Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2014
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Transcript of Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2014
CESTASOrganizzazione di cooperazione internazionale
Ente di formazione
Bilancio socialeedizione 2014
2
Il nostro identikit: economia della conoscenza, innovazione, cooperazione.
CESTAS compie trentacinque anni. Come rispo-sta alla ristrutturazione profonda iniziata nel 2012 e intensificata nel 2013 – anno che raccon-tiamo in questo Bilancio sociale –, CESTAS oggi vuole essere un punto d’incontro tra competenze specialistiche, un attore esperto e specializzato che realizza interventi a favore dell’accesso uni-versale alla salute. Sono interventi pianificati ed eseguiti in collaborazione con oltre 300 istitu-zioni in tutto il mondo, che costituiscono la rete e il patrimonio del CESTAS. La rete è composta principalmente da autorità sanitarie nazionali, enti sanitari locali, università, centri di ricerca specializzati in problemi di salute, ospedali, cen-tri sanitari e aziende che gestiscono o produco-no servizi sanitari.
I nostri punti di forza e di specializzazione si sono rafforzati durante la ristrutturazione asso-ciativa di questi anni. Vale la pena di evidenziarli perché rappresentano il nostro identikit:- investimento nell’economia della conoscenza:
un processo di apprendimento attraverso l’in-novazione migliora le capacità e le competen-ze nei sistemi pubblici di salute;
- applicazione dell’approccio dell’“organizzazio-ne che apprende”: è fondamentale per ana-lizzare i cambiamenti sociali e ricercare co-stantemente meccanismi d’innovazione nei processi d’appropriazione sociale della cono-scenza attraverso la partecipazione;
- promozione della cooperazione inter-univer-sitaria: CESTAS ha messo in rete e collabora in modo bilaterale o multilaterale con più di trenta università europee, africane e latine.
Sulla base delle nostre competenze ci concen-triamo in pochi settori d’intervento in modo da aumentare la specializzazione e la qualità della nostra azione. Nella nuova carta d’identità del CESTAS rientra quindi:- rafforzamento dei sistemi di salute usando gli
strumenti dell’assistenza tecnica, della ricerca e della formazione delle risorse umane. Appog-giare e migliorare la qualità, la copertura, i costi e l’efficacia dei sistemi di salute nei Paesi d’in-tervento è la meta da raggiungere;
- disegno ed esecuzione di percorsi di formazio-ne specializzata per operatori dei servizi di sa-lute interessati alla nostra azione in coopera-zione sanitaria;
Competenze specialistiche per l’accesso universale alla salute
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- trasferimento tecnologico appropriato ai con-testi differenziati d’intervento attraverso la ri-cerca di esperti e di strumenti capaci di adat-tarsi alle diversità e ai limiti sociali, economici e tecnologici dei diversi Paesi.
In questi ultimi quindici anni, CESTAS ha rag-giunto con i suoi percorsi di formazione spe-cializzata più di 4.000 professionisti provenienti da venticinque Paesi, che hanno potuto fruire di elevati standard di qualità e di rilevanza profes-sionale e accademica. Oggi oltre il 95% dei nostri beneficiari ha un ruolo attivo nel mondo del la-voro e, soprattutto, occupa posizioni di respon-sabilità grazie anche alle competenze acquisite durante la formazione al CESTAS. La prevalenza di donne in questi professionisti c’inorgoglisce. Sapere che tutti giocano il loro ruolo professio-nale nei governi locali o nazionali dei Paesi d’o-rigine completa la nostra missione istituzionale.
Nel 2013 si è aggiunta poi la dolce scoperta nel leggere, insieme ai membri del Consiglio d’am-ministrazione, che la semina fatta per costru-ire un’associazione internazionale aveva dato i frutti. I dati che riportiamo in questo Bilancio sociale, danno la dimensione della nostra tra-sformazione da associazione italiana a ente con un forte radicamento internazionale, pur legato al territorio d’origine.
Basta dare un’occhiata alla composizione del Consiglio d’amministrazione: su 4 membri tre provengono da Paesi esteri e uno solo dall’Italia. A ciò si aggiungono le sedi legali che CESTAS ha nel mondo:- Italia- Argentina- Bolivia- Cile- Ecuador- Perù - Libano- Pakistan- Namibia- Nicaragua
In ognuno dei nove Paesi esteri in cui abbiamo una sede legale, ci siamo trasformati in entità nazionale e, di fatto, siamo diventati attori eco-nomici locali per quei governi e per quei territori. I fondi provenienti da questi Paesi, in particola-re da Bolivia, Cile e Perù, rappresentano quasi il 70% del budget del CESTAS se consideriamo i finanziatori esteri e le banche di sviluppo inter-nazionali. È questo un fatto non secondario per capire la nostra natura di associazione non più legata ai flussi di finanziamento “nord-sud”, ma, come dicevamo all’inizio di questa introduzione, di attore specializzato che presta servizi e pro-muove azioni di salute pubblica in modo globale pur mantenendo l’approccio “glocale”.
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Anche l’analisi del tipo di finanziatori è interes-sante per capire la nostra attuale identità: stori-camente le ong italiane sono state legate a due fonti di finanziamento: il Ministero degli Affari Esteri e l’Unione Europea. Per anni anche il CE-STAS ha percorso questa strada, anche se da almeno due lustri, proprio aprendo sedi legali in diversi Paesi, abbiamo cercato di privilegiare la ricerca di finanziamenti locali e internazionali. Il bilancio economico del 2013 dimostra che i no-stri principali interlocutori finanziari sono oggi gli Enti esteri, siano essi governativi, privati e banche di sviluppo internazionali come il Banco interamericano de desarrollo e la Corporación andina de fomento.
L’inadeguatezza dell’investimento pubblico ita-liano in termini di quantità e di qualità, è una realtà che viviamo con disappunto e impoten-za, soprattutto ogni qualvolta ci troviamo a pre-sentarci presso i nostri interlocutori istituzionali esteri. La mancanza totale (nei fatti) di un “ap-proccio-Paese” e di un approccio settoriale nelle politiche di cooperazione, rende difficile, anche per organizzazioni specializzate come la nostra, diffondere nel mondo le nostre eccellenze na-zionali. Che sicuramente in ambito sanitario ci sono: basti pensare al sistema sanitario dell’E-milia-Romagna, nostra regione di nascita.
Questa è la nostra decima edizione del Bilancio sociale, che si somma alla certificazione di bi-lancio, una tradizione che risale all’inizio dell’at-tuale secolo. Per due anni consecutivi, il 2012 e il 2013, siamo stati onorati di ricevere il premio come finalisti dell’Oscar di bilancio: le motiva-zioni di questi riconoscimenti hanno sempre sottolineato la trasparenza e l’accuratezza delle informazioni economiche presenti nel nostro Bi-lancio sociale. Quest’anno abbiamo consolidato questi dati e con orgoglio possiamo vantare di essere riusciti, grazie a un’impegnativa ristrut-turazione organizzativa, a ridurre ulteriormente i nostri costi di struttura, ponendoci sotto il 60% dei costi medi di struttura delle Onlus italiane1. Parallelamente noi investiamo il 91% delle nostre entrate nelle attività istituzionali, mentre la me-dia delle Onlus in Italia si ferma all’83%: anche in questo caso abbiamo un 8% in più di efficienza organizzativa da vantare.
Ringrazio quindi l’Assemblea dei soci e il Consi-glio d’amministrazione per la fiducia e per l’im-pegno attivo realizzato durante la gestione del 2013 e dedico a loro i risultati che faticosamente abbiamo raggiunto in questo cruciale passaggio.
Dott. Uber AlbertiPresidente CESTAS
1 Vedi grafico distribuzione dei costi a pagina 34
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Indice
Competenze specialistiche per l’accesso alla salute
Nota metodologica
Chi siamo
Mappa degli stakeholder
Modello di governance
Risorse umane
Comunicazione è trasparenza
Aspetti economici e finanziari
Mappa dei progetti
Progetti in Africa
Progetti in America Latina
Progetti in Asia
Progetti in Europa
Testimonianze
Rendiconto gestionale 2013
Bilancio d’esercizio
Nota integrativa
Relazione del Sindaco unico
Contatti
Come sostenerci
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65
70
96
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102
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Nota metodologica
È il frutto di un percorso volto all’individuazio-ne delle eventuali criticità e al proprio migliora-mento e rappresenta lo strumento principale di comunicazione, trasparenza e rendicontazione sociale verso tutti gli attori con cui l’associazio-ne collabora. Il documento segue una logica tra-sversale per lo sviluppo dei contenuti basata su settori tematici e tipologie di intervento, secondo una distribuzione territoriale dei progetti.
Questo Bilancio sociale prende in esame l’anno solare 2013 (1 gennaio - 31 dicembre 2013). Al fine di fornire al lettore una visione più ampia del percorso storico dell’organizzazione, talvolta fa riferimento, in un’ottica comparativa, ad alcuni dati significativi degli esercizi degli anni prece-denti. La prima parte del Bilancio sociale è relativa all’identità del CESTAS con approfondimenti su: ambiti di intervento, accreditamenti e reti, part-ner coinvolti in Italia e all’estero, il modello di governance adottato, le risorse umane attive e una specifica mappa degli stakeholder. In que-sta parte è presente anche una sezione dedica alla comunicazione, considerata da CESTAS un importante indice di trasparenza e un modo per dare conto ai vari stakeholders di quanto fatto. La seconda parte riguarda invece i progetti di co-operazione e di formazione intrapresi da CESTAS nel mondo, mentre la terza riguarda l’analisi eco-nomica e finanziaria delle attività del 2013 con un’esauriente nota integrativa che dettaglia la struttura e i contenuti del bilancio d’esercizio e i criteri di valutazione adottati.
Il Bilancio sociale è stato stampato nel mese di agosto 2014 in 100 copie, su carta riciclata cer-tificata. Le copie della pubblicazione sono state inviate ai principali stakeholders dell’associa-zione, alle sedi decentrate CESTAS nel mondo e verranno distribuite in occasione dei diversi eventi organizzati durante il secondo semestre del 2014.
Il Bilancio sociale, giunto alla decima edizione, è il risultato di un processo continuo di riflessione e analisi dell’associazione sul proprio lavoro e sui risultati che questo produce.
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Il Bilancio sociale, insieme al bilancio d’eserci-zio e alla nota integrativa, è disponibile sul sito www.cestas.org. Viene inoltre diffuso attraverso la newsletter CESTAS inviata a più di 4.000 con-tatti.
I riferimenti metodologici che hanno guidato la redazione di questa edizione del Bilancio sociale sono le “Linee guida per la redazione del Bilancio sociale delle organizzazioni non profit” realizza-te dall’Agenzia per le Onlus in collaborazione con Altis2, che a loro volta seguono le “Linee guida per il reporting di sostenibilità” elaborate nell’ot-tobre 2006 dalla Global Reporting Initiative (GRI).CESTAS in qualità di ong riconosciuta dal Mini-stero degli Affari Esteri è tenuta al rispetto della legge 49/1987.
Nel 2012 e nel 2013 CESTAS si è classificato tra i finalisti nella categoria Ong dell’Oscar di Bilan-cio, premio organizzato dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) sotto l’Alto Patrona-to del Presidente della Repubblica, per valoriz-zare le organizzazioni, profit e non profit, italiane che si segnalano per una comunicazione effica-ce e cristallina dei propri rendiconti. Un ricono-scimento che testimonia la validità del processo di continua riflessione e analisi delle attività e dei risultati raggiunti e del percorso di comunicazio-ne intrapreso chiaro e trasparente.
2 Approvate dal Consiglio del 15 aprile 2011 con deliberazione n° 147 - Atto di indirizzo ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera A del D. P. C. M. del 21 marzo 2001 n° 329.
Bilanciosociale
2013
Decimaedizione
100 copie stampate
trasparenza
comunicazione
Versioneweb
102pagine
Inviato apiù di 4.000
contatti
completezza
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Chi siamo
Sede
La sede legale è a Bologna in via Ranzani. È presente con suoi uffici in America Latina (Bolivia, Cile, Ecuador e Perù), Africa (Namibia) e Asia (Pakistan).
È un’organizzazione senza fini di lucro, apartitica e contraria a qualsiasi forma
di discriminazione, che ha lo scopo di promuovere l’appropriazione sociale
della conoscenza, il diritto alla salute, l’imprenditoria femminile e l’uguaglianza di
genere, lo sviluppo partecipativo legato al buon governo e la salvaguardia dell’ambiente.
Info
CESTAS si impegna per la creazione di unpartenariato globale tra nord e sud del mondo,
per la riduzione degli squilibri economici e sociali.Crede nella cooperazione internazionale allo sviluppo e nell’investimento nelle capacità e conoscenze degli individui quale strumento per la creazione di ponti tra
diversi gruppi e attori sociali, tra locale e globale, tra soggetti inclusi ed esclusi.
CESTAS promuove lo sviluppo di una cultura di solidarietà e di equità tra i popoli.
Vision
Mission
CESTAS opera per la diffusione dei valori della solidarietà e per la difesa dei diritti dell’uomo, partendo dalla convinzione che lo sviluppo non derivi solamente dalla crescita economica ma, soprattutto, dall’empowerment delle risorse umane.CESTAS crede nella promozione di una solidarietà partecipata in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori sociali, al fine di innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra nord e sud del mondo.
CESTAS (Centro di educazione sanitaria e tecnologie appropriate sanitarie) è un’organizzazione non governativa e un ente di formazione accreditato3. Nasce a Bologna il 30 marzo 1979.
3 Statuto scaricabile dal sito www.cestas.org
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Ambiti di intervento
CESTAS promuove i valori della solidarietà uma-na e della difesa dei diritti umani attraverso pro-getti di cooperazione nei Paesi in via di sviluppo, la fornitura di tecnologie appropriate nel campo della salute e dell’ambiente, la formazione e le iniziative pubbliche di sensibilizzazione.
CESTAS in concreto si impegna a intervenire at-traverso:
- la progettazione, la promozione e la realizza-zione di programmi in favore delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo;
- la gestione di programmi di informazione, dieducazione dell’opinione pubblica, di servizio civile nazionale o internazionale, sull’interdi-pendenza, la solidarietà, l’intercultura, la coo-perazione tra i popoli, l’educazione alla pace, l’integrazione culturale;
- corsi di formazione professionale sia in Italia sia all’estero sulle tematiche inerenti al proprio operato;
- la promozione dell’equità nelle relazioni di ge-nere come fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo, prevedendo azioni per combat-tere le discriminazioni fondate sul sesso, l’ori-gine etnica, la religione o le convinzioni perso-nali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Particolare interesse è rivolto alla difesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti;
- la promozione, l’informazione e la ricerca su sviluppo sostenibile, sviluppo umano, sviluppo economico e sociale;
- la promozione di ricerca scientifica, in collabo-razione anche con centri di ricerca universitari;
- la creazione di rapporti a livello nazionale e in-ternazionale con enti che perseguano scopi af-fini, pubblici e privati, nazionali ed esteri;
- la promozione di rapporti di collaborazione, esplicitati da convenzioni di cooperazione, con enti locali, università, centri di ricerca, aziende sanitarie, imprese, fondazioni, agenzie di svi-luppo, regioni, ministeri nazionali o esteri, per la realizzazione di programmi associativi;
- la costruzione di banche dati, siti web, raccoltebibliografiche e mostre fotografiche, con ma-teriali raccolti e prodotti direttamente, destinati alla fruizione del mondo della scuola e dell’as-sociazionismo regionale e nazionale.
10 4 Attestato di idoneità del 12/10/1988. Data di accreditamento il 20/02/1987 con D.M. n° 1987/128/1906/1D. 5 Riconoscimento del 24/10/2007.
Accreditamenti e reti
CESTAS è una ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri4 ed è associazione di promo-zione sociale e per le attività di educazione allo sviluppo riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali5.
Altro importante risultato è il riconoscimento della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero degli Interni. Un provvedimento si-gnificativo per una ong, che rappresenta un’ulte-riore garanzia di solidità finanziaria e gestionale.
È riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna come ente di formazione superiore, continua e permanente e dalla Regione Marche come ente per la formazione superiore e continua: due im-portanti riconoscimenti al valore e alla qualità di un’attività di formazione intesa come strumento per promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza e il cambiamento.
CESTAS è tra i soci fondatori del Coonger (Co-ordinamento delle ong dell’Emilia-Romagna), del Cocis (Coordinamento delle organizzazioni non governative per la cooperazione internaziona-le allo sviluppo) e del coordinamento delle ong Marche Solidali. Fa inoltre parte dell’Associazio-ne italiana delle ong e della Rete italiana Anna Lindh per il dialogo tra le culture.
È membro della Rete europea di Azione per la sa-lute globale, dell’Osservatorio italiano sull’Aids e degli Stati generali della cooperazione italiana. Nell’ottobre 2007, CESTAS ha promosso, insieme ad altre otto istituzioni latinoamericane, la costi-tuzione della Red internacional de investigación y formación en salud perinatal (Retinsap).
Dal 18 settembre 2009 CESTAS è socio aderen-te dell’Istituto italiano della donazione che ha concesso all’associazione l’utilizzo del marchio “Donare con fiducia” che attesta la gestione tra-sparente dei fondi. CESTAS aderisce anche alla Carta della donazione, che rappresenta il primo codice etico italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi da parte delle organizzazioni non profit.
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CESTAS è inoltre accreditato:- presso l’albo del Servizio civile nazionale dal 12
maggio 2008;- come ente per la formazione continua (ECM)
presso il Ministero della Sanità da settembre 2005;
- come associazione operante per la pace, i dirittiumani, la cooperazione e la solidarietà inter-nazionale ai sensi della L.R. 9/2002 presso la Regione Marche dal 12 gennaio 2006;
- come associazione che svolge e sostiene atti-vità nel campo della lotta alle discriminazioni (Registro Unar)6;
- come membro del Tavolo della pace della Pro-vincia di Bologna.
Chiaro, trasparente ed efficace, un “rendiconto eccellente”. Grazie all’edizione 2012 e 2013 del suo bilancio sociale, CESTAS è stato selezionato come finalista della categoria “associazioni non profit” dell’Oscar di bilancio, il premio nazionale promosso da Ferpi, la Federazione relazioni pub-bliche italiane. “Rendicontazione semplice, com-patta ed esaustiva. Un unico documento molto sobrio riunisce tutti gli elementi significativi. Il bilancio di esercizio, essenziale ma completo, e il rapporto sociale possiedono tutti gli elementi di una corretta rendicontazione dalla descrizio-ne della governance, alla visione sociale ad una mappa degli stakeholder ben articolata.”
Facebook: CESTAS
CESTASnel webFacebook:
Plan SIA
Twitter.com:@CESTAS
www.cestasformazione.org
www.foresbolivia.org
6 Nota di iscrizione n° 71 del 10/06/2005.
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Partner
Istituzioni italiane
Ministero della Salute Regione Basilicata
Regione Emilia-RomagnaRegione Marche
Regione Toscana
Banco Interamericano de DesarrolloCooperazione decentrata italianaCorporación Andina de FomentoFondo Italo EcuatorianoGlobal FundMinistero degli Affari Esteri (Italia)Ministerio del Desarrollo Social (Cile)Unione Europea
Principali finanziatori
Azione per la salute globale (Europa) Associazione italiana delle ong (Italia)
Cocis (Italia) Coipe (America Latina)
Coonger (Emilia-Romagna)Coordinamento della pace (Marche)
Coordinamento Marche Solidali (Marche)ICE – Multiple Framework Contract (Europa)
Osservatorio italiano sull’azione globalecontro l’Aids (Italia)
Rete di economia solidale (Marche) Rete italiana Anna Lindh (Italia)
Sister Cities International (America Latina)Stati generali della cooperazione italiana (Italia)
Tavolo della pace della Provincia di Bologna(Emilia-Romagna)
Reti
Istituzioni estere
Ministero della Salute (Bolivia)Ministero della Salute (Colombia)Ministero della Salute (Cile)Ministero della Salute (Libano)Ministero della Salute (Namibia)Ministero della Salute (Pakistan)Ministero della Salute (Perù)Ministero della Salute (Ecuador)Ministero della Salute (Venezuela)Ministero della Salute (Yemen)Ministero dell’Educazione (Ecuador)
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CESTAS ha stipulato convenzioni di collaborazione con 31 università italiane e internazionali, di seguito le università coinvolte nell’attività di CESTAS.
