Bilancio Sociale 2005

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Bilancio sociale 2005 annual report

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CESTASCESTAS

BILANCIO SOCIALE

2005

BILANCIO SOCIALE

2005

BILANCIO SOCIALE

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CESTASCESTAS

a cura di Startour edizioni

Copyright 2007 CESTASfinito di stampare nel mese di Gennaio in Bologna

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

INDICE

Bilancio Sociale Cestas: II edizione 1

Presentazione dei principi di redazione e del modello adottato 2

CESTAS: Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie appropriate Sanitarie 4

Identità istituzionale 4

Mission e Valori guida 5

I settori di attività: Cooperazione allo sviluppo, Educazione allo sviluppo,

Alta Formazione 8

Corporate Governance e Struttura organizzativa Cestas 10

Organi Associativi 11

Struttura operativa Cestas 12

Dipartimenti 12

Organigramma 14

Strategie e processo gestionale 15

I partner locali 15

Le relazioni nazionali ed internazionali 16

Gli stakeholder 20

Relazione sociale 2005 24

I progetti in corso nel 2005 26

Gli eventi 62

La comunicazione 62

Le risorse umane 62

Il personale di sede 63

Il personale all'estero 64

La formazione 65

La comunicazione interna 66

Analisi Economica 68

Lo Stato Patrimoniale al 31/12/2005 73

Il Conto Economico al 31/12/2005 77

Riclassificazione della ricchezza del c/e: produzione e distribuzione della ricchezza

Metodo del valore aggiunto 80

Obiettivi e miglioramento 82

Conclusioni 83

Sedi CESTAS 84

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

1

Bilancio Sociale Cestas: II edizione

Nel 2005 il Cestas ha redatto e diffuso il suo primo bilancio sociale, relativo all'esercizio 2004.

L'idea del bilancio sociale è nata seguendo volontà dell'associazione di intraprendere un percorso di

diffusione e condivisione del lavoro svolto negli anni, ed ha quale obiettivo quello di rispondere all'esigenza

di trasparenza della gestione, basata su principi e scelte etiche e sociali: per questo si presenta la seconda

edizione del bilancio sociale Cestas a chiusura dell'esercizio 2005.

Dopo la chiusura del bilancio d'esercizio 2005, e in seguito alla certificazione da parte del Revisore

competente, si procede attraverso la redazione del bilancio sociale a disegnare un quadro più ricco e

completo d'informazioni concernenti il ruolo e le responsabilità sociali che l'ente ha assunto, nell'ultimo

anno, nello svolgimento delle sue attività istituzionali.

Il lavoro che segue vuole descrivere e socializzare i risultati raggiunti da Cestas al 31/12/2005, e trasmette

le strategie gestionali volute dall'associazione, in un'ottica di comunicazione partecipativa e trasparente, in

grado di perseguire il consenso e la legittimazione sociale.

Presupposto della scelta del Cestas è che la diffusione del flusso d'informazioni sulle performance sociali

aumenta le possibilità di scelta da parte degli attori sociali, e favorisce il consenso e il coinvolgimento della

collettività, rafforzando al tempo stesso reputazione e identità dell'associazione.

Nel redigere il bilancio sociale il Cestas si propone di conseguire i seguenti obiettivi:

• Fornire a tutti gli stakeholder un quadro complessivo delle performance dell'associazione, aprendo

un processo interattivo di comunicazione sociale;

• Fornire informazioni utili sulla qualità dell'attività dell'ente al fine di ampliare e migliorare - anche

sotto il profilo etico-sociale - le conoscenze e le possibilità di valutazione e di scelta degli

stakeholder;

• Dare conto dell'identità e del sistema di valori di riferimento assunti dall'associazione e della loro

declinazione nelle scelte istituzionali, nei comportamenti gestionali nonché nei loro risultati ed

effetti;

• Esporre gli obiettivi di miglioramento che l'associazione si impegna a perseguire;

• Fornire indicazioni sulle interazioni fra l'associazione e l'ambiente nel quale essa opera, attraverso

la rendicontazione del perseguimento dei valori quali la tutela della persona, della famiglia, la

solidarietà, la salvaguardia dell'ambiente, la sicurezza e la valorizzazione del lavoro e dei propri

dipendenti;

• Rappresentare il valore aggiunto e la sua ripartizione.

Infine il bilancio sociale vuole essere per il Cestas uno strumento “guida”, un punto di riferimento per la

programmazione strategica dell'associazione, capace di tradurre in termini pratici i valori e la mission in

operatività, e che permette di misurare e migliorare nel tempo la gestione eticosociale dell'associazione.

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2

Presentazione dei principi di redazione e del modello adottato.

Tra i metodi e le dottrine più diffuse, per la redazione del bilancio sociale, si è ritenuto in continuità con la

scelta operata nell'edizione precedente di seguire quali punti di riferimento le seguenti fonti:1

- “Principi di redazione del bilancio sociale” elaborati dal Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (GBS ) nel

2001 per il contesto italiano;2

- “Sustainability Reporting Guidelines” elaborate dalla Global Reporting Initiative (GRI ) nel settembre del 2002,

che costituiscono lo standard più diffuso a livello internazionale.

I criteri fondamentali a cui il nostro lavoro s'ispira, estrapolati dai principi sopra elencati, consistono in:

Il documento è stato inoltre redatto secondo i principi di trasparenza, accuratezza, attendibilità e

verificabilità.

In particolare, il bilancio sociale presenta le seguenti caratteristiche:

- la parte descrittiva relativa alla mission, al profilo dell'associazione, alle attività, alla struttura

organizzativa e ai sistemi di gestione, segue i criteri indicati dal GRI, opportunamente adattati, così da

recepire le specificità di una ONG;

- la parte relativa agli indicatori economici aggiunge alle misure richieste dal GRI, una serie di informazioni,

anche in questo caso opportunamente adattate, relative ad alcuni indicatori del grado di efficienza;

Chiarezza nell'esposizione dei

contenuti

Sinteticità nei modi di

presentazione

Completezza dei dati e delle informazioni

1 GBS: il Gruppo di Studio G.B.S. è sorto ufficialmente nel 1998 (la prima riunione si è tenuta a Milano il 15 ottobre1998). Ma è stato concepito

un anno prima, a Taormina, in occasione di un seminario internazionale sul tema promosso o organizzato dall'Istituto di Economia

Aziendale dell'Università di Messina e dalla Fondazione Bonino Pulejo. A quell'incontro parteciparono studiosi di diversi Paesi (Francia,

Inghilterra, Spagna, Portogallo, Italia) e numerosi addetti ai lavori. Nel fare il punto sullo stato dell'arte, emerse la necessità di creare un

collegamento stabile fra coloro che si interessavano di bilancio sociale e qualcuno propose di costituire il "club del bilancio sociale”. L'idea fu

presa sul serio. Roberto Marziantonio (Presidente dell'IBS e membro del Comitato Scientifico del SEAN Social&Ethical, Auditing &

Accounting Network) la portò avanti e si fece promotore, con KPMG(2), SMAER e Strategia d'Immagine, della costituzione di un comitato al

quale hanno aderito spontaneamente, e in più riprese, studiosi di varie discipline e operatori che hanno apportato il contributo della loro

esperienza.

2 GRI: nel 2001 è stato pubblicato il Libro Verde della Commissione Europea in tema di responsabilità sociale delle imprese e nel 2002 si è

avuta la formulazione delle Sustainability Reporting Guidelines da parte del Global Reporting Initiative (centro di collaborazione ufficiale

del United Nations Environment Programme).

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3

- agli indicatori di performance ambientali non è dedicata una apposita sezione come richiesta dalla GRI, in

quanto essi trovano esplicazione nei risultati di alcuni progetti in ambito agricolo e di miglioramento degli

insediamenti urbani, anche se trattati solo marginalmente dato i contenuti dei progetti Cestas;

- per quanto riguarda gli indicatori sociali, si segue la logica del GRI con riferimento ai dipendenti. Per gli

indicatori che esprimono l'impatto e il grado di perseguimento della missione e delle azioni svolte dal

Cestas sulle persone e sul loro contesto, si fa riferimento alla logica di costruzione delle misure di

performance che l'OCSE, l'ONU e la Banca Mondiale hanno convenuto di adottare per la valutazione degli

interventi di cooperazione.

Nel complesso, come richiesto dal modello del GBS, il processo di formazione del bilancio sociale e le

informazioni in esso contenute si basano sul rispetto dei seguenti principi:

Bilancio

Sociale

Autonomia delle terze parti

Comparabilità

Attendibilità e

fedele rappresentazione

Responsabità

Identificazione

Verificabilità

dell’informazione

Coerenza

Utilità

Significatività e rilevanza

Omogeneità

Comprensibilità -chiarezza - intelligibilità

Neutralità

Prudenza

Periodicità- ricorrenza

Trasparenza

Inclusione

Competenza di periodo

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CESTAS: Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie appropriate Sanitarie

Identità istituzionale

Il CESTAS (Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate Sanitarie) nasce il 30 Marzo 1979 a

Bologna come Associazione; in ottemperanza agli artt. 14, 36 e 39 del codice civile, non persegue scopo di

lucro, è apartitico, non ammette discriminazioni di etnia, di sesso, di nazionalità e di religione e si riconosce

nelle caratteristiche degli organismi non lucrativi di utilità sociale (ONLUS), come recita l'art 1 dello statuto.

Il Cestas è un Organismo non Governativo (OnG) ai sensi della Legge 49/87 (e successive modifiche) con

riconoscimento d'idoneità del Ministero Affari Esteri con D.M. N° 1987/128/1906/1D del 20/02/1987 e

D.M. N° 1988/128/4168/4D del 14/09/1988, autorizzato a gestire progetti di cooperazione internazionale

nei Paesi in via di sviluppo, e riconosciuto idoneo a svolgere attività di formazione di cittadini dei Paesi in

via di sviluppo e attività di Educazione allo Sviluppo.

Il Cestas è abilitato a gestire progetti finanziati dall'Unione Europea ed altre agenzie internazionali

appartenenti alle Nazioni Unite, promuove sul territorio iniziative di Educazione allo Sviluppo e di

sensibilizzazione sui problemi dei Paesi del Sud del Mondo, nonché attività di formazione per lo sviluppo

sostenibile.

Promuove ed organizza iniziative a carattere locale, individuando tematiche concernenti i problemi dello

sviluppo socio economico in collaborazione con Enti Locali, Istituti di ricerca, Università, ed altre

Associazioni, in particolare con le regioni Emilia-Romagna e Marche.

Le intense attività di sensibilizzazione, d'informazione e raccolta fondi a livello regionale accompagnano i

programmi di Cooperazione allo sviluppo nei paesi in cui quali il Cestas opera.

Nel 2004 la Regione Marche, con decreto n. 342/FPR del 22/06/2004, ha accreditato la sede operativa del

Cestas sita a Jesi (AN) per l'esercizio di attività di cooperazione ed orientamento e formazione professionale,

riconoscendola quale Ong ed Ente di Formazione.

Dal 2005 l'associazione è presente anche in Abruzzo, con una nuova sede operativa, inaugurata, al fine di

rafforzare le attività di sviluppo territoriali e le collaborazioni con gli enti locali.

Sempre nel 2005 a Bologna il Cestas ha inaugurato la Biblioteca Ecosostenibile CESTAS, accreditata quale

biblioteca pubblica e promotrice di seminari e corsi di sviluppo sostenibile.

Il Cestas è tra i soci fondatori del COONGER (Coordinamento delle ONG dell'Emilia Romagna), poiché

ritiene fondamentale la collaborazione con le altre associazioni regionali di cooperazione e solidarietà

internazionale al fine di concordare unitarie forme di collaborazione e partecipazione ad iniziative

pubbliche ed inoltre stabilire con le istituzioni regionali pubbliche e private una sede unitaria di confronto.

Per gli stessi obiettivi, a livello nazionale il Cestas è membro del COCIS (coordinamento delle

organizzazioni non governative per la cooperazione internazionale allo sviluppo), promotore e

rappresentante politico delle Ong associate.

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Mission e Valori guida

3 Partendo dalla convinzione che lo sviluppo e il progresso, su scala locale e globale, non dipendono soltanto

dalla crescita economica ma anche dalla crescita delle capacità umane delle attuali e future generazioni, il

Cestas si adopera per promuovere la solidarietà sociale ed è attivo nell'ambito della cooperazione

internazionale, nella promozione di una “solidarietà partecipativa” che coinvolga nello sviluppo un

numero sempre maggiore di attori sociali (società civile e sue organizzazioni), sul presupposto che solo una

relazione tra eguali può innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra il Nord

e il Sud del mondo.

Scopo dell'associazione è di promuovere la conoscenza, lo studio, le iniziative alla lotta al sottosviluppo e

alla fame nel mondo, fondando le sue motivazioni sui valori della solidarietà umana e della difesa dei diritti

dell'uomo, come indicato nello statuto all'art. 4.

3 Il concetto di sviluppo umano e di sviluppo sostenibile sono un bagaglio non solo del mondo non governativo ma delle principali

istituzioni internazionali: PNUD, Banca Mondiale, UE, ecc…

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In coerenza con queste finalità, il Cestas si propone di:

•progettare, promuovere, realizzare e gestire in favore delle popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo azioni,

progetti e programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo sia autonomamente che in collaborazione con OnG

ed altri enti pubblici e privati nazionali od esteri, nel rispetto degli scopi statutari, avvalendosi di esperti, cooperanti e

volontari;

•progettare, promuovere realizzare e gestire programmi d'informazione, di educazione dell'opinione

pubblica, di servizio civile nazionale o internazionale, sull'interdipendenza, la solidarietà, l'intercultura, la cooperazione

tra i popoli, l'educazione alla pace, l'integrazione culturale e di educazione allo sviluppo riguardanti gli argomenti

oggetto delle finalità istituzionali, mettendo a disposizione la competenza dell'Associazione su temi specifici anche su

richiesta di istituzioni pubbliche e private nazionali ed internazionali;

•progettare, promuovere, e realizzare iniziative e corsi di formazione professionale e di aggiornamento in

Italia o all'estero in particolare sulle tematiche oggetto dell'attività del CESTAS rivolte ai propri collaboratori,

cooperanti, volontari, sostenitori, studenti di ogni grado, soci, simpatizzanti che ne facciano richiesta, nonché al mondo

della scuola e del lavoro;

•promuovere l'equità nelle relazioni di genere come fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo che

preveda azioni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni

personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali. Particolare interesse sarà rivolto alla difesa dei diritti dei bambini,

bambine ed adolescenti (Art. 13 Trattato di Amsterdam);ricerca ed elaborazione di materiale di documentazione relativo

alla Educazione Sanitaria ed alle Tecnologie Appropriate Sanitarie, lotta contro le malattie trasmissibili, igiene e

risanamento ambientale, igiene e sicurezza del lavoro, sicurezza alimentare, sviluppo sostenibile, sviluppo umano,

sviluppo rurale, sviluppo economico e culturale;

•ricercare ed elaborare di materiale di documentazione relativo alla Educazione Sanitaria ed alle Tecnologie

Appropriate Sanitarie, lotta contro le malattie trasmissibili, igiene e risanamento ambientale, igiene e sicurezza del

lavoro, sicurezza alimentare, sviluppo sostenibile, sviluppo umano, sviluppo rurale, sviluppo economico e culturale;

•stringere e mantenere rapporti a livello nazionale ed internazionale con enti che perseguono scopi affini

pubblici e privati nazionali ed esteri. Collaborare con Organizzazioni similari e con le sezioni di educazione sanitaria, di

tecnologie appropriate sanitarie, di comunicazione e di formazione del personale facenti parte delle Nazioni Unite, della

Comunità Europea e altre associazioni internazionali promuovendo incontri internazionali, nonché ogni altro dibattito

connesso con lo sviluppo dei popoli, la lotta alla fame nel mondo e la difesa dei diritti umani;

•promuovere rapporti di collaborazione e cooperazione con enti locali, università, centri di ricerca, aziende

sanitarie, imprese, fondazioni, agenzie di sviluppo, regioni, ministeri presenti nel territorio nazionale o all'estero per la

realizzazione delle azioni, progetti, programmi associativi;

•dare vita ad un laboratorio di produzione e diffusione di materiale di comunicazione visivo, audiovisivo ecc.

(dépliants, manifesti, diapositive, videocassette, pubblicazioni e filmati vari) inerente gli scopi istituzionali. Tale

materiale sarà utilizzato sia a livello internazionale che nazionale nell'ambito di iniziative sulle problematiche relative ai

Paesi in via di sviluppo, ai flussi migratori ed alla cooperazione decentrata fra Istituzioni e privati del Nord e del Sud del

mondo;

•promuovere e realizzare iniziative di ricerca scientifica, anche in collaborazione con centri di ricerca

universitari, a supporto di tutte le iniziative, progetti, programmi associativi;

•costituire banche dati, siti web, raccolte bibliografiche e mostre con i materiali raccolti e prodotti

direttamente, destinati alla fruizione del mondo della scuola e dell'associazionismo regionale e nazionale.” (Art. 4

Statuto)

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Tutte le attività del Cestas sono orientate a promuovere lo sviluppo umano e sostenibile, nel rispetto dei

4diritti dell'uomo , partendo dalla conoscenza diretta e da un approfondito studio delle realtà dei paesi con

i quali interagisce.

Le iniziative di Cooperazione allo Sviluppo, di Educazione allo Sviluppo e di Formazione sono articolate nei

seguenti settori:

Ne deriva che il ruolo del Cestas, nella realizzazione dei programmi di cooperazione internazionale, non si

limita a quello di agente specializzato nella gestione di risorse tecniche e finanziarie, ma si estende a quello

di promotore della mobilitazione degli attori sociali nell'ambito della solidarietà e cooperazione

internazionale.

Il suo compito, come “ONG di sviluppo”, è di promuovere l'“intermediazione sociale” per rendere i diversi

attori istituzionali e sociali sempre più sensibili sui problemi dei paesi del Sud del mondo e sulle

implicazioni di tali problemi nei territori della Comunità Europea.

Questo compito non potrebbe essere svolto se non rispettando alcuni imperativi metodologici

nell'esecuzione dei progetti di cooperazione internazionale lungo le varie diverse fasi del ciclo progettuale. I

tre più importanti sono:

- aumentare la sensibilità della società civile del Nord sui problemi delle società del Sud;

- aumentare la conoscenza diretta dei problemi come miglior forma per coinvolgere nuovi gruppi

sociali nella solidarietà;

- stabilire nuovi vincoli e creare nuovi rapporti tra società del nord e del sud che devono affrontare

problematiche simili.

4 Dichiarazione universale dei diritti umani: Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Dichiarazione

Universale dei diritti umani. “Tutti gli esseri umani nascono uguali in dignità e diritti” - Art 1 Dichiarazione Universale dei diritti umani;

“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona” - Art. 3 Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo.

Le iniziative di Cooperazione allo

Sviluppo, di Educazione allo Sviluppo e di Formazione sono

articolate nei seguenti settori:

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Sanità

Sanità

Sociosanita

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Educazion

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CESTAS - Bilancio Sociale 2005

I settori di attività: Cooperazione allo sviluppo, Educazione allo sviluppo, Alta

Formazione

I principali settori d'intervento del Cestas possono essere raggruppati come segue: progetti di cooperazione

internazionale nei paesi terzi, progetti di educazione allo sviluppo e attività di sensibilizzazione sul

territorio italiano, corsi di alta formazione.

Le attività del Cestas sono orientate principalmente alla tutela della salute, seguendo un processo che va

dalla sensibilizzazione, alla formazione, fino allo sviluppo di tecnologia e operatività mirate.

Con riferimento al primo settore, progetti di cooperazione internazionale, possiamo definire che la

maggior parte dei progetti Cestas hanno come oggetto le problematiche sanitarie, e sono strutturati in modo

da offrire conoscenze e strumenti, a seconda delle esigenze dei territori, utili a migliorare le condizioni di

vita dei Paesi interessati.

Nell'ambito della tutela della salute, i progetti Cestas sia in Africa che in America Latina sono

principalmente orientati alla “sana-maternità”, alla formazione e di operatori sanitari del settore materno e

riproduttivo, e alla costruzione e miglioramento di reti di centri di salute materno-perinatale.

In America Latina, i progetti Cestas si rivolgono da ormai diversi anni alla tematica maternoinfantile, data

l'alta percentuale di mortalità e inabilità derivante dal concepimento e dalle fasi “pre” e “post” parto. Le

cause dell'elevato grado di mortalità materna e infantile sono imputabili alle condizioni sociali, educative,

lavorative e nutritive nelle quali versano le donne dei paesi in via di sviluppo. L'impegno del Cestas consiste

5nel creare centri di salute nei quali sono offerti i servizi sanitari di base , reti di studio e raccolta di dati utili a

prevenire e monitorare problemi e malattie.

Sono svolti corsi di sensibilizzazione basati sull'informazione, la comunicazione e l'educazione, poiché

ritenuti basilari per la risoluzione di queste problematiche.

