFinanze, che aveva approvato una rela-zione favorevole nella seduta del 29 set-tembre scorso.

A seguito della reiezione, da parte del-l’Assemblea della Camera, dell’articolo 1del disegno di legge, il provvedimento èstato nuovamente presentato dal Governoal Senato, il quale lo ha approvato.

Rispetto al testo già esaminato dallaCommissione, l’unica differenza riguardala diversa articolazione del disegno dilegge, che precedentemente si suddividevain 18 articoli ed un allegato ed è orainvece composto di un solo articolo ecinque allegati.

In dettaglio, l’allegato 1 (corrispondenteagli articoli da 2 a 5 del disegno di leggeC. 4621) reca le risultanze del conto delbilancio, l’allegato 2 (corrispondente all’ar-

ticolo 8 del disegno di legge C. 4621) lerisultanze del conto generale del patrimo-nio, l’allegato 3 (corrispondente agli arti-coli da 9 a 18 del disegno di legge C. 4621)le risultanze delle Amministrazioni edAziende autonome, l’allegato 4 (corrispon-dente all’articolo 6 ed all’allegato 1 deldisegno di legge C. 4621) i prelevamentidal Fondo di riserva per le spese impre-viste effettuati nel 2010 e l’allegato 5(corrispondente all’articolo 7 del disegnodi legge C. 4621) le eccedenze di impegnie di pagamenti riscontratesi in alcuni statidi previsione.

Rammenta quindi che il Rendicontogenerale dello Stato è lo strumento attra-verso il quale il Governo, alla chiusura delciclo di gestione della finanza pubblica(costituito dall’anno finanziario), adempieall’obbligo costituzionale di rendere contoal Parlamento dei risultati della gestionefinanziaria.

Il Rendiconto è costituito:

a) dal conto del bilancio, articolatonel conto consuntivo dell’entrata e, per laparte di spesa, nel conto consuntivo rela-tivo a ciascun Ministero, con l’esposizionedell’entità effettiva delle entrate e delleuscite del bilancio dello Stato rispetto alleprevisioni approvate dal Parlamento;

b) dal conto del patrimonio con levariazioni intervenute nella consistenzadelle attività e passività che costituisconoil patrimonio dello Stato.

Passando a sintetizzare il contenuto deldisegno di legge C. 4707, ricorda prelimi-narmente che la legge di bilancio per il2010 (legge n. 192 del 2009) recava entratefinali in competenza per 476,1 miliardi edautorizzazioni di cassa per 443 miliardi. Aseguito delle variazioni intervenute nelcorso dell’esercizio, gli stanziamenti sonostati determinati in 480,6 miliardi in com-petenza e in 447,5 miliardi quali autoriz-zazioni di cassa.

Per le entrate complessive le previsionidefinitive (778,2 miliardi di euro), rispettoa quelle iniziali (801,8 milioni), sono di-minuite del 4 per cento, a fronte di unincremento dello 3,2 per cento registratonel 2009.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 97 — Commissione VI

Tali previsioni definitive rappresentanoil 49,7 per cento del prodotto internolordo (il valore complessivo del PIL 2010è di 1.548.816 milioni di euro a prezzi dimercato) contro il 51,1 per cento del 2009(il PIL 2009 era stato di 1.519.702 milionidi euro a prezzi di mercato).

La riduzione manifestatasi rispetto alprecedente esercizio è dovuta principal-mente alla diminuzione dell’accensione deiprestiti, cioè all’indebitamento a medio elungo termine, pari al 2,4 per cento, men-tre alla riduzione delle entrate tributarieha fatto riscontro un aumento, in misuramaggiore, delle entrate extratributarie.

Con riferimento alla gestione dei residui,i residui attivi al 1o gennaio 2010 prove-nienti dai precedenti esercizi ammontavanoa 194,5 miliardi; al 31 dicembre 2010 essiammontavano a 229,8 miliardi.

Per quanto riguarda la gestione delleentrate tributarie (in termini di accerta-menti), rispetto all’esercizio finanziario2009, segnala un incremento del dato aconsuntivo 2010 rispetto al dato a con-suntivo 2009 pari a circa 2,5 miliardi euro.Tale risultato deriva dal combinato dispo-sto di un incremento del gettito delleimposte sugli affari, che è salito da 148,2a 154,2 miliardi, delle imposte sulla pro-duzione, i consumi e le dogane (passato da27,5 a 28 miliardi), nonché delle entratedei Monopoli (cresciute di circa 500 mi-lioni) e di una diminuzione del gettitodelle imposte sul patrimonio e sul reddito,ridottosi di circa 3,2 miliardi.

Più in dettaglio, si rileva un incrementodel 5,1 per cento del gettito IRPEF, unlieve incremento del gettito dell’IRES intermini di competenza (che è passato dauna previsione di 44,3 miliardi ad ungettito accertato di 45,6) ed un incrementodel 4,8 per cento di quello IVA.

Si evidenzia, invece, una forte ridu-zione del gettito delle imposte sostitutive(-39,3 per cento), che scendono da 14,5miliardi a 8,8 miliardi.

Analoga riduzione si ha in relazione alcomplesso delle entrate non ricorrenti, chefanno segnare una riduzione del 59 percento.

In particolare, nel settore dei giochi, siassiste ad un incremento del gettito delleimposte sui giochi (+18,8 per cento), cui sicontrappone una flessione nelle entratedel lotto (-7,6 per cento) e delle lotterie edaltri giochi (-12,3 per cento).

Con riferimento alle entrate extratribu-tarie, si evidenzia un decremento del datoa consuntivo 2010 (pari a 61,7 miliardi dieuro) rispetto al dato a consuntivo 2009(che era stato pari a 66,1 miliardi), dovutoprincipalmente alla riduzione di circa 5miliardi delle entrate per recuperi, rim-borsi e contributi.

Con riferimento al settore dei Mono-poli, all’allegato 3 del disegno di legge siindicano le risultanze dell’Amministra-zione autonoma dei Monopoli di Stato.

A tale riguardo, segnala come le entratee le spese, comprese quelle delle gestionispeciali, siano risultate pari nel 2010 a14,9 miliardi.

I residui attivi al 31 dicembre 2010ammontano a 1.732 milioni, evidenzian-dosi una significativa riduzione rispetto aquelli presenti alla fine dell’esercizio pre-cedente (2.273 milioni). Per i residui pas-sivi si denota invece una lieve diminuzionerispetto all’esercizio precedente, passandoda 2.430 milioni a 2.380 milioni.

Evidenzia in proposito come il settoresi sia caratterizzato per un volume diraccolta dei prodotti da gioco per oltre61,5 miliardi, con un aumento del 13 percento rispetto al 2009, ed, inoltre, perentrate erariali di oltre 8,7 miliardi, conuna sostanziale tenuta rispetto all’annoprecedente. Nel corso del 2010 sono stateconseguite ulteriori entrate una tantumpari a 435 milioni provenienti dall’intro-duzione degli apparecchi da gioco del tipovideolotterie (VTL) e 800 milioni derivantidalla definizione delle procedure di aggiu-dicazione delle lotterie ad estrazione istan-tanea (gratta e vinci). Pertanto, nel 2010 leentrate erariali complessive si sono atte-state a 9,9 miliardi.

Per quanto attiene specificamente al set-tore dei tabacchi, nel 2010 si sono registrateentrate erariali complessive pari a 13,7 mi-liardi (di cui 10,6 miliardi relative all’accisa

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 98 — Commissione VI

e 3 miliardi relative all’IVA), con un incre-mento del 12 per cento rispetto al 2009.

Nell’ambito dell’allegato 4, che illustra iprelevamenti effettuati nel 2010 dal Fondodi riserva per le spese impreviste, segnalaalcune assegnazioni di risorse afferentiagli ambiti di competenza della Commis-sione Finanze.

In particolare, nell’ambito del primoprelevamento, evidenzia due assegnazioni,rispettivamente di 1,75 milioni di euro e di6,4 milioni di euro per il programma« Prevenzione e repressione delle frodi edelle violazioni agli obblighi fiscali », dipertinenza del Centro di responsabilitàGuardia di finanza.

Inoltre, nell’ambito del quarto preleva-mento, richiama un’assegnazione di circa366.000 euro per il programma « Regola-zione giurisdizione e coordinamento delsistema della fiscalità, di pertinenza delCentro di responsabilità Dipartimentodelle finanze, nonché un’assegnazione di 6milioni di euro, per il programma « Pre-venzione e repressione delle frodi e delleviolazioni agli obblighi fiscali », di perti-nenza del Centro di responsabilità Guar-dia di finanza.

Nell’ambito dell’ottavo prelevamento,evidenzia un’ulteriore assegnazione, di 4milioni di euro, per il programma « Pre-venzione e repressione delle frodi e delleviolazioni agli obblighi fiscali », di perti-nenza del Centro di responsabilità Guar-dia di finanza.

Formula quindi fin d’ora una propostadi relazione favorevole sul provvedimentoin esame (vedi allegato 1).

Francesco BARBATO (IdV), nel quadrodi una valutazione complessiva sulla ge-stione del bilancio pubblico, in particolareper quanto riguarda i trasferimenti operatiin favore della Camera dei deputati, evi-denzia come, a seguito delle riduzioni allaspesa corrente della stessa Camera, i la-voratori della società Milano 90, la qualefornisce immobili e servizi alla Camera deideputati, abbiano proclamato uno stato diagitazione in seguito all’avvio, da partedella predetta società, della procedura diriduzione di personale, all’esito della quale

potrebbero perdere il posto di lavoro ben350 dipendenti sui 530 complessivi.

In proposito, pur ribadendo come ilproprio gruppo sia particolarmente impe-gnato sul fronte della riduzione dei costidella politica, ritiene che tale obiettivodebba essere perseguito evitando che lariduzione degli sprechi nell’uso delle ri-sorse pubbliche avvenga a spese di soggettiche non ne hanno alcuna colpa.

Chiede, pertanto, che la Commissione sifaccia carico di tale questione, assumendoiniziative volte a tutelare i predetti lavo-ratori.

Cosimo VENTUCCI, presidente, nel rile-vare come la problematica segnalata daldeputato Barbato rientri nelle attribuzionidei deputati Questori e dell’ufficio di presi-denza della Camera, auspica che, unita-mente ai posti di lavoro dei dipendenti dellasocietà Milano 90, sia salvaguardata anchela dignità dei parlamentari, i quali, oltre adessere quasi quotidianamente bersaglio dicampagne d’informazione spesso impron-tate esclusivamente a finalità diffamatorie oscandalistiche, rischiano ora di vedersi pri-vati della possibilità di disporre di un uffi-cio nel quale svolgere le attività connesse aipropri compiti istituzionali.

In proposito, confida che i deputatiQuestori sapranno assumere le iniziativepiù opportune per rintuzzare gli attacchisempre più frequentemente portati dallastampa nazionale, di qualunque orienta-mento politico, all’istituzione parlamen-tare, quasi che a quest’ultima fossero ad-debitabili tutte le problematiche che ilPaese è chiamato ad affrontare.

Ringrazia comunque il deputato Bar-bato per avere segnalato alla Commissioneil problema occupazionale che interessa ilavoratori della società Milano 90.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) ri-tiene poco comprensibili le considerazionisvolte dal deputato Barbato, ove si consi-deri che anche la sua parte politica haapprovato i documenti relativi al bilanciointerno della Camera per gli anni 2011-2013, predisposti dai deputati Questori edeliberati dall’ufficio di presidenza, nei

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 99 — Commissione VI

quali era contenuto, tra gli altri interventidi contrazione delle spese, il recesso an-ticipato dal dispendioso contratto di loca-zione di Palazzo Marini in essere con lasocietà Milano 90.

Francesco BARBATO (IdV) ribadisce dicondividere pienamente le iniziative di ri-duzione dei costi della Camera, ritenendocomunque che, in tale quadro, occorra tu-telare i diritti e le legittime aspettative deilavoratori della società Milano 90.

Cosimo VENTUCCI, presidente, nel ri-levare come quella odierna non sia la sedepiù idonea per sviluppare un dibattitosulla problematica segnalata dal deputatoBarbato, ribadisce l’auspicio che, oltre allelegittime esigenze dei lavoratori della so-cietà Milano 90 – delle quali dovrebbefarsi carico innanzitutto il datore di la-voro, la cui situazione economica risultaessere notoriamente florida, anche in virtùdi rapporti di appalto protrattisi per moltianni con la Camera dei deputati e con altriorgani anche costituzionali –, siano sod-disfatte, con un po’ di buonsenso, anchequelle dei parlamentari, i quali non pos-sono essere costretti a svolgere le proprieattività in sedi di fortuna.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia quindi il seguito dell’esame allaseduta già convocata per la giornata didomani.

La seduta termina alle 13.50.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel vicepresidente Cosimo VENTUCCI, indidel presidente Gianfranco CONTE. – In-terviene il sottosegretario di Stato per l’eco-nomia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 13.50.

Cosimo VENTUCCI, presidente, ricordache, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma5, del Regolamento, la pubblicità delle

sedute per lo svolgimento delle interroga-zioni a risposta immediata è assicurataanche tramite la trasmissione attraversol’impianto televisivo a circuito chiuso. Di-spone, pertanto, l’attivazione del circuito.

Avverte che l’interrogazione Fugattin. 5-05602 è stata sottoscritta dai deputatiComaroli e Forcolin.

5-05536 Lo Monte e Zeller: Applicazione delle ri-

duzioni dei regimi tributari di favore previste dal-

l’Allegato C-bis del decreto-legge n. 98 del 2011 alle

detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e gli inter-

venti di riqualificazione energetica degli edifici.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) rinun-cia ad illustrare l’interrogazione, di cui ècofirmatario.

Il sottosegretario Bruno CESARIO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ringra-zia il Sottosegretario per la risposta, rite-nendo, tuttavia, che non possa essere tra-scurata la sostanziale differenza intercor-rente tra le detrazioni del 36 per cento e del55 per cento – previste, rispettivamente,per le spese sostenute per le ristruttura-zioni edilizie e per gli interventi di riquali-ficazione energetica di edifici esistenti –rispetto alle altre agevolazioni soggette allariduzione di cui all’allegato C-bis all’arti-colo 40, commi 1-ter e 1-quater, del decre-to-legge n. 98 del 2011, anticipate dall’arti-colo 1, comma 6, del decreto-legge n. 138del 2011, a decorrere dal 30 settembre2012. Infatti, nel caso delle detrazioni og-getto dell’atto di sindacato ispettivo, i con-tribuenti interessati hanno effettuato inve-stimenti di entità rilevante, spesso con-traendo appositi mutui con gli istituti dicredito, confidando nella possibilità di usu-fruire delle agevolazioni piene per i succes-sivi cinque o dieci anni.

In tale contesto, l’applicazione, a pre-scindere dalla data di effettuazione dellespese, della predetta riduzione alle detra-zioni del 36 e del 55 per cento, si tradur-rebbe in una gravissima lesione dei diritti

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 100 — Commissione VI

acquisiti dai contribuenti che hanno effet-tuato gli interventi di ristrutturazione e diriqualificazione energetica, determinando,su un piano più generale, danni enormisotto il profilo della certezza del diritto e,conseguentemente, della fiducia dei citta-dini nelle istituzioni.

Auspica, pertanto, che il Governo vogliaevitare le evidenziate, deleterie conse-guenze, dando seguito all’ordine del giornon. 9/4612/56, da lui presentato, insieme aldeputato Brugger, al disegno di legge diconversione del decreto-legge n. 138 del2011, e accolto come raccomandazione,con il quale gli interroganti impegnavanoil Governo ad applicare le suddette ridu-zioni soltanto ai pagamenti effettuati dopoil 30 settembre 2012.

5-05601 Fogliardi: Modalità per l’effettuazione del-

l’opzione per il regime tributario del consolidato

nazionale.

Giampaolo FOGLIARDI (PD) rinunciaad illustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Bruno CESARIO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Giampaolo FOGLIARDI (PD) si di-chiara soddisfatto della risposta, inquanto, sebbene di contenuto negativo,essa chiarisce in maniera inequivocabilecome non possa considerarsi valido, ai finidel rinnovo dell’opzione per il regimetributario del consolidato nazionale, pre-visto dagli articoli 117 e seguenti del TUIR,il comportamento concludente di queicontribuenti i quali, pur non avendo pro-ceduto alla presentazione della relativacomunicazione entro il termine prescrittodall’articolo 14 del decreto ministeriale 9giugno 2004, abbiano comunque dimo-strato, con comportamenti concludenti, divoler proseguire nell’adozione del predettoregime di tassazione.

Al di là del caso di specie, nel quale lapresentazione della comunicazione è stataomessa a causa di una mera dimenticanzadei collaboratori dello studio professionale

che curava gli adempimenti fiscali delgruppo interessato, ritiene che l’interroga-zione dimostri quanto sia necessario ope-rare per migliorare il rapporto tra i cit-tadini e le istituzioni e, in particolare, trai contribuenti e l’Amministrazione finan-ziaria, anche sotto il profilo dei moltepliciadempimenti burocratici previsti dallacomplessa normativa di settore, a propo-sito dei quali i deputati della Commissionehanno sovente segnalato la necessità diprocedere a semplificazioni.

Rileva, infine, come tale vicenda, nellaquale si è verificata un’omissione di naturameramente formale, dalla quale non èderivato alcun danno all’Erario, sia unadelle tante di cui il Governo dovrebbeoccuparsi, intervenendo con la massimacelerità per semplificare gli oneri buro-cratici imposti ai cittadini e alle imprese,prima di pensare a eventuali provvedi-menti di condono.

5-05602 Fugatti: Interventi per la disciplina del-

l’abuso del diritto in materia tributaria.

Maurizio FUGATTI (LNP) rinuncia adillustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Bruno CESARIO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Maurizio FUGATTI (LNP) si dichiarasoddisfatto della risposta fornita dal sot-tosegretario.

5-05603 Bernardo: Rilascio di concessioni in favore

dei soggetti proprietari di aree interessate dalle

acque della Laguna di Caleri successivamente og-

getto di demanializzazione.

Maurizio BERNARDO (PdL) rinunciaad illustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Bruno CESARIO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 101 — Commissione VI

Maurizio BERNARDO (PdL) si di-chiara soddisfatto della risposta del sot-tosegretario.

5-05604 Barbato: Interventi di vigilanza della Banca

d’Italia sulla gestione della Banca popolare di Milano.

Francesco BARBATO (IdV) rinuncia adillustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Bruno CESARIO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Francesco BARBATO (IdV), nello stig-matizzare l’assoluta insufficienza della ri-sposta fornita, evidenzia come, ancora unavolta, il Governo voglia sfuggire alle pro-prie responsabilità trincerandosi dietro ledecisioni assunte dalla Magistratura. Inparticolare ritiene che, limitarsi, come hafatto il Sottosegretario, a richiamare ildettato dell’articolo 26 del Testo unicobancario, il quale prevede che gli organi diamministrazione o di controllo delle ban-che dichiarino la decadenza, per difettodei requisiti di onorabilità, nel caso dicondanna definitiva di un esponente dellabanca, significhi abdicare a quella fun-zione fondamentale di indirizzo che lapolitica deve svolgere, in particolare riaf-fermando, anche nel settore bancario efinanziario, il principio meritocratico se-condo cui devono poter assurgere a re-sponsabilità di amministrazione, gestioneo controllo, solo quei soggetti che abbianoeffettivamente dimostrato le loro capacità,e che non si siano semplicemente avvan-taggiati di amicizie o rapporti clientelari.

In questo spirito l’interrogazione in-tende stimolare un incisivo intervento del-l’Esecutivo su questi temi, a sostegno del-l’efficace azione di vigilanza svolta in que-sto caso dalla Banca d’Italia, e dandofinalmente al Paese il segnale di una svoltache consenta di superare le logiche clien-telari che ne hanno finora frenato losviluppo.

Si dichiara pertanto completamente in-soddisfatto della risposta.

Gianfranco CONTE, presidente, con ri-ferimento alla tematica affrontata dall’in-terrogazione n. 5-05604 ricorda come lacompetenza relativa alla vigilanza pruden-ziale sugli intermediari creditizi sia ri-messa all’esclusiva competenza dellaBanca d’Italia.

Dichiara quindi concluso lo svolgi-mento delle interrogazioni all’ordine delgiorno.

Sull’ordine dei lavori.

Gianfranco CONTE, presidente, pro-pone, concorde la Commissione, di proce-dere a un’inversione nell’ordine dei lavoridella seduta odierna, nel senso di passare,dapprima, all’esame dello schema di de-creto ministeriale concernente l’istituzionedell’Agenzia fiscale dei monopoli di Stato,e, quindi, all’audizione informale, congiun-tamente alla XII Commissione, dei rap-presentanti dell’Associazione nazionale co-muni italiani (ANCI), nell’ambito del-l’esame del disegno di legge C. 4566, re-cante delega al Governo per la riformafiscale ed assistenziale.

La seduta termina alle 14.10.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Gianfranco CONTE. – In-terviene il sottosegretario di Stato per l’eco-nomia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.10.

Schema di decreto ministeriale concernente l’istitu-

zione dell’Agenzia fiscale dei monopoli di Stato.

Atto n. 411.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del Regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 102 — Commissione VI

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL),relatore, rileva come la Commissione siachiamata ad esaminare, ai fini dell’espres-sione del parere al Governo, lo schema didecreto ministeriale concernente l’istitu-zione dell’Agenzia fiscale dei monopoli diStato.

Osserva preliminarmente come loschema di decreto sia stato predisposto dalGoverno in attuazione della previsioni dicui all’articolo 40, commi da 2 a 6 deldecreto-legge n. 159 del 2007, che preve-dono la trasformazione dell’Amministra-zione autonoma dei Monopoli di Stato(AAMS) in Agenzia fiscale.

Tali norme affidano ad appositi decretidel Ministro dell’economia e delle finanze,previo parere delle competenti Commis-sioni parlamentari permanenti, l’indivi-duazione dei servizi da trasferire all’isti-tuenda Agenzia, sentite le organizzazionirappresentative dei dipendenti e le asso-ciazioni di categoria dei soggetti titolari diconcessione alla rivendita di generi dimonopolio; l’approvazione dello Statutoprovvisorio e delle disposizioni necessarieal primo funzionamento dell’Agenzia; ladata dalla quale le funzioni svolte dal-l’AAMS sono esercitate dall’Agenzia, concontestuale cessazione di tali funzioni daparte dell’AAMS, che viene soppressa.

In tale contesto si prevede, inoltre, cheil Ministro dell’economia invii periodica-mente una relazione al Parlamento sulprocesso di trasformazione dell’AAMS.

Ricorda altresì che, per espressa pre-visione dell’articolo 2, comma 1-ter deldecreto – legge n. 40 del 2010, all’Agenziasi applica le norme contenute nella se-zione II del capo II del titolo V del decretolegislativo n. 300 del 1999, relative alleagenzie fiscali.

Per quanto riguarda il contenuto delloschema di decreto ministeriale, l’articolo 1approva lo Statuto provvisorio e il Rego-lamento provvisorio di amministrazione,allegati allo stesso schema di decreto.

In particolare, il comma 3 del mede-simo articolo 1 prevede che, fino allanomina dei nuovi organi dell’Agenzia, ilDirettore generale dell’AAMS assume lefunzioni di Direttore dell’Agenzia, e che il

Comitato di gestione è composto dal Di-rettore, quale Presidente, e dai dirigenti diI fascia dell’AAMS.

L’articolo 2, comma 1, assegna all’Agen-zia le risorse umane, strumentali e finan-ziarie, beni patrimoniali mobili e immobilie tutti gli altri diritti e beni già nella titola-rità dell’AAMS. Inoltre il comma 2 trasferi-sce alla nuova Agenzia tutte le funzioni, leattività, i servizi, i rapporti giuridici, i poterie le competenze già attribuite all’AAMS,senza peraltro indicare la data di tale tra-sferimento e della connessa soppressionedell’AAMS, che la relazione illustrativa alle-gata allo schema di decreto individua nel 1o

ottobre 2011.Passando quindi al contenuto dello Sta-

tuto e del Regolamento di amministra-zione provvisori, essi ricalcano la strutturadei rispettivi documenti delle altre Agenziefiscali (Entrate, Territorio, Dogane e De-manio).

Per ciò che concerne specificamente loStatuto provvisorio, l’articolo 1, comma 1,riconosce all’Agenzia personalità giuridicadi diritto pubblico, nonché autonomia rego-lamentare, amministrativa, patrimoniale,organizzativa, contabile e finanziaria.

In tale ambito si prevede, al comma 2,che l’Agenzia sia sottoposta all’alta vigi-lanza del Ministro dell’economia e dellefinanze, mentre non è previsto il controllodella Corte dei conti, ai sensi dell’articolo27 della legge n. 340 del 2000, che haeliminato tale forma di controllo per leAgenzie fiscali.

Ai sensi del comma 3 si prevede chel’attività dell’Agenzia è regolata dalle normeistitutive, dalle disposizioni del decreto legi-slativo n. 300 del 1999, dallo Statuto e dallenorme regolamentari emanate nell’eserci-zio della propria autonomia.

A tale riguardo, ricorda che, ai sensidell’articolo 59 del decreto legislativon. 300 del 1999, il rapporto tra l’Agenziae il Ministero dell’economia è regolato daun’apposita convenzione. Il citato articolo59 prevede, infatti, che il Ministro, dopol’approvazione del DPEF (ora DEF), de-termini annualmente, con un proprio attodi indirizzo e per un periodo almenotriennale, gli sviluppi della politica fiscale,

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 103 — Commissione VI

le linee generali e gli obiettivi della ge-stione tributaria, le grandezze finanziariee le altre condizioni nelle quali si sviluppal’attività delle agenzie fiscali. Tale atto diindirizzo è adottato d’intesa con le regionie sentita la Conferenza permanente per ilcoordinamento della finanza pubblica, inbase all’articolo 10 del decreto legislativon. 68 del 2011, in materia di federalismoregionale.

L’articolo 2 dello Statuto provvisoriodefinisce i fini istituzionali dell’Agenzia, laquale svolge tutte le funzioni ed i compitigià attribuiti all’AAMS in materia di gio-chi, scommesse, concorsi pronostici, non-ché in materia di tabacchi lavorati.

L’Agenzia assicura inoltre il suo sup-porto al Ministero dell’economia e la col-laborazione con le altre Agenzie fiscali,oltre a prestare la propria collaborazionealle istituzioni dell’Unione europea.

In tale contesto l’articolo 3 stabilisceche l’Agenzia deve anche assicurare lacollaborazione con il sistema delle auto-nomie locali, nel rispetto delle funzioni edei compiti di queste ultime, secondo iprincipi del federalismo fiscale.

L’articolo 4 specifica le attribuzionidell’Agenzia, nei settori dei giochi, dellescommesse dei concorsi pronostici, dellotto, delle lotterie nazionali e dei tabacchilavorati.

In particolare, le funzioni dell’Agenziariguardano: l’organizzazione e l’eserciziodei giochi; la gestione amministrativa delleconcessioni; la definizione delle strategiecommerciali nel settore; la predisposizionedelle proposte normative e dei provvedi-menti amministrativi in materia; l’analisistatistico-economica ed il controllo dellerelative entrate; la gestione delle relazioniistituzionali; il rilascio delle concessioniamministrative nel settore dei tabacchi; ladisciplina e vigilanza dei depositi fiscalidei tabacchi e lavorati; il controllo sullaconformità dei prodotti da fumo; la dire-zione del contenzioso penale e tributarioin materia di contrabbando di tabacchilavorati; l’amministrazione e riscossionedelle accise sui tabacchi ed il controllodelle relative entrate.

L’articolo 5, comma 1, individua gliorgani dell’Agenzia, che, analogamente allealtre Agenzie fiscali, sono: il Direttoredell’Agenzia, il Comitato di gestione (com-posto di quattro membri, oltre il Direttoreche lo presiede) e il Collegio dei revisoridei conti (composto dal presidente, duemembri effettivi e due supplenti, iscritti alregistro dei revisori contabili).

I commi 2, 3 e 5 stabiliscono la duratain carica di tali organi, che è di tre anni,la loro composizione, nonché le cause diincompatibilità del Direttore, le quali ope-rano, ai sensi del comma 4, a decorreredal momento in cui le funzioni dell’AAMSsaranno esercitate dall’Agenzia.

L’articolo 6 definisce le attribuzioni delDirettore, ricalcando quelle degli statutidelle altre Agenzie. In tale ambito siprevede in particolare che il Direttore è illegale rappresentante dell’Agenzia, la di-rige e ne è responsabile.

Gli articoli 7 e 8 regolano, rispettiva-mente, le attribuzioni e le modalità difunzionamento del Comitato di gestione, ilquale è chiamato, sostanzialmente, a de-liberare sullo Statuto, sui regolamenti, su-gli atti generali, sul budget aziendale, sulbilancio e sulle spese dell’Agenzia supe-riori ad un determinato ammontare, sullescelte strategiche aziendali, nonché su ognialtra questione posta all’ordine del giornodal Direttore dell’Agenzia.

Gli articoli 9 e 10 disciplinano, rispet-tivamente, le attribuzioni e le modalità difunzionamento del Collegio dei revisori deiconti, il quale è chiamato ad accertare laregolare tenuta delle scritture contabili, acontrollare il bilancio, ad accertare laconsistenza di cassa, a vigilare sull’osser-vanza delle leggi, dello Statuto e dei re-golamenti dell’Agenzia, chiedendo a talifini notizie al Direttore e riferendo alMinistro dell’economia le eventuali irrego-larità riscontrate.

L’articolo 11 stabilisce i compiti deidirigenti dell’Agenzia, i quali curano l’at-tuazione degli indirizzi e dei programmiper l’attuazione della Convenzione con ilMinistero dell’economia; dirigono, control-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 104 — Commissione VI

lano e coordinano l’attività degli uffici;gestiscono il personale e le risorse finan-ziarie e strumentali.

L’articolo 12 disciplina gli organi dicontrollo interno dell’Agenzia, rinviandoalle disposizioni generali recate in materiadal decreto legislativo n. 286 del 1999 edal decreto legislativo n. 150 del 2009.

L’articolo 13 stabilisce che l’Agenzia siaarticolata in uffici centrali e periferici,ricalcando in prima battuta la struttura-zione attuale dell’AAMS.

Il comma 2 dell’articolo prevede che ilRegolamento di amministrazione favoriscail decentramento e la semplificazione edisciplini l’organizzazione e il funziona-mento degli uffici, stabilendo la dotazioneorganica, le norme dell’assunzione del per-sonale, nonché le regole per l’accesso alladirigenza, in conformità alle disposizionidella normativa vigente e dei contratticollettivi di lavoro.

L’articolo 14 statuisce che l’attività del-l’Agenzia si uniformi, oltre ai principi ecriteri individuati dal decreto legislativon. 300 del 1999, alle disposizioni stabilitedalla normativa vigente, con particolareriferimento alla normativa in materia diprocedimento amministrativo ed alla legi-slazione nazionale e comunitaria sugli ap-palti pubblici.

L’articolo 15 dello Statuto provvisoriospecifica, al comma 1, che le entratedell’istituenda Agenzia sono costituite daifinanziamenti erogati a carico del bilanciodello Stato e i proventi individuati dallevoci di entrata di cui al relativo stato diprevisione dell’AAMS.

Il comma 2 precisa che, fino all’entratain vigore del regolamento di contabilità, ilquale – analogamente a quanto previstoper le altre Agenzie – dovrà essere con-forme ai principi desumibili dal codicecivile, si applicano all’Agenzia delle ledisposizioni contabili già vigenti perl’AAMS.

L’articolo 16 reca le norme in materiadi personale e di relazioni sindacali.

In particolare, per quanto riguarda ilprimo aspetto, il comma 1 rinvia ai prin-cipi e alle regole stabiliti con il Regola-mento recante disposizioni per garantire

l’autonomia tecnica delle Agenzie fiscali, dicui al decreto del Presidente della Repub-blica n. 18 del 2002.

Inoltre, il comma 2 precisa che l’Agen-zia adotta un sistema di relazioni sindacalistabile, conforme ai principi stabiliti inmateria dalle disposizioni legislative e con-trattuali, prevedendosi una consultazionedelle organizzazioni sindacali preliminarealla stipula della Convenzione con il Mi-nistero dell’economia.

Per quanto riguarda il Regolamentoprovvisorio di amministrazione, l’articolo1 stabilisce innanzitutto i principi fonda-mentali dell’organizzazione e del funzio-namento dell’Agenzia, consistenti, in par-ticolare: nella trasparenza e semplifica-zione dei rapporti con gli operatori; nelpotenziamento dell’azione di contrasto al-l’illegalità ed ai fenomeni evasivi ed elusivi;nel rispetto dei criteri di sussidiarietà neirapporti tra strutture centrali e periferi-che, nell’utilizzo di metodi di pianifica-zione aziendale; nella valorizzazione distili di gestione orientati al conseguimentodei risultati, all’assunzione delle responsa-bilità, allo sviluppo di rapporti cooperativi,al rispetto dei principi di legalità, traspa-renza e imparzialità.

L’articolo 2 definisce gli organi del-l’Agenzia che, come stabilito dallo Statuto,sono il Direttore, il Comitato di gestione edil Collegio dei revisori dei conti. In taleambito, il comma 4 specifica che l’orga-nizzazione interna delle strutture di ver-tice e delle relative posizioni dirigenziali èstabilita con atto del Direttore, previoparere del Comitato di gestione; il comma5 indica invece che i responsabili dellestrutture centrali di vertice dipendono dalDirettore dell’Agenzia, mentre i responsa-bili delle strutture periferiche dipendonogerarchicamente dal Direttore centrale delpersonale e, funzionalmente dalle strut-ture centrali competenti per materia.

L’articolo 3 definisce le sei direzionigenerali dell’Agenzia: Direzione CentraleGiochi; Direzione Centrale Accise; Dire-zione Centrale Uffici Periferici; DirezioneCentrale Legale, Audit e Sicurezza; Dire-zione Centrale del Personale; DirezioneCentrale Amministrazione, Pianificazione

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e Controllo, laddove attualmente l’AAMS ècomposta da quattro uffici di funzionedirigenziale di livello generale (Direzioneper le strategie; Direzione per i giochi;Direzione per le accise; Direzione perl’organizzazione e la gestione delle ri-sorse).

Analogamente a quanto stabilito daiRegolamenti di amministrazione delle al-tre Agenzie fiscali, l’articolo 4 prevede, alcomma 1, un’articolazione periferica del-l’Agenzia dei monopoli in Direzioni pro-vinciali e interprovinciali.

In base al comma 2, le Direzioni pro-vinciali e interprovinciali assumono la re-sponsabilità della gestione degli obiettivi edelle risorse, esercitando una serie difunzioni specificamente elencate.

In tale ambito, merita richiamare comeil comma 2 attribuisca alle direzioni pro-vinciali e interprovinciali anche il compitodi custodire i materiali sottoposti a seque-stro dell’attività giudiziaria, con riferi-mento ai reperti di contrabbando, ai ta-bacchi nazionali venduti illecitamente e aiveicoli sequestrati per fatti di contrab-bando. Al riguardo, segnala come questaattività di custodia non possa essere svoltain tutti gli ambiti provinciali, in quantoessa necessita di strutture adeguate a talfine, che devono necessariamente essereorganizzate ad un livello territoriale piùampio.

Il comma 3 prevede che il Direttoredell’Agenzia definisca con propri provve-dimenti l’articolazione degli uffici perife-rici e l’individuazione delle posizioni diri-genziali, su proposta della Direzione Cen-trale del Personale, di concerto con leDirezioni centrali interessate.

L’articolo 5 disciplina, in conformitàallo Statuto, le relazioni sindacali del-l’Agenzia, le quali sono improntate allamassima collaborazione con le organizza-zioni sindacali, nel rispetto delle previsioniin materia determinate dal contratto dilavoro.

L’articolo 6 prevede, al comma 1, chel’ordinamento professionale del personalenon dirigenziale è determinato dalle di-sposizioni del contratto collettivo nazio-nale di lavoro delle Agenzie fiscali.

Per quanto riguarda i dirigenti, icommi da 2 a 5 stabiliscono che essi sianoinquadrati in un ruolo, istituito con attodel Direttore e pubblicato sul sito internetdell’Agenzia, e che siano articolati in duefasce.

Ai sensi dell’articolo 7, le dotazioniorganiche complessive del personale del-l’Agenzia rimangono immutate rispetto aquelle attuali, così come determinate daldecreto del Presidente del Consiglio deiMinistri 30 giugno 2011: 5 unità di qua-lifica dirigenziale generale; 100 unità diqualifica dirigenziale non generale; 2.786unità di qualifica non dirigenziale.

Al riguardo ricorda che è in corso unaprocedura di riallocazione di personalepubblico verso l’AAMS, secondo quantoprevisto dall’articolo 2, comma 1-ter, deldecreto legge n. 40 del 2010, il quale hasoppresso le Direzioni territoriali del Mi-nistero dell’economia e delle finanze.

A tale proposito, il comma 5 dell’arti-colo prevede che, all’esito di tale rialloca-zione di personale, per ripianare le ca-renze organiche, l’Agenzia attivi ulterioriprocedure di mobilità, su base selettiva,del personale proveniente da altre pubbli-che amministrazioni, nonché altre formedi reclutamento, sempre mediante sele-zione, ivi comprese quelle concorsuali.Tale disposizione prevede che l’Agenziaindividui appositi programmi per la for-mazione del predetto personale, al fine direnderlo idoneo agli specifici compiti isti-tuzionali cui verrà adibito, avvalendosidelle strutture della Scuola Superiore dellaPubblica Amministrazione per il personalecon qualifica dirigenziale e della ScuolaSuperiore dell’economia e delle finanzeper il personale delle aree funzionali.

L’articolo 8 interviene sulla tematicadella dirigenza, definendone in linea ge-nerale le responsabilità e le funzioni.

A tale riguardo rileva come, a diffe-renza di quanto previsto dai Regolamentidelle altre Agenzie, il Regolamento prov-visorio non specifichi in dettaglio le mo-dalità di accesso alla dirigenza; peraltro, ilcomma 3 dell’articolo 6 stabilisce che idirigenti di seconda fascia possono tran-sitare nella prima fascia dopo aver rico-

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perto incarichi di direzione di uffici diri-genziali di vertice per almeno cinque anni,senza che sia stata elevata nei loro con-fronti alcuna contestazione per mancatoraggiungimento degli obiettivi, ovvero perviolazione dei doveri di vigilanza circa ilrispetto degli standard quantitativi e qua-litativi.

L’articolo 9 disciplina il conferimento,ai dirigenti appartenenti al ruolo del-l’Agenzia, di incarichi di funzioni dirigen-ziali che hanno una durata determinata,da tre a cinque anni, con facoltà dirinnovo.

L’articolo 10 prevede la possibilità chesiano assunti come dirigenti con contrattoa tempo determinato, entro il limite delventi per cento della dotazione organicadei dirigenti di prima fascia del proprioruolo e del sette per cento della dotazioneorganica dei dirigenti di seconda fascia,persone di particolare e comprovata qua-lificazione professionale. La durata degliincarichi non può comunque eccedere pergli incarichi di vertice il termine di treanni e per gli altri incarichi di funzionedirigenziale il termine di cinque anni.

In merito rammenta che il comma 6-terdell’articolo 19 del decreto legislativon. 165 del 2001 ha reso direttamente ap-plicabile a tutte le pubbliche amministra-zioni (comprese, pertanto, le Agenzie fi-scali) la disciplina sugli incarichi dirigen-ziali conferiti a soggetti esterni di cui alcomma 6 del medesimo articolo. Quest’ul-timo stabilisce un limite del 10 per centodella dotazione organica dei dirigenti ap-partenenti alla prima fascia e dell’8 percento della dotazione organica di quelliappartenenti alla seconda fascia.

Ai sensi dell’articolo 11, comma 1,l’Agenzia, per la copertura delle posizionidirigenziali vacanti all’atto del proprioavvio, può stipulare, previa specifica valu-tazione dell’idoneità a ricoprire provviso-riamente l’incarico, contratti individuali dilavoro a termine con propri funzionari,con l’attribuzione dello stesso trattamentoeconomico dei dirigenti, con l’obbligo diavviare nei sei mesi successivi la proce-dura selettiva.

In base al comma 2, per inderogabiliesigenze di funzionamento dell’Agenzia, leeventuali vacanze sopravvenute possonoessere provvisoriamente coperte, previo in-terpello e salva l’urgenza, con le stessemodalità di cui al comma 1, fino all’at-tuazione delle procedure di accesso alladirigenza previste dalle norme vigenti, ecomunque non oltre il 31 dicembre 2012.

L’articolo 12 disciplina l’attività delComitato dei garanti, composto da unmagistrato della Corte dei conti, che lopresiede, da un dirigente di prima fasciadell’Agenzia e da un esperto esterno, iquali restano in carica tre anni. Il Comi-tato è chiamato ad esprimere parere sullemisure sanzionatorie per responsabilitàdirigenziale che comportino un recesso dalrapporto di lavoro ovvero la revoca del-l’incarico.

L’articolo 13 disciplina le procedureper l’accesso del personale non dirigentedall’esterno.

In tale contesto, i commi da 1 a 3stabiliscono che i funzionari siano sotto-posti a procedure selettive, di norma de-centrate, e, quindi, ad un tirocinio teorico-pratico retribuito.

Per il restante personale il comma 4prevede che si proceda attraverso modalitàdi selezione di norma decentrate, ovveroattraverso le forme contrattuali flessibili diassunzione e di impiego previste dal codicecivile, dalla normativa sui rapporti dilavoro subordinato nelle imprese e daicontratti collettivi di lavoro.

Ai sensi dell’articolo 14, l’Agenzia puòstipulare contratti di collaborazione coor-dinata e continuativa, contratti di consu-lenza o contratti di prestazione professio-nale, nel rispetto delle previsioni in ma-teria previste dall’articolo 36, comma 2,del decreto legislativo n. 165 del 2001.

Gli articoli 15 e 16 disciplinano, rispet-tivamente, la formazione e la valutazionedel personale dipendente dell’Agenzia.

L’articolo 17 regola invece la mobilitàdel personale, prevedendo adeguate formedi incentivazione, nonché la possibilità,per l’Agenzia, di coprire posti vacanti inorganico attraverso passaggi diretti di per-sonale appartenente a livelli equivalenti in

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servizio presso le altre Agenzie fiscali epresso il Ministero dell’economia, ancheattraverso apposite convenzioni.

L’articolo 18 contempla la possibilitàche il personale dell’Agenzia possa, con ilproprio assenso, essere comandato atempo presso pubbliche amministrazioni,enti pubblici, istituzioni ed organismi in-ternazionali, con oneri a carico dell’Agen-zia stessa.

L’articolo 19 prevede che, qualora siaaperto un procedimento civile o penale neiconfronti di un dipendente per fatti o atticompiuti nell’espletamento del servizio,l’Agenzia eroghi un rimborso al dipen-dente stesso per gli oneri di difesa; talianticipazioni devono essere rimborsate al-l’Agenzia in caso di condanna con sen-tenza passata in giudicato o di applica-zione della normativa sul beneficio del-l’applicazione della pena.

L’articolo 20 reca alcune previsioni dinatura transitoria. In particolare, ilcomma 1 stabilisce che le articolazioniorganizzative, e le relative competenze inessere presso l’AAMS alla data di entratain vigore del Regolamento, rimangono va-lide fino alla nuova articolazione del-l’Agenzia, mentre il comma 2 statuisceche, in sede di prima applicazione delRegolamento gli incarichi di direzionedelle strutture di vertice e gli altri inca-richi dirigenziali dell’Agenzia sono attri-buiti direttamente dal Direttore, con con-temporanea cessazione degli incarichi at-tribuiti in precedenza.

Il comma 3 specifica che le disposizioniin materia di mobilità, di reclutamento dipersonale, anche di livello dirigenziale,nonché di conferimento di incarichi dilivello dirigenziale non generale – per laquota eventualmente eccedente le misure

percentuali previste dall’articolo 19,comma 6, del decreto legislativo n. 165 del2001 – si applicano nei limiti delle ordi-narie facoltà assunzionali dell’AAMS, non-ché delle eventuali risorse rese disponibiliai sensi e con le modalità di cui all’articolo1, comma 14, del decreto legge n. 262 del2006, ed all’articolo 1, comma 530, dellalegge n. 296 del 2006.

Al riguardo ricorda che la primanorma contempla un fondo destinato afinanziare, tra l’altro, uno specifico pro-gramma di assunzioni di personale quali-ficato, alimentato dall’attività di riduzionedella base imponibile evasa ed al contrastodell’impiego del lavoro non regolare, delgioco illegale e delle frodi negli scambiintracomunitari e con Paesi esterni almercato comune europeo.

La seconda norma prevede che, al finedi potenziare l’azione di contrasto del-l’evasione e dell’elusione fiscale, nonchél’attività di monitoraggio e contenimentodella spesa, una quota parte, stabilita condecreto del Ministro dell’economia e dellefinanze, delle risorse previste per il finan-ziamento di specifici programmi di assun-zione del personale dell’amministrazioneeconomico-finanziaria, sia destinata alleagenzie fiscali.

Si riserva quindi di formulare unaproposta di parere all’esito del dibattito.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTIsi riserva di intervenire sul provvedimentonel prosieguo dell’esame.

Gianfranco CONTE, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 108 — Commissione VI

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’eserciziofinanziario 2010 (C. 4707 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE

La VI Commissione Finanze,

esaminato, per le parti di propriacompetenza, il disegno di legge C. 4707,approvato dal Senato, recante il « Rendi-conto generale dell’Amministrazione delloStato per l’esercizio finanziario 2010 »;

rilevato come il contenuto del prov-vedimento in esame risulti sostanzialmenteidentico a quello del disegno di legge C.4621, approvato dal Senato, recante a suavolta il Rendiconto generale dell’Ammini-strazione dello Stato per l’esercizio finan-ziario 2010;

evidenziato come l’unica differenzarispetto al testo già esaminato dalla Com-missione riguardi la diversa articolazione

del disegno di legge, che precedentementesi suddivideva in 18 articoli ed un allegatoed è ora invece composto di un soloarticolo e cinque allegati;

ribadite le considerazioni contenutenella relazione favorevole sul predetto di-segno di legge C. 4621 approvata dallaCommissione Finanze nella seduta del 29settembre scorso;

sottolineata l’esigenza di giungerequanto prima alla definitiva approvazionedel disegno di legge, che costituisce untassello fondamentale del ciclo di bilancio,

DELIBERA DI RIFERIREFAVOREVOLMENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 109 — Commissione VI

ALLEGATO 2

5-05536 Lo Monte e Zeller: Applicazione delle riduzioni dei regimitributari di favore previste dall’Allegato C-bis del decreto-legge n. 98del 2011 alle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e gli interventi

di riqualificazione energetica degli edifici.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il documento in esame, gli Ono-revoli interroganti rappresentano che, insede di conversione del decreto legge 13agosto 2011, n. 138, nella seduta del 14settembre 2011, presso la Camera deiDeputati, il Governo ha accolto come rac-comandazione, l’ordine del giorno n. 9/4612/56 che impegna il Governo ad ap-plicare le riduzioni previste dall’allegatoC-bis all’articolo 40, comma 1-ter, punti 2e 6, solo alle richieste pervenute dai con-tribuenti che hanno effettuato gli inter-venti di ristrutturazione edilizia e di ri-qualificazione energetica dopo il 30 set-tembre 2012, al fine di evitare la lesionedei diritti acquisiti dai cittadini che hannoeffettuato gli interventi in discorso confi-dando nella possibilità di fruire delle re-lative detrazioni per i prossimi 5 o 10anni.

