Incontro con Mons. PAOLO MARTINELLI - Cesano Insieme · di Cesano Boscone (MI) ... ragazzi a te...

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Incontro con Mons. PAOLO MARTINELLI Vescovo ausiliare di Milano

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Incontro con Mons. PAOLO MARTINELLI

Vescovo ausiliare di Milano

VOLANTINO MARTINELLI_TR.indd 1 20/05/16 11.55

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Strumento periodico di dialogo, informazione e confronto della Parrocchia S.G. Battista di Cesano Boscone - N. 235Giugno 2016

DON DONATO 2006- 2016E ora vai incontro a nuove esperienze!

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Mensile cattolico della Parrocchia S. Giovanni Battista

di Cesano Boscone (MI)N° registro Tribunale di Milano

351 del 03/12/1975.

Direttore Responsabile: don Luigi Caldera

RedazionePatrizia Beretta, Fabio Bressan,

Pina Coldani Bellotti, Elisabetta Colombo,

Adriana Cortina, Rita Dominioni

Grafica e impaginazioneKEYDEA srl

Ufficio Grafico - Corsico (Mi)

StampaModulgamma - Trezzano sul Naviglio (Mi)

In copertina: Don Donato Cariboni da bambino

GRUPPI PARROCCHIALI RESPONSABILI

ACLI 02 4502147 Battista VeschettiAZIONE CATTOLICA 02 4583726 Alfredo SchirripaBANCO DI SOLIDARIETÀ 335 6975212 Cesare ColomboCASA ALPINA CHAMPORCHER 339 2074053 Francesco RomanòCARITAS - CENTRO ASCOLTO 02 4582212 Rina ColomboCENTRO DI SOLIDARIETÀ 02 4580862 / 349 5532251 Emilio SestagallICINEMA TEATRO CRISTALLO 02 4580242 Salvatore IndinoCOMUNIONE E LIBERAZIONE 347 7124105 Mario SalernoCONSULTORIO ASSAGO 02 45700030 FAMIGLIE TEMPORANEA 02 4584103 Isabella OrsiniACCOGLIENZA FEDE E LUCE 334 3618543 Nives CarioniGIOVANI COPPIE 02 4585073 MorandiGRUPPO FAMIGLIE - BETANIA 02 4501260 ZariGRUPPO MISSIONARIO 02 48600407 Mariuccia SpeziaGRUPPO ASCOLTO DELLA PAROLA 02 4585077 Rosa Ciraldo

MUSICA LAUDANTES 380 7113726 Ivana Bussoni

ORGANISTI 349 6773666 Carlo Mazzone

POLISPORTIVA S.G.B. 02 4583475 Marzio PeregoORATORIO-SEGRETERIA 02 4500482 SUORE E SCUOLA MATERNA 02 4580293

Informazioni & orari

Per donazioni alla parrocchia con bonifico bancario:IBAN IT27S0103032901000000291773

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Sommario

Indice 2

Saluto del Parroco 3

Anniversario

di Don Donato 5

Avis 8

Giubileo

della Misericordia 9

Chi è

padre Paolo Martinelli 12

Abbracciato da Cristo 13

100 giorni cresimandi 14

Città Viva 16

Anagrafe 19

Ufficio parrocchiale: 02-4580390 Fax 02-45865077(lunedì e mercoledì dalle 17.30 alle 19.00; venerdì dalle 10.00 alle 12.00)

Don Luigi Caldera parroco: [email protected] Donato Cariboni vicario parrocchiale: [email protected] redazione [email protected]

Orari ss. Messe Giorni feriali: 7.00, 8.30, 18.00Giorni festivi: ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.00, 21.00

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continua a pagina 4

La misericordia è donnaQuesto è il tema della Festa Patronale

Inutile nascondersi che il tema scelto per la Festa Patronale di quest’anno ha suscitato interesse e scatenato ironie. Sarà il caso di ricordarsi subito che stiamo vivendo l’Anno Santo (o Giubileo) indetto da papa France-sco e che già nella storia del popolo ebraico questo era vissuto come un tempo di perdo-no e di remissione anche dei debiti materiali (per tentare di evitare che si diffondessero il latifondismo e il capitalismo). E il tema indicato dal papa è stato questo: ‘MISERI-CORDIOSI COME IL PADRE’. Non la misericordia di Dio, questa è fuori discus-sione; l’argomento è che ciascuno di noi è chiamato a diventare misericordioso (perché non lo siamo e il solo pensiero di esserlo ci destabilizza perchè ci fa immaginare di es-sere presi per pappemolle). Voglio dire che il tema della festa patronale non è stato scelto a casaccio, ma vuole inserirsi in que-sto contesto e ringrazio chi mi ha aiutato a sceglierlo.

DIO MADRESuscitò molta sorpresa Papa Luciani nel

1978 quando parlò di Dio ‘madre’, ma in realtà nella Bibbia sono tanti i riferimenti alla maternità di Dio. Basta pensare che in ebraico ‘misericordia’ rimanda a ‘utero, visce-re materne’ e che per parlare di misericordia si usano immagini di amore paterno, ma-terno, sponsale. Di essa si dice che è simile all’amore di una madre che si commuove nel profondo per il figlio, è un amore viscerale: Dio ci ama in questo modo, con compassio-ne e misericordia.

Gli artisti, a modo loro, hanno tradotto in immagini queste affermazioni: cito solo Rembrandt, che, in un quadro conservato al museo Ermitage di san Pietroburgo, raffigu-ra il padre misericordioso della parabola dei due figli mentre abbraccia il figlio che torna, con una mano da uomo e una da donna.

