Bilancio Consolidato 2014 - Poste Italiane · In un contesto economico ancora incerto in Italia ed...

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Bilancio Consolidato 2014

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STRUTTURA DEL GRUPPO 6

RELAZIONE SULLA GESTIONE 7

Prospetti di Bilancio riclassificati e principali indicatori gestionali 12Il contesto economico e di mercato 14L’attività industriale 21La gestione patrimoniale e finanziaria 28L’organizzazione del Gruppo Poste Vita 34Il sistema di governo e di gestione dei rischi 40Rapporti con la controllante e con altre imprese del Gruppo Poste Italiane 51Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio 52Evoluzione prevedibile della gestione 53

PROSPETTI CONTABILI BILANCIO CONSOLIDATO 55

Stato Patrimoniale 56Conto Economico 58Conto Economico Complessivo 59Dettaglio delle altre componenti del Conto Economico Complessivo 60Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto 61Rendiconto Finanziario 62

NOTA INTEGRATIVA 63

Criteri generali di redazione e principi contabili adottati - Parte B 63Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato - Parte C 82Informazioni sul Conto Economico Consolidato - Parte D 97Altre informazioni - Parte E 105Informazioni relative ad operazioni con parti correlate - Parte F 107

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 109

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 122

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO 124

ALLEGATI AL BILANCIO 126

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(1) Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sono stati nominati dall’Assemblea degli azionisti del 4 agosto 2014, duranoin carica per tre esercizi e scadranno alla data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2016. Il Consiglio di Amministrazione nel-l’adunanza del 5 agosto 2014 ha nominato l’Amministratore Delegato.

(2) Incarico conferito dall’Assemblea degli azionisti il 29 aprile 2014.

Collegio Sindacale 1

Presidente Stefano Dell’Atti Sindaci effettivi Marco De Iapinis

Simona Arduini Sindaci supplenti Franco Pichiorri

Teresa Naddeo

Società di revisione 2

BDO SpA

Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Consiglio di Amministrazione 1

Presidente Luigi CalabriaAmministratore Delegato Maria Bianca Farina

Consiglieri Antonio NerviPasquale MarcheseBianca Maria MartinelliDario Frigerio Salvatore Militello

Luigi Calabria Maria Bianca Farina

5Organi sociali

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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STRUTTURA DEL GRUPPO

Di seguito si riporta sinteticamente la struttura attuale del gruppo assicurativo ed il suo perimetro di consolidamento

La Capogruppo Poste Vita, opera pressocchè esclusivamente nel settore assicurativo Vita, e solo marginalmente nelsettore Danni.

L’area di consolidamento include esclusivamente la controllata Poste Assicura SpA, compagnia assicurativa fondata nel2010 che opera nei rami danni, ad esclusione del ramo auto, posseduta al 100% dalla Capogruppo Poste Vita. Tale par-tecipazione è consolidata integralmente.

La Capogruppo detiene anche una partecipazione non di controllo nella società Europa Gestioni Immobiliari SpA; talesocietà opera nel settore immobiliare per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare non più strumenta-le di Poste Italiane. Tale partecipazione non è consolidata integralmente ma valutata col metodo del patrimonio netto.

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Struttura del Gruppo

7Struttura del gruppo

Egregi Signori,Anche nel corso del 2014 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita si è mossa secondo le seguenti priorità strategi-che ed industriali:

• Consolidare e rafforzare il posizionamento della Compagnia nel mercato Vita e Previdenza, con un focus particolarenel comparto della previdenza complementare e dei nuovi bisogni emergenti (welfare e longevità in primis).

• Crescere nel business Danni con l’obiettivo di posizionare la controllata Poste Assicura in un ruolo di maggior rilievonel mercato di riferimento.

Il risultato lordo di periodo ammonta a 540,1 milioni di Euro, in crescita di 33,5 milioni di Euro rispetto ai 506,6 milioni diEuro dello stesso periodo del 2013. Al netto della relativa fiscalità, l’utile netto di periodo si attesta sui 324,8 milioni di Euro,rispetto ai 256,1 milioni di Euro del periodo precedente. Il positivo andamento è da ricondurre sia alle soddisfacenti dinami-che commerciali che ai maggiori proventi da realizzo su investimenti finanziari relativi a prodotti tradizionali, conseguiti bene-ficiando delle positive dinamiche dei mercati finanziari.

Occorre poi rilevare che alla formazione del risultato netto di periodo del 2014, ha inciso positivamente anche il minor cari-co fiscale complessivo rispetto all’esercizio precedente in conseguenza delle novità fiscali introdotte a fine 2013 che ave-vano generato, nell’esercizio fiscale 2013, un maggior onere fiscale di circa 50,5 milioni di Euro.

Nel comparto vita, che costituisce il principale segmento di business del Gruppo, l’attività commerciale, grazie anche ad unacostante focalizzazione sui prodotti, al potenziamento del supporto alla rete distributiva oltre ad un crescente grado di fideliz-zazione della nostra clientela, è stata indirizzata pressoché esclusivamente alla commercializzazione di prodotti d’investimen-to e risparmio di Ramo I (prodotti tradizionali con gestione separata), con una raccolta di circa 14,7 miliardi di Euro (+19,9%rispetto al 31 dicembre 2013), mentre marginale è la contribuzione derivante dal collocamento di prodotti di Ramo III.

Conto Economico Riclassificato 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Premi netti 15.473,2 13.200,2 2.273,0 17,2%Premi lordi di competenza 15.509,3 13.234,4 2.274,9 17,2%Premi ceduti in riassicurazioni di competenza (36,1) (34,2) (1,9) 5,5%

Commissioni attive 0,0 0,0 0,0 0,0%Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 2.778,7 2.195,1 583,6 26,6%Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked 539,0 717,2 (178,2) (24,8%)Variazione netta riserve tecniche (17.893,4) (15.275,3) (2.618,1) 17,1%

Importi pagati (5.301,1) (5.178,5) (122,6) 2,4%Variazione delle riserve tecniche (12.614,7) (10.116,8) (2.497,9) 24,7%Quote a carico dei riassicuratori 22,3 20,0 2,3 11,7%

Spese di gestione degli investimenti (32,8) (26,5) (6,3) 23,8%Spese di gestione (425,9) (369,9) (56,0) 15,1%

Provvigioni nette (378,6) (329,8) (48,8) 14,8%Costi di funzionamento (47,4) (40,2) (7,2) 17,9%

Altri ricavi / costi netti (17,9) (17,0) (0,9) 5,2%MARGINE OPERATIVO LORDO 420,8 423,8 (2,9) (0,7%)

Proventi finanziari netti relativi al patrimonio libero 151,0 101,3 49,7 49,1%Interessi passivi su prestiti subordinati (31,8) (18,5) (13,3) 72,1%UTILE LORDO 540,1 506,6 33,5 6,6%

Imposte (215,3) (250,5) 33,5 (14,1%)UTILE NETTO 324,8 256,1 68,7 26,8%

(dati in milioni di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

Soddisfacente è stata anche la raccolta di polizze corporate di Ramo V, polizze di capitalizzazione, distribuite in modo mira-to direttamente dalla Compagnia presso clientela “large” (Banche, SPA, Fondazioni, Clienti Private, ecc.), pari a 0,7 miliar-di nel 2014. Il risultato lordo, anche grazie alla positiva gestione finanziaria ed al realizzo di proventi del patrimonio libero,registra un incremento di circa 34,1 milioni di Euro, attestandosi sui 528,3 milioni.

Nel comparto danni, sebbene la contribuzione al risultato di Gruppo sia ancora marginale, i risultati commerciali appaionocomunque estremamente soddisfacenti, con una raccolta premi complessiva pari ad 88,4 milioni di Euro (56,6 milioni diEuro, in termini di competenza economica) in crescita del 24% rispetto allo stesso periodo del 2013.

In un contesto economico ancora incerto in Italia ed i Europa ed in un mercato di bassi tassi di interesse, è proseguita nelcorso del periodo una strategia di gestione degli investimenti collegati alle gestioni separate finalizzata a contemperarel’esigenza di correlare in misura sempre maggiore gli investimenti con la struttura degli impegni nei confronti degli assicu-rati ed, al tempo stesso, mantenere un portafoglio in grado di garantire una continuità nei rendimenti in linea con quelli dimercato. Le scelte di investimento sono state improntate ad obiettivi di massima prudenza con un portafoglio investito pre-valentemente in titoli di stato italiani ed in obbligazioni “corporate” di buono standing. La Capogruppo Poste Vita ha altre-sì avviato nel corso del II semestre 2014, un processo di diversificazione degli investimenti, mantenendo comunque unamoderata propensione al rischio, attraverso l’acquisto di un fondo multiasset aperto armonizzato di tipo UCITS.Ampiamente positivi sia i rendimenti conseguiti nelle gestioni separate (oltre il 4% per la gestione PostaValorePiù e oltreil 5% per la gestione PostaPrevidenza) sia i risultati conseguiti dalla gestione del patrimonio libero, anche grazie a plusva-lenze realizzate nel corso del periodo,

Con riferimento agli aspetti di carattere organizzativo, nel corso del 2014 è proseguito il processo di continuo rafforza-mento quali-quantitativo dell’organico a fronte della costante crescita in termini di dimensioni e di volumi, così come sonoproseguite le numerose attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramentofunzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business.

In particolare, il Gruppo Assicurativo ha avviato tutte le attività funzionali al rispetto dei requisiti della normativa Solvency II pre-vista per il 2016, incluso l’adeguamento del proprio modello di Governance ed il proprio assetto organizzativo ed operativo, alloscopo di rafforzare i propri processi decisionali e ottimizzare i processi di gestione del rischio, al fine di incrementare e salva-guardare la creazione di valore. Inoltre, tenuto conto che nel maggio 2015 avrà inizio la fase preliminare della direttiva SolvencyII, durante la quale le imprese assicurative dovranno attuare i primi adempimenti previsti dalla nuova regolamentazione, ilGruppo Assicurativo Poste Vita ha condotto una rilevante progettualità, con risvolti organizzativi ed informatici, finalizzata araggiungere gli obiettivi definiti dalla normativa sin dalla fase preliminare. Infine, a fine 2014, è stata avviata l’attività progettua-le finalizzata alla realizzazione ed implementazione di un più evoluto sistema amministrativo-contabile integrato che permettadi gestire in modo più efficiente ed automatizzato i processi relativi alla produzione dei dati e di tutta la documentazione con-nessa agli adempimenti obbligatori, garantendo al contempo completezza, accuratezza e qualità dei dati.

L’incidenza dei costi amministrativi anche nel 2014 continua comunque a mantenersi su livelli di gran lunga inferiori rispet-to alla media di mercato (0,3% dei premi emessi e 0,1% delle riserve).

Attualmente, la Capogruppo sta portando avanti le attività finalizzate al rafforzamento dei presidi operativi ed organizzativi inmateria di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, con relativi investimenti in termini di risorse e mezzi.

Relativamente ai mezzi patrimoniali, si rappresenta che in data 30 maggio 2014 è stata perfezionata l’emissione di un pre-stito subordinato emesso dalla Capogruppo Poste Vita per un nozionale complessivo 750 milioni di Euro, interamente col-locato presso investitori istituzionali. Tale operazione si inquadra in un complessivo rafforzamento dei mezzi patrimonialidella Compagnia tenuto conto, in particolare, delle previsioni di crescita attese e dell’obiettivo di mantenere un solvencyratio di circa il 120% fino all’entrata in vigore dei nuovi requisiti patrimoniali previsti dalla normativa “Solvency II” fissataper il 2016. Inoltre, in data 11 dicembre 2014 l’Assemblea della Capogruppo ha deliberato la distribuzione di riserve di utilidi esercizi precedenti verso l’azionista unico Poste Italiane, per 80 milioni di Euro.

L’indice di solvibilità di Gruppo (Solvency I ratio), tenuto conto altresì della proposta di distribuzione dell’ utile di periodoper 100 milioni di Euro, si attesta al 1,27 % al 31 dicembre 2014 (1,22% al 31 dicembre 2013).

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Struttura del Gruppo

9Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Gestione Vita

Con riferimento all’andamento produttivo e di portafoglio, come indicato in precedenza, nel corso del 2014 i premi di com-petenza, al netto della quota in riassicurazione, raggiungono a fine anno un importo di 15.417 milioni di Euro, in crescita del 17% rispetto a 13.162 milioni di Euro del 2013.

Tali risultati consentono alla Compagnia di consolidare il trend di crescita dell’ultimo quadriennio, è comunque ipotizzabileuna diminuzione della quota di mercato il recupero registrato dal mercato stesso rispetto ai risultati non particolarmentepositivi degli esercizi 2010 e 2011.

I proventi finanziari netti relativi a prodotti tradizionali ammontano a 2.775 milioni di Euro, in crescita rispetto ai 2.192 milio-ni del 2013 in virtù, principalmente della crescita delle masse gestite e dei maggiori proventi da realizzo su investimentifinanziari relativi a prodotti tradizionali, conseguiti beneficiando delle positive dinamiche dei mercati finanziari. Per quantoattiene gli investimenti a copertura di prodotti index e unit linked, il risultato finanziario complessivamente conseguito nelcorso dell’esercizio 2014 è risultato positivo per circa 539,0 milioni di Euro, per contro si registra una varazione delle corri-spondenti riserve tecniche per un importo pari a circa 528,3.

La variazione delle riserve tecniche, complessivamente pari a 12.350 milioni di Euro (10.107 milioni di Euro nel 2013), siriferisce principalmente all’incremento delle passività assicurative per effetto delle menzionate dinamiche commerciali edella corrispondente rivalutazione in virtù dei positivi risultati finanziari conseguiti. Per quanto attiene i prodotti di Ramo III,tenuto conto che la produzione dell’anno è risultata del tutto marginale, la variazione del periodo è da ricondurre principal-mente alle uscite per riscatti e scadenze delle polizze solo parzialmente compensate dalla rivalutazione conseguente lepositive dinamiche dei mercati finanziari.

Le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela sono risultate nel corso del periodo complessivamente pari a circa5.530 milioni di Euro, comprensive di scadenze di polizze per circa 2.335 milioni di Euro. Per quanto attiene ai riscatti, il datoammonta complessivamente a circa 2.397 miliardi di Euro, in linea rispetto al dato del 2013. L’incidenza dei riscatti rispet-to alle riserve iniziali si attesta intorno al 3,7%, in diminuzione rispetto al 4,3% del 2013 e ampiamente inferiore rispetto aldato medio di mercato.

Conto Economico Riclassificato 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Premi netti 15.416,6 13.161,5 2.255,1 17%Premi lordi di competenza 15.428,7 13.172,6 2.256,1 17%Premi ceduti in riassicurazioni di competenza (12,1) (11,1) (1,0) 9%

Commissioni attive 0,0 0,0 0,0 0%Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 2.774,6 2.191,9 582,7 27%Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked 539,0 717,2 (178,2) (25%)Variazione netta riserve tecniche (17.869,3) (15.260,6) (2.608,7) 17%

Importi pagati (5.284,7) (5.166,0) (118,7) 2%Variazione delle riserve tecniche (12.595,4) (10.106,9) (2.488,5) 25%Quote a carico dei riassicuratori 10,8 12,3 (1,5) (12%)

Spese di gestione degli investimenti (32,3) (26,2) (6,1) 23%Spese di gestione (404,0) (357,5) (46,5) 13%

Provvigioni nette (368,2) (325,0) (43,2) 13%Costi di funzionamento (35,8) (32,5) (3,3) 10%

Altri ricavi / costi netti (15,6) (14,9) (0,7) 4%MARGINE OPERATIVO LORDO 409,0 411,3 (2,3) (1%)

Proventi finanziari netti relativi al patrimonio libero 151,0 101,3 49,7 49%Interessi passivi su prestiti subordinati (31,8) (18,5) (13,3) 72%UTILE LORDO 528,3 494,2 34,1 7%

Imposte (212,4) (245,4) 33,0 (13%)UTILE NETTO 315,9 248,8 67,1 27%

(dati in milioni di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

I complessivi oneri relativi al collocamento delle polizze, al netto della riassicurazione, ammontano a circa 368 milioni diEuro, in crescita, stante le menzionate dinamiche commerciali, rispetto ai 325 milioni di Euro del 2013.

I costi di funzionamento ammontano complessivamente a 35,8 milioni di Euro, con un incremento del 10% rispetto ai 32,5milioni di Euro del 2013 per effetto sia del rafforzamento dell’organico che dei costi sostenuti nel corso dell’esercizio cor-relati ad importanti progetti informatici finalizzati ad una rivisitazione funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi disupporto al business.

Gestione Danni

I premi lordi contabilizzati afferenti la gestione Danni e relativi alle polizze collocate nel corso del semestre ammontanocomplessivamente a circa 88,4 milioni di Euro, che, in termini di competenza economica, tenuto conto anche della varia-zione della riserva premi (calcolata pro rata temporis in base alla durata dei contratti di ciascun prodotto come quota di premiemessi, dedotte le spese di acquisizione, per competenza), ammontano a circa 80,6 milioni di Euro (56,6 milioni di Euro alnetto della quota retrocessa ai riassicuratori).

Nel mese di settembre 2014, in una logica di razionalizzazione/ottimizzazione delle attività e per conseguire le opportune siner-gie all’interno del gruppo assicurativo, si è perfezionata l’operazione di cessione a titolo oneroso del portafoglio “danni” allacontrollata Poste Assicura, afferente i prodotti assicurativi “danni” destinati al mercato “retail”, e segnatamente i prodotti“Postapersona Infortuni”, Postapersona infortuni senior” e “Postapersona Salute”. Il valore complessivo del portafoglio èstato determinato in 292 migliaia di Euro oltre l’IVA. L’operazione è riflessa nel bilancio consolidato in continuità di valori.

Nel corso del 2014, gli oneri relativi ai sinistri (importi pagati e variazione delle riserve tecniche) sono risultati complessiva-mente pari a 35,6 milioni di Euro. La voce si riferisce alla variazione della riserva sinistri dell’esercizio (comprensiva dell’ac-cantonamento relativo ai sinistri tardivi), pari a 19,3 milioni di Euro e ai sinistri pagati, comprensivi delle spese di liquidazio-ne, che nel corso dell’esercizio ammontano a circa 16,3 milioni di Euro. Tenuto conto della quota a carico dei riassicurato-ri, pari a 11,5 milioni di Euro, la variazione netta delle riserve tecniche, ammonta a 24,1 milioni di Euro alla fine del periodorispetto ai 14,7 milioni del 2013.

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Conto Economico Riclassificato 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Premi netti 56,6 38,7 17,9 46%Premi lordi di competenza 80,6 61,8 18,8 30%Premi ceduti in riassicurazioni di competenza (24,0) (23,1) (0,9) 4%

Commissioni attiveProventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 4,1 32 0,9 28%Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linkedVariazione netta riserve tecniche (24,1) (14,7) (9,4) 64%

Importi pagati (16,3) (12,5) (3,8) 30%Variazione delle riserve tecniche (19,3) (9,9) (9,4) 95%Quote a carico dei riassicuratori 11,5 7,7 3,8 50%

Spese di gestione degli investimenti (0,5) (0,3) (0,2) 67%Spese di gestione (21,9) (12,4) (9,6) 77%

Provvigioni nette (10,4) (4,7) (5,7) 119%Costi di funzionamento (11,5) (7,6) (3,9) 51%

Altri ricavi / costi netti (2,4) (2,1) (0,2) 10%UTILE LORDO 11,8 12,4 (0,6) (5%)

Imposte (2,9) (5,1) 2,2 (43%)UTILE NETTO 8,9 7,3 1,6 22%

(dati in milioni di euro)

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Struttura del Gruppo

11Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Tale dinamica si è tradotta in un incremento del loss ratio complessivo (dal 37% del 31 dicembre 2013 al 42,8% del 31dicembre 2014), che comunque continua a mantenersi su livelli inferiori rispetto ai dati di mercato (pari al 60,5% nel 2013)sebbene tale differenza risulta sempre meno accentuata di anno in anno in virtù di un graduale processo di maturazione diPoste Assicura. L’incremento del rapporto sinistri a premi è da ricondursi, principalmente, all’aumento del numero e con-seguentemente del costo dei sinistri, non bilanciato da un proporzionale aumento della raccolta. Inoltre, è da segnalare cheil valore dell’indicatore riferito allo stesso periodo dell’esercizio precedente, aveva beneficiato del rilascio, pari a circa 1,5milioni di Euro, di riserve accantonate nel corso dell’esercizio 2012 a fronte principalmente dei sinistri legati al terremotoavvenuto in Emilia Romagna successivamente mandati senza seguito o pagati per importi minori. Infine, con riferimento al2014, si sottolinea la presenza di alcuni sinistri rilevanti a fronte del quali la Compagnia ha aperto la corrispondente riser-va per un valore pari a circa 1,8 milioni di Euro che ha determinato un incremento del loss ratio di circa due punti percen-tuali; tuttavia, per tali eventi sono state attivate le coperture riassicurative il cui effetto positivo ha prodotto un recupero paria circa 1,3 milioni di Euro.

Per l’attività di distribuzione ed incasso sono state corrisposte all’intermediario Poste Italiane provvigioni complessivamen-te pari a circa 20,7 milioni di Euro (15,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2013), che al netto delle provvigioni ricevute dai rias-sicuratori, e della variazione delle provvigioni da ammortizzare registrata nel periodo ammontano complessivamente a 10,4milioni di Euro (4,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2013).

I costi di funzionamento ammontano complessivamente a 11,5 milioni di Euro (7,6 al 31 dicembre 2013). Tale crescita èfunzionale allo sviluppo operativo del Business Danni che ha condotto un rilevante aggiornamento delle infrastrutture infor-matiche a supporto dei processi operativi insieme ad un rafforzamento della struttura organizzativa.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Si riporta di seguito un prospetto di sintesi dei principali KPI nonché gli schemi di Conto Economico e Stato Patrimonialericlassificati:

(1) IL ROE è stato calcolato come rapporto tra il risultato netto di periodo e la semisomma del patrimonio netto dell’esercizio correntee dell'esercizio precedente.

PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATIE PRINCIPALI INDICATORI GESTIONALI

Dati Patrimoniali 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Patrimonio Netto 3.084,2 2.763,5 320,7 11,6%Riserve Tecniche 87.219,5 68.005,2 19.214,4 28,3%Riserve Umane 336 317 19 6,8%Solvency Ratio 1,26 1,22 0,04

(dati in milioni di euro)

Dati Economici 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Premi Lordi di competenza 15.509,3 13.234,4 2.274,9 17,2%Utile Netto 324,8 256,1 68,7 26,8%ROE1 11,1% 10,5% 0,6%Incidenza costi su riserve 0,06% 0,06% 0,0%Incidenza costi su premi 0,31% 0,30% 0,01%

(dati in milioni di euro)

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Prospetti di bilancio

13Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Passivo 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Patrimonio Netto 3.084,2 2.763,5 320,7 11,6%Riserve Tecniche 87.219,5 68.005,2 19.214,4 28,3%Fondo Rischi 10,7 10,1 0,6 6,0%Debiti e altre passività 2.009,9 1.224,9 784,8 0,0%TOTALE PASSIVO 92.324,1 72.003,6 20.320,5 28,2%

(dati in milioni di euro)

Attivo 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Investimenti 90.263,9 69.852,2 20.411,7 29,2%

Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 163,3 197,0 (33,7) (17,1%)Finanziamenti e crediti 726,4 11,5 714,9 n.s.Attività finanziarie disponibili per la vendita 77.012,8 59.159,9 17.853,0 30,2%Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 12.361,4 10.483,8 1.877,6 17,9%Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 655,9 804,9 (148,9) (18,5%)Riserve tecniche cedute 54,4 40,3 14,1 34,9%

Attivi materiali e immateriali 20,8 13,5 7,3 54,5%

Crediti e altre attività 1.329,4 1.292,8 36,3 2,8%

TOTALE ATTIVO 92.324,1 72.003,6 20.320,5 28,2%

(dati in milioni di euro)

Conto Economico Riclassificato 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Premi netti 15.473,2 13.200,2 2.273,0 17,2%Premi lordi di competenza 15.509,3 13.234,4 2.274,9 17,2%Premi ceduti in riassicurazioni di competenza (36,1) (34,2) (1,9) 5,5%

Commissioni attive 0,0 0,0 0,0 0,0%Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 2.778,7 2.195,1 583,6 26,6%Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked 539,0 717,2 (178,2) (24,8%)Variazione netta riserve tecniche (17.893,4) (15.275,3) (2.618,1) 17,1%

Importi pagati (5.301,1) (5.178,5) (122,6) 2,4%Variazione delle riserve tecniche (12.614,7) (10.116,8) (2.497,9) 24,7%Quote a carico dei riassicuratori 22,3 20,0 2,3 11,7%

Spese di gestione degli investimenti (32,8) (26,5) (6,3) 23,8%Spese di gestione (425,9) (369,9) (56,0) 15,1%

Provvigioni nette (378,6) (329,8) (48,8) 14,8%Costi di funzionamento (47,4) (40,2) (7,2) 17,9%

Altri ricavi / costi netti (17,9) (17,0) (0,9) 5,2%MARGINE OPERATIVO LORDO 420,8 423,8 (2,9) (0,7%)

Proventi finanziari netti relativi al patrimonio libero 151,0 101,3 49,7 49,1%Interessi passivi su prestiti subordinati (31,8) (18,5) (13,3) (72,1%)UTILE LORDO 540,1 506,6 33,5 6,6%

Imposte (215,3) (250,5) 35,2 (14,1%)UTILE NETTO 324,8 256,1 68,7 26,8%

(dati in milioni di euro)

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

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IL CONTESTO ECONOMICO E DI MERCATO

Nel corso del 2014, la crescita economica mondiale è stata moderata e incerta per effetto di un andamento non omoge-neo tra le principali economie nazionali. L’attività economica ha accelerato nettamente negli Stati Uniti, ma contempora-neamente ha continuato a persistere la debolezza economica dell’Area Euro e del Giappone, l’economia cinese ha rallen-tato e quella russa ha subito una brusca frenata. La forte caduta del prezzo del petrolio, in atto dalla metà del 2014, a sua volta, ha determinato globalmente una brusca caduta dei prezzi al consumo.

L'economia statunitense chiude il 2014 con una crescita del 2,4%, la più alta negli ultimi 5 anni. Dopo la crescita econo-mica negativa del primo trimestre (-2,1% su base trimestrale), dovuta all’intenso freddo che ha caratterizzato l’inverno nor-damericano, l’economia statunitense ha poi recuperato e accelerato vistosamente nel secondo e terzo trimestre dell’an-no (con una crescita trimestrale rispettivamente del +4,6% e del +5,0%), grazie all’aumento dei consumi delle famiglie,per poi rallentare nell’ultimo quarto dell’anno (+2,2% su base trimestrale) a causa del calo delle esportazioni, favorito dalrafforzamento del dollaro e dalla minore competitività delle merci statunitensi.

Il Giappone sta uscendo dalla recessione, ma ad un ritmo inferiore alle aspettative, evidenziando perduranti difficoltà, daparte del Governo, nel rilanciare la terza economia mondiale. Il Prodotto Interno Lordo reale (di seguito PIL) del quarto tri-mestre 2014 è moderatamente cresciuto del +0,6% su base trimestrale e l’intero 2014 si chiude con un PIL del +0,03%.Nel Regno Unito, il 2014 si chiude con una crescita del PIL pari a +2,6%. Nonostante il rallentamento della crescita eco-nomica osservato nel corso degli ultimi due trimestri dell’anno, quella del 2014 rappresenta la performance migliore dal2008, guidata dalla ripresa della domanda interna grazie al miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro e sul mer-cato del credito.

Dopo due anni di crescita economica negativa, il PIL dell’Area Euro chiude il 2014 con una performance positiva, pari a+0,9%. Tra le economie “core”, la crescita è rimasta modesta in Francia (+0,4% da +0,2% del 2013), mentre è più cheraddoppiata in Germania (+1,6% da +0,4% del 2013). Tra i Paesi “periferici”, l’Italia è l’unico a chiudere l’anno con unacrescita economica negativa (Italia -0,4%, Portogallo +0,9%, Spagna +1,4%, Grecia +0,7%).

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Il contesto economico e di mercato

15Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Per effetto del calo dei prezzi energetici e della persistente debolezza dei consumi, nel corso dell’anno, la disinflazione(ossia l’aumento decrescente dei prezzi al consumo) è andata progressivamente accentuandosi, trasformandosi in deflazio-ne (ossia in una crescita negativa dei prezzi al consumo) a fine anno quando l’indice di riferimento, l’Eurozone HarmonizedIndex Consumer Price All Items, ha evidenziato una crescita annua negativa pari al -0,6%. La crescita annua dell’’indice“core”, ossia quello che misura l’inflazione depurata delle sue componenti più volatili (prezzi dell’energia e prezzi alimenta-ri), si è, invece, stabilizzato tra +0,7% e +1,0%, come illustrato di seguito:

In Italia, il ciclo economico continua a risentire sia della debolezza degli investimenti, sia della lenta ripresa dei consumi dellefamiglie. La crescita economica continua ad essere sostenuta dalle esportazioni, che stanno beneficiando della crescentecompetitività delle merci, prodotta dal deprezzamento del cambio. Prosegue, sebbene in maniera progressivamente piùmoderata, rispetto al periodo 2012-13, la contrazione dei prestiti alle imprese, che continua a risentire, dal lato della doman-da, della debolezza degli investimenti e, dal lato dell’offerta, della persistente rischiosità dei potenziali debitori. Sul merca-to del lavoro, il tasso di disoccupazione ha continuato a salire, raggiungendo il 12,9% nel mese di dicembre, sospinto daun incremento dell’offerta di lavoro specialmente tra le fasce di età più giovani. Infine, in linea con il resto dell’Area Euro,nel corso dell’anno, i prezzi al consumo sono sensibilmente scesi, facendo registrare, in alcuni mesi, una crescita annuanegativa nella seconda metà dell’anno. In tale contesto, si è arrestata la caduta del PIL su base trimestrale, anche se il 2014si chiude con una contrazione paro a -0,4%. Rimane, tuttavia, ancora negativa rispetto al corrispondente trimestre dell'an-no precedente, la crescita economica annua.

Le proiezioni dei principali organismi internazionali, per il biennio 2015-16, prefigurano un graduale ritorno alla crescita nel2015 e una espansione più robusta nel 2016.

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La dinamica delle economie emergenti è andata indebolendosi. Tra i Paesi del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), la cre-scita economica è stata robusta in India, ma ha rallentato in Cina, pur rimanendo sopra il 7%, ha ristagnato in Brasile (doveè diventata negativa nel secondo trimestre dell’anno), è andata rapidamente deteriorandosi in Russia, gravata dalle sanzio-ni imposte dall’Occidente alla fine di luglio, dalla brusca caduta del prezzo del greggio e dal crollo del rublo. In particolare,per effetto sia del deprezzamento della valuta che del rincaro dei generi alimentari, dovuto alle sanzioni, l’inflazione annuarussa è bruscamente salita dal 6,1% di gennaio all’11,4% di dicembre.

Per quanto concerne la politica monetaria delle principali Banche Centrali occidentali, mentre negli Stati Uniti e nel RegnoUnito le aspettative appaiono impostate in direzione di un rialzo del costo del denaro, in Giappone e nell’Area Euro lo sti-molo monetario è aumentato. Ad ottobre 2014, la Federal Reserve ha interrotto, come atteso, il programma di acquisto diMBS (Mortgage Backed Securities) e di obbligazioni del Tesoro facendo capire che la “normalizzazione” della politica mone-taria è, al momento, un processo irreversibile. Tuttavia, nonostante il continuo declino del tasso di disoccupazione, laFederal Reserve ha dichiarato che continuerà a muoversi con grande cautela, grazie all’assenza di rischi dal lato dell’infla-zione, prima di aumentare il costo del denaro. Al momento, i mercati finanziari collocano un primo aumento del costo deldenaro tra giugno e agosto 2015. Nell’Area Euro, la Banca Centrale Europea ha risposto al deterioramento della crescitaeconomica e al peggioramento del contesto disinflattivo/deflattivo, continuando a garantire condizioni di politica moneta-ria estremamente “accomodanti”: nel mese di giugno sono state avviate, a tassi di interesse estremamente vantaggiosiper le banche, operazioni di rifinanziamento a lungo termine a favore di imprese e famiglie (Target Long Term RefinancingOperation - TLTRO), il costo denaro e il tasso sui depositi applicato alle banche, nella riunione di settembre, sono stati por-tati rispettivamente allo 0,05% e al -0,20% (dallo 0,25% e dallo 0,00% di inizio anno), ad ottobre sono stati lanciati un pro-gramma di acquisto di ABS (Asset Backet Securities Purchase Programme) e di obbligazioni bancarie garantite (CoveredBonds Purchase Programme) ed, infine, è stato progressivamente preparato il terreno alla realizzazione di un programmadi acquisti di titoli di Stato (Quantitative Easing), la cui partenza si è concretizzata a partire dal 9 marzo 2015, e che fino alsettembre 2016 inietterà sui mercati 60 miliardi di Euro.

L’accelerazione dell’economia statunitense e la lenta ripresa dell’Area Euro, previste per il 2015, dovrebbero confermarelo scenario di “decoupling”, in atto, tra la politica monetaria della Federal Reserve da un lato e quella della Banca CentraleEuropea dall’altro.

Nei Paesi emergenti, gli orientamenti monetari sono apparsi divergenti. In particolare, la politica monetaria delle BancheCentrali è stata “accomodante” in India e Cina (dove tuttavia continua l’azione di vigilanza, per limitare la leva finanziaria e ridi-mensionare il sistema bancario c.d. “ombra”), ma restrittiva in Brasile e Russia (dove le autorità di politica monetaria, per fron-teggiare la salita dei prezzi al consumo e frenare il deflusso di capitali, hanno alzato il costo del denaro di 115 punti base).

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Il contesto economico e di mercato

17Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

DINAMICA DEI MERCATI FINANZIARI

Nel corso del 2014, i rendimenti dei titoli di Stato delle economie avanzate sono scesi, sia per l’abbondante liquidità in cir-colazione, sia per la conseguente ricerca di elevati ritorni da parte degli investitori, sia per effetto del calo delle aspettativedi inflazione. Alla fine dell’anno, il rendimento decennale governativo di Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Giappone sicollocava rispettivamente a 2,17%, 0,54%, 1,75% e 0,33%. Il rendimento medio aggregato dell’intera Area Euro è scesodal 2,43% di inizio anno all’1,26% di fine 2014.

Nell’Area Euro, complici anche gli effetti del “Quantitative Easing” da parte della Banca Centrale Europea, i rendimenti c.d.“core” sono scesi sui minimi storici e in alcuni casi (ad es. Germania e Finlandia), quelli a breve scadenza, sono diventatinegativi. Tra i Paesi “periferici” (Italia, Spagna e Portogallo) abbiamo assistito ad un forte appiattimento delle curve e ad unrestringimento degli spread rispetto ai titoli di Stato tedeschi. Nel complesso, tale tendenza non ha particolarmente risen-tito né delle vicende geopolitiche né delle elezioni politiche in Grecia, che solo per temporanei intervalli di tempo hanno por-tato gli investitori a rivolgersi verso titoli di Stato più sicuri considerati come beni “rifugio”.