Europa
Emuni – Euro-Mediterranean University (Slovenia)
CeUB – Centro Residenziale Universitariodi Bertinoro
Università dell’Insubria Università di Bologna
Università di CamerinoUniversità di Firenze
Università di MacerataUniversità di Modena e Reggio Emilia
Università di ParmaUniversità di Perugia
Università di SienaUniversità di Urbino
Università di Venezia Ca’ FoscariUniversità Politecnica delle Marche
Università Roma Tre
Italia
Cairo University (Egitto)Luanar – Lilongwe University of Agriculture & Natural Resources (Malawi)University of Namibia (Namibia) Wits – University of the Witwatersrand (Sud Africa)
Africa
America Latina
Flacso – Facultad Latinoamericana de Ciencias Sociales (Argentina) Universidad Andres Bello (Cile)Universidad Autónoma de México (Mexico)Universidad de Buenos Aires (Argentina)Universidad de Concepción (Cile)Universidad de Cuenca (Ecuador)Universidad de San Sebastian (Cile)Universidad San Francisco de Chuquisaca (Bolivia)Universidad San Marcos (Perù)Universidad San Simon de Cochabamba (Bolivia)Universidad Tomas Frias (Bolivia)Università di Bologna - sede Buenos Aires (Argentina)
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Codice etico
Nel 2010 CESTAS ha creato il Comitato etico, che ha la missione di garantire e sviluppare la tra-sparenza dell’operato dell’associazione in Italia e nel mondo. Nello specifico il Comitato etico ha il compito di:1. diffondere la conoscenza e la comprensione
del Codice etico;2. garantire l’effettiva adesione ai principi con-
tenuti nel Codice etico da parte di collabora-tori, membri del Consiglio di amministrazione e soci CESTAS;
3. raccogliere segnalazioni su eventuali viola-zioni al Codice, valutarne la fondatezza e sot-toporle al Consiglio di amministrazione;
4. sottoporre al Consiglio di amministrazione le proposte di sanzione per intervenire rispetto ai comportamenti ritenuti non conformi al Co-dice etico;
5. partecipare alla Assemblea dei soci per espri-mere pareri consultivi sull’applicazione del Codice etico.
Il codice etico di CESTAS individua al suo interno l’elenco dei diritti, dei doveri e delle responsabili-tà dell’associazione verso i diversi stakeholders. In questo modo l’associazione mira a sviluppare un rapporto fiduciario con gli stakeholders e con gli attori sociali con cui entra in contatto nello svolgimento delle proprie attività e che parteci-pano a diverso titolo alla realizzazione della pro-pria mission.
Al Comitato etico spetta inoltre il compito di va-lutare l’effettiva e concreta esistenza di situazio-ni di conflitto di interesse su comunicazione del Consiglio di amministrazione, al fine di evitare che chiunque, internamente a CESTAS, possa
trarre vantaggio o causare anche indirettamente discredito alla professionalità, all’indipendenza e alla trasparenza dell’associazione e delle attività da essa svolte. La funzione del Comitato etico è quindi centrale per l’efficacia del Codice etico in fase operativa.A rendere veramente operativo il Codice etico è stata la procedura di monitoraggio dell’applica-zione del codice etico realizzata nel 2011 e diffu-sa a tutti i collaboratori in Italia e all’estero. Tale regolamento si è reso necessario per rispondere alla crescente domanda di trasparenza nei con-fronti della società e per rafforzare il rapporto di fiducia con tutti gli attori sociali con cui CESTAS entra in contatto.Affinché infatti i principi contenuti nel documen-to siano applicati è indispensabile che il codice sia conosciuto e condiviso da tutti i soggetti che operano nell’associazione.
Il Comitato etico viene eletto dal Consiglio di amministrazione ed è composto da minimo 3 membri, di cui obbligatoriamente uno esterno all’organizzazione. Per garantire l’indipendenza del loro operato, la carica di membro del Comita-to etico è incompatibile con quella di membro del Consiglio di amministrazione.
I membri dell’attuale Comitato etico sono:- professor Paolo Guidicini (presidente), già pre-
side della Facoltà di Scienze politiche dell’Uni-versità degli Studi di Bologna;
- dottor Lischen Haoses-Gorases, preside della School of Nursing & Public Health della Univer-sity of Namibia;
- dottor Kamel Mohanna, presidente di Amel As-sociation Libano;
- professor Gabriel Medina della Universidad Na-cional Autónoma de México;
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Modello di governance
CESTAS adotta meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informazioni e il coordinamento tra i vari dipartimenti in Italia e all’estero.
CESTAS ha elaborato un manuale interno di rife-rimento che individua nel dettaglio responsabili-tà, competenze e procedure di lavoro condivise e standardizzate. L’organizzazione è composta, come previsto dal Codice civile e riportato nell’ar-ticolo 6 dello Statuto, dai seguenti organi istitu-zionali: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di am-ministrazione, il Sindaco unico e la Presidenza.
I soci vengono convocati in assemblea almeno una volta l’anno e hanno diritto di nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori. Deliberano sul bilancio
preventivo e consuntivo annuale e pluriennale e inoltre sulle misure finanziarie annuali.
L’Assemblea dei soci ha dedicato all’approva-zione del bilancio la seduta del 29 maggio 2014; hanno partecipato la maggioranza dei soci aventi diritto. Erano inoltre presenti i revisori e il consulente commerciale. Dal gennaio 2013 al giugno 2014, il Consiglio di amministrazione si è riunito più volte e i verbali sono depositati presso il libro associativo a disposizione dei soci presso la sede legale di CESTAS.
Principi gesionali CESTAS
Responsabilità e trasparenza socialefinanziaria ed amministrativa
Ricerca dell’efficacia e dell’innovazionenella strategia d’intervento
Gestione funzionale e gerarchica
Potenziamento delle capacità di azione e decisione della nostra rete di stakeholder
Mobilitazione risorse tecnichee finanziarie proprie
Investimenti strategici nella formazione
Ricerca dell’efficenza e della qualitàusando le risorse disponibili
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Uber A. AlbertiNada Karaivanova
Abraham MunizagaJaime Sepulveda
dott. commercialistaCorrado Procopio
Sindaco unico
Paolo GuidiciniLischen Haoses-Gorases
Kamel MohannaGabriel Medina
Comitato etico
AmministrazioneSede Africa
Sede Asia
Sede Bolivia
Sede Cile
Sede Ecuador
Sede Europa
Sede Perù
Dipartimento Formazione
Consiglio di Amministrazione
Assemblea dei soci
Dipartimento Cooperazione
decentrata e Territorio
Dipartimento Cooperazioneinternazionale
Il Revisore unico ha funzione di controllo ammi-nistrativo, contabile e finanziario. Nel corso del 2013, il Revisore unico ha svolto le sue attività in conformità alle regolamentazioni vigenti e come da lui indicato nella certificazione di bilancio.
La Presidenza dirige l’organizzazione e la rap-presenta legalmente oltre ad avere il potere di firma. Ha inoltre un ruolo di stimolo, sintesi e controllo della gestione operativa e politica delle strutture territoriali e settoriali.
La gestione operativa di CESTAS è affidata alla struttura interna dei vari dipartimenti presen-ti nella sede centrale e all’estero. I dipartimenti, formati principalmente da professionisti con il contributo dei volontari, sono gestiti in maniera collaborativa, secondo livelli di responsabilità.Tutta l’organizzazione opera seguendo il Piano strategico triennale (Pst), approvato dall’Assem-blea dei soci, e il Piano operativo annuale (Poa), approvato dal Consiglio di amministrazione.I responsabili territoriali o settoriali esercitano le loro responsabilità all’interno del Poa aven-do autonomia organizzativa nei limiti finanziari, metodologici e tecnici approvati dal CdA e de-vono rendere conto semestralmente dei risultati raggiunti. Gli investimenti finanziari sono competenza del CdA e vengono deliberati all’interno dei Poa.La comunicazione esterna è affidata ad AGEN-DA, agenzia (www.agendanet.it) specializzata nei temi del sociale e della cooperazione inter-nazionale.
Presidenza
Uber A. Alberti
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Inoltre il CESTAS ha elaborato linee guida per la gestione del personale per rispondere all’esigen-za di dare continuità alla propria azione e ge-nerare un’etica condivisa fra persone di diversa cultura e credo politico e religioso che collabo-rano con l’organizzazione per periodi più o meno lunghi e in diverse parti del mondo. Pertanto, si è ritenuto utile fissare in un documento i criteri minimi che devono riscontrarsi presso ciascuna sede CESTAS al fine di garantire parità di tratta-mento e opportunità a tutti i collaboratori.
La procedura per la gestione dei fornitori rappre-senta la guida per tutto lo staff, italiano ed este-ro, per la corretta conduzione della gestione dei rapporti con i fornitori esterni che a vario titolo hanno rapporti con CESTAS e che possono ave-re influenza sulla qualità dei servizi erogati nel
rispetto dei criteri di trasparenza, correttezza e eticità propri di CESTAS. Tutto lo staff del CE-STAS, compreso quello che opera presso le sedi decentrate in Italia e all’estero, è tenuto a rispet-tare ed applicare il presente codice.
Il CESTAS si è inoltre dotato di una procedura per la valutazione e la scelta dei donatori (enti pub-blici e privati, imprese, fondazioni, organizzazio-ni internazionali) che viene fatta periodicamente dal CdA seguendo rigidi criteri.
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L’organico in Italia è diminuito a 6 persone dopo la chiusura della cassa integrazione nel luglio del 2013 e l’ine-vitabile soppressione di posti di lavoro in Italia. Su 6 risorse attive, 4 hanno un contratto di dipendenza e 2 di consu-lenza. Tutti i dipendenti sono assunti a tempo indeterminato. Il contratto che viene applicato ai dipendenti è il Con-tratto collettivo nazionale del com-mercio – settore terziario. Come ben evidenzia il grafico, il per-sonale del CESTAS in Italia è a preva-lenza femminile (4 operatori su 6) e ha un’età media che si attesta sui 40 anni.
Personale Cestas in Italia anno 2013
Diploma
Laurea
Il 2013 è stato un anno di trasformazione nella distribuzione geografica e nel numero delle risorse umane attive all’interno delle strutture e delle attività del CESTAS.
Risorse umane
2010
1325
20
Turnover variazione
-3-10
-5
2011
1015
16
variazione
0-1-3-4
2012
1002
12
variazione
-600
-6
2013
4026
DipendentiCollaboratoriConsulentiTotale
3 dipendenti full timetempo indeterminato
1 dipendente part timetempo indeterminato
2 consulentipart time
ETÀ>50
ETÀ31-40
ETÀ31-40
ETÀ41-50
ETÀ31-40
ETÀ41-50
Assistenza tecnica sanitaria Cestas all’estero anno 2013
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Durante il 2013 è cresciuto a 40 unità il personale all’estero, incaricato del coordinamento e dell’e-secuzione delle attività progettuali. L’incremento delle risorse umane è andato di pari passo con il mutamento dell’origine delle risorse finanzia-rie che configurano il budget del CESTAS. Hanno una laurea 35 operatori su 40 a dimostrazione
della necessità di poter contare su risorse com-petenti ed esperte. L’età media è sotto i 40 anni, mentre la provenienza geografica si distribuisce in 12 Paesi. Anche all’estero CESTAS mantiene tra i criteri selettivi la parità di genere: tra gli operatori 21 sono donne e 19 uomini.
Personale CESTAS per Paese 9: Namibia 8: Bolivia8: Perù4: Cile3: Sud Africa2: Ecuador
Diploma
Laurea
192135 5
1: Colombia1: Egitto1: Pakistan1: Malawi1: Venezuela1: Yemen
2 Assistenti tecnici <3032 Assistenti tecnici tra 31-50
6 Assistenti tecnici >50
PAESE ETÀ GENERE ISTRUZIO
NE
21
Comunicazione è trasparenza
Comunicare con tempestività e chiarezza quello che si fa è decisivo, in particolare per un’orga-nizzazione non governativa, per tenere vivo il le-game con l’opinione pubblica e gli stakeholders – istituzioni o partner – nel segno della traspa-renza e della responsabilità sociale. Per questo il CESTAS, insieme ai giornalisti e ai consulenti di AGENDA (www.agendanet.it), l’agenzia specia-lizzata nel non profit con cui da anni collabora, ha deciso di continuare a tenere attiva la comu-nicazione verso l’esterno.
Una scelta che ha permesso al CESTAS di avere una sola voce e una comunicazione chiara, con-tinua e uniforme. Sul sito internet, sui social net-work e, quando necessario, attraverso note per la stampa, si è comunicato l’avanzamento dei pro-getti di cooperazione e la nascita di nuove part-nership con associazioni, organizzazioni, enti e università; l’apertura dei bandi per master e cor-si, le prime lezioni e le cerimonie di diploma di chi ha portato a conclusione il suo percorso for-mativo. E, poi, l’assemblea dei soci e l’approva-zione del bilancio economico, il lavoro in Africa, Medio Oriente e America Latina di cooperanti e collaboratori; la selezione tra i finalisti dell’Oscar di Bilancio e gli appelli a governi e istituzioni per continuare a finanziare lo sviluppo e la salute. Il tutto in tempo reale e con un linguaggio giorna-listico quanto più possibile efficace nel veicolare contenuti tecnici anche ai non addetti ai lavori.
News, newsletter e social network
In dodici mesi sono state realizzate 48 notizie per il sito internet, di cui una selezione è stata diffusa con le newsletter a tremila indirizzi registrati. Sono circa 120, invece, i post e i link condivisi sulla pagina e sul profilo istituzionale del CESTAS su Facebook, altrettanti i “cinguettii” su Twitter, che nel complesso hanno rag-giunto gli oltre duemila amici, fan e follower. Sono più di 3.100 le fotografie presenti nell’album su Flickr, mentre 35 video carica-ti su Youtube hanno registrato quasi novemila visualizzazioni. Avere più luoghi virtuali sempre aggiornati permette a tutti i col-laboratori sparsi nel mondo di essere informati sulle attività del CESTAS contribuendo a consolidare lo spirito di appartenenza e la fiducia nell’organizzazione.
Nuovo sito internet
Nel 2013 è iniziata la progettazione del nuovo sito internet (www.cestas.org) che ha richiesto una profonda riflessione sull’asset-to del CESTAS e sulle strategie attuate, in un’ottica di consoli-damento e valorizzazione delle attività intraprese. L’architettura del nuovo sito infatti riflette la nuova articolazione geografica del CESTAS con sedi attive in Africa e Sud America e le esigenze di valorizzazione delle risorse umane coinvolte nei progetti. In-fatti il nuovo sito sarà anche in inglese e spagnolo e ampio spa-zio sarà dato alle testimonianze di coloro che quotidianamente si impegnano per la buona riuscita dei progetti e alle notizie che informano in tempo reale gli stakeholders sull’andamento dei progetti.
News online aggiornate in tempo reale, post su Facebook. Newsletter, foto e video e la progettazione di un nuovo sito.
22
Sito web responsive
Il nuovo sito CESTAS è facile da leggere e navigare su qualsiasi dispositivo: Pc, tablet o smartphone, perchè si adatta alle dimensioni dello schermo su cui è visualizzato.
L’organizzazione dell’homepage
In primo piano lo slider di immagini rimanda alle notizie e ai progetti in evidenza. Seguono le news per aggiornare e tenere vivo il legame con l’utente. Le sedi CESTAS e i progetti attivi di cooperazione e formazione sono inseriti nella mappa. Si è poi scelto di dare visibilità ai Bilanci sociali e alla possibilità di effettuare donazioni per sostenere le attività CESTAS. Infine un ricco footer raggruppa: i contatti, l’iscrizione alla newsletter, la possibilità di collaborazioni e i link ai social network.
Sito multilingua
É stata realizzata anche una versione in inglese ed in spagnolo del nuovo sito.
23
Elezioni 2013, l’appello delle ong
La presenza di un alto referente politico alla guida della cooperazione internazionale allo sviluppo. Una riforma legislativa che tenga in conto le proposte scaturite dal Forum della cooperazione dello scorso ottobre. L’istituzione di un coordinamento nazionale. Sono alcune delle proposte che un folto gruppo di associazioni e organizzazioni della società civile lanciano a istituzioni e partiti.
Cooperazione, le risposte del PD
È di pochi giorni fa l’appello rivolto alle forze politiche che si candidano a governare l’Italia, a rilanciare il sistema della cooperazione internazionale e ad attuare una migliore e più coerente politica globale di sviluppo. L’appello, sottoscritto da numerose associazioni e organizzazioni della società civile, tra cui il Cestas attraverso Coonger, Osservatorio Aids e Marche Solidali, trova ora una prima risposta.
Marche, due seminari sulla cooperazione
La geopolitica, le relazioni internazionali, la cooperazione e la comunicazione tra locale e globale. Sono questi i temi al centro di due seminari gratuiti promossi dalla Regione Marche e dal Coordinamento delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale Marche solidali e organizzati dalle ong Cestas e Iscos Marche.
Namibia, farmaci e lavoro contro
tubercolosi e Hiv
I nuovi farmaci, le terapie disponibili, i modi migliori per seguire i pazienti e per monitorarne lo stato di salute e le condizioni di vita, ma anche le nuove idee per creare lavoro e reddito.
News 2013
15 Gennaio
30 Gennaio
7 Febbraio
8 Febbraio
24
Geopolitica, il video del seminario a Macerata
È online il video del seminario “Dal globale al locale: nozioni di geopolitica”, organizzato lo scorso 14 febbraio a Macerata dal Cestas insieme alla ong Iscos Marche, con il sostegno della Regione Marche e del Coordinamento delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale Marche solidali.
Egitto, al lavoro per sviluppo ed equità
Oltre 20 studenti e due mesi di formazione gratuita con l’obiettivo di creare sviluppo ed equità, potenziando l’imprenditorialità femminile (e non solo) dell’Egitto. Con le giornate del 27 e 28 febbraio si è conclusa la prima parte di Che mediterraneo sia!, il progetto promosso dal Cestas e dall’Università del Cairo con il cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna. Presenti anche la project manager del Cestas Nada Karaivanova e Daniele Scarpi, professore di marketing dell’Università di Bologna.
Turismo responsabile, i contest di IT.A.CÀ
Al viaggio come esplorazione e scoperta, ma anche come scambio e incontro, sono dedicati i due concorsi promossi da “IT.A.CÀ: migranti e viaggiatori”, la quinta edizione del festival del turismo responsabile organizzato a Bologna, dal 25 maggio al 2 giugno, dall’associazione Yoda e dalle ong Cospe, Cestas e Nexus Emilia-Romagna insieme all’Associazione italiana turismo responsabile (Aitr).
Perù, cercasi volontario
per tirocinio
Un’esperienza sul campo nel settore della cooperazione internazionale allo sviluppo. È quella che offre il Cestas attraverso la sua sede a Lima, in Perù, che è alla ricerca di un volontario per un tirocinio formativo.
