Bimes trale inf orma iv dell’A s oc iaz ne Operat or idel ... · te modello F24 della somma di 10...

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Un momento per fare il punto della situazione del percorso tracciato e grazie al quale siamo qui è indispensabile per concludere dal meglio il 2014 e affrontare con orgoglio, grinta e de- terminazione il nuovo anno. Quello che sta per concludersi, per l’Acogi, è stato davvero un anno di svolta. Ab- biamo costituito l’Os- servatorio per il gioco perché non basta, per un’associazione come la nostra, difendere le istanze di una categoria, ma bisognava affrontare le emergenze sociali come quella del gioco patologico. Abbiamo stretto accordi con altre associazioni di settore per difendere al meglio ciò in cui crediamo: la possibilità di un lavoro onesto per chi ha pro- fessionalità e buona vo- lontà. Abbiamo inoltre tanti progetti in campo per crescere ancora. Questa è l’Acogi! Una realtà dinamica, in cre- scita e che migliora con- tinuamente. Per contattarci scrivete a: ufficiostampa@aco- gi.it . mondo Bimestrale informativo dell’Associazione Italiana dei Consumatori e degli Operatori del gioco Anno 1 - N. 2 IN QUESTO NUMERO Un anno di noi: impegno e lavoro CTD sorvegliati speciali La sanatoria per i CTD Acogi con De Sica l’editoriale un anno di noi: impegno e lavoro buon Natale e felice 2015 Acogi vi augura trascorrere serenamente le prossime feste

Transcript of Bimes trale inf orma iv dell’A s oc iaz ne Operat or idel ... · te modello F24 della somma di 10...

Un momento per fareil punto della situazionedel percorso tracciatoe grazie al quale siamoqui è indispensabile perconcludere dal meglioil 2014 e affrontare conorgoglio, grinta e de-terminazione il nuovoanno. Quello che sta

per concludersi, perl’Acogi, è stato davveroun anno di svolta. Ab-biamo costituito l’Os-servatorio per il giocoperché non basta, perun’associazione comela nostra, difendere leistanze di una categoria,ma bisognava affrontare

le emergenze socialicome quella del giocopatologico. Abbiamostretto accordi con altreassociazioni di settoreper difendere al megliociò in cui crediamo: lapossibilità di un lavoroonesto per chi ha pro-fessionalità e buona vo-

lontà. Abbiamo inoltretanti progetti in campoper crescere ancora.Questa è l’Acogi! Unarealtà dinamica, in cre-scita e che migliora con-tinuamente. Per contattarci scrivetea: [email protected].

mondo

Bimestrale informativo dell’Associazione

Italiana dei Consumatori e degliOperatori del gioco

Anno 1 - N. 2

IN QUESTO NUMEROUn anno di noi: impegno e lavoroCTD sorvegliati speciali

La sanatoria per i CTDAcogi con De Sica

l’editorialeun anno di noi: impegno e lavoro

buon Natalee felice 2015

Acogi vi augura trascorrere serenamente le prossime feste

le ultime news

L’attenzione delGoverno sulmondo dei giochi

è davvero massima. Sot-to la lente sono finiti icentri di trasmissionedati collegati ad ope-ratori esteri (i CTD)che non posseggonoconcessione interna mache si avvalgono, peroperare, di licenze nelpaese di stabilimento,ovviamente nell’ambitodell’Unione Europea.Proprio questi, secondoquanto previsto dallaLegge di Stabilità, do-vranno, a partire da gen-naio 2015, effettuareoperazioni che permet-tano di essere piena-mente leciti nel nostroPaese e quindi lavorare.Cosa vuol dire?«In attesa del riordino

della materia dei giochipubblici - si legge nel-l’emendamento gover-nativo - in attuazionedell’articolo 14 della leg-ge 11 marzo 2014, n.23 (la legge Delega Fi-scale), per assicuraretutela dell’ordine pub-blico e della sicurezza,nonché delle fasce socialipiù deboli e dei minorid’età, a decorrere dalprimo gennaio 2015, ai

soggetti attivi alla datadel 30 ottobre 2014, checomunque offronoscommesse con vincitein denaro in Italia, perconto proprio ovvero disoggetti terzi, anche este-ri, senza essere collegatial totalizzatore nazionaledell’Agenzia delle Do-gane e dei Monopoli,in considerazione delfatto che in questo casoil giocatore è l’offerente,

il contratto viene per-fezionato in Italia, e con-seguentemente regolatosecondo la legislazioneitaliana». Un testo didifficile comprensione,eppure il senso è questo.I CTD sono chiamati a“regolarizzarsi” davantiallo Stato italiano. Cosa dovrebbero fareconcretamente? La re-golarizzazione prevedeun versamento median-te modello F24 dellasomma di 10 milaeuro. I soggetti coinvoltisono chiamati a presen-tare entro il 31 gennaioprossimo una dichiara-zione di impegno allaregolarizzazione fisca-le. Si prevede anche ilcollegamento al tota-lizzatore nazionale diSogei.

