LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in...

8
1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010, n. 3 p.i.m. LA SS. ANNUNZIATA Il Santuario di Firenze nella Famiglia dei Servi e nella societ cristiana Due mirabili ritratti della SS. Annunziata di Francesco Curradi e di Giovanni Bilivert La concorde devozione al- lAnnunziata. Scriveva il padre Raffaello Taucci ( 1971): «Nes- suna cosa L sorta cos sponta- nea e concorde in Firenze come la devozione alla SS. Annunzia- ta che, da piccolo inizio, presto si accrebbe e si radic nel cuore di tutti col solo impulso di devozione alla Benedetta Madre di Dio e di grazie segnalate che tanti ne ricevevano. Le autorit cittadine, secondan- dola, non fecero che quello che era il desiderio di tutti e, per questo, si sentirono in dovere di mantenere e rafforzare questo vincolo di concordia cittadina, che si teneva al disopra di ogni contesa e di ogni parteggiare. ... Se ci appartiamo anche per qualche istante dal tumulto esterno, se varchiamo il breve atrio, cos grazioso e fatto apposta per raccogliere lanima prima di entrare nel Santuario, sembra di passare da un mondo a un altro. Le cose di fuori che confondono la mente, si assopi- scono e tacciono - come le foglie che si depositano e si acquietano quando il vento a un tratto cessa e tace -, e unaria di riposo allarga il cuore...». Il mese che la devozione popola- re cristiana vuole dedicare al cul- to della Madre di Dio si chiude con la festa liturgica che ricorda il se- condo «mistero gaudioso». Maria Vergine and sollecita dalla cugi- na Elisabetta per offrire i servizi che una giovane donna pu com- piere per una donna anziana, che attende di divenire madre. Maria fu mossa anche dal deside- rio di comunicare alla cugina la gioia che Ella provava per la «me- raviglia» operata in Lei dal Signo- re. A queste ragioni umane levan- gelista Luca ne aggiunge unaltra di ordine divino. La Visitazione della Vergine Maria La SS. Annunziata di Francesco Curradi. Il frasario che egli usa per riferire il fatto fa capire che labitazione di Dio in mezzo agli uomini si col- loca su un nuovo piano anche nella persona di Maria. Mentre porta il suo bambino, Ella L la vera dimora di Dio e come tale viene riverita dalla cugina. Ecco, dunque, che Dio viene ad abitare fra gli uomini, ma la sua dimora non L piø un tempio di pie- tra: L una persona. Dora innanzi non sar piø con le pietre che si edificher labitazione di Dio sulla terra, ma con la fede, la carit, la dedizione, la speranza. Il 20 marzo 2010, alle ore 21, ha avuto luogo la presentazione del restauro delle due tele di stile fiorentino di Francesco Curradi (Firenze 1570 - ivi 1661) e Gio- vanni Bilivert (Firenze 1576 - ivi 1644) rappresentanti la SS. Annunziata. Hanno partecipato le parrocchie di S. Felice in Piazza e di S. Stefano a Campi Bisenzio in pellegrinaggio al Santuario e per le au- torità S. E. mons. Giuseppe Betori e il so- vrintendente dott. Cristina Acidini. PerchØ la faccia mia s tinnamora, Che tu non ti rivolgi al bel giardino Che sotto i raggi di Cristo sinfiora? Quivi L la rosa, in che il Verbo divino Carne si fece; quivi son li gigli, Al cui odor si prese il buon cammino. (Paradiso XXIII 70-75) PerchØ la faccia mia tinnamora talmente che non ti rivolgi al coro dei beati che risplendo- no sotto i raggi di Cristo, come i fiori di un giardino si abbelliscono alla luce del sole? Qui L Maria Vergine, la rosa mistica, nella quale si incarn il Verbo divino; qui sono gli apostoli, che con la predicazione e lesem- pio volsero gli uomini alla vera religione ... Maria rosa mistica cont. a pag. 2

Transcript of LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in...

Page 1: LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010,

1

Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010, n. 3

p.i.m.

LA SS. ANNUNZIATAIl Santuario di Firenze nella Famiglia dei Servi e nella società cristiana

Due mirabili ritratti della SS.Annunziatadi Francesco Curradi e di Giovanni Bilivert

La concorde devozione al-l�Annunziata. Scriveva il padreRaffaello Taucci (� 1971): «Nes-suna cosa è sorta così sponta-nea e concorde in Firenze comela devozione alla SS. Annunzia-ta che, da piccolo inizio, prestosi accrebbe e si radicò nel cuoredi tutti col solo impulso didevozione alla Benedetta Madredi Dio e di grazie segnalate chetanti ne ricevevano.Le autorità cittadine, secondan-dola, non fecero che quello cheera il desiderio di tutti e, perquesto, si sentirono in dovere dimantenere e rafforzare questovincolo di concordia cittadina,che si teneva al disopra di ognicontesa e di ogni parteggiare.... Se ci appartiamo anche perqualche istante dal tumulto

esterno, se varchiamo il breveatrio, così grazioso e fatto

apposta per raccogliere l�animaprima di entrare nel Santuario,sembra di passare da un mondoa un altro. Le cose di fuori checonfondono la mente, si assopi-

scono e tacciono - come lefoglie che si depositano e si

acquietano quando il vento a untratto cessa e tace -, e un�ariadi riposo allarga il cuore...».

Il mese che la devozione popola-re cristiana vuole dedicare al cul-to della Madre di Dio si chiude conla festa liturgica che ricorda il se-condo «mistero gaudioso». MariaVergine andò sollecita dalla cugi-na Elisabetta per offrire i serviziche una giovane donna può com-piere per una donna anziana, cheattende di divenire madre.Maria fu mossa anche dal deside-rio di comunicare alla cugina lagioia che Ella provava per la «me-raviglia» operata in Lei dal Signo-re. A queste ragioni umane l�evan-gelista Luca ne aggiunge un�altradi ordine divino.

LaVisitazione della VergineMaria

La SS. Annunziata di Francesco Curradi.

Il frasario che egli usa per riferireil fatto fa capire che l�abitazionedi Dio in mezzo agli uomini si col-loca su un nuovo piano anche nellapersona di Maria.Mentre porta il suo bambino, Ellaè la vera dimora di Dio e cometale viene riverita dalla cugina.Ecco, dunque, che Dio viene adabitare fra gli uomini, ma la suadimora non è più un tempio di pie-tra: è una persona. D�ora innanzinon sarà più con le pietre che siedificherà l�abitazione di Dio sullaterra, ma con la fede, la carità, ladedizione, la speranza.