18 Febbraio
5 Marzo
11 Marzo
13 Marzo
25
Namibia, contro l’Aids 49 nuovi assistenti
domiciliari
Sono 49 i nuovi “Home base care givers” formati dal Cestas in Namibia per potenziare i servizi di assistenza domiciliare alle persone con Hiv/Aids. Due i corsi organizzati nella regione di Omusati a cavallo tra gennaio e febbraio, che si sono conclusi lo scorso 28 febbraio a Outapi, presso la Direzione regionale del Ministero della Salute namibiano,con la cerimonia per la consegna degli attestati.
Salute, Cestas al servizio della sanità
dello Yemen
Fornire a dirigenti e coordinatori di servizi socio-sanitari dello Yemen gli strumenti necessari per elaborare, realizzare e valutare programmi sanitari in un’ottica di efficienza tecnico-economica, sanitaria e sociale.
Perù, Cestas cerca un coordinatore
tecnico
Per il nuovo progetto Plan sanitario de integraciòn andina al via in Perù, Bolivia, Ecuador, Colombia, Cile e Venezuela, Cestas cerca una figura tecnica a cui affidare l’elaborazione di nuove politiche per la salute pubblica e per la gestione dei flussi migratori degli operatori della sanità.
14 Marzo
Perù, al via nuovo corso in servizi sanitari
La gestione amministrativa e organizzativa di ospedali e servizi sanitari, i metodi e le tecnicheper l’attuazione e la valutazione di nuovi interventi e programmi la progettazione e l’uso di software,lo scambio di conoscenze e buone pratiche.
27 Marzo
11 Aprile
5 Maggio
26
Cestas incontra il governo pakistano
Grande interesse per i corsi d’alta formazione socio-sanitaria erogati da Cestas nell’ottica di una futura collaborazione. È questo l’esito dell’incontro, avvenuto venerdì 3 maggio a Roma all’Ambasciata del Pakistan, tra Cestas, il segretario federale del ministero pakistano per le Scienze e tecnologie Akhlaq Ahmad Tarar e l’ambasciatrice del Pakistan in Italia Tehmina Janjua e alcuni alti funzionari dell’ambasciata.
Cestas per la salute dei Paesi andini
Rafforzare i processi di sorveglianza epidemiologica e di risposta dei servizi di sanità pubblica. Diffondere l’accesso universale a sistemi di salute sicuri, efficaci e di qualità. Formare il personale sanitario, ottimizzandone la gestione.
IT.A.CÀ, il turismo responsabile in festival
Mostre, presentazioni di libri, convegni e concorsi, visite guidate e itinerari in bicicletta, pranzi a Km 0 e spettacoli per promuovere una nuova idea del turismo, più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive.
6 Maggio
16 Maggio7 Maggio
Lavoro, Cestas cerca 4 coordinatori tecnici
Per il nuovo progetto Plan sanitario de integraciòn andina al via in Bolivia, Ecuador, Colombia, Cile, Perù e Venezuela, Cestas e Oras Conhu cercano 4 figure tecniche a cui affidare la gestione delle attività.
14 Maggio
Perù, Cestas cerca un assistente amministrativo
Per la sede di Lima in Perù Cestas cerca un assistente amministrativo che collabori al nuovo progetto Plan sanitario de integraciòn andina al via in Bolivia, Ecuador, Colombia, Cile, Perù e Venezuela.
27
5X1000 al Cestas, in Namibia contro Hiv e Tbc
Cestas destina le risorse raccolte con 5 per mille e fundraising all’intervento di cooperazione in Namibia per migliorare la qualità della vita delle persone con tubercolosi o Hiv/Aids. Realizzato in collaborazione con il Ministero locale della Sanità e dei servizi sociali e con il supporto del Ministero italiano degli Affari Esteri.
Dal Cestas al Ministero: congratulazioni Cecilia!
È una storia all’insegna dell’impegno, della volontà, della solidarietà e dei diritti di tutti quella di Cecilia Vaca Jones, il nuovo ministro allo Sviluppo sociale dell’Ecuador. Cecilia Vaca Jones è stata infatti studentessa della seconda edizione del master in Politiche sociali per lo sviluppo del territorio organizzato dal Cestas insieme all’Università di Bologna, che ha frequentato grazie a una borsa di studio del ministero degli Affari Esteri italiano. Non solo, perché per il Cestas ha coordinato la Rete andina dei centri di salute materno-perinatale in Argentina, Perù, Bolivia ed Ecuador.
6 Giugno
16 Giugno
1 Giugno
4 Giugno
Cercasi cooperante medico
specialista per la Namibia
Cestas cerca un cooperante medico specialista per il progetto di cooperazione in Namibia a supporto al programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e tubercolosi nelle regioni di Omusati e Otjozondjupa. Scadenza il prossimo 15 giugno.
Salute, nuovo corso per dirigenti boliviani
Offrire un’adeguata formazione teorica, pratica e normativa, soprattutto a partire da esperienze concrete, sull’organizzazione, la gestione e il monitoraggio di strutture e politiche sociosanitarie, sull’analisi epidemiologica e sulla valutazione delle condizioni di salute della popolazione.
28
Salute, al via corso per manager dello Yemen
Si è svolta il 9 luglio la cerimonia di apertura del corso di alta formazione superiore in “Organizzazione e gestione dei servizi socio-sanitari territoriali per manager Yemeniti”. Alla cerimonia, organizzata al Centro residenziale universitario di Bertinoro, erano presenti i dieci manager socio-sanitari provenienti dallo Yemen.
Sanità, riunione del Piano di integrazione andina
Si sta tenendo in queste ore all’Istituto nazionale di ricerca sulla salute pubblica di Guayaquil, in Ecuador, il primo incontro tra i responsabili della Rete degli istituti di salute di Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela coinvolti nel “Plan sanitario de integraciòn andina”, il nuovo intervento di cooperazione sanitaria e assistenza tecnica di cui il Cestas è stato incaricato da Oras Conhu, l’organismo andino creato dai ministeri della Salute dei sei Paesi per armonizzare le politiche sanitarie e garantire ai loro cittadini (circa 150 milioni di persone) l’accesso universale alla salute.
Cestas: online l’edizione 2013 del Bilancio
sociale
É on line la nona edizione del Bilancio sociale, lo strumento privilegiato di trasparenza adottato dalla ong per comunicare con partner, finanziatori e società civile. Frutto di un lavoro che ha portato il Cestas a interrogarsi sul percorso fatto e sugli obiettivi raggiunti, il Bilancio sociale fa il punto delle attività realizzate nel 2012 dall’Italia alla Namibia, dal Libano fino a Cile, Ecuador e Argentina.
20 Agosto
Al via il piano strategico per le
emergenze sanitarie
A Bogotà si è tenuta la prima riunione dei manager dei ministeri per l’emergenza sanitaria nel quadro del Progetto PlanSIA, messo in opera dal Cestas. Obiettivo dell’incontro: l’aiuto reciproco tra i membri dei Paesi andini per consolidare la gestione del rischio di catastrofi all’interno dei diversi ministeri della salute.
16 Luglio
14 Agosto15 Luglio
29
Salute, le nuove strategie dei Paesi andini
Dal 26 al 28 agosto si è svolta nella città di Guayaquil, in Ecuador, la riunione della Commissione tecnica per le malattie non trasmissibili istituita all’interno del Piano sanitario di integrazione andina, a cui il Cestas sta lavorando insieme a Oras – Organismo andino de salud, la società di consulenza Ars Progetti e i ministeri della Salute di Ecuador, Bolivia, Colombia, Perù, Cile e Venezuela.
Namibia, formazione per il personale sanitario
Nonostante il disinteresse dei media occidentali, la Namibia continua ad avere uno dei più alti tassi di incidenza della tubercolosi (723 ogni 100.000 abitanti) al mondo, secondi solo allo Swaziland e al Sud Africa. Per aggiornare i volontari impegnati nella regione di Otjozondjupa nell’implementazione della strategia DOTs – Directly Observed Therapy e monitorare le attività di assistenza domiciliare, sono proseguiti i seminari organizzati dal Cestas insieme al ministero della Salute namibiano.
Fondo globale: più risorse, più salute, meno costi
Quindici miliardi di euro. Sono i finanziamenti che dovrebbe avere il Fondo globale per contrastare efficacemente Aids/Hiv, tubercolosi e malaria, riducendo anche l’impatto economico delle tre pandemie.
Ad Urbino “Una finestra sullo Yemen”
Il ministero degli Affari Esteri e l’Università di Urbino organizzano il 9 e 10 ottobre, a Palazzo Battiferri, la conferenza internazionale “Una finestra sullo Yemen. A window on Yemen”.
Paesi andini, seminari su epidemiologia
Rafforzare le competenze dei funzionari sanitari che operano nelle zone di confine dei Paesi andini, per contribuire alla prevenzione delle malattie e garantire il diritto alla salute della popolazione.
28 Agosto
12 Settembre
13 Settembre
8 Ottobre
30
Cestas in Namibia, ne parla il quotidiano
New Era
Grazie ad un accordo tra il Cestas e il Ministero della Salute e dei Servizi Sociali dal 2004 sono state assistite ottomila persone nelle regioni di Omusati e Otjozondjupa con una media di 1.100 casi l’anno. Lo scrive New Era, testata online della Namibia, in un articolo dedicato all’intervento di cooperazione a supporto del programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e tubercolosi.
Namibia, concluso il corso di formazione
5 giorni di formazione residenziale, 20 partecipanti e 2 formatori. Sono questi i numeri del corso di formazione per il personale non sanitario delle strutture mediche che si è svolto dal 23 al 27 settembre 2013 presso Okahao, capoluogo dell’omonimo distretto della Regione Omusati, a nord della Namibia.
Bolivia, inaugurato centro per la
formazione sanitaria
All’interno dell’Hospital boliviano Holandés di El Alto è stato ultimato il primo dei sei Centri di sviluppo di competenza sanitaria previsti dal progetto Fores finanziato dalla Bid – Banca interamericana dello sviluppo e realizzato da Cestas.
PlanSia, il Cestas per la sanità andina
Si chiude oggi a Leticia, Colombia, il workshop iniziato il 21 ottobre scorso sui principi di epidemiologia per il controllo delle malattie nelle regioni di Amazonas (Colombia) e Loreto (Perù). Obiettivo della cinque giorni è rafforzare le capacità dei funzionari sanitari di frontiera in materia di epidemiologia applicata, utilizzando come strumento pedagogico i moduli sui principi di epidemiologia denominati MOPECE per il controllo delle malattie.
L’Osservatorio italiano Aids scrive al premier
In vista della legge di stabilità, e dopo una mozione firmata da 42 parlamentari, l’Osservatorio italiano sull’azione globale contro l’Aids ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Enrico Letta per far sì che l’Italia torni a finanziare il Fondo globale per la lotta contro Aids, tubercolosi e malaria versando.
20 Ottobre
25 Ottobre14 Ottobre
11 Ottobre
31
Dengue e febbre gialla: un corso per diagnosticarle
Scoprire patogenesi e fisiopatologia delle febbri dengue e gialla, valutare la situazione in America Latina, conoscere le esperienze di successo, misurare i risultati ottenuti. Quattro giorni per parlarne a Lima, all’Insitudo Nacional de Salud.
Namibia, nuovo accordo tra Cestas e l’ong Hisa
Una stufa per il pane e tre corsi di formazione per 60 donne in informatica, micro-imprenditorialità e nutrizione. Sono questi i risultati del nuovo accordo tra il Cestas e l’ong Hisa Namibia firmato lo scorso 20 novembre.
Chiude a Piura il 2013 del progetto PlanSIA
Si è svolto a Piura, in Perù, l’ultimo workshop del 2013 del progetto PlanSIA. Ventisette professionisti al lavoro per cinque giorni, per confrontarsi sui principi dell’epidemiologia e il controllo delle malattie sul confine tra Ecuador e Perù: un workshop volto a migliorare lo scambio di informazioni, oltre che pianificare azioni coordinate per il controllo delle malattie al confine tra i due paesi andini.
Tanzania: in arrivo corsi di inglese per
40 giovani
Durerà un anno e coinvolgerà 40 ragazzi del Chogo, in Tanzania. Lo scopo è quello di insegnare ai giovani, tutti adolescenti, l’inglese. Edulink, Cestas per l’alta formazione dei Paesi Acp
Mettere in rete le eccellenze accademiche africane ed europee nell’ambito dell’agricoltura e della sicurezza alimentare.
27 Novembre
28 Novembre8 Novembre
30 Ottobre
32
Cestas finalista all’Oscar di bilancio
2013
Per il secondo anno consecutivo, Cestas è arrivato finalista nella categoria non profit dell’Oscar di bilancio il premio promosso dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana).
A Natale dona al Cestas con fiducia
È infiocchettata con un nastro rosa la nuova campagna pubblicitaria dell’Istituto italiano di donazione, che annovera fra i suoi soci anche il Cestas.
Il Cestas al Forum mondiale della sostenibilità
Si è concluso a Lima, in Perù, il quinto Forum mondiale della sostenibilità dedicato alla sicurezza dei cittadini e alla governabilità e organizzato dalla ong Ideas Perù. Tra gli invitati per parlare delle proprie esperienze anche il Cestas, presente per il secondo anno consecutivo.
Un ponte tra l’Egitto e l’Emilia-Romagna
Sara Khalil, Ola Amr, Mahinour Sabra, Ahmed Nabil, Mohammed Mahmoud sono cinque giovani egiziani che, dopo aver frequentato al Cairo un corso di formazione gratuito sull’imprenditorialità promosso dal Cestas insieme all’Università cairota, dal 5 dicembre sono stati a Bologna per partecipare a una settimana di incontri e consulenze.
Più salute, più vita: il Cestas saluta la Namibia
Più formazione, più cure e terapie, più reddito, più alta qualità della vita. Sono questi, in sintesi, i risultati raggiunti dal progetto Supporto al programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e Tbc, portato avanti dal Cestas, dal 2010 fino a oggi.
5 Dicembre
3 Dicembre
2 Dicembre
5 Dicembre
33
Aperte le iscrizioni per “GIS Open Source”
Un connubio vincente quello tra il Cestas e l’associazione Gismap che dà vita al corso di formazione “Gis Open Source: uno strumento a supporto della gestione del territorio”.
Fores, per una nuova rete sanitaria in Bolivia
Con un totale di 66.792 ore di lezione impartite online e offline ed oltre 400 eventi di formazione correlati, si è concluso il 12 dicembre a La Paz Fores. Un progetto per rafforzare la rete sanitaria boliviana che ha visto partecipare oltre 1500 professionisti sanitari, per il 65% donne e il 74% di persone con meno di quaranta anni, realizzato dal Cestas per il Governo dello Stato plurinazionale della Bolivia e il ministero della Salute locale con finanziamento del Banco interamericano de desarrollo.
Una petizione per la cooperazione
marchigiana
Una lettera al Presidente della Regione per preservare lo 0,02% del bilancio annuo destinato alla cooperazione internazionale: firma la petizione di Marche Solidali.
12 Dicembre
13 Dicembre11 Dicembre
34
Aspetti economici e finanziari
Secondo l’ultima indagine presentata nel no-vembre 2012 dall’Istituto Italiano della Dona-zione, che analizza gli indici di efficienza di un campione di 50 organizzazioni non profit italiane associate7, la media dei costi per l’attività istitu-zionale è dell’83%, quella per le attività a suppor-to della struttura è dell’11%, mentre la media dei
Nel 2013 CESTAS registra costi per le attività a supporto della struttura pari al 4% e costi per le attività di promozione e di raccolta fondi uguali al 5%. Il restante 91% dei costi è determinato dall’attività istituzionale.
Distribuzione dei costi
Costi per attivitàistituzionale
pari a2.015.542 €
Costi per attivitàdi promozione e di raccolta fondipari a 121.854 €
Costi a supporto della strutturapari a 79.214 €
7 http://www.istitutoitalianodonazione.it/it/news-eventi/dd_121_573/indici-di-efficienza-degli-associati-iid-seconda-edizione-anni-2009-2011
costi per le attività di promozione e di raccolta fondi è del 6%. Il CESTAS spende per attività a supporto della struttura il 4% del budget totale contro l’11% delle Onlus associate. Mettendo a confronto tali percentuali risulta come la “strut-tura” CESTAS costa il 64% in meno della Onlus associate all’Istituto Italiano della Donazione. Inoltre, CESTAS investe l’8% in più delle proprie entrate nelle attività istituzionali.
Indici di efficienza dell’impiego
delle risorse
Una organizzazione non profit è tanto più effi-ciente quanto più impiega le risorse per la rea-lizzazione delle sue attività istituzionali. L’analisi dell’impiego delle risorse si basa su tre indici re-lativi ad altrettante macroaree:1. attività istituzionale: l’indice deriva dal rappor-
to tra il totale degli oneri istituzionali e il totale oneri. Questo indice, pari al 91%, è il più impor-tante dei tre perché esprime in valore percen-tuale la quota di risorse impiegata in attività direttamente connesse al fine istituzionale. L’indice è tanto migliore quanto più è alto il suo valore percentuale.
2. attività di raccolta fondi e promozione: l’indi-ce deriva dal rapporto tra il totale degli oneri per la raccolta fondi e la promozione. Questo indice, pari al 5%, esprime la quota di risorse impiegate in attività di raccolta fondi e di pro-mozione ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.
83% Costi attivitàistituzionale Onlus IID
11% Costi strutturaOnlus IID
91% Costi attivitàistituzionale CESTAS
4% Costi strutturaCESTAS
4%5%91%
La struttura CESTAS costa il 64% in meno
CESTAS investe nelle attività istituzionali l’8% in più
35
3. attività a supporto generale di struttura: l’in-dice deriva dal rapporto tra il totale degli one-ri a supporto generale di struttura e il totale degli oneri. In CESTAS è pari al 4%. Questo in-dice esprime la quota di risorse impiegate in attività a supporto generale di struttura ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.
I tre indici di impiego delle risorse vengono calcolati ogni anno per individuare i margini di miglioramen-to per una gestione efficiente delle risorse. Rispetto al 2012, l’indice relativo all’attività istituzionale è passato dall’85,68% al 90,76%; il secondo, sull’at-tività di raccolta fondi e di promozione, dall’8,18% è sceso al 5,49%; in decisa diminuizione (dal 6,07% al 3,57%) l’indice relativo alle attività a supporto gene-rale di struttura.
Come si può apprezzare, anche nel 2013 gli indi-ci di efficienza di CESTAS si mantengono molto migliori di quelli medi delle organizzazioni non profit italiane. La diminuizione delle entrate pro-ventienti da fondi italiani che si è registrata negli ultimi due anni, è stata affrontata attraverso un’op-portuna diminuizione dei costi per le attività a sup-porto della struttura, passati dagli oltre 161.000 euro del 2011 a poco meno di 104.000 euro nel 2012, fino ai 79.214 euro del 2013: una scelta che ha permesso di privilegiare gli investimenti sulle at-tività istituzionali.
Acid test
L’acid test è il rapporto tra totale di cassa, crediti a breve, totali liquidabili immediatamente e totale delle passività correnti. Nel 2013 è pari all’1,34% e conferma la forza strut-tuale dell’associazione e la sua capacità nel coprire i debiti acquisiti, anche nel periodo di maggiore crisi dell’entrate vissuto negli ultimi dieci anni.
