Ben ritrovati a tutti! 1 2 - giemmeroma.org · della caldera, in un punto dal quale la ... Carlo,...

“Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza, perché non si creda di essere saggio” (Proverbi 26,5)

29/09/05ANNO XVII – N.3

E' Nato Gabriele!

In Questo Numero1 Editoriale

2 Le attività Svolte

5 Le Prossime Attività6 Il Sentiero Marocchi 09/106 Campo CatinoTrisulti 16/10 7 Vicovaro Roccagiovine 23/108 Monte Orlando 06/119 Monte Gelato – Mazzano 27/119 Gita di Natale 18/12

10 Gli Incontri 10 Comunicazioni 11 Cronache

Direttore Responsabile: Mario BajoccoCapo Redazione: Lorenzo NeroniGrafica: Lorenzo NeroniRedattori: Lorenzo Neroni, Bice e Gianni DinaleCorrettore di Bozze: Mario Bajocco

Il Notiziario online della GM Roma http://www.giemmeroma.org 29/09/05

Ben ritrovati a tutti!

Ben ritrovati a tutti! Ben tornati alle consuete attività dopo la pausa estiva. Per noi Soci, le consuete attività saranno quelle di tornare a dedicarci ai nostri compiti, per chi ce li ha, o a partecipare a ciò che è stato preparato loro per il proprio svago. La commissione gite e la commissione cultura sono già a buon punto per il programma 2006, il gruppo francigeno ha appena avuto la soddisfazione di veder pubblicato il loro gratificante lavoro (certamente vorranno presentarlo ufficialmente alla Giovane Montagna in una serata solo per lei), i Direttori di Gita sono alacremente impegnati ai preparativi ed alle perlustrazioni per le escursioni a loro affidate (sperando che contrattempi di qualsiasi natura non vanifichino il tempo dedicato per la perfetta riuscita delle stesse), ben sapendo che a loro spetta il compito precipuo della nostra Associazione. Il Consiglio martedì 27 settembre ha avuto la prima riunione del dopo estate con un nutrito ordine del giorno che impegnerà il Segretario ad un lavoro speciale per riuscire a trasferire nel Verbale quanto discusso e deliberato (il Verbale è una testimonianza importante della

nostra attività e della nostra storia e va curato con la giusta attenzione che ogni Segretario ha sempre messo nel redigerlo). Il Tesoriere sta avendo il suo solito bel da fare per presentare i conti finali alla Sede Centrale ed alla prossima Assemblea dei Soci di Roma. Il Presidente tenterà di concludere degnamente il suo sesto (e certamente e definitivamente ultimo) anno di presidenza con la speranza di espletare nel migliore dei modi quanto gli spetta, con la necessaria e preziosa collaborazione del Vicepresidente, anno che avrà il suo culmine con la organizzazione del raduno intersezionale estivo del 2006 che è stato affidato alla nostra Sezione , cosa che ci onora e ci gratifica enormemente. Purtroppo la scuola di arrampicata ha avuto proprio al termine del corso una battuta di arresto a causa della progressiva defezione dei suoi tre istruttori; è stato assicurato che la parte didattica è stata portata a termine regolarmente e che salteranno soltanto alcune uscite pratiche che comunque sarebbero dovute servire per verificare i risultati ottenuti, ma certo si sperava in una conclusione diversa; certamente ci prenderemo un anno di pausa riflessiva ed il Consiglio direttivo che sarà eletto fra un anno verificherà l’opportunità o meno di continuare questa esperienza. Quindi buon

GIOVANE MONTAGNA – sez. Roma c/o Casa Mater Mundi Via Lorenzo Rocci, 64 – tel:06/65740406 06/65740234 1

IL NOTIZIARIO ONLINE DELLA SEZIONE DI ROMA

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Se non avete la possibilità di inviarli voi stessi chiedete ad un vostro amico oppure spedite il testo dattiloscritto in originale presso la sede.I manoscritti non saranno pubblicati!

mailto:[email protected]




proficuo lavoro a tutti, felicità e serenità, con l’aiuto di Dio.

Mario Bajocco

Le Attività Svolte

MONTE AMIATA2324/04/2005

Dal D.d.G. Luigi TicciInvero, le premesse per una riuscita molto modesta di questa nostra prima escursione G.M. al gruppo dell'Amiata, c'erano tutte: il fallimento pochi giorni prima della gita dell'albergo che avrebbe dovuto ospitarci, l'improvvisa indisponibilità, per motivi familiari, dell'autista del pullman alla mattina della partenza, la rottura del pullman stesso appena giunti in zona Amiata, le previsioni del tempo tutt'altro che incoraggianti….Insomma un quadro che, la mattina del sabato avrebbe dovuto far pentire di questa scelta inopportuna i (pochi, in verità) partecipanti…Invece, come in una sapiente regia cinematografica, le scoraggianti premesse si sono via via materializzate in un felice e piacevole week end. Il merito principale di questa "metamorfosi" è stato del nostro anfitrione e coD.d.G, Maurizio Catanorchi che, in barba all'improvviso forfait dell'albergo, è riuscito, nel giro di poche ore e nonostante il ponte festivo, a farci trovare una magnifica sistemazione in altro albergo, accogliente e ottimo anche come cucina, offrendoci, per di più, l'opportunità di visitare la deliziosa cittadina di Santa Fiora (a pochi chilometri dalla nostra meta di Roccalbegna) che vale di per sé una gita apposita per la ricchezza delle sue opere artistiche. Non pago di questo sua "performance" organizzativa,

Maurizio ha poi saputo prepararci, al termine di questi due giorni, un godibilissimo convito di congedo in un agriturismo delle colline maremmane che ancora di più ci ha fatto apprezzare le molte qualità di questa regione. Una menzione va però anche alla ditta del pullman che ha saputo ovviare con tempestività al duplice inconveniente, facendocene contenere le conseguenze solamente nella necessità di un allungamento del percorso a piedi verso il Monte Labbro, che abbiamo dovuto intraprendere da un punto di partenza più lontano da quello originariamente previsto.La nostra guida, Roberta, ci ha condotto in questi due giorni alle molte scoperte di natura e storia della zona: * Il monte Labbro, singolare non solo per il suo panorama a 360 gradi (peccato che il cielo velato non ci abbia consentito una nitida visione del panorama) ma anche per la sua fama di "santuario" della comunità giurisdavidica fondata nel 1868 da Davide Lazzaretti, poi inopinatamente caduto, dieci anni dopo, sotto il piombo della repressione della ragion di Stato.* La Riserva Naturale Regionale di Bosco Rocconi, alla confluenza del fiume Albegna con il suo affluente Rigo, caratterizzata da imponenti pareti calcaree erose da questi due corsi d'acqua.Un bilancio, insomma, più che positivo, che ci potrà stimolare per una seconda scoperta del gruppo dell'Amiata.

