BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12 · Il 2015 è stato un anno importante ... con il lavoro...

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BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015

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SOMMARIO

1. Lettera del Presidente2. La nostra Identità 3. Visione e Missione4. I Soci5. L’assetto Istituzionale6. L’utilità Sociale7. Le Risorse Umane8. L’Attività Istituzionale9. Seminiamo il Futuro…

- Le campagne a valenza sociale e attività di sensibilizzazione - Percorsi educativi e valorizzazione del territorio italiano- Le Raccolte Fondi Pubblici

10. Le attività Strumentali11. Situazione Economico Finanziaria12. Il rendiconto della gestione13. Compliance dell’Associazione (privacy, vigilanza e controllo, sicurezza sul lavoro)14. Il risultato e le aspettative future15. I Prospetti di Bilancio d’esercizio al 31/12/201516. La Nota Integrativa17. La Relazione della Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.a. 18. La Relazione del Collegio Sindacale19. I prospetti di bilancio d’esercizio al 31/12/2015 di Slow Food Promozione srl e Slow Food Editore srl

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Slow Food Italia

1. LETTERA DEL PRESIDENTE

SIAMO MILITANTI CHE VOGLIONO CAMBIARE IL MONDO PARTENDO DAL CIBO

Cari Soci,Il presente documento ripercorre le tappe delle attività, degli eventi, dei progetti e delle iniziative che hanno avuto ricadute socio-politiche oltre che economiche sul nostro operato. Vuole anche essere un fermo immagine che ci induce a riflettere su ciò che siamo oggi e sulla complessità della nostra organizzazione. Si percepisce un’Associazione viva e dinamica, capace di dare risposte su più fronti proprio grazie alla complessità e alla varietà degli strumenti che nel corso degli anni è stata capace di costruirsi. Strumenti che dovremo continuare ad adeguare per far fronte ai tanti cambiamenti che stanno avvenendo nella nostra società sotto il profilo culturale, sociale ed economico, se vogliamo conservare, e semmai accrescere, l’autorevolezza che ci siamo conquistati con il nostro lavoro in tutti questi anni. Il 2015 è stato un anno importante nella nostra storia in quanto siamo stati chiamati ad affrontare, oltre a tutti gli impegni ordinari, anche numerose attività dal carattere straordinario (Expo, campagna per i cambiamenti climatici, nuova progettazione di Terra Madre Salone del Gusto, per citarne alcune). Essere riusciti ad affrontare un anno così impegnativo senza troppi contraccolpi, dà la misura del livello di maturità raggiunto. Dalle analisi di bilancio emergono anche le difficoltà: in particolare sul fronte economico - per quanto riguarda i progetti - e sul fronte del tesseramento – per quanto riguarda il calo delle sottoscrizioni -, probabilmente le due cose sono collegate. Sul fronte economico, appare ormai evidente la necessità di affrancarsi dalla dipendenza dai contributi pubblici. Anche i dati del tesseramento restano al di sotto delle aspettative dal momento che, dopo aver introdotto una tessera base a 25 euro, non c’è stata quella crescita che pure era lecito aspettarsi, vista anche la mole di attività e progetti messi in campo. Qui probabilmente il discorso è più complesso, perché il numero di persone che orbitano, da soci o da partecipanti ai nostri progetti, va ben oltre il dato numerico e pertanto si manifesta la necessità di nuovi metodi per sancire l’appartenenza al mondo di Slow Food. Pertanto, un’analisi attenta e complessiva di tutto ciò, ci consentirà di lavorare con la consapevolezza che, pur con la necessità di generare risorse sufficienti a tenere in buona salute la nostra organizzazione, la differenza la faremo soprattutto se riusciremo a generare valori sociali anche, e soprattutto, all’esterno della nostra organizzazione verso quei soggetti più fragili. Ecco perché la prospettiva immediata è quella di rinvigorire la rete, perché solo con una rete capillare e diffusa riusciremo a raggiungere nuovi e ambiziosi obiettivi senza affanno. Se la nostra missione è tutelare la Biodiversità, gli obiettivi devono necessariamente essere funzionali a questa missione. Rinforzare l’attività educativa rivolta ai bambini e agli adulti attraverso orti, corsi e promuovere modelli di agricoltura e di produzione del cibo più sostenibili sono due facce della stessa medaglia, per arrivare a garantire un cibo quotidiano buono, pulito e giusto per tutte le persone.

Gaetano PascalePresidente di Slow Food Italia

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2. LA NOSTRA IDENTITÀ

Slow Food Italia è un’Associazione nazionale senza scopo di lucro, democratica, di promozione sociale, di formazione della persona e culturale, su base volontaria, che opera secondo i principi del buono pulito e giusto, in particolare nel campo dell’alimentazione, per la difesa dei diritti primari, dell’ambiente e dei beni comuni, ponendo la centralità del cibo quale elemento imprescindibile di sviluppo equo e sostenibile, affinché tutti possano trarre piacere dal cibo.

Slow Food Italia difende il cibo vero, risultato di un ciclo naturale che rispetta l’ambiente, tutela il lavoro di qualità del produttore ed educa il consumatore a scelte alimentari e di consumo consapevoli; favorisce e alimenta la cultura gastronomica, capace di unire la ricchezza della biodiversità con il diritto al piacere della convivialità e socialità a tavola e s’impegna per un futuro dove il cibo sia accessibile a tutte le popolazioni, unite da una rete globale di comunità del cibo alleate e promotrici di cambiamento.

L’Associazione fondata nel 1986 da Carlo Petrini, nasce con il nome di Arcigola e diventa nel 2002, con il Congresso Nazionale di Riva del Garda, Slow Food Italia. Nel 2016 questa nostra Associazione compie 30 anni. Da semplice organizzazione che ha iniziato la propria attività promuovendo storia e cultura locali, è arrivata a sostenere una nuova gastronomia che presuppone anche una nuova agricoltura dove la sostenibilità, ambientale e sociale, è imprescindibile. Oggi Slow Food Italia:- È iscritta nel Registro Prefettizio della Prefettura di Cuneo al n. 291 del 06/09/2004. - È accreditata, con Decreto del 5 luglio 2005, presso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Dipartimento dell’Istruzione, in riferimento alla formazione del personale della scuola (art. 66 del vigente c.c.n.l. e artt. 2 e 3 della Direttiva n. 90/2003).- Ha il riconoscimento con D.M. n. 557/B.791.12000.A(145) del 07/03/2002 quale ente nazionale con finalità assistenziali, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 comma 6 lettera E della L. n. 287/91 e ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 640/1972.- È iscritta nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale al nr. 194, ottenendo l’iscrizione a febbraio 2016.

3. VISIONE E MISSIONE

VISIONESlow Food Italia vede nella qualità del cibo buono, pulito e giusto un atto di civiltà, uno strumento per migliorare l’attuale sistema alimentare e una ricerca affascinante perché dietro il cibo ci sono produttori, territori, emozioni e saperi. Questi tre aggettivi definiscono anche le caratteristiche irrinunciabili che un consumatore informato, o come preferiamo definirlo, un co-produttore, deve ricercare nella scelta di un cibo di qualità.

Sono l’asse portante di tutto ciò che facciamo:• Buono. La bontà organolettica, che sensi educati e allenati sanno riconoscere, è il risultato della competenza di chi produce, della scelta delle materie prime e di metodi produttivi che non ne alterino la naturalità• Pulito. L’ambiente va rispettato e pratiche agricole, zootecniche, di trasformazione, di commercializzazione e di consumo sostenibili dovrebbero essere praticate sempre di più. Tutti i passaggi della filiera agro-alimentare, consumo incluso, devono infatti proteggere gli ecosistemi e la biodiversità, tutelando la salute del consumatore e del produttore• Giusto. La giustizia sociale deve essere perseguita attraverso la creazione di condizioni di lavoro rispettose dell’uomo e dei suoi diritti e che generino un’adeguata gratificazione attraverso la ricerca di economie globali equilibrate che determini un prezzo equo per il produttore e per il consumatore, la pratica della solidarietà, il rispetto delle diversità culturali e delle tradizioni.

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Slow Food Italia

4. I SOCI

Il numero dei soci non riesce ancora a rappresentare tutti quei soggetti che a vario titolo si sentono vicini ai principi di Slow Food e, nonostante gli obiettivi fissati anche dall’ultimo Congresso - 50.000 soci -, siamo ancora lontani dal raggiungerlo. Slow Food Italia negli ultimi anni ha vissuto un processo di cambiamento che ha portato l’Associazione ad un passaggio che l’ha vista nascere 30 anni fa come Associazione dedita al piacere materiale, alla salvaguardia delle tradizioni, etichettata come un’Associazione di e da gourmet a un’Associazione attiva nel panorama sociale, impegnata nella salvaguardia della biodiversità, impegnata e a fianco dei piccoli produttori, ecc.Questo cambiamento ha sicuramente inciso sulle scelte dei soci, tra chi non si è più riconosciuto nell’Associazione degli inizi e chi, tra i nuovi aderenti, si sente maggiormente coinvolto e vicino a quella che è oggi Slow Food Italia.

Un’Associazione ha però bisogno dei soci per poter contare e per poter dare voce a quelle migliaia di persone che aderiscono ai suoi principi e il numero di associati è indice di quanto si è presenti nel quotidiano, di quanta attenzione e del livello di condivisione si riesce a calamitare.È grazie ai soci che ogni giorno, Slow Food Italia può impegnarsi a ridare il giusto valore al cibo rispettando chi lo produce, i territori, le tradizioni locali. A fine 2015 è nata la tessera Green grazie alla quale Slow Food Italia può continuare a impegnarsi in campagne contro l’accaparramento dei terreni agricoli per destinarli ad uso industriale, per favorire campagne a difesa del Mediterraneo, per favorire le produzioni biologiche, ecc. I proventi del 2015, ammontanti a euro 2.527 finanzieranno progetti a tutela dell’Olio extravergine di oliva, in particolare la tutela di antiche varietà di olive. Il progetto si pone l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle coltivazioni autoctone e delle caratteristiche dell’olio extravergine di qualità promuovendo l’adozione dell’etichetta narrante per ogni olio selezionato.

Soci iscritti al 31/12/2015 nr. 32.468 (-5% rispetto al 31/12/2014)

MISSIONESlow Food Italia nel corso degli anni si è messa a fianco degli agricoltori, a partire dalle Comunità del cibo che già operano nella rete di Terra Madre, ma anche di quelle che ancora non ne fanno parte. La missione di Slow Food Italia è quella di lavorare per rafforzare questa rete, con i suoi progetti, con il lavoro quotidiano dei suoi collaboratori e dei suoi volontari.Attraverso le numerose attività Slow Food Italia è a portata di tutti e la sfida per il futuro è quella di migliorare le condizioni di lavoro dei piccoli produttori, impegnarsi in campagne di sensibilizzazione alimentare e produzioni a tutela della salute del cittadino, preservare le tradizioni locali rafforzandone le economie.

“Il movimento Slow Food, è la versione gastronomica di Greenpeace”

(New York Times)

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Soci iscritti 2014-2015

20.445  

1.845   2.328   2.362  

6.197  

948  0   41   81  

20.382  

1.615   1.925   1.780  

5.448  

1.161   119   35   3  

SOCIO  SLOW  FOOD  25€  

SOCIO  SOSTENITORE  

70€  

SOCIO  RID   TESSERA  FAMIGLIA  SLOW  

GIOVANE   KIDS   JUNIOR   LIFE   ALTRE  TESSERE  

SOCI  ISCRITTI  2014  -­‐2015  

Anno  2014   Anno  2015  

Soci iscritti 2010-2015

28.866  

31.249  

29.030  

30.057  

34.247  

32.468  

2010   2011   2012   2013   2014   2015  

SOCI  ISCRITTI  2010  -­‐  2015    

Soci attivi 2015

SOCIO  SLOW  FOOD  25€  62%  

SOCIO  SOSTENITORE  70€  5%  

SOCIO  RID  5%  

TESSERA  FAMIGLIA  SLOW  7%  

GIOVANE  17%  

KIDS  2%  

LIFE  2%  

ALTRE  TESSERE  0%  

SOCI  ATTIVI  2015  

Media deisoci attivi

nel corso del 2015:nr. 53.000

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Slow Food Italia

Donne 40% Uomini 60%

Soci da associazione 1° livello 60%

Soci da iscrizione diretta 40%Età media

47 anni

Soci attivi in Italia

0,3%

2,5%

4,3%

2,3%

0,5%

1,5%0,5%

3,5%

6,7%

7,5%5%

6,7%

1,7%

8,4%

7,1%

11,3%

2%

9,7%

4,5%

14%

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5. L’ASSETTO ISTITUZIONALE

Slow Food Italia è strutturata su tre livelli:- Livello territoriale (Associazione di primo livello - condotta)- Livello regionale (Associazione di secondo livello - Associazione regionale)- Livello nazionale (Associazione di terzo livello – Associazione Nazionale)

Livello territorialeLa Condotta è il livello organizzativo territoriale di Slow Food Italia, al cui interno i soci esercitano l’attività associativa. È governata da proprio statuto approvato dall’Assemblea dei Soci, conforme al modello predisposto dal Consiglio Nazionale. È gestita dal Comitato di Condotta che elegge tra i propri membri il Fiduciario, il quale la rappresenta.

Livello regionale L’Associazione Regionale è la struttura organizzativa regionale di Slow Food Italia. È governata da proprio Statuto approvato dall’Assemblea dei Soci, conforme al modello predisposto dal Consiglio Nazionale. È gestita dal Comitato Esecutivo Regionale, dal Presidente Regionale e dal Segretario Regionale.

Livello nazionaleSono organi nazionali di direzione politica, di governo e di controllo dell’Associazione:• il Congresso Nazionale• il Consiglio Nazionale• il Comitato Esecutivo• il Presidente • il Segretario Generale• la Conferenza delle Regioni• il Collegio Sindacale• il Collegio dei Garanti

Il Congresso Nazionale è l’organo di indirizzo dell’Associazione a cui partecipano tutti i delegati eletti dai soci, con criteri di rappresentanza stabiliti dal Consiglio Nazionale con apposito Regolamento, al fine di garantire la partecipazione democratica di tutti i soci sia alla vita associativa, sia alle deliberazioni nazionali, sia all’elezione degli organi dirigenti.

VIII CONGRESSO NAZIONALE(RIVA DEL GARDA 9-11 MAGGIO 2014)

Presidente

771 DELEGATI PARTECIPANTI

56 CONSIGLIERI NAZIONALIe 20 RISERVE

5 MEMBRI COLLEGIO DEI GARANTI

3 MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE e 2 RISERVE

6 MEMBRI DELCOMITATO ESECUTIVO NAZIONALESegretario

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Slow Food Italia

Consiglio  Nazionale  Slow  Food  Italia  al  31/12/2015

Piemonte  e    Valle  d’Aosta  

nr.  5Comitato  Esecutivo  

nr.  6  Presidenti  Onorari    

nr.  2

Liguria  nr.  2

Toscana  nr.  5

Lazio  nr.  6

Campania  e  Molisenr.  4

Sicilia  nr.  3  

Calabria  e  Basilicata  

nr.  1

Puglia  nr,  3

Emilia  Romagna  nr.  4

Marche  nr.  1

Abruzzo  nr.1

Friuli  Venezia  Giulia  nr.  1

Veneto  nr.  4

Trentino  Alto  Adige  nr.  1

Umbria  nr.  1

Lombardia  nr.  6

PresidentePascale Gaetano

Segretario GeneraleButtignol Daniele

Comitato EsecutivoPascale Gaetano – Presidente Slow Food ItaliaButtignol Daniele – Segretario GeneraleBerlendis Lorenzo – Vice Presidente Chellini Sonia – Vice Presidente Rocchi Francesca – Vice Presidente Scaffidi Cinzia – Vice Presidente

Consiglio NazionalePetrini Carlo – Presidente OnorarioBurdese Roberto – Presidente OnorarioPascale Gaetano – Presidente Slow Food ItaliaButtignol Daniele – Segretario GeneraleAgosti Enrica – LombardiaAmonti Francesco – LombardiaAsaro Stefano – LazioBeltramini Stefano – ToscanaBergamo Massimo – MarcheBerlendis Lorenzo – LombardiaBernacchini Massimo – Toscana Biasi Francesco – Puglia

Bolzacchini Paolo – LombardiaBonamigo Letizia – VenetoBonomi Barbara – LazioBuscemi Marlena – PiemonteChellini Sonia – UmbriaCherchi Antonio – Emilia RomagnaChiusano Gabriella – PiemonteCiacci Laura – LazioConsigli Sergio – UmbriaD’orazio Eliodoro – AbruzzoDel Pistoia Marco Egidio – ToscanaDelvecchio Antonio – PugliaDonati Raffaela – Emilia Romagna Eccher Denise – Trentino Alto AdigeFassio Franco – Università di Scienze GastronomicheFiorita Nicola – Calabria Geminati Riccardo – LombardiaGrana Raffaella – ToscanaGreco Silvio – LazioGugliotta Rosario – SiciliaLocatelli Gabriele – Emilia RomagnaLodi Rachele – VenetoLongo Marcello – PugliaMancini Alaimo Stefania – SiciliaMele Francesco – PiemonteMuzi Roberto – LazioNapodano Lucio – Campania

Nappini Barbara – ToscanaOrefice Giuseppe – CampaniaPascali Roberta – LazioPasquali Mauro – VenetoPiva Claudia – Emilia RomagnaPlett Massimiliano – Friuli Venezia GiuliaRoccatello Ludovico – PiemonteRocchi Francesca – LazioRubino Daniela – LombardiaSaggiorato Attilio – VenetoScaffidi Cinzia – PiemonteSodano Bruno – CampaniaSorbo Nicola – CampaniaSottile Francesco – SiciliaTrentini Carmelita – LombardiaTron Sergio – Liguria

Collegio dei garantiFabbri Alberto Adolfo – PresidenteAcunzo GiusiBertazzoni Cristina

Collegio SindacaleCappello Francesco – PresidenteBrun GianLuigiMolinari Vittorio

Società di RevisioneDeloitte & Touche Spa

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LA SEDE NAZIONALE SLOW FOOD ITALIA - Via Mendicità Istruita 14 – 12042 Bra (CN)

LE SEDI OPERATIVE Ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 del D.M. 471/2001 l’Associazione SLOW FOOD ITALIA ha la seguente diffusione territoriale.

1. Slow Food Crotone - Via Firenze 21 -88900 Crotone Kr2. Condotta Slow Food Avellino - Via Casale 8 83100 Avellino Av3. Slow Food Ischia e Procida - Via Cretajo al Crocefisso 3 - 80070 Barano d’Ischia Na4. Slow Food Modena - Via Largo Gribaldi 2 - 41124 Modena Mo5. Slow Food Ciampino - Via del Grottino sn - 00046 Grottaferrata Rm6. Slow Food Condotta di Terracina Torre degli Azzi - Via SS. Quattro s.n.- 04019 Terracina (LT)7. Slow Food La Spezia Cinque Terre Golfo dei Poeti Val di Vara Levanto - Via del Prione 156 - 19121 La Spezia Sp8. Condotta Parco del Roccolo - Via Alberto da Giussano Angolo Via Bramante - 20010 Canegrate Mi9. Condotta Alba Langhe - Piazza Elvio Pertinace 8/D - 12051 Alba Cn10. Slow Food Biella - Via Milano 16 - 13856 Vigliano Biellese Bi11. Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta - Via Narzole 1 - 10100 Torino To12. Slow Food Colline Astigiane - Piazza San Martino 6 - 14100 Asti At13. Slow Food Alto Salento - Via Moreno - 72023 Mesagne Br14. Slow Food Oristano - Piazza Eleonora 4 - 09170 Oristano (Or)15. Slow Food Valdemone - Via Centonze 227 - 98123 Messina Me16. Slow Food Colli Superiori del Valdarno - Via Poggio Bracciolini 36/40 - 52025 Montevarchi Ar17. Slow Food San Miniato - Via A.Conti 39/41/43 - 56028 San Miniato Pi18. Slow Food Toscana - Via San Quirico 17 - 50142 Firenze Fi 19. Slow Food Valdinievole - Piazza del Popolo 97 51015 Monsummano T Pt20. Slow Food Umbria - Via San Rocco 2 - Miralduolo 06089 Torgiano Pg21. Slow Food Valle d’Aosta - Via Maillet 5/7 - 11100 Aosta Ao

LE ASSOCIAZIONI SLOW FOOD - RAMIFICAZIONE ORGANIZZATALe Condotte e le Associazioni Regionali sono il principale punto di riferimento per i soci, i quali possono prendere parte della vita associativa e alle diverse attività che vengono messe a loro disposizione: corsi master of food, incontri con piccoli produttori e sostegno delle filiera corta, conferenze, esperienze degustative e conviviali mirate alla valorizzazione di tutto ciò che il territorio può esprimere e il coinvolgimento nei progetti educativi in particolare quelli rivolti ai bambini delle scuole dell’infanzia, elementari e medie.

Nr.  313  Associazioni  1° e  2° Livelloal  31/12/2015Piemonte  nr.  30

Liguria  nr.  9

Toscana  nr.  35

Lazio  nr.  26

Campania    nr.28

Sicilia  nr.  20  

Calabria  nr.  13

Puglia  nr.  20

Emilia  Romagna  nr.  18

Marche  nr.  15

Abruzzo  nr.12

Friuli  Venezia  Giulia  nr.  5

Veneto  nr.  25

Trentino  Alto  Adige  nr.8

Umbria  nr.  7

Lombardia  nr.  30

Valle  d’Aosta  nr.  1

Basilicata  nr.  3

Molise  nr.  3Sardegna    nr.  5

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Slow Food Italia

Le Associazioni territoriali sono attive nell’attività di raccolta fondi per il sostegno dei progetti istituzionali: il più grande contributo è rivolto al progetto 10.000 Orti in Africa.

Progetto 10.000 Orti in Africa

Dati 2015:2.092 - totale orti attivi a fine 2015753 - nuovi orti avviati nel 201535 - paesi coinvolti nel 201540 - formazioni nel 201541.840 - persone coinvolte nel 201570 - agronomi coinvolti

Nel corso dell’anno 2015 le condotte italiane hanno erogato alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus euro 65.477.

6. L’UTILITÀ SOCIALE

Slow Food Italia, con una presenza capillare sul territorio italiano e grazie all’aiuto di numerosi volontari che garantiscono lo sviluppo della rete associativa, si è trasformata da ente dedito alla riscoperta delle tradizioni enogastronomiche, ad un’Associazione mondiale che difende il cibo e tutela la biodiversità.Slow Food Italia è radicata nel tessuto sociale: ciascuna Condotta interagisce nella propria comunità e con le istituzioni, si fa carico di comprendere le esigenze dei territori, favorisce il dialogo tra produttori e consumatori.

