Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

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QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE BILANCIO DI FINE MANDATO DELLA GIUNTA COTA 2010-2014

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Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

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QUATTRO ANNI DI LAVOROPER IL PIEMONTE

BILANCIO DI FINE MANDATO DELLA GIUNTA COTA

2010-2014

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2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

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In questi quattro anni di governo del Piemonte, la Giunta regionale

ha conseguito risultati importanti e concreti, che riguardano molto

da vicino la vita dei cittadini piemontesi. Fin dai primi mesi di lavoro

ci siamo dovuti confrontare con problemi mai risolti da alcuno in

precedenza, che hanno rischiato di mandare la Regione Piemonte

in dissesto finanziario. Abbiamo ereditato circa 11 miliardi di

debiti e una spesa sanitaria fuori controllo: nel 2014 restituiamo ai

piemontesi una Regione in pareggio di bilancio con risorse proprie

e una Sanità con i conti in ordine e con servizi al livello dei migliori

Paesi d’Europa. Il grande lavoro fatto in questa legislatura è stato

del resto certificato proprio quest’anno dalla prestigiosa agenzia di

rating Moody’s, che ha rivisto da ‘negativa’ a ‘stabile’ la prospettiva

dei conti del Piemonte. Nonostante i continui tagli dello Stato

centrale, l’assenza di una politica industriale nazionale, le esigue

competenze e risorse regionali, abbiamo saputo gestire una delle crisi

economiche ed occupazionali più gravi della storia. Questo perché

all’inutile polemica o all’immobilismo, abbiamo sempre preferito

la strada della serietà, della responsabilità e del confronto con i

problemi concreti. Nonostante l’incomprensibile chiusura anticipata

della legislatura, siamo riusciti a realizzare una parte importante del

programma con cui ci siamo presentati agli elettori nella primavera

del 2010: risanamento dei conti; riforma della sanità; sostegno al

lavoro ed alle attività produttive; interventi a favore delle famiglie

e della scuola; taglio della burocrazia e dei costi della politica. Oggi

possiamo dirlo: il Piemonte è davvero cambiato.

Roberto CotaPresidente Regione Piemonte

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INDICE BILANCIO ........................................................................ 6

SANITÀ ............................................................................ 8

POLITICHE SOCIALI ....................................................... 11

INDUSTRIA ...................................................................... 12

LAVORO E GIOVANI ........................................................ 14

TRASPORTI..................................................................... 16

INFRASTRUTTURE ........................................................ 17

RICERCA E INNOVAZIONE ............................................. 18

TURISMO ......................................................................... 19

SCUOLA E ISTRUZIONE ................................................ 21

AGRICOLTURA ................................................................ 22

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URBANISTICA, CASA, OPERE PUBBLICHE ................. 23

ARTIGIANATO E COMMERCIO ....................................... 25

MONTAGNA ..................................................................... 26

AMBIENTE ....................................................................... 27

DIFESA DEL SUOLO ....................................................... 29

DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO ..................... 30

ENTI LOCALI E SICUREZZA .......................................... 31

CULTURA ........................................................................ 33

PARI OPPORTUNITÀ ...................................................... 35

PARTECIPATE REGIONALI E PERSONALE .................. 36

SPORT ............................................................................. 38

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6

Nella primavera del 2010 , in coincidenza col periodo d’insedia-

mento della Giunta, la Regione Piemonte ha seriamente rischiato

il default finanziario: l’enorme debito accumulato negli anni (circa

11 miliardi) e una spesa sanitaria lasciata per troppo tempo fuori

controllo, avevano portato l’Ente ad un passo dalla paralisi. Dopo

quattro anni di lavoro e di riforme, la Giunta regionale è riuscita a

far superare l’emergenza al Piemonte, mettendo sotto controllo

la spesa sanitaria e reimpostando un modello in grado di soppor-

tare anche i continui tagli di trasferimenti dallo Stato centrale.

Oggi la Regione Piemonte ha i conti in ordine e può guardare al futuro con maggiore ottimismo.

Miglioramento outlook Moody’s

Passa da negativo a stabile l’outlook della Regione Piemonte

secondo l’agenzia di rating Moody’s. Il giudizio di Moody’s tiene

oggettivamente conto degli sforzi compiuti negli ultimi anni dalla

Regione, in particolare sulla copertura del disavanzo accumula-

to negli esercizi del passato. La certificazione del miglioramento

delle prospettive economico finanziarie del Piemonte da parte

di un’agenzia internazionale conferma la concretezza del lavoro

svolto dalla Giunta.

Pareggio di bilancio con le sole entrate ordinarie

La reimpostazione del bilancio ha permesso di ottenere nel 2014

il pareggio esclusivamente con le entrate ordinarie. Senza la ne-

cessità di ricorrere ad entrate straordinarie come prestiti o mu-

tui, oggi si tengono in equilibrio i conti della Regione secondo i

principi di un risanamento concreto ed effettivo.

RISANAMENTO DEL BILANCIO

REGIONALE

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Fondi europei: Piemonte tra le prime regioni d’Europa

Nell’ambito della programmazione 2007/2013 il Piemonte si con-

ferma tra le prime regioni d’Europa nell’utilizzo virtuoso delle

risorse disponibili. È quanto emerge dai dati relativi alle spese

certificate alla Commissione Europea sui POR FESR e FSE al

marzo 2014, che hanno visto la nostra regione superare il target

inizialmente assegnato. I dati comprovano non solo il rispetto dei

vincoli posti dalla Commissione e dal Ministero, ma anche il rag-

giungimento con anticipo rispetto alle tempistiche indicate degli

obiettivi previsti dai regolamenti.

Pagamento debiti alle imprese

La Regione Piemonte è stata tra le prime ad attuare le misure

per lo sblocco dei pagamenti alle imprese. Complessivamen-

te, tra debiti degli enti locali e delle aziende sanitarie, è stato

possibile provvedere al pagamento di circa 2 miliardi e mezzo

per i crediti scaduti. Un’operazione che ha fornito liquidità al si-

stema economico regionale in un momento di crisi, stimolando

la ripresa.

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Uno dei più importanti risultati conseguiti dalla Giunta Regionale

riguarda la Sanità. Il Piemonte aveva da molti anni una spesa

sanitaria completamente fuori controllo, che drenava moltissime

risorse, senza dare in cambio servizi adeguati. Appena insediata,

la Giunta ha dovuto affrontare un piano di rientro sulla Sanità

imposto dal Governo centrale a causa dell’enorme deficit accu-

mulato nel passato.

Dal momento che la spesa sanitaria costituisce l’82% del bilan-

cio della nostra Regione, non sistemare i conti avrebbe signifi-

cato portare l’Ente al disastro e non poter più garantire i ser-

vizi sanitari ai cittadini. Attraverso la riforma sanitaria, invece,

la Regione è riuscita ad invertire la rotta, bloccando il costante

aumento dei costi e arrivando addirittura ad una loro progressiva

diminuzione.

Nel 2014 la Sanità piemontese riesce finalmente a funzionare

soltanto col Fondo nazionale sanitario, senza integrazioni da par-

te della Regione.