In particolare, dall’interrogazione inesame si rileva che:

l’articolo 1, comma 6, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (convertito,con modificazioni, dalla legge 14 settembre2011, n. 148) ha anticipato al 2012 lariduzione dell’elenco delle agevolazioni fi-scali di cui all’allegato C-bis all’articolo 40,comma 1-ter ed 1-quater del decreto-legge6 luglio 2011, n. 98 (convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 15 luglio 2011,n. 111) qualora non venga adottata entroil 30 settembre 2012 una riforma in ma-teria fiscale ed assistenziale o, in alterna-tiva, una rimodulazione delle aliquotedelle imposte indirette, inclusa l’accisa;

le riduzioni di cui all’articolo 40,comma 1-ter, primo periodo, del decretolegge n. 98 del 2011, pari al 5 per centodal 30 settembre 2012 ed al 20 per centoa decorrere dal 2013, riguardano anche leagevolazioni fiscali del 36 per cento dellespese sostenute per le ristrutturazioni edi-lizie (punto n. 2 dell’allegato C-bis all’ar-ticolo 40 citato) e le agevolazioni del 55per cento delle spese sostenute per inter-venti di riqualificazione energetica su edi-fici esistenti di qualsiasi categoria catastale(punto n. 6 dell’allegato C-bis all’articolo40 citato).

Tanto premesso, gli Onorevoli interro-ganti chiedono al Ministro dell’Economia edelle Finanze, qualora non si realizzino lecondizioni di cui all’articolo 40, comma1-quater sopra citato, se ritenga opportunoapplicare le riduzioni previste per gli in-terventi in esame solo ai pagamenti effet-tuati dopo il 30 settembre 2012.

Al riguardo, l’Agenzia delle entrate harappresentato quanto segue.

È all’esame del Parlamento il disegno dilegge « Delega al Governo per la riformafiscale e assistenziale » (Atto Camera 4566,presentato il 29 luglio 2011).

La detrazione del 55 per cento previstaper gli interventi finalizzati al risparmioenergetico, scadrà il 31 dicembre 2011(così come da ultimo prorogato dall’arti-colo 1, comma 48 della legge 13 dicembre2010, n. 220) mentre il termine di vigenzadella detrazione del 36 per cento per gliinterventi di ristrutturazione edilizia è il

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 110 — Commissione VI

31 dicembre 2012 (così come da ultimoprorogato dall’articolo 2, comma 10 dellalegge 23 dicembre 2009, n. 191).

Le detrazioni in argomento sono rico-nosciute in sede di dichiarazione dei red-diti ed hanno effetto sulle entrate a partiredal periodo d’imposta successivo a quelloin cui le spese sono state sostenute, ridu-cendo i corrispondenti versamenti erariali.

L’Amministrazione finanziaria sottoli-nea altresì che il comma 1-ter dell’articolo40 del decreto legge n. 98 del 2011 stabi-lisce che, qualora la disposizione concer-

nente la riduzione in argomento non siasuscettibile di diretta ed immediata appli-cazione, le modalità tecniche per l’attua-zione della stessa saranno definite con unoo più decreti del Ministro dell’Economia edelle finanze da emanare ai sensi dell’ar-ticolo 17 della legge 23 agosto 1988,n. 400.

Un eventuale differimento del terminedi scadenza delle agevolazioni in questioneimplica inevitabilmente effetti sui saldi difinanza pubblica, i cui oneri dovrebberoessere coperti.

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ALLEGATO 3

5-05601 Fogliardi: Modalità per l’effettuazione dell’opzione per ilregime tributario del consolidato nazionale.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il documento in esame, l’Onorevoleinterrogante ha chiesto chiarimenti in me-rito all’esercizio dell’opzione per il regimedella tassazione di gruppo di impresecontrollate residenti, di cui agli articoli117 e seguenti del decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917(TUIR). In particolare, l’interrogantechiede se possa considerarsi corretto e,quindi, valido ed efficace ai fini del rin-novo dell’opzione per l’ammissione al ci-tato regime di consolidato nazionale, ilcomportamento tenuto da quelle societàche, pur non procedendo entro il 16giugno 2011 alla presentazione della co-municazione prevista dall’articolo 14 deldecreto ministeriale 9 giugno 2004 (re-cante disposizioni applicative del regime ditassazione del consolidato nazionale)hanno manifestato la volontà di procedereal rinnovo dell’opzione per il regime spe-ciale con « comportamenti concludenti ».

L’Onorevole interrogante ha precisato,infatti, che, sebbene non sia stata speditada parte della società consolidante la pre-detta comunicazione, le società del gruppo,tutte interamente possedute dalla societàcontrollante, espressione della volontà delmedesimo soggetto economico, hanno ef-fettuato, entro lo stesso termine previstoper la comunicazione, il versamento ditutti gli acconti nella misura e con lemodalità previste dalle regole del consoli-dato fiscale nazionale, dimostrando la vo-lontà di proseguire nell’adozione del con-solidato.

Al riguardo, l’Agenzia delle entrate harappresentato che, nell’ambito del regimedel consolidato fiscale l’articolo 119,comma 1, lettera d), prevede che « l’avve-

nuto esercizio congiunto dell’opzione deveessere comunicato all’Agenzia delle entrateentro il sedicesimo giorno del sesto mese »del primo periodo d’imposta di efficaciadell’opzione per il medesimo regime, me-diante l’invio dell’apposito modello di co-municazione adottato, ai sensi dell’articolo5, comma 1, del decreto ministeriale 9giugno 2004 (Provvedimento del Direttoredell’Agenzia delle entrate del 2 agosto2004, come modificato in data 29 aprile2009).

L’articolo 5, comma 2, del decreto mi-nisteriale 9 giugno 2004, inoltre, prevedeche « l’opzione si considera perfezionata secomunicata (...) entro il termine previstodall’articolo 119, comma 1, lettera d), delTUIR ».

Con riferimento all’ipotesi di rinnovodella tassazione di gruppo, il successivoarticolo 14, comma 1, del decreto mini-steriale 9 giugno 2004, prevede che larelativa comunicazione di rinnovo « deveavvenire con le stesse modalità » stabiliteper l’opzione « entro il termine indicato »al predetto articolo 119, comma 1, letterad), del TUIR.

Pertanto, alla scadenza del periodo diefficacia triennale, durante il quale l’op-zione per la tassazione di gruppo è irre-vocabile, questa può essere rinnovata conefficacia per un ulteriore triennio con lemedesime modalità previste per il suoesercizio, anche con riferimento al terminetemporale ed al modello di comunicazioneda utilizzare.

In proposito, l’Amministrazione finan-ziaria ha chiarito nei documenti di prassi(circolare 20 dicembre 2004, n. 53/E e cir-colare 18 giugno 2008, n. 47/E) che l’invio

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 112 — Commissione VI

della comunicazione di opzione/rinnovocostituisce condizione essenziale per l’ap-plicazione della tassazione di gruppo, es-sendo, a tal fine, irrilevanti eventuali com-portamenti concludenti tenuti in dichiara-zione dal contribuente, che non abbia tem-pestivamente comunicato all’Agenzial’avvenuto esercizio dell’opzione entro i ter-mini di legge previsti dal TUIR.

Tale principio è stato ribadito anchenella risoluzione 13 ottobre 2006, n. 113/E,

nella quale è stato precisato, tra l’altro, chela tempestiva trasmissione della comunica-zione in esame costituisce, ai sensi dell’arti-colo 119, comma 4, lettera d), del TUIR,condizione essenziale per l’ammissione allatassazione di gruppo.

Tutto ciò considerato l’Agenzia ritieneche il comportamento concludente tenutodal contribuente non possa considerarsivalido ed efficace ai fini del rinnovo del-l’opzione per il consolidato fiscale.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 113 — Commissione VI

ALLEGATO 4

5-05602 Fugatti: Interventi per la disciplina dell’abuso del diritto inmateria tributaria.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il documento in esame, l’interro-gante, prendendo spunto anche da casi diattualità che stanno coinvolgendo i prin-cipali istituti bancari nazionali, intenderichiamare l’attenzione sul tema dell’abusodel diritto in materia tributaria, che, an-che sulla scorta della giurisprudenza co-munitaria ed italiana, si va configurandocome una serie di operazioni negozialiconformate essenzialmente allo scopo diottenere un vantaggio fiscale.

Secondo l’On. interrogante la man-canza di una disciplina normativa cheregoli la materia fa sì che ci sia « estremaincertezza nel sistema industriale ed eco-nomico, rendendo sempre più labile ilconfine tra libertà di impresa ed elusionefiscale, consentendo una forte discrezio-nalità dell’Agenzia delle entrate nel giudi-care le scelte aziendali, rischiando di sco-raggiare gli investimenti esteri in Italia, eanzi spingendo alla delocalizzazione leimprese che oggi lavorano qui ».

L’interrogante fa così presente la ne-cessità, « come anche suggerito dal Diret-tore dell’Agenzia delle entrate, di discipli-nare con un intervento normativo l’abusodi diritto, garantendo da un lato le neces-sarie tutele al contribuente e dall’altro unacodifica precisa del principio dell’abusodel diritto, tracciando una linea di confineprecisa tra risparmio di imposta legittimoed indebito vantaggio fiscale » e chiede diconoscere « se il Governo intende interve-nire disciplinando in maniera chiara ilprincipio dell’abuso del diritto in materiatributaria, in modo da garantire traspa-renza e certezza del diritto agli operatorieconomici italiani e stranieri ».

Si osserva al riguardo che il temadell’abuso del diritto è al centro dei lavoriparlamentari che si stanno svolgendopresso la VI Commissione Finanze dellaCamera relativamente ai tre disegni dilegge concernenti la modifica dell’articolo37-bis del decreto del Presidente dellaRepubblica 29 settembre 1973, n. 600, inmateria di contrasto dell’elusione e del-l’abuso del diritto in materia tributaria(AA.CC. 2521 On. Leo, 2578 On.li Striz-zolo, Ceccuzzi, Fogliardi e 2709 On. Jan-none).

Elemento innovativo generale derivantedall’accoglimento delle proposte in esamesarebbe l’eliminazione dell’elencazionetassativa delle operazioni alle quali è ap-plicabile l’attuale articolo 37-bis del de-creto del Presidente della Repubblica600/73 trasformando, di fatto, tale previ-sione, in, una norma generale antielusivain materia tributaria, recependo così leindicazioni provenienti dalla giurispru-denza della Cassazione, che ha progressi-vamente ricostruito una clausola generaleanti-abuso di portata generale.

In proposito, il Dipartimento delle fi-nanze rileva che sarebbe certamente au-spicabile una previsione normativa volta acoordinare l’attuale norma antielusiva conil principio dell’abuso del diritto, richia-mato dalla giurisprudenza di Cassazione,che avrebbe così il merito di definire iconfini e le modalità di applicazione didetto principio garantendo, al contempo,l’affidamento del contribuente attraversole tutele già previste nell’applicazione del-l’articolo 37-bis del decreto del Presidentedella Repubblica n. 600/1973.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 114 — Commissione VI

Il Dipartimento segnala che il dibattitointorno al tema in questione è stato og-getto di attenzione anche in sede comu-nitaria.

La Commissione europea ha, infatti,affrontato il tema dell’elusione, all’internodella Comunicazione « COM(2011)121 de-finitivo » del 16 marzo 2011, nell’ambitodella quale è stata formalizzata la propo-sta di Direttiva del Consiglio relativa allaregolamentazione del regime della baseimponibile consolidata comune per l’im-posta sulle società, attualmente all’esamedella VI Commissione Finanze del Senato.

La proposta di Direttiva prevede dispo-sizioni antielusive di carattere generale especiale.

In particolare, la disposizione generaleantiabuso (articolo 80 della proposta) pre-vede l’irrilevanza fiscale delle « operazioniartificiali » poste in essere con lo scopo« esclusivo » di eludere l’imposizione. Sonoespressamente escluse le « attività com-merciali autentiche, nelle quali il contri-buente è in grado di scegliere due o piùpossibili operazioni che hanno lo stessorisultato commerciale ma producono basiimponibili diverse ».

Al momento la problematica necessitaancora di opportuni approfondimenti, dinatura non esclusivamente tecnica. Unaloro appropriata illustrazione non si con-cilia con i tempi propri di questa sedeodierna.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 115 — Commissione VI

ALLEGATO 5

5-05603 Bernardo: Rilascio di concessioni in favore dei soggettiproprietari di aree interessate dalle acque della Laguna di Caleri

successivamente oggetto di demanializzazione.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il documento in esame, l’Onorevoleinterrogante ha chiesto quali iniziative ilGoverno abbia intrapreso al fine di risol-vere la questione della destinazione di aree,inizialmente appartenenti a privati cittadiniche ora risultano sommerse dalle acquedella Laguna di Caleri e quindi sono stateattratte al demanio marittimo pubblico.

In particolare, l’Onorevole interrogantepropone l’erogazione di un congruo inden-nizzo o, in alternativa, che le aree dellaLaguna di Caleri siano attribuite in con-cessione pluriennale, ai fini dello svolgi-mento dell’attività di acquacoltura, a queisoggetti che dalle iscrizioni catastali risul-tavano titolari del diritto di proprietà deiterreni prima che gli stessi fossero som-mersi dalle acque.

Al riguardo, l’Agenzia del Demanio harappresentato che le aree sommerse dalleacque della Laguna di Caleri appartengono,a seguito della procedura di delimitazioneconclusa nel 2009, al demanio marittimo.

Pertanto, tali aree non sono e nonsarebbero oggetto di vendita perché ina-lienabili da parte dello Stato, in quanto laproprietà privata è, di fatto, venuta acessare dal momento in cui i terreni sonostati sommersi dalle acque.

La predetta Agenzia ha sottolineato chela competenza a provvedere in ordine allarichiesta di concessione delle aree sopracitate, spetta all’Amministrazione Regio-nale del Veneto e ai Comuni costieri,titolari delle funzioni amministrative inmateria di demanio marittimo e di mareterritoriale a seguito del trasferimentooperato dall’articolo 105 del decreto legi-slativo 31 marzo 1998, n. 112.

A detti enti territoriali, peraltro, l’arti-colo 3, comma 1, lettera a) del decretolegislativo 28 maggio 2010, n. 85 (federa-lismo demaniale), in corso di attuazione,già attribuisce anche la proprietà dei beniappartenenti al demanio marittimo.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 116 — Commissione VI

ALLEGATO 6

5-05604 Barbato: Interventi di vigilanza della Banca d’Italia sullagestione della Banca popolare di Milano.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione a risposta imme-diata in Commissione l’On. Barbato, nel-l’esprimere apprezzamento sull’operatosvolto dalla Banca d’Italia nei confrontidella Banca Popolare di Milano, in rela-zione alle criticità gestionali emerse pressotale banca a seguito degli accertamentiispettivi ivi condotti, chiede quali iniziativesi intendano adottare, anche sotto il pro-filo normativo, per sostenere la meritoriaazione di vigilanza svolta dalla Bancad’Italia al fine di aumentare il livello ditrasparenza delle banche italiane.

Al riguardo, si fa presente che il TestoUnico Bancario, al fine di assicurare lasana e prudente gestione delle banche,richiede il possesso di specifici requisiti diprofessionalità, onorabilità e indipendenzain capo ai soggetti che svolgono funzioni diamministrazione, direzione e controllopresso banche e società finanziarie capo-gruppo di gruppi bancari.

A norma dell’articolo 26 del TestoUnico Bancario, la verifica dei suddettirequisiti è rimessa in prima istanza aglistessi intermediari. In particolare, spettaal Consiglio di amministrazione, al Consi-glio di sorveglianza o al Consiglio di ge-stione dichiarare la decadenza per difettodei requisiti di onorabilità nel caso dicondanna definitiva per i reati previstidall’articolo 5 del decreto ministerialen. 161 del 1998, entro trenta giorni dallanomina o dalla conoscenza del difettosopravvenuto.

La Banca d’Italia interviene in caso diinerzia degli intermediari, pronunciandola decadenza degli esponenti privi deirequisiti.

Analoga impostazione segue la sospen-sione della carica ai sensi dell’articolo 26del Testo Unico Bancario e dell’articolo 6del decreto ministeriale n. 161 del 1998nel caso di condanna con sentenza nondefinitiva per uno dei reati previsti dal-l’articolo 5 ovvero nel caso di sottoposi-zione a misure cautelare di tipo personale.

Il Governatore della Banca d’Italia,nelle Considerazioni Finali espresse nelmaggio 2010, ha evidenziato che la nor-mativa sui requisiti degli esponenti azien-dali è un fondamentale presidio della sanae prudente gestione degli intermediari euna garanzia per la stabilità degli stessi; intale ottica, ha auspicato l’introduzione nelnostro ordinamento, in linea con quantoprevisto in altri Paesi, di un potere dirimozione in capo all’Organo di Vigilanzadei responsabili di gestioni scorrette oaltamente rischiose prima che la situa-zione sia gravemente deteriorata e si deb-bano perciò attivare provvedimenti di ri-gore.

Con riferimento all’interrogazione inquestione, la Banca d’Italia, tramite laSegreteria del Comitato Interministerialeper il Credito ed il Risparmio, ha segna-lato l’opportunità di un’equilibrata evolu-zione degli assetti di governance dellebanche popolari. In particolare, ha rap-presentato l’esigenza di un intervento diriforma legislativa in materia, con riferi-mento sia ai limiti nella partecipazione alcapitale di questa categoria di banche, siaa un controllo più efficace dell’operatodegli amministratori.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 117 — Commissione VI

VII COMMISSIONE PERMANENTE

(Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina del dottor Giulio Malgara a presidente della Fondazione La Biennale diVenezia. Nomina n. 128 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, delregolamento, e conclusione – Parere contrario) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118

SEDE CONSULTIVA:

Legge comunitaria 2011. C. 4623 Governo (Relazione alla XIV Commissione).

Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nel 2010. Doc. LXXXVII, n. 4(Parere alla XIV Commissione) (Seguito dell’esame congiunto e conclusione – Relazionefavorevole sul disegno di legge comunitaria 2011) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121

ALLEGATO (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante introduzione della contabilità economico-patrimoniale,della contabilità analitica e del bilancio unico nelle università. Atto n. 395 (Seguitodell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . 122

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 128

SEDE REFERENTE:

Norme per promuovere l’equità retributiva nel lavoro giornalistico. Nuovo testo C. 3555 Moffaed altri (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Valentina APREA. — Inter-vengono i sottosegretari di Stato per l’istru-zione, l’università e la ricerca, GiuseppeGalati, e per i beni e le attività culturali,Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 9.55.

Proposta di nomina del dottor Giulio Malgara a

presidente della Fondazione La Biennale di Venezia.

Nomina n. 128.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e conclu-sione – Parere contrario).

La Commissione prosegue l’esame dellaproposta di nomina all’ordine del giorno,rinviato nella seduta del 25 ottobre 2011.

Manuela GHIZZONI (PD) dichiara diessere rimasta impressionata negativamente dalle parole del relatore, onorevoleBarbieri, il quale sembra aver voluto li-mitare la Commissione a svolgere un ruolomeramente notarile. Aggiunge che, purconsapevole dei limiti posti dalle normeregolamentari, è tuttavia indispensabilesalvaguardare la funzione della Commis-sione cultura della Camera nella fase divalutazione della congruità della nominadel dottor Malgara a presidente della Fon-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 118 — Commissione VII

dazione La Biennale di Venezia, rispetto alsuo profilo professionale e al suo curri-culum. A tal proposito, ricorda che LaBiennale si inserisce fra le più prestigioseistituzioni culturali del nostro Paese; ipassati presidenti della fondazione, succe-dutisi nel corso degli anni, hanno sempreavuto un profilo elevato, rivestendo unruolo strategico e cruciale per il raggiun-gimento delle finalità statutarie. Ribadiscequindi che la Commissione dovrebbe ef-fettuare una valutazione di congruità delprofilo professionale e del curriculum deldottor Malgara rispetto al ruolo che lostesso dovrebbe ricoprire. Non risultanoessere invece aderenti con il ruolo dipresidente della Fondazione, né il curri-culum né la storia professionale dellostesso Malgara, esperto nel settore dellacomunicazione pubblicitaria e non inquello culturale, come hanno già ricordatoi colleghi intervenuti nella discussione.Aggiunge, anche in riferimento alla piùvolte richiamata prassi per la nomina delpresidente della Fondazione, che la pro-posta di nomina del dottor Baratta ottenneil voto favorevole di 26 su 28 deputati, inconsiderazione anche del fatto che il mi-nistro dell’epoca adottò una procedura diconcertazione con le autonomie territo-riali, del tutto ignorata in questa occa-sione. Riterrebbe pertanto necessario chei parlamentari presenti si ispirassero aquegli stessi ideali nell’esprimere il lorovoto, nel segreto dell’urna.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore,intervenendo in replica, ringrazia i depu-tati intervenuti nella discussione, pur nellediverse opinioni espresse. In particolare,ricorda all’onorevole Martella che i prin-cipi e i criteri utilizzati per la scelta deldottor Malgara sono già stati illustrati dalMinistro Galan in sede di audizione e,proprio per tale motivo, non sono stati dalui ricordati nella relazione illustrata. Ag-giunge che la sua relazione, del resto, èstata identica, nella forma, a quella pro-nunciata dal deputato del gruppo del Pd,onorevole Tessitore, allora relatore sullaproposta di nomina del professor Majanialla presidenza del Consiglio nazionale

della ricerca. Allora, però, nessun collegadel suo gruppo ebbe nulla a ridire sullaproposta che formulò alla Commissione.

Emilia Grazia DE BIASI (PD), nelpreannunziare, anche a nome del suogruppo, il voto contrario sulla proposta dinomina del dottor Malgara a presidentedella Fondazione La Biennale, richiama eriassume le motivazioni e le argomenta-zioni espresse dai suoi colleghi a fonda-mento di tale decisione, che condivide. Inprimo luogo, richiama alcune brevi con-siderazioni in tema di spoil system intro-dotto dalle leggi Bassanini, segnalando chenella procedura di nomina in esame nonè stata svolta alcuna azione diretta ainstaurare le opportune forme di concer-tazione tra il Governo e gli enti territoriali.Ritiene, infatti, che l’Esecutivo, pur pro-fessando una politica volta a promuovereil federalismo e ad incentivare la concer-tazione con il territorio, abbia nella fatti-specie « appaltato », in realtà, la nominadel presidente della Fondazione al Mini-stro Galan. Ribadisce d’altro canto le fortiperplessità, già manifestate anche dai suoicolleghi, sull’eventuale designazione deldottor Nastasi, attuale Capo di Gabinettodel Ministero, a componente del Consigliodi amministrazione della Fondazione. Inquesto modo, infatti, si getterebbe un’om-bra ancora più pesante sulla futura ge-stione della Fondazione, non essendo evi-dentemente conveniente per un alto fun-zionario del Ministero prestarsi a fare ilsub-commissario ombra del presidentedella Biennale.

Nel merito della proposta, pur nonintendendo svolgere alcuna valutazionesulla qualità del dottor Malgara, osservache tale nomina non rende giustizia allacultura italiana e ne snatura il valore.Sembra privilegiarsi, infatti, in virtù delleesperienze acquisite dal dottor Malgaranel campo delle sponsorizzazioni, la na-tura manageriale del presidente, a disca-pito del più importante ruolo di guida nelsettore della cultura e delle relazioni,anche con il territorio. Aggiunge che sa-rebbe invece opportuno designare alla pre-sidenza della Fondazione personalità do-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 119 — Commissione VII

tate di esperienza e competenza nel set-tore culturale, eventualmente affiancandoad esse persone che abbiano competenzemanageriali adeguate alla gestione ammi-nistrativa. Tiene a precisare, infatti, che lavalorizzazione della cultura non involgesoltanto questioni relative a stanziamenti esponsorizzazioni. Auspica, pertanto, chetale logica non prevalga in occasione dellanomina in esame – come purtroppo ri-tiene invece stia avvenendo –, come d’altrocanto è accaduto anche in occasione dellanomina del dottor Resca, già responsabiledi una nota azienda internazionale difast-food, a direttore generale per la va-lorizzazione del patrimonio culturalepresso il Ministero dei beni culturali.

Ribadisce quindi il voto contrario sullaproposta di nomina in esame.

Benedetto Fabio GRANATA (FLpTP)preannuncia, anche a nome del suogruppo, il voto contrario sulla proposta dinomina in esame, per la motivazione difondo che la conduzione della Biennale daparte del presidente Baratta è stata ecce-zionale ed ha prodotto risultati assai bril-lanti, che l’hanno riportata al suo livellopiù alto. Considera, d’altra parte, neces-sario che la Biennale abbia una guidaautorevole che la caratterizzi per un pro-getto culturale valido, non dovendosi limi-tare la sua gestione ad una sterile ricercadi sponsorizzazioni e di reperimento dirisorse finanziarie.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannunciaanch’egli il voto contrario sulla proposta dinomina in esame, che risponde ad precisavalutazione politica del Governo e delministro Galan che ne assume totalmentela responsabilità. Al riguardo, considerache la proposta dell’Esecutivo non rispettaquei principi di competenza e di merito-crazia che richiede un ente come la Bien-nale. Ritiene, infatti, che per la gestione diun ente come la Biennale occorrerebbeun’approfondita conoscenza culturale, diguisa che la proposta di nomina del dottorMalgara a presidente della Biennale equi-vale alla preposizione di un macellaio alruolo di primario di un reparto di chi-

rurgia. Sarebbe stato quindi piuttosto in-teresse del Governo operare una sceltacondivisa con il Parlamento e con il ter-ritorio, cosa che non è avvenuta e che hagià creato seri danni di immagini al Paese.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) prean-nuncia il voto contrario sulla proposta dinomina, rinviando all’intervento già svoltodurante l’audizione del ministro Galan.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI(UdCpTP) preannuncia, anche a nome delsuo gruppo, il voto contrario sulla propo-sta di nomina in esame e si rammarica chelo scontro politico implichi un giudiziosulla persona del candidato, cosa che nondovrebbe verificarsi visto anche che sitratta di un voto segreto. Considera comeil problema consista, piuttosto, sui criteriseguiti sulla proposta di nomina, ricor-dando le divisioni tra lo Stato e il terri-torio e l’atteggiamento del ministro Galan,che si è presentato al Parlamento con unacerta sufficienza ed arroganza di modi, talida non aiutare la costruzione di un op-portuno dialogo con il Parlamento. Ag-giunge che il presidente della Biennalerappresenta l’Italia nel mondo, per cuiandrebbe individuata una persona compe-tente e autorevole nel settore. Con ri-guardo alle considerazioni svolte dal rela-tore, ritiene che un eventuale parere ne-gativo, seppure non vincolante, eserciteràsenz’altro una certa influenza sulla per-sona nominata, visto che la nomina saràoffuscata dalla mancata condivisione par-lamentare.

Paola GOISIS (LNP) considera innan-zitutto come, anche su una nomina cosìimportante, il potere di designazione ètotalmente in capo al ministro competente,in questo caso il ministro Galan, di guisache la posizione dialettica assunta dal suogruppo nel corso dell’esame della propostadi nomina non pregiudica l’espressione diun voto favorevole sulla medesima. Sotto-linea infatti che, come partito di Governo,la Lega non può assumersi la responsabi-lità di venir meno agli impegni di mag-gioranza. Si rammarica però che nel corso

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 120 — Commissione VII

del dibattito siano stati espressi giudiziingiustificati sulla persona designata, giu-dizi che reputa assolutamente fuori luogo.Preannuncia, quindi, il voto favorevole delsuo gruppo sulla proposta di nomina inesame, senza peraltro voler entrare nelmerito della candidatura proposta.

Antonio PALMIERI (PdL) preannuncia,anche a nome del suo gruppo, il votofavorevole sulla proposta di nomina inesame, ricordando come in questo casocircostanze contingenti non consentono dipervenire ad una condivisione unanime daparte della Commissione. Auspica comun-que che per il futuro permanga nellaCommissione un clima non di macelleria,al quale purtroppo si è assistito anchenella seduta in corso di svolgimento, ma diresponsabile condivisione delle scelte.

Mario PEPE (Misto-R-A) preannunciail suo voto favorevole sulla proposta dinomina in esame.

La Commissione procede alla votazioneper scrutinio segreto sulla proposta diparere favorevole del relatore.

Valentina APREA, presidente, comunicail risultato della votazione:

Presenti ............................ 46Votanti .............................. 46Maggioranza .................... 24

Hanno votato sì ....... 23Hanno votato no ..... 23

La Commissione respinge quindi laproposta di parere favorevole del relatoresulla proposta di nomina del dotto GiulioMalgara a presidente della fondazione laBiennale di Venezia.

Valentina APREA, presidente, avverteche comunicherà il parere contrario testéespresso alla Presidenza della Camera, aifini della trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione ideputati: Aprea, Bachelet, Barbaro, Bar-bieri, Capitanio Santolini, Carlucci, Enzo

Carra, Cavallotto, Ceccacci Rubino, Cen-temero, De Biasi, De Nichilo Rizzoli insostituzione di Scalera, De Pasquale, DeTorre, Di Centa, Farina, Frassinetti, Ghiz-zoni, Giammanco, Gianni, Giulietti, Goisis,Granata, Grimoldi, Lainati, Levi, Lunardi,Lusetti, Martella in sostituzione di Lolli,Mazzarella, Melandri, Murer in sostitu-zione di Coscia, Murgia, Nicolais, Palmieri,Mario Pepe (Misto-R-A), Mario Pepe (PD)in sostituzione di Rossa, Pes, Rampelli,Razzi, Rivolta, Mariarosaria Rossi in so-stituzione di Mazzuca, Antonino Russo,Sardelli, Siragusa e Zazzera.

La seduta termina alle 10.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 10.55.

Legge comunitaria 2011.

C. 4623 Governo.

(Relazione alla XIV Commissione).

Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione

europea nel 2010.

Doc. LXXXVII, n. 4.

(Parere alla XIV Commissione).

(Seguito dell’esame congiunto e conclusione– Relazione favorevole sul disegno di leggecomunitaria 2011).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei provvedimenti in oggetto, rin-viato nella seduta del 25 ottobre 2011.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore,propone di deliberare una relazione favo-revole sull’esame del disegno di legge co-munitaria, esprimendo un parere favore-vole con osservazioni, sulla Relazione sullapartecipazione dell’Italia all’Unione euro-pea nel 2010 (vedi allegato), che illustra.

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Pierfelice ZAZZERA (IdV), interve-nendo nel complesso dell’esame congiuntodei provvedimenti in titolo, preannuncia ilvoto contrario sulla proposta di pareresulla relazione annuale, ricordando comela partecipazione dell’Italia all’Europa siaattualmente molto problematica sotto piùprofili. Sottolinea, infatti, come non ven-gano rispettati parametri che l’Europa im-pone, né i tempi per il recepimento dellanormativa comunitaria, essendo stata l’Ita-lia sottoposta a ben 131 sanzioni. Si èquindi ben lontani dal raggiungimentodegli obiettivi europei in materia di istru-zione, innovazione e ricerca. Ricorda inol-tre come l’obiettivo principale dell’Unioneeuropea in materia di innovazione e ri-cerca è di investire una quota del 3 percento del PIL, obiettivo difficilmente rag-giungibile dall’Italia, che sarà quindi de-stinata a stare, nei fatti, fuori dall’Unioneeuropea.

Ricardo Franco LEVI (PD) preannunciail voto contrario del suo gruppo sullaproposta di parere del relatore sulla Re-lazione sulla partecipazione dell’Italia al-l’Unione europea nel 2010, mentre prean-nuncia che il suo gruppo si asterrà dalvoto in merito al disegno di legge comu-nitaria, in quanto non vi sono profili dicompetenza della Commissione.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI(UdCpTP) preannuncia il voto contrariodel suo gruppo sulla proposta di pareredel relatore sulla Relazione sulla parteci-pazione dell’Italia all’Unione europea nel2010, preannunciando che il suo gruppo siasterrà dal voto in merito al disegno dilegge comunitaria, in quanto non vi sonoprofili di competenza della Commissione.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannun-cia, anche a nome del suo gruppo, il votofavorevole sulle proposte di parere formu-late dal relatore.

Valentina APREA, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, dichiaraconcluso l’esame congiunto dei provvedi-menti in titolo.

La Commissione approva la proposta diparere favorevole del relatore sul disegnodi legge comunitaria e nomina la deputataElena Centemero quale relatore per rife-rire presso la XIV Commissione.

Respinge, quindi, la proposta di parereformulata dal relatore sulla relazione sullapartecipazione dell’Italia all’Unione euro-pea nel 2010.

La seduta termina alle 11.10.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Valentina APREA. — Inter-viene il sottosegretario per l’istruzione,l’università e la ricerca, Giuseppe Galati.

La seduta comincia alle 11.10.

Schema di decreto legislativo recante introduzione

della contabilità economico-patrimoniale, della con-

tabilità analitica e del bilancio unico nelle università.

Atto n. 395.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 25 ottobre 2011.

Valentina APREA, presidente, dà il ben-venuto al neo nominato sottosegretarioGalati, al quale rivolge un caloroso augu-rio di buon lavoro.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, os-serva innanzitutto come lo schema didecreto legislativo in esame, deliberato invia preliminare dal Consiglio dei Ministriil 9 giugno 2011, è predisposto in attua-zione della delega prevista dall’articolo 5,comma 1, lettera b), primo periodo, dellalegge n. 240 del 2010, e dei criteri direttividefiniti al comma 4, lettera a), nell’ambitodegli interventi volti ad incentivare laqualità e l’efficienza del sistema universi-tario. In particolare, il combinato disposto

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del capoverso del comma 1 e del primoperiodo della lettera b) citata prevede cheil Governo deve adottare, entro un annodalla data di entrata in vigore della legge,uno o più decreti legislativi, finalizzati allariforma di differenti aspetti del sistemauniversitario, tra cui la revisione delladisciplina della contabilità, al fine di ga-rantirne coerenza con la programmazionetriennale di ateneo, maggiore trasparenzaed omogeneità, e di consentire l’individua-zione della esatta condizione patrimonialedell’ateneo e dell’andamento complessivodella gestione. Tra i principi e criteridirettivi individuati per l’esercizio delladelega, il comma 4, lettera a), prevedel’introduzione di un sistema di contabilitàeconomico-patrimoniale e analitica, del bi-lancio unico e del bilancio consolidato diateneo sulla base di principi contabili eschemi di bilancio stabiliti e aggiornati dalMinistero dell’università e della ricercascientifica, di concerto con il Ministerodell’economia e delle finanze, sentita laConferenza dei Rettori delle Universitàitaliane – CRUI, garantendo al tempostesso, al fine del consolidamento e delmonitoraggio dei conti delle amministra-zioni pubbliche, la predisposizione di unbilancio preventivo e di un rendiconto incontabilità finanziaria, in conformità alladisciplina adottata ai sensi dell’articolo 2,comma 2, della legge di contabilità efinanza pubblica n. 196 del 2009. Alcunedisposizioni dello schema si applicano atutte le università, mentre altre si appli-cano solo alle università considerate am-ministrazioni pubbliche ai sensi della leggen. 196 del 2009.

Ricorda, quindi, che l’articolo 1 stabi-lisce che le università adottano un sistemadi contabilità economico-patrimoniale eanalitica, al fine di garantire trasparenzaed omogeneità dei sistemi e delle proce-dure contabili, consentire l’individuazionedella situazione patrimoniale dell’ateneo,valutare l’andamento complessivo della ge-stione. Rileva che rispetto all’obiettivo in-dicato dall’articolo 5, comma 1, lettera b),primo periodo, della legge n. 240 del 2010,non si fa cenno alla finalità della coerenzacon la programmazione triennale di ate-

neo. I documenti che fanno parte delquadro informativo economico-patrimo-niale degli atenei sono: bilancio unicod’ateneo di previsione annuale autorizza-torio, composto da budget economicounico di ateneo e budget degli investimentiunico di ateneo; bilancio unico d’ateneo diesercizio, definito dalla relazione illustra-tiva « bilancio unico a consuntivo », re-datto con riferimento all’anno solare, cor-redato da una relazione sulla gestione ecomposto da: stato patrimoniale; contoeconomico; rendiconto finanziario; notaintegrativa che, ai sensi dell’articolo 5,comma 6, reca l’elenco delle società e deglienti partecipati a qualsiasi titolo; bilancioconsolidato con le proprie aziende, società,o altri enti controllati, qualunque sia laloro forma giuridica, composto da: statopatrimoniale; conto economico; nota inte-grativa. Le sole università considerate am-ministrazioni pubbliche devono anche pre-disporre – al fine di consentire il conso-lidamento e il monitoraggio dei conti delleamministrazioni pubbliche – il bilanciopreventivo unico d’ateneo non autorizza-torio e il rendiconto unico d’ateneo incontabilità finanziaria. Infine, tutte le uni-versità, nell’ambito della propria autono-mia, devono dotarsi di sistemi e proceduredi contabilità analitica, ai fini del controllodi gestione. Ai sensi dell’articolo 5, comma7, il bilancio unico d’ateneo di previsioneannuale autorizzatorio, il bilancio unicod’ateneo di esercizio e bilancio consolidatosono approvati per le università statali –in accordo con quanto previsto dall’arti-colo 2, comma 1, lettera h), della leggen. 240 del 2010 – dal Consiglio di ammi-nistrazione, su proposta del Rettore, pre-vio parere del Senato accademico per gliaspetti di competenza, mentre per le uni-versità non statali sulla base delle proce-dure e modalità definite dai propri statutie regolamenti. Segnala, quindi, che nonrisulta definita la procedura di approva-zione dei documenti di bilancio di cuiall’articolo 1, comma 3.

Ricorda, quindi, che l’articolo 2 pre-vede che, al fine del consolidamento e delmonitoraggio dei conti delle amministra-zioni pubbliche, le università si attengono

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ai principi contabili e agli schemi di bi-lancio stabiliti con decreto del Ministerodell’università e della ricerca scientifica edel Ministero dell’economia e delle fi-nanze, sentita la CRUI, in conformità alledisposizioni contenute nel decreto legisla-tivo 91 del 2011. Rileva che l’articolo 2,pur indicando la finalità della norma nelconsolidamento e monitoraggio dei contidelle PA, non sembra riferirsi alle soleuniversità facenti parte del conto econo-mico della pubblica amministrazione,bensì a tutte le università. Osserva chel’articolo 3 stabilisce che, ai fini del rac-cordo con le regole contabili uniformidelle pubbliche amministrazioni, le uni-versità considerate amministrazioni pub-bliche adottano una tassonomia per lariclassificazione dei dati contabili e dibilancio di esercizio, in conformità alledisposizioni contenute nell’articolo 17 deldecreto legislativo n. 91 del 2011. Si riba-disce, peraltro, la previsione in base allaquale i prospetti SIOPE costituiscono unallegato obbligatorio del bilancio di eser-cizio. In relazione all’articolo 3, riterrebbeopportuno valutare la necessità del comma2, posto che già il comma 1 richiama laconformità alle disposizioni dell’articolo17 del decreto legislativo n. 91 del 2011che stabilisce, tra l’altro, che i prospettidei dati SIOPE costituiscono un allegatoobbligatorio del bilancio di esercizio.

Ricorda, poi, che l’articolo 4 dispone chele università considerate amministrazionipubbliche sono tenute alla predisposizionedi un apposito prospetto, da allegare albilancio unico d’ateneo di previsione an-nuale autorizzatorio ed al bilancio unicod’ateneo d’esercizio, contenente la classifi-cazione della spesa complessiva per mis-sioni e programmi. Le definizioni dei con-cetti di « missione » e di « programma »sono derivate da quelle adottate per il bi-lancio dello Stato ai sensi dell’articolo 21,comma 2, della legge n. 196 del 2009 ericalcano i termini utilizzati dal decretolegislativo 91 del 2011. In particolare, lemissioni rappresentano le funzioni princi-pali e gli obiettivi strategici perseguiti dalleamministrazioni, utilizzando risorse finan-ziarie, umane e strumentali ad esse desti-

nate. I programmi rappresentano gli aggre-gati omogenei di attività volte a perseguirele finalità individuate nell’ambito delle mis-sioni. In conformità alle disposizioni di cuiall’articolo 13 del decreto legislativo 91 del2011, ciascun programma è corredato conl’indicazione della corrispondente codifica-zione della nomenclatura COFOG di se-condo livello. La determinazione del-l’elenco delle missioni e dei programmi,nonché dei criteri cui le università si atten-gono ai fini di una omogenea riclassifica-zione dei dati contabili, è demandata ad undecreto del Ministero dell’università e dellaricerca scientifica e del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze.

Osserva, quindi, che l’articolo 5 disci-plina il bilancio unico d’ateneo di previ-sione annuale e il bilancio unico d’ateneod’esercizio, distinguendo tra universitàconsiderate amministrazioni pubbliche euniversità non considerate tali. In parti-colare, per quanto riguarda il bilanciounico d’ateneo di previsione, le universitàconsiderate amministrazioni pubblichesono tenute entro il 31 dicembre dell’annoprecedente all’esercizio di riferimento apredisporre un bilancio unico d’ateneo diprevisione annuale autorizzatorio, compo-sto da un budget economico e degli inve-stimenti unico, strutturandolo, coerente-mente con la propria articolazione orga-nizzativa complessiva, ivi inclusa quellariferibile alle funzioni di didattica e ri-cerca, in centri di responsabilità dotati diautonomia gestionale, ai quali è attribuitoun budget economico e un budget degliinvestimenti autorizzatorio. Segnala, al ri-guardo, l’opportunità di chiarire se il ter-mine del 31 dicembre sia riferito, più chealla predisposizione del bilancio unico diprevisione, alla sua approvazione, come sievince anche dalla relazione illustrativa.Osserva poi che le università considerateamministrazioni pubbliche sono poi tenuteentro il 31 dicembre dell’anno precedenteall’esercizio di riferimento ad approvarecontestualmente un bilancio preventivounico d’ateneo non autorizzatorio in con-tabilità finanziaria, secondo modalità ecriteri che saranno definiti con il decretodi cui all’articolo 2 dello schema. Le

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università non considerate amministra-zioni pubbliche predispongono il bilanciodi previsione sulla base delle procedure emodalità definite dai propri statuti e re-golamenti. Il bilancio unico d’ateneod’esercizio è approvato da tutte le univer-sità entro il 30 aprile di ciascun anno.Nella nota integrativa di tale atto è ripor-tato l’elenco delle società e degli entipartecipati a qualsiasi titolo. Segnalaquindi che, mentre per l’approvazione delbilancio unico di esercizio è previsto iltermine del 30 aprile per tutte le univer-sità, con riferimento al bilancio di previ-sione annuale non è indicato un termineper le università che non sono considerateamministrazioni pubbliche. La relazionedel Collegio dei revisori dei conti, cheaccompagna il bilancio unico d’ateneod’esercizio, attesta la corrispondenza delmedesimo alle risultanze contabili e con-tiene valutazioni e giudizi sulla regolaritàamministrativo-contabile della gestione eproposte in ordine alla sua approvazione.

Osserva quindi che l’articolo 6 concerneil bilancio consolidato. In particolare, aisensi del comma 1, le università considerateamministrazioni pubbliche sono tenute allapredisposizione del bilancio consolidato inconformità alle disposizioni di cui al de-creto legislativo 91 del 2011. È consolidatoil bilancio economico patrimoniale checonsidera l’ente e le strutture che ne fannoparte o satelliti come un unicum. Pertanto,esso espone la situazione economico-patri-moniale dell’ente al netto dei rapporti didebito e credito tra l’ente e le strutturesatelliti. Destinatari dei commi 2 e 3 sem-brano essere tutti gli atenei. L’area di con-solidamento, ossia l’insieme di enti e societàche devono essere incluse nel bilancio con-solidato, anche se non definiti amministra-zioni pubbliche, è costituita da fondazioniuniversitarie; società di capitali controllatedalle università; altri enti nei quali le uni-versità hanno il potere di esercitare la mag-gioranza dei voti nell’assemblea dei soci onei quali esse possono nominare la maggio-ranza dei componenti degli organi di ammi-nistrazione. La definizione e l’aggiorna-mento dei principi contabili di consolida-mento sono demandati ad un decreto del

Ministero dell’università e della ricercascientifica e del Ministero dell’economia edelle finanze, sentita la CRUI, conforme-mente al decreto legislativo n. 91 del 2011.Con le medesime modalità è aggiornatal’area di consolidamento. Segnala, al ri-guardo, l’opportunità di coordinare taleprevisione con quella recata dall’articolo 18del decreto legislativo 91/2011, che prevedel’emanazione, con decreto MEF, di concertocon i Ministri interessati, di un regolamentoper la definizione dello schema tipo di bi-lancio consolidato delle pubbliche ammini-strazioni. Rileva inoltre l’opportunità speci-ficare se i commi 2 e 3 riguardano tutte leuniversità.