Per quanto, più specificatamente, riguarda i titoli di Stato italiani, il 2014 si chiude come un anno estremamente positivo,sia per la Repubblica Italiana, grazie al vistoso calo del costo dell’indebitamento, sia per gli investitori, in termini di perfor-mance sulle emissioni detenute in portafoglio. Rispetto al 2013, infatti, non è solo proseguito, ma si è anche consolidato,il calo dei rendimenti dei titoli di Stati italiani determinato da un contesto macroeconomico di bassa crescita economica easpettative di inflazione in calo, dalla ricerca di elevati rendimenti, da un miglioramento della percezione del rischio di cre-dito dell’Italia e da una presenza più decisa degli investitori esteri. In tale contesto, il declassamento del rating del debitopubblico italiano da parte di Standard & Poor’s, avvenuto il 5 dicembre, ha influenzato solo marginalmente lo spread tra Italiae Germania. A fine 2014, lo spread decennale tra Italia e Germania era pari a 134 punti base rispetto ai 210 punti base difine 2013, come illustrato nel grafico seguente:

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Nonostante alcuni momenti di discontinuità, dettati da ragioni politico-finanziarie, la riduzione dei rendimenti è stata sostan-zialmente continua in tutto l’anno e si è concretizzata in un “appiattimento” della curva dei rendimenti, dovuto ad una disce-sa dei rendimenti decisamente più intensa sulle scadenze medio-lunghe (con riduzioni tra i 150 e 250 punti base). Menomarcato è stato il calo dei rendimenti a più breve scadenza (tra 50 e 100 punti base), visto che, su questa parte della curva,i rendimenti erano già scesi molta a partire nel periodo 2012-13. Tutte le principali scadenze (2,5,10 e 30 anni) hanno fattoregistrare minimi storici assoluti dalla nascita dell’EMU, come rappresentato dal grafico seguente:

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Il contesto economico e di mercato

19Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Il premio per il rischio delle obbligazioni societarie investment grade, quelle emesse da società con elevato merito di cre-dito per i titoli denominati in euro è sceso di circa 20 punti base tornando così sui livelli di novembre 2007. Nel compartohigh yield, le obbligazioni emesse da società con basso merito di credito, gli spread creditizi hanno registrato consistentirialzi nella seconda parte dell’anno, per le emissioni in dollari, principalmente a causa di quelle emesse da società del set-tore energetico, che hanno risentito del calo dei prezzi del petrolio.

Per quanto concerne i mercati azionari, il 2014 ha visto salire tutti i principali indici delle economie avanzate, in un contestoin cui la volatilità, nonostante i rialzi di inizio settembre e di fine dicembre, nel complesso è rimasta sostanzialmente inva-riata rispetto a fine 2013. Chiudono positive anche le Borse “periferiche” di Spagna (IBEX 50 Index: +11%.) e Italia (FTSEMIB: +16%) nonostante il calo dei prezzi di fine anno dovuto all’incertezza politica in Grecia.

Riguardo i mercati emergenti, nella secondo semestre dell’anno, i flussi di capitale verso tale asset hanno registrato unacontrazione sia nel settore azionario che, in misura minore, in quello obbligazionario, con conseguente indebolimento dellevalute locali nei confronti del dollaro statunitense, aumento di volatilità sui mercati azionari e degli spread sovrani, per effet-to sia della crisi russa, sia del calo del petrolio sia delle prospettive macroeconomiche. Particolarmente colpiti sono stati gliassets e la valuta dei Paesi esportatori di petrolio.

L’ANDAMENTO DEL MERCATO ASSICURATIVO

Il 2014 rappresenta l’anno record del mercato assicurativo vita in Italia. Pur in assenza di dati ufficiali definitivi possiamostimare per la chiusura di esercizio un fatturato complessivo di circa 116 miliardi; una crescita di oltre 28 miliardi di Euro invalore assoluto rispetto al 2013 pari a circa + 32% in termini percentuali. Tale dato comprende anche la raccolta premi dicompagnie straniere, sia appartenenti all’UE che al di fuori di tale perimetro, ed anche circa 11 miliardi di premi di “annua-lità successive”, cioè nuovi premi emessi nel 2014 riferiti però a contratti sottoscritti negli anni passati.

Il trend di raccolta della sola nuova produzione che da sola raggiunge i 106 miliardi di Euro con un incremento pari al 44.4%,è sostanzialmente sostenuto dalla vendita di prodotti a Premio Unico che con circa 100 miliardi di Euro di raccolta e con unincremento del 48% circa rappresentano quasi il 95% del fatturato. La crescita delle forme assicurative a premio ricorren-te è invece più contenuta sebbene anch’essa consistente, circa il + 20%. Il traino del mercato assicurativo è dunque pre-valentemente sostenuto dalla richiesta di prodotti assicurativi d’investimento particolarmente d’appeal per il mercato nazio-nale a causa del perdurare di un contesto macroeconomico che vede l’offerta dei tradizionali strumenti di investimento degliitaliani, i titoli di stato, “spiazzati” dai loro bassi tassi d’interesse.

Il Ramo I spiega circa il 63% della raccolta complessiva, il 33% è spiegato dal ramo III ed il rimanente 3% dal ramo V. Lacrescita percentuale del Ramo I e del Ramo III è stata sostanzialmente eguale – circa il + 45% - mentre il Ramo V è cre-sciuto del 115% circa, spinto dalla raccolta di polizze di capitalizzazione legate alle gestioni separate vendute su segmentidi clientela corporate e private che ha riscoperto questa forma assicurativa quale strumento importante per la stabilizzazio-ne dei loro portafogli d’investimento. Dei circa 35 miliardi di raccolta complessiva del Ramo III, poco meno della metà dellaquale è spiegata dalla raccolta di imprese estere.

L’intera raccolta di Ramo III è di tipo unit linked e la stragrande percentuale di queste, l’85%, è relativa a forme unit linked“classiche”, mentre il restante 15% sono forme del tipo “protetto o garantito”.

In termini di struttura di offerta, valutata in termini di nuovi contratti venduti, complessivamente arrivati a circa 3,8 milioni,si registra un accentuazione del peso dei nuovi contratti assicurativi del tipo di investimento che, con una crescita relativadel 21%, rappresentano ormai circa i ¾ del totale dei contratti venduti in Italia nel 2014. Buona la crescita dei contratti dirischio, + 10% d’incremento e un peso del 17% del totale, mentre ancora scarsa è la raccolta di nuovi piani previdenzialiche segnano solo + 4% di crescita ed una incidenza di appena l’8%; ancora pressoché irrilevante la raccolta del Ramo IVche anche quest’anno non superano complessivamente i 40.000 contratti venduti.

Dal punto di vista delle forme di offerta, i contratti a premio unico spiegano circa il 97% del totale come logica conseguen-za della progressiva finanziarizzazione dell’offerta vita nel 2014; il loro premio medio sale peraltro a circa 50.000 Euro, benil 20% in più rispetto al precedente esercizio.

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Dal punto di vista della distribuzione, le imprese estere, che distribuiscono prevalentemente attraverso il canale bancarioe dei promotori finanziari, sono cresciute del 34% in termini di nuova produzione e spiegano all’incirca il 15% del totale,sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. Il canale bancario incrementa del 51,7% ed incrementa di 2 punti per-centuali il proprio peso che sfiora oggi, sempre in termini di nuova produzione, il 61% circa del totale. I promotori finan-ziari realizzano nel 2014 il più alto incremento del mercato, quasi il 60%, ed il loro peso complessivo sale al 12% circa.Scende invece il peso del canale agenti che, anche includendo l’ottima performance delle “agenzie in economia” (+46%),con un + 26% circa complessivo cresce meno del mercato e vede quindi ridursi la propria quota al 12% circa.

Il mercato assicurativo danni ha registrato, nei primi nove mesi del 2014, una flessione nella raccolta premi complessi-va del 3,5% rispetto ai risultati del 2013, con un portafoglio di 23,15 miliardi di euro. Tale flessione è fortemente guidatadal comparto autoveicoli terrestri e responsabilità civile veicoli marittimi, lacustri e fluviali, che segna una riduzione del7,3% (con un’incidenza sul totale rami danni del 49,1% in calo rispetto al 51,2% di fine settembre 2013).

I dati della raccolta premi ramo danni, esclusa la responsabilità civile auto, ammontano a 10,05 miliardi di euro ed eviden-ziano un incremento, nei primi nove mesi del 2014, dell’1,1%. In particolare, quelli la cui produzione è più elevata sonogli Altri Danni ai Beni (+6%), le Perdite Pecuniarie (+11.5%) e l’Assistenza (+8.5%). I Rami Infortuni e Malattia, di conver-so, registrano un calo, rispettivamente dello 0.6% e dello 0.4%.

Per quanto concerne i canali di distribuzione, significativa è la raccolta attraverso le agenzie con mandato, che collocanol’80,4% del portafoglio danni (81,2% nei primi nove mesi del 2013) e l’86,7% del portafoglio relativo al solo Ramo R.C.auto (86,4% nello stesso periodo del 2013). La quota intermediata da altre forme di vendita diretta (vendita telefonica +internet) copre il 5,7% sul totale portafoglio danni (in calo rispetto al dato dell’anno precedente che era del 6,2%), men-tre il 4% è intermediato attraverso sportelli bancari e postali (in aumento rispetto al 3,7% dei primi nove mesi del 2013).

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L’attività industriale

21Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Nel corso del 2014 si è ulteriormente consolidato il trend di sviluppo della raccolta premi, con una produzione complessivache, al netto della quota in riassicurazione, ha raggiunto alla fine dell’esercizio un importo di 15.473,2 milioni di Euro, in cre-scita del 17,2% rispetto a 13.200,2 milioni di Euro del periodo precedente. Il dettaglio dei premi, distinti per settore vita edanni, è di seguito riportato:

L’andamento positivo della raccolta si evince anche dall’aumento del numero dei clienti della Compagnia che passa a 3,2milioni, rispetto a dicembre 2013 (3,0 milioni).

Gestione Vita

Nel corso del 2014 si è ulteriormente consolidato il trend di sviluppo della raccolta premi, con una produzione complessivadi 15.428,7 milioni di euro (13.172,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2013).

Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della nuova produzione, complessivamente pari a 14.922 milioni di euro, in cre-scita del 17,9% rispetto ai 12.662 del 2013.

L’ATTIVITA’ INDUSTRIALE

Premi dell'esercizio 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Ramo I 14.712,7 13.029,8 1.682,9 12,9%Ramo III 17,1 79,2 (62,0) (78,4%)Ramo IV 1,4 0,8 0,6 78%Ramo V 697,5 62,9 634,6 1008,6%Premi dell'esercizio lordi "vita" 15.428,7 13.172,6 2.256,1 17,1%Premi ceduti (12,1) (11,1) (1,0) 9,1%Premi dell'esercizio netti "vita" 15.416,6 13.161,5 2.255,1 17,1%

Premi danni 88,4 71,4 17,1 23,9%Premi ceduti in riassicurazione (24,7) (23,6) (1,2) 5,0%Variazione della riserva premi (7,8) (9,6) 1,7 (18,0%)Variazione della riserva premi a carico riass. 0,7 0,4 0,3 64,4%Premi dell'esercizio netti "danni" 56,6 38,7% 17,9 46,2%

Totale Premi netti dell'esercizio 15.473,2 13.200,2 2.273,0 17,2%

(dati in milioni di euro)

Composizione premi lordi "vita" 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Premi periodici 1.111,9 814,8 297,1 36,5%- di cui prima annualità 436,74 305,4 131,3 43,0%- di cui annualità successive 675,15 509,5 165,6 32,5%

Premi unici 14.316,8 12.357,8 1.959,0 15,9%TOTALE 15.428,7 13.172,6 2.256,1 17,1%

(dati in milioni di euro)

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L’attività commerciale, nel corso dell’esercizio, grazie anche a una costante focalizzazione sui prodotti, al potenziamentodel supporto alla rete distributiva e al crescente grado di fidelizzazione della clientela, è stata indirizzata pressoché esclu-sivamente alla commercializzazione di prodotti d’investimento e risparmio di Ramo I (prodotti tradizionali con gestioneseparata), mentre marginale è risultata la contribuzione derivante dal collocamento di prodotti di Ramo III.

Le vendite di questo esercizio sono, ancor più del mercato concentrate nel Ramo I, grazie ad un’ampia offerta maggior-mente coerente con la domanda dei clienti degli Uffici Postali che hanno mostrato di prediligere, in questo specificomomento economico, la combinazione rischio/rendimento tipica di questi prodotti. Si segnala anche la raccolta di polizzecorporate di Ramo V, polizze di capitalizzazione, distribuite in modo mirato direttamente dalla Compagnia presso cliente-la “large” (Banche, SPA, Fondazioni, Clienti Private, ecc.), pari a 687 milioni di Euro nel 2014.

La politica commerciale del Gruppo ha rivolto particolare attenzione ai prodotti a premi ricorrenti; nel corso del periodoquesti premi assommano a circa 1,1 miliardi di Euro, in crescita del 37% circa rispetto al 2013. Nel corso del periodo laCompagnia ha, inoltre, consolidato la propria leadership assoluta anche nel mercato della previdenza, con un livello com-plessivo di adesioni a Postaprevidenza Valore che ha superato complessivamente le 711 mila adesioni (oltre 86 mila lenuove adesioni nel corso del periodo).

Positivi sono stati anche i risultati afferenti la vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute “standalone” (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre 26 mila nuove polizze vendutenel corso del periodo, mentre circa 123 mila sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, ma in bundleagli impegni finanziari conseguenti a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane.

Alla data del 31 dicembre 2014 il numero dei contratti in portafoglio ammonta a circa 5,9 milioni con un incremento com-plessivo dell’ 11% rispetto al 2013 (pari a 5,3 milioni).

Nuova produzione 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Ramo I 14.217,8 12.519,1 1.698,7 13,6%Ramo III 17,1 79,2 (62,0) (78,4%)Ramo IV 1,1 0,7 0,3 46,6%Ramo V 686,5 62,9 623,5 991,0%TOTALE 14.922,4 12.661,9 2.260,5 17,9%

(dati in milioni di euro)

Portafoglio Consistenze Nuovi Liquidazioni Consistenzecontratti al 1-1-2014 contratti e decadenze al 31-12-2014

Prodotti di Investimento Tradizionali 3.348.634 802.284 (299.722) 3.851.196Prodotti di Investimento - Multi Ramo 8.937 469 (2) 9.404Prodotti di Investimento - Linked 871.905 1.024 (98.971) 773.958Unit linked 104.082 1.012 (20.146) 84.948Index linked 767.823 12 (78.825) 689.010Prodotti Previdenza 630.347 87.387 (5.465) 712.269Prodotti di Protezione 454.428 153.485 (60.945) 546.968Totale 5.314.251 1.044.649 (465.105) 5.893.795

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Gestione Danni

In riferimento alla produzione danni nel corso del periodo sono stati raccolti circa 347 mila nuovi contratti con un incremen-to del 7% rispetto al periodo precedente, con una media giornaliera di circa 1.148 contratti. La tabella seguente illustra l’an-damento della nuova produzione distinta per linee di business:

Alla data del 31 dicembre 2014, i premi lordi contabilizzati ammontano complessivamente a circa 88,4 milioni di Euro (+24%rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

PAGAMENTI E VARIAZIONE DELLE RISERVE TECNICHE

I pagamenti, sono risultati nel corso dell’esercizio complessivamente pari a 5.301,1 milioni di Euro rispetto ai 5.178,5 milio-ni di Euro del 2013, come di seguito rappresentati:

L’attività Industriale

23Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Prodotti 31/12/2014 inc % 31/12/2013 inc % Delta Delta %

Linea protezione beni & patrimonio 33.313 9,6% 61.030 18,9% (27.717) (45%)Linea protezione persona 188.960 54,5% 140.947 43,6% 48.013 34%Linea protezione pagamenti 124.301 34,9% 121.392 37,5% 2.909 2%Totale 346.574 100,00% 323.369 100% 23.205 7%

(dati in milioni di euro)

(dati in milioni di euro)

Premi lordi contabilizzati (Importi in Euro/000) 2014 Inc% 2013 Inc% Delta Delta%

Infortuni 33,5 38% 28,8 40% 4,7 16%Malattia 7,9 9% 6,1 9% 1,8 30%Altri danni ai beni 4,4 5% 4,4 6% 0,0 0%Incendio ed elementi naturali 6,5 7% 6,0 8% 0,5 8%Responsabilità civile generale 10,7 12% 10,0 14% 0,7 7%Perdite pecunarie 18,6 21% 11,9 17% 6,7 56%Tutela Legale 2,1 2% 1,6 2% 0,4 27%Assistenza 4,8 5% 2,5 4% 2,3 90%Totale complessivo 88,4 100% 71,4 100% 17,1 24%

Gestione Danni 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Importi pagati per sinistri 14,2 10,9 3,3 30,3%Spese di Liquidazione 2,10 1,6 0,5 31,2%Totale pagato 16,3 12,5 3,8 30,4%

Gestione Vita

Somme pagate 5.276,7 5.157,6 119,1 2,3%di cui:Riscatti 2.388,8 2.356,1 32,7 1,4%Scadenze 2.108,5 2.145,1 (36,6) (1,7%)Sinistri 779,3 656,4 123,0 18,7%

Spese di Liquidazione 8,1 8,4 (0,3) (3,8%)Totale pagato 5.284,7 5.166,0 118,7 2,3%

Totale 5.301,1 5.178,5 122,6 2,4%

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

24

Relativamente alla gestione vita, la voce ammonta complessivamente a 5.285 milioni di Euro al 31 dicembre 2013, controi 5.166 milioni di Euro del 2013.

Per quanto attiene ai riscatti, il dato ammonta complessivamente a circa 2.388,8 milioni di Euro, in linea rispetto al dato del2013 (2.356,1 milioni di Euro); l’incidenza sulle riserve iniziali è pari a circa il 3,7%, rispetto al 4,3% del precedente eserci-zio, dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato.

La variazione delle riserve tecniche, complessivamente pari a 12.614,7 milioni di Euro (10.116,8 milioni di Euro nel 2013), si riferi-sce principalmente al corrispondente incremento delle passività assicurative per effetto delle menzionate dinamiche commerciali.

La variazione delle riserve tecniche vita pari a 12.595,4 milioni di Euro è composta dalla variazione delle riserve matemati-che relative a prodotti di Ramo I, IV e V per 12.915,4 milioni di Euro, dalla variazione delle riserve tecniche costituite a fron-te di prodotti di Ramo III, per -686,7 milioni di Euro, dalla variazione della riserva per somme da pagare per 245,4 milioni diEuro riconducibile alle scadenze relative a prodotti Index avvenute nell’ultimo trimestre, dalla variazione della riserva DPLper 111,9 milioni di Euro per effetto delle plusvalenze da valutazione registrate nel periodo e dalla variazione delle altre riser-ve tecniche per 9,4 milioni di Euro.

La variazione delle riserve tecniche costituite a fronte di prodotti di Ramo III, tenuto conto che la produzione dell’anno èrisultata del tutto marginale, è da ricondurre alle uscite per riscatti e scadenze delle polizze solo parzialmente compensatedalla rivalutazione conseguente le positive dinamiche dei mercati finanziari.

Con riferimento alle cessione in riassicurazione, gli oneri relativi ai sinistri, comprensivi della variazione delle riserve tecniche, nelcorso del periodo risultano pari a 22,3 milioni di Euro, rispetto a 20,0 milioni di Euro registrati nel corso del precedente periodo,di cui 10,8 milioni di Euro afferenti la gestione Vita (12,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2013), come di seguito rappresentati:

(dati in milioni di euro)

31/12/14 31/12/13 Variazione

Riserve Tecniche Danni 19,3 9,9 9,4 95,2%

Riserve matematiche ramo I, IV e V 12.915,4 10.545,8 2.369,6 22%Riserve matematiche ramo III (686,7) (449,9) (236,8) 53%Riserva per somme da pagare 245,4 24,9 220,4 n.sRiserva DPL 111,9 (1,4) 113,3 n.sAltre riserve tecniche 9,4 (12,6) 22,0 (175%)Totale Riserve Tecniche Vita 12.595,4 10.106,9 2.488,5 24,6%

Totale 12.614,7 10.116,8 2.497,9 24,7%

(dati in milioni di euro)

Gestione Danni 31/12/14 31/12/13 Variazione

Importi pagati 5,4 4,9 0,5 11,0%Spese di Liquidazione 0,3 0,2 0,1 25,9%Totale pagato 5,6 5,1 0,6 11,5%

Variazione delle riserve tecniche 5,8 2,6 3,2 122,7%Totale Danni 11,5 7,7 3,8 49,5%

Gestione Vita

Somme pagate 3,4 2,8 0,6 21,5%Spese di Liquidazione 0,0 0,0 0,0 n.s.Totale pagato 3,5 2,8 0,6 21,6%.Variazione delle riserve tecniche 7,4 9,5 (2,1) (22,1%)Totale Vita 10,8 12,3 (1,5) (12,0%)

Totale importi pagati e variazione riserve tecniche 22,3 20,0 2,3 11,6%

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L’attività industriale

25Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

LA POLITICA RIASSICURATIVA

Gestione Vita

Con riferimento alla gestione Vita, nel corso del 2014, sono state sostanzialmente mantenute inalterate le politiche riassi-curative adottate negli anni passati, e sono pertanto proseguiti gli effetti dei trattati in corso. In particolare, la politica rias-sicurativa seguita dalla Capogruppo Poste Vita, relativamente al business Vita, si basa su cessioni in quota per i prodottiche includono coperture caso morte e legate alla perdita di autosufficienza (Long Term Care, di seguito “LTC”); sono pre-senti anche cessioni in facoltativo legate alle coperture caso morte e legate all’invalidità permanente da malattia (IPM) rela-tive ai dirigenti della società Medio Credito Centrale.

Il saldo del lavoro ceduto della gestione vita risulta positivo per circa 0,6 milioni di Euro (3,2 milioni al 31 dicembre 2013).Gli effetti economici di tale politica riassicurativa sono descritti all’interno della nota integrativa.

Gestione Danni

Nel corso del 2014, il Gruppo, con riferimento al business danni della Controllata Poste Assicura, ha adottato una politicariassicurativa coerente con la strategia definita per il triennio 2013 – 2015 e ratificata nel corso del 2013. In sintesi, la politica riassicurativa adottata per il 2014 si articola su:

• conferma della base di cessione a premio lordo contabilizzato sui rami Incendio, Altri Danni Beni e Responsabilità Civilecon un ulteriore miglioramento delle commissioni riconosciute dai riassicuratori legate all’andamento tecnico.

• conferma della quota ceduta al 25% per i rischi del ramo Responsabilità Civile ad esclusione di quelli relativi al segmen-to responsabilità civile professionale mantenuto al 90%.

• ritenzione del 100% dei premi lordi contabilizzati sul ramo Infortuni con riferimento alla nuova produzione;• mantenimento dei tassi di premio puro definiti nel 2013 in ambito credit protection insurance.• conferma, in via preferenziale, della logica dell’accordo riassicurativo “bouquet” e “multi-line”.• ulteriore incremento delle commissioni di riassicurazione retrocesse sui rami Tutela Legale ed Assistenza.• adozione di strutture in eccesso di sinistro in ambito property and liability (Incendio, Altri Danni Beni, Responsabilità

Civile) e personal (Infortuni) per rischio e/o per evento finalizzate alla protezione dai large losses.• conferma, in considerazione dell’elevata specificità del segmento, per rischi relativi all’ambito corporate e/o pubblica

amministrazione della minima ritenzione del rischio (massimo 10%) da attuarsi principalmente attraverso accordi riassi-curativi in facoltativo.

A completamento di quanto sopra, sono proseguite le attività finalizzate alla completa messa a regime del sistema dedica-to alla gestione del processo riassicurativo.

Stante la politica riassicurativa descritta in precedenza, le dinamiche commerciali e l’evoluzione dei sinistri descritte nei pre-cedenti paragrafi l’onere complessivo delle coperture riassicurative si è ridotto dai 4,5 milioni del precedente esercizio acirca 1,9 milioni di Euro del 31 dicembre 2014. Gli effetti complessivi sul conto economico dell’anno in corso sono illustra-ti nella nota integrativa.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

26

Reclami

Nel corso del 2014, la Capogruppo Poste Vita ha ricevuto 1.302 nuovi reclami, mentre quelli del 2013 sono stati pari a 1.532.L’incidenza dei reclami sul numero dei contratti in essere al 31 dicembre 2014 (5.893.892) è pari allo 0,02% (0,03% nel2013). Il tempo medio di evasione dei reclami nell’anno è stato pari a circa 25 giorni (18 giorni nel 2013).

Relativamente al prodotto PIP, la Capogruppo ha ricevuto, nel corso del 2014, 471 reclami. L’incidenza percentuale dei recla-mi sul numero dei contratti in essere alla data del 31 dicembre 2014 (5.893.892), è pari allo 0,008 % (0,01% nel 2013). Iltempo medio di evasione è stato pari a circa 26 giorni (18 giorni nel 2013).

Nel corso del 2014, la Controllata Poste Assicura ha ricevuto 1.034 nuovi reclami, mentre quelli del 2013 sono stati pari a598. L’incidenza dei reclami sul numero dei contratti in essere al 31 dicembre 2014 (1.049.266) è pari allo 0,09% (0,07%nel 2013). Il tempo medio di evasione dei reclami nell’anno è stato pari a circa 26 giorni.

Le Riserve Tecniche

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali, le riserve tecniche, calcolate analiticamente per ogni contratto,in osservanza alle leggi e ai regolamenti in materia e sulla base di appropriate assunzioni attuariali, sono risultate comples-sivamente pari a 87.219,5 milioni di Euro, registrando, stante le favorevoli dinamiche commerciali, una crescita di circa il28,3% rispetto ai 68.005,2 milioni di Euro del 2013, e sono cosi composte:

In particolare, le riserve dei rami “vita” ammontano complessivamente a 87.129,7 milioni di Euro con un incremento del28% circa rispetto al dato di fine 2013 (pari a 67.942,5 milioni di Euro). Tali poste sono costituite per far fronte a tutti gliimpegni della Compagnia ed includono la riserva matematica (68.639 milioni di Euro), le riserve tecniche costituite a fron-te di prodotti Linked (8.503,5 milioni di Euro), la riserva per somme da pagare (474,7 milioni di Euro), la riserva relativa apassività differite verso assicurati, accantonata in applicazione al criterio dello shadow accounting (Deferred PolicyholderLiability, di seguito “DPL”) per 9.427,8 milioni di Euro nonché le altre riserve tecniche diverse (84,9 milioni di Euro).

Quest’ultima comprende la riserva per spese future (art. 31 Regolamento ISVAP n. 21/2008) per 82,2 milioni di Euro, lariserva premi assicurazioni complementari per 2,3 milioni di Euro e riserva per partecipazione agli utili per 0,4 milioni di Euro.Con riferimento alla metodologia denominata “shadow accounting”, si specifica che ai prodotti di Ramo I la cui rivalutazio-ne è collegata al rendimento delle gestioni separate, la componente finanziaria delle riserve tecniche è determinata, cosìcome previsto dai principi contabili nazionali, sulla base dei proventi ed oneri effettivamente realizzati, senza considerare leplus/minusvalenze da valutazione e, pertanto, generandosi un mismatching temporale fra valutazione del passivo e quelladei corrispondenti attivi a copertura che, ricadendo nello IAS 39, sono contabilizzati al fair value.

(dati in milioni di euro)

Riserve tecniche 31/12/14 31/12/13 Variazione

Rami Danni

Riserve Premi 39,6 31,8 7,8 24,6%Riserve Sinistri 45,5 26,1 19,4 74,4%Altre riserve tecniche 4,6 4,8 (0,2) (3,5%)Totale Rami Danni 89,8 62,7 27,1 43,2%

Rami Vita

Riserve Matematiche 68.638,8 55.723,8 12.915,0 23,3%Riserve tecn. allorchè il rischio degli investimenti e supportato dagli assicurati 8.503,5 9.190,2 (686,7) (7,5%)Riserve per somme da pagare 474,7 229,3 245,4 107,0%.Riserva DPL 9.427,8 2.723,6 6.704,2 246,1%Altre riserve tecniche 84,9 75,5 9,4 12,4%Totale Rami Vita 87.129,7 67.942,5 19.187,3 28,2%

Totale 87.219,5 68.005,2 19.214,4 28,3%

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L’attività industriale

27Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Tale fenomeno è quindi presidiato, al pari di quanto effettuato negli esercizi precedenti, ricorrendo allo “shadow accoun-ting”, dispositivo contabile introdotto dall’IFRS 4 al fine di rappresentare in maniera omogenea attività e passività tra lorocorrelate; in particolare, le plusvalenze e minusvalenze latenti che sono rilevate negli strumenti finanziari, che compongo-no le Gestioni Separate, limitatamente alla quota di pertinenza degli assicurati commisurata alla percentuale di retrocessio-ne contrattualmente prevista dalle Gestioni Separate, sono iscritte nel passivo tra le riserve tecniche. Tali analisi hanno tenu-to conto degli impatti prodotti sui livelli di minimo garantito attualmente riconosciuti contrattualmente. I criteri utilizzati peril calcolo dello shadow accounting sono illustrati in nota integrativa.

Per i contratti classificati come “contratti assicurativi” e per quelli classificati come “strumenti finanziari con partecipazio-ne discrezionale”, per i quali viene mantenuto lo stesso criterio di contabilizzazione e di valutazione in uso per il bilancio ita-liano come prescritto dal par.15 dell’IFRS4 è stato effettuato il LAT - Liability Adequacy Test. Il test è stato condotto pren-dendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal porta-foglio in essere alla data di chiusura dell’esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità,rescissione, riscatto, riduzione) e sull’andamento delle spese.

Le riserve tecniche afferente ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine dell’esercizio a 89,8milioni di Euro (62,7 milioni di Euro nel 2013), e sono costituite: dalla riserva premi per un importo pari a 39,6 milioni di Euro,riserva sinistri per 45,5 milioni di Euro e altre riserve per 4,6 milioni di Euro. La voce altre riserve tecniche comprende la riser-va di senescenza per 0,2 milioni di Euro. Inoltre comprende la riserva appostata a seguito della verifica di congruità della riser-va premi, per un importo pari a 4,4 milioni di Euro, come meglio descritto in nota integrativa. Nell’ambito delle riserve sinistri,le riserve stanziate a fronte di sinistri avvenuti e non ancora denunciati (IBNR) ammontano a 8,7 milioni di Euro.

L’andamento della riserva premi e della riserva sinistri riflettono le dinamiche di crescita della raccolta.

LA STRUTTURA DISTRIBUTIVA

Per il collocamento dei propri prodotti, il Gruppo Assicurativo Poste Vita si avvale degli Uffici Postali della Capogruppo PosteItaliane S.p.A. - Società con socio unico - Patrimonio BancoPosta, società regolarmente iscritta alla lettera D del registrounico degli intermediari assicurativi di cui al Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006, la cui convenzione è stata pro-rogata fino al mese di marzo 2019 con previsione di eventuale tacito rinnovo alla scadenza.

La rete di vendita di Poste Italiane S.p.A. è costituita da oltre 13.000 Uffici Postali presenti sul territorio nazionale. I contrat-ti assicurativi vengono sottoscritti all’interno degli Uffici Postali da personale qualificato e debitamente formato.

L’attività di formazione della rete del personale abilitato alla vendita dei prodotti è proseguita in conformità alle linee guidapreviste dalla normativa. I programmi di aggiornamento professionale per l’intero primo semestre 2014, hanno riguardatosia le novità di prodotto, sia i moduli di carattere tecnico – assicurativo e previdenziale. Questi ultimi sono nati con la fina-lità di sviluppare la professionalità degli addetti all’intermediazione, non solo in termini di specifiche competenze in relazio-ne al prodotto offerto, ma anche con riferimento a tematiche più generali di welfare e di definizione dei bisogni della clien-tela. Ogni iniziativa di formazione è progettata, convalidata ed erogata ai primi riferimenti della formazione di Poste ItalianeS.p.A. a cura del competente ufficio di Poste Vita S.p.A., compagnia capogruppo del Gruppo assicurativo Poste Vita (in alcu-ni casi con il supporto di società di formazione esterne, specializzate nel settore assicurativo).

In aggiunta, il Gruppo ha potenziato il proprio modello di servizio a supporto della clientela in logica multicanale, attraversoil potenziamento del proprio sito web con servizi di consulenza alla clientela, il rilascio di un’area riservata per i clienti in por-tafoglio ed il potenziamento del call center accessibile tramite numero verde. Il modello di servizio multicanale è sviluppa-to anche a supporto della rete distributiva, in sinergia e ad integrazione con il ruolo centrale degli Uffici Postali nel rappor-to con la clientela.

Per l’attività di distribuzione ed incasso sono state corrisposte all’intermediario Poste Italiane provvigioni complessivamen-te pari a circa 370 milioni di Euro (336 milioni di Euro al 31 dicembre 2013).

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Gli investimenti finanziari

Le strategie e le linee guida degli investimenti vengono definite dai Consigli di Amministrazione delle società con apposite“delibere quadro”, con le quali vengono individuate sia le caratteristiche essenziali, in termini qualitativi e quantitativi, deicomparti di investimento, sia le strategie per l’operatività in strumenti derivati. Il processo di investimento prevede altresìun sistema di governance, che include anche organismi collegiali (Comitato Investimenti e Comitato Rischi).

Relativamente all’operatività in strumenti derivati, alla data del 31 dicembre 2014 gli unici strumenti derivati si riferisconoai Warrant a copertura della componente indicizzata di alcuni prodotti di Index Linked.

Alla data del 31 dicembre 2014 gli investimenti finanziari ammontano complessivamente a 90.919,8 milioni di Euro in crescita,stante le dinamiche commerciali e l’evoluzione dei mercati finanziari, del 28,7% rispetto ai 70.657,0 milioni di Euro del 2013.

La voce partecipazioni si riferisce all’investimento nella consociata EGI, valutata col metodo del patrimonio netto. La Società,partecipata al 45% da Poste Vita S.p.A ed al 55% da Poste Italiane S.p.A, opera nel settore immobiliare per la gestione e la valo-rizzazione del patrimonio immobiliare non strumentale trasferito dalla Capogruppo nel 2001. I dati relativi all’esercizio 2014 evi-denziano un patrimonio netto della Società pari ad Euro 362,8 milioni ed un risultato di esercizio positivo per circa 45 migliaia diEuro. Il valore del Patrimonio Netto e di conseguenza il valore della partecipazione al 31 dicembre 2014, scontano la distribuzio-ne di riserve di utili precedenti per un importo pari a 75 milioni di Euro, di cui 33,7 milioni di Euro a favore del socio Poste VitaS.p.A, deliberata dall’Assemblea tenutasi in data 24 novembre 2014.

I finanziamenti e crediti si riferiscono principalmente al saldo del conto corrente di corrispondenza attivo con Poste Italiane edai conferimenti a titolo di sottoscrizione e connessi a richiami di capitale, su fondi comuni d’investimento dei quali ancora nonsono state emesse le corrispondenti quote.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) ammontano complessivamente a 77.012,8 milioni di Euro (59.159,9milioni di Euro al 31 dicembre 2013) e si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazionicontrattuali assunte nei confronti degli assicurati e relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile, la cui prestazione assicu-rata è parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi all’interno del patrimonio comples-sivo di Poste Vita (cd. Gestioni Separate). Su tali tipologie di prodotto la Compagnia presta la garanzia di un tasso di rendimen-to minimo da riconoscere alla scadenza della polizza compreso tra lo 0% e l’1,5%.

LA GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Investimenti finanziari 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Partecipazioni in collegate 163,3 197,0 (33,7) (17,1%)Finanziamenti e crediti 726,4 11,5 714,9 6.239,4%Attività finanziarie disponibili per la vendita 77.012,8 59.159,9 17.853,0 30,2%Attività finanziarie al fair value rilevato a C/E 12.361,4 10.483,8 1.877,6 17,9%Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 655,9 804,9 (148,9) (18,5%)Totale Investimenti Finanziari 90.919,8 70.657,0 20.262,8 28,7%

(dati in milioni di euro)

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Gestione patrimoniale e finanziaria

29Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Nel corso del 2014, è stata mantenuta una strategia di gestione degli investimenti finalizzata a contemperare l’esigenza di cor-relare in misura sempre maggiore gli investimenti con la struttura degli impegni nei confronti degli assicurati ed, al tempo stes-so, mantenere un portafoglio in grado di garantire una continuità nei rendimenti anche in linea con quelli dei principali competi-tors. Le scelte di investimento, anche in virtù delle dinamiche di mercato, sono state improntate ad obiettivi di massima pru-denza con un portafoglio investito prevalentemente in titoli di stato di area Euro ed in obbligazioni “corporate” di buono stan-ding. Gli acquisti hanno riguardato principalmente titoli governativi italiani, anche nella componente indicizzata all’inflazione.Particolare attenzione è stata rivolta anche alla selezione e diversificazione del portafoglio in titoli obbligazionari non governativi.In un’ottica di diversificazione del rischio per settore, per meglio sfruttare le opportunità di rendimento offerte sia dall’andamen-to della crescita economica che dalla pendenza delle curve di credito societario, è stato aumentato sia il peso degli emittentibancari e finanziari che quello degli emittenti industriali. Al tempo stesso, in un’ottica di diversificazione geografica è statoaumentato il peso degli emittenti europei (principalmente francesi, tedeschi e spagnoli) e degli emittenti statunitensi. Il calo deirendimenti governativi italiani, che ha caratterizzato la prima parte del 2014, ha costituito, invece, l’occasione per realizzare plu-svalenze su titoli a lunga scadenza.

