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BILANCIO SOCIALE DEL COMUNE DI VALLEDOLMO

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BILANCIO SOCIALE DEL COMUNE DI VALLEDOLMO

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BILANCIO SOCIALE DEL COMUNE DI VALLEDOLMO...................................................................1

1. PRESENTAZIONE......................................................................................................................3

2. NOTA METODOLOGICA............................................................................................................4

CHI SIAMO.........................................................................................................................................5

3. Il contesto....................................................................................................................................6

La storia..........................................................................................................................................6

Il territorio........................................................................................................................................7

La società.......................................................................................................................................8

4. L’ente locale: identità del Comune..............................................................................................9

Missione del Comune.....................................................................................................................9

Assetto istituzionale e organizzativo del Comune..........................................................................9

Principali stakeholders..................................................................................................................10

Orari e accessibilità......................................................................................................................10

5. Le risorse...................................................................................................................................11

Il personale attivo.........................................................................................................................11

Le Risorse economiche................................................................................................................12

LE NOSTRE ATTIVITÀ....................................................................................................................13

6. Ambiti di Rendicontazione.........................................................................................................14

Area di intervento: Servizi alla persona........................................................................................15

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1. PRESENTAZIONE Lettera istituzionale

√ finalità del BRS - le motivazioni che hanno portato l’amministrazione comunale alla decisione di

rendicontare;- quali sono i destinatari (stakeholder) a cui ci si rivolge;- quale impegno temporale assume l’amministrazione rispetto al percorso intrapreso;- il perché delle aree di rendicontazione identificate per la prima edizione del bilancio

sociale e per le seguenti edizioni.

a cura del Sindaco o dell’assessore di riferimento

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2. NOTA METODOLOGICA Il bilancio sociale è uno strumento attraverso cui un’organizzazione rende conto, in una prospettiva sia consuntiva che programmatica, della propria missione, delle proprie strategie, delle attività realizzate, dei risultati prodotti, in relazione al complesso del suo agire e con riferimento a tutti i portatori di interesse coinvolti.

Per il Comune di Valledolmo il Bilancio sociale svolge, quindi, la funzione di informare tutti coloro che hanno una legittimo interesse rispetto alle azioni intraprese e al loro esito, all’impiego delle risorse umane ed economiche, consolidando un dialogo con la cittadinanza e una relazione di fiducia con i suoi diversi interlocutori.

Il presente documento è stato realizzato nell’ambito del percorso di assistenza tecnica e consulenza gestionale alle amministrazioni pubbliche finalizzato ad incrementare la cultura della responsabilità sociale, la trasparenza dell’azione amministrativa e la partecipazione dei cittadini, rivolto ai 28 Comuni della Coalizione territoriale Madonie-Termini Imerese e finanziato dalla Regione Sicilia nell’ambito del PO FESR 2007-2013 Asse 7, Linea d’intervento 7.2.1.2 – Lotto 1.

Il periodo di rendicontazione è relativo all’anno 2013.

Il documento è articolato in due parti. La prima parte intitolata ‘chi siamo’ illustra alcune informazioni essenziali sul territorio comunale (storia, popolazione ecc.) e sull’amministrazione comunale, sia dal punto di vista degli obiettivi programmatici e strategici, che con riferimento agli assetti istituzionali e organizzativi, con uno sguardo alle risorse sia umane che economico-finanziarie impiegate dall’ente nel periodo di rendicontazione.

Nella seconda parte del documento vengono rendicontate le attività svolte dall’amministrazione comunale nell’anno in esame. Tale rendicontazione non copre tuttavia tutte le attività istituzionali dell’ente ma si concentra, in questa prima annualità, sulle politiche sociali, che il Comune giudica particolarmente cruciali e rilevanti. A partire dalle successive annualità, la rendicontazione si allargherà progressivamente agli altri ambiti di attività dell’amministrazione comunale fino a coprirli tutti.