Ricorda, poi, che l’articolo 7 disciplinala tempistica. I decreti concernenti i prin-cipi contabili e gli schemi di bilancio(articolo 2), l’elenco delle missioni e deiprogrammi e i criteri cui le università siattengono ai fini di un’omogenea riclassi-ficazione dei dati contabili (articolo 4,comma 4) e i principi contabili di conso-lidamento (articolo 6, comma 3), sonoemanati, sentita la CRUI, entro 3 mesidalla data di entrata in vigore del decretolegislativo. Al riguardo, segnala che l’arti-colo 4, comma 4, non dispone che, nel-l’ambito della procedura di emanazionedel relativo decreto, sia sentita la CRUI.Osserva poi che le università considerateamministrazioni pubbliche adeguano ilproprio regolamento per l’amministra-zione, la finanza e la contabilità alledisposizioni dello schema di decreto incommento entro 12 mesi dalla data dellasua entrata in vigore. Si cita, al riguardo,l’articolo 7, comma 7, della legge n. 168del 1989, il cui testo, tuttavia, è modificatodall’articolo 11, comma 3, del medesimoschema. Infine, ricorda che il sistema dicontabilità economico-patrimoniale e il bi-lancio unico d’ateneo, nonché il sistema ele procedure di contabilità analitica, de-vono essere adottati entro il 1o gennaio2014. Per le università che si impegnanoad adottare il sistema di contabilità eco-nomico-patrimoniale e il bilancio unicoentro il 1o gennaio 2013, si prevede laconcessione di una quota a valere sul FFOper il 2011 e 2012. Rileva, in particolare,

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 125 — Commissione VII

l’opportunità di chiarire in che mododebba essere manifestato l’impegno adanticipare l’adozione dei nuovi strumenticontabili, ovvero prevedere l’accesso aduna particolare quota del FFO nei soli casiin cui il sistema economico-patrimoniale eil bilancio unico vengano effettivamenteadottati. Inoltre, osserva che la conces-sione di tale quota del FFO appare svin-colata dall’adozione anticipata del sistemae delle procedure di contabilità analitica,di cui il comma 3 fissa un termine ultimodi adozione analogo a quello stabilito perl’adozione del sistema di contabilità eco-nomico-patrimoniale e del bilancio unico.Con riferimento al testo, suggerisce, all’ar-ticolo 7, comma 2, dopo le parole « arti-colo 7, comma 7, della legge 9 maggio1989, n. 168 » di aggiungere le parole« come modificato dall’articolo 11, comma3, del presente decreto » e, al contempo, dieliminare il refuso « del » prima dell’indi-cazione della data della legge.

Segnala, poi, che l’articolo 8 dispone inmateria di trasparenza. Le università consi-derate amministrazioni pubbliche devonotrasmettere al Ministero dell’università edella ricerca scientifica e al Ministero del-l’economia e delle finanze tutti i documenticontabili indicati nell’articolo 1, comma 2 e3, nonché quelli riferiti alla fase transitoriadi cui all’articolo 10, comma 1, con le mo-dalità e le procedure informatiche definitedai due Ministeri. Resta fermo, peraltro,l’obbligo, previsto per tutte le pubblicheamministrazioni dall’articolo 13 della leggen. 196 del 2009, di inserire i dati concer-nenti i bilanci di previsione, le relative va-riazioni, i conti consuntivi e quelli relativialle operazioni gestionali nella banca datiunitaria istituita presso il Ministero del-l’economia e delle finanze. Le universitànon considerate amministrazioni pubblichedevono trasmettere solo al Ministero del-l’università e della ricerca scientifica, con lemodalità e le procedure informatiche defi-nite dallo stesso Ministero, unicamente idocumenti contabili di cui all’articolo 1,comma 2, lettere b) e c), ovvero il bilanciounico d’ateneo di esercizio e il bilancio con-solidato. Rileva, quindi, l’opportunità dichiarire perché non si preveda la trasmis-

sione anche del bilancio unico di previsioneannuale autorizzatorio di cui all’articolo 1,comma 2, lettera a), che le università nonconsiderate amministrazioni pubblichesono comunque tenute ad adottare. Inoltre,con riferimento all’articolo 8, comma 1,riterrebbe necessario chiarire a quali docu-menti si intenda fare riferimento richia-mando l’articolo 10, comma 1, che disponel’adozione di principi contabili e schemi dibilancio con decreto interministeriale; alcomma 3, è necessario parimenti chiarireche cosa si intenda con l’espressione « contoconsuntivo di cui all’articolo 10, comma 1 »,poiché la norma citata non menziona taledocumento.

Osserva, quindi, che l’articolo 9 prevedel’istituzione di una Commissione per lacontabilità economico-patrimoniale delleuniversità – senza oneri a carico dellafinanza pubblica –, che coadiuva il Mini-stero dell’università e della ricerca scien-tifica nella revisione e nell’aggiornamentodei principi contabili e degli schemi dibilancio, nonché nel monitoraggio dell’in-troduzione della contabilità economico-patrimoniale e della contabilità analitica,in conformità al disposto di cui al decretolegislativo n. 91 del 2011. La Commissionepuò procedere ad analisi e confronti deicriteri e delle metodologie adottate, non-ché dei risultati ottenuti, anche attraversoincontri diretti con gli atenei. La Commis-sione è nominata con decreto del Ministrodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca con mandato triennale, ed è com-posta da rappresentanti del Ministero del-l’università e della ricerca scientifica, delMinistero dell’economia e delle finanze,del Consiglio universitario nazionale, dellaCRUI e del Convegno permanente deidirettori e dei dirigenti dell’università,nonché da esperti del settore. Suggerisce,all’articolo 9, comma 2, di sostituire leparole « di cui al presente decreto » con leparole « adottati ai sensi degli articoli 2,comma 1, e 6, comma 3, del presentedecreto ». Al comma 3, segnala chel’espressione corretta è « Convegno perma-nente dei direttori amministrativi e diri-genti delle università italiane ».

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 126 — Commissione VII

Osserva, poi, che l’articolo 10 recadisposizioni per la contabilità finanziarianella fase transitoria. In particolare, fis-sando il periodo transitorio sino all’ado-zione della contabilità economico-patri-moniale e del bilancio unico d’ateneo,prevede che in tale arco temporale leuniversità che adottano la contabilità fi-nanziaria si attengono ai principi contabilie agli schemi di bilancio definiti condecreto del Ministero dell’università edella ricerca scientifica e del Ministerodell’economia e delle finanze, emanatoentro 3 mesi dalla data di entrata in vigoredel decreto in commento, nonché allaclassificazione della spesa per missioni eprogrammi, secondo quanto indicato al-l’articolo 4. Osserva che viene stabilito,inoltre, che, nel periodo transitorio, fis-sato, in tal caso, sino all’adozione dellacontabilità economico-patrimoniale, leuniversità predispongono lo stato patrimo-niale al 31 dicembre 2013, sulla base delleindicazioni derivanti dal decreto intermi-nisteriale previsto dall’articolo 2 delloschema, per fini conoscitivi: si richiama, alriguardo, l’articolo 2, comma 2, lettera d),della legge n. 196 del 2009, che prevedetestualmente l’« affiancamento, ai fini co-noscitivi, al sistema di contabilità finan-ziaria di un sistema e di schemi di con-tabilità economico-patrimoniale che siispirino a comuni criteri di contabilizza-zione ». Segnala quindi l’opportunità divalutare l’effettiva necessità di richiamarein tale sede l’articolo 2, comma 2, letterad), della legge n. 196 del 2009. All’articolo10, comma 3, per analogia con la defini-zione di periodo transitorio recata dalcomma 1, segnala la necessità di aggiun-gere dopo le parole « della contabilitàeconomico-patrimoniale » le parole « e delbilancio unico d’ateneo ». Inoltre, ritienepreferibile, piuttosto che prevedere la pre-disposizione dello stato patrimoniale « se-condo le modalità di cui all’articolo 2 delpresente decreto », utilizzare l’espressione« sulla base dei principi contabili e deglischemi di bilancio individuati ai sensidell’articolo 2 del presente decreto ».

Osserva, infine, che l’articolo 11 di-spone l’abrogazione di alcune disposizioni

e la novella di altre. In conseguenza di talimodifiche, le università sono tenute adadottare – non si tratta più, quindi, di unamera possibilità – un regolamento di ate-neo per l’amministrazione, la finanza e lacontabilità; non è più prevista la possibi-lità di derogare alle norme dell’ordina-mento contabile dello Stato e degli entipubblici; la procedura di emanazione pre-vede che il regolamento sia adottato condecreto del Rettore, previa deliberazionedel Consiglio di amministrazione, sentito ilSenato accademico, non essendo più coin-volti per il parere i dipartimenti e lefacoltà, mentre rimane ferma la previsionein base alla quale il regolamento continuaad essere sottoposto al controllo di legit-timità e di merito del Ministero dell’uni-versità e della ricerca scientifica; non è piùprevisto che il regolamento sia pubblicatonel Bollettino ufficiale del Ministero. Conriferimento alla modifica del decreto delPresidente della Repubblica n. 382 del1980 operata dallo schema di decretolegislativo, ricorda che il punto 3, letterae), della circolare congiunta dei Presidentidi Camera e Senato e del Presidente delConsiglio del 20 aprile 2001, concernenteregole e raccomandazioni per la formula-zione tecnica dei testi legislativi, disponeche non si ricorre all’atto legislativo perapportare modifiche frammentarie ad attinon aventi forza di legge, al fine di evitareche questi ultimi presentino un diversogrado di « resistenza » ad interventi modi-ficativi successivi. Inoltre, poiché l’articolo7, comma 2, dello schema di decretodispone che i vigenti regolamenti per l’am-ministrazione, la finanza e la contabilitàdelle università considerate amministra-zioni pubbliche devono essere adeguatialle disposizioni del decreto in commento,riterrebbe opportuno inserire nella proce-dura di approvazione – fissata dall’arti-colo 7, comma 7, della legge n. 168 del1989, come novellato dal comma 3 del-l’articolo 11 dello schema – un riferi-mento alla conformità con il « decretolegislativo recante introduzione della con-tabilità economico-patrimoniale, dellacontabilità analitica e del bilancio uniconelle università ». Ritiene poi opportuno

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 127 — Commissione VII

completare la rubrica dell’articolo, che fariferimento solo ad abrogazioni, e nonanche alle novelle. Inoltre, poiché i commidel decreto del Presidente della Repub-blica n. 382 del 1980 non sono numerati,segnala la necessità di indicarli utilizzandoi numeri ordinali e non cardinali. Segnala,infine, la necessità di abrogare, con fontedi pari rango, il decreto del Presidentedella Repubblica n. 371/1982 – emanatosulla base di una disposizione di cui oral’articolo 11 dispone l’abrogazione – anchein considerazione del superamento sostan-ziale della disciplina da esso recata.

Si riserva quindi di formulare unaproposta di parere nel prosieguo del-l’esame del provvedimento.

Sui lavori della Commissione.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) segnalacome sia stata appena pubblicata unanotizia dell’Ansa che riferisce che il mi-nistro Galan ha apprezzato la votazionedella Commissione sulla proposta di no-mina del dottor Giulio Malgara, che haavuto un esito di parità di voti tra mag-gioranza e opposizione. Ritiene che biso-gnerebbe spiegare al ministro che, nontrattandosi di una partita allo stadioMeazza di Milano, ma di una pronunciadel Parlamento italiano, la parità di votiequivale ad un voto contrario sulla stessa.

Valentina APREA, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATODAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.55 alle 14.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.10.

Norme per promuovere l’equità retributiva nel la-

voro giornalistico.

Nuovo testo C. 3555 Moffa ed altri.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento rinviato, da ultimo, nellaseduta del 25 ottobre 2011.

Valentina APREA, presidente, avverteche non sono stati presentati emendamential nuovo testo della proposta di legge inesame, che sarà quindi trasmesso alleCommissioni parlamentari competenti perl’espressione del parere, anche ai fini del-l’eventuale trasferimento in sede legisla-tiva.

Nessuno chiedendo di intervenire, rin-via quindi il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 14.15.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 128 — Commissione VII

ALLEGATO

Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nel 2010(Doc. LXXXVII, n. 4).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione cultura, scienza eistruzione,

esaminata per le parti di competenzala relazione consuntiva sulla partecipa-zione dell’Italia all’Unione europea nel2010;

considerato che, ai sensi dell’articolo15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11,cosiddetta legge Stucchi, la relazione do-vrebbe riguardare anche la partecipazionedell’Italia al processo normativo comuni-tario con l’esposizione dei principi e dellelinee caratterizzanti della politica italiananei lavori preparatori in vista dell’emana-zione degli atti normativi comunitari e, inparticolare, degli indirizzi del Governo suciascuna politica comunitaria, sui gruppidi atti normativi riguardanti la stessa ma-teria e su singoli atti normativi che rive-stono rilievo di politica generale;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) per quanto concerne le politiche dicoesione economica e sociale nel settore

dell’istruzione, si valuti l’opportunità dicompletare le rilevazioni da effettuarenelle scuole relative agli interventi del FSEe FESR per i relativi programmi e misure;

b) si valuti l’opportunità di sviluppareed incentivare con specifiche misure l’ana-lisi dei fabbisogni professionali, la qualitàdella formazione (EQARF) e a diffonderee realizzare l’European qualification framework (EQF);

c) si valuti l’opportunità di contri-buire ad individuare e diffondere i ben-chmarks, ossia gli indicatori e i livelli diriferimento europei che aiutino a misurarea livello europeo i progressi globali con-seguiti;

d) si valuti l’opportunità di contri-buire in modo incisivo alla ridefinizionedel nuovo programma d’azione comunita-ria nel campo dell’apprendimento perma-nente Longlife learning programme, incen-tivando in particolare i programmi dimobilità per il personale amministrativo, idocenti ed i dirigenti scolastici, accanto aquelli per gli studenti al fine di diffonderela qualità e l’innovazione dell’intero si-stema di istruzione.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 129 — Commissione VII

VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

RISOLUZIONI:

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

7-00655 Alessandri: Sulle precipitazioni di eccezionale gravità che hanno colpito la provinciadi Como il 7 luglio 2011.

7-00702 Braga: Sulle precipitazioni di eccezionale gravità che hanno colpito la provincia diComo il 7 luglio 2011 (Discussione congiunta e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

7-00686 Guido Dussin: Sul violento nubifragio che ha colpito i territori dei comuni di Brenta,Casalzuigno, Cittiglio, Cuveglio, Cuvio, Duno Laveno, Mombello e Rancio Valcuvia il 5agosto 2011 (Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 7-00686) . . . 132

7-00692 Realacci: Sulle misure a favore dell’edilizia di qualità e della riqualificazioneenergetica delle abitazioni (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132

7-00336 Cosenza: Iniziative per il buon funzionamento degli impianti di depurazione inCampania e nelle altre regioni del Sud (Seguito della discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione n. 8-00153) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133

ALLEGATO 1 (Nuova formulazione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

7-00518 Mariani: Sulla realizzazione del metanodotto denominato Rete Adriatica (Seguitodella discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 7-00518) . . . . . . . . . . . . 134

SEDE REFERENTE:

Modifiche agli articoli 187, 216-bis e 230 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, inmateria di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati nonché di tracciabilità e diconferimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie.C. 4240 Lanzarin (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135

ALLEGATO 2 (Emendamenti ed articoli aggiuntivi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

ALLEGATO 3 (Emendamenti del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi anche asostegno della candidatura dell’Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo ointernazionale. Nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Com-missione permanente del Senato, ed abb. (Parere alla VII Commissione) (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni per la ricostruzione, il recupero e lo sviluppo economico-sociale dei territoriabruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009. C. 3811 Libè, C. 3993 Zamparutti, C. 4107Lolli e C. 4675 Cicchitto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 136

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 130 — Commissione VIII

RISOLUZIONI

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Angelo ALESSANDRI. — In-terviene il sottosegretario di Stato per l’am-biente e la tutela del territorio e del mare,Elio Vittorio Belcastro.

La seduta comincia alle 14.05.

Sui lavori della Commissione.

Raffaella MARIANI (PD) chiede, anome del gruppo del Partito Democratico,che la Commissione proceda allo svolgi-mento in tempi rapidissimi di un’audi-zione del Ministro dell’Ambiente e delCapo del Dipartimento della Protezionecivile sulle conseguenze dei tragici eventialluvionali che nei giorni scorsi e anchenella giornata odierna hanno colpito vastearee del Paese, dalla Liguria alla Toscana,dalla Campania alla città di Roma. Nelricordare, inoltre, i tagli pesantissimi e, asuo avviso, inaccettabili apportati dall’at-tuale Governo ai bilanci delle richiamateamministrazioni statali, ritiene indispen-sabile che il Ministro dell’ambiente e ilCapo del Dipartimento della Protezionecivile facciano il punto anche sullo statodelle risorse finanziarie in dotazione perfar fronte, rispettivamente, al rischio idro-geologico e alle emergenze derivanti dacalamità naturali.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) si dichiarapienamente d’accordo con la richiesta ap-pena avanzata dalla collega Mariani.

Armando DIONISI (UdCpTP) si associaalla richiesta di audizione del Ministrodell’ambiente e del Capo del Dipartimentodella Protezione civile sottolineando l’ur-genza di svolgere dette audizioni al piùtardi entro la settimana prossima.

Angelo ALESSANDRI, presidente, fapresente che la richiesta di audizioni avan-zata dai deputati Mariani, Di Biagio eDionisi sarà sottoposta oggi stesso all’at-

tenzione dell’Ufficio di presidenza, inte-grato dai rappresentanti dei gruppi, dellaCommissione.

7-00655 Alessandri: Sulle precipitazioni di eccezio-

nale gravità che hanno colpito la provincia di Como

il 7 luglio 2011.

7-00702 Braga: Sulle precipitazioni di eccezionale

gravità che hanno colpito la provincia di Como

il 7 luglio 2011.

(Discussione congiunta e rinvio).

Angelo ALESSANDRI, presidente, av-verte che le due risoluzioni in titolo,vertendo su materia identica, saranno, senon vi sono obiezioni, discusse congiunta-mente.

La Commissione consente.

Chiara BRAGA (PD) illustra il conte-nuto della propria risoluzione, ricordandoche la presentazione della stessa fa seguitoalla insoddisfacente risposta fornita dalGoverno ad una sua precedente interro-gazione parlamentare. Richiama, in parti-colare, l’attenzione del Governo sulla as-soluta necessità di trasferire in tempirapidissimi agli enti locali i fondi necessariper far fronte ai danni causati in provinciadi Como dalle violente piogge del luglioscorso, per mettere in sicurezza i territoricoinvolti e per procedere all’indispensabileammodernamento della loro dotazione in-frastrutturale. Conclude quindi sottoli-neando l’ulteriore necessità che il Governoprovveda al reperimento di risorse ade-guate per il ristoro degli ingenti dannisubiti dai privati cittadini.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) invita irappresentanti del Governo a non limitarsia facili proclamazioni, ma a recarsi per-sonalmente sui territori colpiti dalle cala-mità naturali per offrire rassicurazioni afronte di precise assunzioni di responsa-bilità.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 131 — Commissione VIII

Il sottosegretario Elio Vittorio BELCA-STRO chiede un supplemento di istrutto-ria, manifestando la disponibilità del Go-verno ad esprimere il parere sugli atti diindirizzo in esame entro dieci giorni.

Chiara BRAGA (PD), nell’esprimere ap-prezzamento per la buona volontà mani-festata dal sottosegretario Belcastro, ri-tiene tuttavia molto grave che il Governoritenga di non poter esprimere il proprioorientamento su una vicenda già trattatain sede di sindacato ispettivo, e quindisulla gravità dei fenomeni alluvionali chehanno colpito in questi giorni vaste areedel Paese.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviail seguito della discussione ad altra seduta.

7-00686 Guido Dussin: Sul violento nubifragio che

ha colpito i territori dei comuni di Brenta, Casal-

zuigno, Cittiglio, Cuveglio, Cuvio, Duno Laveno,

Mombello e Rancio Valcuvia il 5 agosto 2011.

(Discussione e conclusione – Approvazionedella risoluzione n. 7-00686).

La Commissione inizia la discussionedella risoluzione in titolo.

Guido DUSSIN (LNP) illustra sintetica-mente il contenuto della risoluzione intitolo, di cui è primo firmatario.

Il sottosegretario Elio Vittorio BELCA-STRO esprime parere favorevole sulla ri-soluzione in esame.

Ermete REALACCI (PD), nell’esprimerela propria condivisione in ordine al con-tenuto della risoluzione presentata dalcollega Guido Dussin, sottolinea il rilievodegli impegni al Governo in essa contenuti,soprattutto alla luce del parere favorevoleespresso dal sottosegretario Belcastro.Sotto questo profilo, nel richiamare inparticolare il secondo impegno della riso-luzione nella parte in cui si richiede alGoverno di assumere le necessarie inizia-

tive per far sì che le spese sostenute dallaregione e dai comuni per far fronte al-l’emergenza provocata dalle eccezionaliavversità atmosferiche del 5 agosto 2011non rilevino ai fini della verifica del Pattodi stabilità interno, chiede che il rappre-sentante del Governo confermi il parerefavorevole appena espresso. Fa presenteinoltre che, a suo avviso, il terzo impegnodella risoluzione è praticamente inattua-bile dato l’azzeramento dello specificofondo previsto nel bilancio del Ministerodell’ambiente.

Il sottosegretario Elio Vittorio BELCA-STRO, nel confermare il parere favorevoleprecedentemente espresso, assicura chenel bilancio del Ministero dell’ambientesussistono fondi per la prevenzione delrischio idrogeologico.

Salvatore MARGIOTTA (PD) richiamal’attenzione della Commissione sulla ne-cessità di porre in relazione il contenutodella risoluzione in discussione con leinaccettabili disposizioni introdotte dal de-creto-legge n. 225 del 2010, che hannopraticamente obbligato le regioni ad au-mentare le imposte prima di poter acce-dere ai fondi statali stanziati per fronteg-giare le emergenze derivanti da calamitànaturali. Sotto questo profilo, nel sottoli-neare che con la risoluzione in discus-sione, in pratica, si tenta di aggirare ilcontenuto delle richiamate disposizioni deldecreto legge n. 225 del 2010, ribadisceche il vero obiettivo al quale dovrebbetendere la Commissione è quello di unaprofonda revisione di tali disposizioni.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la risoluzione inesame.

7-00692 Realacci: Sulle misure a favore dell’edilizia

di qualità e della riqualificazione energetica delle

abitazioni.

(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussionedella risoluzione in titolo.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 132 — Commissione VIII

Ermete REALACCI (PD) illustra il con-tenuto della risoluzione di cui è primofirmatario, sottolineando che la misuradella detraibilità fiscale del 55 per centodelle spese per la riqualificazione energe-tica degli edifici, introdotta nella prece-dente legislatura dal Governo di centrosi-nistra, ha di fatto costituito il più impor-tante, se non l’unico, strumento anticicliconell’attuale situazione di grave crisi delsettore delle costruzioni. Nel ricordareinoltre che in diverse occasioni i diversirappresentanti dei gruppi presenti in Com-missione hanno manifestato l’esigenza diprorogare, se non di rendere permanentetale misura, richiama la Commissione aprocedere in tempi rapidissimi alla vota-zione della risoluzione in titolo, in mododa dare un segnale chiaro al Governo circala necessità di prevedere la sua proroga ostabilizzazione nell’ormai prossimo prov-vedimento d’urgenza per lo sviluppo e lacrescita economica.

Il sottosegretario Elio Vittorio BEL-CASTRO chiede di poter svolgere unsupplemento di istruttoria, assicurando,fin d’ora, che il Governo esprimerà ilproprio parere sulla risoluzione in titoloentro e non oltre dieci giorni dalla sedutaodierna.

Ermete REALACCI (PD), anche allaluce della chiarezza del testo della riso-luzione in titolo e del fatto che in nume-rose occasioni la Commissione ha avutomodo di discutere alla presenza del Go-verno della questione in oggetto, si augurache il supplemento di istruttoria richiestodal Governo non abbia finalità dilatorie,esprimendo inoltre una forte preoccupa-zione circa la possibilità che il Governo siappresti ad adottare misure in contrastocon gli impegni previsti nell’atto di indi-rizzo in discussione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviail seguito della discussione ad altra se-duta.

7-00336 Cosenza: Iniziative per il buon funziona-mento degli impianti di depurazione in Campania e

nelle altre regioni del Sud.

(Seguito della discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione n. 8-00153).

La Commissione prosegue la discus-sione della risoluzione, rinviata nella se-duta del 29 luglio 2010.

Giulia COSENZA (PdL), nel richiamarei contenuti del dibattito precedentementesvolto, ribadisce la necessità di interve-nire nella direzione indicata dal proprioatto di indirizzo in considerazione dellagravità della situazione che si registra inCampania e nelle altre regioni del me-ridione, delle procedure di infrazione inatto da parte della Commissione europeaper violazione delle norme in materia didepurazione delle acque reflue e, nonultimo, dei gravissimi danni provocatiall’industria turistica del Mezzogiorno.Chiede, per questo, che si proceda allavotazione della risoluzione in discussione,preannunciando sin d’ora la sua inten-zione di chiedere l’avvio di un ciclo diaudizioni dei rappresentanti delle regioniinteressate al fine di acquisire tutti glielementi conoscitivi e di giudizio sugliimpianti di depurazione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nel de-nunciare la gravità della situazione che siregistra in Campania e nelle altre regionimeridionali in ordine al malfunziona-mento degli impianti di depurazione, di-chiara sin d’ora di condividere la richiestadi audizioni avanzata dalla collega Co-senza.

Gabriella MONDELLO (UdCpTP) di-chiara sin d’ora di condividere la richiestadi audizioni avanzata dalla collega Co-senza.

Salvatore MARGIOTTA (PD), nel di-chiararsi sin d’ora concorde sulla richiesta

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 133 — Commissione VIII

di audizione avanzata dalla collega Co-senza, precisa tuttavia che sarebbe altret-tanto necessario audire, oltre ai rappre-sentanti delle regioni, anche il Ministrodell’ambiente per avere un quadro esau-stivo sulla situazione esistente e sulle ini-ziative che il Governo intende intrapren-dere in materia. Quanto al testo dellarisoluzione in esame, chiede alla collegaCosenza di valutare l’opportunità di mo-dificare il secondo impegno della risolu-zione, prevedendo di inserire dopo le pa-role « Giunta regionale della Campania » leseguenti parole « e alle altre regioni del-l’Italia meridionale ».

Giulia COSENZA (PdL) dichiara di ac-cogliere la richiesta di modifica avanzatadal collega Margiotta.

Il sottosegretario Elio Vittorio BELCA-STRO esprime parere favorevole sullanuova formulazione della risoluzione inesame.

Angelo ALESSANDRI, presidente, fapresente che la richiesta di audizioni avan-zata dai deputati Cosenza, Piffari, Mon-dello e Margiotta sarà sottoposta oggistesso all’attenzione dell’ufficio di presi-denza, integrato dai rappresentanti deigruppi, della Commissione.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva il nuovo testodella risoluzione in esame, come riformu-lato dal presentatore, che assume il nu-mero 8-00153 (vedi allegato 1).

7-00518 Mariani: Sulla realizzazione del metano-

dotto denominato Rete Adriatica.

(Seguito della discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione n. 7-00518).

La Commissione prosegue la discus-sione della risoluzione, rinviata nella se-duta del 5 luglio 2011.

Raffaella MARIANI (PD), nel richia-mare il dibattito svolto in precedenza,sottolinea la ragionevolezza dell’impegnorivolto al Governo a promuovere la costi-tuzione di un tavolo tecnico di confrontofra il soggetto privato presentatore delprogetto per la costruzione del metano-dotto in questione e gli enti territorialiinteressati, al fine di trovare le soluzionipiù adeguate a salvaguardare l’ambiente ela sicurezza delle popolazioni interessatealla realizzazione dell’opera.

Il sottosegretario Elio Vittorio BELCA-STRO chiede un supplemento di istrutto-ria, al fine di esprimere in una prossimaseduta un parere esaustivo sulla risolu-zione in discussione.

Raffaella MARIANI (PD) stigmatizza ilcomportamento del Governo che, anchealla luce dei pareri favorevoli espressi nelcorso dell’odierna seduta su diverse riso-luzioni presentate da colleghi della mag-gioranza, appare strumentalmente rivoltoa differire il momento della votazionedelle risoluzioni presentate dai deputati diopposizione. Nel ribadire, inoltre, il carat-tere del tutto ragionevole dell’impegno alGoverno contenuto nella risoluzione indiscussione, chiede che il rappresentantedel Governo riveda il parere testé espressoe che, in ogni caso, la Commissione pro-ceda alla votazione della risoluzione intitolo.

Il sottosegretario Elio Vittorio BELCA-STRO, rivedendo l’orientamento preceden-temente espresso, si rimette alla volontàdella Commissione sulla risoluzione indiscussione.

Agostino GHIGLIA (PdL) dichiara ladisponibilità del suo gruppo ad approvarela risoluzione in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la risoluzione intitolo.

La seduta termina alle 14.50.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 134 — Commissione VIII

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 14.50.

Modifiche agli articoli 187, 216-bis e 230 del decreto

legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di

miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati nonché

di tracciabilità e di conferimento dei rifiuti prove-

nienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti

fognarie.

C. 4240 Lanzarin.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del 7settembre 2011.

Angelo ALESSANDRI, presidente, av-verte che sono stati presentati emenda-menti ed articoli aggiuntivi (vedi allegato2). Comunica altresì che il relatore hapresentato nella mattinata odierna alcuniemendamenti ed articoli aggiuntivi (vediallegato 3), ai quali non sono stati presen-tati subemendamenti.

Alessio BONCIANI (PdL), relatore,esprime parere favorevole sull’emenda-mento Dionisi 3.1 e sull’articolo aggiuntivoLanzarin 3.01 a condizione che vengariformulato nel senso di prevedere che lafacoltà di effettuare raccolte di oggetti oindumenti ceduti da privati da parte dellaassociazioni di volontariato sia condizio-nata al riutilizzo dei medesimi. Esprimepoi parere contrario sugli emendamentiZamparutti 1.1 e 2.1. Invita quindi alritiro, altrimenti esprime parere contrario,degli emendamenti Di Biagio 2.2, Lanzarin3.2, 3.3 e 3.4, Dionisi 3.5, nonché degliarticoli aggiuntivi Lanzarin 3.02, Paroli3.03, Togni 3.04, Fogliato 3.05 e Lanzarin3.06. Raccomanda infine l’approvazionedell’emendamento 2.10 e degli articoli ag-giuntivi 3.07 e 3.08 del relatore.

Il sottosegretario Elio Vittorio BELCA-STRO esprime parere conforme a quelloespresso dal relatore, fatta eccezione per

l’emendamento Dionisi 3.1 sul quale si ri-mette alla valutazione della Commissione.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) accogliendol’invito del relatore, ritira l’emendamento2.2 a sua firma.

Armando DIONISI (UdCpTP) fa pre-sente che le proposte emendative presen-tate non vanno nella direzione di sempli-ficazione della normativa, risultando in-vece di difficile applicazione. Al riguardorichiama l’attenzione della Commissionesull’articolo aggiuntivo 3.07 del relatore.

Alessio BONCIANI, relatore, precisa chel’articolo aggiuntivo 3.07 a sua firma vaproprio nella direzione di una più agevoleapplicazione della normativa da parte de-gli operatori del settore.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) si di-chiara contrario all’emendamento Dionisi3.1, sottolineando che, a fronte del parerefavorevole del relatore, il Governo si èrimesso alle valutazioni della Commis-sione. Dichiara poi di concordare con leosservazioni del collega Dionisi sull’arti-colo aggiuntivo 3.07 del relatore. Infine,con riferimento all’articolo aggiuntivoLanzarin 3.01, fa presente l’opportunità disostituire il riferimento alla convenzionecon i comuni con la mera comunicazioneagli stessi, in un’ottica di semplificazione.

Ermete REALACCI (PD) sottolinea laragionevolezza del testo della proposta dilegge in discussione e delle proposte emen-dative presentate dal relatore, che auspicavengano approvate nella giornata odierna,salva la possibilità di apportarvi eventualimodifiche nel prosieguo dei lavori, even-tualmente anche in sede legislativa.

Manuela LANZARIN (LNP) fa notarecome la disposizione recata dall’articolo 3della proposta di legge in titolo risponda adesigenze manifestate sul territorio daglioperatori del settore. Inoltre, sottolineacome, a suo avviso, la previsione, recatadall’articolo aggiuntivo 3.01 a sua firma, diconvenzioni tra associazioni di volontariatoe comuni non costituisca affatto un aggra-vio burocratico.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 135 — Commissione VIII

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), pur ri-conoscendo la valenza migliorativa del-l’emendamento 2.10 del relatore, dichiaradi voler mantenere l’emendamento 2.1 asua prima firma, riservandosi di presen-tare in Assemblea un ulteriore emenda-mento diretto a modificare l’articolo 187del codice ambientale.

Alessio BONCIANI, relatore, alla lucedel dibattito svoltosi, fa notare come ri-tenga importante cercare di pervenire adun testo condiviso nel suo complesso,anche ai fini dell’eventuale richiesta ditrasferimento alla sede legislativa. A talfine reputa opportuno rinviare la vota-zione sugli emendamenti presentati adaltra seduta, in modo da consentire a tuttii gruppi i necessari approfondimenti.

Manuela LANZARIN (LNP) dichiara dicondividere la proposta di rinvio testèavanzata dal relatore.

Armando DIONISI (UdCpTP) si associaalla proposta di rinvio della votazionesugli emendamenti avanzata dal relatore.

Angelo ALESSANDRI, presidente, presoatto della condivisione sulla proposta delrelatore, rinvia il seguito dell’esame adaltra seduta.

La seduta termina alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 15.20.

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrut-

turazione di impianti sportivi anche a sostegno della

candidatura dell’Italia a manifestazioni sportive di

rilievo europeo o internazionale.

Nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato

dalla 7a Commissione permanente del Senato, ed abb.

(Parere alla VII Commissione).

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del19 ottobre 2011.

Ermete REALACCI (PD), nello stigma-tizzare l’assenza del rappresentante delGoverno, ritiene che, in virtù di tale as-senza, non si debba procedere alla vota-zione del prescritto parere.

Franco STRADELLA (PdL), relatore,prendendo atto della richiesta comunquelegittima avanzata dal gruppo di opposi-zione, fa presente la necessità di procederecomunque al più presto all’espressione delparere.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviala votazione sul parere ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per la ricostruzione, il recupero e lo

sviluppo economico-sociale dei territori abruzzesi

colpiti dal sisma del 6 aprile 2009.

C. 3811 Libè, C. 3993 Zamparutti, C. 4107 Lolli e

C. 4675 Cicchitto.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle15.25 alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.45 alle 16.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

RISOLUZIONE

7-00360 Pili: stralcio del parco nazionaledel golfo di Orosei e del Gennargentu

dall’elenco ufficiale delle aree protette.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 136 — Commissione VIII

ALLEGATO 1

7-00336 Cosenza: Iniziative per il buon funzionamento degli impiantidi depurazione in Campania e nelle altre regioni del Sud.

NUOVA FORMULAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,

premesso che:

il Mezzogiorno conosce da anniuna deprecabile situazione che vede lageneralità degli impianti di depurazionedelle acque non funzionanti e mal gestiti,il che minaccia la salute dei cittadini ecausa la distruzione di interi corsi d’acquae di meravigliosi tratti di mare;

da questo quadro discendono di-rettamente anche gravi danni economici divaria natura in quanto da un lato lapresenza in mare dei liquami allontana ilturismo e dall’altro lato i cittadini sonocostretti a pagare in bolletta il costo ag-giuntivo per il funzionamento dei depura-tori anche quando questi non funzionano;

la situazione più grave è quellapresente in Campania, dove infatti di re-cente si è consumato l’ennesimo disastroambientale provocato, secondo la magi-stratura, dalla società Hydrogest Campa-nia, da un consorzio di imprese che ge-stiscono quattro depuratori nelle provincedi Napoli e Caserta e da alcuni allevatoridi bufale: rifiuti non trattati venivanosversati nei Regi Lagni – la storica epreziosissima rete borbonica di canali trale province di Napoli e Caserta per ildeflusso delle acque piovane – e da lìfinivano in mare. In questo modo, oltre almare, sono state inquinate anche le faldeacquifere. Secondo quanto emerso dalleindagini, inoltre, le acque dei Regi Lagniper anni sarebbero state avvelenate ancheda rifiuti liquidi e solidi di ogni generecome scorie di altiforni, carcasse di ani-mali e di veicoli, tessuti, scarti industrialie solventi;

in Campania la scorsa estate è statasegnata dall’esplodere dell’emergenza le-gata al cattivo funzionamento degli im-pianti di depurazione delle acque – inparticolare quelli di Cuma, Procida e Ca-pri – che ha portato allo sversamento diliquami in alcuni dei tratti di mare piùbelli e più frequentati dai turisti. I solidanni economici causati nel 2009 dal mal-funzionamento del depuratore di Cumasono stati i seguenti:

a) un calo complessivo delle pre-senze nei lidi campani su base annua parial 60 per cento, con il poco invidiabilerecord del 90 per cento in alcuni stabili-menti del lido di Bacoli;

b) un danno in mancate entratecompreso tra 30 e 50 milioni di euro;

c) nell’area tra Pozzuoli e Montedi Procida, l’indotto generato dal turismoha subito danni per circa 10 milioni dieuro;

d) la perdita di circa 1.500 postidi lavoro stagionali connessi all’industrialocale del turismo;

l’emergenza della Campania, chepure presenta caratteri di gravità assolu-tamente eccezionale, è emblematica di unasituazione più ampia che vede lo statodegli impianti di depurazione general-mente negativo anche nel resto del Mez-zogiorno come hanno dimostrato, nell’ul-timo biennio, numerosi sequestri giudiziaridi impianti di depurazione nelle aree co-stiere della Basilicata, della Calabria, dellaPuglia e della Sicilia;

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 137 — Commissione VIII

è necessario e urgente attivarsi, coninterventi strutturali e non più solo dinatura emergenziale, per bloccare la di-struzione del mare e, con esso, dellegrandi opportunità di sviluppo per il Mez-zogiorno legate al turismo,

impegna il Governo:

effettuare un complessivo monitorag-gio sulla situazione della depurazione delleacque attivi in Campania;

ferme restando le competenze dellaregione in materia e nell’ottica di salva-guardare la salute pubblica, a verificarel’opportunità di propri interventi, anche dicarattere normativo, volti a garantire nel-l’immediato la tutela delle coste campanee, in tal modo, contribuire a far sì che nonsi ripeta il disastro ambientale e turisticodell’estate 2009;

a garantire tutto il sostegno necessa-rio, per quanto nelle sue competenze, allanuova giunta regionale della Campania ealle altre regioni dell’Italia meridionale inmateria di bonifica e rimessa in funzionedegli impianti di depurazione delle acquemal funzionanti e, ormai, essi stessi causadi inquinamento e di allontanamento deituristi;

a attuare tutte le iniziative, anche dicarattere normativo, ritenute necessarieper avviare un piano di ampio respiro, chevada al di là degli interventi emergenzialied episodici, volto a rendere finalmenteefficienti tutti gli impianti di depurazionedelle acque nel Mezzogiorno.

(8-00153) « Cosenza ».

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 138 — Commissione VIII

ALLEGATO 2

Modifiche agli articoli 187, 216-bis e 230 del decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152, in materia di miscelazione di rifiuti speciali edi oli usati nonché di tracciabilità e di conferimento dei rifiutiprovenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie

(C. 4240 Lanzarin).

EMENDAMENTI ED ARTICOLI AGGIUNTIVI

ART. 1.

Sopprimerlo.

1. 1. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

ART. 2.

Sopprimerlo.

2. 1. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci, MaurizioTurco.

Al comma 1 aggiungere il seguente pe-riodo: Limitatamente agli impianti di raf-finazione e rigenerazione sarà comunquesempre possibile, al fine di migliorare lapercentuale di resa e la tipologia nonché laqualità dei vari prodotti recuperati, effet-tuare all’interno del ciclo produttivo lamiscelazione di oli di diversa natura pur-ché con caratteristiche chimico/fisicheanaloghe e compatibili.

2. 2. Di Biagio.

ART. 3.

Sopprimerlo.

3. 1. Dionisi, Libè, Mondello.

Al comma 1, capoverso, comma 5, primoperiodo, alle parole: comprese le fossesettiche e manufatti analoghi, sostituire leseguenti: comprese le fosse settiche e ma-nufatti analoghi nonché i sistemi indivi-duali di cui all’articolo 100 comma 3 ed ibagni mobili,.

3. 2. Lanzarin, Guido Dussin, Togni, Ales-sandri.

Al comma 1, capoverso, comma 5, so-stituire il secondo periodo con il seguente:Il percorso di raccolta si considera com-preso nella fase di produzione dei rifiuti.

3. 3. Lanzarin, Guido Dussin, Togni, Ales-sandri.

Al comma 1, capoverso, comma 5, ul-timo periodo, dopo le parole: per lo svol-gimento delle attività di raccolta e tra-sporto di rifiuti inserire le seguenti: edall’iscrizione all’Albo Nazionale degli au-totrasportatori di cose per conto terzi dicui all’articolo 41, comma 1 legge 6 giugno1974 n. 298.

3. 4. Lanzarin, Guido Dussin, Togni, Ales-sandri.

Dopo il comma 1 inserire il seguente:

2. Le disposizioni previste dal presentearticolo si applicano a partire dal 1o

giugno 2012.

3. 5. Dionisi, Libè, Mondello.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 139 — Commissione VIII

Dopo l’articolo 3 inserire il seguente:

ART. 4.

(Ulteriori modifiche al decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152).

« 1. All’articolo 205 del decreto legisla-tivo 3 aprile 2006, n. 152, dopo il comma3, è inserito il seguente:

« 3-bis. Le associazioni di volontariatosenza fine di lucro possono effettuareraccolte di oggetti o indumenti ceduti daprivati, previa convenzione con i comuni,fatto salvo l’obbligo del conferimento adoperatori autorizzati, ai fini del successivorecupero o smaltimento, dei materiali re-sidui. Tali materiali residui rientrano nellepercentuali della raccolta differenziata dicui al comma 1 ».

3. 01. Lanzarin, Guido Dussin, Togni,Alessandri.

Dopo l’articolo 3 inserire il seguente:

« ART. 4.

(Ulteriori modifiche al decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152).

1. Al comma 5 dell’articolo 184 deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, èaggiunto il seguente periodo: « Fino alladefinizione della caratteristica « H14: eco-tossico », da effettuare attraverso il decretodi cui al presente comma, tale caratteri-stica viene attribuita ai rifiuti secondo lemodalità dell’accordo ADR per la classe 9- M6 e M7, limitatamente per i rifiuti il cuitrattamento preveda il contatto con l’am-biente acquatico ».

3. 02. Lanzarin, Guido Dussin, Togni,Alessandri.

Dopo l’articolo 3, aggiungere il seguente:

ART. 4.

(Attribuzione caratteristica « ecotossico »ai rifiuti).

« 1. La caratteristica « ecotossico »(H14) viene attribuita ai rifiuti secondo lemodalità dell’accordo ADR per la classe 9– M6 e M7. Il Ministero dell’Ambiente edella Tutela del Territorio e del Marepotrà modificare o sostituire tali modalitàcon il decreto di cui all’articolo 184,comma 5 del decreto legislativo 3 aprile2006, n. 152; restano comunque esclusi datale determinazione i rifiuti avviati a qual-siasi trattamento che non preveda contattodegli stessi con l’ambiente acquatico, tra iquali il conferimento a impianti di ince-nerimento/coincenerimento e la disca-rica ».

3. 03. Paroli.

Dopo l’articolo 3, aggiungere il seguente:

ART. 4.

(Modifiche agli articoli 221, 261 e 265 deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, inmateria di concorrenza nella gestione degli

imballaggi e dei rifiuti di imballaggio).

1. Al fine di assicurare che i nuovimercati creati nel settore del recupero ericiclaggio dei rifiuti di imballaggio sianoaperti alla concorrenza nonché per man-tenere un elevato livello di tutela dell’am-biente e per garantire che i servizi prestatial miglior prezzo possibile, al decretolegislativo 3 aprile 2006, n. 152 e succes-sive modificazioni, sono apportate le se-guenti modifiche:

a) all’articolo 221,

1) nel comma 3, la lettera a) èsostituita dalla seguente: « a) organizzareautonomamente, anche in forma collettiva,la gestione dei rifiuti di imballaggio di

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 140 — Commissione VIII

analoga tipologia impiego e materiale diquelli generati dagli imballaggi nuovi daloro immessi sul mercato »;

2) nel comma 5,

2.2) al sesto periodo, le parole:« sulla base dei », sono sostituite dalleseguenti: « acquisiti i »;

2.3) sono aggiunti, in fine, i se-guenti periodi: « Alle domande disciplinatedal presente comma si applicano, inquanto compatibili, le disposizioni relativealle attività private sottoposte alla disci-plina degli articoli 19 e 20 della legge 7agosto 1990, n. 241. Si applicano, altresì,le disposizioni di cui all’articolo 21 dellalegge 7 agosto 1990, n. 241. A condizioneche siano rispettate le condizioni, le normetecniche e le prescrizioni specifiche adot-tate ai sensi del presente articolo, le atti-vità di cui al comma 3 lettere a) e c)possono essere intraprese decorsi novantagiorni dallo scadere del termine per l’eser-cizio dei poteri sostitutivi da parte delMinistro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare ».

3) al comma 8, le parole: « , fino alconsumo, sono soppresse.

4) al comma 9,

4.1) nel primo periodo, le parole:« di ogni livello fino al consumo », sonosoppresse;

4.2) nel secondo periodo, dopo leparole: « comma 3, lettera h) », sono inse-rite le seguenti: « in proporzione alla quotapercentuale di imballaggi non recuperati oavviati a riciclo, »

4.3) alla fine del comma, dopo leparole: « dall’articolo 261 », è inserita laseguente: « comma 2 ».

b) all’articolo 261, il comma 1, èsoppresso;

c) all’articolo 265, il comma 5, èsoppresso.

Conseguentemente,

Nel titolo della proposta di legge, ag-giungere, in fine, il seguente periodo: « Non-ché agli articoli 221, 261 e 265 del decretolegislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materiadi apertura alla concorrenza della gestionedegli imballaggi e dei rifiuti di imballaggioe per mantenere un elevato livello di tuteladell’ambiente e dei consumatori ».

3. 04. Togni.

Dopo l’articolo 3, inserire il seguente:

ART. 4.

(Trasporto di rifiuti agricoli).

1. Al fine di agevolare il conferimentodi piccole quantità di rifiuti pericolosi adappositi centri operanti nell’ambito di cir-cuiti organizzati di raccolta, non sonoconsiderati effettuati a titolo professionalee non necessitano di iscrizione all’albo dicui all’articolo 212, comma 8 del decretolegislativo 3 aprile 2006 i trasporti aipredetti centri, effettuati direttamente daiproduttori agricoli per non più di quattrovolte l’anno, delle seguenti tipologie equantità di rifiuti:

a) due accumulatori esausti per sin-golo trasporto;

b) trenta litri di olio esausto persingolo trasporto.

3. 05. Fogliato.

Dopo l’articolo 3, inserire il seguente:

ART. 4.

(Ulteriori modifiche al decreto legislativon. 152 del 2006 in materia di trasporto di

rifiuti agricoli).

