Bollettino Agosto 2005

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- Anno 91 - n. 8 - ESTATE: SOLO VACANZA? Pag. 2 OBLO' Pag. 2 RIAPERTA LA CHIESA DI GUAZZORA Pag. 3 RIFLESSIONE SUL DIACONATO Pagg. 3-4 IL COMPENDIO DEL CATECHISMO Pag. 4 SEMPRE A PROPOSITO DEL ROSARIO: UN MESSAGGIO AI GIOVANI Pag. 4 CON LA CORALE IN VAL VARAITA Pag. 5 FESTA DELLA CONFRATERNITA Pag. 5 "CONTA SU DI ME": QUESTO È L'ORATORIO ESTIVO Pagg. 6-7 CEGNI 2005 Pag. 7 PREMIATE LE SQUADRE DELL'ORATORIO Pag. 8 APPUNTI SPARSI DI UN INSOLITO POMERIGGIO D'ESTATE Pagg. 8-9 LA SFIDA CONTINUA… Pag. 9 LE CHIESETTE CASTELNOVESI D'OLTRESCRIVIA Pagg. 9-10 UN PIACEVOLE LIBRO SU ARTE E STORIA CASTELNOVESEE Pagg. 10-11 IL MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO Pagg. 11-12 IN QUARANTA PER LA 1^ COMUNIONE Pag. 13 L'ALTARE MAGGIORE E LA PORTICINA DEL TABERNACOLO Pag. 13 LE VOSTRE OFFERTE Pagg. 14-15- 16 RICORDIAMOLI Pag. 16 - Agosto - 2005 - PERIODICO MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, OVA - Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969 - Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - Aut. Dir. Prov. P.T. Filiale AL - - Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan - Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte - Impaginazione: P.Luigi Bloise - Stampa della Tipografia DIEFFE (s.n.c.) di Franco Fornito e Nando De Stefani Castelnuovo Scrivia (AL) - BOLLETTINO Giornale dell’Unità Pastorale S.Luigi Orione PARROCCHIALE DIVERTIMENTO E FORMAZIONE ALL’ORATORIO ESTIVO Una delle escursioni prevedeva una giornata a Colle don Bosco. Bambini e genitori di Castelnuovo riempio- no ben tre pulman.

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CON LA CORALE IN VAL VARAITA Pag. 5 FESTA DELLA CONFRATERNITA Pag. 5 RIFLESSIONE SUL DIACONATO Pagg. 3-4 IL COMPENDIO DEL CATECHISMO Pag. 4 PERIODICO MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, OVA Pagg. 11-12IN QUARANTA PER LA 1^ COMUNIONE Pag. 13 "CONTA SU DI ME": QUESTO È L'ORATORIO ESTIVO L'ALTARE MAGGIORE E LA PORTICINA DEL TABERNACOLO APPUNTI SPARSI DI UN INSOLITO POMERIGGIO D'ESTATE IL MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO - Agosto - 2005 - - Anno 91 - n. 8 - Pag. 13

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- Anno 91 - n. 8 -

ESTATE: SOLO VACANZA?

Pag. 2 OBLO' Pag. 2 RIAPERTA LA CHIESA DI GUAZZORA

Pag. 3

RIFLESSIONE SUL DIACONATO

Pagg. 3-4 IL COMPENDIO DEL CATECHISMO

Pag. 4SEMPRE A PROPOSITO DEL ROSARIO: UN MESSAGGIO AI GIOVANI

Pag. 4

CON LA CORALE IN VAL VARAITA Pag. 5

FESTA DELLA CONFRATERNITA Pag. 5

"CONTA SU DI ME": QUESTO È L'ORATORIO ESTIVO

Pagg. 6-7

CEGNI 2005 Pag. 7PREMIATE LE SQUADRE DELL'ORATORIO Pag. 8

APPUNTI SPARSI DI UN INSOLITO POMERIGGIO D'ESTATE

Pagg. 8-9

LA SFIDA CONTINUA… Pag. 9LE CHIESETTE CASTELNOVESI D'OLTRESCRIVIA

Pagg. 9-10

UN PIACEVOLE LIBRO SU ARTE E STORIA CASTELNOVESEE

Pagg. 10-11

IL MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO

Pagg. 11-12IN QUARANTA PER LA 1^ COMUNIONE Pag. 13

L'ALTARE MAGGIORE E LA PORTICINA DEL TABERNACOLO

Pag. 13

LE VOSTRE OFFERTE Pagg. 14-15-16

RICORDIAMOLI Pag. 16

- Agosto - 2005 -

PERIODICO MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, OVA- Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969 - Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - Aut. Dir. Prov. P.T. Filiale AL -

- Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan - Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte - Impaginazione: P.Luigi Bloise - Stampa della Tipografia DIEFFE (s.n.c.) di Franco Fornito e Nando De Stefani Castelnuovo Scrivia (AL) -

BOLLETTINO

Giornale dell’Unità Pastorale S.Luigi Orione

PARROCCHIALE

DIVERTIMENTO E FORMAZIONEA L L ’ O R A T O R I O E S T I V O

Una delle escursioni prevedeva una giornata a Colle don Bosco. Bambini e genitori di Castelnuovo riempio-no ben tre pulman.

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ESTATE: SOLO VACANZA?di don Costantino MAROSTEGAN

Non è possibile leggere i mesi estivisolo come assenza di impegni fissi,mancanza di scuola, di studio, dilavoro.Credo sia più utile pensare all'e-state come un tempo provvi-denziale per il recupero diesperienze "mancate" duran-te l'anno.Questi mesi estivi possonodiventare un tempo capacedi rigenerare, scuotere daltorpore indotto dai ritmi for-sennati della nostra epoca.Ciò che è più necessarioriscoprire è il significativoesercizio del dono di sé aifratelli.Molti soggetti ecclesiastici olaicali offrono proposte dirisolvere in modo definitivo idisagi e le povertà incontrate,ma queste esperienze fanno sco-prire che c'è un male radicato inciascuno di noi: l'illusione di poteressere felici da soli.Ad una vita che rischia di essere vissutasolo per se stessi è oggi più che mai indi-spensabile contrapporre una vita caratterizzatada un lodevole impegno nel sociale, nello sport ,nella cultura, ecc , e soprattutto in cui ci sia spaziostabile per una attenzione gratuita alle situazioni dibisogno non solo locali ma anche mondiali.Ogni esperienza estiva per i giovani si propone di instillare nel cuore di chi l'accoglie il sospetto che la stradaverso un pieno gusto della vita non passa dalla monetizzazione e dalla commercializzazione, bensì dallacapacità di rendere felici gli altri.Ogni ricchezza di intelligenza, di simpatia, di cultura, va condivisa altrimenti ammuffisce e diventa sterile.Senza dimenticare che la condivisione genera gioia. Gesù disse: Vi è più gioia nel dare che nel ricevere (At.20, 35). Tutte le riviste missionarie in questi mesi raccontano di esperienze in corso. Dal quotidiano AVVENI-RE del 3 luglio apprendiamo una di queste testimonianze." Stefania ha 27 anni, una passione per i viaggi ed è affascinata dalla personalità e dal carisma di madreTeresa di Calcutta e di Gandhi. La loro testimonianza di vita e il libro di Dominique Lapierre LA CITTÁ DELLAGIOIA le hanno fatto intraprendere la via per Bombay. Stefania così commenta: Che città! Da un lato bellissi-ma, dall'altro molto povera. Qui ho conosciuto tante persone. Ho parlato con loro e ho capito che non è facileessere cattolici da queste parti. Sono venuta in India perché volevo vivere una esperienza forte di missione.Sono ripartita con la consapevolezza che esistono realtà culturali e religiose da scoprire, da rispettare, con lequali dialogare, pur mantenendo la nostra identità culturale e religiosa".E nella nostra Unità pastorale San Luigi Orione?Le speranze ci sono: Marco, Elisabetta e Romano hanno già vissuto una esperienza di questo tipo, ampia-mente documentata in numeri precedenti del Bollettino.Due gruppi di adolescenti e di giovani, dopo opportuna preparazione, stanno cercando di perseguire le finalitàmenzionate, aiutati da compagni di viaggio quali gli assistenti di oratorio. Ad Alzano Scrivia è stato riaperto l'Oratorio, mentre a Castelnuovo il tradizionale Oratorio estivo ha offerto a130 bambini una vacanza formativa.Ritengo che questi siano i primi passi che fanno maturare la convinzione che la vita è realizzata solo se diven-ta dono.Le vocazioni possono essere diverse, ma sono una benedizione per l'umanità solo se accolte e vissute nelservizio gratuito all'altro,Se il buongiorno si vede dal mattino, e questo è il mattino della nostra Unità pastorale, penso di poter conclu-dere salutando con ottimismo ciascuno dei nostri lettori.

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 2

"È necessario che lanostalgia della Pasqua eterna,

di cui è venata ogni domenica, facen-doci sentire la provvisorietà delle gioie e

delle pene terrestri, ci tenga umili nei giorni dellaprosperità e del successo, ci renda forti nei giorni del

dolore e della depressione. L'eternità a cui siamo desti-nati non rallenta i nostri impegni nel tempo. La domenica

infinita del cielo si costruisce con le domeniche transitoriedella terra"(Card. Giovanni Colombo).