Come a dire che Dio è padre e madre, amico, moglie, marito, cioè tutto l’amore

possibile.Sono anche molto contento che Andrea

Tornielli, l’autore del libro-intervista a papa Francesco ‘Il nome di Dio è misericordia’, sarà con noi al salotto culturale di mercoledì 14 settembre, perché potrà aiutarci a capire dove vuole portarci il Papa su questo tema della misericordia. Già il libro stesso col suo linguaggio scorrevole, aiuta a capire che si sta parlando di qualcosa he ci è molto fami-liare, di casa.

LA CHIESA MADREQuante volte mi sento dire: ‘Io credo in

Dio, ci deve essere qualcosa di più grande di noi, ma non mi si parli della Chiesa!’. Rispondo sempre con una frase di san Ci-priano: ‘Nessuno può dire di avere Dio come padre se non riconosce la Chiesa come ma-dre’. E aggiungo che certamente la chiesa ha fatto tanti errori e in essa ci sono anche sbagli e scandali, ma che sarebbe onesto ve-dere anche il ruolo positivo che la Chiesa ha avuto nella storia dell’umanità (magari an-che riscrivendo in modo più veritiero i libri di storia). Noi non dovremmo fare tanta fa-tica: basterebbe pensare alla Sacra Famiglia, fondata dal parroco don Domenico Pogliani nel 1896. E mi sorprendo, quando incontro qualche abitante di Cesano che non sa nep-pure che esiste.

MARIA MADRENelle litanie al termine del Rosario (per

chi sa che cosa è) si invoca Maria anche come Madre della Misericordia. Lo scorso mese (maggio è un mese particolarmente dedicato alla Madonna) abbiamo dedicato la copertina (devo dire che non siamo stati ori-ginali, molte altre riviste di area hanno fatto la stessa scelta) alla Madonna della miseri-cordia (la nostra era di Pier della Francesca), cioè quel modo di raffigurare la Madonna che allarga il suo mantello in modo qua-si esagerato per proteggere e difendere chi

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ricorre a lei. E mi stupisco sempre quando vedo per-sone davanti alla Madonna del Rosario, nostra patrona, in atteggiamento proprio confidenziale, filiale, spon-taneamente fiducioso.

LA DONNACome resto semplice-

mente ammirato per la dedizione materna (qua-lunque sia lo stato civile) di donne che con tutto sé stesse, appassionatamente e senza farlo pesare si dedicano a figli, mariti, genitori e parenti anziani; e, se capita di la-mentarsi, quando queste situazioni manca-no, si sentono quasi defraudate. Poi trovano modo di dedicarsi anche ad altre attività a servizio degli altri nella comunità cristiana e a livello sociale.

Il tutto con quelle viscere materne, con quell’atteggiamento che rimanda alla mise-ricordia (cioè ci mettono il cuore nel rappor-to con i miseri – nel termine misericordia si dice l’attenzione del cuore per i miseri -, con chi ha bisogno della loro presenza). Di-ciamolo, diversamente da uomini che usano violenza o che si allontanano da donna e figli

piccoli perché ‘non reggono la responsabilità’: gulp!

MADRE TERESA DI CALCUTTA

Il 4 settembre a Roma sarà santificata questa don-na che ha abbandonato l’insegnamento ai figli del-le classi più agiate per an-dare a far toccare con mano la misericordia ai moribon-di per le strade di Calcutta. E oggi le sue suore in ogni parte del mondo continua-

no a metterci il cuore contro la solitudine dei più abbandonati: se non è misericordia que-sta! A Baggio (tre chilometri da casa nostra) ospitano una trentina di ragazze con figli e danno da mangiare ogni giorno a 110 perso-ne. Quando ho chiesto a loro di venire a rac-contarsi durante la Festa Patronale, hanno fermamente rifiutato dicendomi che la loro testimonianza è quello che fanno. Alla faccia di tutti i social…

Basterà tutto questo per far intuire perché LA MISERICORDIA È DONNA e per far continuare la riflessione?

Ciao! don luigi

DOMENICA 12 GIUGNO AL CRISTALLO ORE 11 S. MESSA PER RICORDARE I 10 ANNI DI ORDINAZIONE

SACERDOTALE E DI PRESENZA IN MEZZO A NOI

DI DON DONATO SARÀ ANCHE L’OCCASIONE PER RINGRAZIARE DON DONATO CHE ANDRÀ A OPERARE NELLA PASTORALE SANITARIA A SESTO S. GIOVANNI

SONO CANCELLATE LE MESSE DELLE ORE 10 E 11.30 A S. GIOV.ANNI BATTISTA.

ALLE 13 PRANZO IN ORATORIO CON ISCRIZIONI PRESSO L’UFFICIO PARROCCHIALE

ENTRO MERCOLEDÌ 8 GIUGNO. ALLE ORE 16 ANIMAZIONE PER I RAGAZZI

E PARTITA DI CALCIO

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Carissimo Donato, sono già trascorsi 10 anni dal 10 giugno 2006, quando ricevesti gli ordini sacri nel Duomo di Milano per le mani del cardinale Arcivescovo Dionigi Tettamanzi insieme ai tuoi compagni di seminario… sembra una vita fa!Sono stati dieci anni intensi per l’impegno con cui hai affrontato situazioni sempre nuove, per il tuo desiderio di essere prete tra la gente e per la gente, di essere un “segnale stradale” che indica il sentiero sicuro da percorrere per i bambini e i ragazzi a te affidati, di restare fedele con l’aiuto di Dio al tuo compito! Ma per Dio mille anni sono come il giorno di ieri che è passato e piano piano compie in te e attra-verso di te la sua opera. Noi genitori siamo grati a Lui per la storia che compie nella tua esistenza e ti auguriamo che tu possa vedere ogni giorno la presenza di Gesù ri-sorto nella tua vita e in quella di chi incontri, af-finché colmo di questa Presenza, tu possa essere

testimone della misericordia di Dio che, come il buon samaritano, cura le ferite del cuore dell’uo-mo.Nel cammino di questi dieci anni, oltre a noi ge-nitori, a Daniele, ai parenti, molte persone a Ce-sano e altrove ti hanno accompagnato con la loro amicizia, la preghiera e il loro aiuto concreto: il loro ricordo è fonte per noi di riconoscenza infi-nita e ringraziamo il Signore per avertele messe accanto nella grande famiglia dei figli di Dio.I nonni e gli amici che sono in cielo vegliano ogni giorno sulla tua vita perché tu possa sempre più essere come Dio ti ha pensato nel Suo grande amore.Ti affidiamo ancora una volta a Maria, madre di misericordia, perché guidi i tuoi passi e ti aiuti ogni giorno a ripetere il tuo sì secondo l’invito che rivolse ai servi di Cana: “Fate quello che Lui vi dirà!”.Buon cammino!