Slow Food Italia sostiene le comunità affinché continuino o ricomincino a produrre cibo buono, pulito e giusto. Attraverso la promozione dei territori, dei piccoli produttori di cibo, si favorisce una nuova economia che permette ai produttori di tutelare i prodotti a rischio di estinzione. Con la maggiore visibilità si contribuisce a:

• migliorare le condizioni di lavoro;• ridurre i problemi di salute legati all’alimentazione;• preservare le tradizioni e le identità locali;• rafforzare le economie locali;• facilitare il coinvolgimento di generazioni diverse e il dialogo tra di esse;• aumentare il valore della produzione alimentare;• aumentare l’attenzione nei confronti del cibo e della terra;• avvicinare un numero crescente di giovani a questo settore.

Slow Food Italia con le sue attività educative, politiche e divulgative mira al perseguimento del diritto fondamentale che è quello della sovranità alimentare, macro pilastro dell’Associazione che si consolida al raggiungimento degli obiettivi sopra elencati.

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Inoltre, Slow Food Italia registra risultati positivi in termini di sensibilizzazione sull’impatto ambientale attraverso le attività didattiche, le campagne di sensibilizzazione e gli eventi. Propone un nuovo paradigma per il futuro del pianeta preservando la biodiversità, salvando i cibi che rischiano di scomparire, sostenendo i piccoli produttori e rafforzando il mercato locale. Slow Food Italia ha fatto salire a bordo dell’Arca del Gusto 1.400 prodotti tradizionali a rischio d’estinzione e avviato oltre 260 Presidi in Italia, progetti realizzati a tutela di produzioni sostenibili. I Presidi Slow Food consentono ai produttori di uscire dall’isolamento in cui li ha confinati il libero mercato, di migliorare la qualità dei prodotti e delle tecniche utilizzate, di trovare sbocchi di mercato con il coinvolgimento di produttori in tutta Italia.Inoltre la difesa del paesaggio, del suolo e del territorio sono una grande sfida per l’Associazione: essi sono beni comuni, limitati e non rinnovabili.

L’impatto economico sul territorio è sempre più evidente, in quanto Slow Food Italia si impegna a ricostruire le economie locali partendo dal cibo, rafforzando le filiere produttive locali, riducendo gli spostamenti globali di cibo e gli sprechi, riportando al centro dell’attenzione le comunità in cui viviamo. L’Associazione si adopera per la difesa e la valorizzazione della memoria locale: non si può parlare di economia locale senza preservare la memoria locale, perché i saperi tradizionali sono fondamentali per conoscere e vivere i territori, perché permettono di recuperare produzioni, perché sono strumenti attuali e strategici per pensare ad un’economia davvero sostenibile.Slow Food Italia trova nei VOLONTARI il vero valore aggiunto dell’Associazione. Essi sono presenti su tutto il territorio nazionale e si occupano dello sviluppo della rete. In ogni Associazione territoriale si qualificano quali membri del Comitato di Condotta o Comitato Esecutivo Regionale. I Volontari sono coloro i quali fanno conoscere e crescere l’Associazione, propongono iniziative in ogni parte d’Italia e collaborano attivamente per promuovere l’educazione alimentare nelle scuole, salvaguardare la biodiversità attraverso la mappatura del territorio e la continua ricerca dei valori e delle tradizioni locali.

7. LE RISORSE UMANE

I valori del Buono Pulito e Giusto si declinano anche nel quotidiano operare dell’Associazione.

“….si lavora tutti i giorni per fare delle cose, ma i dipendenti sono anche persone che quelle cose le fanno perché condividono i valori di Slow Food ed hanno in testa un’idea molto chiara di quello che la NOSTRA Associazione potrebbe essere e dovrebbe fare. Dobbiamo farlo con impegno e con entusiasmo, un entusiasmo che appartiene soltanto a chi ha la consapevolezza di essere nel giusto anzi, nel buono pulito e giusto e, soprattutto, a chi ha coscienza di contribuire con il proprio lavoro a rendere questo mondo un posto migliore per noi tutti.”(Rif. intervento Congresso Nazionale, Riva del Garda 9-11 maggio 2014)

In una organizzazione come Slow Food l’elemento chiave di successo è dato dalle persone e dalle buone relazioni che queste persone riescono a instaurare. Slow Food esiste perché la sua rete di volontari, attivisti e dipendenti interagisce con la forte spinta ideale che porta tutti gli attori a lavorare insieme per il raggiungimento degli obiettivi.

Una prima condizione necessaria affinché si evidenzi un impatto efficace sulla motivazione dei dipendenti è la capacità di Slow Food Italia di soddisfare le esigenze realmente sentite dai lavoratori. Il 2015 ha dato il via ai primi passi verso la progettazione di un piano di riorganizzazione che ha implicato la realizzazione di una serie di attività promosse dal nuovo comparto Gestione e Sviluppo delle risorse umane interno all’Ufficio del Personale.

2.654  VOLONTARI

1.764  Uomini

890  Donne

NORD

42%

CENTRO  32%

SUD26%

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Slow Food Italia

Nel progetto rientrano un insieme di azioni finalizzate ad incrementare il benessere organizzativo dei lavoratori dipendenti.

Per aiutare e favorire lo sviluppo delle risorse umane e mantenere un livello ottimale di consapevolezza, informazione e formazione del personale, Slow Food Italia ha realizzato nel corso dell’esercizio:

• percorsi di formazione manageriali per tutti i responsabili di ufficio; • percorsi di formazione per l’aggiornamento delle competenze di tutto lo staff: corsi di lingua inglese e corsi di utilizzo del pacchetto applicativo Office;• la job evaluation di tutte le posizioni organizzative sulla cui base è stata tracciata la curva di equità retributiva;• incontri con gruppi di lavoro mirati per definire su quali progetti specifici e strategici realizzare il supporto metodologico in tema di conduzione progetti;• la partecipazione come partner di progetto, insieme ad altre entità pubbliche e private al Progetto Talenti Latenti, vincitore del Bando Nuovo Welfare, per l’implementazione di politiche di welfare territoriali che impattino sul benessere lavorativo dei dipendenti.

Inoltre, sono stati intrapresi i seguenti percorsi:• rendere più efficienti le procedure interne relativamente al tema della salute e della sicurezza del personale;• intensificazione dei corsi per i preposti oltre al numero di ore previsto dalla normativa; • intensificazione della formazione e informazione sulla normativa della privacy specifica sulle varie aree di lavoro;• organizzazione di incontri informativi mensili per il personale e i collaboratori, su temi che riguardano l’organizzazione di eventi, progetti e attività.

RISORSE UMANE AL 31/12/2015

27  Dipendenti  Tempo  Indeterminato

5    Dipendenti  Tempo    Determinato

1  Disabile

3  Dipendenti  in  Maternità

12  Dipendenti  Part  Time

5Collaborazioni  Occasionali

NR. 9 UOMINI

3 QUADRI6 IMPIEGATI

NR. 33DIPENDENTIAL 31/12/2015

Costo medio annuale: euro 32.637Costo più elevato: euro 90.795Costo di ingresso: euro 28.940

Dipendenti con laurea: nr. 16Dipendenti con diploma: nr. 16

Dipendenti con licenza media: nr. 1

Dipendenti residenti a Bra (Cn): nr. 20Dipendenti residenti in Provincia di Cuneo: nr. 7Dipendenti residenti fuori Provincia di Cuneo: nr. 7

Età media dipendenti: 40 anniEtà dipendente più giovane: 26 anniEtà dipendente più anziano: 64 anniAnzianità media lavorativa: 9 anni

NR. 24 DONNE

0 QUADRI24 IMPIEGATI

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14www.slowfood.it

8. L’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

I pilastri di Slow Food Italia si identificano in tre elementi caratteristici che sono: la promozione di un nuovo modello alimentare, rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni e identità culturali, capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione, creando una rete virtuosa di relazioni e una maggior condivisione di saperi; l’educazione al gusto e all’alimentazione; la salvaguardia della biodiversità con le produzioni alimentari tradizionali ad essa collegate, le culture del cibo che rispettano gli ecosistemi, il piacere del cibo e la qualità della vita.

La promozione di Slow Food Italia si concentra principalmente nell’attività svolta nei confronti dei soci e in particolare nell’investimento delle adesioni sottoscritte nell’anno e di come queste vengono ripartite tra i progetti di Slow Food.

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MELE

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NESPOLE

NESPOLE DEL GIAPPONE

NOCCIOLE

NOCI

PERE

PESCHE TARDIVE

ALBICOCCHE

AMARENE

ANGURIA

ARANCE

CACHI

ALCHECHENGI

POMPELMI

RIBES

SORBOLE

SUSINE

UVA SPINA

UVA

PESCHE E PESCHE NOCI

CALENDARIO DELLA STAGIONALITÀ

DELLA FRUTTA

8.1 Il Tesseramento è una delle principali fonti di finanziamento dell’Associazione.Il programma congressuale del 2014 ha messo in evidenza che attraverso il tesseramento si riesce a “misurare” anche il gradimento dei progetti nella società. Un’Associazione con più soci è un’Associazione con più idee. Questo è il motivo che spinge a considerare l’ampliamento della base associativa una priorità da perseguire con la ricerca di nuovi soci, che può essere effettuata allargando il raggio delle nostre azioni, esplorando nuovi contesti. La possibilità di combinare queste azioni porta a considerare la soglia dei 50.000 soci iscritti come un traguardo possibile. Una crescita che non deve essere solo quantitativa ma anche qualitativa, una crescita che favorisca il processo di trasformazione - già in atto - da Associazione che garantisce servizi e benefit ad Associazione che costruisce mutualità e solidarietà. Il 2015, secondo anno di gestione con la tessera a 25 euro, non ha raggiunto gli obiettivi auspicati riducendo così i proventi rispetto all’esercizio precedente, infatti si passa da euro 924.404 del 2014 a euro 852.279 del 2015 (-8%). Si è manifestata una riduzione sul totale iscrizioni annuali principalmente attraverso il canale delle iscrizioni dirette.

€ 1.287.669 € 1.145.496 € 1.064.445 € 973.579 € 924.404 € 852.279

2010 2011 2012 2013 2014 2015

€ 14,98  

€ 16,93   € 16,70  

€ 13,92  

€ 11,41  

€ 7,72  

Proventi  da  tesseramento

Redditività  media  tessera

€ 1.287.669 € 1.145.496 € 1.064.445 € 973.579 € 924.404 € 852.279

2010 2011 2012 2013 2014 2015

€ 14,98  

€ 16,93   € 16,70  

€ 13,92  

€ 11,41  

€ 7,72  

Proventi  da  tesseramento

Redditività  media  tessera

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

8.2 Allenare i sensi per riscoprire il gusto, conoscere i legami con il territorio, seguire il ritmo delle stagioni: da sempre l’educazione alimentare e sensoriale secondo Slow Food Italia è una delle attività portanti. Slow Food Italia sostiene che l’educazione debba essere un diritto di tutti, senza distinzione di sesso, lingua, etnia o religione; accessibile nei diversi luoghi e a qualsiasi età, affinché non si rimandi alla prossima generazione ciò che si può contribuire a migliorare oggi.Con un approccio pedagogico indipendente dalla semplice prospettiva nutrizionista, Slow Food coinvolge adulti e bambini presentando il cibo con tutte le sue valenze culturali, sociali e organolettiche. Il cibo è lo strumento ideale per sperimentare e promuovere un’educazione articolata, complessa e creativa che dia valore all’interdipendenza, all’ambiente, ai beni comuni e al ruolo della comunità, come garante della trasmissione di tutti i saperi legati alle culture materiali e sociali. La grande scommessa è cercare di cambiare le abitudini alimentari quotidiane grazie a un approccio più responsabile e a una maggiore consapevolezza del ruolo delle comunità locali, dell’importanza del loro agire localmente conoscendo il contesto globale.

I corsi Master of Food sono la più completa e innovativa università popolare del gusto. Il loro obiettivo non è quello di creare tecnici esperti, ma rendere i partecipanti più consapevoli delle loro scelte quotidiane di consumo e acquisto.I Master of Food si ripropongono come un percorso educativo efficace

nel promuovere comportamenti di acquisto e consumo più responsabili, grazie alla loro didattica partecipativa: non solo corsi in aula, ma anche presso i luoghi di produzione e vendita del cibo; non più classiche lezioni frontali, ma simulazioni, degustazioni e confronti per acquisire un sapere trasversale.I Master of Food sono sempre più progetti con forti ricadute a livello locale perché nascono dall’esigenza e dalla volontà delle Condotte, si svolgono sul territorio e non possono prescindere dalle peculiarità locali. Oltre alla diffusione dell’educazione alimentare e del gusto, i Master of Food contribuiscono a generare altri tipi di ricadute:• Occupazionale ed economica per l’organizzazione di corsi professionalizzanti e per la quantità di nuovi docenti formatisi grazie ai Master.• Associativa perché la loro organizzazione coinvolge in modo

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16www.slowfood.it

diretto e significativo le Condotte creando un forte collegamento con il territorio, legame che viene ulteriormente rafforzato includendo, sempre di più, nella didattica dei Master lo studio dei prodotti locali.• Sociale e politica perché contribuiscono a cambiare le abitudini di acquisto e di consumo, aiutandoci ad uscire dalla logica dell’alimentazione omologata e decisa da altri in luogo dei consumatori.

Il Congresso Nazionale del 2014 ha sottolineato che il Master of Food è stato il primo grande progetto messo in campo da Slow Food per fornire strumenti completi ed efficaci nella scelta del cibo quotidiano. L’obiettivo per il futuro è di rendere ancora più flessibile la proposta formativa. Per il prossimo quadriennio l’obiettivo è quello di realizzazione circa 300 corsi all’anno, sia con il coinvolgimento delle Associazioni (Regionali o Condotte) sul territorio, sia soggetti terzi (aziende private, enti, scuole o altre organizzazioni). I Master of Food realizzati nel corso del 2015 sono stati 291 (259 nel 2014) di cui 126 a Condotte (114 nel 2014), 112 corsi svolti nei punti Eataly (102 nel 2014) e 53 corsi a enti ed aziende private (43 nel 2014). • I corsi Classici sono stati pari al 78% dei corsi effettuati (227 corsi nel 2015 - 195 corsi nel 2014) finalizzati a conoscere il mondo del vino, della birra, dell’olio, del formaggio, dei salumi, dell’educazione sensoriale e delle tecniche di cucina;• I corsi di Buono Pulito e Giusto sono stati pari al 5% dei corsi effettuati (16 corsi nel 2015 - 17 corsi nel 2014), finalizzati alla scelta della spesa quotidiana: cereali e pane, pasta e riso, carne, pesce, miele, orticoltura, spesa, spesa/ortofrutta;• I corsi Una Tira l’Altra sono stati pari al 17% dei corsi effettuati (48 corsi nel 2015 - 47 corsi nel 2014 ), finalizzati ad avere più conoscenza specifica sui temi relativi a distillati, aceti, caffè, tè, cioccolato, spezie, erbe aromatiche, funghi e tartufi, pasticceria, cucine etniche, storia e cultura della gastronomia.

Un grande progetto dell’area educazione è l’Orto in Condotta che è diventato fin da subito lo strumento principale delle attività di educazione alimentare e ambientale nelle scuole. I bambini hanno la possibilità di coltivare direttamente in prima

persona frutta e verdura. Avvicinandoli alla terra sono educati alla varietà, alla stagionalità, ai metodi di coltivazione ecologici, al rispetto della natura, sono invitati ad incuriosirsi di ciò che è diverso e ad assaggiare ciò che essi stessi coltivano. L’orto diventa, quindi, uno strumento per far diventare il piccolo consumatore un coproduttore, cioè un cittadino consapevole che le sue scelte di acquisto e di consumo hanno ripercussioni dirette

sulla produzione e quindi sulla società che li circonda. Entrano inoltre in campo valori come il rispetto verso l’ambiente e verso il prossimo, trasmesso attraverso il lavoro di gruppo, e la cura e la responsabilità che ogni bambino deve avere della propria piantina o del proprio pezzetto di terra.Nell’Orto: si coltivano solidarietà, biodiversità, relazioni, rispetto, tradizioni, curiosità, multiculturalità, interdisciplinarità e il metodo induttivo; si migliorano le abitudini alimentari, con piacere; si torna ad essere più vicini alla terra; si riscopre il ruolo della comunità; si ridà valore al ruolo dei nonni; si fa festa, l’11 novembre, giorno di messa a riposo dei campi. Per realizzare tutto ciò l’impegno viene da più fronti: Slow Food Italia si occupa della progettazione e dell’organizzazione della formazione e dell’aggiornamento degli insegnanti e dei genitori. La Condotta locale si occupa dei contatti sul territorio e dei rapporti diretti con la scuola, aiuta nella ricerca delle

sementi e dei nonni ortolani, organizza incontri con la rete di cuochi e produttori che entrano a fare parte della comunità dell’apprendimento; la scuola, invece, cura la programmazione didattica del progetto e la realizzazione dell’orto, collabora con Slow Food Italia nella ricerca dei nonni ortolani che aiutino insegnanti e bambini e che si prendano cura dell’orto in modo continuativo mantenendolo attivo tutto l’anno; infine, il Comune si impegna a fornire il terreno (qualora la scuola non lo avesse a disposizione), le sementi, gli attrezzi e spesso contribuisce al finanziamento del progetto.Anche nel 2015 la Festa Nazionale di Orto in Condotta ha potuto contare sulla nutrita partecipazione delle scuole del progetto: l’11 novembre, 502 classi di tutta Italia hanno giocato sul progetto tutela delle api e dei mieli e su come, grazie, alla presenza degli orti si possa arrivare a ridurre e contrastare la perdita di questi preziosissimi insetti.

L’Orto in Condotta è il progetto studiato appositamente per le scuole.Il Congresso Nazionale si è posto come obiettivo per il prossimo quadriennio non tanto l’incremento numerico, circa 600 Orti attivi entro il 2018, quanto un consolidamento della rete attraverso un crescente coinvolgimento dei genitori e delle famiglie con interventi mirati e ampliando il raggio d’azione delle nostre Comunità.

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

Nel 2015 sono stati avviati 18 nuovi Orti in Condotta (20 orti nel corso dell’anno 2014) e al 31.12.2015 risultano attivi 505 Orti in Condotta attivi (487 orti attivi nel 2014).

20.000 genitori coinvolti1.500 insegnanti che hanno partecipato alle lezioni

Nel corso del 2014, in seno all’attività di educazione alimentare, in collaborazione con la Fondazione CRT si è concluso il progetto “Diderot - Spunti e Spuntini”, il quale è stato teatro di attività anche per il biennio 2014-2015. Scopo di tale progetto è stato quello di contraddistinguere le attività educative di Slow Food, con un percorso pedagogico svincolato dalla mera prospettiva nutrizionista e che ha raccontato il cibo in tutte le sue valenze culturali, territoriali, sociali e organolettiche. Oltre seimila studenti del Piemonte e Valle d’Aosta hanno imparato a dare il significato di qualità del cibo, sicurezza alimentare, produzione rispettosa dell’ambiente e attenta a chi produce. In particolare il percorso didattico avviato da Slow Food Italia ha avuto come obiettivo proprio quello di far riflettere i ragazzi sul cibo che mangiano, invitandoli a scelte più consapevoli.

Sempre nel corso dell’esercizio si sono attivati alcuni progetti specifici con lo scopo di sviluppare nuove progettualità in seno all’educazione Slow Food. La scelta di avviare questi nuovi progetti è stata anche il frutto del percorso di revisione dei progetti educativi su cui l’Associazione ha investito già a partire dal 2014.Si tratta, da un lato, di progetti riguardanti nuove tematiche, scelte per la loro ricaduta sociale, dall’altro di progetti diretti a nuovi target, scelti per ampliare maggiormente i destinatari delle attività educative dell’Associazione, o target già toccati in passato, su cui si desidera investire maggiormente.I progetti avviati si sono focalizzati maggiormente sui seguenti temi: la ristorazione scolastica, l’orto comunitario e i bambini come destinatari diretti.

I proventi dell’educazione al 31/12/2015 sono pari a euro 346.012 (-6% rispetto all’esercizio 2014).La diminuzione si riscontra maggiormente nell’ambito dell’attività dei Master of Food in cui si evidenzia un -16%, rispetto al 2014. Gli Orti in Condotta invece registrano +45% rispetto all’anno precedente, tale incremento è imputabile alla maggiore attività effettuata nelle scuole.

25%

60%

15%

I  PROVENTI  DELL'EDUCAZIONE

ORTI  IN  CONDOTTA

MASTER  OF  FOOD

ATTIVITA'  EDUCATIVA

€ 346.012

141 108 42364 104 37

NORD   CENTRO   SUD

Master  of  Food  e  Orti  nel  2015

MOF ORTI

25%

60%

15%

I  PROVENTI  DELL'EDUCAZIONE

ORTI  IN  CONDOTTA

MASTER  OF  FOOD

ATTIVITA'  EDUCATIVA

€ 346.012

25%

60%

15%

I  PROVENTI  DELL'EDUCAZIONE

ORTI  IN  CONDOTTA

MASTER  OF  FOOD

ATTIVITA'  EDUCATIVA

€ 346.012

141 108 42364 104 37

NORD   CENTRO   SUD

Master  of  Food  e  Orti  nel  2015

MOF ORTI

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18www.slowfood.it

8.3 Fin dalla sua nascita, la prima intuizione di Slow Food Italia è stata quella di occuparsi di biodiversità domestica, per salvaguardare le specie vegetali e le razze animali autoctone, ma anche i trasformati onde evitare la scomparsa di un grande patrimonio economico e gastronomico, sociale e culturale fatto di salumi, dolci, pani e formaggi. L’elaborazione artigianale consente di ottenere prodotti specifici, capaci di raccontare una cultura, saperi tramandati di generazione in generazione. La tutela della biodiversità per Slow Food è, in primis, mettere in contatto mondi diversi non sempre portati a dialogare tra loro: agronomi, cuochi, agricoltori, veterinari, giornalisti. Slow Food lavora direttamente con i produttori, raccontandone le storie con ogni strumento affinché i loro temi e le loro testimonianze diventino patrimonio di tutti.Per salvaguardare, diffondere e promuovere la biodiversità, nel corso degli anni Slow Food Italia ha lavorato su un grande progetto attraverso la ricerca, la valorizzazione di tutti quei prodotti tradizionali, artigianali e di qualità in via d’estinzione: I PRESIDI SLOW FOOD.