***In questo pensiero del compianto Cardinale Colombo (giàArcivescovo di Milano), abbiamo un chiaro riflesso della sua profon-da sensibilità, cultura e spiritualità. Parole semplici, ma di grandevalore sapienziale. E, forse, non hanno neppure bisogno di un com-mento: basterebbe rileggerle ogni tanto, e ci aiuterebbero a ritrovarela giusta rotta. La vita del cristiano non dovrebbe essere né come quella di colui chenavighi a vista - nella massima improvvisazione e precarietà; nésimile a quella di colui che rinunci completamente a navigare; néuguale a quella di colui che ritenesse già di avere una rotta perfet-tamente "predestinata". Occorre di certo avere chiara la meta;ma occorre anche "saper viaggiare", nel senso che il raggiun-

gimento del "traguardo" sarà proporzionale non tanto allalunghezza ed al prestigio della strada percorsa, ma a

come l'avremo percorsa, vale a dire alla" qualità" delnostro procedere.

E, come è stato efficacemente detto, "unabussola non dispensa dal remare"

(M. Nedoncelle).

Oblòdi R.C.D.

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BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 3

Giovedì 2 giugno, Mons. Vescovo ha celebrato alle ore 21 la Santa Messa in ringraziamento per la riaperturadella chiesa parrocchiale di Guazzora che era stata chiusa alla fine di ottobre dello scorso anno a causa delcedimento di una capriata del tetto. I lavori hanno riguardato il rifacimento completo del tetto, dell'impiantoelettrico e dell'impianto di amplificazione. Larghissima partecipazione di fedeli anche dai paesi vicini con iSindaci di Tortona, Alzano, Castelnuovo, Isola S.Antonio e naturalmente Guazzora. Erano pure presenti i par-roci di Isola, Molino dei Torti e Pontecurone.Per l'occasione è stato pubblicato un numero speciale del Bollettino interamente dedicato all'avvenimento.

RIFLESSIONE SUL DIACONATOdi Ernesto STRAMESI

Fondamento biblico del diaconatoLa grande venerazione in cui la chiesa fin dall'età apostolica ha tenuto l'ordine sacro del diaconato è testimo-niata da due lettere paoline.La prima è quella ai Filippesi. Nell'indirizzo Paolo e Timoteo si rivolgono "……a tutti i santi in Cristo Gesù chesono in Filippi, insieme agli episcopi e ai diaconi. Questo breve cenno segnala semplicemente la loro presen-za accanto ai vescovi, coadiuvando i medesimi nell'amministrazione dei beni, come i primi sette diaconi, non-ché nell'amministrazione del battesimo e forse anche nel portare l'eucaristia ai malati. La seconda è quella indirizzata a Timoteo, nella quale, delineando la loro figura spirituale l'Apostolo scrive: "Idiaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, ………e conservino il mistero della fede in una coscienza pura.Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. …….idiaconi non siano sposati che una sola volta, e sappiano dirigere bene i propri figli e le proprie famiglie. Coloroche infatti avranno ben servito, si acquisteranno un grado onorifico ed una grande sicurezza nella fede inCristo Gesù".Negli atti degli apostoli si ha una illustrazione limpida e profonda della "…logica propria del ministero diaconale":

collaborare con il ministero apostolico dei vescovi, e insieme nella sollecitudine e nella cura allafedeltà e nella dedizione ai suoi compiti essenziali delle contingenze più concrete.

Il fondamento storico del diaconatoL'Attestazione della diffusione del diaconato così come l'esplicitazione del suo significato teologico e spiritualesi trovano ben documentate nei Padri della Chiesa. Il documento ricorda in particolare san Clemente I,sant'Ignazio d'Antiochia, Erma, san Giustino, Policarpo di Smirne, Ippolito e l'antica Didascalia degli Apostoli,testo quest'ultimo, nel quale si raccomanda ai diaconi una comunione stretta e cordiale con il vescovo fino alpunto di diventarne l'orecchio, la bocca, il cuore, l'anima. Sono proprio questi testi, insieme ad altri presenti inalcune collezioni canonico-liturgiche a documentare come il diaconato rimanga fiorente almeno fino al secolo V.In seguito, per motivi diversi, si assistette ad una graduale diminuzione dell'importanza e della diffusione diquesto ministero, fino alla sua quasi totale scomparsa nella Chiesa d'Occidente.

RIAPERTA LA CHIESA DI GUAZZORA

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BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 4

Il Concilio Vaticano IIImportantissimo e decisivo per la restaurazione del diaconato permanente (che già il Concilio di Trento avevatentato infruttuosamente di far rivivere) fu il Concilio Vaticano II. Ad esso il documento dedica i paragrafi quat-tro e cinque, citando in particolare i numeri 20, 21, 28 e 29 della Costituzione Dogmatica sulla Chiesa Lumengentium.. Sono questi i testi conciliari principali che individuano nella successione dei vescovi al ministerodegli apostoli la radice e il senso di tutto il ministero ordinato. Insieme con i presbiteri, ciascuno nel propriogrado dell'Ordine e tutti nell'unico corpo di Pastori, i diaconi sono essenzialmente collaboratori dei Vescovi perle necessità del servizio, che si declina in "diaconia della Liturgia, della Parola e della Carità".Questa diaconia, il Concilio Vaticano II l'ha messa in luce mediante l'uso di alcune forme: la prima è quella chedistingue presbiteri e diaconi in base al fatto che i primi sono ordinati "per il sacerdozio" e i secondi "per il ser-vizio"; la seconda è quella che individua i diaconi come coloro che sono chiamati "al servizio del popolo di Dio,in comunione col Vescovo ed il suo presbiterio".

Il Compendio del Catechismodi Lino STELLA

Il 28 giugno ultimo scorso, vigilia della solennità deiSanti Pietro e Paolo, Papa Benedetto XVI ha presenta-to il Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica.È una sintesi fedele e sicura del Catechismo volutada Giovanni Paolo II e diffuso nel 1992.Contiene, in modo conciso, tutti gli elementi essenzialie fondamentali della fede. Consente alle persone, cre-denti e non credenti, di abbracciare, con uno sguardod'insieme, l'intero panorama della fede cattolica.È un'opera che si rivolge a tutti, per riflessione perso-nale, studio, catechesi.Ad un secolo dal Catechismo voluto da Pio X, mettea disposizione un mezzo valido per studiare, adegua-tamente, che cosa fare per essere, semplicemente,cristiani.Il Compendio fu voluto da Giovanni Paolo II, che nel2003 affidò l'incarico della redazione all'allora Card.Ratzinger, che ne seguì le direttive, ed ora, Pontefice,lo affida al mondo attuale, perché si orienti, in unmomento di grande confusione: è una guida persuperarla. Il mio pensiero ritorna al vecchio compendio, cheusammo nei cinque anni, quando frequentavamo lascuola elementare, alla fine degli anni trenta delsecolo passato. Era un testo a domande e risposte,chiarissimo ai grandi, ma non a noi, che spessoapprendevamo a memoria senza capire. La vecchiascuola di catechismo, in questi giorni, sta per esseredemolita, dopo decenni di abbandono. Erano quattroangusti locali al primo piano della costruzione chesorge al lato nord dell 'ex Asilo Regina Elena.Quell'ala che, al piano terra, comprende anche lavecchia cappella. Le lezioni si svolgevano nel primo pomeriggio, dall'u-na alle due, perché poi si rientrava a scuola. Un tavo-lino, una sedia per la catechista, tante panche. E unpo' di confusione. Le aule, d'inverno, non eranoriscaldate, ma nessuno ci diceva che faceva freddo.Rammento, tra le catechiste, Maria Luisa Bassi eMaria Luisa Torre, e due suore che venivanodall'Ospedale, la rude Suor Erminia, che davadell'Asnun! a tutti, e la sensibilissima Superiora. IlCappellano dello stesso Ospedale, don Guerrino,usava una bacchetta per far entrare in testa le rispo-ste, quasi sempre inutilmente. Spesso ci faceva visitail Prevosto Don Bianchi, nel tentativo vano di portareordine nel caos che abitualmente regnava. Ma quan-do compariva la Maestra Gatti regnava il silenzio el'attenzione era viva: eppure mai alzò la voce per

disciplinarci…Riuscimmo a farci tuttavia una solida cultura religio-sa. La Provvidenza stava dalla parte delle catechiste,tanta fatica non poteva essere vana.Adesso quei locali lasceranno spazio per un parco.Destinato agli anziani (cioè a noi).

A P R O P O S I T O D E L R O S A R I O : U N M E S S A G G I O A I G I O VA N I

di Gianluigi ZEMEIn genere, i giovani dai tredici anni in su, nella lorolegittima ricerca di affermazione come nuove personeche devono trovare una collocazione equilibrata nellavita, sono spinti ad adottare dei modelli preconfezio-nati e già praticati dai coetanei. Purtroppo spesso lascelta cade su modelli semplicemente "alla moda" oappariscenti ma privi di valori positivi e concreti. Giàessere cristiani e praticare diventa scomodo e a voltesi preferisce il "branco" alla messa domenicale.Figuriamoci recitare il rosario!Eppure negli anni '60 era di gran moda l'oriente equalunque cosa arrivasse dall'India era accolto comemiracoloso e trasgressivo. Anche oggi molti si avvici-nano e si interessano a religioni orientali trovandoviinnumerevoli spunti di vita ed esaltandone la grandepropensione alla meditazione.Peccato che nessuno di costoro si ferma ad esami-nare la nostra religione: quanti esempi di meditazio-ne, di misticismo, di concentrazione ascetica illumina-no la nostra tradizione cristiana!E poi, proprio adesso che non va di moda, che bellosarebbe lasciarsi andare alla meditazione, stando insilenzio e chiudendo la comunicazione col mondo peraprire i canali dello spirito e trovarsi in meravigliosacontemplazione del Sacro, commettendo così una"trasgressione" all'ultima moda, simile ad una praticaorientale e da iniziati. Sareste veramente originali.Un mezzo semplice per pregare e stare a tu per tucon lo Spirito è la recita del rosario.Si tratta di una preghiera apparentemente ripetitiva epopolare. Ma proprio il ritmo e la compendiosità deisuoi contenuti ne fanno un piccolo miracolo di sintesiteologica che andrebbe provata.Inoltre, i gesti dello sgranare la corona, e la musica-lità silenziosa delle preghiere, portano alla liberazionedai pesi quotidiani e sollevano il nostro spirito ad unadimensione superiore.Potrei anche affermare che il rosario è una forma diterapia psicologica. Dopo ci si sente meglio. Provareper credere.

