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BILANCIO SOCIALE DEI GIOVANI IMPRENDITORI MAGGIO 2014 - APRILE 2015

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BILANCIO SOCIALE DEI GIOVANI IMPRENDITORI

MAGGIO 2014 - APRILE 2015

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CONVIDIVEREPER CRESCERE

CONVIDIVERE PER CRESCERE

Condividere l’esperienza di bilancio sociale significa

condividere qualcosa in più di un’esperienza di

comunicazione.

Non si tratta, infatti, soltanto di utilizzare un nuovo

strumento, ma di far leva su un sentimento.

Quello che da sempre ci contraddistingue come

Giovani Imprenditori. Quello di responsabilità.

La storia del nostro Movimento è la storia di una coscienza critica. Che significa contaminazione: innovazione,

cultura d’impresa, salvaguardia dell’ambiente,

legalità, rischio e merito non esisterebbero oggi per

il Movimento se non avessimo saputo comunicarli e

portarli all’attenzione, dentro e fuori Confindustria.

Una coscienza che si è sviluppata dall’incontro,

talvolta scontro, con la società civile, che è stata

destinataria e mittente di un percorso dialettico e

propositivo, nei confronti delle riforme istituzionali,

della crescita economica, della creazione di

opportunità per le nuove generazioni. Ed è la

società civile che motiva ancora una volta la nostra

volontà di trasparenza.

Ma è anche una storia di crescita associativa.

Che significa condivisione: essere Giovani

Imprenditori comporta sostituire nelle nostre

relazioni il sentimento della competizione, tipico

del fare impresa, con quello della cooperazione.

Quando andiamo sui mercati esteri, quando ci

confrontiamo con le istituzioni, quando entriamo

nelle scuole lo facciamo come squadra, con spirito

di collaborazione.

Una crescita associativa che ha portato dentro

al Movimento donne e uomini che si sentono gli

imprenditori di oggi e non solo quelli di domani,

giovani che hanno responsabilità di impresa, che

sono sempre più “padri” delle proprie aziende e

non “figli” di papà.

E E E E E

di Marco GayPresidente Giovani Imprenditori Confindustria

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Ed è, infine, la storia di ognuno di noi. Che significa consapevolezza: il bilancio sociale del

Movimento non è che la naturale conseguenza del

bilancio sociale che, come imprenditori, facciamo

alla fine di ogni giorno, alla chiusura di ogni

contratto, alla definizione di ogni investimento, alla

assunzione di ogni collaboratore.

Il bilancio sociale - personale e intimo, che scriviamo

nella nostra testa e leggiamo negli occhi di chi ci

osserva - è quello che fa dell’imprenditore un attore

sociale essenziale per lo sviluppo e il benessere

della società.

Ci assumiamo ogni giorno il rischio di impresa

e sappiamo che la responsabilità delle nostri

azioni non ricade solo su noi stessi ma su tutte le

persone che in un modo o in un altro partecipano

a quel rischio: che sia il socio unico della startup

o l’amministratore delegato di colossi con 5mila

operai non conta, quel che conta è lo spirito con cui

si affronta questa responsabilità.

Uno spirito che fa di noi dei civil servant, a servizio

dell’impresa, del suo territorio e, quindi, del Paese.

Il bilancio sociale del Movimento è, insomma, quello che dà un senso a tutte queste storie. Personali e collettive.

Che le racconta e, nel raccontarle, spinge ciascuno

di noi ad arricchirle.

Sottoporre al giudizio critico i nostri progetti di

ieri, confrontandoli con i risultati di oggi, è infatti

essenziale e necessario per immaginare un futuro

migliore domani.

Un futuro costruito sulla responsabilità. Grazie

alla contaminazione, alla condivisione e alla

consapevolezza.

Fiero di essere parte di questa storia, voglio dire

grazie a ogni singolo giovane imprenditore che

ha reso possibile tutto quello che leggerete nelle

pagine di questo bilancio sociale.

NOTA METODOLOGICA

GRUPPO DI LAVORO

1. IDENTITÀ

1.1 Ci presentiamo

1.2 La nostra mission: cambiare (tutto) per restare noi stessi

1.3 La nostra storia: figli di papà a chi?

1.4 Il nostro presente: essere Giovani Imprenditori oggi

1.5 Il nostro futuro: le linee strategiche della Presidenza Gay

1.6 Come siamo organizzati

1.7 I principali stakeholder

2. ATTIVITÀ REALIZZATE NEL PERIODO E OBIETTIVI FUTURI

2.1 Cosa facciamo

2.2 Le attività istituzionali

2.3 I progetti e le idee

#Giovani: sostenere e promuovere i giovani in Italia e all’estero

#Merito: sviluppare gli imprenditori di domani

#Responsabilità: l’impresa sociale, l’etica, la sostenibilità imprenditoriale

#Cambiamento: ripartire in Italia, vincere all’estero, innovare il Made in Italy

#Futuro: le start up di oggi, le imprese di domani

#Competenze: far emergere skill e leadership degli imprenditori

2. 4 La nostra voce: #comunichiAMO2. 5 Il territorio al centro: #noicisiamo2.6 La Governance: #semplificare

3. CONCLUSIONI

Postfazione, Laura Tinari e Stefania Zuccolotto

p. 7

p. 9

p. 11

p. 12

p. 13

p. 14

p. 6

p. 6

p. 6

p. 6

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RSI E BILANCIO SOCIALE

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FINALITÀ DEL BILANCIO SOCIALEPer la prima volta nel 2015 il Movimento Nazionale ha deciso di intraprendere un percorso di trasparenza e coinvolgimento che ha portato alla redazione del Bilancio sociale.Obiettivo del progetto è far si che la redazione di questo documento non sia fine a se stessa, ma diventi una policy del Movimento, da estendere, nel tempo, a tutte le territoriali.Il Bilancio sociale è un documento consuntivo ma con un forte orientamento al futuro: permette di rendicontare le attività svolte e i risultati raggiunti in un dato lasso di tempo, per confrontarli con quelli precedenti e con gli obiettivi formulati, e, al contempo, per contribuire a definire le linee programmatiche. Il Bilancio sociale consente una gestione trasparente dell’organizzazione, necessaria per legittimare e rafforzare il rapporto di fiducia con i propri interlocutori, configurandosi così anche come ottimo strumento di controllo, comunicazione e marketing associativo.

Ha partecipato alla redazione del documento un gruppo di lavoro molto ampio costituito, oltre che dal vertice del Movimento, dai referenti dei vari Comitati.

RIFERIMENTI METODOLOGICINella rendicontazione è stato fatto riferimento a:• Linee guida per il reporting di sostenibilità Global Reporting Initiative - GRI, Linee guida per il reporting di

sostenibilità, 2000-2011, version 3.1;GRI, G4 Sustainability Reporting Guidelines, 2013;• Principi di redazione del bilancio sociale del Gruppo di studi per il bilancio sociale - GBS, Gruppo di studio

per il bilancio sociale, Principi di redazione del bilancio sociale (2001), Giuffrè 2005, 2007, 2013 e documento di ricerca n. 10, La rendicontazione sociale per le aziende non profit, 2009;

• Standard della serie AA1000 AccountAbility - AccountAbility, AA1000 Series, 2008, 2011.

NOTA METODOLOGICA

NOTA METODOLOGICA

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IL COMITATO GUIDA DEL BILANCIO SOCIALE E IL GRUPPO DI LAVOROIl processo di rendicontazione è stato presidiato da un Comitato Guida composto dal Presidente del Movimento Giovani Imprenditori e dalle Responsabili dei Comitati RSI e politiche di genere e Policy e convegni. Questo bilancio è stato redatto dalla Segreteria del Movimento insieme al Comitato Guida sulla RSI con il coinvolgimento di numerosi referenti sia per la raccolta dei dati sia per la descrizione delle attività.

COMITATO GUIDA

Laura TINARI, Responsabile Comitato RSI e politiche di genere

Stefania ZUCCOLOTTO, Responsabile Comitato Policy e convegni

Patrizia CAMILLETTI, Comitato RSI e politiche di genere

Maria MARANGONI, Comitato Policy e convegni

Andrea STELLA, Comitato RSI e politiche di genere

GRUPPO DI LAVORO

Michela FANTINI, Direttore Segreteria Nazionale GI

Linda CECCONI,Segreteria Nazionale GI

Angela VALENTE,Segreteria Nazionale GI

NOTA METODOLOGICAGRUPPO DI LAVORO

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A caratterizzare più di tutto il Movimento è l’essere un’associazione di persone,

una peculiarità che permette ai Giovani Imprenditori di esaltare, nella propria azione,

la consapevolezza del ruolo dell’imprenditore.

A differenziare le due anime di Confindustria è infatti la consapevolezza

che da un lato ci sia un’associazione di imprese con strutture a cui sono iscritte aziende

che versano i contributi; mentre dall’altro ci sia un’associazione di imprenditori

la cui presenza è legata alle singole persone che contano un voto a testa.

Innocenzo Cipolletta“Le due anime di Confindustria”

Qualeimpresa n. 9-10/00

”1. IDENTITÀ

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Il Movimento è espressione di un’imprenditoria giovanile consapevole del proprio ruolo, orientata e aperta al nuovo, impegnata a incoraggiare il diffondersi di iniziative che possano portare alla nascita di nuovi soggetti imprenditoriali e a uno sviluppo autentico.

Essere un Movimento di persone e non un’Associazione di aziende è quello che, come Giovani Imprenditori, ci distingue e ci rende unici all’interno del Sistema Confindustria. Essere Movimento significa, infatti, valorizzare la consapevolezza del ruolo dell’imprenditore, “liberandolo” dal condizionamento degli interessi aziendali particolari.

Fanno parte di questo Movimento quasi 13mila associati, organizzati in 95 Gruppi territoriali e 20 Comitati Regionali.

Giovani, perché di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Imprenditori, perché per iscriversi è necessario avere responsabilità di gestione in aziende iscritte alle associazioni territoriali aderenti a Confindustria. Ma soprattutto Giovani Imprenditori, che non indica solo uno status anagrafico o sociale ma prima di tutto una condivisione di valori e obiettivi.

PRESIDENTEMarco GAY DIRETTORE

MichelaFANTINI

1.1 CI PRESENTIAMO

GIOVANI IMPRENDITORIMovimento di persone

SEDEViale dell’Astronomia 30

ROMA

www.giovanimprenditori.org

ISCRITTI12.500

Imprenditori di prima generazione

Ricopre un incarico di

vertice

20%

20%

75%75%

C

62%

Lorem ipsum ad his scripta blandit partiendo, eum fastidii accumsan euripidis in,

85%

74%

41%

40%

Lorem ipsum ad his scripta blandit partiendo, eum fastidii accumsan euripidis in,

69%

82%

39%

B

50%

Lorem ipsum ad his scripta blandit partiendo, eum fastidii accumsan euripidis in,

21%

74%

63%

40%

60%

Età compresa tra 30 e 35 anni

60%

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L’Italia, per tanti, troppi anni, è stata raccontata da una famosa frase: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” (Il Gattopardo, Tomasi di Lampedusa). I Giovani Imprenditori la pensano esattamente all’opposto: è essenziale cambiare quello che non funziona e, per riuscirci, è necessario rimanere se stessi. Ossia giovani, imprenditori, innamorati del proprio Paese. La spinta verso il cambiamento è una costante per i GI.