VITERBOCAPRAROLA12/06/2005

Dai D.d.G. A. Alberti, G. BorgianelliSpina e P. Villani

Questa escursione, rinviata dalla fine di Febbraio a causa delle avverse condizioni meteorologiche (abbondanti nevicate sui Cimini), ha

visto una partecipazione abbastanza numerosa, soprattutto se si considera che e' stata posta a distanza di una settimana sia dalla escursione precedente che da quella successiva. In totale eravamo 27, con una folta partecipazione di non soci (ben 11, dei quali 4 ci hanno raggiunto al punto di partenza: la Porta Romana a Viterbo). Tra questi un archeologo ha arricchito la parte culturale della escursione con alcune notazioni storiche sulla Cassia e su alcuni toponimi. Il tempo favorevole, e la ottima disciplina e puntualità' di tutti i partecipanti hanno favorito uno svolgimento senza problemi della camminata, anche se il forte vento dei giorni precedenti ha creato qualche ostacolo lungo il percorso: un albero abbattuto che ostruiva il cammino, e molti tronchetti caduti o tagliati che hanno richiesto un po' di attenzione supplementare nella salita verso il bordo della caldera del lago di Vico. Per la sosta pranzo ci siamo fermati quasi alla sommità' della caldera, in un punto dal quale la vista spaziava su tutta la piana di Viterbo fino alla rocca di Radicofani. Discesi all'area picnic del lago, sotto il Monte Venere, con sorpresa e disappunto di chi aveva finito l'acqua, abbiamo constatato che la fonte ivi presente era asciutta. Risaliti sull'altro lato della caldera abbiamo affrontato l'ultima parte del percorso sotto un sole abbastanza caldo, che ha suggerito ai più' di chiedere di terminare la escursione presso la chiesetta semidiroccata di S. Rocco, senza scendere al paese di Caprarola. Siamo quindi rientrati a Roma un po' in anticipo rispetto al previsto.

FESTA DELL’ESTATE18/06

Da Mario BajoccoLa consueta abbastanza nutrita partecipazione alla festa estiva con



dovizia di alimenti ottimi per varietà e sapore e con l’immancabile salsicciata al barbecue. Il solito posto sempre accogliente alle pendici del Monte Venere sul lago di Vico, ma con la spiacevole sorpresa della bella fonte totalmente secca. La giornata è trascorsa piacevole ed in allegria, ma forse cambiando luogo di ritrovo si potrebbe contare su una partecipazione più nutrita. Ne terrà conto chi dovrà organizzarla per il prossimo anno. La giornata di festa ha avuto un seguito domenica 19 in Sede dove il coro alpino del CAI ( con il cospicuo contributo di voci Giovanemontagnesche) ci ha deliziato con alcune loro interpretazioni di canti alpini e popolari. Tutto naturalmente si è concluso con il sempre atteso spazio culinario che si è protratto a lungo invitando al colloquio e all’amicizia le due Associazioni legate anche da vincoli storici.

MONTE PORRARA2526/06/2005

Dai D.d.G GiuliariniMauraSabato 25 giugno 2005: puntualmente, come convenuto, si sono ritrovati alla stazione di Sulmona, Carlo e Giuliana, Anna e Carlo, Marcello e Laura, Colette, Beppe, Elena, Lidia e Giancarlo. Dopo un piacevole e interessante giro turistico che ci ha permesso di apprezzare gli antichi monumenti e palazzi della bella città di Sulmona,

ci siamo diretti verso l'eremo dove Pietro da Morrone, poi Papa Celestino V, nel secolo XIII soggiornò a lungo in meditazione e dove ricevette gli ambasciatori che gli comunicavano la sua elezione al Soglio Pontificio.Ad ammirare questo e il bellissimo panorama sulla valle Peligna, all'ora di pranzo (rigorosamente al sacco) ci ha raggiunti Ezio. La sera, nell'accogliente albergo di Campo di Giove si sono aggiunti Eugenio e Giuliana, Giorgio e Sante: un bel gruppo affiatato di sedici, tutti Soci.L'escursione al Monte Porrara, la domenica, ha permesso sia a quelli che ne hanno percorso solo la metà che a chi ha fatto il giro completo, di ammirare una bellissima montagna nel Parco Nazionale della Maiella. Si vedevano dalla lunga cresta, da una parte valli e monti dell'Abruzzo, dall'altra quelli del vicino Molise. La gita si è conclusa bene, nel tempo previsto.

NOTTE SOTTO LE STELLE23/07/2005

Dal D.d.G. Giuliano BorgianelliAnche quest’anno, a Dio Pluvio piacendo, si è svolto il rito annuale della notte sotto le stelle; in occasione della quale, gli anziani, i più giovanili naturalmente, accompagnavano i soci imberbi a trascorrere la loro prima notte all’aperto. Oggi che siamo tutti più grandi veniamo a festeggiare l’anniversario di quella tappa di passaggio verso l’età adulta. Quest’anno a celebrare il rito siamo stati in diciannove di cui sette nonsoci. Per coloro che non hanno avuto la fortuna di partecipare o assistere a questa cerimonia iniziatica, tenterò di seguito una sintesi.Prima di tutto avviene la scelta del sito, fatta in base a rigorosi criteri socioecologici/nomici, quindi fase

delicata e difficile, ma che grazie allo straripante abusivismo si va semplificando vieppiù. In pratica i siti adatti si vanno restringendo di anno in anno. Quando ne sarà rimasto uno solo, a distanza praticabile, non ci saranno più problemi di scelta. Naturalmente questa fase precede di mesi la celebrazione del rito. Per contro la cerimonia propriamente detta si svolge nell’arco di un pomeriggio, una notte ed una mezza giornata finale.Quest’anno con nostro grande disappunto abbiamo trovato il sito prescelto già occupato, non da altri amanti della natura con i quali abbiamo spesso condiviso il prato quando non addirittura il fuoco. No questa volta, orrore! abbiamo trovato, dei fari appoggiati sul terreno, più in là un gruppo elettrogeno pronto a spargere nell’intorno spaziale: puzza, rumore, luce accecante e di seguito l’amplificatore per diffondere palate di decibel di musica tribaldemenziale. La brodaglia pseudoculturale televisiva invia messaggi che condiscono, alla mode più pacchiane, frammenti di ecologia: il risultato a volte genera mostri che superano le intenzioni degli operatori responsabili. Nel caso specifico un padre amorevole, una guardia forestale, aveva voluto festeggiare il diciottesimo compleanno del figlio con una di quelle feste rigorosamente di moda che normalmente si svolgono nelle discoteche, in un sito all’aria aperta a contatto con la natura, ossia un party ecologically correct. Cosa si poteva immaginare di meglio che coniugare gli estremi opposti nella scala della vivibilità ambientale: l’oasi naturale e la discoteca i cui parametri : rumore, luci accecanti e qualità dell’aria, sono in grado di distruggere ogni forma di vita naturale, con la sola eccezione della popolazione degli adolescenti. A quel punto il padre amorevole ci


