Bilancio Sociale Il Germoglio

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2007 2008 2009 Bilancio sociale triennale

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Bilancio sociale 2007-08-09

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Page 1: Bilancio Sociale Il Germoglio

2007 2008 2009

Bilancio sociale triennale

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“Si ama tanto più ef ficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per un bene comune

rispondente anche ai suoi reali bisogni”.

(Enciclica , Caritas in Veritate)

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1 IDENTITÀ

2 LE RISORSE

3 GLI STAKEHOLDERS

4 LE PROSPETTIVE

5 GERMOGLIO AMBIENTE

Lettera del Presidente

1.1 Il contesto

1.2 La nostra storia

1.3 Il valore sociale

1.4 I dati giuridico istituzionali

1.5 L’assetto organizzativo

1.6 L’organigramma

1.7 Le attività del Germoglio

2.1 Le risorse umane

2.2 Obiettivi di politica del personale

2.3 Le risorse economico - finanziarie

2.4 Le risorse di rete del Germoglio

3.1 I nostri principali stakeholders

3.2 La voce dei clienti

3.3 La voce dei volontari

3.4 La voce dei dipendenti

4.1 Gli obiettivi strategici

4.2 Le attività future

5.1 Obiettivo raggiunto Conclusioni

Bilancio sociale triennale

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Lettera del Presidente

Il Germoglio nel 2006 ha steso il suo primo bilancio sociale, per “rendersi conto” e ”rendere conto” alla comunità di quanto e come stava facendo e dove voleva arrivare. Dopo tre anni di intenso e frenetico lavoro era necessario rivedere quanto scritto nel 2006, confrontare gli obiettivi di allora, con i risultati ottenuti, e verificare se sono state disattese delle aspettative e le motivazioni dietro a successi ed insuccessi lavorativi.

Con questo bilancio sociale ci proponiamo di analizzare i dati del triennio 2007-2009, non solo in termini economici, ma soprattutto in termini di inserimenti lavorativi attivati in tutte le loro forme e verificare, con metodo partecipato, dai dipendenti, dai volontari, dai nostri clienti e da tutti gli interlocutori con i quali collaboriamo quotidianamente, quanto sia efficace ed efficiente il nostro approccio al lavoro e quali risultati si siano ottenuti e quanti obiettivi si siano centrati fra quelli prefissati nel 2006. Vogliamo inoltre verificare la nostra rispondenza al mandato sociale proprio della cooperativa, che ha come mission l’integrazione sociale dei soggetti più deboli della società ed il “bene comune” della società in cui opera.

Il bilancio sociale vuole essere occasione per riscoprire i valori portanti del nostro operare e pertanto riconoscendoci nelle parole che Papa Benedetto XVI ha scritto nell’enciclica “Caritas in Veritate” le proponiamo anche a voi, perché ciascuno, per quanto gli compete, possa collaborare con noi per realizzarle.

“Volere il bene comune e adoperarsi per esso è esigenza di giustizia e di carità. Impegnarsi per il bene comune è prendersi cura, da una parte, e avvalersi, dall’altra, di quel complesso di istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente, culturalmente il vivere sociale, che in tal modo prende forma di pólis, di città. Si ama tanto più efficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per un bene comune rispondente anche ai suoi reali bisogni. “

Speriamo che nel documento che vi apprestate a consultare si riconoscano tutte le componenti che sono state interpellate per redigerlo e che possa essere strumento per far conoscere e crescere la nostra cooperativa, che vuole rimanere fedele al suo scopo sociale e al contempo essere sempre più impresa efficiente e moderna.

Il Presidente Mariano Cobianchi

LETTERA DEL PRESIDENTE 6

Page 5: Bilancio Sociale Il Germoglio

IDENTITÀ11.1 Il contesto

1.2 La nostra storia

1.3 Il valore sociale

1.4 L’assetto organizzativo

1.5 I dati giuridico istituzionali

1.6 L’organigramma

1.7 Le attività del Germoglio

Page 6: Bilancio Sociale Il Germoglio

N° abitanti della provincia di Piacenza

2007

281.613

2008

285.937

2009

288.011

LA POPOLAZIONE PIACENTINAI dati rilevati presso le anagrafi comunali, al 31/12/2009, confermano per il territorio piacentino le tendenze demografiche in crescita costante negli ultimi anni, come evidenzia la tabella seguente, in particolare riferita all’ultimo triennio.

Così come nel 2006, anche nell’ultimo triennio 2007 - 2009, l’incremento maggiore si è verificato nei Comuni di pianura, bacino naturale della clientela della cooperativa il Germoglio (7.409 residenti in più rispetto al 2006), con una concentrazione nella città di Piacenza di 102.687 abitanti al 31.12.2009. Anche la crescita dei residenti stranieri è stata notevole, confermando la tendenza del triennio e portando i residenti stranieri iscritti in anagrafe sul territorio piacentino a 36.153 di cui 25.667 concentrati nella

zona di pianura. La dinamica osservata della popolazione, cresciuta in particolare nella zona di pianura, ha determinato un aumento sensibile di densità in tale area, mentre sono quasi invariati i valori in collina e montagna.

La distribuzione per età della popolazione è

sostanzialmente omogenea in tutta l’area di pianura e collina e si discosta sensibilmente solo nell’area montana caratterizzata da una popolazione molto più anziana.

L’età media della popolazione provinciale si assesta, con qualche piccola variazione nel corso del triennio, su 45,7 anni (44 per gli uomini e 47 per le donne), ma in montagna raggiunge i 55 anni e supera i 50 anni di età in tutte e tre le Comunità Montane presenti sul territorio.

1.1 Il contesto1 IDENTITÀ 8

Fonte: Elaborazione Ufficio statistica Provincia di Piacenza su dati anagrafici comunali.

FOTO: panoramica della cooperativa il Germoglio, scattata nel 2006.

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LA COOPERAZIONEIl sistema costituito da cooperative sociali e loro consorzi riconosce come sua finalità il benessere della comunità e, quindi, di tutti gli individui che ne fanno parte. Individui caratterizzati da una propria storia, da capacità specifiche, da aspettative e bisogni: ognuno dei quali può contribuire al benessere della collettività portando la ricchezza della propria identità e della propria esperienza.

Le cooperative sociali ritrovano nel dettato della L.381/91 (“perseguire l ’ interesse generale della comunità”) le prospettive ed i vincoli della propria azione: la realizzazione di servizi di inclusione sociale e lavorativa, organizzando risorse economiche, umane e di relazione, è solo il mezzo per rimettere al centro dello sviluppo sociale, economico e politico i cittadini, con un loro progetto personale e comune, nel rispetto delle loro libertà e nella condivisione delle responsabilità per la costruzione di beni comuni.

N° Cooperative sociali 57 62di cui Cooperative sociali di tipo A 37 41di cui Cooperative sociali di tipo B 19 18di cui Cooperative sociali di tipo A+B 0 2di cui Consorzi di Coop. sociali di tipo C 1 1

2006 2009 Fonte: Emilia Romagna Sociale

– Politiche sociali in Emilia Romagna; – Banca dati sulla cooperazione sociale.

Si riferiscono alle cooperative sociali iscritte all’albo regionale alla data

del 31 dicembre di ogni anno. Legge 8/11/1991 n. 381

Le cooperative sociali vengono suddivise in:

- Cooperative sociali di tipo A: svolgono attività di promozione e gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, rivolti a disabili, disabili psichici, minori, anziani, infermi, famiglie in difficoltà, adulti in condizioni di povertà e rischio emarginazione e immigrati;

- Cooperative sociali di tipo B: svolgono attività di varia natura, agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (che devono costituire almeno il 30% dei lavoratori della cooperativa);

- Cooperative sociali di tipo A + B: svolgono sia attività di promozione e gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, sia attività di varia natura, agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate;

- Consorzi di cooperative sociali, tipo C: rappresentano un modello di integrazione imprenditoriale poiché raggruppano in una impresa cooperativa di secondo livello diverse cooperative sociali di tipo A e B presenti sul territorio. I consorzi territoriali, promuovono appieno la logica del “welfare di comunità”, attuando concretamente il principio della mutualità allargata.

1.1 Il contesto1 IDENTITÀ 9

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I BISOGNI DEL TERRITORIOLe analisi effettuate, sia a livello di dati quantitativi che di percezione, da parte di operatori pubblici e privati, mostrano un quadro del territorio piacentino estremamente articolato nei suoi bisogni e nelle sue risorse; città, grandi e piccoli comuni della provincia, aree della montagna mostrano di avere elementi in comune ma anche specificità che le caratterizzano. Trasversali a tutti i settori di intervento ed alle aree territoriali risultano i temi della solitudine e dell’isolamento degli anziani, del sostegno alle responsabilità genitoriali, della difficoltà nelle dimissioni protette, delle disabilità acquisite. Sembra emergere da ultimo studio una differenziazione territoriale dei bisogni e delle risorse lungo un continuum che va dalla pianura (comuni medi e grandi) verso la montagna (comuni piccoli e dispersi) che vede via via una diminuzione della complessità dei bisogni della comunità, accompagnata tuttavia da una maggiore difficoltà in termini di risposta e di risorse a disposizione.

