Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

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Innovazione e tecnologie per la comunicazione Partecipazione comunitaria Diritto alla salute Capacity building Alta formazione Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di formazione Bilancio sociale edizione 2013

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Ideazione grafica e impaginazione dei contenuti per il Bilancio sociale Cestas 2012 (edizione 2013) arrivato finalista, per il secondo anno consecutivo, nella categoria non profit all’Oscar di bilancio il premio promosso dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana).

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Innovazione e tecnologieper la comunicazione

Partecipazionecomunitaria

Diritto alla saluteCapacity building Alta formazione

Organizzazione di cooperazione internazionaleEnte di formazione

Bilancio socialeedizione 2013

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Bilancio sociale

CESTAS edizione 2013

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2 - Bilancio sociale edizione 2013

2012, l’anno più duro del decennioCoerenza politicaCapacità specializzataCollaborazione pianificata

I principi guida per l’articolazione del-le nostre attività e che rappresentano i punti di riferimento per il racconto dell’azione associativa che presen-tiamo con il nostro nono Bilancio sociale consecutivo, quello dell’edi-zione 20131, restano quelli della co-struzione di Capacità attraverso la Collaborazione e la Coerenza.

I numeri di questo bilancio ci dico-no che abbiamo diminuito le nostre entrate di circa un 40% e con uno sforzo istituzionale e sacrifici professio-nali e strutturali siamo riusciti a ridurre tempestivamente anche le spese in modo di mantenere un equilibrio pa-trimoniale.

Le politiche di austerità e di adegua-mento della struttura alle esigenze progettuali e geografiche esistenti oggi costituiscono la strada intrapre-sa con coraggio dal nuovo consiglio d’amministrazione che si avvale di professionalità e di provenienze geo-grafiche arricchenti per la vita asso-ciativa CESTAS.

Le attività sanitarie e quelle formative rimangono le nostre principali attività con picchi che raggiungono il 70%. Questo dato dà conto ancora una volta della specializzazione istituzio-nale che ormai si presenta come una struttura di alta formazione dedica-ta alla cooperazione internazionale specializzata in sanità.L’elemento che ci incoraggia è il ra-dicamento estero delle attività che nell’anno della crisi finanziaria più

importante del decennio vede cre-scere le entrate provenienti da terri-tori esteri raggiungendo un 30% del nostro bilancio e di quelle provate raggiungendo un 23% del nostro bi-lancio.

Nel ricordare le principali attività del 2012, è doveroso segnalare l’au-mentato investimento nella ricerca di nuovi finanziamenti inserendoci in nuovi circuiti come sono le gare internazionali. L’esito è incoraggian-te per il 2013 e ci obbliga ad essere sempre di più espressione di una rete specializzata di istituzioni pubbliche e private che sommando competenze riescono ad essere credibili dal punto di vista tecnico e finanziario.

Il 2012 è stato anche l’anno di alcuni saluti e quello di Maria Cristina Falca-ro, la nostra responsabile del diparti-mento Formazione, ha rappresentato uno di quei momenti emotivamente duri per un dirigente che vede fuoriu-scire dalla struttura la persona con la quale durante l’ultimo decennio ha costruito e consolidato l’anima del nostro ente di formazione superiore. Le capacità di Cristina sono state co-optate dal nostro socio accademi-co principale l’Università di Bologna e quindi la felicità per la sua nuova carriera professionale ha avuto il so-pravvento rispetto alla crisi da ab-bandono.

1 Bilancio riguardante l’esercizio 2012

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Bilancio sociale edizione 2013 - 3

Il settore sanitario in Africa, Medio oriente e America Latina resta l’asse portante della nostra azione di coo-perazione e le nuove iniziative in Egit-to e Tunisia che vogliono rafforzare il ruolo produttivo ed economico delle donne completano il quadro delle attività di cooperazione allo svilup-po. Nell’ambito formativo l’allargarsi della rete universitaria a oltre 35 uni-versità socie e il mantenimento dei percorsi di alta formazione universita-ria danno il segno della solidità del-la nostra azione in quell’ambito. La novità è stata quella di capire che i bisogni formativi sono in loco e quindi adattare i nostri percorsi post laurea ai territori d’intervento spostando le sedi di formazione dall’Italia all’este-ro è stata una scelta che apre nuove prospettive per il 2013 ed è riuscita a mantenere attivi i percorsi formativi fondamentali del 2012.

L’elemento che ha più inorgoglito la nostra azione istituzionale è stato quello di essere arrivati tra i finalisti dell’Oscar del Bilancio 2012, il premio nazionale promosso da Ferpi, la fede-razione relazioni pubbliche italiane.Siamo stati scelti come uno dei tre fi-nalisti nazionali e abbiamo ritirato la pergamena in cerimonia pubblica in dicembre del 2012, il riconoscimento nella sua motivazione recitava “la parte numerica, civilistica e gestio-nale è ben raccordata e ben illustra-ta” e quindi nel presentare il bilancio sociale 2013 voglio dedicare questo risultato a tutto il lavoro silenzioso dei soci, operatori, amministratori e col-laboratori che in questi anni hanno messo al centro del loro impegno la qualità e la responsabilità professio-nale ed umana per il bene della no-stra associazione. Ci aspetta un 2013 ancora difficile e stiamo lavorando per realizzare tutte le azioni che possano portare al man-tenimento e sviluppo di quella idea di specializzazione settoriale che ha guidato e che guida la nostra vita isti-tuzionale.

Buona letturaUber A. AlbertiPresidente CESTAS

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Nota metodologicaIl Bilancio sociale, giunto alla nona edizione, è il risultato di un processo continuo di riflessione e analisi dell’as-sociazione sul proprio lavoro e sui risul-tati che questo produce.

È un percorso volto all’individuazione delle eventuali criticità e al proprio miglioramento e rappresenta lo stru-mento principale di comunicazione, trasparenza e rendicontazione so-ciale verso tutti gli attori con cui l’as-sociazione collabora. Il documento segue una logica trasversale per lo sviluppo dei contenuti basata su set-tori tematici e tipologie di intervento, secondo una distribuzione territoriale dei progetti.

Questo Bilancio sociale prende in esame l’anno solare 2012 (1 gennaio - 31 dicembre 2012) e, al fine di for-nire al lettore una visione più ampia del percorso storico dell’associazio-

ne, talvolta fa riferimento, in un’ottica comparativa, ad alcuni dati signifi-cativi degli esercizi degli anni prece-denti. La prima parte del Bilancio so-ciale è descrittiva delle attività di for-mazione, cooperazione, educazioneallo sviluppo del CESTAS con una se-zione dedicata ai progetti. Anche quest’anno è stata inserita un capi-tolo dedicato alla comunicazione, considerata da CESTAS un importan-te indice di trasparenza e un modo per dare conto ai vari stakeholder delle attività svolte.Una seconda parte invece è dedica-ta all’analisi economica e finanziaria delle attività del 2013 con un’esau-riente nota integrativa che dettaglia la struttura e i contenuti del bilancio d’esercizio e i criteri di valutazione adottati. Il Bilancio sociale è stato stampato nel mese di agosto 2013 in 200 copie, su carta riciclata certificata. Le copie

2 Approvate dal Consiglio del 15 aprile 2011 con de-liberazione n. 147 - Atto di Indirizzo ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. A) del D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329

della pubblicazione sono state invia-te ai principali stakeholder dell’asso-ciazione, alle sedi decentrate CESTAS nel mondo e verranno distribuite in occasione dei diversi eventi organiz-zati durante il secondo semestre del 2013.Il Bilancio sociale, insieme al bilan-cio d’esercizio e alla nota integrati-va, è disponibile sul sito www.cestas.org. Viene inoltre diffuso attraverso la newsletter CESTAS inviata a più di 4.000 contatti.I riferimenti metodologici che hanno guidato la redazione di questa edizio-ne del Bilancio sociale sono le “Linee guida per la redazione del Bilancio sociale delle organizzazioni non pro-fit” realizzate dall’Agenzia per le On-lus in collaborazione con Altis2, che a loro volta seguono le “Linee guida per il reporting di sostenibilità” elabo-rate nell’ottobre 2006 dalla Global Reporting Initiative (GRI3).CESTAS in qualità di ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri è tenu-ta al rispetto della legge 49/1987.

Nel 2012 inoltre il CESTAS si è classi-ficato tra i finalisti nella categoria Ong dell’Oscar di Bilancio, premio organizzato dalla Ferpi (Federazio-ne relazioni pubbliche italiana) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare le orga-nizzazioni, profit e non profit, italiane che si segnalano per una comunica-zione efficace e cristallina dei propri rendiconti.

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Bilancio sociale edizione 2013 - 5

Indice

2012, l’anno più duro del decennio2Nota metodologica4Chi siamo6Modello di governance10Risorse umane12Mappa degli stakeholder15Comunicazione è trasparenza16Mappa dei progetti40Formazione42Progetti di formazione 201243Cooperazione internazionale allo sviluppo46

Progetti in America Latina47Progetti nel Mediterraneo e in Africa50Advocacy ed educazione alla cittadinanza mondiale55Aspetti economici e finanziari59Rendiconto gestionale 201263Bilancio d’esercizio66Nota integrativa71Relazione del Sindaco unico93Contatti97Come sostenerci98

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3 Statuto scaricabile dal sito www.cestas.org

Chi siamoCESTAS (Centro di educazione sani-taria e tecnologie appropriate sani-tarie) è un’organizzazione non gover-nativa e un ente di formazione accre-ditato3. Nasce a Bologna il 30 marzo 1979.

La sede legale è a Bologna in via Ranzani. È presente in Europa, Ameri-ca Latina, Africa e Mediterraneo.

È un’organizzazione senza fini di lu-cro, apartitica e contraria a qualsiasi forma di discriminazione, che ha lo scopo di promuovere l’appropriazio-ne sociale della conoscenza, il diritto alla salute, l’imprenditoria femminile e l’uguaglianza di genere, lo sviluppo partecipativo legato al buon gover-no e la salvaguardia dell’ambiente.

Vision

CESTAS si impegna per la creazione di un partenariato globale tra nord e sud del mondo, per la riduzione degli squilibri economici e sociali.Crede nella cooperazione internazio-nale allo sviluppo e nell’investimento nelle capacità e conoscenze degli individui quale strumento per la cre-azione di ponti tra diversi gruppi e attori sociali, tra locale e globale, tra soggetti inclusi ed esclusi.CESTAS promuove lo sviluppo di una cultura di solidarietà e di equità tra i popoli.

Mission

CESTAS opera per la diffusione dei valori della solidarietà e per la difesa dei diritti dell’uomo, partendo dalla convinzione che lo sviluppo non de-rivi solamente dalla crescita econo-mica ma, soprattutto, dall’empower-ment delle risorse umane.

CESTAS crede nella promozione di una solidarietà partecipata in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori sociali, al fine di in-nescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra nord e sud del mondo.

Ambiti di intervento

CESTAS promuove i valori della solida-rietà umana e della difesa dei diritti umani attraverso progetti di coope-razione nei paesi in via di sviluppo, la fornitura di tecnologie appropriate nel campo della salute e dell’am-biente, la formazione e le iniziative pubbliche di sensibilizzazione.

CESTAS in concreto si impegna a in-tervenire attraverso:

- la progettazione, la promozione e la realizzazione di programmi in fa-vore delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo;

- la gestione di programmi di infor-mazione, di educazione dell’opinio-ne pubblica, di servizio civile nazio-nale o internazionale, sull’interdi-pendenza, la solidarietà, l’intercul-tura, la cooperazione tra i popoli, l’educazione alla pace, l’integra-zione culturale;

- corsi di formazione professionale sia in Italia sia all’estero sulle tematiche inerenti al proprio operato;

- la promozione dell’equità nelle re-lazioni di genere come fondamen-to dei nuovi paradigmi dello svilup-po, prevedendo azioni per combat-tere le discriminazioni fondate sul sesso, l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli han-dicap, l’età o le tendenze sessuali. Particolare interesse è rivolto alla di-fesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti;

- la promozione, l’informazione e la ricerca su sviluppo sostenibile, svi-luppo umano, sviluppo economico e sociale;

- la creazione di rapporti a livello na-zionale e internazionale con enti che perseguano scopi affini, pub-blici e privati, nazionali ed esteri;

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Bilancio sociale edizione 2013 - 7

4 Attestato di idoneità del 12/10/1988 Data di accre-ditamento 20/02/1987 con D.M. n. 1987/ 128/1906/1D

5 Riconoscimento del 24/10/20076 Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005

È riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna come ente di formazione superiore, continua e permanente e dalla Regione Marche come ente per la formazione superiore e continua: due importanti riconoscimenti al va-lore e alla qualità di un’attività di for-mazione intesa come strumento per promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza e il cambiamento.

CESTAS è tra i soci fondatori del Co-onger (Coordinamento delle ong dell’Emilia-Romagna) e del Cocis (Coordinamento delle organizzazioni non governative per la cooperazione internazionale allo sviluppo). Inoltre fa parte dell’Associazione italiana delle ong e del Coordinamento delle ong nella Regione Marche.

È membro della Rete europea di Azione per la salute globale e degli Stati generali della cooperazione ita-liana. Nell’ottobre 2007, CESTAS ha promosso, insieme ad altre otto istitu-zioni latinoamericane, la costituzione della Red internacional de investiga-ción y formación en salud perinatal (Retinsap).

Dal 18 settembre 2009 CESTAS è socio aderente dell’Istituto italiano della donazione che ha concesso all’asso-ciazione l’utilizzo del marchio “Dona-re con fiducia” che attesta la gestio-ne trasparente dei fondi.CESTAS aderisce anche alla Carta della donazione, che rappresenta il primo codice etico italiano di auto-regolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi da parte delle or-ganizzazioni non profit.

- la promozione di rapporti di colla-borazione, esplicitati da convenzio-ni di cooperazione, con enti locali, università, centri di ricerca, azien-de sanitarie, imprese, fondazioni, agenzie di sviluppo, regioni, ministe-ri nazionali o esteri, per la realizzazio-ne di programmi associativi;

- la promozione di ricerca scientifica, anche in collaborazione con centri di ricerca universitari;

- la costruzione di banche dati, siti internet, raccolte bibliografiche e mostre fotografiche, con materia-li raccolti e prodotti direttamente, destinati alla fruizione del mondo della scuola e dell’associazionismo regionale e nazionale.

Accreditamenti e reti

CESTAS è una ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri4 ed è asso-ciazione di promozione sociale e per le attività di educazione allo sviluppo riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali5.

Altro importante risultato è il ricono-scimento della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero de-gli Interni. Un provvedimento signifi-cativo per una ong, che rappresenta un’ulteriore garanzia di solidità finan-ziaria e gestionale.

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CESTAS è inoltre accreditato:- presso l’albo del Servizio civile na-

zionale dal 12 maggio 2008;- come ente per la formazione con-

tinua (ECM) presso il Ministero della Sanità da settembre 2005;

- come associazione operante per la pace, i diritti umani, la cooperazio-ne e la solidarietà internazionale ai sensi della L.R. 9/2002 presso la Re-gione Marche dal 12 gennaio 2006;

- come associazione che svolge atti-vità nel campo della lotta alle di-scriminazioni (Registro Unar)6;

- come membro del Tavolo della pa-ce della Provincia di Bologna.

Chiaro, trasparente ed efficace, un “rendiconto eccellente”. Grazie all’e-dizione 2012 del suo Bilancio sociale, CESTAS è stata selezionata come fi-nalista della categoria “associazioni non profit” dell’Oscar di Bilancio, il premio nazionale promosso da Ferpi, la Federazione relazioni pubbliche italiane. “La parte numerica, civilisti-ca e gestionale è ben raccordata e ben illustrata – ha scritto la giuria pre-sieduta dall’ex rettore della Bocconi Angelo Provasoli. Di particolare rile-vanza l’informativa agli stakeholder sui singoli progetti che risulta chiara ed esaustiva”.

Collaborazioni

CESTAS ha stipulato convenzioni di collaborazione con oltre 35 università italiane e internazionali, con le princi-pali ASL territoriali emiliane e marchi-giane, nonché con l’Istituto Superiore di Sanità. Per citare alcune di queste università coinvolte nelle attività CESTAS:- Università degli Studi di Roma Tre- Università di Bologna - Università di Modena e Reggio Emi-

lia- Università di Macerata- Università degli Studi di Camerino- Università Politecnica delle Marche - Università di Urbino “Carlo Bo”- Università di Firenze- Università di Siena- Università di Perugia - Università di Parma- University of Malawi, Bunda College

of Agriculture- Università de San Sebastian (Cile)- Università Andres Bello (Cile)- Università Tomas Frias (Bolivia)- Università San Francisco de Chuqui-

saca (Bolivia)- Università San Simon (Bolivia)- Università de Cuenca (Ecuador)- Università San Marcos (Perù)- University of Namibia (Namibia)- University Witwatersrand- WITS (Sud

Africa)- Cairo University (Egitto)- CeUB - Centro Residenziale Universi-

tario di Bertinoro- Università degli Studi dell’Insubria - Euro - Mediterranean University

(EMUNI)

6 Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005

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Bilancio sociale edizione 2013 - 9

Codice etico

Nel 2010 CESTAS ha creato il Comi-tato etico, che ha la missione di ga-rantire e implementare la trasparen-za dell’operato dell’associazione in Italia e nel mondo. Nello specifico il Comitato etico ha il compito di:1. diffondere la conoscenza e la

comprensione del Codice etico;2. garantire l’effettiva adesione ai

principi contenuti nel Codice etico da parte di collaboratori, membri del Consiglio di amministrazione e soci CESTAS;

3. raccogliere segnalazioni su even-tuali violazioni al Codice, valutarne la fondatezza e sottoporle al Consi-glio di amministrazione;

4. sottoporre al Consiglio di ammini-strazione le proposte di sanzione per intervenire rispetto ai compor-tamenti ritenuti non conformi al Codice etico;

5. partecipare alla Assemblea dei so-ci per esprimere pareri consultivi sull’applicazione del Codice etico.

Il codice etico di CESTAS individua al suo interno l’elenco dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’as-sociazione verso i diversi stakeholder. In questo modo l’associazione mira a sviluppare un rapporto fiduciario con gli stakeholder e con gli attori sociali con cui entra in contatto nello svol-gimento delle proprie attività e che partecipano a diverso titolo alla rea-lizzazione della propria mission.

Al Comitato etico spetta inoltre il compito di valutare l’effettiva e con-creta esistenza di situazioni di conflit-to di interesse su comunicazione del Consiglio di amministrazione, al fine di evitare che chiunque, internamen-te a CESTAS, possa trarre vantaggio o causare anche indirettamente di-scredito alla professionalità, all’indi-pendenza e alla trasparenza dell’as-sociazione e delle attività da essa svolte. La funzione del Comitato etico è quindi centrale per l’efficacia del Co-dice etico in fase operativa.A rendere veramente operativo il Codice etico è stata la procedura di monitoraggio dell’applicazione del codice etico realizzata nel 2011 e diffusa a tutti i collaboratori in Ita-lia e all’estero. Tale regolamento si è reso necessario per rispondere alla crescente domanda di trasparenza nei confronti della società e per raf-forzare il rapporto di fiducia con tutti gli attori sociali con cui CESTAS entra in contatto. Affinchè infatti i principi contenuti nel documento siano ap-plicati è indispensabile che il codice sia conosciuto e condiviso da tutti i soggetti che operano nell’associa-zione.

Il Comitato etico viene eletto dal Consiglio di amministrazione ed è composto da minimo 3 membri, di cui obbligatoriamente uno esterno all’organizzazione. Per garantire l’in-dipendenza del loro operato, la ca-rica di membro del Comitato etico è incompatibile con quella di membro del Consiglio di amministrazione.

RETI CESTAS

Facebook

http://twitter.com/cestas www.redmaternoperinatal.orgwww.actionforglobalhealth.eu

www.cestasformazione.orgwww.cestas.cl

I membri dell’attuale Comitato etico sono:

- professor Paolo Guidicini (presiden-te), già preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università de-gli Studi di Bologna;

- dottor Lischen Haoses-Gorases, pre- side della School of Nursing & Public Health della University of Namibia;

- dottor Kamel Mohanna, presidente

di Amel Association Libano;

- professor Gabriel Medina della Uni-versidad Nacional Autónoma de México;

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CESTAS adotta meccanismi interni di gestione che consentono una corret-ta circolazione delle informazioni e il coordinamento tra i vari dipartimenti in Italia e all’estero.

CESTAS ha elaborato un manuale in-terno di riferimento che individua nel dettaglio responsabilità, competen-ze e procedure di lavoro condivise e standardizzate. L’organizzazione è composta, come previsto dal Codice civile e riportato nell’articolo 6 dello Statuto, dai seguenti organi istituzio-nali: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione, il Sindaco unico e la Presidenza.

I soci vengono convocati in assem-blea almeno una volta l’anno e han-no diritto di nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione. Deliberano sul bilancio preventivo e consuntivo annuale e pluriennale e inoltre sulle misure finanziarie annuali.

L’Assemblea dei soci ha dedicato all’approvazione del bilancio una seduta convocata il 2 luglio 2013; hanno partecipato la maggioranza dei soci aventi diritto. Erano inoltre presenti il sindaco unico e il consu-lente commerciale. Da maggio 2012 a dicembre 2012 le sedute o riunioni del Consiglio di amministrazione sono state mensili. I verbali sono depositati presso il libro associativo a disposizio-ne dei soci presso la sede legale di CESTAS. Il Sindaco unico ha funzione di con-trollo amministrativo, contabile e fi-nanziario. La carica ha durata annu-ale.

La Presidenza dirige l’organizzazione e la rappresenta legalmente oltre ad avere il potere di firma. Ha inoltre un ruolo di stimolo, sintesi e controllo del-la gestione operativa e politica delle strutture territoriali e settoriali.

La gestione operativa di CESTAS è af-fidata alla struttura interna dei vari di-partimenti presenti nella sede centra-le e all’estero. I dipartimenti, formati principalmente da professionisti con il contributo dei volontari, sono gestiti in maniera collaborativa, secondo li-velli di responsabilità.Tutta l’organizzazione opera seguen-do il Piano operativo annuale (Poa),

Modello di governanceapprovato dal Consiglio di ammini-strazione. I responsabili territoriali o settoriali esercitano le loro responsa-bilità all’interno del Poa avendo au-tonomia organizzativa nei limiti finan-ziari, metodologici e tecnici approva-ti dal CdA e devono rendere conto semestralmente dei risultati raggiunti.Gli investimenti finanziari sono com-petenza del CdA e vengono delibe-rati all’interno dei Poa.La comunicazione esterna è affidata ad AGENDA, agenzia (www.agenda-net.it) specializzata nei temi del so-ciale e della cooperazione interna-zionale.

Responsabilità e trasparenza sociale, finanziaria ed

amministrativa

Potenziamento delle capacitàdi azione e decisione della nostra rete di stakeholder

Mobilitazione risorsetecniche e finanziarie

proprie

Gestione funzionalee gerarchica

Investimenti strategicinella formazione

Ricerca dell’efficenza e della qualità usando le

risorse disponibili

Ricerca dell’efficacia e dell’innovazione nellastrategia d’intervento Principi

gestionali CESTAS

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Bilancio sociale edizione 2013 - 11

Inoltre il CESTAS ha elaborato linee guida per la gestione del personale per rispondere all’esigenza di dare continuità alla propria azione e ge-nerare un’etica condivisa fra perso-ne di diversa cultura e credo politico e religioso che collaborano con l’or-ganizzazione per periodi più o meno lunghi e in diverse parti del mondo. Pertanto, si è ritenuto utile fissare in un documento i criteri minimi che devo-no riscontrarsi presso ciascuna sede CESTAS al fine di garantire parità di trattamento e opportunità a tutti i collaboratori.

La procedura per la gestione dei for-nitori rappresenta la guida per tutto lo staff, italiano ed estero, per la cor-retta conduzione della gestione dei rapporti con i fornitori esterni che a vario titolo hanno rapporti con CE-STAS e che possono avere influenza sulla qualità dei servizi erogati nel ri-spetto dei criteri di trasparenza, cor-rettezza e eticità propri di CESTAS. Tutto lo staff del CESTAS, compreso quello che opera presso le sedi de-centrate in Italia e all’estero, è tenuto a rispettare ed applicare il presente codice.

Il CESTAS si è inoltre dotato di una pro-cedura per la valutazione e la scelta dei donatori (enti pubblici e privati, imprese, fondazioni, organizzazioni internazionali) che viene fatta perio-dicamente dal CdA seguendo rigidi criteri.