Le fonti dei dati e delle informazioni presentati nel bilancio sociale sono per lo più interne quali statuti, atti amministrativi, documenti economici e finanziari, sito web comunale, ecc. Sono stati poi raccolti dati primari attraverso griglie e tracce predisposte ad hoc ad esempio per approfondire la mission dell’ente, il livello di coinvolgimento degli stakeholder, ed anche i principali dati ed indicatori per ricostruire i risultati raggiunti con la attività realizzate. Nella seconda annualità si allargherà il campo di analisi aprendo la consultazione ad interlocutori esterni e ad altre fonti.

Una volta approvato da parte della Giunta, il Bilancio Sociale sarà divulgato ai principali stakeholder e sarà pubblicato sul sito del Comune oltre che sul sito della Coalizione (www.cittarete.it).

Per la redazione del presente documento è stata identificata un’apposita ‘cabina di regia’ interna all’ente, composta da: Sindaco Luigi Giuseppe Favari; Responsabile settore tecnico, Ing. Gioacchino Muscato;

Si ringrazia, inoltre, la responsabile dei Servizi Sociali, d.ssa Lina Conti per il supporto al percorso e i preziosi spunti forniti per la redazione della scheda di rendicontazione sui servizi alla persona, e il personale del settore finanziario per la collaborazione fornita sulla raccolta dei dati.

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CHI SIAMO

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3. Il contesto

La storia I feudi costituenti insediamenti baronali, Valle dell'Ulmo, Cifiliana, Castellucci e Mezzamandrianuova, hanno fatto parte della Contea di Sclafani, fino a quando Giovanni de Luna Duca di Bivona e Conte di Sclafani, in data 21 giugno 1582, per once 13,250, li vendette a Giacomo di Giorlando, detto lo Squiglio, da Collesano, previo atto notaro Antonio Larosa di Palermo.

Antonio Cicala acquista la baronia di Valle dell'Ulmo da Pietro Lo Squiglio barone di Galati.

Mario Cutelli, Conte di Villa Rosata e signore di Aliminusa, famoso giureconsulto, genero di Antonio Cicala, acquista i feudi di Cifiliana e Mezzamandria nuova.

Giuseppe Cutelli Cicala, eredita dal nonno e dal padre i suddetti feudi e diviene nel febbraio del 1651, 5º Barone di Valle dell'Ulmo, e 1º Barone di Castel Normanno.

Giuseppe Cutelli ottenne nel 1650 licenza di popolare quelle terre, in luogo attiguo all'esistente magnifico palazzo feudale. Detta Licentia populandi fu firmata da Don Melchiorre Centellis de Borgia, in nome del Viceré spagnolo. Giuseppe Cutelli, continuò l'opera di ingrandimento di Valle dell'Ulmo, ingrandì il palazzo iniziato dal nonno Antonio Cicala.

Sposò la Duchessa Anna Summaniata, e in seconde nozze Donna Maria Abatellis. Morì il 24 novembre 1673. Gli succedette il figlio Antonio Cutelli 6º Barone di Valle dell'Ulmo 2º Barone di Castelnormanno, signore di Aliminusa, di Cifiliana, Conte di Villarosata. Antonio fu costretto a donare le Baronie avuta in eredità alla madre Contessa

Maria Abatellis, che per tale passaggio fu la 7º Baronessa della Valle dell'Ulmo. Fu ucciso il 5 agosto 1711 nel tentativo di abuso di un “jus primae noctis”, per mano di un suo vassallo tale Pietro Corvo. Le spoglie riposano nel sontuoso mausoleo eretto nella chiesetta baronale, oggi "Chiesa della Anime Sante. Alla morte della madre Maria Cutelli Abatellis, le succede la sorella, Cristina Cutelli che eredita il 20 luglio 1712 la Baronia di Valle dell'Ulmo-Castelnormanno divenendone così la 8º Baronessa. Cristina Cutelli sposa Don Giovanni Joppolo, la coppia non ha figli maschi per cui la Baronia passa alla loro figlia femmina Girolama Joppolo il 16 luglio 1746, la quale diviene la 9º Baronessa di Castelnormanno – Valle dell'Ulmo ed alla quale tra l'altro, il 16 luglio 1748, passano in eredità per la morte dello zio Avv. Giovanni Cutelli, i feudi di Cifiliana e di Mezzamandranuova. Alla morte dei due senza figli (Ottobre 1761) la Baronia passa al nipote per parte materna, Matteo Lucchesi Joppolo che diviene così il 10º Barone di Castelnormanno-Valle dell'Ulmo. Suo successore il 21 maggio 1774 è il figlio Ignazio Lucchesi Palli, che diviene l'11º Barone.

