Benedizioni - Cesano Insieme · Parroco 3 Calendario 4 Incontro con nuovo Vicario episcopale 5 Dal...

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IN OGNI CASO FARÀ FEDE IL CARTELLO APPESO AL PORTONE Benedizioni mese di novembre Lunedì 2 v. Vespucci Martedì 3 v. Rimembranze, v. Marco Polo Mercoledì 4 v. Diaz 1 e3, v Dante 38, v. Libertà 3, v Roma 4 e10 Giovedì 5 v. Colombo 9 e 11, v. Repubblica 1, 3, 5, 5/a Venerdì 6 v. Diaz 4 e 6 Lunedì 9 v. Bramante 2 e 6, v. Dante dal 3 al 33, 36/a/b Martedì 10 v. Colombo 2, 4, 6, 8, v. Dante 36/c/d e 47 Mercoledì 11 v. N.Sauro, v. Joi, v. Repubblica 4, 6, 8, 10, 12, 14, 18, 20 v.Bramante n°7,13,14 Giovedì 12 v. Alfieri, v. Repubblica 7, 7/a Venerdì 13 v. Bramante 10 sca. destra, v. Cavour 1 Lunedì 16 P.zza C.A. dalla Chiesa 2 e 4, v. Bramante 10 sca.sinistra e 12 Martedì 17 P.zza C.A. dalla Chiesa 6 Mercoledì 18 v. Mazzini, P.zza C.A. dalla Chiesa 8 e 10 Giovedì 19 v. Cavour 2, v. Repubblica 9 e 9/a, v. S. D'Aquisto 1 e 2 Venerdì 20 v. Piave Lunedì 23 v. L. da Vinci 1, 2, 3, 4, v. Pogliani dal 30 al 64, v.Baisti v. Repubblica 13, 15, 17, 19, 21 Martedì 24 v. Monti, v.S.D'Aquisto 3, 5, 8, v. Pogliani 9,15,18 v. Monterosa 2, 5/1/2 Mercoledì 25 v. Monterosa 4, 6, 7, 8, v. L. da Vinci 7, 8, 10,v.Foscolo, Giovedì 26 v. Giusti, v. S. Francesco 8, 10, 12, 15, 15/a, 17, 18, 19, v. Milano 35, 36, 36/a, v. Repubblica 22, 24, 26 Venerdì 27 v. Milano 38, 38/a, v. Gorizia, v. V.Veneto, v. Manzoni, v. Puccini Lunedì 30 v. Repubblica 25, v. D'Annunzio, v. S.Francesco 2, 4, v. Pasubio (dal 40 al 63), v. Milano 17, 23, 26, 31, 33

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IN OGNI CASO FARÀ FEDE IL CARTELLO APPESO AL PORTONE

Essere famigliaè sognare con Dio

Benedizionimese di novembre

Lunedì 2 v. Vespucci

Martedì 3 v. Rimembranze, v. Marco Polo

Mercoledì 4 v. Diaz 1 e3, v Dante 38, v. Libertà 3, v Roma 4 e10

Giovedì 5 v. Colombo 9 e 11, v. Repubblica 1, 3, 5, 5/a

Venerdì 6 v. Diaz 4 e 6

Lunedì 9 v. Bramante 2 e 6, v. Dante dal 3 al 33, 36/a/b

Martedì 10 v. Colombo 2, 4, 6, 8, v. Dante 36/c/d e 47

Mercoledì 11 v. N.Sauro, v. Jotti, v. Repubblica 4, 6, 8, 10, 12, 14, 18, 20 v.Bramante n°7,13,14

Giovedì 12 v. Alfieri, v. Repubblica 7, 7/a

Venerdì 13 v. Bramante 10 sca. destra, v. Cavour 1

Lunedì 16 P.zza C.A. dalla Chiesa 2 e 4, v. Bramante 10 sca.sinistra e 12

Martedì 17 P.zza C.A. dalla Chiesa 6

Mercoledì 18 v. Mazzini, P.zza C.A. dalla Chiesa 8 e 10

Giovedì 19 v. Cavour 2, v. Repubblica 9 e 9/a, v. S. D'Aquisto 1 e 2

Venerdì 20 v. Piave

Lunedì 23 v. L. da Vinci 1, 2, 3, 4, v. Pogliani dal 30 al 64, v.Battisti v. Repubblica 13, 15, 17, 19, 21

Martedì 24 v. Monti, v.S.D'Aquisto 3, 5, 8, v. Pogliani 9,15,18 v. Monterosa 2, 5/1/2

Mercoledì 25 v. Monterosa 4, 6, 7, 8, v. L. da Vinci 7, 8, 10,v.Foscolo,

Giovedì 26 v. Giusti, v. S. Francesco 8, 10, 12, 15, 15/a, 17, 18, 19, v. Milano 35, 36, 36/a, v. Repubblica 22, 24, 26

Venerdì 27 v. Milano 38, 38/a, v. Gorizia, v. V.Veneto, v. Manzoni, v. Puccini

Lunedì 30 v. Repubblica 25, v. D'Annunzio, v. S.Francesco 2, 4, v. Pasubio (dal 40 al 63), v. Milano 17, 23, 26, 31, 33

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IN OGNI CASO FARÀ FEDE IL CARTELLO APPESO AL PORTONE

Essere famigliaè sognare con Dio

Strumento periodico di dialogo, informazione e confronto della Parrocchia S.G. Batti sta di Cesano Boscone - N. 228Novembre 2015

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Mensile cattolico della Parrocchia S. Giovanni Battista

di Cesano Boscone (MI)N° registro Tribunale di Milano

351 del 03/12/1975.

Direttore Responsabile: don Luigi Caldera

RedazionePatrizia Beretta, Fabio Bressan,

Pina Coldani Bellotti, Elisabetta Colombo,

Adriana Cortina, Rita Dominioni

Grafi ca e impaginazioneKEYDEA srl

Uffi cio Grafi co - Corsico (Mi)

StampaModulgamma - Trezzano sul Naviglio (Mi)

In copertina: Cantico dei cantici II di Marc Chagall

GRUPPI PARROCCHIALI RESPONSABILI

ACLI 02 4502147 Battista VeschettiAZIONE CATTOLICA 02 4583726 Alfredo SchirripaBANCO DI SOLIDARIETÀ 335 6975212 Cesare ColomboCASA ALPINA CHAMPORCHER 339 2074053 Francesco RomanòCARITAS - CENTRO ASCOLTO 02 4582212 Rina ColomboCENTRO DI SOLIDARIETÀ 02 4580862 / 349 5532251 Emilio SestagallICINEMA TEATRO CRISTALLO 02 4580242 Salvatore IndinoCOMUNIONE E LIBERAZIONE 347 7124105 Mario SalernoCONSULTORIO ASSAGO 02 45700030 FAMIGLIE TEMPORANEA 02 4584103 Isabella OrsiniACCOGLIENZA FEDE E LUCE 334 3618543 Nives CarioniGIOVANI COPPIE 02 4585073 MorandiGRUPPO FAMIGLIE - BETANIA 02 4501260 ZariGRUPPO MISSIONARIO 02 48600407 Mariuccia SpeziaGRUPPO ASCOLTO DELLA PAROLA 02 4585077 Rosa Ciraldo