Questo è stato possibile rivedendo profondamente l’organizza-

zione ospedaliera sul territorio, eliminando sprechi e doppioni, e

avviando ad una centralizzazione degli acquisti di beni e servizi

capace di produrre grandi risparmi.

L’obiettivo della riforma sanitaria non riguarda ovviamente sol-

tanto l’aggiustamento dei conti, ma è stata pensata per offrire al

Piemonte una sanità moderna ed al passo con i tempi.

Il concetto di ospedale oggi è molto cambiato. Non servono più

tante strutture generiche sul territorio che eseguono pochi

interventi all’anno, risultando in alcuni casi addirittura rischiosi.

Per patologie importanti è meglio farsi curare dove si fanno due

interventi l’anno o dove se ne fanno mille? La risposta è scontata

e la riorganizzazione della riforma si è basata su questo principio

SANITÀ

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elementare. Una sanità moderna, quella disegnata dalla riforma,

prevede:

› ospedali di riferimento in grado di fornire ogni tipo di cura,

anche in caso di complicanze;

› ospedali cardine per le problematiche acute;

› strutture di territorio per le diagnosi e le terapie di base;

› C.A.P - Centri di assistenza primaria (già aperti ad Arona,

Valenza, Avigliana, Castellamonte, Santhià e Fossano).

Le strutture più piccole, che non possono offrire servizi all’altezza

di un vero ospedale, sono stati riconvertiti in C.A.P , in centri di ri-

abilitazione post acuzie o in centri per persone non autosufficienti.

Uno dei cardini della riforma è stata la riorganizzazione del 118,

un servizio fondamentale per indirizzare il paziente nel più breve

tempo possibile nel centro più idoneo sul territorio.

La riforma sanitaria è stata una sfida impegnativa, ma che ha già

iniziato a dare i suoi frutti, come testimoniano i dati dell’Agenas

del novembre 2013 sul calo della mortalità per le patologie

che, con elevata frequenza, determinano ricoveri ospedalieri

(malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, dell’apparato

respiratorio e traumi gravi.)

In questi quattro anni non solo il Piemonte non è peggiorato

nell’efficacia delle cure, ma ha addirittura migliorato i parametri

rispetto alla media nazionale.

In altre parole, le cure ospedaliere sono migliorate

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Dati economici

L’integrazione della Regione al Fondo sanitario nazionale ed

alle entrate dirette delle Asl è passata da 400 milioni del 2010

a 0 euro nel 2014. Lo scorso anno sono stati assegnati alle Asl

1 miliardo e 445 milioni di euro per pagare i debiti con i fornitori.

Bonus bebè

Attivato il numero verde 800.333.444,

canale di ascolto dei cittadini.

€ 5,2 mlnusufruiti da20.630 cittadini

2011

€ 3,8 mlnstanziatiper i cittadini

2013

€ 3,7 mlnusufruiti da14.784 cittadini

2012

8,325 miliardi di euro2013

8,527 miliardi di euro2012

8,600 miliardi di euro2011

8,697 miliardi di euro2010

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Le risorse

Nonostante le politiche sociali non siano una diretta competenza

regionale, la Giunta ha ritenuto importante in un momento di crisi

come quello attuale mantenere alto il proprio contributo. A fronte di

una fortissima diminuzione di risorse da parte dello Stato centrale

su questo capitolo, la Regione Piemonte è rimasta al fianco degli enti

locali nel supporto delle categorie più fragili e a rischio della comu-

nità piemontese.

Obiettivi e azioni

L’impegno finanziario della Regione è stato accompagnato da

una rivisitazione delle modalità di organizzazione e gestione

dei servizi sociali:

› Riorganizzazione delle forme associative per l’esercizio della

funzione dei servizi sociali;

€ 162,780 mln

€ 102,689 mln

€ 120,749 mln

€ 151,096 mln

€ 131,150 mln

€ 214,258 mln

€ 155,836 mln

€ 180,064 mln

€ 184,116 mln

€ 148,110 mln

Risorse totali Risorse regionali

2014

2013

2012

2011

2010

POLITICHE SOCIALI

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› Definizione del budget di finanziamento delle prestazioni e

degli interventi territoriali compresi nelle macro-aree temati-

che: famiglia e minori, disabili e anziani;

› Modifica dei criteri di riparto del Fondo regionale indistinto;

› Introduzione di un nuovo modello di cure domiciliari in

lungoassistenza;

› Sostegno alla rete dei servizi per la prima infanzia;

› Revisione dei criteri organizzativi per baby parking e micronidi;

› Sostegno alla sussidiarietà e ai progetti di innovazione sociale.

A fronte della grave crisi che ha colpito anche il nostro territorio in

questi anni, una delle priorità di lavoro della Giunta regionale è stata

il supporto alle attività produttive e all’occupazione. Per questo mo-

tivo nei primi 100 giorni di governo della Regione sono stati studiati

un serie di piani specifici per lo sviluppo economico del Piemonte da

1 miliardo di euro complessivi .

Il Piano Straordinario per l’occupazione

Più lavoro, più competitività, più credito e meno burocrazia sono i

quattro pilastri alla base del Piano straordinario per l’occupazione,

predisposto nei primi mesi di governo regionale per fronteggiare

gli effetti più duri della crisi economica. Il piano si è sviluppato at-

traverso 25 misure che hanno visto l’impegno di oltre 390 milioni

di euro. Una delle misure più innovative ha riguardato lo sgravio

fiscale per le imprese che assumono (15mila euro deducibili ogni

anno per 3 anni, raddoppiati se il lavoratore è un under 35 o un

over 50) e gli incentivi agli aumenti di capitale delle PMI (finanziate

176 imprese che hanno aumentato la partecipazione di 85 milioni).

INDUSTRIA, POLITICHE

ATTIVE PER IL LAVORO

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Il Piano per la Competitività

‘’Il Piemonte è un’opportunità”: da questa consapevolezza la Regione ha

definito le linee guida del Piano pluriennale per la Competitività 2011-2015,

che ha stanziato 500 milioni di euro per inaugurare una nuova stagione di

riforme a sostegno dell’innovazione, dell’impresa e dello sviluppo. Tre gli assi

di intervento: Competitività delle imprese; Finanza e nuova imprenditorialità;

Ricerca, Università e Innovazione.

Grazie al nuovo contratto di insediamento previsto dal Piano, il Piemonte è di-

ventato uno dei territori del Paese dove è più conveniente insediare una nuova

azienda. Sono una dozzina le nuove imprese italiane e estere che hanno scelto

di produrre in Piemonte usufruendo delle agevolazioni regionali, con l’impegno

a mantenere l’occupazione e a non trasferire gli stabilimenti produttivi.

Il Piano Internazionalizzazione

Un Piano realizzato insieme al Sistema Camerale piemontese per fare in modo

che le Pmi piemontesi possano rafforzare l’export o la loro presenza su nuovi

mercati. Dopo aver già messo in campo le iniziative “multivoucher” per favorire

l’accesso al credito delle imprese che partecipano a manifestazioni internazio-

nali e il Bando per i voucher fiere all’estero, la Regione Piemonte ha messo a

disposizione delle imprese nuovi strumenti concreti: i Progetti integrati di mer-

cato (PIM) e i Progetti integrati di filiera (PIF). Le nuove misure hanno un valore

totale di oltre 13 milioni e 500 mila euro, di cui 11 milioni e 400 mila erogati dalla

Regione Piemonte e dalle Camere di commercio piemontesi.