Assemblea dei soci

Uber A. AlbertiNada KaraivanovaAbraham Munizaga

Jaime Sepulveda

Consiglio di Amministrazione

dott. commercialistaCorrado Procopio

Sindaco unico

Paolo GuidiciniLischen Haoses-Gorases

Kamel MohannaGabriel Medina

Comitato etico

Uber A. Alberti

Presidenza

Assistente di direzione Amministrazione

Dipartimento Formazione

Ufficio Africa e Mediterraneo

Dipartimento Innovazione,Progettazione e Sviluppo

(Ips)Ufficio America Latina

Dipartimento Cooperazionedecentrata e Territorio (Cdt)

Dipartimento Advocacy,Comunicazione e

Sistematizzazione (Acs)

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12 - Bilancio sociale edizione 2013

Risorse umane

3 dipendentipart time tempo

indeterminato

7 dipendentifull time tempo indeterminato

2 consulenti part time

PERSONALE CESTAS IN ITALIA ANNO 2012

Totale organico: 12

part time

full

time

Nessun dipendente co.pro e a tempo

determinatoGenere

M: 1 consulente e 1 dipendente

F: 1 consulente e 9 dipendenti

Età e titolo di studio

3 dipendenti >50con diploma

3 dipendenti <30con leurea

1 consulente tra31-40 con laurea

diploma

l

aure

a

31-40 41-50 <30

41-50

>50

3

1-40

2 dipendenti tra 31-40 con leurea

2 dipendenti tra 41-50 con leurea

1 consulente tra41-50 con laurea

Nel 2012 l’associazione ha dovuto fare i conti con la consistente ridu-zione di budget e con la gestione dell’amministrazione straordinaria uti-lizzando gli ammortizzatori sociali in deroga per mantenere il più possibile intatta la struttura centrale. La scelta del 2004 di inquadrare come dipen-denti il personale dando loro una prospettiva di futuro ha creato un ambiente propizio per un investimen-to reciproco tra esigenze professiona-li e associative. Inoltre ha permesso, sotto la logica della responsabilità so-ciale, di proteggere il personale con la cassa integrazione in deroga per tutto il 2012. Questa scelta da una parte ha consentito di mantenere la collaborazione e il legame lavorativo con i professionisti inseriti in struttura e dall’altra di diminuire i costi strutturali, gestendo al meglio la crisi dei finan-ziamenti.Su 12 risorse totali 10 sono i contratti di dipendenza e due consulenti part-time. Tutti i dipendenti sono assunti a tempo indeterminato. Nel calcolo dei dipendenti non vengono inclusi tirocinanti e volontari, data la natu-ra volontaria della loro collaborazio-ne. Il contratto che viene applicato ai dipendenti in Italia fa riferimento al Contratto collettivo nazionale del Commercio - Settore terziario.

Grafici e tabelle evidenziano:- la prevalenza femminile: 9 consu-

lenti e dipendenti su 12 sono donne;- l’età dei dipendenti del CESTAS pre-

vede un mix tra esperienza e gio-ventù 3 su 12 superano i 50 anni e 3 minori di 30 anni. Il resto è una me-dia tra questi estremi.

Page 15: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Genere

M: 12

F: 16

31-50

<30

>50

Bilancio sociale edizione 2013 - 13

Argentina

Ecuador

Perù

Libano

Namibia

Nicaragua

Malawi

Mozambico

Sierra Leone

Personale assente nei seguenti Paesi rispetto all’anno precedente

Personaleespatriato:totale 14

Personalelocale:totale 14

PERSONALE CESTAS ALL’ESTERO ANNO 2012Il personale CESTAS all’estero è re-sponsabile del coordinamento e del-la realizzazione dei progetti in loco.Di estrema importanza metodologica è la collaborazione con il personale e con i partner locali, ma altrettanto fondamentale è il buon livello profes-sionale dei lavoratori che in grande maggioranza sono in possesso della laurea. Inoltre, tra le risorse all’estero, su 26 professionisti 16 sono donne e 12 uomini nonché di origine preva-lentemente locale: una dimostrazio-ne della centralità che l’associazione attribuisce al personale locale e la discriminazione positiva di genere in qualità di promotore dello sviluppo in ogni fase del progetto, capace di identificare le reali necessità e la sostenibilità di ogni progetto rispetto alla realtà locale.

Bolivia Cile

la

urea

diploma

Titolo distudio

Personale<30: 14tra 31-50: 13 >50: 1

Personale laureato: 21diplomato: 7

Età

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VOLONTARI ANNO 2012

Genere

M: 1

F: 12

<30

31-50

laure

a

diploma

Titolo distudio

Volontari<30: 12tra 31-50: 1

Volontari laureati: 12diplomati: 1

Età

14 - Bilancio sociale edizione 2013

Nessun tirocinante e volontario del

servizio civile

variazioneTurnover

-800

-8

DipendentiCollaboratoriConsulentiTotale

2009

2125

28

variazione

-4-10

-5

2010

1325

20

variazione

0-1-3-4

2011

1015

16

2012

1002

12

Nel 2012 il tasso di turnover7 del per-sonale ha interessato 4 persone.

Anche nel 2012 si è rinnovata la col-laborazione tra CESTAS e i giovani in-teressati a mettere in pratica ciò che hanno imparato all’Università attra-verso il tirocinio e il volontariato. Molti dei tirocinanti e dei volontari proven-gono infatti dai corsi di laurea in Re-lazioni internazionali, in Scienze politi-che, Sviluppo locale e Cooperazione internazionale.Nello specifico, nel 2012 sono stati tredici i volontari che hanno contri-buito alla riuscita di progetti di alta formazione.

7 I dati sono riferiti al 31 dicembre di ogni anno

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Bilancio sociale edizione 2013 - 15

Mappa degli stakeholder

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16 - Bilancio sociale edizione 2013

Comunicazione è trasparenzaNews online e post su Facebook. Co-municati stampa e tweet. Newsletter, foto e video. Comunicare con tem-pestività e chiarezza quello che si fa è decisivo, in particolare per un’or-ganizzazione non governativa, per tenere vivo il legame con l’opinione pubblica e gli stakeholder - istituzioni o partner che siano - nel segno della trasparenza e della responsabilità so-ciale. Per questo il CESTAS, insieme ai giornalisti e ai consulenti di AGENDA (www.agendanet.it), l’agenzia spe-cializzata in non profit con cui da anni collabora, anche in un anno compli-cato come il 2012 ha continuato a te-nere aperto il dialogo con l’esterno.

La scelta ha permesso al CESTAS di avere una sola voce e una comuni-cazione chiara, continua e uniforme. Sul sito internet, sui social network e, quando necessario, attraverso note per la stampa, si è comunicato l’a-vanzamento dei progetti di coopera-zione e la nascita di nuove partner-ship con associazioni, organizzazioni, enti e università; l’apertura dei bandi per master e corsi, le prime lezioni e le cerimonie di diploma di chi ha portato a conclusione il suo percorso formativo. E, poi, l’assemblea dei soci e l’approvazione del bilancio econo-mico, il lavoro in Africa, Medio Orien-te e America Latina di cooperanti e

collaboratori; la selezione tra i finalisti dell’Oscar di Bilancio e gli appelli a governi e istituzioni per continuare a finanziare lo sviluppo e la salute. Il tut-to in tempo reale e con un linguag-gio giornalistico quanto più possibile efficace nel veicolare contenuti tec-nici anche ai non addetti ai lavori.

News, newsletter e social network

In undici mesi sono state realizzate 92 notizie per il sito internet del CESTAS, di cui una selezione è stata diffusa con le 11 newsletter mensili a tremila indirizzi registrati. Sono circa 200, inve-ce, i post e i link condivisi sulla pagina e sul profilo istituzionale del CESTAS su Facebook, altrettanti i “cinguettii” su Twitter, che nel complesso hanno raggiunto gli oltre duemila amici, fan e follower. Sono più di 3.100 le foto-grafie presenti nell’album su Flickr, mentre 35 video caricati su Youtube hanno registrato quasi novemila vi-sualizzazioni.Avere più luoghi virtuali sempre ag-giornati permette a tutti i collaborato-ri sparsi nel mondo di essere informati sulle attività del CESTAS contribuendo a consolidare lo spirito di apparte-nenza e la fiducia nell’organizzazio-ne.

Comunicati stampa e rapporti con i media

Dieci comunicati stampa sono stati inviati ai media locali e nazionali, ve-nendo ripresi da agenzie di stampa e da radio, da quotidiani e anche da testate nazionali, fino ai siti internet, specializzati e non.

LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE NEL 2012

92 news sul sito internet11 newsletter mensili200 post su Facebook200 tweet su Twitter

10 comunicati stampa40 articoli e segnalazioni

da parte dei mediatradizionali e online

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Bilancio sociale edizione 2013 - 17

Agenda CESTAS

52 settimane, le festività internazio-nali, la classica rubrica per i contatti e una breve presentazione delle at-tività del Cestas in italiano, inglese e spagnolo.

Un percorso verso il diritto alla salute

La pubblicazione è il risultato del pro-getto della Rete Andina per la salute materno-infantile e rappresenta una sintesi metodologica e di risultati del-la rete di 22 ospedali materno infantili in Perù, Bolivia, Ecuador, rete che as-siste più di 130.000 parti all’anno.

Bilancio sociale CESTAS Edizione 2012

Un anno, 365 giorni, 23 Paesi, 40 pro-getti tra cooperazione e formazione, 1500 professionisti formati, 20 inter-venti sanitari, 68 news. Sono alcuni dei numeri del 2011 di Cestas, cosìcome riportati nell’ottava edizione del Bilancio sociale, lo strumento pri-vilegiato di trasparenza adottato dal-la ong per comunicare con partner, finanziatori e società civile.

Pubblicazioni

Atlante della rete andina di salute materno infantile

La pubblicazione cartografica sulla rete materno infantile è una rappre-sentazione georeferenziata dell’inci-denza della salute materno infantile nelle regioni d’intervento del proget-to.

La condizione delle donne in Libano

Dai principi sanciti dalla Costituzione libanese alle discriminazioni di gene-re sul lavoro e a scuola, fino alla si-tuazione sociale ed economica nelle municipalità della Caza di Bint Jbeil. Va dal macro al micro, dal contesto nazionale ai percorsi di vita personali, la ricerca sulla condizione delle don-ne realizzata dal CESTAS nella regio-ne di Bint Jbeil in Libano.

Aggiornamento diagnosi di genere nel Canton Morona Santiago

È una ricerca sul ruolo della donna nella comunità di Macas Ecuador ed è parte dei risultati del progetto.

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18 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter

È nata l’associazione degli ex studenti Cestas, si chiama Adub-Cestas, acro-nimo di “Africains diplomés de l’Univer-sité de Bologne” ed è stata istituitada Mor Khoudia Guye, Nafissatou Ndiayee Mouhamadou Abdoulah Saliss Mbengue, tre giovani senegalesi impegnati nella promozione dello sviluppo del territorio e del capitale umano.

Senegal: nasce l’associazione africana degli ex studenti Cestas

In Perù, in Namibia e in Libano per mettere in pratica quanto studiato, fare esperienza e impegnarsi per tre mesi nella promozione della salute e dell’uguaglianza dei diritti. Josephine Cacciaguerra, Silvia Guareschi e Cinzia D’Intino, tre stu-dentesse del master in “Politiche sociali e sviluppo soste-nibile del territorio”, si sono aggiudicate tre borse per un periodo di lavoro in un progetto di cooperazione.

Dall’università al mondo con le borse lavoro Cestas

Studiare e poi mettersi subito alla pro-va in un progetto di cooperazione in-ternazionale. È l’opportunità offerta dalle borse lavoro che Cestas mette a disposizione di tre studenti della de-cima del master in Politiche sociali e direzione strategi-ca per lo sviluppo sostenibile del territorio organizzato insieme al Dipartimento di sociologia dell’Università di Bologna, che prenderà il via il prossimo febbraio.

Tre mesi di cooperazione per gli studenti Cestas

Un approccio multidimensionale alla salute materno-infantile e alle malat-tie emergenti, per formare professio-nisti di alto livello che sappiano ope-rare nei nuovi scenari demografici edepidemiologici, in particolare dell’America Latina. Sonoaperte le iscrizioni al master di secondo livello in “Salud publica, politicas sanitarias, organizacion de los servi-cios y epidemiologia”, gestito dal Cestas e co-promos-so da Università di Bologna e Universidad Andres Bello in Cile.

Master internazionale in salute pubblica, aperte le preiscrizioni

È possibile iscriversi fino al prossimo 9 marzo alla seconda edizione del master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, organizzato in Argentina dal Cestas insieme alla sede di Buenos Aires dell’Università degli studi di Bologna, con il sostegno del Ministero degli Af-fari esteri italiano.

Innovazione della pubblica amministrazione, secondo master in Argentina

Una formazione su misura, che rispon-da ai profili e alle preferenze perso-nali. Per sondare bisogni e desideri di chi vuole specializzarsi sui temi della salute, della buona amministrazione, della cooperazione e delle politiche sociali, il Diparti-mento di formazione Cestas sta mettendo a punto un questionario online, che sarà presto inviato a un cam-pione di 100 persone.

E tu di che formazione sei? Un questionario online per corsi su misura

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Bilancio sociale edizione 2013 - 19

Gennaio 2012

Senegal: nasce l’associazione africana degli ex studenti Cestas

Si chiama Adub-Cestas, acronimo di “Africains di-plomés de l’Université de Bologne”, e l’hanno creata Mor Khoudia Guye, Nafissatou Ndiaye e Mouhama-dou Abdoulah Saliss Mbengue, tre giovani senegalesi, ex studenti Cestas. L’associazione opererà in Senegal con il supporto di università partner e dell’ong che ha legato i percorsi dei tre fondatori. “Siamo orgogliosi di vedere che l’investimento nella qualificazione delle ri-sorse umane porta a un consolidamento della società civile africana – dice il presidente Uber Alberti –. Cestas offre il suo appoggio affinché questa iniziativa possa crescere: abbiamo stretto un’alleanza strategica con l’associazione per la promozione di iniziative volte a mi-gliorare le condizioni di salute della popolazione e a offrire percorsi di alta formazione”.Adub-Cestas nasce con un duplice obiettivo: “La pro-mozione territoriale, insieme alle collettività che vorran-no divenire partner della stessa associazione – spiega-no i fondatori – e lo sviluppo del capitale umano”. Mor Khoudia Guye e Mouhamadou Abdoulah Saliss Mbengue hanno frequentato a Bologna il master in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”. Nafissatou Ndiaye, invece, ha completato il corso di alta formazione in “Organizza-zione e management dei servizi socio-sanitari”.

Argentina, master in innovazione della pubblica amministrazione

Sono aperte fino al 9 marzo le iscrizioni per la secon-da edizione del master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, organizzato dal Cestas insieme alla sede di Buenos Aires dell’Università degli studi di Bologna, con il sostegno del ministero de-gli Affari esteri italiano.Il master, che rilascia un titolo riconosciuto anche in Italia, è rivolto a laureati in economia, legge, scienze diplomatiche e scienze politiche e mira a formare di-rigenti che sappiano gestire in maniera efficace e in-novativa le politiche e le finanze pubbliche. Con una durata di un anno, il corso diretto dal professor Federi-co Toth si sviluppa in otto moduli, dall’analisi delle poli-tiche pubbliche alla responsabilità sociale, dal welfare fino al marketing istituzionale.Le lezioni (215 ore in totale) si svolgeranno a partire dal 26 marzo sia in presenza (presso la sede dell’Universi-tà di Bologna a Buenos Aires) sia online attraverso la piattaforma virtuale Cestas, con docenti dell’ateneo bolognese e con la partecipazione di esperti in poli-tiche pubbliche e sociali. A conclusione gli studenti dovranno elaborare e discutere un project work. Borse di studio co-finanziate dal ministero degli Affari esteri italiano sono a disposizione dei funzionari del Governo della Provincia di Buenos Aires.

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20 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter

“Prima ancora dei soldi ci vogliono le risorse umane, bisogna formare le persone”. È uno dei passaggi dell’in-tervista a Cesare Sughi del presidente del Cestas Uber Alberti. Pubblicata sul Resto del Carlino, l’intervista intreccia il percorso per-sonale di Alberti, dalla nascita a Santiago del Cile alla laurea a Bologna, con la storia della ong, le sue attività, la sua filosofia e i progetti futuri.

“Bisogna investire sulle persone”: l’intervista del Resto del Carlino a Uber Alberti

È in partenza il progetto “Che Medi-terraneo sia. Equità e prospettiva di genere nel mondo del lavoro”, orga-nizzato da Cestas con la partecipa-zione della Regione Emilia-Romagna. Obiettivo: migliorare le condizioni lavorative delle gio-vani imprenditrici provenienti dalle aree urbane più de-gradate di Egitto e Tunisia, in particolare da Il Cairo, da Tunisi e dalla città di Jendouba.

Sviluppo e uguaglianza, al via progetto per donne imprenditrici in Egitto e Tunisia

Un click per migliorare la qualità del-la vita delle persone con tubercolo-si o Hiv/Aids che vivono in Namibia. C’è ancora tempo fino al prossimo 29 febbraio per sostenere il progettoCestas portato avanti nelle regioni di Omusati e Otjo-zondjupa, partecipando al concorso “1ClickDona-tion”.

Un click per la salute, Cestas al concorso “1ClickDonation”

Fino al prossimo 9 marzo è possibile iscriversi alla seconda edizione del master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, organizzato in Argentina dal Cestasinsieme alla sede di Buenos Aires dell’Università degli studi di Bologna, con il sostegno del Ministero degli Af-fari esteri italiano.

Innovazione della pubblica amministrazione, secondo master in Argentina

Sono aperte fino all’8 marzo le prei-scrizioni alla nuova edizione del corso di alta formazione in “Organizzazione e gestione dei servizi-sanitari territo-riali” per dirigenti dei Paesi esteri.Attivato dall’Università di Bologna in collaborazione con il Cestas e con i finanziamenti del Ministero degli Affari esteri, il corso ha durata semestrale, è svolto in parte in modalità di e-learning e rilascia 25 crediti for-mativi.

Alta formazione in servizi socio-sanitari, nuovo bando per dirigenti dei Paesi esteri

Poesie e disegni per promuovere la pace e la fratellanza tra gli studenti li-banesi. Sono cinque le scuole nel sud del Libano coinvolte dal Cestas nel “Programma di rafforzamento delleattività socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil”, portato avanti con il finanziamento della Cooperazione italiana allo svilup-po.

In Libano disegni e poesie per la fratellanza

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Bilancio sociale edizione 2013 - 21

Febbraio 2012

Coinvolgere le organizzazioni della società civile per contribuire a dare nuova forma ai valori della cultura libanese e promuovere la giustizia so-ciale e le pari opportunità. È lo scopodel workshop organizzato a Beirut dall’associazione Amel, in collaborazione con Cestas, nel prossimo mese di marzo.

A Beirut un workshop contro le discriminazioni di genere

Il punto delle attività più recenti e una sintesi delle tappe fra Italia e Spagna. È disponibile online il terzo numero della newsletter della cam-pagna di informazione e advocacy“Sblocchiamoli” contro la registrazione di brevetti su farmaci e sementi e per la libera fruizione del patrimo-nio alimentare e naturale da parte di tutti.

Continua la campagna Sblocchiamoli: cibo, salute e saperi senza brevetti

Immagini e parole per raccontare paesaggi, luoghi, profumi, suoni e persone impressi nella propria me-moria. Si intitola “The place where I belong/Un luogo tutto per me” ilcontest internazionale lanciato dal festival del turismo responsabile di Bologna It.A.Cà in collaborazione con il collettivo letterario newyorkese Pentales.

The place where I belong: concorso internazionale del festival It.A.Cà

Cestas cerca traduttore madrelingua spagnolo per la traduzione di materiale didattico a contenuto medico scientifico dall’italiano allo spagnolo. Il traduttore deve avere un titolo di studio specifico (diploma o laurea) ed essere preferibilmente iscritto all’albo. Per candidarsi inviare entro venerdì 24 febbraio 2012 il proprio cv (con indicati anni di esperienza, portfolio clienti ed esperien-ze professionali), a [email protected]

Traduttore madrelingua spagnolo

Sviluppo e uguaglianza, al via progetto per neoimprenditrici di Egitto e Tunisia

È al via il progetto “Che Mediterraneo sia. Equità e prospettiva di genere nel mondo del lavoro”, organizzato da Cestas con la Regione Emilia-Romagna. Obiettivo: migliorare le condizioni lavorative delle donne provenienti dalle aree urbane più degradate di Egitto e Tunisia, in particolare da Il Cairo, Tunisi e dalla città di Jendouba. Il progetto è rivolto a 55 imprenditrici (o aspiranti tali), con età tra i 18 e i 25 anni. Attraverso corsi di formazione in ambito universitario (per quanto riguarda l’Egitto) o all’interno di organizzazioni del terzo settore (per la Tunisia), si potenzieranno le competenze tecniche e professionali delle giovani affinché siano in grado di avviare imprese produttive e migliorare le loro condizioni di vita. Sarà inoltre realizzata una piattaforma commerciale per metterle in contatto con il mercato e con le organizzazioni emiliane-roma-gnole che si occupano di cooperazione internazionale.

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22 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter

Ventidue ospedali tra Perù, Ecua-dor e Bolivia. Oltre 130mila parti ogni anno. Sette università, di cui cinque in America Latina e due in Italia. Cinque tra master e corsi di specializzazione universitaria sanitari, a cui presto se ne aggiungerà un altro sull’assistenza sanitaria di base. Sono i numeri della Rete andina per la salute materno-infantile, il program-ma di cooperazione avviato nel 2001 dal Cestas con il sostegno del ministero degli Affari esteri italiano.

Salute materno-infantile, si rafforza la Rete andina

Dai principi sanciti dalla Costituzione libanese alle discriminazioni di genere nel lavoro e nelle scuole, fino alla si-tuazione sociale ed economica nelle municipalità della Caza di Bint Jbeil. Va “dal macro al micro”, dal contesto nazionale ai per-corsi di vita personali, la ricerca sulla condizione delle donne in Libano realizzata all’interno del “Programma di rafforzamento delle attività socio-economiche e cul-turali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil”.

La condizione delle donne in Libano, una ricerca di genere

È stata prorogata al 28 marzo la sca-denza del bando per la nuova edi-zione del corso di alta formazione in “Organizzazione e gestione dei ser-vizi-sanitari territoriali per dirigenti deiPaesi esteri”. Attivato dall’Università di Bologna in colla-borazione con il Cestas, il corso ha durata semestrale e mira a formare manager e coordinatori di servizi socio-sanitari che operino in una logica di partecipazione e di sostenibilità.

Corso di alta formazione in servizi socio-sanitari, prorogate le iscrizioni

Quasi cinquanta studenti formati in due anni su come gli strumenti e le applicazioni web 2.0 possano essere utili per il terzo settore e le associazio-ni di volontariato. Con la lezione diBruno Conte, manager fortemente impegnato nel non profit e con una lunga esperienza nel settore Ict, si è chiusa con successo la seconda edizione del corso “Il non profit ai tempi del web 2.0: nuovi strumenti gestio-nali per il terzo settore”.

Non profit e web 2.0, chiusa con successo la seconda edizione del corso online

C’è tempo fino a venerdì 30 marzo per iscriversi alla seconda edizione del master in “Modelos de innova-ción y participación en la gestión pública”, organizzato in Argentina dal Cestas insieme alla sede di Buenos Aires dell’Uni-versità degli studi di Bologna.

Master in innovazione della gestione pubblica, iscrizioni entro il 30 marzo

Mario Romulo Bejarano, Katia del Consuelo Caizaluisa, Amalia del Ro-cio Apunte. Sono alcuni degli iscritti al master in “Salud publica, politicas sanitarias, organizacion de los servi-cios y epidemiologia”, che ha appena preso il via in America Latina. Gestito da Cestas e promosso da Uni-versità di Bologna e Universidad Andres Bello del Cile.

America Latina, al via il master in salute pubblica

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Bilancio sociale edizione 2013 - 23

Marzo 2012

Salute materno-infantile, si rafforza la Rete andina

Ventidue ospedali che in Perù, Ecuador e Bolivia as-sistono durante la gravidanza, il parto (oltre 130mila all’anno) e nei primi anni di vita. Sette università, di cui cinque in America Latina e due in Italia, con le “new entry” dell’Universidad Tomás Frías di Potosí e della Universidad San Francisco Xavier de Chuquisaca a Sucre. Cinque master e corsi di specializzazione, a cui presto se ne aggiungerà un altro. Sono i numeri del-la Rete andina per la salute materno-infantile, il pro-gramma di cooperazione avviato nel 2001 dal Cestas con il sostegno del ministero degli Affari esteri italiano e dei ministeri della Salute dei tre Paesi andini, di cui lo scorso 5 marzo si è riunita a La Paz la Commissione di coordinamento.“La Rete esce ulteriormente rafforzata – commenta il presidente del Cestas Uber Alberti –. Oltre ad aver avu-to il pieno sostegno dai ministeri della Salute, abbiamo firmato un accordo con l’Universidad San Francisco Xavier, la più antica e prestigiosa della Bolivia, con cui collaboreremo per nuovi progetti di formazione”.“Inoltre – continua Alberti - è previsto il nostro interven-to per portare a termine il processo di riaccreditamen-to dell’ospedale Bracamonte di Potosì e per organiz-zare un master sull’assistenza sanitaria di base rivolto ai docenti dell’Università Tomás Frías”.