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Giochi e Governo: CTD sorvegliatispeciali nella legge di stabilità

autorizzazione Scommesse, Tar Lazio: sull’88 Tulps competenti Tar regionali

L a prima sezionedel Tar Lazio hasancito la propria

incompetenza e ha ri-messo la questione da-vanti ai Tar competentiterritorialmente (Tardella Sicilia, della Cam-pania e della Liguria) apronunciarsi in meritoad alcuni ricorsi per il

rilascio di licenze ex art.88 del Tulps.La pronuncia è arrivatain occasione dell’annul-lamento del rigetto dellarichiesta della licenza dipubblica sicurezza per ilrilascio di autorizzazionealla raccolta scommesseproposta proprio davantial Tar Lazio.

Intanto, la Corte Costi-tuzionale recentementeha anche dichiarato l’il-legittimità costituzionaledella previsione della to-tale devoluzione alla com-petenza inderogabile delTribunale amministrati-vodel Lazio delle con-troversie aventi ad og-getto i provvedimenti

emessi dall’autorità di po-lizia relativi al rilascio diautorizzazione in materiadi giochi pubblici convincita in denaro. Neconsegue che in materiadi rilascio di concessioniex art. 88 Tulps il Tarcompetente è quello ter-ritorialmente di riferi-mento.

A tu per tu: l’espertoLa sanatoria per i CTD fatta soloper far cassa: è discriminatoria

I l fatto che il si-stema dellescommesse spor-

tive sia stato normatoin maniera insensata enon il linea con i prin-cipi di libera concor-renza e prestazione diservizi dettati dal-l’Unione Europea, lodimostrano le ultimeiniziative del Governodi prevedere una sortadi sanatoria, o condo-no, per i centri collegatiad operatori esteri. Insomma, da oltre undecennio combattiamoun ordinamento discri-minatorio e che ha sem-pre protetto le posizionicommerciali acquisitedai concessionari, eoggi, l’Esecutivo chiedeche si faccia a menodegli ideali in cui ab-biamo creduto e percui abbiamo vinto in

Corte di Giustizia Eu-ropea (la ciliegina sullatorta è proprio la sen-tenza Costa-Cifone)per aderire ad un si-stema iniquo. Ma nonè tutto: l’attuale pro-posta (che sembra stiadiventando obbligo)non tiene affatto contodegli interessi dei centridi trasmissione dati edelle aziende a cui essisono collegati ma na-sce, come molte cosenel nostro Paese, dallachiara necessità delloStato di fare cassa.Più che di “stabilità”(a cui la Legge si do-vrebbe ispirare) si rea-lizzerebbe una assolutainstabilità e un perpe-tuarsi di situazioni disquilibrio nel mercato.La proposta di sana-toria (ved. articolo aper-tura p. 2) sarà forierà

di maggiore confusionee addirittura potrebbeportare alla chiusuradefinitiva di molte at-tività e alla disoccupa-zione per tantissimi la-voratori.Il prelievo erariale chesi pretende di richie-dere ai CTD non in-contra la reale possi-bilità economica di que-sti negozi: la mancanzadi un confronto effet-tivo con i soggetti coin-volti ha portato ad unarbitrario conteggiosulla base di una pre-visione che non ha con-tatti con la realtà. Perquesto i titolari deiCTD rimarranno sen-za lavoro, che aderi-scano o meno al con-dono.La soluzione propostae ancora disattesa è ov-viamente sempre un

tavolo di dialogo traistituzioni e associazionie rappresentanti di ca-tegoria, al fine dellatrattazione del ricono-scimento giuridico deiCTD e di un accordoche magari contempliuna concreta e non im-possibile adesione adun “condono” da partedei CTD.