Le piattaforme tecnologiche

La Regione ha confermato il proprio supporto ai settori strategici e più avanzati

dell’industria piemontese, finanziando la piattaforma dell’aerospazio (20 milioni

di euro fondi POR-FESR + 20 milioni da privati) e creando la nuova piattaforma

automotive (30 milioni di euro). In entrambi i casi è stata fondamentale la sinergia

tra grandi e piccole imprese e università per la presentazione di progetti innovativi.

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Emergenza occupazione

In questi anni la crisi ha colpito pesantemente una regione indu-

striale come il Piemonte. La Giunta regionale ha perciò portato

avanti un’azione mirata per risolvere le tante crisi aziendali che si

sono verificate. È stata inaugurata una nuova stagione nella ge-

stione delle vertenze, attraverso “unità di crisi” capaci di coinvol-

gere trasversalmente i funzionari di più assessorati, con l’obiet-

tivo finale di convincere le aziende a non chiudere. Il modello ha

funzionato in molti casi: Romi-Sandretto, De Tomaso, Abit, Berco,

Opacmare, solo per citare i più importanti.

Per quanto riguarda l’occupazione, ha avuto un ottimo riscontro la

misura sperimentale ‘’Riattivo’’, grazie alla quale sono state rioc-

cupate oltre 1.100 persone (quasi la metà oltre i 45 anni). Analogo

successo per la riforma dei tirocini: oggi il 45% dei tirocinanti vede il

proprio contratto riconfermato.

Dal 2010 ad oggi l’approccio è completamente cambiato. La rivolu-

zione è partita dalle politiche attive: il lavoro si crea soltanto agendo

sulle competenze e sostenendo la persona in cerca di occupazione.

La Regione ha deciso di puntare sulla determinazione di standard

minimi di qualità che i Centri per l’impiego e i soggetti privati devono

rispettare, sulla connessione tra la formazione degli inoccupati e le

esigenze delle imprese.

Giovani

La disoccupazione giovanile è uno dei grandi problemi del presente

e del futuro che le classi dirigenti sono chiamate a risolvere con ur-

genza. La Regione ha messo in campo nuove strategie per dare una

risposta a questa vera e propria emergenza, partendo dalle proprie

competenze specifiche. Da qui la profonda riforma della formazione

professionale, che oggi è finalmente al passo coi tempi e collegata

in presa diretta col mondo del lavoro e delle imprese.

LAVORO E GIOVANI

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Il Piano Giovani

Dieci iniziative per i giovani piemontesi, con uno stanziamento iniziale di

11 milioni di euro, per favorire un nuovo patto generazionale in favore

dell’occupazione e dell’imprenditorialità rimuovendo gli ostacoli di ac-

cesso al sistema delle opportunità, valorizzando il merito e la creatività.

IoLavoro

Grazie all’iniziativa della Regione ‘IoLavoro’, con le sue due edizioni an-

nuali di incontro tra chi cerca un’occupazione e le aziende che la offrono,

migliaia di giovani hanno potuto trovare un impiego nei settori alberghie-

ro, della ristorazione, della grande distribuzione, del benessere, della

green economy e della comunicazione digitale.

Imprenditoria giovanile

Per chi intende far da sé, la Regione Piemonte ha pensato di mettere a

disposizione nuovi servizi di accompagnamento per la creazione e l’av-

vio di un’impresa, finanziati con 10 milioni di euro; inoltre è stato creato

un fondo di garanzia per l’imprenditorialità giovanile che ha finanziato

nell’ultimo biennio 406 domande per un impegno di oltre 10 milioni di

euro.

In sinergia con in il mondo universitario, la Regione ha sostenuto proget-

ti, ideati da ricercatori e laureati, ad alto tasso di innovazione.

Garanzia Giovani Piemonte

Il Piemonte è stata quest’anno la prima regione del Paese a lanciare

il progetto ‘Garanzia Giovani’. Si tratta di un progetto sperimentale per

ottenere 1.000 occupati in più, attivare 800 tirocini di qualità in Italia e in

Europa e 400 percorsi formativi nelle aziende piemontesi, sostenere 50

persone nella creazione di impresa. Per aderire occorre essere residen-

te o domiciliato in Piemonte ed aver compiuto 15 anni.

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Nonostante i continui tagli di risorse decisi dallo Stato centrale, la

Giunta regionale è riuscita a trasformare il trasporto ferroviario

piemontese in un sistema moderno ed efficiente. Nel 2010 c’era una

situazione di generale abbandono: servizi scoordinati, nessun inve-

stimento, una rete non regolamentata da un effettivo contratto di

servizio. È stata necessaria una profonda revisione di tutto l’im-

pianto. A partire dall’integrazione ferro-gomma, che ha consentito

l’eliminazione di doppioni sulle medesime tratte, dove si verificava-

no casi di treni o pullman con 8-9 passeggeri per corsa.

La riforma del trasporto in Piemonte ha portato investimenti e nu-

merose novità, come il lancio del Servizio ferroviario metropolita-

no di Torino: oggi conta 8 linee, 93 stazioni in rete, 358 collegamenti

giornalieri, una metro in più con un treno che ogni 8 minuti porta da

Stura a Lingotto. È stato poi completato il Servizio ferroviario regio-

nale, con il principio del cadenzamento di tutte le linee e due cate-

gorie di servizi: 4 linee regionali veloci ed altre 16 regionali. Ogni

giorno vanno sui binari 516 treni che servono 156 stazioni.

Il rinnovamento dei treni ammonta a 280 milioni di euro, e il materiale

sta in parte già circolando, come 80 vagoni ammodernati circolanti

sulla Torino-Milano, 3 nuovi treni Vivalto, 3 nuovi Coradia Meridian ac-

quistati per GTT. È stata resa più efficiente l’offerta su gomma, gestita

da anni dalle Province con scarsa attenzione all’efficienza del servizio

offerto, e sono stati erogati più di 83 milioni di euro come contributo

per sostituire i 680 autobus Euro 0 circolanti in Piemonte.

Infine, il progetto BIP (Biglietto Integrato Piemonte). Investendo più

di 22 milioni di euro è stato messo a punto un innovativo sistema

di bigliettazione elettronica che permette di accedere a qualsiasi

mezzo pubblico appositamente attrezzato. Oggi serve quasi metà

Piemonte. Nelle province di Torino, Cuneo e Asti da mesi si rilasciano

solo tessere BIP, e a breve toccherà a Vercelli, Biella e Novara.

TRASPORTO AL PASSO

CON I TEMPI

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INFRASTRUTTURE

Si Tav - Si Terzo valico!

