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BILANCIO SOCIALE 2016 Urbana Cooperativa Sociale a r.l. Via Privata Carlo Antonio Carlone, 2 20147 - Milano (Mi) Cod. Fisc e Partita IVA: 09261810155 C.C.I.A.A. n. 1283371 Iscr. Albo Naz. Soc. Cooperative A107324 Albo Reg. Coop. Sociali Sez. B fg.73 n.145 tel. 0248370137 - 0241293154 fax. 02/4125345 [email protected]

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BILANCIO SOCIALE 2016

Urbana Cooperativa Sociale a r.l. Via Privata Carlo Antonio Carlone, 2 20147 - Milano (Mi) Cod. Fisc e Partita IVA: 09261810155

C.C.I.A.A. n. 1283371 Iscr. Albo Naz. Soc. Cooperative A107324 Albo Reg. Coop. Sociali Sez. B fg.73 n.145

tel. 0248370137 - 0241293154 fax. 02/4125345 [email protected]

Bilancio Sociale 2016

Urbana Cooperativa Sociale a r.l. via Carlone, 2 - 20147 Milano Tel. +39 02 48370137 www.urbanacoop.it [email protected]

Indice

Sezione A: Identità aziendale

A.1 Informazioni generali A.2 Cariche istituzionali A.3 Oggetto sociale A.4 Forma guridica

Agevolazioni fiscali e contributive

A.5 Organigramma

Sezione B: I portatori di interesse

Stakeholder interni B.1 Soci

Relazione sintetica della vita associativa Ristorni ai soci Prestito da soci

B.2 Dipendenti e management Compensi corrisposti alle persone che ricoprono cariche istituzionali Analisi del personale Numero di donne sul totale dei lavoratori Benefit a lavoratori Assistenza Sanitaria CCNL Progetto CIP Conciliazione in Pratica

B.3 Volontari B.4 Beneficiari

Borse lavoro Rapporto numerico Lavoratori / collaboratori svantaggiati Il percorso di inserimento lavorativo

Stakeholder esterni B.5 Enti partecipati B.6 La rete

Partnership Centrali cooperative Donatori Accreditamenti Clienti Convenzioni con Pubbliche Amministrazioni

Sezione C: Obiettivi, finalità e attività

C.1 Finalità principali dell’ente C.1.1 Missione istituzionale C.1.2 I valori fondanti C.1.3 I fattori di rischio C.1.4 Relazione sul 2016 e obiettivi futuri C.2 Attività principali

Area Gestione del personale Sportello COLF e Badanti

Area Amministrativa, gestionale e fiscale Area Consulenze Area Rendicontazione

Sezione D - Esame della situazione economica

D.1 Stato Patrimoniale D.2 Conto Economico riclassificato D.3 Prospetto di riparto del valore aggiunto D.4 Analisi della situazione economico finaziaria

Appendici:

Nota Metodologica Riferimenti e principi di redazione Le sezioni del documento di Bilancio Sociale I principi di riclassificazione secondo il criterio

del valore aggiunto Proposte di miglioramento del processo Statuto vigente Documento approvato con delibera di Assemblea dei soci del 30 maggio 2017 Distribuito a tutti gli interlocutori sociali tramite pubblicazione sulla piattaforma web della Cooperativa Sociale www.urbanacoop.it

A. IDENTITÀ AZIENDALE

Urbana realizza servizi amministrativi, gestionali e consulenziali nei settori della contabilità, fiscalità, gestione paghe e contributi. È una Cooperativa Sociale di tipo b, Onlus, che inserisce a pieno titolo nel mercato del lavoro persone svantaggiate per motivi sociali, socio-economici, psico-fisici. La Cooperativa è giunta al suo venticinquesimo anno di attività. Ha sviluppato la propria competenza ed esperienza consolidando un’identità

Di affidabilità e concretezza; Di attenzione agli aspetti sociali ed etici della propria attività Di disponibilità e precisione nei confronti della clientela.

A.1 Informazioni generali

Denominazione Urbana Coop. Sociale di Solidarietà a r.l.

Sede legale 20147 Milano – Via Carlone 2

Indirizzi virtuali www.urbanacoop.it [email protected] [email protected]

Settore attività: 69.20.13 - Servizi forniti da revisori contabili, periti, consulenti ed altri soggetti che svolgono attività in materia di amministrazione, contabilità e tributi

Registro Imprese / REA C.C.I.A.A. di Milano n. 1283371 del 19.07.1988

Albo Società Cooperative A107324 del 02.03.2005 Sezione Cooperative Sociali

Data ultima revisione: 02.09.2016 - Confcooperative

Albo Regionale Cooperative Sociali Reg. Lombardia - Sez. B, foglio 73, n.145 – 25.01.1995

A.2 Cariche istituzionali

Consiglio di amministrazione

Nome Carica Data nomina Scadenza mandato*

Massimo Caniggia Presidente 19.05.2014 Sino ad approvazione del bilancio d’esercizio al 31.12.2016

Carmelo Rotondo Vice-Presidente 19.05.2014 Sino ad approvazione del bilancio d’esercizio al 31.12.2016

Anna Rapetti Consigliere 19.05.2014 Sino ad approvazione del bilancio d’esercizio al 31.12.2016

Organi di controllo

Nome Carica Data nomina Scadenza mandato

Fernando Luciano Scurati Revisore Conti 08.03.2006* Fino ad approvazione del Bilancio d’Esercizio al 31.12.2016

* confermato in data 27.04.2009, 19.05.2011 e successivamente in data 19.05.2014 con proroga mandato sino alla data indicata in tabella

BILANCIO SOCIALE 2016

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A.3 Oggetto sociale

Oggetto della cooperativa sono le attività di seguito indicate:

l’elaborazione, mediante l’ausilio di programmi e altri supporti informatici, di dati per conto terzi nel

settore amministrativo e contabile, compresa l’elaborazione di dati inerenti la gestione del

personale;

l’erogazione di servizi di assistenza amministrativa, contabile, gestionale, finanziaria, fiscale,

organizzativa, societaria, assicurativa, del lavoro e aziendale in genere, rivolta a persone fisiche,

imprese, società ed enti di ogni tipo con particolare attenzione alle cooperative sociali e alle

organizzazioni nonprofit;

attività di formazione aziendale e societaria in genere rivolta in via principale a soggetti operanti

presso cooperative sociali e realtà non-profit, anche attraverso l’organizzazione di corsi, seminari di

studio, eventi o manifestazioni similari.

A.4 Forma giuridica

Cooperativa Sociale di tipo B La cooperativa è strutturata in forma di spa a seguito della trasformazione avvenuta in data 11 novembre 2004, in conformità ai decreti legislativi n. 5 e 6 del 2003 Urbana è stata costituita il 2 maggio 1988 in forma di Cooperativa a r.l. Si trasforma in Cooperativa Sociale il 12 gennaio 1993 ai sensi della L. 381/91, grazie ad una normativa che permette di recepire ed agevola l’attività degli enti cooperativi che svolgono attività di inserimento lavorativo. Ultimo aggiornamento statutario: 13 febbraio 2014 Durata statutariamente prevista: fino al 31.12.2100 Ultima modifica statutaria: 13.02.2014 Capitale Sociale versato euro: 24.600 interamente versato. Cooperativa a mutualità prevalente di diritto Dati relativi alla mutualità prevalente:

Costo del lavoro Pers. Dipendente Professionisti Collaboratori Totale

soci 321.526 11.286 0 332.812

non soci 160.365 5.081 165.445

Totale 481.891 16.367 0 498.258

Il costo del personale dei soci della Cooperativa è pari al 66,72% del totale del costo del personale [era 66,38% nel 2015]. Considerando anche collaboratori e professionisti il costo del personale dei soci è pari al 66,80% del totale [era 67,72 % nel 2015]. La Cooperativa Sociale si considera a mutualità prevalente di diritto, ma rispetta comunque i parametri normativi. Figura 1 - % costo del lavoro soci

soci66,80%

non soci33,20%

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Agevolazioni fiscali e contributive

Le imposte IRES non sono state accantonate in quanto la cooperativa sociale, usufruisce dell’esenzione Ires sulle riprese fiscali, conseguente all’incidenza del costo del lavoro dei soci superiore al 50% degli altri costi, ai sensi dell’art. 11 DPR 601/731 e come da risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 80/E del 25/03/09.

Verifica esenzione IRES 2016 2015 Variazione

Totale costi da conto economico (a) 654.659 633.816 +3,18%

Materie prime (b) 0 0 /

Costo lavoro soci (c) 321.526 305.958 +4,84%

Altri costi (d=a-b-c) 333.132 327.858 +1,58%

Limite minimo (e=d/2) 166.566 163.929

Percentuale effettiva (c/d) 96,52% 93,32% +3,32%

Non è stata accantonata IRAP in quanto usufruisce dell’esenzione del pagamento IRAP dovuta alla Regione Lombardia come da L.R. 16/93 e 22/93.

Urbana è Cooperativa Sociale e pertanto è di diritto Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, Onlus, ai sensi dell’art. 10 comma 8 del d.lgs. 460/97.

Ogni erogazione liberale in suo favore è, in alternativa

1 I redditi conseguiti dalle società cooperative di produzione e lavoro e loro consorzi sono esenti dall’IRES se l'ammontare delle

retribuzioni effettivamente corrisposte ai soci che prestano la loro opera con carattere di continuità, non è inferiore al cinquanta per

cento dell'ammontare complessivo di tutti gli altri costi tranne quelli relativi alle materie prime e sussidiarie

0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 350.000

2016

2015

2016 2015

Limite minimo 166.566 163.929

Costo lavoro soci 321.526 305.958

Altri costi 333.132 327.858

Verifica esenzione IRES

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Persone fisiche:

deducibile dal reddito dichiarato fino al 10% del reddito dichiarato stesso e comunque fino a 70'000.00 euro, ai sensi dell’art.14, Legge 80/2005;

detraibile dal reddito dichiarato, per importo non superiore a 30.000 Euro; nella misura del 26% della donazione (art. 15 co. 1.1) del D.P.R. 917/1986);

Persone giuridiche ed imprese:

deducibile dal reddito dichiarato fino al 10% del reddito dichiarato stesso e comunque fino a 70'000.00 euro, ai sensi dell’art.14, Legge 80/2005;

deducibile dal reddito di impresa per un importo non superiore a 30.000 Euro o al 2% del reddito di impresa dichiarato (art. 100, comma 2, lettera A) del D.P.R. 917/1986).

Urbana è iscritta agli elenchi del 5x1000 di cui alla L. 244/2007. Pertanto, ogni contribuente, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, può devolvere in favore della Cooperativa Sociale la quota normativamente prevista della propria Imposta sui redditi. Vedi la rendicontazione relativa all’edizione 2013 a pg. 20.

Ulteriori agevolazioni: Sono esenti da imposta di bollo atti, documenti, istanze, contratti, nonché copie anche se dichiarate conformi, estratti, certificazioni, dichiarazioni e attestazioni poste in essere o richiesti da Onlus. [art. 27-bis d.p.r. 642/72] Gli atti e i provvedimenti concernenti le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) sono esenti dalle tasse sulle concessioni governative. [Art. 13-bis d.p.r. 641/72]

Esonero contributivo

Legge 381/1991, art. 4 comma 3 – Cooperative Sociali

Le aliquote complessive della contribuzione per l'assicurazione obbligatoria previdenziale ed assistenziale

dovute dalle cooperative sociali, relativamente alla retribuzione corrisposta alle persone svantaggiate di cui

al presente articolo, sono ridotte a zero.

Legge 381/1991, art. 4 comma 3-bis – L. 193/2000 “Legge Smuraglia” Le aliquote di cui al comma 3, dovute dalle cooperative sociali relativamente alle retribuzioni corrisposte alle persone detenute o internate negli istituti penitenziari, agli ex degenti di ospedali psichiatrici giudiziari e alle persone condannate e internate ammesse al lavoro esterno ai sensi dell’articolo 21 della l. 254/75, sono ridotte nella misura percentuale individuata ogni due anni con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Gli sgravi contributivi di cui al presente comma si applicano per un ulteriore periodo di sei mesi successivo alla cessazione dello stato di detenzione.

dell’80% per i detenuti ed internati, condannati ammessi al lavoro all’esterno [D.I 9.11.2000] del 100% per internati ammessi alle misure alternative

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A.5 Organigramma

AREA BANDI E

RENDICONTAZIONI

COMUNE MILANO Carmelo Rotondo

SERVIZI INTERNI Carmelo Rotondo

Informatica

Telefonia Segreteria

Commerciale Comunicazione

Logistica Pulizie

AREA CONTABILITA'

Vincenzina Mancini

Contabilità Consulenze

Professionisti Enti No Profit Bilanci Sociali

RESPONSABILE DI GESTIONE Carmelo Rotondo

LAVORATORI

Consiglio di Amministrazione

M.Caniggia C.Rotondo A.Rapetti

Assemblea dei Soci

Revisore Presidente M.Caniggia

(Resp.Amministr.)

AREA PAGHE

Massimo Caniggia

Paghe Caf

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B. I PORTATORI DI INTERESSE

Sono stakeholder quei soggetti (intesi nel senso di individui, gruppi, organizzazioni) che hanno con l'azienda relazioni significative e i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nell'attività dell'azienda per le relazioni di scambio che intrattengono con essa o perché ne sono significativamente influenzati.

Stakeholder interni

B.1 Soci

Numero di soci M F Totale Di cui Svantaggiati Soci cooperatori 5 5 10 2

Accolti nel 2016 2 2 1

Dimessi nel 2016 1 1

Soci volontari 1 1 2

Accolti nel 2016 1* 1

Dimessi nel 2016

Soci della cooperativa 6 6 12 2

Età media dei soci 51 anni 1 mesI

Anzianità media lavorativa dei soci 13 anni 6 mesi

* per cambio qualifica da lavoratore a volontario n.b. i dati sono riferiti al numero di soci presenti a libro soci al 31.12.2016

Relazione sintetica della vita associativa Durante l’esercizio 2016 si è svolta una assemblee generali dei soci formalizzata con una partecipazione dell’80%. I temi affrontati nel corso delle Assemblee dei Soci sono stati i seguenti:

Approvazione bilancio d’esercizio al 31.12.2015 ed allegati Approvazione relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Revisore Determinazione tasso d’interesse prestito da soci Approvazione Budget 2016 Approvazione Bilancio Sociale 2015

Per lo svolgimento delle Assemblee, ai Soci viene inviato preventivamente il materiale informativo utile alla partecipazione. I soci ed i lavoratori sono informati, e nel caso coinvolti, circa l’attività della cooperativa attraverso incontri informali e comunicazioni via e-mail. La Cooperativa è costituita prevalentemente fra soci cooperatori che collaborano all’interno della medesima struttura, sono pertanto frequenti momenti di incontro e riunioni plenarie fra i soci, che coinvolgono anche i collaboratori, su tutte le tematiche attinenti la vita ed il lavoro all’interno della Cooperativa. Ristorni ai soci Nel corso dell’esercizio 2016 non sono stati erogati ristorni ai soci. Prestito da soci

Prestito soci fruttifero 2016 2015 Variazione

Valori a bilancio 19.517 20.128 -3,04 %

Remunerazione prestito non vincolato 3,00% 3,00% /

Remunerazione prestito vincolato 3,00% 3,50% -14,29%

Il prestito da soci ammonta a € 19.517 nel 2016, in diminuzione.

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B.2 Dipendenti e management

L’attenzione nei confronti dei lavoratori e dei collaboratori della Cooperativa costituisce uno dei principali aspetti presidiati dall’Organizzazione, che fa della qualità del clima lavorativo e dell’attenzione al lavoratore uno dei propri obiettivi principali. Da tempo Urbana ha avviato una serie di strumenti rivolti ai lavoratori ed ai loro familiari

Ricorso al part-time Flessibilità dell’orario di lavoro Telelavoro Coinvolgimento del personale riguardo all’organizzazione del lavoro Accoglienza familiari in caso di necessità Iniziative culturali in orario di lavoro Laboratori di apprendimento

che risponde alla convinzione secondo la quale il patrimonio umano è la risorsa principale della cooperativa, e lo status di lavoratore viene dopo quello di persona: una armonizzazione maggiore dei tempi lavoro/famiglia/altro (iniziative personalizzate) e l'offerta di opportunità altrimenti faticose/difficili da realizzare (iniziative collettive) possono contribuire a migliorare questo patrimonio. Nel corso del 2016 vi sono state complessivamente 3 assunzioni e 2 cessazioni, è stata inoltre avviata 1 collaborazione stabile con un professionista.

Compensi corrisposti alle persone che ricoprono cariche istituzionali Gli amministratori non ricevono alcun compenso per la carica istituzionale ricoperta. Gli amministratori sono anche soci lavoratori della Cooperativa e di seguito si esprimono i valori degli emolumenti relativi all’attività di lavoro esercitata, al lordo degli oneri a carico della Cooperativa. retribuzione lorda annuale: € 174.571 per l’attività lavorativa prestata alla Cooperativa percepiti in qualità di soci lavoratori Compensi corrisposti ai soggetti incaricati del controllo contabile: Compenso al revisore € 2.500 Il revisore legale non ha svolto altri servizi di verifica, servizi di consulenza fiscale, né altre prestazioni di servizi diverse dalla revisione contabile. Analisi del personale Tutto il personale dipendente è assunto con Contratto collettivo nazionale cooperative sociali

Totali 2016

M F Ft Pt Prof. Totali 2015

Collaboratori complessivamente impiegati nell’esercizio *

20 11 8 8 9 1 19

Totale delle retribuzioni [euro*]

503.588 297.543 186.044 288.973 178.248 16.781 483.147

Unità lavorative Annuali 12,99 7,51 4,99 7,67 4,84 12,50 Soci lavoratori* 10 5 5 5 4 1 10 Non soci* 10 6 4 5 4 1 9

Svantaggiati* 4 2 2 2 2 5

Tempo indeterminato 17 10 7 9 8 16 Tempo determinato 1 0 1 0 1 1 Altre forme 2 1 1 0 0 2 2

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* i valori delle retribuzioni sono calcolati al netto dell’esonero contributivo

Differenza retributiva massima tra dipendenti: Retribuzione lorda massima su base annua = 65.225,24 Retribuzione lorda minima su base annua = 19.707,77 * dati al lordo dell’esonero contributivo Rapporto = 3,31

Inquadramento contrattuale

Qualifica Livello n. p.t. f.t. t.i. t.d.

