BILANCIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI … e... · utili/perdite attuariali, cambiamenti nella...
Transcript of BILANCIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI … e... · utili/perdite attuariali, cambiamenti nella...
BILANCIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI
INTERNAZIONALI
UBI BANCA – Bilancio 2012
Soluzioni IAS – ABI
Dott. RENZO PARISOTTO
Università degli Studi di Bergamo
Anno accademico 2012/2013
Bergamo, 13 e 15 maggio 2013
2
UBI >< Banca - Bilancio 2012
redatto secondo criteri IAS/IFRS
(stralci da fascicolo Bilancio - Bilancio Consolidato)
3
UBI Banca Relazioni e Bilanci 2012 pagg. 5, 6, e 7
RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO
SOLIDITÀ PATRIMONIALE
Grazie all’adozione dei modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali (autorizzati da Banca d’Italia nel maggio
2012 per il segmento corporate e per i quali è in corso un’ulteriore validazione sul segmento retail), alle manovre di
ottimizzazione degli attivi ponderati, nonché alle operazioni di capital management, gli indici patrimoniali evidenziano
un significativo miglioramento, confermandosi più che adeguati al modello di Banca tradizionale: +173 punti base il
Core Tier 1 al 10,29%, +251 punti base il Total Capital Ratio al 16,01%.
Inoltre, già dal 30 giugno 2012 il Gruppo aveva raggiunto l’obiettivo prefissato dalla Raccomandazione EBA,
evidenziando a fine esercizio un Core Tier 1 del 9,16%, che tiene conto dell’impatto della valutazione al fair value dei
titoli di Stato in portafoglio al 30 settembre 2011 (-868 milioni).
RACCOLTA DA CLIENTELA
IMPIEGHI ALLA CLIENTELA
LIQUIDITÀ E PORTAFOGLIO TITOLI
A fine anno, il portafoglio finanziario aveva raggiunto i 21,4 miliardi, per l’84% costituito da titoli di Stato italiani, e
continuava a non evidenziare esposizioni verso Paesi o tipologie di prodotto “a rischio”. In particolare, l’attività in
derivati, volutamente contenuta, risulta finalizzata alla copertura delle poste iscritte nello stato patrimoniale oppure
alla negoziazione in contropartita della clientela, poi adeguatamente pareggiata sul mercato.
La stabilizzazione del contesto operativo, unitamente alle iniziative declinate nell’ultimo biennio per fronteggiare la
crisi sistemica hanno permesso al Gruppo di raggiungere una posizione di liquidità più che soddisfacente e già oggi
in linea con le disposizioni di Basilea 3 a regime.
PROFILO REDDITUALE
Il Gruppo ha chiuso l’esercizio con un utile netto di circa 83 milioni, dopo aver spesato 152 milioni quali oneri per
incentivi all’esodo iscritti in relazione agli Accordi sindacali del novembre 2012 e del febbraio 2013.
Nel rispetto dei criteri dettati dalla vigilanza, il Consiglio di Gestione ha deliberato di proporre un dividendo unitario
nella misura di 0,05 euro, pari ad un monte dividendi di 45 milioni a valere sull’utile della Capogruppo.
4
Relazione sulla gestione consolidata UBI Banca 2012 pag. 142
Società consolidate: dati principali
omissis
17
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 204
Parte A - Politiche contabili
SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformità agli IAS/IFRS Il bilancio consolidato del Gruppo Unione di Banche Italiane è redatto in conformità ai principi
contabili IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative
interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC)1 omologati
dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2012, recepiti dal nostro ordinamento dal
D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in
materia di principi contabili internazionali. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei
principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio consolidato, contenente Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività
Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del Patrimonio Netto, Nota Integrativa
e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione consolidata, include la Capogruppo UBI
Banca S.c.p.A e le società da essa controllate incluse nel perimetro di consolidamento ed è stato
predisposto sulla base delle situazioni delle singole società incluse nell’area di consolidamento,
corrispondenti ai relativi bilanci separati, esaminati e approvati dai rispettivi organi sociali e
opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili adottati
dal Gruppo.
Il progetto di bilancio consolidato, approvato dal Consiglio di Gestione del 12 marzo 2013 e
sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza del 27 marzo 2013, è corredato
dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D.
Lgs. 58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche
Spa.
18
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 204 e 205
SEZIONE 2 - Principi generali di redazione La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione adottati nell’ottica della continuità
aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della
sostanza economica sulla forma giuridica.
Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la
situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di
cassa. Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di
Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modifiche e integrazioni.
Ai fini della redazione del presente bilancio sono state inoltre osservate le previsioni di cui alle seguenti
lettere “roneate”, emanate da Banca d’Italia, mediante le quali l’Organo di Vigilanza ha fornito precisazioni ad
alcune richieste di chiarimenti pervenute, nonché richiesto ulteriori obblighi informativi.