La condizione delle donne in Libano, una ricerca di genere

Dai principi sanciti dalla Costituzione libanese alle di-scriminazioni di genere nel lavoro e nelle scuole, fino alla situazione sociale ed economica nelle municipa-lità della Caza di Bint Jbeil. Va dal macro al micro, dal contesto nazionale ai percorsi di vita personali, la ricer-ca sulla condizione delle donne in Libano realizzata all’interno del Programma di rafforzamento delle atti-vità socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil.Quello di Bint Jbeil è un territorio economicamente de-presso: a Ain Ebel, Rmeich. Tebnine e Debel, i villaggi maggiormente colpiti dagli attacchi israeliani dell’a-gosto del 2006, una percentuale significativa di popo-lazione vive al limite della soglia di povertà.“In una simile situazione i gruppi sociali che presentano maggiori rischi sono le donne e i giovani – afferma la curatrice della ricerca Lia Lombardi –: le prime perché sono soggetti portatori di disuguaglianze e di discri-minazioni sociali dovute al genere, la cui condizione si aggrava nel momento in cui diventano capofami-glia e quindi uniche procacciatrici di reddito; i secondi perché vivono in un contesto territoriale che non offre garanzie per il loro futuro ed è carente di sovrastrutture culturali e sociali capaci di sostenere le nuove gene-razioni”.

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24 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter

Un aiuto a fronte di un impegno con-creto: migliorare la qualità della vita delle persone con tubercolosi o Hiv/Aids. Quest’anno Cestas ha deciso di destinare tutte le risorse raccolteattraverso il cinque per mille e le attività di fundraising, al progetto portato avanti in Namibia nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa. Per devolvere il cinque per mille al Cestas: codice fiscale 02080420371.

Cinque per mille, sostieni Cestas in Nambia contro Aids e tubercolosi

Tania Bustamante e Marianita Geito, rispettivamente primaria di neonato-logia e capo infermiera dell’Hospital general di Macas, Ecuador. Carlos Cabrera, medico ecuadoregno spe-cializzato in ostetricia. Dalla Bolivia, Luis Quispe Castro, direttore esecutivo dell’Hospital Bracamonte di Potosí. Sono alcuni dei professionisti arrivati a Bologna per fre-quentare il corso di alta formazione in “Organizzazione e gestione dei servizi socio-sanitari territoriali”.

Dal sud America a Bologna per specializzarsi sui servizi socio-sanitari

I diritti umani e l’uguaglianza. Il con-trasto alla violenza (familiare, sociale o di genere) e alle dipendenze. L’i-struzione e la lotta all’abbandono scolastico. Rappresentano sogni e paure, la realtà che li circonda e le loro “visioni di un futuro migliore”, i dipinti realizzati dai giovani e giova-nissimi peruviani di Pangoa per il concorso “Tengo la visión de un futuro mejor”, organizzato insieme all’Unità locale del ministero della Pubblica istruzione.

Dignidad Pangoa, in Perù visioni di un futuro migliore

Una testimonianza sul mondo della cooperazione allo sviluppo, dalla for-mazione al lavoro sul campo in “un viaggio itinerante” tra Ecuador, Perù e Bolivia, Paesi “che mi hanno accol-ta e che ogni giorno danno nuova linfa alla teoria letta e studiata per anni”. È quella che Josephine Caccia-guerra del Cestas ha scritto per Parsud, l’osservatorio dell’Università Orientale di Napoli per la partecipazio-ne e i sud del mondo.

Passione e impegno: una finestra sul sud del mondo

Sostenere l’agricoltura contadina, tu-telando il diritto a riprodurre i semi in azienda e favorendo i sistemi semen-tieri informali sia sul territorio regionale che in quello nazionale. Il vicepresi-dente della Regione Marche e assessore all’agricoltura Paolo Petrini aderisce alla campagna “Sblocchiamoli: Cibo, salute e saperi senza brevetti”. Prossimo appunta-mento a Firenze per Terra futura.

Sblocchiamoli, adesione del vicepresidente delle Marche Paolo Petrini

Per promuovere il diritto alla salute, quest’anno Cestas partecipa a Ex-posanità, la manifestazione fieristica dedicata alla sanità, che da ormai trent’anni offre un’occasione unicaper incontrare associazioni, aziende ed enti del settore e partecipare a numerosi momenti di formazione. Dal 16 al 19 maggio, Cestas sarà presente nell’area “Salute amica” con uno stand per promuovere la campagna Sblocchiamoli sui diritti di proprietà intellettuale.

Cestas porta la campagna Sblocchiamoli a Exposanità

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Bilancio sociale edizione 2013 - 25

Aprile 2012

Viaggi e racconti: torna a Bologna It.A.Cà, il festival del turismo sosteni-bile organizzato da Cestas, Cospe, Yoda, Nexus Emilia-Romagna con la collaborazione di oltre 90 realtà del territorio. In programma dal 26 maggio al 3 giugno in una serie di location dalla centrale piazza San France-sco alla via Francigena, il festival attraverserà quattro temi principali: viaggi scolastici, political tourism, viag-gio migrante, sostenibilità e marketing territoriale.

Torna a Bologna It.A.Cà, festival del turismo responsabile

Dignidad Pangoa, in Perù visioni di un futuro migliore

I diritti umani e l’uguaglianza. Il contrasto alla violen-za (familiare, sociale o di genere) e alle dipendenze. L’istruzione e la lotta all’abbandono scolastico. Rap-presentano sogni e paure, la realtà che li circonda e le loro “visioni di un futuro migliore”, i dipinti realizzati dai giovani e dai giovanissimi peruviani di Pangoa, il di-stretto nella regione di Junín stretto tra le Ande e la fo-resta amazzonica, che hanno partecipato al concorso “Tengo la visión de un futuro mejor”.Organizzato dal Cestas insieme all’Unità locale del ministero della Pubblica istruzione e alla Municipalità di Pangoa, il concorso rientra nel progetto lanciato lo scorso settembre con il finanziamento del Fondo Italo Peruano. L’obiettivo? Promuovere lo sviluppo integrato del distretto (14 le comunità native interessate e oltre 5.200 gli uomini e le donne che ne beneficeranno) po-tenziando i servizi per la salute e per la formazione.Ed è proprio alla istruzione che è dedicato il concorso di pittura, che ha coinvolto una trentina di studenti tra 14 e 18 anni iscritti agli istituti di istruzione secondaria. Ai giovani è stato chiesto di presentare disegni su tre tematiche: le pari opportunità, i diritti umani e l’istruzio-ne. I risultati sono stati sorprendenti per numero delle opere, la loro qualità e la forza espressiva.

Qual è la situazione lavorativa delle donne libanesi? Quali discriminazioni devono ancora affrontare? Quale ruolo possono avere i mezzi di infor-mazione per promuovere uguaglian-za e parità? Intorno a queste domande ha ruotato il workshop “Verso l’uguaglianza di genere”, organizza-to a Beirut dal Cestas insieme all’associazione libanese Amel international, in occasione della Giornata inter-nazionale della donna.

Libano, media e ong contro le discriminazioni

Page 28: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Un nuovo progetto di formazione sa-nitaria, per diffondere le competenze tecniche e teoriche necessarie per riconoscere le variabili comunitarie legate allo sviluppo delle patologie.Parte il prossimo 4 giugno la prima edizione del corso di specializzazione in epidemiologia di campo, realizzato dal Cestas con il Centro de estudios de posgrado e in-vestigación (Cepi) dell’Universidad mayor real y pontifi-cia San Francisco Xavier de Chuquisaca, in Bolivia.

In Bolivia nuovo corso in epidemiologia di campo

26 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter

Giovedì 17 maggio ore 10, nell’am-bito della mostra internazionale del-la sanità e dell’assistenza di Bolo-gna Exposanità, esperti del settore fanno il punto della situazione nelseminario “Sblocchiamo il diritto alla salute: per un’ap-plicazione corretta e sostenibile dei diritti di proprietà intellettuale in ambito sanitario” organizzato dall’ongCestas nell’ambito della campagna Sblocchiamoli. Cibo, salute e saperi senza brevetti.

Farmaci e salute, se ne parla a Exposanità

Un aiuto a fronte di un impegno con-creto: migliorare la qualità della vita delle persone con tubercolosi o Hiv/Aids. Quest’anno Cestas ha deciso di destinare tutte le risorse raccolte attraverso il cinque per mille e le attività di fundraising, al progetto portato avanti in Namibia nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa. Per devolvere il cinque per mil-le al Cestas: codice fiscale 02080420371.

Cinque per mille, sostieni Cestas in Nambia contro Aids e tubercolosi

L’approvazione del bilancio 2011 e le prospettive per il futuro. Mercoledì 16 maggio alle ore 11, presso la sede del Cestas di via Ranzani a Bologna, si terrà l’assemblea dei soci. All’ordi-ne del giorno, gli aspetti economici e gestionali, ma anche l’elezione dei nuovi soci e consiglieri. Per infor-mazioni: tel. 051 330155, e-mail [email protected].

Mercoledì 16 maggio assemblea dei soci Cestas

Viaggi e racconti: torna a Bologna It.A.Cà, il festival del turismo sosteni-bile organizzato da Cestas, Cospe, Yoda, Nexus Emilia-Romagna con la collaborazione di oltre 90 realtà delterritorio. In programma dal 26 maggio al 3 giugno in una serie di location che vanno dalla centrale piazza San Francesco alla via Francigena, il festival attraver-serà quattro temi principali: viaggi scolastici, political tourism, viaggio migrante, sostenibilità e marketing ter-ritoriale.

A Bologna It.A.Cà, festival del turismo responsabile

Un progetto di formazione “tagliato” su misura per il ministero della Salute della Namibia, attraversi cui insegna-re a medici, infermieri e dirigenti sani-tari a realizzare ricerche epidemiolo-giche e a monitorare la diffusione di Hiv e tubercolosi. Sì è tenuto dal 23 al 27 aprile, il corso su salute pubblica e ricerca epidemiologica applicata, realizzato dal Ce-stas nelle regioni namibiane di Omusati e Otjozondju-pa.

Namibia: formazione su misura, corso su Hiv e tubercolosi

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Bilancio sociale edizione 2013 - 27

Maggio 2012

Per promuovere il diritto alla salute, quest’anno Cestas partecipa a Ex-posanità, manifestazione fieristica dedicata alla sanità, che da ormai trent’anni offre un’occasione unicaper incontrare associazioni, aziende ed enti del settore e partecipare a numerosi momenti di formazione. Dal 16 al 19 maggio, Cestas sarà presente nell’area “Salute amica” con uno stand per promuovere la campagna Sblocchiamoli sui diritti di proprietà intellettuale.

Diritto alla salute, Cestas porta la campagna Sblocchiamoli a Exposanità

“Come everyday to the clinic to take treatment, come everyday to the cli-nic only for six months, togheter we can make it”. Sono alcuni passaggi dell’“inno” dei Dot-promoters che inNamibia assistono a domicilio i pazienti con tubercolosi per il progetto di cooperazione sanitaria portato avanti dal 2010 dal Cestas insieme alla ong Cisp, con la col-laborazione del Ministero namibiano della Sanità e dei servizi sociali e con il supporto del Ministero italiano de-gli Affari esteri.

Contro Hiv e Tbc “together we can make it” Namibia: formazione su misura, corso su Hiv e Tbc

Un progetto di formazione “tagliato su misura” delle esigenze del ministero della Salute della Namibia, per insegnare a realizzare ricerche epidemiologiche e a monitorare la diffusione di Hiv e tubercolosi. Sì è tenuto a Windhoek il corso su salute pubblica e ricerca epi-demiologica, organizzato con il supporto dell’Istituto Seràgnoli di Bologna, della School of Nursing and Pu-blic health dell’Università della Namibia e del ministero locale della Salute, con il finanziamento della Coope-razione italiana. Il corso ha visto la partecipazione di 24 infermieri e medici con ruoli clinici e manageriali nei servizi di cura per Hiv/Aids e tubercolosi. “Nonostante la Namibia abbia registrato un significativo progresso nel mitigare l’impatto di Hiv/Aids e tubercolosi – spiega Margherita Dalla Casa, project manager dell’interven-to di cooperazione sanitaria del Cestas –, è emersa una mancanza di capacità nell’effettuare ricerche opera-tive e nell’analizzare i dati relativi a queste due infezio-ni, che rappresentano la maggiore sfida della sanità del Paese”.Attraverso 80 ore di lezioni ed esercitazioni, il corso ha fatto sì che i partecipanti comprendessero le basi dell’epidemiologia e il ruolo che possono avere le attività di monitoraggio e valutazione per contrasta-re Hiv/Aids e tubercolosi. Ogni corsista, inoltre, ha avu-to il compito di elaborare una ricerca operativa.

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28 - Bilancio sociale edizione 2013

Riserve naturali, fiumi e lagune, vulca-ni e villaggi. Scorre lungo le Ande, at-traversa la foresta amazzonica dell’E-cuador e si conclude nella “cascada Yanza”, la cascata sacra alla comu-nità Shuar, il “Corredor turistico Morona Santiago”, re-alizzato dal Cestas e dalla Provincia di Morona Santia-go con la collaborazione delle comunità locali di etnia Shuar.

Ecoturismo, in Ecuador per il “Corredor Morona Santiago”

Newsletter

Nada Karaivanova e Abraha Muni-zaga, rispettivamente rappresentanti dell’area Medio Oriente e Mediterra-neo e della Bolivia, sono i nuovi com-ponenti del consiglio di amministra-zione del Cestas eletto nell’assemblea dei soci dello scorso maggio. Il consiglio si completa con Jaime Se-pulveda, responsabile scientifico del settore sanitario, e con Uber Alberti, confermato presidente.

Cestas, eletto il nuovo consiglio di amministrazione

“Voglio ringraziare il Cestas per il la-voro che sta facendo con le persone della mia comunità, perché da quan-do è iniziato il progetto sta cambian-do la qualità della nostra vita”. Sonole parole che Roger Chimanga, capo della comunità nativa San Antonio de Sonomoro, in Perù, nel corso del-la consegna ufficiale delle attrezzature tecniche e sani-tarie donate alla comunità nell’ambito del progetto di cooperazione Dignidad Pangoa.

Perù, nuove attrezzature mediche per l’ospedale di Pangoa

“I più affettuosi saluti al Cestas e alla Regione Emilia-Romagna non solo per averci aiutato, ma per averci dato speranza e fede in un futuro mi-gliore per noi e per i nostri ragazzi”. Così suor Rita Mansour, direttrice della Antonine Sisters School di Rmeich in Libano, ha concluso il suo discorso alla cerimonia della spring school “Together we stand, divided we fall”, realizzata dal Cestas.

Libano, dai giovani una speranza per un futuro migliore

Sono iniziate all’Università Andres Bello di Santiago del Cile le lezioni in presenza del master internazionale in “Salud publica, politicas sanitarias, organizacion de los servicios y epide-miologia, con enfasis en salud materno-infantile y efer-medades emergentes”, gestito dal Cestas e promosso congiuntamente da Università di Bologna e Universi-dad Andres Bello.

Cile e Bolivia, al via master e corso in salute

Un parallelo tra Italia e Argentina per discutere di donne e di lavoro a parti-re da alcune esperienze di successo. Si è svolto a Brindisi dal 6 all’8 giugno il dodicesimo Forum delle Cameredi commercio dell’Adriatico e dello Ionio, che ha por-tato nella cittadina pugliese i rappresentanti di 38 enti camerali e di altre istituzioni pubbliche e private prove-nienti da Italia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Monte-negro, Grecia, Albania e Serbia.

Il lavoro al femminile, Italia e Argentina a confronto

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Bilancio sociale edizione 2013 - 29

Libano, formazione per la salute e il lavoro

“Vi incoraggio a utilizzare le conoscenze che avete ac-quisito nel miglior modo possibile, nella vita così come nella vostra carriera professionale”. Con queste parole Nada Karaivanova, project manager del Cestas per il Medio Oriente e i Balcani, ha terminato il suo discorso alla cerimonia di diploma che si è tenuta a Beirut. Ad ascoltarla, i nove partecipanti al corso di alta forma-zione “Health as a right” e i sedici infermieri, medici ed educatori che hanno seguito le 130 ore di formazione del corso “Training for trainers”.“I due corsi rientrano nel nostro intervento per il miglio-ramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie finanziato dall’Unione Europea – spiega Nada Karaivanova –. Il progetto ora sta volgen-do al termine, ma spero che le nostre attività possano continuare, in particolare nel settore dell’educazione per la salute, e ampliarsi fino a comprendere più ospe-dali e istituzioni sanitarie del Libano e di altri Paesi ara-bi”. Presenti alla cerimonia anche il direttore dell’asso-ciazione partner Amel Ahmad Abboud e Katia De Peri della delegazione dell’Unione Europea in Libano: “C’è bisogno di progetti simili per potenziare il settore sani-tario del Libano e fare nuovi passi avanti nel cammino del’emancipazione femminile”.

Giugno 2012

Ecoturismo, in Ecuador per il “Corredor Morona Santiago”

Dieci pagine di testi, fotografie e indicazioni per vivere una “avventura in Amazzonia” tra riserve naturali, fiu-mi, lagune, vulcani e villaggi tradizionali. Le dedica il numero di ottobre e novembre della rivista BioEcoGeo al “Corredor Morona Santiago”, l’itinerario di ecoturi-smo in Ecuador, alla cui realizzazione ha contribuito il Cestas all’interno del progetto per lo sviluppo integrato del territorio.“Il territorio di Morona Santiago è uno dei luoghi con la maggior biodiversità del pianeta - ricorda dalle pagi-ne di BioEcoGeo il presidente del Cestas Uber Alberti -.Il percorso turistico rappresenta una valida alternativa per lo sviluppo ed è in linea con la decisione del Go-verno provinciale di preservare l’ambiente senza sfrut-tare le risorse minerarie presenti, come le grandi minie-re di rame e di oro”.L’itinerario “alla scoperta dell’Ecuador più selvaggio” parte dalla capitale Quito per poi addentrarsi nella regione amazzonica e, in particolare, nella Provincia di Morona Santiago, “che ha stuzzicato il nostro spirito viaggiatore con le sue etnie indigene e le sue comu-nità meticce che convivono in importanti aree natu-ralistiche protette” scrive l’autrice del reportage Birte Kaddatz.

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30 - Bilancio sociale edizione 2013

Formare personale in grado di rispon-dere con rapidità ed efficacia alle malattie emergenti in Bolivia, a partire dalla tubercolosi. È questo l’obiettivo del primo corso di alta formazione inepidemiologia di campo, attivato dal Cestas in stretta collaborazione con il Ministero boliviano della salutee con l’Universidad San Francisco Xavier de Chuqui-saca.

Formazione, in Bolivia corso di epidemiologia

Newsletter

Un anno, 365 giorni, 23 Paesi, 40 pro-getti tra cooperazione e formazione, 1500 professionisti formati, 20 inter-venti sanitari, 68 news. Sono alcuni dei numeri del 2011 di Cestas, cosìcome riportati nell’ottava edizione del Bilancio sociale, lo strumento privilegiato di trasparenza adottato dalla ong per comunicare con partner, finanziatori e società civile.

Cestas: online l’edizione 2012 del Bilancio sociale

Un confronto sulla formazione delle risorse umane all’interno dei sistemi sanitari pubblici, con la prospettiva di nuove collaborazioni con i Paesi andi-ni. Il Cestas lascia una nuova impron-ta nella battaglia per i diritti alla salute in America La-tina e lo fa organizzando a Lima un seminario a cui partecipano esperti provenienti da Italia, Cile, Perù e Bolivia.

Un nuovo passo per il diritto alla salute in America Latina

Unirsi, fare rete, condividere espe-rienze e visioni, per farsi sentire e con-tare di più. Sono 32 le associazioni e le ong della regione che hanno aderito a “Marche solidali”, il primocoordinamento delle organizzazioni di cooperazione internazionale e di educazione allo sviluppo delle Mar-che.

Marche solidali: 32 ong fanno rete

È in fase di pubblicazione il bando per l’undicesima edizione del master di secondo livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, organizzatodal Cestas insieme all’Università di Bologna. L’obietti-vo? Formare manager in grado di ideare e gestire pro-grammi per lo sviluppo territoriale e per la promozione della piccola e media impresa.

Welfare e sviluppo sostenibile, presto il bando per il master

Contro le discriminazioni sul lavoro e per l’uguaglianza tra i generi. Si è tenuto lo scorso 12 luglio a Beirut il lancio ufficiale della campagna di sensibilizzazione “In mani sicure”, re-alizzata dal Cestas e dall’ong libanese Amel internatio-nal per il miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie.

Libano, nuove risorse per la parità di genere

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Bilancio sociale edizione 2013 - 31

Formazione, in Bolivia corso di epidemiologia

Formare personale sanitario in grado di rispondere con rapidità ed efficacia alle malattie emergenti in Bolivia, a partire dalla tubercolosi. È questo l’obiettivo del pri-mo corso di alta formazione in epidemiologia di cam-po, realizzato dal Cestas con il ministero boliviano del-la Salute e con l’Universidad San Francisco Xavier de Chuquisaca.Frutto dell’accordo siglato lo scorso marzo con il mini-stero della Salute e co-finanziato dalla Cooperazione italiana, il corso mira a diffondere le competenze per effettuare studi statistici, raccogliere ed elaborare in-formazioni, ma anche per intervenire nella prevenzio-ne e nel contrasto alla diffusione delle malattie.I partecipanti sono 46. Tra loro anche il viceministro bo-liviano della Salute e il dirigente dell’Unità nazionale di epidemiologia. Poi medici, infermieri, ricercatori e di-rigenti provenienti dai nove dipartimenti sanitari della Bolivia. Biostatistica, epidemiologia, prevenzione e vigi-lanza, intervento e comunicazione, sono alcune delle materie affrontate nel programma di 300 ore. La didat-tica, iniziata con le lezioni in presenza, continuerà con i moduli in e-learning attraverso una piattaforma digi-tale con video-lezioni, materiali didattici e forum per docenti e corsisti. A metà novembre, la presentazione e la discussione delle tesi.

Luglio e Agosto 2012

Gli uffici amministrativi e la segreteria didattica della sede bolognese del Cestas rimangono chiusi dall’1 ago-sto per riaprire il prossimo 3 settem-bre. Proseguono invece i progetti dicooperazione nel sud del mondo per il diritto alla sa-lute, l’uguaglianza e lo sviluppo partecipativo. Cestas augura a tutti buone e serene vacanze.

Chiusura estiva della sede di Bologna, si riapre il 3 settembre

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32 - Bilancio sociale edizione 2013

Una maglietta con un disegno, un logo o una frase attraverso cui espri-mere sogni, visioni e personalità. Ce-stas sostiene “Talent T-shirt”, il concor-so che offre ai giovani creativi delsud del mondo l’opportunità di accedere al mercato dell’abbigliamento casual. Lavori da presentare entro l’1 dicembre.

Talent T-Shirt, dall’arte una chance per i giovani

Newsletter

Società e cultura, programmi di co-operazione allo sviluppo, ricerca so-ciale, pianificazione strategica del territorio, politiche del lavoro, respon-sabilità sociale di impresa. È un per-corso interdisciplinare quello che offre il master di se-condo livello in “Politiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio”. Iscrizioni entro lunedì 17 dicembre.

Iscrizioni aperte per il master in politiche sociali

Un percorso di formazione per gli operatori e gli attivisti marchigiani che vogliono ritagliarsi un domani nel settore delle organizzazioni non governative e non profit. Si svolgeràdal 4 al 7 di ottobre il corso di “Progettazione e fund raising”, promosso dal Coordinamento delle organizza-zioni marchigiane di cooperazione e solidarietà. Iscri-zioni entro il 25 settembre.

Progettazione e fund raising: al via corso nelle Marche

Il dipartimento formazione del Cestas cerca per la sede di Bologna una persona interessata a svolgere un ti-rocinio di 3 mesi. Sono richieste una presenza di 3 mezze giornate a setti-mana, dimestichezza con internet e con il pacchetto Office. Al tirocinante sarà rimborsato l’abbonamento ai mezzi pubblici (treno o autobus) e offerto un buono pasto giornaliero.

