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Bilancio d’esercizio 2015
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SSiiggnnoorrii SSooccii,,
nel dare inizio ai lavori di questa Assemblea si ritiene, innanzitutto, doveroso rivolgere il più cordiale saluto ed il più sincero ringraziamento a tutti i presenti, qui riuniti per analizzare ed approvare, nel rispetto delle disposizioni civilistiche e statutarie, il bilancio della Federazione chiuso al 31 dicembre 2015.
Un particolare saluto ed un cordiale benvenuto agli illustri ospiti ed a tutti gli
esponenti delle Banche di Credito Cooperativo che partecipano agli odierni lavori assembleari.
L’Assemblea di approvazione del bilancio d’esercizio costituisce, come sempre,
un’importante occasione di incontro, necessaria a fare il punto sull’attuale momento sia per quanto riguarda il mutato contesto normativo sia per quanto riguarda il contesto economico a livello nazionale ed internazionale.
Si ritiene, pertanto, utile fornire alcune doverose riflessioni sul nuovo scenario
normativo e sul quadro macro-economico globale.
***
IL NUOVO SCENARIO NORMATIVO E LEGGE SULLA RIFORMA DEL CREDITO
COOPERATIVO
Nel 2015 è continuato il costante susseguirsi di innovazioni normative. Nel corso dell’anno1 si è definito il nuovo quadro normativo relativo
all’Unione Bancaria che, come noto, poggia su tre pilastri: - Primo Pilastro: Meccanismo di Vigilanza Unica (SSM); - Secondo Pilastro: Meccanismo Unico di Risoluzione delle Crisi (SRM) e
relativo quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (BRRD);
- Terzo Pilastro: Regime armonizzato per la protezione dei depositi bancari (DGSD) e proposta di un DGS pan-europeo.
1 La DGSD (Deposit Guarantee Scheme Directive) è stata recepita nell’ordinamento Italiano solo a marzo 2016,.
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A seguito del recepimento in Italia della BRRD, la Consob, nel novembre 20152, ha chiesto a tutti gli intermediari di fornire agli investitori più puntuali informazioni in merito alle novità introdotte, al fine di porli nelle condizioni di assumere consapevoli scelte di investimento. Alle Banche è stato anche chiesto di riconsiderare le procedure per la formulazione dei giudizi di adeguatezza e appropriatezza. Molte discussioni, e più di qualche apprensione, ha suscitato il concetto di bail-in; riguardo a questo tema le banche hanno provveduto, anche con l’invio degli estratti conto di fine anno, a fornire alla clientela puntuale informativa.
Con lettera del 3 dicembre 2015 la Consob ha poi fornito chiarimenti circa la natura delle azioni delle Bcc, riconducendole nel novero degli strumenti finanziari e quindi da sottoporre alla disciplina dei servizi di investimento. Al riguardo sono tutt’ora in corso incontri per concordare la possibilità di non applicazione delle norme agli investimenti inferiori ad una soglia minima.
Modifiche al T.U.B sono state apportate con il D. Lgs. 72/2015 e riguardano:
- la disciplina dei requisiti degli esponenti aziendali; - i poteri di intervento dell’Autorità di Vigilanza; - l’introduzione di meccanismi di segnalazione delle violazioni normative da
parte del personale delle banche (whistleblowing); - l’obbligo di astensione dei soci e degli amministratori nelle deliberazioni in
cui abbiano un conflitto di interessi; - la disciplina delle sanzioni amministrative.
La Banca d’Italia è intervenuta con diversi provvedimenti, tra questi:
Il 20 gennaio 2015, è stato pubblicato il 7° aggiornamento della circolare 272/2008, modificando le definizioni delle attività finanziarie deteriorate, introducendo la categoria delle esposizioni oggetto di concessioni (forbearence) e abrogando la categoria delle posizioni incagliate e delle posizioni ristrutturate.
Con provvedimento del 15 luglio 2015 è stato aggiornato il provvedimento in tema di “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti” fornendo chiarimenti e precisazioni sulla normativa.
2 Comunicazione n. 0090430 del 24/11/2015
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Con nota del Servizio Tutela Clienti e Antiriciclaggio n. 10937 del 16 ottobre 2015 ha richiesto agli intermediari una “Autovalutazione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo”, i cui esiti confluiranno nella Relazione annuale prodotta dalla Funzione Antiriciclaggio che andrà trasmessa in Banca d’Italia entro il 30 aprile 2016.
In tema di anatocismo bancario, a fine agosto è stata posta in consultazione la bozza di delibera CICR che prevede le nuove metodologie di calcolo e di pagamento degli interessi. La delibera non è stata però emanata nel 2015, e la definizione della questione è venuta solo nel 2016 con la Legge di conversione del D.L. 18.
Il 26 agosto 2015 IVASS e Banca d’Italia hanno pubblicato una lettera congiunta destinata alle compagnie di assicurazione e agli intermediari assicurativi (tra cui le banche) con l’obiettivo di meglio tutelare la clientela che acquista polizze assicurative abbinate a mutui e prestiti.
Anche in tema di antiriciclaggio si sono susseguiti diversi provvedimenti: - la Legge 15 dicembre 2014 n. 186 (entrata in vigore il 1° gennaio
2015) ha introdotto nuove disposizioni per l’emersione e il rientro di capitali detenuti all’estero;
- il MEF con circolare del 12 gennaio 2015 ha fornito chiarimenti sulla normativa e sugli obblighi antiriciclaggio;
- la UIF, con comunicato del 2 settembre 2015, ha introdotto una nuova categoria di segnalazione;
- la legge 28 dicembre 2015 n. 208 (Legge di stabilità 2016) ha modificato il limite per il trasferimento di denaro contante e/o di titoli al portatore tra soggetti diversi.
L’elenco potrebbe continuare, ma si ritiene doveroso soffermarsi sul
provvedimento che, più di tutti, ha visto coinvolto il mondo del Credito Cooperativo: quello della Riforma.
Nel 2015 al Movimento del Credito Cooperativo è stata affidata l’opportunità di elaborare una riforma che tenesse conto delle istanze avanzate dai Regolatori, ma che tenesse conto, anche e soprattutto, dei principi irrinunciabili del Credito Cooperativo, in primo luogo della salvaguardia dell’identità mutualistica delle BCC.
Nell’arco dell’intero anno si è lavorato intensamente sia sul versante interno al Movimento, che sul versante del confronto con il Governo e le Autorità di supervisione, ed anche con parlamentari di tutti gli schieramenti, opinion makers ed opinion leaders, al fine di presentare al vaglio del Governo una proposta in
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grado di includere la tutela di ciò che si intende assolutamente preservare (l’identità delle Banche di Credito Cooperativo ed il loro legame con il territorio), con l’apertura verso l’innovazione ed il necessario cambiamento, in definitiva verso quella maggiore integrazione richiesta dalle Autorità.
La proposta del Credito Cooperativo, consegnata per tempo al Governo, è
giunta a maturazione, come noto, il 14 febbraio 2016 con l’approvazione del Decreto Legge n. 18, convertito in legge3 l’8 aprile 2016, recependo le modifiche approvate dal Parlamento.
Il dato - oggettivo e verificabile - è che la legge ha recepito, quasi per
intero, la proposta di Federcasse. È doveroso precisarlo per commentare la positività generale dell’impianto normativo perché “il buono” di questa Riforma deriva proprio dal tenace e continuativo confronto di Federcasse con le Autorità di Governo e di Vigilanza.
Ora, grazie a questa Legge, si profila la nascita di una nuova figura
giuridica, in grado di favorire l’ulteriore stabilità e lo sviluppo delle BCC-CR italiane: il Gruppo Bancario Cooperativo (GBC). E’ imprescindibile sottolineare che si tratta di un’integrazione al servizio della mutualità, per rendere il movimento del Credito Cooperativo adeguato alle nuove sfide europee e globali.
Il Credito Cooperativo entra oggi nel suo “terzo tempo”. Dopo la fase
originaria della “totale autonomia” e quella della “rete”, la “coesione-integrata”, introdotta dalla Riforma, farà del Credito Cooperativo una realtà protagonista nell’ambito dell’industria bancaria e nel contempo né farà un sistema più solido e meglio capace di rispondere alle nuove esigenze di servizio di soci e clienti.
Si apre ora la fase, altrettanto determinante, della costruzione concreta del
Gruppo Bancario Cooperativo, per la quale sarà centrale il confronto con le Bcc e le Federazioni Locali da una parte, e con la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia, dall’altra.
Breve analisi del provvedimento Nell'era dell'Unione Bancaria, la singola banca mutualistica ormai non ha
più prospettive di sopravvivenza in forma atomistica, così come l'abbiamo
3 Legge 8 aprile 2016 n. 49
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conosciuta fino ad oggi. La sua natura giuridica a mutualità prevalente (che pone oggettive difficoltà ad assolvere rapidamente eventuali esigenze di capitalizzazione) e le sue dimensioni la obbligano, di fatto, ad integrarsi in un gruppo e ad affrontare il mercato e il quadro normativo in un nuovo modo cooperativo.
Da questa premessa sono discese due scelte normative che
rappresentano il “cuore” del provvedimento di riforma: il sostegno all’unitarietà del sistema, attraverso la previsione di una soglia di 1 MLD di patrimonio per la Capogruppo e la salvaguardia del protagonismo delle BCC (attraverso il mantenimento della licenza bancaria in capo alle stesse e la previsione di dosi di autonomia direttamente proporzionali rispetto alla loro virtuosità).
Il provvedimento è giunto in un momento delicato per la reputazione degli
intermediari creditizi, incrinata dalla vicenda della risoluzione delle 4 Banche decisa il 22 novembre 2015. Da quella data, anche strumentalmente, si è scatenata una sorta di “tempesta mediatica” volta ad accreditare il teorema che la piccola dimensione sia, di per sé, a prescindere dalla qualità della gestione, sintomo di maggiore fragilità. E’ stata una tempesta assai fortemente contrastata, ma è chiaro che ora, con la Riforma, si ha un’arma in più per affermare che il Credito Cooperativo è, a partire da oggi, più forte perché più integrato e che potenzialmente rappresenta il terzo gruppo bancario del nostro Paese per patrimonio e il primo per apporto di capitali italiani.
Il principale punto di forza è che il progetto concilia l’esigenza di mantenere
una presenza forte della banca sul territorio, accompagnata, però, da una “autonomia intelligente” commisurata alla sana e prudente gestione. I “vincitori” saranno i clienti che potranno avere servizi di qualità, ma a misura d’uomo. Di contro le banche mutualistiche acquisiranno una dimensione nuova all’interno del Gruppo Bancario Cooperativo.
Il rafforzamento del sistema potrà consentire, infatti, di gestire al meglio
gli effetti dei cambiamenti nel fare banca che impattano sulle nuove professionalità richieste e sull’evoluzione di quelle tradizionali, con l’obiettivo di valorizzare il contributo delle persone che lavorano nel Credito Cooperativo e tutelare, nel contempo, la sostenibilità e l’occupazione nelle nostre aziende.
La difesa del principio di autonomia e meritevolezza delle BCC delineata
dal Decreto, infine, non è un’integrazione che snatura le nostre banche. È stato preservato, infatti, il valore giuridico originale della proposta: nel
Gruppo Bancario Cooperativo la Capogruppo è controllata per via
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partecipativa dalle singole BCC, che restano titolari di licenza bancaria individuale.
Il dato è dirimente. Le BCC mantengono intatta la propria forma di banca cooperativa a
mutualità prevalente e controllano in via partecipativa la Capogruppo, mentre la Capogruppo, che avrà la forma di Banca Spa, a sua volta controllerà - soprattutto sotto un profilo prudenziale - le singole BCC aderenti su base contrattuale (mediante il “contratto di coesione”).
Con il “contratto di coesione” la banca sottoscrive le regole della propria
integrazione, modulate in ragione del merito. Ciò integra quell’adeguato e auspicato equilibrio tra esigenze di coordinamento dell’attività del Gruppo e autonomia della singola BCC. In altri termini, la BCC manterrà la propria autonomia gestionale, da sviluppare nell’ambito degli indirizzi strategici e degli accordi operativi concordati con la Capogruppo. Il grado di autonomia sarà rispettato in funzione di un approccio basato sul rischio, secondo parametri oggettivamente predeterminati. Le banche virtuose nulla perderanno della loro consolidata capacità competitiva, al contrario la rafforzeranno.
Una soluzione, questa, che premia il merito e preserva l’autonomia
responsabile della banca, proprio nel segno della modernità e della civiltà che da tutti è stata tenacemente difesa contro ogni paventata imposizione di modelli stranieri snaturanti (ad esempio, quello del Crédit Agricole, dove le cooperative bancarie delle comunità locali sono state private della propria individuale licenza bancaria).