Altri progetti di cooperazione allo sviluppo in Africa sono rivolti alla lotta e prevenzione dell'Aids, sia

tramite sostegno medico, sia attraverso l'impegno nel campo della ricerca di nuovi metodi terapeutici, quali

ad esempio l'aloe. Nella lotta all'Aids, il supporto fornito è rivolto alle istituzioni sanitarie locali, in termini

di infrastrutture e di formazione del personale medico e sanitario, ma anche con la creazione di comunità

specializzate nella prevenzione e nella cura, tramite la formazione di educatori e di sensibilizzazione.

5 Concetto di assistenza sanitaria di base: La prima e propria definizione di assistenza sanitaria di base (ASB) può essere identificata con

quella data in occasione della Conferenza Internazionale sull'Assistenza Sanitaria Primaria che ha avuto luogo ad Alma Ata nel 1978:

“quelle forme essenziali di assistenza sanitaria che sono basate su tecnologie e metodi pratici, scientificamente validi e socialmente

accettabili, rese accessibili a tutti gli individui e alle famiglie nella comunità grazie alla loro piena partecipazione, realizzate a un costo che la

comunità e la nazione possono sostenere in ogni fase del proprio sviluppo in uno spirito di autonomia e di autodeterminazione.”

L'assistenza sanitaria primaria è una parte integrante sia del sistema sanitario di un paese, del quale rappresenta la funzione centrale e il

punto principale, sia del completo sviluppo sociale ed economico della comunità. Essa rappresenta la prima occasione di contatto degli

individui, della famiglia e della comunità con il sistema sanitario nazionale, portando l'assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di

vita e di lavoro, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria”.

8

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

Il Cestas supporta gli organismi locali che forniscono ausilio psicologico ai malati, alle famiglie e agli orfani

6 dell'Aids, secondo i principi della Home-based Care , trasferendo competenze per la riproducibilità e

autosostenibilità dei progetti, che devono collegarsi direttamente allo sviluppo e promozione di attività

generatrici di reddito, poiché le famiglie affette da Aids sono esposte al rischio di povertà.

7Sempre nell'ambito sanitario, altra tematica affrontata è la disabilità, lavorando per la riabilitazione ,

offrendo assistenza sanitaria e formazione agli operatori della fisioterapia, nonché servizi che permettono ai

disabili di vivere più autonomamente e di partecipare pienamente alla vita della comunità.

Altri settori in cui operano i progetti Cestas riguardano lo sviluppo economico-sostenibile del territorio

attraverso l'appoggio per la realizzazione di attività di micro-imprese quali ad esempio la creazione di

piccole cooperative casearie in Malawi (Africa), o la dotazione di attrezzature basilari per incentivare lo

sviluppo di lavori artigianali come ad esempio in Argentina (America Latina), o la creazione di un istituto di

ceramica in Palestina che prevede lo sviluppo di un intero processo produttivo, dalla lavorazione alla

commercializzazione. Molti sono i programmi di sostegno e le attività di formazione e intermediazione

lavorativa rivolti alle donne.

Per quanto riguarda l'operare in Italia, l'obiettivo principale del Cestas è rivolto alla sensibilizzazione sia dei

singoli che delle istituzioni, offrendo seminari e formazione aperti agli operatori del settore. Le attività di

formazione e di educazione allo sviluppo del Cestas sono orientate ad accrescere la sensibilità nella società

civile del Nord sulla realtà e i problemi dei Paesi del Sud, ad aumentare la conoscenza diretta dei problemi, a

stabilire nuove relazioni e legami tra società del Nord e del Sud che devono affrontare problematiche simili,

nell'ottica della cooperazione decentrata. Si cerca inoltre di promuovere forme di produzione, consumo e

scambio basate sul rispetto dei diritti dell'uomo e della natura, una reciproca conoscenza delle diverse

culture nell'ottica dell'educazione interculturale, un'informazione giornalistica partecipata e alternativa

rispetto al modello dominante, la collaborazione con attori italiani del sistema formativo.

L'offerta formativa attivata dal Cestas intercetta una crescente domanda nei paesi in via di sviluppo di

riduzione del gap tecnologico e di partecipazione al mondo dell'informazione globale, e integra i percorsi

curricolari di questi paesi soprattutto sul piano della sostenibilità ambientale.

Per gli studenti italiani e comunitari il Cestas organizza corsi di formazione e di aggiornamento sui settori

d'intervento, e pubblica periodicamente manuali per operatori della cooperazione sanitaria, libri e opuscoli

di educazione sanitaria, in diverse lingue.

6 Community home-based care (CHBC): assistenza domiciliare entro la comunità. Può essere definita come la cura e il supporto che le

persone affette da Hiv/Aids e altre malattie croniche ricevono nelle loro case, attraverso le loro famiglie e comunità. Questo approccio è

rivolto ai bisogni medici, infermieristici, emozionali, spirituali, psicologici, sociali e materiali delle persone che vivono con l'Hiv/Aids

(PLWA) e delle loro famiglie. Il principale obiettivo è di migliorare la qualità della vita delle persone malate e di mantenere la loro dignità.

Ha anche lo scopo di contribuire alla riduzione dello stigma e della discriminazione verso i malati di Hiv/Aids e della conseguente

diffusione del virus, riducendo così l'impatto dell'Hiv/Aids sugli individui, le famiglie e le comunità.

7 Per "Riabilitazione" si intende, facendo riferimento alla definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), quell' "insieme di

interventi che mirano allo sviluppo di una persona al suo più alto potenziale sotto il profilo fisico, psicologico, sociale, occupazionale ed

educativo, in relazione al suo deficit fisiologico o anatomico e all'ambiente".

9

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Le attività di formazione del Cestas si sviluppano lungo due filoni:

- formazione para e post-universitaria di base: attraverso percorsi integrativi e professionalizzanti,

per fornire un raccordo tra Università e mondo del lavoro, e al contempo un'alta formazione post-

universitaria;

- formazione post-universitaria specializzante: come perfezionamento e integrazione di carriera per

professionisti che già operano o opereranno nei settori formativi del Cestas.

I percorsi formativi toccano i temi dell'ambiente, della salute, dello sviluppo sostenibile, della cooperazione

internazionale, dell'intercultura, e della pace e diritti dell'uomo. Essi hanno l'obiettivo di contribuire a formare

figure professionali nel campo della cooperazione internazionale e nella direzione, gestione e valutazione di

politiche e programmi di sviluppo territoriale.

I progetti di educazione allo sviluppo comprendono attività di informazione, sensibilizzazione e

formazione rivolta ai cittadini dei paesi industrializzati, e abbracciano tematiche trasversali, che spaziano

dall'interdipendenza tra Nord e Sud del mondo, ai diritti umani, all'ambiente, alla pace fino all'intercultura,

attraverso l'organizzazione di seminari, spettacoli, mostre, campagne di informazione, creazione di

materiale divulgativo e audiovisivo, nonché azioni didattiche nelle scuole.

Da semplice divulgazione delle attività svolte nei paesi del Terzo mondo, l'educazione allo sviluppo è

divenuta strumento per la promozione di una cittadinanza dedita a comportamenti di responsabilità e

solidarietà, dall'ambito del consumo a quello del turismo responsabile, consapevole dei legami biunivoci

tra economie del Nord e del Sud del mondo, dei limiti e delle inefficienze dello sviluppo in termini

ambientali e sociali, della complessità dei sistemi culturali “altri”, delle dinamiche che presiedono alla

creazione di povertà a livello planetario ma anche nazionale, tra le diverse fasce della popolazione. L'attività

di sensibilizzazione è volta anche a creare sinergie, scambio di conoscenze e competenze tra soggetti

qualificati del Nord e del Sud del mondo nei più diversi ambiti.

Dal 2004 il Cestas progetta, promuove e gestisce attività di Servizio Civile nazionale e internazionale,

esperienza che ha fruttato nuove e solide collaborazioni.

Corporate Governance e Struttura organizzativa Cestas

L'assetto organizzativo del Cestas, con le relative responsabilità ed incarichi, è strutturato in forma

gerarchico-funzionale, correlato da meccanismi interni di gestione che consentono una corretta

circolazione delle informazioni, al fine di creare e potenziare la sinergia delle forze e competenze che

compongono l'Organismo.

A tal fine il Cestas ha adottato un manuale che individua nel dettaglio responsabilità, competenze e

procedure di lavoro standardizzate.

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Organi Associativi

Il Cestas è composto, come previsto dal Codice Civile italiano, e riportato nell'art.6 dello Statuto, dai

seguenti organi istituzionali:

• L'Assemblea dei Soci

• Il Consiglio di Amministrazione

• Il Presidente

• Il Collegio dei Revisori dei Conti

• Il Collegio dei Probiviri

L'Organismo è diretto dal Presidente.

In particolare per quanto concerne il Consiglio di amministrazione (CdA):

1.Ha la gestione ordinaria e straordinaria dell'Associazione

2.Nomina il Presidente ed il Vice Presidente

3.Si riunisce tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario o che ne venga fatta richiesta almeno da due

suoi componenti

4.Approva i Bilanci

5.Procede alla nomina degli incarichi e dell'eventuale assunzione sugli aspetti economici, retributivi e

finanziari

6.Valuta semestralmente la relazione di attività presentata dal Presidente

7.Definisce ed approva la programmazione d'attività del Cestas, presentata dal Presidente

Mentre spetta al Presidente la Rappresentanza Politica:

1.Rappresenta legalmente la struttura verso i terzi (Enti finanziatori, enti locali, istituzioni italiane e straniere,

soci locali nei paesi terzi, ecc)

2.Rappresenta politicamente l'Associazione

3.Cura l'esecuzione dei deliberati dell'Assemblea e del CdA

4.Presiede l'assemblea

5.Convoca il CdA

6.In casi di urgenza, può esercitare i poteri del CdA, salvo ratifica successiva alla prima riunione del CdA

stesso

7.Rappresenta l'Associazione presso gli Istituti Finanziari

8.Cura i rapporti con i soci

Poteri gestionali:

a. Dirige la Struttura organizzativa del Cestas

b. Esegue le politiche decise dal CdA

c. Convoca e dirige il coordinamento interdipartimentale

d. Dirige l'Associazione negli aspetti tecnici, operativi, finanziari ed amministrativi

e. Vista ed autorizza i mandati di pagamento

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

12

f. Dirige lo staff, eseguendo e gestendo direttamente le politiche sulle risorse umane

deliberate dal CdA

g. Promuove e realizza nuovi programmi di sviluppo associativo

h. Presenta la relazione annuale di attività al MAAEE

i. Elabora e presenta semestralmente al CdA la proposta di programmazione tecnico-

finanaziaria e la valutazione sullo stato di avanzamento delle attività

J. Presenta al CdA annualmente la strategia di intervento del Cestas (politica di

progettazione, gestione e di sviluppo/gestione delle risorse umane) per l'approvazione.

Struttura operativa Cestas

La struttura operativa del Cestas sede è suddivisa in cinque Dipartimenti:

1. Dipartimento Programmi di Sviluppo

2. Dipartimento Italia

3. Dipartimento Formazione

4. Dipartimento Progettazione

5. Dipartimento Amministrazione

Ogni Dipartimento può essere coordinato da un Responsabile.

In parallelo dal 2004 la sede Marche, opera in tre settori principali:

- Cooperazione allo sviluppo: ideazione e realizzazione di progetti di cooperazione internazionale in paesi

in via di sviluppo

- Formazione: ideazione e realizzazione di programmi formativi e corsi sui temi dello sviluppo

locale,cooperazione internazionale, economia sociale etc...

- Educazione allo sviluppo: ideazione e realizzazione di progetti e iniziative di educazione e

sensibilizzazione sul territorio marchigiano

Nel 2005, il Cestas inaugura sia una nuova sede operativa in Abruzzo, la Biblioteca Ecosostenibile pubblica

presso la sede centrale di Bologna, coordinata del dipartimento formazione.

Dipartimenti

Il Dipartimento “Programmi di Sviluppo” è suddiviso in tre Aree geografiche:

1. Africa

2. America Latina e America Centrale

3. Area Balcanica e Area Mediterranea.

Ogni Area geografica è gestita da un “Responsabile di area” (Desk Officer).

Il dipartimento si occupa di:

1. promuovere, realizzare e gestire i programmi di sviluppo nelle aree strategiche individuate

annualmente dalla programmazione del Cestas;

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

13

2. ricercare e mobilitare le risorse umane, tecniche e finanziarie necessarie per gestire i

progetti;

3. promuovere la cooperazione decentrata sui temi di competenza dipartimentale;

4. promuovere e mantenere le relazioni con gli Enti di riferimento.

Il Dipartimento “Italia” si occupa delle seguenti attività:

1. realizzazione e gestione di programmi di Educazione allo Sviluppo e di Intercultura;

2. promuovere, realizzare e gestire programmi di Educazione allo Sviluppo e di Intercultura;

3. ricercare i cofinanziamenti per i programmi in gestione;

4. sensibilizzare e promuovere la cooperazione decentrata;

5. promuovere e mantenere le relazioni con gli Enti di riferimento.

Il Dipartimento “Formazione” si occupa di:

1. promuovere, realizzare e gestire di programmi di formazione nelle aree strategiche

individuate annualmente dalla programmazione del Cestas;

2. ricercare i cofinanziamenti dei progetti in gestione;

3. promuovere e gestire i rapporti con gli Enti di riferimento (Università, Centri di ricerca e di

formazione);

4. promuovere la cooperazione decentrata sui temi di competenza dipartimentale.

Il Dipartimento “Progettazione” segue le seguenti tematiche:

1. dirigere ed eseguire il piano annuale di progettazione contenuto nella programmazione del

Cestas;

2. ideare e gestire le banche dati di competenza;

3. valutare le fattibilità dei progetti;

4. programmare e realizzare le missioni di fattibilità;

5. ricercare linee di finanziamento e enti finanziatori;

6. elaborare e presentare progetti agli Enti Finanziatori;

7. seguire le istruttorie dei progetti;

8. assistere i dipartimenti del Cestas in tema di progettazione;

9. promuovere la cooperazione decentrata sui temi di competenza dipartimentale.

Il Dipartimento “Amministrazione”, in collaborazione col consulente fiscale, si occupa di:

1. contabilità generale Cestas e dei singoli progetti Cestas;

2. controllo di gestione per le spese sede e loco e programmazione finanziaria;

3. certificazione finanziaria dei progetti e monitoraggio;

4. rendicontazione progetti;

5. gestione dei rapporti commerciali, rapporti banche e gestione dei pagamenti;

6. gestione del personale;

7. redazione bilancio;

8. interazione e appoggio altri dipartimenti circa questioni amministrative o commerciali.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

14

Organigramma

Di seguito viene riportato l'organigramma del Cestas, così come si configura nel 2005, delineando una

Struttura gerarchico-funzionale che raggruppa i ruoli per competenze simili, attività e processi ben definiti.

Il controllo gestionale e il potere direttivo restano centralizzati.

ASSEMBLEA DEI SOCI

SINDACI

CDA

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

PRESIDENTE

DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO

DIPARTIMENTO COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

DIPARTIMENTO FORMAZIONE

DIPARTIMENTO EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO

DIPARTIMENTO PROGETTAZIONE

SEDE MARCHE

SEDE ABRUZZO

SEGRETERIA

BIBLIOTECA ECOSOSTENIBILE

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

15

Strategie e processo gestionale

Il Cestas ha adottato negli ultimi anni strumenti di gestione, standardizzati per tutti i dipartimenti che si

occupano della gestione diretta di progetti (Programmi di Sviluppo, Formazione, Italia/Europa), che

costituiscono le basi del lavoro operativo. A questi si possono aggiungere metodologie proprie di ciascun

dipartimento, sempre che non siano in opposizione con le procedure proprie della struttura.

Inoltre (come illustrato nella relazione sociale) relativamente ai metodi di comunicazione interna, vengono

svolte periodicamente riunioni interdipartimentali di programmazione e valutazioni semestrali che

permettono lo scambio di informazioni utili al processo gestionale.Gli strumenti comuni sono:

• Form di gestione progetti• Budget generale di spesa• Programmazione tecnico-operativa• Controllo di gestione • Certificazioni trimestrali• Programmazione generale• Valutazione generale

I partner locali

Grazie ad una presenza ormai consolidata in alcuni territori, in particolare nei paesi dell'America Latina e

dell'Africa, il Cestas vanta il prezioso sostegno e la proficua collaborazione di partner locali, nello

svolgimento dei progetti di cooperazione.

Questa rete di partner si è consolidata nel corso degli anni, in virtù dei risultati positivi conseguiti sul

territorio, e grazie soprattutto ad una maggiore attenzione e sensibilità degli enti locali circa le

problematiche connesse allo sviluppo. La fiducia che questi sostenitori hanno accordato e accordano al

Cestas, fa sì che i progetti abbiano un forte appoggio locale sia in termini economici che di esperienze e di

capacità operative.

Gli appoggi principali all'associazione sono costituiti principalmente da:

1. Istituzioni Governative (Ministeri, Dipartimenti, Municipalità, Ospedali, Centri sanitari)2. Enti Locali3. Istituzioni Universitarie ed educative 4. Organizzazioni non Governative (ONG)5. Associazioni di base 6. Organizzazioni Internazionali

E' di fondamentale importanza per il Cestas collaborare ed interagire il più possibile con gli enti locali, al fine

di offrire un supporto specializzato agli operatori dei vari paesi, senza sostituirsi a questi ma cercando di

sviluppare e approfondire le loro conoscenze, rendendoli così autonomi nella gestione delle problematiche

presenti sul territorio interessato. Uno dei principali mezzi è la formazione degli omologhi, attraverso corsi

di vari livelli che consentono il trasferimento di conoscenze e metodologie di lavoro opportune e

sostenibili.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

16

Le relazioni nazionali ed internazionali

Il Cestas opera in collaborazione e con finanziamenti di:• Ministero degli Affari Esteri• Commissione Europea• Regioni• Governi locali• Università• Organizzazioni Internazionali• Privati

Di seguito si illustra nel dettaglio la rete dei partner Cestas, sia in Italia che nel resto del mondo.

Enti Locali: Regione Emilia Romagna

Regione Marche Regione Abruzzo

Regione Campania Regione Sardegna Regione Veneto

Provincia di Bologna Provincia di Ancona Provincia di Pescara Comune di Bologna

Comune di Jesi Comune di Ancona

Comunità Montana cinque valli bolognesi

Banche: Carisbo

Banca di Bologna Banca di Cividale

Banca popolare Etica Banca Pop di Ancona

Altri: Cersdu Cespi

Commercio alternativo di Ferrara

Fondazione A. Colocci Icea

Ideaitalianoit Med ingegneria srl

Nomisma spa Consorzio Provinciale per la

Formazione Ravenna Tenaris Dalmine

Comitati:

Associazione delle OnG italiane

Cocis Coonger

Forum terzo settore

Coorginamento Provinciale Enti Servizio Civile Comitato enti

locali presso la provincia di

Perugia GAL

OnG:

Italiane, Europee

Internazionali Università:

Università degli Studi di Bologna

Univ. di Modena e RE Università di Parma Università di Urbino

Università di Macerata Univ. Pol. delle Marche Università di Camerino

Università Bocconi Politecnico di Milano

Università Ca Foscari Venezia Università Orientale di Napoli

Università Roma 3 Università degli Studi di

Firenze Università di Siena

Accademia delle Belle Arti

Associazioni: Ass. Rete di energia Casa delle Culture

CCU Consulta per la Pace

Coop Form Ecologia

Efeso Terre des Hommes Carrefour europeo

Enti pubblici Ausl Bologna

Ufficio nazionale per il Servizio Civile

Arpa Emilia Romagna Arpa Friuli Venezia Giulia Istituto Commercio Estero

Ministeri: Ministero degli Affari Esteri

Ministero del Lavoro Ministero della Salute

Ministero dll’università e della Ricerca Presidenza del Consiglio dei Ministri:

Dipartimento Diritti e Pari Opportunità Ministero della Giustizia

Ufficio Nazionale antidiscriminazione Razziali

Rete Istituzionale

Cestas in Italia

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

17

Mozambico

Malawi

Botswana

Namibia

Etiopia

Sierra Leone:

Rete sostenitori

Cestas all’estero

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

18

Colombia

Nicaragua

Guatemala

Cile

Bolivia

Ecuador

Perù

Argentina

Rete sostenitori

Cestas all’estero

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

19

Saharaui

Altre Istituzioni

Palestina

Albania

Rete sostenitori

Cestas all’estero

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

20

Gli stakeholder

Sono stakeholders tutti i soggetti (intesi nel senso di individui, gruppi, organizzazioni) che hanno con

l'organizzazione relazioni significative e i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nell'attività

dell'associazione per le relazioni di scambio che intrattengono con essa o perché ne sono significativamente

influenzati.

Nel definire una mappatura degli stakeholder del Cestas nell'anno 2005, si individuano due diverse

categorie:

1. Stakeholder interni:

amministratori, dipendenti e collaboratori, consulenti, cooperanti, volontari, donatori, soci e

sostenitori.

2. Stakeholder esterni:

Beneficiari diretti e indiretti dei progetti Cestas, collaboratori esterni (intesi sia come persone fisiche

che giuridiche), istituzioni e enti finanziatori, banche, partner di progetto (in Italia e all'estero) e

fornitori in Italia.