Si evidenzia cioè un territorio che vede nell’area di pianura sicuramente una grande complessità ed eterogeneità di bisogni, fragilità, forme di disagio, forme di povertà con volti anche estremi, ma che ha al proprio interno forti capacità di risposta che garantiscono, anche se rimangono aspetti da

migliorare e carenze di offerta da colmare, la piena accessibilità ai servizi e la presa in carico in tempi ragionevoli. In sintesi si possono evidenziare i bisogni emergenti nel territorio e le priorità indicate sia dai dati relativi all’offerta di servizi che dalle valutazioni degli operatori sociali e sanitari coinvolti:

In particolare viene rilevata , tra le opportunità del territorio provinciale piacentino, “lo sviluppo del ruolo del terzo settore ed il nuovo approccio di welfare promozionale e territoriale”, così come tra i rischi maggiormente rilevati di breve – medio periodo, “ le nuove più diffuse forme di fragilità psichica e relazionale e le degenerazioni patologiche del disagio relazionale e psichico giovani e adulti”: bisogni su cui il Germoglio è impegnato in prima linea.

1.1 Il contesto1 IDENTITÀ 10

• Fragilità familiare e sostegno alle competenze genitoriali incapaci di rispondere alle nuove domande identitarie ed educative in contesti di debolezza psichica e relazionale;

• Riorganizzazione dell’assistenza domiciliare per anziani, per l’emergere di isolamento e nuclei familiari unipersonali, in particolare in montagna ma non solo;

• Disagio degli immigrati, soprattutto rispetto ai ricongiungimenti familiari ed all’integrazione adolescenziale di seconda o terza generazione;

• Incidenti stradali e del lavoro che generano; mortalità e disabilità

• Bisogni di socializzazione dei giovani, con richiesta di forme innovative e spazi aggregativi non indirizzati direttamente al disagio;

• Disagio abitativo, con crescita di domanda per edilizia pubblica o sovvenzionata, in particolari per giovani e immigrati;

• Nuove forme di vulnerabilità sociale, derivate da crisi familiari o reddituali e dalla precarietà occupazionale delle giovani coppie;

• Bisogni intermedi tra il sanitario e il sociale, soprattutto legati al disagio psichico e relazionale di giovani e adulti, anche per l’abuso di sostanze o alcool.

Elaborato dall’ Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali - Sezione di Monitoraggio dei bisogni sociali e della vulnerabilità in collaborazione con Università Cattolica - Laboratorio di Economia Locale. Luglio 2008.

Fonte: Documento “PROFILO DI COMUNITÀ’. Analisi di criticità, risorse e bisogni del territorio piacentino a cura della Amministrazione provinciale di Piacenza - Area Servizi e Tutele alle Persone e al Territorio - Ufficio Sistema Sociale e Socio-sanitario.

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La cooperativa nasce nel 1981, anno proclamato dall’ONU “anno internazionale dell’handicappato”, ad opera di alcuni disabili insieme a familiari di portatori di handicap e volontari. Essi volevano offrire ai giovani disabili un addestramento professionale proporzio-nato a forze e capacità che permettesse il recupero sociale e vi era la speranza di offrire ai ragazzi un in-serimento lavorativo.

In quegli anni si stava dif-fondendo una nuova cul-tura, la persona disabile iniziava ad essere vista non solo come por-tatrice di diritti, ma anche di valori e pertan-to una risorsa per la collettività. L’Opera Pia “Madonna della Bomba” mise a disposizio-ne, gratuitamente, una parte del Fondo San Giuseppe di via Bubba, 25; la Caritas Diocesana distaccò alcuni obiettori di coscienza al servizio civile in cooperativa; la Cisl elaborò un progetto di corso di formazione professionale in agri-coltura per portatori di handicap, finanziato dalla Comunità Europea tramite l’Amministra-zione Provinciale ed attivato grazie allo Ial. Anche l’Aias mise a disposizione strutture e risorse umane. La Regione Emilia Romagna concesse contributi a fondo perduto con i quali si riadattarono le strutture e gli immo-bili essenziali all’avvio dell’attività.

Nel 1982 iniziò la coltivazione dei campi. Negli anni la cooperativa si è specializzata nel settore floro-vivaistico e sono storiche le no-stre produzioni di gerani, crisantemi, stelle di natale, ciclamini, primule e viole.

Si è inoltre sviluppato il discorso dell’alleva-mento biologico di galline ovaiole, le cui uova attualmente sono vendute nella bottega, sui mercatini agricoli del comune e fornite a mol-te mense scolastiche.

Nel 1986 viene costruito il primo centro diurno per i ragazzi con handicap più gra-vi, dotato di locali propri, con palestra e spazi idonei per i ragazzi con i disagi maggiori e vie-ne realizzata la prima bottega per la vendita

diretta dei prodotti della cooperativa; nel 1993 nasce, come distacca-mento dalla cooperativa originaria, Il Germoglio-due, “cooperativa sociale di tipo a”, che gestisce da allora in modo autonomo il centro diurno, rimane al Germoglio la funzione

di cooperativa di inserimento lavorativo per persone svantaggiate, “cooperativa sociale di tipo b”.

Dal 2001 al 2004 vengono apporta-te molte migliorie, vengono ristrutturati

gli uffici, le serre di produzione, inoltre la cooperativa decide di investire nel biologi-co, adeguando il pol-laio e l’allevamento e aprendo una bottega di prodotti biologici piacentini e non solo.

Contemporaneamen-te viene avviata l’at-tività esterna di ma-

nutenzione del verde e la realizzazione di giardini, al fine di trovare nuovi sbocchi lavorativi per persone svantaggiate, in-serite in vari modi nella cooperativa: con borse lavoro, a tempo determinato o con assunzione definitiva.

1.2 La nostra storia1 IDENTITÀ 11

Page 10: Bilancio Sociale Il Germoglio

Nel 2007 Il Germoglio diviene anche Fattoria didattica riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna, per avvicinare i bambini alla natu-ra e al mondo della solidarietà.

Nel 2007 come spin-off della cooperativa nasce un’altra cooperativa d’inserimento la-vorativo, Il Germoglio Ambiente, che si occu-pa di igiene ambientale, come programmato nel primo bilancio sociale, in tal modo si è ampliata notevolmente la possibilità di offrire lavoro a persone in situazione di marginalità.

Nel 2009 Il Germoglio si rinnova ulterior-mente e investe molte risorse e speranze nel rifacimento totale del Garden, per offrire migliori servizi, maggior scelta e poter essere concorrenziali con le altre strutture presen-ti sul territorio e per cercare di offrire nuovi inserimenti lavorativi si propone anche sui mercatini agricoli del comune di Piacenza con piante, fiori e uova, in Piazza Cavalli ed in Piazza Duomo, avvicinando anche i clienti del centro storico.

1.2 La nostra storia1 IDENTITÀ 12

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Scopo del Germoglio è dare opportunità di lavoro a chi più è in difficoltà nell’in-serimento lavorativo, pertanto persone con disabilità fisiche, problemi psichiatrici, ex tossicodipendenti, ex detenuti, o persone che per l’età avanzata difficilmente riesco-no a ricollocarsi sul mercato del lavoro. Per poter far questo è necessario saper leggere i bisogni del territorio intesi sia come bi-sogni sociali che di marketing, al fine di offrire servizi adeguati e dare opportunità d’inserimento mirate al raggiungimento di obiettivi.Per inserire una persona in situazione di svantaggio, bisogna accoglierla in un contesto lavorativo che permette alla stessa di realizzarsi e di essere produttiva e al contempo deve poter svolgere un’at-tività remunerativa per la cooperativa, che consenta almeno di realizzare quanto necessario per sostenere le spese di retri-buzione della persona inserita. Lo scopo infatti non è il profitto fine a se stesso, ma la copertura delle spese, in modo da poter garantire uno stipendio a tutti i lavorato-ri, con e senza disagi, e poter garantire un futuro alla stessa cooperativa. È importante mantenere un equilibrio economico, in quanto in breve tempo si potrebbe compromettere quanto costrui-to in molti anni di lavoro. In quest’ottica

negli ultimi tre anni si è particolarmente lavorato perché ogni inserimento avesse una precisa collocazione all’interno della cooperativa e potesse contribuire al suo sviluppo, in modo tale che non vi fossero più inserimenti di quelli sostenibili e non fossero tutti concentrati nella produzio-ne, luogo dove storicamente sono inseri-te alcune persone con handicap.

