Bimestrale Maggio Giugno 2013

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“Ma Dio, che è ricco in misericor- dia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando erava- mo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo” Efesini 2:4-5 DIO RISUSCITA I MORTI! Mentre attraversavano una strada di montagna due escursionisti videro a terra una lucertola con la testa schiacciata da una macchina appena passata ma con le zampe e coda che si dimenavano ancora. I due viaggiatori si fermarono e uno di loro osservò: ” È morta!” L’altro rispose:” Non è morta, non vedi come ancora si muove?” - “No!” disse energicamente il primo, contraddicendolo:” Se il cervello è schiaccia- to…” ma ecco che vennero interrotti dal sopraggiungere di un terzo escursionista al quale venne domandato il suo parere che, dopo aver un pó riflettuto, rispose:” La lucertola è morta solo che non lo sa ancora!” La Bibbia dice qualcosa di simile su noi esseri umani: l’uomo è morto, nonostante la sua vitalità, è morto in riferimento a Dio cioè:”è morto spiritualmente”. In questo stato l’uomo non può conoscere Dio. Benché veda e ammiri la meravigliosa e com- plessa creazione non conosce Colui che l’ha fatta e attribuisce al caso le migliaia di coincidenze fortunate della sua vita. Per quanto riguarda il suo corpo e la sua anima sono pieni di vita, ma il suo spirito, che è il mezzo per poter conoscere Dio, è assolutamente morto. Non funziona affat- to! Proprio come il cervello della lucertola che abbiamo inizialmente indicato. Il versetto sopra citato dice che Dio, per puro amore e misericordia verso gli uomini, ha voluto sacrificare Suo Figlio per vivificare gli uomini e perdonare tutti i loro debiti (2 Corinzi 5:19a). Così che, tutti quelli che riconoscono il loro stato di perdizione e lo accettano come il loro personale Salvatore cessano di esistere e incominciano a vive- re veramente perché “nascono di nuovo nello spirito” e diventano“figli di Di- o”(Giovanni 1:12) ed ecco che improvvisamente la Sua Parola, la Bibbia, diventa così chiara che riconoscono subito che tutto viene dal loro Padre celeste e comincia- no a esserGli grati e, non solo qui sulla terra ma per l’ eternità”! Ecco qual’ è la vera vita! "E tu, stai ancora esistendo o vivi già?" Culto: dom. ore 16.00 Studio biblico + Canto + Preghiera: sab. ore 16.30 Agape: ogni ultimo sabato del mese: ore 18.30 bimestrale della chiesa di: BIETIGHEIM-BISSINGEN Gustav Mahler Str. 4, 74321 CONTENUTO: - Il 5° comandamento. - Scusa, qual è la tua scusa? - L’inquinamento luminoso. - Rimanendo sul tema della luce. - Le ansiose preoccupazioni. - I beati secondo Satana. - Fai un patto con i tuoi occhi.

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Bimestrale Maggio Giugno 2013

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“Ma Dio, che è ricco in misericor-dia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando erava-

mo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo” Efesini 2:4-5

DIO RISUSCITA I MORTI!

Mentre attraversavano una strada di montagna due escursionisti videro a terra una lucertola con la testa schiacciata da una macchina appena passata ma con le zampe e coda che si dimenavano ancora. I due viaggiatori si fermarono e uno di loro osservò: ” È morta!” L’altro rispose:” Non è morta, non vedi come ancora si muove?” - “No!” disse energicamente il primo, contraddicendolo:” Se il cervello è schiaccia-to…” ma ecco che vennero interrotti dal sopraggiungere di un terzo escursionista al quale venne domandato il suo parere che, dopo aver un pó riflettuto, rispose:” La lucertola è morta solo che non lo sa ancora!” La Bibbia dice qualcosa di simile su noi esseri umani: l’uomo è morto, nonostante la sua vitalità, è morto in riferimento a Dio cioè:”è morto spiritualmente”. In questo stato l’uomo non può conoscere Dio. Benché veda e ammiri la meravigliosa e com-plessa creazione non conosce Colui che l’ha fatta e attribuisce al caso le migliaia di coincidenze fortunate della sua vita. Per quanto riguarda il suo corpo e la sua anima sono pieni di vita, ma il suo spirito, che è il mezzo per poter conoscere Dio, è assolutamente morto. Non funziona affat-to! Proprio come il cervello della lucertola che abbiamo inizialmente indicato. Il versetto sopra citato dice che Dio, per puro amore e misericordia verso gli uomini, ha voluto sacrificare Suo Figlio per vivificare gli uomini e perdonare tutti i loro debiti (2 Corinzi 5:19a). Così che, tutti quelli che riconoscono il loro stato di perdizione e lo accettano come il loro personale Salvatore cessano di esistere e incominciano a vive-re veramente perché “nascono di nuovo nello spirito” e diventano“figli di Di-o”(Giovanni 1:12) ed ecco che improvvisamente la Sua Parola, la Bibbia, diventa così chiara che riconoscono subito che tutto viene dal loro Padre celeste e comincia-no a esserGli grati e, non solo qui sulla terra ma per l’ eternità”! Ecco qual’ è la vera vita! "E tu, stai ancora esistendo o vivi già?"