i tuoi genitori

Don Donatocelebra 10 anni di sacerdozio

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ACCANTO A DON DONATO

Da anni collaboro con i sacerdoti della nostra

parrocchia nel servizio dell’oratorio. Ho cono-

sciuto in questo modo preti che sono educa-

tori generosi, intelligenti e anche veri uomini

di fede. Ricordo con affetto don Fidelmo, don

Giovanni, don Alessio e, ultimamente, don Do-

nato.Ognuno di loro ha sviluppato un proprio

modo personale di lavorare e non è stato dif-

ficile, per me e per gli altri volontari, star loro

accanto nella catechesi, nella cura per il tem-

po libero e l’attività sportiva dei ragazzi. Hanno

sempre valorizzato, in comune spirito di servi-

zio, la personalità di chi

era al loro fianco.

Di don Donato, in parti-

colare, apprezzo soprat-

tutto la sua dimensione

spirituale.

Sin dal suo arrivo a Ce-

sano, appena ordinato

prete, si è rivelato ama-

bile, gentile, autorevole

e attento al prossimo;

tratti del carattere che

derivano dalla sua scelta

di vita sacerdotale, ma

che sono anche riflesso

dell’ottima educazione

ricevuta in famiglia.

In questi anni in cui gli sono stata vicina, l’ho

visto sempre sereno, nonostante non manchino

giorni faticosi. Credo che tale serenità di fondo

gli derivi dallo spirito di preghiera.

Don Donato prima di impegnarsi nell’attività

educativa più intensa, coltiva una profonda vita

di fede.

Un’amicizia intima con Gesù che da buon sacer-

dote alimenta in sé e nei fratelli con l’annuncio

del vangelo, la celebrazione dei sacramenti e la

pratica della carità. In questo senso mi è sem-

brato che don Donato preferisca “scomparire”

nel bene che fa alla nostra comunità piuttosto

che sottolineare la propria personalità; sa fare

buon gioco di squadra con i confratelli, i colla-

boratori, i giovani, le famiglie e tutte noi suore

della scuola materna.

Nei dieci anni trascorsi è stato vicino discreta-

mente a tanti, specialmente ai ragazzi, nei pas-

saggi più delicati della loro esistenza. Ha tra-

dotto la carità cristiana in un’attenzione discreta

verso le persone, offrendo un aiuto concreto, la

parola e il gesto che consola.

Non si è mai lasciato scoraggiare da un inziale

rifiuto, ma ne ha fatto l’occasione per un dia-

logo, per l’offerta di un’amicizia disinteressata.

Ha colto l’essenziale della sua missione: il prete

c’è perché ci siano l’Eucaristia, il perdono del

Signore, la chiesa, perché la gioia di Cristo ri-

sorto possa ancora diffondersi tra gli uomini del

nostro tempo e principalmente tra i più piccoli

che di quella gioia hanno bisogno.

Speriamo che il buon esempio di don Dona-

to sia seguito anche nel nostro oratorio e non

manchino nuovi operai per lavorare nella vigna

del Signore.

Auguri don Donato per i tuoi dieci anni di ordi-

nazione sacerdotale.

suor maria

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ESPERIENZE DIVERSEA CONFRONTO

Era settembre 2007 quando, rientrando in dio-cesi dopo l’esperienza vissuta a Roma, arrivavo a Cesano Boscone. Ritrovai una figura del mio percorso formativo in seminario, il vicerettore don Franco Agnesi. Insieme con lui un giovane prete, sacerdote da solo un anno: don Donato, che piano piano ho imparato a conoscere, grazie alla scelta – spontanea fin da subito – di condivi-dere alcuni momenti della nostra giornata come la colazione, la cena e la passeggiata distensiva dopo la Messa della sera.La differenza di età – don Donato è nato nel 1981, anno in cui io venivo ordinato sacerdote dal Card. Martini – non è mai stato un proble-ma, anzi è divenuta occasione di arricchimento vicendevole, di confronto splendido di due espe-rienze di vita diverse. Da lì è cominciata un’amici-zia umanamente per me importante e che mi ha permesso di stare a contatto con un sacerdote di una generazione diversa dalla mia, e di rivede-re in lui quella dedizione e impegno che solo un amore grande per il Signore e la freschezza della giovinezza possono dare. Fin da subito ho ap-

prezzato in don Donato il suo entusiasmo, la sua generosità, e il suo spendersi con passione sen-za tirarsi mai indietro tipiche del prete novello, e questo mi è servito per rinnovare mia vocazione. Negli anni poi l’ho visto crescere e maturare sia come persona, sia come sacerdote, sviluppando la capacita di affrontare situazioni anche com-plesse con maturità, di accompagnare le perso-ne nelle vicende sia liete sia dolorose della vita, senza perdere il suo sorriso e la capacità di stare anche con i più piccoli in semplicità. Spesso passeggiando per le vie di Cesano ab-biamo condiviso le nostre esperienze e ci siamo confrontati nel pensiero sull’attualità del mondo e della vita ecclesiale: mi piace allora fare a don Donato un augurio per il suo decimo anniversario di ordinazione sacerdotale proprio partendo da questa esperienza. La vita e il ministero sacerdotale sono un cammi-no in cui non si è mai soli: sappi camminare sem-pre in mezzo alla tua gente, sostenuto e accom-pagnato dalle amicizie e dalla fraternità degli altri sacerdoti, disponibile ad ascoltare i bisogni e le confidenze delle persone, portando loro come ci chiede Papa Francesco la tenerezza di Dio.