Al fine di creare opportunità di lavo-ro, si sono anche sviluppate nuove idee, un esempio è la nostra partecipazione ai mercati agricoli settimanali al lunedì in piazza Cavalli e al venerdì in Piazza Duo-mo, esperienze positive che non sarebbe-ro possibili senza un aiuto importante da parte dei volontari, che permettono la so-stenibilità economica dell’esperienza e un affiancamento alle persone inserite.

In quest’ottica di responsabilità reciproca si è intrapreso un percorso di conoscenza e partecipazione interna, anche con i vo-lontari, in quanto ci si è accorti che non tutti conoscono i vari settori in cui opera la cooperativa ed essere volontari implica anche essere consapevoli del proprio ruolo e delle ricadute del proprio agire nei con-fronti delle persone inserite e dei clienti, in modo che venga valorizzato l’impegno dei volontari e reso efficace il tempo da loro speso per la nostra cooperativa.

1.3 Il valore sociale1 IDENTITÀ 13

EQUILIBRIO ECONOMICO E RESPONSABILITÀ RECIPROCA.

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1.4 I dati giuridico istituzionali1 IDENTITÀ 14

Denominazione IL GERMOGLIO COOPERATIVA SOCIALE SOC A R.L.

Forma giuridica:

SOCIETÀ COOPERATIVA A RESPONSABILITÀ LIMITATA.

Sede: Piacenza (Pc) Via Bubba, 25 - CAP 29121

Capitale Sociale: E 3202,00

Cod. Fisc. 00747740330

Iscritta con il numero di Repertorio Economico Amministrativo 105029 il 30 aprile 1981

Scopo sociale della società, che non ha fini di lucro, è il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione di invalidi fisici, psichici e sensoriali e di soggetti in trattamento psichiatrico, ex detenuti, o sottoposti a provvedimenti di espiazione della pena mediante lavori di pubblica utilità e soggetti con problemi di dipendenza.

La cooperativa darà priorità ad attività ad alto impiego di manodopera al fine di impiegare il maggior numero di persone in stato di svantaggio, tenendo comunque conto dell’equilibrio economico.

Oggetto sociale: svolgimento dell’attività agricola e di tutte le attività connesse previste dalla legge (ad esempio gestione di spaccio aziendale, didattica, attività agrituristiche, manutenzione del verde pubblico e privato).Organismo di amministrazione controllo: consiglio di amministrazione con durata triennale, composto da un numero di consiglieri variabili da 3 a 11, il numero è deciso dall’assemblea dei soci.

Assetto organizzativoL’assetto della cooperativa Il Germoglio prevede due livelli: uno istituzionale, legato al governo della cooperativa da parte degli organi sociali e uno tecnico - organizzativo, legato all’operatività e alla implementazione delle scelte e orientamenti determinati dagli organi sociali del Germoglio.

Assetto IstituzionaleGli organi istituzionali della Cooperativa sono:• Assemblea dei Soci;

• Consiglio di Amministrazione;

• Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Assemblea dei sociLo statuto della cooperativa prevede che l’Assemblea dei soci approvi il bilancio, proceda alla nomina delle cariche sociali e deliberi inoltre su tutti gli argomenti attinenti alla gestione sociale.Essa ha luogo almeno una volta l’anno entro i quattro mesi successivi alla chiusura dell’esercizio sociale. L’assemblea si riunisce inoltre quante volte il Consiglio di Amministrazione lo creda necessario o ne sia fatta richiesta per iscritto, con indicazione delle materie da trattare, da almeno un terzo dei soci.In questi anni si è riunita una volta all’anno e in data 24 aprile 2009 si sono avute le votazioni per il rinnovo delle cariche sociali. L’assemblea ha deciso di portare il numero dei consiglieri da 7 a 9.

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Consiglio di amministrazioneCompito del Consiglio, che viene convoca-to dal presidente o da almeno la metà dei consiglieri, è la gestione della cooperativa, in particolare ad esso competono:

a) la cura dell’esecuzione delle deliberazioni della Assemblea;

b) la redazione del bilancio;

c) la compilazione o l’aggiornamento dei re-golamenti interni previsti dallo Statuto;

d) stipulare tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti all’attività sociale;

e) deliberare e concedere avalli cambiari, fi-deiussioni ed ogni e qualsiasi altra garan-zia sotto qualsivoglia forma per facilitare l’ottenimento del credito agli enti a cui la cooperativa aderisce, nonché a favore di altre cooperative;

f) deliberare circa le linee guida che la coo-perativa deve seguire nel suo operare;

g) conferire procure sia generali che speciali;

h) nominare il direttore, determinandone le funzioni;

i) deliberare circa l’ammissione, il recesso, la decadenza e la esclusione dei soci;

Il consiglio è valido se è presente più della metà dei consiglieri.

Di seguito vengono riportati alcuni dati re-lativi ai Consigli d’Amministrazione convo-cati negli ultimi quattro anni, per verificare quali modifiche siano intervenute e poter effettuare alcune considerazioni oggettive in proposito.

Dai dati sopra riportati si evince come i consiglieri abbiano sempre avuto a cuore la partecipazione ai consigli, l’aumento del numero dei consiglieri nel 2009 ha però ine-vitabilmente portato ad una maggior diffi-coltà nel trovare orari e date congeniali a tutti.

Altro dato significativo è l’aumento del nu-mero dei dipendenti nel CDA, segno di un maggior coinvolgimento dei dipendenti nel-la gestione, ma la presenza di un numero comunque importante di volontari nel con-siglio ed in particolare di un socio fondatore, garantisce la coerenza nelle scelte della co-operativa con il mandato dei soci fondatori, ed una visione sufficientemente distaccata per evidenziare eventuali criticità.Nei consigli sono stati trattati tutti gli ar-gomenti economici-amministrativi propri dell’attività del CDA ed inoltre sono state portate a conoscenza del consiglio le as-sunzioni e le dimissioni dei dipendenti, le problematiche relative alla gestione di al-cuni servizi e di alcune attività, la buona riuscita di alcuni inserimenti e le difficoltà incontrate in altri, oltre agli aspetti di stra-ordinaria amministrazione, fra i quali tutti gli investimenti effettuati, ultimo dei quali il rifacimento totale del Garden di vendita, tramite l’accesso ai contributi della Comu-nità Europea, tramite i bandi della Regione.

Il PresidenteIl Presidente viene nominato dal Consiglio d’Amministrazione e svolge funzioni di rap-presentanza, oltre ad avere responsabilità giuridiche ed amministrative.

1.5 L’assetto organizzativo1 IDENTITÀ 15

2006 2007 2008 2009

N. Convocazioni

Percentuale media di presenzanei CDA dei consigli

N. consiglieri nel CDA

Percentuale di dipendentinel consiglio di amministrazione

5

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86%

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7

90%

6

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79%

9

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1.6 L’organigramma1 IDENTITÀ 16

ASSETTO TECNICO – ORGANIZZATIVOL’assetto tecnico organizzativo si è modificato nell’ultimo triennio a fronte dei cambiamenti necessari al raggiungimento

degli obiettivi di sviluppo e potenziamento delle attività promosse dal Germoglio. L’attuale organigramma pertanto prevede la seguente struttura organizzativa:

Consiglio diAmministrazione

Presidente

Responsabile Tecnico

Responsabile Garden

AmministrazioneSegreteriaPersonale

Relazioni esterneFattorie didatticheSviluppo

Manut enzione del verde

Allevamento

Verdepubblico

Verdeprivato

BottegaProduzione

Vendita

Vivaio

Mercatini

Page 15: Bilancio Sociale Il Germoglio

Il Germoglio in questi ultimi tre anni ha cercato sempre più di essere impresa del territorio, la maggior parte della clientela è del comune di Piacenza ed immediate vicinanze e le commesse provengono da ditte della provincia di Piacenza. L’inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio presenti sul nostro territorio rafforza inoltre i legami della cooperativa con la comunità locale e la rende sempre più legata ad un territorio che ben conosce ed in cui bene si integra ed è riconosciuta.

Le attività svolte dalla cooperativa Il Germoglio attraverso le quali realizza il proprio scopo mutualistico e sociale sono le seguenti:

1. Produzione, coltivazione e vendita piante e fiori;

2. Allevamento biologico di galline ovaiole e gestione del relativo centro imballaggio;

3. La bottega, gestione del punto vendita di prodotti propri, del territorio e biologici;

4. Partecipazione bisettimanale ai mercati contadini di Piacenza;

5. Progettazione, realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato;

6. Fattoria didattica.

Produzione, coltivazione e vendita piante e fiori

La cooperativa coltiva in serre e tunnel, che coprono circa 5000 mq di terreno, piante e fiori, che vengono venduti nel garden, com-pletamente rinnovato ad ottobre 2009.

Le produzioni principali interne sono: gerani, crisantemi, stelle di natale, ciclamini, primule, viole, piante annuali da vaso e da bordatura.