La crescita di circa 17,9 miliardi di Euro rispetto al 2013 è da ricondurre da un lato ai positivi risultati commerciali che hanno fattoregistrare un saldo positivo di flussi netti pari a 10,1 miliardi di Euro e dall’altro ai rendimenti conseguiti nel periodo, accompa-gnata da un incremento del loro fair value quale conseguenza delle positive dinamiche di mercati finanziari. Infatti, alla data del31 dicembre 2014 titoli classificati come AFS mostrano plusvalenze nette da valutazione per circa 9.620 milioni di Euro, rispet-to a circa 2.913 milioni di Euro a fine 2013. Dei menzionati importi, 9.280 milioni di Euro (2.688 milioni di Euro al 31 dicembre2013) sono stati attributi agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting, come disposto dall’IFRS4 in quantoriferiti a strumenti finanziari inclusi nelle gestioni separate. I restanti 340 milioni di Euro (225 milioni di Euro nel 2013), si riferi-scono a plusvalenze nette su titoli AFS del “patrimonio libero” della Compagnia e pertanto, attributi ad una apposita riserva dipatrimonio netto (pari a 224 milioni di Euro) al netto del relativo effetto fiscale.

Le attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (FVTPL) ammontano complessivamente a circa 12.361,4milioni di Euro (10.483,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2013) e si riferiscono principalmente (8.600,2 milioni di Euro rispetto ai9.306,1 milioni di Euro di fine 2013) a strumenti finanziari a copertura dei prodotti “Unit e Index linked”. Di questi, circa 6.130,5milioni di Euro attengono a strumenti finanziari a copertura di prodotti di tipo Index Linked per i quali Poste Vita presta una garan-zia diretta del rimborso del capitale e dell’eventuale rendimento minimo garantito al cliente.

I residui 3,8 miliardi di Euro si riferiscono prevalentemente a investimenti inclusi nelle gestioni separate della Compagnia, deiquali circa 1,4 miliardi di Euro sono obbligazioni contenenti clausole di rimborso anticipato da parte dell’emittente, 0,6 miliardi auna emissione di CDP di tipo CMS (Constant Maturity Swap) che prevede meccanismi di cap e floor al fine di limitare eccessi-ve fluttuazioni di tasso ed infine per circa 1,8 miliardi a un fondo multiasset aperto armonizzato di tipo UCITS mediante il qualela Compagnia ha avviato il processo di diversificazione del portafoglio, mantenendo una moderata propensione al rischio.

Le positive dinamiche dei mercati finanziari hanno consentito l’iscrizione nell’anno di plusvalenze da valutazione netta per circa124,4 milioni di Euro quasi interamente attribuita agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Tenuto conto che la produzione dell’anno è risultata del tutto marginale, la variazione dell’anno è da ricondurre principalmentealle uscite per riscatti e scadenze delle polizze solo parzialmente compensate dalla rivalutazione conseguente le positive dina-miche dei mercati finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita 31/12/14 31/12/13 Variazione

Titoli di capitale 8,0 5,3 2,7 52,0%Titoli di debito 75.511,7 57.617,7 17.894,0 31,1%

di cui: titoli di stato 64.669,3 48.853,2 15.816,1 32,4%corporate 10.842,4 8.764,5 2.077,9 23,7%

Quote di OICR 1.493,1 1.536,9 (43,8) (2,9%)Totale 77.012,8 59.159,9 17.853,0 30,2%

(dati in milioni di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

30

La composizione del portafoglio per nazione emettente è in linea con quanto rilevato nel corso del 2014, ed è caratteriz-zata da una forte prevalenza di titoli di stato italiani.

Nazione istituto emittente AFS FVTPL TOTALE

Austria 29,2 18,6 47,8Austrialia 258,6 9,9 268,5Belgio 212,8 22,0 234,8Canada 7,0 - 7,0 Svizzera 194,8 536,0 730,8Repubblica Ceca 5,3 - 5,3Germania 471,4 117,9 589,3Danimarca 46,0 59,2 105,2Spagna 1.599,4 69,0 1.668,4Finlandia 42,3 - 42,3 Francia 2.472,7 327,5 2.800,2Regno Unito 977,6 905,4 1.883,0Irlanda 211,4 246,3 457,7Italia 66.209,8 7.078,2 73.288,0Giappone 10,4 - 10,4Lussemburgo 221,8 379,3 601,1Malta - 235,5 235,5Mauritius - 1.798,2 1.798,2 Messico 30,1 15,5 45,6Olanda 1.528,8 198,8 1.727,5Norvegia 50,2 - 50,2Nuova Zelanda 41,9 - 41,9Portogallo 31,8 - 31,8Svezia 209,2 33,0 242,2Slovenia 10,3 - 10,3Stati Uniti d’America 2.140,0 311,0 2.451,1

Totale 77.012,8 12.361,4 89.374,2

(dati in milioni di euro)

Attività finanziarie a FV designate a C/E 31/12/14 31/12/13 Variazione

Titoli di debito 7.370,4 6.560,7 809,7 12,3%di cui: titoli di stato 6.032,7 5.888,9 143,8 2,4%

corporate 1.337,7 671,8 665,8 99,1%Obbligazioni strutturate 2.367,0 2.983,3 (616,2) (20,7%)Quote di OICR 2.417,6 729,8 1.687,7 231,2%Derivati 206,4 210,0 (3,6) (1,7%)Totale 12.361,4 10.483,8 1.877,6 17,9%

(dati in milioni di euro)

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Gestione patrimoniale e finanziaria

31Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Si riporta la distribuzione per classi di duration del portafoglio titoli in essere al 31 dicembre 2014:

Le disponibilità liquide pari a 655,9 milioni di Euro si riferiscono a temporanee disponibilità finanziarie, riferite principal-mente alle “Gestioni Separate”, che, sono state investite a gennaio 2015.

Nazione istituto emittente AFS FVTPL

Fino a 1 12.409,4 2.263,5Da 1 a 3 9.542,5 4.355,1Da 3 a 5 14.458,6 2.350,8Da 5 a 7 13.467,3 464,6 Da 7 a 10 11.510,9 221,1Da 10 a 15 9.055,0 82,2Da 15 a 20 4.760,9 -Da 20 a 30 307,1 -Totale 75.511,7 9.737,5

(dati in milioni di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Interessi Albi Utili Perdite Utili netti Utili da Perdite da Utili netti da Totale

31/12/2014 Proventi realizzati realizzate realizzati valutazione valutazione valutazione proventi

e Oneri e oneri

dic. 2014

Derivante da attività finanziarie disponibili per la vendita 2.351,0 59,3 352,2 (21,5) 330,7 - - 0,0 2.741,0Derivante da attività finanziarie designate a fair value rilevatoa conto economico 334,3 (1,1) 33,6 (5,8) 27,8 367,7 (9,0) 358,7 719,7Risultato di disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5,1 - - - 5,1Derivante da finanziamenti e crediti 2,9 2,9Derivante da altrepassività finanziarie (31,8) - - - (31,8)Derivante da partecipazioniin collegate 0 - - 0,02 0,02 0,02Totale 2.661,5 58,2 385,8 (27,3) 358,5 367,7 (9,0) 358,7 3.437,0

Interessi Albi Utili Perdite Utili netti Utili da Perdite da Utili netti da Totale

31/12/2013 Proventi realizzati realizzate realizzati valutazione valutazione valutazione proventi

e Oneri e oneri

dic. 2014

Derivante da attività finanziarie disponibili per la vendita 2.080,9 30,5 178,2 (30,0) 148,2 - 2.259,5Derivante da attività finanziarie designate a fair value rilevatoa conto economico 308,2 (0,1) 20,9 (5,0) 15,9 430,1 (9,6) 420,5 744,5Risultato di disponibilità liquide e mezzi equivalenti 9,5 - - - 9,5Derivante da finanziamenti e crediti 0,1 0,1Derivante da altrepassività finanziarie (18,5) - - - (18,5)Derivante da partecipazioniin collegate - - - (1,6) (1,6) (1,6)Totale 2.380,3 30,3 199,1 (35,0) 164,1 430,1 (11,2) 418,9 2.993,6

Variazione 281,3 27,9 186,8 7,7 194,4 (62,4) 2,2 (60,2) 443,4

Variazione % 12% 92% 94% (22%) 118% (15%) (20%) (14%) 15%

I proventi netti derivanti dagli investimenti finanziari conseguiti nel corso del 2014 ammontano complessivamente a3.437 milioni di Euro, in crescita di circa 443 milioni di Euro rispetto al 2013, in virtù principalmente dei maggiori volumiinvestiti e delle maggiori plusvalenze realizzate nel corso del periodo grazie alle favorevoli condizioni dei mercati finanziari.Una parte marginale pari complessivamente a circa -23,8 milioni di Euro di oneri netti (-10,6 milioni nel 2013) sono riferibi-li principalmente agli interessi maturati sui prestiti subordinati, agli interessi attivi sui conti correnti bancari e postali e sulconto corrente di corrispondenza attivo con Poste Italiane. Di seguito il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari:

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I rendimenti delle Gestioni separate della Compagnia Poste Vita, negli specifici periodi di osservazione (dal 1 gennaio 2014al 31 dicembre 2014), sono stati i seguenti:

L’attività di investimento è oggetto di una continua attività di monitoraggio anche attraverso il ricorso a evolute metodolo-gie di analisi del rischio (di matrice statistica), effettuate con l’ausilio di un modello interno finanziario-attuariale, finalizzatea valutare - sia nell’ipotesi di uno “scenario centrale” (basato su correnti ipotesi finanziarie e commerciali) sia in scenari distress e di diversi sviluppi commerciali - la compatibilità tra le stime di rischio - elaborate con riferimento sia alla garanziadi rendimento minima contrattualmente prevista, sia ai possibili impatti in bilancio - e la loro sostenibilità, riconducibile allaconsistenza patrimoniale e ai rendimenti tempo per tempo prevedibili. Il rendimento minimo garantito contrattualmenteprevisto è compreso fra l’1,0% e l’1,5% ad evento non consolidato e quindi presenta una significatività di rischio moltobassa tenuto conto sia dei rendimenti realizzati fino ad oggi dalle gestioni separate che di quelli prospettici. Nel corso deiprimi mesi del 2015 la Compagnia, in virtù dell’andamento decrescente dei tassi di interesse, procederà relativamente ainuovi prodotti, ad una riduzione del minimo garantito allo 0,5%.

I MEZZI PATRIMONIALI ED IL MARGINE DI SOLVIBILITÀ

Il Patrimonio Netto del Gruppo ammonta al 31 dicembre 2014 a 3.084,2 milioni di Euro con una variazione di 320,7 milionidi Euro rispetto al dato di inizio anno riferibile all’utile di periodo, alla variazione della riserva derivante dalla valutazione deititoli appartenenti alla categoria degli AFS afferenti il patrimonio libero (+75,9 milioni di Euro) ed alla distribuzione di riservedi utili di esercizi precedenti verso l’azionista unico Poste Italiane, per 80 milioni di Euro, deliberata dall’Assemblea tenuta-si l’11 dicembre 2014.

Inoltre, nel recente mese di maggio, è stato emesso dalla Compagnia un prestito subordinato per un nozionale complessi-vo di 750 milioni di Euro, interamente collocato presso investitori istituzionali. L’operazione, perfezionata il 30 maggio u.s.,si inquadra in un complessivo rafforzamento dei mezzi patrimoniali della Compagnia tenuto conto, in particolare, delle pre-visioni di crescita attese per il biennio 2014-2015 e dell’obiettivo di mantenere un solvency ratio intorno al 120% fino all’en-trata in vigore dei nuovi requisiti patrimoniali previsti dalla normativa “Solvency II” fissata per il prossimo 2016. Il costo delprestito è di circa il 3% ed il valore di carico è pari a 744,1 milioni di Euro.

Risultano ancora in essere alla data del 31 dicembre 2014, prestiti subordinati interamente sottoscritti dalla Capogruppo,per complessivi 540 milioni di Euro (di cui 400 milioni di Euro a scadenza indeterminata) remunerati a condizioni di merca-to, regolati in conformità alle condizioni previste dall’articolo 45 capo IV titolo III del D.Lgs. n. 209 del 7 settembre 2005 esuccessive modifiche, e integralmente disponibili ai fini della copertura del margine di solvibilità.

Gli elementi costitutivi del margine di solvibilità, calcolati con il metodo consolidato ammontano, tenuto conto della pro-posta di distribuzione dell’utile di periodo, risultano pari a 3.855 milioni di Euro a fronte di un margine di solvibilità richiestopari a 3.061 milioni di Euro; conseguentemente il solvency ratio a fine 2014 risulta pari a 1,26.

Gestione patrimoniale e finanziaria

33Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Gestioni Separate Rendimento lordo Capitale Medio Investito

tassi % €/mln

PostaValorePiù 4,15% 57.463,8PostaPensione 5,15% 2.435,3

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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L’ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO POSTE VITA

CORPORATE GOVERNANCE

Il presente paragrafo rappresenta anche la Relazione sul governo societario prevista ai sensi dell'art. 123 Bis del D.Lgs.58/1998 (Testo Unico della Finanza) limitatamente alle informazioni richieste dal comma 2, lettera b. Il modello di governan-ce adottato da Poste Vita è quello “tradizionale”, caratterizzato dalla classica dicotomia tra Consiglio di Amministrazione eCollegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione, composto da 7 membri (di cui - a seguito del rinnovo delle cariche societarie intervenutonel mese di agosto 2014 - 2 indipendenti), si riunisce con cadenza periodica per esaminare e assumere deliberazioni in meri-to agli indirizzi strategici, all’andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative alla struttura organizza-tiva, ad operazioni di rilevanza strategica e per ogni ulteriore adempimento previsto dalla normativa vigente di settore. Taleorgano rappresenta pertanto l’elemento centrale per la definizione degli obiettivi strategici della Compagnia e per l’indiriz-zo delle politiche necessarie al loro raggiungimento. Il Consiglio di Amministrazione è il responsabile del governo dei rischiaziendali ed in tal senso approva gli orientamenti strategici e le politiche da perseguire. Promuove la cultura dei controlli ene garantisce la diffusione ai vari livelli aziendali.

Il Presidente ha i poteri derivanti dallo statuto sociale e quelli conferitigli nell’adunanza del Consiglio di Amministrazione del5 agosto 2014. Il Consiglio di Amministrazione, nella medesima seduta, ha conferito all’Amministratore Delegato i poteriper l’amministrazione della Compagnia, salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato.

In seno al Consiglio di Amministrazione è previsto un Comitato remunerazioni – peraltro aggiornato (come riferito nel para-grafo “Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio”) nella sua composizione a seguito dei rinnovi delle carichesocietarie intervenute nel mese di agosto 2014 - che ha il compito di svolgere funzioni di consulenza e di proposta nell’am-bito della definizione delle politiche di remunerazione e formulare proposte in materia di compensi di ciascuno degli ammi-nistratori investiti di particolari cariche, nonché verificare la proporzionalità delle remunerazioni degli amministratori esecu-tivi tra loro e rispetto al personale dell’impresa.

Come riferito altresì nel paragrafo “Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio”, in data 27 gennaio 2015, èstato inoltre istituito il Comitato per il controllo interno e per le operazioni con parti correlate, con il compito di assistere l’or-gano amministrativo nella determinazione delle linee di indirizzo del sistema dei controlli interni, nella verifica periodica dellasua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento, nell’identificazione e gestione dei principali rischi aziendali.

Il Collegio Sindacale è costituito da 3 membri effettivi e 2 supplenti, nominati dall’Assemblea dei Soci. Ai sensi dell’art. 2403del Codice Civile vigila sull’osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, inparticolare, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concre-to funzionamento.

L’attività di controllo contabile, prevista dagli articoli 14 e 16 del D.lgs. 39/2010, è svolta dalla BDO S.p.A., società di revi-sione iscritta nel registro dei revisori contabili e all’Albo tenuto presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. La Compagnia è dotata altresì di un sistema di regole di natura comportamentale e tecnica, volte ad assicurare un coeren-te governo societario, attraverso il coordinamento nella gestione delle fasi decisionali relativamente ad aspetti, problemati-che e attività che sono di interesse e/o importanza strategica, o che possono presentare effetti di portata tale da generaresignificativi rischi patrimoniali.

Il sistema di governance aziendale è ulteriormente rafforzato da una serie di Comitati aziendali presiedutidall’Amministratore Delegato, volti all’indirizzo ed al controllo delle politiche aziendali su tematiche a valenza strategica.

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In particolare sono presenti (i) un Comitato Prodotti Assicurativi, con la responsabilità di analizzare, ex ante, le proposte rela-tive all’offerta dei prodotti assicurativi e le connesse caratteristiche tecnico-finanziarie e di verificare, ex post, le performan-ce tecnico-reddituali ed i limiti assuntivi dei prodotti in portafoglio, (ii) un Comitato Progetti, con la responsabilità di assicu-rare il monitoraggio dei progetti strategici del Gruppo Assicurativo, valutarne lo stato di avanzamento, analizzare eventualicriticità e riorientare l’azione delle funzioni responsabili per il raggiungimento degli obiettivi definiti, (iii) un Comitato per laGestione delle Crisi, con la responsabilità di assicurare la gestione coordinata delle situazioni di crisi connesse al patrimo-nio informativo aziendale a garanzia della Business Continuity a fronte di eventi improvvisi ed a carattere eccezionale. IlComitato opera in coerenza con gli indirizzi definiti per le tematiche di interesse dalla Capogruppo Poste Italiane e (iv) unComitato Investimenti, con la responsabilità di supportare la definizione della politica degli investimenti, dell’asset alloca-tion strategica e tattica, ed il suo monitoraggio nel tempo.

Infine, nell’ottica di una sempre maggiore convergenza con i modelli di governance più evoluti, è prevista nello statuto dellaSocietà la figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Il Consiglio di Amministrazione, nell’adu-nanza del 11 settembre 2014, ha confermato Dirigente Preposto il responsabile della funzione Amministrazione e Controllo.

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

Il processo di gestione dei rischi si inserisce all’interno del più ampio sistema dei controlli interni la cui configurazione siarticola su tre livelli:

• Controlli di linea, o di primo livello, effettuati nel corso dello svolgimento dei processi operativi gestiti dalle singole struttu-re operative (in tale accezione sono compresi anche i controlli gerarchici e i controlli “embedded” nelle procedure); non-ché il sistema delle deleghe e delle procure; le strutture operative rappresentano pertanto la “prima linea di difesa” edhanno la responsabilità di gestire con modalità efficaci ed efficienti i rischi che rientrano nella loro area di competenza.

• Controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello), effettuati dalla Funzione Risk Management, separata e indipendentedalle strutture operative, a cui è attribuita la responsabilità di censire le diverse tipologie di rischio, di concorrere alla defi-nizione delle metodologie di valutazione/misurazione, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie strutture operati-ve, di identificare e suggerire, ove necessario, le eventuali azioni correttive e/o di mitigazione dei rischi, di verificare la coe-renza tra l’operatività aziendale con gli obiettivi di rischio definiti dai competenti organi aziendali.

• Controlli sul rischio di non conformità alle norme (secondo livello), effettuati dalla Funzione Compliance, separata e indipenden-te dalle strutture operative, cui è attribuita la responsabilità di prevenire il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministra-tive, perdite patrimoniali o danni di reputazione derivanti dalla non conformità alla normativa di riferimento. In Tale ambito laFunzione Compliance ha il compito di valutare l’adeguatezza dei processi interni a prevenire il rischio di non conformità.

• Controlli di terzo livello, affidati alla funzione di Revisione Interna, separata e indipendente dalle strutture operative, che,sulla base delle analisi delle aree di rischio che interessano l’attività della Compagnia, pianifica gli interventi di audit annua-li per la verifica dell’efficacia e dell’efficienza del Sistema di Controllo Interno relativo ad attività/processi aziendali.

Relativamente all’organizzazione dei controlli, si segnala che nel Gruppo Assicurativo Poste Vita le funzioni di controllo dellacontrollata Poste Assicura sono state accentrate nella Capogruppo Poste Vita, ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Isvapn. 20 del 26 marzo 2008.

Il sistema di controllo interno è inoltre costituito da un insieme di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato aprevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi(ovvero di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai rego-lamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna. Si tratta di un sistema pervasivo rispettoall’intera Azienda che è oggetto di progressivo rafforzamento.

In tale contesto, la funzione di Revisione Interna assiste l’organizzazione nel perseguimento dei propri obiettivi di businesse di governo, supportando il vertice aziendale e il management stesso nell’adempimento dei propri compiti relativi al siste-ma di controllo interno e gestione dei rischi, nell’ottica di promuovere il miglioramento continuo dei meccanismi di corpo-rate governance e dei processi di controllo dell’Azienda. In particolare, compito della funzione è quello di fornire assurance– anche in virtù dell’indipendenza organizzativa che la contraddistingue e grazie al fatto di non assumere responsabilità ope-rative – sull’adeguatezza del disegno e del funzionamento del complessivo sistema di controllo interno della Società, ancheriguardo alle tematiche relative alla L. 262/05.

Organizzazione del gruppo Poste Vita

35Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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A tal fine, la funzione predispone con cadenza annuale un Piano di Audit basato su una logica di analisi dei rischi, con l’obiet-tivo di una progressiva copertura dei principali processi aziendali.

A ciò si aggiunge la funzione di Risk Management alla quale è affidato il compito di garantire le attività di sviluppo delle meto-dologie di misurazione dei rischi e di proposta dei piani di intervento finalizzati alla loro mitigazione, con riferimento ai rischifinanziari, tecnici e di processo sostenuti dalla Compagnia. La funzione di Risk Management ha anche la responsabilità di met-tere a punto il sistema di misurazione dei rischi e di misurazione del capitale regolamentare secondo le specifiche in corso didefinizione a livello europeo (Solvency II). Inoltre, il Risk Management supporta l’organo amministrativo nella valutazione,anche attraverso prove di stress, della coerenza tra i rischi effettivamente assunti dall’impresa, l’appetito per il rischio definitodallo stesso Consiglio di Amministrazione e le dotazioni di capitale regolamentare attuali e prospettiche.

La funzione di Compliance ha il compito di garantire l’adeguatezza dell’organizzazione e delle procedure atte a prevenire ilrischio di mancato rispetto delle norme in coerenza con quanto contenuto nel documento di compliance policy approvatodal Consiglio di Amministrazione in data 26 novembre 2008.Con riferimento all’ambito disciplinato dal D.Lgs. 231/01, Poste Vita ha adottato, un Modello Organizzativo con l’obiettivo diprevenire la commissione delle diverse tipologie di reato previste dalla normativa e ha nominato l’Organismo di Vigilanza.L’adozione del Modello Organizzativo 231 e le regole di comportamento contenute in esso si integrano con il “Codice Eticodel Gruppo Poste Italiane” ed il “Codice Comportamento Fornitori e Partner del Gruppo Poste Italiane” adottati dalleCompagnie, in armonia con analoghi codici vigenti per la Capogruppo Poste Italiane.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA E PERSONALE

Nel corso dell’esercizio, si è puntato sul rafforzamento della struttura organizzativa del Gruppo Assicurativo a fronte dellacostante crescita in termini di dimensioni e di volumi. Il numero dei dipendenti diretti al 31 dicembre 2014 è pari a 336 unità,rispetto a 317 al 31 dicembre 2013.

Il menzionato incremento dell’organico, seppur contenuto rispetto ai valori degli anni precedenti, evidenzia l’attenzione e lavolontà del Gruppo Assicurativo non solo di supportare il crescente business e le tante progettualità già avviate, alcuneanche di natura pluriennale, ma anche di arricchire il proprio patrimonio in materia di competenze tecnico-specialistiche(attuariali, finanziarie, di governance e controllo) oltre che di migliorare i processi e il relativo sistema di controllo interno.Gli inserimenti nella compagnia si sono realizzati non solo reclutando dal mercato assicurativo, ma anche attraverso l’inse-rimento di giovani neolaureati mediante periodi iniziali di stage o di tirocini formativi svolti in azienda.

Il rafforzamento della struttura organizzativa delle società è proseguito anche attraverso un percorso di crescita e valorizza-zione delle persone e delle loro competenze. Lo sviluppo del personale e delle competenze ha rappresentato anche perl’anno 2014 una tra le priorità del Gruppo Assicurativo, risultando in un significativo investimento in formazione nel corsodell’esercizio. In particolare nel 2014 sono state realizzate complessivamente oltre 850 giornate di aggiornamento profes-sionale tecnico specialistico del personale.

Inoltre nell’esercizio è stato avviato un progetto formativo, che ha coinvolto principalmente il dirigente delle società e attoa garantire il rafforzamento, attraverso metodologia “coaching” di competenze manageriali e di supporto al managementnella gestione dei collaboratori. Infine si conferma anche per quest’anno l’attuazione del sistema di valutazione annuale delle prestazioni di tutto il perso-nale, con focus sulle competenze e sui comportamenti agiti e sul raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Composizione dell’Organico 2014 2013 Var.ne

Dirigenti 32 32 0Quadri 129 113 16Impiegati 170 161 9Contratti a tempo determinato 5 11 -6Organico Diretto 336 317 19

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Altre informazioni

37Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Il Gruppo non ha sostenuto, nel corso dell’esercizio, spese di ricerca e sviluppo ad esclusione dei costi relativi alla defini-zione di nuovi prodotti. Tali spese sono imputate interamente nell’esercizio.

Informazioni relative alle azioni proprie e/o della Controllante possedute, acquistate o alienate nel periodo

La Capogruppo Poste Vita e la Controllata Poste Assicura non possiedono né hanno acquistato o alienato azioni proprie odella Controllante.

CONTENZIOSO LEGALE

Le vertenze avviate nei confronti della Capogruppo Poste Vita ad oggi sono circa 289 (tra queste circa 14 afferiscono a polizzedanni oggetto di cessione di portafoglio da Poste Vita a Poste Assicura) ed attengono principalmente a contestazioni inerenti“polizze dormienti” nonché alle liquidazioni delle prestazioni assicurative. Inoltre risultano ancora pendenti 7 procedimenti innan-zi al giudice del lavoro da parte di lavoratori di ditta subappaltatrice, che hanno avanzato richieste economiche per crediti di lavo-ro non onorati. Dei probabili esiti dei contenziosi si è tenuto conto nella determinazione delle risultanze economiche di periodo.Risultano, infine, attivati, circa 115 procedimenti contro Poste Vita afferenti, in linea di massima, ad ipotesi di reato in relazionea condotte illecite genericamente riferite a falsificazione della documentazione assicurativa, sottrazioni di denaro e circonvenzio-ni di incapaci, legate a comportamenti posti in essere da terzi o da dipendenti di Poste Italiane.

Le vertenze avviate nei confronti della Controllata Poste Assicura ad oggi sono circa 171 ed attengono principalmente a conte-stazioni inerenti la liquidazione delle prestazioni assicurative. Dei probabili esiti dei contenziosi si è tenuto conto nella determi-nazione della riserva sinistri.

Risultano, inoltre, attivati, circa 25 procedimenti contro Poste Assicura afferenti, a varie iniziative promosse dalla clientela e lega-te, principalmente, alla documentazione assicurativa.

Da ultimo si segnala l’esistenza di ulteriori 14 contenziosi promossi nei confronti della capogruppo Poste Vita ma afferenti a poliz-ze danni oggetto di cessione di portafoglio in favore di Poste Assicura e relativi alla liquidazione delle prestazioni assicurative

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

In relazione ai contenziosi relativi alle presunte violazioni IVA per omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di dele-ga incassate relativi agli anni 2004 e 2006, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore dellaCompagnia, ritenendo infondate le pretese dell’Agenzia delle Entrate. Le sentenze sono state tuttavia impugnate da partedell’Agenzia delle Entrate con ricorsi in appello, notificati all’Ufficio nel mese di dicembre 2014. Poste Vita, per mezzo deipropri consulenti fiscali, ha depositato le controdeduzioni, in data 16 febbraio 2015. Ad oggi non è ancora stata fissata ladata dell’udienza. Con riferimento invece alle contestazioni relative al 2005, il ricorso formulato risulta ancora pendentepresso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma in quanto non è ancora stata fissata la data dell’udienza. Dei proba-bili esiti del contenzioso tributario in oggetto si continua a tener conto nella determinazione dei Fondi per rischi ed oneri.

ALTRE INFORMAZIONI

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Per parti correlate, oltre alle società del Gruppo Poste Italiane i cui rapporti sono stati descritti nel precedente paragrafo, siintendono, conformemente a quanto previsto dallo IAS 24 (par.9) il MEF, Cassa Depositi e Prestiti SpA, le entità sotto il con-trollo del MEF e i Dirigenti con responsabilità strategiche della Compagnia. Non sono intese come Parti correlate lo Statoe i soggetti pubblici diversi dal MEF e dalle entità da questi controllate; non sono, inoltre, considerati come rapporti conParti correlate quelli generati da attività e passività finanziarie rappresentate da strumenti finanziari. Premesso quanto sopra, si rappresenta che, nel corso del 2014, l’unica operazione di rilievo posta in essere dallaCompagnia con parti correlate esterne al Gruppo Poste Italiane attiene alla gestione del contratto di locazione degli ufficisottoscritto a condizioni di mercato con la società EUR SpA (controllata al 90% dal MEF).Non sono state, invece, poste in essere operazioni con parti correlate dagli Amministratori e dai Dirigenti con responsabi-lità strategiche della Compagnia.

IVASS

A seguito dell’attività ispettiva condotta tra il 1 aprile ed il 14 luglio 2014 tesa a valutare il governo, la gestione e il control-lo degli investimenti e dei rischi finanziari nonché il rispetto della normativa antiriciclaggio, l’IVASS, in data 17 settembre2014, ha notificato a Poste Vita delle raccomandazioni nonché l’avvio di un procedimento amministrativo relativo alla pre-sunta violazione di quattro previsioni concernenti la normativa antiriciclaggio. La Compagnia ha presentato all’Autorità i pro-pri scritti difensivi ed è stata sentita in audizione. Il procedimento dinanzi all’Autorità si concluderà entro due anni.

EVOLUZIONE NORMATIVA

Nel corso del 2014, sono intervenute le seguenti novità normative, che impattano o potrebbero impattare l’attività della Compagnia: • Il 19 febbraio l'Assemblea del Senato ha convertito in legge, il decreto-legge sul piano "Destinazione Italia" (ddl n. 1299).

Va segnalato, tra gli altri, l’articolo 12 del provvedimento, che reca un insieme di misure volte, nel loro complesso, aimmettere liquidità nel sistema imprenditoriale e ad alimentare i canali di finanziamento delle piccole e medie imprese.Sono poi apportate semplificazioni alla disciplina della cartolarizzazione dei crediti d’impresa e della cessione di creditiverso la Pubblica Amministrazione. Al fine di incentivare l’investimento in titoli obbligazionari da parte di fondi pensionee compagnie assicurative, si consente di computare tra gli attivi ammessi a copertura delle riserve tecniche delle impre-se di assicurazione i titoli emessi nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione, realizzate mediante la sottoscrizione el'acquisto di obbligazioni e titoli similari, inclusi quelli privi di rating, anche se non destinati ad essere negoziati in un mer-cato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione e anche privi di rating.

• Il 25 febbraio l'Assemblea del Senato, ha approvato definitivamente il provvedimento di conversione in legge, con modi-ficazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (ddln. 1214-B), pubblicato nella G.U. n. 49 del 28 febbraio 2014. Si segnala, in particolare, l’articolo 9, comma 15-bis, rela-tivo al differimento al 30 giugno 2014 del termine per l’installazione obbligatoria di strumenti per i pagamenti mediantecarta di debito (POS). La disposizione si riferisce all’obbligo per i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodottie di prestazione di servizi, comprese le imprese assicuratrici e le loro reti di vendita, di accettare pagamenti effettuatiattraverso carte di debito.

• La Legge di Stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190 pubblicata in Gazzetta Ufficiale 29 dicembre 2014, n. 300)contempla, a partire dal periodo di imposta 2015, due misure fiscali di specifico interesse per il settore assicurativo: i)innalzamento, dall’11% al 20% dell’aliquota di tassazione del rendimento netto maturato su base annuale dalle gestio-ni dei fondi pensione e ii) abrogazione dell’esonero da tassazione, ai fini IRPEF, della componente finanziaria dei capita-li caso morte corrisposti ai beneficiari di contratti di assicurazione sulla vita non esclusivamente stipulati a copertura delrischio di premorienza.

• Il 1 aprile è stato emanato, in pubblica consultazione, lo schema di provvedimento recante modifiche al regolamentoisvap n. 24 del 19 maggio 2008 concernente la procedura di presentazione dei reclami all’ isvap e la gestione dei recla-mi da parte delle imprese di assicurazione.

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Altre informazioni

39Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

• L’IVASS il 15/04/2014 ha emanato il Provvedimento n. 17, recante modifiche ed integrazioni ai Regolamenti ISVAP n.20/2008, in materia di controlli interni, gestione dei rischi, compliance e esternalizzazione delle attività delle imprese diassicurazione, al regolamento ISVAP n. 36/2011, concernenti le linee guida in materia di investimenti di attivi a coper-tura delle riserve tecniche, al regolamento ISVAP n 15/2008 concernenti il gruppo assicurativo, ai fini dell'attuazionedelle linee guida EIOPA, per la preparazione a Solvency II.

• Il 10 giugno è stato emanato, in pubblica consultazione, lo Schema di Regolamento recante l’aggiornamento delle disposizioniin materia di investimenti e attivi a copertura delle riserve tecniche di cui al Regolamento Isvap n. 36 del 31 gennaio 2011.

• L’ IVASS il 21/10/2014 ha emanato il provvedimento n. 21, recante modifiche ed integrazioni a regolamento ISVAP n.15/2011, concernente il gruppo assicurativo; modifiche ed integrazioni al regolamento ISVAP n. 18/2008, concernentela verifica della solvibilità corretta; modifiche ed integrazioni al regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007, concernentegli schemi per il bilancio delle imprese di assicurazione e di riassicurazione che sono tenute all'adozione dei principi con-tabili internazionali; modifiche ed integrazioni al regolamento ISVAP n. 26/2008, concernente le partecipazioni assuntedalle imprese di assicurazione e di riassicurazione.

• L’IVASS il 21/10/2014 ha emanato il Provvedimento n. 22, recante modifiche ed integrazioni al Regolamento ISVAP n.36/2011, concernente le linee guida in materia di investimenti e di attivi a copertura delle riserve tecniche. Nel corso del periodo, nell’ambito del progetto di aggiornamento dei principi contabili nazionali, sono stati pubblicati eapprovati in via definitiva dagli Organi dell’OIC, i seguenti i principi contabili:

• OIC 9, avente lo scopo di disciplinare il trattamento contabile e l’informativa da fornire nella nota integrativa per le per-dite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

• OIC 10, avente lo scopo di definire i criteri per la redazione e presentazione del rendiconto finanziario. La risorsa finan-ziaria presa a riferimento per la redazione del rendiconto è rappresentata dalle disponibilità liquide.

• OIC 12, avente lo scopo di definire i criteri per la presentazione dello stato patrimoniale, del conto economico e dellanota integrativa, con particolare riguardo alla loro struttura e al loro contenuto

• OIC 13, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione delle rimanenze di magaz-zino nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 14, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione, valutazione delle disponibilità liquide nelbilancio, nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 15 , avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione dei crediti, nonché le infor-mazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 16, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione delle immobilizzazionimateriali nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 17, avente lo scopo di disciplinare la redazione del bilancio consolidato e l’applicazione del metodo del patrimonionetto sia nel bilancio di esercizio che nel bilancio consolidato

• OIC 18, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione dei ratei e risconti, non-ché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 19, avente lo scopo di definire i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione dei debiti, nonché le informa-zioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 20, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione dei titoli di debito, non-ché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 21, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione delle partecipazioni e delleazioni proprie, nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 22, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione dei conti d’ordine, nonchéle informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 23, avente lo scopo di definire i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione dei lavori in corso su ordina-zione nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 25, avente lo scopo di definire i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione delle imposte sul reddito equelle ad esse assimilabili (IRAP), nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 26, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione delle attività, passività eoperazioni espresse in valuta estera, nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 28, avente lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione e la classificazione degli elementi di cui il patrimonionetto si compone, nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

• OIC 29, avente lo scopo di disciplinare il trattamento contabile e l’informativa da fornire nella nota integrativa degli even-ti che riguardano i cambiamenti di principi contabili, i cambiamenti di stime contabili, la correzione di errori, gli eventi eoperazioni straordinari e i fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.