Date di Scadenza per le Prenotazioni:

06/10 Sentiero Marocchi

12/10 Campo Catino

20/10 VicovaroRoccagiovine

02/11 Monte Orlando

23/11 Monte Gelato

15/12 Gita di Natale


disse che avevano scelto quella zona perché più vicina alla strada e quindi più adatta ad essere rintracciata dagli invitati alla festa e di conseguenza ci consigliò, per la sua e la nostra tranquillità d’inoltrarci nella zona boscosa, dove a qualche chilometro avremmo trovato una radura pianeggiante.

La prima operazione da compiere, una volta trovato il sito della celebrazione, è la costruzione della tendopoli. Questa è la fase più pittoresca, in effetti si svolge una vera e propria lotta tra l’uomo e la tenda; in questa fase spesso l’uomo soccombe crollando sotto il peso della tenda che cerca invano di trattenere ghigni di soddisfazione. Quando l’uomo finalmente riprende il sopravvento, giura che getterà via la tenda o la regalerà al suo migliore amico, ma in ogni caso il prossimo anno verrà con una tenda nuova, più moderna e soprattutto meno impunita. Le coppie poi, in questa lotta rischiano, oltre l’incolumità fisica, l’unione di coppia in quanto tale. Senza soluzione di continuità con la fase precedente, inizia la raccolta della legna, da prima sommessamente, ma poi subisce fatalmente un’accelerazione frenetica; alla fine di questa fase si dispone di una catasta di legna secca sufficiente per sistemare una decine tra eretici, streghe ed altri che l’umanità ha saputo selezionare. A questo punto il sole si è avvicinato all’orizzonte, il cielo si colora delle tinte migliori, la natura dà il meglio di sé: il canto degli uccelli, lo stormire

delle foglie, la freschezza dell’aria. Tuttavia la popolazione del villaggio appena fondato, non gode delle gioie che la natura quasi intatta offre loro, anzi un certo nervosismo serpeggia tra gli abitanti: l’altezza, la temperatura, la lotta con le tende e la raccolta della legna hanno risvegliato il così detto sano appetito. Viene definito sano, ma spesso può sfogare in forme violente e gli organizzatori se non avessero per tempo provveduto a una delle fasi più delicate della cerimonia,il riscaldamento dell’acqua che dovrà ricevere la Pasta in cottura, potrebbero trovarsi a fronteggiare vere e proprie rivolte. Per fortuna uno dei membri più assidui della casta sacerdotale, addetta alla celebrazione, predispone dei riti brevi e rapidi, vere e proprie orazioni propiziatorie; gli elementi che lui usa sono il fuoco, il pane e l’olio. Con la stessa cura che esercitava con gli elettrotreni più veloci della flotta della FSItalia, ora accarezza le fette di pane riscaldato con gocce d’olio d’olivo, extra vergine naturalmente. Più tardi con la luce del sole cala anche un silenzio sacrale intorno all’Ara. Nessuno osa disturbare la funzione con sciocchi commenti, tutti sono tesi al risultato finale. Come

tanti fedeli, usciti da un basso rilievo etrusco, hanno in mano una patera ed attorniano il sacro fuoco, l’acqua calda ed il terzo elemento fondamentale la Pasta.Un celebrante la estrae con un apposito strumento e versa sulla terra madre l’acqua impreziosita dal

sale e scaldata dal fuoco, il tutto immerso nella tiepida aria della sera. Un altro officiante anzi più spesso una pizia, la stessa che ha preparato la sacra mistura (pesto), ne versa con un mestolo la verde pozione sulla bianchissima Pasta, questo in ogni patera che con mani tremanti e fiduciose, viene porta. Una terza vestale, con aria ispirata, vi sparge una bianca polvere profumata quasi a neutralizzare la fragrante tintura verde. Infine ogni fedele, in un profondo silenzio affonda la forchetta nella sacra vivanda. Nel frattempo in un’ara adiacente, a cura del Pontefice Massimo del rito, nonché della sezione G.M., si sta svolgendo un altro sacrifizio, stavolta cruento, al sangue verrebbe da dire, ma c’è chi lo vuole ben cotto e chi nella media, con tutte le sfumature che le popolazioni italiche hanno sempre preteso in queste funzioni. Aria, acqua, terra e fuoco, tutti e quattro gli elementi primordiali della creazione sono stati coinvolti nel rito ed infine la bianca Pasta: come una vergine fanciulla è stata immersa nei precedenti elementi combinati e quindi immolata con generale soddisfazione dei fedeli. L’altro elemento sacrale che s’insinua discretamente nella cerimonia e che non può mai mancare, pena l’invalidità della funzione, è l’antico fluido dionisiaco.Terminato il complesso rito precedente, si può finalmente osservare il cielo che nel frattempo si è popolato di stelle: miliardi di miliardi di stelle: semplici, doppie ed anche triple, a seconda della genuinità e della disponibilità del fluido anzidetto. Dalle stelle si passa alle costellazioni che le raggruppano: ne vengono ricordate le leggende che le legano ed i personaggi mitologici che vi sono rappresentati.Mentre le stelle continuano, apparentemente, a ruotare intorno



alla terra, inizia la fase notturna, dedicata alla celebrazione canora. I nostri eroi danno piglio alle chitarre ed agli spartiti per un revival musicale a cavallo di due millenni.Col nuovo giorno ci si prepara ad affrontare la salita alla cima del monte Puzzillo (2174 m s.l.m.), non prima di aver sgombrato il campo e tolto ogni residuo inquinante dal terreno, salvo una catasta di legna da ardere sufficiente per altri cinque bivacchi; qualcuno ci ringrazierà. Il tempo è magnifico e il dislivello sembra accettabile; di fatto sarà maggiore poiché si dovranno affrontare alcuni saliscendi, tuttavia si procede sempre in cresta e il panorama è assicurato fin dall’inizio. Non tutti raggiungeranno la cima, ma la maggior parte si. Col ritorno alle macchine si conclude felicemente il nostro rito annuale.Incidentalmente sulla via del ritorno veniamo a sapere che la sera precedente, una pattuglia di carabinieri di passaggio ha multato gli automobilisti invitati alla festa del diciottenne perché avevano parcheggiato le auto sul prato della riserva naturale. Forse di tutte offese all’ambiente: musica a tutto volume, luci accecanti per buona parte della notte ed infine gli immancabili fuochi d’artificio che suggellano l’entrata nella maggiore età, il parcheggio era la cosa che meno ha disturbato la riserva naturale ed i suoi abitanti, ma le leggi sono leggi e forse saranno adeguate quando il problema sarà superato.