Principi contabili I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e
cancellazione, sono i medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2011, salvo per
quanto eventualmente esposto di seguito negli “Altri aspetti”. L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di
valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado
di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Nel
ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano
qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni:
• valutazione dei crediti;
• valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
• valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni;
• quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;
• quantificazione della fiscalità differita;
• definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita;
• valutazione del fondo trattamento di fine rapporto.
19
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 205
Principi contabili internazionali in vigore dal 2012 Nell’esercizio 2012 sono divenute obbligatoriamente applicabili le previsioni di cui al Regolamento UE n.
1205/2011 che ha modificato l’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative” con particolare riguardo
all’informativa integrativa in materia di trasferimenti di attività finanziarie. Tali modifiche, che hanno trovato
concreta applicazione nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2012, hanno avuto impatto meramente in
termini di informativa di bilancio.
Principi contabili internazionali con applicazione obbligatoria successiva al
bilancio 2012 Nel corso dell’esercizio 2012, a chiusura del c.d. processo di endorsement dei principi contabili internazionali
da parte della Commissione Europea, sono stati emessi i seguenti Regolamenti comunitari:
1. Regolamento UE 475/20124:
• apporta modifiche allo IAS 1 “Presentazione del bilancio” con riguardo al“Prospetto della
redditività complessiva” le cui voci vengono suddivise in:
- voci che si riverseranno successivamente nel conto economico (es. riserva cash flow hedge e
riserva per valutazione AFS); e
- voci che non si riverseranno nel conto economico (es. riserva per utili/perdite attuariali TFR);
• introduce sostanzialmente una nuova versione dello IAS 19 “Benefici per i dipendenti” che
prevede, tra l’altro, l’eliminazione del c.d. “metodo del corridoio” per la rilevazione degli
utili/perdite attuariali, cambiamenti nella metodologia di determinazione degli interessi relativi alle
attività dei piani e nella contabilizzazione del c.d. “service cost”, nonché l’introduzione di nuovi
requisiti in termini di informativa.
2. Regolamento UE 1254/20125:
• introduce gli IFRS 10 “Bilancio consolidato”, IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto” e IFRS 12
“Informativa sulle partecipazioni in altre entità”; nonché
• modifica gli IAS 27 “Bilancio consolidato e separato” e 28 “Partecipazioni in società collegate”.
20
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 205 e 206
Principi contabili internazionali con applicazione obbligatoria successiva al
bilancio 2012 3. Regolamento UE 1255/20126:
• introduce il principio contabile IFRS 13 “Valutazione al fair value” applicabile alle attività e
passività per le quali è prevista la valutazione al fair value
• emenda lo IAS 12 “Imposte sul reddito” introducendo un’eccezione, al principio di
valutazione previsto dallo IAS 12 in materia di fiscalità differita, sotto forma di presunzione
relativa per la quale il valore contabile di un investimento immobiliare (leggasi immobili ex
IAS 40) valutato con il modello del fair value sarebbe recuperato attraverso la vendita;
conseguentemente un’entità sarebbe tenuta a ricorrere all’aliquota fiscale applicabile alla
vendita dell’attività in parola;
• emenda l’IFRS 1 “Prima adozione dei principi contabili internazionali”.
4. Regolamento UE 1256/2012:
• emenda l’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”8 relativamente
all’informativa integrativa in materia di compensazione di attività e passività finanziarie con
particolare riguardo a:
• tutti gli strumenti finanziari oggetto di compensazione secondo le previsioni dello IAS 32;
• quegli strumenti finanziari che sono soggetti a “master netting arrangements” - o accordi
similari - in modo da potere indicare agli utilizzatori gli effetti – o i potenziali effetti – dei
medesimi sulla posizione finanziaria dell’entità;
• emenda lo IAS 32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio”9 al fine di fornire
orientamenti aggiuntivi per ridurre incongruenze nell'applicazione pratica del Principio in
materia di compensazione di attività e passività finanziarie.
21
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 206 e 207
Le modifiche dello IAS 39 – Il processo di revisione integrale dello IAS 39 è tuttora
in itinere. Le tre distinte fasi del progetto sono:
Fase I – Classification and Measurement
Fase II – Impairment methodology
Fase III – Hedge Accounting
In breve, le novità presentate dallo Staff Draft, sono così sintetizzabili:
• eliminazione dell’obbligatorietà di test quantitativi per la verifica dell’efficacia;
• necessità, in caso di inefficacia, di ricalibrare le relazioni di copertura (c.d.rebalancing);
• possibilità di coprire posizioni nette.
SEZIONE 3 - Area e metodi di consolidamento Variazioni nel perimetro di consolidamento
Nel corso del 2012 si rilevano operazioni straordinarie avvenute nell’ambito del Gruppo.
Relativamente ai metodi di consolidamento, le partecipazioni controllate sono consolidate con il
metodo integrale, quelle assoggettate a controllo congiunto sono consolidate con il metodo
proporzionale, mentre le interessenze sulle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole sono
valutate con il metodo del patrimonio netto.
Metodo integrale
Le partecipazioni controllate sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale.
