Bollettino 8 Febbraio 2009

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8 Febbraio 2009 n. 5 (anno 39) Tutta la città era riunita davanti alla Tutta la città era riunita davanti alla Tutta la città era riunita davanti alla Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da porta. Guarì molti che erano affetti da porta. Guarì molti che erano affetti da porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; varie malattie e scacciò molti demòni; varie malattie e scacciò molti demòni; varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di ma non permetteva ai demòni di ma non permetteva ai demòni di ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. parlare, perché lo conoscevano. parlare, perché lo conoscevano. parlare, perché lo conoscevano. Mc 1,29 Mc 1,29 Mc 1,29 Mc 1,29- - -39 39 39 39

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Bollettino parrocchiale del Sacro Cuore di Mestre

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8 Febbraio 2009 n. 5 (anno 39)

Tutta la città era riunita davanti alla Tutta la città era riunita davanti alla Tutta la città era riunita davanti alla Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da porta. Guarì molti che erano affetti da porta. Guarì molti che erano affetti da porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; varie malattie e scacciò molti demòni; varie malattie e scacciò molti demòni; varie malattie e scacciò molti demòni;

ma non permetteva ai demòni di ma non permetteva ai demòni di ma non permetteva ai demòni di ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. parlare, perché lo conoscevano. parlare, perché lo conoscevano. parlare, perché lo conoscevano. Mc 1,29Mc 1,29Mc 1,29Mc 1,29----39393939

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XVII°XVII°XVII°XVII° giornata Mondiale del giornata Mondiale del giornata Mondiale del giornata Mondiale del MalatoMalatoMalatoMalato

Riflessione sul vangelo di oggi: “Un aiuto che rimette in piedi”“Un aiuto che rimette in piedi”“Un aiuto che rimette in piedi”“Un aiuto che rimette in piedi”

“La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all’alba”! Sentendo queste parole del libro di Giobbe riportate dalla liturgia di oggi, chissà quante persone hanno subito pensato al proprio familiare ammalato, o alla propria esperienza di malattia! Tante volte succede che la sofferenza frutto della

malattia, o effetto della vecchiaia bussa alle porte della nostra vita e ci troviamo costretti a subire nel silenzio questa triste realtà come se fossimo dimenticati da Dio e dagli uomini. E non siamo i soli a soffrire! Tanti nostri fratelli stanno vivendo in situazioni veramente disperate! Giustamente ci chiediamo

come mai Dio permetta tutto questo, dal momento che è nostro Padre e che a noi ha dato uno spirito non da schiavi, ma da figli adottivi (cfr Rom. 8,14)! La Giornata del Malato ha proprio lo scopo di aiutarci a trovare quella risposta di fede che non solo porta luce al nostro cuore, ma riesce a trasformarci in strumenti della bontà del

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Signore perché possiamo portare speranza e vita in chi è nel dolore. Come avviene questo? 1. la Chiesa è il corpo di Cristo: nessuno è solo nella

gioia, nessuno è solo nel dolore, ma siamo una cosa sola in Cristo. Avere accanto, nel momento della sofferenza, un fratello che ci ama, (un buon samaritano!) è avere a disposizione la medicina delle medicine, in grado di darci conforto anche nella situazione più disperata.

2. “la Chiesa” può beneficiare della mediazione di Cristo e intercede non solo con la preghiera, ma ha a disposizione la potenza di Cristo stesso che opera con il sacramento della unzione degli infermi. S. Giacomo (5,14) invita il malato a chiamare accanto a sé i presbiteri perché preghino per lui dopo averlo unto. Egli sa bene che la vera Chiesa è quella che si prende cura della vita e della salute dei suoi figli.