Nel periodo del ventennio fascista Valledolmo ricevette una conduttura idrica che soddisfece i bisogni degli abitanti. Nel 1927 si ricorda la visita dell'allora prefetto Mori, detto "prefetto di ferro" che venne ad inaugurare la nuova rete idrica e il nuovo monumento ai caduti, chiamato dai

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valledolmesiu Pupu, famoso per lo scandalo che la sua nudità, allora diede agli occhi morigerati degli abitanti del paese, tanto da essere immediatamente coperto con dei veli che ne celassero le parti impudiche.

Durante la seconda guerra mondiale, un aereo alleato lanciò per errore, una bomba sulla Chiesa della Purità, distruggendola e ferendo alcuni fedeli. Questo ordigno era destinato sulla più piccola e antica chiesa della Madonna del Buon Pensiero, in quel momento destinata ad accogliere munizioni ed armi.

Il territorio Sorge ai piedi delle Madonie sud-occidentali, sulle pendici di pizzo Sampieri, il territorio si estende per 25 km² ed è situato a 746 m s.l.m

Il centro è situato, a 91 Km. da PA, nella regione Sud-occidentale delle Madonie, allo spartiacque fra la costa tirrenica e il Mar d'Africa. Esso, raggiungibile dalla SS 121 (PA-EN), poggia su terreni di sabbie e arenarie più o meno cementate.

La struttura urbana è organizzata secondo una maglia regolare che descrive isolati rettangolari molto allungati. Ricalca quella del semplice piano regolatore abbozzato dal barone Cicala, perfezionato dal nipote Giuseppe e completato un secolo dopo dal barone Lucchesi-Palli, ed è considerata tra le migliori del ‘600 in Sicilia. L’impianto era delimitato da quattro strade, corrispondenti alle odierne vie Roma, Vittorio Emanuele II, Francesco Crispi e Principe Umberto.

L’area dell’antico borgo, in posizione baricentrica, costituisce l’elemento urbano più significativo e caratteristico di Valledolmo. In essa sorgono le più importanti emergenze architettoniche civili e religiose. La ricchezza d’acqua che Valledolmo vantava in origine ne ha favorevolmente condizionato lo sviluppo economico. Nei primi decenni di vita del paese l’acqua veniva attinta dai pozzi per lo più scavati in un angolo di un vano al pian terreno delle abitazioni. Solo nella seconda metà del ‘700, grazie alla famiglia Lucchesi-Palli, venne approntata la costruzione, per quei tempi colossale, di un serbatoio, detto lo “Stagnone”, che captò le acque delle vicine sorgenti a monte del villaggio.

La struttura, architettonicamente molto pregevole, è ancora oggi ben conservata. Ai Lucchesi-Palli si deve anche l’edificazione del cosiddetto “Bevaio Vecchio”, dalla originale forma esagonale. Più antico (risale ai primi decenni del ‘700) è il bevaio popolarmente chiamato “acqua della Signora”, con chiaro riferimento alla contessa Cristina Cutelli che ne promosse la costruzione.

Le imprese iscritte nel 2013 a Valledolmo sono 567, si tratta di quasi 153 imprese per 1.000 abitanti. Il tasso di imprese attive sul territorio è nettamente superiore alla media (91,1) dei comuni della Coalizione Città a Rete.

Distribuzione delle imprese nel Comune di Valledolmo e nella Città a Rete Madonie –Termini Imerese

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Valledolmo ha economia prevalentemente agricola e zootecnica integrata a forme persistenti di artigianato ed è stata negli anni sorretta dalle rimesse degli emigrati all’estero.

Le principali coltivazioni sono rotazione grano/foraggi, zootecnia, allevamenti, esiste un pastificio, salsamenteria (pomodoro siccagno) e il settore vitivinicolo. Inoltre esiste uno stabilimento di falegnameria, specializzato in porte ed infissi, con un indotto di circa 50 occupati ed un laboratorio di ceramica.