Innovare presuppone sapere guardare oltre il presente e le sue difficoltà, avere capacità di analisi, sapersi posizionare in maniera strategica su temi di attualità e di medio-lungo termine. Innovare significa però anche tener fede ad alcuni principi: responsabilità, rischio e merito, attraverso i quali il Movimento esprime una forza capace di ascoltare e farsi ascoltare, sia all’interno che all’esterno del sistema associativo.Fra innovazione e attaccamento ai valori, si dispiega la mission dei Giovani Imprenditori: dalla conoscenza degli aspetti economici, sociali, politici ed aziendali per favorire la crescita, allo sviluppo dello spirito associativo come consapevolezza della funzione economica ed etico-sociale dell’impresa, fino alla diffusione della cultura d’impresa nella società civile.

A rileggere la storia dei Giovani Imprenditori si scopre che la loro capacità di porsi nel breve termine come forza “contro” - contro le rendite di posizione, il capitalismo di relazione e la corruzione - è stata sempre uno strumento strategico per posizionarsi sul lungo periodo come forza “a favore” - a favore della libertà, dell’uguaglianza delle condizioni di partenza, della meritocrazia e dell’eccellenza.

Il Movimento dei Giovani Imprenditori nasce sulla spinta dei cambiamenti che investono la società italiana alla fine degli anni ‘60, contestualmente alla prima grande riforma dell’organizzazione di Confindustria con lo Statuto Pirelli.

Il primo Presidente, Lorenzo Vallarino Gancia, segna la propria autonomia da Confindustria, sulla quale i Giovani Imprenditori costruiscono la loro identità: i temi che vengono portati all’attenzione sono quelli di una direzione confederale troppo verticistica e di troppo stretto legame con la politica, dell’innovazione e dell’apertura verso la società, della trasparenza. Nei decenni successivi i Giovani Imprenditori acquistano maggiore peso e visibilità, con la diffusione dei gruppi territoriali, regionali e provinciali, in tutta Italia.

E con l’istituzionalizzazione, negli anni, dei Convegni nazionali di Santa Margherita Ligure e di Capri che pongono questioni di rinnovamento in ambito economico e sociale: le riforme istituzionali, la questione morale, la modernizzazione, la cultura d’impresa, la salvaguardia dell’ambiente. Temi che si legano alle vicende storiche che segnano l’Italia: tangentopoli, la globalizzazione, la crisi economica.Alcuni presidenti dei Giovani Imprenditori sono stati in seguito eletti al vertice di Confindustria: Luigi Abete, Antonio D’Amato e Emma Marcegaglia.

1.2 LA NOSTRA MISSION: CAMBIARE (TUTTO) PER RIMANERE NOI STESSI 1.3 LA NOSTRA STORIA: FIGLI DI PAPÀ A CHI?

Combattere le rendite di posizione e lo status quo,

migliorare le condizioni sociali e lavorative dei giovani, promuovere una economia innovativa, inclusiva,

meritocratica. La mission dei Giovani Imprenditori si sintetizza in una parola:

cambiamento

I Giovani Imprenditori sono la “coscienza critica” di Confindustria,

il “laboratorio dell’innovazione” nei confronti della società civile o dei “figli di papà”?“ “

””

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Negli ultimi anni la crisi e l’emergere di nuovi modelli di business hanno ridefinito la cultura imprenditoriale e, con essa, i modelli associativi. Per rispondere a questi nuovi paradigmi, Confindustria ha avviato una complessa e stimolante fase di riforma, aprendo una riflessione sulla governance, sul perimetro associativo e sui servizi agli associati.

I Giovani Imprenditori, dal canto loro, hanno interpretato lo “spirito del tempo” cercando di dare risposta alle nuove esigenze sorte non soltanto per le imprese ma per la stessa società: alle spinte recessive create dalla crisi finanziaria, alla forte disoccupazione giovanile, alla costante desertificazione industriale e all’incidenza sempre maggiore di fenomeni come corruzione ed economia criminale.

Il Movimento ha avanzato proposte coraggiose per sostenere le imprese in difficoltà, promuovere il Made in Italy nel mondo, attrarre i nuovi imprenditori e le startup, migliorare la competitività imprenditoriale del Paese e favorire una politica industriale lungimirante.

Durante il primo anno di Presidenza, particolare attenzione è stata data a 4 macrotemi: LAVORO, POLITICA INDUSTRIALE, INNOVAZIONE E LEGALITÀ.

1.4 IL NOSTRO PRESENTE: ESSERE GIOVANI IMPRENDITORI OGGI

1.5 IL NOSTRO FUTURO: LE LINEE STRATEGICHE DELLA PRESIDENZA GAY

Le sfide devono essere affrontate con la capacità di una organizzazione reattiva e viva,

che non si limita a subire le trasformazioni ambientali ma cerca di anticiparle.“

”Giovani, responsabilità, futuro, merito, competenza e cambiamento:

queste le parole d’ordine della Presidenza Marco Gay.

Un sguardo al futuro: quello di imprenditori giovani che non si rassegnano

a dare per scontato che i figli vivranno peggio dei padri.

Una assunzione di responsabilità verso le proprie aziende e i propri collaboratori:

quella della classe dirigente di oggi e di domani, che vuole liberare le energie positive

che ancora esistono e favorire sviluppo e crescita.

Una sfida: quella di coinvolgere le forze più vitali del Paese

per costruire un nuovo modello competitivo di crescita.

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LAVOROIL CONTRASTO ALLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE È UNA EMERGENZA SOCIALE ED ECONOMICA A CUI È NECESSARIO RISPONDERE CON MISURE INCISIVE.

POLITICA INDUSTRIALERIPORTARE LA MANIFATTURA AL CENTRO DELLE POLITICHE PUBBLICHE E DELLE STRATEGIE PRIVATE, PER UN “NUOVO RINASCIMENTO INDUSTRIALE”.

Per rimettere l’uomo al centro delle politiche del lavoro e per incentivare la convivenza generazionale, è indispensabile investire sul capitale umano.

Il lavoro si crea a partire dalla scuola: dalla istituzionalizzazione della alternanza scuola-lavoro alla diffusione di cultura di impresa, tramite quella che è stata definita una invasione pacifica delle scuole, nella quale gli imprenditori svolgono funzione di mentoring e tutoring verso gli studenti.

Sul mercato del lavoro va ribaltato il rapporto fra politiche attive e passive, semplificate le fattispecie contrattuali, aperta una riflessione su principi e garanzie comuni a livello europeo.

A lungo si è pensato che nelle economie avanzate il destino della manifattura fosse segnato e che ci si dovesse concentrare esclusivamente nei servizi ad alto valore aggiunto.

Oggi siamo invece consapevoli che uno sviluppo durevole è possibile solo attraverso sistemi produttivi che tengano insieme tutte le diverse fasi della catena del valore.

Da qui l’importanza del reshoring, delle condizioni del fare impresa in Italia - certezza della giustizia, infrastrutturazione materiale e immateriale, semplificazione P.A. - e di una politica industriale decennale, che valorizzi le potenzialità e i driver di sviluppo del sistema produttivo.

INVASIONE PACIFICA DELLE SCUOLELo scopo è quello di sviluppare e avviare stabilmente la formazione dei ragazzi facendo entrare nelle scuole i Giovani Imprenditori come orientatori, con lo scopo anche di trasmettere i valori dell’autoimprenditorialità, l’impegno e la responsabilità.

Il progetto vuole promuovere azioni di cultura imprenditoriale, sia sistematizzando le tantissime esperienze di formazione e orientamento fatte dai Gruppi Giovani territoriali e regionali presso le scuole - affiancando a questi alcuni strumenti di riconoscibilità nazionale e diffondendo le best practices - sia sperimentando forme nuove di diffusione e valorizzazione della cultura di impresa.

L’invasione dà inoltre attuazione al Protocollo d’intesa MIUR Confindustria “Adotta una scuola per Expo” siglato il 28 novembre 2014.

RESHORINGIl «reshoring» è il fenomeno opposto all’«offshoring».

Sempre più aziende che negli ultimi anni, soprattutto durante la crisi, avevano delocalizzato, ora scelgono di rimpatriare, spinte dall’aumento dei costi del lavoro in Asia e Est Europa, dalla ripresa della domanda interna, dalla semplificazione logistica e, negli USA, invogliate anche da politiche fiscali e di semplificazione ad hoc.

A contare molto anche il fattore branding e il valore del capitale umano. L’Italia è il secondo Paese per incidenza del fenomeno: l’università Uni-Club MoRe ha contato 79 casi di aziende rientrate in patria a cui si aggiungono altre 12 aziende che, pur non tornando in Italia, hanno ridotto la distanza tra la località di produzione e la Penisola (un fenomeno che è stato definito di «nearreshoring”)

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INNOVAZIONEINVESTIRE IN RICERCA E SVILUPPO PER FAVORIRE LA NASCITA DI NUOVA IMPRENDITORIA E LA CRESCITA DELLE IMPRESE TRADIZIONALI.

LEGALITÀUN SISTEMA CHE FUNZIONA NON È SOLO ETICAMENTE MA ANCHE ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSO.

Lo sviluppo imprenditoriale italiano non può passare solo per l’ICT: è necessario favorire la nascita di nuove imprese nei settori in cui il Paese è competitivo - agroalimentare, tessile, beni culturali, meccanica - e allo stesso tempo cercare di integrare le start up con le imprese tradizionali.

Servono investimenti: i Giovani hanno proposto in Europa la guerra del 3%, ovvero un impegno dell’Italia a investire il 3% del PIL in R&S, come previsto da “Europa 2020”, senza conteggiare le risorse nei vincoli di Maastricht. Serve semplificazione: delle norme per l’avvio di attività, delle regole sulla gestione e crescita delle imprese, delle pratiche per l’accesso al credito e all’internazionalizzazione.

Fare le riforme è essenziale per stimolare coraggio imprenditoriale e “capitale civico” e far sentire gli imprenditori, finalmente, azionisti di un sistema che funziona.

Per questo è essenziale sostenere il processo di riforma delle istituzioni e della legge elettorale. Per ritrovare credibilità è necessario, inoltre, rivedere il rapporto pubblico-privato: il contrasto alla corruzione è prioritario ed è perseguibile non soltanto individuando le responsabilità dei singoli ma anche prevedendo politiche di sistema che sradichino fenomeni di collusione e disincentivino tutti quei comportamenti che inquinano l’economia. Gli imprenditori onesti hanno tutto l’interesse che il sistema sia sano.

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1.6 COME SIAMO ORGANIZZATI

Ogni buona governance si dà obiettivi e, attraverso la propria organizzazione,

dispiega la sua strategia. Il Movimento dei Giovani Imprenditori

lavora verso un rafforzamento del rapporto tra centro e territorio capace di aumentare

il senso di appartenenza e di promuovere la più ampia partecipazione

dell’universo associativo.