1. Al fine di ridurre e semplificare leprocedure amministrative relative alla ge-stione dei rifiuti a carico delle impreseagricole, all’articolo 212, comma 10, deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, esuccessive modificazioni, sono aggiunti, in-fine, i seguenti periodi: « L’iscrizione al-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 141 — Commissione VIII

l’Albo non è dovuta per le imprese chesvolgono attività di raccolta o di trasportodi rifiuti da loro stesse prodotti, a titolonon professionale, ossia in maniera nonordinaria e non regolare fatta salva lapossibilità di dimostrare, caso per caso,l’eventuale sussistenza di elementi com-provanti la professionalità del trasporto, itrasporti di rifiuti effettuati dal produttore

dei rifiuti medesimi siano considerati pro-fessionali solo in caso di trasporto diquantitativi superiori a 30 chilogrammi o30 litri al giorno e, comunque, in caso ditrasporti di quantitativi superiori a 100chilogrammi all’anno di rifiuti pericolosied a 100 chilogrammi all’anno di rifiutinon pericolosi.

3. 06. Lanzarin, Fogliato.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 142 — Commissione VIII

ALLEGATO 3

Modifiche agli articoli 187, 216-bis e 230 del decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152, in materia di miscelazione di rifiuti speciali edi oli usati nonché di tracciabilità e di conferimento dei rifiutiprovenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie

(C. 4240 Lanzarin).

EMENDAMENTI DEL RELATORE

ART. 2.

Sostituire l’articolo 2 con il seguente:

ART. 2.

(Modifica all’articolo 216-bis del decretolegislativo 3 aprile 2006, n. 152).

Il comma 2 dell’articolo 216-bis deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, èsostituito dal seguente:

« 2. In deroga a quanto previsto dal-l’articolo 187, comma 1, fatti salvi i re-quisiti di cui alle lettere a) b) e c) delcomma 2 del medesimo articolo 187, ildeposito temporaneo e le fasi successivedella gestione degli oli usati sono realiz-zati, anche miscelando gli stessi, in mododa tenere costantemente separati, perquanto tecnicamente possibile, gli oli usatida destinare, secondo l’ordine di prioritàdi cui all’articolo 179, comma 1, a processidi trattamento diversi fra loro. È fattocomunque divieto di miscelare gli oli usaticon altri tipi di rifiuti o di sostanze ».

2. 10. Il relatore.

ART. 3.

Dopo l’articolo 3, aggiungere il seguente:

ART. 4.

(Sfalci e potature).

1. All’articolo 185, comma 1, lett. f), deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, le

parole da: « nella selvicoltura » sino allafine del periodo, sono sostituite dalle se-guenti: « o, ivi inclusi in tal caso quelliderivanti dalla manutenzione del verdepubblico e privato sempreché soddisfino irequisiti di cui all’articolo 184-bis, per laproduzione di energia da questa biomassa,in ogni caso mediante processi o metodiche non danneggiano l’ambiente né met-tono in pericolo la salute umana ».

2. Nelle zone, incluse quelle site nelleisole minori, in cui la caratteristiche dellarete viaria siano tali da rendere estrema-mente difficile o impossibile l’accesso deiveicoli attrezzati ad effettuare la raccolta,sfalci e potature derivanti dalla manuten-zione del verde pubblico e privato pos-sono, se non pericolosi e nei limiti delleloro proprietà fertilizzanti che siano scien-tificamente riconosciute, anche essere uti-lizzati presso il luogo di produzione o inaltro luogo idoneo limitrofo, medianteprocessi o metodi, ivi inclusa la combu-stione, che in ogni caso non dannegginol’ambiente né mettano in pericolo la saluteumana. ».

3. 07. Il relatore.

Dopo l’articolo 3 aggiungere il seguente:

ART. 4.

(Materiali di riporto).

1. Ferma restando la disciplina in ma-teria di bonifica dei suoli contaminati, i

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 143 — Commissione VIII

riferimenti al « suolo » contenuti all’arti-colo 185, comma 1, lett. b) e c), e 4 deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, siintendono come riferiti anche alle matricimateriali di riporto di cui all’Allegato 2degli Allegati al Titolo V alla Parte IV, delpresente decreto legislativo.

2. All’articolo 39, comma 4, del decretolegislativo 3 dicembre 2010, n. 205, dopo il

primo periodo è aggiunto il seguente:« Con il medesimo decreto sono stabilite lecondizioni alle quali le matrici materiali diriporto, di cui all’articolo 185, comma 4,del decreto legislativo n. 152/2006 e suc-cessive modifiche ed integrazioni, possonoessere considerati sottoprodotti.

3. 08. Il relatore.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 144 — Commissione VIII

IX COMMISSIONE PERMANENTE

(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

AUDIZIONI:

Audizione del Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Prof. AntonioCatricalà, in merito alle restrizioni alla concorrenza nel settore del trasporto ferroviarioche potrebbero derivare dall’attuazione dell’articolo 8, comma 3-bis, del decreto-leggen. 138 del 2011 (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143, comma 2, del Regolamento, econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla missione svolta ad Anagni, il 4 ottobre 2011, presso il centro guida sicuradell’AISCAM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146

ALLEGATO (Comunicazioni del Presidente) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 146

AUDIZIONI

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 15.05.

Audizione del Presidente dell’Autorità garante della

concorrenza e del mercato, Prof. Antonio Catricalà,

in merito alle restrizioni alla concorrenza nel settore

del trasporto ferroviario che potrebbero derivare

dall’attuazione dell’articolo 8, comma 3-bis, del

decreto-legge n. 138 del 2011.

(Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del Regolamento, e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso, la trasmissione televisiva sulcanale satellitare della Camera dei depu-

tati e la trasmissione diretta sulla web-tvdella Camera dei deputati.

Introduce quindi l’audizione.

Antonio CATRICALÀ, presidente del-l’Autorità garante della concorrenza e delmercato, svolge una relazione sui temioggetto dell’audizione.

Intervengono, per porre quesiti e for-mulare osservazioni, i deputati SilviaVELO (PD), Vincenzo GAROFALO (PdL),Mario LOVELLI (PD), Gian Carlo DI VI-ZIA (LNP), Michele Pompeo META (PD) eCarlo MONAI (IdV).

Antonio CATRICALÀ, presidente del-l’Autorità garante della concorrenza e delmercato, risponde ai quesiti posti, for-nendo ulteriori precisazioni.

Mario VALDUCCI, presidente, ringraziail presidente dell’Autorità garante della

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 145 — Commissione IX

concorrenza e del mercato per l’esaurienterelazione svolta e dichiara conclusa l’au-dizione.

La seduta termina alle 15.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 15.45.

Sulla missione svolta ad Anagni, il 4 ottobre 2011,presso il centro guida sicura dell’AISCAM.

Mario VALDUCCI, presidente, rende co-municazioni sulla missione in oggetto (vediallegato). Nessuno chiedendo di interve-nire, dichiara quindi concluso lo svolgi-mento delle comunicazioni all’ordine delgiorno.

La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.50 alle 15.55.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 146 — Commissione IX

ALLEGATO

Sulla missione svolta ad Anagni, il 4 ottobre 2011, presso ilcentro guida sicura dell’AISCAM.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Lo scorso 4 ottobre 2011 una delega-zione della Commissione IX (Trasporti) siè recata in missione presso Anagni (Fro-sinone), per visitare il centro guida sicuradell’Associazione Italiana Sicurezza Circo-lazione Automezzi e Moto (AISCAM).

Hanno partecipato alla missione il pre-sidente, Mario Valducci, e il deputatoCarlo Monai.

Nell’ambito della missione i compo-nenti della delegazione hanno avuto mododi approfondire il tema della sicurezzastradale, affrontato fin dall’inizio dellalegislatura in modo costante, hanno potutoassistere ad alcune prove di guida sicura ead un crash test per testare la resistenzadelle barriere stradali (guard rail), ai finidella loro omologazione agli urti prodottida un veicolo pesante ed hanno effettuatoin prima persona prove di guida presso ilcircuito adiacente al citato centro.

Durante l’incontro con i rappresentantidel centro AISCAM, i componenti della

delegazione hanno potuto essere messi aparte delle modalità di realizzazione deicorsi di guida sicura per conducenti divetture, moto, mezzi pesanti e mezzi pub-blici, finalizzati alla responsabilizzazionedei conducenti sul tema della sicurezza edell’ambiente e di verificare i percorsisperimentali e innovativi sui quali effet-tuare le prove pratiche, al fine di miglio-rare le condizioni generali della circola-zione stradale. I rappresentanti dell’AI-SCAM hanno potuto evidenziare inoltreche tra gli obiettivi dei corsi c’è anche lasensibilizzazione dei conducenti per icomportamenti da tenere per una guida ela diffusione della cultura della sostenibi-lità e della corretta mobilità.

Il presidente Mario Valducci e il depu-tato Monai hanno avuto parole di apprez-zamento per gli standard raggiunti dalcentro e per le avanzate tecnologie utiliz-zate al servizio della sicurezza stradale.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 147 — Commissione IX

X COMMISSIONE PERMANENTE

(Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese. C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148

SEDE CONSULTIVA:

Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme territoriali logistiche. Testo unificatoC. 3681 e abb. (Parere alla IX Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili(IRENA), fatto a Bonn il 26 gennaio 2009. C. 4624 Governo (Parere alla III Commissione)(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 153

SEDE REFERENTE:

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese. C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153

ALLEGATO 2 (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Manuela DAL LAGO. —Interviene il sottosegretario di Stato allosviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 13.50.

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto

delle imprese.

C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191-B, approvata,

in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal

Senato.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Manuela DAL LAGO, presidente, comu-nica che il provvedimento in titolo saràposto all’ordine del giorno dei lavori del-l’Assemblea il prossimo mercoledì 2 no-vembre 2011 e che, pertanto, l’esame inCommissione dovrà essere molto veloce.Informa inoltre i colleghi che il termineper la presentazione degli emendamenti èstato fissato nelle ore 18 odierne.

Enzo RAISI (FLpTP), relatore, ricordache il provvedimento, approvato dal Se-nato lo scorso 20 ottobre, giunge in se-conda lettura alla Camera. Illustra quindile modifiche apportate al testo che risultaora composto di 21 articoli.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 148 — Commissione X

All’articolo 2 recante i principi generali,si specifica che anche il modello societarioconcorre a definire lo statuto delle im-prese e si include, sempre fra i principigenerali quello per cui l’impresa debbaoperare in un quadro di servizi pubblicitempestivi e di qualità e che, nell’accessoal credito, l’impresa debba godere di unquadro informativo completo e traspa-rente e di condizioni eque e non vessato-rie. Si prevede, altresì, di valorizzare laformazione svolta in azienda, soprattuttoper le tipologie di contratto che costitui-scono la porta d’ingresso dei giovani nelmondo del lavoro. Inoltre, la nuova lett. p)prevede « il riconoscimento e la valorizza-zione degli statuti delle imprese ispirati aprincìpi di equità, solidarietà e socialità ».I nuovi commi 2 e 3 dispongono rispetti-vamente che, nel rispetto dei princìpi fis-sati dall’articolo 107 del Trattato sul fun-zionamento dell’Unione europea, le dispo-sizioni di cui al comma 1 sono rivolteprevalentemente a garantire alle impresecondizioni di equità funzionale operandointerventi di tipo perequativo per le areeterritoriali sottoutilizzate già individuatedalla legge, con particolare riguardo allequestioni legate alle condizioni infrastrut-turali, al credito e ai rapporti con lapubblica amministrazione. Le disposizionidi cui ai commi 1, lettere d), l), m), n) e o),e 2 si applicano purché non comportinonuovi o maggiori oneri finanziari e am-ministrativi.

All’articolo 3 in materia di libertà as-sociativa, si prevede che le norme suicomponenti degli organi amministrativi siapplichino anche agli enti del sistema dellecamere di commercio, industria, artigia-nato e agricoltura a base associativa. En-tro un anno dalla data di entrata in vigoredella presente legge, le associazioni diimprese integrano i propri statuti con uncodice etico con il quale si prevede che leimprese associate e i loro rappresentantiriconoscono, tra i valori fondanti dell’as-sociazione, il rifiuto di ogni rapporto conorganizzazioni criminali o mafiose e consoggetti che fanno ricorso a comporta-menti contrari alla legge, al fine di con-trastare e ridurre le forme di controllo

delle imprese e dei loro collaboratori chealterano di fatto la libera concorrenza. Leimprese che aderiscono alle suddette as-sociazioni respingono e contrastano ogniforma di estorsione, usura o altre tipologiedi reato, poste in essere da organizzazionicriminali o mafiose, e collaborano con leforze dell’ordine e le istituzioni, denun-ciando, anche con l’assistenza dell’associa-zione, ogni episodio di attività illegale dicui sono soggetti passivi. Il mancato ri-spetto del codice etico dell’associazione edei doveri degli associati è sanzionato neitermini previsti dallo statuto e dallo stessocodice etico dell’associazione.

All’articolo 6, in materia di proceduredi valutazione, si prevedono alcune modi-fiche all’articolo 14 della legge 28 novem-bre 2005, n. 246, relativa all’analisi del-l’impatto della regolamentazione (AIR). Inparticolare, nella individuazione e compa-razione delle opzioni le amministrazionicompetenti tengono conto della necessitàdi assicurare il corretto funzionamentoconcorrenziale del mercato e la tuteladelle libertà individuali; i criteri generali ele procedure dell’AIR, da concludere conapposita relazione, nonché le relative fasidi consultazione; la relazione AIR dàconto, tra l’altro, in apposite sezioni, dellavalutazione dell’impatto sulle piccole emedie imprese e degli oneri informativi edei relativi costi amministrativi, introdottio eliminati a carico di cittadini e imprese.Per onere informativo, si intende qualun-que adempimento comportante raccolta,elaborazione, trasmissione, conservazionee produzione di informazioni e documentialla pubblica amministrazione. I criteriper l’effettuazione della stima dei costiamministrativi sono stabiliti, entro cento-venti giorni dalla data di entrata in vigoredella presente legge, con decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri, su pro-posta del Ministro per la pubblica ammi-nistrazione e l’innovazione e del Ministroper la semplificazione normativa. Il nuovocomma 6 stabilisce, inoltre, che le dispo-sizioni che prevedono l’obbligo per le pub-bliche amministrazioni, di cui all’articolo1, comma 2, del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165, e successive modifi-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 149 — Commissione X

cazioni, di pubblicare sui propri siti isti-tuzionali, per ciascun procedimento am-ministrativo ad istanza di parte rientrantenelle proprie competenze, l’elenco degliatti e documenti che l’istante ha l’onere diprodurre a corredo dell’istanza si appli-cano anche agli atti o documenti la cuiproduzione a corredo dell’istanza è previ-sta da norme di legge, regolamenti o attipubblicati nella Gazzetta Ufficiale.

Il nuovo articolo 8 prevede che negliatti normativi e nei provvedimenti ammi-nistrativi a carattere generale che regolanol’esercizio di poteri autorizzatori, conces-sori o certificatori, nonché l’accesso aiservizi pubblici o la concessione di bene-fici, non possono essere introdotti nuovioneri regolatori, informativi o amministra-tivi a carico di cittadini, imprese e altrisoggetti privati senza contestualmente ri-durne o eliminarne altri, per un pariimporto stimato, con riferimento al me-desimo arco temporale. Per la finalitàdescritta è obbligatoria una specifica va-lutazione preventiva degli oneri previstidagli schemi di provvedimenti normativi eamministrativi. La suddetta valutazionedeve, altresì, individuare altri oneri rego-latori, informativi o amministrativi previstidalle norme già in vigore, da ridurre oeliminare allo scopo di garantire l’inva-rianza degli oneri sui privati connessi allenuove norme o prescrizioni.

All’articolo 10 sono state soppresse ledisposizioni specifiche relative ai ritardi dipagamento nelle transazioni commerciali,mentre si prevede espressamente l’inte-grale recepimento della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi dipagamento nelle transazioni commerciali.

Il nuovo articolo 12 prevede una mo-difica all’articolo 91 del decreto legislativon. 163 del 2006 prevedendo che, al fine difavorire l’accesso delle micro, piccole emedie imprese agli appalti pubblici e aiservizi di progettazione, sia sostituito l’im-porto massimo di 100.000 con le sogliepreviste dai contratti di rilevanza comu-nitaria di cui all’articolo 28 del citatocodice degli appalti pubblici.

Il nuovo articolo 14 disciplina la crea-zione di un consorzio obbligatorio nel

settore dei laterizi per l’efficientamentodei processi produttivi, il miglioramentodelle performance ambientali e la valoriz-zazione della qualità e l’innovazione deiprodotti, con sede legale presso il Mini-stero dello sviluppo economico. Il citatoConsorzio (COSL) dovrà gestire un Fondoalimentato dai consorziati sulla base di unversamento obbligatorio. Una percentualedel Fondo potrà essere destinata al finan-ziamento delle spese di ricerca e svilupposostenute dalle imprese consorziate. IlCOSL è sottoposto alla vigilanza del MISEa cui deve infatti inviare il piano operativoannuale ed il bilancio.

Anche il successivo articolo 15 prevedel’applicazione dell’articolo 118, comma 3,del citato Codice degli appalti, che disci-plina le modalità di pagamento e di fat-turazione degli importi dovuti anche aicontratti di fornitura con posa in opera lecui prestazioni sono pagate in base allostato di avanzamento lavori ovvero allostato di avanzamento delle forniture.

All’articolo 16 in materia di politichepubbliche per la competitività le modificheintrodotte al Senato prevedono che lariserva minima del 60 per cento garantitaalle micro, piccole e medie imprese sia perciascuna delle misure di incentivazionepreviste. Fra gli obiettivi elencati espres-samente la nuova lett. h) prevede che loStato promuova l’efficacia, la trasparenzae la concorrenza del mercato elettrico edel gas con lo scopo di favorire la dimi-nuzione delle tariffe elettriche e del gas acarico delle micro, piccole e medie im-prese. Il nuovo comma 3 dispone che tuttii provvedimenti sono adottati sulla base diun piano strategico di interventi, predi-sposto dal Ministro dello sviluppo econo-mico, sentite le regioni, nell’ambito dellasede stabile di concertazione di cui all’ar-ticolo 1, comma 846, secondo periodo,della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Ilnuovo comma 4 dispone che per le im-prese presenti nelle aree sottoutilizzate, loStato garantisce inoltre l’adozione di mi-sure volte a garantire e rendere più effet-tivo il principio di equità e di liberaconcorrenza nel pieno rispetto della nor-mativa dell’Unione europea.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 150 — Commissione X

Anche l’articolo 17, che istituisce ilnuovo Garante per le micro, piccole emedie imprese, è stato ampiamente mo-dificato. Segnala, in particolare, la nuovalett. d) che prevede fra le funzioni ad essoattribuite anche quella di segnalare alParlamento, al Presidente del Consiglio deiministri, ai Ministri e agli enti territorialiinteressati i casi in cui iniziative legislativeo regolamentari o provvedimenti ammini-strativi di carattere generale possono de-terminare oneri finanziari o amministra-tivi rilevanti a carico delle micro, piccolee medie imprese; la lettera f) volta moni-torare le leggi regionali di interesse dellemicro, piccole e medie imprese e promuo-vere la diffusione delle migliori pratiche;la lettera g) volta a coordinare i garantidelle micro, piccole e medie imprese isti-tuiti presso le regioni, mediante la pro-mozione di incontri periodici ed il con-fronto preliminare alla redazione dellarelazione di cui alla lettera e).

Infine, con riferimento al tavolo diconsultazione permanente previsto fra Ga-rante ed associazioni maggiormente rap-presentative si prevede che tali consulta-zioni si svolgano con regolarità e che leassociazioni possano presentare proposte erappresentare istanze e criticità.

All’articolo 18, dedicato alla legge an-nuale, si specifica che tale strumento le-gislativo riguarda le micro, le piccole e lemedie imprese.

Gabriele CIMADORO (IdV) chiede chia-rimenti sull’articolo 14 del provvedimento,introdotto dal Senato, che prevede la co-stituzione di un consorzio obbligatorio nelsettore dei laterizi.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA sot-tolinea che l’articolo 14 è nato dall’inizia-tiva di alcuni senatori, che il Governo hasostenuto, volta a fronteggiare l’attualecrisi del settore della produzione di late-rizi che coinvolge numerose piccole im-prese.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia

quindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.30.

Legge quadro in materia di interporti e di piatta-

forme territoriali logistiche.

Testo unificato C. 3681 e abb.

(Parere alla IX Commissione).

(Seguito esame e conclusione – Parerefavorevole).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta di ieri.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, for-mula una proposta di parere favorevolesul provvedimento in titolo dichiarandosicomunque disponibile a recepire eventualiosservazioni che emergessero dal dibattito.

Andrea LULLI (PD) dichiara il votofavorevole del proprio gruppo.

La Commissione approva all’unanimitàla proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia

internazionale per le energie rinnovabili (IRENA),

fatto a Bonn il 26 gennaio 2009.

C. 4624 Governo

(Parere alla III Commissione).

(Seguito esame e conclusione – Parerefavorevole con osservazioni).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Stefano ALLASIA (LNP), relatore, sot-tolinea che l’istituzione dell’Agenzia inter-nazionale per le energie rinnovabili (In-ternational Renewable Energy Agency,IRENA) è avvenuta il 29 gennaio 2009 con

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 151 — Commissione X

la Conferenza istitutiva di Bonn in occa-sione della quale è stato adottato lo Sta-tuto in esame, firmato in quella circo-stanza da 75 Paesi, tra i quali l’Italia.

La funzione dell’Agenzia in questione èquella di promuovere l’adozione accre-sciuta e generalizzata e di tutte le formedi energia rinnovabile nella prospettivadell’implementazione della sostenibilitàdell’approvvigionamento, in un contesto diaccresciute misure volte ad assicurare l’ef-ficienza energetica, come si evince dall’Ar-ticolo II dello Statuto. Tali misure, sonoconsiderate prioritarie nel sostegno allepolitiche degli Stati aderenti per il contri-buto che l’energia rinnovabile può darealla tutela dell’ambiente.

L’Agenzia IRENA, in quanto centro dieccellenza per la tecnologia correlata al-l’energia rinnovabile, agisce sia sul pianodella ricerca, della formazione, dello svi-luppo e dell’implementazione tecnologicafavorendone la diffusione tra gli Statimembri anche tramite forme di assistenzastrategica, sia assicurando una interazionetra i vari organismi interessati alle que-stioni inerenti tali forme di energia, dopoaver accuratamente analizzato e monito-rato quanto avviene sullo scenario globale.Sottolinea che l’elemento caratterizzantedi IRENA consiste nella sua vocazioneuniversale, che la rende potenzialmenteaperta all’adesione di tutti i Paesi dellacomunità internazionale su base paritaria,anche se rileva che, ad oggi Brasile, Russiae Cina, non hanno firmato lo Statuto, chel’India, quarto paese BRIC, ha invece sot-toscritto e ratificato.

Lo Statuto, finalizzato a regolare l’or-ganizzazione e le attività di IRENA, alladata del 18 settembre 2011 risulta firmatoda 155 membri e ratificato da 85 Stati, tracui Stati l’Unione europea. Attualmente lostatuto dell’IRENA deve ancora essere ra-tificato da otto Stati dell’Unione europea,tra cui figurano, oltre all’Italia, l’Austria, ilBelgio, l’Estonia, l’Irlanda, la Grecia, ilRegno Unito e l’Ungheria.

Illustrando sinteticamente i contenuti,ricorda che lo Statuto dell’Agenzia inter-nazionale per le energie rinnovabili sicompone di 20 articoli. Particolare rilievo

assume l’articolo III che reca le definizionidi energia rinnovabile – bioenergia, ener-gia geotermica, idraulica, dei mari, solareed eolica – e l’articolo IV che individua leattività dell’Agenzia, consistenti, tra l’altro,nell’analisi e monitoraggio delle miglioripratiche correnti in relazione all’energiarinnovabile; nella fornitura, a richiesta, diconsulenza e assistenza ai Paesi membri,anche riguardo il tema dei finanziamenti;nella promozione e sviluppo di capacità ecompetenze relativi a tale ambito; nellamessa a disposizione di interventi di raf-forzamento delle capacità; nella promo-zione della ricerca e nella diffusione diinformazioni sullo sviluppo e l’implemen-tazione di standard tecnici nazionali einternazionali in relazione all’energia rin-novabile.

Con l’articolo VIII sono costituiti comeorgani principali dell’Agenzia l’Assemblea,il Consiglio e il Segretariato, con sede adAbu Dhabi. All’Assemblea e al Consiglio èriconosciuta la facoltà di costituire, conl’approvazione dell’Assemblea, gli organisussidiari che ritengano necessari perl’esercizio delle proprie funzioni, in con-formità con le norme dello Statuto.

L’articolo IX riguarda l’Assemblea diIRENA, che ne è l’organo supremo e dovesono presenti tutti i Paesi membri con unloro rappresentante dotato di diritto a unvoto. L’Assemblea elegge i membri delConsiglio, approva il bilancio e il pro-gramma di lavoro dell’Agenzia come tra-smessi dal Consiglio e dispone dell’autoritàper modificare entrambi; approva even-tuali emendamenti allo Statuto; deliberasu ogni questione statutaria e sui progettiaggiuntivi dei Paesi membri che non com-portino oneri di bilancio; decide questioniprocedurali (adozione delle regole di pro-cedura proprie e del Consiglio, elezionedei membri, eventuale istituzione di organisussidiari); sceglie la sede dell’Agenzia enomina il Direttore generale. I suoi lavorisono organizzati in sessioni annuali che,salvo diversa decisione, avranno luogopresso la sede di Abu Dhabi.

Con l’articolo X vengono delineati com-posizione, compiti e funzioni del Consiglio:composto di un numero variabile di mem-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 152 — Commissione X

bri, da undici a ventuno eletti dall’Assem-blea a rotazione e a scadenza biennale, siriunisce con frequenza semestrale pressola sede dell’Agenzia. Il Consiglio è respon-sabile nei confronti dell’Assemblea e adessa risponde. Ne prepara il lavoro cu-rando l’ordine del giorno, nonché i pro-getti di bilancio e di programma di lavoro;indirizza e controlla l’attività del Segreta-riato, in particolare esaminandone il rap-porto consuntivo annuale delle attivitàsvolte da sottoporre poi all’Assemblea e,con l’accordo di quest’ultima, concludeaccordi con singoli Paesi, organizzazioni eagenzie internazionali.

Il bilancio dell’IRENA (articolo XII) èfinanziato da contributi obbligatori deisuoi membri, basati sulla tabella dellequote delle Nazioni Unite, da contributivolontari e da altre fonti.

Passando al disegno di legge di auto-rizzazione alla ratifica, esso si compone diquattro articoli, con le consuete clausole diautorizzazione alla ratifica e di esecuzionedello Statuto dell’Agenzia internazionaleper le energie rinnovabili IRENA. L’arti-colo 3, che reca la clausola di coperturafinanziaria, stabilisce che all’onere deri-vante dall’attuazione della legge, valutatoin 570.240 euro all’anno a decorrere dal2011 si provvede tramite riduzione dellostanziamento del fondo speciale di partecorrente iscritto, ai fini del bilancio trien-nale 2011-2013, nell’ambito del pro-gramma « Fondi di riserva e speciali »della missione « Fondi da ripartire » dellostato di previsione del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze per l’anno 2011, alloscopo parzialmente utilizzando l’accanto-namento relativo al Ministero degli affariesteri.

Andrea LULLI (PD) nel dichiarare votofavorevole sulla proposta di parere, riter-rebbe tuttavia opportuno prevedere unaosservazione volta a informare le istitu-zioni parlamentari sull’attività e i risultatiannualmente conseguiti dall’Agenzia per leenergie rinnovabili.

Gabriele CIMADORO (IdV) ritiene op-portuno prevedere un’osservazione che dia

conto dell’impiego delle risorse economi-che da parte dell’Agenzia.

Stefano ALLASIA (LNP), relatore, for-mula una proposta di parere favorevolecon due osservazioni che recepiscono irilievi formulati dagli onorevoli Lulli eCimadoro (vedi allegato 1).

La Commissione approva all’unanimitàla proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.45 alle 15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Manuela DAL LAGO. —Interviene il sottosegretario di Stato allosviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 19.30.

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto

delle imprese.

C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191-B, approvata,

in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal

Senato.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta diquesta mattina.

Manuela DAL LAGO, presidente, comu-nica che sono pervenuti alcuni emenda-menti, che sono in distribuzione (vediallegato 2).

Enzo RAISI (FLpTP), relatore, ha giàsottolineato l’opportunità di non modifi-care il testo pervenuto dal Senato, ed

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 153 — Commissione X

esprime coerentemente parere contrariosugli emendamenti presentati, a prescin-dere dal loro contenuto.

Il sottosegretario Saglia esprime parereconforme a quello del relatore.

Andrea LULLI (PD), dichiara che il suogruppo è favorevole nel complesso al prov-vedimento e che quindi si adopererà peruna sua sollecita approvazione; non puònon sollevare però pesanti perplessità inrelazione all’articolo 12, inserito dal Se-nato.

La Commissione respinge quindi, condistinte votazioni, gli emendamenti Ver-sace 2.1, gli identici Mariani, 12.1 e Ver-sace 12.2, e Zeller 13.1.

Manuela DAL LAGO, presidente, av-verte i colleghi che, a conclusione del-l’esame degli emendamenti, il testo saràora inviato tempestivamente alle commis-sioni competenti per l’espressione del pa-rere.

La seduta termina alle 19.40.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 154 — Commissione X

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia internazionale per leenergie rinnovabili (IRENA), fatto a Bonn il 26 gennaio 2009. C. 4624

Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione attività produttive,commercio e turismo,

esaminato il testo del disegno dilegge recante: Ratifica ed esecuzione delloStatuto dell’Agenzia internazionale per leenergie rinnovabili (IRENA), fatto a Bonnil 26 gennaio 2009 (C. 4624 Governo),

delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) che dei lavori svolti dall’Agenziasiano adeguatamente informati annual-mente gli organi parlamentari dei Paesiaderenti;

b) che nelle informazioni rese sianoattentamente rendicontate anche le spesesostenute.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 155 — Commissione X

ALLEGATO 2

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese.C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191-B, approvata, in un testo

unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.

EMENDAMENTI

ART. 2.

(Principi generali).

All’articolo 2, lettera o), dopo le parole:recupero dei crediti vantati dalle impreseaggiungere le parole: nei confronti dellapubblica amministrazione.

2. 1. Versace.

ART. 12.

Sopprimere l’articolo 12.

* 12. 1. Mariani, Braga.

Sopprimerlo.

* 12. 2. Versace.

ART. 13.

Al comma 2, sostituire la lettera a) conla seguente:

a) suddividere, nel rispetto della nor-mativa in materia di contratti pubblici, gliappalti in lotti o lavorazioni ed evidenziarele possibilità di subappalto, garantendo laconoscibilità della corresponsione dei pa-gamenti da parte della stazione appaltantenei vari stati di avanzamento.

13. 1. Zeller, Brugger.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 156 — Commissione X

XI COMMISSIONE PERMANENTE

(Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 157

SEDE REFERENTE:

Modifiche alla normativa in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortunidomestici. C. 389 Volontè, C. 1160 Pittelli, C. 4221 Fedriga (Seguito dell’esame e rinvio) . 157

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazionie per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi. C. 4116 Damiano, C. 4366Cazzola, C. 4455 Di Pietro (Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testo base) . . . . . . 158

ALLEGATO 1 (Proposta di testo unificato elaborata dal Comitato ristretto e adottata come testobase) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162

Trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzerarimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro. C. 3391 NicolaMolteni, C. 3392 Volontè, C. 3616 Narducci (Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testobase) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159

ALLEGATO 2 (Proposta di testo unificato elaborata dal Relatore e adottata come testo base) . . . . . . . 164

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Relazione alla V Commissione) (Esame e conclusione –Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 26 ottobre 2011.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.05 alle 14.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. – Intervieneil sottosegretario di Stato per il lavoro e lepolitiche sociali Luca Bellotti.

La seduta comincia alle 14.15.

Modifiche alla normativa in materia di assicurazione

obbligatoria contro gli infortuni domestici.

C. 389 Volontè, C. 1160 Pittelli, C. 4221 Fedriga.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame deiprovvedimenti in titolo, rinviato nella se-duta dell’11 febbraio 2011.

Silvano MOFFA, presidente, comunicaanzitutto che – dopo l’avvio dell’esame,avvenuto nel novembre 2010, dei progettidi legge nn. 389 Volontè e 1160 Pittelli –è stata nel frattempo assegnata alla Com-missione anche la proposta di leggen. 4221 Fedriga: vertendo tale proposta sumateria analoga a quella recata dai pre-detti progetti di legge, la presidenza ne ha,

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 157 — Commissione XI

pertanto, disposto l’abbinamento, ai sensidell’articolo 77, comma 1, del Regola-mento.

Fa presente, peraltro, che nella scorsasettimana la 11a Commissione (Lavoro) delSenato ha, a sua volta, iniziato l’esame diun progetto di legge sulla materia, pro-spettando anche la realizzazione di unaarticolata attività istruttoria sul punto. Atal fine, considerata la notevole mole diprovvedimenti attualmente all’esame dellaXI Commissione e preso atto del signifi-cativo interesse manifestato, per le viebrevi, dall’omologa Commissione del Se-nato nell’affrontare tale argomento, pro-pone – se non vi sono obiezioni – disospendere provvisoriamente l’esame insede referente dei provvedimenti in titolo,attendendo gli esiti dell’istruttoria in corsopresso l’altro ramo del Parlamento.

Lucia CODURELLI (PD) giudica oppor-tuno che tutti i gruppi valutino con lamassima attenzione la proposta di sospen-sione dell’esame dei presenti provvedi-menti, che rischia di minare il rispettodelle prerogative della Camera. A con-ferma del significativo interesse a prose-guire la discussione presso l’XI Commis-sione di questo ramo del Parlamento, fapresente che è imminente la presentazioneda parte del suo gruppo di una propostadi legge vertente sul medesimo argomento,che si augura possa contribuire ad arric-chire ulteriormente il dibattito. Auspica,pertanto, che un’eventuale sospensionedell’iter in corso non pregiudichi definiti-vamente la possibilità di giungere all’ap-provazione di un provvedimento norma-tivo su un argomento di estrema impor-tanza.

Silvano MOFFA, presidente, alla lucedelle considerazioni testé svolte, intendeanzitutto precisare che la sospensione del-l’esame in sede referente dei progetti dilegge in titolo, in precedenza prospettata,avrebbe natura provvisoria, non pregiudi-cando in alcun modo una successiva pro-secuzione positiva del dibattito (anche –ma non necessariamente – in abbina-mento ad eventuali progetti di legge chedovessero essere approvati dal Senato).

Preso atto, inoltre, degli orientamentiacquisiti in via informale dai gruppi e inattesa delle iniziative legislative preannun-ciate dal gruppo del Partito Democratico,giudica ancor più necessario prevedere lasospensione dell’esame in sede referentedei provvedimenti in titolo, aspettando diconoscere gli esiti dell’istruttoria in corsopresso l’altro ramo del Parlamento.

La Commissione prende atto.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia,quindi, il seguito dell’esame ad altra se-duta.

Disposizioni per il superamento del blocco delle

assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la

chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.

C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione deltesto base).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in titolo, rinviato nella se-duta del 4 ottobre 2011.

Silvano MOFFA, presidente, comunicache, in esito ai lavori del Comitato ri-stretto, è stata elaborata una proposta ditesto unificato dei progetti di legge inesame (vedi allegato 1), che il relatoreprospetta di adottare come testo base peril seguito dell’esame in sede referente.Propone, pertanto, di adottare il testounificato delle proposte di legge nn. 4116,4366 e 4455, elaborato dal Comitato ri-stretto, come testo base per il seguitodell’esame in sede referente.

La Commissione delibera di adottare iltesto unificato delle proposte di leggenn. 4116, 4366 e 4455, elaborato dal Co-mitato ristretto, come testo base per ilseguito dell’esame in sede referente.

Cesare DAMIANO (PD) ritiene che laCommissione abbia svolto un importantelavoro di sintesi e di mediazione, elabo-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 158 — Commissione XI

rando un testo unificato sul quale auspicapossa registrarsi un ampio consenso deigruppi. Si tratta di un provvedimentodelicato, che mira a far fronte ad unasituazione di emergenza, fornendo unarisposta immediata a migliaia di giovani inattesa, da tempo, di misure urgenti che neconsentano l’ingresso nella Pubblica Am-ministrazione. Nel far notare che il testounificato in esame recepisce le osserva-zioni svolte dai gruppi nel corso del di-battito, tra cui quella, proveniente dalgruppo della Lega Nord Padania, di sal-vaguardare l’assunzione di nuovo perso-nale attraverso l’indizione di ulteriori con-corsi (sia pur nella percentuale del 50 percento), auspica una sollecita conclusionedell’iter, anche considerata l’incertezzadell’attuale situazione politica e la vici-nanza del termine di scadenza dell’effica-cia delle graduatorie di concorso, proro-gato sino al 31 dicembre 2011.

Silvano MOFFA, presidente, preso attodelle considerazioni svolte dal deputatoDamiano, propone di fissare il termine perla presentazione di emendamenti al testounificato, appena adottato come testobase, per le ore 12 di lunedì 7 novembre.

La Commissione concorda.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei

lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti

disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di

lavoro.

C. 3391 Nicola Molteni, C. 3392 Volontè, C. 3616

Narducci.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione deltesto base).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in titolo, rinviato nella se-duta del 4 ottobre 2011.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda chenella precedente seduta – dopo lo svolgi-

mento della relazione introduttiva e di undibattito di carattere preliminare – si èconvenuto di affidare al relatore l’incaricodi definire un testo unificato delle propo-ste di legge abbinate, da presentare intempi rapidi alla Commissione.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore,fa presente di aver predisposto un testounificato delle proposte di legge in titolo(vedi allegato 2), che propone di adottare,già nella seduta odierna, come testo baseper il seguito dell’esame in sede referente.Osserva, infatti, che, sulla base di unconfronto informale svolto con i presen-tatori delle proposte di legge in esame,sembrerebbe emergere un ampio con-senso, che legittimerebbe una sollecitaprosecuzione dell’iter.

Il sottosegretario Luca BELLOTTI, pursottolineando l’opportunità di completarele verifiche, attualmente in corso con idicasteri competenti, sul possibile impattofinanziario del provvedimento, manifestacomunque un orientamento tendenzial-mente favorevole del Governo rispetto allaprosecuzione dell’iter parlamentare.

Franco NARDUCCI (PD), nel ringra-ziare il relatore per l’importante lavorosvolto, giudica con favore il testo unificatodelle proposte di legge in titolo, facendonotare che esso, recependo gli spunti diriflessione proposti dal suo gruppo, con-tiene interessanti elementi di novità chegarantiscono ulteriormente i lavoratoritransfrontalieri. Giudica particolarmentepositive le disposizioni che ampliano ladurata dell’indennità di disoccupazione afavore di tali lavoratori e che destinano inmodo esclusivo a tale finalità le risorsedella gestione separata istituita pressol’INPS. Facendo riferimento a tale secondaprevisione normativa, sottolinea la neutra-lità finanziaria del provvedimento in que-stione, atteso che tale gestione pressol’INPS sarà finanziata dalla retrocessioneda parte elvetica delle quote di contribu-zione versate dai lavoratori. Auspica, inconclusione, una rapida conclusione del-l’iter di esame, al fine di fornire risposte

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 159 — Commissione XI

certe ai lavoratori che operano in Sviz-zera, aiutandoli a superare la crisi econo-mica in atto anche in quei territori.

Silvano MOFFA, presidente, preso attoche non vi sono ulteriori richieste diintervento e che il relatore e il rappre-sentante del Governo non intendono svol-gere ulteriori considerazioni in sede direplica, dichiara concluso l’esame prelimi-nare.

Propone, quindi, di adottare il testounificato delle proposte di legge nn. 3391,3392 e 3616, elaborato dal relatore, cometesto base per il seguito dell’esame in sedereferente.

La Commissione delibera di adottare iltesto unificato delle proposte di leggenn. 3391, 3392 e 3616, elaborato dal re-latore, come testo base per il seguitodell’esame in sede referente.

Silvano MOFFA, presidente, propone difissare il termine per la presentazione diemendamenti al testo unificato, appenaadottato come testo base, per le ore 12 dimartedì 8 novembre.

La Commissione concorda.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia,quindi, il seguito dell’esame ad altra se-duta.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. – Intervieneil sottosegretario di Stato per il lavoro e lepolitiche sociali Luca Bellotti.

La seduta comincia alle 14.45.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2010.

C. 4707 Governo, approvato dal Senato.

(Relazione alla V Commissione).

(Esame e conclusione – Relazione favore-vole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Silvano MOFFA, presidente e relatore,rileva, in via preliminare, che l’esame delRendiconto generale dell’Amministrazionedello Stato – che rappresenta lo stru-mento attraverso il quale il Governo, allachiusura del ciclo di gestione della finanzapubblica, adempie all’obbligo costituzio-nale di rendere conto al Parlamento deirisultati della gestione finanziaria – si èreso nuovamente necessario per effettodella reiezione dell’articolo 1 del disegnodi legge n. 4621 da parte dell’Assembleadella Camera dei deputati. Ricorda, infatti,che – dopo che la stessa Camera haapprofondito le varie soluzioni proceduraliprospettate – il Governo ha deciso diseguire la strada della presentazione di unnuovo provvedimento, il quale, pur afronte dell’inevitabile identità del conte-nuto contabile rispetto al disegno di leggeprecedente, presenta modifiche di naturameramente formale sotto il profilo delproprio impianto complessivo. In partico-lare, fa notare che il disegno di legge inesame – che è stato già approvato, intempi molto rapidi, dal Senato – risultaanalogo alla precedente versione del Ren-diconto, con l’unica differenza rappresen-tata dall’accorpamento delle diverse dispo-sizioni in un unico articolo, con 5 allegati:la soluzione procedurale individuata dal-l’Esecutivo, pertanto, riveste un premi-nente carattere politico e appare, di fatto,obbligata sotto l’aspetto sostanziale.

Per queste ragioni, rinviando – conriferimento ai dati numerici e quantitativi– a quanto già evidenziato nell’esame insede consultiva del richiamato disegno dilegge n. 4621, ritiene che la Commissionenon possa che prendere atto di tale cir-costanza, evitando di tornare a vagliare neldettaglio le singole voci di spesa e proce-dendo, conseguentemente, all’approva-zione di una relazione coerente con quellagià trasmessa, nell’occasione precedente,alla V Commissione (Bilancio).

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 160 — Commissione XI

Per tali motivazioni e attesa l’urgenzache caratterizza il Rendiconto, propone diriferire favorevolmente alla V Commis-sione sul provvedimento in esame, per leparti di competenza.

Giulio SANTAGATA (PD) fa presenteche il suo gruppo non potrà che confer-mare il voto contrario, già espresso nelcorso del precedente esame in sede con-sultiva del Rendiconto, considerato che iltesto in questione mantiene, nella so-stanza, l’impostazione sbagliata del prov-vedimento originario. Fa notare che iltesto in esame si limita, di fatto, a certi-ficare il fallimento della politica econo-mica del Governo, registrando, peraltro,un anomalo incremento dei residui passivi,che giudica singolare soprattutto se postoin relazione con l’attuale periodo di crisi.Osserva come la precedente reiezione delprovvedimento da parte della Camera –interpretata paradossalmente dalla mag-gioranza come un mero incidente di per-corso – non sia stata casuale e rispecchiinvece l’incapacità di assumere scelte de-finite in campo economico, come dimostrala forte incertezza manifestata in questigiorni anche sul versante europeo. Nelgiudicare irrealistico, dunque, pensare di

poter riparare al grave errore commessoin occasione del precedente esame ripro-ponendo il medesimo testo, con la solaaggiunta di quale elemento formale, ri-tiene che tale atto segni l’inizio della finedi una fase politica deleteria per il Paese.

Preannuncia, pertanto, il voto contrariodel suo gruppo sulla proposta di relazionefavorevole appena formulata, facendo no-tare ironicamente che, a differenza diquanto avvenuto nel corso della prece-dente discussione del provvedimento, ideputati di maggioranza presenti alla se-duta odierna risultano stranamente nume-rosi, senza che ciò possa – in ogni caso –consentire di sciogliere i quesiti già postiin ordine alle anomalie relative ai residuipassivi, che sono rimasti senza sostanzialerisposta anche in occasione del precedenteesame in Commissione.

Nessuno altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta direlazione favorevole sul disegno di leggerecante Rendiconto generale dell’Ammini-strazione dello Stato per l’esercizio finan-ziario 2010. Delibera, altresì, di nominareil deputato Moffa quale relatore presso laV Commissione.

La seduta termina alle 14.55.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 161 — Commissione XI

ALLEGATO 1

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pub-bliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei

concorsi. (C. 4116 Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro).

PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO ELABORATA DAL COMITATORISTRETTO E ADOTTATA COME TESTO BASE

ART. 1.

1. Per il quadriennio 2012-2015, leamministrazioni pubbliche di cui all’arti-colo 1, comma 2, del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165, e successive modifi-cazioni, nel rispetto dei vincoli finanziariprevisti in materia di assunzioni a tempoindeterminato e di contenimento dellaspesa di personale, secondo i rispettiviregimi limitativi fissati dai documenti difinanza pubblica, ferme restando le dispo-sizioni vigenti in materia di reclutamentospeciale e di mobilità, utilizzano le gra-duatorie vigenti dei concorsi pubblici peril reclutamento di personale a tempo in-determinato, ricorrendo ai vincitori inse-riti all’interno di tali graduatorie quandosi tratta di procedere all’assunzione dellefigure professionali previste nei bandi deiconcorsi ai quali si riferiscono le gradua-torie medesime ovvero quando si tratta diprocedere, limitatamente alle amministra-zioni dello Stato, anche a ordinamentoautonomo, agli enti pubblici non econo-mici statali e alle Agenzie, comprese quelledi cui al decreto legislativo 30 luglio 1999,n. 300, all’assunzione di figure professio-nali a esse equipollenti.

2. Ai fini di cui ai commi 1 e 4 delpresente articolo, le amministrazioni pub-bliche di cui al comma 1, limitatamentealle amministrazioni dello Stato, anche aordinamento autonomo, agli enti pubblicinon economici statali e alle Agenzie, com-prese quelle di cui al decreto legislativo 30luglio 1999, n. 300, che non dispongono diproprie graduatorie utili, si avvalgono, per

il quadriennio 2012-2015, della facoltà dicui all’articolo 3, comma 61, terzo periodo,della legge 24 dicembre 2003, n. 350. Peril medesimo quadriennio 2012-2015, re-gioni ed enti locali, una volta esaurite legraduatorie dei vincitori dei concorsi daessi banditi, possono procedere al reclu-tamento di personale mediante il ricorsoalle procedure di cui al comma 4, secondoperiodo, ferma restando la possibilità diattingere, previa stipula di apposite con-venzioni tra le amministrazioni interes-sate, alle graduatorie dei vincitori di con-corso di altre amministrazioni pubblicheai sensi del periodo precedente.