Ugo cifone,presidente diacogi, dice lasua su un temaall’ordine delgiorno: e’veramentefattibile lasoluzioneproposta dal governo di un condonoper i CTD?La risposta è no

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La politicaultime notizie dal palazzo

Ludopatia: l’Osservatorio sarà gestito dal Ministero della Salute

«E sprimo sod-disfazioneper l’appro-

vazione dell’emenda-mento al ddl Stabilitàsul gioco d’azzardo (art.14) di cui sono primafirmataria. Esso prevedeinterventi per la preven-zione, la cura e la riabi-litazione per le patologieconnesse alla dipendenzedal gioco d’azzardo esposta l’Osservatoriodal Ministero dell’Eco-nomia al Ministero del-la Salute. Ci auguriamoche si apra una nuovastagione per la tutela deipazienti a rischio “Gap”(Gioco d’azzardo pato-logico) e che ciò fungada deterrente per con-trastare una pubblicitàinvasiva e illusoria comequella che i concessio-nari e i gestori diffon-dono nelle città e in par-ticolare nelle periferie». Lo ha dichiarato in unanota la deputata dell’UdcPaola Binetti.Ma cos’è l’Osservatoriosulla ludopatia? E cheorigine ha?La legge di Stabilità2011, all’articolo 1, haprevisto che con decretointerdirigenziale del-l’Aams e del Ministero

della salute fossero adot-tate, d’intesa con la Con-ferenza unificata, entro60 giorni dalla data dientrata in vigore dellalegge stessa, linee d’azio-ne per la prevenzione, ilcontrasto e il recuperodi fenomeni di ludopatiaconseguente a giococompulsivo. Lo schema di decreto ètuttora all’esame dellaConferenza unificata. Lalegge di Stabilità 2013,all’articolo 1, così comepoi successivamente di-sposto dal decreto delPresidente del Consigliodei ministri il 26 giugno2013, ha inoltre proro-gato il termine per l’ema-nazione del decreto dap-prima al 30 giugno 2013ed ora al 31 dicembre2013.Inoltre, l’articolo 24 delD.L. n. 98 del 2011, ha

disposto che, ai fini delmiglior conseguimentodegli obiettivi di tuteladel giocatore e di con-trasto ai fenomeni diludopatia connessi alleattività di gioco, l’Aams,nell’ambito degli ordinaristanziamenti del propriobilancio, avviasse, in viasperimentale, proceduredi analisi e verifica deicomportamenti di giocovolti ad introdurre mi-sure di prevenzione deifenomeni ludopatici.Il Decreto Balduzzi hariconosciuto la ludopatiacome una patologia checaratterizza i soggetti af-fetti da sindrome da gio-co con vincita in denaro,così come definita dal-l’Organizzazione mon-diale della sanità (Gap),prevedendo l’aggiorna-mento dei livelli essen-ziali di assistenza con ri-

ferimento alle prestazionidi prevenzione, cura eriabilitazione rivolte allepersone affette da ludo-patia.L’Osservatorio ha quindiil compito di valutare lemisure più efficaci percontrastare la diffusionedel gioco d’azzardo e ilfenomeno della dipen-denza grave.Il D.L. n. 158 del 2012ha disposto che pressol’Aams e, a seguito dellasua incorporazione, pres-so l’Agenzia delle doganee dei monopoli, fosseistituito, senza nuovi omaggiori oneri a caricodella finanza pubblica,un Osservatorio di cuifanno parte, oltre adesperti individuati daiMinisteri della Salute,dell’Istruzione, dell’Uni-versità e della Ricerca,dello Sviluppo econo-mico e dell’Economia edelle Finanze, ancheesponenti delle associa-zioni rappresentative del-le famiglie e dei giovani,nonché rappresentantidei comuni, per valutarele misure più efficaci percontrastare la diffusionedel gioco d’azzardo e ilfenomeno della dipen-denza grave.

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Mondo fiscoi giochi e l’erario

Lo sport chiede aiuto economico alle scommesse

M ario Macalli,vice presiden-te della Figc,

ha in mente un pianodi interventi che saran-no messi in atto dallafederazione se il Conivarerà il taglio di 7-8milioni di euro previstiper l’ente che gestisceil calcio in Italia. Lavia da percorrere è

quella dell’ingresso del-la Figc nel mondo dellescommesse sportive, at-traverso lo sfruttamentodei diritti d’autore del-le squadre. Le scom-messe sportive rappre-sentano un businessmolto ghiotto e Macalliha dato mandato a Vic-tor Uckmar, noto giu-rista italiano, di studiare

la soluzione più adattaper le esigenze dellaFederazione. La chiavepotrebbe essere nonun’entrata in prima per-sona nel mondo dellepuntate (troppo com-plesso, “non possiamometterci a fare i grattae vinci da un giornoall’altro”, ha dichiaratoMacalli), bensì recla-

mare i diritti d’imma-gine delle squadre, trat-tando direttamente colgoverno e non coinvol-gendo il Coni. SecondoMacalli, infatti, il bet-ting utilizza i brand del-le squadre di calcio.Così la Figc potrebberecuperare tutte le ri-sorse perse e accumu-larne nuove.