Impiegati A1 1 1 0 1 0 p.t. Part-time

Impiegati A2 2 2 0 2 0 f.t. Full-time

Impiegati C1 3 3 0 2 1 t.i. Tempo indeterminato

Impiegati C2 1 0 1 1 0 t.d. Tempo determinato

Impiegati C3 1 0 1 1 0

Impiegati D1 3 1 2 3 0

Impiegati D2 3 1 2 3 0

Impiegati E2 1 1 0 1 0

Impiegati F1 1 1 0 1 0

Impiegati F2 2 0 2 2 0

Totali 18 10 8 17 1

Ripartizione delle retribuzioni per tipologia contrattuale

ULA Tempo determinato e altre forme

0,02 Tempo indeterminato 12,97

Compensi lordi 25.137 486.335

U.L.A. Tempo parziale 5,57 Tempo pieno 7,41

Compensi lordi 186.027 300.780

0

5

10

15

20

25

30

35

0 5 10 15 20 25retr

ibu

zio

ne

lord

a o

rari

a m

ed

ia in

Anni di anzianità in cooperativala linea tratteggiata esprime la tendenza in funzione logaritmica

Forbice delle retribuzionidistribuzione dei compensi lordi espressi in funzione dell'anzianità in cooperativa

BILANCIO SOCIALE 2016

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Ripartizione delle retribuzioni per genere

U.L.A. Maschi 7,43 Femmine 5,55

Compensi lordi 309.622 193.966

62%

38%

Ripartizione delle retribuzioni part-time/full-time

tempo pieno

part time

95%

5%

Ripartizione retribuzioni per tipologia contrattuale

tempo indeterminato

altre forme

Stipendi 66%Stipendi 34%

ULA %; 57%

ULA %; 43%

Ripartizione stipendi per genere

in rapporto alle ULAmaschi femmine

BILANCIO SOCIALE 2016

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umero di donne sul totale dei lavoratori Come richiesto dalla Circolare Regionale in merito alla redazione dei Bilanci sociali si fornisce di seguito il dettaglio della ripartizione dei contratti lavorativi per genere, con dettaglio per ciascuna tipologia di contratto di lavoro. Dati al 31.12.2016

Tipologie contrattuali 2012 2013 2014 2015 2016

n. donne

% n. donne

% n. donne

% n. donne

% n. donne

%

Tempo indeterminato full-time 3 33 3 33 2 20 1 14 2 25

Tempo indeterminato part-time 3 71 2 40 3 50 5 63 5 71

Tempo determinato part-time 1 100 1 100 1 100 1 100 / /

Altre forme 1 50 / 0 / 0 / 0 1 50

Borse lavoro 1 100 1 100 / / Totale 8 47 6 37 7 44 7 41 8 47

Ripartizione delle retribuzioni per appartenenza*

U.L.A. Soci

7,97* Non Soci

5,01*

Compensi lordi 352.883 150.705

* non considera il dato relativo alle borse lavoro né i soci professionisti * il dato non tiene conto della data di adesione alla cooperativa dei nuovi soci

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

12,82%

16,78%

27,50%

27,78%

31,24%

31,51%

33,09%

29,93%

Ripartizione stipendi soci/non soci: evoluzionesoci non soci

D 8D 6 D 7 D 7 D 8

Tot 17 Tot 16 Tot 16 Tot 17 Tot 17

201244,0%

201347,0%

201437,0%

201541,2%

201647,1%

Consistenza numerica e percentualedonne sul totale dei lavoratori

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benefit a lavoratori

descrizione 2015 2016 Variazione

Servizi Legge 626/sicurezza 0 1.167 + ***

Spese formazione sociale, addestramento e formazione professionale

911 625 -31%

Alberghi e Ristoranti 886 695 -22%

Buoni Pasto 23.970 25.238 +5%

Totale servizi ai lavoratori 28.794 27.723 -4%

Altri acquisti per attività ricreative 345 2.585 +649%

Premi produzione 26.500 20.000 -25%

Totale benefit 55.639 50.309 -9%

Assistenza sanitaria CCNL

Il CCNL delle Cooperative Sociali firmato il 16 dicembre 2011 prevede l’assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti a tempo indeterminato con un contributo a carico dell’impresa cooperativa di 60 € annui a lavoratore a tempo indeterminato; La Cooperativa adempie all’obbligo contrattuale attraverso il fondo sanitario Cooperazione Salute Società di Mutuo Soccorso. Nel 2016 hanno aderito n. 4 dipendenti.

progetto CONCILIAZIONE IN PRATICA

C.I.P.

valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione, dei tempi lavorativi con le esigenze famigliari e delle reti di imprese

che offrono servizi di welfare

Il progetto, conclusosi nel corso del 2016, ha coinvolto una rete di 102 soggetti fra Enti pubblici territoriali, agenzie pubbliche e Micro e Piccole Medie Imprese. Obiettivo generale del progetto è favorire la sperimentazione e lo sviluppo di un Modello Pratico di Conciliazione, che risulti chiaro e di semplice attuazione per le Micro e PMI. A tale scopo gli interventi previsti sono diretti a contribuire alla individuazione, progettazione e sperimentazione, in 25/30 Micro e PMI del territorio dell'Asl Milano, di azioni innovative tese allo sviluppo di politiche di conciliazione famiglia/lavoro e di welfare aziendale. Attraverso la costituzione dell'Alleanza "Conciliazione In Pratica (C.I.P.)" si intende in particolare avviare un percorso di partecipazione/sensibilizzazione delle Micro e PMI che faticano, per ragioni strutturali (numero dipendenti, specificità professionale, settore merceologico di appartenenza, scarse risorse) e di contesto (crisi economica e produttiva, competitività, complessità legislativa e burocratica) a progettare strumenti diretti a rendere concreto il concetto culturale di lavoro sostenibile. La rete è confluita in una ATS Agenzia Conciliazione con capofila la Città Metropolitana di Milano. Urbana ha aderito al progetto biennale 2014-2016, a partire dalle precedenti partecipazioni a tavoli istituzionali e da una esperienza pluriennale di strumentazione al proprio interno.

BILANCIO SOCIALE 2016

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Nel corso del 2016 due delegati di Urbana hanno partecipato a diversi incontri informativi e formativi, formalizzando gli impegni e le sperimentazioni già attuate al proprio interno negli ambiti di conciliazione vita/lavoro e definendo il proprio ambito di interesse nell’area Benessere (Servizi salvatempo e opportunità per il benessere personale).

B.3. Volontari

Numero e dinamica volontari

n. al 31.12.2016 N. entrati N. usciti n. al 31.12.2015

Volontari soci 2 1 1

Volontari non soci

Totale 2 1

Le figure dei soci volontari di cui all’articolo 2 delle legge 381/91 e articolo 1 comma 1 si possono così distinguere: a) Il singolo individuo che svolga prestazioni personali, gratuite, spontanee e contingenti all’interno della struttura organizzativa. b) Il libero professionista che esegua una prestazione d’opera gratuita legata alle proprie conoscenze professionali. c) Gli amministratori che svolgono gratuitamente tale ruolo all’interno della struttura cooperativa. d) I consulenti che dedicano parte del loro tempo allo studio ed a progetti volti al miglioramento dell’assetto organizzativo, economico, finanziario, sociale della Cooperativa. Ai soci volontari non si applicano i contratti collettivi di lavoro e le norme in materia di lavoro subordinato ed autonomo. Con il socio volontario non si instaura dunque alcuna forma di rapporto di lavoro retribuito o remunerato a fronte delle prestazioni rese in cooperativa. Ai soci volontari si applicano le norme in materia di assistenza contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Ai soci volontari spetterà il rimborso delle spese. Tali spese dovranno essere documentate.

Estratto dal regolamento interno

B.4 Beneficiari

L'attività lavorativa di Urbana è finalizzata alla formazione ed all'integrazione lavorativa di soggetti con difficoltà personali e sociali, imputabili a situazioni di svantaggio emarginazione. L'obiettivo non è soltanto quello di evitare a queste persone l'espulsione dal mercato del lavoro, ma di concorrere alla loro valorizzazione personale e lavorativa, consentendo loro di acquisire una professionalità spendibile anche all’esterno. Urbana seleziona gli inserimenti lavorativi attraverso un processo partecipato fra i soci. I nuovi collaboratori sono prevalentemente invalidi, persone in situazioni di disagio economico/sociale, ex-carcerati che hanno partecipato a percorsi di avviamento al lavoro durante la detenzione. Globalmente, tra tutti i lavoratori, vi sono state 3 assunzioni e 2 cessazioni, oltre all’inserimento stabile di una collaboratrice con contratto di lavoro autonomo. Rapporto numerico Lavoratori / collaboratori svantaggiati in inserimento lavorativo Ai sensi della L. 381/91 tale valore deve corrispondere ad almeno il 30% dei lavoratori della cooperativa in base alla formula sotto riportata La condizione di persona svantaggiata deve risultare da idonea documentazione rilasciata da una pubblica amministrazione a ciò abilitata o da una struttura accreditata a tale funzione Al 31.12.2016 il rapporto lavoratori/svantaggiati è pari al 40,00%:

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PERSONE SVANTAGGIATE =

4 = 40,00%

(SOCI LAVORATORI + LAVORATORI NON SOCI) – PERSONE SVANTAGGIATE (10+5)-4 Valore al 31.12.2015= 41,67%

La condizione di svantaggio risulta da idonea documentazione rilasciata disponibile presso la sede della cooperativa.

Distribuzione degli inserimenti lavorativi per aree di attività

Tipologie di svantaggio

Aree di attività Numero inserimenti Supporto agli altri settori Contabilità

Handicap fisico 4

totale 4

Ripartizione delle retribuzioni rispetto all’attività di inserimento lavorativo: evoluzione dal 2010

U.L.A. Normodotati 10,77 Svantaggiati 2,22

Compensi lordi* 440.353 43.234 * dati al netto dell’esonero contributivo – il dato non considera le borse lavoro

Il percorso di inserimento lavorativo. La base sociale della cooperativa ha nel tempo elaborato dei precisi riferimenti valoriali, culturali ed operativi circa l’inserimento lavorativo, che influiscono e determinano anche gli aspetti organizzativi e gestionali. Tali percorsi, infatti, prevedono la possibilità per la persona inserita, a seguito di un percorso complesso e non sempre possibile, di diventare socio della Cooperativa e di assumere all’interno dell’organizzazione ruoli di sempre maggiore responsabilità, non solo operativa, ma anche gestionale. Le persone vengono inserite in Cooperativa secondo due opzioni: - direttamente con un contratto di assunzione, solitamente in prima battuta a tempo determinato, per poi trasformarsi in un

contratto a tempo indeterminato, secondo il contratto nazionale delle Cooperative Sociali; - attraverso una convenzione di Borsa Lavoro, stipulata normalmente con il Comune di Milano, della durata massima di sei mesi,

al termine della quale, se entrambe le parti sono d’accordo, si procede con un contratto di assunzione. - Dal momento della assunzione è palese come tutte le persone inserite, siano esse svantaggiate o meno, acquisiscono a tutti gli effetti lo status di lavoratore, con tutti i diritti e doveri che ciò comporta. E’ all’interno di questa cornice che si sviluppa ed evolve il percorso di inserimento lavorativo. In sintesi il percorso di inserimento lavorativo prevede i seguenti obiettivi e le seguenti attività: obiettivi di lavoro

2012 2013 2014 2015 2016

13,77% 10,98% 10,56% 8,15% 8,94%

Svantaggiati Normodotati

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1. facilitare l'acquisizione di abilità relazionali e sociali atte all'inserirsi ed al permanere in un ambito lavorativo organizzato complesso;

2. facilitare l'acquisizione o lo sviluppo di capacità lavorative, di apprendimento, di esecuzione dei compiti, di controllo dei risultati, inerenti le specifiche attività presenti in cooperativa;

3. facilitare l'acquisizione o lo sviluppo di capacità professionali, comprensive dell'elemento della produttività; 4. facilitare lo sviluppo di senso di responsabilità rispetto sia ai compiti operativi che gli ambiti organizzativi nei quali la persona

è inserita. azioni/attività - Contatto con l’ente inviante (Sert, CELAV, UEPE, Coop. Sociali, altro) per l’acquisizione della richiesta di inserimento lavorativo

ed una prima conoscenza indiretta del soggetto individuato dall’Ente; (diversamente, a partire da una disponibilità/necessità della cooperativa di inserire una nuova persona, è la stessa cooperativa che contatta il possibile ente inviante);

- verifica interna alla cooperativa sulla disponibilità/necessità di inserire una persona svantaggiata, prevedendo dunque un percorso di inserimento lavorativo;

- colloquio di conoscenza/filtro con la persona individuata; - individuazione all’interno della cooperativa del settore più idoneo ad accogliere e seguire la persone; individuazione delle

possibili mansioni da svolgere; individuazione del possibile tutor; - individuazione di un percorso di inserimento lavorativo, che tenga conto degli interessi personali, delle predisposizioni ed

aspirazioni, delle attitudini e competenze presenti e da sviluppare; - contrattazione con la persona interessata e accordo circa il percorso lavorativo; - individuazione di un referente per l’addestramento al lavoro (tutor) e l’acquisizione delle competenze lavorative di base e per

quelle specifiche in relazione al settore in cui la persona viene inserita; - stesura del progetto; - colloqui di verifica tecnica- professionale con il referente lavorativo e con il responsabile degli inserimenti lavorativi, attraverso

anche schede di verifica e riprogettazione costruite ad hoc; - colloqui individuali di verifica, supporto, riorientamento con il responsabile degli inserimenti lavorativi, - incontri di verifica cadenzati con l’ente inviante circa il percorso di inserimento lavorativo ed il progetto più complessivo della

persona, di cui l’ente inviante rimane il referente; - utilizzo degli strumenti contenuti nel Bilancio Sociale per quanto riguarda la valutazione del successo del percorso di inserimento

lavorativo e per quanto riguarda il grado di soddisfazione del lavoratore presente in cooperativa. Il percorso di inserimento al lavoro prevede inoltre via via nel tempo il coinvolgimento della persona in tutte le attività proposte e promosse dalla cooperativa, quali incontri di formazione, professionale e non, momenti di incontro a carattere organizzativo, momenti di incontro e confronto circa l’andamento delle diverse attività interne. Tale coinvolgimento prelude e rende possibile la condivisione più complessiva degli scopi della cooperativa e quindi l’eventuale percorso di assunzione di responsabilità gestionali da parte delle persone inserite. Nodo cruciale di tale passaggio risulta essere la decisione di chiedere al Consiglio di Amministrazione di poter diventare Socio della Cooperativa, con ciò che questo comporta in termini di diritti e doveri. Conclusioni del percorso. Un percorso di inserimento lavorativo si intende concluso quando la persona, grazie al suo percorso personale e professionale, ed anche attraverso l’azione svolta dalla cooperativa intesa come organizzazione di lavoro competente, è riuscita a sviluppare al massimo le proprie potenzialità, in modo da essere in grado di permanere in modo continuativo in un ambiente lavorativo, svolgendo con la massima professionalità possibile i compiti richiesti. Da ciò si evince che il punto di partenza per poter valutare se il percorso di inserimento lavorativo possa considerarsi concluso, è rappresentato dalla analisi precisa delle potenzialità che la persona può/deve sviluppare; il percorso si conclude quando la persona ha raggiunto il proprio personale 100% , anche se questo può non corrispondere agli standard del mercato lavorativo tradizionale. A titolo di esemplificazione, possiamo affermare che una persona con una disabilità motoria che coinvolga gli arti superiori, difficilmente potrà raggiungere al computer livelli di produttività pari ad una persona normodotata. Ugualmente, secondo quanto affermato, questa persona avrà concluso il proprio percorso di inserimento lavorativo, pur rimanendo nelle categorie svantaggiate, qualora abbia raggiunto il massimo delle proprie potenzialità. Le persone che hanno negli anni effettuato un percorso di inserimento lavorativo presso la cooperativa, hanno anche maturato, solitamente in via naturale al termine del loro percorso, la decisione di sperimentarsi nel mercato del lavoro tradizionale. Questo fatto è legato in parte al comprensibile desiderio di sganciarsi in via definitiva da un circuito in qualche misura ancora “protetto”, come è una cooperativa sociale. Inoltre, la tipologia dei lavori presenti in Cooperativa Urbana, il percorso professionale e personale che le persone possono svolgere al suo interno, hanno reso e rendono nei fatti possibile per queste persone, trovare con discreta facilità un’ altra collocazione lavorativa sul mercato, talvolta anche attuando degli avanzamenti professionali ed economici.

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Rapporto con i servizi, il territorio, le altre organizzazioni nonprofit. Sin dal suo avvio la Cooperativa Urbana ha operato in collegamento con altre realtà del privato sociale presenti sul medesimo territorio di appartenenza, nonché con tutto il sistema dei servizi. Queste relazioni hanno reso possibile innanzitutto un comune percorso di riflessione circa le tematiche, spesso contraddittorie e difficili, che caratterizzano il lavoro di chi opera a stretto contatto con situazioni di disagio. Secondariamente il raccordo con gli altri enti, pubblici e privati, operanti sul territorio, ha reso possibile via via nel tempo l’individuazione di strategie operative comuni, che favorissero l’ottimizzazione e la messa in comune delle risorse di ogni singolo. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, citiamo i progetti cui Urbana ha aderito e partecipato negli ultimi anni: - anni 2000 - 2003 – Progetto ex L. 45 “Rafforzamento della rete sociale per il reinserimento socio lavorativo di persone ex

tossicodipendenti”. Questo progetto è stato realizzato in raccordo con l’ASL città di Milano, il Comune di Milano, numerose altre realtà del privato sociale attive sul territorio sulle tematiche del reinserimento;

- anno 2004 – Progetto Equal “Ricerca partecipata: Modalità di buone prassi per l’integrazione socio lavorativa delle persone svantaggiate nelle cooperative sociali”. Urbana ha partecipato a questa ricerca unitamente a numerose altre cooperative B della città di Milano;

- anni 2004-2005 – Progetto ex L. 45 “Aumento delle azioni di tutoring educativo all’interno di attività di accompagnamento al lavoro”. A questo progetto, come agli altri, Urbana partecipa unitamente a diverse altre Cooperative sociali di tipo B, in convenzione con la ASL città di Milano;

- anni 2004–2005 – Progetto “Costruzione di un sistema cittadino integrato nell’area del reinserimento”. A questo progetto partecipano la ASL città di Milano, il Comune di Milano e numerose altre realtà del privato sociale.

- anni 2008-2010 – Progetto Nuova Urbana: Progetto di imprenditoria sociale finalizzato all’inserimento lavorativo, alla costruzione di un network nonprofit ed allo sviluppo di servizi di consulenza amministrativa e gestionale. Il progetto ha ricevuto un contributo di Euro 50'000 da parte di Fondazione Cariplo.

- A partire dal marzo 2009, tramite lo sviluppo del servizio “rendicontazioni”, Urbana ha attivato complessivamente n. 6 Convenzioni con il Comune di Milano, settore attività produttive, aventi ad oggetto Affidamento delle attività di supporto alla gestione dei bandi di agevolazioni economiche, istruttoria contabile, supporto alle attività di erogazione monitoraggio e rendicontazione di incentivi economici. Ciascuna convenzione ha previsto l’obbligatorietà di attività di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati, per un numero complessivo di 9 posizioni lavorative.