La Capogruppo dovrà, quindi, svolgere una funzione generale di servizio
nonché di direzione e controllo, attraverso cui:
in primo luogo, sosterrà la capacità di servizio ai soci, la funzione di sviluppo dei territori e la capacità di generare reddito della singola BCC;
in secondo luogo, contribuirà a garantire la stabilità, la liquidità e la conformità della singola BCC alle nuove regole dell’Unione Bancaria;
in terzo luogo, con l’efficace utilizzo delle prerogative del Gruppo Bancario Cooperativo, consentirà di tutelare e valorizzare il marchio e di salvaguardare in modo ancora più efficace la reputazione e la fiducia nei confronti delle singole BCC.
Resta, così, intatto anche il valore economico-sociale della proposta: le comunità continuano a essere proprietarie delle proprie banche cooperative, che diventano più competitive e più solide. La partecipazione delle persone viene esaltata, la logica della sussidiarietà confermata, la mutualità
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prevalente del più complesso dei settori, quello bancario, viene rafforzata mediante un’impalcatura che la rende plausibile in un mercato sempre più competitivo e in una cornice normativa europea che non si può certo definire benevola.
Tra i pochi punti di debolezza che il progetto evidenzia, vi è la “criticità”
che ha riguardato la possibilità di uscita privilegiata dal sistema concessa solo ad un numero limitato di banche di dimensioni sufficientemente rilevanti e la poco apprezzabile collocazione del progetto in un contesto normativo che tratta di crisi bancarie e di sofferenze: la Riforma del Credito Cooperativo, ne siamo convinti, ha una valenza positiva e di sviluppo, non di crisi.
Si sono, quindi, resi indispensabili dei miglioramenti nell’ineludibile
ricerca di un punto di equilibrio tra le esigenze, ad esempio, di chi reclama la necessità/legittimità di una via di uscita dal sistema (uscita che era prevista nella proposta) e le modalità attuative di questa, da realizzare nel perimetro, non negoziabile, di tutela dei valori costituzionali della cooperazione e della mutualità.
Uno su tutti ha riguardato la clausola di non adesione (o way out) di una
Bcc al Gruppo Bancario Cooperativo, qual era prevista nel Decreto, che in quella accezione sembra più corretto invero definire “clausola di trasformazione”.
La formulazione del decreto4 necessitava di essere rivista, al fine di garantire il
rispetto dei principi fondanti la mutualità e la cooperazione, evitando rischi di eccezioni sul piano della costituzionalità e della coerenza con le normative europee.
Problema rilevante, connesso a quella formulazione5, era anche l’assenza di
una data di riferimento entro la quale la sopra citata opzione potesse essere esercitata.
4 “Nei casi di fusione e trasformazione previsti dall'articolo 36, nonché di cessione di rapporti giuridici in blocco e scissione da cui risulti una banca costituita in forma di società per azioni, restano fermi gli effetti di devoluzione del patrimonio stabiliti dall’articolo 17 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Tali effetti non si producono se la banca di credito cooperativo che effettua le operazioni di cui al periodo precedente ha un patrimonio netto superiore a duecento milioni di euro. In tal caso, le riserve sono affrancate corrispondendo all’erario un’imposta straordinaria pari al venti per cento della loro consistenza”. 5 All’articolo 1, comma 6, lettera b), capoverso comma 5, sopprimere le parole:«Tali effetti non si producono se la banca di credito cooperativo che effettua le operazioni di cui al periodo precedente ha un patrimonio netto superiore a duecento milioni di euro. In tal caso, le riserve sono affrancate corrispondendo all’erario un’imposta straordinaria pari al venti per cento della loro consistenza.” Conseguentemente, all’articolo 2 dopo il comma 3 inserire i seguenti: “3-bis. In deroga a quanto previsto dall’articolo 150-bis, comma 5, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la devoluzione non si produce per le banche di credito cooperativo che entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, presentino istanza, anche congiunta, alla Banca d’Italia, ai sensi dell’articolo 58 del decreto legislativo 1o settembre 1993,n. 385, di conferimento delle rispettive
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Grazie alla modifica intervenuta - in convergenza con quanto richiesto - il nuovo meccanismo per la way out sembra aver sufficientemente tutelato quelle istanze di salvaguardia di principi costituzionali, e cioè l’indivisibilità delle riserve accantonate in esenzione d’imposta e, nel contempo, di aver imposto una “via stretta” (in termini temporali) alle uscite dal sistema, a conferma della volontà del Governo di rafforzare, e non certo di frammentare, il sistema delle BCC, con la previsione di un “termine stringente” (di uscita), che non invalidi la seria costruzione di una Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo. Occorre dire che non è questa la migliore soluzione che ci si aspettava, ma è certamente più appropriata rispetto alla prima formulazione.
Soddisfazione deriva, poi, dalla modifica, richiesta ed attuata, in base alla
quale le Bcc delle province autonome di Trento e Bolzano possano costituire, se lo ritengono opportuno, autonomi gruppi bancari cooperativi, aventi sede e operanti nei medesimi ambiti territoriali. Così è avvenuto, con l’approvazione di alcuni emendamenti concordati con la Federazione Raiffeisen, convertiti poi definitivamente in Legge.
Infine, soddisfazione particolare deriva dall’introduzione della previsione di un
“Fondo temporaneo delle banche di credito cooperativo” quale “strumento mutualistico-assicurativo di natura privatistica”, relativo al periodo transitorio che intercorrerà, dall’emanazione della legge all’adesione effettiva della singola BCC al Gruppo Bancario Cooperativo. È questo un punto centrale, per la gestione di situazione di potenziale criticità che potranno presentarsi. “Il Fondo è promosso dall’Associazione nazionale del Credito Cooperativo e ha l’obiettivo di favorire anche processi di consolidamento e concentrazione delle BCC”.
aziende bancarie ad una medesima società per azioni autorizzata all’esercizio dell’attività bancaria, anche di nuova costituzione, purché la banca istante o, in caso di istanza congiunta, almeno una delle banche istanti, possiedano, alla data del 31 dicembre 2015, un patrimonio netto superiore a duecento milioni di euro, come risultante dal bilancio riferito a tale data, su cui il revisore contabile ha espresso un giudizio senza rilievi. 3-ter. All’atto del conferimento, la banca di credito cooperativo conferente versa al bilancio dello Stato un importo pari al 20 per cento del patrimonio netto al 31 dicembre 2015, come risultante dal bilancio riferito a tale data, su cui il revisore contabile ha espresso un giudizio senza rilievi. 3-quater. A seguito del conferimento, la banca di credito cooperativo conferente, che mantiene le riserve indivisibili al netto del versamento di cui al comma 3-ter, modifica il proprio oggetto sociale per escludere l’esercizio dell’attività bancaria e si obbliga a mantenere le clausole mutualistiche di cui all’articolo 2514 del codice civile, nonché ad assicurare ai soci servizi funzionali al mantenimento del rapporto con la SpA conferitaria, di formazione e informazione sui temi del risparmio e di promozione di programmi di assistenza. Non spetta ai soci il diritto di recesso previsto dall’articolo 2437, primo comma,lettera a), del codice civile. In caso di inosservanza degli obblighi previsti dal presente comma e dai commi 3-bis e 3-ter, il patrimonio della conferente o, a seconda dei casi, della banca di credito cooperativo è devoluto ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. In caso di mancato ottenimento delle autorizzazioni indicate al comma 3-bis entro il termine indicato dal comma 1, la banca di credito cooperativo può chiedere l’adesione a un gruppo cooperativo già costituito entro i successivi novanta giorni. In caso di diniego dell’adesione si applica il comma 3.»
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Il meccanismo solidaristico è volto ad anticipare gli effetti dell’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo attivandone, da subito, alcune importanti funzioni. Uno strumento temporaneo, totalmente autofinanziato dalle Bcc, che cesserà la propria operatività con l’avvio di quella del Gruppo Bancario Cooperativo.
Ora si dovrà tradurre in realtà operativa la “Riforma” ed anche questo
ulteriore passo non sarà semplice. E’ questa, d’altronde, la sfida che abbiamo gestito da sempre nella nostra
storia: cambiare, senza smarrire la nostra identità. Cambiare, ma non il cuore, sapendo, d’altro canto, innovare, perché “la tradizione - con i suoi valori – è la salvaguardia del fuoco, non la contemplazione delle ceneri”, come diceva il musicista Gustav Mahler, pensiero che ben si addice al Movimento del Credito Cooperativo in questo preciso momento.
L’unità andrà composta prendendo il meglio che esiste oggi all’interno del
Credito Cooperativo, nella consapevolezza che “nulla sarà più come prima”: questo perché ormai sono in atto da tempo mutamenti strutturali di mercato nel quale tenderà a ridursi progressivamente l’importanza degli sportelli così come intesi fino ad oggi e la digitalizzazione farà il resto. Un quadro innovativo che impatterà pesantemente su aspetti chiave dell’attività bancaria e imporrà decisioni strategiche e gestionali ponderate ma rapide; il che tradotto in azioni significa definire un adeguato assetto della governance e delle competenze professionali, risorse e strumenti adeguati, la reingegnerizzazione dei processi operativi. Allora per rafforzare la cooperazione mutualistica sostanzialmente sono tre le indicazioni da seguire (Dr. Ciro Vacca - Capo del
Servizio di Supervisione Bancaria 2 – Credito Cooperativo n. 9 sett 2015): avviare una “razionalizzazione del sistema Bcc” nel rispetto della sana
e prudente gestione; “fare squadra” convergendo su un comune obiettivo; “erigere una casa comune”.
In definitiva, l’esito naturale che ci si aspetta produca, ora, questa Riforma è
di favorire una forte aggregazione tra le Bcc che abbia come prioritario obiettivo la creazione di una struttura imprenditoriale forte ed efficiente, riunita in un unico Gruppo per scelta condivisa da parte delle Bcc.
Si è tutti convinti che il Movimento saprà, insieme, cogliere questa sfida
giocandola ancora una volta “in chiave cooperativa”.
*** IL CONTESTO ECONOMICO GLOBALE
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 16
L’economia globale è cresciuta nel 2015 in misura minore rispetto alle stime
dei primi mesi dell’anno. Il rallentamento della crescita a livello mondiale ha alle spalle diversi fattori,
ma tra i principali c’è certamente la frenata delle economie emergenti. Le cause sarebbero, secondo il Fondo Monetario Internazionale, da cercare nell’impatto negativo dei prezzi più bassi delle materie prime, nelle condizioni finanziarie più rigide in America Latina e nei Paesi esportatori di petrolio, nelle difficoltà della Cina, così come hanno influito anche le difficoltà economiche relative ai fattori geopolitici in particolare di Russia ed Ucraina, dei Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa.
Tutti questi fattori hanno influito negativamente sullo sviluppo delle
economie emergenti e, di fatto, la loro influenza negativa si è ribaltata sui Paesi dell’Eurozona che puntavano tutto sulla corsa dell’economia mondiale e sull’export per mettere a segno qualche risultato positivo a livello di conti pubblici.
In aggiunta alla situazione negativa creatasi in Medio Oriente, in parte del
Nord Africa e nei Paesi quali la Turchia, l’Egitto e il Libano, si aggiunge ciò che sta accadendo in Grecia; si corre pertanto il serio rischio che questo comporti un ulteriore stress finanziario nell’area euro.
I prezzi più bassi delle materie prime hanno creato ripetute tempeste sul
mercato delle valute dei paesi legati alle commodities e ai Paesi emergenti. Le notizie dei recenti crolli delle borse fanno clamore e questa situazione di tensione si riflette anche sulle riserve di valute estere delle banche centrali che si stanno riducendo velocemente. Le riserve estere sono, infatti, considerate come il termometro della capacità di un Paese di resistere alle oscillazioni delle valute.
Insomma le economie emergenti stanno vivendo una pesante battuta di
arresto e si sono confrontate, nel 2015, con una crescita fiacca e stagnante, con minore riserve di valute estere e monete deboli.
*** IL CONTESTO ECONOMICO IN EUROPA
La Commissione Europea, in un’analisi della situazione congiunturale, pur prendendo atto che il calo del prezzo del petrolio e l’indebolimento dell’euro stanno aiutando l’economia europea, rileva tuttavia che l’incerta situazione geopolitica internazionale pesa notevolmente sulle prospettive economiche.
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 17
L’antidoto per aggirare il problema è quello di accelerare sulle riforme per rafforzare la ripresa ed assicurarsi che il potere di acquisto dei cittadini aumenti. Per favorire il ritorno alla crescita e all’occupazione è stato promosso l’avvio di azioni coordinate a livello sovranazionale. Nel corso del semestre di Presidenza del Consiglio UE, l’Italia ha dato un decisivo impulso per l’attivazione del Piano per gli Investimenti in Europa, per sostenere crescita ed occupazione. Gli investimenti, insieme alla responsabilità fiscale e alle riforme strutturali, sono tornati a essere elementi chiave nella strategia di politica economica perseguita dall’Unione Europea per rafforzare la competitività ed incoraggiare la creazione di nuovi posti di lavoro.