La Giunta regionale ha lavorato in questi quattro anni per consentire

la realizzazione di due infrastrutture fondamentali per lo sviluppo

economico del Piemonte: la nuova linea ferroviaria Torino-Lione

e il Terzo Valico dei Giovi. Per agevolare le ricadute positive sulle

imprese del Tav, la Giunta ha predisposto la legge regionale Cantie-

ri-Sviluppo-Territorio. Inoltre è stato ideato il progetto ‘Smart Susa

Valley’ per la definizione di un pacchetto di interventi che proprio

in questi mesi porterà alla realizzazione delle prime 25 opere per

complessivi 10 milioni di euro (a cui si aggiungono fondi europei e

di Finpiemonte): si va dalla manutenzione di edifici scolastici al mi-

glioramento della sicurezza stradale e delle criticità idrogeologiche,

dalla riqualificazione di edifici storici di pregio, alla metanizzazione

di nuove zone del territorio. Su richiesta degli enti locali, la Giunta

regionale ha stabilito di realizzare analoghi interventi nei Comuni

interessati dal Terzo Valico.

A Caselle e Malpensa in treno!

Nell’ottica di una moderna integrazione delle diverse modalità

di trasporto, la Giunta regionale, grazie ad uno stanziamento di

180 milioni di euro, ha indetto la gara di appalto per il collegamento

ferroviario tra Torino e l’aeroporto di Caselle: con la realizzazione

dell’interconnessione Rebaudengo-Grosseto sarà possibile dalle

stazioni del Servizio ferroviario metropolitano di Torino arrivare di-

rettamente in aeroporto.

Nella stessa ottica la Regione ha finanziato la variante di Galliate,

per raggiungere in treno da Novara l’aeroporto di Malpensa

(80 milioni di euro). Altre opere importanti in via di realizzazione sono

l’elettrificazione della ferrovia Alba-Bra (10 milioni di euro) e la linea

SFM5 Orbassano-Stura in compensazione al Termovalorizzatore

del Gerbido di Torino (18,5 milioni di euro).

Page 18: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

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Per la Giunta regionale Ricerca e Innovazione sono stati

due elementi chiave per il rilancio del Piemonte: su queste

basi sono stati investiti 500 milioni di euro sul Piano per

la Competitività 2011-2015, 400 milioni di euro sul Piano

straordinario per l’Occupazione e sono stati finanziati progetti

industriali d’avanguardia in settori come automotive, aerospazio,

agroalimentare, tessile, chimica, meccatronica e tecnologie

“verdi”, a cui concorrono anche i 100 milioni di euro dell’accordo

di programma siglato con il Ministero della Ricerca.

Numerosi sono stati gli interventi per ridurre il divario digitale:

sostegno a progetti dei Wireless Internet Service Providers

(2 milioni di euro), wi-fi libero e gratuito, sviluppo della tecnologia

digitale nel sistema radiotelevisivo (4 milioni di euro).

Grande l’impegno della Regione in campo energetico: più di

270 milioni di euro, il 25% del programma operativo del Fondo

europeo di sviluppo regionale, sono stati destinati ad interventi

in questo settore.

Su tutti, le due edizioni del bando per la razionalizzazione dei

consumi negli edifici pubblici non residenziali (40 milioni di

euro), la riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale

pubblica delle ATC (30 milioni di euro), le due edizioni del bando

per interventi di efficienza ed energie rinnovabili nelle pmi

piemontesi (110 milioni di euro), i bandi per gli edifici ad energia

quasi zero (1 milione di euro), per l’efficienza energetica degli

edifici pubblici (6,7 milioni di euro), l’uso di fonti rinnovabili nelle

imprese (11 milioni di euro).

Il Piemonte è all’avanguardia in sanità e mobilità sostenibile:

1,2 milioni di euro per il progetto del Polo scientifico di Novara

sulle malattie autoimmuni, un’eccellenza nazionale, e 1,5 milioni

di euro per creare la prima rete di ricarica per autovetture elet-

triche in Italia.

RICERCA E INNOVAZIONE

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TURISMO, UN’INDUSTRIA DI SUCCESSO

In Piemonte il turismo continua a crescere

Una mirata promozione del nostro territorio da parte della

Regione sui principali mercati nazionali ed esteri in questi

ultimi quattro anni ha permesso di centrare un risultato davvero

significativo: il Piemonte è l’unica regione del Paese ad aver

incrementato le presenze turistiche. In controtendenza rispetto

alla flessione registrata a livello nazionale, nella nostra regione,

dal 2010 ad oggi, i flussi turistici hanno avuto costantemente un

segno più, sfiorando 13 milioni di presenze e superando oltre

4 milioni di arrivi. Il settore oggi può contare su oltre 33 mila

aziende, che sviluppano il 5% del Pil piemontese, per un giro

d’affari di oltre 6 miliardi di euro.

Primi in italia a lanciare un portale per le prenotazioni online

Tra le molte iniziative regionali in ambito turistico ha riscosso

un gradimento particolare ‘BookingPiemonte.it’, un portale

attraverso il quale si può acquistare, oltre al pernottamento,

un intero carrello di prodotti: skipass, biglietti per concerti,

musei, mostre e grandi eventi, ma anche pacchetti turistici

personalizzabili. Conveniente per l’utente per le bassissime

commissioni applicate, il portale è interamente a costo zero per

la Regione.

Sostegno più equo al sistema neve

Uno dei comparti più attrattivi del Piemonte, il sistema neve, ha

potuto beneficiare della modifica della normativa di riferimento,

la legge regionale n.2/2009. La riforma ha voluto riequilibrare

il supporto economico al circuito neve, sostenendo in modo più

equo tutte le stazioni sciistiche, dalle grandi alle piccole.

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Pronti per la sfida dell’Expo 2015

Il Piemonte è la prima regione ad aver siglato un accordo

di sinergia con i vertici di Expo. I due obiettivi su cui si sono

concentrati gli sforzi riguardano la promozione e la vendi-

ta dell’eccellenza enogastronomica piemontese durante i

sei mesi dell’evento e il dirottamento sul Piemonte di alme-

no il 15% dei 20 milioni di visitatori attesi a Milano nel 2015.

4,5 mln

n. di visitatori

Trend di arrivi turistici in Piemonte 2004-2013

4,0 mln

3,5 mln

3,0 mln

2,5 mln

2,0 mln

1,5 mln

3,29

2005

2,87

2004

4,28

2013

4,27

2012

4,25

2011

4,09

20102009

3,48

3,87

2008

3,35

2007

3,31

2006

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PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

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SCUOLA E ISTRUZIONE

Un piano straordinario per la sicurezza delle scuole

Grazie a un investimento di oltre 50 milioni di euro sono stati

attivati più di 200 interventi sulle scuole di tutto il territorio regio-

nale. Tra i primi a chiedere di cancellare l’edilizia scolastica dai

vincoli del patto di stabilità, il Piemonte è stato anche la prima

Regione a decidere di sbloccare autonomamente sul proprio ter-

ritorio il 100% delle spese riguardanti la messa in sicurezza delle

scuole, attraverso la cosiddetta “Regionalizzazione del Patto”.

Garantita l’apertura di tutte le scuole, anche in montagna

Nonostante la pesante riduzione degli organici scolastici previsti

dallo Stato centrale, in Piemonte, grazie all’impegno di 20 milioni

di euro da parte della Regione è stato possibile effettuare oltre

1000 assunzioni e garantire il personale scolastico nelle scuole

piemontesi: dagli insegnanti, ai docenti di sostegno, ma anche bi-

delli e personale amministrativo.

