Bisanzio: Araba Fenice d'Europa

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    a cura di Alessandro Ba

    Aprile 2013

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    Intervista a Silvia Ronchey

    Abbiamo intervistato Silvia Ronchey, storica, docente di Civilt

    bizantina allUniversit di Siena, scrittrice di successo (ricordiamotra gli altri volumi Storia di Barlaam e Ioasaf. La vita bizantina delBuddha, Einaudi 2012; Il romanzo di Costantinopoli, Einaudi 2010;Ipazia, Rizzoli, 2010; Il guscio della tartaruga, Nottetempo 2009;Lenigma di Piero, Rizzoli, 2006 Lo Stato bizantino, Einaudi 2002,oltre alle numerose traduzioni ed edizioni critiche e scientifiche ditesti bizantini e classici) e massima esperta italiana ed europea distoria del mondo e della civilt bizantina.

    La Ronchey fa emergere con appassionato rigore un interessanteed inedito profilo della civilt bizantina che in maniera carsica hasaputo sopravvivere alla caduta di Costantinopoli venendo in granparte assimilata dai conquistatori ottomani e addirittura anche dallaRussia zarista e poi sovietica dove fiorirono gli studi universitari escientifici su Bisanzio e Costantinopoli.

    La Professoressa Silvia Ronchey sar ospite alla prossima edizionedella Festa dellInquietudine che si terr dal 31 maggio al 2 giugno a

    Finalborgo SV.

    Immagine di copertina: Ivan Kostantinovich Aivazovsky - Vedutadi Costantinopoli e del Bosforo 1856. Sotheby Londra.jpg

    Tag: silvia ronchey, storia di barlaam e ioasaf, vita bizantina delbuddha, romanzo di costantinopoli, ipazia, enigma di piero, statobizantino, civilt bizantina, bisanzio, costantinopoli, costantino,impero romano, mediterraneo maggiore, fernand braudel, muro diberlino, alexander kazhdan, dinamismo verticale, aristocraziabizantina, impero multietnico, impero ottomano, impero zarista,impero sovietico, quarta crociata, zoe-sofija paleologina, ivan III,aquila bicipite, fantasma di bisanzio, jacques le goff, umanesimobizantino, rinascenze bizantine, rinascimento europeo,

    Sito di Silvia Ronchey: www.silviaronchey.it

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    Sommario

    Intervista a Silvia Ronchey .......................................................... 1

    Cosa ha rappresentato Bisanzio-Costantinopoli nella culturaoccidentale? ................................................................................ 3

    Dopo la caduta di Costantinopoli cosa sopravvissuto della civilt

    bizantina? .................................................................................... 4

    E gli ottomani cosa salvarono di Costantinopoli? ......................... 5

    Ma torniamo un attimo alla Russia, quale stato il trait dunion tra

    il mondo slavo e Bisanzio? .......................................................... 5Si pu percepire ancora oggi leco della caduta di Costantinopoli

    e scomparsa del mondo bizantino? ............................................. 6

    Cosa pensa della Turchia contemporanea? ................................ 7

    Quale fu la principale virt della Civilt bizantina? ....................... 7

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    Cosa ha rappresentato Bisanzio-Costantinopoli nella

    cultura occidentale?

    La cultura occidentale sembra aver rimosso una parte fondamentaledella sua storia, quella del mondo bizantino,negletto e ignorato inItalia non solo per ragioni ideologico-ecclesiastiche, come portatodella millenaria irriconciliabilit tra il papato e limpero fondato daCostantino, che pur accogliendo il cristianesimo quale religione distato per undici secoli estromesse il clero dal potere secolare, maanche per idiosincrasieinterne allideologia laica, come nei decennidi formazione delle discipline universitarie, in cui lalterit storica

    determinata dal lungo influsso bizantino sullItalia meridionaleimbarazzava gli intellettuali liberali teorici dellunit dItalia, o comedurante il fascismo, in cui si esaltava solo la romanit del mondoantico e lo studio di Bisanzio veniva scoraggiato anche da studiosiillustri come Giorgio Pasquali.

    E tutto questo nonostante Bisanzio abbia avuto un ruolofondamentale nella genesi dellEuropa e sia un elementoimprescindibile per comprendere le nostre origini e la nostra storia.