Da questo nuovo clima sono scaturiti nuovi impegni ed iniziative, sia a
livello nazionale sia a livello europeo, con il lancio del Piano Juncker e con il Quantitative Easing della BCE.
Nella zona Euro il Prodotto Interno Lordo ha segnato, nel secondo e terzo
trimestre del 2015, un rialzo rispetto al primo trimestre ed i consumi privati sono rimasti la determinante principale della ripresa, grazie all’aumento di reddito disponibile dovuto al calo dei prezzi petroliferi e alla modesta ripresa occupazionale. Anche la produzione industriale si è intensificata, infatti, dalla crescita media annua mensile dell’0,8% nel 2014 si è passati all’1,6% nel 2015.
Il Consiglio Direttivo della BCE ha altresì ridotto i tassi ufficiali nell’ultimo
trimestre del 2015 portandoli complessivamente al -0,30 (per i depositi) allo 0,05 (per le operazioni di rifinanziamento principali) ed allo 0,30 (per le operazioni di rifinanziamento marginale) ed ha confermato il piano di acquisto titoli (Quantitative Easing) da 60 miliardi di euro al mese.
L’inflazione dell’area Euro, misurata come tasso di variazione annua
dell’indice dei prezzi al consumo, si è collocata allo 0,2% in chiusura d’anno, dato che sembra consolidare una leggera ripresa. Sostanzialmente l’industria bancaria europea si sta gradualmente riprendendo dalla crisi e le istituzioni creditizie hanno cominciato ad intraprendere delle azioni volte al rafforzamento dei propri bilanci, nonostante si stia operando in uno scenario, congiunturale e finanziario, caratterizzato da diversi fattori di incertezza.
……. ED IN ITALIA
Per sostenere la ripresa “nascente” e “l’occupazione” il Governo ha perseguito una politica di bilancio di sostegno alla crescita nel rispetto delle
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regole comuni adottate nell’Unione Europea, ha proseguito nel percorso di riforma strutturale del Paese, per aumentarne significativamente le capacità competitive, ed ha introdotto miglioramenti nell’impianto normativo delle imprese e nelle condizioni alla base dei processi decisionali per gli investimenti.
Tale politica di bilancio, responsabile e favorevole alla crescita, dovrebbe
assicurare la fiducia dei mercati ed il mantenimento di aspettative favorevoli. Con l’obiettivo di consolidare la fase di ripresa, il Governo ha già approvato 4
decreti attuativi del Jobs Act : si va dalle disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, al riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali, alla semplificazione delle tipologie contrattuali, fino alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo con l’intento di rendere più vantaggioso non solo assumere nuovo personale, ma di stabilizzare rapporti di lavoro flessibili esistenti, incentivando gli investimenti nell’istruzione per i lavoratori e nella formazione per le imprese.
C’è da dire però che gli investimenti delle imprese in Italia sono stati frenati
anche e soprattutto da fenomeni di corruzione e dai problemi che ostacolano l’adeguato funzionamento della giustizia, in particolare di quella civile.
In questo quadro, non proprio positivo, è da rilevare che la caduta del PIL, in
atto da dicembre 2011, si è finalmente arrestata. A fine anno il dato, per quanto inferiore alle attese, si mostra tuttavia in crescita (0,8%).
Nel 2015 sono emersi segnali coerenti di una moderata intensificazione
dell’attività economica, con un aumento medio della produzione industriale dell’1%.
Nonostante il miglioramento del clima di fiducia delle imprese e dei
consumatori, sulla ripresa continua a gravare la fragilità del mercato del lavoro. La disoccupazione ha iniziato a decrescere a dicembre 2014, dopo aver toccato il massimo del 13,1%, pur rimanendo su un livello elevato in prospettiva storica: l’11,3% a novembre 2015.
L’inflazione misurata dalla variazione annua dell’indice nazionale dei prezzi al
consumo, è gradualmente scesa allo 0,1% in dicembre per effetto della decelerazione dei prezzi dei prodotti energetici, mentre quelli associati alle componenti meno volatili sono risultati comunque contenuti (0,6%).
***
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 19
L’ECONOMIA DELLA CALABRIA
Dopo una prima fase di attenuazione nei primi mesi del 2015, la forte caduta dell’attività economica in Calabria è ritornata a farsi sentire ed i timidi segnali di ripresa sono stati più deboli rispetto al resto del Paese!
Le condizioni sul mercato del lavoro sono rimaste piuttosto tese. Si è rilevato nell’anno 2015 un leggero rialzo del fatturato dell’industria che è tornato gradualmente a crescere: la domanda estera di prodotti calabresi è salita sensibilmente, anche se tale canale influisce in misura ridotta sull’andamento dell’economia, dato lo scarso peso dell’export sul prodotto. Anche il settore delle costruzioni ha fatto registrare segnali di ripresa, che stentano però a tradursi in un vero e proprio slancio del comparto. Per quanto riguarda l’occupazione lo scenario è pessimistico: i dati ci dicono che l’occupazione è tornata a scendere dopo un sostanziale periodo di stasi registrato tra il 2014 ed il 2015; i principali indicatori rimangono peggiori rispetto alla media nazionale. In leggera controtendenza ed in linea con l’andamento nazionale, si sono invece registrati segnali di miglioramento nel mercato del credito. Sono aumentate le richieste di finanziamento sia delle famiglie che delle imprese, con la sola eccezione delle imprese di costruzioni e si registrano anche timidi segnali di distensione per le condizioni di accesso al credito. Infatti, pur rimanendo inferiore al resto del Paese, la qualità del credito alle imprese calabresi è leggermente migliorata e si sono ridotti sia il tasso di ingresso in sofferenza, sia l’incidenza dei finanziamenti con temporanea difficoltà di rimborso. E’ continuato l’aumento dei depositi bancari delle famiglie consumatrici e delle imprese, mentre il valore dei titoli a custodia detenuti presso il sistema bancario dalle famiglie è, di contro, diminuito.
***
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 20
IL CREDITO COOPERATIVO REGIONALE
Analisi dei principali dati di bilancio6 delle BCC calabresi al 31 dicembre 2015
1. Raccolta diretta Si attesta a 1.579 mln/€ circa, registrando una diminuzione dell’ 1,8%, che corrisponde a poco più di 28 mln/€ circa in valore assoluto.
2,9%
-3,7%
-0,2%
-1,5%
-5,4%-5,9%
-2,2%
5,9%
-8,0%
-6,0%
-4,0%
-2,0%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni percentuali della raccolta diretta nell'esercizio 2015
1.896
-20.872
-378
-2.209
-3.871
-9.727
-4.131
10.879
-25.000
-20.000
-15.000
-10.000
-5.000
0
5.000
10.000
15.000
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni assolute della raccolta diretta nell'esercizio 2015 (dati in mgl/€)
A livello di sistema, per le BCC nazionali si è rilevata una diminuzione più contenuta (-0,9%) mentre per il complessivo sistema bancario nazionale si è riscontrata una crescita dell’1,3%.
2. Raccolta indiretta Risulta pari a 117,3 mln/€, evidenziando un significativo incremento (+13,8%) nell’esercizio 2015 (14,2 mln/€ circa di crescita in valore assoluto).
-8,0%
12,6%
32,4%
-5,7% -5,7%
48,5%
1,7% 2,0%
-20,0%
-10,0%
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni percentuali della raccolta indiretta nell'esercizio 2015
-376
2.975
7.252
-324 -722
4.998
184 264
-2.000
-1.000
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni assolute della raccolta indiretta nell'esercizio 2015 (dati in mgl/€)
3. Impieghi lordi Ammontano a 1.072 mln/€, riscontrando una riduzione del 2,1%, pari a poco più di 23 mln/€ circa in valore assoluto.
6 Fonte dati: Segnalazioni di Bilancio (Base informativa W)
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 21
0,1%
-4,6%
-3,4%
-2,4%-2,6%
2,2%
-2,5%
3,6%
-6,0%
-4,0%
-2,0%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni percentuali degli impieghi lordi nell'esercizio 2015
27
-17.675
-5.532
-2.420-1.280
2.039
-3.229
4.733
-20.000
-15.000
-10.000
-5.000
0
5.000
10.000
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni assolute degli impieghi lordi nell'esercizio 2015 (dati in mgl/€)
A livello di sistema, per le BCC nazionali si è rilevata una minore diminuzione (-1,0%) mentre per il complessivo sistema bancario nazionale si è riscontrata una lievissima crescita dello 0,1%.
4. Crediti deteriorati lordi Sono pari a 275 mln/€ e rappresentano il 25,6% del totale degli impieghi lordi. Nel 2015 i crediti deteriorati lordi sono diminuiti del 2,2% (-6,3 mln/€ circa).
-16,8%
1,7%
-6,5%
7,7%
26,5%
3,9%
-5,5%
-12,8%
-20,0%
-15,0%
-10,0%
-5,0%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
verbicaro mediocrati cent ro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni percentuali dei crediti deteriorati lordi nell'esercizio 2015
-1.960
1.401
-3.459
2.042
2.545
638
-2.417
-5.057
-6.000
-5.000
-4.000
-3.000
-2.000
-1.000
0
1.000
2.000
3.000
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni assolute dei crediti deteriorati lordi nell'esercizio 2015 (dati in mgl/€)
A livello di sistema, sia per le BCC nazionali che per il sistema bancario nazionale si è rilevata una crescita dei crediti deteriorati lordi pari, rispettivamente, al 4,0% ed al 4,5%.
5. Attività finanziarie
Le attività finanziarie delle BCC calabresi si attestano a poco più di 968 mln/€, registrando una crescita del 7,5% (pari a quasi 68 mln/€ in valore assoluto). A dicembre 2015, il totale di tali titoli in portafoglio ha superato l’ammontare complessivo dei crediti netti a clientela, che risultano pari a 939 mln/€ (risultavano quasi 964 mln/€ a fine 2014, -2,5% nell’esercizio 2015).
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 22
29,0%
5,4%
10,0%
-15,7%
-12,0%
13,4%11,4%
16,6%
-20,0%
-15,0%
-10,0%
-5,0%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
verbicaro mediocrati cent ro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni percentuali delle attività finanziarie nell'esercizio 2015
8.916
19.200
9.918
-9.815
-4.396
13.413
11.412
19.063
-15.000
-10.000
-5.000
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
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Variazioni assolute delle attività finanziarie nell'esercizio 2015 (dati in mgl/€)
A livello di sistema, con riferimento ai titoli in portafoglio, si è rilevata una diminuzione del 2,1% relativamente alle BCC nazionali mentre per il complessivo sistema bancario nazionale si è registrata una lieve crescita dello 0,3%.
6. Fondi Propri I Fondi Propri sono pari a 243 mln/€, in crescita di circa 6,4 mln/€ (+2,7%) rispetto al dato di fine 2014.