MUSICA LAUDANTES 380 7113726 Ivana Bussoni

ORGANISTI 349 6773666 Carlo Mazzone

POLISPORTIVA S.G.B. 02 4583475 Marzio PeregoORATORIO-SEGRETERIA 02 4500482 SUORE E SCUOLA MATERNA 02 4580293

Informazioni & orari

Per donazioni alla parrocchia con bonifi co bancario:IBAN IT27S0103032901000000291773

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SommarioIndice 2

Parroco 3

Calendario 4

Incontro con nuovoVicario episcopale 5

Dal cuoreallo Spirito Santo 7

Che bella inaugurazione! 8

Anno della Misericordia 9

Porta Santain Sacra Famiglia 12

Il cinema, la televisione e noi 14

Il nostro "principe" 15

Ricordodi Giancarlo Chiabà 17

Anagrafe 18

Uffi cio parrocchiale: 02-4580390 Fax 02-45865077(lunedì e mercoledì dalle 17.30 alle 19.00; venerdì dalle 10.00 alle 12.00)

Don Luigi Caldera parroco: [email protected] Donato Cariboni vicario parrocchiale: [email protected] Luciano Frigerio vicario parrocchiale: [email protected] redazione [email protected]

Orari ss. Messe Giorni feriali: 7.00, 8.30, 16.30Giorni festivi: ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.00, 21.00

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Una prima lettura del Sinodo sulla famiglia

Evvai con la famiglia!

Basterebbe il titolo della relazione finale del Sinodo dei vescovi al san-to padre Francesco per spiegare bene i contenuti del lavoro svolto dai 260 par-tecipanti a queste intense tre settimane di lavoro dal 4 al 25 ottobre: “LA VO-CAZIONE E LA MISSIONE DEL-LA FAMIGLIA NELLA CHIESA E NEL MONDO CONTEMPORA-NEO”.

LA VOCAZIONE: FOLLIASì, di questo si parla. La vocazione

non è solo quella di preti, frati e suore: anche il matrimonio è una vocazione, cioè una chiamata (questo significa ‘vocazione’) a rendere visibile l’Amo-re (con la maiuscola) di Dio per ogni donna e ogni uomo. Già al n.1 si dice che ‘l’obiettivo della vita coniugale non è solamente vivere insieme per sempre, ma amarsi per sempre!’. E si spiega bene, inquadrando subito il tema nel suo contesto, che ‘solo alla luce della follia della gratuità dell’amore pasqua-le di Gesù apparirà comprensibile al follia della gratuità di un amore co-niugale unico e fino alla morte’. Sì, di questo si parla.

LA MISSIONE: IN USCITA A questo argomento è dedicato tutta

la terza parte del documento. La fami-glia, introdotta nella pienezza della vita in Cristo Gesù, è invitata a comunicar-la agli altri, perché la sua missione ‘si estende sempre al di fuori nel servizio ai nostri fratelli e sorelle’. La famiglia non può ripiegarsi al suo interno, ma ha la

missione, il mandato di rifiutare la ‘cul-tura dello scarto’ a proposito degli inizi e dello stadio terminale della vita(n.64). ‘E’ compito della famiglia, sostenu-ta dalla società tutta, accogliere la vita nascente e prendersi cura della sua fase ultima’. Il documento è ben consapevole che, insieme a tanta felicità e gioia, nelle famiglie sono presenti tante sofferenze e angosce: si tratta di ‘annunciare la gra-zia che dona la capacità di vivere i beni della famiglia’.

LA FAMIGLIA: SCUOLA DI UMANITÀ

Di questi beni parla il n.49: ‘dono to-tale, fedeltà e apertura alla vita’. Inutile dire che si parla di famiglia intesa come uomo e donna aperti alla vita. Con tutte le varianti possibili e immaginabili, ma con queste caratteristiche: uomo, don-na, aperti alla vita. Il resto lo si chiami in altro modo e venga regolato col codi-ce civile e con leggi adeguate. E’ troppo chiedere che venga regolato anche col buon senso? Forse sì, visto che, talora, bisogna giustificare e motivare anche le evidenze. La Gaudium et spes, do-cumento del Concilio Ecumenico Va-ticano II, definisce la famiglia scuola di umanità. Fra meno di due mesi sarà Natale: ‘Dio è entrato nel mondo in una famiglia. E ha potuto farlo perché quel-la famiglia era una famiglia che aveva il cuore aperto all’amore, aveva le porte aperte’(Francesco a Philadelfia).

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Domenica 1 SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI - Giornata della

santificazione universale Convivenza 18enni Prima domenica del mese OFFERTA STRAORDINARIA 19:00 SG: Vespero Ado, 18enni e Giovani Lunedì 2 Commemorazione di tutti i fedeli defunti Ss. Messe per i defunti: ore 7.00 Cappella Suore Maria

Bambina; ore 8.00 San Giustino; ore 8.30 San Giovanni Battista; ore 16.00 Cimitero Vecchio; ore 17.00 S. Ireneo;

Ore 21.00 Cappella Cimitero Nuovo INIZIO BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE NELLE TRE

PARROCCHIE. La Messa feriale vespertina è anticipata fino a Natale alle 16.30

in SGB e alle 17.00 in SG 21:00 SG: Gruppo 18enni Martedì 3 21:00 CORSO FIDANZATIMercoledì 4 Solennità di S. Carlo Borromeo, Compatrono della Diocesi di

Milano 15:30 Vespri in onore di S. Carlo presso la Ca' S. Carlo,

ingresso da via Libertà 17:30 In Duomo: Pontificale nella Solennità di S. Carlo

Borromeo, presieduto dal Cardinale Arcivescovo. Siamo tutti invitati a partecipare.

21:00 SG: Gruppo ADO Giovedì 5 15:30 Incontro Gruppo di Ascolto della Parola di Dio in

Saloncino 21:00 Incontro del Cardinale con la Diocesi dopo il Sinodo in

Via S. Antonio 5, Milano 21:00 SG: Gruppo Giovani Venerdì 6 16:00-22:00 Adorazione Eucaristica e possibilità di confessioni Sabato 7 10:00 Gruppi II elementare catecumenale; Isaia, Natanaele;

Paolo in SGB 14:00 CORSO FIDANZATI A MESERODomenica 8 Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo.