3. Gesù stesso compie la sua missione privilegiando specialmente quanti sono nella sofferenza. Proprio il vangelo di oggi ci presenta questo tipo di attività di Gesù: “Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demoni”. Il regno di Dio infatti cresce dove c’è liberazione dal male (scacciò molti demoni) e dove si vive la carità (guarì molti affetti da malattie). E’ significativo considerare Gesù che appena esce dalla sinagoga, va a liberare dalla febbre la suocera di Pietro: la rimette in piedi! La preghiera di Gesù è per la vita e vivere significa portare soccorso a

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chi è nella prova. Il frutto di quest’opera di Gesù, diventa a sua volta “vita” cioè servizio caritatevole “la febbre la lasciò ed ella li serviva” (Mc.

4. Questa è la stessa missione che Gesù affida ai suoi apostoli. Dopo averli scelti e formati alla sua scuola li manda a predicare e con il potere di scacciare i demoni (Mc. 3,15).

Con La giornata del Malato oggi la nostra comunità cristiana vive proprio questa realtà di Chiesa. Il nostro cuore e quello dei nostri fratelli non può che essere pieno di riconoscenza che vorrei esprimere con questa preghiera:

“Signore Gesù, è bello ricordare che hai rimesso in piedi persone, accasciate dalla sofferenza e prostrate dai loro problemi. E’ ancora più bello sperimentare la tua presenza salvatrice al nostro tempo e nella nostra vita. Noi leggiamo gli episodi evangelici per specchiarci e ritrovare la nostra esistenza: quante volte sei passato accanto a noi nella persona di qualche amico, che, battendo la mano sulla spalla, ci ha incoraggiato a continuare, ci ha aperto spiragli di speranza nella nuvolaglia della nostra disperazione o anche solo nella miopia della nostra prospettiva. Grazie, Signore, che continui a passarci accanto. Grazie anche perché tante volte ci fai sperimentare all’interno di noi stessi la tua presenza salvatrice; allora abbiamo la gioia del perdono. Continua a darci una mano e a ricordarci che anche tanti altri aspettano la nostra.”

(P. Sergio)

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Un importante e prezioso Un importante e prezioso Un importante e prezioso Un importante e prezioso incontroincontroincontroincontro

Domenica 8 febbraio, la nostra comunità religiosa di Milano ha convocato una rappresentanza di laici provenienti dalle varie parrocchie francescane conventuali. E’ una iniziativa che si ripete da più anni e che ha lo scopo di portare alla conoscenza di tutti delle esperienze e dei carismi più belli che la parrocchia guidata dai frati francescani vive nel suo ministero pastorale. Il tema di quest’anno è questo:

collaborazione e corresponsabilità nella pastorale tra religiosi e laici”

Parteciperanno anche alcuni nostri parrocchiani che poi ci riferiranno qualche cosa su questa loro esperienza.

Impianto dei microfoni della chiesaImpianto dei microfoni della chiesaImpianto dei microfoni della chiesaImpianto dei microfoni della chiesa

Penso che tutti si siano accordi del cambiamento che è stato fatto nell’impianto dei microfoni della chiesa. Non so invece se tutti abbiano avvertito anche il cambiamento relativo alla chiarezza del suono. 1. un po’ di storia. La caratteristica acustica della nostra chiesa ha questi due difetti: 1° un prolungato “riverbero”, per cui – specialmente a

chiesa vuota – se viene emesso un suono, questo si trasforma in un prolungato rimbombo;

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2° un effetto “eco” determinato dalle pareti di cemento e per di più concave, per cui lo stesso suono si ripete all’infinito. La ditta Orion quando ha fatto il suo impianto una ventina di anni fa, ha pensato di risolvere questi problemi mettendo tanti altoparlanti lungo le pareti e facendoli funzionare a