- Anno 2011: Contributi CCIAA per inserimento lavorativo Bando Contributi alle PMI per il sostegno all'occupazione. Misura 1 - Assunzione disoccupati over 45 e Misura 3 - Assunzione under 30 e stabilizzazione under 35. Contributo di euro 6.030.

- Anni 2013/2014: Contributo Salariale Comune di Milano Tirocinio formativo - Anno 2014/2015: Convenzioni Borsa Lavoro con il Comune di Milano

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Stakeholder esterni

B.5 Enti partecipati

Il dettaglio delle Partecipazioni al 31.12.2016 è il seguente:

Denominazione Attività Valore a Bilancio

Valore netto

Consorzio CAES Italia

Vedi oltre – Partnership 500 500

Consorzio EX.IT Vedi oltre – Partnership 2.582 2.582

ConfCooperfidi Cooperativa di garanzia fidi costituita da cooperative

500 500

Mag 6 Vedi oltre - Partnership 251 251

TOTALE 3.833* 3.833 * valore netto risultante a bilancio al netto delle svalutazioni operate relative a società in liquidazione

Non sono intervenute variazioni rispetto all’esercizio precedente.

B.6 La Rete

Partnership

Sono continuate le relazioni di scambio extra commerciali con alcune cooperative con le quali da anni condividiamo idee, difficoltà, progetti. Urbana ha deciso di associarsi nel 2009 con il gruppo di cooperative che fanno riferimento al Consorzio EX.it di Monza. La cooperativa ha approfondito l’esperienza di scambio con la coop. MAG6 di Reggio Emilia di cui è diventata socia nel 2011. Dal 2013 ha sottoscritto una quota di CAES, Consorzio di cooperative sociali impegnato in ambito assicurativo.

www.consorziocaes.org

Consorzio Assicurativo Etico Solidale- Consorzio di Cooperative sociali, CAES è un'agenzia assicurativa plurimandataria che si rivolge prettamente al Terzo Settore, distribuendo prodotti creati ad-hoc, che hanno come presupposto l’affidabilità “tecnica” e la trasparenza dello strumento di garanzia, appoggiando l'onere del risarcimento alle compagnie assicurative con cui collabora, cercando al contempo di condizionarne le scelte politico-commerciali-finanziarie, al fine di renderle il più vicino possibile ai principi dell’economia etica e solidale. A seguito delle recenti trasformazioni societarie e del cambio di governance avvenuto lo scorso anno Urbana è entrata nella composizione della base sociale insieme ad altre realtà appartenenti al mondo della cooperazione sociale. Massimo Caniggià è stato nominato nel consiglio di amministrazione e vice presidente con delega alla gestione del personale.

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piccoloprincipeonlus.org

ConCura è un servizio che si occupa di assistenza famigliare con competenza e attenzione alla persona, offrendo una risposta a tutte le esigenze legate al bisogno di cura domiciliare per anziani, persone non autosufficienti e diversamente abili. Piccolo Principe Cooperativa Sociale nasce a Milano nel 2005, con l’ideale che anche un piccolo intervento possa cambiare la vita delle persone in difficoltà e basa ogni sua attività sui principi di giustizia sociale. L’impegno del Piccolo Principe diventa atto pratico tramite le attività di counselling individuale e di gruppo rivolto a tutte le età, con percorsi specifici; attraverso la cura del benessere dell’anziano sano con interventi volti al mantenimento delle autonomie, e nel caso in cui l’anziano fosse non più autosufficiente sono stati sviluppati interventi per il sostegno sia dell’anziano, sia per chi lo affianca (il cosiddetto care giver).

cafconsulentidellavoro.it

CENTRO ASSISTENZA FISCALE NAZIONALE CONSULENTI DEL LAVORO Srl – CAF CDL è un CAF Nazionale che esiste dal 2003 e conta oltre 4000 centri di raccolta sull’intero territorio Nazionale.

www.mag6.it

Cooperativa MAG 6 - Obiezione monetaria e finanza critica - proposte per una economia conviviale. Una rete di persone, gruppi, imprese, che intendono relazionarsi in modo equo e solidale, condividendo ciò che sono e ciò che hanno (denaro, tempo, competenze, informazioni, prodotti, servizi), unendosi su valori comuni (pace, solidarietà, ecologia, intercultura, critica al modello economico dominante), ma valorizzando al massimo le proprie diversità, lavorando insieme per il benessere della collettività. Urbana aderisce come produttore alla Rete Economica a Prezzo Agevolato (REPA) impegnandosi ad applicare su tutti i beni e servizi offerti ai 1.400 soci di MAG6 una riduzione almeno del 10% rispetto al prezzo che utilizzano normalmente.

DR. MICHELE BERTARELLI [email protected]

Michele Bertarelli - commercialista, iscritto dal 1998 all'albo dei dottori commercialisti e esperti contabili di milano al n. 5290. Svolgo prevalentemente consulenza fiscale e amministrativa a piccole e medie imprese e associazioni seguendo la contabilita' aziendale, la gestione di tutti gli adempimenti tributari, la gestione del personale e le dichiarazioni fiscali. Ho redatto articoli su tematiche fiscali per la rivista di amministrazione e finanza edita da ipsoa in collaborazione con il prof. Mario Solinas. Ho svolto incarichi come componente del collegio sindacale di società di capitale. Ho svolto e svolgo pratiche di contenzioso tributario. Svolgo attività come custode giudiziale per il tribunale di Milano. Futuro agricoltore.

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Studio Legale Bolognesi & Restelli

Avvocati Giuslavoristi www.bolognesirestelli.it

Controversie sul lavoro Per offrire un supporto più completo alla gestione del personale Urbana può darvi assistenza legale e amministrativa nei rapporti di lavoro, nella gestione e prevenzione del conflitto e nelle controversie con il personale grazie alla convenzione stipulata con un Avvocato del Lavoro. Roberto Restelli si è laureato col massimo dei voti presso la Cattedra di Diritto del Lavoro dell’Università degli Studi di Milano (Prof. Luciano Spagnuolo Vigorita), con la quale ha collaborato a lungo. Iscritto all'Ordine degli Avvocati di Milano dal 1997. Cassazionista. Si occupa da tempo di contenzioso e di consulenza in materia giuslavoristica, previdenziale e sindacale, in favore di importanti aziende e manager. E’ socio AGI (Avvocati Giuslavoristi Italiani) e del Centro Nazionale Studi di Diritto del Lavoro Domenico Napoletano - Sezione di Milano. E’ autore di pubblicazioni su diversi temi del diritto del lavoro e relatore in seminari per la formazione professionale (incluse alcune lezioni alla Scuola di Alta Formazione in Diritto del Lavoro dell'AGI).

www.gpnotai.it

Lo Studio GP Notai Associati svolge ogni tipo di attività notarile e di specifiche consulenze in campo immobiliare, successorio, societario e "no profit". Giuseppe Gallizia Notaio dal 9 febbraio 1996 a S.Angelo Lodigiano con ufficio secondario a Milano, membro del Consiglio Notarile di Milano, già membro per più mandati del Comitato Direttivo dell'Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia, Docente di diritto presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.

Centrali cooperative

www.federsolidarieta.confcooperative.it

Urbana è iscritta dal 2004 a Confcooperative - Federsolidarietà Milano – n. matricola 55470 Federsolidarietà è l’organizzazione di rappresentanza politico-sindacale delle cooperative sociali, mutue ed imprese sociali aderenti a Confcooperative. Federsolidarietà rappresenta le proprie associate sul piano istituzionale e le assiste sul piano sindacale, giuridico e legislativo, tecnico ed economico. Cura, inoltre, la promozione e il potenziamento degli enti aderenti anche attraverso un articolato e diffuso sistema consortile.

Donatori

CINQUE PER MILLE2

Importo percepito, relativo all’edizione 2014: euro 4.585,33 Detto importo è stato speso come indicato in tabella:

2 Il 5 per mille è un provvedimento che il Legislatore approva di anno in anno nelle diverse disposizioni di programmazione economico

finanziaria dello Stato (nel 2013 è inserito nel D.L. 6 luglio 2012, n. 95 "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con

invarianza dei servizi ai cittadini), di conseguenza le modalità di accesso e di ripartizione sono cambiate di anno in anno, in particolare

per quanto riguarda gli importi a partire dal 2011 (redditi 2010) e poi ripetuto nel 2012 ha introdotto un limite massimo di assegnazione

complessiva portando di fatto ad una riduzione ex legis dell'importo assegnato.

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Descrizione Importo

Risorse umane: Compensi per personale svantaggiato 3.958,33

Acquisto beni e servizi: Formazione professionale 625,00

Totale 4.583,33

Nel grafico sottostante si riporta l’andamento, a partire dall’edizione 2006, della donazione 5 per 1000 relativa alle scelte operate dai contribuenti in relazione al numero di preferenze ed alla donazione “media” [fonte npsolutions.it]

Un'iniziativa Non Profit gestita da SocialTechno impresa sociale Srl in partnership con TechSoup. Opera per promuovere la cultura informatica e lo sviluppo tecnologico del Terzo Settore attraverso la collaborazione e le sinergie

con il mondo Profit. Il programma TechSoup permette alle organizzazioni di accedere all'innovazione e di sfruttare i vantaggi di un uso consapevole della tecnologia,. Nel corso del 2016 Urbana ha ricevuto, grazie al programma TechSoup,

Produttore Prodotti Valore di mercato

Windows server CAL or ECL, 50 licenze Windows Server, 50 licenze Windows Desktop Operating Systems, 50 licenze

€ 69.012,81

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GravityZone Business Security, 50 Licenze N.r.

Dal 2017 Urbana aderisce a Google Ad-Grants, servizio che consente alle organizzazioni nonprofit di usufruire di pubblicità on-line, tramite i servizi di Google Inc. per un valore fino a 120.000 euro annuali.

Accreditamenti

www.questio.it

Dal 2012 Urbana è Centro registrato in QuESTIO, il sistema di mappatura dei servizi di ricerca, trasferimento tecnologico e di supporto all’innovazione per i seguenti servizi:

Servizi logistici e amministrativi

Consulenza strategica, economica e finanziaria.

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Clienti

Sin dai primi anni di attività Urbana rivolgeva i suoi servizi prevalentemente alle realtà del nonprofit, forte dell’essere essa stessa cooperativa sociale. Nel tempo l’ampliamento dei servizi, della competenza tecnico-professionale e del livello di qualità raggiunto ha fatto sì che il numero e la tipologia dei clienti si ampliasse, con l’ingresso di società for profit, di liberi professionisti e artigiani, di studi professionali. Oggi Urbana offre i suoi numerosi servizi e competenze in maniera sempre più articolata e diversificata, diffondendo la propria presenza e il proprio operato anche fuori dalla Lombardia e sviluppando collaborazioni sempre nuove con il variegato mondo del nonprofit. Il target di riferimento è costituito dalle seguenti aree di clientela: → Cooperative sociali di tipo B → Cooperative sociali di tipo A → Altre organizzazioni del Terzo Settore: Enti non commerciali, Onlus, Organizzazioni di Volontariato,

Organizzazioni non Governative, Associazioni di Promozione Sociale, Enti Sportivi Dilettantistici, Fondazioni, ecc.

→ Professionisti → Società commerciali di piccole dimensioni, imprenditori individuali, negozianti

Contratti/Convenzioni con Pubbliche Amministrazioni

Ente Oggetto della Convenzione

Data avvio

Data termine

Importo totale

Importo 2016

n. soggetti svantaggiati

inseriti

Affidamento del servizio di erogazione

monitoraggio e rendicontazione di

incentivi economici a favore di coworkers

01.01.2016 31.12.2016 141.800 8.238 1

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C. OBIETTIVI, FINALITÀ E ATTIVITÀ

C1. Finalità principali dell’ente

Scopo della cooperativa è perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana dei cittadini, mediante iniziative finalizzate alla formazione e all’integrazione lavorativa di persone che presentano difficoltà personali e sociali imputabili a fenomeni di emarginazione, ai sensi del primo comma lettera b) dell'art. 1 della Legge 8.11.1991 n. 381 […] […] attraverso la possibilità offerta ai soci che versano in condizioni di disadattamento ed emarginazione, di svolgere concretamente un’attività lavorativa nei differenti settori in cui si esplica l’operato della cooperativa.

Estratto dello Statuto, art. 2

C1.1 La Missione Istituzionale

Scopo, obiettivo e ragion d'essere di Urbana, in quanto Cooperativa Sociale di tipo B, è la promozione del benessere collettivo attraverso l'Inserimento lavorativo di persone svantaggiate: ₪ L'attività lavorativa di Urbana è finalizzata alla formazione ed all'integrazione lavorativa di soggetti con

difficoltà personali e sociali, imputabili a situazioni di svantaggio o emarginazione. Ciò viene attuato offrendo la possibilità di svolgere una vera e propria attività lavorativa nei differenti settori della cooperativa. L'obiettivo non è soltanto quello di evitare a queste persone l'espulsione dal mercato del lavoro, ma di concorrere alla loro valorizzazione personale e lavorativa, consentendo loro di acquisire una professionalità spendibile anche all’esterno.

₪ Accanto all'obiettivo prioritario, vi è anche quello di favorire in ciascun socio e lavoratore la presa di

coscienza e lo sviluppo delle proprie capacità e del proprio ruolo personale e sociale.

Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso la fornitura competente e professionale di servizi: ₪ Urbana intende connotare i servizi offerti con criteri di competenza e professionalità in base alle esigenze

dei propri clienti, realtà sociali e non, con l’obiettivo di rispondere a bisogni, problematiche, necessità in modo personalizzato ed efficace.

₪ La risposta competente e personalizzata è garanzia di un reale sostegno alle singole identità di impresa

sociale che si rivolgono a Urbana.

C.1.2 – I valori fondanti

I valori e le scelte di fondo che Urbana propone ai nuovi collaboratori sono frutto del pluriennale percorso cooperativo di partecipazione ed inserimento. Derivano da un costante lavoro di confronto e condivisione, cui si dedicano i nostri Soci e collaboratori, e sono periodicamente ridiscussi nelle sedi assembleari e in appositi seminari.

1. Centralità della persona e non preminenza del denaro → previsione di percorsi di crescita e sviluppo globale per ogni persona; possibilità di

“autorealizzazione”, ossia di esplicitazione di tutte le risorse e capacità individuali. → disponibilità dell’organizzazione ad adeguarsi all’esigenze / desideri della persona.

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2. Accoglienza (principio della porta aperta) → disponibilità dell’organizzazione a modificare i propri assetti all’entrata e all’uscita di una

persona; → disponibilità delle persone a mutare le proprie modalità di relazione all’entrata e all’uscita di

una persona. 3. Accettazione della diversità

→ l’unico discrimine accettabile è quello che tiene conto dell’equilibrio tra la situazione esistente e ciò che potrebbe succedere all’entrata di una nuova persona.

4. Attenzione al “come”, il fine non giustifica i mezzi → l’organizzazione e le persone sono attente e focalizzate anche sui processi organizzativi, non

solo sugli obiettivi. 5. Trasparenza e rigore nella gestione delle risorse economiche,soprattutto pubbliche.

→ capacità di rendicontazione precisa e trasparente dell’operato, a tutti i livelli. 6. Democraticità

→ offrire ad ognuno, secondo le proprie capacità, la possibilità di accedere a posti di responsabilità e di governo;

7. Partecipazione istituzionale ed organizzativa → intendiamo per partecipazione istituzionale la possibilità che alle attività della cooperativa

partecipino tutti i soggetti interessati al raggiungimento dello scopo sociale; → con partecipazione organizzativa si fa riferimento all’insieme delle situazioni che coinvolgono

tutti i partecipanti al processo decisionale che attiene allo svolgimento dei compiti ad ognuno assegnati;

→ crediamo che tutta la base sociale debba partecipare ed essere coinvolta nelle attività di tipo sociale per il raggiungimento degli scopi della cooperativa. Tutti sono chiamati a diventare “un po’ esperti del sociale” come tutti sono chiamati a diventare esperti nel proprio lavoro.

C.1.3 I fattori di rischio

Note riferite al D. Lgs. 32/2007 La situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico di gestione e le prospettive future consentono di affermare che Urbana è una società solida e dotata di risorse adeguate. Il difficile e pluriennale contesto generale porterà rischi di ordine economico, con l’incremento di clienti in crisi e la difficoltà di reperirne di nuovi, e finanziario, dovute alle prevedibili difficoltà ad incassare i crediti nei tempi consueti. I nodi problematici di medio/lungo termine ad oggi sono:

La formazione di un nuovo gruppo dirigente; Il riorientamento strategico della cooperativa; la difficoltà di alimentare energie finalizzate ad azioni non dirette al lavoro quotidiano.

Rischi professionali Urbana è assicurata contro i rischi derivanti dall’esercizio delle attività sopra menzionate e in relazione ai possibili danni che possano essere prodotti a terzi. Urbana risponde dei danni cagionati da possibili ritardi, inesattezze, errori od omissioni nell’esercizio delle attività sopra menzionate, esclusivamente per colpa grave o dolo, entro i limiti della copertura assicurativa di cui sopra. La Cooperativa ha accantonato un fondo derivante dai rischi professionali a eventuale copertura della franchigia relativa alla propria assicurazione professionale. La Legge 14.01.2013 n. 4 recante “disposizioni in materia di professioni non organizzate”definisce l'attività economica, professionale volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente

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e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative. Rientrano nel campo di applicazione della norma i tributaristi, i consulenti fiscali, i consulenti legali in materia stragiudiziale, chi si occupa di tenuta della contabilità, dichiarazione dei redditi, imposizione fiscale, consulenti aziendali, che non siano iscritti ad un albo o collegio professionale. A seguito della sentenza Corte di Cass. pen. SS.UU., n. 11545 del 23 marzo 2012, è stato definitivamente affermato il principio di libertà di lavoro autonomo e di libertà d’impresa in merito a quelle tipologie di attività e servizi che la legge non attribuisce “in via esclusiva” a soggetti iscritti ad Albi ed Ordini professionali. Non riservate sono appunto le attività che abitualmente Urbana realizza a favore dei propri clienti, senza incorrere pertanto nel reato di esercizio abusivo della professione. Al tal la sentenza richiede che la non appartenenza agli albi professionali deve essere sempre chiarita al cliente. In tal senso la recente riforma delle professioni in senso di “liberalizzazione” anche alla costituzione di soggetti societari si dimostra incompatibile con la qualifica di Cooperativa Sociale, in quanto sia le società fra i professionisti sia le cooperative sociali devono avere finalità statutarie esclusive non conciliabili fra di loro. Diviene pertanto evidente che la natura di Cooperativa Sociale di Urbana costituisce una esplicita affermazione di non appartenenza agli ordini professionali. In proposito Urbana è inoltre assicurata contro la Responsabilità Civile professionale contro i danni prodotti a terzi nell’ambito delle proprie attività.