Pos nei negozi: nessuna sanzione per chi non ce l’haD al 1° luglio

del 2014 èscattato l’ob-

bligo di avere un Pos(Point of sale) in ogninegozio per dare lapossibilità ai clienti dipagare con il banco-mat quando la spesasupera i 30 euro. L’obbligo è stato pre-visto non soltanto peri negozi ma anche perartigiani e professio-nisti. Tra i negozi,chiaramente anchequelli in cui si offre ilgioco. La normativa èstata decisa dal De-creto Crescita bis del2012 e non sarebbeun male se l’installa-

zione di questi appa-recchi fosse gratuita,se fossero ridotte lecommissioni e se nonsi prevedano costi ag-giuntivi per gli eser-centi.Sembra però che lanorma non abbia con-vinto del tutto il Go-verno tanto che Za-netti, sottosegretarioal Ministero dell’Eco-nomia, ha dichiarato:«Non è detto che ven-gano stabilite sanzioniper chi non si dota delPos».«Ribadisco con chia-rezza – ha dichiaratol’onorevole Zanetti –la nostra netta con-

trarietà all’eventualeapplicazione un’even-tuale sanzione per chinon utilizza il Pos.Questo Paese sta mo-rendo nel paradossodi obblighi e sanzioniche aumentano l’ille-galità invece di con-trastarla, perchè sicontinua a delegarel’etica individuale agliapparati dello Statoinvece che stimolarnel’attuazione da partedei cittadini anche concampagne di sensibi-lizzazione ove oppor-tuno. Se un eserciziocommerciale non hail Pos e mi costringonodi fatto a pagare in

contanti, la volta suc-cessiva preferisco an-dare da chi mi dà nonsolo un servizio in piùa parità di prezzo, os-sia la possibilità di sce-gliere come mi è piùcomodo pagare, masoprattutto più traspa-renza nella gestionedella loro attività».

no a speseaggiuntive perl’installazionee l’uso dei pos:uno strumentoutile ma che almomento gravasull’esercente

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Sulle tasse ai CTD il Governo si confronti

Il sistema del giocoitaliano si adatta alleemergenze che vive:nella Legge di Sta-bilita il Governo pro-mette incassi che lariunione dell’Euro-gruppo, dedicata allebozze di legge di bi-lancio dei Paesidell’Unione, ha defi-nito come non strut-turali e quindi, noncerti. Nel frattemposi studia la possibilitadi tassare i CTD col-legati ad operatoriesteri attraverso unimporto forfettariosulla raccolta di gio-co, e anche in questo

caso, secondo il Ser-vizio Studi del Sena-to, il gettito sarebbesolo un’ipotesi.L’associazionismo disettore partoriscenuovi soggetti chepuntano su temi chel’Acogi promuove sindalla sua nascita, nel2009.

Temi diventati deiveri vessilli da quan-do, con la presidenzadi Ugo Cifone edopo la sentenza del-la CGE Costa-Cifo-ne, l’attivita dei CTDe stata riconosciutanon solo in Europa,

ma anche in Italia,grazie a una giuri-sprudenza ormai con-solidata nel tempo.Il presidente del-l’Acogi, Ugo Cifone,commenta cosi le ul-time novita: «Gli er-rori commessi nel le-giferare il compartodella raccolta a terradelle scommessesportive sono stati ri-conosciuti dal Gover-no proprio nell’idea-zione di una tassa daimporre ai CTD.Quello che manca eche l’Acogi rivendicae chiede con forza damesi, e un tavolo di

confronto tra le parti.Anche se i soggettiche invocano il dia-logo sono diversi, egiusto che si ricono-sca la rappresentati-vita di alcune realtaconsolidate che pos-sono esprimere leistanze di un’interacategoria senza im-provvisazioni, ma for-ti di un backgroundlegale e storico im-portante che possafornire le informazio-ni piu opportune nonsolo per arrivare allasoluzione dell’impas-se attuale, ma ancheper trovare la chiaveper l’assetto nuovoche il 2016 potrebbeportare all’intero set-tore delle scommessenel nostro Paese».