Il 20 marzo 2010, alle ore 21, ha avutoluogo la presentazione del restauro delledue tele di stile fiorentino di FrancescoCurradi (Firenze 1570 - ivi 1661) e Gio-vanni Bilivert (Firenze 1576 - ivi 1644)rappresentanti la SS. Annunziata. Hannopartecipato le parrocchie di S. Felice inPiazza e di S. Stefano a Campi Bisenzioin pellegrinaggio al Santuario e per le au-torità S. E. mons. Giuseppe Betori e il so-vrintendente dott. Cristina Acidini.

Perché la faccia mia sì t�innamora,Che tu non ti rivolgi al bel giardinoChe sotto i raggi di Cristo s�infiora?

Quivi è la rosa, in che il Verbo divinoCarne si fece; quivi son li gigli,

Al cui odor si prese il buon cammino.(Paradiso XXIII 70-75)

Perché la faccia mia t�innamora talmente chenon ti rivolgi al coro dei beati che risplendo-no sotto i raggi di Cristo, come i fiori di ungiardino si abbelliscono alla luce del sole?Qui è Maria Vergine, la rosa mistica, nellaquale si incarnò il Verbo divino; qui sonogli apostoli, che con la predicazione e l�esem-pio volsero gli uomini alla vera religione ...

Maria rosa mistica

cont. a pag. 2

Page 2: LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010,

2

La festa della Visitazione è stata cele-brata dai Francescani fin dal secolo XIII. Papa Bonifacio IX la intro-dusse nel calendario universale della Chiesa e Clemente VIII (1608)compose i testi liturgici dell�officiatura precedente l�ultima riforma.Tradizionalmente celebrata il 2 luglio questa festa è stata anticipa-ta dal nuovo calendario per armonizzarla con la memoria degli av-venimenti del Vangelo lungo l�anno liturgico, ponendola tra l�An-nunciazione del Signore il 25 marzo e la nascita di Giovanni Batti-sta il 24 giugno.La Chiesa, mentre celebra il fatto della visita di Maria ad Elisabetta,attua la incessante «visita» di Dio alla comunità per fare di ognunoun portatore di Cristo.

fr. Gino M. Da Valle, osm

Il più alto esempio di zelo: il buon volere e ilgiusto amore - Maria nella Visitazione

La Visitazione vista da Dante: nel Purgatorio, il Poeta e Virgilioincontrano una schiera di accidiosi. Siamo nel canto XVIII, e que-sto è quanto il Poeta scrive ai versi 76-105:

La luna, che in quel tempo tardava a mostrarsi sino alla mezza-notte, e si presentava tonda e illuminata solo da una parte informa quasi di una gran secchia ardente, col suo splendore cifaceva apparire più rare le stelle, perché nascondeva le menoscintillanti; e saliva contro il moto apparente del cielo, e cioè da occidente adoriente per quelle regioni aeree che sono percorse dal sole quando si avvicina alsolstizio invernale, quando cioè chi è a Roma vede il sole tramontare tra la Sar-degna e la Corsica. E Virgilio, ombra gentile, per il quale il villaggio di Pietola,sua patria, è più famoso della città di Mantova, mi aveva sollevato dal peso deimiei dubbi, per cui io, che già avevo capito e fatta mia la dimostrazione chiaris-sima che Virgilio aveva dato sopra le mie questioni, ero come uomo che vaneg-gia per sonnolenza.Ma questa sonnolenza subitamente mi fu scossa da una moltitudine di animeche, girando intorno al monte, correva velocemente dietro alle nostre spalle; equale era la furia con cui i Tebani si accalcavano e correvano di notte con torceaccese lungo l’Ismeno e l’Asopo [fiumi della Beozia] invocando l’aiuto di Bacco,loro patrono, tale era, per quello che l’oscurità della notte mi permise di vedere,l’impetuosa corsa di quelle anime, spinte dal buon volere e dal giusto amore.Ci raggiunsero presto perché tutta quella gran turba correva, preceduta da dueanime che gridavano piangendo: «Maria Santissima corse sollecita a visitare lasua parente Elisabetta» e «Giulio Cesare, per soggiogare Leride [città spagnola]lasciò Bruto all’assedio di Marsiglia, e con fulminea rapidità corse in Spagna.E quella schiera di accidiosi, spronandosi l’un l’altro, gridava: «Presto, presto,non si perda il tempo per deficienza di amore, affinché la nostra sollecitudine peril bene rinvigorisca la grazia divina». [P.I.M., tratto e adattato da G. CASTELLI, La DivinaCommedia... ampiamente tradotta in prosa per uso del popolo italiano, Milano s.d.]

L�Annunziata e le sue copie. La grande e profonda devozione verso la SS.Annunziata ha fatto sì che con il passare del tempo pittori e artisti ne riprodu-

cessero l�immagine, per un committente, per i Padri o per loro stessi, perrappresentare quel grande mistero di dolcezza e di pietà, che si esplica tramite

le grazie le più visibili o le più nascoste ...

«Exaudisce qualunque gratia è a llei domandata che lecita sia» scrisse AntonioFilarete nel Trattato sull�Architettura (ca. 1464) ... e mezzo millennio dopo il p.Taucci parlava di un «umanesimo così puro e così benefico, che produce in noitanti buoni frutti di vita spirituale e morale ... Da Lei si rifletteva una tal gloria

sulla donna, che si riversò su tutte le più alte espressioni del pensiero.

La poesia, le arti, la cavalleria, e più ancora le regole monastiche, la mistica ela vita devota, furono guidate dal fascino di un così nobile pensare ... ma

quelle espressioni e quelle convinzioni erano in tutti: nei pii scrittori di laude edi miracoli, nei poeti profani, come negli estensori di decreti e costituti dellecittà risorte a feconda libertà: tutto in onore e gloria «della davidica fanciulla,

fatta ancor più agile da Dio che portava in grembo».

La SS. Annunziata di Giovanni Bilivert.

Vittore Carpaccio, Visitazione, 1505-1507ca., Venezia, Museo Correr.

Il coniglio e il pappagallo. Nella tela delCarpaccio sulla Visitazione, l�autore affi-da un discorso simbolico ad alcuni ani-mali: un coniglio bianco (a sinistra) allu-de alla verginità di Maria e alla sua ma-ternità e un pappagallo rosso (a destra)ricorda il mistero dell�Incarnazione diCristo. Infatti lo splendido uccello sape-va pronunciare la parola greca Kairé, chein latino ha il significato di Ave, il salutodell�arcangelo Gabriele a Maria nel mo-mento dell�Annunciazione. Nelle imma-gini del paradiso invece il pappagallo ri-manda a Eva (contrario di Ave), imma-gine opposta di Maria, e vede in questala sua purificazione.

cont. da pag. 1 - La Visitazione ...