Sicurezza sul lavoro Nel corso dell’esercizio 2010 è stato prodotto ed approvato dai lavoratori il “Fascicolo Formazione Interna” (ai sensi del D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo unico in attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro). Il Documento Unico di Valutazione Rischi da Interferenza – DUVRI ex art. 26 D.Lgs.81/2008, è stato elaborato nel 2008 direttamente dal datore di lavoro e, per quanto

di competenza, dal medico competente, dal servizio di prevenzione e protezione e dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Il fascicolo è completato dalla Relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e salute durante l’attività lavorativa e dal Piano d’Emergenza. A gennaio 2016 la Cooperativa ha ultimato anche la Valutazione e Gestione del Rischio da Stress Lavoro-Correlato. Tutela della riservatezza dei dati personali Nel corso dell’esercizio 2016 è stato revisionato ed aggiornato il Documento Programmatico Sulla Sicurezza della Cooperativa, per quanto non obbligatorio, secondo il Codice in materia di protezione dei dati personali D.lg. 30 giugno 2003, n. 196. Nel Documento Programmatico sono state fornite informazioni tra l'altro sull'elenco dei trattamenti di dati personali, la distribuzione dei compiti e delle responsabilità delle strutture preposte al trattamento dei dati, l'analisi dei rischi che incombono sui dati, le misure da adottare per garantire l'integrità e la disponibilità dei dati, la protezione delle aree e dei locali, la descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino della disponibilità dei dati in caso di distruzione o danneggiamento, la previsione di eventuali interventi formativi degli incaricati del trattamento, la descrizione dei criteri da adottare per garantire l'adozione delle misure minime di sicurezza in caso di trattamento di dati personali affidati a strutture esterne a quelle societarie. Attestazioni antimafia ex d.lsg. 159/2011 Ai sensi del d.lgs. 159/2011 (Codice delle leggi Antimafia) la Società ha provveduto a raccogliere la documentazione antimafia relativa ai soggetti indicati all’art. 85 del d.lgs. medesimo [Consiglieri, Revisore

BILANCIO SOCIALE 2016

27

dei Conti e famigliari degli stessi]. Si attesta che non sono stati emessi provvedimenti di cui all’articolo 67 del medesimo D. Lgs. n.159/2011 nei confronti di nessuno di detti soggetti.

C.1.4 – Relazione sul 2016 ed obiettivi futuri

Dal punto di vista economico, il fatturato è diminuito dell’2% circa, in gran parte dovuto alla contrazione di quello derivante dalla collaborazione con il Comune di Milano, compensato dall’aumento del fatturato derivante dalle attività caratteristiche. L’impegno per la diversificazione dei servizi offerti ha prodotto nel 2016 un significativo investimento nell’area dei servizi ai cittadini riguardo allo sportello colf/badanti. Durante il 2016 si è concluso il processo di sostituzione ed implementazione del nuovo software contabilità, con grande impegno di tutti i lavoratori coinvolti e nonostante la turbolenza del turn over di personale. È stato finalmente completato il rifacimento del sito web, corredato dall’opportunità, colta al volo, di beneficiare di fondi gratuiti per la pubblicità su Google. È stata quasi completata la rete di professionisti alla quale la clientela può accedere per fruire di servizi altamente professionali e specializzati. Infine, il nuovo assetto organizzativo, orientato al decentramento ed alla diffusione del potere, entrando a regime ha incontrato prevedibili difficoltà ed opportunità; è auspicabile comunque l’avviamento di un processo inevitabile di ri-orientamento strategico della cooperativa nel suo complesso.

C.2 Attività principali

Gestione del personale

50,13%

Amministrativa, gestionale, fiscale

39,35%

Consulenze8,44%

Rendicontazione1,29%

Altri0,80%

Ripartizione del fatturato per settore di attività

BILANCIO SOCIALE 2016

28

Operiamo nei seguenti ambiti: 1. Area Amministrativa

contabilità generale, dichiarazioni fiscali, assistenza societaria, assistenza fiscale controllo di gestione dell’impresa (contabilità analitica, budget, piani finanziari, analisi di bilancio,

etc.) libri sociali e pratiche societarie

1. Gestione del personale, paghe e contributi

con sportello fiscale (Unico, 730, ICI, dichiarazioni fiscali, etc)

2. Assistenza e Consulenza nei seguenti ambiti: Contabilità presso le aziende; Operazioni straordinarie; Consulenza aziendale; Controllo di gestione, formazione e addestramento, bilancio sociale.

4. Rendicontazione attraverso::

progettazione per richieste di contributo e rendicontazione progetti finanziati; attività di consulenza verso enti erogatori per la definizione di bandi di contributo e servizio di

assistenza alla verifica delle rendicontazioni.

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

800.000

fatturato 2016 fatturato 2015 fatturato 2014 fatturato 2013 fatturato 2012

Evoluzione e composizione del fatturato

Gestione del personale Contabilità Consulenza Rendicontazione Altri

BILANCIO SOCIALE 2016

29

C.2.1 Area “Gestione del personale”

Responsabile: Massimo Caniggia

n. persone impiegate: 5 fatturato 2016: 320.482 fatturato 2015: 318.647 fatturato 2014: 305.881 fatturato 2013: 360.369 fatturato 2012: 346.140

Offre i seguenti servizi: Elaborazione e stampa mensile buste paghe Adempimenti mensili/annuali verso gli Istituti Assistenza tecnico-giuridica Preventivi, Consuntivi, Analisi scostamenti Assistenza per Assunzioni, Agevolazioni e Procedimenti disciplinari Piattaforma web innovativa di compilazione delle presenze

CONSULENZA DEL LAVORO

o Valutazione problematiche inerenti i rapporti di lavoro o Assistenza stipulazione contratti o Assistenza tecnico-giuridica nei rapporti con gli uffici competenti (Inps, Inail, D.P. Lavoro, ecc.) o Budget/consuntivi/analisi per centri di costo o sportello fiscale con certificazione CAF

BILANCIO SOCIALE 2016

30

Sportello COLF e Badanti

Urbana collabora con Piccolo Principe s.c.s., che mette a disposizione del cittadino il servizio

d'incontro per l'assistenza familiare. Il servizio conCura risponde alle necessità di cura domiciliare per anziani, bambini, persone non autosufficienti e diversamente abili. Il servizio, attivo a Milano ed hinterland, aiuta le famiglie ad individuare il/la badante più idonea alle loro esigenze e le supporta nella costruzione di un rapporto lavorativo soddisfacente per tutti i soggetti coinvolti, partendo da una valutazione professionale del bisogno di accudimento della persona da assistere. La famiglia che si affida a "conCura" ha a disposizione un operatore professionale dedicato che, a partire dal primo incontro a domicilio, diventerà il punto di riferimento essenziale. Nel momento in cui insorgessero nuove esigenze, l'operatore sarà al fianco della famiglia per trovare la modalità più adatta ad affrontarle. Per la selezione dei candidati, "conCura" mette a disposizione una banca dati con oltre 2000 profili qualificati, referenziati e accuratamente classificati (se sei una badante puoi inviare la tua candidatura), e in occasione dei periodi di ferie o malattia dell'assistente familiare, "conCura" è in grado di proporre sostituti esperti e affidabili.

Per informazioni: numero verde: 800-185048

Tel. e Fax: 02-84893234 E-mail: [email protected]

Gestione del rapporto

Calcolo mensile della busta paga

Calcolo mensile dei ratei di TFR, 13^ e Ferie

Disponibilità di consulenza telefonica

Calcolo trimestrale dei contributi

Servizi accessori (tra cui variazione e cessazione del rapporto)

Inquadramento del rapporto

Consulenza gratuita iniziale

Iscrizione presso INPS del datore di lavoro

Iscrizione presso INPS del collaboratore domestico

Contratto di assunzione

Lettera di assunzione

BILANCIO SOCIALE 2016

31

C.2.2 Area “Amministrativa, gestionale e fiscale”

Responsabile: Vincenzina Mancini

n. persone impiegate: 10 fatturato 2016: 251.538 fatturato 2015: 226.765 fatturato 2014: 253.460 fatturato 2013: 248.638 fatturato 2012: 249.380

Offre i seguenti servizi: assistenza societaria tenuta libri sociali e pratiche societarie segreteria societaria contabilità generale contabilità ordinaria e analitica servizio fiscale e tributario dichiarazioni fiscali assistenza fiscale Il settore più consistente della Cooperativa per numero di addetti svolge costantemente riunioni che coinvolgono i principali referenti e, oltre alle principali tematiche tecniche e commerciali, affronta costantemente le problematiche relative ad aspetti quali: - inserimento lavorativo di nuovi collaboratori svantaggiati e non; - dinamiche relazionali e di gruppo; - prospettive di crescita professionale dei singoli collaboratori; - attività formativa.

BILANCIO SOCIALE 2016

32

C.2.3 Area “Consulenze”

Responsabile: Vincenzina Mancini n. persone impiegate: 5

fatturato 2016: 53.930 fatturato 2015: 76.198 fatturato 2014: 56.042 fatturato 2013: 56.126 fatturato 2012: 56.976

Offre i seguenti servizi: accompagnamento amministrativo, societario e sociale alla nascita e allo sviluppo di imprese ed

organizzazioni contabilità presso le aziende; controllo di gestione, operazioni straordinarie; consulenza aziendale; formazione e addestramento, sociale e professionale, sulle aree di nostra competenza bilancio sociale analisi di bilancio budget d'esercizio budget di cassa o di liquidità piani di fattibilità, piani economico-finanziari.

BILANCIO SOCIALE 2016

33

C.2.4 Area “Rendicontazione”

Responsabile: Carmelo Rotondo

n. persone impiegate: 2 fatturato 2016: 8.238

fatturato 2015: 37.696 fatturato 2014: 104.053

fatturato 2013: 85.810 fatturato 2012: 51.805

Offre i seguenti servizi: assistenza alla progettazione assistenza alla presentazione di richieste di contributo e grant-scouting; rendicontazione progetti finanziati; attività di consulenza verso enti erogatori per la definizione di bandi di contributo e servizio di assistenza

alla verifica delle rendicontazioni; attività di assistenza verso enti erogatori per la verifica delle rendicontazioni ricevute; attività di assistenza alla gestione dei rientri per finanziamenti a tasso agevolato; supporto alle attività di emissione di bandi di finanziamento, selezione, erogazione, monitoraggio e

rendicontazione di progetti in favore di istituzioni erogative pubbliche e private.

BILANCIO SOCIALE 2016

34

D. ESAME DELLA SITUAZIONE ECONOMICA

D.1 STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' 2016 2015 PASSIVITA' 2016 2015

35 Immobilizzazioni materiali 10.150 11.013 47 Capitale sociale 24.600 26.625

36 Immobilizzazioni immateriali 8.988 10.462

48 Riserve 164.091 163.546

37 Immobilizzazioni finanziarie 4.233 13.222 49 Contributi c/capitale 0 0

38 Magazzino 0 0 50 Utile (perdita) d'esercizio 225 562

39 Titoli 0 0

40 Crediti commli v/ clienti privati 324.007 325.230

51 TFR 127.305 170.885

41 Crediti commli v/enti pubblici 2.801 12.071

52 Finanziamenti lungo termine 0 0

42 Crediti per contributi pubblici 1.500 0

53 Altro passivo consolidato 5.000 5.000

43 Altro attivo circolante 11.021 4.306 54 Prestito soci 19.517 20.128

44 Cassa 217 171 55 Debiti v/fornitori 20.210 13.828

45 Banca 104.820 163.201 56 Debiti v/banche 1.508 1.612

57 Debiti v/lavoratori 57.982 54.851 58 Altro passivo a breve 47.300 82.639

46 Totale Attivo 467.737 539.676 59 Totale passivo 467.738 539.676

Capitale sociale13%

Riserva legale22%

Riserve indivisibili

65%

Utile d’esercizio0%

Suddivisione poste del patrimonio netto

BILANCIO SOCIALE 2016

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D.2 CONTO ECONOMICO 2016 2015

1 Fatturato da privati 638.857 623.489

2 Fatturato da enti pubblici 8.238 35.936

3 Variazione rimanenze semilav.,prod.finiti,in lav. 0 0

4 Altri componenti positivi di reddito 108 0

5 Contributi ad integrazione dei ricavi 0 0

6 Valore della produzione (1+2+3+4+5) 647.202 659.425

7 Acquisti di beni e servizi 175.284 79.376

8 Variazione rimanenze mat.prime,sussid.,consumo 0 0

9 Altri costi gestionali 3.035 189

10 Costi esterni (7+8+9) 178.319 79.565

11 Valore aggiunto lordo caratteristico (6-10) 468.884 579.861

12 Proventi Finanziari 14 13

13 Risultato Gestione Straordinaria 1.543 2.091

14 Valore aggiunto globale lordo (11-12-13) 470.441 581.965

15 Ammortamenti e accantonamenti 9.334 20.803

16 Valore Aggiunto Netto = Ricchezza Prodotta (14-15) 461.107 561.161

17 Contributi pubblici a fronte di costi e investimenti 0 0

18 Contributi pubblici generici 6.085 5.382

19 Liberalità 69.013 140

20 Esonero contributivo 10.843 9.362

21 Borse Lavoro 0 0

22 Prelievo Ricchezza da Comunità (17+18+19+20+21) 85.941 14.884

D.3 DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA 2016 2015

23 Personale ordinario 439.242 447.865

24 Professionisti collaboratori 16.781 19.148

25 Personale svantaggiato 53.077 48.946

26 Borse lavoro 0 0

27 Emolumenti a sindaci 2.500 2.500

28 Servizi ai lavoratori 30.308 29.139

29 Alle persone op.in cooperativa (23+24+25+26+27+28) 541.909 547.599

30 Ai soci 482 617

31 Alla comunità 0 19.630

32 Al nonprofit 1.783 4.438

33 All'ente pubblico 2.655 3.217

34 Ai finanziatori 0 0

35 Trattenuta dall'azienda 218 545

36 Ricchezza Distribuita (29+30+31+32+33+34+35)=(16+22) 547.048 576.046

BILANCIO SOCIALE 2016

36

D.4 INDICI A VALORE AGGIUNTO 2016 2015

Rapporti di efficienza economica

A Valore Agg Netto / Valore Produzione 71,25% 85,10%

B (Val. Agg.Caratt. - Ammort)/ Cap.Investito 98,25% 103,59%

C (Contr. p.non ricavi+Liberalità)/ Ricch.Distribuita 13,73% 0,96%

Rapporto di efficienza tecnica

D Valore Produzione / Ricch Distribuita a persone coop 119,43% 120,42%

Rapporti di composizione delle remunerazioni

E %Ricchezza distribuita a Personale Ordinario 80,29% 77,75%

F %Ricchezza distribuita a Profess. Collaboratori 3,07% 3,32%

G %Ricchezza distribuita a Personale svantaggiato + Borse lavoro 9,70% 8,50%

I %Ricchezza distribuita a Sindaci 0,46% 0,43%

L %Ricchezza distribuita a lavorat. sotto forma di servizi 5,54% 5,06%

M %Ricchezza distribuita a pers.operanti in cooperativa 99,06% 95,06%

N %Ricchezza distribuita ai soci 0,09% 0,11%

P %Ricchezza distribuita al non profit 0,33% 0,77%

Q %Ricchezza distribuita all'ente pubblico 0,49% 0,56%

R %Ricchezza distribuita ai finanziatori 0,00% 0,00%

S %Ricchezza trattenuta (prelevata) dall'azienda 0,04% 0,09%

50%

70%

90%

110%

20122013

20142015

2016

99,17%94,52%

94,34% 95,06% 99,06%

%Ricchezza distribuita a pers.operanti in cooperativa

BILANCIO SOCIALE 2016

37

20122013

20142015

2016

13,54%

10,67% 10,77%

8,50% 9,70%

%Ricchezza distribuita a Personale Svantaggiato

20122013

20142015

2016

71,26%

70,05%

73,47%72,74%

72,82%

%Ricchezza distribuita a Personale Ordinario

20122013

20142015

2016

6,89%5,52% 6,06%

5,06%5,54%

%Ricchezza distribuita a lavorat sotto forma di servizi

BILANCIO SOCIALE 2016

38

Rapporti di efficienza economica

A

=

= 71,25%

Indicatore dell'attitudine dei fattori produttivi aziendali a generare valore aggiunto inteso come ricchezza da distribuire agli interlocutori della cooperativa

Dato 2015: 85,10%

Valore Aggiunto Netto 461.107

Valore della Produzione

647.202

B

=

=

98,25%

Indicatore dell'attitudine del capitale investito a produrre nuova ricchezza da distribuire agli interlocutori sociali

Dato 2015: 103,09%

Valore Aggiunto Caratt. - Amm.e Accant. 459.550

Capitale Investito 467.737

C

=

=

13,73%

Indicatore della dipendenza dell'azienda dall'esterno per la remunerazione degli interlocutori sociali

Dato 2015: 0,96%

Contrib.pubbl non ricavi + Liberalità 75.098

Ricchezza Distribuita 547.048

Rapporto di composizione delle remunerazioni

D

=

=

99,06%

Ricch. Distrib a pers oper in coop 541.909

Ricchezza Distribuita 547.048

Condizione di equilibrio: C < di (100% -D%)

C < 0,94

C = a 2,52C = a 4,05 C = a 1,34

C = a 0,96

C = a 13,73

C < di 0,83

C < di 5,48 C < di 5,64C < di 4,94

C < di 0,94

2012 2013 2014 2015 2016

Condizione di equilibrio delle remunerazioni

C = a

C < di

BILANCIO SOCIALE 2016

39

Rapporto di efficienza tecnica

E

=

=

99,06%

Indicatore della produttività del lavoro: Indicatore dell'attitudine della ricchezza distribuita alle persone operanti in cooperativa a generare valore della produzione

Dato 2015:120,42%

Valore della produzione 647.202

Ricch. Distrib a pers oper in coop

541.909

Condizione di equilibrio: E >= 100% La medesima condizione di equilibrio viene rappresentata nel grafico sottostante con l'evidenziazione dell'area di squilibrio, all'interno della quale non si dovrebbe posizionare alcun valore del grafico

120,62% 118,60% 123,07% 120,42% 119,43%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

120%

140%

2012 2013 2014 2015 2016

Rapporto di efficienza tecnica: evoluzione

Valore Produzione / Ricch Distribuita a persone coop Area di squilibrio

BILANCIO SOCIALE 2016

40

NOTA METODOLOGICA

Il Bilancio Sociale secondo Urbana

Urbana realizzò il primo Bilancio Sociale della Cooperativa nel 1998 e da altrettanto tempo collabora con cooperative sociali clienti per la predisposizione di alcuni servizi correlati alla rendicontazione sociale con particolare riferimento a:

- riclassificazione del Conto Economico a Valore Aggiunto secondo gli schemi del Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale;

- elaborazione di questionari di customer satisfaction e soddisfazione dei collaboratori e dei soci delle cooperative, elaborazione di dati ed indicatori sulle tematiche del lavoro e dell’inserimento lavorativo, aspetti particolarmente critici nelle cooperative in genere e nelle cooperative sociali di tipo b) in particolare.