Le produzioni coprono varie stagioni per cer-care di dare la maggior continuità lavorativa ai dipendenti.

Numerose sono anche le piante d’apparta-mento e da giardino che vengono comprate e ricoltivate, in modo da offrire un maggior assortimento di prodotti nel punto vendita.

E’ inoltre presente un vivaio di piante or-namentali di grande dimensioni e piante da frutto, che vengono allevate sia per un uti-lizzo nella realizzazione di giardini, sia per la vendita diretta attraverso il garden.

1.7 Le attività del Germoglio1 IDENTITÀ 17

Page 16: Bilancio Sociale Il Germoglio

Negli anni la cooperativa si è dotata delle attrezzature necessarie per potere operare in modo agevole ed efficiente, ma, quando possibile, ha sempre optato per un impiego limitato di automatismi, per mantenere lavo-ri idonei agli inserimenti lavorativi in essere e facilitarne dei nuovi.

L’eccessiva meccanizzazione farebbe infat-ti sparire i lavori più facili e ripetitivi, quelli cioè più facilmente svolgibili da persone con disabilità.

La maggior parte degli inserimenti lavorativi in questo settore riguarda persone con un ritardo psichico ed il lavoro a contatto con la natura, gli animali, permette di svolgere attività variegate, diverse a seconda della stagione, in sicurezza e di relativo facile ap-prendimento.Allevamento biologico di galline ovaiole e gestione del relativo centro imballaggio

E’ presente un allevamento biologico di 500 galline ovaiole, le cui uova sono vendute nel-la bottega e sui mercatini di Piacenza, inol-tre, tramite il Consorzio Bio-Piace, vengono fornite alle mense scolastiche di numerose scuole della provincia di Piacenza.

Annesso all’allevamento vi è un centro im-ballaggio, autorizzato dalla regione, dove le uova vengono classificate ed imballate. Que-sta attività viene spesso svolta da persone con handicap o disagio in quanto ripetitiva, di semplice apprendimento, anche se nulla in realtà è facile per persone che talvolta hanno un handicap cognito abbastanza grave.

La bottega del Germoglio

Gestione del punto vendita di prodotti pro-pri, del territorio e biologici. La bottega av-viata nel 2003 offre molti prodotti di qualità privi di pesticidi e sostanze chimiche, ven-de prodotti del nostro orto, le nostre uova e prodotti biologici privilegiando quelli delle aziende piacentine.

La bottega ha cercato in questi anni di am-pliare la gamma dei prodotti offerti, inseren-dosi in una nicchia commerciale particolare, volta a consumatori attenti, offendo prodot-ti per diete particolari.

Durante l’anno, in occasione di feste ed eventi, propone degustazioni ai clienti per far conoscere i propri prodotti.

Partecipazione bisettimanale ai mercati contadini di Piacenza

1.7 Le attività del Germoglio1 IDENTITÀ 18

Page 17: Bilancio Sociale Il Germoglio

Da marzo 2009 la cooperativa è presente sui mercati contadini del lunedì in Piazza Cavalli e del venerdì in Piazza Duomo, proponendo ai residenti del centro storico piante, fiori e uova. Questa attività, svolta in collaborazio-ne con 4-5 volontari, consente l’inserimen-to di una persona in situazione di disagio e risulta di notevole interesse promozionale, infatti si avvicinano molte persone che non conoscono le attività e lo scopo sociale della cooperativa.

Progettazione, realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato Questo importante settore produttivo è atti-vo dal 2002 e da allora è sempre stato in cre-scita, sia come numero di lavoratori addetti, sia come fatturato. La cooperativa progetta e realizza aree verdi sia per le amministrazioni pubbliche, che per privati, inoltre ha attivato alcune convenzioni con alcuni comuni della provincia e svolge attività di manutenzione ordinaria e straordinaria di alcune aree verdi pubbliche e di alcuni giardini scolastici.

Il lavoro svolto è sicuramente più pericoloso e richiede anche notevole forza fisica, rispet-to a quello che viene normalmente effettua-to all’interno della cooperativa in via Bubba, pertanto è più difficile l’inserimento lavora-tivo di persone svantaggiate, sia con handi-cap fisico che mentale, inserimento storico per la cooperativa. I lavori esterni consento-no l’inserimento di persone che si trovano in difficoltà, ma con altri tipi di disagio. Inoltre tale settore è fondamentale per l’equilibrio economico della cooperativa stessa e dietro all’attività dei lavori esterni è sempre neces-saria una frenetica attività interna di coltiva-zione, irrigazione e potatura di piante, di ca-talogazione, di prezzatura, opere che vedono l’impiego anche di persone svantaggiate.

Fattoria didattica

Dal 2007 il Germoglio è anche fattoria didattica, rico-nosciuta dalla regione Emilia Romagna, cioè è un’azienda agricola aper-ta alla città ed in particolare alle scolaresche di bambini di scuole d’infanzia, primarie e medie, che ven-gono accolte in azienda, visitano le nostre re-altà produttive: serre, vivaio, garden, pollaio e fanno esperienza diretta coltivando un fiore o un ortaggio, raccogliendo le uova e cuci-nando frittate e biscotti, scoprendo i profumi delle erbe officinali e le loro proprietà. I per-corsi vengono concordati con gli insegnanti e sono adeguati all’età degli ospiti.

Questa attività non ha per ora un significato economico, ma è molto importante per avvi-cinare i bambini e le loro famiglie alla realtà agricola e alla cooperativa sociale, è cioè un ottimo canale di comunicazione e di promo-zione sia per quanto riguarda l’educazione ambientale e alimentare, sia per quanto con-cerne la promozione dell’integrazione sociale di persone svantaggiate.

1.7 Le attività del Germoglio1 IDENTITÀ 19

Page 18: Bilancio Sociale Il Germoglio

LE RISORSE22.1 Le risorse umane

2.2 Obiettivi di politica del personale

2.3 Le risorse economico - finanziarie

2.4 Le risorse di rete del Germoglio

Page 19: Bilancio Sociale Il Germoglio
Page 20: Bilancio Sociale Il Germoglio

I dati illustrati, nelle tabelle sotto riportate, si riferiscono nella comparazione del triennio, al 31 dicembre di ogni anno e pertanto non considerano le interruzioni degli inserimenti lavorativi in corso d’anno.

In cooperativa lavorano alcuni lavoratori svantaggiati che sono presenti da moltissimi anni, in alcuni casi fin dalla costituzione stessa della cooperativa; altri lavoratori, inseriti a

Una situazione sempre in divenire. Ci pare significativo ed opportuno rilevare, come il dato reale riferito al numero dei lavoratori svantaggiati inseriti con borsa lavoro e/o tirocinio, sia superiore rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre. Questo perché tali forme di inserimento lavorativo talvolta non prevedono la durata di un intero anno solare e pertanto, pur contemplando diversi mesi di presenza alla cooperativa sociale Il Germoglio, non sempre risultano attivi al 31.12.2009. In particolare nel 2009 le persone con svantaggio, a vario titolo inserite in cooperativa, sono state 14 su un totale di 33 lavoratori e hanno rappresentato il 42,42% sul totale dei lavoratori.

La legge vigente prevede che, in una cooperativa sociale mediamente durante l’anno, i lavoratori svantaggiati siano almeno il 30% dei lavoratori normo-dotati. Il Germoglio, nell’anno 2009, ha visto il 52,63% d’inserimenti rispetto al 30% fissato per legge.

vario titolo, sono presenti da un tempo più limitato in quanto, se possibile, lo scopo della cooperativa è l’avviamento al lavoro di persone svantaggiate che, in seguito, possono trovare altrove la loro occupazione.

ANNO 200922% 14% 7% 57%

2.1 Le risorse umane2 LE RISORSE 23

2007 % 2008 % 2009 % Pazienti psichiatrici 1 11 2 16 3 22 Ex tossicodipendenti 0 0 2 16 2 14 Ex disoccupati di lunga durata 0 0 1 10 1 7 Portatori di handicap 8 89 7 58 8 57 Totale 9 100 12 100 14 100

PROFILO DELLE RISORSE UMANE

RIEPILOGO DEL PROFILO al 31/12

N. COMPLESSIVO E TIPOLOGIA DI INSERIMENTI AVVENUTI DURANTE IL TRIENNIO

PERIODO DI APPARTENENZA ALLA COOPERATIVA DEI LAVORATORI AL 2009

ETÀ DEL PERSONALE NEL 2009

SOCI 2007 2008 2009 Lavoratori 10 13 13Lavoratori svantaggiati 4 4 4Volontari 20 18 18Persone giuridiche 1 2 2

Totale 35 37 37 NON SOCI 2007 2008 2009 Lavoratori 7 6 4Volontari 2 2 4Lavoratori svantaggiati 5 4 8con borse lavoro, tirocinio, o non soci

Totale 14 12 16

2007 2008 2009 Totale lavoratori 26 27 29 di cui svantaggiati 9 8 12

Percent. d’inserimento 34,6% 29,6% 41,38%sul Totale Lavoratori

RIEPILOGO LAVORATORI COMPRESI I LAVORATORI ATIPICI

Meno di 3 anni Da 3 a 5 anni Da 5 a 10 anni Più di 10 anni

Fino a 25 anni Da 26 a 35 anni Da 36 a 45 anni Più di 46 anni

Soci lavoratori 4 3 5 5 Lavoratori non soci 10 2 0 0

Soci lavoratori 0 2 10 5 Lavoratori non soci 3 3 1 5

Page 21: Bilancio Sociale Il Germoglio

Le persone rappresentano la risorsa princi-pale del Germoglio e pertanto la cooperativa ha delineato alcuni obiettivi di valorizzazione dei lavoratori, soci e non soci, e dei volontari:

vFavorire l’adesione consapevole da parte delle persone al progetto sociale della cooperativa.