Page 3: LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010,

3

Si narra che Sobuza I,conosciuto anche comeSomhlolo, uno dei primi re delSwaziland, diventato maggioren-ne, decise di sposarsi, per farsiuna famiglia e perché il suo Paeseavesse finalmente una regina. Eallora mandò alcuni messaggerida Zwide, capo degli Ndwandwe,una Tribù del Sud Africa, che,come si diceva, aveva tantebellissime figlie.I messaggeri partirono e, arrivatialla Reggia di Zwide, esposerosubito il motivo della loro visita:scegliere fra le sue figlie unasposa per il loro Re. Come c�erada aspettarsi, si dovette spendereun bel po� di tempo per le trattati-ve, perché ogni buon Africano vuolvederci chiaro prima di muovereun passo ... Ma alla fine le ragaz-ze furono fatte venire e sfilaronotutte davanti ai messaggeri diSomhlolo, i quali, dopo averlesquadrate meticolosamente,fermarono i loro occhi su Thandi-le, la più giovane e di gran lungala più bella. Fatta dunque la sceltaposarono lo scettro regale sullaspalla della ragazzina, e subito silevò un grido da parte dei presen-ti: Bayete, Ndlovukazi yamaSwazi! (Viva la Regina dei Swazi!).E così Thandile andò con loro e fu una brava regina. Difatto quello sposalizio fu provvidenziale per la tribùdegli Ndwandwe, perché poco dopo il famoso Shaka redegli Zulu, chiamato «l�Attila dell�Africa», cominciò lesue scorribande e le sue conquiste di vasti territori,seguite da saccheggi e atrocità. Gli Ndwandwe nonfurono risparmiati. Fortunatamente però sapevano diavere in Swaziland una sorella che avrebbe potuto in-tercedere per loro e salvarli dallo sterminio. E così fu.Thandile fu informata e lei immediatamente si rivolseal Re affinché desse loro un asilo sicuro dentro i confi-ni del suo Regno. Somhlolo non poteva dire di no allasua amatissima consorte e così il Swaziland aprì lesue porte per ospitare i sudditi di Zwide, salvandolidalle grinfie del terribile Shaka.Questo fatto ci fa ricordare ciò che successe agli Ebreial tempo della regina Ester.Ester era una bellissima fanciulla Ebrea che re Assue-ro aveva preso come sposa al posto della regina Vastiche si era rifiutata di obbedire al re. Anch�essa comeThandile aveva dovuto intercedere per il suo popoloche stava per essere sterminato a causa delle tramedel primo ministro Amàn che odiava gli Ebrei.Ma qui ci viene in mente un�altra bellissima Regina, lapiù bella di tutte, la Vergine Maria, la fanciulla di Na-zareth che fu scelta non da un reuccio qualunque diquesto mondo ma dallo stesso Onnipotente, Creatoree Signore del cielo e della terra.Questa scelta fu un privilegio concesso a una sola cre-atura che però fa parte di un grande popolo, cioè l�uma-nità intera. Perciò tutti la possiamo considerare comenostra Sorella e tutto quello che tocca noi, tocca an-che Lei, come le stragi di Shaka toccarono il cuore diTandile e il pericolo di genocidio del popolo Ebreo toc-cò il cuore di Ester. A proposito di Ester, si legge nella

Scrittura che suo zioMardocheo, alla vigilia

del programmato genocidio, lemandò questo messaggio: Parla alre in nostro favore e salvaci dallamorte. Chi sa che tu non sia stataelevata a Regina proprio in previ-sione di una circostanza come

questa? (Est 4:14). Parole più chemai attuali oggi nella situazione incui noi stessi ci veniamo a trovare.

Noi stiamo vivendo in tempiveramente tragici, tempi di perse-cuzione, in cui la Chiesa, posta

come baluardo contro le forze delmale, città costruita sul monte, ècontinuamente sotto attacco, fattaoggetto di critiche, di accuse, dicondanne, sotto pressione sia

dall�esterno che dall�interno. Tuttecose che potrebbero veramentefarci paura se fossimo soli ad

affrontare una tale tempesta. Manon siamo soli. Oltre alla presenzadel Signore Gesù, il Dio con noi,abbiamo anche questa nostra

grande Sorella e Madre, che nonsolo sta continuamente alla pre-senza dell�Altissimo e intercede

per noi come partecipe eccellentedella Mediazione di Cristo in forzadella sua Maternità divina, ma

spesso si rende presente anche nelnostro povero mondo, per esortare, confortare e dare

indicazioni di come si deve reagire alla pressionedelle forze del Maligno, cioè con la Preghiera, la

Penitenza e la Carità. Veramente potremmo anchenoi fare nostri i sentimenti dell�antico Mardocheo edire a Maria: Chi sa che tu non sia stata elevata aRegina proprio in previsione di circostanze come

questa?

p. Benedetto M. Biagioli, osm

Maria: Regina a tempo pieno

Duccio di Buoninsegna, Madonna conBambino (Maestà), 1315, Massa Maritti-ma (GR), chiesa di S. Cerbone.

Il periodico l�Addolorata del 1910 ricorda le feste di AlessioFalconieri celebrate il 17 febbraio 1719 alla SS. Annunzia-ta: questo perché il culto del beato era stato approvato dallaS. Sede il 20 novembre 1717, singolarmente, e solo con lacanonizzazione di Leone XIII del 15 gennaio 1888 sarà riu-nito a quello dei compagni, i Sette Santi Fondatori.Il 17 febbraio 1719 dunque ebbero luogo nel Santuario i fe-steggiamenti secondo gli usi del tempo. Antonio Puglieschi,pittore di grande stima all�epoca, dipinse un quadro con l�ef-figie del beato, la chiesa fu tutta illuminata di dentro con lecandele e le torce di cera veneziana, la più pregiata, e difuori con le candele di sego, mentre alla porta un gran car-tello annunciava la festa e lodava Alessio. Anche l�indul-genza stampata ricordava ai fedeli la possibilità e le condi-zioni per poterne usufruire.La musica fu eseguita con solennità e padre Angelico Guc-ci disse il panegirico in suo onore; e quando calò la sera e ilcielo divenne buio furono sparati 72 mortaretti e razzi congran gioia dei fiorentini che avevano passione per gli spetta-coli con i fuochi d�artificio.