I Presidi Slow Food uniscono produttori, valorizzano i territori di origine, preservano tecniche e saperi tradizionali e promuovuono modelli di produzione sostenibile. Sono esempi concreti e virtuosi che mirano ad un’agricoltura sostenibile, basata su qualità, benessere animale, sostenibilità, rispetto dell’ambiente, legame con il territorio, salute e piacere del consumatore.Slow Food Italia accompagna i produttori, organizzando momenti di formazione e scambi di esperienze, valorizza i prodotti attraverso il racconto dei produttori, dei saperi, dei territori, delle tecniche di produzione e, grazie alla sua rete, mette in contatto i produttori con i consumatori tramite gli eventi, il coinvolgimento dei cuochi e il sostegno di forme di

commercializzazione diretta come i mercati contadini e i gruppi di acquisto solidali. Con il passare degli anni il progetto dei Presidi Slow Food è diventato uno dei veicoli più efficaci per mettere in pratica la politica di Slow Food sull’agricoltura e sulla biodiversità. Nel 2008, a nove anni dall’avvio del progetto, Slow Food Italia ha accolto una richiesta dei produttori: l’assegnazione di un contrassegno da apporre sulle confezioni, per identificare, tutelare e valorizzare i prodotti dei Presidi Slow Food italiani. È stato registrato il marchio “Presidio Slow Food” e approvato un regolamento che i produttori si impegnano a sottoscrivere.Negli anni successivi, il contrassegno è stato attribuito anche ad alcuni prodotti di altre aree del mondo, che sono trasformati regolarmente in Italia, come il caffè e il cacao. In questo caso sia il disciplinare sia il regolamento sono stati discussi non solo con i produttori ma anche con gli artigiani italiani (torrefattori e

produttori di cioccolato).Il Congresso Nazionale del 2014 ha ribadito che la salvaguardia della biodiversità rimane uno dei pilastri su cui poggia la linea politica della nostra Associazione. L’obiettivo posto per il quadriennio è quello di continuare nell’opera di istituzione di nuovi Presìdi (almeno 50 nel prossimo quadriennio), ampliando le collaborazioni con Enti e Istituzioni locali che possono vedere in questo progetto una difesa e una promozione del territorio. Nel corso del 2015 sono stati attivati 18 nuovi Presidi – è stata valutata ed effettuata la riapertura di un vecchio presidio e si è ritenuto necessario sospendere 2 Presidi. Il totale presidi al 31/12/2015 risultano essere 262.

ABRUZZO61%

CAMPANIA17%

PIEMONTE5%

SICILIA5%

LOMBARDIA6%

NAZIONALE  6%

18 nuovi Presidi anno 2015

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

Nel corso del 2015 sono state svolte attività inerenti l’analisi e il monitoraggio con lo sviluppo dei Presidi Slow Food esistenti e l’istituzione di Presidi Nazionali ( Olio Extravergine Primo Presidio Nazionale); sono stati effettuati studi di progettualità su programmi futuri con la creazione di una mappatura del territorio come elemento fondamentale di valutazione; sono stati incrementati i contatti con i produttori consolidando la rete sul territorio, anche grazie al rapporto con i referenti di ogni Associazione di primo e secondo livello. È stata inoltre potenziata la comunicazione e l’informazione attraverso la realizzazione di materiale informativo e la partecipazione dei Presidi Slow Food nei grandi eventi Slow Food (a Slow Fish hanno partecipato 10 presidi di pesce e affini e a Cheese hanno partecipato 36 Presidi dei formaggi italiani e in totale sono stati coinvolti 65 produttori). Al fine di migliorare i disciplinari è stata effettuata la revisione delle relative linee guida evidenziando particolare attenzione al benessere animale e alla filiera del latte. La sostenibilità dei Presidi Slow Food si è resa evidente attraverso un’analisi e registrazione dei dati su una piattaforma e grazie alla costruzione di nuovi questionari di valutazione per categorie merceologiche che in precedenza non erano contemplate (cacao, miele, prodotti ittici).

È stato effettuato un avanzamento lavori relativo ai seguenti progetti:- “rete Mais italiani antichi” dove è stata redatta la scheda di segnalazione e assistenza alla fase di mappatura delle produzioni da parte delle Associazioni regionali ed è stato effettuato il primo screening per un eventuale inserimento nell’arca/presidio/comunità del cibo;- “Latte” dove è stata presentata la bozza delle linee guida per un progetto nazionale relativo al latte fresco.

Nel corso dell’anno con il contributo e il supporto della commissione sulla biodiversità è stato pianificato un percorso di formazione; in particolare è stato impostato un lavoro per fornire strumenti e dare informazioni alle Associazioni di primo e secondo livello sia sulla situazione a livello regionale che nazionale.La formazione è stata impostata su due livelli (in futuro si prevede una terza fase di approfondimento) con incontri specifici a livello regionale al fine di dare informazioni sui progetti avviati e in fase di progettualità:

28 febbraio Toscana

13 giugnoEmilia Romagna

30 maggioLazio

18-19 Settembreformazione sostenibilità

Lazio e Trentino Alto Adige

17 OttobrePuglia

28 settembreTrentino Alto Adige

27 NovembreCampania e Basilicata

PROGETTO ALLEANZA 2015Il progetto Alleanza è nato nel 2009 con lo scopo di riunire i cuochi che condividono l’impegno per la tutela della biodiversità agroalimentare, la salvaguardia dei saperi gastronomici e delle culture locali. Fondamentale è che ricerchino sempre materie prime di qualità (locali, sostenibili e di stagione), che sappiano raccontare l’origine dei prodotti che scelgono e che conoscano i produttori dai quali si riforniscono. I cuochi infatti si impegnano a utilizzare nella loro cucina il maggior numero di prodotti buoni, puliti e giusti; i prodotti possono essere legati a progetti Slow Food oppure possono provenire

da produzioni virtuose, rispettose dell’ambiente e del benessere animale. In particolare, i cuochi si impegnano a inserire almeno tre prodotti dei Presìdi Slow Food nei loro menù, privilegiando quelli del proprio territorio e precisando sul menù il nome del produttore che li ha forniti, per dare rilievo e visibilità al suo lavoro. Il Congresso Nazionale del 2014 si è posto come obiettivo per il prossimo quadriennio quello di arrivare a 450 cuochi impegnati a sostenere i Presìdi Slow Food. Nel corso del 2015 si sono effettuate le revisioni delle adesioni in ogni regione italiana e si è sottoscritto un nuovo regolamento internazionale dei locali aderenti. Nel 2015 sono state registrate oltre 50 nuove adesioni al progetto e si è arrivati a quota 418 cuochi aderenti al progetto. I locali aderenti hanno raccolto 3.197 euro che sono stati destinati allo sviluppo del Progetto Presidi.

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20www.slowfood.it

ETICHETTA NARRANTE 2015Nel corso dell’anno si è accresciuto il lavoro di sviluppo dell’etichetta narrante: accanto alle indicazioni previste dalla legge, quest’etichetta fornisce informazioni precise sui produttori, sulle loro aziende, sulle varietà vegetali o le razze animali impiegate, sulle tecniche di coltivazione, allevamento e lavorazione, sul benessere animale, sui territori di provenienza.Per giudicare la qualità di un prodotto, infatti, non bastano analisi chimiche o fisiche e non è sufficiente neppure la degustazione. Secondo Slow Food Italia, la qualità di un prodotto alimentare è innanzi tutto una narrazione, che parte dall’origine del prodotto (il territorio) e comprende la tecnica di coltivazione, di trasformazione, i metodi di conservazione e, naturalmente, le caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Soltanto la narrazione può restituire al prodotto il suo valore reale: nel 2015 i prodotti inseriti nel progetto etichetta narrante sono 51.L’obiettivo consegnato al Congresso Nazionale del 2014 è quello di dotare, entro il 2018, tutti i Presìdi Slow Food di questo importante strumento di conoscenza.

DATI ECONOMICI 2015Nel corso del 2015 sono stati versati dai produttori dei Presìdi euro 84.385 quale quota di adesione a sostegno del progetto Presìdi ed euro 134.300 (+60% rispetto all’esercizio precedente) quale contributo per l’avvio dei Presidi da parte di enti ed istituzioni pubbliche.L’avvio e il monitoraggio dei progetti sul territorio è stato reso grazie alla continua collaborazione volontaria delle Associazioni territoriali, pertanto, sono stati riconosciuti euro 42.774 alle Associazioni Regionali quali contributi a sostegno dei progetti a livello locale.

Al 31/12/2015 sono attivi 262 Presidi in Italia

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

9. SEMINIAMO IL FUTURO …

Continua l’attivismo attraverso le campagne a valenza sociale e attività di sensibilizzazione.Nel corso del 2015 l’Associazione ha continuato la propria campagna contro gli OGM. Slow Food Italia è direttamente impegnata nella battaglia contro l’introduzione delle colture Ogm e si impegna affinché l’opposizione politica del Parlamento riesca nell’intento di sospendere qualsiasi autorizzazione per alimenti e mangimi Ogm.

Appello di grande rilevanza è stato quello “Non mangiamoci il clima”Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha sottoscritto l’appello di Slow Food dichiarando che deve essere sempre più chiaro che l’agricoltura, le scelte di politica alimentare, devono essere protagoniste centrali della lotta al cambiamento climatico. L’appello Non mangiamoci il clima, condiviso a livello

internazionale da centinaia di associazioni e ricercatori, intellettuali e sostenitori, ha messo in evidenza come l’agricoltura e i sistemi di produzione del cibo possano dare un contributo decisivo alla riduzione dei gas serra, a patto che si cambi subito rotta nelle politiche agricole e alimentari dei Governi.In occasione dell’apertura del vertice di Parigi si è chiesto ai governi di fermare la febbre del pianeta. Oltre al sostegno da parte del Ministro Galletti e soprattutto all’impegno di portare al tavolo della discussione di Parigi i temi di Slow Food Italia, è partita una richiesta di sottoscrizione all’appello in modo che la voce dell’Associazione arrivasse ancora più forte a Parigi.

L’impegno fondamentale di Slow Food Italia nel sostegno alla valorizzazione della biodiversità e alla proposta di legge a tutela della biodiversità italiana. Di notevole rilevanza i riferimenti ai princìpi di Slow Food e Terra Madre, soprattutto dove si assegna un valore particolare a concetti come le risorse locali e si riconosce il ruolo di agricoltori e allevatori custodi, impegnati nella conservazione delle risorse locali soggette a estinzione.

Un’importante vittoria della società civile italiana che dopo anni di battaglie sul campo e nelle lobby vede finalmente riconosciuto un principio fondamentale per la tutela dell’ambiente “Abbiamo una sola terra: con il sostegno alla legge sugli ecoreati facciamo un passo avanti per tutelarla”. Con queste parole Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia, accoglie la nuova legge sugli ecoreati approvata dal Senato. Inquinamento, disastro ambientale, impedimento dei controlli, omessa bonifica, traffico di materiale radioattivo: da oggi abbiamo uno strumento legislativo per impedire che chi agisce contro i beni comuni più importanti la passi liscia.

NON MANGIAMOCI IL CLIMA

Appello ai rappresentanti dei Paesi e delle istituzioni internazionali riuniti a Parigi

A Parigi, dal 30 novembre all’11 dicembre 2015, si terrà la XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). L’obiettivo della conferenza è concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, che sia accettato da tutte le nazioni.

In vista di questo appuntamento, che pone il clima al centro del dibattito politico mondiale, l’attenzione si sta concentrando sul settore dell’energia, dell’industria pesante e dei trasporti, mentre è rimasto ai margini della discussione il rapporto tra cibo e clima.

Eppure, la produzione del cibo rappresenta sia una delle principali cause, sia una delle vittime del cambiamento climatico, e potrebbe diventare, al contrario, una delle soluzioni.

Secondo il Quinto Rapporto IPCC, negli ultimi cento anni, la temperatura media del pianeta è aumentata di 0,85°C. L’ultimo decennio è stato il più caldo dal 1850 e le previsioni non lasciano ben sperare. Secondo i modelli di simulazione del clima, entro la fine del secolo, in mancanza di limitazioni delle emissioni di gas serra, la temperatura media è destinata ad aumentare fino a 5°C, ma già con un aumento di 2°C si prevedono gravissime conseguenze ambientali e sociali. Fenomeni eccezionali, quali ondate di calore, alluvioni, siccità e uragani stanno diventando consueti e la biodiversità sta registrando livelli di erosione che non si erano mai verificati in passato. Secondo la Fao, negli ultimi 70 anni abbiamo perso i tre quarti dell’agrobio-diversità che i contadini avevano selezionato nei 10.000 anni precedenti. Inoltre, l’innalzamento della temperatura degli oceani e la loro acidificazione stanno minando la loro capacità di stabilizzare il clima.

Le conseguenze del cambiamento climatico sono ambientali, ma anche sociali. Le principali vittime, infatti, sono le popolazioni più povere. Ogni giorno, milioni di persone perdono terra, fonti d’acqua, cibo, e rischiano di trasformarsi in veri e pro-pri profughi climatici. Secondo un rapporto della Banca Mondiale le conseguenze del cambiamento climatico potrebbero portare alla povertà oltre 100 milioni di persone entro il 2030. E queste persone si trovano nelle regioni più svantaggiate del pianeta. In gioco, quindi, c’è anche la giustizia sociale.

È ormai un fatto assodato che la principale causa del cambiamento climatico in atto è l’uomo, con le sue attività. Fra queste, la filiera alimentare riveste un ruolo di primaria importanza.

Affermatosi a partire dagli anni Cinquanta, il modello agroalimentare industriale si fonda su alcuni segni distintivi specifici: l’uso crescente di derivati del petrolio, come i fertilizzanti, i pesticidi e il carburante per le attrezzature agricole; la produ-zione su vasta scala, basata su una gamma ristretta di specie, varietà vegetali e razze animali, lo sfruttamento indiscrimi-nato delle risorse naturali come suolo, acqua, foreste e oceani, considerati alla stregua di materie prime da consumare.

La produzione agricola ha assunto le caratteristiche dell’industria e i suoi principali obiettivi sono aumentare le quantità prodotte, massimizzare le rese e raggiungere i mercati internazionali.

«Soltanto attraverso un radicale cambiamento di paradigma nell’attuale sistema di produzione, trasformazione, distribuzione e consumo di cibo si riuscirà a mitigare il cambiamento climatico», afferma Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia.

“Laudato sì” l’ultima enciclica di Papa Francesco ha posto in evidenza l’importanza dei progetti e dei valori di Slow Food e di come questi possano contribuire a cambiare il futuro del mondo. È un documento universale, che invita tutti, al di là dell’appartenenza religiosa, dell’orientamento politico o della sensibilità ambientalista, a superare le posizioni di parte e unirsi a tutela del bene più importante: la nostra casa comune – la Terra, o Terra Madre come la chiamiamo noi di Slow Food.L’Associazione sente molto vicine le parole di Papa Francesco che, con la sua puntuale analisi del degrado ambientale, sociale ed economico in cui l’uomo ha ridotto questa nostra Terra, non si limita a una visione strettamente ecologista in senso moderno. Non traspare l’estraneità dell’uomo rispetto all’ambiente, ma al contrario evidenzia il concetto di ecologia integrale; oltre che ambientale anche economica, sociale, culturale, della vita quotidiana, in cui l’essere umano è parte del sistema. “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. Con questa frase di San Francesco si è chiamati anche all’esortazione dell’azione concreta. Questo è l’augurio che Slow Food fa all’umanità, accompagnando questo testo con la guida alla lettura del nostro Presidente Internazionale Carlo Petrini.

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Difendi il vero extravergine italiano. Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia, al tentativo del Governo di depenalizzare la falsa etichettatura dell’olio extravergine mette in evidenza la gravità della situazione nel caso in cui venisse approvato lo Schema di decreto legislativo “recante disposizioni sanzionatorie per la violazione del regolamento Ue n.29/2012”.

Lotta allo spreco alimentare. È continuata la campagna contro lo spreco: cibo locale, diversificato, comunitario: la ricetta contro lo spreco passa dalla sovranità alimentare.Nel 2015 l’Associazione ha messo in evidenza nuovi paradigmi: economia locale in cui la gente più semplice diventa protagonista, si realizza la democrazia partecipativa e il cambiamento, ossia la diversificazione, diversità di prodotti, di specie genetiche, di modi di fare, di operare. La diversificazione è il trionfo della creatività, è far sì che il poco diventi tanto.Inoltre, potenziare il locale e diversificare, possono avere compimento se si riesce a realizzare un’economia di comunità. Economia di comunità vuol dire fare star bene tutti: chi lavora la terra, i cittadini, i ristoratori. Ogni paese deve rivendicare la propria sovranità alimentare.

Percorsi educativi e valorizzazione del territorio italiano

Stati Generali degli Appennini - l’anima dell’Italia che non vuole essere chiamata “marginale”.Sono le terre alte più bistrattate del nostro Paese, eppure rappresentano l’anima dell’Italia. Sono gli Appennini che, secondo uno studio realizzato da Slow Food Italia, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Unisg) e Università degli Studi del Molise (Unimol), vivono una grave crisi demografica e un preoccupante abbandono del territorio, nonostante siano state colpite, al pari delle aree metropolitane più popolose e sviluppate, dalla perdita di suolo dovuta alla cementificazione, quadruplicata nei fondovalle negli oltre 50 anni presi in esame.

Nelle date del 16-17-18 ottobre 2015, convocati da Slow Food Italia, si sono tenuti i secondi Stati Generali delle Comunità dell’Appennino in cui, con quattro commissioni ad hoc, ci si è confrontati sui temi che stanno emergendo come prioritari: dal Piano di Sviluppo Rurale alla semplificazione burocratica, dalla gestione della fauna selvatica, dei parchi e delle foreste, al turismo sostenibile, dalla viabilità e il recupero dei borghi, alle nuove “start up”, dalle relazioni sociali tra abitanti di diverse fasi di età e tanto altro. In questo ambito è stata rilanciata la Resistenza Casearia, la piattaforma di Slow Food che si arricchisce di una nuova ambiziosa iniziativa, la rete dei caseifici di montagna per sostenere chi rifiuta le scorciatoie della modernità continuando, testardamente, a produrre formaggi in condizioni non facili rispettando naturalità, tradizione, gusto.

Italia Sveglia! Un’alleanza tra le organizzazioni civiche ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia nata con l’ambizioso obiettivo di moltiplicare l’offerta di occasioni di impegno e attività per i cittadini attraverso una collaborazione sempre più stretta tra le organizzazioni e aperta a ulteriori adesioni, al fine di mettere in comune competenze e capacità operative. Italia Sveglia! ha deciso di dare il via al proprio impegno affrontando la ristorazione collettiva nelle scuole. La campagna richiede al Governo una rimodulazione delle Linee di Indirizzo per la Ristorazione Scolastica del 2010, con particolare attenzione all’uso di prodotti locali e sani, il rispetto dei lavoratori coinvolti

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Slow Food Italia

in tutte le fasi della produzione, la partecipazione di genitori e alunni alle scelte relative alla loro alimentazione, una effettiva trasparenza e l’incentivazione di politiche di riduzione degli sprechi e dei rifiuti.

Tutti in piazza: arriva lo Slow Food Day! Il 18 aprile 2015 è stata la giornata dello Slow Food Day. Arrivato alla quinta edizione, l’evento annuale ha celebrato il cibo quotidiano buono pulito e giusto. In questa giornata si sono avvicinati all’Associazione 1.948 soci.Si sono accesi i riflettori sul cibo ottenuto nel rispetto della sostenibilità ambientale, della territorialità e della salubrità, che fatica a emergere nel mare magnum degli attuali sistemi di produzione e distribuzione alimentari che hanno progressivamente appiattito qualità e identità delle produzioni. Tutti i giorni noi abbiamo una grande responsabilità quando scegliamo il cibo da mettere sulla nostra tavola, perché vogliamo riflettere tutti insieme sull’importanza delle etichette, del packaging utilizzato, della stagionalità e delle ricchezze dei luoghi in cui viviamo; il cibo è sinonimo di piacere, di convivialità, di gioia. Con i suoi molti eventi lo Slow Food Day 2015 è stato il simbolo di questa condivisione, in cui assaggiare, conoscere e scoprire gusti diversi. Molte le piazze coinvolte, da Sondrio a Bari, da Torino a Trieste.A Milano si è festeggiato lo Slow Food Day al Mercato della Terra nella Fabbrica del Vapore: ortaggi di stagione, pane con lievito madre, formaggi a latte crudo, salumi di cascina e uova.

A Trieste si è brindato con pane e olio, due prodotti quotidiani per eccellenza. In programma incontri aperti al pubblico, degustazioni e molte altre attività. A Roma è stato organizzato il primo Eat In della capitale, in collaborazione con la Rete Giovani di Slow Food. A Bari ci si è concentrati sui temi più caldi del momento. Un convegno Difesa del cibo: sostenibilità e legalità, in cui Slow Food Italia e l’Associazione Libera hanno approfondito l’importanza di un’agricoltura sostenibile, attenta alla tutela dell’ambiente e della legalità, perché un cibo giusto non è solo equamente ridistribuito nel pianeta, ma anche prodotto secondo i canoni della legge e, soprattutto, scevro dalle pressioni delle mafie, ormai dilaganti anche in agricoltura. Il tutto allietato da preparazioni tipiche regionali.

Ad aprile 2015 si è concluso il progetto OXFAM Oltre Rio +20: seminare il futuro, coltivare il cambiamento per vincere insieme la Zero Hunger Challenge. Le attività svolte si sono articolate in tre componenti: a) Seminare il futuro: orientamento delle politiche nazionali e locali sul tema della sicurezza alimentare. b) Coltivare il cambiamento – verso una rete sostenibile per l’innovazione in ambito agricolo. c) Vincere insieme la Zero Hunger Challenge: informazione ed educazione dei cittadini italiani.

Erasmus Project (Ardahan University Turchia). Il progetto, il cui inizio era previsto per Settembre 2014, è iniziato con ritardo dovuto ad una ridefinizione dei fondi disponibili. Conseguentemente, anche il calendario delle attività inizialmente previsto ha subito delle variazioni; lo svolgimento del progetto è attualmente in corso e si concluderà nel corso del 2016.Le attività effettuate finora si sono concentrate sulla mappatura di diversi prodotti caseari artigianali di Turchia, Macedonia e Italia. I corsi di formazione e di scambio di buone pratiche hanno reso possibile per i partner di ricerca di vedere e analizzare la situazione di ogni paese, di condividere i propri saperi, i problemi e le possibili soluzioni.Nel quadro degli obiettivi ogni partner ha analizzato la propria legislazione nazionale legata alla produzione lattiero-casearia. Inoltre, la presentazione di tre casi studio nella produzione lattiero-casearia e l’applicazione di flessibilità ha reso possibile per il partner spagnolo Que Red di avere una panoramica della situazione nei paesi partner in modo da sviluppare adeguate linee guida comuni per quanto riguarda l’applicazione della flessibilità in ambito igienico-sanitario.Al lavoro di analisi e comparazione delle varie norme igienico-sanitarie in merito alla produzione lattiero-casearia nei paesi coinvolti nel progetto, si è formulata la proposta di norme di flessibilità comuni per tutti i caseifici artigianali di medie e piccole dimensioni a livello europeo.I passi futuri del progetto comprenderanno la preparazione e la realizzazione del secondo modulo: Strategie di marketing e promozione dei prodotti caseari artigianali.