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C o n l a C o r a l e i n Va l Va r a i t adi Lino Stella

Coristi e simpatizzanti della Corale Beato Stefano Bandello hanno scoperto la Val Varaita. Uno dei tanti gioiel-li storico-turistici del Piemonte. Sorge ai piedi del Monviso. V'è un paese, Bellino, che non esiste, formato daun insieme di frazioni, ciascuna con il proprio nome e la propria fisionomia (ed il colore delle pietre con cuisono costruite le case). Hanno un carattere comune, sono luoghi di montagna. Dove un tempo si riusciva avivere, con poco, ma più vicini al cielo. Così gli abitanti appresero a studiare il moto del sole e delle stelle ecostruirono tante meridiane. Da esperti conoscitori della scienza e della tecnica che occorrono per essere pre-cisi. Ci sono abitazioni con più meridiane con diverso orientamento, per leggere il tempo in tutte le ore e lestagioni.La morale, al di là dell'occasione di trascorrere una giornata in compagnia? Scoprire quant'è bella la nostraRegione, e perché, da grandi, vi si può anche morire. Come è avvenuto per Stefano Bandello e Don BrunoBottallo, che riposano in luoghi che abbiamo toccato nel nostro itinerario.

Festa della Confraternita di Lino STELLA

Libera da interferenze temporali, dovute allo svolgi-mento contemporaneo della solennità civile in onoredi San Desiderio, la Confraternita ha potuto celebrarela sua Giornata nel giorno che ricorda il SantoPatrono. Si è rispettata la norma statutaria che sug-gerisce di proporre nuovi iscritti e di confermare inovizi proprio i tale data. La cerimonia si è svolta con la consueta sobrietà, purnon mancando una solennità particolare, dovuta alnumero notevole di nuovi confratelli ammessi al novi-ziato: ben dodici. La Confraternita, in un recente passato, penalizzatada decessi ed abbandoni, aveva bisogno di forzenuove. Sono venute.Nel momento attuale, per molti versi difficile per chivoglia vivere da cristiano in modo efficace e respon-sabile, siamo di fronte ad una occasione valida, perrinnovare lo spirito confraternale. Gruppi di laici, cheinsieme si collocano a servizio della comunità parroc-chiale. Gli anziani confratelli (di iscrizione, non di età)si trovano, ora, di fronte ad un nuovo compito, conl'esempio e con l'azione motivare i nuovi amici, con-

sentire loro di integrarsi; questi, a loro volta, devonostimolare tutti con un rinnovato entusiasmo.Don Bruno, quando la rinata Confraternita muoveva iprimi passi, mise a disposizione di tutti un manuale,Spiritualità di una Confraternita, che doveva muoveretutti nella giusta direzione, quella che vollero i nostriavi, quando si ritrovarono in quella che doveva esse-re e rimanere la sede naturale, la chiesa di SanRocco.Luogo di preghiera, di invito a servire umilmente,insieme, la Comunità parrocchiale. Soprattutto a nonessere cristiani atei. Siamo entrati e siamo rimasti per realizzare unRegno di Verità, di Giustizia, di Pace e di Amore.È qualcosa di estremamente difficile. Dobbiamo ritro-varci, stare con gli altri confratelli, ed insieme esserea servizio degli altri. Un impegno di vita, che si ispiraalle Beatitudini del Vangelo. Che ci prepari, infine, adaccedere al Regno di Dio, preparato per noi fin dallafondazione del mondo. È l'invito conclusivo di DonBruno nel suo volumetto. Quando, forse, non pensa-va che, vent'anni dopo, sarebbe già stato a disposi-zione, per accoglierci al termine del nostro viaggioterreno.

Alcuni membri della Confraternita attorniano il nuovo Diacono Ernesto Stramesi (2001)

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BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 6

Un forte senso di libertà, un pizzico di spensieratez-za, molta allegria e tanta voglia di divertirsi costitui-scono le componenti base del clima di festa che per-vade bambini e ragazzi all'arrivo dell'estate. Dopo uninverno trascorso davanti alla televisione o studiandole materie scolastiche, i giovani d'oggi subiscono dalsole e dal caldo un'attrazione "fatale". Durante labella stagione, infatti, per noi ragazzi è decisamenteimpossibile pensare di trascorrere ore e ore oziandoall'interno delle mura di casa. Al contrario diventaprospettiva comune slegarsi dalle scomode catenecasalinghe e riversarsi all'esterno, alla scoperta di unmondo nuovo, fatto di spensieratezza, gioco e feli-cità. Per sfruttare al meglio la preziosa occasione dilibertà e divertimento che l'estate offre loro, i giovanihanno, però, bisogno di nuove esperienze o di inizia-tive intriganti che li coinvolgano ancora di più nell'at-mosfera di gioco tipica della bella stagione. Una diqueste fonti di attrazione è la piscina, che però, dasola, non rende l'estate un periodo indimenticabile. È per questo che ogni anno, a partire da giugno, l'o-ratorio di Castelnuovo Scrivia organizza e propone airagazzi progetti veramente interessanti. All'internodella sua lunga tradizione di feste e iniziative, ilnostro oratorio annovera diverse edizioni di una festaspeciale che da anni intrattiene i bambini castelnove-si e con il tempo si arricchisce sempre più di propo-ste nuove. Si tratta dell'oratorio estivo che, come ci

suggerisce il suo nome, accoglie ogni anno l'arrivodell'estate nel clima di divertimento che la caratteriz-za. Anche quest'anno, perciò, non è mancato al suoappuntamento con i giovani. Questa iniziativa, chesolitamente occupa le tre ultime settimane di giugnoe i primissimi giorni di luglio, ha lo scopo di offrire aibambini del paese e delle zone limitrofe un'occasioneunica di divertimento che permetta di trasformare l'e-state in una indimenticabile esperienza da inserirecon piacere nel proprio libro dei ricordi. Affinché ilprogetto si svolga nel migliore dei modi e riesca araggiungere lo scopo prefissato, la responsabilità el'organizzazione di queste tre settimane di diverti-mento puro sono affidate all'estro e alla fantasia di un

" C O N T A S U D I M E "QUESTO È L'ORATORIO ESTIVO

di Marcello SPINETTA

I l f o l t o g r u p p o d i a n i m a t o r i d e l l ’ o r a t o r i o e s t i v o

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BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 7

gruppo di animatori. Questi, servendosi della lorosimpatica voglia di divertirsi e capacità comunicativacercano di intrattenere i bambini iscritti con giochi equiz. Quest'anno, inoltre, sono stati introdotti alcuniassistenti, con il compito di controllare i bambinidurante la giornata e di prestare un essenziale aiutoagli animatori. Come tutte le migliori iniziative delnostro oratorio, anche questa alterna al suo internomomenti di svago e divertimento a incontri formativi edi discussione sui temi più svariati che emergononella storia della Bibbia. Questa edizione ha incentra-to le sue attività sulla figura di Giuseppe, un patriarcasimbolo nella storia di Israele. Credo, infatti, siaimportantissimo far capire ai bambini come il gioco sidebba sempre integrare con la serietà dei momenti diriflessione, perché non è solo giocando, ma soprat-tutto scambiandosi idee e opinioni che si diventaancora più amici. Tuttavia i giochi restano i principaliprotagonisti dell'intero oratorio estivo. Nelle quattroore pomeridiane in cui questo progetto trova compi-mento buona parte del tempo è occupata da gare,staffette e giochi divertenti, che vedono in competizio-ne quattro squadre. Ad ognuna di queste verrà asse-gnato un punteggio in base alla prestazione ottenutanelle varie competizioni. Non è questo, però, il solometro di valutazione delle squadre. I punti vengonoanche attribuiti o sottratti in base alla disciplina e allacorrettezza dei singoli o del gruppo. L'oratorio estivo,infatti, vuole diffondere tra i giovani d'oggi quei valoricome la sportività, il rispetto, la comunione fraterna ela solidarietà. Al termine delle tre settimane la squa-dra che otterrà più punti, e che avrà assunto il migliorcomportamento complessivo, sarà decretata vincitrice.Per rendere ancor più indimenticabile questa espe-rienza, gli animatori, il Parroco e il Curato hannodeciso di integrare le giornate trascorse in oratoriocon tre gite veramente sensazionali: una giornata allepiscine "Le bolle blu" di Borghetto Borbera, un'escur-sione ludico-formativa a Colle Don Bosco, paese diSan Giovanni Bosco, e il viaggio a Gardaland chechiude un quadro di iniziative straordinarie. Il tutto siè concluso con la festa finale del 2 luglio. Nella speranza che il festoso clima dell'estate si