ANNO
2009
2010
2011
2012
2013
ACID TEST
1,14
1,32
1,13
1,11
1,34
2008 1,01
36
Enti finanziatori
Enti esteripari a
1.198.683 €
Enti governativi Italia pari a 565.044 €
Banche di sviluppo
internazionalepari a 335.797 €
Enti locali Italia pari a 88.343 €
Privatipari a 55.557 €
Raccolta da privati ed enti pari a 2.830 €
Fonti di finanziamento Nel 2013 la distribuzione delle fonti di finan-ziamento registra due importanti novità: per la prima volta nella storia trentacinquennale di CE-STAS, i contributi esteri superano quelli italiani e i contributi privati superano quelli pubblici.
Le fonti di finanziamento sono infatti al 69% estere (pari a 1.538.913,83 euro) e al 31% italia-ne (707.339,81 euro). Nel 2012 la situazione era inversa: le fonti italiane rappresentavano il 70% contro il 30% di quelle estere.Discorso analogo per la distinzione tra fonti di finanziamento pubbliche e private. Nel 2013 le fonti pubbliche sono il 29% (pari a 653.386,78 euro), quelle di provenienza privata il 71% (1.592.866,86 euro). Solo un anno fa, le fonti pubbliche rappresentavano il 77% contro il 23% delle private.
La maggiore incidenza dei finanziamenti esteri e privati ha determinato un deciso aumento delle entrate totali di CESTAS, che nel 2013 si attesta-no a 2.246.253,64 euro, contro i 1.561.319 euro del 2012 (+44%).
Nel dettaglio, con il 53% dei contributi (pari a 1.198.682,87 euro) gli enti esteri diventano nel 2013 i principali finanziatori di CESTAS. Rispet-to al 2012 diminuiscono invece i finanziamenti dagli enti governativi italiani, passati dal 49% al 25% (565.043,63 euro). Da segnalare il 15% (335.796,72 euro) rappresentato dai finanzia-menti delle banche di sviluppo internazionali.
0%3%4%15%25%53%
37
anno 2012
anno 2013
Pubblicopari a
653.387 €
Privatopari a
1.592.867 €
anno 2013
Esteropari a
1.538.914 €
Italiapari a
707.340 €
Contributi esteri e italiani
Settore pubblico e privato
anno 2012
Pubblicopari a
1.208.345 €
Privatopari a
352.965 €
Esteropari a
1.097.335 €
30%
Italiapari a
1.097.335 €
70%
71%29% 23%77%
31%69%
38
Aumenta la percentuale dei finanziamenti desti-nati alle attività di formazione: nel 2013 è il 79% (pari a 1.765.318,99 euro) contro il 70% del 2012. Il restante 21% va ai progetti di cooperazione (480.935 euro).
Fondi per tipologia di attività
Formazionepari a
1.765.319 €
Cooperazionepari a
480.935 €
21%79%
39
Fondi per settori d’interventoCon 2.107.287,03 euro tra attività di formazione e progetti di cooperazione (pari al 94% dei finan-ziamenti complessivi), il settore salute si conferma sempre di più l’area di intervento privilegiata di CESTAS. Nel 2012 al settore salute era dedicato il 71% delle risorse.
0%Ambiente
Formazionepari a 16.800 €
0%Gender
empowermentCooperazionepari a 2.006 €
Buon governoFormazione
pari a21.349 €
SviluppopartecipativoCooperazionepari a 23.349 €
Genderempowerment
Formazionepari a 75.462 €
SaluteCooperazione
pari a455.580 €
SaluteFormazione
pari a1.651.707 €
1%1%3%20%74%
40
Mappa dei progetti
Ringraziamenti
La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva Asal.CESTAS ringrazia per l’utilizzo della carta a titolo gratuito.
Perù
Venezuela
Ecuador
Cile
Colombia
Bolivia
Multiple Framework Contract EuropeAid relativo alla Salute
Promuovere lo sviluppo integrato nel
distretto di Pangoa, Región Junín
Fortaleciendo las redes de salud
FORES
Plan Sanitario de Integración Andina
PlanSIA
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Namibia
South Africa
Malawi
Tanzania
Egitto
Tunisia
Yemen
Europa
Marocco
Italia
Cittadinanza CreA(t)tiva
Com - Coordinamento
delle organizzazioni marchigiane
Corso di formazione in Comunicazione
in contesti interculturali
Progetto Liaison: lavoro e formazione
per una nuova cittadinanza attivadi giovani e donne
Che Mediterraneo
sia!
Corso di formazione superiore in Organizzazione
dei servizi socio-sanitari territoriali per manager
Corsi di ingleseper l’accesso alla scuola secodaria
Eu-Acp rete per l’eccellenze accademici nell’ambito
dell’agricolturae sicurezza alimentare
Supporto al programma
nazionale di lotta all’Hiv/Aids e alla
tubercolosi
Programma a sostegno delle
donne e dei malatidi Hiv/Aids e tubercolosi
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Progetti in Africa
Il progetto coinvolge tre Paesi del Mediterraneo – Egitto, Marocco e Tunisia – che sono stati at-traversati dalla Primavera araba e oggi vivono una fase di transizione. Il progetto si sviluppa in due fasi: nella prima, 375 giovani, 200 donne e 60 migranti vengono formati per avviare imprese e start up in ambiti professionali differenti. Inol-tre, 75 giovani e 135 donne sono sensibilizzati e mobilitati rispetto ai loro diritti di cittadinanza, con particolare riferimento ai diritti economici e sindacali. Successivamente, una fase di accom-pagnamento alla creazione e al rafforzamento di attività economiche e di imprese sociali vede lo sviluppo di 14 microiniziative pilota di imprendi-torialità giovanile e femminile, che sono messe
in rete con esperienze simili sul territorio emilia-no-romagnolo. Viene inoltre condotta una for-mazione specifica a 200 giovani membri dei sin-dacati in Egitto e Tunisia. L’azione prevede anche una fase in Emilia-Romagna di collegamento tra i giovani, le donne e i migranti delle due sponde del Mediterraneo, in un’ottica di condivisione di esperienze. L’obiettivo è quello di diffondere la cultura dei diritti e, nello specifico, del diritto al lavoro e alla partecipazione. In questo modo, si rafforzano le pratiche di cittadinanza attiva e di protagonismo sociale dei giovani e delle donne, coniugandole con la promozione di piccole ini-ziative imprenditoriali che siano esempio di per-corsi economici sviluppabili.
EGITTO, TUNISIA, MAROCCO - Progetto Liaison: lavoro e formazione per una nuova cittadinanza attiva
di giovani e donne
Periodo di attuazione:marzo 2013 – settembre 2014
Ente finanziatore:co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna
Budget totale:54.819 euro
Ruolo di CESTAS: partner
Partner del progetto: Cospe (capofila); Cefa; Nexus
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Il progetto, parte del programma Liaison di in-tervento in Marocco, Tunisia ed Egitto, mira a potenziare le competenze tecniche e imprendi-toriali di giovani donne egiziane e tunisine. Be-neficiarie sono 55 imprenditrici provenienti dalle aree urbane di Tunisi e Jendouba in Tunisia e del Cairo in Egitto. Il progetto è suddiviso in tre fasi: nella prima, viene realizzato un seminario gratui-to di tre giorni sull’imprenditorialità femminile, in cui le partecipanti sono chiamate a elaborare un loro business-plan. Le migliori vengono selezio-nate per un percorso formativo (seconda fase), che si svolge all’Università del Cairo e che preve-de anche visite in Italia.
Grazie alla collaborazione dell’Università di Bo-logna e del Centro residenziale e universitario di Bertinoro, è inoltre previsto il coinvolgimen-to nella didattica di esperti e professori italiani. La terza e ultima fase ha l’obiettivo di rafforzare l’imprenditorialità femminile attraverso la crea-zione di relazioni tra i Paesi coinvolti, i partner del progetto, gli attori presenti sul mercato e le organizzazioni emiliano-romagnole che si occu-pano di cooperazione internazionale. Il progetto continua poi sul web con una piattaforma e-lear-ning che mette in rete studenti e docenti, mentre un business forum favorisce lo scambio di espe-rienze e consigli su innovazione e start-up.
EGITTO E TUNISIA - Che Mediterraneo sia! Equità e prospettiva di genere nel mondo del lavoro
Periodo di attuazione:maggio 2012 – novembre 2013
Ente finanziatore:co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna
Budget totale:126.715 euro
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Università del Cairo, Egitto; Cefa; Cospe;
Nexus; Ai.Bi; Comune di Bologna; associazione Pontes
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MALAWI, NAMIBIA, SOUTH AFRICA - Eu-Acp (African, Caribbean and Pacific Group of States) rete per
l’eccellenze accademici nell’ambito dell’agricoltura e sicurezza alimentare
Il progetto mira a rafforzare l’educazione supe-riore nei Paesi Acp a livello accademico, attra-verso un programma di promozione dello scam-bio delle esperienze e di know-how nell’ambito dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. Ver-ranno realizzati “satisfactory tools” per il trai-ning, l’insegnamento e lo sviluppo professionale e revisionati i curricula universitari in modo che soddisfino le esigenze dei Paesi Acp. Inoltre si migliorerà l’accesso da parte delle donne tanto all’alta formazione di qualità quanto al lavoro nel settore agroalimentare.
Periodo di attuazione:novembre 2013 – aprile 2016
Ente finanziatore:African, Caribbean and Pacific Group of
States (Acp) all’interno del programma di cooperazione Edulink II
Budget totale:211.201 euro
Ruolo di CESTAS: partner
Partner del progetto: Wits – University of Witwatersrand, South Africa (capofila); University of Namibia; Luanar University, Malawi;
Euro-Mediterranean University, Slovenia
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NAMIBIA - Programma di sviluppo integrato a sostegno delle donne e dei malati di Hiv/Aids e tubercolosi
Il progetto ha l’obiettivo di rafforzare la condi-zione socio-economica di soggetti vulnerabili a partire dalle donne, e di migliorare il sistema sanitario in tema di prevenzione e cura dell’Hiv/Aids e tubercolosi. Vengono portate avanti atti-vità educative e di formazione professionale di 60 donne che frequentano il centro diurno Ki-limanjaro Tobias Hainyeko, creato a Katutura, in prossimità della capitale Windhoek, dall’ong Hisa (Hope Iniziatives Southern Africa) Nami-bia. Le lezioni affrontano temi come la nutrizio-ne, l’alfabetizzazione informatica e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. Viene inoltre pro-mossa la formazione sanitaria di base per 20
“Dots promoter” della regione di Otjozondjupa, a supporto delle politiche nazionali di lotta alla tu-bercolosi già avviate dal ministero della Salute. Ad essi vengono fornite attrezzature adeguate per seguire i malati di tubercolosi e le persone che vivono con l’Hiv/Aids (in media 634 casi su 100.000 abitanti), che in questo modo ricevono vaccini e cura. Per questo scopo sono stati crea-ti due “Dot point” di acquisto e distribuzione del-le attrezzature. Viene infine potenziato il servizio mensa diurno all’interno del centro Kilimanjaro attraverso la formazione sulle tecniche nutrizio-nali, di preservazione e cottura del cibo.
Periodo di attuazione:settembre 2013 – settembre 2014
Ente finanziatore:co-finanziato dalla Regione Basilicata
Budget totale:25.000 euro
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Hisa – Hope Iniziatives Southern Africa
Namibia
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NAMIBIA - Supporto al programma nazionale di lotta all’Hiv/Aids e alla tubercolosi attraverso la
promozione dell’assistenza sanitaria, sociale ed economica alle persone infette/affette
da Hiv/Aids e Tb nelle regioni di Omusati e Otjozondjupa
Il progetto ha l’obiettivo di consolidare gli inter-venti di assistenza per le persone che vivono con Hiv/Aids e per i malati di tubercolosi nelle regio-ni di Omusati e Otjozondjupa, promuovendone l’autosostegno attraverso l’integrazione a livello comunitario e lo sviluppo economico delle loro famiglie. I servizi sanitari esistenti vengono po-tenziati attraverso programmi specifici realizzati in coordinamento con le autorità sanitarie locali. Questo progetto dà seguito ai risultati raggiunti nel periodo 2006-2009, così come richiesto dalle controparti locali – il ministero della Salute e dei Servizi sociali (Mohss) e delle Direzioni sanitarie
regionali – per consolidare quanto fatto e atti-vare una nuova strategia di intervento integrato, socio-sanitario e socio-economico, nelle due re-gioni prescelte. I beneficiari del progetto sono i circa 8.000 ma-lati di Hiv/Aids della regione di Omusati, i circa 1.100 malati di tubercolosi e di Hiv/Aids della regione di Otjozondjupa e il personale sanitario occupato nelle direzioni sanitarie regionali e nei centri di salute. Tra i beneficiari indiretti ci sono i cittadini delle regioni di Omusati e di Otjozondju-pa (circa 255.000 persone), che possono conta-re su maggiori informazioni per la prevenzione dell’infezione da Hiv/Aids e della turbercolosi.Per quanto riguarda la lotta all’Hiv/Aids il pro-getto ha portato a un aumento della copertura dei servizi Haart (Highly active anti-retroviral therapy) e a un alto tasso di Hiv testing (pari al 91%). Per quanto riguarda la tubercolosi, si sono registrati una riduzione degli abbandoni delle cure e, al contempo, un aumento del numero di pazienti sotto trattamento, con un alto tasso di guarigione a livello nazionale (85%). Nella regio-ne di Otjozondjupa, il tasso di abbandono è sce-so al 3%, mentre quello di successo della cura è del 87%. Il progetto non ha riguardato solo gli aspetti più strettamente sanitari: dal 2010 sono state infatti avviate 19 realtà imprenditoriali, che coinvolgono sia i volontari che gli ex-malati di tubercolosi e le persone affette da Hiv/Aids. Gra-zie ad attività di tipo agricolo, artigianale o com-merciale, queste persone ora hanno il reddito per sostenersi.
Periodo di attuazione:dicembre 2009 – dicembre 2013
Ente finanziatore:Ministero degli Affari Esteri – Direzione
Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale:2.231.363 euro
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Mohss – Ministry of Health and Social
services; Cisp
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TANZANIA - Corsi di inglese per migliorare l’accesso alla scuola secondaria
Il progetto permette a due classi di studenti del villaggio di Chogo di apprendere la lingua ingle-se, la cui conoscenza è fondamentale per prose-guire gli studi, dal momento che è indispensabile a partire dal terzo anno di scuola secondaria. Le lezioni sono tenute da due insegnanti provenien-ti da paesi vicini come Kabuko o Handeni, mentre un coordinatore supervisiona il corretto svolgi-mento dei corsi, che si tengono per 5 giorni alla settimana, anche durante il periodo estivo.I beneficiari del progetto non sono solo i quaranta studenti delle due classi, ma anche le loro fami-glie, dal momento che coloro che avanzano negli
studi hanno più possibilità di trovare un lavoro, riuscendo così a mantenere i propri cari e per-mettendo anche ai fratelli più giovani di seguire i loro passi. Garantire l’istruzione secondaria del-le ragazze ha un ulteriore impatto sullo sviluppo nelle famiglie: è dimostrato statisticamente che il benestare degli individui dipende grandemente dall’istruzione delle madri. Pertanto il progetto ha un impatto esponenziale sullo sviluppo del villaggio stesso: la popolazione alla quale si in-dirizza è costituita da rifugiati Zigula e Shanbara della Somalia, che sono stati reinsediati a Chogo nel 2003 (che oggi conta circa 3000 persone).
Periodo di attuazione:dicembre 2013 – dicembre 2014
Ente finanziatore:co-finanziato dalla Tavola Valdese
Budget totale:10.000 euro
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Associazione Mwana Mbogo (United Youth
Development); Comunity Development Relief Programme (sezione di Chogo);
Università di Urbino Carlo Bo
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Progetti in America Latina
Sei centri per lo sviluppo delle competenze me-diche in tema di salute materno-infantile; qua-si 67mila ore di lezioni e laboratori; oltre 1.700 pubblicazioni; una piattaforma online per l’ag-giornamento continuo e un sistema per l’infor-mazione e il monitoraggio epidemiologico; più di 1.500 persone formate (di cui il 65% sono donne) tra medici e infermieri, dirigenti e funzionari del ministero della Salute: sono solo alcuni dei ri-sultati raggiunti in Bolivia dal CESTAS con Fores (Fortaleciendo las redes de salud), “il più grande progetto che abbiamo realizzato negli ultimi 10 anni e che abbiamo iniziato e concluso in soli sette mesi, meno del previsto” dice con soddi-sfazione il presidente della ong Uber Alberti. “In Bolivia il 40% dei parti avviene ancora fuori dagli ospedali, mentre nel 40% delle nascite all’interno delle strutture sanitarie si verificano complican-ze e infezioni – continua Uber Alberti – .
La grande sfida per la sanità pubblica, quindi, è contrastare la mortalità materno-infantile, che in Bolivia ha il secondo tasso più alto di tutto il continente”. Come farlo? Da un lato, elaborando percorsi didattici per la formazione specializzata degli operatori sanitari; dall’altro, potenziando la rete dei servizi di salute in modo da poter incen-tivare la popolazione a rivolgersi ai centri di cura primaria.
Promosso, con il finanziamento del Bid (Ban-co interamericano de desarollo), dal ministero della Salute boliviano nel quadro della riforma della politica sanitaria nazionale Safci (Salute familiare comunitaria interculturale) che mira a garantire il diritto alle cure alle persone di ogni strato sociale e origine etnica, Fores ha coinvol-to 115 municipi dei sei dipartimenti più popolosi della Bolivia, quelli di La Paz, Oruro, Potosí, Co-chabamba, Santa Cruz e Sucre. “È stata indetta una gara internazionale e, lo dico con orgoglio – aggiunge il presidente del CESTAS –, l’abbiamo vinta esclusivamente grazie alla nostra proposta tecnica”.Oltre 100 persone hanno fatto parte dell’equipe di Fores, riuscendo, in poco più di 200 giorni, a realizzare un numero di attività “che in genere si fanno in 2-3 anni”. L’80% sono boliviani (il resto cileni, peruviani, spagnoli e italiani), l’età media è sotto i 35 anni. A loro si aggiungono il centi-naio di professionisti nazionali e internazionali, che hanno collaborato alle varie fasi del proget-to. Direttore scientifico è stato il consigliere di amministrazione del CESTAS Jaime Sepulve-da: “È stato il punto di riferimento per tutti noi nell’implementazione dei contenuti” sottolinea Uber Alberti.
BOLIVIA - Fores - Fortaleciendo las redes de salud
Periodo di attuazione:maggio 2013 – dicembre 2013
Ente finanziatore:Bid (Banco interamericano de desarollo)
Budget totale:1.200.000 dollari
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Ministero della Salute della Bolivia
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L’allestimento, all’interno di ospedali e policlini-ci universitari, dei sei centri di formazione per lo sviluppo delle competenze è stato invece cura-to dall’architetto Abraham Munizaga, anche lui consigliere del CESTAS, nonché ex studente del master in “Politiche sociali e sviluppo sostenibile del territorio” organizzato insieme all’università di Bologna.
In ogni centro, attrezzato con le più moderne tecnologie didattiche (lavagne e schermi multi-mediali, software per la didattica e connessione a internet), ci si può anche esercitare con un si-mulatore di parto, il Noelle, che ha le fattezze di una donna di corporatura media ed è dotato di un bebè articolato con placenta: uno strumen-to utile per migliorare la gestione di situazioni di crisi e così diminuire drasticamente la percen-tuale di errore umano.