Stakeholder interni al

31/12/2005

Soci e Sostenitori : 70

Donatori : 6

Volontari : 16

Cooperianti : 6

Consuilenti : 4

Dipendenti &

Collaboratori : 12

CdA : 2

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

21

Stakeholder esterni al

31/12/2005

I beneficiari dei progetti Cestas in corso fino al 31/12/2005 in Italia e nel mondo sono così dettagliati:

Beneficiari diretti e indiretti dei Progetti: 1.929.481

Fornitori : 6

Partner di progetto (In Italia e all'estero): 151

Banche : 6

Istituzioni ed Enti finanziatori: 5

Collaboratori Esterni : 120

11.760

98336

Italia Eas Italia Alta Formazione Italia Ricerca e Studio

Beneficiari dei Progetti in Italia

Diret t i

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

22

29.200

87.600

2.080

5.640330

8.000

2.300

9.000

135.000

337.500

200200

Argent ina

Sanitario

Argent ina

Intermediazione

lavorat iva

Bolivia

Ambientale

Cile Ande: Ecuadur,

Perù, Bolivia

Guatemala

Beneficiari dei Progetti in America Latina

Diretti Indiretti

2.500

25.017

300

500.000

800

469.000

400

1.200

260.200

40.000

820 0

Malaw i

Livestock

Malaw i

Sanitario

Mozambico

Sanitario

Palestina

Formazione

Namibia

Sanitario

Saharaw i

Sanitario

Beneficiari Progetti in Africa e Mediterraneo

Diret t i Indiret t i

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

23

Il CESTAS come OnG e la sua concezione organizzativa

Manifestazioni

e Mostre:

60

Totale delle risorse

mobilitate dai progetti in

corso: 9.215.000

Euro

Progetti di Cooperazione allo Sviluppo nei Paesi in

Via di Sviluppo: 60

Progetti in corso: 21

Presenza nei Paesi in

Via di Sviluppo:

18

Progetti di Educazione

allo Sviluppo In Italia in corso: 2

Ricerche in corso: 7

Master Universitari e

C.A.F.: 5

Partners nel Mondo: 91

Partners in Italia ed in

Europa: 60

Soci, Volontari,

Cooperanti e Sostenitori in

Italia e nel mondo: 1000

IL CESTAS in

cifre dal 1979 al

2005

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

24

Relazione Sociale 2005

Al fine di introdurre i progetti e i come obiettivo l'incremento del Mavalane - Maputo”, che tende a

risultati del Cestas nel 2005, livello di cooperazione tecnica migliorare le condizioni fisiche,

facciamo una breve cronistoria tra i ministeri della salute di l'efficienza e la qualità dei

di delle attività svolte in passato Perù, Bolivia ed Ecuador e il servizi offerti dai centri sanitari

e dei progetti attivati nell'ultimo miglioramento della qualità dei localizzati nell'area di Mavalane.

biennio, suddivisi in tre macro- servizi sanitari in materia di Inoltre il Cestas ha concluso nel

settori e aree di intervento: salute materno-perinatale 2004 il progetto, intitolato:

Cooperazione allo sviluppo erogati nei paesi interessati. “Sostegno a l l a f o rmaz ione

professionale, all'informazione Progetti in America Latina Il Cestas è presente in Nicaragua In Cile, paese dove il Cestas preventiva e all'uso di terapie di e Guatemala. Nel primo, è stato

medicina tradizionale nella lotta opera da 17 anni in un progetto a p p r o v a t o n e l 2 0 0 4 d a l alla diffusione dell'HIV/AIDS d e n o m i n a t o : “ E m p l o y m e n t Ministero degli Affari Esteri nell'area di Benefica e Mocuba Intermediary Centers for the Low- italiano un progetto che ha per (Mozambico)”. Income Women Householders titolo: “Programma di Sviluppo Il Cestas ha dato anche avvio, Programme in Concepción and Integrato nel quartiere di Sutiva nel 2004, al progetto: “Sostegno al S a n t i a g o P r o v i n c e s ” , c o n (Municipalità di Leon)” che vede Centro di Salute I de Majo nella l'obiettivo di proteggere ed l'inizio dell'attività nel 2005.. In lotta alla diffusione dell'HIV/AIDS inserire le donne capofamiglia e G u a t e m a l a i l C e s t a s , i n nell'area di Salute di Mavalane i disoccupati nel mercato del partnership con la Fondazione Maputo”. In Namibia il Ministero lavoro. Il progetto è finanziato presieduta dalla Premio Nobel degli Affari Esteri italiano nel dal Governo del Cile e da Cestas. Rigoberta Menchù Tum, ha 2004 ha approvato un progetto In Argentina il Cestas promuove concluso un progetto facente i n t i t o l a t o : “ S u p p o r t o a l progetti per il miglioramento parte del programma Anti-programma nazionale integrato di della qualità dei servizi sanitari Poverty Partnership Initiatives lotta all'HIV/AIDS e TBC nelle in materia di salute materno (APPI). regioni di Omusati ed Erongo”, infantile erogati nella provincia Progetti in Africaattivato nel 2005, con l'obiettivo di Buenos Aires e l'avvio di un In Malawi in Cestas ha svolto di ridurre la diffusione del virus processo di aggiornamento p r o g e t t i b a s a t o s u l HIV nella regione di Omusati, e scientifico del personale. miglioramento dello standard della TBC nella regione di Sempre in Argentina, il Cestas di vita della popolazione Erongo. gestisce programmi di sostegno dell'area di Ntchisi, creando I Progetti nel Mediterraneopiccole attività di sviluppo alle attività di formazione e di In Palestina si è concluso un a g r i c o l o p e r intermediazione lavorativa progetto dal titolo “Training and della popolazione femminile l'autosostentamento.development of artistic traditional Sempre in Malawi il Ministero più emarginata e povera nella handcraft at the Ceramic School in ciudad, conurbano e provincia degli Affari Esteri italiano ha Hebron”, volto a creare un centro di Buenos Aires. Inoltre, ha approvato nel 2004 il progetto di formazione per ceramisti e a attivato il Fondo de Autoempleo, del Cestas intitolato: “Sana potenziare la produzione una linea specifica che permette Materni tà : Formazione e artigianale nell'area di Hebron.alle donne che desiderano aggiornamento per operatori In Algeria, nel marzo 2004, è intraprendere un'attività in sanitari nel settore della salute stato portato a termine un proprio di ricevere una piccola materno-infantile”. progetto relativo ai Campi somma finanziaria. In Mozambico è in corso un Saharawi intitolato: “Training of Nell'area che include Perù, progetto dal titolo: “Progetto di Sahrawi physiotherapists and Appoggio allo Sviluppo della Rete Bolivia ed Ecuador, il Cestas orthopaedic technicians and Sanitaria di Base nell'Area di segue progetti che si hanno

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

25

improvement of life conditions of oltre cinquanta convenzioni con neo-nata rete di OnG per la physically disabled in Sahrawi Cooperazione Universitaria Università Italiane, Enti di Refugees Camps”, finalizzato al CCU, dalla quale il Cestas è Formazione, Enti Locali, Enti miglioramento delle condizioni socio fondatore.privati, Agenzie per l'Ambiente e delle prospettive di vita dei I l Ces tas è ino l t re ente e l ' E n e r g i a , A . S . L . , disabili motori nei Campi accreditato per la presentazione Organizzazioni Internazionali, P r o f u g h i S a h r a u i , a l l a di progetti di Servizio Civile altre ONG e Centri di ricerca per promozione di corsi formativi in Nazionale Volontario, e nel realizzare attività formative. Il loco e alla riorganizzazione del 2004 ha attuato il progetto Cestas ha inoltre rinnovato la Centro sanitario preesistente “ F o r m a r e u n m o n d o convenzione con l'Università nell'Ospedale. responsabile”.degli Studi di Bologna per Educazione allo sviluppo in Il Cestas ha inoltre organizzato accogliere tirocinanti in base alla Italia varie conferenze e dibattiti e ha nuova normativa, che disciplina Nel 2004 si è concluso il prodotto materiale educativo 8

i tirocini formativi . È datata progetto : “Voci d i donne come pubblicazioni, poster, 2002 l'attivazione, con un dall'Africa e dal Mediterraneo La slide, video e il sito internet: finanziamento del Ministero globalizzazione in un'ottica di www.cestas.org. degli Affari Esteri, di un genere”, una campagna co- Nel 2004 il Cestas ha promosso programma d'alta formazione finanziata dal Ministero degli la seconda edizione della Scuola per dirigenti dei Paesi in Via di Affari Esteri italiano e promossa di Specializzazione “Ideazione,

da un consorzio diretto da Sviluppo ed Europei, che il Gestione e Valutazione dei Cestas promuove insieme al Cestas , con lo scopo di Programmi di Cooperazione

accrescere la consapevolezza e Dipartimento di Sociologia Internazionale”', per fornire il la conoscenza del ruolo della dell'Università degli Studi di metodo di lavoro e gli strumenti d o n n a a f r i c a n a n e l l a Bologna. per sviluppare una competenza produzione e nella diffusione Nel 2004, è stata realizzata la professionale nella gestione di della propria cultura. terza edizione del Master programmi e progetti complessi S e m p r e n e l l ' a m b i t o d e n o m i n a t o “ M a s t e r nel campo della cooperazione d e l l ' E d u c a z i o n e a l l o Universitario di II Livello in internazionale. La scuola ha Sviluppo,ha avuto inizio nel Politiche Sociali e Direzione inoltre offerto la possibilità di

Strategica per lo Sviluppo 2004, il progetto co-finanziato svolgere s tage format ivi Sostenibile del Territorio”, ha dal Ministero degli Affari Esteri, all 'estero per un numero come obiettivo la formazione di dal titolo “SALUTE GLOBALE limitato di partecipanti.

S i s t e m i s a n i t a r i l o c a l i e manager governativi e non, Inoltre con la nascita della cooperazione sanitaria decentrata”. provenienti dai Paesi in Via di nuova sede operativa Cestas L'iniziativa contribuisce alla S v i l u p p o e d E u r o p e i , Marche, si sono svolte nel promozione della cooperazione responsabili per l'elaborazione, territorio marchigiano, attività sanitaria decentrata nei Paesi in esecuzione e valutazione dei d i p r e s e n t a z i o n e e Via di Sviluppo, attraverso una programmi di lotta alla povertà s e n s i b i l i z z a z i o n e serie di attività di informazione e di promozione dello sviluppo dell'associazione, partecipando e formazione in Italia, per la locale sostenibile. a tavoli con enti locali e seminari diffusione delle conoscenze Q u e s t ' i n i z i a t i v a d i con organismi sociali e corsi di specifiche relative al settore, cooperazione allo sviluppo formazione in materia di Formazione diversa e qualificante è stata sviluppo sostenibile.Alla fine del 2004 si registrano anche articolata assieme alla

8 Legge n. 196/97 art. 18 e DM 25/3/98 n. 142

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

26

I progetti in corso nel 2005

L'anno 2005, ha visto concludere diversi progetti del Cestas, progetti che hanno lasciato il passo ad un

importane numero di nuovi interventi.

Prima di analizzarli nel dettaglio, classificandoli per aree geografiche, sono rappresentati di seguito i dati

sintetici al 31/12/2005:

I progetti Cestas per Aree geografiche di intervento nel 2005

I progetti Cestas per Settore di attività nel 2005

6 5 1 9

0 3 6 9 12 15 18 21

2005

America Latina Africa Mediterraneo Italia

12 7 2

0 3 6 9 12 15 18 21

2005

Cooperazione internazionale Alta Formazione

Educazione allo Sviluppo

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

27

AMERICA LATINA:

ARGENTINA

Progetto n. 7473/CESTAS/ARG

Titolo: “Creazione di una rete argentina di centri di salute materno perinatale”

Paese e località di realizzazione: Argentina Città e Provincia di Buenos Aires

Ente Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri

Delibera di approvazione: n. 125 del 18-07-02

Data inizio delle attività: 14 Maggio 2003

Data conclusione: 31 Maggio 2005

Sintesi situazione finanziaria:

• Costo totale del progetto: 516.398 euro

• Contributo deliberato: 258.220 euro

Partner Locali: Ministeri, Università ed Ong Locali; Comisión Local de Ejecución (CLE), (integrata dal

ministero di Salute della Provincia di Buenos Aires, Secretaría de Salud, Gobierno de la Ciudad Autónoma

de Buenos Aires, OPS, OMS Argentina); Comité Científico (Comisión Local de la Red C.L.R.) costituito da

Cestas, Clap, Pec, Uba, Cedes.

Obiettivi del progetto: Riduzione tendenziale dei tassi di morbilità e mortilità perinatale e materna

nell'area di riferimento (Argentina- Provincia di Buenos Aires) e miglioramento sensibile della qualità dei

servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale erogati nella provincia di Buenos Aires ed avvio di

processo di aggiornamento scientifico del personale e incremento della quantità e qualità della rilevazione

dei dati sanitari.

Attività realizzate e risultati conseguiti

Con la consegna delle attrezzature, i dieci Centri appartenenti alla Rete hanno gestito la raccolta,

l'interscambio e l'analisi dei dati epidemiologici attraverso il Sistema di monitoraggio sanitario, ricerca e

programmazione in materia di salute materno-perinatale.

E' stato realizzato il rilevamento epidemiologico, grazie ad una mappatura dettagliata della situazione in

ogni centro.

Per quanto riguarda l'implementazione del sistema di informazione, ogni Centro ha attivato e rafforzato

l'uso del Sistema Informatico Perinatale (SIP), e con il processo di conversione e ricostruzione storica, si è

potuti risalire al numero degli eventi (parti) avvenuti in ogni centro e incorporati ad ognuna delle rispettive

basi di dati, con un totale di eventi inseriti pari a 108.188.

Questo lavoro ha permesso di generare dati indispensabili per la programmazione delle attività dei

Programmi Operativi Annuali dei centri, al fine di migliorarne gli indicatori epidemiologici.

Per rafforzare e consolidare i sistemi di rilevamento epidemiologico all'interno della Rete e per costruire

strumenti utili alla ricerca ed alla gestione dei servizi perinatali, si è proceduto alla pubblicazione del

“Segundo Informe Epidemiologico de la Red”.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

28

La componente formazione è stata terminata interamente in tutte le sue parti, raggiungendo i risultati

previsti in termini di ricerca, coordinamento e pubblicazioni.

Sono stati inoltre realizzati i seguenti corsi:

• “Metodologia de la Investigacion Clinica” il cui obiettivo è stato quello di migliorare le capacità

d'utilizzo degli strumenti per formulare e sviluppare progetti di ricerca perinatale.

• “Curso Superior de epidemiología e investigación clínica en salud reproductiva y perinatal , corso

sulle nuove tecnologie e diversificazione delle richieste degli utenti, strutturato per consentire una

maggior formazione e aggiornamento del personale medico e para-medico.

• “Curso sobre el uso de EPI-INFO VERSION 3 PARA ENTORNO WINDOWS”, non previsto

espressamente dal progetto, ma realizzato per migliorare le capacità d'analisi statistica dei dati

epidemiologici da parte dell'equipe di progetto.

Le attività comunitarie portate a termine hanno interessato le due seguenti macro attività:

• Informazione e dif fusione comunitaria con la creazione del la pagina web:

www.redperinatalamba.org.ar

• Ricerca sul grado di soddisfazione delle Utenti con la pubblicazione del rapporto“Cuidados recibidos

durante la atención prenatal, el trabajo de parto, parto y puerperio: satisfacción de las usuarias”.

Si è ritenuto indispensabile per la realizzazione della ricerca, anche se non prevista da progetto, la

partecipazione al “Curso de Introducción a la Investigación Cualitativa” .

Per quanto concerne i meccanismi di coordinamento con le autorità sanitarie nazionali e periferiche attivati,

si è tenuto il Seminario di Chiusura del Progetto nel quale sono stati presentati i risultati ottenuti, e definite

le strategie di continuità ed estensione della Rete

Per presentare l'esperienza della rete dei centri, si è inoltre tenuto in Italia un seminario di sensibilizzazione

dal titolo “La salute materno-infantile: il caso della Rete Argentina di centri di salute materno perinatale”,

dove sono state illustrate le motivazioni che hanno portato alla realizzazione del progetto, le metodologie

utilizzate ed i risultati ottenuti.

Alla chiusura del progetto l'equipe di Coordinamento, unitamente al Comité Cientifico ed ai referenti dei

dieci Centri, ha portato a termine il Protocollo per la realizzazione della Ricerca Clinica Applicata

(Investigación Común Multicéntrico) dal titolo “Evaluación de la concordancia entre prácticas realizadas

durante el embarazo y parto y la mejor evidencia científica disponible: Perspectiva de las usuarias y

proveedores de servicios de salud”.

Fattori della Vitalità

Misure politiche di sostegno e quadro istituzionale

Il contesto politico e istituzionale nell'area di intervento continua ad essere favorevole ed i soggetti coinvolti

(centri) hanno collaborato attivamente e con responsabilità alla realizzazione delle attività che hanno visto

la piena partecipazione degli operatori interessati. Se verranno mantenuti gli impegni presi da entrambe le

parti, questo sarà un ulteriore stimolo e punto di forza per la vita futura del progetto, che potrebbe essere

oggetto di replica in altre realtà argentine ed eventualmente regionali. L'estensione del progetto, con il

coinvolgimento di un totale di 30 centri (compresi gli attuali), comporterà l'ampliamento dell'area di

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

29

intervento, moltiplicherà il numero di beneficiari diretti e indiretti con una ricaduta maggiore, in termini di

efficacia dell'intervento nell'ambito della salute materno perinatale argentina, misurabile attraverso il

miglioramento degli indicatori di mortalità e morbilità materno-perinatale.

La recente riconferma dell'appoggio da parte delle autorità sanitarie della Città e della Provincia di Buenos

Aires costituisce un punto di forza per il proseguo degli interventi previsti.

Per quanto concerne la parte economico-finanziaria si sono prese le misure necessarie, insieme all'equipe di

coordinamento ed alle autorità locali, per garantire la sostenibilità futura del progetto. La situazione politica

ed economica argentina, ancora fortemente instabile, sebbene ci sia stato un notevole miglioramento,

potrebbe, se dovesse subire bruschi cambiamenti di rotta, costituire invece un ostacolo in tal senso.

Il raggiungimento della piena sostenibilità del progetto costituisce l'aspetto più rilevante e qualificante

dello stesso.

In questo senso la controparte (Comisiòn Local de Ejecuciòn) si è impegnata fin dall'inizio per garantire

l'appoggio e la collaborazione continua da parte delle autorità sanitarie locali.

Tutte le iniziative sono integrate con i programmi promossi dalle Autorità Sanitarie Locali.

Tecnologie appropriate e aspetti socio-culturali

Ogni Centro ha notevolmente migliorato le risorse e la capacità di gestire e sviluppare programmi di

monitoraggio epidemiologico, ricerca e intervento aventi come scopo la riduzione della morbilità e

mortalità materna e perinatale sul tutto il territorio di competenza ed il miglioramento dell'assistenza

sanitaria utilizzando i principi e gli strumenti della medicina basata nell'evidenza.

Inoltre, i programmi di formazione che sono stati replicati all'interno dei centri dagli operatori formati,

stanno permettendo ai centri stessi di dotarsi di personale preparato e aggiornato che può operare su tutto il

territorio, con beneficio del servizio sanitario nel suo complesso.

Nella fase di esecuzione delle attività di progetto si è dato ampio spazio all'utilizzo degli strumenti

informatici per la creazione di banche dati, biblioteche e servizi per la ricerca ed il monitoraggio

epidemiologico, al servizio delle attività di formazione dei singoli centri e per la diffusione a livello

regionale dei risultati delle singole ricerche.

L'utilizzo della tecnologia informatica a sostegno di queste attività è in perfetto accordo con quanto, in

ambito scientifico e sanitario, da anni avviene in tutte i paesi.

Ogni Centro ha seguito un percorso che lo ha portato nella direzione dell'acquisizione dell'autonomia per

quanto concerne la gestione delle risorse tecniche adottate, in collaborazione e interscambio con la sede

centrale del progetto e le Istituzioni Sanitarie.

Aspetti ambientali

Le iniziative promosse da questo progetto non hanno causato interventi lesivi dell'ambiente.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

30

Conclusioni

La valutazione sull'andamento del progetto è particolarmente positiva. Tutte le attività previste dal

documento di progetto sono state portate a termine ed hanno portato al raggiungimento di risultati molto

soddisfacenti.

La firma dell'accordo che ha formalizzato la costituzione della Commissione Locale di Esecuzione del

Progetto ed all'individuazione dei membri che fanno parte del Comitato Scientifico hanno di fatto portato

alla definizione del quadro istituzionale della rete. La Commissione rappresenta formalmente la

legittimazione a livello istituzionale del progetto. Infatti, i firmatari dell'accordo sono i rappresentanti del

Ministero a livello locale, il rappresentanti di OPS Argentina, i direttori dei Centri ed il rappresentante di

Cestas.

L'acquisto della attrezzature ha equipaggiato i centri e la sede operativa del progetto del materiale

informatico indispensabile per consentire un avanzamento tecnologico ed assicurare maggiore velocità e

rapidità nello scambio delle informazioni e nella trasmissione dei dati, sia per la Rete che per il Sistema

Informatico perinatale (SIP).