Consiglio Nazionale:

il “Parlamento” del Movimento

Consiglio Centrale:

il “foro” dei Giovani Imprenditori

Assise generali:

il momento di analisi e di riflessione

Consulta dei presidenti:

il luogo di confronto fra territorio

e centro

Comitati tecnici:

le “fabbriche” dei progetti

PresidenzaNazionale:il “Governo” del

Movimento

SEGRETERIA NAZIONALE

La Segreteria Nazionale dei Giovani Imprenditori coordina le attività dei Segretari dei Gruppi Giovani territoriali e regionali; supporta l’attività della Presidenza e degli altri organi del Movimento; contribuisce all’elaborazione delle linee strategiche del Movimento e alla loro attuazione in coordinamento con le aree tecniche di Confindustria.

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Torinese, nato nel 1976, è sposato e ha tre figli.

Le sue radici provengono da una famiglia industriale operante nel settore metalmeccanico che, all’insegna dei valori e dell’etica, ha formato la sua visione della vita.

Una formazione arricchita successivamente dalle esperienze imprenditoriali avviate in proprio: da “WebWorking” che si occupa di Business Strategy e Web Marketing, a “Ottovolante”, specializzata in Digital Project; dall’agenzia pubblicitaria “GSW WorldWide Italy” alla startup innovativa “AD2014”, operante nel settore Internet of Things, e la “Torino1884” che promuove prodotti della tradizione locale.

Marco Gay inizia il suo percorso nel Sistema confederale nel 2004 entrando nel Gruppo Giovani dell’Unione Industriale di Torino;

Presidente della Federazione Regionale, membro del Consiglio Centrale, delegato GI per la diffusione dei Servizi Digitali Evoluti, promotore del primo G8 Young Business Summit a Stresa nel 2009: una ricca esperienza associativa culminata il 6 maggio 2014 con l’elezione a Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria e Vice Presidente Confindustria.

Accanto all’impegno confindustriale quello sul territorio: la collaborazione con la Regione Piemonte, per l’attuazione del Piano Giovani, e con il Politecnico di Torino, per il trasferimento tecnologico e l’alta formazione; la docenza presso l’Istituto Europeo di Design, la Presidenza del Rotary Club Torino Superga.

MARCO GABRIELE GAY

Alcuni uomini vedono le cose così come sono e dicono:“Perché?” Io sogno le cose come non sono mai state e dico:

“Perché no?”

MarcoGabriele GAYPresidente Nazionale Giovani Imprenditori di Confindustria

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BIOGRAFIANato a Napoli nel 1975, laureato in Economia e Commercio, è stato Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Napoli nel triennio 2008-2011.

La sua carriera imprenditoriale si è sviluppata nel settore immobiliare, turistico ricettivo e residence office, con la società Garn, che gestisce l’Hotel di lusso “Palazzo Caracciolo”, con la società Generalfincap e la M.E.D. Consulting, operante nel settore dei servizi alle imprese.

OBIETTIVIRipartire dalle persone e dalla formazione, nella convinzione che l’Education e le risorse umane rappresentino le leve strategiche per accrescere la competitività nazionale.

L’avvicinamento del mondo universitario-scolastico e di quello del lavoro è un traguardo da raggiungere attraverso percorsi di formazione mirata all’occupazione: è solo facendo perno su questa leva che potremo contrastare il fenomeno dei NEET, la costante fuga dei migliori cervelli, la crescente percentuale di disoccupazione tra i laureati.

Accanto alla formazione dei più giovani, è urgente realizzare un vero e proprio welfare del lifelong learning: le competenze, infatti, vanno curate, incrementate, aggiornate. “People first” non è solo uno slogan, è un valore, un principio guida per valorizzare un capitale sociale variegato, ricco, indispensabile, insostituibile.

VINCENZO CAPUTO

“People first”

Vincenzo CAPUTOEducation e Capitale Umano

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BIOGRAFIA Nato a Parma nel 1975, laureato in Economia Politica all’Università Bocconi di Milano.

Dopo l’esperienza in Dale Carnegie e in Procter&Gamble, fonda Innext, società di consulenza strategica e change management, e Innext Solutions.

Dal 2011 al 2013 è vicepresidente di Europa Investimenti Aziende, società che rilancia aziende in Special Situation. Il suo impegno associativo comincia nel 2004 con il gruppo GI di Confindustria Monza e Brianza, di cui nel 2012 diventa Presidente; nel 2011 è consigliere incaricato con delega Leadership & Management nella Squadra di Presidenza d Jacopo Morelli.

OBIETTIVINell’esercizio della sua delega gli obiettivi fondamentali da perseguire riguardano il rafforzamento del ruolo fondamentale dei GI nel nostro sistema economico: crescere nella rappresentanza, promuovere la nascita di nuove imprese, dare ai giovani del nostro Paese - e non solo ai Giovani Imprenditori - la possibilità di realizzarsi in Italia, superando la disuguaglianza tra i pochi che ce la fanno e i tanti che rimangono ai margini.

Il ruolo istituzionale del Movimento deve procedere di pari passo con il pragmatismo dei progetti concreti, per aiutare i GI a migliorare il business nelle proprie imprese e tra le imprese associate, promuovendo quelle sinergie ormai indispensabili per competere.

Le parole chiave: Rappresentare i GI, Rappresentare i giovani, Formazione e knowledge sharing, Organizzazione del Movimento.

“Non solo io, ma gli altri. Non solo qui, ma altrove. Non solo oggi, ma domani”

Francesco FERRIOrganizzazione, Sviluppo Movimento e Relazioni Interne

FRANCESCO FERRI

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BIOGRAFIAAretino, 39 anni, laureato in Ingegneria presso il Politecnico di Milano e con un MBA con focus su PMI presso la SDA Bocconi.

Dopo un periodo di lavoro nel settore fashion in cui si è occupato di controllo finanziario, entra nell’azienda di famiglia, la Gellini Costruzioni, che si occupa di costruzioni stradali ed ingegneria civile e oggi è AD della C.A.B., impegnato nello sviluppo dell’attività in Ghana.

Il suo percorso associativo vede l’elezione, nel 2008, a Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Arezzo e nel 2011 a Presidente del Gruppo GI di Confindustria Toscana.

OBIETTIVII suoi obiettivi per il mandato sono di dare valore e concretezza all’innovazione e all’internazionalizzazione attraverso collaborazioni fattive con enti, società e istituti come Sace, varie ambasciate straniere e l’Università Sant’Anna di Pisa.

Ma anche tramite la promozione di un costante confronto interno tra imprenditori e Istituzioni per trasferire un valore aggiunto ai nostri Associati.

GIAN GIACOMO GELLINI

“Tutto è possibile per chi ci crede e per chi è disposto a sacrificarsi per ottenerlo”

Gian Giacomo GELLINIInnovazione e Internazionalizzazione

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“La vita, amico, è l’arte dell’incontro”

BIOGRAFIAUna laurea in Ingegneria e un Dottorato di ricerca in materia di energia e ambiente: il tema della sostenibilità ambientale e delle energie rinnovabili è ricorrente nella sua carriera, iniziata nel campo della ricerca accademica, per poi proseguire in ambito associativo, con il Gruppo Giovani Imprenditori di Palermo, e imprenditoriale, dando vita a diverse start up innovative.

Da Erre Group, che opera nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili, a RE-WASTE, start up che si occupa del trattamento e della valorizzazione dei rifiuti speciali e degli scarti delle produzioni industriali.

OBIETTIVIL’energia e l’ambiente non sono solo un “costo” ma hanno un valore altamente strategico, sia per le aziende sia come comparto per le politiche di sviluppo del Paese.

Accrescere questa consapevolezza all’interno delle aziende e della cittadinanza, anche tramite campagne informative mirate, è importante per essere pronti e attivi nel cogliere le innovazioni tecnologiche e le nuove opportunità di business.

Accanto a ciò il tema delle fonti rinnovabili, un settore che dà lavoro a molti giovani, che rappresenta una valida opportunità per gli start upper e che spinge a privilegiare nuovi modelli di business data la continua evoluzione normativa e del sistema di incentivi.

GIUSEPPE DI MARTINO

Giuseppe DI MARTINOEnergia e ambiente

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“L’Italia crescerà quando i giovani verranno considerati come valore per il presente e non solo come futuro del Paese!”

BIOGRAFIA Laurea in Economia e CTU del Tribunale Civile di Milano occupandosi di Borsa, Finanza e Usura. Presidente di Idea Link, Yui Group e Universitybox, società leader in Italia nella comunicazione verso il target universitario.

Nel 2012 è co-fondotare di iYSMA il primo network a livello mondiale di agenzie di comunicazione a target Young. Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda e Consigliere delegato per EXPO del GGI Confindustria e membro del Gruppo Tecnico Confindustria EXPO 2015.

Co-fondatore di social2business, l’evento di business matching dei GI dentro “Far volare Milano”.

OBIETTIVIEXPO per i Giovani Imprenditori è un punto di partenza e non di arrivo.

Obiettivo è organizzazione di uno o più eventi di business matching sviluppando relazioni con EXPO, le delegazioni dei Paesi partecipanti e le realtà che stanno supportando l’Esposizione Universale per il business to business.

Relativamente ai new media la strategia è quella di sfruttare al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie e dei canali social (top-down e bottom-up) per massimizzare la comunicazione interna ed esterna del movimento.

Emiliano NOVELLIExpo 2015 e new media

EMILIANO NOVELLI

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BIOGRAFIA38 anni, vive e lavora a Pordenone, ha studiato alla Cà Foscari di Venezia e alla Jonkoping International Business School in Svezia, un MBA al MIB di Trieste.

È imprenditore di prima e seconda generazione: dall’azienda di famiglia, la Premek Hi Tech, specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione, alla HITT Srl, settore medicale, e BEST Srl, servizi per l’internazionalizzazione.

La sua esperienza associativa risale al 2003, con il Gruppo GI di Unindustria Pordenone dove dal 2011 è Presidente.

Oggi siede nel Consiglio della Camera di Commercio di Pordenone e nel CdA dell’università cittadina.

OBIETTIVIValorizzare il Made In attraverso due approcci distinti: Made in Italy per l’Italia, un percorso di conoscenza e approfondimento attraverso visite, incontri e confronti con gli attori e le eccellenze dell’industria italiana; e Made in Italy per i nostri interlocutori internazionali, un insieme di attività ed iniziative per valorizzare il brand italiano nel nostro Paese ma soprattutto all’estero.

Lo scopo è dare voce ai settori emblema del Made in Italy e a quelle eccellenze che hanno avuto successo in Italia e nel mondo affinché attraverso un continuo confronto di esperienze possano fungere da esempio e stimolo ai nostri associati.

MARCO CAMUCCIO

Marco CAMUCCIOMade in

“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare,finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa”

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“Sempre operativi!”

BIOGRAFIAInizia il suo percorso all’interno del Movimento dei Giovani Imprenditori nel 2006, nei GI di Roma, dove ha svolto molti incarichi: Consigliere delegato, Vice Presidente e Presidente di Unindustria.

Anni intensi, vissuti condividendo problemi e prospettive insieme al Gruppo.

Crede fortemente che sia questo il vero valore del Movimento, fatto di personenon solo di aziende, e consiglia a tutti gli imprenditori giovani di non lasciarsi scappare l’opportunità preziosa dei Giovani Imprenditori, per crescere come persone e far crescere le proprie aziende.