3. L’efficacia delle graduatorie dei con-corsi pubblici per assunzioni a tempoindeterminato, relative alle amministra-zioni pubbliche soggette a limitazioni delleassunzioni, di cui all’articolo 17, comma19, del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78,convertito, con modificazioni, dalla legge 3agosto 2009, n. 102, è prorogata fino al 31dicembre 2015. Fino all’esaurimento deirelativi elenchi dei vincitori risultanti dal-l’esito dei concorsi, le amministrazionipubbliche di cui al comma 1 non possonoprocedere all’indizione di nuovi concorsi,secondo quanto previsto dal comma 4,relativamente alle qualifiche e alle man-sioni di concorsi già indetti e per i qualinon si è proceduto all’effettiva assunzionedei vincitori.

4. Entro il 31 dicembre 2013 il Governotrasmette alle Camere una relazione, pre-disposta dal Dipartimento della funzionepubblica, contenente il monitoraggio delleassunzioni, effettuate dalle amministra-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 162 — Commissione XI

zioni pubbliche di cui al comma 1, deivincitori dei concorsi inseriti nelle gradua-torie di cui al comma 3. Ove completate leassunzioni del relativo personale con lemodalità e i criteri di cui al comma 1, adecorrere dal 1o gennaio 2014 o ancheprima di tale data, qualora siano stati giàesauriti i relativi elenchi dei vincitori, alleamministrazioni predette, fatte salve levigenti disposizioni in materia di assun-zioni a tempo indeterminato, è consentitodi coprire i posti vacanti attingendo, finoa concorrenza e comunque nella misuramassima del 50 per cento dei posti dacoprire, alle graduatorie degli idonei deimedesimi concorsi e, per il restante 50 percento, bandendo nuovi concorsi.

5. A decorrere dal 1o gennaio 2016 ilreclutamento dei dirigenti e delle figureprofessionali comuni a tutte le ammini-strazioni pubbliche di cui all’articolo 35,comma 4, del decreto legislativo 30 marzo2001, n. 165, si svolge mediante concorsipubblici unici, nel rispetto dei principi diimparzialità, trasparenza e buon anda-mento. I concorsi unici sono organizzatidal Dipartimento della funzione pubblicaprevia ricognizione del fabbisogno pressole amministrazioni interessate, nel rispettodei vincoli finanziari in materia di assun-zioni a tempo indeterminato, fermi re-stando le disposizioni vigenti in materia dimobilità e in materia di corso concorsobandito dalla Scuola superiore della pub-blica amministrazione ai sensi dell’articolo28 del decreto legislativo n. 165 del 2001.

Le amministrazioni pubbliche di cui al-l’articolo 35, comma 4, del decreto legi-slativo n. 165 del 2001, nel rispetto delregime delle assunzioni a tempo indeter-minato previsto dalla normativa vigente,possono assumere personale solo attin-gendo alle graduatorie di concorso predi-sposte presso la Presidenza del Consigliodei Ministri – Dipartimento della funzionepubblica, fino al loro esaurimento, prov-vedendo a programmare, in quanto pos-sibile, le quote annuali di assunzioni.

6. Con le modalità di cui all’articolo 35,comma 4, del decreto legislativo n. 165 del2001, le amministrazioni e gli enti pubbliciivi compresi possono essere autorizzati asvolgere direttamente i concorsi pubbliciper specifiche professionalità. Le regioni egli enti locali possono aderire alla rico-gnizione di cui al comma 5 e, in caso diadesione, si obbligano ad attingere allerelative graduatorie in caso di fabbisogno,nel rispetto dei vincoli finanziari in ma-teria di assunzioni.

7. Per lo svolgimento delle procedure dicui al comma 5, il bando di concorso puòfissare un contributo di ammissione aiconcorsi per ogni singolo candidato inmisura non superiore ai 10 euro.

8. Al fine di assicurare la massimatrasparenza delle procedure, il Diparti-mento della funzione pubblica garantisce,mediante pubblicazione sul proprio sitoistituzionale, la diffusione di ogni infor-mazione utile sullo stato della proceduradi reclutamento e selezione.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 163 — Commissione XI

ALLEGATO 2

Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata deitrattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori fron-talieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessa-zione del rapporto di lavoro. (C. 3391 Nicola Molteni, C. 3392 Volontè,

C. 3616 Narducci).

PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO ELABORATA DAL RELATOREE ADOTTATA COME TESTO BASE

ART. 1.

1. Alla legge 5 giugno 1997, n. 147,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all’articolo 1, comma 2, è aggiunto,in fine, il seguente periodo: « Le risorsefinanziarie della gestione separata, istituitapresso l’INPS, sono utilizzate esclusiva-mente al fine del pagamento dei tratta-menti speciali di disoccupazione in favoredei lavoratori frontalieri italiani in Sviz-zera »;

b) all’articolo 2, comma 1, sono ag-giunti, in fine, i seguenti periodi: « Ai finidel raggiungimento del diritto a percepirel’indennità di disoccupazione specialefrontalieri, qualora nei due anni prece-denti lo stato di disoccupazione sianopresenti periodi di malattia o di infortu-nio, questi periodi devono essere conside-rati periodi neutri ai sensi della legge 23luglio 1991, n. 223. I medesimi periodi,pur non potendo essere presi in conside-razione ai fini del raggiungimento delrequisito contributivo di almeno un annodi attività soggetta a contribuzione, se-condo il regime vigente di assicurazionecontro la disoccupazione vigente in Sviz-zera, nei due anni precedenti, possonocomunque determinare la retrodatazionedel biennio nel quale verificare la pre-

senza di un anno di contribuzione versataper la medesima assicurazione svizzeracontro la disoccupazione »;

c) all’articolo 3, comma 1, è aggiunto,in fine, il seguente periodo: « La duratamassima di cui al periodo precedente èelevata a diciotto mesi per i lavoratori dietà compresa tra i cinquanta e i cinquan-tacinque anni e a ventiquattro mesi per ilavoratori di cinquantasei anni di età eoltre »;

d) all’articolo 4, il comma 4 è sosti-tuito dal seguente: « 4. Il lavoratore fron-taliero cui è stato riconosciuto il diritto altrattamento speciale di disoccupazione dicui alla presente legge è inserito automa-ticamente nelle liste della mobilità previstedalla legge 23 luglio 1991, n. 223. Il rela-tivo onere è posto a carico della gestionedi cui all’articolo 1, comma 2. La sededell’INPS territorialmente competente re-lativamente al ricevimento e alla valuta-zione della domanda di disoccupazionecomunica l’accettazione della domandastessa all’interessato e al centro per l’im-piego territorialmente competente rispettoalla residenza del lavoratore. Il centro perl’impiego provvede all’inserimento di talenominativo all’interno delle liste della mo-bilità previste dalla legge 23 luglio 1991,n. 223 ».

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 164 — Commissione XI

XII COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari sociali)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Relazione alla V Commissione) (Esame, ai sensi dell’ar-ticolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione – Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . 165

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di Piano sanitario nazionale 2011-2013. Atto n. 370 (Seguito esame, ai sensidell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . 166

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 167

SEDE REFERENTE:

Nuove norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo e tuteladell’incolumità pubblica. Testo unificato C. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino, C. 1236Mancuso, C. 1319 Tortoli, C. 1370 Alessandri, C. 2359 Anna Teresa Formisano, C. 586Compagnon, C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e Viola, C. 2343 Farinone, C. 2405Minardo e C. 2665 Mannucci (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167

ALLEGATO (Emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 13.30.

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello

Stato per l’esercizio finanziario 2010.

C. 4707 Governo, approvato dal Senato.

(Relazione alla V Commissione).

(Esame, ai sensi dell’articolo 119, comma 8,del regolamento e conclusione – Relazionefavorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Giuseppe PALUMBO, presidente, av-verte che la Commissione è convocata perl’espressione del parere di competenza sulrendiconto generale dello Stato, approvatoe trasmesso dal Senato, e che la V Com-missione bilancio intende concluderel’esame del provvedimento entro la gior-nata di domani.

Lucio BARANI (PdL), relatore, consta-tato che nulla è variato rispetto al testo deldisegno di legge già esaminato dalla Com-missione, per quanto di sua competenza,formula una proposta di relazione favo-revole.

Anna Margherita MIOTTO (PD) chiedealla presidenza di chiarire se sia possibileche la Camera approvi un disegno dilegge dalla stessa respinto, senza che

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 165 — Commissione XII

siano trascorsi i sei mesi previsti dalregolamento.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa pre-sente che la Presidenza della Camera deideputati ha assegnato, in conformità allenorme del regolamento, il provvedimentoin sede consultiva a tutte le Commissioni,che sono pertanto chiamate a esprimersi.

Anna Margherita MIOTTO (PD), nelringraziare il presidente per il chiarimentoprocedurale, annuncia voto contrario sullaproposta di relazione formulata dall’ono-revole Barani.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta direlazione favorevole sul disegno di leggen. 4707 Governo, approvato dal Senato,recante rendiconto generale dell’Ammini-strazione dello Stato per l’esercizio finan-ziario 2010. Delibera, infine, di nominarel’onorevole Barani quale relatore presso laV Commissione.

La seduta termina alle 13.35.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Giuseppe PALUMBO. — In-terviene il ministro della salute FerruccioFazio.

La seduta comincia alle 13.35.

Schema di Piano sanitario nazionale 2011-2013.

Atto n. 370.

(Seguito esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del regolamento, e conclusione –Parere favorevole).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto all’ordine del giorno,rinviato, da ultimo, nella seduta del 18ottobre 2011.

Anna Margherita MIOTTO (PD) desi-dera soffermarsi sulle modifiche apportateal Piano sanitario nazionale in esame, inseguito all’intesa in sede di ConferenzaStato-regioni. Nel complesso, tali modifi-che inducono il suo gruppo a rivedere,migliorandolo, il giudizio espresso sul testooriginario. Vi sono, tuttavia, alcuni obiet-tivi particolarmente ambiziosi, ai quali leaziende sanitarie non potranno far frontein assenza di risorse aggiuntive. Si riferi-sce, in particolare, alla riconversione deipiccoli ospedali, all’ammodernamentostrutturale e tecnologico del Servizio sa-nitario nazionale e al rafforzamento dellarete territoriale, con la creazione di postiletto territoriali. Specie quest’ultimoaspetto sembra interessare l’intera retedelle strutture sanitarie e non soltanto ipiccoli ospedali. A fronte di obiettivi tantoambiziosi, il Piano sanitario in esame,oltre a scontare la diminuzione di risorsepubbliche destinate al finanziamento degliinterventi, non contiene neanche una ri-flessione critica sul meccanismo del projectfinancing. Tale meccanismo, infatti, nonha sin qui dato buona prova di sé e,comunque, dovrebbe essere impiegato soloper affrontare esigenze e circostanzemolto particolari e ben definite, senzaintaccare il ricorso prevalente alle risorsepubbliche. È evidente, a suo avviso, comenel quadro di risorse testé delineato, con-fermato dal fatto che circa la metà delleregioni è attualmente sottoposta a piani dirientro della spesa sanitaria, questa partefondamentale del Piano sanitario nazio-nale rischi di rimanere lettera morta. Lerisorse per l’edilizia sanitaria, in partico-lare, sono state in parte bloccate, in parteinserite in capitoli di bilancio che nonsono più nella piena disponibilità del Mi-nistero della salute e delle regioni. Stig-matizza, altresì, il fatto che il Piano sani-tario non affronti il tema dell’aggiorna-mento dei livelli essenziali di assistenza(LEA), che nella precedente legislaturanon era stato risolto solo per la mancanzadi risorse quantificabili in circa 600 mi-lioni di euro. Tale aggiornamento apparetanto più urgente in considerazione delleforti sperequazioni territoriali che oggi

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 166 — Commissione XII

caratterizzano il sistema. In proposito,chiede anche un chiarimento sul nuovolivello di emergenza-urgenza, non essendochiaro come esso si inserisca nel contestodegli attuali LEA. Stigmatizza, infine, ilvano tentativo di occultare la pesanteriduzione del Fondo sanitario nazionale,che dovrebbe invece essere incrementatoper fare fronte ai crescenti bisogni disalute della popolazione.

Lucio BARANI (PdL), relatore, dopoaver nuovamente sottolineato i migliora-menti intervenuti a seguito dell’intesa insede di Conferenza Stato-regioni, ricorda,in particolare, come nel Piano sanitarionazionale si richiami l’esigenza di aggior-nare i livelli essenziali di assistenza e dimonitorare l’uniformità della loro appli-cazione sul territorio nazionale. Sottoli-nea, altresì, gli importanti riferimenti alproblema del governo delle attività clini-che. In conclusione, anche alla luce diquanto illustrato nelle precedenti sedute,ribadisce una proposta di parere favore-vole sul provvedimento in esame.

Il ministro Ferruccio FAZIO, premessodi condividere totalmente, sul piano poli-tico, la replica del relatore e di reputareopportuno l’inserimento nel Piano sanita-rio nazionale anche degli obiettivi di piùdifficile realizzazione, ritiene di non po-tere eludere i problemi sollevati dall’ono-revole Miotto, che derivano dai noti vincolidi finanza pubblica e dalle decisioni col-legialmente assunte dal Governo, sebbene,ad esempio, abbia già avuto modo didichiarare, anche pubblicamente, che ri-tiene un grave errore il mancato finanzia-mento degli interventi di edilizia sanitaria,di cui all’articolo 20 della legge n. 67 del1988. Giudica, altresì, corretti i rilievidell’onorevole Miotto sui profili di inade-guatezza dell’attuale meccanismo diproject financing. In proposito, annuncia,peraltro, di aver proposto delle misure dainserire nel prossimo decreto-legge per losviluppo economico, volte proprio a raf-forzare il carattere aggiuntivo di questocanale di finanziamento e a renderne piùvirtuosi i meccanismi di funzionamento.

Riconosce, inoltre, che il problema dell’ag-giornamento dei livelli essenziali di assi-stenza dovrà essere affrontato nell’ambitodel nuovo Patto per la salute, nella con-sapevolezza che l’attuale situazione eco-nomico-finanziaria ne impone una rimo-dulazione sulla base dei criteri di censo,« quoziente familiare » e appropriatezza.Quanto al chiarimento richiesto in meritoal nuovo livello di emergenza-urgenza,precisa che non si tratta di un livelloessenziale delle prestazioni, ma di unanuova macroarea, istituita con la finalitàdi ripartire tra le strutture territoriali equelle ospedaliere gli interventi di prontosoccorso, sulla base della gravità e con unrisparmio complessivo di risorse.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15 alle 15.05.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Giuseppe PALUMBO. — In-terviene il sottosegretario di Stato per lasalute Francesca Martini.

La seduta comincia alle 15.05.

Nuove norme in materia di animali d’affezione e di

prevenzione del randagismo e tutela dell’incolumità

pubblica.

Testo unificato C. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino,

C. 1236 Mancuso, C. 1319 Tortoli, C. 1370 Alessan-

dri, C. 2359 Anna Teresa Formisano, C. 586 Com-

pagnon, C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e

Viola, C. 2343 Farinone, C. 2405 Minardo e C. 2665

Mannucci.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 18 ottobre 2011.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 167 — Commissione XII

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, de-sidera, innanzitutto, riformulare il suoemendamento 9.5, di cui auspica l’appro-vazione, nel senso di riferirlo al comma 3anziché al comma 2, aggiungendo, dopo ilcomma 3, il seguente: « 3-bis. Il proprie-tario di un cane di comprovata pericolo-sità è tenuto a seguire corsi di formazionedi cui al successivo comma 9 e a stipulareuna polizza assicurativa per la coperturadella responsabilità civile per coprireeventuali danni causati dall’animale ». Au-spica, altresì, l’approvazione del suo emen-damento 9.7, esprimendo, quindi, parerefavorevole sull’emendamento Vanalli 9.1.Invita, quindi, i presentatori a ritirare gliemendamenti Raisi 9.2, Rondini 9.3 eStefani 9.4, auspicando, infine, l’approva-zione del suo emendamento 9.6.

Il sottosegretario Francesca MARTINIesprime parere conforme a quello delrelatore.

La Commissione, con distinte votazioni,approva gli emendamenti 9.5 (nuova for-mulazione) e 9.7 del relatore, nonché Va-nalli 9.1 (vedi allegato).

Giuseppe PALUMBO, presidente, con-stata l’assenza del presentatore dell’emen-damento Raisi 9.2: s’intende vi abbia ri-nunciato.

Marco RONDINI (LNP), accogliendol’invito del relatore, ritira il suo emenda-mento 9.3.

Giuseppe PALUMBO, presidente, con-stata l’assenza dei presentatori dell’emen-damento Stefani 9.4: s’intende vi abbianorinunciato.

La Commissione approva l’emenda-mento 9.6 del relatore (vedi allegato).

Gianni MANCUSO (PdL), relatore,esprime parere favorevole sugli emenda-menti Viola 10.1 e 10.2, a condizione chesiano riformulati nel senso di sostituire,rispettivamente, la parola « ASL » con laparola « pubblici » e il numero « 10 » con

il numero « 20 ». Invita, quindi, i presen-tatori a ritirare gli emendamenti Viola10.3 e 10.5, mentre esprime parere favo-revole sull’emendamento Palagiano 10.4, acondizione che sia riformulato soppri-mendo il primo periodo, e sull’emenda-mento Frassinetti 10.6. Invita, quindi, ilpresentatore a ritirare l’emendamentoRaisi 10.7, mentre esprime parere favore-vole sull’emendamento Frassinetti 10.10.Invita, altresì, i presentatori a ritirare gliemendamenti Laura Molteni 10.11 e Stuc-chi 10.8, illustrando poi il suo nuovoemendamento 10.19 (vedi allegato), di cuiauspica l’approvazione. Invita, quindi, ipresentatori a ritirare gli emendamentiViola 10.12, Raisi 10.9 e Viola 10.13.Riformula, inoltre, il suo emendamento10.18, di cui auspica l’approvazione, nelsenso di sostituire le parole « di prontosoccorso » con le seguenti: « di reperibilitàe primo soccorso ». Invita, infine, i pre-sentatori a ritirare l’emendamento Stefani10.16 e gli identici emendamenti Viola10.14 e Raisi 10.15, esprimendo parerefavorevole sull’emendamento Laura Mol-teni 10.17, a condizione che sia riformu-lato nel senso di sostituire la parola « Co-muni » con le seguenti: « servizi veterinaripubblici ».

Il sottosegretario Francesca MARTINIesprime parere conforme a quello delrelatore.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) accettadi riformulare i suoi emendamenti 10.1 e10.2 nel senso indicato dal relatore (vediallegato).

La Commissione approva gli emenda-menti Viola 10.1 (nuova formulazione) e10.2 (nuova formulazione).

Anna Margherita MIOTTO (PD) illustral’emendamento Viola 10.3, di cui è cofir-mataria, auspicando che il relatore vogliariconsiderare l’invito al ritiro del mede-simo emendamento.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) ritieneche, in effetti, il provvedimento in esame

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 168 — Commissione XII

debba incentivare un’assunzione di re-sponsabilità, per quanto possibile, defini-tiva da parte del cittadino che decide diadottare un’animale d’affezione. Segnala,inoltre, come i suoi emendamenti 10.3 e10.5 rispondano a una logica unitaria checonduce comunque all’adozione dell’ani-male, seppure dopo una sorta di periododi prova.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, ri-tiene che la finalità complessiva di con-trasto del randagismo renda preferibile ilmantenimento del riferimento all’ado-zione, piuttosto che all’affido.

Il sottosegretario Francesca MARTINIosserva che il termine adozione appare piùcorretto, in quanto all’affido si fa ricorsosolo in presenza di animali con caratteri-stiche comportamentali del tutto eccezio-nali. Si rimette, comunque, alla Commis-sione sugli emendamenti Viola 10.3 e 10.5.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, pro-pone di accantonare gli emendamentiViola 10.3 e 10.5, al fine di consentirne unulteriore approfondimento.

Giuseppe PALUMBO, presidente, av-verte che l’accantonamento degli emenda-menti Viola 10.3 e 10.5 renderebbe neces-sario altresì l’accantonamento dell’emen-damento Palagiano 10.4, essendo anch’essoriferito al comma 2 dell’articolo 10.

Antonio PALAGIANO (IdV), dopo averbrevemente illustrato il suo emendamento10.4, dichiara di non poter accogliere lariformulazione proposta dal relatore, purcomprendendo, peraltro, le ragioni di or-dine procedurale che rendono necessariol’accantonamento dell’emendamento me-desimo a seguito di analoga decisione sugliemendamenti Viola 10.3 e 10.5.

La Commissione delibera di accanto-nare gli emendamenti Viola 10.3 e 10.5,nonché l’emendamento Palagiano 10.4.

Mariella BOCCIARDO (PdL) fa proprigli emendamenti Frassinetti 10.6 e 10.10.

La Commissione approva l’emenda-mento Frassinetti 10.6 (vedi allegato), fattoproprio dall’onorevole Bocciardo.

Giuseppe PALUMBO, presidente, con-stata l’assenza del presentatore dell’emen-damento Raisi 10.7: s’intende vi abbiarinunciato.

La Commissione approva l’emenda-mento Frassinetti 10.10 (vedi allegato),fatto proprio dall’onorevole Bocciardo.

Laura MOLTENI (LNP) auspica che ilrelatore riconsideri l’invito al ritiro del suoemendamento 10.11, volto a evitare un’in-vasione delle competenze regionali in ma-teria.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, ri-tiene che il problema sollevato dalla col-lega Laura Molteni possa considerarsi su-perato alla luce del fatto che il decreto dicui al comma 5 dell’articolo 10 vieneemanato previa intesa in sede di Confe-renza Stato-regioni.

Il sottosegretario Francesca MARTINIritiene che l’autonomia delle regioni nonvenga lesa da un decreto ministeriale chesi limita a definire una sorta di livelliessenziali delle prestazioni nell’ambitomateriale interessato dal provvedimento intitolo.

Laura MOLTENI (LNP), accogliendol’invito del relatore, ritira infine il suoemendamento 10.11.

Giuseppe PALUMBO, presidente, con-stata l’assenza dei presentatori dell’emen-damento Stucchi 10.8: s’intende vi abbianorinunciato.

La Commissione approva l’emenda-mento 10.19 del relatore (vedi allegato),risultando così preclusi gli emendamentiViola 10.12 e Raisi 10.9.

Il sottosegretario Francesca MARTINI,in riferimento all’emendamento Viola10.13, osserva come la previsione conte-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 169 — Commissione XII

nuta nel comma 7 dell’articolo 10 possaritenersi in qualche misura già ricom-presa, sia pure implicitamente, nell’obbligodi segnalazione che il nuovo codice dellastrada impone a chiunque rimanga coin-volto in un incidente, nel quale venganoferiti animali. Riconosce, peraltro, che,nonostante i progressi compiuti anche direcente, l’organizzazione dei relativi ser-vizi di primo soccorso presenta ancoraampi margini di miglioramento.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), acco-gliendo l’invito del relatore, ritira il suoemendamento 10.13.

La Commissione approva l’emenda-mento 10.18 del relatore (nuova formula-zione) (vedi allegato).

Giuseppe PALUMBO, presidente, con-stata l’assenza dei presentatori dell’emen-

damento Stefani 10.16: s’intende vi ab-biano rinunciato.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), acco-gliendo l’invito del relatore, ritira il suoemendamento 10.14.

Giuseppe PALUMBO, presidente, con-stata l’assenza del presentatore dell’emen-damento Raisi 10.15: s’intende vi abbiarinunciato.

Laura MOLTENI (LNP) riformula il suoemendamento 10.17 nel senso indicato dalrelatore (vedi allegato).

La Commissione approva l’emenda-mento Laura Molteni 10.17 (nuova formu-lazione).

Giuseppe PALUMBO, presidente, rinviail seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 170 — Commissione XII

ALLEGATO

Nuove norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione delrandagismo e tutela dell’incolumità pubblica. Testo unificato C. 1172Santelli e Ceccacci Rubino, C. 1236 Mancuso, C. 1319 Tortoli, C. 1370Alessandri, C. 2359 Anna Teresa Formisano, C. 586 Compagnon,C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e Viola, C. 2343 Farinone, C.

2405 Minardo e C. 2665 Mannucci.

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 9.

Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:

3-bis. Il proprietario di un cane dicomprovata pericolosità è tenuto a seguirecorsi di formazione di cui al successivocomma 9 e a stipulare una polizza assi-curativa per la copertura della responsa-bilità civile per coprire eventuali dannicausati dall’animale.

9. 5. (Nuova formulazione). Il Relatore.

Sostituire il comma 4 con il seguente:

4. Il sindaco, qualora il proprietario odetentore di un cane di comprovata peri-colosità ai sensi del comma 3 non parte-cipi ai corsi di cui al comma 9 o, puravendo partecipato a tali corsi, non ri-spetti le prescrizioni impartite dal servizioveterinario pubblico, provvede alla confi-sca amministrativa del cane. Il cane con-fiscato è mantenuto nei canili sanitari o inrifugi, è sottoposto ad adeguati corsi direcupero comportamentale e, se il servizioveterinario pubblico ne dichiara cessata lapericolosità, può essere ceduto in ado-zione.

9. 7. Il Relatore.

Al comma 4, sostituire la parola: adottacon le seguenti: può adottare.

9. 1. Vanalli, Laura Molteni, Rondini.

Al comma 6, aggiungere in fine le se-guenti parole: , o a canili sanitari o rifugi.

9. 6. Il Relatore.

ART. 10.

Al comma 1, sostituire le parole: Iresponsabili con le seguenti: I servizi ve-terinari pubblici, responsabili.

10. 1. (Nuova formulazione) Viola,Grassi, Miotto.

Al comma 2, sostituire la parola: 30 conla seguente: 20.

10. 2. (Nuova formulazione) Viola,Grassi, Miotto.

Al comma 3, sostituire, ovunque ricor-rano, le parole: 40 giorni con le seguenti:30 giorni.

10. 6. Frassinetti, Ceccacci Rubino, Cata-noso, Giammanco, Mannucci, Cazzola,Repetti.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 171 — Commissione XII

Al comma 5, sostituire la parola: 60 conla seguente: 90.

10. 10. Frassinetti, Ceccacci Rubino, Ca-tanoso, Giammanco, Mannucci, Caz-zola, Repetti.

Al comma 5, sostituire le parole da: dialmeno 8 metri quadrati fino alla fine delcomma, con le seguenti: di spazio calpe-stabile adeguato alla propria taglia, di cuialmeno il 50 per cento coperto.

10. 19. Il relatore.

Al comma 7, sostituire le parole: dipronto soccorso con le seguenti: di repe-ribilità e primo soccorso.

10. 18. (Nuova formulazione) Il Relatore.

Sostituire il comma 8 con il seguente:

8. I servizi veterinari pubblici adottanomisure volte a promuovere la presenza divolontari di un’associazione riconosciutadi cui all’articolo 2, comma 1, lettera g),presso i canili e i gattili sanitari.

10. 17. (Nuova formulazione) Laura Mol-teni, Vanalli, Rondini.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 172 — Commissione XII

XIII COMMISSIONE PERMANENTE(Agricoltura)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05496 Di Giuseppe: Erogazione degli aiuti nazionali al settore bieticolo-saccarifero . . . . . 173

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179

5-05497 Delfino: Sull’attuazione della normativa sulle quote latte, con particolare riferimentoal recupero delle somme dovute e al sostegno finanziario ai produttori in regola . . . . . . 174

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180

5-05498 Beccalossi: Sull’attuazione della normativa sulle quote latte, con particolareriferimento al recupero delle somme esigibili e alla revoca delle quote . . . . . . . . . . . . . . . . . 175

5-05499 Fiorio: Iniziative per contrastare la flavescenza dorata della vite . . . . . . . . . . . . . . . . . 176

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183

AUDIZIONI:

Seguito dell’audizione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, FrancescoSaverio Romano, sulla riforma della politica agricola comune, anche in relazione al prossimoquadro finanziario dell’Unione europea, e sullo stato di avanzamento dei programmi disviluppo rurale nonché sulla riforma della politica comune della pesca (Seguito svolgimento,ai sensi dell’articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 177

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO. — Intervieneil Ministro delle politiche agricole alimen-tari e forestali, Francesco Saverio Romano.

La seduta comincia alle ore 14.10.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che,ai sensi dell’articolo 135-ter, comma 5, delregolamento, la pubblicità delle sedute perlo svolgimento delle interrogazioni a ri-sposta immediata è assicurata anche tra-mite la trasmissione attraverso l’impiantotelevisivo a circuito chiuso. Dispone, per-tanto, l’attivazione dell’impianto.

5-05496 Di Giuseppe: Erogazione degli aiuti nazio-

nali al settore bieticolo-saccarifero.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) rinuncia adillustrare la sua interrogazione.

Il Ministro Francesco Saverio ROMANOrisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Precisa in conclusione che pur posse-dendo le necessarie risorse, il Ministero habisogno di una norma autorizzativa per laloro erogazione.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) manifesta ilproprio rammarico per una vicenda la cuiconclusione ritiene ancora lontana, nono-

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stante il susseguirsi di atti di indirizzo e disindacato ispettivo indirizzati anche aiMinistri precedenti l’attuale. Pertanto, nonpuò dichiararsi soddisfatta della rispostadel Governo così come ritiene che anche ilavoratori del settore bieticolo-saccariferonon saranno assolutamente soddisfatti. Atale proposito, ricorda che la Commissioneaveva già approvato nel mese di giugnoscorso la risoluzione 7-00524 per impe-gnare il Governo ad erogare gli aiuti alsettore, dopo che l’AGEA aveva segnalatola presenza nel bilancio di 21 milioni dieuro da destinare agli impianti bieticolo-saccariferi ancora in attività.

Rileva infine la particolare la gravitàdella situazione nello zuccherificio di Ter-moli che ha proceduto ultimamente alicenziare 207 operai, dopo i 76 licenzia-menti di settembre, nell’indifferenza delsocio privato. Ritiene al riguardo che siadovere di chi governa quello di impegnarsiper la salvaguardia dei livelli occupazio-nali e per la prosecuzione dell’attività deglizuccherifici. Chiede pertanto al Governodi procedere celermente alle verifiche in-dicate e a corrispondere nel più brevetempo possibile i fondi disponibili.

5-05497 Delfino: Sull’attuazione della normativa

sulle quote latte, con particolare riferimento al

recupero delle somme dovute e al sostegno finan-

ziario ai produttori in regola.

Teresio DELFINO (UdCpTP), nell’illu-strare la sua interrogazione, ricorda checon la stessa chiede al Governo di farechiarezza sulla vicenda delle quote latte,dopo la relazione del Comando carabinieripolitiche agricole e le verifiche poste inessere da AGEA, che hanno confermatosostanzialmente quanto a suo tempo eragià stato definito da una commissioneministeriale composta da appartenenti allaGuardia di finanza, al Corpo forestaledello Stato, ai Carabinieri e altri. Daultimo, ricorda che il Ministro Galan avevaritenuto attendibili gli accertamenti dispo-sti dalle regioni e dall’AGEA.

Non comprende pertanto il motivo peril quale il Governo, che ha anche sostituito

il commissario straordinario per le quotelatte e il presidente dell’AGEA, non abbiatenuto comportamenti adeguati alla serietàdella situazione e conseguentemente allariscossione coattiva delle multe.

Il Ministro Francesco Saverio RO-MANO risponde all’interrogazione in titolonei termini riportati in allegato (vedi al-legato 2), precisando che sulla vicendadelle quote latte ha ritenuto di non doverrincorrere le numerose notizie infondateapparse sui mezzi di informazione, rite-nendo invece doveroso rispondere al Par-lamento.

Teresio DELFINO (UdCpTP) si dichiaraassolutamente insoddisfatto della rispostadel Governo, che non fornisce alcunainformazione sull’attività svolta in materia,ma si limita a ricordare quanto previstodalla legge.

Risulta invece che vi sia una totaleinattività del Governo in quanto, dopol’approvazione della norma sulla riscos-sione, l’Equitalia non procede alla riscos-sione coattiva per ottenere il pagamentodelle multe per le quote latte, onde ga-rantire il recupero delle somme ed evitareche l’Italia finisca sotto procedura di in-frazione. Neppure si ha notizia di solleci-tazioni provenienti dal Governo.

Si tratta di una situazione che gridavendetta per i 15.200 produttori che sisono messi in regola, hanno pagato 350milioni di multe e hanno acquistato quoteper un miliardo e 300 milioni di euro.Infatti, a fronte di questi ve ne sono mille,irriducibili splafonatori, che non hannoaderito né a quanto previsto dalla leggen. 119 né a quanto previsto dalla leggen. 33 e continuano a farla franca in virtùdell’acquiescenza del Governo che, con lasua condotta, sta arrecando danni all’era-rio. Il Ministero dell’economia e dellefinanze dovrà allora reperire enormi ri-sorse per la prevedibile procedura d’infra-zione, magari prelevandole dagli stanzia-menti per l’assistenza alle fasce più debolidella popolazione.

Il ministro Francesco Saverio RO-MANO fa presente che per ragioni di

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 174 — Commissione XIII

tempo ha omesso di dare conto dell’atti-vità dell’AGEA, riportata nelle tabelle al-legate al testo scritto della sua risposta.

5-05498 Beccalossi: Sull’attuazione della normativa

sulle quote latte, con particolare riferimento al

recupero delle somme esigibili e alla revoca delle

quote.

Viviana BECCALOSSI (PdL) rinunciaad illustrare la sua interrogazione.

Il ministro Francesco Saverio RO-MANO rinvia, per quanto riguarda i datirelativi all’attività dell’AGEA, alle informa-zioni fornite in risposta alla interrogazioneDelfino 5-05497 testé svolta.

Rileva quindi che la vicenda delle quotelatte assume particolare valenza nel mo-mento in cui si contrappongono due ca-tegorie di soggetti: coloro che hanno com-prato le quote e sono in regola e coloroche non le hanno comprate. In proposito,precisa che il suo Governo salvaguarda chiha comprato le quote ed è in regola e nongli altri.

Posizione diversa è però quella di chiha legittimamente le quote, ma si è trovatoad avere un’eccedenza di produzione chelo mette nelle condizioni di dover pagareil prelievo supplementare. Ricorda cherispetto a questi ultimi si è creato ilcontenzioso perché essi ritengono che l’ec-cedenza contestata non corrisponda allarealtà.

La relazione del Comando carabinieripolitiche agricole evidenzia in particolareun disallineamento tra i dati dell’AGEA ealtri dati in loro possesso.

A fronte di ciò, a prescindere dalleinchieste penali, ritiene necessario com-prendere le ragioni di tale disallineamento,se esso cioè sia stato provocato da man-canze nel computo delle quote attribuitein via induttiva oppure da limiti nelleoperazioni di calcolo, per esempio dellemucche presenti nelle stalle. Da questopunto di vista, ritiene dovere del Ministeroaccertare la situazione e fermare l’appli-cazione delle multe.

Infine, ribadendo quanto detto in pre-cedenza in risposta all’interrogazione deldeputato Delfino, fa presente che al mo-mento vi è una norma di carattere gene-rale che attribuisce le competenze in ma-teria di riscossione non più all’Equitalia,ma agli enti competenti. Tale norma at-tende però il relativo decreto di attuazionedel Ministro dell’economia e delle finanze.Quando tale decreto sarà applicabile, al-l’AGEA sarà destinato il compito non solodell’accertamento delle multe, ma anchedella loro riscossione.

Viviana BECCALOSSI (PdL) si dichiaranon soddisfatta, perché nell’intervento delMinistro non ha trovato risposta ai quesitiposti nell’interrogazione.

Precisa quindi, che avendo già rivestitola carica di assessore regionale all’agricol-tura della regione Lombardia ha ritenutodi acquisire informazioni presso tale re-gione – dove si produce il 42 per centodella produzione nazionale di latte – percomprendere i dati utilizzati nella ricor-data relazione del Comando carabinieripolitiche agricole. Al riguardo, ha consta-tato che la regione Lombardia ha condottoulteriori verifiche sulle anomalie segnalate,sia in campo che tramite analisi di dati eparametri provenienti da altri controlli,come i controlli funzionali.

Per quanto riguarda il cosiddetto « in-sieme B », relativo al tenore di materiagrassa (uno dei parametri che concorre adefinire, ai fini del regime delle quotelatte, il prelievo da pagare), la relazionedel Comando carabinieri sostiene cheerano presenti numerosissime aziende conil tenore di materia grassa troppo basso(inferiore al 3,20 per cento) e che questoera il chiaro segno di una metodologia dianalisi non corretta e di un sistema truf-faldino e della conseguente necessità dirifare i conteggi del prelievo. Per la Lom-bardia, tuttavia, l’elenco fornito dall’AGEAsulle aziende con tenore di massa grassainferiore alla soglia indicata comprendesolo 58 aziende su circa 6.000, ovvero lo0,9 per cento. Dopo le verifiche dettagliatedella regione, le aziende con potenzialegrasso anomalo sono scese a 19, lo 0,3 per

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 175 — Commissione XIII

cento delle aziende lombarde, che realiz-zano meno dello 0,5 per cento della pro-duzione.

Un altro elemento che la relazione delComando carabinieri politiche agricole haevidenziato, come segno della irregolareapplicazione del sistema quote latte, èquello delle aziende con una produzionedi latte dichiarato, ma senza capi nell’ana-grafe bovina (il cosiddetto « insieme C »).Per la Lombardia sono state segnalate 15aziende (lo 0,25 per cento delle aziendelombarde). In realtà, per tutte è statoriscontrato che i capi in anagrafe eranopresenti, essendo il mancato incrocio tra ildato produttivo e i capi in anagrafe de-terminato semplicemente da errori nelcodice fiscale presente in anagrafe. I codicisono stati successivamente corretti

Un ulteriore elemento che la relazionedel Comando carabinieri politiche agricoleha evidenziato è quello della resa anomala(« insieme F »). Sono state infatti indivi-duate 38 aziende (lo 0,6 per cento delleaziende lombarde) per le quali la mediaproduttiva dei capi (e cioè il rapporto trala produzione dichiarata e il numero deicapi presenti in anagrafe) veniva conside-rato anomalo. Ad una successiva analisi,per 15 di queste aziende il dato produttivoè stato confermato dal dato dei controllifunzionali, mentre per altre sei il datoproduttivo anomalo discendeva da un er-rato codice fiscale presente in anagrafe.Infine, anche la resa media delle restanti17 aziende (lo 0,25 per cento delle aziendelombarde) appare alta, ma nella maggiorparte dei casi non è incompatibile con undato tecnico plausibile.

Altra anomalia su cui hanno più insi-stito i carabinieri è stato il fatto che inItalia non ci sono vacche a sufficienza perprodurre il latte dichiarato, per la pre-senza di capi talmente vecchi da non poteressere in vita o produrre (e quindi le multenon sarebbero da pagare e l’anagrafe nonsarebbe affidabile). Tralasciando per ra-gione di tempo l’esposizione dettagliata deidati, segnala che per la Lombardia inanagrafe nel 2010 risultavano presenti9351 capi con più di 10 anni (di questi 391avevano più di 15 anni), che rappresen-

tano comunque meno del 2 per cento deicapi lombardi. In conclusione, all’esitodelle verifiche, è risultato che i capi conalmeno 10 anni ancora presenti in ana-grafe nel maggio 2011 erano 8583 distri-buiti in 2721 aziende, cioè meno di 3 capicon più di 10 anni per azienda. I capicontrollati fisicamente in campo sono stati3358 (39 per cento del totale) confer-mando l’effettiva presenza del 70 percento degli stessi.

Precisa quindi che il suo intervento èdiretto a fornire un contributo al Mini-stero, sulla base di quanto accertato dallaregione che più di ogni altra ha interessea chiarire la vicenda. Ricorda in propositoanche che una rilevante quota delle risorseinvestite dagli allevatori proviene dagliallevatori lombardi.

Pertanto, se il Ministro vuole prenderein considerazione la relazione del Co-mando carabinieri politiche agricole, deveconsiderare anche che in base ai datiregionali quella relazione non appare at-tendibile, in quanto le anomalie non ap-paiono consistenti e sono state corrette dalsistema regionale.

Esprime infine preoccupazione perl’ipotesi che il Ministro voglia aprire un’in-dagine in materia, dopo aver « congelato »l’AGEA, per arrivare ad un ulteriore con-gelamento dei pagamenti delle multe. Ri-servandosi di analizzare più in dettaglio larisposta del Governo, intende ribadire sind’ora che sarebbe assolutamente contrariaa tale ultima ipotesi, che considera iniqua,soprattutto in questo momento in cui sichiedono sacrifici ai cittadini, perché si-gnificherebbe chiudere un occhio su situa-zioni che non lo meritano.

5-05499 Fiorio: Iniziative per contrastare

la flavescenza dorata della vite.

Massimo FIORIO (PD) rinuncia ad il-lustrare la sua interrogazione.

Il Ministro Francesco Saverio ROMANOrisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 176 — Commissione XIII

Massimo FIORIO (PD), pur prendendoatto che il Governo ha ripercorso pun-tualmente i meccanismi e i modelli di lottaalla malattia in oggetto, ritiene che essonon abbia raggiunto una giusta consape-volezza dei grandi rischi che il settorevitivinicolo sta correndo a causa dellapropagazione della flavescenza doratadella vite. Auspica pertanto una presa diposizione più netta poiché la malattia, inalcune aree, sta interessando il 30 percento delle coltivazioni vitate, mettendoparticolarmente a rischio la produzioneitaliana di vino. Invita altresì il Governo adare almeno seguito alle annunciate ini-ziative riguardanti l’istituzione di una sededi approfondimento, precisandone gliscopi, i tempi e procedure che intende-rebbe seguire.

Paolo RUSSO, presidente, dichiara con-cluso lo svolgimento delle interrogazioni arisposta immediata all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.45.

AUDIZIONI

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO. — Intervieneil Ministro delle politiche agricole alimen-tari e forestali, Francesco Saverio Romano.

La seduta comincia alle 14.45.

Seguito dell’audizione del Ministro delle politiche

agricole alimentari e forestali, Francesco Saverio

Romano, sulla riforma della politica agricola co-

mune, anche in relazione al prossimo quadro finan-

ziario dell’Unione europea, e sullo stato di avanza-

mento dei programmi di sviluppo rurale nonché

sulla riforma della politica comune della pesca.

(Seguito svolgimento, ai sensi dell’articolo143, comma 2, del regolamento, e conclu-sione).

Paolo RUSSO, presidente, avverte che lapubblicità dei lavori della seduta odiernasarà assicurata anche attraverso l’attiva-

zione di impianti audiovisivi a circuitochiuso, la trasmissione televisiva sul canalesatellitare della Camera dei deputati e latrasmissione diretta sulla web-tv della Ca-mera dei deputati.

Introduce quindi il seguito dell’audi-zione.

Il Ministro Francesco Saverio RO-MANO interviene sui temi oggetto l’audi-zione.

Intervengono, sull’ordine dei lavori ildeputato Nicodemo Nazzareno OLIVERIO(PD), il presidente Paolo RUSSO, e i de-putati Mario PEPE (PD) e Massimo FIO-RIO (PD).

Intervengono quindi, nel merito, i de-putati Nicodemo Nazzareno OLIVERIO(PD), Anita DI GIUSEPPE (IdV), CorradoCALLEGARI (LNP), Teresio DELFINO(UdCpTP), Viviana BECCALOSSI (PdL) eAngelo ZUCCHI (PD).

Interviene in replica il Ministro Fran-cesco Saverio ROMANO.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che inconsiderazione dell’imminente inizio dellaseduta dell’Assemblea, la Commissione do-vrà sospendere i suoi lavori. Preso attodella disponibilità del Ministro, rinvia ilseguito dell’audizione ad altra seduta.

Dichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 16.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle16.05 alle 16.10.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 177 — Commissione XIII

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

DELIBERAZIONE DI RILIEVI

SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente dellaRepubblica recante regolamento di riorga-nizzazione del Ministero delle politiche agri-cole alimentari e forestali.Atto n. 407.

Schema di decreto del Presidente dellaRepubblica recante modifiche al regola-mento concernente l’organizzazione degliuffici di diretta collaborazione del Ministrodelle politiche agricole alimentari e forestalie la disciplina dell’organismo indipendentedi valutazione della performance.Atto n. 408.

Schema di decreto legislativo recante rior-dino della normativa sull’attività agricola.Atto n. 164.

Schema di decreto del Presidente dellaRepubblica recante attuazione del decretolegislativo di riordino della normativa sul-l’attività agricola.Atto n. 168.

SEDE CONSULTIVA

Rendiconto generale dello Stato per l’eser-cizio finanziario 2010.C. 4707 Governo, approvato dal Senato.

RISOLUZIONI

7-00677 Zucchi: Sulle iniziative per ilcontenimento delle nutrie e in materia didanni provocati all’agricoltura dalla fauna

selvatica.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 178 — Commissione XIII

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-05496 Di Giuseppe: Erogazione degli aiuti nazio-nali al settore bieticolo-saccarifero.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’interrogazione cui mi accingo a ri-spondere riguarda la crisi del settore bie-ticolo-saccarifero e, in particolare, le mo-tivazioni che hanno impedito di dare se-guito all’impegno del Governo concernentela completa e definitiva erogazione degliaiuti nazionali destinati al settore, per lecampagne 2009 e 2010.

Com’è noto, il fabbisogno economicoper l’attuazione delle misure in argomentoè stimato complessivamente in 85 milionidi euro. La relativa copertura finanziariaè stata individuata per un importo pari a64 milioni di euro, a valere sulle risorsedel Fondo per le aree sottoutilizzate e peri restanti 21 milioni di euro nelle dotazionidi bilancio dell’Agenzia per le erogazioniin agricoltura (AGEA).

Con la delibera CIPE 18 novembre2010, n. 107, è stato assegnato il primostanziamento di 64 milioni di euro.

Al riguardo, devo puntualizzare che lariduzione delle risorse finanziarie delFondo per le aree sottoutilizzate, ad operadella manovra estiva, ha comportato unaminore disponibilità delle somme da ri-partire.

Ho, pertanto, ritenuto necessario eprioritario, nei giorni scorsi, avviare una

verifica con il Ministero per i rapporti conle regioni e per la coesione territoriale,nonché con la Ragioneria generale delloStato al fine di chiarire l’importo dellerisorse finanziarie realmente disponibili.

Al riguardo, sono in attesa di conosceregli effetti prodotti in concreto dalle dispo-sizioni contenute nell’articolo 13 del de-creto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito,con modificazioni, dalla legge n. 111 del2011, sulle risorse già assegnate dalla ri-chiamata delibera CIPE del 18 novembre2010.

Desidero, inoltre, evidenziare che laquestione sugli aiuti nazionali al settorebieticolo-saccarifero è stata da me ripor-tata all’attenzione del Comitato intermini-steriale bieticolo-saccarifero a PalazzoChigi nell’ultima riunione del 12 ottobrescorso.