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Nutrire il Pianeta. Un progetto nato in collaborazione con Cittadinanzattiva e ActionAid al fine di mettere in evidenza “Qualità e sostenibilità delle mense scolastiche di 50 scuole italiane e brasiliane accresciute”. Nei primi sei mesi dell’anno sono state progettate le attività che, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 hanno coinvolto alunni, insegnanti, genitori e commissioni mensa di 30 istituti del territorio lombardo. Ha avuto luogo un seminario con la partecipazione dei formatori Slow Food, dei monitori di Cittadinanzattiva e degli educatori di Action Aid al fine di informare e condividere gli obiettivi del progetto armonizzando gli interventi di tutti i soggetti coinvolti nelle scuole Lombarde.A partire dall’analisi del menù scolastico, sono stati forniti strumenti di lettura degli aspetti nutrizionali e organolettici, spunti didattici e di consumo critico rispetto ad alcune filiere di produzione alimentare. Ciò ha contribuito ad aumentare la consapevolezza sulle scelte alimentari al fine di riconoscere ed esigere un servizio di qualità anche in mensa.

Le Raccolte Fondi Pubblici

1) Raccolta fondi Emilia Romagna: Nel corso del 2015 non si è potuto destinare le somme raccolte relative al terremoto in Emilia Romagna (2012) che al 31/12/2015 ammontano a euro 27.334 in quanto si attende il termine lavori di ristrutturazione di una scuola cui sono destinati i fondi.

2) Raccolta fondi Sardegna: la somma raccolta pari a euro 2.355 riferita all’alluvione che il 18 novembre 2013 si è abbattuta sulla Sardegna causando devastazione in numerosi territori è stata erogata in data 27/11/2015. La condotta Slow Food Gallura ha cercato nel limite delle proprie disponibilità di essere vicino agli alluvionati, organizzando una manifestazione dall’alto valore simbolico nel centro della città, il 15 dicembre 2013, con la collaborazione della Associazione Cuochi Gallura, ove sono stati somministrati centinaia di pasti a favore di cittadini bisognosi e regalando i viveri non utilizzati alle famiglie attraverso la locale sezione della Caritas. Nel frattempo la condotta Gallura ha promosso e avviato la Comunità del cibo del Golfo di Olbia. La comunità del cibo del Golfo di Olbia raccogliendo la maggior parte dei mitilicoltori di Olbia, a loro volta riunitisi in un consorzio – Consorzio Molluschicoltori di Olbia – si è organizzata per poter gestire in maniera unitaria gli specchi acquei dati in concessione dalla Regione Sardegna. Purtroppo, il settore della mitilicoltura ha subito un duro colpo dall’alluvione con interi impianti portati via dai detriti trascinati in mare. Le imprese più piccole non ce l’hanno fatta e hanno dovuto sospendere la produzione per mancanza di mezzi finanziari.In particolare la cooperativa Euromitili, presente da oltre 40 anni, ha subito danni a tutte le sue strutture con oltre 100.000 euro in valore di danni oltre all’inevitabile perdita della produzione. Grazie all’aiuto offerto è riuscita a ripristinare parte della struttura, ma si è ritrovata in una condizione di grave difficoltà economica per mancanza di materia prima (novellame) da poter acquistare e garantire il riavvio della produzione per il 2015.Slow Food Italia in data 27 novembre 2015 ha erogato euro 2.355 a Slow Food Gallura che li ha utilizzati per acquistare quanto segue: - novellame di taglia variabile da 1 a 3 cm- retine di contenimento del novellameGrazie a questo contributo gli allevatori hanno potuto far crescere il prodotto e renderlo disponibile alla vendita nel corso della stagione produttiva 2015.

3) Raccolta fondi Abruzzo: la somma raccolta a fine 2014 pari a euro 108.456,57 è stata incrementata da ulteriori contributi nel corso del 2016 da parte di Slow Food Abruzzo raggiungendo la cifra complessiva di euro 125.708,76.

Il 6 aprile 2009 l’evento sismico ha significato per i produttori agricoli e zootecnici del comprensorio aquilano la perdita di un mercato di riferimento importante come quello di Piazza Duomo, ma anche di tutti quei piccoli esercizi commerciali, spesso di prodotti tipici locali, presenti nel centro storico della città dell’Aquila. Le due Associazioni, Slow Food Italia e CIA, al fine di facilitare la ripresa economica di una parte importante dell’economia locale, hanno avviato uno specifico progetto volto a realizzare una struttura, fissa e coperta, da adibire a Mercato Contadino in cui promuovere l’attività di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli, tale da soddisfare anche le esigenze della popolazione aquilana in ordine all’acquisto di prodotti agricoli locali.

Qui di seguito le principali tappe per la realizzazione del Mercato Contadino:Maggio 2009: L’Associazione Slow Food Abruzzo e Molise esprime la volontà di ricostruire il mercato contadino per accogliere i contadini e i casari che giornalmente esercitavano la vendita a Piazza Duomo e presso i numerosi esercizi commerciali del centro storico. Di conseguenza è partita la raccolta fondi in tutta Italia coinvolgendo il mondo associativo di Slow Food. Contestualmente la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) ha avviato una propria raccolta fondi nazionale a favore degli agricoltori del cratere sismico, decidendo di destinare una parte delle somme raccolte per la realizzazione un mercato contadino.

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Slow Food Italia

Agosto 2010: l’Associazione Slow Food Italia e la Confederazione Italiana Agricoltori hanno siglato una Convenzione nella quale è stato stabilito che le somme raccolte dalle due associazioni venissero destinate alla realizzazione di un Mercato Contadino nella città dell’Aquila, delegando a seguire tutte le fasi di autorizzazione, progettazione e realizzazione i rispettivi rappresentanti territoriali.

Maggio 2013: è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Comune dell’Aquila, Slow Food Italia e CIA.

Dicembre 2014: sono state avviate le pratiche utili alla formalizzazione del Comodato D’Uso, delle Convenzioni con il Comune de L’Aquila e di eventuali ulteriori documenti necessari alla realizzazione del mercato Contadino; le pratiche di tutti gli atti inerenti la realizzazione del mercato Contadino di L’Aquila, compresi i contratti di affidamento lavori, servizi e forniture; le pratiche di tutti gli atti successivi alla esecuzione del Mercato Contadino, compreso la riconsegna al Civico Patrimonio del Comune di L’Aquila, la concessione in uso e ogni successivo atto inerente la futura gestione.

Marzo 2015: è stato concesso l’affidamento dei lavori per la costruzione del Mercato contadino.

16 aprile 2016: inaugurazione del Mercato contadino.

Obiettivi del Mercato Contadino Nutrire L’AquilaQuesta struttura vuole essere soprattutto un luogo di incontro, di socializzazione, di rapporti diretti, di informazione e di formazione allo stesso tempo, dove il consumatore assume la consapevolezza di ciò che mangia, di ciò che mette in tavola, e allo stesso tempo del duro lavoro necessario per produrlo. Solo così il consumatore potrebbe trasformarsi in “co-produttore”, diventando parte integrante del processo di produzione. Allo stesso tempo alla singola azienda agricola del territorio aquilano viene chiesto di fare un passo avanti, di produrre in modo sempre più consapevole perché, auto-organizzandosi con le altre aziende per la vendita diretta, conoscerà i volti di chi mangia i suoi prodotti. Dovrà spiegare cosa e come produce, le materie prime dei suoi trasformati, dovrà spiegare il perché dei suoi prezzi, il perché non potrà vendere tutto l’anno, l’importanza della stagionalità da rispettare, dei cicli naturali ecc. Si avvia così un processo virtuoso dove il Mercato Contadino è sì un luogo di compra vendita, ma dove intorno, ci sono tanti progetti che sinteticamente possono essere così riassunti:

1. promuovere lo sviluppo della filiera corta al fine di favorire la compravendita di prodotti agricoli locali che abbiano un diretto legame con il territorio di produzione;2. promuovere la conoscenza della cultura rurale;3. promuovere azioni di informazione per i consumatori sulle caratteristiche dei prodotti agricoli locali posti in vendita;4. rendere trasparente la tracciabilità del prodotto e quindi offrire una garanzia certa della sua provenienza;5. favorire la formazione equa del prezzo di vendita al dettaglio con la garanzia di un giusto guadagno per il produttore e di un rapporto soddisfacente tra qualità e risparmio per il consumatore;6. sviluppare e far crescere le aziende agricole;7. garantire l’acquisto di prodotti freschi legati alla stagionalità;8. favorire l’accesso alla distribuzione diretta dei prodotti biologici e delle varietà autoctone locali;9. ridurre i tempi di trasporto dei prodotti con ricadute positive per l’ambiente;10. favorire una corretta informazione nutrizionale anche con l’organizzazione di momenti culturalie di didattica rurale;11. creare relazioni con il mondo della ristorazione, con mense aziendali e scolastiche.

La “Centralità del Cibo” ha ancora maggiore significato e importanza per una popolazione colpita così duramente negli affetti, nelle cose, ma soprattutto nella sua socialità, a seguito del sisma. Il cibo, dopo il 6 aprile 2009, ha assunto valore “consolatorio”, ma anche di “consumo” nel significato peggiore del termine, tenendo conto che i luoghi di approvvigionamento sono risultati essere principalmente quelli della grande distribuzione organizzata, dove il rapporto diretto è totalmenteinesistente. Con questo progetto le due Associazioni proponenti vogliono ridare Centralità al Cibo.

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Qui di seguito il rendiconto economico in cui si evincono le erogazioni effettuate nel corso del 2015 al fine di realizzare il Mercato Contadino di L’Aquila.

  RACCOLTA  FONDI  SLOW  FOOD  ITALIA COSTI  PER  PROGETTO  MERCATO  CONTADINOCAMPAGNA  RACCOLTA  FONDI  INCASSI  SU  C/C  DEDICATO  (2009-­‐2016) €  125.708,76 ACQUISTO  CASETTE  IN  LEGNO  PER  10  ORTI  IN  10  TENDOPOLI €  5.860,00Associazioni  Slow  Food  I°e  II°  Livello   €  48.429,18 Ft.  465/78  del  08/06/2009  Bricocenter  Italia  Srl €  5.860,00Global  Giving  raccolta  fondi  internazionale €  43.567,78 LAVORI  COSTRUZIONE  MERCATO  CONTADINO  L'AQUILA €  119.498,50Erogazioni  da  privati €  21.686,00 ft.  03/2015  DEL  10/04/2015  A.  e  C.  di  Daniele  Zaccagno €  28.875,00Eventi  e  iniziative  Slow  Food  Italia €  12.025,80 ft.  06/2015  DEL  01/07/2015    A.  e  C.  di  Daniele  Zaccagno €  38.500,00

ft.  13/2015  DEL  01/10/2015  A.  e  C.  di  Daniele  Zaccagno €  39.624,20ft.  02/2016  DEL  04/04/2016  A.  e  C.  di  Daniele  Zaccagno €  12.499,30

INTERESSI  E  ONERI  FINANZIARI €  2.430,70 INTERESSI  E  ONERI  FINANZIARI €  1.292,26Interessi  attivi  e  storno  commissioni  gestione  c/c  dedicato €  2.430,70 Interessi  passivi  e  commissioni  bancarie €  1.292,26

TOTALE €  128.139,46 TOTALE €  126.650,76SALDO  RESIDUO  AL  11/04/2016 €  1.488,70

Il valore residuo verrà destinato, nel corso dell’esercizio 2016, all’Associazione Mercato Contadino – Nutrire l’Aquila, e sarà utilizzato per la parziale copertura dei costi relativi all’inaugurazione del Mercato.

AssociazioniSlow FoodI e II Livello

38%

Global Givingraccolta fondi internazionale

35%

Erogazionida privati

17%

Eventie iniziativeSlow Food

Italia 10%

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Slow Food Italia

10. LE ATTIVITÀ STRUMENTALI

Salone del GustoNel ventesimo anniversario dalla prima edizione del Salone del Gusto, e a trent’anni dalla fondazione di Slow Food in Italia, l’Associazione insieme a Regione Piemonte e Città di Torino ha infatti deciso di celebrare le due ricorrenze ripensando l’evento all’insegna del nuovo. A cominciare dal nome. In questi 20 anni, l’appuntamento è cresciuto ed è cambiato: nel 2004 si è svolta la prima edizione di Terra Madre che ha influenzato profondamente tutta l’Associazione a livello internazionale e di conseguenza anche il Salone del Gusto, fino a fondersi e a diventare un unico evento nel 2012.Dal 2016, proprio per sottolineare che non può esserci piacere gastronomico senza responsabilità e sostenibilità, e per dare risalto alle comunità del cibo, l’evento si chiamerà ‘Terra Madre Salone del Gusto’.

Nel 2015 sono iniziati i lavori dedicati alla costruzione del nuovo evento che sarà nel cuore di Torino. Il Salone del Gusto infatti invaderà la città e partirà con un mese di anticipo: le location dell’edizione 2016 saranno infatti i luoghi più belli e prestigiosi della città: il Parco del Valentino, il Borgo Medievale, Palazzo Reale, Teatro Carignano, il Circolo dei Lettori e la Reggia di Venaria.

L’Associazione Slow Food Italia si è occupata della progettazione della fase preliminare e dei contenuti dell’evento Salone del Gusto ed ha coinvolto le seguenti aree istituzionali: - Associativa per la costruzione della rete territoriale e dei volontari sul territorio nazionale;- Biodiversità ed Educazione per la mappatura del territorio, dei progetti e definizione delle tematiche;- Comunicazione per la progettazione delle conferenze e del coordinamento relativo alla comunicazione istituzionale.

• Ideazione Evento• Definizione della missione• Linee guida

• Verifica fattibilità del progetto• Programmazione mappatura volontari sul territorio Nazionale – area associativa

• Individuazione dei temi• Prima bozza progetto evento• Definizione progettazione Tematica: conferenze – areaeducazione - area biodiversità

• Definizione progettazione tecnica• Programmazione comunicazione istituzionale

novsetmag lugmargen dicottgiu agoaprfeb

TEMA E MISSIONEVoler Bene alla Terra significa:• Contribuire a scrivere il futuro del cibo nell’ottica del buono pulito e giusto• Promuovere la filosofia del buono pulito e giusto e i suoi progetti mirando principalmente ad aiutare i piccoli produttori • Stakeholders: tutti i cittadini, obiettivo primario è quello di portare il messaggio direttamente ai giovani, scuole e famiglie.

a) AssociazioneL’Associazione si è occupata della costruzione della rete territoriale e dell’organizzazione dei volontari sul territorio nazionale. L’attività di implementazione e mantenimento della rete territoriale si è concentrata sul coordinamento delle attività delle Condotte (associazioni di primo livello) come segue:• sviluppo e promozione dell’Associazione;• sviluppo progetti di tutela della biodiversità;• sviluppo progetti di educazione alimentare.

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L’attività di sviluppo e la promozione dell’Associazione è stata gestita dall’ufficio Associazione, i cui principali ambiti di attività riguardano: • la creazione degli strumenti di promozione del tesseramento e il suo monitoraggio;• la formazione, l’informazione e il coordinamento dei dirigenti territoriali; • l’erogazione di servizi utili alla gestione delle attività della Condotta; • la comunicazione ai soci.L’Associazione ha messo a disposizione delle articolazioni territoriali gli strumenti per la promozione e la diffusione del messaggio “Voler Bene alla Terra”, affinché le sedi territoriali possano proporre ai propri associati attività e progetti che troveranno, proprio nell’evento Salone del Gusto, quale occasione di scambio, confronto e stimolo.

b) Area Biodiversità L’obiettivo dell’Associazione, grazie all’operato delle Condotte, è stato quello di creare una rete di comunità che sappiano essere un soggetto politico in grado di incidere sulle scelte agricole, alimentari e ambientali dei loro territori. Le Condotte Slow Food, che in una prima fase fungono da stimolo all’individuazione e alla creazione delle Comunità, sono diventate in un secondo momento, il punto di riferimento per il confronto, la discussione e la realizzazione dei progetti.I progetti portati avanti dall’area Biodiversità sono stati:- Presìdi Slow Food e il relativo sviluppo territoriale;- Progetto Arca del Gusto;- Progetto Comunità del Cibo.Le attività realizzate nel corso dell’anno si sono riferite principalmente all’indagine sui territori per identificare e stimolare la nascita di nuovi Presìdi Slow Food, nuove Comunità e nuovi prodotti da aggiungere all’Arca del Gusto e nuovi locali dell’Alleanza. Questi verranno portati all’evento del 2016 affinché il pubblico possa venire a conoscenza del grande lavoro legato al tema della salvaguardia e tutela della biodiversità, nonché venire a conoscenza delle piccole comunità del cibo e produttori che lavorano nell’ottica del buono pulito e giusto.

c) Area EducativaLe attività di programmazione e di progettazione del calendario delle attività didattiche dell’evento sono tra le principali effettuate nel 2015. Dopo il sopralluogo di alcune location nella città di Torino è stato individuato il Borgo Medievale come quartier generale delle attività educative Slow Food.Si è quindi sviluppato il calendario delle attività ludico didattiche, alcune su prenotazione e altre a ciclo continuo, rivolte alle scolaresche e al pubblico di famiglie che parteciperanno all’evento di Torino. L’offerta sarà variegata: spettacoli teatrali a tema legumi (FAO: 2016 – Anno Internazionale dei legumi), laboratori esperienziali a tema orto, palestra sensoriale a tema olio, mostra didattica sul recupero, attività ricreative quali “Caccia al tesoro con tema cereali”, concerto, giochi sensoriali, incontri- conferenze di orientamento sui mestieri legati alla terra (oste, foodblogger, allevatore, ecc.).Propedeutico alle attività individuate è il costante lavoro di sviluppo dei progetti istituzionali relativi all’area educazione, in particolare il progetto Orto in Condotta (attività rivolte ai bambini), al progetto Master of Food (attività rivolte agli adulti) e al progetto Pensa che Mensa. Dallo sviluppo di questi progetti infatti deriva ogni singola attività prevista nell’organizzazione e sviluppata in previsione e all’interno dell’evento torinese.

d) Area ComunicazioneL’attività di progettazione del piano di comunicazione dell’evento è riferito alla redazione di comunicati stampa, alla diffusione delle informazioni e delle notizie all’interno e all’esterno dell’Associazione. Fondamentale è infatti la raccolta delle informazioni e i primi contatti per la costruzione di sinergie comunicative.L’attività si è inoltre focalizzata sulla programmazione del ricco calendario delle conferenze e di tutti gli appuntamenti tematici che si svolgeranno durante l’evento nelle diverse location nel cuore della città di Torino. La creazione e la manutenzione della rete degli esperti che condurranno gli appuntamenti ha previsto l’individuazione e il contatto di:- Docenti- Divulgatori scientifici e tematiciSoggetti che meglio possano divulgare al pubblico i contenuti degli appuntamenti e quindi dell’Associazione.Con essi si è impostato un lavoro condiviso di individuazione di temi e modalità di discussione e approfondimento e laddove possibile verranno coinvolti in attività associative territoriali propedeutiche all’evento torinese.

Il primo dicembre 2015 Slow Food Italia, Regione Piemonte e Città di Torino (tre soci fondatori del Comitato Salone del Gusto) hanno annunciato il nuovo evento e da subito si è avvertito il grande potenziale che Terra Madre Salone del Gusto avranno in questa nuova veste.

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Slow Fish

«Educazione, formazione, informazione. Ecco gli elementi distintivi di questa edizione di Slow Fish, che vorrei lasciasse un segno nel pubblico e soprattutto nei bambini che verranno a trovarci», con queste parole Carlo Petrini, Presidente di Slow Food Internazionale, ha presentato la settima edizione della manifestazione organizzata insieme alla Regione Liguria, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al Porto Antico di Genova dal 14 al 17 maggio.

La settima edizione di Slow Fish si è tenuta dal 14 al 17 maggio 2015 a Genova e ha interessato le aree di Porto Antico e di piazza Caricamento. La scelta fatta nel 2013 di portare l’evento fuori dal contesto della Fiera di Genova, per renderlo più libero e fruibile dalla città e dal nutrito numero di turisti che affolla l’area utilizzata, si è rivelata vincente anche per il 2015.

In particolare, la manifestazione è stata organizzata seguendo tre principali filoni:- Educare- Tutelare- Promuovere

Attività educativeL’educazione al gusto fa da sfondo a tutte le attività. A tutti i soggetti protagonisti viene richiesta la disponibilità e l’impegno a farsi direttamente formatori ed educatori del consumatore spiegando il proprio prodotto e raccontando la propria attività. Poi, nello specifico, vengono realizzate attività educative rivolte sia ai piccoli che agli adulti.Tutte le mattine, più di 80 delegati della Rete di Terra Madre appartenenti alle Comunità del Cibo provenienti da 20 paesi del mondo, si sono incontrati per dialogare e confrontarsi su come affrontare sfide comuni come l’inquinamento, la privatizzazione dei mari, la pesca industriale eccessiva, il crollo dei prezzi causato dalle dinamiche del mercato globale, ma anche per scambiare notizie su esperienze virtuose e vincenti, da diffondere e sostenere.Presso l’aula didattica di Eataly, si sono svolti gli appuntamenti su prenotazione dedicati all’approfondimento della didattica in cucina, per imparare, sotto la guida degli chef e degli esperti della rete di Slow Food, le principali tecniche di lavorazione e cottura del pesce.I Laboratori del Gusto sono stati proposti in una formula innovativa: non più la tradizionale conformazione ad aula scolastica, ma un grande tavolo a ferro di cavallo intorno alla postazione dello chef e dei relatori protagonisti, per favorire il contatto diretto e l’interazione tra “professori” e “allievi”.

Attività di tutelaI Presìdi Slow Food anche per l’edizione 2015 hanno confermato la loro presenza con il prodotto e negli appuntamenti educativi, oltre che con uno spazio di vendita nel mercato. I Presìdi Slow Food presenti all’evento sono quelli sia legati al mare e alle acque (la tonnarella di Camogli, la palamita del mare di Toscana e la bottarga di Orbetello, la tellina del litorale romano, la colatura tradizionale di alici di Cetara, le alici di menaica, il mosciolo selvatico di Portonovo, la masculina da magghia) che quelli relativi alla terra, al fine di testimoniare la varietà di prodotti che necessitano di essere difesi e promossi.Slow Fish ha anche ospitato e fatto conoscere le specialità europee tutelate da Slow Food: le ostriche naturali della Bretagna, i pescatori tradizionali del mare di Wadden, gli ultimi che in questo tratto di mare utilizzano il sistema di nasse, palamite e reti ancorate a punti fissi e non in movimento, le aringhe salate e affumicate di Sunnmøre e il baccalà di Møre og Romsdal.