Giornata Diocesana Caritas 19:00 SG: Vespero Ado, 18enni e Giovani 19:30 SG: Cena genitori gruppo 18enniLunedì 9 Inizio Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze 2015 18:00 SGB: Gruppo PreAdo 21:00 SG: Gruppo 18enni Martedì 10 21:00 Incontro Genitori Gruppo Isaia 21:00 CORSO FIDANZATI presso il CONSULTORIOMercoledì 11 21:00 SG: Gruppo ADO Giovedì 12 15:30 Incontro Gruppo di Ascolto della Parola di Dio in

Saloncino 21:00 SI: Serata di Emmaus

Venerdì 13 16:00-22:00 Adorazione Eucaristica e possibilità di confessioni Sabato 14 Visita Pastorale del Vicario Episcopale Padre Michele Elli per

tutte e tre le parrocchie in SGB. 18.00 S. Messa solenne presieduta dal Vicario Episcopale 19:30 SGB: Serata sotto le stelle ADODomenica 15 I domenica di Avvento 16:00 Incontro Azione Cattolica in Saloncino 21:00 SG: Veglia di ingresso in Avvento Ado, 18enni e Giovani Lunedì 16 18:00 SGB: Gruppo PreAdo 21:00 Esercizi spirituali Giovani a Viboldone 21:00 CORSO FIDANZATIMartedì 17 21:00 Incontro Genitori Gruppo Paolo in SGB 21:00 Esercizi spirituali Giovani a ViboldoneMercoledì 18 21:00 Catechesi Adulti 21:00 Esercizi spirituali Giovani a ViboldoneGiovedì 19 15:30 Incontro Gruppo di Ascolto della Parola di Dio in

Saloncino 21:00 Incontro Genitori Gruppo Natanaele in SGBVenerdì 20 16:00-22:00 Adorazione Eucaristica e possibilità di confessioni Domenica 22 II domenica di Avvento Domenica insieme gruppi II elem. catecumenale, Isaia,

Natanaele, Paolo in SGB 19:00 SG: Vespero Ado, 18enni e Giovani Lunedì 23 18:00 SGB: Gruppo PreAdo 21:00 CORSO FIDANZATIMartedì 24 21:00 Consiglio Pastorale CittadinoMercoledì 25 21:00 SG: Celebrazione penitenziale e confessioni Ado,

18enni e GiovaniGiovedì 26 15:30 Incontro Gruppo di Ascolto della Parola di Dio in

Saloncino 21:00 SG: Gruppo Giovani Venerdì 27 16:00-22:00 Adorazione Eucaristica e possibilità di confessioni Sabato 28 10:00-12:00 CORSO FIDANZATI - CONFESSIONI 16:00-19:00 CORSO FIDANZATI - CONFESSIONIDomenica 29 09:00 Ritiro 18enni, GIOVANI e ADULTI 10:30 CORSO FIDANZATI : incontro con i genitori, segue

11.30 S. Messa e aperitivo 16:00 Domenica insieme per i ragazzi di II elementare

tradizionale con Ammissione al Catechismo. In SGBLunedì 30 18:00 SGB: Gruppo PreAdo 21:00 SG: Gruppo 18enni

Calendarionovembre

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La sera di giovedì 14 ottobre i consigli pastorali e degli af-fari economici del decanato hanno incontrato il nuovo vicario episcopale di zona, don Miche-le Elli. Il vicario ha presentato l’ultima lettera pastorale dell’arcivescovo di Milano Educarsi al pensiero di Cristo e ha anticipato gli appunta-menti della visita pastorale che presto effettuerà nelle nostre comunità a nome del cardinale. Of-friamo una sintesi del suo intervento con quattro parole-chiave.Lettera. Il card. Scola ha voluto scrivere un mes-saggio personale ai fedeli della diocesi, nel desi-derio di avvicinarsi singolarmente ad ognuno di loro. Lo stile di questo documento esprime la cura paterna con cui un vescovo guida il suo popolo, sull’esempio di Gesù Buon Pastore che raccoglie e protegge il suo gregge. Non si può essere cri-stiani senza camminare insieme con i fratelli, nella compagnia della Chiesa. Essa rende presente Cri-sto nel mondo testimoniando la Sua parola, ce-lebrando l’Eucarestia, soccorrendo con amore di carità i poveri di beni materiali e spirituali. reaLismo. Il nostro mondo, pur con tutte le sue contraddizioni e il suo peccato, è una “cosa buo-na”, creata e redenta con il “sangue preziosissi-mo” di Cristo. Perciò, soprattutto in tempi diffici-li, la realtà presente va abitata con coraggio e speranza, perché in essa Dio continua a realizzare i prodigi del suo amore. Si tratta allora di condi-videre quel “pensiero di Cristo” (1Cor 2,16) che illumina ogni cosa («Non vi è nulla di reale che sia estraneo a Gesù Cristo»), e diventa sguardo ob-bediente al volto amorevole del Padre («Pensare e sentire con Cristo è l’opera dello Spirito santo in noi che ci introduce nel mistero d’amore del Dio trinitario»). Al cristiano è affidato il compito di saper discer-

nere tutto il bene possibile, lascian-do a Cristo il giudi-zio finale con cui il grano buono sarà distinto dall’erba cattiva. Fede è l’incontro personale con il Signore, un avveni-mento capace di trasformare tutta la vita, come l’espe-

rienza dell’innamoramento, dell’amore coniuga-le, della generazione. Incontro sorprendente che sovverte consolidati schemi mentali ed egoismi, nello stesso momento in cui fa sperimentare una gioia profonda e invincibile. Come è capitato a san Pietro, a cui costò di più cambiare mentalità a riguardo di Dio (accettando l’idea di Dio-croci-fisso per amore) che la morte per martirio. Pietro seguì Gesù, sperimentando una gioia incommen-surabile nell’intimità dell’amicizia con Lui. Divenne così “uomo” nel senso più vero del termine, con-forme al modello originale (Gesù) in cui il Padre lo ha pensato e amato da sempre. Chiesa. La fede è un’esperienza che va condivi-sa; i cristiani sono Chiesa cioè un popolo abitato dallo spirito di Cristo: «La Chiesa è il popolo dei salvati, dei redenti, che percorre la terra cantan-do la bellezza di Dio» (sant’Agostino). Chi parteci-pa autenticamente del dono della fede indirizza lo sguardo verso l’unico maestro che è Cristo, al quale rimanda anche coloro che non condivido-no il suo cammino. La fede si diffonde per conta-gio, per la gioia che sa trasmettere in un mondo affamato di speranza. In questo senso il vescovo ricorda che la famiglia è un soggetto di evan-gelizzazione, perché esprime in sé una “buona notizia”: due coniugi sposandosi si affidano l’uno all’altro, si aprono alla vita di un terzo, si muovono verso un futuro gravido di speranza, testimonian-do, con realismo, che questo mondo è ancora una “cosa buona”.

fabio bressan

Incontro con il nuovo vicario episcopale don Michele Elli

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Intervento di cataratta con impianto di microtelescopio

Dott. Mario Ercole Alessandro Giò – Responsabile Medico U.O. OculisticaCasa di Cura Ambrosiana - P.zza Mons. Moneta, 1 - 20090 CESANO BOSCONE (MI)