Alta formazione specializzata. Ma oltre alla pra-tica chirurgica, Fores ha offerto molta, molta teo-ria per informare e aggiornare sui contenuti della strategia Safci, sui principi e i metodi della con-tinuità delle cure e sulle norme che definiscono la qualità dell’assistenza clinica: 48 corsi, decli-nati in 432 eventi formativi per 66.792 ore esatte di didattica in tutto, sono stati seguiti da 1.560 persone tra funzionari dei sei Servizi di salute dipartimentali, medici, infermieri, ausiliari e stu-denti universitari. A questi si aggiunge il diplo-ma universitario da 500 ore in “Organizzazione e gestione dei servizi socio-sanitari territoriali”, diretto da Marco Castrignanò e realizzato con l’ateneo bolognese, a cui hanno partecipato 30 alti funzionari del ministero della Salute, tra cui lo stesso ministro Juan Carlos Calvimontes e il direttore generale dei Servizi di salute Rubén Colque.
Bassissimi i tassi di abbandono: solo il 9%, con-tro l’oltre 40% che si registra in media nelle prin-cipali università boliviane. Ottimi, anche, i risul-tati: dopo la didattica, sono aumentate di almeno il 64% le competenze e le conoscenze utili per il lavoro, con punte del 173% per il corso sulla con-tinuità delle cure. Fondamentale nel processo di formazione è stata anche la creazione di una piattaforma online, che ha permesso al ministe-ro della Salute di dotarsi di un campus virtuale (con 15 corsi in modalità e-learning, altrettanti e-book disponibili su Apple Store e presto anche su Google Play, esercitazioni e simulazioni inte-rattive), che permetterà l’aggiornamento conti-nuo degli operatori sanitari.
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“L’aver raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati nel poco tempo a disposizione, è sta-to una grande sfida organizzativa e gestionale, sia da parte nostra che del ministero della Salute – dice Jaime Sepulveda –. Nonostante l’esten-sione geografica del progetto e la complessità nel relazionarsi e accordarsi con le tante realtà coinvolte, siamo riusciti a ideare e realizzare la didattica, attrezzando e rendendo operativi i sei centri, che ora restano a disposizione della co-munità medica”.
Media e testimonianze. Il successo del proget-to è stato riconosciuto anche dai mass media boliviani: di Fores hanno scritto e parlato una trentina di testate locali e nazionali, tra cui il ca-nale di stato Boliva.Tv, La Prensa, Coreo del Sur, Página Siete, Cambio, La Patria, Los Tiempos e La Razón. Soddisfazione anche da parte delle istituzioni governative: “Stiamo dando un nuovo volto al sistema sanitario – spiega Rubén Colque, direttore generale dei Servizi di salute del mini-stero –. Da una prospettiva storica, Fores è il più grande sforzo compiuto dal ministero per dare a medici, infermieri e ausiliari quelle competenze, quelle conoscenze e quelle abilità necessarie per migliorare la qualità delle cure a beneficio di ma-dri, bambini in età scolare, adolescenti e adulti”.
“La Bolivia ha recepito e preso molto sul serio gli Obiettivi di sviluppo del millennio” aggiunge il professore dell’ateneo bolognese e consulente del CESTAS Fosco Foglietta, che insieme a Paolo Guidicini, Raffaele K. Salinari e Jaime Sepulve-da è stato tra i docenti del diploma universitario sull’organizzazione dei servizi socio-sanitari. “Il rapporto del 2012 delle Nazioni unite – conclude – ha evidenziato grandi passi avanti in particola-re nel settore della salute materno-infantile, se-gno di come la sanità sia chiaramente al centro dell’azione del Governo boliviano”.
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“Per migliorare il sistema sanitario abbiamo bisogno di trasformare le risorse umane, e qui un elemento chiave è quello di creare un mec-canismo per la formazione medica continua e permanente che consenta a queste risor-se prima di aggiornarsi e poi di ricevere co-stantemente contenuti formativi, in linea con le novità che vengono realizzate nel sistema. Storicamente è la prima volta che il Ministe-ro della Salute ha una struttura di formazio-ne così completa, non solo focalizzata sullo sviluppo di conoscenze del sistema da parte del personale, ma anche sullo sviluppo delle competenze personali”.
Dra. Julia Johannsen – Especialista Senior Protección Social BID – Progetto FORES
Fondamentale puntare sulla formazione medica continua
“Il progetto FORES di formazione del personale sanitario è parte di una più ampia e importante azione globale. Cercare di ridurre la mortalità infantile e la malnutrizione cronica sono obiettivi inseriti in una serie di progetti che la BID sta finanziando nel settore sa-nitario in Bolivia, tramite la concessione di prestiti ma anche con donazioni dirette a sostenere l’intero sistema dei rete globale.”FORES è costituito da un team di professionisti tra cui sociologi, educatori, antropologi e medici. Il progetto Fores attraverso il CE-STAS, società esecutiva, in questa fase iniziale ha formato 1518 professionisti della salute, di cui 525 sono uomini e 993 sono don-ne tra i 20 e 46 anni e oltre, divisi in 48 gruppi, in sei dipartimenti tra medici, infermieri professionisti e ausiliari.
Ms. LIZ F. TOVAR – Coordinatrice nazionale della logistica FORES
Fores: un team di professionisti per ridurre la mortalità infantile
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In Bolivia, lo sviluppo del progetto Fores ha rappresentato una grande sfida. Infatti, formare più di 1.600 persone nell’area della salute, in sei mesi e in sei Dipartimenti, ha provato non solo le ca-pacità di CESTAS nel gestire una simile impresa, ma ha reso anche esplicito il grande impegno profuso, da parte di ogni professionista di CESTAS, per la Bolivia e per il suo sistema sanitario. Organizzare la logistica della formazione a livello nazionale, inte-grandola con l’elaborazione dei contenuti e la costruzione adegua-ta degli scenari (il “centro di sviluppo delle competenze”), svilup-pando una piattaforma di addestramento virtuale, è stata una sfida che abbiamo assunto con responsabilità in un contesto di grande pressione, per ottenere risultati certi e tangibili; una modalità ope-rativa che è diventata il modello di formazione per il futuro. La soddisfazione, alla fine dei sei mesi, è stata grande, perché ab-biamo realizzato aspettative e obiettivi sia a livello istituzionale che personale. In conclusione, considero questo grande sforzo del Ministero della Salute e del CESTAS, la ferma dimostrazione che questa impresa è l’inizio di un processo di formazione che durerà nel tempo.
Abraham Munizaga a sinistra – Progetto FORES
In 6 mesi formati 1500 professionisti della salute
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ECUADOR, BOLIVIA, CILE, PERÙ, COLOMBIA, VENEZUELA - Plan Sanitario de Integración Andina - PlanSIA
Il progetto mira a rafforzare l’integrazione sani-taria di sei Paesi andini (Ecuador, Bolivia, Colom-bia, Perù, Cile e Venezuela) e a raggiungere gli obiettivi stabiliti nel Piano di salute 2012-2015 stilato da Oras-Conhu (Organismo andino de sa-lud). Nello specifico, gli obiettivi principali sono tre: armonizzare i processi di sorveglianza epi-demiologica e di risposta dei servizi di sanità pubblica in caso di emergenze e catastrofi, con enfasi sulle aree di confine; diffondere l’accesso
Periodo di attuazione:aprile 2013 – gennaio 2015
Ente finanziatore:Fondo generale di cooperazione italiano
attraverso la Cooperazione italiana, amministrato dalla Caf – Cooperaciòn
Andina de Fomento
Budget totale:1.460.977 dollari
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Oras Conhu – Organismo andino de salud; Ars progetti; ministeri della Salute dei sei
Paesi andini; Universitá Ricardo Palma, Perù; Ops - Organizzazione panamericana
della sanità
universale a farmaci sicuri, efficaci e di qualità; formare il personale sanitario, ottimizzandone la gestione e gestendo i flussi migratori. Il progetto ha implicazioni a livello nazionale in ognuno dei sei Paesi andini, come ad esempio per la costru-zione di politiche pubbliche: i beneficiari sono dunque tutti gli abitanti di Ecuador, Perù, Co-lombia, Bolivia, Venezuela e Cile, in totale circa 145.600.000 persone.
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PERÙ - Costruzione di politiche per promuovere lo sviluppo integrato nel distretto di Pangoa rafforzando
la dignità delle popolazioni in condizioni di estrema povertà
L’obiettivo del progetto è promuovere lo svilup-po integrato e partecipativo delle comunità in-digene e colone del distretto di Pangoa, nella regione di Junín, creando un ambiente sociale egualitario in cui sono tutelati i diritti alla salute, all’educazione e alla partecipazione. Salute, for-mazione e potenziamento delle istituzioni sono i tre assi attraverso cui si sviluppa il progetto, i cui beneficiari diretti sono gli oltre 5.200 uomini
e donne delle 14 comunità di Alto Kiatari, Cha-vini, Unión Chavini, San Jerónimo, San Antonio de Sonomoro, Cubantía, Chuquibambilla, Casan-cho, Porvenir, Santa Elena, Nueva Palestina, Vil-la María, San José de Miraflores e Alto Chavini. Oltre a loro, beneficia indirettamente del progetto anche l’intera popolazione dei due distretti, per un totale di 52.823 persone.
Periodo di attuazione:maggio 2011 – maggio 2013
Ente finanziatore:Fondo Italo Peruano
Budget totale:450.000 euro
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Comune di Pangoa; Distrito Pangoa;Distrito Temporal Mazamari-Pangoa
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Progetti in Asia
Il corso prevede 400 ore di didattica (130 con le-zioni frontali, il restante in modalità e-learning) su materie come la gestione ospedaliera, l’or-ganizzazione di reti territoriali per l’assistenza sociale e sanitaria, il diritto alla salute, l’analisi epidemiologica e la valutazione dello stato di sa-lute delle popolazioni locali. L’obiettivo è fornire a dieci dirigenti e coordinatori dei servizi socio-sanitari dello Yemen gli strumenti necessari per realizzare nuovi programmi e avviare nuovi mo-delli organizzativi e gestionali in un’ottica di ef-
ficienza tecnico-economica, sanitaria e sociale. Le lezioni si svolgono al Centro residenziale uni-versitario di Bertinoro. Inoltre, vengono organiz-zate visite guidate in alcune strutture socio-sa-nitarie di eccellenza in Emilia-Romagna (le Ausl di Bologna e Forlì), Lombardia (l’Ausl di Varese) e Marche (l’Ausl di Urbino), in modo che l’appren-dimento passi anche attraverso l’esperienza diretta. Il corso è diretto dal professor Raffaele K. Salinari e coordinato da Nada Karaivanova e Michela Glorio.
YEMEN - Corso di formazione superiore in Organizzazione e gestione dei servizi socio-sanitari territoriali
per manager
Periodo di attuazione:marzo 2013 – ottobre 2013
Ente finanziatore:Ministero degli Affari Esteri – Direzione
generale per gli Affari politici e di sicurezza
Budget totale:109.000 euro
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Urbino International Centre; Università
di Bologna; Università dell’Insubria; Ausl di Bologna; CeUB – Centro residenziale
universitario di Bertinoro
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Progetti in Europa
EUROPA - Multiple Framework Contract EuropeAid relativo alla Salute
Il Framework Contract (Fwc) è un nuovo progetto di consulenza attivato attraverso un consorzio europeo chiamato per i prossimi 4 anni a fornire assistenza tecnica alla Commissione europea in ambito sanitario. Si tratta di attivare consulen-ze specifiche e a breve termine nell’interesse dei Paesi terzi che beneficiano dei programmi co-munitari di aiuto allo sviluppo.È un’attività di selezione e contrattazione di esperti per conto della Commissione europea, che CESTAS realizza insieme al capofila del con-sorzio.
Periodo di attuazione:2013 – 2017
Ente finanziatore:Multiple Framework Contract EuropeAid
Ruolo di CESTAS: partner
Partner del progetto: Ice – International Consulting Expertise di
Bruxelles (capofila); Ciph – Croatian National Institute for Public health;
Dmi – Development Media International; Edburgh Consultants; Faa Holding;
Hcm DevPeople Limited;Mott MacDonald Ltd trading;
Nico – Northern Ireland Co-operation overseas; RiH – Results in Health
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Il progetto promuove la conoscenza dei princi-pali strumenti giuridici e legislativi che regola-no la convivenza a livello globale, in 12 classi delle scuole secondarie di secondo grado nelle Marche, per un totale di 300 studenti. L’obietti-vo specifico è educare le giovani generazioni al pensiero critico, alla partecipazione e alla prote-zione dei diritti e dei doveri di cittadinanza. Attraverso attività di brain storming, studio di casi, giochi di ruolo e narrazioni viene stimolato il dialogo sui temi della partecipazione attiva, del bene comune, della convivenza rispettosa e con-sapevole del prossimo.
I percorsi didattici sono divisi in tre momenti: una prima parte di laboratori, seguita da attività di ci-neforum e di dibattito e, infine, dalla produzione artistica. In conclusione dei percorsi gli studenti sono infatti invitati a realizzare opere di pittura, musica, poesia e video, attraverso cui comunica-re un nuovo concetto di cittadinanza globale. Gli elaborati saranno esposti in un evento pubblico a Recanati (AN). Per dare visibilità al percorso e promuovere il confronto sulle tematiche affron-tate, una pagina Facebook raccoglierà tutti i ma-teriali realizzati.
ITALIA - Cittadinanza CreA(t)tiva: diritti e doveri a servizio del bene comune
Periodo di attuazione:marzo 2013 – ottobre 2014
Ente finanziatore:co-finanziato dalla Regione Marche
Budget totale:3.045 euro
Ruolo di CESTAS: partner
Partner del progetto: Cvm (capofila); Arci; Avm-Csv; Cifa Onlus;
Cospe; Iscos Marche; L’Africa chiama; Marche Solidali - Com
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ITALIA – Com - Coordinamento delle organizzazioni marchigiane
Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare la rete del Coordinamento delle organizzazioni marchigia-ne “Marche solidali”, nata dalla volontà di varie associazioni e ong che si occupano di coopera-zione, di solidarietà internazionale, di migrazioni e di educazione allo sviluppo, di creare un luogo di lavoro comune, che permetta di gestire meglio le risorse, confrontarsi con voce più autorevole con le istituzioni, rispondere ai bandi nazionali e internazionali e favorire la nascita di nuovi rap-porti. Le principali attività previste dal progetto sono una campagna di informazione, una sum-mer school per operatori e volontari, un incontro con i professionisti dell’informazione e due se-minari, il primo per sensibilizzare gli attori del-la comunicazione locale sui temi della politica
e della cooperazione internazionale, il secondo dedicato alle organizzazioni di cooperazione in-ternazionale e agli strumenti di comunicazione che hanno a disposizione per veicolare i loro in-terventi di solidarietà.Oltre a questi, un corso per volontari dal titolo “Io sono volontario. E tu?” è rivolto a tutti coloro che desiderano inserirsi nel mondo del volon-tariato in Italia (nello specifico nelle Marche) e all’estero: agli incontri, in cui sono previsti labo-ratori pratici, intervengono esperti di intercultura, sostenibilità e integrazione sociale. Il Coordina-mento sarà presentato a interlocutori pubblici e privati. Saranno promossi e distribuiti kit per i diritti per l’infanzia e altri materiali didattici rivol-ti a scuole e università. Saranno infine realizzati servizi di monitoraggio dei bandi, un portale web per la raccolta fondi e la gestione dei volonta-ri, un database con i giornalisti marchigiani, un database delle associazioni e una piattaforma condivisa per la progettazione. I beneficiari diretti sono le associazioni e le orga-nizzazioni aderenti al Coordinamento; i benefi-ciari indiretti tutte le associazioni e le organizza-zioni marchigiane che operano nel campo della cooperazione e dell’educazione allo sviluppo, i cittadini marchigiani e i beneficiari dei progetti realizzati nel mondo dalle associazioni e dalle organizzazioni aderenti al Coordinamento.
Periodo di attuazione:luglio 2013 – dicembre 2014
Ente finanziatore:co-finanziato da Regione Marche
Budget totale:3.960 euro
Ruolo di CESTAS: partner
Partner del progetto: Università per la Pace;
Centro servizi volontariato Marche
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L’obiettivo del corso è formare e aggiornare professionalmente sul tema della mediazione e dell’intercultura gli operatori dei servizi pubblici e amministrativi rivolti ai cittadini dei Paesi terzi. Il corso ha previsto 20 ore di didattica sia in mo-dalità frontale (18 ore) che in e-learning (2 ore), che hanno offerto un inquadramento teorico e sperimentale. Tre i moduli principali, ognuno dei quali ha affrontato uno o più argomenti e ha previsto una breve parte introduttiva e una parte di approfondimento attraverso studio di casi, si-mulazioni ed esercitazioni pratiche. Le lezioni in aula sono state integrate da lavori di gruppo tra-mite tecniche di formazione interattiva (gioco di ruoli, simulazioni, eccetera) che hanno stimolato il coinvolgimento e lo scambio di esperienze.
ITALIA - Corso di formazione in Comunicazione in contesti interculturali
Periodo di attuazione:dicembre 2013 – marzo 2014
Ente finanziatore:Provincia di Macerata
Budget totale:2.700 euro
Ruolo di CESTAS: capofila
Partner del progetto: Provincia di Macerata
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Testimonianze
Sono uno dei cinque giovani egiziani che, dopo aver frequentato al Cairo un corso di formazione gratuito sull’imprenditorialità pro-mosso dal CESTAS insieme all’Università cairota, dal 5 dicembre a Bologna ho partecipato a una settimana di incontri e consulenze che mi ha permesso di sviluppare idee di business. Nel mio caso vorrei avviare una startup nell’ambito dell’agricoltura biologica: mi piacerebbe far nascere un’azienda bio che rifornisca negozi, cate-ne commerciali e ospedali. Ringrazio CESTAS di avermi dato l’op-portunità di poter partecipare a questo importante progetto.È stata un’esperienza notevole dove ho imparato molto sull’im-prenditorialità e sul modo giusto per avviare un business. Durante lo scambio in Italia ho avuto modo di sentire il parere e valutazioni sul mio business plan da veri professionisti: i docenti dell’Univer-sità di Bologna, con tutta la loro esperienza, ci hanno aiutato nel nostro percorso da giovani imprenditori. Per me è stata una gran-de opportunità lavorativa, ma anche un’occasione per visitare un Paese affascinante, pieno di cultura e storia, come l’Italia. Durante il nostro soggiorno, lo staff di CESTAS ci ha accompagnato perma-nentemente mostrando grande professionalità e umanità. Grazie a questo progetto adesso sono in grado di pensare all’avvio di un business personale che mi permetterà di guardare serenamente verso il futuro.
Mohammed Mahmoud Kamel, vincitore del miglior business plan nell’ambito dei progetti: Che mediterraneo sia! Equità e prospettiva di genere nel mondo del lavoro e il Progetto Liai-son: lavoro e formazione per una nuova cittadi-nanza attiva di giovani e donne (Fase 2). Tutti i due sono progetti cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna
Una grande opportunità lavorativa
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Sono nato ed ho vissuto la maggior parte della mia vita in Nicaragua, uno dei Paesi più poveri nell’America Latina. Ho avuto però l’opportunità di viaggiare per motivi di studio e perciò ho potuto vivere e studiare in Italia. Ho frequen-tato il Master all’Università di Bologna promosso dal CESTAS: è stato un mo-mento importante nella mia vita accademica e professionale. La qualità del programma e dei docenti sono stati eccezionali, e CESTAS mi ha permesso di vivere alcuni dei momenti più incredibili della mia vita. Grazie al Master adesso mi trovo a lavorare in Guatemala al SIECA, uno degli organismi più prestigiosi del processo d’integrazione dell’America centrale.