• OIC 31, avente lo scopo di definire i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione dei fondi per rischi e oneri edel trattamento di fine rapporto, nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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RISK GOVERNANCE

Il processo di gestione dei rischi vede coinvolti, con diversi ruoli e responsabilità, il Consiglio di Amministrazione, l’AltaDirezione, le strutture operative e le Funzioni di controllo del Gruppo Assicurativo.

Il Consiglio di Amministrazione, come descritto anche nel paragrafo “Corporate Governance”, detiene i più ampi poteri perla gestione ordinaria e straordinaria della Società, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed utili per ilconseguimento dell’oggetto sociale, ad eccezione di quelli che per legge sono riservati espressamente all’Assemblea. Taleorgano pertanto definisce gli obiettivi strategici del Gruppo e l’indirizzo delle politiche necessarie al loro raggiungimento.Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, la responsabilità ultima del sistema dei controlli interni e definisce e valuta lestrategie e le politiche di assunzione, valutazione e gestione dei rischi maggiormente significativi ed in tal senso, oltre aquanto già specificato nel paragrafo “Corporate Governance”, individua i livelli di tolleranza al rischio, determinando obiet-tivi di performance coerenti con il livello di adeguatezza patrimoniale.

A tal riguardo, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione viene puntualmente informato sulla situazione dei rischi dellaGruppo Assicurativo, anche attraverso relazioni periodiche da parte delle Funzioni di controllo. Il ruolo dell’Alta Direzione nell’ambito del sistema dei controlli interni è quello di assicurare un’efficace gestione dell’opera-tività e dei connessi rischi, attuando le strategie e le politiche di gestione del rischio fissate dal Consiglio diAmministrazione.

L’Alta Direzione predispone le misure necessarie ad assicurare l’istituzione ed il mantenimento di un sistema di controlliinterni efficiente ed efficace, curando, in tale ambito, il mantenimento della funzionalità e dell’adeguatezza complessiva del-l’assetto organizzativo del Sistema di Risk Management. Definisce i flussi informativi diretti al Consiglio di Amministrazioneper garantire la piena conoscenza e governabilità dei rischi aziendali. L’Alta Direzione garantisce la tempestiva verifica ed ilcostante monitoraggio delle esposizioni ai rischi, ivi incluso il rispetto del livello di tolleranza ai rischi e dei limiti operativi.

La Funzione Risk Management fornisce un supporto specialistico al consiglio di Amministrazione e all’Alta Direzione per ladefinizione e l’implementazione del sistema di gestione dei rischi, monitorandone nel tempo la tenuta complessiva e garan-tendo una visione integrata dei rischi aziendali; in tale ambito, la Funzione Risk Management verifica la coerenza tra i model-li di valutazione del rischio (qualitativi e quantitativi) con l’operatività svolta dall’impresa.

La Funzione Risk Management supporta, inoltre, le diverse strutture operative aziendali in merito alla valutazione dell’im-patto sul profilo di rischio relativo a: scelte strategiche di business, particolari operazioni analizzate, prodotti e tariffe; effet-tua altresì il monitoraggio dell’esposizione ai rischi e il rispetto dei livelli di tolleranza. Le singole strutture operative sonoresponsabili della gestione operativa dei rischi inerenti la propria attività, dotandosi a tal fine delle metodologie, degli stru-menti e della competenze necessarie ai fini della gestione dei rischi.

Infine, la Funzione Risk Management, di concerto con le altre strutture di controllo, fornisce il proprio contributo per diffon-dere e rafforzare la cultura del rischio e dei controlli presso il personale della Compagnia, al fine di creare la consapevolez-za del ruolo attribuito alle singole entità aziendali nel sistema dei controlli interni.

IL SISTEMA DI GOVERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

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IL PROCESSO DI RISK MANAGEMENT

Il processo di Risk Management permette l'identificazione, la valutazione e la gestione nel continuo di tutti i rischi e si arti-cola nelle seguenti fasi:

• identificazione: in cui si identificano e classificano i rischi ai quali la Compagnia è esposta e si definiscono i principi e lemetodologie quantitative o qualitative per la loro valutazione;

• misurazione/valutazione: in cui si valutano e/o misurano in modo adeguato i rischi cui è esposta la Compagnia e i poten-ziali impatti sul capitale;

• controllo: in cui si monitorano e controllano le esposizioni al rischio, il profilo di rischio e il rispetto dei limiti;• mitigazione: in cui si valutano le misure, anche di natura organizzativa, poste in essere dalla Compagnia per mitigare le

diverse tipologie di rischio; in tale ambito si identificano e attuano eventuali azioni correttive per mantenere il profilo dirischio all'interno dei limiti previsti;

• reporting: in cui si definisce e si produce un’adeguata informativa in merito al profilo di rischio e alle relative esposizio-ni sia verso le strutture e gli organi interni della Compagnia che verso le Autorità di controllo e gli stakeholder esterni.

L’attività di identificazione ha portato all’individuazione dei rischi ritenuti significativi; tali rischi sono classificati secondo unatassonomia coerente con quella prevista dal “Primo Pilastro” di Solvency II, opportunamente arricchita per tenere contodei rischi non compresi dallo stesso “Primo Pilastro”. In particolare, le classi di rischio individuate sono le seguenti:

• Rischi di Mercato• Rischi Tecnici• Rischi di Liquidità• Rischi Operativi• Altri Rischi

Rischi di mercato

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo Poste Vita si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delleobbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodottiindex e unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio Libero del Gruppo.

Le polizze vita di tipo tradizionale, Ramo I e V, si riferiscono a prodotti che prevedono una clausola di rivalutazione della pre-stazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una par-ticolare autonomia, seppur soltanto contabile, all’interno del patrimonio complessivo del Gruppo (le Gestioni SeparatePostavalorePiù e PostaPensione). Su tali tipologie di prodotto il Gruppo presta la garanzia di un tasso di rendimento mini-mo da riconoscere alla scadenza della polizza. Ne consegue che l’impatto economico dei rischi finanziari sugli investimen-ti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente fun-zione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all’utile della “gestio-ne separata” per l’assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dal Gruppo attraverso periodiche anali-si, effettuate con l’ausilio di un modello interno finanziario-attuariale di Asset Liability Management (in seguito anche“ALM”), che, per singola gestione separata, simula l’evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesidelle passività assicurative sia nell’ipotesi di uno “scenario centrale” (basato su correnti ipotesi finanziarie e attuariali) siain scenari di stress (delle variabili economico finanziarie, dei riscatti, della nuova produzione).

I prodotti di tipo index e unit linked, Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l’investimento del premio ver-sato in strumenti finanziari strutturati (index linked emesse anteriormente all’introduzione del Regolamento ISVAP n. 32dell’11 giugno 2009), in titoli emessi dal governo italiano e warrant su equity/inflazione (index linked emesse dopo l’intro-duzione del citato Regolamento ISVAP n. 32), e in fondi comuni d’investimento (unit linked).

Per i prodotti index linked emessi anteriormente all’introduzione del Regolamento ISVAP n. 32 e per le polizze unit linked(ad eccezione della unit “Programma Guidattiva Radar”), il Gruppo Assicurativo, non offre garanzie sul capitale o di rendi-mento minimo e pertanto i rischi finanziari sono interamente a carico dell’assicurato (il rendimento delle polizze è del tuttoindicizzato agli attivi a copertura). Per le polizze index linked emesse successivamente all’introduzione del citatoRegolamento 32, invece, il Gruppo assume il rischio di insolvenza del soggetto emittente i titoli a copertura (il rendimentodelle polizze è solo in parte legato ai citati titoli a copertura).

Il sistema di governo e di gestione dei rischi

41Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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In tale contesto, la definizione delle strategie e delle linee guida degli investimenti vengono definite con apposite deliberedal Consiglio di Amministrazione. Il processo di investimento prevede altresì un sistema di governance rafforzato da orga-nismi collegiali (i cui ruoli sono illustrati anche nel paragrafo “Corporate Governance”) con un ruolo consultivo e propositi-vo nei confronti dell’Alta Direzione.

Le attività di monitoraggio dei rischi di mercato si differenziano a seconda della tipologia di operatività a cui sono finalizza-ti gli investimenti (Ramo I e attivi riferiti al “Patrimonio Libero” da un lato, Ramo III dall’altro).

Nell’ambito dei rischi di mercato si evidenziano le seguenti sotto-categorie di rischio:

• Rischio di prezzo• Rischio di valuta• Rischio di tasso• Rischio di credito

Si riportano di seguito le evidenze relative all’operatività di Ramo I e agli attivi relativi agli impegni sul Patrimonio Liberodella Compagnia.

Rischio di prezzo

Rappresenta il rischio di oscillazione del prezzo dei titoli azionari in portafoglio o dei contratti derivati aventi per attività sot-tostanti azioni, indici azionari o panieri di azioni, nonché dei fondi comuni d’investimento. Tale rischio viene comunementescisso in una componente di rischio cosiddetto idiosincratico, legato a condizioni specifiche dell’emittente, ed in una com-ponente di rischio sistemico ossia riflettente le variazioni delle condizioni generali del mercato di riferimento. L’ammontaredei titoli azionari detenuti in portafoglio è molto ridotto. Si riporta di seguito una sintesi della composizione della componen-te del portafoglio esposta all’andamento dei prezzi:

Data di riferimento Esposizione Delta valore Effetto su Passività Risultato prima Riserve di Patrimonio dell’analisi al rischio verso gli assicurati delle imposte al lordo delle imposte

+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol

Effetti 2014

Investimenti disp.li per la vendita 1.122 54 (54) 54 (54) - - - -Azioni 8 2 (2) 2 (2) - - - -Altri investimenti 1.114 52 (52) 52 (52) - - - -

Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 4.234 67 (67) 67 (67) 0,1 (0,1) - -

Azioni - - - - - - - - -Altri investimenti 1.798 75 (75) 75 (75) - - - -Obbligazioni strutturate 1.816 53 (53) 53 (53) 0,1 (0,1) - -Altri investimenti Unit 619 (62) 62 (62) 62 0,0 (0,0)

Strumenti finanziari derivati 206 11 (11) 11 (11) - - - -Fair Value vs a conto economico 206 11 (11) 11 (11) - - - -Fair Value vs a conto economico - - - - - - - - -

Variabilità al 31 dicembre 2014 5.562 132 (132) 132 (132) 0 (0) - -

Effetti 2013

Investimenti disp.li per la vendita 1.542 73 (73) 73 (73) - - - -Azioni 5 1 (1) 1 (1) - - - -Altri investimenti 1.537 72 (72) 72 (72) - - - -

Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 3.211 123 (123) 123 (123) 0 (0) - -

Azioni - - - - - - - - -Obbligazioni strutturate 2.481 104 (104) 104 (104) 0 (0) - -Altri investimenti Unit 730 18 (18) 18 (18) 0 (0)

Strumenti finanziari derivati 210 42 (42) 42 (42) - - - -Fair Value vs a conto economico 210 42 (42) 42 (42) - - - -Fair Value vs a conto economico - - - - - - - - -

Variabilità al 31 dicembre 2013 4.963 238 (238) 238 (238) 0 (0) - -

(dati in milioni di euro)

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Il sistema di governo e di gestione dei rischi

43Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Rischio di valuta

Rappresenta il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio dellemonete diverse da quella di conto. Al riguardo, il peso dei titoli denominati in valuta diversa dall’Euro presenti in portafoglioal 31 dicembre 2014 è nullo.

Rischio di tasso

Rappresenta il rischio che una variazione nel livello corrente della struttura dei tassi a termine determini una variazione nelvalore delle posizioni sensibili. Nell’ambito del rischio di tasso di interesse vengono prodotte, periodicamente, opportuneanalisi di ALM, con orizzonte temporale di quattro/cinqueanni, tramite un modello che, sulla base di determinate ipotesi discenario (rialzo/ribasso dei tassi), consente di simulare l’andamento delle poste attive e passive in termini di giacenze, ren-dimenti ed altri componenti dell’attivo e del passivo. Nelle analisi vengono calcolati i valori delle Plus/Minusvalenze diGestione, delle Riprese/Rettifiche di Bilancio e dei Rendimenti, almeno per i seguenti scenari:

• Rialzo/Ribasso dei Tassi al 99,5-esimo percentile ed al 95-esimo percentile;• Rialzo dei Tassi al 95-esimo percentile ed allargamento dei credit spread;• Ribasso dei Tassi al 95-esimo percentile, riduzione della nuova produzione ed aumento delle frequenze di riscatto.

Relativamente agli scenari di rialzo dei tassi l’analisi si focalizza sull’andamento delle Plus/Minusvalenze e delleRiprese/Rettifiche nei primi 12 mesi di simulazione. Nel valutare i risultati delle analisi svolte, con particolare riferimento aglieffetti sul patrimonio aziendale, si tengono in opportuna considerazione le “Management Action” di cui la Compagniadispone al fine di preservare la propria adeguatezza patrimoniale. L’analisi relativa agli scenari che generano maggior minusda valutazione , si focalizza sull’andamento dei rendimenti nei cinque anni di proiezione. Da tale analisi nonché dalle elabo-razioni di ALM effettuate ai fini del Regolamento ISVAP n° 21, il livello di rischiosità è ritenuto sostenibile, anche in consi-derazione delle garanzie di minimo riconosciute dalla Compagnia. Si riporta di seguito una sintesi della composizione dellacomponente del portafoglio esposta alle variazioni di tasso d’interesse:

Rischio di Tasso

Data di riferimento Esposizione Delta valore Effetto su Passività Risultato prima Riserve dell’analisi al rischio differite delle imposte di Patrimonio

verso gli assicurati netto al lordo delle imposte

Nominale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps

Effetti al 31 dicembre 2014

Investimenti disp.li per la vendita 68.689,0 75.890,3 (4.566,8) 4.566,8 (4.446,1) 4.446,1 - - (120,7) 120,7Titoli a reddito fisso 68.684,6 75.511,7 (4.560,6) 4.560,6 (4.440,0) 4.440,0 - - (120,7) 120,7Altri investimenti 4,3 378,6 (6,2) 6,2 (6,2) 6,2 - - - -

Strumenti finanz.al fair value rilevato a C/E 7.904,1 7.921,4 (267,5) 266,9 (267,5) 265,1 - - (1,8) 1,8

Titoli a reddito fisso 7.404,1 7.370,4 (247,1) 247,1 (245,3) 245,3 - - (1,8) 1,8Obbligazioni Strutturate 500,0 551,0 (20,4) 19,7 (20,4) 19,7 - - - -

Variabilità al 31 dicembre 2014 76.593,0 83.811,7 (4.834,3) 4.833,6 (4.711,9) 4.711,2 - - (122,4) 122,4

Effetti 2013

Investimenti disp.li per la vendita 57.905,8 57.617,7 (3.480,9) 3.378,3 (3.367,3) 3.271,0 - - (133,6) 107,3Titoli a reddito fisso 57.905,8 57.617,7 (3.480,9) 3.378,3 (3.367,3) 3.271,0 - - (133,6) 107,3

Strumenti finanz. al fair value rilevato a C/E 7.106,2 6.560,7 (253,2) 254,0 (253,2) 254,0 - - - -

Titoli a reddito fisso 7.106,2 6.560,7 (253,2) 254,0 (253,2) 254,0 - - - -

Variabilità al 31 dicembre 2013 65.011,9 64.178,4 (3.734,1) 3.632,3 (3.620,5) 3.525,0 - - (113,6) 107,3

(dati in milioni di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Rischio di credito

Rappresenta il rischio connesso al merito creditizio dell’emittente, in particolare è il rischio collegato alla possibilità chel’emittente del titolo, per effetto di un deterioramento della propria solidità patrimoniale, non sia in grado di adempiere aipropri obblighi contrattuali. In tale ambito si evidenziano anche gli impatti legati alle variazioni degli spread governativi. Lavalutazione del rischio di credito viene effettuata nell’ambito delle proiezioni ALM di cui sopra ed in particolare nello scena-rio di shock dello spread creditizio. In tale scenario si evidenziano impatti sostenibili per la Compagnia sia in termini di bilan-cio sia in termini di rendimento della gestione. Il rischio di credito viene altresì analizzato attraverso il monitoraggio di unaserie di indicatori tra cui il rating medio del portafoglio (a dicembre 2014 pari a BBB). Si riporta di seguito la distribuzionedel merito creditizio del portafoglio titoli per classi di appartenenza:

Si riporta di seguito la distribuzione del merito creditizio del portafoglio titoli per classi di appartenenza:

Rischio di credito

In tale ambito, vengono effettuate delle analisi di sensitivity allo spread creditizio. I fattori di rischio oggetto dell’analisi sonogli spread governativi e corporate (distinti fra comparto Investment Grade e High Yield).Qui di seguito si riporta una sintesi della composizione della componente del portafoglio titoli di classe C esposta alle varia-zioni di spread creditizio:

Saldo al 31.12.14 Saldo al 31.12.13

Descrizione da Aaa da A1 da Ba1 Totale da Aaa da A1 da Ba1 Totalea Aa3 aBaa3 aNot rated da Aa3 a Baa3 a Not rated

Finanziamenti e crediti - - 23 23 - - 11 11

Finanziamenti - - - - - - - -Crediti - - 23 23 - - 11 11

Investimenti disponibili per la vendita 1.978 73.132 402 75.512 1.656 55.693 269 57.618

Titoli di credito PosteVita Ramo I 1.968 70.462 402 72.831 1.646 53.393 269 55.308Titoli di credito PosteVita Ramo III - - - - - - - -Titoli di credito PosteVita Patr. libero 10 2.553 - 2.563 10 2.214 - 2.224Altri titoli e depositi - 117 - 117 - 86 - 86

Strumenti finanziari al fair value

rilevato a C/E 117 9.075 545 9.737 58 9.453 33 9.544

Titoli di credito PosteVita Ramo I 117 1.704 75 1.896 58 1.083 33 1.174Titoli di credito PosteVita Ramo III - 7.308 470 7.778 - 8.367 - 8.367Titoli di credito PosteVita Patr. libero - 63 0 63 - 3 - 3Altri titoli e depositi - - - - - - - -

Strumenti finanziari derivati - 206 - 206 - 210 - 210

Fair Value vs conto economico - 206 - 206 - 210 - 210Totale 2.095 82.414 970 85.479 1.714 65.355 314 67.383

(dati in milioni di euro)

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Qui di seguito si riporta l’esito delle analisi di sensitivity effettuate sul portafoglio titoli del Gruppo Assicurativo Poste Vita:

Analisi di Var

Rischi tecnici

Tale tipologia di rischi emerge come immediata conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previ-ste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, ecc.). Rilevano in tale ambito i rischidi mortalità, longevità e riscatto.

Il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo Assicurativo Poste Vita, considerate le caratteristiche dei prodot-ti offerti. L’unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferi-mento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demo-grafiche adottate per il pricing: i primi sono risultati sempre significativamente inferiori ai secondi. Inoltre il rischio di mor-talità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale chesull’età dell’assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, l’opzione di con-versione è stata esercitata soltanto in un numero estremamente ridotto di casi dagli assicurati. Con riferimento specifico aiprodotti pensionistici, essi rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative (circa il 4%). Per tali pro-dotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la com-posizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto. Il rischio di riscatto potrebbe avere impatti di rilievo peril Gruppo Assicurativo a nel caso di fenomeni di riscatti di massa che però, considerato anche l’andamento storico finora fattoregistrare dal fenomeno con riferimento specifico a Poste Vita, si reputa abbiano una remota probabilità di verificarsi.

Il sistema di governo e di gestione dei rischi

45Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Data di riferimento dell’analisi Esposizione al rischio SpreadVaR

Nazionale Fair Value

Effetti 2014

Investimenti disp.li per la vendita 68.689,0 75.890,3 352.627,9Governativi 58.786,8 64.669,3 352,4Corporate Investment Grade 9.528,7 10.440,5 4,5Corporate High Yield 369,1 401,9 0,5Altri investimenti corporate High Yield 4,3 378,6 0,0

Strumenti finanz. al fair value rilevato a C/E 7.904,1 7.921,4 13.421,8Governativi 6,669,7 6.583,7 13,4Corporate Investment Grade 1.161,0 1.262,6 0,8Corporate High Yield 73,4 75,1 0,1

Variabilità al 31 dicembre 2014 76.593,0 83.811,7 366.049,7

Effetti 2013

Investimenti disp.li per la vendita 57.905,8 57.617,7 486.322,0Governativi 49.586,1 48.853,2 485,4Corporate Investment Grade 8.002,2 8.437,3 6,8Corporate High Yield 317,4 327,2 0,5

Strumenti finanz. al fair value rilevato a C/E 7.606,2 7.062,7 35.071,0Governativi 6.952,6 6.390,9 35,0Corporate Investment Grade 622,8 638,7 0,5Corporate High Yield 30,8 33,1 0,1

Variabilità al 31 dicembre 2013 65.511,9 64.680,4 521.393,0

(dati in milioni di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodottiassicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

• scelte inappropriate delle basi tecniche;• non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto;• non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché le tariffe della Capogruppo Poste Vita sono, nella maggior parte dei casi, rivalutabili di tipologia mista o a vita inte-ra, a carattere prevalentemente finanziario con tasso tecnico, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio(e/o del capitale assicurato). Per tali prodotti il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche non è difatti pre-sente nel portafoglio di Poste Vita.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

• Opzione di riscatto• Opzione di rendimento minimo garantito• Opzione di conversione in rendita

Il rendimento medio minimo garantito è normalmente del 1,2%, ad evento e non consolidato. Tale circostanza rileva unasignificatività di rischio non elevata in virtù dei rendimenti realizzati fino ad oggi dalle gestioni separate.

Tale rischio risulta, inoltre, monitorato dalle analisi di Asset Liability Management effettuate dalla Capogruppo (compresequelle ai fini del Regolamento ISVAP n.° 21).

Cliquet Options: 6,4 Mld€ (8,40% sul totale delle Riserve Matematiche)

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Il sistema di governo e di gestione dei rischi

47Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Il grafico sottostante rappresenta la proiezione della riserva matematica al 31/12/2014 di tutto il portafoglio Poste Vita ipo-tizzando un portafoglio chiuso alla nuova produzione.

Oltre alle ipotesi di scadenza contrattuale si considerano ipotesi realistiche di uscita per Mortalità e Riscatto.

Di seguito si riporta anche la ripartizione temporale della riserva matematica vita secondo la scadenza contrattuale dellepolizze cui la stessa riserva si riferisce. Dagli andamenti sopra riportati si evince che il 68,7% delle riserve matematiche sismonta entro 10 anni.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Di seguito si riporta anche la ripartizione temporale della riserva matematica vita secondo la scadenza contrattuale dellepolizze cui la stessa riserva si riferisce. Dagli andamenti sopra riportati si evince che il 68,7% delle riserve matematiche sismonta entro 10 anni. Di seguito si riporta anche la ripartizione temporale dello smontamento della riserva matematica vita secondo la scadenzacontrattuale delle polizze cui la stessa riserva si riferisce:

Rischi di Liquidità

Rappresentano i rischi di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni deri-vanti dalle scadenze del passivo. Per la Compagnia i rischi di liquidità derivano prevalentemente dall’incapacità di vendereun’attività finanziaria rapidamente ad un valore prossimo al fair value ovvero senza incorrere in minusvalenze rilevanti.

Ai fini dell’analisi del profilo di rischio di liquidità, la Capogruppo Poste Vita effettua analisi di ALM finalizzate ad un’effica-ce gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, elaborando altresì analisi prospettichesugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell’attivo) e sui comportamenti degli assicura-ti (dinamica del passivo). Relativamente al Ramo I e V, al 31 dicembre 2014 le passività presentano una scadenza media dicirca 10,99 anni a fronte di una modified duration media di circa 6,11 degli attivi a copertura.

Il perimetro di analisi riguarda la Gestione Separata PostavalorePiù rappresentativa del 91% delle riserve tecniche dellaCompagnia. Nelle proiezioni vengono analizzati i flussi in entrata (cedole, scadenze, premi ricorrenti del portafoglio in esse-re e derivanti dalla nuova produzione) ed in uscita (riscatti, scadenze, sinistri, cedole) della gestione con la finalità di valuta-re la consistenza del saldo netto. I risultati delle analisi rilevano saldi sempre ampiamente positivi grazie soprattutto alla con-sistenza dei flussi legati alla nuova produzione.

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Rischi di Controparte (default)

Il rischio di default è connesso con l’insolvenza delle controparti (riassicuratori, banche, assicurati, intermediario assi-curativo, derivati).

Le esposizioni verso assicurati e verso l’intermediario assicurativo (Patrimonio Bancoposta, patrimonio destinato di PosteItaliane, azionista totalitario del Gruppo Assicurativo) risultano trascurabili. L’esposizione verso banche si riferisce unicamen-te alle giacenze della liquidità presso primarie banche nazionali.

Per quanto concerne le controparti riassicurative, il Gruppo ha definito politiche per la gestione e il controllo di tale rischioin termini di linee guida e limiti relativi alle controparti.

Pertanto, l’esposizione è concentrata verso riassicuratori di primario standing creditizio.

L’esposizione in derivati risulta del tutto trascurabile e non genera rischi di controparte in quanto gli strumenti in portafogliodel Gruppo (warrant funzionali alla copertura di alcune obbligazioni vita index linked) risultano coperti dal rischio di defaultdella controparte attraverso la collateralizzazione.

Rischi Operativi

I Rischi Operativi, anche se inclusi nel perimetro dei “rischi quantificabili” richiedono un processo specifico di identificazio-ne e valutazione che consideri le varie tipologie di rischio che lo compongono. In particolare, l’esigenza del processo specifico nasce dalla loro natura di rischi legati fortemente alle attività svolte che,all’interno della Compagnia, sono eterogenee, nonché dal fatto che il requisito di capitale determinato con la formula stan-dard non è in grado di cogliere tale specificità.

Secondo la definizione adottata dalla Compagnia i Rischi Operativi sono i rischi di incorrere in perdite derivanti da inefficien-ze di persone, processi e sistemi o da eventi esterni quali la frode o l’attività di fornitori di servizi. Nell’ambito dei rischi ope-rativi sono anche mappati i rischi di non conformità alle norme.

La valutazione dell’esposizione ai rischi operativi è realizzata tramite il processo di rilevazione e di valutazione dei rischipotenziali (Risk Self Assessment) finalizzato a fornire un’autodiagnosi relativamente ai seguenti aspetti:

• quali eventi possono manifestarsi in futuro, cioè quegli eventi potenziali e non solo rilevati dall’esperienza passata;• con quale frequenza tali eventi si realizzeranno, aspetto necessario, questo, per cogliere l’aspetto di potenzialità lega-

to a rischi che non hanno avuto manifestazione nell’esperienza passata;• quale sarà il verosimile impatto economico degli eventi di perdita potenziali al momento del loro realizzarsi;• qual è il grado di efficacia dei controlli a presidio. Tale sistema di valutazione si svolge mediante la compilazione di questionari che rilevano il grado di esposizione al rischioper i segmenti di operatività, mediante una combinazione di giudizi espressi in termini di impatto economico potenziale efrequenza di accadimento.

La valutazione dei presidi organizzativi (così come visto nel paragrafo precedente) è effettuata per unità organizzativa e tipo-logia di rischio operativo alla quale è potenzialmente esposta e non per singolo evento. La valutazione effettuata dal ProcessOwner è successivamente utilizzata per ottenere un valore di rischio mitigato dal controllo.

Le dimensioni sulle quali è condotta l’analisi risultano: strutture operative, cause del rischio, rischio stesso. Attraverso il pro-cesso di autovalutazione si ottengono i seguenti risultati:

• la determinazione per ogni dimensione di analisi della massima perdita potenziale associata al rischio, sia al lordo cheal netto dei presidi di controllo;

• l’identificazione delle aree maggiormente esposte al rischio operativo;• la determinazione di un piano di azioni correttive.

Il livello di rischio complessivo si presenta basso, mitigato da un buon livello di presidio.

Il sistema di governo e di gestione dei rischi

49Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Altri Rischi

In tale categoria rientrano in particolare il rischio strategico e il rischio reputazionale.

Rischio strategico

E’ il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto operativo, dadecisioni aziendali errate, da un’attuazione inadeguata di decisioni e da scarsa reattività a variazioni del contesto competiti-vo e di mercato.

Il rischio risulta caratterizzato da un buon livello di presidio: la gestione del rischio è insita nell’ambito dei processi di piani-ficazione strategica e, in coerenza con essa, prevede un orizzonte temporale a tre anni con frequenza di aggiornamentoannuale. In tale ambito le ipotesi adottate per la redazione del piano sono sottoposte a valutazione periodica ed eventual-mente adeguate alle nuove condizioni di mercato.

Rischio reputazionale

E’ il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immaginedella azienda da parte di clienti, controparti, azionisti, dipendenti, investitori o Autorità di Vigilanza.

L’attività della Compagnia, appartenente al Gruppo Poste Italiane, è fisiologicamente esposta ad elementi di rischio reputa-zionale, considerata anche la tipologia di clientela di riferimento (soprattutto mass market). Per tale motivo, Poste Vita, oltrealla mappatura del rischio reputazionale, effettua una rigorosa attività di monitoraggio e controllo del rischio su tutti i propriprodotti assicurativi (i controlli vengono effettuati con modalità del tutto analoghe, in termini di metodologie e strumenti, aquelle utilizzate per il monitoraggio ed il controllo dei rischi assunti direttamente dalla Compagnia).

In particolare, relativamente agli investimenti di Ramo III, a copertura di prodotti di tipo "index linked" e "unit linked”, emes-si antecedentemente al citato Regolamento ISVAP n° 32, la Compagnia non offre alcuna garanzia di capitale o di rendimen-to minimo: per tali prodotti, quindi, il controllo del rischio ha l’obiettivo di prevenire fenomeni di rischio di tipo legale e repu-tazionale (rischio di conseguenze economiche negative derivanti dall’alterazione del giudizio e del rapporto fiduciario perce-pito dalla clientela ovvero di danni derivanti da iniziative legali dei clienti o delle Autorità). L’analisi e la gestione del rischioreputazionale per i prodotti di Ramo III viene quindi svolta attraverso l’identificazione, la valutazione e la gestione dei rischidi mercato / credito caratterizzanti i singoli prodotti. Eventuali anomalie e/o incrementi di tali rischi sono portati all’attenzio-ne del Comitato Rischi e del Consiglio di Amministrazione.

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Rapporti con la controllante ed altre imprese del gruppo Poste Italiane

51Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE ED ALTRE IMPRESE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

La Capogruppo Poste Vita è interamente controllata da Poste Italiane S.p.A. che svolge un’attività di direzione e coordina-mento a livello di Gruppo.I rapporti con la controllante Poste Italiane S.p.A., che detiene l’intero pacchetto azionario, sono disciplinati da contratti scrit-ti, regolati a condizioni di mercato e riguardano principalmente:

• l'attività di collocamento e distribuzione dei prodotti assicurativi presso gli uffici postali e attività connesse;• rapporti di conto corrente postale;• distacco parziale di personale utilizzato dalle Compagnie del Gruppo Assiucrativo;• supporto nelle attività di organizzazione aziendale, di selezione e amministrazione del personale;• servizio di ritiro, imbustamento e spedizione della corrispondenza ordinaria;• servizio di call center;• Polizza TCM;• servizi di Information Technology

E’ attualmente in fase di definizione un contratto di service in tema di Information technology con la Capogruppo Poste Italiane.

Inoltre, alla data del 31 dicembre 2014 risultano sottoscritti da Poste Italiane prestiti subordinati emessi dalla CapogruppoPoste Vita per complessivi 540 milioni di Euro, remunerati a condizioni di mercato che riflettono il merito di credito dellaCapogruppo Poste Vita.

Oltre ai rapporti con la Controllante, le società del gruppo assicurativo Poste Vita intrattengono, altresì, rapporti operativicon altre società del Gruppo Poste Italiane con particolare riferimento a:

• gestione del patrimonio libero e di parte degli investimenti del portafoglio della Gestione Separata (Bancoposta Fondi SGR);• stampa, imbustamento e recapito corrispondenza tramite sistemi informativi, gestione della posta in entrata, demate-

rializzazione e archiviazione della documentazione cartacea (Postel);• servizi legati alle connessioni di rete con gli sportelli Poste Italiane (Postecom);• servizi di telefonia mobile (Poste Mobile);• consulenza su obblighi relativi alla normativa sulla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro (Poste Tutela);• polizze TCM (Postel, BdM-MCC, Poste Mobile; Bancoposta Fondi SGR; Poste Energia; EGI; Poste Shop; Postecom;

Poste Tributi).• polizze afferenti al Ramo Infortuni (BdM-MCC – Postel), Responsabilità Civile Generale (Postel) e Incendio – Mutui

(BdM-MCC).

Anche tali tipologie di rapporti sono regolati a condizioni di mercato. La descrizione delle suddette operazioni è dettagliatanella Nota Integrativa.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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• Nell’ambito di una complessiva ridefinizione del sistema di governance ed in linea di continuità con la delibera dell’as-semblea dei soci del 4 agosto 2014 di rinnovo dei componenti dell’organo amministrativo che ha introdotto le figure didue Amministratori Indipendenti nonché con le best practice in materia di governo societario delle imprese di assicu-razione, il Consiglio di Amministrazione, in data 27 gennaio 2015, ha istituito il Comitato per il controllo interno e per leoperazioni con parti correlate, con il compito di assistere l’organo amministrativo nella determinazione delle linee di indi-rizzo del sistema dei controlli interni, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento,nell’identificazione e gestione dei principali rischi aziendali. Nella medesima riunione consiliare, è stato inoltre aggiorna-ta la composizione del Comitato remunerazioni, con il compito di svolgere funzioni di consulenza e di proposta nell’am-bito della definizione delle politiche di remunerazione e formulare proposte in materia di compensi di ciascuno degliamministratori investiti di particolari cariche, nonché verificare la proporzionalità delle remunerazioni degli amministra-tori esecutivi tra loro e rispetto al personale dell’impresa.

• In coerenza con il piano di sviluppo del Gruppo Poste Vita nel business salute, la Capogruppo Poste Vita sta valutandol’ipotesi di acquisto di una società che detiene una centrale operativa, per poter svolgere attività di gestione dei sinistri,anche e soprattutto in ambito salute.

FATTI DI RILIEVO VERIFICATISI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

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Evoluzione prevedibile della gestione

53Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

Anche nel corso del 2015, la gestione del Gruppo Assicurativo continuerà a muoversi secondo le priorità strategiche edindustriali identificate in sede di piano con una crescente attivazione di importanti iniziative anche in ambito distributivo efinanziario per cogliere un ulteriore sviluppo profittevole del business.

Le previsioni per il 2015 evidenziano un ulteriore sviluppo della raccolta basato anche sull’arricchimento innovativo dellagamma d’offerta e sul potenziamento commerciale in sintonia con la propria Rete distributiva.

Inoltre, nel corso dell’anno Il Gruppo Assicurativo continuerà ad essere impegnato su numerose attività progettuali tra cuianche l’impegnativo lavoro di adeguamento alla nuova normativa “Solvency II” che vedrà l’operatività dei primi adempi-menti già a partire dal prossimo esercizio.