Secondo l’Acogi,dunque, se l’Esecu-tivo mira al reperi-mento di risorse daiCTD, e fondamentaleil confronto. In casocontrario gli incassipreventivati potreb-bero rivelarsi solouna sterile trovatapropagandistica.

La presenzadell’acoginell’ampiopanorama del giocopubblicoitaliano vuolesottolinearela pluralità di vedute epresenze nellacondivisionedegli obiettivi:in questepagine i nostricontributiinviati alla stampa

Mondo comunicazionegli interventi sul settore dei giochi

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le attivita’L’acogi con Christian De SicaL’Acogi oltre i giochi,ma non del tutto. Dopola sponsorizzazione dieventi culturali e sportivi,l’Associazione dimostraancora il proprio inte-resse per importanti ma-nifestazioni artistiche. Loconferma l’accordo rag-giunto con il Teatro Pa-lamazzola di Tarantoper la sponsorizzazionedello spettacolo “Cine-città” di Christian DeSica che sta entusia-smando i teatri italiani eche, il 12 marzo 2015approderà nel teatro dellacittà antica colonia dellaMagna Grecia.La magia degli Studiosdi Cinecittà rivive in unappassionante spettacoloscritto da uno dei suoi“figli”: Christian De Sica.Il regista e attore romanosta portando a teatro unmusical elegante cheomaggia, tra comicità esentimento, i personaggie i film che hanno resogrande il cinema italia-no.Il legame tra Christian ela città del cinema è in-tenso ed è meravigliosa-mente espresso nellospettacolo soprattuttoquando l’attore parla delpadre Vittorio, della ma-dre Maria Mercader, del-lo “zio” Alberto Sordi edi tanti amici che ha po-tuto conoscere e amare,come il grande RobertoRossellini e l’indimenti-

cabile Federico Fellini.La scelta di questa par-tnership, per l’Acogi, nonè casuale e si inseriscenell’attività di comuni-cazione che l’associazionesta portando avanti a fa-

vore del gioco respon-sabilee della conoscenzadei rischi del gioco pa-tologico per i minori eper i soggetti con parti-colari predisposizioni psi-cologiche e socioculturaliallo sviluppo della di-pendenza da gioco.Christian De Sica, ri-percorrendo la sua vitaa Cinecittà, rivive il rap-

porto con suo padre, Vit-torio De Sica di cui ènota la grande passioneper il gioco, per la qualesi trovò a volte a perderesomme anche ingenti.Una passione che non

nascose mai e che anziriportò, con autoironia,in diversi suoi personaggicinematografici, come adesempio in Il conte Maxo L’oro di Napoli. In un’au-tobiografia pubblicatanel 2008 dal titolo “Figliodi papà”, Christian DeSica racconta come ilpadre lasciò la famigliain gravi difficoltà eco-

nomiche dopo aver sper-perato al gioco tutte lesue sostanze. Viene ri-cordata e confermata lasmania per il gioco checaratterizzava il grandegenio di Vittorio De Sica:«Lui si giocava sempretutto - racconta Christian- pure le paghe dei col-leghi, faceva debiti, perlui era adrenalina. Maera un giocatore elegante.Per le vacanze ci facevascegliere tra Sanremo,Venezia, Montecarlo eCampione».E’ fondamentale sottoli-neare come vi sia, nel ri-conoscere la dipendenzadal gioco, da parte deifiglio di Vittorio De Sica,la consapevolezza di undisagio che il padre vi-veva: Manuel, fratello diChristian, morto pochesettimane fa, ha definitoil rapporto di suo partecon il gioco come unmodo per evadere da undisagio che lacerava Vit-torio nel profondo, unafuga, una via d’uscita daun qualcosa che lo an-gosciava nell’anima.Spunti che confermanola necessità di una effi-cace prevenzione delgioco patologico a cuiistituzioni, enti locali, as-sociazioni e cittadini pos-sono partecipare e di cuil’Acogi si fa promotricein molte attività ed eventirealizzati sul territoriopugliese.

chi siamoL’Acogi è stata fondata nel 2009 a Fi-renze come organismo indipendente esenza scopo di lucro. I principali obiet-tivi sono quelli di favorire la lettura ela comprensione delle normative chedisciplinano il mondo del gaming, svol-gere attività di informazione e ricercasulle tematiche del settore, in partico-lare sull’emergenza delle dipendenzeda gioco, rappresentare i propri asso-ciati dinanzi alle autorità istituzionali.

mondo

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arrivedercida Acogi

al 2015per un altro

splendido anno insieme