Altro frutto pregiato di questa terra è l’uva adatta alla vinificazione. La sua coltivazione risale all’epoca della fondazione del paese, e solo dal secondo dopoguerra l’impianto dei vigneti ha assunto dimensioni sempre più vaste, ed ospita contrade divenute ormai famose, come Castellucci, Miano e Regaleali, che oggi fanno parte di una zona D.O.C. denominata Contea di Sclafani. Alcuni produttori di questa zona nel 1975 hanno fondato la Cantina Sociale Castellucci Miano, fiore all’occhiello dell’attività vitivinicola valledolmese.

Box 1 – Geografia del territorio - Distanza dal capoluogo: 90 km- Comuni confinanti: Alia, Sclafani Bagni, Castronovo di Sicilia, Vallelunga, Pratameno (CL)- Altitudine: 746 m s.l.m.- Superficie: 25 km², densità 150,12 ab./Km2- Attività economica prevalente (turismo, agricoltura

La società La popolazione del Comune di Valledolmo rilevata in data 01.01.2013 è pari a 3.716 residenti (fonte DEMO ISTAT).

La suddivisione per genere evidenzia una leggera prevalenza della popolazione femminile (1941) su quella maschile (1775). Per quanto riguarda la composizione della popolazione per classi d’età si registra che la fascia 0-5 anni rappresenta il 4,3% della popolazione, di cui il 2,9% è compresa nella fascia 0-3 anni, mentre l’8% è compresa nella classe d’età 6-14 anni. La popolazione giovanile, compresa nella fascia d’età 15-34 anni, rappresenta il 20,9% della popolazione e la popolazione adulta rappresenta complessivamente il 38,8,5% dei residenti, di cui il 20,9% riguarda la fascia d’età 35-49 anni e il 17,9% la classe 50-64 anni. Gli over 65 anni rappresentano il 27,7% della popolazione, di cui il 15,4% riguarda la fascia d’età over 75 anni.

Per quanto riguarda il bilancio demografico, il saldo naturale (differenza tra nati vivi e deceduti) è pari a -26, mentre il saldo migratorio è negativo ed è pari a -7

La popolazione straniera è composta da 66 residenti (1,77% della popolazione), di cui 30 maschi e 36 femmine.

Il numero delle famiglie è 2.897 e il numero medio dei componenti per famiglia è pari a 2,39, mentre le convivenze risultano essere 5.

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Box 2 – Il quadro socio-demografico Popolazione residente per genere: Maschi n. 1775 – Femmine n. 1941

- Popolazione residente per classi di età: 0-5 anni 4,3% di cui 2,9% 0-3 anni; 6-14 anni 8%; 15-34 anni 21,2%; 35-49 anni 20,9%; 50-64 anni 17,9%; 65 e oltre 27,7% di cui over 75-enni 15,4%

Indici demografici saldo naturale -26 saldo migratorio -7 Popolazione immigrata: 66 residenti (30 Maschi – 36 Femmine)

Nuclei familiari Numero di famiglie: 2333 Numero medio di componenti per famiglia: 1,57 Numero di convivenze: 3

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4. L’ente locale: identità del Comune

Missione del Comune Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione e della verifica dei risultati, in termini di benefici perla cittadinanza.

Ispira la propria azione politica-amministrativa alla piena realizzazione del pluralismo politico ed istituzionale in aderenza ai valori costituzionali.

Il Comune, nell’ambito delle finalità connesse al proprio ruolo, persegue i seguenti obiettivi:

1) Obiettivo politico- territoriale ed economici:Riconosce i valori ambientali e paesaggistici del territorio con l’insieme del suo patrimonio archeologico, storico ed artistico come beni essenziali della comunità e ne assume la tutela come obiettivo primario della propria azione amministrativa.

Attraverso la pianificazione territoriale, promuove un armonico assetto urbano e la qualificazione degli insediamenti civili, produttivi e commerciali garantendo il rispetto dei valori ambientali e paesaggistici del territorio ed attraverso propri piani di sviluppo e strumenti urbanistici, programma gli insediamenti produttivi e le infrastrutture per favorire lo sviluppo economico ed occupazionale, nel settore delle attività turistiche, industriali, artigianali, agricole e commerciali, operando per stimolare l’integrazione fra tutti i settori economici.