Tirocinante per il dipartimento formazione

Meditazione, tecniche di rilassamen-to, mantra e relazioni di coppia. A partire dal 26 settembre, la scuola Tantrayoga di Bologna terrà tutti i mercoledì, presso la sede del Cestasdi via Ranzani, corsi di yoga (dalle ore 18.45 alle 20.15) e di tantra (dalle ore 20.30 alle 22.30). Sconti del 10-15% per i soci e i dipendenti del Cestas.

Corsi di yoga e tantra presso la sede del Cestas

Lavorare a fianco degli uomini e del-le donne delle comunità del distretto di Pangoa, in Perù, con l’obiettivo di diffondere la parità tra i sessi e raffor-zare le capacità organizzative e pro-fessionali. Per il progetto “Dignidad Pangoa”, Cestas cerca un’esperta italiana di tematiche di genere. Candidature da presentare entro il 30 settembre.

Perù, Cestas cerca esperta in politiche di genere

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Bilancio sociale edizione 2013 - 33

Settembre 2012

Progettazione e fund raising: al via corso nelle Marche

Un percorso di formazione per gli operatori e gli attivisti marchigiani che vogliono ritagliarsi un domani nel set-tore delle organizzazioni non governative e non profit. Si svolgerà dal 4 al 7 di ottobre il corso di “Progettazio-ne e fund raising per un futuro nel non profit”, promosso dal Coordinamento delle organizzazioni marchigiane di cooperazione e solidarietà internazionale Marche solidali e cofinanziato dal Servizio internazionalizzazio-ne cultura turismo commercio e attività promozionali della Regione Marche.In programma, quattro giorni di corso residenziale a Cartoceto, in provincia di Pesaro-Urbino, con docenti provenienti dal mondo delle ong e delle onp, per co-noscere da vicino la progettazione europea, il plan-ning della raccolta fondi e l’organizzazione delle cam-pagne di comunicazione.Il percorso di fomazione è aperto a 20 partecipanti: possono candidarsi collaboratori, volontari ed attivisti di ong, associazioni di volontariato, culturali e del ter-zo settore che hanno sede legale o operativa nella Regione Marche, studenti e neo laureati in discipline inerenti la Cooperazione allo sviluppo e residenti nelle Marche.

Iscrizioni aperte per il master in politiche sociali

Ricerca sociale, pianificazione del territorio, politiche del lavoro, responsabilità sociale di impresa. È un per-corso interdisciplinare quello che offre il master in “Poli-tiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio”. Giunto alla undicesima edizione, il master è organiz-zato insieme al Dipartimento di sociologia di Bologna, con la direzione didattica affidata al professore Marco Castrignanò. L’obiettivo? Formare dirigenti della pub-blica amministrazione, manager e consulenti in grado di ideare e gestire programmi per lo sviluppo territoriale e per la promozione della piccola e media impresa, nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale.“Il master si rivolge sia a neolaureati sia a chi lavora – dice la responsabile didattica Chiara Braschi del Ce-stas –. Fino a oggi abbiamo avuto 250 studenti prove-nienti da ambiti diversi e anche molti stranieri, il che ci ha permesso di creare classi eterogenee, con un con-tinuo scambio di conoscenze”. Risultato in un sondaggio dell’università di Bologna come il percorso post-laurea preferito dagli studenti per qualità dell’organizzazione, della didattica e dello stage, il master prevede 1.500 ore complessive di for-mazione.

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L’analisi del mercato, il business plan, la sostenibilità finanziaria e la reddi-tività economica. Ma è soprattutto una buona idea quello che serve per avviare un’impresa. I passi da com-piere per diventare imprenditori sono stati al centro del corso organizzato a Pesaro dal Cestas insieme alla co-operativa Indaco a favore di giovani senegalesi.

Lavoro: a fianco dei futuri imprenditori del Senegal

Newsletter

Società e cultura, programmi di co-operazione allo sviluppo, ricerca so-ciale, pianificazione strategica del territorio, politiche del lavoro, respon-sabilità sociale di impresa. È un per-percorso interdisciplinare quello che offre il master di secondo livello in “Politiche sociali e sviluppo sosteni-bile del territorio”. Iscrizioni entro lunedì 17 dicembre.

Iscrizioni aperte per il master in politiche sociali

C’è anche la coordinatrice del Ce-stas in Ecuador e Perù. Josephine Cacciaguerra. tra gli esperti interna-zionali invitati al quarto Forum mon-diale dei progetti sostenibili. Orga-nizzato dal 24 al 26 ottobre a Cuzco dalla ong peruvia-na Ideas, il Forum punta i riflettori sui temi delle politiche locali e della lotta alla povertà.

Cestas al Forum mondiale della sostenibilità in Perù

Multisettorialità, approccio sistemico e integrazione tra gli attori regionali: sono questi i desiderata delle univer-sità dell’Emilia-Romagna per le future politiche di formazione per la coo-perazione internazionale. I temi sono emersi in un in-contro tra atenei e Coonger, il coordinamento delle ong della regione.

Formazione e sviluppo: le proposte alla Regione

Laboratori, seminari e corsi su arte, narrazione, letteratura, lettura e ani-mazione per bambini. È quello che proporrà nella sede del Cestas Arte-bambini, l’editore di Bazzano con 30anni di esperienza nel settore della formazione e dell’e-ducazione, con cui la ong ha appena firmato un ac-cordo di collaborazione.

Cultura è ricchezza: al Cestas i corsi Artebambini

Si è concluso con il rilascio di 35 at-testati di partecipazione – e alcuni allievi in più rispetto a quelli previsti – il corso di “Progettazione e fund raising per un futuro nel non profit”,organizzato a Cartoceto dal Coordinamento delle or-ganizzazioni di cooperazione e solidarietà internazio-nale Marche solidali.

Progettazione e fund raising: successo del corso nelle Marche

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Bilancio sociale edizione 2013 - 35

Lavoro: a fianco dei futuri imprenditori del Senegal

L’analisi del mercato, il business plan, i piani di marke-ting e di produzione. Ma è soprattutto una buona idea quello che serve per avviare un’impresa: avere chia-ro cosa si vuole fare (come, in che tempi e con quali risorse), considerando opportunità e rischi, ma anche sapendo come si muovono i concorrenti. I passi da compiere per diventare imprenditori sono stati al cen-tro del corso organizzato a Pesaro insieme alla coope-rativa Indaco con il finanziamento della Regione Mar-che, nell’ambito del progetto Pleni, un programma di cooperazione bilaterale tra il Governo italiano e quello del Senegal volto a favorire la nascita di nuove attività professionali nel Paese africano.Al corso hanno partecipato sette giovani senegalesi residenti da anni in diverse città marchigiane, ma in-teressati ad aprire un’impresa nel loro Paese. “Abbia-mo avuto più richieste del previsto – racconta Michela Glorio del Cestas –. Con la cooperativa Indaco ab-biamo definito un programma che si è avvalso anche di modalità didattiche alternative e il corso è andato molto bene”. Le parti teoriche sulla creazione di impre-sa sono state infatti affiancate da esercitazioni prati-che sui piani di fattibilità e di marketing, simulazioni sul posizionamento del prodotto e anche giochi di ruolo per rompere il ghiaccio e fare gruppo.

Ottobre 2012

Cestas al Forum mondiale della sostenibilità in Perù

C’è anche la coordinatrice del Cestas in Ecuador e Perù Josephine Cacciaguerra tra gli esperti internazio-nali invitati al quarto Forum mondiale dei progetti so-stenibili. Organizzato dal 24 al 26 ottobre a Cuzco dalla ong peruviana Ideas, il Forum si concentra sui temi del-le politiche locali e della lotta alla povertà.“Sono diversi i fattori che determinano il persistere della povertà nei Paesi del sud del mondo e solo tenendone conto si possono realizzare adeguati interventi di svi-luppo – dice il presidente esecutivo di Ideas Tito Bruna –. Uno di questi fattori è la difficoltà a rompere il circolo vizioso in cui si trova a vivere chi nasce in condizioni di povertà e non sa come uscirne, non avendo a disposi-zione le risorse, non solo economiche, necessarie. Ecco perché per creare vero sviluppo è indispensabile inve-stire nell’educazione e nell’empowerment delle nuove generazioni. Analogamente, i governi devono miglio-rare le loro politiche sociali, provvedere alla ridistribu-zione delle ricchezze e non ostacolare gli aiuti esteri”.Al Forum mondiale dei progetti sostenibili saranno pre-senti circa 200 relatori tra amministratori pubblici e coo-peranti di tutto il mondo. Josephine Cacciaguerra par-teciperà alla giornata inaugurale con un intervento su “conoscenza, cooperazione e capacità”, le tre C che guidano l’azione del Cestas.

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36 - Bilancio sociale edizione 2013

Chiaro, trasparente ed efficace, un “rendiconto ec-cellente”. Grazie all’edizione 2012 del suo bilancio so-ciale, la ong bolognese Cestas è tra i finalisti dell’Oscar di bilancio, il premio nazionale promosso da Ferpi, la Federazione relazioni pubbliche italiane. Accedono alla finale ventisette organizzazioni – fondazioni, impre-se e onlus – scelte da una giuria presieduta dall’ex ret-tore della Bocconi Angelo Provasoli. Insieme al Cestas si contendono un premio nella categoria non profit anche la cooperativa sociale di Bologna Cadiai e la onlus genovese Ccs Italia (Centro cooperazione svilup-po).“Siamo onorati di essere stati scelti come campioni per la trasparenza e l’efficacia del nostro bilancio sociale – dice il presidente del Cestas Uber Alberti –. Dal 2004 sentiamo come un dovere comunicare quello che facciamo e come lo facciamo, a chi ci sostiene e a

chi collabora con noi nella cooperazione e nella alta formazione qualificata”. È da otto anni, infatti, che il bilancio sociale è lo strumento adottato dal Cestas per comunicare con partner, finanziatori e società civile. L’ultima edizione fa il punto sulle attività realizzate nel 2011, con testimonianze e conti economici. Sono stati 40 i progetti di cooperazione internazionale e di alta formazione (di cui 20 interventi nel settore della sanità) portati avanti dal Cestas in 23 Paesi di tutto il mondo. Circa 1500 i professionisti formati attraverso master e corsi di qualificazione e di alta formazione inerenti alla salute, al buon governo, alle pari opportunità e allo svi-luppo partecipativo.In evidenza nel bilancio sociale anche la gestione del-le risorse umane, le attività di comunicazione (news, social network, newsletter e comunicati stampa) e, naturalmente, la rendicontazione economica, con il dettaglio di ricavi e uscite, donatori e beneficiari. Nel 2011, Cestas ha potuto contare su poco più di due milioni di euro derivanti dal settore pubblico italiano e internazionale, oltre che su circa 467mila euro ottenuti da privati italiani ed esteri. I fondi sono stati utilizzati per il 56% nelle attività di formazione e per il 44% in quelle di cooperazione.“Essere tra i finalisti dell’Oscar di bilancio – aggiunge Uber Alberti – è un riconoscimento al valore e alla se-rietà della nostra organizzazione, che premia un lavo-ro minuzioso portato avanti insieme a collaboratori e partner. Speriamo che, in un momento di crisi come quello attuale, possa essere uno strumento per veico-lare nuove risorse verso una cooperazione responsa-bile e di qualità e che ci aiuti – conclude – per creare nuove sinergie con istituzioni, imprese e università che, insieme a noi, vogliano investire nel capitale umano come risorsa per lo sviluppo”.Le premiazioni dell’Oscar di bilancio 2012 si terranno lunedì 3 dicembre presso la sede della Borsa italiana a Milano.

Newsletter Novembre 2012

Cestas finalista all’Oscar di bilancio 2012

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Bilancio sociale edizione 2013 - 37

Newsletter Dicembre 2012

Nel 1970, con una risoluzione delle Nazioni unite, la maggior parte dei Paesi europei ha preso l’impegno di devolvere in aiuto allo sviluppo lo 0,7% del Pil. Nel 2001, l’Organizzazio-ne mondiale della sanità ha raccomandato di finan-ziare la salute globale con lo 0,1% del Pil. Ma come sono andate le cose? La risposta nel rapporto di Azio-ne per la salute globale.

Aiuti allo sviluppo, l’Europa non rispetta gli impegni

“Siamo orgogliosi di essere arrivati tra i finalisti del più prestigioso premio na-zionale sulla trasparenza finanziaria e comunicativa: è un riconoscimento al lavoro silenzioso di soci, operatori,amministratori e collaboratori, che in questi anni han-no messo al centro del loro impegno la qualità e la re-sponsabilità”.

Oscar di bilancio: “Un premio al nostro lavoro”

C’è tempo fino al 17 dicembre per effettuare le preiscrizioni al master di secondo livello in “Politiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato dal Cestas insieme alDipartimento di sociologia dell’Università di Bologna, con la direzione didattica affidata al professore di sociologia dell’ambiente e del territorio Marco Castri-gnanò.

Master in politiche sociali e sviluppo sostenibile, preiscrizioni in scadenza

Lezioni frontali ed esercitazioni, ma anche giochi di ruolo e performance teatrali per spiegare come meglio assistere le persone affette da Hiv/Aids. A Onesi, cittadina namibiananella regione di Omusati, si è tenuta la prima tappa del corso itinerante per “Home base care givers”. Sono stati venticinque i volontari a partecipare alle cinque giornate di formazione.

Namibia, corso itinerante per assistenti domiciliari

Investire in formazione per poten-ziare le capacità, in particolare dei giovani. Migliorare sanità e sicurez-za pubblica anche per promuovere il turismo. Ridurre l’assistenzialismo eutilizzare le risorse in base alle effettive necessità delle popolazioni. Sono alcune delle proposte presentate in Perù al quarto Forum mondiale dei progetti sostenibili.

Sostenibilità, le proposte dal Forum di Cuzco

Un nuovo presidio attraverso cui of-frire alla popolazione informazioni e cure sul trattamento della tubercolo-si. A Grootfontein, città della regione di Otjozondjupa, nel nord della Nami-bia, è stata completata la costruzione del quarto “Dot Point”, realizzato dal Cestas nell’ambito dell’intervento a supporto del programma nazionale di assistenza sa-nitaria, sociale ed economica.

Namibia, nuovo presidio contro la tubercolosi

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38 - Bilancio sociale edizione 2013

Newsletter Dicembre 2012

Trentaquattro interventi formativi per più di 3.100 beneficiari: questisono al-cuni dei dati emersi dalla conferenza conclusiva del progetto “Eu la win”, in cui si è fatto il punto sui progetti dicollaborazione attivati in America Latina in materia di consolidamento e innovazione delle politiche integra-te del welfare.

Cresce la cooperazione tra Europa e America Latina

Si chiama coworking ed è la soluzio-ne per risparmiare e crescere, condi-videndo spazi, attrezzature, progetti e idee. L’aula didattica, il laboratorio informatico e l’open space del Ce-stas in via Ranzani a Bologna sono a disposizione non solo di associazioni, aziende e centri di formazione che vogliano organizzare incontri o convegni, ma anche di freelance e liberi professionisti alla ricerca di un ufficio (più o meno temporaneo) e di nuovi stimoli.

Coworking, Cestas dà spazio alle tue idee

Da gennaio a dicembre, dodici mesi in compagnia del Cestas. È in arrivo nella sede di via Ranzani l’agenda 2013 del Cestas. Stampata su carta riciclata certificata, l’agenda è di-sponibile dietro un piccolo contributo a offerta libera.

In arrivo l’agenda Cestas per il 2013

Aiuti allo sviluppo, l’Europa non rispetta gli impegni

Nel 1970, con una risoluzione delle Nazioni unite, la maggior parte dei Paesi europei si è impegnata a de-volvere in aiuto allo sviluppo lo 0,7% del Pil. Nel 2001, l’Organizzazione mondiale della sanità ha raccoman-dato di finanziare la salute globale con lo 0,1% del Pil. Ma i Paesi europei stanno tenendo fede alla parola data? Le risposte, nero su bianco, si trovano nell’ultimo rapporto di Azione per la salute globale, il network eu-ropeo di 15 ong di cui il Cestas fa parte.Il rapporto, intitolato “Risultati o retorica? Tutto quello che non sapevate sull’aiuto pubblico allo sviluppo eu-ropeo per la salute”, mette sotto la lente di ingrandi-mento i fondi donati fino al 2011 dalle principali eco-nomie europee. Il risultato? Eccezion fatta per Regno Unito e Olanda, gli altri Paesi non hanno raggiunto l’o-biettivo dello 0,1% del Pil in aiuti per la salute, neanche la Germania, che certo non ha problemi di bilancio.E l’Italia? “Dal 2009 in poi c’è stato un taglio netto e l’I-talia ha smesso di dare ciò che doveva”, spiega Marco Simonelli di Action Aid. Negli ultimi anni, infatti, il contri-buto italiano è passato da 647 milioni di dollari del 2008 a 338 nel 2010. Nel 2011, secondo Azione per la salute globale, gli aiuti si attesterebbero intorno ai 345 milioni di dollari: un contributo pari a circa lo 0,017% del Pil.

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Bilancio sociale edizione 2013 - 39

Sito web e pagina facebook CESTAS

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40 - Bilancio sociale edizione 2013

Mappa dei progetti di formazione, cooperazione

Gli 8 Obiettivi del Millennio

Ecuador2 progetti

LEGENDA

1. Eliminare la povertà estrema e la fame

2. Raggiungere l’istruzione primaria universale

3. Promuovere l’uguaglianza di generee l’empowerment delle donne

4. Diminuire la mortalità infantile

7. Assicurare la sostenibilitàambientale

5. Migliorare la salute materna

6. Combattere l’Hiv/Aids, la malaria le altre malattie

8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo

Settori formativi CESTAS

Socio-sanitario

Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’Impresa (Rsi)

Buon governo

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic)

Cooperazione e Progettazione

Il numero indica quanti corsi per settore formativo

1

Perù3 progetti

1

Bolivia2 progetti

1

Cile1 progetto

1

Argentina2 progetti

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Bilancio sociale edizione 2013 - 41

internazionale, advocacy, educazione alla cittadinanza

Paesi in cui CESTAS opera

Paesi partner dei progetti CESTAS

Ringraziamenti: La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva

CESTAS ringrazia per l’utilizzo della carta a titolo gratuito.

Italia6 progetti

Libano3 progetti

1 1

Egitto e Tunisia1 progetto

Malawi1 progetto

Namibia1 progetto

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42 - Bilancio sociale edizione 2013

FormazioneLe attività formative rappresentano il nucleo dell’azione di CESTAS che, in qualità di ong di sviluppo, promuo-ve la formazione come strumento di crescita della comunità e di cambia-mento sociale, esplicitando e con-cretizzando così la sua mission.Al centro dell’idea di cooperazione che CESTAS porta avanti da oltre trenta anni vi è infatti il concetto di uno sviluppo sostenibile e democrati-co fondato sull’appropriazione socia-le della conoscenza da parte delle comunità. CESTAS progetta e gestisce da più di dieci anni, in Italia e all’estero, master e corsi di alta formazione universita-ria, scuole di specializzazione post-laurea, corsi e-learning e professiona-lizzanti.Sono cinque i settori attraverso cui si articola l’offerta formativa di CESTAS:- Socio-sanitario- Sviluppo locale e Responsabilità so-

ciale d’impresa (Rsi)- Buon governo- Tecnologie dell’informazione e della

comunicazione (Tic)- Cooperazione e progettazione

La stretta collaborazione tra CESTAS e Università europee, latino-americane e africane, istituti di ricerca, enti go-vernativi, aziende responsabili ed enti del Terzo settore, offre la possibilità di costruire percorsi formativi che ri-spondano alle esigenze di sviluppo del territorio beneficiario. In linea con l’obiettivo dell’Unione Eu-ropea di creare una società dell’in-formazione aperta a tutti, dal 2009 CESTAS ha deciso di investire per le attività di formazione nelle tecnolo-

gie dell’informazione e della comuni-cazione, consapevole che le nuove tecnologie siano uno strumento non solo per la didattica, ma anche per costruire reti e sistemi di knowledge management.È così nata sul web la community CESTAS 3.0 (http://reteCESTAS.ning.com), un network internazionale di professionisti dello sviluppo creato con lo scopo di promuovere i rapporti tra diversi attori anche attraverso nuo-ve modalità di comunicazione. È sta-to inoltre potenziato il sistema forma-tivo attraverso una più ampia offerta di didattica in modalità e-learning e la creazione di un “Campus virtua-le” (www.cestasformazione.org) che ospita piattaforme didattiche open source e multilingue relative a tutte le offerte formative in corso.

Tra le iniziative di formazione del 2012 si segnalano:

- per il settimo anno consecutivo il corso di alta formazione in “Orga-nizzazione e management dei ser-vizi socio-sanitari in contesti diffe-renziati per dirigenti dei Paesi esteri” realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Uni-versità degli Studi di Bologna;

- per il decimo anno consecutivo il master universitario di II livello in “Po-litiche sociali e Direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del terri-torio”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bolo-gna;

- la terza edizione del corso di altaformazione in “Esperti in progetta-zione per la cooperazione interna-zionale allo sviluppo”, realizzata in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma con l’obiettivo di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche per individuare risorse fi-nanziarie comunitarie e non, formu-lare e gestire programmi e progetti complessi per la cooperazione in-ternazionale allo sviluppo;

- la prima edizione del master uni-versitario internazionale di II livello in “Salute materno-infantile e malattie emergenti: Epidemiologia, Sanità Pubblica, Politiche sanitarie e or-ganizzazione dei servizi”, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Universi-tà degli Studi di Bologna e la Univer-sidad Andres Bello (Cile);

- il diploma in “Epidemiología de Campo” realizzato in Bolivia rivolto specificamente a funzionari locali.