Si è rivelata particolarmente opportuna un’azione rivolta a favorire una cono-scenza più approfondita e consapevole da parte dei soci, dei dipendenti e delle persone che a diverso titolo vengono in contatto con la cooperativa, del proget-to sociale: degli scopi e della mission del Germoglio.

I soci hanno avuto occasione di svilup-pare più consapevolmente l’adesione alla cooperativa tramite l’attivazione di un percorso di analisi aziendale, volto tra l’altro, ad evidenziare bisogni ed esigenze di tutte le persone attive nel Germoglio: soci, lavoratori, volontari, al fine di pro-muovere la conoscenza e la consapevo-lezza del progetto sociale del Germoglio, individuare e condividere le principali leve strategiche di medio periodo della coope-rativa stessa e avviare un confronto sulla mission e sulla vision, nella consapevolez-za che il raggiungimento degli obiettivi di promozione sociale della nostra coopera-tiva passa anche e soprattutto attraverso

la valorizzazione e la condivisione delle scelte strategiche ed operative di tutti co-loro che in essa lavorano e si impegnano.

Per sviluppare inoltre una maggiore cono-scenza del Germoglio, sia nei suoi aspetti organizzativi e gestionali, sia relativamente alla propria identità di cooperativa sociale, si intende avviare dal prossimo anno sociale 2010 una nuova prassi, rivolta ai neo-assun-ti ma anche a coloro che lavorano in coope-rativa da poco tempo che prevederà:

vColloquio di accoglienza da parte del re-sponsabile delle risorse umane;

v Consegna di un documento di sintesi di presentazione della cooperativa;

vConsegna della modulistica della coope-rativa di loro competenza.

v Favorire la conciliazione della vita la-vorativa e vita familiare:

in specifico riguardo al tema delle PARI OPPORTUNITÀ ed in particolare della CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI CURA E DI LAVORO, per rispondere in modo più sistematico e strutturale ai bisogni delle lavoratrici socie e non socie della coope-rativa, il Germoglio ha promosso alcune prassi e strategie al fine di favorire la pos-sibilità di conciliare in modo più efficace

i tempi di cura e di lavoro:

2.2 Obiettivi di politica del personale2 LE RISORSE 24

Page 22: Bilancio Sociale Il Germoglio

ua tutela della maternità e della paternità si sono concessi per quanto possibile pe-riodi di ferie compatibili con il godimento del congedo obbligatorio e/o facoltativo di legge, nonché

u la possibilità, di ridurre l’orario, effettuan-do il part-time, per i soci e i dipendenti che hanno avuto la necessità o espresso la volontà di avere più tempo per la cura della loro famiglia, compatibilmente con le esigenze della cooperativa.

v Favorire un clima relazionale positivo all’interno della cooperativa.

Siamo consapevoli che la possibilità di creare senso di appartenenza e deside-rare un maggiore e migliore coinvolgi-mento nella cooperativa passa anche attraverso il posizionamento chiaro di ciascuno di noi soci e non soci all’inter-no dell’organizzazione nelle sue decli-nazioni politiche e operative. A tal fine è stato progettato un intervento con-sulenziale volto a favorire l’espressione

2.2 Obiettivi di politica del personale2 LE RISORSE 25

dei soci e non soci riguardo ai loro vissuti in cooperativa, alle relazioni che vivono al suo interno, alla conoscenza e consa-pevolezza proprie di ciascuno riguardo la struttura organizzativa del Germoglio, alla suddivisione di compiti ed ruoli, alla condivisione di responsabilità.

I risultati di tale approfondimento saran-no oggetto di riflessione e di riprogram-mazione per il prossimo bilancio sociale 2010- 2012.

vMigliorare i processi comunicativi interni.

La comunicazione interna costituisce il perno dell’azione condivisa della coope-rativa, che tuttavia evidenzia alcune ca-renze che ci proponiamo di affrontare nel corso del prossimo triennio, anche sulla base degli elementi emersi dai questionari somministrati a soci, non soci, volontari. In particolare vorremmo implementare ulteriori strumenti e modalità di scambio e confronto interno.

Page 23: Bilancio Sociale Il Germoglio

2.3 Le risorse economico - finanziarie2 LE RISORSE 26

Il “valore della produzione”, cioè l’insieme dei ricavi, riferiti alla cessione di beni e servizi, suddivisi nelle diverse tipologie di clienti: privati, enti pubblici, tramite il Consorzio, e ai contributi ricevuti, nonché ad altri ricavi sempre relativi all’attività tipica della cooperativa, come evidenziato nel grafico,

DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZACon riferimento alla “distribuzione” della stessa, si è considerato come questa viene distribuita ai principali stakeholders.

INTERNI : i lavoratori, distinguendo tra personale svantaggiato, personale normodotato e per l’accantonamento TFR, ed ESTERNI: la comunità sociale. Si è inoltre evidenziato il dato di consolidamento della cooperativa stessa. Relativamente ai lavoratori, la cooperativa ha inoltre sostenuto costi per stage e tirocini lavorativi e formativi e costi per la formazione e l’accrescimento di competenze del personale, che di seguito

negli ultimi tre anni ha avuto un andamento in crescita.

In particolare si evidenzia. un consistente incremento del fatturato che in termini relativi aumenta del 44% rispetto ai dati del 2007 tale aumento è sostanzialmente dovuto alla gestione del verde privato e pubblico.

non vengono riportati nello specifico, in quanto il costo degli operatori partecipanti a corsi e stage/tirocini è stato contabilizzato nel costo complessivo sostenuto dalla cooperativa per il personale, ed il costo per il coordinamento e le docenze delle attività formative e per gli stage/tirocini è stato sostenuto, in parte, dall’Ente di formazione partner della cooperativa nella qualificazione e aggiornamento del personale – Irecoop Emilia Romagna – sede di Piacenza e dall’Amministrazione provinciale per il collocamento mirato.

CREAZIONE DELLA RICCHEZZAVALORE DELLA PRODUZIONE

STAKEHOLDERS INTERNI RISORSE UMANE

STAKEHOLDERS ESTERNI LA COMUNITA’

CONSOLIDAMENTO DELLA COOPERATIVA

IL PATRIMONIO DELLA COOPERATIVA

Ricavi da cessioni di beni e servizi a privatiRicavi da cessioni di beni e servizi a Enti pubbliciRicavi da cessioni di beni e servizi tramite ConsorzioTOTALE FATTURATOContributi conto esercizio attività tipicaAltri ricavi(relativi all’attività tipica)

Variazione delle rimanenze

TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 1.213.843 1.398.971 1.473.048

651.036 883.860 964.972

211.917 349.911 297.594

108.878 154.377 136.074

971.831 1.388.148 1.398.640

22.271 22.937 20.125 187.785 26.787 54.283

31.956 - 38.901 0

2007 2008 2009

Page 24: Bilancio Sociale Il Germoglio

STAKEHOLDERS INTERNI - RISORSE UMANE

CONSOLIDAMENTO DELLA COOPERATIVA

STAKEHOLDERS ESTERNI - LA COMUNITÀ

IL PATRIMONIO DELLA COOPERATIVA

2.3 Le risorse economico - finanziarie2 LE RISORSE 27

Le imposte rappresentano una voce di contribuzione, seppur modesta, allo Stato; appare però più significativa la riflessione relativa al ruolo delle persone svantaggiate, che non sono più considerate un “costo” per la comunità, ma riescono attraverso il loro lavoro tassato, a contribuire al bilancio statale.

I flussi finanziari che la cooperativa è riuscita a generare in questi anni hanno permesso una discreta autonomia finanziaria e la capacità di poter sviluppare, attraverso nuove iniziative e progettualità, la crescita della stessa specificatamente nell’ambito della capacità di inserimento lavorativo e/o di avviamento al lavoro.