3,8%
4,8%
9,9%
1,2%
-4,7%
1,8%
0,0%
0,8%
-6,0%
-4,0%
-2,0%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
12,0%
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni percentuali dei Fondi Propri nell'esercizio 2015
304
2.637
3.092
289
-641
419
-6
347
-1.000
-500
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
verbicaro mediocrati centro calabria catanzarese montepaone crotonese vibonese cittanova
Variazioni assolute dei Fondi Propri nell'esercizio 2015 (dati in mgl/€)
7. Evoluzione delle principali variabili di conto economico delle BCC calabresi nell’esercizio 2015
Dati di bilancio 2015 Margine di interesse Commissioni nette
Margine di
intermediazione
Rettifiche/riprese di
valoreCosti operativi Utile/Perdita (mgl/€)
Alto Tirreno -4,0% 12,9% 0,0% -3,1% 4,8% 111
Mediocrati 5,5% 13,8% 11,2% -14,1% -0,5% 4.654
Centro Calabria -5,6% 0,8% -19,4% -52,0% 19,5% 3.000
Catanzarese -11,9% 1,5% -9,8% 82,3% 6,8% -1.480
Montepaone 8,8% 0,2% -22,5% -25,5% 1,8% 197
Crotonese -17,3% -3,1% 16,7% -2,3% -12,1% 459
Vibonese -10,7% 12,2% -27,0% -37,5% -4,9% 712
Cittanova 14,2% 4,7% -16,5% 22,1% 13,2% 200
Totale BCC calabresi -1,5% 6,8% -6,6% -8,7% 2,0% 7.853
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 23
8. Principali indicatori gestionali delle BCC calabresi nell’esercizio 2015
Principali indicatori 2015 ROE Cost incomeRaccolta diretta+Impieghi
per dipendente (mgl/€)
Deteriorati netti su crediti
netti
Sofferenze nette su Fondi
Propri
Tasso di copertura delle
sofferenzeAlto Tirreno 1,3% 70,7% 6.260 17,5% 21,9% 55,5%
Mediocrati 8,0% 57,4% 6.600 13,7% 33,1% 59,7%
Centro Calabria 8,6% 59,6% 5.131 18,1% 37,0% 63,6%
Catanzarese -5,5% 75,7% 5.217 20,4% 20,5% 64,9%
Montepaone 1,7% 62,6% 4.999 16,8% 24,4% 55,7%
Crotonese 1,7% 65,0% 4.445 10,7% 17,5% 57,2%
Vibonese 1,9% 64,4% 6.551 23,7% 30,1% 52,9%
Cittanova 0,4% 71,9% 5.654 14,5% 19,1% 63,1%
Totale BCC calabresi 3,1% 63,6% 5.741 16,2% 27,0% 60,0%
Valore superiore alla media
Valore inferiore alla media Come per gli anni precedenti, una completa analisi dei principali dati
economico-finanziari di ogni singola Bcc, completa di raffronti temporali e medie regionali, è presente nei due separati elaborati “DATI STATISTICI” e “ANALISI DI POSIZIONAMENTO E BENCHMARKING”
***
ATTIVITA’ FEDERATIVA
In rapida sintesi si riepilogano le principali attività poste in essere dalla Federazione Calabrese delle Bcc nell’anno 2015, con riferimento sia all’operato istituzionale degli Organi Sociali, che a quello dell’esecutivo che, a fine anno, registrava un organico di 11 dipendenti più il Direttore.
Organi Sociali Nell’anno si sono tenute 13 riunioni consiliari durante le quali si sono
affrontate tutte le principali tematiche di valenza strategica, organizzativa e amministrativa. Particolare attenzione, nel corso dell’esercizio è stata data all’esame della Riforma del sistema del Credito Cooperativo, nonché all’esame delle soluzioni per il salvataggio di Bcc in difficoltà.
Con riguardo a quest’ultimo punto si annota, con soddisfazione, che tutti gli
interventi sono sempre stati favorevolmente votati all’unanimità, nonostante il difficile periodo economico, ormai pluriennale, che la Calabria sta attraversando.
Grande attenzione è stata posta alla ricerca di una soluzione alle
problematiche di In.CRA: il polo regionale che fornisce i servizi di back office non solo alle quattro Bcc Calabresi che utilizzano il sistema di Bcc Sistemi Informatici Spa, ma anche 16 Bcc Pugliesi.
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 24
Il continuo contrarsi del numero delle Bcc in Calabria ha spinto, nel corso degli ultimi anni, alla ricerca di una soluzione aggregativa per la società, all’interno del polo Nazionale di Sinergia Scarl. Al fine di facilitare l’operazione si era anche ottenuto accordo sindacale per il contenimento del costo del lavoro che è scaduto, dopo due proroghe, il 31 dicembre del 2015.
Il ripristino del costo del lavoro ha comportato, di fatto, un aumento del già elevato costo dei servizi per le Banche associate, peraltro in un momento di perdurante crisi economica e di costante flessione della redditività.
In occasione dell’Assemblea per l’approvazione del bilancio 2015 di Incra, ci si è nuovamente posti il tema del futuro della società, atteso che le incertezze sul futuro dell’informatica di sistema hanno reso, sin qui, impossibile, nonostante gli sforzi profusi, giungere alla auspicata incorporazione in Sinergia.
Dopo aver accantonato, almeno per il momento, la scelta della liquidazione della società, l’Assemblea dei soci, ed in particolare i Presidenti delle quattro Bcc clienti, dopo aver manifestato l’intenzione di continuare a sostenere l’attività di Incra, ma a costi più bassi di quelli attuali, ha dato incarico all’Amministratore Unico di approntare un piano di riposizionamento della società, da attuare negli anni 2016-2017 e 2018 con l’obiettivo di abbassare i costi, compreso il costo del lavoro.
Si confida che nel periodo indicato saranno state definite le scelte organizzative, per l’informatica del nuovo gruppo bancario, e si potrà quindi individuare una soluzione definitiva.
La Delegazione Sindacale Regionale ha partecipato a 11 giornate di
incontri con le rappresentanze sindacali, di cui due sul tavolo nazionale. Diversi sono stati gli incontri dei vertici della Federazione con gli Organi di
Governo delle Banche associate, tenuti sia presso le Banche che presso la struttura della Federazione.
Con la Banca d’Italia di Catanzaro sono stati tenuti incontri pressoché
mensili per un confronto sull’andamento delle associate. La Federazione ha proseguito, inoltre, nella organizzazione di iniziative di
comunicazione nell’intento sia di dare maggiore risalto alle proprie attività che di veicolare i valori positivi del Credito Cooperativo. I giornalisti sono stati convocati sette volte nei locali della Federazione per partecipare ad altrettante Conferenze Stampa dedicate allo stato del Credito Cooperativo o a Convenzioni ed iniziative intraprese a vantaggio del territorio.
Il Collegio Sindacale, oltre alla partecipazione a tutte le riunioni consiliari,
ha tenuto, nell’anno, cinque riunioni.
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 25
Struttura Esecutiva Servizio Organizzazione, Pianificazione e Controlli
L’Ufficio, nel corso dell’anno in esame, ha fornito assistenza in merito a:
Pianificazione strategica E’ stata fornita assistenza per lo sviluppo dei piani strategici, dei piani operativi
e per l’apertura/spostamento di Filiale. Revisioni Cooperative D. Lgs. 220/2002
E’ iniziato il biennio di revisioni cooperative 2015/2016. Tutti le revisioni previste per il 2015 sono state effettuate in ossequio ai tempi programmati. Analisi dei dati
Come ogni anno è stato messo a disposizione delle Associate il volume relativo ai dati statistici annuali e semestrali; l’analisi annuale dei dati di Benchmarking e di posizionamento competitivo; l’analisi trimestrale sull’andamento dei principali dati delle Bcc; l’ andamento mensile delle masse aggregate. Verifiche sul credito.
Nel corso del mese di novembre 2015 è stata effettuata una verifica straordinaria del credito presso la Banca del Catanzarese propedeutica all’attività di predisposizione del “Progetto di Turnaround”. Progetto del credito
Nel corso del 2015 è continuata l’attività di affiancamento per la valutazione tecnica del merito di credito. Sono state esaminate 470 PEF per un valore complessivo in richiesta/revisione di circa 61 milioni di euro. La permanenza “media” delle PEF in Federazione è stata inferiore ad 1,33 gg. L’attività svolta, pertanto, non ha determinato ritardi dei tempi complessivi dell’attività di lavorazione delle pratiche presso le Bcc. Formazione sul credito
Sono stati organizzati, senza ricorso a docenti esterni, corsi di formazione, sia in Federazione che presso le Bcc che ne hanno fatto richiesta. In modo particolare è stata affrontata ed approfondita la nuova tematica relativa alle novità introdotte sulla classificazione dei crediti deteriorati. In tale contesto nel corso del mese di settembre è stato rilasciato il nuovo regolamento del credito. Fondo di Garanzia dei Depositanti, degli Obbligazionisti e Istituzionale
E’ continuata l’attività di articolazione territoriale dei Fondi.
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 26
Adeguamento al sistema dei Controlli Interni e alla nuova Disciplina CRR, CRDIV (Basilea 4)
Si è provveduto, in collaborazione con il Servizio Compliance, alla rielaborazione e distribuzione della documentazione, tenendo anche diversi incontri formativi sia con i dipendenti che con Amministratori e Sindaci delle Associate. Si è continuato a fornire assistenza alle Associate in tema di ICAAP e Pillar III, Risk Appetite Framework (RAF), Risk Appetite Statement (RAS) – Risk Management (RM) e Operazioni di Maggior rilievo (OMR).
Servizio Compliance – Consulenza Consulenza normativa
Il servizio ha fornito, come consueto, la propria consulenza e assistenza alle Bcc sulle principali disposizioni normative e di vigilanza in materia bancaria, operando in stretto raccordo con gli organismi nazionali di Categoria e partecipando ai Gruppi di Lavoro di riferimento operanti in sede nazionale.
Alle Bcc è stata fornita informativa mediante apposite comunicazioni e/o circolari sulle novità normative, sugli obblighi introdotti e sui principali interventi di adeguamento richiesti e, ove necessario, è stata approntata la necessaria documentazione interna (policy e procedure interne), in collaborazione anche con il Servizio Legale. Sono stati inoltre rilasciati pareri scritti a fronte di quesiti posti dalle Associate.
E’ inoltre proseguita l’attività di supporto alle Bcc ai fini dell’adeguamento alle disposizioni in materia di servizi di investimento (MiFID/TUF) ed ai provvedimenti emanati dalla Consob (valutazione rischio di concentrazione, prodotti complessi, azioni Bcc, ecc.)
Compliance
Il Servizio ha svolto le attività dirette al controllo della conformità alle norme (Compliance), sia in ottica “bancaria” che in ottica “MiFID”, sulla base dell’Accordo di parziale esternalizzazione in essere con tutte le Associate. Il supporto ha riguardato tutte le fasi del processo di compliance (ad eccezione dell’esecuzione delle verifiche demandate alle singole BCC).
Un particolare impegno è stato profuso nel supportare le Bcc nell’implementazione del “Nuovo modello di Compliance graduata” delineato nell’ambito del Progetto Nazionale di Categoria, in adeguamento alle nuove disposizioni di vigilanza Bankit sul SCI; nel corso del 2015 sono stati rilasciati il nuovo Regolamento Compliance, in nuovo Accordo e la restante documentazione a supporto delle attività di compliance nelle Bcc.
Per dare un maggior impulso alle attività di adeguamento, sono state inoltre convocate apposite riunioni del Gruppo di Lavoro Compliance istituito presso la
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 27
Federazione, alla quale hanno partecipato tutti i Responsabili Compliance delle BCC.
Formazione Compliance
In linea anche con quanto condiviso sui Tavoli di lavoro nazionali, sono state erogate appositi sessioni formative sul nuovo “Modello di Compliance graduato”, presso le Associate che ne hanno fatto richiesta ed in sede, agli organi aziendali, in entrambi i casi tenuti da risorse interne. Il Servizio ha inoltre collaborato alla definizione del piano formativo della Federazione, tenendo conto delle risultanze delle attività di compliance e delle indicazioni del “Gruppo di Lavoro Compliance regionale”.
Governo Societario - Autovalutazioni sulla governance
Con riferimento alle disposizioni di vigilanza sul Governo Societario e di concerto con la Direzione della Federazione, è proseguita l’attività di supporto ai Consigli di amministrazione delle BCC per l’effettuazione delle periodiche autovalutazioni sulla governance, con partecipazione anche alle riunioni del CdA dedicate a tale tematica.
L’intervento della Federazione mira ad accrescere il livello di consapevolezza degli organi aziendali sulla crescente complessità dei compiti loro assegnati ed a pervenire ad un maggior grado di oggettività nelle valutazioni e nelle indicazioni di eventuali debolezze riferite ad organi e figure apicali, aiutando e stimolando questi ultimi ad individuare opportuni interventi correttivi per migliorare la qualità della governance.
Disposizioni di Vigilanza in materia di Sistema dei Controlli Interni
Il Servizio ha fornito il necessario supporto alle Bcc ai fini dell’adeguamento alle nuove disposizioni sul Sistema dei Controlli Interni, con particolare riferimento all’implementazione dei Sistemi di allerta interni (c.d. “wistleblowing”) ed alla rivisitazione della documentazione sui “flussi informativi” diretti agli organi di vertice, ai sensi della disciplina in materia di SCI e delle nuove disposizioni sul Governo Societario.
Servizio Contabilità - Bilancio e Fiscale
L’Ufficio Contabilità, Bilancio e Fiscale si occupa, attraverso un costante e necessario aggiornamento sotto il profilo contabile e fiscale sulla normativa in essere, di supportare le banche associate in ogni fase della gestione degli adempimenti contabili e fiscali, sia per le imposte dirette che per le imposte indirette, compresi quelli in materia di IVA, nonché di gestione dei rapporti con l’amministrazione finanziaria.