Tel. 02.458761www.ambrosianacdc.it

Nello scorso luglio presso l’U.O. di Oculistica di Casa di Cura Ambrosiana è stato eseguito un intervento per cataratta con impianto intraoculare di microtelescopio, in una persona affetta sia da cataratta sia da Degene-razione Maculare Senile. La cataratta è dovuta alla progressiva perdita di trasparenza del cristal-lino, una lente trasparente naturale che abbiamo nell’occhio e che per-mette di mettere a fuoco le immagini sulla retina. Quando il cristallino diventa opaco, perdendo la sua trasparenza, non permette più di vedere bene e diventa necessaria la sua sostituzione con un cristallino artificiale. L’intervento moderno di cataratta consiste nella facoemulsificazione della cataratta seguita dall’impianto di un cristallino artificiale, preven-tivamente selezionato durante la visita preoperatoria. Il facoemulsifica-tore è uno strumento chirurgico che, attraverso gli ultrasuoni, permette di rimuovere la cataratta praticando un piccolo taglio di due millimetri. Rimossa la cataratta si inietta, con una speciale siringa, il cristallino ar-tificiale all’interno dell’occhio. La lente intraoculare artificiale (IOL: Intra Ocular Lens), piegata e arrotolata nella cannula della siringa, una volta che viene inserita nell’occhio, si dispiega nella sua posizione specifica fisiologica. A questo punto le immagini tornano a formarsi nitide.Capita spesso che chi ha la cataratta soffre anche di Degenerazione Ma-culare o Maculopatia, una malattia che affligge l’area centrale della re-tina. La perdita della vista a causa della cataratta è un problema duplice per chi soffre di maculopatia. La retina è paragonabile a una pellicola fotografica che, impressionata dalla luce, forma le immagini che vediamo; la sua parte più preziosa è l’area centrale, chiamata macula. L’occhio dei pazienti affetti da macu-lopatia è paragonabile a una macchina fotografica con l’obiettivo sporco e la pellicola bruciata nel centro: si può cambiare l’obiettivo con un cri-stallino artificiale trasparente, ma non sostituire la pellicola rovinata con una retina nuova.Chi è affetto da maculopatia, operato per cataratta con una lente intrao-culare normale, non riconoscerà le immagini perché il centro della retina, la macula, non funziona più, poiché una macchia scura distorce e scher-ma ciò che si vuole osservare. Chi soffre di maculopatia, che provoca grave perdita dell’acuità visiva, è ipovedente. La disabilità visiva impedisce di svolgere le proprie attività quotidiane, dalla lettura all’orientamento e provoca grave depressione, specialmen-te nelle persone anziane. La Degenerazione Maculare Senile è la causa principale di cecità legale, ma non è la sola forma di maculopatia invali-dante e che provoca irreversibile perdita di autonomia.Chi vede poco per malattie oculari irreversibili, si può rivolgere alle strut-ture specializzate per la riabilitazione visiva. Purtroppo, però, non sempre è possibile trovare risposte adeguate, in grado di soddisfare le necessità dei disabili della vista. Spesso la riabilitazione visiva dell’ipovedente si riduce a una semplice prescrizione e a un addestramento sull’uso degli

ausili utili per usare al meglio la poca vista residua. Sino alla seconda metà degli anni settanta l’intervento per cataratta non prevedeva l’impianto di cristallino artificiale: con un grosso taglio sull’occhio si estraeva il cristallino, senza sostituirlo con uno artificiale. A seguito dell’intervento si prescrivevano occhiali con lenti positive molto forti per mettere a fuoco le immagini. Gli operati di un tempo con queste lenti vedevano delle immagini ingrandite, era come indossare delle lenti di ingrandimento. Si notò però, che c’erano buoni risultati visivi anche tra i malati affetti da una maculopatia. Sfruttando questa esperienza passata, grazie ai risultati delle pregresse esperienze di riabilitazione visiva e alle attuali tecniche di chirurgia del-la cataratta, oggi è possibile migliorare la visione di chi vede poco per danni irreversibili della regione centrale della retina (cioè della macula), ingrandendo e decentrando le immagini attraverso impianti telescopici nell’occhio.L’intervento eseguito a luglio in Casa di Cura Ambrosiana è sostanzial-mente una procedura mista, chirurgica e riabilitativa, che mette a dispo-sizione del chirurgo oculista un sistema di lenti intraoculari per ipovedenti chiamato “IOL-Vip” (Intra Ocular Lens for Visually Impaired People) e un sistema riabilitativo di esercizi calibrati sul paziente.Questa metodologia prevede l’impianto di due lenti intraoculari al posto del cristallino naturale, le quali formano un sistema telescopico in grado di fornire un ingrandimento delle immagini. Il tipo di lenti da utilizza-re e il loro posizionamento all’ interno dell’occhio sono studiate prima della seduta chirurgica, tramite test visivo-funzionali al terminale, messi a disposizione dal software “IOL-Vip”, parte integrante della procedura diagnostica e riabilitativa che accompagna l’intervento. Tale sistema informatico dell’Associazione Retinitis Onlus per realizzare strategie riabilitative per l’ipovisione ha consentito di sviluppare una nuo-va metodologia terapeutico-riabilitativa, finalizzata al pieno utilizzo del residuo visivo in pazienti affetti da maculopatia.Dopo l’intervento, la riabilitazione consiste nella somministrazione, me-diante Personal Computer, di esercizi per la vista che consistono nella presentazione di stimoli visivi mirati e calibrati; tali esercizi vengono sta-biliti dal software IOL-Vip nel corso della fase preoperatoria di presa in carico del paziente, durante la valutazione al computer per lo studio della strategia chirurgica.L’intervento per cataratta con impianto di IOL-Vip eseguito a luglio è un ulteriore progresso nel cammino di assistenza e cura che Casa di Cura Ambrosiana mette a disposizione della propria utenza. Le cure prestate alle persone con disabilità visiva sono la peculiare espressione dell’Oftal-mologia presso Casa di Cura Ambrosiana e Fondazione Sacra Famiglia, con lo scopo di mantenere “illuminata” il più possibile la vita dei più fragili, la cui luce negli occhi si è lentamente affievolita.