Attività di promozione e sensibilizzazioneLa situazione degli oceani e dei mari non è affatto migliorata negli ultimi anni, anzi, l’inquinamento e l’ocean grabbing non

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si arrestato, l’accaparramento delle risorse del mare da parte di multinazionali senza scrupoli, come avviene per la terra in Africa e America Latina, sta compromettendo gravemente gli stock ittici e la sussistenza delle piccole comunità di pesca. Bisogna avere una visione un po’ più lunga e pensare alle generazioni future, a cui questa civiltà negherà i privilegi di cui stiamo godendo noi stessi. In questa edizione di Slow Fish si è cercato di mettere insieme i migliori esperti a livello nazionale ed europeo al fine di trattare due grandi temi di quest’edizione:

I. Il problema dell’inquinamento del MediterraneoSecondo alcuni studi recenti sono presenti 100 mila frammenti per km quadrato e 38,2 mg per metro quadro di catrame pelagico che vengono soprattutto assorbiti dai cetacei. È stato tema di dibattito e di confronto per i quattro giorni dell’evento.

II. L’impegno del Ministero dell’Ambiente verso la definizione di una strategia marinaL’impegno da parte del Ministero dell’Ambiente, in particolare della Commissione Pesca dell’Europarlamento per l’approvazione della norma che impone che tutto il pescato venga sbarcato in porto. Grazie a questa norma, il focus è stato rivolto ad un dibattito e confronto che ha messo in evidenza il divieto di ributtare in mare i pesci pescati sotto taglia o non commerciabili.

Cheese Le Forme del Latte

La decima edizione di Cheese si è svolta a Bra dal 18 al 21 settembre 2015. La manifestazione internazionale ha portato oltre 270 mila visitatori (il 10% in più rispetto all’edizione dei record del 2013, secondo le stime delle forze dell’ordine locali), accogliendoli tra le vie e le piazze di Bra.

Forti i messaggi politici lanciati durante questa decima edizione, come il NO del settore lattiero-caseario di qualità al latte in polvere per produrre formaggi. La petizione lanciata da Slow Food a sostegno della legge italiana 138 dell’11 aprile 1974, con la quale l’Unione europea chiedeva all’Italia l’abrogazione entro il 29 settembre, ha raccolto l’adesione di 150 mila persone sulla piattaforma Change.org e attraverso il contatto diretto. Importante il messaggio del Vice Ministro alle politiche agricole

alimentari e forestali Andrea Olivero che, inaugurando la manifestazione, ha assicurato la difesa a oltranza della legge da parte Governo italiano.Riflessioni tra tecnici ed esperti del settore e appelli alle istituzioni da parte dei produttori e dei loro rappresentanti sono stati lanciati durante i tanti momenti di approfondimento. Tra i temi al centro del dibattito la fertilità dei suoli, minacciata non solo dalla cementificazione ma anche da una produzione agricola troppo intensiva che non lascia ai terreni il tempo di rigenerarsi. Un allarme lanciato dalla Confédération Paysanne riguarda il rischio di “gigantismo” che sta affliggendo le stalle, e non solo Oltralpe: allevamenti intensivi che non guardano di sicuro al benessere dell’animale né tantomeno alla qualità del latte che, anzi, diventa un sottoprodotto quando obiettivo del profitto sono i liquami per la produzione di biogas. E poi le quote latte, pensate per tutelare i piccoli produttori, disincentivando la produzione al di sopra di un limite fissato per legge, si sono rivelate uno strumento distorsivo del mercato e sono state abolite senza un vero passaggio, con il rischio di mettere in ginocchio i produttori di piccola scala se non si pensa a una regolamentazione più efficace.

Le attività educativeLargo spazio all’educazione, a riprova che i visitatori degli eventi Slow Food non partecipano solo per soddisfare il palato, ma anche soprattutto per informarsi e formarsi.Per la prima volta è stata realizzata un’area completamente dedicata a tutte le attività educative per bambini e famiglie, animata dal gruppo educazione di Slow Food con la collaborazione di CircoWow e Giovani Genitori. Per 4 giorni scolaresche, bambini e genitori, per un totale che supera le 1000 unità, hanno approfondito i temi legati alla produzione dei formaggi giocando a spasso per la “Via Lattea”. Molti di questi appuntamenti sono stati tradotti anche nella Lingua dei Segni, grazie alla collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi che ha permesso di tradurre anche molte conferenze e la cerimonia di apertura.Il pubblico adulto ha potuto godere di 37 Laboratori del Gusto e di un’edizione speciale dei Master of Food dedicata agli over 18/under 30 e una serie di conferenze tematiche dedicate ai grandi temi che gravitano intorno alla produzione del formaggio, aperte al pubblico ma anche a produttori ed esponenti della comunità scientifica.Anche nella nuovissima Casa Slow Food, lo spazio associativo della Chiocciola, vecchi e nuovi soci hanno partecipato a

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laboratori per imparare a distinguere le caratteristiche organolettiche dei formaggi artigianali da quelli industriali.Sono stati allestiti, inoltre, altri spazi culturali come lo Spazio Incontri dove hanno trovato spazio momenti di riflessione con un calendario ricco di conferenze oltre che la lettura dei quotidiani con ospiti illustri; e la Casa della Biodiversità, cuore delle attività di Slow Food a tutela della biodiversità. Qui lo spazio conferenze è stato affiancato da un percorso didattico sul latte, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico. Il percorso – attraverso grafica, foto e materie prime (erbe, cagli, fermenti, …) ha portato i visitatori alla scoperta del latte, illustrando le diverse razze animali, le forme di allevamento, le tecniche per fare formaggio, e ha permesso di scoprire la magia grazie alla quale da soli tre ingredienti (latte, caglio e sale) si ottengono, nel mondo, oltre 2000 tipi di formaggio.

Salvaguardia della Biodiversità. Non si ferma il lavoro di Slow Food in difesa della Biodiversità, e così, accanto ai 57 Presìdi italiani e stranieri e ai tanti prodotti dell’Arca presenti, si aggiungono altri formaggi che casari e soci italiani e stranieri hanno consegnato alle cure della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, affinché possano salire sull’Arca del Gusto ed essere catalogati come prodotti da salvare.

Progetto a ridotto impatto ambientaleAnche questa edizione è stata realizzata con i criteri di evento sistemico che ormai dal 2008 Slow Food applica alle manifestazioni, al fine di ridurre l’emissione di CO2 e l’impatto ambientale dei propri eventi. Isole ecologiche presidiate per la raccolta dei rifiuti, utilizzo di materiale di allestimento riciclabile (pallet per gli spazi espositivi ed Evergreen e cartoncino per i supporti di grafica), utilizzo di materiale compostabile per la fruizione del cibo e diminuzione dell’uso della carta per i comunicati stampa e le cartelle stampa sono stati i fattori principali di intervento che hanno portato ad una raccolta differenziata che ha superato lo straordinario risultato (probabilmente sottostimato) dell’89% a fronte di una produzione di oltre 64 tonnellate di rifiuti (56 tonnellate nel 2013).

Expo e We Feed the planet

La sfida a Expo 2015 è stata impegnativa: l’obiettivo, infatti, è stato dar voce a chi si sente rappresentato dalla filosofia di Slow Food e dai progetti della rete di Terra Madre, all’interno di un contenitore che, per sua stessa caratteristica, è più un parco tematico, che un luogo dove davvero discutere e decidere il futuro del pianeta.La presenza di Slow Food all’esposizione internazionale ha raggiunto l’obiettivo prefissato: dar parola a tanti produttori di cibo, i veri protagonisti di questa Expo.

Slow Food Italia ha dato il proprio sostegno sulle tematiche che volevano essere poste in evidenza: il Teatro Slow Food ha ospitato quasi 400 laboratori dedicati ai più piccoli, coinvolgendo circa 1250 classi e 800 conferenze, offrendo la scena a storie e attori che hanno raccontato come già oggi sia possibile pensare nuovi sistemi alimentari, nuovi modi di produrre, trasformare, distribuire, consumare cibo.

Il grande orto è stato uno dei luoghi più simbolici di tutto l’evento: fotografato da migliaia di visitatori, è stato un orto produttivo e didattico allo stesso tempo, ha mostrato cosa significhi concretamente produrre cibo “pulito” e come la cura della nostra Terra Madre sia qualcosa di cui possiamo e dobbiamo davvero occuparci tutti.

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La mostra Salva la biodiversità, salva il pianeta, ha ricevuto apprezzamenti dalle moltissime persone che si sono soffermate ai diversi tavoli a riflettere sulle provocazioni sui grandi mali del moderno modello alimentare e a cercare strade alternative, partendo dalle proposte di Slow Food. L’albero del cibo è così diventato un simbolo importante della nostra Expo, che ha accolto un’incredibile quantità di messaggi che hanno confermato l’importanza della nostra presenza a pochi metri da realtà che propongono modelli diametralmente opposti ai nostri, con le quali però, evidentemente, nel mondo di oggi ci si deve quotidianamente confrontare.

Dal 3 al 6 ottobre 2015 oltre 2500 giovani agricoltori, si sono riuniti a Milano con l’obiettivo di offrire risposte e soluzioni concrete per un futuro sostenibile del cibo, in linea con il tema di Expo: Nutrire il pianeta, energia per la vita. I protagonisti di questo evento arrivano da ben 120 Paesi e da tutti i continenti. Sono loro gli artefici dei cambiamenti che avverranno nei prossimi anni nel mondo del cibo e saranno loro, insieme, a proporre nuove idee per un’alimentazione sostenibile.L’obiettivo principale dei quattro giorni di manifestazione è stato quello di rispondere a cinque questioni fondamentali alla base della nostro sistema alimentare:• Innovazione: come produrremo il cibo in futuro?• Equità: come ridistribuire il potere nel sistema globale in maniera uniforme?• Patrimonio: come possiamo preservare il nostro patrimonio alimentare?• Comunicazione: quali sono le migliori strategie di comunicazione del cambiamento?• Beni comuni: come possiamo immaginare una nuova strategia per i beni comuni?Un modo di sottolineare come oggi non ci si sia limitati a celebrare l’importanza fondamentale del lavoro dei giovani contadini per il futuro e il benessere di tutti, ma come piuttosto si siano piantati i semi di una rivoluzione che è destinata a coinvolgere ogni angolo del mondo.

Campagne di sensibilizzazione

Affinché venisse posta in essere l’incredibile opportunità di essere un passo in avanti nella sfida contro la fame globale, Oxfam Italia, Slow Food Italia e Action Aid Italia hanno scritto una lettera aperta al Premier Renzi e al Governo Italiano per chiedere all’Italia di adottare impegni concreti in cinque ambiti prioritari:

• Tutela delle sementi tradizionali e promozione dell’agricoltura contadina• Stop alla speculazione finanziaria sul cibo• Tolleranza zero all’accaparramento delle terre• Contrasto a un clima che affama• Stop al consumo di suolo agricolo

Inoltre, dal 3 al 5 Giugno 2015, presso la Fabbrica del Vapore a Milano, si è tenuto il forum internazionale della società civile e dei movimenti dei cittadini: Expo dei Popoli, evento che si è posto l’obiettivo di raccogliere la sfida lanciata da Expo 2015 “Nutrire il Pianeta” applicando i principi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale.Il Comitato organizzatore, istituito ufficialmente nel 2012 e composto da più di 40 organizzazioni no profit italiane, tra cui Slow Food Italia, ha sottoscritto un Manifesto che ha offerto chiare indicazioni sulle soluzioni da mettere in campo per vedere finalmente riconosciuti e garantiti il diritto ad un’alimentazione adeguata e un uso equo e sostenibile delle risorse naturali.Molte le tematiche affrontate nei tre giorni del forum• il contrasto al land e water grabbing• la promozione dell’agroecologia

We Feed the Planet: 2500 giovani agricoltori a Milano per dare una vera risposta al tema di Expo “Nutrire il Pianeta”Giovani, allevatori, contadini, pescatori che si sono riuniti a Milano per Terra Madre Giovani e hanno discusso, portato le loro esperienze e proposte invadendo Expo con la voglia di fare per “nutrire il pianeta”

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• il cambiamento climatico • la dismissione dei combustibili fossili• il consumo sostenibile• la denuncia degli accordi di libero scambio• la speculazione finanziaria • lo sviluppo guidato dalle corporation

Expo dei Popoli ha rappresentato una delle opportunità per affermare che Expo 2015 può essere considerato un punto di svolta nell’impegno globale per raggiungere obiettivi quali l’uso equo e sostenibile delle risorse, il diritto a un’alimentazione adeguata e l’impegno a combattere la povertà. L’obiettivo è stato quello di dar voce ai popoli in modo da poter influenzare le scelte dei governanti al fine di contrastare l’iniquità e garantire la sicurezza alimentare non solo a una fortunata minoranza, ma al mondo intero.

11. SITUAZIONE FINANZIARIA ED ECONOMICA

11.1 Situazione finanziariaEsposizione e gestione della situazione e dei rischi finanziariSlow Food Italia opera con esposizione a rischi di mercato in connessione a modifiche dei tassi di interessi, pertanto in ottemperanza del principio della trasparenza, di seguito, si evidenzia la gestione nonché l’andamento finanziario riferito alle posizioni finanziarie del 2014.Al 31 dicembre 2015 Slow Food Italia presenta una posizione finanziaria verso banche pari a -588.000 euro. Nel corso dell’esercizio l’indebitamento medio mensile è stato di -395.000 euro raggiungendo il picco massimo (-611.000 euro) nel mese di settembre.

Andamento Posizione Finanziaria Netta vs banche – Anno 2015

Slow Food Italia opera in una situazione di costante indebitamento bancario, come si evince dal grafico sotto riportato.

Storico indebitamento Slow Food Italia 2008-2015

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L’Associazione può sostenere tale situazione grazie al totale affidato pari a 1.300.000 euro suddiviso tra elasticità di cassa 250.000 euro (19%) e affidamenti per anticipo contributi 1.050.000 euro (81%).Gli oneri finanziari 2015 sono stati pari a 5.300 euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente (14.000 euro) grazie al miglior andamento come si evince dal grafico sotto.

Andamento Posizione Finanziaria Netta vs banche – Anno 2014-2015

11.2 Situazione economicaIn coerenza con quanto stabilito dalle linee guida previste per le associazioni non profit, si distinguono tre categorie principali di utilizzo delle risorse raccolte da Slow Food Italia. Queste categorie sono:- Attività Caratteristica (Istituzionale)- Attività Strumentali e Accessorie- Attività di supporto generaleL’attività caratteristica dell’Associazione comprende il Tesseramento, le attività Educative, la Tutela della Biodiversità, i progetti rivolti ai soci e/o alla collettività, le campagne di sensibilizzazione, l’attività di formazione alle Associazioni di primo e secondo livello e il sostegno all’Associazione Internazionale. Le attività strumentali e accessorie comprendono gli eventi per la parte istituzionale (linee guida, tematiche relative al buono pulito e giusto, missione); l’attività di comunicazione istituzionale, la Direzione dell’Associazione e gli uffici di supporto alla gestione associativa e attività generali. Le attività di supporto generale comprendono i costi di struttura riconducibili ai Servizi Amministrativi, Servizi Gestione Sviluppo delle Risorse Umane, Informativi, Immobiliari e di Gestione dei Marchi.

L’esercizio 2015 chiude con un disavanzo pari a euro 175.983 dovuto principalmente ad un decremento dell’attività associativa e alla riduzione della contribuzione pubblica per l’evento Terra Madre Salone del Gusto.

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12. IL RENDICONTO DI GESTIONE

ONERI PROVENTI1) Oneri da attività caratteristica 1.389.177 1) Proventi da attività caratteristica 1.632.2971.1) Campagna Tesseramento 424.906 1.1) Campagna Tesseramento 891.2521.2) Tutela della Biodiversità 70.937 1.2) Tutela della Biodiversità 222.2321.3) Educazione Alimentare 59.900 1.3) Educazione Alimentare 346.0121.4) Progetti Istituzionali 97.764 1.4) Progetti Istituzionali 156.7361.5) Formazione Associazioni 1°e 2° Livello 13.419 1.5) Formazione Associazioni 1°e 2° Livello 16.0651.6) Contributo associazione int.le 320.0001.7) Personale 402.251

2) Oneri da attività strumentali e accessorie 782.271 2) Proventi da attività strumentali e accessorie 978.5732.1) Eventi 321.278 2.1) Eventi 963.4742.2) Ufficio Stampa 24.777 2.2) Ufficio Stampa 4.9952.3) Supporto rete associativa 202 2.3) Supporto rete associativa 10.1042.4) Direzione 82.919 2.4) Direzione - 2.6) Personale 353.095 2.6) Altri proventi -

Totale Oneri della gestione operativa 2.171.448 Totale Proventi della gestione operativa 2.610.870Avanzo della gestione operativa 439.422

3) Oneri di supporto generale 563.9113.1) Servizi Generali 109.4973.2) Servizi Amministrativi 28.2943.3) Servizi Gestione Risorse Umane 25.3803.4) Servizi Immobiliari 56.7333.5) Servizi Informativi 133.4063.6) Servizi Gestione Marchi 15.2853.7) Personale 195.316

4) Oneri finanziari 18.6204.1) Su depositi bancari 18.620

5) Oneri Straordinari 2.0005.1) Da accantonamento svalutazione crediti 05.2) Da sopravvenienze passive straordinarie 2.000

6) Altri Oneri 30.8746.1) Imposte 30.874

Totale Oneri della gestione accessoria 615.405 Totale Proventi della gestione accessoria - Totale Oneri 2.786.853 Totale Proventi 2.610.870

Avanzo/Disavanzo della gestione -175.983

IL RENDICONTO DELLA GESTIONE

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13. COMPLIANCE DELL’ASSOCIAZIONE

Il Modello Organizzativo che è in corso di adozione dall’Associazione è definito secondo il dettato del D.Lgs. 231/01 (c.d. Legge 231) che disciplina la responsabilità amministrativa delle società e degli enti, anche se il rispetto di questa norma non è obbligatorio per un’Associazione. Si è ritenuto che il D.Lgs. 231 rappresenti una buona guida per sistematizzare la forma organizzativa di un’Associazione come Slow Food Italia e d’altro canto pone in evidenza l’osservanza delle disposizioni in essa contenute, sebbene non obbligatorie. Si vuole, in questo modo, sottolineare l’impegno verso la trasparenza più totale, la legalità e il riconoscimento evidente di una responsabilità nei confronti dei soci e della collettività, al di là degli obblighi di legge. TrasparenzaCon riferimento al D.Lgs 14 marzo 2013 n. 33, nel corso del 2015, è continuato il percorso verso la piena trasparenza e la realizzazione dell’idea di “casa di vetro” che Slow Food Italia vuole costruire al fine di rendere evidenti le strutture organizzative, statutarie, le scelte regolamentari e di gestione.Privacy: misure di tutela e garanziaNel corso dell’esercizio si è provveduto agli aggiornamenti degli adempimenti in materia di protezione di dati personali di cui al D.Lgs. 196/2003 e predisposto nuovi incarichi per dar seguito agli adempimenti.Slow Food Italia ha opportunamente accertato che le modalità utilizzate al proprio interno sono rispettose di quanto prescritto dal Garante per la protezione dei dati personali.Vigilanza e controllo- Il Collegio Sindacale ha il compito di vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dall’Associazione e sul suo concreto funzionamento. I membri del Collegio Sindacale, scelti tra i soci, sono iscritti nel Registro dei Revisori Legali.Il Collegio Sindacale fornisce inoltre un giudizio sul bilancio d’esercizio e sul bilancio preventivo.- Il bilancio è sottoposto a revisione contabile volontaria da parte della Deloitte&Touche Spa la quale emette un parere relativamente alla conformità dei criteri di redazione illustrati nella nota integrativa. - Il Tesoriere è l’organo cui viene affidata la supervisione sul sistema dei controlli interni ed in particolare nell’ambito delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi dell’Associazione e degli Enti collegati.- Il Collegio dei Garanti quale organo di giurisdizione interna ha funzioni di garanzia interpretativa delle norme statutarie e regolamentari a tutti i livelli. Le modalità di funzionamento ed intervento sono disciplinate da apposito regolamento approvato dal Consiglio Nazionale. Ha il compito di esaminare i casi che gli vengono deferiti dalle istanze dell’Associazione, dalle basi associative o da singoli soci. Decide, previa eventuale istruttoria, con provvedimento scritto motivato.Sicurezza sul lavoro In relazione all’ambiente di lavoro e alla sicurezza dei lavoratori, sono state svolte le seguenti attività:- Verifica dell’Aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (elaborazione nel novembre 2014); - Introduzione nuove Procedure di Lavoro/Informazione (Procedura n. 6 – Attività Complementari dell’Ufficio Gestione del Personale);- Verifica delle Procedure di Lavoro/Informazione esistenti;- Esame della documentazione disponibile relativa alla manutenzione e/o alla verifica periodica degli impianti tecnici a servizio della sede legale/unità locale;- Verifica gruppi omogenei dei lavoratori (mansioni) ricompresi nel Documento di Valutazione dei Rischi;- Svolgimento corso di formazione dei Preposti;- Svolgimento corso di formazione dei Lavoratori (Modulo Generale);- Svolgimento corso di formazione dei Lavoratori (Modulo Specifico);- Applicazione del protocollo sanitario e conseguente attivazione della relativa sorveglianza.

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Slow Food Italia

14. IL RISULTATO E LE ASPETTATIVE FUTURE

L’Associazione in questi anni è riuscita a salvaguardare concretamente pezzettini di biodiversità e tradizione, nonché educare molte persone al gusto e all’alimentazione. Ha trasmesso un’idea nuova dove il modo con cui ci approcciamo al cibo è diverso. Termini come buono, pulito e giusto indicano ormai una corrente di pensiero, che determina comportamenti e una consapevolezza ben precisi e che ha aiutato il cibo ad acquistare una dignità politica ed economica.Con la chiusura di Expo si è innescata una sfida nel quotidiano che è quella di Nutrire il Pianeta.Il lavoro dell’Associazione è quello di portare avanti questo tema affinché diventi uno stile di vita quotidiano: prodotti di qualità, sostenibilità, equità e rispetto dell’ambiente.La continuazione e i risultati di quanto operato fino ad ora si concretizzeranno con il prossimo Terra Madre Salone del Gusto. “ Voler Bene alla terra” proprio perché deve essere un segno distintivo di questo momento storico. È il fil rouge che da sempre guida le attività e i progetti di Slow Food Italia. Durante Terra Madre Salone del Gusto si rafforzerà e riaffermerà la sfida futura: un cibo buono pulito e giusto deve essere un diritto di tutti!.

Obiettivi futuri:

Agricoltura: rispetto dell’ambiente, attività di sensibilizzazione

Biodiversità: incrementare le attività di salvaguardia e tutela con il sostegno dei piccoli produttori affinché si crei una migliore economia locale

Educazione: incrementare le attività di educazione e coinvolgimento sociale. Nuove tipologie di orti comunitari, nelle scuole, in strutture penitenziarie e istituti per disabili

Rete: sviluppo della rete territoriale affinché il messaggio dell’Associazione arrivi a tutti.