OBIETTIVISviluppare diversi progetti dedicati alla “nuova imprenditoria” e, tema meno pubblicizzato dai media, al “restart” aziendale, attraverso: creazione di un format nazionale per i convegni a tema “start up”; promozione degli investimenti nel capitale di rischio delle start up, sia creando un veicolo ad hoc, sia attraverso eventi itineranti per fare matching tra investitori e startuppers; far partire almeno una operazione di “restart” di PMI che hanno bisogno di nuove idee, nuovo apporto organizzativo e finanziario per rilanciare la propria attività d’impresa; istituzione di un premio nazionale che possa valorizzare le migliori imprese (start up e restart).

Per realizzare tutto questo sarà necessario l’impegno di tutti e sarà fondamentale concentrare forze e risorse verso obiettivi comuni.

ALESSIO ROSSI

Alessio ROSSINuova Imprenditorialità & ReStart

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“Essere sempre posiviti”

BIOGRAFIANato ad Augusta nel 1979, sposato e con un figlio, entro nel Consiglio Direttivo dei Giovani di Confindustria Siracusa come Vice Presidente nel 2011.

L’anno dopo divento Presidente del Gruppo Giovani della Territoriale di Siracusa. Laureato in economia all’Università Cattolica di Milano, sono a capo dell’azienda di famiglia Nico S.p.A. (insieme a mio fratello Pietro), azienda leader in Italia nei servizi ambientali per l’industria chimica, petrolchimica e della raffinazione dove rivesto la carica di AD.

Le mie passioni sono il golf, il kitesurf surf e le auto.

OBIETTIVIRinnovare la linea editoriale e la veste grafica di Quale Impresa, rendendola uno strumento per raccontare un’Italia migliore, quella del coraggio degli imprenditori e delle eccellenze dei nostri territori.

Riportare lo spirito della rivista a quello di mezzo di comunicazione che esprima anche verso l’esterno i posizionamenti del Movimento e della Presidenza.

GIANNI BALISTRERI

Gianni BALISTRERI DirettoreQualeImpresa

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“Non puntare al successo se lo desideri; fai soltanto ciò che ami e in cui credi, e il successo verrà naturalmente”

BIOGRAFIAImprenditore di prima generazione ha fondato nel 2005 MESA, società di consulenza direzionale e innovazione tecnologica con sede principale nel Campus Universitario di Savona.

Ha lavorato e insegnato in varie Università e nel 2014 ha avviato due start up.

Si sente fortunato perché ha costruito il suo lavoro intorno alle passioni, sempre in evoluzione!

La sua creatura più bella si chiama Stella ed è nata il giorno del Convegno di Santa Margherita Ligure, una vera Giovane Imprenditrice.

OBIETTIVICoinvolgere i GI come protagonisti grazie a idee, critiche e testimonianze di vita lavorativa e associativa estendendo la presenza di Quale Impresa sui territori e oltre la rivista stessa.

Implementare una versione online interattiva di QI, integrata nell’app dei Giovani Imprenditori, che consenta di superare il confine della comunicazione cartacea divenendo uno strumento social e 2.0.

Matteo GIUDICI Vice DirettoreQualeImpresa

MATTEO GIUDICI

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“Tutti i nostri sogni possono diventare realtà se abbiamo il coraggio di perseguirli”

BIOGRAFIAVeronese, classe 1979, laureata all’Università Bocconi, ha lavorato a Roma prima in Presidenza del Consiglio dei Ministri poi all’Autorità Antitrust.

Tornata nel 2007 a Verona lavora nell’azienda di famiglia Bi.Car, specializzata in sistemi ed accessori per la movimentazione interna, seguendo le funzioni commerciali, la comunicazione e l’organizzazione generale.

Dal 2007 nel Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Verona, prima come Consigliere, poi come Vice Presidente con delega al marketing e dal 2013 Vice Presidente GI Veneto con delega al marketing.

OBIETTIVICreare un coordinamento fra le attività organizzate a livello territoriale, regionale e nazionale, per far emergere le tematiche comuni, contribuire a dare reale voce all’impegno ed alle tesi che il Movimento sostiene, generare una spinta partecipativa e rispondere concretamente alle esigenze specifiche dei GI.

Condividere i temi di riflessione, un calendario dei progetti e i format più riusciti, in modo da aiutare a crescere il Sistema nel suo complesso, pur rispettando sempre le autonomie delle organizzazioni locali.

Di grande importanza sarà strutturare un forte dialogo tra nazionale, regionali e territoriali per creare una comunicazione bi-direzionale che possa servire da stimolo per la comune discussione, e che permetta di coinvolgere maggiormente la base associativa.

Stefania ZUCCOLOTTO Policy e Convegni

STEFANIA ZUCCOLOTTO

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“Some wait for time to change, others seize the moment and act”

BIOGRAFIAClasse 1979, ha studiato Relazioni Industriali all’università di Firenze e conseguito un executive MBA al MIP Politecnico di Milano.

Vice Presidente GGI Foggia, da Nizza 2011 segue attivamente il progetto G20YEA divenendo Sherpa della delegazione Italiana a giugno 2015.

È socio e direttore commerciale della Eceplast srl, azienda manifatturiera fortemente internazionalizzata e orientata alla filosofia del “continuous improvement”, che dal 1995 fornisce imballaggi per la Chimica, il Food, lo Smaltimento rifiuti e l’Automotive.

OBIETTIVISul tema dei rapporti internazionali e comunitari l’obiettivo è rafforzare le piattaforme che il Movimento ha contribuito a costruire con passione, impegno, visione ed un pizzico di follia.

Questi network sono strumento di lobby positiva verso i policy maker, un’occasione di collaborazione con altre associazioni, ma soprattutto un’opportunità di networking per migliorare come persone e come imprenditori.

NICOLA ALTOBELLI

Nicola ALTOBELLI Rapporti internazionali e comunitari - Strategic Alleances

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“Ad astra per aspera”

BIOGRAFIAClasse 1982, laureato presso l’Università Bocconi, ha trascorso diversi periodi di studio e lavoro all’estero.

Dopo un’esperienza come business analyst in McKinsey&Co., nel 2008 ha deciso di contribuire allo sviluppo dell’azienda di famiglia, dove si è occupato di incrementare la propensione all’internazionalizzazione verso Albania, Bulgaria, Nigeria ed Arabia Saudita, e di introdurre nuove tecnologie e soluzioni per il risparmio energetico.

Nel 2011 è stato eletto Presidente del GGI di Confindustria Alto Milanese e nominato Sherpa della delegazione Italiana alla G20 Young Entrepreneurs’ Alliance

OBIETTIVIDalla certezza della G20 Young Entrepreneurs’ Alliance (@G20_YEA), al nuovo impulso allo YES – European Confederation of Young Entrepreneurs (@YESforEurope) anche attraverso la collaborazione con altre associazioni europee, fino alle opportunità offerte dalle relazioni in essere nel Mediterraneo, Africa e Medio Oriente.

Oltre al contributo dei delegati, spina dorsale del Comitato, c’è la forte volontà di rafforzare la rete di antenne GI in aree geografiche di interesse e identificare persone di riferimento a livello regionale in grado di diffondere iniziative ed opportunità ed essere di supporto a progettualità regionali/territoriali.

LUCA GIOVANNI DONELLI

LucaGiovanni DONELLI Rapporti internazionali e comunitari - Strategic Alleances

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“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”

BIOGRAFIAClasse 1975, General manager della Grande Costruzioni, dal 2003 ad oggi ha assunto diversi incarichi associativi fino a ricoprire, dal 2012 a marzo 2015, la carica di Presidente del Gruppo Giovani di Unindustria Frosinone.

OBIETTIVIÈ necessario individuare strategie e proposte per la reindustrializzazione delle aree produttive in crisi e per favorire la competitività delle imprese italiane, rafforzando il valore dell’alta specializzazione, promuovendo poli di eccellenza, esaltando le vocazioni e le specializzazioni storiche industriali dei territori.

Partendo dalla mappatura delle aree industriali, in collaborazione dei Gruppi territoriali, degli Enti locali e dell’Ance, verranno individuate le infrastrutture necessarie alla crescita e verrà pianificato un programma di sviluppo nazionale unitario.

Ma anche competitività: agire sulla leva fiscale per favorire processi di ammodernamento industriale, incentivare investimenti innovativi e tecnologici, facilitare l’assunzione di operai seniores o giovani apprendisti: saranno questi alcuni dei settori su cui i GI faranno sentire la propria capacità di elaborazione programmatica.

Massimo GRANDE Reindustrializzazione, infrastrutture e competitività

MASSIMO GRANDE

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“Essere donna è un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai”

BIOGRAFIA32 anni, è nel Movimento da otto: prima Vice Presidente dell’Aquila, oggi di Confindustria Gran Sasso (L’Aquila-Teramo).

Imprenditrice di prima generazione, ha intrapreso il percorso imprenditoriale nel campo della comunicazione mentre ancora terminava quello di studi proprio in Scienze della Comunicazione.

Un’importante esperienza lavorativa extra-aziendale presso il Dipartimento per le Pari opportunità, Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Oggi affronta un’altra sfida con “Elle”, una nuova attività che intende accostare la comunicazione alla RSI e alle politiche di genere.

OBIETTIVIDefinire la “dimensione sociale dell’impresa” attraverso due concetti chiave per la creazione di una nuova cultura d’impresa.

Studiare quel modello di governance dell’impresa chiamato Responsabilità sociale, costruendo un percorso che indaghi i rapporti che legano l’azienda al suo territorio; focalizzi l’attenzione su quel capitale umano che le permette di crescere; sostenga quanto legato al rispetto delle regole.

Innovare vuol dire anche rendere le donne protagoniste del cambiamento: incentivare l’occupazione femminile per accelerare la ripresa economica; “non è importante solo cosa si fa e da dove, ma anche come lo si fa” per consentire all’azienda di crescere e alle donne di essere qualificate e in equilibrio tra vita e lavoro.

Immaginare uno stile di leadership femminile che crei nuova cultura d’impresa, sottolineando la differenza, affinchè diventi una risorsa in virtù dell’integrazione tra professionalità, competenze, punti di vista e sensibilità differenti.

Laura TINARI Responsabilità sociale d’impresa e politiche di genere

LAURA TINARI

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“Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti o ottant’anni. Chi continua a imparare rimane giovane. La cosa più importante nella vita

è mantenere la propria mente giovane”

BIOGRAFIA 36 anni, laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Modena, Master in Finanza e Controllo di Gestione.

Vice Presidente della Territoriale di Modena, coordina la Commissione di Economia e Finanza.

Imprenditore di terza, ma anche di seconda e prima generazione. Il gruppo familiare opera dagli anni ‘30 nel settore lattiero-caseario e più recentemente in quello immobiliare.

È co-fondatore di NVS Europe srl, società che commercializza equipaggiamento per sport acquatici.

Frequenta il Movimento da dieci anni considerandolo un’insostituibile fonte di conoscenze, capacità e valori manageriali.

OBIETTIVILa formazione ha un ruolo chiave nel Movimento, non solo come attività volte a migliorare gli individui singoli ma soprattutto come fattore aggregante per essere ancora più uniti e coesi.

In questa prospettiva si inserisce il Progetto AltaScuola, corso di formazione che Confindustria dedica ai futuri protagonisti del Movimento, e il Network formativo, un nuovo progetto basato sulla valorizzazione degli eventi formativi organizzati dalle Territoriali per ottimizzare le attività e fornire format consolidati agli associati.