Nel dimensionamento della rete scolastica richiesta dal Ministe-

ro, la Giunta regionale ha ritenuto fondamentale garantire l’a-

pertura di tutte le scuole del Piemonte, anche in montagna e nei

piccoli centri.

Campagna tra gli studenti contro il gioco d’azzardo patologico

Migliaia di studenti delle scuole di II grado di tutto il territorio

piemontese sono stati coinvolti nella prima campagna regionale

sui rischi legati alle ludopatie. La lotta alla piaga del gioco è

importante che possa iniziare fin dall’adolescenza.

Page 22: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

22

AGRICOLTURA

Anticipo dei contributi comunitari Pac

Il Governo regionale ha ritenuto importante in questi anni garan-

tire sempre alle aziende agricole le risorse necessarie per poter

superare l’attuale congiuntura economica sfavorevole.

In quest’ottica, per 3 anni consecutivi, la Giunta Cota ha garantito

alle realtà agricole piemontesi l’anticipo dei fondi comunitari ad

esse dovuti: nel 2011 oltre 102 milioni di euro, quasi 51 milioni di

euro nel 2012, 60 milioni di euro nel 2013. In Italia solo Piemonte

e Lombardia hanno tagliato un simile traguardo.

Psr: rimediato agli errori del passato con una nuova programmazione

Utilizzando le misure del Programma di sviluppo rurale, dal 2010

al 2014, si è proceduto all’erogazione di 510 milioni di euro a be-

neficio delle aziende agricole.

Sono stati risolti i problemi di inefficienza legati alla pianificazio-

ne passata ed è stato impostato il nuovo Psr 2014-2020, che potrà

contare su una dotazione di 1 miliardo e 93 milioni di euro, 119

milioni di euro in più rispetto al precedente.

Promozione agroalimentare: il Piemonte la Regione che investe di più

Nessuna Regione ha investito in azioni promozionali come il Pie-

monte, che ha così voluto sostenere le sue eccellenze enoga-

stronomiche: 12,7 milioni di euro per le produzioni di qualità,

25,5 milioni di euro per il comparto frutta, 70 milioni di euro

nell’ambito dei contributi comunitari per il settore vitivinicolo

(8,3 milioni di euro per gli investimenti, 22,6 milioni di euro per i vigneti,

38 milioni di euro per promuovere i vini nei Paesi extraeuropei).

Page 23: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

23

URBANISTICA, CASA, OPERE PUBBLICHE

Tempi certi per i piani regolatori

Con l’approvazione dopo ben 35 anni di una nuova legge urbanisti-

ca, la Giunta Cota è riuscita a dare un taglio netto alla burocrazia e

ai tempi biblici delle procedure in un settore che da tempo richie-

deva risposte concrete.

Ai Comuni è stato messo a disposizione uno strumento normati-

vo moderno, agile e funzionale per l’approvazione in tempi certi

dei piani regolatori.

Ridotti i tempi di approvazione dei piani regolatori

da 5 anni ad un anno e mezzo.

Semplificazione, sburocratizzazione, taglio dei tempi, sussidiarietà,

tutela del consumo del territorio: queste le parole chiave della nuova

legge. La gestione delle pratiche per via solo telematica, inoltre, intro-

duce il Piemonte nel mondo “dell’urbanistica senza carta”.

Opere pubbliche

Dal 2010 ad oggi sono stati sbloccati 110 milioni di euro per i pa-

gamenti dei danni provocati da eventi atmosferici, consentendo ai

Comuni e alle Province di recuperare risorse anticipate negli anni

e il pagamento delle imprese sul territorio. Sempre per gli eventi

alluvionali sono stati spesi ulteriori 128 milioni di euro per nuovi

interventi.

Inoltre sono stati erogati ai Comuni piemontesi con risorse regionali,

oltre 64 milioni di euro di pronto intervento e opere pubbliche, di

cui 48 milioni a mutuo per il recupero del patrimonio comunale.

Page 24: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

24

Casa

In questi quattro anni di governo della Regione, la Giunta Cota ha

dimostrato grande sensibilità ed attenzione al tema della casa.

26 milioni di euro di fondi regionali sono stati dedicati al

finanziamento del secondo biennio del Programma Casa: sono così

ripartiti i lavori per la costruzione di 276 nuovi alloggi di edilizia sov-

venzionata, che rappresentano una risposta concreta alla crescente

emergenza abitativa ed anche un impulso positivo al settore edilizio.

Complessivamente con il Programma Casa la Regione Piemonte ha

realizzato, ad oggi, 7.570 alloggi con un impegno finanziario di 403

milioni di euro.

Sul bilancio di previsione 2014 è previsto uno stanziamento ulteriore

di 49 milioni di euro.

Con 10 milioni di euro la Regione ha sostenuto il Fondo Affitti, for-

nendo in questo modo un aiuto concreto ai cittadini che incontrano

difficoltà per il pagamento dell’affitto dell’abitazione in cui vivono.

Con ulteriori 1,5 milioni di euro le Agenzie per la locazione hanno

potuto aiutare le famiglie che ricercano una casa da affittare e

fornire garanzie ed incentivi economici ai proprietari e agli in-

quilini. Un obiettivo raggiunto dalla Regione nel 2013 con risorse

proprie, dopo due anni di stallo dovuti al mancato trasferimento

delle risorse dello Stato.

Nel 2011 è stata approvata la legge sul Piano Casa, che ha rilan-

ciato gli investimenti nel settore delle costruzioni, grazie a pro-

cedure meno restrittive per quanto riguarda la ristrutturazione

e l’ampliamento degli edifici uni e bifamiliari, oltre che per gli

interventi sui fabbricati artigianali, produttivi e direzionali, che

per rinnovate esigenze produttive e tecnologiche hanno dovuto

adeguarsi a nuovi cicli di produzione.

Page 25: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

25

L’artigianato ha potuto contare su oltre 50 milioni di euro di

risorse regionali per il sostegno delle imprese durante la crisi.

È stata garantita la continuità operativa del Fondo Artigianato

favorendo, con una dotazione di oltre 150 milioni di euro,

investimenti ed interventi di ammodernamento o di messa a norma.

Altre misure sono servite per ridurre il costo dei finanziamenti

bancari e dei leasing e per favorire l’accesso al credito.

La soppressione dell’albo delle imprese artigiane è stata resa

possibile attraverso la razionalizzazione dell’acquisizione della

qualifica ed ha permesso un risparmio annuo di 1,4 milioni di

euro. Questa riforma ha portato ad una maggiore valorizzazione

del Marchio di Eccellenza Artigiana.

Per aiutare il commercio sono stati stanziati:

› 2 milioni di euro per le associazioni nate per aggregare e

rilanciare le piccole realtà commerciali urbane,

› 1,7 milioni di euro per i progetti di riqualificazione degli spazi

commerciali,

› 1 milione di euro per gli eventi fieristici.

Il sostegno al credito per il commercio è stato garantito dai

110 milioni di euro del Fondo rotativo, sezione Commercio.