Un bilancio negativo quello del 2015 dal punto di vista economico ma non negativo dal punto di vista delle innumerevoli attività che Slow Food Italia ha realizzato nel corso dell’esercizio. Crediamo infatti, che la nostra forza non si misuri soltanto nella capacità di generare risorse per noi stessi ma, soprattutto, di generare risorse e valore per gli altri. Il nostro punto di forza non si misura in termini di sostenitori, anche, ma nella capacità di generare cultura e di diffondere questa cultura a beneficio della collettività.Il nostro elemento chiave si concretizza nella costante capacità di cambiare. Slow Food Italia compirà 30 anni il prossimo 26 luglio 2016 e in questi 30 lunghi anni i cambiamenti sono stati epocali. È fisiologico, le organizzazioni invecchiano e devono affrontare dei cambiamenti, ma a Slow Food i cambiamenti e le sfide non spaventano; non spaventano i momenti di difficoltà perché ce ne sono stati diversi in questi lunghi 30 anni e sono stati tutti affrontati grazie alla capacità di cambiare e di cogliere le esigenze e di costruire un nuovo modello seguito oramai da molti.Accantoniamo quindi un 2015 per dedicarci ad un futuro che vedrà Slow Food Italia impegnata in un progetto di riorganizzazione strutturale e progettuale: a febbraio 2016 l’Associazione ha avuto il riconoscimento quale Associazione di promozione sociale che aprirà a nuove opportunità di crescita.

Vi invitiamo ad approvare il bilancio chiuso al 31/12/2015 formato dalla Relazione di Missione, Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa nelle seguenti risultanze finali:

- ATTIVO Euro 2.884.313- PASSIVO Euro 3.060.296- DISAVANZO D’ESERCIZIO Euro -175.983

Si propone la copertura del Disavanzo di gestione pari a 175.983 euro con avanzi della gestione futura.

Gaetano PascalePresidente Slow Food Italia

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38www.slowfood.it

ATTIVO 31/12/2015 31/12/2014

B) IMMOBILIZZAZIONI

I Immobilizzazioni immateriali

2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 54.255 54.255

Fondo di ammortamento spese di pubblicità -27.127 -13.564

27.128 40.691

3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell’ingegno 61.972 45.465

Fondo di ammortamento diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell’ingegno -50.967 -45.286

11.005 179

4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 188.473 169.313

Fondo di ammortamento concessioni, licenze, marchi e diritti simili -63.116 -50.630

125.357 118.683

7) Altre immobilizzazioni immateriali 9.600 9.600

Fondo di ammortamento altre immobilizzazioni immateriali -9.600 -9.600

0 0

Totale immobilizzazioni immateriali (I) 163.490 159.553

II Immobilizzazioni materiali

4) Altri beni 202.216 197.213

Fondo di ammortamento altri beni -150.024 -139.234

52.192 57.979

Totale immobilizzazioni materiali (II) 52.192 57.979

III Immobilizzazioni finanziarie

1) Partecipazioni in:

a) Imprese controllate 734.220 734.220

d) Altre imprese 224.510 226.510

2) Crediti:

a) Verso imprese controllate 0 0

d) Verso altri

- Entro 12 mesi 0 0

- Oltre 12 mesi 0 0

Totale immobilizzazioni finanziarie (III) 958.730 960.730

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) 1.174.412 1.178.262

C) ATTIVO CIRCOLANTE

I Rimanenze

1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 8.644 14.538

4) Prodotti finiti 23.100 34.688

Totale rimanenze (I) 31.744 49.226

II Crediti

1) Verso fiduciari/soci/altri entro 12 mesi

- Crediti istituzionali verso fiduciari 106.843 103.936

- Crediti istituzionali verso soci 23.415 25.726

15. I PROSPETTI DI BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2015

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

- Altri crediti istituzionali di natura commerciale 235.919 113.893

Totale crediti vs fiduciari/soci/altri 366.177 243.555

4a) Crediti tributari

- Entro 12 mesi 34.233 35.880

Totale crediti tributari 34.233 35.880

5) Verso altri entro 12 mesi

- Contributi da ricevere esigibili entro 12 mesi 1.614.051 1.485.912

- Altri crediti istituzionali esigibili entro 12 mesi 40.063 60.741

Fondo svalutazione crediti -344.696 -359.420

Totale crediti verso altri 1.309.418 1.187.233

Totale crediti (II) 1.709.828 1.466.668

IV Disponibiltà liquide

1) Depositi bancari e postali 135.112 232.735

3) Denaro e valori in cassa 2.383 3.431

Totale disponibilità liquide (IV) 137.495 236.166

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) 1.879.067 1.752.060

D) RATEI E RISCONTI

Ratei e risconti 6.817 11.913

TOTALE RATEI E RISCONTI (D) 6.817 11.913

TOTALE ATTIVO 3.060.296 2.942.235

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2015 31/12/2014

A) PATRIMONIO NETTO

I - Fondo sociale 511.811 511.811

VIII- Avanzi/disavanzi portati a nuovo 57.818 56.698

IX- Avanzo/disavanzo dell’esercizio -175.983 1.120

TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) 393.646 569.629

B) FONDO RISCHI E ONERI

3) Altri fondi

- Fondo rischi spese legali 10.000 10.000

- Fondo rischi per spese future 70.000 70.000

- Altri fondi per rischi e oneri differiti 0 0

- Fondo raccolta per “Abruzzo” 1.515 108.456

- Fondo raccolta per “Emilia Romagna” 27.334 27.334

- Fondo raccolta per “Sardegna” 0 2.355

TOTALE FONDI RISCHI E ONERI (B) 108.849 218.145

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 410.941 507.195

D) DEBITI

4) Debiti verso banche

- Entro 12 mesi 695.737 391.127

- Oltre 12 mesi

Totale debiti verso banche 695.737 391.127

6) Anticipo contributi per lavori / progetti futuri 6.856 8.163

7) Debiti verso fornitori/fiduciari

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40www.slowfood.it

- Fornitori entro 12 mesi 491.073 357.783

- Fiduciari entro 12 mesi 92.458 87.368

Totale debiti verso fornitori 583.531 445.151

12) Debiti tributari

- Entro 12 mesi 74.809 63.136

13) Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale

- Entro 12 mesi 43.033 165.668

14) Altri debiti

- Entro 12 mesi 473.637 318.765

TOTALE DEBITI (D) 1.877.603 1.392.010

E) RATEI E RISCONTI

Ratei e risconti 269.257 255.256

TOTALE RATEI E RISCONTI (E) 269.257 255.256

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 3.060.296 2.942.235

CONTO ECONOMICO 31/12/2015 31/12/2014

A) PROVENTI

1) Entrate istituzionali 2.555.450 2.660.644

- Proventi da tesseramento 852.279 924.404

- Proventi da attività di educazione alimentare (Master of Food) 159.335 155.689

- Contributi istituzionali 1.410.502 1.441.006

- Raccolta fondi “Abruzzo” 57 0

- Raccolta fondi “Emilia Romagna” 0 0

- Raccolta fondi “Sardegna” 0 200

- Altri proventi istituzionali 133.277 139.345

5) Altri proventi istituzionali di natura commerciale 277.852 149.737

TOTALE PROVENTI (A) 2.833.302 2.810.381

B) ONERI

6) Per beni di consumo e merci 135.233 145.193

7) Per servizi istituzionali

a) erogazioni a Slow Food (associazione internazionale) 320.000 320.000

b) erogazioni alle associazioni territoriali 151.835 161.402

c) altri servizi 1.028.448 787.618

Totale costi per servizi istituzionali 1.500.283 1.269.020

8) Per godimento di beni di terzi 52.912 53.754

9) Per il personale

a) salari e stipendi 815.762 889.816

b) oneri sociali 239.379 267.816

c) trattamento di fine rapporto 62.295 69.306

d) quiescenza e simili 0 0

e) altri costi 7.789 7.297

Totale costi per il personale 1.125.225 1.234.235

10) Ammortamenti e svalutazioni

a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 31.729 25.150

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali 10.790 11.333

d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disp. liquide 0 0

Totale ammortamenti e svalutazioni 42.519 36.483

11) Variazione rimanenze 17.481 -49.226

13) Altri accantonamenti 57 200

14) Oneri diversi di gestione 100.494 73.496

TOTALE ONERI (B) 2.974.204 2.763.155

DIFFERENZA TRA PROVENTI E ONERI (A-B) -140.902 47.226

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

16) Altri proventi finanziari

d) proventi diversi dai precedenti

- Altri proventi finanziari 6 6

17) Interessi e altri oneri finanziari

- Altri interessi e oneri finanziari -4.208 -12.863

17a) Utili e perdite su cambi -5 0

TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C ) -4.207 -12.857

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE

19) Svalutazioni

a) b) c)di partecipazioni, immobilizzazioni finanziarie, titoli circolanti 0 0

TOTALE DELLE RETTIFICHE (D) 0 0

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

20) Proventi:

b) sopravvenienze attive 0 0

21) Oneri

c) sopravvenienze passive 0 0

TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (E) 0 0

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE -145.109 34.369

22) Imposte sul reddito dell’esercizio

a) imposte correnti -30.874 -33.249

Totale imposte correnti anticipate e differite -30.874 -33.249

23) UTILE/PERDITA DELL’ESERCIZIO -175.983 1.120

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16. NOTA INTEGRATIVA

CONTENUTO E FORMA DEL BILANCIO

Il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31.12.2015, composto da Relazione di Missione, Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute e trova costante riferimento ai principi di redazione e ai criteri delle Linee guida e schemi per la redazioni dei bilanci degli enti non profit, secondo quanto disposto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti.Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico sono redatti secondo gli schemi previsti dagli articoli del Codice Civile 2424 e 2424 Bis. La nota integrativa è stata predisposta in base all’art. 2427 del Codice Civile.I valori esposti nei Prospetti di Bilancio sono riportati, di volta in volta, in unità o migliaia di Euro, mentre nei commenti alle voci, i valori sono riportati in unità di Euro, così come previsto dall’art. 2423 del Codice Civile.È riportato tra gli schemi il Rendiconto economico che meglio evidenzia l’attività di Slow Food nella sua specificità.Il bilancio è sottoposto a revisione contabile volontaria da parte della Deloitte&Touche Spa.

CRITERI DI VALUTAZIONE, PRINCIPI CONTABILI E DI REDAZIONE DEL BILANCIO

Il Bilancio al 31 dicembre 2015 è stato predisposto applicando i medesimi criteri di valutazione, gli stessi principi contabili e di redazione adottati nell’esercizio precedente, fatta eccezione per la voce “Costi per servizi istituzionali” che, a differenza dell’esercizio precedente, accoglie anche gli oneri per progetti istituzionali che nel bilancio 2014 erano stati allocati alla voce Oneri diversi di gestione. Tale scelta è conseguenza delle esigenze dell’Associazione di meglio rappresentare gli aspetti caratteristici dell’attività istituzionale legata ai progetti. Conseguentemente la voce di bilancio dell’esercizio precedente è stata riclassificata al fine di consentire la comparabilità dei valori consuntivati nel corrente esercizio.Si precisa che alcune voci di bilancio dell’esercizio precedente sono state riclassificate al fine di consentire la comparabilità con i valori consuntivati nel corrente esercizio.La valutazione delle voci del Bilancio è fatta secondo prudenza e, per i casi previsti dalla legge, con il consenso del Collegio sindacale. Si è tenuto conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data d’incasso o del pagamento e dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la sua chiusura.Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente sono stati iscritti tra le immobilizzazioni. Per le voci più significative, vengono esposti i criteri di valutazione e i principi contabili adottati.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE E ORGANI DI CONTROLLO

Ai sensi del D.Lgs 32/2007 e in ottemperanza del principio della trasparenza richiamato nell’art. 2391 bis del Codice Civile vengono illustrati di seguito i rapporti intrattenuti con le parti correlate.

LE CONTROLLATE

Slow Food Editore SrlSlow Food Editore è parte del movimento Slow Food di cui fanno parte diverse entità giuridiche che nel corso degli anni sono nate per soddisfare le diverse esigenze di crescita del movimento stesso. Slow Food Editore è infatti nata su impulso di Slow Food Italia che aveva espresso la necessità di diffondere attraverso strumenti editoriali i propri valori e la propria mission. Dal maggio 2009, nella compagine societaria di Slow Food Editore entra a far parte Giunti Editore Spa.L’Associazione detiene l’80% di Slow Food Editore. Il controllo viene esercitato attraverso la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione, l’approvazione delle linee editoriali e del piano editoriale.Giunti Editore Spa detiene il 20% di Slow Food Editore. La partecipazione si esprime attraverso la nomina di un componente nel Consiglio di Amministrazione. Giunti si occupa inoltre della distribuzione in libreria dei titoli a catalogo di Slow Food Editore e collabora a sostegno delle politiche commerciali della casa editrice, oltreché nella realizzazione di titoli in coedizione e nella gestione della logistica.

Slow Food Promozione SrlSlow Food Promozione è parte del Movimento Slow Food di cui fanno parte diverse entità giuridiche che nel corso degli anni sono nate per soddisfare le diverse esigenze di crescita del Movimento stesso.Slow Food Promozione è infatti nata su impulso di Slow Food Italia quale strumento atto allo svolgimento di attività di organizzazione eventi e consulenze in linea con la filosofia del Movimento. L’Associazione detiene il 100% di Slow Food

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

Promozione. Il Controllo viene esercitato attraverso la nomina del Consiglio di Amministrazione. Slow Food Promozione è infatti lo strumento operativo che l’Associazione utilizza per realizzare attività, principalmente eventi, la cui finalità è quella di diffondere i valori di Slow Food, di educare il grande pubblico e di salvaguardare e tutelare la biodiversità attraverso la promozione delle piccole produzioni agricole durante gli eventi.

ALTRE PARTECIPAZIONI

Agenzia di Pollenzo SpaIl rapporto con la società per azioni è regolato da una partecipazione nel capitale sociale pari allo 0,60% per un valore complessivo di € 147.000.

Banca del Vino S.c.Il rapporto con la cooperativa è regolato da una partecipazione nel capitale sociale di numero quote 189, per un valore nominale di 250 euro cad. per un totale valore nominale di 47.250 euro. In seno all’Assemblea della Cooperativa l’espressione dei voti è in rapporto a 1 voto per ogni titolare di quote.

Consorzio Topix – Torino Piemonte Internet Exchange: l’importo della partecipazione è pari ad euro 5.000.

ALTRI RAPPORTI

Fondazione Slow Food per la Biodiversità – OnlusSlow Food Italia è socio fondatore e in virtù di questa qualifica indica suoi rappresentanti in seno al Consiglio di Amministrazione scelti tra una rosa di canditati proposti dai soci.Slow Food Italia quale socio fondatore della Fondazione ha versato 35.000 euro per la costituzione del fondo sociale della stessa.

Fondazione Terra MadreSlow Food Italia è socio fondatore ed è rappresentato nel Consiglio di Indirizzo dal suo Presidente. È inoltre rappresentata anche nel Comitato di Gestione nominando un proprio rappresentante.

Università di Scienze GastronomicheSlow Food Italia è ente promotore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e tramite il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Amici dell’Università nomina un proprio rappresentante quale membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università stessa.

Associazione Amici dell’Università di Scienze GastronomicheSlow Food Italia è tra i soci fondatori dell’Associazione. Slow Food Italia individua e propone all’Assemblea dei soci fondatori una rappresentanza all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’ente.

Slow FoodCon l’Associazione Internazionale il rapporto è regolato da un accordo di contribuzione annua a sostegno delle attività di sviluppo del movimento a livello internazionale. Un rappresentante di Slow Food Italia siede nel Comitato esecutivo internazionale, mentre nel Consiglio internazionale siedono altri 5 rappresentanti di Slow Food Italia.

Comitato Salone del GustoEnte nato il 18 maggio 2006 grazie alla volontà di tre soci fondatori: Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food Italia al fine di ideare e progettare l’evento Salone Internazionale del Gusto sviluppandone i contenuti culturali, le finalità educative, formative ed informative. Slow Food Italia quale socio fondatore ha versato la somma pari a 20.000 euro per la costituzione del fondo sociale del Comitato. Si precisa che il Comitato è stato rinnovato fino al 31 dicembre 2016.

Eventuali operazioni con le parti correlate sono state realizzate sulla base di trattative tra le parti, rispettando i limiti derivanti dalla normativa in materia di transfer pricing, e sono state concluse a prezzi di mercato.

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RAPPORTI CON ORGANI DI CONTROLLO

Collegio Sindacale – l’organo di controllo svolge la propria opera a titolo gratuito. L’Associazione provvede ad eventuali rimborsi spese di trasferta nell’ambito dell’espletamento delle funzioni di revisione preposte.

TesoriereAl Tesoriere è affidata la supervisione sul sistema dei controlli interni ed in particolare nell’ambito delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi dell’Associazione e degli eventuali Enti collegati.Amministratori – I componenti del Comitato Esecutivo e del Consiglio Nazionale non percepiscono compensi per lo svolgimento delle funzioni preposte.

Comitato EsecutivoI componenti del Comitato Esecutivo non percepiscono compensi per lo svolgimento delle funzioni preposte.

Consiglio Nazionale I componenti del Consiglio Nazionale non percepiscono compensi per lo svolgimento delle funzioni preposte.

Società di Revisione – La società di Revisione incaricata della certificazione del controllo legale dei conti svolge la propria attività a titolo gratuito.

ATTIVO (STATO PATRIMONIALE)

B) Immobilizzazioni

I - Immobilizzazioni immaterialiSono iscritte al costo storico d’acquisizione, inclusivo degli oneri accessori e dell’IVA (che per effetto della natura e dell’attività svolta dall’Associazione, risulta indetraibile), ridotto da ammortamenti effettuati sistematicamente. L’iscrizione nell’attivo è giustificata dall’oggettivo carattere di utilità pluriennale degli effetti di tali costi e spese.

Voci di Bilancio Aliquota di ammortamento

Pubblicità (B.I.2) 25%

Software (B.I.3) 33,33%

Concessioni, Licenze,Marchi e Diritti Simili (B.I.4) 5,55%

Altre Immobilizzazioni Immateriali (B.I.7) 20%

Ove previsto dal Codice Civile, il costo relativo alle immobilizzazioni immateriali aventi il requisito dell’utilità pluriennale, è stato iscritto nell’attivo delle immobilizzazioni con il consenso del Collegio sindacale ed è ammortizzato secondo la durata residua.In particolare i diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere d’ingegno sono ammortizzati in base alla loro presunta durata di utilizzazione, comunque non superiore a quella fissata dai contratti di licenza. Relativamente ai Marchi, dall’esercizio 2011 viene applicata l’aliquota del 5,55% conformemente alla normativa fiscale, in quanto l’utilità dell’immobilizzazione è da ritenersi indeterminata.

II - Immobilizzazioni materiali Sono iscritte al costo d’acquisto, inclusivo degli oneri accessori e dell’IVA e rettificato dai corrispondenti fondi d’ammortamento.Le quote d’ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate, posto l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei beni, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione, coincidente con le seguenti aliquote:

Voci di Bilancio Aliquota di ammortamento

Mobili e arredi (B.II.4) 12%

Macchine elettroniche (B.II.4) 20%

Il valore residuo delle immobilizzazioni materiali viene svalutato in caso di perdite durevoli di valore e ripristinato, qualora vengano meno i presupposti delle rettifiche effettuate, al netto degli ammortamenti applicabili.

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

III - Immobilizzazioni finanziarieSono costituite da partecipazioni e fondi di dotazione in entità giuridiche, acquisite a scopo di investimento durevole, e come tali iscritte in base al costo sostenuto per l’acquisizione, rettificandolo, ove ritenuto necessario, per le perdite durevoli di valore ovvero a seguito di analitico intervento valutativo.

C) Attivo circolante

I - RimanenzeLa valutazione è effettuata con il metodo “del costo medio ponderato”. Concorrono alla formazione del costo gli oneri accessori.

II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo.Sono iscritti al valore di presumibile realizzo, con rilevazione, ove necessario, di un fondo svalutazione rappresentativo del rischio di inesigibilità dei crediti.

IV - Disponibilità liquideLe disponibilità liquide di banca, postali e di cassa sono iscritte al valore nominale, per la loro reale consistenza alla data del 31 dicembre 2015.

D) Ratei e risconti attiviSono calcolati secondo il principio della competenza temporale e nel rispetto del principio generale di correlazione degli oneri e dei proventi in ragione d’esercizio.

PASSIVO (STATO PATRIMONIALE)

A) Patrimonio netto

I - Fondo di dotazione o Fondo socialeIl fondo sociale è iscritto al valore nominale e rappresenta il valore di quanto conferito in fase di costituzione e, in seguito, da quanto destinato dalla riserva vincolata.

VIII – Avanzi/disavanzi portati a nuovoAccoglie il valore degli avanzi e dei disavanzi degli esercizi precedenti.

IX – Utili (perdite) dell’esercizioAccoglie il valore dell’avanzo (disavanzo) di gestione realizzato nel corso della gestione 2015.

B) Fondi rischi e oneriSono stati stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Le passività potenziali sono state rilevate in bilancio e iscritte nei fondi in quanto ritenute probabili, ed essendo stimabile con ragionevole certezza l’ammontare del relativo onere.

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinatoRappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti alla chiusura dell’esercizio in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti e viene esposto al netto degli anticipi erogati. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo di indici ISTAT.

D) DebitiI debiti sono iscritti al loro valore nominale ritenuto rappresentativo del loro valore di estinzione.I “Debiti verso i fornitori”, oltre al valore dei debiti per fatture pervenute, accolgono il valore delle fatture da ricevere per servizi resi e ordini consegnati, non fatturati entro il 31 dicembre 2015. I “Debiti tributari” accolgono, tra gli altri, le imposte dirette dell’esercizio, rappresentate dall’IRAP, calcolata sull’imponibile sociale del costo dei dipendenti, e dall’IRES, calcolata in misura forfettaria sui proventi di tipo commerciale realizzati nel corso dell’anno.I “Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale” accolgono il valore degli oneri sociali relativi al personale dipendente e assimilato, maturati e da versare.Gli “Altri debiti” accolgono i debiti residui, non rientranti, per loro natura nelle precedenti voci, ivi compreso i debiti verso il personale dipendente dell’Associazione e per il complesso delle passività maturate nei loro confronti, in conformità alla

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46www.slowfood.it

legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro, compreso il valore delle ferie maturate e non godute alla data del Bilancio, oltre a debiti verso altri enti per i diversi progetti realizzati nel corso del 2015.

E) Ratei e risconti passiviSono calcolati secondo il principio della competenza temporale e nel rispetto del principio generale di correlazione degli oneri e dei proventi in ragione d’esercizio.

F) ImposteSlow Food Italia beneficia, ai fini fiscali, del D.Lgs. 398/81. In particolare, svolgendo prevalentemente attività istituzionale, è soggetto passivo forfettario di imposte ai fini Ires. È soggetto passivo di Irap calcolata con il metodo retributivo.