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Si conclude con questa domenica un'altra tappa della vita dei nostri ragaz-zi. Abbiamo cominciato a prenderne coscienza sabato scorso, durante il ritiro, fino ad allora la cresi-ma sembrava lontana. Al ritiro siamo andati per ac-compagnare i nostri figli, ignari di cosa ci aspettas-se e a dire il vero, qualcu-no anche un po' scoccia-to... perché il sabato si ha sempre un sacco di cose da fare. La mattina-ta trascorsa serenamente spunto di riflessione e preghiere, si è rivelata veramente un dono unico, soprattutto per noi mamme che trovia-mo difficilmente del buon tempo per restare con noi stesse, con le amiche di sempre con le quali abbiamo scelto di iniziare è percorrere lo stesso sentiero illuminate dalla luce di Dio, perché solo lui ha potuto unire tante persone caratterialmente diverse, è stato un momento ricco e speciale abbiamo persino chiesto al Don di riproporre un incontro così.Sabato, dopo aver pranzato insieme ai nostri ragazzi, ci siamo lasciate con la pace nel cuo-re e l'agitazione per l'arrivo di un nuovo inizio per i nostri cuccioli... un volo, un battito d'ali fino ad oggi...Non credevo che la Cresima in Duomo potes-se essere così intensa, un'emozione crescente, e l'atmosfera solenne del Duomo ci ha accolti, nonostante ci trovassimo in una delle catte-drali più famose del mondo, quando abbiamo visto l'arrivo dei ragazzi e il vescovo ci siamo commossi e al tempo stesso, insieme ai volti e ai cuori di sempre come in SGB,ci siamo sentiti avvolti dal calore della famiglia... della nostra comunità. Ho apprezzato l'omelia del Vesco-vo, la vita è quanto di più caro abbiamo e

deve essere rispettata, noi siamo ciò che Dio vuole, affidarci alle sue sagge mani è la nostra missione. Mia figlia, i nostri ragazzi hanno rice-vuto oggi i doni dello Spirito Santo, a noi geni-tori è rimasta la gioia di avere condiviso con i nostri figli il loro primo passo lungo il cammino di vita Cristiana. A noi genitori è giunta quella speciale sensazione che un po' di Spirinto San-to, come il luccichio di polvere di stelle, sia arri-vato anche fino a noi.A me come mamma è rimasta la poesia di questo gran giorno scritta nel mio cuore, penso che a volte l'essenziale si vede, si percepisce, si può toccare, e quando è un dono di Dio è alla portata di tutti basta scacciare i pregiudizi, basta ascoltare....Grazie !!!! Dal cuore allo Spirito Santo

Raffaella

Dal cuore allo Spirito SantoLa cresima in Duomo domenica 25 ottobre

Via XXV Aprile, 13 - 20090 Cesano Boscone (Milano)Telefono 02 45 85 936

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Venerdì 9 ottobre 2015 il Cinema Teatro Cri-stallo ha aperto le porte per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al progetto di riqualificazione: in sala erano presenti circa 500 persone e il clima era quello di una festa in famiglia. Due giorni prima, in

occasione della ricorrenza liturgica della Madonna del Rosario, mons. Franco Agnesi aveva fatto visita al Cristallo accompagna-to dall’arch. Antonello Bortoluzzi.Pubblichiamo alcune foto, gentilmente concesse dallo studio Light Writer’s Photos:

Che bella inaugurazione!!!

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Uno dice: anno santo. e pensa che tutto sia finito lì: dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016.Poi aggiungono: della misericordia. E può solo far piacere, perché dio sa quanto sia necessaria a chiunque tra noi.Poi salta fuori che papa Francesco vuole le porte sante sul territorio. Poi salta fuori (gran-diosa idea del nostro arcivescovo, il Cardi-nale Angelo Scola: sono testimone di prima mano che l’idea è sua) che si può far sì che una Porta santa sia aperta presso la sacra. Superata qualche difficoltà dei soliti legulei, ecco la notizia: si fa! Nella Zona Pastorale Vi della diocesi di Milano (tutto il sud, la mez-zaluna che va dall’Adda al Ticino) l’unica Porta Santa è quella di Cesano Boscone. E qui la gioia prorompe.Ma anche le responsabilità e l’impegno. La nostra rivista da questo numero comin-cia ad accompagnare questo evento con un’introduzione di padre Beppe, uno dei frati presenti in sacra.In più ogni mese tenteremo di commenta-re un’opera di misericordia spirituale e una corporale. Qui viene il bello: il lettore dai 60 anni in giù si sta chiedendo di che cosa vado farneticando. E allora ecco l’elenco:

LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALEDare da mangiare agli affamatiDare da bere agli assetatiVestire gli ignudiaccogliere i forestieriAssistere gli ammalatiVisitare i carceratiSeppellire i morti

LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALEConsigliare i dubbiosiinsegnare agli ignorantiAmmonire i peccatori Consolare gli afflittiPerdonare le offeseSopportare pazientemente le persone molestePregare Dio per i vivi e per i morti

don luigi

Anno della misericordia

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Consigliare i dubbiosi è un’opera di misericor-dia spirituale. Si arriccia un po’ il naso nel senti-re un’espressione simile, perché un’opera buo-na viene incasellata in uno schema. Un atto di bontà deve rientrare in un inventario ecclesia-stico, che tra l’altro ha un acre odore di vec-chiume? E cosa non meno importante: chi si deve consigliare o, meglio, su cosa si consiglia un dubbioso? Il pensiero si interroga su questa opera, opus in latino cioè lavoro, qualcosa che resta nel tempo. E già si comprende che una caratteristica dell’opera è che il tempo non la cancella. Guareschi direbbe che lasciarsi consigliare pare un’azione vecchia come il cucco; nes-suno ha più bisogno di nessuno. Il mondo at-tuale sembra suggerirci che la vita sia meglio spendibile se si evita di chiedere, se non ci si mostra fragili: «Le domande, tienile per te e i dubbi seppelliscili nel tuo cuore, altrimenti la tua performance subirebbe un duro colpo». La menzogna è entrata nelle nostre menti: mai domandare, mai mostrare la propria vulnerabi-lità, o manifestare i propri dubbi. Del resto, indi-vidualisti come siamo diventati, c’è qualcuno in grado di aiutarci? Ed ecco che la saggez-za cristiana coglie il fallo di quanto il Nemico cerca di mascherare; non solo chiede al dub-bioso di esprimere la sua angoscia al fratello, ma chiede al fratello una buona capacità di ascolto. Consigliare il fratello altro non è che parteci-pare all’amore di Dio. Ed è un’opera tutt’altro che banale.I consiglieri – o consulenti – del mondo metto-no al centro il proprio ego, sentendosi quasi dei demiurghi. Quelli di Cristo sanno che il «consi-glio» è uno dei sette doni dello Spirito santo e che, dunque, a Lui occorre chiederlo. Perché, per consigliare i dubbiosi non bisogna mettere in campo l’amor proprio ma l’amore di Dio.Per consigliare in modo evangelico è perciò necessaria la relazione personale col signo-re, che libera chi consiglia da ogni compia-cimento narcisistico e gli permette di «parlare da Dio». Solo un cuore che vive in rapporto col