Accanto a questi, il progetto “Centrali Formativi”, incontri mensili a margine dei Consigli Centrali con imprenditori, politici, personaggi del mondo della cultura e dello sport, il cui obiettivo è accrescere la visibilità del Movimento, dare ispirazione e apprendere dalle best practices, strategie e idee di successo.

Giorgio BELLUCCI Skills imprenditoriali e associativi

GIORGIO BELLUCCI

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“L’innovazione è lo strumento specifico di imprenditorialità. L’atto che conferisce risorse a una nuova capacità di creare ricchezza”

BIOGRAFIAInnovazione e ricerca sono elementi chiave nel suo percorso professionale: nel 2002 ha fondato, in partnership con Politecnico di Milano e SAMO, Nanosurfaces, startup per lo sviluppo di nanotecnologie.

Ceduta la business unit al Fondo d’Investimento Warburg Pincus, dal 2009 ha curato la riorganizzazione di SAMO, con focus sul business ortopedico: nuova squadra di giovani manager e nuovi prodotti, tecnologie, mercati.

Ora sta fondando una startup in campo medtech implementando i concetti base “industry 4.0”, digitalizzazione ed advance manufacturing.

OBIETTIVIInnovare non vuol dire solo tecnologizzare i prodotti ed i processi, bensì rivedere l’impresa stessa nel contesto spazio temporale.

Operando una trasformazione continua che possa garantirne la competitività sui mercati globali. Innovare significa soprattutto utilizzare le invenzioni di Università, Centri di Ricerca e leader di settore, adattandole ai prodotti e ai processi in base alla convenienza temporale ed economica.

Attraverso un percorso di incontro con imprenditori, responsabili di TTO universitari, professori, che possa aiutare a cambiare il punto di vista ed implementare paradigmi strategico-organizzativi diversi, si declinerà il concetto di innovazione applicandolo a tutti gli aspetti dell’organizzazione dell’impresa, sviscerando i punti di forza e di debolezza del rapporto Ricerca - impresa nel trasferimento tecnologico.

Gian Guido RIVA Trasferimento tecnologico e ricerca

GIAN GUIDO RIVA

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StudentiGli stakeholder dei Giovani Imprenditori, ossia tutti quei soggetti o gruppi di soggetti in grado di influenzare la gestione del Movimento o esserne influenzati, sono numerosi e variegati. Ci confrontiamo, infatti, con il Sistema confindustriale, parliamo ai giovani e agli imprenditori di domani, ci coordiniamo con gli altri gruppi Giovani delle associazioni di categoria e con le Associazioni giovanili europee e internazionali, collaboriamo e stimoliamo le istituzioni locali e nazionali e i sindacati.

1.7 I PRINCIPALI STAKEHOLDER

Confindustria

Sindacati

Società civile

Imprenditori

GiovaniGruppi Giovani

delle Associazioni di Categoria

IstituzioniStartupper

NeetProfessionisti

Nazionali e internazionali

UE, Parlamento, Governo, Enti

Locali

YES e G20

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2. ATTIVITÀ REALIZZATE NEL PERIODO

E OBIETTIVI FUTURI

2.1 COSA FACCIAMO

Promuovere la diffusione della cultura d’impresa e costruire opportunità per le nuove generazioni.

Sostenere l’affermazione del libero mercato e della concorrenza,

del merito e della mobilità sociale, per favorire la competitività del Sistema Italia.

Valorizzare il ruolo dell’imprenditore come soggetto attivo e responsabile della crescita

e dello sviluppo economico, sociale e civile.

Questi, in sintesi, i tre principi che guidano, da sempre, le attività dei Giovani Imprenditori.

”I progetti dei Giovani Imprenditori nascono dall’incontro delle linee strategiche della Presidenza con le idee e le esperienze sviluppate sui territori. I Comitati tecnici individuano best practices e nuove proposte e le trasformano in attività concrete. Tante e, soprattutto, di qualità!

ATTIVITÀ SVOLTE NEL 1° ANNO PRESIDENZA GAY

Convegni Nazionali Consigli Centralidi cui 4 itineranti

Conferenza internazionale (scaleupeurope)

Visite aziendali (Guzzini, Peroni, Bosch, Gts,

Divella, Illy, Dompè)

Conferenze stampa

Consiglio Nazionale Consigli di Presidenza

2 211 11 1 1 7

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Gli appuntamenti annuali di Santa Margherita Ligure e di Capri rappresentano da sempre due strategiche occasioni di dibattito di altissimo livello, sia per l’intero sistema che per il Paese. Sedi di confronto con autorevoli rappresentanti istituzionali, della società, del mondo imprenditoriale e della comunicazione: le riflessioni del Movimento diventano posizioni politiche e pubbliche. Sedi di crescita interna: grazie ai workshop tematici duranti i quali i GI interagiscono con grandi esempi del fare impresa italiano e internazionale ed esperti del mondo finanziario che rendono ciascuno protagonista.

Organizzato in collaborazione con il Comitato Trireg (Liguria, Piemonte, Lombardia Toscana e Valle d’Aosta) nel mese di giugno, il più storico convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è giunto nel 2014 alla 44° edizione.

Dedicato al “Sapere.Fare.Impresa”, il Convegno ha affrontato la discussione su come rimettere l’uomo al centro dell’economia, della produzione, della ricerca, delle istituzioni, per dare vita ad un rinascimento industriale capace di superare le difficoltà del presente e di disegnare l’Italia di domani. Innanzitutto attraverso una seria politica industriale, ossia un progetto-Paese a lungo termine che sappia orientare gli investimenti pubblici e privati verso i driver di sviluppo principali. Si è parlato di lavoro, del costo economico e sociale della disoccupazione, delle professioni del futuro e di politiche attive. E, infine, le riforme - istituzionali, costituzionali ed elettorali - che non sono più rimandabili se vogliamo ricostruire il rapporto di fiducia tra classe imprenditoriale e mondo politico.

Fra le proposte concrete fatte al Governo, quella di adottare uno “scudo industriale”, che premi fiscalmente chi riporta in Italia la produzione, e, nell’ambito del Semestre Europeo, la “guerra del 3%”, per trasformare il vincolo di Maastricht in un piano di investimenti in ricerca e sviluppo. E poi una proposta fatta direttamente ai Giovani Imprenditori: l’impegno a creare “10mila nuove imprese” incubando ciascuno una start up, una operazione che creerebbe, in prospettiva, migliaia di posti di lavoro.

2.2 LE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI

SAPERE.FARE.IMPRESASanta Margherita Ligure, 5 e 6 giugno 2014

1.295 partecipanti

50uscite

tv/audio

240partecipanti ai workshop

tematici

1.500TWITTER

#saperefareimpresa #sml2014

100giornalistiaccreditati

78uscite

stampa

1.112accessi Web

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Il più grande evento autunnale del Movimento, organizzato dal Comitato Interregionale G.I. del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) ha compiuto, nel 2014, 29 anni e si è svolto per il secondo anno a Napoli, presso il Museo di Città della Scienza, per manifestare vicinanza a un simbolo di ricerca e innovazione distrutto l’anno precedente da un terribile rogo.

Partendo dal fatto che le nostre materie prime sono le eccellenze produttive e culturali e che il motore grazie al quale abbiamo superato anche le crisi più profonde è il Made in Italy, sono state presentate le ricette per rilanciare il tessuto produttivo italiano. Ribadendo che gli imprenditori sono la forza che tiene in piedi l’Italia, è stato evidenziato come in passato siano stati commessi errori anche da parte del capitalismo italiano, nella paura di crescere dimensionalmente, di investire, di aprire al management esterno. Ma questo stesso capitalismo non si è arreso, ha imparato a cambiare il proprio modo di lavorare e, insieme, vuole cambiare il Paese.

Al Governo è stata riconosciuta una progettualità su tanti cantieri delle riforme strutturali - scuola, giustizia, lavoro, istituzioni - ma è stata denunciata la mancanza di un cantiere fondamentale per la ripresa: il cantiere dell’impresa. Che significa politica industriale, essenziale per risolvere casi concreti, definire una visione di futuro, valorizzare il nostro patrimonio. Per poter dire, finalmente, che abbiamo FATTI IN ITALIA: i nostri prodotti, le nostre scelte.

FATTI. IN. ITALIA Napoli, 24 e 25 ottobre 2014

1.350partecipanti

160uscite

stampa tv/audio

160partecipanti ai workshop

tematici

1.200TWITTER

#fattinitalia e #capripernapoli2014

140giornalistiaccreditati

160partecipanti alla serata conviviale agli Studi

Rai

1.000accessi Web

Rinsaldare la forza della classe imprenditoriale passa anche da una dialettica che sia di stimolo nei confronti delle Istituzioni. Gli incontri al Parlamento europeo e i tavoli di lavoro presso i Ministeri, la consultazione per la riforma della scuola e la partecipazione alle audizioni parlamentari.

Un Movimento “autonomo”, “apartitico”, “agovernativo” ma che fa politica, nel senso più ampio di impegno per la polis.

GLI INCONTRI ISTITUZIONALI

AUDIZIONE CAMERA DEI

DEPUTATI sulla legge 24 gennaio 2015

n.3

“Misure urgenti per il sistema

bancario e gli investimenati”

TAVOLO ASSOCIAZIONI

DATORIALI GIOVANILI

presso MISE, Miur (tema

Labuonascuola) e Ministero del Lavoro (tema

Garanzia Giovani)

CONFRONTO CON MINISTRO DEI TRASPORTI

E DELLE INFRASTRUTTURE

Min. MAURIZIO LUPI

presso il Consiglio Centrale di

gennaio

INCONTRO CON AGENZIA

NAZIONALE GIOVANI

su Semestre europeo di Presidenza

CONFERENZA YOUNG

EUROPEAN LEGISLATORS

NETWORK

presso Camera dei Deputati

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2.3I PROGETTIE LE IDEE

#GIOVANI SOSTENERE E PROMUOVERE I GIOVANI IN ITALIA E ALL’ESTERO

Lo sviluppo economico passa dalla partecipazione delle nuove generazioni

alla vita economica e sociale, in Italia così come in Europa,

dimensione minima dove le aziende devono saper competere e, allo stesso tempo,

orizzonte culturale e politico verso il quale tendere come società.

Per costruire gli Stati Uniti d’Europa.

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Un percorso di crescita e sviluppo incentrato sulla partecipazione attiva a network e ad alcuni importanti eventi internazionali che rappresentano uno straordinario strumento di soft lobby positiva di miglioramento per le associazioni e gli imprenditori, grazie al valore intrinseco della contaminazione.

Sulla scia del successo del I EYEC (European Young Entrepreneurs Conference) di Atene del 2014, si è svolta a Roma il 18 e 19 dicembre 2014 la II edizione dell’EYEC “Scale up Europe”, con l’obiettivo di impostare il piano d’azione 2015-2016 per il revamping dello “YES” e riflettere sui risultati del semestre europeo di Presidenza italiana, con uno sguardo alle prospettive della nuova Commissione Europea.