    LImpero romano non morto con la deposizione di RomoloAugustolo ma ha continuato a prosperare per altri mille anni in tuttoil Mediterraneo orientale e oltre, nel cosiddetto MediterraneoMaggiore: quella zona spaziodinamica, che rievoca un campo diforze magnetico o elettrico, secondo Fernand Braudel estesa finoal Mar Rosso, al Golfo Persico, all'Oceano Indiano, in cui si irradiata la civilt mediterranea.

    Il solido aureo di Giustiniano e dei suoi successori fu, secondo ladefinizione di Peter Brown, il dollaro del Medioevo, e le grandisistemazioni codicistiche del Corpus Iuris Civilise delle Novellaeprodotte lungo i secoli a Bisanzio sono alla base di tutto il dirittooccidentale.

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    Dopo la caduta di Costantinopoli cosa

    sopravvissuto della civilt bizantina?

    Si potrebbe sostenere che, in un certo senso, lImpero romanodoriente termini solo con la dissoluzione del suo diretto successore,lImpero ottomano o, per paradosso, addirittura con la finedellimpero sovietico, nel 1989, con la caduta del muro di Berlino, opi precisamente nel 1991, con lo scioglimento dellUrss.

    Non a caso nel mondo sovietico sono nati e hanno prosperato i pigrandi studiosi della civilt bizantina del Novecento, comeAlexander Kazhdan, che studiavano con attenzione, fra le altrecose, il cosiddetto dinamismo verticale delle lites bizantine: ilmeccanismo di cooptazione, geograficamente e socialmentetrasversale, attraverso cui lo strato alto della societ venivamantenuto in perenne movimento.

    Le lites dei funzionari pubblici oltre che degli intellettuali venivanopromosse, plasmate e educate nelle grandi scuole di Costantinopolie, passando per questa formazione universitaria pubblica impartita

    al centro dellimpero, continuamente rinnovate.Uomini (e donne) di stato provenienti da ogni regione del vastoimpero orientale, dai Balcani al Caucaso, dalle coste del Mar Neroalle steppe slave, dopo essersi formati a Costantinopoli,amalgamavano cos alle loro culture dorigine lantico e semprerinnovato sapere bizantino.

    La formazione delle classi dirigenti non era legata al sangue, comein occidente, ma al crearsi e ricrearsi di una aristocrazia in continua

    mobilit, colta, plurilingue e multietnica.

    Furono paradossalmente quegli stessi barbari che in occidentedeterminarono il collasso della prima Roma a fare la forza dellaseconda Roma, che seppe cooptarli e assimilarli allinterno delleproprie strutture culturali, sociali e amministrative e dare loroaccesso alle leve stesse del potere.

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    E gli ottomani cosa salvarono di Costantinopoli?

    LImpero Ottomano di Maometto II seppe a sua volta conservare e

    assimilare unaparte delle tradizioni culturali, sociali e politichebizantine, integrando laristocrazia greca antilatina di Costantinopolie le comunit greche delle province circostanti.

    Certo, i massacri e i regolamenti di conti che si ebbero allatto dellaconquista impressionarono il mondo. Ma dobbiamo constatare chele lites bizantine turcofile furono fin da principio integratenellapparato amministrativo e burocratico ottomano, compresi iranghi militari e, allaltro estremo, quelli dellintelligencija.

    La capitale del sultano islamico mantenne una sorprendentequantit di altari cristiani consacrati e di strutture architettonicheecclesiastiche che solo con lo scorrere dei secoli si trasformarono inmoschee.

    La comunit cristiana serb, oltre al proprio culto e ai propri luoghidi culto, la propria gerarchia ecclesiastica e il proprio patriarca.

    Al contrario di quanto fecero due secoli prima i crociati quando

    insediarono gerarchie ecclesiastiche latine a Costantinopoli dopo lacosiddetta deviazione della quarta crociata e il rovinoso scempiodella Citt seguito alla conquista del 1204. Per non parlare dellacomunit internazionale degli ebrei, che si diede letteralmenteconvegno nella nuova capitale dei sultani, dove prosper per secoli.