Metodo proporzionale
Un investimento partecipativo viene qualificato come sottoposto a controllo congiunto nel caso in cui,
pur in assenza di una quota paritetica di diritti di voto, il controllo sull’attività economica e sugli
indirizzi strategici della partecipata è condiviso con altri soggetti in virtù di accordi contrattuali.
22
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 207 e 209
SEZIONE 3 - Area e metodi di consolidamento
Metodo del Patrimonio Netto Le partecipazioni sulle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ossia sulle quali
esercita il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali
senza peraltro averne il controllo o controllo congiunto sono valutate con il metodo del
patrimonio netto.
Secondo tale metodo la partecipazione è inizialmente rilevata al costo e il valore contabile è
aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante agli utili o alle
perdite che la partecipata realizza dopo la data di acquisizione. La quota dei risultati di
periodo della partecipata di pertinenza della partecipante è rilevata nel conto economico di
quest’ultima. I dividendi ricevuti da una partecipata riducono il valore contabile della
partecipazione; possono inoltre essere necessarie rettifiche di valore contabile anche a
seguito di modifica nella quota della partecipante nella partecipata, a seguito di variazioni
nel patrimonio netto di quest’ultima non rilevate nel conto economico.
2. Altre informazioni Sono escluse dall’area di consolidamento le società non partecipate per le quali si sono
ricevute azioni in pegno con diritto di voto, in considerazione della finalità del possesso che
è quella di tutela del credito concesso e non di esercizio del controllo e di indirizzo delle
politiche finanziarie e gestionali, al fine di usufruire dei benefici economici da esse derivanti.
23
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 210
SEZIONE 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
SEZIONE 5 - Altri aspetti
Impairment titoli di capitale AFS Nell’esercizio 2012 la valutazione al fair value dei titoli azionari AFS ha comportato rettifiche di
valore per 56,1 milioni di euro iscritte, in base alle previsioni del principio contabile IAS 39, a conto
economico.
Con particolare riguardo ai possessi azionari, per i quali sono state iscritte rettifiche di valore per
36,7 milioni di euro, le principali svalutazioni hanno riguardato i seguenti titoli:
• Intesa Sanpaolo 31,8 milioni;
• A2A 3,5 milioni.
Le ulteriori rettifiche di valore, per complessivi 19,4 milioni, sono sostanzialmente riconducibili ad
investimenti in O.I.C.R. detenuti da UBI Banca ed in particolare al Fondo Centrobanca Sviluppo
Impresa.
Per completezza si segnala che, in ossequio alle previsioni del predetto principio contabile, le
eventuali successive riprese di valore sono rilevate in apposita riserva da valutazione del patrimonio
netto.
Incentivi all’esodo - Riorganizzazione aziendale In relazione alla complessiva manovra che ha riguardato il personale, nella voce “Spese per il
personale del conto economico dell’esercizio 2012 è stato rilevato un onere, al netto dell’effetto
attualizzazione di euro 1,9 milioni, complessivamente pari a euro 152 milioni, oggetto di
normalizzazione stante la natura non ricorrente del medesimo.
24
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 211 e 212
SEZIONE 5 - Altri aspetti
Contabilizzazione della Commissione di Istruttoria Veloce
Trasformazione delle imposte differite attive (DTA) in crediti d’imposta
Iscrizione credito per rimborso IRES dell’IRAP relativa al costo del lavoro
Classificazione di Attività finanziarie quali “Attività Finanziarie detenute fino a
Scadenza” Con il presente esercizio, nell’ambito della strategia di asset liability management si è realizzato
l’acquisto di titoli di Stato per i quali risultano soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 39 per la
classificazione di un’attività finanziaria nel portafoglio Held to Maturity (HTM). Tali strumenti
finanziari sono pertanto iscritti nel bilancio consolidato, per un importo pari a circa euro 3.158
milioni, nella voce 50 “Attività finanziarie detenute fino a scadenza” che meglio rappresenta la
finalità perseguita dal gruppo bancario.
La categoria in parola è divenuta nuovamente disponibile decorso il biennio previsto dalla clausola
di penalizzazione (c.d. tainting rule) in vigore dal 31 dicembre 2009, data nella quale si è proceduto
alla dismissione di una parte rilevante del portafoglio HTM che ha comportato, in ossequio alle
previsioni della clausola in parola propria dello IAS 39, la riclassifica nella categoria AFS delle
attività del portafoglio HTM non oggetto di cessione nonché l’impossibilità di classificare, sino al 31
dicembre 2011, alcuno strumento finanziario nel portafoglio HTM.
28
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 227 e 228
A.3 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
A Informativa sul fair value
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli Nel Gruppo UBI Banca non sono state effettuate, né nell’esercizio in corso né in quello precedente,
riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da categorie valutate al fair value verso categorie
valutate al costo ammortizzato, con riguardo alle possibilità introdotte dal regolamento CE n.
1004/2008 della Commissione Europea.