Per ammodernare le aree mercatali e fieristiche pubbliche la

Regione ha inoltre stanziato 15 milioni di euro.

Una particolare attenzione è stata dedicata ai carburanti alter-

nativi. La Giunta regionale ha promosso un importante progetto

per la metanizzazione della rete autostradale, inserendo per

legge l’obbligo per i nuovi distributori di disporre di almeno una

pompa a gpl o metano.

ARTIGIANATO E COMMERCIO

Page 26: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

26

MONTAGNA

Le politiche messe in campo dalla Giunta regionale hanno per-

messo alla montagna di poter contare ogni anno su risorse certe.

Per utilizzarle al meglio, è stata promossa una strategia unitaria

e coordinata dei soggetti coinvolti, che ha garantito più chance di

occupazione e sviluppo in aree montane.

Ecco alcune delle misure dedicate al sostegno, alla valorizzazio-

ne ed alla promozione della montagna in Piemonte:

› 474 milioni di euro per i progetti finanziati con i fondi europei

› 117 milioni di euro per gli interventi inseriti nel fondo regionale

› 3,5 milioni di euro per il mantenimento dei servizi scolastici e

per l’acquisto o la riparazione di scuolabus

› 930.000 euro per la riqualificazione delle vie ferrate, siti di ar-

rampicata, itinerari escursionistici.

› 400.000 euro per l’occupazione o il trasferimento di nuove im-

prese nei Comuni montani

› l’approvazione della nuova legge sulla montagna

› l’introduzione del modello turistico-ricettivo dell’albergo diffuso

Piemonte Outdoor

È stato messo on line Piemonteoutdoor.it, portale ricco di infor-

mazioni sulle opportunità sportive, enogastronomiche, culturali

e turistiche che la montagna piemontese offre in ogni momento

dell’anno.

Post Olimpico

Per evitare che gli impianti costruiti per le Olimpiadi invernali 2006

diventino “cattedrali nel deserto”, è stato definito con i Comuni olim-

pici un sistema di gestione unitaria ed associata delle opere di inne-

vamento e di risalita ed è stato avviato il primo piano da 8 milioni di

euro per finanziare 20 interventi.

Page 27: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

27

AMBIENTE

Filiera legno-energia

Comuni montani e imprese hanno ricevuto contributi per

1.435.000 euro per realizzare impianti di produzione energetica

con legname locale. Si possono così garantire energia verde per un

valore di 3 milioni di euro l’anno e creare 50 nuovi posti di lavoro.

Sentieri

Con uno stanziamento di 14 milioni di euro la Regione è intervenuta

sulla rete escursionistica regionale permettendo la valorizzazione

di 6.500 chilometri di sentieri.

Aria

La salubrità dell’aria costituisce un elemento fondamentale per la

qualità della vita dei cittadini e la Regione Piemonte in questi anni

ha varato politiche importanti per la riduzione dell’inquinamento

sui nostri territori. Sono stati investiti 330 milioni di euro per

diminuire le emissioni in atmosfera (rinnovo del parco veicolare

pubblico e privato, bike sharing, incentivi per il miglioramento

energetico degli edifici) che hanno attivato investimenti per

1 miliardo di euro. È stato inoltre aperto un bando per 5 milioni

di euro per rendere più efficienti e meno inquinanti i sistemi di

riscaldamento delle abitazioni.

La Regione è stata parte attiva nell’elaborazione di strategie comuni

contro l’inquinamento atmosferico nella Val Padana, perché soltanto

un coordinamento delle politiche ambientali di tutte le Regioni del

Nord può concretamente risolvere i picchi di smog che per molti

giorni all’anno riguardano un territorio geograficamente molto

svantaggiato su questo fronte.

Page 28: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

28

Nell’ottica di una maggiore semplificazione della burocrazia, la Giunta regionale ha

eliminato l’obbligo annuale del “Bollino blu” per oltre 2 milioni di automobilisti. I

controlli sulle emissioni delle auto vengono del resto già garantiti da altre procedure

previste per legge.

Rifiuti

La Regione Piemonte è stata in questi anni in prima linea nel supporto degli Enti locali

nel costante miglioramento delle pratiche per un corretto smaltimento dei rifiuti. Gli ot-

timi indici di raccolta differenziata sui nostri territori, che superano in molte zone il 60%

grazie all’impegno dei cittadini e degli amministratori locali, consente alla nostra Regio-

ne un’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti. Per non vanificare questo risultato,

raggiunto con grandi sacrifici in questi anni, la Giunta ha scelto di non accettare rifiuti

provenienti da altre Regioni del Paese, nella convinzione che solo la responsabilizza-

zione di tutti i territori possa portare ad un reale progresso delle politiche ambientali.

Acqua

L’acqua è un bene che sta diventando sempre più prezioso e che deve essere tutelato

come patrimonio di tutti. La Regione ha in questo senso realizzato una riforma dei pro-

cedimenti per la concessione delle derivazioni idriche e ha inoltre approvato un nuovo

regolamento per i canoni di concessione delle acque minerali destinate all’imbottiglia-

mento che consente un miglior uso dell’acqua e una difesa dei livelli occupazionali delle

zone svantaggiate.

Corona verde

Nell’ambito dell’integrazione delle Residenze reali con i parchi dell’area metropolitana

di Torino, la Giunta regionale ha stanziato 10 milioni di euro per 30 progetti di riqua-

lificazione ambientale e valorizzazione del patrimonio storico-culturale. La misura ha

coinvolto oltre 90 Comuni.

Parchi

Nel 2011 è entrata in vigore la nuova legge sui parchi, che ha accorpato le aree protette,

rendendole strutture più snelle, meno burocratizzate e più fruibili per i cittadini. Sono

state gettate le basi per farne una risorsa turistica ed ambientale in grado di attirare

un numero sempre crescente di visitatori. La Regione ha inoltre istituito il Centro per la

Page 29: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

29

conservazione dei Sacri Monti. Per facilitare la visita di tutti i parchi del

Piemonte, sfruttando le nuove tecnologie, sono state create numerose

applicazioni per smart-phone dedicate.

Protezione civile

Se in questi quattro anni il maltempo che a più riprese si è abbattuto

sul Piemonte non ha causato tragedie è stato anche grazie all’azione

di costante prevenzione e monitoraggio attuata dal sistema piemon-

tese di Protezione civile. La Giunta regionale ne ha garantito la pie-

na operatività, nonostante le riduzione di risorse da parte dello Stato

centrale. La Protezione Civile piemontese rappresenta un sistema

di eccellenza nel panorama nazionale, che può contare su oltre

15.000 volontari e un metodo di risposta ed intervento tra i migliori

del mondo: la troviamo infatti impegnata in teatri operativi nazionali

ma anche internazionali. La Regione ha istituito il Coordinamento

regionale del volontariato, che insieme al Corpo Antincendi boschi-

vi, Alpini e Carabinieri rappresenta la colonna portante del sistema

di pronto intervento.