Nel triennio si è avuto un considerevole incremento del patrimonio netto della cooperativa, pari al 31% di incremento dell’importo 2009 rispetto al 2007.

71.962 62.759 90.554322.649 304.641 401.505 26.819 22.960 28.406

421.430 390.360 520.465

62.428 48.388 73.784 5.082 24.807 36.014 -102 11.754 12.686

9.702 6.311 14.152

186.136 211.101 245.679

964.COSTI PERSONALE SVANTAGGIATOCOSTI PERSONALE NORMODOTATOTFR

TOTALE COSTI RISORSE UMANE

964.AMMORTAMENTIUTILETFR ACCANTONATO

TOTALE IMPOSTE E TASSE

PATRIMONIO NETTO

2007

2007

2007

2007

2008

2008

2008

2008

2009

2009

2009

2009

Page 25: Bilancio Sociale Il Germoglio

LE RISORSE

Confooperative. È la principale organizza-zione, giuridicamente riconosciuta, di rap-

presentanza, as-sistenza e tutela del movimento cooperativo e del-le imprese sociali.

Il Germoglio si avvale della consulenza tec-nica e alcuni membri del CDA della coope-rativa ricoprono alcuni ruoli all’interno degli organismi di rappresentanza e gestione di Confcooperative Sol.Co. Il nome nasce dalla

congiunzione di due parole, “Solidarietà” e “Cooperazio-ne”, che esprimono le idee di fondo dell’azione del con-sorzio e delle cooperative ad esso associate. È un ente non

profit che lavora a Piacenza per l’espansione di un’economia a misura d’uomo in grado di reggere sul mercato mediante la costruzione di politiche sociali per la promozione umana di persone in condizione di bisogno e lo svi-luppo della cooperazione sociale. Il Germoglio collabora con il consorzio per la realizzazione di alcuni progetti e si avvale dell’attività di co-ordinamento da esso svolta.

È la più an-tica orga-nizzazione

di rappresentanza del mondo agricolo in Ita-lia. Da oltre un secolo tutela l’impresa agrico-la e gli agricoltori italiani a livello nazionale e internazionale.

Confagricoltura a Piacenza è presente come Unione Provinciale Agricoltori a cui Il Ger-moglio aderisce e si avvale della sua consu-lenza per tutte le pratiche agricole. Tramite anche alla collaborazione avviata con l’Unione la cooperativa ha potuto negli anni usufruire dei contributi della Comunità Europea per lo sviluppo agricolo, ristrutturando considere-volmente le proprie strutture.

Il “Consorzio Produttori Biologici Piacentini BIO-PIACE è stato costituito nel 2002 con lo scopo di valorizzare e promuovere prodot-ti biologici dell’agricoltura piacentina ed è un importante punto di riferimento per gli agri-coltori biologici piacentini. La coo-perativa tramite il consorzio fornisce le uova biologiche a molte mense scolastiche della provincia di Piacenza.

Rete delle Fattorie Aperte e Fattorie Di-dattiche. Il Germoglio aderisce alla rete di aziende agricole della

Regione Emilia Romagna che svolgono at-tività didattica in alcune giornate dell’anno con scolaresche e gruppi privati, le attività sono concordate con gli educatori e la Pro-vincia garantisce gli standard di sicurezza aziendale.

Con Fattorie Aperte, inol-tre, in giornate stabilite dalla Regione, la coopera-tiva apre le porte a tutta la cittadinanza per avvicinare tutti al mondo agricolo in modo semplice, bello e di-vertente.

ICEA sot Emilia Romagna con oltre 12mila aziende controllate a va-lenza etica, ambientale e sociale, Icea è tra i più importanti organismi di certificazione del settore in Italia e in Europa, forte

anche dell’esperienza e della storia delle asso-ciazioni che lo hanno fondato. Il Germoglio si avvale di ICEA per la certificazione delle uova biologiche prodotte e confezionate in azien-da, oltre che per i prodotti ortofrutticoli.

2.4 Le risorse di rete del Germoglio2 RISORSE 28

Piacenza

Page 26: Bilancio Sociale Il Germoglio

GLI STAKEHOLDERS33.1 I nostri principali stakeholders

3.2 La voce dei clienti

3.3 La voce dei volontari

3.4 La voce dei dipendenti

Page 27: Bilancio Sociale Il Germoglio

Stakeholder e tipologia di relazione con la cooperativa sociale Modalità di relazioneInterni: Interni forti:❋ Famiglie dei disabili

❋ Dipendenti❋ Volontari❋ Cda❋ Soci❋ Borse lavoro e tirocini

❋ Cda❋ Soci❋ Dipendenti❋ Volontari❋ Famiglie dei disabili

Esterni: Esterni forti:❋ Banche❋ Comuni❋ ASL❋ Amm.ne Prov.le❋ Scuole❋ Università❋ Parrocchie❋ Altre coop. e consorzi❋ Clienti

❋ Amm.ne Prov.le❋ Comuni❋ ASL❋ Clienti

Esterni deboli: ❊ Banche❊ Scuole❊ Università❊ Parrocchie❊ Altre cooperative e consorzi

❊ Contatti sporadici

❋ Scambio frequente❋ Contatti periodici

❋ Scambio frequente❋ Incontri periodici

❊ Banche

❊ Scuole

❊ Università

❋ Borse lavoro e tirocini

❋ Famiglie

❋ Dipendenti

❋ Volontari

❋ Cda

❋ Soci

❋ Comuni

❋ ASL

❋ Amm.ne Prov.le

❋ Clienti ❊ Parrocchie

❊ Cooperative e Consorzi

Un passaggio determinante nella predispo-sizione del bilancio sociale riguarda l’identifi-cazione del processo attraverso cui sono stati coinvolti gli stakeholders. Tale processo, partendo quindi dalla base dei valori fondanti della cooperativa, è fondamen-tale alla elaborazione stessa dei risultati raccolti nel bilancio sociale poiché mostra il frutto di un processo che permette a tutti gli interessati di formarsi un giudizio complessivo sul significato e sulla efficacia della azione della cooperativa.

Tale mappatura, che riportiamo qui di seguito, consente infatti di identificare i soggetti verso i quali la cooperativa deve ritenersi responsabile per la produzione dei propri risultati, essendo gli stakeholders rappresentativi dell’articolato

insieme degli interlocutori legittimi con cui la coope-rativa si interfaccia, con diverse modalità di relazio-ne, nell’impegno costante di perseguire le proprie finalità.

La mappatura degli stakeholders richiede una conoscenza del contesto delle relazioni che si instaurano tra la cooperativa ed il contesto socio-economico nel quale ella cresce e si sviluppa, da ciò si evince come il processo di individuazione degli stakeholders non è altro che il risultato di una analisi, quanto più approfondita, della cooperativa e delle relazioni che

nel tempo è riuscita ad instaurare con diverse persone fisiche e giuridiche. La suddivisione degli stakeholders in interni ed esterni forti e deboli, si basa essenzialmente sul ruolo che essi esercitano nella cooperativa, per poter poi valutare le successive condizioni al fine di stabilire più efficaci modalità di relazioni future.

3.1 I nostri principali stakeholders3 GLI STAKEHOLDERS 30

Page 28: Bilancio Sociale Il Germoglio

3.2 La voce dei clienti3 GLI STAKEHOLDERS 31

Il Germoglio, anche per questo secondo bilancio sociale triennale, ha ritenuto particolarmente si-gnificativo coinvolgere i principali stakeholders al fine di poter raccogliere la loro percezione della cooperativa, le criticità e le proposte di migliora-mento, le piste di lavoro per il prossimo futuro, convinti che lo sviluppo continuo e costante del-la cooperativa passa attraverso il contributo dei principali attori interni ed esterni all’impresa.

Sono stati pertanto sottoposti questionari e inter-viste semi – strutturate ai seguenti soggetti:

u Clienti privati;

u Clienti istituzionali;

u Dipendenti;

u Volontari.

Di seguito sono riportati i dati e le informazioni raccolte da tutti coloro che hanno contribuito a valutare la nostra realtà e ad esprimere opinioni e richieste.

CLIENTI AL PUNTO VENDITA N. %Genere maschio 15 23,5 femmina 47 73,5 non risponde 2 3 TOTALE 64

Età < 40 anni 8 12,5 40 - 60 anni 26 40,5 > 60 anni 28 44 non risponde 2 3 TOTALE 64

PROFESSIONE N. % Impiegata 8 12

Insegnante 5 8

Casalinga 13 20

Operaio 5 8

Commerciante 6 9

altro 10 16

Pensionata 17 27

TOTALE 64

RISPOSTA N. % Solo Garden 28 44 Solo Bottega 6 9 Garden+Bottega 25 39 non risponde 5 8 TOTALE 64

Oltre al Garden frequentaanche la bottega?