Per completezza si segnala che nell’esercizio 2012, con riguardo ai possessi azionari detenuti
nell’espletamento dell’attività di private equity e merchant banking, si è provveduto, al fine di fornire
una miglior rappresentazione della natura del portafoglio, (i cui investimenti sono gestiti e monitorati
dall’azienda in una logica di fair value volta a rappresentare l’intenzione del Gruppo di trarre
beneficio dall’apprezzamento di valore, nel medio/lungo periodo, delle società nelle quali si investe),
a classificare tali possessi alla voce 30 dell’attivo patrimoniale “Attività finanziarie valutate al fair
value” in luogo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
Tale miglior rappresentazione non ha comportato alcun impatto economico nonché alcun impatto sul
patrimonio netto del Gruppo.
A.3.2 Gerarchia del fair value Il fair value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari è determinato sulla base dei
criteri, di seguito esposti, che assumono l’utilizzo di input c.d. osservabili o non osservabili.
Fair value determinato sulla base di input di livello 1
Fair value determinato sulla base di input di livello 2
Fair value determinato sulla base di input di livello 3
29
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 229 e 230
A.3 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informazioni sui modelli di valutazione usati per titoli e derivati Lo strumento target per il pricing dei titoli e dei derivati nel Gruppo UBI è l’applicativo Mxg2000 di
Murex. Tale procedura consente di accogliere tutti i fattori di mercato per la valutazione degli
strumenti finanziari.
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione
di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento
ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna.
30
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 233
SEZIONE 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
31
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 237
SEZIONE 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
32
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 241
SEZIONE 8 - Derivati di copertura - Voce 80
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di
copertura
33
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 246
SEZIONE 12 – Attività materiali - Voce 120
12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue Premesso che ai fini contabili i terreni e i fabbricati sono iscritti al costo, ai fini della verifica
annuale della congruità del valore dell’iscrizione, la Capogruppo ha provveduto a far periziare
da professionisti esterni l’intero patrimonio immobiliare con l’obiettivo di stimarne il fair value.
La stima si è attenuta a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i
seguenti criteri di valutazione:
• metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto
ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su
piazze concorrenziali;
• metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una
proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato.
I metodi di valutazione di cui sopra sono stati eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra
loro opportunamente mediati.
Le valutazioni hanno sostanzialmente confermato la congruità dei valori iscritti in bilancio.
34
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 251, 252 e 253
SEZIONE 14 – Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 140 dell’Attivo e
voce 80 del Passivo 14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri,
tenuto anche conto del consolidato fiscale adottato ai sensi degli art. 117 e seguenti del D.P.R.
n.917/86.
Le aliquote utilizzate per la valorizzazione delle imposte anticipate ai fini IRES e IRAP sono
rispettivamente pari al 27,50% e 5,57%. Tra gli aumenti di cui al punto 2.1 d) è ricompreso un
importo pari a 59.764 migliaia di Euro dovuto essenzialmente all’esercizio dell’opzione, da parte
della Capogruppo, per riallineare i valori fiscali e civilistici relativi all’avviamento ed alle altre
attività immateriali della partecipazione di controllo nella Banca Popolare di Ancona Spa, iscritti in
via autonoma nel bilancio consolidato, ai sensi dell’articolo 23, commi da 12 a 15 del D.l. n. 98 del
6 luglio 2011 (Legge 111/2011), così come integrato e modificato dall’art. 20, D.L. n.201 del 6
dicembre 2011 (Legge 214/2011).
Tra le “Altre diminuzioni” l’importo pari a 274.912 migliaia di Euro si riferisce alla trasformazione in
crediti verso l’Erario delle imposte differite attive per effetto della perdita di bilancio rilevata per
l’esercizio 2011 dalla Capogruppo, da UBI Leasing Spa e da UBI Private Spa ai sensi della legge
214/2011.
Probability Test sulle fiscalità differite Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione
delle passività e delle attività fiscali differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS
12.
Omissis
35
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pagg. 261, 262, 265 e 266
SEZIONE 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
11.2 Altre informazioni IPOTESI DEMOGRAFICHE ED ATTUARIALI ADOTTATE PER LA VALUTAZIONE DEL FONDO TFR E
DEI PREMI D’ANZIANITÀ AL 31.12.2012
SEZIONE 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
12.5 Passività potenziali
Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli
accantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata
residua della stessa: tipologia/natura della controversia, grado di “innovatività” della controversia,
grado di strategicità della controversia per la banca, durata media della vertenza, “natura” della
controparte.