    Ma torniamo un attimo alla Russia, quale stato iltrait dunion tra il mondo slavo e Bisanzio?

    Con il matrimonio tra lultima principessa imperiale bizantina, Zoe-Sofia Paleologina, con il Gran Principe di Mosca Ivan III, limperodei nuovi cesari, gli zar (csar), si consider erede legittimo econtinuatore dellImpero romano.

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    Mosca, che gi accoglieva il simbolo dellaquila bicipite, divenne laterza Roma, erede della sovranit dellultima dinastia e soprattuttodellortodossia bizantine.

    Fu cos che sia il sultano, che si era annesso Costantinopoli e ilcontrollo degli Stretti e il cui impero era perci subentrato nel ruologeopolitico di Bisanzio, sia lo zar, che si era annesso il genomaimperiale bizantino in senso stretto ed era subentrato nel ruolo diunto del Signore e rappresentante mondiale dellortodossia, sidefinivano ufficialmente imperatori dei romani.

    Si pu percepire ancora oggi leco della caduta di

    Costantinopoli e scomparsa del mondo bizantino?

    Certo, se si analizzano le vicende di cui sopra in chiavebraudeliana, guardando alla onda lunga della storia, sipercepiscono le conseguenze della caduta dello stato bizantinoanche a distanza di secoli.

    Non un caso che il Mediterraneo Maggiore di Braudel coincidacon le zone di crisi del secolo da poco iniziato. Il fantasma diBisanzio aleggia sulle aree incandescenti del nostro mondo attuale,sulle sue soglie di conflitto, sulle sue faglie dattrito, dai Balcani alCaucaso, dallAnatolia alla Mesopotamia.

    Le stesse aree in cui leredit imperiale romano-bizantina aveva nelbene e nel male per quasi due millenni governato la convivenza

    etnica, e sul cui scenario di sommovimento e scontro si aperto ilXXI secolo, dopo che i due imperi in cui Bisanzio si era divisa allamet del XV, quello ottomano a sud-est e quello russo poi sovieticoa nord-est, si sono disgregati rispettivamente allinizio e alla fine delNovecento.

    Considerando la storia in questa prospettiva, comprendiamo megliole origini dei terribili conflitti che hanno attraversato e attraversano ipaesi di quelle aree: da ultimo, adesso, la Siria.

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    Cosa pensa della Turchia contemporanea?

    Allorigine dellopinione, manifestata nellultimo decennio da pi parti

    e anche da storici autorevoli, come Jacques Le Goff, che la Turchianon faccia storicamente parte dellEuropa e che perci non dovesseentrare a far parte dellUnione Europea, vi un grave equivoco: unacecit che nasce, appunto, dalla scarsa conoscenza della millenariastoria di Bisanzio.

    Costantinopoli/Istanbul, con le sue tradizioni, il suo cosmopolitismo,il suo millenario ruolo di ponte tra Oriente e Occidente, partedellEuropa non solo geograficamente: parte integrante

    imprescindibile dell identikit culturale europeo.

    Quale fu la principale virt della Civilt bizantina?

    Ne ho gi elencate diverse. Aggiungo che, a proposito di ponti, lacivilt bizantina stata anche la traghettatrice della cultura classicanel mondo moderno.

    Senza lincessante attivit di copia e diffusione dei classici greci aBisanzio, senza la devozione, la cura e lo studio che per pi di unmillennio furono loro riservati nelle istituzioni tanto laiche quantoecclesiastiche di Costantinopoli come della provincia grande-bizantina, solo una minima parte del sapere classico si sarebbesalvata.

    Lamore e lo studio della civilt bizantina inseparabile da quello

    dei classici, e chiunque ami i classici non pu non amare i bizantinie sentirsi loro simile. Lo sapevano bene gli umanisti occidentali.

    Bisanzio una civilt eminentemente umanistica e la diffusione inOccidente dei classici greci e della tradizione non solo testuale efilologica ma anche letteraria e filosofica antica ebbe luogo conlarrivo dei grandi intellettuali bizantini emigrati in Italia tra la fine delXIV e la fine del XV secolo. Il cosiddetto Rinascimento europeo non che lultima, e pi dirompente, delle rinascenze bizantine.

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