volume ridotto, in modo da evitare riflessi e rimbombi. Con questa soluzione il suono poteva essere compreso bene dalle persone che si mettevano vicino agli altoparlanti. Ma la nostra chiesa ha un’aula quasi quadrata e coloro che si trovano al centro ricevono contemporaneamente il suono di tutti gli altoparlanti, con il risultato che le parole arrivano confuse e poco comprensibili. Solo chi ha tanta attenzione e buona volontà riesce a seguire i discorsi che vengono fatti! La ditta Orion è stata interpellata più volte su questo fatto e ha risposto provando apparecchiature moderne e sofisticate, (oltre che costose!), ma i risultati non cambiavano. 2. – il nuovo impianto Per questo motivo, quando si è presentata una nuova ditta, abbiamo detto che il nostro impianto funzionava regolarmente, però con questi spiacevoli limiti. Si è impegnata a fare una prova senza alcun impegno economico. Poi avremmo potuto decidere! L’impianto che ha realizzato è quello attuale. Il segreto della riuscita è affidato ai due altoparlanti che sono posti

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ai lati dell’assemblea. Il suono di questi altoparlanti speciali è stato regolato con il computer in modo da sopprimere i riverberi e da proiettare la loro dinamica fino alla distanza desiderata. Di fatto succede proprio così: la voce può essere compresa con la stessa chiarezza sia da chi sta vicino agli altoparlanti, sia da chi sta nel centro della chiesa o in fondo all’aula. Questa è sembrata, ai componenti del consiglio per gli affari economici e a quanti sono stati interpellati, la soluzione ideale per la nostra chiesa! 3. – il costo Questo ci ha messo veramente in crisi! La quasi totalità del costo è determinata proprio da quei due altoparlanti! Per cui si trattava di prendere il tutto o di lasciare tutto! Ritornare all’impianto vecchio ci sembrava poco coretto e poco delicato verso la comunità che viene in Chiesa proprio per “ascoltare” la parola di Dio! Ma d’altra parte gravare la comunità stessa con una spesa “non indifferente”, tenendo conto che la parrocchia non ha risorse disponibili, ci sembrava altrettanto poco gentile. Mentre eravamo così incerti, si è aperta una porta che ci ha incoraggiato a scegliere! Ci è arrivata una offerta destinata proprio a questa finalità in grado di coprire un terzo della spesa dell’impianto. Questa ci ha permesso di credere nella Provvidenza! La scelta di un impianto motivata dalla delicatezza verso la nostra comunità cristiana avrebbe trovato una altrettanto gentile risposta dalla comunità stessa!

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Pertanto il costo da pagare è di € 20.000. Siamo sicuri che ciascuno saprà riconoscere che il risultato vale la spesa! Pertanto si confida nella fraterna e coraggiosa collaborazione.

P. Sergio

Acclamate al Signore…Acclamate al Signore…Acclamate al Signore…Acclamate al Signore…

Così comincia il salmo 99! Questa volta però non è solo una bella espressione, ma è un invito a cantare …. Anzi è un aiuto a cantare!... sto parlando del libretto dei canti!!! Il buon s. Agostino dice che chi canta prega due volte!

Più persone, che per caso sono venute nella nostra celebrazione eucaristica della 10.30, si sono sentite edificate perché hanno fatto l’esperienza di una comunità “viva”… Viva perché cantava con gioia le sue lodi al Signore! I nostri bambini al momento del canto si

sentono come a loro agio e cantano quasi danzando: forse non colgono tutto il significato delle parole del canto, ma colgono bene il ritmo ed è per loro invito e nello stesso tempo motivo di festa! Non intendo escludere gli adulti: il canto travolge tutti, ci libera dalle nostre distrazioni, ci mette in un atteggiamento di preghiera che non è fatto di parole ripetitive, ma espressione del cuore.

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Ebbene! I libretti dei canti in uso nella nostra parrocchia hanno fatto il loro tempo ed ora risentono di alcuni limiti che non possiamo ignorare: 1. Hanno più di vent’anni di vita ed alcuni canti non

vengono più fatti, ma soprattutto non riportano i canti nuovi che sono eseguiti comunemente dalle altre parrocchie e dalla diocesi.