36
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 276
SEZIONE 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
37
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 277
SEZIONE 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
38
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 280
SEZIONE 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 190
12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
39
Bilancio consolidato UBI Banca 2012 pag. 283
SEZIONE 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 290
20.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
41
SOLUZIONI IAS ABI
SOLUZIONI IAS ABI – n. 71 12 giugno 2009
SOLUZIONI IAS ABI – n. 73 7 agosto 2009
SOLUZIONI IAS ABI – n. 92 29 marzo 2010
SOLUZIONI IAS ABI – n. 103 12 novembre 2010
SOLUZIONI IAS ABI – n. 121 10 ottobre 2011
SOLUZIONI IAS ABI – n. 130 6 marzo 2012
SOLUZIONI IAS ABI – n. 132 19 aprile 2012
SOLUZIONI IAS ABI – n. 133 20 aprile 2012
SOLUZIONI IAS ABI – n. 142 18 settembre 2012
SOLUZIONI IAS ABI – n. 144 10 ottobre 2012
SOLUZIONI IAS ABI – n. 145 6 dicembre 2012
42
SOLUZIONI IAS ABI – n. 71 12 giugno 2009
FINANCIAL TURMOIL – Regolamento CE n.1004/2008 IAS39 Strumenti Finanziari
QUESITO:
Nell’ ipotesi di un titolo di debito, trasferito da AFS a L&R in conformità alle disposizioni dello IAS 39
emanate nell’ ottobre 2008 e successivamente soggetto ad impairment, qual è il trattamento contabile
della riserva di patrimonio netto costituita durante la permanenza del titolo nel portafoglio AFS?
1. Va rilevato preliminarmente che lo IAS 39, già nella versione antecedente alle modifiche di ottobre 2008,
disciplina l’ ipotesi del trasferimento di un’ attività finanziaria dal portafoglio AFS ad un portafoglio valutato al
costo ammortizzato, nonché il trattamento della riserva di patrimonio netto costituita durante la permanenza dell’
attività finanziaria nel portafoglio AFS.
In particolare, il § 54 prevede che: "se...diviene appropriato iscrivere un’ attività finanziaria o una passività
finanziaria al costo o al costo ammortizzato ...qualsiasi precedente utile o perdita su tale attività che è stato
rilevato direttamente nel patrimonio netto...deve essere contabilizzato come segue:
(a) Nel caso di un’ attività finanziaria con una scadenza fissa, l’ utile o la perdita deve essere ammortizzato a
conto economico lungo il corso della vita utile residua dell’ investimento posseduto sino alla scadenza utilizzando
il criterio dell’ interesse effettivo.
(b) Nel caso di un’ attività finanziaria che non ha una scadenza fissa, l’ utile o la perdita deve rimanere nel
patrimonio netto fino a quando l’ attività finanziaria viene venduta o diversamente alienata, nel qual caso essa
deve essere rilevata a conto economico.
Pertanto, nell’ ipotesi di impairment di un’ attività finanziaria trasferita da AFS a HTM, la riserva di patrimonio
netto costituita durante la permanenza dell’ attività finanziaria nel portafoglio AFS va imputata integralmente al
conto economico dell’ esercizio in cui è rilevata la perdita di valore.
43
SOLUZIONI IAS ABI – n. 73 7 agosto 2009
Riclassificazione delle attività finanziarie dal portafoglio IAS 39 HTM
QUESITO:
E’ possibile riclassificare un importo significativo di titoli del portafoglio HTM al portafoglio AFS, al fine
di poter procedere alla loro successiva vendita? Nel caso si volesse comunque procedere con la
riclassifica quali sarebbero le penalizzazioni previste?
Lo IAS 39 prevede dei criteri molto stringenti per effettuare le riclassificazioni, soprattutto con riferimento ai
trasferimenti dal portafoglio HTM a quello AFS. Al paragrafo 9, precisa che "un’ entità non deve classificare
alcuna attività finanziaria come posseduta sino alla scadenza se ha, nel corso dell’ esercizio corrente o dei due
precedenti, venduto o riclassificato un importo non irrilevante di investimenti posseduti sino alla scadenza prima
della loro scadenza (non irrilevante in relazione al portafoglio complessivo posseduto sino alla scadenza), salvo
le vendite o riclassificazioni che:
i) siano così prossime alla scadenza o alla data dell’ opzione dell’ attività finanziaria ;
ii) si verifichino dopo che l’ entità ha incassato sostanzialmente tutto il capitale originario dell’ attività finanziaria
attraverso pagamenti ordinari programmati o anticipati; o
iii) siano attribuibili a un evento isolato non sotto il controllo dell’ entità, che non sia ricorrente e non potrebbe
essere ragionevolmente previsto dall’ entità".
Nel caso in cui si procedesse comunque alla riclassifica in assenza di una delle situazioni su richiamate,
si ricadrebbe nella cosiddetta tainting rule.
La categoria HTM, secondo lo IAS 39, costituisce un insieme coordinato e gestito di attività finanziarie che l’
impresa detiene con l’ obiettivo di produrre un rendimento adeguato e, quindi, in grado di dare una certa stabilità
al risultato economico. E’, pertanto, necessario valutare attentamente la costituzione del portafoglio HTM.
44
SOLUZIONI IAS ABI – n. 92 29 marzo 2010
IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione
QUESITO
E’ corretto considerare applicabile l’ AG8 dello IAS 39 alla rinegoziazione a condizioni di mercato dei
tassi di riferimento dei mutui?