mistero sa dire parole adeguate. Ne I Promessi sposi, l’Innominato dalla finestra del suo ca-stello vede tanta gente contenta che, di buon mattino, si dirige verso la chiesa e viene a sa-pere che il Cardinal Federigo Borromeo si trova dalla sue parti: «Cos’ha quell’uomo, per render tanta gente allegra? Qualche soldo che darà così alla ventura … Ma costoro non vanno tutti per l’elemosina. Ebbene, qualche segno nell’a-ria, qualche parola … Oh se le avesse per me le parole che possono consolare! se …! Perché non vado anch’io? Perché no? … Anderò, an-derò; e gli voglio parlare: a quattr’occhi gli vo-glio parlare. Cosa gli dirò? Ebbene, quello che, quello che … Sentirò cosa sa dir lui, quest’uo-mo!». Consigliare i dubbiosi è porgere le parole che possono consolare, come un unguento su una ferita; soprattutto è far comprendere che non si è soli con la ferita che sanguina. Nella sapienza ebraica, la Torah e il buon consiglio sono la stessa cosa; e questo vale anche per la sapienza cristiana, perché nel consiglio buono si rivela il volto di Gesù. Se da una parte vi è difficoltà nel chiedere consiglio, dall’altra c’è la responsabilità di chi lo offre. Non tutte le persone che consigliano mettono al centro del loro parlare la persona che domanda e Cristo che si rivela attraverso essa. Consigliare i dubbiosi è un’ opera da ma-estro. E solo colui che è in rapporto con Cri-sto può essere libero nel dire, nell’ascoltare, nell’ammonire, e perché no, nello sgridare. È anche un’opera dimenticata, o forse evitata, per la mancanza di questo rapporto; solo met-tendosi davanti a Lui, esponendo a Lui i dubbi che si ha vergogna di far affiorare, si diventa capaci di mettersi davanti agli altri, senza pre-giudizi e ricchi della benevolenza che Dio ha per noi.Consigliare i dubbiosi è un’opera che nasce dalla libertà di esporsi di fronte al Mistero.

Consigliarei dubbiosi

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PROFUMERIARoberta

Via Roma, 57 tel. 02 4581833CESANO BOSCONE

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Nella nostra comunità pa-storale ci sono molte asso-ciazioni che hanno a cuore il dramma della povertà.Abbiamo scelto di parlare del Banco di Solidarietà, prendendo spunto dal re-cente incontro a Roma con Papa Francesco.Il Banco aiuta 90 famiglie alla soglia della povertà nel nostro comune. Il mese scorso c’è stato un mo-mento di incontro partico-lare: i volontari – le famiglie “solidali” (ndr: famiglie che ogni 2 mesi hanno l’impe-gno di far la spesa per gli indigenti) e alcune perso-ne che ricevono gli aiuti si sono ritrovati per una sera-ta all’insegna dell’allegria ma anche della riflessione.La domanda che scaturiva è stata: “Ma perché lo fai? Cosa ti spinge a perdere il tuo tempo, a fare fatica, a occuparti di chi magari non ti ringra-zia neppure?”

Cesare: “ah certo se non hai una risposta a questa domanda, dopo un po’ ti viene di la-sciar perdere… ma io sento, tutti noi sentiamo, l’esigenza di aiutare gli altri, persone che han-no la tua stessa domanda: essere amati. Se lo fai per meno di questo, il portare il pacco di alimenti non basta, non si ha certo la pretesa di vincere la fame nel mondo!!! Prima di tutto è un gesto che serve a me, serve a ricordarmi che anch’io ho lo stesso bisogno del povero che incontro. Da quando mi occupo del Ban-

co, ho potuto vedere tanti piccoli miracoli che mi fanno alzare lo sguardo, come quel bimbo che, durante la raccol-ta di cibo che facciamo ogni anno presso le scuole, ha vo-luto portare un pezzo di quel che lui stesso riceve da noi; solamente per il fatto che ab-biamo 90 famiglie bisognose e altrettante famiglie solida-li è segno di qualcosa di più grande!”

maurizio: “Faccio questa esperienza perché sento che è una cosa bella per me. E siccome mi hanno insegnato che la bellezza va comunica-ta, cerco di vivere questo ge-sto come momento di trasmis-sione della bellezza. Il portare i pacchi mi aiuta a leggere nel bisogno dell’altro il sinto-mo del mio bisogno: essere

amato. Andare insieme ad un amico e poi giudicare l’esperienza vissuta mi apre lo sguar-do e mi rafforza la convinzione che è un gesto che serve innanzitutto a me, che mi fa vivere meglio anche la mia vita, il rapporto con mia moglie,con gli amici, il lavoro. Solo costruendo luoghi, ambienti e compagnie è possibile ve-dere la speranza in un mondo migliore!”

Opere di Misericordia corporale: dar da mangiare agli affamati

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In queste settimane mi sono sentito rivol-gere spesso da molte persone queste do-mande:"Che cosa è il giubileo e che cosa è la porta santa?". Domande sorte già duran-te l'estate da quando Papa Francesco ha indetto l' "anno santo della misericordia" ma che sono diventate più insistenti alla notizia (in settembre) che la chiesa della Fondazione Istituto Sacra Famiglia di Ce-sano Boscone è stata scelta dal Cardina-le Angelo Scola come Chiesa Giubilare . Cercherò allora brevemente di rispondere a queste domande.Il termine giubileo deriva da un passo dall'an-tico testamento: Dichiarerete santo il cinquan-tesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo"(Lev. 25:8). Anche Gesù, nella sina-goga di Nazaret, leggendo un passo di isaia "cita" un anno di grazia particolare: Lo spirito del Signore è sopra di me... per predicare un anno di grazia del Signore".(Lc 4:16). La Chiesa cattolica ha dato al giubileo ebraico un signi-ficato più spirituale. Consiste nella possibilità di rinnovare il rapporto con Dio e il prossimo, in un perdono generale, un'indulgenza aperta a tutti. L'Anno Santo è sempre un’opportunità per ap-profondire la fede e vivere con rinnovato im-pegno la testimonianza cristiana.Papa Francesco aprirà l'anno santo l'8 dicem-bre con il rito dell'"apertura della Porta Santa" in San Pietro a Roma. Questo rito esprime sim-bolicamente il concetto che, durante il Giubi-leo, è offerto ai fedeli un "percorso straordina-rio" verso la salvezza. "io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo" (Gv 10:7.9). Inoltre per vole-re del Papa per la prima volta nella storia dei Giubilei viene offerta la possibilità di aprire la "Porta santa" anche nelle singole diocesi, in

particolare nella Cattedrale e in una chiesa di particolare importanza e significato per i pelle-grini e la diocesi. Questo perchè il tema scelto è quello della misericordia, molto caro a Papa Francesco: infatti già nel primo Angelus dopo la sua elezione aveva detto: " Un po' di miseri-cordia rende il mondo meno freddo e più giu-sto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo padre misericordio-so che ha tanta pazienza". Durante l'anno giubilare ogni fedele è chiama-to a ri-scoprire la misericordia e l'abbraccio di dio anche attraverso le opere di misericordia (corporale e spirituale). Questo penso sia il motivo che ha guidato l'Arcivescovo a sce-gliere la chiesa della sacra Famiglia.L’apertura della Porta Santa nella chiesa della Sacra Famiglia avverrà domenica 13 dicem-bre alle ore 10.00, con la presenza del Vic. Epi-scopale di Zona, P. michele elli.Concludo ricordando che, in un prossimo ar-ticolo, verranno indicate le varie iniziative e i "percorsi penitenziali" che in questi giorni ver-ranno precisati in accordo con il parroco don Luigi Caldera e il decano don Roberto Soffian-tini.Pace a tutti