In quella sede, peraltro, ho già espressol’intendimento di presentare al Governouna proposta normativa da inserire nelprimo provvedimento legislativo utile, checonsenta all’AGEA di sbloccare le risorsegià presenti sul proprio bilancio (per l’im-porto di 21 milioni di euro) da erogare infavore del settore bieticolo-saccarifero.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 179 — Commissione XIII

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-05497 Delfino: Sull’attuazione della normativasulle quote latte, con particolare riferimento al recupero delle somme

dovute e al sostegno finanziario ai produttori in regola.

TESTO DELLA RISPOSTA

Prima di entrare nel merito dell’inter-rogazione presentata dall’onorevole Del-fino, vorrei ricordare che l’articolo 39,comma 13, del decreto-legge n. 98 del2011, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 111 del 2011, ha previsto il tra-sferimento, anche graduale, delle attivitàdi accertamento, liquidazione e riscos-sione, spontanea o coattiva, di alcuneentrate erariali, da Equitalia Spa ad enti eorganismi pubblici muniti di idonee ri-sorse umane e strumentali.

In tale contesto, rientra anche il tra-sferimento delle competenze per la riscos-sione delle cosiddette « multe » relativeall’applicazione del regime comunitariodel prelievo supplementare sul latte bo-vino.

Peraltro, avendo lo stesso articolo 39(che riveste portata generale investendo ilsistema produttivo nazionale) previsto chele modalità e la tempistica del trasferi-mento delle competenze debbano esserestabilite con apposito decreto del Ministrodell’economia e delle finanze, da adottarsientro il 31 dicembre 2011 e che allo statoattuale non è stato ancora adottato, perassicurare la continuità dell’azione ammi-nistrativa si proseguono ad applicare ledisposizioni che attribuiscono ad EquitaliaSpa specifiche procedure concernenti lariscossione delle « multe » in questione.

Ed è proprio questo principio di con-tinuità dell’azione amministrativa che rap-presenta una sostanziale garanzia per ilpieno adempimento degli obblighi comu-nitari incombenti sullo Stato italiano,

senza che possano configurarsi, almenoper tali profili, situazioni di eventualecontrasto con gli organismi comunitari.

Per quanto concerne i dati relativi aipagamenti dei prelievi dovuti, alle rateiz-zazioni concordate ai sensi di legge, non-ché alle procedure di riscossione coattiva,si precisa che gli stessi sono stati costan-temente monitorati da AGEA che, peral-tro, ha fornito in modo sistematico aicompetenti uffici della Commissione euro-pea notizie sull’andamento dei flussi inquestione, nell’ambito di apposite indaginiconoscitive nel settore nei vari Paesi mem-bri. Ad ogni buon fine, nella tabella 1allegata si riporta lo stato dei pagamentirelativi alla vicenda quote latte. Perquanto riguarda i produttori che nonhanno aderito alle rateizzazioni previstedalla legge n. 119 del 2003 e n. 33 del2009, si riporta la situazione delle intima-zioni del prelievo esigibile inviate dall’Agea(tabella 2).

In merito allo stato d’attuazione del-l’articolo 8-septies, comma 2, del decreto-legge n. 5 del 2009, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge n. 33 del 2009, facciopresente che tale disposizione, finalizzataa favorire l’accesso al credito dei produt-tori che hanno acquistato quote latte,prevede per la sua concreta attuazionel’emanazione di un apposito decreto daparte del competente Ministero dell’eco-nomia e delle finanze, con il concerto diquesta Amministrazione che, allo statoattuale, non è stato ancora predisposto dalMinistero proponente.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 180 — Commissione XIII

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 181 — Commissione XIII

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 182 — Commissione XIII

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-05499 Fiorio: Iniziative per contrastarela florescenza dorata della vite.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’interrogazione dell’onorevole Fiorioaffronta la problematica relativa alla dif-fusione sul territorio nazionale della « fla-vescenza dorata », malattia della vite il cuiagente causale è il fitoplasma GrapevineFlavescence dorée.

La malattia, dalla sua prima comparsanel 1973 in Lombardia, si è estesa nelleregioni centro-settentrionali. La trasmis-sione in natura del fitoplasma è dovutaalla presenza di un vettore, il cicadellideScaphoideus titanus, rinvenuto anche nellearee meridionali italiane.

È di questi giorni la segnalazione delprimo ritrovamento del fitoplasma nel sudItalia, per la precisione in regione Cam-pania. Il competente Servizio regionale haprovveduto all’estirpazione e alla distru-zione delle piante infette, nonché all’in-tensificazione dell’attività di monitoraggiodell’area del ritrovamento.

Per far fronte alla comparsa in formaepidemica della fitoplasmosi in diversezone viticole del territorio italiano, questoMinistero ha emanato nel 2000 un decretodi lotta obbligatoria (decreto ministeriale31 maggio 2000, pubblicato nella GazzettaUfficiale n. 159 del 10 luglio 2000).

In base a detto decreto, i servizi fito-sanitari regionali effettuano annualmente,attraverso l’individuazione di siti di osser-vazione, la sorveglianza sull’intera areavitata del territorio di propria competenza,verificando la presenza del fitoplasma edel suo vettore, la cicalina Scaphoideustitanus.

I risultati dei monitoraggi vengono tra-smessi annualmente al Servizio fitosanita-rio centrale.

In base ai risultati dell’attività di mo-nitoraggio, i servizi regionali provvedonoalla delimitazione di zone « focolaio »,dove si può tecnicamente ritenere possibilel’eradicazione della malattia, e di zone di« insediamento », in cui la malattia haraggiunto un livello tale da non far rite-nere possibile l’eradicazione.

Il decreto di lotta obbligatoria defini-sce, altresì, specifiche misure fitosanitarieda attuare in ciascuna zona delimitataanche per i produttori di materiale dimoltiplicazione.

Negli ultimi anni la malattia ha fattoregistrare una recrudescenza nelle areeproduttive settentrionali italiane, dovuta auna serie di concause tra cui la difficoltàdi contenimento del vettore con tratta-menti insetticidi e la presenza crescente disuperfici incolte che rappresenta un peri-coloso serbatoio di infestazione.

Anche in Paesi confinanti, quali Fran-cia e Svizzera, si è registrato un conside-revole aumento dell’incidenza della malat-tia.

Al fine di definire procedure di dia-gnosi e di contenimento adeguate, il Mi-nistero delle politiche agricole alimentari eforestali ha finanziato nei primi mesi del2010 un progetto, di durata biennale, de-nominato « Emergenze fitosanitarie: stra-tegie di contenimento - STRATECO ». Nel-l’ambito del progetto è stata istituita unalinea di ricerca specifica per flavescenzadorata e legno nero, che si sviluppa se-condo un piano di attività definito daesperti scientifici del CRA - Centro di

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 183 — Commissione XIII

ricerca per la patologia vegetale, col sup-porto del Servizio fitosanitario centrale edei servizi fitosanitari regionali.

Inoltre, al fine di potenziare i servizifitosanitari regionali e per far fronte allevarie emergenze fitosanitarie, su propostadel Ministero, è all’esame della ConferenzaStato-regioni una bozza di decreto di ri-partizione di fondi che prevede assegna-zioni straordinarie per l’attività delle re-gioni in ambito fitosanitario. In tal modo,sarà possibile potenziare l’attività di mo-nitoraggio e controllo sul territorio neiconfronti di diversi organismi nocivi, com-presi i fitoplasmi della vite.

Se ciò non dovesse essere sufficiente,sarà valutata la possibilità di attingereulteriori risorse per il finanziamento di

progetti specifici nell’ambito dalle attivitàfinanziate attraverso piani di sviluppo ru-rale.

Infine, in merito all’opportunità di isti-tuire, in accordo con la Conferenza Stato-regioni, un tavolo presso il Ministero dellepolitiche agricole alimentari e forestali,faccio presente che è già operativa unasede di concertazione tra l’autorità cen-trale e le regioni. Infatti, ai sensi dell’ar-ticolo 52 del decreto legislativo n. 214 del2005, è stato istituito il Comitato fitosa-nitario nazionale (costituito dal Serviziofitosanitario centrale e dai servizi fitosa-nitari regionali e delle province autonome)avente compiti tecnici consultivi e propo-sitivi in merito alle problematiche di ca-rattere fitosanitario.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 184 — Commissione XIII

XIV COMMISSIONE PERMANENTE(Politiche dell’Unione europea)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Legge comunitaria 2011. C. 4623 Governo.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno2010. Doc. LXXXVII, n. 4 (Seguito dell’esame congiunto e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 191

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Mario PESCANTE. – Inter-viene il Ministro per le politiche europee,Anna Maria Bernini Bovicelli.

La seduta comincia alle 13.40.

Legge comunitaria 2011.

C. 4623 Governo.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia

all’Unione europea, relativa all’anno 2010.

Doc. LXXXVII, n. 4.

(Seguito dell’esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei provvedimenti in titolo, rinviatonella seduta del 19 ottobre 2011.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI, Mi-nistro per le politiche europee, preso attodel dibattito svoltosi nella seduta delloscorso 19 ottobre sul disegno di leggecomunitaria e sulla Relazione annuale,intende fornire alcune precisazioni ed ele-menti di risposta in merito alle questioni

poste sia dai relatori – l’onorevole Mag-gioni e l’onorevole Fucci – che dall’ono-revole Gozi.

Si sofferma in primo luogo sul disegnodi legge comunitaria e su quanto eviden-ziato dall’onorevole Gozi in ordine al fattoche il contenuto del disegno di legge èestremamente semplificato, al punto daconferire al Governo una delega in biancoper l’attuazione delle direttive. Il disegno dilegge governativo contiene effettivamente,allo stato, unicamente l’elenco delle diret-tive da attuare e le disposizioni di carat-tere generale per l’esercizio delle deleghe.Occorre tuttavia rammentare che tale for-mulazione del disegno di legge è fruttodell’accordo politico raggiunto nel corsodell’iter parlamentare di approvazione deldisegno di legge comunitaria 2010, allor-quando, per ovviare alla bocciatura del-l’articolo 1 da parte dell’Assemblea dellaCamera dei deputati e consentire unacelere approvazione del disegno di legge, siconcordò di ridurre significativamentel’articolato del disegno di legge 2010, rin-viando l’inserimento delle disposizionistralciate al disegno di legge comunitaria2011, ma si decise, contestualmente, alfine di garantirne la rapida presentazioneal Parlamento, di predisporre un disegno

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 185 — Commissione XIV

di legge comunitaria 2011 molto semplifi-cato, con le sole deleghe legislative e leconsuete disposizioni per il loro esercizio.

Il Governo, come anche il Parlamento,potrà naturalmente integrare, attraversoemendamenti da presentare in Commis-sione XIV, il testo del disegno di legge conaltri articoli, alcuni dei quali recanti cri-teri specifici di delega per l’attuazionedelle direttive inserite negli allegati. Èevidente, però, che, come di consueto, icriteri di delega non riguarderanno tutte ledirettive, ma soltanto alcune di esse; sinoti, ad esempio, che, relativamente allalegge comunitaria 2009, la previsione dispecifici criteri di delega ha riguardatosolo 8 delle 61 direttive contenute negliallegati. Evidenzia infatti che non tutte ledirettive, per la loro formulazione estre-mamente dettagliata, richiedono l’indivi-duazione di principi e criteri direttivi.

L’onorevole Gozi ha inoltre posto inevidenza che il disegno di legge non recaalcuna disposizione volta a sanare proce-dure di infrazione e chiede di sapere comeil Governo intenda comportarsi al ri-guardo.

Massimo POMPILI (PD) segnala di averpresentato una interrogazione a rispostaorale in Assemblea sulla specifica que-stione delle procedure di infrazione.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI, Mi-nistro per le politiche europee, richiama sulpunto quanto sopra detto relativamenteall’accordo politico raggiunto nell’ambitodel disegno di legge comunitaria 2010, conil quale si decise di lasciare nel medesimotesto soltanto le disposizioni relative aprocedure di infrazione allo stadio, al-meno, di parere motivato, e dunque piùurgenti, rinviando le altre al successivodisegno di legge.

Al riguardo, anticipa che il Governopresenterà, nell’ambito del presente dise-gno di legge, alcuni emendamenti volti asanare procedure di infrazione.

Una prima proposta emendativa con-terrà una disposizione, già inserita neldisegno di legge comunitaria per il 2010(ex articolo 6) e poi stralciata, in tema di

repertorio nazionale dei dispositivi medici,volta a risolvere la procedura di infrazionen. 2007/4516 (in fase di parere motivato),attraverso alcune modifiche alla legge fi-nanziaria 2006, nel senso di innalzare da5 a 5,50 per cento il contributo a caricodelle aziende che producono o commer-cializzano in Italia dispositivi medici e dieliminare il pagamento della tariffa dieuro 100 per ogni registrazione effettuatanel repertorio dei dispositivi medici.

Sarà poi presentato un emendamentovolto ad introdurre una disposizione fina-lizzata a risolvere la procedura d’infra-zione n. 2010/2143 (allo stadio di messa inmora), recante modifiche al decreto legi-slativo n. 206 del 2007 (di attuazione delladirettiva 2005/36/CE), relativamente allacomunicazione in caso di spostamento delprestatore di servizi; la modifica intendeeliminare il termine di preavviso di 30giorni imposto al prestatore transfronta-liero che intende spostarsi in Italia perprestare i propri servizi, in quanto con-trastante con la citata direttiva, che nonprevede alcun termine per la dichiara-zione preventiva.

Un ulteriore intervento recherà unadisposizione recante modifiche al decretolegislativo n. 117 del 2008 in materia digestione dei rifiuti delle industrie estrat-tive; le modifiche recepiscono le puntualiosservazioni fatte dalla Commissione eu-ropea nell’ambito della procedura di in-frazione 2011/2006, attualmente allo sta-dio messa in mora, per non correttorecepimento della direttiva 2006/21/CE re-lativa alla gestione dei rifiuti delle indu-strie estrattive.

Infine il Governo presenterà un emen-damento volto a risolvere la procedura diinfrazione n. 2010/4188 (allo stadio dimessa in mora), in tema di autorizzazioneall’immissione in commercio di prodottimedicinali; la norma proposta reca modi-fiche al codice della proprietà industriale(decreto legislativo n.30 del 2005) che, incontrasto con quanto previsto dalla diret-tiva 2001/83/CE, impedisce la sollecitapresentazione di una richiesta di autoriz-zazione all’immissione in commercio per

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prodotti medicinali generici, se protetti daun brevetto o da un certificato comple-mentare di protezione.

Precisa quindi che, allo stato, il Go-verno non intende presentare un decretolegge salva-infrazioni, che resta, tuttavia,uno strumento, previsto dall’articolo 10della legge n. 11 del 2005, davvero neces-sario allorquando atti normativi o sen-tenze degli organi giurisdizionali del-l’Unione europea impongono urgenti ob-blighi di adeguamento, cui non si può farfronte con la legge comunitaria annuale, inquanto la loro scadenza risulta anteriorealla presunta entrata in vigore della me-desima legge. È poi certamente da condi-videre il rilievo sulla competenza in ordineal decreto-legge salva-infrazioni, che noncompete alla XIV Commissione ma alla I(Affari costituzionali); su tale aspetto, tut-tavia, in Governo non può incidere inalcun modo, trattandosi di questione di-sciplinata dai regolamenti parlamentari.

Ricorda quindi che il Relatore, onore-vole Maggioni, ha sottolineato il ritardocon il quale è stato presentato al Parla-mento il disegno di legge comunitaria (il19 settembre 2011, anziché il 31 gennaio,come previsto dalla L. 11/2005). Tale ri-tardo è da collegare, certamente, al lentoe complesso iter parlamentare del disegnodi legge comunitaria 2010, che, ad oggi,ancora non è stato approvato dalle Ca-mere. Sottolinea peraltro che, non appenainsediatasi, si è impegnata ad accelerarel’approvazione definitiva del disegno dilegge da parte del Consiglio dei Ministri ela successiva presentazione al Parlamento;tuttavia, non può non concordare con ilRelatore sulla necessità di riformare al piùpresto le procedure di esame della leggecomunitaria, augurandosi che abbia unacelere approvazione il disegno di legge diriforma della L. 11/2005, che è attual-mente all’esame del Parlamento e cheinterviene sul disegno di legge comunitariasia in ordine ai tempi di presentazione cheai contenuti.

In questo contesto, è utile ricordare cheil disegno di legge comunitaria 2011 con-tiene una rilevante novità, rispetto alleprecedenti leggi comunitarie: il termine

della delega legislativa non coincide piùcon quello di recepimento fissato nellesingole direttive, ma è anticipato di duemesi rispetto ad esso. Il Governo ha inteso,con tale modifica, accelerare il più possi-bile l’adeguamento dell’ordinamento in-terno a quello dell’Unione europea, conl’obiettivo di evitare l’apertura di proce-dure di infrazione per mancata attuazione,che ormai la Commissione europea avviapochi giorni dopo la scadenza del terminedi recepimento, con il rischio, dopo l’en-trata in vigore del Trattato di Lisbona, diincorrere in sanzioni pecuniarie già nelcontesto del procedimento giurisdizionaledi accertamento dell’inadempienza; la mo-difica si è resa necessaria in quanto leinfrazioni non sono state scongiurate dal-l’allineamento del termine di delega conquello di recepimento fissato nelle diret-tive, misura prevista dalle precedenti leggicomunitarie.

Il Relatore ha, inoltre, rilevato un’ap-parente incongruenza dell’articolo 1,comma 7, del disegno di legge comunita-ria, il quale, richiamando il potere sosti-tutivo statale, nei casi di inadempienzadelle regioni e delle province autonome,sembrerebbe far riferimento sia alle san-zioni penali che a quelle amministrative,mentre il riferimento alle sanzioni penali,che sono di esclusiva competenza statale,non sarebbe pertinente. Al riguardo, daun’attenta lettura dell’articolo 1, comma 7,emerge che il potere sostitutivo è richia-mato per i decreti legislativi di cui alsuccessivo articolo 3, ovverosia quelli re-canti la disciplina sanzionatoria per laviolazione di obblighi contenuti nelle di-rettive attuate in via regolamentare o am-ministrative o in regolamenti dell’Unioneeuropea, « se attengono a materie di com-petenza legislativa delle regioni e delleprovince autonome di Trento e di Bol-zano ». È evidente, pertanto, che, seppurei decreti di cui all’articolo 3, cui si fariferimento, riguardano sia sanzioni penaliche amministrative, il potere sostitutivopotrà essere esercitato solo ove si tratti dimaterie di competenza regionale e, quindi,nella fattispecie, di sanzioni amministra-tive; non può sussistere, invece, alcun

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potere di sostituzione delle regioni e delleprovince autonome in assenza di una lorocompetenza.

Il Relatore ha, infine segnalato che nonrisultano inserite nel disegno di legge di-rettive per le quali sono già scaduti itermini di recepimento. Anche in questocaso non è preclusa la possibilità di pre-sentare emendamenti in corso di esame,laddove alcune direttive venissero a sca-dere, per aggiornare i contenuti del dise-gno di legge. Ricorda che nel disegno dilegge comunitaria per il 2010 sono stateinserite le sole direttive in scadenza alfebbraio 2012. Se ai colleghi risultanodirettive già scadute e non inserite nelprovvedimento, sarà particolarmente gra-dita una segnalazione in proposito.

Si sofferma quindi su una questionespecifica, che potrà essere oggetto di ul-teriore approfondimento. Si riferisce alparere espresso dalla V Commissione Bi-lancio sul disegno di legge comunitaria2011, recante una condizione volta a ga-rantire il rispetto dell’articolo 81, quartocomma, della Costituzione, con la quale sichiede la soppressione dall’allegato B delladirettiva 2011/7/UE relativa alla lotta con-tro i ritardi di pagamento nelle transazionicommerciali. Ritiene che sul punto si pos-sano opporre alle motivazioni addottedalla Commissione Bilancio alcune con-trodeduzioni, ed auspica che si possa per-venire ad una nuova deliberazione diquella Commissione su questo specificopunto.

Passando quindi alle osservazioni for-mulate sulla Relazione consuntiva sullapartecipazione dell’Italia all’Unione euro-pea nell’anno 2010, si sofferma in primoluogo sui rilievi relativi ai tempi di tra-smissione della Relazione. Non si puòcerto negare il ritardo che c’è stato; sitrattava d’altra parte della prima applica-zione del nuovo articolo 11 della legge11/2005; circostanza che ha determinatoun lungo e non facile lavoro di prepara-zione e raccolta dei contributi delle di-verse Amministrazioni. La mancanza inquel momento di un Ministro per le po-litiche europee ha peraltro reso impossi-bile sollecitare politicamente le Ammini-

strazioni al puntuale rispetto dei tempi edelle indicazioni di contenuto ricevute dalDipartimento per le politiche europee, eciò anche nei casi nei quali il ritardo nellatrasmissione dei contributi è risultato par-ticolarmente grave.

Identici problemi il Governo ha incon-trato, del resto, con l’altra novità conte-nuta nell’articolo 11 delle legge 11/2005: laRelazione programmatica. Segnala al ri-guardo che proprio nella giornata di ieri siè svolta presso il Dipartimento per lepolitiche europee la prima riunione contutte le Amministrazioni interessate per lapreparazione tanto della relazione pro-grammatica per il 2012, che di quellaconsuntiva per il 2011. Confida pertanto dipoter assicurare questa volta il pieno ri-spetto delle scadenze fissate dalla legge.

Venendo ora alle osservazioni relativeai seguiti dati agli atti di indirizzo, e di cuiagli adempimenti previsti dall’articolo4-bis della legge n. 11 del 2005, introdottodalla legge n. 96 del 2010 (Legge comuni-taria 2009), desidera segnalare che il Di-partimento per le politiche europee haprovveduto agli adempimenti di compe-tenza, sensibilizzando nel contempo tuttele Amministrazioni. Più nello specifico,sulla base di quanto concordato in sede diComitato tecnico permanente, si è siste-maticamente proceduto all’invio alle Am-ministrazione con competenza prevalenteper materia, ed alle altre eventualmenteinteressate, le risoluzioni/atti di indirizzo/pareri espressi dalle Camere e da questetrasmessi e a darne contestuale comuni-cazione ai servizi della rappresentanzapermanente a Bruxelles, affinché ne pos-sano tenere debito conto ai fini delladefinizione della posizione italiana ai ta-voli negoziali in fase ascendente. Il Go-verno è infatti consapevole del fatto che, aldi là di quanto disposto a livello norma-tivo, la partecipazione del Parlamento allafase ascendente non può rappresentareche un valore aggiunto per l’Italia, inrelazione ai contenuti dell’atto ma anche esoprattutto, sotto il profilo della forzanegoziale.

In particolare, al fine di razionalizzare,semplificare e migliorare l’ingente flusso di

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dati, a partire dall’autunno del 2010 ilDipartimento ha attivato una casella diposta elettronica (infociaceattiuegover-no.it) destinata appositamente ed esclusi-vamente all’acquisizione e al flusso di attie di informazioni dirette e provenienti dalParlamento.

Si è quindi concordato che le Ammi-nistrazioni provvedano a segnalare al Di-partimento per le politiche europee, per idossier di propria competenza, i casi incui non hanno potuto conformarsi agliindirizzi definiti dalle Camere nonché glieventuali casi in cui, alla luce dell’evolu-zione di negoziati, abbiano dovuto disco-starsi da tali indirizzi. Ritiene infatti piùutile opportuna una segnalazione sistema-tica dei casi nei quali il Governo non haagito conformemente agli indirizzi espressidal Parlamento, piuttosto che la rileva-zione di tutte le volte in cui invece lo hafatto; solamente nel primo caso, a suoavviso, corre l’obbligo di motivare il di-scostarsi dell’Esecutivo dalla pronunciaparlamentare.

Come ha già avuto modo di sottolinearequalche settimana fa in occasione dell’au-dizione sulle linee programmatiche delDicastero, rispondendo ad alcuni deputatiche lamentavano il fatto che non sempregli atti di indirizzo delle Camere hannoricevuto la necessaria attenzione da partedel Governo o che quest’ultimo non si siaattenuto alle indicazioni in esse contenutenel presentare la posizione italiana in sedeeuropea, ritiene si tratti più di un pro-blema di comunicazione e di presenta-zione che di sostanza. Non sono infattipervenute, da parte delle Amministrazioni,segnalazioni di casi in cui la posizionerappresentata dal Governo in sede nego-ziale sia stata difforme dal parere espressodelle Camere. Anzi, prendendo ad esempioil caso del Regolamento sull’Iniziativa deicittadini citato dal relatore onorevoleFucci, il Governo ha costruito la propriaposizione negoziale anche sulla base delleosservazioni espresse dalla Camera deideputati, che sono state rappresentate insede di negoziato ed accolte nel testoapprovato lo scorso mese di marzo. Il fattoche nella relazione consuntiva del Governo

il contributo del Parlamento non sia statoadeguatamente evidenziato è stato dettatodalla considerazione suddetta. Cita inoltreil caso del brevetto unico europeo, ricor-dando come la presa di posizione delParlamento abbia sensibilmente rafforzatola posizione del Governo. Anche in temadi governante economica, il Governo statenendo conto degli atti di indirizzo ap-provati dalle Camere.

Potrebbe peraltro presentarsi il caso,che andrebbe ovviamente adeguatamentemotivato, in cui, sopraggiunte evoluzionidel negoziato non conosciute al momentodell’emanazione dell’atto di indirizzo, ri-chiedano un cambiamento della posizionedel Governo.

Riconosce peraltro che vi è il problemadi riferire al Parlamento sui seguiti datidal Governo agli atti di indirizzo. Pertantosolleciterà l’attenzione dei colleghi di Go-verno – nel quadro del coordinamentopolitico del CIACE – affinché assicurino lapiù ampia partecipazione alle attività par-lamentari fornendo tutte le informazioninecessarie e doverose a facilitare tali at-tività e diano una regolare informativasugli esiti degli atti di indirizzo formulatidagli organi parlamentari.

Mario PESCANTE, presidente, ringraziail Ministro per l’esemplare replica svolta e,con riferimento al brevetto unico europeo,segnala apprezzamento per il fatto che ilricorso del Governo alla Corte di giustiziacontro la cooperazione rafforzata abbiamenzionato espressamente il parereespresso sul tema dalla XIV Commissionedella Camera.

Coglie quindi l’occasione per segnalareancora una volta al ministro l’urgenzadell’approvazione del progetto di legge diriforma della legge n. 11 del 2005, appro-vato all’unanimità alla Camera e attual-mente all’esame del Senato.

Sandro GOZI (PD) ringrazia a sua voltail ministro per l’esauriente intervento e siassocia all’invito fatto dal Presidente Pe-scante con riferimento alla legge n. 11 del2005.

Esprime quindi alcune perplessità dicarattere metodologico, che ancora in-

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tende sottolineare. Evidenzia infatti comela Legge comunitaria per il 2010 rappre-senti un caso eccezionale, nel quale si èpervenuti alla convergenza di tutte le forzepolitiche dopo uno scontro acceso tramaggioranza e opposizione. Il metodo ce-lere e semplificato in questo caso seguitonon può tuttavia divenire una regola, al-trimenti si rischia una compressione ec-cessiva delle prerogative parlamentari.Non è sufficiente sapere che il Governointende recepire alcune direttive: occorreconoscere la strada che l’Esecutivo intendeprivilegiare nella loro attuazione, che inmolti casi presenta importanti elementi didiscrezionalità. Cita in proposito le diret-tive in materia di congedo parentale (2010/18/UE), di applicazione del principio dellaparità di trattamento tra gli uomini e ledonne che esercitano un’attività autonoma(2010/14/UE), di qualità e sicurezza degliorgani umani destinati ai trapianti (2010/53/UE), di prospetto da pubblicare perl’offerta pubblica o l’ammissione alla ne-goziazione di strumenti finanziari (2010/73/UE), e di prevenzione e repressionedella tratta di esseri umani (2011/36/UE).Ribadisce come in tutti questi casi ilGoverno debba indicare le scelte che in-tende operare; né può essere richiamato ilrispetto formale della legge n. 11 del 2005che prevede disposizioni generali che con-feriscono al Governo la delega legislativaper l’attuazione delle direttive recate dagliallegati e che sono riportate nei primiarticoli del disegno di legge, ormai clausolegenerali di routine sempre riportate neltesto del provvedimento.

Soffermandosi quindi sul tema delleprocedure di infrazione, non può checonvenire con il Ministro circa il fatto chela competenza primaria delle Commissioniparlamentari per l’esame di un eventualedecreto-legge « salva-infrazioni » è que-stione che attiene al Regolamento dellaCamera e non coinvolge la responsabilitàdel Governo; tuttavia ritiene che sarebbeassai meglio impegnarsi per un’accelera-zione dell’iter di approvazione della ri-forma della legge n. 11 del 2005 piuttostoche anticiparla di fatto con un provvedi-mento d’urgenza, e ciò al fine di interve-

nire in maniera più chiara e trasparente.Quanto alla scelta di intervenire unica-mente sulle procedure di infrazione in fasedi parere motivato, ritiene che si tratti diuna decisione legittima del Governo mache potrebbe non essere sempre in lineacon gli interessi nazionali. In alcuni casipotrebbe essere opportuno intervenire an-che in una fase precedente della proce-dura e ritiene che occorra valutare se ilmetodo adottato sia quello più convenienteper il Paese e per il Parlamento.

Circa poi ai seguiti dati ai pareri e gliatti di indirizzo del Parlamento non puònon sottolineare come sulle questioni piùimportanti del dibattito politico il Governocontinui ad evitare il confronto parlamen-tare, diversamente da quanto avviene neglialtri paesi europei. Segnala in propositoche il Bundestag è stato, nella giornataodierna, preventivamente informato dalGoverno in merito alla sua posizione invista del Consiglio europeo, con riferi-mento, in particolare, alle prospettive dimodifica del fondo salva Stati. Così non èinvece avvenuto in Italia, che pure si trovaal centro del problema.

Sulla questione, infine, della trasmis-sione delle informazioni alle amministra-zioni competenti prevalenti, osserva comenon può essere sufficiente per la Camerache le informazioni circolino all’internodel Governo: occorre invece che al Parla-mento sia dato conto di tutti gli scosta-menti da parte dell’Esecutivo agli indirizziparlamentari.

Nicola FORMICHELLA (PdL) ringraziail Ministro per la relazione svolta; tenutoconto tuttavia del fatto che sta per avereinizio presso il Senato l’audizione del VicePresidente della Commissione europea eCommissario per le relazioni interistitu-zionali Maros Sefcovic, rinuncia al propriointervento. Segnala unicamente, con rife-rimento all’esame presso il Senato delprovvedimento di riforma della legge n. 11del 2005, che una accelerazione dell’iterpotrebbe essere raggiunta attraverso lacalendarizzazione del provvedimento inAssemblea, sollecitata dai rappresentantidei gruppi.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 190 — Commissione XIV

Marco MAGGIONI (LNP), relatore suldisegno di Legge comunitaria 2011, ringra-zia a sua volta il Ministro per le rispostedate ai quesiti da lui posti e per leindicazioni estremamente precise fornitealla Commissione.

Enrico FARINONE (PD), nel ringra-ziare il Ministro per l’intervento svolto,esprime a sua volta, come già fatto dalcollega Gozi, perplessità in ordine al me-todo indicato dal Ministro di intervenirenelle procedure di infrazione solo nellafase del parere motivato. Auspica unariflessione sul punto.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI, Mi-nistro per le politiche europee, con riferi-mento alla questione delle procedure diinfrazione, segnala che l’intervento sullesole procedure in fase di parere motivatoè stato il metodo adottato unicamente conriguardo alla legge comunitaria per il2010, tenuto conto della situazione diurgenza prima ricordata. In linea generaleil Governo intende piuttosto interveniresin dalla fase della messa in mora.

Intende inoltre precisare come moltedelle direttive contenute nel disegno dilegge comunitaria non necessitino, per ildettaglio delle disposizioni recate, di prin-cipi e criteri direttivi per il loro recepi-mento. Si dichiara, in ogni caso, disponi-bile ad una valutazione di tali aspetti conla Commissione.

Con riguardo, infine, alla informazioneresa dal Governo tedesco al Bundestagnella giornata odierna, sottolinea come ciòderivi da un obbligo di legge, oltre chedalla sentenza dello scorso settembre delTribunale costituzionale federale.

Massimo POMPILI (PD) chiede al Mi-nistro, con riferimento alle procedure diinfrazione, se qualora si pervenga allacomminazione di sanzioni pecuniarie, que-ste debbano essere effettivamente pagate,oppure vi siano dei metodi compensativi dicorresponsione.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI, Mi-nistro per le politiche europee, osservacome non vi sia, fortunatamente, nessunacasistica sul punto. Laddove tuttavia vifossero sanzioni pecuniarie, queste do-vrebbero essere puntualmente pagate.

Mario PESCANTE, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.25 alle 14.30.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 191 — Commissione XIV

COMMISSIONE PARLAMENTARE

per le questioni regionali

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135,in materia di spettacolo viaggiante e di parchi di divertimento, nonché alla legge 27 luglio1978, n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche. Nuovotesto C. 3428 (Parere alla VII Commissione della Camera) (Esame e conclusione – Parerefavorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196

Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno e disposizioni per ilpotenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di Vagno, per laconservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.Nuovo testo C. 4333 (Parere alla VII Commissione della Camera) (Esame e conclusione –Parere favorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. S. 2472-B Governo, approvato dalla Camera(Parere alla 13a Commissione del Senato) (Esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e

all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135, in

materia di spettacolo viaggiante e di parchi di

divertimento, nonché alla legge 27 luglio 1978,

n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, tea-

trali e cinematografiche.

Nuovo testo C. 3428.

(Parere alla VII Commissione della Camera).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazione).

La Commissione avvia l’esame del prov-vedimento.

Il senatore Francesco BEVILACQUA(PdL), relatore, riferisce sul provvedi-mento in esame, rilevando che l’articolo1 sancisce che la Repubblica riconosce ilvalore sociale, culturale e ricreativo dellospettacolo viaggiante, dei parchi perma-nenti di divertimento e dei circhi e nesostiene le attività. Osserva che l’articolo2 esclude le attività di spettacolo distrada dal campo di applicazione deldecreto del Ministro dell’interno 18 mag-gio 2007, che fissa requisiti da osservarea fini di sicurezza. Si sofferma sull’ar-ticolo 3, teso ad estendere anche alle sale

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 192 — Commissione bicamerale

adibite alle attività contemplate dal prov-vedimento la disciplina sulla durata dellelocazioni prevista per le attività alber-ghiere e per quelle teatrali; la disposi-zione stabilisce altresì che la disciplina siapplichi nei casi di conduzione, a qual-siasi titolo, di immobili o di aziende. Fanotare che l’articolo 4 esclude dall’appli-cazione dell’articolo 3, commi da 7 a 13,della legge 15 luglio 2009, n. 94, recantenorme in materia di servizi di controlloe sicurezza, le strutture tradizionali dipubblico spettacolo ove si svolgano atti-vità cinematografiche, teatrali, musicali,di danza e circense. Rileva che condecreto del Ministero dell’interno, previoparere delle Commissioni parlamentaricompetenti, sono definite le modalità disvolgimento delle attività musicali effet-tuate in spazi non tradizionali aperti alpubblico, con specifico riferimento all’in-dividuazione delle modalità per l’impiegodel personale addetto ai servizi di con-trollo. Sottolinea che l’articolo 5 stabilisceche in via transitoria, i contratti di lo-cazione aventi scadenza successiva alladata di entrata in vigore della presentelegge sono prorogati di diritto per untermine minimo di nove anni che decorredalla data della scadenza fissata tra leparti, salvi i casi di sfratto per morositào dichiarata inadempienza.

Il deputato Mario PEPE (PD) ritieneche sarebbe opportuno, all’articolo 4, pre-vedere che il decreto del Ministro dell’in-terno che definisce le modalità di svolgi-mento delle attività musicali in spaziaperti al pubblico sia sottoposto anche alprevio parere della Commissione parla-mentare per le questioni regionali.

Il senatore Francesco BEVILACQUA(PdL), relatore, nel condividere la conside-razione svolta dal collega, formula unaproposta di parere favorevole con osser-vazione (vedi allegato 1).

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore.

Istituzione del Premio biennale di ricerca GiuseppeDi Vagno e disposizioni per il potenziamento dellabiblioteca e dell’archivio storico della Fondazione DiVagno, per la conservazione della memoria deldeputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.Nuovo testo C. 4333.(Parere alla VII Commissione della Camera).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazione).

La Commissione avvia l’esame del prov-vedimento in oggetto.

Il senatore Francesco BEVILACQUA(PdL), relatore, illustrando il provvedi-mento in esame, rileva che l’articolo 1prevede, a decorrere dal 2011, l’istituzionedel « Premio biennale di ricerca GiuseppeDi Vagno », da conferire il 25 settembre diogni biennio a Conversano, in provincia diBari, alla presenza di un delegato dellaPresidenza del Consiglio. Osserva chel’ente responsabile dell’organizzazione delPremio è individuato nella Fondazione DiVagno, che agisce d’intesa con la Presi-denza del Consiglio e sotto la vigilanza delMinistero per i beni e le attività culturali.Sottolinea che l’ammontare del Premio èfissato in quarantamila euro: la fonda-zione può comunque decidere se ripartirela somma in più premi, da assegnare sullabase di criteri di merito. Precisa che allafondazione è concesso un contributo unatantum pari a centomila euro per la rior-ganizzazione degli inventari, l’informatiz-zazione, la dotazione di risorse umane,nonché la definitiva apertura al pubblicodella biblioteca e dell’archivio storico. Evi-denzia che l’articolo 2 dispone la nominadi un comitato scientifico cui spetta deci-dere il tema del Premio per ogni edizione,d’intesa con la Presidenza del Consiglio deiMinistri. Il comitato, composto da trestudiosi di storia contemporanea o discienza politica, è nominato dalla Presi-denza del Consiglio, su proposta dellaFondazione Di Vagno. Fa notare che letematiche nell’ambito delle quali il temadeve essere individuato riguardano il so-cialismo nel XXI secolo, i conflitti socialie le lotte politiche, socialismo e Mezzo-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 193 — Commissione bicamerale

giorno, i cambiamenti istituzionali regio-nali e locali avvenuti nel Mezzogiorno nelXX secolo e le previsioni per il XXI secolo.Precisa che l’articolo 3 dispone che ivincitori del Premio sono individuati dauna giuria composta da cinque membri: ilPresidente pro tempore della Fondazione,un rappresentante della Presidenza delConsiglio, tre studiosi di storia contempo-ranea. Chiarisce che l’articolo 4 dispone inmerito agli oneri derivanti dall’attuazionedella legge. Ravvisa l’opportunità che glienti locali interessati partecipino alle speseda sostenere per l’attuazione del provve-dimento.

Il deputato Mario PEPE (PD) esprimetalune perplessità in merito all’indicazionedel socialismo nel XXI secolo tra le te-matiche nell’ambito delle quali deve esseresvolto il tema del Premio. Reputa oppor-tuno che oltre agli enti locali anche laregione interessata sia tenuta a parteci-pare alle spese necessarie per l’attuazionedel provvedimento in esame.

Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP)ritiene che tra le finalità del provvedi-mento in esame possa delinearsi anche lavalorizzazione territoriale della localitàsede del Premio e a tal proposito reputautile prevedere un adeguato coinvolgi-mento delle autonomie territoriali interes-sate. Ravvisa inoltre l’opportunità che an-che il Parlamento, di cui di Vagno fucomponente, partecipi agli oneri per losvolgimento delle attività della predettaFondazione. Dichiara in conclusione ilproprio voto di astensione sul testo inesame.

Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT) si associa alle considerazionisvolte dal senatore Vaccari.

Il senatore Francesco BEVILACQUA(PdL), relatore, formula quindi una pro-posta di parere favorevole con osserva-zione (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore.

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.S. 2472-B Governo, approvato dalla Camera.(Parere alla 13a Commissione del Senato).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon condizioni).

La Commissione avvia l’esame del prov-vedimento in oggetto.

Davide CAPARINI, presidente, in sosti-tuzione del relatore, onorevole GiuseppeScalera, illustra il provvedimento inesame, segnalando che la Commissione hagià espresso parere alla 13a Commissionedel Senato in data 9 marzo 2011 ed allaVIII Commissione della Camera il 13 luglio2011. Rileva che l’articolo 1 istituisce, nelgiorno 21 novembre, la « Giornata nazio-nale degli alberi », al fine di perseguire,attraverso la valorizzazione dell’ambiente,l’attuazione del protocollo di Kyoto, laprevenzione del dissesto idrogeologico e ilmiglioramento della qualità dell’aria: nellaGiornata il Ministero dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare realizzanelle scuole e nelle università, di concertocon i ministri competenti, iniziative perpromuovere la conoscenza dell’ecosistemaboschivo e l’educazione civica ed ambien-tale. Riferisce che l’articolo 2 reca normetese ad assicurare l’effettivo rispetto del-l’obbligo, per il comune, di porre a dimoraun albero per ogni neonato; l’articolo 3dispone l’istituzione presso il Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare di un Comitato per lo sviluppodel verde pubblico volto, tra l’altro, aproporre un piano nazionale che, sentitala Conferenza permanente per i rapportitra lo Stato, le regioni e le provinceautonome di Trento e di Bolzano, fissicriteri e linee guida per la realizzazione diaree verdi permanenti intorno alle mag-giori conurbazioni e di filari alberati lungole strade, per consentire un adeguamentodell’edilizia e delle infrastrutture pubbli-che e scolastiche che garantisca la riqua-lificazione degli edifici. Osserva che l’ar-ticolo 4 prevede che il comitato per losviluppo del verde pubblico, d’intesa con le

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 194 — Commissione bicamerale

regioni e i comuni, presenta un rapportoannuale sull’applicazione delle disposizionirelative agli strumenti urbanistici generalie attuativi e in particolare ai nuovi pianiregolatori generali e relativi piani partico-lareggiati. Precisa che le regioni e i comunipossono prevedere incentivi alla gestionediretta delle aree e degli immobili riser-vate al verde pubblico urbano da parte deicittadini costituiti in consorzi. Osserva chel’articolo 5 prevede che le amministrazionipossono stipulare contratti di sponsoriz-zazione per promuovere iniziative finaliz-zate a favorire l’assorbimento di emissionidi CO2 tramite l’incremento e la valoriz-zazione del patrimonio arboreo; è con-cessa la facoltà al Comune di inserire ilnome, il logo dello sponsor all’interno deidocumenti recanti comunicazioni istituzio-nali. Chiarisce che le caratteristiche di talidocumenti dovranno essere definite consuccessivo decreto interministeriale, sen-tita la Conferenza unificata. Sottolinea chel’articolo 6 prevede il rifinanziamento delFondo per la forestazione al fine di ri-durre le emissioni di anidride carbonica,per la realizzazione di aree verdi in zoneurbane. Evidenzia che l’articolo 7 dettadisposizioni per la promozione di inizia-tive locali per lo sviluppo degli spazi verdiurbani, prevedendo la possibilità per leregioni, le province e i comuni di adottaremisure volte a favorire il risparmio, l’ef-ficienza energetica, l’assorbimento dellepolveri sottili; con decreto del Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio e

del mare, d’intesa con la Conferenza uni-ficata, sono stabiliti i criteri di erogazionedelle risorse nonché le modalità di attua-zione delle disposizioni in esame. Rilevache l’articolo 8 introduce norme per latutela e la salvaguardia degli alberi seco-lari e delle alberate di particolare pregiopaesaggistico, monumentale, storico; undecreto interministeriale, sentita la Confe-renza unificata, dovrà stabilire i principi ei criteri direttivi per il censimento e per laredazione degli elenchi regionali e comu-nali. Fa notare che l’articolo 9 prevede chele disposizioni in esame sono applicabilinelle regioni a statuto speciale e nelleprovince autonome di Trento e di Bolzanocompatibilmente con le norme dei rispet-tivi statuti.

Formula quindi una proposta di parerefavorevole con condizioni (vedi allegato 3).

Il deputato Mario PEPE (PD), nel rite-nere che la materia oggetto del provvedi-mento rientra nella esclusiva competenzaregionale, fa notare che in ordine alleattività di salvaguardia delle foreste sa-rebbe opportuno prevedere l’efficiente im-piego degli operatori forestali delle comu-nità montane del Mezzogiorno.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 14.25.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 195 — Commissione bicamerale

ALLEGATO 1

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all’articolo 7 della legge29 marzo 2001, n. 135, in materia di spettacolo viaggiante e di parchidi divertimento, nonché alla legge 27 luglio 1978, n. 392, per la tuteladelle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche. (Nuovo testo

C. 3428).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per lequestioni regionali,

esaminato, per i profili di propriacompetenza, il nuovo testo della propostadi legge C. 3428, in corso di esame pressola VII Commissione della Camera, recantemodifiche alla legge 18 marzo 1968,n. 337, e all’articolo 7 della legge 29marzo 2001, n. 135, in materia di spetta-colo viaggiante e di parchi di divertimento,nonché alla legge 27 luglio 1978, n. 392,per la tutela delle attività alberghiere,teatrali e cinematografiche;

considerato che, ai sensi dell’articolo117, secondo comma, lettera s), della Co-stituzione, la « promozione e organizza-zione di attività culturali », cui si riferi-

scono le attività di sostegno dello spetta-colo, è riconducibili alla legislazione con-corrente;

evidenziato che in relazione all’arti-colo 4 rileva anche la materia « tutela dellaconcorrenza », attribuita alla potestà legi-slativa dello Stato,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’op-portunità di prevedere, all’articolo 4 deltesto in esame, che il decreto del Ministrodell’interno ivi richiamato sia sottopostoanche al previo parere della Commissioneparlamentare per le questioni regionali.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 196 — Commissione bicamerale

ALLEGATO 2

Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno edisposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell’archiviostorico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione dellamemoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.