SETTIMANA ESTIVA 2005Dal D.d.G. Ilio Grassilli

Dopo la pausa del 2004, questánno nel nostro calendario di attività è ricomparso il soggiorno estivo. Con

caratteristiche nuove: più spartano e più "nostro". Più spartano perché anziché un albergo ci ha accolto un rifugio (anche se ubicato a pochi minuti dalla strada della Val Ferret ) ; più nostro perché il Rifugio Reviglio è della Giovane Montagna e perché nella settimana 2128 agosto il nostro gruppo, con i suoi 29 componenti , lo ha occupato pressoché integralmente. Meteorologicamente è stata una settimana accettabile : due giorni perturbati nei quali ci siamo dedicati a passeggiate tra scrosci di pioggia e sprazzi di sole, visite di taglio artistico culturale e giochi con lácqua nel vicino complesso termale; due giorni belli nei quali suddivisi in diversi gruppetti abbiamo affrontato itinerari di diverso impegno sui sentieri della Val Veny, della Val Ferret e dei monti attorno a La Thuile; due giorni splendidi particolarmente apprezzati da coloro che volevano sorvolare i ghiacciai del Bianco o andarne ad ammirare il versante nord (quello della conquista nel 1786) dal "balcone" del Lago Bianco di Chamonix. Nell'ambito di un programma che prevedeva flessibilità, due sono state le "gite sociali" con la partecipazione di tutti: ai laghi della Valle dÁrpy e al lago di San Grato in Valgrisanche. Tre le "imprese alpinistiche di rilievo" : una ventina di "forti" sono saliti al Lago di Pietra Rossa per la via ferrata , mentre gli altri si sono goduti il sole e i mirtilli del Lago dÁrpy; due " fortissimi" si sono arrampicati ( sotto la pioggia! ) fino al Rifugio Boccalatte sul ghiacciaio di Planpincieux nel cuore delle Grandes Jorasses. Le foto scattate ci consentono finalmente di affermare che tale rifugio esiste realmente ed è proprio quello la cui individuazione dal prato antistante lo Chapy ha tormentato per cinque anni generazioni di soci della nostra Sezione;

trattenendosi un giorno in più, una coppia di soci ha effettuato la traversata del ghiacciaio dallÁiguille du Midi al Rifugio Torino.Il programma ha contemplato anche tre serate mondane: la lettura di alcune pagine avvincenti di un recente libro di Cesare Maestri; un concerto di canti di montagna offerto da sette componenti del nostro gruppo che fanno anche parte del coro CAI Roma, la tradizionale allegra serata di chiusura animata da canzoncine (che con ironia ancora una volta hanno fatto rivivere i momenti salienti della settimana) e da giochi ai quali hanno dato un simpatico contributi tre giovanissimi soci. Qualcuno dei partecipanti l´ha definita "una vacanza dellánima". Forse non è stato così per tutti, ma mi risulta che tutti siano tornati a casa soddisfatti . Ci sono già le prime due iscrizioni per il 2006.

GITA CON I BAMBINI11/09/2005

Dalla D.d.G. Bice DinaleUn gruppo di tredici soci, nove non soci adulti e 19 bambini ha partecipato all'uscita, per un totale di 41 gitanti, che facevano confusione per cento, almeno questa dev'essere stata l'impressione degli altri silenziosi e concentrati frequentatori di Ripa Maiala.Durante il nubifragio del venerdì precedente Bice ha avuto la tentazione di annullare la gita, invece il tempo ha retto durante tutto il weekend, fino alle 15,30 di domenica ed ha consentito alla folta squadra di ragazzini di assaggiare l'arrampicata sportiva su vera roccia in questa località, dal nome un po' buffo, suggestiva e sconosciuta ai più, situata nel Far West dei monti della Tolfa, all'interno di Civitavecchia. Ben 15 giovanissimi il più giovane, Pierpaolo, 5 anni compiuti a giugno hanno toccato la



roccia sotto la guida dell'istruttore Alessandro Marrocchi detto "il Ciclope" e di sua moglie Marina, anche lei istruttrice. Le prove si sono svolte in un'atmosfera di grande allegria e partecipazione, con il tifo anche fotografico, di nonni e genitori, tanto da mettere a dura prova la pazienza e la voce degli istruttori. Molti dei neoscalatori hanno ripetuto le prove anche tre, quattro volte, e qualche padre si è cimentato, con la consulenza di Andrea Cecchini. Un "provvidenziale" acquazzone ha convinto gli scalatori in erba a desistere da ulteriori tentativi.Mentre i bambini si arrampicavano, un gruppetto di soci scevri da nipoti ha seguito l'amico Danilo Campanari del gruppo WWF Monti Sabatini nella visita all'area archeologica di Cencelle, piccola città fondata nell'854 dai profughi di Centumcellae (attuale Civitavecchia). Attualmente l'università della Tuscia sta conducendo degli scavi in questo sito importante ma quasi sconosciuto.Nel primo pomeriggio, mentre le prove continuavano, un piccolo drappello di soci ha raggiunto insieme all'amico Danilo il borgo della Farnesiana, attraversando pascoli aperti con mucche brade, costeggiando i boschi del monte Falano, ammirando le querce da sughero ed i vasti panorami fino alla valle del Mignone ed ai monti Cimini.Un ringraziamento particolare all'amico Danilo Campanari, appassionato conoscitore e frequentatore del comprensorio dei monti della Tolfa, che ha promesso di aiutarci ad organizzare altre escursioni in questa zona così vicina a Roma eppure così selvaggia ed affascinante.Ed ancora complimenti ai bambini, ai genitori, ai nonni, ed agli istruttori.

Le Prossime Attività

Domenica 09/10/05

IL SENTIERO MAROCCHISC.ISCR. 06/10

Nello spirito del nostro camminare insieme.

