Betlemme 2007 VOLTE NATALE - PaolinItalia · po di bambini dai 6 ai 13 anni. Tarek rima-nefino al...

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P izzica il freddo in queste notti di fi- ne anno a Betlemme. Sarà la sugge- stione dei racconti natalizi, ma qui le fitte stelle che ammantano il cielo sem- brano lasciare una scia: sono una, anzi die- ci, e forse molte di più le stelle comete che preannunciano, come duemila anni fa, la nascita di quel bambino nella mangiatoia, ora una grotta sotto la basilica della Nati- vità: è piccola, bassa, angusta, quasi clau- strofobica quando sono presenti anche so- lo poche persone. Anche quest’anno tutto sarà pronto per la messa di mezzanotte, come vuole la tra- dizione. La chiesa di Santa Caterina, la par- rocchia francescana a fianco della grotta, per fortuna sarà stracolma. Non si vedeva- no così tanti pellegrini da un bel po’ d’an- ni. Il Patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Michel Sabbah, celebrerà la so- lenne eucaristia alla presenza anche di cen- to frati della Custodia di Terra Santa, del presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen e di molti consoli cristiani. 2007 VOLTE NATALE La città della Natività è scossa dalla crisi politica e sociale ma lo slancio della fede si fa sempre sentire Betlemme [REPORTAGE] CLUB 3 CLUB 3 GENNAIO 2008 GENNAIO 2008 41 40 DI SARA LAURENTI - FOTO DIEGO ZANETTI Pellegrini nella basilica della Natività a Betlemme

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Pizzica il freddo in queste notti di fi-

ne anno a Betlemme. Sarà la sugge-

stione dei racconti natalizi, ma qui

le fitte stelle che ammantano il cielo sem-

brano lasciare una scia: sono una, anzi die-

ci, e forse molte di più le stelle comete che

preannunciano, come duemila anni fa, la

nascita di quel bambino nella mangiatoia,

ora una grotta sotto la basilica della Nati-

vità: è piccola, bassa, angusta, quasi clau-

strofobica quando sono presenti anche so-

lo poche persone.

Anche quest’anno tutto sarà pronto per

la messa di mezzanotte, come vuole la tra-

dizione. La chiesa di Santa Caterina, la par-

rocchia francescana a fianco della grotta,

per fortuna sarà stracolma. Non si vedeva-

no così tanti pellegrini da un bel po’ d’an-

ni. Il Patriarca latino di Gerusalemme,

monsignor Michel Sabbah, celebrerà la so-

lenne eucaristia alla presenza anche di cen-

to frati della Custodia di Terra Santa, del

presidente dell’Autorità palestinese Abu

Mazen e di molti consoli cristiani.

2007 VOLTENATALE

La città della Natività è scossa dalla

crisi politica e sociale ma lo slancio

della fede si fa sempre sentire

Betlemme

[REPORTAGE]

CLUB3CLUB3 GENNAIO 2008GENNAIO 2008

4140

DI SARA LAURENTI - FOTO DIEGO ZANETTI

Pellegrini nella

basilica della

Natività a Betlemme

Dopo il Vangelo che annuncia la nascitadi Gesù, le campane di tutte le chiese della

Terra Santa suoneranno a festa. Un’antica

usanza vuole che il frate sacrestano tolga il

velo che copre la statua del Bambino Ge-

sù deposta su un tronco d’olivo ai piedi

dell’altare. Al termine della celebrazione lastatua sarà portata in processione nella grot-ta, fino all’altare della Stella. Lì dove si dicesia nato il Salvatore, un diacono deporrà ilBambinello mentre un altro canterà il passodel Vangelo di Luca che racconta l’eventoche ha cambiato il mondo. Al termine dellacerimonia, si canterà il Te Deum, l’inno diringraziamento al Signore.

«Da cinque mesi non c’è più una stanza li-bera, siamo al completo per Natale», raccon-ta soddisfatto un albergatore. «Forse tuttoquesto dipende anche dal fatto che di pensio-ni ne sono rimaste aperte solo una manciata,la crisi dall’inizio della seconda Intifada,

nel 2000, è stata pesantissima, ma grazie a

Dio ora siamo in ripresa». Il turismo incideper il 70% sull’economia della città. «Oggi ipellegrini che arrivano si fermano a Bet-lemme giusto il tempo di una visita alla grot-ta, poi scappano», racconta Aben, un giova-ne commerciante di presepi: «Sembra cheabbiano paura, anche se non c’è nulla da te-mere. Qui tutti vogliono la pace: la guerranon lascia vincitori».

LE RAGAZZE A CAPO COPERTOIn effetti, tra le vie ripide che salgono in ci-

ma, siamo gli unici stranieri e tutti ci guarda-no con curiosità. Sono tutti gentili e cordiali.Nessuna ragazza ha il capo scoperto. Oggi laguerra del Libano di un anno fa è un ricor-do, e anche gli scontri nella Striscia di Gazasembrano lontani. «La sfiducia però non cimolla perché manca il lavoro», raccontaVictor, segretario del parroco. Gli ultimi

rapporti dicono che circa il 45% della po-

polazione di Betlemme è disoccupata e

che oltre il 40% è considerato sotto la so-

glia di povertà. «Fino al 2000 lavoravo a Ge-rusalemme e guadagnavo 1.600 dollari al me-se. Ora ho due lavori ma non arrivo a più di800 dollari», alza gli occhi rassegnato: «Nonpossiamo più entrare in Israele, nemmeno ar-rivare a Gerusalemme, che dista dieci chilo-metri, per visitare il Santo Sepolcro e gli altriluoghi santi cristiani». Il muro che circondaBetlemme si estende per più di 60 chilometriattraverso il distretto, con i suoi impressio-nanti blocchi di cemento. Il muro ha spode-stato i proprietari dell’11% delle terre agri-cole della municipalità. «Solo negli ultimi

anni se ne sono andate ottanta famiglie cri-

stiane in Usa, Canada e Europa», continuail segretario. «Due di queste erano parte del-la mia famiglia. Sono state accolte in Svezia.Ora hanno finalmente ricominciato a vivere.

“L’abbiamo fatto per i nostri figli”, ci ripeto-no quasi sempre piangendo al telefono».

Chi rimane non vuole abbandonare la suacasa, le sue radici, la sua identità. Come aiutoalle famiglie in difficoltà è nata da qualchemese la Casa del fanciullo. Ospita un grup-po di bambini dai 6 ai 13 anni. Tarek rima-ne fino al pomeriggio e come lui un’altra de-cina. Altri 14, invece, dormono lì. Sono i ca-si più gravi, con genitori divorziati e la mam-ma che se n’è andata lasciando i figli allanonna. La parrocchia e le suore francescaneFiglie missionarie di Maria sono da semprevicine ai più poveri dei poveri. Maha li aiutaa fare le lezioni, li educa come una madre.Albert è l’assistente sociale che li segue an-che a scuola, oltre che il pomeriggio alla Ca-sa, e tiene i legami con le famiglie d’origine.Marwan è il frate-direttore. Il sole ora è altoin cielo e scalda la pelle. Questa grande fami-glia invece scalda il cuore. �

Il 45% della popolazione non ha lavoro, il 40% vive sotto la soglia della povertà. E alla Casa del Fanciullo...

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[REPORTAGE]

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Sopra: il patriarca Michel Sabbah

(a sinistra) celebra la messa nella

basilica della Natività (a destra).

Sotto: bambini di Betlemme e

la Stella della grotta della Natività

Un tratto del muro antiterrorismo

costruito dagli israeliani

nel territorio di Betlemme