C E G N I 2 0 0 5di Cecilia Sacco

Anche quest'anno, come di consuetudine, nei primigiorni del mese di giugno si è svolto il convegno diCegni. Questa località situata sulle colline pavesidella Val Staffora, celebra annualmente il raduno deigiovani dell'A.C.R. (Azione Cattolica Ragazzi) dellanostra diocesi. Il tema di quest'anno era "Tutti aBordo". Una banda pirati si era recata a Cegni perimpossessarsi del tesoro custodito in un forziere.Rubando i dobloni hanno causato nel mondo un grancaos e spettava a noi ragazzi ristabilire l'ordine ripor-tando i dobloni nel forziere. Per fare ciò dovevamorecarci in vari stand e superare diverse prove. Prima di partire alla ricerca di questo tesoro abbiamopartecipato alla messa di mons. Martino Canessa, ilnostro vescovo, che ci ha incoraggiati e ci ha datouna spinta per affrontare questa caccia al tesoro nelmodo più sportivo possibile. Una volta riuniti tutti idobloni nel forziere è avvenuto lo scambio delle ban-diere che ogni parrocchia aveva realizzato prima diquesto viaggio. Questi incontri ci permettono di farenuove conoscenze e di confrontarci con altri ragazzidella nostra età, scoprendo così di avere gli stessivalori e le stesse aspettative. Il clima che si respira ègioioso e amichevole e ci si accorge che la fede nelSignore non è merce rara, ma che sempre più ragaz-zi cercano l'amicizia di Gesù. Cegni è solo una delletante occasioni che la nostra diocesi offre per condivi-dere insieme momenti con Gesù. Questi tipi di incon-tri assolvono a pieno la nostra esigenza di conosce-re, scoprire e approfondire le curiosità che sono tipi-che della nostra età. Stare insieme con intelligenza e serenità ecco ilsegreto.

diffonda tra tutti i ragazzi del mondo, vorrei dire ungrande grazie al parroco don Costantino e al vicepar-roco don Fulvio che con cura e spirito di collaborazio-ne hanno reso possibile questa iniziativa. Bambini di Castelnuovo, che godete di questa fortu-na, divertitevi e ringraziate il Signore!

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BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 8

Sabato 3 giugno si è svolta presso la Casa del Giovane di Tortona la premiazione del 18° torneo di calcioMassimo Prizzon. Presenti anche le squadre del nostro oratorio che, dopo un mese di partite, hanno vistobuoni e soddisfacenti risultati: il New Castel si è classificato al 5° posto e gli Orionini castelnovesi addirittura al2° posto. Oltre a questi premi è stata assegnata ad uno dei nostri portieri, Gianluca Neve, una segnalazioneper l'impegno mostrato e per il suo comportamento sempre corretto.

PREMIATE LE SQUADRE DELL'ORATORIO

La squadra dell’oratorio che si è guadagnata il secondo posto al torneo. Ritira il premio Mirco Villani

La sfida dall'11 settembre non è stata percepita per lasua interezza. Viviamo in una situazione schizofreni-ca, nella quale, di fronte alle bombe ci stringiamo ilcuore e poi, dopo qualche giorno, torniamo a occu-parci delle performance di Costantino o alle belledonne dei calciatori nostrani.Abbiamo vissuto - stiamo vivendo - un attacco nonsolo ai valori, ma anche al modello storico che harappresentato l'Europa. Noi stessi abbiamo valutatocome "stufanti" i richiami del Papa Santo GiovanniPaolo II sulle radici cristiane. Molti oggi non compren-dono perché Papa Benedetto chiami gli attentati con itermini "antiumani e anticristiani".Londra è un posto dove andiamo a imparare l'inglesee a sentire che aria tira nel mondo. Tira una pessimaaria, siamo indifesi. E' così facile prendersela con lagente comune, con i suoi orari fissi. I terroristi islamicinon se la prendono con i grandi nel castello scozzeseriuniti per il G8, quelli giustamente hanno le scorte e imissili puntati verso il cielo. I nemici di Osama sonoquanti prendono la metropolitana, salgono sugli auto-bus, e fino a un attimo fa bisognava stare attenti alleascelle sudate del prossimo, con la pubblicità che ciricorda di usare il deodorante. Bei tempi. Ora si devebadare a chi deposita una bomba, come in Israele. Ibersagli sono gli impiegati, i nostri ragazzi che inluglio fanno finta di studiare in qualche college. C'erauna biondina con i capelli inzaccherati di sangue, lasignora grassa con il tailleur e cercava di metterselo

a posto per non mostrare al mondo la sua cellulite.Com'è simpatica la nostra gente europea, magari conla faccia imbronciata per gli eterni guai e i debiti.Se fossi Bin-Laden avrei festeggiato il fallimento dellaCostituzione Europea proprio in Francia con un ban-chetto da sultano. La frattura franco-tedesca sull'in-tervento in Iraq non poteva che avere un esito piùparadossale. Il veto francese sulle radici cristiane nonpoteva che subire un contrappasso più evidente dellabocciatura referendaria.Tuttavia, a queste evidenze e a questi errori da "asiloMariuccia" nessuno pensa più. Abbiamo cancellato inostri errori nel nirvana della distrazione. Così comenon abbiamo letto in questi giorni i moltissimi mes-saggi "giustificazionisti" apparsi su Mtv e inviati daschiere di giovani; non abbiamo riflettuto sul fallimen-to del modello di integrazione omicida olandese, sullacessione di interi quartieri parigini agli extracomunita-ri, non si riflette sulle proprietà immobiliari cinesi,sulle intere piazze occupate gelosamente da indiani emusulmani nella Londra scorticata dalle bombe:siamo in guerra e la guerra deve essere affrontatacome tale. Le bombe a Londra sono un attacco allacittà, all'alleanza anglo-americana, ma anche alsemestre europeo.E mentre scrivo, questo diario sembra volersi ribella-re chiedendo: ma che si deve fare? Iniziamo a elimi-nare lacci e lacciuoli che vietano un repulisti negliambienti in cui il terrorismo prospera, cresce, aggre-

U n a p a g i n a d i d i a r i o u n p o ' r i b e l l eAPPUNTI SPARSI DI UN INSOLITO POMERIGGIO D'ESTATE

di Helenio PASQUALI

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BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 9ga i propri adepti, gli allievi degli assassini, coltiva ikamikaze. Ospitare chi ci vuole uccidere è una follia.Coccolarselo è una follia ancora maggiore.Servono leggi speciali, provvedimenti drastici.Bisogna intervenire con urgenza perché la fatica quo-tidiana delle vite normali deve essere protetta.Tratteniamo negli occhi quelle immagini di Madrid edi Londra. Erano belle persone, i morti. Pensavano:com'è bello poter prendere la metro e il bus, com'èbello poter sentire l'affanno quando corri e riesci asalire sull'ultima carrozza mentre la porta si chiude.Com'era bello.Ricordiamoceli i nostri fratelli. Gli uomini quandoesplodono le bombe fanno capire perché la Bibbiaparagona il "Servo di Jahvè" percosso e umiliato a un

agnello. I corpi sono squartati dall'orrore, ma insiemeresta un residuo di tenerezza anche nelle membrasparse. Il pianto e l'impazzimento si trasforma inpochi momenti nella generosità dei sopravvissuti edei feriti lievi. E riaccade il mistero per cui alcunimorirebbero per gli altri. A New York l'11 settembre,come l'11 marzo a Madrid, come il 7 luglio a Londra.Il terrorismo colpisce con la forza geometricamenteorganizzata e vorrebbe annunciare la propria vittoria,il suo potere. Proprio allora, si erge barcollando ilpotere dei senza potere, quello dei senza nome checorrono insanguinati e tirano su chi soffoca e lobaciano. Ma gli assassini devono pagare, si ribella ilmio diario.

LA SFIDA CONTINUA…Sabato 10 settembre settima giornata "FrancaCassola Pasquali": in piazza con la Band delRondò, revival musica anni '60 e ospite d'onore Malcon i suoi successi

Non sono ancora sopite le discussioni sorte intornoagli enormi problemi accennati durante la battagliareferendaria di giugno; sono servite almeno a dareun'idea dei grossi interrogativi con i quali la scienza sista confrontando e con la sensazione, quasi la verti-gine, di essere ad un passo dal bersaglio. La vita.Tutti avranno notato che accanto ai ragionamentiscientifici stava sempre in agguato una minaccia: lamancanza di fondi, in tutte le realtà qualificate, dallepiù titolate alle più 'ruspanti'.Molti di noi avranno pensato, un po' con stupore e unpo' con rassegnazione, che il problema non conosceconfini e che le scelte messe in atto, in questi anni,dall 'Associazione Franca Cassola Pasquali diCastelnuovo sono andate nella giusta direzione.Grazie alla generosità sollecitata , alle iniziative voltea spiegare e informare, nella nostra realtà è possibileaffrontare il problema "cancro" con tutta l'attenzione ela serietà professionale che l'argomento richiede.Acquisizione di nuove apparecchiature subito messein funzione, a disposizione della popolazione nonsolo del nostro territorio, adesione convinta a pro-grammi di screening preventivi, partecipazione a

ricerche cliniche attraverso gli studi randomizzati,indagini sui fattori di rischio genetici e ambientali: questi i punti qualificanti messiin cantiere e portati avanti con determinazione, ren-dendo sempre conto alla gente e a tutte le figure chehanno sostenuto l'impegno (ditte, imprenditori, ban-che, associazioni sportive, enti) di come procedono lecose.A Settembre, il 10 per la precisione, ci incontreremoin piazza a Castelnuovo, come ormai è tradizione, incompagnia di musica e di spettacolo: insieme allasolita allegria ci sarà l'occasione di fare il punto dellasituazione, ringraziare tutti i benefattori che ci hannoaccompagnati nel 2004-2005 permettendoci di man-tenere l'abituale livello di attività preventiva e terapeu-tica in ambito di tumore della mammella, e non solo.Abbiamo in serbo novità a proposito dell'istituzione diuna Unità di Senologia con il contributo di vari spe-cialisti che già stanno lavorando insieme per assicu-rare il miglior trattamento possibile, multidisciplinare,alle donne che incontrano il cancro al seno: una sfidada vincere ma non da soli! Arrivederci a Settembre, in piazza , a Castelnuovo,per una nuova puntata della lotta con il tumore con ladeterminazione e la generosità ormai proverbiale chel'Associazione Franca Cassola Pasquali ben conoscee di cui è una splendida espressione.