Culto: dom. ore 16.00 Studio biblico + Canto + Preghiera: sab. ore 16.30 Agape: ogni ultimo sabato del mese: ore 18.30

bimestrale della chiesa di:

BIETIGHEIM-BISSINGEN Gustav Mahler Str. 4, 74321

CONTENUTO: - Il 5° comandamento. - Scusa, qual è la tua scusa? - L’inquinamento luminoso. - Rimanendo sul tema della luce. - Le ansiose preoccupazioni. - I beati secondo Satana. - Fai un patto con i tuoi occhi.

IL 5° COMANDAMENTO È: “Onora tuo padre e tua madre, come il Signore, il tuo Dio, ti ha ordinato, affinché i tuoi giorni siano prolungati.” Deuteronomio 5:16

CHI RISPETTA I SUOI GENITORI, ONORA DIO Avevamo detto (nell’ introduzione sui 10 comandamenti del bimestrale settembre-ottobre 2012) che i dieci comandamenti sono stati scritti su due tavole di pietra da Dio stesso. I primi cinque sulla prima tavola riguardano il nostro rapporto con Dio; sulla seconda tavola gli altri cinque riguardano il nostro rapporto con il prossimo. Ma, come mai il 5° comandamento, che tratta il rapporto dei figli verso i genitori e quindi un puro rapporto umano, si trova sulla prima tavola? Non dovrebbe trovarsi sulla seconda tavola? Riflettendo bene possiamo notare che anche questo comandamento, fonda-mentalmente, tratta il nostro rapporto o meglio il nostro atteggiamento nei confronti di Dio proprio perché Dio ha voluto che i genitori partecipassero insieme a Lui alla creazione di una nuova vita e li ha anche sostituiti al posto Suo come autori-tà sulla giovane vita. Infatti sta scritto che Egli è: “Il Padre Celeste dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome”(Efesini 3:15). Ecco per-ché il 5° comandamento è scritto sulla prima tavola ed è anche l’unico che è as-sociato ad una promessa divina per un futuro benedetto:”Affinché i tuoi giorni siano prolungati” Tanti pensano che il 5° comandamento è specialmente per i fanciulli affinché si attengano all’ubbidienza. Dobbiamo sapere che tutti i “dieci comandamenti” sono indirizzati agli adulti sebbene, questo comandamento può essere utile a quei giovani che hanno uno spirito contraddittorio e mancano di rispetto ai loro genitori. Esso è diretto a tutti, nel caso individuale (tra figli e genitori) e nel calore del contatto sociale (nel campo professionale); ci salvaguarda da un atteggiamento negativo e ci ricorda di avere nei confronti dei nostri genitori un trattamento rispettoso e di non dimenticare più tardi, quando saranno anziani, deboli e ma-lati di curarli amorevolmente. Perciò: “Chi onora i suoi genitori, onora Dio!” Questa è base, la sana cellula primordiale di un popolo che Dio ha stabilito per tutte le generazioni!

Stai forse pensando ancora agli errori di educazione dei tuoi genitori? Non devi però dimenticare i tuoi errori (di educazione). Ma non temere, non è troppo tardi, puoi ancora scegliere di ONORARE DIO!