Le attività di formazione e di aggiornamento scientifico costituiscono un elemento altamente qualificante

all'interno del progetto. Investire sulla formazione del personale degli ospedali ha significato creare le

condizioni per il raggiungimento dell'Obiettivo Generale del progetto, poiché la formazione rappresenta lo

strumento principale che ha permesso ai Centri di migliorare la propria capacità di monitoraggio

epidemiologico e di orientare in maniera efficace e professionale gli interventi di prevenzione e cura. Da

sottolineare, la capacità dell'Equipe Locale di coordinamento di valutare le reali necessità di formazione dei

soggetti coinvolti e, dove necessario, integrare con corsi e seminari aggiuntivi la programmazione e

l'esecuzione delle attività previste dal documento di progetto.

L'obiettivo raggiunto in relazione alla formazione di risorse umane è pari all'82% (rate 60 100%).

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

31

Progetto n. 7442/CESTAS/ARG

Titolo: “Programma di sostegno alle attività di formazione e di intermediazione per il lavoro femminile

nella Ciudad, Conourbano e Provincia di Buenos Aires”

Paese e località di realizzazione: Argentina Città e Provincia di Buenos Aires

Ente Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri

Delibera di approvazione: n. 130 Cd del 18-07-02

Data inizio delle attività: 15 gennaio 2003

Data conclusione : 14 settembre 2006

Sintesi della situazione finanziaria

1. Costo totale del progetto: 1.101.906 euro

2. Contributo deliberato: 771.315 euro

Obiettivi del progetto:

Migliorare le condizioni di vita della popolazione femminile più emarginata e povera della provincia di

Buenos Aires e nello specifico: migliorare la situazione occupazionale delle donne partecipanti al

programma rispetto al livello di reddito ed alle condizioni di contrattazione e di lavoro, attraverso il

consolidamento di un programma di intermediazione lavorativa che interagisca con i programmi nazionali

di appoggio all'occupazione femminile.

Partners Locali:

CIL (Centro Intermediazione Lavorativa); Università Bolivariana; Comisión de Coordinación y Evaluación

(CCE); CNM (Consejo Nacional de la Mujer); Fondo de Capital Social (FONCAP)

Attività realizzate e risultati conseguiti:

Sono stati consolidati i 3 clubes de Empleo creati in ambito progettuale, così denominati:

• Club de Empleo para Mujeres Jóvenas y Jefas de Hogar de Ciudad de Buenos Aires

www.ispm.org.ar/clubes/cdadbsas

• Club de Empleo para Mujeres Jóvenas y Jefas de Hogar de Ciudad de Lomas de Zamora (Conurbano

boanerense) - www.ispm.org.ar/clubes/lomasdezamora

• Club de Empleo para Mujeres Jóvenas y Jefas de Hogar de Ciudad de San Nicolàs (Provincia de

Buenos Aires) www.ceim.org.ar

La fase di abilitazione lavorativa, destinata alla preparazione delle partecipanti al mondo del lavoro

attraverso attività individuali e di gruppo, è stata realizzata in tutte le fasi previste dalla programmazione.

Il numero totale di beneficiarie inizialmente selezionato è stato di 312 donne, distribuite territorialmente

come segue:

- 110 Ciudad de Buenos Aires

- 112 Lomas de Zamora

- 90 San Nicolas

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

32

Le donne che sono giunte alla fase finale del percorso di formazione previsto dal programma sono 219,

suddivise, territorialmente, nel seguente modo:

- Ciudad de Buenos Aires 70

- Lomas de Zamora 75

- San Nicolás 74

Misure politiche di sostegno

Come accennato in precedenza, va rimarcato un crescente appoggio alle iniziative di micro-impresa,

canalizzato attraverso il Ministerio de Desarrollo Social e che vedrà il potenziamento del “Plan Manos a la

Obra”.

Si segnala anche il crescente coinvolgimento degli istituti di credito nel finanziamento di programmi di

micro-credito finalizzati al sostegno della micro-impresa. Peraltro va fatto notare che il profilo dei

destinatari dei micro-crediti finanziati dalle banche risponde a caratteristiche diverse rispetto al target

costituito dalle beneficiarie dei Clubes.

Nel solco di questa tendenza si inserisce anche il tentativo (come precedentemente segnalato in riferimento

alle problematiche di collocazione delle Bolse de empleo) di colmare le lacune legislative che riguardano il

settore e che sono attualmente allo studio per cercare di ricondurre in un ambito formale l'enorme massa di

lavoratori attualmente operanti nel sommerso. Il problema del lavoro informale se è rilevante per tutto il

Paese, lo è maggiormente per le donne che rientrano nel target delle beneficiarie del progetto.

Si va delineando sempre piú uno sforzo di razionalizzazione e di miglioramento da parte governativa degli

interventi canalizzati attraverso il Plan Manos a la Obra.

L'intenzione é quella di offrire un sostanziale miglioramento dei pacchetti destinati al finanziamento di

iniziative di micro-impresa. La collaborazione del progetto Clubes de Empleo con il Ministerio de

Desarrollo Social intende perseguire tale obiettivo attraverso due strumenti chiave: l'aumento dei capitali

messi a disposizione per finanziare i singoli progetti ed il miglioramento delle attività di assistenza tecnica

alle iniziative, soprattutto in fase di sostegno e di monitoraggio.

Tecnologie appropriate

Come emerso dalle valutazioni effettuate rispetto alla formazione offerta durante il I anno, si è deciso di

apportare alcune modifiche ai percorsi. La formazione relativa alle questioni di genere non è stata

concentrata in un unico periodo bensì estesa lungo l'arco del periodo formativo.

In base alle necessità espresse dalle beneficiarie ed alle richieste formulate dal Ministerio de desarrollo social

nella impostazione dei termini di collaborazione con il programma Clubes, è stata rafforzata la formazione

relativa all'autoempleo, rispondendo ad esigenze di maggiore personalizzazione dei percorsi formativi.

Aspetti ambientali

Non si segnalano conseguenze degli interventi in termini di protezione ambientale.

Si renderà necessario un coordinamento con le autorità sanitarie nel caso di micro-emprendimientos di tipo

gastronomico, per assicurare al rispondenza dei prodotti ai requisiti igienico-sanitari vigenti nel paese

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

33

Aspetti Giuridico-Sociali-Cuturali

Le beneficiarie hanno partecipato attivamente durante tutto il corso delle attività. Particolarmente

apprezzato è stato il fatto di potere vivere uno spazio come protagoniste, con positive conseguenze

sull'autostima delle donne.

L'accresciuta consapevolezza dei propri diritti e la valorizzazione delle proprie conoscenze ed abilità hanno

ulteriormente rafforzato la volontà delle donne di uscire da una dimensione di passività che la

disoccupazione e la povertà comportano.

Aspetti istituzionali

La totale equiparazione nel ruolo di controparti nel progetto delle tre ONG locali associatesi all'iniziativa,

ISPM, Fundaciòn Propuesta e CEIM ha costituito una naturale evoluzione del processo di crescita e di

rafforzamento istituzionale avviato con i suddetti partner.

Mentre ISPM vantava già precedenti esperienze di partnership nella cooperazione internazionale, si è

trattato della prima esperienza per le altre due ONG locali. Il CEIM ha ulteriormente ampliato la gamma

delle collaborazioni internazionali essendo prescelto come controparte locale nel progetto

d'intermediazione promosso da CESTAS a San Nicolàs a supporto dell'iniziativa principale, finanziato

dalla Regione Marche.

Conclusioni

Al termine del periodo di riferimento, che fa seguito alla chiusura del II anno progettuale, l'analisi dei

risultato raggiunti evidenzia il compimento di quanto previsto dal cronogramma progettuale per le diverse

linee di intervento. Si rimanda alla successiva fase di residuo impegnato, durante la quale verranno

completate le differenti fasi di derivazione e saranno finanziate le iniziative di microimpresa delle

beneficiarie che hanno partecipato alla linea di derivazione corrispondente.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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Progetto Argentina Marche:

Titolo:"Programma di sostegno all'occupazione femminile nella città di San Nicolas de los Arroyos -

Argentina"

Paese: Argentina Provincia di Buenos Aires Città di San Nicolas de Los Arroyos

Durata del progetto: 1 anno (14/02/2005 - 14/02/2006)

Ente Finanziatore: Regione Marche

Con il contributo di: Assessorato alle Pari Opportunità

Comune di Ancona Assessorato alla Cooperazione allo Sviluppo -Banca Popolare di Ancona

Obiettivo: miglioramento delle condizioni di vita della popolazione femminile economicamente vulnerabile

dell'area urbana di San Nicolas.

In particolare:

1. Migliorare la situazione occupazionale delle donne di San NicolÀS partecipanti al programma

rispetto a livello di reddito e alle condizioni di contrattazione e di lavoro.

2. Potenziare la rete di sostegno tecnico e socio-psicologico destinato alle donne capofamiglia ed

economicamente vulnerabili di San NicolÀS, in coordinamento con gli attori locali.

Attività realizzate e risultati conseguiti

Il risultato finale del progetto ha visto la permanenza di 75 donne nell'ambito del progetto, le quali hanno

terminato il processo di “habilitacion laboral” attraverso tutte le fasi previste dallo stesso. Le beneficiarie sono

riuscite a valorizzare le proprie capacità lavorative, ed a rafforzare i legami sociali con altre donne nelle stesse

condizioni.

E' stato registrato un alto grado di coinvolgimento delle partecipanti al progetto, con una percentuale di

frequenza dell'80% a tutte le attività.

Per ognuna delle beneficiarie è stato creato un archivio individuale contenente i dati personali, i risultati dei

test, dei colloqui, curriculum e altri documenti e informazioni presentate

I risultati conseguiti sono stati:

> Consolidamento dei vincoli creatisi tra le donne durante la formazione

> Appoggio alla ricerca attiva di un posto di lavoro con il sostegno dell'incaricata della Bolsa de Empleo

> Assistenza alle beneficiarie nell'espletamento delle eventuali trafile burocratiche collegate al

conseguimento di un impiego

> Offerta di assistenza personalizzata alle beneficiarie che manifestano specifiche esigenze derivanti da

situazioni di disagio familiare

Sono stati progettati e attivati 7 “microemprendimientos”:

> Venta de ropa directa

> Fabricación de prendas en telar

> Gestoría, trámites

> Repostería

> Peluquería a domicilio

> Viandas para tours

> Programa de radio

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

35

Il numero di donne che hanno trovato lavoro tramite la Bolsa de empleo è 26 (sulle 37 che si sono registrate),

mentre le imprese contattate a tutt'oggi sono state 57.

E' stato inoltre sviluppato un software specifico tendente ad ottimizzare la gestione dei dati e dei flussi di

informazione collegati al funzionamento della Bolsa de empleo. Viene anche elaborato un indice trimestrale

della domanda di manodopera nel comprensorio di San Nicolàs, pubblicato sulla pagina web della

controparte CEIM.

Di notevole importanza ed utilità ai fini dell'Osservatorio per l'occupazione é stata la realizzazione di una

ricerca dal titolo “Demanda laboral femenina en la ciudad de San Nicolas. Un estudio de las solicitudes de

empleo publicadas en el diario local”, trattata dall'antropologo Ariel Di Lorenzo.

Durante l'intero corso del progetto è stata portata avanti un'intensa collaborazione con organizzazioni,

istituzioni statali, accademiche, tecniche, sindacali ed ONG . Tali contatti hanno rappresentato un ideale

proseguimento dell'intensa opera di collegamento con i diversi attori istituzionali realizzata all'avvio del

programma.

Attività di sensibilizzazione e diffusione in Italia

In data 10/10/2005 ad Ancona, presso la Regione Marche, è stato realizzato il Seminario nazionale dal titolo

“Occupazione femminile e Sviluppo in Argentina. I progetti di cooperazione internazionale del CESTAS”

In occasione del seminario, sono state presentate le attività di formazione e intermediazione per il lavoro

femminile nella città, conurbano e provincia di Buenos Aires promosse dal Cestas con le controparti locali.

Al seminario sono intervenuti, in qualità di relatori, le rappresentanti della cooperazione decentrata

marchigiana, del Ministero dello Sviluppo Sociale argentino e del CEIM.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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ANDE: Ecuador-Perù-Bolivia

Progetto n. 2675/CESTAS/Perù

Titolo: “Creazione di una rete regionale Andina di Centri di Salute Materno-Perinatale”

Paese e località di realizzazione: Perù, Bolivia, Ecuador.

Ente finanziatore: Ministero Affari Esteri

Delibera di approvazione: Delibera n. 158 del Comitato Direzionale del 25/09/2001.

Data inizio delle attività: 08/07/2002

Data conclusione prevista: Conclusione prevista il 07/05/2007

Sintesi della situazione finanziaria

• Costo totale del progetto: 1.526.178 €uro

• Contributo deliberato: 743.630.79 €uro

Obiettivi del progetto: Incremento del livello di cooperazione tecnica tra Perù, Bolivia ed Ecuador, e

miglioramento sensibile della qualità dei servizi sanitari in materia di salute Materno-Perinatale erogati

nei tre paesi interessati.

Più specificatamente il programma proposto è così articolato:

• Riduzione tendenziale dei tassi di morbilità e mortalità perinatale e materna in Perù (tra l'1% e il 5%),

Bolivia (tra l'1% e il 3%) ed Ecuador (tra l'1% e il 4%)

• Avvio del processo di aggiornamento scientifico del personale

• Incremento della quantità e qualità nella rilevazione dei dati sanitari

• Miglioramento nella programmazione degli interventi e nella qualità dei servizi erogati nelle

strutture di primo e secondo livello

Attività realizzate e risultati conseguiti

Durante il primo anno di attività si è proceduto alla formazione ed alla costituzione delle Commissioni

9 Nazionali della Rete (CNR ) in Perù, Bolivia ed Ecuador, e della Commissione Centrale di Coordinamento

10 della Rete Andina di Centri di Materno Perinatale (CCNR ), una delle azioni prioritarie che hanno creato le

basi per il concreto sviluppo delle altre attività di progetto. Gli accordi della Rete Andina di Centri di Salute

Materno - Perinatale sono realizzati fra il CESTAS ed i Rappresentanti dei Ministeri Nazionali di Salute

Pubblica dei tre paesi.

Durante il II anno progettuale si sono ulteriormente sviluppati i contenuti degli accordi con i Ministeri di

Salute locali ed attraverso la pianificazione strategica del progetto. Possiamo affermar e di avere

pienamente realizzato l'obiettivo di rafforzamento della Rete Andina di Centri di Salute Materno Perinatale

11 12 con l'integrazione della già esistente Rete latinoamericana di centri associati al CLAP /OPS .

9 CNR: Comisión Nacional de la Red

10 CCNR: Comisión Central de Coordinación de la Red Andina

11 CLAP: Centro Latino Americano de Perinatologia

12 OPS : Organización Panamericana de Salud

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

37

Oggi i Centri che compongono la Rete Andina sono 10.

Tutti e dieci i centri appartenenti alla rete dispongono di un sistema informatico funzionante ed efficiente

per la realizzazione delle attività e la partecipazione al progetto. Viene garantito ai centri l'accesso ad un

servizio di collegamento ad Internet per assicurare un sistema di interscambio efficace ed efficiente tanto a

livello nazionale quanto regionale. Le Commissioni Nazionali di ogni paese assicurano il loro impegno per

la ricerca di soluzioni in grado di garantire, una volta terminato il progetto, che ogni Centro continuerà a

contare con una struttura informatica adeguata e con un collegamento ad Internet in grado di non

interrompere il flusso di comunicazione e di informazione all'interno della Rete.

10 Centri Associati alla Rete di Salute Materno Perinatale

CCuuzzccoo

LLiimmaa

CCuueennccaa

QQuuiittoo

LLaa PPaazz

SSuuccrree

SSaannttaa CCrruuzz ((RReettee DDiippaarrttiimmeennttaallee))

CChhiiccllaayyoo

GGuuaayyaaqquuiill ((11))

Progetto

2675/CESTAS

GGuuaayyaaqquuiill ((22))

11 Centri appartenenti alla Rete di Salute del Dipartimento di Santa Cruz

NUMERO di NASCITE

PER

U’

BO

LIVIA

ECU

AD

OR

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

38

13 In tutti i centri appartenenti alla rete è stato installato il software SIP (Sistema Informatico Perinatale),

strumento indispensabile per la raccolta sistematizzata di dati relativi alla salute materno infantile.

La costituzione della Red Andina de Centros de Salud Materno Perinatal, vuole favorire, ai propri centri

associati, l'interscambio di esperienze e la realizzazione di una efficiente cooperazione tecnica nella regione.

I Ministeri di Salute dei tre paesi coinvolti riconoscano la Rete come un attore efficiente ed efficace di questo

processo.

Fino ad oggi possiamo affermare che le attività realizzate all'interno della Rete in coordinamento con i

Centri associati hanno riflesso le aspettative dei Ministeri, i quali hanno visto nella Rete, tanto a livello

nazionale quanto regionale, una concreta possibilità di comunicazione, di scambio, di programmazione e

di monitoraggio, nonché uno strumento efficace per la realizzazione delle attività e il raggiungimento degli

obiettivi del progetto. Sono state costituite tre Commissioni Nazionali della Rete Andina (CNR), composte

in ogni paese da un rappresentante del Ministero di Salute, e da un rappresentante per ogni Centri

selezionato. Le tre Commissioni Nazionali della Rete (CNR) costituiscono la massima espressione delle

competenze tecniche ed istituzionali a livello locale, sono responsabili dell'esecuzione del Progetto, in

collaborazione con Cestas e ne rappresentano il socio locale del Progetto.

Un elemento altamente qualificante e rilevante nel progetto è la componente formazione, non solo in

termini di risorse impegnate e di coinvolgimento, ma anche per l'impatto dell'azione e la sua continuità nel

medio lungo periodo. La Strategia seguita da CESTAS e dai soci locali nella realizzazione delle attività

previste dal progetto è quella di formare le risorse umane presenti nei centri, attraverso la organizzazione di

workshop, seminari, incontri formali ed informali in modo tale di poter garantire un livello di preparazione

del personale medico e paramedico in grado di partecipare alle attività della rete in modo autonomo ed

indipendente. L'obiettivo raggiunto è quello di avere formato personale in grado di gestire il monitoraggio

sanitario nelle aree interessate e di estendere e diffondere il sistema informatico perinatale (SIP) a tutto il

paese, con la collaborazione indispensabile delle autorità sanitarie nazionali, sia centrali che periferiche. Si

calcola che almeno 600 professionisti (tra medici e paramedici) hanno ricevuto una formazione sui temi

rilevanti del progetto.

Inoltre è stato dato avvio in ogni paese ad un articolato sistema di attività comunitarie, in grado di

promuovere l'esercizio dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne e di migliorare il loro grado di

conoscenza in merito ai temi della salute materno infantile.

13 SIP : Sistema Informatico Perinatale

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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FATTORI DELLA VITALITÀ

Misure Politiche Di Sostegno

Le misure politiche a sostegno del progetto si inseriscono nella continua coordinazione e confronto che

costituisce la base delle relazioni fra lo staff tecnico impiegato da CESTAS e le controparti (costituite dai

rappresentanti dei Centri e dai Referenti dei Ministeri di Salute).

Il progetto gode dell'appoggio politico e istituzionale da parte dei Ministeri di Salute dei tre paesi ed i

soggetti coinvolti (centri) hanno collaborato attivamente e con responsabilità alla realizzazione delle attività

che hanno visto la piena partecipazione degli operatori interessati. Il progetto potrebbe essere oggetto di

replica e di integrazione della Rete con il coinvolgimento di altri Centri. Con l'ampliamento dell'area di

intervento, si moltiplicherà il numero di beneficiari diretti e indiretti con una ricaduta maggiore, in termini di

efficacia dell'intervento nell'ambito della salute materno perinatale, misurabile attraverso il miglioramento

degli indicatori di mortalità e morbilità materno-perinatale.

Per quanto concerne la parte economico-finanziaria si sono prese le misure necessarie, insieme all'equipe di

coordinamento ed alle autorità locali, per garantire la sostenibilità futura del progetto.

Il raggiungimento della piena sostenibilità del progetto costituisce l'aspetto più rilevante e qualificante dello

stesso. In questo senso la controparte (Comisiòn Central di Coordinacione de la Red - CCCR) si è impegnata

fin dall'inizio per garantire l'appoggio e la collaborazione continua da parte delle autorità sanitarie locali.

Tutte le iniziative fin'ora intraprese sono integrate con i programmi promossi dalle Autorità Sanitarie Locali.

Tecnologie Appropriate

La dotazione delle attrezzature è stata ridefinita in base alle esigenze espresse dai beneficiari e in accordo con

le controparti. Ogni Centro ha notevolmente migliorato le risorse e la capacità di gestire e sviluppare

programmi di monitoraggio epidemiologico, ricerca e intervento aventi come scopo la riduzione della

morbilità e mortalità materna e perinatale sul tutto il territorio di competenza ed il miglioramento

dell'assistenza sanitaria utilizzando i principi e gli strumenti della medicina basata nell'evidenza.