Johnathan Ordoñez – Nicaragua. Studente del master in Politiche sociali e direzione strategica dello sviluppo
Grazie al Cestas ora ho un lavoro di responsabilità
Il progetto CESTAS mi è stato di grande aiuto: esso mi ha permes-so di partecipare al Master in Sanità pubblica, con una specializza-zione in Maternità e pediatria, andando a studiare la “Gestione dei servizi sanitari in Paesi differenziati” nella città di Bologna. Queste competenze mi hanno permesso di produrre maggiore efficienza nel mio impiego quotidiano: io lavoro infatti nella sede centrale del Ministero della Salute del Perù, come dipendente della pubblica amministrazione. In particolare, mi occupo della Strategia sanita-ria nazionale per la Salute sessuale e riproduttiva, sono in costante contatto con le regioni del mio Paese attraverso aree di monito-raggio, controllo, valutazione: è così che ho potuto applicare tutto ciò che ho appreso. L’obiettivo è ridurre la mortalità infantile e delle madri durante il parto, nonché migliorare la salute delle donne pe-ruviane in generale.
Ulalia Cárdenas. Progetto: Red Andina de Salud Materno Perinatal 8732/CESTAS/PER
Maggiore efficienza nel mio impegno quotidiano
62
Rendiconto gestionale 2013
1. ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE 1.1 Acquisti1.2 Servizi1.3 Godimento beni di terzi1.4 Personale1.5 Donazioni1.6 Ammortamenti 1.7 Accantonamenti1.8 Oneri diversi di gestione
2. ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 32.4 Attività ordinaria di promozione
3. ONERI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE3.1 Acquisti3.2 Servizi 3.3 Godimento beni di terzi 3.4 Personale 3.5 Ammortamenti 3.6 Oneri diversi di gestione
4. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1 Su rapporti bancari 4.2 Su prestiti 4.3 Da patrimonio edilizio4.4 Da altri beni patrimoniali
5. ONERI STRAORDINARI 5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività
1.461.934 209.572 914.713
56.235 264.320
1.410 3.343
0 12.341
541
00
5410
139.300 349
106.340 9.819
19.360 0
3.432
17.124 16.249
00
875
18.821 0 0
18.821
2.441.978187.006
1.789.59042.988
396.0982.1369.739
014.421
1.20000
1.2000
18.75181
17.959 0
6010
110
20.927 19.743
00
1.184
73.149 0 0
73.149
3.157.810263.025
2.085.62395.381
491.3652.775
10.678202.385
6.578
1.21300
1.2130
15.9450
14.891 0
9350
118
11.644 11.397
00
247
98.720 0 0
98.720
2.015.542 223.708
1.226.307 12.248
317.806 0
2.430 195.000
38.043 00000
121.852 24.979 88.436
1.719 6.102
0 616
29.965 25.784
00
4.181
64.811 00
64.811
31.12.2013ONERI 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
63
6. ONERI DI SUPPORTO GENERALE6.1 Acquisti6.2 Servizi 6.3 Godimento beni di terzi 6.4 Personale 6.5 Ammortamenti 6.6 Altri oneri
Totale
RISULTATO GESTIONALE POSITIVO
103.628 1.251
35.876 9.264
28.673 0
28.564
1.741.348
-
161.1267.756
61.491 25.83313.665
052.382
2.717.130
14.419
192.385 1.494
40.990 6.808
89.172 0
53.921
3.477.717
46.784
79.214 0
28.584 9.028
24.215 0
17.387
2.311.384
43.901
1. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ TIPICHE1.1 Da contributi su progetti
1.1a Da Enti governativi Italia1.1b Da Enti locali Italia1.1c Da privati e altri Italia1.1c bis Da Enti Unione Europea1.1d Da Enti governativi Esteri1.1e Da privati e altri Esteri1.1f Contributi per Servizio civile1.1g Altri proventi e ricavi
1.2 Da contratti con Enti pubblici1.3 Da soci ed associati1.4 Da non soci1.5 Donazioni
2. PROVENTI DA RACCOLTA FONDI2.1 Raccolta 12.2 Raccolta 22.3 Raccolta 32.4 Altri
1.422.020 1.404.365
764.870 78.675 96.268 20.531 50.098
387.497 0
6.426 0
100 0
17.555
000 00
2.385.478 2.338.730 1.677.948
201.700 50.420 39.207 62.294
304.480 888
1.793 0
1.600 0
45.148
12.683 00
12.683 0
3.304.025 3.257.281 2.440.453
323.579 178.331
36.984 0
265.430 8.200 4.304
0 0 0
46.744
16.750 00
16.750 0
2.124.400 2.121.455
565.044 88.343 43.752
2.366 0
1.418.780 0
3.170 0
100 0
2.845
000 00
31.12.2013ONERI 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
31.12.2013PROVENTI E RICAVI 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
64
3. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀACCESSORIE
3.1 Da gestioni commerciali accessorie3.2 Da contratti con Enti pubblici3.3 Da soci ed associati3.4 Da non soci3.5 Altri proventi e ricavi
4. PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI4.1 Da rapporti bancari 4.2 Da altri investimenti finanziari4.3 Da patrimonio edilizio4.4 Da altri beni patrimoniali
5. PROVENTI STRAORDINARI5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività
Totale
RISULTATO GESTIONALE NEGATIVO
139.300 139.300
0000
345 95
00
250
89.030 00
89.030
1.650.695
- 90.653
162.634 162.634
0000
927 895
00
32
169.827 00
169.827
2.731.550
0
123.451 123.451
0000
18.932 169
00
18.763
61.3420 0
61.342
3.524.500
0
121.854 121.854
0000
13.507 22
13.48500
95.524 00
95.524
2.355.285
0
31.12.2013PROVENTI E RICAVI 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
65
Bilancio d’esercizio al 31.12.2013
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
B) IMMOBILIZZAZIONIII - Immobilizzazioni materiali
4. Altri beniTotale immobilizzazioni materiali
III - Immobilizzazioni finanziarie1. Partecipazioni in
d. Altri organismi2. Crediti
d. Verso altri1. entro esercizio successivo2. oltre esercizio successivo
3. Altri titoli4. Azioni proprie (valore nominale complessivo...)
Totale immobilizzazioni finanziarie
Totale immobilizzazioni (B)
C) ATTIVO CIRCOLANTEII - Crediti
1. Verso clientia. esigibili entro l’esercizio successivob. esigibili oltre l’esercizio successivo
4-bis. Crediti tributaria. esigibili entro l’esercizio successivob. esigibili oltre l’esercizio successivo
5. Verso altri:a. esigibili entro l’esercizio successivob. esigibili oltre l’esercizio successivo
Totale crediti
III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioniTotale attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
0
2.4302.430
2.4982.4984.7874.787
04.787
00
7.285
9.715
120.213120.213
021.88521.885
035.62635.626
0177.724
00
0
1515
5.4955.4954.7874.787
04.787
00
10.282
10.297
935.102935.102
07.7677.767
03.0003.000
0945.869
00
31.12.2013STATO PATRIMONIALE ATTIVO 31.12.2012
66
IV - Disponibilità liquide1. Depositi bancari e postali2. Assegni3. Denaro e valori in cassa
Totale disponibilità liquide
Totale attivo circolante (C)
D) RATEI E RISCONTI2. Altri
Totale ratei e risconti (D)
TOTALE ATTIVO
259.6430
47.807307.450
485.174
814.997814.997
1.309.88
291.9910
3.867295.858
1.241.727
17.27417.274
1.269.298
31.12.2013STATO PATRIMONIALE ATTIVO 31.12.2012
A) PATRIMONIO NETTOVII - Altre riserve distintamente indicate
13. Riserva per arrotondamento EuroVIII - Utili (perdite) portati a nuovoIX - Utile (perdita) dell’esercizioTotale patrimonio netto (A)
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI1. Per trattamento di quiescenza e obblighi simili2. Per imposte, anche differite3. Altri
Totale fondi per rischi ed oneri (B)
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
-1-1
126.740-90.65336.086
00
44.92044.920
55.259
11
36.70943.90180.611
00
198.000198.000
43.346
31.12.2013STATO PATRIMONIALE PASSIVO 31.12.2012
67
D) DEBITI4. Debiti verso banche
a. esigibili entro l’esercizio successivob. esigibili oltre l’esercizio successivo
7. Debiti verso fornitoria. entro l’esercizio successivob. oltre l’esercizio successivo
12. Debiti tributaria. entro l’esercizio successivob. oltre l’esercizio successivo
13. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza socialea. entro l’esercizio successivob. oltre l’esercizio successivo
14. Altri debitia. entro l’esercizio successivob. oltre l’esercizio successivo
Totale debiti (D)
E) RATEI E RISCONTI1) Aggio su prestiti2) Altri
Totale ratei e risconti (E)
TOTALE PASSIVO
381.429381.429
0320.306320.306
039.73939.739
020.22320.223
098.94398.943
0860.640
0312.981312.981
1.309.886
456.641456.641
0230.564230.564
085.78185.781
016.71416.714
0121.050121.050
0910.750
036.59136.591
1.269.298
A) Conti d’ordine del sistema improprio dei beni altrui presso di noi
B) Conti d’ordine del sistema improprio degli impegni
TOTALE CONTI D’ORDINE
0
1.697.873
1.697.873
0
841.220
841.220
31.12.2013CONTI D’ORDINE 31.12.2012
31.12.2013STATO PATRIMONIALE PASSIVO 31.12.2012
68
A) VALORE DELLA PRODUZIONE1. Contributi attività istituzionale5. Altri ricavi e proventi accessori
a. Contributi in conto eserciziob. Altri
Totale valore della produzione (A)
B) COSTI DELLA PRODUZIONE6. Per acquisti di beni per progetti7. Per servizi8. Per godimento di beni di terzi9. Per il personale
a. Salari e stipendib. Oneri sociali c. Trattamento di fine rapportod. Trattamento di quiescenza e similie. Altri costi personale sedi estere
10. Ammortamenti e svalutazionia. Ammortamento delle immobilizzazioni immaterialib. Ammortamento delle immobilizzazioni materialic. Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
12. Accantonamenti per rischi14. Oneri diversi di gestione
Totale costi della produzione (B)
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
1.422.020139.300
0139.300
1.561.320
209.572914.712
56.235264.320194.686
52.77011.682
05.1823.342
4262.916
00
242.0221.690.203
-128.883
2.124.400121.854
0121.854
2.246.254
223.7081.226.307
12.248317.806195.334
65.52212.982
043.968
2.4300
2.4300
195.000226.082
2.203.581
42.673
31.12.2013CONTO ECONOMICO 31.12.2012
69
C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI15. Proventi da partecipazioni16. Altri proventi finanziari
d. Proventi diversi dai precedenti4. Altri17. Interessi e altri oneri finanziari
d. Altri17-bis. Utili e perdite su cambi
Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+17 bis)
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE18. Rivalutazioni19. Svalutazioni
Totale delle rettifiche di valore di attività finanziarie (18-19)
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI20. Proventi
a. Plusvalenze da alienazionib. Altri proventi
21. Oneric. Altri oneri
Totale delle partite straordinarie (20-21)
Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D+-E)
22. Imposte sul reddito dell’esercizioa. Imposte correnti
23. Utile (perdita) dell’esercizio
0345345345
17.12417.124
0-16.779
000
89.0300
89.03018.82218.82270.208
-75.454
15.19915.199
-90.653
0222222
29.74229.74213.262
-16.458
000
95.5240
95.52464.81164.81130.713
56.928
13.02713.02743.901
31.12.2013CONTO ECONOMICO 31.12.2012
70
Nota integrativa
Struttura e contenuto del bilancio di esercizio
La struttura adottata per la redazione del Bilancio dell’As-sociazione è quella prevista dall’art. 2423 e ss. del Codice civile; nella redazione della presente nota si è anche tenuto conto delle linee guida dettate dall’Agenzia per le Onlus e dal Documento di presentazione di un sistema rappresen-tativo dei risultati di sintesi delle aziende non profit, redatto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercia-listi del 2001 apportando, ove ritenuto opportuno, alcune modifiche ed aggiustamenti per tenere conto delle pecu-liarità che contraddistinguono la struttura del patrimonio dell’Ente non profit. Il Bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2013, composto da stato patrimoniale, conto economico, rendiconto ge-stionale e nota integrativa, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed è stato redatto in ossequio alle disposizioni previste agli art. 2423 e 2423-bis del Codice civile, nonché ai principi contabili ed alle rac-comandazioni fornite dagli organismi contabili competenti (O.I.C., C.N.D.C.E.C.). L’intero documento, nelle parti di cui si compone, è stato redatto in modo da dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del-la Società, nonché del risultato economico dell’esercizio, fornendo, ove necessario, informazioni aggiuntive comple-mentari a tale scopo.Diversamente da quanto accaduto negli anni precedenti in cui la documentazione contabile delle sedi decentrate (Perù e Bolivia) veniva regolarmente registrata nella conta-bilità della casa madre, dal 2013 nella redazione del bilan-cio si è tenuto conto delle sole risultanze dei bilanci redatti dalle suddette sedi decentrate. Ciascuna sede ha provve-duto a redigere un proprio bilancio per rendicontare l’attivi-tà dell’anno 2013.
Per quanto riguarda la rendicontazione dei progetti eseguiti nel Perù si è tenuto conto dei dati contabili certi in posses-so della casa madre (CESTAS Italia) e degli eventuali costi non documentati sostenuti in loco se ne è tenuto conto nel quantificare l’accantonamento al fondo rischi diversi.Per quanto riguarda la Bolivia si è tenuto conto dei saldi contabili presentati al 31/12/2013 in quanto certificati da organo locale competente.
Ai sensi dell’art. 2423 viene riportata per ogni voce l’im-porto della voce corrispondente dell’esercizio precedente.
Principi contabili e criteri di valutazione
Principi contabili
Conformemente al disposto dell’art. 2423-bis del Codice civile, nella redazione del Bilancio sono stati osservati i se-guenti principi:- la valutazione delle singole voci è stata fatta ispirandosi
a principi di prudenza e nella prospettiva della continua-zione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo consi-derato;
- sono stati indicati i proventi e gli oneri di competenza dell’esercizio, rispettando il principio di correlazione fra gli stessi;
- si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenzadell’esercizio, anche se conosciuti dopo la sua chiusura;
I criteri di valutazione previsti dall’art. 2426 del Codice ci-vile sono stati mantenuti inalterati rispetto a quelli adottati nell’esercizio precedente.Il Bilancio di esercizio, come la presente nota integrativa e il rendiconto di gestione, sono stati redatti in unità di Euro.
71
Criteri di valutazione adottati
Nella redazione del presente Bilancio sono stati applicati i criteri di valutazione previsti dall’art. 2426 del Codice civile. In particolare:
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono state iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori di diret-ta imputazione.Non vi sono state variazioni delle aliquote di ammortamen-to rispetto al precedente esercizio.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono state iscritte in Bilancio al costo di acquisto. Tale costo è comprensivo degli oneri accessori, nonché dei costi di diretta imputazione.Non vi sono state variazioni delle aliquote di ammortamen-to rispetto al precedente esercizio.
Immobilizzazioni finanziarie
Le immobilizzazioni finanziarie sono state valutate secon-do il metodo del costo, comprensivo degli oneri accessori; il valore di iscrizione in bilancio è determinato sulla base del prezzo di acquisto.I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie sono stati iscritti sulla base del loro presumibile valore di realizzo.
Crediti
I crediti sono stati iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.
Disponibilità liquide
Nella voce trovano allocazione le disponibilità liquide di cassa, sia in Euro che in valuta estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dalla società con enti creditizi, tutti espressi al loro valore nomi-nale, appositamente convertiti in valuta nazionale quando trattasi di conti in valuta estera.
Ratei e risconti
I ratei e risconti sono stati determinati secondo il principio della competenza temporale.Relativamente ai ratei e risconti pluriennali si è provvedu-to a verificare il mantenimento della originaria iscrizione e laddove necessario sono state operate le necessarie va-riazioni.
Fondi per rischi e oneri
I fondi sono stati stanziati per coprire perdite o passività di natura determinata, di esistenza certa o probabile, delle quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non sono determi-nabili l’ammontare o la data di sopravvenienza.Nella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustifica-zione economica.
TFR
Il fondo trattamento di fine rapporto corrisponde all’effet-tivo impegno dell’Associazione nei confronti di ciascun dipendente, determinato in conformità alla legislazione vi-gente ed in particolare a quanto disposto dall’art. 2120 del Codice civile e dai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo di indici.
72
Debiti
I debiti sono espressi al loro valore nominale.
Criteri di conversione dei valori espressi in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta este-ra sono convertiti in Euro ai cambi storici del giorno in cui sono sorti. Le differenze di cambio realizzate in occasione del pagamento dei debiti e dell’incasso dei crediti in valuta estera sono imputate al conto economico.Per quanto concerne i crediti in valuta esistenti a fine eser-cizio è stata effettuata la loro conversione in Euro al cam-bio del giorno di chiusura del Bilancio.
Garanzie, impegni, beni di terzi e rischi
In calce allo stato patrimoniale è stato fornito un dettaglio dei conti d’ordine gli impegni verso terzi.
Contabilizzazione dei proventi e oneri
I contributi e i proventi sono iscritti al conto economico nel momento in cui si realizzano su ogni progetto; vengo-no iscritti quali proventi solo i contributi già incassati e gli stessi vengono rapportati a fine anno alla durata del pro-getto tenendo anche conto delle spese realmente sostenu-te per determinarne la corretta competenza. Per l’attività accessoria (commerciale) i ricavi e proventi sono iscritti al netto di resi, sconti ed abbuoni, nonché delle imposte diret-tamente connesse con la prestazione dei servizi, nel corso del 2013 solo in Bolivia è stata esercitata attività commer-ciale a complemento degli obiettivi istituzionali.In particolare:- i ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti sulla
base dell’avvenuta prestazione e in accordo con i relativi contratti. I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono riconosciuti in proporzione all’avanzamento dei la-vori;
- i costi sono contabilizzati con il principio della compe-tenza;
- i proventi e gli oneri di natura finanziaria vengono ri-levati in base al principio della competenza temporale.
Imposte sul Reddito
Per le Onlus l’esercizio dell’ attività istituzionali non co-stituisce attività commerciale ai fini delle imposte dirette. Tale norma fissata dal D. Lgs. 460/97 all’art. 12 (ex art. 150 del tuir) dispone inoltre che i proventi derivanti dall’eserci-zio delle attività direttamente connesse non concorrono a formare il reddito imponibile dell’ente. Le attività connesse mantengono la loro natura di attività commerciali, ma non concorrono alla formazione del reddito imponibile. L’art. 20 bis comma 1 lett. d) del D.P.R. 600/73, introdotto con il de-creto 460/97 ha comunque sancito l’obbligo, limitatamente alle attività connesse, della tenuta delle scritture contabili previste dalle vigenti disposizioni fiscali per gli esercenti attività commerciali. Per quanto riguarda la tassazione ai fini IRAP dell’attività dell’Ente sono stati applicati i criteri che seguono.Per l’attività istituzionale, è operante il “metodo retributi-vo”. Tale metodo prevede la determinazione della base im-ponibile quale somma dei seguenti valori:- ammontare della retribuzione annua spettante al perso-
nale dipendente da assumere in misura pari all’ammon-tare imponibile ai fini previdenziali (art. 49 tuir);
- ammontare delle erogazioni costituenti redditi assimilati a quello di lavoro dipendente (art. 50 tuir);
- compensi per collaborazioni coordinate e continuative (art. 50 comma 1, lettera c-bis del tuir);
- compensi per attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente (art. 67 comma 1, lettera l del tuir).