Roma, 26 marzo 2015

Il Consiglio di Amministrazione

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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STATO PATRIMONIALEATTIVITÀ

31/12/2014 31/12/2013

1 ATTIVITÀ IMMATERIALI 16.372 10.513

1.1 Avviamento - - 1.2 Altre attività immateriali 16.372 10.513

2 ATTIVITÀ MATERIALI 4.438 2.954

2.1 Immobili - - 2.2 Altre attività materiali 4.438 2.954

3 RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI 54.403 40.340

4 INVESTIMENTI 90.263.862 69.852.153

4.1 Investimenti immobiliari - - 4.2 Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 163.286 197.019 4.3 Investimenti posseduti sino alla scadenza - - 4.4 Finanziamenti e crediti 726.350 11.458 4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita 77.012.829 59.159.855 4.6 Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 12.361.397 10.483.821

5 CREDITI DIVERSI 71.990 73.003

5.1 Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 8.451 10.225 5.2 Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione 3.823 11.022 5.3 Altri crediti 59.716 51.755

6 ALTRI ELEMENTI DELL’ATTIVO 1.257.371 1.219.779

6.1 Attività non correnti o di un gruppo in dismissione possedute per la vendita - - 6.2 Costi di acquisizione differiti 52.517 44.505 6.3 Attività fiscali differite 8.442 9.754 6.4 Attività fiscali correnti 1.194.568 1.164.433 6.5 Altre attività 1.843 1.086

7 DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 655.919 804.856

TOTALE ATTIVITÀ 92.324.357 72.003.597

(dati in migliaia di euro)

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Stato patrimoniale

57Prospetti contabili bilancio consolidato

31/12/2014 31/12/2013

1 PATRIMONIO NETTO 3.084.239 2.763.515

1.1 di pertinenza del gruppo 3.084.239 2.763.515

1.1.1 Capitale 1.216.608 1.216.608

1.1.2 Altri strumenti patrimoniali - -

1.1.3 Riserve di capitale - -

1.1.4 Riserve di utili e altre riserve patrimoniali 1.318.772 1.142.652

1.1.5 (Azioni proprie) - -

1.1.6 Riserva per differenze di cambio nette - -

1.1.7 Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita 224.113 148.130

1.1.8 Altri utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio (85) 5

1.1.9 Utile (perdita) dell’esercizio di pertinenza del gruppo 324.832 256.120

1.2 di pertinenza di terzi - -

1.2.1 Capitale e riserve di terzi - -

1.2.2 Utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio - -

1.2.3 Utile (perdita) dell’esercizio di pertinenza di terzi - -

2 ACCANTONAMENTI 10.650 10.050

3 RISERVE TECNICHE 87.219.518 68.005.153

4 PASSIVITÀ FINANZIARIE 1.300.854 544.179

4.1 Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico - -

4.2 Altre passività finanziarie 1.300.854 544.179

5 DEBITI 131.376 144.084

5.1 Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 87.663 94.044

5.2 Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione 8.567 12.856

5.3 Altri debiti 35.145 37.184

6 ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO 577.720 536.616

6.1 Passività di un gruppo in dismissione posseduto per la vendita - - -

6.2 Passività fiscali differite 165.859 108.897

6.3 Passività fiscali correnti 407.229 422.849

6.4 Altre passività 4.631 4.870

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 92.324.357 72.003.597

STATO PATRIMONIALEPATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ

(dati in migliaia di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

58

CONTO ECONOMICO

31/12/2014 31/12/2013

1.1 Premi netti 15.473.199 13.200.235

1.1.1 Premi lordi di competenza 15.509.307 13.234.450

1.1.2 Premi ceduti in riassicurazione di competenza (-) (36.107) (34.215)

1.2 Commissioni attive - -

1.3 Proventi e oneri derivanti da strumenti finanziaria fair value rilevato a conto economico 719.703 744.535

1.4 Proventi derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 20 -

1.5 Proventi derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari 2.770.543 2.299.056

1.5.1 Interessi attivi 2.359.003 2.090.411

1.5.2 Altri proventi 59.313 30.496

1.5.3 Utili realizzati 352.228 178.149

1.5.4 Utili da valutazione - -

1.6 Altri ricavi 272 851

1 TOTALE RICAVI E PROVENTI 18.963.738 16.244.678

2.1 Oneri netti relativi ai sinistri (17.893.448) (15.275.329)

2.1.1 Importi pagati e variazione delle riserve tecniche (17.915.760) (15.295.296)

2.1.2 Quote a carico dei riassicuratori (-) 22.312 19.967

2.2 Commissioni passive - -

2.3 Oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture - (1.648)

2.4 Oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari (53.225) (48.432)

2.4.1 Interessi passivi (31.759) (18.455)

2.4.2 Altri oneri - -

2.4.3 Perdite realizzate (21.466) (29.976)

2.4.4 Perdite da valutazione - -

2.5 Spese di gestione (440.371) (381.723)

2.5.1 Provvigioni e altre spese di acquisizione (360.194) (315.060)

2.5.2 Spese di gestione degli investimenti (32.823) (26.509)

2.5.3 Altre spese di amministrazione (47.354) (40.154)

2.6 Altri costi (36.575) (30.943)

2 TOTALE COSTI E ONERI (18.423.619) (15.738.075)

UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE 540.119 506.603

3 Imposte (215.287) (250.483)

UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO AL NETTO DELLE IMPOSTE 324.832 256.120

4 UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE - -

UTILE (PERDITA) CONSOLIDATO 324.832 256.120

di cui di pertinenza del gruppo 324.832 256.120

di cui di pertinenza di terzi - -

(dati in migliaia di euro)

Page 59: Bilancio Consolidato 2014 - Poste Italiane · In un contesto economico ancora incerto in Italia ed i Europa ed in un mercato di bassi tassi di interesse, è proseguita nel ... tenuto

Stato patrimoniale

59Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

(dati in migliaia di euro)2014 2013

UTILE (PERDITA) CONSOLIDATO 324.832 256.120

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza riclassifica a conto economico (87) 36

Variazione del patrimonio netto delle partecipate - -

Variazione della riserva di rivalutazione di attività immateriali - -

Variazione della riserva di rivalutazione di attività materiali - -

Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita - -

Utili e perdite attuariali e rettifiche relativi a piani a benefici definiti (87) 36

Altri elementi - -

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con riclassifica a conto economico 75.979 48.920

Variazione della riserva per differenze di cambio nette - -

Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita 75.983 48.919

Utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario - -

Utili o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in una gestione estera - -

Variazione del patrimonio netto delle partecipate (4) 1

Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita - -

Altri elementi - -

TOTALE DELLE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 75.893 48.956

TOTALE DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 400.724 305.076

di cui di pertinenza del gruppo 400.724 305.076

di cui di pertinenza di terzi - -

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Page 60: Bilancio Consolidato 2014 - Poste Italiane · In un contesto economico ancora incerto in Italia ed i Europa ed in un mercato di bassi tassi di interesse, è proseguita nel ... tenuto

Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

60

DETTAGLIO DELLE ALTRE COMPONENTIDEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

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Page 61: Bilancio Consolidato 2014 - Poste Italiane · In un contesto economico ancora incerto in Italia ed i Europa ed in un mercato di bassi tassi di interesse, è proseguita nel ... tenuto

Stato patrimoniale

61Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

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Page 62: Bilancio Consolidato 2014 - Poste Italiane · In un contesto economico ancora incerto in Italia ed i Europa ed in un mercato di bassi tassi di interesse, è proseguita nel ... tenuto

Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

62

31.12.2014 31.12.2013

Utile (perdita) dell’esercizio prima delle imposte 540.119 449.797

Variazione di elementi non monetari 18.841.559 10.796.317

Variazione della riserva premi danni 6.980 9.230Variazione della riserva sinistri e delle altre riserve tecniche danni 13.421 7.266Variazione delle riserve matematiche e delle altre riserve tecniche vita 19.179.901 11.205.377Variazione dei costi di acquisizione differiti (8.012) (13.801)Variazione degli accantonamenti 600 1.441Proventi e oneri non monetari derivanti da strumenti finanziari,investimenti immobiliari e partecipazioni (358.687) (418.882)Altre Variazioni 7.357 5.685Variazione crediti e debiti generati dall’attività operativa 243.005 (222.243)

Variazione dei crediti e debiti derivanti da operazionidi assicurazione diretta e di riassicurazione (1.695) 22.140Variazione di altri crediti e debiti 244.700 (244.383)Imposte pagate (243.246) (311.997)

Liquidità netta generata/assorbita da elementi monetariattinenti all’attività di investimento e finanziaria (1.877.576) (402.092)

Passività da contratti finanziari emessi da compagnie di assicurazione - - Debiti verso la clientela bancaria e interbancari - - Finanziamenti e crediti verso la clientela bancaria e interbancari - - Altri strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico (1.877.576) (402.092)TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA 17.503.861 10.366.588

Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti immobiliari - - Liquidità netta generata/assorbita dalle partecipazioni in controllate,collegate e joint venture 33.734 1.647Liquidità netta generata/assorbita dai finanziamenti e dai crediti (714.892) 90.688Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti posseduti sino alla scadenza - - Liquidità netta generata/assorbita dalle attività finanziarie disponibili per la vendita (17.494.287) (10.816.091)Liquidità netta generata/assorbita dalle attività materiali e immateriali (14.632) (10.553)Altri flussi di liquidità netta generata/assorbita dall’attività di investimento - - TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (18.190.078) (10.734.309)

Liquidità netta generata/assorbita dagli strumenti di capitale di pertinenza del gruppo (139.395) 147.399Liquidità netta generata/assorbita dalle azioni proprie - - Distribuzione dei dividendi di pertinenza del gruppo (80.000) - Liquidità netta generata/assorbita da capitale e riserve di pertinenza di terzi - - Liquidità netta generata/assorbita dalle passività subordinatee dagli strumenti finanziari partecipativi 756.674 (114)Liquidità netta generata/assorbita da passività finanziarie diverse 0 0TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO 537.280 147.284

Effetto delle differenze di cambio sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti - -

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 804.856 1.025.293INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (148.937) (220.437)

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 655.919 804.856

RENDICONTO FINANZIARIO (metodo indiretto)(dati in migliaia di euro)

Page 63: Bilancio Consolidato 2014 - Poste Italiane · In un contesto economico ancora incerto in Italia ed i Europa ed in un mercato di bassi tassi di interesse, è proseguita nel ... tenuto

Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

63Nota integrativa

PARTE B - CRITERI GENERALI DI REDAZIONE E PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Poste Vita al 31 dicembre 2014 è stato redatto in ottemperanza al Regolamento Ivass n.7 del 13 luglio 2007 e sue successive modifiche.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 è sottoposto a revisione contabile da parte della società BDO S.p.A. incaricatadella revisione contabile per il periodo 2014-2022

L’area di consolidamento include ai sensi dell’IFRS 10, il Bilancio della Capogruppo Poste Vita SpA e quella della societàcontrollata Poste Assicura SpA, compagnia assicurativa fondata nel 2010. La Compagnia ha per oggetto l’esercizio in Italiae all’estero dell’assicurazione e della riassicurazione in tutte le forme consentite, in tutti i rami danni; può inoltre svolgerele operazioni connesse o strumentali all’esercizio dell’attività assicurativa o riassicurativa (come previsto all’ art. 4 delloStatuto). Attualmente la Compagnia è autorizzata all’esercizio dell’attività assicurativa in tutti i rami danni ad esclusione delramo auto e dei suoi accessori. La società è posseduta al 100% dalla Capogruppo Poste Vita. Tale partecipazione è conso-lidata integralmente.

La Capogruppo detiene anche una partecipazione non di controllo nella società Europa Gestioni Immobiliari SpA; tale socie-tà ha per oggetto lo svolgimento di ogni attività ed operazione nel campo immobiliare, in Italia e all’estero, sia per contoproprio che di terzi. Tale partecipazione non è consolidata integralmente ma valutata col metodo del patrimonio netto.

Denominazione Stato Attività Partecipazione Partecipazione Metodo di Consolidamento

diretta

Poste Assicura S.p.A. Italia Assicurativa Controllata 100% IntegraleEuropa Gestioni Immobiliare S.p.A. Italia Gestione Immobiliare Collegata 45% Metodo del Patrimonio Netto

Ai sensi dell’IFRS 10, le imprese controllate sono le entità sulle quali la Capogruppo esercita il controllo. Il controllo è otte-nuto quando la Capogruppo è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti reali su tali rendimenti, derivanti dal propriorapporto con la società partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio pote-re su tale entità. In particolare la Capogruppo controlla una società partecipata se, e solo se, ha contemporaneamente:

• il potere sulla società partecipata (i.e. diritti, non meramente protettivi, che conferiscono la capacità attuale di dirigerele attività rilevanti della partecipata, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti dell’entità ogget-to di investimento);

• l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento;

• la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incedere sull’ ammontare dei rendimenti.

La determinazione del controllo si basa sulla sostanza della relazione economica esistente fra il Gruppo e la società da valu-tare, e fra l’altro, considera i diritti di voto attuali ed i diritti di voto potenziali.Il Gruppo verifica periodicamente e sistematicamente se i fatti e le circostanze indicano che c’è stata una variazione di unoo più elementi del controllo.

Ai sensi dello IAS 28, una società collegata è un’entità in cui la partecipante detiene un’influenza notevole e non è né unacontrollata né una partecipazione a controllo congiunto. L’influenza notevole è presunta se la Capogruppo possiede, diret-tamente o indirettamente, almeno il 20% dei voti esercitabili nell’assemblea della partecipata. Il trattamento di tale parte-cipazione è esposto all’interno del paragrafo “tecniche di consolidamento”.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

Bilanci utilizzati per il consolidamento

Per la redazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati, per la Società consolidata Poste Assicura, i reporting packageredatti secondo i principi contabili internazionali.

Data del bilancio consolidato

La data di riferimento è il 31 dicembre, data alla quale tutte le imprese rientranti nell'area di consolidamento chiudono ilproprio bilancio.

Tecniche di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo e della partecipata Poste Assicura, interamente posseduta daPoste Vita, la quale rientra nella definizione fornita dall’ IFRS 10, come descritto in precedenza, è consolidata con il meto-do integrale.Nel consolidamento integrale il valore contabile della partecipazione è eliminato contro la corrispondente parte di patrimonionetto a fronte dell’assunzione integrale delle attività e delle passività, incluse le passività potenziali, della società controllata.

In particolare, i criteri adottati per il consolidamento integrale della partecipata sono i seguenti:• le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea,

attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spet-tanza; tali voci sono indicate separatamente nell’ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;

• le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un’entità sono contabilizzateapplicando il metodo dell’acquisizione (“acquisition method”). Il costo di un’aggregazione aziendale è rappresentato dalvalore corrente (“fair value”) alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capita-le emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valorecorrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attivitàe passività acquisite e del costo di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce “Avviamento”,ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;

• le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sulPatrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonionetto dell’eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;

• gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei con-fronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché glioneri e i proventi finanziari;

• gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto eco-nomico per l’ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonionetto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società nelle quali il Gruppo ha un’influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipa-zione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito “società collegate”, sono valutate con il metodo del Patrimonio netto.

Il metodo del Patrimonio netto prevede quanto segue:

• gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l’influenza notevole o ilcontrollo ha avuto inizio fino alla data in cui l’influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle per-dite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della parte-cipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest’ultimo si sia impegnato ad adem-piere a obbligazioni legali o implicite dell’impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposi-to fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresen-tate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;

• gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipatavalutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Grupponella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentati-ve di riduzione di valore.

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

65Nota integrativa

L’elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società collegate valutate con il criteriodel Patrimonio netto sono forniti negli allegati alla nota integrativa (Allegato n. 5 Regolamento ISVAP n. 7).

Differenze di consolidamento

Le differenze fra la quota di patrimonio netto della Società oggetto di consolidamento e i valori di carico della partecipazio-ne esposta nel bilancio individuale viene allocata direttamente al patrimonio netto consolidato, nella Riserva di consolida-mento che confluisce nella voce “Riserve di utili e altre riserve patrimoniali”.

PRINCIPI CONTABILI

I conti annuali del Gruppo Poste Vita sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatorial’applicazione del criterio del fair value (“valore equo”).

Di seguito si riportano i principi contabili adottati per la valutazione e per la redazione del bilancio consolidato.

Attività immateriali

In tale voce sono iscritte quelle attività immateriali, costituite da elementi non monetari e privi di consistenza fisica, identi-ficabili e controllabili dall’impresa, a fronte delle quali affluiranno all’impresa stessa benefici economici futuri, così come pre-visto dallo IAS 38.Le attività immateriali sono valutate inizialmente al costo. Successivamente, quelle con vita utile definita (software) sonoammortizzate in base alla vita utile residua. L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile all’uso edè ripartito sistematicamente in relazione alla sua residua possibilità di utilizzazione, ossia sulla base della stimata vita utile.

Attività materiali

In tale voce sono classificati gli arredi, gli impianti e le attrezzature, le macchine d’ufficio, secondo quanto stabilito dallo IAS 16.Tali attività sono iscritte al costo, che include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, non-ché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattua-li che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie.Le valutazioni successive sono effettuate utilizzando il metodo del costo ammortizzato.L’ammortamento è effettuato a quote costanti in base alla vita utile residua stimata.I cespiti sono esposti in bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite durevoli di valore.Il valore residuo e la vita utile residua vengono annualmente sottoposti a verifica; in caso di difformità rispetto alle stimeprecedenti, il bene viene svalutato per perdite durevoli di valore e la quota di ammortamento viene rideterminata.Le spese di manutenzione straordinaria che apportino benefici economici futuri sono capitalizzate sul valore del bene, men-tre i costi di manutenzione ordinaria sono contabilizzati in Conto economico nell’anno di sostenimento.La vita utile stimata per le varie categorie di impianti e macchinari per il Gruppo Poste Vita è la seguente:

Cespite Durata periodo Aliquotaammortamento ammortamento

Software 3 esercizi 33%Costi di impianto e ampliamento 5 esercizi 20%Migliorie beni di terzi durata residua di

diritto di utilizzazioneMobili, macchine d’ufficioe mezzi di trasporto interno 8 esercizi 12%Impianti e attrezzature 5 esercizi 20%

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

Riserve tecniche a carico dei riassicuratori

Sono calcolate in base alle condizioni contrattuali previste nei trattati di riassicurazione, in quanto tale metodo rappresentapiù correttamente le specifiche risultanze economiche del settore.

Partecipazione in società collegate

E’ inclusa in questa voce la partecipazione nella collegata.Tale partecipazione è iscritta in base al metodo del patrimonio netto, in proporzione all’interessenza detenuta dal gruppo.

Strumenti finanziari

Gli Strumenti finanziari riguardano le attività e le passività finanziarie la cui classificazione è determinata al momento della loro ini-ziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data dirilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee. Le variazioni di fairvalue intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.

ATTIVITÀ FINANZIARIE

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie e valutate come segue:

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Rientrano in questa categoria gli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione nel breve termine, i derivati e i titoli desi-gnati dall’impresa per essere valutati al fair value con impatto a conto economico. Tra i titoli designati sono compresi glistrumenti finanziari strutturati per i quali sarebbe necessario valutare separatamente la componente derivata se non stret-tamente correlata al contratto ospite, le attività a copertura del fondo pensione, delle polizze Unit ed Index linked e le even-tuali eccedenze destinate ad essere alienate.L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello strumento finanzia-rio; i costi od i proventi delle transazioni direttamente attribuibili alla compravendita dello strumento non sono consideratinella iscrizione iniziale e vengono direttamente contabilizzati in Conto economico.Successivamente la valutazione avviene al fair value, le cui corrispondenti variazioni sono rappresentate nel conto economico.Un’attività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono tra-sferiti i diritti contrattuali di ricevere i flussi finanziari relativi all’attività stessa ed i rischi sottostanti.

Finanziamenti e crediti

Tali attività sono iscritte al costo ammortizzato determinato sulla base del tasso effettivo di rendimento, eventualmente sva-lutato per perdite durevoli di valore.L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello strumento finanzia-rio, maggiorato dei costi di transazione direttamente attribuibili alla compravendita.La verifica dell’esistenza di perdite durevoli di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannua-le. Le perdite di valore sono iscritte in riduzione del costo con contropartita a conto economico e, qualora vengano meno imotivi della perdita, si devono effettuare riprese di valore con imputazione a conto economico. La ripresa non deve deter-minare un valore contabile dell’attività superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto nel caso in cui la perdita divalore non fosse stata rilevata.L’attività finanziaria viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali di ricevere i flus-si finanziari relativi all’attività stessa ed i rischi sottostanti.Il fair value di tali attività è rappresentato dal valore desumibile da transazioni recenti o simili o da modelli valutativi.

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

67Nota integrativa

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Sono inclusi in tale sezione gli strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che nontrovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali strumenti finanziari sono valutati al fair value e gli utili operdite da valutazione vengono imputati a una riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altrecomponenti di Conto economico complessivo (Riserva di fair value); la loro imputazione a Conto economico è eseguita solonel momento in cui l’attività finanziaria viene effettivamente ceduta (o estinta), o, nel caso di variazioni cumulate negative,quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro.L’iscrizione iniziale in bilancio avviene alla data di regolamento ed al costo, inteso come fair value dello strumento finanzia-rio, maggiorato dei costi di transazione direttamente attribuibili alla compravendita.Per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato avviene con effetto sulConto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cam-bio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell’ambito della specifica riserva del Patrimonionetto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.La verifica dell’esistenza di perdite durevoli di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannua-le. Le perdite di valore sono iscritte in riduzione del costo con contropartita a Conto economico mediante riversamento dellequote di utili o perdite cumulate e rilevate nella specifica voce di Patrimonio netto. Qualora vengano meno i motivi dellaperdita di valore si devono effettuare riprese di valore che devono essere imputate a Conto economico se si tratta di titolidi debito e a Patrimonio netto se si tratta di titoli di capitale. La ripresa non deve determinare un valore contabile dell’atti-vità superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto nel caso in cui la perdita di valore non fosse stata rilevata.L’attività finanziaria viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengono trasferiti i diritti contrattuali di ricevere i flus-si finanziari relativi all’attività stessa ed i rischi sottostanti.

Determinazione del fair value delle attività finanziarie – cenni

Il paragrafo 2 dell’IFRS 13 - Valutazione del fair value, omologato con il Regolamento UE n. 1255/2012 dell’11 dicembre 2012,stabilisce che “il fair value è un criterio di valutazione di mercato, non specifico dell’entità. Mentre per alcune attività e passi-vità, potrebbero essere disponibili transazioni o informazioni di mercato osservabili, per altre attività e passività tali informazio-ni potrebbero non essere disponibili. Tuttavia, la finalità della valutazione del fair value è la stessa in entrambi i casi: stimare ilprezzo al quale una regolare operazione per la vendita dell’attività o il trasferimento della passività avrebbe luogo tra gli opera-tori di mercato alla data di valutazione alle condizioni di mercato correnti (ossia un prezzo di chiusura alla data di valutazionedal punto di vista dell’operatore di mercato che detiene l’attività o la passività)”.

In conformità a quanto indicato dal citato principio si fornisce una descrizione delle tecniche di valutazione del fair value uti-lizzate all’interno del Gruppo Poste Vita.Si ritiene importante ricordare che il concetto di mercato attivo si riferisce a un mercato per il quale i prezzi sono pronta-mente e regolarmente disponibili in un listino o trattati sistematicamente su circuiti di negoziazione "alternativi" rispetto aquelli ufficiali, i cui prezzi siano considerati attendibili, nonché quelli rilevabili da contributori che operano quali primari inter-mediari sui diversi mercati, laddove i prezzi proposti siano rappresentativi di potenziali transazioni e rappresentano opera-zioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni.

Le attività e le passività coinvolte sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utiliz-zate nell’effettuare le valutazioni.

La gerarchica è composta dai 3 livelli previsti dal citato principio contabile IFRS 13, in particolare:

Livello 1 – prezzo di mercato ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo;Livello 2 – dati di input diversi dai precedenti che esprimono valori di mercato direttamente o indirettamente collegabi-

li allo strumento da valutare e desunti da prodotti similari per caratteristiche di rischio;Livello 3 – input non osservabili direttamente o indirettamente sul mercato e che comportano quindi stime ed assunzio-

ni da parte del valutatore.

Maggiori dettagli sulle tecniche di misurazione del fair value vengono forniti nel paragrafo “Tecniche di valutazione del fair value”.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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CREDITI DIVERSI

Tale voce accoglie principalmente i crediti verso assicurati per premi in corso di riscossione, verso intermediari e verso compagnie di assi-curazione e riassicurazione. I crediti sono valutati al costo ammortizzato, calcolato col metodo del tasso di rendimento effettivo. Dettometodo non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata rende trascurabile l’effetto delle logiche di attualizzazione; tali crediti sono valu-tati al costo storico che coincide con il valore nominale e sono sottoposti a test di impairment.

ALTRI ELEMENTI DELL’ATTIVO

Costi di acquisizione differiti

In tale voce sono classificati i costi di acquisizione differiti, connessi all’acquisizione di nuovi contratti di assicurazione.Come disposto dall’IFRS 4, per la contabilizzazione di tali costi vengono adottate le disposizioni prescritte dai principi loca-li, applicati negli stati di residenza delle singole compagnie incluse nel consolidamento.

Attività fiscali correnti e differite

In tali voci sono classificate le attività relative ad imposte correnti e differite, come definite e disciplinate dallo IAS 12. Leattività fiscali iscritte per imposte differite sono sottoposte periodicamente a verifica, alla chiusura dell’esercizio, qualorasiano intervenute modifiche nella normativa fiscale di riferimento.

Altre attività

Nelle “Altre attività” sono comprese, tra l’altro:• le commissioni passive differite relative a contratti d’investimento, non rientranti nell’ambito dell’IFRS 4 ma in quello

dello IAS 39 e come tali classificate tra le passività a fair value rilevato a conto economico;• i conti transitori di riassicurazione;• le altre attività relative a benefici definiti per i dipendenti, così come disciplinate dallo IAS 19, costituite dalle eccedenze

derivanti dall’adeguamento del TFR calcolato secondo i principi nazionali rispetto a quello calcolato secondo lo IAS 19.Con riferimento ai criteri di determinazione delle voci relative ai benefici per i dipendenti, si rimanda a quanto illustratoall’interno del paragrafo “Altri Debiti”:

• i ratei e i risconti attivi.

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

In questa categoria sono classificate le disponibilità liquide ed i depositi a vista. Sono iscritte al loro valore nominale e, nelcaso di valute estere, al tasso di cambio di fine esercizio.

PERDITE DI VALORE

Il Gruppo Poste Vita analizza il valore contabile delle proprie attività, ad ogni chiusura di bilancio, per verificare se questeattività abbiamo subito eventuali perdite di valore. Tale verifica è effettuata confrontando il valore contabile di ciascuna atti-vità con la stima del relativo ammontare recuperabile e nel caso in cui questo valore risulti inferiore al primo, si procede allasvalutazione dell’attività. L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso. L’eventuale perdita di valore è rilevata a conto economico. Quando la svalutazione non ha più ragione di essere mantenu-ta, il valore contabile dell’attività, ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima delsuo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata lasvalutazione per perdita di valore.

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

69Nota integrativa

PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO

All’interno di tale categoria di bilancio sono riportati gli strumenti rappresentativi di capitale (“altri strumenti patrimoniali”)e le relative riserve patrimoniali di pertinenza del Gruppo.La voce “Riserve di utili e altre riserve patrimoniali” comprende gli utili o le perdite derivanti dalla prima applicazione deiprincipi contabili internazionali, e le riserve di consolidamento.La voce “Utili o perdite su attività disponibili per la vendita” include gli utili o le perdite emersi in seguito alla valutazionedelle attività finanziarie disponibili per la vendita, espresse al netto sia delle eventuali imposte differite e della parte attribui-bile agli assicurati e contabilizzata all’interno delle passività assicurative (c.d. shadow accounting).

ALTRI UTILI O PERDITE RILEVATI DIRETTAMENTE NEL PATRIMONIO

La voce comprende le imputazioni dirette a patrimonio netto degli utili o le perdite attuariali e le rettifiche relativi a piani abenefici definiti (IAS 19.93A).

ACCANTONAMENTI – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, deiquali, tuttavia, non sono determinabili l’ammontare e/o la data in cui essi si manifesteranno.All’interno di tale voce trovano rappresentazione le passività definite e disciplinate dallo IAS 37. Gli accantonamenti vengo-no iscritti nel bilancio nel momento in cui il Gruppo ha un’obbligazione attuale conseguente al risultato di un evento passa-to ed è probabile che verrà richiesto di adempiere a tale obbligazione. Gli importi relativi agli accantonamenti sono effettua-ti in base alla stima dei costi richiesti per soddisfare l’obbligazione alla data di chiusura del bilancio e, se ritenuto significa-tivo, vengono attualizzati.

RISERVE TECNICHE

La descrizione dei criteri di valutazione della voce “Riserve Tecniche” è riportata nel successivo paragrafo “Premi e riser-ve tecniche”.

PASSIVITÀ FINANZIARIE AL FAIR VALUE RILEVATO A CONTO ECONOMICO

All’interno di questa categoria sono esposte le passività finanziarie detenute per la negoziazione nel breve termine, gli stru-menti finanziari derivati e le passività valutate al fair value con impatto a conto economico. Tale categoria comprende anchele polizze finanziarie dei rami vita.Il valore di iscrizione iniziale in bilancio corrisponde al fair value alla data di regolamento al fair value della passività; i costiod i proventi delle transazioni direttamente attribuibili all’operazione non sono considerati nell’iscrizione iniziale e vengonodirettamente contabilizzati in Conto economico.Successivamente la valutazione avviene al fair value e la differenza tra il fair value e il valore di libro è rilevata a Conto economico.Una passività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico viene cancellata dallo stato patrimoniale quando vengonotrasferiti i diritti contrattuali relativi alla passività stessa ed i rischi sottostanti.

ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Sono classificate in tale categoria le passività finanziarie che non vengono gestite con un’ottica di trading. Si tratta dei pre-stiti subordinati contratti dalla Capogruppo Poste Vita interamente con la Controllante Poste Italiane. L’iscrizione iniziale in bilancio avviene al fair value osservato alla data di regolamento, maggiorato dei costi di transazionedirettamente imputabili all’operazione.Successivamente, tali passività sono iscritte al costo ammortizzato in base del tasso effettivo di rendimento.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

DEBITI

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta

Tale voce comprende i debiti commerciali derivanti da operazioni di assicurazione diretta. Tali debiti sono iscritti al valorenominale. Ai fini della contabilizzazione non si fa ricorso a metodi di attualizzazione in quanto, essendo i suddetti debiti abreve termine, gli effetti non sarebbero significativi.

Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione

Tale voce comprende i debiti commerciali derivanti da operazioni di riassicurazione. Tali debiti sono iscritti al valore nomina-le. Ai fini della contabilizzazione non si fa ricorso a metodi di attualizzazione in quanto, essendo i suddetti debiti a breve ter-mine, gli effetti non sarebbero significativi.

Altri debiti

Tra gli altri debiti sono classificati voci non aventi origine assicurativa. In particolare la voce comprende il trattamento di finerapporto per quanto attiene alla componente calcolata in base ai principi contabili nazionali. Per la voce in esame non si faricorso a metodi di attualizzazione in quanto trattasi di debiti a breve termine o di debiti comportanti la corresponsione diinteressi secondo contratti prestabiliti. In particolare, le categorie relative ai benefici ai dipendenti sono così rappresentate:

Benefici a breve termine

I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi daltermine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, sti-pendi, oneri sociali indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.L’ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambiodell’attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a con-tribuzione definita. Nei piani a benefici definiti, poiché l’ammontare del benefici da erogare è quantificabile soltanto dopo lacessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conforme-mente allo IAS 19. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando essisono sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Piani a benefici definiti

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 delCodice Civile:• Per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, soggette all’applicazione della riforma sulla previdenza complementare,

dal 1° gennaio 2007, le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementa-re, ovvero nell’apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS. Pertanto i benefici definiti di cui è debitrice l’aziendanei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 2006.

• Nel caso di aziende con meno di 50 dipendenti, per le quali non si applica la riforma sulla previdenza complementare,le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall’azienda.

La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il pro-babile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto deltempo che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle con-clusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguarda-no principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di infla-zione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione). Nel caso di aziende conalmeno 50 dipendenti, poiché l’azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcoloattuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attua-riali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo,dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto nel Prospettoafferente le Altre componenti di Conto economico complessivo.

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

71Nota integrativa

Nei piani a benefici definiti rientrano altresì i fondi di quiescenza per garantire agli iscritti e ai loro superstiti una pensioneintegrativa a quelle gestiste dall’INPS nella misura e con le modalità previste da specifici Regolamenti, dal contratto collet-tivo di lavoro e dalla legge. In relazione a tale fattispecie, si applicano i principi di rilevazione iniziale e valutazione successi-va indicati per il TFR. Inoltre, come per il TFR, la valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni rag-giunte da attuari esterni al Gruppo.

Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 delCodice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a unFondo di Previdenza complementare, ovvero nell’apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS. Nei piani a contribu-zione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valo-re nominale.

Benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l’impresa deci-de di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensiona-mento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un’offerta di benefici in cambiodella cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediata-mente nel costo del lavoro.

Altri benefici a lungo termine per i dipendenti

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti entro i dodici mesi successivi al termine dell’eser-cizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La valutazione degli Altri benefici a lungo termine non presen-ta di norma lo stesso grado di incertezza di quella relativa ai benefici successivi al rapporto di lavoro, e pertanto sono previstedallo IAS 19 alcune semplificazioni nelle metodologie di contabilizzazione: la variazione netta del valore di tutte le componen-ti della passività intervenuta nell’esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscrit-ta in bilancio per Altri benefici a lungo termine è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO

Passività di un gruppo in dismissione possedute per la vendita.In questa voce sono classificate le passività relative ad un gruppo in dismissione possedute per la vendita, in base a quan-to definito dall’IFRS 5.

PASSIVITÀ FISCALI CORRENTI E DIFFERITE

Le voci comprendono le passività di natura fiscale disciplinate dallo IAS 12.Le passività fiscali correnti sono calcolate secondo le normative fiscali vigenti sulle imposte dirette.Le passività differite vengono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili tra i valori contabili delle attività e pas-sività ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, fatta eccezione per i casi espressamente previsti dal paragrafo 15dello IAS 12. Le imposte differite calcolate su poste direttamente imputate a Patrimonio Netto sono anch’esse imputatedirettamente a Patrimonio Netto.

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

ALTRE PASSIVITÀ

In particolare la voce comprende:• le commissioni attive differite relative a contratti non disciplinati dall’IFRS 4;• le passività relative a benefici definiti e ad altri benefici a lungo termine per i dipendenti;• ratei e risconti passivi.

Premi e riserve tecniche

I contratti classificati come “assicurativi” in base alle disposizioni dell’IFRS 4 sono contabilizzati e valutati secondo i princi-pi contabili utilizzati per la redazione del bilancio civilistico e, conseguentemente, osservando le disposizioni previste daiD.Lgs. 173/2997 e 209/2005 nonché dai regolamenti ISVAP n. 16, n. 21 e n. 22.

In conformità all’IFRS 4 sono considerati assicurativi i contratti che trasferiscono un rischio assicurativo significativo.L’IFRS 4 definisce assicurativo un rischio, diverso dal rischio finanziario, trasferito dall’assicurato all’emittente del contrattoassicurativo; a sua volta è definito rischio finanziario “il rischio di una possibile variazione futura di uno o più di un tasso diinteresse, prezzo di strumenti finanziari, prezzo di merci, tasso di cambio, indice di prezzo o di tasso, rating di credito o indi-ce di credito o altra variabile specificata, a condizione che, nel caso di una variabile non finanziaria, tale variabile non sia spe-cifica di una delle controparti contrattuali”.

Un rischio assicurativo è significativo se, e soltanto se, un evento assicurato potrebbe indurre l’assicuratore a corrisponde-re benefici economici aggiuntivi significativi in una qualsiasi circostanza, escluse quelle che non hanno alcun effetto identi-ficabile sull’aspetto economico dell’operazione, ciò anche se l’evento assicurato è estremamente improbabile. Atteso chel’FRS 4 non fornisce alcuna indicazione specifica in merito al livello di significatività del livello di rischio assicurativo; conse-guentemente, rimane a carico della Compagnia la definizione di una soglia oltre la quale l’esborso aggiuntivo nel caso in cuisi verifichi l’evento assicurato possa generare il trasferimento di un rischio assicurativo significativo. Tale soglia è stata iden-tificata dal Consiglio d’Amministrazione della Compagnia. La valutazione della significatività è stata effettuata aggregando isingoli contratti in categorie omogenee in base alla natura del rischio trasferito alla Compagnia.

I contratti che non trasferiscono rischio assicurativo significativo e che siano classificabili come strumenti finanziari sonocontabilizzati e valutati secondo i principi contabili utilizzati per la redazione del bilancio civilistico quando contengono unelemento di partecipazione discrezionale.