Più in particolare, le principali attività svolte nell’anno si sono concretizzate nelle
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 28
seguenti: supporto nella risoluzione di dubbi di natura contabile e fiscale; predisposizione di apposite circolari riguardanti temi fiscali e contabili di
interesse delle Bcc, per illustrare le novità normative ed approfondire gli indirizzi emersi nell’ambito dei diversi tavoli nazionali; assistenza nelle controversie con l’Agenzia delle Entrate e, in talune
circostanze, con l’Inps; assistenza nella predisposizione del bilancio d’esercizio; calcolo del carico fiscale; predisposizione dei modelli fiscali (Unico, Irap, Iva, ecc); verifica della corretta predisposizione del Modello 770; gestione del rapporto con i revisori rispondendo alle domande poste; assistenza nelle operazioni di fusione e acquisizione; assistenza nella gestione degli adempimenti amministrativi, contabili fiscali e
contributivi, inclusi quelli relativi alla tenuta della contabilità e al personale dipendente e parasubordinato.
L’Ufficio ha, inoltre, curato la tenuta della contabilità della Federazione
Calabrese delle BCC e dell’In.CRA., ed i conseguenti oneri dichiarativi e di comunicazione (predisposizione e deposito del Bilancio, comunicazione di variazione delle cariche sociali, nonché predisposizione e trasmissione delle dichiarazioni), ed ha collaborato con la Funzione Formazione nella realizzazione di alcuni progetti finanziati da Fondo Sviluppo.
Servizio Legale e Sindacale
Il Servizio ha fornito attività di consulenza, assistenza ed aggiornamento nei
diversi ambiti normativi e contrattuali, oltre che assistenza e consulenza su problematiche connesse all’operatività bancaria, alla Governance ed all’ambito giuslavoristico.
Particolare attenzione è stata posta alla formulazione di pareri legali/giuslavoristici ed alla predisposizione di comunicazioni, circolari e bozze di documenti, volte ad assicurare sia il continuo aggiornamento normativo che il relativo adeguamento alle norme stesse.
Inoltre, a richiesta delle Associate, il Servizio ha compiuto un’attività di verifica degli Statuti e dei Regolamenti elettorali ed assembleari oltre che assistenza nell’adeguamento degli statuti alle modifiche intervenute nel corso del 2015, prima della loro definitiva adozione. Ha fornito, come di consueto, consulenza in ordine ad alcuni aspetti connessi allo svolgimento delle assemblee annuali delle Associate.
Inoltre, in collaborazione con il Servizio Compliance, il Servizio Legale e
Relazione del Consiglio di Amministrazione Pagina 29
Sindacale è stato impegnato nella predisposizione/aggiornamento di alcune procedure normative in uso presso le Associate.
Hanno inoltre impegnato il Servizio, la trattazione e la decisione di diversi ricorsi pervenuti al Collegio dei Probiviri di alcune Associate.
Infine, anche quest’anno, molto intensa è stata l’attività volta a tutelare gli interessi sindacali delle banche socie, sia in occasione della stipula di accordi economici che nella conciliazione di alcune vertenze individuali. Inoltre, il Servizio è stato, altresì, impegnato nei diversi incontri che la parte Datoriale ha avuto con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori per l’erogazione del PDR; per le informative preventive ex art. 22 del vigente CCNL, in conseguenza di operazioni di fusioni; ed in generale per altre questioni relative alla prevenzione dei conflitti collettivi ex art. 22 del vigente CCNL.
Servizio Formazione
Nella consapevolezza che l’impegno fondamentale del Movimento consiste, oggi, nell’affrontare i cambiamenti normativi e di mercato trasformandoli in opportunità da cogliere, si è tenuta ben presente l’importanza che riveste la “formazione” per affrontare questa ormai avviata metamorfosi ed essere sempre più competitivi sul mercato. In tale ottica la Federcalabria, nell’anno 2015, ha organizzato un articolato piano formativo cui hanno aderito tutte le Bcc. In totale sono state erogate 226 ore di formazione, di cui 70 gestite da formatori interni alla struttura, così suddivise:
1. area Credito ore 52 2. area Legale/Normative/Compliance ore 46 3. area CO.GE. ore 40 4. area Operatività Bancaria ore 40 5. area Finanza ore 16 6. area Gestione Risorse Umane ore 16 7. area Marketing/Commerciale ore 8 8. area Manageriale/Specialistica ore 8
per gli incontri riservati agli Organi Collegiali le ore di formazione effettuate
nell’anno 2015 risultano essere 42.
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Adempiendo, ora, ai restanti obblighi di informazione, si conferma che il bilancio a Voi sottoposto rappresenta, in modo veritiero e corretto, la situazione finanziaria e patrimoniale della Società ed il risultato economico conseguito. La nota integrativa, alla quale si rimanda, contiene i criteri di valutazione seguiti nella compilazione dello stesso bilancio.
Ai sensi dell’art. 12 della legge 16 dicembre 1977, n. 904, si conferma
l’impossibilità di distribuire tra i soci le riserve, sotto qualsiasi forma, sia durante la vita della società che all’atto dello scioglimento.
E’ giunto il momento di alcuni sentiti e doverosi ringraziamenti. Si porge ora, un saluto cordiale e sentito agli amministratori, ai sindaci, ai
direttori ed al personale tutto delle nostre Associate. Si ringraziamo gli esponenti ed il personale tutto di Federcasse, di Iccrea Holding
Spa, di Iccrea Banca e di tutte le altre Società del sistema per la collaborazione e l’assistenza sempre fornita.
Un ringraziamento particolarmente sentito va alla Direzione della locale Filiale di
Banca d’Italia ed agli Esponenti tutti dell’Istituto, per la preziosa collaborazione e per gli sproni che ci sono stati rivolti e che hanno contribuito al buon esito di difficili situazioni.
Infine un ringraziamento, ancora, al Collegio Sindacale, al Direttore ed al
personale della Federazione per la collaborazione prestataci. Rende, lì 25 marzo 2016
Per il Consiglio di Amministrazione (Il Presidente)
(Nicola Paldino)
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Premessa Il Collegio Sindacale, nell’esercizio chiuso al 31/12/2015, ha svolto sia le funzioni previste dagli artt. 2403 e segg. c.c. sia quelle previste dall’art. 2409-bis c.c.. La presente relazione unitaria contiene nella parte prima la “Relazione di revisione ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo 27 gennaio 2010 n. 39” e nella parte seconda la “Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c.”.
Parte prima
Relazione di revisione ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo 27 gennaio 2010 n. 39
abbiamo svolto la revisione legale dei conti del bilancio d'esercizio della società Federazione Calabrese delle Banche di Credito Cooperativo chiuso al 31/12/2015. La responsabilità della redazione del bilancio d'esercizio in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione compete all’organo amministrativo della Federazione Calabrese delle Banche di Credito Cooperativo. E' nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio d'esercizio e basato sulla revisione legale dei conti. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione. In conformità ai predetti principi la revisione legale dei conti è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d'esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione è stato svolto in modo coerente con la dimensione della società e con il suo assetto organizzativo. Esso comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l'espressione del nostro giudizio professionale. A nostro giudizio, il sopra menzionato bilancio nel suo complesso è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con
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chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società Federazione Calabrese delle Banche di Credito Cooperativo per l’esercizio chiuso al 31/12/2015. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione in conformità a quanto previsto dalle norme di legge compete all’organo amministrativo della società. E' di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio, come richiesto dall’articolo 14 comma 2, lettera e) del D.Lgs n 39/2010. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione legale dei conti n. PR 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio della Federazione Calabrese delle Banche di Credito Cooperativo chiuso al 31/12/2015;
Parte seconda
Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2 del Codice Civile Nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2015 la nostra attività è stata ispirata alle disposizioni di legge e alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. In particolare: Abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Abbiamo partecipato alle adunanze dell'Assemblee dei Soci e dell’Organo Amministrativo, svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni deliberate sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale Nel corso dell’esercizio, nel rispetto delle previsioni statutarie, siamo stati periodicamente informati dagli amministratori sull’andamento della gestione sociale e sulla sua prevedibile evoluzione. Possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale Il Collegio Sindacale non ha riscontrato operazioni atipiche e / o inusuali;
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Nel corso dell’esercizio non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell’articolo 2408 Codice Civile. Al Collegio Sindacale non sono pervenuti esposti. Il Collegio Sindacale, nel corso dell’esercizio, non ha rilasciato pareri ai sensi di legge. Abbiamo esaminato il progetto di bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2015, che è stato messo a nostra disposizione nei termini di cui all’art. 2429 c.c.. Per l’attestazione che detto bilancio d’esercizio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della Vostra Società ai sensi dell’articolo 14 del D.Lgs n. 39/2010 rimandiamo alla prima parte della nostra relazione. Gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dall'art. 2423, quarto comma, del Codice Civile. Lo stato patrimoniale evidenzia un risultato d'esercizio negativo di € 26.352,00 e si riassume nei seguenti valori:
Attivo Euro 2.688.966
Passivo e Patrimonio netto Euro 2.715.318
Perdita dell'esercizio Euro 26.352
Conti, impegni, rischi e altri conti d'ordine Euro 202
Euro 514.202
Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori:
Valore della produzione (ricavi non finanziari)
Euro 2.286.126
Costi della produzione (costi non finanziari) Euro 2.277.474 Differenza Euro 8.652 Proventi e oneri finanziari Euro 8.293 Rettifiche di valore di attività finanziarie Euro 0 Proventi e oneri straordinari Euro (416) Risultato prima delle imposte Euro 16.529 Imposte sul reddito Euro 42.881 Perdita dell’esercizio Euro (26.352) Dall’attività di vigilanza e controllo non sono emersi fatti significativi suscettibili di segnalazione o di menzione nella presente relazione.
Per quanto sopra, considerando anche le risultanze dell’attività svolta nell’ambito dell’attività di revisione legale di cui alla prima parte, il Collegio Sindacale esprime
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parere favorevole all’approvazione del bilancio 2015 e né ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata dall’Organo Amministrativo per la destinazione del risultato dell’esercizio. Rende, 14/06/2016
Il Collegio f.to Michele Aurelio (Presidente) f.to Paolino Camastra (Sindaco)
f.to Alfredo Lucia (Sindaco)
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Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 39
Reg. Imp. 80001890781 Rea 59951
FEDERAZIONE CALABRESE DELLE BANCHE DI CREDITO COOP Sede in C.DA CUTURA - 87036 RENDE (CS)
Capitale sociale Euro 240.332,56 i.v.
Bilancio al 31/12/2015
Stato patrimoniale attivo 31/12/2015 31/12/2014
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
(di cui già richiamati )
B) Immobilizzazioni I. Immateriali 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno
3.314
3.314
II. Materiali 1) Terreni e fabbricati 966.973 1.010.383
2) Impianti e macchinario 21.736 29.408
4) Altri beni 21.185 33.739
1.009.894 1.073.530
III. Finanziarie 1) Partecipazioni in: b) imprese collegate 266.022 266.022
d) altre imprese 618.636 618.636
884.658 884.658
Totale immobilizzazioni 1.894.552 1.961.502
C) Attivo circolante II. Crediti 1) Verso clienti - entro 12 mesi 270.976 239.693
270.976 239.693
4-bis) Per crediti tributari - entro 12 mesi 50.075 78.566
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50.075 78.566
5) Verso altri - entro 12 mesi 177.418 170.172
177.418 170.172
498.469 488.431
IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 295.531 297.616
295.531 297.616
Totale attivo circolante 794.000 786.047
D) Ratei e risconti - vari 414 1.339
414 1.339
Totale attivo 2.688.966 2.748.888
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Stato patrimoniale passivo 31/12/2015 31/12/2014
A) Patrimonio netto I. Capitale
240.333 240.333
III. Riserva di rivalutazione
83.404 83.404
IV. Riserva legale
1.346.979 1.339.561
VII. Altre riserve Differenza da arrotondamento all’unità di Euro 1
1 IX. Utile d'esercizio 7.648
IX. Perdita d'esercizio (26.352) Totale patrimonio netto 1.644.365 1.670.946
B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento fine rapporto di lavoro subordinato
126.104 116.763
D) Debiti 4) Debiti verso banche - entro 12 mesi 246.459 195.623
- oltre 12 mesi 19.973
246.459 215.596
7) Debiti verso fornitori - entro 12 mesi 115.533 186.651
115.533 186.651
12) Debiti tributari - entro 12 mesi 115.720 109.268
115.720 109.268
13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
- entro 12 mesi 41.575 41.738
41.575 41.738
14) Altri debiti - entro 12 mesi 133.758 126.619
133.758 126.619
Totale debiti 653.045 679.872
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E) Ratei e risconti - vari 265.452 281.309
265.452 281.309
Totale passivo 2.688.966 2.748.890
Conti d'ordine 31/12/2015 31/12/2014
4) Altri conti d'ordine 514.202 514.202
Totale conti d'ordine 514.202 514.202
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Conto economico 31/12/2015 31/12/2014
A) Valore della produzione
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
1.501.547
1.691.115
5) Altri ricavi e proventi: - vari 771.824 277.855
- contributi in conto esercizio 12.755 12.755
784.579 290.610
Totale valore della produzione 2.286.126 1.981.725
B) Costi della produzione 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
13.319 14.304
7) Per servizi
1.259.407 961.296
9) Per il personale a) Salari e stipendi 571.182 547.941 b) Oneri sociali 146.828 140.017 c) Trattamento di fine rapporto 12.692 12.581 e) Altri costi 85.662 94.586
816.364 795.125 10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
3.314 12.375
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
67.351 88.200
70.665 100.575
13) Altri accantonamenti
2.240 907
14) Oneri diversi di gestione 115.479 76.225
Totale costi della produzione 2.277.474 1.948.432
Differenza tra valore e costi di produzione (A-B) 8.652 33.293
C) Proventi e oneri finanziari
15) Proventi da partecipazioni:
- altri 9.590 3.059
9.590 3.059
16) Altri proventi finanziari:
Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 44
d) proventi diversi dai precedenti: - altri 2.598 4.133
2.598 4.133
- 12.188 7.192
17) Interessi e altri oneri finanziari: - altri 3.895 5.015
3.895 5.015
Totale proventi e oneri finanziari 8.293 2.177
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie Totale rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi: - varie 7.936 25.020
7.936 25.020
21) Oneri: - varie 8.352 29
8.352 29
Totale delle partite straordinarie (416) 24.991
Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E) 16.529 60.461
22) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate
a) Imposte correnti 42.881 52.813
42.881 52.813
23) Utile (Perdita) dell'esercizio (26.352) 7.648
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Nicola Paldino
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Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 46
FEDERAZIONE CALABRESE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO Sede in C.DA CUTURA, 119 - 87036 RENDE (CS)
Iscritta nel Reg. Imp. al numero CS045-1738 – Rea 59951 – Codice Fiscale 80001890781 Iscritta nell’Albo delle Coop. a Mutualità Prevalente al numero A129597
Capitale Sociale euro 240.332,56 I.V.