Le feste del beato Alessio Falconieri (1719)

Page 4: LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010,

4

Nella lista degli oltre cento Priori gene-rali che nel corso dei secoli hanno gui-dato l'Ordine, vogliamo approfondire lafigura di Callisto Lodigeri, Priore gene-rale OSM e poi Vescovo di Montepul-ciano, del quale ricorre il terzo centena-rio della morte.Nacque a Orvieto nel 1648, dalla nobilefamiglia dei Conti Lodigeri e fu battez-zato con il nome di Giuseppe. La suachiamata alla vita religiosa avvenne nel1660 quando, nel Duomo di Orvieto,predicò la Quaresima il p. Callisto Puc-cinelli. Fu così penetrante la sua parolada fare breccia nell'animo del giovanis-simo nobile il quale decise di abbraccia-re la vita religiosa nell'Ordine dei Servidi Maria.Infatti, terminata appena la predicazio-ne, il giovane Giuseppe si presentò alconvento dei Servi, domandando di es-sere accolto nella comunità. Il 17 aprile1660, i Padri del convento, alla presenzadel Priore provinciale della Provincia Ro-mana Giovanni Battista Pucci, discus-sero la domanda. Il responso fu favore-vole e il giovane venne inviato a Firenzenel convento della SS. Annunziata per ilnoviziato, che iniziò col nome di fra Giu-seppe.Il 23 aprile 1661 fu ammesso alla profes-sione dei voti. Fu in questa circostanzache cambiò il nome in quello di Callisto.per ricordare per sempre il predicatoreche aveva aperto il suo animo alla vitaconsacrata. Compì poi il corso degli stu-di filosofici e teologici a Firenze e Bolo-gna: infatti nel luglio 1662, risulta stu-dente a Bologna; nel luglio 1664 a Fi-renze; nel 1666 è ancora a Firenze ed èpromosso al grado di Baccelliere. In se-guito conseguì il grado accademico diMaestro in sacra Teologia, anche se nonse ne ritrova l'anno. Contemporanea-mente veniva promosso agli Ordini Sa-cri: nel marzo 1664 al suddiaconato, nelmarzo 1665 al diaconato e di lì al sacer-dozio.Nel corso della sua vita, il Lodigeri fusoprattutto uomo di studio, sempre im-pegnato nell'insegnamento o nella dire-zione di vari studentati dell'Ordine, fin-ché il 29 luglio 1678 venne nominatoReggente nello Studio teologico di S.Marcello in Roma, il cosiddetto Colle-gio Gandavense, incarico che resse finoal primo aprile 1702, quando diventòPriore generale. A motivo di questo lun-go periodo di reggenza, il Lodigeri potèessere considerato il «maestro dei mae-stri» in quanto molti furono i discepoliche seppero valorizzare il suo insegna-

Il III centenario della morte di Callisto Lodigeri (1648-1710), priore generaledei Servi di Maria e vescovo di Montepulciano

mento, tra i quali il futuro cardinale Pie-tro M. Pieri.Per due volte fu eletto alla guida dellaProvincia Romana. La prima fu nel Ca-pitolo provinciale del 10 maggio 1683 etenne l'incarico per il regolare triennio.Nel Capitolo provinciale del 30 giugno1701 fu di nuovo eletto Priore provincia-le, ma l'incarico fu di breve durata inquanto il primo aprile 1702 Papa Cle-mente XI, avendo nominato GiovanniFrancesco Poggi, priore generale in ca-rica, come Vescovo di SanMiniato, eles-

se in suo luogo il Lodigeri.Nonostante gli incarichi, il Lodigeri ave-va trovato il tempo anche di dare allestampe un commento a tutta la teologiasecondo la struttura della materia indi-cata dal teologo medioevale Enrico diGand. L'opera, intitolata DisputationesTheologicae, è divisa in tre volumi; il pri-mo fu stampato nel 1698, gli altri duenel 1704. Di tutta l'opera fu pubblicataanche una edizione riassuntiva, in tre vo-lumetti, ad uso degli studenti. Il Prioregenerale Giovanni Francesco Poggi, suopredecessore, dispose che questo com-mento del Lodigeri fosse inviato a tuttigli Studi dell'Ordine perché vi fosse uni-tà di indirizzo nella preparazione cultu-rale dei frati Servi di Maria; unità di in-dirizzo che, sostanzialmente, è duratafino al 1870.Sempre del Lodigeri si ricorda un'ode pa-negirica, La corona dei Pianeti, scritta nel1671 per la canonizzazione di S. Filip-po Benizi. Ma scrisse anche e pubblicò,nel 1699, un opuscolo, De qualitate prae-sentiae parochi ab abijciendam matrimonio-rum clandestinitatem dubia quatuor � di-scussa, riguardante il valore della presen-za dei parroci in parrocchia anche perevitare il diffondersi della piaga socialedei matrimoni di fatto e clandestini.Il Lodigeri governò l'Ordine per cinqueanni, poi dallo stesso Papa fu eletto Ve-scovo di Montepulciano nell'aprile del1707. Pare che questo incarico dovesseessere il preludio ad un riconoscimentosuperiore e adeguato ai suoi altissimimeriti.Il p. Callisto Maria Lazzarini, uno deisuoi discepoli e suo segretario duranteil generalato, ha lasciato una degna te-stimonianza del Lodigeri anche comeVescovo di Montepulciano:

«Egli ben spesso faceva sentirsi dal pulpi-to; egli ben spesso si tratteneva nei tribu-nali di penitenza; egli insegnava la dottri-na cristiana ai fanciulli; egli visitava tuttigli infermi; egli sollevava i poveri con spes-se, anzi continuate limosine, verso i qualiebbe tanta parzialità che nel suo ultimo te-stamento istituì eredi universali tutti i po-veri della diocesi. E ben fortunati loro sequesto degno Prelato di Santa Chiesa fos-se più a lungo tempo vissuto! Egli non vicampo un triennio mentre il di quattro dimarzo 1710 volle Iddio con un accidenteapoplettico chiamarlo a ricevere il premiodelle sue lunghe fatiche e rare virtù».

A sessantadue anni di vita il Lodigeri sispense in Montepulciano nel 1710.

fra Emanuele M. Cattarossi, osm

In alto, il p. Callisto M. Lodigeri, sec.XVIII, Firenze, convento della SS. Annun-ziata, Galleria dei ritratti dei GeneraliOSM; in basso il frontespizio delle Dispu-tationum Theologicarum, Roma 1698.