2) Obiettivo politico – sociali:Promuove ed assume iniziative per l’affermazione dei valori e dei diritti dell’infanzia e delle fasce deboli.

Riconosce la specificità della questione giovanile valorizzando la funzione sociale, educativa e formativa delle necessarie strutture, sostenendo l’associazionismo dilettettantistico.

Promuove gli interventi per la prevenzione del disagio giovanile.

Opera e concorre al recupero sociale dei giovani a rischio di emarginazione.

Promuove e favorisce un ruolo attivo delle persone anziane nella società, favorendo attraverso azioni ed interventi idonei, la permanenza delle persone anziane nella comunità familiare, nonché promuovendo e favorendo centri di aggregazione per persone anziane.

Concorre a mantenere e sviluppare legami culturali sociali ed economici con i cittadini e le loro famiglie altrove emigrate e promuove, inoltre, iniziative per il pieno inserimento sociale dei cittadini provenienti da altri paesi europei e extraeuropei.

3) obiettivi politico - culturali ed educativi:Attua programmi pedagogici - didattici per le scuole comunali dell’infanzia (asilo nido e scuola materna) allo sviluppo delle potenzialità dei bambini.

Il Comune nell’ambito delle proprie finalità culturali ed assistenziali, sostiene l’attività delle scuole materne autonome, adottando strumenti idonei a garantirne lo sviluppo.

Box 3 – Missione del Comune – Obiettivi del mandato elettorale per gli anni 2013 - 2014Il programma si basa in via prioritaria su tre priorità:

1. Il sostegno alle imprese con particolare riferimento a quelle agricole, artigianali in un ottica di sviluppo del territorio e responsabilità sociale, per favorire gli investimenti e creare maggiore occupazione

2. Migliorare la viabilità interna ed esterna, assicurando alle imprese e ai cittadini maggiore accessibilità verso il Comune e verso i centri più importanti e le principali vie di collegamento

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3. Assicurare, migliorare e potenziare gli interventi nei servizi sociali volti a garantire un miglioramento della qualità della vita anche alle fasce più deboli ed in risposta alla crisi economica.

Assetto istituzionale e organizzativo del Comune Il governo del comune è rappresentato dal Sindaco in carica, Luigi Giuseppe Favari e da una giunta composta da quattro membri con la carica di assessore di cui, ad uno di essi è attribuita la carica di vice-sindaco. Questo governo è in carica dall’8 maggio 2012. Il Consiglio Comunale è composto da 15 consiglieri.

Box 4 – Organi di governo del Comune - Sindaco: Luigi Giuseppe Favari, in carica dal maggio 2012, Lista Civica- Segretario comunale: Calogero Ferlisi, [email protected] Consiglio comunale: 15 Consiglieri divisi in 2 gruppi- Giunta Comunale: 4 assessori, 99 di delibere approvate nel 2013

- Sindaco, deleghe a Comunicazione, Polizia Municipale, Bilancio e Finanze, Rapporti con il Consiglio Comunale, Edilizia Popolare e Sovvenzionata

- Assessore Peppuccio Catania, deleghe a Risorse Umane - Attività Produttive - Politiche Comunitarie - Sport -Politiche Giovanili – informatizzazione

- Assessore Salvatore Parlato deleghe a Lavori Pubblici - Igiene e Sanità - A.M.A. -  A.T.O. Idrico - Rapporti Esterni - Parco macchine -  Patrimonio, U.R.P. - Protezione Civile

- Assessore Giuseppa Immordino deleghe a Politiche Socio-Sanitarie - Famiglia - Pubblica Istruzione - Pari Opportunità- Cultura - Beni Culturali - Lavoro - Edilizia Scolastica – Rapporti con il Volontariato

- Assessore Roberto Nocera, deleghe a Agricoltura - Viabilità Interna ed Esterna, Decoro Urbano - Verde Pubblico -Territorio - Politiche Ambientali - Urbanistica - Servizi a rete - Turismo e Spettacolo.