Dr.ssa

Maria Grazia Pacquola Responsabile Unità Senologia Tortona

San Giovanni Battista in OVA (sec. XVII)Già cappella gentilizia dei feudatari, la chiesa vieneelencata per la prima volta, come facente capo allaPieve di Castelnuovo, nella relazione alla visitapastorale del Vescovo Settala del 1656 e del 1670(A.V.T., B/149) e sI apprende che le spese sono acarico degli abitanti del luogo.La relazione del prevosto Don Giovanni Fornasaridatata 21 maggio 1834, in preparazione della visitapastorale del Vescovo Negri (A.V.T., B/173), recitatestualmente: "Oratorio pubblico e campestre... nellocassinale di Ova, lontano dalla parrocchia miglia tre:appartenente alla Casa Negroni di Genova... vi sicelebra la Santa Messa nei giorni festivi e feriali a

LE CHIESETTE CASTELNOVESI D'OLTRESCRIVIA(dal libro "Quella terra a sud del Po" di Pier Luigi Zeme)

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comodo della popolazione e neitempi autunnali a comodo delladetta famiglia Negroni ed è tenutacolla massima pulizia".Nel 1937 è divenuta chiesa par-rocchiale della frazione di Ova delComune di Castelnuovo Scrivia,appartenente al vicariato diCastelnuovo Scrivia e Sale.

San Bovo alla CAVIGIOLA (sec.XVII)Una prima citazione di tale orato-rio si ha nella relazione per la visi-ta pastorale del Vescovo Settaladel 1670, (A.V.T. B/149), che reca:"Oratorio sub titulo S. Bobonis d.della Cavigiola".Secondo il Sottotetti, è stata erettaper volontà dei Conti Cavigiolidopo l'abbattimento della Chiesadi Goide. Ora è di proprietà dellafamiglia Guidobono Cavalchini.Altra menzione è fatta dal prevo-sto Don Giovanni Fornasari nellasua relazione del 21 maggio 1834in preparazione della visita pasto-rale del Vescovo Negri (A.V.T.,B/173). Menzione così redatta:"Oratorio pubblico e campestresotto il titolo di S. Bovo e di SanDomenico, situato di là dalloScrivia distante un miglio e mezzodalla Parrocchia, nei Cassinali diCaviggiola ... e vi si dice messatutte le feste ed è sufficientemen-te provvisto di suppellettili".La sua titolazione, come mera ipo-tesi, potrebbe essere derivata dalfatto che S. Bovo, come riferisce ilGoggi, sconfisse i saraceni cheavevano invaso il territorio.Poco lontano dalla Cavigiola, aGoide sorgeva una antichissimachiesetta, intitolata probabilmentea San Pietro. Su una antica cartadi fine Seicento conservata nell'ar-chivio storico del comune diTortona, all'incirca ove ora sorgela cascina della famiglia Bassi era

segnato un quadrato con la scritta"chiesa diruta".

La Madonna Assunta dellaMARETTA (sec. XX)Oratorio edificato verso la metàdel secolo scorso per volontà delcastelnovese cav. VirginioSottotetti detto Gino. Ora è di pro-prietà della famiglia Castellotti.Si trova lungo la strada che porta-va al guado dello Scrivia, congiun-gente la frazione Ova con la vec-chia tramvia Castelnuovo -Tortonaalla stazione della Ruggera.La chiesetta, immersa tra il verde,doviziosa di dipinti di pregevole

UN PIACEVOLE LIBRO SU ARTE E STORIA CASTELNOVESE

È stato presentato a fine maggio un libro, a cura di Antonello Brunetti,sul tema "Storia e Arte a Castelnuovo". Il volume contiene ben 18 saggisu vicende e aspetti particolari racchiusi in due mila anni. Alcuni di que-sti studi hanno una forte valenza sulla documentazione religiosa e quin-di ve li segnaliamo. Il primo saggio, intitolato Presentazione di Castelnuovo, tra le altrecose descrive accuratamente tutti gli edifici religiosi del paese.Il quarto e il quinto sono dedicati al soggiorno castelnovese di SanBernardino da Siena e alla storia dell'Opera pia Balduzzi.Il quindicesimo costituisce uno studio innovativo della scuola pittorica

15 marzo 1986. Dopo tre anni di restauro presso i Nicola di Aramengo,“L’ultima cena” rientra a Castelnuovo.

fattura, era meta delle processionirogatorie della parrocchia di Ova.

Da questa cartina di fine ‘600risulta che a Goide vi era una“chiesa diruta” residuo di un edi-ficio del XII secolo.

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dei Bosiglio, ossia dei pittori di origine castelnoveseche per un secolo (1430 - 1530) furono i protagonistidella pittura religiosa nella Diocesi di Tortona.Un sedicesimo, scritto da Giuseppe Decarlini, affron-ta le vicende della Compagnia del SantissimoSacramento che dal XV secolo, oltre a gestire laCappella lunga, si occupò per secoli della manuten-zione e dei lavori all'interno della parrocchiale.Infine Lelio Sottotetti, facendo ricorso alla sua memo-ria e a molte testimonianze dirette, ricostruiscemomenti e situazioni vissute da don Luigi Orionenella nostra Castelnuovo. Quattordici pagine cheentreranno a far parte della agiografia del santo. Il libro che verrà presentato il 23 settembre saràdisponibile con offerta presso le cartolerie e le edicolecastelnovesi. I ritratti di Amalia Bensi ed Ernesto Buda, ai quali si

deve l’Istituto Don Orione di Castelnuovo Scrivia

Il prodigioIl miracolo eucaristico di Lancianoè il più antico di tutti quelli in cui lesacre Specie furono cambiate incarne e in sangue: risale, infatti,all'VIII secolo. Ma attraverso leanalisi che furono fatte delle suereliquie nel 1970-71 e nel 1973-74, questo prodigio è divenutomeravigliosamente attuale e nonsi è mai vista una semplice tradi-zione, che risale a 12 secoli con-fermata dalla scienza con una talechiarezza.Lanciano, piccola città degliAbruzzi, è situata a circa 4 km dal-l'autostrada Pescara-Bari, lungol'Adriatico, un po' a sud di Chieti.In una piccola chiesa, dedicata aSan Legonziano (che s'è volutoidentificare con San Longino, ilsoldato che trapassò il costato e ilcuore di Cristo morto sulla croce)un monaco basiliano, che celebra-va la messa in rito latino, dopo laconsacrazione, cominciò a dubita-re della presenza reale di Cristosotto le sacre Specie. Fu allorache, sotto gli occhi di questosacerdote, l'ostia si mutò in unpezzo di carne e il vino consacratoin sangue reale che si coagulò incinque sassolini irregolari di formae di grandezza differenti.Il miracolo fu raccontato su unaantichissima pergamena che nellaprima metà del secolo XV, fu ruba-ta ai francescani da due monacibasiliani. Oggi si possiedono sulmiracolo dei testi che risalgono alsecolo XVI e XVII, cioè almeno800 anni dopo l'avvenimento. Ma

una tradizione costante conserva ilricordo del prodigio, e furono con-servate soprattutto le reliquie.Il culto delle reliquie eucari-sticheI monaci, che officiavano nellachiesa di San Legonziano, lascia-rono Lanciano nel secolo XII. Ilconvento passò subito ai benedet-tini poi, nel 1253, ai francescaniconventuali che nel 1258 ricostrui-rono la chiesa e la dedicarono aSan Francesco. Questi religiosi, aloro volta, dovettero lasciare illuogo nel 1809, quandoNapoleone I soppresse gli ordinireligiosi. Essi riebbero il loro anticoconvento solo nel giugno 1953.Le reliquie, chiuse in un reliquiariod'avorio, furono custodite primanella chiesa di San Legonziano,poi in quella di San Francesco. Altempo delle incursioni dei turchinegli Abruzzi, un frate minore,chiamato Giovanni Antonio diMastro Renzo, volle salvarle e, il 1agosto 1566, partì portandole consé. Ma dopo aver camminato tuttala notte, si trovò il mattino dopoancora alle porte di Lanciano.Capì allora che lui e i suoi compa-gni dovevano rimanervi per con-servare le reliquie. Queste, unavolta passato il pericolo, furonoposte su un altare degno di esse,sul lato destro dell'unica navatadella chiesa conventuale.Furono chiuse in un vaso di cri-stallo, deposto, questo, in unarmadio di legno, chiuso con quat-tro chiavi. Nel 1920, furono poste(le reliquie) dietro il nuovo altare

maggiore. Dal 1923, la "carne" èesposta nella raggiera di un osten-sorio, mentre i sassolini di sanguedisseccato sono contenuti in unaspecie di calice di cristallo ai piedidi questo ostensorio.Prima della ricognizione del 1970,parecchie altre ricognizioni dellereliquie avevano avuto luogo nel1574, 1637, 1770, 1886.L'esame scientificoIn novembre 1970, per le istanzedell 'arcivescovo di Lanciano,Monsignor Perantoni, e del mini-stro provinciale dei Conventuali diAbruzzo, e con l'autorizzazione di

IL MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANOdi Gianluigi Zeme

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Roma, i Francescani di Lancianodecisero di sottoporre a un esamescientifico queste "reliquie" vec-chie di dodici secoli. Certamenteera una sfida: ma né la fede catto-lica (che qui non era affatto ingioco), né una tradizione storicacerta hanno nulla da temere dallascienza, perché ciascuna rimanenel proprio campo.Il compito fu aff idato al dott.Edoardo Linoli, capo del servizioall'ospedale d'Arezzo e professoredi anatomia, di istologia, di chimi-ca e di microscopia clinica, coa-diuvato dal prof. Ruggero Bertellidell'Università di Siena. Il dott.Linoli effettuò dei prelevamentisulle sacre reliquie, il 18 novembre1970, poi eseguì le analisi in labo-ratorio.Il 4 marzo 1971, il professore pre-sentò un resoconto dettagliato deivari studi fatti. Ecco le conclusioniessenziali:1. La "carne miracolosa" è vera-mente carne costituita dal tessutomuscolare striato del miocardio.2. Il "sangue miracoloso" è verosangue: l'analisi cromatografica lodimostra con certezza assoluta eindiscutibile.3. Lo studio immunologico manife-sta che la carne e il sangue sonocertamente di natura umana e laprova immunoematologica per-mette di affermare con tutta ogget-tività e certezza che ambedueappartengono allo stesso grupposanguigno AB. Questa identità del gruppo sangui-gno può indicare l'appartenenzadella carne e del sangue allamedesima persona, con la possi-bilità tuttavia dell'appartenenza adue individui differenti del medesi-mo gruppo sanguigno.