Fra GiuseppeRettore della Chiesa della Sacra Famiglia

Porta Santa in Istituto Sacra Famiglia

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NELLA CHIESA: IMPARARE DALLA FAMIGLIA

Si nota che la prima parte del docu-mento è intitolata ‘La chiesa in ascolto della famiglia’, perché la chiesa è fa-miglia di famiglie ed ha molto da im-parare dallo stile delle famiglie dove la tenerezza (il n.88 è tutto su questo tema) la fa da padrona, dove l’attenzio-ne primaria è per i più fragili (bambini, anziani, malati,…). ‘In virtù del sacra-mento del matrimonio ogni famiglia diventa a tutti gli effetti un bene per la Chiesa’, chiamata a farsi sostenitrice e promotrice, all’interno della comunità cristiana,dell’alleanza fondamentale tra uomo e donna. Quando si parla di spi-ritualità familiare, si dice che gli sposi sono chiamati a realizzare, con la gra-zia dello Spirito Santo, la loro santità attraverso la vita matrimoniale. Inoltre ben due numeri descrivono la famiglia come soggetto della pastorale, con un forte senso di appartenenza ecclesiale, un senso del ‘noi’ nel quale nessuno è dimenticato.

NEL MONDO CONTEMPORANEO

La famiglia è la cellula prima e vitale della società. I valori che in essa sono vissuti diventano paradigma per la so-cietà intera e la famiglia ha diritto ad essere sostenuta dalle istituzioni. In particolare gli spazi e i tempi di un’au-tentica vita familiare non possono esse-re mortificati dalla logica del mercato (vogliamo parlare degli orari festivi di apertura di realtà non essenziali al bene comune?). L’annuncio del Vangelo sia attento alle esigenze della promozione umana della famiglia e a denunciare i condizionamenti culturali, sociali, poli-tici ed economici.

Ho evitato di proposito di accennare agli argomenti più mediatici (comunio-ne ai divorziati risposati, omosessuali): mi sembra che il titolo spieghi che in queste tre settimane si sia parlato di fa-miglia a 360° gradi.

Ciao!don luigi

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Mi piace il cinema, purtroppo non sono un esperta, non ricordo tutti i titoli, i protago-nisti, le trame...mi piace andare al cinema con gli amici e poter discutere di ciò che abbiamo visto mettendo a confronto opi-nioni, emozioni, idee. Mi piace molto meno quello che cinema e televisione in genere da un po' di tempo a questa parte stanno proponendo come “normale”. Solo nell‘ultimo mese per esempio, leg-gendo le recensioni dei maggiori quotidia-ni, sono usciti almeno tre film che vedono come protagonisti coppie omosessuali. Nel frattempo in tv le mie serie preferite, che nascono come genere thriller, polizieschi o di indagini scientifiche, si sono trasformate in siparietti dove si passa come “normale” la procreazione con utero in affitto oltre alle ormai ben note e scontate relazio-ni omosessuali. Le famiglie, chiamiamole classiche, dove resistono, sono ovviamen-te stanche della banale vita quotidiana e propongono quindi vivaci relazioni extra-coniugali. Purtroppo nemmeno i nostri figli sono salvi da questa sottile propaganda: ho visto in tv spezzoni di due serie di cartoni animati molto in voga fra i giovani e il messaggio che passa, oltre ad una gratuita volgarità, e sempre quello.Bene, ognuno fa della propria vita il “ca-polavoro” che desidera e certamente anche a noi capita sempre più spesso di conoscere persone che fra la ns cerchia di famigliari, amici, colleghi vivono questo tipo di relazioni. Non mi interessano guer-riglie e discriminazioni anti-qualcosa, cosi come sono certa che non serva a nessuno alimentare sterili polemiche. Solo mi sorge spontanea una domanda, per tornare al tema cinema/tv: veramente abbiamo bi-sogno di tutto questo?

Veramente una famiglia che sta affron-tando le fatiche di ogni giorno (lavoro che manca, figli che crescono, insomma la quotidianità) può trovare ragione di essere e recuperare in sé e fuori da sé il proprio va-lore solo immedesimandosi in queste nuove modalità relazionali?Proprio in America, dove la maggior parte di queste produzioni nascono, Papa Fran-cesco ha detto al mondo che la famiglia non è un motivo di preoccupazione ma un dono per la società. Abbracciare l’altro con la sua diversità, soprattutto in quan-to persona, mi permette di riscoprire le mie stesse domande di senso sulla vita, sul bene e su ciò che e giusto o sbagliato.Non facciamoci imbrogliare con falsi pro-blemi, soprattutto per come ci vengono proposti, ma domandiamoci come pos-siamo esserci compagni ciascuno nel pro-prio cammino di vita anche se questo può prendere strade diverse?

patrizia beretta

Il cinema, la televisionee noi

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Sono trascorsi 15 anni dalla costruzione del nuovo Organo Torri della nostra Parrocchia, inaugurato, come molti lettori ricorderanno, poco dopo i restauri della Chiesa.Dobbiamo purtroppo constatare che il tempo e soprattutto la mancanza di manutenzione, per le poche finanze messe a disposizione, non hanno giocato a favore della salute del no-stro "principe" degli strumenti: l'organo accu-sa infatti alcuni malanni, che tuttavia possono ancora essere curati, in breve tempo e con successo. Prima di dilungarci in descrizioni tec-niche ci preme ricordare e riproporre poche righe che il parrocco don Evangelino Maggioni pronunciò in occasione delle manifestazioni di inaugurazione.

«...Amo, amo davvero molto, il "Principe" degli strumenti. Ammiro la sua "Corte": un Organo è fatto di tante bellezze messe insieme, non è solo musica, è arte, architettura, pittura, scul-tura, intarsio, meccanica e tecnologia. Amo e ammiro la sua incredibile versatilità da grande attore: l'organo mentre suona, parla, geme, ride, pinge, grida, prega, unisce... e tutti trova-no nella sua voce un punto di riferimento, mo-desto magari, ma affidabile, nelle ore della vita che lentamente scorrono con i loro più diversi colori dal rosso fuoco di momenti d'entusiasmo al violetto di pause tristi...»

Con emozione rileggiamo queste poche righe che mettono a fuoco i sentimenti di anime sen-sibili di fronte al regale suono di questo strumen-to. Oggi non pochi problemi tingono di violetto il nostro strumento che merita di essere riporta-to integralmete al rosso fuoco.

Allo stato attuale si rende urgente il rifacimen-to di una parte della trasmissione meccanica, essendo ormai quasi inutilizzabile buona parte della pedaliera.Il motore, che fornisce aria ai mantici e quindi alle canne proviene dal precedente organo Inzoli dei primi anni del '900 e andrebbe sostitu-ito con uno nuovo, più silenzioso ed efficiente.L'accumulo della polvere, dopo 15 lunghi anni, ha causato una generale perdita dell'accor-datura dello strumento, che potrebbe compro-mettere la stessa fondamentale e irrinunciabile funzione dell'organo, ovvero il servizio liturgico a sostegno del canto dell'assemblea.Sarebbe perfino auspicabile procedere a una nuova intonazione della fonica, per ottenere dalle canne una maggiore presenza di suono, a vantaggio del popolo e della sua attiva par-tecipazione alle funzioni.Per concludere si dovrebbe pure procedere alla verifica di alcuni registri del pedale e del manuale, così detti ad "ancia" (Bombarda, Trombone e Tromba), per correggere alcuni di-fetti intervenuti nel corso degli anni.