CONTO ECONOMICO

ProventiAl 31 dicembre 2015, i proventi accolgono entrate derivanti da attività istituzionali, da raccolta fondi, entrate di natura finanziaria e di natura straordinaria rappresentati nelle aree gestionali di competenza.In particolare i proventi sono stati suddivisi in:- Entrate istituzionali- Altri proventi istituzionali di natura commerciale

Per definizione le entrate istituzionali accolgono proventi derivanti da attività che perseguono la finalità sociale. Inoltre, al fine di supportare le attività istituzionali svolte dall’ente e di tutelare gli interessi perseguiti, la normativa permette di supportarle finanziariamente attraverso il ricorso ad attività prettamente commerciali non prevalenti.Si rimanda all’Art. 4 lettera l) del Titolo I dello Statuto Nazionale in cui si specifica che l’Associazione può gestire in prima persona iniziative anche economiche ritenute utili al proprio fine sociale. Tali attività economiche sono svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali.

OneriGli oneri comprendono i costi sostenuti dall’Associazione, nel periodo di riferimento, per lo svolgimento delle proprie attività. Tali oneri sono registrati secondo il principio della competenza economica e rappresentati secondo la loro area di gestione.

DETTAGLI RELATIVI ALL’ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE

ATTIVO (STATO PATRIMONIALE)

B) Immobilizzazioni - Movimentazioni (art. 2427 c.c.)

I - Immobilizzazioni immaterialiL’incremento della voce “software” è dovuta principalmente alla progettazione dell’ applicazione per dispositivi smartphone e tablet per la gestione della tessera Green, pari a euro 14.640, e per residuali euro 1.867 per migliorie del funzionamento del server.Alla voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili” l’incremento di euro 19.160 si riferisce principalmente a spese per pratiche legate alla registrazione e rinnovo marchi già esistenti.

DescrizioneCosto

StoricoAcquisizione Dismissione

Fondo Amm.toal 31/12/2014

Amm.to 2015

Fondo Amm.to al 31/12/2015

Valore Residuo

Pubblicità 54.255 0 0 13.564 13.563 27.127 27.128

Software 45.465 16.507 0 45.286 5.681 50.967 11.005

Concessioni, licenze, marchi

e diritti simili169.313 19.160 0 50.630 12.486 63.116 125.357

Altre 9.600 0 0 9.600 0 9.600 0

Totali 278.633 35.667 0 119.080 31.730 150.810 163.490

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

II - Immobilizzazioni materialiL’incremento alla voce “Macchine elettroniche” accoglie esclusivamente il costo per l’acquisto di attrezzature informatica.

DescrizioneCosto

StoricoAcquisizione

Decremento/Dismissione

Fondo Amm.toal 31/12/2014

Amm.to 2015

Fondo Amm.to al 31/12/2015

Valore Residuo

Mobili e arredi 58.193 0 0 49.672 2.881 52.553 5.640

Macchine elettroniche

108.020 5.003 0 89.562 7.909 97.471 15.552

Altri beni 31.000 0 0 0 0 0 31.000

Totali 197.213 5.003 0 139.234 10.790 150.024 52.192

III - Immobilizzazioni finanziarieSi illustra nei dettagli seguenti lo stato delle Partecipazioni di Slow Food Italia:

DescrizioneCosto

StoricoAcquisizione

Decremento/Dismissione

Fondo Amm.toal 31/12/2014

Amm.to 2015

Fondo Amm.to al 31/12/2015

Valore Residuo

Partecipazioni in Imprese Controllate

734.220 0 0 0 0 0 734.220

Partecipazione in Altre Imprese

226.510 0 2.000 0 0 0 224.510

Crediti verso Imprese

Controllate 0 0 0 0 0 0 0

Totali 960.730 0 2.000 0 0 0 958.730

Le partecipazioni in imprese controllate risultano essere le seguenti:

Ente% di

partecipazione al 31/12/2014

Valore partecipazione

iscritta a bilancio al 31/12/2014

Aumento - Diminuz.

% di partecipazione al

31/12/2015

Valore partecipazione iscritta a bilancio al

31/12/2015

Slow Food Promozione Srl

100% 115.000 0 100% 115.000

Slow Food Editore Srl 80% 619.220 0 80% 619.220

Totale 734.220 0 734.220

La partecipazione residua pari al 20% relativa alla società Slow Food Editore Srl è di proprietà della Società Giunti Editore Spa.

Si forniscono le informazioni relative al valore del Patrimonio Netto degli enti controllati:

Ente

Valore del capitale

sociale al 31/12/2014

Valore del patrimonio

netto al 31/12/2014

Valore del capitale

sociale al 31/12/2015

Valore del patrimonio netto

al 31/12/2015

% di partecipaz.

Quota parte del patrimonio

netto al 31/12/2015

Slow Food Promozione srl

115.000 685.733 115.000 607.830 100% 607.830

Slow Food Editore srl 112.500 1.001.621 112.500 1.061.915 80% 849.532

Totale 227.500 1.687.354 227.500 1.669.745 1.457.362

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48www.slowfood.it

Le partecipazioni in altre imprese risultano essere le seguenti:

Ente Quota Ripresa valore dell’esercizio

Rivalutazione/Acquisizione/Svalutazione

Valore Finale

Agenzia di Pollenzo Spa 0,60% 147.000 147.000

Banca del Vino Sc 11,01% 17.510 0 17.510

Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus

70% 35.000 0 35.000

Comitato Salone del Gusto 100% 20.000 0 20.000

Consorzio Topix – Torino Piemonte Internet Exchange

0,29% 5.000 0 5.000

Comitato Expo dei Popoli 0 2.000 -2000 0

Totale 226.510 -2.000 224.510

La quota si riferisce alla percentuale di partecipazione o alla percentuale di contribuzione al fondo sociale dell’ente di riferimento.

C) Attivo circolante

I – Rimanenze

1) Materie prime, sussidiarie e di consumoA fine esercizio si evidenziano rimanenze finali di materiale di consumo pari a euro 8.644, riferite a materiale associativo relativo al tesseramento nazionale.

4) Prodotti finiti e merciLe rimanenze di magazzino pari a euro 23.100 si riferiscono a giacenze di libri acquistati e dati in omaggio ai soci con la quota associativa.

II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo

1) Crediti verso Fiduciari / Soci / Altri di natura commerciale entro12 mesi

Crediti verso Fiduciari sono così evidenziati:

Crediti istituzionali verso fiduciari esigibili entro 12 mesi 31/12/2014 31/12/2015 Variazione

Crediti verso fiduciari per tesseramento 74.563 66.050 -8.513

Crediti verso fiduciari per Master of Food 29.373 40.793 11.420

Totale 103.936 106.843 2.907

I Crediti verso Soci sono costituiti da quote tesseramento da incassare:

Crediti verso soci 31/12/2014 31/12/2015 Variazione

Quote tesseramento da incassare 25.726 23.415 -2.311

Totale 25.726 23.415 -2.311

Gli Altri Crediti istituzionali di natura Commerciale si riferiscono, principalmente, a partite aperte relative a prestazioni di servizi:

Altri crediti istituzionali di natura commerciale Importo

Crediti vs. enti controllati 51.684

Crediti vs. altri 184.235

Totale 235.919

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

4a) Crediti TributariNel corso del 2015 si rileva un credito relativo all’acconto IRAP per un importo pari a euro 32.255, un credito relativo all’acconto IRES per un importo pari a euro 993, credito d’imposta su TFR pari ad euro 985 per un totale della voce Crediti Tributari di euro 34.233 (euro 35.880 nell’esercizio precedente).

5) Crediti verso altri entro 12 mesiI Contributi da ricevere, per progetti realizzati nel corso dell’esercizio, sono accertati in base alla delibera/determina dell’ente pubblico e/o accordi stipulati tra le parti se enti privati. Essi risultano essere i seguenti:

Ente erogatore Progetto Importo

Comitato Salone del Gusto Salone del Gusto 1.040.000

OXFAM Italia Salone del Gusto 11.002

Comune di Bra Cheese 283.475

Ascom Bra Cheese 5.000

Fondazione Carige Progetto Mare Terra Liguria 22.229

Condotte – Enti pubblici e Privati Progetto Orto in Condotta 51.818

Enti pubblici e privati Presidi italiani – Sostegno attivazione 83.754

Enti Privati Presidi italiani – Quote adesione 30.025

Condotte – Enti pubblici e Privati Altre Iniziative/Progetti 86.749

Totale 1.614.052

Si rileva che alla data del 15/04/2016 il totale dei contributi da ricevere è pari ad euro 1.340.169, diminuito di euro 273.883, per effetto degli incassi avvenuti, tra i più importanti: 150.000 euro dal Comitato Salone del Gusto e 45.000 euro dal Comune di Bra.

Gli Altri Crediti istituzionali pari ad euro 40.063 sono così costituiti: euro 20.778 per distacco di personale istituzionale, euro 6.621 per rimborsi da ricevere relativi a cariche istituzionali e per euro 12.664 da crediti diversi residuali.

Il Fondo svalutazione crediti, nel corso dell’esercizio, è stato utilizzato a copertura perdite su crediti per un importo pari a euro 14.724.Non è stato inoltre effettuato un ulteriore accantonamento in quanto il fondo è stato ritenuto adeguato al livello di rischio stimato sull’importo totale dei crediti.

Fondo svalutazione crediti 31/12/2014 Utilizzo fondo Accantonamento Fondo svalutazione crediti 31/12/2015

359.420 14.724 0 344.696

IV - Disponibilità liquideSono costituite per euro 135.112 da disponibilità temporanee presso istituti di credito, per euro 1.093 da denaro in cassa e per euro 1.290 da titoli per lavoro accessorio, cosiddetti voucher o buoni lavoro, da erogare per eventuali collaborazioni. Tali disponibilità sono rappresentate da posizioni non vincolate, remunerate a tassi di mercato.

D) Ratei e risconti attivi

I Risconti attivi ammontano a euro 2.702 e si riferiscono per euro 1.939 a spese assicurative, e per euro 732 per l’acquisto di App da omaggiare ai soci.I Risconti attivi pluriennali ammontano a euro 4.115 residui e sono relativi a manutenzioni su beni di terzi rilevate nel 2011 e rinviate agli esercizi successivi sulla base della durata residua del contratto di affitto in essere (immobile in Via Mendicità Istruita 14).

Non si rilevano Ratei attivi nell’esercizio.

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50www.slowfood.it

DETTAGLI RELATIVI AL PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE

A) Patrimonio netto

Il Patrimonio Netto alla data del 31/12/2015 ammonta a euro 393.646, al netto del disavanzo dell’esercizio pari a euro 175.983 come dettagliato nella tabella che segue:

Descrizione Saldo InizialeAvanzo/ Disavanzo

di gestioneAumenti/ Riduzioni

Altri Movimenti Saldo Finale

Fondo Sociale 511.811 0 0 0 511.811

Avanzi/Disavanzi portati a nuovo 56.698 0 1.120 0 57.818

Avanzo/Disavanzo della Gestione 1.120 -175.983 -1.120 0 -175.983

Totali 569.629 -175.983 0 0 393.646

Come da delibera del Consiglio Nazionale del 27-28/06/2015, l’avanzo di gestione 2014 pari a euro 1.120 è stato rinviato a nuovo esercizio per lo sviluppo di attività istituzionali future.

B) Fondo rischi e oneriNella tabella che segue si evidenzia nel dettaglio la situazione dei Fondi iscritti a bilancio:

Descrizione Saldo Iniziale Avanzo/ Disavanzo di gestione Aumenti/ Riduzioni

Fondo rischi spese legali 10.000 0 10.000

Fondo rischi e oneri per spese future 70.000 0 70.000

Fondo raccolta per “Abruzzo” 108.456 -106.941 1.515

Fondo raccolta per “Emilia Romagna” 27.334 0 27.334

Fondo raccolta per “Sardegna” 2.355 -2.355 0

Avanzo/Disavanzo della Gestione 1.120 -175.983 -1.120

Totale 218.145 -109.296 108.849

Per ulteriori informazioni sull’utilizzo dei proventi relativi alle raccolte fondi si rimanda a quanto già specificato in dettaglio nella Relazione di Missione.

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Fondo trattamento di fine rapporto Fondo al 31/12/2014 Incremento Decremento Fondo al 31/12/2015

Fondo trattamento di fine rapporto 507.195 53.429 149.683 410.941

Totale 507.195 53.429 149.683 410.941

L’incremento pari ad euro 53.429 è costituito per euro 54.434 dall’accantonamento di fine esercizio al netto dell’imposta sostitutiva TFR pari ad euro 1.006.Per contro, il decremento pari ad euro 149.683 è così composto:

- Euro 19.926 per liquidazione acconti TFR su richiesta di n° 2 dipendenti;- Euro 101.769 per cessazione n° 4 rapporti di lavoro;- Euro 27.987 a seguito di passaggio di n° 1 dipendente a Slow Food Promozione srl con relativo trasferimento del Fondo.

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

D) DebitiLe informazioni riguardanti variazioni della voce in oggetto sono contenute nel prospetto seguente:

Descrizione Saldo Iniziale Saldo Finale Variazione

4) Debiti verso banche 391.127 695.737 304.610

6) Anticipo contributi per lavori/progetti futuri 8.163 6.856 -1.307

7) Debiti verso fornitori 357.783 491.073 133.290

7) Debiti verso fiduciari/condotte e coordinamenti 87.368 92.458 5.090

12) Debiti tributari 63.136 74.809 11.673

13) Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 165.668 43.033 -122.635

14) Altri debiti 318.765 473.637 154.872

Totale 1.392.010 1.877.603 485.593

4) I Debiti verso banche si riferiscono per euro 562.249 all’anticipo delibere enti pubblici relative a concessione di contributi su progetti istituzionali e per euro 133.488 al saldo negativo dei c/c bancari.

6) L’Anticipo contributi per lavori/progetti futuri si riferisce a proventi destinati a specifici progetti non ancora attuati nel corso dell’esercizio.

7) I Debiti verso fornitori, fiduciari/condotte e coordinamenti sono così composti:

Debiti verso fornitori/ fiduciari entro 12 mesi Importo

Debiti verso fornitori enti controllati 247.669

Debiti verso fornitori 243.404

Debiti verso fiduciari/condotte e coordinamenti 92.458

Totale 583.531

I Debiti verso fiduciari/condotte e coordinamenti pari a euro 92.458 sono così composti:- Debiti verso Fiduciari, pari a euro 34.943, relativi al riconoscimento della quota sul tesseramento; - Debiti verso le Associazioni Regionali e Condotte per attività istituzionale, pari a euro 57.515, accolgono contributi deliberati al fine di agevolare lo sviluppo dell’attività istituzionale.

12) I Debiti tributari si riferiscono a euro 28.837 per IRAP, euro 2.037 per IRES, euro 27.423 per ritenute d’acconto su redditi di lavoro dipendente e autonomo, euro 15.507 verso erario c/liquidazione Iva e euro 1.005 altri debiti tributari.

13) I Debiti verso Istituti di previdenza e di sicurezza sociale accolgono il valore degli oneri sociali relativi al personale dipendente e ai collaboratori a progetto maturati al 31/12/2015.

14) Gli Altri debiti sono così rappresentati:

Altri debiti entro 12 mesi 2014 2015 Variazione

Debiti verso Slow Food (Associazione Internazionale) (*) 150.000 320.000 170.000

Debiti verso personale e collaboratori 63.138 53.251 -9.887

Debiti verso personale per retribuzioni differite 62.680 60.873 -1.807

Debiti verso Comitato Salone del Gusto per integrazione Fondo patrimoniale (**)

11.254 6.729 -4.525

Altri debiti residuali 31.693 32.784 1.091

Totale 318.765 473.637 154.872

(*) Nel corso dell’esercizio il contributo deliberato a favore di Slow Food non è stato liquidato, mentre si è provveduto al saldo contributo anno precedente per euro 150.000.(**) L’importo di euro 6.729 deliberato a favore del Comitato Salone del Gusto è destinato alla copertura del disavanzo di gestione anno 2015 del Comitato stesso, al fine di reintegrare il fondo di dotazione dell’ente.

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52www.slowfood.it

E) Ratei e risconti passiviI Risconti passivi si riferiscono alla quota di competenza esercizio successivo del contributo destinato al progetto ERASMUS+ “Preserving and Marketing Farmhouse Artisan Cheese” da parte di ARDAHAN UNIVERSITY, Turchia.

I Risconti passivi pluriennali accolgono ricavi da tesseramento Slow Life, conseguiti nel presente e in precedenti esercizi e ripartiti temporalmente in base alla durata della tessera, stimata in 25 anni complessivi.

Si riporta di seguito il dettaglio:

Ratei e risconti passivi 2014 2015 Variazione

Risconti passivi 600 10.921 10.321

Risconti passivi pluriennali 254.656 258.336 3.680

Totale 255.256 269.257 14.001

A) PROVENTI

Ai sensi di quando disposto dal D.lgs 460/97 si rappresenta la seguente ripartizione dei proventi dell’esercizio:

Proventi 2014 2015 Variazione

1) Istituzionali 2.660.644 2.555.450 -105.194

5) Istituzionali di natura commerciale 149.737 277.852 128.115

Totale 2.810.381 2.833.302 22.921

1) Entrate Istituzionali

Entrate istituzionali 2014 2015 Variazione

Proventi da tesseramento 924.404 852.279 -72.125

Proventi tesseramento da fiduciari 461.030 430.205 -30.825

Proventi tesseramento diretto 446.922 405.554 -41.368

Proventi da tessere Slow Life 16.452 16.520 68

Proventi da Attività di educazione alimentare (Master of Food) 155.689 159.335 3.646

Contributi istituzionali (*) 1.441.006 1.410.502 -30.504

Entrate per raccolta fondi 200 57 -143

Altri proventi istituzionali (**) 139.345 133.277 -6.068

Totale 2.660.644 2.555.450 -105.194

(*) La voce “Contributi istituzionali” si riferisce a tutti i contributi che sono stati deliberati dagli enti pubblici e/o enti privati a fronte di una convenzione o impegno di spesa e perseguono il fine istituzionale a favore di Slow Food Italia. Inoltre, i contributi per eventi associativi si riferiscono alle erogazioni ricevute da soggetti che hanno partecipato ad eventi associativi, convegni e/o somme devolute a sostegno dell’Associazione.

Di seguito il dettaglio dei Contributi istituzionali:

Contributi istituzionali 2014 2015 Variazione

Contributi da enti pubblici per progetti istituzionali 294.092 562.724 268.632

Contributi da altri per progetti istituzionali 928.345 735.943 -192.402

Contributo per affiliazione presidi italiani 78.650 75.235 -3.415

Contributo per partecipazione eventi istituzionali 139.919 36.600 -103.319

Totale 1.441.006 1.410.502 -30.504

(**) La voce “Altri proventi istituzionali” è costituita principalmente da proventi per distacco di personale istituzionale e altri vari e residuali.

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

5) Altri proventi istituzionali di natura commerciale.

La voce risulta così ripartita:

Altri proventi istituzionali di natura commerciale 2014 2015 Variazione

Prestazioni di servizi e consulenza per progetti istituzionali 144.457 274.918 130.461

Vendita Libri 5.249 2.909 -2.340

Vendita gadget 31 25 -6

Totale 149.737 277.852 128.115

Si rileva che l’Associazione Slow Food Italia, rispetto alla tabella sopra riportata, in regime IVA forfettario 398, ha realizzato un totale proventi di natura commerciale pari a euro 277.852. Tale importo è determinato dall’emissione di fatture, nonché dalla vendita diretta di gadget e libri ai soci.Per riconciliare il totale degli “Altri proventi istituzionali di natura commerciale” come da registro Iva 398 pari ad euro 246.840 con il totale riportato in bilancio pari a euro 277.852, occorre precisare e tenere conto dei ricavi accertati per competenza nell’esercizio 2014, i cui documenti fiscali sono stati emessi nel corso dell’esercizio 2015, e analogamente di quelli accertati al 31/12/2015 il cui documento fiscale verrà emesso nel corso dell’esercizio 2016.

B) ONERI

Si espone un quadro riepilogativo della sezione oneri:

Descrizione 2014 2015 Variazione

6) Beni di consumo e e merci 145.193 135.233 -9.960

7) Servizi istituzionali 1.269.020 1.500.283 231.263

8) Godimento di beni di terzi 53.754 52.912 -842

9) Spese per il personale 1.234.235 1.125.225 -109.010

10) Ammortamenti Immobilizzazioni Immateriali 25.150 31.729 6.579

10) Ammortamenti Immobilizzazioni Materiali 11.333 10.790 -543

11) Variazione di rimanenze -49.226 17.481 66.707

13) Accantonamento altri fondi e spese 200 57 -143

14) Oneri diversi di gestione 73.496 100.494 26.998

Costo della produzione 2.763.155 2.974.204 211.049

6) Beni di consumo e merciLa voce comprende i beni impiegati per la produzione delle attività necessarie al raggiungimento dello scopo istituzionale.

7) Servizi istituzionali a) Erogazioni a Slow Food (associazione internazionale)Essendo Slow Food Italia una direzione nazionale riconosciuta dell’associazione internazionale Slow Food, nel 2015, come per l’esercizio passato, in riferimento allo sviluppo associativo, è stato riconosciuto alla medesima un contributo pari a euro 320.000.

b) Erogazioni alle associazioni territorialiLa composizione dei contributi erogati è esposta nella seguente tabella:

Erogazioni alle associazioni territoriali Importo

Quote su tessere riconosciute alle Condotte 93.874

Contributi associativi diretti a Coordinamenti Regionali e Condotte 57.961

Totale 151.835

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54www.slowfood.it

c) Altri serviziLa composizione delle singole voci è così costituita:

Tipologia di servizi 2014 2015 Variazione

Spese viaggi e soggiorni 189.855 195.294 5.439

Consulenze e collaborazioni 148.917 200.831 51.914

Progettazione, stampa/ pubblicità e allestimenti 96.765 212.396 115.631

Servizi informatici e gestione infrastrutture 137.928 159.459 21.531

Spese di spedizione 39.690 70.648 30.958

Utenze 33.953 43.900 9.947

Assicurazioni 26.700 27.361 661

Spese servizi gestione marchi 4.333 5.062 729

Altri servizi 109.477 113.497 4.020

Totale 787.618 1.028.448 240.830

8) Spese per godimento beni di terziLa composizione delle singole voci è così costituita:

Descrizione 2014 2015 Variazione

Affitti e locazioni 41.244 40.398 -846

Noleggi 2.924 2.482 -442

Housing (attrezzature informatiche) 9.586 10.032 446

Totale 53.754 52.912 -842

9) Costi del personaleDi seguito riportiamo i dati sulla composizione del personale di Slow Food Italia:

Categoria 01/01/2015 31/12/2015

Dirigenti 0 0

Quadri 4 3

Impiegati 29 30

Apprendisti 0 0

Totale 33 33

Con decorrenza 01/01/2015 è cessato 1 contratto di lavoro (da cui lo scostamento rispetto a quanto indicato in nota integrativa al 31/12/2014).