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Progetti di formazione 2012

X edizione del Master universitario di II livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2011/2012

Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazione: gennaio 2012 - dicembre 2012Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale progetto integrato Master e Corso di alta formazione: € 40.500Ruolo di CESTAS: GestorePartner del progetto: Dipartimento di Sociologia - Universi-tà degli Studi di Bologna (ente promotore)Dove: Bologna - ItaliaDirettore del corso: Marco CastrignanòBeneficiari: 19 professionisti e manager africani, latinoa-mericani ed europei che operano all’interno di imprese, associazioni, governi locali o centri di ricerca in uno dei seguenti settori della governance: politiche sociali; dire-zione strategica; pianificazione strategica; sviluppo soste-nibile

Obiettivi: Formare manager governativi e non dei Paesi in Via di Sviluppo che ricoprono responsabilità nell’elabo-razione, esecuzione o valutazione dei programmi di svi-luppo territoriale e di promozione della piccola e media impresa. Fornire ai partecipanti opportunità di studio e di valutazione comparata di diverse teorie emergenti nelle organizzazioni di servizio, con riferimento a contesti politi-co-sociali molto diversi ed in evoluzione, nonché quello di approfondire e verificare sperimentalmente teorie e tecniche a supporto di un ruolo di manager che deve poter prescindere dalla specifica competenza tecnica o dal contenuto specialistico

I edizione del Master di II livello in “Salute materno-infantile e malattie emergenti: Epidemiologia, Sanità Pubblica, Politiche sanitarie e organizzazione dei servizi” A.A. 2011/2012

Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: marzo 2012 - aprile 2013Ente finanziatore: Ministero degli Affari EsteriBudget totale: € 52.500Ruolo di CESTAS: GestorePartner del progetto: Università di Bologna e Università di Andres Bello (Cile)Dove: Perù-CileDirettore del corso: Maria Paola LandiniBeneficiari: 20 professionisti socio sanitari residenti in Perù, Bolivia, Ecuador

Obiettivi: Il Master è rivolto a esperti nella gestione dei Servizi di Salute Pubblica che possano ricoprire posizio-ni dirigenziali presso le aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, policlinici, aziende sanitarie private, centri di ricerca e formazione che operano su tematiche attinenti al settore socio sanitario, alla salute materno infantile e alle malattie emergenti. Il corso mira, infatti, a creare un quadro dinamico di competenze, capacità e strumenti per la formazione di un professionista della salute, di alto livello, con conoscenze e capacità di operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici attraverso un ap-proccio multidimensionale soprattutto in riferimento alla salute materno infantile

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VII edizione del Corso di alta formazione in “Organizzazione e gestione dei servizi socio-sanitari territoriali per dirigenti dei Paesi esteri” A.A. 2011/2012

Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: aprile 2012 - dicembre 2012Ente finanziatore: Ministero degli Affari EsteriBudget totale: € 10.000Ruolo di CESTAS: GestorePartner del progetto: Dipartimento di Sociologia - Universi-tà degli Studi di Bologna (ente promotore)Dove: Bologna - ItaliaDirettore del corso: Marco CastrignanòBeneficiari: 10 professionisti socio-sanitari residenti in Ecuador

Obiettivi: Aumentare le competenze e le opportunità, nonché aggiornare manager dei servizi territoriali che operano in una logica di partecipazione e di sostenibilità ecologica, innanzitutto, ma anche economica e socia-le, fornendo loro strumenti di analisi teorica e pratica in relazione all’organizzazione e al management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati.Il percorso formativo si è rivolto agli operatori nel campo dell’organizzazione e del management dei servizi socio-sanitari provenienti dai Paesi terzi. Il corso è stato focaliz-zato sull’inquadramento teorico e normativo iniziale, sul confronto reciproco, sulle visite guidate, sull’inserimento presso strutture locali, sulla conoscenza di esperti e sul-lo scambio di esperienze tra i partecipanti ed i loro pari europei. Tutte metodologie tipiche della formazione più “adulta”

Corso di alta formazione in “Epidemiologia di campo”

Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: aprile 2012 - dicembre 2012Ente finanziatore: Ministero degli Affari EsteriRuolo di CESTAS: GestorePartner del progetto: Universidad Mayor Real y Pontificia de San Francisco Xavier de ChuquisacaDove: Bolivia

Beneficiari: 46 professionisti in ambito socio sanitario resi-denti in BoliviaObiettivi: Collaborare nella formazione di epidemiologi di campo a livello nazionale per pruomuovere lo sviluppo delle competenze e l’uso di strumenti tecnologicamente avanzati in ambito sanitario che permetta ai professionisti stessi di operare in differenti scenari demografici ed epi-demiologici

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Un incontro durato 18 anni

Se dovessi descrivere in una parola i tanti anni trascorsi al Cestas, utilizze-rei il termine “incontro”. Sono infatti tante le persone e le per-sonalità che ho incontrato, pur non essendo stata una cooperante in senso tradizionale che viaggiava o trascorreva lunghi periodi all’estero. Soprattutto nella seconda fase della mia esperienza lavorativa, ho cono-sciuto professionisti e giovani laure-ati provenienti dall’Africa, dall’Ame-rica latina e dai Balcani che, una volta arrivati a Bologna, ritornavano ad essere studenti nell’ambito dei Corsi di Alta Formazione e Master che Cestas gestiva per conto delle Università di Bologna e di Parma. Dirigenti di vari Ministeri, agronomi, economisti, medici, paramedici, amministrativi, avvocati, sociologi, esperti in risorse umane, assistenti sociali, architetti, psicologi, comuni-catori. Ricordo la loro curiosità ed attenzio-ne, nonostante la difficoltà della lin-gua, mentre visitavano ad esempio ospedali e strutture sanitarie del no-stro territorio e si confrontavano con i colleghi italiani sulla formazione del personale o la qualità dei rispettivi servizi. E d’altro lato non ho dimenticato la soddisfazione di molti docenti ita-

liani che, in un’aula universitaria o ospedaliera, tenevano forse per la prima volta la loro lezione ad una classe straniera. Ripenso alle storie personali, soprat-tutto di donne africane, che rac-contavano frammenti di vita privata, anche in difficili situazioni di guerra, e parlavano degli studi e dell’impegno profuso nel loro lavoro per garantire una buona educazione e un futuro migliore ai propri figli. Mi tornano in mente anche momenti di leggerezza e di festa in cui il cibo, la musica e le immagini permetteva-no a tutti di avvicinarsi a mondi e cul-ture diverse. Certo non si possono dimenticare le infinite e quasi quotidiane difficoltà burocratiche, amministrative, finan-ziarie e logistiche che abbiamo do-vuto affrontare e superare, inevitabili d’altra parte in un settore molto com-plesso come quello della cooperazio-ne internazionale. Il dover interagire con diversi sta-keholders, dalle Ambasciate ai Mini-steri, dagli enti pubblici alle Istituzioni universitarie, alle aziende e ad enti di diversa natura dove gli studenti svol-gevano i tirocini, ha senza dubbio contribuito a farci crescere professio-nalmente e umanamente e a svilup-pare in noi competenze variegate.

L’entusiasmo infine degli studentinel giorno della cerimonia che con-cludeva il percorso formativo era la ricompensa migliore a tutti gli ostacoli incontrati e alle eventuali incomprensioni che si erano venute a creare. Spero che tutti gli studenti italiani e stranieri di Cestas abbiano colto la ricchezza dell’aver condivi-so questa esperienza con compa-gni di altre nazionalità, così come l’ho percepita io.

Maria Cristina Falcaro a destra

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Cooperazione internazionale allo sviluppo

CESTAS  è attivo in oltre 11 Paesi del mondo e gestisce all’anno una media di ventidue progetti di cooperazione.

CESTAS agisce nel pieno rispetto del-le comunità locali, collaborando con le popolazioni e le istituzioni locali e sviluppando azioni che rispondono alle esigenze reali e sono sostenibili nel tempo.

Nei Paesi in via di sviluppo CESTAS promuove progetti di cooperazione internazionale per garantire il diritto alla salute, lo sviluppo partecipati-vo, l’imprenditoria femminile, l’im-plementazione di pratiche di buon governo e la salvaguardia dell’am-biente.

In Italia CESTAS realizza inoltre pro-getti di cooperazione decentrata e di educazione alla cittadinanza mon-diale, oltre a campagne di advoca-cy in rete con network nazionali e in-ternazionali per sensibilizzare i governi e contrastare il divario fra nord e sud del mondo.

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ARGENTINA - Costruire la differenza: programma di promozione economica e sociale delle donne nella provincia di Buenos Aires

Settore: Gender empowermentPeriodo di attuazione: febbraio 2010 - giugno 2012Ente finanziatore: Regione MarcheBudget totale: € 171.361,80Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Servicio de Cooperacion al desar-rollo Dakeltun Limitada; Provincia di Ancona, Camera di Commercio di Ancona; Consigliere di Parità della Provin-cia di AnconaBeneficiari: Le beneficiarie dirette sono 40 donne argen-tine, provenienti da San Nicolas de los Arroyos e altre cit-tà della provincia di Buenos Aires, diplomate o laureate,

imprenditrici o manager che già operano all’interno di un’impresa attiva in uno dei seguenti settori: agricoltura di qualità, turismo responsabile, disegno e artigianato.I beneficiari indiretti sono approssimativamente 500.000Obiettivi: Contribuire al rafforzamento del sistema inte-grato di promozione economica e sociale per le donne della provincia di Buenos Aires in una prospettiva di soste-nibilità, accessibilità e valorizzazione delle potenzialità di genere. Nello specifico, aumentare le competenze e le opportunità attraverso meccanismi di formazione e ac-compagnamento integrato in una prospettiva di empo-werment femminile

ARGENTINA - Programma di sostegno alle politiche di modernizzazione della Provincia di Buenos Aires

Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazione: aprile 2009 - aprile 2012Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 1.680.879Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Secretaría general de la Gober-nación della Provincia di Buenos Aires (per mezzo della Subsecretaría de Modernización del Estado e dell’Institu-to provincial de Administración pública - Ipap); Ministerios de Desarrollo social, Salud, Educación, Trabajo, Produc-ción; Ministerio de Jefatura de Gabinete; Secretaría de Promoción de inversiones, comercio exterior y coopera-ción internacional; Subsecreteria de Asuntos Municipales y Gobiernos locales municipales; Università degli Studi di Bologna (sede di Buenos Aires)

Beneficiari: Gli agenti e i funzionari del governo centrale e locale della provincia di Buenos Aires e indirettamente l’intera cittadinanza della ProvinciaObiettivi: Migliorare la qualità di vita della popolazione residente nella provincia di Buenos Aires, attraverso la modernizzazione degli strumenti di gestione pubblica del governo provinciale come risposta efficace ai bisogni della cittadinanza. Promuovere la formazione dei funzio-nari pubblici, l’implementazione di programmi innovativi e il coordinamento interistituzionale

Progetti in America Latina

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ECUADOR - Progetto di sviluppo integrato nella Provincia di Morona Santiago - Regione Amazzonica

Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazione: aprile 2008 - giugno 2012Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 1.313.954Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Fundación Atasim (controparte lo-cale dell’intervento); Dirección provincial de Salud; Direc-ción provincial del Instituto nacional de la niñez, familia y adolescencia; Consejo provincial de Morona Santia-go; Gobernación de la Provincia de Morona Santiago; Dirección provincial de Educación hispana y Dirección provincial de Educación bilingüe; Municipio del Cantón Morona

Beneficiari: Gli abitanti che hanno difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari e a programmi formativi ed educativi specifici; le famiglie di contadini coinvolte nelle attività di integrazione al reddito agricolo attraverso progetti comu-nitari di ecoturismo e gli abitanti della periferia rurale di Macas che non hanno attualmente accesso ai farmaci di base. Beneficiari diretti sono 2.100 famiglie di contadi-ni e 1.000 abitanti della periferia rurale di Macas, mentre beneficiari indiretti sono i 130.000 abitanti della Provincia di Morona SantiagoObiettivi: Migliorare la qualità dei servizi socio-sanitari e formativi e le condizioni di vita della popolazione residen-te nella provincia di Morona Santiago. Incentivare il setto-re dell’accoglienza eco-turistica

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BOLIVIA, ECUADOR, PERÙ - Estensione della Rete andina dei centri di salute materno-perinatale

Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: ottobre 2008 - dicembre 2012Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 1.667143,08Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Ministerio de Salud y Deporte de Bo-livia, Ministerio de Salud Publica de Ecuador, Ministerio de Salud de Perú e le autorità ospedaliere dei ventidue cen-tri appartenenti alla Rete andina. Sono coinvolte inoltre le seguenti istituzioni: le autorità sanitarie delle comunità interessate e i rispettivi servizi sanitari di base; la Facultad de Medicina de la Universidad de Cuenca (Ecuador); le municipalità interessate direttamente alla creazione del-la Rete; l’Instituto de Investigación de la Universidad Na-cional Mayor de San Marcos (Perù)

Beneficiari: Professionisti socio-sanitari, ricercatori e ope-ratori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza e il sistema sanita-rio pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano 136.500 beneficiari diretti e 341.250 indirettiObiettivi: Migliorare le condizioni di salute materno peri-natale in Perù, Bolivia ed Ecuador, incrementando il livel-lo di cooperazione tecnica tra i tre Paesi e migliorando l’accesso e la qualità dei servizi sanitari erogati dai centri associati alla Rete attraverso un processo di aggiorna-mento scientifico del personale e un incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitari

PERÙ - Costruzione di meccanismi per promuovere lo sviluppo integrato nel distretto di Pangoa, Region Junìn, Perù, rafforzando la diginità delle popolazioni in cindizioni di estrema povertà

Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazione: maggio 2011 - maggio 2013Ente finanziatore: FIP - Fondo Italo-PeruvianoBudget totale: € 1.680.879Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: La modalità di azione del CESTAS fa parte del Piano di Sviluppo Partecipato del Distretto Pangoa di Junín, in collaborazione con DIRESA e Utes-Sa-tipo Pangoa. Tale metodologia considera l’inclusione, la partecipazione e la sostenibilità in tutte le sue operazioni. Municipalidad Distrital de San Martín de Pangoa, Unidad Territorial de Educación de Pangoa (UTES), Micro Red de Salud y Hospital de Pangoa, Líderes y Lideresas de las 14 comunidades intervenidas

Beneficiari: 5209 persone distribuite in 7 comunità native (nomatshiguengas), 6 comunità coloniali e una comunità mistaObiettivi: Contribuire al miglioramento dell’ambiente so-ciale e di conseguenza aumentare la qualità della vita delle donne, degli uomini nativi e dei coloni del comunedi Pangoa della Regione Junin. Per tale ragione il proget-to mira a sviluppare azioni di assistenza, studi tecnici, at-tività educative e del tempo libero, azioni, psicosociale, formazione professionale, misure di controllo sociale, pari opportunità tra uomini e donne e la parità tra i sessi, la capacità locale e la fornitura di attrezzature

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Progetti nel Mediterraneo e in Africa

EGITTO, TUNISIA - Che Mediterraneo sia. Equità e prospettiva di genere nel mondo del lavoro

Settore: Gender empowermentPeriodo di attuazione: maggio 2012 - novembre 2013Ente finanziatore: Regione Emilia-RomagnaBudget totale: € 126.715Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Cefa, Cospe, Nexus, Ai.Bi, Comune di Bologna, associazione Pontes

Beneficiari: 55 giovani donne imprenditrici specializzate sui temi dello sviluppo di impresa (o aspiranti tali) prove-nienti dalle aree urbane di Tunisi e Jendouba in Tunisia e di Il Cairo in Egitto, attraverso la sperimentazione di per-corsi formativi implementati attraverso il Terzo settore (Tu-nisia) e in ambito universitario (Egitto)Obiettivi: Potenziare le competenze tecniche e imprendi-toriali di giovani donne imprenditrici. Creare un network tra i beneficiari dei Paesi coinvolti, gli attori presenti sul mercato e le organizzazioni emiliane-romagnole che si occupano di cooperazione internazionale grazie a una piattaforma commerciale dedicata

Una grande opportunità

Non so da dove cominciare, ma co-mincio con il raccontarvi da dove ho saputo del progetto CESTAS sono arrivata tardi alla lezione e una mia amica mi ha proposto di andare via perché la lezione era già comincia-ta ma ho insistito e tutte e due siamo entrate. Alla fine della lezione, il Do-cente Tamer Elsharnoby ci ha infor-mato sulle opportunità del Corso di imprenditorialità femminile organiz-zato dal CESTAS insieme all’Universi-tà del Cairo. Ho deciso di parteci-pare proponendo subito la mia idea di “Choco Heaven” per cominciare con un mio business personale. Al-cuni ridevano di questa mia idea. Ma qua è cominciata la sfida per me. Ero la più giovane tra i parteci-panti ma con tanta autostima, ho promesso a me stessa che ce l’avrei

fatta. Ho affrontato argomenti nuovi, mai sentiti prima, ho dovuto prepara-re cose che non sapevo fare prima. Questo corso mi ha insegnato proprio cosa significa “Self-Learning” & “Persi-stence”. La formazione grazie al con-tributo di CESTAS mi ha fatto credere che anche un piccolo sforzo può cre-are grandi cambiamenti. Ringrazio i docenti che mi hanno guidato in questo percorso: Dr. Rasha Hammad, Dr. Tamer Elsharnoby & Dr. Mohamed Sobhy. Ringrazio anche CESTAS che mi ha fatto credere nelle mie possi-bilità.Il business plan “Choco Heaven” è stato scelto tra i 3 migliori del corso e Sara con una borsa di soggiorno CE-STAS sarà ospite a Bologna (5 giorni durante il mese di settembre 2013) per presentare il suo lavoro.

Il suo business plan sarà esposto sulla piattaforma e-commerce che CE-STAS, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, sta preparando in questi giorni.

Sara K. Ibrahim studentessa all’Uni-versità del Cairo e partecipante al corso CESTAS nell’ambito del pro-getto “Che Mediterraneo sia”

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LIBANO - Programma di potenziamento del sistema locale di servizi sociali e territoriali rivolti alle donne e ai giovani in alcune municipalità della Caza di Bint Jbeil - Sud del Libano

Settore: Gender empowermentPeriodo di attuazione: gennaio 2011 - giugno 2012Ente finanziatore: Regione Emilia-RomagnaBudget totale: € 119.497,38Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Partner italiani: associazione Le penedi Job; Comune di Pieve di Cento; Scuola A. Gessi di Pie-ve di Cento. Partner extraeuropei: Cad (Bolivia), Munici-palità di Ain Ebel

Beneficiari: 35 giovani donne che hanno già avviato una piccola attività imprenditoriale o che necessitano di un orientamento lavorativo per facilitare la creazione d’impresa. Più in generale la popolazione residente nelle municipalità coinvolte dal progetto in Libano. Per quanto riguarda le attività di diffusione e informazione che si svol-geranno nella regione Emilia-Romagna, si considerano beneficiari 40 studenti e 4 insegnanti della Scuola media A. Gessi di Pieve di Cento e la popolazione di riferimento della Provincia di BolognaObiettivi: Contribuire allo sviluppo socio-economico delle donne e dei giovani residenti nell`area della Caza di Bint Jbeil in Libano

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LIBANO - Miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie

Settore: Gender empowerment e Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: gennaio 2009 - luglio 2012Ente finanziatore: Commissione EuropeaBudget totale: € 330.562Ruolo di CESTAS: PartnerPartner del progetto: Amel Association (capofila)

Beneficiari: 90 operatori sanitari, 810 persone delle comu-nità medico e infermieristiche, 90 studenti della facoltà di medicina, oltre a politici, attori istituzionali e circa 200.000 persone che saranno coinvolte da una campagna pub-blica. In totale si stimano 990 beneficiari diretti e 222.000 beneficiari indirettiObiettivi: Combattere la discriminazione di genere contro le donne sul posto di lavoro, in ambito medico e infer-mieristico. Il progetto ha previsto anche la realizzazione di uno studio sulle condizioni di lavoro femminili in Libano, che sarà il punto di partenza per l’elaborazione di proto-colli per la tutela dei diritti delle donne

LIBANO - Programma di rafforzamento delle attività socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil - Sud del Libano

Settore: Gender empowermentPeriodo di attuazione: luglio 2011 - marzo 2012Ente finanziatore: Cooperazione Italiana in LibanoBudget totale: € 120.312,75Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Municipalità di Ain Ebel, Tebnin, De-bel e Rmeich

Beneficiari: 100 donne a cui è destinato un orientamento lavorativo, 8 donne microimprenditrici e 100 giovani. Be-neficiari indiretti sono circa 3.500 persone, cioè la popola-zione residente nelle quattro municipalitàObiettivi: Promuovere lo sviluppo locale e la coesione so-ciale nelle quattro Municipalità di Ain Ebel, Tebnin, Debel e Rmeich, attraverso azioni di sostegno alla municipalità e attraverso l’erogazione di servizi sociali, ricreativi, edu-cativi a favore delle fasce più deboli della comunità, in particolare donne e giovani

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NAMIBIA - Supporto al programma nazionale di lotta all’Hiv/Aids e Tbc attraverso la promozione dell’assistenza sanitaria, sociale ed economica alle persone infette e affette nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa

Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: 2010 - luglio 2013Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 2.231.363Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Ministry of Health and Social Services (MOHSS), CispBeneficiari: Circa 8.000 malati di Hiv/Aids della Regione di Omusati, circa 1.100 malati di tubercolosi e di Hiv/Aids della Regione di Otjozondjupa, il personale sanitario oc-cupato nelle direzioni sanitarie regionali e nei centri di salute. Come beneficiari indiretti la popolazione della Re-gione di Omusati e di Otjozondjupa che avrà maggiori informazioni per la prevenzione dell’infezione da Hiv/Aids,

malattie sessualmente trasmesse e Tb (circa 255.000 per-sone) e le relative famiglie di 20 villaggiObiettivi: Migliorare la qualità della vita dei malati di tubercolosi e Hiv/Aids delle Regioni di Omusati e Otjo-zondjupa, attraverso interventi in ambito sanitario e so-cio-economico a supporto del Programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e TB. Contribuire alla lotta per la riduzione della diffusione delle malattie e promuovere l’assistenza socio-sanitaria ed economica alla popolazione. Il proget-to, in relazione ai risultati raggiunti durante i primi tre anni, è ritenuto dal Ministero locale della Salute e dei Servizi So-ciali come un’opportunità unica di consolidare i risultati raggiunti e attivare e testare nuove strategie e modalità di intervento integrato socio-sanitario. La seconda fase del progetto riguarderà sia l’ambito sanitario che quello socio-economico

MALAWI - Programma integrato di sana maternità e di promozione della salute riproduttiva dell’area di Lilongwe e Dowa

Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: giugno 2011 - settembre 2012Ente finanziatore: GIZ - Cooperazione tedescaBudget totale: € 56.786Ruolo di CESTAS: CapofilaPartner del progetto: Ministry of Health of Malawi, Bwaila Hospital, Reproductive Health Unit - RHU, District Health Officer - Dho di LilongweBeneficiari: L’intero personale sanitario delle strutture co-involte, con particolare riferimento agli operatori del set-tore materno (infermiere, ostetriche, Clinical Officers); le donne in età fertile che beneficiano dei servizi di salute legati alla sana maternità e dei servizi di salute neonatale

Obiettivi: Le attività del progetto mirano a contribuire alla riduzione della mortalità materna e neonatale, quale uno delle principali priorità del Malawi, inscritta nei valori fon-danti di CESTAS e del Distretto di Salute di Lilongwe. Quali obiettivi specifici: rafforzare le conoscenze e le capacità degli operatori sanitari per permettere loro di assicurare servizi di salute materna e infantile di qualità e rafforzare la disponibilità del personale sanitario 24 ore su 24, 7 giorni su 7 nei reparti di salute materna e infantile. I risultati at-tesi si raggiungono attraverso la realizzazione di percorsi di formazione continua “in-service” per le infermiere e le ostetriche provenienti dal reparto maternità e dal repar-to di salute della famiglia (Family Health Unit) e i direttori clinici

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Un progetto di cui sono orgoglioso di fare parte

Sono partito per l’Africa a settem-bre 2012 dopo aver fatto esperien-za come coordinatore di progetti di cooperazione internazionale in Italia e nei Paesi Arabi del Mediter-raneo; sapevo che in Namibia c’era un contesto più tranquillo del Liba-no o dell’Egitto, ma al mio arrivo ho trovato un ambiente lavorativo più strutturato e dinamico del previsto, frutto dell’ottimo lavoro fatto dal CESTAS fino a quel momento.Non è stato difficile ambientarmi e subito mi sono messo al lavoro con le prime attività formative nei con-fronti dei volontari e delle strutture sanitarie presenti nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa, estremo nord della Namibia, quasi al confine con l’Angola.Durante la mia permanenza ho visto di persona un Paese che, con la sua vasta estensione geografica e le profonde differenze che caratteriz-zano la vita nelle aree rurali rispetto alla città, è forse più famoso come meta turistica di lusso che per gli aspetti drammatici delle malattie.L’esperienza più significativa è sta-ta senza dubbio la prima edizione del corso per assistenti domiciliari volontari che abbiamo realizzato in-sieme all’esperto in assistenza sani-taria di comunità e amico Mauricius

Nghishindwa. Per risolvere i problemi organizzativi e logistici del corso ab-biamo avviato un ciclo di formazio-ne itinerante così da evitare trasferte troppo lunghe per i partecipanti. Con una cucina da campo e l’uso di un tendone stile militare è stata realizza-ta la formazione del primo gruppo di volontari, quasi tutti affetti da Hiv, che assisteranno i malati di Aids, anche nelle zone in cui il sistema sanitario

locale non riesce a garantire la co-pertura. Sono progetti come quello realizzato dal CESTAS, di cui sono orgoglioso di avere fatto parte, checontribuiscono ad aiutare le perso-ne che soffrono, ma anche a con-solidare un dialogo fra istituzioni lo-cali e internazionali, pubbliche e pri-vate potenzialmente favorevoli ad un trasferimento di competenze e tecnologie tra Italia e Namibia.

Francesco Zatta (in foto) coordinatore progetto CESTAS

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Bilancio sociale edizione 2013 - 55

Advocacy ed educazione alla cittadinanza mondialeAdvocacy

Anche nel 2012 l’attività di Advocacy di CESTAS si è concentrata sulla salu-te globale e la promozione del Diritto alla Salute. Nell’ambito delle attività di Advocacy poste in essere da CE-STAS nel 2012 vi è il progetto “Health for all”, che ha come obiettivo quello di contribuire al raggiungimento de-gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio 4, 5 e 6: ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, com-battere l’Aids e le altre malattie en-tro il 2015; La mostra “Health Heroes”, realizzata nel 2011 insieme ad una campagna di sensibilizzazione nazio-nale, è stata esposta durante la fiera

Exposanitá 2012 è stata un’occasio-ne per sensibilizzare l’opinione pub-blica e gli operatori sanitari. Ciascun pannello raffigura il ritratto di un eroe della salute, il suo volto e la sua espe-rienza, oltre che la situazione sanitaria del Paese in cui opera. Il Diritto alla salute e l’equo acces-so alle cure è stato promosso an-che da un altro progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea: “Knowledge, Health and Food for All” che si pone l’obiettivo di rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti (Italia, Spagna, Bolivia, India ed Ecuador), consapevoli e im-pegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intellettuale un’applica-

zione positiva e sostenibile nei pro-cessi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in via di sviluppo. Attraverso la campagna “Sblocchiamoli” sono state elaborate delle raccomanda-zioni rivolte ad Assessori e Amministra-tori Pubblici che prevedono l’assun-zione di impegni nel proprio territorio e ambito di competenza attraverso proposte politiche che vadano nel-la direzione di un maggiore utilizzo di farmaci generici. Nel 2012 l’adesione di vari assessori delle Regioni Marche ed Emilia-Romagna é stato un ele-mento importante per portare la te-matica all’attenzione del Comitato delle Regioni e quindi a livello di Istitu-zioni Europee.