Alla conferenza hanno preso parte circa 30 rappresentanti delle varie associazioni imprenditoriali giovanili, è stato firmato da 12 paesi lo European Commitment - accordo che prevede un forte impegno verso la creazione di un network di cooperazione multilaterale tra i GI Europei - e sono intervenuti ai lavori la Vice Presidente Confindustria Licia Mattioli, il Consigliere Affari Politici e Istituzionali del Sottosegretario Gozi, Prof. Mario Benotti, esponenti della Commissione Europea, il Prof. Daniel Isenberg, il Presidente Marco Gay, il Presidente dello Yes Dimitri Tsigos e Luca Donelli.

Prosegue inoltre la partecipazione ai lavori del G20 Young Entrepreneurs’ Alliance (YEA), associazione nata con l’obiettivo di alimentare un confronto su temi strategici tra paesi fortemente diversi per cultura e formazione: ultimo summit in Australia dal 18 al 22 luglio 2014, prossimo appuntamento in Turchia dal 7 al 9 settembre 2015.

La rappresentanza è la parola chiave su cui si giocano le grandi battaglie politiche e sociali; l’obiettivo è rappresentare i GI, sia di prima generazione che di seconda, sia del manifatturiero che dei servizi.

Abbiamo bisogno di un Movimento snello, in cui le commissioni e i gruppi di lavoro siano valorizzati, la collaborazione tra le territoriali sia incentivata, i convegni siano ancora più fruibili, per aumentare il numero degli associati e dei partecipanti attivi.

Accanto a questo dare rappresentanza in senso più generale, a tutti i Giovani: premiare i meritevoli, vincere la disuguaglianza, essere movimento di opinione e aggregante.

Come? Organizzando l’evento Stati Generali dei Giovani entro il 2015, con il coinvolgimento delle altre rappresentanze giovanili italiane, ed elaborando un vero e proprio Manifesto dei Giovani Imprenditori.

G20 YEA – G20 Young Entrepreneurs’ Alliance @G20_YEALuca Donelli - Responsabile Comitato Rapporti Internazionali e Comunitari/Strategic Alliances YES – European Confederation of Young Entrepreneurs @YESforEurope Nicola Altobelli – Responsabile Comitato G20 Young Entrepreneurs’ Alliance e Sherpa delegazione

Stati Generali e Manifesto del Movimento Giovani Imprenditori di Confindustria Francesco Ferri, Comitato Sviluppo del Movimento e Relazioni Interne

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#MERITO SVILUPPARE GLI IMPRENDITORI DI DOMANI

Il 70% dei giovani che lavorano hanno trovato un impiego grazie a canali informali,

conoscenze personali o proprio network familiare, e non tramite università e centri per l’impiego.

È il risultato di un sistema universitario che rischia di mandare ai giovani un messaggio sbagliato:

non conta quanto ti sei impegnato qui dentro, conta solo se lì fuori conosci qualcuno

che può aiutarti a trovare un lavoro. È il risultato di un sistema di collocamento pubblico

che negli anni non si è modernizzato. È il risultato di un sistema culturale in cui il merito,

la trasparenza, la competizione dei talenti sono tabù.

A volte anche, purtroppo, nelle imprese.

Questo risultato noi vogliamo ribaltarlo, facendo dei giovani gli imprenditori

del proprio futuro.

Imprenditori innovativi cercano menti creative di giovani universitari.

È la sfida di MImprendo Italia, il “contamination lab” nazionale promosso dai GI di Confindustria e dalla Conferenza Nazionale dei Collegi Universitari di Merito: propone una competizione tra team di studenti, laureati e dottorandi impegnati a sviluppare progetti innovativi proposti da imprenditori italiani.

Alla competizione hanno aderito 84 aziende e più di 500 giovani da tutta Italia.

L’iniziativa favorisce il trasferimento tecnologico, la competitività delle imprese e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Mimprendo Italia Vincenzo Caputo, Comitato Education e Capitale Umano

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L’invasione pacifica delle scuole è la filosofia di una progettualità che tende ad avvicinare mondo della scuola - ragazzi, docenti e genitori - a mondo del lavoro e dell’impresa.

Lo scopo è quello di sviluppare e avviare stabilmente la formazione dei ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado, facendo entrare i Giovani Imprenditori come orientatori con lo scopo di trasmettere i valori che contraddistinguono il Movimento come l’autoimprenditorialità, l’impegno, la responsabilità, la fatica, la flessibilità, la propensione a mettersi in gioco e il rischio.

Quarta edizione del progetto di diffusione della cultura d’impresa tra i giovani, coordinato da Sistemi Formativi Confindustria, in collaborazione con i Giovani Imprenditori e con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

È una gara tra idee imprenditoriali di studenti delle scuole secondarie sulla piattaforma web latuaideadimpresa.it, uno spazio online che coinvolge studenti, insegnanti e imprenditori favorendo l’interazione sul tema dell’imprenditorialità, dell’innovazione d’impresa e delle competenze richieste dal mondo del lavoro.

I gruppi di studenti elaborano idee di impresa, le strutturano in un business plan e le raccontano in video pubblicati sul portale, per essere poi valutati e votati da una giuria tecnica composta da imprenditori e stakeholder chiave del territorio.

Il 25 marzo 2015 si è aperta l’indagine online per far emergere le iniziative, i progetti, le nuove pratiche che rispondono in modo innovativo ed efficace alla domanda di lavoro dei giovani.

L’indagine, messa a punto da RENA con McKinsey&Company e il dipartimento Trailab dell’Università Cattolica, viene implementata in partnership con Giovani Imprenditori Confindustria, CNA Giovani, CoopUp Confcooperative, Generazioni Legacoop, Repubblica degli Stagisti, Fondazione Feltrinelli e Adapt.

Una mobilitazione creativa e collettiva di tutti gli attori sociali per affrontare il problema della disoccupazione giovanile. Perché pochi settori hanno così bisogno di innovazione come il mercato del lavoro, nel quale servono nuove competenze, nuovi metodi e nuovi modelli di governance, per rispondere alla domanda di lavoro dei giovani in modo innovativo e con dei risultati.

Invasione pacifica delle scuole Vincenzo Caputo, Comitato Education e Capitale Umano

LatuaideadimpresaVincenzo Caputo, Comitato Education e Capitale Umano

pre|Occupiamoci Presidenza Nazionale G.I.

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#RESPONSABILITÀ L’IMPRESA SOCIALE, L’ETICA, LA SOSTENIBILITÀ IMPRENDITORIALE

Cosa significa essere impresa sociale?

Si possono definire tali tutte quelle imprese che davvero svolgono una funzione positiva per la società:

creano benessere, danno lavoro, incentivano la ricerca,

creano opportunità per i giovani e ricchezza sui territori dove operano.

L’imprenditore che non pensi che questi aspetti fanno parte del suo lavoro,

ma che basti il solo profitto da raggiungere con qualsiasi mezzo a legittimare ogni sua azione,

non è un imprenditore e la sua non è una vera impresa.

” Il 20 Febbraio 2015, nell’ambito del Consiglio Centrale di Bari, è stato organizzato un seminario formativo sul tema del Modello organizzativo, di gestione e controllo definito dal D.Lgs. 231/01, per presentare alcuni concetti fondamentali alla base della Responsabilità sociale d’impresa. Il Decreto emanato nel 2001 contempla oggi un ampio ventaglio di reati che riguardano non solo le aziende di grandi dimensioni, ma anche le PMI.

Per facilitare queste ultime nell’implementazione del Modello, Confindustria ha elaborato delle Linee guida che le aziende possono adottare per tutelarsi dal compimento di tali reati. Il seminario ha visto la partecipazione di circa 40 Giovani Imprenditori.

Seminario Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01Comitato Responsabilità socialeLaura Tinari, Comitato Responsabilità Sociale d’Impresa e Politiche di genere

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Organizzato il 18 novembre 2014, nell’ambito della XIII Settimana della cultura d’impresa promossa da Confindustria e dedicata all’Expo 2015, il seminario rappresenta un viaggio tra responsabilità, sicurezza e tutela di prodotti, di filiera, ma soprattutto di un Paese che vede essere il suo “Made in” come il terzo marchio più noto mondo.

Un cammino che in un pomeriggio di novembre ci ha insegnato quanto Responsabilità sociale e Made in Italy siano effettivamente legati in un fare impresa tutto italiano. Un’iniziativa dal sapore internazionale, poiché inserita tra le attività della Global Entrepreneurship Week 2014.

Tra i relatori: Cristina Hanabergh, Responsabile Sviluppo Sostenibile Birra Peroni, e il Presidente GI, Marco Gay. Hanno partecipato al seminario circa 40 persone.

Una rassegna biografica di celebri imprenditori italiani che si sono distinti per attività socialmente responsabili, svincolate dalle sorti delle loro aziende, volte al benessere della collettività ed eticamente connotate.

Sarà questo il tema della mostra che sarà inaugurata in concomitanza con il Consiglio nazionale di Natale il prossimo dicembre 2015. Di ciascun imprenditore sarà presentato il profilo biografico e un oggetto che testimoni la sua impresa. Il pannello introduttivo sarà dedicato all’evoluzione storico-economica del concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa e uno - curato dall’Accademia della Crusca - approfondirà l’etimologia e lo sviluppo semantico del sostantivo “impresa”. Obiettivo dell’iniziativa è, dunque, focalizzare la variegata e multiforme realtà del nostro Paese in materia di CSR.

Seminario “Le vie del cibo. Un viaggio tra responsabilità, sicurezza e tutela”Marco Camuccio, Comitato Made in Italy e Laura Tinari, Comitato Responsabilità Sociale d’Impresa e Politiche di genere

Mostra Capitani coraggiosi Giorgio Bellucci, Comitato Skills imprenditoriali e associativi, e Laura Tinari, Comitato Responsabilità Sociale d’Impresa e Politiche di genere

È un bando promosso da Fondazione Vodafone Italia che premia i progetti più innovativi che utilizzano la tecnologia come strumento di sviluppo sociale sul territorio.

Realizzato in collaborazione con PoliHub, con il patrocinio dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e il sostegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è rivolto a organizzazioni non profit, a studenti e a partnership nate da organizzazioni non profit e imprese. I progetti dovranno trovare applicazione in tre macro ambiti principali: Salute e benessere, Cultura e istruzione, Agricoltura, alimentazione e ambiente.

Think for social Presidenza Nazionale GI

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Trasformare ogni azienda sottratta alle mafie in una risorsa attiva per il Paese, soprattutto in un momento di grande difficoltà economica e sociale come quello che stiamo attraversando.

È questo l’obiettivo della nuova campagna “Impresa Bene comune”, promossa da Libera e alla quale i Giovani imprenditori collaboreranno assieme a molte Associazioni impegnate sulla responsabilità sociale d’impresa.

La campagna si propone di coinvolgere il sistema imprenditoriale sano, il Made in Italy del nostro Paese, in un grande progetto di responsabilità sociale: condividere le esperienze imprenditoriali di successo e metterle al servizio del recupero, della salvaguardia e della valorizzazione delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, a beneficio dello sviluppo economico, della legalità e della tutela del lavoro di tutto il sistema produttivo italiano.

Impresa bene comune Presidenza Nazionale GI

Dopo la prima certificazione nazionale ISO 20121del Convegno di Santa Margherita Ligure ricevuta, nel 2014, da ICIM, continua l’impegno del Movimento sulla strada della sostenibilità.