I programmi di formazione che sono stati replicati all'interno dei centri dagli operatori formati, stanno

permettendo ai centri stessi di dotarsi di personale preparato e aggiornato che può operare su tutto il

territorio, con beneficio del servizio sanitario nel suo complesso.

Nella fase di esecuzione delle attività di progetto si cerca di dare ampio spazio all'utilizzo degli strumenti

informatici per la creazione di banche dati, biblioteche e servizi per la ricerca ed il monitoraggio

epidemiologico, al servizio delle attività di formazione dei singoli centri e per la diffusione a livello regionale

dei risultati delle singole ricerche.

L'utilizzo della tecnologia informatica a sostegno di queste attività è in perfetto accordo con quanto, in

ambito scientifico e sanitario, da anni avviene in tutte i paesi.

Ogni Centro sta portando a termine un percorso che lo porterà nella direzione dell'acquisizione

dell'autonomia per quanto concerne la gestione delle risorse tecniche adottate, in collaborazione e

interscambio con la sede centrale del progetto e le Istituzioni Sanitarie.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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Aspetti Ambientali

Le iniziative promosse da questo progetto non hanno causato interventi lesivi dell'ambiente. Il progetto non

interviene sugli aspetti ambientali, non si prevede l'intervento strutturale, il progetto riguarda la

formazione e la costituzione di reti virtuali informatiche per dare la possibilità ai centri di comunicare e di

intercambiare informazioni oltre che avere una comunicazione costante e aggiornata.

Aspetti Giuridico-Sociali-Culturali

Tutte le attività sono state ideate, realizzate e coordinate, in concreto, in collaborazione con le controparti

operative, in quanto l'intervento del CESTAS cerca di fornire un un supporto allo sviluppo delle attività

proprie dei partner locali.

Aspetti Istituzionali

CESTAS appoggia le strutture locali per lo sviluppo delle programmazioni nazionali. In quest'ottica

l'attività è diretta verso l'impostazione di una collaborazione stretta con i responsabili delle controparti

operative a seconda dei loro bisogni e delle loro richieste. Ogni nostro operatore ha lavorato con

rappresentanti delle controparti nei diversi settori. Si è sempre privilegiato un altro grado di collaborazione

con i rappresentanti delle controparti nella convinzione che solo questa sia il volano per la continuazione

delle attività a prescindere dalla nostra presenza sul territorio.

Analisi Economico-Finanziaria

L'esperienza acquisita ci fa affermare che la controparte ha capacità tecnico-scientifiche di grande rilievo,

mentre dal punto di vista finanziario si sono appoggiate attività mirate alla formazione del personale

medico e paramedico con il fine di dare continuità alle attività una volta terminato il progetto

CONCLUSIONI E PIANO OPERATIVO DELLA FASE SUCCESSIVA

La valutazione sull'andamento del progetto è positiva. Le attività previste sono state realizzate all'80% ed

hanno portato al raggiungimento di risultati soddisfacenti.

A conclusione del II anno progettuale si è consolidato il livello di coordinamento a livello regionale, che si

concretizza con la partecipazione di 8 dei 10 Centro ad un protocollo di ricerca comune. Si tratta di un

indicatore di grande rilievo, poiché trova giustificazione e motivazione nell'alto livello di formazione

ricevuta da ogni centro, nel raggiungimento di buone capacità operative autonome a livello locale e

regionale.

Le fasi di elaborazione e di esecuzione delle attività progettuali sono sempre state accompagnate dalla

ricerca del consenso e del confronto con la controparte e con le istituzioni locali coinvolte nel progetto.

Questo meccanismo ha permesso uno scambio di informazioni e di conoscenza reciproca che sono parte

della sostenibilità ricercata nelle strategie del Cestas per creare una Rete che è in grado di continuare ad

esistere e autosostenersi anche dopo la conclusione del progetto.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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NICARAGUA

Progetto: 7062/CESTAS/NIC

Titolo: "Programma di sviluppo integrato nel quartiere di Sutiava (municipalità di Leon) Nicaragua"

Paese: Nicaragua

Durata del Progetto: Dal 01/03/2005 al 01/03/2008

Ente Finanziatore: Ministero Affari Esteri

Delibera: del 13/10/2003 del. N. 154

Sintesi dei dati Finanziari:

• Costo totale del progetto: 1.512.527 Euro

• Importo finanziato: MAE 743.594 Euro - DGCS 41.600 Euro

Obiettivi:

• Migliorare la qualità dei servizi sanitari erogati alla popolazione attraverso il Centro di Salute di

Sutiaba e le condizioni igienico-sanitarie e ambientali della comunità residente nel bacino del Rio

Chiquito.

• Incrementare la produzione e migliorare la commercializzazione in campo agrozootecnico delle

comunità beneficiarie e la disponibilità sul mercato di alcuni prodotti basici, potenziando il livello

tecnico e qualitativo della produzione attraverso la formazione di produttori e allevatori delle

comunità di riferimento.

Attività svolte e risultati conseguiti:

Secondo quanto previsto dal cronogramma del progetto i primi mesi di esecuzione sono stati dedicati a:

1. Apertura sede CESTAS-Nicaragua

2. Predisposizione di un piano operativo annuale

3. Disegno e Firma accordi e protocolli istituzionali

4. Elaborazione Piano di lavoro e Strategia di Intervento

Con l'obiettivo di formalizzare il quadro istituzionale del progetto i primi mesi di attività hanno riguardato

il rafforzamento delle relazioni interistituzionali. In particolare, il progetto prevede la creazione di un

organo di Coordinamento Operativo Locale, formato dai rappresentati delle controparti ufficiali al quale

CESTAS partecipa esternamente.

Contemporaneamente alla firma dell'accordo di costituzione dell'organo di Coordinamento Operativo

Locale, denominato C.O.C.L., si è proceduto al disegno di accordi singoli tra CESTAS e le tre controparti

delle per le componenti Sanitaria e Ambientale, ovvero, UNAN-Leon, SILAIS-Leon e Alcaldia de Leon.

La metodologia implementata per le attività sopra descritte é stata disegnata per rispondere a due esigenze

precise:

> creare un impianto istituzionale di progetto che corrispondesse tanto alle politiche locali di sviluppo

quanto agli orientamenti nazionali in tema di sviluppo locale,

> stimolare un approccio di lavoro interistituzionale tra gli attori locali coinvolti.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

43

Di seguito elenchiamo le singole attività realizzate:

> Corso di formazione per medici specializzati in ginecologia e ostetricia

> Elaborazione di un manuale di informazione geografica sanitaria

> Corso di monitoraggio epidemiologico (utilizzo di GPS)

> Monitoraggio Epidemiologico

Il progetto interviene anche attraverso una sub-componente epidemiologica che prevede la formazione di

personale medico in utilizzo di strumenti di rilevazione geografica (GPS). A questo scopo, oltre ad

organizzare un corso per l'utilizzo di GPS e la gestione di Base di Dati, si prevede la redazione di un manuale

che resterà come strumento didattico.

> Corso di formazione per nuovi e vecchi Agenti Comunitari

> Accompagnamento degli Agenti

> Redazione di un Manuale per Agenti Comunitari

Questa attività, che risponde ad un'esigenza sentita in tutto il territorio di Sutiaba, intende rafforzare la rete

di Agenti Comunitari presenti con l'obiettivo di migliorare la capacità di intervento del MINSA e

contemporaneamente migliorare le abitudini igienico sanitarie della popolazione locale.

> Corso Speciale in Educazione per la Salute

> Formazione in tecnologia perinatale

> Studio di fattibilità per la costruzione di 82 fosse settiche nel Reparto Carlos Nuñez

Le attività di pre-fattiblità finora svolte hanno riguardato:

> Analisi della composizione del terreno nella zona di intervento

> Analisi della profondità della falda acquifera nella zona di intervento

> Analisi socio-economica della popolazione interessata

Lo studio è stato presentato alla Commissione Ambientale della Alcaldia ed ha ottenuto il visto buono della

stessa.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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AFRICA:

MALAWI

Progetto n. 7532/Cestas/Malawi

Titolo: “Sana maternità: formazione e aggiornamento per operatori sanitari nel settore materno

riproduttivo Regione centrale” - Malawi

Paese: Malawi

Data inizio delle attività: 1 marzo 2005

Data conclusione prevista: 28 febbraio 2008

Ente Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri

Partners locali: Ministero della Sanità del Malawi

Delibera: n.191 del 25/11/2003

Sintesi situazione finanziaria:

• Costo totale del progetto: 631.532 euro

• Contributo deliberato: 586.032 euro

Obiettivi del Progetto: Miglioramento delle condizioni di salute materna e diminuzione della diffusione

dell'AIDS nell'area di Dowa e Lilongwe. Potenziamento della rete sanitaria di base tramite il rafforzamento

strutturale e organizzativo, la formazione e l'assistenza tecnica al personale locale e delle strutture

comunitarie tramite la formazione e l'assistenza tecnica ai Comitati di Sanità e alle Levatrici Tradizionali.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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MOZAMBICO

Progetto n. 7204/Cestas/Moz

Titolo: “Progetto di Appoggio allo Sviluppo della Rete Sanitaria di Base nell'Area di Mavalane Maputo”.

Paese: Mozambico Area di Mavalane/Maputo

Data inizio delle attività: 21 Febbraio 2003

Data conclusione: prevista: 21 febbraio 2006

Ente Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri

Delibera: n.32 del 04/04/2002

Sintesi situazione finanziaria:

• Costo totale del progetto: 1.057.002 euro

• Contributo deliberato: 690.784 euro

Partner Locali: Monaco, Ministero della Sanità ed il Ministero del Piano e Finanza del Mozambico.

Obiettivi del Progetto: Migliorare le condizioni di vita e di salute della popolazione residente nell'area di

mavalane

Più specificamente il programma proposto ha come obiettivo:

• migliorare le condizioni fisiche, l'efficienza e la qualità dei servizi forniti da tutti i centri e posti di

salute (unita sanitarie di base).

Beneficiari : utenti dei Cds e Pds e gli operatori, comunità di riferimento, Direzione Sanitaria.

Benefici Duraturi: strutture sanitarie di base efficienti e funzionali, servizi sanitari accessibili,efficienti e in

grado di coprire la domanda sanitaria del territorio, gestione del sistema sanitario di base efficiente,

razionale e rispondente alle esigenze sanitarie della comunità, sistema sanitario che risponde alle esigenze

espresse in maniera partecipativa dalla comunità.

14 IOV : numero di interventi di recupero fisico e funzionale, miglioramento significativo degli indicatori di

accessibilità, utilizzo, produttività, efficienza identificati con il rilevamento per la compilazione del profilo

di distretto; aumento significativo delle capacità di gestione misurato con indicatori indiretti (aumento

indici di produttività, copertura, esecuzione obiettivi programmatori e mete stabilite; numero iniziative

comunitarie attivate.

Attività realizzate e risultati conseguiti

E' stata ristrutturata un'ala del centro di salute sito in Mavalane- Maputo, nell'ottica dell'avvio del processo

di decentralizzazione che vedrà la creazione al proprio interno di un pronto soccorso di riferimento per tutta

la popolazione dell'area.

14 IOV: Indicatori Obiettivamente Verificabili, contenuti in maniera sistematizzata nel Quadro Logico e nel documento di analisi realizzato

per ogni singola Unità Sanitaria con la metodologia sviluppata dalla Cooperazione Italiana nella Provincia di Sofala.

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E' inoltre stato realizzato un programma di formazione on the job, finalizzato al miglioramento dell'

organizzazione e del funzionamento dei centri di salute oggetto dell'intervento, destinato a dirigenti ed

amministratori dei CDS e PDS presenti nell'area di Mavalane.

Il programma si è articolato in due momenti: una prima fase teorica che ha visto la realizzazione di tre

seminari in gestione sanitaria per tutti i quadri che lavorano all'interno dei CDS e PDS coinvolti nella

gestione sanitaria (i medici direttori dei centri, gli infermieri chef e in ultimo gli amministratori).

La seconda parte della formazione è consistita nell'accompagnamento alla traduzione in buone pratiche

degli insegnamenti ricevuti e nella identificazione di punti critici, a livello strutturale, funzionale ed

organizzativo, dei centri di salute oggetto dell'intervento.

L`attivita`di training on the job, con le prime visite dei centri da parte dei tre tecnici è iniziata ad ottobre 2005.

E' stato anche realizzato un corso per addetti alla manutenzione delle strutture e delle attrezzature delle 14

unità sanitarie dell'area di Mavalane. Il corso ha coinvolto 22 operatori.

E' stata iniziata un'attività di raccolta ed elaborazione dati relativa all'area di Mavalane ed ai servizi sanitari

in essa, offerti in collaborazione con Cooperazione Italiana, al fine di avere una definizione compiuta,

puntuale e realistica del profilo dell'area.

Per lo svolgimento di questo lavoro di raccolta dati, è stata creata una commissione presieduta da un

rappresentante del Centro Cuidados de Saude e da studenti universitari della facolta`di medicina.

Conclusioni

L'andamento del progetto è stato condizionato dalle tendenze che hanno iniziato a prendere corpo a seguito

delle elezioni del Dicembre 2004.

Da un lato, dal punto di vista formale, si è andato accelerando il processo di decentralizzazione con

conseguente spostamento di funzioni e processi decisionali dal centro alla periferia. Nella fattispecie nel

caso di Mavalane, la decentralizzazione dovrebbe condurre al trasferimento di poteri al centro di salute I de

Mayo che diventerebbe l'unità sanitaria di riferimento dal punto di vista amministrativo/gestionale, con un

suo potenziamento anche a livello di servizi offerti alla popolazione.

D'altro canto, ciò che sembra piuttosto manifestarsi con sempre maggiore forza è la tendenza da parte dei

vertici del MISAU a ricentrare la gestione dei servizi sul territorio ed il controllo delle attività di

cooperazione su di sé.

Tale tendenza ha comportato un rallentamento notevole nella nostra operatività, ha prodotto caos

nell'identificazione dei referenti per la concertazione di ogni iniziativa e ci ha permesso di constatare una del

tutto nuova diffidenza nei confronti degli organismi internazionali.

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Progetto Mozambico 1° de Majo RER

Titolo: Sostegno al Centro di Salute “1° De Mayo” nella lotta alla diffusione dell'HIV/AIDS nell'area di

salute di Mavalane Maputo Mozambico

Paese e località di realizzazione: Mozambico

Con integrazione e continuazione: Progetto MOZ. RER 1° DE MAYO /CESTAS/2005

Ente Finanziatore: Regione Emilia Romagna

Delibera di approvazione:

Data inizio attività:

Data conclusione prevista:

Sintesi situazione finanziaria:

• Costo totale del progetto

• Contributo deliberato

Obiettivi del Progetto: Ridurre il contagio, la morbilità e la mortalità per HIV/SIDA nell'area di salute di

Mavalane-Maputo, incrementando la qualità dei servizi sanitari e di assistenza di base per i malati

sieropositivi nell'area di riferimento e migliorando le conoscenze del personale del Centro “1° de Mayo” in

tema di biosicurezza.

Attività realizzate e risultati conseguiti

E' stata realizzata una mappatura dei bisogni e delle risorse locali ed è stata migliorata la qualità fisica e

funzionale del Centro Sanitario “1° De Mayo”, ampliando la competenza e l'efficienza del personale medico

e paramedico.

A seguito della suddetta inchiesta, è inoltre stato elaborato un ciclo formativo per supportare

l'organizzazione funzionale della rete dei Centri e Posti di Salute dell'Area di Mavalane, attraverso

l'apprendimento dei principi base di gestione sanitaria, la definizione dei ruoli, delle funzioni e del sistema

di rapporti tra le diverse responsabilità.

Si è proceduto alla programmazione di tre distinte sessioni di formazione, suddivise fra gli operatori che

ricoprono ruoli di responsabilità e di referenza organizzativo-funzionale e strategica: Medici Direttori dei

Centri di Salute, Infermieri Chefe e Responsabili Amministrativi, indirizzate al raggiungimento dei

seguenti obiettivi:

- adeguamento della gestione delle unità sanitarie alle risorse materiali, finanziarie ed umane

disponibili;

- specializzazione degli operatori sanitari sulle tecniche amministrative, di gestione e pianificazione

con nozioni teoriche e pratiche;

- uniformità dei criteri di conduzione della gestione sanitaria a livello dell'Area di salute di Mavalane

per un coordinamento più efficace;

- sviluppo dell'attenzione nei confronti dell'utenza attraverso l'uniformazione ed il perfezionamento

dei criteri e delle regole di condotta;

- rafforzamento del sistema di informazione attraverso una chiara definizione del sistema di flusso

interno ed esterno;

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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- conoscenza ed utilizzo corretto delle procedure previste dal Sistema Informativo Sanitario e delle

norme di flusso interno ed esterno;

- conoscenza della Struttura Organizzativa dell'Area Sanitaria di Mavalane e le funzioni di ogni

operatore sanitario indicato nell'organigramma;

- implementazione di un sistema di approvvigionamento funzionale ed efficace, che consentisse un

controllo efficiente delle scarse risorse, attrezzature e materiale disponibile in coordinamento con

gli altri settori;

- analisi ed interpretazione degli indicatori statistici di salute ed elaborare relazioni periodiche delle

attività realizzate nel proprio settore.

Le sessioni dei seminari sono state le seguenti:

• seminario rivolto agli Infermieri Chefe che ha coinvolto complessivamente 26 tra medici, Infermieri

Chefe, tecnici e amministratori;

• seminario rivolto ai Medici Direttori dei Centri di Salute al quale hanno partecipato

complessivamente 17 tra medici e amministratori;

• seminario rivolto al personale amministrativo dell'Area di Mavalane che ha coinvolto

complessivamente 19 operatori amministrativi.

E' stato inoltre organizzato e realizzato un seminario di sensibilizzazione sull'AIDS, in collaborazione con

MONASO (Rete Mozambicana di Organizzazioni per la Lotta all'AIDS ) al quale hanno partecipato 50

persone,fra cui rappresentanti di ONG e associazioni di base, operativi a Maputo, membri di MONASO.

Sono state avviate e completate tutte le pratiche per l'importazione delle attrezzature e del materiale

medico-chirurgico destinato alle U.S. oggetto dell'intervento.

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NAMIBIA

Progetto n. 7630/Cestas/Namibia

Titolo: “Supporto al programma Nazionale Integrato di lotta all'HIV-AIDS e TBC nelle regioni di Omusati

ed Erongo”.

Paese: Namibia Regioni di Omusati ed Erongo

Data inizio delle attività: 1 marzo 2005

Data conclusione prevista: 28 febbraio 2008

Ente Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri

Partners locali: Ministero della Sanità della Namibia

Delibera: n. 85del 24/06/2003

Sintesi situazione finanziaria:

• Costo totale del progetto: 1.491.616,00 euro

Obiettivi del Progetto: Miglioramento dello stato di salute della popolazione namibiana attraverso la

riduzione della diffusione del virus dell'HIV nella regione di Omusati e la riduzione ed il controllo

(morbilità e mortalità) della TBC nella regione di Erongo.

Potenziamento del Programma Nazionale HBC del MOHSS e del Programma HBC della Regione di

Omusati. Potenziamento del Programma Nazionale TBC del MOHSS e del Programma TBC nella Regione

di Erongo, attraverso l'implementazione della strategia OMS nel trattamento della stessa (DOTS).

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MEDITERRANEO

PALESTINA

Progetto n. 2603/Cestas/Palestina

Titolo: “Formazione e sviluppo di artigianato artistico tradizionale presso la scuola di ceramica di Hebron

(Palestina)”

Paese e località di realizzazione: Territori palestinesi, Hebron

Delibera di approvazione: 05/12/01

Data inizio attività: 10 Settembre 2002

Data conclusione: 24 Dicembre 2005

Sintesi situazione finanziaria:

• Costo totale previsto del progetto:776.396 euro

• Contributo deliberato: 338.198 euro

Obiettivi del progetto: Potenziare e migliorare l'offerta formativa nel settore artistico e artigianale nella

zona di Hebron, supportando, in particolare, la scuola ceramica della città. e aumentare le opportunità

occupazionali nel settore dell'artigianato nella zona di Hebron, incrementare la possibilità di occupazione

femminile nel settore.

La realizzazione del progetto CESTAS “Formazione e sviluppo di artigianato artistico tradizionale presso la

scuola di ceramica di Hebron (Palestina)” ha subito pesantemente il difficile contesto politico dei Territori

Palestinesi.

Il risultato atteso è stato pienamente raggiunto con la costruzione ex-novo dell'edificio della scuola di

ceramica di Hebron; la nuova scuola ha una superficie doppia rispetto alla vecchia, con ampio spazio per le

aule didattiche e soprattutto per i laboratori. Inoltre, la scuola è stata attrezzata con i nuovi macchinari

(forni, presse, impastatrici, eccetera) ed i materiali acquistati in Italia secondo le esigenze didattiche espresse

dalla dirigenza e dai docenti. In questo modo la scuola potrà offrire ai propri studenti non solo uno spazio

funzionale per lo studio delle tecniche ceramiche costruito secondo gli standard internazionali per la

sicurezza, ma anche l'utilizzo di attrezzature professionali che permettono l'acquisizione di competenze

immediatamente spendibili sul mercato del lavoro.