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56 - Bilancio sociale edizione 2013

Educazione alla cittadinanzamondiale

Sono diverse le attività che CESTAS ha realizzato nel 2012 nel campo dell’e-ducazione e della sensibilizzazione.Tra queste c’è il progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea “Comunic_EAD la comunicacion para el desarollo: hacia un sistema regional de informacion para el de-sarollo” che si propone di migliorare le conoscenze a livello europeo sulle questioni relative allo sviluppo attra-verso l’attivazione di un sistema per-manente di attività di comunicazio-ne nel territorio marchigiano. CESTAS, nell’ambito delle attività poste in es-sere nel 2012 ha contribuito all’orga-nizzazione di un Corso Residenziale su Progettazione e Fund Raising tenute-si a Cartoceto (PU) tra il 4-7 ottobre 2012 con l’obiettivo di far acquisire ai partecipanti specifiche competenze nel settore della Progettazione, con particolare riguardo alla Progettazio-ne Europea, e competenze sul pro-cesso di planning della raccolta fondi e campagne di comunicazione spe-cifiche per il non-profit. L’ammissione al corso è stata riservata ai cittadini residenti nella regione marche e agli operatori di enti non profit con sede legale o operativa nella regione mar-che ed ha visto coinvolti 24 parteci-panti.

Assieme al Coordinamento Marche Solidali - COM, CESTAS ha ideato ed organizzato una giornata di autofor-mazione per le organizzazioni di Co-operazione e Solidarietá internazio-nale della Regione Marche aderenti al Coordinamento; le tematiche trat-tate hanno riguardato il Fundraising i suoi principi e strumenti. Tale semi-nario che ha avuto luogo il 5 ottobre 2012 ha visto il coinvolgimento di 13 rappresentanti delle associazioni aderenti.Nell’ambito del progetto: Percorsi di Non Violenza CESTAS ha organizza-to un percorso formativo rivolto agli studenti delle scuole secondarie di

primo grado della Provincia di Anco-na. Gli studenti coinvolti sono stati 40 provenienti dall’Istituto D. Alighieri di Monte San Vito e l’Istituto G. Fagna-ni di Senigallia. Il percorso studiato ha permesso l’acquisizione da parte degli studenti di competenze di ana-lisi e interpretazione della realtà e di come questa può essere rappresen-tata e comunicata, per conoscere e capire i loro coetanei immersi in una realtà totalmente differente da quella italiana. L’analisi svolta ha per-messo quindi di allargare il punto di vista dei ragazzi, rendendoli spetta-tori consapevoli e critici, educati alla comprensione dell’altro.

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Bilancio sociale edizione 2013 - 57

ITALIA - Health for all

Settore: AdvocacyPeriodo di attuazione: dicembre 2009 - dicembre 2012Ente finanziatore: Commissione EuropeaBudget totale: € 17.940 (su 3 anni)Ruolo di CESTAS: PartnerPartner del progetto: Iscos (capofila); ong Ucodep; Cen-tro laici italiani per le missioni - Celim; Medici con l’Africa Cuamm, CCM, Associazione italiana donne per lo svilup-po - Aidos

Beneficiari: I destinatari del progetto sono le ong italiane, le organizzazioni della società civile e altri attori non statali attivi nella campagna per gli Obiettivi di sviluppo del mil-lenio sulla salute; i cittadini italiani e l’opinione pubblica, tra cui i media nazionali, gli operatori sanitari, i sindacati, gli studenti universitari e gli insegnanti, il settore privato e infine i politici italianiObiettivi: Fare pressione sul Governo italiano affinché assuma un ruolo attivo e decisivo per il raggiungimento, entro il 2015, degli Obiettivi di sviluppo del millennio, so-prattutto nell’ambito della riduzione della mortalità infan-tile (Obiettivo del millennio numero 4), del miglioramento della salute materna (Obiettivo del millennio numero 5) e della lotta a Hiv/Aids, tubercolosi e malaria (Obiettivo del mil-lennio numero 6)

ITALIA, SPAGNA, BOLIVIA - Knowledge, health and food for all: advocacy campaign for a sustainable application of intellectual property rights on development processes

Settore: AdvocacyPeriodo di attuazione: dicembre 2009 - dicembre 2012Ente finanziatore: Commissione EuropeaBudget totale: € 148.407Ruolo di CESTAS: PartnerPartner del progetto: Ricerca e Cooperazione (Italia; ca-pofila); Centro regionale di intervento per la cooperazio-ne - Cric (Italia); Centro informazione ed educazione alla cittadinanza mondiale - Cies (Italia); Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti - Cospe (Italia); Istituto co-operazione economica internazionale - Icei (Italia); Re.Te (Italia); Napoli: Europa Africa - N:Ea (Italia); Mas vida (Spagna); Cad (Bolivia)

Beneficiari: I diretti destinatari del progetto sono Università e istituti di ricerca, enti pubblici responsabili della prote-zione dei diritti di proprietà intellettuale, le organizzazioni internazionali, ong e reti di ong, associazioni di categoria e dei consumatori, autorità e membri del Parlamento na-zionale ed europeoObiettivi: Rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti consapevoli e impegnati nel dare alla leg-ge sui diritti di proprietà intellettuale un’applicazione po-sitiva e sostenibile nei processi di sviluppo e di emancipa-zione dei Paesi in via di sviluppo

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58 - Bilancio sociale edizione 2013

ITALIA - Comunic_EAD la comunicacion para el desarollo: hacia un sistema regional de informacion para el desarollo

Settore: Educazione alla cittadinanza mondialePeriodo di attuazione: aprile 2010 - settembre 2012Ente finanziatore: Ufficio sviluppo e cooperazione Europe-aid - Unione EuropeaBudget totale: € 117.000Ruolo di CESTAS: PartnerPartner del progetto: Regione Marche (capofila), Provin-cia di Ancona, Provincia di Pesaro e Urbino, Oics, AVM Marche, L’Africa Chiama Ong, Cifa Ong, Gus Ong, CE-STAS Ong, Cospe Ong, Cvm Ong, Circolo Culturale Africa Beneficiari: Istituzioni locali della Regione Marche e delle Province interessate; gli operatori delle ong e delle as-sociazioni; i cittadini dei territori interessati; i partner del progetto, i media, le organizzazioni politiche e la società civile in generale

Obiettivi: Migliorare le conoscenze a livello europeo sulle questioni relative allo sviluppo attraverso l’attivazione di un sistema permanente di attività di comunicazione EAD nel territorio marchigiano. Contribuire al miglioramento della comunicazione per lo sviluppo in Italia attraverso la messa in funzione di strumenti che consentano il continuo rapporto tra gli attori privati e le autorità locali per la cre-scita della qualità della comunicazione a livello regionale e il supporto per la creazione e consolidamento di una rete per creare una comunità coesa, facendo proprie le migliori esperienze nazionali e comunitarie nell’ambito della comunicazione per lo sviluppo

ITALIA, FRANCIA, PORTOGALLO, ALBANIA, ARGENTINA - Costruire uno sviluppo possibile

Settore: Educazione alla cittadinanza mondialePeriodo di attuazione: giugno 2009 - gennaio 2012Ente finanziatore: Commissione EuropeaBudget totale: € 48.550Ruolo di CESTAS: PartnerPartner del progetto: Regione Marche (capofila); Mon-dosolidale; Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emer-genti - Cospe; Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli - Cisp; Comunità volontari per il mondo - Cvm; Sos Missionario; Circolo Africa; Children’s international sum-mer villages - Cisv; Università di Macerata; Solidarité jeu-nesse; Acid; Secretaria de desarrollo sociale; Associação- ABRACO

Beneficiari: Istituzioni locali della Regione Marche e dei territori interessati dai progetti raccolti; gli operatori delle ong e delle associazioni; i dirigenti e gli operatori delle as-sociazioni degli immigrati e indirettamente i cittadini dei territori interessati; gli studenti dei corsi di laurea attivati nella Regione Marche sui temi della cooperazione e della solidarietà internazionale, i partner del progetto, i media, le organizzazioni politiche e la società civile in generaleObiettivi: Aumentare la conoscenza a livello europeo delle tematiche riguardanti lo sviluppo in generale, con focus sulla sostenibilità ambientale e umana. Promuovere all’interno della società civile un approccio consapevole che porti all’adozione di best practices in materia di svi-luppo e sostenibilità. Creare un network regionale per la diffusione di benchmarking sociali e solidali

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Bilancio sociale edizione 2013 - 59

Aspetti economici e finanziari

86% 8% 6%

86%8%6%

86% COSTI PER ATTIVITÀ ISTITUZIONALE PARI A 1.461.934 €8% COSTI PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E DI RACCOLTA FONDI PARI A 139.492 €6% COSTI A SUPPORTO GENERALE DI STRUTTURA PARI A 103.628 €

Distribuzione dei costi delleattività associative

8 http://www.istitutoitalianodonazione.it/it/news -eventi/dd_121_573/indici-di-efficienza-degli-associati-iid-seconda-edizione-anni-2009-2011

Secondo l’ultima indagine realizzata nel novembre 2012 dall’Istituto Italia-no della Donazione analizzando gli indici di efficienza di un campione di 50 organizzazioni non profit italiane associate8, la media dei costi per l’at-tività istituzionale è dell’83%, quella per le attività a supporto della strut-tura è dell’11%, mentre la media dei costi per le attività di promozione e di raccolta fondi è del 9%.Nel 2012 CESTAS registra costi per le attività a supporto della struttura pari al 6%, costi per le attività di promo-zione e di raccolta fondi pari all’8%,

mentre il restante 86% dei costi totali è determinato dall’attività istituziona-le. Rispetto al 2011, sono aumentati i costi per le attività di promozione e di raccolta fondi e leggermente di-minuiti quelli per l’attività istituzionale, che restano comunque ben al di so-pra della medie delle organizzazioni non profit italiane.

Indici di efficienza dell’impiego delle risorse

Una organizzazione non profit è tanto più efficiente quanto più impiega le risorse per la realizzazione delle sue attività istituzionali. L’analisi dell’im-piego delle risorse si basa su tre indici relativi ad altrettante macroaree:

1. attività istituzionale: l’indice derivadal rapporto tra il totale degli oneri istituzionali e il totale oneri. In CESTAS è pari all’85,68%. Questo indice è il più importante dei tre perché espri-me in valore percentuale la quota di risorse impiegata in attività di-rettamente connesse al fine istitu-zionale. L’indice è tanto migliore quanto più è alto il suo valore per-centuale.

2. attività di raccolta fondi e promo-zione: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri per la rac-colta fondi e la promozione e il totale degli oneri. In CESTAS è pari all’8,18%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attivi-tà di raccolta fondi e di promozio-ne ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.

3. attività a supporto generale di strut-tura: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri a supporto generale di struttura e il totale de-gli oneri. In CESTAS è pari al 6,07%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività a sup-porto generale di struttura ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.

I tre indici di impiego delle risorse vengono calcolati ogni anno per in-dividuare i margini di miglioramento per una gestione efficiente delle risor-se. Rispetto al 2011, l’indice relativo all’attività istituzionale è passato dal 93,10% all’85,68%; il secondo indice, quello sull’attività di raccolta fondi e di promozione, dallo 0,76% è salito all’8,18%; in leggera diminuizione (dal 6,14% al 6,07%) l’indice relativo alle attività a supporto generale di strut-tura.

Come si può apprezzare, anche nel 2012 gli indici di efficienza di CESTAS si mantengono migliori di quelli medi delle organizzazioni non profit ita-liane. La drastica diminuizione delle entrate è stata affrontata attraverso un’opportuna diminuizione dei costi per le attività a supporto della struttu-ra (passati in un anno da oltre 161.000 euro a poco meno di 104.000 euro): una scelta che ha permesso di pri-vilegiare gli investimenti sulle attività istituzionali.L’aumento dei costi per le attività di promozione e di raccolta fondi (pas-sati da meno di 20.000 euro a circa 140.000 euro) dà invece il senso di una strategia volta a individuare nuo-

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60 - Bilancio sociale edizione 2013

ve vie di finanziamento per mantene-re, anche in tempo di crisi delle entra-te, quell’efficienza organizzativa che caratterizza CESTAS.

Acid test

L’acid test è il rapporto tra totale di cassa, crediti a breve, totali liquidabili immediatamente e totale delle passi-vità correnti. In CESTAS l’acid test del 2012 è pari all’1,11% e conferma la forza struttua-le dell’associazione e la sua capacità nel coprire i debiti acquisiti, anche nel periodo di maggiore crisi dell’entrate vissuto negli ultimi dieci anni.

Acid testAnno

1,011,141,321,131,11

20082009201020112012

Le fonti di finanziamento per le attività istituzionali

Le fonti di finaziamento di CESTAS derivano per il 77% (pari a 1.208.354 euro) dal settore pubblico e per il 23% (352.965 euro) dal settore privato, per un totale di 1.561.319 euro.

77% PUBBLICO PARI A 1.208.354 €23% PRIVATO PARI A 352.965 €

77%23%77% 23%

Fonti di finanziamentoanno 2012

Rispetto al 2011, cresce l’incidenza del settore privato (era al 18%), che in parte compensa la diminuizione del settore pubblico (era all’82%). Ri-cercare investitori privati è la strada da percorrere per far fronte alla crisi, oramai triennale, dei finanziamenti pubblici.

82% PUBBLICO PARI A 2.093.251 €18% PRIVATO PARI A 467.543 €

77%23%82% 18%

Fonti di finanziamentoanno 2011

70% ITALIA PARI A 1.097.335 €30% ESTERO PARI A 463.964 €

77%23%70% 30%

Fonti di finanziamento

Per quanto riguarda le fonti di finan-ziamento di CESTAS, le principali re-stano quelle italiane (70,28%, pari a 1.097.335,57 euro), ma aumentano sempre di più i contributi dall’estero, che in un anno passano dal 19% al 29,72% (463.964,67 euro).

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Bilancio sociale edizione 2013 - 61

Destinazione fondi per settori d’intervento

Con 1.122.875 euro (pari al 71% delle risorse complessive), il settore Salute si conferma sempre più l’area di inter-vento principale di CESTAS. Nel 2011, infatti, alla Salute era dedicato il 59% delle risorse. Percentualmente tengo-no i fondi destinati al Gender empo-werment (13%).

70% PROGETTI DI FORMAZIONE PARI A 1.097.813 €30% PROGETTI DI COOPERAZIONE PARI A 463.506 €

70%30%70% 30%

I maggiori finanziatori del settore pub-blico sono gli enti governativi italiani. Nel 2012 sono aumentati i fondi rica-vati dal settore privato.

49% 28% 9%6%5%2%1%

51%21%11%

8%8%1%

49% ENTI GOVERNATIVI ITALIA PARI A 764.870 €28% PRIVATI E ALTRI ESTERI PARI A437.594 €9% RACCOLTA DA PRIVATI E FORMAZIONEPARI A 139.300 €6% PRIVATI E ALTRI ITALIA PARI A 96.268 €5% ENTI LOCALI ITALIA PARI A 78.675 €2% ALTRO PARI A 24.080 €1% EU E ENTI ESTERI PARI A 20.531 €

Enti finanziatori

71% 13% 8%7%1%0%

71%13%

8%7%1%0%

71% SALUTE PARI A 1.112.875 €13% GENDER EMPOWERMENT PARI A 199.411 €8% BUON GOVERNO PARI A 118.148 €7% SVILUPPO PARTECIPATIVO PARI A 116.263 €1% ALTRO PARI A 8.704 €0% AMBIENTE PARI A 5.920 €

Destinazione fondi per tipologia di attività

I fondi raccolti sono destinati al 70% pari a 1.097.813 euro ai progetti di for-mazione e al 30% pari a 463.506 euro ai progetti di cooperazione.

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62 - Bilancio sociale edizione 2013

Destinazione fondi per area geografica

Nel 2012, l’America Latina supera l’Africa e diventa l’area d’interesse principale per i progetti di CESTAS. In aumento rispetto al 2011 anche i fon-di destinati al Mediterraneo.

51% 21% 11%8%8%1%

51%21%11%

8%8%1%

51% AMERICA LATINA PARI A 797.937 €21% AFRICA PARI A 330.748 €11% DONAZIONI E RICAVI PARI A163.380 €8% EUROPA PARI A 127.377 €8% MEDITERRANEO PARI A 125.023 €1% ITALIA PARI A 16.852 €

Dai dati di bilancio è possibile inoltre suddividere i progetti per settore: nella cooperazione l’area più rilevante è la Salute (90%), seguita da quella dello Sviluppo partecipativo (8%); nella formazione le aree principali sono la Salute (34%), il Buon governo (28%) e lo Sviluppo partecipativo (14%).

62% 17% 11%10%0%

71%13%

8%7%0%

62% SALUTE PARI A 679.719 €17% GENDER EMPOWERMENT PARI A183.332 €11% BUON GOVERNO PARI A 118.147 €10% SVILUPPO PARTECIPATIVO PARI A 116.613 €0% AMBIENTE

Progetti di formazione 2012

94% 4% 1% 1%0%

94%4%1%1%0%

94% SALUTE PARI A 435.433 €4% GENDER EMPOWERMENT PARI A 16.078 €1% SVILUPPO PARTECIPATIVO PARI A 6.076 €1% AMBIENTE PARI A 5.920 €0% BUON GOVERNO

Progetti di cooperazione 2012

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Bilancio sociale edizione 2013 - 63

Rendiconto gestionale 2012

1. ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE 1.1 Acquisti1.2 Servizi1.3 Godimento beni di terzi1.4 Personale1.5 Donazioni1.6 Ammortamenti 1.7 Accantonamenti1.8 Oneri diversi di gestione

2. ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTAFONDI 2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 32.4 Attività ordinaria di promozione

3. ONERI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE3.1 Acquisti3.2 Servizi 3.3 Godimento beni di terzi 3.4 Personale 3.5 Ammortamenti 3.6 Oneri diversi di gestione

4. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1 Su rapporti bancari 4.2 Su prestiti 4.3 Da patrimonio edilizio4.4 Da altri beni patrimoniali

5. ONERI STRAORDINARI 5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività

2.441.978187.006

1.789.59042.988

396.0982.1369.739

014.421

1.20000

1.2000

18.75181

17.959 0

6010

110

20.927 19.743

00

1.184

73.149 0 0

73.149

3.157.810263.025

2.085.62395.381

491.3652.775

10.678202.385

6.578

1.21300

1.2130

15.9450

14.891 0

9350

118

11.644 11.397

00

247

98.720 0 0

98.720

2.793.73363.781

2.087.70682.176

468.7613.008

11.72575.000

1.575

1.53100

1.5310

13.169 0

13.085 000

83

13.057 13.057

000

154.586 0 0

154.586

1.461.934 209.572 914.713 56.235

264.320 1.410 3.343

0 12.341

541

00

5410

139.300 349

106.340 9.819

19.360 0

3.432

17.124 16.249

00

875

18.821 0 0

18.821

ONERI 31.12.2010 31.12.200931.12.2012 31.12.2011

Page 66: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

64 - Bilancio sociale edizione 2013

6. ONERI DI SUPPORTO GENERALE6.1 Acquisti6.2 Servizi 6.3 Godimento beni di terzi 6.4 Personale 6.5 Ammortamenti 6.6 Altri oneri

Totale

RISULTATO GESTIONALE POSITIVO

161.1267.756

61.491 25.83313.665

052.382

2.717.130

14.419

192.385 1.494

40.990 6.808

89.172 0

53.921

3.477.717

46.784

191.446 8.560

45.151 6.720

84.912 0

46.103

3.167.521

35.827

103.628 1.251

35.876 9.264

28.673 0

28.564

1.741.348

-

ONERI 31.12.2010 31.12.200931.12.2012 31.12.2011

1. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ TIPICHE1.1 Da contributi su progetti

1.1a Da Enti governativi Italia1.1b Da Enti locali Italia1.1c Da privati e altri Italia1.1c bis Da Enti Unione Europea1.1d Da Enti governativi Esteri1.1e Da privati e altri Esteri1.1f Contributi per Servizio civile1.1g Altri proventi e ricavi

1.2 Da contratti con Enti pubblici1.3 Da soci ed associati1.4 Da non soci1.5 Donazioni

2. PROVENTI DA RACCOLTA FONDI2.1 Raccolta 12.2 Raccolta 22.3 Raccolta 32.4 Altri

2.385.478 2.338.730 1.677.948

201.700 50.420 39.207 62.294

304.480 888

1.793 0

1.600 0

45.148

12.683 00

12.683 0

3.304.025 3.257.281 2.440.453

323.579 178.331 36.984

0 265.430

8.200 4.304

0 0 0

46.744

16.750 00

16.750 0

2.950.067 2.913.793 2.161.007

273.111 186.340

09.091

276.192 2.5205.575

000

36.274

10.687 10.687

000

1.422.020 1.404.365

764.870 78.675 96.268 20.531 50.098

387.497 0

6.426 0

100 0

17.555

000

00

PROVENTI E RICAVI 31.12.2010 31.12.200931.12.2012 31.12.2011

Page 67: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 65

3. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀACCESSORIE3.1 Da gestioni commerciali accessorie3.2 Da contratti con Enti pubblici3.3 Da soci ed associati3.4 Da non soci3.5 Altri proventi e ricavi

4. PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI4.1 Da rapporti bancari 4.2 Da altri investimenti finanziari4.3 Da patrimonio edilizio4.4 Da altri beni patrimoniali

5. PROVENTI STRAORDINARI5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività

Totale

RISULTATO GESTIONALE NEGATIVO

162.634 162.634

0000

927 895

00

32

169.827 00

169.827

2.731.550

0

123.451 123.451

0000

18.932 169

00

18.763

61.3420 0

61.342

3.524.500

0

62.234 62.234

0000

2.6012.601

000

177.7580 0

177.758

3.203.348

0

139.300 139.300

0000

345 95

00

250

89.030 00

89.030

1.650.695

- 90.653

PROVENTI E RICAVI 31.12.2010 31.12.200931.12.2012 31.12.2011

Page 68: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

66 - Bilancio sociale edizione 2013

Bilancio d’esercizio al 31.12.2012 - Stato PatrimonialeATTIVO 31.12.2012 31.12.2011

00

0

00

2.430 2.430

2.4970

4.7870

7.284

9.714

000000

120.2130

57.511 0

177.724

00

A) CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI I Versamenti non ancora richiamati

II Versamenti già richiamati

Totale crediti v/soci per versamenti ancora dovuti (A)B) IMMOBILIZZAZIONI

I Immobilizzazioni immateriali7. AltreTotale

II Immobilizzazioni materiali4. Altri beniTotale

III Immobilizzazioni finanziarie1. Partecipazioni in2. Crediti3. Altri titoli: cauzioni4. Azioni proprie (valore nominale complessivo...)Totale

Totale immobilizzazioni (B)C) ATTIVO CIRCOLANTE

I Rimanenze1. Materie prime, sussidiarie e di consumo2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati3. Lavori in corso su ordinazione4. Prodotti finiti e merci5. AccontiTotale

II Crediti1. Verso clienti:

esigibili entro l’esercizio successivoesigibili oltre l’esercizio successivo

5. Verso altri:esigibili entro l’esercizio successivoesigibili oltre l’esercizio successivo

TotaleIII Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

6. Altri titoliTotale

00

0

426426

5.346 5.346

9990

9.9170

10.916

16.688

000000

245.317 0

42.821 0

288.138

00

Page 69: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 67

ATTIVO 31.12.2012 31.12.2011

259.6430

47.808 307.451

485.175

814.9970

814.997

1.309.886

IV Disponibilità liquide1. Depositi bancari e postali2. Assegni3. Denaro e valori in cassaTotale

Totale attivo circolante (C)D) RATEI E RISCONTI

I Ratei e riscontiII Disaggio su prestiti

Totale ratei e risconti (D)

TOTALE ATTIVO (A+B+C+D)

1.487.173 0

25.751 1.512.924

1.801.062

755.5630

755.563

2.573.313

PASSIVO 31.12.2012 31.12.2011

126.740 90.653

36.087

44.920

44.920

55.259

381.429 0

320.306 0

A) PATRIMONIO NETTOVIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdita) dell’esercizio

Totale patrimonio netto (A)B) FONDI PER RISCHI ED ONERI

3. Altri

Totale fondi per rischi ed oneri (B)C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO

Fondo trattamento di fine rapporto

D) DEBITI3. Debiti verso banche:

esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo

6. Debiti verso fornitori:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo

112.320 14.419

126.739

137.105

137.105

45.681

206.506 0

848.043 0

Page 70: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

68 - Bilancio sociale edizione 2013

PASSIVO 31.12.2012 31.12.2011

39.738 0

20.223 0

98.9430

860.639

312.9810

312.981

1.309.886

11. Debiti tributari:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo

12. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo

13. Altri debiti:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo

Totale debiti (D)E) RATEI E RISCONTI

Ratei e risconti Aggi su prestiti

Totale ratei e risconti (E)

TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E)

37.120 0

12.552 0

270.617 0

1.374.838

888.950 0

888.950

2.573.314

Conti d’ordine (esposti come da ultimo comma nuovo articolo 2424 C.C.)