2. Sono diventati “indecenti”! mancano di copertine, di pagine, con tanti fogli staccati o strappati… (ho visto una volta un bambino che ne stava sistemando uno con le mani e con i denti!) E’ davvero poco educato e gentile presentare uno strumento logoro e incompleto a persone che vengono in chiesa per lodare Dio “cantando un canto nuovo”. S. Agostino commentava questa espressione del salmo 97 dicendo che “nuovo” è il canto fatto con il cuore riconoscente e pieno di gioia.

3. Un’ulteriore limite dei libretti precedenti era determinato dalle parole scritte in piccolo e senza alcuna evidenziazione! Le persone anziane neppure li aprivano! Gli altri non erano certo stimolati alla lettura!

I più volonterosi venivano scoraggiati come se si trattasse di un canto di poco interesse, per niente diverso da tutti gli altri! Che fare? Gli incaricati dei canti, insieme con P. Marco, hanno pensato di preparare dei nuovi libretti, con una bella copertina, dove è riportato l’icona del crocifisso di s.

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Damiano che sta nella nostra chiesa, con parole ben leggibili e titoli ben chiari! Non ci sarà più bisogno di preparare dei sussidi per i canti di avvento, natale, quaresima, pasqua, pentecoste…. Perché tutto è contenuto all’interno del libretto. Ci sarà quindi anche un piccolo risparmio di spesa. Il libretto si presenta con una potente capacità di invogliare al canto… e speriamo che con i libri nuovi ci siano cantori nuovi, voci nuove, impegni di animazione nuovi…….. Questi libretti, prima di mandarli in stampa, sono stati accuratamente preparati dal punto di vista grafico, in modo da ridurne il costo. E’ risultato alla fine che il prezzo unitario è di € 2,90 . Si confida che questo libretto non solo piaccia a tutti, che non solo sia usato da tutti, ma che contribuisca a rendere le nostre liturgie espressione viva del nostro cuore… e che ciascuno – secondo le proprie possibilità – ne adotti qualcuno in modo da ridurre il più possibile la spesa complessiva.

P. Sergio

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Il Movimento per la vita ringraziaIl Movimento per la vita ringraziaIl Movimento per la vita ringraziaIl Movimento per la vita ringrazia Reverendissimo Parroco, con la presente desideriamo ringraziarla e con lei la sua comunità per la valorizzazione data alla XXXI giornata per la vita: la vostra testimonianza conforta ed incoraggia il nostro impegno quotidiano. Le assicuriamo che tutte le offerte raccolte (nella sua parrocchia € 403,72) saranno impiegate per aiutare la vita nascente nei casi assistiti dal nostro Centro di Mestre e per promuovere una mentalità rispettosa della vita umana dal concepimento alla fine naturale. Rimaniamo a sua disposizione se riterrà di organizzare incontri formativi per le diverse realtà parrocchiali attorno ai temi della bioetica umana. Voglia gradire i nostri migliori saluti. Seno Pasquarosa (presid. Centro Aiuto alla vita) e Franco Serraglio (presid. Movimento per la vita).

Educazione all’affettivitàEducazione all’affettivitàEducazione all’affettivitàEducazione all’affettività Parole del Patriarca (il nonno!)Parole del Patriarca (il nonno!)Parole del Patriarca (il nonno!)Parole del Patriarca (il nonno!)

in occasione della festa degli adolescenti celebrata nell’aprile dello scorso anno “Voglio aggiungere un’ultima osservazione. La rivolgo soprattutto alle ragazze. Vale anche per i ragazzi, ma in questo momento mi preme indirizzarla soprattutto alle ragazze. Vi raccomando di essere sempre molto serie in tutto ciò che riguarda gli affetti e la sessualità. E’ un aspetto decisivo della vostra vita, da cui dipende il vostro presente e il vostro futuro. E’ sbagliato ‘giocare’ con questo aspetto tanto delicato della propria persona. Purtroppo noi adulti non vi aiutiamo perché in queste cose siamo molto capricciosi e più infantili di voi. Vi lascio due raccomandazioni: parlate