Ispirati dalle linee guida dettate dalla norma ISO 20121, l’obiettivo è definire una modalità operativa che possa portare alla certificazione in primis delle attività realizzate a livello nazionale e poi anche di quelle a livello territoriale. A livello nazionale il Movimento ha deciso di iniziare a lavorare sul piano organizzativo, ambientale, di comunicazione e di responsabilità sociale.

In collaborazione con ICIM è stata organizzata il 16 gennaio scorso una sessione formativa sulla certificazione ISO 20121, a cui hanno partecipato circa 10 Giovani Imprenditori dei Comitati Energia Ambiente e Policy e Convegni.

ISOGiuseppe Di Martino, Comitato Energia e Ambiente, e Stefania Zuccolotto, Comitato Policy e convegni

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#CAMBIAMENTO RIPARTIRE IN ITALIA, VINCERE ALL’ESTERO, INNOVARE IL MADE IN ITALY

Per crescere c’è una sola strada: politica industriale. Che sappia guardare alle dinamiche decennali dei mercati internazionali,

capire su quali possiamo e dobbiamo competere, adeguare le nostre infrastrutture

materiali e immateriali per farlo.

Che sappia coniugare ricerca e innovazione con la formazione più avanzata del capitale umano.

Che possa valorizzare il talento imprenditoriale italiano.

Non privilegiare un settore ma favorire filiere, investimenti e crescita,

favorire l’internazionalizzazione e il reshoring delle nostre aziende.

Il progetto “FREE ZONE” ha come obiettivo l’elaborazione di interventi che possano contribuire al rilancio di zone industriali in crisi.

Il Comitato sta lavorando affinché si possa presentare il progetto “FREE ZONE” in occasione del Centrale Itinerante che si terrà nel mese di maggio a Matera, una scelta non casuale in quanto la Basilicata rappresenta un territorio adatto all’implementazione del progetto e Matera, capitale europea della cultura nel 2019, è un volano per la crescita della Regione.

Step successivi del progetto sono: il coinvolgimento dei vari Comitati Regionali nell’individuazione di eventuali aree con le caratteristiche specifiche richieste dal progetto, la presentazione capillare sui vari territori, la creazione di interlocuzione diretta fra i G.I. e i soggetti istituzionali preposti all’industrializzazione

FREE ZONE Massimo Grande, Comitato Reindustrializzazione, Infrastrutture e competitività

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Le imprese che si trovano in situazione transitoria e risolvibile di difficoltà finanziaria o industriale sono sempre di più. Vanno da quelle che hanno soltanto la necessità di ridefinire il proprio business per sfruttare al meglio le potenzialità e non uscire dal mercato a quelle che invece riscontrano anche problemi di liquidità o dei costi generali e che necessitano di una vera e propria ristrutturazione.

Sostenere questi imprenditori che cercano nel nostro Sistema un aiuto per ripartire è l’obiettivo di Re-start, il progetto dedicato a chi non vuole arrendersi alle difficoltà.

Un sistema di ristrutturazione e rilancio aziendale, di sostegno alle imprese che hanno un potenziale di “rinascita”, di consulenza per i processi di Restart anche attraverso “management” dei GGI.

L’idea è quella di far “riaprire” Expo nei giorni immediatamente successivi il termine dell’esposizione, per dare spazio ai Giovani che vogliono fare ripartire l’Italia.

Un unico evento nazionale coinvolgendo EXPO, Comune di Milano, Regione Lombardia, tutte le commissioni GGI, le associazioni giovani di categoria, e l’evento Social2business da cui nasce il progetto stesso.

Una due giorni di confronto, di relazioni e di business matching tra giovani imprenditori Italiani e degli Emirati Arabi per celebrare un passaggio di consegne simbolico tra Milano e Dubai, presente e futuro di EXPO

RESTARTAlessio Rossi, Comitato Nuova Imprenditorialità e Restart

EXPOSTEmiliano Novelli, Expo 2015 e new media

Dare voce alle eccellenze del Made in Italy e proporre soluzioni concrete per il rilancio della nostra economia manifatturiera, coinvolgendo imprenditori di successo, opinion leader, funzionari governativi, professionisti di settore.

Per il perseguimento di questo obiettivo è stato lanciato il progetto “Mappiamo l’Italia”, con l’obiettivo di individuare tra tutte le aziende aderenti a Confindustria - partendo dalla filiera Agroalimentare per poi estendersi alle filiere Moda/Abbigliamento, Legno/Arredo e settori specifici della Meccanica - quelle che realizzano prodotti Made in Italy. Un progetto che dovrà dare vita, anche in vista di Expo, a un portale dedicato ad aumentare l’interazione tra GI, promuovere all’esterno la visibilità del Movimento, creare business networking e fare promozione internazionale.

MAPPIAMO L’ITALIA Marco Camuccio, Comitato Made in Italy

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Obiettivo del progetto realizzato assieme a Sace è quello di promuove lo sviluppo degli scambi commerciali e della conoscenza tra Paesi.

Sono stati realizzati diversi incontri: prima tappa introduttiva a Roma a settembre 2014; seconda tappa a Napoli il mese successivo, con testimonianze imprenditoriali e l’intervento del partner Sace sulla mappatura di zone a basso, medio e alto rischio imprenditoriale; terza tappa a Roma, presso la sede Sace, a gennaio 2015 con focus su Ghana e Mozambico; quarta tappa a Bari, a febbraio 2015, presso la GtS trasporti con focus su Messico e Colombia.

Il 9 aprile si è tenuto a Firenze l’incontro conclusivo, alla presenza dell’Ambasciatore di Israele in Italia Gilon, per organizzare la visita imprenditoriale dei Giovani Imprenditori in Israele.

INTERNAZIONALIZZAZIONE Gian Giacomo Gellini, Comitato Innovazione e Internazionalizzazione

#FUTURO LE START UP DI OGGI, LE IMPRESE DI DOMANI

Alle start up, ai makers, ai fablab, vogliamo poter dire che non saranno “promesse sprecate”

ma passeranno alla fase di scale up, perché le potenzialità ci sono tutte.

Il nostro compito è aiutare le start up a nascere non con la sola ambizione di fare una exit redditizia,

ma con quella di diventare vere e proprie imprese, perché è un errore e un limite culturale

pensare all’universo delle imprese innovative come un mondo separato

e contrapposto a quello della manifattura tradizionale.

Pensare che ci sia da una parte Facebook e dall’altra la fabbrica.

Il nostro futuro si basa proprio sulla capacità di integrare questi mondi.

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Favorire la diffusione della cultura imprenditoriale legata al mondo delle start up: con questo obiettivo, il 9 febbraio 2014, è stato organizzato a Milano, presso il Vodafone Village, un incontro moderato dal fondatore di Start Up Business, Emil Abirascid, animato dallo Speed Pitch di sette start up innovative provenienti da tutta Italia.

Oltre al Presidente Marco Gay e Aldo Bisio, AD di Vodafone Italia, erano presenti all’incontro 60 persone.

Accanto agli incontri itineranti sul territorio, è in corso la definizione di un premio nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria per la nuova imprenditoria e i progetti di restart, nonché la mappatura delle start up innovative a livello nazionale e la definizione di un format unico nazionale per gli eventi locali dedicati alle start up.

START UP: EVENTO PRESSO VODAFONE VILLANE, PREMIO GI, MAPPATURA IMPRESE INNOVATIVE, FORMAT UNICO NAZIONALE PER GLI EVENTIAlessio Rossi, Comitato Nuova Imprenditorialità e ReStart

Iniziative per promuovere forme di finanziamento per start up e nuove idee imprenditoriali diverse dal tradizionale debito bancario, con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’investimento nel capitale delle aziende, uno strumento alla portata di tutti, privati e PMI.

A questo si rivolge “Equity for Start Up”, che favorisce il matching tra investitori, imprese e start up anche attraverso iniziative create ad hoc direttamente dal Comitato.

Accanto a questo, sul fronte “Crowfunding”, si prevede la costruzione di una piattaforma nazionale gestita dai Giovani Imprenditori per diffondere questa modalità innovativa e “democratica” di finanziamento.

EQUITY FOR START UP E CROWDFUNDINGAlessio Rossi, Comitato Nuova Imprenditorialità e ReStart

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AdottUp è il programma di Piccola Industria e Intesa San Paolo finalizzato a promuovere l’incontro tra start up ad alto potenziale di crescita e le imprese. Prevede la possibilità per le start up di farsi “adottare” da una PMI per sperimentare la propria idea in un contesto solido e collaudato come quello d’azienda.

Il Comitato Education e Capitale Umano si prefigge di individuare modalità di collaborazione e valorizzazione del ruolo dei GI in questo progetto.

Due eventi in cui analizzare e condividere quanto la digitalizzazione e l’implementazione di processi di manufacturing avanzato possano cambiare la faccia dell’impresa, dall’organizzazione ai processi.

“Disruptive Food @ EXPOST” è focalizzato sull’industria del cibo: il tema al centro dell’Expo 2015, analizzato principalmente sotto il profilo della nutrizione e della sostenibilità produttiva, verrà declinato in ottica innovativa e di ricerca applicata.

L’altro “Industry 4.0” avrà come focus l’industria meccanica del medium e hi-tech, punta di diamante dell’export italiano, che vede eccellenze del nostro Paese competere con colossi mondiali.

La realizzazione dei due eventi è prevista per ottobre 2015.

ADOTTUPVincenzo Caputo, Comitato Education e Capitale Umano

DISRUPTIVEFOOD@EXPOST E INDUSTRY 4.0 Gian Guido Riva, Comitato Trasferimento tecnologico e Ricerca

#COMPETENZE FAR EMERGERE SKILL E LEADERSHIP DEGLI IMPRENDITORI

In un contesto economico basato sulla economia della conoscenza,

nel quale la leadership e la visione fanno la vera differenza,

è essenziale l’aspetto formativo dell’appartenenza ad un Movimento.

Lo scopo è quello di creare confronto con esperti e testimonial di standing internazionale,

fornire gli strumenti culturali per orientarsi in una economia innovativa,

allargare il proprio orizzonte.

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Ridefinire i parametri di innovation imparando dai campioni nazionali e non solo. Con il “Visioning & Innovation Entrepreneurs Executive Program” - un percorso realizzato insieme a Bologna Business School, Università di Bologna - da ottobre 2015 a settembre 2016, 30 imprenditori avranno la possibilità di approcciare le varie aree tematiche dell’impresa declinate da chi, tra gli enti innovatori per definizione - università e centri di ricerca - e le imprese associate, le ha portate ai massimi livelli.

Apprendere attraverso il confronto, il dialogo, la contaminazione, l’intuizione, è infatti tipico del processo imprenditoriale: sarà possibile farlo attraverso incontri e lezioni itineranti nelle aziende più rinomate e portatrici d’innovazione.

Dopo il successo della prima edizione, anche quest’anno 25 Giovani Imprenditori con cariche associative sono stati protagonisti della straordinaria opportunità di un percorso formativo - realizzato in collaborazione con Sistemi Formativi Confindustria (SFC) - per comprendere ed interpretare gli scenari economici e sociali del Paese, l’evoluzione del Sistema associativo, la comunicazione strategica, l’innovazione e l’Europa.

Un’esperienza coinvolgente per i 25 GI selezionati che si è articolata nei due appuntamenti di Roma e Bruxelles, con la visita alla Delegazione di Confindustria e alle istituzioni europee.