Definiamo il Bilancio Sociale come una procedura sistematica ed oggettiva che permette ad una organizzazione di coinvolgere pienamente i suoi membri nell’individuazione dei bisogni e delle soluzioni, nella pianificazione delle attività, nel monitoraggio dei progressi e nella misurazione della sua performance sociale in modo inclusivo e partecipato. L’approccio al lavoro può essere rappresentato come segue:

✓ comunicazione agli stakeholder del quadro complessivo delle attività, rappresentandone i risultati e le conseguenze derivanti dalle scelte gestionali;

✓ costruzione di un modello razionale di raccolta dei dati, che funga da base informativa ai fini della riflessione da parte della collettività circa l’identità e l’operato dell’azienda;

✓ rafforzamento delle relazioni e della fiducia tra l’azienda e gli stakeholder;

✓ miglioramento dell’attività gestionale sulla base della valutazione – fornita dagli stakeholder sia interni sia esterni – degli impatti generati;

✓ allineamento dei valori aziendali con le indicazioni provenienti dagli stakeholder.

Il Bilancio Sociale 2016 – principi generali

Il processo di rendicontazione avviato con la pubblicazione del Bilancio Sociale è finalizzato ad un duplice obiettivo: La valutazione del proprio operato e la comunicazione della propria attività, secondo i criteri di

completezza e trasparenza informativa. L’adempimento amministrativo: il presente documento è redatto al fine di adempiere alla delibera n°

5536 del 10 ottobre 2007 della Giunta Regionale della Lombardia, che stabilisce fra i requisiti da soddisfare per il mantenimento dell’iscrizione all’albo da parte delle cooperative, la previsione dell’obbligo di redazione del bilancio sociale per l’esercizio 2008 ai fini del mantenimento dell’iscrizione.

Sempre con riferimento alla normativa regionale, il documento recepisce le seguenti disposizioni: Legge Regionale 19/2014, che ha introdotto modifiche alla L.R. 1/2008 Testo unico delle leggi regionali

in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso; R.R. 17/03/2015, n. 1 “Regolamento Albo regionale delle cooperative sociali, consorzi e organismi

analoghi, ai sensi dell'art. 27 della l.r. n. 1/2008” avente ad oggetto la disciplina dell'Albo regionale; DGR 3460 del 24/04/2015, che approva il modello di Comunicazione Unica Regionale [CUR] per

l’iscrizione all’Albo citato ed il mantenimento della stessa;

BILANCIO SOCIALE 2016

41

DD 4362 del 18/05/2016 "Linee guida per le procedure di accertamento e controllo da parte delle camere di commercio lombarde sul possesso dei requisiti necessari per l’iscrizione e mantenimento nell’albo regionale delle cooperative sociali, consorzi e organismi analoghi istituito ai sensi della l.r. 1/2008".

Dette norme hanno demandato alle Camere di Commercio la gestione e tenuta dell’Albo Regionale delle Cooperative Sociali, anche ai fini del mantenimento dell’iscrizione a tale Albo. La struttura del documento e le aree di rendicontazione fanno riferimento principalmente alle “Linee guida per la redazione del Bilancio Sociale delle organizzazioni che esercitano l’impresa sociale” emanate con Decreto del Ministero per la Solidarietà Sociale del 24/01/2008. È questa infatti l’unica disposizione del nostro ordinamento che disciplina la redazione di questa tipologia di documenti. Inoltre le caratteristiche della Cooperativa Sociale sono perfettamente compatibili con la tipologia di organizzazioni cui sono rivolte tali linee guida. Al fianco di tale principale riferimento, si sono tenuti in considerazione: La Circolare della Regione Lombardia n. 14 del 29 maggio 2009 contenente “Indicazioni concernenti l’Albo

regionale delle cooperative sociali”. La raccomandazione n. 7 della commissione aziende non profit del consiglio nazionale dei dottori

commercialisti, “Il Bilancio sociale nelle aziende non profit: principi generali e linee guida per la sua adozione”;

Il modello di rendicontazione proposto da GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale); Le “Linee Guida per la Redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit” emanate

dall’Agenzia per il Terzo Settore, oggi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

I principi di riferimento su cui si basa il presente bilancio sociale sono i seguenti: chiarezza: i dati sono inseriti nel documento con l’obiettivo di fornire informazioni chiare e comprensibili.

La struttura espressiva si pone l’intento di un giusto equilibrio tra forma e sostanza, al fine di favorire l'intelligibilità delle scelte aziendali e dei procedimenti seguiti;

prudenza: gli effetti sociali positivi e negativi sono rappresentati in modo da non sopravvalutare il quadro della realtà aziendale e della sua rappresentazione;

identità, che prevede la definizione precisa e comprensibile delle caratteristiche distintive e precipue che contraddistinguono la cooperativa;

inerenza, in base al quale i risultati rappresentati nel bilancio sociale devono essere direttamente attribuibili all’organizzazione e derivare da una sua consapevole decisione: i risultati rappresentati nel bilancio sociale, in sostanza, non devono essere determinati da una decisione imposta dall’esterno o conseguente a sentenze o imposizioni esterne;

completezza, che prevede siano prese in considerazione le informazioni attinenti a tutte le aree di attività grazie alla loro completa rappresentazione;

rilevanza, il quale prevede che debbano essere prese in considerazione solamente le informazioni che i soggetti coinvolti nel processo ritengono rilevanti;

responsabilità: le categorie di stakeholder ai quali l'azienda deve rendere conto degli effetti della sua attività sono identificabili o possono identificarsi.

È inoltre garantita la comparabilità del documento con gli analoghi Bilanci Sociali prodotti dalla Cooperativa per gli ultimi 8 esercizi. Il processo di rendicontazione è stato gestito da un gruppo di lavoro interno coordinato da un responsabile di progetto. La raccolta dei dati ha coinvolto sia i responsabili delle aree aziendali, sia quelli di specifici progetti. Il documento prodotto si articola nelle sezioni sotto elencate, così come definito dalle linee guida ministeriali per le imprese sociali.

BILANCIO SOCIALE 2016

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SEZIONE A: identità aziendale

Identificazione dell’ente, del settore di attività nel quale opera ed informazioni generali sulla composizione degli organi di governo. Per quanto concerne l’identificazione delle modalità di nomina degli amministratori e degli organi di controllo, dei poteri in capo ai vari organi e delle modalità di esercizio degli stessi, si è optato per l’allegazione dello Statuto della Cooperativa. È stata aggiunta la sezione “Agevolazioni fiscali e contributive” al fine di rendere più esplicite le facilitazioni, concesse dalla normativa, di cui la Cooperativa usufruisce.

SEZIONE B: I portatori di interesse

Viene qui inoltre definita la mappa dei portatori di interesse istituzionale (stakeholder) che distingue anzitutto quelli appartenenti all’organizzazione in quanto soci o collaboratori, ed esterni, ordinati secondo un criterio di inerenza alla mission sociale. Sono fornite informazioni aggiuntive sulle partecipazioni della Cooperativa in altri Enti ed in reti istituzionali (Network). In questa sezione sono inoltre fornite le informazioni principali sulla compagine associativa e sui collaboratori dell’organizzazione. In virtù del principio della trasparenza vengono inoltre fornite le informazioni sulla struttura delle retribuzioni e dei compensi corrisposti ad amministratori, collaboratori ed altri organi dell’ente. Trovano qui collocazione le informazioni in merito alla tipologia di beneficiari dei quali la Cooperativa si occupa, evidenziando le modalità attraverso le quali l’Ente seleziona l’accesso di tali soggetti ai servizi offerti. Sono inoltre fornite informazioni di dettaglio circa il prestito da soci come modalità di reperimento di fonti finanziarie da parte della Cooperativa. Nella sezione B2 - Dipendenti ed amministratori, sono dettagliate in modo più chiaro le informazioni relative alla composizione dell'organico della Cooperativa, specificando le ripartizioni - delle varie tipologie contrattuali, - per appartenenza [soci/non soci] - relative agli inserimenti lavorativi - per genere anche sotto forma di Unità Lavorative Annue3 [ULA], come definite dal Decreto Ministero delle Attività Produttive del 18/04/2005. Viene inoltre evidenziata la forbice delle retribuzioni sia attraverso un grafico che ne illustra la distribuzione in rapporto alla media oraria dei compensi, sia attraverso il rapporto fra retribuzione massima e retribuzione minima, parametrate al costo su base annua. Fra i servizi ai lavoratori vengono ricomprese anche i premi produzione in quanto gli stessi non trovano collocazione nei grafici relativi ai compensi. I premi sono infatti assegnati sulla base della ripartizione del lavoro svolto nell'anno ma distribuiti nel corso dell'esercizio successivo.

3 Modalità di calcolo delle ULA: Per occupati si intendono i dipendenti dell’impresa a tempo determinato o indeterminato, iscritti nel

libro matricola dell’impresa e legati all’impresa da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, fatta eccezione di quelli

posti in cassa integrazione straordinaria.

Il numero degli occupati corrisponde al numero di unità-lavorative-anno (ULA), cioè al numero medio mensile di dipendenti occupati

a tempo pieno durante un anno, mentre quelli a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di ULA.

Si considerano dipendenti dell’impresa anche i proprietari gestori (imprenditori individuali) ed i soci che svolgono attività regolare

nell’impresa e beneficiano di vantaggi finanziari da essa forniti; con riferimento a questi ultimi gli stessi devono percepire un compenso

per l’attività svolta diverso da quello di partecipazione agli organi amministrativi della società. Al fine del calcolo in termini di ULA

il socio che percepisce tali compensi viene considerato una ULA a meno che il contratto che regola i rapporti tra la società ed il socio

stesso specifichi una durata inferiore all’anno (in tal caso si calcola la frazione di ULA).

Non sono conteggiati gli apprendisti con contratto di apprendistato e le persone con contratto di formazione o con contratto di

inserimento.

Il calcolo si effettua a livello mensile, considerando un mese l’attività lavorativa prestata per più di 15 giorni solari. Ai fini del calcolo

delle ULA i dipendenti occupati part-time sono conteggiati come frazione di ULA in misura proporzionale al rapporto tra le ore di

lavoro previste dal contratto part-time e quelle fissate dal contratto collettivo di riferimento. Per quanto riguarda i congedi di maternità,

paternità e parentali, regolati dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, gli stessi non devono essere conteggiati. Il valore riportato

costituisce una stima attendibile, con uno possibile errore inferiore al 5%, del calcolo ULA in quanto rilevato sui dati dei cedolini

mensili e non sulle ore di lavoro effettivamente svolte.

BILANCIO SOCIALE 2016

43

SEZIONE C: Obiettivi, finalità e attività

Vengono qui definite, con riferimento alle finalità principali dell’ente ed agli obiettivi dichiarati dell’esercizio sociale di riferimento (anno solare 2016), attività e progetti in corso e realizzati, definiti analiticamente in merito a struttura ed obiettivi. La valutazione dei risultati delle attività, anche con riferimento all’impatto sociale, è svolta premettendo una analisi dei fattori rilevanti per il perseguimento degli scopi sociali e fornendo gli indicatori utilizzati nelle ordinarie attività di rendicontazione sociale verso gli stakeholder istituzionali relativamente ai singoli progetti ed alle singole aree di attività della Cooperativa. Si fornisce infine una valutazione, curata dagli amministratori, circa i rischi di tipo economico-finanziario e legale cui la cooperativa è potenzialmente esposta, dei fattori generali che possono compromettere il raggiungimento dei fini istituzionali e delle procedure poste in essere per prevenire tali rischi.

SEZIONE D: Esame della situazione economico/finanziaria

La Sezione riporta anzitutto la riclassificazione del Conto Economico con prospetto del riparto del Valore Aggiunto ed una analisi per indici della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della cooperativa. Per “Valore Aggiunto” intendiamo la maggiore ricchezza creata dalla gestione dell’azienda, ovvero la differenza tra il valore dei beni e dei servizi finali che l’azienda immette sul mercato al termine del processo produttivo (output), e il valore dei beni e servizi acquistati dall’esterno per alimentare tale processo (input). Trattare i dati contabili di un’azienda secondo il criterio del valore aggiunto significa scegliere una logica sociale, che mostra la ricchezza prodotta e la sua distribuzione ai diversi interlocutori, rispetto ad una logica strettamente economica che evidenzia l’utile o la perdita della gestione. Ad esempio nella logica del valore aggiunto il lavoro è visto come parte integrante del maggiore valore creato dall’azienda e non come costo che deve essere sostenuto; di conseguenza. Il suo corrispettivo monetario (stipendi e oneri sociali) viene considerato come ricchezza distribuita ai lavoratori. Se si considera che il benessere della comunità, dal punto di vista strettamente economico è accresciuto anche dalla ricchezza distribuita alla stessa, appare evidente come la rendicontazione a valore aggiunto sia uno strumento che esprime in parte la tensione delle cooperative sociali al perseguimento dello scopo previsto all’art. 1 della legge 381/91, che è appunto quello di perseguire l’interesse generale della comunità. Il conto economico riclassificato a valore aggiunto evidenzia la ricchezza generata dalla gestione della cooperativa, (valore aggiunto), ottenuta dalla differenza tra il valore della produzione (fatturato da privati, fatturato da enti pubblici, variazione delle rimanenze, contributi pubblici assimilati ai ricavi ed altri componenti positivi di reddito) e i costi esterni. Nella rappresentazione di costi e ricavi trovano collocazione anche i valori di donazioni in natura ricevute dalla Cooperativa nel corso dell’esercizio. Detti valori sono contabilizzati solo quando siano rappresentabili come beni o servizi di valore certo, perché desumibile da prezzi di listino o valori di mercato, o ancora perché sostenuti da terze parti, come nel caso dell’esonero contributivo o del valore di borse lavoro impiegate nell’azienda ma sostenute da enti pubblici. Il valore della donazione viene pareggiato dalla rappresentazione del costo pari all’acquisto del bene/servizio o alla distribuzione di ricchezza a beneficiari terzi. Sono considerati costi esterni i costi relativi a fattori produttivi che non sono configurabili come distribuzione di ricchezza agli interlocutori della cooperativa. Essi comprendono costi per beni e servizi, variazione delle rimanenze e altri costi gestionali. La differenza tra valore della produzione e i costi esterni determina il valore aggiunto lordo caratteristico, che misura la capacità della cooperativa di generare ricchezza esclusivamente con lo svolgimento della sua attività caratteristica. Il valore aggiunto globale lordo assomma il valore aggiunto lordo caratteristico ai proventi finanziari e al risultato della gestione straordinaria. Il valore aggiunto netto o ricchezza prodotta, che si ottiene sottraendo al valore aggiunto globale lordo gli ammortamenti e gli accantonamenti, è la misura della capacità della cooperativa di generare ricchezza per l’autofinanziamento e da distribuire ai vari interlocutori. Essendo Urbana una Cooperativa Sociale di tipo b. trovano collocazione nel prospetto di distribuzione della ricchezza anche gli esoneri contributivi, che costituiscono un costo opportunità non rilevato contabilmente.

BILANCIO SOCIALE 2016

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Detto prelievo viene considerato, nel riparto della ricchezza distribuita, erogato agli stessi soggetti svantaggiati che ne usufruiscono tramite l’attività lavorativa. La ricchezza viene distribuita: ai lavoratori dipendenti, ai soci lavoratori, ai collaboratori sotto forma di stipendi e compensi; ai soci sotto forma di interessi sul prestito sociale, oneri assicurativi per i soci volontari, e di costi per

l’erogazione di servizi agli stessi soci; ai finanziatori non soci sotto forma di oneri finanziari; al nonprofit (erogazioni liberali, contributi associativi, versamento al fondo mutualistico); all’ente pubblico sotto forma di imposte, tasse etc…. La ricchezza trattenuta dalla cooperativa rappresenta l’utile. La ricchezza distribuita agli interlocutori della cooperativa può tuttavia differire dal valore della ricchezza prodotta. L’eventuale differenza è costituita dal prelievo di ricchezza dalla comunità, l’insieme cioè di donazioni e contributi, pubblici e privati, che la comunità fa confluire verso la cooperativa per il perseguimento del suo scopo sociale.