Per i vecchi soci della sezione di Roma il “Sentiero Marocchi” è un pezzo della loro storia, perché è un po il ricordo degli “anni verdi” dell’associazione: da guardare come a tutte le giovinezze non con nostalgia, ma invece con la consapevolezza dei regali ricevuti come eredità preziosa.Il “camminare insieme” lo abbiamo imparato, fin dall’inizio, anche con Piero, a cui abbiamo nel 1995 dedicato il “nostro” sentiero.Ripercorrerlo, ancora una volta pensando a lui e alla nostra storia, può avere il senso di riannodare, per tutti noi che oggi facciamo parte della Giovane Montagna, un “filo verde” con ciò che ci ha guidato in questi anni: una sorta di “pellegrinaggio” ( in tempi in cui si riscopre il valore dei pellegrinaggi) verso le nostre radici, costruite sull’amicizia, l’allegria, l’attenzione ai piccoli dettagli della natura come delle persone, la ricerca dei valori dello Spirito.Ritrovo: ore 7,00 a piazzale Ostiense ; partenza ore 7,15 precise.Viaggio: in pullman lungo la A24 in direzione Pescara, con uscita ad Aielli Celano, proseguimento per Pescina ( sosta caffè) e Pescasseroli.Escursione: percorso integrale del “Sentiero Marocchi”, dal suo inizio sulla strada statale all’altezza del Centro Residenziale Vallechiara ( 2 Km prima del centro abitato di Pescasseroli) fino alla “targa”

( quota 1850). Il dislivello complessivo è di 650 metri ; la prima metà nel bosco, la seconda sulle roccette della cresta. Il ritorno è previsto sul versante sud, con arrivo a Pescasseroli dove ritroveremo il pullman. Ore di cammino : 2,53,0 in salita e altrettante in discesa.Rientro a Roma per le ore 21( traffico permettendo).Spesa viaggio: euro 1418 per i soci e 1822 ( inclusa l’assicurazione) per i non soci . E’ previsto il solito sconto famiglia e la riduzione del 50% per gli “under 30” senza fonti autonome di reddito.Iscrizioni: entro giovedì 6 ottobre a Brunella Marocchi ( 06/ 5376.689) o Ilio Grassilli (06/ 657.457.82)Nota: qualora non si raggiungesse il numero di adesioni necessarie per confermare il pullman, il viaggio verrà effettuato con autovetture private (spesa viaggio 65 euro ad equipaggio, incluso autostrada, a cui va aggiunto il contributo GM di euro 1 per i soci e 4,5 ( inclusa assicurazione) per i non soci.

Domenica 16/10/05

CAMPO CATINO – TRISULTISC.ISCR. 12/10

Una bellissima escursione sui Monti Ernici, che consente ai piu'

volenterosi, di salire in vetta a 3 cime: Fanfilli, La Monna e

Rotonaria. La discesa, molto lunga, richiede gambe e ginocchia ben

allenate.Molte sono le attrattive di questa escursione: il fatto che e' una traversata; l'ambiente molto diverso tra il versante della salita, tendenzialmente brullo, ma panoramico, e quello della discesa, tutta in mezzo al bosco; la vista che si gode dalle vette dei Monti Fanfilli e Monna e la possibilità', per chi lo vuole, di salire una terza vetta, la Rotonaria, con un modesto sforzo addizionale rispetto alla gita qui



proposta. La traversata non presenta nessuna difficoltà' o tratti esposti ne' nel tratto in salita ne' in quello in discesa, per cui e' classificata E. Tuttavia, data la lunghezza della escursione e soprattutto il grande dislivello da coprire in discesa, non e' adatta a tutti. La salita e' dolce, a saliscendi, ad eccezione del tratto che porta in vetta al M. Fanfilli, che presenta un piccolo strappo di pochi mt. L'uso del pullman è indispensabile a causa della distanza tra il punto di partenza e quello d'arrivo.Ritrovo a Roma: ore 6.45 di domenica 16 Ottobre 2005, al Piazzale Ostiense (a fianco della stazione della metropolitana e del treno della Piramide, lato edificio ACEA).Partenza: ore 7.00, imboccando il Raccordo Anulare verso l'Autostrada del sole, direzione Napoli Viaggio: si percorre l'Autostrada del sole, fino ad arrivare a Frosinone. Da qui si va verso Alatri, Guarcino e Campo Catino. Arrivo a Campo Catino: attorno alle ore 9.00. Poiché' la durata totale della escursione e del viaggio e' piuttosto lunga, al fine di risparmiare tempo la sosta caffè e' prevista all'arrivo a Campo Catino, dove c'è' un bar con molte toilette e un ampio spazio di sosta per il pullman. Questo ci darà modo di evitare la ressa al bar, distribuendoci tra chi per prima cosa effettuera' le consumazioni, e chi invece prima si preparera' a partire mettendosi gli scarponi. Inizio previsto dell'escursione: alle ore 9.30.Da Campo Catino (1800 m circa) si attraversa un ampio pianoro e si comincia a salire su una sterrata, proseguendo a mezza costa per un lungo tratto panoramico verso la Vetta del Monte Fanfilli (1952 m). Dalla vetta si scende ad una sella (1888 m) tra i Monti Fanfilli e La Monna. Da qui si sale in vetta alla

Monna (1952 m), in poco tempo (circa 70 m di dislivello). Ridiscesi alla sella, si comincia la lunga discesa che porta all'abbazia di Trisulti (825 m) , prima su uno scosceso pratone e poi nel bosco. Dopo un primo breve tratto nel bosco si raggiunge la Sella Faito, dove c'è' un bello spiazzo erboso, molto adatto alla sosta pranzo, anche se ci si arriverà' un po' tardi (13.00/13.30). Durante la sosta, chi se la sente potrà' salire in vetta alla Rotonaria (1750 m, circa 85 m di dislivello dalla Sella Faito), purché' sia tassativamente pronto a ripartire con il gruppo dopo 30/35 min dall'arrivo alla sella.Dislivelli totali: salita circa 420 metri; discesa circa 1300 metri.Termine escursione: alle ore 17,00 circa.Rientro a Roma: previsto per le ore 19,30 20,00 circa a seconda delle condizioni del traffico.Equipaggiamento: adatto a salire attorno ai 2000 m con protezioni per pioggia e vento. E' indispensabile calzare scarponi da montagna con suola scolpita (pedule). E' utile avere alcuni capi di ricambio nello zaino e in pullman. Attenzione: non si trova acqua lungo il percorso, per cui e' bene venire con adeguate provviste da casa, o fare rifornimento al bar della sosta caffè'. Spesa viaggio: Per il viaggio con pullman, occorre prevedere, a seconda del numero delle adesioni, una spesa tra 18 e 23 Euro per i Soci GM, e tra 23 e 28 Euro per i non Soci (comprensiva delle spese per l'assicurazione e per il contributo per la GM).I giovani al di sotto dei 30 anni di età e senza reddito proprio pagano il 50% della quota pullman. Alle famiglie, con 3 o più membri presenti, verranno applicate le riduzioni previste dallo Statuto GM.Iscrizioni: entro mercoledì 12 Ottobre o al raggiungimento di 50 partecipanti, presso i D.d.G: Rino

Villani (tel.06/50914049) ed Elena Fioretti (tel. 06/5085579).Limitazioni: Il non raggiungimento del numero minimo di 20 partecipanti, provocherà l'annullamento della gita. Inoltre, condizioni meteo od altre situazioni avverse a quest'escursione, potrebbero obbligare i D.d.G a modificare l'escursione programmata oppure ad annullarla.