MASTER IN INNOVATION MANAGEMENT Gian Guido Riva, Comitato Trasferimento tecnologico e Ricerca

ALTASCUOLA PER I GIOVANI IMPRENDITORI Giorgio Bellucci, Responsabile Comitato Skill Imprenditoriali e Associative

Una formazione in Movimento, in tutti i sensi. È lo spirito con il quale il Comitato SIA ha organizzato, in occasione dei Consigli Centrali, appuntamenti formativi per stimolare la partecipazione e migliorare le qualità di leadership dei Giovani Imprenditori.

Gli eventi realizzati: visita al Macro di Roma ed incontro con Matteo Colaninno (24 settembre 2014, Roma); confronto con il Prof. Roberto D’Alimonte sulla legge elettorale organizzato in collaborazione con la LUISS presso LUISS ENLABS (25 settembre 2014, Roma); visita di Casa Leopardi (27 novembre 2014, Recanati); “mini-ritiro” al Centro di preparazione Olimpica Acqua Acetosa e sessione formativa sulla gestione dello stress con il mental coach delle Frecce Tricolore (14 gennaio 2015, Roma); visita dello stabilimento Bosch sul tema alternanza scuola lavoro (Bari, 20 febbraio).

SIAGiorgio Bellucci, Responsabile Comitato Skill Imprenditoriali e Associative

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2.4LA NOSTRA VOCE: #COMUNICHIAMO

In un mondo interconnesso, per quei soggetti che si muovono nello spazio pubblico,

esiste solo ciò che si è capaci di comunicare. Dai social network alla comunicazione istituzionale, dalla rivista al sito,

la sfida per i GI è trovare il modo più efficace di fare conoscere ai propri associati,

ma anche al pubblico generalista e agli esperti economici,

le tantissime iniziative e proposte che vengono realizzate.

”Battezzata iGI attraverso un contest lanciato su Twitter aperto a Giovani Imprenditori e non solo, è nata la App del Movimento GI. Si tratta di uno strumento con cui i GI associati possono interagire in modo più stringente e puntuale con le attività della Presidenza nazionale, attraverso il proprio smartphone.

Accanto ad un’area dedicata solamente ai contenuti “pubblici”, che dialogano con il sito dei Giovani Imprenditori, si trova un’area riservata ai GI che include calendario, rassegna stampa, informazioni interne e QualeImpresa2.0 sfogliabile, a cui si aggiunge una sezione integrata ai principali Social Network.

APP

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La presenza del Movimento sul web si rafforza costantemente. Ogni giorno infatti numerosi “follower” seguono i “tweet”, sia del Movimento che del Presidente Nazionale per essere sempre aggiornati su fatti, opinioni e commenti. Un bagaglio di informazioni che puó essere “ritwittato” e diffuso presso un numero di utenti sempre maggiore. E’ stato creato un gruppo di GI, rappresentativo sia delle varie commissioni nazionali, sia delle varie aree del Paese, che durante i vari appuntamenti nel Movimento aiuta a diffondere le tesi e le posizioni dei GI stessi.

Il numero dei membri iscritti al Gruppo Facebook ufficiale del Movimento cresce quotidianamente; centinaia sono i link e i documenti condivisi, che danno corpo a dibattiti e discussioni dai toni accesi e appassionati sui temi di attualità nazionale e internazionale; decine gli eventi e le foto “postate” per ricordare momenti e sensazioni vissuti insieme e che hanno legato singoli giovani o interi gruppi territoriali.Possono richiedere l’iscrizione al Gruppo soltanto coloro che sono regolarmente iscritti al Movimento dei Giovani Imprenditori.

Attivo su YouTube il canale dei Giovani Imprenditori, dove sono disponibili video dei convegni, degli eventi e contenuti innovativi e inediti pubblicati in tempo reale, con playlist dedicate e approfondimenti.

SOCIAL NETWORK

È in corso di progettazione un programma di “alfabetizzazione social” dei Giovani Imprenditori e delle segreterie territoriali e regionali. Per trasmettere le expertise e i trucchi del mestiere su come comunicare al meglio i contenuti e gli eventi dei Giovani Imprenditori sfruttando i social network, verrà organizzato un ciclo di incontri con referenti interni al sistema e guru della comunicazione social.

FORMAZIONE SOCIAL DEI G.I. E DEI SEGRETARI

Fondato nel 1973, Qualeimpresa è il più storico strumento di comunicazione del Movimento, un mezzo che ha mantenuto nel tempo la capacità di aggregare, informare, formare e dare spazio alle realtà sul territorio.

Un nuovo layout grafico e un nuovo stile editoriale lo rendono oggi ancora più interessante e ricco di rubriche che coinvolgono il mondo interno ed esterno al Movimento.

RIVISTA “QUALE IMPRESA”

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2.5IL TERRITORIO AL CENTRO #NOICISIAMO

Pensare globale, certo, ma partendo dai territori che viviamo,

per i quali vanno creati benessere e sviluppo, valorizzando le tradizioni

e le conoscenze che ereditiamo dal passato, in ottica innovativa e internazionale.

“”

È con questo spirito che il Consiglio Centrale diventa itinerante, si sposta nelle fabbriche e nei territori dei Giovani Imprenditori. Un percorso di valorizzazione della dimensione territoriale, delle eccellenze produttive e dei giovani, quelle donne e uomini che in tutta Italia stanno portando il patrimonio imprenditoriale e la cultura d’impresa nel futuro.

Perché le aziende sono indissolubilmente legate al territorio che lo genera ed è nostro compito raccontare e promuovere le ricchezze produttive che hanno segnato la storia di intere città e distretti. Un appassionante viaggio per l’Italia che contribuisce alla crescita e alla diffusione di iniziative e proposte concrete. Luoghi, storie e imprese che tengono in piedi questo Paese, che incontreremo nei lavori del nostro Consiglio nei prossimi anni. Preparatevi: stiamo arrivando!

Nel sito sono contenute tutte le informazioni necessarie per far conoscere, sia all’interno che all’opinione pubblica, il Movimento Giovani di Confindustria.Il sito si pone anche come luogo di confronto tra gli associati, un posto dove scambiare idee e opinioni su problematiche comuni per individuare, dialogando in uno spazio virtuale, strategie e soluzioni. È prevista un’area MyGI, dedicata a tutti gli iscritti al Movimento.

WWW.GIOVANIMPRENDITORI.ORG

WEB

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Nella storica azienda iGuzzini si è tenuto lo “Young Business Forum – IX Forum Interregionale del Centro”, con una sessione generale su internazionalizzazione, innovazione e futuro, e 4 workshop settoriali e incontri di business matching.

“Ombelico” del Mediterraneo ma anche simbolo della rinascita del Sud, un incontro sentito e dibattuto, con un focus sulla politica industriale a partire dalla vicenda Ilva, che rappresenta una crisi profonda ma anche una sfida da cogliere per rilanciare non solo Taranto ma tutta l’Italia e la sua manifattura.

NOVEMBRE2014

29RECANATI

FEBBRAIO2015

BARI19-20

Nella frontiera di un’Europa produttiva, l’appuntamento è stato dedicata alle 4 “i” che faranno ripartire il Paese: industria, internazionalizzazione, infrastrutture, Italia.

Una città che resiste a distanza di 6 anni dal terremoto, con enormi potenzialità di sviluppo imprenditoriale legate alle sue risorse culturali e naturali.

MARZO2015

12-13TRIESTE

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Semplificare e digitalizzare le procedure di rinnovo cariche: passa anche da qui l’innovazione della vita associativa.

È con questo obiettivo che la Commissione Organizzazione, Sviluppo del Movimento e Relazioni Interne ha promosso la creazione di una piattaforma telematica attraverso la quale la Commissione Verifica Poteri potrà gestire tutte le procedure regolamentari e statutarie, semplificando il lavoro delle segreterie territoriali e dell’Area Sistema Associativo e Marketing di Confindustria.

Dopo l’approvazione del nuovo Statuto di Confindustria a giugno 2014, è cominciato il processo di adeguamento della normativa nazionale dei GI, a cui seguirà la modifica dei regolamenti dei gruppi territoriali. A ottobre 2014 è stato costituito un gruppo di lavoro, la cui composizione riflette l’articolazione territoriale del Movimento.

È attualmente in fase di elaborazione una proposta di modernizzazione del Regolamento, che dia implementazione alle modifiche della Riforma Pesenti, valorizzando le esigenze della rappresentanza e della partecipazione.

2.6LA NOSTRA GOVERNANCE #SEMPLIFICARE

RIFORMA REGOLAMENTO NAZIONALE G.I.

PIATTAFORMA DIGITALE PER LA GESTIONE DEI RINNOVI CARICHE

3. CONCLUSIONI

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Essere coscienti che essere Giovane Imprenditore e Imprenditrice significa avere delle Responsabilità e un Ruolo Sociale. Parte da qui l’esigenza di redigere questo primo Bilancio sociale nazionale del nostro Movimento. Un passo importante, il primo di un percorso che con questo documento si apre e che ci impegnamo a portare avanti nel tempo.Un lavoro lungo di raccolta dati, elaborazione contenuti, coordinato da due Comitati, quello Responsabilità sociale d’impresa, da cui il Bilancio prende le mosse, e quello Policy e Convegni, che testimonia proprio la volontà di “istituzionalizzare” questa attività. Nel nostro Movimento diversi sono gli esempi di Bilancio Sociale che a livello di territoriale sono stati realizzati negli ultimi anni, non solo a livello di Gruppi Giovani. Questa prima esperienza nazionale racchiude in sé un po’ di questi esempi, prende da ognuno di essi un pezzettino, ma da essi mutua soprattutto la voglia e la necessità di maggior trasparenza.Quella voglia di restituire all’esterno come i Giovani Imprenditori concepiscono e vivono il loro ruolo nella società, come portano avanti il loro compito in azienda e in Associazione ogni giorno.

Serietà, dedizione, impegno, competenza e capacità sono al centro di ogni singola pagina che avete letto, raccontano una storia lunga un anno (maggio 2014-aprile 2015), la storia di un Movimento, di Giovani che vanno oltre il proprio lavoro di “semplici” imprenditori e imprenditrici perché sanno di rappresentare di più.

#Responsabilità, una parola che accompagna tutto l’operato della nostra Presidenza. Ogni singolo progetto e ogni singolo Comitato sono ispirati e pervasi da questo termine. Un termine che rispecchia un comune sentire, che accomuna tutti i GI, che noi siamo fiere e fieri di rappresentare.Intorno alla Responsabilità è costruito il lavoro del Bilancio sociale e il nostro operato nell’Associazione e nelle nostre Aziende.

#RuoloSociale dei Giovani Imprenditori e delle Giovani Imprenditrici, non solo di quelli che ricoprono posizioni, ma di quell’esercito di 13mila che lavorano e sono da esempio a tanti altri ragazzi e ragazze che hanno soltanto bisogno di essere spronati.

Quanto avete letto è solo il nostro primo anno insieme, “rendicontato” con descrizioni, numeri e fotografie, ma altri due anni ci aspettano, ricchi di iniziative e progetti da portare avanti insieme e che man mano racconteremo, perché #noicisiamo!

Laura TinariStefania Zuccolotto

Studio Comunico - L’Aquilawww.comunico.aq.it

CREDITS

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