E vidi i morti grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri E vidi i morti grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri E vidi i morti grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri E vidi i morti grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri ffffurourourourono no no no aperti, e aperti, e aperti, e aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere …” (Apocalisse 20:12)dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere …” (Apocalisse 20:12)dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere …” (Apocalisse 20:12)dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere …” (Apocalisse 20:12)

SCUSA … QUAL’É LA TUA SCUSA? SCUSA … QUAL’É LA TUA SCUSA? SCUSA … QUAL’É LA TUA SCUSA? SCUSA … QUAL’É LA TUA SCUSA?

Forse hai già sentito parlare della grazia di Dio e del Suo perdono e tu, da-vanti a questa decisione così importante, non l’hai immediatamente rifiutata ma hai risposto con delle scuse.

Hai forse detto: ”Non ho tempo per pensare a queste cose … Se non si lavora non si mangia! (E non si può comprare l’auto nuova, computer e tele-visione nuovi, vestiti firmati ecc … ) Ma Dio gli disse: ” Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato di chi sarà … (Luca 12:20)

O forse hai detto: ”Io non credo in Dio … non è altro che una proiezio-ne astratta del nostro subconscio sollecitato da elementi inibitori di carattere mitologico con tendenze ipocondriache” Chiaro vero? In altre parole: - Dio non esiste - e quindi - Tutto è relativo!- ” Ma stá scritto: ” Lo stolto ha detto nel suo cuore non c’è Dio” (Salmo14:1) - “Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti” (Romani 1:22)

Oppure hai detto: ”Se Dio esiste ed è Giusto, perché permette tante ingiustizie nel mondo? Perché non spazza via tutti i malvagi? Bé, perché se lo facesse saresti anche tu spazzato via. Ma sta scritto: ” ...Dio è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano a ravvedimento” (2 Pietro 3:9) - “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16) Qualunque sia la tua scusa sappi che il giorno del Signore è vicino: ” ...i cieli e la terra attuali sono riservati al fuoco per il giorno del giudizio e del-la perdizione degli empi (stolti). (2 Pietro 3:7) Ancora una volta, il Signore ti sta dando un’altra possibilità di ravvedimento e di pentimento! ”Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” (Giovanni 5:24) - “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.” (Giovanni 3:36) Affrettati e lascia che il tuo nome sia scritto nel libro della vita, ricordati che domani può essere troppo tardi!

´”Gesù parlò loro di nuovo dicendo: <IO SONO LA LUCE DEL MONDO;>

chi mi segue non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita”Giovanni 8:12a

L’ INQUINAMENTO LUMINOSO! La luce è di solito una cosa molto buona. Ma se ad esempio il sole si spe-gnesse molto presto il freddo dello spazio penetrerebbe nella nostra atmosfera e noi moriremmo tutti congelati. Al contrario, ci sono anche delle luci artificiali che inquinano la luce e che disturbano i sensibili telescopi degli astronomi. Questo inquinamento lumino-so è quella luminosità artificiale nel cielo notturno causato dalle grandi illu-minazioni delle aree urbane stradali. Ecco perché gli osservatori vengono costruiti in alta montagna, dove non vive nessuno e la zona è assolutamente scura. È solo qui che gli astronomi posso-no ammirare la bellezza incontaminata del cielo stellato! Gesù Cristo dice nel nostro versetto che Egli è la luce del mondo. Ma que-sta luce può essere coperta. Molto più facile che in passato, siamo in grado di eclissare la Sua luce con: musica, videogiochi, film, social network e tutti i tipi di programmi in modo tale che non ne siamo più consapevoli. Purtroppo, molte persone stanno bene se sono illuminate, costantemente, dalle luci artifi-ciali. Ma, come gli astronomi che si appartano e attendono solitari, anche noi abbiamo bisogno, ogni giorno, di appartarci dove nulla ci può distrarre dalla comunione col nostro amato Signore Gesù e cercare così la Sua luce. Purtroppo, molti trovano difficoltà a spegnere tutte le luci artificiali. Ma, solo colui che lo fa è in grado di catturare la bellezza unica della luce eterna ed essere in grado poi di rifletterLa. Si, riflettere la Sua luce! Ricordiamoci che Gesù dice:”Voi siete la luce del mondo … così risplenda la vostra luce davanti agli uomini ...” Matteo 4:14,16 Questo mondo è pieno di luci artificiali! Tu, da quale luce ti lasci illuminare ogni giorno?