Nuovo esame scientificoLa relazione del prof. Linoli fu pub-blicata in Quaderni Sclavo inDiagnostica, 1971 , fasc. 3(Grafiche Meini, Siena) e suscitòun grande interesse nel mondoscientifico. Anche nel 1973, il Consiglio supe-riore dell'Organizzazione mondialedella Sanità, O.M.S./O.N.U.nominò una commissione scientifi-ca per verificare, mediante esperi-menti di controllo, le conclusionidel medico italiano. I lavori duraro-no 15 mesi con un totale di 500esami. Le ricerche furono lemedesime di quelle effettuate dalprof. Linoli, con altri complementi.La conclusione di tutte le reazionie di tutte le ricerche confermaronociò che già era stato dichiarato epubblicato in Italia.In maniera precisa, fu affermatoche i frammenti prelevati aLanciano non potevano essereassimilati da tessuti mummificati.La loro conservazione dopo quasidodici secoli, in reliquiari di vetro ein assenza di sostanze conservan-ti, antisettiche, antifermentative emummificanti, non è scientifica-mente spiegabile: infatti i vasi cheracchiudono queste reliquie nonimpediscono l'accesso dell'aria edella luce né l'entrata di parassitid'ordine vegetale o animale, veico-li ordinari dell'aria atmosferica. Inquanto alla natura del frammentodi carne, la commissione dichiarasenza esitazione che si tratta di untessuto vivente perché risponderapidamente a tutte le reazioni cli-niche proprie degli esseri viventi.Questo responso perciò confermapienamente le conclusioni del prof.Linoli. E non è meno sorprendenteconstatare che un miracolo italianodell'alto medioevo abbia interessa-to sino a questo punto l'OMS e leNazioni Unite! Ma, nè questaun'altra sorpresa l'estratto-riassun-to dei lavori scientif ici dellaCommissione Medica dell'OMS edell'ONU, pubblicato in dicembre1976 a New York e a Ginevra,dichiara nella sua conclusione chela scienza, consapevole dei suoilimiti, si arresta davanti alla impos-sibilità di dare una spiegazione.L'ultimo paragrafo non è certa-mente una dichiarazione di fede

religiosa, ma è almeno l'apologiadell'umiltà che deve possederecolui che si dedica alla ricercascientifica. Lo scienziato, a uncerto momento delle sue investi-gazioni, deve ricordarsi che eglinon è altro che un uomo sul piane-ta terrestre.Due osservazioni di ordine spi-rituale La carne e il sangue miracolosi diLanciano sono dunque tali qualisarebbero se fossero stati preleva-ti il giorno stesso su un vivente.Ora, nell'Eucarestia, c'è appuntoun vivente che si dona a noi:Gesù, il risuscitato di Pasqua, cheaveva affermato: "Io sono il Panevivo disceso dal cielo e ciò che iodono, è la mia carne per la vita delmondo". Quando ci comunichia-mo, mangiamo veramente, inmaniera sacramentale, una carnereale, animata e gloriosa, e bevia-mo il sangue vivente dell'Uomo-Dio che, uscito dalla tomba, nonpuò più morire.D'altra parte, la carne di Lancianoè un tessuto del cuore. Ora, que-sto simbolizza più di tutte le altreparti del Corpo di Cristo, l'amore dicui egli dà testimonianza. Certo,comunicandoci, noi riceviamo ilCorpo intero del Signore, sotto lesacre specie, ma è soprattutto ilCuore che si dona a noi nel"sacramento del suo amore". Sirealizzano allora per ciascuno dinoi le parole di San Giovanni:"Gesù, avendo amato i suoi cheerano nel mondo, li amò sino allafine", sino alla sua morte sullacroce certamente, ma soprattuttosino a donarsi ad essi come nutri-mento, comunicando loro così ibenefici della sua morte redentricee della sua vita gloriosa.Il miracolo di Lanciano, attestatostoricamente da una lunga tradi-zione, autenticato dalla stessascienza, ha anche una portata spi-rituale e mistica: ci fa capire cheGesù Cristo è sempre vivente eche il suo Cuore ci ama appassio-natamente. Di conseguenza,quale corroborante per la nostrafede un tale prodigio! E come cispinge a ringraziare Colui che ciha amato per primo sino a donarcila sua carne e il suo sangue incibo e in bevanda!

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IN QUARANTA PER LA 1a COMUNIONE

Domenica 8 maggio c'era aria di grande festa per le vie di Castelnuovo: 40 bambini in processione sfilavanoper le vie del paese con una calla bianca in mano. Si recavano ad un importante appuntamento: il primoincontro vero con Gesù nell'Eucarestia. Arrivati in chiesa li attendeva tutta la comunità. Il colore dominante erail bianco, dalle tovaglie del banchetto dell'Ultima cena di Gesù alle ciotoline di fiori, dalle candeline accese atestimoniare la presenza dello Spirito Santo alle tuniche indossate dai bambini.A questo grande incontro si sono preparati partecipando regolarmente agli incontri di catechismo, anche secon la spensieratezza tipica dei loro dieci anni. Anche i genitori si sono preparati a questo evento partecipan-do a due incontri in parrocchia e ad un ritiro spirituale a Torrazzetta.

L'altare maggiore e la porticina del tabernacoloUna piccola anticipazione (sintetizzata) dal libro

"La parrocchiale di Castelnuovo" che verrà presentato fra qualche mese."La compagnia del Santissimo Sacramennto si fece carico nel primo ventenniodel XVIII secolo di costruire l'altare maggiore in marmo in sostituzione di quello dilegno realizzato da Geronimo Borghi nel 1583. I primi contatti si ebbero conMilano dove si sarebbe dovuto acquistare un altare di marmo nero alla romana.Venne incaricato il marchese Acerbi, ma le sue trattative non risultarono soddisfa-centi. Intervenne allora Lavinia Serra, moglie del feudatario di Castelnuovo,Giovanni Battista Marini, la quale, recatasi a Genova, l'11 gennaio 1722 presentòil disegno progettuale. L'incarico venne affidato all'artista Pietro Francesco Gaginidietro compenso di 2000 lire milanesi. Per reperire i fondi la compagnia delSantissimo Sacramento chiese un prestito alla compagnia del Carmine e vendettegli alberi cresciuti su terreni di sua proprietà. Ciò che mancava venne coperto daun contributo dei Marini. I blocchi marmorei giunsero da Milano a Castelnuovo nelmese d'aprile del 1723. Per l'impegno profuso la consorte del marchese Marinivenne nominata priora delle consorelle iscritte alla confraternita. Si provvideanche ad acquistare la porticina del nuovo tabernacolo realizzato con gli stessimarmi colorati dell'altare. Questa venne realizzata a Genova, di legno ricoperto dilastre di ottone dorato, con chiave d'argento. Ippolito Marini, che se ne era assun-to la spesa, vi fece imprimere nella parte bassa lo stemma dei Marini. Venne col-locata il 3 aprile 1724". Volendo esaminare tale porticina ci siamo resi conti chenel 1949, in occasione della ricorrenza dei 25 anni in qualità di parroco diCastelnuovo, era stata donata a don Agostino Bianchi una massiccia e robustissi-ma cassa blindata da inserire nel tabernacolo marmoreo in sostituzione di quella del 1724. Dov'era finita laporticina originaria?Una breve ricerca con don Costantino nella stanza di deposito ed eccola impolveratissima emergere fra centi-naia di reliquiari, candelabri, quadri, statue, stendardi, via crucis e altri oggetti sacri non più utilizzati. Unaprima pulizia ed ecco, come vedete nella foto, la porticina con la raffigurazione della Fede e, nella partebassa, come indicato nei documenti, lo stemma dei Marini con le classiche ondine oblique, simili a quelle dellostemma che si vede all'ingresso del Municipio, ora definito palazzo Centurione, ma nato come palazzo Marini.