don luciano frigerio

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Misericordia è anche donareChiedo ospitalità sul giornale della parroc-chia per portare all'at-tenzione di tutti la dif-ficile situazione delle donazioni di sangue nella nostra comuni-tà: Cesano ha 23.500 abitanti, 190 donatori AVIS con 400 donazio-ni nel 2015, solo 1,3% dei cittadini è donato-re e i numeri sono in costante calo sotto la soglia di autosufficienza del 5%. Se ci chiamano per il bisogno di un nostro paren-te o amico corriamo anche di notte a donare, ma l'idea di donare a uno sconosciuto ci ferma, non ci fa uscire di casa, eppure solo il fatto di aver ricevuto gratuitamente dal Signore il dono della salute dovrebbe spingerci come ringraziamento a gioire di questa possibilità. Aiutare chi non conosci "ama il prossimo tuo come te stesso” sembra una cosa difficile anche

nel nostro caso, soprat-tutto è preoccupante il calo dei giovani che de-cidono di diventare do-natori. Le nuove frontiere della medicina ci richiedono ora la possibilità di indi-rizzare verso donazioni di plasma alcuni gruppi sanguigni, sfruttando il fatto che il plasma (la parte liquida del sangue)

può essere congelata e utilizzata al momento del bisogno; usata per produrre farmaci salvavita, im-munoglobuline, albumina, fattori della crescita o per uso clinico verso pazienti emofilici.Nell'anno della MISERICORDIA l'invito a tutti è quello anche di diventare donatori!Potete farlo contattando:IVANA 380 7113726 o STEFANO 335 290787Grazie a tutti.

stefano bassanconsigliere avis

PROFUMERIARoberta

Via Roma, 57 tel. 02 4581833CESANO BOSCONE

R

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Seppellire i mortiOpera di Misericordia Corporale

In varie circostanze parrocchiali, dalla televi-sione, radio, giornali e negli incontri dei diver-si gruppi, più volte abbiamo sentito parlare dell’Anno Santo della Misericordia, iniziato lo scorso 8 dicembre.Anche il nostro parroco, don Stefano, ce ne ha parlato spiegandoci la differenza tra “Chiese pe-nitenziali” e “Chiese giubilari”, per poi proporci il Pellegrinaggio Parrocchiale alla Porta Santa dell’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone per domenica 24 aprile.L’invito è stato accolto da tante persone della nostra comunità (circa 90) e, con il pullman e di-verse macchine al seguito, abbiamo raggiunto Cesano Boscone. Accolti dal coadiutore e dal parroco della locale chiesa di S. Giovanni Battista, gli stessi ci hanno

introdotti al Pellegrinaggio con un momento di preghiera al termine del quale, recitando il S. Rosario, è iniziato il percorso prestabilito che ci ha portati all’Istituto Sacra Famiglia, opportuno e doveroso preludio spirituale all’adempimento che ci accingevamo a compiere non senza una certa emozione.La Provvidenza ci ha regalato l’accoglienza e l’accompagnamento di Fra’ Beppe (frate Cap-puccino residente nella struttura) che con sim-patica spiritualità ci ha guidati all’ingresso della Porta Santa, facendoci notare che per varcarla non era necessario suonare, non essendoci, al-cun “campanello”: perché Gesù ci aspetta sem-

pre a braccia aperte. L’immensità della struttura, che ospita circa 1000 persone, ci ha meraviglia-to. Tutto era così grande, davvero immenso…Quando siamo entrati in chiesa varcando la Por-ta Santa, ci siamo resi conto che stavamo com-piendo un gesto davvero importante per la sto-ria della nostra vita!Tutti/te abbiamo pregato con fede e devozione, chiedendo “misericordia” per la remissione del-la pena dei nostri peccati e per quelli dei nostri cari defunti.Un “grazie” sentito e riconoscente al nostro par-roco che ci ha regalato la possibi-lità di vivere concretamente, in un’atmosfera spirituale uni-ca ed irripetibile, l’evento dell’anno: il Giubileo Straordinario della Misericordia.

m.g.

Pellegrinaggio alla Porta SantaTestimonianza da Busnago

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PAN DEL GIUBILEO è un prodotto della Società di panificazione ESKA della famiglia Scucchiaro, un’a-zienda che ha sede ad Este in provincia di Padova.Nato per celebrare il Giubileo del 2000, è stato ri-proposto in occasione dell'Anno Giubilare straordi-nario indetto da Papa Francesco.Il PAN DEL GIUBILEO non è una semplice opera-zione di marketing: è un segno visibile della capa-cità di ciascuno di noi di donare speranza a chi è sofferente: l’Azienda ha preso accordi con la Fon-dazione AriSLA (www.arisla.org) e l'Associazione AISLA Onlus (www.aisla.it) di devolvere il 15% del ricavato delle vendite di PAN DEL GIUBILEO alla causa di un #futurosenzaSLA. I malati di SLA hanno bisogno di sostegno ma soprattutto di una speran-za e PAN DEL GIUBILEO VUOLE CONTRIBUIRE A SOSTENERE QUESTA SPERANZA.PAN DEL GIUBILEO è al tempo stesso un pane e una speciale farina a base di semola di grano duro, farina di avena e germe di grano. Il risultato è vera-mente interessante e ….fragrante: delle pagnotte croccanti e morbide ad un tempo, dalla forma ca-ratteristica, ottenuta con uno speciale stampo che imprime al centro del pane la lettera “G” da cui di-ramano dei raggi. Su ogni pagnotta va poi apposto

uno speciale bollino a base di ostia commestibile.Nella nostra zona il Panificio Salvatori di via Poglia-ni ha preparato questo prodotto, molto apprezzato sia per la sua fragranza e il suo profumo che per lo scopo umanitario e sociale per cui è stato ideato.In questi giorni Per I PIÙ GOLOSI è stato ideato anche IL DOLCE DEL GIUBILEO a base di uvette, frutta secca e altre delizie.