I principi di riclassificazione secondo il criterio del valore aggiunto

Gli indici del valore aggiunto sono il risultato di rapporti aritmetici tra il valore aggiunto o suoi componenti e derivati, (valore aggiunto caratteristico, valore aggiunto globale lordo, ricchezza prodotta, ricchezza distribuita) con altri valori del bilancio o con dati quantitativi extracontabili di carattere sociale. Gli indici costruibili sul Valore Aggiunto sono classificabili in tre categorie:

1. rapporti di efficienza economica 2. rapporti di efficienza tecnica 3. rapporti di composizione delle remunerazioni

1. RAPPORTI DI EFFICIENZA ECONOMICA Questa categoria di indici esprime l’attitudine della cooperativa a generare valore aggiunto e quindi ricchezza da distribuire agli interlocutori. Comprende tutti i rapporti che hanno al numeratore la grandezza valore aggiunto e/o i suoi diretti derivati (valore aggiunto lordo caratteristico, valore aggiunto globale lordo). 1) Valore Aggiunto Netto/Valore della produzione Tale rapporto misura l’efficienza della cooperativa: il quoziente rappresenta la quota di ricchezza prodotta all’interno della cooperativa dai fattori produttivi e distribuibile agli interlocutori; 2) (Valore aggiunto gestione caratteristica - Ammortamenti e accantonamenti)/Capitale investito E’ un indicatore dell’attitudine del capitale investito a produrre nuova ricchezza distribuibile agli interlocutori. 3) (Contributi pubblici non ricavi+ Beneficenza)/Ricchezza distribuita RAPPORTI DI DIPENDENZA DALL’ESTERNO: Valori elevati di tale rapporto possono essere sintomo di una sensibile dipendenza della cooperativa dall’esterno e quindi di una potenziale incapacità di provvedere con le proprie forze a generare una quantità di ricchezza sufficiente a soddisfare adeguatamente tutti gli interlocutori, salvaguardando altresì l’equilibrio e la stabilità dell’azienda nel tempo. Un valore limite di tale rapporto è costituito dal fatto che la cooperativa, dovrebbe essere almeno in grado di remunerare autonomamente (senza il ricorso all’esterno) i propri lavoratori. Cioè la ricchezza distribuita ai lavoratori deve essere inferiore al totale della ricchezza distribuita meno i contributi pubblici e le donazioni. 2. RAPPORTI DI EFFICIENZA TECNICA I rapporti di efficienza tecnica intendono esprimere la produttività dei diversi fattori produttivi e sono costruiti secondo lo schema logico: quantità di risultato ottenuto/quantità di fattore impiegato 4) Valore della produzione su ricchezza distribuita a persone che operano in cooperativa Si tratta di un indicatore di produttività riferito a valori (e non ad unità fisiche), in quanto informa circa l’attitudine della ricchezza distribuita alle persone operanti in cooperativa a generare valore della produzione, e quindi, indirettamente, ricchezza distribuibile. In linea di massima tale indicatore non dovrebbe mai scendere al di sotto dell’unità. 3. RAPPORTI DI COMPOSIZIONE DELLE REMUNERAZIONI

BILANCIO SOCIALE 2016

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I rapporti di composizione delle remunerazioni evidenziano come la cooperativa distribuisce la ricchezza tra i suoi diversi interlocutori. La quantità di ricchezza distribuita ad una singola categoria di interlocutori viene messa a confronto con il totale della ricchezza distribuita: (Valore della ricchezza distribuita ai lavoratori/Valore totale della ricchezza distribuita) X 100

Prospettive di miglioramento del documento

Il presente documento, analogamente ai Bilanci Sociali degli anni precedenti, si propone di uniformare l’approccio sviluppato dalla Cooperativa a tale strumento con il supporto delle linee guida di rendicontazione sociale proposte dalla Regione Lombardia nella circolare del 29 maggio 2009 e con le raccomandazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per le Imprese Sociali. Il primo risultato ottenuto è pertanto riscontrabile nella comparabilità del presente Bilancio Sociale sia con gli analoghi documenti predisposti per gli scorsi esercizi, sia con i Bilanci Sociali redatti dalle Cooperative Sociali iscritte all’Albo della Regione Lombardia. Il processo di miglioramento al Bilancio Sociale ha visto sin dal 2010 una profonda evoluzione attraverso l’avvio di un percorso di approfondimento dei processi di valutazione ed analisi dei rapporti fra la Cooperativa e le persone che operano all’interno della stessa, Soci e Collaboratori, con particolare riferimento

o all’analisi delle dinamiche di gruppo, o all’impatto dei molti sforzi che la Cooperativa compie per un costante miglioramento delle

condizioni di vita all’interno del luogo di lavoro e della conciliazione lavoro/famiglia; o agli strumenti di supporto che la Cooperativa pone in essere per le attività di inserimento

lavorativo; o all’attenzione alle prospettive professionali e formative di Soci e Collaboratori.

Altre forme di miglioramento sono state dettagliate nella definizione dei criteri di redazione delle singole aree del documento. Inoltre, si ritiene di poter proseguire il percorso di miglioramento attraverso:

un maggiore coinvolgimento degli stakeholder esterni [clienti; fornitori; altri finanziatori; altri soggetti partner] tramite la formalizzazione dei momenti di confronto esplicitamente dedicati alla valutazione del rapporto con la Cooperativa e degli obiettivi comuni;

l’introduzione di un sistema di autovalutazione del processo di costruzione del Bilancio Sociale sulla base di quello previsto dall’Agenzia del Terzo Settore nelle linee guida per la redazione del Bilancio Sociale degli enti non profit emanato nel 2011.

Si attendono inoltre le evoluzioni normative con riferimento all’introduzione del Codice del Terzo Settore ed alle nuove disposizioni in materia di Imprese Sociali.

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

1

STATUTO

DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA

1) È costituita la società Cooperativa sociale, avente scopo

mutualistico e non di lucro, denominata:

"URBANA COOPERATIVA SOCIALE DI SOLIDARIETÀ A

RESPONSABILITÀ LIMITATA"

La Cooperativa è a mutualità prevalente ed opererà nel rispetto

della L. 8.11.1991 n. 381.

La sede della società è posta nel Comune di Milano.

La Cooperativa potrà istituire e sopprimere centri operativi,

stabilimenti, magazzini, uffici, agenzie e rappresentanze, sedi

secondarie e succursali.

Si applicano le disposizioni in materia di società per azioni, per

quanto non diversamente previsto dalle norme in materia di

cooperativa.

2) La Cooperativa ha durata fino al 31 (trentuno) dicembre 2100

(duemilacento); compete all'assemblea dei soci deliberare lo

scioglimento anticipato o la proroga della durata.

SCOPO - OGGETTO

3) Scopo della cooperativa è perseguire l’interesse generale della

comunità alla promozione umana dei cittadini, mediante iniziative

finalizzate alla formazione e all’integrazione lavorativa di persone

svantaggiate, ai sensi del primo comma lettera b) dell'art. 1 della

Legge 8.11.1991 n. 381.

La Cooperativa organizza un'impresa che persegue, mediante la

solidale partecipazione dei soci e di tutto il gruppo sociale che ad

essa fa riferimento, gli obiettivi della legge predetta. I soci

prestatori di lavoro intendono perseguire lo scopo di nuove

occasioni di lavoro per se stessi ed eventualmente anche per altri

lavoratori, tramite la gestione in forma associata dell'impresa delle

attività di impresa di cui all'articolo 5.

Questo, compatibilmente con i mezzi a disposizione, attraverso la

possibilità offerta ai soci che versano in condizioni di

disadattamento ed emarginazione, di svolgere concretamente

un’attività lavorativa nei differenti settori in cui si esplica l’operato

della cooperativa.

Per il raggiungimento dello scopo sociale e mutualistico, i soci

instaurano con la cooperativa un ulteriore rapporto di lavoro, che

potrà essere in forma subordinata nelle diverse tipologie previste

dalla legge od in forma autonoma, ivi compresa la collaborazione

coordinata non occasionale, ovvero in qualsiasi altra forma

consentita dall'ordinamento giuridico.

Qualora necessario per il conseguimento dell'oggetto sociale e

comunque nei limiti consentiti dalla L. 381/91, la cooperativa potrà

avvalersi di altri lavoratori non soci, che presteranno la loro opera in

forma subordinata od in altra forma consentita dall'ordinamento

giuridico.

La società può avvalersi della collaborazione autonoma di lavoratori

non soci.

La Cooperativa potrà svolgere la sua attività anche con terzi.

Nello svolgimento della sua attività la Cooperativa rispetterà il

principio di parità di trattamento e le disposizioni di legge per le

cooperative a mutualità prevalente.

Dovranno essere tassativamente rispettati i seguenti divieti ed

obblighi:

a) non potranno essere distribuiti dividendi in misura superiore

all'interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due

punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;

b) non potranno essere remunerati gli strumenti finanziari offerti in

sottoscrizione ai soci cooperatori, e cioè le azioni dei soci sovventori

in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto

per i dividendi di cui sopra;

c) le riserve non potranno essere distribuite fra i soci;

d) in caso di scioglimento della società, l'intero patrimonio sociale,

dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente

maturati, deve essere devoluto ai fondi mutualistici per la

promozione e lo sviluppo della cooperazione.

4) La tutela dei soci lavoratori viene esercitata dalla Cooperativa e

dalle Associazioni di rappresentanza, nell'ambito delle leggi in

materia.

La Cooperativa si propone altresì di partecipare al rafforzamento

del movimento cooperativo unitario italiano.

La Cooperativa può aderire ad Organismi economici o Sindacali,

che si propongono iniziative mutualistiche, cooperativistiche, di

lavoro e di servizi.

Le adesioni agli Organismi ed Enti, saranno deliberate dal Consiglio

di amministrazione.

5) Oggetto della cooperativa sono le attività di seguito indicate a

norma dell'art. 4 della legge 8 novembre 1991 n. 381 e

specificatamente le seguenti:

- l’elaborazione, mediante l’ausilio di programmi e altri supporti

informatici, di dati per conto terzi nel settore amministrativo e

contabile, compresa l’elaborazione di dati inerenti la gestione del

personale;

- l’erogazione di servizi di assistenza amministrativa, contabile,

gestionale, finanziaria, fiscale, organizzativa, societaria,

assicurativa, del lavoro e aziendale in genere, rivolta a persone

fisiche, imprese, società ed enti di ogni tipo con particolare

attenzione alle cooperative sociali e alle ONLUS;

- la consulenza aziendale e societaria in ambito amministrativo,

fiscale, contabile, economico- gestionale, finanziario ed

organizzativo

- l’assistenza alla progettazione, gestione di bandi ed altre forme di

contributo verso enti erogativi anche con supporto alle fasi di

rendicontazione ed erogazione di contributi e finanziamenti

- l’erogazione di servizi di acquisizione ed archiviazione ottica

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

2

documentale e ogni altro servizio ad esso inerente o connesso;

- l’erogazione di servizi di rilievo, disegno tecnico e progettazione

edilizia, compresa l’attività di supporto e assistenza nei medesimi

campi;

- l’attività di formazione aziendale e societaria in genere rivolta in via

principale a soggetti operanti presso cooperative sociali e realtà

non-profit, anche attraverso l’organizzazione di corsi, seminari di

studio, eventi o manifestazioni similari;

- l’erogazione di servizi legati all’informatica, compresa la creazione,

lo sviluppo e la vendita di software applicativi con diretta attinenza

alle attività direttamente esercitate.

- la promozione di iniziative di studio, ricerca, informazione e

produzione di opere e pubblicazioni attinenti lo scopo e le attività

della cooperativa.

La Cooperativa potrà svolgere altra attività connessa o affine a

quelle sopra elencate, nonché compiere tutti gli atti e concludere

tutte le operazioni di natura immobiliare, mobiliare, industriale,

finanziaria, necessarie od utili alla realizzazione degli scopi sociali e,

comunque sia direttamente che indirettamente attinenti ai

medesimi, nonché tra l'altro, per la sola indicazione esemplificativa:

a) acquistare o costruire e, successivamente, gestire immobili ad

uso diverso da abitazione atti ad ospitare tutte le attività e le

iniziative di cui ai punti precedenti, nonché gli organismi che

possono essere soci della cooperativa; istituire o gestire strutture,

stabilimenti ed impianti necessari per l'espletamento delle attività

sociali;

b) assumere interessenze e partecipazioni sotto qualsiasi forma, in

imprese, che svolgano attività analoghe o comunque accessorie

all'attività sociale;

c) dare adesione e partecipazioni ad Enti e Organismi economici,

consortili e fideiussori diretti a consolidare e sviluppare il

movimento cooperativo ed agevolarne gli scambi, gli

approvvigionamenti ed il credito;

d) concedere avalli cambiari, fideiussioni ed ogni qualsiasi altra

garanzia sotto qualsivoglia forma per facilitare l'ottenimento del

credito da parte dei soci, degli Enti cui la Cooperativa aderisce,

nonché a favore di altre Cooperative;

e) costituire fondi per lo sviluppo tecnologico o per la

ristrutturazione o per il potenziamento aziendale;

f) adottare procedure di programmazione pluriennale finalizzate

allo sviluppo o all'ammodernamento aziendale.

Ai fini della realizzazione delle attività di cui al presente articolo e

per favorire e tutelare lo spirito di previdenza e di risparmio dei soci,

la Cooperativa può raccogliere, presso questi (iscritti nel Libro Soci

da almeno tre mesi), finanziamenti con obbligo di rimborso. Le

modalità di raccolta e contrattuali sono disciplinate da apposito

regolamento; le condizioni economiche del rapporto, unitamente

alle altre indicazioni, sono fissate dal Consiglio di Amministrazione;

il tutto in conformità alle disposizioni della legge fiscale, bancaria

ed ai provvedimenti delle Autorità monetarie in materia di

finanziamenti e raccolta di risparmio presso i soci.

Le attività finanziarie non potranno comunque essere prevalenti o

nei confronti del pubblico.

SOCI

6) Il numero dei soci è illimitato e variabile; non può essere inferiore

a nove.

Sono soci lavoratori coloro che:

- concorrono alla gestione dell'impresa, partecipando alla

formazione degli organi sociali e alla definizione della struttura di

direzione e conduzione dell'impresa;

- partecipano alla elaborazione di programmi di sviluppo e alle

decisioni concernenti le scelte strategiche, nonché alla realizzazione

dei processi produttivi dell'azienda;

- contribuiscono alla formazione del capitale sociale e partecipano

al rischio, ai risultati economici ed alle decisioni sulla loro

destinazione;

- mettono a disposizione le proprie capacità professionali anche in

relazione al tipo e allo stato dell'attività svolta, nonché alla quantità

delle prestazioni di lavoro disponibili per la Cooperativa stessa.

Possono diventare soci cooperatori i lavoratori di ambo i sessi che

abbiano compiuto il diciottesimo anno di età (salvo i casi di

anticipata acquisizione della capacità giuridica per atto dell'autorità

giudiziaria o per legge).

Essi devono avere o essere in grado di acquisire una professionalità

attinente alla natura dell'impresa esercitata dalla Cooperativa e per

la loro effettiva capacità di lavoro, attitudine o specializzazione

possano partecipare direttamente ai lavori dell'impresa sociale ed

attivamente cooperare al suo esercizio e al suo sviluppo.

I soggetti svantaggiati di cui all'art. 4 legge n. 381/1991, qualora

richiesto da particolari disposizioni, devono ricoprire almeno il 30%

(trenta per cento) dei lavoratori occupati in cooperativa; gli stessi,

compatibilmente con il loro stato soggettivo, devono possono

rivestire la qualità di soci.

Possono essere ammessi soci cooperatori volontari, di cui

all'articolo due della legge 8 novembre 1991, n. 381, che prestino la

loro attività gratuitamente. I soci cooperatori volontari sono iscritti

in una apposita sezione del libro dei soci, il loro numero non può

superare la metà del numero complessivo dei soci lavoratori. Ai soci

cooperatori volontari può essere corrisposto soltanto il rimborso

delle spese effettivamente sostenute e documentate, sulla base di

parametri stabiliti dalla cooperativa per la totalità dei soci. Le

prestazioni dei soci cooperatori volontari possono essere utilizzate

in misura complementare e non sostitutiva rispetto ai parametri di

impiego di operatori professionali.

Possono essere soci anche:

a) i soci sovventori ai sensi dell'art. 4 della legge n.59/1992;

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

3

b) le persone giuridiche, pubbliche e private.

Non possono divenire soci quanti esercitano attività in potenziale

concorrenza con quella della Cooperativa senza l’esplicita

autorizzazione dell’organo amministrativo.

L'ammissione di un nuovo socio è fatta con deliberazione del

Consiglio di Amministrazione su domanda dell'interessato. La

deliberazione di ammissione deve essere comunicata all'interessato

e annotata a cura degli amministratori nel libro dei soci.

Il nuovo socio deve versare, oltre l'importo delle azioni, il

sovrapprezzo eventualmente determinato dall'assemblea in sede di

approvazione del bilancio su proposta del Consiglio di

Amministrazione.

Il consiglio di amministrazione deve entro sessanta giorni motivare

la deliberazione del rigetto della domanda di ammissione e

comunicarla agli interessati.

Qualora la domanda di ammissione non sia accolta dal Consiglio di

Amministrazione, chi l'ha proposta può entro sessanta giorni dalla

comunicazione del diniego chiedere che sull'istanza si pronunci

l'assemblea, la quale delibera sulle domande non accolte, se non

appositamente convocata, in occasione della sua prossima

successiva convocazione.

Il Consiglio di Amministrazione nella relazione al bilancio illustra le

ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all'ammissione

dei nuovi soci.

Chi intende essere ammesso come socio dovrà presentare al

Consiglio di Amministrazione domanda scritta, dalla quale

dovranno risultare:

a) cognome, nome, luogo e data di nascita, domicilio, codice fiscale,

cittadinanza;

b) la indicazione se il socio intende essere ammesso quale socio

lavoratore, socio volontario, socio sovventore;

per i soci lavoratori e volontari, l'indicazione della effettiva attività

svolta, della eventuale capacità professionale maturata nei settori

di cui all'oggetto della Cooperativa, delle specifiche competenze

possedute nonché del tipo e delle condizioni dell'ulteriore rapporto

di lavoro che il socio intende instaurare in conformità con il

presente statuto e con l'apposito "Regolamento Interno", che

esaminerà, riconoscendo espressamente nella domanda di averne

preso visione;

c) l'ammontare del capitale che intende sottoscrivere che non dovrà

comunque essere inferiore né superiore ai limiti di legge.

Nella domanda di ammissione l'aspirante socio dovrà:

- impegnarsi a rimborsare le spese amministrative della

ammissione;

- impegnarsi a versare l'eventuale sovrapprezzo, qualora

determinato dall'assemblea dei soci;

- obbligarsi ad attenersi al presente statuto, ai regolamenti ed alle

deliberazioni legalmente adottate dagli organi sociali;

- il socio lavoratore è tenuto a mettere a disposizione le proprie

capacità professionali ed il proprio lavoro in relazione al tipo e allo

stato dell'attività svolta, nonché alla quantità delle prestazioni di

lavoro disponibile per la Cooperativa stessa, come previsto

nell'ulteriore rapporto instaurato e ferme restando le esigenze della

Cooperativa.

La domanda di ammissione da parte di ente o persona giuridica

dovrà precisare:

a) denominazione, sede, Stato di costituzione, attività, codice

fiscale;

b) copia della delibera di autorizzazione, con indicazione della

persona fisica designata a rappresentarla e dell'ammontare del

capitale che intende sottoscrivere.

c) copia dello statuto in vigore e dell’ultimo bilancio di esercizio

approvato.

La domanda di ammissione dovrà contenere l'impegno a versare

l'eventuale sovrapprezzo, e ad attenersi al presente statuto, ai

Regolamenti ed alle deliberazioni legalmente adottate dagli organi

sociali.

I soci dovranno sottoscrivere il valore delle azioni, da versare nei

termini previsti dal seguente art. 22, mentre l'eventuale

sovrapprezzo dovrà essere versato immediatamente.

La delibera di ammissione diventerà operativa e sarà annotata nel

libro soci, dopo che da parte del nuovo ammesso siano stati

effettuati i versamenti dovuti.

Trascorso un mese dalla data della comunicazione di ammissione

senza che siano stati effettuati detti versamenti, la delibera

diventerà inefficace. La domanda potrà essere rinnovata con le

medesime modalità e versamenti di cui sopra.

I soci sono obbligati all'osservanza dello Statuto, dei Regolamenti e

delle deliberazioni legalmente adottate dagli organi sociali; i soci

lavoratori sono inoltre obbligati a prestare il proprio lavoro

nell'impresa cooperativa, secondo le esigenze in atto e secondo

quanto previsto nel "Regolamento Interno".