Anche la qualità degli insegnamenti che saranno offerti agli studenti è stata migliorata con due borse di

studio per l'approfondimento e l'aggiornamento rivolte ai docenti della scuola e svoltesi in Italia.

Il perdurare della situazione di crisi del settore dell'artigianato collegato al perdurare del conflitto israelo-

palestinese ed agli ostacoli alla mobilità all'interno della stessa città di hebron, hanno reso impossibile un

lavoro di promozione della produzione e della vendita dei prodotti. Ciononostante attraverso la ricerca

condotta sul territorio a cavallo fra il 2004 ed il 2005 si è fornita la mappatura aggiornata delle imprese e dei

laboratori operanti nell'area ed interessati ad interagire con l'istituzione scolastica.

Le attività formative hanno essenzialmente interessato soltanto i docenti della Ceramics school di Hebron e

non gli allievi per ragioni già in gran parte sviscerate. Le fortissime restrizioni alla mobilità imposte dal

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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governo israeliano dall'inizio della seconda Intifada, il crollo del turismo ed il peggioramento generale

della situazione nei Territori dell'Autorità Palestinese hanno indotto il CESTAS ha concentrare l'attenzione

sul training on trainers concretizzatasi nell'organizzazione di due sessioni formative in Italia per tre docenti

palestinesi.

Il progetto approvato con delibera il 05/12/2001 prevedeva una riabilitazione ed ampliamento dell'edificio

sede della scuola per ceramisti, in stato di avanzato degrado. L'analisi effettuata dal personale espatriato

CESTAS congiuntamente al partner locale, in seguito all'inizio delle attività, ha evidenziato la necessità di

procedere alla demolizione e ricostruzione ex-novo della scuola. Questo a causa di una fragilità strutturale

delle fondamenta che impediva di garantire la solidità dell'edificio in vista dell'aumento di peso dato dalle

nuove attrezzature e di conseguenza garantire la sicurezza all'aumentato numero di studenti e grave al

punto da rendere una ristrutturazione delle stesse non opportuna secondo una valutazione costi/benefici.

In seguito alle verifiche delle condizioni dell'area dal punto di vista urbanistico, delle caratteristiche

geologico-tecniche, dello stato igienico e della dotazione di servizi si è redatto il progetto nella sua interezza

(architettura, strutture, computo metrico, impiantistica).

La struttura consiste in una costruzione di un piano dell'ampiezza di circa 350 mq. La parte dell'edificio

vicina all'entrata principale è riservata alle aule (lato sinistro) ed agli uffici amministrativi (lato destro, dove

è presente una piccola cucina ed i servizi igienici separati per uomini e donne); la seconda parte dell'edificio,

più ampia, è dedicata ai tre laboratori ed alla stanza dove vi sono i forni e la pressa; è stato ricavato anche uno

spazio per la scala in vista di una possibile costruzione del secondo piano. Infine una piccola parte della

struttura, con un ingresso indipendente, fungerà da bottega per la vendita degli oggetti prodotti all'interno

della scuola: ovviamente il ricavato sarà reinvestito per le attività didattiche.

La sintesi dei lavori è riportata di seguito:

E' stata condotta una ricerca riguardante le caratteristiche e le dinamiche del mercato della ceramica

artistica. La ricerca mirava ad analizzare le caratteristiche dell'artigianato artistico ad Hebron a livello di

produzione, distribuzione e vendita al fine di accertare la spendibilità e la sostenibilità del nostro intervento.

Dalla ricerca è emerso che ad Hebron non vi è una alternativa di educazione istituzionale alla scuola di

ceramica, e che per la grande maggioranza i giovani ceramisti vengono formati direttamente in bottega.

Inoltre è stato analizzato il tracollo del mercato della ceramica; infatti questo era strettamente collegato al

turismo internazionale e nazionale, poiché la produzione di manufatti di ceramica riguardava soprattutto

souvenirs e piccoli oggetti tradizionali venduti principalmente ai turisti. Con l'aggravarsi della situazione

del contesto politico, che ha pesantemente ostacolato la mobilità internazionale ed interna, è venuto a

mancare lo sbocco naturale di questo tipo di mercato.

Le conclusioni che si possono trarre da questa ricerca sono le ampie possibilità che ha la nuova scuola di

consolidarsi come baricentro dell'offerta formativa relativamente alle tecniche di lavorazione della

ceramica ad Hebron. Infine risultano un'utile prontuario per la descrizione di diversi aspetti del settore che

possono guidare la dirigenza ed i docenti nel programmare la didattica della scuola.

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Le attrezzature acquistate per la didattica e per la produzione di manufatti in ceramiche sono le seguenti:

N. 1 Impastatrice per argilla con taglierina

N. 1 Impastatrice per argilla Mod. Hobby

N. 5 Tornio Elettronico

N. 1 Agitatore per colaggio da 200 lt.

N. 3 Termocoppia portatile

N. 2 Forno elettrico Mod. HF250

N. 4 Carrello Portalavoro

N. 1 Trafila a cremagliera

N. 24 Piastre Refrattarie

N. 1 Cabina da spruzzo a velo d'acqua in acciaio inox

N. 1000 Kg. Argilla Refrattaria

N. 1 Forno da Raku

N. 1 Desk-Top Computer

N. 1 Fotocopiatrice/fax/stampante

N. 1 Unità di back-up

N. 3 scrivanie e accessori

N. 2 cassettiere

N. 6 armadi

N. 4 tavolini

N. 4 tavoli

N. 59 sedie

All'elenco si aggiungono il materiale per laboratorio decorazione (set pennelli, colori, cristallina, smalti,

tornielle, tavoli con alzata, supporti per decorazione, coni misura temperatura) ed il materiale per

laboratorio foggiatura (ferri per tornio, filo per argilla, spugne, rasiere, spatole, taglieri, coltelli da intaglio,

bulini da incisione, stecche, raspe, sapone da stampo, coppie incontri, pennellesse per sapone, compasso per

argilla, modelli assortiti di semi-lavorato).

FATTORI DELLA VITALITÀ

Misure politiche di sostegno:

Il progetto prevede il sostegno da parte del Ministero dell'Educazione sia nell'elaborazione dei programmi

di studio per gli studenti, sia per un sostegno con l'Autorità Nazionale Palestinese di Ramallah, soprattutto

per quel che riguarda la possibile esenzione dal pagamento dei dazi doganali, al momento attuale

obbligatori. Più in generale possiamo constatare un forte spirito collaborativo ed un notevole da parte della

controparte locale nei confronti del progetto, fermo restando le summenzionate difficoltà.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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Tecnologie appropriate:

L'acquisto delle attrezzature è stato formalizzato con l'intento di formare i ragazzi ad un'attività artigianale

semi-industriale, senza per questo escludere le basi della lavorazione della terracotta. La lista delle

attrezzature è stata più volte riadattata in comune accordo con la controparte, con la quale si è deciso di

impegnare la gran parte del budget in equipaggiamento tecnico durevole, di facile installazione ed utilizzo,

nonché realmente rispondente alle esigenze locali.

Aspetti ambientali:

La costruzione rispetta i canoni europei di sicurezza ed i criteri costruttivi internazionali finalizzati allo

smaltimento delle acque impure, grazie al collegamento con la rete fognaria cittadina. La dispersione

nell'aria dei gas nocivi prodotti dalla lavorazione della ceramica avverrà tramite camino posto sul tetto

dell'edificio dunque distante da ogni abitazione circostante. Lo smaltimento dei gas dalla sala dei forni

avverrà tramite aspiratore e conduttura collegata al camino principale.

Aspetti giuridico-socio-culturali:

Il Programma mira a ripristinare e a dare un nuovo impulso al tradizionale patrimonio Palestinese

rappresentato da prodotti artigianali del passato e del presente, sviluppando le capacità artistiche e di

produzione, assicurando più rappresentativi supporti di genere allo sviluppo locale e una rete stabile

d'esempi e riferimenti, per le comunità di tutto il territorio interessato. In particolare, l'azione si rivolge ai

giovani ed alle donne, che saranno formati per un loro futuro inserimento quali operatori della produzione

artistica della ceramica.

Il settore della produzione ceramica artistica tradizionale è senza dubbio una dimensione in cui può essere

offerto dalla cooperazione un cambiamento ed il relativo impatto positivo dovrebbe migliorare le

condizioni e la posizione della donna in vista anche di una maggiore equità sociale.

Il progetto si porrà pertanto come volano per l'inserimento della donna in ambiti produttivi e nello sviluppo

d'attività produttive in settori alternativi. Nello specifico, si vuole cercare di introdurre la figura femminile

come soggetto attivo nel settore, nell'area di Hebron, tramite il suo inserimento nei corsi, cercando di

raggiungere un livello medio di partecipazione del 30% .

Aspetti istituzionali:

Come già sottolineato in precedenza, la Municipalità di Hebron si è dimostrata fin da subito coinvolto nel

progetto. Nel corso della missione di Carmine Mercolino, si è proceduto alla ridefinizione dell'accordo di

ripartizione delle spese per la costruzione della scuola. Questo ulteriore passo va nella direzione della

conferma costante dell'impegno da parte delle istituzioni locali per la buona riuscita del progetto.

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ITALIA

EAS

Progetto Cestas n. 7855

Titolo: “SALUTE GLOBALE Sistemi sanitari locali e cooperazione sanitaria decentrata”.

Ente Finanziatore: Ministero Affari Esteri

Data Inizio progetto: 01/09/2004

Durata: 12 mesi.

Questo progetto vuole essere un'azione di sensibilizzazione verso target mirati per garantire informazione,

formazione e aggiornamento su alcuni temi fondamentali e sulle relazioni esistenti tra questi: cooperazione

in ambito sanitario e della promozione della salute, Sviluppo locale, e Cooperazione decentrata.

Obiettivi

L'iniziativa si propone di stimolare lo sviluppo di una rete attiva e partecipata di realtà locali nel nord del

mondo in grado di interagire con il sud del mondo nell'attuazione di iniziative di promozione della salute e

di cooperazione sanitaria decentrata.

In particolare, il progetto si pone i seguenti obiettivi generali:

• Favorire la partecipazione e il coinvolgimento delle realtà locali del nord nei processi di sviluppo in

ambito sanitario e nelle azioni di promozione della salute nel sud del mondo;

• Promuovere presso l'opinione pubblica e la società civile organizzata, oltreché presso le istituzioni

locali, la conoscenza delle possibilità di interazione diretta e costruttiva con realtà locali, esistenti

nell'ambito della cooperazione sanitaria decentrata.

L'iniziativa contribuisce alla promozione della cooperazione sanitaria decentrata nei paesi in via di

sviluppo attraverso una serie di attività di informazione e di formazione nel nord d'Italia mirate alla

diffusione delle conoscenze specifiche relative al settore e attraverso la creazione di un database di

professionalità disponibili ad essere coinvolte in iniziative di cooperazione sanitaria e di promozione della

salute nei paesi in via di sviluppo.

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FORMAZIONE

Progetto Cestas/Master 3

Titolo: “ Master Universitario di II livello in Politiche Sociali e Direzione Strategica per lo Sviluppo

Sostenibile del Territorio”.

Data inizio delle attività: 8 novembre 2004

Data conclusione: 26 settembre 2005

Ente Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri

Delibera: n. 191 del 31/05/2004

Sintesi situazione finanziaria:

• Costo totale del progetto: 349.909 euro

Obiettivi del Progetto: Obiettivo della terza edizione del Master è fornire ai partecipanti opportunità di

studio e di valutazione comparata di diverse teorie emergenti nelle organizzazioni di servizio, con

riferimento a contesti politico-sociali molto diversi ed in evoluzione, nonché quello di approfondire e

verificare sperimentalmente teorie e tecniche a supporto di un ruolo di manager che deve poter prescindere

dalla specifica competenza tecnica o dal contenuto specialistico.

Il Master è un percorso di specializzazione post-laurea di durata annuale, il cui risultato atteso è quello di

preparare i corsisti ad affrontare il processo decisionale, proprio della loro collocazione istituzionale,

attraverso diversi metodi, tra gli altri quello dell'ottimizzazione delle decisione.

Il corso tenta di soddisfare, almeno in parte, la crescente domanda di alta formazione richiesta dai partner

istituzionali dei Paesi in Via di Sviluppo e si propone come strumento già sperimentato di cooperazione

internazionale innovativo, di qualità e di alto impatto sociale.

Attività realizzate e risultati conseguiti:

E' stata attivata la gestione della struttura organizzativa e logistica del corso. Sono stati selezionati i

candidati, sia provenienti dai paesi beneficiari, sia provenienti dalla Comunità Europea. Si è provveduto

alla composizione del corpo docente. Le attività didattiche hanno avuto inizio con le lezioni di italiano per

gli studenti stranieri. Sono state realizzate tutte le attività didattiche (lezioni frontali, lectiones magistrales e

incontri seminariali su tematiche specifiche). Al termine delle lezioni, sono stati realizzati gli stage formativi

e la presentazione e valutazione delle tesine finali.

I risultati conseguiti attraverso l'attivazione di questo percorso formativo sono stati i seguenti:

• una migliore capacità nell'identificazione degli attori sociali partecipanti ai processi di sviluppo

sostenibile locale,

• nuovi criteri tecnici e normativi per analizzare e definire i problemi che si devono risolvere,•n u o v i

strumenti di misurazione quantitativa e qualitativa dei problemi riscontrati localmente,

• nuovi metodi d'analisi per la definizione degli obiettivi dell'azione,

• nuove tecniche di diagnosi e valutazione dei processi di sviluppo locale,

• migliori capacità di disegno di scenari esterni che restringono gli spazi decisionali e d'azione,

• nuove tecniche per il disegno dei programmi di sviluppo locale e sostenibile,

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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• nuovi metodi e tecniche per l'esecuzione e il monitoraggio dei programmi di promozione dello

sviluppo locale,

• migliori capacità di comunicare in modo efficace i bisogni di specifici programmi settoriali,

• migliori capacità d'instaurare e mantenere relazioni inter-culturali e di rapportarsi con la comunità

locale e quella globale,

• migliori capacita gestionali sia nella formulazioni di bilanci preventivi,

• migliori capacità gestionale ed amministrativa nel controllo delle spese e nel monitoraggio della

produzione

• sostanziale aumento delle capacità nella gestione dei conflitti all'interno di una organizzazione

complessa.

La valutazione finale del progetto è positiva sia in termini di qualità organizzativa che di qualità didattica

del corso e i profili professionali ed umani dei candidati scelti, la cui motivazione personale era di

accumulare nuove conoscenze, hanno aiutato il compito del CESTAS nell'espletamento del progetto. E'

inoltre stata creata tra gli studenti una Rete di Scambio, Conoscenza e Cooperazione Internazionale, finalizzata ai

seguenti scopi:

a) scambio periodico di conoscenze: la rete deve fungere da luogo virtuale di incontro e di

interscambio continuo di conoscenze sui Paesi destinatari degli interventi, allo scopo di rendere

partecipi tutti i soggetti alle problematicità degli stessi.

b) scambio di contatti: lo scopo è quello di rendere fruibili e immediatamente utilizzabili tutti i possibili

contatti con istituzioni, organizzazioni e soggetti attivi, che si renderanno utili nel momento in cui,

in fase di studio di pre-fattibilità, si vorrà predisporre in comune e di concerto con esse, una qualche

forma di iniziativa.

c) essere punto di riferimento per altre reti: il principio alla base della rete è quello della relazionalità di

tipo orizzontale tra tutti i membri del gruppo e soprattutto l'apertura verso altre realtà pre-costituite

virtualmente, allo scopo di rendere possibile non solo un continuo contatto con altre reti di

conoscenze ma anche un continuo e proficuo interscambio ed una forte interrelazione con e tra di

esse. La rete, in altre parole, non è un circuito che in quanto tale è chiuso ed isolato in se stesso,

autoreferenziale, ma un luogo virtuale di interscambio aperto ad altre esperienze e realtà già

operanti sia in termini costitutivi che operativi in senso stretto. Ovviamente, questo può essere reso

possibile dall'utilizzo di uno strumento facilmente accessibile a tutti e in grado di costruire

facilmente sempre nuovi contatti, come Internet e un portale web per la pubblicizzazione

dell'iniziativa.

d) essere luogo di analisi dei bisogni e delle opportunità: uno dei compiti più ambiziosi dell'intero

progetto è quello della previsione e della catalogazione periodica dei bisogni di ogni realtà locale.

Per costituire un efficace sistema di lavoro virtuale, è compito di ogni membro del gruppo

provvedere con ogni mezzo lecito consentito all'individuazione nel proprio Paese di tutti quei

bisogni che bloccano o rallentano il processo di sviluppo e di crescita della zona, nonché tutte le

opportunità che meriterebbero di essere ulteriormente valorizzate per questo scopo.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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Questo può essere portato avanti grazie ad un capillare e continuo contatto con le istituzioni locali e

le associazioni che operano sul territorio, in ogni settore e direzione. La rete rappresenterà così il

luogo naturale eletto ove questi verranno non solo archiviati, ma anche studiati e di comune accordo

analizzate le possibili e fattibili soluzioni.

e) contatto periodico e aggiornamento dei bisogni e delle offerte: l'attività di base consisterà nella

continua e periodica interrelazione tra tutti i nodi della rete (i partecipanti) allo scopo di individuare

e mettere insieme tutti quei bisogni e quelle opportunità precedentemente individuate, allo scopo di

costituire in un primo momento una banca dati di essi e successivamente provvedere all'ideazione

di iniziative volontarie volte alla risoluzione delle problematicità. In questo quadro, la costituzione

di un data-base diventa indispensabile, ma ancor più indispensabile è il lavoro di continua ricerca

sul territorio dei bisogni, dei problemi e delle risorse da valorizzare, compito questo arduo e

complesso perché impegna direttamente e continuativamente tutti i membri della rete che volessero

spontaneamente aderirvi e lavorarvi.

f) avvio progetti: è l'ultima tappa di un processo, che tuttavia si compie solo nel momento in cui si

dovesse realmente presentare un problema potenziale in cui l'apporto della Rete possa risultare

utile nella sua risoluzione, e comunque questo aspetto non può consolidarsi senza prima aver

passato e ottemperato alle fasi precedentemente descritte.

L'Associazione ha mantenuto nel corso degli anni un contatto costante con gli ex-studenti delle edizioni

passate e ha offerto ad alcuni di loro la possibilità di collaborazioni professionali. In particolare una

studentessa in Ecuador e una in Argentina stanno svolgendo incarichi per conto del CESTAS. Il “Premio

Progettazione CESTAS” è stato un ulteriore strumento che ha offerto ad alcuni studenti l'occasione di

arricchire il proprio curriculum professionale, avvicinandoli inoltre ai nostri progetti, e ha permesso al

CESTAS di valorizzare le risorse umane alla cui alta formazione contribuisce con il presente progetto.

La tipologia e la qualità degli enti che ospitano gli studenti in stage si arricchisce di anno in anno sia

attraverso il rafforzamento di rapporti già consolidati con alcuni, sia attraverso la costituzione di nuovi

contatti anche all'estero, permettendo così di venire sempre più incontro alle eterogenee esigenze degli

studenti. Un'ulteriore conferma al successo del progetto deriva dal fatto che alcuni enti rinnovino ogni anno

l'interesse ad accogliere i nostri studenti

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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Progetto Cestas/Master 4

Titolo: Progetto Integrato di Formazione Post-Universitaria:

1.- “ Master Universitario di II Livello in “Politiche Sociali e Direzione Strategica per lo Sviluppo

Sostenibile del Territorio”

2.- “Corso di Alta Formazione in Organizzazione e Management dei Servizi Socio-Sanitari in

Contesti Differenziati”

Data inizio delle attività: 26 settembre 2005

Data conclusione prevista: 27 settembre 2006

Ente Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri

Delibera: n. 244 /05 del 22/07/2005

Sintesi situazione finanziaria:

• Costo totale del progetto: 659.146 euro

• Contributo deliberato: 461.402 euro

Obiettivi del Progetto: Il Progetto Integrato di Formazione è diretto alla formazione specifica e

all'aggiornamento professionale dei manager governativi e non dei Paesi Terzi che ricoprono

responsabilità nell'elaborazione, esecuzione o valutazione dei programmi di Sviluppo territoriale e dei

Servizi Sociosanitari. Si tratta di un percorso integrato di formazione post-universitaria che contiene

due percorsi accademici distinti:

1. il primo denominato Master Universitario di II livello in “Politiche Sociali e Direzione Strategica

per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio”;

2. il secondo denominato “Corso di Alta Formazione in Organizzazione e Management dei Servizi Socio-

Sanitari in Contesti Differenziati”.

Il programma di alta specializzazione post-laurea ha come risultato atteso quello di preparare i corsisti

ad affrontare il processo decisionale, proprio della loro attuale o futura collocazione istituzionale,

attraverso diversi metodi, tra gli altri quello dell'ottimizzazione delle decisione.

Il progetto si pone come strumento operativo per il miglioramento della distribuzione delle conoscenze

e delle specializzazioni e vuole contribuire a livellare la distribuzione delle opportunità di sviluppo sul

piano internazionale appoggiando i processi autogeni di “buon governo”.