Frequentemente le banche rinegoziano le condizioni finanziarie dei mutui contratti verso la clientela in bonis, al
fine di allinearle alle più favorevoli situazioni del mercato.
Sotto il profilo contabile, secondo quanto previsto dallo IAS 39, i crediti erogati alla clientela nella forma tecnica
dei mutui, sono iscritti in bilancio ai valori rivenienti dall’ applicazione del costo ammortizzato, eventualmente
comprensivi dell’ effetto delle coperture poste in essere.
Lo IAS 39 AG8 prevede che se una entità rivede le proprie stime di riscossione (o pagamento) di uno strumento
finanziario, deve rideterminare il valore contabile della attività (o passività) per riflettere gli stimati flussi finanziari
effettivi e rideterminati. In particolare, l’ entità ridetermina il valore contabile dello strumento finanziario sulla base
del valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati al tasso di interesse effettivo originario dello strumento
finanziario. La differenza tra il valore di bilancio e il nuovo valore dello strumento finanziario è rilevata come
provento o onere a conto economico.
Si ritiene che nel caso di rinegoziazione sopra specificato la disposizione dello IAS 39 AG 8 non si renda
applicabile .
L’ AG8 dello IAS 39 fa riferimento, infatti, a revisione di stime di cash flow, senza nessun esplicito riferimento alle
ipotesi di rinegoziazione o di modifica delle condizioni contrattuali.
La rinegoziazione a condizioni di mercato non si configura come un evento che determina un impairment
dei crediti da rilevare a conto economico: non deriva, infatti, da un deterioramento del merito creditizio
ma da un evento fisiologico della vita del contratto di mutuo dettato da esigenze commerciali.
45
SOLUZIONI IAS ABI – n. 103 12 novembre 2010
IAS 39 Hedge Accountig
QUESITO
E’ possibile imputare a conto economico la riserva da cash flow hedge quando lo strumento di
copertura viene meno prima che i flussi finanziari futuri si realizzeranno?
Le coperture dei flussi finanziari futuri derivanti da attività o passività iscritte in bilancio, quali ad esempio
la copertura con un Interest Rate Swap di un debito a tasso variabile, comportano secondo le regole del
cash flow hedge previste dallo IAS 39 che la variazione di fair value dello strumento di copertura
associato al rischio coperto per la parte efficace deve essere imputata in una riserva dell’ Other
Comprehensive Income/Expense (cd. OCI), denominata Hedging reserve.
In tal modo, le variazioni di fair value dello strumento di copertura si mantengono sospese per essere
imputate a conto economico, mediante il trasferimento della Hedging reserve, a mano a mano che i flussi
finanziari futuri influenzeranno il conto economico. Quando ciò si verifica i flussi finanziari dell’ operazione
coperta saranno rettificati in conto economico dalle variazioni di fair value generate dallo strumento di
copertura, che erano transitate nella riserva di OCI.
L’ Hedging reserve originata dalle variazioni di fair value sullo strumento di copertura dall’ inizio della
relazione di copertura fino alla scadenza dello strumento non può essere imputata a conto economico se
lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato ma i futuri flussi di cassa
non hanno ancora influenzato il conto economico.
46
SOLUZIONI IAS ABI – n. 121 10 ottobre 2011
IFRS 5 – Classificazione in bilancio tra le “attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione” di attività la cui vendita non è completata entro 1 anno dalla data
di classificazione
QUESITO
In quali ipotesi è possibile mantenere in bilancio la classificazione tra le attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione attività la cui vendita non è completata entro un anno dalla data di
classificazione?
L’ IFRS 5 detta le regole contabili delle attività singole non correnti possedute per la vendita, dei gruppi di attività
(quali rami d’ azienda, partecipazioni in società controllate e collegate) e delle attività operative cessate.
Queste attività devono essere esposte separatamente in bilancio e valutate al minore tra il valore contabile e il
fair value, al netto dei costi di vendita. Inoltre, non devono essere ammortizzate e i relativi risultati sono esposti
separatamente nel conto economico.
Affinché un’ attività non corrente o un gruppo di attività in dismissione sia definita come posseduta per la vendita,
la sua vendita deve essere altamente probabile, cioè deve:
a) essere decisa dal management aziendale, che deve impegnarsi in un programma di dismissione;
b) avere per oggetto un’ attività scambiata sul mercato a un prezzo ragionevole rispetto al suo fair value;
c) essere strutturata secondo un programma;
d) essere completata entro un anno dalla data di classificazione quale attività non corrente o gruppi di
attività in via di dismissione.
L’ attività può essere mantenuta tra le attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione nelle
seguenti ipotesi:
- il ritardo nella vendita è causato da eventi o circostanze fuori dal controllo dell’ impresa;
- è evidente che l’ azienda porterà comunque a termine la vendita, anche oltre l’ anno.
47
SOLUZIONI IAS ABI – n. 130 6 marzo 2012
TRATTAMENTO CONTABILE E FISCALE DELLE OPERAZIONI DI AUTO-CARTOLARIZZAZIONE
QUESITO
Quale è il corretto trattamento, contabile e fiscale, delle operazioni di auto-cartolarizzazione, cioè
quelle nelle quali l’ intermediario "originator" sottoscrive all’ atto dell’ emissione il complesso
delle passività emesse dalla società veicolo ?