L'organo amministrativo potrà deliberare l'ammissione di soci

cooperatori in una categoria speciale ai sensi dell’art.2527. comma

3, del codice civile, in ragione dell'interesse della cooperativa:

a) alla loro formazione professionale: trattasi di coloro che debbano

acquisire, completare o integrare la loro formazione professionale

in ragione del perseguimento degli scopi sociali ed economici, in

coerenza con le strategie di medio e lungo periodo della

cooperativa;

b) al loro inserimento nella impresa: trattasi di coloro che sono in

grado di concorrere, ancorché parzialmente, al raggiungimento

degli scopi sociali ed economici, in coerenza con le strategie di

medio e lungo periodo della cooperativa.

I soci appartenenti a detta categoria non possono in ogni caso

superare un terzo del numero totale dei soci cooperatori.

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

4

L'organo amministrativo, all'atto della ammissione, nel rispetto di

quanto stabilito da apposito regolamento, stabilirà la durata e le

modalità della formazione professionale.

A decorrere dal termine del periodo di formazione, comunque non

superiore a cinque anni dalla loro ammissione, i soci iscritti nella

categoria speciale di cui sopra, sono ammessi a godere tutti i diritti,

che spettano agli altri soci cooperatori. L'organo amministrativo

potrà ammettere il socio iscritto nella categoria speciale al

godimento dei diritti che competono ai soci anche prima del

termine di cui sopra.

L'organo amministrativo potrà escludere il socio iscritto nella

categoria speciale, qualora egli non dimostri di essere in grado di

raggiungere il livello di formazione idoneo concordato

all’ammissione o non abbia rispettato gli impegni di partecipazione

all’attività economica della cooperativa, finalizzati al proprio

inserimento nell’organizzazione aziendale.

Il socio inserito nella categoria speciale può recedere nei casi

previsti dalla legge e dal presente statuto.

Anche per il socio speciale il recesso e la esclusione sono disciplinati

dalla legge e dal presente statuto.

Al socio iscritto alla categoria speciale potrà essere riconosciuto un

ristorno, anche in misura inferiore a quello stabilito per i soci

ordinari, stanti i costi necessari per la sua formazione; ai soci

speciali inseriti nella categoria speciale non spetta comunque

l’attribuzione dei ristorni nelle forme di aumento del capitale

sociale.

Egli potrà assistere alle assemblee che hanno per oggetto la

approvazione del bilancio.

Al socio iscritto alla categoria speciale non competono altri diritti, in

particolare non ha diritto di voto, non potrà essere eletto

amministratore, non essere delegato da altro socio per deliberare

nelle assemblee.

Ulteriori diritti ed obblighi dei soci iscritti nella categoria speciale

sono stabiliti da apposito regolamento.

7) È fatto divieto al socio lavoratore di iscriversi

contemporaneamente ad altre cooperative che perseguono identici

scopi sociali e che esplichino attività concorrente nonché di prestare

lavoro subordinato a favore di imprese aventi oggetto uguale o

analogo o connesso a quello della Cooperativa, salvo espresso

assenso del Consiglio di Amministrazione, che delibererà tenendo

conto delle tipologie e delle condizioni dell'ulteriore rapporto di

lavoro col socio, che richieda la deroga al suddetto divieto.

RECESSO - ESCLUSIONE

8) La qualità di socio si perde per recesso ed esclusione.

9) Oltre che nei casi previsti dalla legge, può recedere il socio:

a) che abbia perso i requisiti per l'ammissione;

b) che non si trovi più in grado, per gravi e comprovati motivi di

ordine familiare o personale, di partecipare al raggiungimento degli

scopi sociali;

c) il cui rapporto di lavoro con la Cooperativa, subordinato,

autonomo o di altra natura sia stato risolto a iniziativa della

Cooperativa o la cui prestazione sia stata sospesa per indisponibilità

di occasioni di lavoro.

Il recesso non può essere parziale.

La dichiarazione di recesso deve essere comunicata con

raccomandata alla società. Il Consiglio di Amministrazione deve

esaminarla entro sessanta giorni dalla ricezione. Se non sussistono i

presupposti del recesso, gli amministratori devono darne

immediata comunicazione al socio, che entro sessanta giorni dal

ricevimento della comunicazione, può proporre opposizione innanzi

il Tribunale.

Il recesso ha effetto per quanto riguarda il rapporto sociale dalla

comunicazione del provvedimento di accoglimento della domanda.

Ove la legge non preveda diversamente, per i rapporti mutualistici

tra socio e società il recesso ha effetto con la chiusura dell'esercizio

in corso, se comunicato tre mesi prima, e, in caso contrario, con la

chiusura dell'esercizio successivo, salvo quanto espressamente

previsto in merito dal "Regolamento interno".

10) I soci sovventori possono recedere nei casi previsti dall’art 2437

cc. Ai soci sovventori non si applicano le disposizioni concernenti i

requisiti di ammissione e le cause di incompatibilità previste per i

soci cooperatori.

11) L'esclusione del socio può aver luogo:

1) per inabilitazione, interdizione o fallimento o per condanna ad

una pena che comporta la interdizione a pubblici uffici o per

condanna per gravi reati contro il patrimonio o la persona,

commessi anche al di fuori dello svolgimento del rapporto sociale;

2) per la mancata esecuzione, in tutto o in parte, del pagamento

delle azioni sottoscritte, nonostante la intimazione da parte degli

amministratori;

3) per gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla

legge, dal contratto sociale, richiamandosi in particolare quanto

stabilito dall'art. 7 del presente statuto, dai regolamenti o dal

rapporto mutualistico;

4) per mancanza o perdita dei requisiti previsti per l’ammissione alla

società;

5) per la mancata partecipazione per più di tre volte di seguito alle

assemblee regolarmente convocate senza giustificato motivo;

6) per avere svolto o tentato di svolgere attività in concorrenza con

gli interessi sociali;

7) per avere in qualunque modo arrecato danni gravi alla

Cooperativa;

8) per provvedimento di licenziamento per motivi disciplinari, per

giusta causa o giustificato motivo soggettivo;

9) in caso di risoluzione per inadempimento del rapporto di lavoro

non subordinato;

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

5

10) per cessazione volontaria del rapporto di lavoro con la

cooperativa.

L'esclusione è deliberata dall’organo amministrativo

Contro la deliberazione di esclusione il socio può proporre

opposizione al Tribunale, nel termine di sessanta giorni dalla

comunicazione.

Lo scioglimento del rapporto sociale per esclusione determina

comunque anche la risoluzione dei rapporti mutualistici pendenti,

nel rispetto delle disposizioni del Regolamento Interno e delle

norme inderogabili in materia di lavoro subordinato.

12) Le deliberazioni prese in materia di recesso ed esclusione,

saranno comunicate con la relativa motivazione ai soci destinatari

mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o mediante

raccomandata a mano con la relativa ricevuta.

13) I Soci receduti od esclusi hanno soltanto il diritto al rimborso

della quota di capitale da essi effettivamente versata, a cui

aggiungere gli eventuali dividendi maturati e non riscossi, la cui

liquidazione avrà luogo sulla base del bilancio dell'esercizio nel

quale lo scioglimento del rapporto sociale, limitatamente al socio,

diventa operativo.

La liquidazione comprende anche il rimborso del soprapprezzo, ove

versato, qualora sussista nel patrimonio della società e non sia stato

destinato ad aumento gratuito del capitale.

Il diritto di rimborso, salvo il diritto di ritenzione spettante alla

Cooperativa fino alla concorrenza di ogni proprio eventuale credito

liquido, si matura allo scadere dei centottanta giorni successivi alla

approvazione del predetto bilancio.

14) In caso di morte del socio cooperatore, il diritto degli eredi al

rimborso delle azioni da lui effettivamente versate, si matura nella

misura e con le modalità previste dal precedente art. 13, allo

scadere dei centottanta giorni successivi all'approvazione del

bilancio dell'esercizio nel corso del quale si sia verificata la morte.

15) I soci receduti od esclusi e gli eredi del socio defunto, dovranno

richiedere il rimborso entro e non oltre l'anno dalla scadenza dei

centottanta giorni indicati rispettivamente nei precedenti artt. 13 e

14).

Gli eredi del socio defunto dovranno presentare, unitamente alla

richiesta di liquidazione delle azioni, idonea documentazione od

atto notorio, comprovanti che sono gli aventi diritto alla riscossione

e saranno tenuti alla nomina di un unico delegato alla riscossione

medesima.

Le azioni per le quali non sarà richiesto il rimborso nel termine

suddetto e quelle comunque non rimborsate, saranno devolute al

fondo di riserva legale..

16) In caso di recesso od esclusione, i diritti dei soci - e degli eredi

per quelli defunti - relativamente ad eventuali fondi di previdenza

saranno definiti da apposito regolamento approvato dalla

assemblea.

SOCI SOVVENTORI

17) Possono essere ammessi alla Cooperativa soci, denominati "soci

sovventori", che investono capitali nell'impresa e che non si

avvalgano delle prestazioni istituzionali di questa. Possono essere

soci sovventori sia le persone fisiche che quelle giuridiche. I

conferimenti effettuati dai soci sovventori, rappresentati da azioni

nominative trasferibili, vanno a formare il capitale sociale dei soci

sovventori destinato allo sviluppo tecnologico o alla ristrutturazione

o al potenziamento aziendale.

A ciascun socio sovventore non potranno essere attribuiti più di tre

voti, qualunque sia l'ammontare del conferimento effettuato. Il

numero complessivo dei voti attribuiti ai soci sovventori deve essere

tale da non superare un terzo del totale dei voti complessivamente

spettanti alla base sociale, inteso come somma dei voti spettanti ai

soci cooperatori e ai soci sovventori. L'esercizio del diritto di voto

del socio sovventore spetta a colui che, alla data dell'assemblea,

risulta iscritto nell'apposito libro da almeno novanta giorni.

La Cooperativa, con delibera del Consiglio di Amministrazione,

potrà anticipare in ogni momento il rimborso delle azioni dei soci

sovventori. Il rimborso avverrà dopo la approvazione del bilancio

dell'esercizio nel corso del quale la Cooperativa ha deliberato

l'anticipato rimborso; le azioni da rimborsare avranno pertanto

diritto di partecipare agli utili eventualmente conseguiti dalla

Cooperativa nell'esercizio suddetto.

I soci sovventori, persone fisiche, e i rappresentanti dei soci

sovventori persone giuridiche, possono essere nominati

amministratori. La maggioranza degli amministratori deve

comunque essere costituita dai soci cooperatori.

18) Il rapporto con i soci sovventori sarà disciplinato, in conformità

alla normativa vigente in materia, da apposito regolamento. I soci

sovventori sono obbligati:

1) al versamento delle azioni sottoscritte con le modalità e nei

termini previsti dal relativo regolamento;

2) all'osservanza dello statuto, dei regolamenti e delle deliberazioni

legalmente adottate degli organi sociali, limitatamente alle

disposizioni ad essi applicabili.

TRATTAMENTO DEI SOCI LAVORATORI

19) In considerazione della peculiare posizione giuridica del socio

lavoratore, titolare di un ulteriore rapporto di lavoro, la prestazione

di lavoro del socio stesso ed il relativo trattamento economico e

normativo sono disciplinati da apposito “ Regolamento Interno",

redatto dal Consiglio di amministrazione ed approvato

dall'assemblea ordinaria dei soci.

20) Il Regolamento Interno recepisce tutte le norme e le disposizioni

previste dalla Legge 142/2001.

PATRIMONIO SOCIALE

21) Il patrimonio della Cooperativa è costituito:

a.1) dal capitale sociale che è variabile e formato da un numero

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

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illimitato di azioni ciascuna del valore nominale di euro 25 e

comunque non inferiore al minimo di legge e non superiore a quello

massimo di legge, salve le deroghe previste per il caso di

conferimento di beni o crediti,

per il caso di aumento mediante imputazione a capitale di dividendi

o ristorni ed in caso di emissione di azioni dei soci sovventori o di

partecipazione cooperativa;

a.2) da un numero illimitato di azioni nominative trasferibili di

valore nominale di euro 25 (venticinque) ciascuna detenute dai soci

sovventori;

b) dalla riserva legale formata con le quote degli avanzi di gestione

di cui all'art. 23 e con le azioni non rimborsate ai soci receduti od

esclusi od agli eredi dei soci deceduti;

c) da eventuali riserve straordinarie;

d) dal fondo sovrapprezzo azioni;

e) da ogni altra riserva costituita dall’Assemblea e/o prevista per

legge o per statuto.

Le riserve indivisibili per disposizione di legge o per statuto ovvero

per deliberazione Assembleare non possono essere ripartite tra i

soci né durante la vita sociale né all’atto dello scioglimento della

cooperativa.

Per le obbligazioni sociali risponde soltanto la Cooperativa con il

suo patrimonio e conseguentemente i soci nei limiti delle azioni

sottoscritte ed eventualmente aumentate degli utili o ristorni

imputati a capitale.

22) Il capitale sottoscritto potrà dovrà essere versato a rate e

precisamente:

a) almeno la metà all'atto della sottoscrizione;

b) il restante nei termini da stabilirsi dal Consiglio di

Amministrazione e comunque entro due anni un anno dalla

sottoscrizione.

Le azioni detenute dai soci cooperatori sono sempre nominative.

Non possono essere sottoposte a pegno o a vincoli, né essere

cedute senza la autorizzazione del Consiglio di Amministrazione e si

considerano vincolate a favore della Cooperativa a garanzia

dell'adempimento delle obbligazioni che i soci cooperatori

contraggono con la medesima.

Le azioni nominative detenute dai soci sovventori sono liberamente

trasferibili per successione a causa di morte e per atto tra vivi ai

parenti nella linea retta ed al coniuge, ad altro socio od al suo

coniuge od ai suoi parenti in linea retta. In ogni altro caso di

trasferimento per atto tra vivi gli altri soci hanno diritto di

prelazione nell'acquisto delle azioni nominative ad un prezzo non

superiore al valore nominale delle azioni che il socio intende

alienare. Il socio sovventore che intenda vendere le proprie azioni

dovrà comunicare a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di

ritorno a tutti gli altri soci, la volontà di alienare le proprie azioni o

parte di esse. Ognuno degli altri soci potrà, entro il termine di trenta

giorni dal ricevimento della comunicazione, esercitare il diritto di

prelazione comunicando, sempre a mezzo di lettera raccomandata

con ricevuta di ritorno, al socio alienante la propria volontà in tal

senso. Durante il decorso del termine l'offerta del socio alienante è

irrevocabile. Le azioni del socio sovventore alienante saranno

acquistate da tutti i soci che avranno esercitato il diritto di

prelazione in parti uguali fra di loro.

23) L'esercizio sociale va dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno.

Alla fine di ogni esercizio sociale il Consiglio di Amministrazione

provvede alla redazione del bilancio, costituito dallo stato

patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, da

compilarsi con criteri di oculata prudenza ed applicando le norme di

legge ed ogni disposizione tributaria, redigendo la relazione al

bilancio, che deve comprendere quanto richiesto per legge con la

specifica indicazione dei criteri seguiti nella gestione sociale per il

conseguimento degli scopi statutari in conformità con lo scopo

mutualistico della società.

L'assemblea che approva il bilancio delibera sulla destinazione degli

utili di esercizio annuali.

L'assemblea che approva il bilancio può deliberare la erogazione ai

soci lavoratori, a titolo di ristorno, di ulteriore trattamento

economico, in misura non superiore al 30% (trenta per cento) dei

trattamenti retributivi complessivi di cui al comma 1 e alla lettera a)

del comma 2 dell'art. 3 Legge 3.4.2001 n.142 e successive eventuali

modifiche:

- mediante integrazione delle retribuzioni medesime,

- mediante aumento gratuito del capitale sociale sottoscritto;

Il ristorno di cui sopra compete ai soci lavoratori in proporzione alla

qualità e quantità di lavoro da ciascuno prestata e comunque in

base a criteri obiettivi, determinati proposti dal Consiglio di

Amministrazione, nel rispetto della parità di trattamento e

disciplinati dal Regolamento Interno.

Nel caso di perdite di esercizio l'assemblea delibera sulla loro

copertura.

La stessa assemblea che approva il bilancio delibera sulla

distribuzione degli utili annuali destinandoli:

a) non meno del 30% (trenta per cento) al fondo di riserva ordinaria,

mai divisibile tra i soci, sotto qualsiasi forma, sia durante la vita della

società che all'atto del suo scioglimento;

b) il 3% (tre per cento) e comunque la quota eventualmente

maggiore o minore stabilita da norme inderogabili, alla costituzione

ed all'incremento del fondo mutualistico per la promozione e lo

sviluppo della cooperazione costituito dalla Associazione nazionale

di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo

riconosciuta ai sensi dell'art. 5 del D.Lgs.C.P.S. 14/12/1947 n. 1577,

cui la Cooperativa aderisce; in difetto di adesione tale versamento

andrà effettuato al Ministero competente;

c) all'erogazione di un dividendo ai soci nella misura che verrà

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

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stabilita dalla Assemblea, che approva il bilancio e che non potrà

essere superiore quanto stabilito all'art. 3 del presente statuto; il

dividendo che compete ai soci sovventori potrà essere di due punti

superiore rispetto a quello stabilito per i soci cooperatori;

i dividendi potranno essere imputati ad aumento delle azioni di

ciascun socio;

i dividendi potranno essere distribuiti solo se il rapporto tra il

patrimonio netto e il complessivo indebitamento della società è

superiore ad un quarto;

potrà essere destinata a dividendo non oltre la metà degli utili;

d) all'acquisto di proprie azioni, solo se il rapporto tra il patrimonio

netto e il complessivo indebitamento della società è superiore ad un

quarto; potrà essere destinato all'acquisto di cui sopra non oltre un

quarto degli utili;

e) alla costituzione o all'incremento di fondi di riserva straordinaria

sempre indivisibile nella misura che verrà stabilita dalla assemblea

che approva il bilancio.

L'assemblea può sempre deliberare in alternativa alla destinazione

di cui alle lettere c) d) ed e), che la totalità degli utili, fatto salvo

quanto indicato nella lettera b), venga devoluto al fondo di riserva

di cui alla lettera a).

È vietata la distribuzione di utili in qualsiasi forma per la intera

durata del piano di crisi aziendale eventualmente approvato dalla

assemblea dei soci in base a quanto disposto dal "Regolamento

Interno" ai sensi della lettera d), primo comma, dell'art. 6 della L.

3.4.2001 n. 142.

ORGANI SOCIALI

24) Sono organi della società:

a) l'Assemblea dei soci;

b) il Consiglio di Amministrazione;

c) il Presidente;

d) il Collegio dei Sindaci, se nominato;

e) il Revisore, se nominato.

L'ASSEMBLEA DEI SOCI

25) Le Assemblee sono ordinarie e straordinarie.