ANNI N. % < 4 9 14 4 -10 8 12,5 10-15 14 22 >15 32 50 non risponde 1 1,5 TOTALE 64

Da quanto tempoè cliente delGERMOGLIO?

RISPOSTA N. % SI 58 90,5 NO 5 8 POCO 1 1,5 TOTALE 64

Conosce lo scopo sociale della cooperativa?

RISPOSTA N. % SI 60 94 NO 0 0 Abbastanza 2 3 non risponde 2 3 TOTALE 64

È soddisfatta dei servizi, prodotti offerti?

MOTIVO N. % Amici, parenti 27 37,5 Pubblicità 3 4 Passaparola 27 37,5 Ambito di lavoro 6 8 Iniziative 7 10 Per caso 2 3 TOTALE 72

Come haconosciuto ilGERMOGLIO?

RISPOSTA N. % Vendita Garden 63 35 Bottega 38 21 Allevamento 29 16 Mercatini 20 11 Progettazione 19 10,5 Fattoria didattica 11 6,5 TOTALE 180

Quali fra questi servizi del Germoglioconosce?

Fra i suggerimenti che ci sono stati offerti, tramite lo spazio libero del questionario, quelli che si ripresentano maggiormente, anche se con sfumature diverse, sono la disponibilità ad essere aperti con orario continuato nel Garden e la necessità di aver maggior visibilità esterna tramite pubblicità, per essere informati di promozioni ed iniziative.

Fra i suggerimenti che ci sono stati offerti, tramite lo spazio libero del questionario, quelli che si ripresentano maggiormente, anche se con sfumature diverse, sono la disponibilità ad essere aperti con orario continuato nel Garden e la necessità di aver maggior visibilità esterna tramite pubblicità, per essere informati di promozioni ed iniziative.

Page 29: Bilancio Sociale Il Germoglio

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 3 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 3 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 3 50Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 0 0

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 2 33,3Molto soddisfacente 4 66,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 2 33,3Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 0 0

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 2 33,3Molto soddisfacente 3 50 Non risponde 1 11,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 33,3Molto soddisfacente 2 66,7

TOTALE 6

TOTALE TOTALE

TOTALE TOTALE

Non rispondeNon risponde TOTALE TOTALE

TOTALE TOTALE

TOTALE TOTALE

TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE

TOTALE TOTALE

3.2 La voce dei clienti3 GLI STAKEHOLDERS 32

I CLIENTI ISTITUZIONALI Ad alcuni clienti istituzionali, Enia Piacenza spa, Comune di Piacenza, Comune di Gragnano, IKEA Piacenza, Amministrazione Provinciale, Comune di Podenzano, per i quali si svolgono

servizi di realizzazione e manutenzione del verde e allestimenti floreali, si è provveduto a somministrare un questionario ad hoc. Vengono di seguito riportati i dati di maggior significato.

N. %

N. %

N. %

N. %

N. %

N. %

N. %

N. %

TOTALE

TOTALE TOTALE

N. %

N. %

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 3 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 3 50

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 3 50Soddisfacente 3 50Molto soddisfacente 0 0

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 2 33,3Molto soddisfacente 4 66,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 2 33,3

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 2 33,3Soddisfacente 4 66,7Molto soddisfacente 0 0

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 2 33,3Molto soddisfacente 3 50 Non risponde 1 11,7

TOTALE 6

N. %Non soddisfacente 0 0Poco soddisfacente 0 0Soddisfacente 4 33,3Molto soddisfacente 2 66,7

TOTALE 6

Come giudica la cortesia e disponibilità dei referenti della cooperativa?

Conoscenza della mission della cooperativa?

Come valuta complessivamente la cooperativa?

Come valuta il valore sociale dell’azione della cooperativa?

Come giudica la prontezza nella risoluzione di eventuali problemi? Come valuta il suo grado di conoscenza della

cooperativa Il Germoglio?

Come giudica la capacità di comprensionedettagliata delle vostre richieste?

Come giudica l’applicazione da parte della cooperativa e del personale delle norme relative alla sicurezza?

Come giudica la qualità dei servizi di progettazione?

Come giudica l’impegno da parte della cooperativa e del personale nella gestione dei vostri reclami e segnalazione di problemi?

SUGGERIMENTI

Mantenere la mission originaria della cooperativa perché sia un valore aggiunto anche nella scelta della cooperativa da parte degli enti pubblici, che ne rispondono ai cittadini.

Non ho suggerimenti perché ritengo efficace l’azione svolta fino ad ora dalla cooperativa per la migliore conoscenza a livello sociale.

Page 30: Bilancio Sociale Il Germoglio

3.3 La voce dei volontari3 GLI STAKEHOLDERS 33

I volontari ricoprono un ruolo di primaria importanza nel Germoglio; è stato pertanto somministrato un questionario al fine di conoscere meglio la loro percezione dell’esperienza in cooperativa e per

Molti volontari hanno affermato di essere non solo disponibili, ma anche desiderosi di avere una maggior formazione, sia rispetto ai ruoli da loro svolti, sia riguardo la struttura

raccogliere i bisogni e le aspettative verso il Germoglio stesso, in modo da poter essere più attenti alle loro esigenze e presenti nell’accompagnare e sostenere la loro personale esperienza di volontariato.

organizzativa, oltre ad aver dimostrato grande disponibilità nei confronti delle necessità della cooperativa.

Perché fai il volontario al Germoglio?

Per aiutare chi ha bisognoPer gratificazione e arricchimento personale

Perché la disabilità è più leggeraPerché il Germoglio è una bella realtà

non rispondeTOTALE

Da quanto tempo fai il volontario?<4 anni

4-10 anni 10-15 anni

>15 anninon risponde

TOTALE

Conosci lo scopo sociale della cooperativa e le attività svolte?

SINO

In parteTOTALE

Cosa ti aspetti dalla e per la cooperativa?Di essere coinvolta e considerata

Nessuna aspettativa, va bene cosìDi avere istruzioni precise

Di avere maggiore formazioneBuoni rapporti personali

Punto di riferimentoLo sviluppo e la crescita della cooperativa

Più pubblicitàBuone idee e nuove proposte

Crescita e stimoloTOTALE

Quali problemi o difficoltà hai trovato?Nessun problema

Non rispondePiù spazi per rinvasi

Non ci sono mezzi pubblici per arrivare quiTOTALE

47%35% 5%5%3%

27%64%

9%

91%

9%

18%45%27%27%18%

9%9%9%

81%

9%

Page 31: Bilancio Sociale Il Germoglio

3.4 La voce dei dipendenti3 GLI STAKEHOLDERS 34

Ti piace il tuo lavoro?

Ritieni che le tue capacità siano valorizzate?

Sei soddisfatto di come viene visto il Germoglio all'esterno?

Ti senti adeguatamente preparato/a ed informato/a per svolgere i tuoi compiti?

Ti senti coinvolto nell'azione sociale della cooperativa?

Sei soddisfatto/a della tua retribuzione?

Ti senti gratificato/a?

Sei soddisfatto della comunicazione tra te e i tuoi responsabili?

Ritieni che ci siano possibilità per poter migliorare la tua posizione all'interno della cooperativa?

Come consideri in generale il "clima" in cooperativa?

LEGENDALEGENDA

63,7%

27,3%

MOLTO

ABBASTANZA

POCO

NON RISPONDE

9%

63,6%

27,3%

9,1%

72,7%

18,2%

9%

63,6%

27,3%

9,1%

50%

50%

45%

54%

63,7%

18,1%

9,1%

9,1%45,5%

27,2%

27,3%

45,5%

27,3%

18,2%

45,5%

36,4%

9%

9%

9,1%

Si è chiesto ai dipendenti, soci e non soci, di contribuire al bilancio di responsabilità sociale, esprimendo liberamente la loro

I lavoratori hanno contribuito portando proposte di miglioramento, soprattutto indirizzate - a migliorare i processi comunicativi

interni: più spazio per il confronto e la

opinione circa la loro esperienza lavorativa al Germoglio ed il loro grado di soddisfazione.

discussione, maggiore approfondimento e comunicazione dello scopo sociale del Germoglio, maggiore attività di formazione;

- a innovare e sviluppare i settori di attività.

I lavoratori hanno contribuito portando discussione, maggiore approfondimento

QUALI TRA LE SEGUENTI AZIONI RITIENI PRIORITARIE PER LA COOPERATIVA

Page 32: Bilancio Sociale Il Germoglio

LE PROSPETTIVE44.1 Gli obiettivi strategici

4.2 Le attività future

Page 33: Bilancio Sociale Il Germoglio

In quasi trent’anni di storia il Germoglio ha sempre cercato di rinnovarsi, ha sempre avuto il coraggio di affrontare nuove sfide, talvolta affrontando periodi molto difficili economicamente. Oggi la cooperativa vuole consolidare quanto fatto fino ad oggi, per poter garantire un futuro alla realtà e ri-manere fedele al mandato ricevuto dai soci fondatori.