Si evidenzia che in corso d’anno sono cessati quattro rapporti di lavoro e sono stati attivati quattro rapporti di lavoro.

Al 31/12/2015 non risultano collaboratori a progetto.

Emolumenti amministratori e organi di controlloNon sono previsti emolumenti per gli amministratori e gli organi di controllo nell’ambito dello svolgimento delle proprie finalità istituzionali.

11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merciLa variazione di rimanenze di magazzino registra una diminuzione pari a euro 17.481.

13) Altri accantonamentiLa voce altri accantonamenti ha subito un decremento pari a euro 143 costituito da euro 57 in aumento per proventi finanziari sul conto corrente bancario relativo alla raccolta fondi Abruzzo e per euro 200 in diminuzione per l’erogazione a seguito di destinazione fondi relativi alla raccolta fondi Sardegna.

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

14) Oneri diversi di gestioneDi seguito si propone il dettaglio:

Descrizione 2014 2015 Variazione

Altre erogazioni liberali 14.380 17.585 3205

Contributo per integrazione fondo patrimoniale Comitato Salone del Gusto

5.420 6.729 1309

Sopravvenienze passive 37.635 21.267 -16368

Altri oneri di gestione 16.061 54.913 38852

Totale 73.496 100.494 26.998

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

16) Altri proventi finanziariSi rilevano Proventi derivanti da disponibilità liquide bancarie per euro 6.

17) Interessi e altri oneri finanziariSi rilevano Interessi passivi verso istituti di credito per euro 4.208.

17a) Utili e perdite su cambiSi rilevano Perdite su cambi per euro 5.

22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate (art. 2427 co. 1 n. 14)Le imposte correnti sul reddito di esercizio sono pari a euro 30.874 di cui euro 2.037 per IRES e euro 28.837 per IRAP calcolate in modo forfettario come previsto dalla normativa per gli enti non profit.

------------

Il presente bilancio, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa, corredato dalla Relazione di missione, rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Il Presidente Gaetano Pascale

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56www.slowfood.it

17. LA RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE DELOITTE & TOUCHE S.P.A.

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

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58www.slowfood.it

18. LA RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

(redatta ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2429, secondo comma, del C.C.)

Signori componenti il Consiglio Nazionale,come noto anche l’attività di controllo svolta nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata positivamente influenzata dal fatto che sia l’Associazione che le società assoggettate alla direzione ed al coordinamento di SLOW FOOD ITALIA (SLOW FOOD PROMOZIONE s.r.l. e SLOW FOOD EDITORE s.r.l.) risultano soggette alla revisione legale a cura della DELOITTE & TOUCHE S.p.A.. Il Bilancio d’esercizio ed i documenti ad esso collegati sono stati pertanto oggetto di revisione legale a cura della società DELOITTE & TOUCHE S.p.A. con emissione di Relazione senza rilievi, in data odierna.Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 abbiamo svolto il nostro incarico in base a quanto prescritto dall’articolo 2403 e seguenti del codice civile. Del nostro operato vi diamo atto con quanto segue:1. abbiamo sempre ottenuto dal Presidente, dal segretario Generale, dal Tesoriere e dalla Direzione Amministrativa informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dall’Associazione e possiamo ragionevolmente assicurare che le principali azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo statuto sociale e ai principi di corretta amministrazione e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o tali da compromettere l’integrità del patrimonio dell’Associazione;2. abbiamo partecipato alle riunioni del Comitato Esecutivo e alle riunioni del Consiglio Nazionale verificando il rispetto delle norme legislative e statutarie disciplinanti il loro funzionamento e accertando che le decisioni adottate fossero a loro volta conformi alla legge ed allo statuto sociale e non palesemente imprudenti, azzardate o in conflitto di interessi o tali da compromettere l’integrità del patrimonio dell’Associazione;3. le informazioni richieste dall’articolo 2381, quinto comma, del codice civile, sono state fornite con periodicità anche superiore al minimo stabilito di sei mesi e ciò sia in occasione delle riunioni periodiche, sia negli incontri informali;4. abbiamo incontrato i responsabili delle varie funzioni al fine di verificare e garantire l’adeguatezza dell’assetto organizzativo e, al riguardo, non si evidenziano elementi da segnalare; tuttavia, il Collegio raccomanda di realizzare un processo continuativo di formazione a tutti i livelli amministrativi, dirigenti e operativi e, a tale proposito, condivide il piano di riorganizzazione attraverso la realizzazione di una serie di attività promosse dal nuovo comparto Gestione e Sviluppo delle risorse umane con un insieme di azioni finalizzate ad incrementare il benessere organizzativo dei lavoratori dipendenti anche attraverso la formazione manageriale;5. abbiamo accertato l’adeguatezza del sistema amministrativo contabile e la sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione sia attraverso l’esame dei documenti aziendali, sia mediante l’acquisizione di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali; in merito, non risultano segnalazioni da riferire;6. nel corso dell’attività di vigilanza non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione;7. non si è dovuto intervenire, per omissioni dell’Organo Amministrativo, ai sensi dell’articolo 2406 del codice civile;8. non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del codice civile;9. non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2409 primo comma, del codice civile;10. non sono state fatte denunce ai sensi dell’articolo 2409, settimo comma, del codice civile;11. abbiamo illustrato i compiti e gli obblighi dell’Organo Amministrativo nell’esercizio del suo mandato, anche ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2011, n. 231, specie con riferimento al disposto del D. Lgs 9 aprile 2008 n. 81, in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro;12. abbiamo vigilato sull’impostazione generale data al progetto di bilancio, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura tenendo anche conto delle “Raccomandazioni” e del Documento di Ricerca - pubblicato in data 16 febbraio 2011 - “Il controllo indipendente negli enti non profit” elaborati dalla “Commissione Aziende non profit” del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tal riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Relativamente a quanto previsto al n.1 primo comma art. 2423-bis ed al Principio contabile IAS n.1, l’Organo amministrativo ha redatto il bilancio considerando l’ente svolgere l’attività continuativamente anche nel prevedibile futuro;13. l’Organo amministrativo, nella redazione del progetto di bilancio, non ha derogato alle norme di legge ai sensi dell’articolo 2423, quarto comma, del codice civile;14. abbiamo acquisito dalla società di Revisione le informazioni assunte nel corso dello svolgimento del suo incarico ed abbiamo richiesto ed ottenuto alcuni incontri volti allo scambio di informazioni inerenti il Bilancio dell’Associazione e delle sue controllate.

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

Ai sensi dell’art. 2426 n. 5 abbiamo confermato il nostro consenso all’iscrizione nell’attivo di Bilancio delle spese di pubblicità (capitalizzate in epoca antecedente il 1 gennaio 2015) aventi effettivamente utilità pluriennale per euro 54.255,00 da ammortizzare in un periodo non superiore a 5 anni. L’informativa di Bilancio illustra compiutamente le risultanze della Posizione Finanziaria Netta relativa agli esercizi dal 2008 al 2015: il Collegio sindacale condivide la necessità di un monitoraggio mensile della situazione finanziaria complessiva ed invita l’Organo amministrativo a compiere azioni gestorie finalizzate all’equilibrio del Margine Operativo adottando una politica di spesa entro i limiti delle risorse disponibili. Il Collegio sindacale invita l’Organo amministrativo a presidiare e aggiornare costantemente i piani finanziari relativi alle voci di entrata – tanto istituzionali quanto da tesseramento – correlandone la effettiva sostenibilità dei costi strutturali e comunque le principali componenti economiche di costo.

__________ . __________

Ciò premesso, nell’attestare la corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili e ai fatti di gestione, esprimiamo il nostro parere favorevole all’approvazione, da parte del Consiglio Nazionale, del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 e dei suoi allegati, così come predisposto dal Comitato Esecutivo.

Bra, 1 giugno 2016

IL COLLEGIO DEI SINDACI Francesco CAPPELLO

Gian Luigi BRUNVittorio MOLINARI

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60www.slowfood.it

19. I PROSPETTI DI BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2015 DI SLOW FOOD PROMOZIONE SRL E SLOW FOOD EDITORE SRL

Bilancio XBRL 1

Informazioni generali sull’impresa

Dati anagrafici

Denominazione: SLOW FOOD PROMOZIONE SRL

Sede: VIA VITTORIO EMANUELE II, 248 BRA CN

Capitale sociale: 115.000,00

Capitale sociale interamente versato: sì

Codice CCIAA: CN

Partita IVA: 02220020040

Codice fiscale: 02220020040

Numero REA: 162724

Forma giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

Settore di attività prevalente (ATECO): 823000

Società in liquidazione: no

Società con socio unico: sì

Società sottoposta ad altrui attività di direzione e coordinamento:

Denominazione della società o ente che esercita l’attività di direzione e coordinamento:

SLOW FOOD ITALIA

Appartenenza a un gruppo: no

Denominazione della società capogruppo:

Paese della capogruppo:

Numero di iscrizione all’albo delle cooperative:

Bilancio al 31/12/2015

Stato Patrimoniale Ordinario

31/12/2015 31/12/2014

Attivo

B) Immobilizzazioni

I - Immobilizzazioni immateriali - -

3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 41.251 36.147

4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5.917 9.693

Totale immobilizzazioni immateriali 47.168 45.840

II - Immobilizzazioni materiali - -

1) Terreni e fabbricati 206.557 191.659

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

SLOW FOOD PROMOZIONE SRL Bilancio al 31/12/2015

Bilancio XBRL 2

31/12/2015 31/12/2014

3) Attrezzature industriali e commerciali 28.356 29.297

4) Altri beni 64.594 87.334

Totale immobilizzazioni materiali 299.507 308.290

III - Immobilizzazioni finanziarie - -

1) Partecipazioni in - -

b) imprese collegate 119.088 119.088

d) altre imprese 24.834 24.834

Totale partecipazioni 143.922 143.922

2) Crediti - -

d) verso altri 11.325 12.725

esigibili oltre l'esercizio successivo 11.325 12.725

Totale crediti 11.325 12.725

Totale immobilizzazioni finanziarie 155.247 156.647

Totale immobilizzazioni (B) 501.922 510.777

C) Attivo circolante

I - Rimanenze - -

1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 52.104 65.265

3) Lavori in corso su ordinazione 148.029 -

4) Prodotti finiti e merci 121.924 146.664

Totale rimanenze 322.057 211.929

II - Crediti - -

1) verso clienti 1.606.334 4.446.147

esigibili entro l'esercizio successivo 1.606.334 4.446.147

4) verso controllanti 164.485 158.618

esigibili entro l'esercizio successivo 164.485 158.618

4-bis) Crediti tributari 209.082 147.291

esigibili entro l'esercizio successivo 209.082 147.291

5) verso altri 2.977 72.473

esigibili entro l'esercizio successivo 2.977 72.473

Totale crediti 1.982.878 4.824.529

IV - Disponibilità liquide - -

1) Depositi bancari e postali 333.020 1.713.851

3) Danaro e valori in cassa 3.785 5.775

Totale disponibilità liquide 336.805 1.719.626

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62www.slowfood.it

SLOW FOOD PROMOZIONE SRL Bilancio al 31/12/2015

Bilancio XBRL 3

31/12/2015 31/12/2014

Totale attivo circolante (C) 2.641.740 6.756.084

D) Ratei e risconti

Ratei e risconti attivi 32.510 33.490

Totale ratei e risconti (D) 32.510 33.490

Totale attivo 3.176.172 7.300.351

Passivo

A) Patrimonio netto 607.830 685.733

I - Capitale 115.000 115.000

IV - Riserva legale 62.646 57.906

V - Riserve statutarie 5.628 5.628

VII - Altre riserve, distintamente indicate - -

Varie altre riserve 1 -

Totale altre riserve 1 -

VIII - Utili (perdite) portati a nuovo 502.460 412.401

IX - Utile (perdita) dell'esercizio - -

Utile (perdita) dell'esercizio (77.905) 94.798

Utile (perdita) residua (77.905) 94.798

Totale patrimonio netto 607.830 685.733

B) Fondi per rischi e oneri

3) altri 216.343 200.000

Totale fondi per rischi ed oneri 216.343 200.000

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 601.438 505.606

D) Debiti

4) Debiti verso banche 99.155 74.780

esigibili entro l'esercizio successivo 53.073 14.348

esigibili oltre l'esercizio successivo 46.082 60.432

6) Acconti 22.167 28.167

esigibili entro l'esercizio successivo 22.167 28.167

7) Debiti verso fornitori 1.096.516 4.903.929

esigibili entro l'esercizio successivo 1.096.516 4.903.929

11) Debiti verso controllanti 35.249 17.706

esigibili entro l'esercizio successivo 35.249 17.706

12) Debiti tributari 223.812 576.699

esigibili entro l'esercizio successivo 223.812 576.699

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

SLOW FOOD PROMOZIONE SRL Bilancio al 31/12/2015

Bilancio XBRL 4

31/12/2015 31/12/2014

13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 72.128 75.566

esigibili entro l'esercizio successivo 72.128 75.566

14) Altri debiti 201.534 232.165

esigibili entro l'esercizio successivo 201.534 232.165

Totale debiti 1.750.561 5.909.012

Totale passivo 3.176.172 7.300.351

Conto Economico Ordinario

31/12/2015 31/12/2014

A) Valore della produzione

1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 6.866.347 10.697.248

3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 148.029 (159.103)

5) Altri ricavi e proventi - -

Contributi in conto esercizio 40.000 -

Altri 183.368 160.388

Totale altri ricavi e proventi 223.368 160.388

Totale valore della produzione 7.237.744 10.698.533

B) Costi della produzione

6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 881.148 847.685

7) per servizi 3.371.725 5.794.566

8) per godimento di beni di terzi 452.694 1.414.518

9) per il personale - -

a) Salari e stipendi 1.536.094 1.340.199

b) Oneri sociali 449.090 402.204

c) Trattamento di fine rapporto 109.654 100.199

e) Altri costi 27.932 19.484

Totale costi per il personale 2.122.770 1.862.086

10) Ammortamenti e svalutazioni - -

a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 39.374 26.986

b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 39.361 39.712

d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilita' liquide 10.457 90.000

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64www.slowfood.it

SLOW FOOD PROMOZIONE SRL Bilancio al 31/12/2015

Bilancio XBRL 5

31/12/2015 31/12/2014

Totale ammortamenti e svalutazioni 89.192 156.698

11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 37.901 (31.972)

14) Oneri diversi di gestione 303.248 299.370

Totale costi della produzione 7.258.678 10.342.951

Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) (20.934) 355.582

C) Proventi e oneri finanziari

16) Altri proventi finanziari - -

d) Proventi diversi dai precedenti - -

altri 516 280

Totale proventi diversi dai precedenti 516 280

Totale altri proventi finanziari 516 280

17) Interessi ed altri oneri finanziari - -

altri 3.659 12.042

Totale interessi e altri oneri finanziari 3.659 12.042

17-bis) Utili e perdite su cambi (661) 263

Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+-17-bis) (3.804) (11.499)

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie

19) Svalutazioni - -

a) di partecipazioni - 33.000

Totale svalutazioni - 33.000

Totale delle rettifiche di valore di attività finanziarie (18-19) - (33.000)

Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D+-E) (24.738) 311.083

22) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate

Imposte correnti 53.167 216.285

Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate 53.167 216.285

23) Utile (perdita) dell'esercizio (77.905) 94.798

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

Bilancio XBRL 1

Informazioni generali sull’impresa

Dati anagrafici

Denominazione: SLOW FOOD EDITORE SRL

Sede: VIA MENDICITA' ISTRUITA, 45 BRA CN

Capitale sociale: 112.500,00

Capitale sociale interamente versato: sì

Codice CCIAA: CN

Partita IVA: 02177750045

Codice fiscale: 02177750045

Numero REA: 159779

Forma giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

Settore di attività prevalente (ATECO): 581100

Società in liquidazione: no

Società con socio unico: no

Società sottoposta ad altrui attività di direzione e coordinamento:

Denominazione della società o ente che esercita l’attività di direzione e coordinamento:

SLOW FOOD ITALIA

Appartenenza a un gruppo: no

Denominazione della società capogruppo:

Paese della capogruppo:

Numero di iscrizione all’albo delle cooperative:

Bilancio al 31/12/2015

Stato Patrimoniale Ordinario

31/12/2015 31/12/2014

Attivo

B) Immobilizzazioni

I - Immobilizzazioni immateriali - -

3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 38.527 50.161

4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 8.425 9.182

Totale immobilizzazioni immateriali 46.952 59.343

II - Immobilizzazioni materiali - -

1) Terreni e fabbricati 253.644 243.610

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SLOW FOOD EDITORE SRL Bilancio al 31/12/2015

Bilancio XBRL 2

31/12/2015 31/12/2014

3) Attrezzature industriali e commerciali 2.519 3.224

4) Altri beni 3.929 3.522

Totale immobilizzazioni materiali 260.092 250.356

III - Immobilizzazioni finanziarie - -

1) Partecipazioni in - -

d) altre imprese 774 774

Totale partecipazioni 774 774

Totale immobilizzazioni finanziarie 774 774

Totale immobilizzazioni (B) 307.818 310.473

C) Attivo circolante

I - Rimanenze - -

4) Prodotti finiti e merci 343.661 304.902

Totale rimanenze 343.661 304.902

II - Crediti - -

1) verso clienti 1.481.034 1.732.840

esigibili entro l'esercizio successivo 1.481.034 1.732.840

4) verso controllanti 51.171 45.174

esigibili entro l'esercizio successivo 51.171 45.174

4-bis) Crediti tributari 80.980 79.477

esigibili entro l'esercizio successivo 80.980 79.477

4-ter) Imposte anticipate 4.090 4.090

esigibili entro l'esercizio successivo 4.090 4.090

5) verso altri 50.678 10.921

esigibili entro l'esercizio successivo 50.678 10.921

Totale crediti 1.667.953 1.872.502

IV - Disponibilità liquide - -

1) Depositi bancari e postali 330.724 49.291

3) Danaro e valori in cassa 4.321 5.647

Totale disponibilità liquide 335.045 54.938

Totale attivo circolante (C) 2.346.659 2.232.342

D) Ratei e risconti

Ratei e risconti attivi 27.666 34.069

Totale ratei e risconti (D) 27.666 34.069

Totale attivo 2.682.143 2.576.884

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

SLOW FOOD EDITORE SRL Bilancio al 31/12/2015

Bilancio XBRL 3

31/12/2015 31/12/2014

Passivo

A) Patrimonio netto 1.061.915 1.001.621

I - Capitale 112.500 112.500

II - Riserva da sopraprezzo delle azioni 487.500 487.500

III - Riserve di rivalutazione 127.355 127.355

IV - Riserva legale 17.186 11.058

V - Riserve statutarie 2.080 2.080

VII - Altre riserve, distintamente indicate - -

Varie altre riserve 99.999 100.000

Totale altre riserve 99.999 100.000

VIII - Utili (perdite) portati a nuovo 155.000 38.568

IX - Utile (perdita) dell'esercizio - -

Utile (perdita) dell'esercizio 60.295 122.560

Utile (perdita) residua 60.295 122.560

Totale patrimonio netto 1.061.915 1.001.621

B) Fondi per rischi e oneri

3) altri 110.797 70.000

Totale fondi per rischi ed oneri 110.797 70.000

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 196.320 181.701

D) Debiti

4) Debiti verso banche 75 114.987

esigibili entro l'esercizio successivo 75 114.987

6) Acconti 335.100 260.820

esigibili entro l'esercizio successivo 335.100 260.820

7) Debiti verso fornitori 813.353 766.363

esigibili entro l'esercizio successivo 813.353 766.363

11) Debiti verso controllanti 15.720 5.551

esigibili entro l'esercizio successivo 15.720 5.551

12) Debiti tributari 59.495 87.480

esigibili entro l'esercizio successivo 59.495 87.480

13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 26.632 27.123

esigibili entro l'esercizio successivo 26.632 27.123

14) Altri debiti 62.736 61.238

esigibili entro l'esercizio successivo 62.736 61.238

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68www.slowfood.it

SLOW FOOD EDITORE SRL Bilancio al 31/12/2015

Bilancio XBRL 4

31/12/2015 31/12/2014

Totale debiti 1.313.111 1.323.562

Totale passivo 2.682.143 2.576.884

Conto Economico Ordinario

31/12/2015 31/12/2014

A) Valore della produzione

1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.556.914 2.549.337

2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 38.758 (14.896)

5) Altri ricavi e proventi - -

Altri 111.615 101.492

Totale altri ricavi e proventi 111.615 101.492

Totale valore della produzione 2.707.287 2.635.933

B) Costi della produzione

6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 26.601 55.107

7) per servizi 1.754.649 1.556.273

8) per godimento di beni di terzi 39.780 35.115

9) per il personale - -

a) Salari e stipendi 430.748 406.415

b) Oneri sociali 131.281 127.360

c) Trattamento di fine rapporto 31.104 30.445

e) Altri costi 3.258 3.992

Totale costi per il personale 596.391 568.212

10) Ammortamenti e svalutazioni - -

a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 47.675 42.683

b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 13.561 16.523

d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilita' liquide 10.000 30.000

Totale ammortamenti e svalutazioni 71.236 89.206

12) Accantonamenti per rischi 20.000 70.000

14) Oneri diversi di gestione 99.818 77.966

Totale costi della produzione 2.608.475 2.451.879

Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) 98.812 184.054

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

SLOW FOOD EDITORE SRL Bilancio al 31/12/2015

Bilancio XBRL 5

31/12/2015 31/12/2014

C) Proventi e oneri finanziari

16) Altri proventi finanziari - -

d) Proventi diversi dai precedenti - -

altri 180 408

Totale proventi diversi dai precedenti 180 408

Totale altri proventi finanziari 180 408

17) Interessi ed altri oneri finanziari - -

altri 1.036 3.264

Totale interessi e altri oneri finanziari 1.036 3.264

17-bis) Utili e perdite su cambi 487 56

Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+-17-bis) (369) (2.800)

E) Proventi e oneri straordinari

20) Proventi - -

Altri 3 -

Totale proventi 3 -

Totale delle partite straordinarie (20-21) 3 -

Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D+-E) 98.446 181.254

22) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate

Imposte correnti 38.151 58.694

Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate 38.151 58.694

23) Utile (perdita) dell'esercizio 60.295 122.560

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BILANCIO D’ESERCIZIOChiuso al 31.12.2015

Slow Food Italia

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SLOW FOOD ITALIA

Associazione di Promozione SocialeVia della Mendicità Istruita 14 - 12042 Bra (CN)

Associazione Riconosciuta Reg. Pref. 291Registro Nazionale delle Aps nr. 194

Fondo sociale euro 511.811Telefono 0172/419.611 - Telefax 0172/421.293

Codice fiscale 91008360041Partita Iva 02106030048e-mail: [email protected]

internet site: www.slowfood.it