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La struttura organizzativa del Comune si articola in 3 settori (Amministrativo, Responsabile Domenica Runfola; Economico, Responsabile Vito La Greca; Tecnico, Responsabile Gioacchino Muscato) cui fanno capo 12 servizi, tra cui la Polizia Municipale. Ogni area amministrativa è coordinata da un responsabile di settore.

Box 5 – Struttura organizzativa

Principali stakeholders Il Comune di Valledolmo favorisce la partecipazione dei cittadini e degli stakeholder alla vita amministrativa e all’ideazione e l’implementazione di politiche di sviluppo locale.

La costituzione delle consulte (femminile e giovanile) è indicatore dell’intenzione di coinvolgere la società civile organizzata nelle attività comunitarie.

Tabella 1 - LIVELLI DI COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERSGrado di partecipazione Elementi qualificanti Strumenti

INFORMAZIONE Assemblea pubblica per la relazione annuale Aggiornamenti periodici del sito webStreamining delle sedute del Consiglio

CONSULTAZIONENella redazione del piano di zona per il distretto si ascoltano tutte le proposte degli stakeholder

Riunioni su invito pubblico sul sito e albo pretorio. (Tutti gli enti e le associazioni possono partecipare)

COLLABORAZIONE Associazioni che il comune sponsorizza per Riunioni

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Settore Amministrativo

Servizi Affari Generali

Servizi Sociali – Scolastici

Servizio Attività Produttive

Servizio Beni culturali

Servizio Demografico

Settore Economico

Servizio Finanziario

Servizio Risorse umane

Servizio Tributi

Settore Tecnico

Servizio Lavori Pubblici –

Protezione Civile

Servizio Polizia Municipale

Servizio Tecnico – Urbanistico Privacy

e coordinamento informatico

Servizio Igene, Ambiente e

Manutenzione

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progetti collaborativi (es. mercatini di Natale) Pro-Loco e Consulta femminile e giovanile

(per attività socio - culturali) Associazione Sportiva Misericordia per attività di trasporto e a

fine anno il Comune riconosce un premio

L'immagine che segue rappresenta una mappatura dei principali portatori di interesse posizionati sulla base della loro capacità di influenza sui processi decisionali e sull'azione dell'amministrazione comunale e la rilevanza dei loro interessi rispetto agli obiettivi del Comune.

Dati raccolti durante l’intervista che necessitano di ulteriore verifica

Orari e accessibilità

Indirizzo: Via Chiavetta, Valledolmo Tel: 0921 544300 Fax: 0921 544340 Email: [email protected] Sito web: http://www.comune.valledolmo.pa.it/

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5. Le risorse

Il personale attivoIl Comune di Valledolmo, nel 2013, presenta una dotazione organica complessiva pari a 68 risorse umane. Di queste 20 sono assunte a tempo indeterminato e 47 a tempo determinato con un impegno orario part-time, 1 con contratto di collaborazione. Per quanto concerne la composizione di genere delle risorse umane impiegate, si registra una prevalenza di donne (25 maschi e 43 femmine). Il livello d’istruzione dei dipendenti è in prevalenza quello della scuola dell’obbligo (35 dipendenti), 5 hanno conseguito la laurea, 28 sono in possesso del diploma.

Box 6 - Risorse umane per genere (in servizio al 31.12 dell’anno oggetto di rendicontazione)- N. Maschi: 25- N. Femmine: 43- TOTALE PERSONALE IN SERVIZIO: 68

Box 7 - Risorse umane per titolo di studio (in servizio al 31.12 dell’anno oggetto di rendicontazione)- Post-laurea e laurea: 5- Diploma: 28- Scuola dell’obbligo: 35- TOTALE PERSONALE IN SERVIZIO: 68

Box 8 - Risorse umane per tipologia di contratto (in servizio al 31.12 dell’anno oggetto di rendicontazione)

- Personale a tempo determinato (di cui part-time): 47- Personale a tempo indeterminato: 20- Personale con altro contratto: 1- Personale comodato o distaccato:- TOTALE PERSONALE IN SERVIZIO: 68

Box 9 - Attività formative: tipologie, ore erogate, partecipanti e spesa (al 31.12 dell’anno di rendicontazione)