CONTI D’ORDINE 31.12.2012 31.12.2011

99.57513.240

1.514.805

1.627.620

70.253

70.253

7) IMPEGNI DI TERZIValorizzazioni contropartiMonetario controparteCrediti verso Enti

Totale8) IMPEGNI VERSO TERZI

Valorizzazioni CESTAS

Totale

1.376.19727.216

2.593.066

3.996.479

551.241

551.241

Page 71: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 69

Conto EconomicoCONTO ECONOMICO 31.12.2012 31.12.2011

1.422.020

000

139.300 0

1.561.320

209.572 914.713 56.235

194.686 52.770 11.682

0 5.182

426 2.916

0

0

000

242.022

1.690.204

-128.884

A) VALORE DELLA PRODUZIONE1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,

semilavorati e finiti3. Variazioni delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni5. Altri ricavi e proventi:

5.1 Altri ricavi e proventi5.2 Contributi in conto esercizio

Totale valore della produzione (A)B) COSTI DELLA PRODUZIONE

6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci7. Per servizi8. Per godimento di beni di terzi9. Per il personale:

a) Salari e stipendib) Oneri socialic) Trattamento di fine rapportod) Trattamento di quiescenza e similie) Altri costi

10. Ammortamenti e svalutazionia) Ammortamento delle immobilizzazioni immaterialib) Ammortamento delle immobilizzazioni materialic) Altre svalutazioni delle immobilizzazionid) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle

disponibilità liquide11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo

e merci12. Accantonamenti per rischi13. Altri accantonamenti14. Oneri diversi di gestione

Totale costi della produzione (B)

Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)

2.398.161

000

162.634 0

2.560.795

187.006 1.789.590

42.988

289.375 82.958 17.743

0 6.021

426 9.739

0

0

000

181.641

2.607.061

-46.266

Page 72: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

70 - Bilancio sociale edizione 2013

CONTO ECONOMICO 31.12.2012 31.12.2011

0

0 96

16.249 875 250

-16.778

00

0

00

0

0

0 89.030

00

18.822

70.208

-75.454

15.199 -90.653

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI15. Proventi da partecipazioni 16. Altri proventi finanziari:

d) Proventi diversi dai precedentid.4) Da altri

17. Interessi ed altri oneri finanziari:17.2 Verso banche17.4 Verso altri

17 bis 1. Utili su cambi

Totale proventi ed oneri finanziari (15+16-17+17 bis)D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

18. Rivaluazioni:a) Di partecipazionib) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazionic) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono

partecipazioni19. Svalutazioni:

a) Di partecipazionib) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazionic) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono

partecipazioni

Totale delle rettifiche (18-19)E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI

20. Proventi:20.1 Plusvalenze da alienazioni20.2 Altri proventi

21. Oneri:21.1 Minusvalenze da alienazioni21.2 Imposte relative ad esercizi precedenti21.3 Altri oneri

Totale delle partite straordinarie (20-21)

Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)

22. Imposte sul reddito dell’esercizio23. Utile (perdita) d’esercizio

0

0 895

19.743 1.184

32

-20.000

00

0

00

0

0

0 169.827

00

73.149

96.678

30.412

15.993 14.419

Page 73: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 71

Nota integrativa

La struttura adottata per la redazione del Bilancio dell’Associazione è quel-la prevista dall’art. 2423 e ss. del Co-dice civile; nella redazione della pre-sente nota si è anche tenuto conto delle linee guida dettate dall’Agen-zia per le Onlus e dal Documento di presentazione di un sistema rappre-sentativo dei risultati di sintesi delle aziende non profit, redatto dal Consi-glio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti del 2001 apportando, ove ritenuto opportuno, alcune mo-difiche ed aggiustamenti per tenere conto delle peculiarità che contrad-distinguono la struttura del patrimo-nio dell’Ente non profit.Il Bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2012, composto da Stato Pa-trimoniale, Conto Economico, rendi-conto gestionale e Nota integrativa, corrisponde alle risultanze delle scrit-ture contabili regolarmente tenute ed è stato redatto in ossequio alle disposizioni previste agli artt. 2423 e 2423-bis del Codice civile, nonché ai principi contabili ed alle raccoman-dazioni fornite dagli organismi conta-bili competenti (O.I.C., C.N.D.C.E.C.).L’intero documento, nelle parti di cui si compone, è stato redatto in modo da dare una rappresentazione veri-tiera e corretta della situazione pa-trimoniale e finanziaria della Socie-tà, nonché del risultato economico dell’esercizio, fornendo, ove neces-sario, informazioni aggiuntive com-plementari a tale scopo.

Ai sensi dell’art. 2423 viene riportata per ogni voce l’importo della voce corrispondente dell’esercizio prece-dente.

Struttura e contenuto del bilancio di eSercizio

PrinciPi contabili e criteri di valutazione

Conformemente al disposto dell’art. 2423-bis del Codice civile, nella reda-zione del Bilancio sono stati osservati i seguenti principi:- la valutazione delle singole voci è

stata fatta ispirandosi a principi di prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione eco-nomica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato;

- sono stati indicati i proventi e gli oneri di competenza dell’esercizio, rispettando il principio di correlazio-ne fra gli stessi;

- si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’eserci-zio, anche se conosciuti dopo la sua chiusura.

I criteri di valutazione previsti dall’art. 2426 del Codice civile sono stati man-tenuti inalterati rispetto a quelli adot-tati nell’esercizio precedente.Il Bilancio di esercizio, come la pre-sente Nota integrativa e il rendiconto di gestione, sono stati redatti in unità di Euro.

Principi contabili

Nella redazione del presente Bilancio sono stati applicati i criteri di valuta-zione previsti dall’art. 2426 del Codi-ce civile. In particolare:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono state iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione.Non vi sono state variazioni delle ali-quote di ammortamento rispetto al precedente esercizio.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono sta-te iscritte in Bilancio al costo di acqui-sto. Tale costo è comprensivo degli oneri accessori, nonché dei costi di diretta imputazione.Non vi sono state variazioni delle ali-quote di ammortamento rispetto al precedente esercizio.

Immobilizzazioni finanziarie

Le immobilizzazioni finanziarie sono state valutate secondo il metodo del costo, comprensivo degli oneri accessori; il valore di iscrizione in bi-lancio è determinato sulla base del prezzo di acquisto.I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie sono stati iscritti sulla base del loro presumibile valore di realizzo.

Criteri di valutazione adottati

Page 74: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

72 - Bilancio sociale edizione 2013

Crediti

I crediti sono stati iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.

Disponibilità liquide

Nella voce trovano allocazione le di-sponibilità liquide di cassa, sia in Euro che in valuta estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dalla società con enti creditizi, tutti espressi al loro valo-re nominale, appositamente conver-titi in valuta nazionale quando trattasi di conti in valuta estera.

Ratei e risconti

I ratei e risconti sono stati determinati secondo il principio della competen-za temporale.Relativamente ai ratei e risconti plu-riennali si è provveduto a verificare il mantenimento della originaria iscri-zione e laddove necessario sono sta-te operate le necessarie variazioni.

Fondi per rischi e oneri

I fondi sono stati stanziati per coprire perdite o passività di natura deter-minata, di esistenza certa o proba-bile, delle quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravve-nienza. Nella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.

TFR

Il fondo trattamento di fine rappor-to corrisponde all’effettivo impegno dell’Associazione nei confronti di ciascun dipendente, determinato in conformità alla legislazione vigente ed in particolare a quanto disposto dall’art. 2120 c.c. e dai contratti col-lettivi di lavoro ed integrativi azienda-li. Tale passività è soggetta a rivaluta-zione a mezzo di indici.

Debiti

I debiti sono espressi al loro valore no-minale.

Criteri di conversione dei valori espressi in valuta

I crediti ed i debiti espressi originaria-mente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi storici del giorno in cui sono sorti. Le differenze di cam-bio realizzate in occasione del pa-gamento dei debiti e dell’incasso dei crediti in valuta estera sono imputate al conto economico.Per quanto concerne i crediti in va-luta esistenti a fine esercizio è stata effettuata la loro conversione in Euro al cambio del giorno di chiusura del Bilancio.

Garanzie, impegni, beni di terzi e rischi

In calce allo stato patrimoniale è sta-to fornito un dettaglio dei conti d’or-dine gli impegni verso terzi.

Contabilizzazione dei ricavi e dei costi

I ricavi e i proventi sono iscritti al con-to economico nel momento in cui si realizzano su ogni progetto; vengono iscritti a ricavo solo i contributi già in-cassati e gli stessi vengono rapportati a fine anno alla durata del progetto tenendo anche conto delle spese re-almente sostenute per determinarnela corretta competenza. Per l’attivi-tà accessoria (commerciale) i ricavi e proventi sono iscritti al netto di resi, sconti ed abbuoni, nonché delle im-poste direttamente connesse con la prestazione dei servizi. In particolare:- i ricavi per prestazioni di servizi sono

riconosciuti sulla base dell’avvenuta prestazione e in accordo con i rela-tivi contratti. I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono ricono-sciuti in proporzione all’avanzamen-to dei lavori;

- i costi sono contabilizzati con il prin-cipio della competenza;

- i proventi e gli oneri di natura finan-ziaria vengono rilevati in base al principio della competenza tempo-rale.

Imposte sul reddito

Per le Onlus l’esercizio dell’ attività isti-tuzionali non costituisce attività com-merciale ai fini delle imposte dirette. Tale norma fissata dal D.Lgs. 460/97 all’art. 12 (ex art. 150 del tuir) dispone inoltre che i proventi derivanti dall’e-sercizio delle attività direttamente connesse non concorrono a formareil reddito imponibile dell’ente.

Page 75: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 73

Le attività connesse mantengono la loro natura di attività commerciali, ma non concorrono alla formazione del reddito imponibile. L’art. 20 bis comma 1 lett. d) del D.P.R. 600/73, introdotto con il decreto 460/97 ha comunque sancito l’obbligo, limita-tamente alle attività connesse, della tenuta delle scritture contabili previ-ste dalle vigenti disposizioni fiscali per gli esercenti attività commerciali.Per quanto riguarda la tassazione ai fini IRAP dell’attività dell’Ente sono stati applicati i criteri che seguono.Per l’attività istituzionale, è operante il “metodo retributivo”. Tale meto-do prevede la determinazione della

riclaSSificazioni del bilancio erendiconto finanziario

Al fine di evidenziare in modo organi-co e strutturato le variazioni più signi-ficative delle voci di Bilancio si ripor-tano i prospetti relativi alla situazione finanziaria ed economica dell’Asso-ciazione per l’esercizio al 31/12/2012.

Posizione finanziaria Nella tabella seguente è descritta la posizione finanziaria.

base imponibile quale somma dei se-guenti valori:- ammontare della retribuzione an-

nua spettante al personale dipen-dente da assumere in misura pari all’ammontare imponibile ai fini pre-videnziali (art.49 TUIR);

- ammontare delle erogazioni costi-tuenti redditi assimilati a quello di la-voro dipendente (art.50 TUIR);

- compensi per collaborazioni coor-dinate e continuative (art.50 com-ma 1, lettera c bis) del TUIR);

- compensi per attività di lavoro au-tonomo non esercitate abitualmen-te (art.67 comma 1, lettera l) del TUIR).

L’IRAP dell’esercizio è stanziata in ap-plicazione del principio di competen-za.

Esercizioprecedente

Eserciziocorrente

Variazione

1.487.17325.751

-1.512.924

206.506-

206.5061.306.418

9.917-

9.9170-

9.917

1.316.335

a) Attività a breveDepositi bancariDenaro ed altri valori in cassaAltre attività a breveDisponibilità liquide e titoli dell’attivo circolante

b) Passività a breveDebiti verso banche (entro 12 mesi)Altre passività a breveDebiti finanziari a breve terminePOSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI BREVE PERIODO

c) Attività di medio/lungo termineCrediti finanziari oltre i 12 mesiAltri crediti non commercialiTotale attività di medio/lungo termine

d) Passività di medio/lungo termineTotale passività di medio/lungo terminePOSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI MEDIO E LUNGOTERMINE

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Descrizione dellaposizione finanziaria

259.64347.807

-307.450

381.429-

381.429-73.979

4.787-

4.7870-

4.787

-69.192

-1.227.53022.056

--1.205.474

174.923-

174.923-1.380.397

-5.130-

-5.1300-

-5.130

-1.385.527

Page 76: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

74 - Bilancio sociale edizione 2013

Conto economico riepilogativo

Esercizioprecedente

Eserciziocorrente

Percentualesui ricavi

2.398.161

187.006

1.832.578378.577162.634396.097181.641-36.527

9.739-46.266

-20.000-66.26696.67830.41215.99314.419

Ricavi della gestione caratteristicaAcquisti materie prime, sussidiarie, di consumoCosti per servizi e godimento beni di terziValore aggiuntoRicavi della gestione accessoriaCosto del lavoroAltri costi operativiMargine operativo lordoAmmortamenti, svalutazioni ed altri accantonamentiRisultato operativoProventi e oneri finanziari e rettifica di valore di attività finanziarieRisultato ordinarioProventi ed oneri straordinariRisultato prima delle imposteImposte sul redditoUtile (perdita) dell’esercizio

Descrizione

1.422.020

209.572

970.947241.501139.300264.320242.022

-125.541

3.342-128.883

-16.779-145.662

70.208-75.45415.199

-90.653

-

14,74

68,2816,98

9,8018,5917,02-8,83

0,24-9,06

-1,18-10,24

4,94-5,311,07

-6,37

Percentualesui ricavi

-

7,80

76,4215,79

6,7816,527,57

-1,52

0,41-1,93

-0,83-2,764,031,270,670,60

Page 77: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Saldo iniziale Decrementi Saldo finaleVoce di bilancio Incrementi

Bilancio sociale edizione 2013 - 75

I prospetti seguenti evidenziano i movimenti delle immo-bilizzazioni immateriali, suddivisi nelle categorie dei costi pluriennali e dei beni immateriali (art. 2427, punto 2 del Codice civile).

Diritti di brevetto e di utilizz. opere

dell’ingegno

Immobilizzazio-ni immateriali in corso e acconti

Altri beniimmateriali

426426426

0

Costo storicoSaldo inizialeAmmortamenti dell’esercizioSaldo finale

Descrizione

----

----

Concessioni, licenze, marchi e

diritti simili

----

BII) Immobilizzazioni materialiLa composizione delle immobilizzazioni materiali e le va-riazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono eviden-ziate nel seguente prospetto.

Le immobilizzazioni materiali, al netto del fondo ammor-tamento, risultano pari ad Euro 2.430 (Euro 5.346 alla fine dell’esercizio precedente).

5.3465.346

--

5.346

Altri beni- Mobili e arredi- Macchine di ufficio elettronicheArrotondamentoTotali

2.9162.916

--

2.916

2.4302.430

--

2.430

-----

informazioni Sulle voci di bilancio

Di seguito viene fornita un’analisi delle voci di Bilancio, nel rispetto del contenuto previsto dall’art. 2427 del Codice civile.

Stato patrimoniale attivo

ImmobilizzazioniBI) Immobilizzazioni immaterialiLa composizione delle immobilizzazioni immateriali e le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono eviden-ziate nel seguente prospetto. Le immobilizzazioni immate-riali al 31/12/2012 ammontano a Euro 0 (Euro 426 alla fine del precedente esercizio) al netto delle quote di ammor-tamento.

Saldo iniziale Decrementi Saldo finale

426426

SoftwareTotali

Voce di bilancio

426426

00

Incrementi

--

Page 78: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Saldo iniziale Decrementi Saldo finaleVoce di bilancio Incrementi

76 - Bilancio sociale edizione 2013

Il prospetto che segue mette in evidenza le componenti che hanno concorso alla determinazione del valore netto contabile di Bilancio (art. 2427, punto 2 del Codice civile).

Terreni efabbricati

Attrezzature industriali e commerciali

AltribeniDescrizione

Impianti emacchinari

--------

--------

Costo storicoFondo ammortamento inizialeArrotondamentoSaldo a inizio esercizioAcquisizioni dell’esercizioAmmortamenti dell’esercizio ArrotondamentoSaldo finale

--------

174.956169.610

-5.346

-2.916

-2.430

--------

Immobilizz. in corso e

acconti

BIII) Immobilizzazioni finanziarieLa voce immobilizzazioni finanziarie è composta da par-tecipazioni, crediti di natura finanziaria, titoli e azioni pro-prie, come evidenziato nel prospetto che segue.

999

9.91710.916

Partecipazioni in:d) Altre imprese (Banca Etica)Crediti verso:d) Verso altri - Depositi cauzionaliTotali

-

--

2.498

4.7877.285

1.499

-5.130-3.631

Page 79: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 77

Di seguito si forniscono informazioni e prospetti di detta-glio delle singole voci.

C) Attivo circolante

Eserciziocorrente

Variazione

Verso clientiCrediti tributariVerso altriArrotondamentoTotali

Descrizione

120.21321.88535.626

-177.724

-125.10413.893

797-

-110.414

Esercizioprecedente

245.3177.992

34.829-

288.138

Il saldo è così suddiviso secondo le scadenze (art. 2427, punto 6 del Codice civile):

Entro 12 mesi Oltre 5 anni Totale

120.21321.88535.626

-177.724

Verso clientiCrediti tributariVerso altriArrotondamentoTotali

Descrizione

-----

120.21321.88535.626

-177.724

Oltre 12 mesied entro 5 anni

-----

I crediti sono così ripartiti in base alle aree geografiche di operatività del soggetto debitore (art. 2427, punto 6 del Codice civile):

Italia Resto del Mondo

Totale

120.21321.885

-10.322

-152.420

Verso clientiCrediti tributariImposte anticipateVerso altriArrotondamentoTotali

Descrizione

------

120.21321.885

-35.626

-177.724

Europa

---

25.304-

25.304

CII) CreditiDi seguito viene evidenziata la composizione e la varia-zione dei crediti presenti nell’attivo circolante (art. 2427, punto 4 del Codice civile).

Page 80: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

78 - Bilancio sociale edizione 2013

Crediti verso clienti I crediti verso clienti riguardano le notule emesse per ren-dicontazione di progetti dove il CESTAS è partner e non ancora saldati alla data del 31/12/2012.

Crediti tributari

Eserciziocorrente

Variazione

Crediti ritenuteAcconti IRAPCrediti IVAAltri crediti tributariArrotondamentoTotali

Descrizione

220-

78920.875

121.885

220-7.771

78920.654

113.893

Esercizioprecedente

-7.771

-221

-7.992

Altri crediti

Eserciziocorrente

Variazione

a) Crediti verso altri esigibili entro esercizioAltri crediti:- Enti Unione uropea- Altre associazioni- crediti v/altri- altrib) Crediti verso altri esigibili oltre esercizioTotali altri crediti

Descrizione

35.626

11.40413.90010.322

-0

35.626

797

--

797--

797

Esercizioprecedente

34.829

11.40413.9009.525

-0

34.829

Page 81: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 79

CIV) Disponibilità liquideIl saldo come sotto dettagliato rappresenta l’ammontare e le variazioni delle disponibilità monetarie esistenti alla chiusura dell’esercizio (art. 2427, punto 4 del Codice ci-vile).

Eserciziocorrente

Variazione

Depositi bancari e postaliAssegniDenaro e valori in cassaTotali

Descrizione

259.643-

47.807307.450

-1.227.530-

22.056-1.205.474

Esercizioprecedente

1.487.173-

25.7511.512.924

D) Ratei e risconti attivi La composizione e le variazioni della voce in esame sono dettagliate nella tabella (art. 2427, punto 7 del Codice civile). I risconti attivi sono relativi dalla corretta imputa-zione dei costi ai fondi provenienti da Enti finanziatori per progetti di durata ultra annuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido.

Eserciziocorrente

Variazione

Risconti attivi:- Costi su progetti comp. a.successivoTotali

Descrizione

814.997814.997814.997

59.43459.43459.434

Esercizioprecedente

755.563755.563755.563

Di conseguenza, nel caso in cui l’Associazione sostiene i costi prima che vengano erogate le tranche risultanti dai decreti di approvazione dei progetti pluriennali, in osse-quio alla corretta applicazione del principio di correlazio-ne costi/ricavi, le suddette spese vengono rinviate, con la tecnica dei risconti, all’esercizio nel quale i contributi sono erogati trovandone così la copertura.

Page 82: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Saldo iniziale Accantonamenti Saldo finaleDescrizione Utilizzi

80 - Bilancio sociale edizione 2013

Stato patrimoniale passivo

A) Patrimonio NettoIl Patrimonio Netto (costituito esclusivamente da avanzi di gestione realizzati negli esercizi precedenti) esisten-te alla chiusura dell’esercizio è pari a Euro 36.086 ed ha registrato le seguenti movimentazioni (art. 2427, punto 4

del Codice civile). Il disavanzo di gestione dell’esercizio in corso trova copertura nel valore dell’avanzo di gestione esistente all’inizio dell’esercizio.

Saldoiniziale

Altriincrementi

DecrementiDescrizione Destinazione utile (perdita)

di esercizio

-126.740

--90.65336.086

-112.320

14.419-

126.739

Altre riserve:- Altre riserveUtili (perdite) portati a nuovoUtile (perdita) dell’esercizio:- Utile dell’esercizio- Perdita dell’esercizioTotale Patrimonio netto

-14.420

-14.420-90.653-90.653

--

---

--

---

Saldofinale

B) Fondi per rischi e oneri La composizione e la movimentazione delle singole voci è rappresentata dalla seguente tabella (art. 2427, punto 4 del Codice civile). Il fondo Rischi iniziale di € 137.104,99 costituito per poter far fronte ad eventuali riduzione delleerogazioni di contributi da parte del MAE, in particolar per i progetti 8720 e 9009/CESTAS/ARGENTINA, e per le quali si è avviata una azione legale volta alla riscossione di quanto spettante, ha subito una riduzione nel corso del 2012, in parte per coprire costi sopravvenuti di collabora-tori relativi ad anni precedenti ed in parte a copertura di costi di progetto non finanziati dal MAE . In particolare la

riduzione di € 91.185 è imputabile quanto ad € 74.010 ai crediti perenti del progetto Guinea per la parte maturata nel 2012 e non ancora corrisposta e quanto ad € 18.175 maggior costo per collaboratori relativo ad anni prece-denti.A fronte della mancata erogazione dei contributi da par-te del MAE, del tutto arbitraria, su progetti regolarmente certificati (9009/CESTAS/ARGENTINA), l’Ente ha avviato, attraverso lo studio “Commercial Law Group Italia” con sede in Bologna Via Mura di Porta Saragozza, azione le-gale per il recupero di quanto spettante.

137.105137.105

AltriTotali

--

44.92044.920

92.18592.185

Page 83: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 81

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinatoIl fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito del-la società al 31/12/2012 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti.La formazione e le utilizzazioni sono dettagliate nella ta-bella a fianco (art. 2427, punto 4 del Codice civile).

45.681

2.104

11.682

-

-

55.259

Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato

Saldo iniziale

Utilizzi

Accantonamenti

T.F.R. corrisposto nell’anno

Altre variazioni (+/-)

Saldo finale

D) Debiti La composizione e le variazioni delle singole voci è rap-presentata dal seguente prospetto (art. 2427, punto 4 del Codice civile).

Eserciziocorrente

Variazione

Debiti verso bancheDebiti verso fornitoriDebiti tributariDebiti verso istituti di previdenza e di sicurezza socialeAltri debitiArrotondamentoTotali

Descrizione

381.429320.30639.73920.22398.943

-860.640

174.923-527.737

2.6197.671

-171.674-

-514.198

Esercizioprecedente

206.506848.04337.12012.552

270.617-

1.374.838

Page 84: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

82 - Bilancio sociale edizione 2013

Si riportano i dati relativi alla suddivisione dei debiti per scadenza (art. 2427, punto 6 del Codice civile).

Entro 12 mesi Oltre 5 anni Totale

381.429320.30639.739

20.22398.943

-860.640

Debiti verso bancheDebiti verso fornitoriDebiti tributariDebiti verso istituti di previdenza edi sicurezza socialeAltri debitiArrotondamentoTotali

Descrizione

---

----

381.429320.306

39.739

20.22398.943

-860.640

Oltre 12 mesied entro 5 anni

---

----

Si fornisce, inoltre, un prospetto informativo sulla ripartizio-ne dei debiti in base alle aree geografiche di operatività del soggetto creditore.