(Nuovo testo C. 4333).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per lequestioni regionali,

esaminato, per i profili di propriacompetenza, il disegno di legge C. 4333, incorso di esame presso la VII Commissionedella Camera, recante l’istituzione del Pre-mio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagnoe disposizioni per il potenziamento dellabiblioteca e dell’archivio storico della Fon-dazione Di Vagno, per la conservazionedella memoria del deputato socialista as-sassinato il 25 settembre 1921;

considerato che, ai sensi dell’articolo117, secondo comma, lettera s), della Co-stituzione la « tutela dei beni culturali »

rientra tra le materie di competenza esclu-siva dello Stato, la « valorizzazione deibeni culturali e ambientali e promozione eorganizzazione di attività culturali » è ri-conducibile alla legislazione concorrente,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’op-portunità di prevedere una compartecipa-zione della regione e degli enti localiinteressati agli oneri finanziari recati dalprovvedimento in esame.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 197 — Commissione bicamerale

ALLEGATO 3

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. (S. 2472-B Governo,approvato dalla Camera).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per lequestioni regionali,

esaminato, per i profili di propriacompetenza, il disegno di legge S. 2472-B,in corso di esame presso la 13 Commis-sione del Senato, recante norme per losviluppo degli spazi verdi urbani, su cui laCommissione ha reso parere alla 13a Com-missione del Senato in data 9 marzo 2011ed alla VIII Commissione della Camera il13 luglio 2011;

considerato che la disciplina oggettodel provvedimento contempla aspetti ri-conducibili alla competenza legislativa re-gionale e preso atto che la medesimadisciplina appare connessa al profilo della« tutela dell’ambiente e dell’ecosistema »,di competenza esclusiva statale ai sensidell’articolo 117, comma 2, lettera s), dellaCostituzione;

rilevato, altresì, che il provvedimentoincide altresì su profili connessi alla ma-teria istruzione che, per quanto riguardale norme generali, è affidata alla compe-tenza esclusiva dello Stato, mentre perquanto riguarda le restanti norme è asse-

gnata dall’articolo 117, terzo comma, allacompetenza concorrente tra Stato e re-gioni,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) all’articolo 1, siano riservate allacompetente legislazione regionale le pre-visioni afferenti alla realizzazione delleiniziative di promozione per la conoscenzadell’ecosistema boschivo e la definizionedelle modalità di realizzazione della messaa dimora in aree pubbliche di piantine dispecie autoctone;

2) all’articolo 5, siano soppresse leprevisioni sulla tipologia e le caratteristi-che dei documenti ivi richiamati, che de-vono essere definite con decreto del Mi-nistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, sentita la ConferenzaUnificata, ovvero sia prevista l’intesa conla Conferenza unificata in sede di ado-zione del predetto decreto.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 198 — Commissione bicamerale

COMMISSIONE PARLAMENTAREper l’attuazione del federalismo fiscale

S O M M A R I O

AUDIZIONI:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199

Comunicazioni del presidente sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199

Audizione del Comitato di rappresentanti delle autonomie territoriali di cui all’articolo 3,comma 4, della legge n. 42 del 2009, in ordine all’attuazione della legge 5 maggio 2009, n. 42(Svolgimento ai sensi dell’articolo 5 del Regolamento della Commissione e conclusione) . . . . . . 200

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 200

AUDIZIONI

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Enrico LA LOGGIA, indi delvicepresidente Paolo FRANCO. — Intervieneil sottosegretario di Stato alla Presidenzadel Consiglio dei ministri, Francesco Bel-sito.

La seduta comincia alle 14.35.

Variazione nella composizione della Commissione.

Enrico LA LOGGIA, presidente, comu-nica che il Presidente della Camera, indata 6 settembre 2011, ha chiamato a farparte della Commissione il deputato Mau-rizio Leo, appartenente al gruppo Popolodella Libertà, in sostituzione del deputatoAnna Maria Bernini Bovicelli, apparte-nente al medesimo gruppo, divenuta mem-bro del Governo.

Comunicazioni del presidente

sui lavori della Commissione.

Enrico LA LOGGIA, presidente, comu-nica che i Presidenti di Camera e Senato

hanno convenuto sulla decisione presanella seduta del 28 settembre 2011 dal-l’Ufficio di presidenza della Commissione,in seguito alle dimissioni della prof.ssaPaola Casavola, di avvalersi della collabo-razione, ai sensi dell’articolo 3 della leggen. 42 del 2009, prof. Alessandro Sterpa,professore aggregato di Istituzioni di Di-ritto pubblico, Diritto regionale e Dirittodell’ambiente presso la Facoltà di Scienzepolitiche dell’Università degli Studi diRoma La Sapienza.

L’Ufficio di presidenza ha altresì sta-bilito che tale collaborazione sarà a titologratuito, con esclusione, pertanto, di com-pensi o rimborsi a qualsiasi titolo.

Ritiene inoltre utile segnalare che ilGoverno ha approvato in esame prelimi-nare, nel Consiglio dei ministri del 24ottobre 2011, uno schema di decreto le-gislativo correttivo in materia di federali-smo municipale, nonché di armonizza-zione dei bilanci pubblici, che è in corsodi trasmissione alla Conferenza unificataper l’acquisizione dell’intesa prevista dallalegge n. 42 del 2009.

Segnala infine che è prossimo all’esamedella medesima Conferenza lo schema didecreto del Presidente del Consiglio diministri, previsto dall’articolo 36, comma

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 199 — Commissione bicamerale

2, del decreto legislativo n. 118 del 2011,recante la sperimentazione dell’armoniz-zazione dei sistemi contabili delle Regionie degli enti locali, che verrà poi inviato alleCamere per il parere sia della Commis-sione parlamentare per l’attuazione delfederalismo fiscale che delle Commissionicompetenti per i profili di carattere finan-ziario.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI), conriguardo al processo di attuazione dellalegge n. 42, sottolinea la necessità di uncoordinamento tra le misure annunciate inquesti giorni dal Governo e il contenutodei decreti legislativi finora emanati. Siriferisce in particolare al Piano Eurosudannunciato dal ministro Tremonti, il cuicontenuto andrebbe coordinato conquanto già previsto dal decreto legislativon. 88 del 2011, recante disposizioni inmateria di risorse aggiuntive ed interventispeciali.

Enrico LA LOGGIA, presidente, con-corda con quanto evidenziato dalla collegaLanzillotta sulle esigenze di un coordina-mento tra le future misure varate dalGoverno e l’impianto dei decreti attuativi.

Audizione del Comitato di rappresentanti delle au-

tonomie territoriali di cui all’articolo 3, comma 4,

della legge n. 42 del 2009, in ordine all’attuazione

della legge 5 maggio 2009, n. 42.

(Svolgimento ai sensi dell’articolo 5 delRegolamento della Commissione e conclu-sione).

Enrico LA LOGGIA, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori sarà assicurataanche mediante impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso.

Non essendovi obiezioni, così rimanestabilito.

Introduce quindi l’audizione.

Vito SANTARSIERO, sindaco del Co-mune di Potenza, Giuseppe CASTIGLIONE,presidente dell’Unione delle Province d’Ita-lia (UPI) e Vasco ERRANI, presidente dellaConferenza delle regioni e delle provinceautonome, svolgono una relazione sui temioggetto dell’audizione.

Intervengono per formulare quesiti eosservazioni i senatori Walter VITALI(PD), Paolo FRANCO (LNP) e Lucio Ales-sio D’UBALDO (PD) ed i deputati LindaLANZILLOTTA (Misto-ApI), Marco CAUSI(PD), Maurizio LEO (PdL) e RolandoNANNICINI (PD).

Giuseppe CASTIGLIONE, presidentedell’Unione delle Province d’Italia (UPI),Graziano DELRIO, presidente dell’Associa-zione nazionale comuni italiani (ANCI) eVasco ERRANI, presidente della Conferenzadelle regioni e delle province autonome,forniscono ulteriori precisazioni.

Paolo FRANCO, presidente, ringrazia ipartecipanti per l’esauriente relazionesvolta e dichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 16.05.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 200 — Commissione bicamerale

COMMISSIONE PARLAMENTARE

per l’indirizzo generale e la vigilanzadei servizi radiotelevisivi

S O M M A R I O

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA:

Seguito della discussione sul pluralismo nell’informazione e nei programmi di approfondi-mento, ed esame di eventuali risoluzioni (Seguito della discussione e rinvio – Seguitodell’esame di schemi di risoluzione: seguito dell’esame dello schema proposto dal relatoreButti e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201

ALLEGATO (Testo degli emendamenti esaminati in Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA:

Seguito della discussione sul pluralismo nell’informazione e nei programmi di approfondi-mento, ed esame di eventuali risoluzioni (Seguito della discussione e rinvio – Seguitodell’esame di schemi di risoluzione: seguito dell’esame dello schema proposto dal relatoreButti e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA NOTTURNA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203

Mercoledì 26 ottobre 2011. – Presi-denza del Presidente ZAVOLI. – Interven-gono per la RAI il vice direttore delleRelazioni Istituzionali, dottor StefanoLuppi, il dottor Pier Paolo Pioli e il dottorLuca Romano.

La seduta comincia alle 14.15.

(La Commissione approva il processoverbale della seduta precedente).

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensidell’articolo 13, comma 4, del Regola-mento della Commissione, la pubblicitàdella seduta sarà assicurata per mezzodella trasmissione con il sistema audiovi-sivo a circuito chiuso.

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Seguito della discussione sul pluralismo nell’infor-

mazione e nei programmi di approfondimento, ed

esame di eventuali risoluzioni.

(Seguito della discussione e rinvio – Se-guito dell’esame di schemi di risoluzione:seguito dell’esame dello schema propostodal relatore Butti e rinvio).

Riprende il dibattito, sospeso nella se-duta di ieri.

Il senatore MORRI (PD) rappresentapreliminarmente l’esigenza segnalata daparte del Gruppo PD del Senato di assi-curare la presenza dei senatori nelle Com-missioni permanenti convocate nel corsodel pomeriggio; considerando poi comesulle disposizioni 16 e 20 non sia stata

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 201 — Commissione bicamerale

ancora raggiunta un’intesa per un’even-tuale diversa formulazione, propone diprocedere all’esame della disposizione 17,precedentemente accantonata.

La deputata PERINA (FLpTP) con-corda.

Si passa quindi all’esame degli emen-damenti riferiti alla disposizione 17, che siconsiderano illustrati.

Il relatore BUTTI (PdL) si dichiaracontrario a tutti gli emendamenti, ad ec-cezione del 17.5, che però andrebbe con-siderato come testo aggiuntivo anzichésostitutivo.

Ritenendo non possibile escludere laresponsabilità aziendale per i prodotti of-ferti, il deputato BELTRANDI (PD) insistesui propri emendamenti 17.1 e 17.2.

La deputata PERINA (FLpTP) si associaalle proposte di soppressione, anche con-siderando il modo contraddittorio con cuiviene trattato il concetto di imparzialità.

Il deputato GENTILONI SILVERI (PD)illustra le ragioni dell’emendamento sop-pressivo 17.3, considerando come la ma-teria sia già ampiamente trattata da leggivigenti e come sia assolutamente inoppor-tuno eliminare le responsabilità aziendali.

Prendendo atto della condivisione deltesto da parte del relatore, il senatoreVITA (PD) trasforma l’emendamento 17.5in un emendamento tendente ad inserireuna disposizione aggiuntiva dopo la 17.Concorda invece con le proposte di sop-pressione.

Associandosi alle proposte soppressive,il senatore PARDI (IdV) sottolinea come ladisposizione 17 definirebbe una posizioneindividuale del conduttore contraria alconcetto di servizio pubblico.

Aggiungendo la propria firma agliemendamenti 17.3 e 17.7, il deputatoCARRA (UdCpTP) sottolinea come la

norma appaia difficilmente comprensibileed interpretabile.

Il deputato RAO (UdCpTP) aggiunge lafirma all’emendamento 17.5, come modi-ficato, osservando invece che la disposi-zione 17, peraltro molto poco chiara, met-terebbe in discussione la funzione di ser-vizio pubblico e comprometterebbe i pro-grammi di inchiesta.

In sede di votazione vengono respintigli emendamenti 17.3 e 17.7, identici traloro, nonché gli emendamenti 17.6, 17.4,17.1 e 17.2. Risulta invece approvato al-l’unanimità l’emendamento 17.0.1 (già17.5).

Il PRESIDENTE ricorda che la dispo-sizione 18 è stata già esaminata preceden-temente. Si passa quindi all’esame degliemendamenti riferiti alla disposizione 19,che si considerano illustrati.

Il relatore BUTTI (PdL) si dichiaracontrario a tutti gli emendamenti.

Il deputato BELTRANDI (PD) sostienele ragioni dell’emendamento 19.1.

Il senatore PROCACCI (PD) ritiene lanorma proposta lesiva presumibilmente diun diritto, peraltro in modo ingiustifica-bile.

Sull’ordine dei lavori.

Il senatore PARDI (IdV) segnala lanecessità di recarsi presso la 1a Commis-sione permanente del Senato pur avendointeresse ad intervenire nel dibattito incorso. Chiede pertanto l’interruzione deilavori, sollevando l’annoso problema del-l’impossibile ubiquità dei parlamentari.

Il PRESIDENTE ne prende atto.

Il senatore MORRI (PD) sottolinea diaver già segnalato in avvio di seduta ilproblema della sovrapposizione con i la-vori di altre Commissioni e chiede a nomedel Gruppo PD l’interruzione dei lavori.

Il PRESIDENTE fa presente che soloun’eventuale concomitanza con i lavori diAssemblea può giustificare la sconvoca-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 202 — Commissione bicamerale

zione, laddove analoghi problemi nonsiano segnalati anche dai Gruppi di mag-gioranza.

Il deputato DE ANGELIS (PdL) pro-pone di concludere l’esame degli emenda-menti riferiti alla disposizione 19.

Poiché non si fanno ulteriori osserva-zioni, così rimane stabilito.

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Seguito della discussione sul pluralismo nell’infor-

mazione e nei programmi di approfondimento, ed

esame di eventuali risoluzioni.

(Seguito della discussione e rinvio – Se-guito dell’esame di schemi di risoluzione:seguito dell’esame dello schema propostodal relatore Butti e rinvio).

Riprende il dibattito sul complessodegli emendamenti riferiti alla disposi-zione 19.

Evidenziando come la disposizione 17sia sta approvata in un testo di cui inalcune parti sfugge il senso lessicale, ildeputato RAO (UdCpTP) sottolinea comeanche la disposizione 19 susciti perples-sità, presentando una dizione parziale emettendo in discussione una posizioneobiettiva e terza dell’azienda RAI.

Il deputato CUPERLO (PD) si associaalle ragioni contrarie alla disposizione inesame.

Aggiungendo la propria firma agliemendamenti soppressivi, la deputata PE-RINA mette in evidenza come il tema delconflitto di interessi in RAI non sia certoaffrontato con la disposizione in esame,peraltro estremamente generica, soprat-tutto essendo essa limitata ai soli pro-grammi di approfondimento.

Secondo il deputato GENTILONI SIL-VERI (PD), il reale problema è rappresen-

tato dalla presenza in video dei soggetti inquestione, in termini di immagine e diconseguenti vantaggi; la questione peròriguarda più la fase precedente, dell’in-gresso in politica, che non la successiva.Voterà quindi a favore della soppressione.

In relazione alle osservazioni svolte, ilsenatore MORRI (PD) chiede al relatore divalutare un’eventuale riformulazione delladisposizione 19.

Concordando con tale suggerimento, ilPRESIDENTE invita a considerare le dif-ficoltà di definizione dell’approfondi-mento, peraltro poco delimitabile al soloambito politico.

Ritenendo il testo proposto poco chiarorispetto alle finalità che si prefigge, ildeputato CARRA (UdCpTP) sostiene laproposta di una riformulazione, soprat-tutto in relazione all’eccessiva ristrettezzadell’ambito considerato.

Non essendo state avanzate in realtàproposte di emendamenti modificativi, purin relazione alle varie considerazioni fatte,il relatore BUTTI (PdL) ribadisce il pro-prio parere contrario a tutti gli emenda-menti.

In sede di votazione risultano respintitutti gli emendamenti riferiti alla disposi-zione 19.

Il PRESIDENTE avverte che, in consi-derazione di quanto concordato nellascorsa seduta, restano accantonate le di-sposizioni 16 e 20.

La Commissione concorda.

Il seguito della discussione è quindirinviato ad altra seduta.

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA NOTTURNA

Il PRESIDENTE avverte che la sedutagià prevista per stasera alle ore 20 nonavrà più luogo.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 15.30.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 203 — Commissione bicamerale

ALLEGATO

Atto di indirizzo sul pluralismo nell’informazione e nei programmidi approfondimento – Relatore sen. Butti.

TESTO DEGLI EMENDAMENTI ESAMINATI IN COMMISSIONE

Disposizioni

Sopprimere la disposizione 17.

17.3. Gentiloni Silveri.

Sopprimere la disposizione 17.

17.7. Pardi, Formisano.

Sostituire la disposizione 17 con la se-guente:

« 17. “La RAI s’impegni a promuoverel’acquisizione di poteri e di responsabilitàda parte delle donne (empowerment) conazioni antidiscriminatorie mirate, per ilreale accesso delle donne alle posizionidirigenziali nel sistema radiotelevisivopubblico, al fine di favorire la presenzafemminile nelle posizioni apicali delle te-state giornalistiche televisive pubbliche, e,più in generale, del sistema radiotelevisivopubblico, in modo da incidere sulle scelteeditoriali e di palinsesto e quindi sull’im-magine complessiva delle donne offertadalla televisione pubblica.” ».

17.5. Vita, Morri.

Alla disposizione 17, sopprimere il primoperiodo.

Indi, aggiungere al secondo periodo, infine, le seguenti parole: « , salvo sempre ilrispetto del diritto di rettifica. ».

17.6. Pardi, Formisano.

Alla disposizione 17, sopprimere il primoperiodo.

17.4. Vita.

Alla disposizione 17, sopprimere le pa-role da: « ovvero sollevando » a: « condut-tore ».

17.1. Beltrandi.

Alla disposizione 17, all’ultimo periodo,sopprimere le parole: », che deve essereimparziale, ».

17.2. Beltrandi.

Dopo la disposizione 17, inserire laseguente:

« 17-bis. “La RAI s’impegni a promuo-vere l’acquisizione di poteri e di respon-sabilità da parte delle donne (empower-ment) con azioni antidiscriminatorie mi-rate, per il reale accesso delle donne alleposizioni dirigenziali nel sistema radiote-levisivo pubblico, al fine di favorire lapresenza femminile nelle posizioni apicalidelle testate giornalistiche televisive pub-bliche, e, più in generale, del sistemaradiotelevisivo pubblico, in modo da inci-dere sulle scelte editoriali e di palinsesto equindi sull’immagine complessiva delledonne offerta dalla televisione pubblica”. ».

17.0.1 (già 17.5). Vita, Morri.

Sopprimere la disposizione 19.

19.1. Beltrandi.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 204 — Commissione bicamerale

Sopprimere la disposizione 19.

19.2. Pardi, Formisano.

Dopo la disposizione 19, inserire laseguente:

« 19-bis. Al fine di garantire condizionidi parità di trattamento e di imparzialità,

il servizio pubblico radiotelevisivo è tenutoad evitare l’utilizzo improprio di collega-menti esterni effettuati col mezzo telefo-nico o similare da parte di soggetti politici,ovvero da parte di soggetti che ricopronocariche istituzionali di rilievo nazionale. ».

19.0.2. Pardi, Formisano.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 205 — Commissione bicamerale

COMMISSIONE PARLAMENTAREdi controllo sulle attivita degli enti gestori

di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

S O M M A R I O

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e 2009 e bilancio tecnico attuariale al 1o

gennaio 2008 dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) (Seguito dell’esame econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e 2009 e bilancio tecnico attuariale al 31dicembre 2007 dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani – Gestionesostitutiva dell’A.G.O. – (INPGI) (Rel. Santagata) (Esame e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . 209

ALLEGATO 1 (Relazione sui bilanci) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213

ALLEGATO 2 (Considerazioni conclusive approvate dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 216

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e 2009 e bilancio tecnico attuariale al 31dicembre 2007 dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani – Gestioneseparata – (INPGI) (Rel. Santagata) (Esame e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211

ALLEGATO 3 (Relazione sui bilanci) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218

ALLEGATO 4 (Considerazioni conclusive approvate dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Giorgio JANNONE.

La seduta comincia alle 8.40.

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e 2009

e bilancio tecnico attuariale al 1o gennaio 2008 del-

l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).

(Seguito dell’esame e conclusione).

La Commissione prosegue l’esame deibilanci in titolo.

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, prima di dare la parola al relatorein riferimento ad alcune delle considera-zioni svolte nella precedente seduta, inmerito agli avanzi di tesoreria precisa chela legge n. 843 del 1978, all’articolo 24,prevede che gli enti di previdenza pubblici

versino gli avanzi di cassa disponibili – alnetto degli impegni di spesa assunti – inun apposito conto presso la tesoreria delloStato. D’altro canto gli stessi enti pubblicigodono periodicamente di trasferimenti daparte dello Stato.

Il deputato Nedo Lorenzo POLI (UDC),relatore, integra la relazione svolta nelcorso della seduta del 19 ottobre scorsofornendo chiarimenti in merito alle spesedell’INPS, alla razionalizzazione dellaspesa relativa ai compensi dei componentidegli organi collegiali dell’Istituto, tra cui icomitati provinciali che, l’articolo 20,comma 11, del decreto-legge n. 112 del2008 ha escluso dalla platea dei soggetti aiquali spettano emolumenti per l’eserciziodelle funzioni inerenti alle rispettive cari-che. Da tale disposizione sono derivatirisparmi di spesa pari a 2 milioni di euro

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 206 — Commissione bicamerale

nel 2009 e a 3 milioni rispettivamente nel2010 e nel 2011.

In merito alla riduzione dei compo-nenti dei consigli di indirizzo e vigilanza(CIV) e degli altri organi collegiali, fapresente che l’articolo 7, commi 9 e 10, deldecreto-legge n. 78 del 2010, prevede, perquanto attiene la composizione dei CIV,dei comitati amministratori delle gestioni,fondi e casse, nonché dei comitati regio-nali e provinciali, una riduzione del nu-mero dei componenti non inferiore al 30per cento a partire dalla loro ricostitu-zione.

Infine, per quanto attiene alla compo-sizione del patrimonio mobiliare, una pre-cisa composizione dello stesso sarà fornitain sede di audizione da parte del direttoregenerale dell’Istituto. Rileva comunque chesi tratta di investimenti in titoli di Stato.

Illustra poi la proposta di considera-zioni conclusive, come riformulata sullabase delle considerazioni svolte dai colle-ghi nel corso della precedente seduta:

« La Commissione parlamentare di con-trollo sulle attività degli enti gestori diforme obbligatorie di previdenza e assi-stenza sociale, esaminati i bilanci consun-tivi 2007-2008 e i bilanci preventivi 2008-2009 ed il bilancio tecnico attuariale al31.12.2008 relativi all’Istituto nazionaleper la previdenza sociale (INPS);

premesso che:

a) l’Istituto è stato commissariatodal settembre 2008 al maggio 2010;

b) nel bilancio consuntivo 2008 siregistra un risultato economico di eserci-zio pari a 6.858 mln/euro, in diminuzione(-0,9 per cento) rispetto al dato riportatonel bilancio consuntivo 2007, pari a 6918mln/euro;

c) il patrimonio netto dell’ente nel2008 è pari a 39.316 mln/euro e risulta inaumento del 21,13 per cento rispetto al2007, in cui era pari a 32.458 mln/euro;

d) il risultato complessivo della ge-stione finanziaria di competenza, pari a13.494 mln/euro, nel 2008, risulta in au-

mento del 45,4 per cento rispetto all’annoprecedente in cui si attesta su 9282 mln/euro;

e) il risultato economico, se scom-posto nei risultati delle singole gestionievidenzia come lo stesso sia legato essen-zialmente a due gestioni: la “ Gestioneprestazioni temporanee ai lavoratori di-pendenti ” e la “ Gestione dei lavoratoriparasubordinati ”, che con i loro avanzi,rispettivamente pari a 5.723 mln/euro e8.251 mln/euro, sono riusciti a coprire idisavanzi strutturali delle altre Gestioni;

f) con riferimento alla gestione ca-ratteristica, le entrate contributive del-l’INPS nel 2008 ammontano a 147.666mln/euro, in aumento del 7,8 per centorispetto al dato 2007, anno in cui siattestano su 136.967 mln/euro;

g) le suddette entrate sono costi-tuite per il 97,4 per cento dai « Contributidi pertinenza delle gestioni previdenziali eassistenziali » dell’INPS e per la restanteparte da “ Contributi di pertinenza delloStato ”;

h) la crescita delle entrate contri-butive di 10.699 mln/euro nel 2008 derivaprincipalmente dall’aumento dell’occupa-zione, dal contrasto all’evasione ed elu-sione contributiva, dall’incremento dell’ali-quota contributiva della Gestione separataparasubordinati e da maggiori trasferi-menti dal bilancio dello Stato;

i) il numero degli iscritti nel 2008è pari a 19.295.014, in lieve aumento (+0,8per cento) rispetto al 2007, in cui siattestava su 19.144.515;

j) le spese per prestazioni istituzio-nali dell’INPS, nel 2008, ammontano a198.003 mln/euro, in crescita (+4,5 percento) rispetto al 2007, in cui ammonta-vano a 189.407 mln/euro; nello specifico,tale voce è costituita per l’84,9 per centoda “ Spese per pensioni ” e per la parterimanente da “ Spese per prestazioni tem-poranee ”;

k) il numero totale delle pensionierogate dall’Istituto risulta pari a

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 207 — Commissione bicamerale

18.608.679 nel 2008, in lieve aumento (+0,6per cento) rispetto al 2007 in cui eranopari a 18.500.686;

l) per quanto attiene all’efficienzadell’Istituto, si rileva che i tempi medi diliquidazione delle prestazioni nel 2008sono stati: per le pensioni di IVS, 30 giorninel 73,32 per cento dei casi; di 60 giorniper le pensioni di invalidità nel 55,8 percento dei casi, mentre entro 120 giornirisultano liquidati il 94,15 per cento deitrattamenti IVS e l’83,49 per cento dellepensioni di invalidità;

m) per quanto attiene il bilancioconsuntivo 2008, il valore degli immobili diproprietà dell’INPS ammonta a 308 mln/euro (senza sostanziali variazioni rispettoall’anno precedente), ed è costituito per il56,1 per cento da “ immobili da reddito ”e per il 43,9 per cento da “ beni strumen-tali ”;

n) la gestione del patrimonio im-mobiliare da reddito nel 2008 ha compor-tato entrate per 16,5 mln/euro (+9,26 percento rispetto al 2007), a fronte delle qualisi registrano spese di gestione per 17,1mln/euro (+3,57 per cento rispetto al2007), determinando un risultato negativonetto di 645 mila euro;

o) al riguardo si segnala che l’or-dinaria gestione del patrimonio immobi-liare continua ad essere curata dalla So-cietà IGEI Spa in liquidazione dal 31dicembre 2006;

p) si rileva che l’Ente ha un trendpositivo per quanto riguarda la propriadisponibilità liquida, in aumento tra il2008 e il 2007 del 23,86 per cento;

q) per quanto riguarda il patrimo-nio mobiliare, i titoli emessi o garantitidallo Stato (2.401.059,48 euro) risultanoinvariati negli anni presi in considera-zione;

r) in ordine ai costi di gestionedell’Ente, nel 2008, si registrano spese difunzionamento pari a 3.504 mln/euro, inaumento del 4,2 per cento rispetto al 2007,in cui erano pari a 3361 mln/euro;

s) in dettaglio, tali spese sono com-poste da: “ oneri per il personale in attivitàdi servizio ” per il 48,2 per cento; “ speseper l’acquisto di beni di consumo e diservizi ” per il 34,25 per cento, “ oneri peril personale di quiescenza ” per l’8,1 percento e « altre spese di funzionamento »,comprensive delle spese per gli organidell’Ente per la restante parte;

t) dal bilancio tecnico-attuariale ri-ferito al periodo 2008-2017 si evince che ilbilancio dell’Ente fornisce buone garanziedi tenuta fino al periodo preso in esame,grazie al patrimonio netto positivo di circa42 miliardi di euro;

u) si rilevano, però, squilibri nellevarie gestioni, con disavanzi gestionalinelle contabilità separate nell’ambito delFPLD e la situazione di confermato squi-librio delle tre Gestioni speciali dei lavo-ratori autonomi (coltivatori diretti, mez-zadri e coloni; commercianti e artigiani);

v) la gestione “ prestazioni tempo-ranee ” continua a sostenere, lungo tutto ilperiodo preso in esame, i saldi negatividelle suddette gestioni deficitarie, cosìcome pure la recente “ Gestione separata ”,ex articolo 2, comma 26, della legge n. 335del 1995;

z) la crisi economica ha determi-nato l’impiego delle risorse della “ Ge-stione prestazioni temporanee ” non con-sentendo più il formarsi dei consuetiavanzi di esercizio della Gestione stessa,

esprime

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEFAVOREVOLI

con le seguenti condizioni:

si ritiene necessario porre in esseretutte le misure idonee a mantenere l’equi-librio gestionale dei vari comparti ammi-nistrati;

si pongano in essere le misure dirisanamento delle tre Gestioni speciali deilavoratori autonomi di cui alla lettera u),strutturalmente deficitarie;

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 208 — Commissione bicamerale

e con le seguenti osservazioni:

si valutino con attenzione, nell’am-bito del Fondo pensioni lavoratori dipen-denti, i disavanzi delle separate contabilitàdegli ex Fondi Trasporti, Elettrici e Tele-fonici destinati a peggiorare ulteriormente,considerato che, ad una progressiva ridu-zione del numero degli iscritti, si contrap-pone un aumento del numero delle pen-sioni;

si valuti l’opportunità di ridurre icosti di gestione ».

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, pone quindi in votazione la propostadi considerazioni come riformulata dalrelatore.

La Commissione approva la proposta diconsiderazioni conclusive favorevoli concondizioni e osservazioni.

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, ricorda che le considerazioni con-clusive, testé deliberate dalla Commis-sione, confluiranno nella relazione an-nuale al Parlamento.

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e

2009 e bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre

2007 dell’Istituto nazionale di previdenza dei gior-

nalisti italiani – Gestione sostitutiva dell’A.G.O. –

(INPGI) (Rel. Santagata).

(Esame e conclusione).

La Commissione inizia l’esame dei bi-lanci in titolo.

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, avverte che il testo integrale dellarelazione sui bilanci in titolo è pubblicatoin allegato al resoconto sommario dellaseduta odierna (vedi allegato 1).

Il deputato Giulio SANTAGATA (PD),relatore, svolge la relazione sui bilancirelativi all’INPGI, proponendo al terminele seguenti considerazioni conclusive favo-

revoli con una condizione e una osserva-zione:

« La Commissione parlamentare di con-trollo sulle attività degli enti gestori diforme obbligatorie di previdenza e assi-stenza sociale, esaminati i bilanci consun-tivi 2007-2008, i bilanci preventivi 2008-2009 e il bilancio tecnico attuariale al 31dicembre 2007 relativi all’Istituto nazio-nale di previdenza dei giornalisti (INPGI-Gestione cd. principale);

premesso che:

a) le risultanze finali, economiche epatrimoniali della cd. Gestione principalenel 2008 sono di segno positivo, ma regi-strano una flessione rispetto ai dati del2007;

b) nel 2008 l’avanzo economico siattesta su euro 62.719.962, con una dimi-nuzione del 42,9 per cento rispetto al2007, mentre il patrimonio netto (riservaIVS, riserva generale, avanzo di gestione)registra un incremento sull’esercizio pre-cedente del 4,1 per cento;

c) la gestione patrimoniale ha re-gistrato nel 2008 un forte decremento delsaldo – che resta sempre positivo – paria -55,8 per cento (decremento di euro31.600.000) rispetto al 2007;

d) in merito alla gestione previden-ziale e assistenziale, si evidenzia l’aumentodel relativo saldo tra il 2007 e il 2008 inmisura pari al 6,8 per cento, cui corri-sponde un tasso di incremento delle en-trate contributive del 5,7 per cento e dellespese previdenziali del 5,3 per cento ri-spetto al 2007;

e) nel 2008 gli iscritti attivi hannoraggiunto il numero di 19.809 (+ 544 unitàrispetto al 2007), mentre il rapporto traiscritti attivi e pensioni (passate comples-sivamente dalle 6.002 del 2007 alle 6.230dell’esercizio successivo) è risultato pari a3,18 (3,2 nel 2007);

f) per quanto riguarda il patrimo-nio dell’Istituto, si evidenzia come il 52,9per cento circa sia costituito da beniimmobili, di cui il 49.05 per cento è

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 209 — Commissione bicamerale

rappresentato da fabbricati d’investimentoe la restante parte da immobili strumen-tali;

g) la quota del patrimonio immo-biliare è in aumento nel 2008 dell’1,29 percento rispetto all’anno precedente per ef-fetto dell’acquisto di un nuovo immobile aRoma ed il rendimento netto appare po-sitivo ed in lieve crescita, essendo pari al2,83 per cento, rispetto al 2,71 per centoregistrato nel 2007;

h) dall’indagine conoscitiva svoltadalla Commissione sulla situazione econo-mico-finanziaria delle Casse anche in re-lazione alla crisi dei mercati internazio-nali, è emerso come l’INPGI sia una dellepoche Casse a non aver effettuato investi-menti né in titoli Lehman né strutturati,pur avendo subito perdite derivanti dal-l’andamento negativo dei mercati;

i) gli investimenti mobiliari, pariper il 2008 a euro 641.034.875, rappre-sentano il 47,46 per cento del patrimoniocomplessivo e sono composti, per la granparte, da titoli gestiti presso terzi rappre-sentati da fondi immobiliari e obbliga-zioni, fondi comuni d’investimento e hedgefund.

j) il rendimento netto derivantedagli investimenti mobiliari nel 2008 mo-stra un andamento negativo, pari a -8,49per cento, a fronte di quello positivo del2007, pari al 6,47 per cento;

k) per quanto riguarda i costi digestione, si evidenzia come nel 2008 siregistri un incremento del 9,18 per centorispetto al 2007, con stime di crescita peril 2009 del 6,45 per cento;

l) le spese per gli organi di gestionedell’ente nel 2008 sono aumentate del 45,6per cento rispetto al 2007, pur essendostimate in diminuzione per il 2009 dell’8per cento;

m) i tempi medi di liquidazione pertutte le prestazioni si attestano sui 30giorni, rivelando un grado di efficienzapiuttosto buono;

n) dall’analisi di lungo periodo, checopre fino al 2057, si evidenzia come ledinamiche finanziarie ed economiche pa-trimoniali conducano ad una forte ero-sione del patrimonio dell’Istituto a decor-rere dal 2025-2026;

o) a partire dal 2020, il saldoprevidenziale diventa negativo fino al 2043per poi tornare positivo e crescente dal2044,

esprime

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEFAVOREVOLI

con la seguente condizione:

si invita l’Istituto a porre in esseretutte le misure atte a garantire l’equilibriodi gestione di lungo periodo;

e con la seguente osservazione:

valuti l’Istituto l’opportunità di dimi-nuire i costi di gestione ».

La deputata Carmen MOTTA (PD),chiede chiarimenti in merito alla lettera c)che rileva il forte decremento del saldoregistratosi nel 2008, nonostante l’INPGInon abbia effettuato investimenti in titoliLehman o strutturati.

Il deputato Giulio SANTAGATA (PD),relatore, fa presente che l’Istituto ha co-munque subito perdite patrimoniali deri-vanti dalla crisi dei mercati finanziari,infatti nel 2008 il rendimento degli inve-stimenti mobiliari è stato negativo (-8,49per cento). Auspica, infine che, alla lucedelle recenti riforme in materia di aliquotecontributive e di età pensionabile, la ge-stione patrimoniale dell’Istituto regga, purrilevando che gli effetti delle citate riformesi avvertiranno realisticamente a decorredal 2044. Considera invece eccessivo l’au-mento dei costi di gestione, pur rilevandoche nel corso dell’esercizio 2008 si èproceduto alle elezioni degli organi statu-tari.

La deputata Carmen MOTTA (PD),chiede al relatore di trasfondere il conte-nuto dell’osservazione relativa ai costi digestione in una specifica condizione.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 210 — Commissione bicamerale

Il deputato Giulio SANTAGATA (PD),relatore, accoglie il suggerimento della col-lega, e riformula conseguentemente la pro-posta di parere (vedi allegato 2).

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, pone quindi in votazione la propostadi considerazioni conclusive.

La Commissione approva la proposta diconsiderazioni conclusive favorevoli concondizioni.

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, ricorda che le considerazioni con-clusive, testé deliberate dalla Commis-sione, confluiranno nella relazione an-nuale al Parlamento.

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e

2009 e bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre

2007 dell’Istituto nazionale di previdenza dei gior-

nalisti italiani – Gestione separata – (INPGI) (Rel.

Santagata).

(Esame e conclusione).

La Commissione inizia l’esame dei bi-lanci in titolo.

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, avverte che il testo integrale dellarelazione sui bilanci in titolo è pubblicatoin allegato al resoconto sommario dellaseduta odierna (vedi allegato 3).

Il deputato Giulio SANTAGATA (PD),relatore, svolge la relazione sui bilancirelativi alla gestione separata, rilevandol’opportunità di riflettere sul manteni-mento di tale gestione, considerato che lepensioni corrisposte dalla stessa sono diimporto minimo e che la stessa ha deicosti complessivi non indifferenti. Proponequindi le seguenti considerazioni conclu-sive favorevoli:

« La Commissione parlamentare di con-trollo sulle attività degli enti gestori diforme obbligatorie di previdenza e assi-stenza sociale, esaminati i bilanci consun-tivi 2007-2008, i bilanci preventivi 2008-

2009 e il bilancio tecnico attuariale al 31dicembre 2007 relativi all’Istituto nazio-nale di previdenza dei giornalisti (INPGI)– Gestione separata;

premesso che:

a) la Gestione separata INPGI pre-senta tutte le caratteristiche di una ge-stione giovane, caratterizzata da consi-stenti flussi di entrata e scarse erogazionipensionistiche;

b) nell’anno 2008, si registra unnumero complessivo di iscritti pari a21.401, di cui 8.872 femmine, con unaumento del saldo contributivo rispettoall’anno precedente;

c) la gestione separata chiude il2008 con un avanzo di esercizio pari aeuro 4.861.116, in aumento del 55 percento rispetto all’anno precedente;

d) per quanto attiene la gestionepatrimoniale, si evidenzia come sia statapesantemente condizionata dallo sfavore-vole andamento dei mercati internazionali;

e) la gestione patrimoniale com-plessiva chiude il 2008 in negativo pereuro 2.875.327, ovvero -143,55 per centorispetto al 2007 (euro 6.601.959);

f) nel 2008, il portafoglio titoli, aivalori di bilancio, risulta composto per il60 per cento da obbligazioni e titoli diStato, per il 18,3 per cento da azioni, peril 13,4 per cento da fondi comuni, per l’1,8per cento da obbligazioni immobilizzate eper il 6,4 per cento da fondi hedge;

g) il risultato economico della ge-stione del portafoglio ha subito nel 2008 –in concomitanza con la crisi internazio-nale dei mercati finanziari – una perditadi euro 12.088.524;

h) per quanto riguarda i costi digestione, nel 2008, si segnala una costantecrescita rispetto al 2007 sia per la spesaper il personale in servizio (+3,2 percento), sia per gli organi dell’ente (+16,32per cento);

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 211 — Commissione bicamerale

i) per quanto riguarda le pensioni,i tempi medi di liquidazione delle presta-zioni si attestano mediamente sui 30 giorniper tutti i trattamenti erogati;

j) al 31 dicembre 2008, il patrimo-nio netto raggiunge euro 196.588.001, dicui euro 191.726.885 iscritti a riserva le-gale;

k) dall’analisi del bilancio tecnico,riferito al periodo 2007-2057, si evidenziauna situazione di equilibrio gestionale,anche in una fase di maturazione piùavanzata della gestione, caratterizzata daun progressivo aumento del patrimoniosenza che si manifestino problemi in ter-mini di tenuta prospettica e di solvibilità,

esprime

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEFAVOREVOLI ».

La deputata Carmen MOTTA (PD), vor-rebbe comprendere meglio le motivazionialla base della perdita di circa 12 milionidi euro registrata nella gestione del por-tafoglio mobiliare.

Il deputato Giulio SANTAGATA (PD),relatore, fa presente alla deputata CarmenMotta che tale risultato deriva oltre chedal saldo negativo tra proventi e perdite danegoziazione, anche dall’iscrizione di oneristraordinari per la svalutazione contabiledel portafoglio circolante pari a circa 9milioni di euro. Infine, riformula la pro-posta di considerazioni conclusive intro-ducendo nella premessa un’ulteriore let-tera concernente l’opportunità di far con-fluire in un’unica gestione i contributiversati (vedi allegato 4).

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, pone quindi in votazione la propostadi considerazioni conclusive favorevoli,come riformulata.

La Commissione approva la proposta diconsiderazioni conclusive favorevoli.

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, ricorda che le considerazioni con-clusive, testé deliberate dalla Commis-sione, confluiranno nella relazione an-nuale al Parlamento.

La seduta termina alle 9.15.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 212 — Commissione bicamerale

ALLEGATO 1

Relazione sui bilanci consuntivi 2007-2008, preventivi 2008-2009 ebilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2007 relativi all’IstitutoNazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) – Gestione

sostitutiva dell’A.G.O. cd. principale.

RELAZIONE SUI BILANCI

L’Istituto Nazionale di Previdenza deiGiornalisti Italiani (INPGI) nasce comeente morale nel 1926. Con l’emanazionedella legge 20 dicembre 1951, n. 1564,l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Gior-nalisti Italiani « Giovanni Amendola » ac-quista natura giuridica di ente di dirittopubblico con personalità giuridica ed au-tonomia gestionale. Attualmente l’INPGI è,ai sensi del decreto legislativo n. 509 del1994, soggetto di diritto privato (nellespecie della fondazione), dotato di auto-nomia gestionale, organizzativa e conta-bile, nel quadro giuridico e del regime deicontrolli fissato dal medesimo decreto inragione della natura, che rimane pubblica,dell’attività istituzionale di previdenza eassistenza che esso svolge.

L’attività istituzionale dell’ente è arti-colata, a partire dal 1o gennaio 1996, indue diverse forme di previdenza.

La prima, detta « gestione principale » o« sostitutiva », ha per finalità la tutelaprevidenziale e assistenziale obbligatorianei riguardi dei giornalisti professionisti edei praticanti giornalisti, successivamenteestesa alla categoria dei pubblicisti, titolaridi rapporto di lavoro subordinato, a tempodeterminato o indeterminato, ed iscrittinell’Albo e nel Registro tenuto dall’Ordine.

La seconda, detta « gestione separata »,prevede che siano obbligatoriamenteiscritti all’INPGI coloro che svolgonopresso la pubblica amministrazione opresso datori di lavoro privati, attività dinatura giornalistica a tempo determinato oindeterminato.

In favore di tali categorie di assicurati,l’ordinamento dell’Istituto contempla leseguenti prestazioni (obbligatorie e facol-tative):

trattamenti pensionistici;

liquidazioni in capitale;

liquidazioni TFR;

trattamenti temporanei di carattereassistenziale;

prestazioni di natura creditizia;

prestazioni per finalità sociali.

La riforma pensionistica deliberata dal-l’INPGI sin dal giugno del 2005 prevedenuovi criteri di calcolo della pensione e ilgraduale aumento dell’età anagrafica ne-cessaria per accedere alla pensione mede-sima.

Con il primo intervento è previsto che,dalla data di entrata in vigore della ri-forma, le quote di pensione riferite aiperiodi di lavoro successivi al 1o gennaio2006, siano calcolate in base alla contri-buzione maturata in tutta la vita lavora-tiva, fatti salvi, in sede di prima applica-zione, i diritti acquisiti. Quanto all’anzia-nità anagrafica, per accedere alla pen-sione, essa, come si è detto, è stataprogressivamente aumentata in armoniacon i principi della riforma generale dellepensioni dell’agosto 2004, pur con l’eser-cizio dei margini di autonomia che la leggericonosce alla casse privatizzate (dal 2008,ad esempio, fatti sempre salvi i dirittiacquisiti, l’iscritto all’INPGI con almeno 35

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 213 — Commissione bicamerale

anni di contribuzione potrà accedere allapensione di anzianità al compimento dei59 anni di età).

In merito all’altra forma di previdenzaobbligatoria gestita dall’INPGI, va ram-mentato che essa trova origine nella nor-mativa recata dal decreto legislativo 10febbraio 1996, n. 103, in attuazione dellaquale sono stati inclusi tra gli assicurati, adecorrere dal 1o gennaio 1996, i giornalistiprofessionisti, i pubblicisti ed i praticantiche esercitano attività autonoma di liberaprofessione o che svolgano attività lavora-tiva di natura giornalistica anche nellaforma della collaborazione coordinata econtinuativa, ed è stata istituita la relativagestione previdenziale separata che prov-vede a liquidare ai propri iscritti, con ilmetodo di calcolo contributivo, la pensionedi invalidità, di vecchiaia ed ai superstiti.La gestione provvede altresì all’erogazionedel trattamento di maternità.

Così come per la gestione sostitutiva, il2009 è stato anche per la gestione sepa-rata, portatore di novità di rilievo sotto ilprofilo contributivo e previdenziale.

Nel mese di marzo 2009 è stato ap-provato dai ministeri vigilanti il nuovoregolamento di attuazione delle attività diprevidenza, che prevede per le prestazionidi lavoro coordinate e continuative il pro-gressivo incremento dell’aliquota contribu-tiva versata dai committenti per 2/3 acarico di quest’ultimi e per 1/3 a carico delgiornalista co.co.co. Il diritto alla pensionedi vecchiaia è previsto, poi, che si maturia 65 anni per gli uomini e a 60 anni perle donne, per i giornalisti non iscritti adaltre forme di previdenza, in presenza dialmeno 5 anni di contribuzione.

Relativamente alla Gestione principale,con riferimento ai dati desumibili daibilanci consuntivi, il patrimonio nettopassa da 1.503.328.347 euro del 2007 a1.564.885.266 euro nel 2008, con una va-riazione percentuale del 4,1 per cento,mentre l’avanzo d’esercizio nei due anniconsiderati risulta pari a 109.931.026 euronel 2007 e 62.719.962 euro nel 2008,facendo quindi registrare nel biennio con-siderato un decremento che, in terminipercentuali, corrisponde a -42,9 per cento.

Il valore totale del portafoglio mobi-liare al 31 dicembre 2007 ammonta a circa597,144 milioni di euro, mentre a fineesercizio 2008 il valore è pari a641.034.875 milioni di euro (+7,35 percento), costituendo il 47,46 per cento delpatrimonio complessivo. Gli investimentisono costituiti, per la gran parte, da titoligestiti presso terzi, consistenti prevalente-mente in quote di fondi comuni di inve-stimento, comprese quote di fondi hedge efondi immobiliari. Il rendimento nettoconseguito è 6,47 per cento nel 2007 e-8,49 per cento nel 2008, scontando perquesto ultimo anno l’andamento partico-larmente sfavorevole dei mercati azionari.Nella relazione al Bilancio consuntivo2008 viene segnalato che non ci sono stateperdite durevoli di valore in quanto l’Isti-tuto non si è ritrovato nel suo portafogliotitoli azionari od obbligazionari di societàfallite, e che alla luce del cattivo anda-mento dei mercati sono state appostate inbilancio svalutazioni contabili non realiz-zate per 37,5 milioni di euro. Viene altresìevidenziata l’intenzione di procedere adun processo di investimento su strumentialternativi e che siano decorrelati in ter-mini di investimento con le classi di in-vestimento azionario ed obbligazionario, alfine di pervenire ad una maggiore diver-sificazione.