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moglie euro 50 in suffr. di GigiCallegari e def. - Costa Beniaminoeuro 50 - Torlasco Mariuccia euro20 - Gavio Piera euro 20 - SoldiniEnrica euro 20 in suffr. defunti -Sottotetti - Bassi euro 80 in suffr.defunti - Fam. De Mattei euro 30in suffr. defunti - Arzani Giuseppeeuro 40 in suffr. defunti - C.A.Z.euro 20 in suffr. defunti - LazzaroTeresa euro 50 per i defunti -Giacomin Silvana euro 20 in suffr.defunti Massimil iano, Gina eRosetta - Cairo Maria euro 30 insuffr. defunti - I familiari euro 50ricordando e pregando Ivo - I fami-liari euro 100 in occ. del funeraledi Corinna Berti - Goggi Angiolinaeuro 30 in suffr. def. Damiano efam. - Fam. Chetta euro 50 insuffr. def. della famiglia - SorelleSperandio euro 25 - Grassi Mariaeuro 50 in suffr. defunti - MontuoriAngela euro 25 in suffr. defunti -N.N.euro 15 in suffr. dei genitori -Ferrari Lorenzo euro 100 in occ.del battesimo di Lorenzo jr. - N.N.euro 20 in suffr. defunti - Fam.Bensi-Brenzi euro 400 in occ. delfunerale di Rosa Volpi - RavelliGiuseppe euro 15 in suffr. defunti -N.N. euro 50 in ricordo di Rita,Clelia e Gino - N.N. euro 200 insuffr. def. B.A. - N.N. euro 50 insuffr. defunti - N.N. euro 100 inricordo di Scaffino Renzo nel 30°anniv. - N.N. euro 10 in suffr. diParini Rosaria, Giuseppe eConcetta - Pisa Maria euro 15 insuffr. defunti - Coppa G. Carlaeuro 20 in suffr. defunti - N.N. euro15 in suffr. defunti - Agnese Annaeuro 50 - N.N. euro 20 in suffr.defunti fam. Lucardi - BuonoraFernando - Alfarano Loredanaeuro 200 in occ. del matrimonio -Alfarano Gerardo euro 50 in suffr.defunti famiglia - N.N. euro 150 insuffr. defunti famiglia - CotroneoCarmela euro 25 in suffr. defunti -Pelizzari euro 50 in suffr. di Ugo -Faccaro euro 10 in suffr. di EliaBruna - Classe 1924 euro 35 - LaGreca Rosina Ravelli euro 100 inocc. funerale di Luigi Ravelli - Lamoglie e i figli euro 50 in suffr. diGino Bordon (1° anniv.) - N.N.euro 10 - P.G. euro 20 in suffr.defunti - N.N. euro 12 in suffr.defunti - N.N. euro 20 - Rossi M.Lia euro 20 in suffr. di Agostino -Ferramosca Pompea euro 200 inocc. del funerale di Troielli Maria -Fam. Bazzo - Rizzotti euro 50 in

N.N. euro 50 in mem, di SolariBruno - Zanella Marta euro 20 inocc. della Cresima - Bloise Toninoeuro 10 in suff. def. - VeroneseAlessandra euro 50 in suff. deisuoi genitori - Bastida Giancarloeuro 50 in suffr. defunti - GoggiAngiolina euro 30 in suffr. GoggiDamiano - Gavio Rosetta euro100 in suffr. defunti - Rossi euro30 - Massa Adele euro 10 - Fam.Scaglia euro 200 in occ. del fune-rale di Giuseppe - N.N. euro 30 inricordo di Virginia Rossi - FerrariPietro euro 20 in suffr. def. - Icomunicandi euro 335 - NovelliAnna euro 100 per le esequie diSilvio Novelli - N.N. euro 50 insuffr. defunti - Bailo Paolo euro 25in suffr. dei suoi defunti - I genitorieuro 50 in occ. del battesimo diTommaso Marcone - BelvedereFrancesco euro 30 - MensiSilvana euro 20 in suffr. defunti -Scacheri Aldo euro 25 in suffr.defunti - N.N. euro 20 in suffr.defunti - Valente Giuseppe euro10 - Doretta e Pietro euro 100 insuffr. dello zio Giuseppe - Torti Idaeuro 30 - Sampietro Flora euro 50in suffr. defunti - I vicini di viaCosta euro 60 in ricordo diGiuseppe Scaglia - Fam. Barbierieuro 100 in occ. del battesimo diGabriele - I figli euro 50 in ricordodella mamma Luigina - N.N. euro150 in occ. del funerale - N.N.euro 15 - Ferrari Dino euro 300 inocc. del funerale di Corinna Ferrari- Botta Renata euro 20 a suffr. diRina Botta - Pelizzari euro 25 insuffr. defunti - N.N. euro 15 in suff.def. Rosetta, Remo ed Enrico -Angela A. euro 50 in suffr. defunti -Veniali Rosa euro 50 in suffr.defunti - N.N. euro 25 in suffr.defunti - Trabucco Enrico Maria,Pleba Maria Cristina euro 150 insuffr. di Luigina Maffeo - StramettoSeverina euro 20 - Lunaschi Mariaeuro 30 - Goggi Angiolina euro 30in suffr. defunti - Fam. Rizzotti -Bazzo euro 150 in occ. del funera-le di Rizzotti Igino Carlo - N.N.euro 15 - Fam. Carolla euro 50 insuffr. di Giovanni - N.N. euro 20 insuffr. defunti - Frattini euro 20 -Bensi Anna euro 20 - N.N. euro 10- Fam. Brugnerotto euro 30 insuffr. di Luigi (1° anniversario) - Igenitori dei ragazzi 1° Comunioneeuro 1646 (vesti) - MeneghinAdriano euro 100 in occ. del fune-rale della mamma Agnese - La

Diamo qui di seguito l'elencodelle offerte pervenute inParrocchia, dall'ultimo BollettinoParrocchiale al 5 luglio 2005.Ci scusiamo per eventuali erroried omissioni.Goggi Angiolina euro 20 in suff.del marito - Benedetto Maria euro20 - N.N. in suffragio di una perso-na cara - N.N. euro 30 - N.N. euro100 - Fam. Contardi euro 50 insuff. dei familiari - N.N. euro 15secondo l'intenzione dell'offerente- Il fratello Luigi euro 100 in mem.di Maria Pasqualina Berri -Alfarano Gerardo euro 50 in suff.dei suoi defunti - Bianco Stellaeuro 10 in suff. del marito - N.N.euro 5 in suff. di B.S. - N.N. euro50 in suff. dei suoi cari - MussiniPietro euro 50 - Ada, Francesco eCristina euro 50 ricordano e pre-gano con Ivo - Fam. Battaglia euro20 in suff. di Cardinale Rosa -Ferrari Rita euro 50 in suffr. defun-ti - Enrico Cicciarella euro 50 - Igenitori euro 50 per il battesimo diSamuele Marras - BaudassiLorenzo euro 500 in occ. del fune-rale della mamma - Secondo Aldoeuro 50 in suff. defunti - La mogliee il figlio euro 100 in occ. del fune-rale di Franco Codevilla - N.N.euro 20 in suff. di Giuseppe eVittorio - Fam. Mazzeo euro 15 -Celotti Ada euro 25 - Fam. Stella-Prandi euro 30 in suff. StellaAlfonso - Delconte Luigina euro 15- N.N. euro 50 - I familiari euro 500in occ. del funerale di Torti Emilio -La figlia euro 25 in suff. di BastitaPierina - N.N. euro 100 - BoemRomana euro 25 in suff. defunti -Leva Giuseppe euro 25 - AngeleriElio euro 50 in suff. defunti - N.N.euro 30 in suff. defunti - N.N. euro25 - Fam. Fallo euro 20 per il bat-tesimo di Marco - I genitori euro100 per il battesimo di AndreaCresta - I figli euro 30 nel 5° anniv.della morte di Ada Musarò - LevaGiulia euro 50 in occ. della suaCresima - N.N euro 30 in suffr.defunti della famiglia - SposiConcaro-Zaletely euro 200 in occ.del matrimonio - Condominio"Smeraldo 4" euro 20 -Condominio "Marconi" euro 20 -Fratelli Bassi euro 100 in suffragiogenitori - Pico Alessandra euro 50in ricordo dei nonni - CermelliMaria Desi euro 50 in suffr. defunti- Cerutti Giovanna euro 500 insuffr. della zia Alma e don Ezio -

Page 15: Bollettino Agosto 2005

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 15

Mussini Pietro LuigiAugusto 9/4/1929

5/3/2005 - Pisa Maria10/11/1925 4/3/2005 -Stella Giuseppe 17/4/1921

6/3/2005 -NovelliAngiolina 8/2/1926 11/3/2005 -Mosso Anna Maria Barbara5/8/1927 16/3/2005 -CarollaGiovanni 12/9/1971 19/3/2005 -Cardinale Rosa 1/4/1929

22/3/2005 - Baiardi Marco1/4/1920 23/3/2005 - Cerutti Alma16/2/1923 24/3/2005 - Berri MariaPasqualina 2/10/1919 31/3/2005 -Quaglini Armando Pio 19/6/1927

3/4/2005 - Contardi Giovanni29/1/1927 4/4/2005 - BeltrameAngela Giovannina 14/2/1908

7/4/2005 - Codevilla Franco13/12/1937 12/4/2005 - TortiEmilio 8/12/1915 15/4/2005 -Balduzzi Anna Maria Francesca20/3/1921 16/4/2005 - SolariBruno 12/12/1929 28/4/2005 -Ferrari Corinna 6/6/1917

28/4/2005 - Scaglia Giuseppe26/8/1919 2/5/2005 - Novelli Silvio16/1/1948 5/5/2005 - Rizzotti IginoCarlo 26/11/1928 20/5/2005 -Meneghin Agnese 19/06/1922

23/5/2005 - Forlino Maria Rosa27/12/1918 28/5/2005 - BertiCorinna Valentina 14/02/1913

31/5/2005 - Volpi Rosa 6/6/1923 -3/5/2005 Bassi Angela 18/11/1912

6/6/2005 - Ravelli Luigi 22/7/19249/6/2005 - Troielli Maria 30/7/191820/6/2005 - Orsi Luigi Pietro

21/06/1932 27/06/2005 - BiavaFirmina 18/10/1914 27/06/2005 -Colombi Sergio 24/5/1927

28/6/2005 - Irma Agnese Cerutti28/12/1920 14/7/2005.