Una ferma strategia di Cooperazione allo Sviluppo che premi iniziative d'investimento nelle risorse

umane in generale e in quelle più qualificate in particolare può, dunque, proiettare i Paesi in Via di

Sviluppo a livelli molto elevati dell'indice che ci indica lo “Sviluppo Umano” e di crescita economica

presente nelle diverse aree. La formazione, il cui ruolo è rilevante all'interno degli impegni della

cooperazione Italiana come elemento centrale del principio della “complementarietà” degli interventi, a

nostro avviso, rappresenta sempre uno strumento privilegiato per raggiungere l'obiettivo centrale

della strategia Italiana di cooperazione e cioè la riduzione della povertà. Nello specifico il progetto

mira a raggiungere i seguenti obiettivi:

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

60

Master

- Fornire ai partecipanti opportunità di studio e di valutazione comparata di diverse teorie emergenti

nelle organizzazioni di servizio, con riferimento a contesti politico-sociali molto diversi ed in

evoluzione, nonché quello di approfondire e verificare sperimentalmente teorie e tecniche a supporto

di un ruolo di manager che deve poter prescindere dalla specifica competenza tematica o dal

contenuto specialistico.

- Formazione di 20 studenti a livello master provenienti dai Paesi terzi nel campo delle Politiche Sociali e

Direzione Strategica per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio.

Corso Universitario di Alta Formazione

- Il Corso ha l'obiettivo di aggiornare manager dei servizi territoriali che operino in una logica di

partecipazione e di sostenibilità ecologica, innanzitutto, ma anche economica e sociale. Il percorso

formativo sarà rivolto agli operatori della pianificazione dei servizi socio-sanitari e centrato, oltre che

nell'opportuno inquadramento teorico e normativo iniziale, nel confronto reciproco, nelle visite

guidate, nell'inserimento presso strutture locali, nella conoscenza di esperti e nello scambio di

esperienze tra i partecipanti ed i loro pari europei. Tutte metodologie tipiche della formazione più

“adulta”.

- Formazione di 10 manager provenienti dai Paesi terzi nel campo dell'Organizzazione del

Management dei Servizi Socio-Sanitari.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

61

Corsi realizzati nel territorio dalla sede Jesi:

1. "Gli attori della Cooperazione allo Sviluppo"

2. "Ideazione dei progetti di Cooperazione Internazionale"

3. "Gestione e monitoraggio dei progetti di sviluppo come processo di ottimizzazione della decisione in

organizzazioni complesse"

4. "Valutazione degli interventi di sviluppo”

Accoglienze di utilità sociale:

Tirocini, volontari, servizio civile anno 2005.

Anche nel corso del 2005 è stata data la possibilità a studenti laureati e laureandi di effettuare un periodo di

“Formazione lavoro” presso l'Associazione.

Tirocini di formazione ed orientamento sono regolamentati dalla legge Treu (Legge 196/1997 - DM

142/98), si possono attivare entro 18 mesi dalla laurea dello studente con apposita Convenzione di stage

stipulata tra l'Ente ospitante e la Facoltà da cui proviene lo studente e con apposito Progetto formativo

Tirocini per lo svolgimento della tesi + tirocini curriculari, sono entrambi regolamentati dal DPR 382/80,

danno diritto a crediti formativi (in base al periodo) e sono soggetti a convenzione e alla compilazione di un

libretto diario da parte del tirocinante. Qui lo studente non si è ancora laureato.

Volontariato è regolamentato dalla Legge n.191 del 11 agosto 1991, al cui art.2 comma 1 viene specificata

l'attività di volontariato “ Ai fini della presente legge per attività di volontariato deve intendersi quella

prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte,

senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”.

Servizio Civile è regolamentato dalla Legge 6 marzo 2001 n. 64: "Istituzione del Servizio Civile Nazionale

(GURI N. 68 del 22 marzo 2001)” e vi si accede tramite bando. L'Art. 1 di questa legge descrive i principi e le

finalità per le quali è stato istituito il servizio civile nazionale

Tipo Accoglienza di Utilità sociale al 31/12/2005

Volontari

15%Tirocinio Curriculare

5%

Tirocinio L. Treu

33%

Servizio Civile Naz.

47%

Volontari

Tirocinio Curriculare

Tirocinio L. Treu

Servizio Civile Naz.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

62

Gli eventi

Il Cestas opera attraverso una rete di sostegno. Grazie all'appoggio di volontari e operatori, che hanno fatto

proprio l'impegno a sostenere i progetti di Cestas, sono state organizzate diverse attività sulle tematiche dello

sviluppo, volte a diffondere i valori della condivisione, della solidarietà e del bene comune.

Il Cestas grazie ai sostenitori ha stretto partnership con realtà locali, istituzioni pubbliche e private al fine di

realizzare eventi quali seminari, campagne, raccolta fondi per iniziative di sviluppo.

Sono stati realizzati nel 2005:

• Seminari con ospiti internazionali, provenienti dai Paesi in cui il Cestas opera.

• Ex mercato 24.

• Novembre 2005. banchetto informativo con artigianato e vin brulè

• Festa inaugurazione del Master.

• Banchetto informativo durante la festa

• Mercatini dell'artigianato equo-sostenibile.

La comunicazione

Uno degli strumenti basilari di comunicazione, utilizzati dal Cestas, è il sito web, autogestito, costantemente

aggiornato e ricco d'informazioni relative al Cestas. Tutte le attività svolte vengono pubblicizzate attraverso

questo strumento, che oltre a fungere da agenda è ricco di links, documenti e altri materiali scaricabili relativi

al mondo della cooperazione internazionale. Il sito web: www.cestas.org è inteso come uno strumento

interattivo, e vuole essere per gli interessati un valido canale che avvicini gli utenti al mondo della solidarietà.

A partire dal 2004 è stata creata una corposa banca dati, con i nomi e gli indirizzi delle persone fisiche e

giuridiche che hanno collaborato e partecipato alle attività del Cestas, che nel 2005, è stata perfezionata ed

incrementata. La banca dati è destinataria della Newsletter Cestas, strumento, che nell'anno 2005, ha

arricchito notevolmente la comunicazione la visibilità dell'ente.

Altra forma di comunicazione per la prima volta sperimentata dal Cestas, nel 2004 è stata la creazione di

un'agenda solidale Cestas. Tale pubblicazione mirava a diffondere e comunicare le attività svolte in questi

anni da Cestas, e raccogliere adesioni e sostegno per i progetti in corso. Strumento ritenuto molto valido,

tanto che è già in programmazione la seconda edizione.

Le risorse umane

L'impegno professionale della struttura operativa in Italia e all'estero costituisce il cardine su cui si sviluppa

l'attività dell'Associazione nella realizzazione della sua missione. Tutte le risorse umane per il Cestas sono

fondamentali e di assoluta importanza. Il numero elevato di attività svolte e di progetti attivati richiede un

forte investimento in risorse umane; sia i dipendenti che collaboratori o volontari sono considerati punto

focale della gestione del Cestas; date le disponibilità, Cestas cerca di offrire loro stabilità e sicurezza nel pieno

rispetto dei diritti della persona.

Nell'anno 2005 inoltre sono state attuate tutte le operazioni previste dalla normativa vigente in materia di

sicurezza del lavoro (Dl. 626/94 e DM 388/2003), con la messa a punto degli uffici, e tutti i dipendenti e

collaboratori sono stati sottoposti a visite mediche, e hanno partecipato a corsi di formazione.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

63

Il personale di sede

Il personale impiegato in sede nel 2005 risulta così composto:

Il personale Cestas in Italia presenta un'età media-bassa. Per rispondere efficacemente alla complessità dei

bisogni espressi, l'associazione deve contare su di un patrimonio professionale e culturale non solo

motivato, ma anche particolarmente qualificato, come evidenzia l'alta percentuale di dipendenti in

possesso di laurea (95%) o diploma (5%).

Profilo dei collaboratori Cestas in Italia

Il contratto di lavoro applicato fa riferimento al CCLN commercio settore terziario; circa il 36% del personale

risulta avere un contratto di dipendenza, mentre il 64% ha un contratto di collaborazione professionale.

Livello contrattuale

1° livello 0

2° livello 2

3° livello 0

4° livello 0 5° livello 0 6° livello 5 Co.co.pro 6 TOTALE

13

SEDE Dipendenti Collaboratori Consulenti Tirocinanti Servizio Civile

Volontari Tot.

Bologna 6 6 4 12 15 5 48

Jesi 1 0 0 3 4 1 9

Totale 7 6 4 15 19 6 57

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

64

Nel 2005 l'Associazione ha registrato in termini di turnover del personale dipendente (comprensivo di

co.co.pro.) 4 entrate e 5 uscite: il personale è quindi passato da 14 unità a 13 (-8%). Si è registrato nel 2005 un

lieve turnover. La diminuzione del personale verificatasi non è stata determinata da una scelta del Cestas,

ma a scelte personali dei collaboratori che hanno intrapreso percorsi professionali diversi; in seguito a

questi accadimenti, il Cestas ha riallocato le risorse umane presenti, reintegrando lo staff con 4 nuove

collaborazioni, date le esigenze gestionali dei progetti in corso.

Turn over collaboratori Collaboratori al 31/12/2004 14

Entrati nel 2005 4

Usciti nel 2005 5

Collaboratori al 31/12/2005 13

Il personale all'estero

Il personale impiegato all'estero è responsabile, insieme a quello della sede della realizzazione dei progetti

del Cestas. La riuscita dei vari interventi è legata alla capacità degli espatriati di rendere operativa la

metodologia di lavoro e di condividerla con i collaboratori in loco. Nel 2005 sono stati 8 gli espatriati e 15 i

collaboratori in loco (inteso come altro personale espriato, contrattato da Cestas) a conferma della centralità

che l'associazione attribuisce ai locali come veri protagonisti del loro sviluppo dall'identificazione del

bisogno alla realizzazione del progetto e alla sostenibilità dello stesso. A questi si aggiungono, qui non

contemplate, le prestazioni da personale locale contrattato tramite le controparti in loco.

Personale impegnato nel corso del 2005

PAESE

Personale Espatriato

Personale locale

Totale Argentina

1

4

5

Bolivia

0

1

1

Cile

0

4

4

Ecuador 0 1 1 Malawi 1 0 1

Mozambico 1 1 2

Namibia 1 1

Nicaragua

1

2

3

Palestina

2

0

2

Perù

1

2

3

TOTALE

8

15

23

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

65

Distribuzione territoriale del personale all'estero nel 2005

La maggior parte del personale all'estero è impiegato nei progetti realizzati in America Latina.

Profilo del personale espatriato 2005

E' interessante notare che il personale espatriato possiede un alta formazione, conseguenza diretta delle

esigenze imposte dai progetti e dai loro contenuti specifici quali sanità o formazione, che richiedono dunque

un elevato livello di professionalità. La qualità e il valore degli interventi è assicurato da persone preparate e

con una forte motivazione personale. Degli 8 espatriati, 7 hanno un contratto registrato dal Ministero degli

Affari Esteri, 1 un contratto privato stipulato con Cestas.

La Formazione

I collaboratori Cestas, sono altamente qualificati, in quanto selezionati in base al tipo di lavoro svolto, che

richiede una serie di conoscenze di base diversificate che spaziano dal campo giuridico a quello gestionale e

amministrativo, e continue esigenze di aggiornamento e formazione. Gli strumenti utilizzati

dall'associazione al proprio interno sono legati alle attività di formazione promosse, e vi è la più assoluta

libertà e una forte spinta a cercare anche all'esterno corsi e opportunità di crescita professionale.

0

1

2

3

4

5Argentina

Bolivia

Cile

Ecuador

Malawi

Mozambico

Namibia

Nicaragua

Palestina

Perù

ETA < 30 1 1

31-50 7 7 >50 0 0

Totale 8 8 SESSO

M 1 1 F 7 7

Totale 8 8 TITOLO DI STUDIO

Dipl. di scuola media inferiore

Dipl. di scuola media superiore 0 0

Laurea 8 8

Totale 8 8

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

66

Spesso il personale Cestas ha la possibilità di partecipare ad incontri programmati specificamente per gli

operatori degli organismi non governativi, che vanno ad interessare sia le regole per una buona gestione dei

progetti, sia i modelli richiesti dai vari enti finanziatori per la rendicontazione e la gestione finanziaria. Un

altro tema frequentemente trattato è la progettualità, che interessa in particolar modo i deskofficer per la

possibilità di individuare nuovi interventi nei territori dove si è già presenti.

Per quanto riguarda la formazione al proprio interno, il Cestas offre ai propri collaboratori la possibilità di

seguire, nell'ambito si corsi i formazione, moduli che risultino utili ai fini delle attività svolte e del ruolo

ricoperto.

Altra fonte sono i seminari di conoscenza, sia organizzati dal Cestas stesso che da Enti con i quali si collabora.

Molta importanza è attribuita anche alla formazione del personale espatriato, in particolare dei capiprogetto.

Periodicamente sono svolte sessioni formative di un paio di giorni, a seconda delle esigenze, dedicate

all'approfondimento di tematiche di interesse comune quali l'applicazione del principio di sussidiarietà, la

valorizzazione del capitale umano, la presentazione di esperienze di successo dei progetti Cestas, e

formazione di tipo pratico, rivolta all'acquisizione di metodi di lavoro e utilizzo di sussidi operativi di

gestione in loco. Per tale formazione interagiscono vari dipartimenti, dall'amministrazione, al dipartimento

di Cooperazione internazionale, alla presidenza. Inoltre sono frequenti alla fine di ogni missione i momenti di

confronto e di valutazione con il personale espatriato, al fine di captare eventuali problemi e migliorare le

procedure di lavoro.

La comunicazione interna

Al fine di favorire la comunicazione e l'interazione tra i diversi dipartimenti e operatori Cestas, si sono

stabiliti alcuni strumenti “vincolati” che permettono il confronto e la collaborazione.

Gli strumenti comuni di lavoro sono:

• Riunioni dipartimentali

• Riunioni interdipartimentali

• Riunioni semestrali di programmazione

• Riunioni semestrali di valutazione

Riunioni dipartimentali: incontri del personale coinvolto in un singolo dipartimento per discutere su

tematiche proprie, verificare lo stato di avanzamento delle attività rispetto alle programmazioni, i carichi di

lavoro, le metodologie interne di lavoro e per confrontarsi sulle problematiche affrontate e da affrontare.

I risultati delle riunioni sono portate all'esterno dal Responsabile dipartimento in occasione delle riunioni

interdipartimentali in occasione delle riunioni staff.

Riunioni interdipartimentali: incontri fra i responsabili di tutti i dipartimenti del Cestas. Tali incontri hanno

lo scopo di creare sinergia fra i dipartimenti, di condividere le informazioni generali, di migliorare la

struttura sia in termini di organizzazione che di operatività.

Le riunioni interdipartimentali sono convocate dalla Presidenza.

I singoli Responsabili di dipartimento possono convocare riunioni fra due o più dipartimenti coinvolti nella

realizzazione e coordinamento di una attività comune. Tali incontri possono coinvolgere operatori interni o

esterni espressamente invitati.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

67

Gli esiti di tali riunioni saranno socializzati in occasione della prima riunione interdipartimentale plenaria

utile.

Riunioni semestrali di programmazione: riunioni che coinvolgono tutto lo staff, hanno cadenza semestrale e

lo scopo di dare alla struttura una programmazione vincolante per il semestre successivo, suddividendo le

mansioni e le responsabilità ed i fondi per attività.

Riunioni di valutazione: riunioni semestrali cui partecipa tutto lo staff con lo scopo di verificare lo stato di

avanzamento delle attività rispetto alle programmazioni del semestre precedente. E' il più importante

momento di socializzazione collettivo in quanto è la sede ideale per confronti fra tutti gli operatori Cestas in

merito alle attività ed al funzionamento della struttura.

Altri strumenti relativi alla comunicazione interna sono l'utilizzo di posta elettronica: ogni operatore dispone

di un proprio account Cestas.

Inoltre dal 2004, sia per economizzare le spese telefoniche sia per favorire uno scambio immediato e una

comunicazione più veloce tra i vari operatori in Italia e all'estero, è stato adottato un sistema di possono

scambiarsi brevi messaggi di testo, inviare in diretta file ed effettuare telefonate a zero costi tra gli utenti dello

stesso servizio. Questo strumento, oltre che a favorire di una notevole riduzione dei costi telefonici, è risultato

particolarmente utile al fine di facilitare e velocizzare la comunicazione tra gli operatori in sede con il

personale espatriato.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

68

Analisi Economica

Il Cestas gestisce fondi di dotazione che insieme al valore creato dall'ente stesso, diventano ricchezza distribuita

a favore dei beneficiari dei progetti e dei Paesi in cui esso opera.

Nell'individuazione di tale distribuzione vengono considerati alcuni indici, calcolati sull'anno 2005 e confrontati

con i risultati del bilancio d'esercizio 2004.

Si registra un notevole incremento nell'anno 2005 della capacità di Cestas di apportare valore aggiunto e

ridistribuirlo nelle attività istituzionali.

Indici di valutazione

Il primo indice esprime l'economicità degli investimenti, nel caso Cestas rappresenta il “livello ottimale

distributivo”:

= VAGN (Valore aggiunto globale netto)

TA (Totale Attivo)

anno 2005 = 139.903 = 1,63%

8.573.091

anno 2004 = 28.632,00 = 0,32%

8.974.390

Il secondo indice ROI indica la fruttuosità del capitale investito nell'attività istituzionale. L'indice ROI detto

opportunamente nel caso di enti no profit “tasso di fruttuosità sociale” è dato da:

ROI: risultato di esercizio-ricavi straordinari+costi di servizi

Investimenti istituzionale

anno 2005 = 55.646 = 0, 65%

8.573.091

anno 2004 = 21.434 = 0,23%

8.974.390

Il terzo indice analizzato è il ROE, che nel caso di associazione no-profit determina la “fruttuosità sul patrimonio

netto”:

ROE: risultato d'esercizio ricavi straordinari

Fondo di dotazione (fondi propri)

anno 2005 = -25.725 = n.d. %

N.d.

anno 2004 = -21.711 = n.d. %

N.d.

Tale indice non è misurabile in quanto non è attualmente quantificabile la voce “Fondo di dotazione” del Cestas.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

69

Analisi Strutturale o per Margini

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (CCN=[LI+LD+RD]-PC)

Il capitale circolante netto è dato dalla differenza fra le attività correnti (LI+LD+RD) e le passività a breve

termine (PC): =[LI+LD+RD]-PC

Anno 2005 = 155.787

Anno 2004 = -84.716

Un giudizio positivo sulla struttura finanziaria prevede il capitale circolante netto sia abbondantemente

positivo.

Se è negativo allora l'azienda sta finanziando con fonti a breve termine le attività immobilizzate,

esponendosi così a rischi da natura finanziaria.

Nel caso del Cestas, si nota un incremento notevole nel corso degli ultimi anni.

MARGINE DI TESORERIA (MT=[LI+LD]-PC)

Il margine di tesoreria è dato dalla differenza fra le attività liquide immediate e quelle differite (LI+LD) e le

passività a breve termine (PC): =[LI+LD]-PC

Anno 2005 = 155.787

Anno 2004 = -84.716

Il margine di tesoreria dovrebbe essere positivo; se il margine è negativo allora l'impresa si trova in zona di

rischio finanziario, perché, di fronte ad una richiesta di pagamento immediato dei debiti, non avrebbe mezzi

monetari sufficienti per farvi fronte.

Anche in questo caso per il Cestas si è registrato un netto miglioramento nel 2005, passando da un forte

momento di rischio finanziario ad una situazione di stabilizzazione.

Questi indici sono da interpretare con la consapevolezza che la gestione di una Ong in termini finanziari

cambia notevolmente dalla gestione di un'azienda, la velocità con cui questi margini mutano di anno in

anno, è nel fatto che tutta l'attività istituzionale è per la quasi totalità legata ai progetti in essere e ai

finanziamenti di terzi.

Stando a quanto sopra detto si può comunque affermare che nonostante una scarsa stabilità patrimoniale, il

rapporto tra il capitale circolante e il margine di tesoreria è ottimale, indice di una gestione equilibrata e

consapevole.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

70

Analisi Strutturali

Analisi degli Indici di Liquidità

INDICE DI LIQUIDITÀ CORRENTE O DI DISPONIBILITÀ:

L'indice rappresenta il rapporto tra le attività correnti (Li+LD+RD), c.d. capitale circolante lordo, e le

passività correnti:

(LI+LD+RD)

PC

Anno 2005 = 114,99%

Anno 2004 = 94,37%

Segnala la capacità dell'impresa di far fronte alle passività correnti con i mezzi immediatamente disponibili

o liquidabili a breve termine.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

71

INDICE SECCO DI LIQUIDITÀ (ACID TEST RATIO - ATR)

L'indice rappresenta il rapporto tra le liquidità immediate e le liquidità differite (LI+LD) e le passività

correnti. Rispetto all'indice precedente si differenzia per il fatto che non si tiene conto delle rimanenze:

(LI+LD)

PC

Anno 2005 = 114,99%

Anno 2004 = 94,37%

L'indice è considerato corretto se supera il 100%. Viene considerato ragionevole un indice inferiore al 100%,

purché non sia molto inferiore a tale valore.