Il buon pane che nutre la speranza

Predrag Matvejevic Pane nostro “Pane nostro” è un libro frutto di vent’anni di lavoro e di un ricordo d’infanzia. Quando era bambino, il padre dell’autore lo mandava di nascosto a portare un po’ di pane a 3 prigionieri tedeschi che pativano la fame: a ricambiare un gesto analogo, quando il padre, ai lavori forzati in Germania, era stato rifocillato da un pastore pro-testante. È un grande racconto, ricco di sapienza e di poesia. Abbraccia l’intera storia dell’umanità: dal giorno lontano in cui i nostri antenati si stupirono per la simmetria dei chicchi sulla spiga, fino a oggi, quando miliardi di essere umani ancora soffrono la fame e sognano il pane, mentre altri ne sprecano in abbondanza. Raccontando il pane, la sua storia, i suoi miti, Matvejevic ci parla di Dio e degli uomini, della storia e della geografia, della fame e della ricchezza, della guerra e della pace, della violenza e dell’amore. Quella che ci regala Matvejevic è una sapienza modellata dai secoli, a volte temprata nel dolore, ma sempre piena di speranza.

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L'anno giubilare della Misericor-dia, aperto da Papa Francesco nel novembre del 2015 giunge nel mese di maggio al cosiddetto "giro di boa": sono passati esatta-mente sei mesi da quando la chie-sa Chiesa Giusbilare della Sacra fa-miglia ha aperto la "porta Santa" e possiamo già da ora fare alcune brevi riflessioni sui mesi trascorsi.E la prima è di carattere "Peniten-ziale": abbiamo visto e toccato con mano la tenerezza e la mise-ricordia del Padre che "ha visitato dall'alto" il cuore e la vita di molte persone.Tanti sono stati i gruppi di pellegrini (oltre 60) di molte parrocchie e gruppi di Milano e provincia che hanno intrapreso il cammino penitenziale at-traverso le tappe di riflessione proposte verso la Porta Santa: dalla Parrocchia di Giovanni Battista in Cesano, nella quale si fa memoria del proprio battesimo, alla chiesa della Sacra Famiglia, accolti dall'abbraccio della misericordia di Dio, passando dalla "porta santa".Abbiamo visto e conosciuto tante persone, con i loro piccoli e grandi drammi interiori, che si "sono lasciate riconciliare con Dio", facendo memoria della sua amorevole presenza nella loro vita. Questo grazie non solo alla riflessione sulla loro vita proposta dalle varie tappe presenti nel cam-mino ma anche grazie ai preti delle parrocchie del decanato di Cesano Boscone che si sono resi disponibili ad essere presenti a turno tutti i giorni (eccetto la domenica) dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00 nella chiesa giubilare della Sacra Famiglia per le confessioni. Ma occorre fare una seconda riflessione che rite-niamo non meno importante della prima: tanti pellegrini hanno potuto "visitare" e incontrare la realtà della Fondazione Istituto Sacra Famiglia e ri-scoprire che nella periferia di Milano c'è un luogo dove si vive ogni giorno la sofferenza e la certez-za della presenza di Dio. Visitando la Fondazione

Istituto Sacra Famiglia attraverso "la sala della mi-sericordia" le mostre fotografiche, i laboratori di terapia occupazionale e incontrando i nostri "ospi-ti", i pellegrini hanno conosciuto la figura di Don Domenico Pogliani, Parroco di Cesano Boscone, e la sua opera, l'"Ospizio sacra famiglia" fondata da lui 120 anni fa, ma sopratutto hanno incontrato "nella verità" la "diversità" attraverso i nostri amici disabili, del quale avevano tanto sentito parlare ma non hanno mai incontrato personalmente. Questi innumerevoli rapporti hanno chiarificato nella vita di molti il fatto che una persona disabile non è un peso ma una stupenda risorsa per tut-ti noi: sono loro, i nostri amici disabili, con la loro unicità e bellezza che ci aiutano a comprendere i veri desideri del cuore di ogni persona: amare e sentirsi amati per quello che si è e non per quello che si riesce a fare.Ancora una volta concludiamo ringraziando anzi-tutto il Dio trinitario della Misericordia perchè ci accompagna in ogni istante della nostra vita, dolce o doloroso e perché ci dona di sperimentare la sua infinita misericordia attraverso i volti e i cuori degli "abitanti" di questo luogo: La fondazione istituto sacra Famiglia. Vi aspettiamo per camminare ancora insieme !

la comunità dei frati minori cappuccini della sacra famiglia di cesano boscone

Pace e Bene a tutti

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Mons. Paolo Martinelli è particolarmente caro alla nostra comunità perché, appena ordinato prete, ha svolto un’intensa e gene-rosa attività pastorale presso l’Istituto Sacra Famiglia; ancora oggi moltissimi cesanesi serbano grata memoria di quel servizio (i Giorni del fuoco) e sperimentano l’intelligen-za cordiale, la profonda spiritualità e la mi-tezza tutta francescana di fra’ Paolo.