TORNATI AL PADRE

25/6/05: Caldirola Michele -Sansone Maria Giovanna

19/6/05: FerrariLorenzo - MantovaniPaola17/07/05: BailoCristofer - Costa Paola

- Avolio Irene - Bin LudovicoTommaso - Alfano Angelica -Bertelegni Marco - CavazzaAndrea Maria

SAN ROCCOFelice Enrica euro 20 in mem. diFelice Umberto - Pisa Angela euro100 in occ. del funerale dellamamma Firmina Biava -

CENTRO RICREATIVO SAN ROCCO

Pisa Angela euro 100 in occ. delfunerale della mamma FirminaBiava -

CASA DI RIPOSO BALDUZZIN.N. euro 15 per crocifissi stanze -N.N. euro 50 in ricordo di Rita,Clelia e Gino -

MADONNA DELLE GRAZIEN.N. euro 50 - TrovamalaGiovanni euro 50 - Garberi Albinaeuro 50 - Elemosine mese maggioeuro 339,87 - Elemosine 5 giugnoeuro 83 - Ferrari Lorenzo euro 100in occ. del battesimo di Lorenzo jr.- Bloise Tonino euro 50 - N.N. euro50 -

CHIESA SAN DOMENICOFam. Rizzotti - Bazzo euro 150 inocc. del funerale di Rizzotti IginoCarlo - Mussio Osvaldo euro 50 -

CORO LITURGICAL SONG EMMANUEL

Sposi Concaro-Zaletely euro 100 inocc. del matrimonio - N.N. euro 100 -

CARITÀ E MISSIONIColletta pro Terra Santa euro96,90 - Berti Roberta euro 200adoz. a distanza - N.N. euro 50per i poveri -

BOLLETTINON.N. euro 50 euro - M.llo SaccoRoberto euro 20 - Gavio euro 10 -Naronte Manola (Guazzora) euro20 - Grassi Monti euro 150 -Novelli (Lodi) euro 10 - GhibaudiGiuseppina euro 20 - FugazzaMaria euro 10 - Gatti Mario euro20 - fam. Curone-Chiapedi euro10 - N.N. euro 30 - N.N. euro 20 -N.N. euro 50 - Besuzzi Mario euro25 - Torti Luca euro 10 - Pagellaeuro 50 - Rossi Luciano euro 20 -Prandi Giuseppe euro 25 - A.Bonomi, C. Scaffino euro 10 -Cagnoni Giovanna euro 10 - C.Scaffino, P. Giacomelli euro 10 -Goggi Aldo euro 25 - N.N. euro 30- Sacchi Luigi euro 20 - TortiAngelo euro 50 - Mogni Cesareeuro 10 - Grassi Monti euro 20 -Torti Lina euro 50 - N.N. euro 10 -Goggi Angiolina euro 20 - BensiAngiolina euro 20 - Tollentino euro20 - Ferrari Pia Balduzzi euro 50 -Scabini F. euro 20 - Fam. Stefaneteuro 10 - Ricci Sergio euro 10 -N.N. euro 20 - N.N. euro 20 -Giacomin Silvana euro 10 - StellaPaolina euro 20 - N.N. euro 20 -N.N. euro 10 - N.N. euro 50 - N.N.euro 20 - N.N. euro 50 -

suffr. defunti - N.N. euro 10 insuffr. defunti - G.B. euro 100 suffr.defunti - I familiari euro 50 in ricor-do della carissima Michela Pisa -N.N. euro 50 in suffr. del defuntoPierino - La moglie e il figlio euro200 in occ. del funerale di LuigiOrsi - N.N. euro 50 in suffr. defunti- N.N. euro 50 in suffr. di Mario -N.N. euro 50 in suffr. defunti -Pelizzari euro 50 in suffr. defunti -Z.A.C. euro 15 in suffr. defunti -Lucchini euro 20 in suffr. defunti -Chilelli Carmela e figli euro 40 insuffr. defunti - La moglie e i figlieuro 50 in suffr. defunti - Caldarola- Sansone euro 200 in occ. delloro matrimonio - Fratelli Scottoneuro 40 in suffr. defunti -Chicchino Franca e figli euro 50 insuffr. di Pietro Isetta nel 5° anniv. -Pisa Angela euro 150 in occ. delfunerale della mamma FirminaBiava - Frattini Giuseppina euro20 in suffr. defunti - Grassi MariaMonti euro 20 in suffr. defunti -Granelli Giuseppina e Albertinaeuro 50 in suffr. defunti - LAVORI DI RESTAURO CHIESA

PARROCCHIALEN.N. euro 50 - Condominio "delleerbe" euro 25 - Condominio "resi-denza Zibide" euro 25 -Condominio "Solferino-Gioberti"euro 25 - Condominio "Sant'Elena"euro 25 - Condominio "SanDamiano" euro 25 - Condominio"Giardino" euro 25 - N.N. euro 250- Stringa Tommaso euro 50 - Fam.Balduzzi euro 100 - Bloise Toninoeuro 50 - I vicini di via M. Nicolosioeuro 80 in mem. di FrancoCodevilla - Chichino Maria euro 50- Gita (1 maggio) uomini euro 345- Mussio Osvaldo euro 100 - N.N.euro 100 in occ. del compleanno -N.N. euro 200 -

ORATORIOFelice Colombassi euro 10 -Sottotetti Costanza euro 50 in occ.del compleanno - Moras Leonardoe Filippo euro 20 in occ. del com-pleanno - Pelletta Giuseppe euro50 - N.N. euro 260 - Gruppo cera-mica euro 75 - Concaro Maurizioeuro 50 - Fam. Di Gaetano Nicolaeuro 165 - N.N. euro 90 -Amendola Vincenzo euro 20 inocc. del compleanno di Sara -N.N. euro 130 in mem. di ScagliaGiuseppe - Le classi di catechi-smo (2° A-B-C) euro 128 -Concaro Maurizio euro 20 -Gruppo "Tavernelle" euro 150 inocc. della festa di S. Desiderio -Sacchi Greta euro 50 - N.N. euro50 -

Page 16: Bollettino Agosto 2005

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 16

don Romolo Massocchiparroco di Alzano

17.06.2000

Mons. Ezio Ceruttiparroco di Castelnuovo

08.03.2003

don Opilio Carràparroco di Guazzora

29.06.2003

don Bruno Bottalloparroco di Castelnuovo

19.07.2004

Nel giro di cinque anni, nell'ambito dell'Unità pastorale San Luigi Orione, sono scomparsi ben quattrosacerdoti che molto hanno fatto nei nostri paesi. Ci pare giusto ricordarli tutti, anche solo con unaimmagine, insieme a don Bruno a un anno esatto dalla morte.

A L M A E D A G N E S Ele sorelle di Mons Cerutti -

ci hanno lasciatiAlma ed Agnese, sorelle del nostroamato parroco Mons. Ezio Cerutti,a breve distanza una dall'altra,hanno raggiunto la Patria celeste.Alma era nata a S. Damiano alColle il 16 febbraio 1923 ed è mortail 24 marzo scorso; Agnese eranata a S. Damiano al Colle il 28dicembre 1920 ed è morta lo scorso14 luglio. Hanno vissuto sempreinsieme, e sono riuscite a rimanereseparate per poco anche davanti alla morte. Il loro lungo, efficiente,silenzioso servizio presso la nostra Parrocchia merita la nostra più sin-cera riconoscenza e gratitudine. Uno stile d'altri tempi il loro, improntatoalla totale dedizione al caro fratello sacerdote, in un esercizio di carità -operoso, paziente e quotidiano - sempre rigorosamente svolto nell'om-bra e nella discrezione, mai disgiunto però dal calore di un sorriso, o dauna parola di conforto e di speranza.

RINGRAZIAMENTOLa famiglia Mensi - Citron diGuazzora, profondamente colpitadalla dimostrazione di affetto edalla sentita partecipazione all'im-menso dolore per la perditaimprovvisa dell'amatissimo

MATTEOringrazia commossa. Un ringraziamento particolare agliamici del campetto, ai coetaneidella classe 1987, ai compagni diquarta e quinta Ragioneria e quar-ta e quinta Geometra, al preside,al personale docente, non docen-te, ai genitori degli alunnidell'Istituto Dante di Tortona, aicompagni di classe della ScuolaMedia di Castelnuovo, alle inse-gnanti delle scuole Elementari e aisuoi insegnanti delle scuolemedie, alla squadra di calcio Isola-Guazzora, al sindaco, al vicesin-daco, all'amministrazione comuna-le, ai dipendenti, alla popolazionedi Guazzora, al sindaco e a tutta lapopolazione di Isola S. Antonio.Guazzora, 9 luglio 2005

R I C O R D I A M O L I

B E N E M E R I T IIl 20 luglio, alle soglie degli 87 anni, è defunta Maria Troielli, abitante invia Umberto I. Il Bollettino la vuole ricordare per essere stata una deitanti castelnovesi che hanno dato una mano nel periodo 1993-2004 aridare bellezza e dignità alla nostra parrocchiale. Infatti, per una cifraconsistente, si fece carico dell ' intero restauro della cappelladell'Addolorata (accanto alla sacrestia) e della statua relativa. Restauro

eseguito da Vincenzo eFrancesca Regoli.Partecipò in parte ancheal restauro della cappellet-ta del Sacro Cuore. Il tuttoa ricordo suo e del maritorag. Primo Bensi. Nella foto di qualche annofa (g,c, da PompeaFerramosca) sono ritratti iconiugi Bensi-Troielli