L’IFRS 4.10 stabilisce che la separazione di un contratto, classificato come assicurativo, in componente di deposito e com-ponente assicurativa è obbligatoria in alcune circostanze e facoltativa in altre. In caso di separazione la componente di depo-sito rientra nell’ambito di applicazione degli IAS 32 e IAS 39, mentre la componente di rischio rientra nell’ambito di applica-zione dell’IFRS 4.

Lo scorporo è richiesto se la Compagnia può valutare la componente di deposito separatamente, ovvero senza considera-re la componente assicurativa, e se i principi contabili utilizzati non consentono una corretta rilevazione di tutti i diritti e leobbligazioni derivanti dalla componente di deposito. Tenuto conto di quanto rappresentato, la Compagnia ha ritenuto oppor-tuno non effettuare l’unbundling.

I contratti (o componenti di contratti) che non trasferiscono un rischio assicurativo significativo e privi di elementi di parte-cipazione discrezionale sono contabilizzati sono contabilizzati e valutati in base allo IAS 39 o allo IAS 18 a seconda che sianoclassificabili come strumenti finanziari o contratti di servizio.

Di seguito vengono illustrate, per i Rami Danni e i Rami Vita, le considerazioni svolte per la classificazione dei relativi con-tratti nonché i criteri di contabilizzazione e valutazione.

RAMI DANNI

I contratti dei rami danni sono stati tutti classificati come contratti assicurativi tenuto conto della sostanza di tali contrattiche espongono l’impresa a rischio assicurativo significativo.

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

73Nota integrativa

Le riserve tecniche dei rami danni sono le seguenti:La Riserva premi è composta dalle “Riserva per frazioni di premio” e dalla “Riserva per rischi in corso”. La Riserva per fra-zioni di premio è calcolata in base al metodo del prorata temporis sulla base dei premi lordi contabilizzati, dedotte le spesedi acquisizione.

La Riserva sinistri viene valutata analiticamente e, sulla base di una prudente valutazione degli elementi disponibili, avvie-ne in una logica di costo ultimo, al fine di pervenire alla misura adeguata a coprire gli impegni per l’indennizzo dei sinistri ele relative spese dirette e indirette di liquidazione. Il processo di determinazione descritto include anche la stima dei sini-stri di competenza dell’esercizio non ancora denunciati (IBNR).

Con riferimento al Liability Adequacy Test (LAT), si ritiene che gli adempimenti richiesti dalla normativa italiana nell’ambitodel calcolo delle riserve tecniche dei rami danni siano conformi alle diposizioni minime stabilite dal paragrafo 16 dell’IFRS4 e pertanto la società è esentata dallo svolgere ulteriori specifiche verifiche di congruità.

Specificatamente, la componente della riserva premi relativa alla riserva per rischi in corso, calcolata e accantonata nei casiin cui il rapporto tecnico del singolo ramo di attività esprima un onere atteso dei sinistri superiore ai ricavi di competenzadegli esercizi successivi, rappresenta una ragionevole approssimazione del test di congruità delle passività.

Anche rispetto alle riserve sinistri, si ritiene che la determinazione di tali poste, effettuata secondo il criterio del costo ulti-mo, accolga la stima dei principali cash flow futuri non attualizzati e, conseguentemente, possa considerarsi di importosuperiore a quanto risulterebbe dall’applicazione del LAT secondo l’IFRS4.

Le riserve catastrofali e di perequazione, sono state stornate tenuto conto che l’IFRS 4 non ammette la rilevazione di alcunaccantonamento prudenziale per fronteggiare eventuali sinistri futuri.

La riserva di senescenza è calcolata come previsto all’articolo 46 del Regolamento ISVAP n° 16, utilizzando il criterio forfet-tario, nella misura del 10% dei premi lordi contabilizzati dell’esercizio afferenti ai contratti aventi le caratteristiche indicatenel Regolamento stesso.

RAMI VITA

In relazione a quanto esposto, i prodotti di Ramo I che prevedono clausole di rivalutazione della prestazione assicurata para-metrate ai rendimenti realizzati da una gestione separata, sono classificati come contratti finanziari contenenti un elemen-to di partecipazione discrezionale (cd “DPF”, come definito nell’Appendice A all’IFRS4), per i quali l’IFRS 4.35 rimanda alladisciplina contabile prevista dai principi locali. Nel corso dell’esercizio, la Compagnia ha collocato anche prodotti di Ramo Icollegati ad una provvista di attivi specifici. La scadenza di questi prodotti è prevista per l’anno 2015. Tenuto conto che altermine del contratto è previsto il trasferimento automatico delle somme maturate all’interno della gestione separata“Posta Valore Più”, tali contratti sono stati classificati come finanziari ma, analogamente a quanto indicato nel paragrafoprecedente, trattati contabilmente come contratti assicurativi.

I prodotti di “puro rischio” sono classificati come “assicurativi”.

I prodotti di Ramo III che presentano un “rischio assicurativo” significativo, vengono classificati come assicurativi. La clas-sificazione di tali contratti è stata effettuata sulla base delle risultanze di analisi interne che, attraverso le curve di distribu-zione dei rendimenti, sono volte a verificare la probabilità che la Compagnia sostenga prestazioni aggiuntive significative inoccasione del verificarsi dell’evento assicurato.

Inoltre, al fine di verificare la congruità delle riserve, si è proceduto, in armonia con l’IFRS 4, ad una verifica di congruitàdelle stesse (Liability Adeguacy Test). La verifica è stata condotta prendendo in considerazione il valore attuale dei cashflow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell’eserciziosulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull’andamento dellespese. Dalle risultanze ottenute con tale analisi le riserve tecniche sono risultate congrue e nessun ulteriore accantonamen-to si è reso necessario.

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Shadow Accounting

Al fine di mitigare le asimmetrie valutative esistenti tra le attività finanziarie inserite nelle gestioni separate, valutate secon-do lo IAS 39 e le riserve matematiche valutate secondo i principi contabili locali, è stata applicata la pratica contabile dello“shadow accounting” consentita dal paragrafo 30 dell’IFRS 4 ai contratti inseriti nelle gestioni separate dei rami vita.

Attraverso lo shadow accounting, i criteri contabili applicati alle passività assicurative (ovvero le riserve tecniche civilistiche)possono essere modificati per tenere conto, come se fossero realizzate, dell’effetto delle plusvalenze o minusvalenze rile-vate ma non realizzate su attività che hanno effetto diretto sulla misurazione delle passività assicurative.

Lo shadow accounting è stato applicato mediante una metodologia di tipo «going concern approach» basata sulle seguen-ti ipotesi:• Realizzo, per ciascuna gestione separata, delle plus/minusvalenze latenti alla data di riferimento prospetticamente lungo

un orizzonte temporale di più anni coerente, secondo una logica di ALM, con le caratteristiche del portafoglio delle atti-vità e delle passività e più rappresentativo della complessiva realtà del business. Viene pertanto abbandonata l’ipotesidi realizzo istantaneo delle stesse;

• Determinazione della passività assicurativa sulla base del rendimento prospettico di ciascuna gestione separata tenen-do conto delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito e di eventuali garanzie finanziarie offerte.

Commissioni attive e passive

Le voci comprendono le commissioni relative a contratti di investimento non rientranti nell’ambito di applicazione dell’IFRS4. Si tratta, in particolare, della quota dei caricamenti espliciti e impliciti di competenza dell’esercizio e delle commissioni digestione per quanto riguarda le commissioni attive e dei costi di acquisizione per quanto riguarda le commissioni passive.

PROVENTI E ONERI DEGLI INVESTIMENTI

Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico

Comprendono gli utili e le perdite realizzate e le variazioni positive e negative di valore delle attività e passività incluse nellacategoria “fair value through profit or loss”. Le variazioni di valore vengono determinate in base alla differenza tra fair valuee valore contabile degli strumenti finanziari iscritti in tale categoria.

Proventi/oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint ventures

Comprendono i proventi/oneri originati dalle partecipazioni nelle società collegate del Gruppo. Si tratta in particolare dellaquota spettante al Gruppo del risultato di periodo conseguito da dette partecipate.

Proventi/oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari

La voce comprende:

• i redditi/oneri e le plusvalenze/minusvalenze realizzate sugli investimenti classificati nella categoria “disponibili per lavendita”;

• i proventi e gli oneri dei finanziamenti e crediti e delle altre passività finanziarie;• i redditi e gli oneri relativi agli investimenti immobiliari.

ALTRI RICAVI

La voce comprende, in particolare:• i ricavi derivanti dalla vendita di beni, alla prestazione di servizi diversi da quelli di natura finanziaria e dall’utilizzo, da parte

di terzi, di attività materiali e immateriali e di altre attività di impresa;• gli altri proventi tecnici netti connessi a contratti di assicurazione;• le differenze di cambio da imputare a conto economico di cui allo IAS 21;• gli utili realizzati e gli eventuali ripristini di valore relativi agli attivi materiali e immateriali.

Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Parte A | Transizione ai principi contabili internazionali

75Nota integrativa

ONERI NETTI RELATIVI AI SINISTRI

All’interno della categoria sono inclusi gli importi pagati al netto dei recuperi, la variazione delle riserve sinistri e delle altreriserve tecniche dei rami danni, la variazione delle riserve matematiche e delle altre riserve tecniche dei rami vita, la varia-zione delle riserve tecniche relative ai contratti per i quali il rischio dell’investimento è a carico degli assicurati relativamen-te ai contratti di assicurazione e a strumenti finanziari rientranti nell’ambito di applicazione dell’IFRS 4. Gli importi iscrittisono espressi al lordo delle spese di liquidazione e al netto delle quote cedute in riassicurazione.

ONERI DA PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURE

In questa categoria vengono registrati gli oneri originati dalle partecipazioni in controllate, collegate e joint venture iscrittenella corrispondente voce dell’attivo.

ONERI DERIVANTI DA ALTRI STRUMENTI FINANZIARI E INVESTIMENTI IMMOBILIARI

La voce comprende gli oneri derivanti da investimenti immobiliari e da strumenti finanziari non valutati a fair value a ContoEconomico. Sono inclusi, principalmente, gli altri oneri da investimenti, comprendenti i costi relativi agli investimenti immo-biliari ed in particolare, le spese condominiali e le spese di manutenzione e riparazione non portate ad incremento del valo-re degli investimenti immobiliari; le perdite realizzate a seguito dell’eliminazione di un’attività o di una passività finanziariae di investimenti immobiliari; le perdite da valutazione, comprendenti le variazioni negative derivanti da ammortamenti e leriduzioni di valore (impairment).

SPESE DI GESTIONE

In tale voce sono state contabilizzate le provvigioni e le altre spese di acquisizione, comprendenti i costi di acquisizione, alnetto delle cessioni in riassicurazione, relative a contratti di assicurazione; le spese di gestione degli investimenti, compren-denti le spese generali e per il personale relative alla gestione degli strumenti finanziari e degli investimenti immobiliari; lealtre spese di amministrazione, in cui sono incluse le spese generali e per il personale non allocate agli oneri relativi ai sini-stri, alle spese di acquisizione dei contratti assicurativi e alle spese di gestione degli investimenti.

ALTRI COSTI

La voce comprende, in particolare:• i costi relativi alla vendita di beni e alla prestazione di servizi diversi da quelli di natura finanziaria;• gli altri oneri tecnici netti connessi a contratti di assicurazione;• gli accantonamenti effettuati nell’esercizio;• le differenze di cambio da imputare a conto economico di cui allo IAS 21;• le perdite realizzate, le eventuali riduzioni durevoli di valore e gli ammortamenti relativi ad attivi materiali – quando non

allocati a voci specifiche - e immateriali.

INCERTEZZE SULL’UTILIZZO DI STIME

Così come richiesto dal paragrafo 116 dello IAS 1, riportiamo che il bilancio consolidato dell’esercizio 2013 è stato redattonel rispetto dei postulati della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanzia-ria e del risultato economico dell’esercizio. All’interno della nota integrativa sono state motivate le decisioni assunte e i criteri di stima e di valutazione adottati nell’ap-plicazione dei principi contabili internazionali.L’applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell’informativa fornita. I valori fina-li delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei

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bilanci precedenti a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Lestime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo incui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se larevisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Nel corso dell’esercizio corrente si è fatto ricorso all’uso di stime nei seguenti casi:

• nella determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non era osservabile su mer-cati attivi;

• nella stima della recuperabilità delle imposte differite attive;• nella quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti, inconsiderazione della indetermi-

natezza o dell’ammontare o della data di sopravvenienza e delle ipotesi attuariali applicate;• nella determinazione della stima delle riserve tecniche dei rami vita;• nella determinazione della grandezza relativa allo shadow accounting, così come descritto in precedenza;• nella determinazione della stima delle riserve tecniche dei rami danni.

TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

In conformità a quanto indicato dall’IFRS 13 - Valutazione del fair value, omologato con il Regolamento UE n. 1255/2012 dell’11dicembre 2012, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all’interno del Gruppo Poste Vita.Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costoovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative di bilancio) sono classificate in basead una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell’effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati atti-vi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione. Per il gruppo Poste Vita rilevano leseguenti categorie di strumenti finanziari:

• Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:• Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi rilevati sul mer-

cato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all’ingrosso).• Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o non governativi italiani o esteri: la valutazione è effettuata utilizzan-

do i prezzi rilevati su mercati regolamentati secondo il seguente ordine gerarchico:

a. prezzo “bid”, rilevato alle ore 16.00 di Londra (GMT), fornito da un info provider globalmente riconosciuto;b. ultimo prezzo in offerta dei mercati regolamentati riconosciuti dalla Consob ai sensi della delibera n. 16370 del

04/03/2008.c. Titoli azionari quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall’ultimo

contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.d. Fondi mobiliari di investimento quotati: sono compresi in tale categoria fondi mobiliari investiti in strumenti finan-

ziari quotati su mercati attivi. La valutazione viene effettuata considerando il NAV (Net Asset Value) determina-to dal gestore del fondo.

• Passività finanziarie quotate in mercati attivi: sono compresi in tale categoria titoli obbligazionari plain, la cui valutazioneviene effettuata utilizzando l’ultimo prezzo “ask” fornito da un info provider globalmente riconosciuto.

La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1ed osservabili direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività. Per il gruppo Poste Vita rilevano le seguenticategorie di strumenti finanziari:

Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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Parte A | Transizione ai principi contabili internazionali

77Nota integrativa

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:• Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuate tramite tecniche di discoun-

ted cash flow che prevedono l’attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpo-ra lo spread rappresentativo del rischio credito in base all’asset swap spread determinato su un titolo benchmark del-l’emittente quotato e liquido. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tene-re conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.

• Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l’approccio building block che prevede la scomposizio-ne della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale.La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow appli-cabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate lecaratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Vita, è riconducibile al rischio tasso,viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventicome sottostante tale specifico fattore di rischio.

• Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimen-to al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto che rap-presenta il costo implicito nel processo di conversione di azioni di classe B e C in azioni di classe A quotate.

• Strumenti finanziari derivati:• Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata trami-

te modello numerico basato su formula chiusa.

• Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:• Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono

l’attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentati-vo del rischio credito dell'emittente;

• Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l’approccio building block che prevede la scompo-sizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componenteopzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cashflow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, con-siderate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo, è riconducibile al rischiotasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioniaventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite input non osservabili per l’attività o per lapassività. Per il gruppo Poste Vita rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

• Fondi immobiliari a richiamo e Fondi di private equity chiusi a richiamo: rientrano in tale categoria fondi investititi in stru-menti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando il NAV (Net Asset Value) comunicato dalgestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori.

• La partecipazione nella società collegata Europa Gestioni Immobiliare (EGI) valutata con il metodo del patrimonio netto.• Le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato.

IFRS 12 - INFORMATIVA SULLE PARTECIPAZIONI IN ALTRE ENTITÀ

Adottato con Regolamento (UE) n. 1254/2012, l’IFRS 12 combina, rafforza e sostituisce gli obblighi di informativa per le con-trollate, gli accordi a controllo congiunto, le società collegate e le entità strutturate non consolidate. All’interno di tale princi-pio sono riassunte tutte le informazioni che un’entità è tenuta a fornire al fine di consentire agli utilizzatori del bilancio di valu-tare la natura e i rischi derivanti dalle sue partecipazioni in altre entità, nonché gli effetti di tali partecipazioni sulla situazionepatrimoniale-finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari. Un’entità strutturata è una entità configurata in modoche i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l’entità, come nel caso in cui i diritti divoto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali.

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In tale definizione rientrano, al 31 dicembre 2014, gli investimenti detenuti da Poste Vita nei seguenti fondi:• BlackRock MultiAssets diversiefied distribution fund (Aperto)• Advance Capital Energy Fund (Chiuso)• Piano 400 Fund Deutsche Bank (Aperto)• Tages Capital Platinum (Aperto)• Tages Platinum Growth (Aperto)

Come previsto dalle disposizioni dell’IFRS 12 paragrafi 24 – 31, supportati dai paragrafi B25 – B26, la disclosure del Bilancioconsolidato di Poste Vita dovrebbe fornire informazioni che siano in grado di far valutare all’utilizzatore del bilancio, per cia-scuna entità strutturata non consolidata:

• la natura e la misura del suo coinvolgimento nell’entità;• la natura del rischio associato al suo coinvolgimento nell’entità.

Qui di seguito riportiamo le informazioni richieste.

Natura del coinvolgimento nell’entità strutturata non consolidata (IFRS 12. 26)

Con riferimento al primo punto, descriviamo le informazioni qualitative e quantitative in merito alla natura, scopo, dimen-sione e attività dell’entità strutturata non consolidata, nonché le sue modalità di finanziamento.La Compagnia detiene per ciascun Fondo sopra riportati una quota superiore al 50% che arriva al 100% nei fondi Tages,Piano 400 e Blackrock. Le partecipazioni della Compagnia nei fondi non possedendo il requisito del “controllo” ai sensidell’IFRS10, non sono stati oggetto di consolidamento, ma rientrano tuttavia nell’ambito di applicazione dell’IFRS12 in qua-lità di entità strutturate non consolidate. Lo scopo dell’investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del por-tafoglio di strumenti finanziari posto a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l’obiettivo di mitigare l’espo-sizione verso Titoli di Stato Italiani e i Corporate Bond denominati in euro. Si riporta di seguito una tabella con le informa-zioni richieste ai sensi dell’ IFRS 12.26:

Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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ISIN Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento NAV

del Fondo

€/000

IE00BP9DPZ45

IT0004597396

IE00B1VWGP80

IT0004801996

IT0004937691

BLACKROCK DIVERSIFIED DISTRIBUTION FUND

ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND

PIANO 400 FUND DEUTSCHE BANK

TAGES CAPITAL PLATINUM

TAGES PLATINUM GROWTH

Fondo ApertoArmonizzato UCITS

Fondo di Fondi Chiuso non armonizzato

Fondo Aperto Armonizzato

Fundo di Hedge Fund non armonizzato

Fundo di Hedge Fund non armonizzato

Investimento in un mix diasset classes (corporatebonds, government bonds eequities).

Investimento in imprese nelsettore dell'energia allo scopodi incrementarne il valore emediante la successivadismissione, conseguirnedelle plusvalenze.

Investemento in un mix diasset classes, soprattuttostrumenti di debito di vari set-tori e paesi

Perseguimento di rendimentiassoluti, con un basso livello divolatilità e di correlazione dilungo termine rispetto ai prin-cipali mercati finanziari.

Perseguimento di rendimentiassoluti, con un basso livello divolatilità e di correlazione dilungo termine rispetto ai prin-cipali mercati finanziari.

100,00%

86,21%

100,00%

100,00%

100,00%

1.798.229

19.876

512.560

211.097

123.732

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

79Nota integrativa

Natura del rischio (IFRS 12. 29 – 31)

Con riferimento al secondo punto, si riportano di seguito:

• Il valore contabile delle attività e passività rilevate in bilancio relative all’entità strutturata non consolidata.• Il conto (macro conto) in cui tali attività e passività sono classificate.• L’esposizione massima alle perdite derivanti dal coinvolgimento nell’entità strutturata non consolidata e il metodo utiliz-

zato per il suo calcolo.• Un confronto tra il valore contabile delle attività e delle passività dell’entità e il valore di massima esposizione.

La tabella seguente evidenzia per ciascuna entità strutturata non consolidata le informazioni richieste:

Le variazioni di Fair Value del periodo dei Fondi sopramenzionati sono state ribaltate agli assicurati mediante il meccanismocontabile dello shadow accounting, in quanto riferiti a strumenti finanziari inclusi nelle gestioni separate.

(dati in migliaia di euro)ISIN Denominazione Categoria conto Valore Massima Confronto tra

Contabile Esposizione Valore Contabile Investimento alla Perdita e Massima

esposizione

IE00BP9DPZ45

IT0004597396

IE00B1VWGP80

IT0004801996

IT0004937691

BLACKROCK DIVERSIFIED DISTRIBUTION FUND

ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND

PIANO 400 FUND DEUTSCHE BANK

TAGES CAPITAL PLATINUM

TAGES PLATINUM GROWTH

Attività finanziaria afair value rilevato a CE

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie disponibili per la vendita

1.798.229

17.135

512.560

211.097

123.732

2.662.753

239.501

9.681

13.239

33.142

15.219

310.782

1.558.728

7.454

499.321

177.955

108.513

2.351.971

analytical VaR 99.5% annualizzato

VAR al 99,5% su un orizzonte

temportale di 1 anno

differenza tra prezzo di mercato e

valore di rimborso(pari a 100)

VAR al 99,5% su un orizzonte

temportale di 1 anno

VAR al 99,5% su un orizzonte

temportale di 1 anno

Metodologia determinazione

Massima Esposizionealla Perdita

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PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Principi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2014

Gli emendamenti, le interpretazioni e le modifiche di seguito elencati sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2014:

• IAS 27 - “Bilancio separato” modificato con Regolamento (UE) n. 1254/2012. Le modifiche introdotte consistono nel-l’aver estrapolato e ricondotto a un nuovo principio contabile dedicato (IFRS 10 – “Bilancio consolidato”) la disciplinarelativa alla redazione del bilancio consolidato. In tal modo al nuovo IAS 27 è demandato il compito di definire e regola-mentare i principi per la redazione del solo bilancio separato, rimanendo sotto questo aspetto sostanzialmente immu-tato rispetto alla precedente versione.

• IAS 28 - “Partecipazioni in società collegate e joint venture” modificato con Regolamento (UE) n. 1254/2012. Il princi-pio contabile è stato integrato con i requisiti per l’applicazione del metodo del Patrimonio netto delle partecipazioni injoint venture.

• IFRS 10 - “Bilancio consolidato” adottato con Regolamento (UE) n. 1254/2012. Il nuovo principio stabilisce le regole perla preparazione e la presentazione del bilancio consolidato, integrando la disciplina sul tema precedentemente contenu-ta nello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato e nella SIC 12 - Società a destinazione specifica (società veicolo).All’interno del nuovo principio viene introdotta una nuova definizione di controllo come base unica per il consolidamen-to di tutti i tipi di entità, elimina alcune incoerenze o dubbi interpretativi tra IAS 27 e SIC 12 ed, infine, definisce normemaggiormente chiare e univoche per l’individuazione del “controllo di fatto”.

• IFRS 11 - “Accordi a controllo congiunto” adottato con Regolamento (UE) n. 1254/2012. Il nuovo principio stabilisce leregole di rendicontazione contabile per le entità che sono parte di un accordo di controllo congiunto e sostituisce lo IAS31 – Partecipazioni in joint venture e la SIC 13 - Entità a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei parte-cipanti al controllo. L’IFRS 11 fornisce altresì dei criteri per l’individuazione degli accordi di compartecipazione basatisugli effettivi diritti e sugli obblighi che ne scaturiscono piuttosto che sulla forma legale degli stessi e non consente, adifferenza di quanto previsto in precedenza dallo IAS 31, l’utilizzo del metodo del consolidamento proporzionale comemetodo di contabilizzazione delle partecipazioni in joint venture.

• IFRS 12 - “Informativa sulle partecipazioni in altre entità” adottato con Regolamento (UE) n. 1254/2012. L’IFRS 12 com-bina, rafforza e sostituisce gli obblighi di informativa per le controllate, gli accordi a controllo congiunto, le società col-legate e le entità strutturate non consolidate. All’interno di tale principio sono riassunte tutte le informazioni che un’en-tità è tenuta a fornire al fine di consentire agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e i rischi derivanti dalle sue par-tecipazioni in altre entità, nonché gli effetti di tali partecipazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato eco-nomico e sui flussi finanziari.

• IAS 32 - “Strumenti finanziari: Esposizione in bilancio - Compensazione di attività e passività finanziarie” modificato conRegolamento (UE) n. 1256/2012. A seguito della modifica all’IFRS 7, lo IAS 32 revised fornisce orientamenti aggiuntiviper ridurre incongruenze nell’applicazione pratica del principio stesso.

• Modifiche agli IFRS 10, 12 e allo IAS 27 adottate con Regolamento (UE) n. 1174/2013. Al fine di fornire una discipli-na sulle Entità di investimento, sono stati modificati i seguenti standards:

• IFRS 10, per prescrivere alle entità di investimento di valutare le controllate al fair value rilevato a Conto econo-mico anziché consolidarle, onde riflettere meglio il loro modello di business;

• IFRS 12, per imporre la presentazione di informazioni specifiche in merito alle controllate delle entità di investi-mento;

• IAS 27, con la finalità di eliminare la possibilità per le entità di investimento di optare per la valutazione al costodegli investimenti in controllate, richiedendo obbligatoriamente la valutazione al fair value nei loro bilanci separa-ti.

• IAS 36 - Riduzione di valore delle attività modificato con Regolamento (UE) n. 1374/2013. Le modifiche mirano a chia-rire che le informazioni da fornire circa il valore recuperabile delle attività, quando tale valore si basa sul fair value al nettodei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività il cui valore ha subito una riduzione.

• IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione modificato con Regolamento (UE) n. 1375/2013. Le modifichedisciplinano le situazioni in cui un derivato designato come strumento di copertura è oggetto di novazione da una con-troparte a un’altra controparte centrale, in conseguenza di normative o regolamenti. In particolare è stabilito che, in talicasi, la contabilizzazione di copertura può continuare a prescindere dalla novazione.

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

81Nota integrativa

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

I seguenti principi contabili, interpretazioni ed emendamenti sono invece applicabili a partire dal 1° gennaio 2015:

• IFRIC 21 - Tributi, adottato con Regolamento (UE) n. 634/2014. L’interpretazione tratta la contabilizzazione di una passi-vità relativa al pagamento di un tributo nel caso in cui tale passività rientri nell’ambito di applicazione dello IAS 37.

• Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2011 - 2013 adottato con Regolamento (UE) n. 1361/2014 nell’ambito delprogetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali.

I seguenti principi contabili, interpretazioni ed emendamenti sono invece applicabili a partire dal 1° gennaio 2016:

• Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2010 – 2012 adottato con Regolamento (UE) n. 28/2015 nell’ambito del pro-getto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali.

• IAS 19 - Benefici per i dipendenti - Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti Adottato con Regolamento (UE) n.29/2015. L’emendamento chiarisce l’applicazione dello IAS 19 ai piani a benefici definiti che richiedono il contributo daparte del dipendente o terze parti che non siano contributi volontari. Tali contributi riducono il costo dell’entità nel forni-re benefici. L’emendamento permette che i contributi legati al servizio, ma non legati agli anni di servizio, possano esse-re dedotti dal costo dei benefici ottenuti nel periodo in cui il servizio è fornito, piuttosto che ripartirli lungo la vita lavo-rativa del dipendente.

Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall’UE, taluniprincípi contabili, interpretazioni ed emendamenti, e alcuni Exposure Draft in fase di consultazione, tra i quali si segnalano:

• IFRS 9 - Strumenti finanziari;• IFRS 14 - Regulatory deferral account;• IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti;• Modifiche agli IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28 - Entità di investimento - applicazione dell’eccezione al consolidamento;• Modifiche allo IAS 1 - Informativa;• Miglioramenti annuali agli IFRS - Ciclo 2012 – 2014;• Modifiche agli IFRS 10 e IAS 8 - Vendita o contribuzione di attività tra un investitore e la sua collegata o joint venture;• Modifiche allo IAS 27 - Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato;• Modifiche allo IAS 16 e IAS 38 - Chiarimenti sui metodi di ammortamento;• Modifiche all’IFRS 11 - Contabilizzazione di acquisizioni di interessenze in joint operations;• Exposure Draft “IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni” in tema di classificazione e misurazione delle operazioni di paga-

mento effettuate in azioni;• Exposure Draft “IFRS 10, IFRS 12, IAS 27, IAS 28 e IAS 36” in tema di valutazione al fair value di investimenti quotati

in società controllate, joint venture e collegate;• Exposure Draft “IAS 12 - Imposte sul reddito” in materia di rilevazione di imposte differite attive per perdite non realizzate;• Discussion Paper “Conceptual Framework for Financial Reporting” nell’ambito del progetto di rivisitazione dell’attuale

Framework;• Exposure Draft “Contratti assicurativi” nell’ambito del progetto di rivisitazione dell’attuale standard;• Exposure Draft “Leases” nell’ambito del progetto di rivisitazione dell’attuale standard;• Exposure Draft “IAS 1 - Classificazione di passività” che chiarisce come un’entità deve classificare i debiti, in partico-

lar modo in caso di rinnovi.

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ATTIVO

1. ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le attività immateriali ammontano alla fine dell’esercizio 2014 a 16.372 migliaia di Euro, contro 10.513 migliaia di Euro rile-vati alla fine del 2013.

Altre Attività Immateriali 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Valore Lordo 32.505,2 20.450,3 12.054,9 58,9%Fondo Ammortamento 16.132,8 9.937,3 6.195,5 62,3%Valore Netto 16.372,4 10.513,0 5.859,4 55,7%

Il prospetto che segue ne illustra la composizione:

Altre Attività Immateriali 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Software 16.159,6 6.902,7 9.256,9 134,1%Immobilizzazione in corso 199,7 3.590,1 (3.390,4) (94,4%)Costi di impianto ed ampliamento 13,1 20,2 (7,1) (35,1%)Valore Netto 16.372,4 10.513,0 5.859,4 55,7%

La voce è principalmente imputabile alla quota non ancora ammortizzata degli oneri relativi a programmi informatici ad utilità plu-riennale, per 16.160 migliaia di Euro, e alla capitalizzazione di costi, sostenuti per lo sviluppo di software ancora in corso di com-pletamento alla fine del periodo (e che, quindi, non hanno generato effetti economici nell’anno), per 200 migliaia di Euro. I software hanno vita utile definita e sono ammortizzati con aliquota pari al 33%. Nel corso dell’esercizio non sono emerse per-dite durevoli di valore.

La tabella che segue illustra la movimentazione della voce:

Altre Attività Immateriali 2013 Incrementi Decrementi 2014

Software 16.341,3 15.445,3 - 31.786,6Fondo amm.to (9.438,6) (6.188,4) - (15.627,0)

Immobilizzazione in corso 3.590,1 (3.390,4) - 199,7Fondo amm.to 0,0 - 0,0

Costi di impianto ed ampliamento 518,9 - 518,9Fondo amm.to (498,7) (7,1) - (505,8)

Valore Netto 10.513,0 5.859,4 - 16.372,4

Gli incrementi, rispetto al precedente esercizio, hanno riguardato, per 9.257 migliaia di Euro, la capitalizzazione di oneri plu-riennali relativi all’acquisto di licenze di software applicativi e sviluppi evolutivi sui software gestionali.

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PARTE C - INFORMAZIONI SULLO STATOPATRIMONIALE CONSOLIDATO

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

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Parte C | Informazioni sullo stato consolidato

83Nota integrativa

2. ATTIVITÀ MATERIALI

Ammontano complessivamente a 4.438 migliaia di Euro e registrano rispetto al 31 dicembre 2013, una variazione positivapari a 1.485 migliaia di Euro.

Altre Attività Materiali 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Valore Lordo 8.110,0 5.572,8 2.537,2 45,5%Fondo Ammortamento 3.671,7 2.619,2 1.052,5 40,2%Valore Netto 4.438,3 2.953,6 1.484,7 50,3%

Il prospetto che segue ne illustra la composizione:

Altre Attività Materiali 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Beni mobili ed arredi 921,3 446,6 474,7 106,3%Macchine elettroniche 3.255,5 2.336,8 918,7 39,3%Impianto telefonico 259,4 162,6 96,8 59,5%Migliorie su beni di terzi 2,1 7,6 (5,5) (72,4%)Valore Netto 4.438,3 2.953,6 1.484,7 50,3%

Le altre attività comprendono prevalentemente beni strumentali in dotazione per l’esercizio dell’attività: beni mobili ed arre-di al netto del relativo fondo ammortamento, per 921 migliaia di Euro, macchine elettroniche al netto del relativo fondoammortamento, per 3.256 migliaia di Euro, impianto telefonico, al netto del relativo fondo ammortamento, per 259 migliadi Euro e migliorie su beni di terzi, al netto del relativo fondo ammortamento, per 2 migliaia di Euro.

La tabella che segue illustra la movimentazione della voce:

Altre Attività Immateriali 2013 Incrementi Decrementi 2014

Macchine elettroniche 4.145,8 1.769,6 5.915,4Fondo amm.to (1.809,0) (850,9) (2.659,9)

Beni mobili ed arredi 920,3 603,2 1.523,5Fondo amm.to (473,7) (128,5) (602,2)

Impianto telefonico 306,8 164,4 471,2Fondo amm.to (144,2) (67,6) (211,8)

Migliorie su beni di terzi 199,8 199,8Fondo amm.to (192,2) (5,5) (197,7)

Totale 2.953,6 1.484,7 - 4.438,3

Gli incrementi hanno riguardato, per 1.770 migliaia di Euro, l’acquisto di nuovi computer e macchine elettroniche effettua-ti nel corso dell’esercizio.

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

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3. RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI

Ammontano complessivamente alla fine del periodo a 54.403,3 migliaia di Euro e registrano una variazione positiva di14.063 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2013 (40.339,6 migliaia di Euro). Esse risultano cosi composte:

Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Riserve danni

Riserva premi 6.363,7 5.515,1 848,6 15,4%Riserva sinistri 15.967,0 10.090,7 5.876,3 58,2%Altre riserve 722,4 761,8 39,4 (5,2%)Riserve vita

Riserva per somme da pagare 5.802,5 3.591,1 2.211,4 61,6%Riserve matematiche 25.547,7 20.380,9 5.166,8 25,4%Riserve tecniche allorché il rischiodell’investimento è supportato dagliassicurati e riserve derivanti dalla gestione - - - -Altre riserve - - - -Totale 54.403,3 40.339,6 14.063,7 34,9%

La crescita delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori rispetto al precedente esercizio è riconducibile alla crescita del business.

4. INVESTIMENTI

Gli investimenti al 31 dicembre 2014 ammontano complessivamente a 90.263.862 migliaia di Euro, in crescita del 29,2%rispetto al dato del precedente esercizio, pari a 69.852.153 migliaia di Euro, è cosi composta:

Investimenti finanziari 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Partecipazioni in collegate 163.285,6 197.019,2 (33.733,6) (17,1%)Finanziamenti e crediti 726.350,2 11.457,8 714.892,4 6.239,4%Attività finanziarie disponibili per vendita 77.012.829,1 59.159.854,6 17.852.974,5 30,2%Attività finanziarie al fair value rilevato a C/E 12.361.397,3 10.483.821,3 1.877.576,0 17,9%Totale investimenti finanziari 90.263.862,1 69.852.152,9 20.411.709,2 29,2%

Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture

Il gruppo Poste Vita consolida con il metodo del patrimonio netto la collegata Europa Gestioni Immobiliare S.p.A. (EGI),società partecipata al 45%, che opera nel settore immobiliare per la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliaredel gruppo Poste Italiane S.p.A. I dati relativi all’esercizio 2014 evidenziano un patrimonio netto della Società pari ad Euro362.857 migliaia di Euro ed un risultato di esercizio positivo per circa 45 migliaia di Euro. Il valore del Patrimonio Netto e diconseguenza il valore della partecipazione al 31 dicembre 2014, scontano la distribuzione di riserve di utili precedenti perun importo pari a 75.000 migliaia di Euro, di cui 33.750 migliaia di Euro a favore del socio Poste Vita S.p.A, deliberatadall’Assemblea tenutasi in data 24 novembre 2014.Con riferimento al livello di fair value assegnato agli investimenti appartenenti a questa categoria, si rimanda a quanto rap-presentato nell’Allegato 5 D.3, D.4, D.5 al presente bilancio.