Ora è vescovo ausiliare della diocesi di Mila-no e collabora direttamente con l’arcivesco-vo Scola che gli ha affidato la delega per la vita consacrata maschile, gli istituti secolari

e le nuove forme di vita consacrata, men-tre per la Conferenza Episcopale Lombarda è delegato anche per la carità e la salute. Mons. Martinelli è nato nel 1958 a Milano, dove ha frequentato le parrocchie di S. Maria di Lourdes e della SS. Trinità.

A vent’anni, dopo il diploma in agraria, è en-trato nell’ordine dei frati minori cappuccini tra i quali nel 1985 ha emesso la professione solenne ed è stato ordinato prete - a quegli anni che risale la sua presenza a Cesano.

Dal 1988 al 1993 frequenta i corsi di specia-lizzazione in teologia presso la Pontificia Uni-versità Gregoriana di Roma, dove ottiene un dottorato di ricerca in teologia fondamen-tale a seguito del quale terrà corsi presso la stessa università e la Pontificia Università Antonianum. Dal 2004 è preside dell’Istituto Francescano di Spiritualità.

Contemporaneamente diviene membro del consiglio di presidenza della Conferenza Ita-liana Superiori Maggiori e partecipa alle as-semblee generali del Sinodo dei vescovi del 2005, 2008, 2010, 2012. Il 24 maggio 2014 è stato nominato da papa Francesco vesco-vo ausiliare di Milano insieme al nostro don Franco Agnesi.

In quell’occasione ha ricevuto in dono il pa-storale del vescovo cappuccino Luigi Pado-vese, ucciso in Turchia.

Fra’ Paolo è autore di importanti saggi sulla teologia di Hans Urs von Balthasar.

Venerdì 17 giugno padre Paolo Martinelli incontra la comunità della Madonna del Rosario

Chi è mons. Paolo Martinelli

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Abbracciato da CRISTO

don Savino GAUDIO

“Hai mai scritto un libro?”“No”. E invece sbagliavi, caro Savino, a dirmi così, uno degli ultimi tuoi mesi di vita. In realtà ne av evi scritto ben più di uno. Hai sempre conservato con cura le tue omelie, le tue riflessioni, i tuoi articoli e la corrispondenza con gli amici. Così rac-cogliere e pubblicare questo materiale è stato un po' come ripercorrere gli anni trascorsi nelle varie comunità in cui hai operato. Oltretutto, nella diversità dei contributi e delle situazioni, si può osservare come un filo che tiene unito il discorso: per te tutto era questione di rapporto. Ciò che rende unica l'esperienza cristiana è pro-prio un incontro. Non è un discorso, ma una vita. Per questo il titolo di questo libro lo hai scelto tu, ponendo sempre l'accento sull'abbraccio di Cristo, che non è qualcosa di mistico o ascetico, ma è l'amicizia di chi condivide con te un percorso di comunione, un pezzo di strada.

Tu leggevi, e leggevi molto. Spesso, poi, lasciavi degli appunti e dei commenti sui libri che stavi leggendo, o su quadernetti a parte, oppure su fogli che si trovano dentro gli stessi libri. Lo hai fatto fino agli ultimi giorni, quan-do stavi leggendo un libro e annotavi le tue riflessioni su un quadernetto. Però non volevi essere uno scrittore. Certo,

perché quelle letture non erano fini a se stesse, ma ti davano lo spunto per vive-re più intensamente i rapporti quotidiani con la gente, per guardare più a fondo chi ti stava vicino, o chi ti incontrava, nel tentativo di andare all'essenza di me, e di te.

Se questo libro aiutasse anche solo una persona a smuovere il desiderio profon-do, sopito in fondo al cuore, la nostra fatica di raccogliere il tuo insegnamento avrebbe un senso.

luigi gaudio

Don Savino Gaudioabbracciato da Cristo

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San Siro arriviamo... Cresimandi ultime due tappe5) Dopo la Resurrezione di Gesù e la discesa del-lo Spirito Santo sugli apostoli, Pietro comprende sempre meglio il pensiero e il messaggio di Gesù. L’oggetto simbolo di questa tappa è una tovaglia, come quella che si presentò a Pietro durante la vi-sione di cui parla il brano che degli Atti degli Apo-stoli che ci accompagna in questa tappa. Questo brano è poco conosciuto (At10,1-48) ma ci fa ca-pire come Pietro riesca ad andare oltre la Legge degli antichi per compiere pienamente la nuova legge dell’amore insegnata da Gesù, accogliendo anche i Pagani nella Chiesa. La Cresima si avvicina e insieme ai ragazzi abbiamo preparato un tableau che ritroveremo in Duomo quel giorno speciale: una grande rete da pescatore con le nostre foto, i nostri pensieri e i nostri disegni per raccontare che Gesù ha pescato ognuno di noi per essere suo amico e non mollarlo mai più! La fine del nostro cammino di catechismo di quest’anno coincide con il mese di maggio, il mese della Madonna. Così, ispirati dall’immagine della “Madonna che scioglie i nodi”, abbiamo costru-ito insieme una coroncina del rosario formata da

dieci "nodi". Alla Madre di Gesù e Madre nostra, af-fidiamo i ragazzi, noi e le nostre fa-miglie affinché ci possa sostenere, affiancare e scio-

gliere i nodi, cioè le difficoltà e i problemi, nostri e del mondo.