Il valore del patrimonio immobiliare èpari a circa 700,650 milioni di euro nel2007 e 709,670 nel 2008 con un incre-mento dell’1,29 per cento per effetto del-l’acquisto di un immobile sito in Roma(via Parigi); il rendimento netto conseguitoè sostanzialmente stabile negli anni con-siderati, risultando pari a 2,71 per centonel 2007 e 2,83 per cento nel 2008.

Per ciò che concerne la gestione pre-videnziale, il numero totale degli iscrittiattivi all’Ente risulta pari a 19.265 nel2007 e 19.809 nel 2008 (+2,82 per cento),e l’età media è pari a circa 45 anni per imaschi e 40 anni per le femmine. Ilnumero dei trattamenti pensionistici ero-gati è 6.002 nel 2007 e 6.230 nel 2008 edil relativo rapporto tra iscritti attivi epensioni è pari a 3,2 nel 2007 e 3,18nell’anno successivo.

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Il costo totale della gestione previden-ziale ed assistenziale al 31 dicembre 2008ammonta a 338.856.788 euro, con un in-cremento del 5,3 per cento rispetto ai321.710.608 del 2007. Al 31 dicembre 2008il totale delle entrate contributive am-monta a 436.065.368 euro con un incre-mento del 5,7 per cento rispetto ai412.679.472 del 2007. In conseguenza dellecifre di cui sopra, la gestione previdenzialechiude con un risultato positivo di97.208.580 euro, con un incremento del6,8 per cento rispetto al 2007.

Nel 2008 i tempi medi di liquidazionedelle prestazioni non presentano varia-zioni rispetto al 2007 e si attestano sui 30giorni per tutte le prestazioni, tempi tra ipiù brevi osservati e che si possono con-siderare quasi fisiologici.

Le spese di funzionamento dell’Ente –comprensive delle spese per il personale,per gli organi dell’Ente e quelle per l’ac-quisto di beni di consumo e di servizi –ammontano nel 2008 a euro 21.615.358,con un incremento pari a 9,18 per centorispetto al 2007, in cui i costi ammonta-vano a 19.797.839. Il 63,20 per cento deicosti è costituito dalle spese per il perso-nale in servizio, pari a 191 unità. Si rilevainoltre che gli oneri per il funzionamentodegli organi collegiali sono in forte crescitarispetto al 2007, essendo passati da1.252.138 a 1.822.843 euro, per effetto delsostenimento, nel corso dell’esercizio, deglioneri per le elezioni degli organi statutari,mentre le spese per l’acquisto di beni eservizi subiscono un decremento passandoda 2.682.075 euro nel 2007 a 2.467.239 nel2008 a seguito soprattutto delle minorispese postali e telematiche e del conteni-mento delle spese per consulenze tecniche.

Per quanto riguarda l’equilibrio dellagestione nel lungo periodo, le stime delbilancio tecnico riferito al 31 dicembre2007 – redatto sulla base del doppiocriterio di valutazione del patrimonio alcosto storico e al valore di mercato e per

un arco temporale di cinquanta anni –prefigurano, nello scenario normativo eregolamentare vigente alla data conside-rata, una situazione di incostante equili-brio. In particolare l’adozione del criterioal costo storico evidenzia che a partire dal2020 il saldo previdenziale, inteso comedifferenza tra contributi e prestazioni, as-sume valore negativo per poi tornare po-sitivo e crescente a partire dal 2044, ilsaldo totale diviene negativo nel 2024 etorna positivo nel 2043, e conseguente-mente dal 2025 il patrimonio assume an-damento decrescente per poi tornare adincrementarsi a partire dal 2044, raggiun-gendo nel 2057 una valore di8.211.675.537 euro, con un indice di ga-ranzia – costituito dal rapporto tra ilpatrimonio e la riserva legale – tuttaviainferiore all’unità (0,89).

Con l’adozione del criterio al valore dimercato il saldo previdenziale diviene ne-gativo nel 2020 e torna positivo nel 2044,il saldo totale diviene negativo nel 2025 etorna positivo nel 2041, mentre il patri-monio assume andamento decrescente dal2026 al 2042, raggiungendo il valore di11.151.514.096 euro nel 2057 e con unindice di garanzia superiore all’unità apartire dal 2054 (1,20 nel 2057).

Come riportato nella relazione al bi-lancio tecnico-attuariale dell’Ente, le ra-gioni del progressivo miglioramento dellasituazione finanziaria dal 2042 in avantiscaturiscono dalla circostanza che i gior-nalisti entrati nell’INPGI dal 1998 inavanti sono contraddistinti da un favore-vole rapporto tra contributi versati e pre-stazioni, in quanto l’aliquota di equilibriodel loro trattamento è inferiore all’ali-quota di contribuzione che effettivamenteversano. Pertanto via via che le nuovegenerazioni entrano nel fondo apportanonuovi contributi che in parte sanano an-che le dinamiche non altrettanto virtuoseereditate dalle generazioni precedenti.

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ALLEGATO 2

Bilanci consuntivi 2007-2008, bilanci preventivi 2008-2009, bilanciotecnico attuariale al 31 dicembre 2007 relativi all’Istituto nazionale diprevidenza dei giornalisti (INPGI) – Gestione sostitutiva dell’A.G.O.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEAPPROVATE DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare di con-trollo sulle attività degli enti gestori diforme obbligatorie di previdenza e assi-stenza sociale, esaminati i bilanci consun-tivi 2007-2008, i bilanci preventivi 2008-2009 e il bilancio tecnico attuariale al 31dicembre 2007 relativi all’Istituto nazio-nale di previdenza dei giornalisti (INPGI-Gestione cd. principale);

premesso che:

a) le risultanze finali, economiche epatrimoniali della cd. Gestione principalenel 2008 sono di segno positivo, ma regi-strano una flessione rispetto ai dati del2007;

b) nel 2008 l’avanzo economico siattesta su euro 62.719.962, con una dimi-nuzione del 42,9 per cento rispetto al2007, mentre il patrimonio netto (riservaIVS, riserva generale, avanzo di gestione)registra un incremento sull’esercizio pre-cedente del 4,1 per cento;

c) la gestione patrimoniale ha re-gistrato nel 2008 un forte decremento delsaldo – che resta sempre positivo – paria -55,8 per cento (decremento di euro31.600.000) rispetto al 2007;

d) in merito alla gestione previden-ziale e assistenziale, si evidenzia l’aumentodel relativo saldo tra il 2007 e il 2008 inmisura pari al 6,8 per cento, cui corri-sponde un tasso di incremento delle en-trate contributive del 5,7 per cento e dellespese previdenziali del 5,3 per cento ri-spetto al 2007;

e) nel 2008 gli iscritti attivi hannoraggiunto il numero di 19.809 (+ 544 unitàrispetto al 2007), mentre il rapporto traiscritti attivi e pensioni (passate comples-sivamente dalle 6.002 del 2007 alle 6.230dell’esercizio successivo) è risultato pari a3,18 (3,2 nel 2007);

f) per quanto riguarda il patrimo-nio dell’Istituto, si evidenzia come il 52,9per cento circa sia costituito da beniimmobili, di cui il 49.05 per cento èrappresentato da fabbricati d’investimentoe la restante parte da immobili strumen-tali;

g) la quota del patrimonio immo-biliare è in aumento nel 2008 dell’1,29 percento rispetto all’anno precedente per ef-fetto dell’acquisto di un nuovo immobile aRoma ed il rendimento netto appare po-sitivo ed in lieve crescita, essendo pari al2,83 per cento, rispetto al 2,71 per centoregistrato nel 2007;

h) dall’indagine conoscitiva svoltadalla Commissione sulla situazione econo-mico-finanziaria delle Casse anche in re-lazione alla crisi dei mercati internazio-nali, è emerso come l’INPGI sia una dellepoche Casse a non aver effettuato investi-menti né in titoli Lehman né strutturati,pur avendo subito perdite derivanti dal-l’andamento negativo dei mercati;

i) gli investimenti mobiliari, pariper il 2008 a euro 641.034.875, rappre-sentano il 47,46 per cento del patrimoniocomplessivo e sono composti, per la granparte, da titoli gestiti presso terzi rappre-

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sentati da fondi immobiliari e obbliga-zioni, fondi comuni d’investimento e hedgefund.

j) il rendimento netto derivantedagli investimenti mobiliari nel 2008 mo-stra un andamento negativo, pari a -8,49per cento, a fronte di quello positivo del2007, pari al 6,47 per cento;

k) per quanto riguarda i costi digestione, si evidenzia come nel 2008 siregistri un incremento del 9,18 per centorispetto al 2007, con stime di crescita peril 2009 del 6,45 per cento;

l) le spese per gli organi di gestionedell’ente nel 2008 sono aumentate del 45,6per cento rispetto al 2007, pur essendostimate in diminuzione per il 2009 dell’8per cento;

m) i tempi medi di liquidazione pertutte le prestazioni si attestano sui 30giorni, rivelando un grado di efficienzapiuttosto buono;

n) dall’analisi di lungo periodo, checopre fino al 2057, si evidenzia come ledinamiche finanziarie ed economiche pa-trimoniali conducano ad una forte ero-sione del patrimonio dell’Istituto a decor-rere dal 2025-2026;

o) a partire dal 2020, il saldoprevidenziale diventa negativo fino al 2043per poi tornare positivo e crescente dal2044,

esprime

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEFAVOREVOLI

con le seguenti condizioni:

si invita l’Istituto a porre in esseretutte le misure atte a garantire l’equilibriodi gestione di lungo periodo;

si valuti la necessità di diminuire icosti di gestione.

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ALLEGATO 3

Relazione sui bilanci consuntivi 2007-2008, preventivi 2008-2009 ebilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2007 relativi all’IstitutoNazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) – Gestione

separata.

RELAZIONE SUI BILANCI

Relativamente alla Gestione separata,la Cassa chiude il 2008 registrando unavanzo di esercizio di 4.861.116 euro, conun incremento del 55 per cento rispetto aquello registrato nel 2007, pari a 3.134.232euro. In particolare, per quanto riguardala gestione caratteristica, nel 2008 si re-gistrano entrate provenienti da contributidegli iscritti attivi per 29.291.854 euro, afronte di uscite contributive per 1.142.377,costi che rispetto al 2007 presentano unmarcato decremento, pari a – 21.874.000euro in valore assoluto e -95 per cento intermini percentuali. Tale circostanza èdovuta al fatto che – a seguito dell’appli-cazione del nuovo regolamento di gestione– nel conto economico è venuto menol’onere dell’accantonamento dei contributisoggettivi al fondo pensioni, ma vi è la solaindicazione delle spese per le prestazioniprevidenziali ed assistenziali effettiva-mente sostenute e – di conseguenza – ilprecedente accantonamento dei contributisoggettivi e della capitalizzazione conflui-sce nella riserva di patrimonio netto, checostituisce la garanzia di solvibilità ri-spetto alle obbligazioni future. Pertanto,nel 2008 si rileva un saldo contributivo(calcolato come differenza fra entrate eduscite contributive) pari a 28.149.477(6.483.501 nel 2007).

Nell’anno 2008 il numero di iscritti èpari a 21.401 di cui 8.872 femmine, con unincremento del 5,23 per cento rispetto ai20.337 del 2007. L’età media è di 40 anni,ed è in linea con il dato 2007. Il numerodei trattamenti pensionistici complessiva-mente erogati dall’Ente è di 529 nel 2007

e 671 nel 2008. Particolarmente elevatorisulta il grado di copertura relativo al-l’esercizio 2008, pari a 25,64 in conse-guenza del venir meno – come già detto –dell’onere dell’accantonamento al fondopensioni per effetto dell’introduzione delnuovo regolamento.

Per ciò che riguarda i risultati dellagestione patrimoniale, vi è assenza dellacomponente immobiliare e gli investimentimobiliari alla fine dell’esercizio 2008 pre-sentano un valore di mercato complessivopari a circa 148,358 milioni di euro. Glistessi sono composti per il 60 per cento daobbligazioni e titoli di Stato, e per larestante parte da azioni, fondi comuni diinvestimento e quote di fondi hedge. Sievidenzia che il risultato economico dellagestione del portafoglio ha fatto registrarenel 2008 una perdita di 12.088.524, risul-tato derivante oltre che dal saldo negativotra proventi e perdite da negoziazioneanche dall’iscrizione di oneri straordinariper la svalutazione contabile del portafo-glio circolante di 8.960.000 euro. Nellanota integrativa al bilancio 2008 il valorenegativo riportato è di 13.235.843 euro, inragione del fatto che viene riportato ancheil valore del saldo, sempre negativo, traminusvalenze e plusvalenze implicite. Ilrendimento netto conseguito è pari a -7,95per cento nel 2008 e 3,54 per cento nel2007. Come per la Gestione principale,anche per la separata viene evidenziato,sempre in nota integrativa, come non visiano state perdite durevoli, in quanto ilportafoglio della Gestione non compren-

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deva, tra le immobilizzazioni, titoli obbli-gazionari o azionari di società fallite.

Le spese di funzionamento dell’Enteammontano nel 2008 a euro 2.081.885,con un incremento del 10,66 per centorispetto al 2007, in cui i costi ammonta-vano a 1.881.315. Nel dettaglio, i costi delpersonali (pari a 13 unità) ammontano nel2008 a 812.627 euro e quelli per gli organidell’Ente a 173.914 euro, con un incre-mento percentuale rispetto al 2007 del16,32 per cento, determinato anche –secondo quanto riportato nella nota inte-grativa al bilancio – dall’aumento delleriunioni del Comitato amministratore edai maggiori oneri derivanti dall’aumentodell’aliquota di contribuzione previden-ziale dei parasubordinati, alla cui catego-ria sono assimilati gli amministratori.

Come per la Gestione principale, ancheper la separata i tempi medi di liquida-zione si attestano sui 30 giorni per tutte leprestazioni previste.

Le stime del bilancio tecnico riferito al31 dicembre 2007 – e redatto con proie-zioni temporali a 50 anni – prefigurano,nello scenario normativo e regolamentarevigente alla data considerata, una situa-zione in cui non si evidenziano criticità dalpunto di vista della sostenibilità del si-stema previdenziale dell’Ente nel suo com-plesso. È osservabile in particolare unprogressivo incremento del patrimonionetto che nel 2057 raggiunge una cifra dicirca 6.286.167.152 euro, mentre il saldoprevidenziale (pur in presenza di un in-tervallo di valori negativi tra il 2041 e il2053) e il saldo totale presentano rispet-tivamente valori pari a 9.282.132 e275.536.811 euro. Nel bilancio tecnicoviene comunque evidenziata una criticitàrelativa ai tassi di copertura (o sostitu-zione) degli iscritti – rappresentati dallaprima rata di pensione divisa per l’ultimosalario – e che sono contraddistinti da unabassissima tutela previdenziale mostrandodei valori intorno al 20 per cento.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 219 — Commissione bicamerale

ALLEGATO 4

Bilanci consuntivi 2007-2008, bilanci preventivi 2008-2009, bilanciotecnico attuariale al 31 dicembre 2007 relativi all’Istituto nazionale di

previdenza dei giornalisti (INPGI) – Gestione separata.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEAPPROVATE DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare di con-trollo sulle attività degli enti gestori diforme obbligatorie di previdenza e assi-stenza sociale, esaminati i bilanci consun-tivi 2007-2008, i bilanci preventivi 2008-2009 e il bilancio tecnico attuariale al 31dicembre 2007 relativi all’Istituto nazio-nale di previdenza dei giornalisti (INPGI)– Gestione separata;

premesso che:

a) la Gestione separata INPGI pre-senta tutte le caratteristiche di una ge-stione giovane, caratterizzata da consi-stenti flussi di entrata e scarse erogazionipensionistiche;

b) nell’anno 2008, si registra unnumero complessivo di iscritti pari a21.401, di cui 8.872 femmine, con unaumento del saldo contributivo rispettoall’anno precedente;

c) la gestione separata chiude il2008 con un avanzo di esercizio pari aeuro 4.861.116, in aumento del 55 percento rispetto all’anno precedente;

d) per quanto attiene la gestionepatrimoniale, si evidenzia come sia statapesantemente condizionata dallo sfavore-vole andamento dei mercati internazio-nali;

e) la gestione patrimoniale com-plessiva chiude il 2008 in negativo pereuro 2.875.327, ovvero -143,55 per centorispetto al 2007 (euro 6.601.959);

f) nel 2008, il portafoglio titoli, aivalori di bilancio, risulta composto per il60 per cento da obbligazioni e titoli diStato, per il 18,3 per cento da azioni, peril 13,4 per cento da fondi comuni, perl’1,8 per cento da obbligazioni immobi-lizzate e per il 6,4 per cento da fondihedge;

g) il risultato economico della ge-stione del portafoglio ha subito nel 2008 –in concomitanza con la crisi internazio-nale dei mercati finanziari – una perditadi euro 12.088.524;

h) per quanto riguarda i costi digestione, nel 2008, si segnala una costantecrescita rispetto al 2007 sia per la spesaper il personale in servizio (+3,2 percento), sia per gli organi dell’ente (+16,32per cento);

i) per quanto riguarda le pensioni,i tempi medi di liquidazione delle presta-zioni si attestano mediamente sui 30 giorniper tutti i trattamenti erogati;

j) al 31 dicembre 2008, il patrimo-nio netto raggiunge euro 196.588.001, dicui euro 191.726.885 iscritti a riserva le-gale;

k) dall’analisi del bilancio tecnico,riferito al periodo 2007-2057, si evidenziauna situazione di equilibrio gestionale,anche in una fase di maturazione piùavanzata della gestione, caratterizzata daun progressivo aumento del patrimoniosenza che si manifestino problemi in

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 220 — Commissione bicamerale

termini di tenuta prospettica e di solvi-bilità;

l) le prestazioni previdenziali ero-gate da tale gestione risultano pari al 20per cento dell’ultimo salario, si potrebbevalutare l’opportunità di far confluire i

contributi versati presso un’unica gestioneprevidenziale,

esprime

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEFAVOREVOLI.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 221 — Commissione bicamerale

COMMISSIONE PARLAMENTAREDI INCHIESTA

sulle attivita illecite connesse al ciclo dei rifiuti

S O M M A R I O

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222

Audizione del sindaco di Riano, Marinella Ricceri (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . 222

Audizione del capo della segreteria tecnica del Ministro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, Luigi Pelaggi (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223

Audizione del presidente dell’VIII municipio del comune di Roma, Massimiliano Lorenzotti(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 223

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Gaetano PECORELLA.

La seduta comincia alle 8.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, propone che la pubblicità dei la-vori sia assicurata anche mediante l’atti-vazione dell’impianto audiovisivo a cir-cuito chiuso. Non essendovi obiezioni, nedispone l’attivazione.

Audizione del sindaco di Riano, Marinella Ricceri.

(Svolgimento e conclusione).

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, dopo brevi considerazioni prelimi-nari, introduce l’audizione del sindaco diRiano, Marinella Ricceri.

Marinella RICCERI, sindaco di Riano,svolge una relazione.

Intervengono a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, i deputatiAlessandro BRATTI (PD) e FrancescoPROIETTI COSIMI (FLpTP), il senatoreCandido DE ANGELIS (ApI-FLI), nonchéil deputato Gaetano PECORELLA, presi-dente.

Marinella RICCERI, sindaco di Riano,risponde ai quesiti posti.

Luca ABBRUZZETTI, assessore al-l’igiene urbana e alle politiche sociali delcomune di Riano, e Fausto CANTONI, exassessore all’ambiente del comune di Riano,forniscono ulteriori risposte.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, ringrazia gli intervenuti per ilcontributo fornito e dichiara conclusal’audizione. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 9.45, riprendealle 14.10.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 222 — Commissione di inchiesta

Audizione del capo della segreteria tecnica delMinistro dell’ambiente e della tutela del territorio e

del mare, Luigi Pelaggi.

(Svolgimento e conclusione).

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, dopo brevi considerazioni prelimi-nari, introduce l’audizione del capo dellasegreteria tecnica del ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, avvocato Luigi Pelaggi.

Luigi PELAGGI, capo della segreteriatecnica del ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, svolge unarelazione.

Intervengono a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, i deputatiAlessandro BRATTI (PD) e Gaetano PE-CORELLA, presidente, nonché il senatoreCandido DE ANGELIS (ApI-FLI).

Luigi PELAGGI, capo della segreteriatecnica del ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, risponde aiquesiti posti.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, ringrazia l’avvocato Pelaggi per ilcontributo fornito e dichiara conclusal’audizione.

Audizione del presidente dell’VIII municipio

del comune di Roma, Massimiliano Lorenzotti.

(Svolgimento e conclusione).

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, dopo brevi considerazioni preli-minari, introduce l’audizione del presi-dente dell’VIII municipio del comune diRoma, Massimiliano Lorenzotti.

Massimiliano LORENZOTTI, presidentedell’VIII municipio del comune di Roma,svolge una relazione.

Intervengono a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, i deputati

Alessandro BRATTI (PD) e Gaetano PE-CORELLA, presidente, nonché il senatoreCandido DE ANGELIS (ApI-FLI).

Massimiliano LORENZOTTI, presidentedell’VIII municipio del comune di Roma,risponde ai quesiti posti.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, ringrazia il dottor Lorenzotti per ilcontributo fornito e dichiara conclusal’audizione.

Comunicazioni del Presidente.

Il deputato Gaetano PECORELLA, pre-sidente, comunica che, nel corso dellariunione dell’ufficio di presidenza, inte-grato dai rappresentanti dei gruppi, svol-tasi oggi, sono state stabilite le nuove datein cui avranno luogo le missioni già deli-berate in precedenti riunioni. La missionea Caorso e a Rimini avrà luogo il 10 e l’11novembre; la missione a Milano il 14 e 15novembre; la missione in Piemonte il 20 e21 novembre; la missione a Marghera dal23 al 25 novembre.

Comunica inoltre che, secondo quantostabilito dall’Ufficio di presidenza, inte-grato dai rappresentanti dei gruppi, nellariunione del 19 ottobre scorso, una dele-gazione della Commissione parteciperà alworkshop SICON 2012, sul tema « Siticontaminati: esperienze negli interventi dirisanamento », che si svolgerà a Taorminada giovedì 9 a sabato 11 febbraio 2011.

La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza, integrato dairappresentanti dei gruppi, si è riunitodalle 9.45 alle 10.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta della Commissione è pubblicato in unfascicolo a parte.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 223 — Commissione di inchiesta

COMMISSIONE PARLAMENTARE

di inchiesta sugli errori in campo sanitarioe sulle cause dei disavanzi sanitari regionali

S O M M A R I O

Audizione del Pres. Franco Ionta, Direttore del Dipartimento dell’Amministrazione peniten-ziaria (Svolgimento dell’audizione e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224

Seguito dell’esame di una proposta di relazione sul disavanzo della ASL 1 di Massa e Carrara(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224

Mercoledì 26 ottobre 2011. — Presidenzadel presidente Leoluca ORLANDO. — In-terviene Franco Ionta, Direttore del Dipar-timento dell’Amministrazione penitenziaria.

La seduta comincia alle 14.20.

Leoluca ORLANDO, presidente, avverteche, se non vi sono obiezioni, la pubblicitàdei lavori sarà assicurata anche mediantel’attivazione dell’impianto audiovisivo acircuito chiuso.

(Così rimane stabilito).

Audizione del Pres. Franco Ionta, Direttore del

Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.

(Svolgimento dell’audizione e conclusione).

Leoluca ORLANDO, presidente, intro-duce il tema oggetto dell’audizione e svolgealcune considerazioni introduttive.

Franco IONTA, Direttore del Diparti-mento dell’Amministrazione penitenziaria,svolge una relazione preliminare sul temaoggetto dell’audizione.

Intervengono, ponendo quesiti e svol-gendo considerazioni, i deputati MassimoPOLLEDRI (LNP), Benedetto FrancescoFUCCI (PdL), Doris LO MORO (PD), LucioBARANI (PdL), Giovanni Mario SalvinoBURTONE (PD), Maria Grazia LAGANÀFORTUGNO (PD), nonché Leoluca OR-LANDO, presidente, cui replica FrancoIONTA, Direttore del Dipartimento dell’Am-ministrazione penitenziaria.

Leoluca ORLANDO, presidente, ringra-zia il dottor Ionta ed i colleghi intervenutie dichiara conclusa l’audizione.

Seguito dell’esame di una proposta di relazione

sul disavanzo della ASL 1 di Massa e Carrara.

(Seguito dell’esame e rinvio).

Leoluca ORLANDO, presidente, ricordache, nella seduta del 28 settembre scorso,la Commissione ha avviato l’esame di unaproposta di relazione sul disavanzo dellaASL 1 di Massa e Carrara.

Dopo interventi dei deputati Doris LOMORO (PD) e Lucio BARANI (PDL), Leo-

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 224 — Commissione di inchiesta

luca ORLANDO, presidente, propone chel’esame della proposta di relazione prose-gua dopo la riunione dell’ufficio di presi-denza, che sarà convocata giovedì 3 no-vembre in orario antimeridiano, e cheeventuali proposte di modifica al testopervengano entro le ore 14 di mercoledì 9novembre 2011.

La Commissione concorda.

Leoluca ORLANDO, presidente, rinviaquindi il seguito dell’esame della propostadi relazione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 225 — Commissione di inchiesta

COMMISSIONE PARLAMENTARE

di inchiesta sui fenomeni della contraffazionee della pirateria in campo commerciale

S O M M A R I O

Audizione del signor Diego Rossetti, vicepresidente dell’Associazione nazionale calzaturificiitaliani – Anci (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226

Mercoledì 26 ottobre 2011. – Presidenzadel vicepresidente Ludovico VICO.

La seduta comincia alle 9.

Ludovico VICO, presidente, propone chela pubblicità dei lavori sia assicurata an-che mediante l’attivazione dell’impiantoaudiovisivo a circuito chiuso. Non essen-dovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.

Audizione del signor Diego Rossetti, vicepresi-

dente dell’Associazione nazionale calzaturifici

italiani – Anci.

(Svolgimento e conclusione).

Ludovico VICO, presidente, dopo breviconsiderazioni preliminari, introduce l’au-dizione del signor Diego Rossetti, vicepre-sidente dell’Associazione nazionale calzatu-rifici italiani – Anci, accompagnato daldottor Matteo Scarparo, responsabile del-l’area economica e servizi alle impresedell’Associazione nazionale calzaturificiitaliani – Anci e dall’avvocato NiccolòFerretti, legale dell’Associazione nazionalecalzaturifici italiani – Anci.

Diego ROSSETTI, vicepresidente dell’As-sociazione nazionale calzaturifici italiani –Anci, svolge una relazione sui temi oggettodell’audizione.

Intervengono, a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, i deputatiGiovanni SANGA (PD), Andrea LULLI(PD) e Ludovico VICO, presidente.

Diego ROSSETTI, vicepresidente dell’As-sociazione nazionale calzaturifici italiani –Anci e Niccolò FERRETTI, legale dell’As-sociazione nazionale calzaturifici italiani –Anci, rispondono ai quesiti posti.

Ludovico VICO, presidente, ringrazia ilsignor Rossetti e il dottor Ferretti per ilcontributo fornito e dichiara conclusal’audizione.

La seduta termina alle 9.35.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta della Commissione è pubblicato in unfascicolo a parte.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 226 — Commissione di inchiesta

INDICE GENERALE

GIUNTA DELLE ELEZIONI

GIUNTA PLENARIA:

Comunicazioni del presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI

Sui lavori della Giunta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

ESAME DI UNA DOMANDA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA D’INSINDACABILITÀ:

Domanda di deliberazione in materia d’insindacabilità avanzata dal senatore Vincenzo Nespoli,deputato all’epoca dei fatti, nell’ambito di un procedimento penale pendente presso iltribunale di Napoli (proc. n. 20639/02 RGNR) (Seguito dell’esame e conclusione) . . . . . . . . . . . 14

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

COMMISSIONI RIUNITE (5a Senato e V Camera)Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

PROCEDURE INFORMATIVE:

Indagine conoscitiva sui documenti di bilancio 2012-2014.

Audizione dei rappresentanti del CNEL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

Audizione dei rappresentanti dell’ISTAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

COMMISSIONI RIUNITE (XIV Camera e 14a Senato)

AUDIZIONI:

Audizione del Vice Presidente della Commissione europea e Commissario per le relazioniinteristituzionali Maros Sefcovic (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

COMMISSIONI RIUNITE (I e II)

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblicaamministrazione. Testo base C. 4434 Governo, approvato dal Senato, C. 3380 Di Pietro,C. 3850 Ferranti, C. 4382 Giovanelli, C. 4501 Torrisi e C. 4516 Garavini (Seguito dell’esamee rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

COMMISSIONI RIUNITE (I e V)

INDAGINE CONOSCITIVA:

Nell’ambito dell’esame dei progetti di legge C. 4205 cost. Cambursano, C. 4525 cost. Marinello,C. 4526 cost. Beltrandi, C. 4594 cost. Merloni, C. 4596 cost. Lanzillotta, C. 4607 cost.Antonio Martino, C. 4620 cost. Governo e C. 4646 cost. Bersani, recanti introduzione delprincipio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale.

Audizione del dott. Luigi Giampaolino, Presidente della Corte dei conti (Svolgimento econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 227 — Indice Generale

COMMISSIONI RIUNITE (VI e XII)

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), nell’ambitodell’esame del disegno di legge C. 4566, recante « Delega al Governo per la riforma fiscalee assistenziale » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

COMMISSIONI RIUNITE (IX e X)

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 24

COMMISSIONI RIUNITE (X e XI)

SEDE REFERENTE:

Interventi per il sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione giovanile e femminile e delegaal Governo in materia di regime fiscale agevolato. C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura,C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga e C. 4225 Minardo (Seguito dell’esame e rinvio –Adozione del testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

ALLEGATO (Testo unificato elaborato dai relatori in esito ai lavori del Comitato ristretto eadottato come testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

I Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili(IRENA), fatto a Bonn il 26 gennaio 2009. C. 4624 Governo (Parere alla III Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

ALLEGATO 1 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

Disposizioni concernenti il limite di altezza per l’ammissione ai concorsi per il reclutamentodelle Forze armate. Nuovo testo unificato C. 3160 Schirru ed abb. (Parere alla IVCommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

ALLEGATO 2 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anchea sostegno della candidatura dell’Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo ointernazionale. Nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissionepermanente del Senato, e abb. (Parere alla VII Commissione) (Seguito dell’esame econclusione – Parere favorevole con condizione ed osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

ALLEGATO 3 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135,in materia di spettacolo viaggiante e di parchi di divertimento, nonché alla legge 27 luglio1978, n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche. Nuovotesto C. 3428 Aprea (Parere alla VII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno e disposizioni per ilpotenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di Vagno, per laconservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.Nuovo testo C. 4333 Distaso (Parere alla VII Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

ALLEGATO 4 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese. C. 98-B La Loggia e abb.,approvata in un testo unificato dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XCommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

ALLEGATO 5 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizioni di esperti della materia nell’ambito dell’esame dei progetti di legge C. 3466 Amici,C. 3528 Mosca, C. 4254 Lorenzin, C. 4271 Anna Teresa Formisano e C. 4415 Governo« Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consiglie nelle giunte delle regioni e degli enti locali » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 228 — Indice Generale

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione) (Esame e conclusione –Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

ALLEGATO 6 (Relazione approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per favorire la ricerca delle persone scomparse e istituzione del Fondo disolidarietà per i familiari delle persone scomparse. Testo base C. 4568 approvata, in untesto unificato, dalla 1a Commissione permanente del Senato, C. 705 Villecco Calipari,C. 3214 Carlucci, C. 3728 Carlucci e C. 4187 Galati (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . 52

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

II Giustizia

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione) (Esame e conclusione –Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

ALLEGATO 1 (Relazione approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67

Norme per la tutela della libertà d’impresa, Statuto delle imprese. C. 98 ed abb.-B, approvatodalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla X Commissione) (Esame e conclusione– Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al codice delprocesso amministrativo, di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104. Atto n. 399(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 64

SEDE REFERENTE:

Definizione del processo penale nei casi di particolare tenuità del fatto. C. 2094 Tenaglia(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

SEDE LEGISLATIVA:

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi dasovraindebitamento. C. 2364-728-1944-2564 (Seguito della discussione e conclusione) . . . 65

ALLEGATO 2 (Emendamenti e subemendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

III Affari esteri e comunitari

SEDE REFERENTE:

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di coproduzione cinematografica tra il Governo dellaRepubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare cinese, firmato a Pechinoil 4 dicembre 2004, con Nota di interpretazione dell’articolo 10 fatta il 19 marzo 2008ed il 10 aprile 2008. C. 4250 Governo, approvato dal Senato (Rinvio del seguitodell’esame) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05605 Evangelisti: Sui rapporti con la Francia e la Germania nell’ambito dell’Unioneeuropea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

ALLEGATO (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 72

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 229 — Indice Generale

IV Difesa

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05355 Gidoni: Sulla bonifica dell’area danneggiata dall’aereo precipitato presso il comunedi Zoldo Alto e sulla liquidazione degli indennizzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

5-05599 Rugghia: Sul piano di ristrutturazione e riorganizzazione dell’Arma dei carabinieri . . 76

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

SEDE REFERENTE:

Autorizzazione all’affondamento sperimentale di una nave radiata dai ruoli del navigliomilitare e relative attività di monitoraggio. Testo unificato C. 3626 Chiappori e C. 3943Di Stanislao (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77

ALLEGATO 3 (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84

Istituzione di un Servizio nazionale di riserva volontaria per la mobilitazione ed ilcompletamento delle Forze armate. C. 2861 Paglia, C. 4106 Cirielli, C. 4174 Gidoni, C.4375 Recchia e C. 4385 Di Stanislao (Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testobase) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

ALLEGATO 4 (Testo unificato elaborato dal Comitato ristretto e adottato dalla Commissione) . . . 85

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione) (Esame e conclusione –Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 79

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sul reclutamento del personale militare dei ruoli della truppa, a diecianni dal decreto legislativo n. 215 del 2001.

Audizione del Generale Angelo Agovino, Capo del I Reparto del Comando generale dell’Armadei carabinieri (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

V Bilancio, tesoro e programmazione

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante introduzione della contabilità economico-patrimoniale,della contabilità analitica e del bilancio unico nelle università. Atto n. 395 (Esame, ai sensidell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante disposizioni in materia dideterminazione degli importi e delle modalità di pagamento dei diritti di copia e dicertificato, del contributo unificato e delle spese per le notificazioni a richiesta d’ufficiodel processo civile, nonché in materia di riscossione delle spese di giustizia. Atto n. 409(Rilievi alla II Commissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento,e conclusione – Valutazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

SEDE REFERENTE:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

VI Finanze

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 96

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Relazione alla V Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . 97

ALLEGATO 1 (Proposta di relazione del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 230 — Indice Generale

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05536 Lo Monte e Zeller: Applicazione delle riduzioni dei regimi tributari di favore previstedall’Allegato C-bis del decreto-legge n. 98 del 2011 alle detrazioni per le ristrutturazioniedilizie e gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

5-05601 Fogliardi: Modalità per l’effettuazione dell’opzione per il regime tributario delconsolidato nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

5-05602 Fugatti: Interventi per la disciplina dell’abuso del diritto in materia tributaria . . . 101

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

5-05603 Bernardo: Rilascio di concessioni in favore dei soggetti proprietari di aree interessatedalle acque della Laguna di Caleri successivamente oggetto di demanializzazione . . . . . . 101

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116

5-05604 Barbato: Interventi di vigilanza della Banca d’Italia sulla gestione della Bancapopolare di Milano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente l’istituzione dell’Agenzia fiscale dei monopolidi Stato. Atto n. 411 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

VII Cultura, scienza e istruzione

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina del dottor Giulio Malgara a presidente della Fondazione La Biennale diVenezia. Nomina n. 128 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, delregolamento, e conclusione – Parere contrario) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118

SEDE CONSULTIVA:

Legge comunitaria 2011. C. 4623 Governo (Relazione alla XIV Commissione).

Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nel 2010. Doc. LXXXVII, n. 4(Parere alla XIV Commissione) (Seguito dell’esame congiunto e conclusione – Relazionefavorevole sul disegno di legge comunitaria 2011) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121

ALLEGATO (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante introduzione della contabilità economico-patrimoniale,della contabilità analitica e del bilancio unico nelle università. Atto n. 395 (Seguitodell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . 122

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 128

SEDE REFERENTE:

Norme per promuovere l’equità retributiva nel lavoro giornalistico. Nuovo testo C. 3555 Moffaed altri (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128

VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici

RISOLUZIONI:

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

7-00655 Alessandri: Sulle precipitazioni di eccezionale gravità che hanno colpito la provinciadi Como il 7 luglio 2011.

7-00702 Braga: Sulle precipitazioni di eccezionale gravità che hanno colpito la provincia diComo il 7 luglio 2011 (Discussione congiunta e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 231 — Indice Generale

7-00686 Guido Dussin: Sul violento nubifragio che ha colpito i territori dei comuni di Brenta,Casalzuigno, Cittiglio, Cuveglio, Cuvio, Duno Laveno, Mombello e Rancio Valcuvia il 5agosto 2011 (Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 7-00686) . . . 132

7-00692 Realacci: Sulle misure a favore dell’edilizia di qualità e della riqualificazioneenergetica delle abitazioni (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132

7-00336 Cosenza: Iniziative per il buon funzionamento degli impianti di depurazione inCampania e nelle altre regioni del Sud (Seguito della discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione n. 8-00153) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133

ALLEGATO 1 (Nuova formulazione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

7-00518 Mariani: Sulla realizzazione del metanodotto denominato Rete Adriatica (Seguitodella discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 7-00518) . . . . . . . . . . . . 134

SEDE REFERENTE:

Modifiche agli articoli 187, 216-bis e 230 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, inmateria di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati nonché di tracciabilità e diconferimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie.C. 4240 Lanzarin (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135

ALLEGATO 2 (Emendamenti ed articoli aggiuntivi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

ALLEGATO 3 (Emendamenti del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi anche asostegno della candidatura dell’Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo ointernazionale. Nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Com-missione permanente del Senato, ed abb. (Parere alla VII Commissione) (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni per la ricostruzione, il recupero e lo sviluppo economico-sociale dei territoriabruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009. C. 3811 Libè, C. 3993 Zamparutti, C. 4107Lolli e C. 4675 Cicchitto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 136

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

IX Trasporti, poste e telecomunicazioni

AUDIZIONI:

Audizione del Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Prof. AntonioCatricalà, in merito alle restrizioni alla concorrenza nel settore del trasporto ferroviarioche potrebbero derivare dall’attuazione dell’articolo 8, comma 3-bis, del decreto-leggen. 138 del 2011 (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143, comma 2, del Regolamento, econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla missione svolta ad Anagni, il 4 ottobre 2011, presso il centro guida sicuradell’AISCAM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146

ALLEGATO (Comunicazioni del Presidente) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 146

X Attivita produttive, commercio e turismo

SEDE REFERENTE:

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese. C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 232 — Indice Generale

SEDE CONSULTIVA:

Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme territoriali logistiche. Testo unificatoC. 3681 e abb. (Parere alla IX Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151

Ratifica ed esecuzione dello Statuto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili(IRENA), fatto a Bonn il 26 gennaio 2009. C. 4624 Governo (Parere alla III Commissione)(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 153

SEDE REFERENTE:

Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese. C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153

ALLEGATO 2 (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156

XI Lavoro pubblico e privato

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 157

SEDE REFERENTE:

Modifiche alla normativa in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortunidomestici. C. 389 Volontè, C. 1160 Pittelli, C. 4221 Fedriga (Seguito dell’esame e rinvio) . 157

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazionie per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi. C. 4116 Damiano, C. 4366Cazzola, C. 4455 Di Pietro (Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testo base) . . . . . . 158

ALLEGATO 1 (Proposta di testo unificato elaborata dal Comitato ristretto e adottata come testobase) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162

Trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzerarimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro. C. 3391 NicolaMolteni, C. 3392 Volontè, C. 3616 Narducci (Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testobase) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159

ALLEGATO 2 (Proposta di testo unificato elaborata dal Relatore e adottata come testo base) . . . . . . . 164

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Relazione alla V Commissione) (Esame e conclusione –Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160

XII Affari sociali

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4707Governo, approvato dal Senato (Relazione alla V Commissione) (Esame, ai sensi dell’ar-ticolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione – Relazione favorevole) . . . . . . . . . . . . 165

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di Piano sanitario nazionale 2011-2013. Atto n. 370 (Seguito esame, ai sensidell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . 166

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 167

SEDE REFERENTE:

Nuove norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo e tuteladell’incolumità pubblica. Testo unificato C. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino, C. 1236Mancuso, C. 1319 Tortoli, C. 1370 Alessandri, C. 2359 Anna Teresa Formisano, C. 586Compagnon, C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e Viola, C. 2343 Farinone, C. 2405Minardo e C. 2665 Mannucci (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167

ALLEGATO (Emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 233 — Indice Generale

XIII Agricoltura

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05496 Di Giuseppe: Erogazione degli aiuti nazionali al settore bieticolo-saccarifero . . . . . 173

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179

5-05497 Delfino: Sull’attuazione della normativa sulle quote latte, con particolare riferimentoal recupero delle somme dovute e al sostegno finanziario ai produttori in regola . . . . . . 174

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180

5-05498 Beccalossi: Sull’attuazione della normativa sulle quote latte, con particolareriferimento al recupero delle somme esigibili e alla revoca delle quote . . . . . . . . . . . . . . . . . 175

5-05499 Fiorio: Iniziative per contrastare la flavescenza dorata della vite . . . . . . . . . . . . . . . . . 176

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183

AUDIZIONI:

Seguito dell’audizione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, FrancescoSaverio Romano, sulla riforma della politica agricola comune, anche in relazione al prossimoquadro finanziario dell’Unione europea, e sullo stato di avanzamento dei programmi disviluppo rurale nonché sulla riforma della politica comune della pesca (Seguito svolgimento,ai sensi dell’articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 177

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178

XIV Politiche dell’Unione europea

SEDE REFERENTE:

Legge comunitaria 2011. C. 4623 Governo.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno2010. Doc. LXXXVII, n. 4 (Seguito dell’esame congiunto e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 191

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135,in materia di spettacolo viaggiante e di parchi di divertimento, nonché alla legge 27 luglio1978, n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche. Nuovotesto C. 3428 (Parere alla VII Commissione della Camera) (Esame e conclusione – Parerefavorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196

Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno e disposizioni per ilpotenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di Vagno, per laconservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.Nuovo testo C. 4333 (Parere alla VII Commissione della Camera) (Esame e conclusione –Parere favorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. S. 2472-B Governo, approvato dalla Camera(Parere alla 13a Commissione del Senato) (Esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALISMOFISCALE

AUDIZIONI:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199

Comunicazioni del presidente sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 234 — Indice Generale

Audizione del Comitato di rappresentanti delle autonomie territoriali di cui all’articolo 3,comma 4, della legge n. 42 del 2009, in ordine all’attuazione della legge 5 maggio 2009, n. 42(Svolgimento ai sensi dell’articolo 5 del Regolamento della Commissione e conclusione) . . . . . . 200

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 200

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA VIGI-LANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA:

Seguito della discussione sul pluralismo nell’informazione e nei programmi di approfondi-mento, ed esame di eventuali risoluzioni (Seguito della discussione e rinvio – Seguitodell’esame di schemi di risoluzione: seguito dell’esame dello schema proposto dal relatoreButti e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201

ALLEGATO (Testo degli emendamenti esaminati in Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA:

Seguito della discussione sul pluralismo nell’informazione e nei programmi di approfondi-mento, ed esame di eventuali risoluzioni (Seguito della discussione e rinvio – Seguitodell’esame di schemi di risoluzione: seguito dell’esame dello schema proposto dal relatoreButti e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA NOTTURNA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO SULLE ATTIVITA DEGLIENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA E ASSISTENZASOCIALE

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e 2009 e bilancio tecnico attuariale al 1o

gennaio 2008 dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) (Seguito dell’esame econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e 2009 e bilancio tecnico attuariale al 31dicembre 2007 dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani – Gestionesostitutiva dell’A.G.O. – (INPGI) (Rel. Santagata) (Esame e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . 209

ALLEGATO 1 (Relazione sui bilanci) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213

ALLEGATO 2 (Considerazioni conclusive approvate dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 216

Bilanci consuntivi 2007 e 2008, preventivi 2008 e 2009 e bilancio tecnico attuariale al 31dicembre 2007 dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani – Gestioneseparata – (INPGI) (Rel. Santagata) (Esame e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211

ALLEGATO 3 (Relazione sui bilanci) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218

ALLEGATO 4 (Considerazioni conclusive approvate dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITA ILLECITECONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222

Audizione del sindaco di Riano, Marinella Ricceri (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . 222

Audizione del capo della segreteria tecnica del Ministro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, Luigi Pelaggi (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223

Audizione del presidente dell’VIII municipio del comune di Roma, Massimiliano Lorenzotti(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 223

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 235 — Indice Generale

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUGLI ERRORI IN CAMPOSANITARIO E SULLE CAUSE DEI DISAVANZI SANITARI REGIONALI

Audizione del Pres. Franco Ionta, Direttore del Dipartimento dell’Amministrazione peniten-ziaria (Svolgimento dell’audizione e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224

Seguito dell’esame di una proposta di relazione sul disavanzo della ASL 1 di Massa e Carrara(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUI FENOMENI DELLACONTRAFFAZIONE E DELLA PIRATERIA IN CAMPO COMMERCIALE

Audizione del signor Diego Rossetti, vicepresidente dell’Associazione nazionale calzaturificiitaliani – Anci (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226

Mercoledì 26 ottobre 2011 — 236 — Indice Generale

77 MERCOLEDI 26 OTTOBRE 2011

XVI LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE DELEGAZIONI PRESSO LE ASSEMBLEE

PARLAMENTARI INTERNAZIONALI

I N D I C E

DELEGAZIONE PRESSO L’ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL’INCE . . . Pag. III

CAMERA DEI DEPUTATI

PAGINA BIANCA

DELEGAZIONEpresso l’Assemblea parlamentare dell’Iniziativa Centro Europea

Roma, Mercoledì 26 ottobre 2011. —Presidenza del presidente Roberto ANTO-NIONE.

Incontro della delegazione italiana con l’Ambascia-

tore Gerhard Pfanzelter, Segretario Generale InCE.

L’incontro si è svolto dalle 9.10 alle9.50.

Mercoledì 26 ottobre 2011 — III — Assemblea INCE

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