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(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

85Nota integrativa

Finanziamenti e crediti

La voce finanziamenti e crediti ammonta alla fine dell’esercizio 2013 a 726.350 migliaia di Euro, contro i 11.458 del 2013ed è cosi composta:

Finanziamenti

La voce, pari alla fine del 2014 a 702.879 migliaia di Euro (142 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), è costituita interamen-te dal saldo del conto corrente di corrispondenza attivo con la Capogruppo, comprensivo per la quasi totalità dell’accreditorelativo all’emissione del prestito obbligazionario subordinato realizzata nel mese di maggio 2014.

La Compagnia, tenuto conto del trend in calo dei tassi alla data del 31 dicembre 2014, ha deciso di attendere e valutareopportune forme di investimento della liquidità derivante dal prestito subordinato, mantenendo nel frattempo detta liquidi-tà sul conto intersocietario in essere con Poste Italiane S.p.A., verificando che sulla giacenza venga riconosciuta una remu-nerazione in linea con quella di mercato.

Crediti

I Crediti pari a 23.471 migliaia di Euro (11.316 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013) si riferiscono a conferimenti a titolo disottoscrizione e connessi a richiami di capitale su fondi comuni d’investimento dei quali ancora non sono state emesse lecorrispondenti quote.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

La voce risulta così composta:

Attività finanziarie diponibili per la vendita 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Titoli di capitale 8.032,2 5.284,5 2.747,7 52,0%Titoli di debito 75.511.704,7 57.617.659,2 17.894.045,5 31,1%Quote di OICR 1.493.092,2 1.536.910,9 (43.818,7) (2,9%)Totale 77.012.829,1 59.159.854,6 17.852.974,5 30,2%

La crescita di circa 17.852.975 migliaia di Euro rispetto al 2013 è da ricondurre ai positivi risultati commerciali e ai rendi-menti conseguiti nel periodo, accompagnata da un incremento del loro fair value quale conseguenza delle positive dinami-che di mercati finanziari. Infatti, alla data del 31 dicembre 2014 titoli classificati come AFS mostrano plusvalenze nette davalutazione per circa 9.620.214 migliaia di Euro, rispetto a circa 2.913.018 migliaia di Euro a fine 2013. Dei menzionatiimporti, 9.280.238 migliaia di Euro (2.687.955 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013) sono stati attributi agli assicuratimediante il meccanismo dello shadow accounting, come disposto dall’IFRS4 in quanto riferiti a strumenti finanziari inclusinelle gestioni separate. I restanti 339.975 migliaia di Euro (225.063 migliaia di Euro nel 2013), si riferiscono a plusvalenzenette su titoli AFS del “patrimonio libero” della Compagnia e pertanto, attributi ad una apposita riserva di patrimonio netto(pari a 224.113 migliaia di Euro) al netto del relativo effetto fiscale.Gli investimenti in Azioni, classificate nella categoria AFS per un valore di 8.032 migliaia di Euro (5.284 migliaia di euro al31 dicembre 2013), sono effettuati a fronte dei prodotti di Ramo I collegati a Gestioni Separate.I Titoli a reddito fisso per 75.511.705 migliaia di Euro (57.617.659 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013) sono rappresenta-ti per un importo pari a 72.393.025 migliaia di Euro da strumenti negoziati su mercati liquidi e attivi, come definiti sulla basedella Fair Value Policy approvata a livello di Gruppo in applicazione dell’IFRS 13. L’importo restante di 3.118.680 migliaia diEuro si riferisce invece a strumenti finanziari non negoziati in mercato attivi e liquidi ai sensi del citato Standard contabileed include specifiche Emissioni della CDP SpA (private placement) per un fair value di 541.101 migliaia di Euro poste acoperture di polizze di Ramo I “a specifica provvista di attivi” in scadenza nel corso dell’esercizio 2015.Le quote relative ai fondi comuni d’investimento pari a 1.493.092 migliaia di Euro (1.536.911 al 31 dicembre 2013) si riferisco-no per un importo pari a 1.114.449 migliaia di Euro a fondi comuni a prevalente composizione azionaria e per 378.643 migliaiadi Euro a fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria. Con riferimento al livello di fair value assegnato agli investi-menti appartenenti a questa categoria, si rimanda a quanto rappresentato nell’Allegato 5 D.3, D.4, D.5 al presente bilancio.

(dati in migliaia di euro)

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Attività finanziarie al fair value designate a conto economico

La voce alla fine del 2014 ammonta complessivamente a 12.361.397 migliaia di Euro, contro i 10.483.821 migliaia di Eurorilevati alla fine del precedente esercizio è cosi composta:

Attività finanziarie a f.v. designate ac/e 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Titoli di debito 7.370.424,2 6.560.746,0 809.678,2 12,3%Obbligazioni strutturate 2.367.036,2 2.983.252,1 (616.215,9) (20,7%)Quote di OICR 2.417.564,0 729.835,0 1.687.729,0 231,2%Derivati 206.372,9 206.988,2 (3.615,3) (1,7%)Totale 12.361.397,3 10.483.821,3 1.877.579,0 17,9%

Titoli a reddito fisso per 7.370.424 migliaia di Euro (6.560.746 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013) costituiti per 6.032.746migliaia di Euro da BTP stripped, principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III. Per i restanti 1.337.678 migliaia dieuro, la categoria include strumenti corporate emessi da primari emittenti e inclusi nelle Gestioni separate;Le Obbligazioni strutturate per 2.367.036 migliaia di Euro (2.983.252 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si riferiscono ainvestimenti il cui rendimento è legato all’andamento di particolari indici di mercato, posti a copertura di prodotti di RamoIII di tipo index linked per 1.814.834 migliaia di Euro e, in via residuale, liberi da vincoli contrattuali e pertanto classificati nelPatrimonio Libero della Compagnia. Per 550.967 migliaia di Euro si tratta invece di titoli CDP di tipo Constant Maturity Swapinclusi nella Gestione Separata. Rispetto al dato di inizio anno il decremento si riferisce ai disinvestimenti per circa 803.403migliaia di Euro effettuato per far fronte alle corrispondenti liquidazioni di Ramo III e, dall’altro, alle variazioni positive di fairvalue per 187.187 migliaia di Euro.Altri strumenti finanziari per 2.417.564 migliaia di Euro (729.835 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) relativi a quote diFondi comuni di investimento. Di tale ammontare, circa 616.408 migliaia di Euro sono posti a copertura di prodotti unit lin-ked. Nel corso dell’esercizio a seguito della scadenza di un prodotto, sono stati rimborsati gli strumenti finanziari ad essocollegati, evidenziando un decremento della voce rispetto al dato di inizio esercizio, parzialmente compensato dalla varia-zione positiva di fair value per circa 20.969 migliaia di euro a fine anno, connessa al positivo andamento dei mercati. Lacategoria Quote di OICR include altresì 1.798.231 migliaia di euro relative ad un investimento nel Fondo UCITS BlackrockDiversified Distribution Fund, effettuato nel corso dell’esercizio a fronte di prodotti di Ramo I, allo scopo di ridurre l’espo-sizione nei confronti del Titoli di Stato e contestualmente garantire agli assicurati un livello costante di performance.La voce derivati pari a 206.373 migliaia di Euro (209.988 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013) è costituita da warrants desti-nati a copertura di polizze Index Linked. La posizione in warrant è rappresentata da strumenti con un nominale complessivo di 5.657.997 migliaia di Euro, ridotto rispet-to ad inizio periodo (pari a 6.057.718 migliaia di Euro) in conseguenza delle vendite avvenute nel quarto trimestre dell’esercizio.

Nel corso dell’esercizio la Compagnia non ha stipulato nuove operazioni in derivati.

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

87Nota integrativa

Il portafoglio dei warrant è così composto:

Warrants 31/12/2014 31/12/2013

Polizza Valore nominale Fair value Valore nominale Fair value

Alba 729.951 16.314 787.244 16.320Terra 1.375.271 29.307 1.470.339 26.628Quarzo 1.276.749 29.672 1.381.607 27.273Titanium 672.050 28.838 721.107 31.664Arco 178.453 25.765 200.000 28.160Prisma 178.896 21.666 197.421 23.4956Speciale 200.000 0 200.000 2406Aavanti 200.000 0 200.000 2206Sereno 184.646 13.527 200.000 14.010Primula 187.332 12.688 200.000 13.054Top5 236.612 12.647 250.000 13.300Top5 edizione II 238.037 15.948 250.000 15.625Totale 5.657.997 209.988 6.057.718 209.988

Con riferimento al livello di fair value assegnato agli investimenti appartenenti a questa categoria, si rimanda a quanto rap-presentato nell’Allegato 5 D.3, D.4, D.5 al presente bilancio.

5. CREDITI DIVERSI

I Crediti diversi ammontano al 31 dicembre 2014 complessivamente a 71.706 migliaia di Euro, e registrano un decremento di1.297 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2013, quando erano pari a 73.003 migliaia di Euro. Sono cosi composti.

Crediti diversi 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Crediti derivanti da operazioni di assicurazioni diretta 8.450,6 10.225,4 (1.774,8) (17,4%)

Crediti derivanti da operazioni di riassicurazioni 3.823,3 11.022,2 (7.198,9) (65,3%)

Altri crediti 59.431,8 51.755,5 7.676,3 14,8%

Totale crediti diversi 71.705,7 73.003,1 (1.297,4) (1,8%)

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali e degli altri crediti sia allineato al loro fair value. I crediti commercia-li non producono interessi ed hanno scadenza a breve.

Con riferimento ai crediti verso assicurati, il Gruppo non presenta particolari concentrazioni del rischio di credito in quantol’esposizione creditoria risulta parcellizzata su un largo numero di controparti.

(dati in migliaia di euro)

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Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta

La voce ammonta al 31 dicembre 2014 a 8.451 migliaia di Euro, rispetto ai 10.225 migliaia di Euro rilevati alla fine del 2013e risulta cosi composta:

Crediti derivanti da operazioni di 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Crediti verso assicurati 1.791,1 1.936,4 (145,3) (7,5%)Crediti verso intermediari per premi 6.281,4 7.457,9 (1.176,5) (15,8%)Crediti verso compagnie conti correnti 378,1 831,1 (453,0) (54,5%)Totale 8.450,6 10.225,4 (1.774,8) (17,4%)

La voce crediti verso assicurati, pari a 1.791 migliaia di Euro, comprende gli importi dei premi scaduti non ancora riscossied esigibili in base ad una prudente valutazione.

I crediti nei confronti degli assicurati si riferiscono, per 961 migliaia di Euro, ai premi dell’esercizio non incassati dalla gestio-ne danni. I restanti 830 migliaia di Euro si riferiscono a crediti verso assicurati per premi dell’esercizio afferenti la gestionevita non ancora incassati alla fine del periodo.

I crediti nei confronti degli intermediari, pari a 6.281 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 (7.458 al 31 dicembre 2013), siriferiscono ai premi emessi negli ultimi giorni dell’anno che, seppur già incassati dall’intermediario alla data del 31 dicem-bre 2014, sono stati versati alla Compagnia, nei primi giorni del mese di gennaio 2015. Dei 6.281 migliaia di Euro, 6.073 migliaia di Euro, sono relativi a crediti verso l’intermediario Poste Italiane e si riferisconoalla produzione collocata gli ultimi giorni dell’esercizio, che viene regolata successivamente. Tali crediti sono stati regolatinel corso del mese di gennaio 2015.

I crediti per compagnie conti correnti, pari a 378 migliaia di Euro (831 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013) si riferisconoall’accordo di coassicurazione con Eurizon Vita SpA per le somme da essa dovute alla Compagnia quale delegataria sui pro-dotti collocati anteriormente al 30 settembre 2004.

Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione

Ammontano alla fine del periodo a 3.823 migliaia di Euro, rispetto agli 11.022 migliaia di Euro rilevati alla fine del preceden-te esercizio.Il credito si riferisce ai recuperi da ottenere dai riassicuratori per sinistri e provvigioni.La riduzione rispetto al precedente esercizio è riconducibile alla sola rappresentazione dei crediti al 31 dicembre 2014 al nettodei debiti verso la medesima controparte.

Altri crediti

La voce altri crediti pari a 51.755 migliaia di Euro alla fine del 2013 (26.907 migliaia di Euro al 31 dicembre 2012). La voceè così composta:

Altri crediti 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Crediti verso assicurati per imposta di bollo 56.486,4 48.274,9 8.211,5 17,0%Crediti verso società del gruppo PI 2.126,7 2.176,3 (49,6) (2,3%)Crediti verso società terze 1.035,2 1.164,5 (129,3) (11,1%)Crediti diversi 68,2 139,8 (71,6) (51,2%)Totale 59.716,5 51.755,5 7.961,0 15,4%

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

89Nota integrativa

I crediti verso assicurati per imposta di bollo, pari a 56.486 migliaia di Euro, si riferiscono ai crediti verso assicurati per impo-sta di bollo1 sulle polizze finanziarie di cui ai rami vita III e V.

La voce “Crediti verso società del Gruppo”, pari a 2.127 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014, si riferisce principalmente alcredito nei confronti di Bancoposta Fondi SGR relativo all’IVA pagata nel corso del 2013 sulle fatture relative alle commis-sioni di gestione degli attivi assicurativi che sarà regolato nel corso del 2015, pari a 2.006 migliaia di Euro.

I crediti verso società terze si riferiscono principalmente agli anticipi ai fornitori e a crediti verso fornitori non appartenential Gruppo Poste Italiane.

6. ALTRI ELEMENTI DELL’ATTIVO

Gli altri elementi dell’attivo ammontano complessivamente a 1.257.371 migliaia di Euro e registrano, rispetto al 31 dicem-bre 2013, un incremento pari a 37.592 migliaia di Euro. La voce risulta così composta:

Altri elementi dell’attivo 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Attività non correnti o di un gruppo in dismissione possedute per la venditaCosti di acquisizione differiti 52.517,4 44.505,3 8.012,1 18,0%Attività fiscali differite 8.442,0 9.754,2 (1.312,2) (13,5%)Attività fiscali correnti 1.194.568,3 1.164.432,9 30.135,4 2,6%Altre attività 1.843,3 1.086,4 756,9 69,7%Totale 1.257.371,0 1.219.778,8 37.592,2 3,1%

I costi di acquisizione differiti, pari alla fine del periodo a 52.517 migliaia di Euro (44.505 al 31 dicembre 2013), accolgonola quota non ancora ammortizzata degli oneri relativi alle provvigioni di acquisizione in forma precontata del prodotto FIP(Forme Individuali di Previdenza), per 49.037 migliaia di Euro, e per la restante parte (3.480 migliaia di Euro) la quota nonancora ammortizzata degli oneri relativi alle provvigioni di acquisizione in forma precontata corrisposte a Poste Italiane peril collocamento dei prodotti afferenti i rami Danni. L’incremento rispetto al 2013 è riconducibile principalmente alla crescitaregistrata nel corso del periodo dei premi afferenti il prodotto FIP.

Le attività fiscali differite, pari a 8.442 migliaia di Euro (9.754 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), sono calcolate sull’am-montare complessivo delle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e passività di bilancio ed il rispettivovalore fiscale secondo quanto previsto dallo IAS 12 e nella misura in cui sia probabile il loro recupero.Le differenze temporanee sono originate principalmente dall’accantonamento al fondo rischi e dalle rettifiche di valore ope-rate sulle azioni iscritte nell’attivo circolante, oltre ad altri componenti negativi di reddito, quali ad esempio l’eccedenza inde-ducibile della variazione della riserva sinistri e l’accantonamento al fondo svalutazione crediti, la cui competenza fiscale èda imputare in quote costanti negli esercizi successivi.

Le attività fiscali correnti, pari a 1.194.568 migliaia di Euro (1.164.433 al 31 dicembre 2013), si riferiscono principalmente alcredito per l’ imposta sulle riserve matematiche ex L.191/2004 per circa 1.168.918 migliaia di Euro (926.929 migliaia di Euroal 31 dicembre 2013), al credito per acconti IRES relativi al periodo di imposta 2014, versati alla capogruppo per effetto del-l’adesione al Consolidato fiscale, per 1.487 migliaia di Euro (160.631 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), e al credito perl’acconto IRAP per 20.917 migliaia di Euro (74.145 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013).Le altre attività, pari alla fine del periodo a 1.843 migliaia di Euro (1.086 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), si riferisco-no principalmente a costi sostenuti nell’anno da rinviare per competenza all’esercizio successivo.

1) Come disposto dal decreto attuativo 24 maggio 2012 emanato ai sensi del comma 5 dell'art. 19 del Decreto Legge 6 dicembre2011, n. 201, convertito dalla Legge 2 dicembre 2011, n.214.

(dati in migliaia di euro)

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7. DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Le disponibilità liquide alla fine dell’esercizio ammontano complessivamente a 655.919 migliaia di Euro, rispetto agli804.856 migliaia di Euro registrate alla fine del precedente esercizio.

La voce risulta cosi composta:

Disponibilità liquide 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Depositi bancari 594.927,3 773.062,9 (178.135,6) (23,0%)Depositi di c/c postale 60.988,5 31.786,8 29.201,7 91,9%Assegni e consistenze di cassa 3,6 6,4 (2,8) (43,8%)Totale 655.919,4 804.856,1 (148.936,7) (18,5%)

La voce comprende i depositi bancari e postali a breve e altresì il denaro e i valori bollati.

PASSIVO

1. PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo ammonta a 3.084.410 migliaia di Euro (2.763.515 al 31 dicembre 2013). Lamovimentazione delle singole voci è esposta nel prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è cosi composto:

Patrimonio netto 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Capitale sociale 1.216.607,9 1.216.607,9 0,0 0,0%

Riserve di utili e altre riserve patrimoniali 1.318.772,0 1.142.652,1 176.119,9 15,4%

Riserva legale 72.322,9 60.412,5 11.910,4 19,7%

Riserva Straordinaria 648,0 648,0 (0,0) 0,0%

Fondo di organizzazione 2.582,3 2.582,3 (0,0) 0,0%

Riserva di consolidamento 426,0 428,0 (2,0) (0,5%)

Riserve di utili precedenti 1.242.792,8 1.078.581,3 164.211,5 15,2%

Utili o perdite per attività finanziare disponibili per la vendita 224.133,2 148.130,1 75.983,1 51,3%

Altri utili o perdite rilevanti direttamente nel patrimonio (85,1) 5,3 (90,4) n.s.

Utile di esercizio 324.831,5 256.119,9 68.711,6 26,8%

Totale 3.084.239,5 2.763.515,3 320.724,2 11,6%

La variazione rispetto al precedente esercizio è riconducibile:

I) all’utile di periodo pari a II) alla variazione della riserva di utili per attività finanziarie disponibili per la vendita e III) alla distribuzione di riserve di utili di esercizi precedenti verso l’azionista unico Poste Italiane, per 80 milioni di Euro, deli-

berata dall’Assemblea tenutasi l’11 dicembre 2014.

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(dati in migliaia di euro)

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

91Nota integrativa

Di seguito di riporta il prospetto di raccordo dei patrimonio netto e del risultato d’esercizio nel periodo:

Raccordo Bilancio civilistico della Capogruppo e Bilancio Consolidato IAS/IFRS

Risultato Variazioni Patrimonio Risultato Variazioni Risultato

patrimoniali Netto patrimoniali Netto

2013 31/12/2013 31/12/2013 2014 31/12/2014 31/12/2014

Bilancio Local 238.207 350.00 2.547.317 293.533 (80.000) 2.760.850

Valutazione attività finanziarie 17.276 71.540 33.289 104.830Valutazione titoli AFS al netto delle passivitàdifferite verso gli assicurati 0 47.735 144.837 0 70.592 215.429Rettifica su valutazione partecipazioni (metodo del costo) (3.822) (51.887) 25.043 (26.844)Differite attuariali su TFR 0 32 16 0 (82) (66)Rettifiche su costi di acquisizione differite 0 0 0 0Altre rettifiche minori 1.049 1.056 (524) 532Bilancio Capogruppo IAS/FRS 252.710 397.768 2.712.880 351.341 (9.489) 3.054.731

Saldo dei risultati non distribuiti della societàpartecipata consolidata 5.128 4 9.869 7.537 (5) 17.402Saldo della riserva di Fair Value (AFS)della società partecipata 0 1.183 3.293 0 5.391 8.684Valutazione della partecipazionecon il metodo del Patrimonio Netto (1.718) 1 37.473 (33.730) (4) 37.473Eliminazione effetti operazioni infragruppo (317) (317)Bilancio Consolidato IAS/FRS 256.120 398.956 2.763.515 324.832 (4.107) 3.084.240

2. ACCANTONAMENTI

Gli Accantonamenti alla fine del 2014 ammontano complessivamente a 10.650 migliaia di Euro rispetto ai 10.050 migliaiadi Euro rilevati alla fine del precedente esercizio. La voce accoglie gli importi destinati alla copertura di passività eventualinel an e/o nel quantum riferibili a:

• applicazione della Legge 166/08 (c.d. “Polizze Dormienti”) per circa 1 milione di euro;• contenzioso legale in essere, per circa 3,9 milioni di Euro; • passività di natura fiscale che potrebbero derivare dal contenzioso in essere (pretese per circa 5,7 milioni di euro),

come meglio specificato nella relazione sulla gestione.

L’incremento di 0,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2013 è riconducibile principalmente all’accantonamento effet-tuato nel corso del periodo a copertura delle passività riferibile al contenzioso legale in essere alla fine del periodo e soloin parte ad una revisione al rialzo delle precedenti stime con riguardo in particolare a posizioni afferenti polizze prescritte.

(dati in migliaia di euro)

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3. RISERVE TECNICHE

Le riserve tecniche al 31 dicembre 2014 ammontano a 87.219.518,2 migliaia di Euro, in crescita di 19.214.365,7 migliaia di Euro,rispetto al dato registrato alla fine del precedente esercizio pari a 68.005.153 migliaia di Euro, e sono cosi composte:

Riserve tecniche 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

RAMI DANNI:

Riserva Premi 39.605,1 31.776,6 7.828,5 24,6%Riserva Sinistri 45.531,1 26.105,5 19.425,6 74,4%Altre riserve tecniche 4.639,0 4.806,8 (167,8) (3,5%)Totale Rami Danni 89.775,2 62.688,9 27.086,3 43,2%

RAMI VITA:

Riserve Matematiche 68.638.821,4 55.723.799,4 12.915.022,1 23,2%Riserve tecn. allorché il rischio degliassicurati e supportato dagli assicuratori 8.503.477,6 9.190.176,6 (686.699,0) (7,5%)Riserve per somme da pagare 474.727,2 229.343,9 245.383,2 107,0%Riserva DPL 9.427.809,2 2.723.630,4 6.704.178,8 246,1%Altre riserve tecniche 84.907,6 75.513,3 9.394,3 12,4%Totale rami vita 87.129.743,0 67.942.463,6 19.187.279,4 28,2%

TOTALE 87.219.518,2 68.005.152,5 19.214.365,7 28,3%

Riserve tecniche Rami Danni

La voce, rappresentata al lordo delle cessioni in riassicurazione, è composta: riserva premi per un importo pari a 39.605 miglia-ia di Euro, riserva sinistri per 45.531 migliaia di Euro e altre riserve per 4.639 migliaia di Euro. A seguito della verifica di congrui-tà della riserva premi, si è ritenuto congruo l’accantonamento pari a 4.400 migliaia di Euro di una riserva premi per rischi in corsodeterminata secondo il metodo empirico suggerito dall’Istituto di Vigilanza e ritenuto idoneo a soddisfare quanto previstodall’IFRS 4 in tema di verifica di congruità della riserva premi. La voce inoltre comprende la riserva di senescenza per 239 miglia-ia di Euro. L’accantonamento è stato effettuato ai sensi dell’articolo 37, comma 8, del Decreto Legislativo n° 209 del 7 settem-bre 2005 e dell’articolo 46 del Regolamento ISVAP n° 16, utilizzando il criterio forfettario, nella misura del 10% dei premi lordicontabilizzati dell’esercizio afferenti ai contratti aventi le caratteristiche indicate nel Regolamento stesso.Nell’ambito delle riserve sinistri, le riserve stanziate a fronte di sinistri avvenuti e non ancora denunciati (IBNR) ammontano a8.722 migliaia di Euro.L’andamento della riserva premi e della riserva sinistri riflettono le dinamiche di crescita della raccolta.

Riserve tecniche Rami Vita

Per i contratti classificati come “contratti assicurativi” e per quelli classificati come “strumenti finanziari con partecipazione discre-zionale”, per i quali viene mantenuto lo stesso criterio di contabilizzazione e di valutazione in uso per il bilancio italiano come pre-scritto dal par.15 dell’IFRS4 è stato effettuato il LAT - Liability Adequacy Test, consistente nel verificare l’adeguatezza delle riservetecniche nette” mediante il confronto con la “riserva realistica”, determinata sulla base del valore attuale dei flussi di cassa, otte-nuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell’esercizio sulla base di appropriateipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull’andamento delle spese.Dalle risultanze ottenute con tale analisi le riserve tecniche sono risultate congrue e nessun ulteriore accantonamento si è resonecessario. I risultati del test descritti, nella paragrafo “informazione sui rischi” hanno dimostrato l’adeguatezza delle riserveesposte in bilancio.La voce “Altre riserve” comprende la riserva per spese future (art. 31 regolamento ISVAP n. 21/2008) per 82.202 migliaia diEuro, la riserva premi assicurazioni complementari per 2.345 migliaia di Euro, la riserva per partecipazione agli utili per 360 miglia-ia di Euro e la riserva relativa a passività differite verso assicurati, accantonata in applicazione al criterio dello shadow accoun-ting, consentita dal paragrafo 30 dell’IFRS 4, e pari a 9.427.809 migliaia di Euro.

(dati in migliaia di euro)

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

93Nota integrativa

4. Passività finanziarie

Il prospetto seguente illustra la composizione delle passività finanziarie:

Passività finanziarie 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Passività finanziarie possedute per essere negoziate - - - -Passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico - - - -Altre passività finanziarie 1.300.853,6 544.179,1 756.674,5 139,0%Totale 1.300.853,6 544.179,1 756.674,5 139,0%

Le altre passività finanziarie, pari a 1.300.854 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 si riferiscono, per 756.849 migliaia diEuro, al prestito subordinato obbligazionario emesso dalla Compagnia nel mese di maggio 2014, comprensivo del rateo pergli interessi passivi maturati sul prestito e del disaggio d’emissione. La restante parte, pari a 544.005 migliaia di Euro, siriferisce, invece, ai prestiti subordinati (di cui 400.000 migliaia di Euro a scadenza indeterminata), remunerati a condizionidi mercato, regolati in conformità alle condizioni previste dall’articolo 45 capo IV titolo III del D.Lgs. n. 209 del 7 settembre2005 e successive modifiche, contratti dalla Capogruppo Poste Vita interamente con la Controllante Poste Italiane, com-prensivi del rateo per gli interessi passivi maturati sui suddetti prestiti.

5. DEBITI

I debiti ammontano, al 31 dicembre 2014, a 131.091 migliaia di Euro, in diminuzione di 12.993 migliaia di Euro rispetto ai144.084 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013. La composizione della voce è la variazione rispetto al precedente eserciziosono riportate nel prospetto seguente:

Debiti 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 87.663,2 94.043,7 (6.380,5) (6,8%)Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione 8.567,4 12.856,2 (4.288,8) (33,4%)Altri debiti 34.860,6 37.184,0 (2.323,4) (6,2%)Totale 131.091,2 144.083,9 (12.992,7) 9,0%

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta:

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Debiti verso Poste italiane per provvigioni 87.067,6 91.063,8 (3.996,2) (4,4%)Debiti verso assicurati 247,8 2.480,0 (2.232,2) (90,0%)Debiti verso compagnie 347,8 499,9 (152,1) (30,4%)Totale 87.663,2 94.043,7 (6.380,5) (6,8%)

La voce, pari a 87.663 migliaia di Euro (94.044 migliaia di Euro nel 2013), si riferisce a fatture da ricevere dalla ControllantePoste Italiane, relative a provvigioni maturate per il collocamento dei prodotti assicurativi nei mesi di novembre e dicembre eche saranno liquidate nei primi mesi dell’anno 2015. I debiti verso assicurati, pari a 248 migliaia di Euro (2.480 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), si riferiscono principalmentea debiti sorti nel periodo nei confronti degli assicurati per incassi non dovuti.

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

I debiti per compagnie conti correnti, pari a 348 migliaia di Euro (500 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), si riferiscono all’ac-cordo di coassicurazione con Eurizon Vita S.p.A per le somme a essa dovute dalla Compagnia quale delegataria sui prodotticollocati anteriormente al 30 settembre 2004.

Debiti derivanti da rapporti di riassicurazione

I debiti verso intermediari di riassicurazione al 31 dicembre 2014 ammontano a 8.567 migliaia di Euro, in diminuzione di 4.289migliaia di Euro rispetto al dato registrato alla fine del precedente esercizio, pari a 12.856 migliaia di Euro. La riduzione rispet-to al precedente esercizio è riconducibile alla sola rappresentazione dei debiti al 31 dicembre 2014 al netto dei crediti verso lamedesima controparte.

Altri debiti

La voce, pari a 35.145 migliaia di Euro alla fine dell’esercizio 2014 (37.184 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), è cosi composta:

Altri debiti 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Debiti verso fornitori terzi 20.730,2 18.639,4 2.090,8 11,2%Debiti verso fornitori Gruppo PI 8.203,0 9.650,2 (1.447,2) (15,0%)Debiti verso il MEF 2.687,4 2.397,0 290,4 12,1%Debiti per gestione personale 991,5 823.3 168,2 20,4%

di cui TFR 1.919,5 3.575,0 (1.655,6) (46,3%)Debiti per fondi acquistati 1.260,7 2.439,4 (1.178,7) (48,3%)Debiti diversi 344,4 483,0 (138,6) (28,7%)Totale 35.145,3 37.184,0 (2.038,8) (5,5%)

La voce debiti verso fornitori terzi pari a 20.730 migliaia di Euro, si riferisce a debiti di natura commerciale per servizi resida società non appartenenti al Gruppo Poste Italiane, parte dei quali non ancora fatturati alla fine dell’esercizio.I debiti verso fornitori Gruppo Poste Italiane (8.203 migliaia di Euro) sono relativi ai servizi resi dalle altre società partecipa-te da Poste Italiane.Il debito verso il MEF, pari a 1.919 migliaia di Euro, si riferisce alle somme da versare al Fondo costituito presso il MEF erelative alle polizze prescritte successivamente al 28 ottobre 2008, data di entrata in vigore della Legge 166/2008 che haintrodotto la disciplina in materia di “polizze dormienti”. Tale debito verrà regolato nel mese di maggio 2015.I debiti per fondi acquistati, pari a 1.261 migliaia di Euro, si riferiscono a debiti per fondi acquistati e non ancora regolati allafine del 2014. La regolazione dell’operazione è avvenuta nei primi giorni del 2015.

Secondo le disposizioni dell’IVASS, contenute nel Regolamento n.7, la passività relativa al trattamento di fine rapporto èstata iscritta alla voce Altri debiti.Nell’ottica dei principi contabili internazionali, e rispetto alle indicazioni fornite dall’ International Accounting Standard Board(IASB) e dall’International Financial Reporting Interpretation Commitee (IFRIC), il TFR è stato considerato come un defined-benefit plan, ovvero un beneficio a prestazione definita.La valutazione attuariale del TFR, è stata realizzata in base alla metodologia dei “benefici maturati” mediante il criterio“Projected Unit Credit” (PUC) come previsto ai paragrafi 64-66 dello IAS 19.La valutazione è stata elaborata considerando a livello individuale i dati dei dipendenti presenti al 30 novembre 2014.Qualora tra i dipendenti fossero presenti i cosiddetti “cessati non liquidati” e i dipendenti a Tempo Determinato, ossiadipendenti che hanno già interrotto o interromperanno nel corso dei prossimi mesi l’attività lavorativa e nei confronti deiquali il TFR maturato non è stato ancora liquidato, nelle valutazioni effettuate non si è proceduto ad alcuna proiezione dellaposizione individuale. La passività IAS 19 è stata quindi ipotizzata pari alla riserva civilistica accantonata.Il modello attuariale di riferimento per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi sia di tipo demografico che economico. Per alcune delle ipotesi utilizzate, ove possibile, si è fatto esplicito riferimento all’esperienza diretta della Società, per le altresi è tenuto conto della best practice di riferimento.

94

(dati in migliaia di euro)

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Parte B | Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

95Nota integrativa

Si riportano di seguito le basi tecniche economiche utilizzate:

31/12/2014 30/06/2014 31/12/2013

Tasso annuo di attualizzazione 1,49% 2,30% 3,17%Tasso annuo di inflazione 0,60% per il 2015 2,00% 2,00%

1,20% per il 20161,50% 2017 e 2018

2,0% dal 2019 in poiTasso annuo di incremento TFR 1,950% pr il 2015 3,00% 3,00%

La movimentazione negli ultimi due esercizi di tale passività è così riassumibile:

TFR 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Valore di Bilancio inizio periodo 823,3 804,7 18,5 2%Service Cost 36,6 36,2 0,4 1%Interest Cost 23,3 23,1 0,2 1%Benefits paid - (6,9) 6,9 (100%)Transfers in/(out) (23,7) 21,2 (44,9) (212%)Actuarial (Gains)/Losses 132,0 (55,0) 187,1 (340%)Valore di Bilancio fine periodo 991,5 823,3 168,2 20,4%

6. ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO

Ammontano alla fine del 2014 a 577.720 migliaia di Euro rispetto ai 536.616 migliaia di Euro rilevati alla fine del precedente esercizio esono dettagliati nella tabella che segue:

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Passività di un gruppo in dismissione posseduto per la venditaPassività fiscali differite 165.859,0 108.897,1 56.961,9 52,4%Passività fiscali correnti 407.229,3 422.848,8 (15.619,5) (3,7%)Altre passività 4.631,4 4.870,2 (238,8) (4,9%)Totale 577.719,7 536.616,1 41.103,6 7,7%

Le passività fiscali correnti, pari a 407.229 migliaia di Euro, risultano così composte:

Passività fiscali correnti 31/12/2014 31/12/2013 Variazione

Debito per acconto riserva DL 209/200 334.096,3 282.295,1 51.801,2 18,4%Debito verso erario per imposta di bollo 54.372,7 23.562,7 10.528,8 24,0%Debito verso erario per imposte sostitutive FIP 10.530,5 6.923,5 3.607,0 512,1%Debito per ritenute su polizze vita 5.513,8 4.300,1 1.213,7 28,1%Debiti per imposte correnti 580,3 83.970,7 (83.390,4) (99,3%)Debiti vs PI per imposte trasferite 357,2 357,2 n.s.Altre 1.778,5 1.515,5 263,0 17,4%Totale 407.229,3 422.848,8 (15.619,5) (3,7%)

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

L’imposta sulle riserve 2014 (334.096 migliaia di Euro), si riferisce al debito verso erario relativo all’acconto dell’impostasulle riserve matematiche di competenza del 2014 che verrà regolato nel mese di maggio 2015. L’incremento rispettoall’anno precedente è da attribuire all’incremento delle riserve matematiche registrato nel corso del periodo. Si rileva alla fine dell’esercizio corrente, il debito verso erario per imposta di bollo memorizzata al 31 dicembre 2014 sullepolizze finanziarie di cui ai rami vita III e V (come disposto dal decreto attuativo 24 maggio 2012 emanato ai sensi delcomma 5 dell'art. 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla Legge 2 dicembre 2011, n.214) , per54.373 migliaia di Euro.

Si rileva, inoltre, il debito verso Erario per imposta sostitutiva per il prodotto FIP, per 10.531 migliaia di Euro. L’incrementorispetto al precedente esercizio è imputabile alla crescita della raccolta relativamente al prodotto FIP.Il debito per ritenute ed imposte sostitutive operate sui capitali corrisposti in dipendenza delle polizze vita risulta alla finedel presente esercizio pari a 5.514 migliaia di Euro.Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2013 si riferisce principalmente all’addizionale IRES dell’8,5%, relativa al soloperiodo di imposta 2013, prevista per le banche, assicurazioni e per le altre società finanziarie dall’articolo 2, comma 2, delD.L. 133/2013.