Nel caso del Cestas, si è registrato per l'anno in esame un incremento.

INDICI DI LIQUIDITÀ

114,99% 114,99%

94,37% 94,37%

111,31% 111,31%

374,83% 374,83%

0,00% 0,00%0,00%

50,00%

100,00%

150,00%

200,00%

250,00%

300,00%

350,00%

400,00%

2005 114,99% 114,99%

2004 94,37% 94,37%

2003 111,31% 111,31%

2002 374,83% 374,83%

2001 0,00% 0,00%

INDICE DI LIQUIDITÀ CORRENTE O DI DISPONIBILITÀ INDICE SECCO DI LIQUIDITÀ (ACID TEST RATIO - ATR)

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

72

A proposito dei risultati derivanti dagli indici di liquidità, va fatta una considerazione rilevante: come già

detto in questa fase di analisi, gli indici presentati vanno letti alla luce di ciò che è la particolare gestione di

una Ong, che ha quale oggetto principale della attività la gestione di progetti finanziati.

In particolar modo, nel caso di Cestas, negli ultimi anni la maggior parte dei finanziamenti su progetti

provengono dal MAE, e questi ha registrato negli ultimi tempi notevoli ritardi nell'erogazione di tranche su

progetti già avviati, progetti che nonostante i tempi di erogazione delle tranche non sono stati mai interrotti,

e per i quali il Cestas ha anticipato, importanti capitali, a volte coprendo intere annualità di spesa, facendo

ricorso ad istituti bancari.

Pertanto gli indici di liquidità, così come il margine di tesoreria oscillano fortemente di anno in anno, a

seconda dell'erogazione dei finanziamenti, e dei tempi di questi che non sempre vanno di pari passo con le

esigenze di spese imposte dai progetti.

Altro grafico significativo di seguito proposto riguarda gli indici di redditività, in particolar modo

l'incidenza degli oneri finanziari sul “fatturato” (nel nostro caso sull'investimento di capitali)

Come già detto spesso le Ong sono costrette ad anticipare capitali, e conseguenza diretta di ciò è l'elevato

carico di oneri finanziari:

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

73

Lo Stato Patrimoniale al 31/12/2005

31/12/2005 31/12/2004ATTIVO:A) CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

I) Versamenti non ancora richiamati 0 0II) Versamenti già'richiamati 0 0

Totale crediti v/soci per versamenti ancora dovuti (A) 0 0

B) IMMOBILIZZAZIONI:I Immobilizzazioni immateriali:

1) Costi di impianto e di ampliamento 0 02) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 0 03) Diritti di brevetto industriale e diritti di 0 0

utilizzazione delle opere dell'ingegno4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 0 05) Avviamento 0 06) Immobilizzazioni in corso e acconti 0 07) Altre 0 0

Totale 0 0II Immobilizzazioni materiali:

1) Terreni e fabbricati 0 02) Impianti e macchinario 0 03) Attrezzature industriali e commerciali 0 04) Altri beni 66.104 55.9205) Immobilizzazioni in corso e acconti 0 0

Totale 66.104 55.920III Immobilizzazioni finanziarie:

1) Partecipazioni in:a) Imprese controllate 0 0b) Imprese collegate 0 0c) Imprese controllanti 0 0d) Altre imprese 0 0

2) Crediti:a) Verso imprese controllate

esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

b) Verso imprese collegateesigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

c) Verso controllanti:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

d) Verso altri:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

3) Altri titoli: 0 04) Azioni proprie (valore nominale complessivo....): 0 0

Totale 0 0Totale immobilizzazioni (B) 66.104 55.920

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

74

C) ATTIVO CIRCOLANTE:I Rimanenze:

1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 0 02) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 0 03) Lavori in corso su ordinazione 0 04) Prodotti finiti e merci 0 05) Acconti 0 0

Totale 0 0II Crediti:

1) Verso clienti:esigibili entro l'esercizio successivo 609 1.679esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

2) Verso imprese controllate:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

3) Verso imprese collegate:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 13 0

4) Verso controllanti:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

5) Verso altri:esigibili entro l'esercizio successivo 442.180 539.833esigibili oltre l'esercizio successivo 7.311.787 7.497.884

Totale 7.754.589 8.039.396III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:

1) Partecipazioni in imprese controllate 0 02) Partecipazioni in imprese collegate 0 03) Partecipazioni in imprese controllanti 0 04) Altre partecipazioni 0 05) Azioni proprie 0 06) Altri titoli 0 0

Totale 0 0IV Disponibilità liquide

1) Depositi bancari e postali 718.415 848.2112) Assegni 0 03) Denaro e valori in cassa 19.191 30.863

Totale 737.606 879.074Totale attivo circolante (C) 8.558.299 8.974.390

D) RATEI E RISCONTII) Ratei e risconti 14.792 0II) Disaggio su prestiti 0 0Totale ratei e risconti (D) 14.792 0Totale attivo (A+B+C+D) 8.573.091 8.974.390

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

75

PASSIVO:A) PATRIMONIO NETTO:

I Capitale 0 0II Riserva da soprapprezzo delle azioni 0 0III Riserve di rivalutazione 0 0IV Riserva legale 0 0V Riserva per azioni proprie in portafoglio 0 0VI Riserve statutarie 0 0VII Altre riserve 0 0VIII Utili (perdite) portati a nuovo -464.770 -471.117 IX Utile (perdita) dell'esercizio 44.844 6.347Totale patrimonio netto (A) -419.926 -464.770

B) FONDI PER RISCHI ED ONERI:1) Per trattamento di quiescenza ed obblighi simili 0 02) Per imposte 0 03) Altri 0 0Totale fondi per rischi ed oneri (B) 0 0

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO:Fondo trattamento di fine rapporto 40.380 30.847

D) DEBITI:1) Obbligazioni:

esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

2) Obbligazioni convertibili:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

3) Debiti verso banche:esigibili entro l'esercizio successivo 178.209 211.205esigibili oltre l'esercizio successivo 4.711 9.604

4) Debiti verso altri finanziatori:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

5) Acconti:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

6) Debiti verso fornitori:esigibili entro l'esercizio successivo 124.134 139.057esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

7) Debiti rappresentati da titoli di credito:esigibili entro l'esercizio successivo 0 0esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

8) Debiti verso imprese controllate:Esigibili entro l'esercizio successivo 0 0Esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

9) Debiti verso imprese collegate:Esigibili entro l'esercizio successivo 0 0Esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

76

10) Debiti verso controllanti:Esigibili entro l'esercizio successivo 0 0Esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

11) Debiti tributari:Esigibili entro l'esercizio successivo 19.320 16.294Esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

12) Debiti verso istituti di prev. e di sic. sociale:Esigibili entro l'esercizio successivo 8.830 5.366Esigibili oltre l'esercizio successivo 0 0

13) Altri debiti:Esigibili entro l'esercizio successivo 705.403 1.133.380Esigibili oltre l'esercizio successivo 7.908.527 7.893.407

Totale debiti (D) 8.949.134 9.408.313

E) RATEI E RISCONTIRatei e risconti 3.504 0Aggi su prestiti 0 0Totale ratei e risconti (E) 3.504 0Totale passivo (A+B+C+D+E) 8.573.092 8.974.390

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

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Il Conto Economico al 31/12/2005 31/12/2005 31/12/2004

A) VALORE DELLA PRODUZIONE:1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 279.475 131.1182) Variazioni delle rimanenze di prodotti

in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 0 03) Variazioni delle rimanenze dei lavori in corso

su ordinazione 0 04) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 0 05) Altri ricavi e proventi:

5.1) Altri ricavi e proventi 70.569 28.0585.2) Contributi in conto esercizio 0 0

Totale valore della produzione (A) 350.044 159.176

B) COSTI DELLA PRODUZIONE6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 11.923 24.6627) Per servizi 81.371 43.1458) Per godimento di beni di terzi 24.047 14.0909) Per il personale:

a) Salari e stipendi 58.512 6.148b) Oneri sociali 0 0c) Trattamento di fine rapporto 9.535 7.286d) Trattamento di quiescenza e simili 0 0e) Altri costi 14.935 731

10) Ammortamenti e svalutazioni:a) Ammortamento delle immob. Immateriali 0 0b) Ammortamento delle immob. Materiali 10.206 8.747c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 0 0d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo

circolante e delle disponibilità liquide 0 011) Variazioni delle rimanenze di materie prime,

sussidiarie, di consumo e merci 0 012) Accantonamenti per rischi 0 013) Altri accantonamenti 0 014) Oneri diversi di gestione 0 0Totale costi della produzione (B) 210.529 104.809Differenza tra valore e costi della prod. (A-B) 139.515 54.367

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI15) Proventi da partecipazioni:

15.1) In imprese controllate 0 015.2) In imprese collegate 0 015.3) In altre imprese 0 0

16) Altri proventi finanziari:a) Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni:

a.1) Da imprese controllate 0 0a.2) Da imprese collegate 0 0a.3) Da imprese controllanti 0 0a.4) Da altri 0 0

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

78

b) Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni 0 0

c) Da titoli iscritti nell' attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 0 0

d) Proventi diversi dai precedenti:d.1) Da imprese controllate 0 0d.2) Da imprese collegate 0 0d.3) Da controllanti 0 0d.4) Da altri 6.278 918

17) Interessi ed altri oneri finanziari:17.1) Verso imprese controllate 0 017.2) Verso imprese collegate 0 017.3) Verso imprese controllanti 0 017.4) Verso altri 20.066 26.001

Totale proventi ed oneri finanziari (15+16-17) -13.788 -25.083

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE18) Rivaluazioni:

a) Di partecipazioni 0 0b) Di immobilizzazioni finanziarie

che non costituiscono partecipazioni 0 0c) Di titoli iscritti all' attivo circolante

che non costituiscono partecipazioni 0 019) Svalutazioni:

a) Di partecipazioni 0 0b) Di immobilizzazioni finanziarie

che non costituiscono partecipazioni 0 0c) Di titoli iscritti all' attivo circolante

che non costituiscono partecipazioni 0 0Totale delle rettifiche (18-19) 0 0

E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI20) Proventi:

20.1) Plusvalenze da alienazioni 0 020.2) Altri proventi 21.803 18.782

21) Oneri:21.1) Minusvalenze da alienazioni 0 021.2) Imposte relative ad esercizi precedenti 0 021.3) Altri oneri 90.609 33.599

Totale delle partite straordinarie (20-21) -68.806 -14.817Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E) 56.921 14.467

22) Imposte sul reddito dell'esercizio 12.077 8.12026) Utile (perdita) d' esercizio 44.844 6.347

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

79

CONTI D'ORDINE(esposti come da ultimo comma nuovo articolo 2424 C.C.)

31/12/2005 31/12/20041) BENI DI TERZI PRESSO LA SOCIETA'

Beni di terzi in godimento 0 0Beni di terzi in cauzione/garanzia 0 0Beni di terzi in c/deposito 0 0Beni di terzi in c/lavorazione 0 0

Totale 0 0

2) NOSTRI BENI PRESSO TERZINostri beni presso terzi in godimento 0 0Nostri beni presso terzi in cauzione/garanzia 0 0Nostri beni presso terzi in c/deposito 0 0Nostri beni presso terzi in c/lavorazione 0 0

Totale 0 0

3) GARANZIE PRESTATEFidejussioni prestate 0 0Avalli prestati 0 0Altre garanzie personali prestate 0 0Garanzie reali prestate 0 0

Totale 0 0

4) GARANZIE RICEVUTEFideiussioni ricevute 0 0Avalli ricevuti 0 0Altre garanzie personali ricevute 0 0Garanzie reali ricevute 0 0

Totale 0 0

5) RISCHI ASSUNTIRischi di regresso su crediti ed effetti 0 0

Totale 0 0

6) RISCHI TRASFERITIRischi trasferiti a terzi 0 0

Totale 0 0

7) IMPEGNI DI TERZIBeni e servizi da ricevere e anticipi su tfr 485.774 916.799

Totale 485.774 916.799

8) IMPEGNI VERSO TERZIBeni da consegnare 916.799 1.888.344

Totale 916.799 1.888.344

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

80

Riclassificazione della ricchezza del c/e: produzione e distribuzione della

ricchezza metodo del valore aggiunto

Il parametro del “valore aggiunto” misura la ricchezza prodotta dall'associazione nell'esercizio 2005,

rapportato all'anno 2004, con riferimento agli interlocutori (stakeholder) che partecipano alla sua

distribuzione.

Il processo di calcolo riclassifica i dati del conto economico in modo da evidenziare la produzione e la

successiva distribuzione del valore aggiunto agli stakeholder di riferimento.

Nel processo di distribuzione si tiene conto anche dell'effettiva attribuzione del risultato di esercizio. Si noti

che trattandosi di un'Organizzazione Non Governativa, quindi ente senza scopo di lucro, l'utile conseguito

non viene ripartito, e resta in capo all'associazione e pertanto reinvestito in attività istituzionali.

Il valore aggiunto viene rappresentato in due distinti prospetti:

• il prospetto di determinazione del Valore Aggiunto, individuato dalla contrapposizione dei ricavi e

dei costi intermedi;

• il prospetto di riparto del Valore Aggiunto, ricomposto quale sommatoria delle remunerazioni

percepite dagli interlocutori interni all'organizzazione e delle liberalità esterne.

I due prospetti sono bilancianti.

La configurazione prescelta è quella del Valore Aggiunto Globale.

Prospetto analitico valore aggiunto 2005 2004

Valore della produzione

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 279.475,00 131.118,00

Altri ricavi 70.569,00 28.058,00

Totale produzione lorda

350.044,00

159.176,00

Costi intermedi della produzione

Consumi materie prime/sussid.

- 11.923,00

- 24.662,00

Costi x servizi

- 81.371,00

- 43.145,00

Costi x godimento beni di terzi

- 24.047,00

- 14.090,00

Oneri diversi di gestione

-

-

Totale consumi

- 117.341,00

- 81.897,00

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO 232.703,00

77.279,00

Componenti accessori e straordinari

Saldo gestione accessoria

- 13.788,00

- 25.083,00

Saldo componenti straordinari

-

68.806,00

- 14.817,00

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

150.109,00

37.379,00

Ammortamenti

- 10.206,00

- 8.747,00

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 139.903,00 28.632,00

Remunerazione del personale - 82.982,00 - 14.165,00

Imposte sul reddito d'esercizio - 12.077,00 - 8.120,00

RISULTATO D'ESERCIZIO 44.844,00 6.347,00

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

81

Certificazione di Bilancio

Il Bilancio 2005, come ormai da prassi consolidata, è stato sottoposto ad opportuna revisione da un

consulente esterno,e pertanto certificato dal Dott. Commercialista Grandi Luca, in data 31/05/2006,

secondo i principi contabili e di revisione predisposti dal CNDCR.

PROSPETTO RIPARTO VALORE

AGGIUNTO 2005

17%

38%

22%

23%

Utile d'esercizio

Risorse umane

Imposte sul redditod'esercizio

Ammortamenti

Prospetto riparto valore aggiunto

2005

2004

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

150.109,00

37.379,00

Utile d'esercizio

44.844,00

6.347,00

Costo del lavoro

82.982,00

14.165,00

Imposte sul reddito d'esercizio

12.077,00

8.120,00

Ammortamenti 10.206,00 8.747,00

Totale 150.109,00 37.379,00

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

82

Obiettivi e miglioramento

In generale, dall'analisi dei dati relativi ai singoli progetti e attività svolti dal Cestas, si può notare come tutti

gli obiettivi specifici in essi presenti siano stati raggiunti. L'unico dato problematico da evidenziare tra le

linee comuni è il ritardo nei tempi di realizzazione, sul quale si propongono miglioramenti, pur nella

consapevolezza che la maggior parte dei rallentamenti nel lavoro è dovuta solitamente a cause esterne,

legate ai paesi in cui il Cestas opera.

In particolare, per svolgere una valutazione in merito al grado di raggiungimento degli obiettivi, occorre

ricapitolare brevemente gli obiettivi principali del bilancio sociale 2004:

1. maggior cura nell'utilizzo di materiali ecosostenibili, per la gestione in sede;

2. organizzazione di eventi;

3. potenziamento della comunicazione e della visibilità;

4. creazione di uno staff più solido, riducendo il turn over,

5. allargamento della base dei volontari e/o sostenitori del Cestas.

Circa il punto 1, nel corso dell'anno 2005 il Cestas ha provveduto a cambiare alcuni dei suoi fornitori di

servizi, a cominciare dalla ditta di pulizie, che ora utilizza solo prodotti ecologici. L'ottica della tutela

ambientale ha ispirato anche l'esecuzione di alcuni lavori in sede (es. pittura pareti con vernici a basso

impatto ambientale), e nel complesso è stato avviato un percorso di “gestione eco-compatibile” che va da

l'impiego di fonti energetiche rinnovabili alla raccolta differenziata dei rifiuti fino all'uso di sola carta

riciclata. Da un lato, dunque, l'obiettivo fissato nel 2004 può dirsi raggiunto, dall'altro però il percorso

suddetto non è concluso e in futuro si arricchirà anche di attività d'informazione e sensibilizzazione.

Riguardo ai punti 2 e 3, il numero di eventi organizzati è cresciuto rispetto agli anni passati, garantendo al

Cestas maggiore visibilità, grazie anche allo sviluppo della news letter, ormai diventata un valido

strumento di comunicazione con i sostenitori e i simpatizzanti dell'associazione.

In riferimento alle risorse umane, anche gli obiettivi 4 e 5 possono dirsi raggiunti: lo staff del Cestas è

cresciuto, e questo in termini non solo numerici ma anche professionali; le tre volontarie del servizio civile

hanno oggi acquisito un ruolo all'interno della struttura; inoltre è stata avviata la campagna sostenitori, che

già nel primo anno ha dato buoni risultati.

Tra gli obiettivi 2006, il Cestas ripropone in particolare:

1. lo sviluppo della politica ambientale;

2. l'organizzazione di eventi e l'aumento della visibilità sul territorio;

3. il potenziamento della rete dei volontari e sostenitori.

A questi si aggiungono:

1. il potenziamento delle attività presso le nuove sedi operative (Marche e Abruzzo);

2. l'aumento dell'integrazione e del coordinamento tra le sedi Cestas, a tutti i livelli gestionali;

3. il miglioramento del sistema gestionale e contabile, al fine di avere dati specifici significativi per ogni

attività di progetto (potenziamento del controllo di gestione);

4. l'ulteriore adeguamento delle strutture alle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

83

Conclusioni

La presente edizione del bilancio sociale del Cestas ha ripercorso la struttura della prima edizione (2004),

concentrando la sua attenzione sui dati di sintesi di progetto.

In un'ottica di integrazione tra la gestione economica e istituzionale con quella relativa alla responsabilità

sociale, il presente bilancio raccoglie i dati più significativi dell'attività svolta nel 2005.

Dai dati sopra riportati, sia in termini finanziari che “di relazione sociale”, emerge che nell'anno 2005

l'associazione è notevolmente cresciuta, tanto nell'attività quanto nella struttura, e ciò, come già

sottolineato, non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi. Tutte le attività sono state coordinate

secondo un'unica visione di insieme, quella istituzionale corrispondente alla mission del Cestas.

Gli impegni nel 2005 sono stati molti e molti i progetti nuovi, approvati o in fase di approvazione, che hanno

visto il coinvolgimento di tutto il personale, compreso quello volontario, in un lavoro che realizza l'essenza

stessa dell'associazione, cioè quella di ascoltare il mondo e individuare le sue necessità, per adoperarsi a

dare loro una risposta soddisfacente, usando ogni strumento possibile, purché professionale e qualificato,

oltre che efficace.

Oggi la cooperazione internazionale vive un momento difficile, per via dei pochi fondi a disposizione e più

in generale di un'attenzione insufficiente, rispetto alle esigenze dei paesi in via di sviluppo, da parte della

società civile e delle istituzioni. Soltanto la serietà e la condivisione della mission che contraddistinguono la

struttura del Cestas consentono, quindi, a questa associazione di continuare a operare in modo efficace e

diffuso conservando credibilità e affidabilità. L'adozione di un bilancio sociale ne costituisce un'ulteriore

prova.

Anna Maria Martino

Annamaria Monari

CESTAS - Bilancio Sociale 2005

84

SEDI CESTAS

via Ranzani, 13/5/F 40127 BolognaTel: +39.051.255053Fax: +39.051.4211317www.cestas.orge-mail: [email protected]

Sede Formazione: via Ranzani, 13/5/A 40127 Bologna Tel: +39.051.25.30.01Fax: +39.051.42111317e-mail: [email protected]

Sede Biblioteca: via Ranzani, 13/5/D 40127 Bologna

Sede Marche: viale Jugolavia, 15 60035 Jesi (An)Tel: 0731-64299Fax: 0731-64299e-mail: [email protected]

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Bolivia: Calle Bolivar 120, Tupiza

Cile: n. 3618 San Pedro de la Paz P.Box 5013 Correo Central, Concepcion

Ecuador: Apartado Postal 17-07-9188

Malawi (presso SSLPP): P.O.Box 30200 Lilongwe 3 - Malawi

Mozambico: Rua P. D'Anaya 192,-Maputo

Namibia: Am Wasserberg 7/A, Unit 2 Klein, Windhoek

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