Lo IAS 39 prevede come principio generale che, se dalla cessione dell’ attività finanziaria non siano stati
trasferiti sostanzialmente al cessionario tutti i rischi e benefici ad essa relativi, il cedente deve:
- continuare a rilevare nella sua interezza l’ attività finanziaria ceduta secondo le regole del portafoglio dello
strumento finanziario di appartenenza ed i relativi interessi attivi maturati;
- iscrivere una passività finanziaria in contropartita del corrispettivo ricevuto dal cessionario e rilevare i relativi
interessi passivi.
Nel caso di operazioni di auto-cartolarizzazione all’ integrale sottoscrizione dei titoli emessi dalla SPV da parte
della banca consegue l’ esatta equivalenza tra il corrispettivo dovuto dalla SPV alla banca a fronte della
cessione dei mutui ipotecari e quello dovuto dalla banca originator alla SPV a fronte dell’ acquisto dei titoli e che,
per effetto di ciò, la banca originator non dovrà rilevare in bilancio alcuna passività nei confronti della SPV.
All’ assenza di sostanza economica consegue la necessità di considerare dette operazioni come non
effettuate e, quindi, non produttive di alcun effetto contabile.
La Banca dovrà:
- mantenere iscritti nel proprio attivo i mutui ipotecari ceduti (mentre non avrà iscritti nell’ attivo i titoli
sottoscritti dalla SPV) e, di conseguenza, continuare a rilevare su tali attività finanziarie gli interessi attivi;
- non iscrivere alcuna passività nei confronti della SPV (ciò in quanto, la Banca ha sottoscritto tutti i titoli
emessi e la SPV, di conseguenza, non ha raccolto liquidità a fronte della loro emissione) e,
conseguentemente, non rilevare alcun interesse passivo.
48
SOLUZIONI IAS ABI – n. 132 19 aprile 2012
BANCA SOTTOPOSTA ALLA PROCEDURA DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
PREVISTA DALL’ ART. 75 DEL TUB
QUESITO
La Banca è stata sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria prevista dall’ art. 75
del TUB a partire dal 30.04.t0. La procedura si è chiusa il 28.02.t1. Ciò posto, il bilancio di chiusura
dell’ amministrazione straordinaria deve essere predisposto come un bilancio di fine esercizio
con tutti i dettagli di nota integrativa previsti dalla circolare della Banca d’ Italia n. 262 del 2005?
La Banca sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria di cui all’ art. 75 del Testo Unico
bancario deve redigere il relativo bilancio di chiusura in conformità agli IAS/IFRS.
la Circolare 262 non prevede disposizioni specifiche per le banche sottoposte alla procedura in commento.
49
SOLUZIONI IAS ABI – n. 133 20 aprile 2012
BANCA SOTTOPOSTA ALLA PROCEDURA DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
PREVISTA DALL’ ART. 75 DEL TUB
QUESITO
Procedura di amministrazione straordinaria aperta il 30.04.t0 e chiusa il 28.02.t1. In base all’ art.
75 del TUB, il bilancio di chiusura dell’ Amministrazione straordinaria è riferito all’ intero periodo
di vigenza della procedura. Ciò posto, le voci del bilancio del primo esercizio successivo alla
chiusura della procedura (quindi, il bilancio al 31 dicembre t1) devono essere confrontate: a) con
le corrispondenti del bilancio di chiusura dell’ amministrazione straordinaria; b) con quello
eventualmente predisposto a fini interni riferito al 31 dicembre t0; c) con entrambi?
Sia gli IAS/IFRS che la Circolare della Banca d’ Italia n. 262 del 2005 chiedono, a livello generale, che
siano fornite le informazioni comparative con il periodo precedente, senza tuttavia fornire particolari
indicazioni circa la durata del periodo di confronto.
Si ritiene pertanto che la scelta del periodo di confronto (31 dicembre t0, 28.02.t1, oppure entrambi) spetti
alle valutazioni degli amministratori.
Si ribadisce quanto previsto dalla Circolare della Banca d’ Italia, ossia che qualora i conti non siano
comparabili, è necessario adattare quelli relativi all’ esercizio precedente. La non comparabilità e l’
adattamento o l’ eventuale l’ impossibilità di adattare devono essere segnalati e commentati nella nota
integrativa.
50
SOLUZIONI IAS ABI – n. 142 18 settembre 2012
OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE A TITOLO GRATUITO MEDIANTE L’
UTILIZZO DELLA RISERVA FTA DA DEEMED - PROFILI CIVILISTICI E FISCALI
QUESITO
E’ possibile imputare a capitale sociale la riserva originatasi in sede di FTA a seguito dell’
utilizzo del fair value quale sostituto del costo (c.d. deemed cost) per i beni immobili e la riserva
ex Legge 23 dicembre 2005, n. 266 nell’ ambito di un’ operazione di aumento di capitale a titolo
gratuito?