6) ... ed eccoci giunti all’ultima tappa: la Chiesa si diffonde e cresce l’esigenza di avere dei rife-rimenti autorevoli.Come ai giorni nostri anche per i primi cristiani c’è la necessità di sciogliere dei “nodi”, affron-tare momenti di difficoltà e di incomprensioni, di dovere quindi prendere delle decisioni per-ché sia chiaro l’agire per tutte le comunità che vogliono seguire la volontà di Dio nella perso-na di Gesù.Nascono i primi Concili, riunioni in cui vengono

convocati gli Apostoli (coloro che hanno conosciu-to Gesù più da vicino) e gli Anziani (i successori de-gli Apostoli messi a capo delle diverse comunità). Il caso specifico, che abbiamo visto insieme ai nostri ragazzi, è quello della predicazione del Vangelo ai Pagani, gente che non proviene dal Giudaismo e che quindi non ha mai segui-to la legge di Mosè. Anche in questo caso ciò che risolve le discordie tra le varie vedute è l’immedesimazione con il “pensiero di Cristo”: aderire alla volontà del Padre, dare la Sua vita per salvare TUTTI gli uomini. L’oggetto simbolo di que-sta tappa è la lettera, infatti sin dal primo Concilio di Gerusalemme sotto l’azione dello Spirito Santo, le diverse voci delle autorità della Chiesa, conver-gono sulla decisione che occorre annunciare a tutti che la salvezza viene da Dio e l’unica legge che conta è quella dell’Amore a Dio e al Prossimo.

Grazie di averci seguito fin qui e continuate a pregare per noi perché, insieme ai nostri ragazzi, impariamo ad essere docili all’azione dello Spirito Santo che scenderà copioso il 23 ottobre prossimo nella nostra Cattedrale il Duomo di Milano.

i catechisti di quinta elementare

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Casa di Cura Ambrosiana: visite di idoneità all’attività sportiva

Dr. Flavio Doni, cardiologo Casa di Cura Ambrosiana - P.zza Mons. Moneta, 1 - 20090 CESANO BOSCONE (MI)

Tel. 02.458761www.ambrosianacdc.it

Sono sempre maggiori le evidenze dei benefici di una regolare attività fisica. Muoversi, praticare uno sport aiuta a mantenersi in forma e a ridurre un eventuale eccesso di peso, protegge dal rischio di avere un infarto del cuore o un ictus cerebrale, migliora situazio-ni di ipertensione arteriosa e diabete mellito.Affinché la pratica dello sport garan-tisca tutti i suoi benefici, e non metta a rischio la salute di chi lo pratica, è bene che, chiunque desideri avvici-narsi ad un qualsiasi sport, si sotto-ponga prima ad una visita che identifi-chi eventuali controindicazioni.In molti paesi europei la effettuazione di una visita per poter praticare attività sportiva a livello amatoriale è lasciata alla libera scelta della persona.Va a merito del nostro Paese avere invece resa obbligatoria, da quest'an-no, una visita di idoneità alla pratica di qualsiasi attività sportiva.Sottoporsi ad un controllo medico è infatti molto importante perchè per-

mette di identificare in anticipo la pre-senza di problemi e malattie che po-trebbero creare seri problemi durante la attività sportiva.Si tratta quindi di un passaggio fonda-mentale per potersi avvicinare in sere-nità e sicurezza alla pratica sportiva.D'altra parte la obbligatorietà, san-cita quest'anno, di questa visita, ne ha determinato una grande richiesta, comportando spesso tempi di attesa troppo lunghi.La Casa di Cura Ambrosiana ha quin-di pensato, nel desiderio di garantire un adeguato servizio sul territorio, di organizzare presso i propri ambula-tori, affidandosi a personale medico specialistico abilitato ed esperto, la possibilità di effettuare queste visite di idoneità sportiva non agonistica, a tariffe agevolate. Le visite sono programmate settima-nalmente, nella giornata di martedì, e prenotabili presso il CUP, da lunedì a venerdì, dalle ore 8 alle ore 18.

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L’idea di accostare il cinema alla scuola dell’infan-zia attraverso percorsi didattici semplici e diverten-ti nasce dalla volontà di rispondere alle seguenti richieste:1) sfruttare la ricchezza del cinema come una risor-sa per l’educazione,2) allenare i bambini a non “subire” i mezzi di co-municazione ma ad avere, sia pur da piccoli, un ruolo il più possibile consapevole.Le storie (le favole, i miti, i cartoni animati…) al ci-nema si possono “costruire”: entrare nello specifico del linguaggio tecnico, naturalmente secondo mo-dalità comprensibili per i bambini, aiuta a scoprire come il cinema sia un’arte e un mestiere, quasi una scatola di costruzioni; questo percorso insegna an-che a leggere la realtà. I laboratori di educazione al linguaggio cinematografico nelle Scuole dell’In-fanzia sono stati promossi dall’Associazione Centro Culturale Città Viva, con il contributo di Fondazio-ne Cariplo, e sono stati curati da due esperti: Raffa-ele Chiarulli (dottore di ricerca in Culture della co-municazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e Fabio Bressan (insegnante e cu-ratore della rassegna di Cineforum presso il cinema teatro Cristallo di Cesano Boscone).

LA PAROLA ALLE mAESTRE

Scuola dell’Infanzia statale Don Sturzomaestra maria LilloProiezione finale presso il Cristallo: 16 dicembre 2015

Come è stato accolto il progetto Cariplo nella vostra scuola? Ha offerto un contributo positivo alla crescita scolastica dei bambini?Il progetto di "Educazione al linguaggio cinemato-grafico" è stato accolto dai bambini con molto en-tusiasmo. Sin dal primo incontro hanno dimostrato interesse alle proposte fatte, nonostante vi fossero nuove terminologie.

Fabio Bressan e Raffaele Chiarulli sono stati in-caricati dal cinema teatro Cristallo per svolgere attività con i bambini in classe: quale bilancio possiamo trarre dall'esperienza?

Sicuramente il percorso ha accompagnato il bam-bino in una crescita lessicale e alla costruzione di storie animate. Durante questo progetto il bambi-no si è messo in gioco stimolando il pensiero cre-ativo, le proprie abilità logiche ed acquisito nuovi termini tecnici.

Che risorse può offrire il linguaggio cinemato-grafico nell'ambito educativo?