L'Assemblea viene convocata dal Presidente del Consiglio di

Amministrazione con avviso spedito almeno quindici giorni prima di

quello fissato per l'adunanza, con lettera raccomandata, ovvero con

qualsiasi altro mezzo idoneo ad assicurare la prova dell'avvenuto

ricevimento fatto pervenire ai soci al domicilio risultante dal libro

dei soci (nel caso di convocazione a mezzo telefax, posta elettronica

o altri mezzi similari, l'avviso deve essere spedito al numero di

telefax, all'indirizzo di posta elettronica o allo specifico recapito che

siano stati espressamente comunicati dal socio e che risultino

espressamente dal libro soci). Nell'avviso di convocazione debbono

essere indicati il giorno, il luogo, l'ora dell'adunanza e l'elenco delle

materie da trattare.

In mancanza dell'adempimento della suddetta formalità

l'Assemblea si reputa validamente costituita quando siano presenti

o rappresentati tutti i soci, con diritto di voto, e siano presenti la

maggioranza degli amministratori in carica e la maggioranza dei

sindaci effettivi, se nominati.

Le maggioranze richieste dallo statuto per la costituzione delle

assemblee e per la validità delle deliberazioni sono calcolate

secondo il numero dei voti spettanti ai soci aventi diritto di voto.

26) L'Assemblea ordinaria:

a) approva il bilancio consuntivo e, se dovesse ritenerlo utile, anche

il bilancio preventivo; delibera sulla destinazione degli utili e nei

limiti di legge e di statuto e sulla copertura delle perdite;

b) procede alla nomina delle cariche sociali;

c) determina l'eventuale compenso per gli amministratori ed il

compenso per i sindaci, se nominati;

d) delibera sulle responsabilità degli Amministratori e dei Sindaci,

se nominati;

e) delibera sulla costituzione di fondi per lo sviluppo tecnologico o

per la ristrutturazione o il potenziamento aziendale;

f) delibera, su proposta del Consiglio di Amministrazione, sulla

adozione di programmi pluriennali finalizzati allo sviluppo ed

ammodernamento aziendale;

g) delibera l'eventuale erogazione di trattamenti economici ulteriori

a titolo di ristorno ai sensi dell'art. 3, comma 2, della Legge 3 aprile

2001 n. 142;

h) delibera, alle condizioni e secondo i criteri fissati dalla legge 3

aprile 2001, n. 142, un piano di avviamento allo scopo di

promuovere l'attività imprenditoriale della Cooperativa;

i) autorizza il Consiglio di Amministrazione a compiere determinate

operazioni, qualora eventualmente richiesto dalla legge o dallo

statuto.

I Regolamenti, che disciplinano i rapporti tra società e soci,

predisposti dal Consiglio di Amministrazione, sono approvati dalla

Assemblea con le maggioranze previste per la Assemblea

straordinaria.

L'Assemblea ordinaria ha luogo almeno una volta all'anno entro

centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale; quando lo

richiedono particolari esigenze relative alla struttura ed all'oggetto

della società, l'Assemblea ordinaria potrà avere luogo entro

centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale; in tal caso gli

amministratori segnalano le ragioni della dilazione nella relazione al

bilancio.

L'Assemblea si riunisce inoltre quante volte il Consiglio di

Amministrazione lo creda necessario o ne sia fatta richiesta per

iscritto, con indicazione delle materie da trattare, dal Collegio

Sindacale se nominato, o da almeno un decimo dei soci cooperatori

o dai soci sovventori che abbiano diritto ad almeno un decimo dei

voti spettanti alla loro categoria.

L’Assemblea ordinaria può tenersi anche con interventi dislocati in

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

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più luoghi, contigui o distanti, per audio conferenza o

videoconferenza, a condizione che siano rispettati il metodo

collegiale e i principi di buona fede e di parità di trattamento dei

soci e che siano stati indicati nell’avviso di convocazione i luoghi

audio/video collegati a cura della Cooperativa, nei quali gli

intervenuti possano affluire, dovendosi ritenere svolta la riunione

nel luogo ove sono presenti il presidente e il soggetto verbalizzante.

Ogni avente diritto può esercitare il proprio voto per

corrispondenza secondo le modalità operative previste nello

specifico regolamento.

L’avviso di convocazione in tal caso deve contenere:

a)l’avvertenza che il voto può essere esercitato per corrispondenza;

b)le modalità e i soggetti presso cui richiedere la scheda di voto;

c)l’indirizzo a cui trasmettere la scheda di voto e il termine entro il

quale deve pervenire al destinatario;

d)la o le deliberazioni esposte per esteso.

È pertanto necessario che: sia consentito al presidente

dell’assemblea accertare l’identità e la legittimazione degli

intervenuti, distribuendo agli stessi via fax o a mezzo posta

elettronica, se redatta, la documentazione predisposta per la

riunione; regolare lo svolgimento dell’adunanza, constatare e

proclamare i risultati della votazione, venendo altresì consentito al

soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi

assembleari oggetto di verbalizzazione e consentendo agli

intervenuti di partecipare alla discussione e alla votazione

simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno.

L'Assemblea è straordinaria quando così definita da disposizioni di

legge, e comunque quando si riunisce per deliberare sulle

modificazioni dell'atto costitutivo e dello statuto, sulla proroga

della durata e sullo scioglimento anticipato della Cooperativa, sulla

trasformazione della Cooperativa qualora consentito dalla legge,

sulla nomina e poteri di liquidatori, su fusioni o scissioni.

27) In prima convocazione l'Assemblea, sia ordinaria che

straordinaria, è regolarmente costituita quando siano presenti o

rappresentati la metà più uno dei soci aventi diritto al voto.

In seconda convocazione l'Assemblea, sia ordinaria che

straordinaria, è regolarmente costituita qualunque sia il numero dei

soci intervenuti o rappresentati aventi diritto al voto e delibera

validamente a maggioranza assoluta dei voti su tutti gli oggetti

posti all'ordine del giorno, salvo che sullo scioglimento e la

liquidazione della società per cui occorre il voto favorevole dei tre

quinti dei soci, presenti o rappresentati, aventi diritto al voto.

28) Le votazioni devono essere palesi.

29) Hanno diritto al voto nelle Assemblee i soci cooperatori e

sovventori che risultino iscritti nel libro soci da almeno novanta

giorni. Ogni socio ha un solo voto, qualunque sia il numero delle

azioni possedute.

Ciascuno dei soci sovventori ha diritto ad un voto per ogni euro

33.000 (trentatremila) di capitale versato, sino ad un massimo di tre

voti. Ai soci sovventori non può, in ogni caso, essere attribuito più di

un terzo dei voti spettanti all'insieme dei soci presenti ovvero

rappresentati in ciascuna Assemblea generale; si opererà

eventualmente una proporzionale riduzione dei voti esprimibili da

ogni socio sovventore, il cui voto potrà avere un valore frazionario

anche inferiore alla unità.

Il socio può farsi rappresentare nell'Assemblea da un altro socio,

non Amministratore, né Sindaco e salvi eventuali altri divieti di

legge, ma che abbia diritto al voto, mediante delega scritta. Ogni

socio delegato non può rappresentare più di cinque soci.

Le deleghe debbono essere menzionate nel verbale dell'Assemblea

e conservate fra gli atti sociali.

L'Assemblea, tanto in sede ordinaria che straordinaria, è presieduta

dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o da un socio eletto

dall'Assemblea stessa.

L'Assemblea nomina un segretario e, quando occorrano, due

scrutatori.

Le deliberazioni devono constare dal verbale sottoscritto dal

Presidente dell'Assemblea e dal Segretario.

Il verbale delle assemblee in sede straordinaria deve essere redatto

da notaio.

Il verbale deve tra l'altro indicare, anche in allegato, l'identità dei

partecipanti, le modalità e il risultato delle votazioni e deve

consentire, anche per allegato, l'identificazione dei soci favorevoli,

astenuti o dissenzienti.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

30) Il Consiglio di Amministrazione è composto da almeno tre e non

più di nove consiglieri. La maggioranza degli amministratori deve

essere scelta tra soci cooperatori; gli altri membri del Consiglio di

Amministrazione potranno essere scelti tra altre categorie di soci o

tra estranei alla società.

Il Consiglio di Amministrazione dura in carica tre esercizi;

l'Assemblea potrà tuttavia stabilire che il Consiglio di

Amministrazione resti in carica per un periodo più breve e cioè per

uno o per due esercizi.

I membri del Consiglio di Amministrazione sono rieleggibili.

Gli amministratori non percepiscono alcun compenso per lo

svolgimento dell’incarico societario.

Il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente e uno o più Vice

Presidenti, se non ha già provveduto in merito l'Assemblea, e può

delegare parte delle proprie attribuzioni, determinandole nella

deliberazione e nei limiti di legge, ad uno o più degli

Amministratori, oppure ad un Comitato Esecutivo; in particolare

non possono essere delegati i poteri in materia di ammissione, di

recesso e di esclusione dei soci e le decisioni che incidono sui

rapporti mutualistici con i soci.

Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente almeno

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

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due volte l’anno, nonché tutte le volte nelle quali sia fatta domanda

da almeno due terzi dei consiglieri o dal Collegio Sindacale, se

nominato.

La convocazione è fatta a mezzo di lettera da spedire o consegnare

a mano facendosi rilasciare ricevuta o da inviare a mezzo telefax o

posta elettronica non meno di cinque giorni prima dell'adunanza e,

nei casi urgenti, a mezzo di messo o con telegramma o con telefax o

posta elettronica in modo che i Consiglieri e i Sindaci effettivi, se

nominati, ne siano informati almeno un giorno prima della riunione.

Le adunanze sono valide quando vi intervenga la maggioranza degli

amministratori in carica.

Sono valide le riunioni, anche se non convocate, qualora siano

presenti tutti i membri del Consiglio di Amministrazione e tutti i

Sindaci effettivi, se nominati.

Le riunioni dell'organo amministrativo si potranno svolgere anche

per teleconferenza o audio videoconferenza a condizione che

ciascuno dei partecipanti possa essere identificato da tutti gli altri e

che ciascuno sia in grado di intervenire in tempo reale durante la

trattazione degli argomenti esaminati, nonché di ricevere,

trasmettere e visionare documenti.

Sussistendo queste condizioni, la riunione si considera tenuta nel

luogo in cui si trova il Presidente e dove deve pure trovarsi il

Segretario, onde consentire la stesura e la sottoscrizione del

verbale sul relativo libro.

Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta di voti.

A parità di voti, nelle votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.

Ciascun componente del Consiglio di Amministrazione deve dare

notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, se

nominato, di ogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbia

in una determinata operazione della società, precisandone la

natura, i termini, l'origine e la portata; se si tratta di amministratore

con delega di poteri, deve altresì astenersi dal compiere

l'operazione, investendo della stessa il Consiglio di

Amministrazione, che dovrà adeguatamente motivare le ragioni e

la convenienza dell'operazione per la società.

Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la

gestione della società.

Spetta, pertanto, a titolo esemplificativo al Consiglio di

Amministrazione:

a) convocare l'Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci;

b) curare l'esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea;

c) redigere i bilanci consuntivi e preventivi;

d) compilare i regolamenti, che disciplinano i rapporti tra società e

soci;

e) stipulare tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti

all'attività; fra gli altri vendere, acquistare, permutare beni e diritti

mobiliari ed immobiliari, con le più ampie facoltà al riguardo, ivi

compresa quella di rinunciare alle ipoteche legali, compiere ogni e

qualsiasi operazione compreso il leasing, aprire, utilizzare,

estinguere conti correnti anche allo scoperto e compiere qualsiasi

operazione in banca, compresa l'apertura di sovvenzioni e mutui

concedendo tutte le garanzie anche ipotecarie, cedere, accettare,

emettere, girare, avallare, scontare, quietanzare crediti ed effetti

bancari e cartolari in genere;

f) concorrere a gare di appalto, licitazioni e trattative private per

opere o servizi inerenti l'attività sociale e stipulare i relativi

contratti;

g) deliberare e concedere avalli cambiari, fideiussioni ed ogni

qualsiasi altra garanzia sotto qualsivoglia forma per facilitare

l'ottenimento del credito agli enti a cui la Cooperativa aderisce,

nonché a favore di altre cooperative;

h) conferire procure, per singoli atti o categorie di atti, e nominare il

direttore determinandone le funzioni e le retribuzioni;

i) assumere e licenziare il personale della società, fissandone le

mansioni e le retribuzioni;

l) deliberare circa l'ammissione, il recesso e l'esclusione dei soci e

sulla cessione di azioni della Cooperativa;

m) compiere tutti gli atti e le operazioni di ordinaria e straordinaria

amministrazione, previa eventuale autorizzazione dell'Assemblea

dei soci, qualora richiesto per disposizione di legge o statutaria;

n) deliberare l'istituzione di una sezione di attività per la raccolta di

prestiti tra i soci e la costituzione dei fondi per lo sviluppo

tecnologico o la ristrutturazione o il potenziamento aziendale;

o) deliberare l'adesione o l'uscita da altri organismi, enti o società;

p) deliberare l'apertura di uffici amministrativi e/o stabilimenti

operativi.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più

amministratori, gli altri provvedono a sostituirli con deliberazione

approvata dal Collegio Sindacale, se nominato, purché la

maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati

dall'Assemblea; si applicano altrimenti le disposizioni del penultimo

comma del presente articolo. Gli amministratori così nominati

restano in carica fino alla prossima assemblea.

Gli amministratori come sopra nominati scadono insieme con quelli

in carica all'atto della loro nomina.

In caso di cessazione dalla carica, anche per dimissioni, della

maggioranza degli amministratori o della metà se nominati in

numero pari, cesserà l'intero Consiglio di Amministrazione; in tal

caso gli amministratori in carica devono convocare d'urgenza

l'Assemblea dei soci per la nomina del nuovo Consiglio di

Amministrazione.

Se vengono a mancare tutti gli amministratori, la Assemblea è

convocata dal Collegio Sindacale, se nominato, che potrà compiere

nel frattempo gli atti di ordinaria amministrazione.

In assenza del Collegio Sindacale, provvede il Presidente uscente.

STATUTO VIGENTE

BILANCIO SOCIALE 2016

10

IL PRESIDENTE

31) Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha la

rappresentanza e la firma sociale nonché tutti i poteri di ordinaria

amministrazione.

Il Presidente perciò è autorizzato a riscuotere, da pubbliche

amministrazioni o da privati, pagamenti di ogni natura ed a

qualsiasi titolo, rilasciandone liberatorie quietanze.

Egli ha anche facoltà di nominare e revocare avvocati nelle liti attive

e passive riguardanti la Società davanti a qualsiasi autorità

giudiziaria e amministrativa, ed in qualunque grado di giurisdizione.

Previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione, può

delegare in parte i propri poteri al Vice Presidente più anziano in

carica se ne è stato nominato più di uno o a un membro del

Consiglio, nonché, con speciale procura, ad impiegati della società,

per singoli atti o categorie di atti. In caso di assenza o di

impedimento del Presidente tutte le sue mansioni spettano al Vice

Presidente più anziano in carica se ne è stato nominato più di uno.

IL COLLEGIO SINDACALE

32) Qualora obbligatorio o comunque ritenuto opportuno,

l'Assemblea nominerà tre sindaci effettivi, tra i quali designerà il

Presidente del Collegio, e due sindaci supplenti, determinandone la

retribuzione annua.

I Sindaci durano in carica tre esercizi e scadono alla data della

assemblea convocata per la approvazione del bilancio del terzo

esercizio della carica, ma con effetto dal momento in cui il Collegio

sarà ricostituito. I Sindaci possono essere revocati solo per giusta

causa con delibera assembleare approvata con decreto dal

Tribunale.

Il Collegio Sindacale, qualora nominato, vigila sulla osservanza della

legge, dello statuto, dei principi di corretta amministrazione;

compete al Collegio Sindacale anche il controllo contabile, qualora

non sia obbligatoria la nomina, che compete alla Assemblea, di un

revisore contabile o di una società di revisione, iscritti nel registro

istituito dal Ministero della Giustizia, in carica per tre esercizi;

l'Assemblea potrà in ogni caso deliberare di nominare il revisore

contabile o società di revisione.

SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE

33) L'assemblea che dichiara lo scioglimento della società, dovrà

procedere alla nomina di uno o più liquidatori, scegliendoli

preferibilmente fra i soci.

34) In caso di cessazione della società, l'intero patrimonio sociale,

dedotto soltanto il capitale sociale ed i dividendi eventualmente

maturati, deve essere devoluto alla costituzione ed all'incremento

del fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della

cooperazione, costituito dalla Associazione nazionale di

rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo,

riconosciuta ai sensi del D.Lgs.C.P.S. 14/12/1947 n. 1577, cui la

Cooperativa aderisce; in difetto di adesione, tale versamento andrà

effettuato al Ministero competente.

Nella liquidazione del patrimonio sociale si darà priorità al rimborso

delle azioni nominative trasferibili detenute dai soci sovventori

rispetto al rimborso delle quote di capitale sociale detenuto dai soci

cooperatori, sempre nel tassativo rispetto delle previsioni del

comma precedente.

DISPOSIZIONI GENERALI

35) Il Consiglio di Amministrazione potrà elaborare appositi

regolamenti per disciplinare i rapporti tra la società ed i soci, che

determinano i criteri e le regole inerenti lo svolgimento dell'attività

mutualistica; compete all'Assemblea dei soci, con le maggioranze

previste per le assemblee straordinarie, approvare, modificare o

abrogare detti regolamenti.

36) Le disposizioni dell'art. 3, in particolare per i divieti e gli obblighi

relativi alla misura dei dividendi, alla indivisibilità delle riserve ed

alla devoluzione del patrimonio della Cooperativa in caso di suo

scioglimento, sono inderogabili e devono di fatto essere osservate.

37) Per quanto non è previsto dal presente statuto valgono le norme

del Codice civile e delle leggi speciali sulla cooperazione.

38) Tutte le controversie insorgenti tra i soci ovvero tra i soci e la

società che abbiano ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto

sociale saranno devolute a tre arbitri, che saranno nominati dal

Presidente del Tribunale del luogo in cui la società ha la sede legale,

su istanza anche di una sola delle parti. Qualora vi sia accordo tra le

parti, potrà essere chiesta la nomina di un unico arbitro.

La disposizione di cui sopra è vincolante per la società e per tutti i

soci, inclusi coloro la cui qualità di socio è oggetto della

controversia.

Gli arbitri decidono in procedimento rituale secondo le norme di

diritto.

Saranno devolute agli arbitri anche le controversie promosse da

amministratori, liquidatori e sindaci, se nominati, ovvero nei loro

confronti; con l'accettazione dell'incarico, la disposizione è

vincolante per tutti i suddetti soggetti.

Non possono essere demandate agli arbitri le controversie nelle

quali la legge preveda l'intervento obbligatorio del pubblico

ministero.

La soppressione o la modifica della clausola compromissoria

devono essere approvate da almeno i due terzi dei voti che

competono a tutti i soci. I soci assenti o dissenzienti possono, entro

i successivi novanta giorni, esercitare il diritto di recesso.

Il procedimento arbitrale è regolato dalle norme di legge in materia.