Si ritiene che le riserve in oggetto siano liberamente imputabili a capitale sociale nell’ ambito della
descritta operazione di aumento di capitale a titolo gratuito. Va rilevato, infatti, che le normative che
recano la disciplina delle predette riserve ne consentono l’ imputazione a capitale sociale senza
prevedere alcun termine temporale di utilizzo delle stesse.
51
SOLUZIONI IAS ABI – n. 144 30 novembre 2012
DEDUCIBILITA’ DALL’ IRES DELL’ IRAP RELATIVA ALLE SPESE PER IL
PERSONALE: ISCRIZIONE IN BILANCIO DEL DIRITTO AL RIMBORSO NELLE MORE
DEL PROVVEDIMENTO DI ATTUAZIONE
QUESITO
In relazione alla deducibilità dall’ IRES, a decorrere dal periodo d’ imposta in corso al 31 dicembre
2012, dell’ IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato, è possibile iscrivere
nel bilancio al 31 dicembre 2012 il credito per il rimborso dell’ IRAP relativa alle annualità
pregresse pur nelle more del provvedimento del Direttore dell’ Agenzia delle Entrate (previsto dal
comma 1 quater dell’ art. 2) che deve disciplinarne le modalità attuative?
il Framework IAS dispone che:
* in base al paragrafo 89, "un’ attività è rilevata nello stato patrimoniale quando è probabile che benefici
economici futuri affluiranno all’ impresa e l’ attività ha un costo o un valore che può essere valutato
attendibilmente"
* in base al paragrafo 22 (che ha ad oggetto il principio di competenza), "gli effetti delle operazioni e degli
altri eventi sono rilevati quando essi si verificano (e non quando viene ricevuto o versato denaro o suo
equivalente) ed essi sono riportati nei libri contabili e rilevati nel bilancio degli esercizi cui essi si
riferiscono. Il bilancio...informa gli utilizzatori...anche...sulle attività rappresentative di denaro da ricevere
in futuro..."
Con riferimento al caso in esame, si ritiene che i requisiti previsti dal Framework per la rilevazione in
bilancio di un’ attività siano rispettati, in quanto il diritto al rimborso stabilito dal citato comma 1 quater è
sufficiente per considerare più che probabile che i benefici economici futuri connessi al rimborso IRES
per l’ IRAP versata nei periodi d’ imposta pregressi affluiranno all’ impresa. Ciò anche nelle more del
provvedimento di attuazione.
52
SOLUZIONI IAS ABI – n. 145 6 dicembre 2012
DIFFERITE ATTIVE DI CUI ALLA LEGGE 214/2011
QUESITO
In ipotesi di iscrizione in bilancio di imposte differite attive compensate con le imposte differite
passive quale è l’ importo trasformabile in credito d’ imposta ai sensi della Legge 214/2011?
Secondo le indicazioni fornite il 7 agosto 2012 dalla Banca d’ Italia a decorrere dai bilanci 2012 le DTA
devono essere tenute distinte da quelle tradizionali mediante una specifica sottovoce delle voci 130 b) e
120 b) "Attività fiscali anticipate" denominata "di cui alla L. 214/2011". Inoltre, in nota integrativa è prevista
l’ introduzione di una nuova tabella che riporta le variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011
e coerentemente, vengono introdotte nuove evidenze informative nelle segnalazioni di vigilanza.
2. Secondo il paragrafo 74 dello IAS 12 l’ impresa compensa le attività e le passività differite, indicando
nella relativa voce di Stato patrimoniale un importo netto se e solo se ricorrono alcune condizioni.
La compensazione in sede di esposizione contabile delle DTA con le DTL opera a condizione che in capo
all’ impresa sia verificato, a monte, il diritto legalmente esercitabile di compensare, che costituisce il
presupposto essenziale ai fini della compensazione delle DTA con le DTL.
L’ impresa deve anzitutto operare tale compensazione in sede di bilancio individuale con riferimento alle
imposte sul reddito applicate da una stessa Autorità fiscale, la compensazione espositiva di cui trattasi
deve riguardare tanto la fiscalità differita ai fini IRES che quella ai fini IRAP; inoltre, il diritto legale alla
compensazione delle imposte correnti e la relativa volontà di esercitarlo devono essere ragionevolmente
certi in ciascuno degli esercizi successivi in cui le DTA e le DTL si renderanno, rispettivamente,
recuperabili o dovute "sotto la forma" di minori o maggiori imposte correnti. La Circolare dell’ Agenzia
delle Entrate n. 37/E del 28 settembre 2012 ha chiarito che sono trasformabili le DTA relative ai
componenti negativi rilevanti se risultano iscritte come DTA nell’ attivo dello Stato Patrimoniale e di
conseguenza, quando le DTA sono compensate con eventuali differite passive o svalutate, l’ importo
massimo trasformabile è quello che risulta da detta voce patrimoniale.