Page 5: LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010,

5

2.1. Fine della Cappella Musicale: 30 dicembre1969. E' la data in cui la Cappella Musicale si sciogliedopo 489 anni di vita! Queste per intero le parole del P.Basilio Meoni nella cronaca conventuale:

Questa sera alle ore 18.00, si è svolta in Basilica una messafunebre cantata in musica, in suffragio del m.° Silvio Masini,deceduto improvvisamente il 1 dicembre scorso. Da parecchianni egli prestava la sua opera di musicista nella nostra basi-lica come organista prima e, dopo l'elezione a vescovo del P.Girolamo Casalini - 12 febbraio 1966 - come maestro-diretto-re della Cappella Musicale. Svolse con semplicità e semprecon disinteresse l'ufficio di maestro per continuare l'eserciziodella Cappella, quando essa stentava a mantenersi in vita. Ledifficoltà furono molte e difficili. Reso inutilizzabile l'organo delcoro per la tristemente famosa inondazione del novembre del1966, egli pur servendosi di un piccolo armonium volle che laCappella riprendesse quasi immediatamente il solito program-ma domenicale e festivo. Con l'entrata in vigore della RiformaLiturgica, con le sue nuove esigenze linguistiche e musicali, ledifficoltà di servirsi della nostra Cappella Musicale divenneroancor più numerose e gravi: mancanza totale di messe e mot-tetti in italiano, la poca funzionalità del repertorio latino esi-stente, mancanza di suggerimenti e incoraggiamenti da partedei frati che si disinteressarono del problema anche se, a pa-role, tutti si auguravano una ripresa della medesima. L'attivitàdella nostra antica Cappella si è così sempre più ridotta fino acessare del tutto durante questo anno. Nel 1969 essa ha pre-stato il suo servizio, attraverso innumerevoli difficoltà, soltan-to cinque volte: nel giorno della Epifania, SS. Annunziata, Pa-squa, Natività e in occasione del suffragio del m.° Masini ... LaCappella Musicale della SS. Annunziata è ormai sciolta. Il piùaddolorato della morte della nostra antica istituzione era ildefunto m.° Masini. La messa di suffragio è stata celebrata dalp. Alberto Ceragioli, concelebrava con lui un sacerdote di Roma,amico della famiglia Masini. Cantavano 12 cantori della ex-Cappella diretti dal m.° Piombini; accompagnava all'organo ilm.° don Sessa. È stata eseguita la messa da Requiem delPerosi.

Tuttavia, confrontando il Libro dei Capitoli di questi anni,non si trovano verbali che abbiano decretato ufficialmentela chiusura della Cappella Musicale. Fu lasciata lenta-mente morire, anche se al 16 gennaio 1968 si legge:

Per la vitalità della Cappella Musicale, si discute sull'aggiorna-mento o meno, sulla frequenza della sua presenza in chiesa eil modo. Che la Cappella vada modernizzata e resa più funzio-nale sono tutti d�accordo.

Anche nel capitolo del 10 gennaio 1969 si discute dellaCappella, ma come abbiamo già visto nella cronaca, lacomunità si interroga sulla possibilità di sciogliere l'at-tuale coro e dimettere il direttore, cercandone uno più

capace che formi un piccolo coro di voci migliori per di-minuire le spese. Non si affronterà più il problema sinoal capitolo del 24 maggio del 1972:

Viene posto un particolare accento sul canto in basilica. Ne siriconosce la necessità. Deve essere un canto serio, dettatodalla fede, in cui sia impegnato anche il popolo. Il P. Provincia-le fa la proposta di impiegare i giovani della Casa-Famiglia peril canto in Basilica. Si potrebbe studiare anche la possibilità diusare altri mezzi musicali, come la chitarra.

Ritornando ai registri di entrata e uscita della sacrestia,vediamo come nel 1967 la Cappella non sia menzionatasino al mese di aprile, dove si trova l�esigua uscita di14.000 lire. A giugno si registra per la prima volta lavoce cantori a cui sono concessi per il mese di maggio59.300 lire e per il mese di giugno 66.900 lire. Scompa-re poi la voce sino a dicembre, quando si trova: CappellaMusicale, onorari più regalie 103.050 lire. Il totale dellespese sostenute dalla sacrestia nel 1967 è di 288.050lire. Il 1968 registra un ulteriore calo. A gennaio si passa28.000 lire, in marzo a 10.000 lire, mentre a dicembrecompare la voce: Cappella Musicale servizio dall'otto al22 dicembre 76.500 lire. Il totale del 1968 è di 114.500lire. Il 1969 registra una leggera crescita delle uscite,ma sarà ormai l'ultimo anno di vita effettiva nel santua-rio. A gennaio una voce riguarda degli arretrati:

per i cantori della Cappella Musicale, esecuzioni di dicembre93.300 lire. In aprile: ai cantori per le festività di aprile 1969- direttore, organista, prove ed esecuzioni 51.500 lire. In giu-gno: per i cantori, esecuzione di Pentecoste - passate a p.Ceragioli 21.000 lire. L�ultima menzione è nell'ottobre, ove silegge: per i cantori 8 settembre 1969 £ 24.200. Nel riepilogodi questo anno le uscite hanno un totale pari a 200.000 lire.

Nonostante la decadenza sorprende però trovare la pre-senza di un�uscita dal 1970 al 1973, con una particolari-tà nel 1972, in cui si trova un�entrata, cioè la somma di106.550 lire. È spiegata dal Libro della Cronaca al 29marzo 1970, giorno di Pasqua. Vi si trova scritto: Alle 11messa cantata in musica. Alcuni cantori della ex Cappel-la Musicale hanno eseguito la "Missa Te Deum" di Perosi.E il 6 aprile, solennità liturgica della SS. Annunziata:Alcuni cantori della ex Cappella Musicale, diretti dal M° Piom-bini, hanno eseguito la Messa a 3 voci virili di L. Perosi. Sede-va all'organo la prof.ssa Luisa Luzzi, che per la sua prestazio-ne ha voluto £ 10.000.Nel festa della Natività di Maria invece si annota solo chela messa solenne delle 11 è cantata in latino, senza spe-cificare da chi. Il 22 novembre del 1972, festa di S. Ce-cilia, compare per la prima volta la Filarmonica Gioac-chino Rossini di Firenze e per la festa dell'Immacolata,l�8 dicembre del 1972, fa il suo esordio il nuovo coroorganizzato da p. Alberto Ceragioli e diretto da due si-gnorine esperte in musica.Il coro del p. Alberto da allora sino ad oggi ha curato ilcanto nelle festività liturgiche in basilica. Della CappellaMusicale non se ne parlerà mai più.

2. 2. Restauri dell'Organo del Coro. Uno dei princi-pali motivi del lento sciogliersi della Cappella, fu la si-tuazione dell'organo dopo l'alluvione e il ritardo con cuifurono effettuati i restauri. Troviamo una corrisponden-za con varie ditte di organari.La prima lettera proviene dalla Fabbrica di Organi EligioBevilaqua & Figli di Torre dei Nolfi (AQ), del 5 marzo del

A quarant'anni dalla fine della storica Cappella

Musicale della SS. Annunziata di Firenze (II parte)

La nuova sede dell’Archivio musicale in convento.