Difesa del suolo

La Giunta regionale ha investito circa 85 milioni di euro per la mes-

sa in sicurezza del territorio, con interventi mirati nelle zone più a

rischio della regione. Questi interventi hanno permesso di mitigare i

danni del maltempo e di salvare vite umane, come ad esempio in oc-

casione dell’ultima alluvione che ha colpito Alessandria. Con l’accor-

do di programma sottoscritto col Ministero dell’Ambiente, la Regio-

ne Piemonte ha dato il via ad un importante piano di 217 interventi,

per un totale di circa 65 milioni di euro. Sono inoltre state realizzate

opere contro il rischio idraulico per circa 20 milioni di euro e inter-

venti di pulizia in alveo su quasi 600 km di fiumi.

DIFESA DEL SUOLO

Page 30: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

30

DIRITTO ALLO STUDIO

UNIVERSITARIO

La Giunta regionale ha stanziato quasi 50 milioni di euro per le

borse di studio universitarie ed ha confermato anche per il 2014

la propria quota, nonostante la continua e progressiva riduzione

dei fondi statali.

Il governo regionale ha ritenuto fondamentale rivedere radical-

mente il sistema delle borse di studio, introducendo il merito

come vero principio per la distribuzione delle risorse e mettendo

fine alla stagione dei ‘contributi a pioggia’.

Prima della riforma, infatti, era possibile ottenere la borsa di stu-

dio anche con la media del 18; oggi, invece, verranno realmente

supportati e premiati gli studenti più meritevoli.

Con l’anno accademico 2013-14, insieme agli atenei, la Regione

ha deciso di introdurre dei criteri con standard europei, che pre-

vedono delle medie normalizzate per ogni singolo corso di laurea,

conferendo maggiore equità rispetto al passato.

Così, per un corso più difficile, la media richiesta sarà più bassa

e viceversa. Questa modifica ha subito determinato una migliore

distribuzione degli idonei su tutto il territorio piemontese, nonché

un aumento degli stessi del 25% rispetto all’anno precedente.

È stato anche approvato in Giunta, e presentato in Commissione

consiliare, un disegno di legge di riforma del diritto allo studio

piemontese, che si propone un maggior numero di interventi

a favore degli studenti e più flessibilità nella scelta dei servizi.

Page 31: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

31

La nuova legge sugli enti locali del settembre 2012 e la nuova

legge sulla montagna del marzo 2014, rappresentano una

profonda riforma dei rapporti tra le amministrazioni dei territori

del Piemonte, nell’ottica di una maggiore efficienza e una chiara

definizione delle competenze.

Lo spirito delle riforme è quello di valorizzare il ruolo dei

Comuni e garantire la libertà di scelta delle forme di gestione

associata delle funzioni fondamentali, consentendo pari dignità

di trattamento tra le unioni e le convenzioni tra enti.

Il superamento delle Comunità montane, previsto dalla

normativa statale, viene articolato nella riforma attraverso

l’unitarietà del territorio montano nelle zone marginali. L’ utilizzo

del Fondo regionale per la montagna è assicurato grazie ad

un’armonica distinzione per fasce altimetriche in base alla zona

alpina o appenninica. Con le Unioni montane è stato inoltre dato

risalto all’esercizio delle funzioni di promozione, alla tutela e allo

sviluppo della montagna .

Per l’incertezza amministrativa originata dal disegno di legge

nazionale sulle città metropolitane, è stato costituito un tavolo di

lavoro per la riorganizzazione delle funzioni della Regione e degli

enti locali e si è dato corso con l’Unione delle Province piemontesi

ad un’analisi delle funzioni trasferite dalla Regione, per ottenere

un quadro preciso sui compiti provinciali.

Patto di stabilità

La Giunta regionale ha sempre avuto una posizione molto criti-

ca rispetto al Patto di stabilità nazionale, che soffoca le ammini-

strazioni locali. Con la ‘regionalizzazione’ del Patto, la Regione

è riuscita a liberare 950 milioni di euro per Comuni e Province,

ENTI LOCALI E SICUREZZA

Page 32: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

32

che hanno così potuto sbloccare i pagamenti alle imprese per

lavori già svolti e quindi immettere risorse nell’economia dei

rispettivi territori in un periodo di particolare difficoltà e crisi.

Sicurezza

La Regione Piemonte ha svolto in questi anni con grande impe-

gno e attenzione la competenza regionale di coordinamento delle

polizie locali. Soprattutto nei Comuni più piccoli, la Polizia Muni-

cipale rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la

vita di tutti i giorni.

La Giunta regionale ha dedicato grande attenzione alla formazio-

ne degli agenti di Polizia locale. Inoltre, grazie alla legge regiona-

le sugli enti locali del 2012, oggi le amministrazioni locali possono

lavorare al meglio nell’ambito della sicurezza esercitando questa

funzione in forma associata.

I nuovi strumenti normativi sulla sicurezza integrata consentono

di andare al di là della semplice attività repressiva della crimina-

lità, ponendo l’attenzione anche su altre azioni, come la preven-

zione sociale, ambientale ed urbanistica. Va in questa direzione il

finanziamento con quasi 800.000 euro di 81 progetti di sicurezza

integrata, che hanno coinvolto enti pubblici e privati nel soste-

gno alle fasce deboli ed alle vittime di reati, nonché nella preven-

zione sociale e nel rafforzamento della vigilanza. È stata inoltre

incentivata la diffusione di sistemi di videosorveglianza, con la

Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Totale

Comuni 47.150.000 227.170.000 113.580.000 151.900.000 78.550.000 618.350.000

Province 17.850.000 142.820.000 87.760.000 53.200.000 26.180.000 327.810.000

Totale 65.000.000 369.990.000 201.340.000 205.100.000 104.730.000 946.160.000

dati in milioni di euro

Page 33: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

33

diffusione di una piattaforma che consente a decine di Comuni

di convertire tramite Internet le vecchie telecamere in un nuovo

sistema digitale che aumenta la sicurezza dei propri territori.

Ai comandi di Polizia municipale dei capoluoghi è stato dato

accesso alle tecnologie del Laboratorio del comando di Torino

per l’analisi di falsi documentali, sostanze stupefacenti e foto-

segnalazioni.

La Regione Piemonte ha guardato alla cultura in questi anni

come ad un motore di sviluppo economico, sociale e occupazio-

nale per il territorio, una “nuova fabbrica di lavoro”, che ha sa-

puto esprimere 121.000 posti di lavoro, il 6% dell’occupazione

totale in Piemonte.

La Giunta regionale ha lavorato con impegno su una più corret-

ta distribuzione delle risorse, riportando il bilancio del settore

in equilibrio.

Sono stati azzerati gli effetti degli impegni di spesa ereditati che

non avevano reale copertura di cassa ed ora finalmente la cul-

tura piemontese può contare sulla certezza delle risorse e sulla

possibilità di fare programmazione delle attività attraverso un

bilancio biennale.

Sono state definite nuove regole per sostenere le iniziative

culturali: per ricevere i contributi della Regione ora si devono

rispettare criteri come il merito, la sostenibilità dell’evento, le

ricadute occupazionali ed economiche, e, per la prima volta, il

ricorso al volontariato.