Domenica 23/10/05

DA VICOVARO A ROCCAGIOVINE PER

PRATO PORCINISC.ISCR. 20/10

Da Vicovaro a Roccagiovine per Prato Porcini con possibile visita alla

Villa di Orazio e al Ninfeo degli Orsini: una traversata, tra bei

boschi, sui monti Lucretili. Lasciato il pulmino poco sopra Vicovaro, circa 400 m saliremo su per carrarecce fino ad arrivare in circa un’ora a Fonte Pianelle (662 m) (acqua potabile) da cui, sostanzialmente per linee di cresta, ci inoltreremo nel bosco per tracce di sentiero che, costeggiando “la Riservata” e il monte Follettoso, ci condurrà in circa due ore a Prato Porcini (892 metri) ove faremo la pausa pranzo. Da lì costeggeremo la “Stretta Vallicina” e il Fosso Canepine per sbucare infine, dopo circa due ore sulla strada asfaltata, che conduce al cimitero di Roccagiovine (circa 600 m), ove troveremo il pullman ad attenderci. Durante l'escursione, molto bella, in mezzo a boschi che saranno pervasi dai colori autunnali, potremo ammirare faggi plurisecolari dalle forme più svariate, quasi tormentate, e, se fortunati, poiane e scoiattoli. Gli appassionati di funghi facciano molta attenzione per la presenza di Amanite mortifere.Se sarà aperta, visiteremo poi la villa



di Orazio e il Ninfeo degli Orsini. L'appuntamento è alle 7.30 al palazzo dell’ Acea vicino la stazione Metro di Piramide con partenza alle 7.45 precisissime. Se raggiungeremo almeno i 15 partecipanti prenderemo un pulmino da 19/25 posti (massimo di partecipanti), altrimenti l'escursione si farà con macchine private.Bisognerà quindi prenotarsi via telefono o email presso i D.d.G Alessandro Di Marzio (3333000452; email: [email protected]) Mario Bajocco 065896239 o 0658179189 (e-mail: [email protected]) entro giovedì 20 ottobre. Le spese : dai 16 ai 18 € per i Soci o dai 21 ai 23 € per i Non soci; in caso di auto private al costo del trasporto bisognerà sommare la spesa per l’autostrada ed il contributo per la Giovane Montagna di 1 € per i soci e 4,5 € (comprensivo di assicurazione) per i non soci.Equipaggiamento da escursionismo: scarponi da montagna con suola in Vibram, protezione anti pioggia, cambio completo, acqua, lampada frontale, bastoncini estensibili, crema solare e cappello.Nota importante: L'escursione è in mezzo a boschi nei quali è facile perdersi anche se naturalmente sono state prese tutte le precauzioni perché questo non avvenga, ma ai partecipanti sarà chiesto di collaborare con i D.d.G, non separandosi mai dal gruppo, e agevolandone il compito. In caso di soste necessarie avvertire i direttori che saranno avanti e dietro il gruppo. Si garantisce, d'altra parte, passo lento e ritmo costante.

Domenica 06/11/05

ANELLO DI MONTE ORLANDO

SC.ISCR. 02/11Una piacevole passeggiata nel

parco urbano di Monte Orlando a Gaeta, tra storia e natura,

accompagnati da una guida naturalistica

A causa di alcuni problemi tecnici la traversata proposta tra Torre Gianola e Torre Scauri è stata sostituita con una piacevole escursione ad anello sul promontorio di Gaeta. La gita è adatta a tutti: solo un piccolo tratto esposto necessita un po’ di attenzione, soprattutto per i bambini. Nel pomeriggio ci sarà la possibilità di visitare il santuario della Montagna Spaccata.All’interno del parco regionale urbano di Monte Orlando, questa escursione permette di camminare nella macchia e godere di splendidi panorami dalle scogliere a picco sul mare. Il promontorio offre anche interessanti vestigia di varie epoche fra cui spicca, sulla cima, il mausoleo di Lucio Munazio Planco, generale di Giulio Cesare.La gita verrà effettuata in pullman, se si raggiungerà un minimo di 20 partecipanti, mentre con auto private in caso di un’adesione minore. Luogo ed orario di partenza rimangono invariati. Ritrovo a Roma: ore 7.15 di domenica 6 Novembre 2005, a Piazzale Marconi (obelisco dell’EUR) e partenza alle ore 7.30.Viaggio: si percorre la Via Pontina, fino a raggiungere Terracina, dove verrà effettuata una sosta. Da lì si prosegue per Gaeta e, poco prima dell’abitato, si prende la strada che conduce al parcheggio del Santuario.Arrivo e inizio dell’escursione: ore 10.30 circa.Dall’ingresso del santuario si percorre una vecchia strada militare

che sale verso il promontorio, attraverso il lecci. Un sentiero conduce sull’orlo delle pareti verticali, percorse da numerose vie di arrampicata.. Non vi sono protezioni, quindi è necessario in questo punto avere la massima attenzione. Proseguendo si passa vicino ad una polveriera ottocentesca e si arriva nelle vicinanze del mausoleo. E’ possibile notare lungo il percorso altre polveriere e alcune fortificazioni borboniche, senza abbandonare i bellissimi scorci verso il mare aperto. Il percorso dovrebbe durare circa 2 ore, escluse le visite al santuario (che si effettuerà al ritorno) e al mausoleo (ingresso a pagamento). Dislivelli totali: circa 300 metri.Quota raggiunta: 170 metriTermine escursione: alle ore 16,00 circa.Rientro a Roma: previsto per le ore 19,30, ma variabile a seconda delle condizioni del traffico.Equipaggiamento: E’ indispensabile calzare scarponi da montagna con suola scolpita, portare con sé un’adeguata protezione per la pioggia e l’acqua necessaria nelle ore di cammino. Spesa viaggio: Per il viaggio con pullman, occorre prevedere, a seconda del numero delle adesioni, una spesa tra 13 e 18 Euro per i Soci GM, e tra 18 e 23 Euro per i Non Soci (comprensiva delle spese per l’assicurazione e per il contributo per la GM).I giovani al di sotto dei 30 anni di età e senza reddito proprio pagano il 50% della quota pullman. Alle famiglie, con 3 o più membri presenti, verranno applicate le riduzioni previste dallo Statuto GM.In caso di viaggio con auto private il costo stimato per equipaggio è di 50 Euro.Iscrizioni: entro mercoledì 2 Novembre presso la D.d.G Elena Fioretti (tel. 06/5085579) oppure,




sempre con la stessa scadenza, all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