Page 6: LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010,

6

1967, indirizzata al Signor Parroco della SS. Annunziata.La ditta aveva già restaurato l'organo battente in cornuevangeli nel 1936. Nella lettera si invita a chiedere fi-nanziamenti al Genio Civile, anche se la stessa ditta sioccuperà della ricerca di fondi per il restauro.La seconda lettera è del 21 maggio della ditta Bai Gio-vanni di Cantello (VA) che presenta il preventivo spesedel restauro dell'organo del coro per un totale di 2.800.000lire. Della Pontificia Fabbrica d'Organi Giovanni Tamburi-ni di Crema, è una terza lettera del 29 maggio 1967, incui si dichiara concluso il restauro dell'organetto dellaCappella dei Pittori, per un totale di 770.000 lire, a cui siaggiungono 70.000 lire per l'elettro-ventilatore. La spe-sa tuttavia non è completa, giacché manca il restaurodel mobile, per cui la ditta attende ancora il parere e ledirettive della Soprintendenza. La stessa ditta Tamburi-ni, in una lettera del 27 luglio 1967, invia il progetto direstauro e il preventivo per l'organo del coro: la spesa èdi 4.800.000 lire.Il lavoro di restauro fu affidato alla ditta Giovanni Bai chechiedeva L. 2.000.000 in meno rispetto alla Tamburini.Il 18 settembre 1968 il capitolo conventuale affrontavacongiuntamente i problemi riguardanti i restauri dell'or-gano e la Cappella Musicale:

Riparazione dell'Organo del Coro. Ritardando le autorità com-petenti a iniziare la riparazione dell'organo gravemente dan-neggiato dall'acqua e dalla nafta, e dovendo attendere un lun-go tempo prima di riavere il funzionamento del suddetto orga-no, la comunità ha deciso di fare il lavoro a proprie spese,sperando in una rifusione della somma da parte dell'autorità.Preventivo dell'organaio Bai £ 3.700.000 circa. L'organo saràelettrificato e la consolle sarà mobile, da poter essere siste-mata in coro oppure a lato dell'altare maggiore.

Cappella Musicale. E' stata discussa nuovamente la situazionedella nostra Cappella Musicale. Si è deciso che la Cappellariprenda il servizio domenicale; quando non sarà possibilecantare la messa essa supplisca con il canto di mottetti: ilcanto sia preferibilmente in italiano. Incaricato di curare lerelazioni con il maestro e i cantori è il P. Alberto Ceragioli.

Il 7 novembre 1968 gli organai finiscono di smontarel'organo che la mattina dopo è trasportato a Contellodove sarà restaurato e ampliato da Giovanni Bai. A quantopare sarà pronto per i primi di febbraio 1969. In realtàl�inaugurazione avviene il 6-7 giugno 1969. Il cronistaannota che l'organo, seppurmigliorato e ampliato, è parsolimitato per eseguire i brani da concerto, giacché è diaccompagnamento. Due maestri si sono prestati gratui-tamente. Ecco i brani eseguiti:

Venerdì 6 giugno ore 21, concerto di Elisa Luzi, esegue: Do-menico Zipoli, dalle sonate d'Intavolatura d'organo e cemba-lo, versi I, II, III, IV e Canzona in mi min.; Johann Pachelbel:Ciaccona in re min. "Dorica"; J. S. Bach: dai Preludi su corale"il giorno che è così pieno di gioia - abbi pietà di me Signore"e Preludio e fuga in do min.; Caesar Franck: corale n. 2 in simin.; Max Reger: Benedictus; Miroslav Krejci: Giocoso.

Sabato 7 giugno ore 21, concerto di Gianni Del Testa, esegue:G. Frescobaldi: Capriccio pastorale; G. Pera: Sonata per regi-stro di flauto; G. Couperin: Offertoire; J. S. Bach: Tre corali"Gioisci anima mia - O uomo piangi il tuo grave peccato - Iot'invoco, o Signore"; Preludio e fuga a 5 voci in do maggiore;Toccata in fa maggiore; C. Franck: Cantabile; J. Bonnet: Va-riazioni da concerto.

Conclusioni. Nel riportare queste notizie di cronaca, allaluce dei documenti conservati nell'Archivio Storico dellaSS. Annunziata, il mio unico intento è stato quello di

capire i motivi per cui la celeberrima Cappella Musicaleterminò la sua attività nel Santuario.Come abbiamo visto, il primo grande evento che mise incrisi l'antica istituzione fu l'immediato dopo Concilio e laquestione dell'impossibilità di utilizzare il patrimonio mu-sicale in lingua latina. Nei registri di sacrestia del 1965si osserva il declino nel dimezzamento delle spese per laCappella, evidente segno di una difficoltà di aggiorna-mento.Un secondo evento che purtroppo ha pesato tantissimo,fu l'alluvione del 4 novembre 1966. Infatti nei registri disacrestia, nel 1966 la voce in uscita della Cappella com-pare da gennaio a ottobre, segno di una sua ripresa, edel desiderio dei frati del convento di rivitalizzarla e ag-giornarla secondo le norme del Concilio. Ma il 6 novem-bre del 1966 l�archivio fu sommerso dalle acque, l�orga-no reso inutilizzabile, mentre iniziava una fortissima cri-si economica della comunità.Il terzo e ultimo fattore che, a mio parere, è stato ildecisivo fu il Sessantotto con tutto ciò che questa storicadata significa: il desiderio disordinato di distruggere tut-to ciò che in qualche modo potesse richiamare alla "tra-dizione", la crisi stessa delle vocazioni, che vide una ra-pida diminuzione di frati e soprattutto dei giovani chenon ci pensarono due volte prima di abbandonare il con-vento. Lo smarrimento generale caratterizzò la Chiesa inquegli anni, anche perché molte ideologie del Sessan-totto furono fatte passare per spirito del Concilio, get-tando un�ombra e malintesi su quello che è stato consi-derato uno tra i più grandi Concili della Storia della Chie-sa, un vero evento dello Spirito.Oggi, a distanza di quarant'anni, l'Archivio Musicale, dopoalterne vicende di spostamenti e riordini mai terminati,alcuni dei quali hanno aumentato la confusione e rovina-to spartiti di valore con l'apposizione di inutili annotazio-ni con penne e pennarelli (rossi per di più!), è in una faseavanzata di riordino. Si lavora ormai da più di un anno, esperiamo che presto si possa concludere l'inventariazio-ne e la catalogazione di tutto il materiale.Ci auguriamo che fatte queste operazioni si possa anco-ra sperare di riorganizzare una Cappella Musicale che siricolleghi per stile e prestigio a quella che per quasi 500anni ha animato le celebrazioni liturgiche del nostro San-tuario, il più importante centro di spiritualità dell'Ordinedei Servi di Maria, che in questo luogo sacro, detto alloraSanta Maria di Cafaggio, vide il suo sorgere nel 1233.

p. Alessandro M. Greco, osm

30 marzo 2010, ore 21, Concerto di Pasqua dell’Orchestra e Coro delConservatorio Cherubini di Firenze, direttore m.° Paolo PonzianoCiardi , maestro del Coro m.° Concetta Anastasi, soprano AdrianaGheorghisor, contralto Cristiana Fogli, tenore Leonardo De Lisi,baritono Tommaso Corvaja.