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con i sacerdoti e con i vostri responsabili, quando avete un problema affettivo. In secondo luogo, quando sboccia un rapporto affettivo particolare, vivetelo dentro l’amicizia della comunità. Non isolatevi, non privatizzate il rapporto, non moltiplicate gli incontri “faccia a faccia”, vivete la vita sempre con tutto e con tutti. Queste indicazioni vi possono aiutare a scoprire tutta la bellezza della dimensione affettiva e sessuale, e aiutarvi a viverla in maniera vera. Ne guadagnerà tutta la vostra persona.” Questa riflessione l’abbiamo ripresa negli incontri di catechesi, ci è stata preziosa per illuminare il senso della vera amicizia Da “Ragazzi, siete forti…” Aprile 2008 Rosalba

Il Patriarca Angelo ripropone con Il Patriarca Angelo ripropone con Il Patriarca Angelo ripropone con Il Patriarca Angelo ripropone con forzaforzaforzaforza

l’importanza dell’ascolto della l’importanza dell’ascolto della l’importanza dell’ascolto della l’importanza dell’ascolto della Parola.Parola.Parola.Parola.

Sabato 14 febbraio alle ore 15.30 alla Gazzera, presso l’Istituto Salesiano San Marco, il Patriarca, incontrerà tutti i fedeli che lo desiderano per un momento di preghiera ed una riflessione da lui condotta sull’importanza della Parola nella vita del cristiano. L’argomento trattato nel recente Sinodo dei Vescovi italiani, lo ha stimolato e provocato per migliorare e rinnovare l’interesse dei fedeli della Diocesi al tema trattato. È dalla Parola, che ogni credente parte per la sua adesione a Cristo, alla missionarietà e gratuità del vivere quotidiano.

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Tutti siamo invitati; in maniera particolare i sacerdoti, i catechisti, gli animatori dei Gruppi di Ascolto, le famiglie ospitanti i gruppi, i partecipanti e tutti gli uomini e donne di buona volontà. L’incontro terminerà alle ore 17.30. Roberto C.

NB. 1° In G.V. nel n. 5 di sabato 7 febbraio è possibile trovare una descrizione più dettagliata di questo evento.

NB. 2° indicazione di alcuni articoli pubblicati nel n. 5 di G.V.:

Pag 1 I Lefebvriani, la Shoah e il Vaticano II di Sandro Vigani

Pag 8 Ho rivolto al Patriarca i miei dubbi e ho avuto la prova che è un saggio di Lucia Annunziata

Pagg 10 – 11 Educare alla salute. Educare alla vita Si celebra l’11 febbraio la XVII Giornata mondiale del Malato con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e rispettare la vita, dal concepimento alla morte naturale. Le iniziative e le riflessioni proposte dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute

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AGENDAAGENDAAGENDAAGENDA Domenica 8 Febbraio Va del tempo ordinario

ore 10.30 S. Messa Unzione degli infermi.

Incontro OFS – S. Francesco Incontro AC – Sala Kolbe Parrocchie Francescane a Milano Pomeriggio: patronato aperto.

Lun.9 ore 16.00 Associazione Anziani

Mar.10 ore 16.45 Incontro Genitori rag. Va Elementare

ore 20.30 scuola biblica ore 20.45 Prep. Cresima Adulti.

Mer. 11 ore 18.30 Madonna di Lourdes Giornata del malato

Gio.12 ore 17.00 Catechesi Adulti (P. Sergio)

Ven.13 ore 20.45 Inizio itinerario Formazione al matrimonio Cristiano

Domenica 15 Febbraio: VIa del tempo ordinario

Festa di Carnevale in Patronato. Pomeriggio: patronato aperto