Italia Resto delMondo

Totale

381.429320.30639.739

20.22324.933

-786.630

Debiti verso bancheDebiti verso fornitoriDebiti tributariDebiti verso istituti di previdenza edi sicurezza socialeAltri debitiArrotondamentoTotali

Descrizione

---

----

381.429320.306

39.739

20.22398.943

-860.640

Europa

---

-74.010

-74.010

Debiti verso banche

Eserciziocorrente

Variazione

a) Debiti verso banche esigibili entro esercizioAperture creditoConti correnti passivi- altriTotale

Descrizione

381.429-

381.429-

381.429

174.923-

174.923-

174.923

Esercizioprecedente

206.506-

206.506-

206.506

Page 85: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 83

Debiti verso fornitori

Eserciziocorrente

Variazione

a) Debiti v/fornitori entro l’esercizioFornitori sede decentrateFornitori sede principaleFornitori fatture da ricevereFornitori sede Perù/Sierra LeoneArrotondamentoTotale

Descrizione

320.306-

141.631178.675

--

320.306

-527.737-15.829

-352.029-110.902-48.977

--527.737

Esercizioprecedente

848.04315.829

493.660289.57748.977

-848.043

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

Eserciziocorrente

Variazione

Debito verso InpsDebiti verso InailArrotondamentoTotale

Descrizione

19.458764

120.223

7.58783

17.671

Esercizioprecedente

11.871681

-12.552

Debiti tributari

Eserciziocorrente

Variazione

Debito IRAPErario conto IVAErario conto ritenute dipendentiErario conto ritenute professionisti/collaboratoriErario conto ritenute altroDebiti per altre imposteArrotondamentoTotale

Descrizione

8.802-

15.07312.0673.796

-1

39.739

-7.191-1.7648.4801.6171.592- 116

- 12.619

Esercizioprecedente

15.9931.7646.593

10.4502.204

116-

37.120

Page 86: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

84 - Bilancio sociale edizione 2013

Altri debiti

Eserciziocorrente

Variazione

a) Altri debiti entro l’esercizioDebiti verso dipendenti/assimilatiDebiti verso collaboratoriDebiti verso sociAltri debiti:Enti Unione Europea- altrib) Altri debiti oltre l’esercizioAltri debiti:- Depositi cauzionali passiviTotale

Descrizione

98.94324.933

--

74.010--

-98.943

-166.41910.795

-130.589-16.418

-30.207-

-5.255

-5.255-171.674

Esercizioprecedente

265.36214.138

130.58916.418

104.217-

5.255

5.255270.617

E) Ratei e risconti passiviSi fornisce l’indicazione della composizione e dei movi-menti della voce in esame (art. 2427, punto 7 del Codice civile). La voce Risconti passivi rappresenta la corretta im-putazione dei fondi provenienti da Enti Finanziatori a fron-te di progetti ultra annuali. Il ricavo viene rilevato quando il finanziamento diventa disponibile e liquido.

Se la somma incassata è relativa ad una parte del pro-getto non ancora realizzata nell’esercizio considerato dal bilancio viene sospesa, attraverso la tecnica del risconto, ed imputata al periodo successivo in cui viene eseguito il progetto.

Eserciziocorrente

Variazione

Risconti passivi:- ricavi per progetti esigibili nell’esercizio successivo- altri Ratei passivi:- ratei passivi dipendenti- ratei passivi notuleTotale

Descrizione

152.823152.823

-160.158

50.097110.061312.981

-515.849-515.849

--60.12017.102

-77.222-575.969

Esercizioprecedente

668.672668.672

-220.278

32.995187.283888.950

Page 87: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 85

Conti d’ordine

Conformemente alle disposizioni di cui al punto 9) dell’art. 2427 del Codice civile si forniscono le indicazioni sui conti d’ordine.Di seguito viene fornito il dettaglio dei conti d’ordine iscrit-ti in calce allo Stato Patrimoniale. In particolare, specifi-chiamo gli impegni di terzi e verso terzi.

Impegni di terzi: trattasi di importi presenti nei piani finan-ziari indicati nella voce “Valorizzazioni”. Si tratta di quei beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalle Ong o da altri finanziatori comporterebbero un esborso di denaro. Si riportano anche gli impegni finanziari dei donor nei confronti dell’Ente.Impegni verso terzi: trattasi di importi presenti nei piani fi-nanziari nella voce “Valorizzazioni Ong”.

Eserciziocorrente

Variazione

Impegni di terziValorizzazioni contropartiMonetario controparteCrediti verso Enti

Impegni verso terziValorizzazioni Cestas

Descrizione

1.627.62099.57513.240

1.514.805

70.25370.253

-2.368.859-1.276.622

-13.976-1.078.261

-480.988-480.988

Esercizioprecedente

3.996.4791.376.197

27.2162.593.066

551.241551.241

Conto economico

A) Valore della produzione Si fornisce l’indicazione della composizione del valore della produzione, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente:

Eserciziocorrente

Variazione

Ricavi attività istituzionaleAltri ricavi e proventi (attivitàcommerciale-accessoria)Totali

Descrizione

1.422.020

139.3001.561.320

-976.141

-23.334-999.475

Esercizioprecedente

2.398.161

162.6342.560.795

Variazione%

-40,70

-14,35

Page 88: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

86 - Bilancio sociale edizione 2013

Si fornisce l’indicazione della composizione dei ricavi/contributi derivanti dall’attività istituzionale per categoria di attività e per aree geografiche.

Eserciziocorrente

Variazione

Contributi da Enti governativi ItaliaContributi da Enti locali ItaliaContributi da privati e altri ItaliaContributi da Enti europeiContributi da Enti governativi esteriContributi da privati e altri esteriRaccolta fondi, donazioni e altriArrotondamentoTotali

Voce di bilancio

764.87178.67696.26820.53150.098

387.49724.079

-1.422.020

-913.077-123.024

45.848-12.196-18.676 83.017

-38.033-

-976.141

Esercizioprecedente

1.677.948201.70050.42039.20762.294

304.48062.112

-2.398.161

Variazione%

-54,42-60,9990,93

-19,58-47,6327,27

-61,23-

Di seguito in dettaglio la composizione delle singoli voci sopra richiamate.

Eserciziocorrente

Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Buon governo - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneProgetti settore AmbienteProgetti settore Gender empowerment - formazioneTotali

Contributi da Enti governativi Italia per progetti

378.412242.81464.648

-35.920

73.080764.871

Esercizioprecedente

783.387416.194328.880

-8.2910

157.7781.677.948

Eserciziocorrente

Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneTotali

Contributi da privati e altri Italia per progetti

41.08116.500

038.68796.268

Esercizioprecedente

35.5970

74714.07650.420

Page 89: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 87

Eserciziocorrente

Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Buon governo - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneProgetti settore Gender empowermentProgetti settore Gender empowerment - formazioneTotali

Contributi da Enti locali Italia per progetti

011.011

0182

016.07851.40578.676

Esercizioprecedente

68.30712.10232.9673.296

60015.50668.922

201.700

Eserciziocorrente

Progetti settore SaluteProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneTotali

Contributi da Enti Unione Europea per progetti

4.12516.40620.531

Esercizioprecedente

86738.34139.207

Eserciziocorrente

Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Gender empowerment - formazioneTotali

Contributi da Enti privati esteri per progetti

0328.649

058.848

387.497

Esercizioprecedente

111.21520.31787.69085.258

304.480

Eserciziocorrente

Progetti settore Sviluppo partecipativoTotali

Contributi da Enti governativi esteri per progetti

50.09850.098

Esercizioprecedente

62.29462.294

Page 90: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

88 - Bilancio sociale edizione 2013

Eserciziocorrente

Raccolta fondi 5x1000Raccolta fondi 3Donazioni ItaliaDonazioni locoOfferte artigianatoOfferte agendeContributi servizio civileAltri ricaviQuote associativeTotali

Proventi – raccolta fondi, donazioni, quote associative e altro

2.1780

9.5375.839

000

6.425100

24.079

Esercizioprecedente

3.06112.6833.670

38.40836

8881.7931.600

62.112

La voce “Altri ricavi e proventi” comprende le entrate derivanti dalle attività accessorie (attività commerciale) all’esercizio dell’attività istituzionale ma in grado di garan-tire all’Ente non profit risorse economiche con cui perse-guire le finalità istituzionali espresse dallo statuto.

I proventi si dividono tra due macro classi “vendita servizi” e “formazione” come di seguito rappresentato:

Eserciziocorrente

Vendita serviziTotali

Proventi da vendita di servizi

16.55716.557

Esercizioprecedente

12.00012.000

Eserciziocorrente

Proventi da corsi Salute - formazioneProventi da corsi Buon governo - formazioneProventi da corsi Sviluppo partecipativoProventi da corsi Sviluppo partecipativo - formazioneProventi da corsi Gender empowermentProventi da corsi Gender empowerment - formazioneTotali

Proventi da corsi di formazione

58.35053.500

5.8935.000

00

122.743

Esercizioprecedente

20.29031.500

070.9727.500

20.372150.634

Page 91: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 89

B) Costi della produzione Nel prospetto che segue viene evidenziata la composi-zione e la movimentazione della voce “Costi della pro-duzione”.

Eserciziocorrente

Variazione

Per materie prime, sussidiarie,di consumo e merciPer serviziPer godimento di beni di terziPer il personale:a) salari e stipendib) oneri socialic) trattamento di fine rapportod) trattamento di quiescenza e similie) altri costiAmmortamenti e svalutazioni:a) immobilizzazioni immaterialib) immobilizzazioni materialic) altre svalutazioni delle

immobilizzazionid) svalutioni crediti attivo circolanteAltri accantonamentiOneri diversi di gestioneArrotondamentoTotali

Descrizione

209.572914.71256.235

194.686 52.77011.682

-5.182

426 2.916

--

-242.022

-1.690.203

22.566-874.878

13.247

-94.689 -30.188-6.061

--839

--6.397

--

-60.381

--916.858

Esercizioprecedente

187.0061.789.590

42.988

289.375 82.95817.743

-6.021

426 9.313

--

-181.641

-2.607.061

Variazione%

12,07-48,8930,82

-32,72 -36,39-34,16

--13,93

- -68,69

-- -

33,24--

Page 92: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

90 - Bilancio sociale edizione 2013

La voce “oneri diversi di gestione” comprende tutti i co-sti derivanti dalla gestione accessoria (commerciale), gli oneri di supporto generale come classificati nel rendicon-to gestionale, oneri da raccolta fondi, oneri per le dona-

zioni oltre ad imposte e tasse. Queste voci nel Rendicon-to sono comunque classificate come previste dalle linee Guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus.Si riporta il dettaglio:

Eserciziocorrente

Oneri supporto generaleOneri raccolta fondiCosti donazioniOneri attività accessorie (commerciali)Oneri diversiAltre imposteTassa rifiutiTotali

Oneri diversi di gestione

86.948541

1.410139.301

12.342259

1.221242.022

Esercizioprecedente

142.7971.2002.136

18.75114.421

3611.975

181.641

C) Proventi e oneri finanziari Nella prima tabella si riporta, inoltre, un dettaglio relati-vo alla composizione della voce C.16.d) Proventi diversi dai precedenti. Conformemente alle disposizioni di cui al

Collegate Altre Totale

----

Interessi bancari e postaliInteressi su finanziamentiArrotondamentoTotali

Descrizione

96250

-346

96250

-1345

Controllanti

----

Controllate

----

----

Interessi bancariAltri oneri finanziariArrotondamentoTotali

15.9181.206

-17.124

15.9181.206

-17.124

----

----

punto 12) dell’art. 2427 del Codice civile si fornisce il det-taglio relativo all’ammontare degli interessi e degli altri oneri finanziari relativi , a debiti verso banche ed altri.

TotaleAltriImprese controllanti

Impresecollegate

Imprese controllate

Descrizione

Page 93: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

Bilancio sociale edizione 2013 - 91

E) Proventi e oneri straordinariConformemente alle disposizioni di cui al punto 13) dell’art. 2427 del Codice cvile si fornisce il dettaglio rela-tivo all’ammontare dei proventi straordinari e degli oneri straordinari.

Eserciziocorrente

Variazione

Insussistenza di oneri anni precedentiTotali

Proventi straordinari

89.03089.030

-80.797-80.797

Esercizioprecedente

169.827169.827

Eserciziocorrente

Variazione

Oneri esercizi anni precedentiTotali

Oneri straordinari

18.82218.822

-54.327-54.327

Esercizioprecedente

73.14973.149

Imposte sul reddito d’esercizioPer le Onlus l’esercizio delle attività istituzionali e delle atti-vità connesse al perseguimento degli obiettivi istituzionali, non costituisce attività commerciale ai fini delle imposte dirette, di conseguenza l’unica imposta a cui è soggetta l’Ente è l’IRAP.La composizione della voce del Bilancio “Imposte sul red-dito dell’esercizio” è esposta nella seguente tabella:

Eserciziocorrente

Variazione

Imposte correnti IRAPTotali

Descrizione

15.19915.199

-794-794

Esercizioprecedente

15.99315.993

Variazione%

-4,96

Page 94: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

92 - Bilancio sociale edizione 2013

altre informazioni

Attività e scopi

L’Associazione non Governativa CE-STAS (Onlus di diritto) opera nel set-tore della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo ed in particolare la sua attività è diretta agli interventi in campo sanitario, all’educazione sani-taria, ai processi e percorsi didattico formativi. Da anni l’attività dell’Ong si è estesa anche all’ambiente, al wel-fare ed in generale alla formazione.In particolare, per quanto riguarda la formazione, in data 11/04/2011 con delibera della Giunta Regiona-le della Regione Emilia-Romagna n° GPG/2011/477 l’Ente CESTAS si è ac-creditato come “Ente di Formazione Superiore e Continua”.Si ricorda inoltre agli associati che il CESTAS in data 15/03/2011, con co-municazione della Prefettura di Bo-logna prot. 681/10/area IV bis, ha ottenuto l’iscrizione nel Registro delle Persone Giuridiche.

Organo Amministrativo

Segue l’elenco delle persone con compiti di direzione nell’Ente:L’Organizzazione non governativa CESTAS è amministrata dal seguente consiglio di amministrazione:• Alberti Uber Antonio - Presidente del

Consiglio di Amministrazione• Nada Karaivanova - Consigliere• Abraham Dario Francisco Muniza-

ga Montecinos - Consigliere• Jaime Alfonso Sepulveda Cisternas

- Consigliere

Crisi economica

L’associazione, come qualsiasi altra realtà economica e sociale, ha su-bito, negli ultimi anni, gli effetti del-la crisi economica globale con una drastica riduzione delle entrate. Ciò ha spinto gli amministratori a prende-re dei duri provvedimenti in termini di riduzione dei costi.L’Associazione ha chiesto e ottenu-to la CIG in deroga per i dipendenti delle sedi di Bologna e di Ancona, per il tutto il 2012. Ciò ha consentito di limitare l’impatto del disavanzo di gestione sul patrimonio sociale.La CIG ha interessato tutti i dipenden-ti della sede di Bologna costituita da 8 unità e i dipendenti della sede di Ancona di sole 2 unità.La CIG continuerà nella sede di Bolo-gna sino al 10/07/2013 e nella sede di Ancona sino al 31/12/2013.

Per il Consiglio di AmministrazioneIl PresidenteAlberti Uber Antonio

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À

Bilancio sociale edizione 2013 - 93

Relazione del Sindaco unico all’assemblea dei sociSignori Soci,nel corso dell’esercizio chiuso il 31/12/2012 la mia attività è stata ispirata alle disposizioni di Legge e alle Nor-me di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.Essendo incaricato anche della Re-visione legale dei conti Vi riferisco anche ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010.

attivita di reviSione legale

Vi informo che:- ho provveduto, dal momento del

conferimento dell’incarico a segui-to delle dimissioni del revisore pre-cedente, a verificare la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione nelle scritture contabili dei fatti di gestione;

- ho verificato il progetto di bilancio d’esercizio dell’Associazione redat-to dal Consiglio di Amministrazione.

In conformità con le previsioni di cui all’art. 14 del D. Lgs. 39/2010, segnalo quanto segue.

a) Bilancio sottoposto a revisione

Ho svolto la revisione legale del bi-lancio d’esercizio dell’Associazione CESTA.S. chiuso al 31/12/2012. La re-sponsabilità della redazione del bi-lancio compete agli amministratori della società. È mia la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione legale. Nella redazione del bilancio sottoposto a revisione gli amministra-tori hanno applicato le disposizioni previste dagli artt. 2423 e 2423-bis del Codice civile, nonché dai principi contabili e dalle raccomandazioni fornite dagli organismi contabili com-petenti (O.I.C., C.N.D.C.E.C.) ben-ché per gli Enti non profit non ne sia prevista l’obbligatorietà. Sono stati adottati oltre ai suddetti principi an-che le linee guida dell’Agenzia per le

Onlus fornendo in nota integrativa e nel Rendiconto della gestione tutte le informazioni dallo stesso documento richieste.Dall’esame dei documenti ricevuti si evidenzia che gli amministratori, nel-la redazione del bilancio, non hanno fatto ricorso alla deroga alle norme di legge prevista dagli art. 2423, com-ma 4, del Codice civile.La sua struttura è conforme a quella delineata dal Codice civile agli artt. 2424 e 2425, in base alle premesse poste dall’art. 2423-ter, mentre la Nota integrativa, che costituisce par-te integrante del Bilancio di esercizio, è conforme al contenuto previsto da-gli artt. 2427, 2427-bis e a tutte le altredisposizioni che fanno riferimento ad essa.Nell’esercizio chiuso al 31/12/2012 la società ha conseguito un risultato di esercizio pari a Euro -90.653; tale risul-tato scaturisce da una dinamica ge-stionale così schematizzabile nei suoi aspetti patrimoniali ed economici:

Eserciziocorrente

Variazione

Crediti vs soci per versamenti dovutiImmobilizzazioniAttivo circolanteRatei e riscontiTotale AttivoPatrimonio netto:- di cui utile (perdita) di esercizioFondi rischi ed oneri futuriTFRDebiti a breve termineDebiti a lungo termineRatei e riscontiTotale Passivo

Descrizione

-9.715

485.174814.997

1.309.88636.086

-90.65344.92055.259

860.640-

312.9811.309.886

--6.973

-1.315.88859.434

-1.263.427-90.653

-105.072-92.185

9.578-508.943

-5.255-575.969

-1.263.427

Esercizioprecedente

-16.688

1.801.062755.563

2.573.313126.73914.419

137.10545.681

1.369.5835.255

888.9502.573.313

Page 96: Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2013

94 - Bilancio sociale edizione 2013

Collegate Consociate Altri

--

Conti d’ordine del sistema impropriodegli impegniTotali

Descrizione

--

1.697.8731.697.873

Controllanti

--

Controllate

--

Percentualesui ricavi

Eserciziocorrente

Ricavi della gestione caratteristicaAcquisti e variazioni rimanenzematerie prime, sussidiarie,di consumo e merciCosti per servizi e godimento benidi terziValore aggiuntoRicavi della gestione accessoriaCosto del lavoroAltri costi operativiMargine operativo lordoAmmortamenti, svalutazioni edaltri accantonamentiRisultato operativoProventi e oneri finanziari e rettificadi valore di attività finanziarieRisultato ordinarioProventi ed oneri straordinariRisultato prima delle imposteImposte sul redditoUtile (perdita) dell’esercizio

Descrizione

-

7,80

76,4215,79

6,78 16,52

7,57-1,52

0,41-1,93

-0,83 -2,76

4,031,270,670,60

1.422.020

209.572

970.947241.501139.300 264.320242.022

-125.541

3.342-128.883

-16.779 -145.662

70.208-75.45415.199

-90.653

Esercizioprecedente

2.398.161

187.006

1.832.578378.577162.634 396.097181.641-36.527

9.739-46.266

-20.000 -66.266

96.67830.41215.99314.419

Percentualesui ricavi

-

14,74

68,2816,98

9,80 18,5917,02-8,83

0,24-9,06

-1,18 -10,24

4,94-5,311,07

-6,37

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À

Bilancio sociale edizione 2013 - 95

b) Portata della revisione e principi di revisione osservati

Il mio esame è stato condotto secon-do i principi di revisione emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Com-mercialisti e degli Esperti Contabili. In conformità ai predetti principi la revisione è stata svolta al fine di ac-quisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile.Il procedimento di revisione compren-de l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informa-zioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori.Ritengo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressio-ne del mio giudizio professionale.Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secon-do quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da altro revi-sore emessa in data 07/06/2012.Per quanto riguarda la fiscalità, trat-tandosi di una Onlus, l’unica imposta dovuta è l’IRAP calcolata corretta-mente in dichiarazione secondo il metodo Retributivo previsto per gli enti non profit.

c) Giudizio sul bilancio

A mio giudizio, il bilancio d’esercizio della società CESTAS chiuso al 31/12/2012 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarez-za e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società.In particolare la Nota Integrativa è stata redatta ai sensi dell’art. 2427 e contiene anche le altre indicazioni ritenute necessarie per una corretta informazione.

d) Richiami di informativa

Per la migliore comprensione del Bi-lancio d’esercizio della società CE-STAS chiuso al 31/12/2012, si richiama l’attenzione sulle seguenti informazio-ni più ampiamente descritte in Nota integrativa.- Drastica riduzione delle entrate;- causa civile contro il MAE per recu-

pero contributi Progetti Argentina;- crediti verso la Pubblica Amministra-

zione da incassare;- CIG.

Per quanto riguarda le previsioni per l’esercizio 2013, il protrarsi della crisi economica non permette di fare pro-grammi di medio periodo ed impone un attento e continuo esame della

situazione economico finanziaria tale da verificare la costante presenza delle condizioni di continuità azien-dale. In particolare un attento esame della spesa (l’utilizzo delle CIG anche per il 2013 va nella giusta direzione), una ridefinizione delle modalità di in-tervento nei paesi in via di sviluppo e nuovi impulsi nella ricerca delle fonti di finanziamento.

attivita di vigilanza

Ho vigilato sull’osservanza della Leg-ge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.Ho partecipato a n. 1 Assemblee dei soci, a n. 1 adunanze del Consiglio di Amministrazione svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento.Sono stato opportunamente informa-to dagli Amministratori, durante le n. 1 riunioni svolte sull’andamento della gestione sociale e sulla sua prevedi-bile evoluzione, per quanto attiene soprattutto le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e pa-trimoniale effettuate dalla Società nel corso dell’esercizio, assicurandomi che le operazioni deliberate e poste in essere fossero conformi alla legge e allo statuto sociale, ispirate a prin-cipi di razionalità economica e non manifestamente imprudenti o azzar-date, in conflitto di interessi con l’as-

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96 - Bilancio sociale edizione 2013

sociazione, in contrasto con le deli-bere assunte dall’Assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del Patrimonio Aziendale.Ho approfondito la mia conoscenza della struttura organizzativa dell’As-sociazione vigilata, per quanto di mia competenza, sulla sua adegua-tezza, relativamente alla quale ho le seguenti osservazioni da formulare: a seguito della contrazione dei finan-ziamenti dei progetti provenienti da Enti governativi il consiglio di Ammi-nistrazione ha prontamente provve-duto a ridurre i costi relativi al perso-nale ricorrendo alla CIG in deroga, richiesta per tutto il 2012. La CIG ha interessato tutti i dipendenti sia del-la sede di Bologna che della sede di Ancona. La CIG continuerà sino al 10/07/2013 nella sede di Bologna e sino al 31/12/2013 nella sede di Ancona. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione mi ha informato che probabilmente allo scadere del-la CIG si ricorrerà al licenziamento di buona parte del personale salvo che non intervengano nuove opportunità che facciamo pensare ad un rilancio dell’attività istituzionale.

Ho vigilato sull’adeguatezza del siste-ma amministrativo - contabile, non-ché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni ovvero l’esame di documenti aziendali e non ho, in me-rito, osservazioni da formulare.Ho riscontrato l’adeguatezza del si-stema di controllo interno e vigilato sull’attività svolta dai preposti al me-desimo, particolarmente attraverso incontri periodici con i responsabili delle funzioni di Internal Audit; il con-trollo è stato facilitato dalla mia attivi-tà di certificatore dei progetti istituzio-nali dell’Associazione per i quali sono richiesti finanziamenti pubblici.Al presente Sindaco Unico non è pervenuta alcuna denuncia ai sensi dell’art. 2408 del Codice civile.Nel corso dell’attività di vigilanza, co-me sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richie-derne la menzione nella presente re-lazione.

concluSioni

Il Sindaco Unico, a conclusione del suo esame attesta che non sussistono motivi che possano impedire l’appro-vazione del Bilancio di esercizio chiu-so il 31/12/2012.

Bologna, il 02/07/2013

Il Sindaco Unico

Dott. Corrado Procopio

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Bilancio sociale edizione 2013 - 97

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