Page 7: LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010,

7

Cara è la memoria del Beato Angelico aFirenze e all�Annunziata, per la santità divita e per le opere, la cui bellezza non habisogno di commenti, tanto parla da sé.All�Annunziata dipinse per l�Armadio de-gli Argenti della cappella della Madonnauna celebre tavola, poi divisa in varie par-ti, espropriata al tempo del governo fran-cese (1808-1814) e oggi custodita nel Mu-seo di S. Marco. Ne abbiamo parlato piùvolte; e ora prendiamo occasione per ri-cordare ancora l�autore e le sue opere dauna mostra che si tiene Pontassieve dal 28febbraio al 27 giugno 2010.Il motivo è dato dal restauro di una tavolacon unaMadonna con Bambino - satis pul-chra - commissionata dalla famiglia da Fi-licaia e dipinta e messa a oro nel 1435 dal-l�Angelico. Collocata sull�altare maggioredella collegiata di S. Michele Arcangelo aPontassieve, parte di un trittico ormai per-duto, finì nel Sei-Settecento relegata in ca-nonica dove rimase fino al 1924 quandofu trasportata nel museo degli Uffizi.Dalla sua ultima dimora però è ritornata aPontassieve, nel Palazzo Municipale, apochi metri dalla Collegiata, insieme adaltre opere straordinarie del Beato Angeli-co e di pittori fiorentini a lui vicini.

Un nostro libro: «Memoriedella Chiesa, e convento»di p. Filippo M. Tozzi

(1765)

8 aprile, Sala dell’An-nunciazione del con-vento della SS. An-nunziata, ore 18: lapresentazione.

L’introduzione . Pa-dre Lamberto M. Cro-ciani, nella sua intro-duzione ha parlato dei

Servi di Maria e della loro spiritualitàche si manifesta, oltre che nel servizionelle chiese e nella liturgia, anche nel-lo studio e nell’insegnamento. Ha fattopoi un excursus sui padri Generali OSMdel Settecento e sul p. Filippo Tozzi nel-la cui figura furono rappresentate pro-prio le qualità dello studioso perché futeologo, insegnante, storico e archivi-sta.Ha infine ringraziato il p. Eugenio Ca-salini per la sua pluridecennale attivitàdi studio alla SS. Annunziata, in parti-colare nel periodo in cui fu priore (1979-1988), quando promosse anche even-ti, convegni e mostre di rilievo.La presentazione . Padre Luciano Ci-nelli, op, nella sua presentazione, in-vece ha esaminato la tipologia del te-sto archivistico e dei testi settecente-schi in generale, illustrando il clima cul-turale nell'ambiente dei domenicani edegli Ordini religiosi, e ricordando la fi-gura del Mabillon, apprezzata tanto nelsuo secolo, quanto poco nell’Ottocen-to. Jean Mabillon (S. Pierremont, Ar-

Madonna dei navigantiillumina il cammino delle gentivolgi alle nostre lacrime i tuoi santiocchi, affretta i passi lentidi chi non pensa a te e ascolta i tuoicantima piega a tutti i ventidi tempesta, apri il cuore degliamantie consola i credentisii faro per gli errantisii l�alba dei morentinessuno di te si dimentichi.

ALESSANDRO PARRONCHI(da Esilio, Novara 2003).

Madonna dei Naviganti

e la buona conservazione degli archivianche per evitare che, mancando i do-cumenti, o non trovandoli subito, i con-venti dovessero subire pretese e liti ri-guardo ai beni di proprietà.La conclusione . Uno dei curatori, Pa-ola Ircani Menichini, infine ha spiegatoil perché della pubblicazione delle Me-morie - le cattive condizioni del mano-scritto e la necessità di un indice deinumerosi nomi presenti nel testo - edha parlato della cultura di un secolo allaSS. Annunziata, ricordando sia la per-sonalità del p. Gherardo Capassi (Fi-renze 1653-1737) che la crisi del con-vento in epoca napoleonica. Uno deipadri promotori della rinascita dellacomunità durante la Restaurazione, fuil p. Costantino Battini (Lerici 1757 -Pisa 1832) che aveva conosciuto il p.Filippo Tozzi, e come Cronista ne ave-va ricordato la vita e l’improvvisa mor-te, avvenuta l’11 settembre 1775 inPiazza della SS. Annunziata.

Il Beato Angelicoa Pontassieve

Alessandro Parronchi (Firenze 26 dicem-bre 1914 - ivi, 6 gennaio 2007), laureato inStoria dell’Arte, fu storico, poeta, collabora-tore di riviste fiorentine, uomo di grande sen-sibilità religiosa, devotissimo al Crocifisso egrande amico della SS. Annunziata.

denne 1632 - Parigi 1707), benedetti-no dell'abbazia di S. Denis, e di S. Ger-main des Pres infatti fu profondo co-noscitore dei diplomi merovingi, e del-la diplomatica in generale, ed è consi-derato il rinnovatore delle fonti medie-vali e della storiografia.Notevoli meriti però all’epoca sono daattribuire anche alla normativa dellaSanta Sede: in particolare a Benedet-to XIII e alla Costituzione Maxima Dili-gentia (1727) che incoraggiò il riordino

La lacrima nel mare

Ella è favola antica in Orienteche una stilla di pianto, in mar

caduta,in preziosa perla si tramuta.

Oh! La gentile favola non mente,se versato quel pianto è dal dolore,

ed è quel mare ... il grembo delSignore.

LUIGI VITALI

Del poeta Luigi Vitali non abbiamo notizie ele ricerche fatte su varie opere di consulta-zione e su Internet non hanno dato alcun ri-sultato confrontabile. La fonte da cui questadelicata poesia è stata tratta è il periodicodei Servi di Maria L’Apostolo del Crocifisso edell’Addolorata, Roma, 1927, pag. 132.

Le Memorie, pag. 209 del manoscritto.

Page 8: LA SS. ANNUNZIATAannunziata.xoom.it/bollettino310.pdf · 1 Pubblicazione bimestrale - spediz. in abbonam. postale art. 2 c. 20/c l. 662/96 - Firenze Anno XXX - maggio / giugno 2010,

Dal Lunedì al venerdì , ore 7,30: Canto delleLodi in Coro; ore 18, S. Messa e Canto deiVespri; il sabato e la domenica il Canto del-le Lodi ha luogo alle ore 8,00 e la S. Messaalle ore 17,30 con l’esposizione.