Gli esperti sono stati molto bravi con i bambini a trasmettere la loro esperienza facendoli divertire e lasciandoli affascinati dalle proposte fatte. Infatti ogni attività proposta era sinonimo di gioco e cu-riosità per le nuove scoperte. Questo progetto ha accostato i bambini ad un mondo nuovo: non solo fruitori di mezzi di comunicazione, ma hanno ac-quisito consapevolezza di quello che hanno visto.

In futuro, la vostra scuola aderirebbe ad un proget-to simile? Quali potrebbero essere i temi di interes-se della scuola da affidare ai laboratori di cinema?Sicuramente è un progetto da coltivare nel tempo. La tematica che si potrebbe affrontare in futuro è quella delle emozioni nel bambino. Inoltre, si po-trebbe riproporre la tematica affrontata in questo anno scolastico visto che il progetto è rivolto solo ai bambini di 5 anni, e quindi il gruppo cambia di anno in anno.

Scuola dell’Infanzia paritaria maria Bambinamaestra Suor Silvia PasottiProiezione finale presso il Cristallo: 11 marzo 2016

Il cinema come una scatola di costruzioni: i laboratori delle scuole materne

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Quale novità ha rappresentato il progetto Cari-plo per la vostra scuola?I bambini e le insegnanti hanno accolto in modo entusiasmante il progetto Cariplo: esso ha offerto un coinvolgimento positivo, in quanto i bambini hanno partecipato con interesse e curiosità!

Fabio Bressan e Raffaele Chiarulli sono stati in-caricati dal cinema teatro Cristallo per svolgere attività con i bambini in classe: quale bilancio possiamo trarre dall'esperienza?Fabio e Raffaele sono stati in grado di interessare e coinvolgere i bambini in ogni laboratorio.

Che risorse ha il linguaggio cinematografico nell'ambito educativo?Il linguaggio cinematografico a nostro parere offre nell'ambito educativo la possibilità di potenziare lo

sviluppo della creatività e della fantasia, ma anche di lavorare sullo sviluppo del linguaggio, sull'ela-borazione di un racconto, sulla riproduzione di se-quenze, sull'invenzione di storie, sulla formulazio-ne di riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo, sulla sperimentazione delle forme di comunicazione, sull'uso del linguaggio appropriato per descrivere le esperienze vissute.

In futuro, la vostra scuola aderirebbe ad un pro-getto simile? quali potrebbero essere i temi di interesse della scuola da affidare ai laboratori di cinema?Sarebbe interessante e arricchente poter aderire nuovamente ad un progetto simile, con un tempo un po' più prolungato. Secondo noi qualsiasi tema della scuola può essere affidato al laboratorio di cinema, perché andrebbe ad arricchire la nostra programmazione. Quest'anno sviluppiamo il tema dell'arte, ma il la-boratorio potrebbe riferirsi al tema della stagioni, dell'alimentazione, delle emozioni ecc....., in quan-to il linguaggio cinematografico andrebbe a com-pletare le offerte della scuola con l'aiuto di suoni, immagini e filmati anche magari vedendo protago-nisti gli stessi bambini.

Il Cristallo ringrazia le scuole e i bambini per l’acco-glienza del progetto e la preziosa collaborazione!

a cura di laura rizzi

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L’estate 2016 passa… xdiqua!

PROPOSTE ESTIVE PER BAMBINI E GIOVANI 1) A CESANO BOSCONE

2) VACANZE

Informazioni e iscrizioni presso le segreterie dei 3 oratori

ORATORIO ESTIVO 13 giugno – 8 luglio nei tre oratori: 1-2 elem. a S. Ireneo; 3-4-5 elem. a S. Giovanni Battista; 1-2-3 media a S. Giustino

ORATORIO ESTIVO DI SETTEMBRE: 5-9 settembre a san Giovanni Battista per tutti i ragazzi dalla 1 elem. alla 3 media

CSI SPORT CAMP: due settimane di sport 11-22 luglio nell’oratorio S. Giustino per tutti i ragazzi dalla 1 elem. alla 3 media

BAMBINI DELLE ELEMENTARI 1-2-3 elem. a Fobello dal 24 al 31 luglio 3-4-5 elem. a Champorcher dal 10 al 16 luglio

RAGAZZI DELLE MEDIE Preadolescenti a Racines – Trentino dal 9 al 16 luglio

ADOLESCENTI (nati dal 2000 al 2002) in SARDEGNA dal 17-26 luglio

17-18ENNI E GIOVANI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’ A CRACOVIA MARE IN CROAZIA dal 28 luglio al 6 agosto.

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Battesimi23) Armeli Iapichino Nicolo’24) Bongiorno Aurora25) Carpinelli Matteo26) Giglio Brian Enrico27) Insinsola Davide28) Vitulli Alessandro29) Cenere Ilaria Giulia30) Cerchierini Leonardo31) Deiana Simone32) Vaccarino Leonardo33) Ventura Giuseppe Christian

AnagrafeDefunti24) Ducci Tiziana di anni 6325) Del Coerno Maria F. di anni 8926) Cipriano Gennaro di anni 7127) Giovenzana Antonia di anni 9828 - Martinenghi Pierina di anni 9429) Del Gos Bianca di anni 9030) Anselmi Filomeno di anni 8331) Sarchi Claudio di anni 6932) Imbrò Maria di anni 9233) Ripamonti Daniela di anni 4634) Tabacov Venera di anni 9435) Moretta Bruno di anni 69

Matrimoni 3) Nicora Christian e Pascarella Simona4) Lucà Giuseppe e Scandale Valentina

È possibile pubblicare la fOTOgRAfIA delle persone citate nella sezione anagrafe. Chi lo desidera, la potrà inviare in redazione all’email

[email protected]

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Giorgio Lapiccirella battezzato il 10 aprile

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