Grande attenzione è stata dedicata ai beni culturali. Con un

investimento di oltre 18 milioni di euro di fondi europei, sono

CULTURA

Page 34: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

34

stati realizzati interventi strutturali e restauri di musei, castelli

e dimore reali, dal Castello di Racconigi al Mastio della Citta-

della di Torino, dal Castello di Novara alla Palazzina di Caccia

di Stupinigi.

Il Piemonte è diventato leader in Italia nel settore del cinema,

grazie a Museo nazionale del Cinema, Torino Film Festival, Film

Commission e FIP: solo nel 2013 sono stati girati 70 film, che

hanno determinato 16 milioni di euro di ricadute economica ed

impegnato 700 tecnici ed oltre 6.000 comparse locali.

Il libro è diventato una filiera economica e occupazionale grazie

a 800 imprese, alle biblioteche, al Circolo dei lettori ed al Salone

Internazionale del Libro, che con suoi 300.000 visitatori garan-

tisce lavoro e ritorni economici ed oggi vale quasi 50 milioni di

euro per il Piemonte.

È stata data nuova vita al Circuito regionale dello Spettacolo dal

Vivo, che ha così potuto finalmente portare in tutto il Piemonte

il teatro, la musica e la danza.

L’impegno della Giunta regionale sulla Reggia di Venaria ha

consentito un grande risultato: la più nota delle residenze

sabaude è oggi uno dei primi 5 siti culturali più visitati d’Ita-

lia con oltre 700.000 presenze annuali. Ottima l’affermazione

delle iniziative nell’ambito dell’arte contemporanea (Artissi-

ma, Castello di Rivoli, Fondazioni Pistoletto, Merz e Sandretto).

Page 35: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

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PARI OPPORTUNITÀ

Piano Famiglia

Con 8 milioni di euro la Giunta Cota ha sostenuto 694 servizi per

la prima infanzia in 273 Comuni piemontesi, anche attraverso la

concessione di aiuti economici alle famiglie.

Credito alle imprese in rosa

Con il fondo regionale per l’accesso al credito di piccole imprese

femminili e giovanili sono state concesse garanzie a 2.300 imprese

con un impegno di 53 milioni di euro.

Conciliazione dei tempi di lavoro

Con 4 milioni di euro sono stati realizzati nuovi servizi per l’infanzia,

attivate 500 postazioni di telelavoro, sostenute centinaia di donne in

part-time, erogati contributi aggiuntivi per 200 papà a tempo pieno

con il progetto “Insieme a papà”, create 56 banche del tempo.

Con oltre 4 milioni di euro di fondi europei sono stati erogati 2.455

voucher attraverso i Centri per l’impiego, sono state formate

617 assistenti familiari e 1.000 famiglie sono state incentivate

con un contributo ad assumere un’assistente.

Contro la violenza

In questi anni la Regione ha messo in campo un impegno importante

contro la violenza verso le donne, declinato attraverso diverse inizia-

tive: 300 donne sono uscite dal tunnel della violenza grazie ad un

bando che ha finanziato con 3 milioni di euro 17 progetti di inseri-

mento lavorativo e recupero dell’autonomia personale; con 300.000

euro è stata supportata l’attività di 14 Centri antiviolenza; oltre 6.000

donne hanno potuto attivare sul proprio cellulare il servizio di tele-

assistenza gratuito Sms Help Donna, che permette loro di sentirsi

più sicure; con il progetto Move Up si è parlato di prevenzione della

violenza in 240 scuole e agenzie formative.

Page 36: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

36

Con la Giunta Cota le società partecipate dalla Regione sono

diminuite del 30%, passando da 58 a 41. Una decisione che

comporta un risparmio significativo ed un taglio netto agli

incarichi.

Importante è stata la trasformazione di SCR (Società di

Committenza Regionale) in stazione unica appaltante non solo

per gli acquisti della Regione, ma anche per tutti gli enti e i

Comuni convenzionati, diventati in poco tempo centinaia.

La centralizzazione degli acquisti è una rivoluzione, anche

culturale, che permette risparmi e maggiore trasparenza.

Il CSI, il consorzio che gestisce l’informatica regionale, attendeva

da anni un intervento di riorganizzazione e razionalizzazione.

La Giunta regionale è passata dalle parole ai fatti, investendolo

della responsabilità di garantire la continuità delle commesse e la

gestione dell’informatizzazione della sanità pubblica piemontese.

La Giunta Cota ha avviato un piano di razionalizzazione della

macchina regionale che ha portato ad un risparmio complessivo di

oltre 56 milioni di euro.

Tra gli interventi programmati più significativi vi sono la

digitalizzazione degli archivi, la delocalizzazione dei magazzini, la

gestione interna dei servizi fino ad oggi affidati a terzi (bollo auto,

pratiche di gestione dei bandi e della programmazione europea), la

riduzione della fornitura della carta e delle auto di servizio.

L’incremento del costo del personale dal 2002 (circa 130 milioni

di euro) al 2010 (oltre 180 milioni di euro) ha indotto il governo

regionale a raggiungere una riduzione stabile della spesa con

l’introduzione di incentivi al pensionamento, l’utilizzo del part time,

la revisione dei criteri di mobilità interna.

PARTECIPATE REGIONALI E PERSONALE

Page 37: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO

PER IL PIEMONTEDELLA GIUNTA COTA

37

Con la riduzione della spesa la Regione ha potuto stabilizzare

tutti i dipendenti a tempo determinato e si potranno indire nuovi

concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 80

persone.

Inoltre, per la prima volta, la Regione ha potuto distribuire parte

delle economie ottenute ai dipendenti regionali secondo un

reale criterio di merito e come riconoscimento del lavoro svolto.

Page 38: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

38

Impianti sportivi più sicuri e finanziamenti agevolati

Lo sport in Piemonte rappresenta una realtà in espansione,

su cui la Regione ha deciso di scommettere, a partire dalla

sicurezza. Per questo motivo è stato varato un Piano da

15,5 milioni di euro, con interventi su 289 impianti, tra cui

31 palestre all’interno di scuole, per renderle più sicure e

potenziarne l’uso negli orari extra scolastici al servizio di tutti i

cittadini. Grazie alla collaborazione con il Credito Sportivo sono

stati inoltre attivati 700 finanziamenti agevolati con una quota

degli interessi a carico della Regione.

Sport a scuola

Col nuovo Testo Unico sullo Sport, la Regione ha posto le basi

per l’espletamento di almeno due ore di attività fisico-motoria

con istruttori specializzati nella scuola primaria. La pratica

dello sport fin dai primi anni d’età porta ad una migliore qualità

di vita e ad una minore incidenza delle patologie.

Sostegno ai giovani talenti e ai grandi eventi

La politica di sostegno allo sport giovanile da parte della

Regione si è concretizzata attraverso la cooperazione dei comi-

tati regionali delle Federazioni sportive ed il supporto dell’atti-

vità agonistica dei giovani talenti piemontesi. La Regione è stata

altresì protagonista nella realizzazione di grandi eventi sportivi

di prestigio mondiale, ma allo stesso modo ha sostenuto le tante

attività a livello locale che consentono a tutti di praticare le più

diverse discipline sportive.

LO SPORT IN PIEMONTE

Page 39: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte
Page 40: Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

I.P.