- Formazione in materia di sicurezza: No- N. ore di formazione erogate- N. ore di formazione erogate- N. partecipanti- TOTALE ORE DI FORMAZIONE EROGATE- TOTALE N. PARTECIPANTI (A)- SPESE SOSTENUTE PER LA FORMAZIONE (B)- SPESA PRO-CAPITE (B/A)

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Le Risorse economiche Nel 2013, le entrate del Comune di Valledolmo ammontano a 7.792.437 euro, circa il 3,5% in più rispetto al 2011, in totale controtendenza rispetto al trend dei Comuni dell’area.

Oltre il 20% del totale delle entrate è di natura tributaria, in continuo aumento nel triennio (rappresentavano il meno del 6% del totale delle entrate nel 2011).

Al contrario, le entrate derivanti dai trasferimenti dallo Stato e dalla Regione registrano un decremento nel triennio. Questo è dovuto in parte al fatto che le entrate derivanti da trasferimenti dallo stato rientrano adesso, con il “Fondo di Solidarietà”, tra le entrate tributarie e non più tra i trasferimenti da altri enti e ai tagli dei trasferimenti regionali.

A fronte di tale di disponibilità, la spesa del Comune nel 2013 ammonta a -7.792.439 euro, di cui il 54% viene utilizzata per la copertura delle spese correnti. Il 22% del totale delle spese sono destinate a coprire i costi del personale.

Rispetto al 2011 diminuisce la spesa per il personale diminuisce in conseguenza della diminuzione delle risorse umane impiegate, che passa da 70 a 68 addetti.

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LE NOSTRE ATTIVITÀ

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6. Ambiti di Rendicontazione Il processo di rendicontazione segue una logica ad “albero” in cui il tronco è rappresentato dall’area di rendicontazione, i rami più grossi dalle aree di intervento/dimensione di analisi, le ramificazioni ulteriori, delle azioni messe in campo.

Per ciascuna area di rendicontazione sono identificati:

– gli obiettivi iniziali dell’area

– i bisogni rilevati e le priorità a cui si intende rispondere

– l’offerta di servizi e interventi in essere e le risorse economiche impiegate

– i prodotti e i risultati raggiunti attraverso opportuni dati ed indicatori

– eventuali criticità, impegni e azioni previste per il futuro.

Sono inoltre evidenziati e descritti:

- eventuali stakeholder specifici dell’area, aggiuntivi rispetto alla mappatura iniziale e ritenuti rilevanti ai fini delle attività poste in essere;

- le modalità di gestione dei servizi;

- eventuali iniziative e/o progetti realizzati al di là dei servizi strutturalmente erogati.

Nella prima annualità del Bilancio Sociale (2013), il Comune di Sclafani Bagni ha scelto di focalizzare il processo di rendicontazione sociale sui servizi alla persona e sulle politiche sociali promosse e realizzate dal Comune.

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Area di intervento: Servizi alla persona

OBIETTIVI/PRIORITÀ E BISOGNI CORRELATI

- Obiettivo 1) Sostegno alle Famiglie e alle particolari e ordinarie situazioni di disagio socio economico (in risposta al perdurare della stagnazione economica e dell’accresciuta situazione di disoccupazione)

- Obiettivo 2) Migliorare la qualità della vita degli anziani e dei diversamente abili anche attraverso il sostegno alla domiciliarità (in risposta alle esigenze dei soggetti più svantaggiati e delle loro famiglie)

- Obiettivo 3) Prevenzione del disagio minorile (in risposta alle esigenza di creare maggiore coesione sociale sul territorio per rispondere alla crisi economica e sociale)

AZIONI/INTERVENTI REALIZZATI

In relazione all’ Obiettivo 1)- Erogazione dell’assistenza economica nelle sue varie forme straordinaria o mensile in entità

proporzionale alla gravità dell’evento e alle disponibilità finanziarie dell’Ente, per il superamento di particolari e ordinarie situazioni di disagio economico e sociale;