Nella nostra parrocchia il canto sacro e la mu-sica sono sempre stati tenuti in seria considera-zione e la fede e l'adesione al canto con cui i parrocchiani partecipano alle celebrazioni sono un vero e proprio tesoro da preservare gelosamente.

La sensibilità che i parrocchiani e il nostro Parro-

"Il nostro principe"

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IL GIORNO 14 NOVEMBREALLE ORE 15:00IL NUOVO VICARIO EPISCOPALE MONS. MICHELE ELLIINCONTRERÀ LA COMUNITÀ PASTORALEPRESSO L’AULA SAN MICHELEPARROCCHIA S. GIOVANNI BATTISTA

UNA DOMENICA PER I SACERDOTI Domenica 22 novembre sarà dedicata al dono dei sacerdoti diocesani in mezzo a noi.Non rinunciamo a partecipare al loro sostentamento, che è il nostro grazie per la loro vita donata al Vangelo e agli altri. Li accompagneremo nella missione.Basta un’offerta piccola, ognuno secondo le proprie possibilità, attraverso bollettino postale, bonifi co bancario, carta di credito o con offerta diretta all’Istituto diocesano sostentamento clero.Ogni importo è deducibile dalla dichiarazione dei redditi.È un piccolo gesto ma anche una scelta di fraternità di vita nella Chiesa di cui siamo parte.www.insiemeaisacerdoti.it – facebook.com/insiemeaisacerdoti

IL GIORNO 28 NOVEMBRE SI TERRÀ LA 19ª GIORNATA DELLA COLLETTA ALIMENTARE.LA COLLETTA, GESTO CONCRETO PER VENIRE INCONTRO ALLE FAMIGLIE CHE SOFFRONO LA POVERTÀ, A CESANO AVRÀ LUOGO PRESSO I SEGUENTI SUPERMERCATI: IL GIGANTE - AUCHAN - SIMPLY

co don Luigi Caldera hanno sempre dimostra-to nei confronti della musica sacra, siamo certi farà ritornare ancora più splendente il nostro "Principe". Ormai sono anni che le condizioni del nostro organo non permettono più di orga-nizzare attività culturali legate all'organo. Non dimentichiamo i "Vespri d'Organo" al primo sa-bato del mese, la piccola stagione di concerti in occasione della "Festa Patronale". Torniamo a rivivere questi momenti come una grande e unica esperienza di fede e di bellez-za!Vogliamo concludere ancora con le parole di don Evangelino Maggioni sempre tratte dal vo-lume delle manifestazioni di inaugurazione:

«...UN AUGURIO... se ne abbia cura, tanta cura, anzi... perfi no amore!

Con tanto amore è stato costruito, con tanta speranza lo consegnamo. E con fede venga suonato. In ogni chiesa l'altare è il luogo più sa-cro, perchè è proprio li che ad ogni messa in un certo senso... scende il Paradiso. Ma la scala che ce lo porta giù, lo sappiamo, è la Liturgia e uno dei suoi gradini più importanti è il canto e la musica. E quando l'Organo unisce la pre-ghiera e il canto, la musica e il culto, il sogno si avvera: il Paradiso... scende!»

"QUANDO ENTRI IN UNA CHIESA E SENTI SUONARE L'ORGANO,FERMATI, ASCOLTA E PREGA"(Robert Schumann)

Con affettoGli organisti

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Era nato a Milano nel 1926 ed è re-centemente scomparso.Iniziò a dipingere fin da ragazzo e da subito si dimostrò una persona di talento particolare.Il suo passatempo preferito era quello di girovagare per le campa-gne e fare schizzi e bozzetti sul suo inseparabile quadernetto e la sua famosa penna a sfera.Nel 1955 grazie all’interessamento di don Peppino Ponti, allora coadiutore della Parrocchia, Chiabà realizzò il suo grande so-gno: realizzare la sua prima mostra delle sue opere. In quell’occasione espose la sua arte, realizza-

ta fin da piccolo, su Cesano e la campagna lombarda.Molto famosi sono i suoi quadri pa-esaggistici, con la natura varia e piena di colori.Se qualcuno gli diceva che aveva una bella fantasia nei suoi quadri, egli rispondeva che “la fantasia della natura è più che sufficiente per creare dei quadri meraviglio-si”.

Molto importanti sono state le sue collabora-zione per i restauri di diverse Cappelle e San-tuari italiani; ricordiamo in particolare la sua opera presso il Santuario Mariano di Trezzano sul Naviglio.

In ricordo di Giancarlo Chiabà

Schizzo di Chiabà sulla nostra Chiesa Chiabà “Paesaggio” Bernardo Zenale “Madonna con le mele” affresco in Trezzano sul Naviglio. Opera restaurata da G.Chiabà

Domenica 4 ottobre su richiesta dei condomini in via Marco Polo 2 don Luigi Caldera ha benedetto la Grotta della Madonna che le famiglie hanno voluto nel loro cortile. È significativo che sia stata dedicata a Maria Regina della Famiglia nel giorno di apertura del Sinodo sulla famiglia.

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Battesimi67) Angelicchio Luca68) Bianco Rebecca Maria69) Gala Leonardo70) Invernizzi Ginevra71) Radogna Federico72) Rella Giulia73) Cambieri Emma74) Massa Lisa75) Moggia Vittorio76) Passoni Greta77) Scalise Melissa78) Venanzio Alessia79) Battaglia Noemy80) Bulgak Aldo Matteo81) Prencipe Aurora82) Rueda Ramirez Nixon Alessandro83) Tinini Diego84) Turchiarelli Sebastian

Anagrafe

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È possibile pubblicare la FOTOGRAFIA delle persone citate nella sezione anagrafe. Chi lo desidera, la potrà inviare in redazione all’email

[email protected]

Defunti78) Monfrini Adelfi o di anni 6879) Sciorio Antiimo di anni 7680) Iocca Maria Grazia di anni 8381) Carrus Angelo di anni 8282) Vallomy Linda di anni 8783) Chiabà Giancarlo di anni 8984) Restelli Rosa Bambina di anni 8985) Bosetti Vittorio di anni 7486) Croci Adriano di anni 8187) Bonomi Maria Lucia di anni 9388) Carollo Rosa di anni 9289) Rambaldi Maria Pia di anni 80

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Matrimoni23) Bidoglia Mauro Sebastien e Gambero Laura24) Iannaci Marco e Gini Alice25) D’alessio Pietro Paolo e Di Guida Erika

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