Ricorda che: un breve contatto giornaliero con la vera luce può illuminare, attraverso di te, anche gli altri!

RIMANENDO SUL TEMA DELLA LUCE!

“Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può essere nascosta, e non si accende una lampada per metterla

sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa” Matteo 5:14-15

Quali possono essere questi recipienti (moggi) che nascondono la nostra testimonianza? Potrebbe essere ad esempio: La paura del pros-simo; oppure la timidezza e la vigliaccheria possono indurci a fare nascondere la luce che servirebbe agli altri; (Isaia 51:12-16; Daniele 3:16-18). Poi c’è il moggio della maldicenza e del parlare con disprezzo; o an-che quello del mormorio e della ribellione. Tra questi, c’è lo spirito di non riconciliazione che soffoca la nostra luce prima di splendere. Se non riusciamo ad andare d’accordo, se diamo all’altro la colpa, la no-stra vita viene oscurata. L’amarezza fa trasparire nel viso delle perso-ne la mancanza di gioia. Non si vuole perdonare e non si dimentica. È una cattiva testimonianza per gli altri che ci circondano e impedisce la crescita della nostra fede. Ma, se noi lo vogliamo, Gesù può trasfor-marci (Efesini 4:1-3; Colossesi 3:12-14). La causa principale per la quale non si emana luce è il moggio di una personalità forte che non è stata “spezzata”. Ci sono cristiani che hanno molti doni e capacità ma, stranamente, non hanno la forza di emanare la luce che Gesù ha messo in loro a causa dell’orgoglio. L’esempio delle brocche rotte e delle fiaccole nella storia di Gedeo-ne (leggi: Giudici 7:19-21), ci danno un immagine dell’importanza del-lo “spezzare se stessi” e permettere così a Gesù di essere “luce in noi” . Davide disse: “Quelli che riguardano a Lui sono illuminati”. Con un cuore rotto egli imparò a guardare verso Dio:”L’Eterno è vicino a quelli che hanno un cuore rotto, e salva quelli che hanno uno spirito contri-to” (Salmo 34:5, 18). Gesù parla anche del candeliere dove viene posta la luce. La cosa importante non è la dimensione del candeliere, piccolo o grande che sia, l’importante è che illumini! Perciò: se camminiamo nelle orme di Gesù, potremo adempiere al grande compito ed essere “sale della terra” e “luce del mondo”. (1 Pie-tro 2:19-21; 4:7-11; Isaia 58:9-10)

“Le ansiose preoccupazioni (impegni) mondane, l’inganno delle ricchezze, l’avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffoca-

no la parola, che così riesce infruttuosa!” Marco 4:19

Alcune persone credono che sia possibile sfuggire alle preoccu-pazioni. Non preoccuparsi, pensano, vuol dire infischiarsene o vive-re fuori della realtà. Ma la preoccupazione è sempre una distrazio-ne rispetto a ciò su cui Dio vuole che concentriamo i nostri pensie-ri. Preoccuparsi significa letteralmente “dividere la mente” . Ci impedisce di amare, di servire e di ubbidire al Signore con piena devozione. È un peccato contro Dio. Come individui destinati al cielo mediante l’ opera salvifica di Ge-sù Cristo, siamo liberi di vivere senza paura del futuro e perciò li-beri di vivere senza paura del presente. Le cose brutte che po-trebbero accadere sono inghiottite dalla sicurezza che “il Signo-re è per me; io non temerò” (Salmo 118:6). Perciò anche se le nostre emozioni mutevoli saranno sempre incli-ni alla preoccupazione, possiamo risparmiarci l’ un l’ altro innumere-voli ore di agitazione impegnandoci ad escludere la preoccupazione dal nostro cuore. Poiché la preoccupazione si basa sul presupposto originato dall’orgoglio che Dio non abbia il controllo della nostra vita, ma che siamo noi ad averlo, ed è uno spreco di tempo prezioso. Approfondisci il seguente testo:” … una donna di nome Marta lo ospitò in casa sua. Marta aveva una sorella di nome Maria, la quale sedutasi ai piedi del Signore, ascoltava la Sua parola.. Ma Marta tutta presa dalle faccende domestiche, venne e dis-se:”Signore non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma il Signore le ri-spose:”Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte co-se, ma una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sará tolta”. osserva come la preoccupazione di-strusse la capacità di una donna di gioire nel Signore e godere la Sua presenza. In che modo la preoccupazione influì sulle sue priori-tà e sul modo in cui trattava gli altri?