Nota integrativa al bilancio al 31/12/2015
Premessa
Signori Soci, il presente bilancio, sottoposto al Vostro esame e alla Vostra approvazione, evidenzia una perdita d’esercizio pari a Euro 26.352.
Attività svolte La Società opera nel settore terziario, ed in particolare, per il raggiungimento degli scopi sociali, svolge attività di assistenza tecnico amministrativa, legale, sindacale, fiscale e di rappresentanza dei propri soci. Per una più puntuale descrizione delle attività svolte dalla società nel corso dell’anno appena trascorso, si rinvia alla relazione sulla gestione.
Fatti di rilievo verificatisi nel corso dell'esercizio Per i fatti di rilievo verificatisi nel corso dell’esercizio si rinvia a quanto esplicitato nella relazione sulla gestione.
Criteri di formazione
Il presente bilancio è conforme al dettato degli articoli 2423 e seguenti del Codice civile, come risulta dalla presente nota integrativa, redatta ai sensi dell'articolo 2427 del Codice civile, che costituisce, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2423, parte integrante del bilancio d'esercizio. I valori di bilancio sono rappresentati in unità di Euro mediante arrotondamenti dei relativi importi. Le eventuali differenze da arrotondamento sono state indicate alla voce “Riserva da arrotondamento Euro” compresa tra le poste di Patrimonio Netto e “arrotondamenti da Euro” alla voce “proventi ed oneri straordinari” di Conto Economico. Ai sensi dell’articolo 2423, quinto comma, C.c., la nota integrativa è stata redatta in unità di Euro.
Criteri di valutazione
(Rif. art. 2427, primo comma, n. 1, C.c. e principio contabile OIC 12) I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31/12/2015 non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi. La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 47
competenza, nella prospettiva della continuazione dell'attività nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato. L'applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati. In ottemperanza al principio di competenza, l'effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti). La continuità di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo rappresenta elemento necessario ai fini della comparabilità dei bilanci della società nei vari esercizi. La valutazione tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato che esprime il principio della prevalenza della sostanza sulla forma - obbligatoria laddove non espressamente in contrasto con altre norme specifiche sul bilancio - consente la rappresentazione delle operazioni secondo la realtà economica sottostante gli aspetti formali.
Deroghe
(Rif. art. 2423, quarto comma, C.c.) Non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui all'art. 2423 comma 4 del Codice Civile. In particolare, i criteri di valutazione adottati nella formazione del bilancio sono stati i seguenti.
Garanzie, impegni, beni di terzi e rischi
I rischi relativi a garanzie concesse, personali o reali, per debiti altrui sono stati indicati nei conti d'ordine per un importo pari all'ammontare della garanzia prestata; l'importo del debito altrui garantito alla data di riferimento del bilancio, se inferiore alla garanzia prestata, è indicato nella presente nota integrativa. Gli impegni sono stati indicati nei conti d'ordine al valore nominale, desunto dalla relativa documentazione. I rischi per i quali la manifestazione di una passività è probabile sono descritti nelle note esplicative e accantonati secondo criteri di congruità nei fondi rischi. I rischi per i quali la manifestazione di una passività è solo possibile sono descritti nella nota integrativa, senza procedere allo stanziamento di fondi rischi secondo i principi contabili di riferimento. Non si è tenuto conto dei rischi di natura remota.
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 48
Attività
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
Il capitale sociale, alla data del 31/12/2015, risulta interamente versato. B) Immobilizzazioni
I. Immobilizzazioni immateriali
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 3.314 (3.314)
Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi e imputati direttamente alle singole voci. Si riferiscono, prevalentemente, ai costi inerenti le procedure software e vengono ammortizzati in 5 esercizi.
Analisi dei movimenti delle immobilizzazioni immateriali
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Costo 15.689 15.689
Ammortamenti (Fondo amm.to) 12.375 12.375 Valore di bilancio 3.314 3.314
Ammortamento dell'esercizio 3.314 3.314 Totale variazioni (3.314) (3.314)
Precedenti rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni
(Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.) Il costo storico all'inizio dell'anno è così composto.
Descrizione costi
Costo storico
Fondo amm.to
Rivalutazioni Svalutazioni Valore netto
Diritti di brevetto industriale
227.148 227.148
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II. Immobilizzazioni materiali
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 1.009.894 1.073.530 (63.636)
Materiali Sono iscritte al costo di acquisto e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. Nel valore di iscrizione in bilancio si è tenuto conto degli oneri accessori e dei costi sostenuti per l'utilizzo dell'immobilizzazione. Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate attesi l'utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione, criterio che abbiamo ritenuto ben rappresentato dalle seguenti aliquote, non modificate rispetto all'esercizio precedente e ridotte alla metà nell'esercizio di entrata in funzione del bene: terreni e fabbricati: 3% impianti e macchinari:15% attrezzature:15% altri beni: 20% Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti. Non sono state effettuate rivalutazioni discrezionali o volontarie, e le valutazioni effettuate trovano il loro limite massimo nel valore d’uso, oggettivamente determinato, dell’immobilizzazione stessa.
Terreni e fabbricati (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.)
Descrizione Importo Costo storico 1.494.812 Ammortamenti esercizi precedenti (484.429) Saldo al 31/12/2014 1.010.383 Ammortamenti dell'esercizio (43.410) Saldo al 31/12/2015 966.973
Impianti e macchinario (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.)
Descrizione Importo Costo storico 83.692 Ammortamenti esercizi precedenti (54.284) Saldo al 31/12/2014 29.408 Acquisizione dell'esercizio 614 Ammortamenti dell'esercizio (8.286) Saldo al 31/12/2015 21.736
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 50
Altri beni (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.)
Descrizione Importo Costo storico 266.159 Ammortamenti esercizi precedenti (232.420) Saldo al 31/12/2014 33.739 Acquisizione dell'esercizio 2.679 Ammortamenti dell'esercizio (15.233) Saldo al 31/12/2015 21.185
Analisi dei movimenti delle immobilizzazioni materiali
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Costo 1.494.812 83.692 266.159 1.844.663 Ammortamenti (Fondo amm.to) 484.429 54.284 232.420 771.133
Valore di bilancio 1.010.383 29.408 33.739 1.073.530 Incrementi per acquisizioni 614 2.679 3.293
Ammortamento dell'esercizio 43.410 8.286 15.233 66.924 Totale variazioni (43.410) (7.672) (12.554) (63.636) Costo 1.494.812 84.730 268.837 1.848.379
Ammortamenti (Fondo amm.to) 527.839 62.994 247.652 838.485 Valore di bilancio 966.973 21.736 21.185 1.009.894
Immobilizzazioni in corso e acconti (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.) Alla data di bilancio non risultano immobilizzazioni in corso di realizzazione o acconti versati su immobilizzazioni. Svalutazioni e ripristino di valore effettuate nel corso dell’anno (Rif. art. 2427, primo comma, n.. 2 e 3-bis, C.c.) Nel bilancio al 31/12/2015 non sono state operate svalutazioni. Totale rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali alla fine dell’esercizio (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2 e 3-bis, C.c.) Ai sensi dell’art. 10 legge n. 72/1983 si rileva che al 31/12/2015 non sono state operate rivalutazioni monetarie e deroghe ai criteri di valutazione civilistica. Contributi in conto capitale Nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2015 la società non ha ricevuto, né richiesto, contributi in conto capitale.
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 51
III. Immobilizzazioni finanziarie
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 884.658 884.658
Titoli Alla data di bilancio non vi sono titoli immobilizzati destinati a rimanere nel portafoglio della società fino alla loro naturale scadenza. Azioni proprie Non si rilevano in bilancio azioni proprie iscritte nelle immobilizzazioni o nell’attivo circolante. Partecipazioni Le partecipazioni in imprese controllate e collegate, iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie, sono valutate al costo di acquisto o sottoscrizione, così come le altre partecipazioni. Le partecipazioni iscritte nelle immobilizzazioni rappresentano un investimento duraturo e strategico da parte della società. Le partecipazioni iscritte al costo di acquisto sono state, quando necessario, svalutate per tener conto delle perdite durevoli di valore. Per le partecipazioni, precedentemente svalutate, relativamente alle quali sono venute meno le ragioni che avevano reso necessario l’abbattimento al valore di utilizzo, si è proceduto al ripristino del costo originario.
Analisi dei movimenti delle immobilizzazioni finanziarie: partecipazioni
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Costo 266.022 653.636 919.658 Svalutazioni 35.000 35.000
Valore di bilancio 266.022 618.636 884.658 Costo 266.022 653.636 919.658
Svalutazioni 35.000 35.000 Valore di bilancio 266.022 618.636 884.658
Le partecipazioni iscritte nelle immobilizzazioni rappresentano un investimento duraturo e strategico da parte della società. Le partecipazioni in imprese collegate sono valutate, nel rispetto del principio della continuità dei criteri di valutazione, al costo di acquisto o di sottoscrizione. Le altre partecipazioni sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione. Nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambiamento di destinazione.
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 52
Su nessuna partecipazione immobilizzata esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata posta in essere con società partecipate. Si forniscono le seguenti informazioni relative alle partecipazioni possedute direttamente o indirettamente per le imprese controllate, collegate (articolo 2427, primo comma, n.5, C.c.). Altre imprese
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I.C.C.R.E.A. HOLDING S.P.A.
Roma 1.133.532077
1.302.344.548
36.533.810 0,05 518.928 506.506 596.189
FINASSIMOCO S.P.A.
Milano 94.190
ACCADEMIA BCC
Roma 16.016
FINCALABRA GARANZIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
Catanzaro 30.000
INEUROPA SRL IN LIQUIDAZIONE
Italia 5.000
BCC ENERGIA Roma 169.500 191.489 15.500 0,88 1.500 1.500 1.695 SINERGIA SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
Milano 422
(34.998) 618.636 597.884
Dettagli sulle partecipazioni in imprese collegate possedute direttamente o per tramite di società fiduciaria o per interposta persona
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In.Cra Soc. Cons. a r.l.
Rende 987.425 2.009 1.042.603 31,95 266.022
Totale 266.022
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 53
Analisi del valore delle immobilizzazioni finanziarie
Valore contabile Fair value
Partecipazioni in altre imprese 618.636 597.884
Dettaglio del valore delle partecipazioni in altre imprese
Descrizione Valore
contabile Fair value
I.C.C.R.E.A. HOLDING S.P.A. 506.506 596.189
FINASSIMOCO S.P.A. 94.190 94.190 ACCADEMIA BCC 16.016 16.016
FINCALABRA GARANZIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE 30.000 30.000 INEUROPA SRL IN LIQUIDAZIONE 5.000 5.000 BCC ENERGIA 1.500 1.695
SINERGIA SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI 422 400 Altre partecipazioni (34.998)
Totale 618.636 743.490
C) Attivo circolante II. Crediti
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 498.469 488.431 10.038
Sono esposti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, tenendo in considerazione le condizioni economiche generali, di settore e anche il rischio paese. I crediti originariamente incassabili entro l'anno e successivamente trasformati in crediti a lungo termine sono stati evidenziati nello stato patrimoniale tra le immobilizzazioni finanziarie. Variazioni dei crediti iscritti nell'attivo circolante Il saldo è così suddiviso secondo le scadenze (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.).