La nostra cooperativa ha avuto in questi ul-timi anni un aumento di personale, di inse-rimenti lavorativi e di fatturato e necessita pertanto ora più di prima di una struttura

Sono stati inoltre programmati, oltre a quan-to già previsto di legge, corsi di formazione del personale, aperti anche ad alcuni volon-tari, per lavorare in sicurezza, per acquisire conoscenze di base di pronto soccorso, an-tincendio, per il lavoro in altitudine con au-toscale, la conoscenza delle specie arbustive e delle loro patologie, uso di antiparassitari a basso impatto ambientale.

Secondo obiettivo, che ci prefiggiamo, è un miglior accompagnamento degli inserimen-ti lavorativi, affinché siano valorizzate le potenzialità di ciascuno e siano più effi-

organizzativa adeguata, per poter ammini-strare personale, commesse, relazioni con clienti, Enti Pubblici ed istituzionali, e organi di controllo.

Per tale ragione abbiamo già intrapreso un percorso di conoscenza delle criticità presenti nella struttura e ci apprestiamo a rivedere il nostro sistema organizzativo, contemporaneamente stiamo valutando quali nuove attività future possano essere intraprese, al fine di offrire nuove possibi-lità d’inserimento lavorativo e nuove risorse economiche alla cooperativa stessa.

Il primo obiettivo strategico che ci ponia-mo è la formazione del personale e una ri-scoperta delle motivazioni sociali rivolta a tutta la base sociale e a tutti i dipendenti.A breve termine le azioni già intraprese con i consiglieri verranno estese a tutti i dipen-denti, per accrescere il senso di appar-tenenza alla cooperativa e far crescere il senso di responsabilità in ognuno.

caci anche per la cooperativa. L’inserimento di una persona con disagio necessita sempre di una particolare attenzione e talvolta anche di assistenza, che in alcuni periodi di partico-lare lavoro non riusciamo a garantire.

Ci proponiamo di sensibilizzare maggior-mente tutto il personale perché si rafforzi la cultura dell’accoglienza e dell’accom-pagnamento lavorativo, inoltre, poiché tal-volta inseriamo persone che sono ai limiti della possibilità d’inserimento, e che neces-siterebbero di una figura educativa, che at-tualmente non abbiamo, vorremmo attivarci per trovare sinergie con la cittadinanza ed il mondo universitario, per avere tale figura, senza eccessivo aggravio economico per la cooperativa. Non vogliamo precludere a nes-suno l’opportunità di un lavoro che realizzi la persona, ma, al contempo, la cooperativa non si può fare totalmente carico di alcune situazioni, che dovrebbero essere affrontate in altri ambiti.

4.1 Gli obiettivi strategici4 LE PROSPETTIVE 36

Page 34: Bilancio Sociale Il Germoglio

4.2 Le attività future4 LE PROSPETTIVE 37

Guardando al futuro e considerando che ine-vitabilmente l’area, di proprietà della Madon-na della Bomba, su cui si sviluppa il Germo-glio, è destinata ad essere chiusa dall’avanzare dell’insediamento urbano, vogliamo preser-vare per noi e per la cittadinanza tutta, il più possibile un angolo di campagna in città.

E’ nostra intenzione recuperare al meglio un’ area ora poco sfruttata, allestendo casette con piccoli animali, alcuni conigli, due ma-ialini, due caprette, un pony, ed incrementare l’attività didattica con le scuole e con i grup-pi, per far conoscere e capire l’importanza di mantenere un contatto con il mondo rurale anche in città e al contempo perseguire il no-stro scopo di maggior integrazione del per-sonale con disagio e la comunità civile. Vor-remmo coinvolgere altre realtà che operano nel sociale e nel mondo del volontariato, nella gestione di quest’area, in modo che possa es-sere utilizzata dal maggior numero di bambini e possa essere una risorsa per il quartiere.

Il Germoglio collabora con alcune ammini-strazioni pubbliche per la realizzazione e la manutenzione del verde pubblico, che spesso vede come fruitori i bambini, sia nei giardini delle scuole che nei campi gioco.

E’ nostra intenzione approfondire le nostre competenze nel settore della gestione del ver-de con il minor impatto ambientale, per poter realizzare e gestire aree, con il minor rischio di contaminazione da agenti chimici per l’am-biente e soprattutto di assoluta sicurezza per la salute dei bambini. L’uso attento infatti di terricci, concimi, antiparassitari e diserbanti, che è già nostra prassi, vuole essere suppor-tata e migliorata dalle nuove conoscenze nel settore e dai nuovi prodotti che il mercato propone.

obiettivi del primo bilancio sociale, ma che non ha fino ad oggi potuto essere realizzato. Sviluppando ed integrando l’attività didatti-ca vorremmo realizzare qualcosa di unico per la città e per il territorio, esiste infatti una sola realtà di questo tipo in tutta la re-gione. La legge 4/2009, delibera regionale del 2/11/2009, che riguarda l’attività agrituristica, prevede infatti come attività annessa all’agri-coltura, la gestione di asili, scuole materne – fattorie, dove i bambini accudiscono quoti-dianamente gli animali e vengono introdotti ai lavori della terra, secondo le stagioni, rea-lizzando orti e giardini. A tal proposito siamo già in possesso della qualifica professionale di “Operatore agrituristico”, per poter attivare tale servizio.

La nostra cooperativa potrebbe realizzare il doppio scopo di dar lavoro a persone con qualche difficoltà nella gestione degli animali e rendere un servizio unico di cura ed educa-zione ai bambini della città.

INCREMENTO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

ASILO FATTORIA

GESTIONE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE DEL VERDE PUBBLICO

In un’ottica a medio termine ci proponiamo di avviare un asilo-fattoria, che era già negli

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IL GERMOGLIO AMBIENTE55.1 Obiettivo raggiunto

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Nata alla fine del 2007, come spin–off del Germoglio, il Germoglio Ambiente è una co-operativa sociale d’inserimento lavorativo che si occupa d’igiene ambientale, iscritta all’al-bo regionale dei gestori ambientali.

Ha avuto per l’avviamento un aiuto dal Ger-moglio, ma ora è autonoma in tutto e si sta rivelando già una realtà solida, strutturata e di grande valore sociale per l’alto numero d’inserimenti. Il lavoro ripetitivo e di facile ap-prendimento si presta infatti ad essere svolto anche da persone con limiti fisici o con pro-blemi di svantaggio vari.

Attualmente la raccolta dei rifiuti viene ef-fettuata nei comuni di Gragnano, Podenzano, Castel San Giovanni e Borgonovo.

Di seguito riportiamo i dati relativi al perso-nale in forza alla cooperativa Germoglio Am-biente nell’anno 2009.

Totale dipendenti: 22 di cui svantaggiati 13, con una percentuale d’inserimento lavorativo, rispetto al personale normo-dotato, pari al 144%. Dato molto significativo, se si consi-dera che per legge, nelle cooperative sociali di tipo b, deve superare il 30%.

Inserimenti lavorativi pari al 59%,

così suddivisi:

Alcuni inserimenti lavorativi, che erano stati attivati sulla cooperativa Il Germoglio, sono stati trasferiti dal 2008 sul Germoglio Am-biente e pertanto ci sembra particolarmente significativo, riferire anche circa gli inserimen-ti di questa cooperativa, per meglio compren-dere, inoltre, alcuni dati in precedenza forniti riguardanti il 2008 per il Germoglio.

infatti alcuni inserimenti in quell’anno sono passati da una cooperativa all’altra.

5.1 Obiettivo raggiunto5 Il GERMOGLIO AMBIENTE 41

32% Portatori di handicap

14% Pazienti psichiatrici14

% Portatori di handicap

% Pazienti psichiatrici

13% Ex tossicodipendenti ed ex carcerati

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I dati riportati in questo bilancio triennale ci permettono di essere soddisfatti del cammino fino ad ora compiuto, ma ci stimolano a far meglio e a cercare sempre nuove opportunità per far fronte alle sempre numerose richieste d’inserimento che pervengono dai servizi sociali.

Speriamo che la lettura del nostro bilancio sociale abbia contribuito ad una migliore conoscenza delle nostre attività e della mission della cooperativa, e che questa

possa essere condivisa con tutti i nostri interlocutori.

In particolare auspichiamo che i nostri clienti, fornitori, banche, associazioni di appartenenza, le amministrazioni pubbliche e gli organi politici, ognuno per quanto gli compete, possa collaborare e operare affinché si realizzino le condizioni che ci permettano di continuare a lavorare sul territorio ed offrire un’opportunità di lavoro a chi è più in difficoltà.

CONCLUSIONI 42

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Potrai scaricareanche il primoBilancio 2006,in formato PDF,dal nostro sito: www.cooperativasocialeilgermoglio.it

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