I BEATI SECONDO SATANA BEATI quei credenti che dicono di amare Dio ma odiano i loro fratelli e le loro sorelle. PERCHÉ essi sono i miei migliori alleati 1 Giovanni: 4;20 BEATI quei credenti che:“camminano secondo il consiglio degli empi, si fermano nella via dei peccatori e si siedono in compa-gnia degli schernitori” (Salmo 1:1) - PERCHÉ essi non sanno che questi amici mondani glieli ho procurati io affinché vengo-no distolti per non portare alcun frutto e quindi essere i “migliori nulla facenti!” Ha,ha,ha,ha! BEATI quei credenti che mi danno sempre retta tutte le volte che mi presento nella loro mente facendoli peccare d’impurità … oppure quando li faccio confrontare con gli altri e li faccio così innalzare con pensieri di critica, gelosia, superbia, invidia … altro che pensieri di cose vere, onorevoli, giuste, pure … (Filippesi 4:8) - PERCHÉ loro non sanno che non tenendo puli-ta la loro mente non avranno voglia di leggere e pregare e così non avranno più comunione col loro Padre Celeste! Altro che pace! (Filippesi 4: 7) Ha ha ha! BEATI quei credenti che invece di:” rendere grazie in ogni co-sa” (1 Tessalonicesi 5:18) si lasciano concentrare da me solo sulle cose negative e si lamentano sempre - PERCHÉ le loro lamentele sono una dolce musica alle mie orecchie e, avendo smesso di ringraziare, la loro fede verrà sempre meno e io sarò felice di vederli depressi! (Ebrei 13:5) BEATI quei credenti che aspettano di essere supplicati per fare qualcosa e poi si offendono se nessuno li ringrazia o esprimono riconoscenza. PERCHÉ mi posso usare di loro facilmente! BEATI quei credenti che, leggendo questo elenco, pensano che la cosa riguardi qualcun altro piuttosto che loro - PERCHÉ que-sto è ciò che voglio. HA! HA! HA! HA! CHE SPASSO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

“Io avevo stretto un patto con i miei occhi; io non avrei fissato lo sguardo sopra una vergine … Dio non vede forse le mie vie e conta tutti i miei pas-si?” Giobbe 31:1,4 FAI UN PATTO CON I TUOI OCCHI

Evidentemente Giobbe aveva capito il pericolo che può venire dalla concupi-scenza degli occhi. Ai tempi di Giobbe c’era da vedere ben poco in confronto a quello che oggi i nostri occhi possono vedere. Come Giobbe stesso dice, al massimo lui poteva fissare lo sguardo su una vergine, però il timore di Dio era nel suo cuore:” Dio vede le mie vie e conta tutti i miei passi” Oggi tutti noi purtroppo constatiamo l’esistenza di tanta immoralità. Questa immoralità è palesata dal modo di abbigliarsi e di mostrare le forme del pro-prio corpo, nudità esposte in maniera provocatoria, abiti con scritte a doppi sensi. L’immoralità è inoltre su ogni rivista e manifesti pubblicitari che sono volgari e offensivi, ma soprattutto, è largamente offerta da televisio-ne,computer e anche sui telefonini. La bibbia ci assicura che Dio vede tutto quello che facciamo e ci rende re-sponsabili di quello che i nostri occhi vedono. Perciò fai come Giobbe, fai un patto con i tuoi occhi e ricordalo ogni volta che i tuoi occhi indugiano su qualcosa di immorale. ——————————————————————————————————————

INFORMAZIONE BATTESIMI SABATO 4 MAGGIO ORE 16.30 A

BISSINGEN CON OMAR STROPPIANA. E

DALL’8 AL 12 MAGGIO: CONVEGNO A FRIOLZHEIM

info. :Nino e Rita Calì, Kernerstr. 10, 71686 Remseck tel. 07146 9392724

e-mail : [email protected]

website : www.vieni-con-noi.de

sab. 18 Rita Calì lun. 20 Gioele Campanella

Continuiamo a pregare gli uni per gli altri! I soggetti di preghiera vengono presentati, ogni sabato,

nella riunione di preghiera!