Descrizione Entro 12 mesi
Oltre 12 mesi
Oltre 5 anni
Totale Di cui relativi a operazioni con
obbligo di retrocessionie a
termine Verso clienti 270.976 270.976 Per crediti tributari 50.075 50.075 Verso altri 177.418 177.418 498.469 498.469
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 54
Nella voce crediti tributari sono iscritti crediti per acconti IRES pari ad euro 4.719, e per acconti IRAP pari ad euro 15.716. inoltre, nella voce sono compresi crediti per acconti Iva per euro 10.704.
Analisi delle variazioni e della scadenza dei crediti iscritti nell'attivo circolante
Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Quota scadente entro l'esercizio
Quota scadente oltre l'esercizio
Di cui di durata residua superiore a 5 anni
Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante
239.693
31.283
270.976 270.976
Crediti tributari iscritti nell'attivo circolante
78.566 (28.491) 50.075 50.075
Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante
170.172
7.246
177.418 177.418
Totale crediti iscritti nell'attivo circolante
488.431
10.038
498.469 498.469
Suddivisione dei crediti iscritti nell'attivo circolante per area geografica
La ripartizione dei crediti al 31/12/2015 secondo area geografica è riportata nella tabella seguente (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.). Dettagli sui crediti iscritti nell'attivo circolante suddivisi per area geografica
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Italia 270.976 50.075 177.418 498.469
Totale 270.976 50.075 177.418 498.469
L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti che ha subito, nel corso dell'esercizio, le seguenti movimentazioni:
Descrizione F.do svalutazione ex art. 2426 Codice civile
F.do svalutazione ex art. 106
D.P.R. 917/1986
Totale
Saldo al 31/12/2014 4.285 4.285 Utilizzo nell'esercizio (2.240) (2.240) Saldo al 31/12/2015 6.525 6.525
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 55
IV. Disponibilità liquide
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 295.531 297.616 (2.085)
Analisi delle variazioni delle disponibilità liquide
Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Depositi bancari e postali 297.616 (2.085) 295.531 Totale disponibilità liquide 297.616 (2.085) 295.531
Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio. Il saldo è composto dai seguenti dettagli:
Banche c/c attivi 295.531 C/C Bcc CentroCalabria 92.881 C/C Bcc Mediocrati 20.649 Certificato di Deposito Bcc Mediocrati 182.000
D) Ratei e risconti
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 414 1.339 (925)
Sono stati determinati secondo il criterio dell'effettiva competenza temporale dell'esercizio. Per i ratei e risconti di durata pluriennale sono state verificate le condizioni che ne avevano determinato l'iscrizione originaria, adottando, ove necessario, le opportune variazioni. Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei relativi proventi e oneri, comuni a due o più esercizi e ripartibili in ragione del tempo. Anche per tali poste, i criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. Non sussistono, al 31/12/2015, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.
Analisi delle variazioni dei ratei e risconti attivi
Valore di inizio
esercizio Variazione
nell'esercizio Valore di fine
esercizio Ratei attivi 414 414
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 56
Altri risconti attivi 1.339 (1.339) Totale ratei e risconti attivi 1.339 (925) 414
La composizione della voce è così dettagliata (articolo 2427, primo comma, n. 7, C.c.).
Descrizione Importo Altri di ammontare non apprezzabile 414 414
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 57
Passività A) Patrimonio netto
(Rif. art. 2427, primo comma, nn. 4, 7 e 7-bis, C.c.)
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 1.644.365 1.670.946 (26.581)
Analisi delle variazioni nelle voci di patrimonio netto
Valore di inizio esercizio
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente
Altre variazioni Risultato d'esercizio
Valore di fine esercizio
Attribuzione di dividendi
Altre destinazioni
Incrementi Decrementi Riclassifiche
Capitale 240.333 240.333 Riserve di rivalutazione
83.404 83.404
Riserva legale
1.339.561
7.418
1.346.979 Varie altre riserve
1 1
Totale altre riserve
1 1
Utile (perdita) dell'esercizio
7.648 (7.648) (26.352) (26.352)
Totale patrimonio netto
1.670.946
(26.352)
1.644.365
Dettaglio varie altre riserve
Descrizione Importo Differenza da arrotondamento all'unità di Euro 1 Totale 1
Il capitale sociale è così composto (articolo 2427, primo comma, nn. 17 e 18, C.c.).
Azioni / Quote Numero Valore nominale in euro(*)
Quote 4654 51,64 Totale 4654 240.332,56
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 58
Disponibilità e utilizzo del patrimonio netto
Le poste del patrimonio netto sono così distinte secondo l’origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l’avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti (articolo 2427, primo comma, n. 7-bis, C.c.) Origine, possibilità di utilizzo e distribuibilità delle voci di patrimonio netto
Importo Origine / natura
Possibilità di utilizzazione
Quota disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi per copertura perdite
per altre ragioni
Capitale 240.333 B Riserve di rivalutazione
83.404 A, B
Riserva legale
1.346.979
Varie altre riserve
1 A, B, C
(*) A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C:per distribuzione ai soci
In conformità con quanto disposto dal principio contabile n. 28 sul Patrimonio netto, si forniscono le seguenti informazioni complementari: a) Composizione della voce Riserve di rivalutazione
Riserve Rivalutazione monetarie
Rivalutazione non monetarie
Rivalutazione Monetaria 83.404 Legge 72/1983
L’immobile che ha originato la riserva è stato ceduto nell’anno 2002.
B) Fondi per rischi e oneri
(Rif. art. 2427, primo comma, n. 4, C.c.) La società non detiene Fondi per rischi e oneri.
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (Rif. art. 2427, primo comma, n. 4, C.c.)
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 126.104 116.763 9.341
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 59
Analisi delle variazioni del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Trattamento di fine rapporto di
lavoro subordinato Valore di inizio esercizio 116.763
Accantonamento nell'esercizio 12.692 Utilizzo nell'esercizio 3.351 Totale variazioni 9.341
Valore di fine esercizio 126.104 Rappresenta l'effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell'ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data. La somma di euro 3.351 rappresenta la quota di Tfr destinata a fondo pensione.
D) Debiti
(Rif. art. 2427, primo comma, n. 4, C.c.)
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 653.045 679.872 (26.827)
Sono rilevati al loro valore nominale, modificato in occasione di resi o di rettifiche di fatturazione. In apposita sezione della nota integrativa sono fornite le informazioni previste dall’OIC 6 relative alle operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito.
Variazioni e scadenza dei debiti
I debiti sono valutati al loro valore nominale e la scadenza degli stessi è così suddivisa (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.).
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Debiti verso banche 246.459 246.459 Debiti verso fornitori 115.533 115.533 Debiti tributari 115.720 115.720 Debiti verso istituti di 41.575 41.575
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 60
previdenza Altri debiti 133.758 133.758 653.045 653.045
Analisi delle variazioni e della scadenza dei debiti
Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Quota scadente entro l'esercizio
Quota scadente oltre l'esercizio
Di cui di durata residua superiore a 5 anni
Debiti verso banche
215.596 30.863 246.459 246.459
Debiti verso fornitori
186.651 (71.118) 115.533 115.533
Debiti tributari
109.268 6.452 115.720 115.720
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
41.738 (163) 41.575 41.575
Altri debiti 126.619 7.139 133.758 133.758 Totale debiti 679.872 (26.827) 653.045 653.045
Il saldo del debito verso banche al 31/12/2015, pari a Euro 246.459, comprensivo dei mutui passivi, esprime l'effettivo debito per capitale, interessi ed oneri accessori maturati ed esigibili. I "Debiti verso fornitori" sono iscritti al netto degli sconti commerciali; gli sconti cassa sono invece rilevati al momento del pagamento. Il valore nominale di tali debiti è stato rettificato, in occasione di resi o abbuoni (rettifiche di fatturazione), nella misura corrispondente all'ammontare definito con la controparte. La voce "Debiti tributari" accoglie solo le passività per imposte certe e determinate. Non esistono variazioni significative nella consistenza della voce "Debiti tributari".
Suddivisione dei debiti per area geografica La società opera solo in Calabria e, comunque, non oltre il territorio nazionale; per cui la ripartizione dei Debiti al 31/12/2015 secondo area geografica non è significativa (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.).
Dettagli sui debiti suddivisi per area geografica
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Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 61
Analisi dei debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali
Debiti assistiti da garanzie reali Debiti non assistiti da garanzie reali
Totale Debiti assistiti da ipoteche
Debiti assistiti da pegni
Debiti assistiti da privilegi speciali
Totale debiti assistiti da garanzie reali
Debiti verso banche 246.459 246.459 Debiti verso fornitori 115.533 115.533 Debiti tributari 115.720 115.720 Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
41.575 41.575
Altri debiti 133.758 133.758 Totale debiti 653.045 653.045
E) Ratei e risconti
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 265.452 281.309 (15.857)
La composizione della voce è così dettagliata (articolo 2427, primo comma, n. 7, C.c.).
Descrizione Importo Altri risconti passivi 265.452 265.452
Analisi delle variazioni dei ratei e risconti passivi
Valore di inizio
esercizio Variazione
nell'esercizio Valore di fine
esercizio Altri risconti passivi 281.309 (15.857) 265.452
Totale ratei e risconti passivi 281.309 (15.857) 265.452 Rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. L’importo si riferisce ad investimenti in beni strumentali nuovi, effettuati nell’anno 2001, per i quali la società ha fruito del credito d’imposta di cui all’art. 8 della Legge 388/2000. Gli stessi saranno ricondotti a conto economico in proporzione agli ammortamenti annuali operati sui suddetti cespiti, che si concluderanno nell’esercizio 2036. Conti d'ordine
(Rif. art. 2427, primo comma, n. 9, C.c.)
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 62
Descrizione 31/12/2015 31/12/2014 Variazioni
Altri conti d'ordine 514.202 514.202 514.202 514.202
Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale (Rif. art. 2427, primo comma, n. 22-ter, C.c.) La società non ha in essere accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale.
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 63
A) Valore della produzione
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 2.286.126 1.981.725 304.401
Descrizione 31/12/2015 31/12/2014 Variazioni Ricavi vendite e prestazioni 1.501.547 1.691.115 (189.568) Altri ricavi e proventi 784.579 290.610 493.969 2.286.126 1.981.725 304.401
I ricavi per vendite dei prodotti sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà, che normalmente si identifica con la consegna o la spedizione dei beni. I ricavi di natura finanziaria e quelli derivanti da prestazioni di servizi vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono determinati al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione a termine, ivi compresa la differenza tra prezzo a termine e prezzo a pronti, sono iscritte per le quote di competenza dell’esercizio.
Ricavi per categoria di attività (Rif. art. 2427, primo comma, n. 10, C.c.) Dettagli sui ricavi delle vendite e delle prestazioni suddivisi per categoria di attività Categoria di attività Valore esercizio corrente
Prestazioni di servizi 2.243.704 Provvigioni attive 42.422
Totale 2.286.126
I ricavi delle vendite e delle prestazioni vengono così ripartiti:
Corrispettivi cessione di beni e prestazioni di servizi a cui è diretta l’attività dell’impresa
1.501.547
Contributi associativi Ricavi Servizi Formazione Altri Ricavi ALTRI RICAVI E PROVENTI Provvigioni Attive Altri Proventi Legge 388 Proventi immobiliari Recupero costi FGD Recupero costi per intervento su P.O.
1.419.639 67.730 14.178
784.579
42.422 12.755
3.850 432.339 37.103
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 64
Mediocrati Recupero costi diversi
256.110
Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per categoria di attività Stante il tipo di attività svolta dalla società, la ripartizione dei ricavi per categoria di attività non è significativa.
Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per area geografica L’azienda opera solo in Calabria, pertanto, si ritiene che la ripartizione dei ricavi per area geografica non sis significativa.