L’IRAP dell’esercizio è stanziata in applicazione del princi-pio di competenza.
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione dellaposizione finanziaria
73
Riclassificazioni del bilancio e rendiconto finanziario
Al fine di evidenziare in modo organico e strutturato le variazioni più significative delle voci di Bilancio si riportano i prospetti relativi alla situazione finanziaria ed economica della società, nonché il rendiconto finanziario per l’esercizio al 31/12/2013.
Posizione finanziaria
A) ATTIVITÀ A BREVEDepositi bancariDenaro ed altri valori in cassaAltre attività a breveDisponibilità liquide e titoli dell’attivo circolante
B) PASSIVITÀ A BREVEDebiti verso banche (entro 12 mesi)Altre passività a breveDebiti finanziari a breve terminePOSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI BREVE PERIODO
C) ATTIVITÀ DI MEDIO/LUNGO TERMINECrediti finanziari oltre i 12 mesiAltri crediti non commercialiTotale attività di medio/lungo termine
D) PASSIVITÀ DI MEDIO/LUNGO TERMINETotale passività di medio/lungo terminePOSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI MEDIO E LUNGOTERMINE
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
259.64347.807
- 307.450
381.429-
381.429-73.979
4.787-
4.787
00
4.787
-69.192
291.9913.867
-295.858
456.641-
456.641-160.783
4.787-
4.787
00
4.787
-155.996
32.348-43.940
- -11.592
75.212 -
75.212-86.804
- -- --
-
-86.804
74
Eserciziocorrente
Percentualesui ricavi
Percentualesui ricavi
Descrizione
Contributi attività istituzionaleAcquisti di beni destinati alla
realizzazione dei progettiCosti per servizi e godimento beni
di terziVALORE AGGIUNTORicavi della gestione accessoriaCosto del lavoroAltri costi operativiMARGINE OPERATIVO LORDOAmmortamenti, svalutazioni ed altri
accantonamentiRISULTATO OPERATIVO Proventi e oneri finanziari e rettifica
di valore di attività finanziarieRISULTATO ORDINARIOProventi ed oneri straordinariRISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTEImposte sul redditoUtile (perdita) dell’esercizio
-
14,74
68,2816,98
9,8018,5917,02-8,83
0,24-9,06
-1,18-10,24
4,94-5,31
1,07-6,37
2.124.400
223.708
1.238.555662.137121.854317.806226.082240.103
197.43042.673
-16.45826.21530.71356.92813.02743.901
-
10,53
58,3031,17
5,7414,9610,6411,30
9,292,01
-0,771,231,452,680,612,07
Rendiconto della gestione riepilogativo
Esercizioprecedente
1.422.020
209.572
970.947241.501139.300264.320242.022
-125.541
3.342-128.883
-16.779-145.662
70.208-75.454
15.199-90.653
Eserciziocorrente
Descrizione Esercizioprecedente
75
OPERAZIONI DI GESTIONE REDDITUALEUtile (perdita) dell’esercizioAmmortamenti operativiAccantonamenti operativi (utilizzi)Accantonamenti TFRCASH FLOW DELLA GESTIONE REDDITUALE(Variazione dei crediti commerciali)(Variazione dei crediti diversi)(Variazione delle attività finanziarie non immobilizzate)(Variazione dei ratei e risconti attivi)Variazione dei debiti commercialiVariazione dei debiti tributariVariazione dei debiti diversiVariazione dei ratei e risconti passiviVariazione del circolanteNET CASH FLOW DELLA GESTIONE REDDITUALE
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO(Investimento in immobilizzazioni materiali)(Investimento in immobilizzazioni immateriali)(Investimento in immobilizzazioni finanziarie)Disinvestimento immobilizzazioni materiali ed immaterialiDisinvestimento immobilizzazioni finanziarieFlusso finanziario da attività di investimentoNET CASH FLOW DOPO ATTIVITÀ INVESTIMENTO
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTOVariazione passività finanziarie a breveVariazione debiti verso banche a breveVariazione passività finanziarie a medio/lungo termineVariazione debiti verso banche a medio/lungo termine
Totale variazioni attività di finanziamento di terzi
43.9012.430
153.080-11.913187.498
-814.88946.744
-797.723-89.74246.04218.598
-276.390-271.914
-84.416
-15-
-2.997- -
-3.012-87.428
- 75.212
- -
75.212
Rendiconto finanziario
-90.6533.342
-92.1859.578
-169.918125.104-14.690
- -59.434
-527.7372.619
-164.003-575.969
-1.214.110-1.384.028
--
3.631 - -
3.631-1.380.397
- 174.923
- -
174.923
Eserciziocorrente
Descrizione Esercizioprecedente
DecrementiIncrementi Saldo finale
Voce di bilancio Saldo iniziale
76
Altre variazioni del patrimonio netto
Totale variazioni attività di finanziamento mezzi propri
Totale flussi finanziari da attività di finanziamento
FLUSSO FINANZIARIO COMPLESSIVOLiquidità inizio esercizioLiquidità fine esercizioQuadratura
624
624
75.836
-11.592307.450295.858
-
-
-
174.923
-1.205.4741.512.924
307.450-
Informazioni sulle voci di bilancio
Di seguito viene fornita un’analisi delle voci di Bilancio, nel rispetto del contenuto previsto dall’art. 2427 del Codice ci-vile.
Stato patrimoniale attivo
ImmobilizzazioniBII) Immobilizzazioni materiali
La composizione delle immobilizzazioni materiali e le va-riazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono evidenzia-te nel seguente prospetto.Le immobilizzazioni materiali, al netto del fondo ammorta-mento, risultano pari ad Euro 15 (Euro 2.430 alla fine dell’e-sercizio precedente).
Altri beni- Mobili e arredi- Macchine di ufficio elettronicheArrotondamentoTotali
-----
2.4152.415
--
2.415
1515 - -
15
2.4302.430
- -
2.430
Attrezzature industriali e commerciali
Impianti e macchinari
Altri beniDescrizione Terreni e fabbricati
Immobilizz.in corso e
acconti
DecrementiIncrementi Saldo finale
Voce di bilancio Saldo iniziale
77
Il prospetto che segue mette in evidenza le componenti che hanno concorso alla determinazione del valore netto con-tabile di Bilancio (art. 2427, punto 2 del Codice civile).
Costo storicoFondo ammortamento inizialeSaldo a inizio esercizioAcquisizioni dell’esercizioAmmortamenti dell’esercizioArrotondamentoSaldo finale
-- -----
-- -----
174.957172.527
2.430-
2.4301515
-- -----
-- -----
Altri beni
Visto il loro valore netto contabile se ne tralascia il com-mento.
Partecipazioni in:d) Altre imprese (Banca Etica)Crediti verso:d) Verso altri (depositi cauzionali)ArrotondamentoTotali
2.997
--
2.997
-
---
5.495
4.787-
10.282
2.498
4.787 -
7.285
BIII) Immobilizzazioni finanziarie
La voce immobilizzazioni finanziarie è composta da parte-cipazioni, crediti di natura finanziaria, titoli e azioni proprie, come evidenziato nel prospetto che segue.
Oltre 5 anniOltre 12 mesied entro 5 anni
TotaleDescrizione Entro 12 mesi
78
C) Attivo circolanteCII) Crediti
Di seguito viene evidenziata la composizione e la variazio-ne dei crediti presenti nell’attivo circolante (art. 2427, punto 4 del Codice civile).
Verso clientiCrediti tributariVerso altriArrotondamentoTotali
152.83921.885
3.000-
177.724
935.1027.7673.000
-945.869
782.263-14.118
0 -
768.145
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
Il saldo è così suddiviso secondo le scadenze (art. 2427, punto 6 del Codice civile):
Verso clienti/Enti pubblici e privatiCrediti tributariVerso altriArrotondamentoTotali
--- --
--- --
935.1027.7673.000
-945.869
935.1027.7673.000
-945.869
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
79
I crediti sono così ripartiti in base alle aree geografiche di operatività del soggetto debitore (art. 2427, punto 6 del Co-dice civile):
Resto delmondo
Europa TotaleDescrizione Italia
Verso clienti/Enti pubblici e privatiCrediti tributariVerso altri Totali
--- -
323.5637.656
- 331.219
935.1027.7673.000
945.869
611.539111
3.000614.650
Si fornisce, infine, un dettaglio delle voci di credito più si-gnificative: crediti verso clienti, Enti pubblici ed Enti privati.
Crediti verso clienti ItaliaCrediti verso clienti extra Unione EuropeaCrediti verso Enti Unione EuropeaCrediti verso sedi decentrateCrediti verso altre AssociazioniCrediti verso MAECrediti verso Enti pubbliciCrediti diversiTotali
120.2130
11.4040
21.222000
152.839
6.741153.056
11.40486.26284.245
541.09545.891
6.408935.102
-113.472153.056
086.26263.023
541.09545.891
6.408782.263
In particolare i crediti verso altre Associazioni comprendo-no i seguenti crediti:- AIDOS - AMICI DEI POPOLI - COCIS - COSPE - GVC - RICERCA E COOPERAZIONE
€ 29.107€ 11.183€ 5.312€ 25.400€ 5.367€ 7.876
80
Ritenute subiteCrediti IRES/IRPEFCrediti IVAAltri crediti tributari (sedi estere)ArrotondamentoTotali
-220789
20.8751
21.885
111 - -
7.657-1
7.767
111-220-789
-13.218-1
-14.118
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneCrediti tributari
CIV) Disponibilità liquide
Il saldo come sotto dettagliato rappresenta l’ammontare e le variazioni delle disponibilità monetarie esistenti alla chiusura dell’esercizio (art. 2427, punto 4 del Codice civile).
Depositi bancari e postaliAssegniDenaro e valori in cassaTotali
259.643-
47.807307.450
291.991-
3.867295.858
32.348 -
-43.940-11.592
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
D) Ratei e risconti attivi
La composizione e le variazioni della voce in esame sono così dettagliate (art. 2427, punto 7 del Codice civile):
Risconti attivi:- costi su progetti competenza anno successivoTotali
814.997814.997814.997
17.27417.27417.274
-797.723-797.723-797.723
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
81
I risconti attivi sono relativi dalla corretta imputazione dei costi ai fondi provenienti da Enti finanziatori per progetti di durata ultra annuale. In questi ambiti il ricavo viene rileva-to nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido. Di conseguenza, nel caso in cui l’Associazione sostiene i costi prima che vengano erogate le tranche ri-sultanti dai decreti di approvazione dei progetti pluriennali, in ossequio alla corretta applicazione del principio di cor-relazione costi/ricavi, le suddette spese vengono rinviate, con la tecnica dei risconti, all’esercizio nel quale i contributi sono erogati trovandone così la copertura.
Stato patrimoniale passivo
A) Patrimonio Netto
Il Patrimonio Netto esistente alla chiusura dell’esercizio è pari a Euro 80.611 ed ha registrato le seguenti movimenta-zioni (art. 2427, punto 4 del Codice civile).Il patrimonio esistente all’inizio dell’esercizio riporta un in-cremento di riserva derivante dal bilancio Bolivia, un incre-mento per effetto dell’avanzo di gestione dell’esercizio e un decremento dovuto alla copertura del disavanzo di gestio-ne dell’esercizio 2012.
Destinazione ris. es. - altre destinazioni
Destinaz.ris. es. -
distrib. utili
Altriincrementi
Descrizione Saldoiniziale
Altre riserve:- riserva per arrot.to Euro- altre riserveAvanzi (disavanzi)
portati a nuovoAvanzo (disavanzo)
dell’esercizio:- avanzo dell’esercizio- disavanzo dell’esercizioTotale Patrimonio netto
- -
-
- --
--
622
- 90.65391.275
2-
-
43.901 -
43.903
-1 -
126.740
- -90.65336.086
Riclas-sifiche
Decre-menti
Saldofinale
--
90.653
- -
90.653
- -
-
- --
1 -
36.709
43.901-
80.611
Saldo iniziale
Utilizzi
Accantonamenti
T.F.R. corrispostonell’anno
Altre variazioni (+/-)
Saldo finale
Trattamento di fine rapportolavoro subordinato
82
B) Fondi per rischi e oneri
La composizione e la movimentazione delle singole voci è rappresentata dalla seguente tabella (art. 2427, punto 4 del Codice civile).Il fondo Rischi iniziale di € 44.920 ha subito una riduzione di € 41.920 per far fronte a alla copertura di perdite verifi-catesi nel 2013 sulla realizzazione dei progetti Arg. 9009-8720. É stato incrementato di € 195.000 al fine di tener conto dei rischi legati alla riscossione dei crediti vantati nei confronti del MAE e di crediti diversi di minore entità e per tener conto di eventuali costi non documentati provenienti dal Perù in corso di stima.
AccantonamentiUtilizzi Saldofinale
Descrizione Saldoiniziale
Rischi diversiTotale
41.920 41.920
195.000 195.000
198.000198.000
44.92044.920
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Il fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito del-la società al 31/12/2013 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto delle somme corrisposte a seguito di licen-ziamenti. La formazione e le utilizzazioni sono dettagliate nello sche-ma che segue (art. 2427, punto 4 del Codice civile).
55.259
24.895
12.982
-
-
43.346
83
D) Debiti
La composizione e le variazioni delle singole voci è rap-presentata dal seguente prospetto (art. 2427, punto 4 del Codice civile).
Debiti verso bancheDebiti verso fornitoriDebiti tributariDebiti verso istituti di previdenza e di sicurezza socialeAltri debitiTotali
381.429320.306
39.73920.22398.943
860.640
456.641230.564
85.78116.714
121.050910.750
75.212-89.74246.042-3.50922.10750.110
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
Si riportano i dati relativi alla suddivisione dei debiti per scadenza (art. 2427, punto 6 del Codice civile).
Oltre 5 anniOltre 12 mesied entro 5 anni
TotaleDescrizione Entro 12 mesi
Debiti verso bancheDebiti verso fornitoriDebiti tributariDebiti verso istituti di previdenza e
di sicurezza socialeAltri debitiTotali
--- ---
--- ---
456.641230.564
85.781
16.714 121.050
910.750
456.641230.564
85.781
16.714 121.050
910.750
84
Si fornisce, inoltre, un prospetto informativo sulla riparti-zione dei debiti in base alle aree geografiche di operatività del soggetto creditore.
Resto delmondo
Europa TotaleDescrizione Italia
Debiti verso bancheDebiti verso fornitoriDebiti tributariDebiti verso istituti di previdenza e
di sicurezza sociale Altri debitiArrotondamentoTotali
---
-74.010
- 74.010
- 37.598 40.540
-
25.270-
103.408
456.641 230.564 85.781
16.714 121.050
-910.750
456.641 192.966 45.241
16.714 21.770
-733.332
Di seguito vengono dettagliate le altre voci più significative.
a) Debiti verso banche esigibili entro esercizioConti correnti passiviTotale
381.429381.429
456.641 456.641
75.212 75.212
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDebiti verso banche
a) Debiti verso fornitori entro l’esercizioFornitori sede principaleFornitori fatture da ricevereFornitori sede Perù/Bolivia- altriArrotondamentoTotale
320.306141.631178.675
---
320.306
230.564129.914
90.2799.411
960-
230.564
-89.742-11.717-88.396
9.411960
--89.742
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDebiti verso fornitori
85
Debito verso InpsDebiti verso InailArrotondamentoTotale
19.458764
120.223
15.781933
-16.714
-3.677169
-1-3.509
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDebiti verso istituti di previdenzae di sicurezza sociale
Debito IRAPErario conto IVAErario conto ritenute dipendentiErario conto ritenute professionisti/collaboratoriDebiti per altre imposte di sedi estereArrotondamentoTotale
8.802-
15.07312.067
- 1
39.739
8.1331.825
13.15822.12540.540
-85.781
-6691.825
-1.91510.05840.540
-146.042
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDebiti tributari
a) Altri debiti entro l’esercizioDebiti verso dipendenti/assimilatiAltri debiti:Enti Unione Europea- altrib) Altri debiti oltre l’esercizioTotale
98.94324.933
74.010- 0
98.943
121.05017.982
74.01029.058
0 121.050
22.107-6.951
-29.058
0 22.107
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneAltri debiti
86
E) Ratei e risconti passivi
Si fornisce l’indicazione della composizione e dei movi-menti della voce in esame (art. 2427, punto 7 del Codice civile).
Risconti passivi:- ricavi per progetti esigibili nell’anno successivoRatei passivi:- ratei passivi dipendenti- ratei passivi notuleTotali
152.823152.823160.158
50.097110.061312.981
--
36.59136.591
-36.591
-152.823-152.823-123.567
-13.506-110.061-276.390
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
Conti d’ordine
Conformemente alle disposizioni di cui al punto 9) dell’art. 2427 del Codice civile si forniscono le indicazioni sui conti d’ordine.Di seguito viene fornito il dettaglio dei conti d’ordine iscritti in calce allo Stato Patrimoniale. In particolare, specifichia-mo gli impegni di terzi e verso terzi.
Impegni di terzi:- valorizzazioni controparti- monetario controparte- credito verso EntiImpegni verso terzi:- valorizzazioni CESTAS
1.627.62099.57513.240
1.514.80570.25370.253
841.220 0
0841.220
00
-786.400-99.575-13.240
-673.585-70.253-70.253
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
Impegni di terzi: trattasi di importi presenti nei piani finan-ziari indicati nella voce “Valorizzazioni”. Si tratta di quei beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalle Ong o da altri finanziatori comporterebbero un esborso di denaro. Si riportano anche gli impegni finanziari dei donor nei confronti dell’Ente.Impegni verso terzi: trattasi di importi presenti nei piani fi-nanziari nella voce “Valorizzazioni Ong”.
87
Conto economico
A) Valore della produzione
Si fornisce l’indicazione della composizione del valore della produzione, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente:
Ricavi vendite e prestazioniAltri ricavi e proventiTotali
1.422.020139.300
1.561.320
2.124.400121.854
2.246.254
702.380-17.446684.934
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
49,39-12,52
Variazionepercentuale
Conformemente alle disposizioni di cui al punto 10) dell’art. 2427, si fornisce l’indicazione della ripartizione proventi per categoria di attività e per aree geografiche.
Contributi da Enti governativi ItaliaContributi da Enti locali ItaliaContributi da privati e altri ItaliaContributi da Enti europeiContributi da Enti governativi esteriContributi da privati e altri esteriRaccolta fondi, donazioni e altriArrotondamentoTotali
764.87178.67696.26850.09820.531
387.49724.079
-1.422.020
565.04488.34343.752
-2.366
1.418.7806.115
-2.124.400
-199.8279.667
-52.516-50.098-18.165
1.031.283-17.964
- 702.380
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneVoce di bilancio
-26,1312,29
-54,55-100,00
-88,48266,14-74,60
-
Variazionepercentuale
88
Di seguito in dettaglio la composizione delle singoli voci sopra richiamate.
Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Buon Governo - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneProgetti settore AmbienteProgetti settore Gender empowerment - formazioneTotali
378.412242.814
64.648-3
5.92073.080
764.871
449.170115.874
----
565.044
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Contributi da Enti governativi Italiaper progetti
Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Buon Governo - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneProgetti settore Gender empowermentProgetti settore Gender empowerment - formazioneTotali
011.011
0182
016.07851.40578.676
00
21.3500
2.4462.005
62.54188.343
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Contributi da Enti locali Italiaper progetti
Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneProgetti settore Ambiente - formazioneProgetti settore Gender empowerment - formazioneTotali
41.08116.500
038.687
00
96.268
1.0980
22.1790
10.00010.47543.752
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Contributi da privati e altri Italiaper progetti
89
Progetti settore SaluteProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneTotali
4.12516.40620.531
2.3660
2.366
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Contributi da Enti Unione Europeaper progetti
Progetti settore Salute - formazione Perù/BoliviaProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Ambiente - formazioneProgetti settore Gender empowerment - formazioneTotali
0328.649
058.848
387.497
820.036591.944
6.8000
1.418.780
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Contributi da Enti privati esteriper progetti
Progetti settore Sviluppo partecipativoTotali
50.09850.098
00
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Contributi da Enti governativi esteriper progetti
Raccolta fondi 5 x 1000Donazioni ItaliaDonazioni loco Offerte artigianatoContributi servizio civileAltri ricaviQuote associativeTotali
2.1789.5375.839
00
6.425100
24.079
1.6601.185
000
3.170100
6.115
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Proventi – raccolta fondi, donazioni quote associative e altro
90
La voce “Altri ricavi e proventi” comprende le entrate deri-vanti dalle attività accessorie (attività commerciale – pro-venienti nel 2013 dalla sola sede della Bolivia) all’esercizio dell’attività istituzionale ma in grado di garantire all’Ente non profit risorse economiche con cui perseguire le finalità istituzionali espresse dallo statuto.I proventi si dividono tra due macro classi “vendita servizi” e “formazione” come di seguito rappresentato:
Proventi da corsi Salute - formazioneProventi da corsi Buon Governo - formazioneProventi da corsi Sviluppo partecipativoProventi da corsi Sviluppo partecipativo - formazioneProventi da corsi Gender empowerment - formazioneProventi per attività commerciale esercitata in Bolivia Totali
58.35053.500
5.8935.000
00
122.743
00000
120.134120.134
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Proventi da Corsi di Formazione
Vendita serviziTotali
16.55716.557
1.7201.720
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Proventi da vendita di servizi
91
B) Costi della produzione
Nel prospetto che segue viene evidenziata la composizione e la movimentazione della voce “Costi della produzione”.
Per acquisto di beni per realizzazione progetti
Per serviziPer godimento di beni di terziPer il personale:
a) salari e stipendib) oneri socialic) trattamento di fine rapportod) trattamento di quiescenza e similie) altri costi
Ammortamenti e svalutazioni:a) immobilizzazioni immaterialib) immobilizzazioni materiali
Accantonamento per rischiOneri diversi di gestioneArrotondamentoTotali
209.572914.712
56.235
194.68652.77011.682
- 5.182
4262.916
-242.022
-1.690.203
223.7081.226.307
12.248
195.33465.52212.982
-43.968
- 2.430
195.000226.082
- 2.203.581
14.136311.595-43.987
64812.752
1.300 -
38.786
-426-486
195.000-15.940
513.378
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
6,7534,06
-78,22
0,3324,1711,13
-748,48
-100,00-16,67
- -6,59
Variazionepercentuale
92
La voce “oneri diversi di gestione” comprende tutti i co-sti derivanti dalla gestione accessoria (commerciale), gli oneri di supporto generale come classificati nel rendiconto gestionale, oneri da raccolta fondi, oneri per le donazioni oltre ad imposte e tasse. Queste voci nel Rendiconto sono comunque classificate come previste dalle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus. Si riporta il dettaglio:
Oneri supporto generaleOneri raccolta fondiCosti donazioniOneri attività accessorie (commerciali)Oneri diversiPerdita su creditiAltre imposte Tassa rifiutiTotali
86.948541
1410139.301
12.3420
2591.221
242.022
66.18500
121.8546.268
28.98331
2761226.082
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Oneri diversi di gestione
C) Proventi e oneri finanziari
Si riporta, inoltre, un dettaglio relativo alla composizione della voce C.16.d) Proventi diversi dai precedenti.
Interessi bancari e postaliTotali
--
2222
AltreControllantiDescrizione
--
Controllate
--
Collegate
2222
Totale
93
Conformemente alle disposizioni di cui al punto 12) dell’art. 2427 del Codice civile si fornisce il dettaglio relativo all’am-montare degli interessi e degli altri oneri finanziari relativi a prestiti verso banche ed altri.
Interessi bancariArrotondamentoTotali
---
29.742-
29.742
AltreImprese controllanti
Descrizione
---
Imprese controllate
---
Imprese collegate
29.742-
29.742
Totale
E) Proventi e oneri straordinari
Conformemente alle disposizioni di cui al punto 13) dell’art. 2427 del Codice civile si fornisce il dettaglio relativo all’am-montare dei proventi straordinari e degli oneri straordinari.
Altri proventi straordinari:- insussistenza di oneri anni precedenti- altriSopravvenienze per minori imposte es. precedentiTotali
89.03089.030
--
89.030
95.5240
95.524 -
95.524
6.494-89.03095.524
- 6.494
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneProventi straordinari
Proventi straordinari: trattasi principalmente del ricono-scimento di contributi relativi a progetti di anni precedenti prudenzialmente non stimati.
94
Imposte sul reddito d’esercizio
La composizione della voce del Bilancio “Imposte sul red-dito dell’esercizio” è esposta nella seguente tabella:
Imposte correnti (compreso imposte boliviane)Totali
-2.172-2.172
-14,29
Variazionepercentuale
VariazioneDescrizione
15.19915.199
13.02713.027
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
Sopravvenienze passive straordinarie:Altri oneri straordinari:Oneri es. precedenti - altriTotali
-18.82218.822
- 18.822
-64.811
- 64.81164.811
-45.989
-18.82264.811 45.989
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneOneri straordinari
Oneri straordinari: trattasi principalmente di contributi sti-mati ma non riconosciuti alla chiusura della rendicontazio-ne.
95
Altre informazioni
Attività e scopi
L’Associazione non Governativa CESTAS (Onlus di diritto) nonché Ente di Formazione opera nel settore della coope-razione con i Paesi in via di sviluppo ed in particolare la sua attività è diretta agli interventi in campo sanitario, all’edu-cazione sanitaria, ai processi e percorsi didattico formativi. Da anni l’attività dell’Ong si è estesa anche all’ambiente, al welfare ed in generale alla formazione. Si ricorda inoltre agli associati che il CESTAS in data 15/03/2011, con co-municazione della Prefettura di Bologna prot. 681/10/area IV bis, ha ottenuto l’iscrizione nel Registro delle Persone Giuridiche.
Organo Amministrativo
Segue l’elenco delle persone con compiti di direzione nell’Ente:L’Organizzazione non governativa CESTAS amministrata dal seguente consiglio di amministrazione:- Alberti Uber Antonio, Presidente Consiglio di Amministra-
zione- Nada Karaivanova, Consigliere- Abraham Dario Francisco Munizaga Montecinos, Consi-
gliere- Jaime Alfonso Sepulveda Cisternas, Consigliere
Crisi economica
L’associazione, come qualsiasi altra realtà economica e sociale, ha subito, negli ultimi anni, gli effetti della crisi eco-nomica globale con una drastica riduzione delle entrate a seguito della riduzione dei finanziamenti italiani su questo genere di spese sociali. Ciò ha spinto gli amministratori a prendere dei duri provvedimenti in termini di riduzione dei costi.L’Associazione ha chiesto e ottenuto la CIG in deroga per i dipendenti delle sedi di Bologna e di Ancona, la prima sino a luglio 2013 la seconda sino a dicembre 2013. Ciò ha con-sentito di limitare l’impatto del disavanzo di gestione sul patrimonio sociale.La CIG ha interessato tutti i dipendenti della sede di Bolo-gna costituita da 8 unità e i dipendenti della sede di Ancona di sole 2 unità.
Per il Consiglio di AmministrazioneIl PresidenteAlberti Uber Antonio
96
Relazione del Sindaco unico all’assemblea dei soci
Signori Soci,nel corso dell’esercizio chiuso il 31/12/2013 la mia attività è stata ispirata alle disposizioni di Legge e alle Norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Con-siglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.Essendo incaricato anche della Revisione legale dei conti Vi riferisco anche ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010.
Attività di revisione legale
Vi informo che:- ho provveduto, nel corso dell’esercizio, a verificare la re-
golare tenuta della contabilità sociale e la corretta rileva-zione nelle scritture contabili dei fatti di gestione relativa-mente all’attività esercitata dal CESTAS Italia;
- la certificazione dei fatti gestionali verificatesi nelle sedi della Bolivia e Perù sono state effettuate dagli organi di controllo locali;
- ho verificato il progetto di bilancio d’esercizio della socie-tà redatto dal Consiglio di Amministrazione.
In conformità con le previsioni di cui all’art. 14 del D. Lgs. 39/2010, segnalo quanto segue.
a) Bilancio sottoposto a revisione
Ho svolto la revisione legale del bilancio d’esercizio della società CESTAS chiuso al 31/12/2013. La responsabilità della redazione del bilancio compete agli amministratori della società. É mia la responsabilità del giudizio professio-nale espresso sul bilancio e basato sulla revisione legale.
Nella redazione del bilancio sottoposto a revisione gli am-ministratori hanno applicato le disposizioni previste dagli art. 2423 e 2423-bis del Codice civile, nonché dai principi contabili e dalle raccomandazioni fornite dagli organismi contabili competenti (O.I.C., C.N.D.C.E.C.).
Il bilancio sottoposto a revisione, diversamente dagli anni precedenti, ha natura di bilancio consolidato in quanto comprende i bilanci sezionali delle sedi della Bolivia e Perù, sottoposti a controllo secondo le norme ivi vigenti.
Negli anni precedenti vi era una contabilità unica, tenuta presso la sede di Bologna, in cui si registravano i fatti ge-stionali anche delle sedi distaccate. Dal 2013 si è delega-to a ciascuna sede (Perù e Bolivia) il compito di redigere il proprio bilancio con relativa certificazione.
Nella redazione del bilancio sottoposto a revisione gli am-ministratori hanno applicato le disposizioni previste dagli art. 2423 e 2423-bis del Codice civile, nonché dai principi contabili e dalle raccomandazioni fornite dagli organismi contabili competenti (O.I.C., C.N.D.C.E.C.) benché per gli Enti non profit non ne sia prevista l’obbligatorietà. Sono stati adottati oltre ai suddetti principi anche le linee guida dell’Agenzia per le Onlus fornendo in nota integrativa e nel Rendiconto della gestione tutte le informazioni dallo stes-so documento richieste.
97
Nell’esercizio chiuso al 31/12/2013 la società ha conse-guito un risultato di esercizio pari a Euro 43.901; tale risul-tato scaturisce da una dinamica gestionale così schema-tizzabile nei suoi aspetti patrimoniali ed economici:
Eserciziocorrente
Esercizioprecedente
VariazioneDescrizione
Crediti verso soci per versamenti dovutiImmobilizzazioniAttivo circolanteRatei e riscontiTotale attivo
Patrimonio netto:- di cui utile (perdita) di esercizioFondi rischi ed oneri futuriTFRDebiti a breve termineDebiti a lungo termineRatei e riscontiTotale passivo
9.715
485.174814.997
1.309.886
36.086-90.65344.92055.259
860.640-
312.9811.309.886
10.297
1.241.72717.274
1.269.298
80.61143.901
198.00043.346
910.750-
36.5911.269.298
582
756.553-797.723
-40.588
44.525134.554153.080-11.91350.110
--276.390
-40.588
Conti d’ordine del sistema improprio dei beni altrui presso di noi
Conti d’ordine del sistema improprio degli impegni
Conti d’ordine del sistema improprio dei rischi
Totali
-
-
--
-
-
--
ConsociateControllantiDescrizione
-
-
--
Controllate
-
-
--
Collegate
-
841.220
-841.220
Altri
98
Contributi della gestione attività istituzionale
Acquisti di beni per la realizzazione dei progetti
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Valore aggiuntoRicavi della gestione accessoriaCosto del lavoroAltri costi operativiMargine operativo lordoAmmortamenti, svalutazioni ed altri
accantonamentiRisultato operativo Proventi e oneri finanziari e rettifica
di valore di attività finanziarieRisultato ordinarioProventi ed oneri straordinariRisultato prima delle imposteImposte sul redditoAvanzo (disavanzo) di gestione
dell’esercizio
1.422.020
209.572
970.947241.501139.300264.320242.022
-125.541
3.342-128.883
-16.779-145.662
70.208-75.454
15.199
-90.653
14,74
68,2816,98
9,8018,5917,02-8,83
0,24-9,06
-1,18-10,24
4,94-5,31
1,07
-6,37
2.124.400
223.708
1.238.555662.137121.854317.806226.082240.103
197.43042.673
-16.45826.21530.71356.92813.027
43.901
Percentualesui ricavi
Esercizioprecedente
Eserciziocorrente
Descrizione
10,53
58,3031,17
5,7414,9610,6411,30
9,292,01
-0,771,231,452,680,61
2,07
Percentualesui ricavi
b) Portata della revisione e principi di revisione osservati
Il mio esame è stato condotto secondo i principi di revisio-ne emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commer-cialisti e degli Esperti Contabili. In conformità ai predetti principi la revisione è stata pianificata e svolta al fine di ac-quisire ogni elemento necessario per accertare se il bilan-cio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile.Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto
dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, non-ché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori.In merito ai bilanci sezionali delle sedi del Perù e della Boli-via confluiti nel presente bilancio si è verificato la coerenza dei suddetti dati con la certificazione dei progetti svolti in loco e confrontando le relative entrate, ove possibile, con i trasferimenti di contributi da parte della sede e con la do-cumentazione comunque in possesso della stessa.
99
Non di meno la responsabilità dei lavori di revisione legale dei bilanci delle sedi decentrate, per quanto riguarda l’im-porto dei saldi al 31/12/2013 nel presente bilancio, è di altri revisori.Ritengo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del mio giudizio professionale.Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da me emessa in data 02/07/2013.
c) Giudizio sul bilancio
A mio giudizio, il bilancio d’esercizio della società CESTAS chiuso al 31/12/2013 è conforme alle norme che ne disci-plinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la si-tuazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società.Si rileva che nonostante il mio lavoro si sia limitato alla sola certificazione dei fatti gestionali eseguiti presso la sede le-gale di Bologna, il bilancio redatto dalla sede della Bolivia risulta anch’esso certificato e ritenuto dagli stessi ammi-nistratori, sulla base dei progetti realizzati, coerente con i progetti presentati. Per il bilancio della sede del Perù, dove si sono rilevati problemi nella contabilizzazione corretta dei fatti di gestione, si è proceduto alla ricostruzione dei risultati di fine periodo sulla base dei progetti eseguito in corso d’anno e sulla base dei trasferimenti effettuate dalla sede dei Bologna per l’esecuzione degli stessi.A titolo prudenziale per tener conto di eventuali spese non documentate gli amministratori hanno ritenuto opportuno adeguare la somma da destinare al fondo rischi alla data del 31/12/2013.
d) Richiami di informativa
Per la migliore comprensione del Bilancio d’esercizio della società CESTAS chiuso al 31/12/2013, si richiama l’atten-zione sulle seguenti informazioni più ampiamente descritte in Nota integrativa:- fatti rilevanti per l’immediata interpretazione del bilancio;- rilevazione del fondo rischi;- riduzione del personale e relativi licenziamenti;- altri fatti di rilievo.
e) Coerenza della Relazione sulla gestione con il bilancio
A mio giudizio, la Relazione sulla gestione predisposta da-gli amministratori è coerente con le risultanze del bilancio d’esercizio della società CESTAS chiuso al 31/12/2013 e rispetta le disposizioni di cui all’art. 2428, comma 1° e 2° del Codice civile.
Attività di vigilanza
Ho vigilato sull’osservanza della Legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.Ho partecipato a n. 1 Assemblee dei soci, a n. 1 adunanze del Consiglio di Amministrazione, svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disci-plinano il funzionamento.Sono stato opportunamente informato dagli Amministrato-ri, con periodicità trimestrale, sull’andamento della gestio-ne sociale e sulla sua prevedibile evoluzione, per quanto attiene soprattutto le operazioni di maggior rilievo econo-mico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società nel corso dell’esercizio, assicurandomi che le operazioni deli-berate e poste in essere fossero conformi alla legge e allo statuto sociale, ispirate a principi di razionalità economica e non manifestamente imprudenti o azzardate, in conflitto di interessi con l’Associazione, in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del Patrimonio Aziendale.
100
Ho approfondito la mia conoscenza della struttura orga-nizzativa dell’Associazione e vigilato, per quanto di mia competenza, sulla sua adeguatezza, relativamente alla quale ho le seguenti osservazioni da formulare. Sin dal 2012, a seguito della contrazione dei finanziamenti dei progetti provenienti da Enti governativi il consiglio di Amministrazione ha prontamente provveduto a ridurre i costi relativi al personale ricorrendo alla CIG in deroga. La CIG ha interessato tutti i dipendenti sia della sede di Bo-logna che della sede di Ancona. Si è ricorso alla CIG nella sede di Bologna sino al 10/07/2013 e nella sede di Ancona sino al 31/12/2013. Il Presidente, su mandato del Consiglio di Amministrazione, allo scadere della CIG ha provveduto a licenziare il personale in esubero.Al 31/12/2013 il personale impiegato era così composto:- sede di Bologna: n° 1° impiegata amministrativa, 1° im-
piegata addetta alla formazione e n° 1 direttore;- sede di Ancona n° 1 impiegata addetta alla Cooperazione
decentrata e Formazione.
Ho vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo - contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rap-presentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ot-tenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni ovvero l’esame di documenti aziendali e non ho, in merito, osservazioni da formulare.Ho riscontrato l’adeguatezza del sistema di controllo inter-no e vigilato sull’attività svolta dai preposti al medesimo, particolarmente attraverso incontri periodici con i respon-sabili delle funzioni di Internal Audit.Al sottoscritto Sindaco Unico non è pervenuta alcuna de-nuncia ai sensi dell’art. 2408 del Codice civile.Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richieder-ne la menzione nella presente relazione.
Bilancio d’esercizio
Ho esaminato il Bilancio di esercizio chiuso al 31/12/2013, in merito al quale riferisco quanto segue: non sono emerse criticità tali da inficiarne la validità e correttezza.
Ho vigilato sull’impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che ri-guarda la sua formazione e struttura ed a tale riguardo non ho osservazioni particolari da riferire. Per quanto a mia conoscenza, gli Amministratori, nella re-dazione del Bilancio, non hanno derogato alle norme di leg-ge ai sensi dell’art. 2423, comma 4, del Codice civile.
Conclusioni
Il Sindaco Unico, a conclusione del suo esame attesta che non sussistono motivi che possano impedire l’approvazio-ne del Bilancio di esercizio chiuso il 31/12/2013, né vi sono obiezioni da formulare in merito alla destinazione dell’a-vanzo di gestione in quanto conforme alle disposizioni sta-tutarie.
Bologna , il 29/05/2014
Il Sindaco Unico
Dott. Corrado Procopio
101
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AziendeIl sostegno delle aziende può essere decisivo. CESTAS mette a disposizione la sua esperienza per studiare insie-me all’azienda le modalità migliori di sostegno ai suoi pro-getti.
Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2014
Progetto editoriale Carla Abbattista, Uber AlbertiCoordinamento di redazione Carla Abbattista e Manfredi Liparoti AGENDA www.agendanet.itGrafica Cristina Graziani www.crigraphics.itFoto Archivio fotografico CESTAS, Thinkstockphotospag 57Stampa Fasertek, Bologna
Si ringraziano tutti i collaboratori CESTAS in Italia e nel mondo che hanno contribuito all’aggiornamento del Bilancio sociale edizione 2014.
Scaricabile dal sito www.cestas.org