Le passività fiscali differite, pari a 165.859 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014, accolgono l’effetto fiscale di tutte le diffe-renze temporanee di natura patrimoniale o economica destinate a riversarsi negli esercizi futuri, riconducibili principalmen-te alle rettifiche su attività finanziarie.

ALTRE PASSIVITÀ

La altre passività ammontano al 31 dicembre 2014 a 4.631 migliaia di Euro (4.870 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), esi riferiscono principalmente a debiti nei confronti del personale per retribuzioni.

96

2) Il comma 7 del decreto attuativo ha disposto che per le comunicazioni relative alle polizze di assicurazione di cui ai rami vita III e V,l’imposta di bollo è dovuta all’atto del rimborso o riscatto. Per ogni anno di durata del contratto, tuttavia, le compagnie devono memo-rizzate l’imposta determinata sul valore di ciascuna polizza in vigore alla data di chiusura dell’esercizio, provvedendo nel contempo adiscrivere nel passivo di stato patrimoniale il relativo debito nei confronti nell’Erario. Tale debito verrà stornato nei successivi periodi diimposta in contropartita del credito nei confronti degli assicurati, mediante il versamento dell’imposta cumulativamente determinata aseguito del rimborso o riscatto di ogni singola polizza.

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Parte D | Informazioni sul conto economico consolidato

97Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre 2014

1.1 PREMI NETTI

I premi netti consolidati ammontano alla fine dell’esercizio 2014 a 15.473.199 migliaia di Euro, in crescita di 2.272.964migliaia di Euro rispetto ai 13.200.235 migliaia di Euro rilevati nello scorso esercizio.I premi lordi contabilizzati ammontano invece a 15.517.135 migliaia di Euro e registrano un incremento del 17% rispetto aldato del 2013 (13.244.002 migliaia di Euro). La componente dei premi ceduti ammonta al 31 dicembre 2014 a 36.831migliaia di Euro, rispetto ai 34.655 migliaia di Euro del 2013.

2013 2012 Variazione

Premi dell’esercizio lordi “vita” 15.428.698,1 13.172.627,2 2.256.070,9 17,1%Premi dell’esercizio lordi “danni” 88.436,9 71.375,2 17.061,7 23,9%Totale Premi Lordi Contabilizzati 15.517.135,0 13.244.002,4 2.273.132,6 17,2%

Variazione importo lordo riserva premi (7.828,5) (9.552,6) 1.724,1 (18,0%)Premi Lordi di Competenza 15.509.306,5 13.234.450,8 2.274.856,7 17,2%

Premi ceduti Rami Vita (12.106,7) (11.098,4) (1.008,3) 9,1%Premi ceduti Rami Danni (24.724,4) (23.556,3) (1.168,1) 5,0%Totale Premi Ceduti (36.831,1) (34.654,7) (2.176,4) 6,3%Variazione della riserva premi a carico riass. 723,9 440,2 283,7 64,4%Premi Ceduti in Riassicurazioni di Competenza (36.107,2) (34.214,5) (1.892,7) 5,5%

Totale Premi Netti dell’Esercizio 15.473.199,3 13.200.235,3 2.272.964,0 17,2%

L’intero volume dei premi lordi contabilizzati afferenti al portafoglio del gruppo assicurativo rientra nel perimetro di applicazio-ne del principio contabile IFRS 4; segnaliamo che, con riferimento ai rami vita 15.376.897 migliaia di Euro si riferiscono a con-tratti con partecipazione agli utili, mentre 51.801 migliaia di Euro si riferiscono a contratti senza partecipazione agli utili.

PARTE D - INFORMAZIONI SUL CONTOECONOMICO CONSOLIDATO

(dati in migliaia di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

98

1.3 PROVENTI NETTI DERIVANTI DA STRUMENTI FINANZIARIA FAIR VALUE RILEVATO A CONTO ECONOMICO

I proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico ammontano alla fine dell’esercizio a719.703 migliaia di Euro, rispetto ai 744.535 migliaia di Euro del 2013. Il decremento rispetto al 2013 è ascrivibile ai mino-ri proventi da valutazione riconducibili alle condizioni meno favorevoli dei mercati finanziari rispetto al precedente eserciziocompensato in parte dai maggiori proventi di realizzo e proventi ordinari registrati nel corso del periodo.La tabella che segue illustra la composizione dei proventi e degli oneri derivanti da strumenti finanziari designati a fair valuerilevato a conto economico:

Interessi Altri proventi Utili perdite Utili netti Utili da perdite da utili netti da Totale proventie Oneri realizzati realizzate realizzati valutazione valutazione valutazione e oneri

2014

Derivante da attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico 334.282,3 (1.112,7) 33.609,6 (5.763,3) 27.846,2 367.659,5 (8.972,4) 358.687,1 719.703,02013

Derivante da attività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico 308.214,7 (149,0) 20.962,4 (5.025,1) 15.937,3 430.078,50 (9.548,5) 420.530,0 744.533,1 Variazione 26.067,6 (963,6) 12.647,1 (738,2) 11.908,9 (62.419,0) 576,1 (61.842,9) (24.830,1)

Variazione % 8,5% 646,7% 60,3% 14,7% 74,7% (14,5%) (6,0%) (14,7%) (3,3% )

(dati in migliaia di euro)

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Parte D | Informazioni sul conto economico consolidato

99Nota integrativa

1.4 -1.5 PROVENTI NETTI DA PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURE, DA ALTRI STRUIMENTI FINANZIARI E DA INVESTIMENTI IMMOBILIAIRI

La voce ammonta complessivamente al 31 dicembre 2014 a 2.717.338,2 migliaia di Euro, in crescita di 468.220 migliaia diEuro rispetto al dato del 2013 e risulta cosi composta:

Interessi Altri proventi Utili Perdite Utili netti Utili da Perdite da Utili netti da Totale proventie Oneri realizzati Realizzate realizzati valutazione valutazione valutazione e oneri

2014

Derivante da attività finanz. disponibili per la vendita 2.351.039,5 59.312,6 352.227,8 (21.466,2) 330.761,6 - - - 2.741.113,7Risultato di disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.084,5 5.084,5Derivante da finanziamenti e crediti 2.878,7 2.878,7Derivante da altre passività finanziarie (31.758,7) (31.758,7)Derivanti da partecipazioni in collegate 20,0 20,0 20,0Totale 2.327.244,0 59.312 352.227,8 (21.466,2) 330.761,6 20,0 - 20,0 2.717.338,2

2013

Derivante da attività finanz. disponibili per la vendita 2.080.867 30.496 178.149,0 (29.976,1) 148.172,9 - - - 2.259.536,0Risultato di disponibilità liquide e mezzi equivalenti 9.543,9 9.543,9 Derivante da finanziamenti e crediti 141,9 141,9Derivante da altre passività finanziarie (18.455,4) (18.455,4)Derivanti da partecipazioni in collegate (1.647,9) (1.647,9)Totale 2.072.097,1 30.496,4 178.149,0 (29.976,1) 148.172,9 0,00 (1.647,9) (1.647,9) 2.249.118,5

Variazione 255.146,9 28.816,2 174.078,8 8.509,9 182.588,7 20,0 1.647,9 1.667,9 468.219,8

Variazione% 12,3% 94,5% 97,7% (28,4%) 123,2% n.s. -100,0% (101,2%) 20,8%

I proventi netti derivanti da strumenti finanziari classificati come attività disponibili per la vendita, ammontano alla fine del-l’esercizio a 2.741.114 migliaia di Euro, rispetto ai 2.259.536 migliaia di Euro del 2013. L’incremento rispetto al precedenteesercizio, è ascrivibile alla crescita delle masse gestite e ai maggiori proventi di realizzo conseguiti nel corso del periodo.Una parte marginale di oneri netti pari complessivamente a circa 23.776 migliaia di Euro(10.418 migliaia di Euro nel 2013)sono riferibili agli interessi passivi maturati sui prestiti subordinati per 31.759 migliaia di Euro, agli interessi attivi sui conticorrenti bancari e postali per 5.084 migliaia di Euro e sul conto di corrispondenza attivo con Poste Italiane per 2.879 e all’utile di competenza della partecipata EGI rilevata nel corso dell’esercizio, pari a 20 migliaia di Euro.

(dati in migliaia di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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(dati in migliaia di euro)

1.6 ALTRI RICAVI

Ammontano alla fine dell’esercizio 2014 complessivamente a 272 migliaia di Euro rispetto a 851 migliaia di Euro del 2013e si riferiscono principalmente a: i) allo storno di premi ceduti in esercizi precedenti per 97 migliaia di Euro; ii) interessimaturati alla data di chiusura dell’esercizio sul credito IRES iscritto a seguito delle istanze di rimborso telematiche presen-tate per gli esercizi 2004 – 2007 ai sensi del D.L. 185/2008 e con riferimento alla deducibilità forfetaria del 10% dell’IRAP,e per gli esercizi 2007 – 2011 ai sensi del D.L. 201/2011 per la deduzione dell’IRAP pagata sul costo del lavoro per 26 miglia-ia di Euro e iii) allo storno di liquidazioni relative agli anni precedenti per 44 migliaia di Euro e iv) al recupero delle spese rela-tivo al personale dipendente per 81 migliaia di Euro.

2.1 ONERI RELATIVI AI SINISTRI

Gli oneri relativi ai sinistri, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammontano complessivamente a 17.893.448 miglia-ia di Euro, contro 15.275.329 migliaia di Euro del precedente esercizio.

Il totale degli importi pagati, delle spese di liquidazione allocate e della variazione delle riserve tecniche, ammonta alla finedell’esercizio 2014 a 17.915.760 migliaia di Euro rispetto ai 15.295.296 migliaia di Euro dell’esercizio precedente ed è cosicostituito:

2014 2013 Variazione

Gestione Danni

Importi pagati 14.238,3 10.924,2 3.314,1 30,3%Variazione della riserva sinistri 19.425,6 9.737,3 9.688,3 99,5%Variazioni dei recuperiVariazione delle altre riserve tecniche (167,8) 126,7 (294,5) (232,5%)Spese di liquidazione 2.097,1 1.598,8 498,3 31,2%Totale Danni 35.593 22.387,0 13.206,1 59,0%

Gestione Vita

Somme pagate 5.276.677,1 5.157.619,9 119.057,2 2,3%Variazione della riserva per somme da pagare 245.383,2 24.948,4 220.434,8 883,6%Variazione delle riserve matematiche 12.915.448,5 10.545.827,5 2.369.621,0 22,5%Variazione delle riserve tecniche allorché il rischiodell’investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti dallagestione dei fondi pensione (686.699,0) (449.880,6) (236.818,4) 52,6%Variazione delle altre riserve tecniche 121.289,2 (13.990,8) 135.280,0 (966,9%)Spese di liquidazione 8.068,1 8.384,5 (316,4) (3,8%)Totale Vita 17.880.167 15.272.908,9 2.607.258,2 17,1%

Totale importi pagati e variazione riserve tecniche 17.915.760 15.295.295,9 2.620.464,4 17,1%

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Parte D | Informazioni sul conto economico consolidato

101Nota integrativa

La quota a carico dei riassicuratori ammonta complessivamente a 22.312 migliaia di Euro rispetto ai 19.967 migliaia di Eurodell’esercizio precedente ed è cosi composta:

2014 2013 Variazione

Gestione Danni

Importi pagati 5.384,0 4.852,5 531,5 11,0%Variazione della riserva sinistri 5.876,3 2.575,4 3.300,9 128,2%Variazione delle altre riserve tecniche (39,3) 22,8 (62,1) (272,5%)Spese di liquidazione 251,7 199,9 51,8 25,9%Totale Danni 11.472,7 7.650,6 3.822,1 50,0%

Gestione Vita

Somme pagate 3.449,5 2.839,6 609,9 21,5%Variazione della riserva per somme da pagare 2.211,4 72,4 2.139,0 n.s.Variazione delle riserve matematiche 5.166,8 9.398,1 (4.231,3) (45,0%)Spese di liquidazione 11,5 5,9 5,6 n.s.Totale Vita 10.839,1 12.316,0 (1.476,9) (12,0%)

Totale importi pagati e variazione riserve tecniche 22.311,9 19.966,6 2.345,3 11,7%

2.5 SPESE DI GESTIONE

La tabella che segue illustra la composizione delle spese relative alla gestione distintamente per la gestione vita e la gestio-ne danni:

2014 2013 Variazione

Gestione Danni

Provvigioni e altre spese di acquisizione: 20.661,5 15.304,7 5.356,8 35,0%Provvigioni di acquisizione 17.094,6 13.248,6 3.846,0 29,0%Altre spese di acquisizione 3.566,9 2.056,1 1.510,8 73,5%

Provvigioni e partecipazione agli utili ricevute dai riassicuratori (10.487,5) (10.556,8) 69,3 (0,7%)Totale Danni 10.174,0 4.747,9 5.426,1 114,3%

Gestione Vita

Provvigioni e altre spese di acquisizione: 351.852,5 312.255,7 39.596,8 12,7%Provvigioni di acquisizione 327.542,5 294.603,9 32.938,6 11,2%Altre spese di acquisizione 24.310,0 17.651,8 6.658,2 37,7%

Provvigioni e partecipazione agli utili ricevute dai riassicuratori (1.832,2) (1.943,6) 111,4 (5,7%)Totale Vita 350.020,3 310.312,1 39.708,2 12,8%

Spese di gestione degli investimenti 32.823,0 26.508,8 6.314,2 23,8%

Altre spese di amministrazione 47.353,5 40.153,9 7.199,6 17,9%

Totale Spese di Gestione 440.370,8 381.722,7 58.648,1 15,4%

Le provvigioni di acquisizione, al netto della variazione delle provvigioni da ammortizzare, pari complessivamente a 344.637migliaia di Euro alla fine dell’esercizio 2014 (307.853 migliaia di Euro nel 2013) rappresentano le provvigioni inerenti il col-locamento dei prodotti assicurativi riconosciute alla rete di distribuzione di Poste Italiane S.p.A. Dell’ammontare comples-sivo delle provvigioni, quelle che si riferiscono a contratti pluriennali vengono ammortizzate come previsto dal RegolamentoISVAP n. 22 del 4 aprile 2008.

(dati in migliaia di euro)

(dati in migliaia di euro)

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Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

102

(dati in migliaia di euro)

L’incremento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente è ascrivibile principalmente alla crescita della raccolta.Le provvigioni sono determinate sulla base di accordi scritti stipulati con la controllante Poste Italiane S.p.A. e regolati acondizioni di mercato.Le voce altre spese di acquisizione pari a 27.877 migliaia di Euro (19.708 al 31 dicembre 2013) comprende spese derivan-ti dalla conclusione dei contratti assicurativi diverse dalle provvigioni di acquisizione. In particolare, il conto comprende lespese di pubblicità sostenute per la commercializzazione dei prodotti assicurativi, le spese amministrative dovute alle for-malità di espletamento della domanda e alla stesura delle polizze e le quote di costi del personale dipendente addetto, intutto o in parte, all’organizzazione produttiva o alla produzione. Nella voce provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori pari a 12.320 migliaia di Euro (12.500 migliaia diEuro nel 2013) sono comprese le provvigioni riconosciute alla Compagnia da parte dei Riassicuratori, calcolate sulla partedi premio ceduta in relazione ai trattati stipulati. Le spese non imputabili (direttamente o indirettamente) all’acquisizione dei premi e dei contratti, alla liquidazione dei sini-stri o alla gestione degli investimenti costituiscono le altre spese di amministrazione e risultano pari alla fine dell’esercizio2014 a 47.353,5 migliaia di Euro rispetto ai 40.153,9 del 2013.La voce spese di gestione degli investimenti pari a 32.823 migliaia di Euro alla fine dell’esercizio 2014, rispetto ai 26.509del 2013, comprende commissioni di gestione del portafoglio per 21.011 migliaia di Euro, commissioni di custodia titoli per2.718 migliaia di Euro e spese generali allocate alla voce per 9.094 migliaia di Euro. L’incremento della voce è connessa allacrescita del portafoglio.

2.6 ALTRI COSTI

Ammontano alla fine del 2014 a 36.575 migliaia di Euro rispetto ai 30.943 migliaia di Euro del 2013 e si riferiscono princi-palmente: i) per 18.368 migliaia di Euro alle provvigioni di mantenimento riconosciute all’intermediario; ii) per 10.483 miglia-ia di Euro all’imposta sostitutiva sui rendimenti della gestione separata Posta Pensione; iii) per 1.839 migliaia di Euro all’one-re sostenuto dalla Compagnia in relazione alle polizze dormienti, maturate nel 2014 e che saranno corrisposte al MEF nelmese di Maggio 2015; iv) per 600 migliaia di Euro all’all’accantonamento effettuato nel corso del periodo a copertura dellepassività riferibile al contenzioso legale in essere e solo in parte ad una revisione al rialzo delle precedenti stime con riguar-do in particolare a posizioni afferenti polizze prescritte; v) per 1.967 migliaia di Euro all’annullamento di natura tecnica deicrediti verso assicurati ed agli storni dei premi di esercizi precedenti; vi) per 1.399 migliaia di Euro alle spese generali allo-cate alla voce e vii) per 442 migliaia di Euro alle partecipazioni agli utili riconosciute agli assicurati.

3.IMPOSTE

Le imposte dell’esercizio complessivamente contabilizzate a conto economico ammontano a 215.287 migliaia di Euro; lestesse sono composte da imposte correnti IRES e IRAP per 195.899 migliaia di Euro e da imposte anticipate e differite percomplessivi 19.389 migliaia di Euro.

2014

Imposte correnti 195.898,8

- IRES 169.614,7 - IRAP 26.284,1

Imposte differite 19.388,6

- imposte differite passive sorte nell’esercizio 20.763,1 - imposte differite passive utilizzate nell’esercizio (506,1)- imposte differite attive sorte nell’esercizio (6.466,3)- imposte differite attive utilizzate nell’esercizio 5.598,0

Totale 215.287,4

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Parte D | Informazioni sul conto economico consolidato

103Nota integrativa

Le imposte differite attive e passive contabilizzate a conto economico sono state determinate applicando le aliquote fisca-li che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività, sulla base delle informazioni disponi-bili alla data di chiusura dell’esercizio.L’onere netto contabilizzato a conto economico in relazione alla movimentazione delle imposte differite passive dell’eserci-zio è pari a 20.257 migliaia di Euro. Tale importo risulta influenzato prevalentemente dall’accantonamento delle imposte dif-ferite passive IRES e IRAP sui maggiori proventi finanziari ai fini IAS/IFRS rispetto a quelli rilevati secondo i criteri previstidalla normativa fiscale.Per quanto riguarda la movimentazione delle imposte differite attive, il provento netto contabilizzato a conto economico perun importo pari a 868 migliaia di Euro risulta influenzato prevalentemente dall’accantonamento al fondo rischi e alle rettifi-che di valore operate sulle azioni iscritte nell’attivo circolante di stato patrimoniale di Poste Vita, oltre ad altri componentinegativi di reddito, quali ad esempio le svalutazioni e le perdite su crediti e l’eccedenza indeducibile della variazione dellariserva sinistri, la cui competenza fiscale è da imputare in quote costanti negli esercizi successivi. La tabella seguente riepiloga la riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, calcolato in baseall’aliquota nominale IRES del 27,5%. Non si è tenuto conto dell’effetto dell’IRAP dal momento che la base imponibile ditale imposta è determinata con criteri difformi rispetto a quelli previsti ai fini IRES dalla normativa fiscale.

2014

Importo Aliquota

Risultato ante imposte 540.118,9

Imposte sul reddito teoriche (solo IRES rilevata al 27%) 148.532,7 27,50%Variazione riserve tecniche rami vita 50.372,0 9,33% Interessi passivi non deducibili 3.434,7 0,64% Sopravvenienze passive non deducibili 309,9 0,06%Deduzione IRAP da IRES (1.022,1) (0,19%)Beneficio ACE (15.879,5) (2,94%)Altro (547,8) (0,10%)Imposte sul reddito IRES 185.199,9 34,29%

Imposte sul reddito IRAP 30.087,5 5,57%

Imposte sul reddito dell’esercizio 215.287,4 39,86%

Direzione unitaria e coordinamento

La Capogruppo Poste Vita è interamente Controllata da Poste Italiane SpA che svolge l’attività di direzione e coordinamento alivello di Gruppo. Di seguito vengono riportati i principali dati della Controllante esposti nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2013.Si rinvia alla lettura del bilancio di Poste Italiane SpA che, corredato dalla relazione della società di revisione, è disponibilenelle forme e nei modi previsti dalla legge.

(dati in migliaia di euro)

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Stato patrimoniale

ATTIVO 31 dicembre 2013 31 dicembre 2012

Attività non correnti 44.218.826 40.407.471Attività correnti 18.671.539 20.851.931RimanenzeAttività non correnti destinate alla vendita - 129

TOTALE ATTIVO 62.890,365 61.259.531

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 31 dicembre 2013 31 dicembre 2012

Patrimonio netto

Capitale sociale 1.306.110 1.306.110Riserve 1.801.921 1.163.588Risultati portati a nuovo 2.322.175 1.843.172

Totale 5.430.206 4.312.870

Passività non correnti 8.151.766 8.111.694Passività correnti 49.308.393 48.834.967

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 62.890.365 61.259.531

Conto economico separato

Esercizio 2013 Esercizio 2012

Ricavi e proventi 8.978.220 9.206.306 Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 307.504 155.686 Altri ricavi e proventi 147.059 123.280 Totale ricavi 9.432.783 9.485.272

Costi per beni e servizi 2.024.373 2.121.094 Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria 7.293 1.472 Costo del lavoro 5.755.065 5.658.396 Ammortamenti e svalutazioni 501.134 525.546 Incrementi per lavori interni (4.908) (7.629)Altri costi e oneri 232.487 235.725 Risultato operativo e di intermediazione 917.339 950.668

Oneri finanziari 92.643 115.027 Proventi finanziari 139.125 90.695 Risultato prima delle imposte 963.821 926.336

Imposte dell’esercizio 473.491 474.390 Imposte esercizi precedenti per variazione normativa (217.758) (270.299)

UTILE DELL’ESERCIZIO 708.088 722.245

Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

104

(dati in migliaia di euro)

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Parte D | Informazioni sul conto economico consolidato

105Nota integrativa

PARTE E - ALTRE INFORMAZIONI

Risorse umane

Al 31 dicembre 2014 il numero delle risorse umane del Gruppo è pari a 336 unità con un incremento, rispetto all’anno pre-cedente, di 19 unità. L’incremento dell’organico, seppur contenuto rispetto ai valori degli anni precedenti, evidenzia l’atten-zione e la volontà del Gruppo Assicurativo non solo di supportare il crescente business e le tante progettualità già avviate,alcune anche di natura pluriennale, ma anche di arricchire il proprio patrimonio in materia di competenze tecnico-speciali-stiche (attuariali, finanziarie, di governance e controllo) oltre che di migliorare i processi e il relativo sistema di controllointerno.

Composizione dell’organico 2014 2013 Variazione

Dirigenti 32 32 0Quadri 129 113 16Impiegati 170 161 9Contratti a tempo determinato 5 11 (6)Organico diretto 336 317 19

Pubblicità dei corrispettivi di revisione legale deiPubblicità dei corrispettivi di revisione legale e dei servizi diversi dalla revisione

In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 149-duodecies del regolamento emittenti CONSOB, i corrispettivi di competen-za dell’esercizio, per le attività di revisione legale del bilancio individuale e consolidato, affidate alla società BDO spa, sonopari a 173 migliaia di Euro. Si segnala, inoltre, che i corrispettivi per i servizi relativi alla revisione dei rendiconti delle gestio-ni separate, all’esame di conformità dei rendiconti annuali di gestione dei fondi interni assicurativi nonché alla revisionelegale della società partecipata Poste Assicura SpA. risultano pari a 408 migliaia di Euro al netto delle spese e dell’IVA; taliserivizi sono affidati alla società di revisione PricewaterhouseCoopers spa.

Margine di solvibilità

Gli elementi costitutivi del margine di solvibilità, calcolati con il metodo consolidato, ammontano a 3.855 milioni di Euroa fronte di un margine di solvibilità richiesto pari a 3.061 milioni di Euro; conseguentemente il solvency ratio a fine 2014risulta pari a 1,26. Si rimanda al prospetto di calcolo, inserito all’interno del presente bilancio e redatto coerentemente all’al-legato 1 del Regolamento ISVAP n. 18.

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• Nell’ambito di una complessiva ridefinizione del sistema di governance ed in linea di continuità con la delibera dell’as-semblea dei soci del 4 agosto 2014 di rinnovo dei componenti dell’organo amministrativo che ha introdotto le figure didue Amministratori Indipendenti nonché con le best practice in materia di governo societario delle imprese di assicu-razione, il Consiglio di Amministrazione, in data 27 gennaio 2015, ha istituito il Comitato per il controllo interno e per leoperazioni con parti correlate, con il compito di assistere l’organo amministrativo nella determinazione delle linee di indi-rizzo del sistema dei controlli interni, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento,nell’identificazione e gestione dei principali rischi aziendali. Nella medesima riunione consiliare, è stato inoltre aggiorna-ta la composizione del Comitato remunerazioni, con il compito di svolgere funzioni di consulenza e di proposta nell’am-bito della definizione delle politiche di remunerazione e formulare proposte in materia di compensi di ciascuno degliamministratori investiti di particolari cariche, nonché verificare la proporzionalità delle remunerazioni degli amministra-tori esecutivi tra loro e rispetto al personale dell’impresa.

• In coerenza con il piano di sviluppo del Gruppo Poste Vita nel business salute, la Capogruppo Poste Vita sta valutandol’ipotesi di acquisto di una società che detiene una centrale operativa, per poter svolgere attività di gestione dei sinistri,anche e soprattutto in ambito salute.

Gruppo Poste Italiane | Gruppo Assicurativo Poste Vita 2014

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FATTI DI RILIEVO VERIFICATESI DOPO LA CHIUSURADELL’ESERCIZIO

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Fatti di rilievo verificatesi dopo la chiusura dell’esercizio

107Nota integrativa

PARTE F - INFORMAZIONI RELATIVE AD OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni tra la Capogruppo Poste Vita Spa e la sua società controllata Poste Assicura Spa sono state eliminate nelbilancio consolidato nell’ambito dell’operazione di elisione dei rapporti infragruppo e, pertanto non vengono evidenziate inquesta sezione e relativi principalmente a rapporti di distacco di personale, di affitto dei locali e organizzazione degli spazi,di amministrazione, supporto, assistenza informatica e di comunicazione e marketing.I saldi delle operazioni di natura commerciale e finanziaria intercorrenti tra le società del Gruppo, compresa la Capogruppo,e le entità ad esse correlate sono i seguenti:

31/12/2014 31/12/2013

Controparte Attività Passività Attività Passività

Società collegata 163.286 197.019Altre parti correlate 3.674.841 639.118 241.044 644.750

31/12/2014 31/12/2013

Controparte Proventi Oneri Proventi Oneri

Società collegata 20 0 1.648Altre parti correlate 152.506 407.759 1.865 362.789

La Capogruppo Poste Vita è interamente controllata da Poste Italiane S.p.A. che svolge un’attività di direzione e coordina-mento a livello di Gruppo.

I rapporti con la controllante Poste Italiane S.p.A., che detiene l’intero pacchetto azionario, sono disciplinati da contratti scrit-ti, regolati a condizioni di mercato e riguardano principalmente:

• l'attività di collocamento e distribuzione dei prodotti assicurativi presso gli uffici postali e attività connesse;• rapporti di conto corrente postale;• distacco parziale di personale utilizzato dalla Compagnia;• supporto nelle attività di organizzazione aziendale, di selezione e amministrazione del personale;• servizio di ritiro, imbustamento e spedizione della corrispondenza ordinaria;• servizio di call center;• polizza TCM;• servizi di Information Technology.

Inoltre, alla data del 31 dicembre 2014 risultano sottoscritti da Poste Italiane prestiti subordinati emessi dalla Compagniaper complessivi 540 milioni di Euro, remunerati a condizioni di mercato che riflettono il merito di credito della Compagniaassicurativa.

Tra le attività, è riportato al 31 dicembre 2014 il valore della partecipazione detenuta nella collegata Europa GestioniImmobiliare S.p.A. (EGI) per 163.286 migliaia di Euro e tra i proventi l’utile di competenza registrato dalla collegata perl’esercizio in corso pari a 20 migliaia di Euro.

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Oltre ai rapporti con la Controllante Poste Italiane, le società del gruppo assicurativo intrattengono, altresì, rapporti operati-vi con altre società del Gruppo Poste Italiane con particolare riferimento a:

• gestione del patrimonio libero e di parte degli investimenti del portafoglio della Gestione Separata (Bancoposta FondiSGR);

• stampa, imbustamento e recapito corrispondenza tramite sistemi informativi, gestione della posta in entrata, demate-rializzazione e archiviazione della documentazione cartacea (Postel);

• servizi legati alle connessioni di rete con gli sportelli Poste Italiane (Postecom);• servizi di telefonia mobile (Poste Mobile);• consulenza su obblighi relativi alla normativa sulla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro (Poste Tutela);• polizze TCM (Postel, BdM-MCC, Poste Mobile; Bancoposta Fondi SGR; Poste Energia; EGI; Poste Shop; Postecom;

Poste Tributi).• polizze afferenti al Ramo Infortuni (BdM-MCC – Postel), Responsabilità Civile Generale (Postel) e Incendio – Mutui

(BdM-MCC).

Anche tali tipologie di rapporti sono regolati a condizioni di mercato.

Roma, 26 marzo 2015

Il Consiglio di Amministrazione

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Parte F| Informazioni relative ad operazioni con parti correlate

109Nota integrativa

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

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Relazione del collegio sindacale

111Relazione del collegio sindacale

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Relazione del collegio sindacale

113Relazione del collegio sindacale

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Relazione del collegio sindacale

115Relazione del collegio sindacale

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Relazione del collegio sindacale

117Relazione del collegio sindacale

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Relazione del collegio sindacale

119Relazione del collegio sindacale

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Relazione del collegio sindacale

121Relazione del collegio sindacale

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

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Relazione della società di revisione

123Relazione della società di revisione

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ATTESTATI DEL DIRIGENTE PREPOSTO

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Attestazione del dirigente preposto

125Relazione della società di revisione

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ALLEGATI AL BILANCIOSTATO PATRIMONIALE - ATTIVITÀ

(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

127Allegati al bilancio

STATO PATRIMONIALE - PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ(in migliaia di euro)

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CONTO ECONOMICO(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

129Allegati al bilancio

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO(in migliaia di euro)

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DETTAGLIO DELLE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

131Allegati al bilancio

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

(in migliaia di euro)

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RENDICONTO FINANZIARIO (metodo indiretto)(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

133Allegati al bilancio

STATO PATRIMONIALE PER SETTORE DI ATTIVITÀ

(in migliaia di euro)

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CONTO ECONOMICO PER SETTORE DI ATTIVITÀ(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

135Allegati al bilancio

AREA DI CONSOLIDAMENTO(in migliaia di euro)

(1) Metodo di consolidamento: Integrazione globale =G, Integrazione Proporzionale=P, Integrazione globale per Direzione unitaria=U(2) 1=ass italiane; 2=ass EU; 3=ass stato terzo; 4=holding assicurative; 4.1= imprese di partecipazione finanziaria mista; 5=riass UE; 6=riassstato terzo; 7=banche; 8=SGR; 9=holding diverse; 10=immobiliari 11=altro(3) è il prodotto dei rapporti di partecipazione relativi a tutte le società che, collocate lungo la catena partecipativa, siano eventualmente interpo-ste tra l'impresa che redige il bilancio consolidato e la società in oggetto. Qualora quest'ultima sia partecipata direttamente da più società con-trollate è necessario sommare i singoli prodotti(4) disponibilità percentuale complessiva dei voti nell'assemblea ordinaria se diversa dalla quota di partecipazione diretta o indiretta

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DETTAGLIO DELLE PARTECIPAZIONI NON CONSOLIDATE(in migliaia di euro)

(1) 1=ass italiane; 2=ass EU; 3=ass stato terzo; 4=holding assicurative; 4.1= imprese di partecipazione finanziaria mista; 5=riass UE; 6=riassstato terzo; 7=banche; 8=SGR; 9=holding diverse; 10=immobiliari 11=altro(2) a=controllate (IFRS10) ; b=collegate (IAS28); c=joint venture (IFRS11); indicare con un asterisco (*) le società classificate come posseduteper la vendita in conformità all’IFRS 5 e riportare la legenda in calce al prospetto(3) è il prodotto dei rapporti di partecipazione relativi a tutte le società che, collocate lungo la catena partecipativa, siano eventualmente interpo-ste tra l'impresa che redige il bilancio consolidato e la società in oggetto. Qualora quest'ultima sia partecipata direttamente da più società con-trollate è necessario sommare i singoli prodotti(4) disponibilità percentuale complessiva dei voti nell'assemblea ordinaria se diversa dalla quota di partecipazione diretta o indiretta

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Allegati al bilancio

137Allegati al bilancio

PROVENTI E ONERI FINANZIARI E DA INVESTIMENTI(in migliaia di euro)

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INTERESSENZE IN ENTITÀ STRUTTURATE NON CONSOLIDATE(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

139Allegati al bilancio

DETTAGLIO DELLE VOCI TECNICHE ASSICURATIVE

(in migliaia di euro)

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DETTAGLIO DEGLI ATTIVI MATERIALI E IMMATERIALI(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

141Allegati al bilancio

DETTAGLIO DELLE RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI

(in migliaia di euro)

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DETTAGLIO DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE

(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

143Allegati al bilancio

DETTAGLIO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ RELATIVE A CONTRATTI EMESSI

DA COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE ALLORCHE IL RISCHIO DELL'INVESTIMENTO E

SOPPORTATO DALLA CLIENTELA E DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PENSIONE(in migliaia di euro)

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DETTAGLIO DELLE RISERVE TECNICHE

(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

145Allegati al bilancio

DETTAGLIO DELLE SPESE DELLA GESTIONE ASSICURATIVA

(in migliaia di euro)

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DETTAGLIO DELLE ATTIVITÀ RICLASSIFICATE E DEGLI EFFETTI SUL CONTO CORRENTE

ECONOMICO E SULLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

147Allegati al bilancio

DETTAGLIO DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE

(in migliaia di euro)

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ATTIVITÀ E PASSIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE SU BASE RICORRENTE E NON:

RIPARTIZIONE PER LIVELLI DI FAIR VALUE

(in migliaia di euro)

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Allegati al bilancio

149Allegati al bilancio

DETTAGLIO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ

DEL LIVELLO 3 VALUTATE AL FAIR VALUE SU BASE RICORRENTE

(in migliaia di euro)

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ATTIVITÀ E PASSIVITÀ NON VALUTATE AL FAIR VALUE: RIPARTIZIONE PER LIVELLI DI FAIR

VALUE

(in migliaia di euro)

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150Allegati al bilancio

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Sede legale

Piazzale Konrad Adenauer, 300144 Roma - Italiatel +39 06 5492 41www.postevita.itwww.poste-assicura.it

Informazioni societarie

Gruppo Assicurativo Poste Vita iscritto all’Albo dei gruppi assicurativi al n. 043Dati della Capogruppo Poste Vita S.p.A.Capitale sociale: 1.216.607.898 euro int. vers.Impresa autorizzata all’esercizio delle Assicurazioni con provvedimenti ISVAP:• n. 1144 del 12/03/1999 pubblicato su G.U. n. 68 del 23/03/1999• n. 2462 del 14/09/2006 pubblicato su G.U. n. 225 del 27/09/2006Iscritta al n. 29149/2000 del Registro delle Imprese di RomaIscritta alla Sezione I dell’Albo delle Imprese al n. 1.00133Codice fiscale 07066630638Partita I.V.A. 05927271006

GRUPPO ASSICURATIVO POSTE VITA

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Gruppo Assicurativo Poste Vita S.p.A.

Sede Legale:Piazzale Konrad Adenauer, 300144 Roma - ItaliaTel. +39 06 549241www.postevita.it - www.poste-assicura.it