B) Costi della produzione
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 2.277.474 1.948.432 329.042
Descrizione 31/12/2015 31/12/2014 Variazioni Materie prime, sussidiarie e merci 13.319 14.304 (985) Servizi 1.259.407 961.296 298.111 Salari e stipendi 571.182 547.941 23.241 Oneri sociali 146.828 140.017 6.811 Trattamento di fine rapporto 12.692 12.581 111 Altri costi del personale 85.662 94.586 (8.924) Amm. immobilizzazioni immateriali 3.314 12.375 (9.061) Amm. immobilizzazioni materiali 67.351 88.200 (20.849) Altri accantonamenti 2.240 907 1.333 Oneri diversi di gestione 115.479 76.225 39.254 2.277.474 1.948.432 329.042
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e Costi per servizi Sono strettamente correlati all'andamento del punto A (Valore della produzione) del Conto economico. Costi per il personale La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente ivi compresi i miglioramenti di merito, passaggi di categoria, scatti di contingenza, costo delle ferie non godute e accantonamenti di legge e contratti collettivi. Ammortamento delle immobilizzazioni materiali Per quanto concerne gli ammortamenti si specifica che gli stessi sono stati calcolati sulla base della durata utile del cespite e del suo sfruttamento nella fase produttiva.
C) Proventi e oneri finanziari
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 8.293 2.177 6.116
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 65
Descrizione 31/12/2015 31/12/2014 Variazioni
Da partecipazione 9.590 3.059 6.531 Proventi diversi dai precedenti 2.598 4.133 (1.535) (Interessi e altri oneri finanziari) (3.895) (5.015) 1.120 8.293 2.177 (6.116)
Proventi da partecipazioni (Rif. art. 2427, primo comma, n. 11, C.c.)
Descrizione Controllate Collegate Altre Altri proventi da partecipazione diversi dai dividendi
9.590
9.590
Analisi della composizione dei proventi da partecipazione diversi dai dividendi
Proventi diversi dai
dividendi
Da partecipazioni 9.590 Totale 9.590
Interessi e altri oneri finanziari (Rif. art. 2427, primo comma, n. 12, C.c.)
Descrizione
Co
ntr
oll
an
ti
Co
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oll
ate
Co
lle
ga
te
Alt
re
To
tale
Interessi bancari 2.709 2.709 Interessi fornitori 180 180 Interessi medio credito 439 439 Scontio oneri finanziari 566 566 Arrotondamento 1 1 3.895 3.895
Ripartizione degli interessi e altri oneri finanziari per tipologia di debiti
Interessi e altri oneri finanziari
Debiti verso banche 3.714
Altri 180 Totale 3.895
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Altri proventi finanziari
Descrizione Controllanti
Controllate Collegate Altre Totale
Interessi bancari e postali 2.597 2.597 Altri proventi 1 1 2.598 2.598
E) Proventi e oneri straordinari (Rif. art. 2427, primo comma, n. 13, C.c.)
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni (416) 24.991 (25.407)
Descrizione 31/12/2015 Anno precedente 31/12/2014
Varie 7.936 Varie 25.020 Totale proventi 7.936 Totale proventi 25.020 Varie (8.352) Varie (29) Totale oneri (8.352) Totale oneri (29) (416) 24.991
Imposte correnti differite e anticipate
Imposte sul reddito Le imposte sono accantonate secondo il principio di competenza e rappresentano, pertanto, gli accantonamenti per imposte liquidate o da liquidare per l'esercizio, determinate secondo le aliquote e le norme vigenti; nonché l'ammontare delle imposte differite o pagate anticipatamente in relazione a differenze temporanee sorte o annullate nell'esercizio. Verificati i presupposti per la loro rilevazione, si è provveduto a determinare la fiscalità anticipata e differita per IRES e IRAP. Imposte sul reddito d'esercizio
Saldo al 31/12/2015 Saldo al 31/12/2014 Variazioni 42.881 52.813 (9.932)
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Imposte Saldo al 31/12/2015
Saldo al 31/12/2014
Variazioni
Imposte correnti: 42.881 52.813 (9.932) IRES 28.078 18.105 9.973 IRAP 14.803 34.708 (19.905) 42.881 52.813 (9.932)
Sono state iscritte le imposte di competenza dell’esercizio. Nel seguito si espone la riconciliazione tra l'onere teorico risultante dal bilancio e l'onere fiscale teorico: Riconciliazione tra onere fiscale da bilancio e onere fiscale teorico (IRES)
Descrizione Valore Imposte Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte
16.529
Onere fiscale teorico (27,50%) Maggiore onere fiscale per variazioni in aumento Temporanee
- Variazioni manifestatesi nell’esercizio Definitive
- Annullamento variazioni temporanee esercizi precedenti
- Variazioni manifestatesi nell’esercizio Minore onere fiscale per variazioni in diminuzione Temporanee
- Variazioni manifestatesi nell’esercizio Definitive
- Annullamento variazioni temporanee esercizi precedenti
- Variazioni manifestatesi nell’esercizio - Deduzioni fino a concorrenza dell’imponibile
fiscale Imponibile (perdita) fiscale Imposta corrente lorda Detrazioni Imposta corrente netta a C.E. Variazioni delle imposte anticipate/differite/correnti Imposta di competenza dell’esercizio
11.003
98.302
23.363 356
102.101
4.545
28.078
28.078
28.078
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Determinazione dell’imponibile IRAP
Descrizione Valore Imposte Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte Onere fiscale teorico (aliquota ordinaria 3,90%) Voci non rilevanti nella determinazione dell’imponibile:
- Ricavi e proventi (-) - Costi e oneri (+)
Maggiore onere fiscale per variazioni in aumento Temporanee
- Variazioni manifestatesi nell’esercizio Definitive
- Annullamento variazioni temporanee esercizi precedenti
- Variazioni manifestatesi nell’esercizio Minore onere fiscale per variazioni in diminuzione Temporanee
- Variazioni manifestatesi nell’esercizio Definitive
- Annullamento variazioni temporanee esercizi precedenti
- Variazioni manifestatesi nell’esercizio Valore della produzione Imposta corrente Effetto di maggiorazioni / agevolazioni regionali di aliquota Imposta corrente effettiva a C.E. Variazioni delle imposte anticipate/difefrite/correnti Imposta di competenza dell’esercizio
1.400.469
-598.134 236.197
35.330
776.006 297.856
54.618
11.616 3.187
14.803
14.803
Ai sensi dell'articolo 2427, primo comma n. 14, C.c. si evidenziano le informazioni richieste sulla fiscalità differita e anticipata: Fiscalità differita / anticipata Le imposte anticipate e differite non sono state rilevate in quanto per le stesse non sussistono le condizioni richieste dai principi contabili per la contabilizzazione del beneficio fiscale futuro.
Rendiconto finanziario Come previsto dal Principio Contabile OIC n. 10, di seguito sono rappresentate le informazioni di natura finanziaria
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Rendiconto Finanziario Indiretto
31-12-2015 31-12-2014
A) Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto)
Utile (perdita) dell'esercizio (26.352) 7.648
Imposte sul reddito 42.881 52.813 Interessi passivi/(attivi) 1.297 882
(Dividendi) (9.590) (3.059) (Plusvalenze)/Minusvalenze derivanti dalla cessione di attività
1) Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione
8.236 58.284
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi 12.692 12.581
Ammortamenti delle immobilizzazioni 70.666 100.576 Svalutazioni per perdite durevoli di valore
Altre rettifiche in aumento/(in diminuzione) per elementi non monetari
Totale rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto
83.358 113.157
2) Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn 91.594 171.441
Variazioni del capitale circolante netto Decremento/(Incremento) delle rimanenze Decremento/(Incremento) dei crediti vs clienti (31.283) 70.028
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori (71.118) 69.364 Decremento/(Incremento) ratei e risconti attivi 925 1.652
Incremento/(Decremento) ratei e risconti passivi (15.857) (12.755) Altri decrementi/(Altri Incrementi) del capitale circolante netto
16.908 (62.183)
Totale variazioni del capitale circolante netto (100.425) 66.106 3) Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn (8.831) 237.547
Altre rettifiche Interessi incassati/(pagati) (1.297) (882) (Imposte sul reddito pagate) (25.116) (33.163)
Dividendi incassati 9.590 3.059 (Utilizzo dei fondi) (3.351) (3.273)
Altri incassi/(pagamenti) Totale altre rettifiche (20.174) (34.259) Flusso finanziario della gestione reddituale (A) (29.005) 203.288
B) Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento Immobilizzazioni materiali
(Flussi da investimenti) (3.716) (103.543) Flussi da disinvestimenti Immobilizzazioni immateriali
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 70
(Flussi da investimenti) Flussi da disinvestimenti Immobilizzazioni finanziarie
(Flussi da investimenti) Flussi da disinvestimenti 81.690
Attività finanziarie non immobilizzate (Flussi da investimenti) Flussi da disinvestimenti
Acquisizione o cessione di società controllate o di rami d'azienda al netto delle disponibilità liquide
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) (3.716) (21.853) C) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento Mezzi di terzi
Incremento/(Decremento) debiti a breve verso banche 50.836 (289.745) Accensione finanziamenti
(Rimborso finanziamenti) (19.973) (33.170) Mezzi propri Aumento di capitale a pagamento (229) (581)
Rimborso di capitale a pagamento Cessione/(Acquisto) di azioni proprie
Dividendi e acconti su dividendi pagati Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) 30.634 (323.496) Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C)
(2.087) (142.061)
Disponibilità liquide a inizio esercizio 297.616 439.679
Disponibilità liquide a fine esercizio 295.531 297.616
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Rendiconto Finanziario Diretto
31-12-2015 31-12-2014
A) Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo diretto)
Incassi da clienti
Altri incassi (Pagamenti a fornitori per acquisti)
(Pagamenti a fornitori per servizi) (Pagamenti al personale) (Altri pagamenti)
(Imposte pagate sul reddito) Interessi incassati/(pagati)
Dividendi incassati Flusso finanziario della gestione reddituale (A) (29.005) 203.288 B) Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali (Flussi da investimenti) (3.716) (103.543)
Flussi da disinvestimenti Immobilizzazioni immateriali (Flussi da investimenti)
Flussi da disinvestimenti Immobilizzazioni finanziarie
(Flussi da investimenti) Flussi da disinvestimenti 81.690 Attività finanziarie non immobilizzate
(Flussi da investimenti) Flussi da disinvestimenti
Acquisizione o cessione di società controllate o di rami d'azienda al netto delle disponibilità liquide
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) (3.716) (21.853)
C) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento Mezzi di terzi
Incremento/(Decremento) debiti a breve verso banche 50.836 (289.745) Accensione finanziamenti (Rimborso finanziamenti) (19.973) (33.170)
Mezzi propri Aumento di capitale a pagamento (229) (581)
Rimborso di capitale a pagamento Cessione/(Acquisto) di azioni proprie Dividendi e acconti su dividendi pagati
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) 30.634 (323.496) Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C)
(2.087) (142.061)
Disponibilità liquide a inizio esercizio 297.616 439.679 Disponibilità liquide a fine esercizio 295.531 297.616
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Dati sull’occupazione (Rif. art. 2427, primo comma, n. 15, C.c.) L'organico medio aziendale, ripartito per categoria, non ha subito variazioni rispetto al precedente esercizio.
Organico 31/12/2015 31/12/2014 Variazioni Quadri Direttivi 6 6 Impiegati delle Aree Professionali 7 7 Altri 1 1 14 14
Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore del Credito delle Banche di Credito Cooperativo. Alla data del 31/12/2015, il Direttore Generale era assunto con contratto di collaborazione. Inoltre, nella voce “Altri” sono stati indicati i lavoratori distaccati presso la Federazione dalla Banca di Credito Cooperativo CentroCalabria.
Altre informazioni Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori (articolo 2427, primo comma, n. 16, C.c.).
Qualifica Compenso Amministratori 102.325 Collegio Sindacale 41.059
Informazioni relative ai compensi spettanti al revisore legale (Rif. art. 2427, primo comma, n. 16-bis, C.c.) Ai sensi di legge si evidenziano i corrispettivi di competenza dell’esercizio per i servizi resi dal Collegio Sindacale per la revisore legale che ammontano ad euro 41.059, compresi gettoni di presenza, rimborsi e oneri fiscali.
Informazioni sugli strumenti finanziari emessi dalla società (Rif. art. 2427, primo comma, n. 19, C.c.) La società non ha emesso strumenti finanziari. Informazioni relative al fair value degli strumenti finanziari derivati (Rif. art. 2427-bis, primo comma, n. 1, C.c.) La società non ha strumenti finanziari derivati.
Informazioni relative alle operazioni realizzate con parti correlate (Rif. art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c.) La società non ha posto in essere operazioni con parti correlate.
Nota Integrativa al Bilancio d’Esercizio chiuso al 31.12.2015 Pagina 73
Si è provveduto a verificare il requisito della mutualità prevalente. Dall’esame del Bilancio d’esercizio al 31/12/2015 si evince che su un totale dei ricavi dell’azienda pari ad euro 2.286.126, sono state realizzate con i soci euro 2.036.545 pari al 89,0828%. Risulta, pertanto, soddisfatto il requisito della mutualità prevalente. Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente
(Nicola Paldino)
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