Domenica 27/11/05

DA MONTE GELATO A MAZZANO ROMANO

SC.ISCR. 23/11Una bella escursione in un ambiente

naturale affascinante e selvaggio lungo un tratto della "Variante

Amerina" della Via Francigena.Questa escursione si svolge quasi esclusivamente in mezzo a boschi, per sentieri e carrarecce, lungo il percorso del fiume Treja e della valle che il fiume si e' scavato nei secoli, oggi Parco Suburbano. L'ambiente e' solitario e naturale, e la camminata richiede un guado del fiume poco dopo la partenza e un successivo guado di un suo affluente. Mentre per il primo guado e' probabile che occorra camminare dentro l'acqua (quando abbiamo fatto il sopralluogo c'era un ponte di assi di legno, che pero' forse non potrà' resistere ad una eventuale piena del fiume), il secondo guado e' facile e si fa saltando su sassi affioranti. Il percorso e' alla portata di tutti e pianeggiante ad eccezione di pochi metri di salita nell'ultima parte, per raggiungere i ruderi della chiesa di S. Maria e poi la sommità' del colle prima di scendere a Mazzano Romano. Le pedule sono obbligatorie, perché' il sentiero non sempre e' agevole e per un certo tratto e' molto bagnato da rigagnoli che scendono nel Treja.L'uso del pullman è indispensabile a causa della distanza tra il punto di partenza e quello d'arrivo.Ritrovo a Roma: ore 7,45 di domenica 27 Novembre, al Piazzale Ostiense (a fianco della stazione della metropolitana e del treno della Piramide, lato edificio ACEA).Partenza: ore 8,00, imboccando il Raccordo Anulare

Viaggio: si percorre la Via Cassia Bis uscendo al bivio per Mazzano Romano e Calcata e girando poi a sinistra per le cascate del Monte Gelato. Sosta caffè lungo il viaggio (nei pressi di Campagnano di Roma).Arrivo alle Cascate di Monte Gelato: attorno alle ore 9,45 10,00.Inizio previsto dell'escursione: alle ore 10,15.Si scende dal piano stradale al fiume e si comincia a costeggiarlo lungo il sentiero 001, risalendo verso le sorgenti. Dopo poco lo si guada e si continua sul lato destro, guadando un suo affluente, passando accanto ad una storica fornace per poi arrivare nella parte antica di Mazzano Romano, dove ci si può' rifornire di acqua in caso di bisogno. Per Mazzano Romano si passa 2 volte: una prima volta dopo circa 1 h e 30 min dalla partenza e poi alla fine dell'escursione. Ritornati lungo il fiume si prende il sentiero 012 che sbuca in una carrareccia, che si segue fino ad incrociare la strada Mazzano Romano/Calcata. Traversato il fiume sulla strada si prende il sentiero 019, che costeggiando il fiume passa sotto Calcata e poi sale ai ruderi della chiesa di S. Maria. La sosta pranzo e' prevista attorno alle 13,00 in un'area attrezzata lungo il sentiero 019, prima di arrivare sotto Calcata. Dai ruderi di S. Maria si scende a Mazzano Romano, prima per sentiero e poi per strada asfaltata. L'arrivo a Mazzano Romano e' previsto attorno alle 15,15Dislivello totale: il percorso e' pianeggiante. Salite e discese sono dell'ordine di 100/150 mt.Termine escursione: alle ore 15,15 circa.Rientro a Roma: previsto per le ore 16,45 17,00 circa a seconda delle condizioni di traffico.Equipaggiamento: adatto alle condizioni climatiche invernali, con protezioni per pioggia e vento. E'

utile avere alcuni capi di ricambio nello zaino e in pullman. E' consigliabile portarsi un asciugamano per asciugarsi i piedi nel caso si dovesse guadare il fiume scalzi. E' necessario indossare un buon paio di scarponcini (pedule) con suola scolpita poiché cammineremo su sentieri anche sconnessi.Spesa viaggio: per il viaggio con pullman, occorre prevedere, a seconda del numero delle adesioni, una spesa tra 10 e 18 Euro per i Soci GM, e tra 15 e 23 Euro per i NON Soci (comprensiva delle spese per l'assicurazione e del contributo per la GM).I giovani al di sotto dei 30 anni di età e senza reddito proprio pagano il 50% della quota pullman. Alle famiglie, con 3 o più membri presenti, verranno applicate le riduzioni previste dallo Statuto GM.Iscrizioni: entro mercoledì 23 novembre o al raggiungimento di 50 partecipanti, presso i D.d.G: Rino Villani (tel.06/50914049) Giuliano Borgianelli (tel.06/5816203) Alberto Alberti (tel.06/5370765).Limitazioni: Il non raggiungimento del numero minimo di 20 partecipanti, provocherà l'annullamento della gita. Inoltre, condizioni meteo o altre situazioni avverse, potrebbero obbligare i D.d.G a modificare il percorso programmato oppure ad annullare l'escursione.

Domenica 18/12/05

GITA DI NATALE 2005Monte Rocca Romana

(M. 613)SC. ISCR. 15/12

“camminare ogni anno con Voi in questa gita ci ricorda che insieme è

più bella la vita”.Ritrovo: ore 8,30 piazza Cardinal Consalvi, partenza ore 8,45.Rientro: previsto ore 17,00.




Viaggio: con auto private seguendo Corso Francia, Cassia, Braccianese fino a Osteria Nuova, quindi a destra per Anguillara e Trevignano Romano, oltrepassato il paese si prende la strada a destra direzione Sutri e Cassia, dopo breve tratto in salita si arriva alla zona del campo sportivo dove si parcheggia. Spesa: Euro 20 ad equipaggio escluso il contributo gita di 1 euro per i soci e euro 4,5 per i non soci compresa assicurazione.Prenotazione: entro il 15 dicembre 2005, obbligatoria per i non soci a Carlo e Giuliana Giuliarini tel. 06/85.35.21.54; cell. 338.38.67.272; cell. 348. 22.89.020.Escursione: Monte Rocca Romana, la cima più alta dei Monti che circondano il Lago di Bracciano, offre una magnifica vista del lago e del paesaggio intorno. Parcheggiate le auto in prossimità del campo sportivo di Trevignano si segue un sentiero che porta alla sommità del monte dove sosteremo per il pranzo (dislivello m. 300), tempo di percorrenza totale 3 ore circa.Il ritorno seguirà per il primo breve tratto il sentiero di salita poi proseguirà per una larga strada sterrata che con ampio giro ci condurrà alla zona delle auto.