- Svolgimento di forme alternativa di assistenza economica quali: attività lavorativa donne a scopo di assistenza e di integrazione sociale; attività lavorativa in alternativa alla disoccupazione; rimborso delle spese sanitarie e farmaceutiche; distribuzione di derrate alimentari ed emissione buoni spesa; attività educativa domiciliare e aiuto alla genitorialità rivolto alle giovani coppie, con

conclamati problemi di carattere psichico, socio-economico e culturale;

In relazione all’ Obiettivo 2)- Potenziamento del servizio di assistenza domiciliare anziani e disabili:

servizio di aiuto domestico disbrigo pratiche; erogazione del Bonus Socio Sanitario con concessione di contributi economici e Vaucher

per l'acquisto di presidi e servizi;- Integrazione Sociale mediante:

la concessione di abbonamenti e biglietti per il trasporto extraurbano; Il servizio di Integrazione lavorativa; Il coinvolgimento in attività socio ricreative;

In relazione all’ Obiettivo 3)- Attività socio ricreative educative estive

organizzazione e svolgimento di una ludoteca con laboratori ed attività corso di nuoto presso piscina privata sita nel territorio Comunale

- Attività educative e di prevenzione disagio sociale mediante: recupero scolastico; svolgimento del servizio di Logopedia e psicomotricità; Ippoterapia; pagamento della retta di ricovero di comunità alloggio per Minori su disposizione del

Tribunale.

INDICATORI

n. 70 utenti contributi economici e n. 40 anziani assistiti in SAD; n. 150 minori assistiti per attività

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forme alternative ad esse;

Spesa stanziata per contributi e forme alternative ad esse:€. 30.000,00

% anziani in SAD/n. anziani residenti (over 75 anni): 14%;

n. 8 operatori coinvolti;

Spesa anno 2013 €.26.973,60;

Il servizio è svolto con fondi del Distretto e potenziato con personale comunale

ricreative;n. 15/20 educatori coinvolti;

n. 20 minori assistiti per logopedia e psicomotricità;

n. 4 professionisti coinvolti;

Servizio di ippoterapia affidatoall' Ass.Equestre Valle dell'Olmo;

n. 20 minori assistiti perrecupero scolastico;

n. 6 educatori coinvolti

Spesa complessiva €. 9.000,00per i professionisti esterni;

STAKEHOLDER COINVOLTI

- Coop. Sociale Cassiopea di Vicari- Ass. equestre Valle dell'Olmo- Associazioni sportive , culturali e di volontariato locali- Servizi di Igiene mentale e neuripsichiatria infantile dell'Asp.Palermo Distretto 38 di lercara Friddi

MODALITÀ DI GESTIONE DEGLI INTERVENTI REALIZZATI

- Il servizio di SAD è realizzato dal Distretto Socio-Sanitario, nell’ambito della programmazione zonale d’ambito coadiuvato da personale Comunale

- Il servizio di logopedia e psicomotricità è realizzato mediante convenzione con Associazione Paideia di Vicari

- Il servizio di ippoterapia è realizzato mediante convenzione con Associazione Equestre Valle dell'Olmo di Valledolmo

INIZIATIVE/PROGETTI DI PARTICOLARE RILIEVO

- E’ stata realizzata in Dicembre 2013 la ‘festa dei nonni’ per festeggiare gli anziani e i nipoti;- E’ stata realizzato un corso di nuoto per circa 100 minori di età da 5 a 12 anni;- E’ stata realizzata attività lavorativa alternativa all'assistenza economica sia con fondi comunali che

con fondi del Distretto per i disabili e per le persone in difficoltà economica.

PUNTI DI FORZA, DEBOLEZZA E PROSPETTIVE DI MIGLIORAMENTO

Andrebbero creati servizi per una fascia di età attualmente scoperta - dai 14 ai 18 anni che non trovando alternative ricreative sono soggetti al rischio della noia o di assumere comportamenti rischiosi. (Nel 2013 due ragazze hanno partorito a 15 anni.)

Tra i maggiori problemi di disagio cui non si riesce ancora a dare una risposta è il crescente numero di Slot Machine per gli adulti e l’aumento di consumo di alcool tra le fasce adolescenziali.

Valledolmo avrebbe bisogno di un assistente sociale a tempo pieno e di un educatore a tempo pieno.

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