Il 12 del mese, ore 16: Commemorazione diMaria Valtort a e di sr. Francesca Nerozzi ,Capp. del Capitolo.

Il 13 del mese (o in date vicine), ore 15,30: S.Rosario, S. Messa e Consacrazione al Cuo-re Immacolato di Maria del Movimento Sa-cerdotale Mariano.

Il 23 di ogni mese, ore 16,30: Benedizionedei Bambini , Capp. di S. Filippo.

Primo martedì del mese, ore 16,30: preghie-ra per l’intercessione e la beatificazione di fraVenanzio M. Quadri , osm.

Terzo giovedì del mese, ore 10: S. Messadelle Mamme .

Quarto giovedì del mese, ore 21: Preghierain Cenacolo G .A.M. con adorazione e con-fessione.

Ultimo giovedì del mese, ore 10, incontrocon il Movimento delle V edove .

Venerdì , ore 16: Ora della Divina Miseri-cordia, Coroncina e preghiere a cura delGruppo Carismatico Gesù Misericordia ;ore 18: Concelebrazione della Comunità re-ligiosa con intenzioni per le vocazioni OSMe «Benedetta» (Vigilia de Domina).

Terzo sabato del mese, ore 16,30 S. Messadell’associazione Figli in cielo .

La Domenica, SS. Messe: ore 7 - 8,30 - 10- 11,30 - 13 - 18 - 21 (il ricavato è devoluto aipoveri); ore 17 (5 p.m.) S. Messa in inglese- English Mass .

Con approvazione ecclesiastica

Dir ettore responsabile: Alber to Ceragioli

Redazione: E. Casalini, L. Crociani, I. Da Valle

Caporedattore: P. Ir cani Menichini

Registrato al Tribunale di Fir enze n. 2926 del 4-4-1981

Via C. Battisti, 6 - Firenze - Tel. 055/266181 - fax 0552661894

Stabilimento Grafico Commerciale - Firenze

Incontri e attività

Amministratore p arrocchiale , p. Lamberto M. Crociani , cell. 349 3560179.Coro della SS. Annunziat a (dir. p. Alberto M. Ceragioli ), prove il giovedì ai Sette

Santi, ore 21 (tel. 055 578001).Piccolo Coro Melograno (dir. m.° Laura Bartoli ), prove in via Capponi, 1 (tel. 055 609216).

Le iniziative della Quaresima: il mercoledì, ore18,30 Lectio Divina sulle letture della domeni-ca successiva; il venerdì alle ore 17,30 ViaMatris in Basilica; raccolta di un fondo Cari-tas a favore di chi ha perso il lavoro e per lefamiglie in difficoltà.

4 marzo, ore 17, il Centro Culturale Marianoha presentato Firenze e il Magnificat, tra po-vertà e liberazione, rel. Alfredo Jacopozzi .

14 marzo, ore 17,30, per il convegno su S.Luisa de Marillac, in Basilica, saluto alla fami-glia Vincenziana di S. E. mons. GiuseppeBetori che alle ore 18 ha presieduto anche laS. Messa solenne.

19-27 marzo, Cappella di S. Sebastiano, mo-stra di pittura e arte sacra, organizzata dalla

A cura di Matteo Moschini - foto difra Franco M. Di Matteo, osm.

Cronaca del Santuario

SOSTIENI IL NOSTRO BOLLETTINO CON UN CONTRIBUTOSUL C.C.P. N° 67862664 INTESTATO A �PROVINCIA TOSCANASERVI DI MARIA�, VIA C. BATTISTI, 6 - 50122 FIRENZE

Festa in refettorio per il compleanno dei pp.Aurelio M. Marrone (23 marzo), AlessandroM. Greco (12 aprile) e Alfredo M. Pantalone(20 aprile).

ANLA Toscana e inaugurata il 19 marzo, ore16, presenti Amalia Ciardi Dupré , p. Gabrie-le M. Alessandrini priore, Silvia Ranzi e Vin-cenzo d’Angelo presidente ANLA Toscana.

22-24 marzo, triduo in preparazione alla festadella SS. Annunziata predicato dal canonicomons. Luigi Oropallo , proposto della Basili-ca dell’Impruneta.

24 marzo, ore 21, ricordando p. Valente M.Gori nel decennale della sua morte, concertodel Coro Pro Musica Firenze diretto dal m.°Gabriele Micheli .

25 marzo, la solennità dell’Annunciazione havisto una gran partecipazione di fedeli e le SS.Messe animate dal p. provinciale Sergio M.Ziliani (la comunitaria delle 8,15), da mons.Luigi Oropallo (la solenne delle ore 11), da S.E. mons. Claudio Maniago (alle ore 18). AllaS. Messa delle ore 11, animata dal Coro dellaSS. Annunziata (assieme a quella delle 18),hanno partecipato il Gonfalone del Comune eil sindaco Matteo Renzi che ha reso omaggioalla Madonna Annunziata; la S. Messa delleore 21 è stata animata dal GAM.

28 marzo - 4 aprile, nella Settimana Santa han-no avuto luogo alcuni consueti riti: la Proces-sione delle Palme dalla Cappella del Capitolo,il 28, la Lavanda dei piedi il Giovedì Santo, laVia Crucis animata dai parrocchiani nel Chio-stro dei Morti il Venerdì Santo, l’Ora della Ma-dre la mattina del Sabato Santo e il 3 aprile, laVeglia delle ore 22 animata dal Coro Cantori diSan Giovanni diretto dal m.° Alfonso Fedi , conmusiche di Bach, Pergolesi, Gounod e altri.

Dopo le feste pasquali, incontro di preghieracon le famiglie (benedizione delle case) tenutodal parroco p. Lamberto M. Crociani , da p.Alessandro M. Greco , dal sacerdote Don In-drajith , e dai diaconi Stefano Becarelli e LuigiPertici .

11 aprile, ore 15, festa della Divina Misericor-dia con la recita della Coroncina e la letturadelle preghiere e degli scritti di S. Faustina;ore 18 S. Messa.

15 aprile, ore 17, il Centro Culturale Marianoha presentato Il documento anglicano-cattoli-co, Maria grazia e speranza in Cristo (2005),rel. Serena Noceti .

19 aprile, ore 18,30, la Chiesa fiorentina pre-sieduta da S. E. mons. Giuseppe Betori si èriunita in basilica per la recita del S. Rosario eper stringersi in preghiera intorno a papa Be-nedetto XVI.