Buon Natale!

GLI INCONTRI 25\X

CONFERENZA SUI RETTILI(ALESSANDRO

MOZZORECCHIA) ORE 20,30

Una nostra vecchia conoscenza tornerà a farci visita, parlandoci di alcuni suoi simpatici amici, i rettili, di

cui ci racconterà le abitudini e ci fornirà ampia documentazione fotografica. Visto il successo del precedente incontro di due anni fa, prevediamo un buon successo di partecipazione.

13\XI

VISITA ALLA CAFFARELLA (MARISA ALBERTI)

ORE 9,30.La visita già programmata per il 1/10 e rimandata per motivi organizzativi, si svolgerà con le modalità e gli orari precedentemente annunciati:Seguiremo un itinerario prevalentemente archeologico con la guida di Marisa Alberti.La passeggiata che durerà 2/3 ore, si svolgerà sulle tracce della storia millenaria del più suggestivo parco di Roma. (Si consigliano scarpe comode).Ci soffermeremo in particolare sugli edifici romani e medievali presenti nella zona percorsa.Pensiamo infine che sarà gradito a molti di noi concludere la visita con una sosta conviviale, in una trattoria locale.Per la prenotazione della visita e/o del pranzo tel.Giuliano Borgianelli n.06 5816203 o Marisa Alberti n.06 5370765 o 338 13 83 330Appuntamento alle ore 9,30 in Via Appia Antica all’incrocio con Via della Caffarella.

13/XII

“I SENTIERI LUNGO LA VIA FRANCIGENA DA SIENA A

ROMA”(ALBERTI/BORGIANELLI/FIO

RENTINI/VILLANI)ORE 20.30

Un nuovo LibroGuida, redatto dai quattro autori con il contributo di vari soci della ns. Sezione, è stato

pubblicato di recente dalla RAIERI. Esso sarà presentato dagli autori stessi con varie proiezioni. Verranno anche illustrati gli ultimi sviluppi dell’attività sull’itinerario percorso dai nostri assieme a giornalisti e a numerosi altri partecipanti, e si descriveranno anche altre iniziative intraprese. Della via Francigena ormai, come auspicavamo, cominciano ad occuparsi varie Istituzioni. Si avvia così a completamento la nostra attività iniziata ben 7 anni fa.. Sarà una bella serata di bilanci, di ricordi e di apprezzamento per l’attività svolta all’insegna della simpatia e dell’amicizia di tutti noi.

COMUNICAZIONI

Durante l'estate altre due amiche sono tornate al Padre: Rita, moglie del socio Adolfo Vitelli e Giulia, moglie del socio Paolo Novelli. Avremmo voluto e dovuto esservi più vicini in questi ultimi anni.. Perdonateci e accettate la nostra partecipazione e le nostre pregheire.

Il 12 settembre è nato Gabriele Ciocca. Ad Elena e Leonardo vanno



i nostri più sinceri auguri certi che presto cammineremo insieme al piccolo Gabriele!

CRONACHE SENTIERO FRASSATI

(CON IL CAI)1724/09/2005

Da Luigi TicciNella settimana dal 17 al 24 settembre si è svolta, organizzata dalle Sezioni del CAI Campania, la sesta edizione del trenotrekking nazionale, articolata in otto tappe escursionistiche dal Cilento al Vesuvio.La seconda tappa del trekking è stata dedicata al percorso del Sentiero Frassati della Campania, il primo dei dodici "Sentieri" che, a partire dal 1996, grazie alla lodevole iniziativa del CAI di Salerno e alla tenace capacità organizzativa di Antonello Sica, stanno

progressivamente aprendosi nelle varie regioni italiane nel nome di Pier Giorgio, Socio dei primi anni del novecento.Su invito del CAI di Salerno, i nostri soci Ilio Grassilli e Luigi Ticci hanno partecipato, domenica 18 settembre, a questa tappa del trekking, in rappresentanza del "Sentiero Frassati" della Liguria e della nostra Presidenza Centrale, che in questo week end era impegnata nel raduno intersezionale d'autunno sulle Dolomiti.All'evento, che ha visto la presenza dei rappresentanti di quasi tutte le Regioni già intestatarie di un Sentiero Frassati, hanno partecipato autorità nazionali e locali quali l'eurodeputato Jan Gavronski, nipote di Pier Giorgio Frassati, e l'Assessore per le politiche ambientali della Provincia di Salerno, Angelo Paladino.Il sentiero Frassati della Campania si sviluppa sui Monti della Maddalena, in un'area quella del vallo di Diano – appartenente

all'antica Lucania; prende inizio dal battistero paleocristiano di "Marcellianum", unico battistero in Occidente impiantato direttamente su acque sorgive e termina, dopo 18 Km di percorso, nell'abitato di Sala Consilina.L'escursione è partita già a circa un terzo del tracciato, dal Santuario di San Michele Arcangelo, a quota di m. 986; dal Santuario abbiamo raggiunto, in circa tre ore di cammino, lungo un panoramico percorso boschivo dominante il grandioso scenario del Vallo di Diano, la Cappella della Madonna del Sito Alto, a m. 1467, dove il folto gruppo di partecipanti ha presenziato alla Santa Messa, celebrata da un giovane sacerdote campano.Come sempre, veramente encomiabile la calorosa l'ospitalità del CAI di Salerno, con cui avremo il piacere di un nuovo incontro in occasione della prossima escursione "gemellata" della nostra Sezione ai monti Picentini, dal 30 settembre al 2 ottobre.


SCADENZIARIO 2005Notiziario Scadenza Invio

DocumentazioneMesi Data Pubblicazione

N°1 05/03/05 Aprile/Giugno 15/03/05

N°2 05/06/05 Luglio/Ottobre 15/06/05

N°3 20/09/05 Ottobre/Dicembre 30/09/05

N°4 12/12/05 Gennaio/Marzo2006 20/12/05

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Ben ritrovati a tutti! 1 2 - giemmeroma.org · della caldera, in un punto dal quale la ... Carlo,...

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